COIFFEUR ASHWAQ - Telefilm Central

Transcript

COIFFEUR ASHWAQ - Telefilm Central
magazine amatoriale di www.telefilm-central.org
numero 04 - aprile-maggio 2009
tc fanzine
la
telefilm
-central
.org
E ancora:
Intervista al Dr. Reid
Il Mondo di Patty al
Telefilm Festival
Lost e Earth 2 a confronto
Cold Case: la verità
non muore mai
Coiffeur Ashwaq:
docu-serial per le donne arabe
Speciale: Batman, dal
piccolo al grande schermo
i personaggi del mese:
Dean Winchester, Jack Bauer,
Adrianna, Lisa Simpson
Editoriale
Dopo soli tre numeri, la Telefilm Central Fanzine cambia letteralmente faccia
proponendovi qualche rubrica in più ed un look & feel più colorato. Un
cambiamento che, siamo sinceri, non era programmato ma vista la pubblicazione
del numero doppio, e dunque di più tempo per lavorarci, abbiamo pensato
potesse essere per tutti i lettori una simpatica sorpresa.
Magazine amatoriale gratuito a cura della redazione di Telefilm-Central.org
Anno I Numero 04
www.telefilm-central.org
[email protected]
Redazione:
Valentina Colombo, Mara Dallefrate, Micaela Motta
Supervisione:
Mara Dallefrate
Progetto grafico e impaginazione:
Valentina Colombo
Hanno collaborato a questo numero:
Riccardo Bidoia, Gabriele Guarnieri, Alessio M., Marco Merghetti, Miss*Winchester.
© copyright 2009
Tutti i diritti sono riservati. La riproduzione dei contenuti, totale o parziale,
in ogni genere e linguaggio è espressamente vietata.
Tutte le immagini e i marchi citati sono di proprietà dei rispettivi aventi diritto.
Sì, numero doppio e dunque più ricco di articoli dedicati ai vostri (e nostri) serial
preferiti. A cominciare dai “casi freddi” di Cold Case che ci offrono compagnia al
sabato sera su RaiDue. A seguire articoli di approfondimento dedicati a quattro
beneamini seriali come Dean Winchester, il fratello maggiore di Supernatural, Jack
Bauer, eroe e per alcuni carnefice di 24, Adrianna Tate-Duncan, una delle belle
e talentuose girl di 90210 e infine Lisa Simpson, la secondogenita della famiglia
cartoon più amata al mondo.
Tra gli articoli “overview”, ecco Earth 2 – Progetto Eden, telefilm di nicchia che ha
riscosso molto successo in tutto il mondo tanto da esser stato citato come uno
dei precursori di Lost. Volete saperne di più sulle similitudini tra Earth 2 e Lost?
Sfogliando tra le pagine di questo quarto numero troverete anche un piccolo
speciale dedicato interamente ai punti salienti (e stranamente simili) dei due
serial. Inoltre segnialiamo l’articolo dedicato a Coiffeur Ashwaq, il docu-serial
commissionato dall’Unione Europea e trasmesso per la prima volta in Italia al
Telefilm Festival. E a seguire uno speciale su Batman che, a partire dalla carta
stampata, è giunto sino al piccolo e grande schermo conquistando milioni di
ragazzi, giovani e adulti di tutti i paesi, registrando così un enorme seguito.
Infine due chicche assolutamente da citare: l’intervista a Matthew Gray Gubler,
famoso ai più per il ruolo di Spencer Reid in Ciminal Minds, e le fotografie scattate
al Telefilm Festival che ritraggono un’altra eroina del piccolo schermo: Laura
Natalia Esquivel del serial-soap argentino Il mondo di Patty - Patito Feo.
Come sempre, vi auguriamo una buona lettura!
Sommario
n. 4 aprile-maggio 2009
PREVIEW
Ashwaq
06 diCoiffeur
Mara Dallefrate
ALTRE SERIE
delle serie
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Se se
Cold Case
08 diITalia:
Miss*Winchester
Earth 2
14 diVINTAGE:
Mara Dallefrate
è un remake di
18 Lost
Earth 2?
di Mara Dallefrate
SPECIALE
Seriale: Batman
22 Cinema
di Marco Merghetti
PERSONAGGI
Winchester
26 Dean
di Valentina Colombo
Bauer
30 Jack
di Riccardo Bidoia
Tate-Duncan
33 Adrianna
di Alessio M.
Simpson
38 Lisa
di Gabriele Guarnieri
L’INTERVISTA
Gray Gubler
42 Matthew
di Valentina Colombo
RUBRICHE
20
25
Gossip / Foto dal set
Home Video
Serie Preview
Coiffeur Ashwaq
un docu-serial per le donne arabe
di Mara Dallefrate
I
n questo numero vogliamo
andare un po’ controcorrente
e dunque non parlare di serie
televisive provenienti dall’America ma di un nuovo prodotto
telefilmico appartenente all’Arabian
Wave: “Coiffeur Ashwaq”.
Lasciamo dunque alle spalle i temi
della moda, i teenager americani
viziati e sessualmente repressi, gli
investigatori che ogni giorno analizzano pezzi di cervello, dentature e ossa per scoprire l’identità del
serial killer di turno... Diamo una
pausa alla programmazione a stelle
e a strisce per dare il benvenuto alle
donne egiziane schiave della discriminazione, della violenza domestica e alla ricerca di diritti più chiari,
sanciti dalla legge e soprattutto volti
alle pari opportunità.
telefilm central
La sit-com, realizzata
dall’Unione Europea,
ha come protagonista la proprietaria di
un salone di bellezza
- interpretata dalla
nota attrice egiziana
Mimi Gamal - la quale s’imbatte per lavoro con svariate donne
dalle diverse estrazioni sociali che danno
spunto, attraverso la
loro vita quotidiana,
a numerose situazioni ironiche. Ma celato
dal divertimento, che
è stato definito come
“specchietto per le allodole” dagli stessi sceneggiatori, il
serial propone temi più importanti
incentrati sulla donna e sul suo ruolo
nella società araba. Niente temi religiosi o politici, ma spazio ad argo-
menti inerenti alla quotidianità femminile come la violenza domestica,
i matrimoni combinati, le molestie
sessuali e i divorzi. Parallelamente
alla messa “on air” del serial, in Internet è apparso un forum ufficiale
dedicato a “Coiffeur Ashwaq” per
invogliare le donne arabe a commentare in “real time” le puntate e a
raccontare le loro esperienze.
Unica nota negativa è che, secondo
alcuni “rumors”, la “crew” del serial addetta alla sceneggiatura pare
sia composta quasi esclusivamente
da uomini. Uno degli autori, Mohamed Ismail, intervistato sul fatto ha
così commentato: ‘’E’ vero, siamo
uomini, ma viviamo in Egitto e
quotidianamente assistiamo alla lotta delle donne arabe per affermare e
difendere i propri diritti’’.
In Italia, “Coiffeur
Ashwaq” è stato
proiettato in anteprima al Telefilm
Festival. In un articolo pubblicato
sulla stampa italiana, è apparso anche un commento
di Marline L. Khalil, ideatrice della
serie: “Credo sia
importante utilizzare i media come
strumento per lo
sviluppo. A questo
scopo, con la casa
di produzione con
cui lavoro da 21
anni, ho creato una
Ong che promuove
programmi tv a fini educativi. Abbiamo realizzato una serie animata
trasmessa in 22 Paesi di lingua araba e un docu-drama su argomenti
come la droga e l’ Aids. Con ‘Coiffeur Ashwaq’ la sfida è affrontare
temi caldi come quello della violenza domestica, molto sentito in Egitto, usando un tono leggero e l’ arma
dell’ ironia. Come ambientazione
ho scelto un salone di bellezza: è un
luogo dove le donne fanno amicizia,
si confidano tra loro, parlano dei
loro problemi familiari. La
volontà è
fare entertainment
affrontando
problemi
di
cui
purtroppo in televisione
si parla
troppo
poco”.
egiziane non hanno forse tanto da
apprendere da questo serial oppure
potremmo suggerire alla Comunità Europea di guardare anche alle
donne europee (Italia in primis)
realizzando anche per loro un prodotto seriale con le stesse tematiche
di “Coiffeur Ashwaq”.
Molti
appassionati
seriali si
stanno
però domandando come mai l’UE
produca serial di questo genere,
come mai voglia far riflettere le
donne egiziane su temi come la discriminazione, la violenza domestica
e le pari opportunità quando questi
argomenti/problemi non sono certo
stati superati negli altri paesi definiti “più progrediti”. Ogni giorno,
sia sul lavoro sia entro le mura domestiche, assistiamo a casi di discriminazione sessuale, di molestie
e di violenze.... Dunque le donne
telefilm central
Serie Italia
Cold Case:
la verità non muore mai
di Miss*Winchester
I
l sabato sera è per eccellenza la
serata deputata allo svago, alle
uscite con gli amici dopo una
settimana di lavoro, al cinema
e a tutto quel che volete.
Da qualche anno il sabato sera della
rete cadetta della Rai è deputato alle
emozioni in giallo di Cold Case e
per gli amanti di questo tipo di serie
televisive è un appuntamento immancabile.
Allora via! Prima di uscire ci si assicura che sia tutto pronto per registrare le puntate in onda (sì, in tempi
di cofanetti dvd è un po’ strana la
cosa, ma io sono una nostalgica ancora attaccata al buon vecchio caro
Vhs) spesso e volentieri anche se
sono repliche, perché non ci si stanca mai di guardarle. Addirittura se
per degli imprevisti non si riesce ad
andare fuori, non ci si cruccia più
di tanto perché si sa con certezza
che c’è Cold Case ad aspettarci ed è
telefilm central
più che una certezza, è la consapevolezza che in tv c’è qualcosa si veramente ottimo che ci consentirà di
trascorrere un paio d’ore di fronte
ad una delle serie tv poliziesche più
belle degli ultimi anni.
Tutto questo e altro ancora è Cold
Case.
Forse per chi non ama le serie tv e
chi non le segue appassionatamente
può sembrare assurdo,
ma per
me
e
molti
altri fan
C o l d
Case è
una specie di calamita,
un appunta-
mento fisso immancabile, una serie
che dopo la visione lascia sempre
mille emozioni e a volte anche qualche lacrima. Alzi la mano chi non si
è commosso almeno una volta sulle
note sempre azzeccate di una qualsiasi scena finale, di un episodio a
caso della serie.
Cold Case: letteralmente i casi freddi ovvero quei casi che per svariate
e diverse
r a gioni
vengono
archiviati
come
irrisolti
o p pure
scam-
telefilm central
Serie Italia
biati per suicidi, lasciati cadere
nel dimenticatoio per mancanza di
prove, testimonianze, per mancanza
del corpo stesso della vittima o addirittura per incapacità e noncuranza
delle autorità. Casi lontani nel tempo o anche più vicini a noi, casi che
reclamano ancora una giustizia.
E allora come ci ricordano i vari slogan pubblicitari che introducono la
serie, rimane sempre una traccia
del passato e questa traccia è pronta ad essere raccolta dalla Squadra
Omicidi di Philadelphia. Una nuova
testimonianza, un nuovo indizio, un
corpo ritrovato, un’arma, una traccia di sangue che servono a riaprire
il caso e dare giustizia alle vittime e
ai loro parenti, a chiarire lo svolgimento di fatti a volte rimasti senza
una spiegazione, perché appunto:
la verità non muore mai…neanche
dopo tanti anni.
