dicembre 2009
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DICEMBRE 2009 RASSEGNA INTERATTIVA 65 FILMS L’INCONTRO MULTICULTURALE Il PIGNETO, già nel 1975, all’epoca della creazione del GRAUCO, si caratterizzava per la sua forte componente di migrazione, in prevalenza Latinoamericana, Argentini, Cileni…, gente che era stata obbligata a lasciare il loro paese a causa della situazione politica vigente. Erano migranti perseguitati per le loro idee, diverse da quelle imposte, ormai, dalle forze militari che avevano preso con un Colpo di Stato tutti i posti di potere. Quel che è stata la loro gestione di questo potere è tristemente noto. Anni dopo, con il ritorno della democrazia, molti immigrati rientrarono in quei paesi devastati. Altri, invece, si integrarono nella società italiana che li aveva accolti. Erano, in generale, gente di cultura, artisti, artigiani, uomini di lettere. Molti discendenti da avi italiani, migranti a loro volta in America Latina all’inizio del Novecento. In un certo senso, per questi che sono rimasti, l’integrazione, fu più facile. L’integrazione. Noi non adoperiamo questa definizione che può celare nel profondo non poco di negativo su quello che dovrebbe essere il rapporto tra le persone. Consideriamo più consone parlare di ARMONIZZAZIONE delle Culture. L’altro visto, in primis, come persona. Oggi, il Pigneto è un territorio considerato fortemente multietnico: asiatici, africani, latini…, diverse culture, diverse persone. Tenendo conto di questo le nostre Ricerche sono state sempre, e oggi più che mai: multiculturali. L’italiano, memore di quando era lui a dover lasciare la sua famiglia, la sua lingua, la sua terra, per cercare altrove una vita che possa essere degna d’essere vissuta, sa quanto sia doloroso migrare e quanto sia alto il prezzo da pagare. Molti italiani all’estero furono maltrattati e sfruttati ed in certi momenti storici, subirono il ruolo di capri espiatori di situazioni sociali difficili da sostenere dei paesi ospitanti. Incomprensioni, pregiudizi, misconoscenza… soprattutto misconoscenza. Crediamo che la base di partenza nel rapporto con l’altro sia proprio quello di cercare di conoscerlo. Non solo l’altro come persona ma conoscere anche la situazione dalla quale proviene. Siamo ben consci delle difficoltà, oggi, di questa posizione ma la consideriamo arricchente a livello esistenziale, culturale e sociale. Galve Nei 65 films proposti in questa Rassegna abbiamo cercato di individuare, nella loro multiculturalità, dei personaggi e delle situazioni che ci servano per riflettere, per individuare dei punti di conoscenza, per riuscire ad avvicinarci all’altro, non solo per capire lui ma soprattutto per capire noi stessi. MARTEDI 1° Percorso Latinoamericano: Brasile BRASILERINHO, di Mika Kaurismäki, 2005 (90’) Brasile v.o.sott.it. Cast: Marcello Gonçalves, Zè Paulo Becker, Ronaldo Souza, Elsa Soares, Joel Nascimento… Il “choro” è tipico dello stile musicale metropolitano del Brasile. Un ritmo che ha “armonizzato” le altre influenze venute dall’Africa, dall’Europa, con i ritmi indigeni. Un ricchissimo melting pot. ORFEU NEGRO, di Marcel Camus 1959 (102’) in brasiliano con sottot. italiani Cast: Marpessa Dawn (Euridice), Breno Melo (Orfeo), Lourdes de Oliveira (Mira). *Oscar MFS *Cannes Miglior Film *Venezia Miglior Film *Premio Victoire Miglior Film. Rilettura di Viniçius de Moraes del mito di Orfeo ed Euridice, trasportato a Rio durante le feste del Carnevale. Musica Antonio Carlos Jobin e Luis Bomfa.Un film che conserva tutta la sua grazia, qualità molto rara, oggi. MERCOLEDI 2 Dal folklore alla lirica ore 19.00 - CARMEN BAILE FLAMENCO, di Rafaèl Aguilar 2002 (116’) senza dialoghi. Cast: Helena Martin (Carmen***), Francisco Guerrero (Don Josè), Fernando Solano (El Toreador). Guitarras: Manuel Linares. Flauto: Moises Pasqua. Direzione Artistica Carmen Salinas. Foto: Knut Sodermann. Musiche: Bizet, Sarassate, Flamenco. Cantaores: Emilio Florido, Gabriel Flores, Marisa Santos. Luci e Coreografia: Rafael Aquilar. Un bellissimo spettacolo ripreso allo Staatsopper di Hamburg il 7.XI.2002 da Sven Offen. Da non perdere ! ore 21.00 - CARMEN, di Francesco Rosi, 1984 (110’) v.o.sott.ital. Cast: Carmen (Julia Migenes), Don Josè (Placido Domingo), Escamillio, Toreador (Ruggero Raimondi). Musica di Georges Bizet, dal romanzo di Prosper Merimèe. Direttore Orchestra Lorin Maazel. Coreografia: Antonio Gades, ballerini Cristina Hoyos, Aurora Vargas, Josè Antonio Jimenez e Corpo di Ballo. Scene di Enrico Job. Fotografia Pasqualino De Santis. Un lavoro intelligente, sensibile, attento ai dettagli, una splendida regia. GIOVEDI 3 Percorso italiano ore 19.00 – PA-RA-DA, di Marco Pontecorvo 2008 (94’) Copr.Italia/Romania/Francia v.o.sott.ital. Cast: Jalil Lespert, Evita Ciri, Gabriel Rauta, Patrice Juiff e i Ragazzi di Strada di Bucarest. Foto: Vincenzo Capinera. Bucarest, dopo la caduta del governo Ceausescu. Una banda di ragazzini scappati dagli orfanotrofi, abbandonati, quando non perseguitati, incattiviti e vendicativi. Il clown Oukili cerca di avvicinarli. Sarà un incontro difficilissimo perché non solo avrà contro le istituzioni ma anche i ragazzi stessi. Questo degnissimo film ci racconta la storia di questo incontro attraverso i pregiudizi, le incomprensioni, la misconoscenza. Oukili era guidato solo da quella idea utopica di riscatto. Il risultato lo giudicherete voi. ore 21.00 – SI PUO’ FARE, di Giulio Manfredonia 2008 Italia (107’) Cast: Claudio Bisio, Anita Caprioli, Giuseppe Battiston. Un piccolo grande film, di quelli di cui ne abbiamo tanto bisogno. Manfredonia ci racconta, in forma cinematografica, un’esperienza