scuola secondaria di 1° grado - Alighieri
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scuola secondaria di 1° grado - Alighieri
P I AN O DELL’OFFERTA FORMATIVA anno scolastico 2011-2012 Scuola Secondaria di 1° grado “Alighieri - Tanzi” Mola di Bari Dirigente scolastico prof.ssa Cinzia Brunelli COS'È IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF), rappresenta il documento costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola. Nasce dall’analisi dei bisogni formativi ed educativi degli alunni e dalle esigenze del territorio e prevede l’impiego di risorse umane e materiali. Tiene conto delle nuove disposizioni di legge Esprime, attraverso la progettualità, l’intenzionalità dell’intervento educativo didattico ed è finalizzato alla formazione integrata dell’alunno. Rappresenta in modo esplicito la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa di una scuola autonoma. Si articola in diverse aree di intervento la cui realizzazione è oggetto di verifica e valutazione. Si rivolge ai genitori ed agli alunni della scuola e a quanti altri, privati, enti, associazioni, operano all’interno del territorio in campo educativo e culturale. É un documento elaborato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d’Istituto nel rispetto del regolamento dell’Autonomia (D.P.R. n.275 dello 08/03/1999). Il Piano dell’Offerta Formativa è il progetto distintivo della Scuola che conserva le molteplici e positive esperienze realizzate negli anni passati e si apre alla sperimentazione di graduali processi innovativi per migliorare ed ampliare l’offerta formativa della nuova entità “Alighieri - Tanzi”. Esso è il frutto di una maturazione e condivisione di scelte educative che ha visto coinvolte tutte le componenti scolastiche e che si traduce in iniziative rivolte alla totalità delle classi e a tutti gli insegnanti dell’Istituto; si propone di formare una cultura dell’autonomia come cultura della responsabilità, dell’autovalutazione, della gestione organizzativa e dinamica delle risorse. CHI SIAMO L’istituto Tanzi è il più antico di Mola, la scuola fu fondata con un decreto di Re Gioacchino Murat del 2 Giugno 1814, grazie ad un lascito testamentario di Luigi Tanzi che è giusto qui rievocare alla memoria ed alla gratitudine dei suoi concittadini. Egli, con testamento datato 4 luglio 1799, dispose che le rendite della sua proprietà venissero destinate alla “fondazione in perpetuo di una Scuola Pubblica per l’educazione della gioventù”. Per molti anni la scuola media, il cui accesso era regolato da un esame di ammissione, a Mola sarà ospitata al piano terra nella sede di Piazza dei Mille, insieme all’avviamento professionale ubicato al primo piano dello stesso edificio. Quando finalmente la legge 1859 del 1962 istituisce la Scuola Media unica, si rende necessaria la costruzione di un nuovo edificio che possa soddisfare le mutate esigenze della popolazione scolastica. Nasce così il 7 gennaio del 1963 la Scuola Media Dante Alighieri che, all’epoca, sorgeva in una zona non ancora edificata del paese, mentre oggi è posta in Via Enrico Toti n. 87, nei pressi della stazione ferroviaria, zona centrale in prossimità di due scuole primarie e di una scuola dell’infanzia. Il 24 settembre 1986 la scuola "Luigi Tanzi", trasferisce la propria sede da Piazza dei Mille all’attuale sede di Via del Frascinaro n. 6, nella parte sud-occidentale di Mola di Bari, in una zona periferica dove tuttavia trovano collocazione anche due scuole primarie e tre scuole per l'infanzia. Dall’anno scolastico 2011-2012 le due scuole secondarie di primo grado sono state unite sotto la dirigenza unica della professoressa Cinzia Brunelli, con la denominazione di Scuola Secondaria di 1° grado “Alighieri -Tanzi”. ANALISI DEL CONTESTO SOCIO – CULTURALE L’estrazione socio culturale dei nostri alunni risulta assai variegata: la quasi totalità dei genitori è ormai in possesso quantomeno del titolo di licenza media, molti sono i genitori con un diploma di scuola secondaria superiore e in crescente aumento il numero di genitori laureati. I papà lavorano per lo più nel settore terziario, pur rimanendo una percentuale significativa che ancora si occupa di agricoltura o di pesca. Le mamme, che pure in numero crescente sono diplomate se non addirittura laureate, sono soprattutto casalinghe, anche se è in progressivo aumento il numero delle mamme lavoratrici, principalmente impiegate, insegnanti o commercianti. Le famiglie sono per lo più attente ai bisogni dei ragazzi, anche quelle più modeste cercano di fornire gli strumenti didattici che la scuola richiede, riconoscendo un ruolo centrale dello studio nella vita dei propri figli anche se non sempre sono in grado di fornire loro adeguati supporti culturali. E’ in significativo aumento il numero delle famiglie che dispongono di un PC (anche se i ragazzi lo usano prevalentemente per giocare o comunicare tra loro sui social net work) e di un collegamento a Internet. Il tempo dedicato alla lettura è ancora molto poco, mentre il passatempo preferito per i nostri ragazzi rimane quello di guardare la Tv di cui spesso sono fruitori acritici. Negli ultimi anni anche tra i nostri ragazzi si è diffusa l’abitudine a chattare utilizzando i social net work più comuni. Questa abitudine, se da una parte consente di ampliare le relazioni interpersonali, dall’altra espone i giovani utenti a rischi dei quali spesso non sono del tutto consapevoli. Sono sempre di più le famiglie che organizzano il tempo libero dei più giovani, avviando i ragazzi alla pratica sportiva nelle strutture per lo più private (palestre, associazioni per il gioco del calcio, del basket, ecc.) presenti sul nostro territorio. Non è raro infine, trovare nelle nostre classi ragazzi che si dedicano allo studio di uno strumento musicale o dell’inglese. Accanto a queste condizioni ottimali tuttavia, permangono numerose situazioni di disagio familiare che condizionano negativamente i nostri alunni sia sul piano del rendimento scolastico, che su quello comportamentale. Particolarmente l’aumento del disagio è dovuto alla disgregazione delle famiglie, al permanere di sacche di deprivazione socio-culturale, e all'assenza prolungata dei capo famiglia che, impegnati in attività lavorative lontane da casa, di fatto si occupano poco della cura e dell’educazione dei figli. Essa ricade, così, quasi per intero sulle mamme le quali si trovano spesso da sole ad assolvere un compito tanto delicato e difficile. Non si deve dimenticare che i ragazzi della fascia di età compresa tra gli undici e i quattordici anni vivono, a livello emotivo, cognitivo e relazionale delle situazioni che provocano in alcuni alunni una sensibile "caduta" della motivazione allo studio, oltre che maggiori problemi di "controllo" del proprio comportamento in classe. E’ la scuola allora che deve intervenire per sostenere la famiglia mettendo in atto tutte quelle azioni volte a promuovere una maturazione affettiva e relazionale equilibrata dei ragazzi così come tutti gli interventi didattici e pedagogici atti a suscitare un loro autentico interesse nei confronti dei contenuti delle varie discipline di studio. La nostra Scuola, a tal proposito, si sta attrezzando per recuperare i ragazzi sul piano motivazionale prima ancora che su quello cognitivo, anche attraverso attività extracurricolari che li impegnino nelle ore pomeridiane, sottraendoli così al richiamo della strada dove altrimenti passerebbero la gran parte del proprio tempo. Un altro fenomeno che negli ultimi anni ha via via acquisito sempre maggiore rilevanza anche nella nostra Scuola è quello dell’inserimento di alunni stranieri. Anche a Mola, infatti, aumenta la presenza di immigrati provenienti per lo più da paesi dell’area comunitaria o dell’Europa dell’Est, ma anche dalla Repubblica Popolare Cinese. A questi bambini si vanno ad aggiungere quelli provenienti dagli Stati Uniti d’America, figli di genitori emigrati di ritorno che da sempre sono presenti nelle nostre classi con le loro difficoltà linguistiche. Per tutti loro la nostra scuola programma interventi didattici mirati che ne favoriscano l’integrazione. BISOGNI FORMATIVI DELL’UTENZA Ma cosa chiedono le famiglie che iscrivono da noi i propri figli? C’è una grande attenzione dei genitori per il mondo della scuola, lo si percepisce chiaramente durante gli affollati incontri prima delle iscrizioni, specialmente in questi ultimi anni in cui è stato necessario orientarsi tra le novità delle riforme che si sono succedute. Sono sempre di più le famiglie che chiedono espressamente alla scuola un’offerta formativa che vada oltre i curricula tradizionali, con l’insegnamento della musica, dell’informatica, con l’inserimento dell’attività teatrale, dei laboratori di scrittura filmica, accanto alle tradizionali attività di studio, della pratica sportiva pomeridiana senza un ulteriore aggravio di spese per i già provati bilanci familiari. In altri casi le famiglie vedono nella scuola un’agenzia educativa alla quale delegare volentieri l’educazione dei propri figli in relazione a tematiche per le quali il genitore si percepisce spesso come inadeguato: la sessualità, la lotta alle tossicodipendenze, la ricerca di stili di vita che favoriscano un maggiore benessere psicofisico, lo sviluppo di un maggiore senso critico nei confronti dei modelli imposti dai mezzi di comunicazione di massa. Questo Piano dell’Offerta Formativa è stato pensato proprio per venire incontro ai bisogni dei ragazzi e delle loro famiglie. RISORSE INTERNE ED ESTERNE ALLA SCUOLA Per mettere in atto tutto quanto stabilito dal POF, occorrerà fare ricorso a tutte le risorse disponibili. All’interno della Scuola si potrà contare sulla professionalità e sulla disponibilità sia del personale docente che di quello non docente. L’impegno del personale è volto ad un uso razionale degli spazi disponibili e ad un utilizzo appropriato delle strumentazioni di cui la Scuola dispone. La programmazione dell’attività scolastica nel suo insieme, tuttavia, si arricchisce selezionando nella realtà esterna altre risorse che offre il territorio. A tale scopo la nostra Scuola si aprirà alle altre presenti nel nostro paese, in particolare alla scuola primaria e alle scuole superiori con cui condividiamo l’utenza. COLLEGAMENTI SUL TERRITORIO I rapporti con il territorio sono improntati alla collaborazione e alla reciproca valorizzazione delle risorse umane e materiali, così da rendere la scuola polo di iniziative culturali, di manifestazioni educative e sportive, oltre che di informazioni e di interventi comuni rivolti al miglioramento del benessere dell’utenza e della buona operatività dei servizi in generale. La nostra scuola collabora attivamente con: 1 gli Enti Locali; 2 l’ Università della Terza Età; 3 Legambiente circolo “ I Capodieci , dalla campagna al mare ”; 4 Associazione culturale Rosa di Jericho 5 Lega navale 6 Il mercato equo e solidale Alma Terra; 7 Presidi del libro di Mola e Polignano, 8 Associazione Italo Calvino 9 Libreria Laterza 10 Balafon film festival 11 Associazione sportiva Centro Giocosport - minibasket 12 Il C.R.I.T.; 13 Le agenzie di sostegno: ANT e LEGA TUMORI, Associazione INSIEME; le Associazioni: AVIS , FRATRES. 14 Le parrocchie. 15 Proficua è la collaborazione con la locale stazione dei Carabinieri e dei Vigili Urbani per realizzare un percorso di educazione alla legalità e di educazione stradale. Per venire incontro alle esigenze degli alunni in difficoltà e delle loro famiglie, la scuola si avvarrà, inoltre, del servizio di medicina scolastica della ASL, del consultorio familiare, dell’equipe socio - psico - pedagogica e dei Servizi sociali del Comune, della cooperativa di servizi sociali che si occupa del progetto Famiglia, dello sportello Elp rivolto ad alunni e genitori. Festa dei lettori 2011 in collaborazione con I presidi del libro RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALI Sede Dante L’edificio è dotato di: 1 Ufficio del Dirigente scolastico 2 Ufficio del Direttore dei servizi generali ed amministrativi 3 Ufficio di Segreteria 4 Sala docenti 5 Biblioteca aggiornata 6 Gabinetto medico 7 Laboratorio prassico per alunni diversamente abili 8 Auditorium attrezzato per accogliere rappresentazioni teatrali, musicali, concerti, convegni, seminari, assemblee, con video proiettore e schermo, impianto di luci 9 Televisori, lettori DVD, videoregistratori, lavagna luminosa 10 Laboratorio musicale dotato di: Pianoforte digitale; 4 Tastiere elettroniche, chitarre acustiche, chitarra elettrica, violini, clarinetti in sib, clarinetto basso, clarinetto piccolo mib, Mixer, casse acustiche, vari microfoni, basso elettrico, 2 pianoforti verticali, leggii, percussioni varie, strumenti a barre, strumentario Orff 11 Laboratorio Multimediale (Progetto PON 2.1 g. 2004-2006 fondi UE- F.E.S. R.) provvisto di: 20 computer dotati di processore pentium collegati in rete locale e internet, 2 laptop, stampante laser e scanner, 2 stampanti a getto d’inchiostro 12 Impianto wireless 10 13 Palestra coperta con spogliatoi e bagni, attrezzata per le attività ginniche e la pallavolo. 14 Palestra scoperta attrezzata con campo da basket. 15 Laboratorio scientifico ( progetto S.e T., fondi del MIUR 2008, ex legge 6/2000, e 2009 progetto Scuole Aperte, PON FESR annualità 2007-2008) attrezzato con: per la biologia: 6 microscopi con telecamera digitale collegata al computer e programma di elaborazione immagini; termostato e contatore di colonie per esperienze di microbiologia Per la chimica ed elettrochimica: Cappa e armadio di sicurezza, ricchezza di reagenti,centrifuga, kit per esperienze di elettrochimica e sull'elettromagnetismo. Per la Fisica: campana da vuoto, apparecchio per lo studio del principio di Archimede, strumenti per la verifica della legge delle leve,dinamometri. Per la Metereologia:anemometro, barometri, strumentazioni per rilevazioni su campo. Per Scienze della Terra: Tellurio, apparecchio per lo studio dell'insolazione in funzione della latitudine. Inoltre in laboratorio è presente un computer e una stampante multifunzione a colori 16 N.4 Lavagne multimediali Sede Tanzi 1 Ufficio del Dirigente scolastico 2 Ufficio di Segreteria 3 Sala docenti 4 Biblioteca aggiornata 5 Gabinetto medico 6 Laboratorio di sostegno per alunni diversamente abili 7 Auditorium attrezzato per accogliere rappresentazioni teatrali, musicali, concerti, convegni, seminari, assemblee, con video proiettore e schermo gigante fisso, impianto di luci 8 Aula video fornita di lettore DVD, videoregistratori, videocamera, proiettore per diapositive 9 Laboratorio musicale dotato di pianoforte e karaoke 10 Laboratorio di informatica con 20 postazioni singole, 2 stampanti, scanner, masterizzatore e collegamento ad internet 11 Laboratorio Multimediale (Progetto PON 2.1 g. 2004-2006 fondi UE-F.E.R.S.) provvisto di: 1 postazione regia con masterizzatore, stampante laser e scanner, 11 25 computer dotati di processore pentium collegati in rete locale e internet, 3 stampanti a getto d’inchiostro e scanner 12 Laboratorio musicale dotato di pianoforte e karaoke 13 Laboratorio tecnologico 14 Laboratorio di artistica attrezzato con materiale grafico, pittorico e per attività espressive. 15 Palestra coperta con spogliatoi e bagni, attrezzata per le attività ginniche, la pallavolo e la pallacanestro 16 Laboratorio scientifico attrezzato ( progetto S.e T.) 17 n.6 Lavagne multimediali Progetto lettura in continuità 12 AREA DELLA DIDATTICA 13 LINEE DI INDIRIZZO DEL POF OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO La Scuola Secondaria di primo grado “Alighieri - Tanzi” realizza tutte le proprie attività educative di apprendimento in “continuità” con la Scuola Primaria e in “proiezione” con la Scuola Secondaria di secondo grado. La Scuola “Alighieri - Tanzi” lavora per conseguire i seguenti obiettivi generali: promuovere processi formativi mirati all'educazione integrale della persona adoperando il sapere (le conoscenze) e il fare (abilità) come occasioni per sviluppare armonicamente la personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali, intellettuali, affettive, operative, creative ecc.) e per consentire loro di agire in maniera matura e responsabile; stabilire tra tutti i soggetti coinvolti una costruttiva relazione educativa che, superando la pura logica dello scambio di prestazioni e il puro rapporto tra figure che esercitano poteri legittimi, implichi, pur nella naturale asimmetria dei ruoli e delle funzioni tra docente e allievo, l'accettazione incondizionata l'uno dell'altro; nella relazione educativa si cresce come persone. Ciò significa che il docente che vuole promuovere apprendimenti significativi e lavori personalizzati per tutti deve: avere attenzione alla persona; valorizzare senza mai omologare o, peggio, deprimere; rispettare gli stili individuali di apprendimento; incoraggiare e orientare; creare confidenza; correggere con autorevolezza quando è necessario; sostenere; condividere. aiutare lo studente ad acquisire un'immagine sempre più chiara e approfondita della realtà sociale, a riconoscere le attività tecniche con cui l'uomo provvede alla 14 propria sopravvivenza e trasforma le proprie condizioni di vita, a comprendere il rapporto che intercorre fra le vicende storiche ed economiche, le strutture istituzionali e politiche, le aggregazioni sociali e la vita e le decisioni del singolo; mirare all'orientamento di ciascuno, favorendo l'iniziativa del soggetto per il suo sviluppo fisico, psichico e intellettuale, allo scopo di metterlo nelle condizioni di definire e di conquistare la propria identità di fronte agli altri, di rivendicare un proprio ruolo nella realtà sociale, culturale e professionale; radicare conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari sulle effettive capacità di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso, perché lo studente possa esercitarle sia individualmente sia insieme agli altri; prevedere i bisogni e i disagi dei preadolescenti e intervenire prima che si trasformino in malesseri conclamati, disadattamenti e abbandoni, nonché rimuovere gli eventuali effetti negativi dei condizionamenti sociali, in maniera tale da superare le situazioni di svantaggio culturale e da favorire il massimo sviluppo di ciascuno e di tutti. OBIETTIVI FORMATIVI Conoscenza di sé: 1 conoscere se stesso, gli altri e l’ambiente circostante; 2 sviluppare l’autonomia personale ed il senso di responsabilità; 3 conoscere e saper gestire le proprie emozioni. Relazione con gli altri: 1 rispettare le regole della vita comunitaria; 2 accettare e rispettare gli altri, nella loro diversità e originalità; 3 saper ascoltare gli altri; 4 controllare positivamente l’emotività e l’istinto di competizione nel gruppo; 5 coltivare la solidarietà. Orientamento: 1 sviluppare le capacità di scelta; 2 attribuire il giusto valore alla cultura e allo studio. 15 ASSI CULTURALI L’Asse dei linguaggi L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La padronanza della lingua italiana è premessa indispensabile all’esercizio consapevole e critico di ogni forma di comunicazione; è comune a tutti i contesti di apprendimento ed è obiettivo delle discipline afferenti ai quattro assi. Il possesso sicuro della lingua italiana è indispensabile per esprimersi, per comprendere e avere relazioni con gli altri, per far crescere la consapevolezza di sé e della realtà, per interagire adeguatamente in una pluralità di situazioni comunicative e per esercitare pienamente la cittadinanza. Le competenze comunicative in una lingua straniera facilitano, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro. Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e letterario sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla tutela e alla conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore. La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione creativa. L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove conoscenze e per interpretare la realtà in modo autonomo. Competenze di base a conclusione dell’ obbligo di istruzione Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali 16 17 Competenze Abilità/capacità standard Conoscenze contenuti essenziali CLASSE PRIMA Conoscere gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti CLASSE SECONDA TERZA e Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Comprendere il messaggio contenuto in un semplice testo orale (classe prima) Principali strutture grammaticali della lingua italiana: - Le parti del discorso (classe Ia) - La sintassi semplice (classe IIa) Comprendere il messaggio contenuto in un testo orale (classe seconda e terza) Cogliere le semplici relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale (classe prima) Cogliere le relazioni logiche tra le varie componenti di un testo orale (classe seconda e terza) Esporre in modo semplice ma corretto esperienze vissute o testi ascoltati (classe prima) Esporre in modo chiaro e corretto esperienze vissute o testi ascoltati (classe seconda) 17 - La sintassi complessa (classe IIIa) Elementi di base della funzioni della lingua (classe prima, seconda e terza) Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali (classe prima, seconda e terza) Contesto, scopo e destinatario della comunicazione (classe prima, seconda e terza) Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati (classe terza) Riconoscere differenti registri comunicativi di un testo orale (classe prima, seconda e terza) Interagire in semplici situazioni comunicative scambiando informazioni ed idee (classe prima) Affrontare molteplici situazioni comunicative scambiando informazioni, idee per esprimere anche il proprio punto di vista (classe seconda e terza) Individuare il punto di vista dell’altro in semplici contesti comunicativi (classe prima) Individuare il punto di vista dell’altro in contesti formali ed 18 Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale (classe prima, seconda e terza) Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo ed espositivo (classe prima) Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo ed eventualmente argomentativo (classe seconda) Principi di organizzazione del discorso descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo (classe terza) informali (classe seconda e terza) CLASSE PRIMA, SECONDA E TERZA Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo Conoscere le strutture della lingua presenti nei testi (classe prima) Conoscere le strutture della lingua presenti nei testi (classe seconda) Padroneggiare le strutture della lingua presenti nei testi (classe terza) Strutture essenziali dei testi: - narrativi, espositivi (classe Ia) - narrativi, espositivi, argomentativi (classe IIa e IIIa) Principali connettivi logici (classe prima, seconda e terza) Varietà lessicali in rapporto ad ambiti e contesti diversi (classe prima, seconda e terza) Applicare strategie diverse di lettura (classe prima, seconda e terza) Tecniche di lettura analitica e sintetica (classe prima, seconda e terza) Tecniche di lettura espressiva (classe prima, seconda e terza) Individuare natura, funzione e principali scopi comunicativi ed espressivi di un testo (classe prima, seconda e terza) 19 Denotazione e connotazione (classe prima, seconda e terza) Cogliere i caratteri specifici di un testo letterario (classe prima, seconda e terza) Principali generi letterari, con particolare riferimento alla tradizione italiana (classe prima, seconda e terza) Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere (classe prima, seconda e terza) CLASSE PRIMA, SECONDA E TERZA Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Ricercare , acquisire e selezionare informazioni generali e specifiche in funzione della produzione di testi scritti di vario tipo (classe prima, seconda e terza) Prendere appunti e redigere sintesi e semplici relazioni (classe prima) Prendere appunti e redigere sintesi e relazioni (classe seconda e terza) Rielaborare in forma chiara le informazioni (classe prima, seconda e terza) 20 Elementi strutturali di un testo scritto coerente e coeso (classe prima, seconda e terza) Uso dei dizionari (classe prima, seconda e terza) Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta: riassunto, lettera, relazioni, ecc. (classe prima, seconda e terza) CLASSE PRIMA, SECONDA E TERZA Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative (classe prima, seconda e terza) Fasi della produzione scritta: pianificazione,stesura e revisione (classe prima, seconda e terza) Comprendere i punti principali di messaggi e annunci semplici e chiari su argomenti di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale (classe prima, seconda e terza) Lessico di base su argomenti di vita quotidiana , sociale e professionale (classe prima, seconda e terza) Ricercare informazioni all’interno di testi di breve estensione di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale (classe prima, seconda e terza) Descrivere in maniera semplice esperienze ed eventi, relativi all’ambito personale e sociale Utilizzare in modo adeguato le strutture grammaticali (classe prima, seconda e terza) Interagire in conversazioni brevi e semplici su temi di 21 Regole grammaticali fondamentali (classe prima, seconda e terza) Corretta pronuncia di un repertorio di parole e frasi memorizzate di uso comune (classe prima, seconda e terza) interesse personale, quotidiano, sociale o professionale (classe prima, seconda e terza) Scrivere brevi testi di interesse personale, quotidiano, sociale o professionale (classe prima, seconda e terza) Semplici modalità di scrittura: messaggi brevi, lettera informale (classe prima, seconda e terza) Scrivere correttamente semplici testi su tematiche coerenti con i percorsi di studio (classe terza) Riflettere sui propri atteggiamenti in rapporto all’altro in contesti multiculturali (classe prima, seconda e terza) Cultura e civiltà dei paesi di cui si studia la lingua (classe prima, seconda e terza) Concerto a Palazzo Roberti 22 MUSICA COMPETENZE Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico ABILITA’/CAPACITA’ Riconoscere gli elementi nella lettura di un’opera d’arte, di una notazione musicale (classi I e II) Padroneggiare la lettura di un’opera d’arte e la sua simbologia nel contesto storico, di brani musicali e spartiti (classi III) Cogliere i caratteri specifici di un brano musicale (classi I, II e III) Riconoscere e apprezzare le opere d’arte 23 CONOSCENZE Strutture essenziali, dei testi musicali (classi I, II e III) Tecniche di osservazione, ascolto e analisi di un testo musicale (classi I, II e III) Contesto storico di riferimento di alcuni autori e opere (classi I, II e III) Generi musicali Elaborare materiali sonori avvalendosi di voci, strumenti e nuove tecnologie Cogliere le sfumature sonore degli strumenti Produrre messaggi sonori Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni, ecc.), anche con tecnologie digitali Concetti di produzione espressiva Principali componenti strutturali ed espressive di un prodotto audiovisivo Semplici applicazioni per l’elaborazione audio e video Tutti gli strumenti a disposizione in modo sufficientemente approfondito COMPETENZE Saper utilizzare l’esperienza musicale nel contesto delle varie discipline ABILITA’/CAPACITA’ Distinguere la “nostra” musica e quella degli “altri” Cogliere i diversi momenti storici Utilizzare e produrre testi multimediali 24 CONOSCENZE Teoria musicale tradizionale Simboli necessari per un’adeguata lettura ed esecuzione di brani con poche alterazioni Struttura nel brano, generi e forme La musica nelle varie epoche storiche ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO (Scienze, Geografia, Tecnologia, Scienze Motorie) L’asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale. Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità, problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio assumono particolare rilievo. L’adozione di strategie di indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che, al di là degli ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo, ha il fine anche di valutare l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche. L’apprendimento dei saperi e delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli; favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche e biologiche. Le competenze dell’area scientifico-tecnologica, nel contribuire a fornire la base di lettura della realtà, diventano esse stesse strumento per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanza. Esse concorrono a potenziare la capacità dello studente ad operare scelte consapevoli ed autonome nei molteplici contesti, individuali e collettivi, della vita reale. E’ molto importante fornire strumenti per far acquisire una visione critica circa le proposte che vengono dalla comunità scientifica e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (fisico, chimico, biologico e naturale) e aree di conoscenza al confine tra le discipline, contesti anche diversi da quelli di cui si è avuta conoscenza/esperienza diretta nel percorso scolastico e, in particolare, relativi ai problemi della salvaguardia della biosfera. Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni appropriate. Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscer nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza 25 Essere consapevoli delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Padroneggiare le varie abilità motorie e saper interagire in un gruppo CLASSE PRIMA Competenze Osservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Abilità/capacità Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, ecc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media. Organizzare e rappresentare i dati raccolti. Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli. Presentare i risultati dell’analisi. Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento. Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema. Orientarsi nello spazio circostante e 26 Conoscenze Concetto di misura e sua e sua approssimazione. Errore della misura. Principali strumenti e tecniche di misurazione. Algoritmi. Fondamentali meccanismi di classificazione. Utilizzo dei principali programmi software. Concetto di sistema e di complessità. Schemi, tabelle e grafici. Concetto di ecosistema. Dall’unitarietà alla varietà dei sistemi viventi e viceversa. Elementi caratterizzanti i diversi paesaggi. Strumenti per orientarsi nello spazio e sulla carta geografica. Diverse tipologia di carte geografiche. Analizzare qualitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza sulle carte geografiche. Osservare e leggere sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizzare concetti geografici, carte geografiche, fotografie e immagini per comunicare informazioni sull’ambiente che lo circonda. Localizzare i principali “oggetti” geografici, fisici e antropici, dell’Italia e dell’Europa. Aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socioculturali. Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema. Analizzare in maniera sistematica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori. Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzione o di 27 Schemi a blocchi. Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati. Concetto di calore e di temperatura. Limiti di sostenibilità delle variabili di un architettura. Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi di produzione dell’energia nell’ambito quotidiano. Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società Adottare semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici. Utilizzare gli strumenti informatici e di laboratorio. Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni. 28 ecosistema. Adottare nella vita quotidiana comportamenti responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali. Norme di comportamento per la tutela ed il rispetto di se stessi, degli altri, dell’ambiente e delle risorse naturali. Strutture concettuali di base del sapere tecnologico. Fasi di un processo tecnologico ( sequenza delle operazioni: dall’”idea” al “prodotto”). Architettura del computer. Struttura generale e operazioni comuni ai diversi pacchetti applicativi (tipologia di menù, operazioni di edizione, creazione e conservazione di documenti ecc.) Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni CLASSE SECONDA Competenze Osservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Abilità/capacità Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, ecc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media. Organizzare e rappresentare i dati raccolti. Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli. Presentare i risultati dell’analisi. Utilizzare classificazioni, generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento. Riconoscere e definire i principali aspetti di un ecosistema. Osservare , leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizzare concetti geografici, carte 29 Conoscenze Concetto di misura e sua e sua approssimazione. Errore della misura. Principali strumenti e tecniche di misurazione. Sequenza delle operazioni da effettuare. Fondamentali meccanismi di catalogazione. Utilizzo dei principali programmi software. Concetto di sistema e di complessità. Schemi, tabelle e grafici. Concetto di ecosistema. Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche. Individuare, conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei paesaggi. Schemi a blocchi. Concetto di inputoutput di un sistema artificiale. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza geografiche, fotografie e immagini per comunicare informazioni sull’ambiente circostante. Analizzare gli stati europei. Aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socioculturali. Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che circonda considerato come sistema. Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente, al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori. Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzione o di architettura. Interpretare un fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico 30 Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati. Concetto di calore e di temperatura. Struttura e funzione del corpo umano, al Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate distinguendo le varie trasformazioni di energia. Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi produzione dell’energia nell’ambito quotidiano. Descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società Saper cogliere le interazioni tra le esigenze di vita e i processi tecnologici. Adottare semplici progetti per la risoluzione di problemi pratici. Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, 31 fine di preservarne l’integrità. Variabili che influenzano l’equilibrio di un ecosistema. Norme di comportamento per la tutela ed il rispetto di se stessi, degli altri, dell’ambiente e delle risorse naturali. Strutture concettuali di base del sapere tecnologico. Fasi di un processo tecnologico ( sequenza delle operazioni: dall’”idea” al “prodotto”). Il metodo della progettazione Architettura del computer. Struttura di internet. Struttura generale e operazioni comuni ai diversi pacchetti applicativi (tipologia di menù, operazioni di edizione, creazione e conservazione di calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete. Usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro. documenti ecc.) Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni. CLASSE TERZA Competenze Osservare,descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità Abilità/capacità Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta dei fenomeni naturali (fisici, chimici, biologici, ecc.) o degli oggetti artificiali o la consultazione di testi e manuali o media. Organizzare e rappresentare i dati raccolti. Individuare, con la guida del docente, una possibile interpretazione dei dati in base a semplici modelli. Presentare i risultati dell’analisi. Utilizzare classificazioni, 32 Conoscenze Concetto di misura e sua e sua approssimazione. Errore della misura. Principali strumenti e tecniche di misurazione. Sequenza delle operazioni da effettuare. Fondamentali meccanismi di classificazione. Utilizzo dei principali programmi software. Concetto di sistema e di complessità. Apparati riproduttivi, ereditarietà, evoluzione. generalizzazioni e/o schemi logici per riconoscere il modello di riferimento. Avere una visione dell’ambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di specie viventi interagenti, rispettando i vincoli che regolano le strutture del mondo inorganico; comprendere il ruolo della comunità umana nel sistema e adottare atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e l’uso delle risorse. Conoscere i principali problemi legati all’uso delle scienze nel campo dello sviluppo tecnologico. Realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto coordinando risorse materiali ed organizzative per raggiungere uno scopo. Osservare , leggere e analizzare sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizzare concetti geografici, carte 33 Schemi, tabelle e grafici. Orientarsi nello spazio circostante e sulle carte geografiche. Elementi caratterizzanti i diversi paesaggi. Relazioni tra elementi antropici e geografici. Schemi a blocchi. Concetto di inputoutput di un sistema artificiale. Diagrammi e schemi logici applicati ai fenomeni osservati. Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza geografiche, fotografie e immagini per comunicare informazioni sull’ambiente circostante. Conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici e antropici del mondo. Aprirsi al confronto con l’altro, attraverso la conoscenza dei diversi contesti ambientali e socioculturali superando stereotipi e pregiudizi. Essere consapevoli del ruolo che i processi tecnologici giocano nella modifica dell’ambiente che ci circonda considerato come sistema. Analizzare in maniera sistemica un determinato ambiente al fine di valutarne i rischi per i suoi fruitori. Analizzare un oggetto o un sistema artificiale in termini di funzione o di architettura. Interpretare un 34 Concetto di forza, lavoro ed energia. Conoscere gli elementi principali della produzione, trasformazione e sfruttamento Essere consapevole delle potenzialità delle tecnologie rispetto al contesto culturale e sociale in cui vengono applicate fenomeno naturale o un sistema artificiale dal punto di vista energetico distinguendo le varie trasformazioni di energia. Avere la consapevolezza dei possibili impatti sull’ambiente naturale dei modi produzione dell’energia nell’ambito quotidiano. Descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le diversità in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che richiedono per il funzionamento. Riconoscere il ruolo della tecnologia nella vita quotidiana e nell’economia della società Saper cogliere le interazioni tra le esigenze di vita e i processi tecnologici. Adottare semplici 35 dell’energia elettrica . Limiti di sostenibilità delle variabili di un ecosistema. Norme di comportamento per la tutela ed il rispetto di se stessi, degli altri, dell’ambiente e delle risorse naturali. Conoscere i problemi legati alla produzione di energia con particolare riguardo ai problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie forme e modalità di produzione. Strutture concettuali di base del sapere tecnologico. Fasi di un processo tecnologico ( sequenza delle operazioni: dall’”idea” al “prodotto”). Il metodo della progettazione Struttura di internet. Struttura generale e operazioni comuni ai diversi pacchetti applicativi (tipologia di menù, operazioni di edizione, progetti per la risoluzione di problemi pratici. Utilizzare le funzioni di base dei software più comuni per produrre testi e comunicazioni multimediali, calcolare e rappresentare dati, disegnare, catalogare informazioni, cercare informazioni e comunicare in rete. Usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro e per presentare i risultati del lavoro. creazione e conservazione di documenti ecc.) Operazioni specifiche di base di alcuni dei programmi applicativi più comuni. Cortometraggio “La bambola” 36 L’Asse storico – sociologico L’asse storico – sociologico si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo. Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio – temporali, cogliendo nel passato le radici del presente. Di comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto tra aeree sociali e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia. Di comprendere e promuovere il senso di appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e doveri, concorre alla sua educazione, alla sua convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza. Di promuovere la partecipazione responsabile – come persona e cittadino – alla vita sociale che permette di ampliare i suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE • Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree culturali diverse. • Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,della collettività e dell’ambiente. • Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio. • Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario. • Utilizzare e produrre testi multimediali. 37 DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ASSE STORICO-SOCIOLOGICO TRASVERSALITA’ DELLA LINGUA ITALIANA COMPETENZE Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa e verbale in vari contesti ABILITA’/CAPACITA’ Comprendere messaggi e contenuti in testi di tipo storico – sociologico, artistico e religioso. CONOSCENZE Lessico specifico per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali Codici fondamentali Della comunicazione orale, verbale e non verbale. STORIA Leggere – anche in Le diverse modalità multimediale – tipologie di fonti (classi I, Comprendere il le differenti fonti letterarie, II e III) cambiamento e la iconografiche, diversità dei tempi storici documentarie, Le periodizzazioni in una dimensione cartografiche fondamentali della diacronica attraverso il ricavandone informazioni storia mondiale confronto tra epoche e in su eventi storici di diverse una dimensione epoche I principali sincronica attraverso il e differenti aree fenomeni storici e le confronto tra aree sociali geografiche (classi I, II coordinate spazioe culturali. e III) temporali che li Riconoscere le determinano dimensioni del tempo e dello spazio attraverso I principali l’osservazione di eventi fenomeni sociali ed storici e di aree economici che geografiche (classi I, II e caratterizzano il III). mondo 38 Collocare i più rilevanti eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-temporali (classi I, II e III) Identificare gli elementi maggiormente significativi per confrontare aree e periodi diversi (classi III) Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale (Classi I, II, III ) Individuare i principali mezzi e strumenti che hanno caratterizzato l’innovazione tecnico – scientifica nel corso della storia (classi I, II e III). contemporaneo, anche in relazione alle diverse culture (classi III) Conoscere i principali eventi che consentono di comprendere la realtà nazionale ed europea (classe III) I principali sviluppi storici che hanno coinvolto il proprio territorio (classi I, II, III) Le principali tappe dello sviluppo dell’innovazione tecnico- scientifica e della conseguente innovazione tecnologica (classi I, II e III) CITTADINANZA E COSTITUZIONE Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela Identificare i diversi modelli istituzionali e di organizzazione sociale e le principali relazioni tra persona famiglia –società - Stato (classi I e II) 39 Principali problematiche relative all’integrazione e alla tutela dei diritti umani e alla promozione delle pari opportunità della persona, della collettività e dell’ambiente Comprendere Le caratteristiche fondamentali dei principi e delle regole della Costituzione italiana (classi III) Individuare le caratteristiche essenziali della norma giuridica e comprenderle a partire dalle proprie esperienze vissute nel contesto scolastico (classi III) Riconoscere le funzioni di base dello Stato, delle Regioni e degli Enti Locali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi da essi erogati (classi I, II e II) Identificare il ruolo delle istituzioni europee e dei principali organismi di cooperazione internazionale e riconoscere le opportunità offerte alla persona, alla scuola e agli ambiti territoriali di appartenenza (classi II e III). Adottare nella vita quotidiana comportamenti 40 (classi I, II e III) Costituzione italiana Organi dello Stato e loro funzioni principali (classi III) Conoscenze di base sul concetto di norma giuridica e di gerarchia delle fonti(classi III) Organi e funzioni di Regione, Provincia e Comune (classi I,II e III) Ruolo delle organizzazioni internazionali (classi III) Principali tappe di sviluppo dell’Unione Europea (classi II e III) Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio responsabili per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali (classi I, II, III). Riconoscere le caratteristiche principali del mercato del lavoro e le opportunità lavorative offerte dal territorio (classi III) Regole che governano l’economia e concetti fondamentali del lavoro(classi III) Regole per la costruzione di un curriculum vitae ( classi III) ARTE E IMMAGINE - RELIGIONE COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE Leggere (classi I), comprendere (classi II) e interpretare (classi III) l’opera d’arte e il testo biblico Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico Riconoscere gli elementi fondamentali nella lettura di un’opera d’arte e di un passo biblico (classi I e II) Padroneggiare la lettura di un’opera d’arte e la sua simbologia nel contesto storico, di comprendere il messaggio contenuto nei testi biblici (classi III) Riconoscere e apprezzare le opere 41 Strutture essenziali dell’opera d’arte e del testo biblico (classi I, II e III) Tecniche di lettura analitica e sintetica (classi I, II e III) Tecniche di lettura espressiva (classi I, II e III) Elementi fondamentali per la lettura di un’opera d’arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, Utilizzare e produrre testi multimediali d’arte film…) Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal proprio territorio Principali forme di espressione artistica. Comprendere i prodotti della comunicazione audiovisiva. Principali componenti strutturali espressivi di prodotto audiovisivo Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini, suoni, ecc), anche con tecnologie digitali. Semplici applicazioni l’elaborazione audio e video ed un per Uso essenziale della comunicazione telematica. 42 ASSE MATEMATICO L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del mondo contemporaneo. La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati. La competenza matematica comporta la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (dialettico e algoritmico) e di rappresentazione grafica e simbolica (formule, modelli, costrutti, grafici, carte), la capacità di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di progettare e costruire modelli di situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione al termine dell’obbligo d’istruzione delle abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione. 43 Competenze di base a conclusione dell’ obbligo dell’istruzione Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni. Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico CLASSE PRIMA Competenze Abilità/capacità Utilizzare le tecniche e le Comprendere il significato logicoprocedure del calcolo operativo di numeri aritmetico ed algebrico, appartenenti ai diversi rappresentandole anche sistemi numerici. sotto forma grafica Comprendere il significato di potenza e applicarne le proprietà. Risolvere espressioni aritmetiche; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatrice. Tradurre brevi istruzioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere 44 Conoscenze Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; rappresentazioni, operazioni, ordinamento. I sistemi di numerazione Espressioni aritmetiche; proncipali operazioni. sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici Confrontare ed analizzare figure geometriche, Gli enti fondamentali individuando invarianti e Riconoscere i principali della geometria e il relazioni enti, figure e luoghi significato dei termini: geometrici e descriverli assioma, teorema, con linguaggio naturale. definizione. Individuare le proprietà Il piano euclideo: essenziali delle figure e relazioni tra rette; riconoscerle in congruenza di figure; situazioni concrete. poligoni e loro Disegnare figure proprietà. geometriche con Circonferenza semplici tecniche e cerchio. grafiche e operative. Misura di In casi reali di facile grandezze; leggibilità risolvere grandezze problemi di tipo incommensurabili; geometrico, e perimetro di figure ripercorrerne le piane. procedure di soluzione. Trasformazion Comprendere i i geometriche principali passaggi Individuare le strategie elementari e loro logici di una appropriate per la invarianti. dimostrazione. soluzione di problemi Progettare un Le fasi risolutive di percorso risolutivo un problema e loro strutturato in tappe. rappresentazioni con Formalizzare il diagrammi. percorso di soluzione di un Principali problema attraverso rappresentazioni di un modelli algebrici e grafici. oggetto matematico. Convalidare i Tecniche risolutive risultati conseguiti sia di un problema. empiricamente, sia mediante argomentazioni. Analizzare dati e Tradurre dal interpretarli sviluppando linguaggio naturale al deduzioni e ragionamenti linguaggio algebrico e 45 sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico viceversa. Raccogliere , organizzare e rappresentare un insieme di dati. Rappresentare classi di dati medianti istogrammi e diagrammi a torta. Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenza fra elementi di due insiemi. Valutare l’ordine di grandezza di un risultato. Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico. Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti. Significato di analisi e organizzazione di dati numerici. Il piano cartesiano. Incertezza di una misura e concetto di errore. La notazione scientifica per i numeri reali. Il concetto e i metodi di approssimazione. I numeri “macchina”. Semplici applicazioni che consentono di creare, elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche corrispondenti. CLASSE SECONDA Competenze Abilità/capacità Utilizzare le tecniche e le Comprendere il significato logicoprocedure del calcolo operativo di numeri aritmetico ed algebrico, appartenenti ai diversi rappresentandole anche sistemi numerici. sotto forma grafica Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a frazioni ecc.) 46 Conoscenze Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; rappresentazioni, operazioni, ordinamento. I sistemi di numerazione Operazioni ed espressioni con i numeri razionali.. Comprendere il significato di potenza e applicarne le proprietà. Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatrice. Tradurre brevi espressioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici Comprendere il significato logicooperativo di rapporto e grandezza derivata; impostere uguaglianze do rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi. Riconoscere i principali enti, figure e Confrontare ed luoghi geometrici e analizzare figure descriverli con geometriche, linguaggio naturale. individuando invarianti e Individuare le relazioni proprietà essenziali delle figure e riconoscerle in situazioni concrete. Disegnare figure 47 Gli enti fondamentali della geometria e il significato dei termini: assioma, teorema, definizione. Il piano euclideo: congruenza di figure; poligoni e loro proprietà. Circonferenza e cerchio. geometriche con semplici tecniche grafiche e operative. In casi reali di facile leggibilità risolvere problemi di tipo geometrico, e ripercorrerne le procedure di soluzione. Comprendere i principali passaggi logici di una dimostrazione. Progettare un percorso risolutivo strutturato in tappe. Formalizzare il Individuare le strategie percorso di soluzione di appropriate per la un problema attraverso soluzione di problemi modelli algebrici e grafici. Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni. Tradurre dal linguaggio naturale al linguaggio algebrico e viceversa. Analizzare dati e Raccogliere , organizzare e rappresentare un insieme di dati. Rappresentare classi di dati medianti 48 Misura di grandezze; grandezze incommensurabili; perimetro e area di poligoni. Teorema di Euclide e di Pitagora. Il metodo delle coordinate: il piano cartesiano. Trasformazion i geometriche elementari e loro invarianti. Le fasi risolutive di un problema e loro rappresentazioni con diagrammi. Principali rappresentazioni di un oggetto matematico. Tecniche risolutive di un problema che utilizzano frazioni, proporzioni, percentuali, formule geometriche. istogrammi e diagrammi interpretarli sviluppando a torta. deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con Leggere e interpretare tabelle e l’ausilio di grafici in termini di rappresentazioni corrispondenza fra grafiche, usando elementi di due insiemi. consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di Riconoscere una relazione tra variabili, in tipo informatico termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica. Valutare l’ordine di grandezza di un risultato. Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico. Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti. Significato di analisi e organizzazione di dati numerici. Il piano cartesiano e il concetto di funzione. Incertezza di una misura e concetto di errore. La notazione scientifica per i numeri reali. Il concetto e i metodi di approssimazione. Funzione di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici, funzione lineare. I numeri “macchina”. Semplici applicazioni che consentono di creare, elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche corrispondenti. CLASSE TERZA Competenze Abilità/capacità Comprendere il Utilizzare le tecniche e le significato logicoprocedure del calcolo operativo di numeri aritmetico ed algebrico, appartenenti ai diversi rappresentandole anche sistemi numerici. sotto forma grafica Utilizzare le diverse notazioni e saper convertire da una all’altra (da frazioni a decimali, da frazioni apparenti ad interi, da percentuali a 49 Conoscenze Gli insiemi numerici N, Z, Q, R; rappresentazioni, operazioni, ordinamento. I sistemi di numerazione Espressioni algebriche; principali operazioni. Equazioni e frazioni ecc.) disequazioni di Comprendere il primo grado. significato di potenza e applicarne le proprietà. Risolvere espressioni nei diversi insiemi numerici; rappresentare la soluzione di un problema con un’espressione e calcolarne il valore anche utilizzando una calcolatrice. Tradurre brevi espressioni in sequenze simboliche (anche con tabelle); risolvere sequenze di operazioni e problemi sostituendo alle variabili letterali i valori numerici Comprendere il significato logicooperativo di rapporto e grandezza derivata; impostere uguaglianze do rapporti per risolvere problemi di proporzionalità e percentuale; risolvere semplici problemi diretti e inversi. Risolvere equazioni di primo grado e verificare la correttezza Gli enti dei procedimenti fondamentali della utilizzati. geometria e il significato Rappresentare dei termini: assioma, graficamente equazioni di teorema, definizione. Confrontare ed primo grado; Il piano analizzare figure comprendere il concetto euclideo: congruenza di geometriche, figure; poligoni e loro individuando invarianti e di equazione e quello di funzione proprietà. relazioni Circonferenza 50 e cerchio. Misura di Riconoscere i grandezze; grandezze principali enti, figure e incommensurabili; luoghi geometrici e perimetro e area di descriverli con poligoni. Teorema di linguaggio naturale. Euclide e di Pitagora. Individuare le Il metodo delle proprietà essenziali delle coordinate: il piano figure e riconoscerle in cartesiano. situazioni concrete. Trasformazioni Disegnare figure geometriche elementari geometriche con e loro invarianti. semplici tecniche grafiche e operative. In casi reali di facile Le fasi leggibilità risolvere risolutive di un problemi di tipo problema e loro geometrico, e Individuare le strategie rappresentazioni con ripercorrerne le appropriate per la diagrammi. procedure di soluzione. soluzione di problemi Comprendere i Principali principali passaggi rappresentazioni di logici di una un oggetto dimostrazione. matematico. Tecniche risolutive di un Progettare un problema che percorso risolutivo utilizzano frazioni, strutturato in tappe. proporzioni, Formalizzare il percentuali, formule percorso di soluzione geometriche di un problema equazioni di primo attraverso modelli grado. algebrici e grafici. Convalidare i risultati conseguiti sia empiricamente, sia mediante argomentazioni. Analizzare dati e Tradurre dal interpretarli sviluppando linguaggio naturale Significato di deduzioni e ragionamenti analisi e organizzazione al linguaggio sugli stessi anche con di dati numerici. algebrico e l’ausilio di 51 viceversa. rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da Raccogliere , organizzare e applicazioni specifiche di rappresentare un tipo informatico insieme di dati. Rappresentare classi di dati medianti istogrammi e diagrammi a torta. Leggere e interpretare tabelle e grafici in termini di corrispondenza fra elementi di due insiemi. Riconoscere una relazione tra variabili, in termini di proporzionalità diretta o inversa e formalizzarla attraverso una funzione matematica. Rappresentare sul piano cartesiano il grafico di una funzione. Valutare l’ordine di grandezza di un risultato. Elaborare e gestire semplici calcoli attraverso un foglio elettronico. Elaborare e gestire un foglio elettronico per rappresentare in forma grafica i risultati dei calcoli eseguiti. 52 Il piano cartesiano e il concetto di funzione. Incertezza di una misura e concetto di errore. La notazione scientifica per i numeri reali. Il concetto e i metodi di approssimazione. Funzione di proporzionalità diretta, inversa e relativi grafici, funzione lineare. I numeri “macchina”. Semplici applicazioni che consentono di creare, elaborare un foglio elettronico con le forme grafiche corrispondenti. MEDIAZIONE DIDATTICA La mediazione didattica è il compito universalmente riconosciuto all’insegnante: si tratta, in termini estremamente semplificati, del processo di trasformazione del “sapere da insegnare” affinché divenga possibile apprenderlo. Strutture, concetti, contenuti, linguaggi propri di una disciplina vengono trascelti, organizzati, tradotti, rielaborati in forme accessibili al livello di sviluppo del discente, per poter essere metabolizzati, anche sulla base del tessuto di abilità e conoscenze preesistenti. Si crea così la motivazione che è la condizione fondamentale di qualsiasi apprendimento e se non ci fosse risulterebbe molto difficile coniugare lo sforzo richiesto da qualsiasi apprendimento con la professionalità del docente , tanto più se lontano dagli interessi immediati dell’ allievo. Pur dando ampia facoltà di scelta a ciascun Consiglio di Classe ed a ciascun docente, al fine di garantire “omogeneità” all’offerta formativa proposta agli alunni, gli assi culturali elaborano le metodologie e le strategie comuni nel rispetto delle seguenti direttive: 1 insegnamento non nozionistico ma tale da sviluppare attitudini alla ricerca, all’osservazione, al ragionamento, utilizzando modalità motivanti e ricche di senso; 2 ricorso opportuno a tecniche educative diversificate (lezione frontale, interrogazioni, esercitazioni guidate, lavori di gruppo, metodo praticooperativo, uso di laboratori, studio individuale); 3 impiego dei laboratori per conseguire lo sviluppo delle abilità, la capacità di ricerca e la creatività, l’approfondimento delle finalità tipiche delle singole discipline; 4 lavoro di gruppo, perché socializzante e perché offre a ciascun alunno la possibilità di assumere un ruolo adeguato alle sue capacità e attitudini; 5 lavoro interdisciplinare, purché adeguatamente preparato, perché stimola una visione più problematica e ampia dei fenomeni considerati; 6 metodo pratico-operativo particolarmente realizzabile all’interno del progetto di educazione alla salute e che consente una maggiore conoscenza del territorio e del mondo attuale; 7 intervento di esperti esterni, purché programmato in modo da inserirsi nell’iter didattico del Consiglio di classe, alle cui finalità gli enti organizzatori devono adattarsi; 8 gioco a squadre, a cui gli insegnanti di Scienze motorie e sportive ricorrono (realizzando tornei interni ed esterni alla scuola), perché è una strategia di particolare rilievo per trovare il proprio ruolo nel gruppo e stimola, attraverso un’attività piacevole, l’impegno per il raggiungimento di un obiettivo altamente formativo. Le Linee Guida per le scelte didattiche La significatività dei contenuti proposti, per stimolare la motivazione ad apprendere Lo sviluppo di conoscenze e abilità per giungere a competenze La riorganizzazione delle conoscenze degli studenti in un processo che li vede come soggetti attivi L’esplicitazione del percorso didattico agli allievi L’economicità e l’essenzialità ( alleggerire i contenuti lavorando per grandi temi e sui nuclei fondati delle discipline) La spendibilità (contenuti selezionati con il criterio della loro utilità per interpretare la realtà, per affrontare il segmento di studi successivo). I contenuti e i percorsi metodologici selezionati sono sottoposti al controllo sistematico mediante verifiche che servono ad orientare e a ricentrare l’azione didattica. LE VERIFICHE Per l’allievo le verifiche sono funzionali al controllo–autocontrollo delle abilità e competenze acquisite e dei processi di apprendimento conseguiti. Le prove, diverse, serviranno a "misurare" le prestazioni, non la persona. Le prove-verifiche sono di tre tipi: orali scritte pratiche Le prove possono essere: strutturate semi strutturate a risposta aperta Si possono anche definire in rapporto al tipo di verifica: questionari per verificare conoscenze e linguaggi; prove per verificare processi cognitivi soggettivo/informali che prevedono o interrogazioni o colloqui o dialoghi o dibattiti o discussioni o conversazioni Le prove non sono funzionali solo alla restituzione dell'appreso, ma anche al consolidamento, alla rielaborazione delle conoscenze, per diventare un’occasione orientativa nel processo continuo di apprendimento. MODALITA’ E CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Fasi del processo valutativo 1. Valutazione diagnostica: per le verifiche d’ingresso sono state utilizzate l’osservazione sistematica dei comportamenti sociali e scolastici, prove trasversali per l’accertamento delle abilità cognitive comuni (classi prime); prove disciplinari (classi I II e III ) per la rilevazione delle competenze specifiche. 2. Valutazione formativa: verrà effettuata in itinere dai docenti di ciascuna disciplina con lo scopo di individuare i punti forti e i punti deboli delle procedure di apprendimento di ciascuno, di aiutare lo studente a prendere coscienza delle proprie difficoltà e di suggerire, sulla base dei dati rilevati, le opportune strategie per superarle e mettere in atto processi individualizzati ed attività compensative. 3. Valutazione sommativa: verrà effettuata a scadenza quadrimestrale dai Consigli di classe, avrà l’intento di esprimere un giudizio complessivo sull’apprendimento dell’alunno basato sull’accertamento di una serie di abilità e conoscenze acquisite. Con l’adozione del voto numerico, i docenti disporranno sicuramente di uno strumento più chiaro ed efficace per la valutazione delle singole prove. D’altra parte, però, va salvaguardata la valenza formativa che la valutazione assume nella scuola di base. Il rischio è, infatti, che il voto numerico si limiti a quantificare gli esiti e non valuti il percorso di apprendimento degli alunni. Occorrerebbe dunque distinguere tra valutazione delle singole prove -che accerterà nettamente le competenze valutabili- e valutazione quadrimestrale, che terrà conto ( oltre che dei risultati delle singole prove), anche di altri fattori quali: l’interesse, la partecipazione, la disponibilità ad apprendere, la continuità nel lavoro, i progressi evidenziati rispetto alla situazione di partenza, ecc. Per gli alunni in situazione di handicap la valutazione tiene conto delle reali capacità del soggetto, dei risultati acquisiti, del livello di maturazione raggiunto e della socializzazione sviluppata. Il collegio docenti inoltre ha stabilito che: - non sia opportuno, se non in casi eccezionali, attribuire valutazioni numeriche inferiori al 4, che comunque indica insufficienza grave, - relativamente alla registrazione dell’eccellenza (10), sia opportuno attribuire questo voto solo quale valutazione conclusiva dell’anno scolastico. Il Collegio docenti ha deliberato, inoltre, l’adozione della seguente griglia di valutazione VALUTAZIONE Voto in decimi 4 5 6 7 8 9 10 CONOSCENZE/ABILITA'/COMPETENZE Conoscenze: stentate/ frammentarie Abilità: limitate Competenze inadeguate alla classe di appartenenza Conoscenze: modeste/ lacunose/ superficiali Abilità: parziali/incerte Competenze : insufficienti ad affrontare il curricolo Conoscenze: Essenziali Basilari Abilità: Applicazioni semplici in contesti noti Competenze: Utilizza in modo semplice lessico, strutture e conoscenze apprese per comunicare ed operare in contesti noti. Individua procedimenti secondo istruzioni dirette Conoscenze: Buone Abilità: Applicazioni corrette Competenze: Utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per comunicare in modo chiaro ed operare correttamente seguendo i procedimenti richiesti. Conoscenze: Strutturate / Solide Abilità: applicazioni corrette e consapevoli Competenze: Utilizza lessico, strutture e conoscenze apprese per comunicare ed operare in modo appropriato in situazioni diverse. Si orienta nella soluzione di problemi complessi. Conoscenze: complete Abilità: applicazioni autonome in contesti nuovi Competenze: padroneggia lessico e strutture, rielabora le conoscenze apprese ed opera in modo sicuro E' autonomo nella soluzione di problemi complessi Conoscenze: approfondite /ricche Abilità: applicazione autonoma e consapevole in situazioni complesse e diversificate. Competenze: padroneggia gli strumenti e rielabora in modo critico e personale le conoscenze apprese. Valuta e sceglie strategie opportune per affrontare e risolvere problemi complessi. INVALSI L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE) istituito nei primi anni settanta del secolo scorso. Sulla base delle vigenti Leggi, che sono frutto di un’evoluzione normativa significativamente sempre più incentrata sugli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico, l’Istituto: 1 effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla qualità complessiva dell'offerta formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale, anche nel contesto dell'apprendimento permanente; 2 gestisce il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV); 3 studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell'offerta formativa; 4 effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole; 5 predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado; 6 predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore; 7 provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la comparabilità; 8 fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione; 9 svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche; 10 svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati; 11 assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti; 12 formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici, definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione. L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la propria attività. La valutazione delle priorità tecnico-scientifiche è riservata all'Istituto. Nella nostra Scuola è stato nominato un nucleo di auto-valutazione d’Istituto con il compito di monitorare e valutare la funzionalità e l’efficienza del Sistema Scuola. Durante quest’anno scolastico, con scadenza trimestrale, gli alunni di classi parallele saranno sottoposti a monitoraggio degli apprendimenti per le discipline di Italiano e Matematica mediante prove prelevate dal sito degli Invalsi. Griglia di attribuzioni del voto di comportamento Ai sensi dello statuto delle studentesse e degli studenti e dell’ art. 1 DL 137/08 convertito dalla legge 169/2008 e del MD 5 del 16/01/2009, il voto in condotta viene attribuito dall’intero Consiglio di Classe riunito per scrutini in base ai seguenti criteri: 1 Rispetto del Regolamento d’ Istituto 2 Frequenza e puntualità 3 Rispetto degli impegni scolastici 4 Partecipazione attiva al dialogo educativo 5 Collaborazione con insegnanti e compagni 6 Rispetto delle norme di convivenza civile 7 Rispetto del patrimonio e delle strutture scolastiche 8 Rispetto delle consegne (compiti e funzioni assegnate) nella consapevolezza che la valutazione del comportamento dell’ alunno ha una importante valenza formativa. GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA VOTO 5 6 7 8 9 10 DECLINAZIONE DEI CRITERI 1. Episodi gravi sanzionati con la sospensione dalle attività didattiche; 2. Danneggiamenti di attrezzature o strutture dovuti ad atteggiamenti dolosi 3. Episodi di bullismo 4. Aggressioni fisiche 5. Comportamenti recidivi che violino la dignità umana 6. Continuo disturbo delle lezioni 7. Disinteresse per le attività didattiche 8. Funzione negativa all’interno della classe 9. Frequenza saltuaria 10. Episodi sanzionati con la sospensione dalle attività didattiche per un numero di giorni inferiore a tre 11. Rapporto non sempre corretto con i compagni e con altre componenti scolastiche; 12. Saltuario svolgimento dei compiti ; 13. Frequente disturbo dell’attività didattica; 14. Ruolo non positivo all’interno della classe; 15. Frequenza irregolare; 16. Comportamento scorretto dell’alunno durante le visite d’istruzione o uscite pubbliche; 17. Danneggiamenti di attrezzature o strutture dovute ad incuria o trascuratezza. 