La serie è arrivata alla 6° stagione
(in Italia è stata da poco trasmessa
la 5° e si prosegue a trasmettere le
repliche sempre con buoni ascolti)
e ha affrontato svariati casi: storie
di segreti familiari, vecchie storie di amicizia, di guerra, di ambizioni e sogni giovanili interrotti,
di discriminazione razziale ma anche casi di serial killer rimasti insoluti per anni. Casi di giustizia
sbagliata in cui la persona accusata
dell’omicidio era innocente, casi di
crudeltà tra adolescenti, di disagio
giovanile, dure vicende di omosessualità o di violenze domestiche.
La struttura di ogni episodio è pressoché simile: ci viene introdotta la
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telefilm central
vittima (che non sempre deve essere per forza il buono della situazione, in alcuni episodi non è così)
con un flashback e ci viene indicato
l’anno in cui si svolge la storia il
tutto rimarcato da una canzone che
è stata la hit del momento. Poi c’è
un cambio di scena e la telecamera
si sofferma sul cadavere della persona che mano mano va in dissolvenza fino ad introdurre la storia ai
giorni nostri dove, per un qualsiasi
evento di quelli sopraccitati, il caso
viene riaperto.
E così i componenti della squadra
omicidi ricominciano a scavare nel
passato della vittima, tornano a ritroso nel tempo, ricostruendo i suoi
ultimi giorni di vita, interrogando
e sentendo tutte le persone che le
erano vicine e tra le quali spesso si
cela l’assassino. L’indagine è tanto
più difficile quanto più è vecchio il
caso. I nostri investigatori si basano
su interrogatori, ricerca intuitiva,
analisi degli indagati e delle loro
reazioni e spesso alcuni di loro li
depistano con falsi racconti delle
vicende. Ma alla fine la verità esce
sempre fuori.
Ogni episodio è un’alternarsi di
flashback e presente. I protagonisti
delle vicende ci vengono mostrati
come erano all’epoca dei fatti e
come sono oggi con una rapida sequenza-alternanza tra le immagini
degli attori che vengono chiamati
ad interpretare lo stesso personaggio oppure dello stesso attore che
viene invecchiato e truccato in
maniera consona per far comprendere lo scorrere del tempo - questo
per i casi con poco scarto temporale
- e anche i cambiamenti non solo fisici della sua persona.
La scelta degli
attori è quasi
sempre ottima
e azzeccata, se
un personaggio
all’epoca dei
fatti aveva 20
anni e ora ne
ha 60, spesso i
due attori che
lo interpretano
si somigliano
o per lo meno
sono sullo stesso tipo, salvo in alcuni casi - che ho riscontrato in
particolare nell’ultima serie - in cui
un personaggio che avrebbe dovuto
avere, visti i fatti, almeno 8090 anni a volte
era interpretato
da qualcuno che
non dimostrava
tutti quegli anni.
Ma questa è una
piccola pecca
che si può perdonare a questo
immenso
capolavoro in cui
tutti gli ingranaggi sono pressoché perfetti.
Si,un insieme
di ingranaggi
perfetti, esaltati
da una fotografia magistrale, che ricostruisce - con grande sapienza e
maestria - gli anni in cui si svolgono
i fatti,curata in ogni dettaglio,è soffusa e ovattata,in tenui colori pastello o in bianco e nero a seconda
della lontananza dell’epoca in cui
si svolge la vicenda e si rifà agli
stili televisivi e cinematografici del
tempo.
Il tutto sostenuto da una delle più
belle colonne sonore che una serie
tv possa vantare.
Ad ogni episodio fa da sottofondo
una o più hit che furono in cima alle
classifiche dell’anno in cui si svolge
la vicenda, di un cantante o gruppo
in auge all’epoca e tantissime belle
canzoni di ogni
generazione accompagnano lo
svolgimento delle indagini, dei
flashback e soprattutto la scena finale di ogni episodio (che si svolge
solo sulla base musicale senza dialoghi). Un finale che si ripete sempre più o meno con lo stesso schema:
il colpevole assicurato alla giustizia,
le altre persone coinvolte nel caso
tornano alle loro vite (a volte con
conseguenze nelle loro vite in cui è
stata riaperta una vecchia ferita, ma
non sempre conseguenze negative)
sempre con un’alternanza dei volti
di come sono ora e com’erano un
tempo. Infine la vittima che appare
come a ringraziare per la giustizia
ricevuta e si allontana sotto gli oc-
telefilm central 11
chi di uno dei detective che ha indagato sul caso (in genere sempre la
protagonista Lilly, ma anche degli
altri componenti della squadra) o di
un familiare, mentre il suo fascicolo
viene una volta per sempre archivi-
serie è la detective Lilly Rush interpretata da Kathrine Morris, la
prima donna detective di questa
speciale sezione della squadra omicidi di Philadelphia. Una donna
con un passato difficile alle spalle:
un’aggressione subita da ragazzina,
un padre che l’ha abbandonata, una
madre alcolizzata e il difficile rapporto con la sorella che le rubò il
fidanzato alla vigilia delle nozze.
ato come caso risolto.
In tutto questo sfondo di ricordi,
tragedie volontarie o involontarie,
e i segreti più torbidi della società
americana, agiscono gli agenti della
squadra omicidi di Philadelphia, le
cui storie personali sono appena accennate e non sono di certo il fulcro
come accade per altri serial ma si dipanano lungo il corso delle stagioni
e vengono accennate velatamente e
riportate in superficie anche a seconda dei casi che coinvolgono ciascuno di loro in maniera maggiore o
minore rispetto ad un altro collega.
La protagonista principale della
Tutto questo si riversa sulla sua personalità; Lilly è infatti una donna
schiva e silenziosa, che dedica tutta
la sua esistenza al suo lavoro, che
entra in empatia con le vittime tanto
da tenere una loro foto sul comodino fino a che il caso non viene risolto, che non ha una gran vita sociale
e preferisce passare le sue serate
con i suoi due gatti, che nel corso
delle stagioni avrà anche un paio di
relazioni che però non saranno di
lunga durata.
Accanto a lei abbiamo il capitano
John Stillman (John Finn) che
nei confronti di Lilly, ma anche del
Serie Italia
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telefilm central
suo collega Scotty ovvero
i più giovani della squadra,
ha una sorta di rapporto
paterno, forse per compensare il suo dolore di padre-poliziotto che non ha
saputo fermare l’uomo che
violentò sua figlia in giovane età, e l’anziano detective di colore Will Jeffries
(Thom Barry), una sorta
di memoria storica del dipartimento che ricorda i
particolari di casi molto
vecchi e che soffre per la
perdita dell’amata moglie
uccisa da un pirata della
strada. Poi c’è il simpatico
e burbero detective Nick
Vera (Jeremy Ratchford)
dalla vita sentimentale ingarbugliata dopo che la
moglie lo ha lasciato, che
con la sua mole corpulenta e i suoi modi un po’
bruschi indurrebbe qualsiasi persona sotto interrogatorio a vuotare il sacco e l’affascinante Scotty
Valens (Danny Pino)
detective di origine sud
americana che entrerà nel
cast a metà prima stagione
per sostituire Chris Lassing
(Justin Chambers) che rimase nella
serie solo per pochi episodi. Anche
lui ha una vita sentimentale turbolenta, con relazioni disastrose dopo
la morte per suicidio della fidanzata
Elisa che soffriva di disturbi psichici (avrà anche una storia con la
complessa e inaffidabile sorella di
Lilly, che rischierà di compromettere la loro amicizia e il loro rapporto di lavoro) e con uno spiccato
odio verso i pedofili a causa di una
triste storia che coinvolse suo fratello nell’infanzia.
Nella terza stagione si unirà a loro
la detective Kat Miller (Tracie
Thoms), ragazza madre che risolverà brillantemente un caso insieme
ai nostri e alla quale verrà chiesto di
far parte della squadra.
Insieme giorno per giorno, caso per
caso, questi uomini e donne torneranno indietro nel tempo, scaveranno nel passato per assicurare alla
giustizia un assassino impunito per
ridare la pace ai familiari delle vittime e alle vittime stesse, per svelare
misteri irrisolti e rimasti sepolti per
anni nelle menti e nelle coscienze
di molte persone, per riportare alla
luce una verità nascosta sotto le
ceneri del tempo,ma mai completamente cancellata.
Notizie di pochi giorni fa vogliono
che questa serie insieme ad un’altra
serie della rete CBS, Senza Traccia,
rischi la chiusura a causa dell’alto
budget di produzione e ad ascolti
ritenuti non più soddisfacenti per
giustificare le alte spese. Onestamente mi auguro, come tutti i fan
della serie, che non sia così perché
abbiamo ancora voglia di telefilm
come queste, di fare salti nel passato
e nella quotidianità della società
descritta in ogni puntata, di sentire
quelle splendide canzoni che anche
per noi sono state le colonne sonore
di una vita e di asciugarci una lacrima alla fine di ogni episodio quando
finalmente giustizia è stata fatta.
telefilm central 13
S
iamo nel 2192 e il pianeta
Terra, oramai al collasso
ecologico, è stato abbandonato dalla maggior parte
della popolazione. La gente preferisce vivere in stazioni spaziali sterili orbitanti, dove la temperatura
giornalera, nonostante lo scorrere
delle stagioni e degli anni, rimane
perfettamente costante e la pioggia
tossica, i terremoti o qualsiasi altro
disastro naturale non possono far
danni.
Nonostante queste strabilianti sicurezze, una malattia sconosciuta
e incurabile sta flagellando inesorabilmente la vita dei bambini: la
Sindrome. Secondo alcuni studiosi,
la Sindrome è una malattia generata
dalla vita nei luoghi sterili che orbitano incessantemente intorno alla
Terra e che non offrono ai suoi abitanti l’esposizione alla luce del sole,
alla pioggia, all’aria, e a tutti quegli
elementi che al contrario il pineta,
nonostante il collasso ecologico in
corso, riesce ancora ad offrire. Per i
piccoli umani affetti da questa strana malattia sembra non esserci nulla
da fare, tanto che per i loro genitori
Serie Old
Progetto Eden
di Mara Dallefrate
14
telefilm central
resta solamente la speranza di trovare, il più velocemente possibile,
una guarigione definitiva in grado
di strappare le giovani vite da una
morte sicura.
Ma tra gli abitanti delle stazioni c’è
una madre pronta a tutto pur di
salvare
suo
figlio. Una
donna che
decide di
organizzare una
spedizione per se
stessa,
per suo
figlio e
per altre
250 famiglie con
l’obiettivo di raggiungere un nuovo
pianeta (G889) e potervi costruire
una colonia per dare un futuro ai
piccoli bambini affetti dalla Sindrome, ma soprattutto un futuro per
l’intera umanità. Il suo nome è Devon Adair e suo figlio Uly è uno dei
tanti ragazzi affetti dalla Sindrome
che vivono senza un futuro.
Purtroppo Devon scopre ben presto
ed amaramente che raggiungere il
“Nuovo Eden” non è un obiettivo
condiviso da tutta la popolazione
delle stazioni orbitanti; il Consiglio, che è il governo in carica, è
infatti duramente contrario a questo
tentativo di riportare l’umanità su
un nuovo pianeta e, per evitare la
spedizione, inizia ad “accampare”
scuse per ritardare il decollo della
navicella. Nonostante queste difficoltà, Devon continua a organizzare la missione e riesce ad allestire
due astronavi: una piccola e velo-
ce (denominata Eden Advance), in
grado di ospitare un primo gruppo
di famiglie, e una nave colonia più
grande che raggiungerà i primi emigranti ventisei mesi dopo.
Il team di avanscoperta guidato
da Devon riesce a partire e a tra-
scorrere i ventidue anni di viaggio
programmati immerso nel “Sonno
Freddo”. A causa di un sabotaggio,
poco dopo la rianimazione l’intero
equipaggio della Eden Advance si
trova costretto a dover abbandonare
velocemente la nave. I sopravvissuti all’incidente scoprono così di
essere atterrati dalla parte opposta
del continente rispetto al punto di
atterraggio originale in cui dovevano costruire il primo insediamento.