realizzata dalla Cooperativa Noncello (1981-1999), non tenendo conto della “precisione storica”. Il regista crea non solo un film molto godibile con varie letture ma riesce, ogni tanto, a marcare un momento di “riscatto” nel travagliato (e a volte desolante) percorso del Cinema Italiano. VENERDI 4 Cechi e Romeni ore 17.00 - KOLYA, di Jan Svĕràk 1996 (105’) Copr.Rep.Ceca-FR-GB v.o.sott.ital. Cast: Zdenek Sverak (Frantisek), Andrej Chalimòn (il piccolo Kolya), Libuse Safrankova (Klara). Globo d’Oro MFS *Oscar MFS. Frantisek, violoncellista nella Filarmonica, scapolone convinto, finisce per diventare il padre putativo del piccolo clandestino russo Kolya e tutta la sua quotidianità verrà sconvolta. Sullo sfondo la Rivoluzione di Velluto del 1989. Un film molto gradevole che si rivede con piacere. ore 19.00 – A EST DI BUCAREST, di Corneliu Porumboiu 2006 (90’) Romania v.o.sott.ital. Foto: Marius Manduru. Alle 12,08 del 22 dicembre 1989, la rivolta di Bucarest fece cadere il governo Ceausescu, di triste fama. 16 anni dopo quegli avvenimenti il conduttore di una TV, in una ignorata cittadina ad Est di Bucarest, inizia, in diretta una sua “innocente” inchiesta contattando gente che “ha vissuto” il momento. Un film, piccolo, di una cinematografia emarginata dal circuito commerciale… che ha vinto meritatamente la Camera d’Or a Cannes. ore 21.00 – VUOTI A RENDERE, di Jan Svĕràk 2008 (100’) Copr.Rep.Ceca-GB v.o.sott.ital. Cast: Zdenek Svĕràk, Daniela Kolarova, Jan Budar. Foto: Vladimir Smuty. ***Multipremiato: Regia, Soggetto, Script e vari *Premi del Pubblico in diversi Festivals. Joseph è stato professore in un liceo. Ha dato a questo tutta la sua vita adulta. Ma ad un certo punto disse: Basta!. Lascia tutto e comincia a cercare altro da fare. Cosa? A quell’età? I giorni passano. Lunghi, vuoti. La moglie non riesce ad accettare la situazione. Joseph finisce in un supermarket nel reparto “vuoti a rendere”. Tutt’altro ambiente da quello del liceo. Ma Joseph ce la mette tutta e… sembra “questo” il suo più grosso errore. Svĕràk ci racconta la storia a mo’ di commedia, ma non c’è commedia che riesca a non ispirare un sospetto di celata amarezza. SABATO 5 Percorso Mediorientale: Iran ore 17.00 - BARAN, PIOGGIA, di Majid Majidi 2001 (95’) Iran, audio italiano Cast: Hossein Albedini (il ragazzo indiano), Zahra Bahrami (la ragazza afgana), Mohammad Reza Naji (Nemar), Hossein Rahimi (Soltan), Yadollah Hedayati (Capocantiere). Foto Mohammad Davudi. *Montreal MFS *Fest Gijon Miglior Regia *Fajr FilmFest Miglior Film. In un cantiere di Teheran lavorano molti clandestini afgani, sfruttati, malpagati e sempre sotto ricatto. Tra loro arriva un ragazzetto che si guadagna le simpatie degli altri destando, però, la gelosa ostilità di un ragazzo iraniano che gli si oppone ad ogni opportunità. Ma c’è un qualcosa nel nuovo arrivato che desta anche la curiosità del rivale che scopre così che questo è in realtà una ragazza travestita da uomo per poter così lavorare e mantenere la sua povera famiglia. Quando il giovane iraniano cambia atteggiamento è ormai troppo tardi. Il Regista sa affrontare personaggi e situazioni con delicatezza quasi poetica nel suo pudore, nonostante l’attorno crudele in cui devono vivere. Da non perdere perché è un film che “merita” essere visto. Uno dei migliori film iraniani del nuovo secolo. ore 19.00 - IL CERCHIO, Dayereh, di Jafar Panahi 2000 Iran (90’) v.o.sott.ital. Cast: Fereshteh Sadr Orafi, Fatemeh Naghavi. *Leone d’Oro a Venezia. Una denuncia sulla condizione delle donne in Iran, vittime di un perverso concetto maschilista che intacca ogni forma del pensiero civile e religioso. “Le donne contano sempre con la protezione di un uomo, sia il padre, il marito o il fratello. Senza di questi per loro non c’è né presente né futuro”. ore 21.00 - LA LEGGENDA DELL’AMORE, di Farad Mehranfar 2002 Iràn (83’) v.o.parsi sott.ital. Cast: Maryam Mogadam, Yusef Moradian, Hawass Palouk. Foto Nader Masoomi. Le politiche dei paesi imperialisti hanno diviso il Kurdistan tra Iraq, Siria, Turchia e Iran. Questa è la ragione di fondo del dramma del popolo curdo. Khazar ama Horam, un giovane curdo conosciuto all’università di Teheràn. Ma un giorno, Horam viene a sapere che il suo villaggio natìo è stato distrutto, sparisce all’improvviso, abbandonando tutto, studi, amici e la stessa Khazar. Allora lei si mette alla sua ricerca. DOMENICA 6 La difficoltà d’essere giovani ore 17.30 - PROMOTION QUEEN, di John L’Ecuyer, 2004 (88’), Canada, v.o. inglese sott.it. Cast: Aaron Ashmore (Marc Hall)***, Jean Pierre Bergeron (il padre), Marie Tifo (la madre), Fiona Reid (l’integralista cattolica), Victoria Adilman (l’insegnante Miss Lawrence). Inniston, cittadina borghese, dove tutto è lindo e ben tenuto, dove tutti si conoscono e dove niente può sfuggire a nessuno. Marc è un ragazzo come tanti altri, bello, intelligente, forse un po’ narciso, bravo studente. Alla gran festa della Promotion, alla quale assisteranno tutti i borghesi della città, Marc decide di portare al ballo dei graduati non la sua ragazza, ma… ore 19.00 - ONCE, UNA VOLTA …, di John Carney, 2007 (83’) Irlanda-USA v.o.sott.ital. Cast: Glen Hansard (Guy), Marketa Irglova (la ragazza), Hugh Walsh (il batterista), Gerald Hendrick (il chitarrista). Foto: Tim Fleming. Guy è un musicista di strada a Dublino, canta le sue canzoni a quel mondo che passa frenetico davanti a lui, a volte indifferente, altre interessato… Un giorno, davanti a lui si ferma una giovane donna che apprezza quello che fa perché anche lei ama la musica. Nasce un sodalizio breve ma intenso. Poi, ognuno dovrà accettare la realtà nella quale