Bomba sulla campagna elettorale

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Bomba sulla campagna elettorale
Mercoledì 30 aprile 2014
ANNO XLIX NUMERO 102 EURO 1,30
Bomba sulla campagna elettorale
I giudici minacciano Berlusconi
Al tribunale di sorveglianza non piace quel che il Cavaliere ha sostenuto in tv sulla sua condanna e ora «vagliano» se spedirlo
agli arresti domiciliari. Assurdo: che lui si proclami innocente lo sapevano benissimo. Non possono impedirgli di dirlo agli elettori
L’inchiesta di «Libero»
di FILIPPO FACCI
Le ridicole accuse degli alfaniani
Fateci capire, signori giudici:
quali frasi di Berlusconi stareste "vagliando"? Davvero dobbiamo credere che siate chiusi
in una stanzetta a decidere che
cosa il cittadino Berlusconi possa dire o non dire durante una
campagna elettorale? Dobbiamo credere che potreste revocargli i servizi sociali per via delle risposte che ha dato in un paio di interviste? Interviste che
gli domandavano - che strano anche di giustizia e di giudici?
Voi magari state già rispondendo che questi "vagli" sono la vostra attività ordinaria, normale.
Ma guardiamoci nelle palle degli occhi: qui di normale non
c’è niente. Berlusconi non è un
condannato normale, i servizi
sociali che gli avete concesso
non sono normali, e figurarsi se
è normale che un condannato
utilizzi il suo tempo (...)
Clamoroso: ora Silvio è comunista
AnchelaFinanza
èunavittima
diquestapolitica
di MARCO GORRA a pagina 8
VIENI A TROVARCI ANCHE SUL SITO
di MAURIZIO BELPIETRO
Qualche sottufficiale della Guardia di
Finanza si lamenta e telefona in redazione protestando per l’inchiesta di Libero e per le accuse che i lettori rivolgono alle Fiamme Gialle. Le argomentazioni dei reclami telefonici si possono
dividere in due categorie: la prima si
riassume in un’esortazione a non fare il
gioco degli evasori, la seconda in una
difesa del corpo di appartenenza, costretto a fare ciò che il dovere richiede e
dunque anche ciò che a volte risulta poco piacevole. Di fronte alle obiezioni sarà dunque il caso di spiegare meglio le
ragioni dei nostri articoli e gli intendimenti che vi sono sottesi.
Questione numero uno, ossia la lotta
all’evasione. Se abbiamo segnalato gli
abusi nei confronti delle aziende e le
vessazioni che spesso gli imprenditori
sono costretti a subire, non è certo per
fare un piacere a chi non paga le tasse.
È vero che noi siamo per una riduzione
delle imposte e non per il suo contrario, ritenendo sbagliato che lo Stato prosciughi i ricavi di chi crea ricchezza per
poi sperperarli in sprechi e truffe varie.
Ciò nonostante fino a che una tassa c’è,
il contribuente è tenuto a pagarla e non
ad evaderla. Criticare i metodi e le leggi
che rendono il nostro Paese una specie
di Stato di polizia fiscale, dunque non
significa in alcun modo dare una mano
ai furbi, ma semmai togliere un alibi
dietro cui si nasconde chi non ha intenzione di rispettare la legge. Libero si è
sempre battuto contro l’eccesso di tasse perché ritiene che di troppe imposte
un Paese può morire. I salassi se praticati quotidianamente e senza buon
senso mandano il soggetto al creatore e
qui - parlando (...)
segue a pagina 9
Stampella di Renzi?
Forza Italia
sbanda sulla «linea»
di TOMMASO MONTESANO
Campi di sterminio
È Napolitano
il vero negazionista
di DAVIDE GIACALONE
Sichiamano «negazionisti» quanti negano l’esistenza stessa della strategia di sterminio, che ha
accompagnato l’incubo
ideologico del XX secolo. Fra loro (...)
segue a pagina 11
segue a pagina 3
a pagina 10
I finanzieri protestano: le distorsioni danneggiano anche noi
Persino «Dracula» contro il fisco
L’ex ministro Vincenzo Visco: «Troppa repressione, ma è colpa dei governi non dei militari»
di BARBARA ROMANO
«Solidarizzo pienamente con il maresciallo delle Fiamme Gialle». Vincenzo Visco, ex ministro
delle Finanze dei governi Ciampi, Prodi e D’Alema, ribattezzato “Dracula” da Giulio Tremonti,
ha letto (...)
L’Agenzia mi ha dato ragione
Cioè ho pagato «solo» la metà
di ANDREA FARIANO a pagina 6
segue a pagina 2
La verità sul libro della Mazzucco letto nel liceo romano
Altro scatto dell’ex ministro con Wojtyla, altro autogol
Macchéanti-gay:a scuola un brano porno
Foto tarocche: autorazzismo della Kyenge
SORPRESE DI CARTA
Luisella Costamagna
a luci rosse
nel mondo dei maschi
di GEMMA GAETANI
a pagina 15
di MARIO GIORDANO
di SELVAGGIA LUCARELLI
Se questo è squadrismo, ebbene: io
sto con gli squadristi. Se questo è
mettere all’Indice, ebbene: io sto
con l’Indice. In parole semplici: sono d’accordo con chi ha deciso di
denunciare i professori che hanno
fatto leggere ai ragazzini di 14 anni
diun liceo romano un libro che contiene passaggi osceni (...)
I fatti: due giorni fa l’ex ministro
Kyenge, ora candidata alle europee, posta sulla sua pagina facebook una foto di lei bambina in cui
stringe la mano a Papa Wojtyla. Ovviamente, nel giorno in cui viene
proclamato santo, con tanto di frase commossa a corredare il ritratto: «Oggi per me (...)
segue a pagina 14
segue a pagina 17
IL VESCOVO BETTAZZI
Previde le dimissioni
di Ratzinger:
le darà pure Bergoglio
di CATERINA MANIACI
a pagina 18
Prezzo all’estero: CH - Fr 3.00 / MC & F - €2.00 / SLO - € 2.00
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perseguitati dal fisco
L’ATTACCO «La Finanza è un corpo di qualità, ma se
usato male fa danni. Con le strategie sbagliate si
perseguitano imprenditori, partite Iva e professionisti»
Pure per Visco è troppo
«I blitz creano evasione»
“
PAROLA
DI FINANZIERE
FORZATURE
■ Nel nostro
lavoro ci sono
delle forzature
evidenti
e imbarazzanti.
Dietro alle verifiche
ci sono enormi
interessi
economici. Il dato
del recupero
dell’imposta serve
a molti, sia
ai politici che
ai finanzieri.
Nella Guardia
di Finanza
il raggiungimento
degli obiettivi
legittima
l’ottenimento dei
premi incentivanti
e gli stipendi
stellari dei generali
NORMATIVA
■ La normativa
tributaria italiana
è talmente
ingarbugliata che
si presta alla
nostra logica del
risultato ad ogni
costo. Per noi è
piuttosto semplice
fare un rilievo visto
che siamo aiutati
da questa
legislazione
astrusa e abnorme,
spesso
contraddittoria e
conflittuale.
Nel nostro Paese è
quasi impossibile
essere in regola e,
per chi lo sembra,
ci prendiamo più
tempo e spulciamo
ogni carta
L’ex viceministro all’Economia «solidarizza» col finanziere che ha raccontato quello che
non va nelle fiamme gialle: «Adesso basta con i metodi repressivi. Ne parlerò con Renzi»
::: segue dalla prima
BARBARA ROMANO
(...) il memoriale del finanziere
pubblicato sabato da Libero. Ed
è inorridito.
Le cose stanno come raccontato dal maresciallo della
Guardia di Finanza?
«Certo. Che la situazione sia
così come racconta lui è sicuro.
Magari non sempre, ma di certo
in molti casi».
Perché si verificano simili
vessazioni?
«L’evasione fiscale esiste ed è
ancora molto massiccia, soprattutto in certi settori. Ma non ci si
può accanire contro i contribuenti, anche se questi non vanno dipinti come se fossero tutti
delle vittime».
Colpa della Guardia di Finanza?
«Io sono molto sensibile alle
degenerazioni del sistema di lotta all’evasione fiscale denunciate nel memoriale di quel finanziere. Ma la colpa non è della
Guardia di Finanza».
Di chi allora?
«Questa situazione è il risultato di linea di Tremonti e Befera.
Quando nel 2008 noi andammo
a casa, quello che abbiamo fatto
fu smontato e demonizzato. Io
avevo cercato di indurre i contribuenti a un comportamento migliore attraverso la tracciabilità
dei pagamenti e l’incrocio dei
dati. Senza aumentare le tasse.
Anzi, riducendole: nel 2007 abbassai l’Irpeg dal 33% al 27,5% e
l’Irap di mezzo punto. Risultato:
i cittadini le tasse le pagavano,
senza dover esercitare su di loro
alcuna persecuzione».
I blitz a Cortina e nelle altre
località vip non le sono piaciuti?
«Se uno fa il blitz a Cortina la
gente si spaventa, paga per una
settimana, poi ricomincia a evadere come e peggio di prima».
Come se ne esce?
«Creando un rapporto di collaborazione e dialogo tra fisco e
contribuente, senza lasciarsi
sfuggire chi prova a fare il furbo.
Gli strumenti tecnici ci sono».
Quelli giuridici no.
«C’è un vuoto legislativo che
andrebbe colmato. Ma è ilmetodo che è sbagliato: non può essere quello della repressione».
Le sembra giusto compensare gli ufficiali della GdF in
base al “fatturato” delle ispezioni?
«Mi risultava che Tremonti
avesse abolito gli incentivi,almeno nell’amministrazione tributaria. Probabilmente la Guardia di
Finanza percepisce dei compensi aggiuntivi legati ai risultati alle
ispezioni.È la strategia che è sbagliata: fatta di budget da realizzare,fatturati da portare a casa, carriere da lanciare. Quand'è così
figuriamoci se ci si preoccupa
della qualità della lotta all'evasione fiscale. Ma questa è la strategia di Tremonti».
Il maresciallo parla di una
task-force nella GdF che si occupa di fare previsioni di recupero d'imposta: il risultato finale deve essere tassativamente non inferiore all'anno precedente. Funzionava così anche quando lei era ministro
delle Finanze?
«Il risultato degli accertamenti sono quei 12-13 miliardi sbandierati da Befera, che ha detto:
dobbiamo superarli. Ma non è
così che funziona in realtà».
Perché?
«Metà di quei risultati è frutto
di incroci automatici. Solo l’altra
metà viene da accertamenti veri, che però riflettono semplicemente il normale funzionamento della macchina tributaria.E alcuni sono stati fatti anni prima,
altri saranno contestati... quindi
dentro quella cifra c'è di tutto. Il
problema però non è aumentare la somma recuperata ma creare un rapporto tra amministrazione e contribuenti che sia sereno e di rispetto reciproco, come
succede nei Paesi civili».
Difficile che questo rapporto si instauri se gli avanzamenti di carriera funzionano come
dice il «nostro» maresciallo.
«Non so come funzionino le
promozioni all’interno della
GdF. Quello è un corpo militare,
avrà la sua disciplina. Ma il problema non è questo. Loro fanno
quello che dice il sistema politico. E se l’obiettivo è fare fatturato comunque, l’evasione non si
ridurrà mai, anzi andrà peggiorando.Purtroppo da qualche anno anche gli uffici civilifunzionano così».
Quando la GdF e l'Agenzia
delle entrate sbagliano, nessuno paga.
«La GdF è un corpo di altissima qualità. Usato bene funziona, usato male fa danni. Però è
vero che accertamenti andrebbero fatti anche nell’amministrazione».
Alla fine chi paga sono gli
imprenditori, costretti a scucire vere e proprie tangenti di
Stato al fisco.
«Non solo gli imprenditori
ma tutti i liberi professionisti e le
partite Iva finiscono per essere
perseguitati. Ma questo deriva
dalle strategie sbagliate della destra, nate per cancellare la mia
politica di lotta all’evasione fiscale».
Lei è ossessionato dai suoi
avversari politici. Ma la destra
non è più al governo dal 2011
e il fisco oggi è più accanito
che mai.
«Questo perché i governi
Monti e Letta non hanno fatto
assolutamente niente, tranne
che aumentare le tasse».
E il governo Renzi?
«Renzi ha iniziato adesso a
concentrarsi sull’evasione fiscale. Certo, se sposa la politica della repressione finirà per sbagliare pure lui. Però mi sembra
orientato meglio, l’ho sentito
parlare di banche dati. Mi pare
che si stia posizionando sulla
mia linea. Avremo modo di parlarne a tu per tu, perché ci vedremo nei prossimi giorni».
::: CLAUDIO ANTONELLI
■■■ L'autodenuncia del finanziere,che tiene
più alla coscienza che alla carriera, ha sollevato
scalpore. Fa male sapere che il fine ultimo è
molto spesso il gettito e non l'equità fiscale.
Con tutto ciò che ne consegue in termini di
vessazione per le aziende sane e -spesso- di
impunità per i veri furbi. Per ciò sono arrivati
tanti plausi da parte di imprenditori e di chi è
addentro alle logiche della giustizia fiscale. Un
voce forte oggi arriva dai 4500 giudici tributari,
elemento fondamentale nel rapporto tra Stato
e cittadino ma considerati spesso dal legislatore di serie B. Ben più in basso della giustizia
penale e quella civile. «Da anni raccolgo malumori di chi, dentro la Guardia di Finanza o
l'Agenzia delle Entrate, si sente costretto su
input dei superiori a mettere in pratica norme
che sono di fatto cavilli e che servono spesso a
rendere più difficile la difesa fiscale e finiscono
con il sostenere la logica del gettito», esordisce
Franco Antonio Pinardi, Segretario Generale
della Confederazione Unitaria Giudici Italiani
Tributari C.U.G.I.T, che da anni non risparmia
critiche al sistema e lavora per una vera riforma.Senza la quale «si corre il rischio di consentire ai nostri politicanti l'instaurazione di una
lotta di classe dove la clava fiscale separerà la
nostra società tra lavoratori dipendenti ed eva-
Vincenzo Visco, ex vice dell’Economia con Prodi [LaPresse]
Pinardi (segretario Cugit, giudici tributari)
«Il sistema crea solo lotte di classe
fra dipendenti e chi froda lo Stato»
sori fiscali». Al contrario, aggiunge Pinardi, «la
giustizia fiscale deve essere intesa quale superiore fonte di equità e legalità costituzionale e
non essere ridotta quale strumento al fine di
garantire il crescente sperpero del denaro pubblico».
Insomma, la denuncia della confederazione dei giudici tributari riguarda la mancata
terzietà del giudizio, la necessità di formare figure all'altezza dell'evoluzione dei contenziosi
anche tra giudici togati. Tocca il sistema retributivo. Al fisso mensile di poche centinaia di
euro si aggiunge una parte variabile a deposito
della sentenza (circa 25 euro) più una proporzionale all'ammontare della causa discussa. La
denuncia della categoria, infine, rigurada il ripristino del rispetto del cittadino chiamato a
costitroppo elevatiper difendersi. «Inostri politici negli anni non solo hanno tradito i propri
elettori contravvenendo agli impegni assunti,
ma, violentando l'interpretazione letterale delle parole e aumentando ingiustificatamente il
"contributo" da versare per accedere alservizio
"giustizia",hanno fatto sìche questi sia diventato di gran lunga superiore all'effettivo costo sostenuto dallo Stato», spiega Pinardi ribadendo
esattamente quanto detto nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2014. Il riferimento è all'abolizione della riscossione in pendenza di giudizio di primo grado. Un assurdo
che presuppone a priori un'infallibilità del fisco e dei suoi accertamenti al contrario delle
statistiche. Che nonostante lo sbilanciamento
a favore dell'accusa vede l'amministrazione finanziaria soccombere almeno nel 50% dei casi. (Nel 2010 la PA soccombeva "solo" nel 31
per cento degli appelli depositati dal contribuente ed Equitalia il27,7%). Ilproblema è arrivare a sostenere tutti i processi e le lungaggini.
Il tempo medio per formulare un giudizio di
primo grado (dati Mef 2011) è circa due anni e
mezzo (903 giorni), tra Nord e Sud lo scenario
è variegato. Si va dai 264 giorni di Brescia, ai
441 di Milano e ai 328 di Torino, fino ai 1009 di
Roma e ai2020 di Palermo.Ilvero collo di bottiglia, sempre a guardare le cifre del ministero, è
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perseguitati dal fisco
QUALI NUMERI? I miliardi iscritti nel bilancio dello
Stato come recupero dell’evasione non sono redditi non
dichiarati, ma frutto di errori formali
Vanno cambiate le leggi
per avere un fisco umano
Se si vuole evitare di vessare un Paese, se si vuole che le persone per bene non vivano
le tasse come un’estorsione organizzata, bisogna riformare il sistema. Tocca ai politici
::: segue dalla prima
MAURIZIO BELPIETRO
(...) di Fisco - è quel che in Italia si rischia.
Riassumendo: non vogliamo in alcun modo dare copertura ideologica ai furfanti, auspichiamo solo un rapporto corretto tra Stato e contribuente.
Questione numero due, ossia la demonizzazione delle Fiamme Gialle. Anche qui
non vorremmo essere fraintesi. Noi non ce
l’abbiamo affatto con gli appartenentialcorpo della Guardia di Finanza. Come abbiamo scritto, la maggior parte di loro fa con
correttezza il proprio mestiere, se poi c’è
qualche pecora nera (esiste in ogni famiglia, anche in quelle che portano la divisa
grigia) pazienza: la si identifichi e la si spedisca fuori dal recinto ad occuparsi d’altro.
Ciò che volevamo mettere in luce non era
però l'atteggiamento della Gdf, ma ciò che è
tenuta a fare, per regolamento e per legge. I
finanzieri sono dei militari che obbediscono ad ordini superiori che vengono loro impartiti da organismi politici. Non è colpa loro se la legislazione fiscale è farraginosa e
rovescia l’onere della prova a carico del contribuente e non viceversa. Né è colpa loro se
una norma impone alcontribuente di versare il trenta per cento diciò che viene accertato anche se è pendente un ricorso presso i
giudici tributari. Insomma, la Finanza non
sarà simpatica a tutti, ma fa quello che le
viene chiesto. Forse qualcuno lo farà con
un eccesso di solerzia e magari vorrà anche
primeggiare per ragioni di carriera, ma il
problema prima che militare è politico. Sono i governi e il Parlamento che spingono
perché si vada in cerca del pelo nell'uovo
anche quando sull’uovo si sono pagate le
tasse.Sono i ministriche richiedono diessere inflessibili anche quando è chiaro a tutti
che non si è in presenza di un furbo che non
vuole pagare le tasse, ma di persone oneste
tradite da pratiche fiscali sempre più complesse. I premi di produzione (incassati dagli ispettori del Fisco) poi fanno il resto.
Dunque, se si vuole evitare di vessare un
Paese, se si vuole far sì che le persone per
bene non vivano le tasse come un’estorsione legalizzata, bisogna cambiare la legge,
perché è di tutta evidenza che i miliardi che
ogni anno sono iscritti nel bilancio dello stato come recupero dell’evasione non sono
redditi non dichiarati, ma in gran parte il
frutto di errori formali, dunque un gettito
straordinario e non strutturale. Il nostro ap-
pello perciò non è rivolto alla Guardia di Finanza, affinché chiuda un occhio nei confrontidiartigiani,commercianti e imprenditori che sbagliano, ma alla politica. Tocca al
Parlamento mettere mano alla legge. E non
per favorire gli evasori, ma per tutelare il
contribuente.
Tempo fa un ministro del governo Prodi
disse che pagare le tasse era un piacere. Può
darsi, ma se lo stato non ti prende per il collo. Oggi un ex ministro sempre del governo
Prodi condivide la nostra denuncia sui metodi della lotta all’evasione. Ma se tutti sono
d'accordo, anche chi era considerato un
Dracula fiscale, cosa aspetta Renzi a far rispettare il codice del contribuente e a cambiare la legge?
[email protected]
@BelpietroTweet
“
PAROLA
DI FINANZIERE
LA CARRIERA
■ A fine anno i
generali chiedono
il dato
dell’imposta evasa
contestata e lo
confrontano con
quello dell’anno
prima. Il risultato
non può essere
inferiore. Se il dato
scende bisogna dar
conto al reparto
centrale di Roma
del perchè si siano
recuperati meno
soldi e il
comandante del
reparto periferico
rischia di vedersi
bloccare la
carriera. Per
questo le nostre
ricerche
proseguono anche
di fronte a evidenti
illogicità
LA MEDIADA
il terzo grado di giudizio, cioè la Cassazione.
«Anche per questo da sempre invochiamo una
giustizia fiscale in cui la lite si svolga ad armi
pari tra le parti, e non in dipendenza da una di
esse, con grave vulnus per la terzietà del giudice», prosegue Pinardi. «Una giustizia che invece sta scivolando, giorno dopo giorno, attraverso leggi capestro per il contribuente verso un
vero e proprio svuotamento dei poteri tipici del
giudice, che vede svilito e compromesso il suo
ruolo, divenuto quasi, se non esclusivamente,
notarile, certificatorio di "accomodamenti" extragiudizialiimpostioltre che obbligatoriamente dalle norme, da un timore reverenziale verso
una controparte resa più forte viepiù da norme
scritte a suo favore». Il riferimento è palese: lo
Stato. I progressivi aggiustamenti della legge
che regola la materia (la 546 del 1992 in vigore
dal'96) non hanno infatti risolto il conflitto d'interessiin cui versa la giustizia tributaria. In pratica, le commissioni giudicanti dipendono dal
ministero dell’Economia. Esattamente come
l'Agenzia delle Entrate e la società di riscossione Equitalia. Giulio Tremonti nel 2011 ha stabilito un'incompatibilità assoluta per chi in qualsiasi forma, anche se in modo saltuario, esercita la consulenza tributaria. Principio sacrosanto. Ma in assenza di una riforma complessiva è
finito con lo sbilanciare il sistema ancora di più
a favore dello Stato.
L’iniziativa di Forza Italia
«Ora un’indagine parlamentare»
Gasparri: «Giusto fare controlli capillari e severi contro il nero, ma no al terrorismo applicato per strozzare le imprese già in affanno»
::: TOMMASO MONTESANO
■■■ «Un'indagine parlamentare per fare
luce su quanto accade nella Guardia di Finanza». È quella che chiede Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, alla luce
delle denunce di Libero sugli eccessi e le
violazioni nella lotta all'evasione fiscale.
«Le notizie su presunti comportamentivessatori della Gdf compiuti durante gli accertamenti fiscali sono sconcertanti», rincara
la dose. E la sua collega Anna Maria Bernini,vicecapogruppo vicario a Palazzo Madama, aggiunge: «Giusto che le Fiamme Gialle facciano controlli capillari e severi per
combattere l'evasione, ma questo non si
deve tradurre in terrorismo applicato per
strozzare le imprese, già in grave affanno».
Per Gasparri, l’indagine parlamentare
dovrà servire a fare chiarezza: «Per distinguere la corretta condotta della maggior
parte degli appartenenti alle Fiamme Gialle, vanno posti i riflettori su quanto è emer-
so. Su eventuali comportamenti errati e
vessatori". Spiega il senatore forzista: «Chi
agisce con correttezza non merita in alcun
modo di essere accomunato in un giudizio
complessivo negativo sulla base di quanto
si legge». Da qui la necessità di attivare il
Parlamento.L'indagine «serve proprio a capire se abusi ci sono stati, da parte di chi,
quali direttive sono state impartite in tema
di lotta all’evasione fiscale per colpire i soliti noti e non i grandi evasori pur di fare cassa e non far calare la media. Lo si deve in
primo luogo alla Guardia di Finanza, la cui
lunga storia non merita macchie».
Forza Italia punta sulla difesa delle categorie vessate dalFisco per recuperare terreno nei sondaggi. Obiettivo: definire meglio
la linea del partito in vista delle Europee. E
la difesa di artigiani, imprenditori, professionisti e commercianti è da sempre il cavallo di battaglia del movimento di Berlusconi, a caccia del cambio di passo a tre
settimane dallle urne.
Assicura Anna Maria Bernini: «Ci siamo
battuti, ci battiamo e ci batteremo sempre
per l'abbattimento della spesa pubblica improduttiva e il conseguente abbassamento
delle tasse. Questa sarà sempre la nostra
ricetta liberale.Contro lo Stato tassatore implacabile e pessimo pagatore». La senatrice, che condivide l'allarme sul «terrorismo» delle Fiamme Gialle in occasione delle verifiche fiscali, rivendica i risultati ottenuti per un Fisco più equo: «In Parlamento
ci siamo battuti con successo sulla mitigazione dei poteri di Equitalia, sulla morosità
incolpevole e sul pagamento dell'Iva per
cassa. Ci stiamo battendo per il pagamento dei debiti della PA e per la flessibilità in
entrata nel mercato del lavoro». In ottica
forzista,questo dovrebbe servire ad arginare l’offensiva del M5S: «Grillo fa imprenditoria della disperazione. Noi dobbiamo
avere la forza di scendere sul territorio e
parlare con la gente. Senza intermediari.
Con i nostri elettori, ma non solo».
■ Si tratta di uno
studio a tavolino
che stabilisce il
valore medio della
verifica necessario
per raggiungere gli
obiettivi. Il tetto al
di sotto del quale
noi non possiamo
proprio andare
SPIETATEZZA
■ Gli
imprenditori con
noi sono sempre
gentili, ci
accolgono con il
caffè e ci
sopportano per
settimane. A noi
però non interessa:
dobbiamo fare
verbali a ogni costo
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DECIMATI Oramai gli effettivi della Guardia di finanza
sono circa diecimila unità in meno di quelle previste dagli
organici. Le conseguenze sul pubblico sono evidenti
perseguitati dal fisco
I finanzieri si difendono:
«Siamo vittime anche noi»
“
PAROLA
DI FINANZIERE
FORZATURE
■ Nel nostro
lavoro ci sono delle
forzature evidenti e
imbarazzanti.
Dietro alle verifiche
ci sono enormi
interessi
economici. Nella
Gdf il
raggiungimento
degli obiettivi
legittima
l’ottenimento dei
premi incentivanti
e gli stipendi
stellari dei generali
NORMATIVA
■ La normativa
tributaria italiana
è talmente
ingarbugliata che
si presta alla
nostra logica del
risultato a ogni
costo. Per noi è
piuttosto semplice
fare un rilievo visto
che siamo aiutati
da questa
legislazione
astrusa e abnorme
Ci scrive il sindacato delle Fiamme gialle: «I governi ci tagliano i fondi ma pretendono
risultati sempre maggiori. Se siamo duri coi contribuenti non è per colpa nostra»
■■■ Gentile direttore, il quotidiano da Lei diretto in questi giorniè tornato ad occuparsi dell’evasione fiscale, uno dei problemi
più graviche affligge il nostro Paese e che ne impedisce uno sviluppo equo e solidale.
Lo ha fatto prendendo spunto
dalla lettera con la quale un anonimo collega Le esponeva le sue
personali considerazioni.
Al riguardo, vogliamo fornire
ai suoi lettori il nostro punto di
vista sull’attività che i finanzieri
tutti giorni, con impegno e serietà,svolgono a favore della collettività.
NON SOLO PICCOLI
Non ci occupiamo solo di piccole realtà economiche,gran parte del nostro lavoro è legata al
contrasto delle frodi e viene svolta più attraverso indagini giudiziarie che con lo svolgimento di
ispezioni amministrative. La nostra attività in materia fiscale si incentra oramai, in modo significativo, su evasioni di tipo internazionale (esterovestizioni, transfer
pricing, frodi carosello, eccettera).
Le recenti decisioni di importanti gruppieconomici di chiudere le loro posizioni con il fisco attraverso il versamento, ciascuno,
di centinaia di milioni di euro sono frutto del nostro lavoro.
Come tutte le organizzazioni
che siprefiggono livelli di efficienza,abbiamo obiettiviche dobbiamo conseguire. Tali obiettivi sono la formale demoltiplicazione
di quelli che, annualmente, compongono l’azione dei governi
che si succedono alla guida del
Paese.
GLI OBIETTIVI
Tali obiettivi sono diventati via
via più pressanti per due ordini
di ragioni:
- la Guardia di Finanza, dal
2001, non è più solo la «polizia
delle tasse», ma anche l’organo
che svolge controlli in materia di
spesa pubblica,nonché dimerca-
Non è lotta all’evasione
ma lotta al lavoro
Bell’articolo di sabato 26 in riferimento alla confessione del finanziere e alla cosiddetta lotta all’evasione.
Sentite questa: un mio amico imprenditore si appoggia a due ditte
di trasporti, i cosiddetti padroncini, che indicheremo con «A» e «B».
La Finanza, dopo qualche settimana in azienda, si accorge di un errore: il mio amico sbaglia e fattura a
«B» ciò che doveva essere fatturato
ad «A». La «bellezza» di tre viaggi.
to, sia di quello dei capitali che
dei beni e dei servizi;
- la progressiva riduzione del
personale (mancano oramai
10.000 effettivi rispetto agli organici) e delle risorse per il funzionamento.
SOTTO PRESSIONE
Ne consegue che la struttura e
le persone che la compongono
sono sotto pressione perché tutti
i governi hanno cercato, da un lato,di risparmiare sui costi, dall’altro, di incrementare i risultati in
termini di gettito fiscale, di efficienza della spesa pubblica e di
maggiore legalità nel funzionamento dei mercati.
Nonostante ciò, continuiamo
ogni giorno a fare il lavoro per cui
siamo pagati,con serietà e professionalità, senza alcun accanimento o vessazione e nel solo
obiettivo di tutelare gli interessi
della collettività.
Questo non significa, ovviamente, che va tutto bene: il sistema fiscale ha bisogno di riforme
strutturali, la tassazione va ridotta, la legislazione va semplificata,
occorre puntare decisamente sull’adempimento spontaneo e sulla prevenzione. In ogni caso, una
cosa è certa: l’evasione fiscale va
duramente contrastata in quanto socialmente inaccettabile, poiché mina alla base la giustizia nei
rapporti fra i cittadini, prima ancora che fra cittadini e Stato. Questo Paese, purtroppo, e lo diciamo con cognizione di causa, vista la professione che svolgiamo,
è affetto da forme di illegalità diffusa che attraversano settori tutt’altro che irrilevanti della nostra
società.
Giustificare in qualunque modo l’evasione vuol dire non comprendere che senza legalità non
c’è speranza di futuro.
Le nostre «visite» non fanno
piacere: non lo possono fare.
Men che meno possono far piacere i sequestri patrimoniali operati, peraltro, sempre a seguito
delle decisioni dell’Autorità giudi-
ziaria. Possiamo capire lo stato
d’animo di alcuni lettori.
CAPITECI
Chiediamo a loro, però, di
comprendere anche il nostro
non facile ruolo in un Paese dove
l’evasione fiscale è stata per troppo tempo considerata un peccato veniale e non una furto a danno degli onesti.
Ci teniamo a precisare, altresì,
che a differenza di quanto avviene per le Agenzie fiscali, i nostri
stipendi, compresi quelli dei dirigenti, non sono in alcun modo
legati alle verbalizzazioni. Non
esiste una retribuzione di risultato, ovvero il nostro compenso
non cambia se il controllo fiscale
è positivo. Non solo, i nostri stipendi sono bloccati dal 2010, ciò
vuol dire che se una persona meritevole nel frattempo ha migliorato la sua posizione, assumendo nuovi ruoli o responsabilità,
continua a percepire la retribuzione che aveva nel 2010 a prescindere.
Anche noi, come detto, auspichiamo riforme della legislazione fiscale e dell’apparato di con-
trollo.
Siamo disponibili al dialogo e
al confronto con tutte le componenti sociali per migliorare la
Guardia di Finanza, ma a una cosa teniamo: la nostra dignità!
Non possiamo accettare di essere etichettati come coloro che
chiedono «tangenti di Stato». Applichiamo leggi e direttive di uno
Stato democratico,il quale appresta i rimedi necessari a tutelare la
posizione di coloro che si ritengano ingiustamente lesi nei diritti.
IL COCER
DELLA GUARDIA DI FINANZA
LE LETTERE
L’amico mio chiarisce. Comunque, non ci sarebbe alcun danno
all’Erario.
La Finanza procede con una multa, tenendo conto del fatturato annuo dell’azienda (8 milioni di euro).
Dopo due anni di tira e molla, quest’anno sembra si siano accordati
per settantacinquemila euro. Più
che lotta all’evasione questa mi
sembra lotta al lavoro.
Sergio Vestri
Se la prendono sempre
con gli indifesi
Gentilissimo direttore,
la ringraziamo e apprezziamo per la
sensibilità mostrata al tema delbluff della lotta all’evasione. Le micro imprese e
i micro professionisti e loro dipendenti,
in caso di accertamento da studio di settore e conseguente accertamento con
adesione o mediazione, sono costretti
ad ascoltare e valutare proposte che rasentano molto spesso soglia della illegalità. Evitiamo di aprire anche la finestra
sugli accertamenti notificati dai conces-
sionari dei tributi comunali minori (altra piaga non adeguatamente considerata che colpisce sempre i più piccoli e
noti).
Giuseppe Schiavo - Sulmona viva
tangente a uno stato ladro repressivo è
illegale. Non la pago, questo è l’unico
sistema. Basta. Saluti
Rocco Fabio Oreste
Torre di Mosto (Ve)
Ho trovato la soluzione:
non li pagherò più
Arroganti con gli onesti
Inefficienti con chi evade
Buongiorno,
sono un artigiano della provincia di
Venezia.Realizzo decorazioni con saponi. Con la finanza ho risolto il problema... li aspetto con il bastone. Non li faccio entrare. Questo è l’unico mezzo che
abbiamo noi grandi imprenditori. La
Grande direttore, e grazie.
Le vorrei brevemente raccontare
quello che è successo alla nostra microimpresa. Niente di che, solo una frase riferitaci dalla funzionaria delle dogane alla fine del controllo: «È andata bene per voi e male per noi», riferendosi al
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STORTURE L’ex finanziere: «È patologico che lo Stato
pretenda di far cassa con la sola repressione. E troppo
spesso Gdf e Agenzia delle entrate sono in contrasto»
perseguitati dal fisco
Il colonnello con «Libero»:
«Sì, il sistema va riformato»
Giuseppe Fortuna, Gdf in congedo: «Il Corpo è sotto pressione e a volte
ne fanno le spese i cittadini. Ma il vero nodo è stabilire leggi più chiare»
::: GIACOMO AMADORI
■■■ Piano piano anche moltissimi militari della Guardia di Finanza si stanno schierando contro lo Stato di polizia fiscale denunciato in questi giorni dalla
campagna di Libero. Li immaginiamo mentre montano sulle scrivanie e strappano i verbali «ingiusti» come in una scena dell’Attimo fuggente. Di certo da qualche
giorno, a partire dalla base, è iniziato uno smottamento. La ribellione di chi non si sente più dalla
parte dei cittadini o non vuole essere dipinto come il cattivo di turno. È indubbio che tra le Fiamme
gialle l’inchiesta delnostro giornale sulle storture nella lotta all’evasione stia accendendo dibattiti e
raccogliendo adesioni. Sul sito
«Finanzieri Cittadini e Solidarietà» (www.ficiesse.it), «organizzazione civica» con oltre 4mila iscritti, quasi tutti militari in servizio e
in congedo della Gdf, la «confessione» pubblicata dal nostro giornale del verificatore «pentito» ha
fatto il botto. E ieri sera era stato
letto da quasi 8.500 persone. La
Ficiesse segue da giorni la campagna del nostro giornale sulle «tangenti di Stato». Nell’editoriale di
ieri era scritto: «L’articolo di Libero è il segnale di un disagio concreto e di reali problemi nella
Guardia di finanza. Basta con la
politica degli struzzi: il Corpo ha
bisogno urgentemente di riforme». Mentre il Comando generale della Guardia difinanza in questi giorni ha scelto di non commentare l’inchiesta del nostro
giornale,colleghi ed ex colleghi in
divisa, hanno deciso di non tacere: «Da quanto ci è dato sapere,
per la conoscenza che abbiamo
grazie ai numerosi soci in servizio
nella Guardia di finanza, possiamo affermare che gran parte di
quel che viene descritto corrisponda sostanzialmente alla realtà». Ecco fatto: un’associazione di
finanzieri, una sorta di sindacato
per il Corpo, certifica che le parole dell’ispettore di Libero sono sa-
Attilio Befera è
direttore dell’Agenzia
delle entrate da giugno
2008. È anche
presidente di
Equitalia, società di
riscossione creata nel
2006 (e della quale
inizialmente Befera
era amministratore
delegato). Il suo
stipendio annuo
ammonta a 304 mila
euro, ed è superiore a
quello percepito da
Barack Obama,
presidente degli Stati
Uniti d’America
[Fotogramma]
crosante. «I problemi evidenziati
dall’anonimo Maresciallo sono
assai spinosi e difficilmente emergono in un’organizzazione chiusa come quella militare, ma è bene che ormai si affrontino pubblicamente, senza fare gli struzzi
mettendo la testa sotto la sabbia».
Secondo i finanzieri della Ficiesse
i contribuenti sono realmente vittime della fame di risultati dello
Stato esattore: «Ciò che conta è la
statistica (il famigerato Stat), cioè
quanto viene segnalato, non
quanto sarà realmente incassato». Per questo, ammettono alla
Ficiesse, nei verbali non manca-
Fortuna, sembra che voi finanzieri della Ficiesse approviate la campagna di «Libero».
«Le confermo che il memoriale è sostanzialmente condivisibile. Noi da quindici anni chiediamo che la Guardia di finanza e
l’Agenzia delle entrate non puntino solo sulla repressione, ma anche sulla prevenzione e sull’adempimento spontaneo. Se la repressione è l’unica cosa che conta si rischiano le distorsioni denunciate dal vostro maresciallo».
Il «nostro maresciallo» definisce «tangenti di Stato» i pagamenti estorti ad alcune azien-
Finanzieri schierati in uniforme [Fotogramma]
no forzature: «Come è noto
l’attività d’accertamento è in capo solo all’Agenzia, mentre la Gdf
si limita a segnalare la presunta
evasione. Ne può conseguire una
deresponsabilizzazione da parte
dei verificatori: si può segnalare il
massimo possibile,anche magari
grazie a forzate interpretazioni
normative». Tra gli estensori dell’editoriale, un lavoro d’equipe,
c’è l’ex segretario generale della
Ficiesse Giuseppe Fortuna, sessantenne colonnello in congedo
della Finanza e avvocato.L’ex ufficiale è anche direttore dello sportello pubblico della Ficiesse denominato «Efficienza, trasparenza e
partecipazione».
de. Sostiene che di fronte a un
controllo il contribuente non
abbia via di scampo.
«Ma di quello che dice, secondo me, il punto di maggior rilievo
è un altro: la vera stortura è che lo
Stato faccia cassa solo con la repressione e ciò significa che bisogna spremere i contribuenti “liquidi”. Non discuto che i miliardi
provenienti dalla lotta all’evasione facciano comodo, nel breve
periodo,alle casse esangui dell’Erario, ma poiché questa caccia,
come di fatto viene sollecitato agli
uffici sul territorio, si concentra
soltanto sui soggetti solvibili, finisce per creare forti difficoltà alle
imprese, ostacola la creazione di
nuovi posti di lavoro ed è iniqua.
A causa di questa logica dell’incasso a ogni costo, alla fine si bussa sempre alla porta dei soliti noti».
Il maresciallo denuncia una
sorta di ossessione da parte dell’amministrazione pubblica
per i numeri della presunta evasione.
«Per me i numeri che devono
contare sono in primo luogo quelli del gettito spontaneo delle imposte e non soltanto, com’è ora, i
soldoni della lotta all’evasione, le
“tangenti” legali, anche se non
condivido la parola, di cui parla il
maresciallo. Lo ribadisco: è patologico fare cassa con la sola repressione e per questo è indispensabile che il governo fissi come
obiettivo prioritario dell’Agenzia
delle entrate l’aumento del gettito naturale per ciascuna provincia,prevedendo che siano resinoti i target assegnati a ciascuna Direzione provinciale,dati sino a oggi tenuti sempre riservati».
Che cosa altro condivide nelle parole del maresciallo?
«Ha ragione quando dice che
Guardia di finanza e Agenzia delle entrate cooperano molto poco
e sembrano due mondi separati,
se non addirittura in competizione, come ha dimostrato il blitz di
Cortina. È vero pure che i finanzieri impiegati nell’attività di contrasto all’evasione sono un numero davvero esiguo (6mila su 60mila), mentre per fare prevenzione,
informare i contribuenti e incoraggiare l’adempimento spontaneo bisognerebbe togliere personale dagli uffici».
Il «nostro» verificatore parla
anche di totale mancanza di stimoli, a fronte di molti rischi…
«Anche su questo sono d’accordo con lui: purtroppo il Corpo
non ha i mezzi per motivare i suoi
agenti, neppure quelli più qualificati. Invece bisognerebbe remunerare in modo congruo le professionalità migliori, come il maresciallo della tributaria intervistato
da Libero».
“
PAROLA
DI FINANZIERE
LA CARRIERA
■ A fine anno i
generali chiedono
il dato
dell’imposta evasa
contestata e lo
confrontano con
quello dell’anno
prima. Il risultato
non può essere
inferiore. Se il dato
scende bisogna dar
conto al reparto
centrale di Roma
del perché si siano
recuperati meno
soldi e il
comandante del
reparto periferico
rischia la carriera
SPIETATEZZA
■ Gli
imprenditori con
noi sono sempre
gentili, ci
accolgono con il
caffè e ci
sopportano per
settimane. A noi
però non interessa:
dobbiamo fare
verbali a ogni costo
LE LETTERE
fatto che la discrepanza oggetto del controllo, che risultava a loro, era stata dimostrata e smentita. Questo perché il
senso dei suoi editorialiè inequivocabilmente vero: Forti e arroganti con i deboli ma onesti; inefficenti e deboli con i
grandi evasori. Buona giornata e avanti
così, come sta facendo.
Alberto
Avete dato voce
alla rabbia di chi paga
Caro Belpietro, complimenti per lo scoop che conferma quanto imprenditori e
professionisti onesti che pagano le tasse
sanno bene sulla loro pelle, ma è bene
che anche l’opinione pubblica sappia e
che si apra su questo tema un dibattito
pubblico. In modo da avere maggiore
consapevolezza sociale, tale da ribaltare l’ingiusta equazione che imprenditorie lavoratori autonomi sarebbero gliartefici dell’evasione. Le chiedo dunque
di continuare in questa battaglia di verità e trasparenza e di richiedere al ministero dell’economia l’ammontare annuo dei premi erogati ai generali della
Guardia di finanza. Se, per ragioni di privacy, venisse risposto che non possono
rivelare i nomi, sarebbe sufficiente conoscere l’ammontare medio e la diffe-
renza rispetto allo stipendio base.
F.S.
L’unica speranza
è portarli in tribunale
Egregio direttore,
il quadro delineato è quello reale e lo
sanno tutti gli operatori del settore. Il
problema sono gli obiettivi monetari
che devono raggiungere gli uffici e la
mancanza di contrappeso dei funzionari dell’Agenzia (i quali non devono rispondere di nulla). L’unico modo per
fermare questa situazione è fare causa
ai funzionari dell’Agenzia che sottoscrivono accertamenti iniqui. Cioò è stato
già fatto in un caso in Italia (avvocato
Veneri Federico) e ho già intrapreso
una seconda causa. Dopo aver vinto la
causa è stato chiesto all’Agenzia un risarcimento da due milioni di euro.
Grazie per i suoi articoli,
Alberto Bari
Parma
Noi artigiani in balìa
del terrorismo fiscale
Complimenti per gli articoli su «Libe-
ro», finalmente viene descritto lo stato
d’animo con cui noiartigiani ogni mattina apriamo le nostre attività, cioè in
balìa di uno Stato estorsore e inventore
di mille tasse complicate al punto che
qualsiasistrategia si scelga si è perseguibili. Un vero e proprio terrorismo fiscale.
Continuo a chiedermi che senso abbia consumare la mia vita con una partita Iva sulle spalle e uno Stato delinquenziale che scialacqua ogni tipo di risorsa
mentre il mio lavoro duro e faticoso mi
dà pochi utili rispetto allo sforzo. Distinti saluti,
Fabrizio
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perseguitati dal fisco
COME IL PIZZO Anche se avessi fatto ricorso, avrei
dovuto saldare la multa. Poi, con calma, mi avrebbero
rimborsato. A questo punto, meglio la mafia...
Il fisco mi dà ragione, ma devo pagare
Un imprenditore rassegnato: «L’ufficio Iva mi ha contestato 12mila euro anche se la legge era dalla mia parte
Alla fine mi hanno fatto capire che mi conveniva cedere: loro hanno una percentuale su quanto recuperano»
■■■ Ecco la mia storia direttore. Ho una piccola azienda agricola in acquacoltura, mi occupo
di allevare e trasformare il pesce
d’acqua dolce.
Per questa attività, iniziata nel
2000, avevo un piccolo laboratorio di macellazione che decisi di
portare a norma Cee (il noto bollino blu). Il laboratorio ed i terreni
su cui sorge l’azienda sono di
mia proprietà e sono dati da me
stesso in comodato d’uso gratuito (con regolare contratto) alla
azienda affittuaria, cioè me stesso. Nel 2003, decido dunque fare
gli investimenti, sia strutturali sia
in attrezzature che si protraggono a tutto il 2004. Qualche hanno
dopo (nel 2009 mi pare) l’ufficio
Iva mi manda un verbale, in cui
mi si dice che ho evaso l’imposta
perchè ho fatto i lavori come ditta (tutto regolarmente fatturato e
pagato) e non come proprietario
e siccome si tratta di lavori straordinari, spettavano al proprietario
degli immobili (sempre io). Mi si
eleva una multa di 12.000 euro
circa.
A questo punto, conoscendo il
mio carattere focoso, chiedo alla
mia commercialista di andare lei
all’ufficio Iva per capire cosa stia
succedendo, munita di sentenze
di vari Tar su cause simili che dicono che se i lavori sono inerenti
all’attività dell’azienda, anche
strutturali, possono essere fatti
dalla azienda stessa e non dal
proprietario dell’immobile. All’ufficio Iva le dicono che sì, abbiamo ragione noi, e per questo,
la multa diventa la metà. Come,
dico io, se ho ragione la multa diventa zero, non la metà. Quelli
dell’Iva mi fanno sapere che or-
FI DENUNCIA
«Renzi calpesta
anche lo statuto
del contribuente»
Una manifestazione contro l’eccessiva pressione fiscale a carico di aziende e famiglie [ANSA]
mai il verbale è aperto, e per quel
che riguarda loro, si può concludere solo o con il pagamento, o
con un mio ricorso. Ricorso al
quale loro faranno a loro volta ricorso (mi fanno sapere) fino al
terzo grado di giudizio ma nel
frattempo la multa sarà lievita a
dismisura; poi, eventualmente,
loro, con calma, rimborseranno.
Inoltre, mi fanno sapere sempre
loro, che questa è una pratica del
2003, e che se non voglio che
aprano quella del2004 mi conviene pagare e tacere. Perchè tanto
accanimento, chiedo io, special-
mente su uno che sapete che
non sta facendo il furbo? Perchè
loro, mi fanno sapere, percepiscono in busta paga il 7 per mille
di quanto riescono a recuperare
come incentivo, e che quindi
non ho speranza. Ho pagato.
Ora direttore, mi dica lei, se ar-
rivasse un mafioso, e mi chiedesse il pizzo per «salvaguardare» la
mia attività, eventualmente io, in
uno scatto di orgoglio, potrei anche denunciarlo. Questi qua, a
chi li denuncio? Meglio la mafia
a questo punto.
Andrea Fariano
il graffio
Tanto fumo
Ilgoverno ha posto la fiducia suldecreto legge sulle tossicodipendenze in discussione alla Camera. Il Pd dice che i «tempi sono
strettissimi» e il voto finale dovrebbe arrivare oggi. Ncd, però, è
molto critico: «Non si possono legittimare le droghe», ha detto la
De Girolamo. «Il testo va modificato». Come per il decreto lavoro, anche con la cannabis la rivolta centrista finirà in fumo.
