Presoilterzouomodellastrage

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Presoilterzouomodellastrage
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Anno 130 - N˚ 71 Euro 1,20
DAL 1887
Domenica 27 Marzo 2016
G Libro "Venezia e il Ghetto" € 7,90*
www.gazzettino.it
il Quotidiano
REDAZIONE: VIA TORINO 110
30172 - Venezia Mestre 041.665.111
del NordEst
Spediz. in A.P.-40% art.2 comma 20/B legge 662/96 filiale di Venezia
All’interno il fascicolo VENEZIA MESTRE
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* Il prezzo degli abbinamenti è aggiuntivo al prezzo
de "Il Gazzettino" e fino ad esaurimento.
La promozione è valida solo per l’area della provincia
di edizione.
BELLUNO • FRIULI VENEZIA GIULIA • PADOVA • PORDENONE • ROVIGO • TREVISO
CHIOGGIA
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO
Immersione tragica, un sub
Fuochi d’artificio durante
la via Crucis, l’ira del parroco di 32 anni disperso in mare
Corazza a pagina XXI nel fascicolo locale
R.Perini a pagina XIII nel fascicolo locale
Popolare Vicenza
l’assemblea "salva"
lagestioneZonin
DI MAURIZIO CREMA
P
Grazie al 43,3% di astenuti, bocciata
la richiesta di azione di responsabilità
contro il precedente vertice della banca
Il vice ministro Zanetti: «Una follia»
ASSISE
L’assemblea
di Pop Vicenza
e, nel tondo,
il consigliere
delegato
Francesco Iorio
Alle pagine 2 e 3
opolare Vicenza: l’azione
di responsabilità verso gli
ex amministratori e sindaci per
ora non è scattata. Ma l’avviso è
partito forte e chiaro, anche se
tra gli oltre tremila soci accorsi
ieri nella prima assemblea da
spa la contestazione è stata
forte e la delusione pure. In più
di qualcuno, visto il 38% dei sì
all’azione di responsabilità chiesta dall’avvocato Renato Bertelle e da altri soci direttamente in
assemblea, aveva creduto al via
libera alla causa contro Gianni
Zonin e i vertici in carica fino a
fine 2014.
Segue a pagina 2
BRUXELLES Algerino bloccato a Salerno su mandato della procura belga. Allarme per le centrali nucleari
Preso il terzo uomo della strage
Arrestato il terrorista con il cappello: è un giornalista islamico che difendeva i diritti dei migranti
IL COMMENTO
GIÀ SMENTITA L’ENNESIMA VERSIONE SULLA MORTE
Arrestato il terzo componente del commando della strage all’aeroporto di
Bruxelles, ripreso dalle
telecamere con il cappello in testa. È Faycal Cheffou, giornalista difensore
dei diritti dei migranti.
Regeni, l’ira di Renzi:
«L’Italia si ferma solo
davanti alla verità»
COMINCIAMO
A FAR RISPETTARE
LE NOSTRE LEGGI
DI CARLO NORDIO
«L'Italia non si accontenterà
di nessuna verità di comodo».
Così Renzi sul caso Regeni. E
i genitori del giovane ucciso
al Cairo si dicono amareggiati dall'ennesimo tentativo di
depistaggio da parte delle
autorità egiziane. Per il premier l’ultima ricostruzione offerta dall’Egitto offende la
dignità del nostro Paese.
I
l ministro della giustizia, Orlando, ha lanciato
l'allarme contro il rischio
di proselitismo terroristico
nelle nostre carceri. I detenuti musulmani, - ha detto
il guardasigilli – sono 7500.
Bisogna evitare che diventino le nostre "banlieu".
Segue a pagina 18
G IDENTIFICATO
ASSASSINATO Giulio Regeni
G ALLERTA
Un algerino è stato bloccato a Salerno su mandato
della procura del Belgio.
Sorvegliate le centrali nucleari dopo l’uccisione di
un agente della sicurezza
a Charleroi.
Conti e Mangani a pagina 8
Allegri, Pezzini e Pierantozzi
da pagina 4 a pagina 7
Rinasce il Fontego dei Tedeschi a Rialto e diventa un
grande emporio del lusso di
Dfs, società del gruppo Lmvh
(Vuitton). L’edificio cinquecentesco riaprirà le porte il 30
settembre per ospitare una
sessantina di boutique, una
caffetteria e uffici.
Navarro Dina a pagina 14
29 marzo.
DOLOMITI Il rifugio Biella
Rifugio Biella,
Cai sfrattato
dal Comune
Zanardo a pagina 13
OROLOGI AVANTI
VENEZIA La creatura di Dfs aprirà il 30 settembre
Quattro piani di lusso, 60 boutique
Il "nuovo" Fontego di Rialto si svela
CORTINA
CAMPER & CARAVAN
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L’ora legale
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Terasso a pagina 13
2
PG
PRIMO
PIANO
LA CRISI
del credito
(Segue dalla prima pagina)
Ma in questo caso gli astenuti - 1357
per il 43,3% del capitale sociale - sono da
mettere insieme ai no (169 per il 18,64%).
Insomma, proposta bocciata. Una decisione definita "folle" dal sottosegretario
all'Economia Enrico Zanetti che si è detto
"esterrefatto": «Da esponente politico veneto e uomo di governo non ho avuto
dubbi nel dire con chiarezza che sarebbe
stato folle, da parte dell'assemblea dei
soci di Banca Popolare di Vicenza, votare
contro la trasformazione della banca. Per
la stessa ragione, non ho dubbi nel dire
oggi con altrettanta chiarezza che è stato
folle, da parte di quella stessa assemblea
dei soci, non votare a favore di una
azione di responsabilità contro i precedenti vertici. Sono veramente esterrefatto». «Il drago c'è ancora, non si vergogna
e va avanti» accusa invece Bertelle, che
comunque promette battaglia per i prossimi appuntamenti mentre il Codacons se
l'è presa con il «monismo dei veneti» e la
«cinica glaciale cupola» che controlla la
banca.
Ma la campana del giudizio ha iniziato
a battere i suoi rintocchi. La grande
astensione e l’avvertimento pre votazione del presidente Stefano Dolcetta «Una volta in Borsa basta il 2,5% del
capitale sociale per chiedere l’azione di
responsabilità, oggi bisogna lavorare nella massima serenità, è un momento
estremamente delicato» - fanno capire
che la questione potrebbe essere ripresentata già in giugno, quando l’aumento
di capitale da 1,5 miliardi (con bonus si
Domenica 27 marzo 2016
IORIO
ZANETTI
«Sull’aumento di capitale
Unicredit terrà fede
a quanto concordato»
«Folle non far partire
subito le mosse legali,
sono esterrefatto»
PopolareVicenzastoppa
l’azionediresponsabilità
Il 38% deisoci in assemblea vuolela causa aivecchi amministratori a partire daGianni Zonin
mail43% siastienesuindicazionedi Dolcetta: «Momentodelicato,ne riparleremoa giugno»
arriva a 1,76) sarà in cassa e la quotazione in Borsa cosa fatta. In quell’assemblea
si dovrà cambiare il cda attuale arrivato
ormai a fine corsa (ieri, a differenza del 5
marzo, si sono presentati quasi tutti
tranne il vicepresidente Andrea Monorchio e altri tre consiglieri) secondo i
nuovi equilibri azionari post spa.
Nel frattempo c’è chi chiede di rivalersi sulle tenute dell’ex presidente Gianni
Zonin (indagato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza) come la socia Margherita Toniolo: «Io sono una pensionata da
680 euro al mese e mi hanno costretto a
comprare le loro azioni, mi hanno rovina-
ta come la maggior parte di noi, una
vergogna». E chi, come l’imprenditore
vicentino Maurizio Dalla Grana, addirittura suggerisce al consigliere delegato
Francesco Iorio di mettere a punto delle
tutele sulle quote delle società di Zonin,
ora passate ai figli. «Valuteremo la cosa»,
la risposta di Iorio nella replica.
L'assemblea ha invece approvato sia il
bilancio (sì dall'89,5%, "un punto di
ripartenza " per Iorio) che le politiche di
remunerazione (72,7%).
Archiviato il passaggio di ieri, la banca
ha di fronte un mese decisivo, tra aumento e quotazione in Borsa. «Credo che
Unicredit tenga fede a quello che è stato
concordato» ha detto Iorio escludendo
defezioni da parte del garante dell'aumento anche se «sappiamo tutti che le
condizioni di mercato sono tutt'altro che
favorevoli» e che bisognerà «mettere
l'elmetto». Nessuna indicazione sul prezzo dello sbarco in Borsa, che il mercato si
attende ben al di sotto dei 6,3 euro del
recesso. La forchetta indicativa verrà
resa nota all'inizio di aprile, al termine
del premarketing, mentre i tavoli di
conciliazione con gli azionisti - per risarcire i quali sono stati accantonati 136
milioni - partiranno «dopo l'aumento».
POLEMICA Un milione all’ex presidente e 4,6 all’ex direttore Sorato
I super compensi scatenano
la protesta: «Vergogna!»
VICENZA - Passino le perdite
miliardarie che hanno falcidiato
il capitale sociale, rimasto comunque ancora positivo per 2,2
miliardi. Ma non si può premiare con più soldi amministratori
che hanno provocato questo sconquasso aggravato anche dalla
perdita vertiginosa del valore
delle azioni, finite a 6,3 euro (al
prezzo di recesso).
I compensi milionari della dirigenza hanno scatenato la protesta dei soci di Popolare Vicenza
presenti in assemblea: poco più
di un migliaio su un totale di
119mila. È l'ennesimo boccone
amaro che le vittime di questa
«Vajont del risparmio veneto»
(copyright del Codacons) hanno
dovuto inghiottire. Le cifre spiegano meglio di ogni commento
l’arrabbiatura dell’ex popolo popolare. Un milione è andato
all’ex presidente indagato Gianni Zonin, 4,6 milioni all'ex consigliere delegato Samuele Sorato
(ne ha incassati già 2,6), 404mila
euro per l’attuale vicepresidente
Marino Breganze (che dovrebbe
prendersi anche i quasi 200mila
come leader di Banca Nuova). I
MATTEO MARZOTTO
«Mai ricevute lettere per non
presenziare alle assemblee»
VICENZA - (m.cr.) «La scorsa assemblea ero ad
assistere mio padre, molto malato, e non mi
sono potuto presentare, ora sta meglio e sono
venuto. Mai ricevute lettere o richieste dalla
Bce o da altri per disertare l’incontro del 5
marzo». Matteo Marzotto (foto) in Fiera di
Vicenza è di casa, è il presidente della società
che ospita l’assemblea della banca della quale è consigliere dal
dicembre del 2014. Sarebbe quindi rientrato tra i possibili bersagli
dell’azione di responsabilità poi bocciata dall’assemblea dei soci di
ieri: «Io svolgo un ruolo di rappresentanza di una realtà economica,
in banca non ho ruoli operativi, e non ho di certo responsabilità per
quanto è accaduto nel 2014 o negli anni precedenti».
PLATEA L’affollata assemblea della Popolare di Vicenza
bonus all’uscita ammontano in
totale a 5,2 milioni, quelli in
entrata a 2,7 milioni: 1,8 milioni
sono andati al nuovo Ad Francesco Iorio che, in soli sette mesi di
attività ne ha incassati altri
878mila di stipendio. Il vice
direttore generale, Jacopo De
Francisco, in carica dal 22 giugno 2015, ha percepito 1,02 milio-
ni, 700mila come bonus d'ingresso una tantum. Il vice direttore
generale Adriano Cauduro ha
preso mezzo milione di euro,
stipendio al quale da quest’anno
dovrebbe aggiungere quello da
direttore generale di Banca Nuova. L'ex ragioniere generale dello Stato e vice presidente, Andrea Monorchio (assente ieri),
ha preso 294mila euro. Il presidente del collegio sindacale, Giovanni Zamberlan, da moltissimi
anni alla guida dell'organo di
controllo della banca, ha percepito 180mila euro. Il nuovo presidente, Stefano Dolcetta, dal 23
novembre (quando è stato eletto) a fine 2015, ha ricevuto poco
meno di 120mila euro.
Per il vertice in totale sono
stati spesi 16,7 milioni contro gli
11 milioni del 2014, il 52% in più.
«Delirio di onnipotenza? Io credo solo vergogna» ha denunciato
Giuliano Xausa, sindacalista della Fabi, socio e dipendente di
Popolare Vicenza: «I 5.500 dipendenti non prendono la quota di
retribuzione legata alla produtti-
Domenica 27 marzo 2016
PRIMO
PIANO
PG
3
L’ALTRA POPOLARE
VenetoBanca,diktatBce:
servefortericambioincda
NUOVO CORSO
L’intervento del
consigliere
delegato
Francesco Iorio
Ma per Francoforte l’assemblea del 5 maggio
non deve bloccare Borsa e aumento capitale
(m.cr.) La Bce chiede un forte
ricambio del cda di Veneto Banca. Saranno in pochi a potersi
salvare da questa rivoluzione
che dovrà essere decisa dai soci
nella prima assemblea da spa
già fissata per il 5 maggio a
Marghera (Venezia, ben lontano
dalla classica villa di Venegazzù, un altro segno di
discontinuità?) che deve approvare il bilancio 2015 e rinnovare
appunto il cda. Quasi certamente l’amministratore delegato Cristiano Carrus. Più difficilmente
il resto del vertice passato vittoriosamente dalle forche caudine
dell’assemblea del 19 dicembre
che ha sancito la trasformazione
in spa, l’aumento di capitale da
1 miliardo e la quotazione in
Borsa entro giugno, condizioni
ineluttabili per la Bce, che altrimenti è già pronta a fischiare un
commissariamento e un conseguente bail in.
Non è chiaro se nei "salvati"
rientri anche l’attuale presidente Pierluigi Bolla, subentrato a
fine ottobre al dimissionario
Francesco Favotto dopo la rinuncia di Alessandro Vardanega.
vità da 5 anni e sono mille euro
annui». I vecchi dirigenti che
hanno portato la banca al dissesto «restituiscano quello che hanno preso o quei soldi li si vada a
recuperare con tutti i mezzi, sia
per i soci ma anche per i 5500
dipendenti che ogni giorni lavorano a testa bassa per dare
futuro a questa banca». In molti
ricordano come l’attuale cda sia
in carica quasi in toto da anni
mentre il rappresentante del coordinamento Don Enrico Torta
ricordava il dramma di chi ha
perso tutto: «Abbiamo salvato
più di 100 persone che volevano
suicidarsi».
Iorio ha giustificato il suo
compenso con la rinuncia a
bonus già maturati nella sua ex
banca, la firma di un patto di
fidelizzazione e l'addio a un
incarico importante (direttore
Ubi Banca) per affrontare «una
sfida professionale molto rischiosa sul piano professionale
e reputazionale». Sfida non ancora vinta. Il passaggio più duro
arriva ora.
M.Cr.
Bolla sarebbe nel mirino delle
associazioni dei soci che riuniscono l’8% del capitale ("Per
Veneto banca") e il 4% circa
(azionisti capitanati da Giovanni Schiavon). Sotto osservazione
anche degli altri consiglieri forti
dell’attuale gestione come Cristina Rossello e Maurizio Benvenuto (nominato pochi giorni fa
presidente di Bancapulia), in
cda fin dalla primavera del
2014, cioè prima degli ultimi
aumenti di capitale da 39,5 euro
e della svalutazione delle azioni
a 30,5 poi finite nel recesso a 7,3.
Francoforte si aspetterebbe
una conferma dei vertici di nomina più recente - come presidente e ceo - ma anche un forte
ricambio nel resto del cda. Diversamente, scriverebbe la Bce,
si riserverà di utilizzare le facoltà a sua disposizione, dal potere
di rimuovere gli amministratori
ritenuti non idonei all’avvio di
una procedura di risoluzione. La
priorità della Bce sarebbe il
buon esito del lungo percorso
avviato negli anni scorsi con le
verifiche sul capitale e sui crediti, proseguito a dicembre con la
trasformazione in Spa ma tuttora a metà del guado: finora in
Bce è stato “tollerato” il suo
Cet1 ratio al 7,23%, da mesi
sotto la soglia minima di capitale richiesta, ma resta fondamentale e urgente l’aumento da un
miliardo messo in cantiere e
pregarantito da Banca Imi. E
altrettanto importante, per Francoforte, è la quotazione in Borsa. Questo per consentire l’uscita dei soci che intendono farlo,
bloccati da due anni. Ovvio che
in Borsa potrebbe essere un
salasso, il prezzo di recesso di
6,3 euro una chimera. Ma almeno una negoziazione ripartirebbe. Alcuni grandi soci vorrebbero frenare il treno in corsa,
consci che con la quotazione in
Borsa la loro partecipazione verrebbe polverizzata e la banca
verrebbe controllata da nuovi
investitori. Ma per la Bce resta
necessario l’aumento di capitale
da 1 miliardo, che potrebbe
scattare a metà maggio (un mese dopo quanto previsto a dicembre). Dopo arriverebbe la quotazione in Borsa che chiuderebbe
definitivamente i conti col passato per l’ex Popolare trevigiana
che ha chiuso il 2015 con 882
milioni di perdite. La battaglia
per l’assemblea del 5 maggio,
che vede in calendario anche
aggiornamenti sulla responsabilità di ex amministratori, è quindi già iniziata. C’è tempo fino al
10 aprile per presentare la lista
per il nuovo cda. Serve almeno il
2,5% del capitale.
© riproduzione riservata
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VERTICI
Cristiano
Carrus,
amministratore
delegato
di Veneto
Banca
Alla fine Iorio se ne va "sereno" e con
un classico "ce la faremo", rassicurando
un paio di anziane azioniste che gli
chiedono lumi sul destino delle loro
quote iper svalutate e sulla possibilità di
rimborsi. «Per il bene delle mie quattro
nipoti gemelle», spiega una delle signore,
Regina. Il manager venuto da Ubi rassicura e cerca anche di calmare il socio che
s’è visto triplicare gli interessi sugli
affidamenti serviti in parte in passato per
comprare azioni di BpVi ormai svalutate
mentre i gorilla della sicurezza si avvicinano decisi. Poi il presidente Dolcetta
ringrazia i soci per "l’importante passag-
IL SINDACALISTA
Socio-dipendente
«Ora restituiscano
tutti i soldi
che hanno preso»
gio approvato". Ma all’uscita dopo più di
sei ore d’assemblea la rabbia non era del
tutto svaporata e il grido di vergogna
risuonava ancora per i padiglioni della
fiera all’indirizzo di qualche funzionario.
Sarà difficile far tornare la fiducia dalle
parti di Popolare Vicenza. «Io con Zonin
sarei andato anche a letto. La verità è che
ci ha rovinato un vicentino», ammette
amaro l’imprenditore Vittorio Gemo:
«Ma mi dica lei, come faceva a comprarsi
l’Etruria quello?».
Maurizio Crema
© riproduzione riservata
Pierluigi
Bolla,
presidente
dell’istituto di
Montebelluna
4
PG
PRIMO
PIANO
TERRORISMO
islamico
Domenica 27 marzo 2016
IL COMMANDO
L’ALTRO FILONE
Quattro gli identificati
Dubbi sull’esistenza
di un quinto complice
Il mistero dell’arresto
con il robot: nella rete
terrorista di lungo corso
Ilterzouomoèunreporter
Inaeroportospingeva
ilcarrelloconl’esplosivo
I terroristi di Bruxelles
Najim
Laachraoui
L’artificiere
degli attentati di Parigi.
Si è fatto esplodere
all’aeroporto
Ibrahim
Bakraoui
L’altro kamikaze
di Zaventem.
Era sfuggito al blitz
di Forest il 16 marzo
Faysal
Cheffou
Arrestato giovedì. Fuggito
dall’aeroporto dopo aver
abbandonato inesplosa
la sua valigia-bomba
Faycal Cheffou è stato riconosciuto dal taxista che l’aveva portato
con i due kamikaze al terminal. «Ce l’aveva con gli americani»
Aeroporto
Internazionale
Zaventem
Renato Pezzini
BRUXELLES
Il taxista che all'alba di martedì
aveva portato i tre terroristi
all'aeroporto ha buona memoria: «I due vestiti di nero non
hanno detto una parola lungo
tutto il tragitto». L'altro invece
parlava a manetta, con enfasi,
non la finiva più: «Mi ha fatto
una lunga predica contro gli
Stati Uniti, diceva che ogni male
del mondo è colpa degli americani». I due kamikaze taciturni di
lì a poco sarebbero saltati in
aria con le loro valigie esplosive, quindi più che comprensibile il loro mutismo. L'altro, invece, già sapeva che avrebbe assistito alla carneficina da una
distanza di sicurezza.
La polizia di Bruxelles, venerdì sera, ha convocato il taxista in
centrale e da dietro un vetro gli
ha fatto osservare un tipo smilzo, con gli occhiali, una barbetta
ben curata, chiare origini magrebine. Nessuna esitazione: «È
lui». Lui, cioè l'uomo col cappello immortalato dalle telecamere
di sorveglianza dello scalo aereo
mentre qualche minuto prima
delle esplosioni spingeva il suo
carrello zeppo di valige di fianco a Ibrahim Bakraoui e Najim
Laachroui. Di fronte alla certezza del taxista, la polizia ha
deciso di confermare ufficialmente le indiscrezioni trapelate
sulla stampa.
Dunque, Faycal Cheffou è davvero il «terzo uomo» del commando entrato in azione all'aeroporto di Zaventem. Dopo due
giorni di incertezze la procura
federale lo ha formalmente incriminato per quella che in Italia verrebbe definita «partecipazione a banda armata» e omicidio plurimo con fini terroristici.
L'avevano fermato giovedì sera
- due giorni dopo le stragi di
Bruxelles - vicino al Tribunale
della capitale belga. Era in auto
con due giovani. Cosa ci facesse
dalle parti del Palazzo di Giustizia non si sa, forse era lì per
caso, o forse stava preparando
Bruxelles
Forest
Stazione
metropolitana
N
1 km
Khalid Bakraoui
Non identificato
Fratello di Ibrahim,
e come lui sfuggito
a Forest, si è fatto
esplodere sulla metro
Sarebbe il secondo
kamikaze della metro.
Diffuso ieri
il suo identikit
PRESO Usato un robot per recuperare lo zaino di Abderamane Ameuroud
qualcosa.
Cheffou in Belgio si è fatto
una piccola fama come giornalista indipendente. I suoi reportage pubblicati su internet, in
realtà, erano assai rari e battevano sempre sullo stesso tasto: le
«ingiustizie», vere o presunte,
subite dai musulmani. Tuttavia,
proprio in virtù della sua notorietà, la polizia non l'aveva mai
considerato un potenziale terrorista, semmai un fiancheggiatore ideologico, uno che con la
forsennata attività di propaganda voleva alimentare un sentimento anti-occidentale nel mondo degli immigrati. Ma senza
sporcarsi le mani di sangue.
A cinque giorni dagli attentati
che hanno fatto 32 vittime, l'antiterrorismo ha dato un nome a
quattro componenti del commando: Ibrahim Bakraoui e
Najim Laachroui, i due kamikaze di Zaventem; Faycal Cheffou,
che li ha accompagnati e spalleggiati senza però farsi saltare in
aria; e Khalid Bakraoui, che
azionando una cintura esplosiva
ha ucciso almeno venti persone
alla stazione della metro di Maelbeek, sotto i palazzi dell'Unione
Europea. All'appello mancherebbe una sola persona: il cosiddetto «secondo uomo» della metropolitana che dopo aver dato le
ultime istruzioni a Khalid si è
volatilizzato.
L'antiterrorismo, però, sta va-
lutando anche un'altra ipotesi: il
«secondo uomo» della metropolitana potrebbe non esistere. O
meglio: potrebbe essere lo stesso Cheffou il quale, dopo essersi
allontanato dall'aeroporto prima
delle esplosioni delle 7.58, avrebbe avuto il tempo di raggiungere
il centro città e incontrarsi intorno alle 8.50 con Khalid alla
fermata della metro di Petillon.
Alcuni testimoni avrebbero riconosciuto nel sedicente giornalista l'uomo che a quell'ora ha
avuto un breve colloquio con il
kamikaze prima che questi salisse sul treno diretto a Maelbeek.
Se così fosse, non ci sarebbe più
nessuno da cercare fra gli autori
materiali delle stragi. Rimane
invece ancora da smantellare la
rete di complicità di cui il commando ha goduto.
C'è poi un altro filone di
indagine che comincia a prendere corpo. E' stato inaugurato
giovedì sera alle porte di Parigi
con l'arresto di Reda Kriket, un
francese condannato in Belgio
nel luglio del 2015 per associazione terroristica. Con lui era
stato processato anche Abdelhamid Abaoud, belga di Molenbeek, protagonista dell'attacco a
Parigi del 13 novembre. Grazie
ad alcune carte trovate nel covo
in cui si nascondeva Kriket, già
venerdì la polizia belga ha fermato un uomo che l'antiterrorismo di mezza Europa cercava
SALERNO
Ha fornito
documenti
ai killer: preso
algerino
ROMA - La polizia ha arrestato a Salerno un
algerino destinatario di un mandato di arresto
europeo emesso dalle autorità del Belgio: secondo gli investigatori di quel paese era implicato in
una rete che produceva falsi documenti che
sarebbero stati utilizzati anche da alcuni terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles.
L'uomo è stato arrestato a Bellizzi, in provincia
di Salerno, al termine di un'indagine degli
uomini della Digos di Roma e dell'antiterrorismo. L'algerino si chiama Djamal Eddine Ouali.
Il suo nome era emerso nel corso di perquisizioni effettuate a ottobre 2015 in un sobborgo di
Bruxelles, Saint-Gilles: in quell'occasione vennero sequestrate mille immagini riferibili a falsi
documenti d'identità. Analizzando il materiale, è
emerso che tra i mille falsi documenti c'erano le
foto e gli alias di tre terroristi appartenenti al
gruppo che ha progettato e realizzato gli attacchi
di Parigi e Bruxelles. Si tratta di Soufiane Kayal,
alias utilizzato da Najim Laachroui, uno dei due
kamikaze dell'aeroporto di Bruxelles; Samir
Bouzid, alias utilizzato da Mohammed Belkaid,
l'uomo rimasto ucciso nel blitz che ha portato
alla cattura di Abdeslam Salah; e Yassine
Baghli, alias utilizzato dallo stesso Salah.
Domenica 27 marzo 2016
COL CAPPELLO
PRIMO
PIANO
PG
5
IL RITRATTO Arruolava profughi per la Siria
Dapaladinodegliimmigrati
areclutatoreperilCaliffo
Tra i suoi servizi un video dal centro di detenzione in Belgio
Diciotto mesi dopo protagonista del massacro di Zavantem
direzione del centro può spiegare quello che succede: gli dicono
di richiamare domani. Allora
riesce ad avere al telefono uno
dei detenuti in protesta. E poi
chiude il servizio: «Qui non c'è
rispetto per i diritti umani, questa gente è dimenticata dal mondo, dove sono i politici?». Diciotto mesi dopo, il reporter paladino dei diritti umani, partecipa
alla strage di Zaventem. Faycal
Cheffou è il terzo uomo dell'aeroporto. Quello col cappello e il
giaccone chiaro che nel video
delle camere di sorveglianza
da molto tempo: Abderamane
Ameuroud. È il misterioso personaggio bloccato al culmine della
eclatante operazione portata a
segno all'ora di pranzo alla fermata del tram di avenue Rogier
a Schaerbeek, lo stesso quartiere di Bruxelles in cui è stato
trovato uno dei covi utilizzati da
fratelli Bakraoui per preparare
gli attentati di martedì scorso.
La polizia aveva inseguito Ameuroud dopo averlo visto uscire da
un appartamento segnalato dalla polizia francese e mentre
l'uomo stava per salire su un
tram lo aveva immobilizzato sparandogli a una gamba. Poi era
entrato in azione un robot meccanico che aveva recuperato il
suo zaino. Fino a quel momento,
però, gli agenti non sapevano
con chi avevano a che fare. Lo
hanno portato in ospedale e
nella notte sono riusciti a identificarlo, soddisfatti per aver fatto
cadere nella rete colui che viene
considerato un pezzo da novanta
del terrorismo.
Abderamane Ameuroud infatti è stato condannato nel 2003 a
dieci anni di carcere in relazione all'assassinio del comandante
Massoud, il Leone del Panjshir,
ucciso in Afghanistan dai talebani il 9 settembre del 2001, due
giorni prima dell'attacco alle
Torri gemelle di New York.
Ameuroud una volta scontata la
pena era tornato in libertà e da
quel momento era diventato uccel di bosco. Il fatto che a lui si
sia arrivati grazie agli indizi
trovati nel covo di Kriket fa
pensare che avesse stabilito contatti con la filiera eversiva autrice delle stragi di Parigi e di
Bruxelles, e la sua inaspettata
presenza nella capitale belga è
in qualche modo una conferma
di questo sospetto. Dunque, una
buona notizia quella della sua
cattura, ma insieme anche una
cattiva notizia poiché lascia capire che diversi gruppi terroristi
che finora hanno agito autonomamente in Europa si starebbero compattando.
spinge il carrello accanto a
Ibrahim al Bakraoui e Najim
Laachraoui. I due si sono fatti
saltare in aria, lui è entrato con
loro nella hall delle partenze, ha
lasciato il suo valigione pieno di
esplosivo e se n'è andato. La
polizia ha capito quasi subito
che era lui il terzo uomo, il
terrorista giornalista, e ha chiesto ai cronisti a Bruxelles di non
far circolare il nome. Lo hanno
intercettato sulla sua Citroën C4
con altre due persone proprio
mentre passava davanti al Palazzo di Giustizia.
Faycal è un altro filo della rete
di Molenbeek, noto da tempo,
legato alle filiere di reclutamento jihadiste e alla criminalità.
Nel 2002 il fratello maggiore,
Karim, viene abbattuto dalla polizia durante un arresto. Era
ricercato per rapina. Nel corso
di una perquisizione a casa sua,
a Schaerbeek, i poliziotti trovano
un kalashnikov e una borsa piena di bombe a mano. Sempre nel
2002 Faycal, non ancora maggiorenne, è accusato di furto di
materiali in un posto di polizia a
Molenbeek. L'anno dopo, a 18
anni, la fedina penale si appesantisce. Faycal continua a crescere
nell'ambiente. Collabora per la
radio comunitaria musulmana
Kontackt Inter. Il giornalismo
non è la sua unica occupazione.
Dallo scorso autunno frequenta
assiduamente il parc Maximilien, dove si trova il centro di
accoglienza profughi «Village
Maximilien». I servizi cittadini
lo individuano subito: è lì per
reclutare rifugiati, per affiliarli
a qualche gruppo radicale e poi,
magari, arruolarli per la Siria. Il
borgomastro della città Yvan
Mayeur denuncia più volte l'attivismo di questo individuo che
considera «pericoloso». E di nuovo, come troppo spesso durante
l'inchiesta sul terrorismo in Belgio, le autorità giudiziarie e di
polizia sdrammatizzano. La procura e il giudice considerano le
richieste del borgomastro «non
conformi alla legge». Mayeur
allora decide di fare da solo, e
dispone diversi arresti amministrativi. Il 24 settembre 2015 a
Faycal Cheffou è ufficialmente
vietato di avvicinarsi al parco
Maximilien. Cheffou scompare
parzialmente dai radar per ricomparire a Schaerbeek il 22
marzo. Intorno alle 7 arriva il
taxi che ha riservato con Laachraoui e Ibrahim el Bakraoui
per andare in aeroporto. Il tassista lo ha identificato ieri: è lui il
terzo uomo. È il primo accusato
di strage e partecipazione ad
azione terroristica per gli attentati del 22 marzo. Ma lui, come
Salah, ha scelto di non parlare.
© riproduzione riservata
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Faycal
Cheffou è il
terzo uomo
dell'aeroporto, è stato
ripreso dalle
camere di
sorveglianza
mentre
spinge il
carrello. A
lato nei panni
del reporter
Francesca Pierantozzi
PARIGI
«Buonasera, sono Cheffou
Faycal»: nel video, l'inviato speciale è al centro di detenzione
amministrativa di Bruxelles.
Vuole denunciare la protesta dei
detenuti: è il mese del ramadan,
ma il carcere rifiuta di ritardare
la cena dalle 19 alle 22, ora a
partire della quale è consentito
mangiare in tempo di digiuno.
Cheffou è un professionista, parla un francese impeccabile, suona al citofono per chiedere se la
6
PG
PRIMO
PIANO
TERRORISMO
islamico
Michela Allegri
ROMA
Il "fil rouge" che collega l'Italia
a Parigi e Bruxelles, parte da
una cittadina in provincia di
Brescia, si attorciglia nei paesi
di Schengen e s'interrompe a
Giessen, settanta chilometri da
Francoforte. E' qui che Mohammed Lahlaoui è finito in manette. È sospettato di essere un
jihadista legato agli attacchi
terroristici che hanno sconvolto
la Francia e il Belgio. Lahlaoui,
marocchino classe 1987, è una
vecchia conoscenza delle forze
dell'ordine italiane.
Tra il 2007 e il 2014 ha vissuto
a Vestone, 4.384 abitanti nel
bresciano, dove ha accumulato
una sfilza di precedenti penali.
Nel suo cellulare la polizia tedesca ha trovato due messaggi che
potrebbero collegarlo a Khalid
El Bakraoui, kamikaze che il 22
marzo si è fatto esplodere nella
metropolitana della capitale belga. Il ventottenne potrebbe essere legato anche all'ex super
latitante Salah Abdeslam, uno
dei terroristi responsabili della
strage di Parigi arrestato la
scorsa settimana in Belgio, dopo una caccia all'uomo durata
quattro mesi. Lo rivela il settimanale tedesco Der Spiegel.
Mercoledì sera, a Giessen, la
polizia ha fermato Lahlaoui per
un normale controllo. Esaminando il suo documento d'identità, ha scoperto che aveva precedenti penali sia in Italia che in
Germania e per questo motivo
non poteva rientrare nelle frontiere europee dello spazio di
Schengen. Analizzando il suo
cellulare, gli inquirenti hanno
poi trovato due messaggi che
potrebbero collegare il giovane
al commando jihadista. Gli sms
risalgono a martedì mattina,
giorno degli attentati in Belgio.
Il primo contiene il nome di El
Bakraoui. Nel secondo, invece,
c'è scritto "fin", che in francese
significa "fine". È la tempistica
a inquietare. L'ultima comunicazione è scattata alle 9.08, esatta-
Domenica 27 marzo 2016
IN ITALIA
COINCIDENZA
Nel2007-2014ha vissuto
in Lombardia accumulando
moltiprecedentipenali
Il nome di un kamikaze
nei messaggini inviati
tre minuti prima
Jihadista"bresciano"incastrato
dagli sms sulle stragi di Bruxelles
TERRORISMO
ISLAMICO
Passeggeri in
fuga
all’aeroporto di
Bruxelles dopo
le esplosioni di
martedì. Sotto
Salah Abdeslam
Arrestato in Germania durante un controllo, forse era in compagnia
del super-ricercato Salah nel giorno della sua cattura a Molenbeek
mente tre minuti prima che
Khalid azionasse il detonatore
della cintura esplosiva che indossava. Non è tutto. La polizia
ha trovato documenti che attesterebbero la presenza del ventottenne in ospedale per una
ferita da taglio, il 18 marzo
2016, giorno dell'arresto in Belgio di Salah. Secondo l'emittente tedesca Zdf il ricovero sarebbe avvenuto in un ospedale di
Bruxelles. Il sospetto degli investigatori è che il giovane fosse
insieme al super ricercato poco
prima dell'arresto nel quartiere
Molenbeek. Al momento del
fermo, il ragazzo era in possesso di una falsa patente italiana.
La permanenza in Italia del
presunto jihadista inizia 9 anni
fa. È il 2007, Lahlaoui arriva da
clandestino e si rifugia a casa
della madre, prima a Vestone e
poi nella minuscola frazione di
Nozza. Il soggiorno nel bresciano è certificato da un elenco di
precedenti penali: l'ultimo è un
arresto per evasione mentre il
giovane si trova ai domiciliari
per reati che vanno dal tentato
omicidio, al porto d'armi abusivo, al furto. E' il maggio 2014.
Lahlaoui sconta la pena nel
carcere di Canton Mombello ed
esce con le spalle appesantite
da un decreto di espulsione.
Invece di tornare in Marocco,
però, si trasferisce in Germania. Anche tra Berlino e Bielefeld ha problemi con la giustizia: accumula denunce per truf-
fa e si guadagna il divieto d'ingresso nell'area Schengen.
Nel paese tedesco, Lahlaoui
rientra da clandestino e riesce a
passare praticamente inosservato fino a mercoledì sera, quando
viene fermato per un normale
controllo a Giessen. È il suo
curriculim criminale a incastrarlo. Gli agenti verificano i
documenti d'identità,
scoprono i precedenti e s'insospettiscono: il ragazzo
viene fermato
per la violazione del divieto
di circolazione. Il suo cellulare viene passato al setaccio: dalle verifiche emergono potenziali
contatti
con il commando jihadista che ha messo a ferro
fuoco prima Parigi e poi Bruxelles. Un messaggio permette agli
inquirenti di accostare il suo
nome a quello di Khalid El
Bakraoui, uno dei fratelli kamikaze che si sono fatti esplodere all'aeroporto e nella metro
della capitale belga. Un ricovero in ospedale lo collegherebbe
invece all'ex super latitante Salah. Mercoledì la polizia tedesca ha effettuato anche un secondo arresto: in manette è
finito Samir E., integralista salafita. È stato fermato a Dusseldorf, era in contatto con il
terrorista Ibrahim El Bakraoui.
Per gli investigatori stava preparando un attentato.
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BELGIO, RINVIATA LA MARCIA CONTRO LA PAURA
Venezia, marocchini in piazza: Isis assassini
VENEZIA - «Un terrorista che uccide nel
nome dell'Islam non è uno di noi: lo dice
Maometto». Lo ha sottolineato Tanji Bouchaib,
presidente di un'associazione marocchina veneta, che ieri ha portato alcune decine di
persone di religione musulmana a Venezia a
manifestare contro la violenza e a sostenere
l'estraneità della religione dalle stragi di
Bruxelles, Parigi, Siria e in altri luoghi del
mondo. Nella capitale belga, invece, è stata
annullata la "marcia contro la paura", prevista
per oggi pomeriggio, indetta dal quotidiano
"La Libre Belgique". È stato così accolto
l’appello del ministro dell'Interno, Jan Jambon, e del borgomastro di Bruxelles, Yvan
Mayeur, a rinviare di qualche settimana
l’iniziativa per ragioni di sicurezza.
Tornando a Venezia, ieri pomeriggio, il
gruppo di manifestanti si è mescolato a turisti
e curiosi per prendere le distanze dall'Isis che
«ha uomini che non sono musulmani e uccidono più musulmani che fedeli di altre religioni».
Il presidente Bouchaib ha espresso «grande
rispetto per Papa Francesco che ha riconosciuto la nostra tradizione come quella di un paese,
il Marocco, che ha sempre accolto ebrei e
cristiani». «Siamo un popolo - ha proseguito nato e cresciuto nella tolleranza e quindi per
noi il terrorismo non può avere nulla a che fare
con l'Islam. Tutto ciò che è accaduto è contro
la nostra fede. Lo dice Maometto - ha concluso
Bouchaib - i terroristi sono solo degli assassini
che si nascondono dietro un fasullo stato
islamico, l'Isis, che non esiste».
VENEZIA Manifestazione della comunità islamica contro l’Isis
Domenica 27 marzo 2016
PRIMO
PIANO
PG
A CHARLEROI
Obama: il Belgio
è un amico
Omicidio del vigilantes
di un impianto, la Procura
esclude la pista terroristica
BRUXELLES - Monta l'inquietudine per la sicurezza delle
centrali nucleari in Belgio, che
sarebbero nel mirino del terrorismo jihadista. Giovedì scorso il
ministro della Difesa britannico
ha affermato che c'è «una nuova
ed emergente minaccia». E
nell'ambito dell'indagine sugli
attentati di Bruxelles è giallo
per l'omicidio, avvenuto giovedì
sera nei presi di Charleroi, di
un addetto alla vigilanza di
un'istituto che produce isotopi
nucleari a scopo medico.
La Procura di Charleroi si è
affrettata a escludere la pista
terrorista nell'indagine sull'uccisione di Didier Prospero, addetto alla sorveglianza dell'Ire (Istituto nazionale dei radiolementi)
di Fleurus. L'uomo è stato freddato a colpi di arma da fuoco
nel bagno della sua villetta, ed
anche il suo cane ha subito la
stessa sorte. La stampa fiamminga aveva scritto che dalla
casa era scomparso il suo badge
personale per entrare nell'istituto, ma anche questo dettaglio è
stato smentito dalla procura.
Non è stato invece smentito il
fatto, riportato dal New York
Times, che ieri sono stati ritirati
i badge di accesso di tutto il
personale non essenziale al funzionamento delle due centrali
nucleari belghe di Doel (situata
nelle Fiandre a nord di Anversa
7
WASHINGTON - «Il Belgio è un amico e un
alleato degli Stati Uniti.
E quando si tratta dei
nostri amici, l'America
copre loro le spalle. Specialmente nella lotta alla piaga del terrorismo». Lo ha detto il
presidente degli Stati
Uniti, Barack Obama,
nel discorso settimanale, dedicato alla lotta
per sconfiggere l'Isis, rivolgendo prima di tutto
un pensiero alle vittime
degli attacchi di Bruxelles e alle loro famiglie.
ALLARME La
centrale
nucleare belga
di Doel, la più
vecchia del
Paese,
riavviata in
dicembre dopo
dieci mesi di
inattività.
Ritirato il badge
al personale
non essenziale
Allarmeperlecentralinucleari
Londra: «Nuova minaccia» in Belgio. Rischio bomba "sporca". Stretta in due siti
e dotata di quattro reattori) e
Tihange (a Huy in Vallonia, con
tre reattori). Lo stesso quotidiano americano, in un lungo articolo, rilancia l'ipotesi, già circolata, del rischio di una "bomba
sporca" radioattiva ottenuta con
le scorie nucleari delle centrali
belghe, troppo facili da infiltrare.
In un clima di forte sfiducia
verso polizia ed inquirenti ritenuti responsabili di parecchie
sviste nelle indagini sugli estremisti residenti in Belgio, i so-
spetti montano.
Quello che è certo è che un
filmato con oltre dieci ore di
registrazione di una telecamera
nascosta e puntata sull'ingresso
dell'abitazione del direttore del
programma di ricerca e sviluppo nucleare belga è stato trovato in un pc sequestrato a dicembre ad uno dei sospetti legati
alla strage di Parigi, Mohammed Bakkali, attualmente in
prigione. Bakkali aveva affittato l'appartamento di Schaerbeek in cui vennero preparati
l'esplosivo e le cinture per la
mattanza del 13 novembre e
successivamente la polizia vi
scoprì un'impronta di Salah.
La notizia del filmato era
emersa a metà febbraio, ma è
tornata d'attualità in queste ore.
A suo tempo la Procura aveva
specificato di essere riuscita a
vedere, grazie ai monitor di
sorveglianza, che due uomini
con un’auto a fari spenti avevano recuperato la telecamera
nascosta in un cespuglio. Secondo i media belgi, i due sarebbe-
ro i fratelli El Bakraoui, uno
kamikaze all'aeroporto di Zaventem e l'altro nella metro di
Maelbeek. Il fatto stesso di
seguire i movimenti del responsabile del programma nucleare
lascia pensare che l'obiettivo
potesse essere un sequestro per
avere accesso alle centrali,
prenderle in ostaggio o cercare
di impadronirsi di combustibile
o scorie radioattive per fabbricare appunto una "bomba sporca".
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8
ATTUALITÀ
Domenica 27 marzo 2016
PG
PREMIER
PALAZZO CHIGI
«L’ultima ricostruzione
del governo egiziano
offende la nostra dignità»
Marco Conti
ROMA
L'ennesima versione-bufala
sulla morte di Giulio Regeni
viene rispedita al Cairo direttamente da palazzo Chigi. Parole
durissime quelle che Matteo
Renzi affida alla sua settimanale enews e in grado di aprire
quello scontro diplomatico che
sinora le due capitali hanno
cercato di evitare. «L'Italia scrive Renzi - non si accontenterà di nessuna verità di comodo» come la storiella della
rapina finita male. Positivo
«che le autorità egiziane abbiano accettato di collaborare e
che i magistrati locali siano in
coordinamento con i nostri. Ma
proprio per questo - sottolinea
il premier - potremo fermarci
solo davanti alla verità».
Il plauso al lavoro degli inquirenti egiziani - che presto saranno a Roma per fare il punto
con i magistrati italiani - in
qualche modo cerca di obbligare anche gli egiziani a cercare
la verità sulla morte del giovane ricercatore. Nessuna verità
di comodo, quindi, ma la ferma
determinazione a cercare «insieme» i veri mandanti
dell'omicidio e delle torture
che lo hanno preceduto. «Non
ci servirà a restituire Giulio
alla sua vita- conclude Renzi ma lo dobbiamo a quella famiglia. E, se mi permettete, lo
dobbiamo a tutti noi e alla
nostra dignità». Per Renzi l'ultima ricostruzione offerta dal
governo egiziano offende la
«dignità» del nostro Paese e
respingerla con fermezza rischia di pregiudicare l'immagine dello stesso presidente Al
Sisi. Renzi non lo cita, ma una
decina di giorni fa era stato lo
stesso Al Sisi, intervistato da
I DEPISTAGGI
Cristiana Mangani
ROMA
L'ennesimo depistaggio egiziano
sulla morte di Giulio Regeni fa
acqua da tutte le parti e scatena
mille interrogativi. Innanzitutto
come sono arrivati i documenti
del ricercatore friulano nell'abitazione di Tarek Abdel Fatah, il
presunto capo della banda di
sequestratori coinvolta secondo
le autorità egiziane nella morte
del ricercatore? Chi è l'«amico»
che li ha portati? Chi li ha tenuti
dal 25 gennaio, giorno della
scomparsa, a 5 giorni fa quando,
secondo la moglie di Fatah, sono
«arrivati» nelle mani del
marito? Perché sostenere che lo
zainetto rosso con la bandiera
italiana fosse di Regeni sapendo
che la bugia sarebbe stata scoperta in poche ore? Troppi misteri, continuano ad affossare la
verità. Tanto che due giorni fa la
Farnesina e la procura di Roma,
dopo la nota ufficiale del procuratore Giuseppe Pignatone, so-
Matteo
Renzi usa
parole
dure con
l’Egitto:
«L’Italia si
fermerà
soltanto
davanti
alla verità»
MISTERO
Giulio Regeni, il
giovane
ricercatore
friulano
scomparso il
25 gennaio e
trovato ucciso
e torturato il 3
febbraio tra
Il Cairo e
Alessandria
Regeni,scontrotraEgittoeItalia
Renzi:«Noaveritàdicomodo»
Repubblica, a promettere «verità e collaborazione a tutto
campo» per trovare i responsabili delle torture e della morte
di Giulio Regeni.
La versione fornita in un
primo tempo dal ministero
dell'Interno egiziano, e smentita dai familiari dei rapinatori
uccisi, getta fango sul governo
egiziano e sulla immagine di
”grande stabilizzatore” dello
stesso Al Sisi che invece risulta
non riuscire a controllare quegli apparati di sicurezza che
non riescono a distinguere un
ricercatore universitario da un
terrorista. L'uccisione di cinque rapinatori senza bottino, il
depistaggio messo in piedi
usando i documenti di Regeni e
l'avallo che le autorità egiziane
hanno in un primo momento
dato alla fantasiosa ricostruzione, gettano un'ombra pesate
sullo stesso Al Sisi e ripropongono alla comunità internazionale il problema di un Paese,
l'Egitto, in mano ad un regime
dispotico che uccide e fa sparire e che ha anche il coraggio di
oltraggiare la vittima, la famiglia e il cittadini italiani offrendo loro versioni sempre diverse e sempre ridicole.
Il 5 aprile verranno a Roma
gli inquirenti egiziani per fare
il punto sulle indagini con i
magistrati italiani. L'appunta-
LA POLEMICA
L’opposizione
chiede al ministro
Gentiloni di riferire
in Parlamento
mento servirà per appurare se
ci sono «ombre sulle indagini»,
come teme il presidente della
Camera Laura Boldrini, o se
vale ancora la promessa fatta
da Al Sisi di «massima collaborazione». Sarà soprattutto importante sapere come i documenti di Regeni siano venuti in
possesso della sorella di uno
dei ”rapinatori”. I magistrati di
piazzale Clodio, guidati dal procuratore capo Giuseppe Pignatone, vogliono sapere come e
attraverso quali canali gli oggetti mostrati in televisione
siano arrivati nella casa dei
presunti sequestratori.
Renzi continua a tenere alta
la pressione nella convinzione
che anche al governo egiziano,
e soprattutto ad Al Sisi, convenga la verità anche a costo di
dover sacrificare qualche pedina del suo regime. Renzi ha
sempre negato che i rapporti
diplomatici ed economici tra
Egitto e Italia possano costituire un freno nella richiesta di
fare piena luce sull'omicidio di
Giulio Regeni. La presunta
svolta sulle indagini, annunciata e poi ridimensionata dallo
stesso governo egiziano, mostra la fragilità del regime che
ha bisogno di mostrarsi fedele
all'alleato dell'Occidente e soprattutto dell'Italia. Ma se il
presidente del Consiglio tiene
il punto, l'opposizione chiede al
governo, e in particolare al
ministro degli Esteri Paolo
Gentiloni, di «venire in Parlamento». Pentastellati e Sinistra
Italiana criticano l'esecutivo,
ma le prove muscolari - evocate da qualcuno - rischiano di
risultare ancor più controproducenti.
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Tutte le bugie dell’ultima versione
Per gli inquirenti italiani non c’è alcuna prova che la banda di rapinatori sia coinvolta nella morte del giovane
no tornati nuovamente a stoppare il Cairo, chiedendo di «ricostruire e approfondire l'iter»
che ha portato il passaporto, i
due tesserini universitari e il
bancomat di Regeni - gli unici
oggetti riconducibili al ricercatore tra tutti quelli mostrati alle tv
dalle autorità egiziane - nell'abitazione dove poi sono stati ritrovati.
Una domanda che Pignatone
e il pm Sergio Colaiocco rinnoveranno anche il 5 aprile in occasione dell'incontro in procura
con la polizia egiziana. Inquirenti e investigatori ritengono tra
l'altro quella data il limite massimo per ottenere la «documentazione completa» degli accertamenti eseguiti in Egitto: l'ultima
possibilità per il governo di
Al-Sisi di andare oltre le dichia-
razioni e passare a una vera
collaborazione. Se ciò non avverrà, è probabile che l'Italia decida di ritirare il pool di investigatori ormai da due mesi sul posto.
Perché, come dice l'avvocato
Alessandra Ballerini, legale della famiglia Regeni, non è possibile continuare a essere presi in
giro. «In questi giorni si susseguono infamanti depistaggi - ha
sottolineato - e credo che il
IL VERTICE
Il 5 aprile
l’incontro
con la polizia
egiziana
nostro sgomento sia quello
dell'Italia intera».
Ecco perché gli investigatori
e gli inquirenti ribadiscono che
non c'è alcuna prova concreta
del coinvolgimento della banda
e mettono in fila tutte le incongruenze dell'ultima versione,
dai soldi mai spariti dal conto
del giovane italiano nonostante
la banda avesse il bancomat, al
perché i sequestratori avrebbero tenuto i documenti, dalle
torture subite per giorni dal
ricercatore all'assoluta mancanza di un movente credibile, fino
alla sparatoria in cui sarebbero
stati uccisi cinque membri della
banda ma di cui si conosce solo
un nome. Incongruenze che è lo
stesso Egitto ad alimentare, con
versioni che cambiano a distanza di poche ore. Come quella di
due giorni fa, quando fonti della
procura generale hanno fatto
trapelare una «confessione» della moglie e della sorella di
Fatah, Mabrouka Ahmed Afifi e
Rasha Saad Abdel Fatah, in cui
le due avrebbero affermato che
Giulio sia stato ucciso per essersi ribellato alla rapina. Ma secondo il sito del quotidiano Al
Masry Al Youm, nell'interrogatorio, la moglie di Fatah non solo
avrebbe negato qualsiasi legame tra la banda e la morte di
Regeni, ma avrebbe anche affermato che lo zaino rosso con
dentro i documenti era «arrivato» in casa giovedì, il giorno
prima della sparatoria in cui è
stato ucciso il marito.
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9
ATTUALITÀ
Domenica 27 marzo 2016
PG
ROMA Travolti dal suv come birilli. La vittima aveva subito un incidente analogo un anno fa
Investe3ciclisti:unmorto
Dopolafugarischia5anni
Donna di 52 anni era in auto con la figlia: «Ho avuto paura»
Per la prima volta si applicherà la legge sull’omicidio stradale
Marco De Risi - Mauro Evangelisti
ROMA
Nella Capitale c'è la prima automobilista che rischia la condanna con le nuove norme, molto
severe, della legge sull'omicidio
stradale. È una signora di 52
anni di Cerveteri: ieri mattina
stava guidando un Suv sull'Aurelia, a Roma, al suo fianco la
figlia sedicenne. In una semicurva a sinistra non ha visto tre
ciclisti in fila indiana, li ha presi
come birilli del bowling. Il primo, un uomo di 76 anni, è
morto; gli altri due sono stati
ricoverati al San Camillo in
gravi condizioni. La signora non
si è fermata, ha premuto il
piede sull'acceleratore ed è andata via. Dopo quarantacinque
minuti si è costituita ai carabinieri di Montespaccato, accompagnata dal fratello. «Sono fuggita perché ho avuto paura, non
sapevo cosa fare». Ora, visto
che non ha prestato soccorso,
rischia una condanna a cinque
anni di reclusione. Dai primi
test è risultata negativa tanto
all'alcol quanto alle sostanze
stupefacenti. I carabinieri della
compagnia di Trastevere l'hanno denunciata a piede libero
per omicidio stradale e lesioni
gravi. Un testimone: «Ho visto
volare quei tre ciclisti, per terra
non c'erano segni di frenata».
I tre facevano parte di un
gruppo più numerosi di una
ventina di cicloamatori. La vittima si chiama Roberto Giacomet-
Le pene previste
Punti principali della nuova legge che introduce il reato di omicidio stradale
OMICIDIO STRADALE
Guida in stato di ubriachezza o sotto effetto stupefacenti
+0,8 g/l (tasso alcolemico)
5-10 anni
+1,5 g/l (tasso alcolemico)
8-12 anni
Più di 1 vittima
fino a 18 anni
Manovre pericolose
2-7 anni
LESIONI STRADALI
Guida in stato di ubriachezza o sotto effetto stupefacenti
Lesioni gravi
3-5 anni
Lesioni gravissime
4-7 anni
Manovre pericolose
Lesioni gravi
1,6-3 anni
Lesioni gravissime
2-4 anni
MEZZI PESANTI (camion e autobus)
Si applica l'ipotesi più grave di omicidio stradale (e di lesioni)
anche in presenza di un tasso alcolemico sopra gli 0,8 g/l
FUGA
CONDUCENTE
RILIEVI Agenti al lavoro sul tratto dell’Aurelia dove gli sportivi sono stati investiti.
ti ed è di Corviale. Gli amici:
«Già un anno fa, mentre era in
sella alla sua bici fu travolto da
un'auto che non si fermò e
rimase contuso». Ieri mattina,
poco dopo le 10.30, è andata
molto peggio: il Suv lo ha sbalzato oltre il guard rail, sul terreno.
Ha colpito violentemente, con il
torace, un albero, e l'impatto è
stato fatale. Anche gli altri due
ciclisti, 71 e 67 anni, sono stati
scaraventati a terra. Il raggio
della bicicletta si è conficcato in
gola a uno dei due. Sul posto le
ambulanze del 118 e anche
l'eliambulanza, i cui medici hanno stabilizzato Giacometti, il
più grave. Purtroppo, quando è
arrivato all'Aurelia Hospital,
l'uomo è morto. Gli altri due
sono gravi, ma non in pericolo
Aumento di pena
1/3-2/3
REVOCA PATENTE
Nuova patente:
omicidio con fuga
dopo 30 anni
Omicidio
min 5 anni
omicidio
dopo 15 anni
Lesioni
min 3 anni
lesioni
dopo 5 anni
di vita. Una delle ambulanze,
mentre correva per i soccorsi,
si è scontrata con uno scooter,
per fortuna non ci sono state
gravi conseguenze. Subito è
scattata la caccia al pirata, terminata quando la donna ha
deciso di costituirsi.
Giordano Biserni, presidente
dell'Asaps (associazione amici
della polizia stradale) il 24 mar-
RICORDO
PRESCRIZIONE
REATO
Raddoppio dei termini
di prescrizione
e arresto obbligatorio
in flagranza nel caso
più grave
zo aveva avvertito che la legge
sull'omicidio stradale era stata
pubblicata sulla Gazzetta ufficiale e dunque entrava in vigore: «Fuggire è la scelta peggiore, perché comporta un aumento della pena da 1/3 a 2/3».
Di qui - in assenza di abuso di
alcol e sostanze stupefacenti - la
pena minima ipotizzabile per
questo caso di cinque anni di
reclusione. «Con questa nuova
legge il luogo dell'incidente diventa una vera scena del crimine, i rilievi vanno eseguiti nel
modo più puntuale possibile
poiché le pene che rischiano i
responsabili possono essere anche molto alte».
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ALLA MEMORIA
VENZONE
David Zanirato
Duemila
persone hanno
partecipato
alla cerimonia
di addio a Elisa
a Venzone
UDINE
«La felicità si può trovare anche negli attimi più tenebrosi,
se solo uno si ricorderà di
accendere la luce». La frase è
di Albus Silente, il preside
della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, tra i personaggi simbolo della serie di
romanzi di Harry Potter, ideata e scritta da J. K. Rowling.
L'hanno scelta gli amici di
Elisa Valent a metafora della
struggente e allo stesso tempo
emozionante giornata di ieri,
durante la quale tutta Venzone
si è fermata per celebrare i
funerali della studentessa friulana di 25 anni, morta domenica scorsa in Spagna mentre
viaggiava sul pullman di studenti Erasmus che faceva rientro a Barcellona.
I romanzi del giovane mago
erano tra i suoi preferiti, accan-
Strage in Spagna, in duemila all’addio di Elisa
Citazioni di Harry Potter e musica dei Queen
to alla storia del film di Frozen,
così come lo erano i Placebo e i
Queen, le cui canzoni hanno
aperto e chiuso la cerimonia
laica, o ancora "Gli anni d'oro"
degli 883, cantata dalla stessa
ragazza in un video mostrato
dagli amici che ha segnato il
momento più profondo della
mattinata per l'intera piazza
venzonese, capace di raccogliere oltre duemila persone, giun-
te da tutto il Friuli e anche da
Padova, la città nella quale
stava per completare la laurea
magistrale in Filologia moderna. «Quando una ragazza giovane muore è sempre difficile da
accettare - ha esordito il delegato del rettore dell'ateneo patavino aprendo le orazioni - quando poi viene a mancare una
studentessa con il curriculum
di Elisa fa veramente male. È
stata strappata alla vita "in
servizio" e per questo troveremo il modo per ricordarla e
consegneremo alla sua famiglia l'attestato alla memoria
degli studi compiuti».
Sullo sfondo della loggia del
municipio medioevale scorrono le sue foto, sempre sorridente, circondata dagli amici, presenti in posti sempre diversi,
«Eri un variegato guazzabuglio
L’ateneo: ai genitori
l’attestato di studi
che ti rendeva unica», l'ha
descritta uno dei tanti compagni di università che si sono
alternati al microfono nel raccontarla e nel rievocarla.
«Contrariamente a quanto sostengono alcuni, non eri una
studentessa "modello" - ha aggiunto un'altra amica - ma eri
dotata di una rara forma di
intelligenza che si manifestava
al meglio nei rapporti con le
persone, nella sensibilità,
nell'ascolto». Tratti di una personalità forte e al tempo stesso
stravagante, una «frana» in
cucina che però aveva una
memoria di ferro e una passione sfrenata per la lettura; una
studentessa che adorava far
festa e tirar tardi la notte e poi
essere la prima alle lezioni in
università.
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10
PG
Domenica 27 marzo 2016
Microsoft Authorised Reseller Padova, corso Milano 91, 049 8765294 [email protected] il Trillo-Piva Acoustics,
via del Santo 53, Limena (Pd) 049 767576 [email protected] 3 Store Verona, via Leoni 13, 045 8000827
[email protected] 3 Store Villesse, c/o C/C Tiare Shopping (Go) 0481 91335 villesse@il-trillo
ATTUALITÀ
Domenica 27 marzo 2016
PG
11
R0MA Un romano benestante, "pr" molto conosciuto, arrestato dopo la denuncia dello zio di un ragazzo
Adescava adolescenti e li ricattava
Trovate foto pedopornografiche e video con i quali minacciava di rivelare tutto ai genitori delle vittime
VICENZA
Michela Allegri e Cristiana Mangani
ROMA
Minorenni sfruttati, fatti prostituire, filmati e tenuti sotto
un ricatto subdolo. Roma
Nord, un nuovo scandalo: questa volta, però, non sono giovanissime in cerca di guadagno
facile. Sono ragazzini tra i 14
e i 16 anni, maschi, finiti nel
giro del pedofilo. L'uomo, 56
anni, romano, benestante, è
molto conosciuto nella Capitale: "pr" dalla vita movimentata e gli amici famosi. Si chiama Claudio Nucci e si trova in
carcere dall'inizio di febbraio. Le indagini eseguite dalla
polizia giudiziaria di piazzale
Clodio hanno permesso di
individuare il giro che l'indagato è riuscito a gestire e a
organizzare. Ma si è arrivati a
lui dopo che lo zio di uno dei
ragazzini, insospettito da alcuni atteggiamenti del nipote,
ha controllato il suo cellulare
e ha immediatamente denunciato quanto stava accadendo. Sul telefonino del quattordicenne, c'erano messaggi inequivocabili, video, chat, appuntamenti e luoghi per gli
incontri. C'erano velate minacce e richieste di portare
anche altri «amichetti». E dietro alle sollecitazioni, sempre
Nucci che riusciva a convincere gli adolescenti ad avere
rapporti con lui. Uno per
volta, mai insieme ad altri,
senza farli conoscere tra di
loro. E poi li compensava con
50-100 euro, con ricariche di
telefonino, con felpe e scarpe
da ginnastica alla moda. Per
non insospettire i genitori.
