scuola secondaria di 1° grado - Alighieri

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scuola secondaria di 1° grado - Alighieri
P I AN O
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
anno scolastico 2011-2012
Scuola Secondaria di 1° grado
“Alighieri - Tanzi”
Mola di Bari
Dirigente scolastico
prof.ssa Cinzia Brunelli
COS'È IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF), rappresenta il
documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola.
Nasce dall’analisi dei bisogni formativi ed educativi degli alunni e dalle
esigenze del territorio e prevede l’impiego di risorse umane e materiali.
Tiene conto delle nuove disposizioni di legge
Esprime, attraverso la progettualità, l’intenzionalità dell’intervento
educativo didattico ed è finalizzato alla formazione integrata dell’alunno.
Rappresenta in modo esplicito la progettazione curriculare,
extracurriculare, educativa ed organizzativa di una scuola autonoma.
Si articola in diverse aree di intervento la cui realizzazione è oggetto di
verifica e valutazione.
Si rivolge ai genitori ed agli alunni della scuola e a quanti altri, privati,
enti, associazioni, operano all’interno del territorio in campo educativo e
culturale.
É un documento elaborato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto
nel rispetto del regolamento dell’Autonomia (D.P.R. n.275 dello 08/03/1999).
Il Piano dell’Offerta Formativa è il progetto distintivo della Scuola che
conserva le molteplici e positive esperienze realizzate negli anni passati e si apre alla
sperimentazione di graduali processi innovativi per migliorare ed ampliare l’offerta
formativa della nuova entità “Alighieri - Tanzi”.
Esso è il frutto di una maturazione e condivisione di scelte educative che ha visto
coinvolte tutte le componenti scolastiche e che si traduce in iniziative rivolte alla
totalità delle classi e a tutti gli insegnanti dell’Istituto; si propone di formare una
cultura dell’autonomia come cultura della responsabilità, dell’autovalutazione, della
gestione organizzativa e dinamica delle risorse.
CHI SIAMO
L’istituto Tanzi è il più antico di Mola, la scuola fu fondata con un decreto di Re
Gioacchino Murat del 2 Giugno 1814, grazie ad un lascito testamentario di Luigi
Tanzi che è giusto qui rievocare alla memoria ed alla gratitudine dei suoi concittadini.
Egli, con testamento datato 4 luglio 1799, dispose che le rendite della sua proprietà
venissero destinate
alla “fondazione in perpetuo di una Scuola Pubblica per
l’educazione della gioventù”.
Per molti anni la scuola media, il cui accesso era regolato da un esame di
ammissione, a Mola sarà ospitata al piano terra nella sede di Piazza dei Mille,
insieme all’avviamento professionale ubicato al primo piano dello stesso edificio.
Quando finalmente la legge 1859 del 1962 istituisce la Scuola Media unica, si rende
necessaria la costruzione di un nuovo edificio che possa soddisfare le mutate esigenze
della popolazione scolastica. Nasce così il 7 gennaio del 1963 la Scuola Media Dante
Alighieri che, all’epoca, sorgeva in una zona non ancora edificata del paese, mentre
oggi è posta in Via Enrico Toti n. 87, nei pressi della stazione ferroviaria, zona
centrale in prossimità di due scuole primarie e di una scuola dell’infanzia.
Il 24 settembre 1986 la scuola "Luigi Tanzi", trasferisce la propria sede da Piazza dei
Mille all’attuale sede di Via del Frascinaro n. 6, nella parte sud-occidentale di Mola di
Bari, in una zona periferica dove tuttavia trovano collocazione anche due scuole
primarie e tre scuole per l'infanzia.
Dall’anno scolastico 2011-2012 le due scuole secondarie di primo grado sono state
unite sotto la dirigenza unica della professoressa Cinzia Brunelli, con la
denominazione di Scuola Secondaria di 1° grado “Alighieri -Tanzi”.
ANALISI DEL CONTESTO SOCIO – CULTURALE
L’estrazione socio culturale dei nostri alunni risulta assai variegata: la quasi
totalità dei genitori è ormai in possesso quantomeno del titolo di licenza media,
molti sono i genitori con un diploma di scuola secondaria superiore e in
crescente aumento il numero di genitori laureati.
I papà lavorano per lo più nel settore terziario, pur rimanendo una percentuale
significativa che ancora si occupa di agricoltura o di pesca. Le mamme, che
pure in numero crescente sono diplomate se non addirittura laureate, sono
soprattutto casalinghe, anche se è in progressivo aumento il numero delle
mamme lavoratrici, principalmente impiegate, insegnanti o commercianti.
Le famiglie sono per lo più attente ai bisogni dei ragazzi, anche quelle più
modeste cercano di fornire gli strumenti didattici che la scuola richiede,
riconoscendo un ruolo centrale dello studio nella vita dei propri figli anche se
non sempre sono in grado di fornire loro adeguati supporti culturali. E’ in
significativo aumento il numero delle famiglie che dispongono di un PC (anche
se i ragazzi lo usano prevalentemente per giocare o comunicare tra loro sui
social net work) e di un collegamento a Internet. Il tempo dedicato alla lettura
è ancora molto poco, mentre il passatempo preferito per i nostri ragazzi rimane
quello di guardare la Tv di cui spesso sono fruitori acritici. Negli ultimi anni
anche tra i nostri ragazzi si è diffusa l’abitudine a chattare utilizzando i social
net work più comuni. Questa abitudine, se da una parte consente di ampliare le
relazioni interpersonali, dall’altra espone i giovani utenti a rischi dei quali
spesso non sono del tutto consapevoli.
Sono sempre di più le famiglie che organizzano il tempo libero dei più
giovani, avviando i ragazzi alla pratica sportiva nelle strutture per lo più private
(palestre, associazioni per il gioco del calcio, del basket, ecc.) presenti sul nostro
territorio. Non è raro infine, trovare nelle nostre classi ragazzi che si dedicano
allo studio di uno strumento musicale o dell’inglese.
Accanto a queste condizioni ottimali tuttavia, permangono numerose situazioni
di disagio familiare che condizionano negativamente i nostri alunni sia sul piano
del rendimento scolastico, che su quello comportamentale. Particolarmente
l’aumento del disagio è dovuto alla disgregazione delle famiglie, al permanere di
sacche di deprivazione socio-culturale, e all'assenza prolungata dei capo
famiglia che, impegnati in attività lavorative lontane da casa, di fatto si
occupano poco della cura e dell’educazione dei figli. Essa ricade, così, quasi per
intero sulle mamme le quali si trovano spesso da sole ad assolvere un compito
tanto delicato e difficile.
Non si deve dimenticare che i ragazzi della fascia di età compresa tra gli undici
e i quattordici anni vivono, a livello emotivo, cognitivo e relazionale delle
situazioni che provocano in alcuni alunni una sensibile "caduta" della
motivazione allo studio, oltre che maggiori problemi di "controllo" del proprio
comportamento in classe.
E’ la scuola allora che deve intervenire per sostenere la famiglia mettendo in atto
tutte quelle azioni volte a promuovere una maturazione affettiva e relazionale
equilibrata dei ragazzi così come tutti gli interventi didattici e pedagogici atti a
suscitare un loro autentico interesse nei confronti dei contenuti delle varie
discipline di studio.
La nostra Scuola, a tal proposito, si sta attrezzando per recuperare i ragazzi
sul piano motivazionale prima ancora che su quello cognitivo, anche attraverso
attività extracurricolari che li impegnino nelle ore pomeridiane, sottraendoli così
al richiamo della strada dove altrimenti passerebbero la gran parte del proprio
tempo.
Un altro fenomeno che negli ultimi anni ha via via acquisito sempre maggiore
rilevanza anche nella nostra Scuola è quello dell’inserimento di alunni stranieri.
Anche a Mola, infatti, aumenta la presenza di immigrati provenienti per lo più
da paesi dell’area comunitaria o dell’Europa dell’Est, ma anche dalla
Repubblica Popolare Cinese. A questi bambini si vanno ad aggiungere quelli
provenienti dagli Stati Uniti d’America, figli di genitori emigrati di ritorno che
da sempre sono presenti nelle nostre classi con le loro difficoltà linguistiche.
Per tutti loro la nostra scuola programma interventi didattici mirati che ne
favoriscano l’integrazione.
BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA
Ma cosa chiedono le famiglie che iscrivono da noi i propri figli?
C’è una grande attenzione dei genitori per il mondo della scuola, lo si percepisce
chiaramente durante gli affollati incontri prima delle iscrizioni, specialmente in
questi ultimi anni in cui è stato necessario orientarsi tra le novità delle riforme
che si sono succedute. Sono sempre di più le famiglie che chiedono
espressamente alla scuola un’offerta formativa che vada oltre i curricula
tradizionali,
con
l’insegnamento
della
musica,
dell’informatica,
con
l’inserimento dell’attività teatrale, dei laboratori di scrittura filmica, accanto alle
tradizionali attività di studio, della pratica sportiva pomeridiana
senza un
ulteriore aggravio di spese per i già provati bilanci familiari.
In altri casi le famiglie vedono nella scuola un’agenzia educativa alla quale
delegare volentieri l’educazione dei propri figli in relazione a tematiche per le
quali il genitore si percepisce spesso come inadeguato: la sessualità, la lotta alle
tossicodipendenze, la ricerca di stili di vita che favoriscano un maggiore
benessere psicofisico, lo sviluppo di un maggiore senso critico nei confronti dei
modelli imposti dai mezzi di comunicazione di massa. Questo Piano dell’Offerta
Formativa è stato pensato proprio per venire incontro ai bisogni dei ragazzi e
delle loro famiglie.
RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA
Per mettere in atto tutto quanto stabilito dal POF, occorrerà fare ricorso a tutte le
risorse disponibili. All’interno della Scuola si potrà contare sulla professionalità
e sulla disponibilità sia del personale docente che di quello non docente.
L’impegno del personale è volto ad un uso razionale degli spazi disponibili e ad
un utilizzo appropriato delle strumentazioni di cui la Scuola dispone.
La programmazione dell’attività scolastica nel suo insieme, tuttavia, si
arricchisce selezionando nella realtà esterna altre risorse che offre il territorio. A
tale scopo la nostra Scuola si aprirà alle altre presenti nel nostro paese, in
particolare alla scuola primaria e alle scuole superiori
con cui condividiamo
l’utenza.
COLLEGAMENTI SUL TERRITORIO
I rapporti con il territorio sono improntati alla collaborazione e alla reciproca
valorizzazione delle risorse umane e materiali, così da rendere la scuola polo di
iniziative culturali, di manifestazioni educative e sportive, oltre che di
informazioni e di interventi comuni rivolti al miglioramento del benessere
dell’utenza e della buona operatività dei servizi in generale.
La nostra scuola collabora attivamente con:
1 gli Enti Locali;
2 l’ Università della Terza Età;
3 Legambiente circolo “ I Capodieci , dalla campagna al mare ”;
4 Associazione culturale Rosa di Jericho
5 Lega navale
6 Il mercato equo e solidale Alma Terra;
7 Presidi del libro di Mola e Polignano,
8 Associazione Italo Calvino
9 Libreria Laterza
10 Balafon film festival
11 Associazione sportiva Centro Giocosport - minibasket
12 Il C.R.I.T.;
13 Le agenzie di sostegno: ANT e LEGA TUMORI, Associazione INSIEME;
le Associazioni: AVIS , FRATRES.
14 Le parrocchie.
15 Proficua è la collaborazione con la locale stazione dei Carabinieri e dei
Vigili Urbani per realizzare un percorso di educazione alla legalità e di
educazione stradale.
Per venire incontro alle esigenze degli alunni in difficoltà e delle loro famiglie,
la scuola si avvarrà, inoltre,
del servizio di medicina scolastica della ASL,
del consultorio familiare,
dell’equipe socio - psico - pedagogica e dei Servizi sociali del Comune,
della cooperativa di servizi sociali che si occupa del progetto Famiglia,
dello sportello Elp rivolto ad alunni e genitori.
Festa dei lettori 2011
in collaborazione con I presidi del libro
RISORSE STRUTTURALI
E STRUMENTALI
Sede Dante
L’edificio è dotato di:
1 Ufficio del Dirigente scolastico
2 Ufficio del Direttore dei servizi generali ed amministrativi
3 Ufficio di Segreteria
4 Sala docenti
5 Biblioteca aggiornata
6 Gabinetto medico
7 Laboratorio prassico per alunni diversamente abili
8 Auditorium attrezzato per accogliere rappresentazioni teatrali, musicali,
concerti, convegni, seminari, assemblee, con video proiettore e schermo,
impianto di luci
9 Televisori, lettori DVD, videoregistratori, lavagna luminosa
10 Laboratorio musicale dotato di: Pianoforte digitale; 4 Tastiere elettroniche,
chitarre acustiche, chitarra elettrica, violini, clarinetti in sib, clarinetto basso,
clarinetto piccolo mib, Mixer, casse acustiche, vari microfoni, basso elettrico, 2
pianoforti verticali, leggii, percussioni varie, strumenti a barre, strumentario
Orff
11 Laboratorio Multimediale (Progetto PON 2.1 g. 2004-2006 fondi UE- F.E.S.
R.) provvisto di: 20 computer dotati di processore pentium collegati in rete
locale e internet, 2 laptop, stampante laser e scanner, 2 stampanti a getto
d’inchiostro
12 Impianto wireless
10
13 Palestra coperta con spogliatoi e bagni, attrezzata per le attività ginniche e la
pallavolo.
14 Palestra scoperta attrezzata con campo da basket.
15 Laboratorio scientifico ( progetto S.e T., fondi del MIUR 2008, ex legge
6/2000, e 2009 progetto Scuole Aperte, PON FESR annualità 2007-2008)
attrezzato con: per la biologia: 6 microscopi con telecamera digitale collegata al computer e
programma di elaborazione immagini; termostato e contatore di colonie per esperienze di
microbiologia Per la chimica ed elettrochimica: Cappa e armadio di sicurezza, ricchezza
di reagenti,centrifuga, kit per esperienze di elettrochimica e sull'elettromagnetismo. Per la
Fisica: campana da vuoto, apparecchio per lo studio del principio di Archimede, strumenti
per la verifica della legge delle leve,dinamometri. Per la Metereologia:anemometro,
barometri, strumentazioni per rilevazioni su campo. Per Scienze della Terra: Tellurio,
apparecchio per lo studio dell'insolazione in funzione della latitudine.
Inoltre in laboratorio è presente un computer e una stampante multifunzione a colori
16 N.4 Lavagne multimediali
Sede Tanzi
1 Ufficio del Dirigente scolastico
2 Ufficio di Segreteria
3 Sala docenti
4 Biblioteca aggiornata
5 Gabinetto medico
6 Laboratorio di sostegno per alunni diversamente abili
7 Auditorium attrezzato per accogliere rappresentazioni teatrali, musicali,
concerti, convegni, seminari, assemblee, con video proiettore e schermo
gigante fisso, impianto di luci
8 Aula video fornita di lettore DVD, videoregistratori, videocamera, proiettore
per diapositive
9 Laboratorio musicale dotato di pianoforte e karaoke
10 Laboratorio di informatica con 20 postazioni singole, 2 stampanti, scanner,
masterizzatore e collegamento ad internet
11 Laboratorio Multimediale (Progetto PON 2.1 g. 2004-2006 fondi UE-F.E.R.S.)
provvisto di: 1 postazione regia con masterizzatore, stampante laser e scanner,
11
25 computer dotati di processore pentium collegati in rete locale e internet, 3
stampanti a getto d’inchiostro e scanner
12 Laboratorio musicale dotato di pianoforte e karaoke
13 Laboratorio tecnologico
14 Laboratorio di artistica attrezzato con materiale grafico, pittorico e per attività
espressive.
15 Palestra coperta con spogliatoi e bagni, attrezzata per le attività ginniche, la
pallavolo e la pallacanestro
16 Laboratorio scientifico attrezzato ( progetto S.e T.)
17 n.6 Lavagne multimediali
Progetto lettura in continuità
12
AREA DELLA
DIDATTICA
13
LINEE DI INDIRIZZO DEL POF
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
La Scuola Secondaria di primo grado “Alighieri - Tanzi” realizza tutte le
proprie attività educative di apprendimento in “continuità” con la Scuola Primaria e
in “proiezione” con la Scuola Secondaria di secondo grado.
La Scuola “Alighieri - Tanzi” lavora per conseguire i seguenti obiettivi generali:
 promuovere processi formativi mirati all'educazione integrale della persona
adoperando il sapere (le conoscenze) e il fare (abilità) come occasioni per sviluppare
armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose,
sociali, intellettuali, affettive, operative, creative ecc.) e per consentire loro di agire in
maniera matura e responsabile;
 stabilire tra tutti i soggetti coinvolti una costruttiva relazione educativa che,
superando la pura logica dello scambio di prestazioni e il puro rapporto tra figure che
esercitano poteri legittimi, implichi, pur nella naturale asimmetria dei ruoli e delle
funzioni tra docente e allievo, l'accettazione incondizionata l'uno dell'altro; nella
relazione educativa si cresce come persone.
Ciò significa che il docente che vuole promuovere apprendimenti significativi e
lavori personalizzati per tutti deve:

avere attenzione alla persona;

valorizzare senza mai omologare o, peggio, deprimere;

rispettare gli stili individuali di apprendimento;

incoraggiare e orientare;

creare confidenza;

correggere con autorevolezza quando è necessario;

sostenere;

condividere.
 aiutare lo studente ad acquisire un'immagine sempre più chiara e approfondita
della realtà sociale, a riconoscere le attività tecniche con cui l'uomo provvede alla
14
propria sopravvivenza e trasforma le proprie condizioni di vita, a comprendere il
rapporto che intercorre fra le vicende storiche ed economiche, le strutture istituzionali
e politiche, le aggregazioni sociali e la vita e le decisioni del singolo;
 mirare all'orientamento di ciascuno, favorendo l'iniziativa del soggetto per il suo
sviluppo fisico, psichico e intellettuale, allo scopo di metterlo nelle condizioni di
definire e di conquistare la propria identità di fronte agli altri, di rivendicare un
proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale;
 radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità
di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso, perché lo
studente possa esercitarle sia individualmente sia insieme agli altri;
 prevedere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e intervenire prima che si
trasformino in malesseri conclamati, disadattamenti e abbandoni, nonché rimuovere
gli eventuali effetti negativi dei condizionamenti sociali, in maniera tale da superare
le situazioni di svantaggio culturale e da favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di
tutti.
OBIETTIVI FORMATIVI
Conoscenza di sé:
1 conoscere se stesso, gli altri e l’ambiente circostante;
2 sviluppare l’autonomia personale ed il senso di responsabilità;
3 conoscere e saper gestire le proprie emozioni.
Relazione con gli altri:
1 rispettare le regole della vita comunitaria;
2 accettare e rispettare gli altri, nella loro diversità e originalità;
3 saper ascoltare gli altri;
4 controllare positivamente l’emotività e l’istinto di competizione nel gruppo;
5 coltivare la solidarietà.
Orientamento:
1 sviluppare le capacità di scelta;
2 attribuire il giusto valore alla cultura e allo studio.
15
ASSI CULTURALI
L’Asse dei linguaggi
L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza
della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza
di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici
forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione
e della comunicazione.
La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio
consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di
apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso
sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere
relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per
interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare
pienamente la cittadinanza.
Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti
multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la
mobilità e le opportunità di studio e di lavoro.
Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del
patrimonio artistico e letterario sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero
riflessivo e creativo, la sensibilità alla tutela e alla conservazione dei beni culturali e
la coscienza del loro valore.
La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente
la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione
interattiva e la personale espressione creativa.
L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per
acquisire nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo.
Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione
Padronanza della lingua italiana:
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del
patrimonio artistico e letterario
Utilizzare e produrre testi multimediali
16
17
Competenze
Abilità/capacità
standard
Conoscenze
contenuti essenziali
CLASSE PRIMA
Conoscere gli
strumenti espressivi
ed argomentativi
indispensabili per
gestire l’interazione
comunicativa
verbale in vari
contesti
CLASSE
SECONDA
TERZA
e
Padroneggiare
gli
strumenti espressivi
ed
argomentativi
indispensabili
per
gestire l’interazione
comunicativa
verbale
in
vari
contesti
Comprendere il
messaggio contenuto
in un semplice testo
orale (classe prima)
Principali strutture grammaticali
della lingua italiana:
- Le parti del discorso (classe Ia)
- La sintassi semplice (classe IIa)
Comprendere il
messaggio contenuto
in un testo orale
(classe seconda e
terza)
Cogliere le semplici
relazioni logiche tra le
varie componenti di
un testo orale
(classe prima)
Cogliere le relazioni
logiche tra le varie
componenti di un
testo orale
(classe seconda e
terza)
Esporre in modo
semplice ma corretto
esperienze vissute o
testi ascoltati
(classe prima)
Esporre in modo
chiaro e corretto
esperienze vissute o
testi ascoltati
(classe seconda)
17
- La sintassi complessa (classe
IIIa)
Elementi di base della funzioni
della lingua
(classe prima, seconda e terza)
Lessico fondamentale per la
gestione di semplici
comunicazioni orali in contesti
formali e informali
(classe prima, seconda e terza)
Contesto, scopo e destinatario
della comunicazione
(classe prima, seconda e terza)
Esporre in modo
chiaro logico e
coerente esperienze
vissute o testi ascoltati
(classe terza)
Riconoscere differenti
registri comunicativi
di un testo orale
(classe prima,
seconda e terza)
Interagire in semplici
situazioni
comunicative
scambiando
informazioni ed idee
(classe prima)
Affrontare molteplici
situazioni
comunicative
scambiando
informazioni, idee per
esprimere anche il
proprio punto di vista
(classe seconda e
terza)
Individuare il punto di
vista dell’altro in
semplici contesti
comunicativi
(classe prima)
Individuare il punto di
vista dell’altro in
contesti formali ed
18
Codici fondamentali della
comunicazione orale, verbale e
non verbale
(classe prima, seconda e terza)
Principi di organizzazione del
discorso descrittivo, narrativo ed
espositivo
(classe prima)
Principi di organizzazione del
discorso descrittivo, narrativo,
espositivo ed eventualmente
argomentativo
(classe seconda)
Principi di organizzazione del
discorso descrittivo, narrativo,
espositivo, argomentativo
(classe terza)
informali
(classe seconda e terza)
CLASSE PRIMA,
SECONDA E
TERZA
Leggere,
comprendere ed
interpretare testi
scritti di vario tipo
Conoscere le strutture
della lingua presenti
nei testi
(classe prima)
Conoscere le strutture
della lingua presenti
nei testi
(classe seconda)
Padroneggiare le
strutture della lingua
presenti nei testi
(classe terza)
Strutture essenziali dei testi:
- narrativi, espositivi (classe Ia)
- narrativi, espositivi,
argomentativi
(classe IIa e
IIIa)
Principali connettivi logici
(classe prima, seconda e terza)
Varietà lessicali in rapporto ad
ambiti e contesti diversi
(classe prima, seconda e terza)
Applicare strategie
diverse di lettura
(classe prima, seconda e
terza)
Tecniche di lettura analitica e
sintetica
(classe prima, seconda e terza)
Tecniche di lettura espressiva
(classe prima, seconda e terza)
Individuare natura,
funzione e principali
scopi comunicativi ed
espressivi di un testo
(classe prima, seconda e
terza)
19
Denotazione e connotazione
(classe prima, seconda e terza)
Cogliere i caratteri
specifici di un testo
letterario
(classe prima, seconda e
terza)
Principali generi letterari, con
particolare riferimento alla
tradizione italiana
(classe prima, seconda e terza)
Contesto storico di riferimento di
alcuni autori e opere
(classe prima, seconda e terza)
CLASSE
PRIMA,
SECONDA E
TERZA
Produrre testi di
vario tipo in
relazione
ai
differenti scopi
comunicativi
Ricercare , acquisire e
selezionare informazioni
generali e specifiche in
funzione della
produzione di testi scritti
di vario tipo
(classe prima, seconda e
terza)
Prendere appunti e
redigere sintesi e
semplici relazioni
(classe prima)
Prendere appunti e
redigere sintesi e
relazioni
(classe seconda e terza)
Rielaborare in forma
chiara le informazioni
(classe prima, seconda e
terza)
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Elementi strutturali di un testo
scritto coerente e coeso
(classe prima, seconda e terza)
Uso dei dizionari
(classe prima, seconda e terza)
Modalità e tecniche delle
diverse forme di produzione
scritta: riassunto, lettera,
relazioni, ecc.
(classe prima, seconda e terza)
CLASSE
PRIMA,
SECONDA E
TERZA
Utilizzare una
lingua straniera
per i principali
scopi
comunicativi ed
operativi
Produrre testi corretti e
coerenti adeguati alle
diverse situazioni
comunicative
(classe prima, seconda e
terza)
Fasi della produzione scritta:
pianificazione,stesura e
revisione
(classe prima, seconda e terza)
Comprendere i punti
principali di messaggi e
annunci semplici e chiari
su argomenti di interesse
personale, quotidiano,
sociale o professionale
(classe prima, seconda e
terza)
Lessico di base su argomenti di
vita quotidiana , sociale e
professionale
(classe prima, seconda e terza)
Ricercare informazioni
all’interno di testi di
breve estensione di
interesse personale,
quotidiano, sociale o
professionale
(classe prima, seconda e
terza)
Descrivere in maniera
semplice esperienze ed
eventi, relativi
all’ambito personale e
sociale
Utilizzare in modo
adeguato le strutture
grammaticali
(classe prima, seconda e
terza)
Interagire in
conversazioni brevi e
semplici su temi di
21
Regole grammaticali
fondamentali
(classe prima, seconda e terza)
Corretta pronuncia di un
repertorio di parole e frasi
memorizzate di uso comune
(classe prima, seconda e terza)
interesse personale,
quotidiano, sociale o
professionale
(classe prima, seconda e
terza)
Scrivere brevi testi di
interesse personale,
quotidiano, sociale o
professionale
(classe prima, seconda e
terza)
Semplici modalità di scrittura:
messaggi brevi, lettera
informale
(classe prima, seconda e terza)
Scrivere correttamente
semplici testi su
tematiche coerenti con i
percorsi di studio
(classe terza)
Riflettere sui propri
atteggiamenti in rapporto
all’altro in contesti
multiculturali
(classe prima, seconda e
terza)
Cultura e civiltà dei paesi di
cui si studia la lingua
(classe prima, seconda e terza)
Concerto a Palazzo Roberti
22
MUSICA
COMPETENZE
Utilizzare gli strumenti
fondamentali per una
fruizione consapevole del
patrimonio artistico
ABILITA’/CAPACITA’
Riconoscere gli
elementi nella lettura di
un’opera d’arte, di una
notazione musicale
(classi I e II)
Padroneggiare la lettura
di un’opera d’arte e la
sua simbologia nel
contesto storico, di
brani musicali e spartiti
(classi III)
Cogliere i caratteri
specifici di un brano
musicale (classi I, II e
III)
Riconoscere e
apprezzare le opere
d’arte
23
CONOSCENZE
Strutture
essenziali, dei
testi musicali
(classi I, II e III)
Tecniche di
osservazione,
ascolto e analisi
di un testo
musicale (classi I,
II e III)
Contesto storico
di riferimento di
alcuni autori e
opere (classi I, II
e III)
Generi musicali
Elaborare materiali
sonori avvalendosi di
voci, strumenti e nuove
tecnologie
Cogliere le sfumature
sonore degli strumenti
Produrre messaggi
sonori
Elaborare prodotti
multimediali (testi,
immagini, suoni, ecc.),
anche con tecnologie
digitali
Concetti di
produzione
espressiva
Principali
componenti
strutturali ed
espressive di un
prodotto
audiovisivo
Semplici
applicazioni per
l’elaborazione
audio e video
Tutti gli strumenti
a disposizione in
modo
sufficientemente
approfondito
COMPETENZE
Saper utilizzare
l’esperienza musicale nel
contesto delle varie
discipline
ABILITA’/CAPACITA’
Distinguere la “nostra”
musica e quella degli
“altri”
Cogliere i diversi
momenti storici
Utilizzare e produrre
testi multimediali
24
CONOSCENZE
Teoria musicale
tradizionale
Simboli necessari
per un’adeguata
lettura ed
esecuzione di
brani con poche
alterazioni
Struttura nel
brano, generi e
forme
La musica nelle
varie epoche
storiche
ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
(Scienze, Geografia, Tecnologia, Scienze Motorie)
L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione
del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della
conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante
della sua formazione globale.
Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti,
atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a
misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale.
Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio
assumono particolare rilievo.
L’adozione di strategie di indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici
costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che, al di là degli ambiti che
lo implicano necessariamente come protocollo operativo, ha il fine anche di valutare
l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche.
L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche
sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito,
formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la
capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche e
biologiche.
Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di
lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti
di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente ad operare
scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della
vita reale.
E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica circa le
proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla
soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e
naturale) e aree di conoscenza al confine tra le discipline, contesti anche diversi da
quelli di cui si è avuta conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in
particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera.
Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza
e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli
di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della
tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate.
Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione
 Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e riconoscer nelle sue varie forme i concetti di sistema
e di complessità
 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle
trasformazioni di energia a partire dall’esperienza
25
 Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel
contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
 Padroneggiare le varie abilità motorie e saper interagire in un gruppo
CLASSE PRIMA
Competenze
Osservare,descrivere ed
analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue
varie forme i concetti di
sistema e di complessità
Abilità/capacità
 Raccogliere dati
attraverso
l’osservazione
diretta dei fenomeni
naturali (fisici,
chimici, biologici,
ecc.) o degli oggetti
artificiali o la
consultazione di testi
e manuali o media.
 Organizzare e
rappresentare i dati
raccolti.
 Individuare, con la
guida del docente,
una possibile
interpretazione dei
dati in base a
semplici modelli.
 Presentare i risultati
dell’analisi.
 Utilizzare
classificazioni,
generalizzazioni e/o
schemi logici per
riconoscere il
modello di
riferimento.
 Riconoscere e
definire i principali
aspetti di un
ecosistema.
 Orientarsi nello
spazio circostante e
26
Conoscenze
 Concetto di misura e
sua e sua
approssimazione.
 Errore della misura.
 Principali strumenti
e tecniche di
misurazione.
 Algoritmi.
 Fondamentali
meccanismi di
classificazione.
 Utilizzo dei
principali programmi
software.
 Concetto di sistema
e di complessità.
 Schemi, tabelle e
grafici.
 Concetto di
ecosistema.
 Dall’unitarietà alla
varietà dei sistemi
viventi e viceversa.
 Elementi
caratterizzanti i
diversi paesaggi.
 Strumenti per
orientarsi nello
spazio e sulla carta
geografica.
 Diverse tipologia di
carte geografiche.






Analizzare
qualitativamente
fenomeni legati alle
trasformazioni di energia
a partire dall’esperienza

sulle carte
geografiche.
Osservare e leggere
sistemi territoriali
vicini e lontani.
Utilizzare concetti
geografici, carte
geografiche,
fotografie e
immagini per
comunicare
informazioni
sull’ambiente che lo
circonda.
Localizzare i
principali “oggetti”
geografici, fisici e
antropici, dell’Italia
e dell’Europa.
Aprirsi al confronto
con l’altro,
attraverso la
conoscenza dei
diversi contesti
ambientali e socioculturali.
Essere consapevoli
del ruolo che i
processi tecnologici
giocano nella
modifica
dell’ambiente che ci
circonda considerato
come sistema.
Analizzare in
maniera sistematica
un determinato
ambiente al fine di
valutarne i rischi per
i suoi fruitori.
Analizzare un
oggetto o un sistema
artificiale in termini
di funzione o di
27
 Schemi a blocchi.
 Diagrammi e schemi
logici applicati ai
fenomeni osservati.
 Concetto di calore e
di temperatura.
 Limiti di
sostenibilità delle
variabili di un
architettura.
Essere consapevole delle
potenzialità delle
tecnologie rispetto al
contesto culturale e
sociale in cui vengono
applicate
 Avere la
consapevolezza dei
possibili impatti
sull’ambiente
naturale dei modi di
produzione
dell’energia
nell’ambito
quotidiano.
 Riconoscere il ruolo
della tecnologia nella
vita quotidiana e
nell’economia della
società
 Adottare semplici
progetti per la
risoluzione di
problemi pratici.
 Utilizzare gli
strumenti informatici
e di laboratorio.
 Utilizzare le funzioni
di base dei software
più comuni.
28
ecosistema.
 Adottare nella vita
quotidiana
comportamenti
responsabili per la
tutela e il rispetto
dell’ambiente e delle
risorse naturali.
 Norme di
comportamento per
la tutela ed il rispetto
di se stessi, degli
altri, dell’ambiente e
delle risorse naturali.
 Strutture concettuali
di base del sapere
tecnologico.
 Fasi di un processo
tecnologico (
sequenza delle
operazioni:
dall’”idea” al
“prodotto”).
 Architettura del
computer.
 Struttura generale e
operazioni comuni ai
diversi pacchetti
applicativi (tipologia
di menù, operazioni
di edizione,
creazione e
conservazione di
documenti ecc.)
 Operazioni
specifiche di base di
alcuni dei
programmi
applicativi più
comuni
CLASSE SECONDA
Competenze
Osservare,descrivere ed
analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue
varie forme i concetti di
sistema e di complessità
Abilità/capacità
 Raccogliere dati
attraverso
l’osservazione
diretta dei fenomeni
naturali (fisici,
chimici, biologici,
ecc.) o degli oggetti
artificiali o la
consultazione di testi
e manuali o media.
 Organizzare e
rappresentare i dati
raccolti.
 Individuare, con la
guida del docente,
una possibile
interpretazione dei
dati in base a
semplici modelli.
 Presentare i risultati
dell’analisi.
 Utilizzare
classificazioni,
generalizzazioni e/o
schemi logici per
riconoscere il
modello di
riferimento.
 Riconoscere e
definire i principali
aspetti di un
ecosistema.
 Osservare , leggere e
analizzare sistemi
territoriali vicini e
lontani.
 Utilizzare concetti
geografici, carte
29
Conoscenze
 Concetto di misura e
sua e sua
approssimazione.
 Errore della misura.
 Principali strumenti
e tecniche di
misurazione.
 Sequenza delle
operazioni da
effettuare.
 Fondamentali
meccanismi di
catalogazione.
 Utilizzo dei
principali programmi
software.
 Concetto di sistema
e di complessità.
 Schemi, tabelle e
grafici.
 Concetto di
ecosistema.
 Orientarsi nello
spazio circostante e
sulle carte
geografiche.
 Individuare,
conoscere e
descrivere gli
elementi
caratterizzanti dei
paesaggi.
 Schemi a blocchi.
 Concetto di inputoutput di un sistema
artificiale.





