calcolate: a) reddito complessivo IRPEF, reddito imponibile IRPEF

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calcolate: a) reddito complessivo IRPEF, reddito imponibile IRPEF
Esame Scienza delle Finanze – 11 luglio 2013 – h. 9:00
Cod. 30264 CLES
Prova Generale: durata 2h e 10’
Attenzione: E’ obbligatorio indicare su ogni foglio: l’anno, il corso di laurea e la classe frequentati, il codice
dell’insegnamento e la data. Il testo d’esame deve essere consegnato insieme al compito.
Domanda 1
Nell’anno corrente il Signor Rossi ha percepito i seguenti redditi:
- redditi da lavoro autonomo
€ 60.000
- plusvalenze da partecipazione qualificata in società italiana
€ 2.000
- dividendi da partecipazione non qualificata in società italiana
€
500
Il Signor Rossi, non sposato e senza figli, ha sostenuto spese di produzione del reddito da lavoro autonomo per €
1.200 e spese mediche per € 600. Ha inoltre versato contributi alla previdenza integrativa per € 5.165.
Utilizzando le seguenti aliquote per scaglioni di reddito
Scaglioni di reddito
0 - 15.000
15.000 – 28.000
28.000 – 55.000
55.000 – 75.000
oltre 75.000
Aliquote
23%
27%
38%
41%
43%
calcolate:
a) reddito complessivo IRPEF, reddito imponibile IRPEF, IRPEF lorda, IRPEF netta e imposte totali del
Signor Rossi;
b) verificate che l’IRPEF è un’imposta progressiva. [
c) Se il sig. Rossi fosse un lavoratore dipendente, l’Irpef netta a suo carico sarebbe stata superiore, uguale o
inferiore rispetto a quella calcolata al punto a)? Giustificate la risposta senza fare calcoli.
d) In che modo in Italia le detrazioni per tipologie di reddito tengono conto delle considerazioni emerse al
precedente punto? In questo caso specifico che impatto avrebbero?
Soluzione domanda 2
a) RC=60000-1200+0.4972*2000=59794.4
RI=RC-deduzioni=59794.4-5165=54629.4
IRPEF lorda= 17079.2
IRPEF netta= 17079.2-0.19(600-129)= 16989.7
ISOS=0.2*500=100
IMPOSTE TOT= 16989.7+100=17089.7
b) Aliquota mg = 38%
Aliquota media = 16989.7/59794.4=28.41%
Aliquota media < aliquota mg
c) maggiore (non avrebbe la possibilità di abbattere il RC con le spese inerenti alla produzione del reddito stesso
d) Maggiori detrazioni per i percettori di redditi da lavoro dipendente. In questo caso le detrazioni sono nulle (perché
RC>55.000) ed il problema del maggior carico Irpef per il lavoratore dipendente non viene risolto.
Domanda 2
Nel 2012, la società per azioni Beta, operante in Italia, ha conseguito i seguenti redditi:
- ricavi: 100.000
- dividendi da partecipazioni azionarie in società italiane: 1.000
- interessi su titoli di Stato: 400
- interessi passivi: 20.000
Nello stesso anno ha inoltre sostenuto spese per acquisto di beni intermedi per 20.000 e per stipendi di
18.000. L’anno precedente aveva acquistato macchinari per 1.000 (coeff. di ammortamento ordinario 15%).
Nel 2012, una quota pari al 20% degli utili netti viene distribuita (n.b. per semplicità, si assuma che l’utile
di impresa coincida con la base imponibile IRES). Tutti gli azionisti hanno partecipazioni non qualificate. Si
calcolino:
e) la base imponibile e il debito di imposta IRES;
f) la tassazione complessiva in capo alla società e ai soci;
g) Rispondere alla precedente domanda b) nel caso in cui vi fossero solo due azionisti, con quote paritarie
di azioni e reddito imponibile ai fini IRPEF pari a 100.000 euro.
Soluzione domanda 2
a) Gli interessi passivi deducibili si calcolano nel seguente modo:
Ricavi
- acquisto di beni intermedi
- stipendi
Reddito operativo lordo (ROL)
30% del ROL
+ Interessi su titoli di stato
Quota deducibile interessi passivi
100.000
20.000
18.000
62.000
18.600
400
19.000
Poiché gli interessi passivi (20.000) sono maggiori della loro quota deducibile (19.000), la differenza (1.000)
non sarà deducibile, ma potrà essere dedotta negli esercizi successivi se risulteranno esserci dei ROL
capienti.
La base imponibile IRES è data da:
Ricavi
+ 5% dividendi
+ interessi su titoli di stato
- acquisto di beni intermedi
- stipendi
- ammortamento (0,15x1000)
- interessi passivi
=Base Imponibile
100.000
50
400
20.000
18.000
150
19.000
43.300
Il debito di imposta si ottiene moltiplicando la base imponibile per l’aliquota IRES (27,5%):
0,275 x 43.300= 11.907,5
b) In presenza di azionisti, con partecipazione non qualificata, la tassazione complessiva è data da:
T = tU + tP D = tU + tP d (1 - t)U
T = 0.275x43.300 + 0.2 x 0.2 x (1 - 0.275)43.300 = 11.907,5 + 1.255,7 = 13.163,2
c) Se i soci fossero solo due le loro partecipazioni sarebbero qualificate e quindi gli utili distribuiti
entrerebbero al 49,72% nella loro base imponibile IRPEF. Avendo un reddito imponibile IRPEF
complessivo pari a 100.000 euro, la loro aliquota marginale è 43%.
