2715 KB - Centro Professionale Commerciale Chiasso

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2715 KB - Centro Professionale Commerciale Chiasso
iNfo.Scuola
CPC Centro
Professionale
Commerciale
Via Vincenzo Vela 7
6830 Chiasso
Laboratorio di pratica aziendale anno 2008-2009
SMC 3M Prof. Cynthia Butti & Seila Magistretti
Attualità:
 Risultati votazioni
popolari.
 Fine del mondo.
 Connessione
ferroviaria.
 Povertà nel
mondo.
 Agip.
 Angelo nel
vaticano.
 McDonald’s.
 Coca-cola.
 Sfruttamento Nike.
 Razze pericolose
di cani.
 Crisi nel mondo.
 Giovani e chat.
 Barack Obama.
Edizione numero 1
12 dicembre 2008
Manifestazioni:
 Botellon.
 Sagra dell’uva.
Scuola:
 Scoppia l’incendio:
cosa si fa?
Sport:
 Oscar Pistorius.
 Torneo pallavolo.
 Il secondo volto
del calciatore.
Artisti e associazioni
emergenti locali:
 Ray.
 Marja Kihlberg.
 Hans Brun.
 Fondazione
diamante.
Recensioni film:
 Super Size Me.
 V per Vendetta
Recensioni libri:
 L’arciere del re.
 Trecento guerrieri.
 Libri presenti sul
mercato.
Curiosità:
 Almanacco del
paranormale.
 Due persone
opposte.
Tel: +41 (0) 91 697 63 20
Vi auguriamo una buona lettura!
A tutti auguriamo
Buon Natale ed un
sereno anno nuovo!
La nostra azienda si è
evoluta, la prossima
edizione de “Il
Giornalino” verrà
pubblicata con Publisher!
Fax: +41 (0) 91 697 63 29
E-mail: [email protected]
Un Pensiero…
Pagina 1 di 28
Due nostri amici non ci sono più
PER RICORDARE UN
AMICO
ad accettare questa realtà così
crudele, ma non si è potuto e non
si può tuttora dimenticare…
Dal 15 settembre scorso, quando
Emanuele Puricelli dell’anno
1990 ci ha lasciato, è ormai
trascorso un anno. Il tempo
passa ma i ricordi di una persona
così diversa da tutte le altre,
rimangono. Non se ne andranno
mai. Eppure il tempo continua a
trascorrere, i giorni, le settimane,
i mesi ed il vuoto dentro di noi
rimane e rimarrà per sempre.
Si cerca di ricordarlo nei momenti
più belli trascorsi con lui, nei
momenti in cui faceva ridere le
persone con battute o prendendo
in giro la gente per scherzare,
quando faceva disperare i
professori perché ne combinava
una dietro l’altra…
Chiunque nella vita avrebbe
voluto conoscere una persona
così, perché era veramente
speciale!!!
Era così speciale e unico che lo
si riconosceva subito anche da
lontano, con la sua parlantina o
con la sua camminata un po’
sciolta.
Tanti dicono che era destino,
molti si chiedono ancora il
perché… ma le persone che lo
conoscevano veramente non
dimenticheranno mai un amico
così eccezionale.
Sarà sempre nei cuori, di chi gli
ha voluto bene e di chi gliene
vuole ancora.
Si è passato un lungo periodo di
sofferenza, si è fatta molta fatica
Ci manchi molto.
Ciao PURI!!!
Boom!! Questo è stato l’ultimo
suono
udito
dalla
nostra
compagna Tamara Magro, una
ragazza piena di desideri, con
molta voglia di fare e con il sorriso
stampato sul viso. Solo lei aveva
una forza tanto grande per
sollevare il morale a coloro che
erano tristi, solo lei sapeva come
divertirsi, solo lei era in grado di
essere la casalinga perfetta e
chissà se…anche in paradiso
esistono le casalinghe (questo é il
cartello che hanno scritto i
compagni più cari della nostra
Tam sul luogo dell’incidente).
Hai lasciato un vuoto dentro di noi
che nemmeno immagini, questa
situazione
incredibile,
senza
spiegazioni,
questo
dolore
immenso che hai lasciato alla
gente sconvolta che c’era al tuo
ultimo saluto, quel giorno, tanta
tristezza,
nessun
sorriso
e
soprattutto grande rabbia verso
quella tragica notte di novembre
che ti ha portato via, come un fiore
strappato dal suolo dalla forza del
vento.
sorriso, levato la speranza di poter
continuare a vivere costruendoti
un futuro; e noi, che siamo restati
qua
attoniti
possiamo,
anzi
dobbiamo fermarci a riflettere,
ripensare su un bene prezioso
come la vita che non può essere
stroncato sull’asfalto in una gelida
notte.
Piccola TAM RIPOSA IN PACE
sempre nei nostri cuori!! Ci
vediamo! TI VOGLIO BENE
Quell’auto ti ha spezzato i tanti
progetti che avevi, ti ha tolto il
Il Giornalino
Atttualità
Pagiina 2 di 28
RIISULTATI DELLE VO
OTAZIONII POPOLA
ARI DEL 30
0 NOVEMB
BRE
Carii ragazzi, com
me tutti sape
ete, lo scorso
o 30 novemb
bre,
si so
ono svolte le votazioni popolari rigu
uardanti cinq
que
quesstioni importtanti. Eccovi le tematich
he ed i rela
ativi
risulltati:
Iniziativa popola
are del 01.03.2006 „Per l'imprescrittibilità
dei reati
r
di porno
ografia infanttile“
Que
esta iniziativa
a voleva darre più opporrtunità a chi ha
subiito violenze a sfondo sessuale da
d giovane, di
denu
unciare la vittima senza limiti di tempo, visto che
e la
veccchia legge prevedeva ch
he dopo un certo
c
numero
o di
annii non si pote
eva più accu
usare un uo
omo di pedo
ofilia
anch
he se colpevvole.
L’iniziativa è stata accettatta a livello federale con il
dei
9% dei voti, mentre in Ticino la percentuale
p
51,9
vota
anti a favore è del 57,2%..
Iniziativa popollare del 28
8.03.2006 „Per
„
un'età di
penssionamento flessibile“
f
Con
n questa in
niziativa pro
omossa daii sindacati, si
inten
ndeva abba
assare l’età di
d pensionam
mento a 62 anni
a
ricevvendo già una rendita AVS non ridotta. Ciò
rigua
ardava chi ha un reddito annuale inferiore a Fr.
119’’340.--.
Iniziativa bocciata da 22 can
ntoni con il 58,61%
5
dei voti,
v
gli unici
u
cantoni favorevoli errano: Ticino (59,7%), Giu
ura,
Gine
evra e Neuch
hâtel.
Iniziativa popola
are del 11.05.2006 „Diiritto di rico
orso
delle
e associazio
oni: basta co
on la politica
a ostruzionistta Più crescita
c
per la Svizzera!““
Questa
Q
inizia
ativa intende
eva fermare e mettere a tacere
le associazzioni ambientaliste in
n Svizzera
a che
presentano
p
r
ricorso
contrro i progetti di costruzion
ne che
violano
v
le leggi per la protezio
one dell’am
mbiente.
Iniziativa bo
occiata da ttutti i canto
oni (66% a livello
federale)
f
e dal 66.4% deii votanti ticinesi.
Iniziativa po
opolare del 13.01.2006 „Per una politica
della
d
canapa che sia ragionevole
e e che prrotegga
efficacement
e
te i giovani“
La
L
votazion
ne a cui davano quasi tutti maggior
m
importanza , cioè la dep
penalizzazion
ne del consu
umo di
cannabis,
c
u controllo dell’offerta
un
a da parte della
Confederazio
C
one, il rafforrzamento de
ella protezio
one dei
giovani
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e il divieto
d
di pu
ubblicità della
a cannabis è stata
respinta
r
da tutti
t
i canton
ni; a livello fe
ederale il No
o è del
63,2%,
6
mentre in Ticino
o i contrari erano il 66
6,4%. I
cantoni
c
che hanno racccolto maggiori consenssi sono
Basilea
B
Città (44,7% di sìì) e Berna(39
9%).
Modifica
M
dell 20.03.2008
8 ”Della leg
gge federale
e sugli
stupefacenti
s
e sulle sosstanze psicotrope” (legge
e sugli
stupefacenti,
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LStup)
Con
C
questo referendum si voleva ev
vitare di mod
dificare
la legge rig
guardanti gli stupefacen
nti e le so
ostanze
psicotrope,
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che
prevede
eva tra l’altro la distrib
buzione
controllata
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de
ell’eroina.
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i canto
oni hanno, p
però, accettato la modiifica, a
livello federa
ale i sì sono
o del 68%, mentre in Ticino
T
il
63%
6
è favore
evole.
Redatto da
d Federico Ferrari
Fonti: www.ti.ch;
w
ww
ww.admin.ch
h; www.swisssinfo.ch
Il Giiornalino
Attualità
Pagina 3 di 28
21.12. 2012… FINE DEL MONDO
Durante la storia, alcune civiltà
hanno indicato una data precisa in
cui dovrebbe avvenire un grande
cambiamento per l’umanità.
Lascia un po’ perplessi il fatto che
questi paesi abbiano previsto lo
stesso giorno su calendari diversi,
nonostante siano vissuti in epoche
e territori privi tra loro di alcuna
relazione.
Ci sono molte ipotesi su cosa
potrà accadere, dall’invasione
aliena a un nuovo periodo di pace
e rispetto della natura.
Tra le etnie convinte del
mutamento che ci dovrebbe
coinvolgere a breve ci sono i
Maya.
Essi crearono un calendario di
notevole precisione astronomica,
chiamato Tzolk’in (o Cholq’ij).
Quest’ultimo prevedeva cinque
diverse
Ere
cosmiche,
corrispondenti
ad
altrettante
civiltà.
Stando alle loro previsioni, siamo
nella quinta era, l’Età dell’oro, che
terminerà proprio il 21.12.2012.
Le precedenti età (acqua , aria,
fuoco e terra) si sarebbero
concluse con dei terribili disastri
ambientali.
La prossima Era sarà l'età
dell'Aquario, che si contrapporrà a
quella
attuale
dei
Pesci
(caratterizzata
da
dolore,
conformismo, fanatismo, paura e
conseguente violenza).
L'Era nuova tende a valorizzare
l'altruismo, il senso civico e i
rapporti umani, la tecnologia, la
fratellanza universale, l'ecologia,
la visione olistica del mondo, il
corpo,
l'energia
mentale
e
spirituale.
Tutte
queste
caratteristiche
si
ritrovano
largamente nelle persone nate
sotto questo segno d’acqua.
Alcuni ricercatori hanno analizzato
che questi cataclismi furono
causati da un’inversione del
campo
magnetico
terrestre,
dovuto a uno spostamento
dell’asse del nostro pianeta.
A partire dal 22.12.2012 dovrebbe
verificarsi il b’ak’tun, un periodo di
circa 400 anni suddiviso in 20
k’atun (periodi di ca. 20 anni), in
cui si dovrebbe vivere con un
nuovo contatto nei confronti della
natura…un periodo di pace e
tranquillità.
L’argomento
ha scatenato
numerose supposizioni fantasiose
su ciò che potrà capitare: c’è chi
prevede fiamme e fuoco dal cielo,
chi
terremoti
e
catastrofi
ambientali, chi l’impatto di un
meteorite, chi parla di guerre
naturali a cui la razza umana non
sopravviverà.
Secondo alcuni teorici della Teoria
della Cospirazione l’elite che
governerebbe
il
mondo
ha
l'intenzione di utilizzare velivoli
contraffatti
come
UFO
per
inscenare un attacco alieno, così
che la popolazione mondiale si
unisca attorno ad una sorta di
Grande Fratello.
Trovarsi di fronte ad un numero
così alto di supposizioni implica
che la verità è ancora lontana.
