La fattoria delle idee
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La fattoria delle idee
Arianna Acerbi, Francesca Luccini, Alessandro Raucci “La fattoria delle idee” “La Fattoria delle idee” INTRODUZIONE L’idea di proporre servizi rivolti ai ragazzi delle scuole medie (11- 13 anni) nella città di Landriano e la volontà di valorizzare le risorse presenti nel territorio nasce da: • dall’analisi del territorio (realtà sociale, spazi ed opportunità offerti, spazi disponibili per il progetto stesso); • dalla consolidata presenza della cooperativa nel Comune (pre- post scuola e laboratori); • dall’esperienza della cooperativa all’interno di contesti urbani simili (come quello di Carpiano); • dal particolare periodo evolutivo rappresentato dalla pre-adolescenza. Il progetto prevede la realizzazione di uno spazio in cui si possano ritrovare i ragazzi per: • svolgere i compiti; • socializzare con i pari; • condividere emozioni ed idee; • apprendere e sperimentare nuove realtà in ambito artistico, esperienziale e culturale. FINALITA’ GENERALI Il progetto, toccando diverse tematiche, si articola in attività diversificate, che per la loro natura, necessitano di una suddivisione in contesti diversi: • Una fattoria per le attività • Uno spazio compiti • Uno spazio attività, CAG/ fattoria La suddivisione è importante per valorizzare al meglio l’ambiente nella sua complessità, con spazi e luoghi adeguati alle diverse esigenze. Attraverso l'utilizzo di spazi diversi si offre la possibilità di conoscere e di vivere concretamente il territorio, favorendo una diversa fruibilità della città e degli spazi extraurbani. Anche nel tempo libero il bisogno e la voglia di esplorare, di sperimentare, di conoscere e di fare dei ragazzi trovano nella città e nei servizi una possibilità di risposta. 1 L'opportunità di giocare e sperimentare nuove relazioni con i coetanei, di progettare e vivere percorsi fantastici, immaginari, di utilizzare il corpo, le mani, la testa, i sensi, per cimentarsi in nuovi giochi e scoperte, offre occasioni di svago e di crescita. Si vuole favorire un utilizzo diversificato del tempo lasciato libero dagli impegni scolastici. Non si vuole “ingabbiare” il tempo libero, ma dare un’opportunità in più per praticare diverse modalità di conoscenza e di svago, attraverso strumenti e modi divertenti. Un’altra finalità è la valorizzazione e il rispetto sia dell’identità del singolo, dando valore alle proprie capacità, sia della dimensione sociale dell’esperienza, come momento di confronto, condivisione e negoziazione. È attraverso il riconoscimento della persona che si dà valore al suo essere anche parte di un gruppo, ed è la dimensione del gruppo che valorizza le diversità al proprio interno. La possibilità di condividere esperienze è un’opportunità per i bambini e i ragazzi di vivere relazioni positive e diversificate, di vedersi riconosciuti come soggetti attivi, di sperimentare momenti di accettazione, comprensione e rispetto per l’altro. OBIETTIVI GENERALI Questo progetto intende evidenziare la possibilità di concepire offerte in cui gli aspetti educativi, culturali e ludici siano tutti considerati garantendo un’ampia possibilità di scelta. Ciò permette di individuare programmi tra loro alternativi e diversificabili oltre ad attività complementari, equilibrate nei contenuti e differenziate a seconda delle esigenze. SETTING Il progetto non può essere semplicemente il risultato della considerazione dei tempi, dei materiali, degli spazi, delle risorse e delle persone coinvolte. Non può in definitiva essere una soluzione tecnica che consente di occupare il tempo disponibile con una pluralità di proposte che non hanno altro legame se non la compatibilità logistica. Il progetto deve essere educativo e quindi rifarsi ad un modello, che garantisca una coerenza tra gli interventi. Quando parliamo di modello non intendiamo l'utilizzo di un insieme di regole da applicare e riprodurre all'infinito. Due sono gli elementi che vanno sottolineati nella definizione di tale modello: l’attenzione al gruppo ed alle sue dinamiche come luogo di animazione sociale e la considerazione del soggetto come portatore di autonome competenze e potenzialità che devono essere al centro, e quindi