Sportelli leggeri

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4.2.1 - PROGETTO SPORTELLI LEGGERI DECENTRAMENTO DI
ALCUNI SERVIZI PRESSO I COMUNI, GLI INFORMAGIOVANI, LE ASSOCIAZIONI
1 - CODICE PROGETTO
Il progetto è riconducibile a quella che il Piano Provinciale del
Lavoro definisce quale “Area 4: Assistenza tecnica al territorio
per l’innovazione e la gestione del cambiamento”.
2 - TIPOLOGIA DI
INTERVENTO/AREA
FUNZIONALE DEL PPL
Il progetto in esame può essere inquadrato nel contesto di due
degli obiettivi generali del PPL ovvero:
1. fornire un insieme di servizi reali al territorio;
2. realizzare una modalità di lavoro per programmi implementando modalità innovative e buone prassi per il governo delle politiche attive del lavoro.
L’obiettivo specifico del progetto è il rilancio ed il potenziamento della rete provinciale di agenzie di promozione e sviluppo delle politiche attive del lavoro e dei servizi per l’impiego garantendo ai vari utenti – singoli o enti/imprese – pari opportunità
di accesso all’informazione ed ai servizi presso le Amministrazioni Locali, gli Informagiovani e le Associazioni in tema di politiche attive del lavoro e di politiche giovanili.
3 - OBIETTIVI SPECIFICI
Il progetto prevede la realizzazione di due “aree sportello” sperimentali (presso gli uffici Informagiovani o altri sedi a livello
comunale e le Associazioni di categoria), che saranno organizzate dal punto di vista logistico e dell’immagine in maniera coordinata con quanto attuato dalla Provincia presso i Servizi per l’Impiego di sua competenza: tali “sportelli leggeri” fungeranno, di
fatto, come unità decentrate dei medesimi Servizi per l’Impiego in
grado di assicurare l’accesso ai servizi specialistici provinciali
come le consulenze specialistiche di orientamento, la preselezione, l’incontro domanda offerta, il bilancio di competenze, ecc.
L’attività in esame valorizzerà la rete dei rapporti tra gli Enti
Locali e le Associazioni al fine di elevare la qualità dei servizi
resi e di ottimizzare l’impiego delle risorse pubbliche in ottica di
4 - DESCRIZIONE
A rea 4 - Assistenza tecnica al territorio per l’innovazione e la gestione del cambiamento
Piano Provinciale del Lavoro
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decentramento e di avvicinamento dei servizi al cittadino quale
strategia di riduzione del rischio di esclusione e marginalità
attraverso la creazione di “aree sportello” collegate in rete con il
Sistema Informativo del Lavoro, con le banche dati ed il Centro
Risorse della Provincia di Treviso.
5 - MODALITÀ DI
ATTUAZIONE, ASPETTI
ORGANIZZATIVI E
GESTIONALI
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Piano Provinciale del Lavoro
La realizzazione degli sportelli leggeri si realizzerà attraverso un
processo di accreditamento delle strutture convenzionabili che
prevederà un’analisi delle condizioni in cui viene erogato il servizio (locali, personale, strutture informative, localizzazione,
orari, ecc.). Le strutture accreditate verranno sottoposte ad audit
periodici per individuare la conformità del servizio reso agli
standard predefiniti. Le strutture convenzionate dovranno mettere a disposizione del servizio gli spazi necessari.
La Provincia si impegnerà a fornire gli accessi al sistema informativo (tramite computer portatili collegati alla rete), l’assistenza
tecnica, il personale specializzato in front office, il controllo di
qualità e l’accesso ai servizi specialistici provinciali a favore degli
utenti, la fornitura di un sistema di procedure standard per la
gestione dei servizi ed i supporti informativi, documentali necessari, la fornitura dei materiali divulgativi, la promozione del servizio secondo un piano di comunicazione ed un immagine coordinata e l’utilizzo di un sito web dedicato - www.trevisolavora.org.
Gli “sportelli leggeri” consentiranno di fornire alla cittadinanza
anzitutto un servizio di prima informazione più capillare attraverso l’utilizzo da parte degli operatori individuati delle procedure e
dei supporti informativi esistenti presso i Servizi per l’Impiego per
la gestione dell’utente in maniera omologa a quello dei Centri
garantendo così il rispetto di modalità e standard predefiniti.
La sperimentazione operativa del servizio consisterà nella realizzazione di n. 300 colloqui suddivisi fra i due nuovi “sportelli leggeri” in maniera proporzionale al bacino d’utenza; colloqui individualizzati saranno prioritariamente rivolti ai soggetti a rischio
di esclusione, donne, inoccupati e disoccupati. In particolare, le
donne verranno attivamente coinvolte nell’ambito di questa azione in sintonia con la tematica prioritaria delle pari-opportunità.
Presso gli “sportelli leggeri“ gli utenti potranno acquisire le informazioni necessarie anche all’accesso ai servizi specialistici – prenotazioni – o di natura formativa sottoelencati a titolo esemplificativo:
– apprendistato;
– contratti di formazione lavoro;
– tirocini;
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– incontro domanda e offerta di lavoro;
– incontro domanda e offerta a livello europeo;
– incontro domanda e offerta di formazione;
– orientamento;
– bilancio di competenze.
Saranno fornite informazioni relative ai cosiddetti servizi per
l’impiego (attività prevalentemente amministrativa) e quelli relativi alle politiche attive del lavoro (counselling, riqualificazione,
orientamento ecc.). Potranno essere decentrati anche altri Servizi Amministrativi Provinciali.
Il progetto prevede l’ubicazione dei due sportelli presso gli uffici Informagiovanie/o di Comuni e/o di Associazioni della Provincia. L’esatta ubicazione di tali sportelli è in corso di definizione da parte della Provincia in collaborazione con i gli attori
potenzialmente interessati.
6 - LOCALIZZAZIONE
I beneficiari delle attività dei due “sportelli leggeri” saranno sia
i singoli cittadini che le aziende potenzialmente interessate ai
servizi.
7 - BENEFICIARI
L’articolazione temporale del progetto è evidenziata nella tabella di seguito riportata.
8 - TEMPI DI
ATTUAZIONE
Articolazione temporale del
progetto in attività
1 2
tecniche specifiche
Convenzioni
Operatività dei due
sportelli
Colloqui individualizzati
MESI
3
4
5
6
7
8
9 10 11 12
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9 - FABBISOGNI
E MODALITÀ
DI FINANZIAMENTO
L’iniziativa in esame è stata inserita nel progetto presentato dall’Amministrazione Provinciale di Treviso ai sensi del bando FSE,
anno 2000 – Misura A.1 Organizzazione dei nuovi servizi per
l’impiego (DGR Regione Veneto n. 2619 del 4.8.2000 di cui al
BUR n. 76 del 25.8.2000, BUR n. 76 del 25.8.2000).
Il fabbisogno finanziario connesso all’iniziativa in esame sarà
interamente coperto dai fondi di cui al sopracitato bando.
10 - RISULTATI ATTESI
Di seguito sono riportati i risultati attesi a seguito della realizzazione del progetto.
Indicatori fisici
n.
Numero di operatori (front office, counselling)
2
Numero di colloqui da effettuare presso gli sportelli
Numero di “sportelli leggeri” da attivare
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Piano Provinciale del Lavoro
300
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