gratuito AS Extra 134
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SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND GRATIS A S EXTRA supplemento del numero AS 134 cover story IN ESCLUSIVO SONUS FABER Reportage di Ken Kessler sui DIFFUSORI Extrema 30th Anniversary leggi AS Extra anche con iPad, i Phone, Android, Windows M obile 60 + pagine per l’audiofilo esigente un C L I C K vi porta fuori dai confini di ‘AUDIOPHILE sound’ A S EXTRA SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND CLICK Cliccate per andare direttamente alla pagina con l’articolo desiderato... SUPPLEMENTO DI SUPPLEMENTO DI AUDIOPHILE SOUND NUMERO 134 20 CONTATTI EDITORE PIERRE BOLDUC t el 392-85 06 715 mai l editore@ audiophilesound.it 8 18 2 6 COVER CLICK STORY SONUS FABER: DIFFUSORI EXTREMA 30TH ANNIVERSARY Ken Kessler ascolta il ‘piccolo’ monitore il più esclusivo al mondo LINK UP CLICK FOSTEX: Diffusori Fostex di nuovo disponibili in Italia 22 LINK UP CLICK FOSTEX: Diffusori GX 100 Limited: Sintetica analisi tecnica di Fulvio Chiappetta LINK UP CLICK CD ALLEGATO: Il pianista Giuseppe Andaloro: Intervista di Andrea Bedetti 25 RIFLESSIONI CLICK Kondosan: Il suono del nucleo ferroso (2) 28 ANGOLO CLICK FONORIVELATORI Testina Denon DL-103: Uso e manutenzione 31 CONSIGLI CLICK TECNICI Il bilanciamento tonale: parte 2 SULLA SULLA COVER COVER SONUS ABER AUDIOFTEKNE 32 ANGOLO CLICK TECNICO Alimentatori di tensione: parte 5 35 DISCHI DA CLICK EVITARE Miles Davis: ‘Kind of Blue’ - Le edizioni digitali da scordare... 38 QUALE CLICK INCISIONE? Claudio Monteverdi: L’Orfeo 41 SPECIALE CLICK SOFTWARE Herbert von Karajan: ‘Official Remastered Edition’ su Warner Classics 58 VINILE CLICK IN EDICOLA ‘Classica in vinile 33 giri’: Il piano dell’opera sommario A S EXTRA SUPPLEMENTO DI SUPPLEMENTO AUDIOPHILE SOUND DI AS 134 DI SUPPLEMENTO ONLINE DI AUDIOPHILE SOUND ...ti porterà direttamente all’articolo desiderato 6 1-64 CLICK GUIDA ALL’ASCOLTO INTERATTIVA DEL CD ALLEGATO AD AUDIOPHILE SOUND N. 134 B AS TA UN CLICK PER ASC OLTARE I BRANI MUSICALI Dischi per un’isola deserta per anteprima AS 134 & CD allegato CLICK 1. THE CLASH: CLICK ‘SANDINISTA!’’ 49 2. BEN WEBSTER: CLICK ‘THE SOUL OF BEN WEBSTER’ 51 3. MANUEL DE FALLA: CLICK ‘IL CAPPELLO A TRE PUNTE’ 53 4. ELLA FITZGERALD: CLICK ‘NEWPORT JAZZ LIVE AT CARNEGIE HALL’ 55 5. KODALY / BARTOK: CLICK ‘DANCES’ / ‘MUSIC FOR STRINGS’ 57 sommario SULLA COVER SO NUS FABER 3 AUDIOPHILE sound con CD allegato è in edicola & in vendita online : (in versione cartacea con CD fisico & in versione digitale con CD download) www.audiofileshop.com [percorso: > ‘audiophile sound’ > ‘come comprare AS’] oppure CLICCATE IN BASSO CLICK PER ANDARE ALL’ONLINE SHOP numero 134 con CD allegato TCHAIKOVSKY su realsound AUDIOPHILE sound PER COMPRARE Audiophile sound n. 134 con CD allegato versioni fisico o digitale CLICCA QUI PER PRENOTARE Audiophile sound PRESSO IL TUO EDICOLANTE PER ABBONAMENTI Audiophile sound CLICCA QUI senza obbligo di pagamento anticipato Basta comunciarci l’indirizzo dell’edicolante: [email protected] A S EXTRA IL SUPPLEMENTO DI A UDIOPHILE SOUND SUPPLEMENTO DI AUDIOPHILE SOUND DI NUMERO 134 numero corrente in edicola e ONLINE: n.134 G R AT U I T A & I N T E R AT T I V A ESCE OGNI MESE CONTEMPORANEAMENTE A A UDIOPHILE SOUND C ONTENUTI - articoli, commenti, interviste che completano i contenuti pubblicati su Audiophile Sound - in più: recensioni, incontri, consigli pratici, dischi ‘da isola deserta’ C ONTENUTI MULTIMEDIALI - AS EXTRA è interattiva: quindi, collegamenti e link per accedere a ulteriori informazioni, video, brani musicali, ecc. E' FA CILE LEGGERE AS EXTRA: LE PAROLE/C OMMANDO>>> - CLICK : un ‘click’ nel ‘sommario’vi porterà all’articolo desiderato CLICK : un click’ negli articoli vi farà accedere ai contenuti multimediali - > SOMMARIO in fondo ad ogni pagina: cliccandoci sopra ritornerai automaticamente al sommario. pagina attiva - extra in alto della pagina indica che ci sono dei contenuti multimediale sulla pagina: per accedere ai contenuti multimediale basta cliccare sul link interattivo che si trova nel box grigio nella parte sinistra inferiore della pagina e indicato con la parole CLICCA QUI - me ssaggio pr omo zionale: le pagine con sfondo verde sono messaggi promozionali; CLICCA QUI indica che la pagina è interattiva indica che una pagina publicitaria è interattiva: basta cliccare sopra per accedere alle informazioni multimediali BENVENUTI A EXTRA ! Audiophile sound n. 134 per anteprima AS 134 & CD allegato CLICK in fo p age > SOMMARIO AUDIOPHILEsound: e è FA CILE : basta fare un CLICK sul link che ti verrà spedito per email è VE ti arriverà dell’edizione ic NUMERO CORRENTE edizione digitale op zione 1 1 NUMERO della rivista con 1 CD AUDIOPHILE in DOWNLOAD, rivista in pdf & CD in download CD res a solo 5,90 euro op zione 2 1 NUMERI della rivista senza CD in DOWNLOAD, rivista in pdf a solo 3,90 euro PER ABBONAMENTI E NUMERO CORRENTE IN VERSIONE DIGITA www.audiofileshop.com email [email protected] tel 3928 edizioni d i g i t a l i EL OCE : à a casa prima cartacea in edicola è C ONVENIENTE : perché costa molto meno ABBONAMENTO edizione digitale op zione 1 ABBONAMENTO ANNUALE: 10 NUMERI della rivista con 10 CD AUDIOPHILE ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf & 1 CD in download CD res a solo 39 euro ALE: 8506715 op zione 2 ABBONAMENTO ANNUALE: 10 NUMERI della rivista senza CD ogni mese riceverai: in DOWNLOAD 1 rivista in pdf a solo 24 euro ABBONARSI conviene... extra cover story sonus faber 8 extra > SOMMARIO cover story SONUS FABER Ken Kessler ascolta il ‘piccolo’ monitore il più esclusivo al mondo, presso la Sonus Faber. “...la Casa ha tenuto una grande conferenza stampa in Italia per alcune centinaia di ospiti. Mi sono perso quell'evento, ma ho potuto visitare l'azienda un paio di settimane dopo. Ciò mi ha permesso di compiere un giro in quella fabbrica che non avevo visitato da un decennio, con in più il privilegio di una lunga e privata dimostrazione nella sala d'ascolto Sonus Faber...” KEN KESSLER V i prego di perdonarmi eventuali sviolinate: sono onestamente stordito come pochi dal Sonus Faber Ex3ma, che rappresenta un evento radicale nell'audio high-end, dato che le conseguenze del suo modello di business vanno oltre il prodotto stesso. In poche parole, la casa italiana produttrice di diffusori ha ignorato le regole con le quali funziona il mondo dell'high-end, rivolgendosi invece al regno degli oggetti per pochi eletti, ad alte prestazioni, come le supercar. Una volta tanto, è inevitabile un'analogia automobilistica: nel 2013, alla fiera High End di Monaco di Baviera, la Sonus Faber esibiva la Pagani Huayra - una delle autovetture più costose del mondo - con un sistema audio prodotto su misura. I proprietari della Sonus Faber - Fine Sounds - sono gli stessi di McIntosh, Wadia e Audio Research, aziende che senza dubbio hanno aiutato a creare l'amplificazione da 1200W nella vettura e i complessi e customizzati sistemi di DSP. > SOMMARIO extra 9 sonus faber DIFFUSORI EXTREMA 30TH ANNIVERSARY cover story “...Per quanto ne sappia io, sono il solo estraneo all'azienda che abbia avuto un'udienza 'privata' con l'Ex3ma, piuttosto che una demo veloce. Quando ho lasciato la sessione, ero un'altra persona...” OLTRE LA MESSA IN SCENA magneti al neodimio, scelti per le migliori prestazioni e il peso Ciò che la Sonus Faber ha guadagnato dal lavorare con la più leggero possibile. Tutto questo presagiva l'arrivo dell'Ex3ma. Pagani, va oltre la pura messa in scena di presentarsi a una mostra hi-fi, con una macchina che attira le folle proprio come ARRIVA L'EX3MA fanno le stelle di Hollywood, quando si mettono in mostra a L'Ex3ma è talmente importante per la Sonus Faber, che la Casa Londra nelle anteprime a Leicester Square. I loro ingegneri si ha tenuto una grande conferenza stampa in Italia per alcune sono chiaramente avvantaggiati dalla competenza della Pagani centinaia di ospiti. Mi sono perso quell'evento, ma ho potuto visi- nell'uso del titanio, così come in quello della fibra di carbonio. La tare l'azienda un paio di settimane dopo. Ciò mi ha permesso di tecnologia progettata per l'Aida e il modello 'The Sonus Faber' compiere un giro in quella fabbrica che non avevo visitato da un era stata utilizzata nei cestelli degli altoparlanti nella Huayra, con decennio, con in più il privilegio di una lunga e privata dimostra- strutture ibride in 'duralluminio/bronzo duro' studiate per smor- zione nella sala d'ascolto Sonus Faber. zare le risonanze naturali dei due materiali. Le membrane degli È molto probabile che - a causa della rarità del diffusore, e del altoparlanti utilizzavano una speciale fibra di carbonio ultraleg- fatto che la produzione molto limitata sia già stata assegnata a gera, ottimizzata per l'audio, con la dovuta cura applicata nella rivenditori e distributori - non ci arriverà mai una coppia rigidità e smorzamento. In tutto, il progetto erano stati utilizzati dell'Ex3ma da recensire. Non avrebbe senso. Così, questa 'visita sonus faber 10 extra > SOMMARIO sonus faber cover story > SOMMARIO extra 11 pagina i nt e rat tiva cover story “...‘Ex-tre-ma’: l 'tre' in mezzo sta a significare i tre decenni dalla fondazione investigativa' ha la particolarità insolita di contenere una 'mini passato, questo modello si colloca esattamente come la moder- recensione' non ufficiale. Per quanto ne sappia io, sono il solo na automobile Mini, o il rinnovato orologio da polso Black Bay estraneo all'azienda che abbia avuto un'udienza 'privata' con della Tudor. Nel senso che Sonus Faber ha creato un modello l'Ex3ma, piuttosto che una demo veloce. Quando ho lasciato la completamente nuovo, con un'estetica nuovissima, che tuttavia sessione, ero un'altra persona. discende inconfondibilmente dall'originale Extrema, il quale fu Qualora il nome dell'Ex3ma vi possa sembrare forzato o stram- recensito nel numero dell'agosto 1991 di Hi-Fi News. Nella bro- bo, notate che la Sonus Faber è italiana, e i produttori hanno chure della Casa si legge l'intento del modello: "Sonus Faber ha tutto il diritto di usare giochi di parole nella loro lingua. Il nume- deciso di rendere omaggio al suo progetto più 'estremo', rima- ro 3 in italiano si pronuncia ‘tre’, quindi se lo pronunciate ad alta nendo perfettamente aderente alle intenzioni che caratterizza- voce avrete 'Ex-tre-ma'. Il 'tre' in mezzo sta a significare anche rono la sua creazione". i tre decenni dalla fondazione della Sonus Faber; quindi non Un'altra sorpresa: non sapevo che l'Extrema, che non ispirò mai una terza edizione, perché questo è solo il secondo diffusore a altri modelli della Casa nella sua scia, godeva internamente di utilizzare il nome Extrema. In tema di omaggi o riferimenti al un'altissima considerazione. Chi ha conosciuto il diffusore originale, si ricorderà degli elementi di spicco che rendevano l'Extrema così innovativo. Il più vivace era l'estetica derivata dal suo pannello frontale pendente e scanalato, con una sezione centrale in MDF solido rifinito in nero semilucido, tra due lati in legno noce. Sotto c'erano enormi piedistalli brutalmente utilitaristici, mentre le caratteristiche tecniche apportavano anch'esse il proprio valore di novità. Non ultimi, l'uso del famoso radiatore passivo KEF B139 a forma di losanga (tipo rombo), un crossover che da solo inghiottiva 10W, e livelli regolabili dall'utente per l'attenuazione delle basse frequenze. Il woofer passivo B139 era montato sul retro, emettendo il suono verso una placca metallica che si distanziava dal woofer di un paio di centimetri. Quella placca serviva sia come protezione per l'altoparlante, che come mezzo per creare una 'ambience' di bassi diffondendo il suono. L'AGGIORNAMENTO DI UNA LEGGENDA Il più radicale tra gli aggiornamenti, oltre alla nuova elegante e sinuosa forma, è costituito dalla sezione principale dell'Ex3ma, prodotta da un guscio in fibra di carbonio. Sebbene non sia nuova all'utilizzo della fibra di carbonio, Sonus Faber ha certamente appreso alcuni trucchetti dalla Pagani: il guscio 'monoscocca' è complesso come nessun'altro io abbia visto in un apparecchio hi-fi. > SOMMARIO extra 13 sonus faber della Sonus Faber; quindi non una terza edizione, perché questo è solo il secondo diffusore a utilizzare il nome Extrema... Sonus Faber ha creato un modello completamente nuovo, con un'estetica nuovissima, che tuttavia discende inconfondibilmente dall'originale Extrema...” cover story “...Che si tratti di marketing o arte o scienza, l'azienda ammette che l'effettiva struttura di supporto dell'Ex3ma è la monoscocca in fibra di carbonio, il che rende quindi i pannelli in legno di funzione puramente estetica...” 'Cotto' all'interno di un'autoclave, in uno stampo su misura rica- diffusore. Fogli di duralluminio vengono lavorati con macchine vato da sei elementi, il telaio dell'Ex3ma è composto da numero- CNC partendo da ceppi solidi, e sono rifiniti a mano per 'creare si strati di fibra di carbonio, con intramezzati vari materiali di una struttura ad elevata massa che possa smorzare le sollecita- smorzamento. La sovrapposizione di questi ultimi è effettuata da zioni prodotte dai potenti driver'. I componenti in alluminio lavo- un operaio specializzato, e l'Ex3ma giustifica realmente l'uso del rano con la monoscocca per tenere insieme il tutto, in concerto termine 'fatto a mano': solo due o tre dipendenti Sonus Faber, in con degli inserti in lastre di rame, e materiali di disaccoppiamen- un totale di 42 persone, sono in grado di lavorare su questo to viscoelastici. modello particolare. L'Ergal è utilizzato in aggiunta al duralluminio perché è conside- La leggerezza del carbonio, una volta che ogni altoparlante è rato dai progettisti come la 'migliore di tutte le leghe di alluminio stato posizionato, non ha una vera e propria funzione, ma la Casa tradizionali, in termini di durezza e di resistenza meccanica, cita altre virtù della fibra, come la rigidità, l'indeformabilità e lo caratteristiche preziose per la creazione di driver con prestazioni smorzamento. La struttura è inserita tra pannelli laterali, sagomati con macchine CNC (= tornio e fresa controllati da computer) che ricordano l'arte del liuta- sonus faber io; una tecnica adottata dal fondatore Franco Serblin, che raggiunse la sua apoteosi nei modelli 'Homage'. Il legno utilizzato per l'Ex3ma è abete rosso della Val di Fiemme, adottato anche nella fabbricazione dei migliori strumenti a corda. Che si tratti di marketing o arte o scienza, l'azienda ammette che l'effettiva struttura di supporto dell'Ex3ma è la monoscocca in fibra di carbonio, il che rende quindi i pannelli in legno di funzione puramente estetica (per un semplice osservatore come me). Tuttavia Sonus Faber, sempre in sintonia (gioco di parole) con gli effetti del legno, suggerisce che essi fungano da "puro elemento risonante, esattamente come la cassa di risonanza degli strumenti a corda". LEGHE IN ALLUMINIO Come si evince dalla maggior parte degli sforzi recenti di Sonus Faber, l'alluminio è diventato un ingrediente importante nella produzione high-end del marchio. Due di queste leghe, il duralluminio (Avional) e l'Ergal, sono state utilizzate nella struttura dell'Ex3ma; le proprietà di leggerezza e durezza del primo si erano state dimostrate valide nella progettazione del 'the Sonus Faber'. Per l'Ex3ma, questo materiale forma la parte anteriore e posteriore del 14 extra > SOMMARIO sonus faber cover story “...Sonus Faber si è orientata verso materiali rari e costosi, per il diaframma del tweeter da 30 millimetri: il berillio e il diamante...” esemplari'. proche'. Le strutture dei trasduttori dell'Ex3ma sono difatti realizzate fresando dei pezzi solidi di Ergal. Un materiale anch'esso diventato VECCHIE E NUOVE TECNOLOGIE recentemente diffuso presso i progettisti di macchine fotografiche, Sonus Faber si è orientata verso materiali rari e costosi, per il dia- e di orologi per le loro casse, è il bronzo duro. framma del tweeter da 30 millimetri: il berillio e il diamante, il Quello della Sonus Faber è una lega speciale in rame, zinco e sta- primo di essi utilizzato per la prima volta nel 1977 in Giappone. gno, ed è utilizzato nei cestelli dei driver per le medie e basse fre- Quei coni in berillio venivano prodotti con la 'Physical Vapour quenze, con parti lavorate da ceppi solidi. Deposition', nota agli appassionati di orologi come PVD: quella tec- La combinazione di bronzo duro e Ergal annulla 'le risonanze reci- nica utilizzata per ricoprire le casse degli orologi, in acciaio inossi- > SOMMARIO extra 15 cover story “...Il tweeter opera sopra 2,35kHz ed è configurato con la propria 'camera di decompressione' posteriore a labirinto acustico, rinforzata da Ergal, lavorato con macchine CNC...” dabile, con un colore nero opaco. Sonus Faber ha scelto quella ti del cono midwoofer e la monoscocca. Il cestello è stato pro- lavorazione per il berillio, allo stesso tempo stemperando l'effet- gettato per eliminare tutte le risonanze, ed è realizzato in Ergal to 'metallico' del materiale, con un trattamento di superficie e bronzo duro lavorati. La qualità della costruzione è semplice- applicato con l'ancora più robusta 'Chemical Vapour Deposition': mente sconcertante. uno strato di DLC ('Diamond Like Carbon'). Questa fra l'altro ha Anche il crossover dell'Ex3ma è un modello di costruzione supe- soppiantato la 'PVD' per la fabbricazione di orologi di fascia alta riore. L'attenuazione dei bassi regolabile dall'utente ha quattro e, naturalmente, la 'DLC' costa più della 'PVD' essendo più diffi- posizioni; tutti i componenti sono di altissima qualità, e il diffuso- cile da applicare, ma più resistente all'usura. re dovrebbe essere più facile da pilotare rispetto all'originale, con Un ibrido di diamante e berillio per il tweeter dovrebbe offrire il un'efficienza di 88dB e 4 ohm d'impedenza: l'ho ascoltato con un meglio dei due materiali, fornendo durezza e rigidità per un com- amplificatore valvolare a bassa potenza, e il suono era veramen- portamento estremamente veloce. Il tweeter opera sopra te impressionante. 