determinare, le esperienze organizzate. Questa impostazione individua una funzione che va ben oltre l'intrattenimento, sebbene spesso sia proprio la gestione del tempo libero l'occasione in cui collocare le proposte; si agisce invece per una crescita ed un arricchimento 2 personale. In secondo luogo si suppone l'esigenza di una metodologia che non va nel senso di trasferire competenze da chi sa a chi non sa, ma che invece vede nell'educatore il ruolo di chi rende possibile un contesto in cui, attraverso l'esercizio di tecniche e l'interazione nell'ambito del gruppo, le abilità individuali possano emergere, la creatività trovi un suo spazio, la ricerca delle proprie potenzialità sia resa possibile. Le esperienze di animazione divengono luoghi finalizzati al recupero di una dimensione di rapporto sociale arricchente per la persona ed il gruppo grazie alla sperimentazione, alla partecipazione, all’esercizio di autonomia nel fare. Proprio al fine di non creare un ambiente isolato e fine a sé stesso, diventa importante “fare rete” con tutte quelle agenzie formali ed informali, che sul territorio entrano in contatto con la fascia di utenza individuata, creando rapporti di collaborazione e fiducia reciproca con le agenzie primarie del territorio (scuole, oratori, associazioni sportive). LO SPAZIO COMPITI Spazio compiti è un progetto rivolto ai ragazzi preadolescenti (dagli 11 ai 13 anni) in cui i bisogni di protagonismo, ricerca, gioco, esperienza, corporeità, trovano ascolto e si incanalano in attività formative e di azione che occupano un ruolo importante nella progettazione educativa complessiva. (previsione di due pomeriggi alla settimana, presso locali Auser Landriano o locali Cag) I LABORATORI DELLO SPAZIO COMPITI I laboratorio hanno come finalità primaria quella di offrire delle possibilità concrete di entrare in contatto con esperienze diversificate, in modo da poter scoprire e coltivare passioni nuove e interessanti, basate sui propri gusti e le proprie attitudini. • Laboratori di tipo artistico- espressivo( teatro, arti circensi, musica , disegno, ecc.) l’arte offre un prezioso strumento per poter sperimentare sé stessi e per poter esprimere le proprie sensazioni ed emozioni. • Laboratori su temi specifici (dalle emozioni, alle relazioni tra pari, alla sessualità) Attività volte all’ affrontare insieme tematiche delicate ma importanti in questa fase del processo evolutivo. 3 • Laboratori per l’uso dei diversi mezzi di comunicazione All’interno della programmazione vengono svolti diversi laboratori che privilegiano i linguaggi dell’espressione e della comunicazione in genere. • Laboratori esperienziali Attività basate su diverse tematiche (tema del riciclo, realizzazione di un orto all’interno della fattoria didattica), attività concrete che permettono ai ragazzi di mettersi alla prova in modo diretto. Le attività ed i laboratori proposti potranno avere durata annuale, semestrale e trimestrale a seconda degli obiettivi che si pone l’equipe educativa e del gradimento manifestato dagli utenti che li frequentano. In itinere potranno essere aggiunti alcuni laboratori che richiedono condizioni specifiche per essere attivati. 4 LA CITY FARM: VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE L’applicazione del «principio ecologico» alle relazioni umane ci porta a rispettare l'individuo («rispettare la diversità») , coltivare le risorse di ogni persona e nello stesso tempo a cooperare con il gruppo («rispettare il contesto»). (Liss 1992) PREMESSA Non basta la trasmissione di conoscenze ecologiche per far prendere coscienza della realtà della natura; bisogna immergersi e vivere l'ambiente e assegnargli una valenza prioritaria anche dal punto di vista didattico: nell'ambiente per apprendere dall'ambiente, quale risorsa multi-disciplinare. La soggettività del bambino necessita di una elasticità nella trasmissione del sapere. Ciò che accomuna il processo di crescita e che deve essere utilizzato per stimolare l'apprendimento sono caratteristiche tipiche come la curiosità, l'immaginazione, il sentimento, la spinta verso la novità. (la struttura che attualmente costituisce la City Farm necessita di adeguamenti minimi alla funzione ricettiva, in primo luogo servizi igienici). 