La Procura è riuscita a
risalire a cinque ragazzini su
cui le attenzioni erano più
pressanti, anche se gli inquirenti sospettano che il giro sia
di almeno trenta giovanissimi. I luoghi scelti per gli
incontri erano sempre case di
cui Nucci disponeva, abitazioni di amici oppure di famiglia. Tutto avveniva di pome-
Il deltaplano
si avvita e cade
muore trevigiano
VIOLENZE
Indagini al
computer: i
ragazzini
scambiavano
messaggi e
video con il pr
arrestato
riggio, quando i ragazzini potevano uscire dopo aver fatto
i compiti. Le occasioni per
agganciarli sono state le più
varie: inaugurazioni di locali,
feste nei bar frequentati dai
giovani. E poi essendo molto
addentro all'ambiente monda-
CATANIA
Piccolo eroe a 10 anni
salva i fratellini dal fuoco
CATANIA - Non si sente un eroe Diego
Messina, 10 anni, per avere salvato i suoi
fratellini, lei 7 e lui 5 anni, dopo un incendio
divampato nella loro abitazione di Ragalna,
alle pendici dell'Etna. Diego è al piano terra
quando all'improvviso una scintilla scaturita
da un corto circuito fa andare a fuoco il
divano dove i due fratellini stavano guardando la tv. Ha sentito l'odore acre del fumo e ha
visto le fiamme estendersi alla cucina. Ma,
soprattutto, ha ascoltato i due piccoli urlare
di paura. E’ salito subito al piano superiore,
dove la sorellina e il fratellino erano rimasti
terrorizzati, e li ha messi in sicurezza, al
piano inferiore. Poi ha cercato aiuto.
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Litiga con il compagno, minaccia il suicidio
e poi con una katana lo colpisce mortalmente
MILANO
MILANO - Non voleva uccidere, probabilmente, la donna
che ieri pomeriggio, a Milano,
ha ammazzato il convivente
con un colpo di katana che gli
ha reciso l'arteria femorale senza lasciargli scampo. Un omicidio avvenuto al culmine di una
lite banale, ma finita in tragedia e che adesso costa alla
donna l'accusa di omicidio volontario.
La vittima, Mauro Sorboli, di
40 anni, aveva precedenti per
spaccio di stupefacenti. Secondo quanto riferito alla polizia,
no della Capitale, riusciva a
far avere ai ragazzini inviti
per serate, biglietti per gli
internazionali di tennis o per
le partite di calcio. Finché
non si ritrovavano in una
casa con lui, filmati, e ormai
sotto ricatto: «Se parli, lo dico
ai tuoi genitori». E alcuni di
quei genitori è riuscito anche
a conoscerli: si è presentato
da loro con le scuse più
strane, amico di amici, persona apparentemente stimabile. Poi al quattordicenne di
turno diceva: «Ho conosciuto
tuo padre, ho parlato con tua
madre». E loro, pietrificati,
non riuscivano più a reagire,
a liberarsi da quell'incubo. La
notizia di quanto stava accadendo, i genitori dei ragazzi
l'hanno avuta quando la polizia si è presentata in casa per
chiedere di essere seguiti a
piazzale Clodio. Lì la terribile
scoperta, con le stesse vittime che, alla fine, tra lacrime
e disperazione, hanno raccontato tutto quello che avevano
passato negli ultimi anni.
PONZANO - (an.zam.) Le condizioni
erano invitanti per un volo in deltaplano,
ma qualcosa è andato storto e il velivolo
guidato da Carlo Caldon, 55 anni, originario di Cremona ma residente a Ponzano
Veneto, ha cominciato a avvitarsi in aria.
L'uomo non è riuscito a tentare alcuna
manovra per riprendere quota e dopo
qualche secondo è precipitato in una
zona boschiva nel territorio comunale di
Calvene, a circa 700 metri di altitudine.
Sul posto, attorno alle 14,30, sono
arrivate le squadre del Soccorso alpino
di Schio e quello di Arsiero. Purtroppo
per Caldon non c'era già
più nulla da fare. Immediatamente sono stati
sentiti i testimoni che
hanno spiegato di aver
notato che il pilota
all'improvviso ha perso
il controllo del deltaplano. Circostanze che hanno fatto pensare ad un
malore, un arresto cardiaco o aneurisma cereVITTIMA Carlo Caldon
brale. Ipotesi che al momento l'esame esterno
sul corpo dell'ex parà non hanno permesso di escludere. La magistratura vicentina, informata, ha acconsentito alla rimozione del corpo. e ora potrebbe chiedere
una consulenza tecnica su quel che resta
del suo deltaplano, per escludere un
malfunzionamento dovuto ad una cattiva
manutenzione del velivolo, o disponendo
un'autopsia per chiarire la causa della
morte.
Carlo Caldon era un grande appassionato del volo fin da quando il 21 luglio
del 1981 aveva conseguito con la Folgore
il brevetto di paracadutista. Un brevetto
di cui andava fiero tanto da ripubblicare
la foto di quel documento su Facebook
pochi giorni prima di cominciare un
nuovo corso di aggiornamento con i
nuovi materiali tecnici.
MILANO Il palazzo dell’omicidio
veniva spesso visto alterato e
oggi pare avesse assunto alcol.
Tanto che, secondo quanto raccontato dalla donna, Valentina
A., di 44 anni, l'avrebbe schernita e trattata male per ore,
suscitando una prima reazione
della compagna, che presa la
corta spada giapponese, con
una lama di circa 30 centimetri, l'avrebbe rivolta contro se
stessa minacciando di uccidersi, e poi, vedendo che lui non
dava retta a questo suo gesto, lo
avrebbe minacciato "ti faccio
del male" attuando poi il suo
proposito. Un fendente secco a
una gamba, che però ha reciso
l'arteria femorale lasciando l'uomo esangue a terra, morto dissanguato in pochissimo tempo.
Quando i soccorritori del 118 chiamati dalla stessa donna in
lacrime - sono arrivati nell'ap-
partamento della coppia hanno
trovato il corpo a terra in una
pozza di sangue e hanno tentato
di rianimarlo senza successo.
La donna è rimasta prostrata
ad attendere la polizia, e l'arma
è stata sequestrata. I due, dai
primi accertamenti, convivevano in quella casa da circa un
anno e, almeno secondo i vicini,
si sentivano litigare spesso. Lui
disoccupato ma di famiglia agiata, profilo social in cui spicca
un fermo immagine di "Arancia
meccanica" nella scena in cui i
quattro malviventi picchiano a
sangue un clochard sotto un
ponte; lei impiegata in una casa
discografica, di qualche anno
più grande. Non avevano figli e
in casa, al momento della lite,
erano da soli. Cosa sia davvero
successo, quindi, lo può sapere
solo Valentina, la cui posizione
sarà vagliata dal gip. Nella
stessa via, 13 anni or sono, un
uomo, Andrea Calderini, di 31
anni, sparando da un balcone,
uccise la moglie e una donna, e
ferì altre tre persone che passavano in strada, prima di uccidersi.
12
Domenica 27 marzo 2016
PG
A cura di PIEMME Spa
Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona
I primati della cardiologia veronese per i
bypass aortocoronarici
Come da prassi, il Sistema Sanitario Nazionale da
anni produce delle valutazioni sui risultati di alcune terapie mediche e chirurgiche. Più in dettaglio,
nell’ambito cardiochirurgico, il Programma Nazionale Esiti analizza e pubblica on-line da circa
6 anni i risultati degli interventi di bypass aortocoronarico - per il trattamento della cardiopatia
ischemica -, e di valvuloplastica isolata - per il
trattamento delle patologie delle valvole cardiache
(per lo più aortica e mitralica).
Sono stati recentemente resi pubblici i risultati delle attività delle Cardiochirurgie venete e nazionali,
relativamente all’anno solare 2013-2014. Ebbene, ancora una volta l’equipe di Cardiochirurgia
dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata
di Verona, diretta dal prof. Giuseppa Faggian continua nella tradizione iniziata dal prof. Alessandro
Mazzucco negli anni precedenti, confermandosi
al primo posto della classifica regionale e a livello
nazionale.
Infatti, considerando i centri ad alto volume della Regione Veneto, la mortalità a 30 giorni della
Cardiochirurgia Veronese per interventi di bypass
aorto-coronarico è solo del 1.5%, mentre la mortalità per interventi correttivi delle valvole cardiache è solo del 1.8%, entrambi ben al di sotto dei
valori registrati nelle altre sedi cardiochirurgiche
del Veneto.
Questo dato assume ancor più valore se si considera che il Centro Cardiochirurgico veronese è
anche quello con il più elevato numero di pazienti
sottoposti a questa tipologia di interventi: la Car-
diochirurgia di Verona opera
ogni anno il maggior numero di
pazienti della Regione, ottenendo
costantemente i migliori risultati.
Tale dato è in linea con la ben
nota prova, dimostrata scientificamente da molti decenni, che i
risultati di qualsivoglia chirurgia
sono direttamente connessi con il
volume di attività del centro, vale
a dire che maggiore è il numero
di procedure/anno effettuate da
un determinato Centro, migliori
saranno i risultati di quel Centro.
Tali risultati devono ancor più
inorgoglire i cittadini veneti se si considera che le
stime di mortalità sono “risk-adjusted”, vale a dire
che il numero tiene conto della relativa gravità dei
singoli pazienti (in sostanza esclude il rischio che
i centri peggiori risultino tali perchè intervengono
solo su pazienti ad “alto rischio”).
Un ulteriore aspetto interessante, direttamente
connesso alla copiosa attività cardiochirurgica
veronese, è il dato che tutte le patologie cardiache
congenite ed acquisite vengono trattate nella sede
veronese. Va ricordato infatti che nella Divisione
Cardiochirurgica veronese trovano impiego – con
la corretta indicazione - tutte le tecniche chirurgiche oggi validate a livello internazionale, da
quelle tradizionali a quelle più moderne “mini-invasive”. Peraltro, da molti anni ormai la nostra
Cardiochirurgia si distingue a livello nazionale ed
Il prof. Giuseppe Faggian
internazionale per il trattamento dello scompenso
cardiaco terminale con interventi tradizionali “ad
alto rischio”, con impianto di sistemi di assistenza
ventricolare (“ventricoli artificiali”), della chirurgia degli aneurismi dei grossi vasi e del trapianto
di cuore, con risultati ancora una volta di assoluto
prestigio.
Non sorprende quindi che l’attività della Cardiochirurgia veronese sia riconosciuta di rilievo internazionale, e sia oggetto di importanti collaborazioni scientifiche con le più prestigiose Istituzioni e
Università mediche europee, americane, russe ed
australiane, e che le tecniche adottate e i risultati
ottenuti a Verona siano spesso oggetto di dibattito
in prestigiosi Congressi e materia di pubblicazione
sulle più importanti riviste scientifiche europee e
statunitensi.
Simulazione, palestra per giovani chirurghi
La chirurgia endoscopica per il trattamento delle patologie a
carico dell’orecchio medio e interno e del neurinoma dell’acustico, codificata e portata con successo nel mondo dal prof.
Daniele Marchioni, direttore della UOC di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, si e’ ampiamente diffusa a livello internazionale.
Questa tecnica chirurgica permette, tramite l’ausilio di strumentazioni innovative e altamente tecnologiche, di eseguire
una chirurgia mini-invasiva e conservativa, con un risultato
migliore sulla qualità di vita del paziente rispetto alle tecniche
tradizionali, poiché consente la visione diretta di delicate e
complesse strutture poste in aree poco o addirittura non accessibili con la microscopia tradizionale.
Essendo una chirurgia funzionale e non demolitiva, è fondamentale un approccio precauzionale, che deve mirare a un
risultato “certo”, evitando le complicanze oggi sempre meno
giustificabili. Senza la tecnica endoscopica, in presenza di
malformazioni cocleari, come ad esempio nei piccoli pazienti portatori di “sindrome di Charge”, gli interventi chirurgici
tradizionali con microscopio non sempre sono fattibili, hanno risultati riabilitativi insufficienti, o richiedono complessi
interventi oto-neurochirurgici, che non permettono adeguati
risultati in termini uditivi e di acquisizione e produzione del
linguaggio nei piccoli pazienti.
Il successo di questa chirurgia si basa su una completa conoscenza anatomica delle strutture, siano esse normali o
malformate, che devono essere affrontate chirurgicamente e
su una adeguata esperienza pratica, che viene acquisita dal
chirurgo, mediante un percorso formativo continuativo, che
deve prevedere la simulazione, la dissezione e la chirurgia
vera e propria.
E’ quindi evidente l’importanza di garantire percorsi di formazione e di training sul campo, con adeguata strumentazione
microscopica ed endoscopica, per una “chirurgia mini-invasiva sempre con visione diretta delle strutture anatomiche”.
La dissezione oltre che su ossa temporali, che rispettano fedelmente l’anatomia e le fasi di dissezione che il chirurgo
dovrà eseguire in sala operatoria, deve poter avvenire anche
su materiale che riproduca le varie situazioni malformative,
Moderno navigatore utilizzato presso l’aoui di verona per simulare gli
interventi chirurgici sul temporale.
Come i piloti di aerei anche i moderni chirurghi vengono allenati ad
affrontare problemi inaspettati, garantendo al paziente sempre maggiore sicurezza.
L’impianto cocleare viene agevolmente inserito nella coclea malformata mediante la tecnica endoscopica, garantendo il migliore
risultato riabilitativo bionico.
in modo di fornire all’otoneurochirurgo un adeguato “know
how” in tutte le situazioni.
Questo avviene nel Laboratorio di simulazione e dissezione
dell’AOUI di Verona che ha nel prof. Danbiele Marchioni il
Direttore e nel dr. Marco Carner il segretario scientifico, in
collaborazione con il SIFARV della Regione Veneto che ha
come responsabile il dr. Giovanni Motton e come Direttore il
prof. Gabriele Romano.
Per fare un esempio del modus operandi ci si può riferire
a quanto avviene per i piloti di aerei, che seguono percorsi
di simulazione dove si esercitano ad affrontare situazioni di
emergenza per poi essere in grado di risolverle positivamente
avendone già avuta esperienza attraverso la simulazione, nel
corso della quale ogni errore viene affrontato, analizzato e superato con la corretta sequenza.
L’AOUI di Verona si caratterizza quindi con questa iniziativa
come unica realtà in Italia in quanto dotata di un “Centro
di Simulazione e Dissezione” del temporale e del basicranio, all’avanguardia, dove i giovani specialisti e medici in
formazione specialistica imparano l’anatomia e studiano le
differenti tecniche chirurgiche simulando, in maniera estremamente fedele alla realtà, le diverse condizioni cliniche,
anche quelle più alterate.
Viene così garantita una formazione di alto livello di sicurezza, utilizzando un metodo all’avanguardia per simulare
“possibili condizioni intraoperatorie difficili”, in modo di
garantire la migliore formazione sul campo, anche mediante l’impiego della più moderna strumentazione, compresa quella endoscopica.
Lo studio dell’anatomia, mediante simulatore, oltre al riconoscimento visivo delle strutture, a differenza della dissezione su cadavere che non la consente, si caratterizza per
l’allenamento che esso offre di apprezzare la consistenza
dei tessuti (fondamentale per una chirurgia così delicata
come quella dell’orecchio e del basicranio).
Il “learning” in chirurgia, con la possibilità di apprendimento delle diverse tecniche chirurgiche, specifiche per
ambito specialistico rappresentano un passo fondamentale
per i giovani chirurghi.
Centro Pancreas
eccellenza mondiale
Nel campo dell’assistenza sanitaria non sono
ammesse “gare” basate sul pur importante
parametro relativo al numero o “volume”
delle osservazioni, ma solo “verifiche” sulla
qualità delle prestazioni erogate.
Dire allora che l’Istituto del Pancreas dell’
AOUI di Verona, costituito nel 2010 e diretto
dal prof. Claudio Bassi, è il primo Centro italiano di alta specializzazione dedicato a diagnosi, cura e ricerca nel campo delle malattie
pancreatiche e che è tra i primi tre al mondo
può avere un valore relativo.
Meno relativo, ma ampiamente gratificante,
è constatare che al volume di ricoveri ordinari passato dalle 738 unità del 2012 alle 1.191
dello scorso anno con un attrazione extra regionale del 70% è corrisposto un incremento delle prestazioni da parte di tutte le UOC
afferenti all’Istituto (Chirurghi, Gastroenterologi, Endoscopia Digestiva, Radiologi,
Oncologi, Patologi e laboratori /banche di
tessuto del centro ARC-NET) e ciò anche
nei regimi di DH e AMID con un totale di
2.827 pazienti che si sono rivolti all’Istituto
per diagnosi e cure nel 2015.
Sul piano dei risultati, l’attività chirurgica
dello scorso anno è testimoniata da 342 interventi eseguiti nella sede di Borgo Roma
a cui vanno aggiunti quelle espletati in sedi
convenzionate (Potenza e Bolzano), nonché
nella sede associata nel contesto del net work
provinciale dell’Ospedale di Peschiera del
Garda, raggiungendosi così in un anno
il numero totale di
538 resezioni pancreatiche maggiori.
E’ rilevante il fatto
che la mortalità lamentata (ricordando come ad un centro di alto volume
sia richiesto dalla
letteratura una mortalità non superiore
al 5%) è risultata
del 1,7% nonostante sia comprensibiIl Prof.Claudio Bassi
le come all’Istituto
vengano riferiti casi complessi da tutta l’Italia e sempre più frequentemente dall’estero.
Il Centro raccoglie l’esperienza sviluppata in
oltre quarant’anni di lavoro di gruppo organizzato in una rete multidisciplinare integrata in
grado di fornire ai pazienti competenza a tutto
tondo nell’ambito della patologia pancreatica.
L’Istituto si avvale anche di un servizio di
patologia molecolare che gestisce presso il
centro ARC-NET una delle più grosse e importanti bio-banche di tessuto pancreatico al
mondo e che rappresenta il terminale operativo della ricerca scientifica dell’Istituto del
Pancreas. Quest’ultima, condotta in campo
Oncologico Medico anche grazie al Centro
Ricerche Cliniche attivo nella sede ospedaliera di Borgo Roma dell’AOUI, è uno dei
fiori all’occhiello della Facoltà Medica veronese già dagli anni ’70, contribuendo sostanzialmente all’avanzamento delle conoscenze
e al miglioramento delle cure per i malati.
Le attività di ricerca all’Istituto del pancreas
comprendono progetti di laboratorio, ricerche traslazionali e sperimentazioni cliniche
che hanno prodotto anche nel corso del 2015
pubblicazioni e riconoscimenti ufficiali di
altissimo livello sulle più prestigiose riviste
scientifiche.
L’Istituto del Pancreas eroga infine un’offerta formativa in ambito medico, infermieristico e tecnico pertinente alle varie discipline
che sono presenti nella struttura. Grazie a
tutte queste caratteristiche, il centro costituisce un polo di attrazione non soltanto per i
pazienti, ma anche per medici provenienti da
tutta Italia e dall’estero che, costantemente
ne frequentano reparti, servizi e laboratori.
ATTUALITÀ
Domenica 27 marzo 2016
PG
LA CURIOSITA’ La storia di un’idea introdotta nel 1916 come "misura di guerra"
Oralegale,il"trucco"checambialegiornate
Alberto Terasso
MESTRE
Un gesto scontato, portare le
lancette avanti di un’ora, un
dibattito consueto, favorevoli e
contrari, e la normalità della
vita quotidiana.
L’ora legale, da oggi, ci accompagnerà anonima fino ad ottobre, ma la sua storia affascina
come un romanzo. Intanto, ricordiamo che quest’anno cade il
centenario della sua introduzione in Italia. Era il 1916 e fu una
"misura di guerra" che durò fino
al 1920. L’obbiettivo era di risparmiare energia come, profetico e inascoltato, aveva suggeri-
to, nel 1794, Benjamin Franklin.
La tregua con le lancette fu
interrotta di nuovo dalla guerra
mondiale: appena dichiarata,
nel 1940, l’Italia reintrodusse
l’ora legale fino alla fine dell’anno. Ma era destino che la sua
vita fosse tribolata: nel 1941
venne adottata dal 1. gennaio al
31 dicembre; nel 1942 fu sospesa il 2 novembre. Non solo: nel
1944 entrò in vigore, da aprile a
settembre, soltanto nell’Italia
settentrionale.
«Dio ha creato il mondo in sei
giorni perché questo numero è
perfetto, e rimarrebbe perfetto
anche se l'opera dei sei giorni
non fosse esistita». Si scomoda
Sant’Agostino, perché il numero
6 è uno snodo che si presenta
spesso nella vita dell’ora legale.
Nel 1966 (e dopo aver citato il
centenario, ricordiamo pure il
mezzo secolo dell’introduzione)
tornò in pompa magna, sempre
sul’onda della necessità di ri-
sparmiare energia. Lancette
avanti di un’ora da maggio a
settembre, fino al 1980. L’anno
successivo la regolamentazione
dell’ora estiva portò alla sua
introduzione l’ultima domenica
di marzo e, nel 1996 (altro 6), i
Paesi europei si uniformarono:
PRO E CONTRO
Da una parte
il risparmio
dall’altra
il disagio fisico
13
ora legale da fine marzo a fine
ottobre.
Vantaggi e svantaggi (un risparmio energetico stiamato in
94,5 milioni di euro, soprattutto,
da una parte; disagi fisici e
iniziale calo della produttività,
dall’altra) fanno parte del confronto attorno all’ora legale, ma
resta sempre più provato il fatto
che il tempo è una convenzione.
Non a caso la Russia ha adottato
l’ora legale per tutto l’anno dal
2011 al 2014, salvo poi abolirla.
Più curioso ancora il caso della
Spagna. Dal 1942, Francisco
Franco regnante, per compiacere Adolf Hitler fece coincidere
l’ora di Madrid con quella di
Berlino, provocando tra l’altro,
un cambiamento profondo nella
vita degli spagnoli, con cene e
pranzi decisamente tardivi, negozi che chiudono alle 21 e
scuole in cui la campanella
suona alle 9.
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CORTINA Il Comune ampezzano ha rilevato la struttura dal Demanio che ne aveva la proprietà
IlCaidiTrevisosfrattatodalrifugioBiella
Mattia Zanardo
TREVISO
Il passaggio di mano è ormai
definitivo: con l'inizio del 2016
il Comune di Cortina d'Ampezzo è il nuovo proprietario del
rifugio Biella. Lo eredita dal
Club alpino italiano di Treviso,
che lo aveva in concessione dal
Demanio da quasi settant'anni.
Situato a 2.327 metri nell'Alpe
di Foses, alle pendici della
Croda del Beco, nel parco naturale delle Dolomiti d'Ampezzo
e vicino all'altopiano di Sennes-Fanes-Braies, dotato di 42
posti letto, il "Biella" è molto
conosciuto e frequentato anche
per essere il punto d'arrivo
della prima tappa dell'Alta via
numero 1. L'operazione era
stata avviata ormai da tre anni:
in base alla cosiddetta legge
sul Federalismo demaniale sulla dismissione gratuita di parte
del patrimonio statale agli enti
locali, l'amministrazione municipale della Perla delle Dolomiti ha richiesto e ottenuto il
rifugio, oltre ad alcune particelle di terreno lungo il vecchio
greto del torrente Ruoiba. Il
Il Club alpino lo gestiva dal 1947. Un contratto diretto con l’attuale gestore
DOLOMITI
Il rifugio Biella
con lo sfondo
della Croda del
Beco. Il rifugio
sorge sull’Alpe
di Foses, in
territorio di
Cortina
d’Ampezzo, a
2.327 metri di
quota.
Venne
inaugurato nel
1907 come
Egererütte per
iniziativa della
sezione di Eger
(in Boemia) del
Club alpino
austrotedesco
Comune, peraltro, ha presentato domanda per tutti i beni
disponibili presenti entro i suoi
confini. Poichè il fabbricato è
storico, la cessione ha dovuto
seguire un iter particolare, attendendo anche il nulla osta
della Soprintendenza; secondo
quanto annunciato dai dirigenti del Cai trevigiano nell'annuale assemblea sezionale, è ora
giunta a compimento. L'amministrazione ampezzana entrerà
in possesso (sempre senza oneri) anche dell'annesso bivacco
invernale fatto costruire circa
25 anni fa dal sodalizio alpinistico del capoluogo della Marca e in cui è poi stato ricavato
anche un piccolo centro studi.
Gli immobili potrebbe essere
acquisiti dalle Regole, nel frattempo l'intenzione sarebbe
quella di proseguire il contrat-
to d'affitto con Guido Salton,
guida alpina cortinese, noto
anche per la sua attività in
Nepal, che insieme alla sua
famiglia gestisce il rifugio dal
1992. Unico "indennizzo" per il
Cai di Treviso, la vendita, allo
stesso gestore, di licenza e
avviamento, oltre a letti, arredi
e attrezzatura da cucina. Il
rifugio era sorto nel 1907 per
volere dei soci dalla sezione di
Eger del Doav (il club alpino
austriaco e tedesco). L'intera
zona, infatti, faceva parte
dell'Impero asburgico. Dopo la
Grande guerra, con l'annessione all'Italia, nel 1920 il ricovero era stato affidato al Cai di
Biella (da cui il nome). Nel
secondo dopoguerra, era subentrata l'associazione di Treviso:
la cerimonia ufficiale era datata 20 luglio 1947 ed era avvenuta alla presenza anche del gestore dell'epoca, Fausto Dibona "Pilato", uno dei figli del
celeberrimo alpinista Angelo.
Ora il nuovo cambio.
© riproduzione riservata
L’ANNIVERSARIO
Vespa, da 70 anni icona a due ruote
PONTEDERA - Settantanni anni e sempre in
viaggio. È la Vespa, che contribuì a rimettere in
moto l'Italia uscita dalla guerra ma che poi,
fabbricata dall'India al Brasile, diventò simbolo di
libertà e fenomeno di costume, leggenda vivente
dell'ingegno e del design italico, copiata in mille
modi ed esposta al Moma di New York. E
campionessa di vendite, con oltre 18 milioni di di
esemplari venduti dappertutto. Il suo compleanno
sarà a breve, il 23 aprile: quel giorno del 1946 fu
depositato a Firenze il brevetto per una «motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi
con telaio combinato con parafanghi e cofano
ricoprenti tutta la parte meccanica». Era lo scooter
destinato a diventare il più famoso al mondo, nato
dall'intuito di Enrico Piaggio e dal genio di
Corradino D'Ascanio, ingegnere aeronautico.
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14
Domenica 27 marzo 2016
PG
DOMENICALINO
DI LINO TOFFOLO
Visti quanti turisti si sono mossi a Pasqua
sembra che il terrorismo sia un brivido in più
T
radizioni! Tra Pasqua e
Pasquetta “crese la panseta”! Una volta, le grandi
Feste erano, quasi, le uniche
volte in cui si mangiava
davvero! Gli anziani, anche
quelli con poca memoria, se
lo ricordano benissimo! La
chiesa imponeva il “digiuno
del Venerdi Santo” ma non se
ne accorgeva nessuno “era
come un giorno normale”!
L’APPUNTAMENTO
Adesso sarebbe da esaurimento nervoso! Tradizioni! “A Natale con i tuoi, a Pasqua….
con i tuoi!”. Adesso invece è
cambiato tutto. Gli italiani, in
questi giorni, sono tutti in
VENEZIA
Ora c’è la data. E’ quella
ufficiale. Il Fontego dei Tedeschi targato Dfs Group sarà
pronto per il 30 settembre
prossimo. Il grande emporio
del lusso che fa riferimento al
gruppo Lmvh (Vuitton) si prepara ad aprire gli antichi
portoni dell’edificio cinquecentesco, rimaneggiato profondamente all’inizio del Novecento, dopo una trasformazione radicale nelle parti interne e pure con un’operazione di restauro e riqualificazione nelle facciate esterne.
E sarà così con l’autunno
prossimo che il Fontego tornerà alla sua destinazione originale, quella di emporio. Intanto, dopo parecchi mesi di
lavoro, nei prossimi giorni, il
31 marzo prossimo, si concluderà la prima fase della "coabitazione" tra le maestranze
della Sacaim, la ditta incaricata dei restauri per conto di
Edizione spa, la holding del
gruppo Benetton con la consegna dell’edificio a Dfs Group,
che, con il designer Jamie
Fobert, prenderà in mano la
fase due dell’operazione Fontego: quella dell’allestimento
degli spazi di vendita. “Gli
arredi curati da Fobert riprenderanno le forme e i
caratteri dell’arte veneziana
- confessa Roberto Meneghesso, vicepresidente Dfs Italia
nel nuovo quartier generale
di Dfs a Ca’ Dolfin Bollani,
anch’esso restaurato dopo 15
“è colpa nostra!”. “Anche
mia?!”. Come che la causa
degli “stupri siano le minigonne che portano le donne!”. Un
problema delle feste è sempre stato il tempo - certe volte
a Pasqua è anche nevicato “e se piove?”. Ma adesso si
prevede tutto! “Sole, aumento
della temperatura, anche se,
a rischio di aumento
migranti!”.
Ma intanto BUONA PASQUA
A TUTTI! BEI E BRUTTI!
NORDEST
IN AGENDA
DOMANI alle 9.30 a Cividale in via delle Tombe
Romane si svolgerà la partenza dell’Unesco Cities
Marathon con arrivo ad Aquileia. Alla corsa
parteciperà anche lo scienziato Mauro Ferrari
Paolo Navarro Dina
macchina (E l’aereo? “Pericolo terroni!”. No mona:
“terroristi!”). Visti quanti “nostrani” si sono mossi sembra
che il rischio terrorismo sia
solo uno stimolante “brivido
in più”! Gioco! Stare tra la
folla e guardarsi attorno per
vedere se c’è qualcuno che
rassomiglia
alle
foto
segnaletiche! “L’ho visto prima io!”. Mi infastidiscono certi “simpatici” politici che insistono a dire che il terrorismo
TREVISO Mercoledì all’ Auditorium della provincia
di Treviso si svolgerà il convegno per il progetto
"Florobasco" , filiere alternative per il settore
florovivaistico mirate a ridurre gli inquinanti.
PORDENONE E’ una Pasqua d’arte quella di
Pordenone, grazie ai Musei aperti a Pasqua e Pasquetta
a eccezione del Museo di storia naturale che sarà
chiuso in entrambe le giornate.
IL DEBUTTO
RESTAURO
A lato e sopra
nell’altra
pagina il
Fontego dei
Tedeschi che
diventerà un
grande
emporio del
lusso. Sotto a
destra Roberto
Meneghesso,
vicepresidente
Dfs Italia
Porte aperte
il 30 settembre
Ospiterà
60 boutique,
artigiani, uffici,
una caffetteria
e l’area eventi
EccocomesaràilnuovoFontego
polodellussosulCanalGrande
anni di abbandono - Al Fontego nei nuovi spazi verrà allestita una sessantina di boutique e numerose aree monomarca con almeno un centinaio di nomi prestigiosi, italiani
e stranieri».
Una vicenda quella del Fontego dei Tedeschi che si affaccia sulla “volta de canal” che
guarda il Ponte di Rialto
ricca di colpi di scena, di
proteste, di ricorsi e controricorsi (tutti respinti al mittente) da parte di Italia Nostra
contrarissima al cambio
d’uso dell’edificio di un palazzo storico della città. Ma non
solo. Il caso Fontego è stato
anche un tormentone politico
con un dibattito, anche con
toni molto accesi nella città di
Venezia, sulla destinazione
dell’edificio e il suo uso pubblico. Ma ora tutto questo
appartiene alla storia.
Il Fontego ora è pronto a
partire. E lo farà secondo una
organizzazione a 360 gradi
mutuata dalle strategie di Dfs
Group nel mondo e che contagerà i tour operator del settore turismo che gravitano su
Venezia. "Sarà un’operazione
modulata sulla esperienza di
Dfs in Estremo oriente: convogliare e coinvolgere i grandi tour operator internazionali - rivela Meneghesso - puntando a far inserire il nuovo
Fontego negli itinerari turistici. Per questo stiamo realizzando una lounge al Tronchetto di 350 metri quadrati, che
NORDEST
Domenica 27 marzo 2016
PG
15
VACANZE
Veneto,ilturismopasquale
favoritodameteoesicurezza
Michielli (Federturismo): «Gli stranieri lasciano l’aereo, considerato
più a rischio, e scelgono mete vicine, raggiungibili facilmente in auto»
Umberto Sarcinelli
MESTRE
consentirà ai gruppi organizzati, di ogni Paese, ma soprattutto dell’Estremo Oriente, di
avere un punto di incontro, e
da qui raggiungere il nostro
centro commerciale. Quindi,
si potrà visitare il Fontego
così come fare capolino a San
Marco o a Rialto».
Insomma, una sfida che in
qualche modo punta a fidelizzare i clienti e soprattutto ad
“inserire” il grande emporio
del lusso di Rialto nella circuitazione turistica. Ma come
sarà il nuovo Fontego? Al
pianoterra ci sarà il settore
alimentari del Made in Italy.
Qui troveranno posto gli
IL TOP
atelier degli
artigiani veneziani grazie
ad un accordo
con l’associazione locale
di Confartigianato. Qui ancora ci sarà
una caffetteria che consentirà la fruibilità pubblica del campiello interno
raggiungibile
da quattro ingressi: la porta d’acqua sul
Canal Grande, e tre entrate
da terra: due storiche, lungo
Salizada del Fontego e la
Calle omonima; la terza tutta
nuova aperta all’angolo dell’edificio che si affaccia su
Campo San Bartolomeo.
E poi ci saranno i piani
superiori: il mezzanino adibito ad uffici e per l’esercito di
500 addetti arruolati per il
Fontego (e con i quadri dirigenti pescati tra Ca’ Foscari
e Università Bocconi, istruiti
e allenati ad Hong Kong); il
primo piano sarà dedicato
alla donna (moda, gioielleria
di alta gamma); il secondo
per l’abbigliamento e le calzature maschili; al terzo,
un’area multimarca dedicata
alla calzatura da donna, alla
cosmesi e alla profumeria
femminile. E infine il quarto
e ultimo piano, con l’area
eventi nel velario e la terrazza sul tetto realizzata, non
senza polemiche, per l’occasione che offrirà una vista
mozzafiato sulla città. «Stiamo lavorando anche agli
eventi - spiega Meneghesso L’idea è quella di caratterizzare quest’area mettendola
in sintonia piena con la città
per una mostra, un incontro,
un convegno, per celebrare
ricorrenze legate alla città.
Penso alla Regata Storica,
MANAGER
ad esempio.
Gestiremo
noi
quest’area senza
delegare altri
a farlo per
Dfs. Siamo in
contatto con
Vela spa (la
società degli
eventi del Comune ndr) e
con lo staff
del Carnevale
di Venezia».
Un’operazione in grande stile, quindi, che Dfs, al
di là di essere un colosso
della grande distribuzione internazionale, intende gestire
con sobrietà e rispetto per la
città. «Sentiamo una forte
responsabilità - ammette Meneghesso - al di là di ogni
polemica, che non ci interessa. Noi qui vogliamo aggiungere qualità a qualità alzando il livello, già alto, del
turismo. Finora gli stranieri
che vogliono spendere vedono Roma, Milano e un po’
Firenze. Ora vogliamo che
anche Venezia entri in un
questo circolo virtuoso. Ecco
questa è la nostra più grande
sfida».
Meneghesso:
«Vogliamo
essere in piena
sintonia
con la città»
© riproduzione riservata
Quest’anno la Pasqua ha avuto due
limiti per il turista: il meteo e la
sicurezza. La festività è "bassissima" e
le condizioni meteorologiche non sono
certo ideali, anche se le previsioni
sono tutto sommato positive. Per quanto riguarda la sicurezza e la percezione di rischio dopo di attentati di
Bruxelles, meglio affidarsi alle analisi
del presidente regionale del Veneto di
Federturismo e Federalberghi, nonchè vice presidente nazionale delle
stesse organizzazioni, Marco Michielli:
«Premesso che terrorismo è l’antitesi
di turismo - afferma - il Nordest è
percepito come sicuro, a differenza
delle città capitale, come Roma, Parigi, Londra, Madrid e, appunto, Bruxelles. Inoltre chi si muove sta mostrando
un deciso ritorno all’automobile, abbandonando l’aereo ritenuto più a
rischio. In questo senso il nostro
territorio è favorito dalla relativa
vicinanza con il centro Europa. Nella
scelta delle meta per la vacanze pasquali, per esempio, Monaco è a sole 5
ore di auto da Venezia. Questo lo si
può vedere anche nelle prenotazioni
per le mete esotiche, crollate ai livelli
minimi».
Questo sarà anche il trend per
l’estate?
«Presumo di si, anche se c’è l’incognita della situazione generale del Mediterraneo. Una guerra in Libia avrebbe effetti disastrosi sul nostro territorio e sulle località balneari per la
prevista affluenza di profughi, soprattutto al sud. Non vorrei essere un
imprenditore turistico della Puglia,
che rischia di veder azzerato il proprio lavoro dall’invasione dei rifugiati. Ma ripercussioni e disagi le avremmo anche nelle nostre zone. E non
gioiamo certo per la mancata concorrenza di Tunisia, Marocco e Egitto...»
La sicurezza negli alberghi è un
problema?
«No, finora, tranne che in Costa
d’Avorio, non ci sono stati attentati e
non se ne prevedono, toccando ferro...
C’è da dire che da noi funziona bene il
METE
La montagna,
tornata a
coprirsi di
neve, ha fatto
il pieno di
turisti nel
ponte
pasquale.
Sotto il
presidente di
Federturismo
Marco
Michielli
collegamento con le Questure, la segnalazione puntuale degli ospiti. Pensi che giorni fa un ricercato internazionale è stato arrestato poche ore
dopo la registrazione in un albergo di
Marghera. Correttamente l’albergatore aveva messo nel sistema collegato
con la Questura i dati dell’uomo e
subito è stato riconosciuto e arrestato
in poche ore. Il problema, semmai, è
un altro».
Quale?
«In Veneto arrivano nei nostri alberghi e strutture circa 65 milioni di
turisti all’anno, ma altrettanti non vengono registrati, sono sconosciuti. Ecco il
problema: il "nero" che oltre a determinare evasione
fiscale, lavoro illegale e
concorrenza sleale, crea
una falla di sicurezza. In
questo senso i Prefetti sono
molto preoccupati. Devo dire che la regione è sensibile a questa situazione e ci è
accanto».
Quali saranno le mete preferite per il ponte pasquale
in Veneto?
«Decisamente la montagna, che registra il pieno grazie alle recenti nevicate, sono sempre privilegiate in questo
periodo le terme, specialmente Abano. Sulle spiagge, invece, sono aperti
pochi alberghi, meno dell’anno scorso, specialmente a Bibione e Jesolo.
Non subiscono flessioni, ma anzi sono
in continua crescita le mete culturali
e d’arte».
METEO
Pasquetta instabile: sole e un po’ di pioggia
Pasquetta instabile; dopo una Pasqua senza
precipitazioni e sole, domani, sarebbe saggio,
secondo le previsioni Arpav Veneto, tenere a
portata di mano ombrelli e impermeabili,
specialmente verso sera e in montagna.
Oggi: fino al pomeriggio sereno o poco
nuvoloso, foschie e qualche nebbia nelle ore
più fredde in pianura e nelle valli. Verso sera
nuvolosità in aumento fino a cielo molto
nuvoloso o coperto a fine giornata quando è
più probabile qualche precipitazione. Temperature in diminuzione nelle valli, leggero calo
delle massime in pianura. Mare poco mosso.
Domani tra la notte e il primo mattino fase
di instabilità con probabilità alta di precipitazioni , anche a carattere di rovescio; poi
crescenti schiarite alternate ad annuvolamenti specie in prossimità dei rilievi, ma senza
pioggia, a parte isolati episodi. Temperature
minime in aumento.
La tendenza per martedì è quella di un’alternanza di schiarite e annuvolamenti irregolari; con precipitazioni più probabili sui
rilievi nel tardo pomeriggio.
16
Domenica 27 marzo 2016
PG
MILANO - Si è spento a
Milano Piermario Motta, amministratore delegato di Banca Generali, la controllata
della compagnia assicurativa triestina attiva nel risparmio gestito. Il manager, nato
a Monza nel 1957, era malato da tempo. Laureato in
Scienze Economiche e Bancarie, dopo un’esperienza alla Banca Popolare di Milano,
prima di approdare nel gruppo Generali, dal 1985 al 2002
A 59 ANNI
È morto Motta
dal 2012 Ad
di Banca Generali
FINANZA Malato
da tempo, è
scomparso
Piermario Motta
Ad di Banca
Generali
Motta aveva lavorato anche
in Banca Fideuram, inizialmente in qualità di promotore finanziario e dal 1993
come area manager. Nel
2002 era diventato direttore
generale di Sanpaolo Invest
e successivamente aveva assunto l'incarico di amministratore delegato di Sanpaolo Invest (dal 2003 al 2005).
Nel 2005 aveva fatto il suo
ingresso in Banca Generali
assumendo la carica di diret-
tore generale di Banca Generali e, a seguito dell'acquisizione di Banca Bsi Italia da
parte di Banca Generali avvenuta nel 2006, ne era diventato amministratore delegato. Aveva mantenuto la
carica fino a gennaio del
2010, quando la società era
stata fusa per incorporazione in Banca Generali. Il 24
aprile 2012 era stato nominato amministratore delegato
di Banca Generali.
ECONOMIA
ITALIA AL TOP PER I FONDI UE
In poco più di un anno con 1,7
miliardi, lìItalia guiderà la classifica
dei Paesi beneficiari del Piano Juncker
FISCO
Ancora una piccola e media impresa
su tre continua a detenere
illegalmente capitali all'estero
ADDIO SMARTPHONE
Secondo una ricerca Usa, il mercato
degli smartphone è saturo. La
prossima tappa, sarà la realtà virtuale
CGIA Gli artigiani di Mestre lanciano l’allarme. Bloccati anche i mercati energetico e finanziario
Russia, l’embargo costa 3,6 miliardi
VENEZIA - Un embargo che continua a pesare sull’export italiano. Secondo la Cgia di Mestre,
dopo della crisi politico-militare
con l'Ucraina, le sanzioni economiche introdotte nel 2014 dall'Ue
nei confronti della Russia e le
reazioni di Mosca sono costate al
made in Italy 3,6 miliardi.
L'export italiano verso la federazione russa, infatti, è passato dai
10,7 miliardi del 2013 ai 7,1
miliardi del 2015 (-34%). In un’indagine degli artigiani, la Lombardia è la regione che più ci ha
rimesso perdendo 1,18 miliardi
delle proprie esportazioni. A seguire Emilia Romagna (-771 milioni) e Veneto (-688,2 milioni).
«Anche alla luce degli attacchi
terroristici avvenuti nei giorni
scorsi a Bruxelles - segnala il
coordinatore della Cgia Paolo Zabeo - è giunto il momento che
l'Unione europea riveda la propria posizione nei confronti di
Mosca. Rispetto al 2014, le condizioni geo-politiche sono completamente cambiate». La Cgia ricorda
che in risposta all'annessione della Crimea da parte della Russia
(marzo 2014), l'Ue ha imposto una
serie di azioni restrittive contro
Mosca. Queste azioni sono state
di natura diplomatica (l'esclusione, ad esempio, dalle riunioni del
G8), di carattere restrittivo (con-
Il sistema Italia è passato da 10,7 miliardi del 2013 a 7,1 dello scorso anno
In Veneto -680 milioni di esportazioni. Ciambetti agli Usa: basta restrizioni
Gli effetti delle sanzioni alla Russia
Sull'export italiano
Esportazioni in milioni di euro
10.772
9.503
2013
2014
Variazione % 2015/2013
-37,6
Lombardia
-37,9
Emilia-Romagna
-37,6
Veneto
-42,0
Marche
-36,1
Piemonte
-69,7
Abruzzo
-30,1
Lazio
-43,6
Campania
-36,5
Trentino-Alto Adige
-14,2
Friuli-Venezia Giulia
-31,0
Umbria
-29,8
Puglia
-62,5
Sardegna
-49,4
Calabria
-61,8
Basilicata
-53,6
Molise
+1.194,3
Valle d'Aosta
+38,3
Sicilia
+11,0
Liguria
+20,9
Toscana
Fonte: CGIA di Mestre
-34%
7.109
2015
Per macroaree
Nord Ovest
-36,1
-36,0
Mezzogiorno
-55,2
Centro
-17,0
Nord Est
gelamento dei beni e il divieto di
visto applicati a persone ed entità
responsabili di azioni contro l'integrità territoriale dell'Ucraina) e
sanzioni di tipo economico. Le
sanzioni di tipo economico sono
state avviate nel luglio del 2014 e
poi rafforzate. Hanno colpito il
settore finanziario, energetico e
della difesa. I cittadini e le imprese dell'Ue, ad esempio, non possono più acquistare o vendere nuove obbligazioni, azioni o strumenti finanziari simili con scadenza
superiore a 30 giorni emesse
dalle 5 principali banche russe di
proprietà statale, dalle 3 principali società energetiche e dalle 3
grandi aziende che si occupano di
difesa. Inoltre, è previsto un embargo sull'import-export di armi
(con qualche eccezione) e le
esportazioni di alcune attrezzature e tecnologie legate all'energia
sono soggette a preventiva autorizzazione da parte delle autorità
competenti degli Stati membri.
Azioni prorogate fino al 31 luglio
prossimo dal Consiglio Europeo.
Una sorta di pressione per convincere la politica europea a frenare. «Ho rimarcato con forza a
Christopher Jester, nuovo consigliere per gli affari economici del
consolato Usa di Milano venuto in
visita lunedì scorso a Venezia, che
la politica delle sanzioni verso la
Russia va rivista se non cancellata». Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio regionale, prende
spunto dai dati della Cgia, e
ricorda le preoccupazioni rivolte
all’ospite americano e riguardandi «le nostre imprese venete e del
nord Italia, quelle che possono
trainare una ripresa che in Italia
è alquanto stentata».
Le province di Belluno (-36%) e
di Vicenza (-28,5%), sono state
particolarmente colpite, ricorda
Ciambetti. Ma è il Padovano a
segnare una contrazione vicina al
50% dell'export verso la Russia. E
annota: «Certo, Veneto e Piemonte secondo l'Istat trainano l'export
nazionale e proprio la provincia
di Vicenza è al top. E mi chiedo
quale sarebbe stato il dato se
avessimo potuto contare anche
sul mercato russo. Come ho detto
a Jester per noi è necessario
rilanciare l'occupazione e le sanzioni vanno nella direzione opposta creando tensioni ingestibili».
ECONOMIA
& FINANZA
Domenica 27 marzo 2016
PG
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FISCO Entro il 31, le banche dovranno comunicare i dati dei correntisti
Anagrafe tributaria
Polemica sull’accesso
Punti deboli che mettono in forse la garanzia alla privacy
Andrea Bassi
ROMA
L'anagrafe tributaria, quella
che contiene i dati fiscali di tutti
gli italiani, compresi quelli dei
conti correnti e delle carte di
credito, dovrebbe essere, dal
punto di vista della sicurezza, a
prova di bomba. Le informazioni vitali che sono conservate al
suo interno non dovrebbero poter essere viste se non da chi è
autorizzato. E si tratta di pochissime persone. La realtà, però,
rischia di essere diversa. Il
sistema è «vulnerabile». A lanciare l'allarme, qualche settimana fa, era stato il garante della
privacy, Antonello Soro, che
aveva inviato una lettera al
ministro dell'Economia, Pier
Carlo Padoan, elencando nel
dettaglio tutti i “bug”, i buchi,
riscontrati nel sistema gestito
dall'Agenzia delle Entrate. Uno
dei principali punti deboli, secondo il garante, è il sistema di
controllo degli accessi alla banca dati. Per esempio, spiega
Soro, se due utenti accedono
con le stesse credenziali, anche
da due indirizzi internet diver-
si, non c'è modo di accorgersene.
Ma il punto più delicato, è
proprio quello che riguarda la
consultazione dell'archivio dei
rapporti finanziari, la porzione
della banca dati nella quale
sono conservate le informazioni
sui conti correnti dei contribuenti italiani. Il protocollo,
molto rigido, prevede che per
poter accedere ai dati, sia necessaria l'autorizzazione di un soggetto gerarchicamente superiore a chi ne fa richiesta. In
pratica servirebbe una doppia
chiave per aprire la serratura.
Peccato che il software, spiega
il garante, identifichi con lo
stesso codice fiscale sia chi
chiede l'accesso che chi lo deve
autorizzare. Di chiave per entrare nell'archivio dei conti correnti, insomma, ne basta anche una
I PROBLEMI
Protocollo rigido
ma potenzialmente
vulnerabile
sola. Un altro punto debole
riguarda gli accessi effettuati
dalle forze di polizia e da chi
svolge funzioni di giustizia e di
sicurezza. Per questi non solo
non esistono per niente sistemi
di alert che mettano in guardia
da accessi anonimi, ma il software non richiede nemmeno di
indicare le motivazioni per le
quali in questi casi viene effettuata l'interrogazione alla banca dati. Le anomalie, sempre
secondo i risultati dell'indagine
del garante della privacy, non
sono mancate. Dall'analisi degli
accessi, per esempio, è emerso
che alcuni Comuni hanno effettuato anche 4 mila interrogazioni in un giorno all'anagrafe
tributaria, inserendo oltre mille
codici fiscali differenti. Un flusso anomalo, ma che non ha
generato in automatico, come
dovrebbe accadere, il blocco
delle utenze. Ad oggi, alla vigilia dell'arrivo nell'anagrafe tributaria dei dati sui movimenti
dei conti correnti e delle carte
di credito del 2015, la questione
non sarebbe ancora stata risolta.
© riproduzione riservata
CONTROLLI Il 31 marzo parte l’anagrafe tributaria per conti correnti e "carte"
PROFITTI & PERDITE
DI ENRICO CISNETTO
Rafforzare lo slancio puntando
solo sui distretti e sulle eccellenze
P
asqua di passione, più che di resurrezione. “La finestra
di opportunità” di cui ha parlato il ministro Padoan si
sta rapidamente chiudendo, mentre gli attentati terroristici
sono un’ulteriore tegola sull’economia internazionale, che
se già stava rallentando, ora è in frenata. Viceversa ad
accelerare sono i rischi: dalla crisi dei Brics alla Brexit,
dalla paura di altri attentati all’irrisolto problema dei
migranti. Il “bazooka” di Draghi ha inserito lo stabilizzatore
di frenata, ma ciò non impedisce che le stime per l’Italia si
facciano sempre più preoccupanti. Anche perché i margini
sui conti pubblici, invece che per investimenti, li abbiamo
usati per finanziare spesa pubblica improduttiva o per
drogare consumi che peraltro non ripartono. Ma soprattutto
perché c’è il rischio che la frenata globale, interessando i
nostri mercati di sbocco, colpisca l’unica locomotiva in
corsa, le esportazioni, dopo che sono cresciute del 5,4% nei
terribili anni di crisi.
Tutte le stime di crescita per il 2016 siano state corrette al
ribasso: Pimco ha tagliato di un quarto la crescita mondiale,
portandola al 2,5%, mentre la Bce ha portato a 1,4% quella
dell’eurozona. L’agenzia di rating Ficht ha abbassato le
stime per l’eurozona da 1,7 a
1,5% e da 1,3 a 1% per l’Italia.
Lo stesso Renzi, a fine febbraio, ha dovuto portare a 1,4% le
previsioni sul 2016, dall’1,6%
annunciato con la nota di aggiornamento al Def.
Nel 2015 il nostro export è
cresciuto meno dei concorrenti
europei e del commercio mondiale, ma c’è stato il miglior
risultato di sempre per i distretti industriali, che con 94,6 miliardi di esportazioni hanno
doppiato il risultato (triste) del 2009. Uno studio di Banca
Intesa ci dice che sono soprattutto le medie imprese,
autentica ossatura del made in Italy, ad aver trascinato il
rialzo dell’export, ma che questo è avvenuto principalmente
in Europa, dove finisce il 60% dei prodotti – mentre agli Usa
va il 10% e alla Cina solo il 2,5% – e che l’incremento è
avvenuto a parità di volumi, e quindi per effetto di un
aumento del valore per unità di prodotto. Insomma, sebbene
le nostre imprese siano spesso forti, specie nel manifatturiero (siamo primo esportatore mondiale in ben 235 prodotti e
sul podio per altri 946), la quota italiana sulle esportazioni
mondiali è passata dal 3,9% nel 2003 al 2,8% nel 2013 con
una contrazione del 26%. Inoltre, nei prodotti cui vantiamo
un predominio stiamo rallentando sia in assoluto (-5% della
quota di mercato) sia in relazione al resto delle esportazioni.
Siamo ancora forti, ma in bilico. Il nostro export ha
riqualificato l’offerta, puntando su una specializzazione
produttiva in grado di soddisfare la domanda della nuova
middle class globale, ma ora quel segmento attraversa una
fase di incertezza. Allora, per non perdere slancio, è
necessario puntare tutto proprio su chi ha successo: i
distretti, i campioni, le eccellenze, lasciando al suo (inevitabile, prima o poi) destino chi vive vegetando tra una cassa
integrazione e un sussidio pubblico. E le opportunità non
sono infinite.
(twitter @ecisnetto)
Le medie imprese
sono l’autentica
ossatura
del made in Italy
18
Domenica 27 marzo 2016
PG
LETTERE
O
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Vice Direttore
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Certificato n. 7373 del 10/12/2012
La tiratura de «IL GAZZETTINO» dell’edizione del 26 marzo è stata di 74.339 copie.
ROBERTO PAPETTI
Caro direttore,
l'Italia purtroppo è un Paese
destinato ad una lenta agonia
causa debito pubblico e soprattutto burocrazia che ancora impera e
porterà a fondo la nostra economia ed imprenditoria. Solo alcuni
esempi. L’agricoltura: agricoltori
ed agronomi di tutte le età stanno
facendo corsi serali (con vere e
proprie schedature) per patentino
per utilizzare anche il semplice
verderame o per apprendere nuove norme che imporranno costosi
adeguamenti dei trattori che falcidieranno ancor più gli scarsissimi
guadagni di chi ancora sopravvive in questo settore. Della serie: in
campagna tutto perfettino e buro-
BRUXELLES / 1
BASSO IMPERO
Europa imbelle
come ai tempi
del nazismo
DI MARIO AJELLO
N
on è stata una scoperta, ma una
dolorosa conferma: l’Europa è il
simbolo del volemose bene e Bruxelles,
cuore dell’Europa, è l’icona e perfino la
tragica caricatura di questo atteggiamento pacifista, irresponsabilmente accogliente, banalmente multirazziale e in
fondo imbelle. I paragoni con la storia
spesso sono fuorvianti, ma quell’atteggiamento di appeasement dell’Europa
anni ’30 nei confronti del nazismo
sembra che in qualche maniera si sia
riprodotto in questi tempi nei confronti
dello jihadismo. Con in più, un senso di
auto-colpevolizzazione da occidentali
ex colonialisti, che non dovrebbe esistere più e invece serpeggia ancora quando trattiamo i problemi del mondo.
All’indomani dell’11 settembre, un famoso politologo americano, Robert Kagan, spiegò che gli Stati Uniti sono la
terra di Marte, il dio della guerra,
mentre l’Europa è la terra di Venere, la
dea dell’amore. Venere non sta proprio
funzionando, ecco la verità. E non è
detto che occorra armarsi fino ai denti o
scatenare guerre non si sa bene contro
di chi, ma la rilassatezza e l’inconcludenza dell’Europa - sempre pronta a porgere l’altra guancia e a baloccarsi nel suo
politicamente corretto che non la sta
mettendo al riparo da niente - appaiono
gli atteggiamenti peggiori. In quella che
il Papa chiama «la terza guerra mondiale combattuta a pezzetti», altri paragonano all’inizio della guerra dei trent’anni,
che dal 1618 al 1648 insanguinò il
vecchio Continente, e tutti non possono
non considerare una tragedia che non
sarà breve.
© riproduzione riservata
MINACCIA
LETALE
Con l’attacco dinamitardo
jihadista a Bruxelles, un’altra carneficina si aggiunge
alle precedenti compiute
in Europa. Una sfida alla
città sede delle istituzioni
europee che merita una
risposta adeguata alla cieca violenza subita da molti
cittadini innocenti. Il tempo dei commenti di circostanza dei politici per quanto accaduto è scaduto, è
giunta l’ora di affrontare il
problema con determinazione per scongiurare altri
lutti.
Continuare a cedere sul
terreno dell’accoglienza
umanitaria di boldriniana
specie, per essere ricambiati con atti terroristici
dai macabri bilanci, mi pa-
La burocrazia non è al servizio
dei cittadini, ma di se stessa
craticamente a posto, ma la redditività degli agricoltori va sempre
più a farsi benedire.
Ancora l’agricoltura: braccati come pericolosi criminali gli imprenditori agricoli che utilizzano parenti o amici per vendemmiare o
raccogliere la frutta. Risultato:
l’Italia che è il quinto Paese produttore al mondo di ortofrutta
esporta 4 miliardi, la Spagna 12 e
la Francia 6. Ci preoccupiamo dei
patentini e non del mais o del latte
pagati niente!
I porti: partono regole assurde
re uno scambio del tutto
asimmetrico che andrebbe
rivisto e corretto.
Anche se non vanno sotto
valutate le difficoltà che si
frappongono per affrontare un fenomeno che ha
dalla sua parte l’effetto sorpresa difficile da prevedere, vivaddio qualcosa bisognerà pur escogitare per
debellare una minaccia
che giorno dopo giorno si
fa sempre più aggressiva e
letale.
Renzo Nalon
Dolo (Ve)
BRUXELLES / 2
LA RISPOSTA
DELLA POLITICA
Le risposte che ci aspettiamo dai politici, ma tardano
ad arrivare sono: quando
sparano ed ammazzano per
strada, nelle metropolita-
sullo sforamento pesi dei container. Tempi biblici, costi aumentati
ridotta competitività. Il problema
è uno solo: le regole ci vogliono per
carità, ma l’eccesso ha portato al
paradosso tutto italiano che la
testa dei nostri imprenditori e
agricoltori è più impegnata a gestire le spesso molte assurdità della
burocrazia (con i conseguenti costi) che non lo sviluppo del proprio
lavoro. Perpetuando tale atteggiamento e non alleggerendo veramente burocrazia e peso fiscale,
questo Paese purtroppo non si
ne, negli aeroporti, ora, con
il presentimento pure del
dovunque, io credo che non
ci sia più spazio per i "bla
bla" dei politici di oggi e
magari, pure, del giorno
dopo. Non più.
Non c'è più la voglia, nè la
pazienza di ascoltarli quelli
che, ad effetto di ridondanza, continuano a ripetere le
frasi del manuale del "loro
politicamente corretto", loro però! Siamo in guerra e
non l'abbiamo dichiarata
noi. Possiamo solo difenderci e non è cattiveria, nè
razzismo. E' questione di
sopravvivenza. E' il più banale e fondamentale dei
diritti, quello della vita.
Questo è quello che oggi si
dovrebbe chiedere alla politica: una risposta concreta.
Cosa state facendo per
difenderci? Cosa pensate di
fare a livello europeo e
mondiale per contrastare
l'offensiva di chi odia l'Occidente e di chi vuole
annientarlo?
Adalberto de' Bartolomeis
Monselice (Pd)
BRUXELLES / 3
ATTENTATORI
ED EREDI
Dopo gli attentati di Bruxelles si sono sentiti in più
occasioni discorsi del tipo:
"Inutile chiudere le frontiere, sono Europei che uccidono altri Europei, il nemico
è tra noi". Francamente mi
sento preso in giro. Gli
attentatori di oggi sono
quelli che sono arrivati ieri,
oppure sono figli e nipoti.
Ma gli attentatori di domani, o i loro padri e nonni,
stanno arrivando oggi.
Alberto Bellio
Paese (Tv)
seguedallaprimapagina
COMINCIAMO
Sono parole sagge, che vanno comunque
interpretate. Perchè i problemi posti da
questa massiccia e incontrollata irruzione
di detenuti sono due, diversi e simmetrici. Il
primo, che la contiguità tra “moderati” e
radicali può favorire l'attivismo di questi e
la conversione di quelli. Il secondo, che una
separazione netta tra gli uni e gli altri, oltre
a essere difficile nell' individuare le reali
tendenze politiche dei singoli, rischierebbe
di esasperare quella ghettizzazione che si
mira, giustamente, a evitare.
A ciò si aggiunga che se da un lato il
nostro ordinamento deve garantire il rispetto dei costumi e delle religioni, ad esempio
fornendo cibo compatibile con i precetti
delle varie fedi, dall'altro è così sopraffatto
da carcerati di etnìe e usanze diverse, e
spesso conflittuali, da rischiare nel migliore
dei casi la paralisi, e nel peggiore la rivolta.
Chi ha contatti diretti con gli agenti penitenziari sa bene, al di là dei proclami rassicuranti delle autorità, che l'incapacità di
comprendere, negli anni passati, le conseguenze di un'immigrazione irruenta e disordinata, ha determinato una rivoluzione del
sistema carcerario, che rischia di esplodere. Sta alla intelligenza e alla capacità del
governo evitare che qualcuno accenda la
miccia nella polveriera. E' già comunque un
bene che il ministro ne abbia avvertito il
pericolo.