2,35kHz ed è configurato con la propria 'camera di decompressione' posteriore a labirinto acustico, rinforzata da Ergal, lavora- ATTACCO, DETTAGLIO, CHIAREZZA to con macchine CNC. A gestire le frequenze inferiori troviamo un Ciò che non vi aspettereste mai è la scena sonora, creata da un sonus faber mid-woofer da 180 millimetri 'ultra dinamic linearity' con magne- diffusore che misura solamente 434 x 282 x 560 mm (AxLxP), su te al neodimio, e bobine in rame puro 6N. Il diaframma proprie- uno splendido piedistallo alto 660 millimetri. Con gli occhi chiusi, tario è stratificato con materiale in nano-carbonio e una schiuma avrei immaginato di ascoltare un diffusore delle dimensioni di un di smorzamento che secondo la casa assicura la risoluzione otti- Wilson XLF, con l'altezza e la tridimensionalità di un Sound Labs male. Un rivestimento della cupola in DLC/berillio invertito ESL. Aperto e arioso, l'Ex3ma ha un effetto 'scomparsa' che riva- aumenta ulteriormente la rigidità del cono e migliora la traspa- leggia con i migliori che io abbia mai sentito. renza, allo stesso modo del cestello in Ergal e bronzo duro. Attacco, dettaglio, chiarezza: questo diffusore è un purosangue Questo mid-woofer è separato dal pannello frontale, ed è proget- senza pari che incarna tutti i princìpi delle 'alte prestazioni', tato con la sua propria 'camera acustica'. eppure occupa così poco spazio che si fa beffe della maggior parte dei colossi. LA MOSSA PIU' FURBA Anche il basso era ricco, profondo e convincente. Ahimè, potreb- Ancor più sorprendente - e sufficiente a far prendere un groppo be rivelarsi un 'cul de sac' (= vicolo cieco) proprio come il suo alla gola, a quel vecchio rudere del sottoscritto, dalla nostalgia - predecessore, se la Sonus Faber scegliesse di non usarlo come è stata la mossa più intelligente di tutte della Sonus Faber: trampolino di lancio per modelli analoghi. hanno ricostruito il woofer B139, fuori catalogo da tempo, dal Il che ci porta al vero problema. Sonus Faber sta producendo momento che la KEF non dimostrava interesse a fabbricarlo di solo trenta coppie dell'Ex3ma, e manterrà la sua promessa di nuovo. distruggere lo stampo in fibra di carbonio, per poi diffonderne il La nuova versione impiega dei materiali che Raymond Cooke (= video su YouTube (già fatto! PB). Inoltre il prezzo è così proibiti- fondatore della KEF) avrebbe potuto solo sognarsi. Tuttavia, se vamente alto che è meglio descriverlo come 'Prezzo su richiesta'. possedete delle vecchie KEF, TDL, IMF o altri diffusori d'epoca Normalmente non chiedo scuse o giustificazioni per i prezzi. che avrebbero bisogno di nuovi B139, non fatevi prendere dal- Sono il genere di persona in grado di far tacere qualsiasi tacca- l'eccitazione: la Sonus Faber sta producendo i woofer passivi solo gno con un semplice: "Nessuno ti sta puntando una pistola alla per uso proprio, nonostante il fatto che riproduzioni di B139 testa per costringerti a comprare il prodotto X". Ma il sangue che potrebbero rivelarsi un'ottima fonte di guadagno, nel settore vedete colare nel collo della mia camicia proviene dal mordermi aftermarket/fai da te. la lingua...! Sono sbalordito da un prezzo che si avvicina a sei È veramente bello. Un trasduttore passivo progettato completa- zeri. È anche preoccupante la decisione di distruggerne lo stam- mente in Casa, ma con le dimensioni e la funzionalità del B139; po e produrne solo trenta coppie, quando chiunque con un bri- è stato soprannominato E.M.B.A.B.R. (Electro Magnetic Brake ciolo di fiuto nel commercio avrebbe realizzato un modello di Auxiliary Bass Radiator), e ha lo smorzamento variabile come 'normale produzione' con specifiche meno elitarie, per soddisfa- nell'Extrema originale. La sua membrana piatta è realizzata in re quelli che amerebbero possedere questo capolavoro, e che fibra di carbonio, posizionata a metà strada tra le strutture a stra- adesso non avranno mai. E per noi appassionati, il rifiuto della 16 extra > SOMMARIO cover story “...Attacco, dettaglio, chiarezza: questo diffusore è un purosangue senza pari che incarna tutti i princìpi delle 'alte prestazioni', eppure occupa così poco spazio che si fa beffe della maggior parte dei colossi...” Sonus Faber di produrre e commercializzare il B139, dopo aver Audio Research, cuffie McIntosh e il nuovo diffusore Lilium, il lavorato appositamente per realizzarlo di nuovo, è doloroso e cui lancio è previsto a Monaco di Baviera. Si può ammirare una semplicemente sconcertante (secondo me, hanno ragione! PB). gran ricchezza di progetti intelligenti, compreso un sistema tutto-in-uno high end che potrebbe far svenire gli arredatori TECNOLOGIE FUTURE d'interni. Trentun anni dopo che Sonus Faber ha completamen- Un giro all'interno della fabbrica, costruita nel 2002, mi ha te rivoltato il concetto di casse acustiche piatte, sterili, prosai- ricordato che la Sonus Faber ha il suo reparto di lavorazione che e/o brutte, l'azienda non ha perso nulla della sua creativi- della pelle, che non starebbe fuori luogo in una fabbrica di scar- tà. Per quanto mi disturbi l'intrinseca rarità dell'Ex3ma, sono pe, o in un laboratorio per il rivestimento di eleganti sedie. semplicemente contento di notare come l'eredità di Franco 'Fatto a mano' non è una presunzione qui, né si tratta di Serblin rimanga influente, come non mai. Ken Kessler / Hi Fi 'Italianità': tutti i fornitori della Sonus Faber sono in un raggio News di 15 chilometri dalla fabbrica. Una camera quasi-anecoica, e una sala d'ascolto degna di un audiofilo, mi hanno fatto ricorStradivari Homage. Lo scorso maggio, la Fine Sounds ha aperto il suo laboratorio di Design, proprio dall'altra parte della strada. Ho intravisto dei modelli che non appariranno prima di un paio d'anni o più, così come delle anteprime di amplificatori DISTRIBUZIONE Sonus Faber è distribuito in Italia dalla MPI tel: 02 93 61 101 mail: [email protected] web: www.mpielectronic.com > SOMMARIO extra 17 sonus faber dare la mia ultima visita, quando Franco Serblin svelò lo LINK UP > AS 134 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 134 / pp.22-25 DIFFUSORI FOSTEX DI NUOVO DISPONIBILI IN ITALIA LINK UP AS 134: fostex Pierre Bolduc parla con Gabriele Montalbani, di Art of Music, dei diffusori GX 100 Limited, recensiti sul numero di maggio di Audiophile sound. La Art of Music è l’importatore e il distributore in Italia dei diffusori Fostex, delle testine London, dei giradischi Funk Firm e dell’elettronica Perreaux, fra gli altri. vete recentemente acquisito la distribuzione dei prodotti della A tarci direttamente. giapponese Fostex. Considerato che quest'azienda è conosciuta in Occidente soprattutto come produttrice di eccellenti altoparlanti, quale sarà la vostra politica di distribuzione? Riteniamo che Fostex non abbia bisogno di presentazione quale produttore di altoparlanti: il catalogo offerto è ampio e la sua carat- Quali sono le prossime novità che importerete? Non sono previsti nuovi modelli a breve termine. I prezzi saranno allineati a quelli europei? teristica principale è il rapporto qualità/prezzo dei componenti. Sia Fostex che Artofmusic ritengono opportuno tenere i listini dei Attualmente il catalogo è in grado di soddisfare le più svariate esi- componenti allineati ai livelli europei. Sarà cura di Artofmusic genze degli autocostruttori. seguire i clienti e fornire la massima assistenza sia in fase di Gli altoparlanti possono essere classificati in macro categorie: full acquisto sia in fase di post vendita. range, woofer, tweeter, driver a tromba. Inoltre sono previsti accessori (per esempio, gli attenuatori). Sicuramente tra i prodotti più richiesti dal mercato dell'autocostruzione vi sono la serie a larga banda FE e quella FE Sigma: la prima è la serie entry level con costi abbordabilissimi, la seconda ha caratteristiche decisamente superiori (comprende alcuni modelli usati in diffusori di noti marchi high end) ma sempre a un costo contenuto, considerate la qualità costruttiva e le prestazio- Passiamo all'importazione dei diffusori. Se non erro, erano disponibili fino a poco fa solo in Giappone. È giusto? Confermo: Fostex ha presentato sette anni fa una nuova linea di diffusori hifi inizialmente disponibili solo sul mercato interno. Solo da poco più di un anno è iniziata la distribuzione sui mercati internazionali e il mercato italiano è uno dei primi dove sono stati presentati i diffusori domestici Fostex. Segnalo che i diffusori hifi sono ni. Tra i vari woofer presenti, vi sono alcuni modelli con magneti in tutti a due o tre vie e sono il risultato di anni di avanzata progetta- alnico, mentre tra i tweeter vi sono modelli a cupola e a tromba. Il zione per ottenere prodotti straordinari, visto che sono stati realiz- nostro principale obiettivo sarà Fostex quello di soddisfare le diverse richieste degli autocostruttori. Distributore per l’Italia Artofmusic www.artofmusic.it CLICK 18 extra Come sarà fatta la vendita, tramite negozi o direttamente da voi? In attesa di definire una rete di vendita, i clienti possono contat- > SOMMARIO zati anche dei nuovi driver appositamente per questi diffusori. Che modelli sono attualmente disponibili? Fostex produce attualmente due serie di diffusori hifi : la serie ‘G’ e la serie ‘GX’. Quest'ultima è quella attualmente disponibile in Europa e comprende i seguenti modelli : GX100MA 2 vie da scaffale entry level GX100Limited 2 vie da scaffale - componenti con membrana in magnesio, crossover con componenti sele LINK UP AS 134: fostex LINK UP > AS 134 “...Fostex ha presentato sette anni fa una nuova linea di diffusori hifi inizialmente disponibili solo sul mercato interno. Solo da poco più di un anno è iniziata la distribuzione sui mercati internazionali e il mercato italiano è uno dei primi dove sono stati presentati i diffusori domestici Fostex…” GIUSEPPE MONTALBANI zionati, cabinet laccato piano, mini supporto incorporato allo scopo di smorzare le vibrazioni GX102MA 2 vie da scaffale con due midwoofer - finitura GX250MG 3 vie da pavimento - attuale top di gamma - laccata componenti con membrana in magnesio - fini tura laccata - ha avuto ottime recensioni su varie riviste internazionali A breve saranno disponibili anche i diffusori della serie ‘G’. Fostex vi ha fatto sapere di nuovi modelli in preparazione? Abbiamo recentemente incontrato il sales manager della Fostex: l'unica novità annunciata è che verrà presentata in autunno un diffusore attivo hifi alquanto versatile: sarà possibile usarlo anche in abbinamento al computer. Pierre Bolduc DISTRIBUZIONE I prodotti Fostex sono distribuiti in Italia da: Artofmusic www.artofmusic.it > SOMMARIO extra 19 LINK UP > AS 134 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete l’articolo AS 134 / pp.22-25 FOSTEX DIFFUSORI GX 100 LIMITED Sintetica analisi tecnica di FULVIO CHIAPPETTA “Il piccolo monitor della Fostex è una vera e propria primadonna e come tale si comporta: ha fascino da vendere, ma non è disposta a elargirlo con eleganza e discrezione se non a coloro che, a suo insindacabile giudizio, sono degni della sua attenzione”. ING. FULVIO CHIAPPETTA LINK UP AS 134: fostex Ing. Fulvio Chiappetta / S I Audio l piccolo monitor della Fostex è una vera e propria primadonna I quello massimamente significativo sotto l'aspetto pratico, abbia- e come tale si comporta: ha fascino da vendere, ma non è mo registrato un dato mediato su tutta la banda ancor meno gene- disposta ad elargirlo con eleganza e discrezione se non a colo- roso: solo di un filo in più di un severo, anche se non preoccupan- ro che, a suo insindacabile giudizio, sono degni della sua atten- te, 80dB. E' evidente quindi che, anche se si desidera inserire il zione. Trasponendo queste osservazioni nella specificità del siste- sistema in un piccolo ambiente, almeno 25W sono essenziali; se ma di altoparlanti oggetto della presente disamina, questo signifi- poi si considera che, nonostante le dimensioni ridottissime, il ca che il nostro driver è capace di esprimersi ai massimi livelli a GX100 Limited riesce a garantire pressioni acustiche ad un metro patto, e solo a patto, di essere posto nelle migliori condizioni: non dell'ordine di grandezza dei 100dB, e questo anche nella ottava esitiamo anzi a dire che, proprio come la primadonna cui faceva- più bassa che è in grado di riprodurre, sarebbe a dir poco un pec- mo cenno, non accetta, quale partner, che amplificazioni dotate di cato (la parola più adatta che ci viene in mente è delitto) non met- classe ed energia in abbondanza. Premesso ciò scendiamo più tere a disposizione del diffusore una potenza pulita di almeno nel dettaglio. Come ben sanno gli audiofili, anche se appena appena navigati, i parametri di un diffusore cui bisogna prestare particolare attenzione per un corretto interfacciamento con l'elettronica di pilotaggio sono eminentemente quelli relativi alla sensibilità ed all'andamento della impedenza. Distributore per l’Italia Artofmusic.it www.artofmusic.it CLICK 20 extra L'IMPEDENZA Le curve, che illustrano l'impedenza e che vengono fuori nei test eseguiti con apparecchiature classiche, indicano tanto il valore del modulo, quanto quello della fase. Noi pensiamo che tali indicazio- LA SENSIBILITÀ Fostex 100W. Il diffusore Fostex GX100 Limited ha una sensibilità dichiarata dal costruttore di appena 82dB, valore che alle nostre misure si è dimostrato anche leggermente ottimistico. Nel test in ambiente, > SOMMARIO ni in sé siano poco pratiche per l'audiofilo medio, dal momento che è molto improbabile che questi sappia in qual modo i due valori suddetti vadano combinati secondo apposite formule per ottenere il vero e proprio carico visto dall'amplificatore. Preferiamo quindi fornire direttamente quest'ultimo dato che, ricordiamolo, è l'unico in grado di quantizzare il reale sforzo che l'elettronica deve compiere per il pilotaggio dell'altoparlante. Bene, il valore minimo da esso assunto, nel caso in esame, risulta essere pari a 3.6ohm LINK UP > AS 134 ad una frequenza prossima ai 200Hz. Che cosa significa in pratica ciò? Poiché i 200Hz ricadono nella ristretta banda (che va tipicamente da 50Hz a 400Hz) nella quale è concentrata la massima energia di un messaggio musicale medio, dobbiamo considerare quale valore pratico dell'impedenza proprio i 3.6ohm nella scelta dell'amplificazione; come si può ben vedere siamo ben lontani dai tranquillizzanti 6ohm indicati dal costruttore. Un altro parametro assai importante, che emerge dalla analisi dell'andamento dell'impedenza in funzione della frequenza, è quello relativo alla massima variazione che quest'ultima fa registrare: nel monitor Fostex siamo di fronte a una escursione estremamente ampia; basti pensare che, pur restringendo l'esame alla banda compresa tra i 200Hz e 5.000Hz, cioè quella decisiva nel determinare il timbro dei principali strumenti musicali e della criticissima voce, il valore massimo della impedenza è ben sei volte maggiore di quello minimo. Alla luce di questo parametro possiasariamente essere di almeno 20: come infatti ben sanno gli fuori asse. Qui registriamo un vero e proprio record: alla misura audiofili più attenti alla tecnica, qualora lo smorzamento suddetto a 45°, valore già molto critico, l'attenuazione del segnale ripro- non è adeguato alle particolari esigenze del carico offerto dall'al- dotto dal tweeter nell'ambito della banda ancora musicalmente toparlante, la risposta in frequenza globale tende a copiare l'an- significativa (entro cioè i 10KHz) è assolutamente trascurabile, damento della impedenza. Per le Fostex Limited, così come essendo contenuta mediamente entro 3/5dB. Quale risvolto a abbiamo potuto peraltro sperimentare, un accoppiamento infelice livello sonico di tale dato, possiamo asserire senza ombra di porta a uno sbilanciamento sonico così accentuato che, in casi dubbio che la scena ricostruita dal piccolo GX100 Limited è estremi (fattore di smorzamento inferiore a 5), può far suonare ampia e credibile. l'insieme né più né meno che come una radietta. Attenzione dunque! CONCLUSIONI Non crediamo affatto di lasciarci andare a un immotivato entusia- LE PRESTAZIONI smo nell'asserire che siamo di fronte a un piccolo fuoriclasse. Due sono le rilevazioni che, nei test, hanno caratterizzato mag- Tutti i test confermano le ottime caratteristiche soniche del siste- giormente le prestazioni del diffusore, evidenziandone le peculia- mino e concordano pienamente con le risultanze della prova rità soniche: la prima riguarda la risposta in frequenza, la secon- sonica di Paolo Dimarcoberardino (autore dell’articolo apparso da l'andamento della emissione fuori asse. Partiamo dalla prima: sul numero 134 di Audiophile sound, pp. 22-25). Ing. Fulvio la banda riprodotta, misurata con una tolleranza molto stretta per Chiappetta, consulente tecnico Audiophile Sound un sistema di altoparlanti di +/- 3dB, va all'incirca da 63Hz a 28.000Hz. Si tratta di un risultato notevole e, in particolare alle basse frequenze, tenendo in debito conto le modeste dimensioni del diffusore, da considerare una