Arrangiare, arrangiarsi
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Arrangiare, arrangiarsi
ARRANGIARE, ARRANGIARSI UN PERCORSO DI EDUCAZIONE MUSICALE Documentazione Progetto [email protected] (maggio 2012) Roberto Agostini [email protected] Scuola Secondaria di I Grado ‘Il Guercino’ Istituto Comprensivo 9, Via Longo 4, 40139 Bologna, http://www.ic9bo.it/ PREMESSA La presente relazione riprende una scheda elaborata nell’aprile 2011 in occasione di un momento di riflessione sul percorso di sperimentazione del progetto [email protected] allora al suo secondo anno. Questa scheda rifletteva e sviluppava un’attività in corso di svolgimento in relazione ad una ‘matrice di progettazione’ presentata dal prof. Luigi Guerra in un seminario di formazione parte delle attività di [email protected]. Questa stessa scheda ha dato origine ad un’unità didattica presente sulla piattaforma ANSAS/Ex‐Indire dedicata alla formazione dei docenti2 ed è inoltre stato ripreso in occasione della stesura del saggio “Technology Of Education And Music Teaching: New Responses To Old Issues”3. Il percorso illustrato in questa relazione è dunque frutto di un progetto didattico sviluppato durante il secondo anno di sperimentazione di [email protected]. Più precisamente, le attività si sono svolte durante il primo quadrimestre dell’a.s. 2010/11. (circa un’ora a settimana da metà ottobre all’inizio di febbraio). L’obiettivo principale era quello di sperimentare l’uso delle tecnologie dell’educazione assumendole sia come strumento didattico sia come mezzo per sperimentare nuovi ambienti educativi. L’ambiente scolastico è qui considerato non solo nella sua doppia veste di ambiente di apprendimento e di socializzazione secondo le indicazioni della matrice di progettazione sopra menzionata (figura 1), ma anche come un’area dove vengono messe in campo dinamiche di carattere affettivo, estetico e valoriale di grande rilevanza nelle attività musicali che in questa sede, però, non saranno discusse. Anche per questo, e visto il suo carattere sostanzialmente partecipativo, il progetto vuole anche essere un contributo al raggiungimento di obiettivi trans‐disciplinari che riguardano l’inclusione sociale. 1 Luigi Guerra, “Progettare e innovare”, Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Bologna, Incontri di formazione “Trasformare gli ambienti d apprendimento, innovare la didattica”, a.s. 2010/11, 24 novembre 2010, http://www.istruzioneer.it/page.asp?IDCategoria=430&IDSezione=1778&ID=400947, non pubblicato. 2 Cfr. http://www.indire.it/, in corso di pubblicazione, accesso riservato ai docenti in formazione. 3 R. Agostini, “Technology Of Education And Music Teaching: New Responses To Old Issues”, in P.M. Pumilia‐ Gnarini, E. Favaron, E. Pacetti, J. Bishop e L. Guerra, a cura di, Didactic Strategies and Technologies for Education: Incorporating Advancements, Hershey, IGI Global, in corso di pubblicazione. Figura 1. Matrice di progettazione. Socializzazione Autonomia Partecipazione Condivisione Riproduzione Costruzione Fase 1 Fase 2a Fase 2b Apprendimento Scoperta Il percorso si snoda in sotto‐percorsi che incrociano gli assi della matrice di progettazione in vari modi, ma nelle sue linee generali è la realizzazione di un progetto suddiviso in due fasi principali centrate rispettivamente sulla ‘partecipazione/costruzione’ e sulla ‘scoperta/condivisione’. Nello svolgimento del percorso, però, la fase preparatoria alla seconda fase vera e propria ha assunto un ruolo di un certo rilievo che ho scelto di segnalare suddividendo la seconda Fase in Fase 2a e Fase 