Uniti Notizie Amici - Pia Società San Gaetano
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Uniti Notizie Amici Collegamento telematico tra gli Amici di don Ottorino Anno XII – N° 6 – giugno 2016 IMPEGNO DI VITA Le pagine del vangelo sono disseminate di racconti dei miracoli di Gesù che cura i malati, libera dai demoni, mette in piedi i paralitici, fa vedere i ciechi e udire i sordi e persino risuscita i morti. Le parole che ispirano il nostro Impegno di Vita di questo mese: "Gesù vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore", descrivono questo incessante stare e camminare di Gesù in mezzo alla gente per "guarire ogni malattia e infermità". Sono dette, infatti, alla fine di una serie di miracoli fatti da Gesù. Lo sguardo di Gesù ha come due dimensioni, quella "universale" di "vedere" le folle, accomunate dagli stessi bisogni materiali e spirituali, e nello stesso tempo quella "particolare" di "vedere" ciascuno come se fosse solo, guardandolo negli occhi per cogliere il suo bisogno di essere amato e curato personalmente. Gesù sente "compassione" per tutta quella gente che lo cerca e lo segue. Compassione significa che Gesù condivide il dolore degli altri e lo sperimenta come suo. Gli fa male dentro l'anima e vuole fare qualcosa per loro. Soprattutto coglie il loro bisogno di avere qualcuno vicino, che sia sollievo alla loro stanchezza e dia ristoro al loro sfinimento. Li vede come pecore sole e sbandate senza pastore. Anche Gesù conosce la stanchezza e lo sfinimento, ma non si chiude in sé stesso, perché ha sempre vicino il Padre suo che gli ha dato la missione di essere Pastore. Lui è un pastore compassionevole, un pastore che vede e patisce in sé i bisogni delle pecore, un pastore che cammina con loro. Come Gesù deve essere la Chiesa in ognuno dei suoi membri, sia coloro che hanno ricevuto il ministero sacramentale di pastori, sia tutti quelli che al seguirlo hanno ascoltato il suo invito a farsi carico dell'immensa moltitudine afflitta da stanchezze e bisogni senza numero. Anche la Chiesa è spesso stanca e bisognosa, ma proprio per questo può rivolgersi a tutti non dall'alto della sua autosufficienza, ma dal basso della sua stessa fragilità, con atteggiamento umile e spirito povero, per potere essere credibile nell'annuncio che fa al mondo della misericordia di Dio. Un annuncio che sgorga direttamente dalla sua esperienza di essere lei stessa necessitata di misericordia e che sente l'impellenza di donare al mondo. Perché la Misericordia è veramente il "cuore pulsante del Vangelo", dice Papa Francesco. Come Famiglia di don Ottorino, in questa nuova stagione di Chiesa che ci è dato di vivere, sulla scia di don Ottorino, vogliamo insieme donare al mondo a piene mani l'annuncio della misericordia. Come vivere, allora, la Parola dell'Impegno di Vita di questo mese? Guardare, come faceva don Ottorino, la tanta gente che ogni giorno incontriamo nel nostro cammino, come destinataria del messaggio di misericordia che Gesù ci ha donato. PAROLA DI PAPA FRANCESCO La misericordia cuore pulsante del Vangelo AMICI IN DIALOGO La Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona. La Sposa di Cristo fa suo il comportamento del Figlio di Dio che a tu=i va incontro senza escludere nessuno. Nel nostro tempo, in cui la Chiesa è impegnata nella nuova evangelizzazione, il tema della misericordia esige di essere riproposto con nuovo entusiasmo e con una rinnovata azione pastorale. È determinante per la Chiesa e per la credibilità del suo annuncio che essa viva e testimoni in prima persona la misericordia. Il suo linguaggio e i suoi gesti devono trasme=ere misericordia per penetrare nel cuore delle persone e provocarle a ritrovare la strada per ritornare al Padre. La prima verità della Chiesa è l’amore di Cristo. Di questo amore, che giunge fino al perdono e al dono di sé, la Chiesa si fa serva e mediatrice presso gli uomini. Pertanto, dove la Chiesa è presente, là deve essere evidente la misericordia del Padre. Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare un’oasi di misericordia. (Papa Francesco, Il volto della misericordia, 12) Dall’impegno dI vita del mese Maggio che ci invitava a comportarsi come il buon samaritano (due testimonianze dalla comunità di don Torcuato - Buonos Aires - Argentina): <<Diversamente da quello che mi ripetevano tante volte in famiglia: "La carità comincia a casa ..." La Parola di questo mese ci spinge a testimoniare Gesù fuori casa. L'altro giorno ero a fare una pratica in un ufficio pubblico, anagrafe civile, venne una signora (con tante difficoltà fisiche) per richiedere il certificato di matrimonio. L’impiegato che la serviva le ha detto che avrebbe dovuto portare per iscritto i nomi degli sposi e la data del matrimonio. Lei rispose: - Ma io lo so perché siamo io e mio marito.- Beh, il signore le ha risposto, ma deve portarlo a me per iscritto. - Non ha un foglio? Ha risposto lei con calma avviandosi lentamente verso l'uscita.- Aspetti signora, glielo scrivo io, e ho preso una foglio che avevo nel portafogli, ho scritto quello che mi ha dettato e l’ho dato al dipendente. In quel momento ho sentito che sono diventato il suo prossimo, con molto poco, ma che per questa signora era molto. Un esempio semplice e concreto che anche il dipendente ha capito che non sarebbe potuto essere più bello…>> <<Siamo stati in visita alla parrocchia di San Cayetano portando la Vergine di Lujan (Patrona dell'Argentina), in occasione del suo anniversario. Un amica ha rinunciato con molto dispiacere a venire, per non lasciare sole alcune persone che stavano lavorando per i festeggiamenti della nostra festa patronale. Ha praticato la misericordia con gli altri, di non lasciare il lavoro che stava facendo, e la sua riflessione è stata: ho avuto pietà per il mio prossimo. Possiamo dire che la Vergine non è solo stata accompagnata da altri amici, ma era davvero ben accompagnata: questo atto di rinuncia il Signore lo ha visto e lo ha portato nel palmo della sua mano.>>