eccezione alla norma per sistemi di tale volumetria. Se si aggiunge poi che nella gamma grave l'energia sonica che il sistema è in grado di esprimere è davvero molto consistente, il quadro generale è estremamente favorevole. Il dato, in merito al parametro su considerato, indicato dal costruttore è assolutamente confrontabile con quello da noi rilevato: egli dichiara 55Hz … 45KHz a -10dB. Noi riteniamo però che una tolleranza di 10dB, oltre che sonicamente eccessiva, non rende giustizia alla estrema linearità della risposta del diffusore: uno scostamento di appena 3 dB dalla risposta flat è un record che solo grandi e costosi sistemi sono realmente in grado di offrire. A tal riguardo la Fostex merita quindi di certo un plauso. Veniamo infine al secondo punto: l'andamento della emissione > SOMMARIO extra 21 LINK UP AS 134: fostex mo affermare che il fattore di smorzamento del finale deve neces- LINK UP > AS 134 LINK UP > AUDIOPHILE sound leggete la recensione AS 134 / p.69 GIUSEPPE ANDALORO Intervista di Andrea Bedetti... Il pianista, Giuseppe Andaloro, ha appena inciso un disco con la Sony: ‘Cruel Beauty’, che comprende musica di compositori italiani del Rinascimento e del primo Barocco. Qui, parliamo con lui del suo debutto discografico. giuseppe andaloro bbiamo raggiunto telefonicamente Giuseppe Andaloro, prota- A piacergli come piace a me. gonista del 'Disco del mese' di Audiophile Sound, numero 134, Su quali fonti si è basato per scegliere e dare vita ai brani che fanno per rivolgergli alcune domande. parte del CD della Sony? Maestro Andaloro, il CD della Sony che lei ha dedicato a compositori tutto il progetto. Ho girato, e non solo in Italia, tanti archivi e bibliote- italiani rinascimentali e del primo Barocco appartiene a un genere che che per reperire il materiale di cui avevo bisogno e, così facendo, mi solitamente, per un interprete, rappresenta un punto di arrivo e non sono imbattuto in una pletora di autori, la maggior parte dei quali, pur- certo di partenza, come nel suo caso, per via di una complessità stili- troppo, oggi è del tutto ingiustamente dimenticata. Ma che musica stica che riguarda queste composizioni non certo scritte per essere meravigliosa la loro! È stato davvero difficile effettuare la scelta di quei eseguite al pianoforte. Come mai ha voluto iniziare proprio da questo compositori che sono stati inclusi nel disco in questione. Non le nascondo che questo è stato l'aspetto più difficile e arduo di particolarissimo repertorio? Sinceramente, quando ho pensato a registrare questo disco, non mi A questo proposito, se le venisse offerta la possibilità, vorrebbe regi- sono posto il problema se rappresentasse un punto di partenza o di strare un secondo disco dedicato magari proprio a quegli autori che arrivo. Alla Sony, d'altra parte, erano stati chiarissimi: se volevo regi- per forza ha dovuto mettere da parte? strare con loro, avrei dovuto presentare un repertorio particolare, ori- Certo, sarebbe bellissimo! Non mi tirerei indietro, anche perché molti ginale. Insomma, non avrei mai potuto incidere autori come autori di quella lontana epoca meritano di essere riscoperti e apprez- Rachmaninov o Liszt, inflazionatissimi in campo discografico. E sicco- zati da noi contemporanei. me amo gli autori italiani del rinascimento e del primo barocco, quando ho proposto un repertorio del genere, mi è stato risposto che si Ascoltando il suo disco, ho notato che fa un uso che potremmo defini- poteva fare. Inoltre, tenga presente che per quanto mi riguarda, mi re 'organistico' del pianoforte, proprio per mettere in risalto la straordi- piace ascoltare e anche suonare altri generi musicali, come il jazz e il naria tessitura della musica per tastiera del XVI e dei primissimi rock. Quindi, da ciò può comprendere come, in fondo, la scelta di inci- decenni del XVII secolo. È stato questo il suo intendimento? dere musiche di autori di un lontano passato non mi abbia portato a far È così, ho voluto trattare la tastiera del Fazioli e, soprattutto, utilizzan- riflettere se fosse troppo presto farlo o meno. È musica che io amo e do la pedaliera in un modo che potesse esaltare una sorta di 'suono mi premeva dunque solo offrirla all'ascoltatore sperando che potesse organistico', in grado di comunicare all'ascoltatore la bellezza di que- 22 extra > SOMMARIO ste composizioni, molte delle quali scritte proprio per l'organo, pur lare, diffusori di tutti i tipi, con i quali ho ascoltato nel modo più bello e senza rinunciare a un fraseggio, come lo può rendere il pianoforte. affascinante la musica. Ora, non possiedo un impianto Hi-Fi, la mia Spero di essere riuscito in ciò. vita di pianista in giro per il mondo non me lo permette, ma ogni volta che posso, torno a casa di mio padre Francesco, dove ho la possibili- Nel preparare questo disco, quale compositore ha trovato veramente tà di riassaporare il meraviglioso suono audiofilo. Andrea Bedetti supremo, sublime? Sicuramente Girolamo Frescobaldi, la cui musica, a mio parere, è Potete leggere la recensioni di Andrea Bedetti del disco “Cruel Beauty” degna di essere messa accanto a quella dei più grandi di sempre. Ma su Sony Classical di Giuseppe Andaloro, su Audiophile sound, n. 134 non vorrei dimenticare autori, ancora ingiustamente definiti 'minori', quali Tarquinio Merula e Giovanni Maria Trabaci. E per quanto riguarda il futuro ci sono già all'orizzonte nuovi progetti discografici? Certamente. Entro la fine di quest'anno uscirà a Hong Kong un CD dal programma assai particolare, visto che si tratta della trascrizione della Sagra della primavera di Stravinskij e della Valse di Ravel per un organico composto unicamente da due pianoforti e da due violoncelli. Un disco al quale tengo in modo particolare, ma non so, però, se verrà distribuito anche in Occidente. Un'ultimissima domanda: è interessato all'audiofilia? Possiede un impianto Hi-Fi per ascoltare la musica? Guardi, sono cresciuto in una famiglia che aveva il culto della musica che doveva essere ascoltata nel modo più fedele possibile. Quindi, fin da bambino, nella casa dei miei genitori, sono stato a contatto con un susseguirsi di apparecchi, meccaniche, sistemi a stato solido o valvo- > SOMMARIO extra 23 giuseppe andaloro LINK UP > AS 134 NUOVA DISTRIBUZIONE! da questo mese la DML AUDIO farà la distribuzione di questo prodotto riflessioni KONDOSAN PARTE 2: Il suono del nucleo ferroso (scritta nell'estate 1999) “I nuclei ferrosi vengono utilizzati per i trasformatori. Poiché il trasformatore di segnale ha un avvolgimento voluminoso, i segnali passano direttamente nel campo delle alte frequenze, anche senza il nucleo ferroso. Il problema sta nelle gamme di basse e medie frequenze...” KONDOSAN nuclei ferrosi vengono utilizzati per i trasformatori. Poiché il tra- I sformatore di segnale ha un avvolgimento voluminoso, i segnali passano direttamente nel campo delle alte frequenze, anche senza il nucleo ferroso. Il problema sta nelle gamme di basse e medie frequenze. Qui sorge una questione inerente al massimo. Inoltre vi sono tanti tipi differenti di nuclei al nichel, trasformatore. Le proprietà del nucleo ferroso vengono dapprima ognuno dei quali produce un timbro diverso. In generale, minore valutate dalla sua curva di isteresi (ossia come viene definito ogni è il contenuto di nichel, più duro è il timbro. D'altra parte, il timbro fenomeno in cui il valore di una grandezza, che sia funzione di prodotto dall'acciaio al silicio (in un trasformatore d'uscita) tende altre grandezze, dipende, in un dato istante, non solo dai valori a essere morbido. Esso ha contorni poco definiti perché il flusso che queste hanno in quell'istante, ma anche da quelli che esse magnetico non si verifica nel campo dei piccoli segnali. hanno assunto in istanti precedenti, ndr). Ma questo è solo un crinucleo ferroso. L'INCONTRO FRA TRASFORMATORE E CAVO IN ARGENTO Successivamente, il nucleo viene valutato per la quantità di flus- Vi sono molti fattori che possono decidere la qualità timbrica del so magnetico che possa passare attraverso di esso, e dove sia il trasformatore. In particolare, i materiali di avvolgimento ricoprono punto di saturazione. Mentre queste procedure sono sufficienti un ruolo importante. Nel confronto di qualità timbrica fra un tra- per i trasformatori di corrente, nel caso di quelli destinati all'audio sformatore d'uscita per un amplificatore single-ended, e quello sono necessari ulteriori studi. Nel caso di un normale trasforma- per uno push-pull, il primo sembra produrre un timbro più chiaro tore di corrente, la trasmissione di segnali di dimensioni minute e definito. Posso pensare a vari fattori che spieghino questa dif- non è presa in considerazione. Al fine di trasmettere segnali ferenza, ma c'è una cosa della quale nessuno si è accorto finora. minuscoli è necessario un nucleo ferroso che reagisca con la giu- È il fatto se esista o meno un campo magnetico generato dalla sta sensibilità in un campo magnetico molto basso. corrente continua applicata al materiale di avvolgimento, che A tal fine è solitamente necessario un nucleo denominato "core dipende dal trasformatore d'uscita per l'amplificatore single- nickel" contenente dal 45 al 78 per cento di nichel. Un problema ended, o da quello per l'amplificatore push-pull. Mi sembra che del nucleo al nichel è la sua bassa densità di flusso magnetico questo campo magnetico, generato dalla corrente continua, terio, perché la misurazione viene eseguita sull'avvolgimento del > SOMMARIO extra 25 kondosan I Riflessioni di Hiroyasu Kondo, di Audio Note sulla riproduzione audio possa fare la differenza nella qualità timbrica tra i due materiali d'avvolgimento. In altre parole, si tratta della relazione tra campo magnetico e comportamento dell'elettrone. L'esperienza ci dice che quando avvolgiamo del cavo intorno a un magnete a forma di ferro di cavallo, e inviamo dei segnali attraverso di esso, notiamo un cambiamento più evidente nella qualità timbrica, a motivo della differenza dei materiali nel cavo rispetto a quando non c'è un magnete. Ripetuti esperimenti dimostrano che il 'cavo in argento' produce meno variazioni. Il 'cavo in rame' di solito rende il timbro grezzo. Se avvolgete del cavo d'argento intorno al trasformatore, il timbro convenzionale cambierà radicalmente. Ora, l'affermazione che il trasformatore deteriori la qualità del suono, sembra essere senza “Ripetuti esperimenti dimostrano che il 'cavo in argento' produce meno variazioni. Il 'cavo in rame' di solito rende il timbro grezzo. Se avvolgete del cavo d'argento intorno al trasformatore, il timbro convenzionale cambierà radicalmente. Ora, l'affermazione che il trasformatore deteriori la qualità del suono, sembra essere senza fondamento...” fondamento. Ciò non può essere negato solo perché la teoria elettrica non ha ancora chiarito il rapporto tra il campo magnetico e l'argento. Prima o poi la gente prenderà atto della realtà delle cose. Posso aggiungere che il campo magnetico in corrente continua, rimane ancora nel trasformatore d'uscita per l'amplificatore push-pull della Audio Note Japan. Kondosan (Traduzione dall’ inglese >Traduzione in inglese di Hiro Yoshizumi, corrispondente Sibatech a Calgary, Canada) http://www.sibatech.co.jp/kondo/essays.html > SOMMARIO extra 27 kondosan riflessioni angolo fonorivelatori Testina DENON DL-103 Il pick-up MC più venduto... testina denon DL-103 “Iniziamo una nuo va rubric a dedicata al mondo dei fonorivelatori. In questo articolo parliamo più in dettaglio delle problematiche nell’uso e nella manutenzione...” SIMONE LUCCHETTI ncominciamo a conoscere meglio una testina MC. Nella testina MC I attacco eia o da un cattivo contatto dei fili clips. La manutenzione a differenza delle testine MM non è possibile la sostituzione del della testina deve essere fatta con piccolo pennellino sempre da die- cantilever. Per cui si deve porre grande attenzione nell'uso di essa. tro verso il davanti. Io consiglio sempre di risolvere il problema a Come si può vedere dalla foto la testina è composta da un cantilever, monte. I dischi vanno puliti bene e la cosa migliore sarebbe farli lava- in alluminio in questo caso, al cui apice è incastonato un diamante, un re con una macchina lava dischi, in questo modo si evita a monte che gruppo bobine ben visibile e un sistema di sospensione di colore bian- il diamante raccolga sporcizia che alla lunga si ‘solidifica’ attorno al co in questo caso. Il tutto è sostenuto da un tirante che parte dal can- diamante stesso. tilever e che va a fissarsi nella testina posteriormente tramite una vite Riepilogando quindi nella testina il diamante va sempre pulito da die- posta in cima al cilindro metallico. Il tirante che non è visi- tro verso davanti, quindi verso l'utilizzatore. La Denon come tutte le bile: si trova all'interno del gruppo bobine e ha il fondamentale compito di tenere in posizione centrale tutto il gruppo cantilever bobine; esso parte direttamente dal centro del gruppo bobine e la sua rottura causa un danno molto serio, a mio avviso irreparabile. Anche la Denon DL 304, un'ottima testina, è un componente molto fragile e non di rado mi capita di verificare testine che hanno il tirante rotto. Una testina è quindi un dispositivo meccanico, per cui quando capita che il segnale su di un canale si sente a tratti, non è possibile che il problema sia dovuto alla testina rotta. Un filo integro che conduce il segnale musicale non può interromper- Audio Silente www.audiosilente.com Costruzione giradischi, riparazione giradischi vintage, accessori in grafite. 28 extra si e poi nuovamente funzionare per cui la colpa non è nella testina ma nei collegamenti. Il più delle volte il problema è nello shell con > SOMMARIO angolo fonorivelatori “...La Denon è un ottima testina nel caso in cui si decida di ristirarla. Se si decida di montare un nuovo cantilever, esistono varie scuole di pensiero e vari tipi di diamanti; non entro in merito nell'argomento, ma posso dirvi che montando diamanti con tagli diversi dall'originale, che è conico, la Denon suona molto meglio...” testine nasce per subire pressioni sull'asse verticale ma non sull'asse orizzontale. È una testina molto robusta, ma quando è, come in questo caso, nuda, è molto più musicale, ma anche molto più delicata e fragile. Per cui consiglio sempre di fare attenzione nell'uso. In caso di piegatura del cantilever evitare di farsi prendere dal panico e procedere con sangue freddo. La testina va smontata e posta su di un microscopio. Io utilizzo un microscopio binoculare di ottima qualità e con l'uso di una pinzetta e buona manualità è possibile riportare il cantilever in posizione corretta. Tutto ciò è valido nel caso il cui il cantilever in alluminio non abbia subito una fessurazione: occorre allora metta al cantilever di essere montato nuovamente. Nel caso in cui la Denon DL 103R con cono ellittico testina denon DL-103 tagliarlo definitivamente e armarlo al suo interno di un anima che perrottura abbia determinato il distacco totale del cantilever occorre cercare la parte tranciata e poi sempre con l'uso di un microscopio procedere alla riparazione. La Denon è un ottima testina nel caso in cui si decida di ristirarla. Se si decida di montare un nuovo cantilever, esistono varie scuole di pensiero e vari tipi di diamanti; non entro in merito nell'argomento, ma posso dirvi che montando diamanti con tagli diversi dall'originale che è conico, la Denon suona molto meglio (il diamante conico è anche rumoroso, PB). Sono tutte operazione apparentemente semplici, ma occorre molta manualità e gli attrezzi giusti. In generale consiglio di rivolgersi a uno specialista e di valutare sempre i costi di riparazione in relazione al reale valore della testina nuova. Simone Lucchetti > SOMMARIO extra 29 consigli pratici IL BILANCIAMENTO TONALE - PARTE 2 (3 PARTI IN TUTTO) “...Un tecnico di registrazione si deve porre il problema della fedele restituzione del suono di uno strumento o di un insieme badando a carpirlo così com'è al momento della registrazione...” svariate gradazioni e che il bianco assoluto esista solo nella fantasia loro variazioni; passiamo ora a esempi più figurati che simbo- dei creatori di pubblicità televisiva per detersivi. Di bianchi non ce n'è leggiano i grafici che spesso vengono utilizzati per descrivere la uno solo: ce ne sono mille. Un foglio che trattiene anche una sola risposta in frequenza di un sistema di riproduzione. particella di luce non è più bianco assoluto. È appena grigio. Se ne Immaginiamo un'altalena, un'asta ben bilanciata e con fulcro perfet- trattiene due è un po' più grigio. Ma entrambi non sono così grigi da tamente centrale come quelli su cui possono giocare due bambini essere classificati come fogli di colore grigio. Vengono entrambi rico- seduti alle due estremità. Osserviamola di profilo. Essendo ben nosciuti come bianchi. Inoltre: un foglio bianco dentro una stanza bilanciata, quando non è in azione sta perfettamente allineata al ter- oscura riflette meno luce di un pezzo di carbone esposto alla luce del reno. Il fulcro è nel mezzo... al centro della zona dei medi. Alla sua sole. Tuttavia un foglio bianco rimane tale anche in una stanza buia destra ci sono le alte frequenze. A sinistra i bassi. Il profilo della tavo- e un pezzo di carbone rimane tale anche alla luce accecante del la è la linea di bilanciamento tonale che va dai 20 ai 20.000 Hz. Quando metto un peso a sinistra la tavola si inclina dalla parte dei bassi, avvicinandosi al terreno. Contemporaneamente si alza dal lato opposto, quello degli alti. Il