è immerso. ore 21.00 – CONTROL, di Anton Corbijn, 2007 (120’) Copr. GB-Australia-USA-Giappone Cast: Sam Riley* (Ian Curtis), Samatha Morton (la compagna), Alexandra Lara (l’amante), Joe Anderson. Script: Matt Greenhalgh. Foto Martin Ruhe. *Cannes, Camera d’Or, *Edimburgh Fest, *Miglior film, *Interprete. Un Biopic senza “santini” né mistificazioni. Il regista al suo primo LM ma che ha girato i video più belli nell’ambito musicale, tutti pluripremiati. Raccontare la vita di Ian Curtis è stato per lui un addentrarsi in un mondo che conosceva già molto bene, però qui ha dovuto scavare oltre. E lo ha fatto con grande sensibilità. LUNEDI 7 Percorso Latinoamericano: Cuba ore 19.00 - BUENA VISTA SOCIAL CLUB, di Wim Wenders, 1999 (100’) Copr.Cuba-Germ-USA-FR v.o.sott.ital. Cast: Ry Cooder, Ibrahim Ferrer, Compay Segundo, Omara Portuondo, Rubén Gonzalez. Dos Gardenias, Chan-Chan, El cuarto de Tula, Veinte Años, Orgullecida, Candela e altri indimenticabili Classici del Cancionero Cubano. ore 21.00 - SUITE HABANA, di Fernando Pèrez 2003 (83’) Copr.Cuba-Spagna senza dialoghi. Cast: Personaggi della vita reale. *Habana Fest *Miglior Film *Regia *Musica,. Premio FIPRESCI. Un bellissimo docufiction. Un’intera giornata nella Habana seguendo passo a passo la vita reale dando la possibilità di varie letture. Da non perdere. MARTEDI 8 Percorso del Cinema Russo ore 17.30 - ALEKSANDR PETROV ANTOLOGIA, 4 CM Coprod.Russia-Canada-Giappone • MERMAID, L’ONDINA, 1966 (11’) Da un motivo narrativo ricorrente. Un eremita paga, con la sua solitudine, una colpa di gioventù. Ha abbandonato la giovane che aspettava da lui un figlio, sposandosi con un’altra. E questa si suicida nel lago. Ora lui è vecchio e ha un assistente fedele e devoto. Un giorno il ragazzo incontra nel lago un’ondina che lo seduce. Il vecchio capisce il pericolo e tenta di salvare il ragazzo, ma muore nell’intento. Ora l’ondina potrà riposare in pace, era lei. • IL VECCHIO E IL MARE, dal racconto di Hemingway, 1999 (20’). ***Premio Oscar. Petrov ha dipinto 29.000 fotogrammi su pannelli di vetro, facendo uso delle dita per impastare i colori. Il risultato è un lavoro di straordinaria bellezza. Da non mancare. • MIO PRIMO AMORE, Moja Ljubov, 2000 (30’) Da un racconto di Ivan Shmelion. Una storia d’amore nell’antica Russia. Un’adolescente s’innamora, per la prima volta, di una ragazzetta del suo villaggio, ma una donna lo circuisce, seduce e poi lo delude. Ammalato gravemente viene curato e salvato dalla ragazza che gli vuole bene e lo stima, ma sa che il loro amore è impossibile. • PETROV AL LAVORO (15’), il grande disegnatore nel suo laboratorio. ore 19.00 - SERKO, di Joël Farges, 2007 (96’), Copr.Francia/Russia, bilingue, sott.it. Cast: Alexei Chadou (D’mitri), Jaques Gamblin (Emile Fragonard), Marina Kim, Larissa Batourova, Nikolai Smirnov. Jean Louis Gouraud ha raccolto i dati per il suo libro da alcune notizie pubblicate in qualche settimanale, scoprendo che questa storia vera del giovanissimo cosacco che parte un giorno dalla Manchuria montato sul suo cavallo Serko per chiedere allo Zar la protezione delle etnie minoritarie era sconosciuta persino agli stessi russi. Dopo aver visto assassinare il suo amico Burarin, D’mitri parte alla ricerca dello Zar, in 200 giorni percorre a cavallo 9.000 chilometri attraversando terre sconosciute a volte impervie e incontrando sempre persone diverse che parlano per lui lingue sconosciute. Molte di queste le saranno amiche, ma altre cercheranno di fare in modo che il messaggio non arrivi mai a sentore dello Zar. ore 21.00 - ANCHE GLI ZINGARI VANNO IN CIELO, di E. Lotjanu, 1976 (100’) Russia v.o.sott.ital. Cast: Svetlana Tomà (Rada), Grigore Grigoriu (Zòbàr), Boris Moulajev (Tchudra). Dal racconto di Massimo Gorkij. *S.Sebastian Fest. MFS *Migliore Attrice S.Tomà *Unitec.Miglior Foto. Zòbàr, il più noto ladro di cavalli della regione, si nasconde ferito nella foresta e viene curato da Rada di cui s’innamora, ma lei appartiene ad un’altra tribù e sparisce. Fiera e altera non vuole cedere a chi pretende comprarla o non rispetta la Tradizione. Zòbàr ruba una cavalla bianca come dote di nozze ma questo scatena la rappresaglia e gli zingari iniziano il loro esodo. Il destino di Rada e Zòbàr è già segnato. Lotjanu è stato il più grande cantore della Moldavia. MERCOLEDI 9 Percorso Latinoamericano ore 19.00 - BUENA VIDA, di Leo De Cesare, 2004 (95’) Copr.Arg_FR-Olanda v.o.sott.ital. Cast: Nacho Toselli, Moro Anghileri, Oscar Nuñez, Alicia Palmes. Un film realizzato tra molte amare peripezie economiche ma che una volta pronto si è guadagnato il Primo Premio al Festival di Cinema Indipendente di Mar del Plata e poi quello di Toulouse. Una storia di prevaricazione quotidiana nella quale il fatto più inquietante è che i prevaricatori nemmeno si rendono conto di esserlo. ore 21.00 - AMORES PERROS, di A. Gonzalez Iñarritu, 2001, Mexico (145’) v.o.sott.ital. Cast: Gael Garcia Bernal, Emilio Echevarria, Goya Toledo, Jorge Salinas. *Cannes Gran Premio Settimana della Critica e decine di altri premi. Un film corale che fa referenza ad una struttura narrativa tipica della letteratura latinoamericana degli ultimi 20 anni del secolo scorso. E’ stata questa, la sceneggiatura d’esordio di Guillermo Arriaga, oggi uno dei più interessanti sceneggiatori latinoamericani. GIOVEDI 10 Percorso italiano ore 19.00 – BRUCIO NEL VENTO, di Silvio Soldini 2001 (115’) Copr.Italia-Svizzera v.o.sott.ital. Cast: Ian Franek (Dalibar/Tobias), Barbara Lukešova (Line), Ctirad Götz (Janek), Caroline Baehr (Yolande). Tobias è un uomo in fuga, migrante dal suo paesino dell’Est nella Svizzera dove lavora come