Per questo si mettono velocemente in marcia per raggiungere New
Pacifica e preparare il campo per
l’equipaggio della nave colonia in
arrivo tra ventisei mesi.
Non resta dunque che raccogliere
quel poco che resta, comprensivo di
viveri, per intraprendere la strada verso la futura “casa” con la
speranza di adattarsi velocemente
al nuovo ambiente e riuscire così a
sopravvivere.
telefilm central 15
Serie Old
Originariamente prodotto da Michael Duggan, Carol Flint, Mark
Levin e Billy Ray per
Universal Studios e
Amblin Entertainment
(di Steven Spielberg),
Earth 2 – Progetto
Eden fu uno dei primi
show sci-fi a presentare una trama corposa,
sviluppata nel corso
di tutti gli episodi con
continue ripercussioni
sulle vite dei protagonisti. Filmata principalmente nel nord
del New Mexico intorno all’area
di Santa Fe, la serie televisiva ha
avuto la fortuna di ottenere delle
ottime musiche composte da David
Bergeaud e, nonostante la cancellazione precoce (vennero realizzati
solamente 21 episodi), fu candidata
a svariati premi quali l’Emmy e il
Saturn Award.
Earth 2 è costituito dunque da pochi
episodi ma sono tutti capitoli davvero brillanti, pieni di colpi di scena
ed intrighi appassionanti tanto da
essere rimasti facilmente e saldamente nel cuore di tutti i fan internazioneli.
Con il passare degli anni, le speranze che la serie venga ripresa si
fanno sempre più esili, ma il sogno
rimane sempre... Se sei anche tu un
appassionato di Star Trek, Lost o del
genere sci-fi, dovresti dare anche tu
un’opportunità a Earth 2 e catapultarti su G889 insieme a Devon e ai
suoi compagni di viaggio.
16
telefilm central
I Sopravvissuti
Devon Adair
(Debrah Farentino)
Devon è una delle figlie degli
ideatori delle stazioni spaziali e
per questo
u n’a p p a r tenente all’elite della
comunità.
Invece di
adagiarsi e
vivere di comodità, la
donna decide di organizzare la
spedizione
con l’unico
scopo
di
dare un futuro a suo figlio,
affetto dalla Sindrome. Una
donna dal grande coraggio
che, nonostante le avversità, riuscirà a mantenere
saldo e unito il gruppo di
sopravvissuti.
Ulysses Adair
(Joey Zimmerman)
Uly è il figlio di Devon
Adair. Un ragazzo che, praticamente dalla nascita, è
affetto dalla Sindrome e,
proprio a causa di questa
malattia, è costretto ad
usare strane “armature tecnologiche” per proteggere
e reggere il suo corpo. Durante il viaggio sul Nuovo
Eden, il ragazzo viene misteriosamente guarito da
questa terribile malattia da
una specie aliena, i Terriani,
ma il suo DNA risulta alterato per
sempre tanto da renderlo il capostipite di una nuova razza: l’anello
di congiunzione tra gli alieni e gli
esseri umani.
Yale
(Sullivan Walker)
Yale è un umano divenuto cyborg
dopo aver partecipato allo Yale
Program, un progetto designato
per riabilitare i criminali. Partecipando a questo programma, i
criminali ottengono una cancellazione della loro mente e la memoria viene rimpiazzata da una “card
memory” dove è stata registrata
tutta la conoscenza enciclopedica
umana.
Come gli altri criminali che si sono
sottoposti al programma, Yale ha
subito parallelamente anche la
sostituzione del braccio sinistro
con un braccio cyborg capace
di creare ologrammi
e utile per aiutare e
istruire i ragazzi delle
famiglie benestanti.
ambiente sterile come le stazioni
orbitanti, è terrorizzato dal metter
piede su G889. L’uomo non riesce
John Danziger
(Clancy Brown)
John Danziger è il meccanico del team, colui
che era a capo della
cura meccanica della
Eden Advance. La sua
devozione al lavoro e
la partecipazione alla
missione è il disperato
tentativo di sdebitarsi
dai debiti accumulati
dai suoi nonni e pagarsi così il passaggio
dalla Terra alla stazione
orbitante.
Morgan Martin
(John Gegenhuber)
Morgan è stato assegnato al Progetto Eden dagli Alti Amministratori e avendo sempre vissuto in un
Julia è l’unico dottore della missione ma soprattutto la spia segreta
del Consiglio, inserita nel team per
osservare le mutazioni genetiche
di Uly e per riferire le (dis)avventure
del Eden Advance Team sul nuovo
pianeta.
E’ una donna fredda, logica
e professionale ma comunque uno scienziato brillante.
Alonzo Solace
(Antonio Sabato Jr.)
Alonzo è il pilota della missione,
l’uomo che ha l’obiettivo di portare l’equipaggio in avanscoperta
a New Pacifica. Sul pianeta, l’uomo scopre di poter comunicare
con i Terriani attraverso il Piano
dei Sogni. Questa abilità prima lo
porterà alla crisi e al tentato suicidio, poi gli permetterà di credere maggiormente in se stesso
e a rendersi conto che la sua presenza nel team non è secondaria.
True Danziger
(J. Madison Wright)
E’ la figlia di John. Cresciuta senza una madre, la bambina è molto attaccata
al padre tanto che decide di viaggiare con lui per evitare di rimanere sulla Terra da sola.
True è una bambina molto vivace
e impulsiva, ma soprattutto invidiosa di Uly e delle attenzioni che
gli vengono riservate. Tra i due
bambini nascerà comunque una
forte amicizia.
Julia Heller
(Jessica Steen)
ad affiatarsi al gruppo e l’unica sua
priorità è la sua sicurazza e la sua
sopravvivenza, insieme a quella di
sua moglie Bess. Per questo Morgan è la causa di molti problemi
che il gruppo è costretto ad affrontare durante il viaggio.
Bess Martin
(Rebecca Gayheart)
Bess è l’unico elemento del team
ad essere nata e cresciuta sulla
Terra. Proprio per questa sua origine “terrestre”, la donna riesce
facilmente ad adattarsi al nuovo
pianeta.
Reilly
(Terry O’Quinn)
Come rappresentante del Consiglio, Reilly controlla ogni singolo
movimento del team capitanato da
Devon attraverso una strana postazione satellitare e all’aiuto di Julia.
Il suo obiettivo è mantenere segretamente il contatto con il gruppo
e studiare da lontano la trasformazione genetica di Uly, così da
permettere al Consiglio di trovare
una possibile cura alla Sindrome.
telefilm central 17
I sopravvissuti vivono nel luogo dell’incidente/dell’atterraggio solo per poco tempo.
Serie Old
Lost è un remake
di Earth 2?
di Mara Dallefrate
Secondo alcuni “aficionados” di
Earth 2, il serial “Lost” di J.J. Abrams
ha molti aspetti che possono ricordare il compianto “Progetto Eden”. Dal
sito internet TheMacJedi.com riprendiamo una lista di similitudini che
possono avvicinare notevolmente le
due serie televisive (http://themacjedi.com/2006/04/23/lost-a-remakeof-earth-2/) e creare molti dubbi tra
i fan. Per questa lunghissima lista
ringraziamo l’autore del post che ci
ha concesso le varie citazioni: Rob
Jones “TheMacJedi”. Grazie!
1
In entrambi i serial esiste
un progetto alla base: Eden
Project (Earth 2)/Dharma
Initiative (Lost).
I protagonisti, a causa di un
incidente aereo, si ritrovano
a sopravvivere in un luogo sconosciuto: un pianeta
(G889)/un’isola. Entrambi i
pilot durano 2 ore, sono incentrati
sull’incidente aereo e su un personaggio in particolare. Entrambi gli
show hanno un cast principale molto ampio e presentano un gruppo di
sopravvissuti inferiore a 50 persone.
Sappiamo infine che la nave del Progetto Eden è stata sabotata, alcuni
fan di Lost suppongono che anche
l’incidente in questo serial non è stato casuale.
18
telefilm central
2
3
Ci sono persone che vivono
sul pianeta/sull’isola chiamate Terriani/Altri che risultano
molto più forti degli umani.
4
Entrambi i piloti, Seth Norris/Cmdr. Broderick O’Neill,
vengono uccisi poco dopo
l’incidente.
5
Ulysses Adair/John Locke,
entrambi
sopravvissuti
che in principio mostravano problemi a camminare,
vengono guariti sul pianeta/sull’isola.
6
Ulysses Adair/Walt Lloyd hanno una connessione con il
pianeta/l’isola ed entrambi
mostrano di possedere dei poteri
speciali. Inoltre i Terriani vogliono
Ulysses Adair, gli Altri al contrario
Walt Lloyd. Ulysses Adair/Walt Lloyd
non sono comunque i primi bambini ad essere “rapiti” dai Terriani/dagli
Altri.
In entrambi i serial, il fan
continua a conoscere la
vita dei protagonisti attraeverso “flashback” sul loro
passato.
8
10
I bambini sopravvissuti all’incidente si ritrovano sul
pianeta/sull’isola con un
solo genitore.
11
I protagonisni hanno strani sogni e
allucinazioni che vengono utilizzati per comunicare tra le persone.
I protagonisti incontrano della gente
che è atterrata sul pianeta/sull’isola
in una “location” diversa
dalla loro (coppie sposate/
sopravvissuti di coda).
12
In entrambi gli show si incontrano
persone all’apparenza pazze, che hanno
vissuto sul pianeta/
sull’isola per circa 15
anni e che presentano capelli lunghi
e ricci (Gaal/Danielle Rousseau). Sia
Gaal siaDanielle Rousseau cercano
di rapire uno dei figli dei sopravvissuti e vengono poi uccisi nel corso
della stagione.
13
14
James “Sawyer” Ford/Morgan Martin
vede grendlers/orsi
che nessun altro riesce a vedere e quindi
gli altri sopravvissuti
pensano che loro
stiano impazziti.
7 15
Ci sono alcuni personaggli
del gruppo di “regular” che
hanno poco spazio e poche
battute.
9
Yale/Claire Littleton
non hanno ricordi
del passato: Yale a
causa della partecipazione allo Yale Program, mentre
Claire Littleton a causa degli Altri.
16
Il gruppo scopre una base/
una stazione: la base in Earth 2 è una cupola geodetica
mentre la stazione del Cigno di Lost
ed abitata da Desmond è ubicata
sottoterra e contiene una cupola
geodetica approssimatamente della
stessa dimensione, contenente un
computer.
17
Sia la cupola sia la stazione
hanno un logo speciale. Entrambi i loghi presentano elementi
grafici
che ricordano la
cupola
geodetica.
18
Jack Shephard/Devon Adair hanno visioni su una persona
morta.
19
I protagonisti scoprono un messaggio di una donna Dell Curry/
Danielle Rousseau che è stato
trasmesso ininterrottamente da più
di 10 anni.
20
Il gruppo di sopravvissuti ritrova,
in un campo/nella
caverna, le ossa di
un uomo e una donna in un campo
vicino alla cupola/nella caverna. In
Lost, i corpi ritrovati da Jack e Kate
vengono soprannominati Adamo ed
Eva da John Locke, mentre in Earth 2
il gruppo portagonista appartiene al
Progetto Eden.
21
Incontriamo una ragazza (Mary/Alex) che è stata cresciuta dai Terriani/
dagli Altri e che ora è una giovane
adulta: Mary è la figlia di una coppia
della cupola mentre Alex è la figlia
di Danielle Rousseau. Entrambe
le ragazze aiutano una persona
a scappare ed evitare così la punizione dei Terriani/degli Altri.
