sommario del libro “il liutaio” di domenico angeloni

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sommario del libro “il liutaio” di domenico angeloni
SOMMARIO DEL LIBRO “IL LIUTAIO” DI DOMENICO ANGELONI
PREFAZIONE DELL'AUTORE
INDICE
INDICE DELLE TAVOLE
INDICE DEI BRANI MUSICALI
CAPITOLO I.
Il violino moderno e ipotesi intorno alla sua genesi
Mancanza di notizie al riguardo nelle antiche cronache — Soluzione di continuità nella successione
degli strumenti ad arco — Assenza di rappresentazione in documenti pittorici antichi — Poca
importanza alla sua origine — Ricerca nei quadri di genere religioso — Figure di suonatori nei
quadri del Beato Angelico - di Raffaello Sanzio - di Pellegrino Munari - del «Perugino» - del
«Pinturicchio» - di Fra Paolino da Pistoia - del «Francia» - del «Veronese» - di Jacopo da Ponte del «Domenichino» - del Van Dyck — Atteggiamento ingenuo delle figure — Il violino e comparso
all'improvviso? — Ragioni varie del silenzio sulle origini del violino — Ipotesi del Dottor
Coutagne — Carattere popolare e da strada del violino — Suo ostracismo dall'educazione dei
giovani ammodo — Rabelais e «Gargantua» — Notizie del Brenet sull'antica classificazione degli
strumenti musicali in rapporto alle varie categorie sociali — Difficoltà di precisare la data di
costruzione dei primi violini — Gasparo da Salò inventore secondo la tradizione accettata —
Berenzi, Butturini e le loro ricerche — Il Livi, il casato di Gasparo da Salò, l'anno di nascita e
l'anno di morte — Gasparo Duiffoproucart ipotetico competitore — L'incisione del Woeiriot —
L'ipotetico violino — Analisi — I duoi violini alla francese di Claudio Monteverdi — Probabile
influenza dell'arte italiana su Gasparo Duiffoproucart — Scarse probabilità a favore di questi circa
l'invenzione a causa di dissesti economici — Mancanza di carattere nei fori armonici del presunto
violino — Elementi a favore di Gasparo da Salò — Da quali motivi poté provenire la
trasformazione degli strumenti — Strumenti indiani — Mentalità dei liutai antichi — Ipotesi sulla
genesi degli strumenti ad arco moderni — I loro progenitori — Difficoltà per l'uso provenienti dalle
corde situate in uno stesso piano — Simmetria nella cassa degli strumenti rispetto a due assi
perpendicolari fra loro — Simmetria ridotta al solo asse longitudinale — Ripieghi atti ad agevolare
il maneggio dello strumento nel cambiamento di posizione — Diminuzione della larghezza della
cassa nella parte centrale — Compenso nella sezione trasversale — Rastremazione della parte
superiore degli strumenti, all'attacco del manico — Costanza del volume secondo il criterio del
liutaio — Ricerca del nuovo baricentro — Probabili tentativi empirici — Spostamento dei fori
armonici col loro taglio nel nuovo asse trasversale baricentrico — Le FF coi due rami eguali ed
andamento parallelo dell'asse dello strumento — Successiva diseguaglianza fra i due rami delle FF
— Mancanza di costanza nell'altezza delle fasce — Spostamento più in basso dei fori a causa della
diseguaglianza delle fasce — Empirismo nelle determinazioni — Andamento obbliquo delle FF e
della catena — Il contorno attuale per necessità costruttive — Analisi di alcuni strumenti più
conosciuti — Il «Betts» di Stradivari — Ricerca del baricentro di mezza sagoma — Non
coincidenza dell'asse baricentrico trasversale col taglio delle FF — Spostamento del baricentro
verso il bottone — Valore della differenza tra i due volumi determinati dal piano baricentrico
trasversale riferita al volume del violino — Violino di Gagliano - di Gasparo da Salò — Viola
Medicea, viola del «Quintetto di Carlo IV» di Stradivari — Violoncello di Nicola Amati —
Violoncelli «Mediceo» e «Duport» di Stradivari — Violoncello di Alessandro Gagliano —
Contrabbassi di Gasparo da Salò, Amati, Bartolomeo Cristofori.
