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Progetto1:Layout 1 30-07-2013 12:30 Pagina 3 Progetto1:Layout 1 30-07-2013 12:30 Pagina 4 008_011_PARRELLO_CO3.qxp:peppo 31-07-2013 12:00 Pagina 2 INCONTRI LIGHTING E INNOVAZIONE TECNOLOGICA DALLA LUCE ELETTRICA ALLA LUCE ELETTRONICA L’innovazione tecnologica dei sistemi d’illuminazione. A CURA DI CATERINA PARRELLO, ARCHITETTO DI BAIO EDITORE ha organizzato lo scorso 15 maggio presso la prestigiosa Sala blu di Palazzo Pathé a Milano - sua sede storica - un incontro per approfondire il tema dell’innovazione tecnologica dei sistemi d’illuminazione, sia per ambienti interni sia per l’outdoor. All’incontro è intervenuto il Prof. Arch. Gianni Forcolini, docente e ricercatore di ruolo in Lighting Design alla Facoltà di Design del Politecnico di Milano, che ha illustrato l’evoluzione che la luce elettrica ha avuto in questi anni recenti trasformandosi in luce elettronica. Gli esempi presentati sono risultati molto interessanti anche dal Obiettivo dell’incontro: stimolare e illustrare punto di vista della ricerca e dell’indagine dei ai professionisti presenti le novità e le ricer- campi di intervento. che che nel campo dell’illuminazione artificiale stanno facendo passi da gigante, Presenti anche il Lighting specialist Carlo riuscendo a garantire così una qualità molto D’Alesio e il Designer Federico Casotto, del alta a livello di progettazione integrata. gruppo YRADIA, che hanno illustrato la tecL’avvento delle luci a LED nel mondo della pro- nologia dei fosfori remoti applicata ad una duzione ha aperto nuovi scenari e nuove po- loro istallazione creata appositamente per tenzialità sia per il design delle luci sia per gli uno degli eventi in mostra durante il Salone aspetti tecnici e dell’efficienza energetica che si Internazionale del Mobile di quest’anno. possono ottenere da alcuni tipi di istallazioni. L’incontro si è poi arricchito di un’ulteriore contributo da parte del Lighting designer, Architetto Matteo Fiore, che ha illustrato i recenti casi di intervento sia per gli ambienti interni sia per gli spazi esterni progettati utilizzando impianti e modelli di luci a LED. È intervenuto su invito della Casa editrice il Dott. Matteo Fassina, Sales manager di FLOS, che ha concluso l’incontro presentando l’ampia gamma di novità che l’azienda ha esposto durante la scorsa edizione del Salone Internazionale del Mobile, e le diverse collaborazioni in atto con architetti e designer. Un’idea di impresa che permette di sviluppare e di proporre sul mercato prodotti sempre più efficienti e più sicuri dal punto di vista tecnologico e del design. (Di seguito, una breve sintesi degli interventi) Nelle immagini, da sinistra: Prof. Gianni Forcolini, Architetto e Caterina Parrello, Architetto, moderatrice dell’incontro; Carlo D’Alesio, Lighting specialist con Federico Casotto, Designer; Matteo Fiore, Architetto e Lighting designer; Dott. Matteo Fassina, Sales manager di FLOS; “String Light” di Michael Anastassiades per FLOS; gli ospiti in Sala blu; il Direttore di Casa Oggi e Presidente DI BAIO EDITORE Giuseppe Maria Jonghi Lavarini, architetto, con alcuni ospiti, al termine dell’incontro. LED nella pratica del lighting Design La lampada, intesa come sorgente di luce artificiale, è la componente più importante in ogni impianto d’illuminazione. Quantità e qualità della luce dipendono direttamente dalle lampade installate, anche se gli apparecchi, la loro distribuzione nell'ambiente, il sistema di alimentazione elettrica, svolgono ruoli altrettanto importanti. Ogni novità in8 trodotta nel campo delle sorgenti luminose, produce sensibili cambiamenti nel lavoro di progettazione, sia dell'apparecchio o del corpo illuminate, sia dell'impianto. È il caso dei LED, piccoli diodi luminosi, lampade innovative che stanno gradualmente rivoluzionando il modo di impostare e sviluppare il progetto. Vediamo quali sono Ie principali novità. Citiamo, innanzitutto, gli ingombri e i pesi veramente ridotti. II millimetro con i suoi sottomultipli è l'unita di misura più adatta per il LED, sorgente prossima al modello ideaIe della fonte puntiforme. Dalle dimensioni minime discende I'aggregabilità modulare, a sistema, in molteplici composizioni. II progettista può inventare nuove forme di integrazione tra la fonte luminosa e gli elementi 008_011_PARRELLO_CO3.qxp:peppo 31-07-2013 12:00 Pagina 3 INCONTRI LIGHTING E INNOVAZIONE TECNOLOGICA costruttivi o di arredo, aprendo inediti orizzonti aII'industrial design. Con i LED è possibile, per esempio, creare sottili pannelli luminosi, molto leggeri, da usare come cortine divisorie verticali (pareti) e orizzontali (soffitti, pavimenti). Nella stessa lastra di vetro di porte o finestre, è possibile incorporare i punti luminosi. Ogni oggetto in grado di ricevere energia elettrica in ridotte quantità (e a tensione bassissima di sicurezza) può diventare un corpo luminoso. La lunga durata di vita (parecchie migliaia di ore) rende estremamente agevole ogni operazione di manutenzione consentendo di collocare Ie minilampade anche in zone di difficile accesso. Per certe applicazioni la durata della fonte luminosa supera ampiamente la stessa durata dell'oggetto in cui è inserita. Tra Ie applicazioni più promettenti per i progettisti di impianti d’illuminazione, intorno alle quali è in atto un'ampia sperimentazione, citiamo quelle relative all'espo sizione di beni artistici e, in generale, di tutti gli oggetti di valore che subiscono danni a causa delle radiazioni ultraviolette (UV) e infrarosse (IR). Proprio l'assenza di UV e di IR rende il LED una sorgente diversa da tutte Ie altre. Inoltre, con la semplice regolazione è possibile avere luce di diversa tonalità (cambia il valore in kelvin della temperatura di colore). Si aprono nuove e ampie prospettive per il progettista e I'allestitore: infatti, per ogni opera o oggetto da illuminare si lavora a una calibratura personalizzata delle radiazioni in modo da dare più o meno potere riflettente ai singoli colori. Le prime esperienze in corso, in ambito museologico, si avvantaggiano dello straordinario potere della luce generata dai LED di restituire gamme cromatiche, contrasti, sfumature, dettagli e particolari. (Sintesi dell’intervento del Prof.Arch. Gianni Forcolini, docente e ricercatore di ruolo in Lighting Design alla Facoltà di Design del Politecnico di Milano). Nell’immagine l’installazione luminosa presentata dal gruppo Yradia nell’ambito degli eventi Fuori Salone. Ingredienti: 4 raggi laser blu e uno strato di fosfori remoti. Tecnologie per il futuro: fosfori remoti In occasione di Euroluce 2013 e nell'ambito degli eventi Fuori Salone, Yradia ha presentato un'installazione luminosa basata su due delle tecnologie più interessanti per il prossimo futuro dell'illuminotecnica: laser e fosfori remoti. 4 raggi laser blu definiscono un'architettura eterea in uno spazio buio e poi convergono grazie un sistema di specchi su una piastrina di plastica trasparente su cui è disteso uno strato di fosfori. Grazie alla particolare lunghezza d'onda della luce blu, i fosfori si attivano ed emettono una luce bianca che si riflette sulla superficie interna di un grande anello, trasformandolo in un simulacro del sole. Al di là dei suoi contenuti emotivi ed estetici e della provocazione tecnologica connessa all'uso del laser, l'installazione illustra efficacemente il principio su cui si basa la tecnologia dei fosfori remoti che ha già applicazioni commerciali piuttosto note, come la linea "Fortimo" di Philips. Al posto del laser in queste applicazioni si utilizzano LED royal blue e il fenomeno di conversione da luce blu a luce bianca avviene all’interno di una camera di miscelazione e quindi non è visibile. Grandi i vantaggi di questa tecnologia in termini di efficienza, di distribuzione della luminanza e di qualità dell’emissione. (Sintesi dell’intervento di Carlo D’Alesio, Lighting specialist e di Federico Casotto, Designer, del gruppo YRADIA). 9 Volte cotto a per 008_011_PARRELLO_CO3.qxp:peppo 31-07-2013 12:00 Pagina 4 INCONTRI LIGHTING E INNOVAZIONE TECNOLOGICA Nelle immagini: sopra una scenografia luminosa studiata da Matteo Fiore per le immagini di Carlo Valsecchi; sotto, l’ingresso di una delle boutique del brand Valentino RED. L’approccio progettuale alla luce In tutti i settori la tecnologia procede velocemente: design, dimensioni, prestazioni, consumi, abitabilità, agilità di gestione si modificano via via per migliorare i nostri comportamenti, per facilitare il nostro vivere. Anche nell’illuminazione questi cambiamenti sono avvenuti attraverso l’evoluzione delle lampade e attraverso la domotica... dalla lampadina a incandescenza si è passati all’alogena, poi alle fluorescenti compatte fino agli ultimi LED. Risulta invece difficile da modificare l’approccio alla luce come mezzo d’espressione progettuale. L’illuminazione che riscontriamo, in qualsiasi luogo o locale, risponde sempre alla stessa richiesta: luce per vedere! Come se un architetto disegnasse ancora un appartamento con i requisiti degli inizi del secolo scorso, senza tener conto dei nuovi processi progettuali, come ad esempio, l’open space, il bagno come zona relax, 10 l’angolo studio o l’home theater. Per la luce succede ancora così: si aggiorna nel design e nelle prestazioni ma alla luce è affidato solo il compito di illuminare per vedere. Diffusa o concentrata ma avulsa dal creare emozione. Senza una scenografia concertata per creare accoglienza e benessere. E si rincorrono ambienti dalla luce sempre uguale, dove solo il design della lampade, talvolta interrompe questa monotonia. Ma progettare la luce significa soggiogare, incantare, rapire… parole, se ci pensate, desuete, difficilmente applicabili a ciò che vediamo la sera nelle nostre case o fuori. Questa è un’arte in cui occorre una profonda conoscenza di tutti gli elementi che compongono lo studio della luce: dalla potenza ai fasci, dalle tonalità alla sua distribuzione nello spazio, per individuare l’illuminazione più corretta e incisiva con l’obiettivo di far vivere un ambiente, un’architettura. Una professione, questa del lighting designer, poco sfruttata perché si crede ancora che la luce debba solo servire a vedere! (Sintesi dell’intervento di Matteo Fiore Architetto e Lighting designer ). 008_011_PARRELLO_CO3.qxp:peppo 31-07-2013 12:00 Pagina 5 INCONTRI LIGHTING E INNOVAZIONE TECNOLOGICA Rielaborare la propria storia Dall’Arco alla Toio dei F.lli Castiglioni, alla serie dei Cocoon alla Jucker disegnata da Tobia Scarpa, FLOS è forte di una collaborazione storica con i propri designer. Una squadra vincente a cui di anno in anno si sono aggiunti nuovi talenti. L’attenzione al design e all’estetica si è sempre affiancata al lavoro di ricerca sui materiali e allo sviluppo di nuove tecnologie. Un’opportunità per FLOS di rielaborare la propria storia come dimostra la lampada OK, riprogettazione della famosissima Parentesi. La “fonte di luce che scorre sul filo” disegnata da Achille Castiglioni con Pio Manzù agli inizi degli anni ‘70 montava una lampadina a incandescenza, oggi Kostantin Grcic ha disegnato un disco piatto che contiene un sottile pannello LED, la maniglia per far scorrere verticalmente la lampada che ruota a 360°, incorpora il motore elettronico che comanda i LED e il peso - per far restare teso il cavo elettrico - ha ora una forma conica. Naturalmente non mancano le novità dettate proprio dall’evoluzione tecnologica come la lampada da tavolo Volt di Rodolfo Dordoni. Il punto di partenza del suo progetto è il processo di raffreddamento del calore generato dal LED ed effettuato attraverso il trasporto di acqua distillata lungo un tubo centrale formato da numerose lamelle dissipanti. Un sistema assolutamente innovativo che ha consentito per la prima volta di utilizzare una fonte illuminante ad alta potenza per un’abat-jour. Design - ricerca - innovazione permettono a FLOS di collaborare con i progettisti proponendo diverse linee di prodotti pensate per l’architettura sia essa residenziale, commerciale o pubblica. Una punta di diamante del Made in Italy che non ha paura di percorre nuove strade. Un esempio? La String Lights disegnata dal cipriota Michael Anastassiades. (Sintesi dell’intervento del Dott. Matteo Fassina, Sales manager di FLOS) Nelle immagini, a sinistra: “String Light” di Michael Anastassiades; sotto a sinistra: “OK” di Kostantin Grcic, a destra “Volt” di Rodolfo Dordoni. (Produzione FLOS). 