18. N.3 annotazioni disciplinari sul registro di classe convalidate dal Consiglio di classe riguardanti il comportamento; 19. Svolgimento non sempre puntuale dei compiti assegnati; 20. Partecipazione discontinua; 21. Ritardi ripetuti, assenze strategiche; 22. Autocontrollo non sempre adeguato; 23. Organizzazione ed autonomia migliorabili 24. Buona partecipazione alle lezioni; 25. Buono adempimento dei doveri scolastici; 26. Ruolo generalmente positivo nella classe e con i docenti; 27. Attenzione e concentrazione buone; 28. Buona capacità di autocontrollo. 29. Positiva partecipazione alle lezioni; 30. Costante adempimento dei doveri scolastici; 31. Rispetto delle norme del Regolamento di Istituto; 32. Ruolo positivo all’ interno della classe e con i docenti; 33. Puntualità rispetto agli orari e alle consegne; 34. Interesse, disponibilità ad apprendere. 35. Interesse e partecipazione attiva alle lezioni; 36. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche; 37. Rispetto degli altri e della istituzione scolastica ; 38. Ruolo positivo e collaborativo all’ interno della classe e con i docenti; 39. Scrupoloso rispetto delle norme del regolamento di Istituto; 40. Costante puntualità e rispetto agli orari; 41. Impegno assiduo e profondo; 42. Aver conseguito note di merito da parte dell’insegnante e-o premialità da parte del Dirigente N.B. Per gli alunni di III classe che riportano 7 e 6 come voto di condotta non si procede all’arrotondamento superiore per quanto riguarda il credito. Esame di Stato. Le nuove regole Secondo il nuovo regolamento, in sede di scrutinio finale dovrà essere calcolato da parte del consiglio di classe il voto di ammissione all'esame (detto "giudizio di idoneità"), espresso anch'esso in decimi (art. 3, comma 2, del Regolamento): "Il giudizio di idoneità (...) è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado". Quel voto dovrà tener conto non solo dell'esito dell'ultimo quadrimestre del terzo anno di corso, ma dell'intero percorso, considerando quindi, oltre alle votazioni finali delle varie discipline di studio (comportamento compreso), l'andamento dei precedenti anni di corso. E il voto di ammissione avrà un certo peso nel calcolo del voto finale d'esame, perché, come avviene anche nell'esame di Stato per il diploma (maturità), non valgono soltanto le prove scritte e orali dell'esame, ma anche il curricolo dello studente. L'art. 3, comma 6 del Regolamento dispone che "Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5". Il voto finale si ottiene dalla media aritmetica dei voti delle seguenti prove: - prova scritta nazionale (Invalsi) - prova scritta di italiano - prova scritta di matematica - prova scritta di inglese - prova scritta seconda lingua comunitaria - colloquio pluridisciplinare A questi voti si aggiunge appunto il voto del giudizio di ammissione e si fa la media aritmetica. Sono, quindi, sette i voti dal peso uguale tra di loro, che concorrono alla media per la determinazione del voto finale d'esame. Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità. CONTRATTO FORMATIVO Le modalità di valutazione risultano fondamentali per la maturazione dell'allievo, per promuovere la sua consapevolezza, la sua motivazione, per il suo protagonismo attivo. Nello stesso tempo coinvolge anche le famiglie perché, nella loro responsabilità, agiscono direttamente e comunque nel processo di formazione. Questo si realizza con una buona relazione del docente–formatore con l’allievo, ma anche con una buona comunicazione fra l'allievo e la famiglia e tra la famiglia e la scuola. I Genitori, attraverso incontri generali, colloqui individuali, comunicazioni scritte, sono informati e condividono il progetto educativo e didattico per raggiungere insieme le finalità principali dello star bene e dell’acquisizione di strumenti culturali.. La valutazione è certificata mediante la scheda di valutazione, e documentata con registro di classe, registro verbale consiglio di classe e collegio docenti, registro personale dei docenti su cui sono annotati gli esiti delle prove di verifica e osservazioni sistematiche. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ' ( art. 3 DPR 235/2007) Il Patto di corresponsabilità educativa esplicita i diritti e i doveri di quanti sono coinvolti nel processo educativo: scuola, docenti e famiglie. Diritti e doveri dell’alunno Diritti - Essere al centro dell’intervento educativo - Essere rispettato in quanto persona e nella sua privacy - Essere tutelato a livello culturale, etico e religioso - Conoscere l’Offerta Formativa della scuola - Conoscere il Regolamento d’Istituto Doveri - Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità; - Non usare mai il cellulare a scuola; - Chiedere di uscire dall'aula solo in caso di necessità e uno per volta; - Lasciare l'aula solo se autorizzati dal docente; - Rispettare se stessi e tutti coloro che operano nella scuola; - Rispettare gli spazi, gli arredi e i laboratori della scuola; - Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa; - Scrivere con diligenza sul diario i compiti assegnati; - Favorire la comunicazione scuola/famiglia; - Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti. Diritti e doveri dell’insegnante Diritti - Essere rispettato come persona e nell’esercizio della sua funzione; - Decidere, attraverso la programmazione, metodi e strategie da adottare; - Partecipare alle iniziative di aggiornamento e formazione in servizio. Doveri - Rispettare l’orario di servizio pervenendo a scuola cinque minuti prima dell’orario delle lezioni; - Sorvegliare attentamente gli studenti in classe e nell'intervallo e non abbandonare mai la classe senza averne dato avviso al Dirigente Scolastico o averla affidata a un Collaboratore scolastico; - Essere precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola; - Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto; - Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze; - Favorire la capacità d’iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità; - Non usare il cellulare nell’aula scolastica; - Informare gli alunni sugli obiettivi educativi e didattici dell’istituzione e del Piano dell’offerta formativa; - Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i - colleghi dei consigli di classe e con l'intero corpo docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti, contribuendo alla progettualità dell’Offerta Formativa e alla sua realizzazione; Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate; Effettuare verifiche sistematiche per valutare regolarmente i processi di acquisizione delle competenze; Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali e scritte; Correggere e consegnare i compiti prima della prova successiva; Comunicare a studenti e genitori con chiarezza il livello di apprendimento raggiunto, i risultati delle verifiche orali e scritte utilizzando le griglie di valutazione contenute nel POF. Diritti e doveri dei genitori Diritti - Conoscere l'Offerta formativa della scuola; - Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e colloqui; - Avere incontri con gli insegnanti nei tempi programmati e/o concordati in caso di necessità; - Rivolgersi ai docenti ed al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali; - Essere informati sull’andamento didattico disciplinare dei propri figli. Doveri - Giustificare tempestivamente sul libretto le assenze e i ritardi del proprio figlio/a contattando anche la scuola per accertamenti; - Controllare regolarmente il diario, sottoscrivendo le eventuali annotazioni apposte dai docenti; - Attivarsi affinché l’alunno frequenti regolarmente la scuola, sia puntuale e adempia a tutti i doveri scolastici; - Risarcire i danni causati volutamente alla struttura e agli arredi scolastici. Diritti e doveri del personale non docente Diritti - Essere rispettato come persona; - Essere valorizzato nelle proprie peculiarità e nello svolgimento quotidiano delle proprie mansioni. Doveri - Essere puntuale, svolgendo con precisione il lavoro assegnato; - Conoscere l'Offerta Formativa della scuola, collaborando a realizzarla, per quanto di competenza; - Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza; - Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati; - Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori, docenti); Diritti e doveri del dirigente - Essere rispettato come persona e nell’esercizio della sua funzione; - Garantire e favorire l'attuazione dell'Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella condizione di esprimere al meglio il loro ruolo; - Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica; - Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera per progettare adeguatamente il Piano dell’offerta formativa. Firma del Dirigente Scolastico Firma del genitore Settimana europea della democrazia locale in collaborazione con l’Assessorato all’ambiente AGGIORNAMENTO DOCENTI Per fornire un servizio il più possibile adeguato ai bisogni emergenti, l’Istituto considera fondamentale la formazione e l’aggiornamento continuo dei docenti e del personale ATA, con lo scopo di valorizzarne e migliorarne le competenze e la qualificazione professionale. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente Scolastico e i Collaboratori individuano le necessità formative dei docenti, valutano le proposte che provengono dai diversi Enti che organizzano corsi e selezionano quelle che rispondono meglio ai bisogni, in coerenza con la linea formativa scelta dall’Istituto. Elaborano quindi il piano di formazione PIANO AGGIORNAMENTO DOCENTI A.S. 2011-2012 Scuola estiva di "Didattica della chimica", organizzata dal MIUR (selezione effettuata dal bando dell' USR, prot. N 5179/1 del 13 giugno 2011). Lecce, 14 /18 settembre 2011. Corsista : A. Appice. Attività di formazione sull’uso didattico della LIM, Scuola secondaria di I grado “L.Tanzi” – Mola di Bari – 7 Ottobre 2011 - n.4 ore. Corsisti: tutti i docenti. Corso di formazione relativo al progetto pilota PQM (Progetto Qualità e Merito nella scuola) teso all’apprendimento di metodologie e procedure di coaching, mirate ad una didattica maggiormente efficace rispetto a quella tradizionale. Al termine, i corsisti procederanno alla disseminazione delle competenze acquisite presso gli altri docenti di matematica. Corsisti: prof.ssa V.Capobianco e prof.ssa I. Delre. Giornate di formazione metodologica rivolte ai tutor di progetto del Piano Nazionale PQM promosse dall’ Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica (ex Indire). Ottobre 2011. Corsisti: prof.ssa A. Appice (Docente tutor di progetto area matematica) e prof. A. Roncone (Docente tutor di progetto area italiano). Master on line in "Metodologie didattiche per l'insegnamento della matematica" , Università Telematica Unicusano. Per il mese di dicembre è prevista la discussione di una tesi in statistica avente come tema le prove Invalsi. Corsista: prof.ssa A. Appice. Formazione metodologica promossa dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica (ex Indire) presso il presidio ITC Romanazzi –Bari, nell’ambito del progetto PON Mat@bel. (L’attività di monitoraggio triennale è cominciata nell’a. s. 2009-2010; l'attività della scuola è stata pubblicata in piattaforma e descritta in un poster selezionato ed esposto al Convegno Internazionale [email protected]: Cosenza, 11-13 Ottobre 2010 "Dai dati ai grafici e ritorno"(sessione poster 12 ottobre ore 11, poster n.10).L' attività interdisciplinare di scienze e matematica è consultabile all'indirizzo: http://www.indire.it/eventi/pon/m@tabel/cosenza/poster.html.) Corsista: prof.ssa A. Appice. “ll Racconto della Scienza". Digital Storytelling in classe” - RassegnaConcorso Regionale per la realizzazione di prodotti multimediali didattici. Si tratta di un progetto che coinvolge i due ordini di Scuole Secondarie e prevede un seminario intensivo (in parte tenutosi nello scorso aprile) e un laboratorio pratico - multimediale con gli studenti (che si chiuderà il 15 novembre). Gli elaborati prodotti parteciperanno al concorso. L'ente promotore è Il Seminario di Storia della Scienza, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, in collaborazione con MIUR ( Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca); Ufficio Scolastico Regionale della Puglia; Cittadella Mediterranea della Scienza, Bari; CISMUS - Centro Interdipartimentale di Servizi per la Museologia Scientifica – Bari; Fondazione Apulia Film Commission; Associazione Scienz@ppeal - Diffusione e comunicazione della culturascientifica-Bari. Corsisti: Prof.sse A. Consiglio e I.Debellis. “Abbandono scolastico e Bullismo: quali rischi tra i giovani?”, nell’ambito del PON ”Sicurezza per lo sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013” – Obiettivo operativo 2.6 “Contenere gli effetti delle manifestazioni di devianza”. Il corso, di durata biennale, si articola in incontri di quattro ore ciascuno (19/09/2011, 19/10/2011, 24/10/2011, 18/11/2011 e, a seguire, date da stabilire), presso l’I.I.S.S. “Da Vinci – Majorana” Corsisti: Dirigente scolastico e F.S. Area 3, prof.ssa M.T. Susca. Corso di alta formazione ministeriale sui Disturbi Specifici di Apprendimento; I.T.C.“Lenoci” – Bari. Corsisti: Dirigente scolastico, Funzione Strumentale Area 2, prof.ssa I. Debellis, n.1 docente di lingua inglese, n. 1 docente di matematica. “L’apprentissage du lexique” - Giornata di formazione dei docenti di lingua francese, organizzata in collaborazione con la Delegazione Generale dell’Alliance Francaise in Italia – I.T.C. “Romanazzi” – Bari. Corsista: prof.ssa S. Linsalata. “Sicurezza sui luoghi di lavoro” (D. Lg. 81/2008). Corsisti: tutti i docenti interessati. Corso di formazione sullo Stress al Lavoro Correlato (SLC) –– Scuola secondaria di I grado “Luigi Tanzi” – Mola di Bari Rivolto a tutti i docenti. “Seminario di informazione e formazione sull’indagine OCSE-PISA e altre ricerche nazionali e internazionali” – ITC “Marco Polo“ - Bari , articolato in Seminario A (andata), della durata di un giorno e mezzo, e Seminario R (ritorno), della durata di un giorno. Corsisti: D.S.; n.1 docente per l’ambito Italiano; n.1 docente per l’ambito Matematica; n. 1 docente per l’ambito Scienze; n. 1 referente valutazione progetti PON. Corso di Info-formazione sul “Codice della privacy”- Scuola secondaria di I grado “Luigi Tanzi” – Mola di Bari – Rivolto a tutti i docenti. “La formazione pedagogica come senso di responsabilità attraverso lo Yoga” – Corso teorico-pratico di Yoga per docenti. La proposta scaturisce dai protocolli d’intesa tra il MIUR e la CNY per l’ingresso dello Yoga nelle scuole di ogni ordine e grado, avendo verificato come esso rappresenti “uno dei più antichi e sperimentati metodi di auitomiglioramento individuale”. Rivolto a tutti i docenti. Corsi di formazione (n.11) organizzati dall’ I.RI.FO.R. (Istituto per la ricerca, la formazione e la riabilitazione, accreditato presso il M.I.U.R., sezione provinciale di Bari) c/o Unione Italiana dei Ciechi a degli Ipovedenti, v.le Ennio, 54 – Bari, nell’ambito dell’area ”Handicap e svantaggio”, sulle tematiche tifloeducative e riabilitative per minorati della vista. I Corsi avranno attuazione nell’arco di tempo che va da Novembre 2011 a metà Maggio 2012. Rivolto a tutti i docenti di sostegno interessati. “La Formazione della Dirigenza Scolastica. Organizzazione e qualità”, corso di perfezionamento post-lauream a distanza e in presenza organizzato dall’Università degli studi di Firenze. Il corso, di durata annuale, si terrà nel periodo Novembre2011- maggio 2012. Rivolto a tutti i docenti interessati. “Corso di Orienteering – 1° e 2° livello (tematiche didattiche e tecniche delle attività ludico-sportive in ambiente naturale), organizzato dalla Federazione FISO Puglia. Foresta Umbra – 14-16 Ottobre 2011. Rivolto a tutti i docenti interessati. “Corsi e-learning sull’uso pedagogico delle Tecnologie”- Università di Genova. I Corsi danno diritto a punti nelle graduatorie ad esaurimento e nelle graduatorie d’Istituto. Rivolto a tutti i docenti interessati. “Formazione e didattica per un’educazione alimentare eco-consapevole” (master annuale di I livello promosso dall’Università degli studi di Bari in collaborazione con il M.I.U.R. (Comitato Tecnico Scientifico del Progetto “Scuola e Cibo”, con l’U.S.R., con l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, con la direzione EXPO 2015). Rivolto a tutti i docenti interessati. Master annuale in “Etica della pace, globalizzazione, diritti e valori”. Il corso, promosso dalla facoltà di Scienze della formazione, dipartimento C.E.D.I.C.L.O., dà diritto a n.3 punti per le graduatorie ad esaurimento, per le graduatorie d’Istituto e per i Concorsi dirigenziali AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Con l’autonomia la scuola si apre alle attese e ai bisogni individuali della comunità e delle istituzioni locali, coniugando gli obiettivi nazionali con le esigenze territoriali. Pertanto ad essa è affidato il compito di determinare il curricolo obbligatorio per i propri allievi, integrando la quota nazionale ( 80 % ) con la quota riservata al curricolo locale ( 20 %) ( art. 8 del Regolamento sull’autonomia ). In questo quadro flessibile giuridico – istituzionale si collocano gli interventi della nostra scuola relativi alla formazione integrata dell’alunno che si concretizzano nel PROGETTO D’ISTITUTO Tale progetto cerca di coniugare le competenze dei docenti e i bisogni del territorio e si articola nelle seguenti tematiche fondamentali: 1. Progetto accoglienza rivolto agli alunni delle classi prime (Asse dei linguaggi) 2. Progetto lettura per le classi I , II e III (Assi dei linguaggi e Storico sociale) 3. Educazione alla salute ed al benessere psicofisico per le classi II e III (Assi dei linguaggi, scientifico- tecnologico; storico - sociale). 4. Progetto Memoria rivolto agli alunni delle classi 2^ e 3^ per non dimenticare le persecuzioni e lo sterminio del popolo ebraico(Assi dei linguaggi e Storico -sociale) 5. Attività di continuità con le classi ponte: ( I, II e III ) Musica d’insieme prof. Cippone; Progetto di laboratorio scientifico con le classi quinte della scuola primaria 6. Progetto orientamento rivolto agli alunni di tutte le classi ed in particolare a quelli delle classi 3^ 7. Educazione alla sicurezza per le classi I, II e III (Asse scientifico tecnologico) 8. Educazione stradale rivolto in particolare agli alunni delle classi 3^ (Asse scientifico - tecnologico) 9. Educazione alimentare: progetto rivolto ai ragazzi ed ai genitori delle classi I e II (Asse scientifico - tecnologico ) 10. Educazione ambientale rivolto agli alunni di I II e III (Asse scientificotecnologico, dei linguaggi) In particolare il Collegio docenti della Scuola “Alighieri -Tanzi” in concomitanza con l’iniziativa ONU di proclamare il 2012 quale anno internazionale per l’energia sostenibile per tutti, ha scelto questo quale tema d’Istituto. TEMA D’ ISTITUTO DALLA FORZA DEL VENTO, DELLA TERRA, DELL’ACQUA, ENERGIA PULITA PER MUOVERE IL MONDO. 2012: LA NOSTRA SCUOLA PER L’ENERGIA SOSTENIBILE PROGETTI PROGETTI CURRICOLARI D’ISTITUTO (a. s. 2011-2012) Denominazione del progetto Asse culturale interessato Classi coinvolte 1) Progetto accoglienza Asse dei linguaggi 1^ 2) Progetto lettura Assi dei linguaggi e Storico -sociale Tutte 3) Progetto di Assi dei linguaggi, 2^ e 3^ educazione alla salute scientifico- tecnologico; e al benessere storico - sociale psicofisico 4) Progetto Memoria Assi dei linguaggi e storico- sociale 2^ e 3^ 5) Progetti di educazione alimentare Asse scientifico tecnologico, asse storico- sociale e dei linguaggi 1^ e 2^ 6) Progetto di educazione ambientale 7) Progetto di educazione alla sicurezza 8) Progetto di educazione stradale Asse scientificotecnologico, dei linguaggi Asse scientifico tecnologico Tutte Asse scientifico tecnologico 3^ 9) Progetto orientamento 10) Progetto continuità Tutti 1^; 2^ e specificatamente in 3^ 1^ e 3^ Tutti Tutte Progetti extracurricolari d’Istituto TITOLO PROGETTO 1) Creo con le mani offro con il cuore 2) Teatro Integrato 3)Teatro in vernacolo 4) E non chiamatemi nonno 5) Rivisitando Gozzano 6) Storia dell’Unità d’Italia attraverso il cinema 7) L’uso della peer education nell’insegnamento delle scienze 8) Continuità musicale 9)Progettazione di cornici in legno 10) Giochi sportivi studenteschi 11) A scuola sulla neve 12) Educazione stradale 13) Se ci credi non molli (progetto per aree a RESPONSABILE ESPERTO PRODOTTO/attività PROGETTO ESTERNO Prof.ssa Delre si Mercatino di Natale Prof.ssa Defonte Prof.sse Defonte Innamorato Prof.sse Vitulli Napola Prof.ssa Cristino no si Allestimento teatrale Allestimento teatrale si Allestimento teatrale si Manifestazione natalizia Prof.ssa Innamorato no Allestimento di una mostra Prof.ssa Appice no Prof. Cattedra no Lezioni in continuità con la scuola primaria, manifestazione dimostrativa finale Concerto di Natale Prof. Martinelli Scaramuzzi Prof. Lacandela prof.ssa Leoci Prof.ssa Leoci no Mostra- mercato no Giochi sportivi si Corso di sci Prof.ssa Frasco si Conseguimento Patentino Prof.ssa Susca rischio ex art. 9 C.C.N.L.) 14) Un, dois, troi go together ( progetto per aree a forte processo immigratorio ex art. 9 C.C.N.L.) Prof.ssa Susca EVENTI 24 settembre festa dei lettori in collaborazione del Presidio del libro e con il patrocinio del Comune di Mola di Bari 26 settembre festa dell’accoglienza presso il Palazzetto dello sport 2 ottobre festa dei nonni in collaborazione con l’UTE 14 e 15 ottobre manifestazioni per la settimana europea della democrazia locale in collaborazione con il Comune di Mola di Bari 4 novembre giornata delle Forze Armate 27 gennaio Giornata della Memoria Giornate del libro: presentazione dei lavori realizzati nell’ambito del progetto lettura Settimana scientifica da svolgersi nel periodo marzo aprile Giochi della Gioventù e Memoriale Vincenzo Fontana da svolgersi nel mese di maggio Giornate di presentazione dei lavori realizzati con progetto PON Giochi per il memoriale di Vincenzo Fontana Programmi Operativi Nazionali La scuola secondaria “Alighieri- Tanzi”, nell’ambito dei Programmi Nazionali per l’Istruzione finanziati dai Fondi Strutturali, partecipa al bando di concorso per PONFSE 2006 IT 05 1 PO 007 “Competenze per lo sviluppo” e PON-FESR 2006 IT 16 1 PO 004 “Ambienti per l’apprendimento” del piano 2007/2013 per le quattro Regioni (Calabria, Sicilia, Puglia e Campania) dell’Obiettivo Convergenza. Il Collegio dei Docenti ha deliberato, per l'annualità 2011/12, di presentare un Piano integrato degli interventi relativo agli Obiettivi specifici di seguito riportati per far fronte alle criticità presenti nella scuola che sono di ostacolo al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Consiglio Europeo di Lisbona e per permettere, in particolare, agli allievi e al personale tutto della Scuola di acquisire competenze chiave in media con i paesi UE. Obiettivo specifico: C Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani. Azione: C.1 - interventi per lo sviluppo delle competenze chiave:comunicazione nella madrelingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad apprendere, competenze sociali e civiche, spirito d'iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale. Azione: C.4 - interventi individualizzati per promuovere l'eccellenza (gare disciplinari, borse di studio, attività laboratoriali). PROPOSTE P. O. N. ANNUALITÀ 2011-2012 OBIETTIVO AZIONE TITOLO PROGETTO Laboratoriando 3 ( PON di scienze) Biblioteca digitale C1 ( interventi per lo Non diamo i numeri! ( recupero matematica) Parla (e scrivi) come mangi (recupero italiano) sviluppo delle Teatro dei burattini competenze MusicaIncanto 3 chiave) CIAK- scuola in corto 3 Have fun with english Obiettivo generazioni C4 Giornalisti per caso ( interventi Web Creative Commons individualizzati Ecologic cup per promuovere VisionARIE l’eccellenza ) Antiche e nuove frontiere della musica Sono inoltre già finanziati: PON L1 FSE: progetto in rete con le scuole del territorio, attività di pubblicità ai PON PON Azione C 3 FSE: educazione alla legalità, (II modulo) progetto “Il giardino sociale decolla sulle ali della legalità” PON Azione A1 FESR per il miglioramento delle infrastrutture, rivolto al personale di segreteria PON Azione B 1: Tali progetti sono finalizzati all’arricchimento delle dotazioni tecnologiche. La nostra scuola ha ricevuto finanziamenti per tre PON B1 per il potenziamento delle dotazioni della biblioteca scolastica, del laboratorio musicale e di quello scientifico PON Azione B 3: interventi di formazione sulla valutazione nei processi di apprendimento - indagine OCSE PISA PON Azione E 1 per il miglioramento delle dotazioni tecnologiche destinate ai docenti per la didattica ( LIM) Progetto PQM per il miglioramento delle competenze in didattica della matematica (rivolto ai docenti di matematica) INSERIMENTO E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI La legge quadro n.104 del 1992 e le successive istruzioni applicative stabiliscono una procedura ben definita per l'inserimento scolastico degli alunni diversamente abili e indicano le condizioni necessarie a promuovere la loro effettiva integrazione nel gruppo-classe e nel contesto scolastico. Le potenzialità dell'alunno e gli aspetti significativi in funzione del suo recupero, espressi nella Diagnosi Funzionale redatta dall'unità multidisciplinare dell' A.S.L costituiscono il punto di partenza del quale la scuola si avvale per porre le basi dell'intero progetto didattico, formativo ed educativo. Negli incontri stabiliti per legge, i docenti del Consiglio di Classe, l'insegnante di sostegno, uno o più rappresentanti dell'unità multidisciplinare, in collaborazione con i familiari dell'alunno, (Gruppo Tecnico) elaborano, sulla base delle osservazioni condotte ciascuno nel proprio ambito di competenza, il Profilo Dinamico -funzionale, cioè l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno, e il Piano Educativo Individualizzato, cioè il documento nel quale vengono descritti l'insieme degli interventi integrati ed equilibrati fra loro, predisposti ai fini della realizzazione del diritto all'educazione, all'istruzione e all'integrazione dell'alunno diversamente abile. I docenti sono, infine, affiancati dai colleghi di sostegno nella progettazione e nella realizzazione della programmazione individualizzata e dei progetti trasversali nell'intento di consentire all'alunno un più adeguato recupero di abilità, formalizzate in progetti di intervento, a partire dalle sue risorse e dai prerequisiti posseduti. L'integrazione nella classe, nel contesto scolastico, la socializzazione e la partecipazione produttiva alle attività sono considerati obiettivi primari da perseguire. Alcune attività programmate possono essere svolte al di fuori del contesto classe qualora si ravvisi l'opportunità di adottare strategie diversificate per il raggiungimento di taluni obiettivi e nei casi in cui sia necessario servirsi delle attrezzature delle aule-laboratorio: laboratorio informatico, laboratorio scientifico, aula- video, ecc. Gli alunni diversamente abili vengono inseriti in tutti i progetti d’istituto. FINALITA' DELL'INTEGRAZIONE I docenti delle classi, in cui sono inseriti gli alunni diversamente abili, predispongono modalità di svolgimento dell'attività scolastica e di realizzazione del P.E.I. tali da consentire il perseguimento delle finalità proprie dell'integrazione scolastica, vale a dire lo sviluppo delle potenzialità dell'alunno negli ambiti significativi dell'esperienza scolastica. Gli interventi educativi e didattici destinati ad essi mirano a: 1 promuovere l'autonomia personale e sociale 2 far acquisire abilità di comunicazione 3 potenziare abilità percettive, cognitive, metacognitive implicate negli apprendimenti di base e disciplinari 4 favorire il possesso, fin dove è possibile, di basilari strumenti linguistici e matematici 5 promuovere la socializzazione nel gruppo-classe e nel contesto-scuola 6 potenziare abilità grosso-motorie e fino-motorie nell'ambito di attività praticomanuali, motorie, e operative, in genere. MODALITA' DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' DI SOSTEGNO Come prevede la legge, il docente per le attività di sostegno è assegnato alla classe in cui è inserito l'alunno. La presenza di tale figura, che costituisce una ulteriore risorsa umana e professionale, garantisce condizioni strutturali favorevoli e apporto di competenze spendibili per l'insegnamento individualizzato, la personalizzazione dei percorsi e delle relazioni educative. I compiti del docente di sostegno sono così sintetizzabili: 1 coordinamento delle iniziative didattiche, formative, educative, programmate dai docenti della classe d’inserimento dell’alunno diversamente abile; 2 realizzazione di forme specifiche di intervento da svolgersi in determinati momenti del lavoro didattico, distribuite in una organizzazione oraria definita collegialmente, sia in contesti operativi specifici, sia nel contesto globale dell'attività scolastica, predisponendo riduzioni o adattamenti dei curricoli di classe, organizzando materiali e proposte operative graduate, all’interno dei piani personalizzati a partire dai bisogni formativi dell'alunno; 3 collaborazione con i docenti della classe nei processi di individualizzazione dell'insegnamento e integrazione delle diversità, da realizzarsi ampliando le opportunità formative, in termini di esperienze e stimolazioni: 4 cogestione o conduzione diretta, in collaborazione con i docenti della classe, di progetti didattici, formativi, educativi, con valenza trasversale o multidisciplinare, destinati al gruppo-classe. Tali progetti possono svolgersi anche in orario aggiuntivo utilizzando le risorse economiche previste in regime di autonomia scolastica. DISLESSIA La Dislessia è un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA) e non è causata da un deficit di intelligenza, né da problemi ambientali o psicologici , né da deficit sensoriali o neurologici. Tale disturbo è determinato da un'alterazione neurobiologica. E’ compito della scuola includere gli alunni con DSA e metterli in condizione di sviluppare le proprie potenzialità attraverso l’utilizzo di misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento- apprendimento. La Legge170 del 2010 ha definitivamente stabilito che una diagnosi specialistica di DSA implica la conseguente obbligatoria predisposizione da parte della scuola di strumenti dispensativi e compensativi e di percorsi personalizzati per andare incontro alle esigenze degli alunni che hanno diritto a tempi più lunghi e all’ eventuale utilizzo di mezzi informatici per potersi cimentare con le attività proposte. Il disturbo di apprendimento non implica l’ assegnazione dell’ insegnante di sostegno, per cui è compito del referente della scuola e del Consiglio di classe redigere il Piano Didattico Personalizzato ( PDP) , una sorta di portfolio del percorso dell’ alunno che evidenzi l’ uso dei vari strumenti , delle diverse misure adottate e degli obiettivi da perseguire nelle diverse discipline di studio , anche in vista della valutazione finale del percorso stesso. L’apprendimento nasce… …dall’interazione di diversi elementi L’insegnante può modificare i materiali e suggerire strategie efficaci per facilitare l’apprendimento … Caratteristiche dell’allievo Caratteristiche del “materiale” Attività e strategie messe in atto Qualità dell’insegnamento Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it Il docente deve sempre osservare l’ alunno per sostenerlo nel suo processo formativo attraverso una didattica personalizzata/ individualizzata. 