Analizzare
qualitativamente e
quantitativamente
fenomeni legati alle
trasformazioni di energia
a partire dall’esperienza
geografiche,
fotografie e
immagini per
comunicare
informazioni
sull’ambiente
circostante.
Analizzare gli stati
europei.
Aprirsi al confronto
con l’altro,
attraverso la
conoscenza dei
diversi contesti
ambientali e socioculturali.
Essere consapevoli
del ruolo che i
processi tecnologici
giocano nella
modifica
dell’ambiente che
circonda considerato
come sistema.
Analizzare in
maniera sistemica un
determinato
ambiente, al fine di
valutarne i rischi per
i suoi fruitori.
Analizzare un
oggetto o un sistema
artificiale in termini
di funzione o di
architettura.
 Interpretare un
fenomeno naturale o
un sistema artificiale
dal punto di vista
energetico
30
 Diagrammi e schemi
logici applicati ai
fenomeni osservati.
 Concetto di calore e
di temperatura.
 Struttura e funzione
del corpo umano, al
Essere consapevole delle
potenzialità delle
tecnologie rispetto al
contesto culturale e
sociale in cui vengono
applicate
distinguendo le varie
trasformazioni di
energia.
 Avere la
consapevolezza dei
possibili impatti
sull’ambiente
naturale dei modi
produzione
dell’energia
nell’ambito
quotidiano.
 Descrivere e
classificare utensili e
macchine
cogliendone le
diversità in relazione
al funzionamento e
al tipo di energia e di
controllo che
richiedono per il
funzionamento.
 Riconoscere il ruolo
della tecnologia nella
vita quotidiana e
nell’economia della
società
 Saper cogliere le
interazioni tra le
esigenze di vita e i
processi tecnologici.
 Adottare semplici
progetti per la
risoluzione di
problemi pratici.
 Utilizzare le funzioni
di base dei software
più comuni per
produrre testi e
comunicazioni
multimediali,
31
fine di preservarne
l’integrità.
 Variabili che
influenzano
l’equilibrio di un
ecosistema.
 Norme di
comportamento per
la tutela ed il rispetto
di se stessi, degli
altri, dell’ambiente e
delle risorse naturali.
 Strutture concettuali
di base del sapere
tecnologico.
 Fasi di un processo
tecnologico (
sequenza delle
operazioni:
dall’”idea” al
“prodotto”).
 Il metodo della
progettazione
 Architettura del
computer.
 Struttura di internet.
 Struttura generale e
operazioni comuni ai
diversi pacchetti
applicativi (tipologia
di menù, operazioni
di edizione,
creazione e
conservazione di
calcolare e
rappresentare dati,
disegnare, catalogare
informazioni, cercare
informazioni e
comunicare in rete.
 Usare le nuove
tecnologie e i
linguaggi
multimediali per
supportare il proprio
lavoro.
documenti ecc.)
 Operazioni
specifiche di base di
alcuni dei
programmi
applicativi più
comuni.
CLASSE TERZA
Competenze
Osservare,descrivere ed
analizzare fenomeni
appartenenti alla realtà
naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue
varie forme i concetti di
sistema e di complessità
Abilità/capacità
 Raccogliere dati
attraverso
l’osservazione
diretta dei fenomeni
naturali (fisici,
chimici, biologici,
ecc.) o degli oggetti
artificiali o la
consultazione di testi
e manuali o media.
 Organizzare e
rappresentare i dati
raccolti.
 Individuare, con la
guida del docente,
una possibile
interpretazione dei
dati in base a
semplici modelli.
 Presentare i risultati
dell’analisi.
 Utilizzare
classificazioni,
32
Conoscenze
 Concetto di misura e
sua e sua
approssimazione.
 Errore della misura.
 Principali strumenti
e tecniche di
misurazione.
 Sequenza delle
operazioni da
effettuare.
 Fondamentali
meccanismi di
classificazione.
 Utilizzo dei
principali programmi
software.
 Concetto di sistema
e di complessità.
 Apparati riproduttivi,
ereditarietà,
evoluzione.





generalizzazioni e/o
schemi logici per
riconoscere il
modello di
riferimento.
Avere una visione
dell’ambiente di vita,
locale e globale,
come sistema
dinamico di specie
viventi interagenti,
rispettando i vincoli
che regolano le
strutture del mondo
inorganico;
comprendere il ruolo
della comunità
umana nel sistema e
adottare
atteggiamenti
responsabili verso i
modi di vita e l’uso
delle risorse.
Conoscere i
principali problemi
legati all’uso delle
scienze nel campo
dello sviluppo
tecnologico.
Realizzare un
semplice progetto
per la costruzione di
un oggetto
coordinando risorse
materiali ed
organizzative per
raggiungere uno
scopo.
Osservare , leggere e
analizzare sistemi
territoriali vicini e
lontani.
Utilizzare concetti
geografici, carte
33
 Schemi, tabelle e
grafici.
 Orientarsi nello
spazio circostante e
sulle carte
geografiche.
 Elementi
caratterizzanti i
diversi paesaggi.
 Relazioni tra
elementi antropici e
geografici.
 Schemi a blocchi.
 Concetto di inputoutput di un sistema
artificiale.
 Diagrammi e schemi
logici applicati ai
fenomeni osservati.




Analizzare
qualitativamente e
quantitativamente
fenomeni legati alle
trasformazioni di energia
a partire dall’esperienza

geografiche,
fotografie e
immagini per
comunicare
informazioni
sull’ambiente
circostante.
Conoscere e
localizzare i
principali “oggetti”
geografici fisici e
antropici del mondo.
Aprirsi al confronto
con l’altro,
attraverso la
conoscenza dei
diversi contesti
ambientali e socioculturali superando
stereotipi e
pregiudizi.
Essere consapevoli
del ruolo che i
processi tecnologici
giocano nella
modifica
dell’ambiente che ci
circonda considerato
come sistema.
Analizzare in
maniera sistemica un
determinato
ambiente al fine di
valutarne i rischi per
i suoi fruitori.
Analizzare un
oggetto o un sistema
artificiale in termini
di funzione o di
architettura.
 Interpretare un
34
 Concetto di forza,
lavoro ed energia.
 Conoscere gli
elementi principali
della produzione,
trasformazione e
sfruttamento
Essere consapevole delle
potenzialità delle
tecnologie rispetto al
contesto culturale e
sociale in cui vengono
applicate
fenomeno naturale o
un sistema artificiale
dal punto di vista
energetico
distinguendo le varie
trasformazioni di
energia.
 Avere la
consapevolezza dei
possibili impatti
sull’ambiente
naturale dei modi
produzione
dell’energia
nell’ambito
quotidiano.
 Descrivere e
classificare utensili e
macchine
cogliendone le
diversità in relazione
al funzionamento e
al tipo di energia e di
controllo che
richiedono per il
funzionamento.
 Riconoscere il ruolo
della tecnologia nella
vita quotidiana e
nell’economia della
società
 Saper cogliere le
interazioni tra le
esigenze di vita e i
processi tecnologici.
 Adottare semplici
35
dell’energia elettrica
.
 Limiti di
sostenibilità delle
variabili di un
ecosistema.
 Norme di
comportamento per
la tutela ed il rispetto
di se stessi, degli
altri, dell’ambiente e
delle risorse naturali.
 Conoscere i
problemi legati alla
produzione di
energia con
particolare riguardo
ai problemi
economici, ecologici
e della salute legati
alle varie forme e
modalità di
produzione.
 Strutture concettuali
di base del sapere
tecnologico.
 Fasi di un processo
tecnologico (
sequenza delle
operazioni:
dall’”idea” al
“prodotto”).
 Il metodo della
progettazione
 Struttura di internet.
 Struttura generale e
operazioni comuni ai
diversi pacchetti
applicativi (tipologia
di menù, operazioni
di edizione,
progetti per la
risoluzione di
problemi pratici.
 Utilizzare le funzioni
di base dei software
più comuni per
produrre testi e
comunicazioni
multimediali,
calcolare e
rappresentare dati,
disegnare, catalogare
informazioni, cercare
informazioni e
comunicare in rete.
 Usare le nuove
tecnologie e i
linguaggi
multimediali per
supportare il proprio
lavoro e per
presentare i risultati
del lavoro.
creazione e
conservazione di
documenti ecc.)
 Operazioni
specifiche di base di
alcuni dei
programmi
applicativi più
comuni.
Cortometraggio “La bambola”
36
L’Asse storico – sociologico
L’asse storico – sociologico si fonda su tre ambiti di riferimento:
epistemologico, didattico, formativo.
Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità
di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale,
europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio –
temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.
Di comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la
diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche
e in dimensione sincronica attraverso il confronto tra aeree sociali e
culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia.
Di comprendere e promuovere il senso di appartenenza, alimentato dalla
consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di
regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e doveri,
concorre alla sua educazione, alla sua convivenza e all’esercizio attivo
della cittadinanza.
Di promuovere la partecipazione responsabile – come persona e
cittadino – alla vita sociale che permette di ampliare i suoi orizzonti
culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei
valori dell’inclusione e dell’integrazione.
COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO DI
ISTRUZIONE
• Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica
attraverso il confronto fra aree culturali diverse.
• Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,della
collettività e dell’ambiente.
• Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi
nel tessuto produttivo del proprio territorio.
• Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio
artistico e letterario.
• Utilizzare e produrre testi multimediali.
37
DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE
ASSE STORICO-SOCIOLOGICO
TRASVERSALITA’ DELLA LINGUA ITALIANA
COMPETENZE
Padroneggiare gli
strumenti espressivi ed
argomentativi
indispensabili per gestire
l’interazione
comunicativa e verbale
in vari contesti
ABILITA’/CAPACITA’
Comprendere
messaggi
e contenuti in testi di tipo
storico – sociologico,
artistico e religioso.
CONOSCENZE
Lessico specifico
per
la gestione di semplici
comunicazioni orali in
contesti
formali e informali
Codici fondamentali
Della comunicazione orale,
verbale e non verbale.
STORIA
Leggere – anche in
Le diverse
modalità multimediale –
tipologie di fonti (classi I,
Comprendere il
le differenti fonti letterarie, II e III)
cambiamento e la
iconografiche,
diversità dei tempi storici documentarie,
Le periodizzazioni
in una dimensione
cartografiche
fondamentali della
diacronica attraverso il
ricavandone informazioni
storia mondiale
confronto tra epoche e in su eventi storici di diverse
una dimensione
epoche
I principali
sincronica attraverso il
e differenti aree
fenomeni storici e le
confronto tra aree sociali geografiche (classi I, II
coordinate spazioe culturali.
e III)
temporali che li
Riconoscere le
determinano
dimensioni del tempo e
dello spazio attraverso
I principali
l’osservazione di eventi
fenomeni sociali ed
storici e di aree
economici che
geografiche (classi I, II e
caratterizzano il
III).
mondo
38
Collocare i più
rilevanti
eventi storici affrontati
secondo le coordinate
spazio-temporali (classi I,
II e III)
Identificare gli
elementi
maggiormente
significativi per
confrontare aree e
periodi diversi
(classi III)
Comprendere il
cambiamento in
relazione agli usi,
alle abitudini, al
vivere quotidiano
nel confronto con la
propria esperienza
personale (Classi I,
II, III )
Individuare i
principali mezzi e
strumenti che hanno
caratterizzato
l’innovazione
tecnico – scientifica
nel corso della
storia (classi I, II e
III).
contemporaneo,
anche in relazione
alle diverse culture
(classi III)
Conoscere i
principali eventi che
consentono di
comprendere la
realtà nazionale ed
europea (classe III)
I principali sviluppi
storici che hanno
coinvolto il proprio
territorio (classi I,
II, III)
Le principali tappe
dello sviluppo
dell’innovazione
tecnico- scientifica e
della conseguente
innovazione
tecnologica (classi I,
II e III)
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Collocare
l’esperienza
personale in un sistema
di
regole fondato sul
reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela
Identificare i diversi
modelli istituzionali
e di organizzazione
sociale e le
principali relazioni
tra persona famiglia
–società - Stato
(classi I e II)
39
Principali
problematiche
relative
all’integrazione e
alla tutela dei diritti
umani e alla
promozione delle
pari opportunità
della persona, della
collettività e
dell’ambiente
Comprendere Le
caratteristiche
fondamentali dei
principi e delle
regole della
Costituzione italiana
(classi III)
Individuare le
caratteristiche
essenziali della
norma giuridica e
comprenderle a
partire dalle proprie
esperienze vissute
nel contesto
scolastico (classi III)
Riconoscere le
funzioni di base
dello Stato, delle
Regioni e degli Enti
Locali ed essere in
grado di rivolgersi,
per le proprie
necessità, ai
principali servizi da
essi erogati (classi I,
II e II)
Identificare il ruolo
delle istituzioni
europee e dei
principali organismi
di cooperazione
internazionale e
riconoscere le
opportunità offerte
alla persona, alla
scuola e agli ambiti
territoriali di
appartenenza (classi
II e III).
Adottare nella vita
quotidiana
comportamenti
40
(classi I, II e III)
Costituzione italiana
Organi dello Stato e
loro funzioni
principali (classi III)
Conoscenze di base
sul concetto di
norma giuridica e di
gerarchia delle
fonti(classi III)
Organi e funzioni di
Regione, Provincia e
Comune (classi I,II e
III)
Ruolo delle
organizzazioni
internazionali (classi
III)
Principali tappe di
sviluppo
dell’Unione Europea
(classi II e III)
Orientarsi nel
tessuto produttivo
del proprio
territorio
responsabili per la
tutela e il rispetto
dell’ambiente e delle
risorse naturali
(classi I, II, III).
Riconoscere le
caratteristiche
principali del
mercato del lavoro e
le opportunità
lavorative offerte dal
territorio (classi III)
Regole che
governano
l’economia e
concetti
fondamentali del
lavoro(classi III)
Regole per la
costruzione di un
curriculum vitae (
classi III)
ARTE E IMMAGINE - RELIGIONE
COMPETENZE
ABILITA’/CAPACITA’
CONOSCENZE
Leggere (classi I),
comprendere
(classi II) e
interpretare (classi
III) l’opera d’arte
e il testo biblico
Utilizzare gli
strumenti
fondamentali per
una fruizione
consapevole del
patrimonio
artistico
Riconoscere gli
elementi
fondamentali nella
lettura di un’opera
d’arte e di un passo
biblico (classi I e II)
Padroneggiare la
lettura di un’opera
d’arte e la sua
simbologia nel
contesto storico, di
comprendere il
messaggio contenuto
nei testi biblici (classi
III)
Riconoscere
e
apprezzare le opere
41
Strutture essenziali
dell’opera d’arte e
del testo biblico
(classi I, II e III)
Tecniche di lettura
analitica e sintetica
(classi I, II e III)
Tecniche di lettura
espressiva
(classi I, II e III)
Elementi
fondamentali per la
lettura di un’opera
d’arte
(pittura,
architettura,
plastica, fotografia,
Utilizzare e
produrre testi
multimediali
d’arte
film…)
Conoscere e rispettare
i beni culturali e
ambientali a partire
dal proprio territorio
Principali forme di
espressione
artistica.
Comprendere
i
prodotti
della
comunicazione
audiovisiva.
Principali
componenti
strutturali
espressivi di
prodotto
audiovisivo
Elaborare
prodotti
multimediali
(testi,
immagini, suoni, ecc),
anche con tecnologie
digitali.
Semplici
applicazioni
l’elaborazione
audio e video
ed
un
per
Uso essenziale della
comunicazione
telematica.
42
ASSE MATEMATICO
L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e
competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di
giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo
contemporaneo.
La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e
neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di
individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare
situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati.
La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare
modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione
grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la capacità di
comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di
esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e
costruire modelli di situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al
termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità necessarie per applicare i principi e i
processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul
lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie
e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.
43
Competenze di base a conclusione dell’ obbligo dell’istruzione
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e
relazioni.
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando
consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di tipo informatico
CLASSE PRIMA
Competenze
Abilità/capacità
Utilizzare le tecniche e le Comprendere il
significato logicoprocedure del calcolo
operativo di numeri
aritmetico ed algebrico,
appartenenti ai diversi
rappresentandole anche
sistemi numerici.
sotto forma grafica

Comprendere il
significato di potenza e
applicarne le proprietà.

Risolvere espressioni
aritmetiche;
rappresentare la
soluzione di un
problema con
un’espressione e
calcolarne il valore
anche utilizzando una
calcolatrice.
 Tradurre brevi
istruzioni in sequenze
simboliche (anche con
tabelle); risolvere
44
Conoscenze

Gli insiemi numerici
N, Z, Q, R;
rappresentazioni,
operazioni,
ordinamento.

I sistemi di
numerazione
Espressioni
aritmetiche; proncipali
operazioni.
sequenze di operazioni e
problemi sostituendo
alle variabili letterali i
valori numerici
Confrontare ed
analizzare figure
geometriche,
Gli enti fondamentali
individuando invarianti e

Riconoscere i principali
della geometria e il
relazioni
enti, figure e luoghi
significato dei termini:
geometrici e descriverli
assioma, teorema,
con linguaggio naturale.
definizione.

Individuare le proprietà Il piano euclideo:
essenziali delle figure e
relazioni tra rette;
riconoscerle in
congruenza di figure;
situazioni concrete.
poligoni e loro
 Disegnare figure
proprietà.
geometriche con
 Circonferenza
semplici tecniche
e cerchio.
grafiche e operative.
 Misura di
 In casi reali di facile
grandezze;
leggibilità risolvere
grandezze
problemi di tipo
incommensurabili;
geometrico, e
perimetro di figure
ripercorrerne le
piane.

procedure di soluzione.
 Trasformazion
 Comprendere i
i geometriche
principali passaggi
Individuare le strategie
elementari e loro
logici di una
appropriate per la
invarianti.
dimostrazione.
soluzione di problemi
Progettare un
Le fasi risolutive di
percorso risolutivo
un problema e loro
strutturato in tappe.
rappresentazioni con
Formalizzare il
diagrammi.
percorso di soluzione di un

Principali
problema attraverso
rappresentazioni di un
modelli algebrici e grafici.
oggetto matematico.
 Convalidare i

Tecniche risolutive
risultati conseguiti sia
di un problema.
empiricamente, sia
mediante argomentazioni.
Analizzare dati e  Tradurre dal
interpretarli sviluppando linguaggio naturale al
deduzioni e ragionamenti linguaggio algebrico e
45
sugli stessi anche con
l’ausilio di
rappresentazioni
grafiche, usando
consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di
tipo informatico
viceversa.
 Raccogliere ,
organizzare e rappresentare
un insieme di dati.

Rappresentare classi
di dati medianti
istogrammi e diagrammi a
torta.

Leggere e
interpretare tabelle e
grafici in termini di
corrispondenza fra
elementi di due insiemi.
Valutare l’ordine di
grandezza di un risultato.
Elaborare e gestire
semplici calcoli attraverso
un foglio elettronico.
Elaborare e gestire
un foglio elettronico per
rappresentare in forma
grafica i risultati dei calcoli
eseguiti.

Significato di analisi
e organizzazione di dati
numerici.
Il piano cartesiano.
Incertezza di una
misura e concetto di
errore.
La notazione
scientifica per i numeri
reali.
Il concetto e i metodi
di approssimazione.
I numeri
“macchina”.

Semplici
applicazioni che
consentono di creare,
elaborare un foglio
elettronico con le forme
grafiche corrispondenti.
CLASSE SECONDA
Competenze
Abilità/capacità

Utilizzare le tecniche e le Comprendere il
significato logicoprocedure del calcolo
operativo di numeri
aritmetico ed algebrico,
appartenenti ai diversi
rappresentandole anche
sistemi numerici.
sotto forma grafica
Utilizzare le diverse
notazioni e saper
convertire da una
all’altra (da frazioni a
decimali, da frazioni
apparenti ad interi, da
percentuali a frazioni
ecc.)
46
Conoscenze
 Gli insiemi
numerici N, Z, Q, R;
rappresentazioni,
operazioni,
ordinamento.
 I sistemi di
numerazione
 Operazioni ed
espressioni con i
numeri razionali..

Comprendere il
significato di potenza e
applicarne le proprietà.

Risolvere espressioni
nei diversi insiemi
numerici; rappresentare
la soluzione di un
problema con
un’espressione e
calcolarne il valore
anche utilizzando una
calcolatrice.
 Tradurre brevi
espressioni in sequenze
simboliche (anche con
tabelle); risolvere
sequenze di operazioni e
problemi sostituendo
alle variabili letterali i
valori numerici
Comprendere il
significato logicooperativo di rapporto e
grandezza derivata;
impostere uguaglianze
do rapporti per risolvere
problemi di
proporzionalità e
percentuale; risolvere
semplici problemi diretti
e inversi.
Riconoscere i
principali enti, figure e
Confrontare ed
luoghi geometrici e
analizzare figure
descriverli con
geometriche,
linguaggio naturale.
individuando invarianti e

Individuare le
relazioni
proprietà essenziali delle
figure e riconoscerle in
situazioni concrete.
Disegnare figure
47
 Gli enti
fondamentali della
geometria e il
significato dei
termini: assioma,
teorema, definizione.
 Il piano
euclideo: congruenza
di figure; poligoni e
loro proprietà.
 Circonferenza
e cerchio.
geometriche con
semplici tecniche
grafiche e operative.
In casi reali di facile
leggibilità risolvere
problemi di tipo
geometrico, e
ripercorrerne le
procedure di soluzione.

Comprendere i
principali passaggi
logici di una
dimostrazione.

Progettare un
percorso risolutivo
strutturato in tappe.
Formalizzare il
Individuare le strategie 
percorso di soluzione di
appropriate per la
un problema attraverso
soluzione di problemi
modelli algebrici e
grafici.
Convalidare i
risultati conseguiti sia
empiricamente, sia
mediante
argomentazioni.

Tradurre dal
linguaggio naturale al
linguaggio algebrico e
viceversa.
Analizzare dati e
Raccogliere ,
organizzare e
rappresentare un
insieme di dati.
Rappresentare classi
di dati medianti
48
 Misura di
grandezze;
grandezze
incommensurabili;
perimetro e area di
poligoni. Teorema di
Euclide e di
Pitagora.
 Il metodo delle
coordinate: il piano
cartesiano.

 Trasformazion
i geometriche
elementari e loro
invarianti.
 Le fasi
risolutive di un
problema e loro
rappresentazioni con
diagrammi.
 Principali
rappresentazioni di
un oggetto
matematico.
 Tecniche
risolutive di un
problema che
utilizzano frazioni,
proporzioni,
percentuali, formule
geometriche.
istogrammi e diagrammi
interpretarli sviluppando
a torta.
deduzioni e ragionamenti
sugli stessi anche con Leggere e
interpretare tabelle e
l’ausilio di
grafici in termini di
rappresentazioni
corrispondenza fra
grafiche, usando
elementi di due insiemi.
consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da
applicazioni specifiche di Riconoscere una
relazione tra variabili, in
tipo informatico
termini di
proporzionalità diretta o
inversa e formalizzarla
attraverso una funzione
matematica.
Valutare l’ordine di
grandezza di un
risultato.
Elaborare e gestire
semplici calcoli
attraverso un foglio
elettronico.
Elaborare e gestire
un foglio elettronico per
rappresentare in forma
grafica i risultati dei
calcoli eseguiti.
 Significato di
analisi e organizzazione
di dati numerici.

Il piano cartesiano e
il concetto di funzione.

Incertezza di una
misura e concetto di
errore.

La notazione
scientifica per i numeri
reali.
Il concetto e i metodi
di approssimazione.
Funzione di
proporzionalità diretta,
inversa e relativi grafici,
funzione lineare.

I numeri
“macchina”.

Semplici
applicazioni che
consentono di creare,
elaborare un foglio
elettronico con le forme
grafiche corrispondenti.
CLASSE TERZA
Competenze
Abilità/capacità
Comprendere il
Utilizzare le tecniche e le 
significato logicoprocedure del calcolo
operativo di numeri
aritmetico ed algebrico,
appartenenti ai diversi
rappresentandole anche
sistemi numerici.
sotto forma grafica
Utilizzare le diverse
notazioni e saper
convertire da una all’altra
(da frazioni a decimali, da
frazioni apparenti ad
interi, da percentuali a
49
Conoscenze

Gli insiemi
numerici N, Z, Q, R;
rappresentazioni,
operazioni,
ordinamento.

I sistemi
di numerazione

Espressioni
algebriche; principali
operazioni.

Equazioni e
frazioni ecc.)
disequazioni di

Comprendere il
primo grado.
significato di potenza e
applicarne le proprietà.
Risolvere
espressioni nei diversi
insiemi numerici;
rappresentare la soluzione
di un problema con
un’espressione e
calcolarne il valore anche
utilizzando una
calcolatrice.
Tradurre brevi
espressioni in sequenze
simboliche (anche con
tabelle); risolvere
sequenze di operazioni e
problemi sostituendo alle
variabili letterali i valori
numerici
Comprendere il
significato logicooperativo di rapporto e
grandezza derivata;
impostere uguaglianze do
rapporti per risolvere
problemi di
proporzionalità e
percentuale; risolvere
semplici problemi diretti
e inversi.

Risolvere equazioni
di primo grado e
verificare la correttezza  Gli enti
dei procedimenti
fondamentali della
utilizzati.
geometria e il significato
Rappresentare
dei termini: assioma,
graficamente equazioni di
teorema, definizione.
Confrontare ed
primo grado;
 Il piano
analizzare figure
comprendere il concetto
euclideo: congruenza di
geometriche,
figure; poligoni e loro
individuando invarianti e di equazione e quello di
funzione
proprietà.
relazioni
 Circonferenza
50
e cerchio.
Misura di
Riconoscere i
grandezze; grandezze
principali enti, figure e
incommensurabili;
luoghi geometrici e
perimetro e area di
descriverli con
poligoni. Teorema di
linguaggio naturale.
Euclide e di Pitagora.

Individuare le
Il metodo delle
proprietà essenziali delle
coordinate: il piano
figure e riconoscerle in
cartesiano.

situazioni concrete.
 Trasformazioni

Disegnare figure
geometriche elementari
geometriche con
e loro invarianti.
semplici tecniche
grafiche e operative.

In casi reali di facile
 Le fasi
leggibilità risolvere
risolutive di un
problemi di tipo
problema e loro
geometrico, e
Individuare le strategie
rappresentazioni con
ripercorrerne le
appropriate per la
diagrammi.
procedure di soluzione.
soluzione di problemi


Comprendere i
 Principali
principali passaggi
rappresentazioni di
logici di una
un oggetto
dimostrazione.
matematico.

Tecniche
risolutive di un
Progettare un
problema che
percorso risolutivo
utilizzano frazioni,
strutturato in tappe.
proporzioni,
 Formalizzare il
percentuali, formule
percorso di soluzione
geometriche
di un problema
equazioni di primo
attraverso modelli
grado.
algebrici e grafici.
 Convalidare i
risultati conseguiti
sia empiricamente,
sia mediante
argomentazioni.
Analizzare dati e
 Tradurre dal
interpretarli sviluppando
linguaggio naturale  Significato di
deduzioni e ragionamenti
analisi e organizzazione
al linguaggio
sugli stessi anche con
di dati numerici.
algebrico e
l’ausilio di
51
viceversa.
rappresentazioni
grafiche, usando
consapevolmente gli
strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da Raccogliere ,
organizzare e
applicazioni specifiche di
rappresentare un
tipo informatico
insieme di dati.
Rappresentare classi
di dati medianti
istogrammi e diagrammi
a torta.

Leggere e
interpretare tabelle e
grafici in termini di
corrispondenza fra
elementi di due insiemi.

Riconoscere una
relazione tra variabili, in
termini di
proporzionalità diretta o
inversa e formalizzarla
attraverso una funzione
matematica.