11 012_015_DUMDUM_CO3_7_OK.qxp:peppo 31-07-2013 10:18 Pagina 2 PROGETTI LA RIQUALIFICAZIONE DI UN EX ATELIER LOFT IN RED Un ex spazio industriale è stato trasformato in un open space dove le diverse aree funzionali si abbracciano in uno sguardo. PROGETTO DI DUM DUM DESIGN (FABIENNE MICHAUD, BERTRAND CALIS) - FOTO DI STÉPHANE LARIVEN 12 31-07-2013 10:18 Pagina 3 PROGETTI LA RIQUALIFICAZIONE DI UN EX ATELIER Ph. Jean Madeyski 012_015_DUMDUM_CO3_7_OK.qxp:peppo GLI ARCHITETTI Fabienne Michaud e Bertrand Calis si laureano nel 2004 all’Ecole Bleue di Parigi e fondano il loro studio, “Dum Dum Design”, nel 2008, specializzato in architettura d’interni e progettazione, con sede a Rabat (Marocco). Lo studio progetta le proprie realizzazioni nella loro interezza: dal progetto architettonico agli elementi d’arredo. Dum Dum Design ha realizzato opere in diversi campi: spazi commerciali, uffici, ristoranti, alberghi, architettura privata. 13 012_015_DUMDUM_CO3_7_OK.qxp:peppo 31-07-2013 10:18 Pagina 4 PROGETTI LA RIQUALIFICAZIONE DI UN EX ATELIER Intorno al grande tavolo le sedie “Panton Chair” di Vitra, rosse e bianche, riprendono i colori delle pareti e del soffitto movimentato da travi reticolari in legno. L’illuminazione realizzata ad hoc sottolinea le diverse aree funzionali. L’originale lampadario è “Dandelion”di Moooi; cucina, Schmidt. 14 012_015_DUMDUM_CO3_7_OK.qxp:peppo 31-07-2013 10:18 Pagina 5 Sopra, l’ampia cucina con doppia isola è dotata di elettrodomestici di ultima generazione, ampi piani di lavoro e cappa dal design minimale; sullo sfondo è visibile il grande poster “Dolls” del fotografo PetOrly che grazie ad un telaio può scorrere nascondendo una finestra. L’immagine sottostante a sinistra mostra la sala multimediale con al centro del soffitto uno specchio che di notte si illumina creando un’atmosfera particolare. Nell’immagine in basso la camera padronale include il bagno. Unico elemento di separazione tra le due aree: la pavimentazione lignea. L 'Alta Savoia è un dipartimento francese della regione del RodanoAlpi. Ricca di affascinanti località possiede un patrimonio naturale di enorme bellezza. In questa regione i progettisti di Dum Dum Design hanno raccolto una sfida che da subito li ha intrigati: regalare nuova vita ad un vecchio laboratorio ormai in disuso nella Valle dell’Arve. L’obiettivo degli architetti è stato quello di riqualificare la struttura valorizzando il contesto storico che la contraddistingue, evitando interventi invasivi. Si è voluta mantenere l’identità architettonica, senza modificare le aperture esistenti, evitando così lunghe procedure amministrative. La struttura e il tetto si presentavano in buone condizioni, permettendo di avere una base ottimale su cui iniziare i lavori. Il budget limitato ha “aguzzato l’ingegno” dei progettisti che, per contenere i costi si sono avvalsi della collaborazione di un falegname locale. Il committente desiderava un ampio spazio aperto e luminoso, così da poter abbracciare con lo sguardo tutti gli ambienti. Al termine dei lavori il suo commento è stato “Amo la mia casa, perché le persone che vengono qui per la prima volta la trovano subito confortevole”. Gli spazi sono stati organizzati in base al ciclo solare: camere da letto rivolte a oriente, aree giorno rivolte a Sud e a occidente. Dum Dum Design ha concepito lo spazio come un itinerario architettonico scandito dalla luce, con le diverse aree che via via si animano durante l’intero arco della giornata. Nella zona giorno, grandi tendaggi in maglia di Nya Nordiska posti nell’area principale, filtrano la luce dando una sensazione ovattata, come se si vivesse su una nuvola. Di notte le luci creano giochi particolari: sottolineando percorsi, dettagli, funzioni. http:/pro.dibaio.com/dumdum-design L’uso di materiali locali come il larice, l’ardesia e il granito nero riprendono la tradizione dell’architettura savoiarda. 15 016_019_tel aviv7_ok.qxp:peppo 31-07-2013 10:20 Pagina 2 PROGETTI UN APPARTAMENTO VISTA MARE UN ELEGANTE LOFT affacciato sulla metropoli israeliana Arredi di design, trasparenze, luci sapientemente posizionate e attenzione ai dettagli, regalano un aspetto raffinato a quest’abitazione a Tel Aviv. PROGETTO LANCIANO DESIGN - FOTO DI ELAD SARIG I progettisti hanno voluto mantenere un aspetto moderno e minimalista dello spazio e nello stesso tempo abbinare caldi materiali, come il legno del tavolo da pranzo, accessori grezzi, e realizzare un’atmosfera elegante. LA COMBINAZIONE DI DIVERSI MATERIALI E TEXTURE CONFERISCONO CARATTERE AGLI AMBIENTI. 16 016_019_tel aviv7_ok.qxp:peppo 31-07-2013 10:20 Pagina 3 PROGETTI UN APPARTAMENTO VISTA MARE T el Aviv è una città attiva 24 ore al giorno, rigogliosa di cultura, divertimento e commercio, con le sue spiagge d’oro ed i mercati esotici. Un’autentica metropoli cosmopolita, dove tradizione e modernità si incontrano, tra l’architettura contemporanea e le vie dei tempi antichi. Agitata ininterrottamente dal vigore dei mercati affacciati lungo le strade, non vi è nulla che possa competere con la sua vita notturna: sulla spiaggia, party e grigliate iniziano mentre il sole sta ancora sfiorando l’orizzonte e, quando è tramontato, ognuno si sta già muovendo verso gli eleganti ristoranti di Jaffa o del centro, i caffè e i club, che rimarranno aperti fino all’alba.Tel Aviv, “la città che non si ferma mai”, è la prima città ebraica moderna costruita in Israele, ed è il centro dell’economia e della cultura nazionali, con la sua ricchezza di eventi artistici e culturali. Estesa per 14 Km lungo il Mediterraneo, dal fiume Yarkon a nord fino al fiume Ayalon ad est, ogni giorno viene raggiunta da centinaia di migliaia di lavoratori, turisti e visitatori. Ed è in questa città ricca di storia e cultura che una giovane famiglia ha deciso di eleggere come propria abitazione questo sensazionale appartamento posto al venticinquesimo piano di uno dei tanti grattacieli sorti negli ultimi anni. Sicuramente uno dei motivi che hanno spinto a tale scelta deve essere stata la meravigliosa vista sul mare e sulla città nel suo insieme. Il concept del progetto è stato quello di dividere lo spazio dando la sensazione che le diverse zone della casa compongano un open space. Ciò è stato possibile utilizzando materiali trasparenti, come il vetro, per le stanze da bagno, i servizi igienici e le docce. In questo modo è possibile godere di un orizzonte aperto che abbraccia l’intero appartamento. La casa diventa così fruibile e vivibile in ogni sua parte ed in qualunque area ci si trovi. I progettisti hanno voluto dare un aspetto volutamente minimalista a tutto il contesto che, nel contempo, risulta estremamente elegante grazie al gioco creato dalle texture dei diversi materiali utilizzati, contribuendo a definire i diversi ambienti. Così come gli arredi di buon gusto e le opere d’arte danno un tocco personale ed intimo alla casa, anche l’illuminazione ha un’importanza fondamentale all’interno di questa abitazione. (Segue) GLI ARCHITETTI LO STUDIO LANCIANO DESIGN È STATO FONDATO NEL 1987. LO STUDIO È IN GRADO DI FORNIRE UNA VISUALIZZAZIONE ACCURATA DEI PROGETTI PRIMA ANCORA DI INIZIARE LA COSTRUZIONE.. IL MOTTO DELLO STUDIO È "LA FINE DOVREBBE COMINCIARE DALL'INIZIO", ED I RISULTATI PRESTIGIOSI SONO IL SUCCESSO COMUNE DI TUTTO IL TEAM. 17 016_019_tel aviv7_ok.qxp:peppo 31-07-2013 10:20 PROGETTI UN APPARTAMENTO VISTA MARE UN ASPETTO PARTICOLARMENTE CURATO È QUELLO DELL’ILLUMINAZIONE. LO STUDIO È INFATTI SPECIALIZZATO IN PROGETTAZIONE DI LAMPADE E ILLUMINOTECNICA. LA LUCE CREA GIOCHI DI PIENI E VUOTI E CHIAROSCURI DI GRANDE IMPATTO. 18 Pagina 4 016_019_tel aviv7_ok.qxp:peppo 31-07-2013 10:20 Pagina 5 Pensata e realizzata da Lanciano Design, che ha una vera e propria vocazione per l’illuminotecnica, essa crea particolari effetti che si mescolano alla luce naturale che entra dalle ampie finestrature che si rincorrono per tutto il perimetro. Importanti lampadari permettono la corretta illuminazione del tavolo da pranzo in legno, mentre luci ad incasso si susseguono in tutto il contesto abitativo. Grande importanza è data alla zona notte, dove non ci si limita al mero dormire, ma diviene un’area viva, da abitare anche durante il giorno e fornita di particolari unici, come il box in vetro satinato che ospita il bagno. Dalle finestre si gode un panorama mozzafiato ed il bel terrazzo, opportunamente arredato, diviene un estensione dell’interno, ideale per accogliere amici o rilassarsi sotto il sole del Mediterraneo. http://pro.dibaio.com/lanciano-design La camera padronale di grandi dimensioni presenta contrasti di colore dati dalla pavimentazione scura, le pareti candide e la biancheria da letto che riprende tali aspetti cromatici. Il bagno personale ha pareti in vetro satinato che creano un continuum con l’ambiente grazie alla loro leggerezza. La parete finestrata offre una splendida vista sulla città e sul mare. 19 020_021_apostoli_ok.qxd:peppo 31-07-2013 10:22 Pagina 2 PROGETTI ILLUMINARE L’INGRESSO DUE ANIME TECH & CLASSIC Due fratelli, due appartamenti sullo stesso piano, due personalità a confronto. Un progettista, due modi di vivere la casa. D ue appartamenti di due fratelli, diversi per gusti ed inclinazioni estetiche personali ma accumunati dal piacere per le cose raffinate e personalizzate. È questa, in sintesi, la peculiarità più importante di questo progetto dualistico in cui si contrappongono due modi di concepire la casa: classico e “francese” l’uno, tecnologico e multisensoriale l’altro. Appartamenti tanto vicini da essere sullo stesso pianerottolo quanto alternativi nel concepire la residenza. ANIMATECH Il primo appartamento è interamente pensato per comunicare contemporaneità e tecnologia ma, al tempo stesso, anche amore per i materiali della migliore tradizione usati in maniera alternativa alle tradizionali resine epossidiche, alle pareti bianche opache o all’acciaio usati quasi sempre in questi spazi. La distribuzione interna è non ortogonale e studiata accuratamente nei minimi dettagli per meglio ottimizzare il ridotto spazio interno ma anche per assecondare l’effetto scenografico ed open space di questo “loft” urbano. Un piccolo corridoio, illuminato da una lampada a soffitto in acciaio cromato realizzata su misura, distribuisce la zona notte che include due stanze da letto e due bagni. DETTAGLI ILLUMINOTECNICI L’appartamento presenta un soggiorno con boiserie moderna nella quale sono state create delle fessure, apparentemente “random”, in cui trovano alloggio delle strip LED RGB. Appositamente disegnate da Alberto Apostoli, una lampada in acciaio lucido e due velette inserite nel controsoffitto che contengono apparecchi in acciaio e plexiglas, sempre con strip LED. ANIMA CLASSIC Il secondo appartamento è più grande e spazioso e parte da paradigmi estetici totalmente diversi, in parte pensati a partire dalla tradizione residenziale francese, ed in particolare parigina, luogo in cui il proprietario ha risieduto negli ultimi anni. L’ingresso è costituito da una piccola galleria interamente rivestita con un’importante boiserie in rovere massello, un soffitto a cassettoni e un pavimento in legno massello in tre essenze diverse. Impreziosisce il piccolo spazio un termoarredo con una cornice in foglia d’oro. Ogni colonna della boiserie è stata sfruttata come contenitore. Due sculture in ceramica di un artista francese conferiscono un sapore classico benché innovativo all’intero spazio. DETTAGLI ILLUMINOTECNICI L’appartamento presenta una prestigiosa boiserie reinterpretata in veste illuminotecnica grazie all’inserimento di strip LED (Osram) che illuminano le pareti in encausto bianco applicato con tecniche tradizionali. http://pro.dibaio.com/alberto-apostoli Alberto Apostoli si laurea in architettura a Venezia. Apre nel 1997, il proprio Studio, caratterizzato da una vocazione professionale poliedrica. Nel 2006 apre uno studio a Guangzhou e nel 2007 un ufficio di rappresentanza a Casablanca. Crea, nel 2008 Escape srl, società che opera come General Contractor a livello internazionale. Nel 2009 fonda Opera Prima, brand attivo nella progettazione sul territorio del Medio Oriente. Nel 2010 sviluppa l’area engineering, che fornisce servizi di progettazione integrata e project management, attraverso il brand studioapostoli&associati. Alberto Apostoli integra alla progettazione una cultura di marketing che conferisce ad ogni progetto una forte innovazione. 