Non resta che aspettare e
constatare
di
persona.
Redatto da Gianluca Di Donfrancesco
Fonti: www.tarocchionline.net e Wikipedia
CONNESSIONE FERROVIARIA MENDRISIO-MALPENSA
Lunedì 19 ottobre 2008 è stato
firmato un accordo a Roma, tra il
ministro dei trasporti e delle
infrastrutture
italiano
Altero
Matteoli e il suo omologo svizzero
Moritz Leuenberger, riguardante la
realizzazione
di
una
tratta
ferroviaria di 17,7 chilometri (6,5 in
Svizzera e 11,2 in Italia) che
collegherà Mendrisio con Varese
e
successivamente
anche
Malpensa.
Il progetto era già in discussione
da un paio d’anni, i lavori
inizieranno nel 2009 e si prevede
di terminare il tutto entro il 2011.
Questa
iniziativa
costa
globalmente circa 470 milioni di
franchi di cui 134 ripartiti tra
Cantone ed il fondo infrastrutturale
federale, mentre 340 milioni di
franchi sarà la spesa sostenuta
dal governo italiano.
La tratta svizzera Mendrisio –
Stabio, non sarà da costruire ma
da “ristrutturare”, mentre in Italia
saranno
da
costruire
sette
chilometri da Stabio a Arcisate e
successivamente altri sette da
Arcisate a Malpensa.
Il nuovo tragitto permetterà da un
lato, di favorire il movimento
transfrontaliero su rotaia e non su
strada, e dall’ altro di ridurre i
tempi di viaggio tra il Canton
Ticino/Svizzera
Romanda
e
Malpensa rispetto al percorso del
San Gottardo(ca. 1 ora).
Redatto da Federico Ferrari
Fonti: swissinfo.ch; mattinoonline.ch; varese.net
Il Giornalino
Attualità
Pagina 4 di 28
LA POVERTÀ
Povertà, guerre e AIDS:
esperienze terribili per la metà
dei bambini della terra.
Addirittura la metà dei bambini
della terra soffre di pesanti
privazioni a causa di povertà,
conflitti e HIV/ADS, eventi che
privano di una infanzia felice un
numero considerevole di bambini
e arrestano il progresso delle
nazioni: ad evidenziarlo è il
rapporto annuale sulla condizione
dell’infanzia nel mondo.
Nientemeno che milioni di bambini
non dispongono di condizioni di
vita adeguate, alcuni dati:
640 milioni di bambini non
dispongono di alloggi adeguati.
•
500 milioni di bambini non
hanno accesso a servizi
igienici di base.
•
400 milioni di bambini non
hanno accesso a fonti
d’acqua sicura.
•
300 milioni di bambini non
hanno la possibilità di
accedere
all’informazione
(TV, radio e stampa).
La povertà è tra i fattori principali all’origine dei conflitti,
soprattutto delle guerre civili, in cui nazioni armate
competono per il controllo di risorse nazionali mal
gestite. Il rapporto riguardante il virus AIDS emerge in
modo drammatico dal numero crescente di bambini
ormai privi del bene più prezioso che è la vita. Il termine
povertà può assumere molteplici significati ed essere
impiegato con diverse accezioni. Nel caso in cui la
povertà assumesse connotazioni gravi di assenza di
beni materiali primari allora si può parlare di miseria,
•
270 milioni di bambini non
hanno accesso ai servizi
sanitari.
•
oltre 120 milioni di bambini
(140 milioni secondo le stime
dell’Università di Bristol), la
maggior parte dei quali sono
bambine, non sono mai
andate a scuola.
•
90 milioni di bambini soffrono
di grave carenza di cibo...
verosimilmente un termine che assume oltre a quello
economico e sociale, come la povertà, anche un valore
non materiale che indica un’estrema infelicità sia in una
condizione spirituale di limitatezza e meschinità morale.
La povertà rappresenta la principale causa, ma non
l’unica, di esclusione sociale o emarginazione: la
specialità è che l’estromissione dell’accesso a beni e
servizi essenziali deriva dalla scarsità di mezzi
economici. Se la povertà è la madre dei delitti, lo
scarso ingegno ne è il padre.
Redatto da Simone Medici
Fonti: Wikipedia
Il Giornalino
Pagina 5 di 28
Atttualità
AG
GIP – NIGERIA LA PARTITA
P
I
INFINITA
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PER
LE RISORSE
R
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PETROLIF
FERE
È ormai
o
diventato un tem
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alità per la nostra soccietà il
confflitto che ve
ede di fronte una
delle
e compagnie petroliferre più
famo
ose al mon
ndo, vale a dire
l’Agiip e una delle
d
nazion
ni più
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ere e popolate del nostro
glob
bo, la Nigeria
a. Questo co
onflitto
dura
a oramai da
a parecchi anni
a
e
sem
mbra non ci sia ne
essun’
alterrnativa per fermare tale
e lite o
per lo meno di trovare
t
un acccordo
che faccia com
modo ad enttrambi.
Biso
ogna dire che l’Agip in Nigeria
N
ha causato moltissimi danni
amb
bientali e di salute alle
perssone, che si giudicano schiavi,
com
me se loro non
n
avessero già
abba
astanza prob
blemi per la testa.
t
Il 17
7 Luglio 200
08 è accadu
uto un
fatto
o che ha
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l’inte
era
nazion
ne;
l’esplo
osione
dell’oleodotto a Lagos, ca
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one africana
a, ha causato
o
parecchi morti di cui anche
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bambini, le cause son
no ancora da
a
stabilire, ma nel frrattempo la
a
produzione di petro
olio è stata
a
interrotta.
Questa grrossa compa
agnia italiana
a
non può davvero fa
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o
delle riso
orse petroliffere che si
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situano in Nigeria, poiché è la loro
o
più grand
de fonte dii guadagno.
L’Agip continua
c
pe
erò la sua
a
produzione,
con
ulteriorri
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ni di oleo
odotti e di
impianti petroliferi a Lagos,
cercando di trovare un
u maggiore
e
accordo con
c
la popo
olazione, che
e
sembrereb
bbe non essere molto
o
soddisfatta
a di ciò che sta
a
capitando sul proprrio territorio.
Come
biasimarla?
possiamo
?
Infatti, i nigeriani, mettono a
disposizio
one il proprio territorio perr
avare ricchez
zza e miglio
orare lo
rica
stile
e di vita della popollazione
mon
ndiale. E lo
oro? Loro co
osa ne
rica
avano?
Ve lo dico io cosa ricavano, niente
di n
niente, questto è il motivo
o per il
qua
ale dovremm
mo vergognarci di
noi stessi. Sfrutttare le popo
olazioni
più povere della terra, senza
porg
gergli nessun appoggio morale
e fisico ma fac
cendo uso del
d loro
terrritorio e farli vivere
v
in con
ndizioni
disp
perate.
Ma a voi sembrra giusto tratttare in
esta maniera
a queste persone
que
sen
nza un minim
mo di speranzze?
Se volete tras
smettere le vostre
opin
nioni in meritto a questo articolo
a
scriveteci attra
averso il nostro
indirizzo
e-m
mail: cpcgiorn
[email protected]
Redatto da Umberto Amore
AN
NGELO NE
EL VATICA
ANO
Moltti si chiedo
ono se sia realtà
l’esisstenza degli angeli, ovvero
o
perssone scom
mparse che
e si
tram
mutano
in
qu
ueste
strao
ordinarie cre
eature celessti e
che ci stanno sempre inttorno
oppu
ure
sia
solo
illussione
dell’essere uma
ano soggio
ogato
a religione.
dalla
Intan
nto io vi presento
p
qu
uesto
fatto
o:
Nel luglio del 20
008, un polizziotto
in pensione,
p
An
ndy Key, avveva
deciiso di fare una vacanzza a
Rom
ma, precisam
mente per vissitare
il Vaticano.
V
Ovvviamente come
c
tutti i turisti scattò delle
d
fotog
grafie per avvere un ricorrdo e
mosstrarle ai suo
oi conoscenti, ma
dopo
o averle svviluppate, rim
mase
scioccato da ciò che la
diap
positiva mosttrava.
Sulla fotografia si poté infattti
notare un
n’ “apparizion
ne”, la quale
e
raffigurava
a
un
angelo
svolazzavva per la chie
esa.
che
e
go è la
La domanda che mi pong
guente: come
e mai nessu
uno se
seg
ne è acc
corto, dato che il
Vaticano è sempre gre
emito di
gente?
ature si
Sarà che queste crea
solo
possono
vedere
attraverso l’obbiettivo di una
camera dig
gitale, ma non
n
ad
occhio nud
do?
questa
Comunque
e
sia,
immagine é davvero molto
coinvolgente e non pen
nso sia
stata ogge
etto di mod
difiche,
tuttavia non
si notano
di
particolari
segni
manipolazione.
Credo che una riflessio
one sia
d’obbligo.
Voi che ne pensate?
Redatto da
a Umberto Amore
A
Il Giiornalino
Attualità
Pagina 6 di 28
MARKETING DEL MCDONALD’S
Ray Krock, l’uomo alla guida
dell’impero McDonald’s, ha subito
capito che i bambini erano il target
su cui puntare.
La scoperta del pagliaccio Ronald
fu possibile grazie a Scott (l'uomo
delle previsioni del tempo della
NBC) reso celebre per il
personaggio di Bozo il Clown,
show televisivo per bambini
presente sulle reti televisive locali
negli anni sessanta. Quando lo
show venne cancellato dai
palinsesti McDonald’s chiese a
Scott se era disposto a farli da
icona pubblicitaria nei suoi
ristoranti in modo da attirare di più
i bambini nei suoi ristoranti. Krock
fece qualche spot pubblicitario
mascherato da clown dove
invogliava bambini a mangiare
con lui hamburger e patatine fritte.
Krock, però licenziò Scott, avendo
intuito
che
un
messaggio
pubblicitario con protagonista un
clown che ingrassa mangiando
panini avrebbe avuto un effetto
negativo.
Da quel giorno, infatti, non si è
mai visto Ronald McDonald
abbuffarsi
con
panini
di
McDonald's, per lo meno non in
veste di icona pubblicitaria.
Ronald canta, balla, ridacchia,
sorride ai bambini, ma non tocca
mai cibo. È diventato anche un
cartone animato.
Krock aveva ben presente il
successo che avrebbe avuto con
la sua idea di far apprezzare
McDonald's come un luogo di
intrattenimento e svago per le
famiglie.
Iniziò a creare delle aree apposta
per i bambini per es. parco giochi.
Ha creato un pasto apposta per i
bambini “Happy Meal” (1979) con
un gioco omaggio per attirarli, i
primi costavano solo un dollaro!
Puoi festeggiare il tuo compleanno
assieme ai tuoi amici nel ristorante
e per questa occasione è stata
creata una sedia apposta: quasi
un trono con all’apice il numero
dei tuoi anni! In inglese chiamata
giornata
“Happy
Meal
McBirthday”.
Presto, iniziò anche a promuovere
l'immagine
di
McDonald's
sostenendo
gli
Istituti
di
Beneficenza rivolti ai bambini.
Sono nati così gli ‘Istituti di
Beneficenza Ronald McDonald’,
volti a dare assistenza (e,
soprattutto, pasti McDonald's!) a
più di due milioni di famiglie di
bambini malati.
Mi hanno colpito le parole di
Morgan Spurlock egli dice che
durante il suo viaggio in McMonth
ha visto un McDonald's situato
all'interno del Texas Children's
Hospital,
un
ospedale
specializzato
negli
interventi
chirurgici sugli stomaci dei
bambini obesi!
Ma non c’è da stupirsi dato che in
molti ospedali degli Stati Uniti ci
sono strutture di fast food. Anche
l'ospedale
pediatrico
più
prestigioso degli Usa, il Children's
Hospital of Philadelphia, possiede
un ristorante McDonald's.
