K2…IL SOGNO - Fondazione Mazzotti

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K2…IL SOGNO - Fondazione Mazzotti
Biblioday 2013
BIBLIOTECA
FONDAZIONE
MAZZOTTI
K2…IL SOGNO
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La vicenda, il vissuto di questo libro si impernia sulla meravigliosa e terribile montagna, la montagnasogno, la montagna sopra la montagna, simile a un immenso cristallo di cui evoca la sfolgorante e
misteriosa regolarità. Nelle facce di questo cristallo si riflettono gli eventi nelle loro infinite
angolazioni: il K2 degli esordi; i pensieri e i progetti di Hermann Buhl che prima di salire il Broad Peak
e di morire sul Chogolisa nel 1957, discusse con l'allora venticinquenne Kurt Diemberger il famoso
stile "Alpi occidentali"; le parole di Shipton, uno dei primi esploratori occidentali giunto al suo
cospetto, che incantarono Diemberger e lo avvolsero in un'invincibile magia. Parallelamente si
delinea il rapporto umano con gli amici, con Julie Tullis, la compagna con cui ha fondato "the highest
filmteam of the world" e il suo rapporto di solidarietà con lei. Infine la tragica estate del 1986. Kurt e
Julie trovarono alla base della montagna un "villaggio", dove si incontrano le più svariate personalità
dell'alpinismo. Un appuntamento tragico: le speranze, qualche successo, le prime tragedie. La salita,
da parte di coloro che non vogliono rinunciare all'ultima chance, i problemi di tante cordate
indipendenti in quota, il sogno della vetta che diventa realtà. Infine la bufera, il dramma a 8000
metri, senza più viveri né gas, prigionieri per cinque giorni nelle piccole tende, Julie si "addormenta"
per sempre, poi man mano, anche i compagni muoiono.
K2-Chogori, raccolta di testi originali sui tentativi al K2 e la sua prima ascensione.
Nel 50° anniversario della prima ascensione del k2 (8611 m) il Club Alpino Accademico Italiano
presenta una raccolta di testi originali relativi alla spedizione vittoriosa e a quelle che l’hanno
preceduta.
Il libro racconta le vicende delle spedizioni più importanti che hanno avuto per meta il k2 e da
particolare rilievo all’impresa del 1983, che ha rivelato tutti i particolari della faccia segreta del
gigante del Karakorum; presenta i luoghi ed i volti di un angolo della Cina chiuso agli stranieri,
nell’estremo sud-ovest, a 5000 km da Pechino.
L’interminabile viaggio verso il K2, per valli, montagne, altipiani, greti di fiumi, in una suggestione
di panorami unici al mondo, tocca ripetutamente la “via della seta” percorsa da Marco Polo e
dalle atiche carovane, il mitico itinerario che fu per secoli il solo canale di comunicazione per il
commercio e la cultura tra Oriente e Occidente.
Il k2, la seconda montagna della terra, è il più difficile di tutti gli ottomila. Venticinque anni
dopo la prima salita da parte di Compagnoni e Lacedelli, Messner idea un ardito esperimento:
vuole salire il K2 per la via più difficile, la via da lui ideata come “magic line”. E questo con una
piccola spedizione. Egli invita cinque alpinisti dalla Germania, dall’Austria e dall’Italia e parte il
12 maggio 1979.
Reinhold Messner e Alessandro Gogna illustrano lo svolgimento della spedizione, la salita a lla
vetta e i risvolti psicologici dell’impresa. Conclude il volume la drammatica cronaca dei
precedenti tentativi.
"Un cono quasi perfetto, incredibilmente alto", una montagna talmente bella da togliere il
fiato, al punto che il colonnello Francis Younghusband, il primo europeo a valicare il Vecchio
Passo Mustagh nel 1887, rimase letteralmente impietrito di fronte a quell'apparizione
improvvisa, quasi irreale. Oggi il K2, la più alta vetta del Karakorum, continua ad ammaliare
generazioni di alpinisti. Sulle sue pendici si sono consumate lotte titaniche per il
raggiungimento della vetta, si sono infranti i sogni di grandi spedizioni e di piccole équipe, ma
sono state anche tracciate vie di rara bellezza e spesso di notevole lunghezza. Grazie a
immagini spettacolari e attraverso gli emozionanti racconti degli alpinisti, il volume
ripercorre le grandi imprese che hanno portato l'uomo sulla seconda vetta del mondo: dalla
leggendaria spedizione di Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, che si concluse a 6000
metri di quota, all'eroica e memorabile conquista compiuta nel 1954 da Achille Compagnoni
e Lino Lacedelli, membri della spedizione di Ardito Desio, sino alle ultime ascensioni del
nuovo secolo.
L’opera, che racconta quella spedizione di pionieri che salì fino a settemila metri per
raccogliere rifiuti e corde fisse, porta la firma di Stefano Ardito e dei soci di Mountain
Wilderness.
Il libro raccoglie la cronaca e le splendide fotografie della prima spedizione ecologica
internazionale diretta al K2 in 224 pagine a colori. Al suo interno, contributi do Fosco
Maraini, Franco Tassi e dei più celebri alpinisti del mondo che avevano sostenuto l’iniziativa:
Reinhold Messner, Chris Bonington, Kurt Diemberger, Tomo Cesen, Pierre Begin, Ardito
Desio e Galen Rowell.
Con i suoi 8616 metri, il K2 - Chogori, cioè "Grande Montagna" in lingua balti - è la seconda
montagna al mondo per altitudine. Pur meno famoso dell'Everest, nella considerazione degli
alpinisti è la Montagna delle Montagne. Meta pericolosa e affascinante, con poco più di IOO
ascensioni coronate da successo e più di 50 morti nella sua storia, è circondato da un'aura di
particolare suggestione dovuta all'isolamento, alla quota, al clima estremo e alle difficoltà
tecniche. Nel cinquantesimo anniversario della salita vittoriosa della spedizione di Ardito Desio
avvenuta il 31 luglio 1954, questo volume vuole essere l'opera di riferimento sul K2, l'opera
ufficiale del CAI, dove la Grande Montagna viene svelata anche in tutti gli aspetti che finora
erano rimasti sconosciuti. Dalle prime esplorazioni fino a oggi il testo ne ripercorre la lunga e
complessa storia, con taglio giornalistico ma rigoroso, frutto di una approfondita ricerca di fonti
documentarie, molte delle quali inedite. Specifici box mettono in luce via via la personalità e le
imprese dei principali protagonisti, noti e meno noti. E poiché la "conquista" del K2 affonda le
sue radici nella ricerca scientifica, ampio spazio viene dato anche a questo aspetto, non meno
importante di quello puramente alpinistico.
La conquista del K 2 é una delle piú grandi imprese alpinistiche di tutti i tempi e di
certo la piú importante per l'alpinismo italiano; ad essa sono state dedicate molte
pubblicazioni, che trovate recensite sul nostro stesso sito.
K2 Millenoventocinquantaquattro non é la cronaca della conquista, vista da uno o
dall'altro protagonista, ma il documentario cartaceo della mostra che é stata allestita
al Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi (che prende pure lui il nome
dal personaggio che per primo si é spinto molto in alto sul K2.
1954-2004 ricorre il cinquantenario del fatto piú significativo e importante della storia
dell'alpinismo italiano, ma ricorre anche quello della piú lunga e feroce polemica mai
avvenuta per un'impresa di montagna