In entrambe le serie è presente
una coppia sposata (Bess Martin
e Morgan Martin/Sun Kwon e Jin
Kwon) che litiga
spesso, dove il
marito ha problemi a relazionarsi
con i suoceri.
22
Martin/James “Sawyer” Ford è
spesso irritante e cerca sempre di
calcolare quanto può ricavare da
ogni situazione. Entrambi i personaggi cercano sempre
di fuggire dalle loro responsabilità.
23
24
Shephard/Desmond Hume
inviano messaggi a Devon
Adair/Penny Widmore attraverso il tempo e lo spazio per salvare le vite nel futuro di Ulysses Adair/
Desmond Hume.
25
John Danziger/Sayid
Jarrah sono elettricisti tuttofare ed entrambi hanno i capelli ricci.
26
sia di Lost.
Javier Grillo-Marxuach
è sceneggiatore e produttore sia di Earth 2
27
Terry O’Quinn
ha
partecipato ad
entrambi gli
show televisivi
interpretando
un personaggio tra i principali: Reilly/John
Locke.
28
Clancy Brown ha
partecipato ad entrambi i telefilm
vestendo i panni
di John Danziger/Joe Inman, agente
della
C.I.A.
nell ’episodio
“One of them,
2006” e in “Live
Together,
Die
Alone, 2006”).
Devon Adair e John Danziger/Jack
Shephar e Kate Austen sono intrappolati e il personaggio femminile
riesce a prendere il
coltello/l’arma che
il personaggio maschile tiene alla cintura per utilizzarlo
nella fuga.
31
30
Il nome Rom sarebbe
stato usato nella seconda stagione di “Earth 2”
per un cyborg, mentre quel nome è
stato usato per Ethan Rom, un personaggio che agli inizi di “Lost” si
spacciava per un sopravvissuto.
32
Broderick O’Neill/Nikki Fernandez e Paulo si pensava
fossero morti dopo esser stati punti da un insetto e per questo
vennero seppelliti vivi.
telefilm central 19
per
g i u gno sui piccoli
schermi di Italia 1.
Serie Old
33
Dr. Julia Heller/
Dr. Juliet Burke
sono spie e hanno
l’obiettivo di scoprire tutto sui sopravvissuti riportando le informazioni ai loro capi: Reilly
(Terry O’Quinn) e Ben Linus (Michael
Emerson). Entrambi i personaggi
abbandonano la loro missione per
unirsi al gruppo dei sopravvissuti.
Con così tante similitudini, molti
fan di “Earth 2” si domandano oggi
come mai il loro serial è stato cancellato dopo una sola stagione, mente
“Lost” è diventato lo show del momento. Saranno pure coincidenze,
ma il dubbio rimane e soprattutto
getta maggiormente nel baratro
della tristezza tutti i fan di “Progetto
Eden” che si sono ritrovati improvvisamente orfani del loro serial preferito dopo una “season finale” piena
di colpi di scena.
Patty
al Telefilm Festival 2009
di Mara Dallefrate
Quest’anno il Telefilm Festival si è
fatto “kids” dedicando la maggior
parte della programmazione ad anteprime di serial a target pre-teen e non
tutti “made in USA”.
Dopo “Hannah Montana”, a cui l’Accademia dei Telefilm ha deciso di dare
grande risalto incoronando la giovane
protagonista Miley Cyrus come “Migliore attrice teen della tv”, ecco un video saluto anche per Miranda Cosgrove, protagonista di “Icarly”, una teen sitcom di
successo targata Nickelodeon.
Come i serial, anche i cartoon si sono ringiovaniti grazie a “Zoey 101”, “Sonny tra le
stelle” e “Cory alla casa Bianca”, in onda su
Disney
Channel.
Ma
del
20
telefilm central
entral.org
la vera star
© Telefilm-C
week end è
stata Laura Esquivel, protagonista del serial argentino “Il mondo di Patty”,
che è giunta a Milano per partecipare al festival e incontrare i fan. Più di 600 appassionati
si sono così accalcati nelle sale
dell’Apollo Spazio Cinema per
incontrarla, mostrando ancora
una volta l’enorme attesa
per il debutto del programmapianificato
Per ringraziare l’enorme calore e il
forte entusiasmo, Laura ha inaspettatamente offerto ai suoi fan una meravigliosa esibizione canora dal vivo insieme a Mafy, la giovane cantante che
le presta la voce nella versione italiana, conquistando così ulteriormente
la giovane platea presente all’incontro. Successivamente è stato il momento della stampa durante il quale
Laura ha voluto raccontato qualche
“curiosità” sul backstage della serie
che le sta offrendo enorme visibilità in
tutto il mondo. Parlando di sè, Laura
ha anche confessato di adorare le serie televisive tanto da essere diventata
una grande fan di “Lost”, “Heroes”
e “Hannah Montana”. Ad incuriosire
i giornalisti presenti è stato anche il
racconto della giovane sul “make up”
che deve “sopportare” ogni volta prima di andare in scena: una mezz’ora
per fare le trecce, truccarsi, indossare
gli occhiali...
!
p
i
s
s
Go
gruppo delle
studentesse “divine” capitanato dalla
perfida Antonella. Ma sarà
proprio in questa scuola che Patty
riuscirà ad esprimere al meglio il suo
innato talento.
Il viaggio in Italia di Laura per il Telefilm Festival è stato un evento anche
per la stampa argentina che con il suo
quotidiano più importante, il Clarin,
ha dedicato un articolo alla beniamina de “Il mondo di Patty”.
“Mi trattano come una diva! Sono incantata. La gente è buonissima e molto
disponibile e si da da fare per ogni cosa
io abbia bisogno” ha raccontato Laura
al telefono al giornalista argentino. “E
il cibo… che buono! Ho mangiato dei
ravioli con verdura deliziosi. Sono felicissima! Mi hanno organizzato un sacco di attività. Per prima cosa ho firmato
molti autografi a quasi 300 ragazzi. Non
parlo italiano, ma ci siamo
capiti
Ma di cosa parla Il mondo di Patty?
Accompagnata dalla travolgente
soundtrack sudamericana,
la serie narra le (dis)avventure
di Patricia “Patty” Castro, una
dolce tredicenne dotata di
una voce straordinaria ma
sopratutto di un’allegria
invidiabile. Lasciato il suo paese di campagna, San Carlos
de Bariloche (Argentina del
Sud), la giovane si trasferisce
insieme alla madre Carmen
(Griselda Siciliani) a Buenos
Aires per ricevere i risultati
di alcune analisi. Lì decide
di rimanervi e viene così
accettata alla “Pretty Land
School of Arts”, dove do© Telefilm
-Central.o
vrà confrontarsi con il
rg
ugualmente!”
Accompagnata
dai genitori, l’attrice ha
confessato alla giornalista che
il viaggio nel nostro Bel Paese è stato
come un regalo di compleanno anticipato perchè il 18 maggio ha compiuto
15 anni. Un anno che si prospetta per
l’attrice pieno di viaggi e molto emozionante; dopo Milano, Laura è stata
in Nicaragua e nella Repubblica Dominicana. “Ovunque vada, canto e recito,
le mie grandi passioni. Spero di continuare ad esercitare questa professione
perchè è ciò che mi diverte di più”.
Per i fan della Telefilm Central Fanzine, ecco alcune immagini scattate
dai nostri telefilm maniac presenti al
Festival.
entral.org
© Telefilm-C
telefilm central 21
serie sta nel fatto che fosse composta quasi esclusivamente da storie
divise in due episodi. Solitamente
Batman (oppure il fedele aiutante
Robin o magari entrambi) alla fine
del primo era lasciato in una situazione che sembrava spacciata, quella
Speciale
Batman
I
l fumetto di Batman nasce nel
1939, creato da Bob Kane e
Bill Finger. Un personaggio
che ha quindi ben 70 anni ma
che riesce ancora oggi ad appassionare e ad incuriosire milioni di
persone in tutto il mondo. Da quel
celebre fumetto vennero in seguito
tratti un telefilm negli anni ’60, diverse serie animate e ben 7 lungometraggi per il cinema.
Il soggetto è noto. E’ la storia del
miliardario Bruce Wayne che, dopo
aver assistito da bambino alla
morte dei genitori, decide di
combattere il crimine. Eroe
mascherato e dall’identità
nascosta (se non al fedele maggiordomo/assistente Alfred), si
tratta di uno dei pochi
eroi creati nei fumetti
d’oltreoceano che non sia
dotato di superpoteri. Un
uomo comune che lotta con
l’ausilio della più moderna tecnologia.
22
telefilm central
La prima
volta che
l’uomo pipistrello fece
la sua comparsa
su uno schermo fu
nel 1965 quando
apparì in quello
piccolo con
il celebre
t e l -
di Marco Merghetti
efilm che portava
il suo nome, replicato per decine di
anni. Chi tra i meno
giovani (ma neanche
tanto) non lo ricorda?
Si tratta di un prodotto di una
longevità incredibile, considerando anche il fatto
che ne vennero girate soltanto
3 stagioni
per un totale di 120
episodi della
durata di 25’
circa ciascuno. Ben
lontano
quindi
dai serial mode r n i
composti
da meno episodi ma di maggior durata. Una particolarità delle
tipica da “riuscirà il nostro eroe
a…?”. Ovviamente tutto si risolveva nell’episodio seguente quando
il criminale, uno dei soliti che si
ripresentavano ciclicamente, veniva
sconfitto. Era un prodotto spassoso,
divertente, farsesco, addirittura
ridicolo. Molto colorato e, per certi
versi, indimenticabile. Come non
ricordare gli attori vestiti in calzamaglia, con delle maschere e dei
vestiti quantomeno buffi? E la canzone che accompagnava la sigla e
le scazzottate? I combattimenti raccontati dai “bang”, “pow”, “sdeng”
e “tong” che apparivano in video,
le battute e i sorrisi contribuivano
a sottolinearne la giocosità. I cattivi, Joker, Catwoman, l’Enigmista,
il Pinguino (interpretato da Burgess Meredith, famoso per essere
stato Mickey, l’allenatore di Rocky,
al cinema) erano caratterizzati in
modo fantastico, molto ben congegnati. Dei geni del crimine, crudeli
ma dalla battuta pronta, eccessivi,
vestiti con
abiti sgargianti,
sempre gli
stessi, nella
migliore
tradizione
fumettistica. Dato
il grande
successo
di quella
serie, nel
1966, con
gli stessi
interpreti,
venne tratto il primo,
mediocre,
film dal titolo omonimo.
Il grande schermo iniziò ad occuparsi seriamente dell’uomo pipistrello
solamente nel 1989 con l’uscita del
primo film diretto da Tim Burton,
che ne diresse anche il seguito, Batman – Il ritorno, tre anni più tardi.
Il ruolo di Batman venne affidato
a Michael Keaton del quale si può
dire tutto tranne che sia entrato
nella storia del cinema. La scelta
dell’attore aveva una motivazione
ben precisa, quella di lasciare il
campo a Jack Nicholson, Michelle
Pfeiffer e Danny De Vito, rispettivamente Joker, Catwoman e il
Pinguino. Sono i cattivi le vere star
dei film di Burton che cerca di indagare sulle ragioni della malvagità in
un cocktail di diversi generi cinematografici. I temi sono quelli della
diversità e dell’emarginazione, non
solo una banale contrapposizione tra
bene e male. I colori di questi film
sono forti, nella migliore tradizione
dell’autore di Edward – Mani di
forbice e Il mistero di Sleepy Hollow; certo il nero la fa da padrone,
d’altronde il pipistrello è un animale
notturno, ma le tinte sono intense
non cupe e sbiadite come saranno
negli ultimi due episodi della saga.