bilanciamento tonale è un po' questo: se tolgo energia ai bassi è come se ne dessi di più agli alti e viceversa. Se la tavola rimane solo di poco inclinata e la parte degli alti si alza di poco il suono apparirà molto aperto, lucido, dettagliato. Se abbasso il livello degli alti il suono diventa più caldo e corposo. Siamo come nel caso di foto che hanno una lieve dominante rossa o verde. Nessuna delle due è corretta rispetto al foglio bianco, ma entrambe possono essere più che accettabili. Un'altalena continuerà a essere un'altalena anche se da una parte ha un piccolo peso che comunque le consente di oscillare (Quesito audiofilo: è meglio l'altalena con il deserto. L'interpretazione dei rapporti fra oggetto e contesto ci viene in soccorso. Infatti riconosciamo il suono di un violino sia che esso suoni in aperta campagna o in una cattedrale, oppure che sia un violino da poche lire o un prezioso Stradivari. Sempre un violino è. Un suono ha molte componenti. Il bilanciamento tonale è una di queste. Esso non risponde alla legge del tutto o nulla. Il nostro orecchio sopporta bene deviazioni fisiologiche all'interno di un ampio range di riconoscimento. Un tecnico di registrazione si deve porre il problema della fedele restituzione del suono di uno strumento o di un insieme badando a carpirlo così com'è al momento della registrazione (se esso rientra nel range delle fisiologiche variazioni di bilanciamento tonale). Solo se alcune componenti eccedono pesantemente (se i piccolo peso posto a destra o a sinistra? Questione di gusti!). Se bianchi diventano dei veri grigi) allora interviene per riequilibrarlo. però metto un grosso peso da una parte e l'estremità tocca terra l'al- Se una sala di registrazione ha un'acustica di timbro caldo, ricca di talena cesserà di funzionare. Cesserà di essere un'altalena. Sarà un riverbero nella zona del calore (100-300 Hz) e se quest'acustica è sistema statico. Se questo grosso peso sarà stato posto, ad esempio, stata ritenuta congeniale al tipo di musica da registrare, il tecnico del a sinistra il suono sarà privo di bassissime frequenze e esageratamen- suono tenderà a preservarla. Se invece i bassi di una sala di registra- te ricco di altissime. Un infarto sonoro. Questa situazione darà luogo a zione sono gonfi e lunghi e tendono a prevalere in modo eccessivo un suono eccessivamente deviante, distorto, un ‘quasi rumore’. su altre gamme di frequenza, un buon tecnico del suono dovrà ope- Qui i gusti personali c'entrano poco. C'è un allontanamento dal refe- rare al fine di riequilibrare l'energia delle basse frequenze. Fabio rente reale troppo marcato. Il problema è che nel caso del suono non Liberatore esiste il famoso foglio bianco con cui fare un confronto. Molti sostengono che il ‘suono dal vivo’ sia il foglio bianco del suono, un bianco Segue nella TERZA parte, in AS EXTRA 135 > SOMMARIO extra 31 - N assoluto. Sfortuna vuole che il bianco di un foglio possa essere di nostro cervello ai diversi stimoli timbrici e le sue reazioni alle bilanciamento tonale ella prima parte abbiamo osservato i comportamenti del parte 1 FABIO LIBERATORE angolo tecnico Filtri di livellamento negli ALIMENTATORI DI TENSIONE PARTE 5 filtri di livellamento “Il ripple è sostanzialmente identificato come un ronzio a una frequenza fondamentale di 100Hz che è possibile alcune volte udire dagli altoparlanti come leggero rumore di fondo...” ANTONIO SESE O ltre all'uso del condensatore, nei filtri di livellamento degli l'induttore nei confronti del ripple? alimentatori di tensione, si puo ricorrere all'impiego del- Consideriamo la reattanza che un induttore ideale presenta al l'induttore. In fig.1 questo componente e indicato con la cospetto della corrente che lo attraversa: lettera 'L'. Il valore dell'induttanza e essenzialmente il parametro che differenzia un induttore da un altro. L'unita di misura dell'induttanza e l'Henry e si indica con 'H'. Lo scopo dell'induttore è quello di offrire inerzia nei confronti della dove XL rappresenta la reattanza dell'induttore, espressa in corrente che lo attraversa, se questa presenta un andamento Ohm; variabile nel tempo, indicato con 'i(t)'. La fig.2a rappresenta la f e la frequenza della tensione all'uscita del ponte raddrizzatore; forma d'onda che si ottiene subito dopo il ponte raddrizzatore. L e il valore dell'induttore. Detto segnale elettrico, riferito alla tensione d'uscita del ponte La tensione d'uscita del ponte raddrizzatore impone una corren- raddrizzatore, e causa del ripple, ovvero, del residuo d'alternata te nel carico, corrente che possiede la stessa frequenza, e che che affligge la resistenza di carico. Si evince chiaramente, come origina il ripple quando attraversa il carico. La considerazione spiegato in uno degli articoli precedenti, che se non viene inter- risulta essere che una reattanza elevata contribuisce a minimiz- posto un 'componente' capace di contrastare il livello di ondula- zare la tensione di ripple sul carico perche se cresce L, a parita zione, tra il ponte ed il carico, il carico stesso sarebbe alimentato di 'f', la reattanza cresce. Se l'induttanza fosse nulla ci troverem- con una tensione e sarebbe attraversato da una correntenon mo di fronte al caso di un alimentatore composto da un raddriz- conforme alle specifiche di corretto funzionamento. In definitiva, zatore a dal suo carico, e in presenza di forti tassi di ondulazione l'adozione di un induttore (fig.1), per l'assenza del componente di contrasto (che in questo caso e cosi come quella di un condensato- rappresentato dall'induttore). In definitiva, se L fosse nulla, l'an- re (vedi trattazioni precedenti), damento della corrente che attraversa il carico sarebbe simile a concorre a rendere meno evidenti quello della tensione all'uscita del ponte (fig.2a). Se L fosse di le fluttuazioni della tensione e della valore infinito la corrente che attraversa il carico sarebbe costan- corrente che interessano il carico te, dato che la reattanza infinita ostacolerebbe il passaggio di stesso. In che maniera interviene componenti variabili nel tempo, e ci troveremmo di fronte ad un Antonio Sese Ingegnere e fondatore: Horn Audio Amplifiers CLICK 32 extra > SOMMARIO angolo tecnico ANTONIO SESE ripple nullo. La realta ci riporta ad un ripple di valore finito, la cui corrente che attraversa il carico possiede un valore medio a cui e sovrapposto il residuo di alternata, fig.2b (analogamente a quanto accadeva con il filtro capacitivo). Da cio si comprende come la corrente che attraversa l'induttanza e i diodi del ponte non si annulla mai, non solo, i diodi sono sempre in conduzione e non e presente il fenomeno dei picchi di corrente che attraversano il ponte, fenomeno che si evidenzia in presenza del filtro capacitivo (si ricorda che spesso detto fenomeno genera rumore in banda audio). Continua... Antonio Sese / HORN Audio Amplifiers filtri di livellamento “...La corrente che attraversa l'induttanza e i diodi del ponte non si annulla mai, non solo, i diodi sono sempre in conduzione e non e presente il fenomeno dei picchi di corrente che attraversano il ponte, fenomeno che si evidenzia in presenza del filtro capacitivo ...” > SOMMARIO extra 33 dischi da evitare Dischi da evitare & dischi sopravalutati... Miles Davis: Kind of Blue Le edizioni digitali da SCORDARE.... D a quando Kind of Blue usci per la prima volta nel 1960 il mercato ha visto numerose riedizioni, non sempre del prare bisogna conoscere quali master tape sono stati impiegati nella produzione delle varie versioni su vinile, CD, SACD e file in alta risoluzione. Nel 1992 Mark Wilder, il mastering engineer che ha seguito quasi tutte le riedizioni di Kind of Blue, capì perché i brani sul lato A del “...le edizioni su LP e CD pre-1992 sono da evitare...” PIERRE BOLDUC in alto: LP originale di Kind of Blue in basso: edizione Sony Music K2 HD Mastering - CD LP originale suonavano con un tono (pitch) un tantino acuto. Nell'era analogica era la prassi normale di mandare il segnale dal mixer a due registratori: a uno, il principale, e a un secondo, il cosiddetto ‘back-up’ nel caso che si fosse rotto quello principale durante la fase di registrazione. Beh, era proprio quello principale che non funzionava bene… "Solo nel 1992, Wilder si rese conto che il principale registratore a tre canali aveva girato un po' più lentamente durante la prima sessione, con il risultato che sugli LP e i CD che ne erano derivati, i brani del lato A (esattamente i primi tre) suonavano in modo leggermente più acuto per ciò che riguardava il timbro" (John Marks, The Fifth Element, n.34 www.stereophile.com). Questo successe perché essendo stato registrato a una velocità inferiore, il nastro doveva essere suonato sulla stessa macchina per riprodurre il pitch corretto che la macchina aveva catturato alla velocità sbagliata. Ma per fare le lacche e le prime edizioni CD, chiaramente sono stati impiegati solo registratori che giravano alla velocità corretta per la produzione dei master, e così il nastro girava per forza a una velocità maggiore rispetto a quella del registratore difettoso, risultando in un tono o pitch spostato verso l'alto. Discografia MILES DAVIS KIND OF BLUE Edizione digitale: www.hdtracks.com Edizione CD: Sony Music K2 HD Mastering CD 8869 7883272 "In occasione della seconda sessione di registrazione, sette settimane più tardi, il registratore principale a tre tracce era stato riparato, in modo che i brani sul lato B dell’LP furono registrati alla giusta velocità... cosicché da quel momento furono utilizzati www.soundandmusic.com quei nastri, anche per l’SACD > SOMMARIO extra 35 da evitare: kind of blue tutto felici. Per capire quale edizione di Kind of Blue com- Modello GX 250MG finalmente in Italia! Per informazioni sulla linea di diffusori Fostex: tel+39 i n d i r i z z o via Dal Lino, 23/2 - 40134 Bologna 347 2532215 [email protected] webartofmusic.it dischi da evitare che è stato pubblicato" ((John Marks, The Fifth Element, n.34 nastro stesso su un tavola (non la bobina ma il nastro) la sua www.stereophile.com). Così tutte le edizioni fatte con il nastro superficie non aderisce in modo perfettamente piatto sulla tavo- inciso con il registratore principale mal funzionante - ossia tutte la, ma risulta un po' curvato alle estremità. Per non rovinare le edizioni dal ‘59 al ‘92! - sono fuori tempo per quanto riguarda maggiormente il nastro, si decise di lavorare con i nastri origina- i tre primi brani del disco! Incredibile, ma vero. In altre parole, li a tre canali digitalizzandoli subito in 24bit/192kHz (HDCD Wilder dal 1992 in poi usò i nastri fatti dal back-up per tutte le Model 2/Sound Card Lynx 2; registratore usato: Ampex ATR 104 riedizioni successive (la prima essendo l'edizione Mastersound modificato). SBM Gold CD remastering), e di conseguenza solo le edizioni La versione Hi Res che ho sentito in questa risoluzione dalla su CD e LP prodotti con i master back-up hanno la velocità cor- HDTracks per me è la migliore edizione disponibile su qualsiasi retta per i primi tre brani dell'album, incluse le edizioni su SACD. formato in questo momento. Invece, bisogna evitare le riedizio- Conclusione: le edizioni su LP e CD pre-1992 sono da evitare. ni in mono perché, come ho spiegato nell'articolo su AS Extra n. 133 del mese scorso (disponibile online CLICK), CLICK non si tratta di Poi c'è la versione in alta risoluzione… e questa è un'altra sto- un'edizione fatta a partire dai nastri mono ma da un mix-down ria. Siccome la Sony/Legacy voleva immettere sul mercato del nastro a tre canali originale ad un canale. Da evitare: meglio un'edizione in alta risoluzione di Kind of Blue, Wilder ha di comprare l'edizione mono originale se volete sentire come fu nuovo esaminato i nastri originali (sempre quelli fatti con i regi- veramente inciso in mono. vano essere digitalizzati: non erano in ottime condizioni. Non Finalmente c'è la versione di Kind of Blue uscita su un XRCD conosco la loro composizione chimica originale, ma dato l'anno che la Sony ha pubblicato in collaborazione con la Victor giap- di registrazione, possiamo dedurre quasi matematicamente che ponese, un K2 HD Mastering. Sulle note troviamo la conferma si tratta di nastri in acetato. Quelli li conosco bene e con il tempo che invece di un ATR104 è stato usato un registratore a bobine hanno la tendenza ad asciugarsi e a rompersi molto facilmente. a valvole, un Presto. La qualità del suono è molto buona, a mio Poi se non sono stati tenuti in condizioni atmosferiche perfette, avviso la migliore dopo i file in alta risoluzione: è l'edizione da con un preciso grado di calore e umidità, avranno sicuramente scegliere per chi vuole godere Kind of Blue in formato CD. iniziato a ripiegarsi su se stessi; nel senso che se appoggiate il Pierre Bolduc > SOMMARIO extra 37 da evitare: kind of blue stratori back-up) ed è presto arrivato alla conclusione che dove- quale incisione? CLAUDIO MONTEVERDI: L’Orfeo Dopo aver valutato le varie edizioni, vi proponiamo le versioni migliori... P monteverdi: l’orfeo rimo esempio di opera in musica apparso a Mantova, L'Orfeo to dell'opera valorizzata nel dare maggiore importanza alla sfera (la cui trama riprende quanto raccontato dalla leggenda mito- vocale che a quella strumentale, mettendo in risalto soprattutto le voci logica su questo celebre semidio) deve la sua nascita a un'ini- femminili (anche se spesso denotavano una pronuncia troppo france- ziativa del principe ereditario Francesco Gonzaga. Non dobbiamo sizzante o tedescheggiante). Per ciò che riguarda le voci maschili, i dimenticare, però, che già da almeno un decennio, soprattutto a migliori sono i bassi, ossia François Loup e Jakob Staempfli, mentre Firenze, si andavano sperimentando esempi di teatro completamente il tenore Eric Tappy è fin troppo altalenante, a causa di un'emissione cantato: quelle prove avevano avuto una vasta risonanza nell'ottobre a dir poco discutibile, che non tiene conto dello spirito metafisico del- 1600, quando le grandiose feste nuziali per il matrimonio di Maria de' l'opera, dando alla voce un connotato troppo ‘carnale’ e ruvido. La Medici con Enrico IV di Francia avevano dato ampio spazio a questo direzione di Corboz è pregevole, così come la tessitura e il fraseggio nuovissimo tipo di rappresentazione. Gli invitati avevano potuto così resi dalla compagine orchestrale. Le note dolenti vengono dalla regi- ammirare quel nuovo modo di fare spettacolo: tra loro figurava anche il duca di Mantova Vincenzo Gonzaga, che era imparentato con gli stessi Medici. Quindi, l'iniziativa di Francesco Gonzaga si può interpretare come un desiderio di emulazione di quanto, in campo teatrale e musicale, stava promuovendo la famiglia medicea. La realizzazione di quel progetto teatrale fu affidata all'Accademia degli Invaghiti, un sodalizio fondato a Mantova un cinquantennio prima sotto il patrocinio della dinastia regnante. Tra gli altri, era un Invaghito (con il nome accademico di Ritenuto) il conte Striggio, che provvide a stendere il testo letterario, dato poi da musicare al maestro della musica ducale, che a quel tempo era Claudio Monteverdi. La recita non avvenne nel teatro di corte, ma in una sala non molto grande della residenza dei Gonzaga, allestita per l'occasione: alla prima del 24 febbraio seguì una replica, effettuata il 1º marzo 1607. La partitura monteverdiana prevedeva un'orchestra formata almeno da due clavicembali, due viole contrabbasse, dieci viole da braccio, un'arpa doppia, due violini piccoli alla francese e due ordinari da braccio, tre chitarroni, ceteroni, due organi di legno, tre viole da gamba basse, cinque tromboni, alcuni regali, due cornetti, due flauti piccoli, quattro trombe di cui una chiarina e tre sordine, con il probabile uso, nella Toccata iniziale, di almeno due tamburi. Data l'importanza dell'opera, anche da un punto di vista storico, non strazione della Erato (che fu ristampata dalla RCA nel 1985), contraddistinta da una dinamica altamente discutibile e con un dettaglio, soprattutto nelle voci, che lascia molto a desiderare. Sei anni più tardi, la Archiv, sul solco dell'edizione approntata dalla Erato, affidò a un consumato interprete barocco quale il tedesco Jürgen Jürgens, che nel 1955 aveva dato vita il Monteverdi-Chor Hamburg, con il quale si era specializzato proprio nell'esecuzione delle opere del grande musicista cremonese. A differenza della scelta fatta da Corboz, il direttore tedesco decise di dare maggiore importanza al ruolo orchestrale, grazie ai componenti della Camerata Accademica Hamburg e della Hamburger Bläserkreis für alte Musik, che mettono in luce, fin dalla celeberrima Toccata iniziale, un'indubbia brillantezza di suono, anche nella semplice fase dell'accompagnamento. Al contrario le voci non sono assolutamente all'altezza, a cominciare dal controtenore Nigel Rogers e dal falsettista James Bowman, così come Emilia Petrescu e Ian Partridge; l'unica a salvarsi è Anna Reynolds. Anche in questo caso, la resa tecnica non è pregevole, anche se la dinamica (soprattutto nella resa degli strumenti), il palcoscenico sonoro e il dettaglio sono migliori rispetto alla versione della Erato. Non poteva, ovviamente, mancare l'apporto di uno degli interpreti ‘filologici’ per eccellenza, Nikolaus Harnoncourt, il quale nel 1981, per la Telefunken, ricavò da una registrazione per la TV tedesca e quella mancano di certo le registrazioni di quello che resta un punto fermo austriaca (bei tempi quelli in cui il mondo televisivo si permetteva il dell'opera melodrammatica. lusso di trasmettere Monteverdi in prima