2b (vedi figura 1). Le principali caratteristiche del progetto possono essere sintetizzate nel seguente modo. ‐ ITC ‐ LIM collegata ad impianto audio. ‐ Software di notazione musicale MuseScore. ‐ Piattaforma di e‐learning Moodle. ‐ Netbook personali degli allievi. ‐ Obiettivi trans‐disciplinari ‐ Favorire la convivenza serena all’interno della classe. ‐ Sviluppare il senso di appartenenza al gruppo. ‐ Incoraggiare la partecipazione dei discenti nelle attività scolastiche. ‐ Sviluppare percorsi didattici basati sulla condivisione e sulla scoperta. ‐ Favorire l’inclusione. ‐ Obiettivi disciplinari ‐ Musica d’insieme: interpretare un brano musicale in ensemble. ‐ Rielaborare creativamente il materiale dato. ‐ Conoscere e sperimentare il concetto di ‘arrangiamento’. ‐ Realizzare una produzione musicale d’insieme originale seguendo un percorso condiviso. ‐ Approfondire la conoscenza della notazione musicale. ‐ Saper usare un software di scrittura musicale. ‐ Capire e praticare semplici tecniche di scrittura musicale polifonica (collegamento con le lezioni di storia della musica). ‐ Sperimentare l’uso delle ITC come ausilio in un lavoro di produzione musicale basato sull’interpretazione e l’arrangiamento di in brano. 2 Documentazione Progetto [email protected] (maggio 2012) ‐ Strategie ‐ Ascolto musicale. ‐ Lettura dello spartito. ‐ Prove ed esercitazioni strumentali e vocali a casa e in classe. ‐ Assegnazione di ruoli differenziati all’interno dell’ensemble musicale. ‐ Lavoro individuale di scrittura musicale e di stesura dei testi a casa e in classe. ‐ Brainstorm, riflessioni, discussioni, confronto e, in generale, lavoro cooperativo per elaborare idee e prendere decisioni in modo condiviso. ‐ Correzione collettiva dei lavori individuali degli alunni. ‐ Valutazione ‐ Qualità dell’esecuzione strumentale e vocale. ‐ Qualità del lavoro individuale rispetto ai compiti assegnati. ‐ Qualità del contributo dato in classe nelle varie fasi dell’attività: coinvolgimento e partecipazione mostrata, capacità di sviluppare interventi pertinenti, disponibilità a mettersi in gioco, ad attivare la propria creatività e di partecipare allo sviluppo di un percorso condiviso. UN PERCORSO IN DUE FASI Fase 1: interpretare un brano (Partecipazione / Costruzione) ‐ ITC ‐ LIM collegata ad impianto audio. ‐ Software di notazione musicale MuseScore. ‐ Obiettivi ‐ Musica d’insieme: interpretare un brano musicale in ensemble. ‐ Rielaborare creativamente il materiale dato. ‐ Sperimentare il concetto di ‘arrangiamento’. ‐ Sperimentare l’uso delle ITC come ausilio in un lavoro di produzione musicale basato sull’interpretazione e l’arrangiamento di in brano. ‐ Strategie ‐ Ascolto musicale. ‐ Lettura dello spartito. ‐ Prove ed esercitazioni strumentali e vocali a casa e in classe. ‐ Assegnazione di ruoli differenziati all’interno dell’ensemble musicale. ‐ Brainstorm, riflessioni, discussioni, confronto e, in generale, lavoro cooperativo per elaborare idee e prendere decisioni in modo condiviso. ‐ Valutazione ‐ Qualità dell’esecuzione strumentale e vocale. ‐ Qualità del contributo dato in classe nelle varie fasi dell’attività: coinvolgimento e partecipazione mostrata, capacità di sviluppare interventi pertinenti, disponibilità a mettersi in gioco, ad attivare la propria creatività e di partecipare allo sviluppo di un percorso condiviso. La prima fase del percorso didattico coincide con un’attività di musica d’insieme tradizionale: imparare a suonare un brano musicale in gruppo e darne un’interpretazione. Il brano è proposto dall’insegnante: African Welcome Peace