Antonio Tajani a «L’Abitacolo»
Il vicepresidente della
Commissione
europea, Antonio
Tajani, in auto con
Franco Bechis per la
registrazione de
L’Abitacolo di Libero
«La Finanza mostri i muscoli
con i trafficanti di Scampia»
::: FRANCO BECHIS
■■■ Arriva a piedi con un amico: non
ha più scorta, niente auto blu, e fosse solo quello... Sospeso anche lo stipendio.
In Europa funziona così: Antonio Tajani
era commissario ai Trasporti e vicepresidente della stessa commissione, ma si è
candidato al Parlamento europeo e lì
non è ammesso il doppio ruolo, di lotta
e di governo: la campagna elettorale te la
devi fare a spese tue. Arriva a piedi dunque all’appuntamento con L’Abitacolo,
la trasmissione della web tv di Libero (sarà oggi in onda su www.liberoquotidiano.it). E si è letto tutte le puntate dell’inchiesta di Libero sulle tangenti di Stato,
dalla confessione del maresciallo della
Finanza alla reazione di lettori e imprenditori vessati inutilmente dal fisco. È da lì
che iniziamo. «State facendo una battaglia sacrosanta», esordisce Tajani, «ed è
tanto più importante farla in un momento in cui le imprese stanno morendo anche per responsabilità dello Stato... Sa, io
sono responsabile della direttiva europea sul ritardo dei pagamenti...».
Ma quel problema non c’è più: Matteo Renzi ha detto che paga tutto...
«Renzi ha fatto promesse solenni.Disse che avrebbe pagato tutti i debiti della
pubblica amministrazione con le imprese. E non mi pare che l’impegno sia stato
mantenuto. Così le imprese continuano
a sparire, mentre Equitalia e il fisco italiano le inseguono. Forse sarebbe meglio
mandare controlli di Equitalia e della
guardia di Finanza in qualche amministrazione pubblica o in qualche Regione
del Sud dove si paga a 1.200 giornii fornitori per vedere quel che si combina».
Le visite le fanno alle imprese invece. Per cercare di prendersi, come dice quel maresciallo della Guardia di
Finanza, la «tangente di Stato»...
«Lo Stato dovrebbe evitare di essere
violento in questo modo. Deve essere
forte, non violento. A me quelle ispezionimuscolari, i controlli fatti a sirene spiegate, i blitz nelle località alla moda sem-
brano inutilmente muscolari e oltretutto
inefficaci. Di evasione se ne recupera poca, invece si fanno fuggire turisti, clienti e
imprenditori in un momento in cui già
gli affari non vanno a gonfie vele».
Quei blitz però diventano una bandiera da sventolare, dicono che è così
che si recupera l’evasione...
«Vogliono mostrare i muscoli? Vadano a Scampia a fare questi controlli. Sai
quanto nero trovano da quelle parti? Tutta la contraffazione, la droga, l’illegalità.
Lì c’è evasione vera, e oltretutto c’è anche danno alle imprese sane e all’occupazione. Le nostre città sono invase da
extracomunitari che spacciano merce
contraffatta. Comincino a prendere da
lì, a smontare l’illegalità. Trovino i mandanti di questi poveri immigrati che sono solo l’anello finale della catena. Quelle sono cifre serie da recuperare per il
fisco. Sono battaglie vere, più efficaci della propaganda a cui assistiamo».
L’Agenzia delle Entrate però obietta che anche tanti imprenditori o
«Il simpatico tassatore calpesta anche lo statuto del
contribuente». La denuncia arriva dal senatore di
Forza Italia, Pierantonio Zanettin che tra le pieghe del
decreto sulla spending review ha scoperto una nuova trappola per le aziende.
«Per finanziare il suo bonus fiscale di 80 euro, Renzi
ci regala un’altra perla: dopo aver aumentato la tassazione sul risparmio delle famiglie, impone alle aziende
che hanno rivalutato volontariamente i loro beni, come previsto dalla legge di
stabilità 2013, di versare
quanto dovuto in un’unica
soluzione. Pochi mesi fa
era stato concesso di versare le tasse in tre rate senza
interessi e ora, a bilanci già
chiusi, il simpatico tassatore cambia tutto». Una palese scorrettezza, denuncia il
senatore azzurro perché
«Renzi così calpesta brutalmente l’articolo 3 dello statuto del contribuente che
prevede l’irretroattività delle norme tributarie e tradisce la fiducia dei cittadini
che volontariamente hanno rivalutato i propri cespiti aziendali».
commercianti non pagano le tasse...
«Guardi, non voglio difendere gli evasori,cimancherebbe. Se qualcuno si sottrae al fisco, la caccia è giusta. Però certo
lo Stato dovrebbe essere esemplare.
Non puoi avere uno Stato che non paga
le sue commesse e poi usa il pugno di
ferro con i contribuenti. Se il professore
a scuola dorme, non può certo pretendere che i ragazzi siano attenti in classe...».
È uno Stato forte con i deboli e debole con i forti. Questo è evidente in
Europa, dove l’Italia da anni sembra
ostaggio delle politiche tedesche...
«Guardi, la Germania fa i suoi interessi e ovviamente li sa fare bene. Sono gli
altri che la lasciano fare. Ricordo che all’epoca di Blair, Aznar, Berlusconi e lo
stesso Barroso c’era un fronte compatto
grazie a cui la Germania non se la suonava e se la cantava come voleva. Berlusconi le cantò pure alla Merkel durante un
summit del Partito popolare europeo».
Veramente le ha cantate pure negli
ultimi giorni. Mi sembra non con
grande fortuna: ha fatto incazzare i
tedeschi come mai. Lei ha sentito
qualche suo collega di Berlino?
«Sì, e molti miei colleghi hanno capito
benissimo il senso delle parole di Berlusconi. Altri hanno versato benzina sul
fuoco, strumentalizzando quelle parole.
Su questo in prima fila è stato il candidato socialista alla guida della commissione, Martin Schulz...».
Beh, è stato il Ppe quello più critico
con Berlusconi...
«Schulz ha distorto Berlusconi proprio per quello: vuole creare una spaccatura fra Forza Italia e il resto del Ppe, così
le elezioni europee le vincono i socialisti
e lui fa il presidente della nuova commissione...».
Così lei Tajani non farà più il commissario...
«Quello non lo farò comunque. Lo indica il governo italiano, e quindi il Pd.
Sono i nostri avversari... No, io spero dal
primo luglio di fare l’europarlamentare
se gli elettori mi vorranno scegliere».
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ITALIA
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::: LE SFIDE DI SILVIO
Campagna elettorale permanente
LO SPOT CHOC IN SPAGNA
Silvio non molla la presa sul Colle
«Napolitano? È Profondo Rosso»
A «Mattino 5» il Cav continua l’attaco dopo la grazia mancata. Poi picchia su toghe («quale democrazia?»),
la Merkel («aridatece Kohl») e Grillo («simile a Stalin e Hitler»).Venerdì la prima seduta aiservizi sociali
Caso Unipol
Da Milano arrivano
le motivazioni
a orologeria
::: ENRICO PAOLI
■■■ Una delle regole auree
delle precedenti campagne elettorali, almeno nella prima parte,
era quella della “corrente alternata”. Mai sparare un buon colpo nello stesso giorno dell’avversario. Ma ora che il quadro è
completamente cambiato, tan::: LUCIANO CAPONE
to che nessuno dei due contendenti in campo - Silvio Berlusconi e Matteo Renzi per la precisio■■■ Il tema giustizia irrompe nelne - considera l’altro un nemico
la campagna elettorale per le Euroma solo un avversario, la spina
pee. La corte di Appello di Milano
della corrente alternata è stata
ha pubblicato le motivazioni della
staccata. E allora avanti tutta
sentenza di prescrizione di Silvio
con quella continua, dato che il
Berlusconi e suo fratello Paolo nelterzo incomodo - ovvero Beppe
l’ambito della pubblicazione delGrillo -non concede pause a nesl’intercettazione Fassino-Consorte
suno, nella convinzione che il
legata al caso Unipol.Anche se Bertempo è poco e l’elettorato da
lusconi non può essere giudicato
conquistare è molto. E così menper la sopraggiunta prescrizione,
tre il premier deborda a Porta a
nelle motivazioni si legge che l’ex
porta, ospite della trasmissione
premier ha tratto «vantaggio nella
diBruno Vepsa, l’ex Cavaliere inlotta politica» dalla pubblicazione
contra i verticidella “Sacra Famidella trascrizione della celebre teleglia” di Cesano Boscone per defifonata in cui Piero Fassino chiede
nire i dettagli del progetto di voall’allora presidente di Unipol Giolontariato che svolgerà presso la
vanni Consorte: «Abbiamo una
struttura. Si è trattato di «un inbanca?».
contro strettamente riservato»
Secondo il giudice estensore,Alche è avvenuto nel
berto Puccinelli,
centro di formaziosebbene non ci sia
ne permanente delstato un interesse
l’istituto, ma che
di«ordine patrimoben presto è divenuniale» sipuò presuto «pubblico». Cermere «un interesse
to, al leader di Forza
di tipo diverso,
Italia la strategia
commisurato al
non dispiace affatvantaggio acquisito, tanto che se la
to nella lotta politisente cucita addosca». Per questa viso come uno dei
cenda il leader di
suoi
tradizionali
Forza Italia era sta- Piero Fassino [Ansa]
doppiopetto blu,
to condannato ad
ma questa volta ha deciso di apun anno direclusione (il fratello Paplicarla seguendo uno schema liolo a due anni e tre mesi) il 7 marzo
bero.
scorso, pochi giorni prima della
Insomma, ogni due o tre giorprescrizione del reato dichiarata il
ni un bersaglio nuovo, anche se
31 marzo. Ora, entro i trenta giorni
in questo costante voltar pagina
previsti,la pubblicazione delle moc’è sempre spazio per il Quirinativazioni che, in questo caso, certale e il Nuovo centrodestra di Anmente non daranno alcun «vantaggelino Alfano.Obiettivi che restagio nella lotta politica» a Berluscono al centro del mirino, essendo
ni.Le motivazioni,destinate a solle«cari» all’elettorato azzurro, ma
vare molte polemiche, arrivano nel
che deve iniziare a prendere conpieno della campagna elettorale
findenza con il nuovo demone
europea, per giunta a poche ore di
da sconfiggere, essendo Beppe
distanza dalla pubblicazione delle
Grillo simile a Hitler, Robespiermotivazioni di uno stralcio del prore,Marx e Lenin.All’appello, fancesso Tarantini. Anche in quelle
no notare gli osservatori, è manmotivazionii giudicihanno esprescato solo Pol Pot, ma non è detto
so giudizi non proprio lusinghieri,
che non torni utile nei prossimi
più di ordine morale che giuridico,
giorni. La campagna elettorale è
su Silvio Berlusconi: «Emerge uno
ancora lunga. Il cambio di passo
sconcertante quadro della vita priil Cav lo ha sfoderato di buon’ovata di vari soggetti coinvolti nella
ra,ospite di Mattino 5.«Gli italiavicenda, dalle ragazze sino all’alloni devono imparare ad avere para presidente del Consiglio». Il triura di lui, perché Grillo lo si vede
bunale diBariinduce sulle "boccacanche dal modo in cui organizcesche nottate",esprimendo consiza la sua setta. Marx, Lenin e Staderazioni sulle donne trattate «colin diedero vita al regime comume semplici oggetti suscettibili di
nista, il regime più accentratore,
commercio a scopo sessuale». E
più criminale e sanguinario delBerlusconidovrà trattenersidal crila storia. Grillo è il prototipo di
ticare le decisioni dei giudici, altriquestisignori, Hitler compreso».
menti il rischio che il Tribunale di
Poi, siccome il Terzo Reich e la
Sorveglianza ritiri l’affidamento ai
Germania sono argomenti censervizi sociali diventa per lui semtrali della sua propaganda elettopre più concreto.
il graffio
Angelino ha perso l’aereo
Alla fine hanno fissato un appuntamento per martedì mattina.
Ma quella di ieri, per Sindacato autonomo di polizia e ministro
dell’Interno è stata una giornata sull’ottovolante. Originariamente, Angelino Alfano aveva scelto di declinare per i troppi
impegni l’invito al al congresso del Sap (conclusosi ieri sera
con l’elezione a segretario generale di Gianni Tonelli). In giornata, complice il battage mediatico generato dai messaggi di
saluto inviati da Matteo Renzi e Silvio Berlusconi (la sua telefonata ha ricevuto ovazioni), la decisione di tornare sui propri
passi. Facile a dirsi, meno a farsi: troppo piena l’agenda del
titolare del Viminale (tra le altre cose, c’era un appuntamento
colcapo dello Stato in persona) e troppo stretti i tempi congressuali del Sap: blitz impercorribile, aereo che resta sulla pista e
ci si deve accontentare di un contatto telefonico per fissare
l’appuntamento della settimana prossima.
rale, Berlusconi si fa mostrare
una foto diAngela Merkel e commenta romanamente: «Aridatece Kohl». Mai far cadere un un
argomento che ha prodotto buoni risultati.
Quanto alpresidente della Repubblica, Giorgio Napolitano,
bastano due parole due: «Profondo Rosso». Ovviamente non
mancano le toghe, anche se sono merce che scotta. «La senten-
za contro di me un golpe senza
carri armati». E dire che gli era
stato detto, al momento della
concessione dei servizi sociali,
che se avesse detto qualcosa di
storto sui giudici avrebbe potuto
perdere il trattamento.In serata
Berlusconi rilancia ulteriormente la sfida. «Ora ci sono dei pericoli più grandi di quelli che correvamo nel ’94, quando decisi di
scendere in campo», sostiene
l’ex premier, «oggi abbiamo ancora di fronte una sinistra che
non è lontana da quello che era,
non ha mai rinnegato la sua
ideologia anche se si nasconde
dietro volto di un nuovo personaggio». E siccome le idee sono
quelle, nonostante il volto bonario di Renzi, Berlusconi rispolvera il mantra delle tasse: «Questa
sinistra ha sempre avuto la mania delle tasse e questo governo
lo ha confermato». E per fortuna
che sulle riforme sono alleati.
Forse è per questo che il premier
incassa male l’affondo. «Ringrazio Berlusconi, non so se sono
simpatico ma di sicuro non sono un tassatore». Di certo, però,
è un osservatore se ha detto ai
suoi di non «sottovalutare affatto il Cav». Soprattutto ora che è
campagna elettorale continua,
come la corrente.
Trovata elettorale di Quagliariello&C
Gli alfaniani sono andati in tilt:
per loro Berlusconi è comunista
::: MARCO GORRA
■■■ La notizia è che, per la campagna
elettorale delle Europee, la linea del Ncd nei
confronti dell’avversario Silvio Berlusconi
consiste nel dargli del comunista. «L’astio
nei confronti del Ncd ricorda le campagne
di denuncia e la guerra ai traditori della causa proletaria di leniniana memoria» (L’Occidentale, organo on line del partito); «Questi
(di Berlusconi, ndr) sono atteggiamenti neocomunisti.Ineocomunisti del nuovo millennio sono quelli che utilizzano il linguaggio
che i comunisti utilizzavano nel secolo scorso» (Gaetano Quagliariello); «L’uso della parola tradimento è tipico del lessico stalinista» (Fabrizio Cicchitto).
Ora, tolte le obbligatorie congratulazioni
agli esponenti alfaniani per avere riversato
sulla testa del Cavaliere l’unico - l’unico - insulto che persino i più accesi nemici avevano sempre avuto ritegno ad utilizzare (erano
riusciti a dargli persino dell’interista, ma fino
al comunismo nessuno si era mai spinto) e
preso atto di come il generoso sforzo non
abbia ricevuto l’esposizione mediatica che
meritava (nel florilegio di pesti, mafie e colpi
di Stato di cui sta consistendo la campagna
elettorale ci vuole ben altro che un semplice
«comunista!» per non finire oscurati) restano da fare due osservazioni.
La prima è riassumibile col vecchio detto
popolare per cui le pere cadono vicino al pero. La spiegazione è la seguente: quello di
dare, a cuore non sempre pesantissimo, del
comunista all’avversario di turno è uno dei
Gaetano Quagliariello
è stato nominato
all’unanimità
coordinatore unico
del Nuovo Centrodestra
di Alfano [LaPresse]
marchi di fabbrica più caratteristici di Berlusconi. Il quale in carriera ha etichettato come compagno praticamente chiunque gli si
parasse davanti, mettendo spesso e volentieri nello stesso calderone rosso chi comunista era ed era sempre stato e chi mai c’era
entrato nulla. Di più: l’attitudine berlusconiana a distribuire in giro patenti di bolscevismo con tanta disinvoltura era storicamente
vista come parte integrante del bagaglio del
Silvio meno istituzionale e più arruffapopolo che tanto faceva storcere il naso ad avversari ed - anche - a qualche sodale. Per dirlo
in soldoni: la riscoperta di se stessi come «diversamente berlusconiani» da cui era originata la scissione del Ncd aveva preso abbrivio proprio dalla volontà di depurare il centrodestra da certi eccessi estremistici ormai
divenuti intollerabili: come si faceva a rimanere in un partito il cui capo, oltre a parlar
male dei giudici e del governo di larghe intese, seguitava a dare di comunista a questo e
quello nemmeno fossero tutti la reincarnazione di Giancarlo Pajetta?
E invece è finita come si è visto: nonostante l’abbandono della casa paterna per sovvenuta incompatibilità moderata, gli ex azzurridel Nuovo centrodestra alla prima occasio-
ne utile hanno dimostrato di non essersi
emancipati granché dal riflesso pavloviano
per cui il modo migliore di rapportarsi all’avversario politico è quello di appiccicargli sulla schiena l’etichetta di comunista, e pazienza se l’appiccicando è uno che ha iniziato a
combattere i comunisti in età scolare e da lì
non ha più smesso.
La seconda osservazione, invece, riguarda Berlusconi. Che da una vita è abituato a
prendere d’anticipo gli attacchi e che, anche
in questo, si è sovente dimostrato un passo
avanti ai detrattori. Per averne conferma,
soccorre l’archivio. 3 febbraio 2006, intervista dell’allora premier ad Italia Oggi. Titolo:
«Compagno Berlusconi».Svolgimento:«Credo di avere una profonda sensibilità sociale
e di avere sempre in testa la gente che ha più
difficoltà»,rispondeva il Cav richiesto di spiegare come mai avesse fatto politiche fiscali
assai più progressiste di quelle attuate dai
governidell’Ulivo, «ho osato paragonarmialla politica di Blair e Clinton e questo è stato
un altro motivo di critica nei miei confronti».
E chi glielo doveva dire, al Cav, che chi allora
lo difendeva dagli attacchi di chi voleva impedirgli di dirsi socialdemocratico sarebbe
finito per dargli del comunista?
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ITALIA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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::: LE SFIDE DI SILVIO
Le toghe spengono due canali
Ira Mediaset: «Un incidente mortale»
Questa volta a mettere i bastoni tra le ruote alla famiglia Berlusconi - divisione tv digitali - sono state le toghe iberiche, che
hanno stabilito la chiusura imminente di due dei dieci canali
del digitale terrestre di cui è in possesso Mediaset attraverso la
controllata spagnola Mediaset España. A stabilirlo, lo scorso 27
marzo, è stata la Corte Suprema spagnola, che ha annullato
l’assegnazione di un totale di nove frequenze del digitale terrestre, assegnate nel 2010 senza gara pubblica. Due di queste sono di Mediaset, che entro il 6 maggio spegnerà La Siete e La
Nueve. Per i supremi giudici iberici, le licenze concesse all’epoca per Reale decreto avrebbero dovuto essere ratificate in accordo con la legge generale della Comunicazione Audiovisiva, che
esige un concorso pubblico. In assenza di questo passaggio, i
canali in questione sarebbero de facto “illegali” e quindi andranno verso la cessazione coatta delle trasmissioni. La decisione delle toghe ha trovato l’opposizione di tutti i gruppi privati
coinvolti, ma Mediaset si è distinta per una campagna - manco
a dirlo - televisiva “hard”. In pratica il Biscione ha mandato in
onda uno spot animato in cui una famiglia felice attraversa una
strada ignara dell’arrivo di una grossa berlina con i lampeggianti (un’auto blu, che qui però richiama la giustizia spagnola) che
li investe: il bilancio - con tanto di slow motion sulle vittime
sbalzate per aria - è di due decessi, rappresentati da una borsa e
da delle cuffiette rimaste drammaticamente sul selciato. Il messaggio è inqeuivocabile: “Tra tutti le hanno uccise: in ricordo di
La Siete e La Nueve”. Paolo Vasile, amministratore delegato di
Mediaset in Spagna, aveva paragonato a marzo la chiusura di
La Siete e la Nueve proprio a un “atropellón”, un “incidente
mortale”. L’iniziativa ha ovviamente scatenato le reazioni indignate delle associazioni dei parenti di vittime della strada.
Bomba sulla campagna elettorale
I giudici vogliono processare il Cav all’infinito
Il tribunale esamina gli ultimi attacchi sulla giustizia per decidere se spedirlo ai domiciliari. Ma non si può pretendere che taccia sulla condanna
::: segue dalla prima
FILIPPO FACCI
(...) non per reinserirsi nella società o per
manifestare intenti riparatori, ma per
condurre una campagna elettorale europea da ultimo premier regolarmente
eletto di questo Paese. Non è che non
sapeste e sapessimo tutto questo, non è
che non avessimo anche scritto - Libero
del 16 aprile - che i servizi sociali di norma si concedono solo a chi ha dato prova di «ravvedimento», e che questo ravvedimento in teoria è improponibile per
chi si professi innocente come Berlusconi si è sempre professato. E proprio perché di normale non c’è niente e nessuno, appunto, alla fine è spuntata una soluzione "ragionevole" e nondimeno discrezionale, ad hoc, personalizzata su
Berlusconi come tutta la giustizia che
l’ha sempre riguardato: un’attività sociale compatibile col ruolo pubblico e politico che un bel pezzo di Paese gli riconosce.
E allora dite un po’, che cosa vi aspettavate che dicesse, che cosa dovrebbe dire, ora? L’hanno condannato in un processo di non facile comprensione: dovrebbe dire che è giusto, che è colpevole,
che non vede l’ora di ravvedersi e di reinserirsi? Si dice innocente da vent’anni: vi
aspettavate che ora chiedesse i voti come frodatore fiscale? Ha in ballo due ricorsi: pensate che li abbia fatti perché si
ritiene colpevole? Se Corrado Formigli
(La7) gli chiede di giustizia, dite un po’,
Berlusconidoveva rispondere «sto maturando un processo di revisione critica e
di emenda che a tutt’oggi è in fieri», per
usare il vostro linguaggio? Oppure doveva dare la sua «disponibilità ad attivarsi
in termini di restituzione tangibile nei
confronti della società civile danneggiata»?
Forse no, forse è troppo: però, almeno, poteva evitare di provocare i suoi re-
“
::: COSA PREVEDE LA LEGGE
■ È ridicolo pensare
che si possa rieducarmi
consegnandomi a dei
servizi sociali e
a dei colloqui quindicinali
con assistenti sociali
LA FRASE
INCRIMINATA
ferenti: che però - dovete capirlo - non
siete voi o solo voi, signori giudici, ma
anche il Paese che l’ha votato e che potrebbe rivotarlo. La giustizia, intesa come problema italiano, non può essere
ridotta a una privata questione tra ilcittadino Berlusconi e i giudici di sorveglianza: una questione di cui peraltro Berlusconi dovrebbe non parlare, o dovrebbe
I PALETTI
Nell’ordinanza con cui i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano, il 15 aprile
scorso, gli avevano concesso la misura alternativa agli arresti domiciliari vi era scritto che il leader di Forza Italia avrebbe dovuto mantenere «comportamenti nell’ambito delle regole della civile convivenza,
del decoro e del rispetto delle istituzioni».
E in caso di violazioni, o di nuovi "attacchi" ai giudici, la minaccia era implicita:
Berlusconi avrebbe rischiato la revoca dell’affidamento in prova ai servizi sociali.
LE PAROLE A RISCHIO
«È ridicolo - aveva detto il Cavaliere durante l’intervista di Corrado Formigli a
non pensarne come la pensa: del resto
solo così potrebbe mantenere «comportamenti nell’ambito delle regole della civile convivenza, del decoro e del rispetto
delle istituzioni», come recitava la vostra
ordinanza.
Oh, però Berlusconi poteva evitare di
esprimersi in certo modo su chi è stato
tanto buono con lui: «È ridicolo pensare
il graffio
Facce la grazia
Fabrizio Cicchitto [Ftg]
Una missiva a due mani di Gaetano
Quagliariello e Fabrizio Cicchitto
econsegnata all’Huffington Post come «chiusura tombale di una polemica distruttiva» sui «traditorio presunti tali» delPdl. Il succo? Caro Silvio - scrivono le ex colombe Pdl divenute uomini forti del Ncd di Alfano - se avessi seguito i nostri consigli avresti avuto la grazia. Che beffa,
al Cav sarebbe bastato chiedere:
«Fabrì, famme la grazia».
Piazzapulita - pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali
e a dei colloqui quindicinali con assistenti
sociali».
CARTELLINO GIALLO
Tecnicamente ora il Cavaliere rischia una
«diffida», un cartellino giallo che potrebbe anticipare una drammatica “espulsione” dalla misura alternativa agli arresti.
Va però notato che non c’e un tetto di
diffide codificato dalla legge oltre il quale
automaticamente arrivi la revoca dell’affidamento in prova. Sta alla sensibilità dei
singoli giudici stabilire quando la persona
che sta scontando la pena abbia superato
il limite.
che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui
quindicinali con assistenti sociali». Ha
detto così. Frasi irrispettose, se non fosse
per quel dettaglio: è tutto vero. È ridicolo
pensare di "rieducarlo", e lo sappiamo
tutti. Ma ufficialmente le sue parole sono un’infrazione alle regole e dunque rischia una cosiddetta "diffida": quante altre lo separerebbero dai domiciliari?
Scherza col fuoco, Berlusconi: ieri l’ha
detto pure - non richiesto, e sinceramente non utile - il vicepresidente del Csm
Piero Vietti. Ha detto: «Chi pensa di far
campagna elettorale utilizzando il presidente della Repubblica scherza col fuoco».
Forse anche Napolitano fa parte del
tribunale di sorveglianza. Ma Vietti, poveretto, rispondeva semplicemente a
una domanda deigiornalisti: esattamente quello che ha fatto Berlusconi nei giorni scorsi. «Scherziamo coi fanti e lasciamo stare i santi», ha aggiunto Vietti, lasciando intendere che ai due santi più
recenti, presto, potrebbe aggiungersene
un terzo. Ma dove ci sono santi, spesso,
ci sono martiri. Occhio, Berlusconi, a
non farcelo diventare.
IL PIZZINO DI VIETTI (CSM)
«Silvio sul Quirinale
scherza col fuoco»
Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha tratto il dado: dopo le frasi di
Berlusconi sull’affidamento ai servizi sociali (definito «ridicolo» dall’ex premier) ieri i magistrati hanno fatto sapere di stare «vagliando»
le parole in questione per valutare
se ci siano gli estremi per una revoca dei servizi sociali e la destinazione ai domiciliari del Cavaliere. Per
ora nessuna decisione definitiva,
ma Berlusconi rischia un «ammonimento» che sarebbe come un cartellino giallo sventolato davanti alla
sua libertà. La brutta notizia fa il paio con il messaggio recapitato dal
vice presidente del Csm - Michele
Vietti - dopo le esternazioni berlusconiane - le ennesime - sul presidente della Repubblica Napolitano:
«Chi pensa di fare campagna elettorale sul Presidente della Repubblica scherza con il fuoco: Napolitano
è sempre stato e continua ad essere
per tutti gli italiani la garanzia del
corretto rispetto delle regole e dell’equilibrio dei poteri. Perciò - ha
concluso - il consiglio è: giochiamo
con i fanti e lasciamo stare i santi».
Un consiglio che - arrivando dal vice capo dell’organismo di autogoverno dei magistrati di cui il capo
supremo è proprio l’inquilino del
Colle - è suonato a tutti, compreso
al diretto interessato, come un avvertimento in piena regola. E non
dei più beneauguranti, dato che è
arrivato a poca distanza dall’avviso
delle toghe meneghine.
10
ITALIA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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::: LE SFIDE DI SILVIO
La battaglia per i valori liberali
«Libero» agita Fi: ora dobbiamo cambiare
La paura di fuga con Grillo dell’elettorato azzurro scuote il partito:Renzici sta scippando le riforme.Ma tutti concordano:senza Silvio non si riparte
::: TOMMASO MONTESANO
■■■ Atteggiamento nei confronti di Matteo Renzi e linea politica
di Forza Italia. L’editoriale di ieri
del direttore di Libero, Maurizio
Belpietro, «sull’appannamento
generale della linea politica» del
movimento azzurro, scuote i forzisti. Da Silvio Berlusconi in giù, lo
stato maggiore e i gruppi parlamentari forzisti si interrogano sulla strada migliore da seguire per
imprimere una sterzata alla rotta
del partito.
Lo stesso ex premier, che già da
tempo riflette sulle conseguenze
dell’abbraccio tra Forza Italia e
Renzi,è rimasto colpito dalla lettera, il cui contenuto è stato riportato ieri dal nostro quotidiano, di
un’elettrice di centrodestra. Elettrice delusa a tal punto dalla linea
di opposizione soft di Forza Italia,
da ipotizzare un voto al M5S alle
prossime Europee.Dubbi,interrogativisulla bontà della rotta seguita finora, che Berlusconi avrebbe
confessato ai suoi collaboratori. E
che sono coincisi, ieri, con l’innalzamento dei toni contro il «Renzi
tassatore».
Di certo il dibattito interno al
partito riprenderà con maggiore
vigoreuna volta chiuse le urne delle Europee. Prima, osserva Gianfranco Rotondi, c’è da portare a
casa il risultato: «Sotto il 20% siamo a rischio. Quindi assicuriamoci la salvezza e solo dopo discutiamo».
gna elettorale, i miei colleghi dirigenti discutano come se fosse in
atto un congresso. Basta con queste sedute soft di psicanalisi collettiva. In campagna elettorale si
piazza la merce, non si discute di
quale merce vendere». E la merce
migliore di Forza Italia, «anzil’unica, è Silvio Berlusconi». L’auspi-
ABBRACCIO MORTALE
Per raggiungere la «salvezza»,
il deputato ex democristiano conosce solo una ricetta:palla al Cavaliere. «I voti li ha lui, senza Berlusconi Forza Italia non esiste».
Quindi è inutile, aggiunge Rotondi, che in questa fase, «in campa-
cio è che possa bastare, insieme a
una rimodulazione del messaggio nei confronti di Renzi, per recuperare terreno nei sondaggi. Il
difficile verrà dopo il voto. «Per
vincere alle prossime Politiche,
Berlusconi dovrà ritrovare le sue
virtù di federatore. Dove la andiamo a cercare una nuova maggioranza di centrodestra? Invece
l’ultimo Berlusconi si è chiuso,
non risponde neanche più altelefono».
La riflessione è aperta. «Agli
elettori dobbiamo spiegare non
solo quello che abbiamo fatto,
ma soprattutto quello che intendiamo fare per il futuro», concludeRotondi.«In che modo glifaremo vedere la luce in fondo al tunnel? Mica ci votano per ricono-
scenza».
Giuseppe Galati, segretario della commissione Bilancio della Camera, mette il dito nella piaga:«La
gestione del rapporto con Renzi è
difficile.Da una parte,come rivendicato dallo stesso Berlusconi, il
governo sta portando avanti temi
e riforme tipicamente nostre.Dall’altra abbiamo la necessità, come
uno deiprincipalipartitidiopposizione, di non enfatizzare troppo i
risultatidell’esecutivo per non dare a Renzi una spinta ulteriore».
Tutto questo in una campagna
elettorale in salita, dove il «clima,
a causa del crescente malcontento per la politica, non è favorevole». Tuttavia Forza Italia conta nel
colpo di reni diBerlusconi:«Tradizionalmente, la campagna eletto-
“
rale si scalda negli ultimi giorni».
La speranza è che possa essere
sufficiente per ottenere il risultato
minimo. «Come partito non possiamo scendere sotto il 21/20%.
Solo in questo modo possiamo
pensare di trainare l’intera coalizione di centrodestra verso il
35%».
NUOVA COALIZIONE
Una coalizione che il Cavaliere
deve necessariamente ricostruire.
«Quel mondo che Berlusconi ha
messo insieme nel 1994, deve ricompattarsi senza cadere nel populismo», chiosa Galati. Allo studio c’è da tempo l’opzione di dare
vita ad una seconda edizione della Casa delle libertà, con dentro,
oltre a FI, Nuovo centrodestra,Lega, Fratelli d’Italia e un possibile,
nuovo soggetto centrista. Nel frattempo, guai ad avere complessi di
inferiorità nei confronti di Renzi:
«Noi la nostra riforma costituzionale l’avevamo approvata, completa,nel 2005. Non accettiamo lezioni».
“
IL DISILLUSO
IL FIDUCIOSO
■ Berlusconi non
riuscirà a ripetere
e riprendere
i vecchi cavalli
di battaglia:
coi suoi fedelissimi
di corte ha perso,
da tempo ormai,
ogni minima
credibilità
■ Berlusconi
dovrebbe divenire
cantore di un coro
a più voci restando
il miglior assolo.
E reinventarsi
cogliendo l’anima
più intima del
popolo: delusioni
e aspirazioni
Silvio ha perso tempo
ora punti sui giovani
Anch’io, elettore di destra stradeluso da Berlusconi, farò come la signora Rossana, non so ancora chi
voterò, pensavo Grillo ma ultimamente avverto tanta simpatia per
la Lega di Salvini. Ho sempre difeso
Berlusconi ma ormai da anni si è
reso lui stesso indifendibile sotto
ogni aspetto. Lei dice che Grillo ha
fatto propri gli argomenti che per
20 anni sono stati il cavalli di battaglia di Berlusconi, ebbene sì, con
l’aggravante che la destra in questi
20 anni non ha fatto niente di quanto promesso. Berlusconi non riuscirà a ripetere e riprendere i vecchi
cavalli di battaglia, coi suoi fedelissimi giullari di corte, ha perso, da
tempo ormai, ogni minima credibilità. Un’ultima cosa e poi la saluto,
a destra c'è una persona perbene, il
sindaco di Pavia, perché non puntare su di lui?
Cordiali saluti.
Giorgio Grisi
Il Cav è il miglior solista
e saprà reinventarsi
Siano argomenti di propaganda
elettorale rubati a Berlusconi o sia
Il leader di Forza Italia
Silvio Berlusconi. Sopra,
il fondo del direttore
Belpietro di ieri. [LaP]
Il dibattito tra i nostri lettori
“l’andare fino in fondo”, io vedo solo un oratore abilissimo a circuire
italiani delusi esasperando la loro
rabbia e la loro delusione. Del governo non ha voluto far parte, nel parlamento ci sta a modo suo, e concretamente? “Razzola” come meglio gli
conviene. Il successo di Grillo è inquietante. Berlusconi non può rimanere unico aulodo, ma dovrebbe divenire cantore di un coro a più voci
restando il miglior assolo. E quale
miglior assolo, se altri lo copiano,
sia lui a non copiare loro, a reinventarsi cogliendo l’anima più intima
del popolo, le sue delusioni, le sue
aspettative, e, credo, né Forza Italia
né gli italiani che in lui hanno creduto e ancora vogliono credere, resteranno delusi.
Maria Luisa Mazzocchi
San Marino
Le riforme vanno fatte,
alla peggio con Renzi
Lettore fedele di Libero, elettore di
Berlusconi tranne le ultime elezioni, non condivido l’attuale linea politica anti-renziana del vostro gior-
nale. A mio avviso Berlusconi ha
un ruolo soltanto se appoggia apertamente e con decisione le riforme
indicate da Renzi, nell’interesse del
paese e suo. Mi spiego meglio:
- La modernizzazione e snellimento della macchina dello stato deve
essere l’obiettivo prioritario per fare uscire il paese dalla palude;
- Renzi non può farlo da solo a causa dell’opposizione comunista all’interno del suo partito che si oppone ad ogni cambiamento;
- Berlusconi da solo come riformatore non è credibile, non avendo
fatto le riforme in vent’anni ed essendo attualmente indebolito per
motivi di età e giudiziari;
- Berlusconi deve quindi appoggiare apertamente Renzi per realizzare le riforme e prenderne parte del
merito in caso di successo. In tal caso io tornerei a votare Berlusconi e
non Renzi, perchè diffido della base comunista del Pd. Il Paese si avvierebbe in pochi anni verso un sano bipolarismo, essendo nel frattempo ripresa la fiducia degli elettori nella politica e svuotato il movi-
mento di Grillo;
-Se Berlusconi fa opposizione a
Renzi e le riforme non vengono fatte, falliscono entrambi,viene decretata la fine dell’attuale sistema politico e il Paese piomba in un caos
dove ha buon gioco Grillo con conseguenze imprevedibili.
Enrico Brogi
La distruzione grillina
forse ci servirà da lezione
Gentile Belpietro buongiorno. Sono
d’accordo con lei sul fatto che gli elettori di Silvio non capiscono più. A
mio parere non solo per le ragioni
che Lei illustra con chiarezza nel suo
editoriale.Il fatto è che Silvio ha tradito il suo popolo: un suo governo ha
introdotto l’inversione della prova riguardo gli accertamenti della Gdf e
dell’Agenzia delle Entrate, un suo governo ha pensato l’Imu, Forza Italia
ha continuato a sostenere l’operato
massacratore degli ultimi tre governi. Per tacere della gestione prima
inerte e poi folle dei flussi di immigrazione clandestina. Non mi fido
più. Non so se troverò il coraggio di
votare Grillo alle imminenti elezio-
ni. Ma ci sto pensando seriamente.
Non mi illudo che il comico sia in
grado di governare bene (sgravi per
favorire il lavoro e quindi ridurre assistenzialismo e relativi costi, rivendicare la sovranità nella gestione della
nazione, tornare a battere moneta,
acquisire immigrazione solo se in
qualità e numeri sostenibili, mettere
davvero a dieta la bestia burocratica
statale, e tanto altro..) ma per certo
se vincerà queste elezioni non politiche farà casino! Dalle macerie si può
ricostruire... Grazie per l’attenzione.
Luca Sacquegna
Se Forza Italia ha deluso
meglio la destra del M5S
Vorrei rispondere a Rossana: in tanti
ci troviamo nella sua stessa situazione,ma non per questo ci lasciamo travolgere dall’onda grillina. Sanno solo
sbraitare ed essere scurrili contro chi
non la pensa come loro,non hanno
ancora capito che il pensiero è libero
e lo deve essere fino all’ultimo respiro. Rossana, se proprio non ti ritrovi
più in Forza Italia, vota un altro partito che sta a destra e promette di fare
ciò che, forse, il partito di Berlusconi
ha dimenticato, non per demerito
suo, ma per ciò che gli gira intorno.
Pinuccia Cassani
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ITALIA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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::: LA CASTA ROSSA
Berlusconi accusa i tedeschi, ma il presidente...
Quando Napolitano
era negazionista
sui gulag e Solgenitsyn
Quarant’anni fa l’esponente del Pci celebrava su «L’Unità»
«l’immensa portata liberatrice della Rivoluzione d’ottobre»
::: segue dalla prima
DAVIDE GIACALONE
(...) ci sono storici, dirigenti politici e invasati vari. Come vedremo,
ci sono negazionisti assai altolocati, speranzosi che le amnesie
collettive cancellino le loro (vergognose) negazioni.
Silvio Berlusconi ha completamente sbagliato bersaglio. Se la
poteva risparmiare. Non condivido,ma capisco il senso della chiamata semplificatrice, ciò non toglie che riferirsi ai «tedeschi», in
modo così generico, è un errore
inammissibile. Tanto più che è
inglese lo storico capofila dei negazionisti, David Irving. Mentre
risale al 1970 il gesto dell’allora
cancelliere tedesco, Willy Brandt, che si inginocchiò presso il
ghetto di Varsavia. È vero, comunque, che dopo la riunificazione tedesca emersero sacche
di giovani filo-nazisti, conservati
come in una goccia d’ambra nella Germania comunista. Privi di
libertà e schiavizzati dai sovietici
immaginarono che il loro recente passato fosse migliore. In alcuni Paesi il negazionismo è considerato reato. Contro tali leggi ho
quiscritto, perché l’infamia culturale e la corruzione della memoria non si combattono nei tribunali.
La memoria, appunto. E l’uso
politico della menzogna storica.
C’è chi ha scritto, per contestare
l’eroica testimonianza di Aleksandr Solženicyn, che «non possono inserirsi in una ricerca onesta e fruttuosa le tendenze, che
sull’onda dell’ultimo libro di Solgenitsyn si vanno diffondendo,
ad attribuire sommariamente a
Lenin la responsabilità delle deformazioni e dei guasti della politica staliniana». Invece era ricerca non solo onesta, ma vera. I
campi di sterminio sovietici nacquero prima di quelli nazisti, ad
opera di Vladimir Il’ic Ul’janov,
detto Lenin. Solženicyn lo chiamò Arcipelago Gulag, la «g» sta,
in russo, per «lagerej»: lager. Forse ne avete sentito parlare. E c’è
un ceppo comune,fra i lagerej sovietici e i lager nazisti: l’idea che
quanti s’opponevano alla costruzione del regime perfetto, quanti
erano diversi dall’uomo nuovo, e
fra questi gli ebrei, gli zingari, gli
omosessuali, dovessero essere
cancellati dalla faccia della terra.
Neilagerej non ci furono le camere a gas, perché non servivano. I
sovietici non avevano fretta, avevano tempo, e nei lagerej siberiani ne uccideva più la fame e il ge-
lo di quanti potessero smaltirne i
forni. In questo bilancio infernale vincono i sovietici, che continuarono a lungo, dopo che i nazisti erano stati cancellati.
L’autore delle parole citate, come di quelle che seguono, dileggiava il letterato russo,che era stato a lungo rinchiuso nei lager, nei
campi di lavoro forzato, e che
poi, grazie a una mobilitazione
mondiale, era stato espulso dall’Urss. Lo dileggiava scrivendo
che si era dedicato allo «shopping» per le vie di Zurigo, usando
le «cospicue somme da lui accumulate, grazie ai diritti d’autore,
nelle banche svizzere». Che raffinatezza! Condannandone le
«rappresentazioni unilaterali e
tendenziose della realtà dell’URSS, le accuse arbitrarie, i tentativi di negare l’immensa portata liberatrice della Rivoluzione
(maiuscolo n.d.r.) d’ottobre, lo
Negli anni Settanta
Giorgio Napolitano,
esponente del Partito
comunista, voltava le
spalle davanti alla
persecuzione dei
dissidenti sovietici
[Imagoeconomica]
straordinario bilancio di trasformazioni e di successi del regime
socialista», ed «è questa negazione, fattasi via via sempre più cieca, che ha segnato la condanna
diun’opera come quella di Solgenitsyn».
Precisando che «del tutto fuorvianti, infine - oltre che manifestamente contrarie agli interessi
supremidella pace -vanno considerate le posizioni di quanti vorrebbero “imporre” una “liberalizzazione” all’interno dell’URSS subordinando in modo inammissibile lo sviluppo del processo di
“
■ Innegabile
il bilancio
straordinario di
successi dell’Urss
CHE STATISTA
distensione a non si sa quali mutamenti del regime politico e dell’ordinamento giuridico sovietico».
Dunque, riassumendo, qui c’è
il negazionismo del sistema concentrazionario e sterminatore
del comunismo sovietico, l’esaltazione del valore positivo e liberatorio della rivoluzione comunista, l’avversione alle riforme di
quel sistema, che, ove richieste,
oltre tutto, avrebbero messo in
pericolo la pace.
Una grande e nobile pace, che
dilìa pochi annici regalò lo schie-
ramento dei missili nucleari
SS20 puntati contro le nostre città.Cui l’Europa libera e democratica reagì accettando lo schieramento dei missili occidentali, destinati a contrastare quella minaccia. Decisione che ebbe la forza d’imporsi, in Italia, grazie a
Bettino Craxi e Giovanni Spadolini e, in Germania, grazie a HelmutSchmidt.Fu la sinistra democratica europea a rispondere contro quell’eccesso di pace, mentre
l’autore di quei giudizi, come tutti (dicasi tutti) i suoi compagni di
partito montarono una durissima campagna d’opposizione. Ricevettero anche un telegramma
di congratulazioni, firmato da Leonid Brežnev. Mentre i soldi sovietici, sporchi di sangue e in valuta statunitense, li ricevevano
prima,durante e dopo, fino almeno al 1991. Molte di quelle mazzette andarono a cambiarle presso lo Ior, in Vaticano.
Io devo essermi distratto, negli
ultimi anni, ma, nel mentre si riscoprivano tutti europeisti, occidentalisti e liberali, mi sono sfuggite le scuse per questa storia vergognosa. E per chi avesse poca
memoria, aggiungo il nome di
chi quei pensieri concepì e scrisse: Giorgio Napolitano. È un articolo pubblicato dall’Unità, il 20
febbraio del 1974. Aveva 49 anni,
non era un indottrinato bimbo
vittima della propaganda, era un
dirigente politico piuttosto maturo e, forse, consapevole.
Mi espongo a qualche rischio,
scrivendolo? Poco me ne cale. Oltraggio la figura del presidente
della Repubblica? Non credo proprio. Semmai contrasto il continuo oltraggio alla memoria, alla
storia, all’onestà intellettuale.
Tutti noi abbiamo diritto di
cambiare idea (a me non capita,
sono monotono e non ho di che
vergognarmi), tutti noi possiamo
cadere in errori, anche colossali.
Ma si ha il dovere di dirlo, di ripeterlo, di ricordarlo. E si chiede
scusa. A me non pare che lo si sia
fatto, mentre vedo che si tende a
dar lezioni con il medesimo piglio, magari saliti su opposti pulpiti.
www.davidegiacalone.it
@DavideGiac
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ITALIA
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::: VERSO IL VOTO
Matteo su Silvio: «Non ha interesse a rompere»
Il boom di Grillo spaventa il Pd
Renzi prepara un tour per l’Italia
Allarme sondaggi al Nazareno, il premier va da Vespa e attacca: basta rinvii
sulle riforme o mollo. Lo sfogo per il no alla partita del cuore: sono incazzato nero
::: ELISA CALESSI
PASSERELLA A
«PORTA A PORTA»
ROMA
■■■ I suoi fedelissimi giurano
che non esista alcun problema rispetto alle elezioni europee.
«Prenderemo più delle Politiche
e Grillo meno, vedrete», spande
serenità Lorenzo Guerini, braccio destro e sinistro di Renzi per
quanto riguarda il partito, sfrecciando in Transatlantico. Frase
vera per la prima parte, il Pd, meno per la seconda. Così, almeno,
secondo ilreport che Fabrizio Masia, della società Emg, fa arrivare
ogni settimana sulla scrivania del
premier. L’analisi di lunedì scorso ha messo in allarme i piani alti
del Nazareno. Dalla ricerca risulta, infatti, che il Pd è al 32%, dunque ha perso 1,8 punti percentuali, che Forza Italia è tra il 19% e il
20%, quindi ha perso quasi un
punto,ma soprattutto che ilMovimento Cinque Stelle è schizzato
al 27%, guadagnando cioè 4 puntiin una settimana. Ma a preoccupare è il trend. Se continua così,
potrebbe persino sorpassare ilPd,
come aveva sostenuto per prima
Alessandra Ghisleri, la sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi.
Per il resto, Fratelli d’Italia è al 5%,
l’Ncd al 5,5%. La Lega oscilla tra il
4 e il 4,5%, mentre la lista Tsipras
e Scelta civica non raggiunge lo
sbarramento.
Dunqueè vero che ilPd potrebbe andare meglio rispetto alle elezioni politiche. Ma il problema è
l’eventuale exploit di Beppe Grillo,che non solo stacca digran lunga Forza Italia,assestandosistabilmente come seconda forza, ma
che si avvicina pericolosamente
al Pd. Uno scenario che, come
confida un renziano doc, è persino più temibile di un sorpasso da
parte del M5S: «Se Grillo arriva a
pochi punti da noi, la minoranza
ci creerà un sacco di problemi.