Ma pare che gli ospedali abbiano
chiesto ai fast food di spostarsi.
La Cleveland Clinic ad esempio,
vuole che gli ospedali del paese
specializzati in cardiologia si
sbarazzino dei loro McDonald's
ma McDonald’s dice che vuole
che si rispetti il contratto di dieci
anni!
Ultimamente, la rivista Advertising
Age ha pubblicato una lista delle
icone pubblicitarie più celebri del
ventesimo
secolo:
Ronald
McDonald è finito al secondo
posto. Al primo posto c’è
Marlboro!
Una breve cronostoria degli eventi
che da molto da pensare!!!
Redatto da Elisa Dotti
Fonte: “Verità su McDonald's e i bambini” di Morgan Spurlock
TROPPA PIPI' LO STADIO PUO' CROLLARE
Il famoso e leggendario Maracanà di Rio De Janiero rischia di crollare per colpa di troppa urina riversata alla base
dei pilastri portanti. La diagnosi è stata fatta dai tecnici che stanno curando il restauro dello stadio di Rio de Janeiro.
Dopo cinquant'anni, durante i quali migliaia di persone hanno pensato bene di espletare i propri bisogni fisiologici, la
struttura dello stadio più famoso del mondo è oggi seriamente compromessa.
Il Giornalino
Attualità
Pagina 7 di 28
COCA-COLA ASSETA L’INDIA
Coca-Cola imbottiglia e
popolazione rimane a secco
la
L’ormai leggendaria e centenaria
bevanda americana sta causando
non pochi problemi in India, nel
Jaipur, dove dal
1999 è in
funzione
un
impianto
di
imbottigliamento appartenente al
colosso Coca-Cola, che produce
circa 600 bottiglie al minuto. Non
ci
sarebbe
apparentemente
nessun problema, se non fosse
che l’installazione, per svolgere la
sua attività,
preleva acqua
potabile dalle falde acquifere,
utilizzate anche dalla popolazione
locale per il consumo agricolo e
domestico. Questa situazione sta
provocando
conflitti
fra
la
popolazione e l’impresa CocaCola.
La popolazione in quella regione
conta 13'000 abitanti, la maggior
parte dei quali svolge attività
legate all’agricoltura e da quando
Coca-Cola è presente nella loro
zona hanno avvertito un forte
abbassamento del livello d’acqua
delle falde acquifere. La presenza
di Coca-Cola nella regione é,
secondo i contadini, la causa della
scarsità d’acqua che nuoce alle
loro attività agricole. Siccome il
luogo non dispone di sorgenti
superficiali dalle quali attingere
acqua gli agricoltori stanno
affrontando un pessimo periodo.
La produzione di frumento, ad
esempio, è scesa da 10 a 2
quintali per ettaro negli ultimi 5
anni, inoltre ci sono altri impatti
negativi
sull’agricoltura come
l’aumento dei costi e della
disoccupazione. Proprio a fianco
dell’impianto di imbottigliamento
della multinazionale americana è
stato costruito un birrificio, il quale
ha contribuito far precipitare la
situazione.
L’azienda a stelle e strisce
assume nel Jaipur dai 50 ai 250
dipendenti a seconda della
stagione, come già indicato nella
regione abitano 13'000 persone,
quindi l’installazione non é
nemmeno una grossa opportunità
lavorativa per la popolazione
locale. I ricercatori del Cenral
Ground Water Board e del
Rajasthan Pollution Control
Board hanno eseguito delle
ricerche e scritto un dossier dove
viene indicato che dal 2002 al
2003 l’installazione ha utilizzato
1'740'301 metri cubi d’acqua (o
1’740’301'000 litri). Per fare ciò,
dal 2000 al 2003 ha pagato in
totale 30'000 rupie di tassa di
concessione al governo, espresso
in moneta americana l’importo
ammonta a circa 700 dollari.
Dinanzi a questi dati il dossier
parla di uno “squilibrio ecologicoidrologico”.
Coca-Cola non rilascia dati ufficiali
e continua comunque a svolgere
la sua attività in quella zona
nonostante le proteste e le
manifestazioni.
Forse
noi
consumatori
ignoriamo
completamente in che modo la
bottiglia dalle forme sensuali
arriva nei nostri refrigeratori, ma la
realtà è questa, per rendere
possibile il consumo di Coca-Cola
in un luogo, in un altro qualcuno
ne risente.
Redatto da Fabio Bocchino
PRETE FASULLO
Si è fatto chiamare dai suoi parrocchiani di Allise (LE) Padre Roberto e per 17 anni ha celebrato matrimoni, funerali,
messe e confessato fedeli. In realtà Roberto Coppola di 43 anni non aveva mai preso i voti. Il prete fasullo è stato
smascherato dalla curia vescovile di Nardò, insospettita dai suoi comportamenti non proprio da prelato. Adesso nel
piccolo centro del leccese sono illegittime tutte le funzioni da lui consacrate, compreso i matrimoni.
Il Giornalino
Attualità
Pagina 8 di 28
SFRUTTAMENTO NIKE
Testimonianza di una ragazza di 19 anni che
lavora alla Nike
A circa 240 milioni di bambini, tra i cinque e quattordici
anni, provenienti da molte parti del mondo, è stata
negata l’opportunità di andare a scuola, di avere la
giusta istruzione e la possibilità di costruirsi il proprio
avvenire. Questi bambini svolgono spesso lavori
pericolosi o incarichi che un uomo non può svolgere
come per esempio passare attraverso un cunicolo
stretto, dove solo una corporatura minuta di un
bambino riesce a passare attraverso tunnel angusti.
Come se questo non bastasse, la Nike effettua controlli
severi, e chi non osserva scrupolosamente le regole,
viene castigato duramente, e dopo innumerevoli
punizioni, un bambino può anche morire.
L’Organizzazione Mondiale del lavoro ha approvato il
12 giugno 2007 la prima giornata contro lo sfruttamento
minorile nel mondo, essa vuole tutelare i minori dalle
persone che se ne approfittano di loro.
Qui di seguito vi riportiamo la testimonianza di Trymun,
una ragazza di 19 anni Sudcoreana, che lavora in una
fabbrica di scarpe dieci ore al giorno, producendo
senza sosta scarpe destinate alla Nike.
Lo stipendio che guadagna è di 43 dollari netto. Quindi
non le rimane quasi niente. E’ costretta a fare gli
straordinari per guadagnare qualche soldo in più.
Divide la stanza con altre 9 compagne per risparmiare il
più possibile
Nei periodi di punta è obbligata a lavorare fino alle due
o alle tre di notte per non mancare di ricevere gli
straordinari.
La Nike guadagna quasi un miliardo di dollari all’anno,
e non si riesce a trovare una paga adeguata per una
ragazza? Come giustificazione, il colosso mondiale si
lamenta che devono combattere per il mercato tramite
campagne pubblicitarie; e dunque strapaga un ragazzo
neanche maggiorenne 90 milioni di dollari affinché
indossi indumenti firmati Nike, mentre Trymun che
produce proprio quegl’indumenti non arriva neanche ai
100 dollari mensili. Tuttavia ciò non è una novità; per
anni la Nike è stata criticata per le condizioni terribili di
lavoro dei dipendenti, per le misere paghe, per il
mancato rispetto dei sindacati e degli orari disumani ed
estenuanti.
Redatto da Antonio Malacrida e Marco Radovinovic
Fonti: www.peacelink.it www.cobas-scuola.it
RAZZE PERICOLOSE DI CANI
Il 19 febbraio 2008 è entrata in vigore la Legge
cantonale sui cani pericolosi, essa consiste in un
elenco di cani (26 razze) ritenute potenzialmente
aggressivi. Avere tali cani, inseriti nella “lista nera”, non
sarà comunque vietato ma sottostà ad una richiesta di
permesso per il possesso. Il padrone dovrà seguire dei
1.
2.
3.
4.
5.
Alano
Bull Terrier American Staffordshire
Bull Terrier Staffordshire
Bulldog inglese
Cane corso
Essendo cinofilo, trovo drastica ed ingiusta la
reclusione dei cani. Di fatto un cane, che è pur sempre
aggressivo, se viene trattato nella maniera giusta si può
riuscire a frenare la sua rabbia primordiale. Il
comportamento inspiegabile di tali animali è dovuto al
corsi appositi e dimostrarne le capacità di gestione. La
nuova Legge sui cani attribuisce ai Comuni alcuni
compiti nello specifico controllo e nella gestione. Con la
nuova Legge la precedente imposta sui cani è stata
trasformata in tassa.
Ecco l’elenco di alcune razze in questione:
6.
7.
8.
9.
10.
Cane da pastore dell’ Anatolia
Cane lupo cecoslovacco
Cane pastore del Caucaso
Cane pastore dell’ Asia centrale
Cane pastore della Ciarplanina
fatto che molti padroni trattano i loro cani in modo
disumano influendo sul comportamento di queste
creature che subendo e sopportando, ma essendo
anche loro esseri capaci di sentimento, sviluppano
reazioni inadeguate a determinate situazioni.
Redatto da Nivethan Thambiah
Il Giornalino
Attu
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Pagiina 9 di 28
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RISI NEL MONDO
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Redatto da Antonio Malacrida
Fonti:
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wikiped
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GIIOVANI E CHAT
E sttata effettuatta una ricercca inerente ai giovani e al
loro rapporto con
n le chat.
Que
esta analisi è stata svolta da una ricercatrrice
dell’università di Padova, la
a quale ha identificato sei
tipologie di chat differenti:
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Il Giiornalino
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Redatto da Cristina
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Di Girrolamo
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ARACK OBAMA
Bara
ack Obama Jr. nasce il 4 agosto 19
961 a Honollulu
(Haw
waii), da Obama Sr. un keniota e da
a Ann Dunh
ham
provveniente da
al Kansas. Nel 1963 i genitori si
sepa
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dre dopo esssersi laureato
o torna in pa
atria
dove
e muore nel 1982 in un incidente
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de il
padrre in una so
ola occasione e
gli dedica
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un librro “Sogni di mio
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succcesso. La madre
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si risposa
con un indonessiano suo ex
e
com
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si
succcessivamente
trasfferiscono a Giakarta dove
nascce sua sorrellastra Ma
aya.
Bara
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mentari da 6 a 10 annii. A
diecci anni torna a Honolulu per
ricevvere un’ istru
uzione miglio
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viene cresciuto prima dai no
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erni e poi dalla mad
dre.
Dop
po il liceo si laurea in
scienze politiche, con una
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speccializzazione
e in relazzioni
interrnazionali alla Colum
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Univversity di New York.Nel
1988
8 studia per tre anni
a
giuriisprudenza ad Hawa
ard,
dove
e si laurea nel 1991 e si
spossa nel 1992.. Insegna dirritto
all’università di Chicago dal 1993 fin
no al 2004. In
segu
uito viene eletto
e
al sena
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e. Il 10 febbrraio
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dell'Illinois, ritirrandosi dalla
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4° Presidente
e degli
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o afro-americcano a
ricoprire tale carrica.
Il 4 novembre 2008
2
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Redatto da Rajishar Ratnam
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Il Giornalino
Manifestazioni
Pagina 11 di 28
LA MODA SPAGNOLA NON FA PIÙ PAURA
Molto buono il comportamento dei giovani
ticinesi al Botellón di Bellinzona
Un Botellón, ovvero la bevuta di massa, ha lo scopo di
riunire in uno spazio pubblico tutti i giovani (o meno
giovani) che hanno voglia di passare una bella serata
di festa consumando bevande portate da casa e
quindi spendendo poco. Infatti, come tutti vi sarete
accorti, gli esercizi pubblici sono sempre più cari, che
si comprino alcolici o analcolici, dunque un altro scopo
del raduno è quello della protesta contro i prezzi
troppo elevati imposti da chi mesce bevande.