di Michael Udow nella versione R. Agostini – Arrangiare, arrangiarsi. Un percorso di educazione musicale 3 riarrangiata proposta da Maurizio Spaccazocchi nel suo Crescere con il canto, vol. 14. Si tratta di un brano molto semplice con un testo non sense che ricorda i suoni delle lingue dell’Africa Nera (vedi esempio 1). Esempio 1. Melodia di African Welcome Peace. Questa fase, visto la facilità del brano da eseguire, prevede come prerequisito la capacità di lavorare autonomamente su alcuni aspetti della pratica musicale, una capacità acquisita durante la classe prima. Ci si concentra dunque soprattutto sulla partecipazione dei discenti allo svolgimento dell’attività, ciascuno con i propri ruoli: alcuni allievi cantano e suonano la melodia alla tastiera e al flauto, mentre altri formano la sezione ritmica (tastiera, batteria, tamburi, claves, maracas e shaker). L’attività di interpretazione di un brano musicale dato è solo apparentemente basata su un modello di apprendimento meramente riproduttivo: dopo la prima fase d’impostazione, infatti, la necessità di operare alcune scelte interpretative – velocità, organizzazione dell’accompagnamento, alternanza tra parti strumentali e parti cantate, alternanza tra piano e forte e via dicendo – introducono presto una dimensione di ‘interpretazione’ e ‘arrangiamento’ che porta a sbilanciare l’asse dell’apprendimento sulla costruzione. Fase 2: arrangiamento (Condivisione / Scoperta) Fase 2a: rielaborazione dei materiali dati ‐ ITC ‐ ‐ ‐ ‐ LIM collegata ad impianto audio. Software di notazione musicale MuseScore. Piattaforma di e‐learning Moodle. Netbook personali degli allievi. ‐ Obiettivi disciplinari ‐ Rielaborare creativamente il materiale dato. ‐ Approfondire la conoscenza della notazione musicale. ‐ Saper usare un software di scrittura musicale. ‐ Capire e praticare semplici tecniche di scrittura musicale polifonica (collegamento con le lezioni di storia della musica). ‐ Sperimentare l’uso delle ITC come ausilio in un lavoro di produzione musicale basato sull’interpretazione e l’arrangiamento di in brano. 4 Maurizio Spaccazocchi, Crescere con il canto, vol. 1, Mercatello sul Metauro (PU), Progetti Sonori, 2003, pp. 94‐95. 4 Documentazione Progetto [email protected] (maggio 2012) ‐ Strategie ‐ Ascolto musicale. ‐ Lettura dello spartito. ‐ Prove ed esercitazioni strumentali e vocali a casa e in classe. ‐ Lavoro individuale di scrittura musicale e di stesura dei testi a casa e in classe. ‐ Brainstorm, riflessioni, discussioni, confronto e, in generale, lavoro cooperativo per elaborare idee e prendere decisioni in modo condiviso. ‐ Correzione collettiva dei lavori individuali degli alunni. ‐ Valutazione ‐ Qualità dell’esecuzione (tecnica strumentale e vocale). ‐ Capacità di partecipare correttamente alle attività di musica d’insieme. ‐ Qualità del lavoro individuale. ‐ Qualità del contributo dato in classe: coinvolgimento e partecipazione mostrata, capacità di sviluppare interventi pertinenti, disponibilità a mettersi in gioco e creatività attività. Una volta appreso in modo soddisfacente il brano, si prosegue con due esercitazioni individuali: (1) trasformazione retrograda della melodia originale del brano African Welcome Peace; (2) invenzione di un testo non sense adatto ad essere cantato sulla melodia retrograda. Entrambe le attività sono inedite per gli studenti e, per certi aspetti, sorprendenti o perlomeno strane: l’idea di ‘ribaltare’ la melodia suscita di fatto una certa perplessità. Quest’ ‘effetto sorpresa’ è stato opportunamente enfatizzato al fine di suscitare curiosità e