Mentre se ci supera, paradossalmente cisarebbe una reazione generale, scatterebbe l’unità nazionale contro il pericolo Grillo». Un
ragionamento,appunto,paradossale, ma che dice di come la crescita del M5S preoccupi eccome
l’inner circle renziano. Non perché sipensa che possa avere ripercussioni sulla stabilità del governo. «Renzi non conosce la parola
“dimissioni”»,dice un suo fedelissimo.Più che altro si temono conseguenze sul dossier riforme.
Perché se la fotografia fatta da
Masia dovesse essere confermata,è chiaro che a Berlusconil’Italicum cosìcom’è non andrà più bene. «La legge elettorale»,si spiega
tra i renziani, «è stata costruita su
Pd e Fi. È ovvio che se Berlusconi
arriva terzo e a una distanza così
grande, vorrà rivedere le soglie.
Perché dovrebbe regalare a Grillo
il ballottaggio con noi?».
Il possibile crollo di Forza Italia
rischia,quindi, di rimescolare tutte le carte. E allungare i tempi. In
ogni caso, l’allarme è suonato.
Il premier Matteo
Renzi durante la
trasmissione «Porta a
Porta» di ieri sera
[Ansa]
NUOVO UFFICIO
Palazzo Chigi
assume 10 persone
per leggere le mail
Tanto che ieri sera il premier si è
convinto a fare una riunione su
come organizzare la campagna
elettorale, cosa che fin qui aveva
sempre rimandato, preso dagli
impegni del governo.
L’idea è diunire Europee e Amministrative e quindidiorganizzare un tour che tocchi le principali
città dove si vota,a cominciare da
quelle che il Pd prova a riconquistare. Di sicuro, quindi, Renzi sarà a Prato e molto probabilmente
anche a Sassuolo. Poi a Modena,
a Reggio Emilia. Ma per ora è tutto in alto mare. «La campagna
elettorale, per noi, è l’attività del
governo», continua a ripetere il
premier. Ilquale, per illustrare l’azione dell’esecutivo, punta sulla
tv, più che sulle piazze. Ma anche
queste non saranno trascurate.
Ieri, intanto, è stato a Porta a
Porta, dove ha ammesso a malincuore che la riforma del Senato
non verrà approvata in prima lettura prima del 25 maggio, ma slitta al 10 giugno perché così hanno
chiesto i senatori. «Per me va bene». Ma poi, basta. Perché «io
non sono presidente del Consiglio perché ho vinto un concorso,
sono qui per fare le cose. Se vogliono qualcuno che “abbui” le
cose, devono trovarsi un altro».
Dopo i toni concilianti usati in
mattinata coi senatori, davanti alle telecamere,davanti cioè agli italiani, Renzi lancia l’ ultimatum: o
si fanno o me ne vado. Un modo
per ottenere due risultati: usare il
proprio consenso, ancora alto,
per “forzare” le resistenze interne
e degli altri partiti, ma anche mo-
strarsi agli italiani come quello
che vuole cambiare, attorniato
da un Palazzo che frena. In chiave anti-Grillo, ha rivendicato le riforme sui costi della politica messe in cantiere dal governo. «Meno
politici in giro per avere meno giovani disoccupati». Di nuovo, a
proposito del Senato, ha messo
in chiaro dinon essere «un pasdaran, ma non resto attaccato alla
sedia. Queste non sono le riforme
di Matteo, alla fine un punto di
incontro serve, ma non vorrei
che tutto questo fosse per far tornare le indennità dei senatori».
Quanto a Berlusconi, non romperà il patto: «Ha interesse a stare
nel pacchetto riforme».
Ha annunciato per oggi la presentazione della riforma della
pubblica amministrazione, an-
che se non ci sarà un provvedimento. «Molte cose faranno discutere». Si va dalla giustizia amministrativa fino alle retribuzioni
e alla licenziabilità dei dirigenti.
Anche se ha smentito che ci saranno «esuberi». Ma sarà una sfida difficile. «Ci vogliono i marines». A Berlusconi ha risposto di
non sapere «se sono simpatico
ma disicuro non sono un tassatore». L’obiettivo è cambiare sul serio le cose. «Se non riesco, mi fanno fuori politicamente». E ha annunciato per il 2 maggio lo sblocco dei fondi per la scuola.
Quello che non ha potuto fare,
invece,è giocare la partita delcuore. E in un video “rubato” di Repubblica.it, confida di non averla
presa bene. «Sono incazzato nero».
Il voto sul Senato slitta al 10 giugno
La guerriglia dell’opposizione dem
ora si sposta su lavoro e legge elettorale
::: ROMA
■■■ A costo di correzioni e slittamenti,
ma Matteo Renzi è riuscito a evitare, per ora,
la guerriglia interna sulla riforma del Senato.
La trincea della minoranza, però, è solo spostata. Su altri due obiettivi: legge elettorale e
decreto lavoro. Per una ragione che in molti
vanno spiegando da giorni: non si può fare
la guerra al premier su una riforma che prevede l’eliminazione dell’indennità per i senatori. Chi la capirebbe?
Così ieri mattina l’assemblea con gli eletti
del Pd a Palazzo Madama è andata liscia.
Clima «costruttivo», a detta di tutti. Anche se
a costo di un rinvio, come ha spiegato Renzi
in serata da Bruno Vespa: l’approvazione in
prima lettura si sposta al 10 giugno. Come
ha detto il ministro Boschi, «entro il 25 mag-
Il ministro per le Riforme,
Maria Elena Boschi
[Imagoeconomica]
gio potremmo terminare l’esame in commissione, la prossima settimana arriverà il
testo base. Ma se dovessimo scavallare di
una settimana o due, non è un dramma».
Quanto ai contenuti, l’escamotage che ha
messo tutti d’accordo è lasciare che siano le
regioni a scegliere come individuare i rappresentanti da mandare in Senato. Renzi si
è detto disponibile a eliminare i 21 senatori
nominati dal capo dello Stato. «Li rivendico
ma vedo che vengono considerati un’idea
sbagliata». Come si è detto disposto a diminuire ilnumero di sindaci. Per ilpremier «sarebbe stato un valore». Ma pazienza. E anche sul resto, massima apertura. «Siamo
convinti di punti fermi imprescindibili, ma
ascoltiamo nel merito e nel metodo». Niente muro contro muro, come gli aveva suggerito Giorgio Napolitano. «Noi faremo tutti gli
sforzi fino all’ultimo giorno per trovare un
punto comune». Ma «se non si trova, sono
pronto a fare un passo indietro. A tutti i costi
io non ci sto». Basta, perciò, dire che «la nostra è una riforma autoritaria» non è così.
EL. CA.
Se le parole sono importanti, come diceva Nanni Moretti, la comunicazione lo è
ancor di più. Soprattutto se
il “verbo” da diffondere è
quello del presidente del
Consiglio Matteo Renzi. Al
quale piace tanto dialogare
con la “ggente” attraverso i
social network. Ma siccome
cinguettii e post vari non bastano, a Palazzo Chigi hanno deciso di creare un’apposita struttura per gestire, e
smaltire in tempi rapidi, la
centinaia di mail che arrivano ogni giorno nella casella
di posta elettronica della
presidenza del Consiglio. E
così a Palazzo Chigi, dove
l’abbondanza di personale
non fa certo difetto, si sono
messi alla caccia di dieci dipendenti da destinare a
questo compito. Ovviamente chi deciderà di aderire all’iniziativa lo farà «in via
esclusiva», nell’ambito degli uffici di diretta collaborazione del premier. Una bella occasione per tentare il
salto di qualità, passando
da un ufficio sconosciuto al
piano nobile del premier. I
requisiti richiesti sono capacità di valutazione e di comporre testi, attitudine al
«problem solving», capcità
di lavorare in team e, ovviamente, esperienza nei rapporti con le altre amministrazioni. Al comunicatore
renziano, poi, è richiesta la
conoscenza dell’inglese e la
competenza nei vari programmi dei computer. Per
proporsi i candidati avranno tempo sino al 7 maggio e
se le candidature interne alla struttura di palazzo Chigi
non dovessero risultare adeguate, con tutta probabilità,
lo staff del premier incaricato di formare la squadra
guarderà all’esterno. A partire da Firenze dove non
mancano i comunicatori
doc «cari» a Renzi. I prescelti, infatti, dovranno «esaminare le missive» ed «effettuare un’attenta valutazione dei contenuti».
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ITALIA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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::: VERSO IL VOTO
Convergenze parlamentari
M5s e Dem alleati dei giudici impuniti
Bocciata in commissione Giustizia del Senato la responsabilità civile dei magistrati. Forza Italia infuriata
::: CHIARA PELLEGRINI
ROMA
■■■ Ingiustizie, norme mal in-
terpretate, processi-fiume ed erronee interpretazioni fatti e di
prove,imputati accusatie poi scagionati. Nei tribunali italiani può
accadere anche questo, eppure
in caso di errore giudiziario il magistrato non paga. Tutto in nome
della solita crociata contro Silvio
Berlusconi. La campagna elettorale è ripiombata tra i lavoriparlamentari.Ieri infatti è stato bocciato ildisegno di legge sulle responsabilità civile delle toghe, voluto
fortemente dal centrodestra.
La norma non è passata grazie
al non più insolito asse tra il Partito democratico e il Movimento a
5 stelle. I senatori del Pd, i grillini,
gliex 5 stelle e Selhanno approvato in commissione Giustizia a Palazzo Madama, l’emendamento
del M5S che cancella l’articolo 1,
dunque il cuore del testo. Contrari invece FI, Nuovo Centro Destra, Scelta Civica e Lega.
Ilcittadino non potrà rifarsi sul
magistrato in caso di errore. Il
centrodestra grida «al nuovo asse Dem-5 Stelle», parla anche di
«toghe rosse che passano all’incasso», ma per il premier Matteo
Renzi, che fa riferimento alla legge Vassalli del 1988, invece «la responsabilità civile dei magistrati
già c’è», ma «finchè i toni saranno da derby ideologico e da campagna elettorale»non ci potrà essere «nessun intervento sulla giustizia». I grillini naturalmente
gongolano e parlano di grande risultato. Per Enrico Cappelletti ,
capogruppo delM5S in Commissione giustizia, «abolendo l’articolo 1», spiega il grillino, «sono
state soppresse le norme che minavano l'indipendenza della magistratura nel nostro Paese». Il Pd
::: ROBERTO PROCACCINI
se la prende con FI che avrebbe
forzato la mano per mettere subito ai voti la proposta di modifica.
«Ilpresidente Nitto Palma si è irrigidito», ha spiegato l’esponente
del Pd Sergio Lo Giudice, « rifiutando la nostra richiesta che invece era motivata anche dall’assenza del relatore Enrico Buemi. E
così abbiamo deciso tutti insieme di votare l’emendamento
soppressivo dei 5 Stelle».
Anche se il destino del provve-
dimento sembra ormai certo, FI
insorge e annuncia battaglia. «In
commissione Giustizia l’atteggiamento di Fi in futuro sarà diverso, c’è ormai una nuova maggioranza trasversale,diversa da quella dell’Aula, come già era accaduto in materia di omofobia e negazionismo», incalza Franco Caridello, esponente azzurro in commissione.
Dopo aver salvato la Casta dei
giudici i grillini, che dovevano,
UNA SPIGOLA DA 2.478 EURO
nelle premesse «aprire il Parlamento come una scatola di tonno», se la prendono invece, come d’abitudine con i giornalisti.
Dopo gli elenchi on line tra giornalisti allineati e giornalisti nemiciora puntano a limitarne l’accesso nei corridoi del Transatlantico. Il Movimento 5 stelle, con
una lettera inviata alla presidente della Camera Laura Boldrini
da Luigi Di Maio (vicepresidente
della Camera) e i due portavoce
Riccardo Fraccaro e Laura Mannino,ha infatti chiesto che vengano disposte «regole più rigorose
per l’accesso ai luoghi del Palazzo da parte di “gruppi di pressione”, ovvero i lobbisti ma anche
da parte dei «giornalisti della
stampa parlamentare». Non solo. Hanno chiesto ed ottenuto
dall’ufficio di presidenza di poter
istituire un gruppo di lavoro,
composto dai questori e da un
rappresentante di ciascun gruppo, per valutare una riforma dell'
accesso alle sedi parlamentari.
Non si è fatta attendere la replica dell’Associazione stampa parlamentare (Asp): «Solo il regime
fascista cacciò i giornalisti dall'
Aula», ha tuonato l’Asp che ha
poi annunciato che si opporrà
«in ogni modo a qualsiasi restrizione della trasparenza, accessibilità delle sedi istituzionali, come pure ad ogni ampliamento
della discrezionalità della politica rispetto agli ingressidei giornalisti accreditati».
Buonanno multato:
«Boldrini coreana»
A Gianluca Buonanno [nella
foto Ansa], la spigola costa cara: 2.478 euro. È il prezzo della protesta inscenata il primo aprile dall’esponente leghista, che aveva agitato un
pesce a Montecitorio. L’ufficio di presidenza della Camera lo ha punito con 12 giorni
di sospensione. Non riceverà la diaria ma non demorde
e commenta: «Laura Boldrini sarebbe la presidente della Camera ideale nella Corea del Nord».
Un libro per Pontida
L’Europa che piace a Salvini
■■■ «Chiamateci Eurorivoluzionari». La
Lega Nord si avvicina all’appuntamento
elettorale di fine maggio con l’obiettivo di
rivoltare la Comunità Europea e le sue isti- «Alle urne un referendum
tuzioni.Perno (coi francesidelFrontNational)diuna coalizione internazionale dieu- borato e strutturato i temi sui quali in queroscettici, il Carroccio si propone di rimet- sti anni gli eurodeputati leghisti hanno latere in discussione tutto: no alla moneta vorato con maggiore intensità». A trasforunica, protezione dei mercati e dei sistemi mare il pamphlet da guida orientativa a
economici interni alla Ue, cambio di pas- vero e proprio programma politico per il
so nella gestione dei flussi
prossimo quinquennio all'
migratori, stop al centraliEuroparlamento è l’intersmo di Bruxelles e, sopratvento di Matteo Salvini. Il
tutto,attenzione alle idensegretario della Lega, catità e alle tradizioni delle
polista in tutte le circoscriregioni che compongono
zioni con già due mandati
l’Ue.
alle spalle da deputato a
È scritto nero su bianco
Bruxelles, nell'intervista
ne La Nuova Europa (cache chiude La Nuova Eusa editrice il Cerchio, 10
ropa amplia e fa suoi i teeuro),libro-manifesto pomi portati avanti da Baralitico che verrà presentato
na.
il prossimo week-end alla Il libro di Barana [u. s.]
«Quelle del 25 maggio
tre giorni diPontida, tradinon saranno elezionieurozionale festa del partito quest’anno arriva- pee - dice Salvini - ma un referendum tra
ta alla venticinquesima edizione. Autore chi ha assurto a suo idolo il dio mercato, la
del testo (con la collaborazione di Nicolò finanza e la tecnocrazia, e chi pensa che
Zavarise) è Francesco Barana, giornalista l’Europa siano i popoli,le lingue, le diversiveronese e membro dello staff della dele- tà, le culture e - aggiunge - la politica con la
gazione leghista all’europarlamento. «Nel P maiuscola, che guida iprocessieconomilibro si parla di lavoro, famiglia, identità e ci anziché subirli». Il Carroccio si avvicina
immigrazione - racconta Barana -. Ho ela- alla tornata elettorale raccogliendo segnali
fra la finanza e i popoli». L’asse con Le Pen e Wilders
positivi. L’ultimo sondaggio Swg fotografa
il partito al 5,6 per cento: lontano dal 10,2
del voto del 2009, ma in crescita rispetto al
4,08 delle scorse politiche. «A differenza di
altri non mi vergogno del passato - afferma Salvini, che da segretario sta conducendo l’opposizione al governo Renzi e ha
lanciato la raccolta firme per i quesiti referendaricontro Euro, riforma Fornero e legge Merlin - quindi non cambiamo simboli, il nome, il progetto».
Un cambiamento di posizione della Lega, però, c’è stato: «Da eurocritica, com’è
sempre stata - sintetizza Barana -, è diventata eurorivoluzionaria». «L’Ue era una
bellissima idea - rincara la dose Salvini -,
ma oggi è diventata solo un mercato senza
valori». Da forza politica investita di responsabilità di governo, il Carroccio ha
avuto con le istituzioni comunitarie un
rapporto «pragmatico», come lo definisce
il segretario. «Ma adesso che abbiamo trovato alleati che la pensano come noi - conIl segretario del Carroccio
Matteo Salvini [Fotogramma]
MONTECITORIO
Due settimane
di sospensione
per 23 grillini
Due settimane di sospensione dai lavori di Montecitorio per ventitré parlamentari del Movimento 5
stelle. L’ufficio di presidenza della Campera dei Deputati li ha sospesi per un periodo di 15 giorni per aver
impedito il funzionamento
degli organi parlamentari
e per aver impedito l’esercizio del diritto di voto ai loro
colleghi. I fatti si erano svolti in Aula il 24 gennaio scorso durante la votazione della fiducia al dl Imu-Bankitalia. Le sospensioni scatteranno il 15 maggio prossimo e riguarderanno gli
onorevoli (o cittadini, come preferiscono autodefinirsi loro) Barbanti, Baroni, Basilio, Battelli, Benedetti, Brugnerotto, Carinelli, Caso, Castelli, Colonnese, Dell’Orco, De Lorenzis,
Frusone, Gallinella, Silvia
Giordano, Liuzzi, Lorefice,
Mantero, Pesco, Sorial,
Spadoni, Terzoni e Vignaroli.
Sono invece cinque deputati grillini sospesi per quattro giorni per aver occupato, il 4 dicembre 2013, i banchi del governo durante la
discussione in Aula sul gasdotto Tap, il trans adriatic
pipeline. Si tratta di Carinielli, Cominardi, Frusone,
Lupo, Parentela e Pesco.
tinua Salvini - è possibile cambiare e non
più solo trattare».
Chi sono gli alleati? Il Front National,
come s’è già detto. Poi gli olandesi del Pvv
di Geert Wilders, gli austriaci del Fpö (sigla
dove ha militato fino al 2005 Jörg Haider).
E ancora i fiamminghi del Vlaams Belang,
gli inglesi dell’Ukip e i Democratici svedesi, con una strizzata d’occhio a Russia Unita di Vladimir Putin. I partiti, cioè, che vogliono «salvare le identità locali dall’omologazione comunitaria», illustra Barana
nelsuo lavoro.E che,nella diversità diposizioni, sono uniti dalle strategie. Da un lato,
afferma Salvini, ci sono i «nemici comuni»
(«L’euro e l’immigrazione dimassa»). Dall'
altro i soggetti da tutelare: «Lavoro, società
e famiglia».
La casa comune europea, insomma,
non va ristrutturata, ma ricostruita. Nello
schema binario de La Nuova Europa (le
argomentazioni di Barana e il sigillo di Salvini) le leve per cambiare l’Ue sono spiegate e ribadite. Rinunciare alla moneta unica
e rendere protezionista l’impianto economico comunitario («liberista verso l’esterno, e dirigista all’interno»). Stop all’estensione verso i paesi dell’est Europa e no categorico alla Turchia.
In questa tornata la Lega si gioca anche
una fetta di futuro in Italia. Lo sa bene Salvini, che ora si rivolge anche ai meridionali:«L’autonomia - chiosa -è un’istanza sentita anche al Sud».
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ITALIA
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::: SINISTRA A LUCI ROSSE
Il caso del liceo romano «Giulio Cesare»
Ma quale omofobia a scuola
Hanno letto un brano porno
L’autrice ora grida alla censura anti-gay. Ma la verità è che hanno propinato
a studenti di 14 anni un libro che contiene passaggi osceni. Ed è intollerabile
::: segue dalla prima
MARIO GIORDANO
IL PERSONAGGIO
LE PRIME OPERE
voro di Lev Tolstoj nella traduzione di Pietro Zvetere(...) degni dei peggior fumetti porMelania Gaia Mazzucco è una scrittrice nata nel mich (Garzanti,1989). Lei nega, sostenendo che evino.Adesso l’autrice diquesto capo1966. Nel 1996 pubblica il suo primo romanzo, «Il dentemente sono riaffiorati dal fondo della sua melavoro, Melania Mazzucco, si trabacio della Medusa» (Baldini & Castoldi), finalista al moria parola per parola
stulla di tanta insperata pubblicità
Premio Strega ’96. Seguono «La camera di Baltus»
(Baldini & Castoldi, 1998), anch’esso finalista allo DA «UN GIORNO PERFETTO» A «LIMBO»
e,dalla prima pagina di“RepubbliStrega, e «Lei così amata» (Rizzoli, 2000) che vince Nel 2005 pubblica «Un giorno perfetto», che nel
ca”, si proclama vittima di un «atto
tra l’altro il Superpremio Vittorini, il Premio Napoli e 2009 diventa un film per la regia di Ferzan Ozpetek.
di grave intimidazione» e ovviaLe due opere successive sono dedicate alle vite del
il Premio Bari per la narrativa
mente della bieca «censura» antipittore veneziano Tintoretto e di sua figlia Marietta.
gay. Non le par vero, a lei che di«VITA» E IL PREMIO STREGA
Nel 2012 è la volta di «Limbo» e «Il bassotto e la
Del 2003 è «Vita», romanzo che reinventa in chiave Regina» entrambi editi da Einaudi
venne famosa per un plagio di
fantastica la vera storia d’emigrazione in America del
Tolstoj («Non ho copiato, è stato
nonno paterno Diamante e dei suoi amici.Vincitore «SEI COME SEI»
l'inconscio», si giustificò), di rilandello Strega, il romanzo ha grande fortuna all’estero
L’ultimo romanzo della Mazzucco è «Sei come sei»
ciare vendite e notorietà dell’ulti(Einaudi, 2013) in cui si descrive un rapporto omosesL’ACCUSA DI PLAGIO
suale tra giovani calciatori. Un brano letto in classe è
mo romanzo (“Sei come sei”, EiLa scrittrice viene accusata di aver inserito all’interno al centro dello scandalo scoppiato al liceo Giulio Cenaudi) con un po’ di vittimismo
del romanzo «Vita» brani di «Guerra e Pace», capola- sare di Roma
Melania Mazzucco nel 2003, quando vinse lo Strega [Lapresse]
omosex a buon mercato. Tanto da
arrivare a definire il suo scritto non
trice, colta da egotismo da prima net leggono ben di peggio». Sicuro
co. Dobbiamo proprio propinargli perché si tratta di un "animale sessolo utile ma «necessario».
pagina, non esita a tirare in ballo che leggono di peggio. Ma un conOra, posto che di libri necessari l'«uccello in bocca» (sia detto con sualmente indeciso"fa un po'sorriparagoni arditi con Catullo, Mar- to è che lo leggano su Internet, un
è pieno il macero, lascio ai lettori rispetto) e il «sapore dolce» della dere. Ma fin qui siamo nel campo
ziale, l'Eneide e la Divina Comme- conto che glielo proponga la scuodelle opinioni. Far leggere ai ragazl'esegesidi quest'opera fondamen- fellatio?
dia. Un po' esagerato, no? Se an- la. Sapete com'è, noi squadristi e
Come vedete la «censura anti- zini del «sapore dolce» inghiottito
tale. In uno dei passaggi chiave
che Dante avesse mai scritto una oscurantisti siamo rimasti dell'
gay» non c'entra «fino all'ultima goccia», invece,
l'autricecosìdescrifrase banale come "infilò l'uccello idea che la scuola e la famiglia debnulla. Il libro della non è più un'opinione. È un'offeve il rapporto orale
IL PASSAGGIO
in bocca,aveva un odore penetran- bano ancora insegnare dei princiMazzucco va tolto sa. Un reato. E non importa di che
tra due uomini nete di urina", glielo perdoneremmo pi sani, stabilire per esempio che
dascuola non per- amore si tratta: eterosessuale, poligli spogliatoi, dopo
■ S’inginocchiò e
perché attorno c'è un capolavoro. «Silvia rimembri ancor» è più poeché racconta di sessuale, omosessuale o minchiaun allenamento di
poi con un guizzo
Qui invece attorno alle pagine tico di «infilò l'uccello in bocca», e
un amoreomoses- sessuale. Non fa differenza. Decalcio: «Si inginocfulmineo ficcò la
hard, c'è “Sei come sei”, una spe- che la pornografia fa schifo e va evisuale, ma perché scritto così non è tollerabile. Non a
chiò e poi con un
cie di storiella da Liala omosex con tata anche se viene pubblicata nelne racconta in un scuola.
guizzo fulmineo
testa fra le gambe
Christian e Yuma, la loro figlia Eva le pagine della Einaudi. Perché, si
Dicono i professori giustificanmodo non adatto
ficcò la testa fra le
di Mariani e infilò
dagli «occhi cangianti» e il Cigno capisce, i giovani crescono attraai ragazzini. An- dosi che sono poche pagine su
gambe di Mariani
l’uccello in bocca.
verso la trasgressione, ma la traNero sessualmente indeciso.
che su tutto il re- 240. Peggio mi sento. Quelle poe infilò l'uccello in
E allora io sarò squadrista e sgressione non esiste se prima non
sto c'è da discute- che pagine, probabilmente, sono
bocca. Aveva un
Aveva un odore
oscurantista, ma continuo a do- esistono le regole. O meglio, se le
odore penetrante La copertina del libro [web] re, per carità: de- state messe lì apposta, specchietto
penetrante di
mandarmi: con tutto quello che uniche regole che esistono sono
scrivere come «fa- per le allodole ingenue, e saranno
diurina, e un sapourina e un sapore
c'è da leggere, proprio la Mazzuc- quelle per cui sotto l'insegna dei
re dolce. Marianilo lasciò fare.Gio- miglia normale»quella con due pa- sicuramente le prime (forse le unico? Una che ha esordito copiando gay si può far passare qualsiasi imse lo inghiottì fino all'ultima goccia pà che per far nascere la figlia si che) che gli studenti leggeranno.
dolce. Mariani lo
Tolstoj(pardon: ispirandosiincon- mondizia,e chisi oppone è un biee sentìilsuo sapore in gola pergior- comprano l'utero di una gentile si- Comunque non è che il resto del
lasciò
fare.
Giose
lo
sciamente) e che prosegue caval- co censore. Nel caso, ho fatto la
ni…».Mi fermo qui, perché l'eleva- gnorina in Ucraina,forse è esagera- libro sia un capolavoro imperdibiinghiottì fino
cando la moda omosessuale, sol- mia scelta e l'ho dichiarata all'inito talento artistico, la prosa elegan- to. E leggere che uno dei due geni- le, ne esistono altri molto migliori
tanto perché fa tanto chic? Né vale zio: sto con i censori. E lascio agli
te (notare le espressioni: «guizzo tori, rimasto «vedovo», apre un ri- e senza «guizzi fulminei» nascosti
all’ultima goccia...
l'argomento che «i ragazzi su Inter- altri l'immondizia.
fulmineo» e «odore penetrante di storante dedicato al Cigno Nero tra le gambe (e fra le pagine). L'auurina») e l'intesa profondità spirituale dell'autrice non mi permettono ulteriori commenti. Mi sia consentita, però, almeno una domanda: se questo è un libro necessario
per un ragazzino di 14 anni, come
antologia scolastica che cosa sceglieranno? Le memorie hard di
Moana Pozzi? Jurassik Pork? Venti::: BRUNO FERRARO*
mila seghe sotto i mari? Alì Baba e i
glia ideologica o religiosa. Parlerò da giurista neutrale e at- to di paternità. Sarà così anche in futuro?
40 guardoni? E alle elementari cotento ai problemi che ne derivano.
3. Andremo verso l’affitto dell’utero a pagamento? Mi
sa cominceranno a leggere? Pippi
■■■ Prima i fatti. Presso l’ospedale Pertini di Roma, nel Allo scambio di embrioni si può porre rimedio pratico in auguro di no, per l’evidente ignominia di un uso abnorme
Tettelunghe? O gli Aristocazzi?
dicembre 2013 (ma il fatto è venuto alla luce nell’aprile vari modi, senza che ne derivino complicate vertenze giudi- del proprio utero con correlativo sfruttamento delle donne
Ribadisco: sarò uno squadrista,
2014), gli embrioni di una coppia che aveva fatto ricorso alla ziarie (esempio aborto spontaneo della donna fecondata indigenti. Dopo il matrimonio per procura potremmo però
sarò un sostenitore dell'Indice e
fecondazione assistita (quindiomologa)sono statiimpianta- come a Torino nel 2004, aborto richiesto dalla stessa coppia avere la gravidanza per procura (sic!).
forse pure un oscurantista. Ma se
ti nell’utero di una donna diversa, probabilmente a causa di «beneficiata» che non vuole gli spermatozoi di un estraneo).
4. Finirebbero certamente nel nulla le polemiche relatisapessi che a mia figlia di 14 anni
una quasi omonimia. Di qui le proteste, culminate in una In mancanza è facile prevedere ilrischio diuna causa risarci- ve alla registrazione di fecondazioni effettuate all’estero ed i
un professore fa leggere libridelgedenunzia alla Procura di Roma, non potendo la coppia ac- toria promossa contro l’ospedale dalla coppia «danneggia- giudizi intentati contro i medici italiani.
nere, io non solo lo denuncerei.
cettare di vivere «con l’idea o il sospetto che ci sono i nostri ta», con il coinvolgimento - anche sotto il profilo penale - del
5. Potrebbe permanere il diritto all’anonimato del donaMa vorrei che non fosse più il suo
bambiniin giro per l’Italia». Negli stessi giorni la Corte Costi- personale medico ed ausiliario colpevole dello scambio. Esi- tore esterno, di fronte all’evidente necessità di una verifica
insegnante, seduta stante. Perché,
tuzionale, intervenendo ancora sulla legge che nel 2004 ha ste un precedente noto a Modena nel 1996 con condanna di sanità sui gameti donati da persone che potrebbero essevedete,ilproblema non è la censudisciplinato la fecondazione assistita, ha completato la sua economicamente pesante del nosocomio cittadino.
re affette da malattie sessuali? Direi di no, anzi auspico l’istira,è la scuola:l'opera fondamentaopera demolitrice. Dopo il divieto di produzione di più di tre
Quanto alla fecondazione eterologa, giustamente il mini- tuzione di un registro dei donatori esterni.
le della Mazzucco potrà trovare
embrioni, l’obbligo di contemporaneo impianto di tutti gli stro della Salute ha sostenuto la necessità di una legge, per
6. I gameti non utilizzati potrebbero essere usati da altri
spazio in tutte le librerie, in tutte le
embrioni prodotti, il divieto di diagnosi preimpianto, la risolvere i problemi che si sono creati e che non trovano senza il permesso degli aventi diritto? No, va vietato.
biblioteche,in tuttii circoliculturamannaia della Consulta si è abbattuta sul pilastro fonda- risposta nei codici vigenti. Ecco quali.
7. Dovrebbe essere garantito il diritto del nuovo nato di
li,dappertutto, potrà scalare le clasmentale della legge, dichiarando illegittima la norma che
1. Il figlio nato da fecondazione eterologa appartiene al- accedere alle origini, a somiglianza di quanto avvenuto per
sifiche, vincere i premi letterari, esvietava il ricorso alla fecondazione eterologa, cioè ad un do- la donna che l’ha partorito. Nulla questio se è la persona che la legge sull’adozione? Direi di sì.
sere beatificata da Michele Serra e
natore esterno di ovuli o spermatozoi. Esultanza dei «pro- ha fatto ricorso alla fecondazione, ma se è una donna che ha
Una conclusione? Meglio la realtà resa possibile con la
da Fabio Fazio, nessuno oserà
gressisti» per la fine del turismo procreativo, la riduzione dei portato a termine una fecondazione per «conto terzi» e/o sentenza della Consulta o quella precedente in cui si distinobiettare a nulla. Ma permettete: a
costi, l’allineamento ai Paesi «più progrediti», il superamen- con il marito di lei magari ignaro?
gueva tra genitorialità naturale e genitorialità sociale (alias
un ragazzino di 14 anni non sarebto di anacronistici steccati religiosi. Reazione di Famiglia
2. Qualora la fecondazione sia stata commissionata dal- adottiva)?
be meglio far leggere qualcosa d'alCristiana che ha parlato di fecondazione selvaggia, «ultima la sola donna, senza il consenso o con l’opposizione del
*Presidente Aggiunto Onorario
tro? No, dico: già leggono così pofollia italiana». Lungi da me l’idea di combattere una batta- marito, quest’ultimo potrebbe effettuare il disconoscimenCorte di Cassazione
“
:::
L’angolo della giustizia
La nuova legge sulla fecondazione è necessaria e urgente. Per sette motivi
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ITALIA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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::: SINISTRA A LUCI ROSSE
::: GEMMA GAETANI
■■■ Seppure sarebbero state più adatte strade rosse, Luisella Costamagna
pubblica, per Mondadori Strade Blu,
«Cosa pensano di noi». Gli uomini raccontano il sesso e le donne, un «viaggio
dal Messico all’Alaska (passando per l’Isola di Pasqua)» nel pianeta dell’«animale» maschio e del suo habitat preferito, il
sesso. Stupefatti? Lo eravamo anche noi,
prima di leggere. Dopo, ancor di più.
A firma della giornalista più severa della tv italiana - dopo Lilli Gruber, s’intende - ci si immaginerebbe la versione saggistica di una misandria, se
non proprio assoluta, rivolta
almaschio che si potrebbe definire «eroticamente berlusconiano», cioè con tratti sanamente goduriosi e testosteronicamente vitali. E invece ci si
ritrova tra le mani un quaderno di interviste effettuate con
la dolce pazienza di una
geisha e, soprattutto, con una
scioltissima conoscenza dell’universo sessuale contemporaneo. Che, diciamolo,
non le si sarebbe attribuita
buttando convinti la famosa
mano sul fuoco.
Luisella a luci rosse sviscera tutto lo sviscerabile, tanto che da una
pagina all’altra del saggio ci si aspetta
l’improvviso inserto narrativo di una scenetta alla Edwige Fenech dei bei tempi
andati, in cui seduce uno dei maschi ingabbiati nel confessionale costamagnano del rapporto col sesso. Una Luisella
assolutamente disinibita ci rivela, per
esempio, che «”troia”, certe volte, puo
essere semplicemente sinonimo, me lo
hanno chiarito in diversi, di (uso le loro
parole) “gran vacca”, “vera porca”, ossia
una constatazione della libertà e della di-
A sinistra, la
giornalista Luisella
Costamagna, 45
anni. Sopra, la
copertina del suo
ultimo libro [u.s.]
Da Santoro al testosterone
solo dito addosso, figurarsi altro altrove,
perché: «Mi piacciono i film di guerra.
Ma non è che parto volontario per l’Afghanistan». Il maschio esaltato dalla
donna à la carte, la nuova versione della
femmina-zerbino, perché, anche se la
collega d’ufficio non gli piaceva così tanto, con la razionalità di un ragioniere
considerava che «era comoda in tutto.
Vicina, perché lavorava a un paio di stanze dalla mia, dieci ore al giorno. E poi a
disposizione. Vale a dire che le andava
bene tutto». Il seduttore seriale che «non
avevo voglia di legarmi in nessun modo.
Poi un anno mi sono trovato a passare la
sera di Capodanno da solo in
pizzeria con L’Espresso». Passi la pizza al posto del cotechino il31 dicembre,ma con L’Espresso, lo comprendiamo,
no. Il transessuale che ci spiega una volta per tutte (alleluia) perché alcuni maschi lo
cercano: «Avevo un cliente
che veniva per fare praticamente una cosa sola: sesso
orale. Per farmelo» (al di là di
ogni retorica sulla presunta
“femminilità all’ennesima potenza” del trans, con la quale
Piero Marrazzo consolò le
donne ferite e tentò di disorientare quelle di noi che avevano capito da sé che, a parità di femminilità, il trans, rispetto a noi, ha qualcosa
in più).
Ma il punto più ilare è quando Luisella veste i panni della seduttrice via chat
per capire cosa cercano i maschi nella
«donna virtuale»: «Lui: io sono nudo, anche tu vero?» Io: «di già??» Lui: «sì e mi
sto toccando». Lui: «perché mi fai impazzire con quelle tettone». Non erano in
videochat. No. Su questo, la mano sul
fuoco ce la mettiamo. Con tutto il braccio.
Rapporti a tre, fellatio, club privé
La Costamagna regina del sesso
Nel suo ultimo libro la giornalista sfata la sua immagine di donna algida
E racconta l’erotismo visto (e vissuto) dagli uomini. Con dovizia di particolari
sinvoltura sessuale della destinataria dell’aggettivo, della sua capacità di cercare
e dare il piacere, cioeè, per quanto assurdo possa risultare, una valutazione tendenzialmente positiva». Un prima d’ora
inaudito spirito «sexually sciallata» di
quest’Arianna del labirinto maschile,
per dirla parafrasando il tomo che Alfonso Luigi Marra dedicò alle donne, ci accompagna ovunque sia possibile, fino al
limite del correct. Il sesso a tre, col maschio con ansia da prestazione: «E se
scappo via disgustato? E se lui ce l’ha più
grosso del mio?». Come il maschio vede
il corpo della donna, con quello spaventato dalla vagina con le labbra così pronunciate che sembra una «donna-razza» che lo traumatizzerà a vita (santi numi, dovevano essere più grandi di quelle
che ha in faccia Kristina Rei, la donna
con le labbra rifatte più gonfie del mondo) e quello che pensa che il cunnilingus sia una cosa ripugnante perché le
femmine, da lì, fanno anche la pipì (perché i maschino?). Quello che per superare l'eiaculazione precoce pensa al com-
mercialista «che, intanto, è brutto come
la morte. E poi mi vengono in mente le
tasse. E ci metto di più».
L’ex etero che ha fatto coming out e ora
vede la femmina con un automatismo
repulsivo incontrollabile: «Se dovessi toccare il piede di una donna, dopo mi laverei le mani. Con un uomo, no». Il maschio che trascina la sua compagna in
quello che per tanti è il Bengodi erotico
contemporaneo, ovvero il club privé, dopo averlo tanto sognato, e poi scopre di
non sopportare che un altro le metta un
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ITALIA
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Il rapporto di Giovanni Pinto
In arrivo 800mila immigrati
«L’Italia è ormai al collasso»
Il direttore immigrazione del Viminale: occorre un piano per accoglierne almeno 50mila
Salvini: referendum sul reato di clandestinità. Il governo: Mare Nostrum diventi europeo
::: CATERINA MANIACI
ROMA
■■■ Un «esercito» di migliaia e
migliaia di disperati, senza nulla
da perdere se non la vita, pronti a
partire dalle coste africane perraggiungere, in un modo o in un’altro, l’Europa. E la prima tappa di
questo viaggio è l’Italia. Sono
800mila immigrati, «se non di
più». Dopo l’allarme lanciato nelle
settimane scorse dalministro Alfano - che aveva parlato di «300-600
mila nuovi sbarchi» - arriva la conferma di Giovanni Pinto, direttore
centrale dell’Immigrazione e della
polizia delle frontiere presso il ministero dell’Interno. Anche se lo
stesso Pinto, di fronte alle reazioni
alla sua relazione,ha fatto una parziale marcia indietro. Le cifre, impressionanti,sono state fornite durante l’audizione delle commissioni Esteri e Difesa riunite di Palazzo
Madama. Dure le parole di Pinto
sul sistema di accoglienza dei migranti: «Il sistema dell’accoglienza
è al collasso,non abbiamo più luoghi dove portarli e le popolazioni
locali,non solo quelle siciliane,sono diciamo così indispettite da
questi nuovi arrivi che disturbano
anche le attività ordinarie». Tanto
è vero che ora «ilViminale sta pensando ad un piano di accoglienza
per 50 mila migranti, perché i 16
mila posti dello Sprar (il Sistema di
protezione per richiedenti asilo e
rifugiati) non sono sufficienti».
Stando ai dati forniti, il 90 per
cento di questi migranti è partito
dalla Libia. Il che porta il discorso
sull’operazione Mare Nostrum,
con un giudizio parzialmente positivo: «Ha dato risultati eccellenti,
anche se ha incrementato le partenze dalla Libia», ha detto il direttore centrale dell’immigrazione,
con il risultato oggettivo che dopo
la tragedia del 3 ottobre a Lampedusa «non abbiamo avuto più
morti». Secondo Pinto, comunque, serve «una exit strategy da
Mare Nostrum. Bisogna ripensare
l’organizzazione delpattugliamento in mare». In dettaglio, sui costi,
il dossier del Viminale dimostra
che quelli sostenuti dall’operazione per i voli di trasferimento interno e per i voli di rimpatrio dei migrantisono «significativi»,ha continuato Pinto, perchè «ogni mese di
pattugliamento costa 9 milioni e
mezzo di euro. A questa somma
vanno aggiunti, per il solo 2014,
1,27 milioni per i 31 voli charter di
rimpatrio. Altri 2,5 milioni sono
serviti per i volidi trasferimento interno deimigranti verso le varie lo-
::: LA SCHEDA
DALl’1 GENNAIO 2014
Dall’1 gennaio a oggi sulle
nostre coste sono arrivati
25mila migranti, più della metà di quanti ne arrivarono in
tutto il 2013. Il 90% di loro
parte dalla Libia. Il trend è in
linea con quello record del
2011, quando ne arrivarono
63mila
800MILA IN ARRIVO
Sulle coste nordafricane circa
800 mila persone sono pronte a mettersi in viaggio verso
l’Europa. È il quadro disegnato ieri dai vertici del Viminale
calità di destinazione. Questa ultima voce è stata coperta da finanziamenti europei, ma ora servono
altri fondi».
Il rapporto di Pinto ha scatenato puntualmente polemiche e reazioni. Molto dura quella del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: «E’ pazzesco. Una vera e
propria invasione che non siamo
in grado di gestire. Quanto affermato dal Viminale è scioccante».
E il segretario della Lega Nord,
Matteo Salvini: «La Lega è pronta
a denunciare Renzi e Alfano, perché non stanno facendo niente
per fermare l’invasione. Quante
malattie stanno tornando in Italia? Ora referendum per reintrodurre il reato di immigrazione
clandestina». Critico anche il centristaPier Ferdinando Casini: «Mare nostrum ha salvato molte vite
umane, ma così com’è non può
continuare». L’immigrazione è il
tema da mettere «al centro del dibattito europeo durante il semestre italiano», evitando «una battaglia ideologica» come quella della
Lega, secondo Massimiliano Salini, candidato Ncd alle Europee,
ma l’Europa «non può lasciare ai
singoli Paesi la gestione dell’accoglienza e l’organizzazione del pattugliamento in mare». Basta con
le strumentalizzioni a fini elettorali,ha ribadito anche ilsottosegretario alla presidenza del Consiglio
con delega ai Servizi, Marco Minniti,che però ha parlato «diun esodo biblico». Quindi «nel prossimo
Consiglio europeo, che si terrà a
giugno,l’Italia proporrà che la missione Mare Nostrum diventi internazionale», ha annunciato Minniti. A proposito della Libia, il premier Matteo Renzi ha dichiarato:
«Bisogna che le Nazioni Unite si
rendano conto che in Libia bisogna mandare un inviato speciale.
Se riusciamo a mandare l’agenzia
dei rifugiati sulle coste libiche, forse potremmo limitare gli sbarchi».
Dopo le polemiche scatenate
dalla sua audizione, il direttore
centrale dell'immigrazione Pinto
ha poi però fatto una parziale marcia indietro: «Tra i 600mila e gli
800mila sono in Libia, ma non è
detto che siano pronti a partire. E
poi vorrei assicurare tutti che la situazione è assolutamente sotto
controllo.La situazione è complessa, ma stiamo gestendo tutto con
la massima tranquillità e non c'è
nessuna situazione di allarme».
Le banane,
i macachi
Tutti pazzi per la banana, il
web e i giornali intasati di gente
che si sentiva parte di un evento
collettivo che riscrive i codici della comunicazione eccetera: un
bene, una cosa utile e simpatica
entro certi limiti; una cosa stucchevole e comandata se invece,
superati i limiti, diviene la bolla
virtuale che è divenuta. Ora pare che la campagna fosse pronta da settimane e che si attendesse solo un incidente per innescarla: le magliette (25 euro)
erano già pronte. A Repubblica
non lo sapevano, e Francesco
Merlo in un solo articolo è riuscito a citare Nietzsche, Lincoln,
Josephine Baker, Tommie Smith, John Carlos, Harry Belafonte, Andy Warhol, Oliviero Toscani, Gargantua, Pantagruele,
Woody Allen e naturalmente
Berlusconi. Ma quello che conta è il pensiero, giusto? Anche se
non è chiaro se un pensiero ci
sia: l’impazzimento per la banana ha tutta l’aria di gigantesco riflesso conformista e di
marketing che lascia tutto esattamente com’è, autoassolutorio e consolante: un po’ come
quei “like” che milioni di persone cliccano su Facebook («sei
contro la fame nel mondo? Clicca “Mi piace”») e contro i quali
è partita la contro-campagna
“liking isn’t helping” come a dire che no, non è vero che l’importante è solo partecipare o
cliccare o mangiare banane.
L’importante, il razzismo, è
ignorarlo progressivamente, costruire delle generazioni che ne
ignorino l’esistenza: non costruire dei mangiatori di banane
(paganti) a esorcismo coordinato e continuativo.
LE IMMAGINI A CONFRONTO
Sopra, la prima fotografia pubblicata lunedì sul profilo
Facebook dell’ex ministro all’Integrazione Cécile Kyenge in cui
molti hanno visto un fotomontaggio, oltretutto maldestro:
Papa Giovanni Paolo II, infatti, sembra avere tre mani. Di
fronte alle critiche piovutele sul capo, la signora Kyenge ha
risposto ieri pubblicando una nuova fotografia, ripresa - si
legge sul web - dagli Archivi Vaticani. Immagine che dimostra
come l’incontro tra la giovane futura ministra della
Repubblica italiana e il pontefice polacco sia realmente
avvenuto (si veda la foto in basso). Ma questa nuova fotografia
è molto diversa dalla precedente, a cui d’altra parte assomiglia
per alcuni elementi (la ragazza che sta accanto alla Kyenge e il
volto della ministra); ma sono diversi lo sfondo, le posizioni
delle ragazzine, gli abiti, il volto del Pontefice, la mano del
Papa con e senza anello, le espressioni, gli orecchini.
Soprattutto, a essere diversa è la stessa Cécile: nell’originale è
una ragazzina dai tratti marcatamente afro, con mani scure e
capelli ricci. In quella modificata i capelli sono praticamente
rasati e l’aria è decisamente più europea [FB]
::: segue dalla prima
SELVAGGIA LUCARELLI
(...) una giornata emozionante».Il problema è che è stata una giornata emozionante anche per chi ha visto la foto, perché
anche senza avere un master in photoshop, è subito evidente che quella foto è
vera quanto uno zigomo della Ferilli. Io
con le forbicine per le unghie e la colla
stick dell’astuccio dei Pokemon di mio
figlio, sarei riuscita a fare di meglio. Le
avreiaggiunto pure Iron Man che sgranava il rosario sullo sfondo.
Molti elementi risultano bizzarri in
quella foto: intanto il fatto che il Papa abbia più mani di un ladro sulla metropolitana nell'ora di punta. Ne ha una che gli
spunta dalla spalla sinistra,una che stringe a sua volta la mano piccola e deforme
dell’alieno dell’area 51 incollata ad una
povera ragazza inconsapevole e un’altra
che stringe la mano della piccola Kyenge. La quale, a dirla tutta, mostra qualche
elemento sospetto di troppo, oltre al suo
precedente ministero. Intanto, il fatto
che abbia il mento di Giuliano Ferrara,
poi il collo del maglione eccessivamente
APPUNTO
di FILIPPO FACCI
Lo scatto taroccato con Wojtyla
L’autorazzismo della Kyenge: ritocco per sembrare meno nera
largo, la testa scontornata in maniera decisamente rozza e un maglione che emana più luce di un primo piano di Paola
Ferrari. Naturalmente, l’utilizzo criminale di photoshop non sfugge alla rete e ai
commentatori della sua pagina facebook, che l’accusano in massa di fare bieca propaganda elettorale per accaparrarsi i voti dei cattolici. Del resto, chi usa gli
80 euro, chi Dudù, chi il Papa, non è che
ci sia nulla di nuovo sotto il sole.