Rappresentare sul
piano cartesiano il
grafico di una funzione.
 Valutare
l’ordine di grandezza di
un risultato.
Elaborare e
gestire semplici calcoli
attraverso un foglio
elettronico.
 Elaborare e
gestire un foglio
elettronico per
rappresentare in forma
grafica i risultati dei
calcoli eseguiti.
52
Il piano
cartesiano e il concetto
di funzione.
Incertezza di
una misura e concetto di
errore.
La notazione
scientifica per i numeri
reali.
 Il concetto e i
metodi di
approssimazione.
 Funzione di
proporzionalità diretta,
inversa e relativi grafici,
funzione lineare.
 I numeri
“macchina”.
 Semplici
applicazioni che
consentono di creare,
elaborare un foglio
elettronico con le forme
grafiche corrispondenti.
MEDIAZIONE DIDATTICA
La mediazione didattica è il compito universalmente riconosciuto all’insegnante: si
tratta, in termini estremamente semplificati, del processo di trasformazione del
“sapere da insegnare” affinché divenga possibile apprenderlo. Strutture, concetti,
contenuti, linguaggi propri di una disciplina vengono trascelti, organizzati, tradotti,
rielaborati in forme accessibili al livello di sviluppo del discente, per poter essere
metabolizzati, anche sulla base del tessuto di abilità e conoscenze preesistenti. Si crea
così la motivazione che è la condizione fondamentale di qualsiasi apprendimento e se
non ci fosse risulterebbe molto difficile coniugare lo sforzo richiesto da qualsiasi
apprendimento con la professionalità del docente , tanto più se lontano dagli interessi
immediati dell’ allievo.
Pur dando ampia facoltà di scelta a ciascun Consiglio di Classe ed a ciascun docente,
al fine di garantire “omogeneità” all’offerta formativa proposta agli alunni, gli assi
culturali elaborano le metodologie e le strategie comuni nel rispetto delle seguenti
direttive:
1 insegnamento non nozionistico ma tale da sviluppare attitudini alla ricerca,
all’osservazione, al ragionamento, utilizzando modalità motivanti e ricche di
senso;
2 ricorso opportuno a tecniche educative diversificate (lezione frontale,
interrogazioni, esercitazioni guidate, lavori di gruppo, metodo praticooperativo, uso di laboratori, studio individuale);
3 impiego dei laboratori per conseguire lo sviluppo delle abilità, la capacità di
ricerca e la creatività, l’approfondimento delle finalità tipiche delle singole
discipline;
4 lavoro di gruppo, perché socializzante e perché offre a ciascun alunno la
possibilità di assumere un ruolo adeguato alle sue capacità e attitudini;
5 lavoro interdisciplinare, purché adeguatamente preparato, perché stimola una
visione più problematica e ampia dei fenomeni considerati;
6 metodo pratico-operativo particolarmente realizzabile all’interno del progetto
di educazione alla salute e che consente una maggiore conoscenza del territorio
e del mondo attuale;
7 intervento di esperti esterni, purché programmato in modo da inserirsi nell’iter
didattico del Consiglio di classe, alle cui finalità gli enti organizzatori devono
adattarsi;
8 gioco a squadre, a cui gli insegnanti di Scienze motorie e sportive ricorrono
(realizzando tornei interni ed esterni alla scuola), perché è una strategia di
particolare rilievo per trovare il proprio ruolo nel gruppo e stimola, attraverso
un’attività piacevole, l’impegno per il raggiungimento di un obiettivo
altamente formativo.
Le Linee Guida per le scelte didattiche
 La significatività dei contenuti proposti, per stimolare la motivazione ad
apprendere
 Lo sviluppo di conoscenze e abilità per giungere a competenze
 La riorganizzazione delle conoscenze degli studenti in un processo che li
vede come soggetti attivi
 L’esplicitazione del percorso didattico agli allievi
 L’economicità e l’essenzialità ( alleggerire i contenuti lavorando per grandi
temi e sui nuclei fondati delle discipline)
 La spendibilità (contenuti selezionati con il criterio della loro utilità per
interpretare la realtà, per affrontare il segmento di studi successivo).
I contenuti e i percorsi metodologici selezionati sono sottoposti al controllo
sistematico mediante verifiche che servono ad orientare e a ricentrare l’azione
didattica.
LE VERIFICHE
Per l’allievo le verifiche sono funzionali al controllo–autocontrollo delle
abilità e competenze acquisite e dei processi di apprendimento
conseguiti.
Le prove, diverse, serviranno a "misurare" le prestazioni, non la
persona.
Le prove-verifiche sono di tre tipi:
orali
scritte
pratiche
Le prove possono essere:
strutturate
semi strutturate
a risposta aperta
Si possono anche definire in rapporto al tipo di verifica:
questionari per verificare conoscenze e linguaggi;
prove per verificare processi cognitivi
soggettivo/informali che prevedono
o
interrogazioni
o
colloqui
o
dialoghi
o
dibattiti
o
discussioni
o
conversazioni
Le prove non sono funzionali solo alla restituzione dell'appreso,
ma anche al consolidamento, alla rielaborazione delle
conoscenze, per diventare un’occasione orientativa nel processo
continuo di apprendimento.
MODALITA’ E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Fasi del processo valutativo
1. Valutazione diagnostica: per le verifiche d’ingresso sono state utilizzate
l’osservazione sistematica dei comportamenti sociali e scolastici, prove
trasversali per l’accertamento delle abilità cognitive comuni (classi prime); prove
disciplinari (classi I II e III ) per la rilevazione delle competenze specifiche.
2. Valutazione formativa: verrà effettuata in itinere dai docenti di ciascuna
disciplina con lo scopo di individuare i punti forti e i punti deboli delle procedure
di apprendimento di ciascuno, di aiutare lo studente a prendere coscienza delle
proprie difficoltà e di suggerire, sulla base dei dati rilevati, le opportune strategie
per superarle e mettere in atto processi individualizzati ed attività compensative.
3. Valutazione sommativa: verrà effettuata a scadenza quadrimestrale dai
Consigli di classe, avrà l’intento di esprimere un giudizio complessivo
sull’apprendimento dell’alunno basato sull’accertamento di una serie di abilità e
conoscenze acquisite.
Con l’adozione del voto numerico, i docenti disporranno sicuramente di uno
strumento più chiaro ed efficace per la valutazione delle singole prove. D’altra
parte, però, va salvaguardata la valenza formativa che la valutazione assume
nella scuola di base.
Il rischio è, infatti, che il voto numerico si limiti a quantificare gli esiti e non
valuti il percorso di apprendimento degli alunni.
Occorrerebbe dunque distinguere tra valutazione delle singole prove -che
accerterà nettamente le competenze valutabili- e valutazione quadrimestrale,
che terrà conto ( oltre che dei risultati delle singole prove), anche di altri fattori
quali: l’interesse, la partecipazione, la disponibilità ad apprendere, la continuità
nel lavoro, i progressi evidenziati rispetto alla situazione di partenza, ecc.
Per gli alunni in situazione di handicap la valutazione tiene conto delle reali
capacità del soggetto, dei risultati acquisiti, del livello di maturazione raggiunto
e della socializzazione sviluppata.
Il collegio docenti inoltre ha stabilito che:
- non sia opportuno, se non in casi eccezionali, attribuire valutazioni
numeriche inferiori al 4, che comunque indica insufficienza grave,
- relativamente alla registrazione dell’eccellenza (10), sia opportuno
attribuire questo voto solo quale valutazione conclusiva dell’anno
scolastico.
Il Collegio docenti ha deliberato, inoltre, l’adozione della seguente griglia di
valutazione
VALUTAZIONE
Voto in decimi
4
5
6
7
8
9
10
CONOSCENZE/ABILITA'/COMPETENZE
Conoscenze: stentate/ frammentarie
Abilità: limitate
Competenze inadeguate alla classe di appartenenza
Conoscenze: modeste/ lacunose/ superficiali
Abilità: parziali/incerte
Competenze : insufficienti ad affrontare il curricolo
Conoscenze: Essenziali Basilari
Abilità: Applicazioni semplici in contesti noti
Competenze: Utilizza in modo semplice lessico, strutture e conoscenze apprese
per comunicare ed operare in contesti noti. Individua procedimenti secondo
istruzioni dirette
Conoscenze: Buone
Abilità: Applicazioni corrette
Competenze: Utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per comunicare in
modo chiaro ed operare correttamente seguendo i procedimenti richiesti.
Conoscenze: Strutturate / Solide
Abilità: applicazioni corrette e consapevoli
Competenze: Utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per comunicare
ed operare in modo appropriato in situazioni diverse. Si orienta nella soluzione
di problemi complessi.
Conoscenze: complete
Abilità: applicazioni autonome in contesti nuovi
Competenze: padroneggia lessico e strutture, rielabora le conoscenze apprese
ed opera in modo sicuro E' autonomo nella soluzione di problemi complessi
Conoscenze: approfondite /ricche
Abilità: applicazione autonoma e consapevole in situazioni complesse e
diversificate.
Competenze: padroneggia gli strumenti e rielabora in modo critico e personale
le conoscenze apprese. Valuta e sceglie strategie opportune per affrontare e
risolvere problemi complessi.
INVALSI
L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico
che ha raccolto, in un lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del
Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo
scorso.
Sulla base delle vigenti Leggi, che sono frutto di un’evoluzione normativa
significativamente sempre più incentrata sugli aspetti valutativi e qualitativi del
sistema scolastico, l’Istituto:
1 effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli
studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di
istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto
dell'apprendimento permanente;
2 gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV);
3 studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al
contesto sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa;
4 effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto
realizzato dalle scuole;
5 predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale,
volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli
studenti nell’esame di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo
grado;
6 predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai
fini dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi
dell'istruzione secondaria superiore;
7 provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a
conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le
prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli
applicati a livello internazionale per garantirne la comparabilità;
8 fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle
regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative
per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e
autovalutazione;
9 svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola,
connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni
scolastiche;
10 svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti
pubblici e privati;
11 assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale
in campo valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti;
12 formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei
dirigenti scolastici, definisce le procedure da seguire per la loro valutazione,
formula proposte per la formazione dei componenti del team di valutazione e
realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione.
L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che
individua le priorità strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la
propria attività. La valutazione delle priorità tecnico-scientifiche è riservata
all'Istituto.
Nella nostra Scuola è stato nominato un nucleo di auto-valutazione d’Istituto con il
compito di monitorare e valutare la funzionalità e l’efficienza del Sistema Scuola.
Durante quest’anno scolastico, con scadenza trimestrale, gli alunni di classi parallele
saranno sottoposti a monitoraggio degli apprendimenti per le discipline di Italiano e
Matematica mediante prove prelevate dal sito degli Invalsi.
Griglia di attribuzioni del voto di comportamento
Ai sensi dello statuto delle studentesse e degli studenti e dell’ art. 1 DL 137/08
convertito dalla legge 169/2008 e del MD 5 del 16/01/2009, il voto in condotta viene
attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per scrutini in base ai seguenti criteri:
1 Rispetto del Regolamento d’ Istituto
2 Frequenza e puntualità
3 Rispetto degli impegni scolastici
4 Partecipazione attiva al dialogo educativo
5 Collaborazione con insegnanti e compagni
6 Rispetto delle norme di convivenza civile
7 Rispetto del patrimonio e delle strutture scolastiche
8 Rispetto delle consegne (compiti e funzioni assegnate)
nella consapevolezza che la valutazione del comportamento dell’ alunno ha una
importante valenza formativa.
GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
VOTO
5
6
7
8
9
10
DECLINAZIONE DEI CRITERI
1. Episodi gravi sanzionati con la sospensione dalle attività didattiche;
2. Danneggiamenti di attrezzature o strutture dovuti ad atteggiamenti dolosi
3. Episodi di bullismo
4. Aggressioni fisiche
5. Comportamenti recidivi che violino la dignità umana
6. Continuo disturbo delle lezioni
7. Disinteresse per le attività didattiche
8. Funzione negativa all’interno della classe
9. Frequenza saltuaria
10. Episodi sanzionati con la sospensione dalle attività didattiche per un numero
di giorni inferiore a tre
11. Rapporto non sempre corretto con i compagni e con altre componenti
scolastiche;
12. Saltuario svolgimento dei compiti ;
13. Frequente disturbo dell’attività didattica;
14. Ruolo non positivo all’interno della classe;
15. Frequenza irregolare;
16. Comportamento scorretto dell’alunno durante le visite d’istruzione o uscite
pubbliche;
17. Danneggiamenti di attrezzature o strutture dovute ad incuria o trascuratezza.
18. N.3 annotazioni disciplinari sul registro di classe convalidate dal Consiglio
di classe riguardanti il comportamento;
19. Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati;
20. Partecipazione discontinua;
21. Ritardi ripetuti, assenze strategiche;
22. Autocontrollo non sempre adeguato;
23. Organizzazione ed autonomia migliorabili
24. Buona partecipazione alle lezioni;
25. Buono adempimento dei doveri scolastici;
26. Ruolo generalmente positivo nella classe e con i docenti;
27. Attenzione e concentrazione buone;
28. Buona capacità di autocontrollo.
29. Positiva partecipazione alle lezioni;
30. Costante adempimento dei doveri scolastici;
31. Rispetto delle norme del Regolamento di Istituto;
32. Ruolo positivo all’ interno della classe e con i docenti;
33. Puntualità rispetto agli orari e alle consegne;
34. Interesse, disponibilità ad apprendere.
35. Interesse e partecipazione attiva alle lezioni;
36. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche;
37. Rispetto degli altri e della istituzione scolastica ;
38. Ruolo positivo e collaborativo all’ interno della classe e con i docenti;
39. Scrupoloso rispetto delle norme del regolamento di Istituto;
40. Costante puntualità e rispetto agli orari;
41. Impegno assiduo e profondo;
42. Aver conseguito note di merito da parte dell’insegnante e-o premialità da
parte del Dirigente
N.B. Per gli alunni di III classe che riportano 7 e 6 come voto di condotta non si procede
all’arrotondamento superiore per quanto riguarda il credito.
Esame di Stato. Le nuove regole
Secondo il nuovo regolamento, in sede di scrutinio finale dovrà essere
calcolato da parte del consiglio di classe il voto di ammissione all'esame (detto
"giudizio di idoneità"), espresso anch'esso in decimi (art. 3, comma 2, del
Regolamento): "Il giudizio di idoneità (...) è espresso dal consiglio di classe in
decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola
secondaria di primo grado".
Quel voto dovrà tener conto non solo dell'esito dell'ultimo quadrimestre del terzo
anno di corso, ma dell'intero percorso, considerando quindi, oltre alle votazioni finali
delle varie discipline di studio (comportamento compreso), l'andamento dei
precedenti anni di corso. E il voto di ammissione avrà un certo peso nel calcolo del
voto finale d'esame, perché, come avviene anche nell'esame di Stato per il diploma
(maturità), non valgono soltanto le prove scritte e orali dell'esame, ma anche il
curricolo dello studente.
L'art. 3, comma 6 del Regolamento dispone che "Il voto finale è costituito dalla
media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità
arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5". Il voto finale si
ottiene dalla media aritmetica dei voti delle seguenti prove:
- prova scritta nazionale (Invalsi)
- prova scritta di italiano
- prova scritta di matematica
- prova scritta di inglese
- prova scritta seconda lingua comunitaria
- colloquio pluridisciplinare
A questi voti si aggiunge appunto il voto del giudizio di ammissione e si fa la media
aritmetica. Sono, quindi, sette i voti dal peso uguale tra di loro, che concorrono alla
media per la determinazione del voto finale d'esame.
Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la
lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta
all’unanimità.
CONTRATTO FORMATIVO
Le modalità di valutazione risultano fondamentali per la maturazione
dell'allievo, per promuovere la sua consapevolezza, la sua motivazione, per il
suo protagonismo attivo. Nello stesso tempo coinvolge anche le famiglie
perché, nella loro responsabilità, agiscono direttamente e comunque nel
processo di formazione.
Questo si realizza con una buona relazione del docente–formatore con
l’allievo, ma anche con una buona comunicazione fra l'allievo e la famiglia e
tra la famiglia e la scuola.
I Genitori, attraverso incontri generali, colloqui individuali, comunicazioni
scritte, sono informati e condividono il progetto educativo e didattico per
raggiungere insieme le finalità principali dello star bene e dell’acquisizione
di strumenti culturali..
La valutazione è certificata mediante la scheda di valutazione, e
documentata con registro di classe, registro verbale consiglio di classe e
collegio docenti, registro personale dei docenti su cui sono annotati gli esiti
delle prove di verifica e osservazioni sistematiche.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ'
( art. 3 DPR 235/2007)
Il Patto di corresponsabilità educativa esplicita i diritti e i doveri di quanti sono
coinvolti nel processo educativo: scuola, docenti e famiglie.
Diritti e doveri dell’alunno
Diritti
- Essere al centro dell’intervento educativo
- Essere rispettato in quanto persona e nella sua privacy
- Essere tutelato a livello culturale, etico e religioso
- Conoscere l’Offerta Formativa della scuola
- Conoscere il Regolamento d’Istituto
Doveri
- Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
- Non usare mai il cellulare a scuola;
- Chiedere di uscire dall'aula solo in caso di necessità e uno per volta;
- Lasciare l'aula solo se autorizzati dal docente;
- Rispettare se stessi e tutti coloro che operano nella scuola;
- Rispettare gli spazi, gli arredi e i laboratori della scuola;
- Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;
- Scrivere con diligenza sul diario i compiti assegnati;
- Favorire la comunicazione scuola/famiglia;
- Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.
Diritti e doveri dell’insegnante
Diritti
- Essere rispettato come persona e nell’esercizio della sua funzione;
- Decidere, attraverso la programmazione, metodi e strategie da adottare;
- Partecipare alle iniziative di aggiornamento e formazione in servizio.
Doveri
- Rispettare l’orario di servizio pervenendo a scuola cinque minuti prima
dell’orario delle lezioni;
- Sorvegliare attentamente gli studenti in classe e nell'intervallo e non
abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o
averla affidata a un Collaboratore scolastico;
- Essere precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti
previsti dalla scuola;
- Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;
- Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
- Favorire la capacità d’iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
- Non usare il cellulare nell’aula scolastica;
- Informare gli alunni sugli obiettivi educativi e didattici dell’istituzione e del
Piano dell’offerta formativa;
- Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i
-
colleghi dei consigli di classe e con l'intero corpo docente della scuola nelle
riunioni del Collegio dei docenti, contribuendo alla progettualità dell’Offerta
Formativa e alla sua realizzazione;
Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e
sostegno il più possibile personalizzate;
Effettuare verifiche sistematiche per valutare regolarmente i processi di
acquisizione delle competenze;
Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali e scritte;
Correggere e consegnare i compiti prima della prova successiva;
Comunicare a studenti e genitori con chiarezza il livello di apprendimento
raggiunto, i risultati delle verifiche orali e scritte utilizzando le griglie di
valutazione contenute nel POF.
Diritti e doveri dei genitori
Diritti
- Conoscere l'Offerta formativa della scuola;
- Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni
migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui;
- Avere incontri con gli insegnanti nei tempi programmati e/o concordati in caso
di necessità;
- Rivolgersi ai docenti ed al Dirigente Scolastico in presenza di problemi
didattici o personali;
- Essere informati sull’andamento didattico disciplinare dei propri figli.
Doveri
- Giustificare tempestivamente sul libretto le assenze e i ritardi del proprio
figlio/a contattando anche la scuola per accertamenti;
- Controllare regolarmente il diario, sottoscrivendo le eventuali annotazioni
apposte dai docenti;
- Attivarsi affinché l’alunno frequenti regolarmente la scuola, sia puntuale e
adempia a tutti i doveri scolastici;
- Risarcire i danni causati volutamente alla struttura e agli arredi scolastici.
Diritti e doveri del personale non docente
Diritti
- Essere rispettato come persona;
- Essere valorizzato nelle proprie peculiarità e nello svolgimento quotidiano
delle proprie mansioni.
Doveri
- Essere puntuale, svolgendo con precisione il lavoro assegnato;
- Conoscere l'Offerta Formativa della scuola, collaborando a realizzarla, per
quanto di competenza;
- Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e
diligenza;
- Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;
- Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e
operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti);
Diritti e doveri del dirigente
- Essere rispettato come persona e nell’esercizio della sua funzione;
- Garantire e favorire l'attuazione dell'Offerta Formativa, ponendo studenti,
genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al
meglio il loro ruolo;
- Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse
componenti della comunità scolastica;
- Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola
opera per progettare adeguatamente il Piano dell’offerta formativa.
Firma del Dirigente Scolastico
Firma del genitore
Settimana europea della democrazia locale
in collaborazione con l’Assessorato all’ambiente
AGGIORNAMENTO DOCENTI
Per fornire un servizio il più possibile adeguato ai bisogni emergenti, l’Istituto
considera fondamentale la formazione e l’aggiornamento continuo dei docenti e del
personale ATA, con lo scopo di valorizzarne e migliorarne le competenze e la
qualificazione professionale.
All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico e i Collaboratori individuano le
necessità formative dei docenti, valutano le proposte che provengono dai diversi Enti
che organizzano corsi e selezionano quelle che rispondono meglio ai bisogni, in
coerenza con la linea formativa scelta dall’Istituto.
Elaborano quindi il piano di formazione
PIANO AGGIORNAMENTO DOCENTI
A.S. 2011-2012
Scuola estiva di "Didattica della chimica", organizzata dal MIUR (selezione
effettuata dal bando dell' USR, prot. N 5179/1 del 13 giugno 2011).
Lecce, 14 /18 settembre 2011.
Corsista : A. Appice.
Attività di formazione sull’uso didattico della LIM, Scuola secondaria di I
grado “L.Tanzi” – Mola di Bari – 7 Ottobre 2011 - n.4 ore.
Corsisti: tutti i docenti.
Corso di formazione relativo al progetto pilota PQM (Progetto Qualità e
Merito nella scuola) teso all’apprendimento di metodologie e procedure di
coaching, mirate ad una didattica maggiormente efficace rispetto a quella
tradizionale. Al termine, i corsisti procederanno alla disseminazione delle
competenze acquisite presso gli altri docenti di matematica.
Corsisti: prof.ssa V.Capobianco e prof.ssa I. Delre.
Giornate di formazione metodologica rivolte ai tutor di progetto del Piano
Nazionale PQM
promosse dall’ Agenzia Nazionale per lo Sviluppo
dell'Autonomia Scolastica (ex Indire). Ottobre 2011.
Corsisti: prof.ssa A. Appice (Docente tutor di progetto area matematica) e prof.
A. Roncone (Docente tutor di progetto area italiano).
Master on line in "Metodologie didattiche per l'insegnamento della
matematica" , Università Telematica Unicusano. Per il mese di dicembre è
prevista la discussione di una tesi in statistica avente come tema le prove
Invalsi.
Corsista: prof.ssa A. Appice.
Formazione metodologica promossa dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo
dell'Autonomia Scolastica (ex Indire) presso il presidio ITC Romanazzi –Bari,
nell’ambito del progetto PON Mat@bel. (L’attività di monitoraggio triennale è
cominciata nell’a. s. 2009-2010; l'attività della scuola è stata pubblicata in
piattaforma e descritta in un poster selezionato ed esposto al Convegno
Internazionale [email protected]: Cosenza, 11-13 Ottobre 2010 "Dai dati ai grafici e
ritorno"(sessione poster 12 ottobre ore 11, poster n.10).L' attività
interdisciplinare di scienze e matematica è consultabile all'indirizzo:
http://www.indire.it/eventi/pon/m@tabel/cosenza/poster.html.)
Corsista: prof.ssa A. Appice.
“ll Racconto della Scienza". Digital Storytelling in classe” - RassegnaConcorso Regionale per la realizzazione di prodotti multimediali didattici. Si
tratta di un progetto che coinvolge i due ordini di Scuole Secondarie e
prevede un seminario intensivo (in parte tenutosi nello scorso aprile) e un
laboratorio pratico - multimediale con gli studenti (che si chiuderà il 15
novembre). Gli elaborati prodotti parteciperanno al concorso. L'ente promotore
è Il Seminario di Storia della Scienza, Università degli Studi di Bari “Aldo
Moro”, in collaborazione con MIUR ( Ministero per l’Istruzione, l’Università e
la Ricerca); Ufficio Scolastico Regionale della Puglia; Cittadella Mediterranea
della Scienza, Bari; CISMUS - Centro Interdipartimentale di Servizi per la
Museologia Scientifica – Bari; Fondazione Apulia Film Commission;
Associazione Scienz@ppeal - Diffusione e comunicazione della
culturascientifica-Bari.
Corsisti: Prof.sse A. Consiglio e I.Debellis.
“Abbandono scolastico e Bullismo: quali rischi tra i giovani?”, nell’ambito del
PON ”Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013” –
Obiettivo operativo 2.6 “Contenere gli effetti delle manifestazioni di
devianza”. Il corso, di durata biennale, si articola in incontri di quattro ore
ciascuno (19/09/2011, 19/10/2011, 24/10/2011, 18/11/2011 e, a seguire, date da
stabilire), presso l’I.I.S.S. “Da Vinci – Majorana”
Corsisti: Dirigente scolastico e F.S. Area 3, prof.ssa M.T. Susca.
Corso di alta formazione ministeriale sui Disturbi Specifici di Apprendimento;
I.T.C.“Lenoci” – Bari.
Corsisti: Dirigente scolastico, Funzione Strumentale Area 2, prof.ssa I.
Debellis, n.1 docente di lingua inglese, n. 1 docente di matematica.
“L’apprentissage du lexique” - Giornata di formazione dei docenti di lingua
francese, organizzata in collaborazione con la Delegazione Generale
dell’Alliance Francaise in Italia – I.T.C. “Romanazzi” – Bari.
Corsista: prof.ssa S. Linsalata.
“Sicurezza sui luoghi di lavoro” (D. Lg. 81/2008).
Corsisti: tutti i docenti interessati.
Corso di formazione sullo Stress al Lavoro Correlato (SLC) –– Scuola
secondaria di I grado “Luigi Tanzi” – Mola di Bari
Rivolto a tutti i docenti.
“Seminario di informazione e formazione sull’indagine OCSE-PISA e altre
ricerche nazionali e internazionali” – ITC “Marco Polo“ - Bari , articolato in
Seminario A (andata), della durata di un giorno e mezzo, e Seminario R
(ritorno), della durata di un giorno.
Corsisti: D.S.; n.1 docente per l’ambito Italiano; n.1 docente per l’ambito
Matematica; n. 1 docente per l’ambito Scienze; n. 1 referente valutazione
progetti PON.
Corso di Info-formazione sul “Codice della privacy”- Scuola secondaria di I
grado “Luigi Tanzi” – Mola di Bari –
Rivolto a tutti i docenti.
“La formazione pedagogica come senso di responsabilità attraverso lo Yoga” –
Corso teorico-pratico di Yoga per docenti. La proposta scaturisce dai protocolli
d’intesa tra il MIUR e la CNY per l’ingresso dello Yoga nelle scuole di ogni
ordine e grado, avendo verificato come esso rappresenti “uno dei più antichi e
sperimentati
metodi
di
auitomiglioramento
individuale”.
Rivolto a tutti i docenti.
Corsi di formazione (n.11) organizzati dall’ I.RI.FO.R. (Istituto per la ricerca,
la formazione e la riabilitazione, accreditato presso il M.I.U.R., sezione
provinciale di Bari) c/o Unione Italiana dei Ciechi a degli Ipovedenti, v.le
Ennio, 54 – Bari, nell’ambito dell’area ”Handicap e svantaggio”, sulle
tematiche tifloeducative e riabilitative per minorati della vista. I Corsi avranno
attuazione nell’arco di tempo che va da Novembre 2011 a metà Maggio 2012.
Rivolto a tutti i docenti di sostegno interessati.
“La Formazione della Dirigenza Scolastica. Organizzazione e qualità”, corso di
perfezionamento post-lauream a distanza e in presenza organizzato
dall’Università degli studi di Firenze. Il corso, di durata annuale, si terrà nel
periodo Novembre2011- maggio 2012.
Rivolto a tutti i docenti interessati.
“Corso di Orienteering – 1° e 2° livello (tematiche didattiche e tecniche delle
attività ludico-sportive in ambiente naturale), organizzato dalla Federazione
FISO Puglia.
Foresta Umbra – 14-16 Ottobre 2011.
Rivolto a tutti i docenti interessati.
“Corsi e-learning sull’uso pedagogico delle Tecnologie”- Università di
Genova. I Corsi danno diritto a punti nelle graduatorie ad esaurimento e nelle
graduatorie d’Istituto.
Rivolto a tutti i docenti interessati.
“Formazione e didattica per un’educazione alimentare eco-consapevole”
(master annuale di I livello promosso dall’Università degli studi di Bari in
collaborazione con il M.I.U.R. (Comitato Tecnico Scientifico del Progetto
“Scuola e Cibo”, con l’U.S.R., con l’Agenzia Regionale per la Protezione
Ambientale, con la direzione EXPO 2015).
Rivolto a tutti i docenti interessati.
Master annuale in “Etica della pace, globalizzazione, diritti e valori”. Il corso,
promosso dalla facoltà di Scienze della formazione, dipartimento
C.E.D.I.C.L.O., dà diritto a n.3 punti per le graduatorie ad esaurimento, per le
graduatorie d’Istituto e per i Concorsi dirigenziali
AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Con l’autonomia la scuola si apre alle attese e ai bisogni individuali della
comunità e delle istituzioni locali, coniugando gli obiettivi nazionali con le
esigenze territoriali.
Pertanto ad essa è affidato il compito di determinare il curricolo obbligatorio per
i propri allievi, integrando la quota nazionale ( 80 % ) con la quota riservata al
curricolo locale ( 20 %) ( art. 8 del Regolamento sull’autonomia ).
In questo quadro flessibile giuridico – istituzionale si collocano gli interventi
della nostra scuola relativi alla formazione integrata dell’alunno che si
concretizzano nel
PROGETTO D’ISTITUTO
Tale progetto cerca di coniugare le competenze dei docenti e i bisogni del
territorio e si articola nelle seguenti tematiche fondamentali:
1. Progetto accoglienza rivolto agli alunni delle classi prime (Asse dei
linguaggi)
2. Progetto lettura per le classi I , II e III (Assi dei linguaggi e Storico sociale)
3. Educazione alla salute ed al benessere psicofisico per le classi II e III
(Assi dei linguaggi, scientifico- tecnologico; storico - sociale).
4. Progetto Memoria rivolto agli alunni delle classi 2^ e 3^ per non
dimenticare le persecuzioni e lo sterminio del popolo ebraico(Assi dei
linguaggi e Storico -sociale)
5. Attività di continuità con le classi ponte:

( I, II e III ) Musica d’insieme prof. Cippone;