1 Interventi personalizzati / individualizzati Per predisporre adeguati interventi personalizzati per un allievo con DSA occorre conoscere bene Diagnosi (quale e quando) Punti forti / Punti deboli Stile cognitivo Metodo di studio 1 Sezione Milanodi e Provincia Il docente deve individuare i punti forza •e aidlombardia.it di debolezza dell’ alunno con DSA. Osservare l’allievo in classe… Possibili PUNTI FORTI Usa bene il canale orale Memoria fotografica Uso sicuro PC e altri ausili Usa bene i simboli Buona autostima Buone relazioni con i pari 1 Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it Osservare l’allievo in classe… Possibili PUNTI DEBOLI Difficoltà di linguaggio Poca memoria Scarse competenze PC e altri ausili Bassa autostima Fatica a capire i simboli Ansia da prestazione Affaticabilità Sezione Milano Provincia • aidlombardia.it Sulla base dell’ abilità interessata dal edisturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia ( lettura), disgrafia e disortografia ( scrittura), discalculia ( calcolo)e disgrafia( grafia) . La diagnosi deve essere certificata da uno specialista e 1 deve essere consegnata alla scuola che predispone attività didattiche individualizzate, strumenti compensativi, misure dispensative e forme di verifica e valutazione personalizzate. Nella nostra scuola i PDP vengono regolarmente redatti nel corso del primo Consiglio di Classe e vengono condivisi con la famiglia. La modulistica adottata è quella fornita dall’ AID ( Associazione Italiana Dislessia). Nel mese di novembre tre docenti di discipline diverse hanno seguito per 3 giorni il Corso di Alta Formazione promosso dal MIUR per offrire all’ intera comunità educante indicazioni di base su strumenti compensativi e misure dispensative al fine di realizzare un intervento il più possibile adeguato e personalizzato all’ alunno con DSA. Nella nostra scuola una è l’ alunna che presenta un disturbo specifico dell’ apprendimento certificato e, pur presentando problemi lievi di discalculia, il suo “problema” è legato essenzialmente alla lettura e alla scrittura, per cui sono state predisposte strategie didattiche per facilitare il suo percorso formativo. Il dislessico ,nella lettura di testi a lui proposti, presenta le seguenti difficoltà: Le difficoltà di lettura nel DSA Lettura stentata e lenta mancata automatizzazione Lettura con molti errori carenza del magazzino lessicale Difficoltà a capire/ricordare il testo letto la lettura resta un compito cognitivo e assorbe gran parte delle energie difficoltà nella memoria di lavoro Scoraggiamento e rinuncia/rifiuto fatica / percezione della scarsa efficacia 1 Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it E’ di fondamentale importanza il ruolo dell’ insegnante che deve favorire le attività in piccoli gruppi, privilegiando l’ apprendimento esperienziale e laboratoriale per consolidare l’ operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione. Il docente deve, pertanto, provvedere alla semplificazione di testi per adattarli alle esigenze dell’ alunno come di seguito schematizzato: Selezionare / adattare i testi Esaminare i testi che si propongono per verificarne la leggibilità (anche con programmi e servizi informatici come CENSOR Eulogos ) Nei testi letterari intervenire sulla struttura grafica e/o antologizzando, far utilizzare sintesi vocale e audiolibri, potenziare la mediazione del docente e del tutor Nei manuali antologizzare e/o riscrivere operando riorganizzazioni strutturali ( sequenze cronologicamente lineari) semplificazioni sintattiche e grammaticali ( periodi brevi, solo certi tipi di subordinate, pochi pronomi, ecc.) semplificazioni lessicali ( uso di termini del VdiB) Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it 1 L’ alunno dislessico ha le seguenti difficoltà nella scrittura di testi: Le difficoltà di scrittura nel DSA Errori ortografici Mancata automatizzazione (gli esercizi e la ricopiatura non servono) Struttura e sintassi incerte Scarsa familiarità con lo scrivere Punteggiatura carente Scarsa familiarità con lo scrivere, Le difficoltà di scrittura nel DSA concentrazione sull’ortografia 1 Milano e Provincia • aidlombardia.it Testi brevi eSezione “povertà di idee” Autocensura, preoccupazione della forma Linguaggio povero Autolimitazione al linguaggio noto Differenze tra lingua della comunicazione e linguaggi dello studio (specifici) Scrivere sotto dettatura dispensa difficoltà nella memoria a breve termine 1 Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it Il docente nella valutazione delle prove scritte deve: Quali cambiamenti per il docente NELLA CORREZIONE dei LAVORI SCRITTI Valorizzare i contenuti più che la forma Puntare sulla correzione solo degli aspetti più importanti Dare una valutazione articolata Evidenziare sempre qualcosa di positivo rinforzo Lavorare sul processo più che sul prodotto Usare la correzione come momento formativo 1 Sezione Milano e Provincia Negli esercizi di grammatica, inoltre, il docente deve:• aidlombardia.it Lingua e grammatica Puntare sulla comprensione delle funzioni (grammaticali, logiche, sintattiche) piuttosto che sulla memorizzazione delle definizioni Puntare sull’ uso corretto delle strutture piuttosto che la memorizzazione delle regole Ridurre la richiesta di scrittura nei compiti e nei test (abbreviazioni, tabelle, simboli, colori) Far usare tavole e schemi nei compiti e nei test 1 Sezione Milano e Provincia • aidlombardia.it Docente referente Isabella Debellis INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Un altro tipo di integrazione riguarda gli alunni stranieri, il cui inserimento è garantito dalla legge 40 del 6/3/'98 sull'immigrazione straniera in Italia. Nell'art. 36 si ribadisce con forza l'obbligo dell'inserimento scolastico dei figli degli immigrati e richiede alla scuola l'applicazione dei diritti civili e di cittadinanza per coloro che vengono spesso da lontano. Di fronte alla varietà di vita e di storia che caratterizzano questi bambini e ai differenti bisogni didattici e linguistici, per offrire risposte efficaci, si cercano le modalità e le procedure per: progetti di accoglienza particolarmente mirati attività ed interventi specifici per favorire la conoscenza della lingua italiana momenti socializzanti per conoscere e valorizzare le diverse culture. Gli interventi didattici puntano non solo alla valorizzazione della cultura di appartenenza ma soprattutto alla scoperta della persona come risorsa e come soggetto coinvolto in un progetto comune di sviluppo futuro. Essi prevedono: la raccolta di documenti, informazioni biografiche e scolastiche sui saperi già acquisiti, per individuare i punti di forza e gli eventuali bisogni; l’inserimento in classe, prestando attenzione alle interazioni fra i gruppi per prevenire forme di esclusione e di distanza e favorire lo stabilirsi di relazioni di reciprocità; l'insegnamento della lingua Italiana come L2 (seconda lingua) con un intervento tempestivo e mirato per evitare che la condizione di non conoscenza finisca per diventare un motivo di insuccesso, sotto forma di ritardo scolastico accumulato. Successivamente si presenta l'urgenza di far apprendere l'italiano per lo studio attraverso: momenti di supporto individualizzato rivolto ad un piccolo gruppo modalità di facilitazione dell'apprendimento delle discipline interventi di consolidamento linguistico semplificazione delle consegne uso di linguaggi non verbali sottolineatura dei concetti base e semplificazione dei testi valorizzazione dei saperi precedenti e confronti con i saperi della società di approdo Anche nella nostra scuola aumenta progressivamente la presenza di immigrati provenienti per lo più da paesi dell’area comunitaria o dell’Europa dell’Est ( albanesi, rumeni, georgiani), ma anche dai paesi nordafricani (Tunisia) e dalla Repubblica Popolare Cinese. A questi bambini si vanno ad aggiungere quelli provenienti dagli Stati Uniti d’America, figli di genitori emigrati di ritorno che da sempre sono presenti nelle nostre classi con le loro difficoltà linguistiche. Per far fronte a queste necessità la nostra scuola ha chiesto e ottenuto il finanziamento per due progetti ex articolo 9 C.C.N.L. : “Un, dois, troi go to gether” e “Se ci credi non molli” destinati agli alunni stranieri e, più in generale a tutti quelli a rischio dispersione. Anche per l’anno scolastico in corso, inoltre, si è cercata la collaborazione con il centro CRIT di riferimento che per la nostra scuola è quello di Monopoli, con la richiesta di 40 ore per attività di mediazione linguistico- culturale ad opera di personale qualificato, da assolvere in orario curricolare, per accogliere gli alunni di recentissima immigrazione o anche in orario extracurricolare per curare le relazioni scuola- famiglia. La flessibilità organizzativa La flessibilità dell'organizzazione didattica per tempi, modalità, raggruppamento degli alunni, utilizzo degli spazi e dei materiali, indispensabile per raggiungere le finalità e gli obiettivi programmati, prevede momenti di lavoro a classi aperte che riguardano essenzialmente il corso musicale con la musica d’insieme, le classi a tempo prolungato per le attività funzionali alla realizzazione di progetti curricolari ed extracurricolari. Alunni al Caffè letterario PROGETTI “VIVERE LA SCUOLA in … CONTINUITA” PROGETTO CONTINUITA’ e PROGETTO ORIENTAMENTO Docente responsabile dei progetti Continuità e Orientamento Isabella Debellis (Funz. Strum. Area 3) “La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto del bambino/ragazzo ad un percorso formativo organico e completo ...a livello psicologico,pedagogico e didattico. La sua attuazione contribuirà a costruire l’identità del singolo individuo”(D.M.4/3/91) La continuità educativa consiste nel considerare il percorso formativo secondo una logica di sviluppo che valorizzi le competenze dell’alunno e riconosca la specificità e la pari dignità educativa di ciascuna scuola nella diversità di ruoli e funzioni. Il Progetto Continuità di fondamentale importanza nella Scuola, è inserito nel POF e il suo fine è quello di rendere sereno il passaggio degli alunni, da un ordine di scuola all’altro, in un momento particolare di crescita. Tale scopo viene perseguito non solo con iniziative specifiche e forme di raccordo pedagogico curricolare ed organizzativo, ma anche attraverso un sistema concordato di progetti che mirano a valorizzare ,in ogni alunno, le precedenti esperienze scolastiche . Nel processo di apprendimento l’alunno porta la ricchezza di esperienze e conoscenze, mette in gioco aspettative ed emozioni, si presenta con una dotazione di informazioni, abilità, modalità di apprendere che l’azione didattica deve opportunamente richiamare, esplorare, problematizzare. In questo modo l’allievo riesce a dare senso e significato a quello che va imparando Quest’ anno, in seguito al dimensionamento, la Scuola “ Alighieri - Tanzi” , ha dieci classi prime coinvolte nel Progetto Continuità a fronte di 12 classi quinte della scuola Primaria( 7 classi del I Circolo Didattico e 5 del II Circolo Didattico). Sezione Descrittiva 1.1 Denominazione del progetto Progetto Continuità. ( Si attueranno le seguenti quattro tipologie di progetto-continuità) Progetto Strumentale / Musicale: “ Continuità musicale” Progetto Scientifico: “ L’ uso della peer education nella didattica laboratoriale delle scienze” Progetto PON C3: “ Il giardino sociale decolla sulle ali della legalità” (II annualità) Progetto Lettura : “Favole pugliesi” 1.2 Docente responsabile : Isabella Debellis ( Funzione Strum. Area 3) 1.3 Obiettivi ( gli obiettivi specifici di ciascun progetto sono elencati nei singoli progetti allegati al Progetto Continuità: “Vivere la scuola in … CONTINUITA’”) Favorire il passaggio sereno da un grado scolastico all'altro, superando i disagi e le paure generate dal nuovo contesto scolastico. Educare all’ ascolto Promuovere la partecipazione attiva degli alunni all’ esperienza della musica nel suo aspetto di espressione- comunicazione Attuare l’uso della peer education nella didattica laboratoriale delle scienze Potenziare il piacere della lettura Creare materiali originali, sperimentando tecniche diverse 1.4 Destinatari Alunni delle classi quinte del I e II Circolo Didattico di Mola di Bari e alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di I grado “ Alighieri- Tanzi” Il Progetto strumentale/musicale ( a cura dei proff. Cattedra, Cippone, Mazzarano e Picca) vedrà abbinate le classi del Corso musicale della sede scolastica “ Alighieri” a una classe quinta della scuola Primaria “ San Giuseppe” e ad alunni, particolarmente motivati, scelti nelle quinte classi della Scuola Primaria “ Montessori”. Nel corso del Progetto, l’orchestra del Corso ad indirizzo Musicale, formata dagli alunni di II e III F accompagnerà il coro misto, formato dagli alunni di I F e dagli alunni di quinta classe. Nel corso degli incontri, che si terranno presso il I Circolo Didattico nel rispetto di un calendario ben definito, fornito alle insegnanti di Scuola Primaria, si svolgeranno le seguenti attività: Studio delle parti per sezioni Studio delle parti in orchestra e prove separate per il coro Prove generali congiunte Concerto finale La manifestazione finale, aperta al pubblico, avverrà il 20 dicembre presso la Chiesa del Sacro Cuore. Il Progetto Scientifico ( a cura della prof.ssa Appice) vedrà coinvolte una classe di II media e una classe quinta della Scuola Primaria “ S. Giuseppe”. Le fasi di lavoro si articoleranno come segue: Creazione dei gruppi di lavoro Individuazione del problema Fase sperimentale Elaborazione esiti ed eventuale rilancio Presentazione finale del lavoro svolto E’ prevista , a conclusione del percorso didattico- educativo, una manifestazione finale aperta ai genitori degli alunni protagonisti del progetto, per mostrare una sintesi degli esperimenti e delle attività scientifiche svolte, fondate essenzialmente sulla peer education. Il progetto PON C3 ( a cura delle proff Capobianco, Debellis e Delre) vedrà coinvolti una classe quinta della scuola Primaria “ S. Giuseppe”, allocata presso la sede scolastica “ Tanzi”, e gli alunni di una classe prima della sede scolastica “ Tanzi”, protagonisti già nello scorso anno del suddetto progetto. Il progetto sarà caratterizzato dall’ intervento dei seguenti esperti: Padre Giuseppe de Stefano ( fondatore della Città dei ragazzi) Sportello Elp Legambiente Associazione “Libera” Tutte le attività, di carattere laboratoriale (messa a dimora di piante, attività in piccoli e grandi gruppi, …) fondate sul principio dell’ “ imparare facendo”, saranno svolte in aula, nel laboratorio di informatica e in spazi aperti come il giardino sociale. A conclusione del progetto, sarà allestita una mostra dei lavori prodotti dagli alunni dei due diversi gradi di scuola. Il progetto Lettura (referente la prof.ssa Campanile) sarà curato da tutti i docenti di Lettere delle classi prime e avrà come oggetto il libro “ Favole pugliesi” di Manlio Triggiani , ed. Progedit, promosso dal presidio del Libro di Polignano, in collaborazione con la prof. ssa Branà. Il progetto si articolerà in quattro fasi: Incontro delle classi con l’ autore del libro e lettura animata di una o due favole Lettura nelle diverse sedi scolastiche delle fiabe scelte e produzione di materiale grafico pittorico e di testi di tipologie diverse Incontro delle classi abbinate per socializzare e visionare i lavori prodotti ( giochi linguistici, cartelloni, lavori di scrittura creativa…) Allestimento di una mostra dei lavori prodotti dagli alunni dei due gradi di scuola. I docenti abbinati dei due ordini di scuola riceveranno il calendario relativo agli incontri programmati per potersi organizzare serenamente. I due incontri della durata di due ore ciascuno avverranno in orario scolastico alla presenza dei docenti di Italiano coinvolti che avranno curato la lettura del testo nei due ordini di scuola. Gli incontri , nel rispetto dell’ orario scolastico, saranno concordati tra i docenti di Scuola Primaria e di Scuola secondaria abbinati. Il progetto avrà i seguenti obiettivi: Favorire il passaggio dalla scuola Primaria alla scuola Secondaria di I grado Educare all’ascolto Potenziare l’ esperienza della lettura e dell’ immaginario personale Analizzare i personaggi e individuare la morale del testo letto Promuovere un laboratorio di scrittura creativa Promuovere la conoscenza del processo di ideazione di un libro “ Favole pugliesi” è una raccolta di fiabe e favole popolari pugliesi, espressione profonda di miti e simboli delle generazioni che ci hanno preceduto. Tutte le favole sono elencate in un indice organizzato come decalogo delle buone maniere, di valori e di buoni sentimenti. Le favole,infatti, raccontano dei diversi tipi umani, figure e maschere che rappresentano modelli comportamentali che ciascuno di noi incontra nella propria vita, ma che costituiscono un sentiero per giungere ad un consiglio, a un suggerimento, ad una morale che ci guida nell’ affrontare e uscire vincitori da una situazione ambigua o pericolosa. Ogni favola diventa così emblema di un modo di essere intelligenti. Il Progetto Continuità- Genitori ( a cura della prof.ssa Saccente Antonia) dal titolo “Creo con le mani, Dono con il cuore”, sarà rivolto ai genitori degli alunni delle classi quinte e delle classi prime . Le attività laboratoriali saranno finalizzate alla creazione di oggetti natalizi e bijoux. I prodotti realizzati saranno messi in vendita al mercatino della solidarietà che sarà allestito, nelle due sedi scolastiche, per il Santo Natale. Parte del ricavato sarà dato in beneficenza. Concerto di Natale 2011 Chiesa del Sacro Cuore ( Sintesi del Progetto) PROGETTO : “VIVERE LA SCUOLA IN … CONTINUITA’” Denominazione Tempi Destinatari Docenti coinvolti Attività progetto Progetto Ottobre- Dicembre Alunni di V di Cattedra- Cippone- Attività Strumentale/ Scuola primaria Mazzarano Picca labotatoriali e di Musicale Alunni di I di esplorazione “Continuità Scuola Secondaria modulare degli musicale” di I grado strumenti presenti nel corso ad indirizzo musicale; coro misto Progetto Gennaio -Marzo Alunni di V di Appice Ricerca azione, Scientifico “L’ uso Scuola primaria didattica della peer Alunni di I di laboratoriale, education nella Scuola Secondaria problem solving, didattica di I grado cooperative laboratoriale delle learning, tutoring, scienze” role playing PON C3 Gennaio- Marzo Alunni di V di CapobiancoDidattica (II annualità)” Il Scuola primaria Debellis-Delre labotatoriale in giardino sociale Alunni di I di piccoli e grandi decolla sulle ali Scuola Secondaria gruppi, messa a della legalità” di I grado dimora di piante, cooperative learning,problem solving Progetto Lettura Dicembre- Marzo Alunni di V di CampanileLettura di “ Favole pugliesi” Scuola primaria Dellisanti-Murafavole(silenziosa , Alunni di I di Napola-Vitulliespressiva e Scuola Secondaria Calabrese-Iannianimata); incontro di I grado Consigliocon autore; giochi Debellislinguistici, attività SuscaM.T.graficopittoriche… Progetto Genitori NovembreGenitori di alunni Saccente (docente Creazione di “Creo con le mani, Dicembre di V di Scuola esterno)-Delre oggetti natalizi e di dono con il cuore” primaria e genitori bijoux di alunni di I di Scuola Sec Uso della peer education nella didattica delle scienze PROGETTO ORIENTAMENTO Se un uomo non sa verso quale porto è diretto, nessun vento è quello giusto. Seneca L’Orientamento rientra fra le finalità della scuola secondaria di I grado e favorisce lo sviluppo del ragazzo, ponendolo in condizione di definire la propria identità, di consolidare le capacità decisionali per operare scelte. L’attività di orientamento deve, quindi, interessare tutta l’azione didattica quotidiana e deve servire a preparare il giovane a compiere scelte responsabili. Nei tre anni della scuola media la formazione orientativa si realizza anche attraverso attività a carattere trasversale con il concorso di più discipline, finalizzate a promuovere la capacità di lavoro in comune e a sviluppare la conoscenza critica dei principali temi del contesto culturale contemporaneo. Nel terzo anno, in particolare, il Consiglio di classe programma e realizza interventi diretti a consolidare le conoscenze disciplinari di base e a rinforzare le capacità e le competenze, per favorire il successo formativo e per mettere lo studente in condizione di compiere scelte adeguate ai propri interessi e alle proprie potenzialità verifica, inoltre, la coerenza tra l’indirizzo scelto e le potenzialità e le attitudini individuali al fine di confermare e rafforzare le scelte effettuate o di individuare possibili percorsi alternativi anche con il supporto della famiglia. La didattica orientativa, avviata già nel corso del I anno della scuola Secondaria di i grado viene consolidata nel corso del secondo anno e potenziata nel corso del terzo anno per conoscere attitudini, interessi, passioni e potenzialità di ciascun alunno. Sezione descrittiva 1.1 Denominazione progetto Progetto Orientamento 1.2 Docente responsabile Isabella Debellis 1.3 Obiettivi Garantire la continuità del processo didattico - educativo - inteso come percorso formativo, integrale ed unitario tra i due ordini di scuola.( Secondaria di I grado e Secondaria di II grado) offrire possibilità agli alunni di età diverse di sperimentare attività didattico educative attraverso giornate- studio programmate presso alcune scuole secondarie di II grado presenti sul territorio favorire momenti di confronto e di accoglienza superare ansie e timori legati al passaggio dalla scuola di grado inferiore a quella di grado superiore visitare le scuole superiori del territorio favorire lo sviluppo della fiducia in sé, nei coetanei e negli adulti promuovere condizioni favorevoli, anche attraverso una adeguata personalizzazione del curricolo, per gli alunni diversamente abili la cui integrazione presenta particolari difficoltà 1.4 Destinatari Alunni di classe terza Il Progetto Orientamento prevede le seguenti attività: Settimana dedicata all’ Orientamento ( dal 10 al 17 gennaio 2012) Incontri dei referenti per l’ Orientamento delle scuole secondarie di II grado con le classi terze secondo un calendario programmato. Nel corso degli incontri saranno presentati le caratteristiche essenziali degli indirizzi delle scuole secondarie superiori, i piani di studio e la spendibilità nel mondo del lavoro del titolo da conseguire al termine della frequenza della scuola presentata Stages pomeridiani Giornate di Studio Incontri pomeridiani Scuola-Famiglia con i docenti referenti per l’ orientamento delle Scuole secondarie di II grado rivolti ad alunni e genitori Comunicazione data agli alunni degli Open days delle Scuole Secondarie di Secondo Grado Distribuzione e ritiro dei modelli di iscrizione debitamente compilati Consegna dei modelli in segreteria da parte del docente coordinatore di classe Consiglio orientativo a cura del Consiglio di classe Certificazione delle competenze Prevenzione dispersione scolastica e disagio giovanile Quest’ anno, a seguito del dimensionamento, la scuola “ Alighieri -Tanzi” ha 11 classi terze che, nella settimana dedicata alle attività specifiche dell’ Orientamento, incontreranno, nelle ore mattutine, i docenti referenti di 32 scuole Secondarie di II grado. Il prospetto degli incontri, riassunti in tabella, sarà dato ai coordinatori delle classi terze che avranno cura di affiggerlo sulla parete dell’ aula per essere consultato dagli alunni e dai docenti. Ogni classe sarà fornita di apposita cartellina in cui raccogliere i piani di studio delle varie scuole e il materiale informativo per analizzarli nel gruppo classe .Nelle cartelline saranno anche raccolti i moduli di iscrizione debitamente compilati che saranno ritirati dalla scrivente e consegnati in segreteria nei tempi stabiliti, come previsto da procedura. RISULTATI ATTESI 1. Congruenza fra le scelte effettuate dagli alunni e i loro interessi e attitudini 2. Passaggio e inserimento positivo dell’alunno nelle classi del nuovo ordine di scuola Le attività che la nostra scuola attua per l’ Orientamento scolastico sono riconducibili a: Orientamento come INFORMAZIONE Orientamento come incontro IO-CONTESTO Orientamento attraverso la DIDATTICA L’ Orientamento efficace avviene attraverso: 1. Didattica laboratoriale ed orientativa 2. Community care 3. Curricolo verticale Sta per essere avviato, a livello ministeriale, il progetto “ Eureka” per sostenere gli alunni nella scelta del corso di studi di Scuola Secondaria di II grado, realizzando attività ancor più mirate che, partendo dalla classe seconda della scuola secondaria di I grado, “modellino” percorsi caratterizzati da dinamiche laboratoriali e da sperimentazioni che si avvalgano dalla peer education. Indicazioni Metodologiche Quattro sono gli aspetti fondanti della metodologia adottata : 1) Valorizzare l’ esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti. 2)Favorire l’ esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze. “ In questa prospettiva la problematizzazione svolge una funzione insostituibile : sollecita gli alunni ad individuare problemi, a sollevare domande, a mettere in discussione le mappe cognitive già elaborate, a trovare piste d’indagine adeguate ai problemi, a cercare soluzioni anche originali attraverso un pensiero divergente e creativo”, a pensare per relazioni. 3)Incoraggiare l’ apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale. La dimensione comunitaria dell’apprendimento ( Cooperative Learning e Learning Together ) svolge un ruolo significativo. “ In tal senso, molte sono le forme di interazione e collaborazione che possono essere introdotte ( dall’aiuto reciproco all’apprendimento nel gruppo cooperativo, all’apprendimento tra pari…) sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi di età diverse.” 4)Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad apprendere”. ( Dimensione metacognitiva dell’apprendimento ) “Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle, prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso, conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l’alunno consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello studio. Occorre che l’alunno sia attivamente impegnato nella costruzione del suo sapere, sia sollecitato a riflettere su quanto impara, sia incoraggiato ad esplicitare i suoi modi di comprendere e a comunicare ad altri i traguardi raggiunti …” Verifica e Valutazione L’utilizzo della didattica per gruppi di apprendimento cooperativi, comporta la necessità di predisporre criteri di valutazione che facciano riferimento agli aspetti processuali, cognitivi, metacognitivi e relazionali -collaborativi che contraddistinguono questo tipo di metodologia di lavoro. La verifica e la valutazione delle competenze saranno quindi attuate attraverso griglie di osservazione dei processi e dei comportamenti per rilevare il livello di conoscenze ed abilità acquisite. Gli alunni stessi saranno coinvolti direttamente nel valutare il proprio “stile cognitivo”. Balafon Film Festival (Sintesi del Progetto) PROGETTO ORIENTAMENTO Destinatari Attività previste Incontro dei docenti referenti delle seguenti Scuole Secondarie di II Gr Studenti Settimana dedicata all’ Orientamento ( dal 10 al 17 gennaio 2012 ) IISS “Majorana” (liceo e ist Tec)Mola di Bari Genitori Ist per il Comm “ Tridente” -Mola di Bari Docenti Incontri dei referenti per l’ Orientamento delle scuole secondarie di II grado con le classi terze secondo un calendario programmato ITC “ Montale” -Rutigliano Stages pomeridiani Liceo classico “Morea”-Conversano Giornate di Studio Liceo scient” Ilaria Alpi” - Rutigliano Istituto Alberghieroi -Polignano Liceo scient “S: Simone”-Conversano Liceo “S. Benedetto”- Conversano Incontri pomeridiani Scuola-Famiglia con i docenti referenti per l’ orientamento delle Scuole secondarie di II grado rivolti ad alunni e genitori Comunicazione agli alunni degli Open days delle Scuole Secondarie di Secondo Grado Ist:” De Lilla”- Conversano Liceo Art” L.Russo” – Monopoli Ist “ V.S: Longo” settore tecnologico, settore economico - Monopoli Polo liceale” G. Galilei” Monopoli IPSIAM - Monopoli Distribuzione e ritiro dei modelli di iscrizione debitamente compilati e consegna degli stessi in segreteria Ist “ Caramia_Gigante” LocorotondoAlberobello Ist “ Marco Polo” –Bari Certificazione delle competenze Prevenzione dispersione scolastica e disagio giovanile Ist. “ Majorana”- Bari Ist “ Santarella” _ Bari Liceo “ Bianchi Dottula”-Bari Ist”R:Gorjux” –Bari/ IPSSS” De Lilla” – Bari ITC” Lenoci” –Bari ITE e Lic Ling” Giulio Cesare”- Bari Liceo Cl.” Q.O.Flacco” – Bari Ist “ Euclide” _ Bari Indirizzo. Areonautico, Geometra, Nautico Ist “ Pitagora” e “ Vivante”- Bari ITC “ Romanazzi” – Bari Liceo Art.” Pascali” -Bari PROGETTO DIRITTI A SCUOLA Progetto regionale varato dagli Assessorati al Diritto allo Studio e alla Formazione professionale della Regione Puglia con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale e dell’Invalsi. Il progetto prevede un’azione straordinaria per incrementare le competenze di base in italiano e matematica degli studenti con l’obiettivo primario di contrastare l’abbandono scolastico. Sarà realizzato, sulla base di uno specifico accordo firmato tra Regione Puglia e MIUR, attraverso l’utilizzo di personale docente e non docente precario che, affiancato dal personale docente interno in qualità di tutor, presterà servizio in maniera continuativa in orario antimeridiano. In particolare la nostra scuola ha elaborato un intervento di recupero del deficit di apprendimento della lingua italiana e delle abilità logico/matematiche con l’obiettivo di raggiungere i seguenti risultati: 1. abbassamento dei livelli di dispersione scolastica e di abbandono; 2. innalzamento dei livelli di apprendimento nella competenza specifica e, conseguentemente, aumento del successo scolastico; 3. miglioramento dell’autoconsapevolezza, dell’autostima e della responsabilizzazione, anche in funzione di positive dinamiche di orientamento agli studi successivi. Le metodologie che si intendono adottare saranno incentrate sull’utilizzo delle nuove tecnologie (LIM e TIC). “Imparare operando” è sicuramente una strategia efficace per coinvolgere gli alunni poco motivati ad apprendere, attraverso letture animate, role playing, cooperative learning, giochi linguistici. Le attività scelte integreranno capacità e contenuti curriculari e consentiranno di fornire maggiori motivazioni all’apprendimento e all’ “impegno attivo”. Per facilitare l’acquisizione dei contenuti disciplinari, ci si avvarrà di: potenziamento delle competenze trasversali valorizzazione dei saperi precedenti metodo del confronto semplificazione dei testi Tutti gli interventi verranno collocati in orario antimeridiano, e i gruppi di allievi di classi parallele, beneficiari dell’attività, saranno motivati ad apprendere con l’utilizzo della didattica laboratoriale e con metodologie caratterizzate da elementi di novità e di stimolo rispetto all’organizzazione dell’attività didattica. Parteciperanno al progetto in modo prioritario gli alunni delle classi prime che presentino le seguenti caratteristiche: gravi lacune nelle competenze di base della lingua italiana evidenziate ai test d’ingresso rischio di devianza,eventualmente già segnalato dai servizi sociali; comportamenti o atteggiamenti reprensibili segnalati dai C.d.C. ”disagi” riconducibili a vari fattori nazionalità straniera Si coinvolgeranno attivamente le famiglie attraverso incontri informativi e costruttivi a cadenza mensile che mireranno a sensibilizzare i genitori al percorso didattico – educativo dei loro figli e a monitorane gli eventuali progressi. Per evitare che i genitori degli allievi beneficiari possano irrigidirsi in rifiuti e atteggiamenti di chiusura, si opererà in un clima di serenità e collaborazione. Funzionale al successo del Progetto sarà lo scambio di informazioni tra i due enti formativi Scuola – Famiglia. Articolazione didattica Italiano Modulo 1 classi terze N. Unità disciplinare Sintesi dei contenuti Durata in ore 1 Strutture grammaticali Principali strutture grammaticali della lingua italiana 80 2 Comprensione dei testi Codici fondamentali della comprensione orale verbale e non verbale 90 3 Interazione comunicativa Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti diversi 90 4 Lettura analitica e sintetica Diverse strategie di lettura 90 350 (di cui 30 per attività funzionali al progetto quali: partecipazione Collegio docenti, colloqui con le famiglie ) Totale Modulo 2 classi prime N. Unità disciplinare Sintesi dei contenuti Lettura espressiva Durata in ore 80 1 Tecniche di lettura 2 Caratteri specifici di un testo Principali generi letterari 90 3 Produzione di testi Tecniche delle diverse forme di produzione scritta 90 4 Produzione di testi multimediali Principali componenti strutturali ed espressivi di un prodotto audiovisivo 90 350 (di cui 30 per Totale TOTALE COMPLESSIVO attività funzionali al progetto quali: partecipazione Collegio docenti, colloqui con le famiglie) 700 Matematica Docente 1 - Modulo 1 Classi seconde N. Unità disciplinare Sintesi dei contenuti Durata in ore Il Teorema di Pitagora Il Nucleo: spazio e forme L’attività costruisce operativamente il teorema di Pitagora attraverso materiale povero e con l’ausilio del programma 80 Frazioni in movimento Attività posta in forma ludica, tratta dalla sperimentazione m@tabel, tesa alla comprensione del concetto di numero razionale e al confronto di frazioni. L’attività pone l’alunno in condizione di comprendere il concetto di frazione e operare con le frazioni. 90 3 Le parole del problema Attività interdisciplinare tratta dalla piattaforma di formazione del PQM (Nucleo: Relazioni e Funzioni ) che pone l’alunno nelle condizioni di comprendere la traccia di un problema in maniera più semplice sino all’invenzione di problemi analoghi. Nodo concettuale: comprensione del linguaggio specifico; identificazione e uso di semplici relazioni 90 4 Rettangoli isoperimetrici Attività [email protected] finalizzata alla comprensione operativa del concetto di Isoperimetria ed estensione 90 1 2 350 (di cui 30 per attività funzionali al progetto quali: partecipazione Collegio docenti, colloqui con le famiglie) Totale Docente 2 - Modulo 2 Classi seconde N. Unità disciplinare Sintesi dei contenuti Durata in ore Il Teorema di Pitagora Il Nucleo: spazio e forme L’attività costruisce operativamente il teorema di Pitagora attraverso materiale povero e con l’ausilio del programma 80 Frazioni in movimento Attività posta in forma ludica, tratta dalla sperimentazione m@tabel, tesa alla comprensione del concetto di numero razionale e al confronto di frazioni. L’attività pone l’alunno in condizione di comprendere il concetto di frazione e operare con le frazioni. 