CAPITOLO II.
Il violino trapezoidale del Dottor Felice Savart
Difficoltà intorno alla soluzione del problema del violino — Tentativo del fisico francese Dr. Savart
— Il violino è una macchina acustica — Fenomeno di risonanza su cui è basato uno strumento ad
arco — Concordanza tra le vibrazioni della massa d'aria da mettere in movimento a quelle del
suono da rinforzare — Formola dei tubi risonanti — Quanti tubi in cambio del violino — Suono
fondamentale e suoni armonici — Risuonatori di Helmhotz — Causa fisica del metallo dei suoni —
Perché la cassa del violino rinforza tutti i suoni — Il problema delle casse armoniche: la pratica più
efficace della teoria — Elasticità susseguente — L'enarmonia negli strumenti ad arco — Intervallo
— Tono — Comma — Diesis — Bemolle — Scala temperata — Perché un buon violino non si
deve prestare — Convenienza di trattare bene gli strumenti — Consiglio di un costruttore — Il terzo
suono di Tartini — Suoni di combinazione: per differenza e per addizione — Esempi — Confronto
tra la scala naturale e la temperata — Suoni armonici sul violino — Tabella teorica relativa agli
armonici sul violino accordato per quinte — Relazione di posizione tra suoni reali e suoni armonici
— Tabella pratica degli armonici più usuali sul violino con riferimento ai suoni reali — Armonici
naturali — Armonici doppi —Armonici artificiali — Scordatura — Relazione tra gli armonici del
violoncello e della viola con quelli del violino — Le ricerche del Dr. Savart — La Memoria
all'Accademia delle Scienze di Parigi — Figure dello Chladni — Nodi e ventri — Necessità della
simmetria nelle lastre vibranti — Suoni e rumori — Funzione del cavalletto e della cassa armonica
— Necessità di simmetria nelle corde e negli strumenti ad arco ordinari — Giudizio delle
Commissioni sui violini dello Chanot e del Savart — Spessore delle tavole armoniche — Le tavole
armoniche né troppo grosse né troppo sottili — Vantaggio delle tavole piane nel vibrare —
Svantaggi di quelle curve — La cassa armonica paragonata a quella del tamburo — I bordi incollati
impediscono la formazione di nodi in mezzo — Necessità che le linee nodali siano sottili — Linee
nodali nel violino del Savart — Il violino ordinario non vibra bene — Opinioni dello Chladni e del
Maupertuis — Riserve del Savart — Sue considerazioni — Ipotesi dello Chanot non ammessa dal
Savart — Perché gli strumenti sono più lunghi che larghi — Conclusione di Savart sulla forma più
conveniente da assegnare agli strumenti — Opportunità del trapezio e sue dimensioni — Dettagli e
caratteristiche — Confronto col violino classico — Spessori delle tavole in relazione alla qualità del
legno impiegato — Modo di provare le tavole circa il loro spessore e la loro durezza — Necessità
dei fori armonici — Loro caratteristiche pel violino trapezoidale — Una forma di catena diversa
dell'ordinaria — Spessori reciproci delle tavole armoniche — Opportunità di fare fondo e coperchio
di abete — Criterio intorno allo spessore delle fasce e alla loro larghezza — Abolizione delle
controfasce — Anima — Sua funzione — Tastiera d'abete rivestita d'ebano — Considerazione sul
cavalletto — Ponticello a tre piedi — Attacco delle corde diverso da quello normale — Gli
ornamenti sono inopportuni — Scopo del filetto — Qualità del suono del nuovo strumento —
Osservazioni circa gli inconvenienti presentati dalla forma trapezoidale — La posizione dei fori
armonici in relazione all'ipotesi del capitolo I.
CAPITOLO III.