Progetto di laboratorio scientifico con le classi quinte della scuola
primaria
6. Progetto orientamento rivolto agli alunni di tutte le classi ed in
particolare a quelli delle classi 3^
7. Educazione alla sicurezza per le classi I, II e III (Asse scientifico tecnologico)
8. Educazione stradale rivolto in particolare agli alunni delle classi 3^
(Asse scientifico - tecnologico)
9. Educazione alimentare: progetto rivolto ai ragazzi ed ai genitori delle
classi I e II (Asse scientifico - tecnologico )
10. Educazione ambientale rivolto agli alunni di I II e III (Asse scientificotecnologico, dei linguaggi) In particolare il Collegio docenti della
Scuola “Alighieri -Tanzi” in concomitanza con l’iniziativa ONU
di proclamare il 2012 quale anno internazionale per l’energia
sostenibile per tutti, ha scelto questo quale tema d’Istituto.
TEMA D’ ISTITUTO
DALLA FORZA DEL VENTO, DELLA TERRA,
DELL’ACQUA, ENERGIA PULITA
PER MUOVERE IL MONDO.
2012: LA NOSTRA SCUOLA PER L’ENERGIA
SOSTENIBILE
PROGETTI
PROGETTI CURRICOLARI D’ISTITUTO (a. s. 2011-2012)
Denominazione del
progetto
Asse culturale interessato Classi coinvolte
1) Progetto accoglienza
Asse dei linguaggi
1^
2) Progetto lettura
Assi dei linguaggi e
Storico -sociale
Tutte
3) Progetto di
Assi dei linguaggi,
2^ e 3^
educazione alla salute scientifico- tecnologico;
e al benessere
storico - sociale
psicofisico
4) Progetto Memoria
Assi dei linguaggi e
storico- sociale
2^ e 3^
5) Progetti di
educazione
alimentare
Asse scientifico tecnologico, asse
storico- sociale e dei
linguaggi
1^ e 2^
6) Progetto di
educazione
ambientale
7) Progetto di
educazione alla
sicurezza
8) Progetto di
educazione stradale
Asse scientificotecnologico, dei
linguaggi
Asse scientifico tecnologico
Tutte
Asse scientifico tecnologico
3^
9) Progetto
orientamento
10) Progetto continuità
Tutti
1^; 2^ e
specificatamente in 3^
1^ e 3^
Tutti
Tutte
Progetti extracurricolari d’Istituto
TITOLO
PROGETTO
1) Creo con le mani
offro con il cuore
2) Teatro Integrato
3)Teatro in
vernacolo
4) E non chiamatemi
nonno
5) Rivisitando
Gozzano
6) Storia dell’Unità
d’Italia attraverso il
cinema
7) L’uso della peer
education
nell’insegnamento
delle scienze
8) Continuità
musicale
9)Progettazione di
cornici in legno
10) Giochi sportivi
studenteschi
11) A scuola sulla
neve
12) Educazione
stradale
13) Se ci credi non
molli
(progetto per aree a
RESPONSABILE ESPERTO
PRODOTTO/attività
PROGETTO
ESTERNO
Prof.ssa Delre
si
Mercatino di Natale
Prof.ssa Defonte
Prof.sse Defonte Innamorato
Prof.sse Vitulli Napola
Prof.ssa Cristino
no
si
Allestimento teatrale
Allestimento teatrale
si
Allestimento teatrale
si
Manifestazione natalizia
Prof.ssa
Innamorato
no
Allestimento di una
mostra
Prof.ssa Appice
no
Prof. Cattedra
no
Lezioni in continuità con
la scuola primaria,
manifestazione
dimostrativa finale
Concerto di Natale
Prof. Martinelli
Scaramuzzi
Prof. Lacandela
prof.ssa Leoci
Prof.ssa Leoci
no
Mostra- mercato
no
Giochi sportivi
si
Corso di sci
Prof.ssa Frasco
si
Conseguimento Patentino
Prof.ssa Susca
rischio ex art. 9
C.C.N.L.)
14) Un, dois, troi go
together ( progetto per
aree a forte processo
immigratorio ex art. 9
C.C.N.L.)
Prof.ssa Susca
EVENTI
 24 settembre festa dei lettori in collaborazione del Presidio del libro e con il
patrocinio del Comune di Mola di Bari
 26 settembre festa dell’accoglienza presso il Palazzetto dello sport
 2 ottobre festa dei nonni in collaborazione con l’UTE
 14 e 15 ottobre manifestazioni per la settimana europea della democrazia locale
in collaborazione con il Comune di Mola di Bari
 4 novembre giornata delle Forze Armate
 27 gennaio Giornata della Memoria
 Giornate del libro: presentazione dei lavori realizzati nell’ambito del progetto
lettura
 Settimana scientifica da svolgersi nel periodo marzo aprile
 Giochi della Gioventù e Memoriale Vincenzo Fontana da svolgersi nel mese di
maggio
 Giornate di presentazione dei lavori realizzati con progetto PON
Giochi per il memoriale di Vincenzo Fontana
Programmi Operativi Nazionali
La scuola secondaria “Alighieri- Tanzi”, nell’ambito dei Programmi Nazionali per
l’Istruzione finanziati dai Fondi Strutturali, partecipa al bando di concorso per PONFSE 2006 IT 05 1 PO 007 “Competenze per lo sviluppo” e PON-FESR 2006 IT 16 1
PO 004 “Ambienti per l’apprendimento” del piano 2007/2013 per le quattro Regioni
(Calabria, Sicilia, Puglia e Campania) dell’Obiettivo Convergenza.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato, per l'annualità 2011/12, di presentare un Piano
integrato degli interventi relativo agli Obiettivi specifici di seguito riportati per far
fronte alle criticità presenti nella scuola che sono di ostacolo al raggiungimento degli
obiettivi fissati dal Consiglio Europeo di Lisbona e per permettere, in particolare, agli
allievi e al personale tutto della Scuola di acquisire competenze chiave in media con i
paesi UE.
Obiettivo specifico: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei
giovani.
Azione:
C.1
-
interventi
per
lo
sviluppo
delle
competenze
chiave:comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere,
competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia,
competenza digitale, imparare ad apprendere, competenze sociali e civiche,
spirito d'iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale.
Azione: C.4 - interventi individualizzati per promuovere l'eccellenza (gare
disciplinari, borse di studio, attività laboratoriali).
PROPOSTE P. O. N. ANNUALITÀ 2011-2012
OBIETTIVO AZIONE
TITOLO PROGETTO
Laboratoriando 3 ( PON di scienze)
Biblioteca digitale
C1
( interventi per lo Non diamo i numeri! ( recupero matematica)
Parla (e scrivi) come mangi (recupero italiano)
sviluppo delle
Teatro dei burattini
competenze
MusicaIncanto 3
chiave)
CIAK- scuola in corto 3
Have fun with english
Obiettivo generazioni
C4
Giornalisti per caso
( interventi
Web Creative Commons
individualizzati
Ecologic cup
per promuovere
VisionARIE
l’eccellenza )
Antiche e nuove frontiere della musica
Sono inoltre già finanziati:
PON L1 FSE: progetto in rete con le scuole del territorio, attività di
pubblicità ai PON
PON Azione C 3 FSE: educazione alla legalità, (II modulo) progetto “Il
giardino sociale decolla sulle ali della legalità”
PON Azione A1 FESR per il miglioramento delle infrastrutture, rivolto al
personale di segreteria
PON Azione B 1: Tali progetti sono finalizzati all’arricchimento delle
dotazioni tecnologiche. La nostra scuola ha ricevuto finanziamenti per tre
PON B1 per il potenziamento delle dotazioni della biblioteca scolastica, del
laboratorio musicale e di quello scientifico
PON Azione B 3: interventi di formazione sulla valutazione nei processi di
apprendimento - indagine OCSE PISA
PON Azione E 1 per il miglioramento delle dotazioni tecnologiche destinate
ai docenti per la didattica ( LIM)
Progetto PQM per il miglioramento delle competenze in didattica della
matematica (rivolto ai docenti di matematica)
INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI
ALUNNI DISABILI
La legge quadro n.104 del 1992 e le successive istruzioni applicative
stabiliscono una procedura ben definita per l'inserimento scolastico degli alunni
diversamente abili e indicano le condizioni necessarie a promuovere la loro effettiva
integrazione nel gruppo-classe e nel contesto scolastico.
Le potenzialità dell'alunno e gli aspetti significativi in funzione del suo recupero,
espressi nella Diagnosi Funzionale redatta dall'unità multidisciplinare dell' A.S.L
costituiscono il punto di partenza del quale la scuola si avvale per porre le basi
dell'intero progetto didattico, formativo ed educativo.
Negli incontri stabiliti per legge, i docenti del Consiglio di Classe,
l'insegnante di
sostegno, uno o più rappresentanti dell'unità multidisciplinare, in collaborazione con i
familiari dell'alunno, (Gruppo Tecnico) elaborano, sulla base delle osservazioni
condotte ciascuno nel proprio ambito di competenza, il Profilo Dinamico -funzionale,
cioè l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno, e il Piano Educativo
Individualizzato, cioè il documento nel quale vengono descritti l'insieme degli
interventi integrati ed equilibrati fra loro, predisposti ai fini della realizzazione del
diritto all'educazione, all'istruzione e all'integrazione dell'alunno diversamente abile.
I docenti sono, infine, affiancati dai colleghi di sostegno nella progettazione e nella
realizzazione della programmazione individualizzata e dei progetti trasversali
nell'intento di consentire all'alunno un più adeguato recupero di abilità, formalizzate
in progetti di intervento, a partire dalle sue risorse e dai prerequisiti posseduti.
L'integrazione nella classe, nel contesto scolastico, la socializzazione e la
partecipazione produttiva alle attività sono considerati obiettivi primari da perseguire.
Alcune attività programmate possono essere svolte al di fuori del contesto classe
qualora si ravvisi l'opportunità di adottare strategie diversificate per il
raggiungimento di taluni obiettivi e nei casi in cui sia necessario servirsi delle
attrezzature delle aule-laboratorio: laboratorio informatico, laboratorio scientifico,
aula- video, ecc. Gli alunni diversamente abili vengono inseriti in tutti i progetti
d’istituto.
FINALITA' DELL'INTEGRAZIONE
I docenti delle
classi, in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili,
predispongono modalità di svolgimento dell'attività scolastica e di realizzazione del
P.E.I. tali da consentire il perseguimento delle finalità proprie dell'integrazione
scolastica, vale a dire lo sviluppo delle potenzialità dell'alunno negli ambiti
significativi dell'esperienza scolastica.
Gli interventi educativi e didattici destinati ad essi mirano a:
1 promuovere l'autonomia personale e sociale
2 far acquisire abilità di comunicazione
3 potenziare abilità percettive, cognitive, metacognitive implicate negli
apprendimenti di base e disciplinari
4 favorire il possesso, fin dove è possibile, di basilari strumenti linguistici e
matematici
5 promuovere la socializzazione nel gruppo-classe e nel contesto-scuola
6 potenziare abilità grosso-motorie e fino-motorie nell'ambito di attività praticomanuali, motorie, e operative, in genere.
MODALITA' DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' DI SOSTEGNO
Come prevede la legge, il docente per le attività di sostegno è assegnato alla
classe in cui è inserito l'alunno. La presenza di tale figura, che costituisce una
ulteriore risorsa umana e professionale, garantisce condizioni strutturali favorevoli e
apporto
di
competenze
spendibili
per
l'insegnamento
individualizzato,
la
personalizzazione dei percorsi e delle relazioni educative.
I compiti del docente di sostegno sono così sintetizzabili:
1
coordinamento delle iniziative didattiche, formative, educative, programmate dai
docenti della classe d’inserimento dell’alunno diversamente abile;
2
realizzazione di forme specifiche di intervento da svolgersi in determinati
momenti del lavoro didattico, distribuite in una organizzazione oraria definita
collegialmente, sia in contesti operativi specifici, sia nel contesto globale
dell'attività scolastica, predisponendo riduzioni o adattamenti dei curricoli di
classe, organizzando materiali e proposte operative graduate, all’interno dei piani
personalizzati a partire dai bisogni formativi dell'alunno;
3
collaborazione con i docenti della classe nei processi di individualizzazione
dell'insegnamento e integrazione delle diversità, da realizzarsi ampliando le
opportunità formative, in termini di esperienze e stimolazioni:
4
cogestione o conduzione diretta, in collaborazione con i docenti della classe, di
progetti
didattici,
formativi,
educativi,
con
valenza
trasversale
o
multidisciplinare, destinati al gruppo-classe. Tali progetti possono svolgersi anche
in orario aggiuntivo utilizzando le risorse economiche previste in regime di
autonomia scolastica.
DISLESSIA
La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) e non è causata da un deficit di
intelligenza, né da problemi ambientali o psicologici , né da deficit sensoriali o neurologici. Tale
disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica.
E’ compito della scuola includere gli alunni con DSA e metterli in condizione di sviluppare le
proprie potenzialità attraverso l’utilizzo di misure educative e didattiche di supporto utili a
sostenere il corretto processo di insegnamento- apprendimento.
La Legge170 del 2010 ha definitivamente stabilito che una diagnosi specialistica di DSA implica
la conseguente obbligatoria predisposizione da parte della scuola di strumenti dispensativi e
compensativi e di percorsi personalizzati per andare incontro alle esigenze degli alunni che hanno
diritto a tempi più lunghi e all’ eventuale utilizzo di mezzi informatici per potersi cimentare con le
attività proposte. Il disturbo di apprendimento non implica l’ assegnazione dell’ insegnante di
sostegno, per cui è compito del referente della scuola e del Consiglio di classe redigere il Piano
Didattico Personalizzato ( PDP) , una sorta di portfolio del percorso dell’ alunno che evidenzi l’ uso
dei vari strumenti , delle diverse misure adottate e degli obiettivi da perseguire nelle diverse
discipline di studio , anche in vista della valutazione finale del percorso stesso.
L’apprendimento nasce…
…dall’interazione di diversi elementi
L’insegnante può modificare i materiali e suggerire strategie
efficaci per facilitare l’apprendimento …
Caratteristiche
dell’allievo
Caratteristiche
del “materiale”
Attività e strategie
messe in atto
Qualità
dell’insegnamento
Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it
Il docente deve sempre osservare
l’ alunno per sostenerlo nel suo processo formativo
attraverso una didattica personalizzata/ individualizzata.
1
Interventi
personalizzati / individualizzati
Per predisporre adeguati interventi personalizzati
per un allievo con DSA occorre conoscere bene
 Diagnosi (quale e quando)
 Punti forti / Punti deboli
 Stile cognitivo
 Metodo di studio
1
Sezione
Milanodi
e Provincia
Il docente
deve individuare
i punti
forza •e aidlombardia.it
di debolezza dell’ alunno con DSA.
Osservare l’allievo in classe…
Possibili PUNTI FORTI
 Usa bene il canale orale
 Memoria fotografica
 Uso sicuro PC e altri ausili
 Usa bene i simboli
 Buona autostima
 Buone relazioni con i pari
1
Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it
Osservare l’allievo in classe…
Possibili PUNTI DEBOLI
Difficoltà di linguaggio
Poca memoria
Scarse competenze PC e
altri ausili
Bassa autostima
Fatica a capire i simboli
Ansia da prestazione
Affaticabilità
Sezione Milano
Provincia • aidlombardia.it
Sulla base dell’ abilità interessata
dal edisturbo,
i DSA assumono una denominazione
specifica: dislessia ( lettura), disgrafia e disortografia ( scrittura), discalculia (
calcolo)e disgrafia( grafia) . La diagnosi deve essere certificata da uno specialista e
1
deve essere consegnata alla scuola che predispone attività didattiche individualizzate,
strumenti compensativi, misure dispensative e forme di verifica e valutazione
personalizzate. Nella nostra scuola i PDP vengono regolarmente redatti nel corso del
primo Consiglio di Classe e vengono condivisi con la famiglia. La modulistica
adottata è quella fornita dall’ AID ( Associazione Italiana Dislessia). Nel mese di
novembre tre docenti di discipline diverse hanno seguito per 3 giorni il Corso di Alta
Formazione promosso dal MIUR per offrire all’ intera comunità educante indicazioni
di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un
intervento il più possibile adeguato e personalizzato all’ alunno con DSA.
Nella nostra scuola una è l’ alunna che presenta un disturbo specifico dell’
apprendimento certificato e, pur presentando problemi lievi di discalculia, il suo
“problema” è legato essenzialmente alla lettura e alla scrittura, per cui sono state
predisposte strategie didattiche per facilitare il suo percorso formativo.
Il dislessico ,nella lettura di testi a lui proposti, presenta le seguenti difficoltà:
Le difficoltà di lettura nel DSA
Lettura stentata e lenta
 mancata automatizzazione
Lettura con molti errori
 carenza del magazzino lessicale
Difficoltà a capire/ricordare il testo letto
 la lettura resta un compito cognitivo e
assorbe gran parte delle energie
 difficoltà nella memoria di lavoro
Scoraggiamento e rinuncia/rifiuto
 fatica / percezione della scarsa efficacia
1
Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it
E’ di fondamentale importanza il ruolo dell’ insegnante che deve favorire le attività in
piccoli gruppi, privilegiando l’ apprendimento esperienziale e laboratoriale per
consolidare l’ operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione. Il docente
deve, pertanto, provvedere alla semplificazione di testi per adattarli alle esigenze
dell’ alunno come di seguito schematizzato:
Selezionare / adattare i testi
 Esaminare i testi che si propongono per verificarne la
leggibilità (anche con programmi e servizi informatici come
CENSOR Eulogos )
 Nei testi letterari intervenire sulla struttura grafica e/o
antologizzando, far utilizzare sintesi vocale e audiolibri,
potenziare la mediazione del docente e del tutor
 Nei manuali antologizzare e/o riscrivere operando
 riorganizzazioni strutturali ( sequenze cronologicamente lineari)
 semplificazioni sintattiche e grammaticali ( periodi brevi, solo
certi tipi di subordinate, pochi pronomi, ecc.)
 semplificazioni lessicali ( uso di termini del VdiB)
Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it
1
L’ alunno dislessico ha le seguenti difficoltà nella scrittura di testi:
Le difficoltà di scrittura nel DSA
Errori ortografici
 Mancata automatizzazione (gli esercizi
e la ricopiatura non servono)
Struttura e sintassi incerte
 Scarsa familiarità con lo scrivere
Punteggiatura carente
 Scarsa familiarità con lo scrivere,
Le difficoltà
di scrittura
nel DSA
concentrazione
sull’ortografia
1
Milano e Provincia • aidlombardia.it
Testi brevi eSezione
“povertà
di idee”
 Autocensura, preoccupazione della forma
Linguaggio povero
 Autolimitazione al linguaggio noto
 Differenze tra lingua della comunicazione
e linguaggi dello studio (specifici)
Scrivere sotto dettatura  dispensa
 difficoltà nella memoria a breve termine
1
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Il docente nella valutazione delle prove scritte deve:
Quali cambiamenti per il docente
NELLA CORREZIONE dei LAVORI SCRITTI
 Valorizzare i contenuti più che la forma
 Puntare sulla correzione solo degli aspetti più
importanti
 Dare una valutazione articolata
 Evidenziare sempre qualcosa di positivo 
rinforzo
 Lavorare sul processo più che sul prodotto
 Usare la correzione come momento formativo
1
Sezione
Milano e Provincia
Negli esercizi di grammatica,
inoltre,
il docente
deve:• aidlombardia.it
Lingua e grammatica
 Puntare sulla comprensione delle funzioni
(grammaticali, logiche, sintattiche) piuttosto che sulla
memorizzazione delle definizioni
 Puntare sull’ uso corretto delle strutture
piuttosto che la memorizzazione delle regole
 Ridurre la richiesta di scrittura nei compiti e nei
test (abbreviazioni, tabelle, simboli, colori)
 Far usare tavole e schemi nei compiti e nei test
1
Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it
Docente referente
Isabella Debellis
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI
Un altro tipo di integrazione riguarda gli
alunni stranieri, il cui inserimento è
garantito
dalla
legge
40
del
6/3/'98
sull'immigrazione straniera in Italia.
Nell'art. 36 si ribadisce con forza l'obbligo
dell'inserimento scolastico dei figli degli immigrati e richiede alla scuola
l'applicazione dei diritti civili e di cittadinanza per coloro che vengono spesso da
lontano.
Di fronte alla varietà di vita e di storia che caratterizzano questi bambini e ai
differenti bisogni didattici e linguistici, per offrire risposte efficaci, si cercano le
modalità e le procedure per:
progetti di accoglienza particolarmente mirati
attività ed interventi specifici per favorire la conoscenza della lingua italiana
momenti socializzanti per conoscere e valorizzare le diverse culture.
Gli interventi didattici puntano non solo alla valorizzazione della cultura di
appartenenza ma soprattutto alla scoperta della persona come risorsa e come
soggetto coinvolto in un progetto comune di sviluppo futuro.
Essi prevedono:
la raccolta di documenti, informazioni biografiche e scolastiche sui saperi
già acquisiti, per individuare i punti di forza e gli eventuali bisogni;
l’inserimento in classe, prestando attenzione alle interazioni fra i gruppi
per prevenire forme di esclusione e di distanza e favorire lo stabilirsi di
relazioni di reciprocità;
l'insegnamento della lingua Italiana come L2 (seconda lingua) con un
intervento tempestivo e mirato per evitare che la condizione di non
conoscenza finisca per diventare un motivo di insuccesso, sotto forma di
ritardo scolastico accumulato.
Successivamente si presenta l'urgenza di far apprendere l'italiano per lo
studio attraverso:
momenti di supporto individualizzato rivolto ad un piccolo gruppo
modalità di facilitazione dell'apprendimento delle discipline
interventi di consolidamento linguistico
semplificazione delle consegne
uso di linguaggi non verbali
sottolineatura dei concetti base e semplificazione dei testi
valorizzazione dei saperi precedenti e confronti con i saperi della società
di approdo
Anche nella nostra scuola aumenta progressivamente la presenza di immigrati
provenienti per lo più da paesi dell’area comunitaria o dell’Europa dell’Est
( albanesi, rumeni, georgiani), ma anche dai paesi nordafricani (Tunisia) e dalla
Repubblica Popolare Cinese. A questi bambini si vanno ad aggiungere quelli
provenienti dagli Stati Uniti d’America, figli di genitori emigrati di ritorno che
da sempre sono presenti nelle nostre classi con le loro difficoltà linguistiche.
Per far fronte a queste necessità la nostra scuola ha chiesto e ottenuto il
finanziamento per due progetti ex articolo 9 C.C.N.L. : “Un, dois, troi go to
gether” e “Se ci credi non molli” destinati agli alunni stranieri e, più in generale
a tutti quelli a rischio dispersione.
Anche per l’anno scolastico in corso, inoltre, si è cercata la collaborazione con
il centro CRIT di riferimento che per la nostra scuola è quello di Monopoli, con
la richiesta di 40 ore per attività di mediazione linguistico- culturale ad opera di
personale qualificato, da assolvere in orario curricolare, per accogliere gli alunni
di recentissima immigrazione o anche in orario extracurricolare per curare le
relazioni scuola- famiglia.
La flessibilità organizzativa
La
flessibilità
dell'organizzazione
didattica
per
tempi,
modalità,
raggruppamento degli alunni, utilizzo degli spazi e dei materiali,
indispensabile per raggiungere le finalità e gli obiettivi programmati, prevede
momenti di lavoro a classi aperte che riguardano essenzialmente
il corso musicale con la musica d’insieme,
le classi a tempo prolungato per le attività funzionali alla realizzazione di
progetti curricolari ed extracurricolari.
Alunni al Caffè letterario
PROGETTI
“VIVERE LA SCUOLA in … CONTINUITA”
PROGETTO CONTINUITA’ e PROGETTO ORIENTAMENTO
Docente responsabile dei progetti Continuità e Orientamento
Isabella Debellis (Funz. Strum. Area 3)
“La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto del bambino/ragazzo ad un
percorso formativo organico e completo ...a livello psicologico,pedagogico e didattico. La sua
attuazione contribuirà a costruire l’identità del singolo individuo”(D.M.4/3/91)
La continuità educativa consiste nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo
che valorizzi le competenze dell’alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ciascuna
scuola nella diversità di ruoli e funzioni.
Il Progetto Continuità di fondamentale importanza nella Scuola, è inserito nel POF e il suo fine è quello
di rendere sereno il passaggio degli alunni, da un ordine di scuola all’altro, in un momento particolare di
crescita. Tale scopo viene perseguito non solo con iniziative specifiche e forme di raccordo pedagogico
curricolare ed organizzativo, ma anche attraverso un sistema concordato di progetti che mirano a
valorizzare ,in ogni alunno, le precedenti esperienze scolastiche . Nel processo di apprendimento
l’alunno porta la ricchezza di esperienze e conoscenze, mette in gioco aspettative ed emozioni, si
presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica deve
opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l’allievo riesce a dare senso e
significato a quello che va imparando Quest’ anno, in seguito al dimensionamento, la Scuola “ Alighieri
- Tanzi” , ha dieci classi prime coinvolte nel Progetto Continuità a fronte di 12 classi quinte della scuola
Primaria( 7 classi del I Circolo Didattico e 5 del II Circolo Didattico).
Sezione Descrittiva
1.1 Denominazione del progetto
Progetto Continuità. ( Si attueranno le seguenti quattro tipologie di progetto-continuità)
Progetto Strumentale / Musicale: “ Continuità musicale”
Progetto Scientifico: “ L’ uso della peer education nella didattica laboratoriale delle scienze”
Progetto PON C3: “ Il giardino sociale decolla sulle ali della legalità” (II annualità)
Progetto Lettura : “Favole pugliesi”
1.2 Docente responsabile :
Isabella Debellis ( Funzione Strum. Area 3)
1.3 Obiettivi ( gli obiettivi specifici di ciascun progetto sono elencati nei singoli progetti allegati al
Progetto Continuità: “Vivere la scuola in … CONTINUITA’”)
Favorire il passaggio sereno da un grado scolastico all'altro, superando i disagi e le paure
generate dal nuovo contesto scolastico.
Educare all’ ascolto
Promuovere la partecipazione attiva degli alunni all’ esperienza della musica nel suo aspetto di
espressione- comunicazione
Attuare l’uso della peer education nella didattica laboratoriale delle scienze
Potenziare il piacere della lettura
Creare materiali originali, sperimentando tecniche diverse
1.4 Destinatari
Alunni delle classi quinte del I e II Circolo Didattico di Mola di Bari e alunni delle classi prime della
Scuola Secondaria di I grado “ Alighieri- Tanzi”
Il Progetto strumentale/musicale ( a cura dei proff. Cattedra, Cippone, Mazzarano e Picca)
vedrà abbinate le classi del Corso musicale della sede scolastica “ Alighieri” a una classe quinta
della scuola Primaria “ San Giuseppe” e ad alunni, particolarmente motivati, scelti nelle quinte
classi della Scuola Primaria “ Montessori”.
Nel corso del Progetto, l’orchestra del Corso ad indirizzo Musicale, formata dagli alunni di II e III F
accompagnerà il coro misto, formato dagli alunni di I F e dagli alunni di quinta classe. Nel corso degli
incontri, che si terranno presso il I Circolo Didattico nel rispetto di un calendario ben definito, fornito
alle insegnanti di Scuola Primaria, si svolgeranno le seguenti attività:
Studio delle parti per sezioni
Studio delle parti in orchestra e prove separate per il coro
Prove generali congiunte
Concerto finale
La manifestazione finale, aperta al pubblico, avverrà il 20 dicembre presso la Chiesa del Sacro Cuore.
Il Progetto Scientifico ( a cura della prof.ssa Appice) vedrà coinvolte una classe di II media e
una classe quinta della Scuola Primaria “ S. Giuseppe”.
Le fasi di lavoro si articoleranno come segue:
Creazione dei gruppi di lavoro
Individuazione del problema
Fase sperimentale
Elaborazione esiti ed eventuale rilancio
Presentazione finale del lavoro svolto
E’ prevista , a conclusione del percorso didattico- educativo, una manifestazione finale aperta ai genitori
degli alunni protagonisti del progetto, per mostrare una sintesi degli esperimenti e delle attività
scientifiche svolte, fondate essenzialmente sulla peer education.
Il progetto PON C3 ( a cura delle proff Capobianco, Debellis e Delre) vedrà coinvolti una
classe quinta della scuola Primaria “ S. Giuseppe”, allocata presso la sede scolastica “ Tanzi”, e
gli alunni di una classe prima della sede scolastica “ Tanzi”, protagonisti già nello scorso anno
del suddetto progetto.
Il progetto sarà caratterizzato dall’ intervento dei seguenti esperti:
Padre Giuseppe de Stefano ( fondatore della Città dei ragazzi)
Sportello Elp
Legambiente
Associazione “Libera”
Tutte le attività, di carattere laboratoriale (messa a dimora di piante, attività in piccoli e grandi gruppi,
…) fondate sul principio dell’ “ imparare facendo”, saranno svolte in aula, nel laboratorio di informatica
e in spazi aperti come il giardino sociale.
A conclusione del progetto, sarà allestita una mostra dei lavori prodotti dagli alunni dei due diversi gradi
di scuola.
Il progetto Lettura (referente la prof.ssa Campanile) sarà curato da tutti i docenti di Lettere
delle classi prime e avrà come oggetto il libro “ Favole pugliesi” di Manlio Triggiani , ed.
Progedit, promosso dal presidio del Libro di Polignano, in collaborazione con la prof. ssa Branà.
Il progetto si articolerà in quattro fasi:
Incontro delle classi con l’ autore del libro e lettura animata di una o due favole
Lettura nelle diverse sedi scolastiche delle fiabe scelte e produzione di materiale grafico
pittorico e di testi di tipologie diverse
Incontro delle classi abbinate per socializzare e visionare i lavori prodotti ( giochi linguistici,
cartelloni, lavori di scrittura creativa…)
Allestimento di una mostra dei lavori prodotti dagli alunni dei due gradi di scuola.
I docenti abbinati dei due ordini di scuola riceveranno il calendario relativo agli incontri programmati
per potersi organizzare serenamente.
I due incontri della durata di due ore ciascuno avverranno in orario scolastico alla presenza dei docenti
di Italiano coinvolti che avranno curato la lettura del testo nei due ordini di scuola.
Gli incontri , nel rispetto dell’ orario scolastico, saranno concordati tra i docenti di Scuola Primaria e di
Scuola secondaria abbinati.
Il progetto avrà i seguenti obiettivi:
Favorire il passaggio dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria di I grado
Educare all’ascolto
Potenziare l’ esperienza della lettura e dell’ immaginario personale
Analizzare i personaggi e individuare la morale del testo letto
Promuovere un laboratorio di scrittura creativa
Promuovere la conoscenza del processo di ideazione di un libro
“ Favole pugliesi” è una raccolta di fiabe e favole popolari pugliesi, espressione profonda di miti e
simboli delle generazioni che ci hanno preceduto. Tutte le favole sono elencate in un indice organizzato
come decalogo delle buone maniere, di valori e di buoni sentimenti. Le favole,infatti, raccontano dei
diversi tipi umani, figure e maschere che rappresentano modelli comportamentali che ciascuno di noi
incontra nella propria vita, ma che costituiscono un sentiero per giungere ad un consiglio, a un
suggerimento, ad una morale che ci guida nell’ affrontare e uscire vincitori da una situazione ambigua o
pericolosa. Ogni favola diventa così emblema di un modo di essere intelligenti.
Il Progetto Continuità- Genitori ( a cura della prof.ssa Saccente Antonia) dal titolo “Creo con
le mani, Dono con il cuore”, sarà rivolto ai genitori degli alunni delle classi quinte e delle classi
prime . Le attività laboratoriali saranno finalizzate alla creazione di oggetti natalizi e bijoux.
I prodotti realizzati saranno messi in vendita al mercatino della solidarietà che sarà allestito, nelle due
sedi scolastiche, per il Santo Natale. Parte del ricavato sarà dato in beneficenza.
Concerto di Natale 2011
Chiesa del Sacro Cuore
( Sintesi del Progetto) PROGETTO : “VIVERE LA SCUOLA IN … CONTINUITA’”
Denominazione
Tempi
Destinatari
Docenti coinvolti Attività
progetto
Progetto
Ottobre- Dicembre Alunni di V di
Cattedra- Cippone- Attività
Strumentale/
Scuola primaria
Mazzarano Picca
labotatoriali e di
Musicale
Alunni di I di
esplorazione
“Continuità
Scuola Secondaria
modulare degli
musicale”
di I grado
strumenti presenti
nel corso ad
indirizzo musicale;
coro misto
Progetto
Gennaio -Marzo
Alunni di V di
Appice
Ricerca azione,
Scientifico “L’ uso
Scuola primaria
didattica
della peer
Alunni di I di
laboratoriale,
education nella
Scuola Secondaria
problem solving,
didattica
di I grado
cooperative
laboratoriale delle
learning, tutoring,
scienze”
role playing
PON C3
Gennaio- Marzo
Alunni di V di
CapobiancoDidattica
(II annualità)” Il
Scuola primaria
Debellis-Delre
labotatoriale in
giardino sociale
Alunni di I di
piccoli e grandi
decolla sulle ali
Scuola Secondaria
gruppi, messa a
della legalità”
di I grado
dimora di piante,
cooperative
learning,problem
solving
Progetto Lettura
Dicembre- Marzo
Alunni di V di
CampanileLettura di
“ Favole pugliesi”
Scuola primaria
Dellisanti-Murafavole(silenziosa ,
Alunni di I di
Napola-Vitulliespressiva e
Scuola Secondaria Calabrese-Iannianimata); incontro
di I grado
Consigliocon autore; giochi
Debellislinguistici, attività
SuscaM.T.graficopittoriche…
Progetto Genitori
NovembreGenitori di alunni
Saccente (docente Creazione di
“Creo con le mani, Dicembre
di V di Scuola
esterno)-Delre
oggetti natalizi e di
dono con il cuore”
primaria e genitori
bijoux
di alunni di I di
Scuola Sec
Uso della peer education nella didattica delle scienze
PROGETTO ORIENTAMENTO
Se un uomo non sa verso
quale porto è diretto,
nessun vento è quello giusto.
Seneca
L’Orientamento rientra fra le finalità della scuola secondaria di I grado e favorisce lo sviluppo del
ragazzo, ponendolo in condizione di definire la propria identità, di consolidare le capacità decisionali
per operare scelte. L’attività di orientamento deve, quindi, interessare tutta l’azione didattica quotidiana
e deve servire a preparare il giovane a compiere scelte responsabili. Nei tre anni della scuola media la
formazione orientativa si realizza anche attraverso attività a carattere trasversale con il concorso di più
discipline, finalizzate a promuovere la capacità di lavoro in comune e a sviluppare la conoscenza critica
dei principali temi del contesto culturale contemporaneo.
Nel terzo anno, in particolare, il Consiglio di classe programma e realizza interventi diretti a consolidare
le conoscenze disciplinari di base e a rinforzare le capacità e le competenze, per favorire il successo
formativo e per mettere lo studente in condizione di compiere scelte adeguate ai propri interessi e alle
proprie potenzialità verifica, inoltre, la coerenza tra l’indirizzo scelto e le potenzialità e le attitudini
individuali al fine di confermare e rafforzare le scelte effettuate o di individuare possibili percorsi
alternativi anche con il supporto della famiglia.
La didattica orientativa, avviata già nel corso del I anno della scuola Secondaria di i grado viene
consolidata nel corso del secondo anno e potenziata nel corso del terzo anno per conoscere attitudini,
interessi, passioni e potenzialità di ciascun alunno.
Sezione descrittiva
1.1 Denominazione progetto
Progetto Orientamento
1.2 Docente responsabile
Isabella Debellis
1.3 Obiettivi
Garantire la continuità del processo didattico - educativo - inteso come percorso formativo,
integrale ed unitario tra i due ordini di scuola.( Secondaria di I grado e Secondaria di II grado)
offrire possibilità agli alunni di età diverse di sperimentare attività didattico educative attraverso
giornate- studio programmate presso alcune scuole secondarie di II grado presenti sul territorio
favorire momenti di confronto e di accoglienza
superare ansie e timori legati al passaggio dalla scuola di grado inferiore a quella di grado
superiore
visitare le scuole superiori del territorio
favorire lo sviluppo della fiducia in sé, nei coetanei e negli adulti
promuovere condizioni favorevoli, anche attraverso una adeguata personalizzazione del
curricolo, per gli alunni diversamente abili la cui integrazione presenta particolari difficoltà
1.4 Destinatari
Alunni di classe terza
Il Progetto Orientamento prevede le seguenti attività:
Settimana dedicata all’ Orientamento ( dal 10 al 17 gennaio 2012)
Incontri dei referenti per l’ Orientamento delle scuole secondarie di II grado con le classi terze
secondo un calendario programmato. Nel corso degli incontri saranno presentati le
caratteristiche essenziali degli indirizzi delle scuole secondarie superiori, i piani di studio e la
spendibilità nel mondo del lavoro del titolo da conseguire al termine della frequenza della scuola
presentata
Stages pomeridiani
Giornate di Studio
Incontri pomeridiani Scuola-Famiglia con i docenti referenti per l’ orientamento delle Scuole
secondarie di II grado rivolti ad alunni e genitori
Comunicazione data agli alunni degli Open days delle Scuole Secondarie di Secondo Grado
Distribuzione e ritiro dei modelli di iscrizione debitamente compilati
Consegna dei modelli in segreteria da parte del docente coordinatore di classe
Consiglio orientativo a cura del Consiglio di classe
Certificazione delle competenze
Prevenzione dispersione scolastica e disagio giovanile
Quest’ anno, a seguito del dimensionamento, la scuola “ Alighieri -Tanzi” ha 11 classi terze che, nella
settimana dedicata alle attività specifiche dell’ Orientamento, incontreranno, nelle ore mattutine, i
docenti referenti di 32 scuole Secondarie di II grado.
Il prospetto degli incontri, riassunti in tabella, sarà dato ai coordinatori delle classi terze che avranno
cura di affiggerlo sulla parete dell’ aula per essere consultato dagli alunni e dai docenti.
Ogni classe sarà fornita di apposita cartellina in cui raccogliere i piani di studio delle varie scuole e il
materiale informativo per analizzarli nel gruppo classe .Nelle cartelline saranno anche raccolti i moduli
di iscrizione debitamente compilati che saranno ritirati dalla scrivente e consegnati in segreteria nei
tempi stabiliti, come previsto da procedura.
RISULTATI ATTESI
1. Congruenza fra le scelte effettuate dagli alunni e i loro interessi e attitudini
2. Passaggio e inserimento positivo dell’alunno nelle classi del nuovo ordine di scuola
Le attività che la nostra scuola attua per l’ Orientamento scolastico sono riconducibili a:
Orientamento come INFORMAZIONE
Orientamento come incontro IO-CONTESTO
Orientamento attraverso la DIDATTICA
L’ Orientamento efficace avviene attraverso:
1. Didattica laboratoriale ed orientativa
2. Community care
3. Curricolo verticale
Sta per essere avviato, a livello ministeriale, il progetto “ Eureka” per sostenere gli alunni nella scelta
del corso di studi di Scuola Secondaria di II grado, realizzando attività ancor più mirate che, partendo
dalla classe seconda della scuola secondaria di I grado, “modellino” percorsi caratterizzati da dinamiche
laboratoriali e da sperimentazioni che si avvalgano dalla peer education.
Indicazioni Metodologiche
Quattro sono gli aspetti fondanti della metodologia adottata :
1) Valorizzare l’ esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti.
2)Favorire l’ esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove
conoscenze. “ In questa prospettiva la problematizzazione svolge una funzione insostituibile : sollecita
gli alunni ad individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le mappe cognitive già
elaborate, a trovare piste d’indagine adeguate ai problemi, a cercare soluzioni anche originali attraverso
un pensiero divergente e creativo”, a pensare per relazioni.
3)Incoraggiare l’ apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La
dimensione comunitaria dell’apprendimento ( Cooperative Learning e Learning Together ) svolge un
ruolo significativo. “ In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono
essere introdotte ( dall’aiuto reciproco all’apprendimento nel gruppo cooperativo, all’apprendimento tra
pari…) sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi di
età diverse.”
4)Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”. (
Dimensione metacognitiva dell’apprendimento ) “Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie
adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un
insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l’alunno
consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio. Occorre
che l’alunno sia attivamente impegnato nella costruzione del suo sapere, sia sollecitato a riflettere su
quanto impara, sia incoraggiato ad esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i
traguardi raggiunti …”
Verifica e Valutazione
L’utilizzo della didattica per gruppi di apprendimento cooperativi, comporta la necessità di predisporre
criteri di valutazione che facciano riferimento agli aspetti processuali, cognitivi, metacognitivi e
relazionali -collaborativi che contraddistinguono questo tipo di metodologia di lavoro. La verifica e la
valutazione delle competenze saranno quindi attuate attraverso griglie di osservazione dei processi e dei
comportamenti per rilevare il livello di conoscenze ed abilità acquisite. Gli alunni stessi saranno
coinvolti direttamente nel valutare il proprio “stile cognitivo”.
Balafon Film Festival
(Sintesi del Progetto)
PROGETTO ORIENTAMENTO
Destinatari
Attività previste
Incontro dei docenti referenti delle
seguenti Scuole Secondarie di II Gr
Studenti
Settimana dedicata all’ Orientamento ( dal
10 al 17 gennaio 2012 )
IISS “Majorana” (liceo e ist Tec)Mola di
Bari
Genitori
Ist per il Comm “ Tridente” -Mola di
Bari
Docenti
Incontri dei referenti per l’ Orientamento
delle scuole secondarie di II grado con le
classi terze secondo un calendario
programmato
ITC “ Montale” -Rutigliano
Stages pomeridiani
Liceo classico “Morea”-Conversano
Giornate di Studio
Liceo scient” Ilaria Alpi” - Rutigliano
Istituto Alberghieroi -Polignano
Liceo scient “S: Simone”-Conversano
Liceo “S. Benedetto”- Conversano
Incontri pomeridiani Scuola-Famiglia con
i docenti referenti per l’ orientamento
delle Scuole secondarie di II grado rivolti
ad alunni e genitori
Comunicazione agli alunni degli Open
days delle Scuole Secondarie di Secondo
Grado
Ist:” De Lilla”- Conversano
Liceo Art” L.Russo” – Monopoli
Ist “ V.S: Longo” settore tecnologico,
settore economico - Monopoli
Polo liceale” G. Galilei” Monopoli
IPSIAM - Monopoli
Distribuzione e ritiro dei modelli di
iscrizione debitamente compilati e
consegna degli stessi in segreteria
Ist “ Caramia_Gigante” LocorotondoAlberobello
Ist “ Marco Polo” –Bari
Certificazione delle competenze
Prevenzione dispersione scolastica e
disagio giovanile
Ist. “ Majorana”- Bari
Ist “ Santarella” _ Bari
Liceo “ Bianchi Dottula”-Bari
Ist”R:Gorjux” –Bari/
IPSSS” De Lilla” – Bari
ITC” Lenoci” –Bari
ITE e Lic Ling” Giulio Cesare”- Bari
Liceo Cl.” Q.O.Flacco” – Bari
Ist “ Euclide” _ Bari Indirizzo.
Areonautico, Geometra, Nautico
Ist “ Pitagora” e “ Vivante”- Bari
ITC “ Romanazzi” – Bari
Liceo Art.” Pascali” -Bari
PROGETTO DIRITTI A SCUOLA
Progetto regionale varato dagli Assessorati al Diritto allo Studio e alla Formazione professionale
della Regione Puglia con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Invalsi.
Il progetto prevede un’azione straordinaria per incrementare le competenze di base in italiano
e matematica degli studenti con l’obiettivo primario di contrastare l’abbandono scolastico. Sarà
realizzato, sulla base di uno specifico accordo firmato tra Regione Puglia e MIUR, attraverso
l’utilizzo di personale docente e non docente precario che, affiancato dal personale docente interno
in qualità di tutor, presterà servizio in maniera continuativa in orario antimeridiano.
In particolare la nostra scuola ha elaborato un intervento di recupero del deficit di apprendimento
della lingua italiana e delle abilità logico/matematiche con l’obiettivo di raggiungere i seguenti
risultati:
1. abbassamento dei livelli di dispersione scolastica e di abbandono;
2. innalzamento dei livelli di apprendimento nella competenza specifica e, conseguentemente,
aumento del successo scolastico;
3. miglioramento dell’autoconsapevolezza, dell’autostima e della responsabilizzazione, anche
in funzione di positive dinamiche di orientamento agli studi successivi.
Le metodologie che si intendono adottare saranno incentrate sull’utilizzo delle nuove tecnologie
(LIM e TIC). “Imparare operando” è sicuramente una strategia efficace per coinvolgere gli alunni
poco motivati ad apprendere, attraverso letture animate, role playing, cooperative learning, giochi
linguistici. Le attività scelte integreranno capacità e contenuti curriculari e consentiranno di fornire
maggiori motivazioni all’apprendimento e all’ “impegno attivo”.
Per facilitare l’acquisizione dei contenuti disciplinari, ci si avvarrà di:
potenziamento delle competenze trasversali
valorizzazione dei saperi precedenti
metodo del confronto
semplificazione dei testi
Tutti gli interventi verranno collocati in orario antimeridiano, e i gruppi di allievi di classi parallele,
beneficiari dell’attività, saranno motivati ad apprendere con l’utilizzo della didattica laboratoriale e
con metodologie caratterizzate da elementi di novità e di stimolo rispetto all’organizzazione
dell’attività didattica. Parteciperanno al progetto in modo prioritario gli alunni delle classi prime che
presentino le seguenti caratteristiche:
gravi lacune nelle competenze di base della lingua italiana evidenziate ai test d’ingresso
rischio di devianza,eventualmente già segnalato dai servizi sociali;
comportamenti o atteggiamenti reprensibili segnalati dai C.d.C.
”disagi” riconducibili a vari fattori
nazionalità straniera
Si coinvolgeranno attivamente le famiglie attraverso incontri informativi e costruttivi a cadenza
mensile che mireranno a sensibilizzare i genitori al percorso didattico – educativo dei loro figli e a
monitorane gli eventuali progressi. Per evitare che i genitori degli allievi beneficiari possano
irrigidirsi in rifiuti e atteggiamenti di chiusura, si opererà in un clima di serenità e collaborazione.
Funzionale al successo del Progetto sarà lo scambio di informazioni tra i due enti formativi Scuola –
Famiglia.
Articolazione didattica
Italiano
Modulo 1 classi terze
N.
Unità disciplinare
Sintesi dei contenuti
Durata in ore
1
Strutture grammaticali
Principali strutture grammaticali della lingua italiana
80
2
Comprensione dei testi
Codici fondamentali della comprensione orale verbale
e non verbale
90
3
Interazione comunicativa
Lessico fondamentale per la gestione di semplici
comunicazioni orali in contesti diversi
90
4
Lettura analitica e sintetica
Diverse strategie di lettura
90
350
(di cui 30 per
attività funzionali
al progetto quali:
partecipazione
Collegio docenti,
colloqui con le
famiglie )
Totale
Modulo 2 classi prime
N.
Unità disciplinare
Sintesi dei contenuti
Lettura espressiva
Durata in ore
80
1
Tecniche di lettura
2
Caratteri specifici di un testo
Principali generi letterari
90
3
Produzione di testi
Tecniche delle diverse forme di produzione
scritta
90
4
Produzione di testi multimediali
Principali componenti strutturali ed espressivi di un
prodotto audiovisivo
90
350
(di cui 30 per
Totale
TOTALE COMPLESSIVO
attività funzionali
al progetto quali:
partecipazione
Collegio docenti,
colloqui con le
famiglie)
700
Matematica
Docente 1 - Modulo 1 Classi seconde
N.
Unità disciplinare
Sintesi dei contenuti
Durata in ore
Il Teorema di Pitagora
Il Nucleo: spazio e forme
L’attività costruisce operativamente il teorema di Pitagora
attraverso materiale povero e con l’ausilio del programma
80
Frazioni in movimento
Attività posta in forma ludica, tratta dalla sperimentazione
m@tabel, tesa alla comprensione del concetto di numero
razionale e al confronto di frazioni. L’attività pone l’alunno
in condizione di comprendere il concetto di frazione e
operare con le frazioni.
90
3
Le parole del problema
Attività interdisciplinare tratta dalla piattaforma di
formazione del PQM (Nucleo: Relazioni e Funzioni ) che
pone l’alunno nelle condizioni di comprendere la traccia di
un problema in maniera più semplice sino all’invenzione di
problemi analoghi.
Nodo concettuale: comprensione del linguaggio specifico;
identificazione e uso di semplici relazioni
90
4
Rettangoli isoperimetrici
Attività [email protected] finalizzata alla comprensione operativa
del concetto di Isoperimetria ed estensione
90
1
2
350
(di cui 30 per
attività funzionali
al progetto quali:
partecipazione
Collegio docenti,
colloqui con le
famiglie)
Totale
Docente 2 - Modulo 2 Classi seconde
N.
Unità disciplinare
Sintesi dei contenuti
Durata in ore
Il Teorema di Pitagora
Il Nucleo: spazio e forme
L’attività costruisce operativamente il teorema di Pitagora
attraverso materiale povero e con l’ausilio del programma
80
Frazioni in movimento
Attività posta in forma ludica, tratta dalla sperimentazione
m@tabel, tesa alla comprensione del concetto di numero
razionale e al confronto di frazioni. L’attività pone l’alunno in
condizione di comprendere il concetto di frazione e operare
con le frazioni.
90
3
Le parole del problema
Attività interdisciplinare tratta dalla piattaforma di
formazione del PQM (Nucleo: Relazioni e Funzioni ) che
pone l’alunno nelle condizioni di comprendere la traccia di
un problema in maniera più semplice sino all’invenzione di
problemi analoghi.
Nodo concettuale: comprensione del linguaggio specifico;
identificazione e uso di semplici relazioni
90
4
Rettangoli isoperimetrici
Attività [email protected] finalizzata alla comprensione operativa del
concetto di Isoperimetria ed estensione
90
1
2
Totale
TOTALE COMPLESSIVO
350
(di cui 30 per
attività funzionali
al progetto quali:
partecipazione
Collegio docenti,
colloqui con le
famiglie)
700
PROGETTO AREE A RISCHIO
( ex art. 9 CCNL Comparto Scuola 2006-2009).
“Se ci credi, non molli”
Il progetto coinvolge, in modo prioritario, allievi che hanno evidenziato ed
evidenziano una importante tendenza all’assenteismo; allievi a rischio di
devianza, eventualmente già segnalati dai servizi sociali; allievi segnalati dai
C.d.C. per comportamenti o atteggiamenti reprensibili; allievi portatori di
disagi riconducibili a vari fattori;
Fra gli obiettivi:
Intercettare preadolescenti “a rischio” coinvolgendoli in attività accattivanti e
motivanti;
favorire la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, facendo emergere le
attitudini individuali e trasformandole in competenze;
favorire ed aumentare il senso di autoefficacia personale ed interpersonale;
facilitare occasioni di incontro, stimolando la socializzazione, il confronto e
l’integrazione tra pari.
Implementano il progetto le seguenti attività:
“Progettazione di cornici in legno” (laboratorio tecnologico).
“For Christmas carol to Christmas today” e “Rivisitando Gozzano, ovvero Infanzia
senza luce” (laboratori di attività espressivo teatrali).
“Coro natalizio” (laboratorio musicale).
“Recupero di matematica per le classi prime” (recupero delle competenze di base).
ALLONS ENFANTS
pon di lingua francese
PROGETTO AREE A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO
(ex art. 9 CCNL Comparto Scuola 2006-2009).
“Un, dos, troi … e go together”
(progetto interculturale per l’inclusione degli alunni stranieri) Il progetto è destinato a minori e a nuclei familiari stranieri, insieme a minori e a
famiglie autoctone.
Fra gli obiettivi:
Inserire e integrare gli alunni nella scuola e nella società;
veicolare gli strumenti di conoscenza della cultura e della lingua italiana;
favorire l’approccio alla cultura del paese di provenienza dei compagni di
diversa nazionalità da parte del gruppo-classe;
stimolare la comparazione interculturale.
Implementano il progetto le seguenti attività:
“Recupero di matematica per le classi terze” (recupero delle competenze di base).
“Gusta le tradizioni”(laboratorio scientifico).
“Amico italiano (progetto accoglienza per alunni di recentissima
immigrazione)”
fondi del Centro Risorse Interculturali del Territorio.
Il progetto è destinato agli alunni georgiani di recentissima immigrazione e prevede
l’ausilio del mediatore linguistico – culturale; obiettivo principale è veicolare gli
strumenti di conoscenza della lingua e della cultura italiana.
Alunni sede Tanzi in piazza del Ferrarese per la manifestazione
“La scuola suona la pace”
PROGETTO DI EDUCAZIONE LINGUISTICA PER LE CLASSI
A TEMPO PROLUNGATO
DENOMINAZIONE PROGETTO
Prolunghiamo...la lingua italiana!
A. S.
2011-2012
DOCENTI RESPONSABILI DEL
PROGETTO
Campanile C., D'Alessio A., Innamorato R.,
Mazzoccoli A., Napola F.,Vitulli R.
TEMPI
Intero anno scolastico
ORARIO
Curricolare: 2 ore pomeridiane del T. P. (o di martedì o
di giovedì)
DESTINATARI
Classi T.P.
NUMERO ALUNNI COINVOLTI
Metà gruppo classe per ora di lezione
FINALITA'
Questo progetto intende offrire ai ragazzi frequentanti
classi a T.P. la possibilità di colmare le lacune presenti
nella preparazione di base, di migliorare il metodo di
studio, di partecipare più attivamente alle attività
didattiche, di rafforzare le competenze e le abilità
dell'ambito espressivo e dunque di conseguire
pienamente gli obiettivi programmati nell'asse
linguistico.
OBIETTIVI FORMATIVI