20 020_021_apostoli_ok.qxd:peppo 31-07-2013 10:22 Pagina 3 Progetto dello Studio Uxus - Ph. Dim Balsem - Lampadario “Dear Ingo” di Moooi by Ron Gilad PROGETTI ILLUMINARE L’INGRESSO Ingresso classico e lampadario hi - tech per questo progetto dello Studio Uxus. 21 022_023_CO3_LagorioOK7.qxp:peppo 31-07-2013 10:24 Pagina 1 PROGETTI ILLUMINARE UN LOFT GIOCHI DI QUINTE Corpi a incasso dotati di 4 fari alogeni per illuminare un grande appartamento articolato su due piani. Una cappa-gioiello per la cucina e lampade tradizionali per gli spazi intimi. ANTONIO LAGORIO, ARCHITETTO I PRINCIPALI TEMI PROGETTUALI DI LAGORIO, CLASSE ’67, RUOTANO INTORNO ALLA PERCEZIONE DELLO SCORRERE DEL TEMPO,ALL’INTROSPEZIONE E ALLA RAREFAZIONE DEGLI SPAZI. NEL DESIGN REALIZZA PRINCIPALMENTE PEZZI UNICI PER LE CASE DEI PROPRI CLIENTI. LAUREATO IN ARCHITETTURA A GENOVA, È TRA I SOCI FONDATORI DELLO STUDIO 5+1 ASSOCIATI. FRA LE PRINCIPALI REALIZZAZIONI SI RICORDANO IL CAMPUS UNIVERSITARIO, EX CASERMA BLIGNY A SAVONA, IL CENTRO VISITE E ANTIQUARIUM DEL FORO DI AQUILEIA, SPAZI PUBBLICI A SESTRI LEVANTE, CELLE LIGURE E SAVONA. NEL 2000 LASCIA 5+1 E, DA ALLORA, SI OCCUPA PREVALENTEMENTE DI INTERIOR DESIGN IN CAMPO RESIDENZIALE E COMMERCIALE. DAL 2010 COLLABORA CON LO STUDIO GENOVESE AMW ASSOCIATI, SOPRATTUTTO NEL CAMPO DEL RETAIL (TRIUMPH, CELIO). DI RECENTE È EMERSO IL SUO CARATTERE ARTISTICO A TUTTO TONDO DILETTANDOSI ANCHE NEL CAMPO DELLE ARTI FIGURATIVE.VIVE E LAVORA A GENOVA. L 'interno illustrato è un loft di circa mq 200 che si sviluppa su due piani, con altezza massima di circa 6 metri. Il soggiorno, che apre sulla terrazza di 80 mq, è caratterizzato da alcune grandi colonne piatte che, formalmente vogliono conferire al soggiorno l'identità di un patio interno alla casa stessa, una piccola piazza privata, mentre funzionalmente, pur all'interno di uno spazio continuo, separano le varie zone della casa, ovvero l'ingresso e il soggiorno, la sala da pranzo e la cucina, l'accesso alla terrazza e alla scala che porta al piano superiore, dedicato ad un secondo soggiorno e alle camere da letto. Le colonne raggiungono il piano superiore dove diventano orizzontali e acquisiscono funzioni diverse (tavolo, illuminazione). Per illuminare una casa come questa non si poteva ricorrere a lampade tradizionali normalmente destinate a spazi più contenuti, così si è scelto di utilizzare dei corpi ad incasso dotati di 4 fari alogeni ciascuno. Gli incassi sono stati installati sia nello sviluppo orizzontale sopra il tavolo da pranzo, fornendo una luce diretta a servizio della cucina e della zona pranzo, 22 sia negli sviluppi verticali delle colonne, per creare effetti di luce indiretta che caratterizzano l'atmosfera generale della casa. Lampade di tipo più tradizionale sono state negli ambienti privati. Fra queste la cappa–gioiello della cucina a vista, cuore tecnologico e cappello di rivestimento esterno realizzato in cristalli illuminati internamente. http://pro.dibaio.com/lagorio-loft 022_023_CO3_LagorioOK7.qxp:peppo 31-07-2013 10:24 Pagina 2 23 024_025_ CO3_Vinci_OK.qxp:peppo 31-07-2013 10:25 Pagina 2 PROGETTI ILLUMINARE IL SOGGIORNO MODULARE LA LUCE Controllare la luce naturale, creare una possibile alternanza nell’illuminotecnica della casa. Fari a incasso, faretti, segnapasso per una efficace e sofisticata regia. Scavate nelle pareti d’ingresso due anse dove trovano posto due sculture, sentinelle attente, complici di un benvenuto! E solo dopo aver riposto il soprabito e superato l’ingresso il living si “apre” con tutta la sua forza e ampiezza. Un progetto a “pianta libera” dove due quinte curve dividono lo spazio creando la giusta privacy tra una funzione e l’altra senza interrompere mai la continuità visiva dello spazio. La prima quinta infatti accoglie oltre l’ingresso anche lo studio, mentre la seconda, sfalsata rispetto alla prima fa da sipario al pranzo. LA LUCE: NATURALE E ARTIFICIALE La luce naturale è controllata durante il giorno da tende a pacchetto in tessuto dalle differenti densità per creare giochi di luci e ombre sempre diversi. La luce artificiale primaria è assicurata invece da fari ad incasso profondi (cm. 25) per illuminare tutto l’ambiente senza essere abbagliati durante il nostro passaggio (i fari sono della Guzzini 8080). Le quinte invece sono sottolineate da un gioco di controsoffitti dove trovano a forza espressiva, posto faretti più piccoli (sempre Guzzini) immediatamente che a seconda delle accensioni possono percepibile dall’ingresso, evidenziare o lasciare in ombra una o sta nella relazione fra le l’altra quinta e/o uno o l’altro lato della strutture che la quinta. La stessa funzione la svolgono compongono. Il segno architettonico piccole luci a LED incassate nel principale tracciato dall’Architetto pavimento, piccoli segna passo che se Massimiliano Vinci, risulta essere la accesi da soli creano una suggestiva mancanza di gerarchie tra i volumi in un alternativa all’illuminotecnica della casa. equilibrio tra elementi difformi, evidenziati Il divano principale è sottolineato da due dall’utilizzo dello stesso pavimento in legno abat-jour gemelle di Portaromana di che lega l’intera struttura. L’osservatore, Metamorphosi, mentre il tavolo da pranzo infatti, viene subito accolto dalla visione ovale in acciaio specchiato di Creazioni è prospettica dell’ingresso: due pareti che si sottolineato da un lampadario in acciaio e stringono, come in un abbraccio, e lasciano vetro della Axolight modello “Aura”. intravedere il living. http://pro.dibaio.com/vinci-interior Massimiliano Vinci, si laurea in architettura a Roma nel 1999. Attratto dalla pratica della decostruzione, fin dall’esordio forgia un linguaggio architettonico dinamico e multidimensionale. Laura Bozza, architetto, si laurea in arte dei giardini a Napoli nel 1991, si dedica anche alla ristrutturazione degli edifici curando particolarmente l’impatto ambientale e il risparmio energetico. L 24 024_025_ CO3_Vinci_OK.qxp:peppo 31-07-2013 10:25 Pagina 3 026_029_CO3_pranzoOK.qxp:peppo 31-07-2013 Progetto di Gian Marco Cannavicci, architetto - Ph. Athos Lecce PROGETTI L’AREA PRANZO La luce morbida disegna il lungo tavolo rettangolare. 26 10:35 Pagina 2 026_029_CO3_pranzoOK.qxp:peppo 31-07-2013 10:35 Pagina 3 PROGETTI L’AREA PRANZO L AL CENTRO DELLA CONVIVIALITÀ Tavoli, sedute, luce soffusa: gli ingredienti giusti per l’area pranzo. zona dedicata ai piaceri della gola e alla convivialità tavoli e sedie da coordinare al resto dell’arredamento. Nelle immagini due esempi di area pranzo caratterizzati da lunghi tavoli rettangolari. Da notare: nella prima la luce a sospensione, nella seconda le sedie nordiche in differenti modelli. Altri scatti digitando: http://pro.dibaio.com/cannavicci-geometrie Progetto di Monica Unger, architetto - Ph. Athos Lecce ’area pranzo, quando è presente, costituisce sempre più spesso un luogo intermedio tra la cucina e il soggiorno. Protagonisti di questa TAVOLI RETTANGOLARI Per Molteni Patricia Urquiola prosegue il suo percorso progettuale con il tavolo “Codex”. Il basamento a forma di T, disponibile in diversi colori opachi, presenta trafori che riprendono il tema del codice a barre. Più info digitando: http://pro.dibaio.com/molteni-urquiola Proposti da Cattelan Italia:“Rodrigo”, un classico tavolo in legno di noce progettato dallo Studio Kronos e la seggiolina “Helena” disegnata da Paolo Cattelan disponibile anche nella versione con braccioli. Più info digitando: http://pro.dibaio.com/cattelan-dettagli 27 026_029_CO3_pranzoOK.qxp:peppo 31-07-2013 10:36 Pagina 4 PROGETTI SEDIE E TAVOLI M ARREDI CLASSICI Mobili in stile o classici del design. “Pezzi forti” nell’area pranzo. Progetto dello Studio di architettura Minzoni e Raboni - Ph. Lorenzo Carone ixare gli stili e le epoche, sperimentare inediti accostamenti... osare! Nell’interior design coniugare gli PUNTA ILTUO SMARTPHONE, INQUADRA IL QR, SCATTA E SCOPRI IL SERVIZIO FOTOGRAFICO. */minzoni-raboni elementi in modo da creare un’ambiente armonioso è senz’altro uno dei compiti più sfidanti. In questa pagina, ritratti, mobili di famiglia dell’800 e uno splendido lampadario di Carlo Scarpa dialogano con un tavolo dal design minimalista. Nella pagina accanto le sedie di Gio Ponti sono accostate a un classico tavolo a ribalta. Più info digitando: http://pro.dibaio.com/superleggera-ponti 026_029_CO3_pranzoOK.qxp:peppo 31-07-2013 10:36 Pagina 5 Progetto di Michela Genghini, architetto - Ph. Athos Lecce PROGETTI SEDIE E TAVOLI SEDIE E TAVOLI: RITORNO AL CLASSICO Dedicata a chi ama il mobile classico e il piacere di accarezzare le morbide superfici del legno, la collezione “Mosaico” propone un total look per l’area pranzo: tavolo, sedie rivestite in pelle, credenza e vetrinetta. Più info digitando: http://pro.dibaio.com/lefablier-mosaico Si può considerare un classico il tavolo “Forte” progettato nel 1991 da Lella & Massimo Vignelli. Valorizzano il basamento importante e il piano in vetro le poltroncine “Giulietta” disegnate da Franco Poli. Altri prodotti digitando: http://pro.dibaio.com/bernini-all 29 030_031_CO3_OKSanfilippo.qxp:peppo 31-07-2013 10:39 Pagina 2 PROGETTI LUCE IN MANSARDA COME ILLUMINARE IL SOTTOTETTO Risolvere un problema con un pizzico di creatività: lamine in acciaio applicate alle perline per restituire la luce. bitare un sottotetto non è una condizione usuale, soprattutto nelle grandi città, dove le leggi che hanno permesso il recupero di questi vani inutilizzati hanno avuto inizio non più di una quindicina di anni fa. La suggestione di vivere sotto una “capanna” rende questi ambienti molto raccolti e accoglienti e la luce zenitale che attraversa le finestre in falda di tetto aggiunge un’ulteriore novità. Ben altra cosa, invece, è illuminare artificialmente questi ambienti, poiché, escludendo a priori di vedere penzolare dalle perline del tetto lampade da soffitto e non avendo sempre pareti abbastanza alte e libere da arredi per posizionare lampade a parete, è necessario ricorrere ad una buona scelta delle lampade e a un pizzico di creatività: nelle immagini si possono osservare due esempi. In questo recupero di sottotetto la zona mansardata open-space ospita una camera da letto matrimoniale, un bagno e una piccola zona studio; nella zona della camera da letto si è riusciti ad ottenere un punto luce centrale che illumina l’intero ambiente. È una lampada molto particolare di Artemide, a luce indiretta, con un lungo stelo che si sbraccia al centro del letto; ma non sarebbe stata sufficiente la luce riflessa sulle perline tinte castagno se non con un piccolo artificio: due lamine in acciaio avvitate al soffitto, che riprendono la forma e la finitura della lampada stessa, restituendo tutta la luce necessaria. Stesso artificio nella zona studio: ancora di Artemide, la famosa lampada “Tolomeo”, che presenta un foro anche nella parte superiore del cono, rimanda la luce riflessa A Lamine in acciaio per riflettere la luce. 30 tramite un'altra lamina applicata alle perline. Anche in questo caso la forma e la finitura della lamina riprende quella della lampada: un mezzo cerchio completa questo angolo di luce e la lampada stessa. http://pro.dibaio.com/archilab-uno STEFANO SANFILIPPO, ARCHITETTO SI LAUREA IN ARCHITETTURA AL POLITECNICO DI MILANO NEL 1989. NEL 1992 NASCE “ARCHILAB” LABORATORIO DI ARCHITETTURA, UNO STUDIO DI PROGETTAZIONE ASSOCIATO DEGLI ARCHITETTI STEFANO SANFILIPPO E AMEDEO CANZIANI. CON UNA GRANDE ATTENZIONE ALLA DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI ABITATIVI FINALIZZATA A VIVERE LA CASA CON NUOVE PROSPETTIVE, LO STUDIO SI OCCUPA PRINCIPALMENTE DI RISTRUTTURAZIONE DI INTERNI, RECUPERO SOTTOTETTI E LOFT. DA QUALCHE ANNO PROPONE SUL PROPRIO SITO IL “PROGETTO ON LINE”, CHE OFFRE LA POSSIBILITÀ CON LA COLLABORAZIONE DEGLI UTENTI E UN PICCOLO COSTO, DI OTTENERE UN PROGETTO PERSONALIZZATO PER LA PROPRIA ABITAZIONE. 