interesse, e dunque per mantenere viva la partecipazione. Le due esercitazioni vengono spiegate in classe e poi assegnate come compito a casa. La stesura della trascrizione retrograda della melodia, scritta direttamente su un file MuseScore, viene avviata in classe con i Netbook per poi proseguire a casa. Il file viene consegnato attraverso Moodle e corretto dall’insegnante in classe (vedi figure 2 e 3). Una volta raggiunta un’esecuzione accettabile della melodia retrograda, si passa alla stesura del testo, che viene inventato individualmente a casa da ciascun allievo e inserito nel file MuseScore ottenuto nell’attività precedente. Anche questo file viene poi consegnato attraverso Moodle (vedi figura 4). Si noti in figura 4 l’inserimento di un link per visionare, a mo’ d’esempio da cui trarre ispirazione, un caso tanto famoso quanto comico di testo non sense: la scena del film Modern Times5 in cui Charlie Chaplin balla e canta Je cherche après Titine6, una canzone del 1917 ancora oggi relativamente nota che, nella versione di Chaplin, ha un testo non sense che richiama i suoni del francese e dell’italiano. In seguito, la classe sceglie un testo da inserire in un nuovo arrangiamento di African Welcome Peace da una rosa ristretta di testi frutto di una preselezione dell’insegnante. In figura 4 è riportata la schermata di Moodle dove si nota il link per scaricare il testo che la classe ha scelto, che è riportato nell’esempio 2. 5 Modern Times, regia di Charlie Chaplin, Charlie Chaplin Productions, 1936 (Tempi moderni, Multimedia San Paolo, 2011). 6 Je cherche après Titine, musica di Léo Daniderff, parole di Louis Mauban e Marcel Bertal, Editions Léon Angel e Les Nouvelles Editions Méridian, 1917. La canzone, della quale esistono numerosissime versioni e parodie, è nota in Italia come Io cerco la Titina. R. Agostini – Arrangiare, arrangiarsi. Un percorso di educazione musicale 5 Figura 2. Schermata Moodle Figura 3. Schermata Moodle Figura 4. Schermata Moodle 6 Documentazione Progetto [email protected] (maggio 2012) Esempio 2. Retrogrado e parodia di African Welcome Peace. Come anticipato nella premessa, queste attività di rielaborazione dei materiali preparano la fase 2 propriamente detta. Esse prevedono esercitazioni individuali volte a sviluppare l’autonomia dell’alunno nello svolgere alcuni compiti (ottenere una melodia retrograda, scrivere un testo) che spostano l’asse dell’apprendimento verso la scoperta: attraverso tecniche inedite basate sul principio del ‘riuso’ dei materiali viene stimolata la creatività dei singoli allievi. La creazione di materiali inediti manipolando e trasformando materiali noti è un processo nuovo per i ragazzi, ma non certo inedito per i musicisti. Nei ragazzi, abituati a pensare alla creazione artistica al fuori dalla loro portata perché frutto di capacità al di fuori del comune che solo poche persone possiedono, comincia a prendere forma l’idea che anche nella creazione artistica ci si possa – per dirlo in modo scherzoso e giocando con la parola ‘arrangiamento’ – ‘arrangiare’: anche senza essere dei grandi artisti ricchi di ispirazione, talento e tecnica, è possibile creare qualcosa di personale e originale applicando semplici tecniche che, come sarà più chiaro procedendo nell’attività, sono di fatto le stesse usate dai musicisti professionisti stessi in modo più sofisticato. Fase 2b: arrangiamento collettivo ‐ ITC ‐ LIM collegata ad impianto audio. ‐ Software di notazione musicale MuseScore. ‐ Obiettivi disciplinari ‐ Musica d’insieme: interpretare un brano musicale in ensemble. ‐ Rielaborare