Acquisire un metodo di studio più autonomo e
proficuo
Aquisire il "gusto del sapere"
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI In relazione alle classi gli obiettivi vengono così
diversificati:
I CLASSE: Recupero e consolidamento delle capacità
di lettura silenziosa e ad alta voce; recupero delle
capacità di comprensione di un testo nei suoi aspetti
essenziali e di produzione di una sintesi.
II CLASSE : Recupero e consolidamento delle
competenze ortografiche e morfologiche con
particolare riferimento ai verbi; recupero e
consolidamento delle capacità di analisi testuale.
III CLASSE: Recupero e consolidamento delle
competenze relative all'analisi tesuale, alla struttura e
all'analisi della frase.
METODOLOGIA
STRUMENTI
ATTIVITA'
1. Lezione frontale
2. Lezione dialogata
3. Lezione in piccoli gruppi
Libri di testo, fotocopie, schede, LIM, computer
1
2
Lettura ad alta voce
Schede per la strutturazione logica di testi e
3
4
5
6
7
VERIFICHE E VALUTAZIONI
messaggi
Esercizi
di
recupero
ortografico
e
morfosintattico
Esercizi lessicali
Uso del vocabolario e fonti varie
Attività guidate per migliorare la capacità di
esposizione orale e scritta
Attività per l'uso corretto degli strumenti
operativi
Le verifiche saranno costituite da esercizi di
applicazione quotidiana e dall'utilizzo periodoco di
questionari e schede.
La valutazione verrà effettuata in itinere e a
conclusione del progetto per accertare il progresso
realizzato rispetto alla situazione di partenza.
“Gli Uccelli” di Aristofane
classe I C scuola Dante a.s. 2010-11
PROGETTI DI ATTIVITA’ MOTORIA FISICO-SPORTIVA:
A scuola sulla neve
La scuola, soprattutto a seguito dell’introduzione dell’autonomia, è sempre più punto di riferimento per la famiglia e per
la società, pertanto continua ad aumentare la richiesta, da parte di questi di una scuola che sia centro educativo il cui
intervento vada oltre gli ambiti disciplinari ed affronti con i ragazzi tematiche di carattere etico e sociale guidandoli
all’acquisizione di valori e stili di vita positivi.
Le difficoltà nel comportamento, l’ansia da prestazione, l’insicurezza di fronte alle situazioni da risolvere, l’attenzione
sempre più ridotta, l’incapacità di orientarsi…sono caratteristiche molto frequenti nei nostri giovani al punto da essere
state ufficialmente codificate come difficoltà concrete nel rapportarsi con il mondo esterno e con se stessi. E’
importante notare come le esperienze ludico-motorie siano significativamente diminuite causando nei giovani una
scarsa percezione del proprio corpo che compromette l’equilibrato sviluppo delle loro capacità motorie, fondamentali
per l’incremento della conoscenza e dei concetti astratti e che, inevitabilmente, provoca in loro una cattiva accettazione
di se stessi. Crescente è la preoccupazione per l’adozione di non corretti stili di vita sempre più sedentari e per una
cattiva alimentazione, che determinano un aumento considerevole dei casi di obesità e delle malattie ad essa collegate.
Lo sport è uno dei strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita
psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica. Allo sport scolastico viene quindi affidato il compito di sviluppare una
nuova cultura sportiva e di contribuire ad aumentare il senso civico degli studenti, migliorare l’aggregazione,
l’integrazione e la socializzazione, e, non da ultimo, ridurre le distanze che ancora esistono tra lo sport maschile e lo
sport femminile.
Il progetto “A scuola sulla neve”, nell’ambito di un più ampio disegno educativo rivolto alla formazione dei ragazzi
attraverso la pratica motoria e sportiva in generale risponde ad un’esigenza culturale e ambientale che vede nelle attività
motorie e sportive sani stili di vita, le necessarie coordinate per lo sviluppo armonico dell’individuo. Le attività
sportive, soprattutto quelle svolte in gruppo, possono garantire il superamento di credenze stereotipate rispetto agli
studenti diversamente abili e, nel caso di alunni stranieri, uno strumento per superare le difficoltà linguistiche. Fare
sport diviene, quindi, un’attività trasversale ad ogni acquisizione del sapere, del saper fare, del saper essere; induce i
ragazzi a superare il pensiero egocentrico aiutandoli all’accoglienza e al rispetto di ogni diversità; stimola
comportamenti sani in termini di aiuto reciproco e rispetto delle regole; contribuisce a sviluppare competenze
trasversali, spendibili nei diversi contesti di vita quotidiana; educa al rispetto del proprio corpo in termini di potenzialità
e limiti. Ogni persona, infatti, se aiutata nel processo di crescita, è capace di riflettere sulle proprie potenzialità e su i
propri limiti.
La scuola ha sviluppato percorsi specifici idonei ad aiutare i ragazzi nel raggiungimento delle potenzialità fisiche e
motorie, utili per la formazione di futuri cittadini consapevoli e rispettosi di ogni diversità. A tale proposito i percorsi
mireranno a potenziare atteggiamenti cooperativi e la capacità di interagire nel gruppo rispettando regole e norme.
Questo progetto tende a costruire un più profondo senso di appartenenza alla collettività scolastica attraverso lo sport,
inteso come momento aggregante, e si rivolge alla totalità degli alunni al fine di diffondere una cultura motoria, fisica e
sportiva nella scuola.
Obiettivi
- Promuovere l’educazione motoria, fisica e sportiva, nel rispetto degli alunni e delle loro caratteristiche personali
- Sviluppare il senso di appartenenza ad un territorio e ad una comunità
- Promuovere corretti stili di vita con particolare riferimento alla fatica, ad una sana alimentazione, alla capacità
rielaborare la frustrazione
- Promuovere attività sportive per prevenire il disagio sociale e superare le difficoltà scolastiche
- Promuove attività motorie per l’integrazione di alunni disabili e stranieri
- Promuovere atteggiamenti consapevoli verso il corpo in termini di consapevolezza delle potenzialità e dei limiti
- Sviluppare la capacità di condividere esperienze sportive in termini di aiuto reciproco, cooperazione, condivisione.
- Sviluppare la capacità di interiorizzare regole sportive e comportamentali per acquisire competenze sociali
- Sviluppare la capacità di trasferire le competenze acquisite attraverso il potenziamento dell’educazione motoria nei
diversi campi disciplinari.
Destinatari
Gruppi di alunni delle classi prime, seconde e terze di scuola media frequentanti il tempo prolungato, compreso alunni
stranieri e alunni diversamente abili.
Attività
- Avviamento alla pratica dello sci alpino con lezioni tenuti da maestri specializzati
- Visita guidata agli scavi di Altilia e a Sepino
Metodologia
La metodologia utilizzata privilegia prioritariamente una didattica attiva che vede gli alunni protagonisti del proprio
percorso d’apprendimento, costruito nel tempo con i compagni e gli insegnanti. In questa accezione, la scuola e il
territorio si configurano come ambienti operativi e cooperativi, nei quali ogni alunno sviluppi consapevolmente e quindi
in termini metacognitivi:
- una giusta maturazione sul piano psicomotorio
- un rapporto consapevole del tempo e dello spazio
- autonomia e senso di responsabilità
- una dimensione ecologica nella relazione con l’ambiente, inteso anche come “spazio di cose e di esseri viventi”
- il rispetto dei tempi e dei ritmi propri e altrui
- il rispetto delle regole.
In questo modo, l’attività motoria viene vissuta non solo come prestazione, ma anche come partecipazione collettiva
verso un fine condiviso.
Tempi
Questo progetto vedrà due gruppi di ragazzi, da 50 ciascuno, partecipare ad un campo scuola di sci alpino, in date
diverse.
Alcuni di questi, selezionati in base alle proprie competenze specifiche nella disciplina sportiva, potranno
parteciperanno, nel prossimo anno scolastico, alle fasi provinciali e regionali dei Giochi Sportivi Studenteschi.
Mezzi e strumenti
Attrezzatura sportiva specifica per la pratica dello sci alpino.
Spazi
Spazi attrezzati della scuola per la preparazione preliminare; piste di sci a Campitello Matese e/o a Campo Felice.
Risultati Attesi
- Acquisizione di competenze specifiche in ambito motorio, fisico e sportivo
- conoscenza di specifiche discipline sportive
- conoscenza dei regolamenti delle attività sportive
- conoscenza del territorio
Trasversalità delle competenze attese in altri ambiti disciplinari:
- capacità di rispettare le regole e lavorare in gruppo.
Verifica e Valutazione
La verifica delle competenze e dei risultati raggiunti sarà costante durante l’intero percorso di preparazione e a
conclusione delle attività, pertanto la valutazione sarà formativa; alla fine delle attività previste dal progetto ogni alunno
sarà invitato a compilare un questionario sull'esperienza vissuta.
Inclusione e integrazione scolastica
La presente attività motoria, fisica e sportiva darà agli alunni l’opportunità di vivere con consapevolezza il proprio
corpo e le proprie potenzialità.
Particolare attenzione verrà posta ai processi d’apprendimento e di integrazione scolastica al fine di facilitare
l’accoglienza e la fruizione della scuola e, più in generale, del territorio anche da parte di alunni stranieri e diversamente
abili. In particolare:
- le attività programmate saranno mirate anche alla conoscenza del territorio in senso fisico e spaziale con la
formazione di mini-guide, la strutturazione di percorsi naturalistici, attività di cooperative learning per
l’integrazione e la partecipazione degli alunni stranieri. Inoltre, si struttureranno percorsi che presuppongono il
coinvolgimento diretto degli alunni diversamente abili, attraverso lavori che valorizzino la diversità e la rendano
risorsa fruibile per tutti.
- il gioco è occasione per educare gli alunni all’aiuto reciproco, al rispetto delle regole, all’acquisizione di corretti
stili di comportamento. Si creeranno momenti per darsi regole e norme stabilendo patti normativi che coinvolgano
tutto il gruppo. Rendere gli alunni protagonisti e non solo fruitori di quello che tutti stabiliscono, li aiuta a
comprendere il senso vero e profondo del rispetto dell’altro e della democrazia.
Docente responsabile
Prof.ssa Maria Leoci
GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI
1.2 Responsabile del progetto
prof.Oronzo Lacandela
1.3 Finalità e obiettivi
Finalità:
Questo progetto tende a costruire un più profondo senso di appartenenza alla collettività scolastica
attraverso lo sport, inteso come momento aggregante, e si rivolge alla totalità degli alunni al fine di
diffondere una cultura motoria, fisica e sportiva nella scuola.
Obiettivi:
1. Crescita, sviluppo e mantenimento delle funzioni motorie con il gioco e lo sport.
2. Organizzazione di uno sport scolastico che offra l'opportunità di esercitare la propria efficacia
nell’ambiente attraverso la padronanza della propria motricità ed una sempre migliore
conoscenza di sé.
3. Imparare ad essere rispettosi delle regole.
4. Evitare la dispersione scolastica.
5. Realizzare sinergie con l'educazione alla salute e l'educazione ambientale.
Destinatari e classi coinvolte:
Tutti gli alunni della scuola
1.4 Durata
Da ottobre 2011 a maggio 2012
1.5 Risorse Umane
Prof. Oronzo Lacandela, prof.ssa Maria Leoci
1.6 Beni e servizi
Palestre coperte e scoperte della Scuola “Alighieri -Tanzi”, campo sportivo.
Giochi Vincenzo Fontana 2011
PROGETTO: PARLA TI ASCOLTO
Presso la sede Tanzi è in funzione un servizio di consulenza psico-pedagogico
rivolto agli alunni, alle famiglie e ai docenti realizzato dalla dott.ssa Dilorenzo.
L’intervento specialistico e mirato dello psicopedagogista si configura come un
supporto utile per prevenire fenomeni di disagio legato in particolare alla preadolescenza, di aiuto nell’orientamento, di sostegno alla genitorialità o per
fronteggiare situazioni critiche durante il percorso scolastico.
La consulenza è svolta sotto forma di colloquio riservato, all’interno di uno spazio
specifico e appositamente deputato a tale attività.
All’inizio dell’anno scolastico la dott.ssa Dilorenzo somministrerà a tutti gli alunni
delle classi prime un questionario al fine di acquisire un profilo educativo, culturale e
professionale di ognuno di loro. L’obiettivo principale sarà quello di consentire ai
ragazzi di conoscere se stessi, le proprie capacità, i propri limiti, le proprie attitudini e
di aiutarli a considerarsi protagonisti della loro crescita.
Il questionario riproporrà le seguenti tematiche:
1 Chi sono Io;
2 Io e lo studio;
3 Io e le abilità;
4 Io e la mia creatività;
5 Io e la logica;
6 Io e la scuola;
7 Io e i miei interessi.
Dalle risultanze di questo test scaturiranno interventi mirati che coinvolgeranno i
ragazzi, i loro genitori e gli insegnanti. Sarà attivato inoltre uno sportello d’ascolto
AR E A
DELL’ORGANIZZAZIONE
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
“ALIGHIERI - TANZI”
MOLA DI BARI
a.s. 2011/12
Dirigente scolastico:
prof.ssa Cinzia Brunelli
Direttore amministrativo
sig. Andrea Verga
Commissario ad acta
sig. Antonio Del Vecchio
Primo collaboratore
prof.ssa Isabella Delre
Secondo collaboratore
prof. Angelo Salvatore Delli Santi
Referenti tempo scuola
prof. Leonardo Martinelli (sede Dante)
prof.ssa Vittoria Capobianco ( sede Tanzi)
Funzioni strumentali
Responsabile Area 1
prof.ssa Rosa Vitulli
Responsabile Area 2
prof.ssa Isabella Debellis
Responsabile Area 3
prof.ssa Mariateresa Susca
Responsabile Area 4
prof.ssa Anna Consiglio
Responsabile Area 5
Prof.ssa Sabrina Linsalata
Referenti degli assi culturali
Asse dei linguaggi
Prof.ssa M. Assunta Mazzoccoli
Asse scientifico- tecnologico Prof.ssa Rossella Mura
Asse storico- sociologico
Prof.ssa Francesca Napola
Asse matematico
Prof.ssa Vittoria Capobianco
Organigramma
Collegio Docenti
Assi culturali
Consigli di classe
Consiglio d’Istituto
Dirigente Scolastico
Collaboratori
Referenti tempo scuola
Coordinatori d’Asse
Commissioni
Giunta esecutiva
Responsabili laboratori
Coordinatori di progetto
Responsabile sicurezza
DSGA
Assistenti amministrativi
Funzioni strumentali
Area 1
Personale ATA
Area 2
Area 3
Area 4
Area 5
ORGANI DI GESTIONE DELLA SCUOLA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Brunelli
1 E’ il rappresentante legale dell’Istituto.
2 Presiede il collegio dei docenti.
3 Presiede la giunta esecutiva.
4 E’ responsabile dell’attuazione del POF.
5 Coordina il calendario delle attività.
6 Nomina i supplenti ed il personale esperto.
7 Stabilisce la politica per la Qualità dell’Istituto.
8 Effettua il Riesame della Direzione.
9 Effettua il monitoraggio degli obiettivi.
10 Stabilisce il programma delle verifiche.
11 Approva il piano di formazione.
Il CONSIGLIO D’ISTITUTO
E’ composto dal D. S. Prof. ssa Cinzia Brunelli, da 8 rappresentanti dei docenti:
Rosa Innamorato, Debellis Isabella, Mura Rossella, Cattedra Leonardo, Susca Maria
Teresa, Giannuzzi Giulia, Consiglio Anna , Martinelli Leonardo; da 8 genitori: Del
Vecchio Antonio, Laera Antonio, Russo Giovanni, Caragiulo Donato, Saracini
Annalisa, Calabrese Giovanni, Di Cuonzo Elena, Verga Rosalba; 2 rappresentanti
del personale ATA: Martinelli Giulia, Tanzi Giuseppe.
1 Stabilisce le finalità e gli obiettivi dell'Istituto.
2 Approva il programma annuale ed il consuntivo.
3 Adotta il regolamento dell'Istituto.
4 Approva le convenzioni con l'estero.
5 Adotta il Piano della Offerta Formativa (POF).
6 Dà l'assenso alla gestione dei locali per attività extrascolastiche.
7 Autorizza il piano degli investimenti annuale.
8 Indica i criteri di formazione delle classi unitamente al collegio docenti.
9 Indica i criteri di assegnazione delle cattedre unitamente al collegio docenti.
10 Adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali.
Il COLLEGIO DOCENTI: Il dirigente e tutti i docenti della scuola
1 Elabora il POF.
2 Effettua la programmazione secondo gli obiettivi generali dettati dal consiglio
d’istituto.
3 Effettua la variazione degli orari (max 15%) dettati dal Ministero.
4 Programma i corsi di recupero/eccellenza extracurricolari.
5 Designa le funzioni obiettivo.
6 Adotta i libri di testo.
7 Elegge la propria componente nel consiglio d’istituto.
8 Elegge il comitato di valutazione.
9 Stabilisce I criteri di formazione delle classi unitamente al consiglio d’istituto.
10 Formula proposte al Dirigente sui criteri di formazione delle classi, di
assegnazione delle cattedre e formulazione dell’orario.
LA GIUNTA ESECUTIVA:
è composta da: Andrea Verga (DSGA), la sig. Giulia Martinelli rappresentante ATA,
la prof. Isabella Debellis in rappresentanza dei docenti, i signori Giovanni Russo e
Antonio Del Vecchio quali rappresentanti dei genitori.
1 Predispone il programma annuale ed il conto consuntivo
2 Prepara i lavori del Consiglio d'Istituto.
I COLLABORATORI
prof.ssa Isabella Delre
1. Sostituzione temporanea della D. S.
2. Delega alla firma degli atti
3. Redazione dei verbali del Collegio Docenti
4. Disposizione finale della sostituzione dei docenti assenti
5. Coordinamento di tutte le attività della didattica, curricolari ed extracurricolari
6. Organizzazione degli organi collegiali
7. Organizzazione scrutini ed esami
8. Attuazioni delle disposizioni di servizio
prof. Delli Santi
1. Sostituzione temporanea della D. S.
2. Delega alla firma degli atti
3. Supporto all’attività della D. S.
4. Organizzazione scrutini ed esami
5. Attuazioni delle disposizioni di servizio
6. Cura della pubblicazione delle circolari
REFERENTI TEMPO SCUOLA prof. Leonardo Martinelli (sede Dante)
prof.ssa Vittoria Capobianco ( sede Tanzi)
1. Redigono l’orario annuale delle lezioni
2.
Provvedono alla sostituzione giornaliera dei docenti assenti
3.
Rilasciano permessi di variazione dio orario degli alunni
4.
Relazionano con i genitori
5.
Formulano proposte per il tempo scuola
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1 stesura, gestione e monitoraggio del POF, INVALSI: prof.ssa Rosa Vitulli
AREA 2 servizio agli studenti: accoglienza, continuità, orientamento, integrazione
alunni stranieri prof.ssa Isabella Debellis
AREA 3
sostegno al lavoro dei docenti, accoglienza nuovi docenti, educazione alla
legalità, intercultura: prof.ssa Mariateresa Susca
AREA 4
rapporti con enti esterni, stampa ed Enti Locali, gestione pagina Web:
prof.ssa Anna Consiglio
AREA 5 Qualità del servizio scolastico: prof.ssa Sabrina Linsalata
TABELLE DEGLI INCARICHI PER L’ANNO SCOLASTICO 2011/2012
REFERENTI DI PROGETTO E INCARICATI
EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLA SALUTE
EDUCAZIONE STRADALE
Prof.ssa VITTORIA CAPOBIANCO(Tanzi)
Prof.ssa AMELIA APPICE ( Dante)
Prof.ssa CAROLINA FRASCO
EDUCAZIONE ALLA LETTURA
ATTIVITÀ SPORTIVA
REFERENTE RAPPORTI UTE
RESPONSABILE PER LA DISLESSIA
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
ORGANIZZAZIONE SPETTACOLI
Prof.ssa CATERINA CAMPANILE
Prof. ORONZO LACANDELA
Prof.ssa CATERINA CAMPANILE
Prof.ssa ISABELLA DEBELLIS
Prof.ssa ANTONELLA INTINI
Prof.ssa M. T. SUSCA ( Tanzi)
Prof.ssa G. GIANNUZZI ( Dante)
REFERENTE ATTREZZATURE MULTIMEDIALI Prof.ssa ANNA CONSIGLIO ( Tanzi)
REFERENTE ALLA SOLIDARIETÀ
RESPONSABILE SICUREZZA PREVENZIONE E
PROTEZIONE (RSPP – D.L. 81/2008)
VIGILANZA FUMO
RESPONSABILE CHIAVI
AMMINISTRATORE DI SISTEMA E TUTOR
DELLA PRIVACY
Prof. GIORGIO BERLEN
Prof.ssa SABRINA LINSALATA
F. DESERIO - S. LINSALATA (Tanzi)
L. MARTINELLI - F.GIAMPIETRO (Dante)
Dr. ANDREA VERGA (sede Dante)
Sig.FRANCESCA DESERIO (sede Tanzi)
Prof. ANDREA RONCONE
RESPONSABILI DEI LABORATORI
LABORATORIO PRASSICO
LABORATORI SCIENTIFICI E GIARDINI
LABORATORIO DI INFORMATICA
LABORATORIO LINGUISTICO
LABORATORIO MUSICALE
LABORATORIO ARTE
BIBLIOTECHE
PALESTRA
AULA MAGNA
Prof.ssa LAURA DEFONTE (Dante)
Prof.ssa CAROLINA FRASCO (Tanzi)
Prof.ssa AMELIA APPICE
Prof.ssa ANNA CONSIGLIO ( Tanzi)
Sig. GIUSEPPE LAUDADIO ( Dante)
Prof.ssa ANNA MARIA PULITO( Tanzi)
Prof. LEONARDO CATTEDRA( Dante)
Prof. VITANTONIO RECCHIA( Tanzi)
Prof.ssa ROSALBA BRANA( Dante)
Prof.ssa CARMELA BURDI ( Tanzi)
Prof.ssa CATERINA QUARANTA
Prof.ssa CESIRA LEPORE( Dante)
Prof. ORONZO LACANDELA( Tanzi)
Prof. ANTONIO RECCHIA ( Tanzi)
Sig. GIUSEPPE LAUDADIO ( Dante)
REFERENTI DEGLI ASSI CULTURALI
Professoressa Assunta Mazzoccoli per l’Asse dei linguaggi che comprende
insegnanti di Italiano, di Lingue straniere, Musica e Strumento.
Professoressa Rossella Mura per l’Asse scientifico- tecnologico che comprende
insegnanti di Scienze, Geografia, Tecnologia e Scienze motorie.
Professoressa Francesca Napola
per l’ Asse storico-sociale che comprende
insegnanti di Storia, Arte e Religione.
Professoressa Vittoria Capobianco per l’ Asse matematico- scientifico-tecnologico
che comprende insegnanti di matematica, scienze, geografia, tecnologia, educazione
fisica.
1. Coordinano la progettazione e la ricerca disciplinare e la redazione dei
programmi disciplinari.
2. Coordinano la definizione delle griglie di valutazione degli studenti.
I CONSIGLI DI CLASSE
1 Coordinano la programmazione dei Consigli.
2 Controllano e segnalano assenze e ritardi.
3 Convocano i genitori e il Consiglio in caso di necessità.
4 Presiedono gli scrutini in caso di assenza del Dirigente.
5 Redigono i verbali, la programmazione e conducono la successiva verifica.
Peer education nel laboratorio di scienze
Coordinatori e segretari
Sede Dante
Classe
Coordinatori
Segretari
1^A
SCARAMUZZI
PIGNATARO
2^ A
DELLI SANTI
INTINI
3^A
GIAMPIETRO
LAMANNA
1^B
MURA
SCIDDURLO
2^B
RONCONE
DE FONTE
3^B
APPICE
PAGLIARULO
1^C
NAPOLA
DEFRENZA
2^C
CAMPANILE
QUARANTA A.
3^C
INNAMORATO
BRANA’
1^D
VITULLI
VERGA
2^D
MAZZOCCOLI
FARELLA
3^D
DALESSIO
PESCE
1^E
INTINI
VILLOVICH
2^E
SAMMARCO
MARTINELLI
3^E
DEPERTE
CARBONARA
1^F
PIETANZA
MAZZARANO
2^F
GIANNUZZI
CATTEDRA
3^F
IANNI
CIPPONE
1^G
CALABRESE
MASSARI
2^G
PELLEGRINO
MACCHIA
3^G
MANNARINO
ABRUZZESE
Sede Tanzi
Classe
Coordinatori
Segretari
1^ A
QUARANTA C.
MASSARI
2^ A
PAPEO
LACANDELA
3^ A
DEBELLIS
BURDI
1^ B
CONSIGLIO
PULITO
2^ B
CRISTINO
FRASCO
3^ B
LINSALATA
CAPOBIANCO
1^ C
SUSCA M. T.
RECCHIA
2^ C
DELRE
PALAZZO
3^ C
PASTORESSA
PANZINI
3^ D
PANTALEO
SUSCA D.
LA DIREZIONE SERVIZI GENERALI Dr. ANDREA VERGA
Sovrintende e organizza i servizi generali amministrativo– contabili.
E' funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni immobili.
La RSU: Prof. Cippone, Prof.ssa Mannarino, Francesca Deserio
RLS: Assistente amministrativa Sig. Giulia Martinelli
IL RESPONSABILE SICUREZZA (D.L. 81/2008)
Prof.ssa Sabrina Linsalata
1. Coordina il servizio di prevenzione e protezione.
2. Coordina la Commissione Sicurezza.
ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RISCHI
Sede Dante: Prof. Angelo Salvatore Delli Santi, sig.ra Angela Murro, sig.Vincenzo
Longobardi
Sede Tanzi: prof.sse Isabella Delre, Vittoria Capobianco, Maria Teresa Susca, sig.ra
Francesca Deserio.
ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO
Sede Dante: Prof.ssa Lepore, prof. Tommaso Sciddurlo, Sig.ra Costanza Loconsole
Sede Tanzi: D. S. Cinzia Brunelli, prof.ssa Caterina Quaranta, prof. Oronzo
Lacandela
ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI
Sede Dante: prof. Giorgio Berlen, prof. Giovanni Scaramuzzi, Giuseppe Laudadio.
Sede Tanzi: Prof.ssa Stefania Morelli, prof. Vito Antonio Recchia,
Prof. Domenico Susca.
Gli addetti hanno l’obbligo:
 di vigilare sull’osservanza delle norme sulla sicurezza da parte dei lavoratori e
degli alunni
 di segnalare al D. S. ogni situazione di pericolo che si profili
 di frequentare gli appositi corsi formativi.
COMITATO DI VALUTAZIONE
Membri effettivi: professori: Giulia Giannuzzi, Giorgio Berlen, Mariateresa Susca,
Isabella Debellis.
Membri supplenti: professori Isabella Delre, Sabrina Linsalata
Esprime un parere sull’anno di prova dei docenti per la neo-immissione in ruolo.
COMMISSIONE N.1 per la revisione del Patto educativo di corresponsabilità e dei
regolamenti: Funzioni strumentali e collaboratori della D. S.
COMMISSIONE N.2 per l’intitolazione della scuola, per la denominazione delle
sezioni, la definizione del LOGO della scuola: F.S. Area 4 e coordinatori d’Asse
COMMISSIONE N.3 per la stesura del POF, delle griglie di valutazione della
condotta e degli apprendimenti: F.S. Area 1e coordinatori d’Asse
COMMISSIONE ELETTORALE
Professori Delre, Berlen , la signora Deserio F. come rappresentante del personale
ATA; Maria Nitti e Petronilla Ragone quali rappresentanti dei genitori.
Organizza e gestisce le votazioni previste dalla normativa vigente in merito
all’elezione degli organi collegiali.
COMMISSIONE GARE E APPALTI
DR. Andrea Verga, prof.ssa Delre, prof. Roncone, prof.ssa Consiglio, rag. Giulia
Martinelli.
Ha il compito di valutare le offerte per le gare che si rende necessario bandire durante
l’anno scolastico 2011-2012. La commissione potrà di volta in volta essere affiancata,
se necessario, da personale esperto interno alla scuola.
ORGANO DI GARANZIA
Ne fanno parte la Dirigente Scolastica prof.ssa Cinzia Brunelli i rappresentanti dei
genitori: avv. Maria Grazia Del Cane, Sig. Antonio Laera, rappresentante dei docenti
prof.ssa Rosella Vitulli .
Esamina i ricorsi contro le sanzioni disciplinari e decide sui conflitti che sorgano in
merito all’applicazione del regolamento d’Istituto.
GLHI ( Gruppo di studio e di lavoro per l’handicap di istituto)
Insegnanti: Laura Defonte, Isabella Debellis
Operatori dei servizi Claudio Contessa per il Comune di Mola di Bari
Rappresentante ASL :……….
Rappresentanti per le famiglie Signori Antonelli e Giannoccaro
Ha compiti di organizzazione e di indirizzo, di creare rapporti con il territorio per una
mappa e per una programmazione delle risorse e di collaborare alle iniziative
educative di integrazione predisposte dal piano educativo.
La Componente genitori
La Scuola, come luogo di confronto, di collaborazione e di incontro, persegue
l’obiettivo di sviluppare il senso di appartenenza e il “consenso” delle famiglie
coinvolgendole in tutti i momenti più significativi della vita scolastica.
Lasciando piena libertà ai vari Consigli di convocare, per particolari esigenze,
(comportamento alunni, organizzazione viaggi d'istruzione, etc...) assemblee dei
Genitori delle singole classi, nel corso dell'anno scolastico saranno organizzati n° 2
incontri generali con le famiglie degli alunni nei mesi di:
Dicembre
Aprile
Nel mese di ottobre, sono indette dal ministero le votazioni per l’elezione della
rappresentanza dei genitori nel consiglio di classe. Nel corrente anno scolastico,
inoltre, sarà rinnovato il Consiglio d’Istituto dato che i precedenti organismi sono da
intendersi decaduti dopo il dimensionamento delle scuole Alighieri -Tanzi.
I coordinatori di classe saranno a disposizione dei genitori durante l’assemblea
convocata dagli stessi, al termine della quale si costituirà il seggio gestito dai genitori.
Nel mese di febbraio i coordinatori coadiuvati dai rispettivi segretari consegnano le
schede personali ai genitori degli alunni.
Ciascun professore dedicherà un’ora al mese ai colloqui singoli con le famiglie, con
esclusione dei mesi di dicembre, febbraio ed aprile.
La comunicazione alle famiglie dell'ora in oggetto avverrà tramite il coordinatore di
classe all'inizio dell'anno scolastico.
Si prevede, inoltre, per il mese di Gennaio un incontro con i genitori degli alunni
frequentanti le quinte classi della scuola Primaria. Tale incontro sarà finalizzato a
presentare il Piano dell’ Offerta Formativa della scuola.
Per facilitare il compito relativo all’ iscrizione al successivo grado di istruzione è
stato programmato nel mese di gennaio, lo Sportello dell’orientamento, un incontro
tra i docenti referenti dell’orientamento degli istituti di istruzione secondaria presenti
sul territorio e i genitori degli alunni delle terze classi.
RISORSE FINANZIARIE
Per l'attuazione del POF si utilizzano le risorse assegnate per :
- il Fondo dell'Istituzione Scolastica
- l'Autonomia Scolastica (legge 440/97)
- le Funzioni strumentali al POF (funzioni obiettivo)
- le Attività aggiuntive del Personale ATA
- i contributi volontari delle famiglie
- i contributi di enti e/o soggetti economici operanti sul territorio
- FSE
- MIUR
“Rats - Uomini senza sole”
Pon di musica
Organizzazione oraria
Le classi del nostro Istituto per il corrente anno scolastico 2011/12 sono organizzate
secondo la Riforma ( D.L.53/’04) della scuola secondaria di primo grado.
Curricolo obbligatorio di 30 ore
Ingresso alunni e docenti
ore 7.55
Inizio lezioni
ore 8.00
8.00- 9.00
1^ h
9.00 - 10.00
2^ h
10.00- 10.50
3^ h
10.50 - 11.00
Intervallo
11.00 - 12.00
4^ h
12.00- 13.00
5^ h
L’orario settimanale delle lezioni è di 30 per le classi a tempo normale.
N. ore
Italiano Storia, cittadinanza e Geografia
9
Ora di approfondimento di italiano
1
Matematica
4
Scienze
2
Inglese
3
2^ lingua comunitaria
2
Tecnologia
2
Arte e immagine
2
Musica
2
Scienze motorie e sportive
2
Religione
1
Per i corsi a tempo prolungato, corsi C e D plesso Dante, l’orario è invece di 36 ore
settimanali di cui 30 al mattino cui si aggiungono 6 ore distribuite in due rientri
pomeridiani. Gli insegnanti di lettere e matematica svolgono due ore settimanali in
contemporaneità per attività di recupero- consolidamento.
Corsi a tempo prolungato
N. ore
Italiano Storia, Cittadinanza e Geografia
14
Ora di approfondimento di italiano
1
Matematica
7
Scienze
2
Inglese
3
2^ lingua comunitaria
2
Tecnologia
2
Arte e immagine
2
Musica
2
Scienze motorie e sportive
2
Religione
1
Il Corso musicale (corso F plesso Dante) prevede un curricolo obbligatorio di 30
ore al mattino, più tre ore pomeridiane concordate per lezioni individuali e musica
d’insieme.
Cortometraggio “La promessa del mare”
Calendario scolastico 2011 - 2012
Le attività didattiche saranno svolte in non meno di duecento giorni dal 13
settembre 2011 al 9 giugno 2012.
A seguito di quanto stabilito dal calendario scolastico diramato dalla regione Puglia e
deliberato dal collegio docenti si prevedono le seguenti festività:
Primo giorno di scuola: martedì 13 settembre 2011
Sospensione attività didattiche
31 ottobre