serata!!!), dedicata ai tre Al di là delle pioneristiche edizioni di Helmut Koch del 1951 (etichetta lavori operistici del compositore cremonese, L'Orfeo in oggetto con i Discophiles Français) e di August Wenzinger del 1955 (Archiv), la componenti della Monteverdi-Ensemble Opernhaus Zürich, i quali si prima edizione ‘filologica’ dell'Orfeo riversata sul microsolco fu quella rendono di una resa strumentale davvero sontuosa, manifestando un del 1967 effettuata da Michel Corboz per l'Erato, sulla base di una suono tagliente, ‘doloroso’, esaltando la parabola del semidio, magi- revisione del musicologo americano Edward H. Tarr, che comportava stralmente diretti da Harnoncourt. Non succede la stessa cosa per le l'utilizzo di strumenti dell'epoca, con una visione generale dell'impian- 38 extra > SOMMARIO extra pagina attiva quale incisione? voci, purtroppo, in quanto, a partire dal tenore Philippe Huttenlocher, manifestano un canto pesante e prosaico, del tutto inadeguato rispetto al contesto dell'opera, senza contare la loro pronuncia marcatamente tedesca. Va meglio per la registrazione, anche se essendo destinata al tubo catodico, non può vantare peculiarità audiofile. Il parametro migliore è senza dubbio quello del palcoscenico sonoro, ben focalizza- monteverdi: l’orfeo to e con un'adeguata riproposizione degli strumenti e delle voci. La registrazione del 2000, pubblicata dall'etichetta francese K617 e distribuita da Harmonia Mundi si pone, almeno per quanto riguarda il settore discografico riguardante LP e CD, quale migliore versione attualmente disponibile. Il merito va ascritto all'argentino Gabriel Garrido, che oltre alla direzione ha curato anche la realizzazione musicale dell'esecuzione, la quale vanta, finalmente, sia un organico orchestrale, sia delle voci all'altezza della situazione. Se i membri del Coro Antonio Il Verso e dell'Ensemble Elyma sono protagonisti di una parte corale e strumentale da mozzare il fiato per la bellezza, il nitore timbrico e per la resa drammatica delle atmosfere che si sprigionano da quest'opera, anche le voci non sono da meno. A cominciare da Victor Torres, nel ruolo di Orfeo, e di Adriana Fernandez in quello di Euridice, senza dimenticare lo straordinario spessore del nostro Furio Zanasi, nei panni di Plutone. E se artisticamente quest'esecuzione è da totale encomio, anche l'aspetto tecnico della registrazione non scherza. Fin dalle primissime battute, non si può non restare meravigliati dalla straordinaria dinamica e dal dettaglio degli strumenti e delle voci, immersi in un palcoscenico sonoro palpitante, materico, profondo. Da riferimento. Ad ogni modo, la palma di edizione assoluta, tenendo conto che si tratta di un DVD, va a quella meravigliosa rappresentazione teatrale dal vivo che il catalano Jordi Savall ha effettuato nel 2002 al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, coadiuvato da Le Concert des Nations e da La Capella Reial de Catalunya, oltre che da un cast strepitoso di voci soliste composto, tra gli altri, da Montserrat Figueras, Furio Zanasi, Arianna Savall e quel meraviglioso contralto che è Sara Mingardo. Savall ha la capacità di restituire all'opera l'aura di quella temperie, di quell'atmosfera sonora e visiva che è stato il primissimo Barocco, con tutte le sue intensità, le sue contraddizioni, il suo fascino in un unicum che fa di questa esecuzione un must irrinunciabile. L'unico neo è dato dalla ripresa sonora del video, che non ha lo spessore, la forza, il dettaglio di quella di Garrido. Ma per il resto, è semplicemente straordinaria, come si può constatare guardando la versione integrale del DVD su YouTube (fare CLICK in basso a sinistra per vedere il video. Andrea Bedetti pagina attiva CLICCA QUI per vedere il video di Jordi Savall DISCOGRAFIA Michel Corbez - LP RCA GL 3434 1 Jürgen Jürgens - LP DG Archiv 2723018 Nikolaus Harnoncourt - LP 6.35591 Gabriel Garrido - CD K617 K.61766 Jordi Savall - DVD Opus Arte OA0843D > SOMMARIO extra 39 26-29as 131 KOETSU_paradigm78.qxd 19.2.2014 9:00 Page 29 speciale software HERBERT VON KARAJAN WARNER CLASSICS ‘OFFICIAL REMASTERED EDITION’ “La Karajan ‘Official Remastered Edition’ si compone di tredici box contenenti le rimasterizzazioni ufficiali delle migliori registrazioni che il direttore austriaco realizzò per la EMI fra il 1946 e il 1960 e ancora fra il 1969 e 1984. Tutte le incisioni sono state trasferite in 24bit/96kHz dai nastri analogici originali dagli Abbey Road Studios di produzione su compact disc.” PIERRE BOLDUC C irca due anni fa la EMI è stata venduta al gruppo Universal classica… e costringendo il nuovo proprietario, la stessa Warner, a sob- Music. Tuttavia, a causa delle leggi europee antitrust in vigore, il barcarsi una delle più costose operazioni di marketing che il mercato gruppo Universal è stato costretto a mettere sul mercato la divi- della musica classica abbia mai visto. È in questo contesto che la Warner ha messo adesso in commercio la nuova “Karajan Official Remastered Edition”... con il suo logo Warner Classics posto su ogni cofanetto. Sei anni fa, in occasione dell'anniversario del primo centenario della nascita di Herbert von Karajan, la EMI pubblicò la “Karajan CD Edition” che conteneva tutte le registrazioni del direttore realizzate per l'etichetta discografica inglese. In sostanza, però, si trattò solo di una riedizione delle vecchie rimasterizzazioni che erano state periodicamente messe in vendita dall'inizio dell'era del CD. Ora, in occasione del venticinquesimo anniversario della morte di Karajan (1989-2014: per i manager del marketing la morte rappresenta sempre un ottimo affare!!!), la Warner ha deciso di onorare il grande direttore d'orchestra molto più seriamente di quanto abbia mai fatto la EMI nell'era del CD, con la pubblicazione di tredici cofanetti che contengono interamente nuove rimasterizzazioni realizzate dai nastri master analogici originali, un'impresa davvero colossale. Spesso, le major tirano fuori nuove rimasterizzazioni che, in molti casi, non sono altro che operazioni cosmetici (per esempio, l’upsampling) solo per rimettere in circolazione vecchi titoli dei loro cataloghi. Non però questa volta, e mi tolgo il cappello davanti alla Warner per aver fatto le cose per bene. Forse, dopotutto, c'è ancora speranza per l'industria discografica classica. Anche se Karajan fece la sua prima registrazione per la società tedesca Polydor prima e durante la Seconda guerra mondiale, la sua carriera discografica ebbe davvero inizio quando il famoso produttore discografico EMI, Walter Legge, firmò con lui un contratto nel 1946 per una serie di registrazioni con i Wiener Philharmoniker. Presto Karajan diven- sione classica della EMI, più precisamente il ramo EMI Classics/ Virgin Classics. Ma quando, alla fine, la Warner ha acquistato quel catalogo così ambito, l'accordo non le ha permesso di mantenere il logo EMI. Di conseguenza, adesso tutti i titoli EMI Classics e Virgin Classics devono essere rimessi in vendita con il logo della Warner Classics... con la conseguente improvvisa scomparsa di uno dei più grandi marchi di musica > SOMMARIO extra 41 karajan Londra e riversati su formato 16bit/44.1kHz per la speciale software karajan ne il direttore principale della nuova ‘creatura’ di Legge, la Philharmonia Orchestra di Londra, e andò avanti con questa compagine registrando per la EMI grandi opere del tipico repertorio orchestrale operatistico, prima in mono e poi in stereo a partire dagli ultimi anni Cinquanta. Per usare le parole dello stesso Legge, la sua attività di registrazione con la casa discografica inglese permise a Karajan di costruire le basi della sua fama e della sua fortuna. Essendo l'uomo d'affari intelligente qual era, alla fine degli anni Cinquanta, Karajan iniziò a mettere una casa discografica contro un'altra, al fine di ottenere da ciascuna il migliore accordo possibile per quanto riguardava il repertorio e le royalties. Dapprima firmò un contratto con la Decca con l'obiettivo, probabilmente, di mettere pressione alla EMI, che stava disperatamente tentando di rinnovare il suo contratto con lui. Insoddisfatto, Karajan nel 1964 decise di firmare un contratto di esclusiva per cinque anni con la Deutsche Grammophon. Quando i termini terminarono nel 1969, Karajan continuò a registrare per la DG ma, allo stesso tempo, rinnovò il suo rapporto di lavoro con la EMI, che gli permise, tra l'altro, di registrare un numero impor- “Curiosamente, non ci sono registrazioni di opere liriche complete...la ragione probabilmente ha a che fare con l 'incredibile carico di lavoro necessario per identificare quali master usare, pulire i vecchi nastri e, infine, trasferire ciascuno di essi in un formato di alta risoluzione a 24bit/96kHz (PCM) e DSD (SACD) per il mercato giapponese...” 42 extra > SOMMARIO tante di opere liriche. E così cominciò la seconda stagione di Karajan con la EMI, che continuò fino al 1984 con la pubblicazione delle Quattro Stagioni di Vivaldi con Anne-Sophie Mutter e i Wiener Philharmoniker. Le registrazioni presenti in questa nuova edizione, che riguardano entrambi i periodi di contratto di Karajan con la EMI, sono vendute a prezzo budget e sono state rimasterizzate recentemente da Simon Gibson e dal suo team degli Abbey Road Studios. Alcuni cofanetti contengono sia le versioni mono sia quelle stereo di un particolare lavoro o ancora registrazioni della stessa opera registrate prima in mono e pochi anni dopo in stereo. I duplicati sono pochi, ma non per questo sono meno interessanti. Curiosamente, non ci sono registrazioni di opere liriche complete, forse perché la Warner è in attesa del trentesimo anniversario della morte di Karajan... ma, scherzi a parte, la ragione probabilmente ha a che fare con l'incredibile carico di lavoro necessario per identificare quali master usare, pulire i vecchi nastri e, infine, trasferire ciascuno di essi in un formato di alta risoluzione a 24bit/96kHz (PCM) e DSD (SACD) per il mercato giapponese. (Alcuni di esso stati presentati nella collana a medio prezzo Signature Collection - due SACD per il prezzo di un CD a prezzo normale, un affare incredibile) Per me, al centro di questa nuova edizione, si pongono certamente le nuove rimasterizzazioni, perché gettano una nuova luce sui primi lavori di Karajan, interpretativamente spesso molto diversi dalle registrazioni fatte più tardi per la DG e anche una nuova luce su molte registrazioni che sono state ignorate dalla stampa audiofila a causa della sua ossessione per gli LP della Mercury e della Living Stereo o i dischi ‘audiofili’. Per quelli di voi che sono interessati al campo audiofilo, qui ci sarà l'occasione per scoprire queste registrazioni, in particolare quelle stereo prodotte da Walter Legge, che, sono sicuro, vi faranno sobbalzare per via del loro realismo, di certo con un diverso tipo d'immagine sonora fornita da quelle realizzate dalla Mercury e dalla RCA, ma altrettanto valide e certamente uguali su una base qualitativa. Abbiamo già ricevuto in anticipo copie dei primi sei cofanetti e posso già dirvi che le stampe mono dei primi anni Cinquanta sono una rivelazione. Ho tutti i CD originali delle registrazioni di Karajan e quindi un rapido confronto con essi mi ha permesso di constatare la qualità dei nuovi trasferimenti. Ieri sera ho ascoltato i poemi sinfonici di Richard Simon Gibson e la sua squadra hanno fatto correttamente il loro lavoStrauss con la Philharmonia Orchestra e sono rimasto stupito dalle ro di rimasterizzazione. Per quelli di voi che vogliono avere una migliointerpretazioni, dalla loro freschezza, dall'incredibile virtuosismo e re idea di come gli Abbey Road Studios stanno trasferendo i gioielli del soprattutto dal loro impatto emotivo. Per esempio, le pagine finali di catalogo EMI in alta risoluzione, potete vedere il video in due parti reaMorte e Trasfigurazione sono state una rivelazione. Strauss evoca immagini dell'essere tra la vita e la morte e non avevo mai sentito così bene prima come Karajan fosse riuscito a ricreare NUOVE RISTAMPE questo stato tra il fisico e il metafisico, DEDICATE A una sorta di stato fluttuante in cui il peso HERBERT VON KARAJAN della vita umana lentamente si lascia andare e consente di galleggiare in questa Le copertine del numero estivo di incredibile quiete in un altro mondo. A un Audiophile Sound e di AS Extra certo punto ho avuto l'impressione di saranno dedicate a Herbert von camminare tra le nuvole. Una lettura davKarajan. vero incredibile: non riesco ad esprimere Gli articoli e recensioni scritti su con parole la magia pura di queste ultime Audiophile Sound saranno dedicati pagine del poema sinfonico di Strauss. Ho sia agli vari dischi pubblicati dalla spento il sistema hi-fi, ma non sono riusciTestament con Karajan dal vivo in to a prendere sonno, così ho stappato una concerti tenuti a Londra sia a una bottiglia di vino... Naturalmente, come lunga testimonianza che, penso, potrete vedere dalle recensioni che pubesprime molto bene quelle che sono blicheremo su AS EXTRA (vedi box alla le impressioni scaturite dal vedere di pagina 43), non tutte le registrazioni di persona i Berliner diretti dallo stesso Karajan per la EMI sono una prima scelta Karajan. o non tutte possono competere con la D'accordo con la Warner Classics il potenza espressiva che ho ascoltato nel saggio dedicato alla nuova Karajan poema sinfonico di Strauss. E quindi non ‘Official Remastered Edition’ sarà aspettiamoci un entusiasmo frenetico per pubblicato su AS EXTRA: i primi tre ogni CD nella Edition della Warner, ma è cofanetti saranno recensiti sul numenostra intenzione commentare ogni disco ro di giugno, mentre quelli successivi rispetto allo scrivere quel tipo di recensiosaranno pubblicati sui prossimi ni puramente generiche presenti sui cofanumeri. netti che non dicono nulla. Mi sincererò personalmente che ogni box venga recenwww.warnerclassics.com sito correttamente. Naturalmente, questa energia emotiva dev'essere trasmessa tra due diffusori e > SOMMARIO extra 43 karajan speciale software speciale software karajan lizzato da Simon Gibson sul nostro sito. Ho copiato pazientemente tutte le parole dette da Gibson e le ho tradotte in italiano per voi... Qui sotto Gibson riassume il lavoro svolto, anche se il video in due parti è molto più divertente e vi permette di vedere come i trasferimenti vengono effettivamente eseguiti: “Il processo inizia sempre con la ricerca di tutte le registrazioni e di tutti i nastri presenti nell'archivio della EMI a Londra e confrontare le diverse fonti e tutti i CD che sono stati pubblicati precedentemente. Consultiamo il file di lavoro di ogni registrazione, che contiene le note sulle sessioni di registrazione effettuate dal tecnico e dal produttore. Questi a volte spiegano perché ci sono più di una serie di nastri da scegliere. Le registrazioni provengono da dischi a 78 giri e da nastri analogici mono o stereo da un quarto di pollice, databili tra gli anni Quaranta e gli anni Ottanta. Tutti i nastri sono in buone condizioni e li facciamo suonare sul nostro registratore Studer A80 da un quarto di pollice, dopo un'attenta calibratura delle testine. “È stata presa la decisione di rimasterizzare in alta risoluzione, perché queste registrazioni non sono mai stati riversate prima in questo modo. Così, si può ottenere una qualità che è molto più vicina al suono originale da studio. Trasferiamo dall'analogico al digitale a 96kHz e a una risoluzione a 24 bit usando un convertitore Prism ADA-8 e catturiamo l'audio alla nostra Workstation Sadie Digital Audio. Se necessario, uti- “...Alcune delle registrazioni di Karajan, a partire dagli anni Settanta, sono state realizzate utilizzando nastri analogici da un pollice e otto piste e, quando abbiamo questi nastri, li rimasterizziamo preferendoli ai nastri master a due tracce usati per gli LP...” SIMON GIBSON 44 extra > SOMMARIO lizziamo la tecnologia di restauro audio CEDAR per ridurre ed eliminare i vari rumori e qualsiasi sibilo che riteniamo troppo invadenti. Ogni brano musicale viene editato insieme, se necessario, con l'ambienza aggiunta tra i movimenti”. È molto interessante anche la parte successiva del comunicato, dove Gibson spiega come il suono cavernoso di alcune delle registrazioni di Karajan successive al 1969 sono state rimasterizzate in modo molto diverso. “Alcune delle registrazioni di Karajan, a partire dagli anni Settanta, sono state realizzate utilizzando nastri analogici da un pollice e otto piste e, quando abbiamo questi nastri, li rimasterizziamo preferendoli ai nastri master a due tracce usati per gli LP. Facendo un trasferimento A/D di otto piste a 96/24 e quindi creando un nuovo mix stereo, otteniamo un suono decisamente migliore rispetto a quello che avremmo avuto se avessimo usato solo il nastro master originale stereo dello LP. Ascoltate, per esempio, i preludi operistici di Wagner o il Concerto per violino di Brahms con Gidon Kremer - tutti rimasterizzati dai nastri originali a otto piste”. Quando leggerete queste righe, i primi sei cofanetti saranno già stati pubblicati, così come il primo articolo scritto da me, non solo sui cofanetti stessi, ma anche su come Karajan e Legge si incontrarono a Vienna e sullo stile interpretativo, in continua evoluzione, dello stesso Karajan. C'è anche un articolo specifico che confronta il vecchio mastering EMI della Settima sinfonia di Beethoven e il nuovo mastering fatto dalla Warner. Pierre Bolduc KARAJAN ‘OFFICIAL REMASTERED EDITION’ www.warnerclassics.com Questo articolo è stato pubblicato anche su Audiophile sound n. 134. Lo