030_031_CO3_OKSanfilippo.qxp:peppo 31-07-2013 10:39 Pagina 3 PROGETTI LUCE IN MANSARDA Nel progetto dell’architetto Cristina Pilone le falde incrociate del tetto, foderate con listoni di abete e sorrette da travi in ferro verniciato di nero, diventano un elemento forte di questo spazio interno. Per l’illuminazione artificiale sono state scelte delle alogene montate su cavi paralleli. (“Scintilla”, Fontana Arte) Altro elemento determinante è la luce naturale filtrata dalle vaporose e fitte tende di voile bianco. 31 032-033- PAG-studio dada-7:peppo 31-07-2013 10:44 Pagina 2 PROGETTI MODI DI VIVERE UNA QUINTA DI LUCE Nel nome della stella alpina un nuovo modo di vivere la montagna. A) N. 01 F05 C01 01 PIANTANA "ANGLE" B) N. 02 D57 C07 11 "BELUGA ALU" C) N. 03 D57 C03 30 "BELUGA ALU" D) N. 02 D57 C11 01 PIANTANA "BELUGAWHITE" E) N. 03 D57 A17 01SOSPENSIONE "BELUGAWHITE" F) N. 02 D75 D01 01 LAMPADA DA LETTURA "BIJOU" G) N. 04 D63 G01 01 "SNAKE" H) N. 12 D57 G11 15 LAMPADA A PARETE "BELUGA" I) N. 07 F14 C01 01 LAMPADA DA APPOGGIO "GIUNCO" L) N. 07 D28 B03 01 LAMPADA DA APPOGGIO "CUBETTO" M) N. 07 D60 F16 01 INCASSO A PAVIMENTO "CRICKET" M’) N. 03 D60 F16 99 INCASSO A PAVIMENTO "CRICKET" RGB N) N. 01 F11 C03 69 LAMPADA DA APPOGGIO "PADDLE" LEGNO O) N. 02 D73 C01 30 LAMPADA DA APPOGGIO "ELLE" P) N. 09 D60 F28 01 INCASSO A SOFFITTO "CRICKET" Q) ML = 8,80 + 8,80 + 15,00 + 15,00 = 47,6 LED (Produzione Fabbian) 32 L'architetto Davide D'Agostino è nato a Salerno nel 1969. Si laurea alla facoltà di architettura di Napoli nel 1994. Dopo varie esperienze in architettura residenziale, food-design e architettura commerciale, nel 2002 fonda un’azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di centri benessere. Fino al 2008, progetta e realizza SPA, City-SPA e centri estetici in tutto il sud Italia, collaborando anche con aziende e riviste del settore. Inoltre ha partecipato anche a conferenze e seminari sul tema del benessere, che si sono tenute all’interno di fiere internazionali. Nel 2008 si trasferisce in Svizzera, a Crans-Montana, dove fonda DADA Architecture + Design sarl, e realizza la SPA nel lussuoso Hotel Guarda Golf. Attualmente l’architetto D’Agostino ha rivolto l’attività dello Studio verso una reinterpretazione dello “stile di montagna”, operando attraverso la ricerca di nuovi linguaggi espressivi e accostamenti materici più innovativi. 032-033- PAG-studio dada-7:peppo 31-07-2013 10:44 Pagina 3 PROGETTI MODI DI VIVERE E delweiss è il nome di un fiore tipico dei paesaggi alpini che nasce e vive esclusivamente in queste località di montagna, non è possibile ritrovarlo altrove così come non è possibile che tanti altri fiori riescano a vivere in questi luoghi. EDELWEISSUITE si propone quindi di rappresentare l’ospitalità alpina presentando un’ambientazione capace di trasmettere emozioni vere, legate ad una dialettica di segni tipici del contesto che la circonda. Vivere questa suite dovrà rappresentare un’esperienza sensoriale, un viaggio nella natura, un rapporto costante con i luoghi che ci ospitano: sarà come ascoltare una caratteristica “poesia in dialetto ” ma reinterpretata e riproposta in veste contemporanea. Pertanto questa Suite si presenta come un tipico ambiente alpino, concepito attraverso una rilettura dei segni tradizionali e nel quale, la giusta armonia nell’utilizzo dei materiali e la corretta reinterpretazione delle funzioni hanno permesso di viverla in maniera sicuramente originale http://pro.dibaio.com/studio-dada 33 034_035_piccin.ok:peppo 31-07-2013 10:46 Pagina 2 PROGETTI OPEN SPACE AMBRA PICCIN, ARCHITETTO OFFRE AL CLIENTE UNA COMPLETA E EFFICIENTE ASSISTENZA SIA NELLA RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA, SIA NELLA PROGETTAZIONE DI INTERIOR DESIGN. HA DATOVITA A CORTINA STYLE, PER DIFFONDERE L’ARREDO, LO STILE E L’ELEGANZA DELL’OGGETTISTICA CORTINESE. GIOCHI DI LUCI E OMBRE A Cortina d’Ampezzo, superfici intagliate e intarsiate, articolate da pareti scorrevoli. La zona giorno, racchiude salotto, pranzo e cucina, grazie a pannelli scorrevoli che esaltano gli spazi. L 'architetto Ambra Piccin si identifica da sempre nel pensiero del grande architetto Louis Kahn (che è stato il maestro fondatore del principio di lighting design), che ci dice: “Ritengo che la luce sia la fonte di ogni presenza e la materia sia la luce consunta. Ciò che la luce crea, proietta un'ombra e l'ombra 34 appartiene alla luce. Percepisco la presenza di una soglia, che separa la luce dal silenzio, che porta dal silenzio alla luce, immersa in un'atmosfera ispirata, dove il desiderio di essere e di esprimere incontra il possibile...”. Secondo l’architetto Piccin l'illuminazione può essere diretta, diffusa o orientata: ogni tipologia ha il suo ambito d'applicazione, legato al mood che si vuole creare e alla sensibilità di chi lo pensa. È la giusta maniera per guidare l'attenzione di chi guarda attraverso le parti diverse che compongono un ambiente; ed è il modo più semplice e immediato di portare un tocco di modernità in ogni tipologia di ambiente. Con la giusta composizione che deriva dal mischiare e posizionare sapientemente le diverse tipologie luminose esalta ogni aspetto di un ambiente, dona profondità e volume, crea affascinanti giochi di ombre e di luce. In quest’ottica l’utilizzo del lampadario Piume (modello “Bird”, di Quasar), sopra al tavolo da pranzo, è frutto di una ricerca, della simbiosi tra estetica e funzionalità: un omaggio alla “leggerezza”, un oggetto di design ricercato (che evoca la natura con il suo particolare piumaggio) e tecnicamente costruito per orientare la luce sia sul bellissimo soffitto ligneo, sia sulla tavola imbandita per il convivio degli ospiti. Come la lampada da terra di Catellani&Smith, modello “Sottovento 16”, scelta per la leggerezza e la pluridirezionalità dei suoi componenti, che possono dirigere il fascio luminoso sul divano, per la lettura, ma anche sulle pareti e sul soffitto, oltre che verso il tendaggio, che in questa casa è costituito da uno doppio velaggio di lini pregiati. http://pro.dibaio.com/piccin-luce Progetto1:Layout 1 30-07-2013 12:31 Pagina 5 036_037_bernardi.ok:peppo 31-07-2013 10:48 Pagina 2 PROGETTI STILE CORTINESE UN’ILLUMINAZIONE MORBIDA E DIFFUSA Il sapiente uso della luce, nella casa di una campionessa olimpionica di Cortina. C SILVIO BERNARDI, ARCHITETTO NASCE A CORTINA D'AMPEZZO. ARCHITETTO "DA SEMPRE", SI LAUREA ALLO IUAV DI VENEZIA. A OGGI LO STUDIO BERNARDI, CON I FIGLI VALENTINA E JACOPO, HA REALIZZATO OLTRE CINQUECENTO PROGETTI TRA RESIDENZE PRIVATE,VILLE, APPARTAMENTI, NEGOZI, LOCALI PUBBLICI, PRINCIPALMENTE A CORTINA MA ANCHE NEL RESTO D'ITALIA E ALL'ESTERO. HA REALIZZATO OPERE PUBBLICHE, CENTRI CONGRESSI E CAMPI DA GOLF. SONO IN FIERI NUMEROSI PROGETTI DI RESTAURO, RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA. ortina d’Ampezzo è piena di seconde case di lusso, ma i nati a Cortina in che case vivono? Uno stile, quello degli ampezzani, che ha origine da una virtù teologale, la modestia, e da valori decorativi tradizionali come la bellezza del legno tagliato ad ascia. Come testimonia questa casa, ricostruita all’interno di un vecchio fienile con legni recuperati da antichi masi, su progetto dell’architetto ampezzano Silvio Bernardi per una signora nativa della valle, nota per essere stata una imbattibile campionessa di sci. Questo è un esempio che fa capire come la parola d’ordine qui sia la semplicità e dove gli effetti della luce artificiale sono molto curati: la luce piove dall’alto per illuminare magicamente gli oggetti senza colpire gli occhi di chi ci abita. Si vede anche come le finestre siano rimaste quelle piccole del rustico originario, per mantenere la tradizione contadina che badava al sodo: sapevano che le finestre piccole fanno consumare meno legna. In questa casa alpina “ricostruita” si possono intravvedere vari criteri progettuali. Innanzi tutto la scelta dei legni come sostanza decorativa di un ambiente spoglio e funzionale, com’era nella tradizione contadina ampezzana. Poi la tendenza minimalista a trasformare gli oggetti d’uso, come i divani e i letti, in semplici forme geometriche dal cubo al parallelepipedo. Infine l’immissione di mobili vecchiotti come le sedie in ferro e il lampadario ottocentesco, diversamente da come si fa a Cortina nelle seconde case dei forestieri. Una vasca per idromassaggio illuminata da sotto è una delle forti suggestioni di questa camera da letto. È la vasca “Waikiki” di Hoesch, con una suggestiva illuminazione interna, che è stata inserita in un box con cristalli trasparenti. Un‘interazione equilibrata fra luce e colore produce sorprendenti effetti rilassanti, le lampade LED di alta qualità, disponibili in bianco o con variazione cromatica, completano il piacere del benessere. http://pro.dibaio.com/bernardi-luce Questa casa alpina accoglie al suo interno una serie di ambienti di una bellezza raffinata e scabra... e la luce piove dall’alto. 36 036_037_bernardi.ok:peppo 31-07-2013 10:48 Pagina 3 PROGETTI STILE CORTINESE 37 038_039_Rava_baccon.ok+dorodesign.OK:peppo 31-07-2013 10:49 Pagina 2 PROGETTI DESIGN AD ALTA QUOTA ELENA RAVA, ALVARO BACCON, ARCHITETTI E ALESSANDRO BACCON, INGEGNERE Esercitano la libera professione a partire dalla fine degli anni ’80 e dagli inizi degli anni ’90 collaborano nella progettazione e direzione lavori di numerosi interventi sia a livello regionale che in Francia, con una particolare attenzione e competenza nel campo dell'architettura alpina. L’attività si svolge presso gli studi di Torino e Sauze d’Oulx, spaziando dallo studio di fattibilità iniziale, alla progettazione, agli studi di interior design, fino allo sviluppo di esecutivi di singoli elementi di arredo. Particolare attenzione viene riposta nella direzione lavori, nonché nella scelta dei materiali e nella ricerca di antichi elementi di arredo della tradizione locale le cui fasi di restauro vengono seguite direttamente. Lo studio procede in una continua ricerca di materiali innovativi e nuove soluzioni progettuali, in materia di sostenibilità ambientale e risparmio energetico. Il pranzo è illuminato da un lampadario costituito da una sequenza di luci simili a candele. Rivisitare la classica bugia Q uesto complesso architettonico, le Baite Clotes, è situato nel Comune di Sauze d’Oulx, ad una quota di 1665 metri, lungo il percorso di una delle principali piste da sci del comprensorio della Via Lattea. L’intervento edilizio è stato realizzato, tra il 2005 ed il 2007, in sostituzione di un vecchio fabbricato abbandonato da decenni; quest’ultimo, demolito completamente, ha lasciato posto a tre nuove baite. Gli alloggi evidenziano l’uso di materiali e finiture dell’architettura alpina locale, come pavimenti, porte, travi e boiserie in larice antico accostati 38 a soluzioni decisamente più moderne quali ampie superfici vetrate e camini di design. Anche in un contesto dove abbondano le travi di legno e le boiserie qualche pezzo di design attualissimo ci sta proprio a pennello. Come le lampade Floating Candles, designer William Brand e Annet van Egmond, in cui l’acciaio della struttura riflette i bagliori delle fiammelle, concentrando la luce sul piano del tavolo e diffondendola anche nell’ambiente. E il moderno camino in acciaio, Austroflamm, distr. da Mont-Export fa da baricentro tra soggiorno e pranzo. http://pro.dibaio.com/rava-baccon 038_039_Rava_baccon.ok+dorodesign.OK:peppo 31-07-2013 10:49 Pagina 3 PROGETTI MINIMAL STYLE Un’immagine della mostra “a r i a” Il vuoto che arreda, inaugurata lo scorso 7 Febbraio 2013 negli spazi di Viafarini DOCVA presso La Fabbrica del Vapore a Milano e curata da Francesca Fiorella. L’allestimento della mostra era incentrato sulla