1- 2 novembre
8
dicembre
dal 23 dicembre al 7 gennaio
20 -21 -22 febbraio
festa di tutti i Santi e Commemorazione defunti
Immacolata Concezione
vacanze natalizie
vacanze di Carnevale e recupero anticipo lezioni
Dal 5 al 10 aprile
Vacanze pasquali

25 aprile
Anniversario della Liberazione

30 aprile
1 maggio
2 giugno
Festa del Lavoro
Festa nazionale della Repubblica
ULTIMO GIORNO DI SCUOLA: 09 GIUGNO 2012
Su decisione del Collegio dei Docenti l'anno scolastico 2011/12 sarà suddiviso in due
quadrimestri: I quadrimestre: dal 13 Settembre al 31 Gennaio;
II quadrimestre: dall’1 Febbraio fino al termine delle lezioni, ovvero 9 Giugno 2012.
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÁ SCOLASTICHE
A) COLLEGIO DOCENTI
1, 7 Settembre
10 Ottobre
10 Novembre
27 Aprile
6 Giugno
B) CONSIGLI DI CLASSE
N. 6 Consigli di classe della durata di un’ora per classe nei mesi di Settembre, Novembre,
Gennaio, Febbraio, Marzo, Maggio, di cui quello di gennaio finalizzato al Consiglio
orientativo per le classi terze, quelli di Novembre, Marzo e Maggio con la partecipazione dei
rappresentanti dei genitori.
N. 2 Consigli di classe di 1 ora destinati agli scrutini nei mesi di Febbraio e Giugno.
C) Riunione Assi Culturali
2 Settembre
12Dicembre
6 Maggio
D) INCONTRI SCUOLA- FAMIGLIA
26 Ottobre : - Presentazione del POF e del Regolamento d’Istituto
- Elezione dei rappresentanti dei genitori nei C.d.C.
5 e 7 Dicembre - Informazione sull’andamento educativo e didattico dei singoli allievi
25 e 27 Gennaio - Intese ai fini dell’orientamento scolastico (3^ classi)
18 e 20 Aprile - Informazione dei docenti sull’andamento educativo e didattico dei singoli allievi
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Anno scolastico 2011/2012
Orario delle lezioni
Articolazione dell’orario dell’attività didattica
Ingresso alunni
Prima ora
Seconda ora
Terza ora
Intervallo
Quarta ora
Quinta ora
Inizio
Ore 07,55
Ore 08,00
Ore 09,00
Ore 10,00
Ore 10,50 - 11,00
Ore 11,00
Ore 12,00
Uscita ore 13,00
Corsi C e D ( plesso Dante) a tempo prolungato: orario curricolare pomeridiano (martedì e giovedì)
dalle ore 14,30 alle ore 17,30
Corso F ( plesso Dante) a indirizzo musicale: orario curricolare pomeridiano ( dal lunedì al
venerdì) dalle ore 14,30 alle ore 18,30 per lezioni individuali e
musica d’insieme
Regolamento alunni
1. Gli alunni devono trovarsi all’ingresso della scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e al
suono della campana devono recarsi nelle rispettive aule in modo ordinato e composto. Per il
plesso Tanzi sarà consentita la sosta degli alunni nella zona coperta della scuola solo in caso di
condizioni meteorologiche avverse.
2. In caso di ritardo, gli alunni devono essere accompagnati dai genitori o esibire al dirigente o a
uno dei suoi collaboratori la giustificazione firmata da uno di essi. Saranno consentiti al
massimo dieci minuti di ritardo. Gli alunni che si presentano in ritardo, senza giustificazione,
sono ammessi dal Dirigente scolastico o dai suoi Collaboratori che provvederanno a informare
le famiglie. Detti alunni devono portare il giorno seguente la giustificazione scritta del loro
ritardo, pena il conteggio di un’intera ora di assenza.
Il ritardo va segnato sul registro di classe dal docente in servizio.
Cinque ore di ritardo cumulate corrisponderanno ad un giorno di assenza.
3. Agli alunni che si recano a scuola in bicicletta è consentito lasciarla nel cortile della scuola. Il
personale scolastico, tuttavia, è esonerato dalla sorveglianza.
4. I docenti impegnati nella prima ora di lezione, faranno l’appello, annoteranno puntualmente i
nominativi degli alunni assenti e giustificheranno le assenze degli alunni della propria classe; in
caso di assenza superiore a 5 giorni, la giustificazione deve essere accompagnata da certificato
medico.
5. In caso di ripetute assenze o di prolungati periodi di assenza o di inadempienza, il coordinatore
deve immediatamente contattare la famiglia segnalando di seguito il caso al Dirigente.
6. Gli alunni colti da indisposizione durante le lezioni potranno uscire dall’Istituto solo se prelevati
da un genitore, previo avvertimento telefonico da parte del personale della scuola. I docenti
provvederanno a segnalare sul Registro di classe l’uscita anticipata e autorizzata dell’allievo.
7. E’ vietato fare uso dei cellulari a scuola come prescritto dalla normativa vigente pena il ritiro
dello stesso e la riconsegna direttamente al genitore che ne faccia richiesta.
8. E’ vietato, da parte degli alunni, servirsi del cellulare o di altro dispositivo elettronico per
registrare, scattare foto o girare video senza autorizzazione. La circolazione incontrollata di
filmati, registrazioni audio, fotografie digitali può dar luogo ad una violazione anche grave
della privacy punibile con le sanzioni previste dalla legge (direttiva n. 104 del 30/ 11/2007 del
Ministero dell’Istruzione).
9. E’ prevista una pausa per merenda all’interno delle aule dalle ore 10,50 alle ore 11,00. Durante
il suo svolgimento i docenti vigileranno e sorveglieranno gli alunni fino alla fine della pausa.
Non è consentito consumare cibi untuosi. I rifiuti devono essere depositati negli appositi cestini.
10. L’uscita dalla classe per andare in bagno a prima ora e all’ultima ora non è consentita, salvo casi
eccezionali. I docenti non dovranno consentire l’uscita contemporanea di due alunni/e.
11. Gli alunni sono invitati ad avere la massima cura per tutto l’edificio, per i suoi ambienti (aule,
bagni, palestre, laboratori), per tutto l’arredo ed il materiale scolastico che sono patrimonio di
tutti. Arredi ed ambiente saranno quotidianamente controllati dai collaboratori scolastici che
denunceranno eventuali danni e comportamenti scorretti al di fuori delle aule. I docenti sono
invitati a vigilare sul rispetto di quanto disposto e a non esitare nel segnalare i responsabili dei
danni arrecati alla scuola, per i quali si prevede la riparazione o il risarcimento da parte del
genitore.
12. Gli alunni che, nel corso dell’anno scolastico, per gravi infrazioni, incorreranno in sanzioni
disciplinari validate dal Consiglio di classe o saranno sospesi dalle lezioni, non potranno
prendere parte ai viaggi di istruzione e dovranno – se il Consiglio di classe lo deciderà –
partecipare ad attività formative o ad attività a favore della comunità didattica.
Regolamento docenti e personale non docente
13. I docenti impegnati nella prima ora di lezione devono essere presenti alle ore 7.55 per ricevere
gli alunni nelle rispettive aule. Ugualmente i docenti dell'ultima ora di lezione
accompagneranno la propria classe fino al cancello. Eviteranno che gli alunni sostino davanti
alla porta d'ingresso o all'interno del cortile di pertinenza, essendo la scuola responsabile della
loro incolumità fino al cancello d'uscita. Un collaboratore scolastico sorveglierà il deflusso
degli alunni sulla strada badando a mantenere libera la rampa.
14. Tutto il personale scolastico è tenuto ad apporre la propria firma sul registro delle presenze,
nonché a prendere visione delle circolari sugli appositi registri ed a consultare gli albi.
15. Ogni docente con ore a disposizione obbligatoria, anche in mancanza di supplenza è tenuto a
rimanere in Istituto durante le suddette ore per ottemperare ad improvvise o impreviste
necessità. Eventuali deroghe a tale obbligo di servizio devono essere autorizzate dal D.S.. I
docenti devono telefonare a scuola per comunicare la propria assenza dalle ore 7,30 alle ore
7,45 per consentire la copertura della classe fin dalla prima ora di lezione.
16. I docenti che, per esigenze oggettive, abbiano necessità di assentarsi dall'aula, sono tenuti ad
affidare gli alunni alla sorveglianza del personale ausiliario. Ai docenti non è consentito
interrompere le lezioni ed uscire dall'istituto senza la preventiva autorizzazione del Dirigente
Scolastico.
17. I collaboratori scolastici devono allontanarsi dal settore loro assegnato solo per esigenze di
servizio provvedendo alla copertura dello stesso e devono vigilare sul comportamento degli
alunni al di fuori delle aule.
18. I docenti, il personale ATA e gli alunni devono segnalare tempestivamente al dirigente
scolastico o al responsabile per la sicurezza o al rappresentante dei lavoratori ogni situazione di
pericolo riguardante la struttura scolastica o gli arredi. Tale segnalazione deve avvenire in forma
scritta utilizzando l’apposito modulo o in caso urgente oralmente.
19. I docenti che abbiano necessità di produrre fotocopie per uso didattico devono prenotare tale
materiale nel giorno almeno precedente a quello di utilizzazione. La richiesta deve essere
formulata per iscritto al collaboratore scolastico incaricato di eseguire le copie fotostatiche.
CORRISPONDENZA MANCANZE - SANZIONI DISCIPLINARI
DOVERI
MANCANZE
SANZIONI E AZIONI DI
ORGANO
RESPONSABILIZZAZIONE COMPETENTE
Frequenza
Assenze ripetute e
Ammonizione con annotazione Docente coordinatore
regolare
non motivate
sul registro di classe +
Dirigente Scolastico
comunicazione scritta e/o
telefonica alla famiglia
Garantire la
Non far firmare e/o Ammonizione e comunicazione Docente
regolarità delle
non consegnare le
ai genitori
comunicazioni
comunicazioni, i
scuola- famiglia
risultati delle
verifiche, ecc.
Falsificare la firma
Ammonizione e convocazione Docente coordinatore
dei genitori o dei
dei genitori
docenti
Giustificare le
Non giustificare le
Avviso ai genitori trascritto sul Docente coordinatore
assenze
assenze
diario o, in caso di mancanze
reiterate, comunicazione scritta
o telefonica al genitore
Assolvimento
Negligenza abituale Ammonizione con annotazione Docente
degli impegni di
sul diario ed eventuale
studio
convocazione dei genitori
Linguaggio e/o gesti Ammonizione scritta sul
Docente
offensivi
registro di classe validata dal
Dirigente Scolastico
Consiglio di Classe
Consiglio di classe
Comportamento
educato e
rispettoso nei
confronti del
Dirigente
Scolastico, dei
docenti, del
personale ATA e
dei compagni
Minacce o
aggressione verbale
Aggressione fisica
Ammonizione scritta sul
registro di classe
Allontanamento dalla comunità
scolastica da uno a cinque
giorni con attività didattica da
svolgere a casa ed attività
alternative in favore della
comunità scolastica
Allontanamento dalla comunità
da sei a quindici giorni
Situazioni di
recidiva, nel caso di
reati che violino la
dignità e il rispetto
per la persona,
oppure atti di grave
violenza o tali da
determinare seria
apprensione a
livello sociale
Mancato rispetto per Ammonizione scritta.
la proprietà altrui.
Comunicazione scritta alla
famiglia e risarcimento
naturale del danno
Capo d’Istituto
Dirigente Scolastico
Consiglio di Classe
alla presenza del D.S.
Dirigente Scolastico
Comportamenti che
pregiudichino il
regolare
Comportamento
svolgimento della
corretto e
lezione. Reiterata
collaborativo
uscita dall’aula
nell’ambito
dello svolgimento senza permesso
Persistente
dell’attività
atteggiamento di
didattica
ostacolo al normale
svolgimento della
vita della classe e
della scuola
Utilizzo di oggetti
Rispetto dei
regolamenti, della estranei all’attività
didattica, telefonini
privacy e delle
e altri dispositivi
norme di
elettronici
sicurezza
Acquisizione e/o
diffusione di foto,
registrazioni, video
non autorizzati
Corresponsabilità
nel rendere e nel
mantenere
accoglienti gli
ambienti
scolastici
Utilizzo corretto
delle strutture,
delle
strumentazioni e
dei sussidi
didattici della
scuola
Disimpegno nella
cura degli ambienti
Danneggiamento
volontario e colposo
Ammonizione scritta sul
registro di classe.
Comunicazione sul diario a
firma del genitore
Docente
Docente coordinatore
Ammonizione scritta sul
registro di classe.
Convocazione dei genitori
Docente
Docente coordinatore
Dirigente Scolastico
Ammonizione scritta sul
registro di classe, ritiro
eventuale del materiale e
consegna su richiesta ai
genitori
Ammonizione scritta sul
registro di classe, ritiro
eventuale del materiale e
consegna su richiesta ai
genitori, eventuale pagamento
di una multa (direttiva n. 104
del 30/ 11/2007)
Ammonimento scritto sul
diario o sul registro di classe
Docente
Dirigente Scolastico
Ammonizione scritta,
comunicazione scritta alla
famiglia, risarcimento del
danno
Docente
Dirigente scolastico
Docente
Dirigente Scolastico
Garante per la privacy
Docente
SANZIONI
Nessuno degli alunni può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza essere stato invitato ad
esporre le proprie ragioni.
Le sanzioni, tenuto conto della situazione personale dell'alunno, sono sempre temporanee,
proporzionate all'infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno.
Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente; alla studentessa e allo studente
è sempre offerta la possibilità di convertirla in attività a favore della comunità scolastica secondo i
criteri individuati.
Ogni giorno di allontanamento dalla comunità scolastica potrà essere sostituito con due giorni di
attività a favore della comunità scolastica, con un massimo di due ore giornaliere.
Per attività a favore della comunità scolastica si intendono ad esempio:
1
attività di riordino ai fini didattici di locali o laboratori della scuola;
2
attività di supporto alle attività didattiche in ambito scolastico,ecc.
Per quanto riguarda l’allontanamento dalla comunità scolastica, la durata dell’allontanamento è
commisurata alla gravità del reato, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Il dirigente
scolastico, o suo delegato, manterrà, per quanto possibile, i rapporti con lo studente e con i suoi
genitori, durante il periodo di allontanamento, al fine di consentire un positivo rientro nella
comunità scolastica.
La famiglia deve essere contattata ed avvertita della decisione entro max 48 ore.
Durante le prove d’esame di Licenza Media, le suddette sanzioni disciplinari verranno comminate
dalla Commissione d’esame e riguarderanno anche i candidati esterni.
La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso
necessaria l’irrogazione della stessa. Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore
motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità
della sanzione medesima.
Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico,
l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà anche esplicitare
i motivi per cui non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello
studente nella comunità durante l’anno scolastico.
PROCEDIMENTO DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI
Le fasi del procedimento disciplinare sono le seguenti:
1 contestazione dell’addebito ed invito allo studente o alla studentessa ad esporre le proprie
ragioni con eventuale verifica istruttoria delle stesse;
2
deliberazione in merito alla irrogazione della sanzione disciplinare ed annotazione ove
previsto;
3 nel caso di applicazione della sanzione comunicazione della stessa allo studente e ai genitori
con motivazione, anche sintetica, in relazione alla gravità della violazione e al tipo di sanzione
irrogata.
IMPUGNAZIONE
Il sistema di impugnazioni non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare
eventualmente irrogata, stante il principio generale che vuole dotati di esecutività gli atti
amministrativi pur non definitivi: la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del
procedimento di impugnazione, salvo quanto diversamente stabilito nel regolamento di istituto.
Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse
(genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione ad un apposito Organo di Garanzia
interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche.
L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora l’organo di garanzia non
decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
ORGANO DI GARANZIA REGIONALE
L’ulteriore fase di impugnatoria ossia la competenza a decidere sui reclami contro le violazioni
dello Statuto, anche contenute nei regolamenti d’istituto, viene specificatamente attribuita alla
competenza del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale.
Il rimedio in esame, attraverso la valutazione della legittimità del provvedimento in materia
disciplinare, potrà costituire occasione di verifica del rispetto delle disposizioni contenute nello
Statuto sia nell’emanazione del provvedimento oggetto di contestazione sia nell’emanazione del
regolamento d’istituto ad esso presupposto.
E’ da ritenersi che, in tal caso, il termine per la proposizione del reclamo sia di quindici giorni,
decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’organo di garanzia della scuola o dallo spirare
del termine di decisione ad esso attribuito. La decisione è subordinata al parere vincolante di un
organo di garanzia regionale di nuova istituzione – che dura in carica due anni scolastici. Detto
organo presieduto dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato è composto,
di norma, per la scuola secondaria di I grado da tre docenti e da tre genitori designati nell’ambito
della comunità scolastica regionale.
L’organo di garanzia regionale, dopo aver verificato la corretta applicazione della normativa e dei
regolamenti, procede all’istruttoria esclusivamente sulla base della documentazione acquisita o di
memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall’Amministrazione . Non è consentita in
ogni caso l’audizione orale del ricorrente o di altri controinteressati.. L’organo di garanzia regionale
deve esprimere il proprio parere entro il termine perentorio di 30 giorni. Qualora entro tale termine
l‘organo di garanzia non abbia comunicato il parere o rappresentato esigenze istruttorie, per cui il
termine è sospeso per un periodo massimo di 15 giorni e per una sola volta (Art.16 - comma 4 della
Legge 7 agosto 1990, n. 241), il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale può decidere
indipendentemente dal parere.
ORGANO DI GARANZIA: COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO
L’organo di garanzia è presieduto dal dirigente scolastico .
I membri dell’Organo di Garanzia sono nominati dal Dirigente Scolastico su parere del collegio dei
docenti (per i docenti) e per elezione da parte del Consiglio d’Istituto (per i genitori) Per la sua
costituzione si provvederà con delibera del Consiglio di Istituto e sarà il Dirigente Scolastico a
comunicare la nomina agli interessati. Qualora sia assente uno dei membri all’atto della riunione o il
caso in discussione riguardi direttamente o indirettamente uno dei membri dell’Organo, subentrerà
un membro supplente, nominato anch’egli, come sopra.
L’Organo di Garanzia esaminerà e deciderà, su richiesta di chi ne abbia interesse, su conflitti
all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente Regolamento.
L’Organo di Garanzia dura in carica due anni.
REGOLAMENTO RISARCIMENTO DANNI
1. Chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamenti dei locali, arredi ed attrezzature è tenuto
a risarcire il danno Trattandosi di alunni minorenni, saranno chiamati i genitori a rifondere il
danno accertato.
2. In caso che il responsabile o i responsabili non vengano individuati, sarà la classe, come gruppo
sociale, ad assumere l’onere del risarcimento, e ciò relativamente agli spazi occupati dalla classe
nella sua attività didattica.
3. Nel caso si accerti che la classe, operante per motivi didattici in spazi diversi dalla propria aula,
risulta realmente estranea ai fatti, sarà la collettività studentesca ad assumersi l’onere del
risarcimento, secondo le specificazioni indicate al punto seguente.
4. Qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi, servizi, ecc.) e non ci siano
responsabilità accertate, saranno le classi, che insieme utilizzano quegli spazi, ad assumersi
l’onere della spesa; nel caso di un’aula danneggiata in assenza della classe per motivi didattici,
l’aula viene equiparata al corridoio.
5. Se i danni riguardano spazi collettivi quali l’atrio o l'aula magna, il risarcimento spetterà
all’intera comunità scolastica.
6. E' compito della Giunta Esecutiva fare la stima dei danni verificatisi, e comunicare per lettera
agli studenti interessati ed ai loro genitori la richiesta di risarcimento per la spettante.
Le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola, e destinate alle
necessarie riparazioni, sia mediante rimborso - anche parziale - delle spese sostenute dall’Ente
Locale, sia - se possibile - attraverso interventi diretti in economia.
SISTEMA PREMIANTE
Durante l’anno scolastico sarà possibile conferire agli alunni delle note di merito per comportamenti
particolarmente lodevoli. Nell’ottica della riparazione del danno una nota di merito compensa una
di demerito.
I criteri di attribuzione sono i seguenti:

Dimostrazione di crescita personale attraverso un radicale cambiamento del comportamento
e dell’impegno scolastico.

Cura, attenzione e particolare creatività organizzativa nell’abbellimento della propria classe
e dei locali scolastici.

Atteggiamento di disinvolta accoglienza e spirito di collaborazione concreto e costante nei
confronti di un compagno.

Atteggiamento propositivo, trainante nei riguardi della classe o di un gruppo di compagni
tale da costituire una leadership positiva.
Le note di merito comportano le seguenti premialità:
1
Gratuità ad un evento.
2
Partecipazione ad un evento in rappresentanza della classe.
3
Credito (certificato da attestato rilasciato dalla dirigente) spendibile in sede di consiglio di
classe per valutazione quadrimestrale o di esame di Stato.
4
Incarico gratificante di responsabilità in eventi scolastici di rilievo
Accudimento della struttura scolastica
Ogni aula è affidata alla cura della classe. Al fine di accrescere il senso di appartenenza degli alunni
alle classi ed abituarli, sempre nell’ottica dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva, alla
cura del bene comune, i coordinatori di classe guideranno gli alunni nell’abbellimento e
personalizzazione dell’ambiente nel quale trascorrono il loro tempo scuola.
Gli alunni sono invitati a mantenere le aule pulite e decorose.
La DS e lo Staff delle funzioni strumentali visiteranno le aule in occasione del Natale o della
Pasqua per conferire un riconoscimento alla classe meglio accudita e decorata.
Alla classe premiata sarà dedicato un articolo sul giornale della scuola e sarà offerto un premio a
sorpresa; la foto della classe sarà inserita sul sito della scuola con l’evidenza dell’attestazione
ricevuta.
Cura dei locali della scuola.
Per l’abbellimento dei locali della scuola saranno individuate aree comuni in prossimità delle classi.
I ragazzi di ciascuna classe si adopereranno per abbellire e personalizzare lo spazio a loro riservato.
Lo spazio più creativo e decorativo sarà premiato con attestato alla classe e premio a sorpresa.
Il presente regolamento
sarà a disposizione di tutto il personale della scuola e di tutti i Genitori;
sarà presentato agli alunni a inizio anno dai docenti
potrà essere consultato anche attraverso il sito Internet della scuola.
Le disposizioni contemplate nel presente Regolamento sono suscettibili di modifiche ed
integrazioni.
Per tutto ciò che non è previsto nel presente Regolamento, si fa riferimento al Regolamento
del Consiglio di Istituto.
Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Cinzia Brunelli
REGOLAMENTO CONSIGLIO D'ISTITUTO
1-CONSIGLIO D’ISTITUTO
La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio d’Istituto sono indicati
negli articoli 8-10 del Testo Unico 16 aprile 1994 n.297 e dal Decreto Interministeriale n.44 del 1
febbraio 2001.
Il Consiglio d’Istituto, nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni, è costituito
da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario e 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il direttore didattico
o il preside.
Il Consiglio è' l'Organo della scuola che, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei
Consigli di Classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta Esecutiva, per quanto concerne
l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività' della Scuola, nei limiti delle
disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:
a) adozione del regolamento interno dell'Istituto;
b) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici,
compresi quelli audio-televisivi e le dotazioni librarie; acquisto dei materiali di consumo occorrenti
per le esercitazioni;
c) criteri generali per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche,
interscolastiche ed extrascolastiche, con particolare riguardo alle visite guidate e ai viaggi
d'istruzione; di iniziative di integrazione e di sostegno previste dall'art. 7 della legge 4.8.1977 n.517;
d) promozione di contatti con le altre scuole per realizzare scambi di esperienze ed intraprendere
eventuali iniziative di collaborazione;
e) partecipazione dell'Istituto ad attività' culturali, sportive e ricreative di particolare interesse
educativo.
Oltre alle suddette attribuzioni previste nell'art. 6 del D.P.R. 416, spetta al Consiglio d'Istituto:
1- stabilire criteri generali per la fissazione di turni di servizio del personale A.T.A., sentita
l'assemblea del personale interessato e tenendo conto delle esigenze della Scuola e del calendario
delle riunioni definito dal Collegio dei Docenti;
2- indicare i criteri generali per la formazione delle classi;
3-adattare l'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al
coordinamento organizzativo dei Consigli di classe;
4- esprimere pareri al Collegio dei Docenti in materia di sperimentazione metodologico-didattica
che richiedono l'utilizzazione straordinaria di risorse dell'amministrazione scolastica.
2- ELEZIONE DEL PRESIDENTE
Nella prima seduta il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti
dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente.
L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio.
3- ATTRIBUZIONE DEL PRESIDENTE
Il presidente assicura il regolare funzionamento del Consiglio e svolge tutte le necessarie iniziative
per garantire una gestione democratica della Scuola e la prima realizzazione dei compiti del
Consiglio. In particolare:
a) convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni e adotta tutti i necessari provvedimenti per il
regolare svolgimento dei lavori;
b) esamina le proposte della Giunta Esecutiva, dei membri del Consiglio e degli altri Organi della
Scuola;
c) previa deliberazione del Consiglio, il Presidente prende contatti con i Presidenti degli altri Istituti
ai fini di cui all'art. 6 del D.P.R. n. 416;
d) affida le funzioni di segretario del Consiglio ad un membro del Consiglio stesso;
e) autentica con la propria firma i verbali delle riunioni;
f) firma, congiuntamente al Dirigente Scolastico e al segretario della Scuola, il bilancio preventivo e
il Conto consuntivo.
4- ELEZIONE DEL VICE-PRESIDENTE
Il Consiglio può' deliberare di eleggere anche un vice-presidente, da votarsi fra i genitori
componenti del Consiglio stesso, secondo le stesse modalità' previste per l'elezione del Presidente.
5- ATTRIBUZIONI DEL VICE-PRESIDENTE
Il vice presidente sostituisce nelle sue funzioni il Presidente in caso di assenza o impedimento.
6- FUNZIONI DEL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO
Le funzioni del Segretario del Consiglio sono affidate dal Presidente ad un membro del Consiglio
stesso. Il Segretario ha il compito di redigere il verbale che deve contenere l'oggetto delle
discussioni, i nomi di coloro che hanno partecipato e l'esito di eventuali discussioni, secondo le
modalità' di cui all'art. 15, e di sottoscrivere unitamente al Presidente le deliberazioni del Consiglio,
oltre al verbale.
7-CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO
Il Consiglio è convocato dal Presidente, il quale è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del
Presidente della Giunta Esecutiva.
Il Consiglio deve essere convocato ogniqualvolta ne venga fatta richiesta da un terzo dei membri
del Consiglio, da un quarto del Collegio dei Docenti o da almeno 20 genitori.
La richiesta di convocazione deve indicare la data e l'ordine del giorno.
E' facoltà' del Presidente, sentiti i richiedenti, di anticipare o dilazionare la convocazione, al fine di
raggruppare eventuali altre richieste. La convocazione, comunque, non può essere rinviata più di 10
giorni oltre il termine indicato.
8- MODALITA’ DI CONVOCAZIONE
La convocazione del Consiglio deve essere diramata, a cura dell'Ufficio di segreteria e per iscritto,
ai membri
del Consiglio cinque giorni prima, con l'indizione dell'O.d.G. e varie. Copia di convocazione è
affissa all'albo della Scuola.
9- FORMAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO
L'Ordine del Giorno della convocazione è formulato dal Presidente, sentita la Giunta o il Dirigente
Scolastico e deve contenere gli argomenti eventualmente proposti dai singoli Consiglieri e dagli
altri Organi della Scuola. In caso d’urgenza, l’O.d.G. può essere integrato anche telefonicamente il
giorno precedente la seduta.
10- SEDE DELLE RIUNIONI
Il Consiglio si riunisce normalmente nella sede Tanzi o Alighieri della scuola in ore non coincidenti
con l'orario delle lezioni.
11- PUBBLICIT’ DELLE SEDUTE
In conformità all’art. 8 della Legge n. 748 del 11/10/77 alle sedute del C.d.I. possono assistere gli
elettori delle componenti rappresentate del consiglio stesso.
12-PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI
Di ogni seduta a cura del segretario è redatto un processo verbale che deve essere depositato entro e
non oltre 10 giorni dalla seduta e viene approvato nella seduta successiva. Ciascun consigliere ha
diritto di prenderne visione. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma
scritta e, se approvate, modificano il testo del verbale oggetto di approvazione. Gli atti conclusivi e
le deliberazioni sono pubblicate in apposito albo della scuola.
13-FACOLTA’ DI PARLARE
Il Consiglio di Istituto può invitare con diritto di parola su questioni specifiche membri esterni al
Consiglio stesso.
14-CONSULTAZIONE DEGLI ORGANISMI DELLA SCUOLA
Il Consiglio prima di deliberare su importanti questioni, allo scopo di garantire la più ampia
partecipazione alla gestione della scuola, può decidere di consultare gli altri organi collegiali della
scuola. Il Consiglio inoltre prende in esame eventuali proposte formulate da regolari assemblee dei
genitori.
15-VALIDITA’ DELLE SEDUTE E DELLE DELIBERAZIONI
Per la validità delle sedute è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in
carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo
che disposizioni ufficiali prescrivano diversamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
16-DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO
I membri del Consiglio, durante l’orario di servizio, possono accedere agli uffici di segreteria per
richiedere tutte le informazioni e copia degli atti relativi alle materie di competenza del Consiglio.
Ogni membro può chiedere al Presidente informazioni o spiegazioni sulla esecuzione da parte della
Giunta, delle deliberazioni adottate.
17- LA GIUNTA ESECUTIVA
Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un non
docente e due genitori.
Della G.E. fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede e ha la rappresentanza della
scuola, ed il D.S.G.A., che svolge anche funzioni di segretario della Giunta stessa.
La G.E. predispone il Bilancio Preventivo e le eventuali variazioni, nonché' il Conto Consuntivo,
prepara i lavori del Consiglio di Istituto e cura l'esecuzione di delibere dello stesso.
I membri del Consiglio di Istituto possono prendere visione degli Atti della G.E.
Il Dirigente convoca la Giunta sentiti i componenti.
18-COMMISSIONI DI LAVORO NEL CONSIGLIO
Il Consiglio di Istituto, al fine di meglio realizzare il proprio potere di iniziativa di cui all'art. 6 del
DPR 416,
può decidere di costitutore nel proprio seno, per le materie di particolare rilievo e importanza,
Commissioni
di lavoro.
Le Commissioni di Lavoro non possono avere nessun potere decisionale e svolgono la propria
attività'
secondo le direttive e le modalità stabilite dal Consiglio stesso.
Le C. di Lavoro, per svolgere i propri compiti, possono, previa indicazione del Consiglio di Istituto,
sentire gli interessati in materia.
Cortometraggio “Gli occhi degli altri”
REGOLAMENTO USO LABORATORI
Gli alunni accedono ai laboratori sempre accompagnati da un docente. I docenti presenti si
assicurano che gli alunni utilizzino in modo attento ed appropriato le attrezzature ed i materiali.
Ciascuna classe deve lasciare i laboratori nelle condizioni in cui li ha trovati. Il docente è tenuto a
comunicare eventuali guasti o inconvenienti verificatisi durante l’utilizzo al docente responsabile
del Laboratorio.
LABORATORIO LINGUISTICO ( Sede Tanzi)
a) Insegnanti ed alunni possono accedere all’aula multimediale in orario di lezione.
b) Gli insegnanti hanno l’obbligo di firmare la presenza nel laboratorio, nell’apposito registro,
specificando l’ora di entrata e di uscita, il numero del computer usato, eventuali problemi
riscontrati, tempo di connessione ad INTERNET e la finalità prevista per tale connessione.
c) Accedendo al laboratorio gli insegnanti si assumono la responsabilità del corretto uso e della
conservazione di tutte le apparecchiature in esso contenute.
d) Gli alunni entrano nel laboratorio soltanto in presenza di almeno un insegnante, il quale eviterà
tassativamente di lasciare la scolaresca o i gruppi senza assistenza.
e) Nel laboratorio bisogna esigere che i singoli alunni osservino le misure di sicurezza:
non avvicinarsi a prese di corrente.
non toccare e non staccare i contatti dell’alimentazione dietro le apparecchiature.
tenere la giusta distanza degli occhi dal monitor.
Collegare o scollegare al computer solo quando tutti i componenti sono spenti.
f) E’ vietato copiare in memoria programmi sprovvisti di licenza d’uso.
g) Al termine di ogni attività verificare che sia stata disattivata la connessione ad Internet, che le
apparecchiature siano spente correttamente e che l’aula sia in ordine (accostare le sedie, rimuovere
oggetti personali quali penne, matite fogli di carta ecc).
h) Gli insegnanti provvederanno a segnalare tempestivamente al responsabile le anomalie
riscontrate nel laboratorio.
REGOLAMENTO LABORATORIO DI SOSTEGNO (sede Tanzi)
Il laboratorio di sostegno è un luogo formativo che ha lo scopo di sostenere la didattica ordinaria ed
i progetti specifici della scuola. In esso i docenti di sostegno, gli educatori e tutti i soggetti coinvolti
nel processo di inclusione degli alunni diversamente abili, possono svolgere attività individualizzate
rivolte a singoli alunni o a piccoli gruppi.
RESPONSABILE E GESTIONE
Il collegio dei docenti provvede annualmente a designare un responsabile del laboratorio che,
nell’espletamento del proprio mandato ha il compito di:
- Controllare il materiale presente in laboratorio e verificarne l’efficacia e l’efficienza;
- Redigere l’elenco delle richieste di materiale utile alla didattica e, sentiti i docenti le cui
discipline hanno attinenza con l’uso del laboratorio, inoltrarlo al Dsga;
- Avvertire immediatamente il Rspp di ogni pericolo presente nel laboratorio;
- Affiggere il regolamento d’uso nel laboratorio ed illustrarlo agli studenti;
- Restituire le chiavi d’accesso al laboratorio alla responsabile delle chiavi dopo l’uso.
Nell’a.s. 2010-2011 la responsabile è la prof.ssa Carolina Frasco.
ORGANIZZAZIONE E PRESTITO
Per lo svolgimento delle attività didattiche i docenti chiederanno il materiale (testi, schede
didattiche, giochi, sussidi, colori ecc…) alla responsabile che segnerà il prestito sull'apposito
modulo affisso in laboratorio con l'indicazione chiara della persona (docente o educatore), del
materiale prelevato e delle date di prelievo e di restituzione del materiale.
Nel laboratorio è presente una postazione informatica a disposizione degli utenti e soggetta alle
stesse disposizioni generali stabilite per le attrezzature multimediali della scuola.
Gli alunni devono sempre essere accompagnati dai docenti.
CONCESSIONE D’USO DELLA STRUTTURA A TERZI
La concessione d’uso della struttura a terzi è disciplinata dal regolamento definito in data 9/11/2010
dai docenti dell’asse culturale Matematico e Scientifico-Tecnologico ed approvato dal CdI. L’uso
del laboratorio in orario scolastico antimeridiano da parte di esterni va comunicato al responsabile
di laboratorio che provvederà ad informare gli utenti del laboratorio tramite avviso affisso sulla
porta dello stesso.
Per quanto non specificato nel presente regolamento si prega di rivolgersi alla Dirigente scolastica
prof.ssa Cinzia Brunelli.
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REGOLAMENTO D’USO
LABORATORIO MULTIMEDIALE
Sede Dante
accedere al laboratorio secondo quanto previsto dal calendario delle prenotazioni; evitare di
disturbare chi lo utilizza;
l’accesso ai laboratori è possibile solo in presenza di un insegnante.
compilare scrupolosamente l’apposito registro di accesso segnalando eventuali
malfunzionamenti; il registro va compilato da chi accede al laboratorio occasionalmente, sono
quindi escluse le attività di durata annuale o quadrimestrale (es. laboratori, corsi, giornalino);
accendere e spegnere correttamente i computer;
non installare nuovo software: su tutti i computer è attivo un antivirus che può causare conflitti
durante l’operazione di installazione. I docenti che hanno necessità di installare programmi o
cd-rom sono pregati di contattare il responsabile del laboratorio (Sig. Giuseppe Laudadio) per
avere le indicazioni necessarie;
non inserire nessun tipo di password;
non modificare le impostazioni (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, ecc.);
è assolutamente vietato aprire, spostare o eliminare dati e cartelle altrui;
si consiglia di memorizzare i propri dati nella cartella [Documenti]. In essa ciascuno potrà
creare una propria cartella personale;
ATTENZIONE: nel caso di individuazione di virus (comparsa di un messaggio dell’antivirus)
prendere nota del messaggio e segnalare immediatamente il fatto al responsabile del
laboratorio;
non mangiare e/o bere nel laboratorio;
terminato di utilizzare il laboratorio fare in modo di lasciarlo nelle migliori condizioni;
è assolutamente vietato installare software per il quale non risulta acquisita regolare licenza
d’uso non coperto da licenza d’uso come prescritta dalla legge(L. 633/41 art. 171 e 171 bis
comporta sanzioni penali a carico dei responsabili;
14. al termine dell’anno scolastico, o secondo necessità, i computer vengono sottoposti a
manutenzione periodica che può comportare anche la cancellazione di file. Onde evitare
perdite di dati, effettuare copie di sicurezza del lavoro svolto (es. su cd-rom).
Modalità d’uso e di accesso
Disposizioni per gli insegnanti
L’insegnante che inserisce nella propria programmazione l’utilizzo del laboratorio e di Internet è
responsabile di quanto avviene nelle proprie ore ed è, perciò, tenuto:
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a sorvegliare attivamente le attività degli alunni;
a dare corrette indicazioni circa l’utilizzo del computer;
a dare indicazioni chiare sull’utilizzo di Internet;
a controllare che gli alunni chiudano la connessione ad Internet alla fine della sessione di
lavoro;
 a segnalare qualsiasi disguido, guasto o mal funzionamento al responsabile, evitando interventi
personali;
 ad evitare un uso indiscriminato delle stampanti, soprattutto per le stampe a colori, considerato
il costo elevato delle cartucce;
 a rivolgersi al responsabile per l’installazione di nuovo software;
 a salvare sempre i propri lavori (file) in cartelle personali e/o di classe o su supporti digitali;
 ad illustrare agli alunni il presente Regolamento e gli eventuali problemi che possono
verificarsi nella non corretta applicazione delle regole per l'uso dei laboratori di informatica.
N.B. ogni violazione sarà segnalata al Dirigente scolastico.
Il responsabile del laboratorio è a disposizione per qualsiasi esigenza di supporto.
REGOLAMENTO LABORATORIO D’ INFORMATICA (SEDE TANZI)
Art. 1 I laboratori d’informatica sono aperti secondo un orario definito dal Responsabile sentite le
richieste dei docenti interessati.
Art. 2 L’accesso ai laboratori, durante l’orario scolastico, è consentito:alle classi e/o agli alunni
accompagnati da un docente della scuola;ai docenti per l’aggiornamento personale tenendo conto
che:l’utilizzazione abusiva di software, per il quale non risulti regolarmente acquisita agli
atti della scuola relativa licenza – come prescritto dalla legge (L. 633/41 art. 171 e 171 bis),
comporta sanzioni penali a carico dei responsabili e che, pertanto, è assolutamente vietato
introdurre nei P. C. programmi di qualsiasi tipologia sprovvisti dell’anzidetto requisito
(licenza d’uso acquistata dall’Istituto) ed eseguire duplicazioni illegali di software;l’accesso al
laboratorio è consentito ad una sola classe per volta.
Art. 3 Il Docente si assume le responsabilità civili e penali, durante le proprie ore di utilizzazione
del laboratorio, per il download di materiale e la visita di siti non connessi all’attività didattica
durante la navigazione su internet.
Art. 4 A ogni computer è assegnato un numero distintivo.
Art. 5 Il docente che accede al laboratorio dovrà firmare l’apposito registro, indicando data, ora e
macchina utilizzata
Art. 6 Gli alunni firmeranno il registro assegnato ad ogni P.C. inserendo data, cognome, classe e
ora di lezione.
Art. 7 Il docente che accede al laboratorio con una classe deve assegnare ad ogni alunno/a gruppi
di alunni un posto fisso di lavoro.
Art. 8 Chiunque acceda al laboratorio è responsabile delle attrezzature che ha in uso, ed è tenuto a
seguire tutte le precauzioni possibili al fine di evitare la diffusione di virus e malware, attraverso siti
infetti e chiavette USB
Art. 9 Il docente della classe che svolge lezioni di laboratorio deve vigilare sul comportamento
degli alunni in merito all’uso delle attrezzature e dei pacchetti applicativi.
Art.10 Il materiale necessario alle esercitazioni di classe deve essere richiesto al docente, a
nessun alunno è inoltre consentito usare materiale o attrezzature estranee alle esercitazioni in atto.
Art.11 Nessuno può caricare di propria iniziativa programmi o files sul disco rigido se non con
l’autorizzazione dei responsabili di laboratorio e previo controllo dei programmi stessi da
installare.
Art.12 Nessuno può utilizzare dispositive di memoria che non siano depositati presso il laboratorio.
Art.13 Nel caso si renda necessario mantenere l’archiviazione sul disco rigido di files – dati, è
obbligatorio collocare tali files in una sottodirectory con nome di docente e classe, senza porre la
detta cartella su desktop.
Art.14 A nessuno è permesso cancellare software installato.
Art.16 Eventuali guasti devono essere tempestivamente segnalati dagli utenti al docente e al
responsabile di laboratorio che compileranno la scheda di malfunzionamento.
Art.17 Il laboratorio potrà essere aperto a corsi esterni secondo apposite convenzioni approvate
dal Consiglio d’Istituto.
Art.18 E’ vietato al personale non autorizzato l’accesso agli armadi dell’aula d’informatica.
Art. 19 Solamente l’ amministratore di rete ed il reponsabile del laboratorio sono autorizzati ad
usare il server.
Art. 20 Il docente dei corsi esterni si dovrà far carico dell’intera applicazione di detto regolamento.
Art. 21 I partecipanti dei corsi esterni possono accedere all’ aula solo negli orari stabiliti e con la
presenza del docente.
Art. 22 Non è consentito utilizzare applicazioni di messaggistica istantanea(chat, sms, facebook,
twitter, msn).
Art. 23 Non lasciare mai le apparecchiature elettriche in funzione quando si esce dal laboratorio.
Art. 24 Disalimentare il quadro elettrico del laboratorio a fine giornata.
Art. 25 Gli alunni non devono utilizzare i videoterminali per più di due ore al giorno.
REGOLAMENTO UTILIZZO CONNESSIONE AD INTERNET
Motivazioni e finalità:


Tutti gli utenti che utilizzano internet devono rispettare:
la legislazione vigente applicata anche alla comunicazione su internet.
la netiquette (etica e norme di buon uso dei servizi di rete).
Personale ata :
Oltre naturalmente alle attività legate alle proprie mansioni (trasmissioni telematiche al ministero ,
monitoraggio progetti , ecc..), l’utilizzo di internet e consentito e promosso dall’istituto per tutte
quelle attività legate all’aggiornamento e formazione del proprio profilo professionale.
Personale docente e studenti:
Promozione di forme nuove di apprendimento attraverso percorsi di condivisione e di innovazione
della comunicazione.
Gli insegnanti sono responsabili nel guidare i loro studenti nelle attività on-line, indicando precisi
obiettivi per un uso corretto e responsabile di Internet. Lo scopo principale è quello di arricchire ed
estendere le attività di apprendimento in relazione a ciò che il curriculum, l’età e la maturità degli
studenti richiedono.
Accesso ad internet
Punti di accesso: Biblioteca, Aula Magna, Rete Wireless istituto, Sala docenti, Laboratori,
Postazioni mobili, Portatili personali.
Per la navigazione viene definita una procedura di autenticazione/connessione dei PC collegati ai
punti di accesso alla rete d’istituto, responsabile del collegamento è il docente della classe
Protezione da internet
Poiché esiste la possibilità che gli utenti di internet possano venire a contatto con materiale
inadeguato e illegale, la scuola pone in atto delle misure preventive tali da limitare tali situazioni
spiacevoli :
 Firewall;
 Filtraggio dei contenuti;
 Eventi formativi ed informativi;
 Servizio Antivirus.
Navigazione siti (esplorazione pagine)
Nonostante i filtro dei contenuti non è possibile garantire che nessuno si trovi di fronte a materiale
inadatto , segnalare il prima possibile al docente referente della scuola il sito contente materiale non
conforme alla politica di istituto.
Si consiglia vivamente ai docenti di utilizzare per le esperienze didattiche con gli alunni l’utilizzo di
software di catalogazione di siti , cosi da effettuare una navigazione guidata riducendo a zero il
pericolo di incappare in materiale non pertinente e di ridurre al minimo il dispendio di tempo.
Nonostante tutte le misure preventive la scuola non assume responsabilità per l’eventuale accesso a
materiali inidonei e le relative conseguenze.
Download di files
E’ considerato download di files , lo scaricamento di materiale digitale da internet su supporti
(compresi mini disk , memorie sd , pen drive , ecc).
E’ espressamente vietato il download di files:
violazione dei diritti di autore, contengano materiale illegale e/o non conforme al presente
regolamento.
Per il download di files da internet è bene considerare che sottrae banda a tutte le connessioni di
istituto, si raccomanda di esercitarlo con diligenza e per attività rientranti nell’attività di
formazione.
Forum, chat, instant messenger, partecipazione a comunità in genere
E’ consentito partecipare a comunity solamente se moderate dal docente.
In ogni caso nell’interazione con altri utenti su internet la scuola diffida dal comunicare le proprie
credenziali.
Rispettare la netiquette.
Posta elettronica
E’ consentito la consultazione della propria e-mail personale se su dominio istituzionale
fermisiracusa, istruzione , trampi ecc.
Non è garantita la consultazione della propria e-mail su dominio privati in quanto potrebbero essere
presenti materiali e o servizi non conformi al presente regolamento.
Rispettare la netiquette.
Pubblicazione , invio di materiale al di fuori della scuola
E’ consentito la pubblicazione di materiale e o l’invio dello stesso attraverso internet se per
motivazioni comprese nella politica del presente regolamento e in ogni caso senza violare le leggi in
vigore.
Antivirus
Alcuni servizi erogati nell’istituto sono controllati da antivirus.
Ogni utente che importi dati a scuola tramite supporti esterni è tenuto a verificare l’assenza di virus
nel proprio supporto.
Segnalare eventuali anomalie al docente responsabile dei laboratori.
La scuola pone in atto le misure preventive in proprio possesso, ma ogni utente è informato che
considerata la vastità della problematica, esiste il pericolo reale di infettare il proprio supporto sui
sistema della scuola, di conseguenza la scuola declina ogni responsabilità da ogni incidente che
possa verificarsi da un eventuale infezione di virus.
Attacchi esterni
Sono considerati attacchi esterni tutte quelle attività legate ad individuare vulnerabilità dei sistemi
interni o esterni alla scuola e utilizzarle per prendere il controllo totale o parziale, per arrecare
danni, o solamente per avere accesso a dati non resi volontariamente pubblici.
La scuola vieta espressamente tale tipologia di attività.
Privacy
Per ovvi motivi di sicurezza la scuola effettua il monitoraggio dei siti visitati.
REGOLAMENTO D'USO DELLE LIM ( Sede Tanzi)
* L'armadietto
contenente i pc delle lavagne è chiuso da una chiave affidata alla sig. F. Deserio,
responsabile delle chiavi.
* La chiave deve essere richiesta dal docente alla Sig. Deserio, che la consegnerà , facendo firmare
un apposito registro.
* I docenti avranno cura di sorvegliare sul corretto uso del pc e dei suoi componenti.
* Per l'installazione di software ed applicazioni, rivolgersi alla Prof. Consiglio, FS Per l'innovazione
didattica.
* I docenti sono tenuti a monitorare chiavette USB e dispositivi esterni al fine di evitare la
diffusione di virus.
* I docenti devono utilizzare il pc in modalità studente
* Al termine dell'attività le chiavi devono essere riconsegnate alla sig. Deserio.
Regolamento per l’uso dell’aula magna (Sede Tanzi)
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L’aula magna può contenere al massimo cento persone;
Le sedie collocate in prossimità dell’uscita di sicurezza sono riservate ad utenti con problemi
motori;
Le sedie devono essere depositate in due blocchi, lasciando libero un corridoio
centrale e devono essere distanti dai muri perimetrali almeno m. 1.20;
Le sedie devono essere agganciate tra di loro in gruppi di dieci unità, al massimo;
Tutti gli utenti devono essere seduti e non ingombrare le vie d’esodo;
La porta d’accesso all’aula deve essere libera da ingombri;
Il cancelletto in ferro che comunica con l’esterno deve essere sempre aperto
Regolamento per l’uso dell’aula magna (Sede Dante)
1
2
L’aula magna può contenere al massimo cento persone;
Le sedie devono essere depositate in due blocchi, lasciando libero un corridoio
centrale e devono essere distanti dai muri perimetrali almeno m. 1.20;
3 Tutti gli utenti devono essere seduti e non ingombrare le vie d’esodo;
4 Le porte d’accesso all’aula devono essere libere da ingombri;
5 Tutti i docenti che intendono utilizzare l’aula magna sono tenuti a prenotarla per
tempo
utilizzando l’apposita tabella affissa sula porta. Nel caso di attività di progetto che prevedono un
utilizzo dell’aula per lungo tempo, è vietato prenotare tutte le date in anticipo, ma occorre
concordare l’utilizzo dell’aula con tutti i docenti impegnati nelle diverse attività, particolarmente
quando queste si concentrano in particolari momenti dell’anno ( manifestazioni di fine anno
scolastico etc. ).
Regolamento del laboratorio scientifico ( Sede Dante)
1. Gli alunni sono ammessi in laboratorio esclusivamente in presenza di un docente
2. I docenti devono prenotare il laboratorio per tempo, concordando con i colleghi, nel caso di
sovrapposizioni ricorrenti, l’alternanza nell’uso dello stesso (usare la scheda di
prenotazione)
3. Il docente accompagnatore deve compilare la scheda di prenotazione, specificando la classe
che accompagna e gli strumenti utilizzati.
4. Prima di utilizzare gli strumenti, con debito anticipo, leggere attentamente le istruzioni.
5. E' bene leggere agli alunni la parte del regolamento d'istituto riguardante l'utilizzo corretto
delle strutture, delle strumentazioni e dei sussidi didattici della scuola e le relative sanzioni
(risarcimento danni)
6. I docenti devono sorvegliare i ragazzi durante l’uso degli strumenti, ed assicurarsi che alla
fine dell’ora tutto sia stato riposto dove era
7. La vetreria deve essere accuratamente lavata alla fine degli esperimenti, sciacquandola
ripetutamente allo scopo di eliminare ogni traccia di detergente, al fine di non inficiare
l’esito di esperimenti di chimica.
8. Pulire, dopo l’uso, strumenti e d attrezzi (piatto della bilancia, tavoli di lavoro, microscopio
e vetrini etc..) usando le adeguate procedure
9. Segnalare alla docente responsabile eventuali danni agli strumenti, rottura di vetreria,
smarrimenti o malfunzionamenti, attraverso la compilazione della scheda di prenotazione.
10. Porre particolare attenzione nell’uso di piccoli oggetti (bilancia di precisione, ancorette
magnetiche etc), che potrebbero facilmente essere smarriti
11. Seguire le procedure di sicurezza, informandosi sulla normativa vigente in materia di
laboratorio (esposta); conoscere i simboli riportati sulle etichette delle sostanze chimiche e
comportarsi di conseguenza.
NOTA
In alcuni particolari periodi dell’anno, in particolare dicembre-inizio gennaio e fine marzo il
laboratorio è prioritariamente dedicato alle attività inerenti, rispettivamente, continuitàorientamento, settimana scientifica, per cui, i docenti interessati, dovranno dare per tempo
l’adesione.
Regolamento Laboratorio scientifico (Sede Tanzi)
Norme per Accesso al laboratorio
L’accesso al laboratorio è riservato, in via prioritaria, alle classi per il normale svolgimento delle
ore di scienze secondo l’orario settimanale.
Le classi in orario devono essere sempre accompagnate dal docente L’accesso al laboratorio da
parte degli studenti o dei docenti in orario esterno a quello di lezione è consentito solo se
preventivamente concordato con la responsabile del laboratorio prof.ssa Capobianco ed, in ogni
caso, alla presenza della stessa.
Organizzazione delle risorse:
I docenti di matematica e scienze possono accedere al laboratorio tutti i giorni dalle 8,00 alle 13
previo accordo con la responsabile del laboratorio e segnando sull’apposito registro l’attività
svolta.
E’ vietata l’installazione di software sul pc della LIMcom senza l’approvazione della responsabile
di laboratorio.
Prima di lasciare i laboratori allievi e docenti sono tenuti a rimettere in ordine gli strumenti e i
materiali utilizzati.
Durante l’anno scolastico potrà essere organizzato un breve corso per i docenti interessati all’uso
del laboratorio, al fine di illustrare le procedure necessarie per accedere alle risorse.
Attività extra-scolastiche:
L’uso del laboratorio può essere consentito in orario extra-scolastico, per eventuali corsi di
formazione e progetti di approfondimento e recupero.
Prima di concedere l’uso delle risorse, è necessario sentire il parere della responsabile di laboratorio
prof.ssa Capobianco, per determinare se ciò può comportare dei disagi al normale funzionamento
della struttura.
Regole per gli studenti:
L’accesso al laboratorio è consentito solo se la classe è in orario o se svolge attività di progetto
organizzata e coordinata.
L’accesso è consentito solo se si è accompagnati dal docente.
Zaini, borse e cappotti devono essere lasciati in aula o depositati sui mobiletti sotto le finestre del
laboratorio, onde evitare incidenti e non ingombrare i tavoli da lavoro.
E’ vietato entrare in laboratorio con cibi e bevande.
E’ vietato installare software sulle postazioni e utilizzare cd-rom non autorizzati dal responsabile di
laboratorio.
Ogni studente è responsabile del materiale inventariato che gli viene affidato durante le attività di
esercitazione e ne risponde in caso di rottura o di danneggiamento per cattivo uso.
In caso di malfunzionamento diffuso, il laboratorio potrà essere chiuso per una settimana, o
comunque per il tempo necessario al suo ripristino da parte della responsabile di laboratorio
REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DI ARTE E IMMAGINE
ACCESSO – UTILIZZAZIONE DEL LOCALE
Il laboratorio è usufruibile da tutte le classi secondo un calendario definito dall’orario scolastico,
previo accordo fra gli insegnanti di Educazione artistica.
Qualora necessiti l’uso per progetti specifici, è emanata una nota scritta.
Per gli alunni di prima classe i docenti illustreranno dettagliatamente il corretto uso dell’aula e degli
strumenti che si trovano al suo interno.
Tutti i materiali utilizzati devono essere riposti al termine dell’attività negli appositi armadi.
In caso di danni provocati agli strumenti ed alle suppellettili si dovrà produrre segnalazione scritta
ed avvisare l’insegnante responsabile .
In laboratorio è vietato correre o comunque spostarsi rapidamente onde evitare rovesciamento di
liquidi vari.
Gli strumenti che si trovano all’interno dell’aula possono essere usati soltanto con l’autorizzazione
dell’insegnante.
Il laboratorio può essere utilizzato da una sola classe per volta.
Evitare l’accumulo di rifiuti, carta od altro materiale combustibile svuotando il bidone dei rifiuti
ogni giorno alla fine delle attività didattiche
REGOLAMENTO LABORATORIO DI EDUCAZIONE MUSICALE
(Sede Tanzi)
ACCESSO – UTILIZZAZIONE LOCALE:
Il laboratorio è fruibile da tutte le classi secondo un calendario definito dall’orario scolastico, previo
accordi fra gli insegnanti di Ed. Musicale;
Qualora necessiti l’utilizzazione per progetti specifici, ne è emanata una nota scritta.
STRUMENTI ED ATTREZZATURE:
Gli alunni sono tenuti al rispetto degli strumenti e delle suppellettili.
Soltanto gli alunni autorizzati dal docente, possono collaborare al montaggio della strumentazione.
SEGNALAZIONI:
In caso di danni provocati a strumenti, accessori, pareti si deve produrre segnalazione scritta e/o
avvisare l’insegnante responsabile.
NORME DI SICUREZZA : COMPORTAMENTO – PREVENZIONE – IGIENE
Al termine delle attività il laboratorio deve essere lasciato in perfetto ordine.
REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DELLA PALESTRA E DELLE ATTREZZATURE
SPORTIVE
L’accesso alla palestra avviene nelle ore stabilite, sempre in presenza del docente di Educazione
Fisica. I docenti delle altre discipline, anche in caso di supplenza, non sono autorizzati a far
svolgere attività sportive agli alunni.
Durante le lezioni di Educazione Fisica gli allievi devono essere provvisti di abbigliamento idoneo.
Per ragioni di sicurezza gli attrezzi di palestra devono essere usati secondo le modalità suggerite
dall’insegnante e sotto il suo diretto controllo.
Premessa
Gli impianti sportivi scolastici sono luoghi in cui si realizza il riequilibrio tra attività motoria e
attività cognitiva. E’ luogo privilegiato di maturazione del rispetto delle regole che la persone sarà
chiamata ad osservare nella società. La palestra è l’aula più grande e più frequentata della scuola.
Settimanalmente vi si alternano tutti gli alunni, per la attività curricolari.
Per questo motivo si conviene che il rispetto delle regole fondamentali di seguito citate siano
indispensabili per un corretto e razionale uso delle stesse: un ottimo mezzo di prevenzione di
spiacevoli infortuni e di un corretto rapporto basato sul rispetto reciproco.
Norme generali e compiti dell’insegnante
1
Gli insegnanti di Educazione Fisica in servizio presso l’Istituto e i collaboratori scolastici di
palestra, sono responsabili della conservazione degli ambienti e delle attrezzature;
2
Le chiavi del magazzino attrezzi e degli armadi di custodia sono a disposizione di tutti gli
insegnanti di Educazione Fisica e ne è custode il collaboratore scolastico di palestra;
3
I danni delle attrezzature, anche soltanto per usura e utilizzazione,vanno segnalati al
Dirigente scolastico o al DSGA che ne prenderanno nota
per possibili riparazioni o
sostituzioni;
4
Ogni insegnante è responsabile del materiale prelevato per utilizzazioni al di fuori
dell’ambiente scolastico.
5
Il controllo, lo stato d’uso ed il normale utilizzo degli spogliatoi, servizi e accessori annessi
sono demandati all’insegnante in servizio e al collaboratore scolastico della palestra che cura
la pulizia dell’impianto, i quali ne riferiscono al Preside;
6
E’ fatto divieto divieto di far accedere gli alunni e gli estranei all’Istituto nei locali della
palestra senza la presenza di un insegnante abilitato all’insegnamento dell’educazione
fisica o di un responsabile designato. L’uso della palestra e delle strutture esterne adiacenti
alla stessa, al di fuori dell’orario scolastico, è consentito agli studenti solo se autorizzati per
iscritto dal Dirigente scolastico dell’istituto e con la specificazione dell’orario d’uso. Gli
insegnanti devono informare gli alunni sulle norme di sicurezza e far conoscere la
segnaletica delle vie di fuga.
Norme per gli alunni
1. Gli alunni devono indossare le scarpe ginniche pulite ed indumenti idonei all’attività
da svolgere, sia che partecipino attivamente alla lezione, sia che assistano, come
esonerati, all’attività pratica. Gli alunni non devono indossare oggetti che possono
diventare pericolosi come fermagli, orecchini, spille…;
2. E’ vietato agli studenti usare attrezzi o entrare nella palestra senza la presenza
dell’insegnante di educazione fisica. E’ vietato giocare a palla all’interno della
scuola o di qualsiasi edificio usato per attività didattiche, compreso il cortile;
3. Tutti gli alunni, al momento dell’appello,debbono disporsi in riga,mantenere un
comportamento corretto,evitando eccessi di qualsiasi tipo, per poter svolgere in
modo regolare le lezioni,
4. Gli alunni sono invitati a non portare e a non lasciare incustoditi denaro, orologi, ed
altri oggetti di valore negli spogliatoi o nella palestra .E’ disponibile un
cassetto,custodito dal docente, nel quale gli allievi di una classe possono depositare
e, alla fine della lezione, ritirare gli oggetti di valore. Gli insegnanti e il personale
addetto alla pulizia della palestra non sono obbligati a custodire tali oggetti e non
sono tenuti a rispondere di eventuali ammacchi;
5. L’eventuale infortunio del quale l’insegnante non si avveda al momento
dell’accaduto, deve essere denunciato verbalmente all’insegnante entro il termine
della lezione o al massimo entro la fine delle lezioni della mattinata in cui è
avvenuto. In caso contrario l’assicurazione potrebbe non risponderne;
6. Eventuali danneggiamenti volontari alla struttura della palestra e/o agli oggetti ed
attrezzi debbono essere addebitati al/ai responsabile/i, oppure all’intera classe
presente quel giorno qualora non si riesca ad individuare il responsabile.
7. E’ vietato prendere attrezzature di propria iniziativa senza la preventiva
autorizzazione dell’insegnante,
8. E’vietato far merenda o introdurre lattine negli spogliatoi, in palestra e negli impianti
sportivi utilizzati;
9. Lo spogliatoio deve essere lasciato libero dalla classe 5 minuti prima del termine
della lezione onde dare la possibilità al personale addetto di pulirlo prima dell’arrivo
della classe successiva;
10. Al termine delle lezioni gli spogliatoi e la palestra devono essere lasciati puliti,
11. Gli studenti con gravi problemi di salute possono presentare la domanda di esonero
dall’attività pratica allegando il certificato del servizio di Medicina Sportiva dell’
ASL (rivolgersi in segreteria) a norma dell’ art.3 della legge n. 88 del 07/02/58.
Gli esoneri possono essere così classificati
TOTALE (che esclude l’alunno dall’eseguire la parte pratica delle lezioni di educazione
Fisica)
-
Permanente (per tutto il corso degli studi)
-
Temporaneo (per l’anno scolastico o parte di esso)
PARZIALE (che esclude l’alunno dall’ effettuare determinati esercizi)
1
permanente (per tutto il corso degli studi)
2
temporaneo (per l’anno scolastico o parte esso).
Nel corso dell’anno scolastico, a discrezione dell’insegnante, possono essere concessi esoneri
temporanei e parziali, in caso di improvviso malore da parte dello studente; lo stesso dovrà
successivamente presentare la regolare certificazione del medico o della famiglia come da richiesta
Gli allievi esonerati devono comunque presenziare alle lezioni.
E’vietato chiudere a chiave la porta d’ingresso verso l’esterno.
Regolamento per la concessione d’uso della struttura scolastica a terzi
1 – La richiesta scritta di utilizzo dei locali deve pervenire presso l’istituzione scolastica almeno
venti giorni prima della data di inizio attività;
2 – L’associazione richiedente deve essere formalmente costituita e legalmente riconosciuta;
3 – L’associazione che utilizza i locali richiesti è responsabile dell’integrità della struttura e degli
arredi. Il responsabile scolastico, al momento della consegna del locale richiesto deve visionare, con
il responsabile dell’associazione stessa, l’integrità dello stato dei luoghi;
4 – L’utilizzo dei locali da parte di più associazioni nella stessa giornata rende le stesse responsabili
di eventuali danni e del loro risarcimento in parti uguali;
5 – L’associazione che usufruisce dei locali deve provvedere autonomamente alla pulizia degli
stessi durante le attività;
6 – L’associazione richiedente deve presentare un calendario indicante i giorni e l’ora in cui intende
effettuare le attività e attenersi scrupolosamente allo stesso, onde evitare disagi e accavallamenti.
Nel momento in cui la scuola abbia necessità dei suddetti locali per eventuali manifestazioni, tutte
le attività devono essere sospese per mettere i locali a disposizione della scuola stessa.
VIAGGI D’ISTRUZIONE
I viaggi d’istruzione, le visite guidate e la partecipazione ad iniziative che si svolgono durante
l’orario delle lezioni, sono parte integrante delle attività didattiche.
E’ compito di ogni Consiglio di classe avanzare proposte coerenti con la programmazione ed
adeguate per destinazione, durata, costi ed organizzazione, in modo tale da favorire la
partecipazione di tutti gli alunni.
Le proposte sono presentate ai genitori insieme alla programmazione e al piano dell’Offerta
Formativa d’Istituto ed approvate dal Consiglio d’Istituto.
Tutte le escursioni si effettueranno con somme versate dagli alunni; in situazioni particolari e
compatibilmente con le disponibilità di bilancio, la scuola può prevedere un contributo straordinario
alla spesa individuale o collettiva.
REGOLAMENTO
PER
PARASCOLASTICHE
LO
SVOLGIMENTO
DELLE
ATTIVITA’
Premessa: Il regolamento interno tiene conto per lo svolgimento di iniziative “parascolastiche”,
dei criteri didattici per la programmazione, lo svolgimento e la valutazione stabiliti dal Collegio
dei Docenti del 1 Settembre 2011.
A) NORME COMUNI: FINALITÀ E COMPETENZE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Le iniziative parascolastiche si svolgono per iniziativa e sotto la vigilanza pedagogica e
responsabilità degli insegnanti all’esterno dell’edificio scolastico, nei laboratori o nelle classi.
Per iniziative parascolastiche si intendono:
1. visite guidate (compresi gli spettacoli teatrali, cinematografici e la partecipazione ad altre
iniziative al di fuori dell’edificio scolastico,)
2. gite didattiche,
3. viaggi di istruzione,
4. giornate di progetto per aree disciplinari,
5. gemellaggi tra scuole, gemellaggi tra classi, scambi tra alunni,
6. progetti interscolastici e progetti dell’Unione Europea,
7. soggiorni linguistico-culturali,
8. manifestazioni, tornei sportivi ed escursioni.
Le iniziative parascolastiche sono programmate, deliberate ed autorizzate secondo le seguenti
linee guida.
1. Le iniziative parascolastiche:
contribuiscono a chiarire, completare ed approfondire il programma di insegnamento, con il
contatto con la realtà storica, geografica, culturale, sociale ed economica, come pure attraverso
una diretta osservazione della natura;
rappresentano anche un’occasione per l’esercizio motorio e per coltivare lo spirito di
comunità;
2. il Consiglio di Istituto stabilisce i criteri generali relativi all’organizzazione delle iniziative
parascolastiche, in particolare: la durata, il periodo, le destinazioni, il numero degli alunni
partecipanti, i numero di docenti accompagnatori, i finanziamenti, le quote a carico delle
famiglie;
3. Il Collegio dei Docenti definisce i criteri didattici per la programmazione, lo svolgimento e la
valutazione delle iniziative parascolastiche;
4.Il Consiglio di Classe, in base ai criteri generali deliberati dal consiglio di istituto e ai criteri
didattici deliberati dal collegio dei docenti, propone e approva le iniziative parascolastiche di
competenza;
5. il Dirigente scolastico, con la collaborazione della docente referente e dei coordinatori di
classe, predispone il piano annuale delle attività parascolastiche, verifica la corrispondenza
con i criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e dal Collegio dei Docenti, accerta la congruità
finanziaria ed approva l’effettuazione delle singole iniziative. Nel quadro del generale
coordinamento delle risorse professionali della scuola il Dirigente scolastico affida ai docenti
l’incarico di accompagnamento.
B) CRITERI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE:
Ogni Consiglio di classe può organizzare gite didattiche e/o viaggi di istruzione o di studio
secondo i criteri che seguono:
- i docenti coordinatori di classe valutano la possibilità di programmare le iniziative nei
medesimi periodi e per le stesse destinazioni;
- le iniziative vanno discusse, programmate e deliberate in uno dei primi Consigli di classe
ristretti, dal cui verbale risulteranno le motivazioni formative (educative, didattiche e
culturali);
- la deliberazione del Consiglio di classe deve esplicitare, per ogni iniziativa, i seguenti elementi:
la tipologia,
la destinazione o il luogo di svolgimento, le date e/o il periodo di svolgimento,
il programma,
la motivazione didattica, formativa e/o culturale, il numero di accompagnatori.
Dopo l’approvazione delle iniziative da parte dei rispettivi Consigli di classe gli insegnanti
responsabili dell’organizzazione, provvederanno – d’intesa con la segreteria-presidenza - alla
stesura dei relativi preventivi di spesa, nei quali saranno definiti i mezzi di trasporto e la tipologia
della sistemazione (in albergo, in ostello, in famiglia, etc.), con indicazione della spesa
totale dell’iniziativa e della quota a carico dei singoli alunni. Successivamente va acquisito
l’assenso scritto dei genitori.
I docenti accompagnatori provvedono in proprio, singolarmente, al pagamento delle quote
spettanti per le somme rimborsabili.
Qualora l’insegnante responsabile (di lingua e/o di progetto) per motivi personali e/o familiari non
possa assumere le funzioni di accompagnamento è comunque tenuto a svolgere le attività
necessarie alla programmazione e all’organizzazione dell'iniziativa.
PARTECIPAZIONE
La partecipazione a tutte le iniziative extrascolastiche assume, di norma, carattere obbligatorio
per tutti gli alunni. In casi eccezionali e motivati il Dirigente scolastico autorizza con proprio
provvedimento l’esonero dalla partecipazione determinando l’obbligo di frequenza dell’alunno/a
alle lezioni di un’altra classe.
Le attività programmate hanno luogo con la partecipazione di non meno del 90% degli alunni
facenti parte della classe o del gruppo-classe a cui l’iniziativa si rivolge. È facoltà del Dirigente
scolastico autorizzare le attività cui partecipa meno del 10% degli alunni qualora le mancate
partecipazioni siano originate da cause gravi e adeguatamente motivate.
I genitori degli alunni o i loro legali rappresentanti devono essere preventivamente informati
quando le iniziative parascolastiche superano la normale durata dell’orario delle lezioni.
D. CRITERI RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO ED ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE:
Le attività parascolastiche (gite didattiche, viaggi di istruzione, soggiorni di studio) costituiscono
parte integrante dell’attività formativa (educativa, didattica e culturale) della scuola e pertanto gli
alunni sono tenuti a parteciparvi allo stesso modo in cui sono tenuti a partecipare all’orario
ordinario delle lezioni.
Per l’effettuazione delle iniziative parascolastiche (escluse le visite guidate, il tirocinio e i progetti
dell’Unione Europea ) nel
corso di un anno scolastico possono essere utilizzati
complessivamente fino a nove giorni di lezione. Tale numero può essere incrementato con giorni
in cui non siano previste attività didattiche (per esempio soggiorni linguistico -culturali).
E) TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE
1. Visite guidate
Le visite guidate mirano ad accrescere e ad approfondire le tematiche d’insegnamento, esse
si pongono in connessione con lo svolgimento dei programmi di insegnamento. Le visite
guidate sono programmate, di norma, all’inizio dell’anno scolastico, su proposta dei docenti
competenti per materia, e vengono effettuate sotto la loro personale conduzione e responsabilità.
La visita guidata si effettua durante l’orario delle lezioni la cui durata è limitata al tempo
strettamente necessario. È consentito un numero massimo di sei visite guidate per classe e per
anno scolastico. Nel computo delle stesse rientrano gli spettacoli teatrali o cinematografici o la
partecipazione ad altre iniziative al di fuori dell’edificio scolastico. Al fine di evitare squilibri fra
le diverse aree disciplinari, i Consigli di Classe (con i soli docenti) elaboreranno dei piani di
massima in sede di programmazione annuale. L’attuazione di visite guidate in prossimità degli
scrutini quadrimestrali è vivamente sconsigliata.
2. Gite didattiche.
Le gite didattiche costituiscono un completamento dell’apprendimento scolastico e
sono finalizzate a rendere possibili i contatti con la natura, a confrontarsi e
relazionarsi con il paesaggio e i beni culturali delle diverse epoche, a consentire la
partecipazione ad iniziative culturali, a fornire impressioni sul mondo del lavoro e
dell’economia e soprattutto a rappresentare un momento per approfondire e migliorare i
rapporti sociali.
Le gite didattiche hanno la durata di un solo giorno, con espresso divieto di pernottamento.
Distanze: la destinazione deve evitare viaggi eccessivamente lunghi (non superare la metà
della durata complessiva dell’iniziativa e il viaggio di ritorno non può svolgersi di notte,
qualora il giorno successivo sia un giorno di scuola).
3. Giornate di progetto
I consigli di classe della scuola media possono prevedere delle giornate di progetto che
comportino uno o massimo due pernottamenti. Tali progetti mirano a chiarire, completare ed
approfondire il programma di insegnamento, la diretta osservazione della natura ed a favorire
una migliore socializzazione tra gli alunni in uno spirito di comunità.
4. Gemellaggi tra scuole, scambi
L’istituto promuove i gemellaggi tra le sezioni e tra le classi, nell’ambito di un progetto
disciplinare e interdisciplinare.
I gemellaggi mirano a: favorire una formazione plurilingue e multiculturale, educare alla
convivenza, alla cooperazione ed alla socializzazione tra gruppi linguistici, promuovere e
valorizzare un atteggiamento positivo verso l’apprendimento della seconda lingua, favorire la
conoscenza di ambienti diversi, acquisire maggiore sicurezza e spontaneitá nell’utilizzo della L 2
in contesti anche extrascolastici, favorendo maggiore apertura e rispetto verso l’altro gruppo