pubblichiamo qui per coloro che non ancora sono lettori di AS LEONARDO LAMBERTI Rip arazione e cus t omizz azione di app ar ecchia tur e hi- fi Che si tratta di amplificatori, giradischi, registratori a bobine e a cassette Leonardo Lamberti ha accumulato 30 anni di esperienza e, soprattutto, una profonda conoscenza di tantissimi apparecchi di molti marchi diversi e blasonati. Servizio di riparazioni di tutte le marche hifi - Ottimizzazione delle prestazioni e taratura strumentale di - componenti hifi odierne e vintage - Riparazioni amplificatori per strumenti musicali Riconatura di altoparlanti per diffusori - Interfacciamento del nuovo altoparlante con il cross over del - diffusore mediante l'utilizzo di apparecchiature dedicate. - La strumentazione del suo laboratorio include anche una macchina a controllo numerico per la realizzazione di parti in plastica, metallo o legno per la modifica strutturale o la realizzazione ex novo di telai. Garanzia - Ot timi pr e zzi - Ser vizio v eloce Leonardo Lamberti 081/7427441 [email protected] www.megahertzaudio.it CLICK per andare al sito di Ouverture HI RES NON CLASSICO 1 dischi per un’isola deserta The Clash SANDINISTA! SONY scito quattro giorni dopo la morte di John Lennon, il quarto LP U rende mai scollegati l'uno dall'altro. della band inglese, diviso su sei facciate a prezzo speciale, fu La voce di Joe Strummer è piena e naturale, ricca di connotazioni emo- un gran bel regalo per il freddo Natale del 1980. tive, mentre gli strumenti sono disposti ad arco attorno a lui con le luci Ammesso che fossero mai stati veramente punk, col precedente che li illuminano, cambiando colore e segnando il ritmo; il basso e la London Calling i Clash dimostrarono di essere in grado di fare tutto e, sezione ritmica pulsano instancabili, perfettamente miscelati con gli con il nuovo album, vollero realmente fare tutto: funk, reggae, jazz, effetti elettronici che segnano molti dei brani. gospel, rockabilly, folk, dubstep, rhythm and blues, calypso o rap, tra i Sandinista! è un capolavoro assoluto, l'ultimo dei Seventies oppure il solchi di questo disco c'è tutto quello che il rock sarà negli anni Ottanta primo degli Eighties, a seconda di come lo si intenda, e malgrado la lun- e ben oltre. ghezza si fa ascoltare senza interruzioni dall'inizio alla fine; sarebbe un Registrato e mixato da Bill Price tra Londra, Manchester, New York e la peccato imperdonabile perdersi quest'edizione che, finalmente, gli Jamaica, Sandinista! è un lavoro monumentale dai mille gusti e colori, rende la giustizia che merita. ben piantato nella tradizione e al tempo stesso anni luce avanti a tutto ...Perlomeno sinché i giapponesi non decideranno di dare alle stampe il resto che mai, sino alla presente edizione in Hi-Res, era riuscito a un Platinum SHM-CD Flat Transfer. Piero Grassano mostrare pienamente il caleidoscopio musicale che lo caratterizza, a causa dei riversamenti non propriamente eccellenti che lo hanno accompagnato sin dalla prima stampa in vinile. Riversamenti soffocati e piatti dinamicamente (l’LP ) o, peggio ancora, duri, compressi e fastidiosi (i CD). La versione in Alta Risoluzione di HDTracks arriva in tempo utile a rendergli piena giustizia con un suono grande, dettagliatissimo, in grado di liberarne tutta la dinamica dirompente, restituendogli il soffio vitale che lo caratterizza. Per la prima volta ci si accorge che ogni brano ha un carattere sonoro totalmente differente: brani Dischi per un’isola deserta THE CLASH SANDINISTA! Sony Music UK HDTracks.com HDTracks.com Digital Download 24/96 Prod: Joe Strummer e i Clash. Reg: & Mixing: Bill Price, 1980. come Police on my back o Somebody's got murdered hanno un'impostazione sixties densa e tirata, mentre i pezzi di derivazione Dub o Reggae sono elastici e saltellanti, modernissimi nella loro spazialità; tutto questo, però, mantenendo un'omogeneità di fondo che non li > SOMMARIO extra 49 1. HI RES NON CLASSICO: THE CLASH 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! LP 45 GIRI NON CLASSICO 2 dischi per un’isola deserta BEN WEBSTER THE SOUL OF BEN WEBSTER CLASSIC RECORDS ale la pena spendere di più per i 45 giri? L'organizzatore di Bailey. I brani spaziano dal frenetico bop di Ev's Mad, dove ognu- concerti e tournée, nonché proprietario di un'etichetta disco- no ottiene un po' di spazio, a ballate lente come When I Fall in Love grafica, Norman Granz aveva un talento per mettere insie- in cui sentiamo il grande, ruvido, umido suono di Webster carico di me gruppi che producevano sessioni di successo come questa. vibrato. È proprio il tipo di atmosfera che gli amanti del jazz classi- L'annotazione un po' sulla difensiva di Benny Green ci racconta la co di oggi ricercano. storia. Secondo lui Webster era diventato famoso durante l'epoca Webster è grande nel canale sinistro, di fronte alla partecipazione swing delle Big Band come membro del gruppo di Duke Ellington, morbida di Lowe che galleggia dolcemente con un semplice tocco ed era stato il primo sassofonista tenore a essere una star. Fu uno di piatti di Bailey, mentre il basso inclinato poi pizzicato di Hinton si dei 'tre grandi' con Lester Young e Coleman Hawkins. Lasciò trova sulla destra insieme con il pianoforte di Jones, e il risultato è Ellington nel 1943 e suonò con un certo numero di altre big band un rilassamento totale da 'far tirare fuori il miglior whisky single ed ensemble jazz, alcune delle quali comprendevano cantanti malt'. L'esecuzione è uniformemente buona, in particolare gli asso- blues. Lavorava nei jazz club dell'area centrale di New York. Negli li di tromba di Art Farmer eseguiti brillantemente, e quelli di Harold anni '50 cominciò a lavorare con Oscar Peterson, e Norman Granz Ashby, anche se il suo tono e stile potrebbero essere abbastanza l'utilizzò per numerose registrazioni. Tuttavia nel 1957 all'età di 48 simili a quelli di Webster, così che a volte è difficile capire chi stia anni, il suo stile blues grezzo aveva lasciato il posto a un jazz più suonando e quando. A parte la ballata di cui sopra e la bellissima moderno. Eppure Granz sentì che mettendolo in un ambiente da Chelsea Bridge di Billy Strayhorn, uno dei punti di spicco del set, i piccola band come questo, Webster avrebbe trovato una nuova brani sono tutti originali di Webster. popolarità. Sebbene non vi siano indicazioni, la registrazione porta la firma di Ovviamente fu così, perché oggi il grande e ruvido suono di Van Gelder: scena larga a sinistra e destra (anche se Webster è Webster è uno dei preferiti dagli amanti del jazz classico. Per que- al centro su Chelsea Bridge), gran riverbero che può aprire lo spa- sta sessione (o ses- zio al centro della scena, ma non raffigurarlo, e un pianoforte dal sioni, le note infor- suono inscatolato che sembra più anni '40 che '50 (non so perché, mative sono terribil- ma spesso il pianoforte è inscatolato nelle incisioini di Van Gerder: mente incomplete) questo purtroppo è vero, PB). Granz fece accom- La qualità sonora complessiva è leggermente orientata verso gli pagnare V Dischi per un’isola deserta DISCOGRAFIA THE SOUL OF BEN WEBSTER LP Verve / Speakers Corner / AP V68359. LP 180gr. e 2 LP 45 giri Prod: Norman Granz Mastering: Willem Makkee (SC) /George Marino presso Sterling Sound (AP) www.soundandmusic.com Webster alti, ma con ottima articolazione dei transienti, in particolare di piat- dal sax tenore di ti e chitarra (questo è vero sia per il 33 Speaker's Corner sia per il Harold Ashby, dal 45 Analogue Productions). Non sorprende che i 45 giri suonino più trombettista Art spaziosi, rilassati, trasparenti e dinamici. Sono anche stati incisi dal Farmer, dal chitarri- nastro master originale, mentre ho il sospetto che lo Speaker's sta Mudell Lowe e Corner venga fuori da un trasferimento piatto 1:1. dalla sezione ritmica Ssono entrambi molto buoni. La domanda è: vale la pena spende- del pianista Jimmy re di più per il doppio set? Non posso rispondere per voi (ma lo Jones, con il bassi- farei!). Michael Fremer sta Milt Hinton e il batterista Dave > SOMMARIO extra 51 2.LP 45 giri: ben webster 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! LP 45 GIRI CLASSICO 3 dischi per un’isola deserta Manuel de Falla IL CAPPELLO A TRE PUNTE ORG A Philharmonia Orchestra e Fruhbeck de Burgos dieci anni dopo e anche altissimo livello, ma spesso le sue letture, sebbene molto preci- di quella di Ansermet e Teresa Berganza è più idiomatica di Victoria de se e disciplinate, mancano dell'ardore, della passione che ci si aspette- Los Angeles. Penso, inoltre, che il suono dei vecchi Decca sia più tra- rebbe in certi lavori romantici. Non è certo il caso della sua lettura di El sparente. Ecco una registrazione Decca convincente al massimo: sombrero de tres picos. soundstage imponente, micro dinamica notevole, incredibile risoluzione Chissà cosa accadde quel giorno, ma una cosa è certa: abbiamo a del dettaglio: c'è tutto, e anche di più. disposizione una delle più grandi interpretazioni del lavoro. Egli ha Questa non è musica pesante e anche quelli di voi che non sono parti- instillato nell'Orchestre de la Suisse Romande un impegno che in certi colarmente interessati alla musica classica troveranno El sombrero de tratti ha raggiunto quell'intensità dionisiaca che è rara nelle numerose tres picos assolutamente accattivante. registrazioni di Ansermet per la Decca. L'edizione a 45 giri è superiore in tutti i parametri audiofili alle edizioni Non solo passione, eleganza miscelata con stile e umorismo, ma anche originali e anche a quelle a 33giri. Ho una copia del master e l'edizione una lettura davvero colorata e viva. Ansermet era un grande direttore di ORG ha sicuramente aperto una porta sul suono del nastro. Gli LP non balletti (infatti, egli ha sempre sostenuto Stravinsky, anche nei primi sono altrettanto ricchi o dinamici come il master (l'unico peccato di que- tempi quando il russo veniva più o meno ignorato a causa della sua st'incisione è un basso non molto profondo anche se è comunque tra- scrittura anticonformista) e questo viene chiaramente a galla in queste sparente), ma il meraviglioso soundstage, i grandi pieni non compres- pagine. Si percepisce il profumo del teatro con la sua atmosfera, i suoi si, quella sensazione di essere quasi sul podio… c'è tutto questo in colori, le sue fantasie. questa ristampa. nsermet era un matematico e in effetti insegnò matematica all'università. Principalmente autodidatta, divenne un direttore di questa è un'ottima performance. Comunque, non ha la stessa statura De Falla studiò con Per me l'ORG suona meglio, sotto tutti gli aspetti, dell'edizione XRCD Dischi per un’isola deserta Debussy e c'è un tocco FIM che ho pure ascoltato. La confezione del doppio LP è di prima clas- d'impressionismo nello se (la copertina originale à dell'edizione americana, London). Costoso, spartito; ma l'idioma ma ne vale la pena. Pierre Bolduc DISCOGRAFIA spagnolo è sempre MANUEL DE FALLA EL SOMBRERO DE TRES PICOS. LA VIDA BREVE: INTERLUDIO Y DANZA. LP ORIGINAL RECORDING GROUP/DECCA (LONDON) ORG 102. (2 LP) 180GR. Teresa Berganza, Orchestre de la Suisse Romande, Ernest Ansermet. Stereo. Reg: Victoria Hall, Geneva, Svizzera, 1960. Prod: J. Walker. Eng: R. Wallace www.soundandmusic.com presente con i suoi ritmi brillanti e le meravigliose melodie. temperamento Il fiero della musica si alterna allegramente con i suoi momenti più teneri in questa lettura meravigliosamente viva e sensibile. La Decca fece un'altra Geneva Hall registrazione di questo lavoro, con la > SOMMARIO extra 53 3. LP 45 GIRI CLASSICO: DE FALLA 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! LP 33 GIRI NON CLASSICO 4 dischi per un’isola deserta ELLA FITZGERALD NEWPORT JAZZ LIVE AT CARNEGIE HALL, JULY 1973 COLUMBIA Q uesto concerto, a riassunto della carriera di Ella, perfettamente registrato (da Norman Granz, che costruì letteralmente la Verve Records e in seguito l'etichetta Pablo attorno a lei), spazia dai suoi inizi con l'orchestra di Chick Webb fino al suo quartetto di allora con Tommy Flanagan, Keeter Betts, Joe Pass e Freddie Waits, tutto brillantemente coreografato dal maestro showman / produttore /manager discografico Norman Granz insieme con il produttore di Newport George Wein. Negli intermezzi, Ella è affiancata dal pianista Ellis Larkins per tre duetti senza contare che, durante una meritata pausa, Roy Eldridge, Eddie 'Lockjaw' Davis e Al Grey prendono il centro della scena singolarLa tua lunga sofferente moglie mente in un ambiente da picti ha abbandonato su un'isola colo gruppo, seguiti dai Jazz deserta. At Carnegie All-Stars. Ma ha avuto pietà di te: ti ha lasciato una copia dell'Inferno I produttori discografici John di Dante… e un lusso: l'impianHammond e Teo Macero to hi fi che non vuol più vedere hanno riordinato l'ordine dei in casa. brani per l'ascolto a casa, in Per tenervi compagnia: modo che inizi con Ella e il 500 incisioni che i critici di AS suo quartetto sul lato 1, Ella e ti spediranno regolarmente. la Chick Webb Orchestra e poi Ecco la loro scelta: ‘dischi i duetti di cui sopra sul seconper un’isola deserta.’ do; un medley con gli artisti ospiti uniti al suo quartetto, seguiti dai Jazz at Carnegie All-Stars sul terzo lato, e la facciata finale con un lungo medley di Ella che termina con un emozionante People, che lei consegna al suo pubblico adorante. A quel punto la sua voce è stanca, ma più debole diventa, maggiore è l'adulazione del pubblico. Ella interpreta I've Gotta Be Me, Good Morning Heartache, Miss Otis Regrets (She's Unable To Lunch Today) e molti altri grandi classici del repertorio americano a lungo associati a lei, rendendoli freschi e giovani nonostante la sua età di 66 anni. Suona ancora piena nella voce e in pieno controllo per la maggior parte del concerto. Anche nel suo primissimo brano di successo, A-Tisket ATasket, dove si suppone che canti come una bambina, riesce a cavarsela bene. Penso che ci siano più riedizioni di Ella su vinile che non di Patricia Barber o anche di Diana Krall, ma comunque non saprei dove fermar- Dischi per un’isola deserta mi con Ella, o dirvi quale prendere e quale tralasciare, ve ne sono così tante ed è difficile stancarsi della sua voce quasi perfetta e di come ci riuscì, ma mi sembra speciale per una serie di motivi. Per prima cosa, anche se lei visse altri 23 anni e cantò sulle scene per la maggior parte di quel tempo, quello fu un evento caloroso, a somma della carriera un tributo in vita - mentre aveva ancora una bella voce, accompagnata da musicisti che avevano lavorato con lei nel corso della sua carriera, e per un altro verso la qualità della registrazione è assolutamente superba. Alcuni tecnici del suono sanno come lavorare con la Carnegie Hall, e altri lavorano contro di essa. Quelli che hanno paura di lavorare con essa, di solito producono incisioni con microfoni molto ravvicinati che tolgono dalla registrazione il suono naturale della sala, altri che cercano di lavorare con essa si perdono in un mare di riverbero. Stan Tonkel qui ne esce brillantemente, mescolando la giusta quantità di suono diretto e riverberante per darvi una presentazione intima e al contempo calda e riverberante, ma spazialmente ricca. Le immagini sono tridimensionali, solide e trasparenti su una scena sonora grande con il pubblico ben microfonato e la giusta distanza in modo da convogliare le dimensioni della sala. Ancora più importante, Ella, al centro della scena, canta proprio bene. Il 1973 è stato uno strano periodo per chiunque sia abbastanza vecchio da averlo vissuto. Le norme sociali si stavano abbattendo, New York era in crisi e assomigliava al cimitero di una città colma di spazzatura e coperta di graffiti. Eppure qui alla Carnegie Hall c'erano gli anni '40 e '50, Ella cantava quasi sempre nel pieno della voce swing. Non c'è da stupirsi se si può sentire l'amore del pubblico, anche quando non applaudiva. Michael Fremer DISCOGRAFIA ELLA FITZGERALD. NEWPORT JAZZ FESTIVAL LIVE AT CARNEGIE HALL, 5 LUGLIO 1973. LP Columbia / Pure Pleasure PPAN PPAN KG32557 (2 LP). LP 180gr. 180gr. Prod: John Hammond e Teo Macero. Eng: Stan Tonkel. Mixing: Stan Tonkel. Mastering: Ray Staff presso Air Mastering. www.soundandmusic.com extra 55 4. LP 33 GIRI NON CLASSICO: ELLA / CARNEGIE 73 10 TITOLI OGNI MESE: 1 per ognuno delle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! cvld 245 cvld 248 www.velutluna.it www.hdtracks.com AD_11_6_014.indd 1 11/06/14 09:34 HI RES CLASSICO 5 dischi per un’isola deserta Bartok / Kodaly DANZE DI GALATEA / MUSICA PER ARCHI LINN RECORDS ue dei maggiori compositori del cosiddetto Novecento storico, D alla ruvidezza barbarica per esaltare i pesi e i contrappesi di questa ossia quello che precede la cosiddetta Scuola di Darmstadt, pagina, tutta giocata su un meraviglioso contrasto timbrico. E lo stesso sorta all'indomani della fine della Seconda guerra mondiale, discorso vale anche per il Divertimento per archi, attraverso il quale il furono ungheresi, il celeberrimo Béla Bartók e il meno conosciuto direttore australiano evidenzia l'amore di Bartók per i sommi composi- Zoltán Kodály. Se il primo, infatti, non ha bisogno di molte presentazio- tori del passato, Mozart su tutti (altro musicista amato e registrato più ni, il secondo, paradossalmente, è molto meno familiare agli odierni fre- volte da Mackerras). Semmai, l'aspetto ‘barbarico’, nel senso dionisia- quentatori di concerti di quanto non lo fosse a quelli di venti o trent'an- co del termine, il compianto direttore lo immette a piene mani nelle ni fa. Brani come la suite dalla sua