operaio in una fabbrica di orologi. Tobias fugge anche dalle ombra del suo passato, dai ricordi della madre (la prostituta del villaggio), da Lina, l’unica donna che abbia mai amato. Tobias non vuole più fuggire, vuole vivere una vita semplice, magari, come tutti gli altri operai della fabbrica. Ma la ricostruzione di se stesso dovrà passare per diverse prove ancora. ore 21.00 - AL PRIMO SOFFIO DI VENTO, di Franco Piavoli, 2003 (85’) Cast: Primo Gaburri, Mariella Fabris, Ida Carnevali, Alessandra Agosti, Bianca Galeazzi, Luky Ben Dele. Soggetto e Foto: Franco Piavoli. Girato nel suo casale di campagna, Piavoli ha impiegato due anni per dare forma ad un altro dei suoi progetti filmici tra poesia dell’immagine e musicalità del ritmo della vita. Un’impresa per niente facile per un “mercato” che sembra volere ben altro. Ma… ci sono sempre degli spettatori che sono disposti a leggere questi suoi films. Apparentemente non accade granché. Attorno al casale, nei campi, lavorano i braccianti, quasi tutti africani. Nella casa, invece, la famiglia sembra non sapere come vivere queste giornate di agosto. Come dicevamo: “apparentemente” non succede altro. VENERDI 11 Percorso anglofono ore 17.00 – UN GRAPPOLO DI SOLE, A raising in the sun, di Daniel Petrie, 1961 (120’) USA v.o.sott.ital. Cast: Sidney Poitier (qui 34 anni), Claudia McNeil, Ruby Dee, Louis Gosset. Dalla commedia drammatica di Lorraine Hansberry *NY Drama Critics Award 1958. Lo spettacolo teatrale fu, negli USA, un gran successo (ma sempre senza toccare le città del Sud). A Broadway finalmente su sommerso dai *Premi. Ma la realizzazione della versione cinematografica fu fortemente ostacolata dai pregiudizi dell’epoca. Le riprese in esterno hanno dovuto affrontare l’ostilità dei quartieri bianchi a causa della tematica centrale del film: una famiglia nera che vuole traslocare ad una nuova casa… ma quella casa è situata in una zona bianca! Poitier ci teneva molto al film e diede tutto se stesso ma il suo percorso fu sempre boicottato. ore 19.00 - GUIDA PER RICONOSCERE I TUOI SANTI, di Dito Montiel 2006 (96’) USA v.o.sott.ital. Cast: Robert Downey (Dito Montiel), Shia LaBeou (Dito, adolescente), Chazz Palmentieri (il padre), Dianne Wiest (la madre), Rosario Dawson (Laurie, adulta), Melodie Diaz (Laurie, adolescente). Tratto dalla biografia del regista. Foto Eric Gautier. *Sundance Premio Speciale della Giuria, *Regia. *Venezia Premio Critica Internazionale. Dito è uno scrittore nato nel Queens e residente ora in California, torna al capezzale del padre gravemente malato. Erano 15 anni che nemmeno si parlavano al telefono. Dito percorre il quartiere, molti dei suoi amici sono ancora in prigione, o morti ammazzati o perduti dopo la fuga adolescenziale. Dito ricorda quell’estate dell’86 che segnò la sua vita spingendolo a lasciare la casa paterna. ore 21.00 - LIAM, di Stephen Frears, 2000 (85’) copr.GB/Germ-Italia v.o.sott.italiani Cast:Ian Hart (il padre), Claire Hackett (la madre), Antony Burrows (il piccolo Liam). Tratto dal romanzo di Jimmy McGovern. Liverpool negli Anni ’30 durante la depressione. La terribile crisi che colpisce soprattutto la classe operaia dà via libera al risentimento e alla vile ricerca del capro espiatorio delle angosce irrisolte, così l’intolleranza religiosa e le gangs fasciste si sostituiscono alla ragione. SABATO 12 Lo Sguardo a Oriente: Cina, Taiwan ore 17.30 - LA GUERRA DEI FIORI ROSSI, di Zhang Yuan, 2006 (90’)Copr.Cina-Italia, v.o.sott. it. Dal romanzo Wang Shuo “Potrebbe essere bello”. Foto: Yan Tao. Cina, intorno agli anni 50. Nell’asilo il comportamento dei bambini viene premiato con un fiore rosso di carta. Non meritarlo è vissuto come fortemente disonorevole. Certo, ci sono delle regole da seguire per ottenere il Premio. Ma c’è un bambino, Qiang, che non ne vuole sapere né di fiori, né di quelle mostruose maestre. Un piccolo delizioso film con la sua trasparente (e sempre scomoda) metafora, tanto cara al cinema orientale. ore 19.00 - TOGETHER WITH YOU, ASSIEME A TE, di Chen Kaige, 2003 (115’) Cina v.o.sott.ital. Cast: Tang Yun (il piccolo violinista), Liu Peigi (il padre), Chen Kaige (Maestro Yu), Wang Zhiwen (Maestro Jiang), Chen Hong (Lili, la prostituta). Il film non è solo una storia di formazione, tra le righe Kaige lascia spazio per altre letture della società cinese. Kaige si avvale di molti codici del Melò per darci una storia umana e commovente. Anche questo Genere si è rivitalizzato dopo la metà degli Anni 90 quando nuovi autori non hanno avuto più paura ad affrontarlo. ore 21.00 - INCROCIO D’AMORE. Lanse damen, di Yee Chin-Yen 2002 Taiwan (80’) v.o.sott.ital. Cast: Chen Bo-Lin (il ragazzo), Guey Lun-Mei (la ragazza), Lian Shu-Hui (l’amica). Abbiamo abbinato di proposito questo delizioso film sull’amore, perché sembrerebbe che i nostri distributori conoscano, esclusivamente, del cinema orientale, solo quelli più violenti. Ma la cinematografia dell’Estremo Oriente offre invece un ampio campo di scelta. Quest’opera è una di quelle. DOMENICA 13 Lo Sguardo a Oriente. Regia: Wong Kar-wai ore 17.00 – LA MANO, di Wong Kar-wai, 2004 (50’) Cina v.o.sott.ital. Cast: Gong Li, Chang Chen. Soggetto di Wong. Foto di Christopher Doyle. Un’attrazione erotica che non sovrasta la sua sublimazione. La critica professionale giudicò il film come un “esercizio di stile”. Di Wong ci si aspetta sempre l’opera maestra? E’, in tal caso, un esercizio di grande fascino che chi ha seguito la filmografia di questo Regista non può non conoscere. Questa è un’opportunità. ore 18.00 - HAPPY TOGETHER, di Wong Kar-wai, 1997 (95’), HK-Taiwan v.o.sott.ital. Cast: Leslie CHEUNG (Po-wing), Tony