Ilmeglio però deve ancora venire, perché la Kyenge è tenuta a dare una qualche spiegazione. E allora decide di zittire
le malelingue che insinuano di essersi inventata l’incontro col Papa tirando fuori
la foto originale. O meglio, quella che lei
sulla sua pagina facebook (dopo aver rimosso quella tarocca) descrive come «foto originale dell’incontro col Papa. Archivi vaticani». E qui il mistero si infittisce
perché la foto è, di fatto, un’altra foto. A
parte qualche elemento simile (la ragazza che le sta accanto e forse il volto della
Kyenge) sono diversi lo sfondo, le posizioni delle ragazzine intorno a lei, gli abiti, il volto del papa, la mano del Papa con
e senza anello, le espressioni, gli orecchini, tutto.
Ma, soprattutto, è diversa la Kyenge.
Molto diversa. E questa è forse la faccenda più incredibile di questo ingenuo ta-
roccamento. Nella foto originale, l’ex ministro è una ragazzina dai tratti marcatamente afro, con delle belle mani scure,
una testa di capelli neri riccissimi e una
veste bianca un po’ informe, modello prima comunione. Nella seconda i capelli
sono praticamente rasati, le mani sono
tagliate (se ne scorge solo una che stringe
quella delPapa) e ilvestito viene convertito in un maglioncino bon ton da sciura
milanese. Insomma, l’aria è decisamente meno afro e più europea.
A questo punto, la domanda è: perché? Perché una donna che ha fatto, legittimamente, della lotta al razzismo la sua
bandiera,posta una foto ridicolmente ta-
roccata in cui lei sembra un po’ meno
africana? Che bisogno c’era? Perché non
dà una spiegazione decente? Se io pubblico una mia foto ritoccata so che è ritoccata, anche se il criminale che ci ha messo mano è uno del mio staff e non io. E
non si può non spiegare come sono andate le cose.Perché io glielo dico, ex ministro. Viene da pensare che non ci sia solo
un po’ di propaganda facile, ma anche
dell’inquietante autorazzismo, nel suo
gesto. Viene da pensare a Michael Jackson e al suo voler sembrare un po’ più
bianco. Viene da pensare che nei giorni
in cui tutti postano il selfie con la banana
al grido di «siamo tutti scimmie!», lei posti una foto in cui sembri un po’ meno
congolese. Ci dia una spiegazione seria
del perché di quella foto tarocca. Illumini noi, non i suoi ritratti con photoshop.
Grazie.
18
ITALIA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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La Chiesa che cambia
::: CATERINA MANIACI
ROMA
■■■ «A suo tempo si dimetterà.
Previdel’addiodiBenedetto:
«Anche Francesco si dimetterà»
Prima farà quel che ha deciso di
fare e poi si dimetterà. Penso che
succederà tra quattro o cinque
anni». Lo ha detto due giorni fa al
programma di Radio2 Un giorno
da pecora monsignor Luigi Bettazzi,vescovo emerito di Ivrea, alla domanda su possibili dimissioni di Papa Francesco. Monsignor Bettazzi profetico?
Bisogna infatti ricordare
che il vescovo già il 13 febbraio 2012 aveva preannunciato le dimissioni di Joseph Ratzinger, sempre durante il programma di Radio2.
Previsione azzeccata, come poi la storia ha dimostrato. Non è stato l’unico,
né il primo. Antonio Socci,
proprio su Libero, il 25 settembre 2011 aveva scritto:
«Per ora è una voce (un’ipotesipersonale diJoseph Ratzinger) e spero che non diventi mai una notizia. Ma
poiché circola nelle più importanti stanze del Vaticano merita molta attenzione. In breve: il Papa non
scarta la possibilità di dimettersi allo scoccare dei
suoi 85 anni, ovvero nell’aprile del prossimo anno. Bambini filippini vestiti da papa durante una messa domenica scorsa a Manila [Ap]
Che Ratzingerritenga possibile questa scelta è noto almeno do, uscito nel 2010, interpellato mettersi». Poi l’inimmaginabile è in un’intervista radiofonica, audal 2002, quando si dovette stu- dal giornalista Peter Seewald: accaduto, il Papa si è dimesso, fa- spica che un Pontefice «possa didiare l’eventualità con l’aggravar- «Quando un Papa giunge alla cendo così una scelta storica e ri- mettersi, come fanno i vescovi,
si della malattia di Giovanni Pao- chiara consapevolezza di non es- voluzionaria, gli succede papa sarebbe positivo, perché permetsere più in grado fisicamente, psi- Francesco. Nel dicembre del terebbe di nominare successivalo II».
Socci, tra le altre cose, citava cologicamente e mentalmente 2013 si torna a parlare di dimissio- mente gente più giovane». La
quanto Ratzinger, diventato pa- di svolgere l’incarico affidatogli, ni papali. Guillermo Marcò, ex stessa ipotesi viene rilanciata da
pa Benedetto XVI, ha dichiarato allora ha il diritto e in alcune cir- portavoce di Bergoglio quando Caroline Pigozzi, la giornalista
nel libro- intervista Luce del mon- costanze anche il dovere di di- era arcivescovo di Buenos Aires, francese che ha firmato insieme
Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, dice che Bergoglio potrebbe ritirarsi
Non è l’unico a parlarne: l’esempio di Ratzinger rischia di diventare la regola
PADRE LOMBARDI
Riforma della Curia
«Ci vorrà ancora
almeno un anno»
Il lavoro da compiere è ancora molto, cosicchè non
bisogna attendersi che si
concluda entro l’anno in
corso, ma piuttosto nel successivo». Con queste parole il portavoce vaticano, padre Fdererico Lombardi,
ha segnalato una tempistica più chiara per i tempi
della Riforma della Curia
che Papa Francesco intende realizzare e che è allo
studio del Consiglio degli
otto cardinali che ha iniziato lunedì mattina le riunioni del suo quarto incontro.
«Il Santo Padre», ha aggiunto il portavoce vaticano, «partecipa per la maggior parte del tempo, a meno che abbia altri impegni
di particolare importanza,
come l’udienza di lunedì
mattina ai reali di Spagna».
al gesuita Henri Madelin Ainsi
fait-il, un volume sulla figura di
Francesco. Pigozzi aggiunge non
solo il precedente di Benedetto
XVI, ma anche la tradizione della
Compagnia di Gesù. E sostiene
che «Francesco abbia una visione tutta sua del potere, una visione gesuita e personale» e «il giorno che sente che non può andare oltre, che le forze lo stanno abbandonando, potrebbe andarsene, come ha fatto il suo predecessore». Questa potrebbe diventare «una nuova regola nel Vaticano». Nel caso in cui papa Francesco decidesse per le dimissioni si
assisterebbe proprio al verificarsi
di una nuova regola, anche se
non scritta. Sarebbe infatti il secondo pontefice consecutivo a dimettersi.
Diventerebbe non più un’eccezione, un fatto straordinario,
ma una consuetudine e aprirebbe scenari da fiction: si potrebbe
creare una sorta di papato parallelo, con i pontefici emeriti riuniti
tutti nello stesso luogo, magari
sempre in Vaticano, con conseguenze difficili da immaginare e
da gestire.E se da un lato siavrebbe un Papa sempre nel pieno delle sue forze e non manipolabile
dalla Curia, come è successo in
alcunipapatidi lunga durata,dall’altro la stessa Curia potrebbe fare pressioni perché ilPontefice regnante si dimetta, adducendo
una motivazione plausibile.
Del resto, in epoche remote i
Pontefici erano eletti “per sempre” e per farli scomparire dalla
scena si usavano metodi poco ortodossi (vedi qualche avvelenamento o azioni anche più cruente). Nel futuro potrebbe bastare
una firma su una lettera di dimissioni.
19
ESTERI
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Aiuti all’Iran, gli Usa
contro Dubai e Cina
ACCORDO CON L’AREA SCHENGHEN
Moldavi liberi
di girare senza visto
L’attività
sanzionatoria
americana colpisce Dubai e
la Cina per l’aiuto fornito all’Iran. La città capoluogo di
uno dei sette Emirati Arabi
Uniti è stata colpita dal tesoro di Washington per aver
aiutato Teheran ad aggirare il blocco petrolifero, mentre otto società cinesi, legate al faccendiere Karl Lee,
sono finite nel mirino del
Tesoro Usa per aver esportato materiale missilistico
in Iran. L’altra figura colpita è l’uomo d’affari di Dubai
Saeed al-Aqili, e il suo omonimo gruppo, e un faccendiere che gravita tra Dubai
e Pakistan, Anwar Kamal
Nizami
Niente più visti per entrare nello
Spazio Schengen e 60 milioni di
euro per portare avanti riforme
politiche ed economiche: è il
premio che spetta alla Moldova
per aver scelto Bruxelles rispetto a Mosca. Da due giorni i cittadini della Moldavia possono entrare e soggiornare per 90 giorni
nello Spazio Schengen senza
più l’obbligo di visto. Una bella
libertà di movimento per il Paese più povero del continente (il
PIL pro-capite è di circa 2.500
euro, rispetto a quello della Romania che è di 6.700 euro) tanto
che il premier Leanca ha dichiarato che il suo Paese punta a entrare nell’Ue nel 2019 [Lap]
Il Parlamento libico
assaltato da miliziani
S.V.
Chiamare Mosca nell’area di libero scambio
La soluzionedellacrisiucraina
è l’accordoeconomicocon Putin
La Russia è aggressiva perché debole, le sanzioni peggiorano le cose. Proprio ieri Gazprom
ha annunciato che venderà gas alla Cina. È lo scenario che l’Occidente non può permettersi
::: CARLO PELANDA
■■■ Il punto è che non possia-
mo chiedere a Mosca di interrompere la ricostruzione dell’impero russo verso ovest senza darle in cambio un vantaggio. Non
sarebbe un cedimento. Sarebbe
la costruzione di un motivo per
poi poter determinare condizioni di (ri)convergenza tra America, Ue e Russia che ora mancano. Quale motivo? La futura inclusione della Russia in uno spazio economico euroamericano.
Mosca osserva con terrore la formazione di un’area di libero
scambio atlantica che precorre
un futuro mercato unico euroamericano - negoziati TTIP in corso - che poi si integrerà con uno
analogo nel Pacifico (negoziati
TTP) portando, nel tempo, alla
creazione di un mercato globale
delle democrazie asiatiche, americane ed europee che escluderà
la Cina e, al momento, la Russia.
In tale architettura geopolitica la
Russia resterà isolata, indebolita
e sempre più dipendente dalla Cina (è di ieri la notizia che Gazprom, in reazione alle sanzioni
occidentali, firmerà già a maggio
il contratto per rifornire la Cina di
gas). Alla fine perderà la Siberia e
l’influenza sull’Asia centrale, e
sulle enormi risorse di ambedue,
a causa dell’espansione cinese,
lenta ed apparentemente non aggressiva, ma inesorabile. Mosca,
esclusa dall’Occidente ed a rischio di essere mangiata da Pechino, ha scelto la soluzione di ricostruire l’impero esterno con lo
scopo di resistere meglio alla
pressione combinata dei nuovi
imperi occidentale e cinese. Ha
aumentato la pressione a ovest e
ha meglio strutturato l’influenza
sull’Asia centrale via creazione di
un’area russo-centrica di libero
scambio con incluso il rilevantissimo Kazakistan.
Tale mossa,perdente,mi ricorda la reazione del Giappone negli anni ’30 alla politica di restrizioni attuata dall’America nei
confronti di Tokyo. Il Giappone
rispose con l’invasione della Cina e l’attacco a Pearl Harbour
con lo scopo di formare un’area
di dominio economico grande
abbastanza da renderlo non dipendente da altre potenze.Ovviamente la reazione aggressiva fu
dovuta al fatto che le élite nipponiche del tempo perseguivano
un eccitato nazionalismo. Ma la
combinazione tra élite nazionaliste e la trasformazione di un problema diplomatico in motivo di
aggressione bellica sembra simile alla situazione corrente a Mosca. Con la complicazione che le
élite russe hanno motivi concreti
per non fidarsi di soluzioni diplomatiche con gli occidentali. Tra il
1991 e il 1999 una Russia in totale
sfacelo non fu aiutata dall’Occidente, anzi alcun potenze tentarono di frammentarla. Dal 2000
Putin ricostruì l’impero interno
con mezzi autoritari per frenarne
la dissoluzione, ma fu additato
come tiranno dalla stampa occidentale senza riconoscimento
delle condizioni impervie che li
giustificavano. Nel 2001, dopo
l’11/9, Putin offrì a Bush un’alleanza per combattere il terrore,
chiedendo il riconoscimento come potenza alla pari, ma ricevette un rifiuto e la conferma di un
ruolo solo nominale e irrilevante
nel G8. Per mostrare la rilevanza
della Russia la portò nel fronte
franco-tedesco contro l’azione
americana in Iraq, con lo scopo
dicreare un’ipotesi di Eurasia forte abbastanza per trattare alla pari con America e Cina. Ma la Germania rifiutò. Quando i prezzi
dell’energia aumentarono Mosca pensò di aver trovato la solu-
L’OFFENSIVA A ORIENTE
I filorussi scatenati si prendono Lugansk
Il presidente Turchynov: la polizia tradisce
I separatisti hanno preso il controllo dell’ufficio del procuratore
regionale a Lugansk, nell’est dell’Ucraina, e della sede del canale
televisivo di Stato. Poche ore prima più di 3.000 manifestanti
filo-russi avevano assaltato la sede del governo. Un’avanguardia
di una ventina di militanti armati di spranghe aveva rotto i vetri
delle finestre dell’edificio, che non era protetto dalla polizia, e
una volta all’interno ha aperto i portoni per fare entrare gli altri.
Tre settimane fa militanti filo-russi avevano assaltato la base
locale delle forze di sicurezza ucraine. La facilità con cui avvengono queste operazioni ha fatto infuriare il presidente ucraino,
Oleksandr Turchynov. In una nota, Turchynov se l’è presa con le
forze dell’ordine che nell’est si sono mostrate «inerti, senza autorità e in alcuni casi perfino conniventi» coi separatisti.
zione: far dipendere l’Europa occidentale dal gas russo e su questa base ri-tentare l’opzione Eurasia. Ma la recente convergenza
euroamericana e la conseguente
possibilità deglieuropei di rifornimenti alternativi toglie nuovamente forza al tentativo russo di
essere parte rilevante diuna grande area. E secondo me questo è il
motivo di fondo che spinge Putin
a rifare impero «in solitario» e aggressivamente.Se così, la questione ucraina non potrà essere risolta da negoziati relativi alla sola
Ucraina,costringendo i russia negoziare sotto la minaccia di sanzioni. Potrà essere risolta, invece,
dall’apertura di una prospettiva
di inclusione della Russia nel
mercato globale delle democrazie, a date condizioni. La prima
sarà il congelamento della questione ucraina, ma nell’ambito di
un accordo implicito che favorisca l’espansione dell’influenza
russa nell’Asia centrale per contenimento di quella cinese che è interesse congiunto russo ed occidentale. Non sarà facile lanciare
tale soluzione a partire dalla frizione attuale né potranno farlo
l’eccitata Mosca e la miope
Washington. Ciò apre uno spazio di possibilità e responsabilità
propositiva per Roma. Non solo,
sarebbe fondamentale un’illuminazione che riunisca cattolici, ortodossi e riformati, come invocato da Giovanni Paolo II, per dare
una base fortissima all’idea di un
sistema unico tra Seattle e Vladivostok, passando per Lisbona.
www.carlopelanda.com
«Frasi contro l’islam»
Da Winston a Weston, se in Inghilterra pronunci parole contro il fanatismo islamico,
rischi di essere arrestato e considerato un
razzista. A Winchester, nello Hampshire,
Paul Weston, candidato alle elezioni europee e presidente del Liberty GB, partito antiimmigrazione, è stato arrestato sabato scorso con l’accusa di «incitamento all’odio razziale» per aver letto in pubblico un brano
del libro di Winston Churchill, “The river
war”.Nelsaggio,pubblicato nel1899 e relativo all’esperienza coloniale britannica in Sudan,Churchillesprimeva una condanna de-
cisa dell’islam. Definiva questa religione
«una forza retrograda» caratterizzata da «orribili maledizioni», criticava la «frenesia fanatica» e «l’apatia fatalista» degli islamici e
giudicava una forma di «schiavitù... il fatto
che neldiritto maomettano ognidonna debba appartenere a un uomo come sua proprietà assoluta». Il futuro premier inglese
mostrava anche le conseguenze negative
esercitate dall’islam sullo sviluppo socioeconomico e sull’etica individuale: «sistema
agricolo trascurato», «metodi di commercio
fiacchi», «insicurezza della proprietà privata» e «sensualismo degenerato».
Paul Weston stava leggendo questi pas-
Elezioni in India
Oggi tocca a Sonia
Occhi puntati in India sull’Uttar Pradesh, dove oggi
si aprono i seggi in 14 collegi elettorali nella settima fase delle legislative indiane
per il rinnovo della Camera
bassa (Lok Sabha). Tra gli
sfidanti nello Stato settentrionale, ci sono due pesi
massimi della politica nazionale: il leader dei nazionalisti indù del Bharatiya Janata Party (Bjp), Rajnath
Singh, e la presidente del
Partito del Congresso, Sonia Gandhi. Complessivamente, sono quasi 139 milioni gli elettori chiamati alle urne, in sette Stati e due
territori, per eleggere 89
rappresentanti per la Lok
Sabha, nella tornata di voto
più lunga nella storia dell’India moderna, che si concluderà il 12 maggio
Winston Churchill. In un
suo libro del 1899 espresse
giudizi molto duri sulla
religione islamica [Lap]
Londra, se leggi Churchill finisci in galera
::: GIANLUCA VENEZIANI
Miliziani armati hanno fatto irruzione e aperto il fuoco ieri all’interno del Parlamento libico a Tripoli, bloccando le operazioni di voto
per l’elezione del nuovo premier. Lo ha riferito l’emittente al-Arabiya. Il bilancio
dell’assalto è di diversi feriti. I deputati hanno quindi
interrotto le operazioni di
voto e abbandonato l’edificio. Secondo il portavoce
del governo, Omar Hmeidan, i miliziani che hanno
fatto irruzione nel Parlamento sono riconducibili a
uno dei sette candidati che
stamani non è riuscito a superare il quorum del 50%
per essere eletto nuovo primo ministro
saggi con un megafono davanti a una folla,
quando una donna, trovando «disgustose»
le sue parole, ha chiamato la polizia. Dopo
unabreve discussione,gliagenti hanno arrestato il politico per non aver rispettato la loro richiesta di abbandonare la piazza e per
«molestie religiose e razziali». Finito in cella,
Weston è stato rimesso momentaneamente
in libertà, ma avrà l’obbligo di presentarsi
nuovamente davanti alla polizia il 24 maggio (e rischia una condanna fino a 2 anni).
Il suo partito è schierato in prima linea
nella lotta all’immigrazione. In un documento programmatico, il Liberty GB sostiene che «i problemipiù importantidel nostro
tempo sono l’immigrazione di massa dal
Terzo Mondo,la crescita continua delfondamentalismo islamico e la svendita della tradizionale cultura britannica da parte deiprogressisti». Questioni su cui Churchill, già un
secolo fa, era stato buon profeta.
20
ATTUALITÀ
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Torna la distinzione fra «leggere» e «pesanti»
Ma la droga è reato? A discrezione dei giudici
Con la nuova legge sarà il magistrato a valutare l’uso personale, la quantità consentita e la soglia dello spaccio: caos assicurato
::: CHIARA PELLEGRINI
ROMA
■■■ È passata ieri alla Camera,
con 335 voti favorevoli e 186 contrari, la fiducia che il governo ha
posto sul decreto legge sulle tossicodipendenze, ma già si annuncia battaglia al Senato. I nodi da
sciogliere e i punti controversi,infatti, sono molteplici a partire dal
ruolo dei giudici nel comminare
le sanzioni. Spetterà infatti ai magistrati misurare l’entità della pena in base alla qualità e alla quantità della sostanza spacciata e in
base ad altre circostanze del caso
concreto. Morale, lo stesso spacciatore o consumatore occasionale, il confine è sempre più labile, potrà farla franca o essere punito a seconda che si trovi davanti ad un giudice frikkettone o ad
un magistrato di vedute meno
ampie. Sarà il pm infatti a dover
valutare la questione dell’uso personale, il superamento dei livelli
di soglia fissati dal ministero della Salute, le modalità di presentazione delle sostanze stupefacenti, il peso e persino il confezionamento. Che cosa prevedono le
nuove norme e cosa cambia dal
precedente decreto Fini-Giovanardi?
FARMACI OFF LABEL
LA SCHEDA
PICCOLO SPACCIO
La cessione illecita di piccole
dosi di stupefacenti sarà punita con la reclusione da 6 mesi
a 4 anni e una multa da mille a
15mila euro. In pratica, la riduzione della pena evita la custodia cautelare in carcere; l’arresto sarà possibile solo in caso
di flagranza. Il reato non distingue tra droghe leggere e pesanti, spetterà al giudice decidere l’entità della pena in base
a qualità e quantità della sostanza spacciata
LAVORI UTILI
In caso di piccolo spaccio o altri reati minori commessi da
un tossicodipendente il giudice puòapplicare, anzichè detenzione e multa, la pena del
lavoro di pubblica utilità
NUOVE TABELLE
Sono cinque, la I e III raggruppano le droghe pesanti, la II e
la IV quelle leggere. L’ultima
riguarda i medicinali
SPINELLI
Nella tabella delle droghe leggere confluiscono tutte le cannabis. Tutte le droghe sintetiche rientrano invece nella tabella I sulle droghe pesanti
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin [LaPresse]
la condanna detentiva.
nabis, rientrano invece nella tabella I sulle droghe pesanti.
TABELLE E SPINELLI
Sono cinque, la I e III raggruppano le droghe pesanti, la II e la
IV quelle leggere. L’ultima riguarda i medicinali. Nella tabella delle droghe leggere confluiscono
tutte le cannabis, senza distinzione tra indica, sativa, ruderalis o
ibride. Ma tutte le droghe sintetiche riconducibili per struttura
chimica o effettitossicologici altetraidrocannabinolo (Thc),il principale principio attivo della can-
USO PERSONALE
L’acquisto o la detenzione di
sostanze per uso personale non
ha rilevanza penale. Restano ferme le sanzioni amministrative
(qualila sospensione della patente, delporto d’armi, del passaporto o del permesso di soggiorno)
che avranno però durata variabile a seconda che si tratti di droghe pesanti (da 2 mesi a un anno) o leggere (da uno a 3 mesi).
Completamente riscritto, poi,
l’articolo sull’utilizzo off label, ovvero fuori indicazione. La nuova
versione, infatti, non prevede
l’obbligo di sperimentazione da
parte dell’Agenzia italiana del
Farmaco (Aifa) e offre un’ampia
possibilità di accesso a farmaci
più economici rispetto a quelli
utilizzati per le stesse cure secondo le indicazioni del bugiardino.
Il via libera finale sul provvedimento arriverà oggi alla Camera
ma già si annuncia battaglia al Senato. Il nodo è quello della “cannabis”. L’idea di differenziare la
cannabis naturale da quella contenuto in laboratorio non convince. Secondo Eugenia Roccella
del Nuovo Centro destra «la cannabis in pianta è oggi quasi tutta
ogm e dunque con contenuto di
Thc analogo a quello della cannabis sintetizzata, considerata nella
tabella delle droghe pesanti».
Fuori dai palazzi della politica è
significativo il “no” della Comunità diSan Patrignano: «Non vogliamo rassegnarci alla cultura della
normalizzazione della droga»,
scrivono in una nota.
PICCOLO SPACCIO
La cessione illecita di piccole
dosi di stupefacenti sarà colpita
con la reclusione da 6 mesi a 4
anni e una multa da mille a 15mila euro. In pratica, la riduzione
della pena evita la custodia cautelare in carcere; l’arresto facoltativo sarà possibile solo in caso di
flagranza. Il reato non distingue
tra droghe leggere e pesanti. Il
piccolo spacciatore potrà usufruire del nuovo istituto della messa
alla prova e dei lavori di pubblica
utilità. Tale sanzione alternativa
deve essere chiesta dall’imputato e ha una durata equivalente al-
::: CLAUDIA OSMETTI
SAN PATRIGNANO
«Normalizzare
lo sballo,
un’assurdità»
«Siamo fortemente contrari
alla linea che emerge dal testo in fase di approvazione
[e poi approvato, ndr] alla
Camera dei Deputati, talmente debole e minoritario
da costringere il governo a
porre la fiducia su una tematica delicata e controversa
come quella delle droghe».
È la presa di posizione della
Comunità di San Patrignano, impegnata da oltre 35
anni «in prima linea» nel recupero di giovani tossicodipenti. «Non vogliamo rassegnarci alla cultura della normalizzazione della droga scrive la Comunità in una
nota -. Augurandoci che il
Senato ci ripensi, ci facciamo promotori di un movimento che unisca tutte le realtà che credono fortemente in una società libera da
ogni dipendenza». Chiede
la comunità più nota d’Italia: «Come è possibile pensare di inserire la cannabis geneticamente
modificata,
con percentuali di principio
attivo sino a 20 volte superiori a quella naturale, nella tabella due ideata per classificare le “droghe leggere”? O
credere che sia giusto non
punire penalmente il piccolo spaccio, quando è noto a
tutti che i pusher, primo contatto con le sostanze per i nostri figli, girano con quantità
minime di droga proprio
per evitare l’arresto?».
Spesso, sì, ma non sempre: i ricorsi italiani
presentati a Strasburgo in tema di carceri,
■■■ Un mese. Il 29 maggio l’Italia dovrà
infatti, sono sensibilmente aumentati dopagare una maxi penale a causa della situa- Detenuti rinchiusi nel carcere milanese di San Vittore, una delle strutture più sovraffollate d’Italia [Fotogramma]
po la sentenza Torreggiani. Se prima del
zione «disumana e degradante» delle
2013 se ne contavano «solo» 600, già
nostre carceri. Ce lo impone l’Europa,
alla fine dell’anno scorso erano saliti a
anzi la Corte di Strasburgo, che l’anno
circa 2.500. Un incremento di cui ocscorso ci ha condannato.Perché le nocorre tener conto.
stre prigioni - dice la Cedu - non garanE che cosa sta facendo il nostro Paese
tiscono ai detenutiuno spazio vitale acper evitare di metter mano al portafocettabile, considerato che sotto i 3 meglio, visto che alla coscienza è più diffitri quadri a testa si parla di «tortura».
cile? Niente o quasi. Il decreto svuota
Insomma,tra un mese toccherà inizia- Fra un mese scade il termine fissato da Strasburgo, poi scatteranno penali e risarcimenti ai detenuti carceri non contiene grosse misure
re a sborsare risarcimenti a destra e a
strutturali in grado di sanare una volta
manca. E sembra difficile che la situazione specie, di circa 100mila euro a favore dei 7 me nelle quali rientrerebbero anche strutper tutte la situazione. Norme come quella
::: I NUMERI
possa cambiare nei prossimi giorni. Pro- detenutiche in quell’occasione hanno cer- ture non agibili o in via di ristrutturazione,
sul braccialetto elettronico subordinato alprio ierial Palazzo d’Europa è stato presen- cato un giudice in Europa (non trovandolo si deduce che i detenuti in eccesso nelle
la disponibilità della polizia giudiziaria o la
tato il rapporto riferiinItalia):qualcosaco- nostre carceri siano 11.858. Ora, moltiplimessa alla prova deilavori socialmente utito al2012:inumerisome 14.285 euro a te- cando la quota di ciascun ricorrente così
li per i reati fino ai 4 anni, non hanno una
numero di detenuti reclusi in Italia a
no di quelli cui andasta.Questa però è so- come indicata da Strasburgo per ognideteportata incisiva. D’altro canto, amnistia e
fronte di 100 posti «regolari»: la mere poco fieri. Con
lounaprima pronun- nuto in eccesso, la sentenza Torreggiani
indulto restano ancora tabù per un sistedia europea è di 98 reclusi ogni 100
145,4 detenuti ogni
cia, che potrebbe in- potrebbe costare all’Italia quasi 170 milioma giustizia che preferisce ipotizzare la coposti ufficialmente previsti. In Europa
100 posti le prigioni
nescare una serie di ni di euro (169.391.530, per la precisione).
struzione dinuove carceri (con tutte le consoltanto la Serbia fa peggio di noi
italiane sono le ultiricorsi analoghi.
E questo solo se prendiamo in consideratraddizioni del caso: anche ammesso che
me dell’Unione EuroStando agli ultimi zione inumeri in eccedenza - ma nella prain un mese sia possibile, sorgono problemi
pea (dove invece la
datidelDap (ilDipar- tica è difficile individuare chisia fisicamendi natura concreta. Il personale di polizia
risarcimento stabilito dalla Corte Euromedia è di 98 su 100),
timento dell’ammini- te il recluso di troppo. In ogni caso, se lo
addetto dove lo si prende? E con che soldi
pea a favore di 7 detenuti italiani che
mentre se si allarga lo
strazione penitenzia- Stato dovesse rimborsare l’intera popolalo si paga?) piuttosto che cercare altre solusi sono rivolti a Strasburgo per denunciare la condizione carceraria
sguardo ai 47 Paesi
ria) attualmente so- zione carceraria, la cifra da sborsare lievitezioni.
che compongono il
no presenti in Italia rebbe fino a sfiorare di poco il miliardo
Ma Matteo Renzi si è detto positivo. DiConsiglio d’Europa
60.167 carcerati a (854.485.595 euro).
chiarando che, dopo le elezioni, metterà
peggio di noi fa sol- Il ministro Andrea Orlando [Oly]
fronte di una capienCerto,sitratta di numeriindicativi. Anzimano al sistema giustizia. Peccato che,
numero di carcerati reclusi in Italia, a
tanto la Serbia.
za a pieno regime di tutto perché non è detto che le scrivanie
con il voto in programma il 25 maggio, il
fronte di una capienza massima di
48.309 posti. Se solo quelli «di tropMa quanto ci costerà quest’inadeguatez- 48.309 posti «a norma». Sorvolando su al- dei magistrati verranno inondate di richiepremier avrà solo tre giorni per impostare
po» chiedessero il risarrcimento, l’Itaza? La sentenza Torreggiani dell’8 gennaio cune precisazioni sollevate dai Radicali ste di risarcimento. Anzi, il timore di evenuna riforma che questo Paese non vede da
lia dovrebbe pagare 170 milioni
2013 ha stabilito un indennizzo, nel caso di che hanno messo in discussione queste sti- tuali «ritorsioni» spesso frena i carcerati.
trent’anni.
Sovraffollamento, solo la Serbia peggio di noi
Sulle carceri l’Italia rischia un miliardo
145,4
100.000
60.167
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ATTUALITÀ
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Il delitto di Perugia
«Nessuna orgia con Meredith
E Amanda diede il colpo letale»
Pubblicate le motivazioni della sentenza dell’appello bis che condanna la Knox e Sollecito: «Quella
sera ci fu un litigio, il movente non fu il sesso». Ma in sette anni è l’ennesima capriola dei giudici
::: ALESSANDRO DELL’ORTO
■■■ Dopo aver provato a con-
LA VICENDA
L’OMICIDIO
vincerciperanni- facendo immaIl 1º novembre 2007 Merediginare chissà quale scenario a luth Kercher, studentessa ingleci rosse e torbidi, pericolosi, giose di 22 anni in Italia nell’amchi vietati ai minori - che l’omicibito del progetto Erasmus
presso l’Università di Perudio di Meredith Kercher altro
gia, viene ritrovata morta
non fosse che la conseguenza di
con la gola tagliata nella sua
un’orgia finita male, ecco - ops,
camera da letto, nella casa
che sorpresa - una nuova versioche condivide con altri stune. No, non è così. Scusate, era
denti a Perugia
tutto sbagliato: nell’omicidio delIL PROCESSO
la ragazza inglese, avvenuto a PePer l’omicidio viene condanrugia nella notte del 1º novemnato in via definitiva con rito
bre 2007, il sesso non c’entra nulabbreviato Rudy Guede, ivoriano, e, in primo grado, cola,sorry.Nulla di nulla e siè trattame concorrenti nell’omicito solo di un semplice litigio. A
dio, Amanda Knox, statunidirlo - ufficialmente - sono le motense, e Raffaele Sollecito,
tivazioni della condanna di
italiano, ai tempi dell’omiciAmanda Knox (28 anni e sei medio fidanzati da sei giorni
si)e Raffaele Sollecito (25 anni) scritte dalla Corte d’assise d’appello di
Firenze. Tradotto,
per i giudici
Amanda e la vittima litigarono con
una «progressiva
aggressività», vi fu
la violenza sessualediGuede su Meredith, ma «non è
credibile che fra i
quattro ragazzi Meredith Kercher aveva 20 anni [Ansa]
fosse
iniziata
L’APPELLO
un’attività sessuale di gruppo». E
I presunti coautori del delitto
ancora. Sono stati i due ex fidanvengono successivamente aszati a colpire la studentessa inglesolti in appello per non avere
se al collo e l’ultimo fendente,
commesso il fatto (relativamente all’omicidio, mentre
quello che ha provocato la morla sola Knox viene condannate, è stato inferto da Amanda.
ta a tre anni di carcere per caGià, si cambia ancora parere e
lunnia nei confronti di Patrinon stupitevi se dentro di voi la
ck Lumumba, accusato ingiufaccenda si fa ancora meno chiastamente dell’omicidio e risultato completamente estrara, non ce la fate proprio a farvi
neo)
un’opinione minimamente equilibrata e non sapete più che penLA CASSAZIONE
sare. State tranquilli, siete in buoLa Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso della Procuna compagnia. Perché Amanda
ra Generale di Perugia, il 26
e Raffaele sono stati condannati
marzo 2013 annulla la senin primo grado (a 26 e 25 anni)
tenza assolutoria d’appello e
come concorrenti nell’omicidio
rinvia gli atti alla Corte d'Assi(Rudy Guede è stato condannato
se d’Appello di Firenze
a 16 anni dopo il rito abbreviato
CORTE ASSISE APPELLO
per concorso in omicidio e vioIl 30 gennaio 2014 la Corte
lenza sessuale con sentenza deld’Assise d’Appello conferma
la Corte di Cassazione). Amanda
la colpevolezza degli imputati condannando Amanda a
e Raffaele, però, in appello poi so28 anni e 6 mesi e Raffaele a
no stati assoltiper non avere com25 anni di reclusione
messo il fatto (relativamente all’o-
::: RITA CAVALLARO
I TRE CONDANNATI
Nella foto grande la statunitense Amanda Knox,
che ora ha 26 anni. Qui sopra, a sinistra, Raffaele
Sollecito, 30 anni: era il fidanzato di Amanda ai
tempi dell’omicidio. I due sono stati condannati
rispettivamente a 28 anni e sei mesi e 25 anni. Qui
sopra a destra Rudy Guede, 28 anni [Splash, Ansa]
micidio, la Knox è stata invece
condannata a tre anni di carcere
per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, accusato ingiustamente dell’omicidio e risultato completamente estraneo).
Amanda e Raffaele, poi, si sono
visti annullare la sentenza dalla
Corte di Cassazione, che ha accolto il ricorso della Procura Generale di Perugia e ha rinviato gli
atti alla Corte d’Assise d’Appello
diFirenze. Amanda e Raffele,infine, lo scorso 30 gennaio 2014 sono stati condannati rispettivamente a 28 anni e 6 mesi e 25 anni di reclusione. Con sorpresina
finale, ora: le motivazioni.
Eccole. Secondo la ricostruzione dei giudici, Amanda Knox,
Raffaele Sollecito e Rudi Guede
«collaborarono tutti per il fine
Franzoni, slitta scelta
su arresti domiciliari
che si erano proposti: immobilizzare Meredith e usarle violenza».
Guede era animato dall’«istinto
sessuale», Amanda e Sollecito da
«volontà di prevaricazione e di
umiliazione di Meredith» che
poi fu accoltellata. «Ad un certo
punto della sera gli eventi precipitarono - scrivono - la ragazza inglese venne aggredita da Amanda
Marie Knox, da
Raffaele Sollecito,
ilquale spalleggiava la propria ragazza, e da Rudy
Hermann Guede,
e costretta all’interno della propria camera ove
avvennero le fasi
finali dell’aggressione e dell’accoltellamento». La
Corte ritiene che
«l’arma che produsse la ferita nella parte destra del
collo fosse impugnata da Raffaele
Sollecito e l'altra
lama - si spiega
nelle motivazioni
- quella che produssela ferita estesa sulla parte sinistra del collo [...] e
che provocò la
morte di Meredith Kercher sia stata da impugnata
da Amanda Marie Knox. Si tratta
delcoltello sequestrato all'interno
dell'abitazione di
Raffaele Sollecito».
Per quanto riguarda il movente,secondo igiudici la sera dell’omicidio,una «situazione di apparente normalità potrebbe essere stata rotta dall’accendersi della discussione» tra Meredith e Amanda «che si inserì in un contesto in
cui sia per le condizioni psicofisiche degli imputati» - che si erano
«raccolti in intimità, facendo anche uso di stupefacente» - sia per
il livello di esasperazione cui era
giunta la convivenza fra le ragazze, si ebbe una progressione di
aggressività,all’interno della quale può collocarsi la condotta di
violenza sessuale.Secondo la corte la violenza corrispose, per
quanto attiene a Rudy Hermann
Guede, alla «soddisfazione di un
proprio istinto sessuale maturato
in tale contesto».
E Renzi telefona alla madre del ragazzo: «Solidarietà»
■■■ Un applauso lungo 5 minuti per
Il sindacato applaude gli agenti che uccisero Aldrovandi
gli agenti che uccisero Federico Aldrovandi. L’ovazione è andata in scena durante la sessione pomeridiana del Congresso nazionale del Sap, il sindacato autonomo di Polizia, che si è tenuto a Rimini ieri. Alla riunione erano presenti tre
dei quatto agenti condannati in via definitiva per la tragica morte del 18enne,
avvenuta il 25 settembre del2005 a Ferrara, durante un controllo in un parco. Paolo Forlani, Luca Pollastri e Enzo Pontani, ai quali il 21 giugno del 2012 la Corte
di Cassazione ha inflitto la pena di tre
anni e sei mesi (tre coperti dall’indulto)
per eccesso colposo in omicidio colposo, dopo aver scontato la condanna so-
no stati riammessi in servizio e ieri sono
stati invitati al congresso del Sap. Proprio per i tre colleghi, i delegati del sindacato si sono alzati in piedi e hanno dato
vita a un applauso di solidarietà che è
andato avanti per cinque minuti. L’episodio ha scatenato l’indignazione della
mamma di Federico, Patrizia Moretti.
«Sono allibita, è una cosa terrificante» hadetto la donna, «non so se quelle mani
che applaudono mi fanno più paura o
ribrezzo. Forse entrambe le cose», ha
precisato. «Come fanno i tutori dell’ordine ad applaudire questi agenti condannati?»,s’è domandata Patrizia,che ha ag-
Il momento degli applausi [Ansa]
giunto: «Cosa significa? Che si sostiene
chi uccide un ragazzo in strada? Chi ammazza i nostri figli? È estremamente pericoloso». La mamma di Federico ha lasciato pure un commento su Facebook:
«Il Sap applaude a lungo i condannati
per l’omicidio di mio figlio: provo ribrezzo per tutte quelle mani. Pansa era lì?», si
è chiesta. In realtà il capo della polizia,
Alessandro Pansa, che era intervenuto
al congresso ore prima dell’ovazione per
parlare di nuove regole nella gestione
dell’ordine pubblico e per annunciare
quella che potrebbe essere una vera e
propria rivoluzione nella gestione delle
Bisognerà attendere ancora
quasi due mesi per sapere se
la domanda di detenzione
domiciliare avanzata da Annamaria Franzoni, che sta
scontando 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele, sarà
accolta o meno. Il tribunale
di Sorveglianza di Bologna
ha infatti disposto un nuovo
rinvio, chiedendo ulteriori integrazioni e approfondimenti al prof. Augusto Balloni, autore della perizia psichiatrica. È stata dunque fissata
una nuova udienza il 24 giugno, nella quale saranno presentati approfondimenti sulla perizia psichiatrica sulla
donna che ha ucciso suo figlio Samuele, a Cogne, nel
2002.
Santona mummificata
Indagate otto persone
La Procura di Cuneo ha chiuso le indagini preliminari sul
caso di Graziella Giraudo, la
“santona” di Borgo San Dalmazzo trovata mummificata
lo scorso ottobre nella casa
in cui conviveva con la consuocera. Otto persone sono
state indagate: cinque - i famigliari più stretti - per occultamento di cadavere e tre
per favoreggiamento. Per la
procura la “santona” e la
consuocera gestivano un
gruppo di preghiera. I famigliari hanno sempre negato
le accuse.
Detenuti evadono a
Monza e Bollate
Un detenuto marocchino di
39 anni è evaso dal carcere di
Monza. A comunicarlo sono
stati i carabinieri, i quali hanno fatto sapere che l'allarme
è stato lanciato attorno alle
13.30 di oggi. L'uomo è uscito dal penitenziario per svolgere un'attività esterna ma
non si è presentato sul luogo
di lavoro. Deve scontare una
pena per stupefacenti che terminerà nell'agosto 2015. Altra evaasione è quella , a poche ore di distanza da quella
del marocchino, è quella di
altro detneuto, stavolta un
detenuto tunisino, Ballouti
Moncef. Il quale - a detta di
quanto riferisce il sindacato
di polizia penitenziaria
Osapp - sarebbe dovuto rientrare lunedì nel carcere di
Bollate nel milanese dopo
un permesso premio, non si
è ripresentato. Era stato condannato per omicidio e doveva scontare la sua pena fino
al 2020.
piazze più calde, aveva già lasciato Rimini quando i poliziotti si sono lanciati nell’applauso. Commenti negativi anche
sui social network, sia sulla pagina della
mamma di Federico, sia su Twitter, segnati con l’hashtag #vialadivisa, nome
di un movimento che, lo scorso 15 febbraio a Ferrara, aveva chiesto, nel corso
di una manifestazione, la radiazione degli agenti coinvolti nella vicenda. I poliziotti,invece, sono stati riammessi in servizio, pur se con compiti impiegatizi e
lontani da Ferrara. Il premier Matteo
Renzi ha chiamato la Moretti, e le ha offerto tutta la vicinanza sua e dell'esecutivo per «l'indegna vicenda». La Moretti, a
RaiNews24, ha commentato la telefonata : «Mi ha aiutato molto sapere che quella parte della politica mi è vicina».
22
__Mercoledì 30 aprile 2014__
Borsa Milano-FTSE Mib
Gli indici
grafica a cura di centimetri.it
:::
Borsa Londra-FTSE 100
21.976,84
+2,15%
Panino e listino
Gli aumenti di Carige e Mps
sono occasioni da non perdere
::: BUDDY FOX
■■■ «MIB 50.000, è il titolo del
un allenatore fosse stato un bromio nuovo libro»: esordisce con ker avrebbe detto: «Penso che
la consueta esuberanza l’anali- per guadagnare in Borsa bisosta Francesco Caruso, lancian- gna comprare azioni». E bisodo subito un target pirotecnico. gna farlo in fretta, aggiungo io e
Boskov diceva: «Un grande gio- prima che l’arbitro fischi la fine
catore vede autostrade dove al- della partita (il rialzo), aspettantri solo sentieri», chissà cosa do troppo si rischierà sì di tirare,
avrebbe pensato di Caruso che ma di fare solo degli autogol. È
per Piazza Affari l’autostrada la sempre 23.000 il primo obiettivede addirittura a 4 corsie. È vo.
ORO: Caruso lo definisce «la
martedì 15 Aprile, le borse sono
in chiusura, giornata rosso pe- valvola di depressurizzazione
sante(-2%), nuovamente graffia- dei mercati», non più correlato
ta dalle zampate dell’orso russo, né all’inflazione e né alla deflaall’auditorium della PopMilano zione. Non è più un mercato insi confrontano 4 operatori di teressante.
EURO/DOLLARO: per Cecemercato: Caruso, Cecere, ClaudiaSegre e Lupotto,ognuno pro- re questo è un cross ingabbiato,
tagonista di un settore diverso. un continuo non evento, ma si
Si dibatte di diverse tematiche, sta caricando una molla direzioma le principali rimangono Bor- nale. Più di un rialzo dell’euro, è
se e spread. Il ribasso odierno probabile un rafforzamento del
sembra non spaventare nessu- dollaro.
BE: Baggio diceva «è sempre
no, ma se per alcuni (Caruso) è
un’occasione di acquisto, per al- meglio far correre la palla, la paltri (Cecere) potrebbe essere il la non suda». In Borsa potrempreludio di una situazione che mo tradurre «ititolialrialzo bisova a complicarsi. Se Caruso po- gna lasciarli correre, invece di
sudare comprantrebbe essere
do e vendendo».
definito un pitE la Be corre, da
tore dell’analisi
sola. L’importantecnica, Cecere
te però è averla.
ne è l’architetR C S :
to, più attento e
Blackrock che da
meno impulsiWall Street sbarvo, entrambi
ca a Piazza Affari
hanno in testa
è come cervo che
una visione rialesce di foresta.
zista per MilaPiù che il cervo di
no, ma è il disegno a essere dif- A.Profumo di Mps [Ansa] Boskova me sembra il lupo di Wall
ferente: Caruso
con la spietatezza dell’animal Street perché oggi la finanza
spirit dichiara «forte correzione, americana ha molta fame di Itaprima del gran rialzo», l’auto- lia. Non solo le big e le star che
strada a 4 corsie; mentre Cecere oggi splendono, ma anche qualè più parsimonioso e raffinato, che stella oggi un po’ appannaun’analisi più sofisticata che ri- ta.RCS peresempio, da oggiCaipercorregliultimi 40 annidiBor- ro è un po’ più pesante e non si
sa, e che trova una situazione si- possono escludere altre sorpremile a quella attuale nel se prima dell’assemblea di mag1994/96,«se fosse così», sintetiz- gio. Meglio esserci.
CARIGE E MPS:«La Borsa itaza,«il mercato entrerà in una palude (ampio laterale) fino a di- liana è fortemente collegata alcembre 2015, per poi ripartire a l’andamento dei bancari e questo non è accettabile» sbotta Cerazzo fino al 2018».
La previsioni tranquillizza cere che per un attimo evade
molti, ma non il sottoscritto, che dalla sua dimensione serafica.
il rialzo lo vede già avviato da Una situazione che per l’analimolti mesi. Cecere è un perso- sta non può perdurare a lungo,
naggio riservato, a fine conferen- ma prima che avvenga il camza cerco difermarlo per farglino- biamento, volente o nolente dai
tare la mia analisi e gli chiedo: bancari noi prescindiamo e gli
«Ma non crede che la “palude” aumenti di Carige e Mps semda lei indicata sia quella già vista brano quelle occasioni che sivetra la metà 2011 e la metà 2013, dono poche volte nella vita, spee il rialzo sia già in corso?» «Spe- cie se questa è avviata all’estinriamo che abbia ragione» è la ri- zione.
TISCALI: «La partita finisce
sposta, ma non mi soddisfa. Boskov diceva «pallone entra quan- quando arbitro fischia» diceva il
do Dio vuole», chissà se anche saggio di Novi Sad e in Sardegna, al quartier generale di Carialzo sarà quando Dio vorrà.
PIAZZA AFFARI: «Io penso gliari, la partita è appena iniziache per segnare bisogna tirare ta.
in porta», se Boskov invece di
[email protected]
Borsa Parigi-CAC 40
6.769,91
Petrolio - al barile
4.497,68
+0,83%
+1,04%
Euro/Dollaro
109,12 $
+0,45%
-0,25%
1,3826
Il risiko dei cieli
Arriva l’offerta di Etihad
E spunta Alitalia-Air Berlin
La lettera degli arabi al vaglio del cda della Magliana. «Handelsblatt»
scrive che Abu Dhabi fonderà la compagnia con la controllata tedesca
::: EUGENIO FACCI
PRIMO TRIMESTRE
■■■ Mentre iverticiAlitalia stan-
no valutando la lettera di Etihad
arrivata ierisera riguardo a un possibile investimento in Italia della
compagnia degli Emirati, si prospetta una possibile fusione della
compagnia della Magliana con
AirBerlin.La fusione potrebbe salvare Alitalia (dandole nuova forma)ma segnerebbe la fine diun’epoca,togliendo ognirimanente influenza del governo italiano sulla
nostra ex compagnia di bandiera.