creativamente il materiale dato. ‐ Approfondire la conoscenza della notazione musicale. ‐ Saper usare un software di scrittura musicale. ‐ Conoscere e sperimentare il concetto di ‘arrangiamento’. ‐ Realizzare una produzione musicale d’insieme originale seguendo un percorso condiviso. ‐ Capire e praticare semplici tecniche di scrittura musicale polifonica (collegamento con le lezioni di storia della musica). ‐ Sperimentare l’uso delle ITC come ausilio in un lavoro di produzione musicale basato sull’interpretazione e l’arrangiamento di in brano. ‐ Strategie ‐ Ascolto musicale. ‐ Lettura dello spartito. ‐ Prove ed esercitazioni strumentali e vocali a casa e in classe. ‐ Assegnazione di ruoli differenziati all’interno dell’ensemble musicale. R. Agostini – Arrangiare, arrangiarsi. Un percorso di educazione musicale 7 ‐ Brainstorm, riflessioni, discussioni, confronto e, in generale, lavoro cooperativo per elaborare idee e prendere decisioni in modo condiviso. ‐ Correzione collettiva dei lavori individuali degli alunni. ‐ Valutazione ‐ Qualità dell’esecuzione (tecnica strumentale e vocale). ‐ Capacità di partecipare correttamente alle attività di musica d’insieme. ‐ Qualità del contributo dato in classe: coinvolgimento e partecipazione mostrata, capacità di sviluppare interventi pertinenti, disponibilità a mettersi in gioco e creatività attività. A questo punto tutto è pronto per l’ultima parte del progetto, che prevede l’elaborazione collettiva di un arrangiamento originale usando tutti gli strumenti concettuali e i materiali sonori sviluppati nelle fasi precedenti. La classe deve dunque attivare tutte le proprie risorse creative, mettersi in gioco, sperimentare, cercare, continuare a scoprire. E lo fa ‘arrangiandosi’ con quello che ha: strumenti, materiali, tecniche. In particolare, la casse dovrà provare ed esercitarsi, scegliere e selezionare materiali, operare scelte interpretative e stilistiche, intervenire sulla struttura del brano, ridistribuire i ruoli e via dicendo, tutto al fine di raggiungere un obiettivo comune e condiviso: una versione del brano nuova che sia ‘della classe’, una versione in cui i ragazzi si possano riconoscere. Nell’arrangiamento definitivo ci sono parecchie novità (Figura 5). Vengono ad esempio introdotte nuove sezioni, alcune, naturalmente, con la melodia retrograda, altre frutto di idee nuove, come l’inserimento di sezioni strumentali di pianoforte e tamburi. In particolare, prende forma un’idea, che l’insegnante, con molta discrezione, ha contribuito a far emergere: in una sezione dell’arrangiamento definitivo la classe si divide in due cori che cantano allo stesso tempo rispettivamente la melodia originale e il retrogrado con il relativo testo: un canto polifonico a due voci ottenuto con una tecnica, quella del retrogrado, assai diffusa nella musica del Rinascimento, proprio l’epoca che – guarda caso – la classe sta studiando in storia della musica. Tabella 5. Schema formale del brano African Welcome Peace alla fine del percorso didattico. Introduzione Libera improvvisa‐ zione di tamburo e tastiera Tema originale Solo accompagna‐ mento Assolo Tema Tema cantato Tema cantato strumentale e e accompagna‐ e accompagna‐ accompagna‐ mento mento mento Assolo di tamburo e accompagna‐ mento Tema retrogrado Tema cantato Tema cantato e accompagna‐ e accompagna‐ mento mento Tema originale + Tema retrogrado Tema strumentale e accompagna‐ mento Temi cantati a cappella Temi cantati e accompagna‐ mento di tamburo temi cantati e accompagna‐ mento completo 8 Documentazione Progetto [email protected] (maggio 2012)