progettualità della produzione dei prodotti della collezione “a r ia” attraverso il gioco dell’assenza/presenza dell’oggetto mobile nel vuoto (aria). In una cultura ossessionata dagli oggetti, è proprio il vuoto, come possibilità di movimento e di relazione, che contribuisce a determinare la qualità di uno spazio. “a r i a”, arreda, quindi, con il vuoto; con la sua struttura minima, mantiene e crea possibilità di movimento perché i vuoti si moltiplichino e nuovi movimenti siano possibili. Materiali semplici, massimo risultato espressivo. Quell’aria leggera DORODESIGN DARIO OLIVERO (A DESTRA) E STEFANO OLLINO, FONDATORI DELLO STUDIO E COLLABORATORI PRESSO LO IED DI TORINO IN QUALITÀ DI DOCENTI, PROVENGONO DA MONDI DIVERSI: DARIO HA COLLABORATO ATTIVAMENTE CON FIAT GROUP, YAMAHA, CONTINENTAL E I.DE.A INSTITUTE; STEFANO, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE CON L'AZIENDA CINESE SOLEX COMPANY,VIENE INSIGNITO DEI PREMI IF DESIGN AWARD CHINA 2009 E RED DOT DESIGN AWARD. I fondatori di DORODESIGN presentano il proprio marchio di arredamento: DOROLIFESTYLE. Un marchio che attraverso la visione di uno stile di vita quotidiano, propone arredamento e complementi di design con forte personalità e carattere. La continua ricerca della semplicità di DORODESIGN è il risultato di un procedimento molto sofisticato, che seleziona le forme e le tecnologie per ottenere il massimo risultato espressivo grazie ad un uso semplice di materiali sapientemente selezionati come alluminio, ferro e acciaio. Nasce la collezione “a r i a” presentata al Fuorisalone 2013; nata dalla ricerca dell’armonia degli opposti, la seduta “a r i a”, classica nel taglio, solida nel materiale e vibrante nel colore. Semplice nel concetto e nella realizzazione. Colori pastello che scaldano l’anima fredda ricavata da un’unica bacchetta di ferro tagliata in segmenti per costruire il telaio. La seduta invece è ricavata da un unico foglio di acciaio opportunamente piegato per creare un effetto ottico a cuscino. La gamma proposta è di 5 colori adatti per tutti gli ambienti, da quello domestico a quello moderno e minimale. http://pro.dibaio/dorodesign-gallery 39 040_Coltro_ok.qxp:peppo 31-07-2013 10:50 Pagina 2 PROGETTI RESTAURO E VALORIZZAZIONE Filippo Coltro è nato a Padova dove tutt’oggi vive e lavora. Si laurea in Architettura a Venezia con specializzazione in restauro. Fonda lo Studio di architettura Coltro occupandosi di progetti e realizzazioni di architettura nel campo del restauro, nuova edificazione e architettura d’interni. POSIZIONARE L’ILLUMINAZIONE All’interno del progetto di restauro le luci esaltano le preesistenze. N el centro storico della città di Padova un anonimo appartamento situato all’ultimo piano di un palazzo quattrocentesco è stato restaurato individuando una nuova struttura distributiva e spaziale, adatta a soddisfare le esigenze della committenza, senza danneggiare l’edificio, ma anzi favorendone la conservazione e la valorizzazione. Il progetto ha mirato a creare un marcato contrasto fra l’involucro edilizio originario e la nuova architettura realizzata al suo interno; conservare l’antica struttura ed esaltarne le presenze originarie rendendo facilmente riconoscibili i nuovi elementi contemporanei inseriti caratterizzati dall’uso di materiali quali vetro e acciaio. L’intervento di restauro ha previsto la demolizione delle tramezze esistenti e del controsoffitto, riportando a vista l’orditura del tetto con le quattro maestose capriate. Si è così ricavato un unico grande spazio all’interno del quale trovano posto “gli ambienti” della casa. Ridisegnati gli spazi, il progetto illuminotecnico ha mirato a valorizzare ed esaltare gli elementi originari antichi che conferiscono alla casa un fascino straordinario. Una serie di faretti a pavimento (“m4”,Viabizzuno) segnano il percorso principale della casa fino ad arrivare al muro in mattoni situato alla fine 40 del corridoio della zona notte, anch’esso illuminato crea una quinta scenografica visibile già dal soggiorno. Il tetto in legno e tavelle, sapientemente restaurato, è illuminato con luci che, con fascio a 180 gradi dal basso verso l’alto, creano dei suggestivi giochi di luce che arrivano fino alla copertura (“mexcal spot”,Viabizzuno). Per illuminare il soggiorno sono state posizionate sulla catena delle capriate coppie di luci a braccio cromate e orientabili (“mexcal p.s.”,Viabizzuno); l’intensità della luce può essere dosata utilizzando gli appositi dimmer istallati. Questo tipo di corpi illuminanti, poco invasivi e appena percettibili, consente di poter localizzare la luce in maniera opportuna andando ad illuminare puntualmente le varie zone del soggiorno. A lato del camino faretti a pavimento creano dei fasci verso l’alto che amplificano la matericità del camino ed esaltano la grande canna fumaria in acciaio (“m4”,Viabizzuno). Il corridoio della zona notte è illuminato da due faretti a soffitto (“m2”,Viabizzuno). Il progetto in esame è stato guidato da una precisa filosofia riguardo l’illuminazione: luci dall’alto per illuminare gli ambienti in maniera efficiente, luci dal basso per creare suggestioni e atmosfere più intime e raccolte. http://pro.dibaio.com/coltro-studio Progetto1:Layout 1 30-07-2013 12:32 Pagina 6 042_043_ratto.qxp:peppo 31-07-2013 10:51 Pagina 2 PROGETTI LED IN TERRAZZA SERGIO G. RATTO,ARCHITETTO IMPEGNATO NEI PRIMI ANI DI ATTIVITÀ NELLA REALIZZAZIONE DI SPAZI PUBBLICI HA POI CONCENTRATO IL SUO LAVORO NELLA CREAZIONE DI SPAZI ABITATIVI PRIVATI, SPECIE NELLA TIPOLOGIA DELLE VILLE. SUI TETTI DI GENOVA VA IN SCENA LA LUCE Realizzaione Blight per Ligursystem-Genova I n questo servizio è illustrato un intervento riguardante un immobile di ampia metratura posto in posizione panoramicissima, dominante il centro di Genova. L’intervento ha riguardato la totale ristrutturazione di un appartamento posto all’ultimo piano di un edificio in stile Liberty al quale è collegato il terrazzo sovrastante di pari metratura. Tra le priorità poste al progettista c’era il desiderio di trasformare la terrazza, sino ad allora totalmente inutilizzata, nell’elemento caratterizzante di tutto l’immobile. Come spesso accade per gli spazi posti al disopra degli immobili, la difficoltà maggiore 42 consiste dell’unire sia dal punto di vista visivo che distributivo due elementi sostanzialmente slegati. Questo punto di debolezza è stato trasformato in un punto di forza, l’idea è stata quella di creare una sorta di percorso scenografico che attraversando l’immobile portasse a scoprire, in un crescente emozionale, la realizzazione scenografica del terrazzo, percorrendo una sorta di effetto sorpresa. La terrazza risulta parzialmente coperta da tendaggi, sia orizzontali che verticali, sorretti da montanti inclinati, tali elementi oltre alla funzione di protezione dai raggi solari creano una perimetrazione rendendo la stessa più raccolta e avvolgente. Ma è dopo il crepuscolo che lo spazio esprime al massimo la sua caratteristica fiabesca, i raggi del sole vengono sostituiti dalle straordinarie capacità espressive della tecnologia a LED, che permette di liberare la fantasia e dare un nuovo volto a tutto l’insieme creando una bellissima scenografia. Sia le piante che i tendaggi mutano colore e questo caleidoscopio, accompagnato dal fruscio della brezza serale, aiuta ad esaltare la percezione delle proprie emozioni rendendo magico lo spazio che ci ospita, dandoci inoltre la possibilità di godere dell’affascinante vista sulla città che si adagia al di sotto di noi. Tutto ciò dà la possibilità di trascorrere una serata cullati dalle emozioni e rilassati nello spirito. http://pro.dibaio.com/ratto-luci 042_043_ratto.qxp:peppo 31-07-2013 10:51 Pagina 3 044_047_Girotto_CO3.qxp:peppo 31-07-2013 10:59 Pagina 2 PROGETTI UN CAMINO “SU MISURA” LUCE E MATERIA SINTESI PERFETTA La traslucenza dell’onice per un camino su misura. Andrea Girotto, 41 anni, architetto, laureatosi allo IUAV di Venezia nel 1998, esercita in proprio la professione di interior designer free lance dal 2008, specializzato in progettazione d'interni ed elementi di arredo esclusivamente su misura per qualsiasi destinazione d'uso. Per trasmettere la sua idea di "su misura" utilizza l’espressione “il mio lavoro inizia quando finisce il catalogo”: essa, infatti, chiarisce in maniera eloquente che non si tratta di un semplice arredatore (equivoco nel quale si incorre spesso con i “non addetti ai lavori”, ndr) e sottolinea la sua assoluta indipendenza da vincoli commerciali nel proporre soluzioni e materiali:“la soluzione, come un abito su misura, viene di volta in volta definita attorno alla personalità e alle esigenze del committente, partendo sempre dal foglio bianco”. 44 PROGETTO E TESTO DI ANDREA GIROTTO, ARCHITETTO Q uando mi è stato chiesto di scrivere un articolo su questa realizzazione (più unica che rara nel suo genere), ne sono stato da un lato lusingato, dall’altro preoccupato. Mi sono infatti passati per la mente tutti quei particolari momenti che ne hanno accompagnato la realizzazione, fatti di istinto, visione, passione, ma soprattutto di incrollabile fede nel risultato: in particolare da parte della committenza, senza la cui fiducia (e caparbietà) questo risultato non sarebbe stato possibile. La passione Traslucenza e retroilluminazione mi appassionano da sempre. La luce ha la capacità unica di dare vita a materiali apparentemente inermi. Conferisce loro un’anima e un aspetto indiscutibilmente seducente. In occasione di diversi lavori ho fatto parecchi “esperimenti” in materia, cercando di capire - e di carpire - i segreti di quest’arte, perché di questo si tratta, tanto più se si affronta il tema da un punto di 044_047_Girotto_CO3.qxp:peppo 31-07-2013 10:59 Pagina 4 PROGETTI UN CAMINO “SU MISURA” scopo (ovviamente a LED). Nel campo dell’illuminazione tangenziale per rifrazione vi sono attualmente due “scuole” di esecuzione pratica (non scendo nei dettagli tecnici), che portano al medesimo risultato. La prova di laboratorio effettuata su di un plexiglas serigrafato e piegato a 90° per verificare la possibilità di “curvare la luce” (farle fare un angolo di 90°) e riuscire ad illuminare gli angoli ha portato ad un risultato più che soddisfacente, (vedi foto in basso a sx) anche se alla fine si è optato per un’altra soluzione, apparentemente più spartana, in realtà più ultimi render provai a buttare lì quella vecchia idea di illuminare la cappa del camino, pensando di utilizzare inizialmente l’allora recente introduzione nel mercato di un nuovo tipo di Corian®, traslucente. A questo punto fu il cliente a provocarmi: il Corian®, in quanto materiale sintetico, si presentava comunque come un “vorrei ma non posso”, da un punto di vista squisitamente artistico; quindi mi chiese di “osare”. E proposi dapprima il marmo di Carrara, per poi puntare al top: l’onice bianco. “L’antico” intento di portare il riverbero della fiamma ad illuminare la cappa in onice, però, ha dovuto subito cedere il passo ad un semplice, ma irremovibile veto: il costruttore vietò tassativamente di aprire la benché minima “finestrella” sopra al vano del focolare a gas (chiuso ermeticamente per motivi di sicurezza) ancorché vetrata e sigillata, pena la perdita della garanzia. Non mi sono demotivato: la tecnologia LED, negli ultimi due anni, ha fatto passi da gigante, e la recente soluzione dell’illuminazione tangenziale (per rifrazione) faceva giusto al caso mio: poco spessore, pochi LED in zona remota, grande uniformità ed efficacia… La prototipazione Ma come si fa a fare una cappa di un caminetto FUNZIONANTE (anche se a gas), con problematiche di temperatura, espulsione aria calda, dilatazioni, proiezione di ombre della struttura intelaiata (la quale doveva pure essere fissata al soffitto…) e in evidente aggetto verso il centro-stanza? Per prima cosa ho individuato il modello di caminetto che per layout e funzionamento meglio si addiceva a quel punto di “cerniera” tra le due zone del soggiorno: il modello DRU Metro 100XTL distribuito in Italia da Palazzetti, il cui corpo è stato installato e visivamente delimitato da una sotto-cappa in cartongesso con funzione esteticoarchitettonica, aperta superiormente per l’espulsione dell’aria calda che si genera sopra al corpo caldaia, con relativa ripresa da una fessura inferiore che ne percorreva tutto il perimetro. In secondo luogo ho individuato la tecnologia di illuminazione più idonea allo efficace per gli angoli e più sicura nel tempo (il movimento anche millimetrico di un pacchetto di lastre rispetto a quello contiguo generava la marcatura di una linea luminosa verticale nel punto di giunzione…). Il pacchetto di lastre previsto per ottenere il risultato prefissato si compone di una successione di: - Lastra in onice o marmo sottile, o vetro retroverniciato (a seconda delle soluzioni ricercate) - Lastra in plexiglas diffusore (opalino) - Lastra in plexiglas ottico serigrafato o fotoinciso al laser Il tutto, in genere, non supera i 25-30mm (anche per il contenimento delle masse sospese…) La seconda soluzione, quella adottata, appariva in origine più spartana, ma sfruttando (in parte) il flusso di luce (quella dispersa dal bordo a filo lucido della lastra di plexiglas ottico), si è riusciti, con particolari accorgimenti, ad illuminare efficacemente l’angolo. 