5 OBIETTIVI • Portare delle attività all’interno della fattoria , dando al contesto anche una valenza di ritrovo; • Proporre attività per creare nel gruppo dei giovani un legame con l’ambiente stesso, dando loro la possibilità di viverlo come uno spazio personale di aggregazione, divertimento e crescita personale e di gruppo; • favorire la partecipazione dei giovani nel processo di valorizzazione dello spazio stesso mediante le attività proposte; • favorire il lavoro di rete e di collaborazione con le diverse realtà che operano nella fattoria stessa e nel contesto cittadino (associazioni , ecc.). FINALITA’ • • • • Valorizzare ambienti naturali presenti sul territorio; Acquisire abitudini comportamentali corrette attraverso le attività; Promuovere il lavoro collettivo; Acquisire un atteggiamento positivo verso la riduzione degli sprechi; • Rafforzare il rapporto scuola-territorio e con le altre realtà presenti; • Coinvolgimento concreto sul tema della salvaguardia dell’ambiente. ATTIVITA’ RIVOLTE AI RAGAZZI DELLO SPAZIO COMPITI: CONOSCERE, INCONTRARSI E SCOPRIRSI E’ possibile lavorare in particolare nello sviluppo dell’autonomia intesa non solo come capacità di gestione personale, ma anche nell’esercizio di scelte e decisione, di attività di progettazione e nella messa in gioco di capacità critiche. In genere in questa fascia d' età molti problemi sono connaturati alla crescita, al passaggio tra pre-adolescenza ad adolescenza. Ciò porta l’attribuzione di un grosso peso alle dinamiche affettive e l’esigenza di sottolineare negli interessi e nei comportamenti il proprio sentirsi "grandi". E’ possibile allora la partecipazione all’ attività di laboratorio, l’apprendimento di tecniche specifiche e l’attribuzione di piccole responsabilità e competenze nella gestione della City Farm. I ragazzi sono i protagonisti delle attività e sono agenti propositivi all’interno della crescita culturale e sociale di tutto il gruppo di cui fanno parte. Alcuni esempi di attività: • “Alberi di carta” Adottiamo simbolicamente un albero e salviamolo; verranno raccolti 70 kg di carta, circa la quantità ottenibile dall’abbattimento e dalla trasformazione di un albero. La raccolta contribuirà a “salvare simbolicamente” un albero, oltre a dare percezione degli sprechi ed evidenziando l’importanza dell’adozione di buone pratiche che li riducano. Con la carta raccolta verrà avviata la conseguente attività di produzione di carta riciclata, con l’ausilio del materiale necessario. (progetto analogo a quello presentato anni fa dalla Regione Abruzzo all’interno del programma di educazione ambientale) • “La natura che colora” Sperimentazione delle tecniche di estrazione di pigmenti e colori da fiori, foglie e radici. Preparazione di acquerelli e pitture naturali. • “L’orto in comune” Un orto ha bisogno del rispetto dei tempi: questa attività sviluppa l’attenzione verso i ritmi naturali. L’esperienza dell’orto ha a che vedere con il "prendersi cura”, riscoprire la ciclicità delle stagioni, dei ritmi di lavoro, dei cibi stagionali e coltivati sul nostro territorio. 6 I ragazzi affronteranno un percorso che li renderà piccoli contadini e consumatori responsabili, fino alla creazione di un orto comune. Piantare un seme e far crescere una pianta non è un gesto a cui si è più abituati, vuol dire pazienza e responsabilità. I ragazzi semineranno piante di diversa natura scelte per le proprie peculiarità. Si darà vita a diversi giardini “tematici”. Seguendo personalmente tutte le fasi i ragazzi avranno la responsabilità dello stato del loro giardino ed annoteranno su un grande diario comune l’ evoluzione del loro piccolo giardino sperimentale. ATTIVITA’ RIVOLTE AI RAGAZZI DELLA SCUOLA MATERNA e PRIMARIA: CAPIRE, IMPARARE, DIVERTIRSI L’educazione in fattoria mira a finalità specifiche collegate al programma didattico che si svolge, alla qualità dell’offerta formativa e alle peculiarità della fattoria. Non basta una giornata in fattoria per imparare come funziona oppure com’è la vita degli animali. Per poter apprendere questa peculiarità dell’ambiente fattoria, tra scuola e fattoria si dovrebbero instaurare rapporti duraturi con più visite in stagioni diverse. Nell’ottica progettuale, inoltre, la fattoria didattica, vuole aprirsi