Questa nuova e benvenuta avvedutezza,
unita alle ferme parole del ministro dell'Interno sulle procedure di accoglimento ed
espulsione, e a quelle ancor più vigorose del
primo ministro sui doveri dell'Europa, non
deve tuttavia farci dimenticare che per
anni il problema è stato sottovalutato e
negletto, e che ancora oggi esiste una
scollatura, se non un'antitesi, tra quanto
viene detto e quanto viene fatto. E che il
banco di prova non tanto della sincerità
Domenica 27 marzo 2016
19
PG
Le notizie più lette su gazzettino.it
In moto contro un albero: muore 17enne
CONEGLIANO - Un giovane su una moto ha perso la vita oggi
pomeriggio in un incidente avvenuto in via 28 Aprile a
Conegliano, vicino all'istituto Cerletti. La vittima si chiamava
Patrick Breda, 17 anni, di Codognè. La moto, secondo le prime
informazioni, è finita contro un albero. Sul posto sono
intervenuti la polizia, i carabinieri e un'ambulanza del 118.
Terrore in Belgio
Vi aspettavate
un simile attacco
nel cuore
dell’Europa?
LA DOMANDA
IL COMMENTO
Sì 42.1% Case popolari, scatta la rivoluzione:
stop agli stranieri, prima i padovani
No 14.3%
Logico e naturale. Secondo me gli immigrati dovrebbeÈ guerra 43.7% ro avere una graduatoria separata e giocarsi tra loro
AVVERTENZA - Le rilevazioni online del Gazzettino.it non hanno un valore
statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un
campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l’unico scopo di
permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.
una quota del disponibile, sempre secondo me tra il
10 e il 20% mettendo in chiaro che se entro un tot non
guadagnano e non pagano l'affitto mi dispiace, ma...
microb2002
GIUSTIZIA E SOCIETÀ
risolleverà piu.
Francesco Cera
Padova
Caro lettore,
voglio essere meno pessimista
di lei e conservare qualche speranza sulle capacità del nostro Paese
di riuscire a vincere il triste
destino a cui, soprattutto in certi
momenti, sembra irrimediabilmente destinato. Ma sono d'accordo: ciò potrà accadere solo se
riusciamo a liberarci dall'oppressione della burocrazia. Credo che
questa sia davvero l'emergenza
numero uno del nostro Paese,
forse ancora più perniciosa della
pressione fiscale. In Italia neppure la rivoluzione tecnologica è
PER I GIOVANI
EDUCARE
ALLA VITA
Quanto vale una vita? Solo per
l'effetto che fa annientarla.
Una festa tra amici, l'ennesima, e per evitare la noia
mortale del solito triduo, sesso, droga, alcol, ne scegli uno
e lo ammazzi a martellate e
coltellate. Un connubio di
Charles Manson e Arancia
Meccanica per un effetto adrenalinico super. Oppure ti cerchi delle perfette sconosciute,
vai nella villetta di papà, le
violenti e torturi per giorni.
Venerdì Santo mettemmo in
croce chi ci obbligava ad amare il nostro prossimo come noi
stessi ed a non ammazzare.
Preferimmo il contrario per
vedere l'effetto che faceva,
anche allora. Come succederà
sempre. Siamo le uniche creature sul pianeta che ammazza-
La collaborazione
di Salah opportunità
da non perdere
riuscita a sconfiggere o almeno a
porre un argine alla cattiva burocrazia che, incredibile ma vero,
riesce a riproporsi ogni volta sotto
nuove forme e artifizi. Parliamo
da decenni di semplificazione, ma
in realtà norme, codici e codicilli
sono in costante aumento con
l'unico risultato di complicare la
vita delle persone e delle imprese.
È ciò accade perché la nostra
burocrazia è addestrata non a
essere al servizio dei cittadini, ma
innanzitutto di se stessa. Il suo
primo obbiettivo è sempre quello
di agire per giustificare la propria
esistenza e garantirsi una continuità. È questo il perverso sistema
che va spezzato. Buona Pasqua a
tutti.
S
te interpretata, nessuno ha il coraggio di
esporsi a una bocciatura del giudice di
turno. Ebbene, il Governo emetta una
direttiva chiara e inequivoca. Oppure, per
evitare difformità applicative, promulghi
un decreto legge con l'interpretazione autentica della norma: può farlo in una settimana.
Qualcuno dirà che è questione da poco, e
che gli attentatori di Bruxelles erano a volto
scoperto. E invece no, è questione fondamentale, perché la forza di un paese si vede
anche, e soprattutto nell'affermazione dei
principi apparentemente secondari, che invece sono essenziali alla sua identità e al
suo orgoglio culturale. Gli inglesi dicono
che se ti prendi cura dei penny, le sterline si
prenderanno cura da sole. Anche per la
legalità è così. Non esistono norme da
rispettare e altre da ignorare. Esistono
norme e basta. Lo Stato dovrebbe essere il
primo a saperlo. I suoi nemici lo sanno già.
Carlo Nordio
© riproduzione riservata
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no per sfizio, per puro diletto
e ne provano immenso piacere. Un veterinario che insegna ai bambini "comportamenti relazionali cogli animali"
diceva oggi in televisione che
la prima lezione la incentra
sempre sul far loro capire che
siamo dei predatori. Davvero
singolare! Non educhiamo i
nostri figli ad essere persone
ma semplici bestie predatrici.
Perchè allora stupirci se considereranno la vita umana
solo per l'effetto che farà vederla eliminare?
Vittore Trabucco
Treviso
PASQUA
SIGNIFICATO
E SPERANZA
In questo periodo di tanto
male, vicino e lontano da noi,
tra ingiustizie, persecuzioni,
esodi forzati, attentati, morti
delle intenzioni del governo, quanto della
sua capacità di attuarle, risiede nella inflessibiltà, o nella flessibilità, nel far applicare
le leggi esistenti, e nei casi di incertezza di
chiarirne il contenuto. Perchè nulla è più
pernicioso di proclamar rigore nel far
rispettare le regole, e poi dimostrarsi timidi
nel denunciarne le violazioni. Ebbene, ora il
governo ha una immediata e facile occasione per dimostrare se, oltre alla mente per
comprendere, ha anche il cuore per risolversi e il braccio per eseguire.
La Regione Veneto intende promulgare
una legge che vieti l'uso del burqua (il velo
che copre l'intero volto rendendo impossibile l'identificazione) nei luoghi pubblici. In
realtà una legge in questo senso già esiste: è
l'art 85 del Testo Unico di Pubblica sicurezza. Ma il governatore è esasperato perché
nessuno la fa applicare. Forse la Polizia ha
avuto disposizioni di chiudere un occhio. O
forse, come è più probabile, poiché la
norma, pur chiarissima, è stata diversamen-
DI ENNIO FORTUNA
alah Abdeslam non è evidentemente un cuor di leone. Ha
guidato i complici nel massacro di Parigi del novembre
scorso e secondo i patti avrebbe dovuto farsi esplodere in aria
ad attentato compiuto. Ma al momento convenuto, Salah non se
l’è sentita, è fuggito come un coniglio, e anche a Bruxelles dove
poteva contare su una fitta rete di complicità e di copertura che
infatti lo ha protetto per mesi, si è ben guardato dal suicidarsi.
La polizia belga lo ha arrestato vivo (e non è escluso che gli
attentati di martedì siano una risposta all’arresto) e la sua
prima mossa è stata di nominare un celebre avvocato a sua
difesa. E’ certamente un suo diritto, e di sicuro la scelta gli
giova ma giova soprattutto alle istituzioni europee. Non a caso
dopo i primi contatti con gli inquirenti il legale aveva
comunicato alla stampa che il suo imbarazzante cliente era
disposto a collaborare alla sola condizione che lo si lasciasse in
Belgio, evitandogli la detenzione in Francia, notoriamente
assai dura, e che egli temeva moltissimo, paventando ritorsioni
o vendette certamente prevedibili dopo quanto compiuto da lui
e dai complici.
Dopo gli attentati all’aeroporto e alla metro di Bruxelles molti
si sono schierati per il no, tanto più che la Francia aveva
chiesto subito l’estradizione e non c’è dubbio che avesse tutto il
diritto di ottenerla. Salah non ha la cittadinanza belga, il delitto
(mostruoso più di ogni altro)è stato commesso a Parigi e quindi
l’autorità francese poteva e può chiedere di processarlo a
Parigi, e d’altra parte il Belgio non sembrava e non sembra
avere alcun interesse a trattenerlo. La strada per la consegna
ai francesi era quindi aperta e spianata, ma l’avvocato,
anch’esso un personaggio di primo piano, eva fatto subito
sapere che si sarebbe opposto con ogni mezzo. In cambio Salah
offriva la sua collaborazione alle autorità di polizia belghe,
facendo capire chiaramente che si sarebbe chiuso a riccio in
caso di consegna alla Francia. Ora invece, sempre a detta
dell’avvocato, Salah ha cambiato improvvisamente idea, accetta l’estradizione ed anzi la sollecita, mantenendo la proposta di
collaborazione, o almeno così sembra (il dato è controverso, le
ultime notizie danno il terrorista deciso al no).
Salah, comunque, è certamente a conoscenza di molti dettagli
dell’organizzazione dell’Isis di cui faceva parte, e se li ponesse
davvero a disposizione dell’autorità di polizia belga o francese,
se ne gioverebbe non poco tutta la lotta al terrorismo. D’altra
parte il Belgio è tenuto alla consegna dell’arrestato, ma
potrebbe legittimamente procrastinarla, ad esempio pretendendo di dare corso all’accordo con la Francia solo dopo avere
processato Salam per i reati commessi sul suo territorio (non
mancano, anche se la procura federale non li ha ancora
comunicati all’opinione pubblica, e non è affatto escluso che
debba rispondere degli attentati di martedì, certamente
pianificati prima dell’arresto). L’impressione generale è che
gli attentati nella capitale belga e il timore di nuove iniziative
dell’autorità giudiziaria non siano estranee alla nuova, improvvisa posizione di Salah.
Insomma la situazione appare complessa e ampiamente
suscettibile di sviluppi interessanti. In caso di rifiuto dell’estradizione (ormai, però, praticamente scontata), il Belgio dovrebbe comunque procedere al giudizio anche per gli attentati di
Parigi, e l’esito non sarebbe diverso. Suppongo che gli
inquirenti verificheranno la “buona volontà“ di Salam poco
alla volta, e che solo dopo essersi accertati della sua totale
disponibilità si indurranno a concedergli in tutto o in parte
quanto desidera. Si tratta appunto di una grande occasione per
il mondo libero più ancora che per l’interessato. In Italia
abbiamo fatto e facciamo ancora grande esperienza di pentiti e
di collaboratori. Come è evidente, anche in questo caso la
collaborazione del ”pentito” potrebbe essere essenziale. Rinunciarvi in partenza senza verifiche e senza controllo non appare
ragionevole.
di giovani e bambini, che cosa
dà senso e significato alla
nostra vita, se non Cristo sofferente, morto ma risorto e vivo,
che tramite la chiesa, Lui,
vincitore della morte, ci promette la vita e la gioia senza
fine? Senza questa speranza,
la nostra vita sarebbe solo una
veloce e disperata caduta verso il nulla. Chi può dare speranza a tanti genitori che
hanno perso all'improvviso i
loro figli, di riabbracciarli un
giorno, o a dei poveri perseguitati, violentati e cacciati dalla
loro terra, di essere amati, se
non Gesù' risorto e vivo? Pensiamo dunque, che il Venerdì
Santo e la Pasqua hanno un
significato e un'importanza
ben maggiore di quella che
diamo, perchè c'entra con la
nostra vita, con il nostro destino.
Gaetano Mulè
Udine
20
Domenica 27 marzo 2016
PG
TELEVISIONE
Renzi: «Dal maggio la Rai eliminerà
gli spot dalle trasmissioni per i bambini»
ROMA – “Dal primo maggio 2016 la tv dei bambini
(Rai Yo-Yo), ma anche Rai Cinque e Rai Storia non
avranno più la pubblicità“. Lo ha annunciato il
presidente del Consiglio Matteo Renzi nella consueta Enews. “Lo confesso - dice Renzi - io ho un
piccolo conto aperto con la Rai. No, non vi
spaventate. Non mi riferisco ai talk-show”, quello
“che devo confessarvi è che una delle mie prime
iniziative da giovane studente universitario fu
quella di chiedere insieme a un gruppo di amici di
togliere la pubblicità dalla tv dei bambini. Eravamo
giovani ingenui e forse illusi. Infatti non ci filò
nessuno, nemmeno per sbaglio”.
Oggi, però, “sono molto contento di segnalarvi la
decisione del Dg della Rai, Antonio Campo dall’Orto,
che ha disposto che dal primo maggio 2016 la tv dei
bambini (Rai Yo-Yo), ma anche Rai Cinque e Rai
Storia non avranno più la pubblicità - conclude
Renzi- È una cosa piccolissima, mi rendo conto.
Però ci tenevo a condividerla, da padre prima
ancora che da presidente del consiglio. Ovviamente
le sfide strategiche della Rai sono molto più grandi”.
CULTURA&SOCIETÀ
IL LIBRO
INTERNET
TEATRO
CORTINA (BL) - Domani, al Palazzo delle Poste,
alle ore 18, per la rassegna «Una montagna di
libri», Catherine Chanter presenta «Il
pozzo».
PORDENONE - E’ on-line la Biblioteca della Casa
del Popolo di Torre! 3201 volumi spesso
introvabili per 4200 schede di catalogo.
All’indirizzo www.bibliowin.net/casadelpopolo/
VENEZIA - Martedì 29 marzo, alle 21, al Teatrino
Groggia, Ilaria Dalle Donne presenta lo spettacolo
“Rumore bianco”, libero adattamento del testo
“Oblio” di David Foster Wallace. Per adulti.
VERONA Continua il braccio di ferro con i sindacati sul risanamento dei conti: il Comune potrebbe occuparsi in proprio del teatro
FondazioneArena,Tosiminaccialachiusura
Massimo Rossignati
VERONA
La lirica ancora a rischio a
Verona. Dopo mesi di trattative siamo ancora al nulla di
fatto, anzi, c'è la minaccia-ultimatum del sindaco Flavio
Tosi dei giorni scorsi, secondo cui egli potrebbe addirittura cancellare la Fondazione
che oggi gestisce il festival
lirica areniano. Questo, con
la stagione oramai alle porte:
in teoria, il cartellone dovrebbe partire il 24 giugno con la
"Carmen" di Bizet per la regia di Franco Zeffirelli.
Naturalmente il tema sta
scaldando la politica veronese, e divide anche il sindacato. «Stiamo lavorando tutti
per riaprire il tavolo delle
trattative subito dopo Pasqua
- dichiara il segretario della
Uil veronese, Lucia Perina La Fondazione Arena non si
può “chiudere” in quattro e
quattr'otto. Tutt'al più si può
commissariare, ma questa è
una scelta che, in caso, spetterà al ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, non
certo al sindaco e presidente
della Fondazione, Flavio Tosi. Il momento è sicuramente
delicato, ma ci sono spazi e
volontà per tornare ad un
confronto tra dirigenza, sindacati e forze politiche».
I temi in discussione sono
pesanti, e vanno dai contratti
a termine al piano di rientro
del debito, al conseguente
piano artistico. Tutti argomenti che vanno risolti per
poter ottenere il riconoscimento della Legge Bray sui
teatri lirici in crisi e quindi
LE MAESTRANZE
Solo la Cisl ha accettato
la riduzione dei costi
LIRICA
Una recita
all’Arena. Sopra
il sindaco
Flavio Tosi, che
ha minacciato
di liquidare
la Fondazione
l'apporto sia di nuovi fondi
che di misure speciali per
gestire questa situazione».
Un confronto lunghissimo
e durissimo che riguarda il
futuro di decine di lavoratori,
stagionali e non, del festival
Areniano: dal corpo di ballo,
su cui incombe la scure di un
vero e proprio taglio, agli
orchestrali, alle maestranze,
finanche agli amministrativi.
La dirigenza proprio il 23
marzo ha sottoposto un piano
ai sindacati, che è stato firma-
to alla fine dalla Cisl, ma
contro cui si sono schierati
Uil, Cgil e Fials Cisal: esso
prevedrebbe incentivi all'esodo per una parte degli attuali
65 lavoratori dello spettacolo
(orchestrali e corpo di ballo),
assicurando zero licenziamenti e nemmeno una ricollocazione attraverso la struttura “Ales”, creata per ricollocare in altri enti i dipendenti
in uscita dalle fondazioni liriche.
Tutto questo per arrivare
ad una riduzione del costo
del personale pari a 4 milioni
(nella prima bozza erano 5),
con la pianta organica che
scenderebbe a 260 lavoratori
(202 nella prima stesura) dagli attuali 282.
Di fronte al “no” di Uil e
Cgil alla proposta sul personale presentata dal direttore
operativo, Francesca Tartarotti, il sindaco Tosi è sbottato: «O accettano l'accordo o la
settimana prossima si liquida
la Fondazione, si manda tutti
I 500 ANNI DEL GHETTO DI VENEZIA
Libri, mostra e concerto: al via le celebrazioni
VENEZIA - Vigilia di celebrazioni per i 500 anni del Ghetto di
Venezia: ad aprire le iniziative sarà la presentazione - martedì alle
17 all’Ateneo Veneto - del libro "Venezia e il Ghetto", (ed.Bollati
Boringhieri) della storica dell’architettura Donatella Calabi.
Interverranno Guido Zucconi, Paolo Gnignati, Dario Disegni, Paolo
Rumiz e Stefano Jesorum.
Al volume si rifà anche la mostra che si terrà dal 19 giugno al 13
novembre a Palazzo Ducale sulla presenza degli ebrei a Venezia.
Alle 19 alla Fenice cerimonia di apertura e concerto dell’Orchestra del Teatro, diretta da Omer Meir Wellner nella Prima Sinfonia
in re maggiore Titano di Gustav Mahler.
a casa, ed il Comune crea un
proprio festival lirico estivo».
Un sasso che Tosi ha lanciato
nello stesso giorno in cui a
Verona è arrivato il ministro
Franceschini per inaugurare
il Laboratorio-Archivio Dario Fo-Franca Rame.
«Il Governo mette ogni anno 180 milioni a sostegno
della lirica e sta facendo
anche in questo caso la sua
parte. E con la Legge Bray ci
sono i fondi per sostenere le
fondazioni liriche in crisi - ha
detto il ministro -. La Fondazione Arena ha fatto domanda per entrare in questo percorso ma per entrarci bisogna rispettare dei criteri, che
prevedono che il piano di
risanamento sia firmato da
tutti gli attori. E quindi si
deve trovare un accordo tra
le varie parti».
Un patrimonio, comunque,
il Festival lirico che, al di là
del buco che supererebbe i
30 milioni di euro (senza gli
stanziamenti pubblici), vale
per la città di Verona un
indotto calcolato dall'Università scaligera in qualcosa come 200 milioni di euro l'anno,
tra biglietti, ristoranti, hotel,
spese dei turisti-melomani.
Su questo sta puntando l'appello “Salvare la Fondazione
Arena” promosso in città
dall'ex consigliere regionale
del Pd, Roberto Fasoli, assieme a Cristina Stevanoni e
Sergio Noto, che ha raccolto
7000 mila firme di cittadini e
che ha lanciato l'idea di una
specie di azionariato popolare per gestire la Fondazione.
© riproduzione riservata
LA PETIZIONE
Hanno firmato in 7mila
per salvare la lirica
CULTURA
& SPETTACOLI
Domenica 27 marzo 2016
PG
21
MUSICA Sono accorsi in 250mila per l’arrivo della band, che segna la fine della guerra fredda
Stonesa Cuba,concertoperla storia
Fra il pubblico Leonardo DiCaprio, Richard Gere e Naomi Campbell
Marco Molendini
L’AVANA
Siamo sicuri: stavolta per i
Rolling Stones la satisfaction è
stata grande. Non per il concerto in sé, ennesima prova di un
tour infinito, con la scaletta
praticamente identica in ogni
data salvo qualche piccola variazione, le parti in commedia
distribuite rigidamente, con
nonno Mick a fare il mattatore
come al solito e nonno Keith a
tenere per sé lo spazio di due
pezzi centrali, l'ovazione del
pubblico alle stelle, uguale dovunque, anche a Cuba. Ma
stavolta il concerto era il segno
del cambiamento, una pietra
miliare destinata a essere ricordata, perché il potere del rock,
a volte, può essere perfino più
simbolico di quello che esercita
il presidente più potente del
mondo (Obama, ovviamente),
prepotente segnale sonoro che
sta evaporando anche l'ultimo
strascico di guerra fredda, di
cui il rapporto fra Cuba e Stati
Uniti era l'ultimo brandello.
E così il concerto dell'altra
sera alla Ciudad deportiva
dell'Avana, davanti a 250 mila
cubani (o forse di più: i numeri,
in mancanza di biglietti, diventano altamente soggettivi), entra di prepotenza nel book dei
grandi ricordi del rock: Roger
Waters che suona The Wall
nella Berlino del 90, con il
muro appena caduto in frantumi, il concerto per Mandela
dell'88 allo Wembley stadium
di Londra, gli U2 che suonano a
Sarajevo nel 97, il concerto per
il Bangladesh al Madison Square Garden del ’71 organizzato
da George Harrison, il Live Aid
dell'85 e il Live 8 del 2005. Ma,
assieme a quello di Roger Waters, quello degli Stones a Cuba
è il più evocativo. Perchè richiama una lunga separazione
(quella di Cuba dal mondo occidentale), un lunghissimo e pesante boicottaggio economico e
un lunghissino e pesante boicottaggio musicale (le major della
musica hanno sicuramente contribuito a tenere lontano gli
artisti dall'isola).
Ovviamente, Jagger non si è
lasciato sfuggire l'occasione
per ricordarlo dal palco: «Sappiamo che anni fa era difficile
sentire la nostra musica a Cuba, ma ora siamo qui per voi,
nella vostra bella terra. Credo
che finalmente i tempi stiano
cambiando», ha detto in spagnolo dal palco, facendo direttamente riferimento alla lunga
astinenza rock nell'isola di Ca-
VENEZIA
LA NOTA
CRITICA
DI
MARIO MESSINIS
"Stabat mater" di Rossini
UnChungperentorio
VENEZIA - La prima versione dello “Stabat Mater” di
Rossini risale al 1833. Ha
alle spalle la severità classicista del “Requiem” di Cherubini, riecheggia la cantabilità del coevo teatro e
insieme prefigura il melodramma romantico.
Quest’opera, molto apprezzata dagli specialisti, a
mio parere forse non è tra
gli esiti massimi rossiniani
e si appaga di una nobiltà
espressiva. Come i compositori italiani del tempo, l’autore non è qui molto vicino
alle esperienze del sacro.
Soltanto con l’ultimo capolavoro, la “Petite Messe Solennelle”, scopre una voce originale.
Direzione imponente, l’altra sera alla Fenice, di
Myung-Whun Chung. Il
grande musicista coreano
non propone lo “Stabat” in
termini storicistici: mira soprattutto a costruire perfette architetture, una drammatizzazione razionale.Non
è interessato allo stile del
tempo; procede per astrazione, senza aprirsi all’intimistica poetica degli affetti.
Dietro il suo gesto perentorio sembrava di scorgere il
suono del “Requiem” di Verdi.
La complessa scrittura corale è realizzata con precisione e fascino dal Coro
della Fenice, diretto da Marino Moretti. Molto presente l’Orchestra, sotto la guida
determinata di Chung.
Il quartetto vocale non è
omogeneo. Raffinate le voci
femminili di Carmela Remigio e di Marina Comparato,
piuttosto sbiadite quelle maschili di Edgardo Rocha e di
Mirco Palazzi.
© riproduzione riservata
CONCERTO
Alcune
immagini
dell’esibizione
di Mick Jagger
& C. Sotto
il pubblico
entusiasta.
Lo show
diventerà un
film che girerà
nelle sale
stro (per la verità già interrotta
da parecchio tempo) e meno
direttamente all'aria nuova, di
apertura, che si respira nel
paese. «Siamo finalmente qui.
Siamo sicuri che sarà una notte
indimenticabile», ha poi aggiunto, avvolto in una giacca di
paillettes, saltellante come sempre a dispetto dei suoi 72 anni,
compiaciuto del fatto di vivere
una serata simile assieme ai
suoi compagni di sempre, con
Keith Richards, Ron Wood e
Charlie Watts, più il resto di
musicisti che completano la
band musicalmente e con un
gran contributo strumentale.
Ovazioni, applausi degni
dell'occasione con i cubani, dicono le cronache e i filmati, a
cantare in coro le canzoni dei
nuovi eroi (segno ulteriore che
il blocco non aveva impedito al
mito Stones di sbarcare comunque sull'isola), pronti a ballare,
indossando, come raccontano
le immagini, anche le t-shirt
della band. E' difficile, però,
pensare che sia stato dato spazio al merchandising che in
genere accompagna i concerti
della band. In effetti nel pubblico c'era un'ampia rappresentanza di stranieri. Compresa una
fetta del mondo dello spettacolo, da Leonardo DiCaprio a
Richard Gere, a Naomi Campbell. Inevitabile compendio
mondano a una notte cominciata con il classico Jumpin Jack
flash e conclusa da un'edizione
extra large di Satisfaction arrivata a durare sette minuti. Le
due ore di show diventeranno
un film che prima girerà nei
cinema, poi diventerà un dvd.
Indimenticabile, anche per Jagger e soci: «Gracias Cuba por el
increible e invidable show!»,
hanno twittato dopo il concerto.
© riproduzione riservata
22
Domenica 27 marzo 2016
PG
SERIE B
Colpo del Vicenza
Cagliari in vetta
Crespo esonerato
Il Vicenza piazza il colpo da playout,
che scongiurerebbe il fallimento: dopo 10 giornate arriva la vittoria, la
prima con Lerda. Doppietta di Egabua (2’ e 23’), poi espulso al 29’;
Milanovic accorcia al 36’ per l’Ascoli.
Torna in vetta il Cagliari, passando a
Modena allo scadere: rosso all’emiliano Giorico a metà ripresa, segna
Belingheri, nel recupero pareggia
Farias, sorpasso di Sau e Crespo
esonerato. “Ma allenava gratis”, rivela la moglie. Ciano (anche su rigore) e
Ragusa lanciano il Cesena, nonostan-
te l’espulsione di Renzetti. Lo Spezia
perde la 3^ posizione, avanza con
Nenè, nella ripresa Scognamiglio e
Nizzetto. Entella con Caputo al quarto d’ora, il Como pareggia su autorete
al 18’ st. Busellato fa sperare nei
playoff anche la Ternana: il Pescara è
a 5 sconfitte, dopo 7 vittorie. Il
Perugia con Fabinho passa a Lanciano, la Pro Vercelli a Livorno al 94’,
rigore (mano) di Marchi.
Vanni Zagnoli
K 33^ GIORNATA. Ascoli-Vicenza 1-2, Avellino-Crotone 0-0, Cesena-
AMICHEVOLI - (c. rep.) De Biasi perde a Vienna:
Austria-Albania 2-1. Il veronese Wszolek (doppietta)
protagonista del 5-0 della Polonia sulla Finlandia, la
Croazia pareggia 1-1 in Ungheria con Mandzukic (Juve).
Stasera torna in campo la Spagna, contro la Romania.
FOLLETTO
Emanuele
Giaccherini,
esterno azzurro
e uomo di
fiducia di Conte
fin dai tempi
della Juventus
Latina 3-0, Como-Entella 1-1, Lanciano-Perugia 0-1, Livorno-Pro Vercelli
0-1, Modena-Cagliari 1-2, Spezia-Trapani 1-2, Ternana-Pescara 1-0; Brescia-Novara 0-0; Salernitana-Bari
3-4.
K CLASSIFICA. Cagliari 68, Crotone 67; Novara (-2), Bari e Cesena 53,
Spezia 51, Entella, Brescia e Trapani
50; Pescara 49, Perugia 47, Avellino
44, Ternana 43, Lanciano (-2) 39, Pro
Vercelli 37, Latina e Ascoli 36; Modena 35, Vicenza 34; Livorno 33, Salernitana 31, Como 27.
SORRIDE
Franco Lerda
(Vicenza)
SPORT
BIATHLON - (bt) Assegnati a Forni Avoltri, in
Carnia, gli ultimi titoli italiani della stagione. Lukas
Hofer si è imposto sia nella mass start che nella
sprint, mentre fra le donne hanno ottenuto l'oro
rispettivamente Federica Sanfilippo e Karin Oberhofer.
TENNIS - Successo di Roberta Vinci
all'esordio nel secondo turno del "Miami
Open": ha battuto in rimonta per 1-6,
6-4, 7-6(5), dopo due ore e un quarto di
battaglia, la ceca Lucie Hradecka.
PUNTE
Graziano Pellè,
punto di
riferimento
dell’attacco
azzurro. Nella
foto a destra,
Simone Zaza
OBIETTIVO EUROPEI
SFIDA ALLA GERMANIA
Zaza, Giaccherini e Pellè fiduciosi
Dopo il pari con la Spagna
«Possiamo essere protagonisti» martedì amichevole a Monaco
Unpattotragliazzurri:
«Laforzaèlasquadra»
FIRENZE - «Qui non ci sono i
Messi e i Ronaldo ma se
giochiamo e ragioniamo da
squadra possiamo essere protagonisti agli Europei e magari vincerli». La ricetta dell'Italia di Conte sta tutta qui, nelle
parole e nei propositi di uno
dei suoi fedelissimi, Emanuele Giaccherini. Concetti ribaditi anche da altri azzurri a
conferma di una sorta di patto
stretto all'interno del gruppo e
di una compattezza che può
rivelarsi il punto
di forza nella
grande competizione di giugno.
Non a caso
Conte giovedì sera, dopo la convincente prestazione contro la
Spagna, ha definito l'Italia «una
squadra».
«Anch'io ne sono convinto - dice Pellé a "Dribbling" su Raidue
-. La Nazionale
non è una selezione, ma una
squadra. Lavoriamo tanto anche per poi dimostrare in
campo di avere dei concetti e
delle idee, per questo un ct
deve essere più che selezionatore».
A tutto ciò deve aggiungersi
l'apporto che può dare il singolo: «Ognuno di noi deve mettere al servizio le proprie qualità e mettersi a disposizione
l'uno dell'altro - aggiunge Giaccherini - In questa Nazionale
nessuno è indispensabile ma
tutti sono utili e tutti si mettono a disposizione del ct. Questo ci permette di assimilare
bene e velocemente quanto lui
ci chiede compresi cambi di
modulo come è stato a Udine.
Vero che siamo una squadra
con molti piccoletti d'altezza sorride il giocatore del Bologna, 1,67 di statura - ma non
dimentichiamoci che con gli
Iniesta, gli Xavi, i Silva la
Spagna ha vinto tutto. Certo,
ci sono nazionali più forti di
noi ma non sempre vince chi
lo è di più e questa Italia ha
tanti valori e una gran voglia
di stupire».
Zaza va addirittura oltre:
«Non vedo favorite ai prossimi
Europei e questo fa sperare
tutti, compresi noi. Sono convinto che possiamo fare davvero bene. Contro la Spagna
abbiamo fatto un'ottima prestazione dimostrando che stiamo diventando sempre più
squadra. Ora vediamo cosa
faremo contro la Germania».
Lui, Buffon e gli altri juventini torneranno martedì all'Allianz Arena e affronteranno
molti giocatori del Bayern Monaco: «Una piccola rivincita?
QUI JUVE
Dybala, Chiellini e Barzagli:
ottimismo per il recupero
IL RITORNO DI SUAREZ - (c. rep.) Suarez addenta anche
il Brasile: tornato in nazionale 640 giorni dopo il morso
a Chiellini, firma la rimonta in casa della Seleçao
segnando il 2-2 definitivo che mantiene l’Uruguay al
2˚ posto nell’eliminatoria mondiale dietro all’Ecuador.
VINOVO - La Juve sorride in vista della sfida
contro l'Empoli, in calendario sabato 2
aprile. Tra gli infortunati ci sono infatti
buone possibilità di vedere rientrare in
gruppo Barzagli, Chiellini e Dybala, mentre
resta più difficile il recupero di Marchisio.
Contro i toscani, però, mancheranno Bonucci, Alex Sandro e Khedira tutti fermati dal
giudice sportivo. Dopo la seduta di ieri,
Allegri ha concesso due giorni di riposo ai
giocatori. Mercoledì rientreranno in gruppo i
nazionali.
Prendiamola così - ammicca
l'attaccante bianconero - quella sera non ho giocato ma ho
sofferto con i compagni. Quella era una sfida di Champions,
ma anche stavolta vogliamo
andare là per vincere». Per
dimostrare ancor più che questa Italia è una squadra e che
l'annuncio di Conte dell'addio
non condiziona la preparazione degli Europei: «Mi dispiace
che lasci, ci ha insegnato tanto, gli sarò sempre riconoscente» afferma Zaza. E Gaccherini non ha dubbi: «Giusto che
Conte abbia dato la notizia e
posso capire la sua scelta visto
che ama tanto il campo. Noi
siamo calciatori intelligenti,
tutto questo non intaccherà il
nostro lavoro anche perché
abbiamo tutti in testa un obiettivo: fare un Europeo da protagonisti».
Dopo l'allenamento di ieri
mattina, fra prove tecnico-tattiche e partitella a ranghi
misti, il ct ha sostituito quello
pomeridiano con una sedutavideo. Per oggi è prevista una
doppia sessione. Per gli azzurri che lo vorranno ci sarà la
possibilità di partecipare alla
messa pasquale.
© riproduzione riservata
Domenica 27 marzo 2016
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23
24
SPORT
Domenica 27 marzo 2016
PG
(g. pin.) Il Setterosa è alle Olimpiadi, dopo aver battuto con
grande sofferenza il Canada per 8-7 (4-2, 2-2, 2-1, 0-2), ai
quarti del torneo di Gouda, in Olanda. Le prime tre frazioni
erano andate avanti tranquille, la quarta, invece, ha preso
una piega del tutto negativa per le nostre, che hanno perso
di lucidità. Ma il coach, Fabio Conti, ha sempre creduto in
loro. “Nel girone non si sono risparmiate, ma questo tipo di
partite, o dentro o fuori, non si possono giocare bene,
occorre solo vincerle - commenta - abbiamo dimostrato di
avere tante qualità, ma dobbiamo migliorare proprio per
quello che riguarda la serenità, tuttavia la ragazze sono
sempre state abituate a soffrire, in partite come queste, in
cui cambiano gli equilibri e in cui occorre una buona tenuta
atletica”. Oggi semifinale con la Russia.
PALLANUOTO
Il Setterosa supera
il Canada e va a Rio
Ora la Russia
DIFENSORE
L’azzurra Elisa
Queirolo del
Plebiscito
Padova
SCHERMA
Occhiuzzi ai Giochi con Montano
(g. pin.) Diego Occhiuzzi si è qualificato per
le Olimpiadi di Rio de Janeiro, ieri, a Seul, al
termine dell'ultima prova del Gran Prix di
sciabola. L'azzurro si affianca così ad Aldo
Montano nella prova individuale, mentre non
è in programma quella a squadre. Il partenopeo, nella capitale coreana, si è classificato
terzo avendo perso in semifinale con l'iraniano Abedini (12-15) che, poi, è stato sconfitto
in finale (9-15), dallo statunitense Dershwitz.
LaReyersbancaCantù
L’ArmanipiegaReggio
Basket. Owens ispirato, per Venezia secondo successo esterno di fila
Milano allunga in vetta, in coda Torino vince a Pistoia e ora spera
Loris Drudi
Colpaccio di Venezia, che vince
a Cantù 76-72 e sale al quinto
posto: la firma è della difesa,
che concede 8 punti nel 4˚
periodo e dell'ex di turno Mike
Green (11 punti), autore dei
liberi del sorpasso definitivo
SERIE A
25
nell'ultimo minuto e dei personali della sicurezza, inframmezzati dai liberi del debuttante
Ejim, prezioso con 8 punti e 12
rimbalzi. Il resto lo fa Owens
(17), mattatore per il secondo
successo consecutivo in trasferta per l'Umana, ora vicina i
playoff. Venezia ha la forza per
25
SERIE A1 Donne
Vitasnella Cantù - Umana R. Venezia 72 - 76
Consult. Pesaro - Juvecaserta
71 - 72
D.Energia Trento - B. di S. Sassari
93 - 81
EA 7 Milano - Reggio Emilia
84 - 80
Enel Brindisi - U.Capo D'Orlando
69 - 70
Ob. Lavoro Bo - Vanoli Cremona
73 - 66
Sidigas Avellino - Openjob. Varese
89 - 71
Tesi Pistoia - Manital Torino
70 - 80
EA 7 Milano
40 25 20 5 20881825
Reggio Emilia
36 25 18 7 20121865
S. Avellino
34 25 17 8 19771917
Vanoli Cr.
34 25 17 8 18701823
UmanaVenezia
26 25 13 12 19291844
Tesi Pistoia
26 25 13 12 19351953
Sassari
24 25 12 13 20572011
D.E. Trento
24 25 12 13 19241910
Enel Brindisi
22 25 11 14 19882011
Cantù
20 25 10 15 19941983
Juvecaserta
20 25 10 15 17991879
Ob.Lavoro Bo
20 25 10 15 18711972
Varese
20 25 10 15 18471970
C. D'Orlando
20 25 10 15 17071832
Pesaro
18 25 9 16 18721939
Manital To
16 25 8 17 18652001
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): B. di S. Sassari - Juvecaserta,
Reggio Emilia - Enel Brindisi, Manital Torino - Sidigas
Avellino, Ob. Lavoro Bo - D.Energia Trento, Openjob. Varese Tesi Pistoia, Umana R. Venezia - Consult. Pesaro, U.Capo
D'Orlando - EA 7 Milano, Vanoli Cremona - Vitasnella Cantù
Dike Napoli - Cus Cagliari
Schio - Parma
Torino - S.Martino Lup.
Umana VeMestre - Azzurra Orvieto
Umbertide - Battipaglia
Vigarano 2008 - Geas S.S.G.
V. Eirene Ragusa - Le Mura Lucca
Schio
Lucca
Ragusa
Umana Ve
S.Martino.L
Parma
Dike Napoli
Umbertide
Battipaglia
Torino
Vigarano 2008
Azz.Orvieto
Geas S.S.G.
Cus Cagliari
44
44
42
40
28
24
22
20
18
16
16
14
12
8
25
25
25
25
25
25
25
24
24
25
25
25
25
25
22
22
21
20
14
12
11
10
9
8
8
7
6
4
80 - 54
97 - 62
62 - 71
85 - 56
post.
66 - 50
60 - 57
3 20051551
3 17991453
4 17631470
5 17501393
11 16751653
13 17571790
14 16231679
14 15751638
15 16961787
17 16141726
17 14771737
18 15391738
19 15461824
21 16011981
PROSSIMO TURNO (10/4/2016): Dike Napoli - Geas S.S.G.,
Le Mura Lucca - Cus Cagliari, Parma - Vigarano 2008,
Schio - Azzurra Orvieto, Torino - Battipaglia, Umana
VeMestre - V. Eirene Ragusa, Umbertide - S.Martino
Lup.
rimontare dal -8 del 2˚ quarto e
dal -9 del terzo (56-47), svantaggi generati da Johnson (22).
Qui la difesa di Venezia chiude
e Green fa il resto assistito da
Bramos (14). In vetta, Milano
batte Reggio Emilia 84-80 in
volata con Simon (25) e Batista
(13), non bastano i 28 di Della
Valle agli emiliani: Armani quasi sicura del primato. In coda,
torna a sperare Torino, che
vince a Pistoia: ora Pesaro è
soltanto a +2 sulla Manital.
GALLINARI – Danilo Gallinari ammette che la sua stagione Nba potrebbe essere già
finita per l'infortunio alla caviglia: “Con calma si recupera,
ma mancano poche partite.
Guardo al Preolimpico di Torino, in luglio, è un'occasione per
toglierci delle soddisfazioni" ha
detto a Sky.
MANNHEIM – L'Italia vince
al debutto al Mondiale non
ufficiale Under 18, il Torneo
Schweitzer di Mannheim: nel
78-74 sulla Cina, 24 per il
trevigiano Davide Moretti. Oggi gli azzurrini, campioni in
carica, affrontano la Grecia.
INCISIVO
Esteban Batista
in azione sotto
canestro. Il
centro
uruguaiano
dell’Armani
Milano è stato
protagonista di
una serata
felice, in
particolare
incisivo in
attacco
RUGBY I rossoblù conquistano il derby, tutti i punti dal piede di Basson
Rovigo prende a calci Mogliano
Paolo Romagnolo
ROVIGO
E’ fuga a due in Eccellenza. La
14esima giornata rilancia Calvisano
al comando solitario della classifica.
Ma Rovigo insegue a una lughezza.
Dietro 13 punti di vuoto. Insomma, la
musica non sembra cambiare: le
finaliste degli ultimi due campionati
anche in questo finale di stagione
sembrano essere le due squadre da
battere.
Per i Bersaglieri ieri non è stato
facile avere la meglio sull’ottimo
Mogliano, terzo. I biancoblù si sono
presentati al “Battaglini” con una
sola sconfitta alla spalle, subita contro i Campioni d’Italia, ma con una
classifica azzoppata dalla penalizzazione ricevuta in autunno.
Ne è uscito un incontro spigoloso,
poco spettacolare, che i padroni di
casa hanno vinto 21-16 in rimonta
dopo aver regalato molto al Mogliano
nei primi 40’ (9-16 all’intervallo con
meta di contrattacco di Pavan su
ovale gettato alle ortiche dai polesani). Stefan Basson, alla 170. in rossoblù (straniero con più presenze nella
storia del Rovigo), ha infilato dalla
piazzola tutti i punti che sono valsi il
successo. Mogliano ha perso nettamente il confronto in mischia chiusa
e ha pagato a caro prezzo l’indisciplina (due gialli nella ripresa), ma non
esce ridimensionato dal confronto e
in semifinale sarà un osso durissimo
per chiunque.
Più agevole l’affermazione interna
del Calvisano sulla Lazio: un 40-7
frutto di 2 mete nel primo tempo e di
altre 4 nella ripresa. Il primo posto in
regular season sarà quasi sicuramente ancora una questione tra gialloneri
e rossoblù. Nelle retrovie i Lyons
Piacenza conquistano in casa contro
Viadana un prezioso bonus difensivo.
RISULTATI - Fiamme Oro-L’Aquila 43-7, San Donà-Petrarca 19-10,
Calvisano-Lazio 40-7, Rovigo-Mogliano 21-16, Piacenza Viadana 6-11.
CLASSIFICA- Calvisano p.59, Rovigo 58, Mogliano 45, Petrarca Padova
43, Fiamme Oro 34, Viadana 32, San
Donà 29, Lazio 23, Piacenza 10,
L’Aquila 3.
A1 DONNE
Umana e Famila ok
Il Fila passa a Torino
Nella penultima giornata di regular season bottino pieno per le venete: vincono
in casa il Famila Schio su Parma e
l’Umana Venezia su Orvieto, con il Fila San
Martino di Lupari che passa sul campo di
Torino.
Il Famila di Mendez contro Parma 97-62
(23-7, 45-30, 72-47) ha fornito una delle
migliori prestazioni della stagione, difesa
mordace e attacco fluido fino al 40’. Top
scorer e migliore
rimbalzista Anderson
(23+6).
L’Umana di Liberalotto (nella foto)
vince la sfida
con
Orvieto
85-56
(11-14,
35-34,
63-48)
sbloccandosi alla distanza, con
la pressione difensiva. Bagnara
e Fontenette 15.
Il Fila di Abignente è passato
con merito a Torino 71-62 (10-9, 30-22,
47-41) con un controllo del gioco sul filo
del punto. Pascalau 13.
Il prossimo fine settima Schio ospiterà
la Final four di Coppa Italia sabato le
semifinali Ragusa-Venezia (alle 17) e
Lucca-Schio (19.15). Domenica la finale
(18).
Vittorino Bernardi
SPORT
Domenica 27 marzo 2016
25
PG
CICLISMO
SCI
Giro di Catalogna: guizzo di Cimolai
Velocità: Ivan Origone
strappa il record
al fratello Simone
(bt) Una gran volata consente a Davide Cimolai di vincere la
sesta tappa del Giro di Catalogna. Un risultato molto
importante per il pordenonese, trattandosi di una prova del
World Tour. «Un successo cercato da inizio stagione - dice il
ventiseienne della Lampre Merida -. Sapevo che la condizione c'era e l'ho sfruttata al meglio». Oggi ultima tappa, con
Quintana che difende 7" su Contador. Successo italiano anche
nella "Settimana Coppi e Bartali" grazie a Jakub Mareczko.
Intanto oggi è il giorno della Gand-Wevelgem, con al via
anche i velocisti veneti Modolo, Gatto e Viviani.
ALLO SPRINT
Il pordenonese
Davide Cimolai
(bt) L'Italia conferma la sua grande tradizione
nello sci velocità. A Vars (Francia) Ivan Origone
ha battuto il record del mondo toccando quasi i 255
km/h, esattamente 254,958. Una giornata ricca di
emozioni, con tre primati battuti in pochi minuti:
prima il francese Billy faceva segnare 252,809
km/h, poi Simone Origone si riprendeva il record
con 252,987 km/h, infine Ivan metteva d'accordo
tutti. Un passaggio di consegne fra i due fratelli a
poche settimane dalla scomparsa del padre Domenico, al quale Ivan ha dedicato l'impresa.
Da ieri è italiano anche il record femminile, con
Valentina Greggio che ha raggiunto la velocità di
247,083 km/h.
VOLLEY Playoff scudetto: Tonazzo obbligata a vincere con Modena
«Padova,tivogliocinica»
Orduna ci crede: «Con l’aiuto dei tifosi possiamo farcela»
Massimo Salmaso
PADOVA
Il passaporto sportivo è italiano,
l'anima è argentina, ma la sua
città d'adozione è ormai Padova. Santiago Orduna, 32 anni di
Buenos Aires, è il giocatore
simbolo della grande stagione
della Tonazzo Padova. Quella in
corso è la terza stagione per
"Santi" a Padova. È il più "vecchio" nella squadra più giovane
della Superlega (23 anni di
media), e ha ormai raggiunto la
maturità per essere considerato
uno dei migliori palleggiatori in
circolazione. È lui a suonare la
carica, alla vigilia di gara 4 dei
playoff scudetto con Modena
(ore 17, Kioene Arena di Padova con diretta su RaiSport), con
gli emiliani avanti 2-1 e quindi
ad un passo dalle semifinali.
«Loro sono favoriti, ma giunti
a questo punto della stagione
anche noi abbiamo voglia di
proseguire l'avventura -dice Orduna -. Giochiamo davanti al
nostro grande pubblico e dovremo essere pungenti al servizio e
cinici su ogni pallone, un po’
come in gara 2. Ovvio che la
nostra prestazione potrebbe
non bastare, perché Modena
scenderà in campo agguerrita e
con alcuni giocatori recuperati
fisicamente (Vettori e Nikic,
ndr). La cosa certa è che in
campo ci sarà una grande battaglia».
Una sconfitta non sarebbe
una delusione.
«Non ci voglio pensare adesso. A Padova abbiamo vinto una
Coppa Italia e un campionato di
A2, ma la partecipazione ai
playoff in questo campionato è
altrettanto importante. Portare
Modena a gara 4 è stata un'impresa, un grosso regalo per i
nostri tifosi che se lo meritano.
Quindi il bilancio è più che
positivio ma ora dobbiamo giocarcela fino alla fine».
Cos'è cambiato in questa
stagione?
«Abbiamo fatto il doppio dei
LE ALTRE SFIDE
Verona e Molfetta per riaprire i giochi
(m.sal.) Oltre a Tonazzo-Dhl Modena, si giocano oggi, le
altre due «gare 4» dei quarti di finale playoff scudetto.
Alle 18 Molfetta ospita Trento (situazione 2-1 per i
trentini), alla stessa ora la Calzedonia Verona sarà di
scena a Perugia per tentare di mettere in parità la
serie (situazione 2-1 per la formazione umbra). Già
qualificata alle semifinali, invece, la Lube Civitanova
che ha eliminato Latina. Eventuale gara 5 si giocherà
domenica prossima sul campo delle migliore classificate.
SIMBOLO
Santiago
Orduna,
italo-argentino,
giocatore
simbolo della
Tonazzo e uno
dei migliori
palleggiatori
del campionato
punti dell'anno scorso, con un
girone di ritorno di alto livello.
Siamo stati più bravi e cinici,
ma soprattutto siamo cresciuti
tecnicamente. C'è voluto un po’
di tempo, ma i risultati sono
arrivati. Siamo una squadra giovane che ha bisogno di lavorare
tanto. Anche nella passata stagione giocavamo una buona pallavolo, ma spesso e volentieri ci
perdevamo nei momenti più
importanti. Quest'anno abbiamo migliorato anche sotto questo aspetto».
Perché Orduna gioca in
A1-Superlega solo da tre anni?
«Perché ho preferito giocare
da titolare in A2 per qualche
anno, dopo la parentesi con la
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nazionale argentina. Avevo offerte per la massima serie, ma
come secondo o per giocarmi il
posto. Ho preferito giocare a
Città di Castello e a Reggio
Emilia e conquistarmi la A1 sul
campo. E qui devo ringraziare
Padova che me ne ha dato la
possibilità. Era quello che volevo. Da tre anni gioco da italiano,
perché un mio bisnonno era
friulano, di Fontanafredda. Ora
potrei anche essere convocato
per la nazionale! (e ride,ndr).
Ma ora penso solo alla partita
con Modena e invito tutti i tifosi
padovani a riempire la Kioene
Arena: ne abbiamo davvero
bisogno!».
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Domenica 27 marzo 2016
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programmi TV oggi
RAI 1
RAI 2
RAI 3
RETE 4
CANALE 5
ITALIA 1
LA7
6.00
Rai Parlamento Punto
Europa Informazione
6.30 Unomattina in famiglia
Show
10.10 Santa Messa celebrata
da Papa Francesco
Religione
12.20 Linea Verde Rubrica.
Condotto da Patrizio
Roversi, Daniela Ferolla
13.30 Telegiornale Informazione
14.00 L’Arena Varietà. Condotto da Massimo Giletti
16.40 Tg 1 Informazione
16.45 Domenica In Varietà.
Condotto da Paola
Perego, Salvo Sottile
18.45 L’Eredità Quiz. Condotto da Fabrizio Frizzi
20.00 Telegiornale Informazione
20.35 Affari Tuoi Gioco. Condotto da Flavio Insinna
21.30 Come fai sbagli
Serie Tv. Con Loretta
Goggi, Enrico Ianniello,
Caterina Guzzanti
23.25 Speciale TG1 Attualità
0.20 TG1 Notte Informazione
0.40 Che tempo fa Info
8.50
Il nostro amico Charly
Telefilm
9.35 I nostri amici animali
Serie Tv
10.00 Culto Evangelico di
Pasqua Religione
11.00 Mezzogiorno in famiglia Varietà
13.00 Tg 2 Giorno Info
13.30 Tg 2 Motori Rubrica
13.40 Meteo 2 Informazione
13.45 Squadra omicidi Istanbul - Partita chiusa
Film Tv Azione
15.30 Squadra Omcidi
Instanbul - Salvate
Tarlabasi Film Tv
17.00 Il commissario Lanz Tf
18.00 Tg 2 L.I.S. Informazione
18.15 Soul Surfer Film
Biografico
19.35 Squadra Speciale
Cobra 11 Telefilm
20.30 Tg 2 20.30 Informazione
21.05 Made in Sud Show
0.15
Tg 2 Informazione
0.30 Bandidas Film Azione
2.00 Protestantesimo
Rubrica
2.25 Meteo 2 Informazione
9.35
10.30
Attenti a quei due Serie Tv
Speciale Community
Rubrica
11.10 TGR EstOvest Rubrica
11.30 TGR RegionEuropa
Rubrica
12.00 Tg 3 Informazione
12.25 TGR Mediterraneo
Rubrica
12.55 Il posto giusto Rubrica
14.00 Tg Regione Info
14.15 Tg 3 Informazione
14.30 L’armata Brancaleone
Film Commedia
16.30 Chiedi a papà Reality
Show
18.10 I misteri di Murdoch
Serie Tv
18.55 Meteo 3 Informazione
19.00 Tg 3 Informazione
19.30 Tg Regione Info
20.00 Blob Attualità
20.15 Per ridere insieme con
Stanlio e Ollio Comiche
21.05 Kilimangiaro. Il borgo
dei borghi Rubric
23.15 Tg 3 Informazione
23.25 Tg Regione Informazione
23.30 Biagio Film Drammatico
7.45
8.15
6.00
7.00
7.30
7.45
8.00
8.05
9.00
6.30
7.30
7.50
7.55
RAI 4
RAI 5
RAI MOVIE
6.30
15.55
13.00
13.35
Web Series Collection
Serie Tv
6.50 Fairy Tail Telefilm
7.15
Ghost Whisperer Serie
Tv
11.00 Once upon a time Serie
Tv
12.30 Continuum Serie Tv
14.00 Common Law Serie Tv
15.30 Street fighter: Assassin’s Fist Serie Tv
18.05 Rai News - Giorno Info
18.10 Flashpoint Serie Tv
20.25 Once upon a time Serie
Tv
22.45 Black Sails Serie Tv
I Luoghi Del Giubileo
Documentario
16.40 Bartabas In Salzburg
Musica Sinfonica
17.45 Passepartout Rubrica
18.20 Rai News - Giorno
Informazione
18.25 La Fantastica Storia Di
Chagall Teatro
20.00 Senza Maschera
Ottavia Piccolo Teatro
20.40 Libri Come. Walter Siti
Documentario
21.15 I Grandi Fenomeni Della Natura Documentario
22.10 Perù Estremo Documentario
15.50
17.30
17.35
19.30
21.15
23.15
0.50
Movie
Moviextra Rubrica
Pomodori verdi fritti
alla fermata del treno
Film Drammatico
Pistaaa... Arriva il
gatto delle nevi Film
Commedia
Rai news - Giorno
Informazione
Sul lago dorato Film
Drammatico
50 e 50 Film Commedia
Jane Eyre Film Drammatico
Saw IV Film Horror
Rai news - Notte
Informazione
9.20
10.00
10.50
11.30
12.00
14.00
15.00
18.55
19.30
19.50
21.15
0.05
0.10
2.10
Super Partes Rubrica
Terra! Rubrica. Condotto da Tony Capuozzo
I grandi della fede
Documenti
Santa Messa Religione
I grandi della fede
Documenti
Tg 4 - Telegiornale
Informazione
Perry Mason - Arringa
finale Film Tv Giallo
Donnavventura Rubrica
La Bibbia Film Drammatico
Tg 4 - Telegiornale
Informazione
Dentro la notizia
Rubrica
Tempesta d’amore
Soap Opera
Forrest Gump Film
Commedia. Di Robert
Zemeckis. Con Tom
Hanks
I bellissimi di Rete 4
Rubrica
I gemelli Film Commedia
Mundialito 1987 Show
Tg 5 Prima pagina
Rubrica
8.00 Tg 5 Mattina Info
9.10
Le frontiere dello
spirito Rubrica
9.50 Gerusalemme - La città santa Documentario
11.00 Le storie di Melaverde
Rubrica
12.00 Melaverde Rubrica
13.00 Tg 5 - Meteo.it Info
13.40 L’arca di Noè Rubrica
14.00 Possession - Una
storia romantica Film
Drammatico
16.15 Domenica Rewind
Rubrica
18.45 Caduta libera Quiz
19.55 Prima pagina Tg 5
Rubrica
20.00 Tg 5 - Meteo.it Info
20.40 Paperissima Sprint
Show
21.10 La Passione di Cristo
Film Drammatico. Di
Mel Gibson. Con James
Caviezel, Monica
Bellucci, Claudia Gerini
23.40 L’isola dei famosi
Reality Show
10.30
12.05
12.25
13.00
13.20
14.00
16.25
18.30
19.00
19.25
21.15
0.20
RAI STORIA
RAI PREMIUM
TV8
17.00
17.05
9.40
13.15
Notiziario Documenti
Speciali Storia Documenti
18.05 La notte di Lamezia.
Storia di Salvatore
Aversa Documenti
19.00 Speciali Storia Documenti
19.30 a.C.d.C. Documenti
20.25 Il giorno e la storia
Documenti
20.45 Il tempo e la storia
Documenti
21.35 Binario cinema Documenti
23.30 Il tempo e la storia
Documenti
10.30
14.10
14.15
14.50
16.30
17.35
17.40
19.30
21.20
0.50
Chiamata D’Emergenza Serie Tv
Volare Miniserie
Anica Appuntamento
Al Cinema Rubrica
Autoritratti Rubrica
La vendetta non paga
Film Tv Gangster
L’Ispettore Sarti Tf
Rai News - Giorno Info
Teo Film Tv Drammatico
Il Maresciallo Rocca
Serie Tv
Ballando Con Le Stelle
Show
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14.15
16.15
17.00
18.45
19.45
21.15
23.15
1.00
Superpartes Rubrica
Iacchi Du-Du Cartoni
Pixie e Dixie Cartoni
Titti e Silvestro Cartoni
I flinstones Cartoni
Tom & Jerry - The Fast
and the Furry Film Tv
Animazione
Profondo blu Film
Documentario
Cotto e mangiato - Il
menù del giorno
Rubrica
Studio Aperto Info
L’isola dei famosi Real Tv
Sport Mediaset Info
Le riserve Film Commedia
Ed - Un campione per
amico Film Commedia
Studio Aperto Info
L’isola dei famosi Real
Tv
Rush Hour 3 - Missione
Parigi Film Azione
Le Iene Show Show.
Condotto da Geppi
Cucciari, Miriam Leone,
Fabio Volo
I Griffin Cartoni
Omnibus News Attualità
Tg La7 Informazione
Meteo Informazione
Un papero da un
milione di dollari Film
Commedia
9.50 Senti chi parla 2 Film
Commedia
11.30 Può succedere anche a
te Film Commedia
13.30 Tg La7 Informazione
14.00 Tg La7 Cronache
Rubrica
14.20 La tunica Film Storico
17.00 Joséphine, Ange
Gardien Telefilm
20.00 Tg La7 Informazione
20.35 Fuori Onda Attualità.
Condotto da David Parenzo, Tommaso Labate
21.30 L’altra sporca ultima
meta Film Commedia.
Di Peter Segal. Con
Adam Sandler, Chris
Rock, Burt Reynolds,
James Cromwell
23.30 L’uomo di casa Film
Commedia
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Commedia
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Planet’s Got Talent
Show
Italia’s Got Talent
Show
Tuttigiorni’s Got
Talent Show
Le avventure di Tintin:
Il segreto dell’Unicorno Film Animazione
Il mondo segreto dei
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House of Gag Show
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Adesso Cinema! Rubrica
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Informazione
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tavola Rubrica
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22.00 Oasi di salute Rubrica
23.00 Tg Regionale Week - 7
News TV - 7 News VE
Informazione
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7.00
7.05
6.30
8.00
Tg 7 Notiziario Info
Mattina insieme Rubrica
8.30 Agrisapori Rubrica
9.00 Mattina insieme Rubrica
10.00 Film Film
12.00 Pomeriggio insieme
Rubrica
17.00 Film Film
19.00 Tg 7 Notiziario Info
21.00 Film Film
23.00 Tg 7 Notiziario Informazione
23.25 Servizi speciali
1.00
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13.45
12.30
12.45
13.00
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maggiordomo Film
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Commedia. Sky Cinema 1 HD
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Ultron Film Azione. Sky
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Notizie Oggi Info
Il Meteo Informazione
La mattina con Canale
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11.00 Domenica con noi
Show
14.00 Shopping in Tv Televendita
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Story Varietà
0.30 Notte Canale Italia
Rubrica
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Championship Biliardo.
Eurosport
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21.05
23.00
23.25
23.30
24.00
HD
Tg Treviso Informazione
Tg Bassano Info
Tg Venezia-Mestre Info
Idea Formazione
Rubrica
La tv dei ragazzi
Rubrica
La grande guerra
Rubrica
Agricultura Rubrica
La parola del Signore
Rubrica
In tempo Rubrica
Tg Padova Info
Tg Bassano Info
Tg Treviso Informazione
Tg Venezia-Mestre Info
In tempo Rubrica
Tg Bassano Informazione
Tg Padova Informazione
Film Film
Tg Bassano Informazione
In tempo Rubrica
Tg Treviso Informazione
Tg Venezia-Mestre
Informazione
SKY RAGAZZI
SKY DOCUMENTARI
19.05
20.55 Marchio di fabbrica
Documentario. Discovery
Be Cool, Scooby-Doo!
Cartoni. Boomerang
20.00 Leone il cane fifone
Cartoni. Boomerang
21.00 Bugs! Cartoni. Boomerang
21.20
Teen Titans Go! Cartoni. Cartoon Network
Channel HD
21.00
Marijuana: l’erba
proibita Documentario.
21.25
Marchio di fabbrica
Documentario. Discovery
History Channel
Channel HD
Metafore di spazi
friulani Documentario
A tutto campo Rubrica
Speciale Del Telegiornale Rubrica
20.45 Orcolat - 40 Anni
senza dimenticare
Documentario
21.15 Miss Italia 2016 selezione per il FVG Rubrica
23.00 Campioni di passione
Rubrica
23.30 A tutto campo Rubrica
0.30 Settimana Friuli
Venezia Giulia
Rubrica
18.45
19.45
MEDIASET PREMIUM
17.25
Il mondo perduto Jurassic Park Film
Avventura. Premium
19.01
Jurassic World Film Avventura. Premium Cinema
Rio 2 - Missione Amazzonia Film Animazione.
Cinema
21.15
Premium Cinema
21.55
22.20
Come è fatto Documentario. Discovery Channel HD
Come è fatto Documentario. Discovery Channel
HD
22.40 Oak Island e il tesoro
maledetto Documentario. History Channel
Domenica 27 marzo 2016
29
PG
programmi TV domani
RAI 1
RAI 2
6.30
6.32
Tg 1 Informazione
Previsioni sulla viabilità - Cciss Viaggiare
informati Informazione
6.45 Unomattina Attualità
11.10 A conti fatti - La parola
a voi Rubrica
12.00 La prova del cuoco
Gioco
13.30 Telegiornale Info
14.00 Tg 1 Economia Rubrica
14.05 Aspettando Linea Blu
- Speciale Pasquetta
Rubrica
14.55 Oceani 3D Film Documentario
16.20 Tg 1 Informazione
16.30 L’altra moglie Film Tv
Sentimentale
18.45 L’Eredità Quiz
20.00 Telegiornale Info
20.30 Affari Tuoi Gioco. Condotto da Flavio Insinna
21.20 Il commissario
Montalbano Miniserie.