Batman Forever e Batman e Robin,
girati nel ’95 e nel ’97, videro alla
regia l’ingresso di Joel Schumacher.
Si passò quindi dal talento visionario e dall’originalità di Tim Burton
ad un regista che non aveva alcuna
peculiarità e
che si
limitò
a
girare due
banalissimi
action
m o v ies.
I
temi diventarono l’azione e il conflitto tra buoni e cattivi per due
film chiassosi e decisamente mediocri nonostante l’altissimo budget
a disposizione. Anzi forse proprio
telefilm central 23
Speciale
a causa di quello, si puntò infatti
tutto sugli effetti speciali piuttosto
che sulla sostanza. Il ruolo dell’eroe
mascherato venne assegnato a Val
Kilmer prima e a George Clooney
poi. Nessuno dei due lasciò il segno. Ancora una volta furono i cattivi
ad essere ricordati, dall’Enigmista
di Jim Carrey al Due Facce di Tommy Lee Jones senza dimenticare
Uma Thurman nel ruolo di Poison
Ivy e l’attuale governatore della
California Arnold Schwarzenegger
(pessimo) nei panni di Mr. Freeze.
Da segnalare la presenza di Robin
(Chris O’Donnell) e di Batgirl
(Alicia Silverstone). Nuove storie,
nuovi antagonisti dunque ma le
trame iniziavano ad essere ripetitive e un calo negli incassi portò la
produzione a sospendere progetti
futuri. Fino a quando, passati quasi
24
telefilm central
dieci anni, si decise di ripartire da
zero affidando regia e ruolo principale (che per la prima volta è proprio quello dell’uomo pipistrello)
a Christopher Nolan e a Christian
Bale, professionisti apprezzati ma
non certo molto noti al pubblico dei
blockbuster. E così, ripartendo dalle
origini del personaggio (Batman
Begins) e sondandone il lato più
cupo (Il cavaliere oscuro), grazie
anche al solito cast all stars, di supporto e non più al centro della narrazione, l’uomo pipistrello è tornato
al successo
in tutto il
mondo.
Grandi
meriti
vanno al
regista
che ha
saputo
confezionare
un
prodotto che unisse la spettacolarità richiesta a dei film di intrattenimento come questi, alla capacità di
sondare l’animo dei protagonisti.
Il risultato sono due film bui, notturni, dai colori tenui e, se possibile
trattandosi della storia di un eroe
mascherato, realistici. Basta confrontare il Joker di Jack Nicholson
con quello di Heath Ledger per
rendersi conto di quanto lo stile si
sia modificato. Nel primo caso Joker è colorato, pulito con un trucco
clownesco perfetto, nel secondo
è spettinato e sbiadito. Ha giovato
dunque la scelta di creare un solco
dalle opere di Schumacher creando
qualcosa di diverso in un periodo in
cui i grandi schermi traboccavano
di supereroi. Il pregio dei lungometraggi di Nolan è proprio questo:
raccontare qualche cosa di ampiamente già visto con uno sguardo
nuovo, profondo che ha accolto anche i favori della critica.
Curiosità
• Tra le tante star che hanno recitato in almeno uno degli episodi della serie si contano ben
9 attori premio Oscar (Michael Caine, Morgan Freeman, Jack Nicholson, Heath Ledger, Nicole
Kidman, Kim Basinger, Jack Palance, Christopher Walken, Tommy Lee Jones) ma solo uno
(Ledger ne Il cavaliere oscuro) è stato vinto per l’interpretazione in uno di questi film.
• Nella serie hanno lavorato entrambe le signore Cruise, Nicole Kidman e Katie Holmes.
• E’ quasi certo che Christopher Nolan dirigerà il prossimo episodio della serie previsto per il
2011. Frequenti rumors danno Megan Fox nella parte di Catwoman.
• Nel 2004 venne girato uno spin-off dal titolo Catwoman con protagonista il premio Oscar
Halle Barry. Fu un colossale flop.
Homevideo
ite
Le ultime usc
01 Aprile
GOSSIP GIRL stagione 1
Box: 5 dvd
Video: 1.85:1 Anamorfico
Durata: 722’
Distribuzione: Warner Bros
Extra: Scene inedite; Dall’idea iniziale alla
realizzazione della serie; Gossip Girl: stile e
moda; Il matrimonio di una Gossip Girl; Le
gag; Video musicale dei The Pierces; Audiobook scaricabille: Cristina Ricci legge il
romanzo originale campione d’incassi .
STAR TREK Serie Classica stag. 1
Box: 8 dvd
Video: 1.33:1
Durata: 1403’
Distribuzione: Paramount
Extra: Il forziere di Billy Blackburn: Film
rari e ricordi speciali; Passaggio spaziale:
Star Trek™ verso il 21º secolo; La vita oltre
Star Trek™: William Shatner; Visionari della fantascienza; Riflessioni su Spock; Star
Trek™: Oltre l’ultima frontiera.
CRIMINAL MINDS, stagione 3
07 Aprile
DEAD ZONE, stagione 5
08 Aprile
MERLIN, stagione 1
MAGNUM P.I., stagione 8
IL RITORNO DI COLOMBO
Mystery Movie Pack
FANTAGHIRò Collection
15 Aprile
BONES, stagione 3
HOW I MET YOUR MOTHER - E
ALLA FINE ARRIVA MAMMA, stagione 1
QUELLI DELL’INTERVALLO, Vol. 1
12 maggio
C.S.I., stagione 7 vol. 2
NCIS Naval Criminal Investigative Service, stagione 5
STAR TREK - I Film Della Serie Classica
STAR TREK Serie Classica, stagione 1
19 maggio
GOSSIP GIRL, stagione 1
EVERWOOD, stagione 1
E.R., anno 14
telefilm central 25
Personaggi del mese
attenzione
spoiler!
Dean
Winchester
D
il fratello maggiore
ean è il maggiore dei
fratelli Winchester: 30
anni, non molto alto (il
fratello Sam lo supera
di gran lunga), grandi occhioni verdi in grado di sciogliere un pezzo
di ghiaccio e soprattutto la battuta
sempre pronta.
Insieme all’amico Jared Padalecki
(Una Mamma per Amica), che interpreta invece il fratello Sam e con
cui divide le attenzioni di pubblico
e fans, Jensen Ackles presta il suo
volto a quello che ritengo essere
uno dei personaggi meglio riusciti
in tv. Sarà merito delle assurde situazioni in cui spesso si ritrova, dello script che lo ritrae come la simpatica canaglia che tutti amano, o più
probabilmente dei brillanti dialoghi
che accompagnano ogni episodio di
Supernatural.
26
telefilm central
La serie narra di due fratelli, Sam
e Dean per l’appunto, che iniziano
un viaggio on the road alla ricerca
del padre scomparso, combattendo
di volta in volta demoni e spiriti che
minacciano la vita di cittadini innocenti. La loro madre, Mary, morì
uccisa da un demone ventidue anni
prima, quando Dean aveva solo 4
anni e Sam era ancora nella culla.
Fu quello il giorno in cui l’ossessione del padre per la verità di ciò che
accadde quella notte lo allontanò
sempre di più dai suoi figli, diventando un cacciatore di demoni sulle
tracce del responsabile della morte
di sua moglie, e lasciando di fatto i
due bambini soli, costretti ad una
vita di motel e scuole nuove ogni
mese. All’età di 6 anni Dean
si esercitava a sparare usando bottiglie come bersagli, ed
fiducia nei confronti del padre,
di cui segue gli ordini senza mai
mettere in discussione la sua
parola, e di come sia disposto
a tutto pur di proteggere il
fratello, proteggerlo dalla
verità circa i loro genitori,
la vita che conducono e
dalle forze del male che
circondano i piccoli Winchester.
E questa sua
devozione
per
la
famiglia
è palpabile sin
dalla
prim a
sta-
di Valentina Colombo
ogni volta che il padre si allontanava toccava a lui badare al piccolo
Sammy, proteggerlo dalle strane
creature e farne contemporaneamente da padre e madre.
Si può quindi capire come
Dean, un bambino cresciuto troppo in fretta, privato della
sua infanzia,
abbia una
totale
e cieca
telefilm central 27
gione, quando nell’unico momento
in cui possiamo vedere tutti e tre
i Winchester Boys (Sam, Dean e
il padre John) combattere fianco a
fianco, Dean riflette su ciò che ha
fatto poche ore prima (ha ucciso
due umani posseduti da demoni che
avevano attentato alla vita di Sam e
John), ed è spaventato (a ragione):
“Killing that guy, killing Meg - I
didn’t hesitate, I didn’t even flinch.
For you or Dad, the things I’m willing to do or kill, it scares me sometimes.” E ancora: “The three of us,
that’s all we have. And it’s all I have.
Sometimes I
feel like I’m
barely holding it together, man. And
without you
or Dad...” Già, senza Sam o papà
sappiamo tutti che cosa farebbe (ha
fatto) Dean…
“
Behave yourself, would you?
No homework. Watch
28
telefilm central
re ogni
barriera costruita
i n t o rno a
sé, cessa di
essere
il più
forte,
quello che
non ha
paura
di nulla e,
colpito
nel suo
punto
più debole, si
mostra
in tutta
la sua
fragilità.
Nell’ultimo
episodio andato in
onda
negli
USA,
“The Monster at the End of This
Book”, Sam e Dean scoprono che
esiste una serie di libri che racconta fin nei minimi dettagli le loro
gesta: nell’ufficio della
responsabile della pubblicazione di queste
opere la donna, che altri non è che
la rappresentazione dei fans più accaniti, ammette che le parti migliori
“
Personaggi del mese
Ed è buffo pensare come l’unico
della famiglia che non vuole saperne di mettere radici, di “sistemarsi”,
sia proprio quello i cui legami familiari vengono prima di ogni cosa...
E’ proprio sul rapporto tra i due
fratelli che si basa la serie di Eric
Kripke, un rapporto fraterno comparabile solo all’amore di un padre per
il proprio
figlio.
Dean,
che dopo
più
di
vent’anni sente
ancora il
dovere
di proteggere il
fratello,
non dalle spaventose
creature
che li minacciavano da bambini (in quanto
ora sono entrambi cacciatori) ma da
un oscuro destino che pare essere
inevitabile e da quello stesso demone che molti anni prima uccise la
loro madre. Un bisogno fortissimo
che lo condurrà a scelte impulsive
e letali, come il patto stretto con il
demone di Crossroads a cui Dean
vendette letteralmente la sua anima
in cambio della vita di Sam alla fine
some porn.
della seconda stagione. Un momento profondamente drammatico, uno
dei rari casi in cui Dean lascia cade-
di tutta la serie sono quelli in cui i
due fratelli Winchester piangono. Io
non sono d’accordo!
Ciò che rende speciale questa serie, i
suoi personaggi e la sua magia, è tra
le altre cose l’equilibrio tra l’intensa
drammaticità e i momenti estremamente divertenti, lo sdrammatizzare
mai banale o forzato, compito che
spetta sempre a Dean ovvero al fra-
Ë
tello maggiore, quello a cui il piccolo Sam ha sempre guardato con
ammirazione e che, ancora una volta dopo essere ritornato dagli inferi,
si prenderà cura del suo fratellino,
in balia di se stesso.
Ora ditemi, chi non lo vorrebbe un
fratello così?
Non conoscete Supernatural? Ecco cinque
episodi che vi faranno
innamorare di questa splendida serie e dei fratelli Winchester:
1. Home (stagione 1)
2. Born Under a Bad Sign (stagione 2)
3. All Hell Breaks Loose (stagione 2)
4. Bad Day at Black Rock (stagione 3)
5. The Monster at the End of This Book
(stagione 4)
telefilm central 29
G
Personaggi del mese
Jack
Bauer
Eroe o carnefice?