La manifestazione è stata presentata principalmente
su Facebook un social network che conta milioni di
iscritti, dopo pochi giorni le iscrizioni alla
manifestazione sono aumentate di centinaia in
centinaia, fino ad arrivare al giorno del raduno con
1'600 voti di partecipazione.
La notizia dell’evento ha provocato naturalmente
molte preoccupazioni tra la gente e tra i politici, tra gli
scandalizzati si parlava di “degrado culturale
giovanile” altri invece avevano paura di eventuali
vandalismi. Ma le preoccupazioni e le ansie sono
state inutili, sabato 20 settembre in Piazza del Sole ci
siamo presentati in più di 500, circa un terzo dei
partecipanti stimati, e siamo riusciti a dare una lezione
a tutti coloro che ci hanno puntato il dito addosso
dandoci degli alcolizzati. La serata
si è svolta
all’insegna del divertimento, senza ricoveri e senza
interventi delle forze dell’ordine, siamo riusciti a
dimostrare che siamo in grado di auto-organizzarci e
di comportarci civilmente. Anche il Sindaco della città
di Bellinzona era soddisfatto per come si è svolta la
manifestazione e i discorsi di immoralità di chi non
appoggiava il botellón si commentano ormai da soli.
Naturalmente ci sono ragazzi problematici, ma ci sono
anche tra gli adulti individui incivili, ladri e alcolizzati.
Alla fine, noi giovani ci siamo presi una piccola
rivincita e abbiamo dimostrato che meritiamo fiducia e
rispetto da parte della popolazione e delle Autorità.
Redatto da Fabio Bocchino
IN 50'000 ALLA SAGRA DELL’UVA
La Sagra dell’uva del Mendrisiotto, tenutasi durante
l’ultimo fine settimana di settembre, ha ospitato
50'000 utenti (42'000 paganti e 8'000 residenti) .
Questa manifestazione, giunta alla 52esima edizione,
ha tra i tanti obiettivi quello di promuovere i prodotti
tipici della zona, in particolare ciò che riguarda gli
alimentari. Purtroppo, a causa delle ristrutturazioni
degli immobili nel borgo, le corti tipiche sono diminuite
e recarvisi per mangiare i migliori piatti della
tradizione momò o bere una bottiglia di buon vino è
diventato sempre più difficile a causa dei posti limitati.
Negli anni ’90 il Magnifico Borgo contava una ventina
di corti, oggi nel 2008 sono meno di dieci.
Non è di certo mancata la parte culturale che come
sempre è riuscita ad affascinare i partecipanti alla
festa. Numerose sono state le esibizioni dal vivo di
bande e gruppi musicali di ogni genere, ad ogni ora
nelle corti e nelle piazze. Inoltre come abbiamo visto
tutti, pittori sparsi un po’ ovunque nel borgo, hanno
eternato la sagra su tela.
La festa è stata un grande successo e si è conclusa
senza incidenti. Attendiamo quindi la prossima
edizione!
Redatto da Fabio Bocchino
LE API SBRONZE
Alcuni scienziati hanno sottoposto un gruppo di api ad un singolare esperimento. Le hanno messe di fronte a due
soluzioni: una ad altissima concentrazione di zucchero, l'altra ad elevata gradazione alcolica. Tutte le api si sono
precipitate sull'alcool. La conseguenza è che le api ubriache una volta tornate nell'alveare vengono emarginate dalla
comunità e tenute letteralmente separate dal resto dello sciame. Su queste api gli scienziati hanno già sperimentato
con successo alcuni ritrovati contro l'alcolismo.
Il Giornalino
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Pagiina 12 dii 28
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Il Giiornalino
Sport
Pagina 13 di 28
OSCAR PISTORIUS
Se lo vedi non ci credi, un atleta che corre con
due lame, che porta al posto dei piedi, amputati
quando aveva 11 mesi per una malformazione.
E pensi a un robot più che a un ragazzo. Ma se
lo guardi bene, troverai un ragazzo con
un’enorme carica vitale, entusiasmo, forza di
volontà e il sudore di chi, in quella corsa, sta
mettendo qualcosa di più di due pezzi di
carbonio. E scopri che lì c’è un uomo, un solo
grande uomo:
Oscar Pistorius, 21 anni, nato in Sud Africa,
campione olimpico e mondiale di categoria, una
vita ad abbattere barriere con la determinazione
che lo contraddistingue. Giocava a pallanuoto e
rugby, dopo un infortunio al ginocchio, passa
all’atletica. Le prime lame che sostituiscono i
piedi le costruisce lui stesso, ricavandole dalle
pale degli elicotteri. Poi passa a quelle di
carbonio. Vince e ottiene tempi che lo portano a
sfidare i normodotati, è secondo sui 400mt ai
campionati
nazionali
sudafricani
(non
paraolimpici). La sua federazione vorrebbe
iscriverlo alla 4x400 ai Mondiali di Osaka, ma
arriva il rifiuto della IAAF (Internazionale della
federazione di atletica leggera) affermando
che l’atleta avrebbe avuto un vantaggio del
30% con le protesi, inutili furono le proteste.
Oscar, intanto, arriva a Roma per il Golden
Gala, anche in questo caso per una gara
"normale". Si classifica secondo, contro tutti e
tutto, supera il traguardo che è più di quella
linea demarcata, più di una semplice gara, più
di un nuovo sponsor o di una pubblicità,il
risultato rappresenta la rabbia e la forza di
volontà di un ragazzo, divenuto un uomo che
ha mostrato in lacrime al mondo intero che
tutto è possibile.
“Perdente non è chi arriva ultimo in una gara,
ma chi si siede e sta a guardare.“ (Pistorius)
Redatto da Raji Ratnam
TORNEO DI PALLAVOLO
Il torneo si svolgerà alla palestra Comunale del Palapenz a Chiasso il 23.12.2008 dove tutte le classi della Scuola
Media di Commercio parteciperanno.
L’incontro è fissato per le ore 08.05.
Le partite si svolgeranno a partire dalle 8.30 fino alle ore 16.15. Durante le pause non sarà permesso lasciare il
Palapenz.
Durante la giornata saranno disponibili alla buvette bibite, mandarini e torte.
Vi aspettiamo numerosi!
SONO TRISTE? SONO TEDESCO
I tedeschi sono tristi e poco portati all'umorismo a causa della loro lingua. I ricercatori scozzesi di Saint Andrews dopo
aver analizzato le modulazioni sonore della lingua germanica e le mimiche facciali dei tedeschi, sono arrivati a questa
conclusione. Costretti a tenere le labbra costantemente inclinate verso il basso ed esprimendo suoni gutturali, il popolo
teutonico perde la voglia di ridere.
Il Giornalino
Spo
ort
Pagin
na 14 di 28
IL SECOND
DO VOLTO
O DEL CAL
LCIATORE
E
Calc
ciatori impe
egnati in festtini notturnii tra alcool,
drog
ghe e ragazzze
È ormai diventata un’abitudine, quella dei giocatori più
titolati al mondo, che dopo una vittoria della propria
squadra, decidono di andare a festeggiare in locali
movimentati, tuffffati nella droga, nell’alcool e ciò che più
voglliiono, le gio
vani ragazzze
e pronte a farli divertire e
ov
piazzarli nelle p
prrime pagine dei giornali più famosi del
globo.
Sembrerebbe essere una cco
osa normale e qualcuno si
à chiedere per quale motivo presentare un articolo
potrrà
di questo genere dove questo tipo di evento è nella
legalità e ognuno ha la libertà di svolgere le proprie
erenze,
preffe
ma
purtroppo non è così, i
giocatori
sono
chiamati a portare la
dare
pace
e
a
della
l’esempio
una
persona
con
buona reputazio
ne.
on
Si dice che il calcio
aiuti i giovani a
togliie
ersi dalla strada e
a fare una viitta più
meno
serena
e
pericolosa, ma dopo
quello che si sente in
questi ultimi anni, dove
si vuole allontanare i
giovani dalla droga,
dall’abuso di alcool e da
altre cattive abitudini non
credo si possa ancora dire
che lo sport più popolato al mondo aiuti questi ragazzi.
È vero, in un primo momento i giovani che iniziano a
giocare a calcio in un club, sono molto entusiasti del
nuovo impegno preso e questo li porta a lasciare la
strada e le cattive abitudini, ma con il passare degli
anni, se uno diventasse famoso e dunque faccia
carrriiera, i fatti sopra citati,nella maggioranza dei casi
verrra
anno messi in atto, è vero non sono più giovani
ragazzi che spacciano e fanno uso di stupefacenti, ma
sono sempre esseri umani e per lo più con una
reputazione da difendere.
Prendiamo d
ei calciatori che negli ultimi tempi sono finiti
de
sulle prime pagine dei gossip e che hanno fatto
scalpore in ogni zona della terra.
Il calciatore neroazzurro Adriano (nell’immagine), che
negli ultimi periodi è stata la preda preferita dai
paparazzi, insieme al neo milanista Ronaldinho (il
sogno divenuto realtà), Ronaldo, ex giocatore delle
milanesi e la stella del Manchester United Cristiano
Ronaldo, quest’ultimo portoghese, che subito dopo
essersi sottoposto ad un intervento chirurgico alla
caviglia, ha deciso di lasciarsi andare nella realtà dei
locali hot.
Ma quello che insieme ad
Adriano ha fatto impazzire
i gossip mondiali è stato
il cosiddetto Fenomeno
(Ronaldo), dopo aver
trascorso una nottata in
discoteca, si è tuffato
nella realtà della razza
trans, scherzi a parte,
questa notizia è finita
sulle prime pagin
e delle
ne
riviste sportive e non,
questo ha fatto crollare
in maniera catastrofica
e
il
morale
la
reputazione
del
campione
brasiliano
che ancora adesso sta
lottando per il re
cupero
ec
del suo ginocchio in
seguito ad un grave infortunio capitato nella partita di
campionato contro il Livorno
e successivamente
sottoposto ad un intervento chirurgico.
Questi sono degli esempi,
ma i giocato
orri che
aderiscono a queste iniziia
ative sono d
avvero moltii..
da
Ci sono molltti modi per divertirsi, ma bisogna sempre
avere la testa sulle spalle, senza fare uso di sostanze
illegali che causano danni fisici e psicologici e non
danno il buon esempio.
Voi cosa ne pensate? Scriveteci al nostro indirriizzo email: [email protected]
Redatto da Umberto Amore
Fonti: www.chegol.com
Il Giiornalino
Artisti e associazioni emergenti locali
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INTERVISTA
Nome:
Christian
Cognome:
Musto
Anno di Nascita:
1987
Luogo:
Lugano
Nome d’arte:
Ray
Nome del gruppo:
S.O.S (Sons of sound)
Genere:
Hip-Hop / Rap
Che cos’è l’Hip Hop / Rap?
Il Rap è uno stile musicale sorto negli Stati Uniti a metà
degli anni settanta, e diventato parte di spicco della
cultura moderna. Il termine è stato inventato dal cantante
di colore Joe Tex. Il rap è la componente vocale della
musica hip hop e consiste essenzialmente nel "parlare"
seguendo un certo ritmo.
L'Hip Hop è un movimento culturale o sub-culturale e un
noto genere musicale nato in prevalenza nelle comunità
afroamericane e latine del Bronx, quartiere di New York,
agli inizi degli anni 1970. Il movimento ha probabilmente
mosso i primi passi con il lavoro di DJ Kool Herc che, si
dice abbia inventato il termine "hip-hop" per descrivere la
propria cultura. Cuore del movimento è stato il fenomeno
dei Block Party: feste di strada, in cui i giovani
afroamericani e portoricani interagivano suonando,
ballando e cantando.
Cosa ti ha spinto ad orientarti verso la musica?
Seguo questo genere di musica da quando avevo 8 anni
ed è una cultura che mi ha sempre affascinato. Mi attrae
l’Hip Hop rispetto a tutti gli altri generi musicali per il
linguaggio diretto adoperato nei testi.