Di Alberto Sironi. Con
Luca Zingaretti, Cesare
Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo
23.40 Petrolio Attualità
8.00
RAI 4
RAI 5
RAI MOVIE
10.15
16.40
10.50
Ghost Whisperer Serie
Tv
11.45 Xena Serie Tv
13.15 Rookie Blue Serie Tv
14.45 Teen Wolf Serie Tv
15.30 Fairy Tail Telefilm
15.55 Streghe Serie Tv
17.25 Rai News - Giorno Info
17.30 Streghe Serie Tv
18.10 Xena Serie Tv
19.40 Ghost Whisperer Serie
Tv
21.10 Atlantis Serie Tv
21.55 Doctor Who Serie Tv
22.45 Blutgletscher Film
Horror
9.30
10.30
11.00
13.00
13.30
13.50
14.00
16.15
17.45
17.55
18.00
18.20
18.50
19.40
20.30
21.00
21.15
22.50
23.30
23.45
RAI 3
Un ciclone in convento
Telefilm
TG2 Insieme Attualità
Cronache animali
Rubrica
I Fatti Vostri Rubrica
Tg 2 Giorno Info
Tg 2 Costume e Società Rubrica
Medicina 33 Rubrica
Detto Fatto Attualità
Castle Telefilm
Rai Parlamento Telegiornale Informazione
Tg 2 Flash L.I.S. Info
Rai Tg Sport Info
Tg 2 Informazione
N.C.I.S. Los Angeles Tf
N.C.I.S. Telefilm
Tg 2 20.30 Informazione
LOL ;-) Serie Tv
N.C.I.S. Los Angeles
Telefilm. Con Chris
O’ Donnell, LL Cool J,
Linda Hunt
Limitless Telefilm
Tg 2 Informazione
The Sweeney Film
Azione
Michelangelo A Firenze Documentario
17.35 Michelangelo A Roma
Documentario
18.30 Rai News - Giorno
Informazione
18.35 Passepartout Rubrica
19.05 This Is Opera Documentario
19.50 The Art Of Gothic
Documentario
20.40 Passepartout Rubrica
21.15 I Grandi Della Letteratura Italiana Pt20
Documentario
22.15 Romeo E Giulietta
Teatro
12.00
12.25
12.45
13.10
14.00
14.20
14.50
15.00
15.10
15.55
16.40
19.00
19.30
20.00
20.10
20.35
20.45
21.15
23.00
Tg 3 Informazione
Tg3 Fuori Tg Rubrica
Geo Rubrica
Il tempo e la storia
Rubrica
TG Regione Info
Tg 3 Informazione
TGR Leonardo Rubrica
TG3 L.I.S. Informazione
La casa nella prateria
Telefilm
Aspettando Geo Rubrica
Geo Rubrica
Tg 3 Informazione
Tg Regione Info
Blob Attualità
#Tretre3 Documenti
Quasi quasi... Rischiatutto - Prova pulsante
Quiz
Un posto al Sole
Teleromanzo
Alex Cross - La
memoria del killer
Film Azione. Di Rob
Cohen. Con Tyler Perry,
Matthew Fox, Rachel
Nichols
Tg 3 Informazione
Movie
Giuramento Film
Drammatico
12.50 La tigre dei sette mari
Film Avventura
14.25 Jack & Sarah Film
Commedia
16.15 Generazione mille
euro Film Commedia
18.05 Rai news - Giorno Info
18.10 Il rompiballe Film Comm.
19.45 Abbasso la miseria!
Film Drammatico
21.15 Duello a El Diablo Film
Western
23.05 Monster’s ball L’ombra della vita Film
Drammatico
RETE 4
CANALE 5
ITALIA 1
LA7
6.40
8.40
6.00
12.05
7.30
7.50
7.55
10.45
Hunter Telefilm
Cuore ribelle Telenovela
9.30 Carabinieri Telefilm
10.30 Sai cosa mangi?
Rubrica
10.45 Ricette all’italiana
Rubrica
11.30 Tg 4 - Telegiornale Info
12.00 Detective in corsia Tf
13.00 La signora in giallo Tf
14.00 Lo sportello di Forum
Rubrica
15.30 Hamburg distretto 21
Telefilm
16.35 Il piccolo Lord Film
Drammatico
18.55 Tg 4 - Telegiornale Info
19.30 Tempesta d’amore
Soap Opera
21.15 Anche gli angeli
mangiano fagioli Film
Commedia. Di Enzo
Barboni. Con Bud Spencer, Giuliano Gemma,
Robert Middleton, Bill
Vanders
23.50 I bellissimi di Rete 4
Rubrica
23.55 Ipotesi di reato Film
Thriller
Tg 5 Prima pagina
Rubrica
8.00 Tg 5 Mattina Informazione
8.50 Gli angeli di Lisa Film
Tv Commedia
11.00 Forum Rubrica. Condotto da Barbara Palombelli
13.00 Tg 5 - Meteo.it Informazione
13.45 In viaggio con papà
Film Commedia
15.55 L’isola dei famosi
Reality Show
16.20 Cake - Ti amo, ti
mollo... ti sposo Film Tv
Commedia
18.45 Caduta libera Quiz.
Condotto da Gerry Scotti
19.55 Prima pagina Tg 5
Rubrica
20.00 Tg 5 - Meteo.it Informazione
20.40 Striscia la notizia - La
voce dell’invadenza Tg
Satirico
21.10 L’isola dei famosi
Reality Show
0.45 X-Style Rubrica
1.15
Tg 5 Notte - Meteo.it
Informazione
Cotto e mangiato - Il
menù del giorno
Rubrica
12.25 Studio Aperto Info
13.00 L’isola dei famosi Real
Tv
13.20 Sport Mediaset Info
13.55 I Simpson Cartoni
14.20 Futurama Cartoni
14.45 Big Bang Theory
Situation Comedy
15.20 Mom Tf Commedia
15.45 Due uomini e 1/2 Situation Comedy
16.40 La vita secondo Jim
Situation Comedy
17.35 Mike & Molly Telefilm
17.55 L’isola dei famosi Real
Tv
18.30 Studio Aperto Informazione
19.25 C.S.I. Miami Telefilm
21.10 La furia dei titani Film
Azione. Di Jonathan
Liebesman. Con Sam
Worthington, Liam
Neeson, Rosamund
Pike
23.05 Demolition Man Film
Azione
RAI STORIA
RAI PREMIUM
TV8
17.00
17.05
15.00
13.15
Notiziario Documenti
Documentari d’autore
Documenti
18.05 La notte di Lamezia.
Storia di Salvatore
Aversa Documenti
19.05 Speciale Community
Documenti
19.30 Eco della Storia Doc
20.30 Il giorno e la storia
Documenti
20.50 Il tempo e la storia
Documenti
21.40 Itinerari nella bellezza
Documenti
22.00 Italia viaggio nella
bellezza Documenti
Anica Appuntamento
Al Cinema Rubrica
15.05 Cuori Rubati Soap
Opera
15.35 Un Medico In Famiglia
Serie Tv
17.35 Rai News - Giorno Info
17.40 Il Commissario Rex
Serie Tv
18.30 Pasion Prohibida
Telenovela
19.20 Capri Serie Tv
20.20 Un Caso Di Coscienza
Serie Tv
21.20 Made In Sud Show
0.10
Squadra Speciale
Vienna Serie Tv
15.15
16.15
18.15
19.15
19.45
20.15
21.15
23.15
Tg La7 Informazione
Meteo Informazione
La tunica Film Storico
Anna dei mille giorni
Film Storico
13.30 Tg La7 Informazione
14.00 Tg La7 Cronache
Rubrica
14.20 Tagadà Rubrica. Condotto da Tiziana Panella
16.25 Benjamin Lebel - Delitti D.O.C. Serie Tv
18.10 L’ispettore Barnaby
Telefilm
20.00 Tg La7 Informazione
20.35 Otto e mezzo Attualità.
Condotto da Lilli Gruber
21.10 Gangs of New York
Film Drammatico. Di
Martin Scorsese. Con
Leonardo Di Caprio,
Daniel Day-Lewis,
Cameron Diaz, Jim
Broadbent
0.20 Tg La7 Informazione
0.25 Taverna Paradiso Film
Commedia
2.15
Otto e mezzo Attualità.
Condotto da Lilli Gruber
2.50 Starsky & Hutch
Telefilm
IRIS
Cheaters - Tradimenti
Show
Matrimonio a prima
vista USA un anno
dopo Show
Mamme sull’orlo di
una crisi da ballo Show
Hell’s Kitchen USA
Show
House of Gag Show
Tuttigiorni’s Got
Talent Show
House of Gag Show
The Amazing SpiderMan Film Fantastico
Il segreto di David Film
Thriller
12.02
Roma a mano armata
Film Drammatico
Il tesoro della foresta
pietrificata Film Azione
15.39 Coming Soon Info
15.43 Come rubare la corona
d’Inghilterra Film
Fantastico
17.32 Note Di Cinema Show
17.38 Il pistolero dell’Ave
Maria Film Western
19.20 Super Car Telefilm
20.05 Walker Texas Ranger
Telefilm
21.00 I tre giorni del Condor
Film Spionaggio
23.15 Spy Game Film Azione
13.56
7GOLD
ANTENNA 3
CANALE ITALIA
TELEVENEZIA
TELENUOVO
RETEVENETA
TELEFRIULI
7.00
8.00
13.30
14.05
Shopping in poltrona
Televendita
18.30 Info con il TG Regionale - TG Venezia - TG
Treviso Info
20.10 The Italian Dream
Reality Show
20.30 Informazione con il TG
Regionale Informazione
21.00 La Prima serata di
Antenna Tre Attualità
23.00 Info con il TG Regionale - TG Treviso - TG
Venezia Info
0.40 The Italian Dream
Reality Show
6.00
18.00
6.45
12.10
12.15
12.30
12.45
13.00
13.10
13.15
17.30
21.10
Se Dio vuole Film
Commedia. Sky Cinema 1
18.25
HD
18.30
19.00
Wildlife Documentario
Tg7 Informazione
Extreme Travellers
Documentario
14.00 Quelli che... il Lotto
Rubrica
15.00 TG7 Sport Rubrica
sportiva
18.00 Giubbe rosse Film
Drammatico
20.30 Diretta Stadio... ed è
subito goal! - The best
Rubrica sportiva
23.15 La corsa più pazza d’America Film Commedia
SKY CINEMA
19.00
19.05
The Fighter Film Drammatico. Sky Cinema Cult
Monsters University
Film Animazione. Sky
Ribelle - The Brave
Film Animazione. Sky
Cinema Hits HD
Cenerentola Film
22.45
Automata
Film Thriller.
Animazione. Sky Cinema 1
Sky Cinema 1 HD
HD
19.20
Ice Princess - Un sogno 22.50 A Bug’s Life - Megaminimondo Film
sul ghiaccio Film
Animazione. Sky Cinema
Commedia. Sky Cinema
Hits HD
Family
21.00
Sky Cinema Family
23.00 Orlando Film Drammatico. Sky Cinema Cult
23.10 Le avventure di Mickey
Matson - Il codice dei
pirati Film Avventura.
The Guardian Film
Azione. Sky Cinema
23.25
The Hours Film Drammatico. Sky Cinema Cult
The Twilight Saga:
Eclipse Film Fantastico.
Max HD
Non ne posso più
Rubrica
18.10 Oggi le comiche
19.00 Tg Notiziario Informazione
19.25 Non ne posso più
Rubrica
19.30 Tg Notiziario Informazione
21.00 Non ne posso più
Rubrica
21.10 Film Film
23.00 Tg Notiziario Informazione
23.25 Servizi speciali Rubrica
1.00
Programmi notturni
SKY INTRATTENIMENTO
Cinema Hits HD
19.10
Notizie Oggi Informazione
7.00 Il Meteo Informazione
7.05
La mattina con Canale
Italia Rubrica
10.00 Shopping in Tv Televendita
12.00 Canta Italia Rubrica
14.00 Shopping in Tv Televendita
20.00 Motorcube Rubrica
20.30 Piacere Italia Rubrica
21.00 Cantando e Ballando
Varietà
23.30 Cantando e Ballando
Story Varietà
Sky Cinema Family
True Lies Film Azione.
Sky Cinema Max HD
19.15
Deutschland 83 Telefilm. Sky Atlantic
I Griffin Telefilm. Fox HD
I Simpson Telefilm. Fox
HD
NCIS Telefilm. Fox Crime
HD
Grey’s Anatomy Telefilm. Fox Life
Deutschland 83 Telefilm. Sky Atlantic
20.05 NCIS Telefilm. Fox Crime
HD
Grey’s Anatomy Telefilm. Fox Life
20.10 Mom Telefilm. Fox HD
20.35 The Big Bang Theory
Telefilm. Fox HD
21.00 NCIS Los Angeles
Telefilm. Fox Crime HD
9.30
12.00
12.30
18.30
18.40
21.15
22.30
Tg Padova 7 giorni
Attualità
Incontri istituzionali
Rubrica
Studio News Informazione
Il tassinaro Film Commedia
Studio News Informazione
La caccia Film Drammatico
Cuore selvaggio Film
Noir
La lupa
Film Drammatico
SKY SPORT
13.45
15.00
17.15
18.25
18.30
18.50
19.15
19.45
20.25
20.30
20.50
21.05
23.00
In tempo Rubrica
Tg Padova Informazione
Tg Treviso Informazione
Tg Bassano Info
Tg Venezia-Mestre Info
In tempo Rubrica
La tv dei ragazzi
Rubrica
Idea Formazione
Rubrica
Santo rosario Religione
Shopping Time Televendita
In tempo Rubrica
Tg Padova Info
Tg Bassano Info
Tg Treviso Informazione
Tg Venezia-Mestre Info
In tempo Rubrica
Tg Bassano Info
Tg Padova Informazione
Iceberg Talk show
Tg Bassano Informazione
In tempo Rubrica
Tg Treviso Informazione
Tg Venezia-Mestre Info
Faq - Istruzioni per
l’uso Rubrica
Bekér - Ospite In
Cucina Rubrica
18.45 Isonzo News Rubrica
19.15 Speciale Del Telegiornale Rubrica
19.45 A tutto campo Rubrica
20.45 Orcolat - 40 Anni
senza dimenticare
Documentario
21.15 Moda d’autore 2015
Rubrica
23.00 A tutto campo Rubrica
24.00 Effemotori - Sport
Motori In F.V.G. Rubrica
18.30
MEDIASET PREMIUM
19.10
8 mile Film Drammatico. Premium Cinema
Bravetown Film Drammatico. Premium Cinema
Jupiter - Il destino
dell’universo Film
Fantascienza. Premium
21.10
The Walking Dead
Telefilm. Fox HD
Grey’s Anatomy Telefilm. Fox Life
Vinyl Telefilm. Sky
21.50
Sleepy Hollow Telefilm.
Fox HD
1a giornata. China
Open Biliardo. Eurosport
20.00 Highlights. ISU Grand
Prix Series Pattinaggio
di figura. Eurosport
22.00 2a giornata. Criterium
International Ciclismo.
21.55
NCIS Los Angeles
Telefilm. Fox Crime HD
Vinyl (v.o.) Telefilm. Sky
SKY RAGAZZI
SKY DOCUMENTARI
19.30 Tom & Jerry Tales
Cartoni. Boomerang
20.05 Clarence Cartoni.
20.55 Come è fatto Documentario. Discovery Channel
21.25
Come è fatto Documentario. Discovery Channel
21.00
21.55
Finché natura non ci
separi Documentario.
22.10
Atlantic
Atlantic
22.45 The Walking Dead
Telefilm. Fox HD
22.50 Bones Telefilm. Fox
Crime HD
23.10
Grey’s Anatomy Telefilm. Fox Life
Faccia d’angelo Telefilm. Sky Atlantic
19.00
Eurosport
Cartoon Network
21.00
Bugs! Cartoni. Boome-
21.20
Teen Titans Go! Cartoni. Cartoon Network
rang
23.25
23.30
24.00
21.15
23.13
Cinema
HD
HD
21.05
Alcatraz, il carcere
maledetto Documentario. History Channel
Curiosity: gli alieni
sono tra noi? Documentario. Discovery Science
Discovery Channel HD
22.00 Curiosity: Dio ha
creato l’Universo? Doc.
Discovery Science
30
Domenica 27 marzo 2016
SOLE
oggi sorge alle
tramonta alle
06.01
18.31
nel Nord-Est
23.22
08.37
Poco
Molto
nuvoloso Nuvoloso nuvoloso
Pioggia
Rovesci
isolati
Rovesci Temporale Grandine
Neve
Nebbia
Calmo
Poco
mosso
Mosso
Molto
mosso
Forza
1-3
Forza
4-6
Forza
7-9
Variabile
in Italia
Dati:
OSMER
Bolzano
Bolzano
Belluno
Trento
Udine
Pordenone
Gorizia
Treviso
Padova
Trieste
6
10
Atene
4
16
Berlino
5
15
Bruxelles
6
11
19
Bucarest
4
14
9
16
Copenaghen
4
8
Genova
12
14
Francoforte
2
12
16
Milano
11
15
Gerusalemme
8
11
10
14
Napoli
8
17
Gijon
11
16
10
13
Palermo
11
18
Hong Kong
13
19
9
12
Perugia
8
13
Il Cairo
10
21
11
12
Reggio Calabria
7
20
Istanbul
4
11
12
16
Lisbona
8
17
6
14
Londra
6
9
Madrid
4
15
Mosca
-9
3
New York
7
13
Parigi
7
12
Praga
6
14
Stoccolma
3
10
Vienna
4
13
Zurigo
0
12
12
Ancona
11
13
11
17
Bari
11
15
Gorizia
9
11
Bologna
11
16
Padova
10
14
Cagliari
11
9
14
Firenze
Rovigo
11
15
Trento
12
Treviso
Trieste
Venezia
Rovigo
Verona
11
14
Vicenza
10
14
Roma Fiumicino
dati:
Torino
Veneto
Trentino Alto Adige
Friuli Venezia Giulia
Situazione generale
Tra la notte e il primo mattino fase di
instabilità con cielo molto nuvoloso o
coperto; in seguito crescenti
schiarite alternate ad annuvolamenti
specie in prossimità dei rilievi.
Tendenza: alternanza di schiarite e
annuvolamenti irregolari;
precipitazioni generalmente assenti,
salvo possibilità di precipitazioni.
Da irregolarmente nuvoloso
a localmente molto nuvoloso;
possibili alcune deboli
precipitazioni sparse.
Tendenza: da irregolarmente
nuvoloso a molto nuvoloso;
possibili alcune deboli
precipitazioni sparse.
Nella notte e di primo mattino su tutta
la regione probabili piogge sparse in
genere deboli o moderate, deboli
nevicate oltre i 1300 m circa.
In giornata l’evoluzione è incerta:
avremo cielo in prevalenza nuvoloso
ma con bassa probabilità
di precipitazioni in montagna e sulle
zone centro-occidentali della regione.
Nord: pasquetta con cielo poco
nuvoloso sul Centrosud Piemonte e
Ponente ligure e tempo più instabile
altrove con deboli piogge sparse,
localmente anche moderate. Massime
tra 12 e 17˚
Sud: pasquetta con tempo più instabile
tra Campania, Lucania e Centronord
Puglia con qualche debole sparsa.
Prevale il tempo asciutto è ampiamente
soleggiato sull'arresto delle regioni.
concorsi
Ariete
Toro
Gemelli
dal 21 marzo
al 20 aprile
dal 21 aprile
al 20 maggio
dal 21 maggio
al 21 giugno
Pasqua bagnata da Luna-Scorpione,
ma anche da Venere in Pesci - festa
dell'amore e della gelosia. Magnifiche
occasioni di nuovi importanti incontri
per voi tutti (amorosi o professionali),
propiziati da Giove. Passerete momenti
felici anche al mare, ma la vostra città
zodiacale è Parma.
Il cielo si presenterà piuttosto nuvoloso,
ma con deboli precipitazioni. Bel tempo
in Sardegna. Clima primaverile.
Centro: una debole perturbazione
atlantica interesserà le nostre regioni.
l’oroscopo di branko
Pasqua viene sempre di domenica e cade
quasi sempre sotto il vostro segno, non a caso
simboleggiato dal maschio della pecora. E'
di auspicio bellissimo Mercurio (viaggi,
incontri, notizie), ancora più significativo felice - l'aspetto con Marte, di grande
importanza per l'amore. Gita fuori porta,
la vostra città zodiacale è Napoli.
Alla durezza di alcuni aspetti dei
pianeti lenti (Saturno, Nettuno, Giove),
si contrappone Mercurio ben attivato in
Ariete, segno delle relazioni sociali,
viaggi, amicizie. Guardatevi in giro se
siete alla ricerca di occasioni amorose,
più di così non si può fare. Gita di
Pasquetta, Verona.
Estrazioni del
26/03/2016
BARI
61
88
70
85
83
18
32
44
56
69
Numero
CAGLIARI
44
63
21
27
25
21
34
46
57
70
Oro 61
FIRENZE
56
69
70
63
84
25
36
50
61
71
GENOVA
50
61
25
49
19
28
43
52
63
88
MILANO
56
57
70
64
60
NAPOLI
69
52
32
89
56
PALERMO
36
71
34
72
45
Cancro
Leone
Vergine
ROMA
43
18
28
57
1
dal 22 giugno
al 22 luglio
dal 23 luglio
al 22 agosto
dal 23 agosto
al 22 settembre
TORINO
46
32
38
68
22
VENEZIA
52
63
64
22
61
NAZIONALE
9
64
66
51
58
Pasqua d'amore, illuminata dalla
Luna sensuale in Scorpione e Venere in
Pesci, non male nemmeno il soccorso della
fortuna assicurato da Giove. Il salto di
qualità che vi aspettate nel campo
pratico (lavoro, soldi), arriverà tra pochi
giorni. Per una gita di primavera, è
Venezia la vostra città.
Pasqua passionale, grazie all'aspetto
Marte-Sole, ma l'effetto sarà più
evidente domani, quando arriva anche
una straordinaria Luna in Sagittario.
Nasce un nuovo amore, una nuova
intesa professionale e commerciale, tutto
all'insegna del successo. Viaggio d'amore
a Palermo o Ravenna, vostre città.
Chiamiamola Pasqua di passaggio, visto che
ci sono dei transiti ancora poco sicuri e non ben
definiti, ma l'importante è sapere che Mercurio
favorevole segnala novità positive in arrivo.
Marte e Venere vi snobbano, ma l'amore è
sempre stimolato dal grande Giove, non si può
mai dire quando si farà vedere la fortuna. Gita
di Pasqua a Genova, vostra città zodiacale.
Bilancia
Scorpione
Sagittario
dal 23 settembre
al 23 ottobre
dal 24 ottobre
al 21 novembre
dal 22 novembre
al 21 dicembre
Pasqua con tante cose nell'aria o, meglio, nel
fuoco (elemento astrale), vista l'importante
influenza dei pianeti in Sagittario e in Ariete.
Significa che sono in arrivo nuove sfide per
voi, ma anche progetti, proposte, iniziative…
La sorpresa che troverete nell'uovo è proprio
quella che desiderate, un po' di passione in più.
Gita di Pasquetta, Firenze.
Pasqua, fortuna. La festa della rinascita
illuminata dalla Luna nel segno, influsso che assume
un significato molto personale: siete davanti alle
svolte più importanti degli ultimi anni, private o
professionali. Ripartite pure con quei tagli improvvisi
e netti, che sono la vostra forza da sempre. Venere la
vostra stella in esclusiva. Gita di primavera, nella
vostra misteriosa e affascinante città, Cortona.
Sarà una Pasqua emozionante, i
biancospini cominciano ad essere coperti da
una fitta nevicata di fiorellini bianchi, Marte
accende il fuoco della passione, domani la
Luna sarà con voi e con Saturno, non ci sarà
tempo per annoiarsi. Casa e proprietà (vicine e
lontane) da risistemare. Per la gita di
primavera, Siena, la vostra città zodiacale.
Capricorno
Acquario
Pesci
dal 22 dicembre
al 20 gennaio
dal 21 gennaio
al 19 febbraio
dal 20 febbraio
al 20 marzo
Le stelle sono ancora rivolte alla famiglia e alle
questioni domestiche, il rapporto con i figli (genitori),
parenti stretti… Succede quasi sempre nella stagione
dell'Ariete, ma questa Pasqua avete anche la
straordinaria protezione di Giove nel settore dei
lunghi viaggi, dei contatti con il lontano, in qualche
modo riuscirete a rendere mondana questa festa. Per
una gita, Bergamo (e le montagne vicine).
Pasqua turistica, diciamo, dato che avete Mercurio
nella migliore postazione. Viaggi e incontri, ma
anche innamoramenti per le persone sole, stimolate
da Marte-Sole-Urano. Un tris d'assi che vi porterà
fortuna pure nelle iniziative d'affari, che
consigliamo di intraprendere già domani, Luna in
Sagittario. L'odierna agitazione o stanchezza,
accompagnata da un'inopportuna scenata in casa, è
provocata dalla Luna in Scorpione. Gita di
primavera, Merano, vostra meta zodiacale.
realizzazione:
Amsterdam
9
Bolzano
Udine
Venezia
Agitato/
Grosso Tempesta
nel mondo
Belluno
Pordenone
Vicenza
Verona
Dati:
ARPAV
Sereno Variabile
LUNA
oggi sorge alle
tramonta alle
VENTO MARE
CIELO
PG
Venere combatte, per così dire, con Saturno e Marte
congiunti in Sagittario. Dato che non sembra
abbastanza, ci si mette anche Giove… Possiamo
definire la vostra una Pasqua marziana, perché
saprete tirare fuori la forza del vostro carattere,
quella capacità tutta vostra di dare affetto e
protezione alle persone care. Stringete importanti
amicizie, in questo momento sono la vostra fortuna.
Se cercate un mare che vi corrisponda, Reggio
Calabria, Scilla e Cariddi, sotto il segno dei Pesci.
65.823.721,38
62.900.000,00
MONTEPREMI
Jackpot
QUOTE SUPERENALOTTO
6
5+1
5
24.322,52
4
3
2
404,69
32,26
6,17
28
43
67
68
72
Jolly
Super Star
18
60
79
QUOTE SUPERSTAR
6
5+1
5
4
40.469,00
3
2
1
0
3.226,00
100,00
10,00
5,00
Domenica 27 marzo 2016
31
PG
Il 25 marzo
è mancato all'affetto
dei suoi cari
La SOCIETÀ EDITRICE
ed i DIRIGENTI de Il Gazzettino
partecipano al lutto
del vicedirettore Pietro ROCCHI
per la scomparsa del padre
Maestro
Il 26 Marzo
è mancata all'affetto dei suoi cari
RINGRAZIAMENTO
Caterina, Paola,
Elena e Andrea Danesin,
profondamente commossi
per la grande dimostrazione
di stima ed affetto
nei confronti del loro caro
ARNALDO ROCCHI
Venezia-Mestre 27 marzo 2016
VITTORINO BODI
ch. RINO
Il DIRETTORE
e i GIORNALISTI
de IL GAZZETTINO
partecipano al lutto
del vicedirettore Pietro ROCCHI
per la scomparsa del padre
Maestro
DI ANNI 82
ARNALDO ROCCHI
Ne danno l'annuncio
i figli Andrea e Massimo
con le loro famiglie.
I funerali saranno celebrati
martedì 29 marzo 2016,
nella Chiesa di Sant'Antonio
Lido di Venezia,
alle ore 11.00
Venezia-Mestre 27 marzo 2016
Il 26 marzo
è mancato all'affetto dei suoi cari
FERRUCCIO
LAURETTA SOLIGON "LAURA"
in PIGOZZO
di anni 71
Ne danno il triste annuncio
il marito Renzo, i figli Lucia e Dario
con Caterina e parenti tutti.
impossibilitati
a farlo personalmente,
ringraziano quanti
sono stati loro vicini.
Treviso, 27 marzo 2016
O.F. Gigi Trevisin srl tel. 0422.542863 TV
I funerali avranno luogo
Mercoledì 30 corr. alle ore 15,30
nella Chiesa Parrocchiale di Peraga.
TRIGESIMI
Peraga di Vigonza, 27 marzo 2016
E
iof Carraro di Luciano & Oscar 0499220012
ANNIVERSARI
28 III 2008
Venezia-Lido, 27 marzo 2016
Pompe Funebri Costantini tel 0415370983
Rettitudine e onestà: il tuo sguardo e le tue azioni
trasmettevano questi valori che venivano da un mondo antico.
Tu ce li hai donati ed essi vivranno sempre in noi.
Il 26 marzo
si è spento
il Maestro
Giovedì 24 Marzo
improvvisamente è mancato
all'affetto dei suoi cari
ARNALDO ROCCHI
RINGRAZIAMENTI
28 III 2016
Nel 8° Anniversario di
GIANFRANCO SCARPA
CHIAM. GIANNI
di anni 80
ed è andato a raggiungere
la sua amatissima moglie
GINA.
Ne danno il triste annuncio
il figlio PIETRO
con FRANCESCA
e MARTINA.
Venezia-Mestre 27 marzo 2016
Il Presidente,
de Il Gazzettino Spa,
Azzurra Caltagirone,
prende viva parte al dolore
di Pietro Rocchi
per la perdita del padre
ARNALDO ROCCHI
Venezia-Mestre 27 marzo 2016
Albino Majore
è affettuosamente vicino
a Pietro Rocchi
nella scomparsa del papà
ARNALDO ROCCHI
Venezia-Mestre 27 marzo 2016
Con profondo dolore
lo annunciano
la figlia Chiara,
la cognata Vera,
Sandra e gli amici tutti.
I funerali avranno luogo
mercoledì 30 marzo alle ore 9
nella Chiesa del Cimitero
di S. Michele in isola.
Non fiori ma offerte
alla Croce Bianca
del Lido di Venezia
e a Emergency.
Lido Venezia, 27 marzo 2016
MONICA LEVORATO
Cav.
GIOVANNI TONINATO
Il tempo passa
ma per noi si è fermato.
Sei sempre con noi,
e questo ci permette di vivere.
di anni 85
Mamma e Papà.
Con profondo dolore ne danno
il triste annuncio la moglie Silvana,
le figlie Antonella e Mara,
i generi Emanuele e Stefano,
gli adorati nipoti Sophia, Romeo
e Greta, il Fratello, le Sorelle,
le Cognate uniti ai Parenti tutti.
Mestre, 27 marzo 2016
Imp. BRUNO FANELLO T. 041-5268147
I Funerali avranno luogo
Martedì 29 Marzo alle ore 15,30
partendo dall'Obitorio dell'Ospedale
Civile Ca' Foncello di Treviso
per la Chiesa Arcipretale
di San Biagio di Callalta ove verrà
celebrata la Santa Messa alle ore 16.
Il Santo Rosario verrà recitato
Lunedì 28 Marzo alle ore 18
nella Chiesa Arcipretale
di San Biagio di Callalta.
Il caro Giovanni al termine
della Santa Messa verrà tumulato
nel cimitero di San Biagio di Callalta.
La famiglia ringrazia quanti
parteciperanno alla Cerimonia.
San Biagio di Callalta, 27 marzo 2016
Concessionaria di Pubblicità
SPORTELLI PIEMME
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Domenica 27 marzo 2016
Domenica
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15 ore 17:50
75 ore 01:05
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IL SOLE
sorge alle
6.59
tramonta alle
19.33
-5 ore 07:55
minima 8
massima 13
vento:
moderato
IL TEMPO OGGI
IL TEMPO DOMANI
Segr. Tel: 0412411996 www.comune.venezia.it/maree [email protected]
Redazione: 30124 Venezia, San Marco 4410 - 041/5239301 - fax 041/665173 - [email protected] - Redazione: 30172 Mestre, via Torino 110 - 041/665111 - fax 041/665160 - [email protected]
CHIOGGIA Era partito da un campeggio di Isola Verde insieme a un gruppo di amici. Ricerche nella notte
Immersione tragica, sub disperso
Sono poche le speranze di ritrovare vivo Giovanni Pretto, 34enne calatosi in mare nei pressi di un relitto
G A 6 MIGLIA
Si era immerso ieri assieme ad un gruppo di amici
del diving center Isamar
di Isola Verde a sei miglia
dalla costa dove si trova il
relitto della motonave
Evdokia II. Si tratta di
Giovanni Pretto, 34enne
di Vicenza
A VENEZIA
TURISTI MALEDUCATI E FROTTE DI ABUSIVI
Venezia, Pasqua di ordinario degrado
Ponte
pasquale
all’insegna del
classico
assalto
turistico a
Venezia, tra
code ai pontili,
proliferare di
abusivi e
scene di
degrado
dettato dalla
maleducazione
dei turisti
G RICERCHE VANE
Nel pomeriggio, dopo un
po’ i compagni lo avrebbero perso di vista. Alla fine,
malgrado le affannose ricerche, non lo hanno trovato. E’ intervenuto il nucleo sommozzatori dei Vigili del fuoco prima di
Mestre, poi di Vicenza.
Ricerche anche nella notte.
R. Perini
a pagina XIII
IL BIVACCO Un turista si "rilassa" ai piedi di una vera da pozzo
«Isis assassini»
La mobilitazione
degi islamici
Navarro Dina a pagina II
SPORT / BASKET
Babbo e Mayer
a pagina VI
Cocaina anche ai 15enni
Stop alla banda che tra Martellago e Mestre spacciava droga a una sessantina di ragazzini
5 ARRESTI
DOLO
Aggredisce ragazza sola
in casa per strapparle
la collana: arrestato
MESTRE
Installato a rovescio:
il leone della Sortita
non "sfida" più l’Austria
Una storia da "arancia meccanica" quella vissuta ieri da una
ventenne residente con la famiglia in via Cazzaghetto ad Arino di Dolo aggredita e picchiata in casa da un 28enne ucraino che voleva rubarle la collana. Il giovane è stato arrestato.
Trevisan a pagina X
A pagina XIV
Italiani
e albanesi
vendevano droga
nei bar
Ai loro clienti non chiedevano la carta
d’identità. E che fossero ragazzini anche di
15 o 16 anni non gli importava. I contanti
per pagare la droga li avevano? A loro
bastava questo. Un giro d’affari di circa
10mila euro a settimana, e un giro di
acquirenti abituali che si assestava su 60-70
soggetti, metà dei quali minori. Azzerato,
dopo oltre un anno di indagini, dai carabinieri di Mestre e Martellago un gruppo di
spacciatori veneto-albanesi. A far scattare
l’inchiesta è stato l’arresto in flagranza nel
settembre 2014 di Flavio Petenò, 55 anni di
Martellago. La banda spacciava cocaina tra
Mestre e Martellago.
Blitz Reyer:
a Cantù vince
in volata
a pagina XXVI
VENEZIA
Punge con lo spillo
i passeggeri Actv
Fermato a Rialto
A pagina IV
Andolfatto a pagina XI
SAN MICHELE Fuochi d’artificio mentre si svolge la processione, poi le scuse
Via Crucis con i botti, l’ira del parroco
Dal 1982 Servizi Funebri con discrezione e sensibilità
i nostri servizi a parre da:
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Sparano i fuochi d'artificio nel bel mezzo della Via Crucis, il
parroco di Bibione si arrabbia. A quanto pare la scelta di
festeggiare un evento sportivo verso le 21.45 di Venerdì Santo, non
è stata una grande idea. Il caso ha voluto che per il weekend
pasquale ci fosse in programma un torneo di calcio nel palasport di
Bibione. Per la cerimonia inaugurale gli organizzatori hanno voluto
fare le cose in grande, con tanto di fuochi d'artificio. Peccato che a
poche centinaia di metri fosse in corso la processione della Via
Crucis. Il parroco, don Andrea Vena, si è rammaricato e ha chiesto
rispetto. Pronta la replica giunta dal campo di calcio: «Ci spiace
per l'inconveniente, pensavamo che la cerimonia fosse terminata».
Corazza a pagina XXI
NOALE
Piccoli truffatori
infiltrati
tra i chierichetti
per la questua
della Pasqua
Bortolato a p. XV
II
PrimoPiano
VE
Domenica 27 marzo 2016
IL TERRORISMO
LA CITTÀ
Cerimonia sul Ghetto
Martedì rii chiusi
Canali chiusi martedì
in occasione della cerimonia inaugurale alla
Fenice delle celebrazioni promosse per i 500
anni del Ghetto di Venezia. In particolare, a partire dalle 14, e fino a
cessate esigenze, sono
interdetti al transito di
tutte le imbarcazioni,
sia remi che a motore
ad eccezione delle unità
in servizio per l'evento,
o comunque autorizzate
dai responsabili della
vigilanza, i rii dell'Alboro-Ostreghe, dal Canal
Grande fino allo sbocco
nel bacinetto della Fenice, e il il rio delle Veste,
dall'incrocio con il rio
dei Barcaroli, compreso il bacinetto della Fenice. Temporaneamente sospese le rive pubbliche e i servizi di caricoscarico e stazionamento gondole.
SANTA
LUCIA
Cartelli
e striscioni
contro
Isis
e il terrorismo
nella
manifestazione
organizzata
dalla Comunità
marocchina del
Veneto a
Venezia
SANTA LUCIA
Molti cartelli e striscioni
contro gli "assassini"
«Attenzione, l’islamofobia
ci sembra in aumento»
Musulmani in piazza contro Isis
Sit-in della comunità marocchina: «Stanno usando l’Islam per un proprio tornaconto»
Paolo Navarro Dina
VENEZIA
I musulmani marocchini dicono no al terrorismo. E lo
hanno voluto dire davanti a
tutti: mettendosi le bandiere
del Marocco sulle spalle; innalzando cartelli contro Isis e
alzando al cielo l’immagine di
re Mohammed V. Così, una
parte delle comunità islamiche del Veneto ha voluto esprimere la propria rabbia contro
gli attentati che hanno insanguinato l’Europa in queste settimane, per dire no all’Isis, ma
anche per denunciare ogni
forma di islamofobia. Così, un
sit-in organizzato inizialmente
contro le parole del segretario
generale dell’Onu, Ban Ki-moon sulla crisi del Sahara Occidentale, il lembo meridionale
del Paese del Grande Atlante,
ex colonia spagnola, annessa
al Marocco negli anni Settanta
e che, da allora è in stato di
guerra contro parte della popolazione autoctona che aderisce al Fronte Polisario saharawi, si è trasformato in un’iniziativa contro il terrorismo e a
favore del dialogo. Ed è stato
sul piazzale della Stazione a
Santa Lucia che si sono date
appuntamento un centinaio di
persone provenienti da tutto il
Veneto, da Padova e dal Veneto orientale; da Conegliano e
da Treviso. É stata questa
l’iniziativa annunciata nei giorni scorsi dalla Comunità islamica del Veneto e dalle associazioni religiose con la volontà di sottolineare come l’Islam
è e vuole essere una religione
di pace.
«Il terrorismo - ha detto
Tanji Bouchaib, rappresentante della Comunità veneta marocchina - è contro ogni principio dell’Islam. Isis sta usando
il nome dell’Islam per un proprio tornaconto politico. Ma
dobbiamo dire no. Noi siamo
solidali con il Belgio, con
l’Iraq, con la Siria, con lo
Yemen. E rendiamo omaggio
alla memoria di Valeria Sole-
sin e a tutte le famiglie colpite.
Abbiamo però il timore che
l’islamofobia sia in aumento.
L’Isis non rappresenta i musulmani».
Subito dopo ha preso la
parola il presidente della Comunità islamica di Venezia,
Mohamed Amin Al Adhab:
«Islam è pace - ha ripetuto il
leader della Comunità veneziana - Siamo qui per il Sahara,
ma anche per dire che i musulmani, e quelli nati in Italia, di
prima e seconda generazione,
sono per la pace; perchè dicono no alla barbarie e allo
spargimento di sangue. Noi
siamo solidali con l’Europa,
ma il Vecchio continente deve
© riproduzione riservata
L’INCHIESTA
SAN POLO
Tre ipotesi per gli involucri
trovati a palazzo Ducale
Allarme bomba in campo
per una borsa dimenticata
Nessun pericolo: all’interno c’era abbigliamento sportivo
Ancora un allarme bomba. Questa volta è accaduto in campo San
Polo dove qualcuno ha dimenticato un borsone con all’interno un
equipaggiamento sportivo. Insomma, come si suol dire, una classica dimenticanza che però, ancora
una volta, ha fatto scattare la
psicosi e l’allarme. Così, subito
sul posto sono arrivati gli agenti
di una Volante della Polizia e
anche i Vigili del Fuoco. Dopo
alcuni momenti di tensione, il
borsone è stato controllato adeguatamente e tutto si è risolto.
trovare una soluzione ai conflitti. Quelli che frequentano
una moschea non sono tutti
terroristi. Nelle nostre aule di
fede facciamo cultura. Quello
che vogliamo dire è che siamo
tutti nella stessa barca; che è
la barca della libertà e non ci
sarà Isis che possa farla affondare. Dobbiamo dire apertamente che lo Stato dell’Isis è
uno Stato fantoccio». Dopo
Al Adhab sono intervenuti
anche altri rappresentanti
della Comunità marocchine
e infine la manifestazione si
è conclusa senza alcun incidente, tra la curiosità di numerosi passanti.
L’episodio segue di pochi giorno
quanto è accaduto nel cortile di
Palazzo Ducale quando, di prima
mattina, era scattato un ennesimo
allarme bomba. Subito era scattata la procedura prevista in questi
casi. Poi nel corso della mattinata
la soluzione. Durante una perquisizione erano emersi due involucri con tracce rossastre contenenti alcune pietre di quarzo che
nulla avevano a che vedere con
un potenziale ordigno come era
stato ipotizzato in un primo momento tra l’apprensione generale.
DUCALE Polizia per l’allarme bomba
E fin da subito sono poi scattate le
indagine per lo "strano ritrovamento". E le investigazioni stanno
andando in tutte le direzioni (anche se fin da subito è stata scartata - in qualche maniera - ogni
attinenza con il terrorismo islami-
co) tanto che sono al vaglio varie
ipotesi, tra le quali quella di un
gesto dimostrativo e di protesta di
qualche dipendente che in questo
modo ha voluto esprimere la propria rabbia per l’allungamento degli orari di apertura di Palazzo
Ducale decisi dalla Fondazione
Musei oppure che possa essersi
trattato - sempre in via ipotetica ad una azione dimostrativa da
parte di gruppi venetisti innervositi dal recente vertice Italia-Francia tenutosi proprio al Ducale. Ma
qualcuno ipotizza pure che possa
essersi trattato anche di una sorta
di esercitazione per verificare la
tenuta e la capacità del dispositivo
di emergenza anti-terrorismo.
© riproduzione riservata
Venezia
Domenica 27 marzo 2016
VE
III
SAN BORTOLOMIO Raccolta di firme alla farmacia Morelli contro il proliferare di banchi da mercato
Tomaso Borzomì
VENEZIA
La protesta stavolta è forte. Il
"no" alle bancarelle sistemate
tra Strada Nuova e Rialto
passa per campo San Bortolomio, dove la farmacia Morelli
si è fatta promotrice di una
raccolta firme contro il mercato allestito a Pasqua, così come a Natale e all’Epifania. La
polemica riguarda quei banchi che vendono di tutto, merce a pochi euro, comein un
qualsiasi mercato rionale.
«Con noi ci sono una ventina
di esercenti della zona, tutti
con il proprio timbro - spiega
Nicolò Morelli, noto anche per
il "conta residenti" nella sua
farmacia - perché riteniamo
che queste bancarelle offendano il decoro del campo e della
città».
La petizione che ha riscosso
il consenso di molti tra gli
esercenti del campo è stata
presentata venerdì in Comune: «Alle 12 abbiamo protocollato la richiesta - prosegue
Morelli - troviamo che la concessione di questi spazi penalizzino le attività commerciali
presenti».
E non solo, vi sarebbe anche
un problema legato alla sicurezza, secondo i firmatari:
«Questa simil-baraccopoli oltre ad oscurare la bellezza del
campo, è anche un problema
dal punto di vista di chi passa,
con materiali plastici e cavi
elettrici volanti».
Una soluzione potrebbe essere quella di vendere prodotti
di qualità diversa: «Piuttosto
che custodie per ipad - prose-
STRADA
NUOVA
I banchi da
mercato
allestiti per il
ponte
pasquale tra
Cannaregio e
campo San
Bortolomio
Larabbiadeicommercianti
«Bastaconlebancarelle»
LA PETIZIONE
«Questione
di decoro
ma anche
di sicurezza
gue Morelli - sarebbe molto
meglio che le bancarelle fossero diverse e vendessero prodotti tipici, come vetro di Murano o prodotti agroalimentari. Il sindaco parla di decoro,
ma poi non lo contrasta».
Un esposto è stato presentato anche da un cittadino stufo
della situazione, Alessandro
Tamborini, affinché: «Il Comu-
ne sani questa deplorevole
situazione».
Gli esercenti del campo rispondono però con pareri diversi alla domanda se siano
opportune o meno: «Quando ci
sono queste bancarelle si sa
che non si lavora - affermava
ieri Sergio Ferrarese di Buosi
- La gente evita il campo,
avevamo già chiesto vent'anni
fa di eliminarle, ma alcuni
vigili ci avevano detto che
sarebbe stato più facile che
sparissimo noi».
C'è quindi chi chiede maggior senso estetico, come Martina, impiegata in uno dei
negozi del campo: «Se fossero
più caratteristiche e magari
con merce di più alta qualità
sarebbe un'altra cosa». Ma
non mancano i dissidenti, coloro che ritengono che debbano
poter lavorare anche loro:
«Non fanno problemi, per i
pochi giorni che stanno qui»,
affermava Maria Adelaide
Furlanetto, del negozio Fabris. «Lasciamoli lavorare, magari saranno poco decorosi,
ma per il tempo che stanno
qui, non fanno male a nessuno.
Forse se fossero sempre qui
sarebbe un problema, ma così
va bene. E poi c'è in giro più
gente, che magari fa da traino
al nostro lavoro», commentava Flavio del negozio Meneghetti. A cui faceva eco la sua
impiegata Loredana: «Con tutto il degrado che c'è, meglio
occuparsi di altro, sono caratteristiche».
© riproduzione riservata
IV
VE
RIALTO
Paolo Navarro Dina
VENEZIA
Venezia
Domenica 27 marzo 2016
Punge i passeggeri sui battelli: fermato
Tre ragazze "colpite" da un 52enne di Marghera con una spilla da balia, una lo denuncia ai carabinieri
Di sicuro non è stato piacevole, ma anche di fronte ad
una richiesta di spiegazioni,
il protagonista non è stato in
grado di dare un chiarimento. Ma l’ episodio è senz’altro bizzarro.
Un 52enne di Marghera è
finito nei guai con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale e poi per lesioni perchè, a bordo di un
vaporetto della linea 1, in
arrivo all’imbarcadero di
Rialto, è stato praticamente
colto in flagrante mentre si
"divertiva" incredibilmente
a punzecchiare i viaggiatori
in vaporetto, approfittando
RIALTO L’approdo della linea 1
della calca di questi giorni,
nientemeno che con un’accuminata spilla da balia.
A farne le spese tre donne,
alcune componenti di una
stessa famiglia proveniente
da Vicenza, e altre persone
che un po’ meravigliate e
altrettanto infastidite, prima hanno cercato di invitare l’uomo a desistere dal suo
intento bizzarro, ma che di
fronte alla noncuranza dell’uomo, hanno successivamente deciso di avvisare il
comandante del mezzo che
ha prontamente avvisato il
112. Poco dopo, all’attracco
del mezzo all’imbarcadero
di Rialto, l’epilogo di questa
vicenda incredibile.
All’arrivo, il 52enne ha
trovato una pattuglia del
Nucleo Natanti dei Carabinieri che lo hanno fermato
per identificarlo. Ma a questo punto l’uomo, evidentemente non in sè, ha pensato
bene di cercare di divincolarsi alla presa dei militari e
non senza un po’ di fatica,
l’uomo è stato fermato e
trasferito nella caserma dei
Carabinieri a San Zaccaria
per ulteriori accertamenti.
Una volta giunto in caserma
il 52enne non è stato in
grado di spiegare il gesto
compiuto ai militari che lo
stavano interrogato.
Nel frattempo, due delle
donne punzecchiate dall’uomo, si sono allontanate, mentre una terza, una componente della famiglia veneta coinvolta, ha deciso di recarsi al
Pronto soccorso del Civile
per un referto medico, soprattutto nel timore, di esser stata infettata dalla spilla da balia. Per fortuna nulla
di tutto questo, ma solo
un’ecchimosi curata sul posto. Tutto ciò, però, non ha
evitato all’uomo di Marghera di beccarsi una denuncia.
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MAZZETTE IN COMUNE Depositate le motivazioni della condanna in Appello al processo bis
SistemaBertoncello,vigili
efunzionarialsuoservizio
Peri giudiciilgeometrapremeva suiprivatiperfar arrivare soldialgrupposportivo
della polizia municipale. «Stabile asservimento» da parte dei dipendenti comunali
GEOMETRA
Gianluca Amadori
VENEZIA
Quelli commessi dal geometra
Antonio Bertoncello furono quasi
tutti atti di corruzione "propria",
cioè finalizzati ad ottenere dai
funzionari comunali una serie di
atti contrari ai doveri d’ufficio. E
costituiscono un reato permanente: dunque la prescrizione va
calcolata dall’ultima "mazzetta"
pagata.
Lo sostiene la Corte d’Appello
di Venezia (presidente Gioachino
Termini) nella sentenza del processo-bis con cui ha confermato
la condanna a tre anni di reclusione inflitta al geometra veneziano
che, nel 2011, finì in carcere in
relazione a numerose somme di
denaro elargite in cambio di una
corsia preferenziale garantita alle pratiche edilizie dei propri
clienti. Per un episodio, contestato al professionista in concorso
con due vigili urbani, l’iniziale
accusa di concussione è stata
riqualificata nella nella meno grave ipotesi di induzione indebita.
Il processo bis si è reso necessario dopo che, nel 2014, la Cassazione, su ricorso dell’avvocato Tommaso Bortoluzzi, annullò il primo
pronunciamento d’appello perché non era stato adeguatamente
analizzato ogni singolo episodio
per stabilire se quelli "aiutati" dal
pagamento delle mazzette fossero atti dovuti, oppure atti contrari
ai doveri d’ufficio.
VIGILI URBANI - Nelle 99
pagine di motivazione la Corte
scrive che i molti albergatori che
sponsorizzarono il gruppo sporti-
Antonio
Bertoncello
condannato in
Appello
bis alla
pena di 3
anni
vo della Polizia municipale furono costretti a farlo per evitare
controlli e sanzioni. I giudici
definiscono «indebite» le richieste di sponsorizzare l’associazione sportiva che pervenivano principalmente dal vigile Andrea Badalin (condannato in primo grado
a tre anni e dieci mesi e in attesa
di appello) e supportate dallo
stesso Bertoncello. Quanto all’altro vigile, Michele Dal Missier, la
Corte ha confermato per lui la
condanna ad un anno e dieci mesi
per il reato di concussione ai
danni dei fratelli Rizzo, titolari di
alcune rivendite di pane in centro
storico.
FUNZIONARI COMUNALI In relazione ai rapporti intrattenuti da Bertoncello con vari dipendenti comunali (Rudy Zanella, Massimo Giangreco, Lucio
Todesco, Tullio Cambruzzi, tutti
processati a parte) secondo i
giudici vi era un accordo generale a cui vanno ricondotti i vari
pagamenti illeciti. Di Giancreco
evidenziano lo «stabile asservimento» a favore del geometra, al
quale forniva «consapevole copertura al compimento di atti illeciti». Solo gli episodi contestati a
Bertoncello assieme al funzionario Angelo Dall’Acqua sono stati
riqualificati come corruzione per
il compimento di atti d’ufficio.
Il processo Bertoncello dovrà
passare nuovamente in Cassazione. Il geometra nel frattempo ha
ripreso a lavorare: se questa
sentenza diventerà definitiva, dovrà scontare poco meno di due
anni (10 mesi li ha trascorsi in
custodia cautelare) e dunque potrà chiedere l’affidamento ai servizi sociali.
LO STUDIO L’ufficio di Bertoncello in calle della Mandola
DI NUOVO AL LAVORO
Il professionista ha ripreso
in attesa della Cassazione
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ORDINE DEGLI AVVOCATI
Replica a Renzi: «Non attacchi noi, ma gli sprechi»
Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di
Venezia ha sottoscritto e condiviso con una
delibera la lettera che il Consiglio dell’Ordine
di Firenze ha inviato al presidente del
Consiglio Matteo Renzi dopo le sue dichiarazioni sui "conti correnti degli avvocati", fatte
alcuni giorni fa. Renzi aveva auspicato
«un’Italia che corre e che fa le cose e non
che ingrassi i conti correnti degli avvocati
per le varie cause».
«Caro presidente, siamo certi - si legge
nella lettera a Renzi - che vorrà convenire
che fra le tante cose che l’Italia dovrebbe
fare, con urgenza e di corsa, certamente ci
sia l’eliminazione di tutte quelle forme di
cattiva gestione della cosa pubblica che
sono la causa principale, se non esclusiva,
di tanta parte del contenzioso giudiziario in
cui è lo Stato, nelle sue tante articolazioni
della pubblica amministrazione, ad essere
parte in causa in ragione dei suoi adempimenti e, quasi sempre, soccombente».
«Il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di
Venezia vista la delibera dei colleghi del
Consiglio dell’Ordine di Firenze, si dichiara
del tutto in sintonia con il suo contenuto - è
la posizione illustrata dal presidente Paolo
Maria Chersevani - E ritiene a dir poco
doveroso stigmatizzare a propria volta la
gravità di simili comportamenti che vanno a
colpire una categoria, quale quella degli
avvocati che sta subendo, senza sconti, la
profonda crisi che ha colpito il Paese,
vedendosi per di più penalizzata da riforme a
costo zero che la vedono impegnata in prima
linea per sostenere, assieme alla magistratura, un sistema giustizia indegno di un Paese
moderno, al quale dovrebbero essere rivolte
risorse economiche e di personale che sono
del tutto mancate per oltre vent’anni».
«L’Ordine di Venezia - conclude la nota sarà in prima linea con l’Ordine di Firenze per
portare avanti ogni iniziativa a tutela della
professione contro qualsivoglia faziosa,
quanto prevenuta, presa di posizione politica».
Venezia
Domenica 27 marzo 2016
V
VE
LA SENTENZA Per il giudice fu una mazzetta quella chiesta dall’ex ad della Venezia-Padova
«Da Brentan i fondi neri per il Pd»
Depositate le motivazioni della condanna a tre anni. Prove insufficienti: assolti Ruscitti e Artico
Gianluca Amadori
VENEZIA
L’ex amministratore delegato
della Venezia-Padova, Lino
Brentan, «si prestava a fare da
collettore di somme in nero da
destinare alle esigenze del suo
partito di riferimento», il Pd.
Lo scrive il giudice Andrea
Odoardo Comez nelle motivazioni della sentenza con cui, lo
scorso dicembre, ha condannato
Brentan a tre anni di reclusione
per il reato di concussione per
induzione, oltre al risarcimento
dei danni provocati a presidenza del Consiglio dei ministri,
ministero delle Infrastrutture,
Regione Veneto, Città metropolitana, alla società Fip industriale
e al suo legale rappresentante,
Mauro Scaramuzza.
Il gup ha ritenuto provata
l’accusa formulata dalla Procura: Brentan costrinse Piergiorgio Baita, della Mantovani spa, a
rinunciare ad un appalto per
lavori di mitigazione della terza
corsia autostradale che voleva
assegnare a Sacaim, «impresa
di riferimento» della sinistra
veneziana. Contestualmente a
Baita furono promessi gli stessi
lavori in subappalto e, successivamente, l’amministratore della
Venezia-Padova pretese il versamento di 65mila euro dalla Fip,
società a cui il gruppo Mantovani delegò di gestire il subappalto. Il racconto di Baita e Scaramuzza viene definito credibile e
riscontrato dalle dichiarazioni
di Ido e Nievo Benetazzo (delle
società Geo Verde e Semplice
Erica) i quali hanno ammesso di
EX AMMINISTRATORE Lino Brentan
aver partecipato assieme alla
Fip ai lavori autostradali e di
aver consegnato 170mila euro in
nero a Scaramuzza, su sua esplicita richiesta per far fronte ad
alcuni pagamenti. Parte di questi soldi furono trovati dalla
Guardia di Finanza nascosti in
un doppio fondo nel bagno dell’abitazione di Scaramuzza; il
rimanente sarebbe stato utilizzato per pagare Brentan.
L’ex amministratore della Venezia-Padova, 67 anni, di Campolongo Maggiore (avvocati Giovanni Molin e Stefano Mirate),
ha sempre negato sia la concussione, sia di aver fatto da collettore per il Pd, ammettendo solo
di avere ricevuto 12mila euro da
Scaramuzza in occasione di una
campagna elettorale. Ulteriore
conferma, secondo il gup, che in
realtà Brentan si prestava a
raccogliere fondi neri per il Pd.
Nella sentenza vengono affrontate anche le posizioni di altri
due imputati coinvolti nell’inchiesta sullo scandalo Mose, entrambi assolti per mancanza di
prova piena: l’ex dirigente regionale Giovanni Artico, 55 anni, di
Cessalto e l’ex segretario della
Sanità regionale, Giancarlo Ruscitti, 57 anni, di Venezia. Artico
(avvocato Rizzardo Del Giudice) era accusato di aver chiesto
e ottenuto l’assunzione della figlia in una società del gruppo
Mantovani in cambio di un’occhio di riguardo su un’opera da
realizzare in projetc financing.
Ma, secondo il giudice, al di là di
«condotte sindacabili sotto il
profilo etico», dal processo non
sono emerse prove di illeciti
penali; non sono stati acquisiti
riscontri dell’asservimento di
Artico agli interessi della Mantovani, né risulta che il dirigente
abbia assunto decisioni per agevolare le società all’epoca amministrate da Piergiorgio Baita o
Claudia Minutillo.
Quanto a Ruscitti (avvocato
Massimiliano Cristofoli Prat),
l’accusa si riferiva ad un contratto di consulenza da lui siglato
con il Consorzio Coveco, ma che
in realtà sarebbe stato finanziato dal Consorzio Venezia Nuova.
Un contratto fittizio finalizzato
all’evasione fiscale. Secondo il
giudice, però, non vi è prova che
l’ex segretario della Sanità veneta fosse consapevole che a pagare quel contratto fosse il Cvn.
Da qui la sua assoluzione.
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LAVORI PUBBLICI
L’allarme dell’Ance: «Appalti
a imprese del sud, non ai veneziani»
«Il sempre minore coinvolgimento di imprese veneziane in
lavori pubblici d'ambito provinciale continua a creare difficoltà».
A stigmatizzarlo è il presidente degli Edili veneziani, Ugo
Cavallin, il quale punta l’indice
sulle imprese chiamate anche
da Firenze e Reggio Calabria
per effettuare lavori a Venezia
e provincia. In base a una
prassi che, secondo i suoi tecnici, sarebbe fondata sul sorteggio cieco a computer delle stesse, e in base a caratteristiche
del tutto slegate dal territorio.
Specie a livello di piccoli interventi al di sotto del milione di
euro, che nel Veneto rappresentano il 94% del totale.
Ultimo caso segnalato dal
presidente di Ance Venezia,
«l'aggiudicazione di un appalto
del valore complessivo di
265mila euro per la gestione
territoriale delle isole di Murano, Burano, Mazzorbo, Torcello, Sant'Erasmo e Vignole, reso
noto da Insula lo scorso 17
febbraio. Ebbene, delle 20 imprese chiamate alla procedura
negoziata, solo 4 erano veneziane, e nessuna del centro storico. La maggior parte ha sede in
altre province del Veneto, e 7
sono state chiamate da altre
regioni, tra cui Toscana e Calabria. I lavori sono stati aggiudi-
cati all'unico offerente, un'impresa trevigiana, che ha presentato un ribasso d'asta
dell'1,1%».
Cavallin nulla ha da eccepire
sugli aspetti legali, dal momento che anche per lui tutto si
svolge in base al rispetto delle
norme vigenti. Ma in materia
chiede garanzie «per un'adeguata rappresentanza delle imprese locali almeno nella fase di
invito», anche allo scopo di
garantire su territori dalle caratteristiche specifiche, «opere
eseguite bene e con costi e
tempi certi». Specificando che
«la decisione della Città metropolitana di prevedere un criterio di maggiore idoneità operativa rispetto al luogo di esecuzione sembra andare nella giusta
direzione».
Per gli operatori del settore,
il tema non è una novità da un
quinquennio, e da allora, il
"cahier de doleance" predisposto ogni dodici mesi da Ance
Venezia, anziché assottigliarsi
si fa sempre più corposo. Non
molto tempo fa, polemiche anche tra i residenti sono sorte in
relazione al secondo stralcio
per la manutenzione di parti di
Marghera e Malcontenta, a rilento perché assegnata a una
ditta umbra.
Vettor Maria Corsetti
© riproduzione riservata
VI
VE
VeneziaEstuario
Domenica 27 marzo 2016
L’ASSALTO Motonavi in ritardo a Punta Sabbioni, coincidenze saltate e molti pendolari infuriati
Bivacchi e code, "solita" Pasqua
Città traboccante di turisti: lunghe file ai pontili, frotte di abusivi e trasporti in difficoltà
Giuseppe Babbo
CODE E
RIFIUTI
A sinistra, la
lunga fila per
salire sulla
linea 1 in
stazione
Sotto, cestini
pieni a San
Marco
CAVALLINO-TREPORTI
Bivacchi, ambulanti abusivi,
code ai pontili, resse sui vaporetti: è l’effetto Pasqua al
tempo dell’allerta terrorismo,
che non ha scalfito la voglia
di muoversi di quanti avevano pianificato il viaggio a
Venezia. Unico segno tangibile del momento che anche
Venezia sta attraversando, la
presenza massiccia di forze
dell’ordine nei punti chiave
della città, dalla stazione a
San Marco. Per il resto, complice la bella giornata, Venezia ha vissuto il classico assalto da ponte pasquale.