anche ai comuni limitrofi, per poter ampliare il proprio bacino di utenza e farne vivere le potenzialità ad altre realtà cittadine, in un visione di “lavoro di rete ampliato”. Le finalità educative generali delle visite in fattoria: • educare i giovani a una sana alimentazione e a un consumo consapevole attraverso la comprensione delle relazioni esistenti tra tecniche produttive, qualità delle produzioni, tutela della salute e dell’ambiente; • far crescere l’attenzione per l’agricoltura a basso impatto ambientale e la tutela dell’ambiente stesso promuovendo comportamenti ecocompatibili e sostenibili; • valorizzare il rapporto città-campagna, avvicinando il consumatore ai valori culturali, storici, ambientali, produttivi del mondo rurale; • favorire la conoscenza della storia locale e delle tradizioni legate ai cicli stagionali; • educare all’uso dei sensi come strumenti di valutazione della qualità; • far conoscere le produzioni tipiche del territorio; • comprendere l’importanza della biodiversità; • valorizzare il ruolo dell’agricoltore. 7 La City Farm può diventare luogo delle attività educative basate sulla pedagogia attiva dell’imparare facendo. Generalmente gli ambiti di attività riscontrabili nei programmi generali delle fattorie didattiche sono riconducibili a tre grandi macro categorie: • Educazione ambientale • Educazione alimentare • Laboratori didattico-creativi Alcuni esempi di attività: • Il ciclo della semina Il protagonista è l'orto: la semina delle piante, la cura della terra e il riconoscimento degli ortaggi. • La trasformazione del prodotto Alcuni prodotti hanno bisogno di essere trasformati. È il caso ad esempio delle filiere dell'olio, del miele, del vino, del formaggio e della pasta. Perché non approfittarne per conoscere a fondo il processo di trasformazione che porta il latte a diventare formaggio o l'uva a diventare vino? • Gli animali della fattoria Da sempre i bambini hanno una smodata passione per gli animali. Vogliono conoscerli, accarezzarli, dar loro da mangiare, sentire il loro verso. In una parola: farci amicizia. Questo genere di laboratori fa incontrare bambini e animali, spiegando ai “cuccioli d'uomo” da dove vengono, cosa mangiano e quali sono le (curiose) abitudini degli animali. Ad esempio: perché il gallo canta all'alba? Ed è vero che gli asini sono poco intelligenti? • Ecosistemi in fattoria L'importanza degli elementi naturali e della relazione tra loro. Ad esempio l'importanza del vento e delle api per l'impollinazione, ma anche il cambio delle stagioni per gli uccelli migratori. Eventi che succedono sotto i nostri occhi e di cui scopriamo l'importanza solo quando li conosciamo da vicino. • L’orto botanico insegna Ritorna l'orto, ma sotto una nuova formula. Non basta sapere come far crescere meglio il rosmarino ed il pomodoro: bisogna conoscere anche le loro proprietà! L'argomento è, anche in questo caso, interessante sia per i bambini (che forse mangeranno più volentieri la frutta e la verdura, sapendo che grazie ad esse diventeranno forti e sani) che per gli adulti. 8 • La fattoria dei sensi e il senso della fattoria I bambini sono curiosi: toccano, assaggiano e ascoltano tutto. Questi laboratori vogliono stimolare i loro sensi con i vari elementi della fattoria. Proviamo a riconoscere gli odori delle piante o ad indovinare i suoni della fattoria ed i versi degli animali. Alcuni esempi di laboratori tematici: • “Una fattoria favolosa!” Questo tipo di laboratorio intende utilizzare la narrazione e la creatività delle fiabe unite alla realizzazione di prodotti creativi utilizzando materiali di riciclo. Partendo da una favola collegata alla fattoria ed ai suoi animali si guideranno i più piccoli alla scoperta della fattoria, di personaggi particolarmente curiosi o tradizioni simpatiche e divertenti: I TRE PORCELLINI IL TOPO DI CITTA’ E IL TOPO DI CAMPAGNA LA GALLINA DALLE UOVA D’ORO IL BRUTTO ANATROCCOLO I MUSICANTI DI BREMA IL GATTO CON GLI STIVALI L’attività avverrà attraverso una sorta di laboratorio-gioco, dove i sensi rappresentano il mezzo più immediato di approccio per questa fascia di età. • Le azioni giocose Il mondo e la natura come amici, come casa, come parte di noi. I bambini sono maestri della natura e il loro primo