90 3 Le parole del problema Attività interdisciplinare tratta dalla piattaforma di formazione del PQM (Nucleo: Relazioni e Funzioni ) che pone l’alunno nelle condizioni di comprendere la traccia di un problema in maniera più semplice sino all’invenzione di problemi analoghi. Nodo concettuale: comprensione del linguaggio specifico; identificazione e uso di semplici relazioni 90 4 Rettangoli isoperimetrici Attività [email protected] finalizzata alla comprensione operativa del concetto di Isoperimetria ed estensione 90 1 2 Totale TOTALE COMPLESSIVO 350 (di cui 30 per attività funzionali al progetto quali: partecipazione Collegio docenti, colloqui con le famiglie) 700 PROGETTO AREE A RISCHIO ( ex art. 9 CCNL Comparto Scuola 2006-2009). “Se ci credi, non molli” Il progetto coinvolge, in modo prioritario, allievi che hanno evidenziato ed evidenziano una importante tendenza all’assenteismo; allievi a rischio di devianza, eventualmente già segnalati dai servizi sociali; allievi segnalati dai C.d.C. per comportamenti o atteggiamenti reprensibili; allievi portatori di disagi riconducibili a vari fattori; Fra gli obiettivi: Intercettare preadolescenti “a rischio” coinvolgendoli in attività accattivanti e motivanti; favorire la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità, facendo emergere le attitudini individuali e trasformandole in competenze; favorire ed aumentare il senso di autoefficacia personale ed interpersonale; facilitare occasioni di incontro, stimolando la socializzazione, il confronto e l’integrazione tra pari. Implementano il progetto le seguenti attività: “Progettazione di cornici in legno” (laboratorio tecnologico). “For Christmas carol to Christmas today” e “Rivisitando Gozzano, ovvero Infanzia senza luce” (laboratori di attività espressivo teatrali). “Coro natalizio” (laboratorio musicale). “Recupero di matematica per le classi prime” (recupero delle competenze di base). ALLONS ENFANTS pon di lingua francese PROGETTO AREE A FORTE PROCESSO IMMIGRATORIO (ex art. 9 CCNL Comparto Scuola 2006-2009). “Un, dos, troi … e go together” (progetto interculturale per l’inclusione degli alunni stranieri) Il progetto è destinato a minori e a nuclei familiari stranieri, insieme a minori e a famiglie autoctone. Fra gli obiettivi: Inserire e integrare gli alunni nella scuola e nella società; veicolare gli strumenti di conoscenza della cultura e della lingua italiana; favorire l’approccio alla cultura del paese di provenienza dei compagni di diversa nazionalità da parte del gruppo-classe; stimolare la comparazione interculturale. Implementano il progetto le seguenti attività: “Recupero di matematica per le classi terze” (recupero delle competenze di base). “Gusta le tradizioni”(laboratorio scientifico). “Amico italiano (progetto accoglienza per alunni di recentissima immigrazione)” fondi del Centro Risorse Interculturali del Territorio. Il progetto è destinato agli alunni georgiani di recentissima immigrazione e prevede l’ausilio del mediatore linguistico – culturale; obiettivo principale è veicolare gli strumenti di conoscenza della lingua e della cultura italiana. Alunni sede Tanzi in piazza del Ferrarese per la manifestazione “La scuola suona la pace” PROGETTO DI EDUCAZIONE LINGUISTICA PER LE CLASSI A TEMPO PROLUNGATO DENOMINAZIONE PROGETTO Prolunghiamo...la lingua italiana! A. S. 2011-2012 DOCENTI RESPONSABILI DEL PROGETTO Campanile C., D'Alessio A., Innamorato R., Mazzoccoli A., Napola F.,Vitulli R. TEMPI Intero anno scolastico ORARIO Curricolare: 2 ore pomeridiane del T. P. (o di martedì o di giovedì) DESTINATARI Classi T.P. NUMERO ALUNNI COINVOLTI Metà gruppo classe per ora di lezione FINALITA' Questo progetto intende offrire ai ragazzi frequentanti classi a T.P. la possibilità di colmare le lacune presenti nella preparazione di base, di migliorare il metodo di studio, di partecipare più attivamente alle attività didattiche, di rafforzare le competenze e le abilità dell'ambito espressivo e dunque di conseguire pienamente gli obiettivi programmati nell'asse linguistico. OBIETTIVI FORMATIVI Acquisire un metodo di studio più autonomo e proficuo Aquisire il "gusto del sapere" OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI In relazione alle classi gli obiettivi vengono così diversificati: I CLASSE: Recupero e consolidamento delle capacità di lettura silenziosa e ad alta voce; recupero delle capacità di comprensione di un testo nei suoi aspetti essenziali e di produzione di una sintesi. II CLASSE : Recupero e consolidamento delle competenze ortografiche e morfologiche con particolare riferimento ai verbi; recupero e consolidamento delle capacità di analisi testuale. III CLASSE: Recupero e consolidamento delle competenze relative all'analisi tesuale, alla struttura e all'analisi della frase. METODOLOGIA STRUMENTI ATTIVITA' 1. Lezione frontale 2. Lezione dialogata 3. Lezione in piccoli gruppi Libri di testo, fotocopie, schede, LIM, computer 1 2 Lettura ad alta voce Schede per la strutturazione logica di testi e 3 4 5 6 7 VERIFICHE E VALUTAZIONI messaggi Esercizi di recupero ortografico e morfosintattico Esercizi lessicali Uso del vocabolario e fonti varie Attività guidate per migliorare la capacità di esposizione orale e scritta Attività per l'uso corretto degli strumenti operativi Le verifiche saranno costituite da esercizi di applicazione quotidiana e dall'utilizzo periodoco di questionari e schede. La valutazione verrà effettuata in itinere e a conclusione del progetto per accertare il progresso realizzato rispetto alla situazione di partenza. “Gli Uccelli” di Aristofane classe I C scuola Dante a.s. 2010-11 PROGETTI DI ATTIVITA’ MOTORIA FISICO-SPORTIVA: A scuola sulla neve La scuola, soprattutto a seguito dell’introduzione dell’autonomia, è sempre più punto di riferimento per la famiglia e per la società, pertanto continua ad aumentare la richiesta, da parte di questi di una scuola che sia centro educativo il cui intervento vada oltre gli ambiti disciplinari ed affronti con i ragazzi tematiche di carattere etico e sociale guidandoli all’acquisizione di valori e stili di vita positivi. Le difficoltà nel comportamento, l’ansia da prestazione, l’insicurezza di fronte alle situazioni da risolvere, l’attenzione sempre più ridotta, l’incapacità di orientarsi…sono caratteristiche molto frequenti nei nostri giovani al punto da essere state ufficialmente codificate come difficoltà concrete nel rapportarsi con il mondo esterno e con se stessi. E’ importante notare come le esperienze ludico-motorie siano significativamente diminuite causando nei giovani una scarsa percezione del proprio corpo che compromette l’equilibrato sviluppo delle loro capacità motorie, fondamentali per l’incremento della conoscenza e dei concetti astratti e che, inevitabilmente, provoca in loro una cattiva accettazione di se stessi. Crescente è la preoccupazione per l’adozione di non corretti stili di vita sempre più sedentari e per una cattiva alimentazione, che determinano un aumento considerevole dei casi di obesità e delle malattie ad essa collegate. Lo sport è uno dei strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica. Allo sport scolastico viene quindi affidato il compito di sviluppare una nuova cultura sportiva e di contribuire ad aumentare il senso civico degli studenti, migliorare l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione, e, non da ultimo, ridurre le distanze che ancora esistono tra lo sport maschile e lo sport femminile. Il progetto “A scuola sulla neve”, nell’ambito di un più ampio disegno educativo rivolto alla formazione dei ragazzi attraverso la pratica motoria e sportiva in generale risponde ad un’esigenza culturale e ambientale che vede nelle attività motorie e sportive sani stili di vita, le necessarie coordinate per lo sviluppo armonico dell’individuo. Le attività sportive, soprattutto quelle svolte in gruppo, possono garantire il superamento di credenze stereotipate rispetto agli studenti diversamente abili e, nel caso di alunni stranieri, uno strumento per superare le difficoltà linguistiche. Fare sport diviene, quindi, un’attività trasversale ad ogni acquisizione del sapere, del saper fare, del saper essere; induce i ragazzi a superare il pensiero egocentrico aiutandoli all’accoglienza e al rispetto di ogni diversità; stimola comportamenti sani in termini di aiuto reciproco e rispetto delle regole; contribuisce a sviluppare competenze trasversali, spendibili nei diversi contesti di vita quotidiana; educa al rispetto del proprio corpo in termini di potenzialità e limiti. Ogni persona, infatti, se aiutata nel processo di crescita, è capace di riflettere sulle proprie potenzialità e su i propri limiti. La scuola ha sviluppato percorsi specifici idonei ad aiutare i ragazzi nel raggiungimento delle potenzialità fisiche e motorie, utili per la formazione di futuri cittadini consapevoli e rispettosi di ogni diversità. A tale proposito i percorsi mireranno a potenziare atteggiamenti cooperativi e la capacità di interagire nel gruppo rispettando regole e norme. Questo progetto tende a costruire un più profondo senso di appartenenza alla collettività scolastica attraverso lo sport, inteso come momento aggregante, e si rivolge alla totalità degli alunni al fine di diffondere una cultura motoria, fisica e sportiva nella scuola. Obiettivi - Promuovere l’educazione motoria, fisica e sportiva, nel rispetto degli alunni e delle loro caratteristiche personali - Sviluppare il senso di appartenenza ad un territorio e ad una comunità - Promuovere corretti stili di vita con particolare riferimento alla fatica, ad una sana alimentazione, alla capacità rielaborare la frustrazione - Promuovere attività sportive per prevenire il disagio sociale e superare le difficoltà scolastiche - Promuove attività motorie per l’integrazione di alunni disabili e stranieri - Promuovere atteggiamenti consapevoli verso il corpo in termini di consapevolezza delle potenzialità e dei limiti - Sviluppare la capacità di condividere esperienze sportive in termini di aiuto reciproco, cooperazione, condivisione. - Sviluppare la capacità di interiorizzare regole sportive e comportamentali per acquisire competenze sociali - Sviluppare la capacità di trasferire le competenze acquisite attraverso il potenziamento dell’educazione motoria nei diversi campi disciplinari. Destinatari Gruppi di alunni delle classi prime, seconde e terze di scuola media frequentanti il tempo prolungato, compreso alunni stranieri e alunni diversamente abili. Attività - Avviamento alla pratica dello sci alpino con lezioni tenuti da maestri specializzati - Visita guidata agli scavi di Altilia e a Sepino Metodologia La metodologia utilizzata privilegia prioritariamente una didattica attiva che vede gli alunni protagonisti del proprio percorso d’apprendimento, costruito nel tempo con i compagni e gli insegnanti. In questa accezione, la scuola e il territorio si configurano come ambienti operativi e cooperativi, nei quali ogni alunno sviluppi consapevolmente e quindi in termini metacognitivi: - una giusta maturazione sul piano psicomotorio - un rapporto consapevole del tempo e dello spazio - autonomia e senso di responsabilità - una dimensione ecologica nella relazione con l’ambiente, inteso anche come “spazio di cose e di esseri viventi” - il rispetto dei tempi e dei ritmi propri e altrui - il rispetto delle regole. In questo modo, l’attività motoria viene vissuta non solo come prestazione, ma anche come partecipazione collettiva verso un fine condiviso. Tempi Questo progetto vedrà due gruppi di ragazzi, da 50 ciascuno, partecipare ad un campo scuola di sci alpino, in date diverse. Alcuni di questi, selezionati in base alle proprie competenze specifiche nella disciplina sportiva, potranno parteciperanno, nel prossimo anno scolastico, alle fasi provinciali e regionali dei Giochi Sportivi Studenteschi. Mezzi e strumenti Attrezzatura sportiva specifica per la pratica dello sci alpino. Spazi Spazi attrezzati della scuola per la preparazione preliminare; piste di sci a Campitello Matese e/o a Campo Felice. Risultati Attesi - Acquisizione di competenze specifiche in ambito motorio, fisico e sportivo - conoscenza di specifiche discipline sportive - conoscenza dei regolamenti delle attività sportive - conoscenza del territorio Trasversalità delle competenze attese in altri ambiti disciplinari: - capacità di rispettare le regole e lavorare in gruppo. Verifica e Valutazione La verifica delle competenze e dei risultati raggiunti sarà costante durante l’intero percorso di preparazione e a conclusione delle attività, pertanto la valutazione sarà formativa; alla fine delle attività previste dal progetto ogni alunno sarà invitato a compilare un questionario sull'esperienza vissuta. Inclusione e integrazione scolastica La presente attività motoria, fisica e sportiva darà agli alunni l’opportunità di vivere con consapevolezza il proprio corpo e le proprie potenzialità. Particolare attenzione verrà posta ai processi d’apprendimento e di integrazione scolastica al fine di facilitare l’accoglienza e la fruizione della scuola e, più in generale, del territorio anche da parte di alunni stranieri e diversamente abili. In particolare: - le attività programmate saranno mirate anche alla conoscenza del territorio in senso fisico e spaziale con la formazione di mini-guide, la strutturazione di percorsi naturalistici, attività di cooperative learning per l’integrazione e la partecipazione degli alunni stranieri. Inoltre, si struttureranno percorsi che presuppongono il coinvolgimento diretto degli alunni diversamente abili, attraverso lavori che valorizzino la diversità e la rendano risorsa fruibile per tutti. - il gioco è occasione per educare gli alunni all’aiuto reciproco, al rispetto delle regole, all’acquisizione di corretti stili di comportamento. Si creeranno momenti per darsi regole e norme stabilendo patti normativi che coinvolgano tutto il gruppo. Rendere gli alunni protagonisti e non solo fruitori di quello che tutti stabiliscono, li aiuta a comprendere il senso vero e profondo del rispetto dell’altro e della democrazia. Docente responsabile Prof.ssa Maria Leoci GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI 1.2 Responsabile del progetto prof.Oronzo Lacandela 1.3 Finalità e obiettivi Finalità: Questo progetto tende a costruire un più profondo senso di appartenenza alla collettività scolastica attraverso lo sport, inteso come momento aggregante, e si rivolge alla totalità degli alunni al fine di diffondere una cultura motoria, fisica e sportiva nella scuola. Obiettivi: 1. Crescita, sviluppo e mantenimento delle funzioni motorie con il gioco e lo sport. 2. Organizzazione di uno sport scolastico che offra l'opportunità di esercitare la propria efficacia nell’ambiente attraverso la padronanza della propria motricità ed una sempre migliore conoscenza di sé. 3. Imparare ad essere rispettosi delle regole. 4. Evitare la dispersione scolastica. 5. Realizzare sinergie con l'educazione alla salute e l'educazione ambientale. Destinatari e classi coinvolte: Tutti gli alunni della scuola 1.4 Durata Da ottobre 2011 a maggio 2012 1.5 Risorse Umane Prof. Oronzo Lacandela, prof.ssa Maria Leoci 1.6 Beni e servizi Palestre coperte e scoperte della Scuola “Alighieri -Tanzi”, campo sportivo. Giochi Vincenzo Fontana 2011 PROGETTO: PARLA TI ASCOLTO Presso la sede Tanzi è in funzione un servizio di consulenza psico-pedagogico rivolto agli alunni, alle famiglie e ai docenti realizzato dalla dott.ssa Dilorenzo. L’intervento specialistico e mirato dello psicopedagogista si configura come un supporto utile per prevenire fenomeni di disagio legato in particolare alla preadolescenza, di aiuto nell’orientamento, di sostegno alla genitorialità o per fronteggiare situazioni critiche durante il percorso scolastico. La consulenza è svolta sotto forma di colloquio riservato, all’interno di uno spazio specifico e appositamente deputato a tale attività. All’inizio dell’anno scolastico la dott.ssa Dilorenzo somministrerà a tutti gli alunni delle classi prime un questionario al fine di acquisire un profilo educativo, culturale e professionale di ognuno di loro. L’obiettivo principale sarà quello di consentire ai ragazzi di conoscere se stessi, le proprie capacità, i propri limiti, le proprie attitudini e di aiutarli a considerarsi protagonisti della loro crescita. Il questionario riproporrà le seguenti tematiche: 1 Chi sono Io; 2 Io e lo studio; 3 Io e le abilità; 4 Io e la mia creatività; 5 Io e la logica; 6 Io e la scuola; 7 Io e i miei interessi. Dalle risultanze di questo test scaturiranno interventi mirati che coinvolgeranno i ragazzi, i loro genitori e gli insegnanti. Sarà attivato inoltre uno sportello d’ascolto AR E A DELL’ORGANIZZAZIONE SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO “ALIGHIERI - TANZI” MOLA DI BARI a.s. 2011/12 Dirigente scolastico: prof.ssa Cinzia Brunelli Direttore amministrativo sig. Andrea Verga Commissario ad acta sig. Antonio Del Vecchio Primo collaboratore prof.ssa Isabella Delre Secondo collaboratore prof. Angelo Salvatore Delli Santi Referenti tempo scuola prof. Leonardo Martinelli (sede Dante) prof.ssa Vittoria Capobianco ( sede Tanzi) Funzioni strumentali Responsabile Area 1 prof.ssa Rosa Vitulli Responsabile Area 2 prof.ssa Isabella Debellis Responsabile Area 3 prof.ssa Mariateresa Susca Responsabile Area 4 prof.ssa Anna Consiglio Responsabile Area 5 Prof.ssa Sabrina Linsalata Referenti degli assi culturali Asse dei linguaggi Prof.ssa M. Assunta Mazzoccoli Asse scientifico- tecnologico Prof.ssa Rossella Mura Asse storico- sociologico Prof.ssa Francesca Napola Asse matematico Prof.ssa Vittoria Capobianco Organigramma Collegio Docenti Assi culturali Consigli di classe Consiglio d’Istituto Dirigente Scolastico Collaboratori Referenti tempo scuola Coordinatori d’Asse Commissioni Giunta esecutiva Responsabili laboratori Coordinatori di progetto Responsabile sicurezza DSGA Assistenti amministrativi Funzioni strumentali Area 1 Personale ATA Area 2 Area 3 Area 4 Area 5 ORGANI DI GESTIONE DELLA SCUOLA IL DIRIGENTE SCOLASTICO: Prof.ssa Brunelli 1 E’ il rappresentante legale dell’Istituto. 2 Presiede il collegio dei docenti. 3 Presiede la giunta esecutiva. 4 E’ responsabile dell’attuazione del POF. 5 Coordina il calendario delle attività. 6 Nomina i supplenti ed il personale esperto. 7 Stabilisce la politica per la Qualità dell’Istituto. 8 Effettua il Riesame della Direzione. 9 Effettua il monitoraggio degli obiettivi. 10 Stabilisce il programma delle verifiche. 11 Approva il piano di formazione. Il CONSIGLIO D’ISTITUTO E’ composto dal D. S. Prof. ssa Cinzia Brunelli, da 8 rappresentanti dei docenti: Rosa Innamorato, Debellis Isabella, Mura Rossella, Cattedra Leonardo, Susca Maria Teresa, Giannuzzi Giulia, Consiglio Anna , Martinelli Leonardo; da 8 genitori: Del Vecchio Antonio, Laera Antonio, Russo Giovanni, Caragiulo Donato, Saracini Annalisa, Calabrese Giovanni, Di Cuonzo Elena, Verga Rosalba; 2 rappresentanti del personale ATA: Martinelli Giulia, Tanzi Giuseppe. 1 Stabilisce le finalità e gli obiettivi dell'Istituto. 2 Approva il programma annuale ed il consuntivo. 3 Adotta il regolamento dell'Istituto. 4 Approva le convenzioni con l'estero. 5 Adotta il Piano della Offerta Formativa (POF). 6 Dà l'assenso alla gestione dei locali per attività extrascolastiche. 7 Autorizza il piano degli investimenti annuale. 8 Indica i criteri di formazione delle classi unitamente al collegio docenti. 9 Indica i criteri di assegnazione delle cattedre unitamente al collegio docenti. 10 Adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali. Il COLLEGIO DOCENTI: Il dirigente e tutti i docenti della scuola 1 Elabora il POF. 2 Effettua la programmazione secondo gli obiettivi generali dettati dal consiglio d’istituto. 3 Effettua la variazione degli orari (max 15%) dettati dal Ministero. 4 Programma i corsi di recupero/eccellenza extracurricolari. 5 Designa le funzioni obiettivo. 6 Adotta i libri di testo. 7 Elegge la propria componente nel consiglio d’istituto. 8 Elegge il comitato di valutazione. 9 Stabilisce I criteri di formazione delle classi unitamente al consiglio d’istituto. 10 Formula proposte al Dirigente sui criteri di formazione delle classi, di assegnazione delle cattedre e formulazione dell’orario. LA GIUNTA ESECUTIVA: è composta da: Andrea Verga (DSGA), la sig. Giulia Martinelli rappresentante ATA, la prof. Isabella Debellis in rappresentanza dei docenti, i signori Giovanni Russo e Antonio Del Vecchio quali rappresentanti dei genitori. 1 Predispone il programma annuale ed il conto consuntivo 2 Prepara i lavori del Consiglio d'Istituto. I COLLABORATORI prof.ssa Isabella Delre 1. Sostituzione temporanea della D. S. 2. Delega alla firma degli atti 3. Redazione dei verbali del Collegio Docenti 4. Disposizione finale della sostituzione dei docenti assenti 5. Coordinamento di tutte le attività della didattica, curricolari ed extracurricolari 6. Organizzazione degli organi collegiali 7. Organizzazione scrutini ed esami 8. Attuazioni delle disposizioni di servizio prof. Delli Santi 1. Sostituzione temporanea della D. S. 2. Delega alla firma degli atti 3. Supporto all’attività della D. S. 4. Organizzazione scrutini ed esami 5. Attuazioni delle disposizioni di servizio 6. Cura della pubblicazione delle circolari REFERENTI TEMPO SCUOLA prof. Leonardo Martinelli (sede Dante) prof.ssa Vittoria Capobianco ( sede Tanzi) 1. Redigono l’orario annuale delle lezioni 2. Provvedono alla sostituzione giornaliera dei docenti assenti 3. Rilasciano permessi di variazione dio orario degli alunni 4. Relazionano con i genitori 5. Formulano proposte per il tempo scuola FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1 stesura, gestione e monitoraggio del POF, INVALSI: prof.ssa Rosa Vitulli AREA 2 servizio agli studenti: accoglienza, continuità, orientamento, integrazione alunni stranieri prof.ssa Isabella Debellis AREA 3 sostegno al lavoro dei docenti, accoglienza nuovi docenti, educazione alla legalità, intercultura: prof.ssa Mariateresa Susca AREA 4 rapporti con enti esterni, stampa ed Enti Locali, gestione pagina Web: prof.ssa Anna Consiglio AREA 5 Qualità del servizio scolastico: prof.ssa Sabrina Linsalata TABELLE DEGLI INCARICHI PER L’ANNO SCOLASTICO 2011/2012 REFERENTI DI PROGETTO E INCARICATI EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLA SALUTE EDUCAZIONE STRADALE Prof.ssa VITTORIA CAPOBIANCO(Tanzi) Prof.ssa AMELIA APPICE ( Dante) Prof.ssa CAROLINA FRASCO EDUCAZIONE ALLA LETTURA ATTIVITÀ SPORTIVA REFERENTE RAPPORTI UTE RESPONSABILE PER LA DISLESSIA VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE ORGANIZZAZIONE SPETTACOLI Prof.ssa CATERINA CAMPANILE Prof. ORONZO LACANDELA Prof.ssa CATERINA CAMPANILE Prof.ssa ISABELLA DEBELLIS Prof.ssa ANTONELLA INTINI Prof.ssa M. T. SUSCA ( Tanzi) Prof.ssa G. GIANNUZZI ( Dante) REFERENTE ATTREZZATURE MULTIMEDIALI Prof.ssa ANNA CONSIGLIO ( Tanzi) REFERENTE ALLA SOLIDARIETÀ RESPONSABILE SICUREZZA PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP – D.L. 81/2008) VIGILANZA FUMO RESPONSABILE CHIAVI AMMINISTRATORE DI SISTEMA E TUTOR DELLA PRIVACY Prof. GIORGIO BERLEN Prof.ssa SABRINA LINSALATA F. DESERIO - S. LINSALATA (Tanzi) L. MARTINELLI - F.GIAMPIETRO (Dante) Dr. ANDREA VERGA (sede Dante) Sig.FRANCESCA DESERIO (sede Tanzi) Prof. ANDREA RONCONE RESPONSABILI DEI LABORATORI LABORATORIO PRASSICO LABORATORI SCIENTIFICI E GIARDINI LABORATORIO DI INFORMATICA LABORATORIO LINGUISTICO LABORATORIO MUSICALE LABORATORIO ARTE BIBLIOTECHE PALESTRA AULA MAGNA Prof.ssa LAURA DEFONTE (Dante) Prof.ssa CAROLINA FRASCO (Tanzi) Prof.ssa AMELIA APPICE Prof.ssa ANNA CONSIGLIO ( Tanzi) Sig. GIUSEPPE LAUDADIO ( Dante) Prof.ssa ANNA MARIA PULITO( Tanzi) Prof. LEONARDO CATTEDRA( Dante) Prof. VITANTONIO RECCHIA( Tanzi) Prof.ssa ROSALBA BRANA( Dante) Prof.ssa CARMELA BURDI ( Tanzi) Prof.ssa CATERINA QUARANTA Prof.ssa CESIRA LEPORE( Dante) Prof. ORONZO LACANDELA( Tanzi) Prof. ANTONIO RECCHIA ( Tanzi) Sig. GIUSEPPE LAUDADIO ( Dante) REFERENTI DEGLI ASSI CULTURALI Professoressa Assunta Mazzoccoli per l’Asse dei linguaggi che comprende insegnanti di Italiano, di Lingue straniere, Musica e Strumento. Professoressa Rossella Mura per l’Asse scientifico- tecnologico che comprende insegnanti di Scienze, Geografia, Tecnologia e Scienze motorie. Professoressa Francesca Napola per l’ Asse storico-sociale che comprende insegnanti di Storia, Arte e Religione. Professoressa Vittoria Capobianco per l’ Asse matematico- scientifico-tecnologico che comprende insegnanti di matematica, scienze, geografia, tecnologia, educazione fisica. 1. Coordinano la progettazione e la ricerca disciplinare e la redazione dei programmi disciplinari. 2. Coordinano la definizione delle griglie di valutazione degli studenti. I CONSIGLI DI CLASSE 1 Coordinano la programmazione dei Consigli. 2 Controllano e segnalano assenze e ritardi. 3 Convocano i genitori e il Consiglio in caso di necessità. 4 Presiedono gli scrutini in caso di assenza del Dirigente. 5 Redigono i verbali, la programmazione e conducono la successiva verifica. Peer education nel laboratorio di scienze Coordinatori e segretari Sede Dante Classe Coordinatori Segretari 1^A SCARAMUZZI PIGNATARO 2^ A DELLI SANTI INTINI 3^A GIAMPIETRO LAMANNA 1^B MURA SCIDDURLO 2^B RONCONE DE FONTE 3^B APPICE PAGLIARULO 1^C NAPOLA DEFRENZA 2^C CAMPANILE QUARANTA A. 3^C INNAMORATO BRANA’ 1^D VITULLI VERGA 2^D MAZZOCCOLI FARELLA 3^D DALESSIO PESCE 1^E INTINI VILLOVICH 2^E SAMMARCO MARTINELLI 3^E DEPERTE CARBONARA 1^F PIETANZA MAZZARANO 2^F GIANNUZZI CATTEDRA 3^F IANNI CIPPONE 1^G CALABRESE MASSARI 2^G PELLEGRINO MACCHIA 3^G MANNARINO ABRUZZESE Sede Tanzi Classe Coordinatori Segretari 1^ A QUARANTA C. MASSARI 2^ A PAPEO LACANDELA 3^ A DEBELLIS BURDI 1^ B CONSIGLIO PULITO 2^ B CRISTINO FRASCO 3^ B LINSALATA CAPOBIANCO 1^ C SUSCA M. T. RECCHIA 2^ C DELRE PALAZZO 3^ C PASTORESSA PANZINI 3^ D PANTALEO SUSCA D. LA DIREZIONE SERVIZI GENERALI Dr. ANDREA VERGA Sovrintende e organizza i servizi generali amministrativo– contabili. E' funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni immobili. La RSU: Prof. Cippone, Prof.ssa Mannarino, Francesca Deserio RLS: Assistente amministrativa Sig. Giulia Martinelli IL RESPONSABILE SICUREZZA (D.L. 81/2008) Prof.ssa Sabrina Linsalata 1. Coordina il servizio di prevenzione e protezione. 2. Coordina la Commissione Sicurezza. ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RISCHI Sede Dante: Prof. Angelo Salvatore Delli Santi, sig.ra Angela Murro, sig.Vincenzo Longobardi Sede Tanzi: prof.sse Isabella Delre, Vittoria Capobianco, Maria Teresa Susca, sig.ra Francesca Deserio. ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO Sede Dante: Prof.ssa Lepore, prof. Tommaso Sciddurlo, Sig.ra Costanza Loconsole Sede Tanzi: D. S. Cinzia Brunelli, prof.ssa Caterina Quaranta, prof. Oronzo Lacandela ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI Sede Dante: prof. Giorgio Berlen, prof. Giovanni Scaramuzzi, Giuseppe Laudadio. Sede Tanzi: Prof.ssa Stefania Morelli, prof. Vito Antonio Recchia, Prof. Domenico Susca. Gli addetti hanno l’obbligo: di vigilare sull’osservanza delle norme sulla sicurezza da parte dei lavoratori e degli alunni di segnalare al D. S. ogni situazione di pericolo che si profili di frequentare gli appositi corsi formativi. COMITATO DI VALUTAZIONE Membri effettivi: professori: Giulia Giannuzzi, Giorgio Berlen, Mariateresa Susca, Isabella Debellis. Membri supplenti: professori Isabella Delre, Sabrina Linsalata Esprime un parere sull’anno di prova dei docenti per la neo-immissione in ruolo. COMMISSIONE N.1 per la revisione del Patto educativo di corresponsabilità e dei regolamenti: Funzioni strumentali e collaboratori della D. S. COMMISSIONE N.2 per l’intitolazione della scuola, per la denominazione delle sezioni, la definizione del LOGO della scuola: F.S. Area 4 e coordinatori d’Asse COMMISSIONE N.3 per la stesura del POF, delle griglie di valutazione della condotta e degli apprendimenti: F.S. Area 1e coordinatori d’Asse COMMISSIONE ELETTORALE Professori Delre, Berlen , la signora Deserio F. come rappresentante del personale ATA; Maria Nitti e Petronilla Ragone quali rappresentanti dei genitori. Organizza e gestisce le votazioni previste dalla normativa vigente in merito all’elezione degli organi collegiali. COMMISSIONE GARE E APPALTI DR. Andrea Verga, prof.ssa Delre, prof. Roncone, prof.ssa Consiglio, rag. Giulia Martinelli. Ha il compito di valutare le offerte per le gare che si rende necessario bandire durante l’anno scolastico 2011-2012. La commissione potrà di volta in volta essere affiancata, se necessario, da personale esperto interno alla scuola. ORGANO DI GARANZIA Ne fanno parte la Dirigente Scolastica prof.ssa Cinzia Brunelli i rappresentanti dei genitori: avv. Maria Grazia Del Cane, Sig. Antonio Laera, rappresentante dei docenti prof.ssa Rosella Vitulli . Esamina i ricorsi contro le sanzioni disciplinari e decide sui conflitti che sorgano in merito all’applicazione del regolamento d’Istituto. GLHI ( Gruppo di studio e di lavoro per l’handicap di istituto) Insegnanti: Laura Defonte, Isabella Debellis Operatori dei servizi Claudio Contessa per il Comune di Mola di Bari Rappresentante ASL :………. Rappresentanti per le famiglie Signori Antonelli e Giannoccaro Ha compiti di organizzazione e di indirizzo, di creare rapporti con il territorio per una mappa e per una programmazione delle risorse e di collaborare alle iniziative educative di integrazione predisposte dal piano educativo. La Componente genitori La Scuola, come luogo di confronto, di collaborazione e di incontro, persegue l’obiettivo di sviluppare il senso di appartenenza e il “consenso” delle famiglie coinvolgendole in tutti i momenti più significativi della vita scolastica. Lasciando piena libertà ai vari Consigli di convocare, per particolari esigenze, (comportamento alunni, organizzazione viaggi d'istruzione, etc...) assemblee dei Genitori delle singole classi, nel corso dell'anno scolastico saranno organizzati n° 2 incontri generali con le famiglie degli alunni nei mesi di: Dicembre Aprile Nel mese di ottobre, sono indette dal ministero le votazioni per l’elezione della rappresentanza dei genitori nel consiglio di classe. Nel corrente anno scolastico, inoltre, sarà rinnovato il Consiglio d’Istituto dato che i precedenti organismi sono da intendersi decaduti dopo il dimensionamento delle scuole Alighieri -Tanzi. I coordinatori di classe saranno a disposizione dei genitori durante l’assemblea convocata dagli stessi, al termine della quale si costituirà il seggio gestito dai genitori. Nel mese di febbraio i coordinatori coadiuvati dai rispettivi segretari consegnano le schede personali ai genitori degli alunni. Ciascun professore dedicherà un’ora al mese ai colloqui singoli con le famiglie, con esclusione dei mesi di dicembre, febbraio ed aprile. La comunicazione alle famiglie dell'ora in oggetto avverrà tramite il coordinatore di classe all'inizio dell'anno scolastico. Si prevede, inoltre, per il mese di Gennaio un incontro con i genitori degli alunni frequentanti le quinte classi della scuola Primaria. Tale incontro sarà finalizzato a presentare il Piano dell’ Offerta Formativa della scuola. Per facilitare il compito relativo all’ iscrizione al successivo grado di istruzione è stato programmato nel mese di gennaio, lo Sportello dell’orientamento, un incontro tra i docenti referenti dell’orientamento degli istituti di istruzione secondaria presenti sul territorio e i genitori degli alunni delle terze classi. RISORSE FINANZIARIE Per l'attuazione del POF si utilizzano le risorse assegnate per : - il Fondo dell'Istituzione Scolastica - l'Autonomia Scolastica (legge 440/97) - le Funzioni strumentali al POF (funzioni obiettivo) - le Attività aggiuntive del Personale ATA - i contributi volontari delle famiglie - i contributi di enti e/o soggetti economici operanti sul territorio - FSE - MIUR “Rats - Uomini senza sole” Pon di musica Organizzazione oraria Le classi del nostro Istituto per il corrente anno scolastico 2011/12 sono organizzate secondo la Riforma ( D.L.53/’04) della scuola secondaria di primo grado. Curricolo obbligatorio di 30 ore Ingresso alunni e docenti ore 7.55 Inizio lezioni ore 8.00 8.00- 9.00 1^ h 9.00 - 10.00 2^ h 10.00- 10.50 3^ h 10.50 - 11.00 Intervallo 11.00 - 12.00 4^ h 12.00- 13.00 5^ h L’orario settimanale delle lezioni è di 30 per le classi a tempo normale. N. ore Italiano Storia, cittadinanza e Geografia 9 Ora di approfondimento di italiano 1 Matematica 4 Scienze 2 Inglese 3 2^ lingua comunitaria 2 Tecnologia 2 Arte e immagine 2 Musica 2 Scienze motorie e sportive 2 Religione 1 Per i corsi a tempo prolungato, corsi C e D plesso Dante, l’orario è invece di 36 ore settimanali di cui 30 al mattino cui si aggiungono 6 ore distribuite in due rientri pomeridiani. Gli insegnanti di lettere e matematica svolgono due ore settimanali in contemporaneità per attività di recupero- consolidamento. Corsi a tempo prolungato N. ore Italiano Storia, Cittadinanza e Geografia 14 Ora di approfondimento di italiano 1 Matematica 7 Scienze 2 Inglese 3 2^ lingua comunitaria 2 Tecnologia 2 Arte e immagine 2 Musica 2 Scienze motorie e sportive 2 Religione 1 Il Corso musicale (corso F plesso Dante) prevede un curricolo obbligatorio di 30 ore al mattino, più tre ore pomeridiane concordate per lezioni individuali e musica d’insieme. Cortometraggio “La promessa del mare” Calendario scolastico 2011 - 2012 Le attività didattiche saranno svolte in non meno di duecento giorni dal 13 settembre 2011 al 9 giugno 2012. A seguito di quanto stabilito dal calendario scolastico diramato dalla regione Puglia e deliberato dal collegio docenti si prevedono le seguenti festività: Primo giorno di scuola: martedì 13 settembre 2011 Sospensione attività didattiche 31 ottobre 1- 2 novembre 8 dicembre dal 23 dicembre al 7 gennaio 20 -21 -22 febbraio festa di tutti i Santi e Commemorazione defunti Immacolata Concezione vacanze natalizie vacanze di Carnevale e recupero anticipo lezioni Dal 5 al 10 aprile Vacanze pasquali 25 aprile Anniversario della Liberazione 30 aprile 1 maggio 2 giugno Festa del Lavoro Festa nazionale della Repubblica ULTIMO GIORNO DI SCUOLA: 09 GIUGNO 2012 Su decisione del Collegio dei Docenti l'anno scolastico 2011/12 sarà suddiviso in due quadrimestri: I quadrimestre: dal 13 Settembre al 31 Gennaio; II quadrimestre: dall’1 Febbraio fino al termine delle lezioni, ovvero 9 Giugno 2012. PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÁ SCOLASTICHE A) COLLEGIO DOCENTI 1, 7 Settembre 10 Ottobre 10 Novembre 27 Aprile 6 Giugno B) CONSIGLI DI CLASSE N. 6 Consigli di classe della durata di un’ora per classe nei mesi di Settembre, Novembre, Gennaio, Febbraio, Marzo, Maggio, di cui quello di gennaio finalizzato al Consiglio orientativo per le classi terze, quelli di Novembre, Marzo e Maggio con la partecipazione dei rappresentanti dei genitori. N. 2 Consigli di classe di 1 ora destinati agli scrutini nei mesi di Febbraio e Giugno. C) Riunione Assi Culturali 2 Settembre 12Dicembre 6 Maggio D) INCONTRI SCUOLA- FAMIGLIA 26 Ottobre : - Presentazione del POF e del Regolamento d’Istituto - Elezione dei rappresentanti dei genitori nei C.d.C. 5 e 7 Dicembre - Informazione sull’andamento educativo e didattico dei singoli allievi 25 e 27 Gennaio - Intese ai fini dell’orientamento scolastico (3^ classi) 18 e 20 Aprile - Informazione dei docenti sull’andamento educativo e didattico dei singoli allievi REGOLAMENTO D’ISTITUTO Anno scolastico 2011/2012 Orario delle lezioni Articolazione dell’orario dell’attività didattica Ingresso alunni Prima ora Seconda ora Terza ora Intervallo Quarta ora Quinta ora Inizio Ore 07,55 Ore 08,00 Ore 09,00 Ore 10,00 Ore 10,50 - 11,00 Ore 11,00 Ore 12,00 Uscita ore 13,00 Corsi C e D ( plesso Dante) a tempo prolungato: orario curricolare pomeridiano (martedì e giovedì) dalle ore 14,30 alle ore 17,30 Corso F ( plesso Dante) a indirizzo musicale: orario curricolare pomeridiano ( dal lunedì al venerdì) dalle ore 14,30 alle ore 18,30 per lezioni individuali e musica d’insieme Regolamento alunni 1. Gli alunni devono trovarsi all’ingresso della scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni e al suono della campana devono recarsi nelle rispettive aule in modo ordinato e composto. Per il plesso Tanzi sarà consentita la sosta degli alunni nella zona coperta della scuola solo in caso di condizioni meteorologiche avverse. 