SAN MARCO - Piazza strapiena, con code per entrare ai
musei e bivacchi in
ogni luogo,
anche davanti alla basilica. Venditori di selfie e abusivi
con borse,
gadget e pelletteria varia si sono
piazzati sui
ponti
tra
San Marco,
Riva degli
Schiavoni e
Riva Sette
Martiri. Ambulanti anche nelle zone attigue,
da campo
San Luca a
Santa Maria Formosa.
RIFIUTI - La pressione turistica ha avuto come evidente
conseguenza il sovraccarico
dei cestini delle immondizie,
strapieni e traboccanti. In
mttinata Veritas aveva smaltito la raccolta saltata venerdì
per un’assemblea sindacale,
ma per gli addetti quella di
ieri èstata una giornata di
grande impegno.
APPRODI - Da piazzale
Roma alla stazione, da Rialto
a San Marco, da Fondamenta
BIVACCHI
E VENDITORI
Sopra, pic nic
a San Marco e
a fianco gli
abusivi
Nuove alle isole, gli imbarcaderi hanno fatto registrare
lunghissime file di passeggeri. E anche i vaporetti sono
stati, in alcuni momenti della
giornata, duramente messi alla prova.
PUNTA SABBIONI IN
TILT - Motonavi in ritardo,
coincidenze saltate e pendolari costretti a viaggiare ammassanti. Nuovi orari per le
linee che collegano Punta Sabbioni con Venezia, disagi vecchi per chi quotidianamente
si imbarca per raggiungere il
centro storico lagunare.
È quanto accaduto venerdì
scorso con l'introduzione degli orari primaverili ma anche con la presenza agli approdi di numerosi turisti che
viste le vacanze pasquali si
vogliono recare a Venezia.
AL LIDO
Ferry, bloccato
il "San Nicolò"
si sono formate
lunghe code
«Actv cambia gli orari e
ancora una volta pecca di
cattiva informazione - attacca il capogruppo della civica
Cavallino-Treporti, Angelo
Zanella, che nelle ultime ore
ha raccolto le proteste di
numerosi pendolari - con
l'introduzione dei nuovi orari si sono confermati i disagi
segnalati agli approdi lo scorso anno, ovvero una serie di
ritardi per le corse in partenza da Punta Sabbioni e battelli sovraffollati negli orari di
punta. Purtroppo sono situazioni che si ripetono ciclicamente, soprattutto quelle del
sovraffollamento dei mezzi
che si ripeteranno ancora il
25 aprile e durante le festività di Pentecoste: possibile
che l'azienda ancora non abbia percepito la necessità di
gestire meglio i flussi di
viaggiatori?». Per quanto riguarda le corse in partenza
in ritardo viene messa in
discussione la gestione del
Terminal di Punta Sabbioni:
«È completamente abbandonato - aggiunge Zanella - va
rivista completamente la
sua gestione».
Tra le criticità registrate
c'è poi il mancato rispetto
delle coincidenze tra gli autobus Atvo e le corse provenienti dalle Fondamenta Nuove.
«In questo caso il problema
ormai è consolidato e non è
solo colpa dell'afflusso di turisti degli ultimi giorni - conclude il capogruppo della lista
civica - occorre rivedere gli
orari per risolvere una volta
per tutte questa situazione
che ormai si trascina da troppo tempo».
LIDO - Intanto al Lido si è
fermato ferry
"San Nicolò" e in
linea 17 si sono
registrate code
e attese con le
proteste tra i
pendolari. Immancabilmente,
con le partenze
di Pasqua, dal
Lido verso il
Tronchetto e la terraferma,
venerdì ci sono stati automobilisti in coda e lunghe attese
prima di poter salire a bordo
e raggiungere le varie mete
di villeggiatura. Solo chi è
riuscito a prenotare, in tempo
utile, non ha avuto disagi o
ritardi sulla propria tabella di
marcia. Tutti gli altri, invece,
si sono dovuti munire di tanta
pazienza. Visto il periodo di
grande affluenza e richiesta il
pacchetto di prenotazioni disponibili è andato esaurito
non riuscendo ad accontentare, come era ovvio, tutte le
richieste. A creare ancora
maggiori difficoltà, in una
giornata che è già da "bollino
rosso" per le partenze di chi
deve lasciare l'isola, il fatto
che il "San Nicolò", ovvero
una delle navi traghetto di
maggior portata della flotta
Actv era fermo ai box, per un
problema minimo - secondo
alcuni addetti ai lavori - ma
sufficiente per mettere la motozattera fuori causa, nelle
fasce di punta della giornata,
dal servizio di linea. "Il San
Nicolò" è da poco rientrato in
esercizio dopo un dettagliato
intervento di revisione e manutenzione.
(ha collaborato
Lorenzo Mayer)
© riproduzione riservata
LIDO
Ladri in azione, spariscono motori marini
(L.M.) Razzia di motori nautici lungo i canali del Lido.
Come ogni anno, con l'arrivo
della primavera e l'inizio della bella stagione, implacabili, si registrano i primi episodi di piccole imbarcazioni
«alleggerite» dei loro motori
e di materiale nautico, di
supporto, anche di valore
consistente.
In questi giorni sono già
stati segnalati alcuni furti in
località Cà Bianca e Terre
Perse. Spariti alcuni motori,
taniche di benzina, corde,
diversi salvagente, torce e
giubbini.
Dunque i lidensi sono avvisati: occorre prestate grande
attenzione se non ci vuole
rischiare di ritrovarsi al risveglio con brutte sorprese.
I ladri agiscono principalmente in orario serale e
notturno, quando è già buio.
Lo fanno nelle zone più decentrate e meno di passaggio
e dunque agiscono spesso a
botta sicura.
I residenti della zona, dopo
il ripetersi dei furti, chiedono che possano essere intensificati i controlli, via terra,
delle forze dell'ordine lungo
i canali, anche con funzione
preventiva e per svolgere
un'azione deterrente.
© riproduzione riservata
Domenica 27 marzo 2016
VII
VE
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VIII
Domenica 27 marzo 2016
VE
Mestre
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Redazione via Torino 110, Mestre
Tel. 041.665111 - Fax 041.665160
COME A SPINEA
Un gruppo di genitori di
Spinea al lavoro in una
scuola. L’esperienza
potrebbe essere
esportata anche a Mestre
SANITÀ
Sms dell’Ulss 12 per ricordare
l’appuntamento del vaccino
Un promemoria per le vaccinazioni via sms. Anche l’Ulss 12 ha
attivato il nuovo servizio, concordato con le altre aziende
sanitarie, per ricordare agli utenti sia la data e l’orario
dell’appuntamento vaccinale, che la sede presso cui è stato
prenotato il servizio. L’sms ricorda l’appuntamento tre giorni
prima della data prevista con questo messaggio: “Il Servizio
di Vaccinazioni di (sede) Le ricorda l'appuntamento del
(giorno e ora) per (nome del paziente)”. «Nell’sms aggiungono all’Ulss 12 - non viene usato il cognome,
rispettando così la privacy nella comunicazione, ma dando
comunque un’informazione sufficiente agli interessati».
Melody Fusaro
MESTRE
I volontari, a quanto pare,
non mancherebbero. C'è chi
sarebbe in grado di riparare
un rubinetto che perde, chi
potrebbe facilmente aggiustare una finestra rotta, tagliare l'erba o sistemare quella maniglia che non funziona
più. E si metterebbero tutti
volentieri a disposizione della scuola o magari della palestra che frequentano i loro figli o nipoti. Il problema
è che, senza autorizzazione,
non possono farlo. Attualmente infatti il Comune di
Venezia ha un procedimento
rigoroso, che richiede una
segnalazione agli uffici tecnici del Comune, che poi inviano gli operai sulla base di
una lista d'attesa. Ma spesso
e volentieri, dicono dalle
scuole, per aggiustare una
finestra o una porta bisogna
aspettare settimane.
L’idea di "regolamentare" i
volontari arriva dalla Municipalità di Chirignago e Zelarino. Un sistema rapido e quasi a costo zero, studiato insieme all'ex consigliere comunale Jacopo Molina. E ora un
regolamento, approvato dal
IL PROGETTO La Municipalità di Chirignago chiede a Ca’ Farsetti di cambiare il regolamento
Volontari al lavoro per il Comune
«Cittadini e associazioni pronti a rimboccarsi le maniche per scuole e spazi pubblici»
TRABUCCO
«Si trovino soldi
per la copertura
assicurativa»
Consiglio di Municipalità
(con il solo voto contrario dei
consiglieri del Movimento
5Stelle), è oggetto di una
proposta di delibera presentata al Comune. Come
funziona? «Il cittadino o l'associazione che si vuole mettere a disposizione si iscrive in
un elenco suddiviso per territorio al quale l'ufficio tecnico
attinge in caso di necessità»
spiega il presidente della Municipalità Gianluca Trabucco. Il volontario, come precisa il regolamento, dovrà mettere a disposizione manodopera (ed eventualmente le
attrezzature) gratuitamente.
«Il Comune si dovrebbe impegnare a garantire solo la
copertura assicurativa di
queste persone - aggiunge
Trabucco -, e poi inviare
qualcuno dell'ufficio tecnico
per verificare che il lavoro
sia stato eseguito correttamente, liberando il volontario da eventuali future responsabilità o rivendicazioni».
Nel regolamento si precisa
che sono escluse attività che
prevedano «l'uso di attrezzature elettriche, con motore a
combustione o altra fonte di
SICUREZZA L’annuncio dell’assessore D’Este al gruppo dei residenti
Altobello avrà il vigile di quartiere
Ad Altobello arriva il poliziotto di quartiere. Lo ha annunciato l’assessore alla Sicurezza Giorgio D’Este partecipando al secondo incontro organizzato dal gruppo di cittadinanza attiva della zona centrale di Mestre. Per combattere
Raid agli impianti sportivi di via Kolbe, abbattuti due alberi
Comune ha avviato un servizio di sorveglianza con agenti
in borghese e ha anzi invitato
tutti i cittadini a collaborare
segnalando ogni fatto che
coinvolge la sicurezza e il decoro.
Come l’altro ieri
quando
alcuni
vandali
hanno
tranciato due giovani alberi e hanno infilato i tronconi nei canestri
dei campetti sportivi di via Kolbe.
Siccome il quarABBATTUTI Gli alberi tranciati e i rilievi dei vigili tiere non è solo
degrado ma ha anche potenzialità
il degrado - disagio abitativo
nelle case Ater, spacciatori, di riqualificazione e sviluppo,
tossicodipendenti, sbandati avviate anni fa con il Contratche sporcano e via di seguito to di quartiere che ne ha
-, l’assessore ha ad ogni modo cambiato il volto pedonalizspiegato che già da un po’ il zando le vie principali, siste-
mando il parco e restaurando
il centro civico, il gruppo di
cittadinanza attiva ha deciso
anche di continuare con le
iniziative che coinvolgono la
popolazione. La nuova idea è
quella di approfittare della
manifestazione tradizionale
"Via Costa in Festa", che si
terrà il 7 e l’8 maggio, per un
concorso floreale al quale dovrebbe partecipare chiunque
abbia voglia di abbellire le
proprie finestre, e quindi il
quartiere, con piante di fiori:
il 7 maggio gran finale con la
premiazione e una cena in
strada.
Tornando all’incontro con
l’assessore, i cittadini lo hanno ringraziato ed ora puntano
a coinvolgere anche il resto
della Giunta e l’Ater per chiedere attenzione riguardo ad
altri problemi, che poi si lega-
no a quello della sicurezza: ci
sono aree in corso di riqualificazione nelle quali i lavori
non sono ancora terminati e
che sono abitate abusivamente da sbandati, ci sono inoltre
strade con cartelli segnaletici
oscuri e quindi pericolosi e ci
sono le "navi", i condomini di
via dello Squero, dove il disagio abitativo è forte a causa
anche degli appartamenti
chiusi e occupati abusivamente.
Non è escluso che parta una
raccolta firme per sensibilizzare le autorità competenti
sulle problematiche e allo
stesso tempo per coinvolgere
più residenti possibile, perché è principalmente unendo
le forze che si riesce ad
isolare i portatori di degrado
e a combatterlo. (e.t.)
© riproduzione riservata
alimentazione, eccetto piccole attrezzature di tipo hobbistico». Inoltre i volontari non
possono usare scale o pontoni raggiungendo altezze superiori ai 2 metri. Altro divieto
è quello di intervenire su
immobili con vincolo o protezione architettonica e ambientale.
«Un'opportunità
concreta in nome della sussidiarietà - conclude Trabucco
-, che oltre a ridurre i tempi
di attesa, andrebbe anche a
sgravare la responsabilità di
chi, in realtà, questo tipo di
aiuto lo dà già».
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Gli studenti
"della legalità"
in municipio
I ragazzi "sentinelle
della legalità" in municipio. Mercoledì prossimo, 30 marzo, alle
16.30 i ragazzi e le
ragazze dei licei "Giordano Bruno" e "Raimondo Franchetti" che
hanno aderito al progetto, saranno ospitati
dal Comune di Venezia
per un confronto sui
temi scelti e approfonditi durante l'anno scolastico con i propri insegnanti: il punto di
vista degli adolescenti
sulla sicurezza in città
e le baby gang.
Parteciperanno
all'iniziativa l'assessore alla Sicurezza urbana, Giorgio D'Este, e il
responsabile nazionale
Progetto scuola della
Fondazione Caponnetto, Domenico Bilotta.
Mestre
Domenica 27 marzo 2016
VE
IX
IL CASO L’ex assessore Vecchiato e l’ex presidente Venturini sul "pensionamento" deciso da Fondazione Venezia
Danieli escluso dall’M9
Mezza città con l’architetto
Elisio Trevisan
MESTRE
Squadra che vince non si cambia ma
d’altro canto nessuno è profeta in
patria. Al di là dei luoghi comuni, a
quanto si legge in questi giorni i vertici
della Fondazione Venezia vogliono pensionare in anticipo l’architetto Plinio
Danieli, amministratore delegato di
Polymnia la società che sta realizzando il Museo di Mestre, ma soprattutto
il mestrino che più di tutti ha reso
possibile l’M9.
«Ci sono anche altre persone che ci
hanno lavorato ma Danieli è stato
indubbiamente l’interlocutore fondamentale, senza il quale possiamo dubitare non si sarebbe realizzato l’M9».
Lo scrivono due protagonisti di questa
vicenda: l’architetto Gianfranco Vecchiato, che da assessore all’Urbanistica della seconda Giunta Cacciari fu tra
gli amministratori che più seguirono le
vicissitudini dell’ex distretto militare
di via Poerio e dell’ex caserma dei
carabinieri di via Pascoli; e l’ex presidente della Municipalità di Mestre
centro Massimo Venturini che già il 25
aprile 2005, appena eletto sindaco
Cacciari, gli disse che l’idea della
Fondazione Venezia di realizzare un
museo della terraferma si sarebbe
potuta realizzare nel cuore cittadino,
dove il Demanio si stava disfando
dell’ex Distretto militare.
«Se il progetto della realizzazione di
M9 ha avuto nella figura del prof.
Giuliano Segre il mentore principale
quale presidente della Fondazione Venezia, non possiamo non ricordare che
la persona che ha reso possibile la
difficile acquisizione dell’ex distretto
Militare di via Poerio, così come l'ex
Caserma dei carabinieri di via Pascoli,
è l’architetto Danieli, assieme all’assessorato all’Urbanistica» continuano
Vecchiato e Venturini che si uniscono
BISSUOLA
Monica Andolfatto
MESTRE
così al coro crescente di personalità
solidali con Danieli.
Fu proprio l’architetto, infatti, a
convincere l’imprenditore Rodella,
che si era aggiudicato l’ex Distretto, a
cederlo alla Fondazione e fu sempre
per merito di Danieli che anche l’ex
caserma dei Carabinieri venne acquisita; ed è Danieli che sin dall’inizio sta
IL MUSEO DI MESTRE
«Grazie a lui acquisito
l’ex distretto militare»
seguendo come un mastino il cantiere
perché vengano rispettati tempi e
qualità di un progetto che riqualifica
uno dei pochi spazi storici di Mestre
«preservati dalla violenza edificatoria
che investì il nostro territorio negli
anni ’50 e ’60. Un museo è anche un
segno profondo che riconosce la storia
di una collettività. La città in questo
senso deve molto a Plinio Danieli.
Crediamo che egli possa continuare ad
essere il rappresentante della società
civile mestrina in seno ad un progetto
che da molto stiamo aspettando. Diversamente ne perderemo tutti».
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MUSEO Il progetto dell’M9 dall’alto. Sotto, Plinio Danieli
IL CASO Il Comitato Interclub sul cambio dei vertici del progetto
«Così si rischia di bloccare tutto»
«Siamo preoccupati. Molto
preoccupati, perchè temiamo
che l'M9 diventi l'ennesima
incompiuta di questa città e
che si crei così un altro buco
nero, dopo l'ex Umberto I.
Spero proprio che i vertici
della Fondazione
Venezia si rendano conto che la
città vuole capire come mai, a
metà dell'opera,
improvvisamente c'è un tale rimescolamento di
incarichi. Non sarà che hanno deciso di fermare la costruzione dell'M9?».
Se lo chiede Antonio Serena, coordinatore del Comitato Interclub che mette insieme due Rotary, quattro Li-
Serena: «Non diventi l’ennesima incompiuta in centro»
ons, il Panathlon, il Soroptmist, il Club 41 e la Round
table, come dire tutti coloro
che contano in città. L'Interclub ha sempre tenuto acceso un riflettore di interesse
su Mestre, con convegni e
dibattiti pubblici, sia che si
parlasse del nuovo – e del
vecchio – ospedale, sia che si
progettassero interventi urbanistici più o meno importanti. «La nostra preoccupazione nasce dal fatto che
l'architetto Plinio Danieli
(nella foto, ndr.) è stato sollevato dall'incarico. Così abbiamo letto sul Gazzettino senza
peraltro che ci fosse alcuna
smentita. Dunque, la Fonda-
zione Venezia non ha ritenuto di dover spiegare alla città
che cosa è successo esattamente, come e con chi pensa
di sostituire Danieli, un uomo che ha seguito fin dall'inizio questo progetto e per la
realizzazione del quale si è
battuto per anni - prosegue
Serena -. Noi non difendiamo
Danieli, difendiamo il progetto del Museo di Mestre e
vorremmo che ci spiegassero che cosa porta in più a
Mestre e al progetto del
museo il cambio della guardia ai vertici. Perchè questa
città ha già cicatrici notevoli,
parlo della De Amicis, ferma
al palo da anni, e dell'ex
Umberto I, tanto per fare i
due esempi più eclatanti. E
siccome Mestre e l'M9 hanno
avuto tanti nemici, il fatto
che venga tolto di mezzo il
mestrino che ha seguito con
passione questo progetto, ci
mette in allarme. L'M9 è
un'opera fondamentale per
Mestre sia dal punto di vista
culturale che sociale perchè
sarà luogo di aggregazione e
di crescita. Proprio per questo crediamo che la città
abbia il diritto di conoscere
chi gestirà questa fase che
deve portare entro un anno
alla costruzione del museo».
Maurizio Dianese
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Altri piromani, stavolta è una ragazza
Incendiato in via Baglioni l’ennesimo cassonetto. Poi due campane bruciate tra via Carducci e via Degan
Tornano i piromani dei cassonetti. Tre gli episodi denunciati a inizio settimana in
città. L’ultimo, in ordine di
tempo è stato registrato in via
Baglioni alla Bissuola. A dare
l’allarme verso le 22.30 di
mercoledì scorso un residente che ha chiamato sia il113
che l 115. Ai poliziotti intervenuti insieme ai pompieri ha
detto di avere visto dalla finestra anche l’autore del gesto.
O meglio l’autrice. Già perché l’uomo ha dichiarato di
avere visto una ragazza, sui
16 anni, con il cappuccio in
testa, tutta vestita di nero alla
maniera dark, che dopo aver
dato fuoco a un pezzo di carta
lo ha gettato all’interno del
contenitore della raccolta differenziata per poi scappare.
DANNI Un cassonetto bruciato
Il rogo è stato subito domato e
non ha provocato alcun danno alla struttura.
Doppio attacco, invece nel
primo pomeriggio di lunedì
in centro a Mestre e vista la
contiguità di spazio e di tempo si ipotizza un’unica mano
dietro ai raid. Sono le 13
quando i vigili del fuoco si
precipitano in via Degan la
campana della carta è già
avvolta dalle fiamme: non
resta che estinguerle e mettere in sicurezza l’area. Mancano pochi minuti alle 14 ed
ecco che i pompieri si trovano a dover intervenire in via
Carducci: nel mirino dell’incendiario stavolta è la campana per la raccolta del vetro.
Una volta domato il rogo,
ecco spuntare fra i cocci i
resti di uno straccio imbevuto con ogni probabilità di
benzina che non lascia alcun
dubbio sull’origine dolosa dell’atto. Una sfida alle forze
dell’ordine lanciata in pieno
giorno.
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MARGHERA
E i vandali se la prendono anche
con i punti luce di piazza Mercato
Dei punti luce
sono rimasti
soltanto i vetri, in mille pezzi, sui marciapiedi dello spazio verde tra le
due file di case popolari di
piazza Mercato, a Marghera. Il raid dei vandali ha annientato tutta l’illuminazione
dei gradoni dei marciapiedi, con i lampioncini che ora
(ma chissà quando) dovranno essere sostituiti uno per
uno.
X
VE
Mestre
Domenica 27 marzo 2016
PIAZZA BARCHE Dovrebbe "sfidare l’Austria" e invece punta a sud ovest
Il Centro Studi Storici: «L’avevamo detto quando hanno posato il basamento»
Sortita, montaggio sbagliato
Il leone guarda a Chioggia
LA COLONNA
A sinistra
l’inaugurazione
nel 1886. A
destra, la
posizione
attuale
Elisio Trevisan
MESTRE
Il leone della Sortita guarda
imperioso a sud ovest, più o
meno verso Chioggia. Lo hanno
montato a rovescio e quel che è
peggio è che ormai costerebbe
quasi meno girare l’asse terrestre che girare el Leon, perché
è l’intero basamento ad essere
stato posizionato in modo sbagliato dai tecnici del Comune.
Probabilmente lo hanno allineato all’asse stradale o alla facciata del centro Le Barche, così "fa
più bello", ma il monumento,
pagato dai mestrini con una
grande colletta e inaugurato il 4
aprile del 1886, guardava verso
nord, verso l’odiata Austria che
aveva osato invadere la Serenissima.
Il muso del Leone fu diretto
verso nord a monito perenne
contro i nemici che i cittadini
scesi in arme scacciarono con i
moti del 1848 e in particolare
con l’assedio al Forte Marghera
dove gli austriaci si erano asserragliati. Questo spiegano le cronache dell’epoca, si vede bene
nella stampa che pubblichiamo
fornitaci dal collezionista Massimo Orlandini che possiede un
archivio eccezionale. E questo
è stato invece ignorato nel posizionare la Colonna dopo il restauro. Ironia della sorte, non è
la prima volta che la città
sbaglia: negli anni Sessanta la
Colonna venne spostata più ver-
so Corso del Popolo, dov’è rimasta fino a qualche tempo fa
quando venne rimossa per far
posto ai cantieri del tram. E già
allora il muso del Leone venne
rivolto verso sud est, ossia ver-
so Venezia. Seguirono polemiche infuocate e quella volta,
come ricorda sempre Orlandini, per non rifare costosi lavori
passò l’idea che la belva non
minacciava Venezia ma rappre-
sentava la solita "Mestre Fedele" della madre patria.
«L’avevamo detto, quando ci
accorgemmo di come stavano
montando il basamento, ma ormai era troppo tardi - racconta
Roberto Stevanato del Centro
Studi Storici di Mestre -. Il
problema è che il Leone può
girare solo di 90 gradi e piuttosto che volgerlo verso il nulla,
meglio almeno che guardi più o
meno verso via Poerio dove gli
insorti si erano già battuti contro gli austriaci».
Perduta l’occasione di rimettere a posto le cose, il Leone
continuerà a guardare Chioggia chissà per quanto tempo ma
almeno si può fantasticare che
dia le terga all’Austria in segno
di scherno. Quel che è certo è
che mezza Mestre, ogni volta
che passerà per piazza Barche,
continuerà a ridere.
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AMBIENTE Tra Zelarino, Martellago, Scorzé e Mogliano
Nasce "TeraFerma" per promuovere il Parco agricolo
Un parco, che al di là della sua essenza
fisica, è fatto di persone. Non un recinto,
ma un territorio tutelato che valorizzi le
aree verdi e agricole ancora presenti nella
prima cintura di Mestre Nord, a cavallo
delle dorsali fluviali dei fiumi Dese e
Zero, riconoscendone il valore ambientale, economico e sociale. Si presenta così
"TeraFerma - Parco agricolo del Veneziano", nuova associazione costituita a Forte
Mezzacapo per gestire in modo sostenibile il territorio rurale e urbano Zelarino,
Trivignano, Martellago, Mogliano e Scorzè. Ne fanno già parte 69 soci, tra cui molti
giovani agricoltori, proprietari di agriturismi, B&B, e residenti. Tra gli obiettivi c'è
la valorizzazione del sistema economico
locale, dell'agricoltura, del turismo slow,
dei prodotti; il miglioramento della qualità ambientale, di tutto ciò che è sostenibile e biologic. L'associazione sta anche
pensando alla realizzazione di un marchio
per i prodotti agricoli. «La limitazione del
consumo indiscriminato del suolo è fonda-
mentale. Ora vogliamo dialogare con gli
enti pubblici locali, e coinvolgere i cittadini nella partecipazione ad attività collettive» afferma Giorgia Foradori, una socia.
Tra i membri dell'associazione anche
molti giovani che lavorano in zona, come
Andrea Zanchettin, architetto di Mogliano: «Ci riconosciamo nella realtà del
parco per il valore che hanno il lavoro e la
produzione agricola».
Filomena Spolaor
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POLIZIA Aveva 57 anni, mercoledì i funerali
Lutto in Questura, è morto
il sovrintendente Ivo Veronese
Lutto in Questura a Venezia.
Giovedì scorso, a causa di una
grave malattia, è venuto a
mancare il sovrintendente Ivo
Veronese, in servizio alla
Squadra Mobile lagunare.
Veronese, 57 anni, si era
arruolato nella Polizia nel novembre 1987 e, dopo aver
frequentato il corso Allievi
Agenti a Roma è stato assegnato al Compartimento della Polizia Postale di Venezia, addetto
ai servizi di vigilanza e prevenzione in quell’ambito. Nel giugno 1993 era stato assegnato
alla Squadra Mobile della Questura di Venezia, e da subito si
è distinto raggiungendo ottimi
risultati. Prezioso il suo instancabile impegno professionale,
che ha consentito alla Squadra
Mobile di Venezia di sgominare una banda di rapinatori che
imperversava in tutto il Veneto, specializzata negli assalti a
mano armata ai danni di istitu-
SQUADRA MOBILE Ivo Veronese
iti bancari, oreficerie e rappresentanti orafi. Nel primo pomeriggio del 24 marzo, la malattia che lo aveva recentemente
afflitto lo ha strappato all’affetto della moglie, dei familiari,
degli amici e colleghi.
La cerimonia funebre di Ivo
Veronese si svolgerà alle
15.30 di mercoledì 30 marzo
nella chiesa del Sacro Cuore
di via Aleardi 61, a Mestre.
Mestre
Domenica 27 marzo 2016
XI
VE
CARABINIERI Italiani ed albanesi vendevano la droga anche ai quindicenni nei bar tra Olmo e Maerne
Coca ai minori, banda sgominata
Perquisizioni a Chirignago, giro d’affari di 10mila euro a settimana
Monica Andolfatto
MESTRE
Ai loro clienti non chiedevano
la carta d’identità. E che fossero ragazzini anche di 15 o 16
anni non gli importava. I contanti per pagare li avevano? A
loro bastava questo. Un giro
d’affari di circa 10mila euro a
settimana, e un giro di acquirenti abituali che si assestava
su 60-70 soggetti, metà dei
quali la maggiore età la doveva ancora compiere. I conti in
tasca al gruppo di spacciatori
veneto-albanesi li hanno fatti
i carabinieri della Compagnia
di Mestre del capitano Antonio Bisogno e della stazione di
Martellago del maresciallo
Giovanni De Angelis, che lo
hanno azzerato.
C’è voluto oltre un anno di
indagine per disarticolare
questo sodalizio in cui i veneziani erano i terminali dello
smercio gli stranieri erano i
loro fornitori. A far scattare
l’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Venezia
Giovanni Zorzi è stato l’arresto in flagranza nel settembre
2014 di Flavio Petenò, 55 anni
di Martellago, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine
con un passato che lo vede
contiguo anche alla Mala del
Brenta, specializzano nel trattare droga. Era lui il fulcro
della rete di smercio che gestiva attraverso una rubrica telefonica aggiornata e precisa,
OPERAZIONE COCA PARTY Da sinistra gli arrestati Flavio Petenò, Adriano Castellaro, Skender
Mhillaj, Ermal Sulejmani, Jetmir Regtina. A destra il capitano Bisogno e il maresciallo De Angelis
dando appuntamento per le
cessioni in particolare in tre
bar fra Olmo e Maerne. Tanto
che fu destinatario di foglio di
via obbligatorio dal comune
di residenza.
Un aiuto prezioso al lavoro
investigativo è arrivato non a
caso dal sequestro del suo
cellulare con nomi e numeri
non solo di clienti. Ieri l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelari emesse dal gip
Roberta Marchiori: in carcere
sono finiti Ermail Sulejmal,
25 anni, Mhillaj Skender, 26, i
quali sono passati dal ruolo di
grossisti a quello di venditori
al dettaglio, non appena Petenò è stato "bruciato". Ai domi-
ciliari invece Adriano Castellaro, 59 anni di Chirignago,
"cavallo" di Petenò: quest’ultimo si è visto recapitare un’altra misura di restrizione ancora fra le mura domestiche.
Infine obbligo di presentazione in caserma per due albanesi, uno dei quali, Jetmir Regtina, 27 anni, è finito in manette
Altre dosi sotto ai cassonetti della raccolta differenziata
Allora questa è la nuova "tecnica"
degli spacciatori, almeno nella zona di
via Trento: nascondere la droga nei
bidoni della raccolta differenziata.
Domenica scorsa, grazie alle telecamere in via Monte San Michele, un
pusher nigeriano di 20 anni era stato
sorpreso a nascondere la droga nella
campana gialla per la raccolta della
carta. Una scena che si è ripetuta
venerdì pomeriggio, attorno alle
16.30, quando le pattuglie della polizia
sono tornate in via Trento dove era
stata segnalata la presenza di soggetti
sospetti. L’equipaggio del Reparto
Prevenzione Crimine di Padova ha
così trovato, sempre sotto a un contenitore destinato alla raccolta differenziata della carta, della sostanza stupefacente. Sul posto è stata fatta interveni-
re anche un’unità cinofila della Polizia che ha individuato altre dosi di
droga, in parte abbandonata e in parte
nascosta in zona. In totale, gli agenti
hanno sequestrato oltre 33 grammi di
marijuana e 7 grammi di cocaina.
Stavolta gli spacciatori sono rimasti
ignoti, ma la tecnica dei pusher - a
questo punto - è ormai chiara.
Fiamme nella notte in via Irpinia alla Gazzera. Distrutta la Citroen C3 di un venticinquenne
ORIGINE DOLOSA
Forse una ritorsione
per motivi di gelosia
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VIA TRENTO I nuovi nascondigli dei pusher scoperti dalla Polizia
Gli brucia l’auto, pista passionale
Il tappo del serbatoio della
benzina forzato, uno straccio spinto all’interno fino a
farlo impregnare di carburante, poi l’accensione della
miccia.
Nessun dubbio sull’origine dolosa dell’incendio che
ha completamente distrutto
la scorsa notte la Citroen C3
di un 25enne mestrino. Sull’episodio indaga la polizia
che non esclude per il momento la pista passionale.
L’auto era parcheggiata
lungo la strada, in prossimità dei garage di un condominio di via Irpinia, tra la
Miranese e la Gazzera. L’allarme è scattato verso le
2.30 quando alcuni residenti hanno notato il bagliore
sinistro delle fiamme che
hanno rischiarato l’oscuri-
proprio al momento della notifica del provvedimento, perché nell’appartamento di via
Miranese, in cui abitava con
Skender, sono stati trovati 25
grammi di "neve" e 9.500 euro
in contanti. Processato per
direttissima è stato condannato a sette mesi di reclusione
tà. Alcuni di loro sono stati
risvegliati anche dal botto
dei finestrini che "esplodevano". Sul posto si sono
precipitati i pompieri che
hanno subito messo in sicurezza l’area, circoscrivendo
innanzitutto le fiamme:
c’era infatti il rischio concreto che il fuoco si estendesse a veicoli vicini e che
potesse lambire anche la
palazzina. Il pericolo è stato
scongiurato, ma l’utilitaria
è stata ridotta a un ammasso di lamiere fumanti, rimosso e posto sotto sequestro.
Come detto pochi dubbi
sulla natura volontaria del
gesto. Fra le ipotesi al vaglio degli investigatori quella appunto di una ritorsione
per motivi di gelosia nei
confronti del giovane proprietario della macchina;
sentito dagli investigatori
avrebbe detto di non avere
mai subito minacce o intimidazioni.
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RAID
L’auto era
parcheggiata
a lato di questo
marciapiede
lungo via
Irpinia
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Biblioteca di Marghera
Chiusa due settimane
la sala per i più piccoli
Lavori di riordino e manutenzione, chiude per due
settimane la sala 0-5 anni
della biblioteca di Marghera. Da mercoledì prossimo, 30 marzo, fino a giovedì 14 aprile, la sala per i
più piccoli della biblioteca
di piazza Mercato resterà
chiusa, compreso il servizio di prestito dei libri per
questa fascia d’età.
XII
VE
MestreMarconMarghera
Domenica 27 marzo 2016
TESSERA Dopo le proteste per il decoro della piazza
Bici abbandonate
Accordo in vista
con il Don Milani
Mauro De Lazzari
MESTRE
«Ci stiamo già muovendo per
risolvere il problema dell'abbandono delle biciclette in
piazza a Tessera». Alcuni consiglieri della Municipalità di
Favaro (Battistelli, Alterno,
Trabuio, Meneghel e Gallo)
hanno incontrato i responsabili della Comunità Don Milani per i minori stranieri,
ospitata nell'ex struttura militare di Forte Rossarol in via
Pezzana a Tessera, per cercare di porre rimedio alla problematica relativa all'abbandono delle biciclette in piazzale Santa Maria Assunta.
I giovani stranieri utilizzano le bici per coprire quel
chilometro e poco più di strada che divide l'area del forte
dalla fermata dell'autobus situata nel centro del paese, da
dove con il mezzo pubblico
raggiungono poi il posto di
lavoro a Venezia. Il problema
è che, invece di sistemare le
IL CASO
«I ragazzi ospiti
del Centro
non le mettono
nelle rastrelliere»
biciclette nelle apposite rastrelliere collocate a fianco
alla chiesa, i ragazzi le lasciano dove capita, a volte legate
ad uno degli alberi che delimitano il piazzale, oppure ai
pali della segnaletica stradale.
«Ne va del decoro del paese» ha sottolineato il consigliere Giorgio Ragazzoni in
una delle tante mozioni presentate in Consiglio di Municipalità con l'intento di risolvere la questione». I consiglieri di maggioranza precisano, però, che se si stanno
muovendo solo ora non è
perché si sentono sollecitati
dalle mozioni presentate, che
a loro dire «non hanno alcun
peso perché sono solo forme
di strumentalizzazione utilizzate per farsi pubblicità», ma
perché la data dell'incontro
con i responsabili del centro
Don Milani, programmata da
tempo, cadeva giusto in questi giorni. «Siamo molto soddisfatti dell'incontro in quanto
abbiamo percepito fin da subito la volontà di collaborazione - scrivono in una nota. Il
responsabile ci ha assicurato
che parlerà con i ragazzi
spiegando che le biciclette
non vanno abbandonate in
piazza perché ci sono delle
regole di buon senso e di
convivenza che vanno rispettate».
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MARGHERA Il traguardo di Compagnin
Mezzosecolodabarbiere
«L’incassoperlaMissione»
Gli incassi che ricaverà martedì 5 aprile verranno destinati
agli ultimi della terra. Florio
Compagnin (nella foto) ha deciso di festeggiare così i suoi 50
anni di attività come barbiere e
parrucchiere a Marghera, devolvendo la somma guadagnata
nel giorno dell'anniversario del
suo negozio a frate
Mariano Memo,
impegnato da anni
nella missione e
nel lebbrosario di
Cumura in Guinea
Biassau, in Africa
nord occidentale.
Compagnin,
classe 1940, tra un
rinfresco di festeggiamento e una donazione ad uno dei Paesi più
poveri del mondo ha scelto la
seconda. Lui, del resto, è attivo
sul versante dell'aggregazione
nella parrocchia di S. Antonio,
dove, un tempo, operava lo
stesso padre Mariano: coinvolge ogni anno i bambini nel
presepe vivente e, per anni, ha
promosso spettacoli al teatro
Aurora. Se c'è da darsi da fare,
insomma, Florio è sempre il
primo a dire: «Eccomi». E così
farà questa volta connotando in
nome della solidarietà il suo
mezzo secolo di lavoro.
«Ho iniziato nel '53, come
"ragazzo spazzola", nella bottega del barbiere di Rosara di
Codevigo, mio paese natale e vi
sono rimasto fino a 17 anni. Nel
'66 capii che ero oramai pronto
per aprire un negozio tutto mio
- ricorda Florio soddisfatto della sua vita e della sua bella
famiglia, la moglie Adelaide, i
figli Luca e Monia e i nipoti
Sebastiano e Tommaso -. Il 5
aprile fu il primo giorno di
attività nel negozio di piazzale
Giovannacci dove sono rimasto
fino al '78. Da allora lavoro in
via Paolucci 46, fino al 2013
insieme al mio socio Pompeo
Manzo, prematuramente scomparso e, dopo, da solo». Una
vita, insomma, all'insegna di
"barba e capelli". Tre parole
che Florio conta di sentirsi dire
molte volte il 5 aprile: «Lavorerò a tappe forzate, per padre
Mariano e la sua comunità
questo e altro!»
Giacinta Gimma
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MARCON
Lavori finiti, via
alle asfaltature
MARCON - Terminata
la realizzazione di una
nuova rete per le acque
nere e la pulizia delle
vecchie reti miste, da
convertire in rete per il
deflusso delle acque
bianche, sono stati avviati in questi giorni a Marcon i lavori di riasfaltatura delle strade interessate dai lavori. Si tratta
delle vie Tiziano, Giorgione, Montale, Galilei,
Ungaretti, Canova, Tiepolo, Volta e della Cultura, lungo le quali sono
stati posati circa 1.100
metri di nuova condotta
e 245 metri di riqualificazione di condotte esistenti per una spesa di
625mila euro. «Con
l'asfaltatura si chiude
un'opera importante - afferma l'assessore ai Lavori pubblici Guido
Scroccaro -. Ci sono stati disagi per gli abitanti
di queste zone, ma l’intervento è stato estremamente importante dal
punto di vista ambientale». (mau.d.l.)
Domenica 27 marzo 2016
XIII
VE
Chioggia
CHIOGGIA
Le ricerche del sub
scomparso a sei
miglia dalla costa ieri
pomeriggio e la
motonave Evdokia
CHIOGGIA
Ricerche fino a notte di vigili del fuoco
e Capitaneria di Porto nei resti dell’Evdokia
Sub si immerge nel relitto: disperso
Roberto Perini
CHIOGGIA
Si era immerso ieri assieme
ad un gruppo di amici del
diving center Isamar di Isola Verde a sei miglia dalla
costa dove si trova il relitto
della motonave Evdokia II.
Si tratta di Giovanni Pretto,
34 anni, di Vicenza.
L’uomo si era immerso
nel pomeriggio, ma dopo un
po’ i compagni lo avrebbero
perso di vista.
Quando si sono accorti
dell'assenza, allarmatissimi, tutti i sommozzatori
sportivi presenti sulla barca appoggio si sono tuffati
alla ricerca dell'amico.
Alla fine, malgrado le affannose ricerche, non lo
hanno trovato e si sono
dovuti praticamente arrendere.
Nel frattempo è intervenuto il nucleo sommozzatori
Il 34enne di Vicenza era giunto con il diving center Isamar di Isola Verde
ALLARME
I compagni
non l’hanno visto
riemergere
dei Vigili del fuoco prima di
Mestre, poi raggiunti anche
dai colleghi di Vicenza, muniti di attrezzature per fare
le ricerche in mare.
La nave, lunga un'ottantina di metri e larga dodici, è
stata immediatamente per-
lustrata all'esterno, da poppa a prua. I sub dei vigili
del fuoco sono entrati nello
scafo attraverso i boccaporti e gli altri passaggi praticabili ed hanno proseguito le
ricerche nei vani accessibili. Con il passare delle ore
le ricerche si sono fatte
sempre più pressanti, ma
nella tarda serata di ieri del
sub scomparso non vi era
ancora nessuna traccia.
Le ricerche sono proseguite anche nella notte con
l'ausilio di potenti torce elet-
CHIOGGIA Rinnovo in ritardo, piccini senza servizi
Contratto scaduto,
chiudono le ludoteche
CHIOGGIA - Stop alle ludoteche e agli altri servizi per
minori in attesa della "soluzione ponte" dell'amministrazione. Il contratto con la cooperativa Titoli Minori è scaduto, il nuovo bando non è
ancora pronto e serviranno
mesi per farlo. Così, martedì,
alla ripresa delle attività dopo le festività pasquali, le
ludoteche che ospitavano oltre 400 bambini e gli altri
servizi per minori non potranno riaprire. Lavoratori e fanciulli a casa con la speranza
che l'amministrazione Casson mantenga quanto promesso tempo fa, quando l'assessore ai Servizi sociali Massimiliano Tiozzo (poi dimessosi
per motivi elettorali) assicurò una soluzione temporanea
per permettere ai servizi di
ripartire, in attesa che la
stazione unica appaltante di
Venezia predisponesse il bando. «Nonostante il periodo
impegnativo - afferma la presidente della Titoli Minori,
Valeria Tiozzo - carico di
cambiamenti e di incertezze,
non mi sono mai sentita sola.
Ringrazio di questo tutte le
mie colleghe e colleghi, una
squadra unita, mossa dal senso di responsabilità verso i
bambini, i ragazzi, le famiglie». E grazie proprio alla
buona volontà della cooperativa, che rischia, a causa del
ritardo del bando, una pesante crisi con oltre 25 lavoratori
in cassa integrazione, uno dei
servizi rimarrà comunque
aperto. "Il Mignolino" (spazio
rivolto a bambini da 0 a 36
mesi) si è spostato in un
appartamento nel cuore di
Chioggia. «In questi giorni di
sospensione dei servizi - continua la presidente - abbiamo
voluto mantenere la continuità educativa e relazionale. In
un paio di giorni un nuovo
spazio è stato attrezzato per
essere a misura di bambino».
Rimarrà aperto dal lunedì al
venerdì, dalle 8 alle 13; per
informazioni telefonare ai numeri
393-9157206
e
041/400729. (M.Bio)
LUDOTECHE
Stop alle
ludoteche e
agli altri servizi
per minori in
attesa della
"soluzione
ponte"
dell'amministrazione.
triche. I sommozzatori del
Vigili del fuoco hanno dunque fatto tutto il possibile,
operando in condizioni al
limite. Le strutture di coperta della motonave si trovano infatti a diciassette metri di profondità; la chiglia,
ad oltre venti.
Nel frattempo, la Guardia
costiera di Chioggia provvedeva al coordinamento di
tutte le operazioni.
La visita al relitto
dell'Evdokia II era stata
organizzata da un gruppo di
appassionati che frequentano l'Isamar, il diving center, associazione che vanta
le migliori credenziali, che
ha la sua base operativa ad
Isola Verde da dove ieri la
comitiva era probabilmente partita.
© riproduzione riservata
Nasce il Comitato
per la Democrazia
Costituzionale
CHIOGGIA - Fondato a Chioggia, nella sede dell'Anpi, il Comitato per la
Democrazia Costituzionale. Vi hanno
aderito Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana / Sel, la stessa Anpi e il
ciroclo Arci di Sant'Anna ed è aperto a
tutti i cittadini. «Il movimento - racconta la portavoce Inessa Baldin - nato a
livello nazionale il 24 febbraio come
Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, vuole raggiungere anche
associazioni attive nel territorio e
personalità della cultura che si sentono in netta opposizione con la riforma
Renzi - Boschi». (M.Bio.)
CHIOGGIA Per il caldo: disagi per le persone allergiche
Invasione di erba parietaria
CHIOGGIA - L'erba parietaria, apparentemente innocua
ma fonte di allergie per molti, è comparsa in tutta la
città. Ha attecchito perfino
nella centralissima piazzetta
Merlin, tra le fessure della
pavimentazione, all'angolo di
calle Biseghella. La diffusione di questa pianta, appartenente alla famiglia delle Urti-
cacee, parrebbe essere stata
sostenuta dall'inverno mite e
dalle scarse precipitazioni.
Benché mai del tutto assente, a Chioggia, la parietaria
non aveva mai rappresentato
un vero problema: in pratica,
agli allergici, provocava passeggeri pruriti e qualche starnuto. Quest'anno, invece, la
situazione è decisamente peg-
giorata. Si tratta di una cattiva notizia considerato che
(fonte Agenzia per l'ambiente del Friuli-Venezia Giulia),
l'erba in questione raggiunge
il picco di pollinazione tra
febbraio e aprile. L'ente rammenta che il polline rilasciato dalle pianticelle può causare forme asmatiche gravi.
(R.Per)
XIV
Domenica 27 marzo 2016
VE
RivieradelBrenta
CAMPONOGARA
AGGRESSIONE
Una storia quasi da
"arancia meccanica"
quella vissuta ieri nel
primo pomeriggio da
una ventenne
residente con la
famiglia ad Arino
In consiglio comunale riordino
delle "controllate" e gestione dei rifiuti
CAMPONOGARA - Il sindaco Gianpietro Menin ha convocato per
mercoledì 30, alle 20.30, in Municipio, il consiglio di
Camponogara comunale che si occuperà, fra l’altro, dell'approvazione della relazione conclusiva della razionalizzazione delle
società controllate, dell'individuazione del corrispettivo per la
trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà per
eliminazione del vincolo Peep, di un portico acquisito a
Prozzolo. Sarà discussa anche la modifica al Regolamento
comunale per la gestione dei rifiuti ed assimilati per la pulizia
del territorio, la convenzione con l'Auser e l'Anteas di
Camponogara e l'approvazione del Regolamento per l'utilizzo
dei libri scolastici in orario extrascolastico. (L.Per.)
Monica Andolfatto
DOLO
Una storia quasi da
"arancia
meccanica"
quella vissuta ieri nel
primo pomeriggio da
una ventenne residente
con la famiglia in via
Cazzaghetto ad Arino di
Dolo. Sono le 14.30
quando il campanello
dell’ingresso al piano
terra della palazzina
squilla. La ragazza è
sola in casa e si precipita ad aprire senza verificare chi c’è all’uscio: sta
aspettando il cugino e
dà per scontato che sia
lui. Ma quando spalanca la porta si trova di
fronte un perfetto sconosciuto,
per di più alterato dall’alcol,
che farfuglia qualcosa in tono
minaccioso e incomprensibile.
Intuìto il pericolo lei tenta di
chiudere ma l’altro è più svelto
e mette un piede fra stipite e
anta. La superiorità fisica fa il
resto. E inizia l’incubo della
vigilia di Pasqua. Spinge la
giovane all’interno della casa,
la getta a terra e le si avventa
contro: vuole strapparle la collana d’oro e ingaggia una lotta
furibonda. Entrambi stesi sul
pavimento: parte il primo pugno, poi il secondo, poi il terzo.
In faccia. Talmente violenti da
stordire la vittima che cerca di
difendersi come può e urla,
urla, urla. Le sue grida vengono sentite dallo zio che abita al
piano superiore e si precipita
giù. E salva la nipote. Lo
straniero infatti a quel punto
molla la presa e cerca di
scappare. La sua fuga viene
Aggredita e picchiata in casa
Incubo per una giovane di Arino salvata dallo zio: arrestato camionista ucraino
interrotta dai carabinieri del
tenente Gabriele Favero che,
allertati dai congiunti della
ventenne, fanno scattare la
Dolo. Mercatino
spostato a domani
DOLO - Il tradizionale
appuntamento dell'ultima domenica del mese
con il
Mercatino
dell'Antiquariato di Dolo, che si svolge in piazza Cantiere con l'organizzazione di Pro Loco
e associazione Isola
Bassa e che propone
l'esposizione e la vendita di oggetti d'antiquariato, questo mese, vista la coincidenza con
la Pasqua, verrà spostato a lunedì 28, con i
consueti orari. (L.Per.)
caccia all’uomo. In manette
finisce un ucraino di 28 anni,
camionista al quale, per il
momento, viene contestato il
reato di tentata rapina. La
ragazza sotto choc viene trasportata al Pronto soccorso: le
contusioni guariranno in 5 giorni, ma ci vorrà molto più
tempo perché dimentichi la
paura e il terrore. Da quanto
ricostruito dai militari, il 28enne aveva parcheggiato il tir
alla stazione di Arino Est lungo l’A4 per rispettare il divieto
di circolazione ai mezzi pesanti imposto per il ponte pasquale. E per ingannare il tempo,
seduto al bar, aveva bevuto
parecchio. Poi la decisione di
incamminarsi verso il centro
di Arino. Come è perché si sia
improvvisato rapinatore resta
da chiarire: in tasca aveva un
pezzo di cinghia di quelle che
si usano per alzare e abbassare le tapparelle. A cosa gli
serviva?
© riproduzione riservata
CAMPAGNA LUPIA
Mille persone ai funerali laici dell’autista
CAMPAGNA LUPIA - Un migliaio di
persone hanno assistito, ieri mattina,
a Campagna Lupia, al funerale laico
di Franco Bassanello, molto conosciuto in paese col l'appellativo di "Rosso
Canaveo". Il 53enne è deceduto venerdì della scorsa settimana, a Tambre
in Alpago (Bl), in seguito ad un
tragico un incidente stradale. L'inedita e commovente cerimonia si è
svolta di fronte al municipio e ad
aprire il rito civile è stato, fascia
tricolore al petto, il sindaco Fabio
Livieri. Molte le persone e i parenti
che hanno voluto ricordare al microfono Franco. Ha preso la parola
anche la moglie Anna. Un altoparlante ha diffuso le sue canzoni preferite.
Presenti al raduno anche i suoi due
adorati cani. Dopo il matrimonio
Franco Bassanello era andato ad
L’orazione del sindaco abitare a Vetrego di Mirano, ma non
durante il rito laico passava che facesse un salto a Campadavanti al municipio gna Lupia per salutare gli amici di
sempre. La salma
sarà cremata e le
ceneri tumulate nel
cimitero di Campagna Lupia, dove già
riposano i genitori.
Sulle cause dell'incidente è in corso
una indagine della
magistratura bellunese. Si cerca di
capire se si è trattato di una uscita autonoma o provocata
da altri mezzi. Non
si escludono neppure un guasto meccanico o un malore.
(V.Com)
IL RICORDO
Hanno parlato parenti,
amici e pure il sindaco
DOLO In arrivo anche due infermieri
Il suv delle polemiche
diventa auto medica
DOLO - Il Suv acquistato
dall'Ulss 13 nel 2013, durante
la gestione Gumirato, e che
aveva generato polemiche,
diventa ora un'auto medica
per il Pronto soccorso di
Dolo che va ad aggiungersi
ad un'altra auto medica a
disposizione della sede di
Mirano.
«Tutto ciò è
stato possibile - ha spiegato il direttore
del dipartimento delle
Emergenze
dell'Ulss 13,
Pietro Pacelli
- grazie alla
sensibilità
del direttore generale Dal
Ben che, non appena ha preso visione dei mezzi in dotazione, ha proposto questa trasformazione». Potenziamento di mezzi, ma anche di
risorse umane, visto l'aumento di quattro nuovi infermieri, due per sede.
«L'auto medica - ha evidenziato il dg Dal Ben - è dotata
di tutta l'attrezzatura necessaria per stabilizzare un paziente critico. È un mezzo fondamentale in quanto permette
di intervenire tempestivamente sul territorio col medico anche quando le ambulanze sono impegnate altrove». I
veicoli sono dotati di apparecchiature di ultima generazione, come defibrillatori capaci di trasmettere il tracciato
del battito cardiaco dal luogo
dell'evento all'Unità coronarica.
Intanto risultano più che
raddoppiati al sabato i cittadini che si rivolgono al Centro
prelievi dell'ospedale di Dolo. Rispetto al 2015 si è arrivati a toccare, in alcuni casi,
fino al 70% in più. La domenica, invece, rimane ancora un
giorno sottotono. «Quest'anno, contando la maggior richiesta da parte degli utenti
durante i sabati, superiamo i
mille utenti al giorno che si
rivolgono al punto prelievi
dell'Ulss 13», ha evidenziato
Flora Alborino, responsabile
del Laboratorio analisi.
Il servizio non sarà aperto
oggi, domenica, giorno di Pasqua, e domani, lunedì di
Pasquetta.
© riproduzione riservata
ULSS 13
Nuove dotazioni
anche a Mirano
Domenica 27 marzo 2016
VE
inbreve
XV
Miranese
MIRANO
Memorial di calcio
Torna a Mirano il memorial "Enrico Maso", torneo
di calcio giovanile dedicato al 12enne morto nel
2008. Durante la manifestazione saranno raccolti fondi per la Fondazione Città
della Speranza di Padova.
Organizza la Miranese Calcio, squadra in cui Enrico
militava. Appuntamento lunedì alle 14.30 allo stadio
di via Matteotti. (g.pip.)
MARTELLAGO
I ladri devastano la carrozzeria
MIRANO
Mercato settimanale
Il Comune di Mirano rende
noto che lunedì, giornata
di Pasquetta il mercato
settimanale si terrà regolarmente. (g.pip.)
FURBETTI DELLE OFFERTE La chiesa dei Ss. Felice e Fortunato
MARTELLAGO - Nella notte di
fuoco tra giovedì e venerdì i ladri
hanno colpito anche la carrozzeria
"Nuova Venezia", a Olmo. Dopo aver
forzato una porta, si sono diretti
negli uffici e hanno scassinato e
spaccato armadi, cassettiere e raccoglitori, spargendo ovunque suppellettili e documenti. Insomma, un
disastro. Hanno lasciato lì i computer ma hanno trovato e arraffato un
migliaio di euro in contanti. Ad
accorgersi del furto, l'indomani, il
titolare, a cui non è rimasto che
denunciare il fatto ai carabinieri.
«Dobbiamo vivere barricati in casa
o nelle nostre imprese. E non possiamo difenderci» - ha commentato,
amaro. L'ennesimo episodio di criminalità degli ultimi giorni ha riacceso
la rabbia e l'allarme tra la cittadinanza e sui social: si teme una ripresa
del fenomeno e si torna a chiedere
con forza all'Amministrazione l'installazione delle telecamere.
(N.Der)
NOALE Ragazzini bussano alle porte per la questua pasquale ma non sono incaricati da alcun ente religioso
Finti chierichetti s’intascano le offerte
La parrocchia ha munito i propri collaboratori di tesserino di riconoscimento e lettera di ringraziamento
Luigi Bortolato
NOALE
Si imbroglia perfino sulle offerte per la parrocchia. In questi
giorni di festività pasquali a
Noale, come da lunga tradizione, i chierichetti passano per le
case, i negozi e le imprese per
la questua ovvero un'offerta
libera che viene data a questi
collaboratori del parroco. Orbene oltre ai chierichetti "ufficiali" ve ne sono - ahimè - anche di
abusivi. Sempre compresi tra i
10-12 anni, si spacciano per
chierichetti e racimolano donazioni in città. Nel fogliettino
parrocchiale del 20 marzo veniva dato l'annuncio dal parroco
don Antonio Mensi che nel
corso della settimana Santa sa-
rebbero passati dei ragazzi con
tanto di tesserino di riconoscimento rilasciato dallo stesso
ente religioso. Una volta i nostri nonni ci raccontano che la
questua veniva fatta non come
oggi, elargendo del denaro, ma
con quanto i contadini avevano
a disposizione ovvero le uova
che poi i fanciulli andavano a
vendere per comprarsi caramelle. Ma sembra che qualcuno faccia il furbo. «Sono veramente dispiaciuto che venga
raggirata la buona fede di tutti afferma don Antonio - e pensare che abbiamo realizzato tesserini di riconoscimento appositamente per tutelare l'immagine
dei nostri ragazzi e della parrocchia».
Da una serie di segnalazioni
sembra che vi siano mini-truffa-
tori che vengono accompagnati
nelle contrade da giovani sui
vent'anni che si tengono a distanza. «Prima sono prima passati due ragazzini che hanno
mostrato i tesserini della parrocchia e una lettera di ringraziamento - afferma Luca Mion
che ha l'ufficio di assicurazioni
in via Bregolini, in pieno centro
- Ho fatto un'offerta. Dopo qualche ora sono passati altri due
ragazzi che in buon italiano
hanno chiesto una donazione;
ma a differenza dei loro coetanei non avevano alcun tipo di
tesserino, nè hanno mostrato la
lettera di accompagnamento».
In città si sarebbe verificato
almeno un altro episodio simile.
© riproduzione riservata
MIRANO/S. MARIA DI SALA Strada bloccata fino a sera
"Frontale":gravissimo41enne
MIRANO/S. MARIA DI SALA Terribile frontale, un uomo di
41 anni trasportato in codice
rosso all'ospedale dell'Angelo di
Mestre e provinciale chiusa
fino a sera. È capitato alle 17 di
ieri a Veternigo, in via Desman,
all'altezza dell'incrocio con via
Rio, al confine con Mirano. Il
sinistro ha coinvolto la Daewoo
"Lanos" di A.V., signora di 63
anni, e la Fiat "Punto" del 41enne B.P. La prima andava da
Veternigo verso Zianigo, il secondo faceva il percorso opposto. È stato quest'ultimo ad
avere la peggio: ha riportato un
serio trauma cranico ed è stato
ricoverato all'ospedale di Mestre: non è in pericolo di vita.
La auto è andata distrutta. La
donna (lievi traumi) è stata
portata al Pronto soccorso di
Mirano. Le responsabilità
dell'incidente sono al vaglio
degli agenti della Polizia locale del Miranese, sul posto
assieme ai sanitari e ai vigili
del fuoco. In strada si sono
riversati anche residenti di
via Desman, che da anni
protestano per la pericolosità della strada.
(g.pip.)
Lo scontro di ieri a Veternigo
S. MARIA DI SALA Parla la preside
«Nemmenoiocapivoleparole
dellamaestra,aquelpunto
hoavviatoilprocedimento»
S. MARIA DI SALA - «Quando
mi sono resa conto che io
stessa non capivo cosa la maestra mi dicesse, allora ho chiesto l'ispezione». Così la dirigente scolastica Bertilla Mason
all'indomani della notizia sul
licenziamento della docente ritenuta «inadeguata» dai genitori della primaria "Papa Sarto"
di Veternigo. Una vicenda che
andava avanti da inizio anno e
ancor prima, visto che l'insegnante nel 2011 aveva subito
un'ulteriore ispezione nella
scuola primaria di Sant'Angelo. «Il caso è chiuso - dice la
dirigente - Quando c'è un licenziamento non si è mai felici. Di
certo c'è che ho fatto tutti i
passaggi che dovevo fare, nei
modi e nei tempi previsti. Le
famiglie ancor prima che iniziassero le lezioni mi avevano
contattata, perché avevano saputo dell'arrivo di questa maestra, ma per chiedere un'ispezione dovevo rendermi conto
di persona del problema».
La dirigente a inizio anno
scolastico si era recata in classe con i bimbi per ascoltare le
lezioni della docente. «Mi sono mossa - spiega - quando
anch'io ho capito che occorreva farlo. Non potevo basarmi
su ispezioni del passato». Adesso la maestra ha ricevuto una
dispensa dall'insegnamento
"per incapacità professionale",
nei confronti della quale potrà
fare ricorso al giudice del
lavoro. Ma qualora il ricorso
dovesse esserci, la preside è
ferrea nella sua posizione:
«Mi chiedo se un giudice possa davvero arrivare a capovolgere tutto, dopo che la situazione è stata attentamente verificata».
(S.Bet)
© riproduzione riservata
Spinea. Pericolo
all’ex-fornace
SPINEA - Con la primavera, ricominciano le "infiltrazioni"
nell'ex fornace Cavasin. La struttura diroccata, privata, continua a incuriosire
bambini e ragazzini
che, ignorando i divieti, si avventurano
all'interno. Da anni i
residenti segnalano
il pericolo e chiedono l'intervento delle
forze dell'ordine. Un
paio di anni fa, dopo
un piccolo incendio,
all'interno erano stati trovati materassi
e un fornello, qualcuno ci passava le notti. L'ex fornace era
stata sgomberata.
Eppure continua ad
attirare i giovanissimi. (M.Fus)
XVI
VE
Domenica 27 marzo 2016
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Domenica 27 marzo 2016
VE
XVII
SanDonàdiPiave
STADIO ZANUTTO
I volontari della
Croce Rossa nella
"casa della
solidarietà" ieri
all’inaugurazione
JESOLO
Marocchini trovati in albergo
irregolari e con la droga
JESOLO - Senza permesso di soggiorno e con la droga: nei
guai due marocchini trovati dalla polizia in un noto albergo.