Da quanti anni canti?
Ho iniziato col freestyle (non è altro che improvvisare
rime sul momento, fare discorsi ritmati) nel luglio del
2004. Ormai sono 4 anni che coltivo questa passione.
Qual è stata la tua canzone con maggior successo?
Il titolo non è facile da memorizzare, me ne rendo conto.
Comunque si chiama “21.09.2003”, una canzone d’amore
dedicata a una mia ex ragazza. La data sta per l’inizio
della storia iniziata e finita esattamente 3 anni dopo.
Cos’è per te la musica?
Ossigeno! Io non riuscirei a vivere senza musica e se ci
riuscissi, sicuramente, vivrei male! è il mio primo pensiero
al mattino. Penso che se sono diventato quello che sono
è grazie a lei. Mi ha aiutato in tanti momenti difficili e mi
ha fatto focalizzare e di conseguenza risolvere tante
problematiche che ho avuto. Sono un suo dipendente in
un certo senso, un intermediario. So che quando faccio
musica trasmetto sentimento e riesco spesso ad arrivare
al cuore di chi mi ascolta.
Si dice: ”La musica aiuta ad esprimere i propri
sentimenti, emozioni” concordi?
Certamente! Addirittura delle volte mi viene più facile
esprimere i miei stati d’animo in rima che detti in un
discorso a tu per tu con un amico ed è anche per questo
che dico che la musica mi salva e mi fa quasi da
psicologa, perché riesco ad analizzarmi da solo lasciando
libera la mente di esprimere ciò che si sente di dire. È
come se il mio lato razionale si addormentasse lasciando
fare tutto all’ispirazione.
Hai partecipato a dei concerti? Quali? Che emozioni
hai provato?
Ho fatto circa una ventina di concerti in giro per il Ticino
partecipando a delle Jam (è come un raduno, che
comprende non solo un artista ma molti altri gruppi) o
anche solo aprendo i concerti a nomi come Mondo
Marcio, Colle der Fomento, Club Dogo, Inoki e via
dicendo.
Per me fare concerti è un po’ come fare sport; salgo sul
palco e do tutta la mia energia al pubblico, cerco di
interagire con chi ho davanti dando il massimo di me. Le
emozioni più grandi che ho vissuto sono state quando ho
visto il pubblico conoscere i miei testi e cantarli con me.
Il Giornalino
Artisti e associazioni emergenti locali
In media quanto tempo dedichi alla musica?
Dipende molto dal periodo. Ultimamente, siccome stiamo
lavorando col mio gruppo all’album, è davvero come
avere una seconda attività, perché una volta finito di
lavorare mi butto nella musica e ci sto fino a quando non
si fa tardi.
Preferisci una carriera musicale solista o all’interno
di un gruppo?
Collaborare con altra gente è sempre una bella
esperienza. Abbiamo fatto grandi cose per la
realizzazione dell’album della S.O.S. e ne sono
orgoglioso! Ma per una questione personale mi viene più
facile essere solista perché ho più libertà e posso lasciare
andare l’ispirazione come e dove vuole lei, senza vincoli
e scadenze da dover rispettare.
Pagina 16 di 28
Progetti futuri?
Finita la realizzazione dell’album col mio gruppo inizierò a
lavorare per il mio secondo album solista. Ho davvero
tante altre idee da concretizzare, quindi speriamo che
una vita mi basti.
Che lavoro svolgi attualmente? Vorresti diventare
cantante
professionista?
Attualmente sono contabile presso una ditta di
Lugano. Trasformare la mia musica in lavoro non è il mio
obiettivo. Prima magari lo era ma il mondo della musica è
un campo molto meschino e preferisco restare
indipendente da major (non sono altro che le grosse
etichette discografiche) in quanto una volta sotto contratto
diventa un obbligo e non un piacere. Per di più
l'ispirazione sarebbe messa in difficoltà dallo stress
mentale a cui vieni sottoposto nel rispettare le tempistiche
ecc. Se riuscissi invece a firmare un contratto di sola
distribuzione sarebbe un sogno!
Redatto da Valeria Bachmann
INTERVISTA
Per il nostro giornalino, abbiamo avuto il piacere di intervistare Marja Kihlberg, originaria della Finlandia, proprietaria
della Bottega della Fantasia di Mendrisio.
La bottega produce vari generi di murales, velature, trompe l’oeil,... e qui di seguito c’è l’intervista che approfondisce sia
la storia della sua vita sia la sua carriera a Mendrisio.
•
Dipingere per me...è una parte della mia vita!
Quando sono in vacanza, e magari non riesco a
dipingere per un paio di settimane, ne sento la
mancanza. Ogni lavoro che faccio, è un percorso,
quando inizio un lavoro, non so ancora esattamente
come sarà una volta finita.
•
•
Quando era piccola, aveva mai pensato di
lavorare in una bottega?
No, non avevo mai pensato di fare né il lavoro che
sto facendo adesso né lavorare in una "bottega".
Però, lavorare per conto mio sì, e adesso ho un
atelier, ma quasi sempre ultimamente sono fuori dai
clienti a svolgere dei lavori. A volte tengo dei corsi
Ha dei figli?
Ho una figlia di quasi 13 anni.
•
Cosa avrebbe voluto fare lei come lavoro?
Fino all'età di 16 anni volevo fare la
veterinaria...però da noi in Finlandia per poterlo
fare, bisogna essere bravi in matematica, chimica e
fisica..materie che non mi erano mai piaciute tanto.
Sono sempre stata più portata verso arte e
lingue..allora così ho lasciato perdere il mio grande
sogno!
•
di decorazione nell’ atelier come pure lì preparo
oggettistica da vendere.
Le piace dipingere?
Vorrebbe che sua figlia continuasse la sua
attività?
Mia figlia è portata per lavori manuali, artistici, ma
non è la sua passione...almeno adesso! Lei può
ovviamente scegliere il lavoro che piacerà a lei,
apprezza il mio lavoro, ma è una strada difficile, le
auguro di trovare un posto più "sicuro".
•
Come mai ha deciso di iniziare a lavorare nella
bottega della fantasia?
Ho costituito "La Bottega della Fantasia Sagl" nel
2000. Inizialmente era un negozio di decorazioni a
Mendrisio, da 1 anno e mezzo funziona appunto
solo come atelier che per la maggior parte svolge
dei lavori di decorazioni murali su commissione dei
clienti. Avevo appunto deciso di avviare un'attività
nell’ ambito delle decorazioni nel 2000.
Il Giornalino
Artisti e associazioni emergenti locali
•
Le piace questo tipo di lavoro? Perché?
Io il mio lavoro l'adoro! È una parte integrante della
mia persona, della mia vita! Spesso non lo
considero neanche quasi un lavoro, però dopo 8
ore a dipingere... sento di aver lavorato eccome!
Come detto prima, ogni lavoro che faccio, è un
percorso... si inizia con un'idea, man mano che si
va avanti, magari l’idea cambia un po’ o almeno si
sviluppa. Per cui non so all’ inizio di un lavoro come
esattamente finisca, è molto, creativo e ogni lavoro
è unico. Negli anni vedo anche una crescita
personale, sviluppo della manualità, della tecnica
etc. Il mio lavoro mi dà delle grandissime
soddisfazioni quando vedo che i miei clienti sono
contenti, e di solito posso dire che sono molto
contenti, io sono felice quando vedo quanta gioia
posso dare loro attraverso un lavoro murale che mi
hanno commissionato per esempio per la loro casa.
•
•
Ha intenzione di continuare con la sua attività?
Assolutamente [ho intenzione di continuare con la
mia attività!] Anzi, spero naturalmente di poterla
sviluppare sempre di più, secondo me ci sarebbero
tantissime opportunità di lavoro, bisogna farsi
conoscere sempre di più.
Il vostro tipo di servizio è molto richiesto?
No, il lavoro di decorazione non è poi così richiesto.
La gente fa pitturare case e appartamenti; decorare
o fare degli effetti speciali sono dei costi aggiuntivi
che non tutti possono permettersi o non conoscono
questo tipo di "abbellimento". Spesso il lavoro
funziona attraverso "passaparola", da un lavoro ne
nasce un altro quando una persona vede un lavoro
fatto.
•
La sua esperienza la descriverebbe positiva?
La mia esperienza è molto positiva quando ho la
possibilità di eseguire dei lavori. Come detto prima,
è un'attività molto soddisfacente, il lato negativo è
che non è un lavoro "sicuro". Dall'altra parte
gestisco il lavoro e le mie giornate lavorative a
modo mio, non ho un orario fisso e quando ho un
lavoro grosso lavoro tanto, quando ne ho poco
approfitto e vado per esempio a cavallo e mi godo il
tempo libero (alla fine poche volte perché da fare
c'è sempre, bisogna gestire anche il lato
amministrativo...creare nuovi progetti etc.).
Come mai ha scelto proprio Mendrisio?
Abito a Monte, Valle di Muggio. Ai tempi avevo
trovato il mio bellissimo negozio a Mendrisio, in un
palazzo con una facciata tutta decorata, insomma
la "cornice" ideale per la mia attività. Da casa mia,
Mendrisio dista solo 10 min di macchina! L’Atelier
che ho adesso è a Mendrisio per ragioni
amministrative, un cambiamento di sede della
società mi avrebbe causato notevoli spese.
•
Pagina 17 di 28
•
Farebbe un’attività analoga?
Senz'altro, so che questa è la mia strada e
nonostante tutte le difficoltà rifarei ancora la stessa
cosa. È anche una crescita personale attraverso le
difficoltà che s'incontrano, ci vuole tanta umiltà
anche nei momenti di grandi soddisfazioni.
Ringraziamo Marja
collaborazione
Kihlberg
per
la
sua
Visitate www.labottegadellafantasia.ch
Redatto da Marco Radovinović
Il Giornalino
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INTERVISTA
Il nostro territorio è indubbiamente colmo di artisti di
un certo livello. Tra questi emerge anche un pittore
paesaggista, Hans Brun.
Egli naque in un paesino del canton Lucerna in una
famiglia di contadini. Scoprì la sua passione sin da
piccolo, vedendo dipingere suo zio.
All’età di 14 anni si iscrisse alla Scuola di arti e
mestieri di Lucerna.
A studi terminati lasciò il suo paese natale per
trasferirsi in Ticino, dove vive tutt’ora con sua moglie
Lifang (anch’essa pittrice).
Egli abita a Castel S. Pietro, in una casetta nei pressi
del bosco. È proprio qui che ha realizzato la maggior
parte dei suoi dipinti, grazie al panorama di cui gode
guardando oltre la finestra.
Nell’intervista, lascia trapelare che per i pittori non è
un periodo profiquo.
Infatti, le condizioni metereologiche di quest’anno
hanno influito in modo negativo sulla sua ispirazione;
la pioggia e il vento hanno spazzato via le foglie
colorate dagli alberi.
Inoltre, la recente instabilità economica ha reso la
vendita di quadri più difficile.
Recentemente ha realizzato alcuni dipinti di una
vecchia fattoria situata nelle vicinanze della sua
dimora, denominati “Vigino”.
La costruzione è ormai in rovina e verrà abbattuta
prossimamente;
Hans è orgoglioso di aver
immortalato un oggetto che presto non esisterà più.
Durante la sua carriera di artista, Hans Brun ha avuto
l’occasione di esporre le sue opere in alcune mostre,
l’ultima delle quali è in corso ora nella “Galleria Arte
Belmonte” e terminerà alla fine di novembre.
Nell’intervista ha specificato che è difficile dire quale
sia il suo quadro preferito, dato che si è creato un
legame con ognuno di essi.
Ha sottolineato, inoltre, che il Mendrisiotto è un posto
adatto per chi, come lui, ama dipingere.