linguistico.
5. Progetti interscolastici e dell’Unione Europea
Gli alunni possono realizzare progetti comuni al fine di sviluppare le proprie potenzialità
creative e di approfondire la conoscenza della materie in un contesto comunitario più ampio. Gli
alunni possono inoltre partecipare ai progetti organizzati dall’Unione Europea.
6. Manifestazioni, tornei sportivi ed escursioni
Le giornate sportive hanno lo scopo di favorire l’attività fisica da parte di alunni/e; e di mettere
in risalto l’aspetto dell’educazione alla salute.
Le escursioni devono favorire in alunni/e la conoscenza della bellezza della natura, la scoperta
del paesaggio e della cultura del proprio ambiente, favorire l’esercizio motorio, far apprezzare lo
stare assieme. Il grado di difficoltà, la durata delle escursioni, devono essere stabiliti in
relazione allo sviluppo fisico e alle capacità degli alunni/e. Vanno preferiti itinerari raggiungibili
in breve tempo.
F) FINANZIAMENTI
Si rinvia ai criteri di finanziamento stabiliti dal Consiglio d’Istituto. Tali criteri vengono assunti di
anno in anno, in relazione ai progetti del P.O.F., alla disponibilità finanziaria dell’Istituto e in
misura differenziata per ordine scolastico.
G) DOCENTI ACCOMPAGNATORI
Gli accompagnatori vanno individuati preferibilmente tra i docenti appartenenti alle classi che
attuano l’attività e la cui disciplina di insegnamento sia coerente e/o collegabile con le finalità
dell’iniziativa parascolastica.
In caso di partecipazione alle iniziative parascolastiche di alunni portatori di handicap, deve
essere garantita la presenza del docente di sostegno e/o dell’assistente.
Il Dirigente scolastico può autorizzare, con proprio provvedimento, la partecipazione alle
iniziative parascolastiche anche del personale docente di altre classi, nonché del personale non
docente, il quale assiste gli insegnanti per i meri aspetti organizzativi e di sorveglianza degli
alunni durante le iniziative stesse. Nel quadro del generale coordinamento delle risorse
professionali della scuola, il Dirigente scolastico affida ai docenti l’incarico di accompagnamento.
H) CRITERI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE:
Al rientro in sede i docenti organizzatori presentano alla presidenza una relazione dettagliata sullo
svolgimento dell’attività evidenziandone il valore formativo (educativo, didattico e culturale) e
dando conto di eventuali problemi e difficoltà. La relazione costituirà elemento di analisi da parte
del docente responsabile delle attività di valutazione e di documentazione dell’Istituto. La scheda
di progetto con le finalità e gli elementi organizzativi verrà acquisita agli atti.
I) GARANZIE DI SICUREZZA:
Anche se la prima fase dell’organizzazione può essere effettuata dagli alunni, dai docenti
accompagnatori, le prenotazioni degli alberghi, direttamente o tramite agenzia, dei pullman, il
versamento delle quote di caparra e saldo relativi agli studenti dovranno avvenire tramite la
segreteria. Sarà compito della segreteria e del dirigente scolastico richiedere che gli automezzi
impiegati nel viaggio alla data di effettuazione degli stessi siano in possesso di:
- regolare titolo di immatricolazione (in servizio di noleggio o in servizio di
linea);
- perfetta efficienza dal punto di vista della ricettività, in proporzione al numero dei partecipanti e
dal punto di vista meccanico. (L’efficienza dei veicoli dovrà essere comprovata dal visto di
revisione tecnica annuale presso gli uffici M.C.T.C.);
- assicurazione prevista dal punto 16 della C.M. n. 74 del 17 marzo 1988;
- cronotachigrafo.
Per quanto riguarda gli autisti si dovrà richiedere che:
- siano in possesso, oltre alla prescritta patente di guida, del certificato di abilitazione
professionale, prevista dall’art. 2 della legge 14.2.1974 , n. 62;
- evitino di viaggiare in orario notturno;
- garantiscano, nel caso di viaggi lunghi, l’effettuazione delle pause di riposo previste dalle
vigenti norme di legge.
RAPPORTI
SCUOLA -FAMIGLIA
Rapporti con le Famiglie
Nella vita della comunità scolastica i genitori possono e debbono svolgere un
ruolo sempre più importante per l’educazione dei figli.
La scuola non deve essere un luogo isolato rispetto alla famiglia e alla
comunità in cui i ragazzi vivono. Il ruolo dei genitori è importantissimo nel
dialogo con tutti gli operatori della scuola e nel dialogo con i figli, per
sostenere, integrare la proposta culturale ed educativa della scuola stessa.
I rappresentanti dei genitori partecipano ad alcune riunioni dei Consigli di
Classe dove possono avere l’occasione di indicare bisogni, situazioni
particolari e proporre collaborazioni e suggerimenti.
I genitori di ogni classe possono liberamente riunirsi in assemblea. Se
invitati possono partecipare anche i docenti e il Dirigente Scolastico.
Per quanto riguarda la situazione e i problemi di ciascun alunno, a partire da
ottobre c’è la possibilità di incontrare i singoli docenti in orario scolastico
per la durata di un’ora, in giorni prefissati da ciascun insegnante, con
cadenza mensile.
Per i genitori che abbiano difficoltà ad incontrare i docenti nell’orario
scolastico ci saranno due occasioni di incontro pomeridiano secondo un
calendario stabilito per ogni quadrimestre. In particolare nel corrente anno
gli incontri si svolgeranno secondo le seguenti modalità:
 1° Quadrimestre:
12 dicembre colloquio con i docenti di Lettere, Lingue, Scienze
motorie, Arte;
14 dicembre colloquio con i docenti di Matematica, Musica,
Tecnologia, Religione.
 2° Quadrimestre:
18 aprile colloquio con i docenti di Matematica, Musica,
Tecnologia, Religione;
20 aprile colloquio con i docenti di Lettere, Lingue, Scienze
motorie, Arte.
Altre Modalità di Comunicazione sono
Per Comunicazioni brevi ed immediate: Contatti telefonici
Per colloqui andamento didattico e disciplinare: Orario ricevimento
docenti
Per colloqui di particolare rilevanza: Per appuntamento con i docenti
Per comunicazioni scritte: Diario personale, lettere dalla Segreteria
Per comunicazioni relative alla programmazione didattica ed educativa:
Consigli di classe aperti ai genitori eletti
La partecipazione dei genitori alla vita scolastica si realizza attivamente nei
Consigli di classe e nel Consiglio di Istituto e a livello informativo nei
colloqui con gli insegnanti.
La rappresentanza dei genitori nei Consigli di classe è la seguente:
Sede Dante
1^ SEZ. A MILELLA PIETRO
MOSSA ANNA MARIA
SATALINO M.GRAZIA
CAMPANILE MIMMA
1^ SEZ. E SCARPELLI ANTONELLA
PESCE ELISABETTA
OSTUNI ROSA ANNA
MALTARINO IRENE
1^ SEZ. B ZAGAMI SIMONA
CAMPANELLA GIOVANNA
1^ SEZ. F MANGINI GIUSEPPE V.
COLELLA PASQUA
INGRAVALLO MARIANNA
1^ SEZ. C DAMATO LAURA
BOCCUZZI ROSALIA
1^ SEZ. D PICCIARIELLO GIUSEPPE
MAURIZIO CLAUDIA MARISOL
DI VAGNO PASQUA
DELCANE GIUSEPPE
2^ SEZ. A MARTINELLI FRANCA
LEPORE ANGELA
DELIA FILOMENA
2^ SEZ. B CAPPELLA ANTONIO
COLELLA CATERINA
RUTIGLIANO VITO
2^ SEZ. C BALZANO CRESCENZA
BRUNETTI ANNA
CALABRESE GIOVANNI
SEVERO FLORIANA
1^ SEZ. G PANZINI ROSANNA
MARTINELLI ROSA
COLUCCI SANTA
2^ SEZ. E VASTA ANNA ISABELLA
PATRUNO MARIELLA
LAURO MARIA
CAPRIO VERONICA
2^ SEZ. F TAGARELLI ENZA
RUGGIERO VITANTONIO
LESTINGI ANTINIA
2^ SEZ. G RUSSO GIOVANNI
DI LORENZO ANGELA
VERGA FRANCESCO
DE BELLIS GIULIANA
2^ SEZ. D ANTONELLI DOMENICO
MANZARI CELESTE
3^ SEZ. A TAGARELLI RAFFAELLA
SUSCA ANGELO
3^ SEZ. B CARMINUCCI GIUSEPPINA
DANIELE ANGELA
DESERIO GEROLAMA
PALUMBO MARIA
3^ SEZ. C SALAMIDA CATERINA
FRANZESE MARI MADDALENA
3^ SEZ. D ROSSINI ANNALISA
SARACINI ANNALISA
DELCANE MARIAGRAZIA
3^ SEZ. E SHAQIRI MIGENA
PETROSINI ROSANNA
PESCE ROMANA
PASSERI ISABELLA
3^ SEZ.F RANIERI GRAZIA
MASOTINE PAOLA
LEPORE ROSA
INGRAVALLO GIOVANNA
3^ SEG. G DI PIRCHIO GIOVANNA
DI BARI SARA
COLUCCI VITTORIA
BUTTARO GIUSEPPE
Sede Tanzi
1A - CARAGIULO DONATO
- RANIERI ELISABETTA
- RUGGIERO ISABELLA
1B - GIAMPIETRO ANITA
- AGNELLO GIULIA
- MANFREDI GIOVANNA
- BERLEN FILOMENA
1C - CAPUTO LETIZIA
- MATTEUCCI FRANCESCA
- ORICCHIO ANNALISA
- PALAZZO CATERINA
3A - FURIO ANNA
- LAERA ANTONIO
- DEMONTE VITO
- BALLABENE PORZIA
3B - CAPUTO SANTINA
- INNAMORATO ROSA
- DELLINO ANTONIA
- DEMARINO PALMINA
3C - SALLUSTIO ANGELA
- CLEMENTE PASQUA
3D - SIMONE FRANCESCA
- MOCCIA CRESCENZA
2A -VERGA ROSALBA
- RANIERI ROSA
- VASTO MARIA
- SUSCA CECILIA
2B - VENTOLA ANNA
- RIZZI GIOVANNA
- VALENZANO MARIA CATERINA
- COPERTINO GIOVANNA
2C - RUGGIERI CATERINA
- CAPUTO TERESA
Calendario Ricevimento Genitori
Il Collegio dei docenti ha previsto il ricevimento generale in 3 momenti:
a. Ricevimento in forma assembleare di classe, per la presentazione della
programmazione annuale e per l'istituzione dei seggi per l'Elezione dei
Rappresentanti negli Organi Collegiali
b. Ricevimento generale a dicembre per illustrare l'andamento didattico degli
alunni
c. Ricevimento generale ad aprile, per illustrare l'andamento didattico degli
alunni e segnalare eventuali situazioni di difficoltà
I ricevimenti individuali dei genitori si effettuano nei seguenti periodi
Mese
Ottobre
Novembre
Dicembre
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
dal giorno
21
21
12
23
20
26
16
21
al giorno
29
26
17
28
25
31
21
26
Laboratorio di scrittura creativa
ORARIO DI RICEVIMENTO A.
A.S.
S. 2006/2007
2011-2012
MATERIA
S.M.S. "DANTE A. TANZI"
DOCENTE
GIORNO
INTINI ANTONIA
MASSARI BRUNA
venerdì
lunedì
DELLISANTI ANGELO
DEPERTE
NAPOLA FRANCESCA
D'ALESSIO MARIANTONIETTA
CAMPANILE CATERINA
VITULLI ROSA
RONCONE ANDREA
CALABRESECOLOMBA
INNAMORATO
O ROSA
MAZZOCCOLI M. ASSUNTA
IANNI ANTONIETTA
PANTALEO VIVIANA
MANNARINO ROSANNA
MURA ROSSELLA
RELIGIONE
MOLA DI BARI
ORA
dalle
9.00
11.00
alle
10.00
12.00
Giovedì
Martedì
Mercoledì
Lunedì
Mercoledì
Venerdì
Venerdì
Martedì
Venerdì
Venerdì
Sabato
Sabato
Mercoledì
Venerdì
9.00
10.00
9.00
9.00
9.00
11.00
11.00
11.00
10.00
10.00
11.00
8.00
9.00
10.00
10.00
11.00
10.00
10.00
10.00
12.00
12.00
12.00
11.00
11.00
12.00
9.00
10.00
11.00
GIAMPIETRO FRANCO
APPICE AMELIA
BERLEN GIORGIO
QUARANTA ANGELA
PIETANZA ROMANA
FARELLA ISABELLA
Giovedì
Martedì
Sabato
Martedì
Venerdì
Venerdì
8.00
9.00
10.00
9.00
10.00
10.00
9.00
10.00
11.00
10.00
11.00
11.00
SAMMARCO IMMACOLATA
PELLEGRINO MARIA CRISTINA
Lunedì
Mercoledì
9.00
10.00
10.00
11.00
LONGANO MARIA
D'INCOGNITO RAFFAELLA
FRANCESE 1^ C - 2^G
Giovedì
Giovedì
Martedi
9.00
9.00
8.00
10.00
10.00
9.00
CIMANI ANTONELLA
Lunedì
11.00
12.00
PESCE LAURA
GIANNUZZI GIULIA
ABRUZZESE VINCENZA
LAMANNA MARIANGELA
PULITO ANNAMARIA
LUNEDI'
Mercoledì
Lunedì
Lunedì
Lunedì
9.00
9.00
9.00
10.00
12.00
10.00
10.00
10.00
11.00
13.00
CASTELLANI
BRANA' ROSALBA
CARBONARA MARIA
Lunedì
Mercoledì
Lunedì
10.00
10.00
10.00
11.00
11.00
11.00
SCARAMUZZI GIOVANNI
DEFRENZA FRANCESCO
MARTINELLI LEONARDO
Giovedi
Martedì
Giovedì
11.00
11.00
9.00
12.00
12.00
10.00
SICA ROSANNA
VERGA ENRICA
SANTORO ANGELA
MUSICA
Martedì
MARTEDI'
Sabato
Giovedì
12.00
9.00
11.00
9.00
13.00
10.00
12.00
10.00
LEOCI MARIA
SCIDDURLO TOMMASO
Sabato
Lunedì
11.00
9.00
12.00
10.00
LEPORE CESIRA
Martedì
9.00
10.00
PIGNATARO ANNUNZIATA
DEFONTE LAURA
TANZI
PAGLIARULO CATERINA
Mercoledì
GIOVEDI'
MARTEDI'
Giovedì
9.00
11.00
12.00
12.00
10.00
12.00
13.00
13.00
LETTERE
SC. MATEMATICHE
FRANCESE
SPAGNOLO
INGLESE
ED. ARTISTICA
ED. TECNICA
ED. MUSICALE
ED. FISICA
SOST. SPECIALIZZATO
SERVIZI AMMINISTRATIVI
Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico dalle ore 10.00 alle 12.00 di tutti
i giorni feriali e dalle 16.00 alle 19.00 del martedì, esclusi tutti i prefestivi dei periodi
di sospensione delle attività didattiche e dei mesi di Luglio ed Agosto.
Le iscrizioni alle classi prime saranno effettuate presso le segreterie delle scuole
primarie per il tramite delle Scuole Elementari, invece quelle relative alle classi
seconde e terze avvengono d'ufficio.
I certificati di iscrizione e frequenza sono rilasciati entro un giorno dalla richiesta; gli
attestati e i documenti sostitutivi del diploma, non oltre tre giorni dalla richiesta.
I diplomi di licenza media vengono rilasciati in tempi congrui alla consegna da parte
del ministero e comunque non oltre la fine dell’anno scolastico successivo al
conseguimento.
I documenti relativi alla valutazione intermedia e finale sono consegnati dai docenti
ad uno dei genitori o a chi ne fa le veci, come da calendario comunicato alle famiglie
secondo il Piano annuale delle attività.
L'orario di servizio di tutto il personale è rilevabile dal Piano annuale affisso all’albo.
Sono presenti nella Scuola l'albo d’Istituto, l’albo degli Organi Collegiali, l’albo delle
Graduatorie Docenti, l’albo delle Graduatorie del Personale Ata, l’albo della RSU,
l’albo Sindacale, l’albo della Sicurezza.
DIRIGENZA
Il Dirigente Scolastico riceve tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 12.30,
compatibilmente con gli impegni istituzionali e di rappresentanza o previo
appuntamento.
Un Piano dell'Offerta Formativa rimane una mera dichiarazione di intenti se
non si trasforma in servizio verso l'utenza e non è tale se di esso non può essere
valutata la qualità.
Pertanto, a fine anno scolastico, si attiverà un processo di monitoraggio posto in atto
dalle funzioni strumentali, volto a rilevare i livelli di gradimento del servizio offerto,
attraverso un questionario rivolto a docenti, alunni e genitori che terranno conto dei
sotto elencati indicatori di qualità del servizio scolastico.
Gli indicatori di qualità individuati sono i seguenti:
1 Coerenza del servizio reso con i principi ispiratori del POF
2 Grado di soddisfacimento delle aspettative degli utenti
3 Efficacia delle relazioni fra le componenti interne alla Scuola
4 Efficacia delle relazioni con il mondo esterno
5 Efficacia delle attività di recupero e sostegno
6 Efficacia delle iniziative di Continuità e di Orientamento scolastico
7 Validità specifica dei vari progetti inseriti nel POF
8 Utilizzazione dei laboratori e delle palestre con relative attrezzature e del
patrimonio librario
9 Vivibilità degli spazi
Dopo aver raccolto i dati, averli adeguatamente analizzati e tra loro comparati, aver
esaminato le ipotesi emerse, si valutano se e quali modifiche apportare per migliorare
la qualità del servizio.
Carta dei Servizi
Che cos'è la CARTA DEI SERVIZI
La Carta dei Servizi è stata introdotta nel nostro ordinamento con Decreto del
Consiglio del Presidente dei Ministri 7 Giugno 1995, quale strumento per
documentare la qualità del servizio erogato da ciascuna Amministrazione a garanzia
dei cittadini, in linea con il processo avviato con la legge 241/90, che ha conferito
rilevanza giuridica alle regole di trasparenza, pubblicità, partecipazione, efficienza ed
efficacia.
A che cosa serve la CARTA DEI SERVIZI
La carta dei servizi rappresenta un documento di indirizzo, che favorisce nell'utenza
la conoscenza di questa istituzione scolastica e delle regole che la governano,
favorendo in tal modo una chiara comunicazione interna ed esterna.
A chi si rivolge la CARTA DEI SERVIZI
Genitori
per favorire la conoscenza delle modalità di accesso ai servizi offerti
dalla scuola;
Studenti
per conoscere l'organizzazione interna della scuola;
Docenti
e personale amministrativo e ausiliario per un supporto all'esercizio
delle proprie funzioni;
Ente
locale e associazioni territoriali per una più complessa progettazione sul
territorio.
Come utilizzare la CARTA DEI SERVIZI
Se gli utenti riscontrano il mancato rispetto degli impegni contenuti nella carta
possono tutelare i loro diritti con un reclamo che deve essere presentato alla
Dirigenza Scolastica.
Ogni suggerimento o proposta di miglioramento dei servizi sarà oggetto di attenta
analisi da parte della Dirigenza Scolastica.
I contenuti della Carta si ispirano ai seguenti principi fondamentali contenuti nella
Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994:
UGUAGLIANZA
IMPARZIALITA' E REGOLARITA'
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
PARTECIPAZIONE
EFFICACIA ED EFFICIENZA
LIBERTA' DI INSEGNAMENTO
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE
Uguaglianza: la Scuola si impegna a garantire uguaglianza di trattamento nell'offerta
dei servizi agli utenti, a rimuovere eventuali inefficienze e ad attuare tutte le iniziative
necessarie per facilitare l'accesso ai servizi ai portatori di handicap; nessuna
discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti condizioni socioeconomiche, psicofisiche, di lingua, di sesso, di razza, di religione, di opinioni
politiche.
Imparzialità e regolarità: la Scuola si impegna a svolgere il servizio secondo criteri
di obiettività, imparzialità e giustizia, a garantire la regolarità e la continuità del
servizio e a ridurre al minimo i disagi per gli utenti anche in caso di interruzioni o
disservizi che si verifichino per cause di forza maggiore.
Accoglienza e integrazione : la Scuola si impegna a favorire l'accoglienza di genitori
e alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con particolare riferimento
alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è
prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni figli di emigrati in
patria, a quelli in situazione di handicap e/o di grave svantaggio socio-economico.
Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza: l'utente, anche proveniente da
comune diverso ha il diritto di iscriversi e frequentare presso il plesso preferito nei
limiti della sua capienza e della tipologia di corso prescelto. L'obbligo scolastico e la
regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo
dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte,
che collaborano tra loro in modo organico e funzionale.
Partecipazione: la Scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione,
garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e
trasparente. Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili
dell'attuazione della Carta: i loro comportamenti devono favorire la più ampia
realizzazione degli standard generali del servizio.
Efficacia ed efficienza: l'attività scolastica, ed in particolare il servizio di tutte le
componenti, si informa a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell'organizzazione
dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata. La
Scuola persegue il continuo miglioramento della qualità e dell'efficienza dei servizi.
Libertà di insegnamento: la programmazione delle attività educative e didattiche
assicura la libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell'uomo,
facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della
personalità.
Aggiornamento professionale: l'aggiornamento e la formazione costituiscono un
impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che
assicura interventi organici e regolari.
AREA DIDATTICA
La Scuola individua i seguenti fattori di qualità e fissa gli standard relativi e ne
garantisce l'osservanza e il rispetto:
Continuità
Orientamento
Libri di testo
Compiti a casa
Clima di classe
Verifica degli apprendimenti
Sistema di valutazione
Recupero dello svantaggio scolastico
Sostegno psicopedagogico agli alunni diversamente abili
Coordinamento didattico
Assegnazione dei docenti alle classi
Aggiornamento del personale docente
Contratto formativo
Orario delle lezioni
Piano annuale delle attività scolastiche
Fattori di qualità
Continuità
Orientamento
Libri di testo
Compiti a casa
Standard
Fattori esterni che
possono impedire il
mantenimento degli
standard
a) Formazione delle 1^ classi con gruppi
equilibrati tra di loro ed eterogenei al
loro interno;
-Iscrizioni tardive
b) Pubblicazione degli elenchi entro i
primi giorni di settembre.
a) Predisposizione di un apposito
progetto di durata triennale;
b) Distribuzione di materiale informativo;
c) Visite a scuole;
d) Formulazione del Consiglio
orientativo e comunicazione scritta alle
famiglie.
e) Team di orientatori.
a) Adozione di criteri comuni per la
scelta dei libri di testo:
a) -Insufficiente
leggibilità,modernità,efficace apparato
offerta del
didattico;
mercato
b) Adozione di testi in più volumi per
editorialeridurre il peso degli zaini;
b) Libertà di scelta
c) Possibilmente adozione unica in tutte
del docente
le sezioni;
c) Dimenticanze
d) Accorgimenti per evitare un
da parte degli
sovraccarico di materiali da trasportare
alunni
nella stessa giornata;
d) Introduzione
e) I testi non possono essere cambiati per
nuovi
almeno 6 anni ma rimane la possibilità
insegnamenti
degli editori di integrare i testi con
e) -Variazioni del
appendici di aggiornamento.
prezzo di
f) Adozione di libri in format digitale.
copertina
a) Diminuzione del carico nei giorni
post-festivi e nei giorni successivi ai
b)
c)
d)
a)
b)
Clima di classe
c)
d)
e)
f)
a)
Verifica degli
apprendimenti
b)
a)
Sistema di
valutazione
b)
a)
b)
Recupero dello
svantaggio
scolastico
c)
Sostegno
a.
rientri pomeridiani per le classi a
tempo prolungato e per progetti legati
al P.O.F. e ai P.O.N.;
Equa distribuzione dei compiti
nell'arco della settimana;
Attività rispettose dei particolari ritmi
di apprendimento;
Indicazione pratiche "su come studiare
a casa".
Accoglienza, collaborazione, rispetto
delle idee altrui, gratificazioni;
Utilizzo
di
strategie
adeguate:
cooperative learning (apprendimento di a)
gruppo), tutoring (azione di aiuto
alunno/alunno e docente/alunno);
b)
Forme di rappresentanza delle classi
(incarichi di responsabilità, ecc.);
Rapporti disciplinari e comunicazione
scritta alla famiglia;
Attuazione del regolamento di
disciplina.
Sistema premiante per le eccellenze.
Verifica sistematica al termine di ogni
Unità di Apprendimento secondo
modalità e strumenti definiti dal
consiglio di classe;
Comunicazione dei risultati delle
prove scritte entro 15 giorni dalla
prova.
Adozione di parametri comuni per la
misurazione e la valutazione;
Informazione preventiva sui criteri di
valutazione.
Interventi
individualizzati
da
effettuarsi nelle ore curriculari;
recupero finalizzato a far conseguire
agli studenti i livelli di apprendimento
soddisfacenti e a prevenire le ripetenze
e gli abbandoni da effettuarsi in ore
extracurriculari;
Differenziazione dei percorsi di
apprendimento, calibrati ai bisogni
individuali.
Progetto Educativo Individualizzato; a)
Classi numerose
e iperattive.
- Presenza di
alunni
problematici sul
piano del
comportamento
-Difficoltà nel
psicopedagogico b. Docente di sostegno specializzato;
reclutamento
agli alunni
c. Continuità nella figura del docente di b) Trasferimento,
diversamente abili
sostegno;
nomina a tempo
d. Incontri periodici del Gruppo per
determinato
l’integrazione scolastica(almeno tre
incontri all'anno).
e. Invio da parte del Comune di
Assistenti alle persone ed educatori
a) Costruzione di percorsi di
Coordinamento
apprendimento a carattere
didattico
interdisciplinare;
b) Comuni attività progettuali.
Assegnazione del Rispetto del criterio della continuità
personale docente didattica;
alle classi
Insufficiente
Aggiornamento del Realizzazione delle attività di
assegnazione di
personale docente formazione previste nel P.O.F.
fondi
Contratto formativo Assemblea di classe (mese di ottobre);
Riunione dei consigli di classe in seduta
E' la
congiunta con i rappresentanti dei
dichiarazione
genitori (Novembre- Marzo);
esplicita e
partecipata
Incontri Scuola -famiglia (Dicembre dell'operato della Aprile);
scuola;
Incontri con i coordinatori delle classi
sulla sua base
per la consegna delle Schede di
l'allievo deve
valutazione (Febbraio - Giugno);
conoscere il
Ora mensile a disposizione per i
quadro delle
ricevimento dei genitori ( Elenco
conoscenze e
affisso all'Albo - Comunicazione
abilità
scritta alle famiglie);
possedute, i
Piano dell'Offerta Formativa (redazione
possibili sviluppi entro Ottobre, consegna in copia
da conseguire
sintetica ai genitori riuniti in
nel corso
Assemblea per l'elezione dei propri
dell'anno
rappresentanti in seno ai Consigli di
scolastico e il
classe, affissione all'Albo entro il 30
percorso
Ottobre e successiva pubblicazione sul
costruito per lui
sito Web della scuola, copia depositata
all'interno di
nell'ufficio del Dirigente Scolastico);
ogni Unità di
Insieme delle Unità di apprendimento,
Apprendimento;
concordato dai rispettivi Consigli di
il docente deve
Classe entro la data della prima
far conoscere
preventivamente
all'allievo
l'offerta
formativa e
motivare il
proprio
intervento
didattico;
il genitore deve
conoscere i
percorsi di
apprendimento
ipotizzati per il
proprio figlio,
esprimere
proposte e
pareri,
collaborare nelle
attività
riunione prevista dal Piano delle
attività scolastiche.
a) Articolazione dell'orario di servizio su
cinque giorni, salvo diverse richieste;
Orario di lavoro dei
-Impegni più scuole
b) Rispetto in forma prioritaria delle
docenti
esigenze di natura didattica espresse
dai docenti.
a) Piano di tutte le attività funzionali
all’insegnamento nel limite massimo
delle 40 ore; per l'attività di
Piano delle attività
programmazione di inizio e fine anno e
scolastiche
per le riunioni del Collegio dei
Docenti;
b) Piano delle 40 ore per le riunioni dei
Consigli di Classe
SERVIZI AMMINISTRATIVI
La Scuola individua i seguenti fattori di qualità, fissa gli standard relativi e ne
garantisce l'osservanza e il rispetto:
celerità delle procedure
trasparenza
informatizzazione dei servizi di segreteria
tempi di attesa agli sportelli
flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico
modalità di comunicazione
a) Nel rispetto delle scadenze fissate dal Ministero
le iscrizioni alla prima classe di scuola secondaria di 1° grado
sono effettuate tramite la scuola elementare, alla prima classe
della scuola secondaria di secondo grado tramite la segreteria
di questa scuola
Iscrizioni
b) Le domande sono acquisite agli atti della scuola
immediatamente dopo la trasmissione da parte della Direzione
Didattica
c) Le domande vengono acquisite con la presentazione del titolo
di studio o del nulla-osta, se proveniente da altra scuola
Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura
della segreteria al pubblico:
a) Entro il giorno successivo alla richiesta per quelli di iscrizione
e frequenza
b) Entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per i certificati
con votazione e/o giudizi
c) Entro dieci giorni lavorativi per i certificati di servizio del
personale docente e A.T.A.
d) Entro un giorno lavorativo per il rilascio del certificato
Rilascio certificati
sostitutivo del diploma originale
e) Gli attestati e i certificati sostitutivi del diploma, in unico
esemplare e validi fino al rilascio del diploma originale, sono
consegnati a partire dal quinto giorno lavorativo successivo
alla pubblicazione dei risultati finali
f) I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati
direttamente dal Dirigente Scolastico o dai docenti incaricati
entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio
finale
a) A richiesta scritta, è consentita la visione dei documenti
depositati agli atti della scuola. Nel caso di documenti
contenenti dati sensibili e giudiziari, l'accesso è consentito nei
limiti in cui sia strettamente indispensabile e nei termini
previsti dall'art. 60 del D.L.vo n. 196/2003.
b) Il procedimento di accesso dovrà concludersi entro 30 giorni
Trasparenza
dalla presentazione della richiesta.
c) Le eventuali irregolarità o incompletezze della richiesta vanno
comunicate all'interessato.
d) L'accesso consiste nella visione e/o nel rilascio di copia
dell'atto con rimborso dei soli costi di riproduzione (euro 0,05)
mediante applicazione di marche da bollo laddove richiesto.
Tempi di attesa
a) L'orario di apertura degli uffici al pubblico è il seguente: dalle
agli sportelli
b)
a)
b)
Modalità di
comunicazione
c)
d)
ore 10:00 alle ore 12:00 da Lunedì al Venerdì; la Segreteria è
aperta in orario pomeridiano nei giorni di martedì dalle ore
16:00 alle ore 18:00 dal 15 Settembre al 15 Giugno.
Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico su appuntamento.
La scuola assicura all'utenza tempestività del contatto
telefonico, stabilendo modalità di risposta che comprendano il
nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la
persona in grado di fornire le informazioni richieste.
Per le informazioni all'utenza sono predisposti una tabella
dell'orario di servizio del personale dipendente,
l'organigramma degli uffici e degli organi collegiali, l'organico
del personale docente e ATA, gli Albi d'istituto, una bacheca
sindacale.
Presso l'ingresso e gli uffici sono presenti e riconoscibili gli
operatori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime
informazioni per la fruizione del servizio.
Il regolamento di Istituto viene pubblicizzato mediante
affissione all'Albo e sul sito della scuola.
Giornata della Memoria: incontro con Fabrizio Silei
Autore del libro Alice e i Nibelunghi
All’atto d’iscrizione la Scuola consegna al genitore la seguente richiesta di
autorizzazione:
Autorizzazione alla Scuola Secondaria di 1° Grado “Alighieri- Tanzi” ad
effettuare riprese foto/video/audio di minori.
Luogo e data
Io sottoscritto………………………………………………………………………
in qualità di genitore esercente la potestà sul minore o soggetto esercente la potestà
sul minore…………………………………………………………………………..
DICHIARO
che nulla osta a rilasciare la seguente autorizzazione, assumendosi ogni
responsabilità in ordine alla mancata veridicità di quanto dichiarato, anche in nome e
per conto dell’altro genitore, o della persona esercente la potestà sul minore
AUTORIZZO
la scuola ad effettuare riprese (con tele camera, macchina fotografica, web cam)
nell’ambito delle attività istituzionali. Autorizzo inoltre la pubblicazione delle
suddette riprese foto/video/audio attraverso il sito internet o altri siti ministeriali, su
giornali locali e la loro trasmissione ad altri per partecipazioni a concorsi.
Firma del genitore (o di chi delegato):
___________________________________
Teatro integrato
CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
La scuola individua, fissandone gli standard e garantendone l'osservanza e il
rispetto, i seguenti fattori di qualità:
1 Igiene
2 Sicurezza
3 Spazi interni ed esterni
Fattori di
Standard di qualità
qualità
I collaboratori scolastici garantiscono quotidianamente l'igiene di
Igiene
ambienti e servizi
Sicurezza
La Scuola
a) garantisce la vigilanza sui minori in caso di sciopero;
b) stipula contratti di assicurazione a favore degli alunni per eventuali
incidenti durante le attività scolastiche ed extrascolastiche;
c) sollecita gli enti preposti ad attivarsi per la sicurezza nei seguenti
campi: antincendio, sicurezza degli impianti idrici, elettrici, di
riscaldamento;
d) garantisce il corretto rapporto di 1 a 15 tra numero degli insegnati e
numero degli alunni durante le visite guidate e i viaggi di istruzione;
e) dispone di un piano di evacuazione, in caso di emergenza.
Spazi
interni
ed esterni
La Scuola dispone di:
a) Sala professori
b) aule per le normali attività didattiche, adeguatamente attrezzate per
lo svolgimento delle lezioni
c) Aula comune per le riunioni
d) Aula comune per attività didattiche
e) Aule Multimediali, attrezzate di Server + postazioni per ogni
singolo alunno, scanner, stampanti, lavagne multimediali interattive.
f) Archivio
g) Teatro
h) Laboratorio Musicale
i) Biblioteca e Mediateca
j) Laboratori Scientifici
k) Palestre coperte e scoperte
l) Servizi igienici per disabili
m) Laboratori artistici
n) Laboratorio linguistico.