044_047_Girotto_CO3.qxp:peppo 31-07-2013 10:59 Pagina 5 PROGETTI UN CAMINO “SU MISURA” spigoli a 45° con una speciale resina, ed applicando infine la griglia superiore di aerazione (removibile). Il risultato finale è quello che potete apprezzare nelle immagini seguenti, incluso il contorno di soluzioni di arredo esclusivamente su misura, realizzazione unica e personalizzata. La realizzazione ha richiesto tempo e prove, ma alla fine è stato un susseguirsi di emozioni intense e di tentazioni a rinunciare (non era ammessa l'opzione “accontentarsi”…). Purtroppo quando ci si avventura in terreni inesplorati, dapprima ci si trova soli con il“mondo che rema contro” (hanno provato in tanti a farmi desistere da questo progetto); dopodiché ci si trova circondati di “esperti col senno di poi”, ma fa parte del gioco... FUOCO AL CENTRO La realizzazione A questo punto non rimaneva che procedere con la costruzione del telaio della contro-cappa: esterna a quella in cartongesso, non doveva avere alcun punto di contatto con quest’ultima per eliminare ogni possibile trasmissione di calore per conduzione, nonostante la temperatura sul cartongesso non superasse mai i 40°C con il caminetto acceso funzionante; di conseguenza doveva essere completamente fissata al soffitto (e in parte al mobile, sfruttando dei montanti in acciaio per scaricare un po’ di peso a terra…), mantenendo un’aria costante tutt’attorno di circa 8mm. E bisognava trovare la lastra di onice bianco con le caratteristiche che il cliente si aspettava (leggera venatura verde / giallina, preferibile assenza di inclusioni non traslucenti, assenza di linee di frattura marcate). Nel magazzino di un grossista di marmi del vicentino ho individuato un paio di lastre assieme al cliente, prontamente contrassegnate e “bloccate” (una volta “persa” l’occasione è difficilissimo ritrovare un’altra lastra con analoghe caratteristiche estetiche e fisiche), e inviate al marmista per la lavorazione a water-jet, avendo cura di tagliare la lastra escludendo inclusioni non traslucenti e altri difetti di fessurazioni evidenti, ma soprattutto cercando di far combaciare nello spigolo le parti contigue della “fiamma” (o “macchia”), ovvero il disegno naturale dell’onice. A questo punto, si è proceduto al montaggio, predisponendo tutta la parte elettrica, elettronica e il pacchetto illuminotecnico, provvedendo ad incollare gli Palazzetti distribuisce un’ampia gamma di focolari a gas prodotti dalla DRU. La collezione, dedicata a chi non ha la possibilità di avere un camino a legna, unisce alla consueta magia delle fiamme l’opportunità di utilizzare un combustibile già presente in casa. I focolari a gas DRU sono realizzati e prodotti secondo le più scrupolose normative in materia di sicurezza per garantire un’assoluta tranquillità. L’azienda con oltre 250 anni di storia alle spalle, vanta oggi i più avanzati laboratori di ricerca dove, in perfetta coerenza con la filosofia portata avanti da Palazzetti, si mettono a punto sistemi finalizzati alla massima resa e al risparmio energetico. Un camino a gas ha inoltre un consumo contenuto, è pratico, facilmente programmabile e gestibile tramite telecomando. Un “cuore” caldo a cui Palazzetti ha dedicato una serie di rivestimenti di grande raffinatezza. (Nell’immagine il focolare a gas DRU Metro 100XTL). 47 048_049_tanzi_OK.qxp:peppo 31-07-2013 12:13 Pagina 2 PROGETTI ILLUMINARE LE SCALE GIGITANZI, ARCHITETTO SI OCCUPA DA SEMPRE, A TUTTO TONDO, DI RISTRUTTURAZIONI, ARREDAMENTO, DESIGN, ARCHITETTURA DEI GIARDINI, ULTIMAMENTE ANCHE DI CUCINA E LIBRI PER BAMBINI,TIENE UN BLOG E DIPINGE RITRATTI. LA LUCE È ENERGIA Alla luce è legato il nostro universo fisico ed emotivo... e ci influenza. C Nelle immagini due realizzazioni di scale progettate dall’architetto Gigi Tanzi. La luce ne definisce i volumi e le ombre. “Amo progettare scale e mi piace che siano vissute a pieno da chi abita la casa.” he cos’è la luce per lei? La luce, è legata alla vista, ai nostri occhi, alle emozioni, può essere naturale e artificiale, calda o fredda, diretta o riflessa, viva, tenue, diffusa, puntiforme. Determina il cambiamento dei colori e la loro influenza su di noi, ai momenti l’intensità con cui viviamo un ambiente i ricordi, i sogni…. Perché ha scelto queste due foto e questi due progetti? Perché la luce è anche energia. In architettura è risparmio energetico, sfruttamento dell’energia solare. Curiosità di apprendere e conoscenza di tutti i materiali e tecniche. “Coscienza” energetica. Bioarchitettura e certificazioni per classi energetiche aiutano nella valutazione concreta di abitabilità e economia della casa. Amo progettare scale e mi piace che siano vissute a pieno da chi abita la casa. La luce che cambia, anche sulle scale fa vivere tutti i momenti del giorno e della notte. DETTAGLI ILLUMINOTECNICI Per accensione notturna: luce fredda effetto “lunare”4000 o 600 gradi kelvin Per luce calda: ad integrazione o in sostituzione della luce diurna ad effetto “solare” lampadine fluorescenti normali per luce rosata .http://pro.dibaio.com/tanzi-studio 048_049_tanzi_OK.qxp:peppo 31-07-2013 12:13 Pagina 3 PROGETTI UN “ORTOALTO” “Un vero orto senza barriere per la casa o il terrazzo.” Per l’orto sul terrazzo sono state utilizzate le lampade Album modello “Bambù”. Per l’orto alloggiato all’interno del ristorante sono stati utilizzati portalampade in ceramica con lampadine speciali “Sylvania Grolux”. I sapori e i profumi dell’orto P CHIARATANZI, ARCHITETTO IL SUO APPROCCIO CREATIVO È POETICO E ORIGINALE, SEMPRE ATTENTO ALLE PICCOLE COSE DI TUTTI I GIORNI, LA PROGETTAZIONE CURIOSA E LIBERA, CON ATTENZIONE PUNTATA SU MATERIALI, FINITURE E NUOVE TECNOLOGIE. erché un orto può “parlare” di luce? Il design è studio dell’ergonomia, dell’estetica e dei materiali. Spesso da un’esigenza specifica e concreta nasce un’intuizione o una scoperta e poi il desiderio di divulgare ad un pubblico più ampio. “Ortoalto” è nato così: desideravamo un mobile polifunzionale per coltivare un vero orto senza barriere principalmente sul proprio terrazzo o in casa, realizzato in legno e in materiali ecologici che avesse un’ottima resistenza agli agenti atmosferici esterni come sole e pioggia. Il nostro è un orto adatto anche all’interno di un’area ristorazione o a fini didattici come per orti scolastici, per ortoterapia, per uso condominiale condiviso. Nelle foto potete vedere però che un orto può avere necessità, come per esempio all’interno di un ristorante, che la luce naturale venga integrata per favorire la crescita vegetale o che sul proprio terrazzo si voglia cenare anche una sera d’estate attorno al proprio orto colorato e profumato….. Per questo un orto può “parlare” con la luce... In pochi sanno che una pianta prende dal terreno solo il 5% circa del nutrimento di cui ha bisogno per crescere, il resto lo fanno aria, acqua e luce! .http://pro.dibaio.com/tanzi-orto 49 050_052_baiha.ok:peppo 31-07-2013 11:05 Pagina 2 PROGETTI UNA VILLA A SALVADOR BAHIA ALL’ORIZZONTE L’OCEANO ATLANTICO Una villa con un grande terrazzo dedicato all’hobby dell’ornitologia. U PROGETTO DI SIDNEY QUINTELA, ARCHITETTO - SERVIZIO E FOTO DI MAURO ARTIOLI na vera e propria gemma, incastonata tra la costa e l’Oceano Atlantico, nel centro della città di Salvador Bahia. Così si presenta la piscina della villa dell’avvocato Jaime Viera, ex deputato dello Stato di Bahia, che qui vive insieme alla moglie Yvone Lima (nella foto a destra). Questo autentico angolo di paradiso diventa poi ancora più suggestivo al tramonto del sole, quando le luci provenienti dall’interno delle vetrate della costruzione che sovrasta la piscina si riflettono nell’azzurro della vasca, reso più intenso 50 dalla sapiente e scenografica illuminazione. Lo spettacolo è reso poi ancora più affascinante dalla colonna sonora, costituita dal fragore delle possenti onde del mare che si infrangono sui vicini scogli sottostanti. In questo luogo sono appagati non soltanto la vista e l’udito, ma anche l’olfatto: quando, un pomeriggio dello scorso mese di dicembre, ho avuto l’onore di essere invitato in questo vero e proprio eden insieme ad alcuni miei amici brasiliani, spirava dal mare una leggera brezza tiepida 050_052_baiha.ok:peppo 31-07-2013 11:05 Pagina 3 PROGETTI UNA VILLA A SALVADOR BAHIA 050_052_baiha.ok:peppo 31-07-2013 11:05 Pagina 4 PROGETTI UNA VILLA A SALVADOR BAHIAOVO CLASSICO portatrice di un inebriante profumo di salsedine. A casa dell’avvocato Viera ho trascorso davvero un pomeriggio e una serata che per lungo tempo resteranno impressi nella mia memoria. Non solo la piscina, ma anche la casa dell’avvocato Viera è particolare, una sorta di villa in città, edificata in uno dei quartieri più prestigiosi ed esclusivi della metropoli brasiliana. La moderna abitazione di tre piani, proiettata verso l’esterno, ha le pareti prospicienti il giardino e quella verso l’Oceano costituite da grandi vetrate attraverso le quali è possibile ammirare il paesaggio e il lontano orizzonte del mare. Sono rimasto sorpreso soprattutto dal terzo piano di questa costruzione, il cui terrazzo è stato adibito alla grande passione dell’avvocato: l’ornitologia. Viera possiede infatti centinaia di piccoli volatili di ogni specie provenienti da ogni parte del mondo che vivono in spaziose e comode gabbie. Ci sono inoltre pappagalli di vari colori, dai più piccoli ai più grandi, anatre bianche cinesi che hanno trovato il loro habitat, sempre su questo terrazzo, in un piccolo laghetto circondato da una vetrata. Ai bordi della piscina vivono inoltre dei bellissimi fagiani: anch’essi – come ci ha spiegato il padrone di casa – pur essendo liberi di volare altrove, preferiscono restare in questo luogo meraviglioso dal clima tropicale, caldo in estate e temperato d’inverno. 52 Progetto1:Layout 1 30-07-2013 12:34 Pagina 7 054-055-santa margherita:peppo 31-07-2013 11:06 Pagina 2 A destra: nel punto rosso la posizione della villa a Santa Margherita Ligure. La punta all’orizzonte è di Portofino. Immerso nella macchia mediterranea confinante con il Monte di Portofino, tra Lecci, Cipressi e Lentischi, è ubicato questo prestigioso appartamento in villa con ingresso indipendente da strada privata carrabile. L’immobile è ubicato nella posizione piú nobile del Tigullio (nel cerchio rosso), in un’area silenziosa, tutelata e protetta ma a soli due minuti a piedi dalla spiaggia di Santa Margherita Ligure. 