Leung (Tiu-fi). Soggetto e Sceneggiatura: WONG Kar-wai. Foto: Christopher Doyle. *Cannes, Premio alla Regia. Storia di un irresistibile amore fisico che non riesce a trasformarsi in un amore totale, nel quale ci sia spazio anche per la comprensione, la tenerezza, l’armonia. Lasciata la natìa Hong Kong, i due amanti arrivano in Argentina ma qualcosa non va nella loro quotidianità. Il disaccordo appare evidente. Ho Po-wing finisce per separarsi. Tiu-fi trova lavoro in un Tango Bar a Buenos Aires, deve trovare il denaro per il viaggio di ritorno… (Leslie CHEUNG si è suicidato nell’aprile del 2003). ore 19.15 - IN THE MOOD FOR LOVE, Huayang nian hua, di Wong Kar-wai 2000 (98’) v.o. sottot.ital. Cast: Maggie Cheung, Tony Leung. Fotografia Christopher Doyle. *Cesar MFS *Cannes Miglior Attore. Il film di wong riesce a conquistare subito, ha un suo fascino interiore così coinvolgente che lo spettatore non fa caso a tanti dettagli (pieni di contenuti) che sono cosparsi tra le pieghe di tanta insolita eleganza e raffinatezza. Infatti, ci vuole più di una visione per goderlo pienamente. ore 21.00 - AS TEARS GO BY, di Wong Kar-wai, 1988 (102’) H.K.-Taiwan v.o.sott.ital. Cast: Andy Lau (Ah Wah), Jack Cheung (suo fratello), Maggie Cheung (sua cugina). *Hong Kong Film Award *Taiwan Golden Horse. Promettente film d’esordio che nel suo linguaggio cinematografico anticipa lo stile che farà di Wong Kar-wai uno dei più significativi registi del Cinema Orientale Contemporaneo. LUNEDI 14 Percorso Latinoamericano: Argentina, Cile ore 19.00 - IL FIGLIO DELLA SPOSA, di J.J.Campanella 2001 (120’) copr.Argentina/Spagna vo sott.ital. Cast: Ricardo Darìn, Hector Alterio, Norma Aleandro. ***Film Multipremiato: *Valladolid *Montreal *Buenos Aires *Miglior film Latinoamericano dell’anno. Una commedia acida (e furbetta) sullo sfondo di una Buenos Aires corrosa dallo spirito di corruzione. Se al governo lo fanno, perchè noi no? Che è un po’ l’argomento base di molti films degli ultimi anni che mostra una società profondamente delusa costretta sempre ad arrangiarsi... ore 21.00 - LA FIEBRE DEL LOCO, La Febbre del Mollusco, di Andrés Wood, 2001 (100’) v.o. sott.it. Copr.Cile/Spagna,Mexico Cast: Emilio Barti (Canuto), Loreto Moya (Sonia), Luis Margani (il prete), Maria Izquierda (la prostituta). * La Habana Fest *Sceneggiatura. Il “Loco” è un mollusco che si pesca in Cile, in Puerto Gala, solo in un breve periodo dell’anno, quando il Governo toglie il divieto di pesca. Il “Loco” ha una fama enorme non solo culinaria, ma si dice che sia anche un efficace afrodisiaco. Il prezzo del “loco” vale il viaggio e il rischio e a Puerto Gala viene, da tutto il Cile, ogni tipo di gente: lavoratori, pescatori, trafficanti, sfruttatori, prostitute… tutti per poter guadagnare qualcosa che permetta di vivere poi il resto dell’anno senza un lavoro. Andrés Wood, uno dei registi più interessanti del nuovo cinema Cileno, ci ha dato il migliore film del 2001. Da non mancare. MARTEDI 15 Percorso: Cinema USA tra Artificio e Riscatto ore 19.00 – L’ODIO ESPLODE A DALLAS, The Intruder, di Roger Corman 1962 (85’) USA v.o.sott.ital. Cast: William Shatner (il razzista), Frank Marwell, Beverly Lunsford, Robert Enhardt, Charles Barnes (lo studente nero). Dal romanzocronaca di Charles Beaumont (che nel film fa un piccolo ruolo di uomo liberale). Foto: Taylor Byars. Roger Corman occupa nella cinematografia USA un ruolo che pochi altri possono vantare. La sua strampalata Casa di Produzione che sfornava un film dietro l’altro al primo ciak, non tutti trash. Anzi, molti titoli sono oggi dei Cult. Nella sua “fabbrica”, passarono attori, tecnici e soggettisti che hanno ricordato sempre con affetto quella esperienza di “formazione”. Tra i titoli “seri” spicca il suo film più impegnato (per l’epoca) The Intruder che affronta un argomento che ancora oggi è considerato scottante in certe sfere USA. Agli inizi degli anni 60 un film pro-niggers doveva affrontare ostilità e boicottaggio dei distributori ed esercenti. Corman che fu in tutti i sensi, un uomo audace, filmò proprio sul posto dei fatti e quasi tutti gli interpreti erano non professionisti (molti nemmeno si rendevano ben conto di quello che il film denunciava). Ancora oggi è un lavoro di grande interesse, sia filmico che sociale. ore 21.00 – MONSTERS BALL. ALL’OMBRA DELLA VITA, di Marc Foster 2001 (110’) USA v.o.sott.ital. Cast: Billy Bob Thornton (Grotowski), Heath Ledger (suo figlio), Peter Boyle (Grotowski, il patriarca), Halle Berry (Leticia). Foto Robert Schaefer. *Oscar Miglior Attrice *Berlino, Orso Miglior Attrice. I Grotowski, sono nati e cresciuti in una frazione della Georgia, fortemente razzista. Tutti e tre, furono al suo momento, guardie carcerarie addette al “Braccio della Morte”. Ma il giovane Sonny non condivide il razzismo dei suoi e si sente una vittima del mal di vivere. L’ennesimo conflitto si scatena quando Sonny si rifiuta di partecipare all’esecuzione di un nigger per il quale sente, invece, una profonda pietà. Questo suo rifiuto porterà alla tragedia. Il padre ora si sente colpevole e, in un certo senso, questo lo avvicina alla moglie vedova dell’uomo giustiziato. E’ il primo passo nel suo percorso del dolore. MERCOLEDI 16 Percorso spagnolo ore 19.00 - I LUNEDI’ AL SOLE, di F.Leòn de Aranoa 2002 (110’) copr. Spagna/FR/Italia v.o. sott.ital. Cast: Juan Bardem***(Santa), Luis Tosar (Josè), J. Angel Egido (Lino), Nieve de Medina (Ana). Foto: A. Mayo. *San Sebastian 5 Premi Goya. Basato su migliaia di storie vere. Miglior film spagnolo del 2002. Un film che non ha patria, una storia che potrebbe accadere ovunque ci sia la disoccupazione, la