È un territorio che offre sole e vista; un panorama
stupendo! Egli afferma però che non si può
competere con i bei paesaggi ticinesi di una volta.
Nella sua tranquillità a Castel S. Pietro, continuerà a
sfornare quadri insieme alla moglie ancora per molto
tempo.
Redatto da Gianluca Di Donfrancesco
Il Giornalino
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FONDAZIONE DIAMANTE
Fondazione Diamante è un’impresa sociale che integra
persone disabili, essa è stata fondata dalla FSARMI
(Federazione svizzera delle associazioni di famiglie e di
ragazzi mentalmente insufficienti) e dall’ATGABBES
(Associazione ticinese di genitori e amici dei bambini
bisognosi di educazione speciale) il 28 aprile 1978.
Quest’anno ha compiuto 30 anni!
Attualmente nella Fondazione lavorano 173 persone
che si occupano di 470 persone disabili.
La Fondazione gestisce 12 imprese sociali e 4 centri
abitativi chiamati “Foyer”. Queste strutture sono sparse
in tutto il Canton Ticino, in modo di facilitare
l’inserimento sia sociale che professionale di queste
persone.
I Foyer sono stati creati per far sì che gli ospiti si
sentano capiti, rispettati ed amati, come accadeva nella
loro famiglia. Attualmente vi abitano, sotto la guida
costante di educatori, circa 50 persone.
In questa azienda sociale le persone svolgono il proprio
lavoro in base alle loro capacità. Ogni singolo individuo
ha un’importanza fondamentale per il successo della
stessa. I lavori svolti nei vari laboratori sono: orticoltura
biologica, cablaggio industriale, tessitura, ceramica,
grafica, serigrafia, restauro mobili e sfaccettatura del
diamante. Queste attività permettono all’individuo di
sviluppare le proprie potenzialità, applicando le proprie
competenze ed imparandone di nuove. Attraverso il
lavoro gli ospiti possono capire cosa significa l’impegno
e la conseguente gratificazione di creare con le proprie
mani qualcosa di utile, di bello ed importante. Inoltre
viene loro pure insegnato a vivere, in parte, del proprio
lavoro.
La Fondazione ha anche dei negozi alimentari (il cui
obiettivo è sviluppare e promuovere i prodotti regionali,
difendere un consumo alimentare sano e possibilmente
biologico) e d’artigianato. Vedere il proprio prodotto
finito ed esposto in vetrina, pronto per essere venduto,
da sicurezza al disabile. Egli si sente utile per la società
e ciò gli permette di sentirsi importante per se e per gli
altri.
Queste sfide imprenditoriali e riabilitative si svolgono in
luoghi di frontiera,“luoghi intermedi”, che si situano fra
società ed economia, dove i confini vanno rispettati ma
anche superati : per conoscere nuove realtà e per
confrontarsi in modo da stimolare nuove riflessioni e
nuova sensibilità!
Oggi, grazie al lavoro degli educatori, tre appartamenti
sono occupati da ospiti che hanno raggiunto una
sufficiente autonomia per vivere da soli. Prossimo
obiettivo per loro è stabilire contatti autentici con la
società
(conoscere l’amicizia, esprimere i propri
sentimenti) e l’inserimento nel mondo del lavoro.
La Fondazione cerca di fare emergere competenze a
volte poco visibili di queste persone diversamente abili,
con l’obiettivo finale dell’inserimento professionale degli
stessi in aziende sia pubbliche che private! E di
conseguenza nella società stessa!! Attualmente 70
ospiti della Fondazione hanno raggiunto tale obiettivo!
Un’orgogliosa sfida imprenditoriale e sociale, basata
sulla ricerca di autonomia!
Redatto da Elisa Dotti
Fonti: riviste farmaceutiche, Spazio Salute,
attualità e benessere; www.fondazionediamante.ch
INTERVISTA AL DIRETTORE DELLA FONDAZIONE DIAMANTE MARIO FERRARI:
1. Da cosa nasce la Fondazione Diamante?
La Fondazione Diamante è stata fondata dalla
FSARMI (Federazione svizzera delle associazioni
di famiglie e di ragazzi mentalmente insufficienti) e
dall’ATGABBES (Associazione ticinese di genitori e
amici dei bambini bisognosi di educazione speciale)
il 28 aprile 1978.
2. Come mai il nome Diamante?
Il nome Diamante sta ad indicare la complessità
della Fondazione Diamante e le numerose
sfaccettature che la compongono, basti guardare
alla pluralità delle strutture presenti sul territorio.
3. Come era formata la Fondazione all’inizio e
dove si trovava?
La Fondazione Diamante all’inizio aveva realizzato
il foyer la Gente, una struttura abitativa posta nel
quartiere di Molino Nuovo a Lugano. A partire dal
1985 ha incorporato le strutture create a suo tempo
dall’ATGABBES vale a dire 2 foyers e 5 laboratori.
4. Dopo quanto siete riusciti ad ottenere i
“Foyer” ed a espandervi in tutto il cantone
Ticino?
A partire dal 1985 la Fondazione è cresciuta
costantemente sempre seguendo il principio del
decentramento delle strutture sull’intero territorio
cantonale fino ad avere 4 foyers, 12 laboratori, 5
negozi, 4 servizi di inserimento lavorativo e 4 servizi
di sostegno abitativo.
Il Giornalino
Artisti e associazioni emergenti locali
5. Con il lavoro dei disabili riuscite a coprire
tutti i costi? Avete altre fonti di
finanziamento?
Con le entrate dei laboratori (ricavi di produzione) e
le entrate dei foyers (rette) non riusciamo a coprire
tutti i costi di gestione. I costi di gestione nel 2007
erano di 17,8 mio, i ricavi di produzione 4,9 mio, i
ricavi dalle rette 1,7 mio, i sussidi della
Confederazione 8 mio, i sussidi del Cantone 1,8
mio. A partire dal 2008, in base ai disposti della
nuova legge sulla perequazione finanziaria la
Confederazione non versa più sussidi.
6. Come si trovano gli operatori a lavorare con
le persone disabili?
Gli operatori che lavorano a diretto contatto con le
persone disabili sono contente del loro lavoro, la
persona che ha difficoltà richiede impegno ma nel
contempo sa dare dei riscontri che gratificano
coloro che lavorano con loro. Importante è scoprire
in queste persone le capacità e le potenzialità che
hanno sapendo metterle a frutto.
7. Com’è il primo approccio alla nuova vita
nella fondazione, quindi la separazione dalla
famiglia?
Difficile dirlo poiché ogni persona vive diversamente
questo cambiamento. Va però sottolineato che
spesso le persone vengono da noi per lavorare non
abbandonano il loro contesto familiare, solo più
tardi con l’invecchiamento dei genitori vengono
anche ad abitare in uno dei nostri foyers.
Chi invece non ha un sostengo da parte della
propria famiglia è ben contento di trovare un nuovo
contesto di accoglienza.
Chi non si trova bene può però cambiare struttura o
per fino cambiare istituzione.
8. Che ruolo ha la famiglia nell’integrazione di
queste persone?
La famiglia ha un ruolo significativo nel lavoro di
inserimento professionale e sociale quando con
essa troviamo una vera collaborazione. A volte va
però detto che il contesto familiare può essere
problematico e allora la persona beneficia spesso di
un tutore che fa le veci della famiglia.
9. Come avviene l’integrazione sia nel vostro
mondo che nel mondo esterno?
Il fatto d’avere strutture piccole e decentrate nel
territorio rappresenta una premessa importante per
l’integrazione. La persona, venendo da noi, non
rompe i suoi legami familiari e sociali e quindi resta
collegata al suo territorio di provenienza.
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L’integrazione nelle nostre strutture viene realizzata
tramite un programma di sviluppo individuale della
persona e attraverso un periodo di prova al termine
del quale si valuta se la soluzione proposta sia
adeguata e funzionale.
10. Oltre ad attività lavorative quali attività
svolgete?
I laboratori svolgono attività lavorative all’interno
delle quale trovano posto anche attività espressive
e creative. Nei laboratori più professionalizzati
prevale però l’attività lavorativa.
Nei foyers le attività del tempo libero sono molto
variegate a dipendenza delle esigenze delle
persone.
11. Com’è il primo approccio di queste persone
speciali nel mondo del lavoro?
Come già espresso sopra ogni persona ha le sue
reazioni e quindi non vi sono regole generali. Lo
sforzo che facciamo è quello di far scoprire nel
lavoro la dimensione della realizzazione personale
e sociale.
Una persona deve star bene nella sua attività
lavorativa e nel contempo deve ricevere, per questa
attività, un riconoscimento sociale reale.
In altre parole il lavoro deve sviluppare nella
persona un vero ruolo sociale, deve provocare un
riconoscimento che va oltre la struttura in cui opera.
12. In base a cosa capite le capacità della
persona?
Al momento dell’assunzione di una persona, vi è un
periodo di prova che corrisponde anche ad un
periodo di osservazione. Osservare significa essere
in grado di capire e nel contempo di scoprire le
potenzialità e le caratteristiche di una persona.
Essa va nel frattempo messa in situazioni diverse
per sperimentare appunto le sue capacità.
13. Come
descriverebbe
l’emozione
di
insegnarle a fare un lavoro e vedere che
imparano?
L’emozione prima nasce dalla soddisfazione e dalla
felicità della persona che lavora, la seconda nasce
dallo scoprire lati nascosti che emergono e quindi
sorprendono e meraviglia. Spesso la felicità, la
scoperta delle potenzialità è frutto però d’un lavoro
faticoso e duro i cui risultati non si vedono subito,
anzi spesso si resta frustrati per i tentativi
infruttuosi, per le difficoltà nell’avanzare.
Il Giornalino
Artisti e associazioni emergenti locali
14. Potrebbe descrivere una giornata tipo nei
Foyer?
Vi sono due giornate tipo nel foyer. La giornata
lavorativa i cui la persona si alza e va a lavorare per
poi tornare la sera. La giornata e quindi ritmata da
questo impegno e la sera diventa il momento di
rilassamento o d’attività svolte all’interno o
all’esterno del foyers (attività sportive. Attività
culturali).
I fine settimana che hanno ritmi diversi, più rilassati
e organizzati in base alle scelte e ai desideri degli
utenti. Desideri che vengono confrontati in apposite
riunioni dove si programmano appunto le attività.
Foyer vuol dire famiglia e quindi l’impegno è quello
di ricreare modelli che rispettino l’autonomia della
persona, i suoi ritmi, i suoi desideri. Anche in
questo caso, come in famiglia, non mancano le
difficoltà.
Debbono esserci regole condivise, deve esserci la
capacità di stare assieme agli altri, vi deve essere
rispetto tutte cose non facili da acquisire.
15. Quante persone finora hanno raggiunto
questo obiettivo? Lavorano nel mondo
esterno? Quali attività svolgono?
Ho parlato all’inizio di quattro servizi di inserimento
lavorativo, questi servizi seguono 75 persone che
sono state inserite in aziende pubbliche e private e
beneficiano solo d’un nostro piccolo sostegno.
Le attività sono molto variegate dalle mense, ai
servizi amministrativi, da attività in aziende
metallurgiche a attività di servizio e cura in ospedali
e cliniche.
Ho parlato di quattro servizi di sostegno abitativo,
un servizio da poco creato. Seguiamo quindi 11
Pagina 21 di 28
persone che hanno raggiunto un’autonomia tale
che non abbisognano più d’una struttura protetta
tipo il foyer ma semplicemente di qualche ora
settimanale di sostegno.
Il rientro in famiglia è raro poiché si assiste ad un
processo di invecchiamento dei genitori che
appunto non sono più in grado di seguire i figli.
17. Per giovani che vorrebbero avvicinarsi a
questo mondo è possibile fare stage
professionali presso le vostre strutture?
Si è possibile fare stages presso le nostre strutture
e sono molti i giovani che fanno queste esperienze
sia perché inviati dalle scuole, sia perché vogliono
avere un periodo di orientamento, sia perché
svolgono un servizio civile.