Uno senza permesso di soggiorno, l’altro, A.M. di 29 anni,
residente a Treviso, aveva sul comodino 3,42 grammi di
hashish. Entrambi i marocchini sono stati portati in
Commissariato per le procedure di rito. Il clandestino è stato
munito di decreto di espulsione, mentre ad A.M. è stata
contestata la violazione amministrativa per detenzione di
sostanza stupefacente. I controlli della Polizia continueranno
anche nei prossimi giorni, soprattutto in questo periodo di
festività Pasquali. (f.cib)
Davide De Bortoli
SAN DONÀ DI PIAVE
SAN DONÀ Inaugurata ieri la struttura che si trova nello stadio Zanutto
Apre la casa dei senzatetto
Ospita due italiani che dopo aver perso il lavoro vivevano in strada
zie alla rete di solidarietà
creata da Croce Rossa, mondo del volontariato e dalla
Giunta Cereser. L'immobile
comprende due camere da
letto, un bagno, un disimpegno, l'ingresso che funge da
salottino, un angolo cottura e
un giardinetto. Il costo di
3mila euro per sistemare e
arredare l'abitazione è stato
JESOLO Un guasto alla caldaia
Anziana e badante
intossicate dal gas
JESOLO - Monossido di carbonio, un'anziana e la sua
badante rischiano di soffocare, salvate dal figlio. È
stata la prontezza del figlio
della donna, che in piena
notte si è svegliato per lo
strano odore che proveniva
dal piano di sotto, a evitare
la tragedia. Il fatto la notte
scorsa in via Posteselle, a
Cà Fornera, in una casa di
due piani. Al piano terra
risiedono le due donne: l'anziana di 87 anni, L.I., e la
donna che si occupa di lei,
una rumena di 33 anni, che
segue l'anziana in ogni momento della giornata, anche
di notte. Il fatto verso le 2.
Secondo una prima ricostruzione è stato il figlio, che
abita al piano di sopra e che
era ancora alzato, ad accorgersi di uno strano odore
provenire dal piano di sotto.
Intuendo il pericolo ha dato
subito l'allarme. Nel frattempo si era svegliata la
badante, anche lei per l'odore che proveniva dalla cal-
daia; ma ormai ne aveva
respirato troppo ed aveva
avvertito già un malessere
tale da non riuscire a muoversi. Sul posto sono giunti i
sanitari del Suem jesolano
ed i Vigili del fuoco, entrati
nell'abitazione con le chiavi
del figlio. Le due donne
sono state portate prima
all'ospedale di via Levantina, poi a Mestre, all'ospedale dell'Angelo, per il recupero nella camera iperbarica.
Le loro condizioni non erano comunque preoccupanti.
Ieri le due donne sono state
riportate a Jesolo e nel pomeriggio dimesse. Nel frattempo importante è stata
l'opera dei Vigili del fuoco,
che hanno arieggiato l'abitazione, tale da poter essere
nuovamente agibile, mettendo nel frattempo in sicurezza la caldaia, che sarebbe
per l'appunto all'origine di
quella che poteva trasformarsi in una tragedia.
Fabrizio Cibin
© riproduzione riservata
sostenuto dalla Croce Rossa,
grazie alle donazioni di alcuni benefattori e il sostegno
della fondazione «Terra d'Acqua» che ha raccolto fondi in
occasione degli eventi intitolati «Opera Metropolitana»,
«mettendo insieme arte e solidarietà» come ricordato da
Giorgio Baldo, consigliere della Fondazione di Venezia, en-
te di cui fa parte anche «Terra d'Acqua». Alla cerimonia,
con la benedizione di don
Eros Pellizzari, erano presenti la coordinatrice del comitato provinciale della Croce
Rossa Francesca Battan, l'assessore alle Opportunità Sociali Maria Grazia Murer e il
sindaco Andrea Cereser che,
tra i ringraziamenti, ha citato
L’evoluzione
del risparmio
energetico
Il nuovo micro-impianto
fotovoltaico con le
“ricariche energetiche”
Un micro-impianto fotovoltaico
intelligente e la fornitura diretta di luce
e gas: si chiama EnergyGate ed è l’operazione che garantisce un risparmio
energetico evoluto, efficace, e una drastica riduzione delle spese delle famiglie
italiane. La proposta innovativa nasce in
Invent, la dinamica azienda italiana con
sede a Noventa di Piave specializzata
nella produzione di pannelli fotovoltaici – suo anche il coppo fotovoltaico. Il grande know how sviluppato
in questi anni porta alla progettazione
di Ècomodo, un micro-impianto fotovoltaico equipaggiato con l’innovativa
tecnologia Alterna in grado di generare direttamente elettricità in corrente
alternata. Occupa solo 1,6 mq, non ha
bisogno di quadri elettrici e/o inverter
esterni ma si collega direttamente a
una presa elettrica dedicata di casa e si
può portare con sé in caso di cambio di
abitazione. Oltre a fornire innovazione
tecnologica Invent decide di gestire
anche la fornitura di luce e gas in tutta
Italia, ed è a questo punto che nasce
l’idea di EnergyGate, una vera porta
di accesso al risparmio energetico che
consente l’azzeramento per un periodo
della bolletta elettrica, il risparmio netto
per due anni sul gas e per vent’anni
sulla luce (componenti materia prima).
l'iniziativa di Luca Bortolazzi,
9 anni, che con la sua famiglia raccoglie offerte destinate alle situazioni di bisogno,
un gesto significativo e un
esempio per la comunità. La
«Casa della solidarietà» può
ospitare altre due persone in
situazione di emergenza abitativa.
© riproduzione riservata
informazione pubblicitaria
Inaugurata ieri mattina la
«Casa della solidarietà» allo
stadio Zanutto. La casetta di
via Pralungo, un tempo destinata al custode, da febbraio è
abitata da due senzatetto italiani grazie al progetto «abitare sociale» del Comune - che
si occupa di pagare le utenze
- in collaborazione con i volontari di Croce Rossa. Gli inquilini sono stati individuati in
accordo con i Servizi Sociali
del Comune. Entrambi si sono trovati senza abitazione
dopo aver perso il lavoro e la
casa allo stadio è una soluzione temporanea, finchè sarà
loro assegnato un alloggio
definitivo. Si tratta di un 59enne che per quasi un anno ha
dormito sulle panchine dei
parchi pubblici e di un 50enne che per 8 mesi ha vissuto
in auto, situazioni alternate
da alloggi offerti loro da privati cittadini per qualche tempo. «Stare qui è una reggia hanno detto- in passato è
stato molto problematico anche mangiare e lavarsi». Storie difficili ma superate gra-
Tutto ciò con una minima spesa
iniziale che viene recuperata in
soli due anni.
“Abbiamo abbinato ai prodotti
la proposta di servizi.” – spiega Sante Bortoletto, fondatore
e presidente di Invent – “Da
gennaio 2015 siamo diventati
operatori per luce e gas. La stessa strategia di EnergyGate è stata
applicata, quindi, a tutti i nostri
prodotti.
Ad esempio, i nostri clienti che
acquistano una caldaia a condensazione
e attivano le nostre forniture, godono
di uno sconto di 4.500 Smc di gas.
Stimando un consumo medio di 1.000
Smc per anno, significa non pagare
il gas (materia prima) per 4 anni e
mezzo. In altre parole, è come dire che
tutti coloro che acquistano le nostre
automobili, se fanno rifornimento alle
nostre pompe di benzina, non pagano il
carburante. Una rivoluzione rispetto al
tradizionale modo di operare in questo
mercato. Invent sta avviando, in questo
momento, anche un nuovo progetto
a livello mondiale di costruzione di
centrali fotovoltaiche, che si chiameranno volutamente EnergyGate. Possiamo
dunque immaginare che le ricariche
rappresentino un “piccolo accumulo di
energia virtuale pulita”.
Vediamo come funziona. Una volta
installato il micro-impianto Ècomodo,
collegandolo alla presa elettrica dedicata, si attiva la nuova fornitura di
energia che serve alla casa con la relativa ricarica. Questa darà all’utente corrente elettrica per 52.000 Kwh (materia
prima), ovvero circa 20 anni di consumo suddivisi in 2.600 Kwh/anno. Con
EnergyGate, oltre alla “Ricarica Luce”,
si ottiene anche una “Ricarica Gas” di
2mila metri cubi (materia prima) che
corrispondono a quasi 2 anni di consumi, calcolando un consumo medio
annuale di 1.000 smc. Completa infine
l’offerta la “Zero Card” che equivale ad
un ulteriore sconto di mille euro sulle
bollette di energia elettrica consentendo
così all’utente di azzerare la bolletta per
qualche anno.
XVIII
VE
JESOLO - «Verremo a Jesolo per
divertirci ma senza creare problemi». Sono le parole dei referenti del gruppo «Movida goes to
Jesolo», tra i promotori di una
delle feste giovanili in programma per il giorno di pasquetta in
città. Si tratta di appuntamenti
promossi da settimane attraverso i social network e che faranno
arrivare sulla spiaggia jesolana
centinaia di ragazzi a bordo di
pullman, circa una decina quelli
attesi, in partenza dalle province
MusileJesolo
Domenica 27 marzo 2016
JESOLO
Movida di Pasquetta: «Ci divertiremo senza creare problemi»
di Verona e Vicenza. Quanto
basta a ricordare le feste a base
di alcol di due anni con giovani e
giovanissimi
completamente
ubriachi. Da ciò l'ordinanza firmata dal sindaco Valerio Zoggia,
che vieta dalle 22 di ieri sera fino
alle 22 di domani, la vendita e il
consumo di bevande alcoliche su
tutti i luoghi pubblici, arenile
compreso. «Noi non centriamo
nulla con chi ha creato problemi
due anni fa - sottolineano i responsabili di «Movida goes to
Jesolo», che hanno riempito 4
pullman - ai nostri iscritti abbiamo ribadito il divieto di consumare alcolici in luoghi pubblici e di
tenere comportamenti corretti.
Per evitare ogni problema da
settimane siamo in contatto con
le forze di polizia: verremo a
Jesolo solo per passare una giornata al mare, senza creare alcun
problema». Concetti in gran parte condivisi anche dagli altri
gruppi che però hanno preferito
non rilasciare alcun commento.
In una città che, meteo permettendo, si appresta a vivere un
fine settimana di grandi presenze, ovviamente non mancheranno i controlli per accertare il
rispetto della stessa ordinanza,
la cui violazione comporta una
sanzione di 200 euro. «In seguito
agli ottimi risultati dello scorso
anno abbiamo deciso di intervenire in maniera preventiva con
questa ordinanza non solo a tutela degli ospiti che affolleranno
Jesolo ma anche a garanzia degli
stessi locali» ha ribadito il sindaco Valerio Zoggia. (g.bab.)
MUSILE Le osservazioni in Consiglio Comunale. Previsti quaranta ettari di agricoltura biologica
In 2500 per un posto all’Agrivillage
Presentato in Comune il progetto definitivo per 250 botteghe di produttori, hotel e centro sportivo
Emanuela Furlan
MUSILE DI PIAVE
Agrivillage: non è ancora iniziata
la costruzione, ma sono già arrivati alla direzione della struttura
2500 curriculum per l'assunzione
nel futuro villaggio di prodotti
agroalimentari. Nei giorni scorsi,
ad un mese dalla prima presentazione pubblica, è stata depositata
in municipio la progettazione
definitiva di quello che sarà il
primo Agrivillage in Italia, che
sorgerà su un'area di 680mila
metri quadrati, recuperando gli
edifici dell'ex allevamento avicolo Bisiol, tra la statale Triestina e
la Variante della Treviso-mare,
in cui sono previste 250 botteghe
di piccoli produttori, una coltivazione di 40 ettari di prodotti
biologici, un hotel centro congres-
si, un centro sportivo indoor ed
una fattoria didattica per bambini, con un'autonomia quasi totale
di energia da fonti rinnovabili. Il
percorso per l'inaugurazione di
Agrivillage è però ancora lungo.
Il consiglio comunale non ha
ancora preso in esame le osservazioni ed approvato la Variante
urbanistica del nuovo villaggio.
Ma il progetto ha già suscitato
discussioni e prese di posizione,
tra contrari, comprese le stesse
associazioni degli agricoltori, e
sostenitori, per le prospettive
occupazionali.
«Seguivo già Agrivillage dai
tempi di Meolo, con molta speranza. Ho pensato che fosse uno
sbocco non da poco per la gente
del nostro territorio. Non capisco
chi contesta un progetto del genere, se non pensando che sia un
problema politico» commenta
Maria Ormenese, di Musile, disoccupata da quasi due anni, che
ha inviato il suo curriculum,
sperando in un'assunzione. «In
provincia di Venezia, negli ultimi
cinque anni, gli operai sono diminuiti del 27,44%, le imprese del
20,43%. C'è gente che si è uccisa
per la disperazione e stiamo
ancora qui a discutere? Agrivillage rappresenta uno sviluppo di
lavoro che può solo portare benessere» sostiene Ugo Cavallin,
presidente dell'associazione costruttori edili di Venezia. Intanto
il Comitato Pro Salute Agrivillage annuncia incontri ed iniziative a Musile con personalità scientifiche di spicco a sostegno di
agricoltura biologica e prodotti
genuini.
© riproduzione riservata
MUSILE DI PIAVE Il progetto definitivo dell’Agrivillage
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Domenica 27 marzo 2016
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Domenica 27 marzo 2016
VE
Portogruaro
ASVO
I costi del servizio
calano e i
vantaggi si
vedranno anche
in bolletta
FOSSALTA
I lavoratori della Zignago Vetro a Roma
Incontro con Damiano sull’amianto
FOSSALTA - Si è svolto a Montecitorio, nei giorni scorsi, un
incontro tra una delegazione dei lavoratori della Zignago
Vetro di Fossalta di Portogruaro, promosso dall'onorevole
Sara Moretto (Pd), con il presidente della Commissione Lavoro
della Camera, Cesare Damiano. Al centro dell'incontro la
questione del trattamento pensionistico dei lavoratori che
sono stati esposti all'amianto. «È stato un incontro molto
concreto e proficuo - ha detto l’on.Moretto -. Ci siamo lasciati
con l'impegno di approfondire alcune delle questioni poste e
garantisco il mio impegno personale al fianco di una realtà
produttiva così importante». (t.inf.)
Teresa Infanti
PORTOGRUARO
Servizio rifiuti, Asvo abbassa i costi. Finalmente una
notizia positiva per le amministrazioni comunali e di conseguenza per le tasche dei
cittadini. I dati sui costi di
servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti negli 11
Comuni del Portogruarese
continuano infatti a calare.
Merito dei risultati ottenuti
grazie alla raccolta differenziata, all'ottimizzazione dei
servizi e all'avvio di importanti investimenti nell'area
dell’ex discarica. Stando ai
dati forniti da Asvo, dal 2012
al 2016, il costo medio addebitato ai Comuni del Portogruarese ha subito un calo
dell'1,14 per cento all'anno.
Se si considerano tuttavia
anche i dati del conguaglio
straordinario 2015, ottenuto
grazie ai lavori in fase avanzata alla discarica esaurita
di Centa Taglio, il dato medio sale al -2,66 per cento.
«Ciò significa - spiega il
presidente di Asvo, Luca Michelutto - che in 5 anni c'è
stato un calo medio di alme-
PORTOGRUARO Raccolta e smaltimento più economici negli 11 Comuni
Rifiuti, risparmi in bolletta
Asvo abbassa i costi: vantaggi per i Comuni e per le tasche dei cittadini
no 10 punti percentuali. Un
dato che non può che essere
positivo se si considera che
la tariffa è generalmente in
crescita ovunque e che in
Veneto il costo del servizio
rifiuti sarebbe cresciuto mediamente del 15 per cento».
Se si guarda al preventivo
2016, i costi rispetto al 2015
sono al ribasso pressoché
per tutti i Comuni (mediamente -1,98 per cento), ad
eccezione di Pramaggiore
(+1,3 per cento) e Gruaro
(invariato), dove tuttavia sono stati migliorati i passaggi
dei mezzi adibiti alla raccolta. Quest'anno quasi tutte le
amministrazioni comunali
hanno deciso di riversare in
bolletta i minori costi del
servizio richiesti da Asvo. «Il
costo del servizio è calato aggiunge Michelutto - grazie
alle amministrazioni che hanno creduto nelle nostre proposte di ottimizzazione del servizio, ai cittadini che hanno
svolto la raccolta differenziata ottenendo risultati ammirevoli e agli interventi strutturali avviati all'ex discarica,
che eviteranno, per esempio, di mettere a bilancio le
risorse per la raccolta del
percolato, che mediamente
si aggiravano sui 250mila
euro all'anno. Posso dire con
assoluta certezza che anche
nei prossimi anni ci saranno
significativi cali dei costi del
servizio».
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Domenica 27 marzo 2016
SanMichelealTagliamento
VE
XXI
SAN MICHELE Botti per festeggiare un torneo di calcio proprio in concomitanza con la processione
Fuochid’artificiodurantelaViaCrucis
L’ira di don Andrea Vena: «Chiedo maggiore rispetto». Arrivano le scuse
Marco Corazza
PARROCO
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO
Sparano i fuochi d'artificio
nel bel mezzo della Via Crucis, il parroco di Bibione si
arrabbia e chiede rispetto. A
quanto pare la scelta di festeggiare un evento sportivo
verso le 21.45 di venerdì
Santo, a Bibione ha provocato qualche malessere. Il caso
ha voluto che per il weekend
pasquale ci fosse in programma l'ottava edizione del torneo di calcio «Adriasport Easter Trophy», nel palazzetto
dello sport bibionese. Così
per la cerimonia inaugurale
gli organizzatori della società
riminese hanno voluto fare le
cose in grande, con tanto di
fuochi d'artificio. Peccato
che a poche centinaia di metri fosse in corso la Via Crucis per il Venerdì Santo.
«A nome della Comunità
cristiana e dei turisti presenti alla celebrazione esprimiamo il nostro rammarico - ha
scritto in un messaggio il
parroco, don Andrea Vena per il fatto che nel pieno della
Via Crucis, mentre eravamo
nel parco della chiesa, si
siano fatti i fuochi d'artificio
per un evento sportivo. Chiediamo il rispetto della nostra
identità e tradizione: il vener-
Don
Andrea
Vena,
parroco di
Bibione
dì Santo ha un significato
unico e profondo per noi
cristiani».
Pronta la replica giunta dal
campo di calcio, attraverso
l'Asd Bibione, che di fatto
non ha organizzato l'evento
ma è stata di supporto alla
società di Rimini. «Ci spiace
per l'inconveniente - spiega
Valter Salvador, presidente
della Asd Bibione - proprio lo
scorso anno avevano discusso dell'evento e dei fuochi
con lo stesso Vescovo Pellegrini, che ci rassicurò. Prima
di lanciare i fuochi d'artificio,
io stesso ho chiesto se la
celebrazione del Venerdì Santo fosse terminata, ricevendo
rassicurazioni.
Purtroppo
non era così, ci spiace per
quanto accaduto, questo ci
servirà per il prossimo anno».
Insomma, a quanto pare il
disguido degli orari ha rischiato di provocare un incidente «diplomatico» tra le
due "istituzioni" di Bibione,
che da sempre sono impegnate per il bene della comunità
e dei suoi ospiti.
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VIA CRUCIS A Bibione polemica per i fuochi d’artificio
SAN MICHELE VERSO LE ELEZIONI Guiderà una lista di centrodestra che porta il suo stesso nome
L’ex sindaco tenta il bis: Vizzon si ricandida
SAN MICHELE - L'ex sindaco ci
riprova. Giorgio Vizzon si candida
alla guida del Comune di San
Michele al Tagliamento. Bibionese
doc, Vizzon punta all'elettorato di
centrodestra. Già esponente di Alleanza Nazionale e quindi di Fratelli d'Italia, si era dimesso dalla
carica di primo cittadino dopo che
parte della sua stessa maggioranza
lo aveva sfiduciato. Di fatto da
allora il centro destra a San Michele non si è più riunito, con Forza
Italia, Lega e An che hanno sempre percorso strade diverse. «La
formazione politica si chiamerà
"Lista Vizzon" - spiega lo stesso
candidato - e sarà espressione di
centrodestra. Abbiamo una fondamentale matrice cristiano-cattolica». Ora Vizzon sta costruendo la
squadra. «I candidati saranno tutti
espressione del mondo civile, associazionistico, sindacale e politico assicura Vizzon - I punti prioritari
del programma saranno: maggiore
sostegno ai servizi sociali e sanitari, diminuzione dell'imposizione tributaria, riduzione della spesa e
degli sprechi comunali, semplifica-
zione burocratica, vicinanza ai cittadini nonché corretto ed equilibrato appoggio alle esigenze del mondo economico-produttivo». Giorgio
Vizzon, in servizio al Comando di
Polizia locale di Lignano, nel 2008
aveva vinto le elezioni sfidando il
sindaco uscente Sergio Bornancin,
il suo vice ed attuale sindaco
Pasqualino Codognotto. Poi nella
maggioranza erano sorte vedute
diverse, con l'uscita dalla Giunta
del gruppo più vicino al sindaco
che poi rassegnò le dimissioni.
(M.Cor.)
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XXII
Domenica 27 marzo 2016
VE
VENEZIA - È nel Settecento,
una volta carpito ai cinesi il
segreto custodito per secoli, che
in Europa trionfa la porcellana.
Più preziosa dell'argento che,
infatti, tende a sostituire negli
arredi della tavola. Due i centri
di lavorazione di questo speciale materiale: Meissen, in Sassonia, e la Repubblica Serenissima. Ora un esempio di questi
antichi splendori si può ammirare a Ca’Rezzonico dove, fino al
12 luglio, è in programma un
omaggio a
uno dei protagonisti
di
questo settore: Geminiano Cozzi, di cui
ricorrono, nel 2016, i 250 anni
dal privilegio, concessogli dalla
Repubblica, ad attivare questa
produzione. Sono più di seicento i pezzi esposti al portego del
primo piano, selezionati dai due
curatori Marcella Ansaldi e Alberto Craievich. Molti di collezione private e quindi inediti al
LA MOSTRA
rassegna, il
capitolo delle maschere.
La fabbrica
di Cozzi non è l'unica del genere, anzi la Serenissima ne annovera nel suo territorio ben quattro: in laguna anche quella di
Giovanni Vezzi, fin dal 1720, e
di Nathaniel Friderich Hewelcke, proveniente da Meissen, la
cui famosa manifattura venne
temporaneamente chiusa nel
1757, a causa della guerra dei
Cozzi e le porcellane ispirate dal mondo cinese
grande pubblico. Quanto mai
varia la tipologia: dai servizi per
il caffè, di gran moda all'epoca,
a quelli per mantenere fresca la
frutta; dalle zuccheriere ai cestini intrecciati, per lo più con
decori colorati , in prevalenza di
rosso. Insieme gruppi giocosi di
putti e la parodia del Buddha.
Né poteva mancare, in questa
CULTURA
S
Pasqua tra cultura
e incontri all’aperto
Sette Anni. L'ultima fabbrica fu
quella avviata nel 1762 da Giovanni Battista Antonibon a Nove, vicino a Bassano. La produzione della porcellana era molto
costosa. Da qui i ripetuti fallimenti. Solo i Cozzi e gli Antonibon riuscirono a garantire, pur
tra mille difficoltà, un'impresa
prolungata nel tempo (orario
dalle 10 alle 17. Dal 1 aprile
10-18. Chiuso il martedì).
Lidia Panzeri
© riproduzione riservata
& PETTACOLI
L’INCONTRO
Serra Yilmaz
racconta
le donne
in Turchia
VENEZIA - Un'immersione nel mondo della Turchia odierna quella cui ha
dato vita l’altro pomeriggio l’attrice Serra Yilmaz
(nella foto), che in molti
ricorderanno nelle pellicole di successo del connazionale Ferzan Özpetek.
All'Hotel Saturnia & International ha infatti presentato con un recital lo spettacolo «La Bastarda di
Istanbul», tratto dall'omonimo
romanzo di
successo della
scrittrice Elif
Shafak,
che la
Yilmaz
sta attualmente portando
in tournée. Tema predominante il mondo femminile,
all'interno di una famiglia
multietnica, e una emancipazione ben lontana
dall'essere risolta; in sottofondo il tema del genocidio armeno, ancora scottante «e purtroppo - come
ha confermato l'attrice taciuto troppo spesso non
solo dalla storia ufficiale,
ma all'interno delle case».
Con una tragica analogia:
«Il problema dei curdi, su
cui anche l'Occidente sta
chiudendo un occhio in
merito agli abusi che si
stanno compiendo».
Riccardo Petito
© riproduzione riservata
MESTRE - Durante il weekend
pasquale il sole lascerà il posto
alle nuvole. Oggi inizio discreto, con un po’di foschia, ma già
nel pomeriggio il cielo potrebbe presentarsi grigio e la pioggia è prevista intermittente per
domani, Pasquetta. Ma non c'è
da preoccuparsi: per le festività di Pasqua e del Lunedì
dell'Angelo i musei, le aree
archeologiche e i luoghi della
cultura statali rimangono aperti. Una apertura straordinaria
in tutta Italia che riguarda a
Venezia le Gallerie dell'Accademia, il Museo d'arte Orientale,
il Museo Archeologico, la Galleria «Giorgio Franchetti» alla Cà
d'Oro, il Museo di Palazzo Grimani; a Strà il Museo Nazionale
di Villa Pisani; a Quarto d'Altino il museo Archeologico; a
Portogruaro il Museo Archeolo-
gico Nazionale Concordiese.
«Anche quest'anno l'apertura
straordinaria durante le festività pasquali è un'occasione per
cittadini e turisti di godere
eccezionalmente del nostro patrimonio culturale - ha spiegato
il ministro dei Beni e delle
attività culturali e del turismo,
Dario Franceschini -. L'invito è
quello di andare a visitare e
riscoprire i musei, le aree archeologiche, le opere d'arte e le
bellezze del nostro territorio».
Porte aperte, dalle 8.30 alle 19,
anche per i musei civici del
Muve, da Palazzo Ducale (dove
è allestita la grande mostra
«Splendori del Rinascimento
veneziano») al Museo Correr a
Ca’Pesaro; così come saranno
aperte regolarmente la Fondazione Querini Stampalia e la
Collezione Peggy Guggenheim
MESTRE Tra i vari appuntamenti all’aperto spicca quello di Forte Carpenedo
con la mostra «Postwar Era.
Una storia recente. Omaggi a
Jack Tworkov e Claire Falkenstein», a cura di Luca Massimo
Barbero, aperta fino al 4 aprile.
In terraferma domani sarà
aperto Forte Carpenedo dove è
possibile un pic nic all'aperto,
tempo permettendo. Altrimenti
alle 17 all'Auditorium Lippiello, alla Cipressina, la Municipalità Chirignago Zelarino e l'associazione Luoghi Comuni propongono una festa e ballo, con
musica dal vivo dei belgi Elanor e danze popolari europee.
A Jesolo, in piazza Milano,
arriva «Pasqualandia», mostramercato di artigianato, creatività, balocchi e delizie. Oggi e
domani, dalle 10 alle 20, saranno aperti gli spazi dedicati ai
più piccoli, con laboratori e
giochi ecologici. Quest'anno si
può anche ammirare l'esposizione di «uova artistiche», opere
create in esclusiva per questa
occasione dagli artigiani. L'appuntamento è dedicato alle famiglie, ricco di spunti divertenti e golosi. Per gli amanti del
mare c'è poi la manifestazione
«Pasqua a Bibione» che oggi
propone un pomeriggio per tutta la famiglia in spiaggia dalle
13, denominato «La passione
della spiaggia». L'appuntamento è al Bar Moro di Venezia.
Seguirà alle 18 «Pasqualitivo»
al Ristorante da Zio Stefano.
Domani alle 18 invece il programma prevede «La Resurrezione dell'aperitivo» al Bar Beach Invaders.
Daniela Ghio
© riproduzione riservata
VICINO ALLA STAZIONE
Carmelitani Scalzi, domani riapre il giardino mistico
VENEZIA - Non la classica
gita fuori porta del giorno di
Pasquetta, ma un itinerario
spirituale fuori dal turismo di
massa. Domani, lunedì dell'Angelo giorno del compleanno di
Santa Teresa d'Avila, fondatrice dell'Ordine dei Carmelitani
Scalzi, apre al pubblico il giardino mistico presso la chiesa
di S. Maria di Nazareth, vicino
alla stazione ferroviaria. I padri hanno formato un gruppo
di volontari, che in occasione
dell'open day di Pasquetta, dalle 15 alle 17, effettueranno
delle visite guidate secondo un
percorso ispirato al carisma
carmelitano.
Le «guide scalze» sono state
appositamente istruite dai padri in sintonia con la vicenda
umana e spirituale di S. Teresa, dei suoi scritti e delle sue
opere, in un angolo di paradiso, dove viene coltivata la melissa per la produzione della
famosa acqua. Da poco risiste-
mato e riorganizzato, il brolo
dei Carmelitani riapre al pubblico per un percorso mistico
nella bellezza della natura.
Attraverso la percezione di
profumi, colori, suoni e sapori,
conduce a momenti di meditazione e contemplazione. Il pro-
getto è articolato in sette aiuole. Il numero suggerisce un
accostamento allo scritto «Il
Castello Interiore» di Santa
Teresa, composto nel 1577, e
diviso in sette dimore, pensato
come un cammino di vita cristiana verso la pienezza di
vita, di amore e pace. La prima
aiuola è un prato verde. Nella
seconda è presente l'Orto delle
erbe officinali, nella terza l'Orto alimentare. Un vigneto ricopre la quarta aiuola.
Tra le altre tappe, il frutteto
dei «gusti perduti», l'Orto degli ulivi, fino alla settima aiuola, simbolo del bosco. Al centro del giardino c'è il melograno, segno dell'amore sponsale.
«Il giardino mistico è il luogo
dell'incontro e del dialogo con
Dio» spiega il priore, padre
Roberto. Dal 1710 i Padri Carmelitani Scalzi di Venezia distillano, secondo l'antico metodo, l'Acqua di Melissa, prodotto di erboristeria che ha come
base la melissa turca o moldavica, le cui virtù sono citate ne
«La locandiera» di Carlo Goldoni. Per prenotazioni: tel. 348
7728430
email:
[email protected]
Filomena Spolaor
© riproduzione riservata
Domenica 27 marzo 2016
VE
SPAZIO AEREO Oggi si comincia alle 18 con le
sonorità ancestrali dei Viaggiatori Armonici,
ensemble trevigiano di strumenti antichi e non,
guidato dal musicista brasiliano Carlo da Costa
Coelho. Alle 20 il palco sarà tutto per il pianista,
flautista e compositore bellunese Ivan Tibolla e
alle 21.30 Valeriu Cascaval (foto) suonerà con
Violeta Grecu, cantante e virtuosa di cobza
(strumento antico diffuso in Moldavia e Romania),
e il fisarmonicista Radu Zaplitnii. Cascaval, classe
1971, originario di Chisinau, è considerato il più
grande suonatore di cimbalom della sua
generazione.
XXIII
A MIRANO
Teatro a scuola, record di iscrizioni
MIRANO - Le richieste sono state talmente tante che gli
organizzatori hanno dovuto organizzare doppi e tripli turni di
recita. Boom di adesioni per la rassegna «La scuola va a
teatro» di Mirano: numeri da record che testimoniano il
crescente interesse degli insegnanti verso questa forma
didattica. Con oltre quattromila studenti l'edizione 2015-2016
ha ottenuto un successo al di sopra di ogni aspettativa. La
rassegna è organizzata dal Comune con La Piccionaia: lo
scorso anno c'erano state 1.821 presenze con sei spettacoli,
quest'anno presenze e appuntamenti sono raddoppiati. (g.pip.)
IL LIBRO Presentato al Lido il testo realizzato da Giovanni Distefano e promosso dal Gazzettino
Il Ghetto ebraico luogo del futuro
L’autore: «Un lavoro molto impegnativo per cercare di essere il più semplice possibile»
Lorenzo Mayer
VENEZIA
«Il Ghetto non solo luogo della
memoria, ma anche del futuro.
Nella mappa di Venezia, che ha
la conformazione del pesce che
tutti conosciamo, l'insula del
Ghetto è proprio l'occhio del
pesce: questa efficace immagine rappresenta la voglia della
Comunità ebraica di essere protagonista, insieme agli altri, anche della rivitalizzazione futura
di Venezia. Questo libro ha
un'importante funzione divulgativa e la scelta di essere distribuito insieme a un quotidiano come il Gazzettino permette di
poter raggiungere ogni persona».
Con queste parole il giornalista, e rappresentante della Co-
munità ebraica, Paolo Navarro
Dina, ha presentato venerdì pomeriggio il libro di Giovanni
Distefano «Venezia e il Ghetto.
La comunità ebraica nella Serenissima dalle origini ai giorni
nostri» pubblicato dal Gazzettino e Supernova. Un libro che è
già un grande successo, esaurito
in molte edicole (ma ancora
prenotabile dal proprio edicolante di fiducia). Ne hanno parlato,
in una sala del Grande albergo
Ausonia Hungaria affollata di
gente, insieme a Distefano e
Navarro, l'editor e antichista
Letizia Lanza e l'imprenditore
Teodoro Russo che dal 2007 ha
aperto le porte del suo albergo a
manifestazioni culturali, presentazioni di libri e «Incontri con
l'autore».
«Gli ebrei oggi non hanno
nessuna nostalgia del Ghetto ha chiarito Navarro, illustrando
il senso delle celebrazioni per il
500. anniversario del Ghetto a
Venezia che si stanno aprendo
in questi giorni - in queste
celebrazioni abbiamo voluto porre vari elementi di riflessione,
tra cui i criteri di segregazione
del 1516, lo sviluppo della parola "Ghetto", ma anche cosa questo ha rappresentato come forza
identificativa di un gruppo religioso che arrivava da aree diverse».
È toccato poi all'autore del
volume, Giovanni Distefano, rivelare alcuni elementi della sua
fatica editoriale. «Cinque mesi
di lavoro serrato, dalle 8 del
mattino fino a tarda sera, spesso
pranzando o cenando davanti al
computer - ha raccontato l'auto-
re - tanto era vasta la mole dei
libri da consultare. Nella stesura del libro ho cercato di essere
semplice, di non lasciare nulla
di insoluto e di evitare che il
lettore, per risolvere qualche
dubbio, dovesse rivolgersi, o
essere rimandato ad un altro
libro. Senza la regia di Letizia
Lanza, comunque, questo libro
non avrebbe mai potuto essere
pubblicato». Russo, nel chiudere l'incontro, ha sottolineato l'importanza della cultura ebraica,
per la nostra città e nel mondo,
ribadendo il valore del dialogo
tra culture diverse, come quella
cristiana e l'ebraica, e di aprire,
il più possibile, ogni confine.
Già si parla di una futura ristampa per «Venezia e il Ghetto»
visto il grande successo.
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DOPO IL TORNADO
A JESOLO
La storia del territorio studiata
attraverso i prodotti della terra
JESOLO - (G.B.) «Quando la tavola diventa cultura»: è la cena
didattica organizzata nei giorni scorsi dall'associazione culturale
«Monsignor Giovanni Marcato» all'hotel Adlon in collaborazione
con Ascom, Aja e consorzio «Jesolo-Venice». Si tratta di un
appuntamento inserito all'interno del «Progetto Terra» con il quale
la stessa associazione sta sviluppando una serie di iniziative
legate alla conoscenza delle tradizioni e della storia locale. La
cena didattica, a base di prodotti locali, è stata illustrata dal
professor Giandomenico Porto. «Questo perché la terra ci nutre ha sottolineato il presidente dell'associazione, Giampaolo Rossi -.
Con questa iniziativa abbiamo voluto promuovere il valore della
nostra tavola». Durante la serata Michele Tonicello ha letto la
ricetta dei «Bìgoi in salsa», scritta in dialetto jesolano dal
giornalista Egidio Bergamo e inserita nel suo Vocabolario
etimologico del dialetto di Jesolo di prossima pubblicazione.
TaccuinoVeneziano
Le ville della Riviera tornano a rivivere
STRA - Con il lunedì di Pasquetta tornano le
aperture domenicali e festive di alcune ville
private della Riviera del Brenta grazie all'iniziativa Dimore&Dintorni dell'Associazione Culturale Nelle Ville del Brenta. «Nonostante il
tornado del luglio scorso che ha falciato e
danneggiato le strutture anche di alcune delle
ville che aprivano al pubblico - fanno sapere
dall'associazione - siamo già in grado di riaprire tutte le domeniche e i festivi Villa Badoer
Fattoretto, dove all'interno per l'occasione, è
stata allestita una mostra con le immagini della
casa e del parco scattate poche ore dopo il
disastro. Continuano invece i lavori di sistemazione in Villa Tito che sarà riaperta a giugno».
Le ville aperte al pubblico saranno, per conoscere un po’di storia della calzatura ed ammira-
re i superbi affreschi della sua Foresteria, Villa
Foscarini Rossi di Stra ed a Mira, tutti i festivi e
le prime domeniche del mese, aprirà Villa
Allegri von Ghega, residenza fin dal 1700 della
nobile famiglia, la villa, intatta nei secoli,
costituisce attraverso gli oggetti in essa conservati, la memoria della famiglia proprietaria.
In tutte le Ville le visite saranno a cadenza
oraria e accompagnate da operatori di villa che
ne spiegheranno architetture e contenuti, ci
sarà la possibilità di acquistare un biglietto
cumulativo valido per tutta la stagione che da
la possibilità di visitare oltre alle ville sopra
descritte anche Villa Valmarana di Mira con i
suoi affreschi di scuola tiepolesca e il suo
giardino all'italiana. (L. Per.)
AgendadellaTerraferma ByNight
APPUNTAMENTI
milanese Roberto Polillo.
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Due gattine rosse di due mesi
cercano famiglia. Tel. 328
8127768.
apertura a Pasqua e Pasquetta
della quarta edizione di «Tre Oci
Tre Mostre» alla Casa dei Tre
Oci alla Giudecca (orario 10-18).
L'importante appuntamento
con la fotografia ospita lo
storico Circolo Fotografico La
Gondola al pianterreno con tre
sezioni curate dal presidente
Manfredo Manfroi. Al piano
nobile invece «Visions of
Venice», Venezia secondo il
Salute, alle 15.30 ad ingresso
libero, Vespri d'Organo con
musiche per organo sulla
Resurrezione con alcuni inediti
di Lorenzo Perosi e Carmelo
Pavan a cura dell'organista
Paola Talamini.
QUERINI STAMPALIA - Oggi e
domani apertura alle 10 alle 18
per vedere la mostra "I modi" di
Giulio Romano e i "I modi " di
Carlo Scarpa e Alvaro Siza.
© riproduzione riservata
Flic, cane di taglia
medio-piccola di 13 anni cerca
una famiglia che lo tolga dal
canile. Tel. Silvy 320-0729700
Flash, cagnolino di taglia medio
piccola, cerca padrone. Tel.
Natale 8 anni vuole solo uscire
dalla sua gabbia dopo 4 anni di
canile. Chiede solo molto
affetto. Per info Silvy
320-0729700
(C.M.) Whisky Facile, ovvero
Ilenya de Vito (voce), Daniele
Vianello (basso), Stefano Ottogalli (chitarra), Luca Bortoluzzi (batteria) e Alberto Vianello (sax), si esibiranno domani alle 19.30 «Da Sandro»
(San Polo 1473). Il gruppo,
che ha recentemente inciso
un disco omonimo, propone
uno spettacolo di canzoni rigorosamente in italiano con
qualche incursione in ambito
sud americano. Da Buscaglione al Quartetto Cetra.
XXIV
Domenica 27 marzo 2016
VE
L’AGENDA
Lettere&Opinioni
A Dolo
Tram
DISABILE MULTATO
AL PARCHEGGIO
ECCO I LIMITI
DEL PROGETTO
Caro direttore, il 14 marzo mi
sono recato presso gli uffici
dell’Inps di Dolo per vari
motivi. Essendo disabile e in
possesso del contrassegno e
non trovando parcheggio sugli unici 3 posti riservati per
disabili, ho parcheggiato sulle
righe blu a pagamento. Faccio
notare che non c’è nessuna
indicazione per il pagamento
per i disabili, soltanto un piccolo avviso sulla macchinetta
ove si paga e poco leggibile.
Al ritorno mi sono trovato sul
parabrezza con mio rammarico la multa. Mi sono recato
subito dalla polizia municipale per contestare. Ma mi hanno risposto che essendo una
delibera del Comune, non mi
resta che pagarla. Faccio notare che gli uffici dell’Inps sono
frequentati tutti i giorni da
circa 100 persone e il tempo
di attesa è di circa 2 ore.
Capisco che il comune di Dolo
deve far cassa, ma farla con i
poveri disabili mi sembra
schifezza.
Edoardo Dotto
Stra
Affermare che buona parte
dei disservizi del tram sia
dipeso da problemi sulla via
causati da altri vettori dimostra la pochezza tecnica e
culturale del progetto.
Il limite maggiore di questo
disastro annunciato risiede
proprio nel aver inserito nella
viabilità già congestionata un
vettore vincolato. Attribuire i
disservizi campando a giustificazione proprio il peccato originale del progetto stesso risulta grottesco. Non conoscere la relazione causa effetto è
miope negarle è assolutamente patetico.
Francesco Pontelli
Mestre
Raccolta dei rifiuti
PROBLEMA RISOLTO
CON GANCI SUI MURI
Prendo lo spunto dall'articolo
sul Gazzettino del 19 marzo
dal titolo "Spazzatura abbandonata, la lunga notte dei
sacchi abbandonati". Il problema è annoso e grave, sia sotto
il profilo igienico-sanitario,
che sotto quello dell'offesa
all'immagine e al decoro della
FarmaciediTurno
città più bella e visitata del
mondo.
E' noto quanto sia diffuso il
malcostume (soprattutto nostrano) di abbandonare la
spazzatura in calle al di fuori
degli orari prescritti e quanto
sia difficile e fastidioso individuare i responsabili, rovistando dentro i sacchetti.
Ci sarebbe, a mio avviso, una
soluzione a costo zero, che
risolverebbe il problema dei
topi e gabbiani: basterebbe
che il Comune cambiasse il
regolamento, imponendo che
i sacchetti, anziché essere depositati in terra, venissero
appesi ad appositi ganci fissati al muro a un metro di
altezza dal suolo.
Io ho provveduto di iniziativa
per quanto mi riguarda e
penso che gli inquilini e i
proprietari non avrebbero difficoltà a fare altrettanto; se
poi qualcuno avesse difficoltà
a provvedere per proprio conto, penso che Veritas avrebbe
tutto l'interesse ad intervenire applicando i ganci, dal
momento che così facendo,
risparmierebbe ai propri operatori la seccatura di raccogliere la spazzatura sparpagliata dai gabbiani.
Bruno Di Fabio
Venezia
VENEZIA
CAVARZERE
Fino a lunedì 28 marzo ore 9
In servizio 24 ore su 24
SAN MARCO Lodi "Internazionale" - Via
XXII Marzo, 2067
CANNAREGIO Griggio - Cannaregio, 1825
LIDO DI VENEZIA Sabbadin "S.Nicolò" - Via
Tiro, 1
CAVALLINO Comunale Al Cavallino - P.zza
S.M. Elisabetta
Turni di sostegno - Domenica 27 (dalle
ore 9.00 alle ore 19.30)
CANNAREGIO Brasi "Alle due Colonne" Campo S. Canciano
GIUDECCA Ghezzo "SS.Cosma e
Damiano" - Ponte Piccolo, 446
Fino a venerdì 1. aprile ore 19.45
ADRIA Nadalini - Riviera Matteotti n.12
MARCON
® DANTE D'ESSAI
via Sernaglia, 12 Tel. 0415381655
«IL CONDOMINIO DEI CUORI INFRANTI» di
S.Benchetrit : ore 15.30 - 17.30 - 19.30 21.30.
® MULTISALA IMG CANDIANI
Piazzale Candiani Tel. 041 2383111
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE
3D» di Z.Snyder : ore 14.50 - 17.40 - 20.30.
«THE DIVERGENT SERIES: ALLEGIANT» di
R.Schwentke : ore 15.10.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 16.30 - 19.25 22.10.
«UN PAESE QUASI PERFETTO» di
M.Gaudioso : ore 15.00 - 16.50 - 18.40 20.25 - 22.15.
«IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO
GRECO 2» di K.Jones : ore 15.00 - 16.50 18.40 - 20.25 - 22.15.
«HEIDI» di A.Gsponer : ore 14.50 - 17.30.
«LAND OF MINE» di M.Zandvliet : ore 20.25
- 22.15.
«KUNG FU PANDA 3» di A.Yuh : ore 15.00 16.50 - 18.40.
® MULTISALA IMG PALAZZO
via Palazzo, 29 Tel. 041971444
«IL CASO SPOTLIGHT» di T.McCarthy : ore
15.00 - 19.35.
«TRUTH» di J.Vanderbilt : ore 15.10 - 19.45.
«UN MOMENTO DI FOLLIA» di J.Richet : ore
17.30 - 22.00.
«BROOKLYN» di J.Crowley : ore 17.30 22.00.
® UCI CINEMAS
via Colombara, 46 Tel. 892.960
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 10.45 - 14.10 15.00 - 16.50 - 18.15 - 19.30 - 21.30 - 22.00 22.30.
«ZOOTROPOLIS» di B.Bush : ore 10.45 14.15 - 16.50.
«LA MACCHINAZIONE» di D.Grieco V.M. 14 :
ore 10.45 - 14.40 - 17.20 - 20.00 - 22.45.
«UN MOMENTO DI FOLLIA» di J.Richet : ore
10.45 - 15.00 - 17.30 - 20.10 - 22.40.
«HEIDI» di A.Gsponer : ore 10.50 - 14.30 17.10 - 19.50.
«FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO» di
J.Buck : ore 11.00.
«IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO
GRECO 2» di K.Jones : ore 11.00 - 14.45 17.00 - 19.45 - 22.30.
MESTRE
Fino a martedì 29 marzo ore 9
MESTRE Sabbadin "All’ospedale" - Via
Circonvallazione 23
MARGHERA Comunale "Al Brenta" - Via
Beccaria 115
sostegno domenica 27 marzo
(9.00-12.30 / 15.45-19.30)
MESTRE Piva - Via Altinia n.248/D - Dese
MESTRE Bellon "Ai due Delfini d'oro" - Via
Bissuola, 43
CHIOGGIA
Domenica 27 marzo: SOTTOMARINA
Monaco "Alla Navicella" - V.
Mediterraneo, 55.
Sostegno domenica 27 marzo:
CHIOGGIA Varagnolo "Al Redentore" C.so del Popolo,1228 - Tel 041 400091
RIVIERA - MIRANESE
Fino a venerdì 1. aprile ore 19.30
In servizio 24 ore su 24
SCORZE' Perri "S.Benedetto" - Via
Cercariolo n.7
DOLO Caruso "Al Redentore" - Via
Garibaldi, 19
Turni di sostegno dalle ore 8.30 alle ore
22
ORIAGO - MIRA Oriago Sud - Piazza
Mercato n.11/b
SPINEA Comunale - Via Alfieri, 2/A
SANDONATESE
Notturno fino a venerdì 1. aprile ore
8.45
SAN DONA' DI PIAVE Antonone "San Pio
X" - Via Zingales n.6
CORTELLAZZO DI JESOLO Scaroni - P.za
del Granatiere, 24
PORTOGRUARESE
Fino a venerdì 1. aprile ore 8.45, 24 ore su 24
PORTOGRUARO Fabroni - Via Fondaco n.2
Diurno fino a venerdì 1. aprile ore 8.45
BIBIONE Girotto "De Prato" - Viale Aurora,
43
Supporto diurno sabato, domenica e
festivi (battenti aperti 8.45-12.30 e
15.30-19.30)
CAORLE Montanari "Al Redentore" - Rio
Terrà delle Botteghe n.30
SAN STINO DI LIVENZA Moretto - Via Papa
Giovanni XXIII n.10
VENEZIA
CAPO DELL’EDIZIONE
TIZIANO GRAZIOTTIN
REDAZIONE DI VENEZIA
CAPOCRONISTA:
DAVIDE SCALZOTTO
Redazione:
Gianluca Amadori, Roberto Ballarin, Gianpaolo Bonzio, Roberta Brunetti, Michele
Fullin, Paolo Navarro Dina, Alda Vanzan,
Raffaella Vittadello
REDAZIONE DI MESTRE
Vicecapocronista:
Francesco Antonini
Redazione: Monica Andolfatto, Stefano
Babato, Bruno Cera, Fulvio Fenzo, Alberto
Francesconi, Enrico Galeazzo, Raffaella
Ianuale, Luca Miani, Elisio Trevisan
Cinema&Recensioni
VENEZIA
Il condominio
dei cuori infranti
di Samuel Benchetrit, 100’
Banlieue parigina: in un grigio
caseggiato precipita un astronauta americano ospitato da una
marocchina; un piano sotto Charly, adolescente, soccorre un’attrice in crisi; al primo un uomo ha
un attacco cardiaco dopo una
lunga seduta di cyclette. Aiutarsi
l’un l’altro è la soluzione migliore
per uscire dalla solitudine anche
se le “lingue” parlate sono diverse. Grottesco con poesia affidato
con grazia a un buon cast.
La corte
di Christian Vincent, 98’
Racine, severo giudice tutto d’un
pezzo, affronta un processo per
infanticidio. Nella giuria siede
una donna di cui il magistrato si
era segretamente innamorato sei
anni prima. Racine ha l’obbligo
di non interferire con la giuria
ma il desiderio di farsi avanti è
troppo forte. Si lavora di cesello,
di sguardi, di piccole infrazioni
linguistiche che solo un attore
come Fabrice Luchini può elevare a emozioni narrative.
A cura di Giuseppe Ghigi
® GIORGIONE MOVIE D’ESSAI
Cannaregio, 4612 Tel. 041 5226298
«IL CONDOMINIO DEI CUORI INFRANTI» di
S.Benchetrit : ore 15.30 - 17.30 - 19.30 21.30.
«LAND OF MINE» di M.Zandvliet : ore 15.45 17.45 - 19.45 - 21.45.
® MULTISALA ASTRA
via Corfù 12 Tel. 041 5265736
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 15.00.
«IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO
GRECO 2» di K.Jones : ore 15.30 - 17.30 19.30 - 21.30.
«AVE, CESARE!» di E.Coen : ore 17.50 22.00.
«LA CORTE» di C.Vincent : ore 20.00.
® CASA DEL CINEMA
San Stae 1990 Tel. 041 5241320
Riposo
® ROSSINI MULTISALA
San Marco 3997/A Tel. 0412417274
«KUNG FU PANDA 3» di A.Yuh : ore 16.00.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 18.00.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE
3D» di Z.Snyder : ore 21.00.
«UN PAESE QUASI PERFETTO» di
M.Gaudioso : ore 15.30 - 17.30 - 19.30 21.30.
«HEIDI» di A.Gsponer : ore 14.45 - 17.00.
«TRUTH» di J.Vanderbilt : ore 19.15 - 21.40.
CAVARZERE
® MULTISALA VERDI
piazza Mainardi, 4 Tel. 0426310999
«KUNG FU PANDA 3» di A.Yuh : ore 16.30.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 16.30 - 19.00.
«IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO
GRECO 2» di K.Jones : ore 18.15 - 20.00 22.00.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE
3D» di Z.Snyder : ore 21.30.
CHIOGGIA
® CINEMA DON BOSCO
calle don Bosco 361 Tel. 041 400365
Chiuso per riposo
LUGUGNANA DI PORTOGRUARO
® DUECENTO
via Annia, 34 Tel. 0421705352
«FILM A LUCE ROSSA» V.M. 18 : ore 15.00 22.40.
® UCI CINEMAS
via E. Mattei Tel. 892 111
«FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO» di
J.Buck : ore 11.00.
«PEDRO - GALLETTO CORAGGIOSO» di
G.Alatriste : ore 11.00.
«KUNG FU PANDA 3» di A.Yuh : ore 11.00 14.10 - 16.30.
«HEIDI» di A.Gsponer : ore 11.00 - 14.10 16.50 - 19.30.
«THE DIVERGENT SERIES: ALLEGIANT» di
R.Schwentke : ore 11.00 - 14.15 - 17.00 19.45 - 22.30.
«UN MOMENTO DI FOLLIA» di J.Richet : ore
11.00 - 14.45 - 17.20 - 20.00 - 22.30.
«ZOOTROPOLIS» di B.Bush : ore 11.00 14.50 - 17.40.
«KUNG FU PANDA 3 (3D)» di A.Yuh : ore
11.00 - 15.00 - 17.30.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 11.00 - 15.00 18.15 - 21.30.
«IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO
GRECO 2» di K.Jones : ore 11.00 - 17.45 20.00 - 22.20.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE
3D» di Z.Snyder : ore 14.10 - 17.30 - 21.00.
«UN PAESE QUASI PERFETTO» di
M.Gaudioso : ore 14.15 - 16.40 - 19.45 22.10.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 14.30.
«KUNG FU PANDA 3» di A.Yuh : ore 14.30 17.00 - 20.00 - 22.20.
«IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO
GRECO 2» di K.Jones : ore 14.35.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 17.00 - 22.00.
«RISORTO» di K.Reynolds : ore 19.35.
«BROOKLYN» di J.Crowley : ore 19.55.
«ATTACCO AL POTERE 2» di B.Najafi : ore
20.10 - 22.40.
«TRUTH» di J.Vanderbilt : ore 22.15.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 22.20.
«PERFETTI SCONOSCIUTI» di P.Genovese :
ore 22.35.
MESTRE
® CENTRO CULT. CANDIANI
p.le Candiani Tel. 0412386111
Sala riservata
«LAND OF MINE» di M.Zandvliet : ore 11.10 15.00 - 17.30 - 20.00 - 22.30.
«KUNG FU PANDA 3» di A.Yuh : ore 11.15 14.20 - 15.00 - 16.40 - 17.30 - 19.30 - 20.15
- 22.00.
«UN PAESE QUASI PERFETTO» di
M.Gaudioso : ore 11.15 - 14.30 - 17.20 19.50 - 22.20.
«KUNG FU PANDA 3 (3D)» di A.Yuh : ore
14.40 - 17.00.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF JUSTICE
3D» di Z.Snyder : ore 15.45 - 19.00 - 22.15.
«ATTACCO AL POTERE 2» di B.Najafi : ore
19.40 - 22.10.
«THE DIVERGENT SERIES: ALLEGIANT» di
R.Schwentke : ore 19.45 - 22.30.
«BROOKLYN» di J.Crowley : ore 22.30.
MIRANO
® CINEMA TEATRO DI MIRANO
Via della Vittoria Tel. 041/430884
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 16.15 - 19.15 22.15.
«HEIDI» di A.Gsponer : ore 15.45 - 18.00.
«KUNG FU PANDA 3» di A.Yuh : ore 16.00 17.55.
«IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO
GRECO 2» di K.Jones : ore 20.00 - 22.00.
«ROOM» di L.Abrahamson : ore 20.10 22.30.
ROBEGANO
® ORATORIO
XXV Aprile n. 61 Tel. 348.2923046
Riposo
S. DONA' DI PIAVE
® CINEMA TEATRO DON BOSCO
via XIII Martiri, 76 Tel. 0421 338911
«ZOOTROPOLIS» di B.Bush : ore 14.00.
«ZOOTROPOLIS 3D» di B.Bush : ore 16.00.
«TRUTH» di J.Vanderbilt : ore 18.30 - 21.00.
® MULTISALA CRISTALLO
via Golena riva sx Piave Tel. 042152585
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 14.45.
«KUNG FU PANDA 3» di A.Yuh : ore 15.00.
«IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO
GRECO 2» di K.Jones : ore 16.50.
«KUNG FU PANDA 3» di A.Yuh : ore 17.45.
«BATMAN V SUPERMAN: DAWN OF
JUSTICE» di Z.Snyder : ore 18.40 - 21.30.
«IL MIO GROSSO GRASSO MATRIMONIO
GRECO 2» di K.Jones : ore 19.45 - 21.45.
AL RIENTRO Davide Mazzetto
QUI CLODIENSE
ECCELLENZA
ECCELLENZA
Il tecnico Mattiazzi punta
sul rientro di Mazzetto
Il Real Martellago
ripreso a 4’ dalla fine
San Donà pareggia
ma balza in vetta
Ritrovato il morale con il successo sulla Virtus, la Clodiense guarda al prossimo impegno interno
con il Ravenna nel quale conta di
ripartire da Mazzetto. La società
sta predisponendo il ricorso contro la super squalifica a Bargiggia.
Lanza a pagina XXVIII
In vantaggio al 15’ con De
Tuoni, il Real Martellago non
riesce a difendere il vantaggio
sino a fine gara: all’86’ infatti
Padovan trova la rete che
permette al San Giorgio Sedico
di impattare.
A pagina XXIX
Un pareggio rallenta le ambizioni del San Donà che comunque si ritrova in vetta all’Eccellenza assieme a Vigontina ed
Eclisse. I biancocelesti hanno
chiuso sul 3-3 una gara entusiasmante contro la Godigese.
A pagina XXIX
IN GOL Augusto De Freitas
VeneziaMestre
Mestre
BASKET SERIE A Grande partita degli orogranata che piegano in trasferta l’ambiziosa Cantù
ReyerfelicecomeunaPasqua
G IMPRESA
Grandissima partita della
Reyer che sbanca Cantù
regalandosi una Pasqua
indimenticabile. Una vittoria che per la Reyer
significa moltissimo in
chiave playoff e che dimostra la crescita del gruppo guidato da De Raffaele. Gli orogranata sono
rimasti sempre incollati
agli avversari vincendo
in volata grazie anche a
una grande difesa. Ottimo in tutti i sensi l’esordio di Ejim che ha catturato ben dodici rimbalzi
mettendo tutta la sua fisicità .
A pagina XXVI
BASKET A1 FEMMINILE
Umana, ennesima vittoria
Un secondo tempo perfetto
regala all'Umana Reyer la
vittoria 85-56 su Orvieto dopo
20'in cui le orogranata faticano a scrollarsi di dosso le
umbre. Cambiati approccio
mentale ed intensità dopo l'intervallo, le orogranata non
hanno problemi a piegare
una volenterosa Ceprini conquistando la nona vittoria nelle ultime dieci di campionato
e dimostrando una volta di
più una squadra veramente
forte e quadrata.
A pagina XXVII
Calcio Serie D
Il Venezia
è lanciato verso
la Lega Pro
Dopo la sosta pasquale il
Venezia dovrà affrontare un
paio di partite decisive in
funzione promozione. È di
quest’idea il tecnico Giancarlo
Favarin. «Fontanafredda ed
Este saranno le gare più
importanti della nostra
stagione e non possiamo
sbagliare nulla». Primo match
domenica 3 aprile al Penzo
con i friulani (senza Soligo,
Serafini e lo stesso Favarin
squalificati), secondo test
decisivo il 10 in terra
padovana (ancora senza il
tecnico). Martedì al via i mini
abbonamenti.
QUI NOALE
Calvi, Soncin
già pensa
al futuro
Perini a pagina XXVIII
QUI MESTRE
Feltrin lancia
l’assalto
ai playoff
De Lazzari a pagina XXVIII
Favarin: «Decisive le prossime due gare»
Polesel a pagina XXVIII
XXVI
VeneziaSport
VE
Domenica 27 marzo 2016
BASKET SERIE A Gli orogranata di De Raffaele disputano una grande partita
ipotecando i playoff: ottimo esordio di Ejim che cattura ben dodici rimbalzi
Super Reyer, Cantù si inchina
CANTÙ - La Reyer si regala una
Pasqua favolosa sbancando uno
dei campi più difficili d’Italia, il
mitico Pianella di Cucciago e
costringendo alla resa Cantù,
gruppo in grande ascesa. Una
vittoria che significa moltissimo
in chiave playoff e che avvicina
molto gli orogranata alla seconda
fase, ormai a portata di mano
considerando che la Reyer continua a scalare posizioni in classifica (ormai a ridosso delle prime
quattro). Gli orogranata hanno
disputato una partita tatticamente perfetta, specie in difesa dove
gli adattamenti di De Raffaele
hanno permesso di limitare il
grande potenziale dei lunghi
brianzoli. Il resto lo hanno fatto il
cuore e il perfetto piano di gioco
del coach livornese che non ha
lasciato nulla al caso azzeccando
ogni cambio. Una grande mano
alla causa l’ha dato Ejim, il nuovo
arrivo in maglia orogranata che
ha subito mostrato i muscoli e il
suo grande atletismo andando a
conquistare addirittura 12 rimbalzi. Un dato questo molto importante per la Reyer che ha sempre
finora sofferto a rimbalzo e che
ieri ha avuto davvero tanto sotto
le plance da Ejim che si è buttato
so ogni palla sembrando a tratti la
controfigura di Stone. Insomma,
se il buongiorno si vede dal mattino, sembra proprio che Ejim sia
davvero l’uomo che serviva a
questo gruppo per trovare maggior equilibrio tra i reparti.
Ma è stato l’intero gruppo a
fare la voce grossa con Bramos
ispirato al tiro e con Goss che sta
pian piano ritrovando certi meccanismi che sembravano perduti.
SERIE A
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): B. di S. Sassari Juvecaserta, Reggio Emilia - Enel Brindisi, Manital
Torino - Sidigas Avellino, Ob. Lavoro Bo - D.Energia
Trento, Openjob. Varese - Tesi Pistoia, Umana R.
Venezia - Consult. Pesaro, U.Capo D'Orlando - EA 7
Milano, Vanoli Cremona - Vitasnella Cantù
rintuzzano il tentativo di scappare dei biancoazzurri. Partita sempre in bilico con volate e tiri
affrettati che si ripetono anche
ora, Goss accorcia, Owens porta
avanti Venezia, Abass va di tripla. Equilibrio che continua con il
primo canestro di Ejim (39-39),
di Viggiano la tripla del 41-43, la
schiacciata di Johnson per il
43-43 all'intervallo lungo. Al ritorno in campo Cantù mette sempre
la testa avanti con Abass (49-45).