caduta delle speranze, la disintegrazione della classe operaia. Un film testimone del drammatico momento sociale attuale. ore 21.00 - SALVADOR PUIG ANTICH, di Manuel Huerga 2006 Spagna (128’) v.o.sott.ital. Cast: Daniel Brühl (Salvador), Tristàn Ulloa (Oriol), Leo Sbaraglia (Jesùs), Ingrid Rubio (Margalida), Leonor Watting (Cuca). Dal libro “Conto alla rovescia” di Francesco Escrivano. Sceneggiatura di Lluia Arcarazo, premiata con il *Goya e a Cannes. Puig Antich è stato l’ultimo condannato a morte nella Spagna franchista, il 2 marzo 1974, un anno prima della morte naturale del dittatore. Puig Antich, giovane contestatario catalano, è stato il capro espiatorio di un regime che doveva vendicarsi di essere caduto così in basso. GIOVEDI 17 Percorso Italiano ore 19.00 – COMIZI D’AMORE, di Pier Paolo Pasolini, 1964 (90’) Intervengono: Antonella Lualdi, Cesare Musatti, Camilla Cederna, Oriana Fallaci, Alberto Moravia, Giuseppe Ungaretti, Adele Cambria, Susanna (madre di P.P.Pasolini). Aiuto Regia: Vincenzo Cerami. Produttore: Alfredo Bini. Foto: Tonino Delli Colli e Mario Bernardo. Montaggio: Nino Baragli. Inchiesta su amore e sesso nell’Italia dei primi Anni 60. Un bell’esempio di Cinema-Verità. Visto oggi, sembra essersi arricchito di altre letture. ore 21.00 – L’AMORE IN CITTA’, Autori Vari, 1953 (110’) Film a episodi sull’argomento dell’amore in Italia. * Amore che si paga, di Carlo Lizzani (11’) Cast: attori non professionisti. Foto Gianni Di Venanzo. * Tentato suicidio, di Michelangelo Antonioni (22’) Cast: attori non professionisti. * Paradiso per 3 ore, di Dino Risi (12’) Cast: attori non professionisti. * Agenzia Matrimoniale, di Federico Fellini (16’) Cast: Antonio Cifariello, Lia Natali, Livia Venturelli. * Storia di Caterina, di Maselli e Zavattini (27’) Cast: attori non professionisti. * Gli Italiani si voltano, di Alberto Lattuada (14’) Cast: Marco Ferreri, Ugo Tognazzi, Giovanna Ralli, Raimondo Vianello Visto oggi questo lavoro è una collana di “Documenti Anni 50” che si possono leggere con uno sguardo più cinico e disincantato ma che non lascerà di destare tante domande. VENERDI 18 Percorso Italiano ore 17.00 – I MOSTRI, di Dino Risi, 1963 (115’) 20 episodi diretti tutti da Risi da sceneggiature al vetriolo firmate da Age, Scarpelli, Elio Petri, Ettore Scola, Ruggero Maccari e Risi stesso che non poteva perdersi l’opportunità di caricare la mano nelle sferzate contro questi paradigmi di personaggi italiani che oltre al divertimento puramente folkloristico mostrano una fauna molto inquietante dell’essere Italiani. Tra i complici: Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Marisa Merlini, Lando Buzzanca, Michèle Mercier ed il piccolo Ricky Tognazzi che qui aveva solo 8 anni. Foto: Alfio Contini. Castigat ridendo mores! Che Mostri sono sempre… gli altri! ore 19.00 – DRAMMA DELLA GELOSIA, di Ettore Scola 1970 (102’) Copr.Italia/Spagna Cast: Marcello Mastroianni (Oreste), Monica Vitti (la fioraia Adelaide), Giancarlo Giannini (Nello, il pizzaiolo), Marisa Merlini (sorella di Adelaide), Juan Diego (figlio di Oreste), Manolo Zarzo (Ughetto). Sceneggiatura: Age, Scarpelli, Scola. Foto: Carlo di Palma. Una commedia drammatica al limite del grottesco, che è impregnata, invece, di un senso tragico. Questi personaggi con i loro difetti che li porteranno all’autodistruzione, non possono non ispirarci un senso di pietà. ore 21.00 – LA PRIMA NOTTE DI QUIETE, di Valerio Zurlini 1973 (130’) copr.Italia/FR Cast: Alain Delòn (qui 38 anni, Daniele), Sonia Petrova (Vanina), Renato Salvatori (Marcello), Alida Valli (Marcella), Lea Massari (Monica), Giancarlo Giannini (Spider), Salvo Randone, Adalberto Maria Merli. Foto: Carlo Di Palma. Soggetto: Enrico Medioli. (I problemi di realizzazione del film, la controversia famosa tra Delòn e Zurlini, hanno appannato il giudizio che al suo momento alcuni critici diedero al film.Visto oggi, risulta tra i migliori lavori di Delòn, un Delòn vicino alla quarantina che cominciava a pagare lo scotto della maturità. La storia e i personaggi sono quelli marcati dal Cinema d’Autore degli Anni 70. SABATO 19 Percorso Mediorientale ore 17.00 – KADOSH. SACRO, di Amos Gitai 1999 (112’) Israele/FR v.o.sott.ital. Cast: Yaël Abecassis (Riuka, la sposa), Yoram Hattab (Meir, il marito), Metal Barda (Malka, sorella di Riuka). Sceneggiatura: Amos Gitai ed Elette Abecassis. Foto: Renato Berta. Un film di denuncia sulla condizione della donna (e trasversalmente degli uomini), sotto le leggi dell’ortodossia religiosa. Riuka e Meir sono sposati da un decennio, si sono sempre amati e si amano fortemente ancora. Ma non hanno avuto figli e questo per il Rabbino della loro comunità è un fatto intollerabile. Obbliga così il marito a ripudiare la moglie e sposare un’altra donna da lui designata che darà sicura discendenza. Nonostante amarsi come Riuka e Meir si amano, vengono separati. L’unica a ribellarsi al Rabbino sarà Malka, la sorella di Riuka (che ora si è appartata da tutti e vive la sua triste vita solitaria e silente). La ribellione di Malka ha un altissimo prezzo, ma lo ha anche la libertà. ore 19.00 – TERRA PROMESSA, Hotel Promised Land, di Amos Gitai 1999 (90’) Israele/FR/GB v.o.sott.ital. Cast: Rosemund Pike, Diana Bespenchini, Anne Parillaud, Hanna Schygulla, Alla Ann (tutti i personaggi dell’intero Cast portano lo stesso nome degli interpreti). Foto: Caroline Champetier. La coerenza di Gitai nella sua scelta degli argomenti dei suoi films merita un riconoscimento che va ancora più in là dei meriti dei suoi film in se stessi. E si capisce perché venga sempre attaccato dalla ortodossia religiosa ma anche dalla