30
telefilm central
di Riccardo Bidoia
eniale, coraggioso, controverso, duro dal cuore
tenero, fedele ai suoi
principi e disposto a tutto pur di conseguire i propri obiettivi, anche se questo significa andare
contro la legge, contro il buon senso
e contro la morale.
Questo, e molto altro ancora, è Jack
Bauer, indiscusso protagonista di
24, serial di culto giunto ormai alla
sua settima stagione (e sarebbero
otto, se non fosse stato per lo sciopero degli autori dell’anno scorso).
Kiefer Sutherland, dopo anni di
film mediocri, parti insignificanti e
una vita passata all’ombra dell’irraggiungibile padre, il monumento
Donald Sutherland, azzecca il personaggio che darà la svolta alla sua
carriera, entrando di diritto nella storia dei serial TV grazie ad uno show
originale, scritto splendidamente e
capace, dopo ormai otto anni, di restare coinvolgente ed emozionante.
Dopo il mediocre Day Six, infatti,
Jack Bauer ha ritrovato la forma
dei tempi migliori nello strepitoso
Day Seven, a cui l’anno di pausa
deve aver fatto gran bene, dato che
si tratta probabilmente della miglior
stagione di 24 da molto tempo a
questa parte.
Le primissime scene si riallacciano
con quello che, da anni, è il vero
tallone d’Achille di Jack: la tortura.
Un argomento delicato e di grande
attualità, da sempre fonte di critiche
per lo show, soprattutto in un periodo in cui gli Stati Uniti si son trovati
ad affrontarne le conseguenze sulla
propria pelle, vedi questioni Guantanamo e maltrattamenti ai prigionieri iracheni.
Bauer si ritrova coinvolto in un processo per via dei ripetuti abusi nei
confronti dei suoi prigionieri nel
corso delle sei stagioni precedenti:
di fronte ad una commissione del
Senato, dovrà rendere conto delle
sue azioni, crude e violente, e dei
suoi metodi di interrogazione all’interno del CTU, ormai smantellato.
Poco importa, dunque, che grazie
a
questo
modo
di
operare sia
riuscito
a salvare
milioni di
persone.
E’ una storia
vecchia come
il mondo:
fino a che
punto
il
fine giustifica
i
mezzi? Se
spezzare
una gamba
ad un suo
nemico
può portare
alla salvezza di un’intera città, è
legittimato
a farlo?
Più che altro, non ha alternative. Di fronte al
pericolo imminente, non c’è regola
che tenga.
Non che ci provi gusto, intendiamoci. Anzi, Jack stesso ammette più
volte di convivere quotidianamente col rimorso per ogni vita da lui
spezzata e ogni barbaria compiuta.
Ma nella posizione in cui è venuto
ripetutamente a trovarsi, è stato costretto a fare delle scelte.
A scegliere il male minore. Per
sventare una minaccia batteriologica, nel Day Three, Jack è costretto
dal cattivone di turno a giustiziare
un suo collega a sangue freddo, in
quella che è forse la scena emotivamente più potente e straziante di
tutto 24.
La formula del telefilm, inoltre, non
aiuta. La frenesia e il ritmo martellante delle scene costringono i personaggi ad agire in modo rapido ed
spesso istintivo, senza avere il tempo materiale di riflettere su quanto
sta accadendo. Non c’è “domani”,
l’azione è tutta concentrata sul presente, e al povero Jack Bauer non
viene concesso neanche il tempo di
fare uno spuntino o una capatina al
telefilm central 31
Personaggi del mese
bagno. Spero per lui che almeno approfitti delle pause pubblicitarie.
Come se tutto questo non bastasse a
complicargli la vita, Jack ha dovuto
affrontare mille problemi famigliari.
Sua moglie Teri è stata freddata
dalla perfida Nina Meyers durante
l’ormai lontano Day One, i rapporti
con sua figlia Kim sono sempre stati
estremamente tormentati, ogni altra
relazione che ha provato a costruire si è rivelata fallimentare (una su
tutte, quella con Audrey Raines) e
dulcis in fundo nel Day Six ha scoperto che suo padre e suo fratello
facevano parte di una spietata organizzazione criminale, in quello che
è forse il punto più basso raggiunto
da 24 nella sua storia.
Riuscirà mai il nostro valoroso eroe
a trovare un briciolo di pace? Non
in questa vita e non in questa serie.
Perché nessuno vuole vedere un
Jack Bauer capofamiglia della famiglia del Mulino Bianco. Nessuno
vuole vederlo protagonista di una
sit-com o di una commedia sentimentale. Jack Bauer è l’ultimo e
forse più riuscito erede di una stirpe
di action-hero a stelle e strisce capace di infiammare l’immaginario
collettivo americano (e non solo) e
di affrontare le paure di una società
che vive nel terrore.
L’idea che da qualche parte ci sia
qualcuno come lui pronto a disinnescare un ordigno e a smantellare organizzazioni terroristiche fa dormire sonni più tranquilli all’americano
medio. E chissà se quell’americano
32
telefilm central
attenzione
spoiler!
Adrianna
Tate-Duncan
di Alessio M.
medio si rende conto di che razza di
asprissima critica al sistema sia nascosta tra le righe di ogni episodio
di 24, tra presidenti degli Stati Uniti doppiogiochisti e agenti federali
corrotti.
Mi spiace non aver potuto approfondire ulteriormente il discorso
sul Day Seven, a mio avviso quanto di meglio abbia offerto finora la
stagione “telefilmica” americana,
ma farlo senza incappare in spoiler
era pressoché impossibile. Vi invito
dunque a procurarvelo o, in alternativa, ad aspettare la messa in onda
italiana, perché l’evoluzione del
personaggio Jack Bauer raggiunge
nuove, insperate vette.
Curiosità
• Analogamente ai
famosi Chuck Norris
Facts, anche Jack
Bauer ha le sue perle di saggezza: su http://
www.jackbauerfacts.com infatti potete trovare esilaranti battute dedicate al
protagonista di 24.
• Al termine della quinta stagione Kiefer Sutherland ha firmato un contratto
per altre tre stagioni, con un compenso di ben $40 milioni, rendendolo l’attore più pagato per un TV drama.
• Nella terza stagione, quando Jack si
fa un tatuaggio, anzichè sottoporsi ad
interminabili ore di trucco Kiefer si è
fatto un vero tatuaggio sul braccio.
• Il coltello che usa Jack Bauer è un
Microtech Halo III SA Satin Blade con
apertura frontale.
• Negli ultimi cinque anni l’attore ha
trascorso 15 ore al giorno, sei giorni
alla settimana, sul set di 24.
M
anca ormai poco al
debutto italiano di
90210, “rivelazione”
telefilmica americana
di quest’anno che sarà, prima presentato al Telefilm Festival proiettando l’episodio pilota di due ore
e poi in onda nell’estate 2009 da
RaiDue in prima serata. La serie,
spin-off del celebre Beverly Hills,
90210 che ha cresciuto milioni di
teen-agers negli anni ‘90, è partita
in USA sul network The CW battendo ogni record del canale con
la premiere di una serie inedita più
seguita, sbaragliando anche la premiere di Gossip Girl o anche di
Smallville; infatti, quasi 6 milioni
di spettatori, la sera del 2 settembre
2008, erano sintonizzati per poter vedere, per
i nostalgici, i vecchi
protagonisti ormai
cresciuti (come il
tanto atteso
ritorno di
Shannen
telefilm central 33
Personaggi del mese
Doherty), mentre altri, curiosi semplicemente di seguire un nuovo telefilm per adolescenti. Con il passare delle settimane, nonostante gli
ascolti in leggera discesa e con una
programmazione disdicevole (infatti ha dovuto scontrarsi per molte
settimane con American Idol della
FOX, che ogni sera porta a casa circa 25 milioni di spettatori e che si
mangiava in un sol boccone 90210),
il suo pubblico di affezionati se l’è
costruito e ben solidato con, anche,
l’ottimo share
registrato
nelle fasce
giovanili (circa il
10% di share).
Ma di che
parla esatta-
34
telefilm central
mente questo nuovo 90210? E che
ruolo avranno gli ormai veterani
Kelly Taylor, Brenda Walsh o Donna Martin? Presto ve lo sveleremo,
ma prima vediamo una panoramica
dei personaggi principali. La famiglia protagonista di questa nuova
brand è quella dei Wilson, tra cui
compaiono i vettori di questa serie,
ovvero Annie (Shenae Grimes, Degrassi Junior High) e Dixon (Tristan Wilds); Annie, è la classica ragazza buona e
gentile
con tutti che,
per un
p e riodo
nella
serie,
sarà la
prota-
gonista di una travagliata love story
con il belloccio di turno, Ethan (Dustin Milligan, Runaway), già amici
di infanzia quando la allora piccola
Annie, che ancora abitava in Kansas e solo d’estate faceva visita alla
nonna a Beverly Hills, importava
poco e niente dei ragazzi e con lui si
scambiò solo un bacio d’arrivederci. Quel bacio, a quanto pare, tenne
le porte aperte per la loro relazione
che inizierà -ovviamente- con il ritorno di Annie, ma non prima che
lei si sia messa e poi lasciata con Ty
(Adam Gregory), il ragazzo più carino e ricco della scuola. Terminata
la loro storia, Annie si butterà poi
su Ethan -come già detto- e questo
susciterà le ire della bella Naomi (la
bella e brava AnnaLynne McCord,
Nip/Tuck) che, come da banale clichè, si vendicherà più avanti sulla
povera malcapitata Annie.
Come
dicevo prima,
Annie ha un
fratello, adottivo, Dixon, che
vive nella famiglia Wilson dopo
essere stato ab- bandonato dalla
madre perchè quest’ultima era una
pazza da manicomio. Dixon nella
serie avrà una relazione molto importante con Silver (Jessica Stroup,
Prom Night, che la fine abbia inizio): sì, se il nome vi dice qualcosa è
perchè è il cognome di David (Brian
Austin Green), fratellastro di Kelly
nella serie madre. Silver infatti è la
sorellastra di Kelly, che sua madre
ebbe nella serie originale con il padre di David, appunto. Per evitare di
rovinare a tutti la sorpresa, dico solo
che Silver toccherà dei punti di isterismo veramente alti sul finire della
prima stagione, dopo che tenterà di
aggredire il suo professore e spasimante di Kelly, Ryan (Ryan Eggold,
Dirt). Chiudiamo ora questa bella
parentesi sui due ragazzi Wilson,
evitando anche di parlare dei genitori (interpretati da Lori Loughlin e
Rob Estes, quest’ultimo fu nel cast
di Melrose Place, spin-off di Beverly Hills, 90210) e della nonna, e
passiamo direttamente a parlare un
po’ più approfonditamente di Naomi, personaggio di rilievo in questa
serie. Naomi viene da una famiglia
difficile, il cui padre ha una relazione segreta con un’altra donna, che
poi tanto segreta non è, come potrete vedere, e con una madre di cui si
interessa poco e nulla della figlia;
c’è da dire inoltre che
la madre di Naomi,
assieme al padre di
Annie, ebbe un figlio
illegittimo che diede
poi in adozione per
evitare problemi nei
loro anni dell’adolescenza, problemi che
-peròtorneranno
alla luce ben presto.
Tornando a parlare di
Naomi, lei è la classica bad girl, la cattiva,
la vendicatrice, la seduttrice, il personaggio che si ama o che
si odia, un po’ come
Valerie nella serie
madre, la ricordate
nostalgici? Ecco, comunque sappiate che
Naomi nella serie
avrà, più o meno, due
love story e più o meno importanti.