Etihad vuole continuare ad
espandersi globalmente tramite
investimenti in compagnie europee e accordi strategici, e le difficoltà di Alitalia sono una grande
occasione per il gruppo degli Emirati.L'Italia rappresenta infatti l'ottavo mercato al mondo in termini
di biglietti venduti, e Etihad ha
una presenza ancora molto limitata nel nostro paese a confronto
dei suoi maggiori concorrenti
(Emirates e Qatar Airways).
Alitalia aiuterebbe Etihad a
convogliare passeggeri dall'Europa verso l'hub di Abu Dhabi, e
una possibile fusione tra Alitalia e
Air Berlin (almomento di proprietà di Etihad al 29%) rafforzerebbe
nel vecchio continente la presenza della compagnia emirata, che
già ha un accordo di code-sharing
con Air France/Klm.
Se la fusione andasse in porto
l'influenza del governo su Alitalia
verrebbe diluita quasi del tutto.
L'andamento nei prossimi mesi
dei negoziati tra Alitalia ed Etihad
(che probabilmente insisterà su
tagli ai costi e liberalizzazione di
Linate) indicherà se il governo italiano è pronto a cedere il passo in
questo senso.
Le difficoltà per una fusione tra
L’utile Eni è in calo
ma supera le attese
Il titolo balza del 3%
Nel primo trimestre dell’anno Eni ha realizzato un utile netto di 1,30 miliardi di
euro, in calo del 15,6% rispetto al primo trimestre
del 2013. L’utile netto adjusted si è attestato a 1,19 miliardi in diminuzione del
14,3%. Lo rende noto la società. Il calo dell’utile netto
adjusted, evidenzia la società, «riflette la minore performance operativa e l’incremento di 3 punti percentuali del tax rate adjusted
consolidato, determinato
dal settore Exploration &
Production a causa della
maggiore incidenza sull’utile ante imposte dei paesi a
più elevata fiscalità».
I dati rilasciati ieri, migliori
delle attese degli analisti,
ha spinto il titolo. Eni ieri
ha chiuso in rialzo del
2,95% a 18,86 euro.
Air Berlin e Alitalia sarebbero però notevoli. Le due compagnie
hanno flotte molto diverse, un fattore che aumenta di molto i costi
e che risulterebbe insostenibile se
la nuova compagnia volesse competere con vettori low-cost.Nelcaso invece Etihad volesse strutturare una fusione a livello alto contro
gli altri tre grandi gruppi europei
(Lufthansa e i gruppi British Airways/Iberia e Air France/Klm) allora la flotta risulterebbe inade-
guata per il lungo raggio, tradizionalmente il settore più redditizio
per i vettori.
Un possibile ulteriore ostacolo
è rappresentato dall'integrazione
del personale, dato che le due linee operano secondo due diversi
sistemi di turni di lavoro e stipendi che sarebbe difficile integrare.
Se la fusione procedesse, è probabile che Air Berlin dovrebbe rinunciare alla sua partecipazione
all'alleanza globale OneWorld en-
trando invece in SkyTeam, alleanza di cui fanno parte sia Alitalia
che Air France/Klm (con cui
Etihad potrebbe sviluppare "un
accordo che va oltre il code-sharing" secondo le dichiarazioni
dell'Ad di Klm).
Etihad,che già detiene il 29% di
Air Berlin, ha anche annunciato
questa settimana di aver iniettato
tramite obbligazioni altri 300 milioni di euro nel vettore tedesco
(su 450 di aumneto).
Il titolo sale del 3,7%
Al mercato piace l’ipotesi scorporo di Alfa Romeo da Fiat
■■■ È ottima la reazione in borsa (+3,70%)
al piano del gruppo Fiat di creare un'entità
legale indipendente per Alfa con bilancio separato. Anche se a Torino le bocche rimangono cucite sembra funzionare la strategia che
Marchionne vuole seguire per lo storico marchio di Arese: rilanciare ed elevare il brand
Alfa per andare a competere direttamente
con nomi come Bmw e Audi.
Le indiscrezionisu Alfa sono state pubblicate dalla rivista Automotive News, e dovrebbero essere ufficializzate il 6 maggio durante la
presentazione stampa di Marchionne riguardo alla strategia aziendale di tutto il gruppo
Fiat/Chrysler.
Secondo i piani Alfa Romeo farà debuttare
sul mercato 6 nuovi modelli a partire dal 2016.
I nuovi modelli saranno due Suv, due berline,
un coupè e una sportiva a due posti. Le nuove
auto saranno prodotte in Italia,ed in particolare quattro dei sei nuovi modelli dovrebbero
uscire dagli stabilimenti di Cassino e Mirafiori.
La “strategia del lusso” del gruppo Fiat fa
infatti proprio leva sull'appeal internazionale
del made in Italy, un vantaggio a cui Marchionne non vuole rinunciare. Parlando ilmese scorso a Ginevra l'Ad ha infatti detto che «le
Alfa vanno prodotte in Italia, con motore italiano. L'Alfa appartiene all'Italia». L'obbiettivo in
particolare è di usare gli stabilimenti italiani
delgruppo, dove c'è capacità inutilizzata e dove negli anni scorsi si sono accumulate perdite, per produrre vetture destinate principalmente all'esportazione.
Le versioni di punta dei modelli saranno
motorizzate Ferrari, con un propulsore derivato dal V6 sviluppato dalla casa di Maranello
per Maserati. La «strategia di fascia alta» del
gruppo ha già iniziato a dare i suoi frutti con il
marchio Maserati, che l'anno scorso è riuscito
ad aver un margine diprofitto del 10,3% rispetto ai ricavi, un margine molto più alto rispetto
al 3,4% registrato dal gruppo Fiat in totale.
EU. FA.
24
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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■■■ Saipem si è aggiudicata un con-
tratto da South Stream Transport B.V.
per fornire i lavori di supporto alla costruzione della seconda linea del gasdotto sottomarino South Stream per un valore totale di circa 400 milioni di euro.
Lo annuncia il gruppo in una nota. L’intero progetto del gasdotto sottomarino
South Stream consiste in quattro condotte parallele, lunghe 931 chilometri
A Saipem un nuovo contratto da South Stream
ciascuna,che attraverseranno il Mar Nero dalla Russia alla Bulgaria e che saranno posate fino a 2.200 metri di profondità.
Sulla base di questo contratto, Saipem realizzerà i lavori di supporto aggiuntivi inclusi l’ingegneria, il coordinamento dei cantieri di stoccaggio, la pre-
disposizione degli attraversamentisottomarini dei tubi e il collegamento del gasdotto sottomarino alle sezionidi approdo attraverso i cosiddetti «tie ins». I lavori di supporto relativi alla costruzione
della seconda linea saranno completati
alla fine del 2016.
L’accordo costituisce un addendum
al contratto principale per la prima linea del progetto del gasdotto sottomarino South Stream, firmato il 14 marzo
2014. South Stream Transport B.V. è
una joint venture internazionale fra Gazprom (50%), Eni (20%), EDF (15%) e
Wintershall (15%). Questo primo contratto vale 2 miliardi di euro. Gli accordi
Primo trimestre
Dopo la perdita del 2012,
Mediaset rivede l’utile.
Nella foto, il
vicepresidente della
compagnia, Piersilvio
Berlusconi (a sinistra)
con il presidente Fedele
Confalonieri [Ansa]
I profitti di Sorin
saliti a 9,9 milioni
::: NINO SUNSERI
■■■ Mediaset non si abbandona al-
l’ottimismo sulle prospettive dell’economia italiana e delsettore media, ma
è pronta a investire dopo anni di spending review puntando sul progetto di
sviluppo internazionale della pay Tv,
che non è in vendita ma potrebbe
aprirsi a un partner internazionale.
È questo, in sintesi, il messaggio
che i manager delgruppo hanno voluto dare agli azionisti chiamati ad approvare il bilancio 2013 chiuso con un
risultato netto positivo di 8,9 milioni
dopo la traumatica perdita del 2012.
Dopo qualche mese di valutazioni,
Mediaset ha annunciato che intanto
intende portare avanti l’integrazione
tra le attività pay di Mediaset in Italia
(Mediaset Premium) e quelle spagnole, dove tramite Mediaset Espana il
gruppo controlla il 22% di Digital Plus.
«La nostra volontà è fare la newco,
poi decideranno i cda di Mediaset e
Mediaset Espana che stanno lavorando sul valore da allocare al veicolo»,
ha detto in conferenza stampa il vicepresidente Piersilvio Berlusconi chiarendo in sostanza che l’operazione
non è più in fase di studio ma che si
farà.
Premium dunque, ha sottolineato
più volte il manager, «non è in vendita», ma alla luce del progetto di sviluppo delle attività pay in Italia e Spagna
«avere un partner industriale che lavori con noi è una cosa che guardiamo
favorevolmente».
I contatti ci sono, da tempo, con
«numerosi gruppi internazionali» che
si sono mostrati interessati a Premium. «Non sono stati firmati accordi
vincolanti»,ha sottolineato ilvicepresidente che però ha glissato sulla possibilità di intese non vincolanti già raggiunte. La stampa ha parlato in particolare di memorandum di intesa stretti con Canal Plus di Vivendi e con la tv
del Qatar Al Jazeera per l’avvio della
due diligence. Nessun nome è emerso sui soggetti con cui Mediaset «sta
dialogando» e si è anzi più volte sottolineato che «le opzioni sul tavolo sono
tante». Resta aperta, in particolare, la
questione di Digital Plus, dove la quo-
Il Biscione torna in utile
Mediaset da Premium:
«Aperti a partnership»
Via all’integrazione tra le attività pay Tv di Italia e Spagna
Piersilvio Berlusconi: «Non le vendo, ma cerco alleati»
ta di Mediaset Espana potrebbe crescere se decidesse di esercitare, con o
senza l’altro socio di minoranza Telefonica, il diritto di prelazione sulla partecipazione di maggioranza in mano
a Prisa. «In termini generali, possiamo
dire che chiunque voglia crescere in
Europa nella pay Tv deve passare da
noi», ha sintetizzato Piersilvio Berlusconi.
MERCATINO
Stabile nel 2013 il consumo di carni avicole
ma da inizio della crisi è salito del 9 per cento
ALIMENTARE Unaitalia - l’associazione che rappresenta la quasi totalità delle aziende del comparto avicolo - presenta i dati
2013: stabili, con un leggerissimo calo, produzione (-0,2%) e
consumi (-0,3%). Ma i consumi di carni avicole registrano una
crescita del +9 per cento da inizio crisi economica. Il settore si
conferma completamente autosufficiente nell’approvvigionamento: il 99 per cento del pollo mangiato in Italia è made in
Italy. Per il 2014 si prospetta un leggero aumento delle produzioni totali.
Il contesto resta comunque ancora
difficile. Il presidente Fedele Confalonieri ha parlato di un utile «fragile» come la ripresa dell’economia italiana.
«Il clima è importante (...), ma i dati
invitano alla prudenza, la pubblicità
non ha ancora smesso di decrescere.
Ora si intravede,in primavera,un mercato più dinamico e una lieve tendenza al più. Nei fatti, i nostri ricavi dobbiamo considerarli ancora stabili e l’aver ridimensionato i costi, insieme ad
alcune operazioni finanziarie ben riuscite e al miglioramento del debito, ci
consente anche diriprendere a investire», ha detto Confalonieri.
L’ad Giuliano Adreani si aspetta che il
2014 sia «un anno leggermente migliore del 2013». Intanto i primi tre mesi di
raccolta in Italia (Publitalia) sono intorno a -1%, nei primi quattro «ci stiamo avvicinando alpareggio in un mercato nel complesso ancora negativo»,
ha detto.
Sale del 5% la raccolta per il patron di La7
Cairo al 3,7% di Rcs: «Io consigliere? Se me lo chiedono...»
■■■ «La mia quota in Rcs è salita di
circa lo 0,8%, sono passato dal 2,84% al
3,68%». Lo afferma Urbano Cairo, presidente del gruppo Cairo Communication a margine dell’assemblea degliazionisti. «In Rcs io sono un socio e nulla di
più. Alla nomina di consigliere non ho
mai pensato, non me l’ha proposto nessuno», ha detto Cairo rispondendo ai
giornalisti che gli chiedono se sia disposto a portare la sua esperienza in Rcs.
«Se me lo proponessero ci penserei»,
precisa Cairo, «ma al momento non ho
ricevuto proposte di questo genere. Non
ho parlato con nessuno e non c’è niente
con Saipem riguardano la progettazione e la costruzione della linea 1 e la costruzione della condotta sottomarina
per le quattro pipeline. I lavori di costruzione, annuncia la società, inzieranno a
giugno del 2014. La costruzione sottomarina invece inizierà nell'autunno del
2014.
Ieri il titolo ha chiuso in rialzo dello
0,82% a 19,68 euro.
in ballo». Il fondatore del gruppo Cairo
communication aggiunge poi di non sapere se la «settimana prossima prenderò parte all’assemblea di Rcs. Ma ci tengo a sottolineare che «è un’azienda a cui
sono legatissimo, visto il mio passato: se
sono nato come imprenditore - aggiunge - è anche merito di questa azienda».
Ma «ho già molto da fare qui», ha aggiunto Cairo, negando il suo ingresso
nel cda del gruppo editoriale. Secondo il
patron di “La7”, sono i bilanci positivi
delle società del suo gruppo a fare sì che
l’editore sia chiamato in causa per la guida di Rcs. Durante l’assemblea, alcuni
azionisti gli chiedevano conto del motivo per cui sia stato più volte nominato
come possibile timoniere della società
che edita il Corriere. «L’amico Diego Della Valle lo dice perché, a livello di periodici, in Italia credo siano poche le aziende
con i bilanci in positivo», ha detto il patron del gruppo.
E i numeri sembrano dargli ragione.
La raccolta pubblicitaria ha registrato
una tendenza positiva, con una «crescita nel trimestre gennaio-marzo di oltre il
5%». Certo, per «quanto riguarda i nostri
settimanali e mensili c’è stato un andamento un po’ meno buono, ma abbia-
■■■ Il cda di Sorin ha approvato i risultati del
primo trimestre che registrano ricavi per 176,3
milioni di euro, in crescita dell’1,8% (a parità di
tassi di cambio) rispetto al primo trimestre 2013.
L’ebitda nel primo trimestre 2014 ammonta a
26,8 milioni, pari al 15,2% dei ricavi, rispetto ai
26,3 milioni, pari al 14,7% dei ricavi nel primo
trimestre 2013. Il risultato netto si attesta a 9,9
milioni rispetto ai 5 milioni nel primo trimestre
2013. Il risultato netto rettificato è pari a euro
10,8 milioni, in crescita del 18,3% rispetto ai 9,1
milioni di euro nel primo trimestre 2013, con un
impatto negativo derivante dai tassi di cambio
pari a circa euro 2,4 milioni.
«Siamo soddisfatti dell’andamento del primo
trimestre, che registra ricavi in linea con la parte
alta della guidance»,ha commentato Andrè-Michel Ballester, amministratore delegato di Sorin
Group. «Il Cardiac Surgery continua a riportare
una performance positiva, trainata dal segmento cardiopolmonare e dalla penetrazione di PercevalTM;il Cardiac Rhythm Management ha comunque registrato un miglioramento nel trend
dei ricavi».
Moda
Cedola Ferragamo
a 0,4 euro (+21%)
■■■ L’assemblea degli azionisti di Salvatore
Ferragamo Spa ha approvato il bilancio al 31
dicembre 2013 della capogruppo,così come presentato dal consiglio di amministrazione dello
scorso 11 marzo, che chiude con un utile netto
del periodo pari a 105,5 milioni di euro e ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a
0,40 euro per azione (in aumento del 21% rispetto all’esercizio precedente). La prima data utile
per lo stacco della cedola sarà il 19 maggio, con
pagamento a decorrere dal 22 maggio 2014. L’assemblea ha quindi approvato la destinazione
della restante parte dell’utile di esercizio pari a
38,1 milioni a riserva straordinaria. Lo scrive la
società in una nota. Nel corso dell’assemblea è
stato inoltre presentato il bilancio consolidato
relativo all esercizio 2013 del Gruppo Salvatore
Ferragamo.
L’assemblea ha inoltre confermato in dodici
il numero dei componenti del consiglio di amministrazione, così come determinato dall’assemblea ordinaria della società in data 26 aprile
2012 e ha confermato nella carica di membro
indipendente del cda della società Lidia Fiori.
Buona la raccolta nel primo
trimestre per Cairo. Dividendo
2013 a 0,27 euro [Fotogramma]
mo registrato un mese di aprile molto
positivo che ha quasi completamente recuperato il negativo del primo periodo».
E poi ha ricordato che, «se vedete ilbilancio del 2013 ci sono quasi 75 milioni di
euro di ricavi dalle edicole». Non male in
un mercato editoriale che soffre. L’assemblea ha poi approvato la distribuzione del dividendo di 0,27 euro per azione.
«Per quanto riguarda “La7” la nostra
politica è quella di abbassare i costi,
mantenendo alta la qualità dei prodotti.
Ne sono un esempio le riconferme di
Crozza e diSantoro, che erano in scadenza, della Gruber e della Bignardi», ha
concluso.
__Mercoledì 30 aprile 2014__
25
@ commenta su www.liberoquotidiano.it
Profumo (Mps): nessuna garanzia di avere soci stabili
Banca Mediolanum conferma stime 2014 in crescita
■■■ Non c’è «nessuna garanzia» che Banca Mps
■■■ Nonostante il primo trimestre di quest’an-
possa trovare «azionisti stabili», perché «l’unico vero modo per difendere un’azienda è cercare di essere estremamente redditizi e di valere molto». Lo
ha detto Alessandro Profumo, presidente di Mps,
durante la conferenza stampa seguita all’assem-
blea dei soci che ha appovato il bilancio 2013. «Altre forme di difesa - ha aggiunto Profumo - hanno
sempre fatto morire le aziende». «Se la Fondazione Mps non è intervenuta in assemblea è anche
un modo per segnare un cambiamento rispetto al
passato», ha concluso Profumo.
no abbia registrato una raccolta netta inferiore ai
primi tre mesi del 2013, Mediolanum continua a
scommettere su afflussi netti annui superiori a
quelli dell’anno scorso, sia a livello complessivo,
che per fondi e gestioni. Lo ha detto ieri, nel cor-
:::
so dell’assemblea degli azionisti, l’amministratore delegato di Banca Mediolanum Massimo Doris. La raccolta netta totale del periodo gennaiomarzo è stata pari a 857 milioni dai 717 milioni
del primo trimestre 2013 e, per i fondi, a 809 milioni contro 1 miliardo.
Commento
Se BlackRock investe in Borsa
è (per ora) una buona notizia
::: BRUNO VILLOIS
Politica e credito
Idea Gros Pietro per Intesa
Il Pd vuole un’altra banca
Grandi manovre tra le fondazioni per la governance del primo istituto
italiano. Addio al duale entro l’anno e Bazoli in uscita. Si muove Renzi
::: FRANCESCO DE DOMINICIS
na: col passaggio al «sistema monistico», in effetti, ce ne sarebbe una di troppo tra consiglio
■■■ Sale la tensione per le verifiche sui bilan- di sorveglianza, oggi guidato da Giovanni Baci delle banche del Vecchio continente. Una zoli (82 anni a dicembre), e consiglio di gestiodoppia morsa - quella dell’Eba e della Bce - ne, in mano a Gian Maria Gros Pietro (72 anche può avere ripercussioni sugli istituti del no- ni). Con quest’ultimo indicato a sorpresa costro Paese,forse chiamati a ulteriori ricapitaliz- me probabile, nuovo presidente «unico» della
zazioni se gli 11,5 miliardi di euro già messi sul prima banca italiana. Sarebbe una clamorosa
piatto non saranno sufficienti a superare i test rivoluzione che vedrebbe Bazoli lasciare la tolda di Intesa dopo oltre 30 anni
europei. Ieri la European
ai piani alti del sistema bancabanking authority e la Banca
rio della Penisola.
centrale di Mario Draghi hanSta di fatto che «l’ipotesi
no dato un colpo sull’acceleraGros Pietro» pare trovare un
tore, stringendo la morsa sugli
certo gradimento,anche politiasset quality review (Aqr) che
co. Soprattutto fra le prime lipotrebbero far muovere,in annee del Partito democratico,
ticipo rispetto alla tabella di
particolarmente attive in quemarcia,altre tessere dello scacsta fase. Fra i più irrequieti ci
chiere finanziario tricolore.
sarebbe il sindaco di Torino,
Gli occhi degli addetti ai laPiero Fassino (cui fa riferimenvori sono puntati, in particolato la Compagnia Sanpaolo),
re, su IntesaSanpaolo: i conti G. Gros Pietro [LaPresse]
che nelle ultime settimane
sono in ordine,ma balla il delicato dossier della governance. Il primo azioni- avrebbe intensificato gli incontri con esponensta di Ca’ de Sass, la Compagnia Sanpaolo, po- ti bancari torinesi. Voci rimbalzate fino a Rotrebbe suggerire di anticipare l’addio al siste- ma, dove viene fatto notare che anche il prema duale (il doppio board) per tornare già en- mier, Matteo Renzi, vorrebbe avere un peso
tro quest’anno - e non nel 2016 alla scadenza specifico nella partita di Intesa con la scusa
dei vertici - a un solo consiglio di amministra- dell’azzeramento del sistema dualistico e delzione. Mossa che farebbe saltare una poltro- l’inevitabile rimescolamento delle carte. Il pre-
mier può contare su un altro socio della banca, la Cassa di risparmio di Firenze guidata da
Jacopo Mazzei, iscritto fra i renziani della prima ora. Prende dunque corpo l’idea di trovare
un’alternativa a Bazoli, anche perché a palazzo Chigi hanno preso nota del legame fortissimo tra il banchiere bresciano e l’ex premier,
Enrico Letta.
Nei corridoi felpati delle fondazioni si respira l’aria dei momenti cruciali: telefoni bollenti
e riunioni riservate, nelle quali si percepisce
che sul nome di Gros Pietro stanno convergendo pezzi da novanta dell’establishment politico-finanziario italiano. Il presidente del consiglio di gestione di Intesa viene considerato un
«candidato di garanzia» per tutti: grande navigatore di cda, piace tanto agli ambienti torinesi quanto ai cosiddetti «poteri forti romani»,
specie all’imprenditore Francesco Gaetano
Caltagirone. Non solo. Anche la fondazione
Cariplo, terzo azionista di Ca’ de Sass dietro gli
americani di Blackrock, potrebbe accettare il
piano e dare l’assenso al cambio della guardia
alvertice della banca. C’è da scommettere, tuttavia, che Bazoli non si farebbe mettere alla
porta senza puntare ipiedi. Ma con l’ok di Giuseppe Guzzetti, numero uno di Cariplo e dell’Acri (l’associazione delle fondazioni) il cerchio si chiuderebbe. E forse qualcosa di più.
twitter@DeDominicisF
Oggi il cda per decidere il prezzo
Via libera Consob all’aumento di capitale di PopMilano
■■■ La Consob ha dato il via libe-
ra all’aumento di capitale da 500
milioni Bpm. Lo comunica lo stesso istituto in una nota annunciando che l’operazione inizierà lunedì
5 maggio per concludersi giorno
23. I diritti d’opzione saranno negoziati fino al 16 maggio.
Ilconsiglio digestione della banca si riunirà oggi pomeriggio per
deliberare «in merito alle condizioni definitive dell’offerta compreso
il prezzo di sottoscrizione delle
nuove azioni». Ieri il titolo ha fatto
un balzo del 5,4% e questo è di
buon auspicio per il successo dell’operazione. Ma è possibile che la
bocciatura della riforma della governance andata in onda nella
scorsa assemblea non incida sul
prezzo dell’aumento. Tuttavia il
momento dei mercati continua ad
essere digrande euforia e ciò aiuterà l’operazione di rafforzamento
del capitale. Tanto più che la bocciatura non sembra tanto frutto di
una volontà deliberata dei soci
quanto legata alla maniera un po’
approssimativa con cui è stata organizzata la convocazione degli
azionisti. In aula non c’è stata una
maggioranza contraria alla riforma com’era accaduto con l’introduzione del voto telematico che
preparava la strada alla trasformazione in Spa. Semplicemente non
è stato raggiunto il quorum minimo per la modifica dello statuto.
Sempre oggi, secondo le previsioni, la banca verserà altri 500 milioni alla Bce, chiudendo così una
tranche di finanziamento - per
complessivi 750 milioni - ottenuto
con i prestiti straordinari varati da
Draghi. Una parte da 250 milioni
infattiera stata restituita pochigiorni fa, il 23 aprile. A questo punto la
macchina è pronta per partire:dalla prossima settimana si vedrà chi
si farà sotto per sottoscrivere le
azioni, anche se occorrerà aspettare la fine dell’operazione per conoscere nomi e percentuali di eventuali nuovi azionisti. E per vedere
se e in quale misura Raffaele Mincione seguirà l’aumento nella banca in cui ora ha il 7%. L’uscita di
Bonomie poiquella delCreditMutuellelasciano ampio spazio a nuovi arrivi.
■■■ La fiducia degli italiani
che risale e raggiunge i livelli del
2010, anno in cui, dopo i primi
due disperanti annidi crisi, siaccese una luce che, purtroppo,
durò poco, e al quale fece seguito una caduta, senza paracadute, della nostra economia reale.
Ma anche la fiducia degli investitori internazionali, che ricominciano, neanche tanto timidamente, a puntare, non solo sui
titoli pubblici, ma anche sui corporate bond e, in alcuni casi come quello di BlackRock, ad entrare in maniera massiccia nell’azionariato, così da costituirne
un vero riferimento soprattutto
per i titoli bancari, sono due ottime notizie per le prospettive del
nostro paese.
Il colosso americano, che gestisce oltre 4300 miliardidi dollari di attivi, primo fondo al mondo, con oltre 10 mila dipendenti
diretti e una presenza in oltre 30
paesi del mondo, i più importanti a livello globale, è entrato
pesantemente
sul suolo italico,
facendo man
bassa di titoli
bancari:5% diIntesa, secondo
azionista, dopo
la compagnia
San Paolo, e con
quasi un punto
in più della Cariplo, altrettanto
in
Unicredit;
quasi il 7% del
Banco Popolare
e poco oltre il 3%
di MPS, poi un
5% in Telecom e
altrettanto in Azimut e intorno
al 7%, in alcuni altri titoli minori,
ma ad alto potenziale di
redditività. A sentire il vertice
del numero uno del risparmio
gestito, l’attuale fase di presenza, nei titoli citati, è esclusivamente da ricondursi alla
potenzialità di crescita e quindi
di capacità profittevole. Chissà,
forse è vero, o forse i passi effettuati sono i primi per arrivare a
posizioni, se non di controllo, sicuramente di forte peso decisionale.
Non può essere certamente ritenuto casuale, che per la prima
volta nella sua storia, il vertice di
BlackRock si riunisca, per tre
giorni, in terra italica e che, alcuni dei maggiori protagonisti della nostra finanza abbiano incontrano i loro top manager. L’attenzione del fondo Usa, in verità, anche in tempi passati e non
certo luminosi, non aveva mai
disdegnato l’Italia, anzi posizioni nell’azionariato, mai sotto il
5%, erano state assunte in gruppi come Generali, Atlantia, Me-
diaset e Fiat Industrial, la dismissione periodiche hanno comunque sempre fatto realizzare rotonde plusvalenze al fondo.
Quindi non c’è da stupirsi per la
massiccia presenza, però adesso che le cose tendono a mettersi un meglio per l’Italia e le banche maggiori hanno aumentato
il loro coefficienti di solvibilità ai
livelli più alti d’Europa, Il fondo
ha ritenuto opportuno posizionarsi, prima di possibili ingenti
aumenti dei corsi azionari. Il fatto di avere un gigante di tali dimensioni, nell’azionariato delle
nostre maggiori banche, è comunque un elemento significativamente positivo, per almeno
due la ragioni che sono il rafforzamento della credibilità, delnostro credito, almeno per i livelli
dipunta e poiattenua ilpeso delle fondazioni e la loro ingerenza
localistica nelle decisioni. Certo
che se la percentuale si raddoppiasseo triplicasse, distanziando
ampiamente gli
altri maggiori
azionisti, allora,
in un periodo di
così profonda
riorganizzazione dell’intero sistema bancario
italiano,
non
che ci sarebbe
da preoccuparsi,ma certo le logiche che porterebbero a questi
importanti aumentiaprirebbero a domande
suiprocessidecisori che e su chi
verrebbe incaricato a guidarli.
Il sistema bancario in generale con le oltre 800 banche, delle
quali il 90% gestisce esclusivamente clientela locale e la metà
del restante 10% solo interregionale, sta pagando pesantemente gli effetti delle crisi, con gli oltre 160 miliardi di euro di crediti
inesigibili, appurati e definiti tali,e un’altra elevata percentuale,
ancora difficilmente stimabile,
che potrebbe rimpinguarne, e
non di poco, il già esorbitante
numero. La riorganizzazione in
corso oltre che sulla diminuzione del numero di dipendenti
punta anche alla dismissione di
sportelli. In termini di sviluppo,
le nostre prime 40 banche hanno tutte le condizioni per essere,
in tempi medi, di nuovo redditizie e in grado disvolgere in misura rilevante la loro parte, per dare impulso alla ripresa e al rilancio dell’economia reale. Una situazione che certamente attira
investitori di grandi dimensioni
e apre loro scenari di interessante prospettiva.
26
__Mercoledì 30 aprile 2014__
Mercato Azionario
AZIONI
PREZZO
VAR% PREZZO
CHIUSURA SU PR. RIF. MED. PON.
MINIMO
2013/2014
MASSIMO
2013/2014
VAR% PR. UF.
DAL 30/12/13
A
ACEA
ACOTEL GROUP
ACQUE POTABILI
ACSM-AGAM
AEDES
AEFFE
AEGON
AEROPORTO DI FIRENZE
AGEAS
AHOLD KON
AION RENEWABLES
ALCATEL-LUCENT
ALERION
ALLIANZ
AMBIENTHESIS
AMPLIFON
ANIMA HOLDING
ANSALDO STS
ANTICHI PELLETTIERI
ARENA
ASCOPIAVE
ASTALDI
ASTM
ATLANTIA
AUTOGRILL
AUTOS MERIDIONALI
AXA
AZIMUT
A2A
10,3
20,32
1,046
1,327
0,0489
0,868
6,55
13,4
31,25
14
0,621
2,894
3,708
124,5
0,6405
4,67
4,338
7,72
0,082
0,0056
2,296
7,86
12,16
19,01
6,95
16,35
19,18
22,58
0,882
-1,9
0,2
1,22
0,2
1,82
1,79
0,07
-0,92
2,92
0,22
1,88
-3,97
1,08
-0,73
-0,19
-0,17
-0,25
3,94
3,04
2,9
0,85
1,85
10,3363
20,1911
1,046
1,3186
0,0489
0,8511
6,5274
13,357
31,2563
14
0,6221
2,8678
3,6889
123,523
0,6502
4,6764
4,3247
7,6984
0,082
0,0057
2,303
7,8272
12,2201
18,8373
6,9304
16,2133
19,1033
22,5285
0,8769
7,995
19,86
0,756
1,05
0,04
0,737
6,2
9,63
30,66
12,4
0,621
2,6
3,234
116,9
0,49
3,996
4,05
7,51
0,082
0,0054
1,781
6,61
10,7
16,52
6,12
15
17,8
19,82
0,7835
10,96
23,16
1,121
1,375
0,057
0,906
6,96
13,68
33,37
14,05
0,621
3,388
3,958
134
0,685
4,89
4,4
8,52
0,082
0,007
2,326
7,91
12,95
19,16
7,675
17,33
20,53
26,67
1,029
24,47
3,25
39,65
26,38
21,95
23,82
-4,59
39,66
0,48
7,44
-11,39
13,05
-4,16
30,61
15,65
-1,66
1,82
28,2
2,68
5,74
16,55
13,19
3,35
-4,62
13,87
3,7
23/06/14
26/05/03
02/05/06
26/05/14
07/05/07
18/05/09
15/08/13
12/05/14
26/04/13
22/04/14
24/05/10
04/06/07
16/06/14
08/05/14
11/06/12
12/05/14
B CARIGE
B CARIGE RSP
B DESIO BRIA RNC
B DESIO E BRIANZA
B IFIS
B INTERMOBILIARE
B M.PASCHI SIENA
B P DI SONDRIO
B P EMILIA ROMAGNA
B POP ETRURIA E LAZIO
B POP MILANO
B POP SPOLETO
B PROFILO
B SANTANDER
B SARDEGNA RSP
BANCA GENERALI
BANCO POPOLARE
BASF
BASICNET
BASTOGI
BAYER
BB BIOTECH
B&C SPEAKERS
BCA FINNAT
BE
BEGHELLI
BENI STABILI
BEST UNION COMPANY
BIALETTI INDUSTRIE
BIANCAMANO
BIESSE
BIOERA
BMW
BNP PARIBAS
BOERO
BOLZONI
BON FERRARESI
BORGOSESIA
BORGOSESIA RSP
BREMBO
BRIOSCHI
BRUNELLO CUCINELLI
BUZZI UNICEM
BUZZI UNICEM RSP
0,524
1,8
2,79
3,27
15,39
3,468
0,25
5,165
8,53
0,8465
0,7225
1,794
0,4284
7,18
10,88
22,8
15,01
82,7
2,4
2,86
101,4
121,2
8,395
0,526
0,4984
0,493
0,6435
2,196
0,6845
0,746
6,465
0,4199
91,1
55,9
21,39
3,92
29,73
0,884
1,15
27,12
0,121
20,89
12,99
7,62
-0,19
-2,17
0,36
0,37
-0,06
2
0,93
1,18
3,14
-0,41
5,4
0,54
1,92
1,97
1,74
2,74
2,1
1,42
2,32
-0,33
-0,77
0,57
0,1
2,07
0,7
0,37
3,48
0,13
1,02
1,43
1,62
1,45
1,37
-1,01
-0,23
9,73
2,46
-0,33
0,1
0,08
0,26
0,5266
1,8071
2,7939
3,2449
15,4329
3,4259
0,2496
5,1497
8,455
0,8508
0,7022
1,7955
0,4277
7,1262
10,9006
22,6683
14,8617
82,6152
2,3962
2,8253
100,5299
121,208
8,3305
0,5253
0,4984
0,4909
0,6439
2,1861
0,6963
0,7488
6,4106
0,4167
90,5104
55,6438
21,236
3,9464
29,8863
0,8704
1,0586
27,2094
0,1206
20,8953
12,9966
7,6186
0,39
1,037
2,038
2,2
11,57
3,112
0,1655
4,028
6,5
0,51
0,43
1,794
0,2012
6,245
9,53
21,22
8,9731
75,7
2,12
0,823
90
109,1
6,49
0,4
0,259
0,4152
0,4913
1,489
0,224
0,498
5,13
0,3785
79,55
53,85
20
2,928
28
0,8425
0,95
18,88
0,078
19,1
12,71
6,73
0,67
2,296
3,154
3,38
16,35
3,69
0,2845
5,445
9,645
1,04
0,7575
1,794
0,4755
7,19
11,78
25,11
15,78
83,5
2,546
3,87
104,3
147,4
8,64
0,599
0,5
0,654
0,66
2,236
0,93
0,845
6,83
0,45
94
60,85
21,48
4,13
38,98
0,934
1,17
28,8
0,147
26,25
15,15
8,05
17,75
67,6
36,9
49,04
18,84
11,23
42,53
23,33
22,91
64,69
60,56
114,84
9,95
12,16
1,29
42,2
5,62
3,36
247,51
-0,98
5,03
33,25
65,93
91,54
16,05
31,33
47,48
204,9
50,71
22,79
9,12
6,55
-1,06
6,95
36,59
-14,74
-1,67
19,92
38,51
60,05
-19,13
-0,92
7,48
21/05/12
21/05/12
05/05/14
05/05/14
28/04/14
05/05/08
18/05/09
05/05/14
21/05/12
16/04/12
23/05/11
09/05/11
05/05/14
14/04/14
05/05/14
19/05/14
23/05/11
05/05/14
18/06/12
CAD IT
CAIRO COMMUNICATION
CALEFFI
CALTAGIRONE
CALTAGIRONE EDITORE
CAMPARI
CAPE LIVE
CARRARO
CARREFOUR
CATTOLICA ASSICURAZIONI
CELL THERAPEUTICS
CEMBRE
CEMENTIR HOLDING
CENTRALE DEL LATTE TO
CHL
CIA
CICCOLELLA
CIR
CLASS EDITORI
CNH INDUSTRIAL
COBRA
COFIDE
COGEME SET
CONAFI PRESTITO’
CR BERGAMASCO
CR VALTELLINESE
CREDEM
CREDIT AGRICOLE
CRESPI
CSP INTERNATIONAL
5
6,17
1,548
3
1,332
6,285
0,077
3,128
28,25
17,74
2,252
11,57
7
3,81
0,0543
0,2841
0,3789
1,116
0,3803
8,435
1,048
0,531
0,0481
0,591
21,03
1,695
7,35
11,37
0,0257
1,852
0,4
0,73
0,91
2,74
0,3
1,37
1,18
1,89
1,55
-0,67
3,97
-2,77
0,57
-0,05
2,26
-1,46
-0,55
-0,36
-0,18
0,9
-0,66
1,05
-2,23
2,04
0,89
0,14
1,25
1,48
5,0191
6,1859
1,5378
2,9781
1,3329
6,2742
0,0759
3,1386
28,2582
17,7871
2,2831
11,6122
6,9827
3,8042
0,0542
0,2879
0,3744
1,1222
0,3803
8,4116
1,056
0,5324
0,049
0,5893
20,9382
1,6908
7,3607
11,3421
0,0251
1,8332
4,6
5,78
1,429
1,995
1,05
5,71
0,055
2,926
25,23
17,74
1,47
8,6
4,238
1,751
0,044
0,2521
0,3015
1,032
0,2101
7,57
0,5635
0,5215
0,0481
0,59
14,37
1,13
5,66
9,195
0,0257
1,31
5,3
7,72
1,67
3
1,344
6,32
0,0874
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6
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-9,49
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12/05/14
19/05/14
19/05/14
21/05/12
19/05/14
B
C
D
DADA
DAIMLER
DAMIANI
D’AMICO
DANIELI & C
DANIELI & C RSP
DANONE
DATALOGIC
DEA CAPITAL
DELCLIMA
DE’LONGHI
DEUTSCHE BANK
DEUTSCHE TELEKOM
DIASORIN
DIGITAL BROS
DMAIL GROUP
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67,75
1,548
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45,4
6,3
E
PREZZO
VAR% PREZZO
CHIUSURA SU PR. RIF. MED. PON.
MINIMO
2013/2014
MASSIMO
2013/2014
VAR% PR. UF.
DAL 30/12/13
DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE
DATA
(MLN/EURO)
EDISON RSP
EEMS
EI TOWERS
EL EN
ELICA
EMAK
ENEL
ENEL GREEN POWER
ENERVIT
ENGINEERING
ENI
E.ON
ERG
ERGYCAPITAL
ESPRESSO
ESPRINET
EUKEDOS
EUROTECH
EXOR
EXPRIVIA
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41
23,1
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43,58
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33,04
13,97
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14/04/14
FALCK RENEWABLES
FIAT
FIDIA
FIERA MILANO
FINMECCANICA
FNM
FULLSIX
1,381
8,83
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-
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07/04/08
19/05/14
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09/05/11
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19/05/14
19/05/14
18/06/01
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28/05/12
02/02/09
02/06/14
02/06/14
23/06/14
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03/06/13
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245,9
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KINEXIA
K.R.ENERGY
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-10,31
21/01/14
02/06/14
20.210,9
52
57,6
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LANDI RENZO
LAZIO S.S.
L’OREAL
LUXOTTICA GROUP
LVENTURE GROUP
LVMH
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1,414
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30/06/14
23/05/11
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159,1
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15,4
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MAIRE TECNIMONT
MARR
M&C
MEDIACONTECH
MEDIASET
MEDIOBANCA
MEDIOLANUM
MERIDIE
MID INDUSTRY CAPITAL
MITTEL
MOLESKINE
MOLMED
MONCLER
MONDADORI
MONDO TV
MONRIF
MONTEFIBRE
MONTEFIBRE RSP
MOVIEMAX
MUNICH RE
MUTUIONLINE
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14,08
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16,35
1,539
1,99
0,6155
0,0362
0,171
0,1
169,3
5,25
60,49
16,56
-6,52
15,73
14,8
25,86
3,81
94,26
16,47
4,6
-9,88
-0,39
-19,68
-6,55
296,41
2,09
12,39
1,93
27,07
16/05/11
26/05/14
3,18
5,255
5,325
0,9
-0,93
0,38
3,4
-
3,2075
5,2603
5,4382
0,9095
2,726
3,464
5
0,69
3,566
6,06
6,02
0,943
15,64
46,38
-8,35
25
26/05/14
04/05/12
04/06/07
368,9
40,2
20.240,1
12,2
OLIDATA
ORANGE
0,4918
11,18
-0,55
2,95
0,4942
11,1872
0,3776
8,755
0,532
11,18
25,4
23,33
10/05/04
06/12/13
16,7
29.228,4
PANARIAGROUP
PARMALAT
PHILIPS
PIAGGIO
PIERREL
PININFARINA
PIQUADRO
PIRELLI E C.
PIRELLI E C. RSP
POLIGRAFICA S.FAUSTINO
POLIGRAFICI EDITORIALE
POLTRONA FRAU
PRELIOS
PREMUDA
PRIMA INDUSTRIE
PRYSMIAN
1,54
2,512
23,28
2,88
0,755
4,32
2,118
12,12
10,21
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19,54
21,45
1,45
-11,95
19,4
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18,19
-3,66
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38,13
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-0,69
11/05/09
19/05/14
07/05/13
20/05/13
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9,2
54,5
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327
66,2
146,2
3.987,1
F
G
GABETTI
GAS PLUS
GDF SUEZ
GEFRAN
GENERALI
GEOX
GTECH
H
HERA
I
I GRANDI VIAGGI
IGD
IL SOLE 24 ORE
IMA
IMMSI
INDESIT
INDESIT RSP
INDUSTRIA E INNOVAZIONE
ING GROEP
INTEK GROUP
INTEK GROUP RSP
INTERPUMP
INTESA SANPAOLO
INTESA SANPAOLO RSP
INVEST E SVILUPPO
IRCE
IREN
ISAGRO
IT WAY
ITALCEMENTI
ITALCEMENTI RSP
ITALMOBILIARE
ITALMOBILIARE RSP
IVS GROUP
J
K
L
M
N
NICE
NOEMALIFE
NOKIA CORPORATION
NOVA RE
O
P
20/05/13
19/05/14
26/05/14
02/06/14
23/06/14
19/05/14
05/05/14
07/07/14
19/05/14
02/05/14
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19/05/14
29/04/02
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22/04/02
21/05/12
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19/05/14
11/05/09
28/02/11
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23/05/11
10/05/04
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20/06/11
26/05/08
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106,5
19,3
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306
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52,6
67,4
4,7
4,4
1,5
34.944,2
206,4
Titoli di stato
FTSE Mib
Titolo
3,382
60,35
1,239
0,6265
22,91
16,07
48,8
7,7
1,207
1,18
11,86
31,11
11,06
29,02
2,18
3,888
AZIONI
DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE
DATA
(MLN/EURO)
Rif. in €
ATLANTIA
19,01
AUTOGRILL
6,95
AZIMUT
22,58
A2A
0,882
B M.PASCHI SIENA
0,25
B P EMILIA ROMAGNA
8,53
B POP MILANO
0,7225
BANCO POPOLARE
15,01
BUZZI UNICEM
12,99
CAMPARI
6,285
CNH INDUSTRIAL
8,435
ENEL
4,124
ENEL GREEN POWER
2,06
ENI
18,86
EXOR
32,95
FIAT
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FINMECCANICA
6,665
GENERALI
16,98
GTECH
21,72
INTESA SANPAOLO
2,48
LUXOTTICA GROUP
41,39
MEDIASET
3,956
MEDIOBANCA
8,005
MEDIOLANUM
6,54
MONCLER
12,69
PIRELLI E C.
12,12
PRYSMIAN
18,58
SAIPEM
19,68
SALVATORE FERRAGAMO 22,99
SNAM
4,35
STMICROELECTRONICS
6,865
TELECOM ITALIA
0,898
TENARIS
16,59
TERNA
3,918
TOD’S
101,6
UBI BANCA
6,94
UNICREDIT
6,565
UNIPOLSAI
2,688
WORLD DUTY FREE
9,82
25,69
YOOX
Var.% Titolo
3,94
3,04
0,85
1,85
0,93
3,14
5,4
2,74
0,08
1,37
0,9
2,28
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3,7
1,76
1,56
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2,65
1,85
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1,55
0,71
0,92
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0,7
1,49
2,08
2,45
1,78
1,71
0,49
2,97
1,86
0,45
0,56
2,43
Ren. Titolo
BOT
99,98
99,967
99,945
99,92
99,918
99,89
99,856
99,839
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99,4
2,92
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1,07
1,08
BTP
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BTP 01.02.2017 4%
PREZZO
VAR% PREZZO
CHIUSURA SU PR. RIF. MED. PON.
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BTP 01.06.2017 4,75%
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BTP 01.06.2018 3,5%
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BTP 1.2.2019 4,25%
BTP 01.03.2019 4,5%
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BTP 1.2.2020 4,5%
BTP 01.03.2020 4,25%
BTP 01.09.2020 4%
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BTP 1.2.37 4%
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110,38
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107,76
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103,07
111,64
112,95
111,59
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107,99
107,98
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115,95
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119,34
111,74
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118,5
127,84
125,85
116,08
103,41
115,65
Ren. Titolo
1,22
1,26
1,29
1,4
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1,74
1,74
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2,11
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3,8
4,03
Ultima rilev.