18 Avete progetti futuri? Quali?
Si abbiamo progetti futuri di carattere generale
come quello di restare sempre sufficientemente
curiosi per migliorarci costantemente, quello di
rispondere in maniera sempre più adeguata al
nostro mandato di integrazione sociale e
professionale delle persone invalide, quello di
diventare delle imprese sociali che rispondano non
solo ai bisogni delle persone invalide ma anche ad
altri disagi sociali, quello di realizzare strutture
sempre più leggere in cui il peso dell’istituzione sia
minore e l’integrazione più forte.
Questi principi vogliamo interpretarli trasformando
le nostre realtà di lavoro e di abitazione con progetti
concreti che richiederebbero più spazio per essere
presentati.
Redatto da Elisa Dotti
Il Giornalino
Recensioni Film
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“SUPERSIZE ME” DI MORGAN SPURLOCK
Questo film-documentario mette in risalto i danni
causati dalla cattiva alimentazione offerta da industrie
alimentari dei fast food, come McDonald’s o Burger
King.
Negli Stati Uniti ogni anno aumenta il numero delle
persone obese e spesso le vittime di questo fenomeno
sono per lo più bambini!
Il film prende spunto da un fatto di cronaca: due
ragazze Statunitensi fanno causa a McDonald’s
ritenendolo responsabile della loro obesità. Perdono la
causa non riuscendo a dimostrare con prove oggettive
le loro accuse.
Morgan Spurlock, registra ed interprete, decide allora
nel 2004 di fare un esperimento, dandosi delle regole
molto precise:
•
Mangerà per 30 giorni, 3
unicamente da Mc Donald’s;
•
Assaggerà almeno una volta tutte le pietanze
offerte dal menù;
volte
al
giorno,
•
Tutti i suoi spostamenti avverranno in taxi, per non
oltrepassare i 2500 passi giornalieri di un
americano medio;
•
Dovrà accettare di avere il menù Super Size solo se
gli sarà proposto;
•
Tre
medici
seguiranno
l’esperimento
e
registreranno tutti i cambiamenti del suo stato di
salute;
•
Naturalmente il tutto sarà effettuato davanti ad una
telecamera per 24 ore al giorno.
Alla
visita
medica
iniziale
Spurlock
risulta
assolutamente sano: 33 anni, in perfetta salute, alto 1
metro e 88 cm pesa 84 kg, vegetariano, mangia
unicamente cibi sani, non ha mai mangiato in un fast
food. Tutti i valori sono in regola.
Redatto da Elisa Dotti
V PER VENDETTA
V per Vendetta è un film del 2005 diretto da James
McTeigue. Il film è tratto dal Graphic novel (marca di
fumetti americana) V for Vendetta scritta da Alan
Moore.
Ambientato in Inghilterra nel 2019, dopo che una serie
di guerre civili hanno stroncato le grandi nazioni di tutto
il mondo.
L’Inghilterra è dominata da un regime oppressivo (che,
tra l’altro, riscopre l’ideologia nazista), con un controllo
totale dei media e del popolo da parte del dittatore
Adam Sutler. Un solo uomo, che si fa chiamare V
(sempre ricoperto da una maschera) si oppone a
questo regime. I più grandi detective e poliziotti
dell’intera Inghilterra si muovono per catturare V, ma
quest’ultimi dovranno ricredere a ciò in cui credono, e si
alleeranno con V.
Ad aiutare a rovesciare il Governo, V incontrerà Evey,
la quale si innamorerà di lui.
Il film non ha avuto il successo che meritava; ha un
grandissimo messaggio filosofico e non solo effetti
speciali di combattimento. Troppo spesso si guarda un
film solo superficialmente e non ci si impegna a
“scavare” per trovare il messaggio, e si esce dalle sale
con la solita irritante frase:”A me il film non è piaciuto…”
dopo un capolavoro indiscusso.
Una citazione famosissima del film, che presenta il
personaggio V:
“Voilà! Alla vista un umile veterano del vaudeville,
chiamato a fare le veci sia della vittima che del violento
dalle vicissitudini del fato. Questo viso non è vacuo
vessillo di vanità ma semplice vestigio della vox populi,
ora vuota ora vana. Tuttavia questa visita alla
vessazione passata acquista vigore ed è votata alla
vittoria sui vampiri virulenti che aprono al vizio, garanti
della violazione vessatrice e vorace della volontà!
L’unico verdetto è vendicarsi, vendetta! E diventa un
voto non mai vano poiché il suo valore e la sua
veridicità vendicheranno un giorno coloro che sono vigili
e virtuosi.
In verità questa Vichyssoise verbale vira verso il
verboso, quindi permettimi di aggiungere che è un
grande onore per me conoscerti e che puoi chiamarmi
V!”
Redatto da Nivethan Tambiah e Marco Radovinovic
Il Giornalino
Recensioni Libri
Pagina 23 di 28
Voto: 5 su 5
L’ARCIERE DEL RE.
Questo romanzo “tradizionale”
racconta l’avventurosa storia di un
ragazzo inglese di nome Thomas,
le
cui
origini
sono
quasi
interamente avvolte nel mistero.
Egli vede il suo villaggio natale
saccheggiato da un contingente di
francesi, capeggiati dal perfido e
spietato Harlequin; vendicativo e
colmo di rancore per l’accaduto e
la morte del prete che lo ha
cresciuto come un figlio, Thomas decide di arruolarsi
nell’esercito inglese come arciere, verso la metà del
XIV secolo. Egli è consapevole di combattere fino a
quando gli sarà possibile i francesi. Il Romanzo è
ambientato all’epoca della Grande Guerra dei
Cent’anni. Inizia in questo modo un lungo viaggio
costellato da audaci avventure e amori travolgenti, in un
Medioevo popolato da eroici cavalieri, incantevoli
principesse, leggendarie battaglie, eretici e eresie, santi
e traditori, al termine del quale Thomas di Hookton
dovrà affrontare l’impresa più pericolosa: difendere il
Santo Graal.
Personalmente Bernard Cornwell è il mio scrittore
preferito, poiché conferma con le sue trilogie di essere
uno scrittore di romanzi storici di grande spessore,
conosciuto anche a livello mondiale. Bernard Cornwell
descrive in modo molto accurato battaglie, paesaggi,
città e castelli, modi di vita e cultura della società
dell’epoca, sembra di trovarsi immersi in un’ altra
dimensione, attorniata da una magnifica realtà. Voglio
consigliare a tutti questo magnifico libro, per gli amanti
dell’avventura, della storia e dei misteri ad essa legati.
Redatto da Simone Medici
TRECENTO GUERRIERI. LA BATTAGLIA DELLE TERMIPOLI.
Combattuta dagli Spartani nel 480
a.c. guidati da re Leonida e dai loro
alleati per proteggere la libertà
contro
l’avanzata
dell’esercito
persiano sotto il comando di Serse
(re di Persia), la battaglia delle
Termopili passò alla storia come
un esempio di grande eroismo.
Questo
avvincente
ed
emozionante
romanzo
storico
narra come l’unico sopravvissuto dalla battaglia delle
Termopili si unì alla famosa armata dei trecento
guerrieri spartani. Secondo molti storici uno solo dei
trecento guerrieri sopravvisse, Aristodemo ritiratosi
dalla battaglia in seguito a una ferita fu disprezzato dai
concittadini.
Insofferente all’implacabile sistema
spartano, convinto che non venissero creati uomini, ma
Voto: 4.5 su 5
strumenti per procurare gloria allo Stato, odia e
disprezza Leonida in maniera pressochè ossessiva. Il
re Leonida essendo già a conoscenza di tutto ciò, lo
prende a benvolere e gli affida incarichi più delicati fino
al terribile scontro con l’esercito persiano. Il sacrificio
dei trecento guerrieri spartani rappresentò per molti
popoli un enorme atto di eroismo.
Andrea Frediani è uno dei miei scrittori preferiti, poiché
è in grado di esternare le sue emozioni più profonde
con una fluida e particolare scorrevolezza. In questo
affascinante romanzo storico l’autore rivela le passioni
e gli intrighi, ma anche la cruda violenza e il coraggio
nelle gesta leggendarie di trecento guerrieri. Invito tutti
gli amanti della lettura ad intraprendere un viaggio nel
passato con i più grandi eroi dell’epoca, per poter
riscoprire la piacevolezza di rivivere emozioni fino ad
ora sconosciute.
Redatto da Simone Medici
Il Giornalino
Recensioni Libri
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LIBRI PRESENTI ATTUALMENTE SUL MERCATO DI UN GRANDE MAGAZZINO
Libro: Brida di Coelho Paulo
Libro: Se stasera siamo qui di Catherine Dunne
Il racconto è ambientato in Irlanda, narra la storia di
una giovane di
ventun anni di nome Brida, destinata a diventare
una Maga. Brida ebbe un’incontro con il Mago di
Folk, che vive in solitudine nelle montagne poco
lontane da Dublino. La ragazza si rivolge a lui
affinché le insegni la magia. Il Mago le spiega che
ciascun essere umano deve scoprire da solo il
proprio cammino e che esistono due modi: la
Tradizione del Sole, che insegna i segreti attraverso
lo spazio e la Tradizione della Luna, che insegna i
segreti attraverso il tempo. Brida prosegue la sua
ricerca con Wicca, Maestra della
Tradizione della Luna, una volta superato l’ultimo
ostacolo, la ragazza potrà portare a termine la sua
iniziazione e diventare una strega.
Claire, Georgie, Maggie e Nora sono amiche dai
tempi dell'università;
un'amicizia che dura da
venticinque anni. Una sera hanno deciso di riunirsi
per festeggiare la ricorrenza. Claire non riesce a
dimenticare il suo unico amore e vive di rimpianti,
consapevole che la sua "inutile bellezza" non le ha
portato altro che troppi uomini sempre sbagliati.
Maggie cerca il riscatto da un matrimonio infelice e
da un marito patologicamente infedele. Georgie si è
costruita con caparbietà una carriera di successo,
ma ora si rende conto di aver sacrificato la passione
autentica. Nora, sempre un po' snobbata dalle altre
per via della sua grigia "normalità", ha deciso di
rivelare alle amiche un segreto che dal passato sta
per tornare a sconvolgerle la vita. Questa serata
rappresenta per la loro amicizia una fine e al tempo
stesso un inizio.
Libro: Il Miracolo di Danielle Steel
Una notte di Capodanno un uragano si abbatté sulla
città di San Francisco e sulle vite di tre persone i cui
destini si incroceranno. Quinn, un uomo ricco e
vedovo, Maggie, divorziata e con tanto dolore
addosso, Jack, è un uomo che ha molto da imparare
e da dare. L’amicizia tra i tre cresce di giorno in
giorno, e soprattutto l'affetto per Maggie. Quinn ha
un piano, fuggire da solo su una barca a vela e
abbandonare tutti, cosicché sarà in mare aperto, a
contatto con gli elementi scatenati dalla natura.
Libro: Amore 14 di Federico Moccia
Carolina è una ragazza che vive nel suo mondo. Ha
un fratello più grande, violento e sbandato. Una
sorella che ha perso la voglia di sognare e
disincantata si lascia portare dallo sporco della vita.
Ma Carolina è forte, divertente, piena di fantasia. A
quattordici anni tutto cambia con grande felicità...Ed
ecco il primo giorno di scuola, una classe nuova in
un istituto diverso. Paura e imbarazzo, voglia di
diventare grande. Le nuove amiche simpatiche e
antipatiche. E la voglia di innamorarsi, di vivere tutto
quello che ha sempre sentito raccontare dalla nonna
che adora.