2. In caso di ritardo, gli alunni devono essere accompagnati dai genitori o esibire al dirigente o a uno dei suoi collaboratori la giustificazione firmata da uno di essi. Saranno consentiti al massimo dieci minuti di ritardo. Gli alunni che si presentano in ritardo, senza giustificazione, sono ammessi dal Dirigente scolastico o dai suoi Collaboratori che provvederanno a informare le famiglie. Detti alunni devono portare il giorno seguente la giustificazione scritta del loro ritardo, pena il conteggio di un’intera ora di assenza. Il ritardo va segnato sul registro di classe dal docente in servizio. Cinque ore di ritardo cumulate corrisponderanno ad un giorno di assenza. 3. Agli alunni che si recano a scuola in bicicletta è consentito lasciarla nel cortile della scuola. Il personale scolastico, tuttavia, è esonerato dalla sorveglianza. 4. I docenti impegnati nella prima ora di lezione, faranno l’appello, annoteranno puntualmente i nominativi degli alunni assenti e giustificheranno le assenze degli alunni della propria classe; in caso di assenza superiore a 5 giorni, la giustificazione deve essere accompagnata da certificato medico. 5. In caso di ripetute assenze o di prolungati periodi di assenza o di inadempienza, il coordinatore deve immediatamente contattare la famiglia segnalando di seguito il caso al Dirigente. 6. Gli alunni colti da indisposizione durante le lezioni potranno uscire dall’Istituto solo se prelevati da un genitore, previo avvertimento telefonico da parte del personale della scuola. I docenti provvederanno a segnalare sul Registro di classe l’uscita anticipata e autorizzata dell’allievo. 7. E’ vietato fare uso dei cellulari a scuola come prescritto dalla normativa vigente pena il ritiro dello stesso e la riconsegna direttamente al genitore che ne faccia richiesta. 8. E’ vietato, da parte degli alunni, servirsi del cellulare o di altro dispositivo elettronico per registrare, scattare foto o girare video senza autorizzazione. La circolazione incontrollata di filmati, registrazioni audio, fotografie digitali può dar luogo ad una violazione anche grave della privacy punibile con le sanzioni previste dalla legge (direttiva n. 104 del 30/ 11/2007 del Ministero dell’Istruzione). 9. E’ prevista una pausa per merenda all’interno delle aule dalle ore 10,50 alle ore 11,00. Durante il suo svolgimento i docenti vigileranno e sorveglieranno gli alunni fino alla fine della pausa. Non è consentito consumare cibi untuosi. I rifiuti devono essere depositati negli appositi cestini. 10. L’uscita dalla classe per andare in bagno a prima ora e all’ultima ora non è consentita, salvo casi eccezionali. I docenti non dovranno consentire l’uscita contemporanea di due alunni/e. 11. Gli alunni sono invitati ad avere la massima cura per tutto l’edificio, per i suoi ambienti (aule, bagni, palestre, laboratori), per tutto l’arredo ed il materiale scolastico che sono patrimonio di tutti. Arredi ed ambiente saranno quotidianamente controllati dai collaboratori scolastici che denunceranno eventuali danni e comportamenti scorretti al di fuori delle aule. I docenti sono invitati a vigilare sul rispetto di quanto disposto e a non esitare nel segnalare i responsabili dei danni arrecati alla scuola, per i quali si prevede la riparazione o il risarcimento da parte del genitore. 12. Gli alunni che, nel corso dell’anno scolastico, per gravi infrazioni, incorreranno in sanzioni disciplinari validate dal Consiglio di classe o saranno sospesi dalle lezioni, non potranno prendere parte ai viaggi di istruzione e dovranno – se il Consiglio di classe lo deciderà – partecipare ad attività formative o ad attività a favore della comunità didattica. Regolamento docenti e personale non docente 13. I docenti impegnati nella prima ora di lezione devono essere presenti alle ore 7.55 per ricevere gli alunni nelle rispettive aule. Ugualmente i docenti dell'ultima ora di lezione accompagneranno la propria classe fino al cancello. Eviteranno che gli alunni sostino davanti alla porta d'ingresso o all'interno del cortile di pertinenza, essendo la scuola responsabile della loro incolumità fino al cancello d'uscita. Un collaboratore scolastico sorveglierà il deflusso degli alunni sulla strada badando a mantenere libera la rampa. 14. Tutto il personale scolastico è tenuto ad apporre la propria firma sul registro delle presenze, nonché a prendere visione delle circolari sugli appositi registri ed a consultare gli albi. 15. Ogni docente con ore a disposizione obbligatoria, anche in mancanza di supplenza è tenuto a rimanere in Istituto durante le suddette ore per ottemperare ad improvvise o impreviste necessità. Eventuali deroghe a tale obbligo di servizio devono essere autorizzate dal D.S.. I docenti devono telefonare a scuola per comunicare la propria assenza dalle ore 7,30 alle ore 7,45 per consentire la copertura della classe fin dalla prima ora di lezione. 16. I docenti che, per esigenze oggettive, abbiano necessità di assentarsi dall'aula, sono tenuti ad affidare gli alunni alla sorveglianza del personale ausiliario. Ai docenti non è consentito interrompere le lezioni ed uscire dall'istituto senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico. 17. I collaboratori scolastici devono allontanarsi dal settore loro assegnato solo per esigenze di servizio provvedendo alla copertura dello stesso e devono vigilare sul comportamento degli alunni al di fuori delle aule. 18. I docenti, il personale ATA e gli alunni devono segnalare tempestivamente al dirigente scolastico o al responsabile per la sicurezza o al rappresentante dei lavoratori ogni situazione di pericolo riguardante la struttura scolastica o gli arredi. Tale segnalazione deve avvenire in forma scritta utilizzando l’apposito modulo o in caso urgente oralmente. 19. I docenti che abbiano necessità di produrre fotocopie per uso didattico devono prenotare tale materiale nel giorno almeno precedente a quello di utilizzazione. La richiesta deve essere formulata per iscritto al collaboratore scolastico incaricato di eseguire le copie fotostatiche. CORRISPONDENZA MANCANZE - SANZIONI DISCIPLINARI DOVERI MANCANZE SANZIONI E AZIONI DI ORGANO RESPONSABILIZZAZIONE COMPETENTE Frequenza Assenze ripetute e Ammonizione con annotazione Docente coordinatore regolare non motivate sul registro di classe + Dirigente Scolastico comunicazione scritta e/o telefonica alla famiglia Garantire la Non far firmare e/o Ammonizione e comunicazione Docente regolarità delle non consegnare le ai genitori comunicazioni comunicazioni, i scuola- famiglia risultati delle verifiche, ecc. Falsificare la firma Ammonizione e convocazione Docente coordinatore dei genitori o dei dei genitori docenti Giustificare le Non giustificare le Avviso ai genitori trascritto sul Docente coordinatore assenze assenze diario o, in caso di mancanze reiterate, comunicazione scritta o telefonica al genitore Assolvimento Negligenza abituale Ammonizione con annotazione Docente degli impegni di sul diario ed eventuale studio convocazione dei genitori Linguaggio e/o gesti Ammonizione scritta sul Docente offensivi registro di classe validata dal Dirigente Scolastico Consiglio di Classe Consiglio di classe Comportamento educato e rispettoso nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale ATA e dei compagni Minacce o aggressione verbale Aggressione fisica Ammonizione scritta sul registro di classe Allontanamento dalla comunità scolastica da uno a cinque giorni con attività didattica da svolgere a casa ed attività alternative in favore della comunità scolastica Allontanamento dalla comunità da sei a quindici giorni Situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona, oppure atti di grave violenza o tali da determinare seria apprensione a livello sociale Mancato rispetto per Ammonizione scritta. la proprietà altrui. Comunicazione scritta alla famiglia e risarcimento naturale del danno Capo d’Istituto Dirigente Scolastico Consiglio di Classe alla presenza del D.S. Dirigente Scolastico Comportamenti che pregiudichino il regolare Comportamento svolgimento della corretto e lezione. Reiterata collaborativo uscita dall’aula nell’ambito dello svolgimento senza permesso Persistente dell’attività atteggiamento di didattica ostacolo al normale svolgimento della vita della classe e della scuola Utilizzo di oggetti Rispetto dei regolamenti, della estranei all’attività didattica, telefonini privacy e delle e altri dispositivi norme di elettronici sicurezza Acquisizione e/o diffusione di foto, registrazioni, video non autorizzati Corresponsabilità nel rendere e nel mantenere accoglienti gli ambienti scolastici Utilizzo corretto delle strutture, delle strumentazioni e dei sussidi didattici della scuola Disimpegno nella cura degli ambienti Danneggiamento volontario e colposo Ammonizione scritta sul registro di classe. Comunicazione sul diario a firma del genitore Docente Docente coordinatore Ammonizione scritta sul registro di classe. Convocazione dei genitori Docente Docente coordinatore Dirigente Scolastico Ammonizione scritta sul registro di classe, ritiro eventuale del materiale e consegna su richiesta ai genitori Ammonizione scritta sul registro di classe, ritiro eventuale del materiale e consegna su richiesta ai genitori, eventuale pagamento di una multa (direttiva n. 104 del 30/ 11/2007) Ammonimento scritto sul diario o sul registro di classe Docente Dirigente Scolastico Ammonizione scritta, comunicazione scritta alla famiglia, risarcimento del danno Docente Dirigente scolastico Docente Dirigente Scolastico Garante per la privacy Docente SANZIONI Nessuno degli alunni può essere sottoposto a sanzione disciplinare senza essere stato invitato ad esporre le proprie ragioni. Le sanzioni, tenuto conto della situazione personale dell'alunno, sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente; alla studentessa e allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirla in attività a favore della comunità scolastica secondo i criteri individuati. Ogni giorno di allontanamento dalla comunità scolastica potrà essere sostituito con due giorni di attività a favore della comunità scolastica, con un massimo di due ore giornaliere. Per attività a favore della comunità scolastica si intendono ad esempio: 1 attività di riordino ai fini didattici di locali o laboratori della scuola; 2 attività di supporto alle attività didattiche in ambito scolastico,ecc. Per quanto riguarda l’allontanamento dalla comunità scolastica, la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Il dirigente scolastico, o suo delegato, manterrà, per quanto possibile, i rapporti con lo studente e con i suoi genitori, durante il periodo di allontanamento, al fine di consentire un positivo rientro nella comunità scolastica. La famiglia deve essere contattata ed avvertita della decisione entro max 48 ore. Durante le prove d’esame di Licenza Media, le suddette sanzioni disciplinari verranno comminate dalla Commissione d’esame e riguarderanno anche i candidati esterni. La sanzione disciplinare, inoltre, deve specificare in maniera chiara le motivazioni che hanno reso necessaria l’irrogazione della stessa. Più la sanzione è grave e più sarà necessario il rigore motivazionale, anche al fine di dar conto del rispetto del principio di proporzionalità e di gradualità della sanzione medesima. Nel caso di sanzioni che comportano l’allontanamento fino alla fine dell’anno scolastico, l’esclusione dallo scrutinio finale, la non ammissione agli esami di stato, occorrerà anche esplicitare i motivi per cui non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico. PROCEDIMENTO DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI Le fasi del procedimento disciplinare sono le seguenti: 1 contestazione dell’addebito ed invito allo studente o alla studentessa ad esporre le proprie ragioni con eventuale verifica istruttoria delle stesse; 2 deliberazione in merito alla irrogazione della sanzione disciplinare ed annotazione ove previsto; 3 nel caso di applicazione della sanzione comunicazione della stessa allo studente e ai genitori con motivazione, anche sintetica, in relazione alla gravità della violazione e al tipo di sanzione irrogata. IMPUGNAZIONE Il sistema di impugnazioni non incide automaticamente sull’esecutività della sanzione disciplinare eventualmente irrogata, stante il principio generale che vuole dotati di esecutività gli atti amministrativi pur non definitivi: la sanzione potrà essere eseguita pur in pendenza del procedimento di impugnazione, salvo quanto diversamente stabilito nel regolamento di istituto. Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti), entro quindici giorni dalla comunicazione ad un apposito Organo di Garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche. L’organo di garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora l’organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. ORGANO DI GARANZIA REGIONALE L’ulteriore fase di impugnatoria ossia la competenza a decidere sui reclami contro le violazioni dello Statuto, anche contenute nei regolamenti d’istituto, viene specificatamente attribuita alla competenza del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale. Il rimedio in esame, attraverso la valutazione della legittimità del provvedimento in materia disciplinare, potrà costituire occasione di verifica del rispetto delle disposizioni contenute nello Statuto sia nell’emanazione del provvedimento oggetto di contestazione sia nell’emanazione del regolamento d’istituto ad esso presupposto. E’ da ritenersi che, in tal caso, il termine per la proposizione del reclamo sia di quindici giorni, decorrenti dalla comunicazione della decisione dell’organo di garanzia della scuola o dallo spirare del termine di decisione ad esso attribuito. La decisione è subordinata al parere vincolante di un organo di garanzia regionale di nuova istituzione – che dura in carica due anni scolastici. Detto organo presieduto dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale o da un suo delegato è composto, di norma, per la scuola secondaria di I grado da tre docenti e da tre genitori designati nell’ambito della comunità scolastica regionale. L’organo di garanzia regionale, dopo aver verificato la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, procede all’istruttoria esclusivamente sulla base della documentazione acquisita o di memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall’Amministrazione . Non è consentita in ogni caso l’audizione orale del ricorrente o di altri controinteressati.. L’organo di garanzia regionale deve esprimere il proprio parere entro il termine perentorio di 30 giorni. Qualora entro tale termine l‘organo di garanzia non abbia comunicato il parere o rappresentato esigenze istruttorie, per cui il termine è sospeso per un periodo massimo di 15 giorni e per una sola volta (Art.16 - comma 4 della Legge 7 agosto 1990, n. 241), il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale può decidere indipendentemente dal parere. ORGANO DI GARANZIA: COSTITUZIONE E FUNZIONAMENTO L’organo di garanzia è presieduto dal dirigente scolastico . I membri dell’Organo di Garanzia sono nominati dal Dirigente Scolastico su parere del collegio dei docenti (per i docenti) e per elezione da parte del Consiglio d’Istituto (per i genitori) Per la sua costituzione si provvederà con delibera del Consiglio di Istituto e sarà il Dirigente Scolastico a comunicare la nomina agli interessati. Qualora sia assente uno dei membri all’atto della riunione o il caso in discussione riguardi direttamente o indirettamente uno dei membri dell’Organo, subentrerà un membro supplente, nominato anch’egli, come sopra. L’Organo di Garanzia esaminerà e deciderà, su richiesta di chi ne abbia interesse, su conflitti all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente Regolamento. L’Organo di Garanzia dura in carica due anni. REGOLAMENTO RISARCIMENTO DANNI 1. Chi venga riconosciuto responsabile di danneggiamenti dei locali, arredi ed attrezzature è tenuto a risarcire il danno Trattandosi di alunni minorenni, saranno chiamati i genitori a rifondere il danno accertato. 2. In caso che il responsabile o i responsabili non vengano individuati, sarà la classe, come gruppo sociale, ad assumere l’onere del risarcimento, e ciò relativamente agli spazi occupati dalla classe nella sua attività didattica. 3. Nel caso si accerti che la classe, operante per motivi didattici in spazi diversi dalla propria aula, risulta realmente estranea ai fatti, sarà la collettività studentesca ad assumersi l’onere del risarcimento, secondo le specificazioni indicate al punto seguente. 4. Qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi, servizi, ecc.) e non ci siano responsabilità accertate, saranno le classi, che insieme utilizzano quegli spazi, ad assumersi l’onere della spesa; nel caso di un’aula danneggiata in assenza della classe per motivi didattici, l’aula viene equiparata al corridoio. 5. Se i danni riguardano spazi collettivi quali l’atrio o l'aula magna, il risarcimento spetterà all’intera comunità scolastica. 6. E' compito della Giunta Esecutiva fare la stima dei danni verificatisi, e comunicare per lettera agli studenti interessati ed ai loro genitori la richiesta di risarcimento per la spettante. Le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola, e destinate alle necessarie riparazioni, sia mediante rimborso - anche parziale - delle spese sostenute dall’Ente Locale, sia - se possibile - attraverso interventi diretti in economia. SISTEMA PREMIANTE Durante l’anno scolastico sarà possibile conferire agli alunni delle note di merito per comportamenti particolarmente lodevoli. Nell’ottica della riparazione del danno una nota di merito compensa una di demerito. I criteri di attribuzione sono i seguenti: Dimostrazione di crescita personale attraverso un radicale cambiamento del comportamento e dell’impegno scolastico. Cura, attenzione e particolare creatività organizzativa nell’abbellimento della propria classe e dei locali scolastici. Atteggiamento di disinvolta accoglienza e spirito di collaborazione concreto e costante nei confronti di un compagno. Atteggiamento propositivo, trainante nei riguardi della classe o di un gruppo di compagni tale da costituire una leadership positiva. Le note di merito comportano le seguenti premialità: 1 Gratuità ad un evento. 2 Partecipazione ad un evento in rappresentanza della classe. 3 Credito (certificato da attestato rilasciato dalla dirigente) spendibile in sede di consiglio di classe per valutazione quadrimestrale o di esame di Stato. 4 Incarico gratificante di responsabilità in eventi scolastici di rilievo Accudimento della struttura scolastica Ogni aula è affidata alla cura della classe. Al fine di accrescere il senso di appartenenza degli alunni alle classi ed abituarli, sempre nell’ottica dell’educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva, alla cura del bene comune, i coordinatori di classe guideranno gli alunni nell’abbellimento e personalizzazione dell’ambiente nel quale trascorrono il loro tempo scuola. Gli alunni sono invitati a mantenere le aule pulite e decorose. La DS e lo Staff delle funzioni strumentali visiteranno le aule in occasione del Natale o della Pasqua per conferire un riconoscimento alla classe meglio accudita e decorata. Alla classe premiata sarà dedicato un articolo sul giornale della scuola e sarà offerto un premio a sorpresa; la foto della classe sarà inserita sul sito della scuola con l’evidenza dell’attestazione ricevuta. Cura dei locali della scuola. Per l’abbellimento dei locali della scuola saranno individuate aree comuni in prossimità delle classi. I ragazzi di ciascuna classe si adopereranno per abbellire e personalizzare lo spazio a loro riservato. Lo spazio più creativo e decorativo sarà premiato con attestato alla classe e premio a sorpresa. Il presente regolamento sarà a disposizione di tutto il personale della scuola e di tutti i Genitori; sarà presentato agli alunni a inizio anno dai docenti potrà essere consultato anche attraverso il sito Internet della scuola. Le disposizioni contemplate nel presente Regolamento sono suscettibili di modifiche ed integrazioni. Per tutto ciò che non è previsto nel presente Regolamento, si fa riferimento al Regolamento del Consiglio di Istituto. Il Dirigente Scolastico prof.ssa Cinzia Brunelli REGOLAMENTO CONSIGLIO D'ISTITUTO 1-CONSIGLIO D’ISTITUTO La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio d’Istituto sono indicati negli articoli 8-10 del Testo Unico 16 aprile 1994 n.297 e dal Decreto Interministeriale n.44 del 1 febbraio 2001. Il Consiglio d’Istituto, nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni, è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il direttore didattico o il preside. Il Consiglio è' l'Organo della scuola che, fatte salve le competenze del Collegio dei Docenti e dei Consigli di Classe, ha potere deliberante, su proposta della Giunta Esecutiva, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività' della Scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie: a) adozione del regolamento interno dell'Istituto; b) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche, dei sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi e le dotazioni librarie; acquisto dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni; c) criteri generali per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche, con particolare riguardo alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione; di iniziative di integrazione e di sostegno previste dall'art. 7 della legge 4.8.1977 n.517; d) promozione di contatti con le altre scuole per realizzare scambi di esperienze ed intraprendere eventuali iniziative di collaborazione; e) partecipazione dell'Istituto ad attività' culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo. Oltre alle suddette attribuzioni previste nell'art. 6 del D.P.R. 416, spetta al Consiglio d'Istituto: 1- stabilire criteri generali per la fissazione di turni di servizio del personale A.T.A., sentita l'assemblea del personale interessato e tenendo conto delle esigenze della Scuola e del calendario delle riunioni definito dal Collegio dei Docenti; 2- indicare i criteri generali per la formazione delle classi; 3-adattare l'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni ambientali e al coordinamento organizzativo dei Consigli di classe; 4- esprimere pareri al Collegio dei Docenti in materia di sperimentazione metodologico-didattica che richiedono l'utilizzazione straordinaria di risorse dell'amministrazione scolastica. 2- ELEZIONE DEL PRESIDENTE Nella prima seduta il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. 3- ATTRIBUZIONE DEL PRESIDENTE Il presidente assicura il regolare funzionamento del Consiglio e svolge tutte le necessarie iniziative per garantire una gestione democratica della Scuola e la prima realizzazione dei compiti del Consiglio. In particolare: a) convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni e adotta tutti i necessari provvedimenti per il regolare svolgimento dei lavori; b) esamina le proposte della Giunta Esecutiva, dei membri del Consiglio e degli altri Organi della Scuola; c) previa deliberazione del Consiglio, il Presidente prende contatti con i Presidenti degli altri Istituti ai fini di cui all'art. 6 del D.P.R. n. 416; d) affida le funzioni di segretario del Consiglio ad un membro del Consiglio stesso; e) autentica con la propria firma i verbali delle riunioni; f) firma, congiuntamente al Dirigente Scolastico e al segretario della Scuola, il bilancio preventivo e il Conto consuntivo. 4- ELEZIONE DEL VICE-PRESIDENTE Il Consiglio può' deliberare di eleggere anche un vice-presidente, da votarsi fra i genitori componenti del Consiglio stesso, secondo le stesse modalità' previste per l'elezione del Presidente. 5- ATTRIBUZIONI DEL VICE-PRESIDENTE Il vice presidente sostituisce nelle sue funzioni il Presidente in caso di assenza o impedimento. 6- FUNZIONI DEL SEGRETARIO DEL CONSIGLIO Le funzioni del Segretario del Consiglio sono affidate dal Presidente ad un membro del Consiglio stesso. Il Segretario ha il compito di redigere il verbale che deve contenere l'oggetto delle discussioni, i nomi di coloro che hanno partecipato e l'esito di eventuali discussioni, secondo le modalità' di cui all'art. 15, e di sottoscrivere unitamente al Presidente le deliberazioni del Consiglio, oltre al verbale. 7-CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO Il Consiglio è convocato dal Presidente, il quale è tenuto a disporre la convocazione su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva. Il Consiglio deve essere convocato ogniqualvolta ne venga fatta richiesta da un terzo dei membri del Consiglio, da un quarto del Collegio dei Docenti o da almeno 20 genitori. La richiesta di convocazione deve indicare la data e l'ordine del giorno. E' facoltà' del Presidente, sentiti i richiedenti, di anticipare o dilazionare la convocazione, al fine di raggruppare eventuali altre richieste. La convocazione, comunque, non può essere rinviata più di 10 giorni oltre il termine indicato. 8- MODALITA’ DI CONVOCAZIONE La convocazione del Consiglio deve essere diramata, a cura dell'Ufficio di segreteria e per iscritto, ai membri del Consiglio cinque giorni prima, con l'indizione dell'O.d.G. e varie. Copia di convocazione è affissa all'albo della Scuola. 9- FORMAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO L'Ordine del Giorno della convocazione è formulato dal Presidente, sentita la Giunta o il Dirigente Scolastico e deve contenere gli argomenti eventualmente proposti dai singoli Consiglieri e dagli altri Organi della Scuola. In caso d’urgenza, l’O.d.G. può essere integrato anche telefonicamente il giorno precedente la seduta. 10- SEDE DELLE RIUNIONI Il Consiglio si riunisce normalmente nella sede Tanzi o Alighieri della scuola in ore non coincidenti con l'orario delle lezioni. 11- PUBBLICIT’ DELLE SEDUTE In conformità all’art. 8 della Legge n. 748 del 11/10/77 alle sedute del C.d.I. possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate del consiglio stesso. 12-PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI Di ogni seduta a cura del segretario è redatto un processo verbale che deve essere depositato entro e non oltre 10 giorni dalla seduta e viene approvato nella seduta successiva. Ciascun consigliere ha diritto di prenderne visione. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, modificano il testo del verbale oggetto di approvazione. Gli atti conclusivi e le deliberazioni sono pubblicate in apposito albo della scuola. 13-FACOLTA’ DI PARLARE Il Consiglio di Istituto può invitare con diritto di parola su questioni specifiche membri esterni al Consiglio stesso. 14-CONSULTAZIONE DEGLI ORGANISMI DELLA SCUOLA Il Consiglio prima di deliberare su importanti questioni, allo scopo di garantire la più ampia partecipazione alla gestione della scuola, può decidere di consultare gli altri organi collegiali della scuola. Il Consiglio inoltre prende in esame eventuali proposte formulate da regolari assemblee dei genitori. 15-VALIDITA’ DELLE SEDUTE E DELLE DELIBERAZIONI Per la validità delle sedute è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che disposizioni ufficiali prescrivano diversamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente. 16-DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO I membri del Consiglio, durante l’orario di servizio, possono accedere agli uffici di segreteria per richiedere tutte le informazioni e copia degli atti relativi alle materie di competenza del Consiglio. Ogni membro può chiedere al Presidente informazioni o spiegazioni sulla esecuzione da parte della Giunta, delle deliberazioni adottate. 17- LA GIUNTA ESECUTIVA Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva composta da un docente, un non docente e due genitori. Della G.E. fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede e ha la rappresentanza della scuola, ed il D.S.G.A., che svolge anche funzioni di segretario della Giunta stessa. La G.E. predispone il Bilancio Preventivo e le eventuali variazioni, nonché' il Conto Consuntivo, prepara i lavori del Consiglio di Istituto e cura l'esecuzione di delibere dello stesso. I membri del Consiglio di Istituto possono prendere visione degli Atti della G.E. Il Dirigente convoca la Giunta sentiti i componenti. 18-COMMISSIONI DI LAVORO NEL CONSIGLIO Il Consiglio di Istituto, al fine di meglio realizzare il proprio potere di iniziativa di cui all'art. 6 del DPR 416, può decidere di costitutore nel proprio seno, per le materie di particolare rilievo e importanza, Commissioni di lavoro. Le Commissioni di Lavoro non possono avere nessun potere decisionale e svolgono la propria attività' secondo le direttive e le modalità stabilite dal Consiglio stesso. Le C. di Lavoro, per svolgere i propri compiti, possono, previa indicazione del Consiglio di Istituto, sentire gli interessati in materia. Cortometraggio “Gli occhi degli altri” REGOLAMENTO USO LABORATORI Gli alunni accedono ai laboratori sempre accompagnati da un docente. I docenti presenti si assicurano che gli alunni utilizzino in modo attento ed appropriato le attrezzature ed i materiali. Ciascuna classe deve lasciare i laboratori nelle condizioni in cui li ha trovati. Il docente è tenuto a comunicare eventuali guasti o inconvenienti verificatisi durante l’utilizzo al docente responsabile del Laboratorio. LABORATORIO LINGUISTICO ( Sede Tanzi) a) Insegnanti ed alunni possono accedere all’aula multimediale in orario di lezione. b) Gli insegnanti hanno l’obbligo di firmare la presenza nel laboratorio, nell’apposito registro, specificando l’ora di entrata e di uscita, il numero del computer usato, eventuali problemi riscontrati, tempo di connessione ad INTERNET e la finalità prevista per tale connessione. c) Accedendo al laboratorio gli insegnanti si assumono la responsabilità del corretto uso e della conservazione di tutte le apparecchiature in esso contenute. d) Gli alunni entrano nel laboratorio soltanto in presenza di almeno un insegnante, il quale eviterà tassativamente di lasciare la scolaresca o i gruppi senza assistenza. e) Nel laboratorio bisogna esigere che i singoli alunni osservino le misure di sicurezza: non avvicinarsi a prese di corrente. non toccare e non staccare i contatti dell’alimentazione dietro le apparecchiature. tenere la giusta distanza degli occhi dal monitor. Collegare o scollegare al computer solo quando tutti i componenti sono spenti. f) E’ vietato copiare in memoria programmi sprovvisti di licenza d’uso. g) Al termine di ogni attività verificare che sia stata disattivata la connessione ad Internet, che le apparecchiature siano spente correttamente e che l’aula sia in ordine (accostare le sedie, rimuovere oggetti personali quali penne, matite fogli di carta ecc). h) Gli insegnanti provvederanno a segnalare tempestivamente al responsabile le anomalie riscontrate nel laboratorio. REGOLAMENTO LABORATORIO DI SOSTEGNO (sede Tanzi) Il laboratorio di sostegno è un luogo formativo che ha lo scopo di sostenere la didattica ordinaria ed i progetti specifici della scuola. In esso i docenti di sostegno, gli educatori e tutti i soggetti coinvolti nel processo di inclusione degli alunni diversamente abili, possono svolgere attività individualizzate rivolte a singoli alunni o a piccoli gruppi. RESPONSABILE E GESTIONE Il collegio dei docenti provvede annualmente a designare un responsabile del laboratorio che, nell’espletamento del proprio mandato ha il compito di: - Controllare il materiale presente in laboratorio e verificarne l’efficacia e l’efficienza; - Redigere l’elenco delle richieste di materiale utile alla didattica e, sentiti i docenti le cui discipline hanno attinenza con l’uso del laboratorio, inoltrarlo al Dsga; - Avvertire immediatamente il Rspp di ogni pericolo presente nel laboratorio; - Affiggere il regolamento d’uso nel laboratorio ed illustrarlo agli studenti; - Restituire le chiavi d’accesso al laboratorio alla responsabile delle chiavi dopo l’uso. Nell’a.s. 2010-2011 la responsabile è la prof.ssa Carolina Frasco. ORGANIZZAZIONE E PRESTITO Per lo svolgimento delle attività didattiche i docenti chiederanno il materiale (testi, schede didattiche, giochi, sussidi, colori ecc…) alla responsabile che segnerà il prestito sull'apposito modulo affisso in laboratorio con l'indicazione chiara della persona (docente o educatore), del materiale prelevato e delle date di prelievo e di restituzione del materiale. Nel laboratorio è presente una postazione informatica a disposizione degli utenti e soggetta alle stesse disposizioni generali stabilite per le attrezzature multimediali della scuola. Gli alunni devono sempre essere accompagnati dai docenti. CONCESSIONE D’USO DELLA STRUTTURA A TERZI La concessione d’uso della struttura a terzi è disciplinata dal regolamento definito in data 9/11/2010 dai docenti dell’asse culturale Matematico e Scientifico-Tecnologico ed approvato dal CdI. L’uso del laboratorio in orario scolastico antimeridiano da parte di esterni va comunicato al responsabile di laboratorio che provvederà ad informare gli utenti del laboratorio tramite avviso affisso sulla porta dello stesso. Per quanto non specificato nel presente regolamento si prega di rivolgersi alla Dirigente scolastica prof.ssa Cinzia Brunelli. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. REGOLAMENTO D’USO LABORATORIO MULTIMEDIALE Sede Dante accedere al laboratorio secondo quanto previsto dal calendario delle prenotazioni; evitare di disturbare chi lo utilizza; l’accesso ai laboratori è possibile solo in presenza di un insegnante. compilare scrupolosamente l’apposito registro di accesso segnalando eventuali malfunzionamenti; il registro va compilato da chi accede al laboratorio occasionalmente, sono quindi escluse le attività di durata annuale o quadrimestrale (es. laboratori, corsi, giornalino); accendere e spegnere correttamente i computer; non installare nuovo software: su tutti i computer è attivo un antivirus che può causare conflitti durante l’operazione di installazione. I docenti che hanno necessità di installare programmi o cd-rom sono pregati di contattare il responsabile del laboratorio (Sig. Giuseppe Laudadio) per avere le indicazioni necessarie; non inserire nessun tipo di password; non modificare le impostazioni (salvaschermo, sfondo, colori, risoluzioni, suoni, ecc.); è assolutamente vietato aprire, spostare o eliminare dati e cartelle altrui; si consiglia di memorizzare i propri dati nella cartella [Documenti]. In essa ciascuno potrà creare una propria cartella personale; ATTENZIONE: nel caso di individuazione di virus (comparsa di un messaggio dell’antivirus) prendere nota del messaggio e segnalare immediatamente il fatto al responsabile del laboratorio; non mangiare e/o bere nel laboratorio; terminato di utilizzare il laboratorio fare in modo di lasciarlo nelle migliori condizioni; è assolutamente vietato installare software per il quale non risulta acquisita regolare licenza d’uso non coperto da licenza d’uso come prescritta dalla legge(L. 633/41 art. 171 e 171 bis comporta sanzioni penali a carico dei responsabili; 14. al termine dell’anno scolastico, o secondo necessità, i computer vengono sottoposti a manutenzione periodica che può comportare anche la cancellazione di file. Onde evitare perdite di dati, effettuare copie di sicurezza del lavoro svolto (es. su cd-rom). Modalità d’uso e di accesso Disposizioni per gli insegnanti L’insegnante che inserisce nella propria programmazione l’utilizzo del laboratorio e di Internet è responsabile di quanto avviene nelle proprie ore ed è, perciò, tenuto: a sorvegliare attivamente le attività degli alunni; a dare corrette indicazioni circa l’utilizzo del computer; a dare indicazioni chiare sull’utilizzo di Internet; a controllare che gli alunni chiudano la connessione ad Internet alla fine della sessione di lavoro; a segnalare qualsiasi disguido, guasto o mal funzionamento al responsabile, evitando interventi personali; ad evitare un uso indiscriminato delle stampanti, soprattutto per le stampe a colori, considerato il costo elevato delle cartucce; a rivolgersi al responsabile per l’installazione di nuovo software; a salvare sempre i propri lavori (file) in cartelle personali e/o di classe o su supporti digitali; ad illustrare agli alunni il presente Regolamento e gli eventuali problemi che possono verificarsi nella non corretta applicazione delle regole per l'uso dei laboratori di informatica. N.B. ogni violazione sarà segnalata al Dirigente scolastico. Il responsabile del laboratorio è a disposizione per qualsiasi esigenza di supporto. REGOLAMENTO LABORATORIO D’ INFORMATICA (SEDE TANZI) Art. 1 I laboratori d’informatica sono aperti secondo un orario definito dal Responsabile sentite le richieste dei docenti interessati. Art. 2 L’accesso ai laboratori, durante l’orario scolastico, è consentito:alle classi e/o agli alunni accompagnati da un docente della scuola;ai docenti per l’aggiornamento personale tenendo conto che:l’utilizzazione abusiva di software, per il quale non risulti regolarmente acquisita agli atti della scuola relativa licenza – come prescritto dalla legge (L. 633/41 art. 171 e 171 bis), comporta sanzioni penali a carico dei responsabili e che, pertanto, è assolutamente vietato introdurre nei P. C. programmi di qualsiasi tipologia sprovvisti dell’anzidetto requisito (licenza d’uso acquistata dall’Istituto) ed eseguire duplicazioni illegali di software;l’accesso al laboratorio è consentito ad una sola classe per volta. Art. 3 Il Docente si assume le responsabilità civili e penali, durante le proprie ore di utilizzazione del laboratorio, per il download di materiale e la visita di siti non connessi all’attività didattica durante la navigazione su internet. Art. 4 A ogni computer è assegnato un numero distintivo. Art. 5 Il docente che accede al laboratorio dovrà firmare l’apposito registro, indicando data, ora e macchina utilizzata Art. 6 Gli alunni firmeranno il registro assegnato ad ogni P.C. inserendo data, cognome, classe e ora di lezione. Art. 7 Il docente che accede al laboratorio con una classe deve assegnare ad ogni alunno/a gruppi di alunni un posto fisso di lavoro. Art. 8 Chiunque acceda al laboratorio è responsabile delle attrezzature che ha in uso, ed è tenuto a seguire tutte le precauzioni possibili al fine di evitare la diffusione di virus e malware, attraverso siti infetti e chiavette USB Art. 9 Il docente della classe che svolge lezioni di laboratorio deve vigilare sul comportamento degli alunni in merito all’uso delle attrezzature e dei pacchetti applicativi. Art.10 Il materiale necessario alle esercitazioni di classe deve essere richiesto al docente, a nessun alunno è inoltre consentito usare materiale o attrezzature estranee alle esercitazioni in atto. Art.11 Nessuno può caricare di propria iniziativa programmi o files sul disco rigido se non con l’autorizzazione dei responsabili di laboratorio e previo controllo dei programmi stessi da installare. Art.12 Nessuno può utilizzare dispositive di memoria che non siano depositati presso il laboratorio. Art.13 Nel caso si renda necessario mantenere l’archiviazione sul disco rigido di files – dati, è obbligatorio collocare tali files in una sottodirectory con nome di docente e classe, senza porre la detta cartella su desktop. Art.14 A nessuno è permesso cancellare software installato. Art.16 Eventuali guasti devono essere tempestivamente segnalati dagli utenti al docente e al responsabile di laboratorio che compileranno la scheda di malfunzionamento. Art.17 Il laboratorio potrà essere aperto a corsi esterni secondo apposite convenzioni approvate dal Consiglio d’Istituto. Art.18 E’ vietato al personale non autorizzato l’accesso agli armadi dell’aula d’informatica. Art. 19 Solamente l’ amministratore di rete ed il reponsabile del laboratorio sono autorizzati ad usare il server. Art. 20 Il docente dei corsi esterni si dovrà far carico dell’intera applicazione di detto regolamento. Art. 21 I partecipanti dei corsi esterni possono accedere all’ aula solo negli orari stabiliti e con la presenza del docente. Art. 22 Non è consentito utilizzare applicazioni di messaggistica istantanea(chat, sms, facebook, twitter, msn). Art. 23 Non lasciare mai le apparecchiature elettriche in funzione quando si esce dal laboratorio. Art. 24 Disalimentare il quadro elettrico del laboratorio a fine giornata. Art. 25 Gli alunni non devono utilizzare i videoterminali per più di due ore al giorno. REGOLAMENTO UTILIZZO CONNESSIONE AD INTERNET Motivazioni e finalità: Tutti gli utenti che utilizzano internet devono rispettare: la legislazione vigente applicata anche alla comunicazione su internet. la netiquette (etica e norme di buon uso dei servizi di rete). Personale ata : Oltre naturalmente alle attività legate alle proprie mansioni (trasmissioni telematiche al ministero , monitoraggio progetti , ecc..), l’utilizzo di internet e consentito e promosso dall’istituto per tutte quelle attività legate all’aggiornamento e formazione del proprio profilo professionale. Personale docente e studenti: Promozione di forme nuove di apprendimento attraverso percorsi di condivisione e di innovazione della comunicazione. Gli insegnanti sono responsabili nel guidare i loro studenti nelle attività on-line, indicando precisi obiettivi per un uso corretto e responsabile di Internet. Lo scopo principale è quello di arricchire ed estendere le attività di apprendimento in relazione a ciò che il curriculum, l’età e la maturità degli studenti richiedono. Accesso ad internet Punti di accesso: Biblioteca, Aula Magna, Rete Wireless istituto, Sala docenti, Laboratori, Postazioni mobili, Portatili personali. Per la navigazione viene definita una procedura di autenticazione/connessione dei PC collegati ai punti di accesso alla rete d’istituto, responsabile del collegamento è il docente della classe Protezione da internet Poiché esiste la possibilità che gli utenti di internet possano venire a contatto con materiale inadeguato e illegale, la scuola pone in atto delle misure preventive tali da limitare tali situazioni spiacevoli : Firewall; Filtraggio dei contenuti; Eventi formativi ed informativi; Servizio Antivirus. Navigazione siti (esplorazione pagine) Nonostante i filtro dei contenuti non è possibile garantire che nessuno si trovi di fronte a materiale inadatto , segnalare il prima possibile al docente referente della scuola il sito contente materiale non conforme alla politica di istituto. Si consiglia vivamente ai docenti di utilizzare per le esperienze didattiche con gli alunni l’utilizzo di software di catalogazione di siti , cosi da effettuare una navigazione guidata riducendo a zero il pericolo di incappare in materiale non pertinente e di ridurre al minimo il dispendio di tempo. Nonostante tutte le misure preventive la scuola non assume responsabilità per l’eventuale accesso a materiali inidonei e le relative conseguenze. Download di files E’ considerato download di files , lo scaricamento di materiale digitale da internet su supporti (compresi mini disk , memorie sd , pen drive , ecc). E’ espressamente vietato il download di files: violazione dei diritti di autore, contengano materiale illegale e/o non conforme al presente regolamento. Per il download di files da internet è bene considerare che sottrae banda a tutte le connessioni di istituto, si raccomanda di esercitarlo con diligenza e per attività rientranti nell’attività di formazione. Forum, chat, instant messenger, partecipazione a comunità in genere E’ consentito partecipare a comunity solamente se moderate dal docente. In ogni caso nell’interazione con altri utenti su internet la scuola diffida dal comunicare le proprie credenziali. Rispettare la netiquette. Posta elettronica E’ consentito la consultazione della propria e-mail personale se su dominio istituzionale fermisiracusa, istruzione , trampi ecc. Non è garantita la consultazione della propria e-mail su dominio privati in quanto potrebbero essere presenti materiali e o servizi non conformi al presente regolamento. Rispettare la netiquette. Pubblicazione , invio di materiale al di fuori della scuola E’ consentito la pubblicazione di materiale e o l’invio dello stesso attraverso internet se per motivazioni comprese nella politica del presente regolamento e in ogni caso senza violare le leggi in vigore. Antivirus Alcuni servizi erogati nell’istituto sono controllati da antivirus. Ogni utente che importi dati a scuola tramite supporti esterni è tenuto a verificare l’assenza di virus nel proprio supporto. Segnalare eventuali anomalie al docente responsabile dei laboratori. La scuola pone in atto le misure preventive in proprio possesso, ma ogni utente è informato che considerata la vastità della problematica, esiste il pericolo reale di infettare il proprio supporto sui sistema della scuola, di conseguenza la scuola declina ogni responsabilità da ogni incidente che possa verificarsi da un eventuale infezione di virus. Attacchi esterni Sono considerati attacchi esterni tutte quelle attività legate ad individuare vulnerabilità dei sistemi interni o esterni alla scuola e utilizzarle per prendere il controllo totale o parziale, per arrecare danni, o solamente per avere accesso a dati non resi volontariamente pubblici. La scuola vieta espressamente tale tipologia di attività. Privacy Per ovvi motivi di sicurezza la scuola effettua il monitoraggio dei siti visitati. REGOLAMENTO D'USO DELLE LIM ( Sede Tanzi) * L'armadietto contenente i pc delle lavagne è chiuso da una chiave affidata alla sig. F. Deserio, responsabile delle chiavi. * La chiave deve essere richiesta dal docente alla Sig. Deserio, che la consegnerà , facendo firmare un apposito registro. * I docenti avranno cura di sorvegliare sul corretto uso del pc e dei suoi componenti. * Per l'installazione di software ed applicazioni, rivolgersi alla Prof. Consiglio, FS Per l'innovazione didattica. * I docenti sono tenuti a monitorare chiavette USB e dispositivi esterni al fine di evitare la diffusione di virus. * I docenti devono utilizzare il pc in modalità studente * Al termine dell'attività le chiavi devono essere riconsegnate alla sig. Deserio. Regolamento per l’uso dell’aula magna (Sede Tanzi) 1 2 3 4 5 6 7 L’aula magna può contenere al massimo cento persone; Le sedie collocate in prossimità dell’uscita di sicurezza sono riservate ad utenti con problemi motori; Le sedie devono essere depositate in due blocchi, lasciando libero un corridoio centrale e devono essere distanti dai muri perimetrali almeno m. 1.20; Le sedie devono essere agganciate tra di loro in gruppi di dieci unità, al massimo; Tutti gli utenti devono essere seduti e non ingombrare le vie d’esodo; La porta d’accesso all’aula deve essere libera da ingombri; Il cancelletto in ferro che comunica con l’esterno deve essere sempre aperto Regolamento per l’uso dell’aula magna (Sede Dante) 1 2 L’aula magna può contenere al massimo cento persone; Le sedie devono essere depositate in due blocchi, lasciando libero un corridoio centrale e devono essere distanti dai muri perimetrali almeno m. 1.20; 3 Tutti gli utenti devono essere seduti e non ingombrare le vie d’esodo; 4 Le porte d’accesso all’aula devono essere libere da ingombri; 5 Tutti i docenti che intendono utilizzare l’aula magna sono tenuti a prenotarla per tempo utilizzando l’apposita tabella affissa sula porta. Nel caso di attività di progetto che prevedono un utilizzo dell’aula per lungo tempo, è vietato prenotare tutte le date in anticipo, ma occorre concordare l’utilizzo dell’aula con tutti i docenti impegnati nelle diverse attività, particolarmente quando queste si concentrano in particolari momenti dell’anno ( manifestazioni di fine anno scolastico etc. ). Regolamento del laboratorio scientifico ( Sede Dante) 1. Gli alunni sono ammessi in laboratorio esclusivamente in presenza di un docente 2. I docenti devono prenotare il laboratorio per tempo, concordando con i colleghi, nel caso di sovrapposizioni ricorrenti, l’alternanza nell’uso dello stesso (usare la scheda di prenotazione) 3. Il docente accompagnatore deve compilare la scheda di prenotazione, specificando la classe che accompagna e gli strumenti utilizzati. 4. Prima di utilizzare gli strumenti, con debito anticipo, leggere attentamente le istruzioni. 5. E' bene leggere agli alunni la parte del regolamento d'istituto riguardante l'utilizzo corretto delle strutture, delle strumentazioni e dei sussidi didattici della scuola e le relative sanzioni (risarcimento danni) 6. I docenti devono sorvegliare i ragazzi durante l’uso degli strumenti, ed assicurarsi che alla fine dell’ora tutto sia stato riposto dove era 7. La vetreria deve essere accuratamente lavata alla fine degli esperimenti, sciacquandola ripetutamente allo scopo di eliminare ogni traccia di detergente, al fine di non inficiare l’esito di esperimenti di chimica. 8. Pulire, dopo l’uso, strumenti e d attrezzi (piatto della bilancia, tavoli di lavoro, microscopio e vetrini etc..) usando le adeguate procedure 9. Segnalare alla docente responsabile eventuali danni agli strumenti, rottura di vetreria, smarrimenti o malfunzionamenti, attraverso la compilazione della scheda di prenotazione. 10. Porre particolare attenzione nell’uso di piccoli oggetti (bilancia di precisione, ancorette magnetiche etc), che potrebbero facilmente essere smarriti 11. Seguire le procedure di sicurezza, informandosi sulla normativa vigente in materia di laboratorio (esposta); conoscere i simboli riportati sulle etichette delle sostanze chimiche e comportarsi di conseguenza. NOTA In alcuni particolari periodi dell’anno, in particolare dicembre-inizio gennaio e fine marzo il laboratorio è prioritariamente dedicato alle attività inerenti, rispettivamente, continuitàorientamento, settimana scientifica, per cui, i docenti interessati, dovranno dare per tempo l’adesione. Regolamento Laboratorio scientifico (Sede Tanzi) Norme per Accesso al laboratorio L’accesso al laboratorio è riservato, in via prioritaria, alle classi per il normale svolgimento delle ore di scienze secondo l’orario settimanale. Le classi in orario devono essere sempre accompagnate dal docente L’accesso al laboratorio da parte degli studenti o dei docenti in orario esterno a quello di lezione è consentito solo se preventivamente concordato con la responsabile del laboratorio prof.ssa Capobianco ed, in ogni caso, alla presenza della stessa. Organizzazione delle risorse: I docenti di matematica e scienze possono accedere al laboratorio tutti i giorni dalle 8,00 alle 13 previo accordo con la responsabile del laboratorio e segnando sull’apposito registro l’attività svolta. E’ vietata l’installazione di software sul pc della LIMcom senza l’approvazione della responsabile di laboratorio. Prima di lasciare i laboratori allievi e docenti sono tenuti a rimettere in ordine gli strumenti e i materiali utilizzati. Durante l’anno scolastico potrà essere organizzato un breve corso per i docenti interessati all’uso del laboratorio, al fine di illustrare le procedure necessarie per accedere alle risorse. Attività extra-scolastiche: L’uso del laboratorio può essere consentito in orario extra-scolastico, per eventuali corsi di formazione e progetti di approfondimento e recupero. Prima di concedere l’uso delle risorse, è necessario sentire il parere della responsabile di laboratorio prof.ssa Capobianco, per determinare se ciò può comportare dei disagi al normale funzionamento della struttura. Regole per gli studenti: L’accesso al laboratorio è consentito solo se la classe è in orario o se svolge attività di progetto organizzata e coordinata. L’accesso è consentito solo se si è accompagnati dal docente. Zaini, borse e cappotti devono essere lasciati in aula o depositati sui mobiletti sotto le finestre del laboratorio, onde evitare incidenti e non ingombrare i tavoli da lavoro. E’ vietato entrare in laboratorio con cibi e bevande. E’ vietato installare software sulle postazioni e utilizzare cd-rom non autorizzati dal responsabile di laboratorio. Ogni studente è responsabile del materiale inventariato che gli viene affidato durante le attività di esercitazione e ne risponde in caso di rottura o di danneggiamento per cattivo uso. In caso di malfunzionamento diffuso, il laboratorio potrà essere chiuso per una settimana, o comunque per il tempo necessario al suo ripristino da parte della responsabile di laboratorio REGOLAMENTO DEL LABORATORIO DI ARTE E IMMAGINE ACCESSO – UTILIZZAZIONE DEL LOCALE Il laboratorio è usufruibile da tutte le classi secondo un calendario definito dall’orario scolastico, previo accordo fra gli insegnanti di Educazione artistica. Qualora necessiti l’uso per progetti specifici, è emanata una nota scritta. Per gli alunni di prima classe i docenti illustreranno dettagliatamente il corretto uso dell’aula e degli strumenti che si trovano al suo interno. Tutti i materiali utilizzati devono essere riposti al termine dell’attività negli appositi armadi. In caso di danni provocati agli strumenti ed alle suppellettili si dovrà produrre segnalazione scritta ed avvisare l’insegnante responsabile . In laboratorio è vietato correre o comunque spostarsi rapidamente onde evitare rovesciamento di liquidi vari. Gli strumenti che si trovano all’interno dell’aula possono essere usati soltanto con l’autorizzazione dell’insegnante. Il laboratorio può essere utilizzato da una sola classe per volta. Evitare l’accumulo di rifiuti, carta od altro materiale combustibile svuotando il bidone dei rifiuti ogni giorno alla fine delle attività didattiche REGOLAMENTO LABORATORIO DI EDUCAZIONE MUSICALE (Sede Tanzi) ACCESSO – UTILIZZAZIONE LOCALE: Il laboratorio è fruibile da tutte le classi secondo un calendario definito dall’orario scolastico, previo accordi fra gli insegnanti di Ed. Musicale; Qualora necessiti l’utilizzazione per progetti specifici, ne è emanata una nota scritta. STRUMENTI ED ATTREZZATURE: Gli alunni sono tenuti al rispetto degli strumenti e delle suppellettili. Soltanto gli alunni autorizzati dal docente, possono collaborare al montaggio della strumentazione. SEGNALAZIONI: In caso di danni provocati a strumenti, accessori, pareti si deve produrre segnalazione scritta e/o avvisare l’insegnante responsabile. NORME DI SICUREZZA : COMPORTAMENTO – PREVENZIONE – IGIENE Al termine delle attività il laboratorio deve essere lasciato in perfetto ordine. REGOLAMENTO PER L’UTILIZZO DELLA PALESTRA E DELLE ATTREZZATURE SPORTIVE L’accesso alla palestra avviene nelle ore stabilite, sempre in presenza del docente di Educazione Fisica. I docenti delle altre discipline, anche in caso di supplenza, non sono autorizzati a far svolgere attività sportive agli alunni. Durante le lezioni di Educazione Fisica gli allievi devono essere provvisti di abbigliamento idoneo. Per ragioni di sicurezza gli attrezzi di palestra devono essere usati secondo le modalità suggerite dall’insegnante e sotto il suo diretto controllo. Premessa Gli impianti sportivi scolastici sono luoghi in cui si realizza il riequilibrio tra attività motoria e attività cognitiva. E’ luogo privilegiato di maturazione del rispetto delle regole che la persone sarà chiamata ad osservare nella società. La palestra è l’aula più grande e più frequentata della scuola. Settimanalmente vi si alternano tutti gli alunni, per la attività curricolari. Per questo motivo si conviene che il rispetto delle regole fondamentali di seguito citate siano indispensabili per un corretto e razionale uso delle stesse: un ottimo mezzo di prevenzione di spiacevoli infortuni e di un corretto rapporto basato sul rispetto reciproco. Norme generali e compiti dell’insegnante 1 Gli insegnanti di Educazione Fisica in servizio presso l’Istituto e i collaboratori scolastici di palestra, sono responsabili della conservazione degli ambienti e delle attrezzature; 2 Le chiavi del magazzino attrezzi e degli armadi di custodia sono a disposizione di tutti gli insegnanti di Educazione Fisica e ne è custode il collaboratore scolastico di palestra; 3 I danni delle attrezzature, anche soltanto per usura e utilizzazione,vanno segnalati al Dirigente scolastico o al DSGA che ne prenderanno nota per possibili riparazioni o sostituzioni; 4 Ogni insegnante è responsabile del materiale prelevato per utilizzazioni al di fuori dell’ambiente scolastico. 5 Il controllo, lo stato d’uso ed il normale utilizzo degli spogliatoi, servizi e accessori annessi sono demandati all’insegnante in servizio e al collaboratore scolastico della palestra che cura la pulizia dell’impianto, i quali ne riferiscono al Preside; 6 E’ fatto divieto divieto di far accedere gli alunni e gli estranei all’Istituto nei locali della palestra senza la presenza di un insegnante abilitato all’insegnamento dell’educazione fisica o di un responsabile designato. L’uso della palestra e delle strutture esterne adiacenti alla stessa, al di fuori dell’orario scolastico, è consentito agli studenti solo se autorizzati per iscritto dal Dirigente scolastico dell’istituto e con la specificazione dell’orario d’uso. Gli insegnanti devono informare gli alunni sulle norme di sicurezza e far conoscere la segnaletica delle vie di fuga. Norme per gli alunni 1. Gli alunni devono indossare le scarpe ginniche pulite ed indumenti idonei all’attività da svolgere, sia che partecipino attivamente alla lezione, sia che assistano, come esonerati, all’attività pratica. Gli alunni non devono indossare oggetti che possono diventare pericolosi come fermagli, orecchini, spille…; 2. E’ vietato agli studenti usare attrezzi o entrare nella palestra senza la presenza dell’insegnante di educazione fisica. E’ vietato giocare a palla all’interno della scuola o di qualsiasi edificio usato per attività didattiche, compreso il cortile; 3. Tutti gli alunni, al momento dell’appello,debbono disporsi in riga,mantenere un comportamento corretto,evitando eccessi di qualsiasi tipo, per poter svolgere in modo regolare le lezioni, 4. Gli alunni sono invitati a non portare e a non lasciare incustoditi denaro, orologi, ed altri oggetti di valore negli spogliatoi o nella palestra .E’ disponibile un cassetto,custodito dal docente, nel quale gli allievi di una classe possono depositare e, alla fine della lezione, ritirare gli oggetti di valore. Gli insegnanti e il personale addetto alla pulizia della palestra non sono obbligati a custodire tali oggetti e non sono tenuti a rispondere di eventuali ammacchi; 5. L’eventuale infortunio del quale l’insegnante non si avveda al momento dell’accaduto, deve essere denunciato verbalmente all’insegnante entro il termine della lezione o al massimo entro la fine delle lezioni della mattinata in cui è avvenuto. In caso contrario l’assicurazione potrebbe non risponderne; 6. Eventuali danneggiamenti volontari alla struttura della palestra e/o agli oggetti ed attrezzi debbono essere addebitati al/ai responsabile/i, oppure all’intera classe presente quel giorno qualora non si riesca ad individuare il responsabile. 7. E’ vietato prendere attrezzature di propria iniziativa senza la preventiva autorizzazione dell’insegnante, 8. E’vietato far merenda o introdurre lattine negli spogliatoi, in palestra e negli impianti sportivi utilizzati; 9. Lo spogliatoio deve essere lasciato libero dalla classe 5 minuti prima del termine della lezione onde dare la possibilità al personale addetto di pulirlo prima dell’arrivo della classe successiva; 10. Al termine delle lezioni gli spogliatoi e la palestra devono essere lasciati puliti, 11. Gli studenti con gravi problemi di salute possono presentare la domanda di esonero dall’attività pratica allegando il certificato del servizio di Medicina Sportiva dell’ ASL (rivolgersi in segreteria) a norma dell’ art.3 della legge n. 88 del 07/02/58. Gli esoneri possono essere così classificati TOTALE (che esclude l’alunno dall’eseguire la parte pratica delle lezioni di educazione Fisica) - Permanente (per tutto il corso degli studi) - Temporaneo (per l’anno scolastico o parte di esso) PARZIALE (che esclude l’alunno dall’ effettuare determinati esercizi) 1 permanente (per tutto il corso degli studi) 2 temporaneo (per l’anno scolastico o parte esso). Nel corso dell’anno scolastico, a discrezione dell’insegnante, possono essere concessi esoneri temporanei e parziali, in caso di improvviso malore da parte dello studente; lo stesso dovrà successivamente presentare la regolare certificazione del medico o della famiglia come da richiesta Gli allievi esonerati devono comunque presenziare alle lezioni. E’vietato chiudere a chiave la porta d’ingresso verso l’esterno. Regolamento per la concessione d’uso della struttura scolastica a terzi 1 – La richiesta scritta di utilizzo dei locali deve pervenire presso l’istituzione scolastica almeno venti giorni prima della data di inizio attività; 2 – L’associazione richiedente deve essere formalmente costituita e legalmente riconosciuta; 3 – L’associazione che utilizza i locali richiesti è responsabile dell’integrità della struttura e degli arredi. Il responsabile scolastico, al momento della consegna del locale richiesto deve visionare, con il responsabile dell’associazione stessa, l’integrità dello stato dei luoghi; 4 – L’utilizzo dei locali da parte di più associazioni nella stessa giornata rende le stesse responsabili di eventuali danni e del loro risarcimento in parti uguali; 5 – L’associazione che usufruisce dei locali deve provvedere autonomamente alla pulizia degli stessi durante le attività; 6 – L’associazione richiedente deve presentare un calendario indicante i giorni e l’ora in cui intende effettuare le attività e attenersi scrupolosamente allo stesso, onde evitare disagi e accavallamenti. Nel momento in cui la scuola abbia necessità dei suddetti locali per eventuali manifestazioni, tutte le attività devono essere sospese per mettere i locali a disposizione della scuola stessa. VIAGGI D’ISTRUZIONE I viaggi d’istruzione, le visite guidate e la partecipazione ad iniziative che si svolgono durante l’orario delle lezioni, sono parte integrante delle attività didattiche. E’ compito di ogni Consiglio di classe avanzare proposte coerenti con la programmazione ed adeguate per destinazione, durata, costi ed organizzazione, in modo tale da favorire la partecipazione di tutti gli alunni. Le proposte sono presentate ai genitori insieme alla programmazione e al piano dell’Offerta Formativa d’Istituto ed approvate dal Consiglio d’Istituto. Tutte le escursioni si effettueranno con somme versate dagli alunni; in situazioni particolari e compatibilmente con le disponibilità di bilancio, la scuola può prevedere un contributo straordinario alla spesa individuale o collettiva. REGOLAMENTO PER PARASCOLASTICHE LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’ Premessa: Il regolamento interno tiene conto per lo svolgimento di iniziative “parascolastiche”, dei criteri didattici per la programmazione, lo svolgimento e la valutazione stabiliti dal Collegio dei Docenti del 1 Settembre 2011. A) NORME COMUNI: FINALITÀ E COMPETENZE DEGLI ORGANI COLLEGIALI Le iniziative parascolastiche si svolgono per iniziativa e sotto la vigilanza pedagogica e responsabilità degli insegnanti all’esterno dell’edificio scolastico, nei laboratori o nelle classi. Per iniziative parascolastiche si intendono: 1. visite guidate (compresi gli spettacoli teatrali, cinematografici e la partecipazione ad altre iniziative al di fuori dell’edificio scolastico,) 2. gite didattiche, 3. viaggi di istruzione, 4. giornate di progetto per aree disciplinari, 5. gemellaggi tra scuole, gemellaggi tra classi, scambi tra alunni, 6. progetti interscolastici e progetti dell’Unione Europea, 7. soggiorni linguistico-culturali, 8. manifestazioni, tornei sportivi ed escursioni. Le iniziative parascolastiche sono programmate, deliberate ed autorizzate secondo le seguenti linee guida. 1. Le iniziative parascolastiche: contribuiscono a chiarire, completare ed approfondire il programma di insegnamento, con il contatto con la realtà storica, geografica, culturale, sociale ed economica, come pure attraverso una diretta osservazione della natura; rappresentano anche un’occasione per l’esercizio motorio e per coltivare lo spirito di comunità; 2. il Consiglio di Istituto stabilisce i criteri generali relativi all’organizzazione delle iniziative parascolastiche, in particolare: la durata, il periodo, le destinazioni, il numero degli alunni partecipanti, i numero di docenti accompagnatori, i finanziamenti, le quote a carico delle famiglie; 3. Il Collegio dei Docenti definisce i criteri didattici per la programmazione, lo svolgimento e la valutazione delle iniziative parascolastiche; 4.Il Consiglio di Classe, in base ai criteri generali deliberati dal consiglio di istituto e ai criteri didattici deliberati dal collegio dei docenti, propone e approva le iniziative parascolastiche di competenza; 5. il Dirigente scolastico, con la collaborazione della docente referente e dei coordinatori di classe, predispone il piano annuale delle attività parascolastiche, verifica la corrispondenza con i criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto e dal Collegio dei Docenti, accerta la congruità finanziaria ed approva l’effettuazione delle singole iniziative. Nel quadro del generale coordinamento delle risorse professionali della scuola il Dirigente scolastico affida ai docenti l’incarico di accompagnamento. B) CRITERI RELATIVI ALLA PROGRAMMAZIONE: Ogni Consiglio di classe può organizzare gite didattiche e/o viaggi di istruzione o di studio secondo i criteri che seguono: - i docenti coordinatori di classe valutano la possibilità di programmare le iniziative nei medesimi periodi e per le stesse destinazioni; - le iniziative vanno discusse, programmate e deliberate in uno dei primi Consigli di classe ristretti, dal cui verbale risulteranno le motivazioni formative (educative, didattiche e culturali); - la deliberazione del Consiglio di classe deve esplicitare, per ogni iniziativa, i seguenti elementi: la tipologia, la destinazione o il luogo di svolgimento, le date e/o il periodo di svolgimento, il programma, la motivazione didattica, formativa e/o culturale, il numero di accompagnatori. Dopo l’approvazione delle iniziative da parte dei rispettivi Consigli di classe gli insegnanti responsabili dell’organizzazione, provvederanno – d’intesa con la segreteria-presidenza - alla stesura dei relativi preventivi di spesa, nei quali saranno definiti i mezzi di trasporto e la tipologia della sistemazione (in albergo, in ostello, in famiglia, etc.), con indicazione della spesa totale dell’iniziativa e della quota a carico dei singoli alunni. Successivamente va acquisito l’assenso scritto dei genitori. I docenti accompagnatori provvedono in proprio, singolarmente, al pagamento delle quote spettanti per le somme rimborsabili. Qualora l’insegnante responsabile (di lingua e/o di progetto) per motivi personali e/o familiari non possa assumere le funzioni di accompagnamento è comunque tenuto a svolgere le attività necessarie alla programmazione e all’organizzazione dell'iniziativa. PARTECIPAZIONE La partecipazione a tutte le iniziative extrascolastiche assume, di norma, carattere obbligatorio per tutti gli alunni. In casi eccezionali e motivati il Dirigente scolastico autorizza con proprio provvedimento l’esonero dalla partecipazione determinando l’obbligo di frequenza dell’alunno/a alle lezioni di un’altra classe. Le attività programmate hanno luogo con la partecipazione di non meno del 90% degli alunni facenti parte della classe o del gruppo-classe a cui l’iniziativa si rivolge. È facoltà del Dirigente scolastico autorizzare le attività cui partecipa meno del 10% degli alunni qualora le mancate partecipazioni siano originate da cause gravi e adeguatamente motivate. I genitori degli alunni o i loro legali rappresentanti devono essere preventivamente informati quando le iniziative parascolastiche superano la normale durata dell’orario delle lezioni. D. CRITERI RELATIVI ALLO SVOLGIMENTO ED ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE: Le attività parascolastiche (gite didattiche, viaggi di istruzione, soggiorni di studio) costituiscono parte integrante dell’attività formativa (educativa, didattica e culturale) della scuola e pertanto gli alunni sono tenuti a parteciparvi allo stesso modo in cui sono tenuti a partecipare all’orario ordinario delle lezioni. Per l’effettuazione delle iniziative parascolastiche (escluse le visite guidate, il tirocinio e i progetti dell’Unione Europea ) nel corso di un anno scolastico possono essere utilizzati complessivamente fino a nove giorni di lezione. Tale numero può essere incrementato con giorni in cui non siano previste attività didattiche (per esempio soggiorni linguistico -culturali). E) TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE 1. Visite guidate Le visite guidate mirano ad accrescere e ad approfondire le tematiche d’insegnamento, esse si pongono in connessione con lo svolgimento dei programmi di insegnamento. Le visite guidate sono programmate, di norma, all’inizio dell’anno scolastico, su proposta dei docenti competenti per materia, e vengono effettuate sotto la loro personale conduzione e responsabilità. La visita guidata si effettua durante l’orario delle lezioni la cui durata è limitata al tempo strettamente necessario. È consentito un numero massimo di sei visite guidate per classe e per anno scolastico. Nel computo delle stesse rientrano gli spettacoli teatrali o cinematografici o la partecipazione ad altre iniziative al di fuori dell’edificio scolastico. Al fine di evitare squilibri fra le diverse aree disciplinari, i Consigli di Classe (con i soli docenti) elaboreranno dei piani di massima in sede di programmazione annuale. L’attuazione di visite guidate in prossimità degli scrutini quadrimestrali è vivamente sconsigliata. 