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2,194
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1,659
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19,02
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-5,1
-3,96
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3,19
19/05/14
19/05/08
SABAF
SAES GETTERS
SAES GETTERS RSP
SAFILO GROUP
SAIPEM
SAIPEM RCV
SALINI IMPREGILO
SALINI IMPREGILO RSP
SALVATORE FERRAGAMO
SANOFI
SAP
SARAS
SAT
SAVE
SCREEN SERVICE
SEAT PAGINE GIALLE
SEAT PAGINE GIALLE RSP
SERVIZI ITALIA
SESA
SIAS
SIEMENS
SINTESI
SNAI
SNAM
SOCIETE GENERALE
SOGEFI
SOL
SORIN
SPACE
STEFANEL
STEFANEL RSP
STMICROELECTRONICS
15,23
8,345
7,12
15,67
19,68
19,6
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12,1
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6,13
2,204
10,2
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146
6,865
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-5,12
-4,35
-16,85
1,32
-9,45
50,06
20,55
8,93
160,43
11,11
36,11
11,33
16,77
-6,14
6,61
59,51
6,98
6,54
6,32
8,02
6,27
4,08
8,61
18,87
26/05/14
05/05/14
05/05/14
12/05/08
20/05/13
19/05/14
20/05/13
26/05/14
19/05/14
09/05/13
22/05/14
18/05/09
19/05/14
05/05/14
28/02/11
21/05/07
19/05/08
28/04/14
TAMBURI
TAS
TELECOM ITALIA
TELECOM ITALIA RSP
TELECOM ITALIA MEDIA
TELECOM ITALIA MEDIA RSP
TELEFONICA
TENARIS
TERNA
TERNIENERGIA
TESMEC
TISCALI
TOD’S
TOTAL
TREVI
TXT E-SOLUTIONS
2,738
0,597
0,898
0,696
0,1321
0,666
12,14
16,59
3,918
2,24
0,738
0,0755
101,6
51,25
8,33
9,8
0,88
-0,08
2,45
2,73
-0,38
2,46
2,1
1,78
1,71
2
-0,81
1,62
0,49
2,09
-0,48
2,3
2,7291
0,5939
0,8953
0,6918
0,1325
0,666
12,14
16,5036
3,8976
2,2606
0,7413
0,0756
101,4429
50,8501
8,379
9,758
2,174
0,4731
0,7085
0,564
0,1223
0,1711
10,89
14,8
3,56
2,044
0,696
0,0422
90,7
41,54
6,19
9,05
2,81
0,65
0,898
0,7105
0,1469
0,666
12,5
17,16
3,936
2,364
0,9195
0,0795
120,1
51,25
8,48
22,82
19,56
26,22
24,55
22,32
4,43
280,57
3,23
4,47
7,87
3,23
-0,94
76,4
-16,31
15,14
32,43
8,05
26/05/14
05/05/03
22/04/13
22/04/14
24/04/06
24/04/06
18/05/12
19/05/14
23/06/14
19/05/14
26/05/14
19/05/14
02/06/14
07/07/14
19/05/14
390,9
24,9
12.048,5
4.194,2
191,1
3,7
57.118,7
19.585,1
7.875,1
84,3
79
140,5
3.109,9
121.555,2
584,7
115,9
UBI BANCA
UNICREDIT
UNICREDIT RSP
UNILEVER
UNIPOL
UNIPOL P
UNIPOLSAI
UNIPOLSAI RSP A
UNIPOLSAI RSP B
6,94
6,565
8,95
30,8
5,23
4,754
2,688
269,7
2,706
2,97
1,86
-0,56
0,29
0,38
0,3
0,45
-0,33
0,3
6,8746
6,5358
8,9753
30,6652
5,2306
4,7297
2,6857
270,2781
2,7155
4,84
5,36
7,8
27,46
4,086
3,63
2,182
173,2
2,022
7,52
6,825
9,5
30,91
5,74
5,07
2,856
280,4
2,8
40,6
22,03
14,38
4,62
20,4
29,54
14,58
50,25
31,61
19/05/14
19/05/14
19/05/14
07/05/14
19/05/14
19/05/14
19/05/14
19/05/14
19/05/14
6.258,1
38.062
21,7
52.813,6
2.322,1
1.300,1
6.050,4
344,4
1.020,7
VALSOIA
VIANINI INDUSTRIA
VIANINI LAVORI
VITTORIA ASS
VIVENDI
11,95
1,48
6,2
10,63
19,52
-1,24
0,68
0,32
-0,37
-0,15
11,9621
1,4885
6,1522
10,6307
19,52
10,4
1,192
4,99
8,6
18,61
12,15
1,524
6,47
10,75
21,26
18,79
22,42
19,92
23,89
1,88
05/05/14
19/05/14
19/05/14
12/05/14
14/05/13
124,9
44,6
271,5
716,2
22.842,4
0,001 -9,09
0,436 -11,02
0,097
0,4099 -0,39
0,1168 -1,85
0,885 -2,75
0,0248
5,98
0,0599
1,53
0,0549
7,65
0,0329
1,15
0,45 -6,25
0,2799 -1,76
0,315
1,466
0,14
2,91 -1,29
0,16 18,52
0,3673 -5,82
0,505
0,1
3,552 -0,95
1,49
0,7885 -0,19
0,3659
0,0006
0,0021 -4,55
1,303
0,3305 -4,23
0,3499
0,025
9,82
0,56
0,001
0,4696
0,0891
0,3905
0,1149
0,8877
0,024
0,0599
0,0591
0,0329
0,9992
0,4867
0,2652
0,3128
1,4649
2,9362
0,16
0,3344
0,5029
3,5324
1,49
0,7718
0,3659
0,0006
0,002
1,303
0,3418
0,3499
0,025
9,807
0,0008
0,09
0,0725
0,1585
0,099
0,791
0,0234
0,049
0,028
0,01
0,55
0,2
0,1574
0,085
1,411
0,76
0,135
0,3544
0,245
2,248
0,6115
0,304
0,224
0,0003
0,0021
0,25
1,069
0,148
0,03
0,025
9,3
0,0019
0,49
0,147
0,663
0,1271
1,06
0,032
0,087
0,0899
0,0406
1,3
0,48
0,38
0,4599
1,495
3,728
0,23
1,118
0,53
3,658
1,8
0,818
0,501
0,001
0,008
1,479
1,069
0,4299
0,36
0,025
10,83
-23,08
15,48
139,71
7,16
-18,81
-12,98
22,24
111,15
169,67
109,09
50,5
86,6
140,46
0,07
-58,73
115,81
38,75
143,66
94,69
30,73
50
-34,38
88,86
7,44
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
14/05/13
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
22.842,4
2.499,4
S
T
U
V
W
WAR AEDES 09-2014
WAR AMBROMOBIL 14
WAR COMPAGNIA D RUOTA 2017
WAR CREVAL 2014
WAR D’AMICO 12-16
WAR ENERTRONICA 13-15
WAR ERGYCAPIT 16
WAR FIRST CAPITAL 2016
WAR HI REAL 2015
WAR IKF 10-14
WAR INDUSTRIAL STARS OF ITALY
WAR IVS GROUP
WAR MC-LINK 13-15
WAR NOEMALIFE 12-15
WAR PARMALAT 2015
WAR PRIMI SUI MOTORI 2015
WAR SACOM 13-16
WAR SAFE BAG 13-16
WAR SERV ITA 12-15
WAR SESA
WAR SPACE 12-2015
WAR TAMBURI 2015
WAR TE WIND 18
WAR TISCALI 14
WAR ZUCCHI 11-14
WARR GGP 16
WARR GREENITALY1
WARR INNOVATEC 17
WARR SUN CAP 16
WARR VALORE IT H 15
WORLD DUTY FREE
Y
YOOX
Z
ZIGNAGO VETRO
ZUCCHI
ZUCCHI RSP
25,69
2,43
25,4332
23,33
34,75
-21,2
5,905
0,1124
0,25
-0,76
0,63
-
5,9346
0,112
0,2435
4,998
0,0723
0,185
6,315
0,145
0,308
19,53
53,97
35,14
CTZ 30.05.2014
CTZ 30.09.2014
CTZ 31.12.2014
CTZ 30.06.2015
CTZ 31.12.2015
CTZ 29.04.2016
99,969
99,776
99,6
99,125
98,6
98,221
0,49
0,54
0,6
0,73
0,86
0,9
101,329
103,1
105,62
104,65
104,11
103,21
105,55
103,01
104,2
107,6
100,04
104,52
103,58
111
100,62
0,78
0,81
0,12
0,81
1,09
0,38
1,22
0,65
0,93
1,64
1,42
1,95
2,11
2,3
68,9
703,2
39
73,2
2.603,6
20.116,6
111,4
597,2
116,3
26,8
167,5
144,5
17,7
14.388,4
28/04/14
10/05/13
13/05/02
22/04/14
19/05/08
19/06/06
17/04/14
28/04/14
29/01/14
18/03/93
24/07/00
19/05/14
29/05/13
29/04/13
19/05/14
08/05/06
08/05/06
24/03/14
175,7
122,4
52,5
976,1
8.684,7
2,2
2.074,3
19,5
3.871,7
101.163,9
70.481,4
1.185,9
130,7
749,3
21,6
27,3
0,7
148,5
185,3
1.916,7
85.980,8
4,8
257,7
14.710,1
26.103,7
548,7
556
1.055,1
132,6
33,6
0,3
6.252
1.507,3
12/05/14
01/08/05
19/05/08
519,6
42,8
0,9
Euribor
ORO FINO (EURO/GR)
28.97
ARGENTO (EURO/KG)
376.67
LONDRA ($/ONCIA)
1297.26
ARGENTO LONDRA ($/ONCIA)
19.51
STERLINA V.C.
210.75
STERLINA N.C. (ANT.73)
211.98
STERLINA (POST.74)
211.98
KRUGERRAND
933.52
MARENGO ITALIANO
172.04
MARENGO SVIZZERO
170.63
MARENGO FRANCESE
170.15
MARENGO BELGA
170.08
MARENGO AUSTRIACO
170.08
20 MARCHI
211.12
CTZ
DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE
DATA
(MLN/EURO)
1,12
2,92
2,55
2,79
-0,72
0,93
1,58
1,43
-0,63
-1,03
-0,43
-1
3,81
1,07
4,1
2,62
4,17
0,67
0,78
0,86
1,22
0,91
1,19
1,21
1,33
1,37
1,4
VAR% PR. UF.
DAL 30/12/13
2,518
1,655
1,328
0,9395
12,45
70,6
0,295
63,85
0,708
0,3274
0,2065
1,09
1,527
27,49
Titolo
100,065
100,006
100,546
99,78
99,59
105,28
100,16
100,38
103,46
100,92
MASSIMO
2013/2014
RATTI
RCS MEDIAGROUP
RCS MEDIAGROUP RSP
RCS MEDIAGROUP RSP B
RECORDATI
RENAULT
RENO DE MEDICI
REPLY
RETELIT
RICCHETTI
RISANAMENTO
ROMA A.S.
ROSSS
RWE
Ren.
CCT
MINIMO
2013/2014
R
Oro e monete
Ultima rilev.
BOT 14.05.2014 (365)
BOT 30.05.2014 (182)
BOT 13.06.2014 (364)
BOT 30.06.2014 (179)
BOT 14.07.2014 (367)
BOT 31.07.2014 (181)
BOT 14.08.2014 (365)
BOT 29.08.2014 (182)
BOT 12.09.2014 (364)
BOT 30.09.2014 (183)
BOT 14.10.2014 (365)
BOT 14.11.2014 (365)
BOT 12.12.2014 (364)
BOT 14.01.2015 (365)
BOT 13.02.2015 (364)
BOT 13.03.2015 (364)
BOT 14.04.2015 (365)
AZIONI
Denaro
Lettera Titolo
31.16
449.62
1297.66
19.55
240.09
245.39
245.39
1010.86
195.79
194.29
190.31
188.97
188.97
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360
365
1 SETT.
0.253
0.257
2 SETT.
0.255
0.259
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0.12
0.347
1 MESE
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2 MESI
0.308
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0.347
0.352
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0.45
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0.529
0.536
12 MESI
0.621
0.63
Cross rates
Euro
Euro
Gran
Bretagna Giappone Svizzera Danimarca Canada Norvegia Svezia
USA
1,000
1,216
0,704
0,820
0,134
0,659
0,121
0,110
0,723
G. Bretagna 0,822
1,000
0,579
0,674
0,110
0,542
0,099
0,091
0,595
1,164
0,190
0,936
0,172
0,157
102,726
BTP INDICIZZATI
BTPI 15.9.2014 2,15%
BTP IT 26.03.2016 2,25%
BTP IT 11.06.2016
BTPI 15.09.2016 2,1%
BTP IT 22.10.2016
BTP IT 22.04.2017
BTPI 15.9.2017 2,10%
BTP IT 12.11.2017
BTPI 15.09.2018 1,7%
BTPI 15.09.2019 2,35%
BTP IT 23.04.2020
BTPI 15.9.2021 2,1%
BTPI 15.09.2024 2,35%
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BTPI 15.9.2035 2,35%
Giappone
142,030 172,744 100,000
Svizzera
1,220
1,484
0,859
1,000
0,163
0,804
0,147
0,135
0,882
Danimarca
7,465
9,079
5,256
6,118
10,000
4,922
0,901
0,824
5,399
Canada
1,517
1,845
1,068
1,243
0,203
1,000
0,183
0,167
1,097
Norvegia
8,281
10,072
5,830
6,787
1,109
5,460
10,000
0,914
5,989
Svezia
9,056
11,013
6,376
7,423
1,213
5,971
1,094
10,000
6,550
Usa
1,383
1,682
0,973
1,133
0,185
0,912
0,167
0,153
1,000
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MOTORI
__Mercoledì 30 aprile 2014__
27
Il test/Opel Mokka 1.4 Turbo Cosmo Gpl-Tech 4x2
Il piccolo suv «brilla» anche a gas
Ben equipaggiata in rapporto al prezzo, la tedesca è briosa come la versione turbo a benzina e più silenziosa della diesel
■■■ Le 24.000 unità vendute in
Italia dal 2012, anno del debutto,
ne fanno la Opel più richiesta.
Non c’è dunque da stupirsi che la
Mokka venga ora lanciata anche
nella versione Gpl-Tech, equipaggiata di un impianto a gas “firmato” Landi Renzo e installato direttamente in fabbrica (la produzione sarà spostata dalla Corea alla
Spagna per accorciare i tempi di
consegna). La base tecnica è quella della 1.4 Turbo a benzina da 140
CV, della quale questa Mokka bifuel - grazie a una specifica messa
a punto della centralina del motore - “replica” le prestazioni indipendentemente dal carburante
utilizzato. La bombola del Gpl
non intacca la capacità del bagagliaio perché è collocata nelvano della ruota di scorta (a sua volta rimpiazzata da un kit di riparazione);
contiene 34 litri effettivi che, in aggiunta ai 53 del serbatoio della
benzina, promettono un’autonomia complessiva di 1300 chilometri.
La nuova variante del suv tedesco, che porta a dieci i modelli
Opel alimentati a Gpl, è esteticamente indistinguibile dalle altre
versioni. Una volta a bordo si nota
il pulsante LPG nella consolle: serve per passare da un carburante
all’altro e reca una spia che s’illumina quando si viaggia a gas.
Già ordinabile,fino a tutto ilmesedi giugno la Mokka a Gplè scontata di 2.520 euro, indipendentemente dalfatto che siscelga la “ricca” Cosmo (del nostro test) oppure la Ego (in promozione a 20.900
euro). Nel primo caso sono di serie anche il “clima” bizona al posto di quello manuale, i sensori di
distanza anteriori e posteriori, gli
specchi riscaldabili e ripiegabili
elettricamente oltre aifari e aitergicristallo ad attivazione automatica; invece l’Esp, i sei airbag, il cruise control, il limitatore di velocità
in discesa, la radio con prese Aux/
Usb e Bluetooth e i cerchidi18 pollici, sono standard già per l’allestimento più accessibile. Fra gli optional c’è il navigatore. Tuttavia, a
differenza delle altre versioni, non
NOVITÀ DA OLTRE ATLANTICO
I primi cinquant’anni
della Ford Mustang
La Opel Mokka 1.4 Turbo Cosmo Gpl-Tech, già in regola con la norma Euro 6 [u. s.]
OPEL MOKKA
Cilindrata cm3
Potenza CV/giri
Velocità max km/h
0-100 km/h secondi
Consumo medio km/litro
Prezzo (Dati dichiarati dalla casa)
1364
140/6000
193
10,2
13,0
24.920 euro
PERCHÉ SÌ
Dotazione L’allestimento Cosmo offre di serie anche
il “clima” bizona, i cerchi in lega di 18 pollici e i sensori
di parcheggio (anteriori e posteriori)
Silenziosità Il 1.4 bi-fuel turbo è insonorizzato
a dovere, anche in accelerazione e a velocità sostenuta
Sospensioni Un riuscito compromesso
fra le esigenze del comfort e quelle della guidabilità
PERCHÉ NO
Cambio Penalizzato dal movimento poco fluido
della leva
Portabici Il serbatoio del gas non è compatibile
col portabici FlexFix estraibile dal paraurti posteriore:
questo pratico optional è riservato alle altre versioni
Visibilità posteriore Il lunotto è piccolo e distante
da terra. Acquistando il navigatore si ottiene
anche la retrocamera
P&G/L
si può avere la trazione 4x4.
Non ci sentiamo di giurare che
la Mokka 1.4 Turbo Gpl-Tech raggiunga i 193 km/h di velocità massima dichiarata: lungo le statali intorno a Roma, teatro del nostro
test, non è stato
possibile verificarlo.Ma i 10,2 secondi promessi nello
“0-100” appaiono
credibili: vero che
fino a 1500 giri il
quattro cilindri sovralimentato è un
po’ pigro, ma oltre
i 2500 giri acquista
verve. Il consumo
è di 11,5 km/l a
fronte dei 13 omologati.Buone notizie sul fronte del comfort, perché
ilmotore è silenzioso anche ad andatura autostradale e le sospensionifiltrano a dovere le asperità,senza, per questo, essere cedevoli in
curva. Da migliorare rimane il
cambio, dagli innesti piuttosto
contrastati,ma glisportivi sipossono consolare con la notevole precisione dello sterzo.
Non considerando l’offerta-lancio, la Opel Mokka 1.4 Turbo GplTech costa quanto
la 1.7 CDTI a gasolio, rispetto alla
quale ha costi di
gestione inferiori
ed è meno rumorosa. Il confronto
con la versione a
benzina dalla quale deriva, la vede
più cara di 1.500
euro.Elemento importantenella valutazione dei pro e dei contro è la
classe d’omologazione: la Mokka
a Gpl è l’unica della gamma a essere già in regola con la norma Euro
6, in vigore dal 1˚ settembre. E
quindi, in prospettiva, “al riparo”
da futuri blocchi del traffico.
Oltre ad allestire una versione speciale, per il cinquantenario della Mustang la Ford ha ripescato una spettacolare trovata del 1965. Fu allora che la sportiva americana,
lanciata il 16 aprile dell’anno precedente e destinata a
diventare leggenda, fu esposta sulla terrazza dell’86˚ piano dell’Empire State Building.
Oggi la storia si ripete, e la passerella a 381 metri dal
suolo di uno degli edifici-simbolo della Grande Mela è
tornata a ospitare una Mustang: quella “moderna”.
Proprio come mezzo secolo fa, l’auto è stata suddivisa in
tre sezioni per poter essere issata usando gli ascensori
dello stabile, e poi riassemblata (con una procedura precedentemente simulata al computer). Rispetto all’antenata, l’ultima generazione della "muscle-car" Ford è più
grande (18 cm in più di lunghezza e 10 di larghezza) e
tecnologica, ma nell’abitacolo non mancano i richiami
al passato, ancor più marcati nel caso della “50 Years
Limited Edition” svelata al Salone di New York: oltre ai
badge commemorativi, ci sono rivestimenti in pelle speciale e sedili con cuciture vintage.
La base tecnica è quella dell’edizione 2015, forte di un
5.0 a otto cilindri a V da 420 cavalli, inviati - come tradizione vuole - alle ruote posteriori (di 19 pollici, come
quelle davanti, e gommate Pirelli). Esclusive pure le due
colorazioni disponibili: il Kona Blue oppure lo stesso
Wimbledon White della Mustang numero 0001 di mezzo secolo fa.
Al volante della Mercedes V 250 CDI BlueTEC Edition 1
Un gigante agile, per viaggiare in prima classe
■■■ Con l’imponente mascheri-
na cromata e i fari dalla struttura
complessa, la nuova Mercedes V si
richiama alle recenti berline con la
stella a tre punte “staccando”,in fatto di stile, la precedente Viano (solo la coda,con lucipiccole e verticali, tradisce la parentela con i veicoli
commerciali).A muoverla c’è il noto 2.1 turbodiesel declinato in tre
livelli di potenza: 136 cavalli (200
CDI, a partire da 41.320 euro), 163
CV (220 CDI) e 190 CV (250 CDI).
Quest’ultimo, al momento l’unico
omologato Euro 6,equipaggiala superaccessoriata (e cara) Edition 1
del nostro test.
L’abitacolo con sei poltrone singole su tre file - le due alcentro ruotabili contromarcia per creare un
salottino con tanto di tavolo estraibile - è accogliente. Assieme ai posti anteriori ventilati e regolabili
elettricamente, la Edition 1 offre il
lusso dei sedili in pelle; rivestita in
finta pelle, invece, la parte superiore della plancia,per il resto realizzata in plastica lucida con effetto radica. La strumentazione è “ricca”,
mentre il volante è troppo orizzontale e ricorda la posizione di guida
deifurgoni.Lo schermo centralestile tablet di 8,4”, controllato da un
mousetattile,permette di gestireradio, telefono, navigatore e “clima”;
quest’ultimo è integrato dal sistema Comfortmatic per adeguare i
flussi d’aria alla posizione del sole.
Per quanto riguarda la sicurezza,
troviamo ilmonitoraggio dell’ango-
lo cieco dei retrovisori, l’assistenza
al mantenimento della distanza
dal veicolo che precede e il sistema
che corregge la traiettoria in caso di
forti raffiche di vento laterali.
È parecchio anche lo spazio riservato ai bagagli: con la carrozzeria Long (514 cm di lunghezza) il
volume di carico va da 1030 a 4060
litri; comoda la possibilità di accedere al vano sollevando soltanto
l’ampio lunotto trapezoidale qualora non visia spazio per aprire ilportellone. Nei prossimi mesi sono attese l’ancor più generosa Extralong
da 537 cm di lunghezza e la “piccola” Compact (490 cm).
Ben supportato dall’efficiente
cambio automatico a sette marce
(di serie), il 2.1 da 190 cavalli non si
Mercedes V Edition 1, mossa da un turbodiesel da 160 CV [u.s.]
fa impensierire dai 2070 kg di peso.
Al punto che la casa dichiara prestazioni elevate: solo 9,1 secondi
nello “0-100” e 206 km/h di punta.
Quanto al consumo, nell’uso reale
i16,7 chilometricon un litro omologati si traducono in circa 12 (un discreto valore, che nel test abbiamo
verificato con il computer di bordo). La guida è piacevolmente “di-
namica”, soprattutto se s’imposta
il sistema Agility - che influisce sull’assetto della vettura - in modalità
Sport: in questo caso il rollio è modesto,e siriescono a sfruttare almeglio la precisione dello sterzo (oltretutto leggero da azionare) e l’aderenza delle gomme ribassate che
guarniscono i cerchi in lega di 19”
della Edition 1.
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__Mercoledì 30 aprile 2014__
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A tu per tu
di MATTIAS MAINIERO
::: lelettere
[email protected]
Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere“. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano, via fax al n. 02.999.66.264.
BERLUSCONI
dibile M5S che, a mio parere, sarebbe di distruzione e non di costruzione.
Angelo Lorenzetti
Trento
In difesa
del Cavaliere
Napolitano,
il salvatore
mancato
Egregio Dottor Mainiero, anche se è
passato un po’ di tempo, desidero
esprimerle un mio pensiero: durante
la visita a Roma dell’uomo più potente del mondo, cioè Obama, lo stesso
ha dichiarato che il nostro presidente
è stato il salvatore dell’Italia. Ma può
essere salvatore della Patria un uomo
che si è fatto beffe della Costituzione
instaurando il governo Monti (nominandolo prima senatore a vita), volendo un governo Letta (il più inutile) ed
ora il governo Renzi (che non si sa come finirà)? Se questi sono i salvatori
dell’Italia, Dio ce ne scampi.
Alberto Tambani
e.mail
***
La risposta è semplice, caro Tambani: sì,
teoricamente Napolitano potrebbe essere il salvatore della patria, e c’è chi lo considera tale. In pratica, non è il salvatore
della patria. Mi spiego meglio: Giorgio
Napolitano non ha commesso alcun golpe, e su questo non ci piove. Per come la
vedo io, nessuna beffa
alla Costituzione. Sicuramente, però, ha preso una decisione forte
nel momento in cui
non ha rinviato gli italiani alle urne e, usando le sue prerogative
di presidente della Repubblica, ha cooptato
Mario Monti nominandolo senatore a vita e poi affidandogli l’incarico di formare il governo (sia beninteso: governo nato con il voto di fiducia
non di Napolitano ma dei parlamentari).
E se Monti avesse sul serio raddrizzato le
cose, come Napolitano e tanti di noi speravamo, l’inquilino del Colle sarebbe
davvero passato alla storia come l’uomo
che aveva posto fine all’incubo greco permettendo all’Italia di voltare pagina. Ma
il governo Monti è stato quello che è stato. Poi, una volta andati al voto, tra accordi che si facevano e subito saltavano, liti,
impuntature, diffidenze e via discorrendo, è nato il governo Letta, di nuovo senza alcun golpe, di nuovo con una decisione forte del Quirinale. Idem come sopra:
se Letta avesse combinato qualcosa di
buono, Napolitano sarebbe diventato un
piccolo o grande eroe nazionale. E Letta
ha portato quello che ha portato. Stesso
discorso per Renzi, le cui presunte e miracolose capacità cominciano a rivelarsi
per quello che sono: capacità di un politico come tanti altri, e basta. Possiamo concludere: Napolitano ha fatto tutto perfettamente secondo Costituzione. Tutto perfettamente in buona fede. E perfettamente agendo ha inguaiato la patria più di
quanto la patria non fosse già stata inguaiata dai tanti Napolitano che perfettamente comportandosi hanno distrutto
questo Paese. [Ansa]
[email protected]
segui la rubrica anche su
www.
Ho voluto risentire cosa il Cav ha
detto a proposito dei campi di
concentramento. Rilevo che il
sig. Schulz a suo tempo insultò il
leader del nostro governo, che i
campi di concentramento ci furono, che i tedeschi hanno trucidato 6 milioni di ebrei e che non
mi risultano manifestazioni di disapprovazione del popolo tedesco e che non ricordo di famiglie
tedesche che dettero rifugio o ausilio agli ebrei. Punto. Ciò premesso oggi i tedeschi sono buoni, democratici etc. etc., ma come elettori di Hitler hanno la responsabilità morale di ciò che è
successo, mentre gli italiani a rischio della vita si dettero da fare
per aiutare gli ebrei. Punto. Mi
risulta inoltre che la madre di
Berlusconi e la famiglia molto fecero in favore di ebrei, mentre
non so cosa fece la famiglia di
Herr Schulz. Punto. Quindi
ognuno ne tragga le conseguenze.
Oscar Fenu
e.mail
RENZI/2
La lealtà
del premier
Tasse tante per tutti, soldi pochi
per pochi. Questo è il governo di
Renzi. Dopo tante promesse, avviene sempre il contrario di quello che dice, con la sua solita lealtà. Non ha dato nulla ai pensionati, che invece tassa ancora di
più, addirittura sui conti correnti, accesi per ricevere la pensione, non per affari. Con la stessa
lealtà, Renzi, che affermava di volere il voto di preferenza, ora vuole anche lui, come gli altri, nominare i parlamentari fra amici e
servitorelli, come già ben sta facendo.
Mario De Florio
Caserta
RENZI/3
Matteo Mani di Forbice, con abilità sartoriale, ha confezionato la
revisione di spesa su misura per
non danneggiare la Casta. Le ha
dato un taglio diverso rispetto alle attese, tagliando i tagli e tagliandosi gli attributi agli occhi
dell’opinione pubblica.
Claudio Iona
e.mail
Matteo
è debole
Si incominciano ad intravedere
segnali di debolezza per Renzi.
C’è chi evidenzia che non ha forte consenso per non essere passato attraverso un esame elettorale nazionale; c’è chi sostiene
che ha una maggioranza risicata
o inesistente e che pertanto non
sia in grado di fare le riforme; c’è
chi asserisce che i provvedimenti promessi non potranno essere
mantenuti e che si tratta solo di
propaganda; c’è chi dice che è
un gran imbonitore con vista corta perché non ha un programma di proiezione; c’è chi gli rimprovera che le riforme e la legge
elettorale le concordi con un
condannato; c’è chi lo accusa di
non saper migliorare le condizioni economiche (toglie e rimette
le tasse) e che non può aver peso
politico in Europa. Se aggiungo
che il capo dello Stato annuncia
di volersene andare a casa,il quadro è completo. A questo punto
o gli elettori danno una maggioranza assoluta ad uno dei due
partiti storici principali, affinché
possano alternativamente governare in autonomia, o si devono
mettere nelle mani dell’impreve-
CARCERI
Come svuotare
i penitenziari
La Ue condanna l’Italia e la multa per non riuscire a risolvere il
sovraffollamento delle carceri,
però allo stesso tempo non ci aiuta a risolvere il problema degli
immigrati che continuano a
sbarcare nel nostro Paese. Una
soluzione comunque ci sarebbe: trasferire altrove i tantissimi
carcerati extracomunitari, in
questo modo le carceri sarebbero svuotate ed in linea con le regole europee.
Anna Tombacci
e.mail
EUROPEE
Pensiamo bene
a chi scegliamo
Fratelli d’Italia, partito politico in
corsa per le Europee, è l’unica
Il sig. Italo Vitaletti - Libero di domenica 27 aprile - espone una
verità evidente: non avendo a disposizione il doppio prezzo in lire/euro (se non per un molto limitato periodo), il popolo italiano si é “perso” e alla fine ha pagato il doppio del dovuto, tipico
quindi di un popolo di ignoranti.
Ovviamente non tutti. Chi non
ha ritenuto di fare esporre il doppio prezzo, sapendo la specificità del popolo, aveva già provveduto a fare i suoi conti. Non capisco perché si dovrebbe essere fieri di essere italiani.
Gino Vercesi
e.mail
LOTTO
Estrazione del 29/04/2014
Bari
89 65 72 43 22
Cagliari
1
5
Firenze
2
78 76 21 11
Genova
58 15 34 21 78
Milano
34 20 89
Napoli
34 70 26 77 47
Palermo
24 79 26 56 16
Roma
3
Torino
77 60 68 79 58
Venezia
82 81 27
Nazionale
1
17 74 78
82 11
6
5
7
9
61
BUROCRAZIA
Male diffuso
ma evitabile
22
39
22 89 70
10eLOTTO
1 2 3 5 15 17 20 24 34 58
60 65 70 72 77 78 79 81 82 89
SUPERENALOTTO
La combinazione vincente
27 - 33 - 40 - 52 - 76 - 86
Numero jolly: 62
Numero SuperStar: 17
QUOTE SUPERENALOTTO
• Nessun ”6” (jackpot 16.254.143,45) • Nessun ”5+1” • Ai 6 ”5” vanno € 37.331,29
• Ai 521 “4” vanno € 439,97 • Ai 19.678 ”3”
vanno € 23,03.
QUOTE SUPERSTAR
• Nessun “5 stella” • Ai 3 “4 stella” vanno €
43.997,00 • Ai 129 “3 stella” vanno €
2.303,00 • Ai 2.345 “2 stella” vanno €
100,00 • Ai 15.936 “1 stella” vanno € 10,00 •
Ai 39.733 “0 stella” vanno € 5,00.
• Montepremi: € 1.493.251,53
STAMPA
DIRETTORE RESPONSABILE
Maurizio Belpietro
CENTRO SERVIZI EDITORIALI Srl - Via del Lavoro, 18 - Grisignano (VI)
VICE DIRETTORI
Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis
Fausto Carioti - Pietro Senaldi
MARTANO EDITRICE Srl - Viale delle Magnolie - Modugno (BA)
REDAZIONE ROMA
Via Trinità dei Pellegrini, 12 - 00186
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Non sono fiero
di essere italiano
Anomalie
nazionali
DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO
REDAZIONE MILANO e AMMINISTRAZIONE
Viale L. Majno, 42 - 20129
Telefono: 02.999.666 - Fax: 999.66.264
BELPAESE/2
BELPAESE/1
PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl
DIRETTORE GENERALE
Stefano Cecchetti
prattutto a causa della chiusura
all’accesso al credito da parte degli istituti bancari, questo nonostante siano costantemente aiutati da Bankitalia e Bce. Un’altra
anomalia sono i concordati aumentati a dismisura e talvolta
creati ad arte da imprenditori
senza scrupoli anche in virtù di
leggi troppo blande e permissive
che penalizzano i creditori quasi
obbligati ad accettare di vedere
liquidato il loro credito con percentuali inferiori anche al 10 per
cento.
Rimo Dal Toso
Padova
Da qualche anno sono in aumento i fallimenti delle Pmi so-
I tagli
del Rottamatore
RENZI/1
forza democratica di destra che
ha buone speranze di superare
lo sbarramento del 4%. In corsa
anche nella mia regione, l’Abruzzo, dimostra non solo di essere
una forza sana, ma anche una
speranza per evitare la deriva a
sinistra, proprio oggi che la stessa Francia torna ad essere il faro
politico, con la Le Pen, per l’Europa. Ho insistito, con questo
lungo preambolo, per richiamare l’attenzione sul fatto che non
sempre le forze politiche, grandi
nei numeri lo sono anche nelle
finalità e nelle idee. Il coraggio di
cambiare e non ricalcare i propri
errori vale a volte più di tanti bla
bla di professoroni, incollati alle
poltrone della loro vanità. Prima
di esprimere un voto, in democrazia, bisogna riflettere e non lamentarsi dopo: non serve!
Leopoldo Chiappini Guerrieri
Roseto degli Abruzzi (Teramo)
LITOSUD SRL - Via Aldo Moro 2- Pessano con Bornago (MI)
LITOSUD SRL - Via Carlo Pesenti 130 - Roma
Da qualche anno tutti i politici
dicono di voler rendere meno
complicata la burocrazia anche
per facilitare la vita di imprese e
cittadini. E tutti ribadiscono che
i costi della burocrazia sono
enormi e dannosi per il Paese.
Bene. Dato per scontato che la
burocrazia è un male diffuso, bisogna ora capire come fare ad aggredirlo. E dato anche per scontato che la burocrazia altro non è
che il lavoro dello Stato, le pratiche da sgrigare, il Fisco e il resto,
mi sembra che questo cancro
sia facilmente affrontabile. Basta
fare nuove leggi e snellire. Si potrebbe anche istituire una commissione ad hoc e poi procedere
sulla base dei consigli forniti dalla stessa commissione. Ma su
questo punto tutti si dimostrano
incapaci. A conferma del fatto
che il vero problema non è la burocrazia, che si può migliorare,
EDITORIALE LIBERO S.r.l. - Società Unipersonale
SEDE LEGALE: Viale Luigi Majno, 42 - 20129 Milano
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PRESIDENTE: Arnaldo Rossi
CONSIGLIERI: Carlo Lancella - Stefano Cecchetti
CERTIFICATO N. 7376
DEL 10/12/2012
ISSN 1591-0423
L’UNIONE SARDA S.p.A. Centro stampa - Via Omodeo, 5 - 09030 Elmas (CA)
S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania
TESTATA: Opinioni nuove - Libero Quotidiano
Contributi diretti legge 7 agosto 1990 n. 250
nº 102 anno XLIX
Registrazione nº 8/64 del 22/12/1964 - Tribunale di Bolzano
La tiratura di mercoledì 30 aprile 2014
è di 123.396 copie
29
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi.
Posta prioritaria
DI MARIO GIORDANO
Il “made in Italy” che va scomparendo
pizzeria d’asporto gestita interamente da egiziani, i miei parenti sono di ritorno da un ristorante non cinese ma gestito da cinesi, il
sacrista della chiesa viene dal Burundi. Chiamo l’impresa edile e i muratori sono albanesi
e rumeni, ad asfaltare la strada fuori casa ci
sono operai dal Marocco. Chiedo a lei, com’è
possibile dibattere continuamente accusando l’Europa di tutti i nostri mali quando i prodotti un tempo realizzati in Italia ora provengono dall’Asia e dai Paesi dell’Est?
Prof. Renato Rovelli - Gallarate
Caro Giordano, come abitudine innata,
quando acquisto qualsiasi prodotto cerco l’etichetta per conoscere il Paese di produzione. Da questa osservazione noto che quasi
nulla è rimasto di made in Italy, dall’abbigliamento al materiale di consumo, dagli interruttori alle lampadine, dal rastrello alla zappa, dal trapano alle forbici, dalle cornici alla
colla, ecc.. Persino a scuola: zaini, astucci, palloni da basket e da rugby, tastiere, flauti, computer, stampanti, fotocopiatrici... nulla è made in Italy. Questa sera sono entrato in una
ma la politica che non fa il suo
lavoro.
Antonio De Belli
e.mail
ROMA
I miracoli
della Capitale
Roma: nonostante Marino, afflusso e deflusso regolare del milione di pellegrini. Questo è già
un miracolo.
Livio Cepollina
e.mail
ANTIDOTI
Una commedia
per curarci
Troppi affronti e oltraggi dalla vita? Un rimedio c’è: la commedia. Meglio se di ascendenza teatrale. Dialoghi spiritosi e battute
brillanti. Tono lieve e lieto fine.
Romanticismo e buone maniere. Da “Cenerentola” a “Un colpo di fortuna”, da “Sabrina” a
“Pretty woman”, da “Ho sposato
una strega a Notting Hill”. Evasione, innocenti malizie e piacevoli sottintesi. Incontri galanti
con vivaci e splendide dame.
Dalla Day alla Monroe, dalla
Ryan alla Roberts. Cose sempli-
***
Caro professore, per metà quello che lei descrive è l’effetto della globalizzazione, per metà è
effetto della nostra incapacità a gestirla. Cercare di fermare il vento con le mani è impossibile,
e il vento in questi ultimi decenni spira decisamente verso l’integrazione planetaria di uomini, mezzi, prodotti. Ricordo che a metà degli
anni Ottanta esordii sulle colonne del mio giornale di Torino, “Il nostro tempo”, con un’inchie-
ci, tradizionali e “vissero felici e
contenti”. Da “Susanna” a “My
fair lady”, da “Quando la moglie
è in vacanza” ad “A qualcuno
piace caldo” fino a “Il Ciclone”.
Sogni d’amore e di bellezza e
senso dello stile. Se volete, un
po’ antiquato, ma niente di polveroso. Ecco, ci restituiscono letizia e serenità. Ci ridonano pace
e tranquillità, placando gli affanni. Perlomeno, per un po’… Ma
le commedie si possono guardare più volte. In tanti l’hanno provato traendone conforto. Che
aspettate, allora?
Pierpaolo Vezzani
Correggio (Reggio Emilia)
MASSIMO AMMANITI
La corbelleria
del professore
La raccontano sui giornali, la
scrivono nei libri, la ripetono in
televisione davanti a studentesse di quindici anni, e alla fine la
gente finisce per credere alla piccola corbelleria scientifica. Durante la trasmissione “Pane quotidiano” condotta da Concita De
Gregorio, il professor Massimo
Ammaniti, parlando del suo libro
“La
nascita
della
intersoggettività”, ha affermato
sta che aveva fortemente voluto quel grande direttore di Domenico Agasso (pensi un po’: la
feci insieme a un altro allora giovane giornalista di nome Marco Travaglio…). S’intitolava:
«Noi marocchini». Si raccontavano i primi arrivi di immigrati nella zona di Porta Palazzo. Oggi, mentre scrivo, leggo che il Viminale lancia
l’allarme per il prossimo sbarco di 800mila persone sulle nostre coste. Lo vede? Come le dicevo: il vento è difficile da fermare. Però non è
nemmeno il caso di esporsi alla bufera e farsi
trascinare via, come stiamo facendo noi. La verità è, caro professore, che abbiamo completamente rinunciato a ogni difesa della nostra terra: abbiamo abdicato dal punto di vista economico, sociale, culturale e religioso. Da quanto
tempo lo denunciamo inascoltati? Ora si vedono gli effetti. E, mi perdoni, non vorrei sembrarle fissato, ma in questo l’Europa ha una colpa
gravissima perché a Bruxelles abbiamo dato
molti poteri, rinunciando alla nostra sovranità
nazionale. E Bruxelles che cosa ha fatto? Ha
lasciato che ci sfondassero. Pure con una sottile
soddisfazione, mi pare…
che la madre si sveglia se il neonato respira male, mentre il padre continua a dormire. Trascrivo da La Repubblica del 28 maggio 2011: «Professor Ammaniti,
poteva capitare anche a una madre di dimenticarsi così a lungo
un figlio, tanto da farlo morire?».
«No, non credo, le madri sempre, ma soprattutto nei primi anni di vita, hanno una sorta di sensore biologico, genetico, che le
porta a ricordarsi dei figli in ogni
caso. Anche in situazioni di forte
stress e di giornate convulse. Basti pensare al classico esempio:
se il neonato piange, la madre si
sveglia mentre il padre continua
a dormire». Il professore si era dimenticato della madre che a Merate, il 30 maggio del 2008, per
distrazione lasciò in macchina
la figlioletta di appena due anni
per l’intera mattinata. La bimba
morì. Era il giorno del suo secondo compleanno.
Attilio Doni
e.mail
ENTRATE
Lo sgravio
era dovuto
In merito all’articolo “Paga le tasse con 24 ore di ritardo: 395 euro
di cartella”, pubblicato il 22 aprile su Libero, desideriamo precisare che il signor Zecchinato ha
ottenuto lo sgravio perché ne ha
il diritto e non per aver sollevato
il caso sulla stampa. Avrebbe ottenuto lo stesso risultato rivolgendosi direttamente agli uffici
dell’Agenzia delle Entrate. Il contribuente, infatti, aveva ricevuto
il 18 luglio 2012 una comunicazione di irregolarità relativa alla
dichiarazione dei redditi per il
2010. Aveva 30 giorni di tempo
per pagare (entro il 18 agosto). Il
pagamento è stato effettuato il
20 agosto. Le nostre procedure
informatiche hanno rilevato il ritardo e fatto partire in automatico la comunicazione, quando,
in realtà, una norma prevede
che i versamenti e gli adempimenti fiscali con scadenza dall’1
al 20 agosto possono essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione (articolo 3-quater del Dl n.
16/2012). Di conseguenza, l’errore generato dalle procedure informatiche è stato annullato e i
nostri uffici hanno provveduto
allo sgravio della cartella.
Agenzia delle Entrate
Direzione Regionale del Veneto Area di Staff
NORD: Perturbato un po' ovunque con precipitazioni frequenti e
locali temporali, forti sulle pianure. Maggiori schiarite su ovest
Piemonte e Ponente Ligure. Temperature massime sui 14/20˚.
CENTRO: Peggiora gradualmente dal pomeriggio con rovesci
frequenti e temporali in Umbria, regioni adriatiche, appenniniche e
forti su Nord Toscana. Tempo più asciutto e soleggiato altrove.
SUD: Cieli sereni o poco nuvolosi sulla maggior parte delle regioni
salvo locali addensamenti sul basso Tirreno, tra ovest Campania e
Calabria tirrenica, con qualche breve rovescio.
NORD: Tempo migliore al mattino poi aumentano le nubi con rovesci sui settori alpini prealpini e al nord-est. La sera peggioramento
più esteso. Clima più mite con 20/23˚ di giorno.
CENTRO: Nuvolosità irregolare sulle regioni adriatiche e appenniniche con addensamenti e qualche rovescio sparso alternato a
schiarite; tempo migliore e più soleggiato altrove.
SUD: Più nubi per tutto il giorno sulla Campania e sulla Puglia con
rovesci sparsi e qualche temporale, specie sulla Puglia al pomeriggio. Ampio soleggiamento sul resto del regioni.
NORD: Cieli grigi su tutte le regioni con fenomeni spesso a carattere di rovescio e temporale. Qualche schiarita in più potrebbe aprirsi
sulle media e alte pianure e sulle Alpi occidentali.
CENTRO: Perturbato sulla Toscana, Marche e Umbria con rovesci e
temporali. Piogge e rovesci diffusi anche altrove, moderati al mattino sulla Sardegna. Temperature massime previste tra 17 e 22˚.
SUD: Prevale un ampio soleggiamento su buona parte dei settori
salvo più nubi con rovesci su ovest e nord Campania e qualche piovasco sul centro-nord Puglia al pomeriggio.
Temperature previste oggi
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CAGLIARI
CAMPOBASSO
FIRENZE
GENOVA
L'AQUILA
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PRATO
ROMA FIUMICINO
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TRIESTE
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Dati meteo a cura de iLMeteo.it,elaborazione grafica centimetri.it
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Firenze, prelievo di Dna per risolvere il mistero della Gioconda
Laboratori per i bambini e mostre gratis alle Scuderie di Roma
Al via nella Basilica della Santissima Annunziata a
Firenze le operazioni per il prelievo del Dna dai resti
mortali custoditi nella Cappella dei Martiri che accoglie i familiari di Lisa Gherardini del Giocondo, detta Monna Lisa, la presunta modella che ha ispirato
In occasione della mostra Frida Kahlò, in corso alle
Scuderie del Quirinale fino al 31 agosto prossimo, il
Gioco delLotto,in collaborazione con iServizi Educativi Laboratorio d’arte dell’Azienda Speciale Palaexpo,
intende avvicinare il grande pubblico all’arte con una
il celebre dipinto della Gioconda di Leonardo da
Vinci esposto al Louvre di Parigi. I prelievi sono stati
realizzati alla presenza del prof. Giorgio Gruppioni,
responsabile del Laboratorio di Antropologia ossea
dell’Università di Bologna (sede di Ravenna).
serie di iniziative gratuite: laboratori alle famiglie e due
incontri aperti a tutti per conoscere l’artista, simbolo
dell’avanguardia artistica della cultura messicana del
’900 e protagonista assoluta dell’arte del XX secolo. Si
comincia domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17.
Il libro «Ultimo requiem»
Premiata ditta Rafele & figlio
Gli archeologidel crimine
Tra Portella delle Ginestre, via D’Amelio e il mito nero di Messina Denaro
La famgilia di autori di fiction tv rende un romanzo l’Italia delle stragi
::: ALBERTO PEZZINI
■■■ Sono padre e figlio e scrivo-
no insieme da sempre.
Il loro terreno d'elezione sono
le sceneggiature dove la scaletta è
la regina dellavoro,ilbanco diprova con cui misurarsi prima di ogni
esercizio.
Il romanzo è stato un incontro
quasi necessitato, come se dopo
tante trame e complotti orditi per
la Rai avessero sentito il bisogno di
salire in superficie e respirare anche la libertà della letteratura. Per
farlo hanno scelto un tema duro,
ma non si sono lasciati impressionare. Parliamo di Mimmo e Nicola Rafele e del loro conturbante,
incalzante Ultimo Requiem (Longanesi,pagg. 397, euro 16.40). E
forse il primo romanzo che affronta il tema insoluto delle trame
oscure che da sempre attraversano l'Italia senza trovare una risposta definitiva. Si comincia dalla
strage di Bologna e da un picciotto
della mafia al quale si ordina di recapitareuna valigia.L'uomo cozzerà nell'automobile di uno studente che diventerà magistrato per
vendicare la donna della sua vita
maciullata dalla bomba contenuta nella ventiquattrore.
Un poliziotto,adorabile perdente, un notaio potentissimo, Matteo
Sabato, il protagonista, un mafioso dotato di un'intelligenza sottile
modellato sulla figura di Matteo
Messina Denaro. Tutti fanno parte della storia d'Italia che i due autori usano per aiutare il loro romanzo a viaggiare verso una fine
che ogni lettore è meglio si scopra
da solo tanto è bastarda ed anche
un po' vigliacca, figlia dell'arte di
comporre sceneggiature come La
Piovra. Dice Nicola il figlio: «Non
abbiamo voluto scrivere ilsolito romanzo a chiave, dove la fantasia
facesse da sparigliatutto. Abbiamo
preferito mescolare e lasciare viciniben precisiriferimenti della realtà storica (in cui Andreottiè Andreotti per esempio) con i personaggi
romanzeschi. I riferimenti storici
sono tuttimolto dettagliati».In fondo, se uno ci pensa, quale sfondo
migliore della storia d'Italia avrebbero potuto scegliere per un romanzo del genere ? Dalla strage di
Portella delle Ginestre (1947) ad
oggi, considerata la prima strage
causata da una guerra repubblicana mai finita, non c'è stata soluzione per certi avvenimenti storici
che ci hanno insanguinato. Aggiuge Mimmo , il padre: «Abbiamo
presentato il libro qualche giorno
fa. Al momento delle domande si
è alzata una signora dichiaratasi
molto colpita dal nostro romanzo.
Quello che ci ha impressionato è
stato sentirle dire come la realtà italiana, da Bologna ad Ustica, non si
riesca mai a penetrare definitivamente. Quando sembra un brandello di verità venire alla luce co-
me un reperto archeologico, scende subito la notte». Ci si domanda
come un tema così intricato non
abbia spaventato i due autori - rispettivamente marito e figlio di Lidia Ravera, l'autrice di un cult come Porci con le ali scritto a quattro
Al «Photofestival» di Milano
Gli scatti di Dondero «poeta del reportage»
■■■ Dal 2007 PhotoFestival si è affermato come
l'appuntamento annuale più importante di Milano.E per un evento cosìspeciale,non poteva mancare Mario Dondero,una tra le figure più originali del fotogiornalismo contemporaneo.
Decano dei fotoreporter milanesi, il «poeta del
reportage», nato a Milano, ma di famiglia genovese,è l’autore di centinaia ritrattitra personaggipassatialla storia come SamuelBeckett,Jean PaulSartre, Maria Callas, Pasolini e gente comune incontrata nella vita di ognigiorno: dai soldati ai passanti, dai ragazzini per strada agli avventori nei locali.
