Riscaldamento autonomo Cosa prevede la legge

Transcript

Riscaldamento autonomo Cosa prevede la legge
Riscaldamento autonomo
Cosa prevede la legge
Manutenzione annuale e verifica del rendimento di combustione
Gli impianti di riscaldamento autonomi:
•
almeno una volta all’anno dovranno essere sottoposti ad interventi di manutenzione,
secondo le prescrizioni delle vigenti normative UNI e CEI;
•
ogni due anni dovranno essere analizzati i fumi per la verifica del rendimento di
combustione.
La manutenzione annuale e la verifica biennale del rendimento di combustione devono
essere affidate ad un’impresa abilitata, che sia cioè in possesso del Certificato di
Abilitazione rilasciato dalla Camera di Commercio.
L’esito della verifica del rendimento di combustione e gli interventi di manutenzione
effettuati dall’impresa dovranno essere riportati sul libretto di impianto.
Il terzo responsabile
L’occupante dell’unità immobiliare dotata di impianto di riscaldamento autonomo è
responsabile dell’esercizio dell’impianto e cioè:
•
del rispetto del periodo e dell’orario di accensione,
•
del mantenimento della temperatura interna dell’abitazione (20° + - 2°)
•
della manutenzione annuale e delle verifiche biennali del rendimento.
L’occupante può delegare la responsabilità della manutenzione e del controllo
dell’impianto ad un’impresa, che assume le funzioni di “terzo responsabile” e risponde
anche di eventuali sanzioni in luogo dell’occupante.
Il libretto di impianto
Tutti gli impianti di riscaldamento individuale dovranno essere dotati di un libretto di
impianto. Nel libretto, l’occupante dell’unità abitativa o l’impresa terzo responsabile
della manutenzione, dovranno annotare:
•
il nome del responsabile della manutenzione e delle verifiche, cioè l’occupante o
l’impresa terzo responsabile in caso di delega;
•
le operazioni eseguite nel corso della manutenzione annuale;
•
i risultati delle verifiche biennali del rendimento di combustione.
Il rispetto dei rendimenti minimi Le caldaie individuali a gas devono avere un rendimento
minimo.
Se, a seguito di controlli, il rendimento risultasse inferiore a quello prescritto e non
fosse possibile ricondurlo a norma con interventi di manutenzione, la caldaia dovrà
essere sostituita entro 300 giorni dall’accertamento dell’irregolarità.
I controlli di Comuni o Province
I Comuni con oltre 40.000 abitanti, oppure le Province per i Comuni più piccoli,
devono effettuare controlli sul rendimento di combustione per accertare l’effettivo
stato di manutenzione ed esercizio dell’impianto di riscaldamento individuale.
I costi delle operazioni di controllo sono a carico degli utenti. Per un periodo
transitorio di 6 anni, Comuni e Province possono stabilire che i controlli siano
sostituiti da un’autodichiarazione dell’occupante (ovvero del terzo responsabile in
caso di delega), attestante la rispondenza dell’’impianto alle norme del DPR 412/93.
Consigli utili
•
Ricordare di svolgere le operazioni di manutenzione prima dell’’accensione invernale
del riscaldamento.
•
Affidare le operazioni di manutenzione ad un’impresa abilitata in possesso
dell’’attestato di qualificazione rilasciato dalla Camera di Commercio.
•
Accertarsi che l’impresa a cui sarà affidata la manutenzione ne abbia la capacità e
possegga un’adeguata struttura organizzativa in grado di garantire l’effettuazione
delle operazioni richieste.
•
Scegliere l’impresa fra quelle che hanno una conoscenza specifica del tipo e della
marca della caldaia installata
•
Estendere le operazioni di manutenzione annuale anche agli apparecchi a gas di uso
domestico (cucina, forno, scaldabagni, ecc.)
•
Fare annotare i risultati delle verifiche e le operazioni di manutenzione eseguite
sul libretto di impianto che deve essere sottoscritto dal responsabile (occupante o
impresa).
Il contratto di manutenzione annuale
L’Adiconsum ha sottoscritto con le Associazioni Artigiane del settore impiantistico
(FNAI-Confartigianato, ANIM-CNA e FIAM-CASA) un’intesa per l’adozione di
un contratto-tipo, affinché serva da riferimento per le imprese e per gli utenti.
L’intesa con le Associazioni Artigiane garantisce alle famiglie il rispetto
della legge, con prestazioni di operatori qualificati ad un costo equo.
Essa vuole anche contribuire a sviluppare la cultura della manutenzione periodica, come
mezzo per risparmiare energia, ridurre l’inquinamento e garantire maggiore sicurezza.
Le clausole più importanti del contratto tipo
•
Per motivi di sicurezza, prima di sottoscrivere il contratto, l’impresa eseguirà
sull’impianto un check up preliminare, con prova di tenuta dell’’impianto stesso.
Nella stessa circostanza sarà effettuata la verifica del rendimento di combustione
prevista dal DPR 412/93 ed i dati risultanti saranno trascritti sul libretto di impianto;
•
la durata del contratto è biennale e i costi della verifica del rendimento saranno
suddivisi nei due anni;
•
le visite annuali di manutenzione saranno programmate e concordate con il cliente;
•
per ottenere una maggiore sicurezza, le operazioni di manutenzione riguarderanno
tutto l’impianto (caldaia, tubi, radiatori, sistemi di regolazione, camino);
•
la manutenzione sarà estesa anche agli altri apparecchi a gas quali cucina,
scaldabagno, forno…;
•
le operazioni di manutenzione saranno svolte conformemente alle vigenti norme
UNI-CEI;
•
l’impresa provvederà all’eventuale predisposizione della caldaia per le prove del
rendimento di combustione (pozzetto prelievo fumi);
•
in aggiunta all’importo forfetario annuale concordato potrà essere richiesto solo il
costo dell’’eventuale sostituzione dei pezzi di ricambio, facendo riferimento ai listini
delle case costruttrici;
•
l’impresa è impegnata a svolgere tutte le visite di assistenza richieste dal cliente.
•
Il contratto tipo non prevede la delega di terzo responsabile all’impresa.
Questa possibilità è prevista come condizione aggiuntiva.
Qualora si scelga di non dare la delega di terzo responsabile, il libretto d’impianto e
l’autocertificazione dovranno essere sottoscritti dall’occupante, ma l’impresa è impegnata
contrattualmente a contrattualmente a coadiuvare il cliente nella compilazione dei
documenti.