054-055-santa margherita:peppo 31-07-2013 11:06 Pagina 3 PROGETTI CASE AL MARE A SANTA MARGHERITA SUL MONTE A DUE PASSI DAL PORTO I luoghi dell’abitare sono il frutto di un filologico intervento architettonico affinché la casa con i materiali, le superfici, i colori e l'arredo possa rappresentare il proprio mondo emozionale. Per questo, secondo il pensiero di Jung, l’architettura d’interni è un mix tra le teorie di architettura, la cultura dell'uomo e il suo inconscio. Pubbliredazionale a cura della DBE Costruito nel 1970 e ristrutturato nel 2011, l’immobile è in perfetto stile ligure con pareti decorate a fresco, tetto in ardesia e con prerogative di grande pregio per l’architettura e per l’esposizione a Sud che assicura il sole tutto il giorno. L'appartamento in villa è contornato da un ampio giardino disposto su due livelli, in parte a terrazzo ed in parte a prato. Le immagini mostrano il giardino dominato da un ulivo secolare. L’immobile è composto da quattro stanze: due bagni, cucina, veranda, terrazzo e giardino. Il simbolo della casa è il glicine che accoglie il visitatore e corona tutto il perimetro del giardino che confina con il Parco secolare di Villa Lo Faro. Di questa pregiata soluzione abitativa, si può davvero affermare che è “sul monte a due passi dal mare”. L’immobile è in vendita, per informazioni: E-mail: [email protected] Tel. + 39 0 442 38 1 420 056_057_stufe e camini_Ok:peppo 31-07-2013 11:09 Pagina 2 PRODUZIONE STUFE & CAMINI DESIGN E... FIAMMA A VISTA Se il piacere della fiamma a vista era fino a pochi anni fa legato esclusivamente al camino, oggi anche le stufe mostrano la presenza coinvolgente del fuoco. Alimentate a legna o a pellet puntano sul risparmio energetico e su un design che vuole inserirsi, e a volte imporsi, all’interno di progetti d’interni contemporanei ispirati per lo più a uno stile minimale. Combustibili naturali al 100% legna e pellet sono inoltre una fonte energetica rinnovabile perché viene continuamente riprodotta in tempi brevi, dagli alberi e dagli arbusti. Stufa a legna “Thor”, compatta, con struttura stagna, ideale per case passive e ad alta efficienza energetica. Possibilità di canalizzazione con il sistema comfort Air® per riscaldare più stanze contemporaneamente fino a 8 metri di distanza, MCZ. “Cute” è una stufa a pellet dall’altezza ridotta (80 cm) ideale per recuperare un focolare esistente. Gestibile tramite App, MCZ. “Linea Premium di Nestor Martin: Stufa - camino CQH 13, ventilata e canalizzabile, con tecnologia Woodbox®. Prodotto distribuito in Italia da Zeta Linea. Caminetto “Twist and Turn”, incassabile e orientabile,Austroflamm distribuito da Mont-Export. INCENTIVARE L’USO DELLA LEGNA COME COMBUSTIBILE NON È UNA MINACCIA PER I NOSTRI BOSCHI, ANZI, È UN POTENTE STIMOLO PER CURARLI E AMPLIARLI. IN ITALIA IL PATRIMONIO FORESTALE È IN COSTANTE AUMENTO E OGNI ANNO SI ARRICHISCE DI ALMENO 20-30 MILIONI DI MQ DI LEGNA. 56 “Topolino”, alimentata a legna ha un’ampia superficie in pietra che le permette una grande capacità di accumulo. Prodotta da Tonwerk, distribuita in Italia da Paccagnel. ‘ 056_057_stufe e camini_Ok:peppo 31-07-2013 11:09 Pagina 3 “Moby” è una stufa dal design minimalista. 92 cm di altezza e volendo una panca sotto cui riporre la legna. Austroflamm distribuito da Mont-Export. La stufa a legna “Mercure 80”. Design minimalista, vetro panoramico 16/9 e possibilità di personalizzazione della stufa. Deville, distribuito in Italia da Zeta Linea e AMC rappresentanze. “Edofocus” progettato da Dominique Imbert ha un focolare munito di recuperatore di calore con passaggio dell’aria (ambiente o esterna) in un’intercapedine posteriore, Focus. Meno di 30 cm di profondità per la stufa a pellet Ecofire® “Denise” ideale per sfruttare gli spazi di passaggio, Palazzetti. Ha vinto il premio Design Plus 2013 la stufa a pellet Ecofire® “Lola”di Palazzetti. La possibilità di disattivare la ventilazione forzata (e quindi di renderla silenziabile) ne fa un’alleata dei momenti di relax. ‘‘ ‘‘ SI TERRÀ A VERONA TRA IL 19 E IL 23 FEBBRAIO 2014 LA NONA EDIZIONE DI “PROGETTO FUOCO” LA FIERA INTERNAZIONALE LEADER PER LE TECNOLOGIE CHE SVILUPPANO L’UTILIZZO DELLE BIOMASSE. IN MOSTRA: STUFE, CAMINI E CALDAIE FUNZIONANTI A LEGNA O PELLET. La stufa a pellet “Adagio” rientra tra i prodotti incentivabili attraverso il Conto Termico, Palazzetti. 57 058-edicer.qxp:peppo 31-07-2013 11:13 Pagina 2 PROGETTI PAVIMENTAZIONI CERAMICHE PER ESTERNI 1 Grande impatto estetico, qualità dei materiali per un prodotto 100% Made in Italy. F in dagli albori della civiltà, la ceramica riveste di splendore gli ambienti dell’abitare. Oggi conosce una nuova giovinezza grazie alla sensibilità delle aziende italiane per il design e la funzionalità. Per cromie, dimensioni, formati le ceramiche permettono infinite combinazioni e liberano la fantasia di architetti e arredatori, sollecitandone la creatività. Le qualità intrinseche delle piastrelle e i diversi sistemi di posa danno vita a superfici materiche dalle innumerevoli tonalità. L’antico manufatto grazie a nuove tecniche interpreta al meglio l’odierna libertà espressiva: come ha evidenziato la scorsa edizione di Cersaie, il Salone Internazionale di Bologna dedicato alla ceramica per l’Architettura e all’arredo bagno. http://pro.dibaio.com/bella-progetti 2 3 Pavimentazioni per esterni: belle, durabili, resistenti. 4 58 Nelle immagini: 1. “Indian Stone” è composta dai formati 16,4x16,4, 33,3x33,3, 33,3x50,2, e 50,2x50,2 nei colori white, grey, black, nut e cream. Il 33,3x50,2 e 50,2x50,2 sono stati inseriti in gamma anche nella versione rettificato lappato matt ed il 50,2x50,2 nella versione da esterno. (Ceramiche Ascot); 2. “Ayers Rock” è una collezione studiata per utilizzo in esterno (R12). Disponibile in due formati (20x20 e 20x40 cm) e in una gamma tre colori, si completa con elemento ad ”L”, mosaico e ventaglio (coda di pavone). (Pastorelli SpA); 3. Ispirata alle pietre utilizzate per la posa in esterno “Materia”, in grès porcellanato, è il risultato della fusione fra impasto colorato in massa e parte vetrosa. Durezza, non scivolosità e lucentezza sono alcune delle sue principali caratteristiche. Si presenta nelle versioni di colore Beige, Ambra, Grigio e Nero, in due finiture diverse: Naturale per esterni e Spazzolata per interni. (Cedir, Ceramiche di Romagna SpA); 4. “Extra”, è una serie in grès porcellanato colorato in massa, spessore 9,5 mm. / V3 / R10, elegante, minimalista adatto per pavimenti interni ed esterni. Extra si presenta nel formato 30x60 cm. In tre diverse tonalità: Extra Black, Extra Grey ed Extra Gold. (Ceramiche Master Pavimaster Srl) 059_biodry_ok.qxp:peppo 31-07-2013 11:13 Pagina 3 PRODOTTI DISPOSITIVI UMIDITÀ DA RISALITA Un dispositivo prodotto in Svizzera elimina l’umidità in modo naturale. È un sistema innovativo e rivoluzionario per il prosciugamento dei muri umidi. I l problema dell’umidità è antico: risale dal terreno, s’insinua nei pori delle murature, rigonfia gli intonaci e ne causa il distacco, rovinando le pitture parietali. Per gli edifici antichi, e tanto più per quelli che conservano pitture di pregio, l’umidità può avere effetti distruttivi. La necessità di intervenire e di prevenire il problema, ha portato alle soluzioni più diverse, ma non tutte efficaci. Tra queste, quella che ottiene risultati d’eccellenza è un sistema innovativo e rivoluzionario per il prosciugamento naturale e definitivo dei muri umidi da risalita capillare: attraverso la tecnologia Biodry della Società Wall & Wall Sagl si possono prosciugare tutte le tipologie di murature, incluse le residenze storiche con affreschi. Il sistema, che funziona senza corrente elettrica, senza sostanze chimiche, senza campi magnetici e senza ricorrere a lavori edili invasivi, è stato installato presso la Villa La Vescogna di Calco. Si tratta di una Villa del XVII secolo su impianto preesistente risalente al medioevo appartenuta alla famiglia Calchi, poi Ghislanzoni, FossatiBellani fino all'attuale proprietà. È una villa d’epoca barocca in cui all’interno si trovano eleganti e ampi saloni, alcuni con affreschi settecenteschi (In basso un’immagine dell’edificio). L’Architetto Fasano, che ha seguito i lavori di restauro, riporta “Ho conosciuto la tecnologia Biodry attraverso internet: mi ha interessato da subito soprattutto perché si tratta di una tecnologia senza alimentazione elettrica con un ottimo rapporto tra costi e benefici. Avevo in mano diversi preventivi che proponevano soluzioni tradizionali e più costose; sono veramente soddisfatto della scelta, in poco tempo l’odore causato dalla muffa è sparito e, dopo sei mesi dall’installazione del dispositivo, il comfort abitativo è migliorato nettamente”. Biodry è un piccolo dispositivo che viene applicato negli ambienti in cui è presente l’umidità e che ha la capacità d’invertire il flusso delle molecole d’acqua verso il terreno, trasportando così verso il basso anche l’umidità. È ecologico, sicuro ed efficace e deumidifica i muri in modo definitivo, rendendo l’ambiente più sano. http://pro.dibaio.com/bio-dry 060_061_CO3_News_Ok.qxp:peppo NEWS & trend 31-07-2013 11:16 Pagina 2 } Coperture per piscine Azienda leader nel settore delle coperture per piscina Alphacover ha creato una serie di strutture dal forte impatto estetico. Declinabili in varie dimensioni, telescopiche e non, completamente apribili. Le coperture Alphacover grazie alla loro duttilità sono in grado di soddisfare anche le esigenze di copertura di bar, ristoranti, dehor. Coltivare biologico i t n e v e d e s w Ne vetrina Il balcone, i terrazzi, i piccoli orti e i micro giardini rappresentano spesso il nostro mondo segreto. Un mondo profumato e tranquillo in cui immergersi per soddisfare la nostra ”voglia di verde” . Per accrescere le nostre piante esiste oggi Algaflor Bio un potenziatore organico a base di alghe marine immediatamente assimilabile da parte dei vegetali. L’estratto d’alga esiste in due versioni: per piante orticole e frutticole e per floreali e ornamentali. © Architettura d’interni Dalla Scandinavia Casa Copenhagen è un’azienda giovane specializzata nella distribuzione di prodotti scandinavi d’arredamento. Punta di diamante la collezione “Life time”, una linea di camerette per bambini assolutamente fantasiose e originali dove tutto è coordinato. Nelle immagini, in alto “Tree House”, la casa sull’albero, la più famosa e apprezzata della collezione (con un ampio spazio sottostante il letto) e, in basso,“Marocco chic” ispirata a viaggi esotici. 60 Uno chalet in pietra immerso nell’incantevole scenario naturalistico di Bardonecchia, dove la purezza del design si amalgama con il calore del legno di larice creando un fortunato connubio. Grazie alla creatività ed alla competenza dell’arch. Carola Oria la predominanza degli arredi risulta stemperata dalla linearità delle forme. Una splendida realizzazione firmata da Interni Mobilarte. 