Libro: Il Delfino e le Onde della Vita di Sergio
Bambarén
Narra le avventure oceaniche di Daniel Alexander
Dolphin, con un percorso che
si svolge fra le onde del mare aperto e nelle
profondità del mondo interiore di Daniel. Questa
volta Daniel dovrà capire se la sua continua ricerca
di pace interiore possa coniugarsi con il desiderio e
la necessità di creare una famiglia e di accudire una
nuova vita che sta per nascere.
Libro: La solitudine dei numeri primi di Paolo
Giordano
Alice è una bambina obbligata dal padre a
frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia
fitta, si perde, ha paura e rimane sola nel canale
innevato. Da tutt’altra parte, Mattia, bambino molto
intelligente, ha una gemella, Michela, ritardata
mentale. La presenza di Michela umilia Mattia di
fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta
che un compagno di classe li invita entrambi alla
sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con
la promessa che tornerà presto da lei. Le loro
esistenze si incroceranno, e si scopriranno
strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi.
Libro: La scelta di Nicholas Sparks
Travis Parker è un giovane veterinario del South
Carolina, ha un lavoro appassionante, una villetta
affacciata sull'oceano, un cane affettuoso e
instancabile, dei cari vecchi amici, ma ha anche la
convinzione di non essere destinato alle relazioni a
lungo termine. Qualcosa cambia nel suo cuore
quando Gabby Holland e Molly, si trasferiscono
nella casa accanto. Travis riesce a conquistare la
diffidente e fidanzatissima Gabby, pian piano i due
si avvicinano, fino a rendersi conto di non poter fare
a meno l'uno dell'altra. Un giorno, però, accade
l'irreparabile e la vita di Travis subisce una
drammatica svolta. Straziato
dal dolore e dal rimorso, e dilaniato dai dubbi, per
settimane continua a domandarsi: fino a che punto
si deve arrivare per amore?
Il Giornalino
Recensioni Libri
Libro: Pochi inutili nascondigli di Giorgio Faletti
Intorno a ognuno di noi, dentro a ognuno di noi, c’è
sempre una parte oscura, un lato in ombra che la
luce della ragione ha timore di illuminare per paura
di ritrovarsi sconfitta. E in questa zona buia e
fantastica si muovono i personaggi di questa
antologia, uomini e donne che si trasformano in
vittime o carnefici quando si trovano all’improvviso di
fronte a un mondo sconosciuto, a un nuovo volto
nello specchio, a quella cupa forma di angoscia che
solo l’incomprensibile può trasformare in orrore.
Libro: Il cacciatore di aquiloni di Hosseini
Khaled
Si dice che il tempo guarisca ogni ferita, ma per
Amir non è così. Sono trascorsi molti anni dal giorno
in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per
sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha
commesso una colpa terribile. Ricevette una
telefonata inattesa nella sua casa di San Francisco
dal quale capisce che deve tornare a casa, per
trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i
propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul,
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non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è
una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e
sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è
fuorilegge e gli aquiloni non volano più.
Libro: Mille splendidi soli di Hosseini Khaled
A quindici anni, Mariam non è mai stata a Herat.
Dalla sua "kolba" di legno in cima alla collina,
osserva i minareti in lontananza e attende con ansia
l'arrivo di suo padre. Mariam vorrebbe raggiungere
la casa del padre, dove lui non la porterà mai perché
Mariam è una "harami", e sarebbe un'umiliazione
per la sua famiglia ospitarla sotto lo stesso tetto.
Laila è nata a Kabul la notte della rivoluzione,
nell'aprile del 1978. Aveva solo due anni quando i
suoi fratelli si sono arruolati nella jihad. Per questo, il
giorno del loro funerale, le è difficile piangere. Una
storia che ripercorre la storia di un paese in cerca di
pace, dove l'amicizia e l'amore sembrano ancora
l'unica salvezza.
Redatto da Nivethan Thambiah
Il Giornalino
Curiosità
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ALMANACCO DEL PARANORMALE
Questa sezione è dedicata alla
raccolta di tutti i fenomeni
tutt’oggi inspiegabili che hanno
terrorizzato e affascinato molte
persone nel corso degli anni.
Chupacabra: Il Chupacabra è una
nuova creatura delle Americhe.
Essa è diventata talmente famosa
da rientrare nelle credenze
popolari dei villaggi e delle città. Il
suo nome deriva dallo spagnolo:
chupa “succhia” e cabra “capra”,
poiché questo essere succhia il
sangue delle capre e di vari altri
animali. Nessuno ha mai visto
veramente l’essere, anche se
alcuni sostengono che assomigli
ad un coyote, mentre altri dicono
che l’aspetto dell’essere non
assomiglia a niente di ciò che c’è
sulla terra; viene molto spesso
descritto come un piccolo demone
con la schiena ricoperta di
spuntoni. Non mancano anche
avvistamenti di Chupacabra alati.
UFO e alieni: I cosiddetti “oggetti
volanti
non
identificati”
(Unidentified Flying Object) che,
secondo molte teorie, sarebbero
le “astronavi” che ospitano i
famosi esserini grigio/verde con
un’intelligenza superiore. Sono
anche al centro delle attenzioni
per i vari complotti governativi,
secondo il quale sarebbero gli
alieni a comandare i governi, e
non i rispettivi presidenti. Alcune
persone sono anche convinte di
essere state rapite dagli alieni e
usati come test per i loro
esperimenti. Negli ultimi anni,
avvistamenti di alieni e UFO sono
cresciuti di molto.
Yeti: Il famoso mostro delle nevi.
Risiederebbe
in
Himalaya,
vagando per le montagne. È un
gigante molto simile a una
scimmia di oltre 2 metri e ha una
pelliccia interamente bianca. Si
pensa che sia un sopravvissuto
Gigantopiteco, scimmia preistorica
gigante.
Big Foot (o Sasquatch): Mostro
delle foreste americane. Sarebbe
un parente dello Yeti, ma versione
forestale, che invece di avere una
pelliccia bianca, ne ha una scura.
Fantasmi: Esseri ectoplasmatici e
informi. Gli esseri eterici che da
secoli affascinano e terrorizzano
persone per le loro storie.
Vivrebbero negli scantinati o in
luoghi desolati. Secondo la
leggenda, si diventa fantasmi se la
persone defunta ha ancora un
legame di vario tipo molto forte sul
nostro piano, e finché non troverà
pace, non smetterà di infestare le
case.
Il mostro di Loch Ness: Il
mitologico mostro della Scozia.
Sarebbe ciò che rimane degli
antichi dinosauri, e lo hanno
chiamato Nessi e vive appunto nel
lago di Loch Ness.
Area 51: Misteriosa base militare
situata nel deserto del Nevada.
Misteriosa perché non si sa cosa
succede dentro. Ufficialmente è
una base che testa i nuovi aerei
militari. Ma molti dicono che è la
base di ricerca per gli UFO, e in
essa ci sarebbero molti esemplari
di alieni. Una teoria a sostegno di
questa tesi è che nessuno può
avvicinarsi alla base, dunque
cos’hanno di cosi tanto segreto da
nascondere al resto del mondo?
Il triangolo delle Bermuda: La
misteriosa
zona
a
est
dell’America, dove si pensa ci sia
il triangolo (l’area è indicata
tramite
un
triangolo)
delle
Bermuda. In quella zona, si dice
che gli oggetti che passano dentro
quella fascia spariscano nel nulla.
Non si hanno prove concrete di
avvistamenti, e nemmeno prove
scientifiche.
Ma
molte
circostanze e molti avvenimenti
non
hanno
tuttora
una
spiegazione logica. Sta al
singolo
individuo
crederci
oppure no. Io personalmente
non credo a questo tipo di cose,
ma mi piace fantasticare e
informarsi non fa mai male…
Redatto da Marco Radovinovic
CANE SPARA A CACCIATORE
Un uomo di 60 anni, durante una battuta di caccia, appoggia il suo fucile (carico) ad un albero e il suo cane fa partire
un colpo che prende alla testa un altro cacciatore di 57 anni (che in seguito all'incidente perderà un occhio).
L'incidente avvenuto a 30 chilometri circa da Stoccarda (Germania), è costato al proprietario dell'arma e del cane il
rinvio a giudizio per tentato omicidio colposo.
Il Giornalino
Curriosità
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Il Giiornalino
Inserto speciale
Pagina 28 di 28
Durante le mie vacanze estive dedicai parte del mio tempo alla creazione di questa storia d'amore. La scrissi in inglese
per un lavoro di maturità, siccome mi si presenta la possibilità ho deciso di condividerla con voi, perchè mi pare una
bella storia. Non è una storia reale, ma bensì fittizia, che comunque si rispecchia nella nostra realtà. Spero tanto che vi
piaccia e vi auguro una buona lettura.
1° Parte
After looking at an accident of a boy, Mike walks off
disturbed to his girlfriend Sarah office. There, he is
criticized by her for his antics with other women and his
lack of passion for their love. She decided to end their
relationship but Mike wouldn’t let her go, she was very
angry that she hit him and ran away.
After some years Mike became a civil engineer in
America still playful and fun-loving. His manager
requested him to go on a business trip to Melbourne
and he accepted. Mike and her sister were at the
airport, he greeted her and got on the plane there he
encountered a playful, flirtatious girl, Alice, whom he
sits next to during the flight. After spending hours
together, they became good friends and exchanged
details. However, by coincidence, Alice was travelling to
Melbourne to be Sarah’s personal assistant, when they
arrived at the airport Alice went to meet Sarah that was
waiting outside, Alice said to Sarah to wait a friend that
she met on the plane but when she saw Mike she was
surprised , she took Alicia’s hand and ran away by
taking a taxi. Alicia took a liking for Mike, Sarah still
ignores him, even though Mike has ambitions of getting
back together. A day in a restaurant Mike met an old
friend called Jack and explains his love for Sarah. Two
years before Mike met Sarah at a friend birthday party
where she played a prank on Mike and his friends.
Taking a liking for her, Mike begins to follow Sarah
intentionally. hoping for her to fall in love with him. Soon
it happened and a day Mike wanted to do a joke to
Sarah but she didn’t like it and was very upset, after she
became more and more suspicious of Mike, a Saturday
they went to a marriage where Mike had a lot of fun with
his friends and he sang a song for the bride and she
was so happy that ran towards him and kissed him,
Sarah stood up and went away then Mike chased her
and they went to a restaurant she ordered a cheese
pizza and he ordered also a cheese pizza but he didn’t
like cheese. ”Why did you order a cheese pizza if you
don’t like it?”, Sarah asked. “I ordered it because you
like it”, Mike said. “You don’t have to do sacrifice after
you do all that you did”, Sarah said angry. “It’s not only
the pizza that I don’t like”, Mike said suddenly. “What
else?”, Sarah asked. I don’t like your anger, I don’t like
arguing with you for little problems, “I don’t like when
you say not to look at other girls”, Mike said. Then find
another girl and get lost. Sarah said nervously and she
went away . The next day Mike went to his friend’s
house but he was with his girlfriend and at home there
was no one except them so his friend told him to wait
and make sure that nobody come because they wanted
to have fun, unfortunately after few minutes Mike’s
friend’s sister came back at home.
“Who is this girl? “, Mike’s friend’s sister asked
Mike’s friend’s didn’t know what to do, he wouldn’t tell
that she was his girlfriend because his family think that
he is a good boy so suddenly he’s got an idea, “this is
Mike’s girlfriend”, Mike’s friend said. So Mike had to act
as the boyfriend of his friend's girlfriend, in that moment
there was also Sarah that was watching what happened
and she got really angry.
“I was helping my friend”, Mike said. “You prefer more
your friend than me“, Sarah said. “No Sarah you’re
wrong”, Mike said. “I don’t care I just want to be happy
with you and we could be happy only if you stop to see
your friends”, Sarah said.
... qui finisce la prima parte del racconto, la
continuazione sarà pubblicata nella prossima edizione
del giornalino.
Redatto da Nivethan Thambiah
Il Giornalino