Tra i suoi scatti di classe, resteranno celebri e impressi nell’immaginario colletivo: Roland Topor
(1959),Man Ray Parigi (1959),Pierpaolo Pasolini e sua madre fotografati nella loro casa al-
l’Eur (1962), Il cameriere spagnolo (1978).
Alcuni di questi capolavori, facenti parte il suo
immenso e straordinario archivio, saranno esposti in occasione della personale a lui dedicata, dal
titolo «Posso farle una foto?», allestita a partire
dal prossimo 15 maggio negli uffici Adicorbetta di
corso Magenta a Milano,nell’ambito della manifestazione fotografica che mette in scena 150 eventi
diffusi nel capoluogo lombardo e aperti gratuitamente al pubblico.
Durante la kermesse, giunta alla sua ottava edizione, ci sarà dunque la possibilità di esplorare la
fotografia nei suoi molteplici aspetti: dal ritratto
allo still life, dal reportage alla ricerca, creando
una sorta di sinergia tra gli artisti e i loro fruitori.
FABIO MANGINI
EFFERATEZZE
Sotto da sinistra: i
Rafele; la strage di
Capaci dove morì
Giovanni Falcone;
l’interrogatorio di
Gesmundo sulla
«Domenica del
Corriere». A destra, via
Osoppo, il 27 febbraio
’58 il giorno della
«rapina del secolo»
[Olycom]
mani con Lucio Lombardi Radice.
Risponde Mimmo:«Non abbiamo avuto paura. Ilnostro vero sforzo - e vorrei fosse chiaro - è stato di
natura letteraria. Nel nostro libro,
accanto ad una storia così dinamitarda come quella per cui la mafia
finisce per governarci tutti, sta la
forza altrettanto trascinante della
letteratura. La differenza rispetto
alle fiction televisive (tipo Le mani
nella città su Canale 5) di oggi dove il plot è sempre lo scontro canonico tra buoni e cattivi è proprio
questa:la capacità del romanzo di
scavare più in profondità». Va bene, la letteratura ha in sé l' «allegria
del racconto», ma certi temi sono
durida digerire e da far digerire anche con l'arte magica del romanzo. Perché l'Italia non riesce a dire
finalmente chi siano i colpevoli di
alcune stragi di Stato che hanno
massacrato decine di famiglie e
continuano ad urlare nel silenzio ?
Come ve lo spiegate ? Nicola fa un
esempio. «L'origine del nostro libro è stata causale. Durante le ricerche per una fiction televisiva ci
siamo imbattuti nel memoriale di
Vincenzo Calcara, il pentito che
avrebbe dovuto uccidere Paolo
Borsellino. Le memorie si trovano
su internet, sono allucinanti. La
storia di Calcara ha narrato sembra ai limiti della fantascienza ma
venne giudicata perfettamente attendibile dallo stesso Paolo Borsellino. In quelle pagine - che
chiunque può consultare - si parla
dicardinaliincapaci di dare l'estrema unzione a persone morenti,
notai potenti come Richelieu ed
uomini politici che mangiano insieme ad esponenti di Cosa Nostra. Quelle carte -la cosa più inquietante- a partealcuniusisparuti in processi di modesto spessore,
non sono mai state utilizzate. Sembra quasi che nel momento in cui
sisia sfiorato il regno deipoteri forti(noi chiamiamo l'Organo),sia arrivato una specie di contrordinedall'alto». Mimmo: «Certamente,
manon solo.L'Italiaè stata da sempre percorsa da una guerra intestina, parallela. Dai tempi di Portella
delle Ginestre, nel dopoguerra, c'è
stata una lotta tra est ed ovest.L'Italia, già nel 1945, era un paese di
confine, oltre il quale stava l'oriente. Era anche il luogo in cui faceva
proseliti il più grande partito comunista dell'occidente. Il risultato
è la guerra continua". Se questo libro fosse stato letto da Alfred Hitchock, siamo sicuri che avrebbe
esclamato: è nato vivo. Come un
infante vivo,parlerà molto presto.
31
CULTURA
Modesta proposta
Far fuori Pereira
non per autarchia
ma amor di patria
__Mercoledì 30 aprile 2014__
commenta
su www.liberoquotidiano.it
@
Cosa aspettano, dal Ministro Franceschini al Sindaco Pisapia in giù, a rispedire al mittente il soprintendente designato del Teatro alla Scala
Alexander Pereira? Sono settimane che va avanti
la telenovela se abbia agito in modo incauto o
piratesco nell'acquisto per il Teatro milanese di
diversi allestimenti d'opera del Festival di Salisburgo, da lui stesso diretto. Sia come sia; ma è o
no inaccettabile, da una tale autorità , un impiccio simile? Ieri La Stampa scriveva che «Pisapia
prende (o perde) altro tempo». Il punto è che l'ac-
quisto pare abbia contribuito a ripianare il bilancio di Salisburgo e, con «altre 'mosse' come alcuni cambi in corso di stagione" (secondo Milano
Today), a far lievitare i costi d'un milione o giù di
lì. Perché sopportare tanta fetenzia (o tanta incoscienza)? Dopo la soprintendenza di Lissner, che
riassumiamo (per buon cuore) solo nella stupidissima bruttezza dell'ultima Traviata inaugurale e
nell'arroganza (in oscena dose) d'aver dichiarato
«persona non grata alla Scala» il massimo critico
musicale vivente, Paolo Isotta, il Teatro dove spro-
fonderà di più? E tutto questo per esser diventati
di nuovo terra di conquista: la nostra «Cultura» è
priva della minima dignità, prona a chiunque
scimmiotti rivoluzioni nel salotto. Repetita iuvant: ringraziamo Iddio dell'occasione e nominiamo subito, a Milano, un soprintendente italiano.
Ne abbiamo di straordinari: Corbani a Biscardi,
Chiarot, Vlad, Fontana. Non è autarchia, ma
amor proprio.
NAZZARENO CARUSI
Twitter @NazzarenoCarusi
La biografia di Sandra Petrignani
Quando l’anarchica Duras
scoprì i gulag e fu cacciata
dal Partito Comunista
::: PIER M. FASANOTTI
«Via Osoppo, la rapina del secolo
frutto del genio e senza sparare»
Esce l’autobiografia di Arnaldo Gesmundo, la mente dell’assalto al furgone del 1958
con particolari sui complici e il commissario Nardone. «La gente in fondo ci ammirava»
::: EDOARDO MONTOLLI
■■■ Quando li presero, un mese più tardi, Indro Montanelli vergò sul Corriere della Sera
poche frasi rimaste nella storia: «Ufficialmente
sì,tuttiscrivono e proclamano che sono contenti, anzi entusiasti del fatto che i criminali siano
stati smascherati in modo tale da togliere a
chiunque la voglia di imitarli. Ma, sotto sotto,
senza osare dirlo o dicendolo a bassa voce, la
maggioranza tifava per i rapinatori ed è rimasta
male quando ha appreso la notizia dell'arresto…I rapinatori di via Osoppo ci avevano dato
l'illusione che l'Italia stesse uscendo da questo
stadio arcaico. Nel campo del delitto, d'accordo.Ma cosa conta da cosa sicomincia? L'importante è cominciare».
La chiamarono la rapina del secolo: bottino
di 614 milioni di lire, 6 milioni di euro attuali,
agguantati senza colpo ferire. Erano vestiti con
tute blu da operai: un modo per confondere i
ricordi. La mente che studiò il luogo ideale per
l'assalto si chiama Arnaldo Gesmundo, meglio noto a radiocarcere come Jess il Bandito.
E oggi, alla bellezza di 84 anni, ha scritto un libro sulla sua vita e su quella rapina, insieme al
giornalista Matteo Speroni: Il ragazzo di via
Padova, edito da Milieu, casa editrice milanese specializzata nella rivisitazione di vite criminali. Da Francis Turatello, il boss delle bische,
a Kociss - il bandito veneziano, al secolo Silvano Maistrello-, li stanno mettendo in fila un po'
tutti. Ma questa è una storia davvero diversa.
Perché racconta la Milano dell'immediato dopoguerra, dove i ligera bazzicavano nei bar e la
fame,appena fuori dalcentro storico,era quella
atavica. Ed qui che la rapina del secolo prese
forma. Era il 27 febbraio 1958, allora come oggi,
giorno di paga. Le paghe stavano tutte in un
furgone portavalori. Si presentarono in via
Osoppo in sette: Arnaldo Gesmundo, Ugo
Ciappina, Luciano De Maria, Ferdinando
Russo detto Nando il terrone, Arnaldo Bolognini, Eros Castiglioni, Enrico Cesaroni. E fu
questione di secondi: una macchina superò il
furgone, zigzagando, un Leoncino Om lo
speronò in un frontale. Un altro si affiancò, per
caricare la grana. Uno tramortì il poliziotto di
scorta. Due banditi, imbracciando i mitra, tennero alla larga la gente.Erano armatifino aidenti, ma per cacciare i curiosi non spararono un
colpo. Li guardarono e con la bocca fecero solo
i verso degli spari: «ta-ta-ta-ta». In realtà non ce
n'era un gran bisogno. Perché tutti furono distratti dal particolare più geniale della rapina:
l'auto che,piazzatasidietro alfurgone per impedirne la retromarcia, partì e andò a schiantarsi
sul muro di fronte, portando lì tutti i curiosi.
Quel particolare fu solo il frutto del caso.Al
volante c'era proprio Gesmundo: «Un fatto fortuito.Avevo tenuto ifili delmotore dell'automobile allacciati per non perdere tempo. Montanelli pensava fosse telecomandata». Per stanarli, furono mobilitati tutti. Nelle periferie si raccontava che li avessero presi perché alcune delle compagne dei banditi uscirono improvvisamente di casa indossando pellicce, in quartieri
dove non si sapeva nemmeno cosa fossero.«Invenzionigiornalistiche» sbotta Jess «fummo traditi dal ritrovamento nell'Olona delle tute blu e
soprattutto da uno che ci denunciò, tale Pucci».
Di certo, se per il mondo quella rapina divenne
leggenda, per Jess si trasformò per sempre in
un incubo. «Fui sempre perseguitato a causa di
via Osoppo. Passai i guai pure in carcere.Quando, negli anni '70, le forze dell'ordine uccisero il
mio amico Romano Perego, detto Fifì, durante
un inseguimento dopo una rapina, la polizia
venne a cercarmi a casa mia a Paderno Dugnano. Erano convinti che c'entrassi anch'io...Ma
all'epoca io ero detenuto a Massae nei giorni
del colpo mi trovavo a Regina Coeli per un processo».
Jess non sparò mai. Ma nel libro sostiene di
aver subito pestaggi inenarrabili dagli uomini
del commissario Mario Nardone, un mito della polizia. «Era un sistema collaudato in tutti i
commissariati di Milano. Quando ti interrogavano si alternavano poliziotti buoni a poliziotti
cattivi. Nardone non si sporcava le mani, faceva
fare tutto ad altri.. C'erano anche dei poliziotti
che si rifiutavano di picchiare ma non facevano
carriera...». Più avanti, però, i criminali iniziarono a spargere sangue. Arrivarono i tempi di Cavallero e di Vallanzasca. «Sempre pensato che
non fossero professionisti. La violenza è sempre controproducente. Spesso agivano senza
un programma ben congeniato. Bisogna sempre calcolare la via di fuga». Tempo di bilanci.
C'è qualche colpo straordinario di cui sentì parlare e al quale si dispiacque di non aver mai
partecipato? «La rapina per cui fui condannato,
innocente. Quella di Strasburgo: sostituirono i
lucchetti delle cassette di sicurezza di una banca e nottetempo trafugarono tutto. Poi ci fu un
colpo intelligente fatto a Londra da alcuniinglesi. Grandioso. Entrarono di notte in una caveau
di una banca piena di denaro. Sostituirono il
denaro vero con banconote false e spararono il
denaro vero in bussolotti attraverso la posta
pneumatica. Non so se furono mai scoperti».
Che pensa invece del crimine di oggi? «Ne penso male. La droga ha compromesso tutto. Troppa violenza immotivata».
(nel '56) e ha scritto già sette romanzi.L'Indocina l'ha abbando■■■ Fortemente aggrappata a nata definitivamente nel '53. É
due continenti, l'Asia e l'Europa. in viaggio col focoso amante GeE così anche a due città, Saigon, rard verso quello che la preponove è nata nell'aprile dicent'an- tente madre morente chiama «il
ni fa, e Parigi, dove è morta e do- castello». L'auto percorre le strave l'hanno applaudita come nar- de del lutto incombente, lei parratrice, tra alti e bassi, tra paren- la a non finire, sbraita ricordi, intesi depressive,tra forti ossessio- veisce, piange quando le torna
ni e passioni a cascata (le sono alla memoria il giorno in cui l'algida madame Donnadieu la
stati attribuiti 300 amanti).
Il coacervo di contraddizioni, scansò brutalmente da sé. Lei
che potremmo semplificare con voleva solo tuffare la sua testolila parola duplicità, è evidente na nel morbidume del corpo
nel viso di Marguerite Duras, che l'aveva generata, ma alla fiuna porcellana ben levigata, ne è accantonata come una micon due occhi distanti, una boc- serabile indocinese. Il figlio preca appena accennata e una fron- ferito è Henri, vanesio e pasticte ampia. In questi tratti c'è cione.
I due sostano: negli alberghi
l'estremo Oriente, come se davvero,bambina stracciona e ribel- o sui prati, invasi da una fame
le, avesse impresso un marchio erotica totalizzante tutt'uno con
somatico sul suo dentro e sul l'intimità mentale. La madre sasuo fuori. Duplicità anche nel rà sempre il fuoco che la brucia.
nome: all'anagrafe non si chia- Ed ecco che lo scrivere diventa
mava Duras-nome della terra tensione esagerata,come l'amodei suoi avi- ma Donnadieu, fi- re per la madre. Confida a un
amico: "Se non
glia di Marie inseavessiavuto la scritgnante in Indocina
tura, sarei diventacon la frenesia didita pazza". L'alcol e
ventare una miliola promiscuità, di
naria. In quella
cui abusa («per
donna alta poco
possederegliuomipiù di un metro e
ni bisogna sedurcinquanta alberga
li»), non la quietaanche la molteplicino. Vuole ascolto,
tà, che la rende
infantilmente.«Grisfuggevole come
do.Amerò chiunun mimo di teatro.
que ascolterà queTanto è vero che
sto grido». Annota
da bimba veniva
chiamata Nenè, Duras nel 1991[web la Petrignani che
«scrivere per lei simentre a Parigi risponde a un altro nome: Mar- gnificava la verità estrema, quella nascosta, che affiora quando
got.
Difficile definire i confini di intorno è il vuoto, il deserto del
una personalità così complessa. pensiero, della compagnia, e reL'elenco e la descrizione dei fatti sta solo la parola, la più precisa,
più salientidella sua vita non co- l'unica». Marguerite a Parigi viglierebbe il guizzo selvaggio e ve dentro la folla. Si sorprende e
fantasioso che l'ha animata pri- si rallegra del Sessantotto, ne
ma a Saigon poi nella capitale condivide gli ideali e la
francese in mezzo ai nomi più visionarietà, l'anarchismo, il ribrillanti dell'intellighenzia. L'in- bellismo fatto premessa di tutto,
venzione felice per capirla me- e pure le figure di riferimento
glio è una biografia romanzata. storicamente più pericolose.
L'ha scritta,con eleganza e robu- Acutamente ammette che il suo
sta documentazione, la scrittri- approccio all'ondata giovanile
ce e giornalista Sandra Petri- pecca di astigmatismo: lei non
gnani in Marguerite (Neri Poz- ha più vent'anni. Si proclama
za, 203 pagine, 16 euro). L'au- pervicacemente comunista pertrice affronta quello che, accen- ché si sente dalla parte dei povenando a un narratore, Philip ri e dei deboli. Lo ripete anche
Roth ha chiamato «enigma». E dopo le incursioni dei carri sos’appiglia a una frase di un ro- vietici,la scoperta dei gulag,la femanzo della stessa Duras: «Pen- rocia strategica di Stalin. Il partiso che sia sempre molto difficile to la espelle, mostrando il muso
non farsi i fatti degli altri». dell'ottusità, ferendo gli opposi«Quanto ti sbagli» disse Jacques. tori di striscio con pallottole ipo«Io trovo che bisogna sempre crite e medioborhesi. Vale per
farsi i fatti degli altri». Ne è uscito Edith Piaf, «la puttana», vale
un libro che ha ossa, muscoli e per la Duras, erotomane. E Martendini non solo di chi scrive ma guerite, attratta dai folli, dai criminali e dalle puttane, s'incurva
soprattutto di chi è descritta.
E questo «romanzo» (indica- sulle sui suoi fogli. Scrive. E s'imto come tale in copertina) inizia punta: «La mia unica certezza è
quando Marguerite ha 42 anni il rifiuto».
32
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SPETTACOLI
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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Esce il film «Locke»
Una scena tratta
dalla serie
«Gomorra» che
andra' in onda in
Italia dal 6 Maggio su
SkyAtlantic [Ansa].
La serie è già stata
venduta all’estero
Solo, in auto, col telefonino
L’idea che fa il capolavoro
::: GEMMA GAETANI
::: FRANCESCA D’ANGELO
■■■ Romanzo criminale è stato
"solo" l'antipasto. Il bello arriva
adesso,più precisamente il 6 maggio alle ore 21.10, quando su Sky
Atlantic HD debutterà la serie Gomorra.
Un kolossal made in Italy che
ha già conquistato 50 Paesistranieri, America compresa. Qui infatti
la fiction andrà in onda con il titolo Gomorrah, distribuita dalla
The Weinstein. Un caso, questo,
quasi senza precedenti: fino ad
ora solo i titoli angloamericani venivano compratisulla carta, ossia sulla sola base
della sceneggiatura o del
promo. Gomorra invece
ha sbancato ancora prima di debuttare in patria.
«Questo rappresenta una
vera novità per il nostro
mercato», conferma Andrea Scrosati Vice President Programming di
Sky, «abbiamo ottenuto
un incredibile riscontro
sul piano internazionale.
Questo dimostra che ilnostroPaese,oltre alla vivacità creativa che ci è sempre stata riconosciuta,
vanta anche una vivacità
produttiva e realizzativa
di alto livello». Due i punti
di forza. Il primo è, indubbiamente, l'argomento: il filone mafioso, o
camorristico, tira sempre, tanto
che sta diventando una bandiera
del nostro mercato produttivo
(con annesse polemiche di chi
non vuole promuovere l'immagine di un'Italia "pizzo" e mandolino). Ma a conquistare è soprattutto il linguaggio utilizzato, tanto
che per Variety il racconto vanterebbe un «grado di autenticità
mai visto sino ad ora». E vedendo i
primi due episodi della serie, presentati ieri in anteprima a Roma
alla stampa, c'è da credergli. La
sceneggiatura infatti è di ferro,grazie anche al contributo di Roberto Saviano: la serie si ispira al suo
omonimo film e lo scrittore ha anche preso parte all'elaborazione
del soggetto di serie.
Il risultato è una storia dura,
che non fa sconti alla camorra,
mostrandola per quella che è: un
mondo di violenza, faide, dove
persino i legami di sangue soccombono sotto il peso dei regola-
GOMORRA
Il male visto dall’interno
sbanca prima del debutto
La serie sarà trasmessa da Sky, ma è già venduta in 50 paesi
Per «Variety» possiede «un’autenticità mai vista finora»
::: LA SCHEDA
LA STORIA
In «Gomorra», serie tratta
dal libro di Roberto Saviano,
Pietro Savastano è uno dei
boss più influenti del napoletano. Qualcuno però riesce a
incastrarlo: Pietro viene arrestato dalla polizia e per il suo
clan si apre una nuova era. A
contendersi il potere sono la
spietata moglie Imma, il figlio Genny e il camorrista Ciro, detto anche l'Immortale.
Nel frattempo, infervora la
faida contro il clan rivale di
Salvatore Conte.
I NUMERI
La fiction ha contato trenta
settimane di riprese, 156 location per gli interni e un budget di circa14 milioni di euro.
Quasi 50 i Paesi che hanno
comprato i diritti di messa in
onda: tra questi, la Francia
(Canal+), la Germania (SkyAtlantic), l'America Latina
(Hbo) e anche gli Usa, dove
la serie andrà in onda con il
titolo «Gomorrah»
menti di conti. Inoltre per garantire la massima aderenza al reale,
ogni episodio viene visto dal punto di vista di un personaggio diverso: il primo, per esempio, attraverso gli occhi del camorrista Ciro,
l'Immortale, mentre il secondo attraverso quelli del boss Pietro del
clan dei Savastano, tra i più influenti del napoletano. Tre, infine,
gli archi narrativi,affidati a tre registidiversi:Stefano Sollima, già registadella saga diRomanzo criminale, Francesca Comencini (Lo
spazio bianco), Claudio Cupellini (Lezioni di cioccolato). «Credo
che l'unico punto di vista possibile
per raccontare la camorra sia quello interno», commenta Sollima,
«Non puoi apporre un altro filtro,
come per esempio lo sguardo di
un detective o di un magistrato,
perché questo presupporrebbe
una visione morale«. L'ambizione
della serie, infatti, è quella di restituire uno spaccato della camorra,
senza addolcire la pillola con personaggi amabili, e lasciando i giu-
diziallo spettatore.Lo stesso Saviano avrebbe chiesto questa unica
garanzia agli autori: non indicare
soluzioni, limitarsi a raccontare i
meccanismi della realtà senza
semplificarli ma senza nemmeno
tradurli. «Non emerge alcun compiacimento per il male«, assicura
il produttore di Cattleya Riccardo
Tozzi,«la storia ha una dose diverità talmente forte che non permette il compiacimento ma afferma la
verità in tutta la sua durezza. Raccontiamo il male fino in fondo,
tanto che risulterà impossibile empatizzare con i personaggi della
storia». Per i produttori e il
network non ci sarebbe dunque
nessun rischio di emulazione, E i
personaggi, effettivamente, sono
diversi da quelli di Romanzo Criminale: qui non c'è la bella vita romana, ma molta più malvagità.
L'unica pecca dell'impianto scelto
è che, affrancandosi da un punto
di vista esterno e morale, si rinuncia di fatto a dare una dimensione
di speranza alla storia.
Tra nove biblioteche in tutto il mondo
La grande caccia al tesoro per i testi dei Coldplay
::: LEONARDO IANNACCI
■■■ A tutto hanno pensato i fan dei
Coldplay in queste ultime settimane meno che a una caccia al tesoro per saperne
di più su Ghost stories.
Questa la chiave scelta da Chris Martin per entrare nei meandri del nuovo
attesissimo disco della band inglese, in
uscita il 19 maggio. Avete capito bene:
una caccia al tesoro come si faceva un
tempo nelle feste parrocchiali o nelle domeniche in campagna. Per carpire i segretiche sicelano dietro le canzoni contenute nella track-list dell'album - Martin e
i suoi compagni di pop si sono inventati
questa idea da geni del marketing: per
aumentare l'interesse attorno al disco
hanno organizzato una caccia per svelare al mondo i testi ufficiali dei nove brani
contenuti in Ghost Stories. La band non
si è accontentata di un giochino semplice semplice a Londra e dintorni ma ha
predisposto una colossale iniziativa che
coinvolge i fan di tutto il mondo. Martin
ha pensato di scrivere a mano i testi di
ciascuna canzone e di nasconderli in nove biblioteche situate in altrettanti paesi.
Un foglietto per ogni brano è stato nascosto in un libro: per trovarli iColdplay stanno fornendo su Twitter indizi e spunti
simbolistici: roba da mettere in difficoltà
persino il professor Robert Langdon, celeberrimo protagonista del Codice da
Vinci e dell'ultimo Inferno, due tra i tanti
best-seller di Dan Brown
Sia le città che le biblioteche scelte dai
Coldplay non sono state rese note per
rendere ancor più misteriosa la caccia,
così come i titoli dei libri in cui sono na-
scosti. La band sta continuando a lanciare cinguettii criptati, specificando soltanto che i volumi scelti per la caccia sono in
qualche modo collegati a storie di fantasmi. Una scelta che richiama il titolo dell'
album ("Ghost Stories" appunto) e facilita in qualche modo la caccia. Non appena un foglietto viene trovato da un fortunato fan dentro un libro, può essere fotografato con uno smartphone e pubblicato su Twitter. Così gli amanti dei Coldplay verranno via via a conoscenza dei 9
testi delle canzoni di Martin. La spasmodica ricerca del tesoro ha coinvolto in poche ore milioni di fan sparsi in tutti e cinque i continenti: i Coldplay, difatti, sono
una delle band più popolari. Anche in
Italia i fan stanno partecipando alla caccia cercando di decifrare i cinguettii in
codice della band. I primi indizi, diffusi
mano che passano i minuti e le
telefonate, Ivan si ritrova presso■■■ Ci voleva il regista Stephen ché coinvolto in un'impresa che si
Knight per trasformare i due ele- rivela sempre più ardua, ma non
mentipiù ordinari e quindi antici- demorde.Ilsuo capo,memorizzanematografici
della
coeva to in rubrica come Bastard, lo liquotidianità,sarebbe a dire iltem- cenzia, ma lui continua a guidare
po che sipassa alla guida di un'au- telefonicamente Donal nella preto su alienanti strade a scorrimen- parazione del cantiere «perché la
to veloce e le ormaiinevitabili tele- colata vada a buon fine».
Fronteggia contrattempi dai rifonate a mezzo telefono cellulare
che ne battono il ritmo, in uno svoltitanto drammaticiquanto cosplendido, piccolo ma grande mici, su quello come sugli altri
film minimalista e filosofico che due suoi«terreni» in gioco.La motiene inchiodati allo schermo co- glie, ferita («Non riesco a credere
che stiamo parlando di un'altra, è
me un thriller.
Se, come sosteneva Marshall come se fosse entrato un ladro in
McLuhan, il mezzo è il messag- casa«) lo lascia. Il nascituro ha il
gio, in Locke il mezzo telefonico e cordoneombelicale intorno alcolquello di locomozione personale lo, è necessario il cesareo, deve
veicolano il chiaro messaggio che convincere Bethan, che non vuoattraverso quegli strumenti che ci le. Ce la fa. Sul cantiere, Donal va
paiono seriali,inanimati,senza vi- in panico, scopre fratture nelle arta, ebbene no, ci passa eccome mature, inizia a bere, manca un'
della vita: la nostra. Ivan, stacano- autorizzazione, ma Ivan riesce a
vista capocantiere, smonta dal la- tenere testa a tutto. Lo anima la
voro. È sera. A casa lo attendono rabbia nei confronti del padre, ormai morto, che lo
la moglie Katririconobbemalvona, due figli, la
lentieri in età
partita. Alle 5,45
avanzata,colquadel giorno dopo
le parla, immagidovrà condurre
nariamente,guarla seconda più
dando nello specgrande colata di
chietto retrovisocalcestruzzo mai
re, come se fosse
avvenuta in Euroseduto sul sedile
pa. Ma ha appeposteriore invero
naricevutola televuoto. Come si
fonata della dontrattasse di un
na con la quale, «Locke» [u.s.]
convitato, anzi, di
complicidue bottiglie di vino, una sola volta ha tra- un trasportato di pietra. Ivan vuodito sua moglie: sta per partorire il le cancellare da sé le impronte gefiglio concepito quell'unica notte netiche di un padre in fuga da un
passata insieme sette mesi avanti. figlio non desiderato, perché «La
È fermo davanti al semaforo ros- via giusta non è scappare».
La prova d'attore di Tom Harso. Al verde, potrà svoltare nella
solita direzione e tornare vigliacca- dy nei panni di Ivan, 85 minuti gimente alla sua esistenza. Oppure rati in tempo reale, tre telecamere
optare per raggiungere a Londra sulla Bmw, nessun altro attore in
Bethan, nei confronti della quale scena, le telefonate con tutti gli alsente di doversi assumere la re- tripersonaggidelfilm chesnocciosponsabilità di non farle partorire lano la trama non preregistrate,
solaun bambino lacuiprocreazio- ma recitate dagli attori in un mone è anche «colpa»" sua. Il verde tel poco lontano dall'autostrada,
scatta. Ivan sterza in direzione colminimo dettaglio che glirendeva noto chiavrebbe chiamato perLondra.
Decide anche di spiegare alla ché l'effetto realistico delle sue reasua famiglia e al suo capo il vero zioni fosse certo, è memorabile. Il
motivo per cui quella notte non film, una via di mezzo tra diretta
tornerà a casa e il mattino dopo cinematografica e improvvisazionon sarà al cantiere. Nonché di ne teatrale, è un capolavoro dei
impartire tutte le istruzioni per la grandi risultati d'arte con pochi
colata dell'indomani al suo sotto- mezzi. Soltanto nel minimalismo
posto Donal. Unici mezzi per far filmico che sipuò davvero rifondatutto, automobile e telefono. Man re il cinema.
Coldplay in concerto.
Oggi organizzano una
strana caccia al tesoro
sull'account ufficiale Twitter dei Coldplay attraverso l'hashtag #lyricshunt,
hanno portato a scoprire, per ora, soltanto il primo prezioso foglietto: un fan messicano ha scovato la busta col testo di Magic all'interno di una copia di A Christmas Carol di Charles Dickens nella
biblioteca Vasconcelos di Città delMessico. Ma occhio, chi trova una delle buste
può davvero trovare un tesoro.
Una delle nove buste nascoste nelle
biblioteche del mondo, oltre alle parole
di una canzone, contiene anche un biglietto speciale per assistere in un posto
privilegiato da Vip al concerto del Ghost
Stories Tour a Londra: il fortunato fan
che troverà questo biglietto esclusivo che
consente diincontrare la band prima dello show potrà godersi in prima fila lo
show alla Royal Albert Hall, l’1 luglio.
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PALINSESTI
__Mercoledì 30aprile2014__
RAI UNO
RAI DUE
RAI TRE
CANALE 5
ITALIA UNO
RETE QUATTRO
LA 7
6.00
6.30
6.45
8.15
6.00
6.00
7.55
6.15
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6.25
6.00
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13.30
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20.00
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21.10
21.15
23.15
0.50
1.25
1.55
Euronews
TG1 - Previsioni sulla
viabilità CCISS
Viaggiare informati
Unomattina.
Condotto da Duilio
Giammaria ed Elisa
Isoardi. Per il TG1
Paolo Di Giannantonio
Che tempo fa
(all'interno)
Unomattina Storie Vere
"Vivere in maniera
"bizzarra""
Unomattina Verde
Che tempo fa
TG1
Unomattina
Magazine "Ospite:
Amedeo Minghi"
La prova del cuoco.
Condotto
da Antonella Clerici
TG1
TG1 Economia
Verdetto Finale
"La moglie invadente".
Condotto
da Veronica Maya
La vita in diretta.
Condotto da Franco Di
Mare e Paola Perego
L'eredità. Condotto
da Fabrizio Frizzi
TG1
Da Piazza Gae
Aulenti a Milano Expo
Milano 2015 - Conto
alla rovescia (Dir.)
Carosello Reloaded
Firmato RaiUno Presentato da Valeria
Milillo
Hachiko - Il tuo migliore amico
(Drammatico, 2009)
con Richard Gere,
Joan Allen, Jason
Alexander. Regia
di Lasse Hallström.
Porta a Porta.
Con Bruno Vespa
TG1 Notte Che tempo fa
Sottovoce
Magazzini Einstein
8.35
10.00
11.00
11.55
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14.00
16.15
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17.45
17.50
18.15
18.45
20.30
21.00
21.10
23.55
0.10
1.20
1.30
2.15
Cartoon Flakes
Due uomini e mezzo
"Alan e Rose" con
Charlie Sheen
Desperate Housewives
"Qualcuno ci ascolti"
"Il gioco delle parti"
con Teri Hatcher
TG2 Insieme "Il caso
Enrico Chico Forti"
I Fatti Vostri. Condotto
da Giancarlo Magalli,
Adriana Volpe
Dalla Camera
dei Deputati Dichiarazione di voto finali sul
decreto legge 20
marzo 2014, n. 36
(Dir.)
TG2 Giorno
TG2 Costume e Società
Medicina 33
Detto fatto "Gli errori
al volante". Condotto
da Caterina Balivo
Cold Case
"In frantumi" con
Kathryn Morris
The Good Wife
"Episodio pilota: Una
nuova vita" con
Julianna Margulies
TG2 Flash L.I.S. Meteo 2
Rai TG Sport
TG2
Squadra Speciale
Cobra 11 "Il dossier"
"Furto d'arte" con Erdogan Atalay
TG2 - 20.30
Lol:-) con Réal Bossé
The Voice of Italy 2
"Knockout - seconda
parte". Condotto da
Federico Russo
con Valentina
Correani. In giuria
Raffaella Carrà, Noemi
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Rai Parlamento
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Five-0 con Jack Lord
Meteo 2
CANALI FREE DIGITALI
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Pocus" "Patto con il
Destino" con Holly
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19.40 Xena - Principessa
guerriera "Xena e i
dieci guerrieri" con
Renée O’Connor
20.25 Heroes "Racconti
ammonitori" con
Milo Ventimiglia
21.10 L'avversario
(Drammatico, 2002)
con Daniel Auteuil,
Géraldine Pailhas,
François Cluze.
Regia di Nicole
Garcia.
23.20 Scandal "Una donna
rifiutata" con Kerry
Washington
0.05 You don't know Jack
- Il dottor Morte
(Biografico, 2010)
con Al Pacino, John
Goodman. Regia di
Barry Levinson.
18.30 Musica sinfonica
«Mendelsshon
Bartholdy»
19.15 Musica sinfonica
«Weber, Beethoven,
Schubert»
20.40 Passepartout
21.15 Totem
22.10 Talenti del novecento
23.05 David Letterman
Show. Condotto da
David Letterman
23.55 Ghiaccio bollente Il Magazine
Rai Storia
18.00
18.30
19.30
20.30
21.20
22.20
23.10
23.30
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Res Tore
Diario Civile
Il tempo e la storia
(Repl.)
Diario Civile
Italia in 4D
R.A.M.
Il tempo e la storia
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Huck Finn (Avventura, 1993) con
Jason Robards,
Elijah Wood. Regia
di S. Sommers.
7.00
7.30
8.00
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1.05
RAI News Morning
News
Traffico
Rassegna stampa
italiana
e internazionale
TGR Buongiorno Italia
TGR Buongiorno
Regione
Agorà. Condotto
da Gerardo Greco
Mi manda Raitre.
Condotto
da Elsa Di Gati
Dalla Camera dei
Deputati Dichiarazione
di voto finali sul
decreto legge 20
marzo 2014,n. 36 (Dir.)
Meteo 3
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torna alla terra"
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Dalla Camera
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Canalis. Regia
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21.15 Una teenager alla
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(Commedia, 2004)
con Katie Holmes,
Marc Blucas. Regia
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23.00 L'amante inglese
(Drammatico, 2009)
con Kristin Scott
Thomas, Sergi
López, Yvan Attal.
Regia di Catherine
Corsini.
Iris
16.05 Mari del Sud (Commedia, 2001) con
Diego Abatantuono,
Victoria Abril. Regia
di Marcello Cesena.
17.50 Totò d'Arabia (Commedia, 1965) con
Totò, Nieves Navarro, George Rigaud. Regia di José
Antonio de la Loma.
19.25 Io l'ho visto
19.35 A-Team con George
Peppard
20.20 Renegade con
Lorenzo Lamas
8.00
8.45
11.00
13.00
13.40
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4.15
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Cielo
18.00 Fratelli in affari
19.15 Affari al buio
7.00
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Friends "Il cervello
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Jennifer Aniston
Vecchi Bastardi.
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Ruffini (Repl.)
Urban Wild (Repl.)
Come mi vorrei.
Condotto da Belen
Rodriguez (Repl.)
Dr. House - Medical
Division "Genitore per
caso" con Hugh Laurie
Dr. House - Medical
Division "Politica
interna"
con Hugh Laurie
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Studio Aperto Meteo.it
Sport Mediaset
Grande Fratello
Grande Fratello - Live
I Simpson
Dragon Ball Saga
Vecchi Bastardi.
Condotto
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Urban Wild
Come mi vorrei.
Condotto
da Belen Rodriguez
Prima tv I Simpson
Studio Aperto Meteo.it
C.S.I. "Il branco"
con George Eads
Calcio, UEFA
Champions League
2013/2014 Semifinale.
Gara di ritorno Chelsea
- Atletico Madrid
(Diretta)
Speciale Champions
League
Le Iene. Condotto da
Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa's
(Giorgio Gherarducci,
Marco Santin e Carlo
Taranto)
Grande Fratello
20.15 Affari di famiglia
21.10 Patto di sangue Sorority Row
(Horror, 2009) con
Briana Evigan, Leah
Pipes. Regia di
Stewart Hendler.
23.15 Bad Teacher - Una
cattiva maestra
(Commedia, 2011)
con Cameron Diaz,
Lucy Punch. Regia di
Jake Kasdan.
MTV
19.50 Pranked
20.15 Prima tv Mtv New
Girl "Test della
fertilità" "Vasca da
bagno" con Zooey
Deschanel
21.10 Cyrus (Commedia,
2010) con John C.
Reilly, Marisa
Tomei, Jonah Hill.
Regia di Jay Duplass, Mark Duplass.
23.10 The Valleys. Con
Aron, Carley
Canale Italia
14.00 Shopping in TV
20.30 W l'Italia. Condotto
da Amadeus
e V. Benatti
21.00 Cantando
e Ballando
23.30 Cantando e
Ballando - Story
7.20
8.15
9.40
10.45
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12.00
12.55
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15.30
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20.30
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24.00
1.30
2.30
Mediashopping
Chips "L'angelo di
Ponch - prima parte"
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Miami Vice
"Cuore d'ombra" con
Don Johnson
Hunter "Un mestiere
difficile" con Fred
Dryer
Carabinieri
"Fedeli nei secoli" con
Manuela Arcuri
Ricette all'italiana
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Un detective in corsia
"L'educazione di Barbie" con Dick Van
Dyke
La signora in giallo
"Un falco nella notte"
con Angela Lansbury
Lo sportello
di Forum. Condotto da
Barbara Palombelli
Hamburg Distretto 21
"La posta in gioco"
con Sanna Englund
Ieri e oggi in tv
Speciale
Sciarada
(Thriller, 1963) con
Cary Grant, Audrey
Hepburn, Walter
Matthau. Regia
di Stanley Donen.
TGCom - Meteo.it
(all'interno)
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Il segreto
Tempesta d'amore
True Lies (Spionaggio,
1994) con Arnold
Schwarzenegger, Jamie
Lee Curtis, Tom
Arnold. Regia
di James Cameron.
TGCom - Meteo.it
(all'interno)
Dentro la notizia
"La canonizzazione
di Giovanni XXIII e
Giovanni Paolo II"
Appuntamento con
Eros Ramazzotti
Ieri e oggi in tv Special
6.55
7.00
7.30
7.50
7.55
9.45
11.00
13.30
14.00
14.40
16.40
18.10
20.00
20.30
21.10
0.00
1.10
1.15
1.55
3.10
TGLa7 - Meteo Oroscopo - Traffico
Movie flash
Omnibus - Rassegna
Stampa
TG La7
Omnibus meteo
Omnibus.
Condotto da Andrea
Pancani, Alessandra
Sardoni
Coffee Break.
Condotto da Tiziana
Panella
L'aria che tira.
Condotto
da Myrta Merlino
TG La7
TG La7 Cronache.
Condotto da Bianca
Caterina Bizzarri
Le strade di San
Francisco
"La fuggiasca" "Paese
straniero" con Karl
Malden
Il Commissario
Cordier "Elezioni" con
Pierre Mondy
L'ispettore Barnaby
"Debito di sangue"
con John Nettles
TG La7
Otto e mezzo.
Condotto
da Lilli Gruber
La Gabbia.
Condotto
da Gianluigi Paragone
(Diretta)
TG La7 Night Desk.
Condotto
da Flavia Fratello,
Edgardo Gulotta
Movie flash
Otto e mezzo.
Condotto
da Lilli Gruber (Repl.)
Coffee Break.
Condotto
da Tiziana Panella
(Replica)
L'aria che tira.
Condotto
da Myrta Merlino
(Replica)
CLASS TV
Class TV
(Canale 27
del digitale terrestre)
16.00 TG Giorno
16.40 BasketMania
18.10 I Cesaroni.
Con Claudio
Amendola, Elena
Sofia Ricci
20.40 Distretto di Polizia 2
con Isabella Ferrari
22.25 Lo Schiaffo
23.15 BasketMania
Class Cnbc
(Canale 507 di Sky)
14.30 Bussola Economica
15.00 Linea Mercati
Pomeriggio
17.00 Alert Mercati
18.00 Report - Il TG della
Finanza
19.10 I Vostri Soldi
21.00 Missione Risparmio
22.00 Linea Mercati Notte
22.30 Italia Oggi TG
Class Horse
(Canale 221 di Sky)
17.00 Class Horse
Tv Live
18.15 Special Class:
Intervista
a John Baumann
20.00 Special Class:
FEI 5* Jundges
Seminar
20.50 Saut Hermès
23.25 Class Horse TG
Class TV Moda
(Canale 180 di Sky)
14.00 Full Fashion
Designer
16.00 Milano
Models
Il docu-reality
sul mondo
della moda
18.00 Full Fashion
Designer
20.30 Fashion
Dream
21.00 Full Fashion
Designer
23.30 Ladies
Class Life
(Cubo Vision, Web Tv, IP tv)
Design&Living
Il gusto del Made in Italy
Top Lot Le aste in diretta
Ride&Drive
Le novità
per un viaggio straordinario
My Tech La tecnologia utile
Tempo di Lusso
Vivere e conoscere ciò che
fa la differenza
Sapori&Profumi
Ecco le eccellenze culinarie
Art TV - Il mondo dell’arte
Class Life 7 Il meglio
del lifestyleVenezia
PALINSESTI
__Mercoledì 30 aprile 2014__
35
SATELLITI
I FILM
LO SPORT
TELEFILM
SHOW E DOCUMENTARI
RAGAZZI
15.25 Cena tra amici
Con Patrick Bruel
SCU
15.25 Il cacciatore di ex
Con Gerard Butler
SCC
15.55 Come ti ammazzo l'ex
Con Heather Graham
SCP
16.00 Piovono polpette
SCF
16.30 Spider-Man 2
Con Tobey Maguire
SCH
17.15 Una pura
formalità
Con Gérard Depardieu
SCU
17.20 A Civil Action
Con John Travolta
SC
CM
17.20 Sing Sing
Con Enrico Montesano
SCC
17.30 Il comandante
e la cicogna
Con Valerio Mastandrea
SCP
17.35 Inkheart La leggenda
di Cuore d'inchiostro
Con Brendan Fraser
SC1
17.40 Mandie
e il Natale dimenticato
Con Kelly Washington
SCF
18.40 Sin City
Con Jessica Alba
SCH
19.10 Ruby Sparks
Con Paul Dano
SCU
19.10 Come d'incanto
Con Amy Adams
SCF
19.15 Infelici e contenti
Con Renato Pozzetto
SCC
19.20 La fredda luce
del giorno
Con Henry Cavill
SC
CM
19.25 Please Give
Con Catherine Keener
SCP
19.25 Hitchcock
Con Anthony Hopkins
SC1
21.00 In dreams
Con Annette Bening
SC
CM
21.00 The Dancer
Con Mia Frye
SCP
21.00 Extended Version
C'era una volta
in America
Con Robert De Niro
SCU
21.00 Terapia d'urto
Con Adam Sandler
SCC
21.00 Ralph Spaccatutto
SCF
21.10 La leggenda
degli uomini straordinari
Con Sean Connery
SCH
21.10 Prima tv Nella casa
Con Fabrice Luchini
SC1
22.40 Colpi di fulmine
Con Christian De Sica
SCP
22.45 Dirty Teacher
Con Josie Davis
SC
CM
22.45 Hook Capitan Uncino
Con Dustin Hoffman
SCF
22.50 Eurotrip
Con Scott Mechlowicz
SCC
23.00 Elysium
Con Matt Damon
SC1
23.05 The Punisher
Con Tom Jane
SCH
0.20 Venerdì 13
Con Jared Padalecki
SC
CM
0.30 L'amore dura tre anni
Con Gaspard Proust
SCP
0.30 Il dittatore
Con Sacha Baron Cohen
SCC
1.10 Spring Breakers Una vacanza da sballo
Con Vanessa Hudgens
SCU
1.10 Asterix e i Vichinghi
SCF
1.15 Un sapore di ruggine
e ossa
Con Marion Cotillard
SC1
1.25 X-Men - L'inizio
Con James McAvoy
SCH
2.00 Pronti a morire
Con Sharon Stone
SC
CM
11.00 Biliardo, Snooker Mondiali 2014
Da Sheffield (Inghilterra) Quarti
di finale (Diretta)
ES
14.00 Ciclismo, Giro di Turchia 2014
4a tappa: Fethiye Marmaris (Diretta)
ES
14.00 Basket, NBA 2013/2014
Playoff (Replica)
SP2
14.00 Rubrica sportiva History Remix
Milan vs Inter
SP3
14.30 Calcio, UEFA Champions League
2013/2014 Semifinale. Gara
di ritorno Bayern Monaco Real Madrid (Replica)
SP1
14.30 Calcio, Bundesliga 2013/2014 32a
giornata Schalke 04 - Borussia
Mönchengladbach (Replica) SP3
14.55 Calcio femminile, Serie A
2013/2014 Torres - Verona RS1
15.30 Biliardo, Snooker Mondiali 2014
Da Sheffield (Inghilterra)
Quarti di finale (Diretta)
ES
16.40 Calcio, Serie B 2013/2014
36a giornata Latina - Palermo
(Replica)
SP3
17.30 Calcio, Serie A 2013/2014
Posticipo 35a giornata Sassuolo
- Juventus (Sintesi)
SP1
17.30 Automobilismo, Ferrari Challenge
2014 Monza: Coppa Shell
Gara 2 (Replica)
SP2
17.55 Calcio, Torneo Nereo Rocco 2014
Finale (Diretta)
RS1
18.00 Calcio, UEFA Champions League
2013/2014 Semifinale. Gara di
andata Atletico Madrid Chelsea (Sintesi)
SP1
18.25 Rugby, Heineken Cup 2013/2014
Prima semifinale Saracens Clermont Auvergne
(Replica)
SP3
18.30 Calcio, UEFA Champions League
2013/2014 Semifinale. Gara
di ritorno Bayern Monaco Real Madrid (Sintesi)
SP1
18.30 Rubrica sportiva Mats Point ES
18.30 Rubrica sportiva
Momenti di Golf
SP2
19.00 Biliardo, Snooker Mondiali 2014
Da Sheffield (Inghilterra) Quarti
di finale (Replica)
ES
19.00 Rubrica sportiva History Remix
Milan vs Inter
SP1
19.00 Wrestling, WWE Superstars SP2
19.30 Rubrica sportiva Goal deejay SP1
19.55 Pallavolo femminile, Serie A1
2013/2014 Play Off Finale gara 1 Rebecchi Piacenza Yamamay Busto Arsizio
(Diretta)
RS1
20.00 Rubrica sportiva Champions
League Prepartita (Diretta) SP1
20.00 Biliardo, Snooker Mondiali 2014
Da Sheffield (Inghilterra)
Quarti di finale (Diretta)
ES
20.00 Rubrica sportiva MotorSport SP2
20.10 Wrestling,
WWE Domestic Raw
SP3
20.30 Rubrica sportiva Highlights
Heineken Cup
SP2
2
20.40 Calcio, UEFA Champions League
2013/2014 Semifinale.
Gara di ritorno Chelsea Atletico Madrid (Diretta)
SP1
21.00 Rubrica sportiva Icarus
SP2
21.30 Basket, NBA 2013/2014 Playoff
(Replica)
SP2
22.45 Rubrica sportiva Champions
League postpartita (Diretta)SP1
22.45 Calcio, UEFA Champions League
2013/2014 Semifinale.