Analisi degli elementi del violino
Ricerca della forma da assegnare alla sezione delle tavole armoniche — Criterio di massima solidità
e minimo peso — Né eccesso, né difetto di spessori — Il buon senso del liutaio — Forma troppo
arcuata contraria alla facile vibrazione — Opinione del Savart intorno alle tavole piane — Diversità
di curvatura negli strumenti di Amati, Stradivari, Stainer — Sezione trasversale mediana — Raggio
di curvatura delle tavole armoniche — Freccia massima — Sezione longitudinale — Sezione
qualunque — Verifica intorno agli spessori delle tavole armoniche — Ponticello e suo ufficio —
Influenza della massa del ponticello sul suono — Sordino e suo effetto — Peso del sordino — Peso
del ponticello del violino — Condizioni varie a cui il ponticello deve soddisfare — L'esempio del
violoncello di Servais — Necessità del ponticello a due piedi — Inutilità del ponticello a tre piedi
— Il cavalletto di Stradivari e quello moderno — Condizioni di robustezza — Componenti delle
tensioni delle corde nel piano del ponticello — Normalità di esse rispetto al coperchio — Risultante
— Distanza tra le corde estreme al capotasto — Distanza fra gli attacchi delle corde estreme alla
cordiera — Reazione degli appoggi del cavalletto — Curva del ponticello — Spessori —
Inestensibilità della cordiera — Inconvenienti — Proposta del Savart di prolungare le corde fino al
tassello — Inconveniente — Cordiera di dimensioni minime — Pericolo della risonanza (Blanc) —
Smorzatoio — Anima — Sua funzione rispetto al suono — Trombetta marina — Ipotesi sull'origine
dell'anima — Condizioni di contatto colle tavole armoniche — Criteri di posizione dell'anima —
Maniera di metterla in punto — Modo pratico di situarla a posto — Anima di cristallo — Catena —
Forma e posizione — Adattamento — Funzione secondo il Savart — Consiglio di Savart —
Opinioni varie intorno alla origine della catena — Origine casuale — Opinione degli Hill —
Quadro comparativo della catena secondo diversi liutai — Sordina — Sordino o pera.
CAPITOLO IV.
Materiali ed accessori
Necessità in ordine al materiale derivanti dalla legge di simmetria — Difficoltà di trovare legname
opportuno su grandi superfici — Ripieghi degli antichi liutai per ovviare all'inconveniente —
Coperchio e fondo in più pezzi incollati — Tavole in un sol pezzo usate anche da Stradivari —
Critica del Savart al riguardo e suo suggerimento — Come il Savart provava le sue tavole — Vari
modi di tagliare l'albero: in tavole, a spicchi — Maniera varia di adoperare il materiale risultante —
Pregi ed inconvenienti — Vantaggi estetici che se ne possono ricavare — Tavole armoniche in più
pezzi secondo linee necessariamente prestabilite — Necessità di spaccare il legno coll'ascia invece
di segarlo — Distanza tra le fibre in relazione al suono — Possibilità di ricerche teoriche —
Commento del Savart — Norme pratiche dedotte dai lavori degli antichi liutai — Eccezioni —
Pregiudizio intorno alla bontà dei violini antichi e al legno vecchio come materiale da lavoro —
Difficoltà opposta dal legno vecchio ad adattarsi a vibrare bene — Suo impiego nella falsificazione
di strumenti — Rappezzature ed inconvenienti — Colla e sue proprietà — Vari tipi di colla; alla
gelatina, alla caseina — Norme e coefficienti ad esse relativi — Consiglio per l'uso — Legno e suo
peso specifico — Varietà di legno adoperate dai vecchi maestri — Acero e sue varietà — Peso del
violino senza vernice — Peso della vernice — Corde e loro eguaglianza — Relazione colla
verniciatura — Tensione relativa alle varie corde — Corista — Leggi delle corde armoniche —
Necessità dell'omogeneità — Uso del calibro — Sonometro — Fabbricazione delle corde di
minugia — Operazioni varie -- Corde metalliche — Ordigno ausiliare per la tensione del cantino —
Corde fasciate (miste) — Carattere diverso delle quattro corde sullo strumento.
CAPITOLO V.