forze politiche del suo paese. Qui denuncia l’orribile mercato della Tratta delle Bianche, quasi tutte ragazze dell’Est, fatte entrare clandestinamente in Israele, vendute all’asta come schiave, esaminate come cavalli, maltrattate e finalmente: comprate! Una donna occidentale, tedesca, è la loro padrona ormai e le tratta di conseguenza. “Tutti sanno”, sembra dire Gitai, ma tutti fingono di non sapere. ore 21.00 – OYLEM GOYLEM, di Moni Ovaia 2004 (135’) yiddish e italiano Cast: Moni Ovadia (qui 58 anni), Janus Hasur (violino), Emilio Vallorani (flauto), Massimo Marcer (tromba), Paolo Rocca (clarinetto), Luca Garlaschelli (contrabbasso), Albert Mihai (fisarmonica), Marian Serban (cymbalon). Grandissimo uomo di spettacolo, Ovadia domina come nessuno lo spazio scenico. Profondo conoscitore dello humour ebraico-yiddish, si può permettere dal di dentro le sue satire spinose ma che lasciano trasparire sempre quell’approccio affettuoso ai suoi personaggi. “L’antisemitismo – dice – è un problema dell’antisemita non dell’ebreo”. Ovadia è pur tanto: l’ebreo che ride. DOMENICA 20 Percorso: lo Sguardo a Oriente: Korea, Mongolia, Cina ore 17.30 - L’ARCO, HWAL, di Kim Ki-duk Korea 2005 (90’) v.o.sott.ital. Cast: Jeon Sung-hwan (il vecchio), Han Yeo-reum (la ragazza), Sed Ji-seok (lo studente). Un pescatore ha raccolto una bambina abbandonata e l’ha tenuta con sé per più di 10 anni. La ragazza ha vissuto nella barca del vecchio ancorata al largo, senza mai scendere a terra. Il mondo le è totalmente sconosciuto, eccetto i pescatori che affittano un posto per pescare nella barca. Ma la ragazza ha 16 anni e la vita comincia a chiedere la sua parte. ore 19.00 - LA STRADA VERSO CASA, Wo de fu qin mu qin, di Zhang Yimou 1999 (90’) v.o.sott.ital. Cast: Zhan Ziyi (Di Zhao, da giovane), Yuelin Zhao (Di Zhao, da anziana), Honglei Sun (Luo). *Orso d’Argento. Una contadinella s’innamora del giovane maestro che il governo ha mandato nella campagna d’alfabetizzazione. Nasce una storia d’amore che perdurerà nel tempo, più forte dell’assenza stessa. Uno dei film più belli di Yimou. ore 21.00 - IL MATRIMONIO DI TUYA, di Wang Quan An 2006 Mongolia(96’) v.o.sott.ital. Cast: Yu Nan (Tuya), l’unica attrice professionista di tutto il cast, gli altri sono gente del posto. Foto Lutz Reitemeier. Tuya è una donna giovane, bella e forte in una terra avara. Ha un centinaio di pecore che bisogna pascolare, tosare e dal loro latte produrre i formaggi che vende in città. Il marito, si è ammalato gravemente rimanendo impossibilitato. La situazione diventa insostenibile. Lui stesso dice alla moglie che nella casa c’è bisogno di un uomo che l’aiuti ad affrontare l’incombente lavoro. Lei non vuole divorziare a meno che chi la sposa giuri di avere cura non solo dei propri figli ma anche del marito. Non sarà facile. LUNEDI 21 Percorso Africano ore 19.00 - DARATT. LA STAGIONE DOPO LE PIOGGE, di Mohamat-Salen Haroun 2006 Ciad (91’) copr.CIAD/FR/Belgio/Austria v.o.sott.ital. Cast: Alì Bacha Barkai (Atim), Youssouf Djaoro (Nassara, l’assassino). *Venezia, Premio Speciale della Giuria. Nassara è un criminale di guerra che ha goduto dell’indulto e gestisce un forno. Akim, un ragazzo di 16 anni viene incaricato dal nonno di punire l’uomo che il potere ha indultato. ore 21.00 - MOOLAADE’, DIRITTO D’ASILO, di Sembene Ousmane 2004 Senegal (120’) v.o.bambara sot.ital. Cast: Interpreti non professionisti. Moolaadè in lingua bàmbara significa Diritto d’asilo. ***Cannes. Quattro ragazzine che cercano disperatamente di evitare la escissione praticata alle donne del villaggio senegalese si rifugiano da Collè Ardò, una coraggiosa donna conosciuta per aver impedito di sottoporre la propria figlia a questo rito imposto dagli uomini. Ousmane è forse il nome più conosciuto e rispettato tra i Registi dell’Africa Nera; qui aveva 81 anni. Tutti i films della sua filmografia affrontano il conflitto fra tradizione e progresso. MARTEDI 22 Percorso Etnico. Siamo tutti stranieri… ore 19.00 - EXILS, di Tony Gatlif 2004 (100’) Copr.Francia/Giappone sott.ital. Cast: Romani Duris (Zano), Lubna Azabal (Naima). Foto: Celine Bozòn. Montaggio: Monique Dartonne. Musica: Delphine Mantoulet e Tony Gatlif. Come in tutti i films di Gatlif il problema di fondo è lo sradicamento, quell’essere stranieri in ogni luogo. Zano e Naima partono, così per gioco, alla volta dell’Algeria, a piedi e senza soldi, alla ricerca della propria identità. Genitori algerini, lui francese che non sa parlare l’arabo ma che non è considerato un concittadino. Non c’è da meravigliarsi che Zano voglia scoprire le ragioni del suo disagio esistenziale. ore 21.00 - LATCHO DROM. Buon Viaggio, di Tony Gatlif 1993 Francia (98’) v.o. sott.ital. Cast: Musicisti gitani dell’India, Egitto, Turchia, Romania, Ungheria, Slovacchia, Francia e Spagna. *Cannes *Prix de la Memoire *Munich Fest *MIDEM. Gatlif è nato in Algeri, da stirpe Rom, con questo film ripercorre l’eterno viaggio che i gitani hanno iniziato più di 1000 anni fa, dall’India alla Spagna e del quale ancora non si conoscono con certezza i veri motivi. I rom sono delle genti erranti, condannati a vagare, a vivere nel disprezzo, bistrattate, ma anche temute. Sempre ai margini. MERCOLEDI 23 Percorso Latinoamericano: Argentina, Cuba ore 19.00 - EL SUEŇO DE VALENTIN, di Alejandro Agresti 2002 (80’) copr.Argentina/Spagna v.o.sott.ital. Cast: Carmen Maura (la Abuela), Rodrigo Naya (Valentin, 9 anni), A.Agresti (il padre). *Premio del Pubblico a Biarritz *Sevilla *Premio della Giuria al Festival di Mar del Plata. Valentin , figlio di un padre invisibile deve confrontarsi quotidianamente con il mondo degli adulti e quello