Una tripla di Ukic e, soprattutto,
un canestro da sotto di Fesenko
puniscono la difesa canturina;
Molto bene anche Owens assoluto protagonista del primo quarto quando i suoi canestri hanno
permesso alla Reyer di parare
l’assalto iniziale di Cantù rimanendo avanti per buona parte dei
primi 10 minuti.
Primo quarto di una bellezza
ed intensità tali da strappare
applausi a go-go. Cantù insegue
(16-17), poi la tripla di Hodge
pareggia ancora a 19. Venezia
tira il fiato nell'ultimo minuto e
Cantù chiude sul 22-19. Secondo
quarto che inizia con 5 punti di
fila di Cantù, Goss e Ruzzier
72 76
ACQUA VITASNELLA CANTÙ
T1
22
19
Ac. Vitasnella Cantù
Pt
9
8
6
4
0
0
0
8
22
0
10
5
0
72
Falli
Tiri da 2
Min C S R T %
Sc
30 3 3 3 6 50.0 0
23 4 2 1 1 100.0 1
21 2 1 0 1 0.0 0
18 2 0 2 2 100.0 0
0 0 0 0 0 0.0 0
0 0 0 0 0 0.0 0
1 0 0 0 0 0.0 0
22 3 2 2 3 66.7 0
32 2 6 7 13 53.8 2
0 0 0 0 0 0.0 0
25 4 5 3 9 33.3 1
28 3 2 1 2 50.0 0
0 0 0 0 0 0.0 0
200 23 21 19 37 51.4 4
Umana Reyer Venezia
Falli
All. De Raffaele Walter
Pt Min
3 Ejim Melvin
5 Goss Phil
6 Bramos Michael
7 Tonut Stefano
8 Jackson Jarrius
9 Ambrosin Lorenzo
10 Green Mike
11 Ruzzier Michele
13 Owens Josh
14 Ress Tomas
16 Ortner Benjamin
22 Viggiano Jeff
Squadra
Totali
8
12
14
0
2
0
11
2
17
3
2
5
0
76
In neretto il quintetto iniziale
T2
21
24
C
S
25 2 3
31 2 5
26 4 1
3 0 0
12 0 0
0 0 0
32 2 6
9 3 1
27 4 3
17 2 1
9 2 3
9 0 0
0 0 0
200 21 23
R
Tiri da 2
T %
2 7
3 7
1 3
0 0
1 2
0 0
1 7
1 1
7 8
0 0
0 1
1 4
0 0
17 40
28.6
42.9
33.3
0.0
50.0
0.0
14.3
100.0
87.5
0.0
0.0
25.0
0.0
42.5
OER rendimento offensivo
Sc
0
0
0
0
0
0
0
0
3
0
0
1
0
4
T3 T4 Progressivi
21 8 Acqua Vitasnella Cantù
19 14 Umana Reyer Venezia
T1 T2 T3 T4
22 43 64 72
19 43 62 76
Tiri da 3
Tiri liberi
Rimbalzi
Stoppate Palle Ass Valutaz.
R T % R T % Off Dif Tot Dat Sub Per Rec Ass Lega OER +/1 3 33.3 0 0 0.0 1 2 3 0 0 5 1 4 7 0.64 -5
2 5 40.0 0 0 0.0 0 5 5 0 0 2 0 1 7 1.00 -1
2 3 66.7 0 0 0.0 0 0 0 0 0 1 1 0 3 1.20 5
0 2 0.0 0 0 0.0 1 1 2 1 0 1 0 2 4 0.80 -11
0 0 0.0 0 0 0.0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0
0 0 0.0 0 0 0.0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0
0 0 0.0 0 0 0.0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0
1 4 25.0 1 2 50.0 2 3 5 0 0 2 0 1 6 0.80 -3
0 1 0.0 8 9 88.9 6 3 9 3 0 2 0 1 29 1.07 -7
0 0 0.0 0 0 0.0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
0
0 0 0.0 4 8 50.0 1 6 7 1 0 0 0 1 10 0.77 3
1 4 25.0 0 0 0.0 0 7 7 0 0 3 0 6 10 0.56 -1
0 0 0.0 0 0 0.0 0 2 2 0 0 0 0 0 2 0.00
7 22 31.8 13 19 68.4 11 29 40 5 0 16 2 16 78 0.85
R
Tiri da 3
T %
0 2
2 8
4 6
0 0
0 2
0 0
1 3
0 1
0 0
1 3
0 0
1 2
0 0
9 27
R
Tiri liberi
T %
0.0 4 6
25.0 0 0
66.7 0 0
0.0 0 0
0.0 0 0
0.0 0 0
33.3 6 6
0.0 0 0
0.0 3 4
33.3 0 0
0.0 2 4
50.0 0 0
0.0 0 0
33.3 15 20
R tiri realizzati
66.7
0.0
0.0
0.0
0.0
0.0
100.0
0.0
75.0
0.0
50.0
0.0
0.0
75.0
Rimbalzi
Stoppate Palle Ass Valutaz.
Off Dif Tot Dat Sub Per Rec Ass Lega OER +/4 8 12
0 2 2
0 2 2
0 0 0
0 1 1
0 0 0
1 5 6
0 0 0
3 1 4
0 1 1
3 0 3
0 1 1
0 3 3
11 24 35
T tiri tentati
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
2
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
5
2
2
1
0
0
0
0
0
1
1
0
0
2
9
1 2
1 2
2 1
0 0
0 0
0 0
1 8
1 1
2 1
0 0
0 0
1 1
0 0
9 16
Sc schiacciate
Green spedisce un siluro da tre
nella retina (56-50), Goss e Johnson continuano la corsa delle
rispettive squadre, Bramos trova
la terza tripla (su tre) del suo
match dimostrando che anche la
difesa canturina scricchiola. I
lombardi fanno la voce grossa,
ma è sempre Bramos, da 3, a
rintuzzare (58-55). Vantaggi minimi, pareggio sempre dall'arco,
del solito Bramos, oramai una
certezza e Venezia riduce il divario (63-62). Goss pareggia in avvio di ultimo quarto, si procede a
strappi tra errori e stanchezza
che si fa sentire. Finale tumultuoso. Green regala il vantaggio
all'Umana (67-68), Bazarevich
ferma tutto, ultimi 3'con Johnson
che pareggia il conto, Fesenko
trova anche il libero del sorpasso.
Comincia la sfida dalla lunetta,
Green opera il controsorpasso
(70-71), i lombardi si giocano
tutto con un time out. Johnson
sbaglia, Ejim raccoglie il rimbalzo, subisce fallo e ne segna uno su
due dalla linea della carità. Fesenko non è preciso sull'altro
fronte, Ejim subisce fallo e realizza i liberi della staffa (70-74).
Lorbek riporta Cantù in linea di
galleggiamento, Green ancora
dalla lunetta per il 72-76 finale
(Italpress).
SERIE A2 FEMMINILE Con il successo a Carugate
UMANA REYER VENEZIA
Arbitri: Massimiliano FILIPPINI - Alessandro VICINO - Denny BORGIONI
Singoli quarti
Acqua Vitasnella Cantù
Umana Reyer Venezia
All. Sergey Bazarevich
1 Ukic Roko
5 Abass Abass Awudu
7 Heslip Brad
11 Lorbek Domen
12 Zugno Ruben
15 Nwohuocha Curtis
18 Wojciechovski Jakub
21 Ignerski Michal
25 Johnson JaJuan
32 Tessitori Amedeo
44 Fesenko Kyrylo
69 Hodge Walter
Squadra
Totali
25
Vitasnella Cantù - Umana R. Venezia 72 - 76
Consult. Pesaro - Juvecaserta
71 - 72
D.Energia Trento - B. di S. Sassari
93 - 81
EA 7 Milano - Reggio Emilia
84 - 80
Enel Brindisi - U.Capo D'Orlando
69 - 70
Ob. Lavoro Bo - Vanoli Cremona
73 - 66
Sidigas Avellino - Openjob. Varese
89 - 71
Tesi Pistoia - Manital Torino
70 - 80
EA 7 Milano
40 25 20 5 20881825
Reggio Emilia
36 25 18 7 20121865
S. Avellino
34 25 17 8 19771917
Vanoli Cr.
34 25 17 8 18701823
UmanaVenezia
26 25 13 12 19291844
Tesi Pistoia
26 25 13 12 19351953
Sassari
24 25 12 13 20572011
D.E. Trento
24 25 12 13 19241910
Enel Brindisi
22 25 11 14 19882011
Cantù
20 25 10 15 19941983
Juvecaserta
20 25 10 15 17991879
Ob.Lavoro Bo
20 25 10 15 18711972
Varese
20 25 10 15 18471970
C. D'Orlando
20 25 10 15 17071832
Pesaro
18 25 9 16 18721939
Manital To
16 25 8 17 18652001
12
6
11
0
0
0
20
1
20
0
3
4
1
78
0.57
0.71
1.40
0.50
0.85
1.00
1.55
0.75
0.67
0.83
0.00
0.88
3
7
8
-6
1
0
11
-3
5
6
-5
-7
Rittmeyer, salvezza a un passo
CASTEL CARUGATE
RITTMEYER MARGHERA
60
68
CASTEL CARUGATE: Beretta 18, Guarnieri, 6, Stabile 5, Colli 10, Frantini 2, Volpi
ne, Zuin, Di Maio ne, Scarsi 10, Zanon
9. All.: Puopolo.
RITTMEYER: Nicolini 3, Chicchisiola 4,
Mattiuzzo 18, Striulli 21, Zussino 4,
Fabris 10, Castria, Cecili, Trevisanato,
Biancat 6, Stangherlin ne, Baldi 2. All.:
Iurlaro.
ARBITRI: Di Franco e Martinelli.
Un'ottima prova delle piccole consente
a Marghera di centrare il successo sul
campo di Carugate, una vittoria che
permette alle ragazze di Iurlaro di fare
un decisivo passo in avanti verso la
permanenza in serie A2, quasi una
certezza visto che per portare la
Rittmeyer ai playout servirebbero una
serie di combinazioni quasi impossibili
dal verificarsi, prime fra tutte due stop
di Nicolini e compagne e contemporaneo doppio successo di Selargius negli
ultimi due turni che mancano.
Intanto la Rittmeyer sale al quinto
posto di una di una classifica spaccata
in due, dopo una prova sofferta a
Carugate, una gara cominciata sotto
buoni auspici con Striulli in cattedra sin
di primi minuti supportata in avanti da
Mattiuzzo, sinonimo di +2 al primo
quarto e +8 alla pausa lunga. Nel terzo
periodo Marghera mette la freccia
toccando anche il +15 ma la disperazione di Carugate - sicura ai playout - a un
arbitraggio casalingo riporta le padrone
di casa sul pareggio in avvio quarto
periodo -52 pari - da là si va punto a
punto e solo nel finale Zussino infila un
provvidenziale 4/4 dalla lunetta che
rende inutile il fallo sistematico di
Carugate costretta alla resa definitiva.
Paolo Lazzaro
SERIE A2 Donne gir.A
Broni 93 - Rosa Pordenone
Castel Carugate - R.B. Marghera
Casteln. Scrivia - Virtus Cagliari
Club Bolzano - Alpo Villafr. Vr
S.Salv.Selargius - Costa Unicef
Sanga Milano - Crema
Vicenza - Edelweiss Albino
Broni 93
Crema
Vicenza
Milano
Marghera
Alpo Vr
CostaUnicef
Rosa Pn
Ed. Albino
Selargius
Carugate
C. Scrivia
V. Cagliari
Club Bz
48
40
34
32
24
24
22
22
22
20
16
12
10
10
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
24
20
17
16
12
12
11
11
11
10
8
6
5
5
24
72 - 45
60 - 68
47 - 60
53 - 74
64 - 61
53 - 66
52 - 40
0 17141222
4 15931340
7 14261157
8 14281435
12 15321495
12 14701443
13 15711522
13 15011553
13 13351391
14 14211542
16 13911522
18 12931549
19 13461534
19 12861602
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): Alpo Villafr. Vr - S.Salv.Selargius, Broni 93 - Vicenza, Casteln. Scrivia - Castel
Carugate, Edelweiss Albino - Crema, R.B. Marghera Costa Unicef, Sanga Milano - Club Bolzano, Virtus
Cagliari - Rosa Pordenone
Domenica 27 marzo 2016
VeneziaSport
VE
XXVII
BASKET A1 FEMMINILE
L’Umananonfa sconti
Anche Orvieto si arrende
UMANA REYER
CEPRINI ORVIETO
85
56
UMANA: Carangelo 5 (1/3, 1/2),
Christmas 13 (2/4, 2/4), Pan 3 (1/2
da tre), Bagnara 15 (0/1, 5/7),
Sandri 4 (2/2, 0/2), Formica 9 (4/5,
0/1), Ruzickova 10 (5/10), Dotto 6
(2/3, 0/1), Cubaj 5 (2/7), Fontenette
15 (3/5, 2/3). All.: Liberalotto.
ORVIETO: Ivezic 17 (7/14, 0/3), Capolicchio ne., Baldelli 9 (0/1, 3/4),
Dietrick 9 (2/7, 1/5), Gaglio 2 (1/2),
Wicijowski 11 (5/10), Miccoli 2 (1/4,
0/1), Bove (0/3, 0/1), Mancinelli 6
(3/5, 0/2), Grilli ne. All.: Romano.
ARBITRI: D'Amato, Lestingi, Catani.
NOTE: parziali 11-14; 35-34; 63-48.
Tiri da tre: Umana 11/22; Orvieto
4/16.
REYER A sinistra Goss e sopra Bramos in azione contro Cantù
Un secondo tempo perfetto
regala all'Umana Reyer la
vittoria 85-56 su Orvieto dopo 20'in cui le orogranata
faticano a scrollarsi di dosso
le umbre. Cambiati approccio mentale ed intensità dopo
l'intervallo, le orogranata
non hanno problemi a piegare una volenterosa Ceprini
conquistando la nona vittoria
nelle ultime dieci di campio-
SERIE A1 Donne
25
Dike Napoli - Cus Cagliari
Schio - Parma
Torino - S.Martino Lup.
Umana VeMestre - Azzurra Orvieto
Umbertide - Battipaglia
Vigarano 2008 - Geas S.S.G.
V. Eirene Ragusa - Le Mura Lucca
Schio
Lucca
Ragusa
Umana Ve
S.Martino.L
Parma
Dike Napoli
Umbertide
Battipaglia
Torino
Vigarano 2008
Azz.Orvieto
Geas S.S.G.
Cus Cagliari
44
44
42
40
28
24
22
20
18
16
16
14
12
8
25
25
25
25
25
25
25
24
24
25
25
25
25
25
22
22
21
20
14
12
11
10
9
8
8
7
6
4
80 - 54
97 - 62
62 - 71
85 - 56
post.
66 - 50
60 - 57
3 20051551
3 17991453
4 17631470
5 17501393
11 16751653
13 17571790
14 16231679
14 15751638
15 16961787
17 16141726
17 14771737
18 15391738
19 15461824
21 16011981
PROSSIMO TURNO (10/4/2016): Dike Napoli - Geas S.S.G.,
Le Mura Lucca - Cus Cagliari, Parma - Vigarano 2008,
Schio - Azzurra Orvieto, Torino - Battipaglia, Umana
VeMestre - V. Eirene Ragusa, Umbertide - S.Martino
Lup.
nato. Quintetto sperimentale
per l'Umana che parte con
Carangelo, Fontenette, Christmas, Formica e Cubaj, botta
e risposta Wicijowski-Fonte-
MARGHERA Serata benefica dell’associazione Honos e del Panathlon Mestre
Raccolta
di fondi
per Sports
around
the world
Serata benefica a Marghera a favore di Sports
Around the World. L'associazione Honos (che ha
come scopo il miglioramento degli aspetti sociali,
sportivi e culturali della realtà territoriale di Marghera) e il Panathlon di Mestre si sono date appuntamento per «Aiutare chi aiuta». Questo, infatti, lo slogan
della raccolta fondi promossa tra i soci per sostenere
i progetti nel continente africano dell'organizzazione
Sports Around the World, intervenuta con il coach
mestrino Stefano Bizzozi (attualmente sulla panchina
della Bakery Piacenza in serie B) che ha illustrato ai
GINNASTICA ARTISTICA Nel "Città di Jesolo"
presenti le attività umanitarie attraverso la pallacanestro, il calcio e la pallavolo. «Il gioco è un diritto
fondamentale dell'infanzia. In Africa il contributo
dato ai bambini dallo sport è soprattutto in termini di
speranza, per unire mondi apparentemente distanti,
aiutando i giovani a credere di poter essere protagonisti del proprio avvenire». Per Honos sono intervenuti
i fondatori Luciano Cipolato, Marco Penzo e Mirko
Franceschini, per il Panathlon numerosi soci con in
testa il presidente Fabrizio Coniglio e il neo governatore dell'Area Uno Giorgio Chinellato.
(m.del.)
CICLISMO Nella prima campagna del Nord
È stato uno show a stelle e strisce Per Boem e Simion sfide in Belgio
Nelle finali di specialità del
«Città di Jesolo», le ginnaste a
stelle e strisce hanno fatto ancora una volta incetta di medaglie
conquistando gran parte dei
podi a disposizione. Per l'Italia
va segnalata l'ottima prestazione di Martina Maggio, nella
categoria junior, terza con
13.500 punti nella finale al corpo libero. La stella catanese
Carlotta Ferlito, in gara alla
trave dopo aver rinunciato alle
prove di volteggio e corpo libero, ha dovuto invece abbandonare la competizione in seguito ad
una brutta caduta nella quale
ha battuto la testa e il collo:
subito soccorsa dallo staff della
Nazionale, ha abbandonato la
competizione in lacrime. Tornando alla gara nella finale
volteggio il podio è stato tutto
composto dalle americane con
MyKyla Skinner, in testa a quota 15.200, seguita da Lauren
Hernandez (14.850) ed Emily
Shild (14.400). Podio due terzi a
stelle e strisce e un terzo francese quello delle parallele senior
dominate da Ashton Locklear
(15.250), che ha superato Gabby Douglas (14.900), mentre il
terzo posto è andato a Loan His
con punti 14.250. Per quanto
riguarda la prova alla trave,
detto dell'infortunio della Ferlito, il dominio è stato tutto made
in Usa con Lauren Hernandez
(15.250), Ragan Smith (15.200)
e Aly Raisman (14.750). A chiudere la nona edizione del trofeo
è stata la finale di corpo libero
dominata da una stellare
Alexandra Raisman (15.050), seguita dalle connazionali Ragan
Smith (14.650) e dall'olimpionica Gabby Douglas (14.500), tra
le più applaudite dei 3mila presenti. «Sono molto entusiasta di
aver gareggiato qui - ha commentato al termine della prova,
proprio l'oro olimpico al corpo
libero di Londra 2012 - . L'esercizio che ho presentato è lo
stesso che vedrete in occasione
dei Giochi di Rio». Sempre al
corpo libero va segnalato il
buon quinto posto di Enus Mariani, brava a mettere insieme
13.750 sulle tre diagonali.
Giuseppe Babbo
A pochi giorni dai tragici attacchi che hanno colpito Bruxelles
la Bardiani-CSF con i veneziani Nicola Boem e Paolo Simion
sono in Belgio per affrontare la prima campagna del Nord. Nei
programmi del GreenTeam c’è oggi la Gent-Wevelgem, poi la
Driedaagse De Panne-Koksijde dal 29 al 31 marzo (Uci Europe
Tour) mentre sabato 2 aprile la squadra si trasferirà nei Paesi
Bassi per la Volta Limburg Classic (Uci Europe Tour).
«Nel nostro piccolo - hanno rilevato i corridori veneziani vogliamo contribuire a ridare un po’ di serenità attraverso lo
sport che i belgi amano di più».
nette con l'americana che piazza cinque punti ma Orvieto
tiene bene il campo e conduce
8-7 trascinata da Ivezic, anche
perché le orogranata faticano
a trovare fluidità. Le umbre
hanno la mira offuscata ma
tanto basta a Liberalotto per
mischiare le carte e mandare
in campo Ruzickova e Dotto a
cambiare l'asse play-pivot. Venezia tira male (30%), Ivezic è
in serata e il 14-11 di fine
quarto fa arrabbiare non poco
la panchina veneziana. Le umbre attaccano il ferro senza
trovare opposizione (18-13) e
quando Dietrick piazza la tripla del 21-15 Liberalotto deve
rifugiarsi in time-out. Dotto e
Fontenette scuotono le compagne, poi la maggior intensità
difensiva permette di ripartire in contropiede per il primo
sorpasso
di
Ruzickova
(23-21). Sale il ritmo, Carangelo perde la bussola su Ivezic
ed Orvieto torna avanti 27-26,
fortuna che Christmas trova
confidenza col tiro pesante e
un coast to coast di Fontenette
vale il +4, che però una tripla
inventata da Baldelli sulla sirena vanifica: Venezia all'intervallo è sopra solo 35-34. Inizio
ripresa e sempre Baldelli fa
male dall'arco per il 39-39, ma
Venezia inizia a correre e la
buona circolazione libera Pan
sul perimetro (44-39). L'aggressività difensiva delle orogranata costringe Orvieto a
forzare e perdere palla, Venezia non perdona più e in un
amen vola sul +11 col Formica a firmare il 53-42. Il rimbalzo offensivo diventa la carta in
più dell'Umana e Bagnara trova solo la retina da tre (5/7)
per il +12 che una pregevole
giocata di Cubaj trasforma nel
62-44 per la fuga. Ultimi 10'e
la capitana si esercita nel tiro
pesante (69-52) con Carangelo
a sbloccarsi per il «ventello»
di scarto e, con tutte le orogranata a referto, termina 85-56.
Un buon biglietto da visita per
la semifinale Final Four contro Ragusa del 2 aprile.
Giacomo Garbisa
Calcio a cinque 4 veneziani tricolori nel Regioni
Poker veneziano sul tetto d'Italia nel Trofeo
delle Regioni di calcio a cinque.
Ieri in Valle d'Aosta doppio scudetto per le
Rappresentative del Veneto, capaci di trionfare per la terza edizione di fila nella
categoria Juniores e per la prima volta in
assoluto tra gli Allievi.
Nel Veneto Juniores, che nell'ultimo atto
ha dominato rifilando un 5-1 alla Puglia
protagonista Gabriele Azzalin del Bissuola
C5, con grande soddisfazione per il citì
chioggiotto Michele Frizziero. Sofferto invece il successo in rimonta del Veneto Allievi
per 3-2 sul Lazio: la Fenice VeneziaMestre
ha dato ai tricolori i giovani Simone Bertulet-
ti, Edoardo Botosso (rispettivamente due e
un gol nel 9-1 alle Marche in semifinale) e
Mirco Canuto, quest'ultimo a segno nell'atto
decisivo.
Cammino interrotto in semifinale per il
Veneto Giovanissimi, ko ai rigori per 4-3 con
i padroni di casa del Piemonte/Valle d'Aosta,
dopo l'1-1 dei tempi regolamentari firmato
da Mattia D'Erme della Fenice che ha
schierato anche Simone Azzalin, Alessandro
Maso e Matteo Colledan. Infine fuori nella
fase a gironi il Veneto femminile: a bocca
asciutta quindi le veneziane Giulia Toffoli
(Real Fenice) e Giulia Vanzetto (Futsal
Marco Polo).
(m.del.)
XXVIII
VE
VeneziaSport
Domenica 27 marzo 2016
CALCIO VENEZIA Il tecnico Favarin pronto al rush finale
«Duegaredecisive
per il nostro futuro»
Ultima boccata d'ossigeno prima di tentare lo
scatto decisivo verso la Lega Pro. Sei giornate
separano il Venezia dall'agognato e immediato
ritorno nel calcio professionistico, con un
primo posto confortante ma con un vantaggio
(5 punti sul Campodarsego e 7 su un Este in
costante ascesa) che ancora non consente di
mollare la presa. «Fontanafredda ed Este
saranno le gare più importanti della stagione riconosce mister Giancarlo Favarin - una più
fondamentale dell'altra. Per questo durante la
prima settimana della sosta, che senza dubbio
avrei preferito non ci fosse, abbiamo lavorato
intensamente sul piano atletico e del carico
muscolare. Serviva mettere un po’ di benzina
per un rush finale nel quale non potremo
sbagliare nulla».
Giovedì a Rovigo lo 0-1 contro i pari
categoria del Delta, secondo ko dopo quello
con l'Altovicentino (2-4) in test evidentemente
un po’ indigesti al Venezia. «Tra le due
amichevoli c'è stata una differenza abissale,
stavolta sul piano dell'atteggiamento non ho
nulla da rimproverare anche perché sapevo
che saremmo stati poco brillanti considerato il
notevole lavoro fisico. In mezzo poi c'è stato il
2-2 nel derby col Mestre, una buona prova
nonostante qualche errore che abbiamo pagato facendoci rimontare due volte».
Martedì la ripresa della preparazione al
Taliercio: domenica al Penzo (ore 15) contro il
Fontanafredda mancheranno Soligo in mediana e Serafini in avanti, oltre allo stesso Favarin
punito per due giornate. «Tutte le restanti sei
partite saranno degli scontri diretti, il Fontanafredda è penultimo ma questa è semmai
un'aggravante perché farà l'impossibile per
uscire indenne dal Penzo. Noi non potremo
sbagliare, poi andremo a far visita a un Este
che oltre a non essere assolutamente fuori dai
giochi è la squadra che ha meno da perdere
arrivando di rincorsa».
Alla ripresa di martedì pomeriggio al Taliercio dovrebbero rientrare in gruppo Taddia e
Calzi. Da martedì in vendita i mini abbonamenti per le ultime tre gare: info su www.veneziafc.
club.
Marco De Lazzari
TECNICO Giancarlo Favarin
QUI ARANCIONERI Indisponibile il solo Migliorini
Mestre, pronto all’assalto-playoff
Mestre al completo, ad eccezione di capitan Migliorini,
per il rush finale.
Da martedì riprende la preparazione agli ordini di mister Francesco Feltrin, chiamato a guidare il team dopo
l'esonero di Luca Tiozzo: mercoledì doppia seduta, poi lavoro fitto fino a sabato in vista
della trasferta di domenica a
QUI NOALE Dopo la riconferma si pensa al mercato QUI GRANATA Preannunciato ricorso per Bargiggia
Calvi, Soncin pensa già al futuro La Clodiense punta su Mazzetto
Ha gradito la riconferma sulla panchina della Calvi Noale,
anche per la prossima stagione di serie D, il tecnico Giovanni Soncin. «Sono contento
che il rapporto prosegua. Non
me l'aspetto così presto che la
società me lo chiedesse ma
sono bastati 10 minuti per
trovare l'intesa. È stato un
attestato di stima che mi riempie di soddisfazione.»
Ora la società lavorerà anche sullo staff e sulla rosa.
«Sarebbe importante - osserva Soncin - che chi ha lavorato con me, continuasse a farlo
per dare continuità al lavoro.
Anche per quanto riguarda la
rosa mi aspetto che i cardini
della squadra restino, naturalmente se saranno d'accordo.»
La società ha garantito al
tecnico che dalla prossima
32
SERIE D gir. C
Il campionato ha osservato un turno di
riposo
Venezia
Campodarsego
Este
Belluno
V. Vecomp Vr
Tamai
Luparense
Mestre
Calvi Noale
Abano
Levico Terme
Union Ripa
Montebelluna
Liventina
Dro
Triestina
Giorgione
Monfalcone
Fontanafr.
Sacilese
74
69
67
59
53
48
47
46
44
41
37
37
37
35
35
33
33
32
28
10
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
32
22
20
18
16
14
12
13
12
10
10
9
9
11
9
9
8
8
9
5
1
8
9
13
11
11
12
8
10
14
11
10
10
4
8
8
9
9
5
13
7
2
3
1
5
7
8
11
10
8
11
13
13
17
15
15
15
15
18
14
24
70
52
53
45
56
38
52
63
34
44
43
42
44
41
27
33
36
35
34
24
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): Abano - Tamai,
Campodarsego - Montebelluna, Dro - Este, Finc.
Monfalcone - Mestre, Giorgione - Unione Triestina,
Liventina - Calvi Noale, Luparense S.P. - Levico Terme,
Sacilese - Union Ripa Fenad., Venezia - Fontanafredda,
Virtus Vecomp Vr - Ital L. Belluno
20
30
18
29
33
34
49
42
32
37
46
46
53
55
49
50
61
49
52
81
stagione il campo d'allenamento sarà dotato del sintetico e ciò faciliterà il suo lavoro. Intanto Soncin giovedì ha
visionato Tamai-Liventina, finita 2-1, prossime avversarie
in trasferta della Calvi. «Hanno corso e lottato per tutti i
novanta minuti. Il Tamai ha
colpito nel recupero dei due
tempi ma la Liventina non ha
demeritato. Dopo la sosta troveremo in avversario in salute nonostante la posizione in
classifica.»
Il tecnico ha preferito concedere un po’ di tregua ai
giocatori in questo periodo
con lavoro di mantenimento e
nessuna amichevole. Riprenderà la preparazione martedì
29 e proseguirà sino a venerdì prossimo.
Lino Perini
PROMOZIONE gir. C
Ambrosiana Treb. - Robeganese Salz.
Badia Polesine - Solesinese
Borgoricco - Loreggia
Camisano - Sitland Rivereel
Dolo - Union Vis
Maerne - Altopolesine
Mellaredo - Torre
Spinea - Graticolato
Borgoricco
Ambrosiana
Spinea
Robeganese S.
Torre
Graticolato
Sitland Riv.
Dolo
Maerne
Camisano
Badia Poles.
Altopolesine
Mellaredo
Solesinese
Loreggia
Union Vis
55
45
44
44
43
42
41
37
36
33
33
32
28
27
23
11
26
26
26
26
25
26
26
26
25
25
26
26
26
25
26
26
17
14
12
12
12
12
12
10
10
9
10
9
8
8
5
2
4
3
8
8
7
6
5
7
6
6
3
5
4
3
8
5
5
9
6
6
6
8
9
9
9
10
13
12
14
14
13
19
La Clodiense si è messa alle
spalle una settimana di duro
lavoro e di partitelle in famiglia preparando la sfida al
Ravenna di domenica 3 aprile al Ballarin. Matteo Mazzetto, dopo il rientro contro gli
emiliani, è chiaramente il
giocatore più atteso; per mister Mattiazzi sarà fondamentale poterlo avere a disposizione a partire dal primo
minuto.
Anche Rigato è rientrato in
gruppo dopo l'infortunio e
non è da escludere un suo
utilizzo contro i gialorossi
visto che mancheranno gli
squalificati Amadio e Bargiggia.
In merito a quest'ultimo c'è
molta riservatezza sulle scelte dealla società a tutela del
23
PROMOZIONE gir. D
23
1-3
2-4
5-0
0-1
4-0
0-2
1-0
2-1
Cavallino - Union Quinto
Codognè - Città di Musile
Conegliano - Plavis
Fossaltese - Union Vi.Po. Tv
Lovispresiano - San Gaetano
Opitergina - Favaro
Portogruaro - Vazzolese
Portomansuè - Pro Venezia
0-2
2-0
4-0
0-0
1-3
1-1
1-1
1-1
40
36
51
36
39
29
39
27
41
37
41
34
33
30
29
25
19
33
32
22
30
25
31
23
37
34
50
45
45
38
50
53
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): Badia Polesine - Ambrosiana
Treb., Borgoricco - Robeganese Salz., Camisano Graticolato, Dolo - Altopolesine, Mellaredo - Solesinese,
Sitland Rivereel - Loreggia, Spinea - Maerne, Union Vis Torre
Portomansuè
Pro Venezia
Conegliano
San Gaetano
Opitergina
Vazzolese
Union Vi.Po.
Portogruaro
Favaro
Fossaltese
Lovispres.
Plavis
Cavallino
Un. Quinto
Codognè
Musile
61
45
43
42
41
40
40
38
37
35
34
32
30
28
16
8
26
26
26
26
26
26
26
25
26
26
25
26
26
26
26
26
19 4 3 59 16
13 6 7 35 28
12 7 7 55 34
11 9 6 38 29
12 5 9 38 28
10 10 6 33 25
11 7 8 31 27
10 8 7 24 21
9 10 7 38 29
11 2 13 35 31
8 10 7 33 29
9 5 12 26 37
8 6 12 36 47
8 5 13 32 44
4 4 18 19 44
2 2 22 13 76
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): Cavallino - Plavis, Fossaltese
- Codognè, Lovispresiano - Città di Musile, Opitergina Conegliano, Portogruaro - Favaro, Portomansuè - Union
Vi.Po. Tv, Pro Venezia - Union Quinto, San Gaetano Vazzolese
proprio giocatore squalificato per 10 giornate per frasi
razziste. «Siamo molto contenti della vittoria ottenuta in
Emilia - afferma il dg Boscolo Gallo, eravamo convinti
che i ragazzi non avrebbero
mollato e la dimostrazione
l'abbiamo avuta nei 90' chiusi
vincendo e senza subire gol:
ora, sotto con il Ravenna. In
merito a Bargiggia stiamo
cercando di capire come presentare il ricorso».
Quello che filtra, non confermato ufficialmente, riguarda la presentazione del preannuncio di ricorso.
«Sono molto rammaricato
per la vicenda - aggiunge
mister Mattiazzi - non dimentichiamo che perdiamo un
giocatore molto valido».
Marco Lanza
1^ CATEGORIA gir. D
Boara Pisani - La Rocca Mons.
Cartura - Papozze 2009
Cavarzere - Medio Polesine
Crespino Guarda V. - Audace Bagnolo
Due Stelle - Scardovari
Pontecorr - Tagliolese
Porto Viro - Azzurra D.C.
Stroppare - Castelbaldo Masi
Porto Viro
Due Stelle
Pontecorr
Azzurra D.C.
Tagliolese
Cavarzere
Scardovari
Castelbaldo
Boara Pisani
Stroppare
Medio Pol.
La Rocca M.
Papozze
Cartura
Crespino
Aud.Bagnolo
52
49
49
48
46
45
44
41
35
32
32
27
26
22
10
5
25
25
26
26
26
26
25
26
26
26
26
25
25
25
25
25
23
0-0
2-2
1-2
3-2
0-2
2-1
1-0
1-1
15 7 3 51 21
15 4 6 51 28
14 7 5 51 30
15 3 8 48 27
14 4 8 37 22
13 6 7 43 27
12 8 5 37 26
12 5 9 38 28
10 5 11 34 30
7 11 8 32 41
9 5 12 29 44
7 6 12 30 38
6 8 11 27 45
5 7 13 26 53
1 7 17 18 44
0 5 20 15 63
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): Boara Pisani - Cavarzere,
Cartura - Azzurra D.C., Castelbaldo Masi - Scardovari,
Crespino Guarda V. - La Rocca Mons., Due Stelle Tagliolese, Audace Bagnolo - Papozze 2009, Pontecorr Porto Viro, Stroppare - Medio Polesine
Monfalcone.
Prima della sosta pasquale
Ferrari e compagni hanno sostenuto un test in famiglia
contro gli juniores dell'Union
Pro: 8 a 1 il risultato, con
Andrea Magrassi protagonista di un poker che testimonia
il suo stato di forma ottimale.
Un'arma in più per mister
Feltrin, che si trova con problemi di abbondanza: unica
eccezione l'assenza che perdura di Migliorini, che potrebbe
rientrare per gli ultimi scampoli di stagione.
A sei turni dal termine il
Mestre per tentare di acciuffare la zona playoff (attualmente l'ultimo posto disponibile lo
occupa la Virtus Vecomp Verona) deve vincerle tutte: dopo la trasferta di Monfalcone,
in casa sfida con l'Abano,
quindi impegno esterno contro la Luparense, di nuovo in
casa contro la Liventina, derby con la Calvi a Noale e
ultima di campionato davanti
ai propri tifosi contro il Campodarsego.
Un calendario tosto, anche
se gli arancioneri provengono
da sette turni positivi e da un
clima di euforia post derby.
FUNERALE " TITO" - Fissata per mercoledì alle 15
nella chiesa di via Rielta a
Bissuola la cerimonia funebre di Tiziano Bergamo, tifosissimo arancionero.
L.Po.
1^ CATEGORIA gir. H
Caorle - Biancorossi
Città di Venezia - Treporti
La Salute - Ardita Breda
Lugugnana - Gorghense
Marcon - Julia Sagittaria
Miranese - Jesolo
Paese - Ponzano
Sant'Elena - Noventa di Piave
La Salute
Noventa
Gorghense
Biancorossi
Caorle
Julia Sag.
Marcon
Lugugnana
Miranese
Venezia
Ponzano
Paese
Sant'Elena
Jesolo
Treporti
Ardita Breda
58
46
45
45
43
38
38
36
35
33
29
29
28
24
22
15
25
26
26
26
26
26
25
26
26
26
25
26
26
26
25
26
23
0-1
3-0
5-1
1-0
2-1
3-1
2-3
1-4
19 1 5 48 19
13 7 6 47 31
13 6 7 41 28
13 6 7 46 33
11 10 5 48 34
10 8 8 31 27
11 5 9 32 32
10 6 10 27 30
10 5 11 30 24
9 6 11 41 48
7 8 10 35 42
8 5 13 30 45
6 10 10 29 38
4 12 10 23 39
5 7 13 18 34
3 6 17 26 48
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): Caorle - Treporti, Città di
Venezia - La Salute, Jesolo - Gorghense, Lugugnana Ardita Breda, Miranese - Ponzano, Noventa di Piave Biancorossi, Paese - Marcon, Sant'Elena - Julia Sagittaria
VeneziaSport
Domenica 27 marzo 2016
XXIX
VE
QUI ANDRETTA Il tecnico sandonatese recrimina sull’arbitraggio
«Penalizzati da alcune situazioni sfavorevoli»
SUBITO IN GOL Augusto De Freitas
A fine gara dopo un po’ di
attesa, riusciamo a incontrare mister Andretta che,
sebbene rammaricato per
il solo punto raccolto, si è
reso molto disponibile a
commentare l'incontro.
La prima cosa che esprime è in merito alla direzione di gara.
"Tante situazioni sfavorevoli ci hanno danneggiato,
hanno condizionato l'incontro ed alla fine il risultato.
Siamo stati penalizzati in
parecchie decisioni. Alla fine meritavamo sicuramente di più.
Abbiamo giocato bene,
siamo riusciti a farci apprezzare anche quando i
locali a inizio ripresa ci
hanno sorpassati.
In due minuti abbiamo
recuperato, sempre ordinati abbiamo creato altre propizie occasioni che ci hanno permesso di riportarci
in vantaggio.
Eravamo coscienti che
avevamo di fronte una formazione di tutto rispetto,
che a dicembre si era rinforzata con elementi di categoria superiore e che nelle
ultime uscite ha raccolto
buoni risultati».
Quando gli chiediamo se
è stato un punto guadagnato o due punti persi, Andretta non ha dubbi. "Direi
francamente due punti persi.
Per questo equilibratissimo finale vedo un groviglio
di formazioni pronte a contendersi il trono.
Noi ci saremo e cercheremo di farci trovare pronti
al momento gisto. Siamo
tranquilli e contiamo anche
nella buona buona condizione fisica.
La classifica nella zona
alta è cortissima e ancora
tutto è da decidere". (M.C.)
© riproduzione riservata
SanDonà,unparichevalelavetta
GODIGESE
SAN DONÀ
3
3
GOL: pt 8'De Freitas, 38'Conte
(rig.), st 8'Barichello, 10'Pedroso,
29'Di Prisco, 41'Conte.
ASD GODIGESE: Bertoncello 6.5,
Bonamin 6, Marchesan 6.5, Lovato 6, Cecchetto 6, Matterazzo 6.5
(st 30'Alberton 6), Marangon 6 (st
1'Sottovia 6), Tessaro 6.5 (st
33'Pasinato 6), Barichello 7, Conte 7, Matteoli 6. All. Pisani.
SAN DONÀ 1922 ASD: D'Este 6.5,
Ballarin 6, Zamuner 6.5, Di Prisco
7, De Marchi 6, Ton 6, Costantini 6
(st 48'Bortolotto sv), Yarboye 7
(st 34'D'Amico 6), De Freitas 7,
Nicoletti 6.5, Pedroso 7. All. Andretta.
ARBITRO: Rinaldi di Bassano del
Grappa 5.
NOTE: Angoli: 3 per parte; Ammoniti: Lovato, Cecchetto, Matterazzo,
Conte.
CASTELLO DI GODEGO - La
Godigese e il San Donà si sono
esaltate, hanno dato vita a un
incontro straordinario contrassegnato da tante emozioni
e da tanti gol, peccato che la
direzione di gara non sia stata
all'altezza delle protagoniste.
Si parte senza indugi e al 8'
la formazione ospite presenta
il suo biglietto da visita sbloccando il risultato. Sulla fascia
destra Pedroso si fa spazio
per poi scodellare il pallone in
area: De Freitas con un perfetto stacco di testa lo mette in
fondo alla rete. I ragazzi di
Andretta si distinguono grazie a un gioco orchestrale che
porta a loro ancora opportuni-
tà per incrementare il vantaggio, al 15' su tiro dalla distanza da Nicoletti, Bertoncello in
due tempi sventa l'insidia. Alla mezz'ora Yarboye invita
alla conclusione De Freitas
che in girata impegna Bertoncello, che si salva con l'aiuto
di Matterazzo.
La Godigese dopo essere
stata messa sotto pressione
dagli ospiti al 38' si porta in
avanti e pareggia i conti: Matteoli dalla fascia destra mette
il pallone in area e colpisce un
braccio di De Prisco che era
sulla traiettoria. Il direttore di
gara indica il rigore e Conte
trasforma di precisione.
La ripresa è più equilibrata
ma sempre esaltante, con un
buon inizio il team locale al 8'
si porta in vantaggio. Matterazzo serve Barichello che si
libera di Ton e insacca con un
preciso diagonale. Dura poco
la gioia locale: dopo due minuti Nicoletti calcia in area un
piazzato, una corta respinta
porta al tiro dal limite Pedroso che insacca di potenza. Il
San Donà accelera i tempi e
cerca di riportarsi in avanti:
al 27' da una discesa di Zamuner arriva un ghiotto pallone
sui piedi di Pedroso che da
due passi spedisce sopra la
traversa. Dopo due minuti si
concretizza il vantaggio ospite con Di Prisco che riceve da
A cinque minuti dalla fine della partita un gol di Padovan nega il successo al team veneziano
Il Real Martellago si illude, ma poi viene ripreso
UNION SAN GIORGIO SEDICO 1
REAL MARTELLAGO
1
GOL: 15'De Tuoni, st 41'Padovan.
UNION SAN GIORGIO SEDICO: Bee
6,5, Polesana 6,5, D'Incà 6,5 (st
38'Paier Nv), Moretti 6,5, De Checchi 6,5, Rimoldi 6,5, Solagna 6,5
(st 19'De Bona 7), Armenise 7,
Simoni 6,5 (st 23'Padovan 8),
Pilotti 6,5, Sommavilla 7. All. Zoppas.
REAL MARTELLAGO: Baldan 6, Polacco 6,5, Orfino 6 (st 23'Canaj 6),
Giubilato 6,5, Fabbri 6, Zugno 6, Da
Lio 6 (st 13'Di Lalla 6), Minio 6,5,
Gemelli 6, De Tuoni 6,5 (st 43'Riello Nv), Molin 6. All. Vianello.
ARBITRO: Crainich di Conegliano.
NOTE: ammoniti Orfino e Giubilato.
Angoli 7-1. Recupero pt 3', st 4'.
Dura solo un tempo, il Real
Martellago sul campo del
Sedico San Giorgio.
Iniziano bene gli ospiti che
passano dopo un quarto d'ora
approfittando di una grave
indecisione difensiva dei padroni di casa. Poi, però, alla
distanza esce alla grande il
Sedico San Giorgio che, dopo
aver sfiorato ripetutamente
il pareggio nella ripresa, agguanta l'1-1 a pochi minuti
dallo scadere quando il tentativo di sorpasso diventa ormai pressochè impossibile.
La cronaca della gara (piuttosto bella, soprattutto nella
fase finale). Al 5' Simoni
servito da Polesana controlla
e calcia di potenza: il portiere salva in calcio d'angolo.
Poco dopo, Simoni, di testa,
arriva in anticipo sulla palla
e mette alto sulla traversa.
Al 9' si fa vivo il Martellago
con Gemelli (salva Bee con
un intervento in due tempi).
Al 15' il vantaggio del Real
Martellago arriva su cross di
Molin che Bee, in uscita alta,
calcola male finendo per travolgere anche Rimoldi. De
Tuoni di testa anticipa tutti e
segna a porta vuota. Al 22'
Simoni, su corner di Moretti,
di testa chiama ad un intervento non difficile Baldan.
Poi ci prova Sommavilla da
trenta metri: la palla sfiora il
palo. Lo stesso Sommavilla
poco dopo serve Simoni che
conclude al volo ma manca il
bersaglio. Allo scadere del
primo tempo Molin, forse in
fuorigioco, serve Da Lio che
non riesce a concretizzare.
Il Sedico, nella ripresa, parte con tutt'altro piglio. Al 3'
Orfino rischia l'autorete. Poi
Polesana di testa colpisce
male la ottima posizione. Al
7' Bee respinge una violenta
conclusione centrale di Gemelli. Al 22' De Checchi su
calcio di punizione sfiora l'incrocio.
Zoppas manda in campo
Padovan al posto di Simoni e
la gara si accende ulteriormente. Lo stesso Padovan va
vicino al gol 25' su punizione.
Al 30' ancora Padovan si gira
bene e calcia su Baldan che
respinge sui piedi di Pilotti.
L'attaccante sedicense, da ottima posizione, calcia alle
stelle. Infine Padovan al 41'
servito di testa da Pilotti
trafigge il portiere con un
diagonale al volo coronando
così una mezz'ora da assoluto
protagonista.
E.P.
De Freitas si incunea in area
e insacca con un preciso sinistro.
La formazione di casa non
si arrende e nel finale dell'incontro si esalta. Al 38' D'Este
deve uscire sui piedi di Barichello per impedirgli la conclusione ravvicinata, mentre
al 41' ci pensa Conte a riportare i suoi in parità, su calcio
piazzato con una perfetta parabola manda il pallone in fondo
alla rete.
Matteo Carraro
ECCELLENZA gir. B
23
FeltresePrealpi - Cornuda Crocetta
Godigese - San Donà
Nervesa - Istrana
S.Giorgio Sedico - Real Martellago
SaonaraVillatora - Union Pro
Treviso - Eclisse
Vigontina - Union QDP
Vittorio Falmec - Liapiave
Vigontina
San Donà
Eclisse
Liapiave
Treviso
R.Martellago
Nervesa
Istrana
Cornuda Cr.
SaonaraVill.
Union Pro
Union QDP
S.Giorgio S.
Godigese
Vittorio F.
FeltresePr.
43
43
43
41
39
38
38
37
36
36
34
32
31
28
20
15
26
26
26
25
26
26
25
26
26
26
26
26
26
26
26
26
12
12
12
11
10
10
10
9
9
9
9
7
7
6
4
3
7
7
7
8
9
8
8
10
9
9
7
11
10
10
8
6
7
7
7
6
7
8
7
7
8
8
10
8
9
10
14
17
1-2
3-3
3-1
1-1
1-0
0-1
0-1
1-2
39
40
29
32
38
32
39
36
32
19
29
26
25
35
24
13
26
31
22
26
26
27
38
26
30
21
36
28
30
37
41
43
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): FeltresePrealpi - Nervesa,
Godigese - Vigontina, Real Martellago - Liapiave, S.Giorgio
Sedico - Union QDP, SaonaraVillatora - San Donà, Treviso Istrana, Union Pro - Eclisse, Vittorio Falmec - Cornuda
Crocetta
Vianello deluso «Troppo timorosi»
L'allenatore Matteo Vianello esce dagli spogliatoi e si ritira in disparte a fumare una
sigaretta. È visibilmente arrabbiato. «Non è il
mio modo di interpretare il calcio, quello che
ho visto applicare dalla mia squadra, soprattutto nel secondo tempo. Siamo scesi in campo
timorosi. Nella ripresa, una volta trovatici in
vantaggio, abbiamo smesso di giocare. E alla
fine abbiamo pagato questo nostro atteggiamento rinunciatario. Per noi era una gara
importantissima. Era cruciale anche per la
classifica, ma non l'abbiamo interpretata come
volevo e come avevo chiesto di fare alla
squadra. Bisognerà continuare a lavorare a
fondo ed a soffrire. Dobbiamo imparare a
restare maggiormente sul pezzo. A partire
dalla prossima gara che ci vedrà finalmente in
casa, dopo tre trasferte, contro il LiaPiave». Di
«pareggio assolutamente meritato» parla invece il tecnico del bellunesi, Paolo Zoppas.
«Abbiamo avuto un quarto d'ora iniziale negativo, nel quale abbiamo lasciato l'iniziativa agli
avversari che hanno segnato il gol del vantaggio in un'azione che non sono riuscito a vedere
benissimo nella quale, comunque, credo ci
siano stati un paio di errori nostri. Poi,
abbiamo avuto una bella reazione già nell'ultima parte del primo tempo. Abbiamo giocato
una buona ripresa reagendo bene e trovando il
gol alla fine. Loro erano una gran bella
squadra».
XXX
Domenica 27 marzo 2016
VE
Promozione
calcio
PORTOMANSUE'
PRO VENEZIA
POKER Il Plavis travolto dopo un buon avvio
1-1
Al Conegliano basta la ripresa
per fare un balzo in avanti
Reti: st 12' Cester, st 44' Doardi (r)
PORTOMANSUE': Sartorello 7.5, Beggiato 7 (st 39' Spadotto 7), Zambon 7,
Hagan 7.5 (st 1' Borgolotto 7), Dei Negri
7, Battiston 8, Cester 7.5, Zucchiati 7.5,
Zorzetto 8, Carniello 6 (st 30' Santarossa 7), Barattin 7.
All: Groppello.
CONEGLIANO
PLAVIS
4-0
Reti: st 6' Buondonno, st 8' Da Grava, st
14' Schifano, st 18' Pompeo
PRO VENEZIA: Ziliotto 7, Gambin 6 (st 15'
Finotto 6), Buso 6, Carlon 6.5 (st 26'
Ballarin 6), Berton 6.5, Pitteri 6.5,
Pennesi 6, Palmieri 7, Benatelli 6, Da Lio
6.5, Pizziol 6 (st 24' Doardi 7).
All: Vio.
CONEGLIANO: Mion 7.5, Calzavara 7, Briti
7 (st 39' Poveglian sv), De Martin 7 (st
20' Finotello sv), Pizzol 8 (st 30'
Diedhiou sv), Pompeo 6.5, Buondonno
7, Da Grava 7, Franzago 8, Schifano 8,
Camara 7.5.
All: Meneghin.
Arbitro: Soldà di Treviso 6.5.
NOTE - Ammoniti: Pitteri, Da Lio. Angoli: 5-2 per il
Portomansuè.
VETERANO Un’altra soddisfazione per Renzo Groppello arrivato in settembre
PortoMansuè, alla festa
basta anche un pari
Prima squadra del Veneto ad essere promossa
in categoria superiore già domenica scorsa,
miglior difesa e miglior attacco del campionato, per il PortoMansuè non ci poteva essere
vigilia di Pasqua migliore con i festeggiamenti iniziati già prima della gara con il Pro
Venezia e proseguiti ben oltre la fine, insieme
a tutti i suoi sostenitori e simpatizzanti.
Eppure nonostante il contesto e la comprensibile euforia, la squadra di casa si è impegnata al pari degli avversari che, al contrario,
sono ancora nella corsa play-off. La prima
palla gol è tra i piedi di Carniello, giovane e
virtuoso fantasista, ma Ziliotto sventa in due
tempi (5'). Al 33' Benatelli calcia ma la palla è
controllata da Sartorello il portiere probabilmente più affidabile del campionato. Nella
ripresa Barattin, talentuoso trequartista, calcia d'esterno al volo e impegna nella parata
Ziliotto (5'). Il gol del vantaggio, dopo uno
scambio al limite dell'area, si deve a Cester
che conferma una volta di più le sue doti
balistiche (12').
Gli ospiti spingono nel tentativo del pareggio, ma la difesa di casa comandata da
Battiston, uno degli interpreti più sontuosi del
ruolo, controlla senza affanni. Al 34' Zucchiatti, centrocampista di quantità e qualità, conclude dalla distanza ma il portiere veneziano è
abile nella deviazione. Il pareggio giunge allo
scadere grazie al rigore realizzato da Doardi.
Poi i festeggiamenti a consacrare un campionato trionfale.
Claudio Cividino
IN CRISI
1-3
Reti: pt 1' Corazzin, pt 28' Belle´, st 9'
Belle´, st 22' Brunello
LOVISPRESIANO: Zamberlan 6.5, Conte 6, Donadel 6, Scomparin 6, Rizzato
6 (st 27' Sow 6), Moino 6, Baldissin 6,
Ella 6 (st 10' Brunello 7), Bresciani 6
(st 21' Bettiol 6), Tonetto 6.5, Gury 6.
All: Calissoni.
SAN GAETANO: Berti 6, Carinato 7,
Cancian 6.5, Marinello 7, Salvadori
6.5, Raduano 7, Bellio 6.5, Andrighetti
7 (st 37' Rizzardo sv), Corazzin 7.5,
Fabrin 6.5 (st 26' Biundo 6), Belle' 7.5
(st 43' Gallina sv).
All: Favero.
Arbitro: Carraretto di Treviso 6.5.
NOTE - Ammoniti: Ella, Marinello. Angoli: 4-3 per
il San Gaetano. Recupero: pt 1', st 4'. Sole,
temperatura fredda; campo in buone condizioni.
Arbitro: Trevisan di Mestre 6.
NOTE - Spettatori: 100 circa. Angoli: 4-1 per il
Conegliano. Ammoniti: De Martin, Pompeo, Franzago, Poveglian, Scalet.
PRIMO GOL Raffaele Buondonno
Il Conegliano gioca solo 45', i
secondi, e liquida con un
poker di reti un attonito
Plavis. Nel primo tempo, sostanzialmente equilibrato
(Bitri al 35' parato, Scalet al
35' alto davanti a Mion), gli
uomini di Meneghin giocano
contratti, studiano l'avversario, non vedono la rete. Nella
ripresa scendono in campo
con altro piglio e dopo appena 8' sono avanti di 2 reti e
hanno quasi ipotecato il risultato. Poi, al 10', Mion neutralizza un rigore calciato da
Scalet (fallo di Bitri in area
sullo stesso giocatore) che
poteva riaprire la contesa, e
al 18' la gara e' gia' sul
definitivo 4-0. I gol: al 6'
discesa sulla destra di Schi-
fano che pur se contrastato
riesce a mettere un bel pallone in area dove Franzago fa
un intelligente velo che permette a Buondonno di scaricare a rete di interno destro.
All'8' Buondonno scende sulla sinistra e mette in verticale per Da Grava che insacca
di sinistro. Al 14' Schifano fa
tutto da solo, scende sulla
destra, finta e rientro per
portarsi il pallone sul sinistro e mettere in rete sul
primo palo. Al 18' l'ultimo
gol: azione di un incontenibile Buondonno sulla sinistra
con cross sotto rete sul secondo palo dove in scivolata
arriva puntuale Pompeo a
realizzare.
Roberto Zava
SCONTRO TRA DELUSE
Il Lovispresiano strapazzato
anche da uno spietato San Gaetano
LOVISPRESIANO
SAN GAETANO
PLAVIS: Pol 6, De Pellegrin 6 (st 20' Dal
Farra sv), Bello 6.5, Moretti 7 (st 20'
Rexhaj sv), Reato 6, Giazzon 7, Herrera
7 (st 27' Casagrande sv), Soppelsa 6,
Tormen 6, Scalet 6.5, Schiocchet 6.
All: Ferro.
Che scoppola per la Lovispresiano. E che
successo per il San Gaetano. I locali non
escono dalla crisi - non vincono da oltre due
mesi (24 gennaio, a Portomansuè), e rischiano di trovarsi invischiati nella lotta playout;
gli ospiti offrono una prestazione eccellente,
e se in futuro garantiranno prove di questo
tenore, il secondo posto sarà quasi certo. Al 1'
sembra esserci un fallo su Ella in mezzo al
campo; l'arbitro fa continuare, Fabrin crossa
e Corazzin impatta in rete di testa. Al 28'
Bellè tira, Moino respinge con il corpo, palla
ancora a Bellè, altro tiro, rete. Al 6' Tonetto
calcia alto da fuori. Al 9' corner di Corazzin,
Bellè stacca di testa, Zamberlan si oppone
con i piedi ma la palla finisce in gol. Al 22'
Brunello salta un uomo e tira di controbalzo,
palo e poi rete. Al 25' Scomparin atterra
Corazzin in area, rigore netto. Fabrin tira alla
sinistra di Zamberlan, che para alla grande.
Al 31' Bellè va sul fondo e crossa, tiro di
Carinato, Zamberlan respinge d'istinto.
Massimiliano Lorenzon
Il Codognè in appena due minuti
riesce a liquidare la pratica Musile
(am) Il Codognè vince lo scontro tra le deluse
del campionato con il Musile. Le due giovani
squadre (11 fuori quota in campo) giocano a
viso aperto. Nel primo tempo il Codognè
conduce il gioco. Al 9' la prima occasione per i
locali è su calcio piazzato di Lorenzon, che
Marcon devia oltre la traversa. Al 29' Lorenzon lancia Boccato in area, ma la conclusione
è deviata in angolo dal portiere. Sul conseguente corner, battuto da M. Grolla, arriva il
gol di Canzian, i testa. Passano solo due
minuti e il raddoppio del Codognè nasce da un
cross dalla sinistra di Menegaldo che, toccato
da Peccolo, finisce in rete a fil di palo. Al 45'
Peccolo restituisce l'assist a Menegaldo, ma il
suo tiro finisce alto. Nella ripresa il Musile
cambia marcia, il Codognè difende con ordine
ed è pericoloso in contropiede. Al 8' una
conclusione di Dotta è deviata in angolo da
Buonocchio. Al 10' rispondono i locali con un
tiro dal limite di Menegaldo che sfiora il palo.
Al 23' e al 41' Marcon è bravo a parare le
insidiose conclusioni di Lorenzon e Peccolo.
CODOGNE'
CITTA' DI MUSILE
2-0
Reti: pt 30' Canzian, pt 32' Peccolo
CODOGNE': Buonocchio 6.5, Baldassar 6
(st 28' Polo 6), Biasi 6.5, Grolla M. 6.5,
Grolla S. 6.5, Canzian 7, Boccato 6.5,
Lorenzon 7, Peccolo 6.5, Menegaldo 6,
Coiro 5.5 (st 35' Del Favero 6).
All: Vendrame.
CITTA' DI MUSILE: Marcon 6.5, Cibin 6
(st 3' Perissinotto 6), Polotto 6, Garcia
6, Nardin 6, Laugeni 6, Pavan 5.5 (st 37'
Hasan Mo Ahbus sv), Bona 6 (st 28'
Veronelli 6), Dotta 6.5, Giorgio 6, Mattiuzzo 6.
All: Canzian.
Arbitro: Terribile di Bassano 6.5.
NOTE - Angoli: 7-6 per il Codognè. Ammoniti:
Boccato, Coiro, Pavan.
Domenica 27 marzo 2016
XXXI
VE
Promozione
calcio
SORPRESA Gioco più efficace del Mussolente
Il Campigo si regala
una vittoria d’alta quota
La Fossaltese
si accontenta
di un punto
che fa morale
Equo pareggio tra Fossaltese ed Union Vi.Po. Partita intensa, giocata a viso aperto da due squadre
ben disposte in campo.
Un punto che non regala
alla Fossaltese la tranquillità, ma le fa compiere un passo in avanti
verso la salvezza. Primo
tempo senza grosse emozioni, con le difese che
non concedono spazi ai
rispettivi attacchi avversari. Nella ripresa, i padroni di casa esercitano
un certo predominio territoriale allargando sovente il gioco per vie
esterne. All'8', El Khayar
dialoga sullo stretto con
Bertuzzo che si presenta
al limite dell'area, facendosi chiudere da un avversario al momento della conclusione. La Fossaltese insiste mostrando
maggior fame. Al 16', con
il portiere fuori dai pali,
Daneluzzi cerca il jolly
dalla grande distanza,
ma il pallone si spegne
sulla parte superiore della rete. Spingono i biancoverdi di casa, attaccano
con la giusta determinazione senza mai offrire il
fianco alle ripartenze avversarie. Al 20', ci prova
Mazzarella direttamente
su calcio di punizione dal
limite, ma il suo velenoso
fendente viene alzato in
angolo dall'estremo difensore trevigiano. Poco dopo, dagli sviluppi del corner, con il portiere che
sbaglia completamente
l'uscita, Daneluzzi sfiora
soltanto il pallone senza
gonfiare la rete.
Andrea Ruzza
FOSSALTESE
UNION VI.PO. TREVISO
0-0
FOSSALTESE: Guiotto 6, Casarotto 6.5
(st 3' Mancarella 6), Ricesso 6, Giust 6,
Bivi 6, Bompan 6, Babuin 6, Daneluzzi 6,
El Khayar 6, Bertuzzo 6, Krawczyk 6 (st
17' Mazzarella 6).
All: Giro.
UNION VI.PO. TREVISO: Urban 6, Guarnieri C. 6, Sartorato 6, Conte 6, Bello 6, De
Longhi 6, Pellizzari A. 6, Cazzaro 6,
Murador 6, Mattiazzo 6, Valentini 6.
All: Favarato.
Arbitro: Segatto di San Donà di Piave 6.5.
NOTE - Spettatori: 100 circa. Ammoniti: Daneluzzi,
Ricesso, Urban, Guarnieri, De Longhi. Recupero: st
2'.