opera Háry János, il Concerto per Orchestra, le Danze di Marosszék e le Variazioni Peacock hanno rappresentato un punto fermo del repertorio orchestrale degli ultimi decenni del Novecento, ma ora sono indubbiamente una rarità. Per capire, quindi, la bellezza e il fascino che la musica di Kodály riesce a sprigionare basterà ascoltare un altro suo capolavoro per orchestra, le Danze di Galánta, dirette qui da Charles Mackerras e interpretate dalla Scottish Chamber Orchestra, un'ottima compagine che l'anziano direttore australiano, scomparso nel luglio del 2014, presenta in questa registrazione con due famosissime pagine di Béla Bartók, la Musica per archi, percussione e celesta e il Divertimento per archi. Il programma di questa registrazione, quindi, ha un filo rosso, un denominatore che accomuna queste tre composizioni, quello dato dal ritmo e dal colore strumentale presenti nel brano di Kodály e che viene esaltato dalla scansione drammatica e pulsante data BÉLA BARTÓK / ZOLTÁN KODÁLY MUSICA PER ARCHI, PERCUSSIONE E CELESTA / DIVERTIMENTO PER ARCHI DANZE DI GALÁNTA" Scottish Chamber Orchestra Charles Mackerras Linn Records www.linnrecords.com straordinario senso ritmico, in particolare nelle ultime concitate fasi del brano. Naturalmente, si tratta di pagine orchestrali che per essere apprezzate al meglio, devono essere tecnicamente rese in modo più che adeguato in fase di registrazione. E qui la Linn, con un file che si può scaricare in alta risoluzione (Studio Master) dal sito web dell'etichetta scozzese, non ha sbagliato un colpo. Se la dinamica è a dir poco sontuosa (si ascolti, a tale proposito, il brano di Kodály), dotata di una straordinaria naturalezza attraverso la quale si stempera la forza dei transienti, ciò che colpisce è la notevolissima rappresentazione scenica della compagine orchestrale, nella quale il dettaglio timbrico si staglia scolpito circondato da tanto, tanto nero (ascoltate gli archi nel Divertimento di Bartók e capirete che cosa intendo dire). Un ottimo esempio delle incredibili possibilità che può offrire la musica liquida in alta risoluzione. I file sono disponibili in risoluzione 24bit/96kHz. Andrea Bedetti Bartók. E qui Mackerras dimostra di essere decisamente all'altezza (molti vedono in lui solo il migliore interprete della musica di un altro grande del Novecento, il ceco Leóš Janácek, ma si sbagliano). Si ascolti come rende drammaticamente elettrica la Musica per archi, percussione e celesta, rinunciando sir charles mackerras Dischi per un’isola deserta dalle due composizioni di Danze di Galánta, intrise di un'incredibile energia e, appunto, da uno > SOMMARIO extra 57 5. HI RES CLASSICO: BARTOK/KODALY 5 TITOLI OGNI MESE: 5 dalle seguenti categorie: LP 33 classico / LP 33 non classico / LP 45 classico / LP 45 non classico / SACD classico / SACD non classico / CD classico / CD non classico / HI RES classico / HI RES non classico Il nostro target: ben 500 titoli !!! vinile in edicola Piano dell’opera ‘CLASSICA IN VINILE 33 GIRI’ VINILE AUDIOPHILE 180 GR. TUTTI I 50 TITOLI DELL’OPERA classica in vinile: piano dell’opera 1. Beethoven, L. van Sinfonia n. 5 Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 138 804 2. Berlioz, H. Symphonie Fantastique Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90254 Le uscite 1-40 già pubblicate, sono ancora disponibili come arretrati tramite De Agostini Il numero corrente in edicola: n. 41 Le uscite 42-50 saranno disponibili in edicola TRAMITE PRENOTAZIONE PRESSO IL TUO EDIC OLANTE 3. Stravinskij, I. L’Uccello di fuoco London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90226 4. Orff, C. Carmina Burana Deutsche Oper Berlin, Eugen Jochum LP Deutsche Grammophon 139 362 5. Musorgskij, M. / Ravel, M. Quadri di una esposizione: ‘Kovancina’; Preludio e Danza delle schiave persiane Minneapolis Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90217 6. Adagio Albinoni, T.: Adagio in Sol minore Pachelbel, J.: Canone in Re Boccherini, L.: Quintettino Respighi, O.: Antiche danze e arie per liuto; Tre Suite Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 2530 247 7 . Romantic Russia Borodin, A.: Prinz Igor: Ouverture e Danze polovesiane Glinka, M.: Ouverture Russlan e Ludmilla Musorgskij, M.: ‘Kovancina’: Preludio; Notte sul Monte Calvo London Symphony Orchestra, Sir Georg Solti LP Decca 6263 8 . Respighi, O. Pini di Roma; Feste romane The Cleveland Orchestra, Lorin Maazel LP Decca SXL 6822 58 extra 9 . Rachmaninov, S. Concerto per pianoforte n. 2; Preludi Byron Janis, pianoforte Minneapolis Symphony Orchesetra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90260 10 . De Falla, M. Il Cappello a tre punte Orchestre de la Suisse Romande, Ernest Ansermet LP Decca SXL 2296 11. 11. Cajkovskij, P. I. / Mendelssohn F. Concerti per violino Nathan Milstein, violino; Wiener Philharmoniker, Claudio Abbado LP Deutsche Grammophon 2530 359 12. 12. Rameau, P. Une Symphonie Imaginaire Les Musiciens du Louvre, Marc Minkowski LP Archiv 0289 477 632 0 13. Beethoven, L. van Sinfonia n. 7 Wiener Philharmoniker, Carlos Kleiber LP Deutsche Grammophon 2530 706 14. Rachmaninov, S. Concerto per pianoforte n. 3 Byron Janis, pianoforte; Minneapolis Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90283 > SOMMARIO 15. Mendelssohn, F. Sogno di una notte di mezza estate London Symphony Orchestra, Peter Maag LP Decca SXL 2060 16 . Liszt, F. Danze ungheresi nn. 1, 4, 5, 6 London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90371 17. Chacaturjan, A. Spartacus; Gajane Wiener Philharmoniker, Aram Chacaturjan LP Decca SXL 6000 18. Grieg, E. / Schumann, R. Concerti per pianoforte Rado Lupu, pianoforte; London Symphony Orchestra, André Previn LP Decca SXL 6624 19. Holst, G. I Pianeti Los Angeles Philharmonic Orchestra, Zubin Mehta LP Decca SXL 6529 20. Beethoven, L. van Concerto per pianoforte n. 1 Arturo Benedetti Michelangeli, pianoforte; Wiener Philharmoniker, Carlo Maria Giulini LP Deutsche Grammophon 2531 302 21. Cajkovskij, P. / Grieg, E. Schiaccianoci, Suite / Peer Gynt, Suite Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 2308 22. Brahms, J. Concerto per pianoforte n. 1 Clifford Curzon, pianoforte; London Symphony Orchestra, George Szell LP Decca 6023 23. Mahler, G. Sinfonia n. 1 “Titano” London Symphony Orchestra, Sir Georg Solti LP Decca SXL 6113 24. Rodrigo, J. Concerto di Aranjuez; Concerto Andaluz The Romeros; San Antonio Symphony Orchestra LP Mercury Living Presence SR 90488 25. 25. Bartók, B. Concerto per orchestra; Suite di danza per orchestra London Symphony Orchestra, Sir Georg Solti LP Decca SXL 6212 26. Vivaldi, A. Concerti da camera Musica Antiqua Köln, Reinhard Göbel LP Archiv 2533 463 27. Borodin, A. / Rimskij-Korsakov, N. A. Ouverture Principe Igor; Danze polovesiane / Capriccio espagnol; Ouverture La Grande pasqua russa London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90265 28. Cajkovskij, P. I. Lago dei cigni, Suite; La bella addormentata, Suite Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 6187 29. Respighi, O. Antiche arie e danze Philharmonia Hungarica, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR 90199 vinile in edicola extra pagina attiva COLLANA A CURA DI PIERRE BOLDUC (AUDIOPHILE SOUND) La scelta dei titoli degli LP, la supervizione dei remastering e dei test pressing, nonché il contenuto e produzione dei fascicoli: a cura di Pierre Bolduc / Audiophile sound 30. Johann Strauss Valzer, trascrizioni di Schoenberg Boston Symphony Chamber Players LP Deutsche Grammophon 2530 977 31 . Saint-Saëns, C. Sinfonia n. 3 con organo Chicago Symphony Orchestra, Daniel Barenboim LP Deutsche Grammophon 2530 619 32 . Mozart, W. A. Concerto per pianoforte n.15; Sinfonia n. 36 Leonard Bernstein, pianoforte; Wiener Philharmonker, Leonard Bernstein LP Decca SET 332 33 . Cajkovskij, P.I. Sinfonia n. 5 Leningrad Philharmonic, Evgeni Mravinsky LP Deutsche Grammophon SLPM 138658 3 4 . Bach, C.P.E. Sinfonie per archi The English Concert, Trevor Pinnock LP Archiv 2533 449 35 . Strauss, R. Also sprach Zarathustra Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 2154 36. 36. Ravel, M. Boléro; La Valse; Ma Mère l’Oye London Symphony Orchestra, Pierre Monteux LP Philips SAL 3500 37. 37. Suppé, F. von Ouverture: Bella Galathea; Pique Dame; Cavalleria leggera; Poeta e contadino; Mattino, pomeriggio e sera a Vienna; Boccaccio Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90269 38. Prokof’ev, S. / Rachmaninov, S. Concerto per pianoforte n. 3 / Concerto per pianoforte n. 1 Moscow Philharmonic Orchestra, Kyril Kondrašin LP Mercury Living Presence SR 90300 39. 39. Chabrier, E. Ouverture: España; Danza slava; Festa polacca; Festa pastorale; Gwendoline Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90212 40. 40. Strauss, R. Till Eulenspiegel; Don Giovanni; Danza dei sette veli (Salomè) Wiener Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Decca SXL 2261 Come acquistare le uscite della collana PER SAPERNE DI PIU’: CLICCA QUI 41 . Mozart, W.A. Concerti per pianoforte nn. 20 e 24 Clara Haskill, pianoforte; Orchestre des Concerts Lamoureux, Igor Markevitch LP Philips 835 075 AY 42 . Rimskij-Korsakov, N.A. Shéhérazade Boston Symphony Orchestra, Seiji Ozawa LP Deutsche Grammophon 2530 972 43 . Bruch, M. Concerto per violino; Fantasia scozzese Kyung-Wha-Chung, violino; Royal Philharmonic Orchestra, Rudolf Kempe LP Decca SXL 6573 44 . Grieg. E. / Dvorák, A. Holberg Suite / Serenata per archi Academy of St. Martin-in-the-Fields, Sir Neville Marriner LP Argo ZRG 670 45 . Opera Intermezzi Verdi, G.: La Traviata: Preludio (Atto III) Mascagni, P.: Cavalleria rusticana: Intermezzo sinfonico; L’Amico Fritz: Intermezzo Puccini, G.: Suor Angelica: Intermezzi; Manon Lescaut: Intermezzo (III Atto) Leoncavallo, R.: I Pagliacci: Intermezzo Musorgskij, M. / Rimskij-Korsakov, N. A. ‘Kovancina’: Intermezzo (IV Atto) Schmidt, F.: Notre Dame: Intermezzo Massenet, J.: Thais: Méditation: Intermezzo (II Atto) Giordano, U.: Fedora: Intermezzo (II Atto) Cilea, F.: Adriana Lecouvreur, Intermezzo (II Atto) Wolf-Ferrari, E.: I Gioielli della Madonna: Intermezzo (III Atto) Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 139 031 46. 46. Balalaika Favourites Osipov State Russian Folk Orchestra LP Mercury Living Presence SR 90310 47. 47. Cajkovskij, P. I. / Sibelius, J. Concerti per violino Kyung-Wha-Chung, violino; London Symphony Orchestra, André Previn LP Decca SXL 6493 48. Debussy, C. La Mer,, Prélude à l’après-midi d’un faune Concertgebouw Orchestra, Bernard Haitink LP Philips 9500 359 49 . Dvorák, A. / Cajkovskij, P.I. Concerto per violoncello / Variazioni rococò Mstislav Rostropovich; Berliner Philharmonike, Herbert von Karajan LP Deutsche Grammophon 139 044 50 . Brahms, J. Sinfonia n. 1 Berliner Philharmoniker, Wilhelm Furtwängler LP Deutsche Grammophon 2535 162 L’Editore si riserva il diritto di modificare la sequenza delle uscite dell’Opera e/o i prodotti allegati. Uscita: ogni 2 settimane Modalità per l’acquisto: 1. presso il tuo edicolante, tramite prenotazione: richiedi il modulo dal tuo edicolante il quale farà la prentoazione per te delle uscite della collana che desideri acquistare. La prenotazione è senza impegno e senza pagamento anticipato; puoi infatti cancellare la prenotazione in qualsiasi momento. 2. con abbonamento: telefonare De Agostini per abbonamenti e arretrati: tel. De Agostini: 199120 120 pagina attiva CLICCA QUI per abbonamenti CLICCA QUI per arretrati CLICCA QUI per prenotare prenotare dal tuo edicolante > SOMMARIO extra 59 classica in vinile: piano dell’opera PER OFFERTA ESCLUSIVA WEB: CLICCA QUI pagina attiva messaggio promozionale promo POLIFEMO Acustica Applicata presenta il suo nuovo risonatore acustico passivo ma sono evidenti miglio- l'iris meccanico, si modifica il fattore Q ramenti fino ad oltre del risonatore determinando anche la 650Hz. quantità di energia sonora restituita alla Polifemo ha una ‘auto- sala d'ascolto. matica’ capacità di Con la membrana inclinabile si modifica intercettare ‘boom’ riso- lo smorzamento dell'energia risonante nanti NON articolati che all'interno di Polifemo. si manifestano tra i 25 ed i 60Hz (tipico fenomeno delle sale d'ascolto prive di qualsiasi tipo di trattamento acustico); in questi casi Polifemo riduce l'energia del boom e lo rende più articolato. Al contrario, se nella sala d'ascolto c'è una buona distribuzione dell'energia sonora, Polifemo mostra un ‘intelligente’ effetto equalizzativo, restituendo maggiore energia ed Dove và messo Polifemo? Polifemo? - In corrispondenza delle proiezioni dei diffusori sulle pareti laterali e posteriore. - Nell'area tra la prima riflessione laterale e l'angolo dietro i diffusori. - Nell'area tra la prima riflessione posteriore e l'angolo dietro i diffusori. - In alcuni casi a metà della parete laterale. articolazione special- Cosa è Polifemo Polifemo ? mente negli intervalli di frequenza ove Polifemo è un risonatore acustico passi- il suono risulta depresso. Quindi, vo, sfrutta il noto pricipio fisico di Polifemo lavora PRINCIPALMENTE sul Helmoltz, ma con alcuni aspetti esclusi- BILANCIAMENTO TONALE e poi sull'arti- vi ed innovativi: colazione. Traducendo in percezioni d'ascolto: Quanti Polifemo Polifemo ? In una normale sala d'ascolto (circa 15/25 m²), sono necessari da 1 a 3 Polifemo, a seconda delle problematiche acustiche presenti. Polifemo può lavorare senza nessun problema con o 1) accurato sistema per regolare la Polifemo produce un chiaro allargamen- frequenza di risonanza; to dello spazio acustico, per via della 2) regolazione per modificare il migliore risoluzione a bassa frequenza; fattore Q del risonatore; sono evidenti miglioramenti di come le 3) facile posizionamento e rotazione in medie ed alte frequenze ‘galleggiano’ ambiente; sulle basse; il suono guadagna realismo, Polifemo non può ridurre il tempo di 4) struttura trasparente per un look micro-informazioni e velocità. riverbero della sala d'ascolto, oltre la meno intrusivo e più accettabile dal- senza la presenza di DaaD. Cosa NON può fare Polifemo? Polifemo? sua più alta frequenza di risonanza; l'acquirente (si vede il colore del muro Come usare le regolazioni di non può peggiorare l'articolazione musi- dietro di lui); Polifemo? cale; Con l'apertura variabile alla base, si gliato semplicemente non lavora al regola la frequenza di risonanza da 25 a 100% delle sue potenzialità. 5) totale neutralità acustica della superficie esterna diffondente. Cosa fa Polifemo? Polifemo? Polifemo è efficiente da 25 fino a 60Hz, pagina attiva CLICCA QUI per saperne di più su Polifemo se Polifemo è posizionato nel punto sba- 60 Hz. Con ‘l'occhio di Polifemo’ regolato dal- Accustica Applicata DISTRIBUTORE PER L’ITALIA: ACUSTICA APPLICATA tel: 0583 730 322 www.acusticaappliata.com [email protected] LINK UP > LINK UP > AS 134 AUDIOPHILE sound leggete l’articolo AS 134 / pp.8-10 guida all’ascolto ‘musicale’ CD ALLEGATO AD AS 134 nuova rubrica!! TCHAIKOVSKY Per conoscere meglio questo disco, in questa nuova rubrica potete leggere la guida all’a sc olt o e ascoltare degli esempi musicali, che sono stati segnalati con l’icona sq Per la versione dell’articolo con gli esempi musicali CLICCATE QUI: Questo link vi porterà alla pagina interattiva con testo ed esempi musicali da ascoltare... sq GUIDA ALL’ASCOLTO DELLA SINFONIA N. 5 mese dopo la prima esecuzione: "Dopo aver diretto la mia nuova sinfonia, due volte a Pietroburgo e una volta a Praga, mi sono per- ëtr Il'ic Tchaikovsky fu un compositore spesso in balia di due P suaso che è mal riuscita. C'è in questa musica qualcosa di sgrade- forze contrapposte: da un lato poteva cadere in uno stato di vole, una certa diversità di colori, una certa insincerità, un certo arti- prostrazione psicofisica che sfociava in stati depressivi più o ficio. Pur senza rendersene conto, il pubblico lo ha percepito. Ho meno lunghi, dall'altro poteva essere posseduto da vere e proprie chiaramente avvertito che i consensi e gli applausi andavano in esplosioni di forza creatrice che gli permettevano di comporre, in realtà alle mie composizioni precedenti e che questa sinfonia non brevissimo tempo, pagine di una bellezza e di una profondità che le riusciva a piacere: una constatazione che mi procura un cocente hanno fatte diventare immortali. Quest'ultimo caso è testimoniato dolore e una profonda insoddisfazione di me stesso [...]. Ieri ho sfo- esemplarmente da una lettera che il compositore russo scrisse il 10 gliato la Quarta, la nostra sinfonia, che differenza! Com'essa si col- giugno 1888, dalla casa di campagna affittata per lui dal fratello loca su un piano più elevato! È una cosa molto, molto triste!". Anatol, alla sua generosa mecenate Nadjezda von Meck: "Voglio Ma la storia e il tempo, come spesso succede, hanno poi fatto giu- mettermi a lavorare alacremente; sento in me un impulso fortissimo stizia e oggi, nonostante il parere contrario di Tchaikovsky, si consi- di dimostrare non solo agli altri ma a me stesso che la mia capaci- dera la Quinta sinfonia di gran lunga superiore a quella che la pre- tà di comporre non è esaurita [...]