che vede non gli piace per niente. Sorpresa della Berlinale 2004. Un piccolo film, una piccola storia, ma con una grazia e un senso del ritmo notevoli. ore 21.00 - COMPAY SEGUNDO: QUIJOTE TROPICAL, di Ileana Rodriguez, 2004, Cuba (65’) v.o.senza sottot. Cast: Compay Segundo, Omara Portuondo, Los Compadres, Pablo Milanés, Quarteto Patria, Eliades Ochoa... Compay Segundo (18.XI.1907-19.VII.2003), voleva avere un figlio a cent’anni ma poi avrà cambiato idea e se n’è andato a soli 96 anni, lasciandoci il ricordo luminoso della sua allegria sarcastica, le sue canzoni, la qualità popolare della sua voce… Oggi, è un’Icona cubana e le sue canzoni si sono sparse in tutto il mondo. a seguire: TANGOS DE TARDECITA, di Cristobal Repetto, 2005 (55’) Argentina Canto: Cristobal Repetto. Invitato Gustavo Santaolla. Guitarras: Daniel Yaria, Javier Amaretti, Martin Creixell. Violin: Javier Casalla. Tangos: 20 Locos, De Tardecita, Aguaforte, Cantando, Por un cariño, Allá en el bajo, Agua florida, Serenata del 900, Margaritas... e molti classici. Incontro del 4 aprile 2005 al Cafè della Dance, Paris. Un concerto dove il Tango è interpretato da grandi professionisti con un repertorio che va dagli anni 20 agli anni 60. Tango vero, senza i manierismi del tango per turisti. GIOVEDI 24, VENERDI 25, SABATO 26, DOMENICA 27 : CHIUSO LUNEDI 28 Percorso Latinoamericano: Perù, Mexico ore 19.00 - Y TU MAMA’ TAMBIEN, di Alfonso Cuaròn 2000 (100’) copr. Mexico/Spagna v.o.sott.ital. Cast: Gael Garcia Bernàl (qui a 22 anni), Diego Luna (21), Maribel Verdù (30). *Venezia Miglior Sceneggiatura *Premio Mastroianni agli interpreti. L’erotismo esuberante di due diciassettenni s’incontra con quello di una donna in crisi esistenziale. I ragazzi si buttano in questa relazione-avventura che fa credere loro di essere protagonisti della “vida loca”, ma nella loro avidità sessuale arrivano a fare un piccolo passo falso che per la loro cultura machista li marcherà per sempre. ore 21.00 - PANTALEÓN Y LAS VISITADORAS, di Francisco Lombardi 1999 (115’) copr.Perù/Spagna v.o. sott. ital. Cast: Salvador del Solar (Pantaleòn Pantoja), Angie Cepeda (la Colombiana), Pilar Bardem (Chuchupe, la madama). Dal romanzo di Mario Vargas Llosa, una riuscitissima trasposizione a detta dello stesso scrittore. Per incarico dei suoi superiori, il giovane Capitàn Pantoja, nato per ubbidire, organizza nella selva di Iquitos, un postribolo per tener contenta la truppa, almeno da quel punto di vista lì. Ma la situazione diventa così impegnativa che sfugge all’idea di partenza. MARTEDI 29 Percorso Mediorientale ore 19.00 - OSAMA, di Siddig Barmak 2003 (83’) Afganistan/Irlanda v.o.sott.ital. Cast: Marina Golbanari (Osama), Zubaida Sahar (la madre). Primo film realizzato dopo la caduta del regime talebano. *Cannes, Camera d’Or *Golden Globe MFS. Rimaste sole tre donne durante il terrore talebano, nonna madre e figlia adolescente sono destinate a morire rinchiuse nella loro fatiscente casa per il divieto alle donne di lavorare o di circolare da sole per le strade. La figlioletta viene allora travestita da ragazzo per poter lavorare nella bottega di un commerciante che farà finta di non sapere. Ma il segreto è come una foglia al vento... ore 21.00 - ACQUE SILENZIOSE. Khamosh Pani, di Sabina Sumar, 2003 (95’) FR-GER-PAK sott.ital. Cast: Kirrou Kher, Aamir Malik. ***Premiato a Locarno In un villaggio del Punjab. Aisha, vedova quarantenne, ha deciso di dedicare la sua vita all’educazione di suo figlio Salim. Ma il giovane, assieme ad altri, ha deciso diversamente. MERCOLEDI 30 Percorso francese: Regista Jean Becker ore 17.00 – OMICIDIO IN PARADISO, Un crime au Paradis, di Jean Becker 2001 (93’) FR v.o.sott.ital. Cast: Jacques Villeret (Jojò), Josiane Balasko (la moglie), Andrè Dussolier (l’Avvocato), Suzane Flon (la maestra). Dalla commedia di Sacha Guitry. Sceneggiatura: Sebastien Japrisot. Foto: Jean Marie Dreujou. Il matrimonio di Jojò non funziona più, lei gli fa la vita impossibile, cosa fare? Farla fuori? Becker è il cantore della provincia francese, scoprendo con bonomia i difettucci della piccola gente. ore 19.00 – EFFROYABLES JARDINS, I crudeli giardini della vita, di Jean Becker 2003 (93’) FR v.o.sott.ital. Cast: Jacques Villeret, Benoit Magimel, Andrè Dussolier, Thierry Lhermitte, Susan Flon, Isabel Candelier. Dal romanzo di Michel Quint. Foto: Jean Marie Dreujou. Jacques è maestro in una scuola di un piccolo villaggio francese. Lucien è suo figlio che non sopporta le “pagliacciate” che il padre usa fare durante le lezioni e che divertono tanto gli altri ragazzi. Peggio ancora quando Jacques si traveste da clown cantando una canzone di Charles Trenet per la gioia di tutti i compaesani. Perché fa queste cose?! Una ragione c’è. Tutto comincia quel giorno in cui i nazisti occupano il villaggio nel 1944… Fare una commedia con questi elementi sembra impossibile, Becker ci riesce sempre. ore 21.00 – IL MIO AMICO GIARDINIERE, Dialogue avec mon jardinier, di Jean Becker 2007 (105’) FR v.o.sott.ital. Cast: Daniel Auteuil (il pittore), Jean Darroussin (il giardiniere), Fanny Cottençon (Helen), Alexia Barlier (Magda), Hiam Abbas (la moglie del giardiniere). Dal romanzo di Henri Cueco. Foto: Jean Marie Dreujou. Becker fa sempre ritorno alla campagna per dare ai suoi films quel tocco di poesia campestre. Un pittore e un giardiniere riprendono a frequentarsi dopo tanti anni. Due mondi diversi a confronto. Due personalità che sembrano complementarsi. Una commedia che tra le sua dolcezza, la sua luce, il suo affascinante paesaggio, nasconde la malinconia di non saper sempre approfittare di quelle piccole cose che ci dà la vita.