Nella seconda parte della prima stagione infatti, arriverà quello che do-
vrebbe essere il “Luke Perry” della
situazione, un certo Liam Court, un
ragazzo a cui piace passare le sera-
telefilm central 35
Personaggi del mese
te a fare gare d’auto clandestine e
fare impazzire le ragazze. Naomi
verrà presto attratta da questo ragazzone e subito inizierà quindi il
corteggiamento da parte di lei verso
di lui.. sarebbe troppo disdicevole
dire subito come andrà a finire, ma
ci sarà una certa scena in un bosco
abbastanza intensa tra i due.. Poi
troviamo Navid (Michael Steger,
Cheetah
Girls:
OneWorld), il
migliore
amico di
Dixon,
un aspirante
giornalista con
un padre
regista
di film
porno,
s a r à
coinvolto nella
serie
grazie
alla sua
l o v e
story
con la
bella Adrianna. Prima di proseguire parlando di Adrianna, però, vi ho
promesso all’inizio che avrei svelato che ruolo hanno in questa serie
Kelly Taylor (Jennie Garth), Brenda
Walsh (Shannen Doherty) e Donna
Martin (Tori Spelling): ebbene, Kel-
36
telefilm central
ly è sicuramente il personaggio
che probabilmente rimarrà il
più a lungo possibile nella serie,
in quanto sorella di una delle
protagoniste, Silver -come già
detto- e in quanto a consulente
scolastico, e che probabilmente
aiuterà i ragazzi del West Beverly. Kelly ha inoltre un bambino, Sammy, avuto dalla sua
relazione con Dylan (Luke Perry), che però non si vedrà nella
serie. Brenda Walsh -inveceè apparsa per una manciata di
episodi, prima come insegnante e responsabile della
recita-musical scolastica e più
avanti
si
scoprirà che
vuole avere
un figlio ma
che non può
purtroppo
avere.
Il
personaggio di Donna Martin
è quello che
apparirà
solo sul finire della stagione: ormai Donna
è cresciuta, ha
avuto un figlio
e una carriera di
stilista in Giappone che le ha dato parecchi successi… ma sarà ancora insieme a David? Seguite la serie per scoprirlo!
Ma, adesso, parliamo del personaggio più riuscito, più drammatico,
più tenero, più forte, più sensibile,
più emozionante, il migliore insom-
ma: parlo del personaggio interpretato dalla bella e talentuosa Jessica
Lowndes, Adrianna Tate-Duncan.
Adrianna, inizialmente, era soltanto un personaggio di contorno che
sarebbe dovuta servire soltanto per
qualche episodio all’inizio della
serie. Nonostante ciò, la bellezza
e la bravura dell’attrice, unite alle
sue storyline d’impatto, hanno fatto sì che da metà serie diventasse
un personaggio fisso. Ma andiamo
con ordine: Adrianna, nell’episodio
pilota della serie, viene presentata
come un’aspirante attrice in cerca
di un ruolo che le faccia guadagnare
soldi per poter vivere con sua madre e che, a causa delle pressioni
che subisce da parte di lei, inizia a
drogarsi (veramente lei è già drogata a inizio serie). I suoi problemi
con la droga le causano non pochi
problemi, quali varie liti con la sua
migliore amica Naomi, che tenterà
comunque di aiutarla ad uscire dal
tunnel pericoloso della droga, e le
liti con Brenda, in quanto quest’ultima non vuole più Ade (chiamata
così nella serie) come protagonista del musical. Ma a quanto pare
la fortuna gira, riesce ad ottenere
un ruolo da professionista, ma per
festeggiare finisce in overdose e
rischia praticamente la morte. La
portano quindi in riabilitazione, e
qui scopre che Navid è follemente
innamorato di lei. Ade, grazie anche
all’affetto di Navid, riesce a superare i suoi momenti più difficili, fino
a quando crede di avere contratto
l’AIDS nei suoi giorni da drogata.
Va quindi in ospedale, dove prima
le danno la bella notizia che non è
infettata dal virus, e poi però le dicono che è incinta. Inizia quindi la
“caccia al padre”, che farà pensare a
Navid che tipo di persona era Ade.
Riuscirà Navid a superare questo
scoglio? Il loro può essere amore?
Per scoprirlo, appuntamento con
90210, in onda nell’estate 2009 su
RaiDue!
telefilm central 37
Personaggi del mese
Lisa Simpson
Ritratto di un personaggio
di Gabriele Guarnieri
L
isa Marie Simpson, secondogenita di una delle
famiglie più note della
televisione, appare per
la prima volta in televisione il 19
aprile 1987 in una puntata del Tracey Ullman Show. L’autore, Matt
Groening, ha tratto il nome da sua
sorella Lisa. Soltanto tre anni più
tardi i Simpson diventano una serie
televisiva a sé stante, che debutta su
Fox il 17 dicembre 1989.
Ha 8 anni e, come gli altri personaggi, non invecchia mentre la serie va
avanti; tutti gli episodi si svolgono
infatti apparentemente nello stesso
periodo di tempo seguendo la tecnica del “floating timeline” tipica di
molte sitcom televisive. Frequenta
la seconda elementare, con l’eccezione della puntata “Bart vs. Lisa
vs. the Third Grade” della quattor-
38
telefilm central
dicesima stagione, dove viene
promossa per merito alla terza
elementare in seguito agli ottimi risultati ottenuti in una
provetta, ritrovandosi in classe
con il fratello Bart che al contrario è
stato bocciato.
È la prima della classe in tutte le
materie, tranne in ginnastica, per la
quale ha ricevuto una nota negativa
nella puntata “Lisa on Ice” della sesta stagione. Teme che il brutto
voto possa perseguitarla per
tutta la vita e, nel tentativo di recuperare, scopre
di avere un talento per
l’hockey su ghiaccio.
È appassionata di
musica jazz e suona il
sassofono nella banda della scuola,
tanto che un suo assolo (spesso
fuori programma) appare in
tutti i titoli di testa delle
puntate. Spesso la si sente
suonare da sola in camera nei momenti in cui si
sente triste. La ragazza è
inoltre una convinta ambientalista («Mamma,
stai mischiando il polietene con il poliuretano!»)
e nelle diverse puntate
della serie la vediamo difendere numerose cause.
Se si pensa a Lisa Simpson, un’altra caratteristica che viene subito in
mente è il suo essere vegetariana, cambiamento
che avviene nella puntata “Lisa the Vegetarian”
della settima stagione.
Durante una visita ad uno
zoo, la secondogenita di
casa Simpson gioca con
alcuni agnelli. Tornata a
casa, Homer serve ad una grigliata delle cotolette di agnello e Lisa,
presa dai sensi di colpa, non riesce
a mangiarle. Nei giorni successivi a
scuola, durante la lezione di scienze
(che ha come tema la dissezione di
un verme) e in mensa, il “pensiero
indipendente” di Lisa costringe il
direttore Skinner a prendere provvedimenti di emergenza. I vari tentativi di insegnanti, parenti e
amici non riescono tuttavia
a riportare Lisa sulla “retta
via” e, al tempo stesso, la
ragazza cerca di dimostrare
la bontà delle sue idee sabotando una grigliata di Homer. In seguito a un incontro
con Apu, Paul McCartney e
la moglie Linda, anche loro
vegetariani, Lisa impara una
preziosa lezione di vita: avere idee diverse non è un problema, se si è capaci di tollerare gli altri e non si cerca
di imporre loro il proprio modo di
pensare.
Nonostante la giovane età, Lisa ha
già avuto diversi amori, anche se
tutti di breve durata. Il suo compagno di scuola Milhouse Van Houten ha una cotta per lei da tempo e
ha tentato più volte di farle capire
i suoi sentimenti, ma senza successo. Nella puntata “Lisa’s Date with
Density” dell’ottava stagione, Lisa
confida a Milhouse di essersi innamorata di Nelson, il teppistello della
scuola. Alle proteste di Milhouse –
che ha preso innumerevoli botte da
Nelson – Lisa risponde con le memorabii parole: «Ma scommetto che
sotto sotto è dolce e sensibile... come
te. Si potrebbe dire che voglio tirar
fuori il Milhouse che è in Nelson...».
Inutile dire che l’impresa si rivelerà un fiasco completo. Nel film dei
Simpson del 2007, Lisa si innamora
di Colin, un ragazzo irlandese con
vocazione ambientalista e appassionato di musica trasferitosi da poco
a Springfield. Nella puntata “Lisa’s
telefilm central 39
Personaggi del mese
Wedding”
della sesta stagione,
una
cartomante
usa i tarocchi
per
predire a
Lisa la
storia del
suo vero amore: durante l’università, si innamorerà di uno studente inglese di nome Hugh Parkfield e arriverà quasi a sposarlo. La cerimonia
verrà annullata all’ultimo momento,
quando Hugh esprime giudizi poco
lusinghieri sulla famiglia Simpson,
suscitando l’ira di Lisa che, nonostante tutto, stima suo padre.
Lisa è Buddhista a partire dalla
puntata “She of Little Faith” della
40
telefilm central
tredicesima stagione. Disgustata per
la corruzione della chiesa di Springfield, che ha accettato di vendere
spazi pubblicitari (sotto la supervisione di Mr. Burns) per raccogliere
fondi, decide di cercare una nuova
fede, meno materialista e più vicina ai suoi veri bisogni. Consulta la
“Zagat’s Guide to World Religions”
(Zagat è una nota collana di guide
per ristoranti, alberghi e altri locali) e visita i vari templi della città.
Dopo aver preso la sua decisione, la
annuncia ad alta voce dalla finestra,
suscitando il panico nel vicino Flanders che si rifugia con i figli in un
apposito bunker in cantina. Anche
in questo caso, la scelta di Lisa
crea sconcerto a casa e a scuola, ma alla fine ci si rende conto
che la convivenza è possibile e la
ragazza, pur mantenendo con forza
le sue idee, festeggia il Natale assieme alla famiglia.
Che cosa succederà in futuro? Dopo
20 stagioni, 440 episodi e 24 Emmy
Awards, la fantasia di Matt Groening ha ancora nuove idee da regalarci.
Curiosità
• La serie inizialmente era un break di
30 secondi circa tra gli sketch comici
del The Tracey Ullman Show del 1987.
• I Simpsons è la serie spin-off della durata più lunga nella storia delle serie tv,
e quella con maggiore successo. Nel
1997 infatti spodestò I Flinstones del
titolo di serie tv animata più longeva.
• La serie detiene anche il record di
guest stars.
• Nancy Cartwright, la voce originale di
Bart, fece inizialmente l’audizione per
Lisa.
• Il personaggio Krusty il Clown è ispirato al presentatore di uno show per
bambini di nome Rusty Nails.
• Homer, Bart e Lisa sono gli unici personaggi ad avere un dialogo in ogni
episodio.
• Nell’episodio in cui Lisa viene eletta capoclasse il suo indirizzo email è:
smartgirl63_\@yahoo.com
• Secondo Bart, è due anni e trentotto
giorni più vecchio della sorella Lisa.
• La maggior parte dei personaggi della serie hanno gli stessi nomi dei familiari di Matt Groening, compresi Lisa,
Homer, Marge e Maggie.
• Marge e Lisa hanno quattro ciglia;
Maggie solo tre.
• Nell’episodio “Duffless”, Lisa ride ad
una battuta della serie Herman’s Head
(in Italia: Ma che ti passa per la testa?):
Yeardley Smith, voce originale di Lisa,
era una dei protagonisti di quella serie.
A volte l’unico modo per star bene
con te stesso è far star mal qualcun altro, e io sono stanco di far
star bene gli altri con se stessi!
(Homer)
I Simpson
- Robert, hai un minuto?
- Ho una ragazza che perde sangue a litri,
ma sì, che ci frega, prendiamoci un caffè!