. Non so se le ho già scritto che cede, senza dimenticare che, su un piano squisitamente tecnico- lavoro a una sinfonia. Da principio procedevo a stento, ma ora sem- musicale è migliore anche della sesta, ossia la popolarissima bra che l'illuminazione sia scesa sul mio spirito". Ebbene, quell'ope- Patetica. D'altronde, non bisogna dimenticare che lo stesso compo- ra alla quale Tchaikovsky stava lavorando "alacremente" era proprio sitore russo si ricrebbe sugli esiti della sua quinta sinfonia, grazie ai la Quinta sinfonia in mi minore op. 64, composta in appena quattro consensi e agli apprezzamenti ricevuti da questo lavoro nei concer- mesi, tra il maggio e l'agosto del 1888, dopo un lungo periodo di ti da lui diretti durante la tournée europea del 1889-1890, quando depressione e di blocco creativo. Questa sinfonia, una delle più perfino Brahms (evento più unico che raro, visto che quando si trat- celebri di tutto l'Ottocento, fu diretta dallo stesso Tchaikovsky il 5 tava di parlare delle opere dei suoi colleghi il sommo compositore novembre dello stesso anno a San Pietroburgo, ottenendo un buon tedesco non era di certo tenero e accondiscendente) la elogiò, successo di pubblico, ma duramente criticata dalla critica. Di fronte esprimendo qualche riserva solo sul tempo finale. a questo rifiuto, il compositore cadde ancora una volta in preda Proseguendo sul solco della Quarta sinfonia, scritta, non lo si all'amarezza e allo sconforto. dimentichi, ben undici anni prima, anche la quinta è intrisa dalla pre- Ne fa fede un'altra lettera, scritta sempre alla von Meck meno di un senza ineluttabile del Destino. Anche se l'autore non volle mai con- > SOMMARIO extra 61 LINK UP AS 134: CD tchaikovsky SINFONIA N. 5 & FRANCESCA DA RIMINI CLASSICA 33 IN VINILE GIRI IN EDICOLA / IN USCITA OGNI 2 SETTIMANE I TITOLI MERCURY NELLA COLLANA i numeri in rosso si riferiscono ai numeri di uscita in edicola 2. Berlioz. Symphonie fantastique. Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR90254 3. Stravinskij. L’uccello di fuoco. London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90226 5. Mussorgskij / Ravel. Quadri di un’esposizione, Kovanchina: Preludio e Danza delle schiave persiane. Minneapolis Symphony, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90217 tutti i vinili nella collana sono RISTAMPE AUDIOPHILE 9. Rachmaninov. Concerto per pianoforte n. 2, Preludi Byron Janis, pf, Minneapolis Symphony, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90260 14. Rachmaninov. Concerto per pf n. 3 Byron Janis, pf, Minneapolis Symphony, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90283 16 Liszt. Danze ungheresi nn.1,4,5,6 London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90371 24. Rodrigo. Concerto di Aranjuez, Concerto Andaluz The Romeros, San Antonio Symphony Orchestra, LP Mercury Living Presence SR90488 27. Borodin / Rimskij-Korsakov. Ouverture Principe Igor, Danze polovesiane / Capriccio espagnol, Ouverture La grande pasqua russa London Symphony Orchestra, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90265 29. Respighi. Antiche arie e danze Philharmonia Hungarica, Antal Dorati LP Mercury Living Presence SR90199 37. Suppé: Ouverture Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR90269 38. Prokof'ev. / Rachmaninov. Piano Concerton. 3 / Piano Concerton. 1 Moscow Philharmonic Orchestra, Kyril Kondrašin LP Mercury Living Presence SR90300 39. Chabrier. Ouverture Detroit Symphony Orchestra, Paul Paray LP Mercury Living Presence SR 90212 46. Balalaika Favourites Osipov State Russian Folk Orchestra LP Mercury Living Presence SR90310 >> Tom Fine ha ricevuto una copia di ogni titoli. Secondo lui, il lavoro su queste ristampe è stato eccellente. siderare questo lavoro all'insegna di una "sinfonia programmatica", l'oboe s q02.34 - 06.23, che dialoga con il corno, proponendo una tuttavia appuntò alcuni pensieri a tale proposito: "Introduzione: sot- nuova melodia, ripresa anche dagli archi prima e dall'intera orche- tomissione totale davanti al destino o, ciò che è lo stesso, davanti stra poi, dando corpo a un momento maestoso e sereno, che corri- alla predestinazione ineluttabile della provvidenza. Allegro. I: sponde, probabilmente, al "raggio di luce" menzionato dallo stesso Mormorii, dubbi, accuse a […..]. Il: Non è meglio allora gettarsi a Tchaikovsky. Dopo questo momento di pace assoluta, il clarinetto corpo morto nella fede? Il programma è eccellente, ammesso che imbastisce una nuova melodia, tenera e malinconica, ma che viene riesca a realizzarlo". Inoltre, un altro appunto rivelatore, che si rife- improvvisamente interrotta dall'irruzione del tema ricorrente del risce al celeberrimo secondo tempo, accenna al contrasto tra un Destino, affidato ancora alle trombe. Il tempo si conclude, tuttavia, tema indicato come "consolazione" che si trasforma in una sorta di all'insegna di una ritrovata serenità, turbata ma non annientata dalla "raggio di luce" e un tema affidato agli strumenti gravi, che rispon- minaccia del Fato, che risuona nuovamente con la cupezza e con derebbe pessimisticamente al primo: "No, nessuna speranza!". la violenza dei tromboni. Un altro aspetto fondamentale è che questa sinfonia, come la pre- Segue l'Allegro moderato, un valzer elegante e lieve, appena incre- cedente, del resto, riprende anche il principio ciclico della cosiddet- spato da un'ombra d'inquietudine dovuta ai rapidi e insistenti pas- ta ‘idea ricorrente’, facendone un uso ancora più ampio, in quanto saggi dei legni e degli archi s q01.48 - 03.47. Anche qui, a qualche uno stesso tema, collegato al principio ineluttabile del Destino, ritor- battuta dalla fine, ritorna implacabile il tema del Destino, senza vio- na in tutti e quattro i tempi. È sufficiente ascoltare l'introduzione del lenza, ma egualmente impressionante per il suo tono funereo, primo tempo, l'Andante, affidato ai clarinetti e agli archi gravi, cupo, plumbeo. pesante, marziale, ‘soffocante’, con un andamento che ricorda sia Ed è sempre questo tema ad aprire l'ultimo tempo, anche se qui una marcia, sia un corale. Al contrario, l'Allegro con anima si apre appare totalmente trasfigurato, simile a un maestoso corale in tona- con un nuovo tema, che mantiene tuttavia l'atmosfera di una palpa- lità maggiore. L'Allegro vivace è pregno di molteplici idee tematiche bile inquietudine, nonostante il ritmo relativamente vivace s q03.29 e raggiunge una prorompente intensità espressiva - 04.59. L'irruzione risoluta degli ottoni fa, infine, esplodere la ten- 07.05, anche se pecca, come riconosciuto dal suo stesso autore, di sione, che rapidamente si smorza e lascia emergere un secondo un certo squilibrio formale, senza contare che non è nemmeno tema, in tonalità maggiore, puro, pastorale, che porta un raggio di immune da una certa ampollosità e da un tronfio trionfalismo, in par- luce dopo le ombre minacciose dell'inizio s q06.22 - 06.49. Da qui ticolare nel finale, allorquando il tema del destino si afferma come prende avvio un ritmo di valzer, lirico e vaporoso, con lo sviluppo un corale grandioso e imponente e, come se non bastasse, anche che si basa non su una consueta elaborazione tematica, ma sulla il tema principale dell'Allegro con anima ritorna trasformato in un sovrapposizione e l'accostamento di temi per associazione o per canto di vittoria contrasto. Nella coda, infine, viene ripreso il motivo iniziale storcere il naso a molti contemporanei, a cominciare da Brahms, dell'Allegro, ma la conclusione, ancora una volta, è ancora sotto il che si chiesero il perché di una trasmutazione così repentina dal s q04.49 - s q10.46 - 13.58. Proprio questa coda finale fece segno del tema del Destino, che ora risuona lugubre, incancellabi- concetto della totale rassegnazione. E ancora oggi si avverte una le, nelle trombe. nota di falsità e di sovreccitazione che risiede in questo scorcio fina- L'Andante cantabile, con alcuna licenza, che rappresenta indubbia- le, facendoci riflettere come, sebbene il tutto sia stato portato a mente uno dei vertici del sinfonismo tchaikovskiano, prende avvio buon fine con bravura, da parte di Tchaikovsky, il trionfo conclusivo sullo sfondo degli archi gravi, con il primo corno che canta in modo risulti del tutto fittizio, inutile, irrisorio, di fronte alla spietata e insen- "dolce con molta espressione" (come riporta la partitura) una lunga sibile mano del Destino. melodia nobile e patetica. Subito dopo s'inserisce delicatamente > SOMMARIO extra 63 LINK UP AS 134: CD tchaikovsky LINK UP > AS 134 Linea MARSIS F16 REFERENCE c osa caratterizza la filosofia di progettazione delle elettroniche HORN? La nostra esperienza proviene da un settore in cui è imperativo fondare un progetto sull'affidabilità, dove non sono permessi indici di incertezza oltre l'ordine di grandezza tale da causare lo stra- marsis F16 reference - inside messaggio promozionale promo PREAMPLIFICATORE HORN volgimento del progetto stesso. L'ideazione di sistemi, seppur complessi, deve essere affrontata guardando a come è possibile ottenere la stessa funzione attraverso funzionamento che è tale per tutta la semplificazione. l'escursione del segnale, anche nei Come ed in che misura questa filo- nostri finali di potenza. sofia è proiettata sul preamplificato- Quanto è importante l'alimentazio- re di linea Marsis F16? ne nei vostri progetti? Il preamplifcatore Marsis F16 nasce con L'alimentazione di un'apparecchiatura l'idea di impiegare in maniera intransi- audio sicuramente interviene in manie- gente questa filosofia di progetto. ra decisiva sul 'suono', per questo moti- Quando pensavamo di 'dare vita' a que- vo HORN, come e' giusto che sia, inve- sta elettronica abbiamo imposto cate- ste massivamente nella progettazione goricamente che tutti gli stadi venisse- di questa sezione, e lo fa con dedizio- ro vagliati con l'intendo di rendere ne. Un aspetto, che si riverbera su minimalista il progetto, calibrando il tutto il progetto, è quello di non adot- numero di componenti, la lunghezza tare la tecnica di correzione dei segna- totale delle piste del PCB e la loro li 'dopo' ma pensare come già all'origi- posizione, il numero degli stessi stadi ne si possa ottenere una o più sezioni nonché il guadagno da attribuire all'in- funzionali senza ulteriormente interve- tera macchina. nire con l'aggiunta di componenti o E la classe di funzionamento audio? Crediamo fortemente nella bontà della classe A, senza disdegnare la classe AB ed i progettisti che invece possiedono altre preferenze, per questo, soluzioni circuitali altrimenti evitabili (è un po' come nella produzione di un filmato: una cattiva ripresa video, seppur rielaborata successivamente, rimarrà sempre una ripresa di dubbia qualità). Qualche parola a proposito degli stadi che trattano il segnale audio del Marsis F16? Il preamplificatore è completamente a componeti discreti ed e' concepito secondo il criterio dual mono: i due canali sono duplicati e non si vedono. Lo stadio d'ingresso (VAS), costituito da un solo componente discreto, è interfacciato ad un ulteriore stadio con uscita a bassissima impedenza su tutta la banda audio, e concepito affinché risultasse 'elettronicamente' trasparente. Il preamplificatore nasce bilanciato ma possiede anche la possibilita' di essere utilizzato indifferentemente in modalità sbilanciata. marsis F16 reference - back tutte le nostre elettroniche, finali e preamplificatori, appartengono a questa classe di DISTRIBUTORE PER L’ITALIA: HORN Audio Amplifiers www.hornamplifiers.com email: [email protected] LINK UP > AS 134 GUIDA ALL’ASCOLTO DI ‘FRANCESCA DA RIMINI’ come la lettura degli amori di Lancillotto e Ginevra fosse galeotta bre verso dantesco. cimentò spesso anche nella stesura di pagine orchestrali quasi Ora, il riferimento al canto di Dante è imprescindibile per compren- sempre legate al concetto della musica a programma. Da questo dere il contenuto del poema sinfonico di Tchaikovsky, il quale pre- intento, nel volgere di quasi tre decadi, vennero alla luce l'ouvertu- mise alla partitura una breve spiegazione di quanto narrato dal re La bufera (1864), il poema sinfonico Destino (1868), le due poeta, nonché tutti i versi del racconto della stessa Francesca. ouverture-fantasia Romeo e Giulietta (1869) e Amleto (1888), le Così, il poema sinfonico si richiama direttamente al contenuto del fantasie La tempesta (1873) e Francesca da Rimini (1876), la canto dantesco articolandosi in tre sezioni, con la prima sezione Sinfonia Manfred (1885) e la ballata sinfonica Il Voivoda (1891). che evoca l'inferno e la tormenta che investe i dannati; una secon- Come si vede dai titoli, questi brani sono pregni di molti riferimenti da sezione (Andante cantabile non troppo) dedicata al racconto di letterari, soprattutto ispirati da tematiche tragiche, nel segno di quel Francesca, e l'ultima sezione che vede il ritorno della tormenta. Nel pessimismo esistenziale del quale il compositore soffrì sempre rendere in musica questo schema Tchaikovsky creò una delle sue assai profondamente. E, accanto a Shakespeare e a Byron, Dante partiture più perfette sotto il profilo della costruzione e dell'orche- Alighieri, con la sua Divina Commedia, fu la fonte letteraria più illu- strazione, anche se l'unica pecca che gli si può addebitare è quel- stre a cui Tchaikovsky attinse. la di non essere stato parimente originale. Una mancanza di origi- La prima idea di una composizione ispirata al celebre episodio del nalità che forse dipende dal fatto che questa pagina sinfonica risen- quinto canto dell'Inferno, che ha appunto come protagonista te di una celebra pagina pianistica di Franz Liszt, ossia il settimo e Francesca da Rimini, risale all'inizio del 1876, quando il critico ultimo brano della Deuxième Année dalle Années de Pèlerinage: musicale e musicologo francese Henry Laroche suggerì al compo- Après une lecture de Dante (Fantasia quasi Sonata), scritta dal sitore di scrivere un'opera lirica sull'episodio dantesco di Paolo e compositore e pianista ungherese nel 1856. Non pre nulla, proprio Francesca, indicandogli come librettista il collega russo Konstantin in questa pagina, Liszt mette a fuoco, per descrivere gli abissi infer- Zvantsjev. In un primo momento, Tchaikovsky si mostrò molto inte- nali, una serie di punti stilistici e armonici che furono puntualmente ressato al progetto, ma mutò parere quando Zvantsjev gli sottopo- ripresi, vent'anni dopo, dal compositore russo, a cominciare dal- se la sua idea di ispirare l'opera al modello del tipico dramma l'uso del cromatismo, fino al ripetuto impiego dell'intervallo di quar- wagneriano, da sempre rifiutato dallo stesso Tchaikovsky. ta aumentata e dell'accordo di settima diminuita. A quel punto, fu il fratello Modest, letterato e librettista, a suggerire Queste tracce evidenti dell'influenza lisztiana si trovano soprattutto a Pëtr Il'ic di prendere spunto dall'episodio dantesco non per crea- nella prima e nella terza sezione della Francesca da Rimini, che si re un'opera lirica, ma un poema sinfonico. Nel corso di un viaggio apre su un Adagio lugubre, in cui si stagliano i minacciosi richiami in treno dalla Francia a Bayreuth, dove assistette nell'agosto del degli ottoni e che, con una progressiva e ineluttabile accelerazione, 1876 alla prima del Ring di Wagner, Tchaikovsky rilesse il Quinto si trasforma in un Allegro vivo canto dell'Inferno, e si convinse della validità del consiglio datogli in questa prima sezione è lo stile della strumentazione, che alterna dal fratello. Così, poche settimane più tardi iniziò la stesura della archi e fiati in modo incalzante, e il grande tema discendente a partitura, che lo impegnò per sole sei settimane. Il 26 ottobre, piena orchestra s q05.41 - 11.50. Ma è nella sezione centrale che s q01.31 - 04.31. Ciò che colpisce Tchaikovsky scrisse a Modest: "Ho finito il mio nuovo lavoro, una Tchaikovsky dimostra di padroneggiare perfettamente i suoi mezzi fantasia su Francesca da Rimini. L'ho scritto con amore e penso espressivi; il racconto di Francesca ha inizio con il clarinetto solo che l'aspetto dell'amore venga fuori abbastanza bene". La prima s q12.41 - 13.42, che da semplice recitativo si trasforma in una esecuzione, avvenuta il 9 marzo 1877 a Mosca, per i concerti della mirabile melodia, sostenuta dai pizzicati degli archi. Questa melo- Società Musicale Russa sotto la direzione di Nikolaj Rubinštejn, dia, la cosiddetta ‘melodia dell'amore’ venne accolta con entusiasmo dal pubblico e dalla critica. mente strumentata, ritornerà più volte sempre con soluzioni di stra- Tchaikovsky fu fortemente attratto dall'episodio dantesco di ordinaria inventiva e finezza, fino a trovare un'intensa perorazione Francesca da Rimini, che prende spunto da una vicenda reale, da parte degli archi, e non è difficile vederne l'affinità concettuale ossia il duplice delitto compiuto da Gianciotto Malatesta nei con- con molte altre partiture del compositore russo, come l'ouverture- fronti della moglie Francesca da Rimini e del suo stesso fratello fantasia Romeo e Giulietta e il secondo atto del balletto Il lago dei Paolo Malatesta, per vendicare il tradimento coniugale che aveva cigni. Una studiatissima dissolvenza conduce alla riepilogazione subito dai due giovani. Il sommo poeta collocò i due infelici amanti della sezione iniziale e alla tempestosa coda, che chiude la partitu- nel secondo cerchio dell'Inferno, fra coloro che furono lascivi, vitti- ra presentando per ben nove volte un accordo dissonante prima di me di un desiderio che aveva dominato il bene della ragione. La quello conclusivo s q13.43 - 15.22, diversa- s q24.50 - 25.15. Andrea Bedetti loro punizione consisteva nell'essere percossi da un vento tempestoso che li sferzava incessantemente nella tetra notte infernale. È la stessa Francesca a raccontare al poeta la sua triste vicenda, di > SOMMARIO extra 65 LINK UP AS 134: CD tchaikovsky per il primo bacio, “Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse”, riporta il celeAccanto al compatto blocco del corpus sinfonico, Tchaikovsky si