Dettagli intorno agli strumenti ad arco
Opinioni pro' e contro una costruzione geometrica adoperata dai maestri liutai antichi — Del
violino — Il Bagatella e il suo sistema ricordato dal Fétis — Il contorno delle tavole armoniche —
Curvatura — Freccia — Spessore — Fori armonici — Catena — Anima — Cavalletto — Manico
— Tabella riassuntiva in parti e in millimetri — Gli altri strumenti ad arco — Inconvenienti —
Nessuna perfetta similitudine geometrica fra i vari strumenti di autori diversi e di uno stesso autore
— Tabelle comparative — Errore inevitabile dei liutai nella ricerca della similitudine geometrica
fra i quattro tipi di strumenti ad arco — Mancanza di continuità nelle curve del contorno col metodo
del Bagatella — Ipotesi più probabile di semplici costruzioni geometriche per il contorno e per le
FF — Altri criteri per gli spessori delle tavole armoniche — Spessori usati dagli antichi maestri
liutai — Tabella comparativa — Dimensioni di tavole armoniche e fasce — Manico — Tastiera —
Della viola — Le caratteristiche comuni — Confronto fra alcuni lavori di rinomati liutai — Del
violoncello — Dimensioni di famosi violoncelli — La perfezione raggiunta da Stradivari —
Opinione di Vuillaume circa il «Duport» preso a modello — Del contrabbasso — Particolari —
Tentativi di modificazione nella famiglia degli strumenti ad arco — Opinioni autorevoli pro' e
contro la necessità di nuovi strumenti — Il tenore-viola di Stradivari — Relazione effettiva tra le
accordature dei vari strumenti e loro rappresentazione ordinaria — L'arco — L'archetto del violino
— Forma antica — Difetti — Tartini e il primo radicale perfezionamento — Le varie fasi di
trasformazione degli archi — Il secondo perfezionamento razionale del Tourte — l'equilibrio —
Qualità che deve possedere un buon arco — L'archetto della viola e del violoncello — L'arco del
contrabbasso — Varie forme — Maneggio all'italiana e alla francese — Colofonia — Disciplina
d'uso.
CAPITOLO VI.
Costruzione degli strumenti ad arco
Preparazione delle parti principali che costituiscono uno strumento ad arco — Forma per la
preparazione delle fasce — Adattamento degli zocchetti e delle fasce — Controfasce e manico —
Condizioni di perfetta positura — Innesto semplice o a coda di rondine — Inclinazione
longitudinale, trasversale del manico — Sistema antico e moderno — Ragioni — Ripieghi per
correggere le variazioni d'inclinazione — Dettagli del manico — Sua parte esterna — Calcolo della
lunghezza di essa — Chiocciola e ganasce — Costruzione — Chiocciola della viola medicea —
Tavole armoniche — Sagoma longitudinale — Effetti della curvatura sulla trasmissione del suono
— Raccordo — Sagome trasversali — Rafforzamento della giuntura del fondo degli strumenti con
losanghe di collegamento — Sagome esterne ed interne — Uso del compasso di spessore —
Spessori speciali del coperchio sotto al ponticello — Relazione tra gli spessori e le qualità del suono
— Montaggio provvisorio delle tavole — Tasto e capotasto — Prove e correzione degli spessori —
Rifinitura delle tavole armoniche — Filetto e sua composizione — Modo di prepararlo — Spessore
— Filetto artificiale — Doppio filetto di Gasparo da Salò e Maggini — Eccezione di Stradivari —
Scopo del filetto — Modo di prepararne la scanalatura — Costruzione grafica del contorno delle
tavole armoniche del violino (il «Betts») — Costruzione grafica del contorno del violoncello (il
«Duport») — Inclinazione varia delle FF — Etichetta dei liutai — Ornamenti e decorazioni
intarsiate o dipinte sulle tavole e sugli accessori — Abbellimenti usati dagli Amati e da Stradivari
— Logica abolizione di ogni ornamento.
CAPITOLO VII.