060_061_CO3_News_Ok.qxp:peppo NEWS & trend 31-07-2013 11:16 Pagina 3 } Ante scorrevoli su misura Soluzioni su misura L’Atelier Antica Dimora dell’Arte progetta e crea soluzioni artistiche esclusive su richiesta del cliente. Decori eseguiti a mano, soluzioni esclusive per l'arredo e le opere di ristrutturazione sono le peculiarità professionali offerte dall’architetto Anna De Vincenzo. L’Atelier (nella foto) è inserito nell’antico borgo medioevale di Strassoldo in provincia di Udine. Da visitare! Mobilporta è un’azienda toscana che produce dal 1985 ante scorrevoli su misura per molteplici utilizzi: per divisione ambienti, per chiudere un vano e creare così un armadio a muro, per chiudere il sottotetto di una mansarda altrimenti inutilizzabile, per chiudere una cabina armadio, per coprire scaffalature in un ripostiglio o in un piccolo magazzino e per tutti i casi in cui i mobili o gli armadi classici non rappresentano la soluzione ideale. Disponibili in vetro, specchio o pannelli ecologici in truciolare nobilitato. Spazio 1NT/2NT Azienda leader nel settore del sifoname ed accessoristica per lavelli, Lira propone i sifoni Spazio 1NT e Spazio 2NT con la caratteristica straordinaria di essere ISPEZIONABILI: presentano, infatti, un’apertura nella parte anteriore che consente, semplicemente svitando il tappo di chiusura, di rimuovere i residui accumulati nello scarico del sifone. Il salterello elettrico Il Salterello Elettrico di Lira è un dispositivo di apertura e chiusura automatica dello scarico del lavello dotato di comando elettrico che permette di svuotare la vasca senza immergere le mani nell’acqua sporca alla ricerca del tappo, e senza dover spostare i piatti contenuti. Black or White OMPorro ha creato la collezione Black or White. Maniglie, pomoli per mobili che si abbinano anche ad altri colori dell’arredo senza risultare troppo invadenti. Nero o bianco per personalità decise, la collezione può essere giocata anche in abbinamenti bicolore. Nell’immagine, la maniglia “Sun”, progettata dall’Architetto Marco Fumagalli. Un ritorno alle forme geometriche basilari, quadrato e cerchio, che conferiscono una forte caratterizzazione estetica anche ad ante lisce e senza lavorazioni particolari. Aspirafumo Installare un aspiratore elettrico a tiraggio forzato non solo risolve il problema dei fumi, ma aiuta a mantenere la canna fumaria pulita. A fuoco spento è utile per il ricambio d’aria inoltre è munito di una centralina di comando che permette di variare il tiraggio. Si può installare su barbecue e cappe da cucina, Gemi. Progettazione d’interni Un arredamento realizzato «su misura», funzionale e personalizzato è quanto si è cercato di ottenere per i duty free, punti vendita e negozi all’interno di alcune aree dell’Aeroporto di Gibilterra. CRC, l’azienda, che con la Continental Design, ha studiato, progettato e prodotto tutti gli elementi per arredare gli spazi interni all’aeroporto, ha tenuto infatti conto della location, degli spazi e della sua architettura per creare modelli funzionali lavorati in metallo, legno, laminati e vetro, CRC. 61 062-063-ESPERTO RISPONDE.qxp:peppo 31-07-2013 11:19 Pagina 2 www.dibaio.com/vogliosapere L’ESPERTO RISPONDE Prosegue su questo numero la rubrica dedicata a tutte le vostre domande. Dalla ristrutturazione all’organizzazione degli spazi, dagli arredi alla certificazione energetica.Vuoi porci un quesito? Collegati a www.dibaio.com/vogliosapere PER UN AMBIENTE GREEN Se possibile vorrei informazioni sui costi relativi ad un progetto green di circa 130 mq. Stella R. Un progetto green preliminare, compreso sopralluogo con rilievo fotografico, può costare dalle 300 alle 500 euro, dipende dal grado di progettazione al quale si desidera arrivare (se è in zona Milano e hinterland). Prevede una progettazione (un concept generale), indicazione delle destinazioni d'uso delle varie zone, Elena Meggiorin i camminamenti se è un giardino e/o gli elementi Garden Design caratterizzanti l'area verde generale, un'indicazione delle specie arboree a gruppi. Un progetto esecutivo del verde vede: l'aggiunta di più fotosimulazioni del verde, preventivi economici piante e manodopera, preventivi e proposte di altri elementi che compongono un area verde e proposte di elementi su misura (es. fioriere, gazebi e archi, tralicci...) inoltre vi è un altro step che include la direzione lavori a progetto esecutivo concordato e approvato. Twitter @ElenaMeggiorin PAVIMENTAZIONE ESTERNA INFILTRAZIONI Avrei bisogno di un consiglio per una pavimentazione esterna della mia casa. Premetto che i muri di rivestimento sono in pietra di Langa. Mi piacerebbe usare ancora pietra e cotto, non escludo anche il ciottolato. Carla Ma. Andrea LivioVolpato Architetto Per la scelta vanno valutati sicuramente la funzionalità e il costo, senza prescindere dall'estetica: effetto cromatico e materico. Partiamo da questi ultimi: Sarebbe fondamentale conoscere il taglio e la posa della pietra esistente, così da poter ragionare anche su quello. Non conoscendolo, ci basiamo solo sul colore, grigio-beige con punte rossastre. Legherebbe un pavimento in piastrelle finta pietra, disponibile in vari colori, vari tagli e dimensioni, con la caratteristica positiva di non essere assorbente. Altrimenti la finta pietra "stampata" in cemento (con appositi stampi in silicone si realizza un selciato estremamente verosimile, con diverse valenze cromatiche e dimensionali). In alternativa la pietra naturale, l'acciottolato e il cubetto di porfido (vari tipi di posa): belli, tradizionali, duraturi ma di difficile posa. Personalmente sconsiglierei il cotto (caldo, antico, affascinante), troppo oneroso come manutenzione. A Lei la scelta! andrea livio volpato 62 Davide Franzosi Architetto Gentile architetto, quando piove si verificano infiltrazioni nella mia camera provenienti dal terrazzo dell'appartamento del piano di sopra che è a cielo aperto. Cosa si dovrebbe fare per risolvere il problema? Chi deve pagare la riparazione? Innanzitutto le consiglio di rivolgersi a un architetto o a un'impresa seria che possano, attraverso dei sopralluoghi e delle opportune prove ad individuarne le cause e a porvi rimedio. Comunque va ricordato che l'elemento fondamentale per l'impermeabilizzazione è la guaina che deve essere posata correttamente a doppio strato intrecciato e risvoltata sulle pareti (per almeno 20 cm) e sotto le (eventuali) soglie delle porte finestre. Altro aspetto a cui porre attenzione sono le pilette di scarico e le tubazioni che devono essere dimensionate adeguatamente per permettere un facile deflusso dell'acqua piovana. È importante sottolineare che se il terrazzo costituisce la copertura dell'appartamento di sotto va considerato come lastrico solare dell'intero condominio e pertanto le spese di riparazione devono essere ripartite per 1/3 a carico del proprietario del terrazzo e per 2/3 a carico dei condominio. @davidefranzosi 062-063-ESPERTO RISPONDE.qxp:peppo 31-07-2013 11:19 Pagina 3 ISOLAMENTO Desidererei maggiori notizie sul pannello Isocann e dove eventualmente reperirlo in commercio. Risiedo a Taranto. Grazie Il pannello Isocann non dovrebbe essere più in produzione. Realizzato con materiali naturali atossici secondo un processo non Francesco Galli Architetto inquinante è qualitativamente superiore a prodotti similari in termini di isolamento termoacustico. Spesso 6.5 cm., costituito da una serie di canne portanti, da uno strato di canne soprastanti e da un multistrato di legno con tessuto non tessuto si fissava sulle travi portanti della copertura tramite incastro. Oltre alla facilità di lavorazione permetteva di ridurre tempi e costi di realizzazione proprio perché si montava direttamente in opera. In ogni caso grazie alla riscoperta sensibilità nei confronti del nostro habitat esistono aziende in tutto il territorio italiano, nel campo del restauro edilizio, che impostano il proprio modus operandi nel rispetto delle tecniche tradizionali, tra cui l’ utilizzo dell’ incannucciato che però solitamente non si posa pre-assemblato ma si realizza sul cantiere. In caso non si tratti di restauro dell’esistente e i tempi di realizzazione siano ristretti i controsoffitti prefabbricati che riprendono la tipologia dell’ assito sottotegola possono costituire una valida alternativa, anche se esteticamente più scontata. L’ESPERTO RISPONDE L’esperto risponde è uno spazio dedicato a tutti coloro che vogliono saperne di più su come progettare e arredare la propria casa per vivere meglio. @francescostudio10 LA VERANDA Avrei bisogno di chiudere all'occorrenza una parte del terrazzo antistante il mio salone di casa. Cosa mi consiglia? Solitamente la chiusura di un terrazzo comporta alcune modifiche al prospetto del fabbricato, per le quali è Nella Pedone Architetto necessaria l'autorizzazione da parte del condominio. Inoltre potrebbe essere necessario far redarre una pratica edilizia da un tecnico abilitato (geometra, architetto, ingegnere, perito edile) che dovrà produrre elaborati grafici, oltre a raccogliere tutta una serie di documenti necessari alla legittimità della preesistenza. La veranda è una costruzione considerata rimovibile, che può essere costituita da lastre di vetro e da una struttura portante solitamente addossata ad almeno una parete esterna dell'appartamento. La novità nel settore è una vetrata scorrevole e ripiegabile a pacchetto, ce ne sono varianti "tutto vetro" che fra le ante non hanno nulla o hanno soltanto una piccola guarnizione, scorrono su un binario e si raccolgono a lato. In questa maniera si realizza una chiusura in cui i vetri possono essere ripiegati e messi da parte oppure aperti all'occorrenza, le porte finestre rimangono dove sono e non ci sono impatti sull'estetica dell'edificio. facebooknellapedone Hai una domanda? collegati a www.dibaio.com/vogliosapere compila il form lasciando i tuoi dati riceverai una risposta dai nostri esperti. Un’occasione unica per progettare e rinnovare la tua abitazione con l’aiuto di uno staff di professionisti, per avere a disposizione una “guida” autorevole, per aiutarti a personalizzare e a rendere più bella e funzionale la tua casa. 064_CASAOGGI_Ant.ok:112_99IC144_Anteprima.ok 31-07-2013 12:14 Pagina 64 è un periodico DI BAIO EDITORE Via Settembrini, 11 - 20124 Milano CASA EDITRICE FONDATA NEL 1972 DA GJLLA GIANI E GIUSEPPE MARIA JONGHI LAVARINI,ARCHITETTI Direttore Responsabile: Giuseppe Maria Jonghi Lavarini, architetto Coordinamento Redazionale e Immagine: Laura Perna Grafica e impaginazione: Giuseppe Brusaferri Hanno collaborato a questo numero: Alberto Apostoli, Alessandro Baccon, Alvaro Baccon, Graziana bais, Laura Bozza, Gian Marco Cannavicci, Filippo Colptro, Davide D’agostino, Paola d’Andrea, Dorodesign, Dum Dum Design, Davide Franzosi, Matteo Fumagalli, Fracesco Galli, Annamaria Gandelli, Michela Genghini, Andrea Girotto, Amanuel Ishak Hagos, Antonio Lagorio, Lanciano Design, Fabiola Losa, Elena Meggiorin, Roberta Paradiso, Nella Pedone, Ambra Piccin, Cristina Pilone, Sidney Quintela, Sergio G. Ratto, Elena Rava, Stefano Sanfilippo, Leonardo Servadio, Sara Sperolini, Studio Architetti Bernardi, Studio Minzoni e Raboni, Chiara tanzi, Gigi Tanzi, Monica Unger, Uxus Design, Massimiliano Vinci, Andrea Livio Volpato Foto di: Mauro Artioli, Dim Balsem, Lorenzo Carone, Stéphane Lariven, Athos Lecce, Elad Sarig Marketing e Pianificazione Editoriale: Edmondo Jonghi Lavarini Concept Iniziative Speciali: Caterina Parrello, Laura Perna, Gabriella Steffanini Consulenti per la pubblicità carta, web e mobile: STUDIO CANEL (Nord-est): Maria Luigia Canel Tel. +39 0422 381 420 - Cell. +39 3662709962 Ufficio Pubblicità: Simona Ruggiu Tel. +39 02.67.495.250 - Fax +39 02.67.495.333 CASAOGGI è un periodico Di Baio Editore che comprende le seguenti 50 testate: Appartamento in Città • Argomenti d’Architettura • Arredare Country • Camera da Letto • Casa Felice • Casa domotica • Casa Oggi modi di vivere • Casa99Idee • Case al Mare • Case di Campagna • Case di Montagna • Chiesa Oggi - architettura e comunicazione • Così in Casa • Cucina Bella e Buona • Doppia Pagina • I miniappartamenti • Il Barbecue • Il Camino • Il Ferro Battuto • Il Pavimento • Il Rustico • Il Soggiorno • Il Soppalco • L’arredamento in bagno • L’arredamento in Cucina • L’Ascensore • La Cucina in Muratura • La Mansarda • La Piscina • La Stufa • Le Case più Belle • Le Librerie • Le Scale • Nuovo Bagno NB • Porte e Finestre • Pareti e Soffitti • Progetto Giardino • Ristrutturare • Ristrutturare l’appartamento • Ristrutturare la casa di campagna • Stencil Art • Stufe e Camini • Tende e Tessuti in Casa • Terrazze e Balconi • Tutto Camino • Viali Muri e Recinzioni • Ville e Case Prefabbricate • 99 Idee Il Bagno • 99 Idee Ambient • 99 Idee Tech AVVERTENZA: esistono aziende, società, negozi che, abusivamente, comprendono nella loro ragione sociale o nei loro marchi, per intero o in parte, i nomi delle succitate riviste. Tutte queste iniziative non hanno alcun rapporto con Di Baio Editore. Nessuna garanzia, nessun avallo morale o materiale vengono pertanto dati dalla Casa Editrice a tali iniziative, sia in Italia sia all’estero, alle quali essa è del tutto estranea. Il materiale redazionale e le proposte di collaborazione pervenute alla redazione senza preventivi accordi sono da intendersi gratuiti anche se pubblicati. I servizi sono coperti da copyright diritto esclusivo Di Baio Editore per tutto il territorio nazionale ed estero. L’Editore non accetta alcuna pubblicità in sede redazionale. I nomi, le ditte e i prezzi eventualmente pubblicati sono citati senza responsabilità, a puro titolo informativo per rendere un servizio al lettore. I testi e il materiale fotografico inoltrati alla redazione non vengono restituiti anche in caso di non avvenuta pubblicazione. 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