(Dott. Anspaugh, Dott. Romano)
E.R.
- A una bellissima amicizia!
- è bello farsi degli amici.
- Dipendi da cosa intendi per “farsi”!
(Brian, Bridget)
What About Brian
Trovare la persona giusta
è dificile. è come trovare un
paio di jeans: quando trovi
quelli che ti piacciono, li
porti per tutta la vita.
(Amy)
Everwood
Se sei pronto a correre il
rischio, la vita dall’altra
parte è spettacolare...
(Meredith)
Grey’s Anatomy
telefilm central 41
I nterviste
Matthew
Gray
Gubler
attore per caso
di Valentina Colombo
P
er chi, come me, la domenica sera rimaneva incollato
davanti alla tv per seguire
le indagini della squadra
di profilers dell’FBI, questo nome
non suona certo nuovo. In Criminal Minds, infatti, Matthew Gray
Gubler è il dottor Spencer Reid, un
giovane genio con tre
dottorati di
ricerca e che
lavora appunto per
l’FBI. Ma non
lasciatevi ingannare dalle apparenze: seppure
il suo perso-
42
telefilm central
naggio in tv sia molto timido e introverso, con una leggera forma di
autismo, Matthew in realtà è ben
lontano dal suo alter ego.
Nato il 9 marzo 1980 in un tranquillo quartiere di Las Vegas, Matthew
mostra ben presto la sua grande
passione per il mondo del cinema:
f re q u e n ta e si diploma all’Academy
of Performing Arts
di Las Vegas inseguendo il
sogno di
diventare
cineasta.
Trasferitosi a New York, prosegue
gli studi ed inizia parallelamente
la carriera di modello, forse per
mantenersi, sfilando sulle passerelle dei marchi più famosi finché
non ottiene un ruolo da stagista
sul set dell’ultimo film di Wes Anderson, Le Avventure Acquatiche di
Steve Zissou, regista che più stima
e che lo aveva incoraggiato a fare
il provino. «L’unica cosa che ho in
comune con Reid è che sono finito
in questa vita per caso. Lui è stato
reclutato da Gideon quando era
ancora al college, lavora per l’FBI
ma non ne ha davvero intenzione,
così come fare l’attore è l’ultima
cosa che avrei immaginato di fare
in vita mia. Ma entrambi cerchiamo di fare del nostro meglio: per
telefilm central 43
I nterviste
me è divertente,
ed allo stesso tempo mi sento molto
onorato». Mentre è
sul set gira contemporaneamente un
documentario, una
sorta di backstage che molti critici
hanno approvato e
considerano addirittura migliore del
film stesso.
Ma il lato creativo
di Matthew non si esaurisce di certo qui. Nel 2005, quando entra nel
cast della nuova serie della CBS,
nel tempo libero tra un ciak e l’altro, comincia a scarabocchiare sul
suo Moleskine dipingendo veri e
propri ritratti, che pubblica regolarmente sul suo sito web alquanto
insolito (vedere per credere www.
matthewgraygubler.com), ricevendo molti complimenti fino ad ottenere alcune esibizioni dei suoi
lavori in gallerie d’arte, lavori che
vengono venduti in brevissimo tempo.
Modello, attore,
regista, doppiatore, autore e
perfino artista
dunque.
Laëtitia Wajnapel di Mademoiselle Robot
ha avuto l’occasione di scambiare
quattro chiacchiere con l’attore
del momento.
44
telefilm central
Cosa indossi ora?
Mi sono appena svegliato, quindi
indosso un pigiama. È uno strano
set di piagiama, a dire il vero, con
Red Rider BB Gun, cowboy che sparano e cavalli. È assolutamente il
mio preferito.
Com’è il tuo stile personale?
Non così pigiamoso, direi tre gradini sopra il look da senzatetto.
Non possiedo molti capi nuovi,
la maggior parte dei miei vestiti
ce l’ho dal liceo, ed ero molto più
grassoccio allora, quindi molti
di quelli non mi
stanno benissimo, inoltre ogni
tanto si strappano e li devo far
riparare.
Generalmente
comunque mi rivolgo al sarto di
mio padre, perchè non c’è niente
di meglio che un abito fatto su misura per fare bella presenza.
E quei tuoi occhiali da dove vengono?
Non volevo indossare i miei occhiali
in Criminal Minds,
ma sfortunatamente avevo uno strano problema agli
occhi per cui non
potevo portare le
lenti a contatto per
sei mesi, quindi non
avevo scelta. Sono
di mio zio quando andava al liceo,
hanno quel look da
Norman Rockwell,
vero? Ne ho molte altre paia.
se fossimo in un posto chiassoso e
lei cercasse di farmi ballare su una
musica R&B con uno strano sguardo. Un po’ come la scena del bar in
Ghost World, con Steve Buscami.
Cosa indosseresti ad un appuntamento?
Un abito di lana grigio, niente di
troppo ricercato. Probabilmente anche una cravatta a farfalla, è
bello essere eleganti al primo appuntamento. E assolutamente un
cappello.
Quando hai iniziato a disegnare?
Piuttosto di recente. All’incirca
quando ho iniziato a girare Criminal Minds. Andavo alla scuola di cinema, e all’improvviso mi ritrovai
“intrappolato” sul set senza poter
aiutare con le apparecchiature
tecniche quindi, passando lunghi
momenti seduto a far nulla, iniziai
a disegnare così, senza impegno,
e il produttore li vide e disse che
erano molto belli, così continuai.
Credo sia la cosa migliore che abbia ottenuto dal far parte di questo show.
Qual è la tua ispirazione principale per i tuoi disegni?
A volte la gente è leggermente offesa dai miei ritratti perché pensano che siano tecnicamente “brutti”
ma per me sono tutti bellissimi. Il
punto è che quelle persone non
capiscono che io non le voglio fotografare, né cerco di fare loro un
ritratto rinascimentale super esatto, (non voglio sembrare un hippie)
ma quello che voglio fare è catturare la loro energia, proprio perchè
credo che siano persone uniche e
meravigliose e non perché cerchi
di metterle in ridicolo.
La mia ispirazione la trovo spesso
in qualcosa che mi piace particolarmente o che non riesco a immaginare di non poter non disegnare.
Ho sempre ritratto persone che
ammiro profondamente. Spesso
viene anche da un intenso desiderio di possedere una parte di qualcuno o qualcosa.
Quando ho cominciato, ero ossessionato da Charles Bukowski e Vincent Gallo, volevo conoscerli più a
fondo: così ho cercato di creare la
Miglior combinazione di calzini?
Beh, se devo andare in un posto
di un certo tipo cerco di scegliere
una bella combinazione. Mi ricordo che una volta indossai un calzino a strisce rosa e l’altro color
argilla: sembravano i maglioni di
Bill Cosby che facevano a pugni!
Quella è stata un’accoppiata davvero disgustosa.
Descrivi il tuo appuntamento
ideale.
Dovrebbe esserci un museo. A
New York. Preferibilmente in autunno perché adoro quella stagione. E dovrebbe esserci anche un
mucchio di foglie secche, sidro di
mele caldo e un campo di zucche.
E l’appuntamento peggiore?
Se lei si rivelasse un uomo…anche se sarebbe divertente. O se
lei cercasse di uccidermi durante
il sonno. Sarebbe orribile anche
telefilm central 45
Il mio regista preferito
attualmente in vita è Wes
Anderson, grandioso. Un
regista ormai morto sarebbe Alfred Hitchcock:
ha fatto film incredibili.
Adoro anche Roman Polanski, i fratelli Cohen…
mi piace ogni singolo
film, è molto difficile fare
un film quindi ho il massimo rispetto per chiunque crei qualcosa che sia
guardabile!
I nterviste
mia versione di questi due personaggi, una versione che potesse
essere “mia”.
Ora credo di poter dire di disegna-
46
telefilm central
re i miei genitori e qualche amico
piuttosto bene.
Qual è il tuo regista preferito?
Com’è stato lavorare
con Wes Anderson?
Un sogno che diventa
realtà. Ho fatto lo stage
presso di lui per il credito
scolastico. E ancora non
posso credere di essere
stato in uno dei suoi film.
Stavo guardando The
Royal Tenenbaums l’altro
giorno e all’improvviso
ho pensato “Non posso
credere di essere in un
film di Wes Anderson!”.
Non c’è nessuno come
lui. Mi ha dato una strana impressione su cosa
significhi essere un attore. Lavora in modo
molto anticonvenzionale. È l’esatto opposto di
lavorare per una serie
televisiva. Wes è un regista molto meticoloso e
preciso che cerca di raggiungere la perfezione.
In TV giriamo un episodio in pochi giorni.
Con quali registi ti piacerebbe
lavorare in futuro? Come attore
o stagista?
Mi piacerebbe moltissimo lavorare
con John Waters (assolutamente
in cima alla lista). David Lynch, Tim
Burton, i fratelli Cohen.
Tempo fa girai un film indipendente, How to Be a Serial Killer, con Luke
Ricci. Lavorare con lui è stato bello.
Mi piacciono i registi con una visione unica e precisa. È anche molto
divertente lavorare con registi alle
prime armi.
Sono molto naif nel mondo dello
spettacolo!
Come ci si sente a far parte di un
true crime show come Criminal
Minds? Hai qualche interesse
per il genere?
Ho un certo interesse per i film
horror, ma non il genere true crime.
Mi piace l’aspetto fantasy di Criminal Minds, il lato magico. Non mi
piacciono i serial killers, davvero
non sono mai stato
appassionato del
genere.
È uno shock anche per me essere
in una serie come
questa. È una combinazione alquanto
bizzarra, ma sono
stato
fortunato.
Non avrei mai pensato che avrei fatto parte di un true
crime show.
visita di Patrick Bateman che distribuivo alla gente.
- Kurt Cobain poco dopo che si
sparò. Qualcuno ne rimase molto
offeso e continuò a ripetere “troppo presto, troppo presto”.
- Una volta fui un semplice scheletro. Il travestimento era più
che altro trucco.
- Gli Uccelli: mi
coprii di uccelli.
Qualche consiglio
a chi vuole diventare regista?
Continuare a fare
film, fare le cose
anziché limitarsi
alle parole. Se vuoi
fare un film, fallo. È
molto più semplice oggi con tutta
questa tecnologia.
Internet è meravigliosa! Sono così
felice di vivere in
questa era!
Propositi per l’anno nuovo?
Voglio fare un sacco di cose ogni
anno, creativamente parlando. Mi
sforzo di dipingere di più, girare
più progetti come regista, ecc.
Top 5 dei costumi di Halloween
che hai indossato:
- Cindy Sherman coperta di bambole. Mi incollai delle bambole al
vestito e indossai una parrucca.
- Quest’anno sono stato un buon
Patrick Bateman. Steve (Damstra)
mi ha persino fatto dei biglietti da
E il costume
dei tuoi sogni?
Se
potessi
strapparmi la
pelle ed essere
uno scheletro per un giorno, un
vero scheletro umano.
Questa intervista ci è stata gentilmente concessa da www.mademoisellerobot.com
Forse non tutti
sapevate che...
• Nel 2007 ha diretto il
video Don’t Shoot Me
Santa dei The Killers:
il ricavato è stato devoluto
in beneficienza.
• Non indossa mai calzini dello stesso
colore: sua nonna, quando era ancora
bambino, gli disse che potrare calzine
diversi portava fortna. L’unica volta in
cui ha indossato calzini uguali (mentre
girava Le Avventure Acquatiche di Steve
Zissou) si è slogato una caviglia.
• Nel 2007, durante la pausa di Criminal
Minds, Matthew ha scritto il suo primo
libro per bambini.
telefilm central 47
...l’avventura continua
su www.telefilm-central.org
D
E
D
A
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