Vernice
Considerazioni intorno alla necessità della vernice — Rapido deterioramento degli strumenti non
verniciati — Constatazione del Vidal — Spiegazione del Savart — Origine puramente protettiva
della vernice — Successiva constatazione dell'effetto sul tono — La preparazione delle antiche
vernici era operazione laboriosa — Essiccazione lenta — La vernice a spirito e Luigi Guersan —
Sostituzione di essa a quella fabbricata con olio e resine — Opinioni giuste ed opinioni errate del
Mailand — Opinione del Savart parzialmente esatta — Il Savart contrario alla colorazione del legno
— Errate concezioni di vernici a base di gomme e di resine — Opinione dei signori Hill — La
ricetta della vernice non costituiva un segreto — Facilità di procurarsi la ricetta — La diversità di
verniciare determina la diversità del tono degli strumenti? — Il forte calore del sole e la verniciatura
— Commento di Fry e conclusione negativa — Possibile interpretazione in modo diverso — La
ricetta di Stradivari in possesso degli eredi? — Il racconto di un discendente — Limitato potere di
penetrazione della vernice di gomma lacca — Potere penetrante della vernice ad olio e resine —
Spiegazioni — Maniera diversa di comportarsi dei due tipi di vernici — La vernice del Fry —
Dicroismo nelle antiche vernici — Fabbricazione razionale di una vernice — L'ossidante e l'acido
nitrico — Resine e terpeni come basi — Vernice cremonese, veneziana, napoletana — Risultati
diversi circa il colore in dipendenza dell'ossidazione e della temperatura — L'ossido di resina e la
sua diluizione nell'olio di trementina — Qualità estetiche ed acustiche della vernice —
Inconvenienti — Difetto di coesione nella vernice delle prime prove del Fry — Successiva
correzione con olio di lino cotto — Preparazione dei vari tipi di vernice: per via secca, per via
umida — Difficoltà di precisare a priori la gradazione di tinta — Artifizio della mescolanza delle
vernici — Cause estranee alla vernice nella modificazione delle tinte — Alcuni esempi dei tre tipi
di vernice — Considerazioni e conclusioni.
CAPITOLO VIII.
Alcuni lavori di antichi maestri liutai
Considerazioni su ciò che resta di antichi strumenti ad arco — Incoscienza e condiscendenza
delittuosa di liutai ignoranti — Cura ed obblighi da parte dei possessori — Conservazione
preferibilmente in cassetta di legno — Il violino assorbe facilmente umidità — Esperienza del Fry
— Asportazione della vernice per strofinìo — Poggiamento — L'insidia dell'anobium domesticum
— Mezzi di protezione —Spolveratura interna del violino — Stranezze di possessori di strumenti
— La cura del letto di Thomas Mace e i suoi consigli in proposito — Rispetto verso gli strumenti:
esempio di Sarasate e di Alard — Dragonetti e il suo «violino» — Ole Bull: l'attenzione verso gli
strumenti non è mai troppa — Duport ed un aneddoto napoleonico — L'elettricità e i raggi Röntgen:
due secoli in dieci minuti — La realtà: l'educazione acustica — Mezzi vari: pel virtuoso e pel
dilettante — Chiarimenti in proposito — Il violino va tenuto sempre accordato — Necessità della
costanza del diametro delle corde e controllo col calibro — Le prove del Savart — Alcuni strumenti
famosi — il «Guarnieri» di Paganini e un aneddoto relativo — Il Museo «Luigi Cherubini»
dell'Istituto musicale di Firenze e i suoi strumenti ad arco — Il Gran Principe Ferdinando di
Toscana e la Collezione Medicea — Caratteristiche e notizie intorno ad alcuni strumenti di essa —
Violino di Stradivari — Viola di Stradivari — Violoncello di Nicola Amati — Violoncello di
Antonio Stradivari — Violoncello di Alessandro Gagliano — Contrabbasso attribuito ad uno degli
Amati — Contrabbasso a fondo curvo e a cinque corde di Bartolomeo Cristofori inventore del
pianoforte — Inventario di consegna degli strumenti redatto da Bartolomeo Cristofori — Fac-simile
del suo autografo — L'invenzione del pianoforte e la Memoria del cav. Puliti in proposito —
Opinioni errate circa l'autore dell'invenzione — Documentazione della priorità e superiorità
dell'invenzione del Cristofori — Dettagli dell'articolo di Scipione Maffei — Tabella di solmisazione
— Un contrabbasso famoso di G. da Salò — Dragonetti e i duetti con Viotti — Prezzi di alcuni
strumenti celebri: di Stradivari, di Guarnieri del Gesù.
BIBLIOGRAFIA
NOTE DEL CURATORE