2. Gite didattiche. Le gite didattiche costituiscono un completamento dell’apprendimento scolastico e sono finalizzate a rendere possibili i contatti con la natura, a confrontarsi e relazionarsi con il paesaggio e i beni culturali delle diverse epoche, a consentire la partecipazione ad iniziative culturali, a fornire impressioni sul mondo del lavoro e dell’economia e soprattutto a rappresentare un momento per approfondire e migliorare i rapporti sociali. Le gite didattiche hanno la durata di un solo giorno, con espresso divieto di pernottamento. Distanze: la destinazione deve evitare viaggi eccessivamente lunghi (non superare la metà della durata complessiva dell’iniziativa e il viaggio di ritorno non può svolgersi di notte, qualora il giorno successivo sia un giorno di scuola). 3. Giornate di progetto I consigli di classe della scuola media possono prevedere delle giornate di progetto che comportino uno o massimo due pernottamenti. Tali progetti mirano a chiarire, completare ed approfondire il programma di insegnamento, la diretta osservazione della natura ed a favorire una migliore socializzazione tra gli alunni in uno spirito di comunità. 4. Gemellaggi tra scuole, scambi L’istituto promuove i gemellaggi tra le sezioni e tra le classi, nell’ambito di un progetto disciplinare e interdisciplinare. I gemellaggi mirano a: favorire una formazione plurilingue e multiculturale, educare alla convivenza, alla cooperazione ed alla socializzazione tra gruppi linguistici, promuovere e valorizzare un atteggiamento positivo verso l’apprendimento della seconda lingua, favorire la conoscenza di ambienti diversi, acquisire maggiore sicurezza e spontaneitá nell’utilizzo della L 2 in contesti anche extrascolastici, favorendo maggiore apertura e rispetto verso l’altro gruppo linguistico. 5. Progetti interscolastici e dell’Unione Europea Gli alunni possono realizzare progetti comuni al fine di sviluppare le proprie potenzialità creative e di approfondire la conoscenza della materie in un contesto comunitario più ampio. Gli alunni possono inoltre partecipare ai progetti organizzati dall’Unione Europea. 6. Manifestazioni, tornei sportivi ed escursioni Le giornate sportive hanno lo scopo di favorire l’attività fisica da parte di alunni/e; e di mettere in risalto l’aspetto dell’educazione alla salute. Le escursioni devono favorire in alunni/e la conoscenza della bellezza della natura, la scoperta del paesaggio e della cultura del proprio ambiente, favorire l’esercizio motorio, far apprezzare lo stare assieme. Il grado di difficoltà, la durata delle escursioni, devono essere stabiliti in relazione allo sviluppo fisico e alle capacità degli alunni/e. Vanno preferiti itinerari raggiungibili in breve tempo. F) FINANZIAMENTI Si rinvia ai criteri di finanziamento stabiliti dal Consiglio d’Istituto. Tali criteri vengono assunti di anno in anno, in relazione ai progetti del P.O.F., alla disponibilità finanziaria dell’Istituto e in misura differenziata per ordine scolastico. G) DOCENTI ACCOMPAGNATORI Gli accompagnatori vanno individuati preferibilmente tra i docenti appartenenti alle classi che attuano l’attività e la cui disciplina di insegnamento sia coerente e/o collegabile con le finalità dell’iniziativa parascolastica. In caso di partecipazione alle iniziative parascolastiche di alunni portatori di handicap, deve essere garantita la presenza del docente di sostegno e/o dell’assistente. Il Dirigente scolastico può autorizzare, con proprio provvedimento, la partecipazione alle iniziative parascolastiche anche del personale docente di altre classi, nonché del personale non docente, il quale assiste gli insegnanti per i meri aspetti organizzativi e di sorveglianza degli alunni durante le iniziative stesse. Nel quadro del generale coordinamento delle risorse professionali della scuola, il Dirigente scolastico affida ai docenti l’incarico di accompagnamento. H) CRITERI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE: Al rientro in sede i docenti organizzatori presentano alla presidenza una relazione dettagliata sullo svolgimento dell’attività evidenziandone il valore formativo (educativo, didattico e culturale) e dando conto di eventuali problemi e difficoltà. La relazione costituirà elemento di analisi da parte del docente responsabile delle attività di valutazione e di documentazione dell’Istituto. La scheda di progetto con le finalità e gli elementi organizzativi verrà acquisita agli atti. I) GARANZIE DI SICUREZZA: Anche se la prima fase dell’organizzazione può essere effettuata dagli alunni, dai docenti accompagnatori, le prenotazioni degli alberghi, direttamente o tramite agenzia, dei pullman, il versamento delle quote di caparra e saldo relativi agli studenti dovranno avvenire tramite la segreteria. Sarà compito della segreteria e del dirigente scolastico richiedere che gli automezzi impiegati nel viaggio alla data di effettuazione degli stessi siano in possesso di: - regolare titolo di immatricolazione (in servizio di noleggio o in servizio di linea); - perfetta efficienza dal punto di vista della ricettività, in proporzione al numero dei partecipanti e dal punto di vista meccanico. (L’efficienza dei veicoli dovrà essere comprovata dal visto di revisione tecnica annuale presso gli uffici M.C.T.C.); - assicurazione prevista dal punto 16 della C.M. n. 74 del 17 marzo 1988; - cronotachigrafo. Per quanto riguarda gli autisti si dovrà richiedere che: - siano in possesso, oltre alla prescritta patente di guida, del certificato di abilitazione professionale, prevista dall’art. 2 della legge 14.2.1974 , n. 62; - evitino di viaggiare in orario notturno; - garantiscano, nel caso di viaggi lunghi, l’effettuazione delle pause di riposo previste dalle vigenti norme di legge. RAPPORTI SCUOLA -FAMIGLIA Rapporti con le Famiglie Nella vita della comunità scolastica i genitori possono e debbono svolgere un ruolo sempre più importante per l’educazione dei figli. La scuola non deve essere un luogo isolato rispetto alla famiglia e alla comunità in cui i ragazzi vivono. Il ruolo dei genitori è importantissimo nel dialogo con tutti gli operatori della scuola e nel dialogo con i figli, per sostenere, integrare la proposta culturale ed educativa della scuola stessa. I rappresentanti dei genitori partecipano ad alcune riunioni dei Consigli di Classe dove possono avere l’occasione di indicare bisogni, situazioni particolari e proporre collaborazioni e suggerimenti. I genitori di ogni classe possono liberamente riunirsi in assemblea. Se invitati possono partecipare anche i docenti e il Dirigente Scolastico. Per quanto riguarda la situazione e i problemi di ciascun alunno, a partire da ottobre c’è la possibilità di incontrare i singoli docenti in orario scolastico per la durata di un’ora, in giorni prefissati da ciascun insegnante, con cadenza mensile. Per i genitori che abbiano difficoltà ad incontrare i docenti nell’orario scolastico ci saranno due occasioni di incontro pomeridiano secondo un calendario stabilito per ogni quadrimestre. In particolare nel corrente anno gli incontri si svolgeranno secondo le seguenti modalità: 1° Quadrimestre: 12 dicembre colloquio con i docenti di Lettere, Lingue, Scienze motorie, Arte; 14 dicembre colloquio con i docenti di Matematica, Musica, Tecnologia, Religione. 2° Quadrimestre: 18 aprile colloquio con i docenti di Matematica, Musica, Tecnologia, Religione; 20 aprile colloquio con i docenti di Lettere, Lingue, Scienze motorie, Arte. Altre Modalità di Comunicazione sono Per Comunicazioni brevi ed immediate: Contatti telefonici Per colloqui andamento didattico e disciplinare: Orario ricevimento docenti Per colloqui di particolare rilevanza: Per appuntamento con i docenti Per comunicazioni scritte: Diario personale, lettere dalla Segreteria Per comunicazioni relative alla programmazione didattica ed educativa: Consigli di classe aperti ai genitori eletti La partecipazione dei genitori alla vita scolastica si realizza attivamente nei Consigli di classe e nel Consiglio di Istituto e a livello informativo nei colloqui con gli insegnanti. La rappresentanza dei genitori nei Consigli di classe è la seguente: Sede Dante 1^ SEZ. A MILELLA PIETRO MOSSA ANNA MARIA SATALINO M.GRAZIA CAMPANILE MIMMA 1^ SEZ. E SCARPELLI ANTONELLA PESCE ELISABETTA OSTUNI ROSA ANNA MALTARINO IRENE 1^ SEZ. B ZAGAMI SIMONA CAMPANELLA GIOVANNA 1^ SEZ. F MANGINI GIUSEPPE V. COLELLA PASQUA INGRAVALLO MARIANNA 1^ SEZ. C DAMATO LAURA BOCCUZZI ROSALIA 1^ SEZ. D PICCIARIELLO GIUSEPPE MAURIZIO CLAUDIA MARISOL DI VAGNO PASQUA DELCANE GIUSEPPE 2^ SEZ. A MARTINELLI FRANCA LEPORE ANGELA DELIA FILOMENA 2^ SEZ. B CAPPELLA ANTONIO COLELLA CATERINA RUTIGLIANO VITO 2^ SEZ. C BALZANO CRESCENZA BRUNETTI ANNA CALABRESE GIOVANNI SEVERO FLORIANA 1^ SEZ. G PANZINI ROSANNA MARTINELLI ROSA COLUCCI SANTA 2^ SEZ. E VASTA ANNA ISABELLA PATRUNO MARIELLA LAURO MARIA CAPRIO VERONICA 2^ SEZ. F TAGARELLI ENZA RUGGIERO VITANTONIO LESTINGI ANTINIA 2^ SEZ. G RUSSO GIOVANNI DI LORENZO ANGELA VERGA FRANCESCO DE BELLIS GIULIANA 2^ SEZ. D ANTONELLI DOMENICO MANZARI CELESTE 3^ SEZ. A TAGARELLI RAFFAELLA SUSCA ANGELO 3^ SEZ. B CARMINUCCI GIUSEPPINA DANIELE ANGELA DESERIO GEROLAMA PALUMBO MARIA 3^ SEZ. C SALAMIDA CATERINA FRANZESE MARI MADDALENA 3^ SEZ. D ROSSINI ANNALISA SARACINI ANNALISA DELCANE MARIAGRAZIA 3^ SEZ. E SHAQIRI MIGENA PETROSINI ROSANNA PESCE ROMANA PASSERI ISABELLA 3^ SEZ.F RANIERI GRAZIA MASOTINE PAOLA LEPORE ROSA INGRAVALLO GIOVANNA 3^ SEG. G DI PIRCHIO GIOVANNA DI BARI SARA COLUCCI VITTORIA BUTTARO GIUSEPPE Sede Tanzi 1A - CARAGIULO DONATO - RANIERI ELISABETTA - RUGGIERO ISABELLA 1B - GIAMPIETRO ANITA - AGNELLO GIULIA - MANFREDI GIOVANNA - BERLEN FILOMENA 1C - CAPUTO LETIZIA - MATTEUCCI FRANCESCA - ORICCHIO ANNALISA - PALAZZO CATERINA 3A - FURIO ANNA - LAERA ANTONIO - DEMONTE VITO - BALLABENE PORZIA 3B - CAPUTO SANTINA - INNAMORATO ROSA - DELLINO ANTONIA - DEMARINO PALMINA 3C - SALLUSTIO ANGELA - CLEMENTE PASQUA 3D - SIMONE FRANCESCA - MOCCIA CRESCENZA 2A -VERGA ROSALBA - RANIERI ROSA - VASTO MARIA - SUSCA CECILIA 2B - VENTOLA ANNA - RIZZI GIOVANNA - VALENZANO MARIA CATERINA - COPERTINO GIOVANNA 2C - RUGGIERI CATERINA - CAPUTO TERESA Calendario Ricevimento Genitori Il Collegio dei docenti ha previsto il ricevimento generale in 3 momenti: a. Ricevimento in forma assembleare di classe, per la presentazione della programmazione annuale e per l'istituzione dei seggi per l'Elezione dei Rappresentanti negli Organi Collegiali b. Ricevimento generale a dicembre per illustrare l'andamento didattico degli alunni c. Ricevimento generale ad aprile, per illustrare l'andamento didattico degli alunni e segnalare eventuali situazioni di difficoltà I ricevimenti individuali dei genitori si effettuano nei seguenti periodi Mese Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio dal giorno 21 21 12 23 20 26 16 21 al giorno 29 26 17 28 25 31 21 26 Laboratorio di scrittura creativa ORARIO DI RICEVIMENTO A. A.S. S. 2006/2007 2011-2012 MATERIA S.M.S. "DANTE A. TANZI" DOCENTE GIORNO INTINI ANTONIA MASSARI BRUNA venerdì lunedì DELLISANTI ANGELO DEPERTE NAPOLA FRANCESCA D'ALESSIO MARIANTONIETTA CAMPANILE CATERINA VITULLI ROSA RONCONE ANDREA CALABRESECOLOMBA INNAMORATO O ROSA MAZZOCCOLI M. ASSUNTA IANNI ANTONIETTA PANTALEO VIVIANA MANNARINO ROSANNA MURA ROSSELLA RELIGIONE MOLA DI BARI ORA dalle 9.00 11.00 alle 10.00 12.00 Giovedì Martedì Mercoledì Lunedì Mercoledì Venerdì Venerdì Martedì Venerdì Venerdì Sabato Sabato Mercoledì Venerdì 9.00 10.00 9.00 9.00 9.00 11.00 11.00 11.00 10.00 10.00 11.00 8.00 9.00 10.00 10.00 11.00 10.00 10.00 10.00 12.00 12.00 12.00 11.00 11.00 12.00 9.00 10.00 11.00 GIAMPIETRO FRANCO APPICE AMELIA BERLEN GIORGIO QUARANTA ANGELA PIETANZA ROMANA FARELLA ISABELLA Giovedì Martedì Sabato Martedì Venerdì Venerdì 8.00 9.00 10.00 9.00 10.00 10.00 9.00 10.00 11.00 10.00 11.00 11.00 SAMMARCO IMMACOLATA PELLEGRINO MARIA CRISTINA Lunedì Mercoledì 9.00 10.00 10.00 11.00 LONGANO MARIA D'INCOGNITO RAFFAELLA FRANCESE 1^ C - 2^G Giovedì Giovedì Martedi 9.00 9.00 8.00 10.00 10.00 9.00 CIMANI ANTONELLA Lunedì 11.00 12.00 PESCE LAURA GIANNUZZI GIULIA ABRUZZESE VINCENZA LAMANNA MARIANGELA PULITO ANNAMARIA LUNEDI' Mercoledì Lunedì Lunedì Lunedì 9.00 9.00 9.00 10.00 12.00 10.00 10.00 10.00 11.00 13.00 CASTELLANI BRANA' ROSALBA CARBONARA MARIA Lunedì Mercoledì Lunedì 10.00 10.00 10.00 11.00 11.00 11.00 SCARAMUZZI GIOVANNI DEFRENZA FRANCESCO MARTINELLI LEONARDO Giovedi Martedì Giovedì 11.00 11.00 9.00 12.00 12.00 10.00 SICA ROSANNA VERGA ENRICA SANTORO ANGELA MUSICA Martedì MARTEDI' Sabato Giovedì 12.00 9.00 11.00 9.00 13.00 10.00 12.00 10.00 LEOCI MARIA SCIDDURLO TOMMASO Sabato Lunedì 11.00 9.00 12.00 10.00 LEPORE CESIRA Martedì 9.00 10.00 PIGNATARO ANNUNZIATA DEFONTE LAURA TANZI PAGLIARULO CATERINA Mercoledì GIOVEDI' MARTEDI' Giovedì 9.00 11.00 12.00 12.00 10.00 12.00 13.00 13.00 LETTERE SC. MATEMATICHE FRANCESE SPAGNOLO INGLESE ED. ARTISTICA ED. TECNICA ED. MUSICALE ED. FISICA SOST. SPECIALIZZATO SERVIZI AMMINISTRATIVI Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico dalle ore 10.00 alle 12.00 di tutti i giorni feriali e dalle 16.00 alle 19.00 del martedì, esclusi tutti i prefestivi dei periodi di sospensione delle attività didattiche e dei mesi di Luglio ed Agosto. Le iscrizioni alle classi prime saranno effettuate presso le segreterie delle scuole primarie per il tramite delle Scuole Elementari, invece quelle relative alle classi seconde e terze avvengono d'ufficio. I certificati di iscrizione e frequenza sono rilasciati entro un giorno dalla richiesta; gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma, non oltre tre giorni dalla richiesta. I diplomi di licenza media vengono rilasciati in tempi congrui alla consegna da parte del ministero e comunque non oltre la fine dell’anno scolastico successivo al conseguimento. I documenti relativi alla valutazione intermedia e finale sono consegnati dai docenti ad uno dei genitori o a chi ne fa le veci, come da calendario comunicato alle famiglie secondo il Piano annuale delle attività. L'orario di servizio di tutto il personale è rilevabile dal Piano annuale affisso all’albo. Sono presenti nella Scuola l'albo d’Istituto, l’albo degli Organi Collegiali, l’albo delle Graduatorie Docenti, l’albo delle Graduatorie del Personale Ata, l’albo della RSU, l’albo Sindacale, l’albo della Sicurezza. DIRIGENZA Il Dirigente Scolastico riceve tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 12.30, compatibilmente con gli impegni istituzionali e di rappresentanza o previo appuntamento. Un Piano dell'Offerta Formativa rimane una mera dichiarazione di intenti se non si trasforma in servizio verso l'utenza e non è tale se di esso non può essere valutata la qualità. Pertanto, a fine anno scolastico, si attiverà un processo di monitoraggio posto in atto dalle funzioni strumentali, volto a rilevare i livelli di gradimento del servizio offerto, attraverso un questionario rivolto a docenti, alunni e genitori che terranno conto dei sotto elencati indicatori di qualità del servizio scolastico. Gli indicatori di qualità individuati sono i seguenti: 1 Coerenza del servizio reso con i principi ispiratori del POF 2 Grado di soddisfacimento delle aspettative degli utenti 3 Efficacia delle relazioni fra le componenti interne alla Scuola 4 Efficacia delle relazioni con il mondo esterno 5 Efficacia delle attività di recupero e sostegno 6 Efficacia delle iniziative di Continuità e di Orientamento scolastico 7 Validità specifica dei vari progetti inseriti nel POF 8 Utilizzazione dei laboratori e delle palestre con relative attrezzature e del patrimonio librario 9 Vivibilità degli spazi Dopo aver raccolto i dati, averli adeguatamente analizzati e tra loro comparati, aver esaminato le ipotesi emerse, si valutano se e quali modifiche apportare per migliorare la qualità del servizio. Carta dei Servizi Che cos'è la CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi è stata introdotta nel nostro ordinamento con Decreto del Consiglio del Presidente dei Ministri 7 Giugno 1995, quale strumento per documentare la qualità del servizio erogato da ciascuna Amministrazione a garanzia dei cittadini, in linea con il processo avviato con la legge 241/90, che ha conferito rilevanza giuridica alle regole di trasparenza, pubblicità, partecipazione, efficienza ed efficacia. A che cosa serve la CARTA DEI SERVIZI La carta dei servizi rappresenta un documento di indirizzo, che favorisce nell'utenza la conoscenza di questa istituzione scolastica e delle regole che la governano, favorendo in tal modo una chiara comunicazione interna ed esterna. A chi si rivolge la CARTA DEI SERVIZI Genitori per favorire la conoscenza delle modalità di accesso ai servizi offerti dalla scuola; Studenti per conoscere l'organizzazione interna della scuola; Docenti e personale amministrativo e ausiliario per un supporto all'esercizio delle proprie funzioni; Ente locale e associazioni territoriali per una più complessa progettazione sul territorio. Come utilizzare la CARTA DEI SERVIZI Se gli utenti riscontrano il mancato rispetto degli impegni contenuti nella carta possono tutelare i loro diritti con un reclamo che deve essere presentato alla Dirigenza Scolastica. Ogni suggerimento o proposta di miglioramento dei servizi sarà oggetto di attenta analisi da parte della Dirigenza Scolastica. I contenuti della Carta si ispirano ai seguenti principi fondamentali contenuti nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994: UGUAGLIANZA IMPARZIALITA' E REGOLARITA' ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA PARTECIPAZIONE EFFICACIA ED EFFICIENZA LIBERTA' DI INSEGNAMENTO AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Uguaglianza: la Scuola si impegna a garantire uguaglianza di trattamento nell'offerta dei servizi agli utenti, a rimuovere eventuali inefficienze e ad attuare tutte le iniziative necessarie per facilitare l'accesso ai servizi ai portatori di handicap; nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti condizioni socioeconomiche, psicofisiche, di lingua, di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche. Imparzialità e regolarità: la Scuola si impegna a svolgere il servizio secondo criteri di obiettività, imparzialità e giustizia, a garantire la regolarità e la continuità del servizio e a ridurre al minimo i disagi per gli utenti anche in caso di interruzioni o disservizi che si verifichino per cause di forza maggiore. Accoglienza e integrazione : la Scuola si impegna a favorire l'accoglienza di genitori e alunni, l'inserimento e l'integrazione di questi ultimi, con particolare riferimento alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni figli di emigrati in patria, a quelli in situazione di handicap e/o di grave svantaggio socio-economico. Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza: l'utente, anche proveniente da comune diverso ha il diritto di iscriversi e frequentare presso il plesso preferito nei limiti della sua capienza e della tipologia di corso prescelto. L'obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell'evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo organico e funzionale. Partecipazione: la Scuola, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un'informazione completa e trasparente. Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell'attuazione della Carta: i loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. Efficacia ed efficienza: l'attività scolastica, ed in particolare il servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività didattica e dell'offerta formativa integrata. La Scuola persegue il continuo miglioramento della qualità e dell'efficienza dei servizi. Libertà di insegnamento: la programmazione delle attività educative e didattiche assicura la libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell'uomo, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità. Aggiornamento professionale: l'aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l'amministrazione, che assicura interventi organici e regolari. AREA DIDATTICA La Scuola individua i seguenti fattori di qualità e fissa gli standard relativi e ne garantisce l'osservanza e il rispetto: Continuità Orientamento Libri di testo Compiti a casa Clima di classe Verifica degli apprendimenti Sistema di valutazione Recupero dello svantaggio scolastico Sostegno psicopedagogico agli alunni diversamente abili Coordinamento didattico Assegnazione dei docenti alle classi Aggiornamento del personale docente Contratto formativo Orario delle lezioni Piano annuale delle attività scolastiche Fattori di qualità Continuità Orientamento Libri di testo Compiti a casa Standard Fattori esterni che possono impedire il mantenimento degli standard a) Formazione delle 1^ classi con gruppi equilibrati tra di loro ed eterogenei al loro interno; -Iscrizioni tardive b) Pubblicazione degli elenchi entro i primi giorni di settembre. a) Predisposizione di un apposito progetto di durata triennale; b) Distribuzione di materiale informativo; c) Visite a scuole; d) Formulazione del Consiglio orientativo e comunicazione scritta alle famiglie. e) Team di orientatori. a) Adozione di criteri comuni per la scelta dei libri di testo: a) -Insufficiente leggibilità,modernità,efficace apparato offerta del didattico; mercato b) Adozione di testi in più volumi per editorialeridurre il peso degli zaini; b) Libertà di scelta c) Possibilmente adozione unica in tutte del docente le sezioni; c) Dimenticanze d) Accorgimenti per evitare un da parte degli sovraccarico di materiali da trasportare alunni nella stessa giornata; d) Introduzione e) I testi non possono essere cambiati per nuovi almeno 6 anni ma rimane la possibilità insegnamenti degli editori di integrare i testi con e) -Variazioni del appendici di aggiornamento. prezzo di f) Adozione di libri in format digitale. copertina a) Diminuzione del carico nei giorni post-festivi e nei giorni successivi ai b) c) d) a) b) Clima di classe c) d) e) f) a) Verifica degli apprendimenti b) a) Sistema di valutazione b) a) b) Recupero dello svantaggio scolastico c) Sostegno a. rientri pomeridiani per le classi a tempo prolungato e per progetti legati al P.O.F. e ai P.O.N.; Equa distribuzione dei compiti nell'arco della settimana; Attività rispettose dei particolari ritmi di apprendimento; Indicazione pratiche "su come studiare a casa". Accoglienza, collaborazione, rispetto delle idee altrui, gratificazioni; Utilizzo di strategie adeguate: cooperative learning (apprendimento di a) gruppo), tutoring (azione di aiuto alunno/alunno e docente/alunno); b) Forme di rappresentanza delle classi (incarichi di responsabilità, ecc.); Rapporti disciplinari e comunicazione scritta alla famiglia; Attuazione del regolamento di disciplina. Sistema premiante per le eccellenze. Verifica sistematica al termine di ogni Unità di Apprendimento secondo modalità e strumenti definiti dal consiglio di classe; Comunicazione dei risultati delle prove scritte entro 15 giorni dalla prova. Adozione di parametri comuni per la misurazione e la valutazione; Informazione preventiva sui criteri di valutazione. Interventi individualizzati da effettuarsi nelle ore curriculari; recupero finalizzato a far conseguire agli studenti i livelli di apprendimento soddisfacenti e a prevenire le ripetenze e gli abbandoni da effettuarsi in ore extracurriculari; Differenziazione dei percorsi di apprendimento, calibrati ai bisogni individuali. Progetto Educativo Individualizzato; a) Classi numerose e iperattive. - Presenza di alunni problematici sul piano del comportamento -Difficoltà nel psicopedagogico b. Docente di sostegno specializzato; reclutamento agli alunni c. Continuità nella figura del docente di b) Trasferimento, diversamente abili sostegno; nomina a tempo d. Incontri periodici del Gruppo per determinato l’integrazione scolastica(almeno tre incontri all'anno). e. Invio da parte del Comune di Assistenti alle persone ed educatori a) Costruzione di percorsi di Coordinamento apprendimento a carattere didattico interdisciplinare; b) Comuni attività progettuali. Assegnazione del Rispetto del criterio della continuità personale docente didattica; alle classi Insufficiente Aggiornamento del Realizzazione delle attività di assegnazione di personale docente formazione previste nel P.O.F. fondi Contratto formativo Assemblea di classe (mese di ottobre); Riunione dei consigli di classe in seduta E' la congiunta con i rappresentanti dei dichiarazione genitori (Novembre- Marzo); esplicita e partecipata Incontri Scuola -famiglia (Dicembre dell'operato della Aprile); scuola; Incontri con i coordinatori delle classi sulla sua base per la consegna delle Schede di l'allievo deve valutazione (Febbraio - Giugno); conoscere il Ora mensile a disposizione per i quadro delle ricevimento dei genitori ( Elenco conoscenze e affisso all'Albo - Comunicazione abilità scritta alle famiglie); possedute, i Piano dell'Offerta Formativa (redazione possibili sviluppi entro Ottobre, consegna in copia da conseguire sintetica ai genitori riuniti in nel corso Assemblea per l'elezione dei propri dell'anno rappresentanti in seno ai Consigli di scolastico e il classe, affissione all'Albo entro il 30 percorso Ottobre e successiva pubblicazione sul costruito per lui sito Web della scuola, copia depositata all'interno di nell'ufficio del Dirigente Scolastico); ogni Unità di Insieme delle Unità di apprendimento, Apprendimento; concordato dai rispettivi Consigli di il docente deve Classe entro la data della prima far conoscere preventivamente all'allievo l'offerta formativa e motivare il proprio intervento didattico; il genitore deve conoscere i percorsi di apprendimento ipotizzati per il proprio figlio, esprimere proposte e pareri, collaborare nelle attività riunione prevista dal Piano delle attività scolastiche. a) Articolazione dell'orario di servizio su cinque giorni, salvo diverse richieste; Orario di lavoro dei -Impegni più scuole b) Rispetto in forma prioritaria delle docenti esigenze di natura didattica espresse dai docenti. a) Piano di tutte le attività funzionali all’insegnamento nel limite massimo delle 40 ore; per l'attività di Piano delle attività programmazione di inizio e fine anno e scolastiche per le riunioni del Collegio dei Docenti; b) Piano delle 40 ore per le riunioni dei Consigli di Classe SERVIZI AMMINISTRATIVI La Scuola individua i seguenti fattori di qualità, fissa gli standard relativi e ne garantisce l'osservanza e il rispetto: celerità delle procedure trasparenza informatizzazione dei servizi di segreteria tempi di attesa agli sportelli flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico modalità di comunicazione a) Nel rispetto delle scadenze fissate dal Ministero le iscrizioni alla prima classe di scuola secondaria di 1° grado sono effettuate tramite la scuola elementare, alla prima classe della scuola secondaria di secondo grado tramite la segreteria di questa scuola Iscrizioni b) Le domande sono acquisite agli atti della scuola immediatamente dopo la trasmissione da parte della Direzione Didattica c) Le domande vengono acquisite con la presentazione del titolo di studio o del nulla-osta, se proveniente da altra scuola Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico: a) Entro il giorno successivo alla richiesta per quelli di iscrizione e frequenza b) Entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per i certificati con votazione e/o giudizi c) Entro dieci giorni lavorativi per i certificati di servizio del personale docente e A.T.A. d) Entro un giorno lavorativo per il rilascio del certificato Rilascio certificati sostitutivo del diploma originale e) Gli attestati e i certificati sostitutivi del diploma, in unico esemplare e validi fino al rilascio del diploma originale, sono consegnati a partire dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali f) I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dal Dirigente Scolastico o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio finale a) A richiesta scritta, è consentita la visione dei documenti depositati agli atti della scuola. Nel caso di documenti contenenti dati sensibili e giudiziari, l'accesso è consentito nei limiti in cui sia strettamente indispensabile e nei termini previsti dall'art. 60 del D.L.vo n. 196/2003. b) Il procedimento di accesso dovrà concludersi entro 30 giorni Trasparenza dalla presentazione della richiesta. c) Le eventuali irregolarità o incompletezze della richiesta vanno comunicate all'interessato. d) L'accesso consiste nella visione e/o nel rilascio di copia dell'atto con rimborso dei soli costi di riproduzione (euro 0,05) mediante applicazione di marche da bollo laddove richiesto. Tempi di attesa a) L'orario di apertura degli uffici al pubblico è il seguente: dalle agli sportelli b) a) b) Modalità di comunicazione c) d) ore 10:00 alle ore 12:00 da Lunedì al Venerdì; la Segreteria è aperta in orario pomeridiano nei giorni di martedì dalle ore 16:00 alle ore 18:00 dal 15 Settembre al 15 Giugno. Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico su appuntamento. La scuola assicura all'utenza tempestività del contatto telefonico, stabilendo modalità di risposta che comprendano il nome dell'istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona in grado di fornire le informazioni richieste. Per le informazioni all'utenza sono predisposti una tabella dell'orario di servizio del personale dipendente, l'organigramma degli uffici e degli organi collegiali, l'organico del personale docente e ATA, gli Albi d'istituto, una bacheca sindacale. Presso l'ingresso e gli uffici sono presenti e riconoscibili gli operatori scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Il regolamento di Istituto viene pubblicizzato mediante affissione all'Albo e sul sito della scuola. Giornata della Memoria: incontro con Fabrizio Silei Autore del libro Alice e i Nibelunghi All’atto d’iscrizione la Scuola consegna al genitore la seguente richiesta di autorizzazione: Autorizzazione alla Scuola Secondaria di 1° Grado “Alighieri- Tanzi” ad effettuare riprese foto/video/audio di minori. Luogo e data Io sottoscritto……………………………………………………………………… in qualità di genitore esercente la potestà sul minore o soggetto esercente la potestà sul minore………………………………………………………………………….. DICHIARO che nulla osta a rilasciare la seguente autorizzazione, assumendosi ogni responsabilità in ordine alla mancata veridicità di quanto dichiarato, anche in nome e per conto dell’altro genitore, o della persona esercente la potestà sul minore AUTORIZZO la scuola ad effettuare riprese (con tele camera, macchina fotografica, web cam) nell’ambito delle attività istituzionali. Autorizzo inoltre la pubblicazione delle suddette riprese foto/video/audio attraverso il sito internet o altri siti ministeriali, su giornali locali e la loro trasmissione ad altri per partecipazioni a concorsi. Firma del genitore (o di chi delegato): ___________________________________ Teatro integrato CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA La scuola individua, fissandone gli standard e garantendone l'osservanza e il rispetto, i seguenti fattori di qualità: 1 Igiene 2 Sicurezza 3 Spazi interni ed esterni Fattori di Standard di qualità qualità I collaboratori scolastici garantiscono quotidianamente l'igiene di Igiene ambienti e servizi Sicurezza La Scuola a) garantisce la vigilanza sui minori in caso di sciopero; b) stipula contratti di assicurazione a favore degli alunni per eventuali incidenti durante le attività scolastiche ed extrascolastiche; c) sollecita gli enti preposti ad attivarsi per la sicurezza nei seguenti campi: antincendio, sicurezza degli impianti idrici, elettrici, di riscaldamento; d) garantisce il corretto rapporto di 1 a 15 tra numero degli insegnati e numero degli alunni durante le visite guidate e i viaggi di istruzione; e) dispone di un piano di evacuazione, in caso di emergenza. Spazi interni ed esterni La Scuola dispone di: a) Sala professori b) aule per le normali attività didattiche, adeguatamente attrezzate per lo svolgimento delle lezioni c) Aula comune per le riunioni d) Aula comune per attività didattiche e) Aule Multimediali, attrezzate di Server + postazioni per ogni singolo alunno, scanner, stampanti, lavagne multimediali interattive. f) Archivio g) Teatro h) Laboratorio Musicale i) Biblioteca e Mediateca j) Laboratori Scientifici k) Palestre coperte e scoperte l) Servizi igienici per disabili m) Laboratori artistici n) Laboratorio linguistico.