2-0
Reti: pt 30' Marchetti, pt 41' El Bourha
Il Campigo trova un bel successo nell'uovo di Pasqua, mentre il
Mussolente non è stato così bravo a prendersi il regalo. L'incontro è
stato equilibrato; la differenza è stata la bravura della formazione
di casa che in avanti è stata spietata e concreta. Sono dovuti passare
trenta minuti di gioco per vedere un primo vero affondo ed è anche
il vantaggio locale: da calcio piazzato El Bourha manda il pallone in
area e Marchetti si fa trovare pronto con una perfetta deviazione di
testa manda il pallone in fondo al sacco. Il Mussolente reagisce
bene: dopo tre minuti da calcio d'angolo Cosma mette la sfera nel
mucchio e Xamin di testa impegna Bragagnolo. I locali raddoppiano poco prima del riposo, dal vertice dell'area grande El Bourha fa
partire un gran tiro che manda il pallone sul palo interno, finito poi
alle spalle di Basso. Nella ripresa gli ospiti cercano di rimediare ma
non riescono a infierire su una difesa locale insuperabile.
M.C.
IN GOL Stefano Marchetti
CAMPIGO
MUSSOLENTE
CAMPIGO: Bragagnolo 6.5, Pagnozzi 6,
Dalla Santa Casa 6.5, Torresin 6,
Neculai 6, Pomposo 6, Marchetti 7 (st
42' Floriani sv), Rigon 6, Cecchel 6 (st
35' Marconato sv), El Bourha 6.5 (st 44'
Bessegato sv), Fardin 6.
All: Sandri.
MUSSOLENTE: Basso 6, Jasarovski 6,
Lorenzato 6, Xamin 6, Miotto 6, Meneghetti 6, Cosma 6.5 (st 21' Fraccaro 6),
Frison 6, Torresan 6 (st 1' Fornasa 6.5),
Aboagye 6, Savio 6.
All: Maino.
Arbitro: Tomasi di Schio 6.
NOTE - Angoli: 7-6 per il Mussolente. Ammoniti:
Marchetti, Miotto, Frison, Aboagye.
IN EXTREMIS Ancora svarioni in difesa, ma Poles rimedia nel finale
L’Opitergina evita il peggio
OPITERGINA
FAVARO
1-1
Reti: pt 20' Sordi (a), st 40' Poles
OPITERGINA: Peruch 5.5, Benedet 6 (st
25' Migotto 6.5), Burchielli 6, Giuliotto
6.5, Sordi 5.5, De Nadai M. 6.5, Quell'Erba 7, Drusian 5, Pietropoli 5.5, Poles 7,
Arnoldo 5.5.
All: Moscon.
FAVARO: Bettin 6, Casella 6, Bazzacco
6.5, Marton 6, Montanari 6.5, Vanin 6,
Teodoro 6.5 (st 26' Scarpa 5.5), Massariolo 6 (st 48' Kone sv), Pensa 6.5,
Cester D. 6.5 (st 31' Perricone 6), Cester
L. 6.5.
All: Montemurro.
Arbitro: Rubbo di Bassano del Grappa 5.5.
NOTE - Ammoniti: st 32' Perricone, st 44' Drusian.
Angoli: 4-2 per l'Opitergina. Recupero: pt 1', st 5'.
Un dono a ciascuno non fa male a nessuno. Dopo
aver dovuto digerire l'amaro fiele dell'autogol
iniziale, l'Opitergina con carattere riemerge
dall'ombra della sconfitta, dividendo, con il
Favaro, la posta finale. Il Leone biancorosso,
reduce dalla traumatica esperienza vissuta a
Codogné, inaugura il recupero della 23˚ giornata
rischiando già al 5' di sfornare una nuova frittata.
Peruch, chiamato in causa da un retropassaggio
di Quell'Erba, cerca il rinvio immediato, ma
impatta male il pallone. La sfera, impennatasi
pericolosamente, termina sul fondo. Gli uomini di
mister Chiara, pur cercando di alzare il pressing,
non superano la trequarti e al 20' capitolano.
Peruch chiama palla, Sordi prova ad accontentarlo ma di testa calibra male il retropassaggio.
L'appoggio si insacca all'angolino. L'improvviso
refuso sembra, per i locali, acquistare le sembianze del sentenzioso remake di soli sette giorni
prima; questa volta i padroni di casa reagiscono.
L’Opitergina nella ripresa aumenta ancor più il
pressing e al 40', su traversone di De Nadai, Poles
si eleva imperiosamente mandando a rete.
Luca Antonello
DELUSIONE I locali beffati e raggiunti in zona Cesarini
Portogruaro agganciato nel finale
Zona Cesarini fatale per il Portogruaro che
vede sfumare la possibilità di issarsi in zona
playoff a causa di Pellegrini, lesto a sfruttare
un’indecisione granata. La formazione di
Gallina avrebbe meritato i tre punti, ma ha
rinunciato a giocare nella seconda metà di
ripresa, limitandosi a proteggere il vantaggio.
La Vazzolese, senza vittorie da 7 partite,
guadagna un punto insperato e prezioso, che
distanzia i padroni di casa. Inizio di match
tattico, ma attorno al 20’ alcuni calci da fermo
consentono al Porto di alzare il baricentro e,
in un contesto di equilibrio, essere più
incisivo con Grotto al 22’ e Fabbro (37). Le
uniche chances ospiti arrivano da palla
inattiva: testa di Pessot e Szumski e fendente
di Salvador. Al 44’ Dodorico insacca con una
palombella di testa. In un nervoso secondo
tempo i granata si abbassano, la Vazzolese
preme e Clemente sventa il mancino di
Szumski (17’) e la percussione di Santin (22’).
Al 48’ la beffa: Pellegrini supera Clemente
con un pallonetto.
PORTOGRUARO
VAZZOLESE
L’ANTICIPO SERALE
L’Union Quinto
alza la testa a Cavallino
Sconfitta amara per il Cavallino, che nel
delicato scontro salvezza giocato nell’anticipo serale di venerdì scorso è stato
battuto dall’Union Quinto. Eppure, nella
prima frazione di gioco i padroni di casa
hanno spinto al massimo sull’acceleratore,
mancando più volte la rete del vantaggio.
A partire dal colpo di testa al 3’ di Soncin,
passando per le incursioni nell’area trevigiana dell’ariete Cavarzeran, per una serata rimasto a secco. Nella ripresa gli ospiti
si sono dimostrati più cinici e bravi a
ripartire sulle fasce. Il primo gol è arrivato
al 18’ sugli sviluppi di un rapido contropiede di Zivani che ha servito Gymah veloce a
calciare in rete. Praticamente uguale, al
49’, il gol del raddoppio siglato da Furlan,
che prima ha rubato palla a centrocampo e
poi solo davanti alla porta avversaria ha
siglato il gol.
Giuseppe Babbo
CAVALLINO
UNION QUINTO
1-1
0-2
Reti: pt 44' D'Odorico, st 48' Pellegrini
Reti: st 18' Gyimah, st 49' Furlan
PORTOGRUARO: Clemente 6, Baron 6,
Comellato 6.5, Gurizzan 6, Faggian 6,
D'Odorico 6, Zanette 6 (st 28' Tra Bi 6),
De Cecco 6.5 (st 14' Buriola 5.5), Fabbro
6 (st 34' Zanotel sv), Pivetta 6, Grotto 6.
All: Gallina.
CAVALLINO: Memo sv (pt 9' Boso 6),
Costantini 6, Soncin 6.5, Fusinato 6,
Niero 6, Lazzarini 6, Iobbi M. 6, Molin 6
(st 37' Toniolo sv), Ceolotto 6, Cavarzeran 6.5, Scalabrin 6 (st 25' Marangon
sv).
All: D'Este.
VAZZOLESE: Totolo 5.5, Santin 6, Pessot
5.5, Parro 6, Pol 6 (st 40' Pellegrini 6.5),
Tonel 5.5, Piccolo 5.5 (st 11' Amadio 6),
Cioarec 5.5, Salvador 6, Saccher 5.5,
Szumski 5.5.
All: Fornasier.
Arbitro: Forzan di Castelfranco V.to 5.5.
NOTE - Spettatori: 300 circa. Ammoniti: Baron,
Gurizzan, Saccher, Amadio. Angoli: 5-5. Recupero:
pt 1', st 5'.
VANTAGGIO
TEMPORANEO
Francesco
D’Odorico
ha firmato
la rete
del Portogruaro
alla Vazzolese
UNION QUINTO: Torresan 6, Mazzaro 6,
Vio 6, Haruna 6.5 (st 27' Fiorelli 6),
Salvadori 6, Zanellato 6.5, Ziviani 6,
Kabch 6, Furlan 7, Battistella 6.5 (st 15'
Rigo 6.5), Gyimah 7.
All: Tumiatti.
Arbitro: Barbaro di Mestre 6.
NOTE - Angoli: 6-3 per il Cavallino. Ammoniti:
Costantini, Molin, Mazzaro, Haruna, Kabach. Recupero: pt 3', st 5'. Spettatori: 120 circa.
XXXII
Domenica 27 marzo 2016
VE
Promozione
calcio
BLITZ ESTERNO Piegata l’Ambrosiana con tripletta di Dal Compare
Robeganese è cinica e vola
AMBROSIANA TREB.
ROBEGANESE SALZ.
1-3
Reti: pt 19' Dal Compare (r), st 3' Dal
Compare, st 9' Fietta, st 38' Dal Compare
AMBROSIANA TREB.: Piovesan 6.5, Libralato 6, Fenso 6, Pastrello 6.5, Sartoretto
6 (st 36' Busetto sv), Formentin 6.5,
Bellù 6, Trombetta 6 (st 5' Pavanetto 6),
Cappella 6, Fietta 6, Pesce 6 (st 34'
Veronese sv).
All: Trevisan.
ROBEGANESE SALZ.: Vianello 6, Gavagnin 6.5, Favaron 6, Gazzea 6 (st 25'
Fiorenzuoli 6), Bertocco 6.5, Vendrametto 6, Olivieri 6 (st 19' Rumor 6), Zuin 6,
Ballarin 6.5 (st 42' Rossi sv), Dal
Compare 7.5, Samb Pape 6.
All: Vecchiato.
Arbitro: Alfieri di Treviso 4.5.
NOTE - Espulsi: st 48' Formentin e Dal Compare
per reciproche scorrettezze; ammoniti: Piovesan,
Formentin, Fietta, Favaron, Bertocco, Zuin, Fiorenzuoli. Angoli: 6-4 per l'Ambrosiana.
Cade in casa l'Ambrosiana
Trebaseleghe che deve arrendersi alla Robeganese Salzano. Protagonista della sfida
Luca Dal Compare autore di
una tripletta. Risultato forse
troppo severo per i padroni di
casa, che hanno giocato bene
ma non concretizzando le occasioni. Al contrario i veneziani hanno ben sfruttato le poche azioni offensive. Al 6'
ospiti pericolosi con Vendrametto che verticalizza per Gazzea, tiro secco che Piovesan
respinge. Al 19' Piovesan esce
su Ballarin intervenendo nettamente sul pallone, solo l'arbitro vede un fallo e assegna il
rigore. Grave errore del direttore di gara. Sul dischetto va
Dal Compare che insacca.
Cross di Sartoretto, tiro dal
limite di Fietta che esce di
poco alto (29'). Doppia conclusione di Trombetta su cross da
destra di Libralato, la prima
respinta da un difensore mentre la seconda finisce fuori
(42'). In avvio di ripresa, al 3’,
raddoppia la Robeganese,
crossa dalla destra di Samb,
velo di Ballarin e Dal Compare insacca da pochi passi.
Accorcia le distanze Fietta
che segna direttamente su punizione al 9'. Ci provano i
locali ma Bertocco devia in
angolo un tiro a botta sicura di
Pastrello al 27'. Al 38’, palla
persa dall'Ambrosiana che si
fa trovare sbilanciata, Dal
Compare ne approfitta e mette a segno il tris.
A.P.
COLPO FINALE Dell’Olivo sbarra la strada agli ospiti, poi decide Geronazzo
Spinea, il derby dona gioia
Graticolato senza fortuna
Spinea, derby dal gusto playoff. I padroni di casa raccolgono con il
Graticolato quanto non aveva ottenuto in altre gare, una sfida da
cui gli ospiti escono a mani vuote solo perché vittime della
giornata super di Dell'Olivo e Lopez, bravi rispettivamente a
negare il gol agli ospiti ed a sfornare un perfetto assist vittoria.
Primo tempo con Graticolato più convincente, Bellè pericoloso
all'11' e dall'altra parte Mattia Zanon sprecone al 19' solo davanti al
portiere. Al 41' passa lo Spinea con Iosob da punizione (molto
dubbia) dal limite. Ripresa con Graticolato più "affamato" e da
corner mezza girata di Barina che impatta. Quindi sale in cattedra
Bellan per gli ospiti che inventa gioco, al 21' svarione di Marin e
paratona in uscita di Dell'Olivo su Pasquali (21'), ancora Barina
vicino al gol (30'), quindi colpo di reni di Dell'Olivo su palombella
di Bellan (32'). Lo Spinea pare alle corde ma da una palla vagante
al 40' contropiede da manuale innescato da Barbanti per Lopez
che controlla e serve a Geronazzo l'assist per il gol partita.
Paolo Lazzaro
SPINEA
GRATICOLATO
2-1
Reti: pt 40' Iosob, st 17' Barina, st 40'
Geronazzo
SPINEA: Dell'Olivo 7.5, Targhetta 6,
Zanon Mar. 6, Iosob 6.5, Marin 5,
Regolini 6, Barbanti 6.5, Lermee 6 (st
32' Lo Chiatto 6), Lopez 7.5 (st 47'
Castellino sv), Zanon Matt. 5.5, Pavan 6
(st 28' Geronazzo 7).
All: D'Este.
GRATICOLATO: Bolzonella 6, Lana 6.5 (st
41' Longo sv), Marangon 6, Mozzato
5.5, Bellan 7, Andreani 5.5, Meneghel
6.5, Barina 6.5, Pasquali 5.5 (st 41'
Azzalin sv), Ventre 6.5 (st 26' Ruffato
6), Bellè 6.5.
All: Tamai.
Arbitro: Moretto di Belluno 6.5.
NOTE - Angoli: 4-1 per il Graticolato. Ammoniti:
Pasquali, Ventre, Bellè, Iosob, Mattia Zanon.
DI MISURA Importante vittoria in chiave salvezza, ospiti spenti
Mellaredo mette sotto il Torre
MELLAREDO
TORRE
1-0
Reti: pt 40' Masiero
MELLAREDO: Martire 6, Olivi 6, Mamprin
6.5, Del Prete 7, Zecchinato 6, Battisti
6.5, Matei Ionut 6 (st 25' Cicerello sv),
Masiero 7, Aramini 6 (st 35' Quinones
sv), Carraro 6.5, Bertiato 6 (st 14' Bilato
6).
All: Delfino .
TORRE: Mellon 6.5, Tonin 6 (st 35'
Poletti sv), Moroni 6, Canella 6, Saggionetto 6, Fellet 5.5 (st 1' Lomazzi 6),
Pinton 6, Rasula 6, Forin 6, Tono 6, De
Rossi 5.5 (st 9' Carraro 6).
All: Molinari.
Arbitro: Sutto di San Donà di Piave 6.
NOTE - Giornata di sole. Spettatori: un centinaio
circa. Angoli: 6-2; ammoniti: Fellet, Aramini,
Carraro Matteo, Mamprin, Del Prete; Recupero: 2' 4'.
Importante e meritata vittoria del Mellaredo che supera uno spento Torre e prosegue la corsa verso la salvezza. I locali giocano meglio
nel primo tempo e nella
ripresa, con gli ospiti protesi in avanti, soffrono ma
ergono una linea difensiva
insuperabile e sfiorano più
volte il raddoppio. Al 20’
Masiero, migliore in campo,
pesca Aramini libero in area
ma Mellon esce sui suoi
piedi. Al 39’ gran punizione
di Carraro da 30 metri e
Mellon vola e toglie da sotto
la traversa la palla mandandola in angolo. Sul successivo angolo di Carraro, tocco a
Zecchinato che restituisce
la sfera al compagno che
crossa basso per Masiero
che devia in rete. Nella ripresa Molinari toglie l'incerto
Fellet ed inserisce Lomazzi,
squadra a trazione anteriore
poi con l'ingresso di Carraro. Al 9’, però, Mamprin con
un gran tiro colpisce la traversa e poi la palla ricade in
campo. Al 19’ proteste locali
per un intervento in area su
Matteo Carraro. Al 22’ si
vede anche Alberto Carraro
che in dribbling supera Del
Prete ma il suo diagonale
esce sul fondo. Al 32’ proteste ospiti per un fallo in area
e nel finale Mellaredo sprecone. Al 45’ ed al 49’ Bilato
tutto solo si fa respinge col
corpo il pallone da Mellon,il
migliore della sua squadra
in giornata.
Lino Perini
ZONE PLAYOFF
Mauro
Vecchiato,
tecnico della
Robeganese
Salzano che
ora veleggia
nella zona alta
della classifica
SCONFITTA INTERNA
FANALINO DI CODA KO
Altopolesine spietato Dolo si risolleva
Maerne è sprecone
con un bel poker
e non si rialza più
Union Vis s’inchina
Lo stesso film di sette giorni
fa: il Maerne attacca e spreca, l’avversario capitalizza
al massimo le poche occasioni create e porta a casa
l’intera posta. I neroverdi
perdono un’altra grande occasione per rimanere sulla
scia del treno che porta ai
playoff, l’Altopolesine continua la propria rincorsa per
evitare i playout. Il Maerne
parte bene, al 18’ traversa di
Bianchi e al 32’ diagonale di
Gasore a lato di un soffio.
Secondo tempo con lo stesso
copione, il Maerne attacca e
sfiora il gol con Lovato al 2’
(incornata fuori di poco) e
Fabrizio Dal Castello all’8’
(tiro a giro che non trova lo
specchio). L’Altopolesine trova l’eurogol con Migliorini
che al 9’ azzecca un siluro da
40 minuti che sorprende Battagello. Il Maerne prova a
reagire, ma al 32’ Fratti
calcia una punizione da 20
metri mettendo la palla all’incrocio.
G.Pip.
Il Dolo rifila un poker al
fanalino di coda Union Vis e
ritrova così i tre punti che
consentono ai biancogranata di tenere a debita distanza la zona calda della classifica. Padroni di casa in vantaggio al 7’ con Enrico Monetti che infila per le vie
centrali la difesa e dal limite
spara a rete una bordata
imparabile per Simonato. Al
30’ il Dolo raddoppia grazie
ad un colpo di testa dalla
breve distanza di Stefanello
su corner di Toffanin. Al 40˚
i ragazzi di Stocco prendono
il largo con Enrico Monetti
che si fa spazio nella difesa
ospite e mette comodamente a segno il gol che vale la
doppietta. Nella ripresa, da
registrare la buona reazione
di una Union Vis mai doma.
Al 7’ palo di Nicolò Monetti
ed al 27’ l’errore in disimpegno di Abouna che consente
a Memmo di segnare il gol
che di fatto chiude le ostilità.
Alessandro Ovizach
MAERNE
ALTOPOLESINE
DOLO
UNION VIS
0-2
Reti: 9’ st Migliorini, 32’ st Fratti
MAERNE: Battagello 5.5, Corò 6, De
Rossi 6, Pasquali 5.5 (st 24' Baldi 6),
Lovato 6 (st 35' Artuso sv), M.Dal
Castello 6, Gasore 6.5, Dal Castello F. 6,
Mascherin 5.5, Bianchi 6, Olmesini 6.5.
All: Piva.
ALTOPOLESINE: Vincenzi 6, Tomanin 6,
Franchi 6 (st 44' Ajuzie sv), Dupi 6,
Bonfà 6, Migliorini 7, Lunati 6, Zaghi 6.5,
Princi 6 (st 44' Mazzola sv), Fratti 7,
Colombani 6.
All: Brognara.
4-0
Reti: pt 7' Monetti E., pt 30' Stefanello, pt
40' Monetti E., st 27' Memmo
DOLO: Cosmi 6, Zuanti 6.5, Gomiero 6.5
(st 25' Beneduce sv), Memmo 7,
Barizza 6.5, Stefanello 7, Monetti N. 6.5
(st 19' Bedin sv), Polato 6.5, Quku 6,
Toffanin 6.5 (st 31' Simonato sv),
Monetti E. 7.5.
All: Stocco.
UNION VIS: Simonato 6 (st 1' Barbieri 6),
Toffalin 6, Ferrati 5.5, Munari 5.5,
Bronzolo 5.5, Romanini 5.5 (st 1' Abouna
5.5), Y. Mostatira 6 (st 12' M. Mostatira
6), Bizzaro 6.5, DE Berti 6.5, Zecchinato
6.5, Buzzacchero 5.5.
All: Tibaldo.
Arbitro: Tesolin di Portogruaro 6.
Arbitro: Tricarico di Verona 6.
NOTE - Spettatori: 150 circa. Ammoniti: F. Dal
Castello, Olmesini, Bonfà.
NOTE - Angoli: 5-1 per il Dolo. Ammoniti: Memmo,
Barizza, Munari.
Domenica 27 marzo 2016
VE
XXXIII
1^ Categoria
calcio
LUGUGNANA
GORGHENSE
CINQUINA La promozione è ormai vicinissima
1-0
La Salute vede il traguardo
Annientata l’Ardita Breda
Reti: st 38' Venturuzzo
LUGUGNANA: Belluzzo 6, Fiorin N. 7,
Fiorin G. 6.5, Bravo 7, Dalla Bona 6.5,
Vaccari 6, Bozzatto F. 6.5 (st 35'
Massaro 6.5), Venturuzzo 7, Bozzatto
G. 6, Benedet 6 (st 23' Amabile 6) (st
48' Romito sv), Moretti 6.
All: Favro.
LA SALUTE
ARDITA BREDA
LA SALUTE: Striatto 6.5, Pacchiega 6.5,
Battistutta 6.5, Iannotta 7 (st 5' Corazza 7), Pasian 6.5 (st 17' Guglielmini 6.5),
Burato 7, Tonetto 6.5, Berto 6.5 (st 25'
Schiavon 6), Cima 7, Zorzetto 6.5,
Franchellucci 6.5.
All: Conversano.
Arbitro: Curti di Mestre 6.5 .
NOTE - Spettatori 100 circa. Espulso al 24 st
Nardin per fallo di reazione. Ammoniti: N. Fiorin,
Amabile, Marenesi. Angoli 9 - 1. Recupero: pt 1', st
3'.
VINCENTE Antonino Favero, tecnico del Lugugnana che batte la Gorghense
Lugugnana,belcolpofinale
Gorghenseèkocolturnover
Con la testa ormai alla Coppa Veneto, mister
Favero presenta a Lugugnana ricorrendo a
piene mani al turnover per la sua Gorghense.
Tutti o quasi a riposo i grossi calibri e spazio a
giovani di belle speranze, alcuni dei quali
all'esordio assoluto nel campionato di Prima
Categoria. Il ko della Gorghense contro i granata portogruaresi si spiega anche in questo modo,
non dimenticando che i padroni di casa hanno
offerto una prestazione di sostanza, mostrandosi
in decisa crescita rispetto alle ultime uscite
dove non avevano convinto dal punto di vista
delle prestazioni. Il Lugugnana prende subito in
mano le redini del match. L'unico pericolo
dell'intera prima frazione portato alla porta
granata dai trevigiani arriva al 43', quando
Nardin impegna Belluzzo con un fendente che
l'estremo difensore neutralizza distendendosi in
corner. La ripresa offre i maggiori spunti di
cronaca. Al 13', angolo di Giovanni Fiorin che
pesca sul secondo palo Bravo, il quale stoppa di
petto e conclude sul fondo di poco. Dal 24',
Gorghense in dieci per l'espulsione di Nardin,
reo di un fallo reazione su Nicolò Fiorin.
Sfruttando l'uomo in più, il Lugugnana spinge
ancor più alla ricerca del vantaggio che si
concretizza al 38', sugli sviluppi di un calcio
d'angolo calciato da Giovanni Fiorin, sul quale
stacca di testa Venturuzzo non lasciando scampo all'estremo trevigiano Borgolotto. La reazione ospite è quasi inconsistente ed è tutta
racchiusa in un tentativo di Cester che in mezza
rovesciata spedisce di poco sul fondo.
A.R.
TRIPLETTA PER FERRARESE
Noventa sfodera una prova di forza
Sant’Elena viene punito severamente
SANT'ELENA
NOVENTA DI PIAVE
5-1
Reti: pt 3' Burato, pt 35' Cima, st 11' Cima,
st 13' Morona L., st 36' Guglielmini, st 47'
Franchellucci
GORGHENSE: Borgolotto 6.5, Rusalen 6,
Candosin 6, Casonato 6, Bianchin 6,
Vettori 6.5, Girotto 6 (st 33' Maranesi
sv), Singh 6 (st 33' Vendramini sv),
Callegher 6 (st 29' Cester sv), Nardin
5.5, Raimondi 5.5.
All: Favero.
1-4
Reti: pt 32' Ferrarese , st 15' Lorenzon,
st 20' Ferrarese , st 32' Ferrarese , st
45' Passarella
SANT'ELENA: Pasin 6.5, Niero 7, De
Nicolo 7, Brondolin 6, Cendron 6.5 (st
30' Borga 6), Boutbila 6.5 (st 15'
Trevisi 6.5), Baccini 7, Lorenzon 7,
Feltre 6.5, Rizzato 6, Dotto 6.5.
All: Marcolongo.
NOVENTA DI PIAVE: Fregonese 6,
Rossetto 6.5, Sprezzola 6.5, Guerra A.
6.5, Bagolin 7, Leone 7, Anzanello 7,
Cancian 7, Toffolon 7 (st 38' Atik 6),
Ferrarese 8 (st 42' Cotroneo sv),
Bincoletto 6.5 (st 1' Passarella 6.5).
All: Bergamo.
Arbitro: Marin di Portogruaro, 6.5.
NOTE - Ammoniti: Baccini e Brandolin. Recuperi:
pt 2'; st 4'. Terreno di gioco in buone condizioni.
Meteo: sole.
Prova di forza del Noventa che batte il
Sant'Elena e si prende d'autorità il secondo
posto in classifica. Risultato beffardo per i
locali, che hanno sfoderato una prestazione
degna di nota e dalla quale dovranno ripartire per agguantare la salvezza. Sant'Elena
padrone del gioco nel primo quarto d'ora, ma
prima occasione per gli ospiti con Anzanello,
tiro sopra la traversa al 15'. Stessa sorte tocca
a Boutbila, a cui risponde poco dopo Toffolon: palla di poco alta. Al 32' Noventa sblocca
la gara. Capolavoro di Ferrarese che difende
palla al limite dell'area, si gira e calcia di
precisione sotto l'incrocio. Sant'Elena non si
scompone e prova a riversarsi in attacco alla
ricerca del pareggio, che si materializza al
15' della ripresa con un gran tiro dal limite di
Lorenzon. Dura poco la festa dei locali. Al 20'
ancora Ferrarese buca Pasin con un diagonale chirurgico. Indemoniato, il bomber veneziano fa tripletta in contropiede al 32'. Il
poker è di Passarella su punizione al 45'.
Matteo Pace
ARDITA BREDA: Zabotto 6.5, Sartor 6,
Cappelletto 6, Piovesan T. 6, Toffoletto
6 (st 20' De Vallier 6), Scomparin M. 6
(st 27' Scomparin R. sv), Morona A. 6,
De Biasi 6, Caporale 6 (st 33' Buosi 6),
Piovesan L. 6, Morona L. 6.
All: Trombin.
Arbitro: Zanconato di Portogruaro, 6.5.
NOTE - Ammoniti: Tonetto, Schiavon, T. Piovesan
e Caporale. Recuperi: pt 2'; st 4'. Spettatori: 150
circa.
GOLEADA Doppietta per Michele Cima
Dodici punti di vantaggio con
una partita in meno che sarà
recuperata mercoledì in riva
al Livenza con il Paese. Ormai
è fatta: per festeggiare una
storica conquista del campionato di Promozione, ai liventini basterà solamente un pareggio. Contro la cenerentola Ardita Breda è stata una passeggiata. I trevigiani, pur giovani
e generosi, hanno svolto il
ruolo del sparring partner nei
confronti di una capolista determinata come non mai a far
propria l'intera posta in palio.
Ai canarini del Livenza bastano solo tre minuti per rompere ogni equilibrio del match:
angolo di Berto, incornata di
Burato, nulla da fare per il
portiere. Il raddoppio arriva
al 35', quando Franchellucci
pennella per Cima che incrocia sul secondo palo. I liventini potrebbero dilagare già nel
primo tempo, ma Burato fallisce a porta vuota. Per il tris si
deve attendere l'11' della ripresa: gran scambio Cima-Corazza-Cima e diagonale che
s'infila nell'angolo opposto.
L'orgoglio dell'Ardita porta al
gol della bandiera di Luca
Morana, il quale aproffitta di
un'indecisione difensiva per
colpire la capolista con un
pallonetto. Riprende a spingere il La Salute. Prima del
termine c'è gloria anche per
Guglielmini e Franchellucci
che confezionano una straordinaria cinquina.
A.R.
MERITATA VITTORIA PER GLI OSPITI
Ponzano gioisce con colpo di coda finale
Per il Paese è vana la doppietta di Porato
Con un gol allo scadere del secondo tempo, il
Ponzano si porta a casa il delicato derby
trevigiano contro il Paese e lo aggancia in
classifica. Vittoria meritatissima per gli ospiti,
andati due volte in vantaggio e due volte ripresi
per delle ingenuità difensive. Basta aspettare il
10' per vedere il primo gol del match, firmato
Pinarello, che d'astuzia risolve una mischia
creatasi in area. I padroni di casa fanno fatica
ad organizzare una reazione, ma al 21' gelano il
Ponzano grazie al colpo di testa vincente sugli
sviluppi di un corner di Porato, che trova
l'angolo alla destra di Berto. Gli uomini di
Panaro continuano comunque a mostrare una
buona trama, sfiorando a più riprese il vantaggio con Pinarello e Ganeo. Solo al 30' della
ripresa, tuttavia, gli ospiti riescono ad andare in
rete, grazie alla bella girata di Cecconi non
trattenuta da Pozzobon. Due minuti dopo il
Paese sfrutta una "dormita" della difesa ospite e
trova il 2-2 con Porato, ma al 46' Meco con una
capocciata mette ko definitivamente il Paese.
Carlo Malvestio
PAESE
PONZANO
2-3
Reti: pt 10' Pinarello, pt 21' Porato, st 30'
Cecconi, st 32' Porato, st 46' Meco
PAESE: Pozzobon 5.5, Gambarotto 6,
Franceschinis 6.5, Farina 6, Basso 5.5
(st 46' Tafaj sv), Pesce 5.5, Fanteria 5.5
(st 19' Vanin sv), Nasato 6, Porato 6.5,
Mattarollo 6, De Lazzari 5.5 (st 10'
Cocchetto 6).
All: Genovese.
PONZANO: Berto 6, Spinazzè 6.5, Meco
7, Bandiera 6, Stancanelli 6.5, Boscheratto 6.5 (st 8' Zorzi 6), Pinarello 7,
Boscolo 6, Ganeo 6.5, El Amrani 6,
Dascalu 5.5 (st 17' Cecconi 6.5).
All: Panaro.
Arbitro: Faresin di Vicenza, 6.
NOTE - Angoli: 4 - 4. Ammoniti: Pesce e Vanin.
Recuperi: pt 2'; st 4'. Spettatori: 150 circa.
XXXIV
Domenica 27 marzo 2016
VE
1^ Categoria
calcio
CRISI Con il Medio Polesine quarta sconfitta su 5 gare e un rigore fallito
Cavarzere ritorna nel tunnel
È crisi nera per un Cavarzere
che contro il Medio Polesine
incassa la quarta sconfitta
nelle ultime cinque uscite. Lo
0-0 di domenica col Pontecorr sembrava aver fornito
segnali di ripresa, subito disattesi nel recupero con il
team di Ceregnano che imponendosi per 2-1 in rimonta
blinda la salvezza e vendica
lo 0-2 dell’andata. E pensare
che nella notturna del "Di
Rorai" i primi lampi sono
proprio biancazzurri, con Pellegrini autore dopo 3’ del suo
settimo centro in campionato.
Il Medio Polesine, pur privo
per squalifica del capitanobomber Pizzo e del difensore
Azzalin (ma anche il Cavarzere ha gli uomini contati nonostante il rientro di Biolo dopo
il turno di stop), non batte
ciglio e grazie a un generoso
penalty pareggia già al 6’ con
Trevisan che spiazza Lorenzetto, battuto di nuovo al 26’
da Fusetti. Stavolta tocca ai
ragazzi di Guarnieri conquistarsi un rigore dubbio ma
Munari lo stampa sul palo, a
conferma del periodo davvero poco fortunato. Nella ripresa locali sottotono e poco
pungente, da segnalare solo
lo spreco di Boscolo che al 75’
spara alle stelle da due passi.
Il Medio Polesine passa con
merito e il Cavarzere, paradossalmente, può consolarsi
con la sconfitta della Tagliolese che vale ancora il meno
uno dai playoff.
M.Del.
CAVARZERE
MEDIO POLESINE
1-2
Reti: pt 3' Pellegrini, pt 6' Trevisan (r), pt
26' Fusetti
CAVARZERE: Lorenzetto 5.5, Babetto
5.5, Bergantin 5.5, Boscolo 5, Lunardi
5.5, Masiero 5 (st 25' Bellotti 5.5),
Pellegrini 6 (st 30' Marin 5.5), Ruzzon
5.5, Biolo 5, Socciarelli 5, Munari 5 (st
20' Moretto P. 5.5).
All: Guarnieri.
MEDIO POLESINE: Gagliardo 6.5, Gavioli
6.5, Bari 6.5, Casazza 6.5, Tescaro 6.5,
Tridello 6.5, Zamberlan 6.5, Cremonese
6.5, Fusetti 7, Borretti 7, Trevisan 7.
All: Resini.
Arbitro: Fenzi di Treviso 5.5.
NOTE - Al pt 35' Munari ha calciato un rigore sul
palo. Allontanato l'allenatore Resini (Medio Polesine) al 30' st per proteste.
VITTORIA INTERNA Un rigore fallito per entrambe, gli ospiti chiudono in 10
Miranese ora vede la salvezza
Jesolo spreca all’inizio e va ko
Tre punti fondamentali per la Miranese, che vince meritatamente
per 3-1 contro lo Jesolo e può considerarsi virtualmente salva.
Eppure, sono gli ospiti che al 5' avrebbero potuto dare un indirizzo
completamente diverso alla partita, ma Soncin spara alle stelle il
rigore concessogli. Dopo un primo tempo avvincente ma senza reti,
la ripresa si apre con il vantaggio dei locali al 2': punizione di Barban
dal limite, Visentin respinge male e Fabbri da pochi passi gonfia la
rete. Passano 10' e i locali raddoppiano con lo stesso Barban, la cui
punizione a giro dai 20 metri termina all'incrocio. Al 21', anche la
Miranese spreca un tiro dal dischetto con Martignon, che si fa
respingere la conclusione da Visentin. Al 31' lo Jesolo rimane in 10
per l'espulsione di Finotto, che atterra Zamengo lanciato a rete;
Barban dimostra di avere il piede caldo e sigla la personale doppietta
su punizione a causa di un errore grossolano di Visentin. Al 40', da
segnalare il gol della bandiera degli ospiti con Battaiotto, che sfrutta
un'uscita sbagliata di Agostini e insacca di testa.
Lorenzo Bondesan
MIRANESE
JESOLO
3-1
Reti: st 2' Fabbri, st 13' Barban, st 32'
Barban, st 40' Battaiotto
MIRANESE: Agostini 6, Barban 7.5,
Ciobanu 6, Robelli 6.5, Scantamburlo
6.5, Romano 6.5, Belgioioso 6 (st 34'
Carraro sv), Fabbri 6.5, Gallo 6, Cacco
6.5, Martignon 6.5 (st 30' Zamengo 6).
All: Salvagnin.
JESOLO: Visentin 5.5, Burato 5.5 (st 17'
Catania 6), Battaiotto 6, Finotto 5,
Bettin 5.5, Guernier 5, Polo 6 (st 1'
Giordano 6), Santagata 6, Furlan 5.5,
Soncin A. 5 (st 26' Pasqual sv), Dzaba
6.
All: Corò.
PERPLESSO
Marco
Guarnieri non
ritrova più la
vittoria con il
suo Cavarzere,
che rimane
comunque
vicino alla
zona playoff
RIMONTA LOCALE Ospiti in 10 al 20’ della ripresa
Marcon è micidiale nel finale
Julia viene castigata da Marini
MARCON
JULIA SAGITTARIA
2-1
Reti: pt 4' Pignat, st 25' Marini, st 39'
Marini
MARCON: Frezza 7, Zerlottin 6, Patron 6,
Favaretto 7, Zaffalon 6.5, Tondato 6.5,
Fiacchi 6.5, Spolladore 6 (st 32' Diaw 6),
Busetto 6 (st 16' Fuin 6), Pilon 6.5 (st
38' Busatto sv), Marini 7.5.
All: Pillon.
JULIA SAGITTARIA: Cristin 6.5, Osei 5.5
(st 41' Geromin sv), Tamai 6, Barbaresco 5.5, Tonton 6, Pignat 6.5, Cervesato
6, Bianco 6, Franzin 6 (st 27' Schiavetto
5.5), Tamba 6.5, Flaborea Al. 6.5.
All: Flaborea Ag..
Arbitro: Baldisser di Treviso, 6.5.
Arbitro: Azzino di Padova, 6.
NOTE - Angoli: 8 - 4. Ammoniti: Battaiotto e Bettin.
Espulso al 31’ st Finotto. Recuperi: pt 1'; st 4'.
Spettatori: 50 circa.
NOTE - Angoli: 5 - 4. Espulso: st 20' Cervesato per
doppia ammonizione. Ammoniti: Favaretto e
Bianco. Recuperi: pt 1'; st 3'.
SFIDA DELICATA Treporti incassa un severo tris rimanendo nei bassifondi della classifica
Città di Venezia, tre passi per la tranquillità
CITTA' DI VENEZIA
TREPORTI
3-0
Reti: pt 22' Tonon, pt 42' Pagnin, st 35'
Besazza
CITTA' DI VENEZIA: Malossi 6.5, Pitteri 6,
Gianni 7, Held 6, Tonon 7, Schultz 6.5 (st
37' Piva sv), Montrone 7, Cappellotto 6
(pt 26' Pagnin 7), Besazza 7, Zennaro
6.5, Siega 6 (st 43' Zennaro M. sv).
All: Busetto.
TREPORTI: Lucchetta 7, Nardin 5.5,
Ballarin S. 6, Angiolin A. 5.5, Danieli 6,
Bozzato 6 (st 12' Enzo A. 6), Scarpa sv
(pt 10' Bettio 6), Cescon 6.5, Senigaglia
5.5, Sopracordevole 6, Ballarin N. 6.5 (st
22' Castelli 6).
All: D'Este.
Arbitro: Piovesan di Treviso, 7.
NOTE - Angoli: 5 - 3.
Il Città di Venezia stravince
la gara contro il Treporti,
riscattando il brutto scivolone della scorsa domenica. La
vittoria netta dei neroverdi
per 3 a 0 ha fatto si che la
classifica sia tranquilla verso una salvezza che ormai
appare certa. Per dire la
verità i primi a farsi pericolosi sono stati i treportini al 4'
con Nicolò Ballarin che calciava a lato una corta respinta della difesa di casa. Al 18'
Cescon faceva partire un forte tiro ma il numero uno
lagunare parava alla grande.
Al 21' Cappellotto faceva partire un missile dai venti metri ma Lucchetta parava. Al
22' il Città di Venezia passava in vantaggio con Tonon
che deviava di testa dopo
una combinazione di Montrone con una delizioso cross
del bravo Scultz. Alla fine
del primo tempo raddoppio
dei padroni di casa a era il
42' Pagnin dai venti metri
faceva secco il pur bravo
Lucchetta. Al 6' del secondo
tempo Siega ci provava a
segnare la terza rete ma il
suo tiro sfiorava il palo. I
generosi ospiti cercavano di
andare in rete ma Malossi
parava alcuni tiri dei biancorossi. Al 35' Besazza con una
deviazione di testa segnava
la rete del 3 a 0 e chiudeva la
partita. Ora per il Treporti la
via della salvezza si fa più
difficile, mentre per il Città
di Venezia si può sentire più
al sicuro.
Mario Secchi
PUNTI D’ORO Mister Cristiano Busetto
Cervesato prima delizia poi
croce di una Julia Sagittaria
che si fa sorpassare, dallo 0-1
al 2-1, da un Marcon aggrappato alla doppietta di Marini.
Quinta vittoria nelle ultime
sei uscite per i rossoblù di
Tiberio Pillon ora sesti con 38
punti, appaiati ai portogruaresi rispetto ai quali, però, possono credere con convinzione
alla rimonta playoff, distanti
5 lunghezze ma con il recupero casalingo col Treporti, da
giocare mercoledì prossimo.
Gara piacevole al Nereo Rocco, con gli ospiti di Agostino
Flaborea in vantaggio al primo affondo: al 4’ punizione
mancina dalla destra di Alessandro Flaborea e Pignat svetta in area spedendo l’1-0 sotto
la traversa. Il Marcon fatica a
rendersi pericoloso, Fiacchi
calcia alto, Tamba invece debole dalla parte opposta, poi
al 28’ Cristin si supera negando il pareggio a Marini che
stoppa di petto e calcia a
botta sicura. Verso la mezzora sale in cattedra Cervesato
che ingaggia un duello con
Frezza, decisivo con i pugni
al 35’, al 45’ e subito dopo
l’intervallo. La bandiera concordiese rovina suo malgrado
la sua prova da trascinatore
con due ingenuità, beccandosi due gialli ravvicinati (proteste e simulazione) lasciando i
suoi in dieci dal 20’ della
ripresa. Per la Julia si spegne
così la luce e il Marcon, già
pericoloso al 14’ con una doppia occasione Marini-Pilon
(bravo Cristin di piede), alza i
giri approfittando della superiorità numerica. Al 25’ prima prodezza di Marini che al
volo di sinistro spedisce all’incrocio opposto l’1-1, ripetendosi in diagonale al 39’ dopo
aver superato di forza Barbaresco.
Marco De Lazzari
VeneziaSport
Domenica 27 marzo 2016
VE
XXXV
SECONDA CATEGORIA La squadra di Vianello batte il BallòScaltenigo e raggiunge in vetta il Città di Mira
Super Salese, vittoria e primato
Il Gruaro strappa un punto sul campo del San Stino mantenendo le speranze di salvezza diretta
SALESE
BALLÒSCALTENIGO
2
0
GOL: pt 30', st 35'Agostinetti.
SALESE: Liferie, Serafin, Bruno, Fanziolo,
Bettini, Bertolini (pt 35'Bindoni), Cantafio (st
24'Cattapan), Carpanese, Minto, Zagagnin,
Vedovato (st 32'Milanesi). All.: Furlan.
BALLÒSCALTENIGO Salvadori, De Nardi, Urban,
Stocco, Cavagnis, Pestugia, Berton (st
35'Battarin), Slongo, Pavan (st 17'Cecchi),
Boscolo, Agostinetti (st 42'Favaretto. All.:
Vianello.
ARBITRO: De Rossi di Treviso.
NOTE: ammonito Milanesi.
Una doppietta di Agostinetti e gli uomini
di Aldo Vianello agganciano in vetta alla
classifica il Città di Mira costretto al
pareggio. Tre punti pesantissimi arrivati
al termine di una gara che il Ballò ha
chiuso andando a segno con una rete per
tempo e badando a non lasciare mai
troppi spazi ad una Salese che cercava un
risultato per allontanarsi dal pantano
playout. Primo tempo con BallòScaltenigo più padrone del gioco ma raramente
capace di impensierire la porta difesa da
Liferie; la prima avvisaglia ospite arriva
al 6' sugli sviluppi di un calcio d'angolo su
cui Slongo è bravo a coordinarsi in girata
sfiorando il vantaggio. Sembra il prologo
di una serie di occasioni ospiti invece gli
uomini di Vianello sono attenti non
GIRONE
Campocroce
Vallonga 90
3
0
Gol: pt 15' Milan, 37', st 25' Zago.
CAMPOCROCE: Tomaello, Simionato L.,
Musmeci, Sambo (st 20' Salviato),
Braga, Berton (st 40' Boccato), Simionato E., Cera, Milan (st 32' Calzavara
L.), Zago, Pinton. All.: Marchiori.
VALLONGA 90: Penzo, Battarin, Zinato,
Bullo, Taschin, Longo (st 1' Confero),
Quaggio, Rocco, Dellon, Bettini (st 25'
Zaghetto), Boscolo (st 40' Rudello).
All.: Gravina.
ARBITRO: Piscitelli di Treviso.
Oriago
San Benedetto Campalto
1
2
Gol: pt 31' Dentice, 40' Fabbro, st 32'
Carrer.
ORIAGO: Gobbo, El Aoudi (st 1' Zennaro), Zampieri, Dal Compare, Tosi, Zuin
(st 1' Sejic), Dentice, Carraretto (st 28'
Boselli), Martini, Meggiato, Girardi. All.:
Malerba.
SAN BENEDETTO CAMPALTO: Scognamiglio, Monaro, Vio, Slivciuc, Pizzigalli,
Brambilla, Camuffo, Alfarè, Fabbro (st
45' Tosi), Marchi (st 17' D'Alpaos),
Zennaro (st 30' Carrer). All.: Bagarotto.
ARBITRO: Spresian di Treviso.
Rio
Nuovo San Pietro
1
3
Gol: pt 10' Campolonghi, 25' Ghezzo, st
3' Pastrello, 15' Bonora.
RIO: Speronello, Ziero, Bortolato (st 33'
Lorusso), Marcato, Michielan, Parpinello, Pesce N., Carpin, Pastrello (st 14'
Michieletto), Gobbo, Niero (st 10' D'Antonio). All.: Grigoletto.
NUOVO SAN PIETRO: Vianello Tomm.,
Zennaro Nic., Vianello Luca, Scapa Jac.
(st 14' Vianello Marco), Scarpa Dav.,
Busetto Dav. (st 33' Vianello Dan.),
Campolonghi, Scarpa Dan., Ghezzo
Dav., Bonora C., Vianello Ale. All.:
Scarpa G.P.
ARBITRO: Jusufoski di Mestre.
Vetrego
ScorzéPeseggia
0
1
Gol: st 30' Cavallin (rig.).
VETREGO: Centasso, Molin Zan (st 35'
Bertato), Gaggio, Sartore, Biliato, Bevilacqua, Vallotta (st 24' Principe), Levorato, De Gasperi, Barbiero (st 14'
Luciani), Karovache. All.: Trevisan.
SCORZÈPESEGGIA: Grigoletto, Pesce,
Gregorio, Cecolin, Codato, Bertolin,
Cavallin, Muffato (st 34' Moggian),
scoprirsi badando a colpire quando ne
capiti l'occasione: è proprio sviluppando
questa filosofia che al 30' arriva il
vantaggio, cross per Agostinetti che in
spaccata trova lo spiraglio giusto e sblocca il risultato. Passata sotto la Salese al
35' perde anche Bertolini per un probabile stiramento dando spazio a Bindoni, sul
piano delle occasioni invece l'unica conclusione da annotare è quella di Zagagnin
su cui Salvadori interviene senza troppa
fatica.
Nella ripresa il BallòScaltenigo continua con il tema tattico del primo tempo
cercando prima di tutto a non lasciare
spazi, la Salese non ha così la forza per
proporsi in maniera concreta nella metà
campo avversaria con partita che non
concede emozioni fino alla mezz'ora quando Minto riesce in un pregevole controllo
in area, la conclusione che fa seguito non
è però precisa con palla che si spegne sul
fondo. Scampato il pericolo il BallòScaltenigo assesta la zampata decisiva al 35'
ancora con Agostinetti che punta in area
Bettini e, dopo averlo saltato, fa partire
un diagonale che batte anche Liferie. Nel
finale l'ultimo sussulto è ancora ospite
con una punizione di Boscolo che al 39'
chiama in causa Liferie che stavolta
salva la propria porta.
(p.laz.)
SAN STINO
GRUARO
ancora su corner, svetta la testa di
Madiotto, il quale incorna sulla traversa a colpo sicuro. Dopo l'ennesimo
brivido su una conclusione di Zulianello che ha fatto la barba al palo, il
Gruaro rialza la testa confezionando
un contropiede che per poco non ha
effetti letali per i sanstinesi: la conclusione di Fagotto dal limite scuote
infatti il montante. Prima del riposo,
ancora Madiotto, imbeccato nel cuore dell'area da Zulianello, spreca sul
fondo a colpo sicuro. In avvio di
ripresa, palo esterno locale su punizione di Zulianello. Gruaro in dieci
dal 17', quando Gruarin commette un
fallo da ultimo uomo su Alba. In
superiorità numerica, dopo un incredibile gol mancato da Madiotto, il
quale a porta vuota riesce a calciare
sul fondo, il San Stino perviene al
vantaggio alla mezz'ora direttamente
su punizione calciata dal solito Zulianello. Sembra fatta, ma un ingenuo
fallo di mani regala un insperato
rigore al Gruaro che impatta grazie
alla fredda esecuzione di Morassutti.
Prova a riprendersi il match il San
Stino, ma in pieno recupero Zozzolotto conclude debolmente sul portiere
un pallone invitante. (a.ruz)
1
1
GOL: st 29'Zulianello, 36'Morassutti (rigore) SAN
STINO: Finotto, Vettori (40st Gobbo), Zozzolotto,
Orlandini, Vallese, Cancian, Alba, Lotto, Madiotto,
Zulianello, Bittolo (33st Furlanetto).
All. Tasca.
GRUARO: Barro, Pesco, Lenardon, Morassutti, Gruarin,
Zanotel, Stefanutto, Macan, Gurizzan (31st Alba),
Zavattin (43st Rebiaa), Fagotto (47st Simonatto).
All. Lescarini.
ARBITRO: Sciretti di Mestre
NOTE: Espulso 17st Gruarin per fallo da ultimo uomo.
Recupero: pt 0', st 4'
Pareggiando sul rettangolo di gioco
dell'Orlandini, il Gruaro mantiene
ancora vive le residue speranze di
salvezza diretta. Un punto quasi insperato per i biancorossi, nel contesto di un match dominato dai padroni
di casa del San Stino. L'undici di
mister Tasca può solo recriminare
per non essere riuscito a chiudere i
conti anzitempo in una partita che ha
visto gli avanti sanstinesi sprecare
almeno cinque palle gol. I liventini
sono partiti a spron battuto. Al 15',
dagli sviluppi di un angolo, Cancian
si trova a calciare quasi un rigore in
movimento che finisce sul fondo. Il
San Stino insiste. Ogni palla inattiva
innesca insidie in area ospite e, al 20',
Le altre partite del sabato
Patron (st 44' Kastrati), Favaro, Bergamo (st 1' Manente). All.: Piacentino.
ARBITRO: Adem di Mestre.
Zianigo
Città di Mira
2
2
Gol: pt 22' Disarò, 41' Gatto, st 10'
Disarò N.,41', Marin.
ZIANIGO: Fortin, Casarin (st 13' Diedolo), Giacetti, Marioli, Candiotto, Disarò
N. (st 35' Bettini), Baggio, Del Mela,
Saccoman, Gatto (st 25' Berton). All.:
Michelato.
CITTÀ di MIRA: Barchi, Cacco, Di Monte,
Giordano, Baù, Celegon (st 36' Dal
Gesso), Silotto M., Bellini, Silotto N. (st
35' Marin), Disarò, Primo (st 22' Artiaco). All.: Zanon.
ARBITRO: Provenzale di Treviso.
San Martino Pianiga
Gazzera
1
2
Gol: pt 36' Bergamo, 41' Mazzuccato,
st 24' Granzo.
SAN MARTINO PIANIGA: D'Alessandro,
Tiso, Bortolato, Baldan, Centenaro,
Baratto, Pulliero, Pollani, De Lorenzi, De
Marchi, Bergamo. All.: Giubilato.
GAZZERA: Da Lio, Abate, Bombaci,
2. CATEGORIA gir. L
23
Armistizio - San Martino
Brentella - San Precario
Caminese - Sant'Agostino
C. Colombo - Fossò
Due Monti Abano - Volta Roncaglia
Esedra Don Bosco - Lupia Maggiore B.
Patavina - Ferri
Sacra Famiglia - Crocefisso
Fossò
Esedra D.B.
San Martino
Armistizio
S.Agostino
LupiaM.Boj.
Brentella
Patavina
C. Colombo
Due Monti A.
S. Famiglia
Ferri
V. Roncaglia
S. Precario
Caminese
Crocefisso
66
58
56
47
41
39
38
38
34
33
32
31
29
17
12
8
25
25
25
26
25
25
26
26
26
26
26
26
26
26
25
26
21
17
17
13
13
12
11
12
10
10
9
8
8
4
3
2
3
7
5
8
2
3
5
2
4
3
5
7
5
5
3
3
1
1
3
5
10
10
10
12
12
13
12
11
13
17
19
21
1-1
6-0
rinv.
1-5
0-0
rinv.
3-1
5-1
71
49
58
37
49
37
34
38
40
31
37
37
32
23
15
26
15
15
24
27
46
39
32
41
40
34
40
35
43
59
51
73
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): Brentella - Armistizio,
Caminese - C. Colombo, Crocefisso - Ferri, Due Monti
Abano - San Precario, Esedra Don Bosco - Fossò, Patavina
- Sant'Agostino, Sacra Famiglia - San Martino, Volta
Roncaglia - Lupia Maggiore B.
Pietrobon, Marrignon, Graziano, Mazzuccato (st 42' Bega), Carraretto (st
30' Mirto), Mbaye, Ciucur (st 20'
Granzo), Sachirovski. All.: Marano.
ARBITRO: Zampirollo di Mestre
GIRONE O
Fossalta Piave
Sangiorgese
4
0
Gol: pt 14' Basso, Danieli T. 27', 34' Fall,
st 19' Stevanato.
FOSSALTA PIAVE: Andreetta, Fall, Cerrato, Daupi (st 31' Mutton), Barbieri,
Stevanato, Silvetrin, Moro, Basso (st
19' Visentin), Danieli T. (st 1' Danieli A.),
Fiorindo. All.: Rizzetto.
SANGIORGESE: Vettori, Borin, Canta (st
1' Minotto), Murtas, Crepaz, Casonato
(st 29' Dinolli), Battiston, Caminotto M.,
Bertuzzo, De Toni, Bortolussi (st 18'
Tomaselli).
ARBITRO: Barbato di Portogruaro.
Pramaggiore
S. Erasmo
0
2
Gol: st 6' Zennaro, 16' Bortolini.
PRAMAGGIORE: Rossetto, Balardo, Nicodemo, Francescatto, Falcon, Lazzarin,
Montagner, Ventinelli (st 14' Geosanu),
2. CATEGORIA gir. N
Campocroce - Vallonga 90
Lido di Venezia - Camponogarese
Oriago - San Benedetto
Rio - Nuovo S.Pietro
S.Martino P. - Gazzera Chirign.
Salese - Ballò Scaltenigo
Vetrego - Scorzè Peseggia
Zianigo - Citta' di Mira
Mira
Ballò Sc.
Lido Venezia
Zianigo
Campocroce
Oriago
S.Benedetto
S. Peseggia
Rio
S.Pietro
Vallonga 90
Vetrego
Gazzera Ch.
Salese
S.Martino
Camponog.
52
52
48
47
45
44
37
36
34
30
30
30
28
26
18
11
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
Rosa, Anese (st 22' Zorzi), Lucky (st
34' Xuna). All. Sibau.
SAN ERASMO: Boscolo, Bardella, Zanella, Zecchin (st 32' Lazzaretti), Giordani,
Pellegrino, Costantini, Senigallia, Bortolini, Zennaro, Busetto (st 25' Ventura).
All.. Greco.
ARBITRO: Gonella di San Donà.
Sindacale
Vigor
1
3
Gol: pt 5' Lena, 21’ pt Oian, 13’ st Zorzi,
28’ st Oian.
SINDACALE: Rossi, Doretto (st 12' Milan), Drigo, Bravin, Zanutto (st 32'
Buscato), Bergamasco, Battistutta,
Querini, Bertuzzo, Zanco Franco, Lena.
All.: Verri.
VIGOR: Daneluzzi, Contran, Consalvo
(st 27' Pelluso), Zavattin, Berti, Spironello, Morettin, Sut, Boian, Zorzi (st 35'
Stefani), Longato (st 40' Martin). All.:
Bean.
ARBITRO: Rosiglioni di San Donà.
NOTE: espulso Querini.
Gainiga
Teglio Veneto
3
2
Gol: pt 29' Bortolussi (rig.), 45' Moretto
23
2. CATEGORIA gir. O
23
3-0
3-0
1-2
1-3
1-2
0-2
0-1
2-2
Altino - Bibione
Cesarolo 1958 - Monastier
Fossalta Piave - Sangiorgese
Gainiga - Teglio Veneto
Pramaggiore - Sant'Erasmo
San Donà - Libertas Ceggia
San Stino - Gruaro
Sindacale - Vigor
rinv.
1-1
4-0
3-2
0-2
1-2
1-1
1-3
15 7 4 51 24
14 10 2 41 15
13 9 4 44 25
13 8 5 41 27
13 6 7 39 25
12 8 6 37 24
10 7 9 37 34
10 6 10 31 32
9 7 10 41 36
8 6 12 40 41
7 9 10 30 38
8 6 12 35 45
7 7 12 33 49
6 8 12 22 35
4 6 16 26 54
3 2 21 21 65
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): Ballò Scaltenigo - Scorzè
Peseggia, Campocroce - Lido di Venezia, Oriago - Citta' di
Mira, S.Martino P. - Camponogarese, Salese - Nuovo
S.Pietro, San Benedetto - Gazzera Chirign., Vetrego Vallonga 90, Zianigo - Rio
Fossalta
Bibione
Vigor
Sant'Erasmo
Monastier
Pramaggiore
Gainiga
San Stino
San Donà
Lib. Ceggia
Sindacale
Cesarolo
Gruaro
Altino
Teglio V.
Sangiorgese
63
53
48
47
44
43
41
37
34
31
29
27
24
21
19
15
26
25
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
26
25
26
26
20
15
15
14
13
13
11
10
9
8
8
7
6
5
5
3
3
8
3
5
5
4
8
7
7
7
5
6
6
6
4
6
3
2
8
7
8
9
7
9
10
11
13
13
14
14
17
17
56
62
55
54
30
44
35
37
43
31
32
32
36
35
32
25
18
29
34
37
25
33
36
36
45
39
38
45
57
57
52
58
PROSSIMO TURNO (3/4/2016): Cesarolo 1958 - Gruaro,
Fossalta Piave - Sant'Erasmo, Libertas Ceggia - Monastier,
Pramaggiore - Gainiga, San Donà - Teglio Veneto, San Stino
- Altino, Sangiorgese - Vigor, Sindacale - Bibione
M., st 21' Mariussi, 40' Campagna, 48'
Perissinotto M.
GAINIGA: Trevisan, Miguel (st 34' Dalla
Libera), Culin, Carrer, Perissinotto N.
(pt 26' Taffarel, st 23' Asanovki),Moretto M., Campagna, Perissinotto M.,
Andretta, De Marchi, Zottino. All.: Migotto.
TEGLIO VENETO: De Munari, Trevisan,
Bellotto (st 43' Braccetto), Pauletto,
Innocente (st 13' Pupuin), Bortolussi,
Del Sal, Mariussi (st 32' Troci), Colle,
Carias, Rosa. All.: Gallo.
ARBITRO: Falcomer di Portogruaro.
NOTE: espulso Culin per doppia ammonizione al st 25'.
Cesarolo
Monastier
1
1
Gol: st 7' Bravo, 41' Caruzzo.
CESAROLO: Buoso, Pizzolitto, Seletti,
Vit, Benestante, Etro, Zanatta F., Carnieletto, Soranno (st 30' Martino), Franzo
(st 45' Zanatta R.), Bravo (st 17'
Michelutto). All.: Giomo.
MONASTIER: Graziani, Brazzo, Cappelletto, Gobbo, Pietrobon, Caruzzo, Pettenò (st 18' Zanasca), Cocchetto, Dotto
(st 31' Ragno), Vettori, Rizzo. All.:
Biasetto.
ARBITRO: Marino di San Donà.
NOTE: espulso Etro.
San Donà
Libertas Ceggia
1
2
Gol: st 15' Barck, 21' Polita. 35' Carrer.
SAN DONÀ: Bardella, Clarizia, Mucostepa M., Muscostepa M., Lauriola (st 11'
Babolin), Trevisiol, Montagner, Lessio,
Polita, Djeje, Fani (st 9' Ferrarese). All.:
Berlese.
LIBERTAS CEGGIA: Manzatto, Bidogia,
Marcon, Pedrocchi (st 22' Villa), Sessolo F., Sessolo R., Barck (st 35' Bragatto), Sartorello, Resulaj, Carrer, Moro.
All.: Rorato.
ARBITRO: Vian di Portogruaro.
GIRONE L
Cristoforo Colombo
Fossò
1
5
Gol: pt 8' Calore, 40' Marian, 41' e 44'
Calore; st 34' Tasca, 35' Cardaro.
CRISTOFORO COLOMBO: Sartorello, Marzotto, Bartiloro, A. Ceola, Trevisan,
Varotto, Calocchio, N. Ceola, Friso,
Casotto, Tasca. All. Donà.
FOSSÒ: Baiardo, Savio, Cardaro, De
Marchi, Unizzi (st 15' Carraro), Crescente, Bertolisi (st 27' Rudello), Salmaso,
Calore (st 31' Dalla Libera), Marian, Cin.
All. Righetto.
ARBITRO: Porto di Mestre.
XXXVI
VE
Domenica 27 marzo 2016
Dottor Claudio Barchitta
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