linguaggio è quello dei sensi. Tutto il bagaglio di istinti ed intuizioni infantili sono un talento da preservare, accanto al rispetto per il nostro pianeta e per tutti le forme viventi che lo popolano. E’ essenziale che i bimbi non perdano la loro sensibilità nella crescita ed una didattica propedeutica in questo senso è fondamentale. Azioni che bambini e adulti possono fare insieme per la gioia di sentirsi tutti parte di una grande mondo da amare. Alcuni esempi: • CREARE UN ORTO: bastano un vasetto e un po’ di terra e, naturalmente, la gioia di prendersi cura della propria coltura. Per i bimbi sarà una scoperta da seguire con cura dopo giorno, fino alla crescita di una piantina, simbolo del loro impegno e attenzione. 9 • FARE UN ERBARIO: significa osservare con curiosità ogni tipo di erba e fiore che si incontra. Si raccolgono, facendo attenzione a non interferire con il corso della natura. Poi si lascia andare la voglia di osservare e giocare: le sensazioni, i profumi, il tatto, un disegno, un ricordo del momento della raccolta ed una piccola archiviazione diventeranno anche un album dell’esperienza vissuta. • PROTEGGERE GLI ANIMALI: il giro in fattoria permetterà ai più piccoli di conoscere gli animali. Questa loro avventura insegnerà grande rispetto per tutte le forme di vita, rispetto che potrà trovare concretizzazione in piccoli gesti per gli amici animali: un po’ di briciole per gli uccellini, attenzione a dove si posano i piedi per non calpestare gli insetti minuscoli, ammirazione per il volo delle farfalle. • CONOSCERE GLI ALBERI: a volte sappiamo davvero poco degli alberi del giardino della scuola, o del viale di casa. Sarà una bella avventura prendere confidenza con questi amici silenziosi, che vediamo intristirsi in inverno per poi esplodere di colori al ritorno della primavera! • USARE BENE L’ACQUA: Per noi è facile: apriamo il rubinetto oppure la nostra bottiglietta dallo zaino. Per altri bimbi no. Anche per la nostra terra l’acqua è preziosa. In maniera gioiosa e serena, pensando al nostro orto o magari alla sete degli uccellini a cui riserviamo le briciole del pranzo, si imparerà ad usare nel migliore dei modi il dono prezioso dell’acqua. • LA CASETTA PER GLI UCCELLINI: occorre davvero poco per dare casa agli uccellini: addirittura è sufficiente una scatola di scarpe da riutilizzare, predisporre con qualche ramo spezzato e qualche foglia che serva da accoglienza e la casetta è pronta! • VEDERE A OCCHI CHIUSI: Un percorso ad occhi chiusi ci inviterà ad usare (quasi) tutti i sensi di cui disponiamo: per toccare il tronco di un albero, annusare un aroma, ascoltare un suono. • LE NUVOLE DANZANTI: quante volte abbiamo guardato il cielo scovando figure strane grazie ai giochi delle nuvole? Sarà buffo poi disegnare le figure che più ci hanno incuriosito! 10 ALTRE ATTIVITA’ Al fine di valorizzare la fattoria e le attività svolte in essa, all’interno del progetto sono inserite attività che vanno a toccare aspetti diversificati, svolte in momenti diversi rispetto alle normali attività. • MOSTRA FOTOGRAFICA Nel corso delle attività verranno immortalati i momenti di maggior importanza e più emozionanti che attraverso le immagini fotografiche porteranno la testimonianza del percorso; un’ esposizione che permetterà a chiunque di condividere l’esperienza vissuta dai bambini . • CONCORSI APERTI ALLE SCUOLE Al fine di coinvolgere le scuole (nell’ottica di un lavoro di rete), creare dei momenti di riflessione verso temi che riguardano la fattoria didattica stessa, sia in chiave promozionale (far conoscere la fattoria) sia in un ottica di fidelizzazione alla fattoria stessa. L’idea del concorso vuole inoltre far emergere le potenzialità presenti nell’ambiente scolastico, dando libera espressione alle idee dei ragazzi (bambini) stessi e suggerendo loro una riflessione su tematiche molto importanti. • PIC NIC ECOLOGICO Lo scopo di questa attività è quella di riportare la fattoria ad una dimensione primaria del luogo, ovvero far vivere la campagna come ambiente di svago e di condivisione, libera e semplice, sia per i ragazzi, sia per le loro famiglie. In questo modo la fattoria può diventare bene comune della cittadinanza, da valorizzare anche al di fuori delle attività previste. 11