Pertanto la tassazione complessiva è data da:
T = tU + tP D = tU + tP d (1 - t)U
T = 0.275x43.300 + 0.2 x 0.43 x 0.4972 x (1 - 0.275)43.300 = 11.907,5 + 1.342,32 = 13.249,82
N.B. Qualcuno potrebbe aver risposto a questo punto calcolando anche l’IRPEF relativa ai 100.000 euro di
reddito complessivo. E’ corretto.
Domanda 3
Si ipotizzi una società composta da due individui. Si consideri la curva delle possibilità di utilità di tale società, a cui
appartengono i punti A (1;6), B (3;4) e C (4;3), dove i numeri di parentesi indicano l’utilità dei due individui associata
a ciascun punto.
a) Quali punti, tra quelli indicati, sono preferiti, secondo il criterio di Pareto, al punto D (2;2), che non appartiene
alla curva delle possibilità di utilità? Perché?
b) Potrebbe esistere un punto sulla curva delle possibilità di utilità preferito a B, sempre secondo il criterio di
Pareto? Perché?
c) Indicare quale o quali dei punti A, B, C e D si trova/si trovano sulla più alta curva di indifferenza sociale
Rawlsiana (cioè, quale/quali di questi punti è preferito secondo il criterio di Rawls) e spiegare perché.
d) Indicare ora quale o quali dei punti A, B, C e D si trova/si trovano sulla più alta curva di indifferenza sociale
Benthamiana e spiegare perché.
Soluzione domanda 3
Non scritta perché immediata.
Domanda 4
a) Definite nell’ambito dell’IVA italiana le operazioni imponibili, esenti e non imponibili.
b) Fate un esempio di un’operazione esente e di un’operazione non imponibile nell’ordinamento italiano.
Considerate ora l’impresa A che produce un bene di consumo venduto ad un prezzo (netto d’IVA) di 2000.
Per produrlo, l’impresa A utilizza un bene intermedio acquistato dall’impresa B per un importo (netto
d’IVA) di 1500. L’impresa B, a sua volta, ha acquistato lo stesso bene intermedio dall’impresa C per un
importo (netto d’IVA) di 1000. L’impresa B, inoltre, ha acquistato dall’impresa C un bene di investimento
del valore di 5000 (coefficiente di ammortamento del 10%).
Tutte le imprese utilizzano solo lavoro nei loro processi produttivi. L’aliquota IVA è pari al 20%.
Utilizzando la normativa sull’IVA italiana si calcoli:
c) l’IVA versata allo Stato dalle tre imprese;
d) il prezzo finale a cui viene venduto il bene di consumo;
e) l’aliquota effettiva che grava sul bene;
nei tre casi in cui la vendita del bene di consumo è un’operazione imponibile, non imponibile o esente.
Soluzione domanda 4
a) Teoria
b) Teoria
Operazione imponibile
c) IVA versata da C: 0,2x(1000+5000)=1.200
IVA versata da B: 0,2x1500-0,2x(1000+5000)=300-1.200= -900
IVA versata da A: 0,2x2000-0,2x1500=400-300=100
d) Prezzo finale del bene: 2000+400=2400
e) Aliquota effettiva: t*=400/2000=20%
Operazione non imponibile
c) IVA versata da C: 0,2x(1000+5000)=1.200
IVA versata da B: 0,2x1500-0,2x(1000+5000)=300-1.200= -900
IVA versata da A: 0x2000-0,2x1500=0-300= -300
d) Prezzo finale del bene: 2000
e) Aliquota effettiva: t*=0/2000=0%
Operazione esente
c) IVA versata da C: 0,2x(1000+5000)=1.200
IVA versata da B: 0,2x1500-0,2x(1000+5000)=300-1.200= -900
IVA versata da A: 0
d) Prezzo finale del bene: 2000+0,2x1500=2.300
e) Aliquota effettiva: t*=300/2000=15%
Domanda 5
Con riferimento al mercato assicurativo in ambito sanitario,
a) si definisca il concetto di asimmetria informativa;
b) si discuta il problema di azzardo morale;
c) si dia una rappresentazione grafica del problema del terzo pagante, evidenziando chiaramente le
conseguenze in termini di spesa totale in cure sanitarie;
d) Si discutano i possibili rimedi al problema del terzo pagante.
Soluzione domanda 5
Vedere il libro. Al punto d): compartecipazione al costo (coassicurazione e deducibile) e/o HMO.
Domanda 6
a) Definite i concetti di equità previdenziale e di equità attuariale.
b) Nell’ambito di un sistema pensionistico a ripartizione definite i metodi di calcolo retributivo e
contributivo (non è richiesta l’espressione analitica!).
c) Descrivere sinteticamente le principali novità introdotte dalle riforme Amato e Dini con riferimento alla
modalità di calcolo della pensione e discutetene gli effetti sull’equità del sistema pensionistico italiano.
d) In base alle regole della riforma Fornero, come reagisce il sistema pensionistico a variazioni negli
andamenti demografici?
Soluzione domanda 6
Vedere il libro. Al punto d): i parametri del sistema (età di pensionamento, coeff. di trasformazione)
vengono modificati sulla base degli andamenti demografici. Non erano richiesti i dettagli