Gara di ritorno Chelsea Atletico Madrid (Replica) SP3
23.00 Rubrica sportiva
Watts
ES
23.30 Rubrica sportiva (E' sempre)
Calciomercato (Diretta)
SP1
0.00 Biliardo, Snooker Mondiali 2014
Da Sheffield (Inghilterra)
Quarti di finale (Replica)
ES
20.30 The Big Bang Theory
"La normalizzazione
di Las Vegas"
F
20.40 Wolfblood Sangue di lupo
DY
20.50 I fantasmi di casa Hathaway
"Un talento innato"
NCK
21.00 Annika: Crime reporter
"Il testamento di Nobel"
FC
21.00 Prima tv Castle - Detective
tra le righe "La discepola"
FL
21.00 Finale di stagione - Prima tv
Perception "Ossessione"
F
21.05 Buona fortuna Charlie!
"Mamma-Team"
DY
21.10 Prima tv House of Cards Gli intrighi del potere
"Chapter 5"
SKA
21.15 I fantasmi di casa Hathaway
"L'intervista magica"
NCK
21.30 A tutto ritmo
"Una proposta di matrimonio" DY
21.45 Drake & Josh
NCK
21.50 Da Vinci's Demons "Ai confini
del mondo"
F
21.55 Life Bites "Auto nuova"
DY
22.05 The Newsroom "Il 112°
Congresso"
SKA
22.10 Drake & Josh
NCK
22.15 The Sleepover Club
"Non c'è due senza tre"
DY
22.45 Versione originale Glee
"The Back-Up Plan"
SKU
22.50 The Following "Il bene
e il male"
FC
22.50 The Big Bang Theory
"La turbolenza del polpettone" F
23.00 I Jefferson "Mission: Incredible prima parte"
FR
23.05 In Tour "www"
DY
23.10 In Tour "Fan"
DY
23.10 Versione originale Prima tv Il Trono di Spade
"Oathkeeper"
SKA
23.15 The Big Bang Theory "La
spedizione monopolare"
F
23.20 Life Bites "Il bacio di Pigy" DY
23.25 Life Bites "Tavolo riservato" DY
19.30 Prima tv Il boss della casa
"Clueless Kitchen - Tsepelis" SKU
19.50 Affari di famiglia
"Terminator Machine"
THC
19.55 Prima tv Il boss della casa
"Beginner Bathroom Baby Hineman"
SKU
20.00 Affari a quattro ruote
"6a stagione, episodio 5"
D
20.00 I maghi del garage
"Austin Re-Powered"
NGC
20.15 Affari al buio
"Una leggenda del rock"
"La supremazia di Darrell" TH
HC
20.55 Muoviti o muori
"Aiuto, soffoco!"
NGC
21.00 Affari a quattro ruote
"Ford Fiesta XR2"
D
21.05 Enigmi svelati "Piramidi" THC
21.10 Prima tv Face Off
"Living Art"
SKU
21.25 Muoviti o muori "Travolto dallo
tsunami"
NGC
21.55 Prima tv Project Runway Italia
"Decima puntata: finale"
FL
21.55 Prima tv Lupi di mare
"Missione possibile"
NGC
22.00 Prima tv Enigmi svelati
"Sodoma e Gomorra"
THC
22.00 Marchio di fabbrica
D
22.00 Prima tv Face Off
"Cosmic Circus"
SKU
22.30 Marchio di fabbrica
"11a stagione, episodio 4"
D
22.45 Cosa ti dice il cervello?
"Leader o seguace?"
NGC
22.50 Quattro matrimoni in Italia
"Quinta puntata"
FL
22.50 Cospirazione extraterrestre
"Cosa sanno i presidenti?"
THC
22.55 Prima tv La febbre dell'oro
"4a stagione, episodio 12"
D
23.15 Cosa ti dice il cervello?
"Il cibo del pensiero"
NGC
23.40 Affari al buio "Una leggenda del
rock"
THC
23.40 Cosmos. Odissea nello spazio
"L'origine degli elementi"
NGC
15.25 Teen Titans Go!
CN
15.45 The Cleveland Show
"Cleveland il sordo"
F
15.50 Scooby Doo Mystery Inc. CN
16.00 Spongebob
NCK
16.10 American dad
"Eredità contesa"
F
16.30 Spongebob
NCK
16.35 I Griffin "Stewie
uccide Lois - prima parte"
F
16.40 Adventure Time
CN
16.55 Teenage Mutant
Ninja Turtles
NCK
17.00 I Simpson "Una coppia
da Haw-Haw"
F
17.25 I Simpson "Kill Gil, Volumi 1 e
2"
F
17.25 Rabbids Invasion
NCK
17.30 Lo straordinario mondo
di Gumball
CN
17.50 Spongebob
NCK
17.55 Lo straordinario mondo di
Gumball
CN
18.15 Spongebob
NCK
18.20 Nuova serie Uncle Grandpa CN
18.35 Adventure Time
CN
18.40 Sanjay and Craig
NCK
18.45 Nuovi episodi
Regular Show
CN
18.45 Disney Topolino
"Panda-monio"
DY
19.05 Spongebob
NCK
19.15 I Simpson
"La moglie acquatica"
F
19.30 Spongebob
NCK
19.35 Risatoon Lo straordinario
mondo di Gumball
CN
19.40 I Simpson "Vita da star"
F
21.15 Regular Show
CN
21.40 Adventure Time
CN
22.05 Legion of Superheroes
CN
22.30 Batman: The Brave and the
Bold
CN
22.35 Johnny Test
NCK
22.55 Justice League
CN
23.00 Johnny Test
NCK
23.20 Green Lantern
CN
23.25 Rocket Monkeys
NCK
LEGENDA
CN Cartoon Network
D
Discovery Chan. HD
DY Disney Channel
ES
Eurosport HD
F - FR Fox HD - Fox Retro
FC -FL Fox Crime - Fox Life HD
SKA Sky Atlantic HD
HD
NCK
NGC
RS1
SC1
SCC
SCF
SCH
Nickelodeon
National Geo.HD
Raisport 1 HD
Cinema 1 HD
Cinema Comedy HD
Cinema Family HD
Cinema Hits HD
Canale disponibile anche in alta definizione
SC
CM Cinema Max HD
SC
CP Cinema Passion HD
SC
CU Cinema Cult HD
SF
F1 Sky Formula 1 HD
SP1-2-3 Sky Sport 1-2-3 HD
SK
KU Sky Uno HD
THC The History Channel HD
CANALI PREMIUM DIGITALE TERRESTRE
Joi
Action
Mya
18.10 The Big Bang Theory
"La reazione del fidanzamento"
con Johnny Galecki
18.30 Quelli di Joi
18.35 Due uomini e mezzo
"Che giornata infernale"
con Charlie Sheen
19.05 Mike & Molly
19.35 Burn notice - Duro a morire
"Vecchie conoscenze" con Jeffrey
Donovan
20.25 Burn notice - Duro a morire
"L'imprevisto" con Jeffrey Donovan
21.15 Prima tv Merlin "L'attrazione del
male" "Il diamante del giorno prima parte" "Il diamante del
giorno - seconda parte"
con Colin Morgan
23.50 Chuck "Chuck - La nuova
squadra" con Bonita Friedericy
14.05 The Shield "In ansia per
Claudette" con Michael Chiklis
15.00 Spooks "Unions"
con Peter Firth
15.55 Eleventh Hour "Profumo d'amore"
con Rufus Sewell
16.45 The Shield "Arresto improvviso"
con Michael Chiklis
17.35 Spooks "Mariela" con Peter Firth
18.35 Eleventh Hour "Maternità
strappata" con Rufus Sewell
19.25 The Shield "A caccia di soldi"
con Michael Chiklis
20.15 Spooks "Christine" con Peter Firth
21.15 Prima tv Revolution "Fear and
Loathing" con Tracy Spiridakos
22.00 Covert Affairs "Una nuova identità" con Piper Perabo
22.50 Transporter - The Series "La città
dell'amore" "Soldi, donne e guai"
con Chris Vance
16.15 Una mamma per amica
"Di nuovo insieme"
con Lauren Graham
17.10 Il patto (Biografico, 2010)
con Thora Birch, Madisen Beaty,
David Clayton Rogers.
Regia di Rosemary Rodriguez.
18.45 Hart of Dixie "Un romantico
weekend" con Rachel Bilson
19.30 The Vampire Diaries "Una partita
rosso sangue" "Legami familiari"
con Nina Dobrev
21.15 Prima tv Pretty Little Liars
"Chi c'è dentro la bara?"
con Lucy Hale
22.05 The Originals "Papà tunde"
con Joseph Morgan
23.00 Nip/Tuck "Rhea Reynolds" con
Dylan Walsh
23.50 The Vampire Diaries "Mentre tu
dormivi" con Nina Dobrev
Premium Cinema
Studio Universal
Premium Calcio
15.45 Last Night
(Drammatico, 2010)
con Keira Knightley, Sam
Worthington, Eva Mendes.
Regia di Massy Tadjedin.
17.25 Anna Karenina (Drammatico,
2012) con Keira Knightley,
Matthew Macfadyen, Jude Law.
Regia di Joe Wright.
19.40 Le avventure del topino
Despereaux (Animazione, 2008)
Regia di Sam Fell,
Robert Stevenhagen.
21.15 L'esercito delle dodici scimmie
(Fantascienza, 1995) con Bruce
Willis, Madeleine Stowe, Brad
Pitt. Regia di Terry Gilliam.
23.25 Death Race (Azione, 2008)
con Jason Statham, Joan Allen,
Ian McShane. Regia di Paul W.S.
Anderson.
15.50 Project Greenlight
16.25 Amori e disastri
(Commedia, 1996)
con Ben Stiller, Patricia Arquette,
Téa Leoni. Regia
di David O. Russell.
18.00 Who do You think You are?
18.50 Ipotesi di reato (Thriller, 2002)
con Ben Affleck, Samuel
L. Jackson, Doyle Gipson. Regia
di Roger Michell.
20.40 Hollywood's best film directors
21.15 Kate & Leopold (Commedia,
2001) con Meg Ryan, Hugh
Jackman, Liev Schreiber. Regia di
James Mangold.
23.15 Low Budget
23.30 Occhi di Laura Mars (Thriller,
1978) con Faye Dunaway, Brad
Dourif, Tommy Lee Jones. Regia
di Irvin Kershner.
14.00 Sport Mediaset
14.35 Calcio, UEFA Champions League
2013/2014 Semifinale.
Gara di ritorno Bayern Monaco Real Madrid (Replica)
16.25 Sport Mediaset
16.35 Calcio, UEFA Champions League
2013/2014 Semifinale.
Gara di andata Atletico Madrid Chelsea (Replica)
18.30 Sport Mediaset
18.55 Highlights Lega Pro
19.15 Highlights serie A
19.45 Graffiti Tribù del Calcio
20.00 Champions League Live
20.45 Calcio, UEFA Champions League
2013/2014 Semifinale.
Gara di ritorno Chelsea Atletico Madrid (Diretta)
22.40 Champions League Live
0.00 Sport Mediaset
Giudice sportivo, tre turni a Felipe
Il 20 maggio triangolare per Morosini
Atp Monaco: Seppi al secondo turno
Il giudice sportivo ha squalificato per tre giornate Felipe (Parma), che
aveva colpito al volto un avversario. Un turno a Mustafi (Samp), Portanova (Genoa), Magnanelli (Sassuolo), Bardi e Rinaudo (Livorno), Bostjan,Frey e Hetemaj (Chievo), Cigarini (Atalanta),Nainggolan (Roma).
Un triangolare per ricordare Piermario Morosini, morto in campo il 14
aprile 2012 a causa di un problema cardiaco. Si giocherà a Bergamo il
20 maggio: vi parteciperanno la rappresentativa Under 21 di Serie B e
due squadre formate da ex compagni dello sfortunato calciatore.
Andreas Seppi grazie al successo su Michael Berrer (6-3 7-5) accede al
secondo turno del torneo di Monaco di Baviera: adesso affronterà il
vincente del match tra Albert Ramos e Lleyton Hewitt. Fabio Fognini,
testa di serie n.1 del torneo, esordirà contro il tedesco Dustin Brown.
Domenica stracittadina con vista E-League
Madunina che bilanci
Inter e Milan è già iniziata. Thohir si accorda con Infront (80 milioni), promette due colpi e pensa a un Meazza
senza terzo anello. Per Galliani tante grane: monte ingaggi, rosa da sfoltire e il probabile, salato esonero di Seedorf
::: FRANCESCO PERUGINI
MATTEO SPAZIANTE
■■■ Fosse solo una questione calcistica, il derby di Milano si risolverebbe in una semplice lotta per l’Europa League. Ma nel capoluogo
lombardo oggi pallone vuol dire innanzitutto soldi: quelli da trovare
per tornare competitivi in Italia e in
Europa.
Erick Thohir li cerca dal suo primo giorno all’Inter e sta facendo
passi da gigante, come dimostra
l’accordo ufficializzato ieri con Infront (ma anche quello stretto con
la Nike per il merchandising), che
gestirà non solo gli sponsor, ma anche l’ospitalità legata alle aziende a
San Siro. Un nuovo contratto che
apre la caccia ai diritti tv asiatici e
porterà nelle casse 80 milioni di euro nei prossimi 4 anni (il 50% in più
delprecedente):soldi garantiti - anche se Infront non dovesse trovare
nuovisponsor - che Thohir e Fassone sperano di far salire presto a
100/120 milioni totali.
Un bel gruzzoletto che servirà
per ottenere il rifinanziamento e lo
spostamento delle garanzie bancarie da Moratti all’attuale patron, ma
anche per il mercato. La conferma
è arrivata dallo stesso Thohir, che
ieri ha parlato di «due nuovi acquisti» a giugno. Niente nomi ancora,
anche perché «è importante capire
qualigiocatori resteranno»,le parole del magnate indonesiano, «aggiungeremo deigiocatori, probabilmente sulle fasce ma valuteremo
anche centrocampo e attacco». Ripartendo dalla fiducia ad Icardi e
Kovacic, «è importante crescere
con loro».
Infront gestirà anche la corporate hospitality di San Siro, ancora
centrale nella mente di Thohir. Al
punto che l’Inter potrebbe addirittura decidere di eliminare il terzo
anello,riducendo la capienza di circa 20mila spettatori, in linea con la
media di pubblico delle ultime stagioni (quest’anno 45mila tifosi a gara).
Guarda a est invece il Milan nella speranza di veder arrivare nuovi
soci. Il contratto con Emirates verrà
rinnovato a giugno, altripotrebbero
essere chiusi entro fine stagione,
ma per quanto riguarda le quote la
situazioneèancora nebbiosa (da seguire ilcinese Zong Quingzhou). La
filosofia rossonera èstata ribadita ieri da Silvio Berlusconi che ha bollato come «fantasie altrui» le voci sulla cessione del club, a Peter Lim e
non solo. La ricerca di un socio di
A sinistra, Marco Bogarelli (presidente Infront) ed Erick
Thohir, patron dell’Inter, dopo la firma dell’accordo.
A destra, i due amministratori delegati del Milan,
Adriano Galliani e Barbara Berlusconi [inter.it e Ansa]
minoranza è complessa, soprattutto finché non saranno chiari i piani
per lo stadio: è difficile dunque che
arrivino soldi freschi entro l’estate.
Così mentre sembra ormai segnato il destino di Seedorf in panchina - tutto da scoprire invece
quello dei 10 milioni di euro lordi
che la società gli ha promesso fino
al 2016 - si fa sempre più scuro il
quadro che attende il prossimo allenatore del Milan. Soprattutto se a
ricevere l’incarico sarà Filippo Inzaghi, favorito numero 1. Nessuno
vorrebbe mandarlo allo sbaraglio
con una rosa non all’altezza, ma in
una estate Galliani non potrà fare
miracoli. Il 1˚ luglio il Milan si ritroverà in rosa circa 40 giocatori con i
rientri dai prestiti: Vergara, Didac
Vilà,Nocerino, Matri. Monte ingaggida sfoltire almeno del20% percoprire i mancati introiti Champions.
Tra i risparmi non ci sarà però
Cori territoriali, il club annuncia ricorso
Il giudice chiude la curva nerazzurra
Rovinata la festa d’addio di Zanetti
::: MILANO
■■■ Alla Milano del calcio le fe-
ste d’addio per le bandiere non
sembrano piacere. Dopo gli insulti della Curva Sud a Maldini nel
2009 , gli ultras dell’Inter stanno
provando a mandare all’aria l’ultimo saluto ufficiale a Javier Zanetti
(ma non solo), previsto per il 10
maggio contro la Lazio. Anzi, per
ora ci sono riusciti. I cori contro i
napoletani durante la sfida di sabato, infatti, hanno portato alla
chiusura della Nord per due giornate (la seconda verrà scontata
nel prossimo campionato). Quattro cori, «al 19’ e al 24’ del primo
tempo, all’11’ ed al 13’ del secondo» si legge sul comunicato, che
non permetteranno ai tifosi della
curva diassistere all’ultima partita
non solo del totem argentino, ma
anche di giocatori che hanno fatto
la storia come Milito, Samuel e
Cambiasso (forse). Non sarà come fischiare ilproprio simbolo come fatto dai cugini, ma non il migliorcomportamento da chida anni canta «c’è solo un capitano».
Che Zanetti sia giunto al traguardo comunqueè ormaiconfermat. A chiarire la situazione ci ha
pensato ancora il presidente
Thohir, a margine dell’evento con
Infront: «Ci vedremo per capire il
suo ruolo nel management al termine della stagione - le parole del
magnate -. Fra noi c’è un’ottima
intesa equesto è importante.È stato ed è un uomo importante per
l’Inter,è un bene che luifaccia parte della società in futuro». Intanto
però la chiusura della curva non
ha certo lasciato felice il patron:
«Dobbiamo rispettare la decisio-
ne, allo stesso tempo è la cultura
dei tifosi fare così. Non è razzismo, non si parla di colore della
pelle,è solo diversità dicultura tra
le città.È una legge,serve rispettarla. Però dobbiamo capire le tradizioni culturali. Io sono diverso e
questo è il mio pensiero a riguardo». La decisione quindi della società pare quindi quella di fare
ricorso, anche perché salutare
Zanetti senza tifosi «sarebbe
una tristezza per tutti noi e
per il calcio in generale», ha
dichiarato il dg nerazzurro
Fassone, che ha poi proseguito: «L’ho presa male
quando ho saputo, la
mia predisposizione è
di fare certamente ricorso».
Il clima festoso non
mancherà comunque,
Kakà, deciso a rimanere.
Dopo aver identificato il prossimo tecnico e scelto ilnuovo ds,dunque, Galliani dovrà prima sfoltire la
rosa e poi rinforzarla in una sola
estate. Una missione impossibile se
non attraverso i sacrifici dei big: De
Sciglio (valutato 20 milioni), Abate,
Montolivo e Balotelli in caso di super Mondiale. E quasi certamente il
mancato riscatto di Taarabt, il cui
prezzo è già schizzato alle stelle. A
meno che Seedorf con una vittoria
nel derby - che manca dal 2011 non riconquisti il patron e costringa il calcio milanese a rifare i conti.
L’EX INTERISTA
Quaresma «trivelato»
Furto da 250mila euro
Brutta sorpresa per l’ex interista Ricardo Quaresma, ora
al Porto. Mentre stava giocando la semifinale della Coppa
di Portogallo persa con il Benfica ai rigori, i ladri gli hanno
svaligiato casa: bottino da
250mila euro fra soldi, orologi, gioielli e scarpe da calcio.
Javier Zanetti, 41
anni il prosismo
10 agosto.
All’Inter dal
1995, è capitano
dal 1999 dopo
l’addio di Beppe
Bergomi [LaP]
soprattutto se l’obiettivo Europa League sarà centrato, visto che
teoricamente dovrebbero mancare solo
7mila tifosi circa su
80mila che potrebbero
presentarsi a San Siro.
Resterebbe però una scelta difficile da spiegare,
quella degli ultras. Più attenti a «combattere il sistema» (un sistema che già si è
piegato visto che la norma sul
razzismo è stata cambiata e
verrà cambiata nuovamente
per la prossima stagione) che a
voler salutare il proprio capitano. Che la legge sia discutibile lo
diciamo su queste pagine da mesi e mesi, stavolta bastava usare
un po’ più di intelligenza.
M. SPA.
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SPORT
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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Striscione anti-Özil, tifosi meranesi rischiano maxi multa
Galatasaray-Mancini, è capolinea: già pronto Lucescu
MONACO (GER) Quattro tifosi meranesi del Bayern
rischiano di dover risarcire alla loro squadra del cuore 100mila euro di danni per aver esposto, il 9 aprile
scorso, durante la partita degli ottavi di finale di
Champions con l’Arsenal, uno striscione anti-gay riferito a Mesut Özil: «Gay Gunners», la scritta. L’Uefa
aveva infatti stabilito una multa di 10mila euro e la
chiusura di una curva nella seguente partita a Mona-
ISTANBUL (TUR) Nella prossima stagione Mircea
Lucescu prenderà il posto di Roberto Mancini sulla
panchina delGalatasaray. Secondo la stampa rumena l’accordo verbale è stato già raggiunto: l’attuale
allenatore dello Shakhtar Donetsk (con cui ha vinto
7 campionati e la Coppa Uefa nel 2009) guiderà la
formazione della capitale turca per i prossimi due
anni. Si tratta di un ritorno, perché il tecnico - con
::: FRANCESCO PERUGINI
MONACO DI BAVIERA (GER)
■■■ È più difficile ripetere la storia o scriverla? È la domanda che
dà il senso a Bayern-Real: semifinale di ritorno per sorteggio, finale anticipata per destino. A Lisbona si
scriverà l’ultimo atto contro Mou o
Simeone, ma il colpo di scena di
questa stagione europea arriva all’Allianz Arena. La cattedrale dei
campioni d’Europa, infatti, incorona la maestà di Carlo Ancelotti: prima finale lontano dal Milan, quarta
della carriera (ma senza Xabi Alonso squalificato: un bel guaio) che
potrebbe valere quell’ambitissima
“Decima” così a lungo bramata dai
tifosi delle merengues.
IlReala Monaco non ha maivinto, ma può accontentarsi del pareggio dopo l’1-0 del Bernabeu. “Catenaccio non è una parolaccia”, ha
detto Ancelotti puntando sulle ripartenze con tutta la velocità di Bale e Ronaldo. Guardiola schiera tutta la potenza di fuoco rinunciando
a Javi Martinez.Nelminuto di silenzio che precede la partita è bello immaginare Tito Vilanova al fianco
dell’amico Guardiola e Vujadin Boskov idealmentedinuovo sulla panchina delReal Madrid: brividi esauriti, parola al campo.
Chi si aspetta un autobus blanco
davantialla porta diCasillas non conosce Carletto: le merengues cominciano altissime,sfidando l’incubo-Guardiola con pressing e personalità. Perché il Real non vuole più
umiliarsi di fronte al tiki-taken di
Pep. Così Carvajal si appiccica a Ribery, mentre il grande deluso del
Pallone d’oro 2013 scompare al cospetto diCristiano Rolando:a posteriori,la scelta delvincitore viene giustificata. Invisibile anche Robben,
oscurato da Coentrao. I fenomeni
di Heynckes tornano in una notte
gli incompiuti che avevamo imparato a conoscere.
È Sergio Ramos ad abbattere a
testate il superomismo dei bavaresi
in 4’. Prima su angolo al 15’, poi su
calcio di punizione di Di Maria toccato da Pepe: il difensore del Real
vendica così a due anni di distanza
quel rigore sparacchiato alle stelle
in un’identica semifinale. In mezzo
c’è solo il tempo per un’entrataccia
di Dante su CR7 (solo giallo) e per il
nervosismo dei tedeschi. Si capisce
che la guerra psicologica l’ha vinta
Ancelotti prima del fischio d’inizio,
già dalla vittoria diumiltà delBernabeu. Si inchina il guardiolismo, picconato pure dalle critiche interne
di Beckenbauer.
Il contropiede si vede finalmente al 35’ ed è fatale: Bale brucia tutti,
Ronaldo conclude alle spalle di
Neuer.Golnumero 15 in questa edizione, nessuno come lui: battuti Altafini e soprattutto Messi. Dopo
mezzora è 3-0, che diventa 4-0 all’89’ grazie alla punizione “furba”
sotto la barriera diCristiano,che decolla a quota 16. Un mostro lui,
un’altra partita perfetta per Carletto, all’altezza solo di quella contro
lo United nel 2007 a San Siro. Le
idee non si possono esportare e basta, i grandi allenatori sì. E il miglior
tecnico d’Europa oggi è italiano.
co. Altro striscione contestato dalla Uefa quello proKosovo («Diciamo no al razzismo e sì al Kosovo»)
che la settimana prima aveva giocato la sua prima
amichevole internazionale contro Haiti (finita 0-0).
Da qui, la rabbia del Bayern, che, come aveva già
annunciato l’ad Karl-Heinz Rummenigge, sta per
avanzare la richiesta danniverso itifosicon un risarcimento da 100mila euro.
trascorsi anche in Italia - ha già allenato il Galatasaray vincendo nel 2002 il titolo turco.
Mancini,invece,potrebbe lasciare igiallorossidopo una sola stagione,nonostante un contratto triennale: risultati scadenti e dissidi con la dirigenza alla
base del probabile divorzio. Per lui si fa largo l’ipotesi Monaco, guarda caso il club - assieme al Gala che ha bussato alla porta del Milan per Balotelli.
BAYERN UMILIATO: 0-4
Il capolavoro all’italiana
di Carletto il conquistatore
Il Real sbanca Monaco e va in finale di Champions. In gol Ramos e Ronaldo (doppiette)
ma il merito è di Ancelotti. Contropiede e mentalità: così la «Decima» è davvero possibile
BAYERN M.-R. MADRID 0-4
RETI: 16' pt e 20' pt Ramos, 34' pt e 44’
st Ronaldo.
BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer
5; Lahm 6, Dante 5, Boateng 5, Alaba
5.5; Schweinsteiger 5.5, Kroos 5.5;
Robben 5.5, Muller 5 (26’ st Pizarro
sv), Ribery 5 (26’ st Götze sv); Mandzukic 5 (1' st Javi Martinez 6). All.
Guardiola.
REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas 6;
Carvajal 6.5, Pepe 6.5, Ramos 8 (30’
st Varane sv), Coentrao 6; Xabi Alonso 6, Modric 6.5, Di Maria 7.5 (37’ st
Casemiro sv); Bale 7, Benzema 6.5
(35’ st Isco sv), Ronaldo 8.5. All. Ancelotti.
ARBITRO: Proença.
NOTE: ammoniti Dante, Xabi Alonso.
Cristiano Ronaldo, 29
anni, ieri ha segnato il
16˚ gol in stagione in
Champions League: è
record [Ansa]
Il grande sconfitto
Pep non è un fenomeno da esportazione
Ha provato a stravolgere una macchina perfetta, ma ha fallito l’esame più importante: l’Europa
::: TOMMASO LORENZINI
■■■ L’eliminazione roboante del Bayern da
quella Champions che aveva dominato, poco
meno di un anno fa, è il grande fallimento di
Pep Guardiola (nella settimana dell’addio all’amico Tito). Questo non vuol dire svignarsela dal
carro del vincitore, ma è la constatazione che il
suo calcio non è (ancora) da esportazione, che
oltre altiki-taka,alsuo tiki-taka,c’è dipiù.Aspettando Mou, glielo ha spiegato Ancelotti - allievo
di Liedholm - a colpi di contropiede e sopracciglio. Roba semplice, sublimata dagli interpreti.
Pep ha accettato l’offerta che gli era stata fatta
da Hoeness e Rummenigge, ben prima che
quel furbastro di Heynckes svelasse al mondo la
sua macchina perfetta. A giochi fatti, vale a dire
dopo che il Bayern aveva portato a casa il triplete, forse Guardiola non avrebbe mai accettato.
Certo,gli va dato atto di aver avuto coerenza. Ha
provato comunque a stravolgere perricominciare, nessuna scopiazzatura ma fogli bianchi per
un nuovo capitolo. Come direbbero quelli bravi, però, ha reso irriconoscibile «una squadra
Pep Guardiola, mister del Bayern [Ansa]
che giocava a memoria». E la mente vola alle
scorribande di Ribery, al portar palla d’esterno
diRobben che ipnotizzava i difensori,alle incursioni di Schweinsteiger, alle zampate dello sfortunato Mario Gomez spedito a Firenze perché
non serviva. Tutto questo non esiste più, il “pan-
zer Bayern” verticale, spietato, ma pragmatico e
spettacolare allo stesso tempo, è stato messo in
garage, Lahm a zonzo, Martinez inebetito. Al
suo posto l’accerchiamento, il possesso, la finalizzazione riservata agli ultimi 16 metri. Il calcio
di Pep è andato bene in una Bundesliga molto
meno competitiva delle chiacchiaere messe in
giro, era poesia quando si trattava di Messi, Xavi, Iniesta: ieri sera è apparso un football da post
birreria,i giocatori smarriti perché privati diuno
spartito certo. Eppure erano gli stessi che dominavano.
Dove è l’errore? È nell’assunto che l’idea possa vincere sui giocatori, che al modulo ci si adatta, non che si adatta il modulo. Anche Sacchi,
che del suo rigido impianto digioco ha fatto una
rivoluzione, non poteva non permettere che la
classe e la fantasia di Van Basten, Gullit o di un
Baresi che si involava all’ala fossero imbrigliate.
Una squadra muscolare e istintiva non deve
pensare, deve agire. Per questo Heynckes con il
Bayern ha vinto tutto, mentre Guardiola ha per
la prima volta firmato un autogol. Pep cambierà
tutto (e tutti) il prossimo anno?
Chelsea-Atletico
Una settimana
per rimanere
Special One
LONDRA Fosse stato solo
per gli innumerevoli trionfi,
Josè Mourinho sarebbe stato solo un grande allenatore. E invece lui è lo Special
One:unico, inimitabile, irripetibile. Perché non basta
vincere per essere speciale:
bisogna vedere da vicino,
quasi accarezzare il fallimento, e poi evitarlo, schivarlo all’ultimo. Mou ne è
un maestro: sulconfine sottilissimo che divide il successo dal flop, gli capita
quasi sempre di rimanere
dalla parte giusta ed evitare
il precipizio. Chissà dove lo
porterà questo finale di stagione, diviso tra la Champions e il rush finale in Premier. Che lui stesso ha riaperto, con il successo di Liverpool,adesso avantidisolidue punti.Solo Mou poteva,con un manipolo dipanchinari, rovinare la festa di
Anfield, che aspetta palpitante il titolo da 24 anni. Ci
è riuscito con il «bus parcheggiato davanti alla porta», la tattica che indispettisce gliesteti della pedata.Allo stesso modo ha progettato la qualificazione alla finale di Champions. A Madrid, è finita 0-0, tutti scontenti eccetto Mou. Oggi
(ore 20.45, diretta su Italia 1
e Sky) ha bisogno necessariamente della vittoria per
raggiungere la finale con il
Chelsea per la prima volta.
In casa i Blues hanno vinto
20 volte su 24 in stagione e
il portoghese recupera anche pedine fondamentali:
Cech e Terry,uscitimalconci a Madrid, potrebbero esserci, come Eto’o e Hazard,
che all’andata non c’erano
proprio.
Certo, con un pareggio
con gol Josè sarebbe a casa.
Ma già altre volte ha trovato sulla sua strada gli spettri
del fallimento, riuscendo a
passarci sopra. E se ci riesci, allora puoi permetterti
di ricordare gli «zeru tituli»
dei tuoi avversari.
NICOLA BORGHI
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SPORT
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La curva Maratona del
Torino domenica ha esposto
un lungo striscione
commemorativo dei morti di
Superga [Ansa]
::: FEDERICO DANESI
TORINO
■■■ Ci sono tragedie di serie A e
altre che iltempo allontana,cancellandone la memoria. Così succede
che il Liverpool abbia commosso il
mondo per commemorare i suoi
morti a Hillsborough, non più tardi
didue settimane fa, mentre da queste parti il Toro debba letteralmente volare per commemorare una
tragedia che tutta Italia visse come
sua 65 anni fa, ma che la Lega Calcio ha deciso d’ignorare per dovere
di calendario.
La pezza è arrivata in corsa,messa dalpresidente Cairo che ha deciso di affittare un volo charter che
permetterà ai giocatori e allo staff,
una volta esaurito l’impegno contro il Chievo, di rientrare in tempo
record a Torino. Così dalle 20, orario assolutamente insolito per le
abitudine tutte sabaude della Basilica di Superga che ai Savoia è tanto
cara, comincerà la messa per ricordare la tragedia del 1949, quella
squadra rimasta nella storia delcalcio mondiale e tutti gli altri, in primis giornalisti ed equipaggio del
volo, che furono spazzati via dallo
schianto.
Tutto quello che aveva ottenuto
il Toro dalla Lega era poter mettere
il lutto al braccio e cominciare con
un minuto di raccoglimento, perché c’è la regolarità del campionato da preservare. Ovviamente Beretta e compagnia l’hanno spiegato al Chievo ma lo spiegheranno
anche a chi lotta per salvarsi insieme ai clivensi, come il Sassuolo
che invece per dovere di Coppa Italia a Firenze sarà impegnato martedì sera. Oppure lo spiegheranno al
Verona, che sta lottando con i granata per un posto in E-League e però,visto che l’Olimpico romano sabato sera sarà occupato dalla finale
di cui sopra, con la Lazio giocherà
lunedì. Un po’ come farà la Juve
per celebrare il suo scudetto contro
l’Atalanta, ad oltre 24 ore da quando scenderà in campo la Roma.
Semplicemente per questo, anche se per loro è tutto, i tifosi del
Toro hanno vissuto una settimana
RABBIA GRANATA
Superga può anche aspettare
La Lega snobba il Grande Toro
Basket Nba
Il boss dei Clippers
sospeso a vita
per frasi razziste
No allo spostamento per il match in casa del Chievo che cade nel 65˚anniversario
Cairo farà rientrare la squadra con un volo speciale. Bruno: «Non c’è rispetto»
di fibrillazione e da ieri mattina mi- la partita tutti assieme, non potennacciavano azioni
do avere i propri
di proteste clamoidoli sotto mano.
rose. C’era chi proNon sarà così,perponeva di mandaché a rendere dire a Verona la Priversa l’ennesima
mavera, alla faccia
giornata dell’orgodel possibile sogno
glio granata ci ha
europeo, giusto
pensato la società,
per avere il piacere
arrivando là dove
di salire tutti assieil governo del calme sul Colle e chi
cio non aveva sapiù semplicemen- Pasquale Bruno [web]
puto guardare.
te di montare un
E un tifoso spemaxischermo a Superga per vivere ciale come Pasquale Bruno non
può che esultare: «Il Torino è la leggenda del calcio italiano e lo devono capire tutti, anche se solo chi
l’ha vissuto da dentro come me lo
sa fino in fondo. È assurdo che si
abbiacosì poca considerazionedella storia, capisco benissimo l’ira dei
tifosi».Un Toro da Europa a luimette i brividi: «So che i tifosi domenica hanno invocato Amsterdam e la
nostra finale persa con l’Ajax.
Quando siamo tornati a Torino, all’aeroporto c’erano più di diecimila persone ad aspettarci e applaudirci. Questa è la gente del Toro,
meriterebbe più rispetto».
Ancora una volta il cuore della
commemorazione, già dal mattino
didomenica,saranno le rovine dello stadio Filadelfia, con un torneo
di calcio a 5 per i Pulcini (in campo
Toro,Novara e la Scuola Calcio guidata da Paolino Pulici), musica e
incontri anche con rappresentanze del River Plate e del Benfica, che
oggicon la squadra - alla vigilia della semifinale contro la Juve - salirà
a Superga.È semplicemente che all’estero ci vedono in un altro modo, sanno cos’è la storia.
Domani i venti anni dalla tragedia
Senna campione anche in libreria
La vicenda di Ayrton osservata e raccontata da mille angolazioni. Vi segnaliamo le uscite migliori
::: TOMMASO LORENZINI
■■■ Il destino di cambiare una disciplina
è toccato a pochissimi: Ali nel pugilato,Maradona nel calcio,Tiger Woods nelgolf. Dopo Ayrton Senna, la F1 non è più stata la
stessa, soprattutto per quel che riguarda la
sicurezza. Ma ci voleva il sacrificio dell’ultimo degli ultimi (Roland Ratzenberger) e
del più grande. Quella di stasera, 20 anni fa,
sarebbe stata l’ultima notte di Ayrton: il 1˚
maggio se ne sarebbe andato. Una notte di
pensieri e riflessioni, nella solita Suite 200
dell’Hotel Castello, dove il fratello Leonardo gli fa ascoltare un nastro che contiene
registrazioni compromettenti di Adriane,
la fidanzata così invisa alla famiglia. Quelle
ultime ore ce le racconta Giorgio Terruzzi,
che Senna lo ha conosciuto da vicino al pari di Leo Turrini, che fece il volo diretto a
Senna, morto il 1˚ maggio 1994 [web]
Rio seduto accanto alla bara diAyrton,voluta dal comandante in prima classe dopo
aver fatto smontare 4 sedili, comunicando
che si rifiutava di sistemare Senna nella stiva. E i passeggeri trascorsero il volo in processione a pregare e piangere sulla bara.
E quanto sia ancora vivo il ricordo del
brasiliano lo testimoniano le numerose
uscite in libreria. Ve ne elenchiamo alcune,
che raccontano la vita e la tragica fine, l’indagine sull’incidente e il controverso processo finito in prescrizione.
Senna, il destino di un campione (Richard Williams, Sperling & Kupfer, euro
14,45); Senna, in viaggio con Ayrton
(Leo Turrini, Imprimatur, euro 12,75);
Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna (Giorgio Terruzzi, 66th and 2nd, euro 12,75); Senna, cronaca di una tragedia (Franco Panortiti, Absolutely Free,
euro 12,75); Immortale. Ayrton Senna
campione di tutti (Beppe Donazzan, Ultra, euro 8,41); Ayrton Senna, le immagini del mito (Sergio Meda, Edizioni Capricorno, euro 9,90); «Lassù non ci sono
muretti...» 1994-2014. Un ricordo lungo
20 anni (M. Cantelli, Il Nuovo Diario
Messaggero, euro 10)
Donald Sterling [Ansa]
::: VALERIO FELLETTI
■■■ Costano caro a Donald
Sterling, 80 anni, proprietario
dei Los Angeles Clippers, le frasi
razziste resenote nei giorniscorsi. Il boss della squadra californiana è stato squalificato a vita
dalla Nba (non potrà assistere a
gare né ad allenamenti e nemmeno potrà entrare negli uffici
della società), con una multa da
2.5 milioni didollarie verrà spinto a cedere ilteam.Sterling è finito nella bufera dopo la pubblicazione di un file audio sul sito
TMZ di una telefonata con la
sua compagna, una modella
identificata come V. Stiviano:
«Perché devi portare persone di
colore alle mie partite? Puoi fare
quello che vuoi, ti chiedo solo di
non portare queste persone alle
miepartite...Puoiammirare Magic Johnson in privato, ma non
mettere la foto su Instagram e
non portarlo alle mie partite».
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BOOM DI AUTO IN CONDIVISIONE
Iscritti in 90mila al car sharing
Debuttano 80 auto di Twist
FABIO MANGINI a pagina 45
OGGI LA FESTA IN PIAZZA AULENTI
I NUMERI DI IERI
::: 4 Rapine
::: 50 Borseggi
::: 47 Furti in appartamenti e negozi
::: 39 Furti a bordo di auto
Bocelli canta l’inno di Expo
sulle note di Morricone
::: 6 Scippi
::: 1 Truffa
::: 8 Furti di autovetture
::: 6 Arresti
LEONARDO IANNACCI a pagina 45
Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]. Pubblicità: SYSTEM24, via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano; tel. 02.3022 1/3837/3820 - Fax 02.30223214
Mille no global in piazza: «A morte i fascisti»
Pisapia omaggia Ramelli. E i compagni s’infuriano
Giuliano onora il giovane Msi ucciso nel ’75: «Serve una pacificazione nazionale». Sel e Prc in rivolta: «Parole fuori luogo»
:::
■■■ Giuliano Pisapia rende omaggio alla lapide di
Sergio Ramelli. Va a stringere la mano all’avversario
Riccardo De Corato che sembra sorpreso, e poi si
ferma con tutto il gruppo davanti alla lapide che ricorda il ragazzo di 19 anni del Fronte della gioventù
ucciso dai militanti di Avanguardia Operaia: «Ora
serve una pacificazione nazionale». «Ci sono voluti
tre anni, ma finalmente questa volta il sindaco era
presente alla cerimonia in ricordo di Sergio Ramelli», commenta Riccardo De De Corato. Il suo segnale
è stato così forte da far infuriare i “compagni”: da
Mirko Mazzali di Sel a Rifondazione Comunista denunciano «parole fuori luogo». Critiche perfino dal
braccio destro Paolo Limonta.
SALVATORE GARZILLO a pagina 43
Ilcommento
Dopotreanni
ungestocoraggioso
dasindacoditutti
::: MICHELA RAVALICO
■■■ «Chil’ha detto che non ci vado?». Con questa
frase, sibillina, il sindaco Giuliano Pisapia aveva risposto al consigliere diFratelli d’Italia,Marco Osnato, che lo invitava a partecipare alla commemorazione per Sergio Ramelli. Alla fine ci è andato davvero. Pisapia si è presentato affiancato da un nutrito
gruppo di delegati del Pd milanese tra cui il segretario renziano Pietro Bussolati,il capogruppo in consiglio comunale Lamberto Bertolé e l’assessore alla
Mobilità Pier Francesco Maran. Il suo gesto, che
incontra il pieno plauso delle forze del centro destra, non piace a tutti a sinistra. Uno dei consiglieri
più affezionati del sindaco,l’avvocato Mirko Mazzali di Sel (con cui è stato compagno di foro nella difesa della moglie e della figlia di Dax, un giovane dei
centri sociali vittima di un’aggressione da parte di
un ragazzo di destra), ha criticato la scelta delle parole. «Il termine pacificazione nazionale onestamente non si può proprio sentire», scrive Mazzali
su Facebook. Pisapia, invece, non solo è andato in
via Bronzino per presenziare alla deposizione della
corona sulla lapide in ricordo di Ramelli,ma ha parlato di «pacificazione nazionale»,perché «questi fatti non accadano mai più». Una scelta controcorrente: nemmeno l’ex primo cittadino Letizia Moratti
era mai andata (inviava sempre il vicesindaco, Riccardo De Corato), e solo una volta si era presentato
il sindaco di Forza Italia, Gabriele Albertini.
La decisione di ieri, che noi di Libero non possiamo che applaudire (in un editoriale una settimana
fa lo avevamo invitato a partecipare per dimostrare
di essere «il sindaco di tutti e non di una parte»),
non è altrettanto compresa nel suo ambiente. « Si è
giocato il mio voto per sempre», «Va a ricordare Ramelli per tentare la conciliazione, però non l’ho mai
visto ad un corteo per Dax», sono alcuni commenti
a caldo su Twitter. In dissenso anche Rifondazione:
«Non possiamo condividere».Cosa lo abbia convinto lo sanno solo lui e la sua coscienza. È certo che
alle prossime elezioni sarà costretto a rivedere la
rosa degli alleati. A meno che, ma è solo un sospetto, non sia il primo vero passo per un ricollocamento al centro. Il centro di Matteo Renzi.
CERIMONIA E POLEMICHE
Il sindaco Pisapia rende omaggio a Sergio
Ramelli nei giardini intitolati al ragazzo
del Fronte della Gioventù ucciso dai
militanti di Avanguardia Operaia nel
1975; sopra la marcia no global contro il
corteo della destra [Fotogramma]
Majorino: sì a un progetto unitario
La squadra del renziano svita le barriere a Bergamo
La giunta fa felici i musulmani
«Via libera alla moschea tra un mese»
L’ultimo show di Giorgio Gori:
boicottare le panchine anti-bivacco
■■■ Fumata nera sulla moschea dopo due ore di vertice tra le comunità
islamiche e l’assessore alWelfare,Pierfrancesco Majorino. Il Comune e i delegati musulmani si prendono un altro mese. Il prossimo incontro è previso il 29 maggio. «Registriamo un piccolo passo avantiper arrivare alla definizione di un progetto unitario che
permetta a questa città di dotarsi di
■■■ Le panchine «anti-bivacco» di
Bergamo infuocano lo scontro politico in vista delle prossime amministrative. Lunedì pomeriggio Gianluca Spitalieri, candidato di Patto Civico - lista che sostiene Giorgio Gori ha smontato i braccioli presenti in
via sperimentale su alcune panchine
del centro città. E ieri l’ex direttore di
Canale 5 siè fatto fotografare,con tan-
un luogo dedicato alla religione islamica», ha dichiarato Majorino. Il progetto dovrà essere a costo zero per il
Comune, anche se non si esclude che
la moschea possa sorgere su un’area
pubblica (al contrario di quanto detto
in passato). Piccardo del Caim ribadisce: «Per noi il progetto migliore è
quello di Lampugnano».
MICHELA RAVALICO a pagina 42
Al centro dell’Olimpia Samuels sanzioni per 1.700 euro
Star del basket senza freni: 17 multe al volante in due mesi
::: MATTEO SPAZIANTE
■■■ Evidentemente le regole della strada non sono
il piatto forte per Samardo Samuels. Il centro giamaicano dell’Ea7, infatti, ha pubblicato nella serata di lunedì
su Instagram una foto dell’elenco delle multe che il
Comune di Milano gli ha affibbiato negli ultimi due
mesi. Ben 14 infrazioni tra il 30 gennaio e il primo marzo per un totale di 1.729 euro da versare nelle casse
dell’amministrazione (che saranno trattenuti dal suo
stipendio) e 8 punti che dovrebbero venir decurtati dalla patente del giocatore dell’Olimpia. Si va dai 546 euro
(e 6 punti) per aver superato di 60km/h il limite di velo-
cità ai 58 (e due punti) per aver parcheggiato in un
posto riservato ai portatori di handicap, passando per i
4 ingressi di Area C non pagati da 376 euro, 6 divieti di
sosta da 502 euro e due viaggi nella zona riservata ai
mezzi pubblici da 188 euro.
Multe non da poco per Samuels, che sul famoso
social network (da dove ha poi eliminato la foto) ha
commentato: «Guidare in Italia è orribile! Parliamo di
1729 euro di multe per il parcheggio in due mesi!».
Saranno forse le difficoltà con il codice della strada ad
aver spinto l'ex centro dei Cleveland Cavaliers verso
l’uso della bicicletta, utilizzata dal giamaicano anche
per presentarsi agli allenamenti.
to di banana, proprio su una delle
panchine contestate. L’assessore alla
Sicurezza Massimo Bandera attacca:
«È esclusivamente un tentativo difarsi propaganda elettorale, l’iniziativa
èstata annunciata un anno fa e lasciare delle panchine su cui sipuò dormire non è una soluzione ai problemi di
marginalità».
LUCA BASSI a pagina 47
42
CRONACA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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Vertice a Palazzo Marino
IL SOPRALLUOGO
La giunta fa felice l’islam
«Via libera tra un mese
alla nuova moschea»
Cascina Merlata
Pronta nel 2015
la bretella per Rho
Majorino accelera sul minareto: «Sì a un progetto unitario delle comunità»
Soddisfatti i musulmani. Piccardo: «Ora il Comune ci assegni il Palasharp»
::: MICHELA RAVALICO
■■■ Fumata nera dal primo in-
contro tra le comunità islamiche
milanesi e l’assessore al Welfare,
Pierfrancesco Majorino, a cui il
sindaco ha affidato il delicato
compito di trovare una mediazione con le diverse anime diMaometto in città. E di fare sintesi
sulla richiesta di costruzione di
una moschea.
Il Comune si prende un altro
mese, e invita le comunità a trovare un accordo. «Il 29 maggio ci
sarà un nuovo incontro, e per
quella data le comunità islamiche milanesi sono state invitate a
presentare un progetto unitario
per una moschea in città - scrive
in una nota Palazzo Marino - il
progetto dovrà essere condiviso
non solo nelle modalità di realizzazione e finanziamento ma anche di gestione democratica degli spazi di culto».
Ottimista Majorino: «Oggi si è
registrato quello che consideriamo un piccolo passo avanti per
arrivare alla definizione di un
progetto unitario per una moschea - ha dichiarato al termine
dell’incontro - Il Comune di Milano è pronto a fare la sua parte,
ma non intende impiegare risorse pubbliche». Soddisfatto anche il coordinatore del Caim, Davide Piccardo. «Abbiamo aspettato tre anni, possiamo attendere un altro mese - dice Piccardo Speriamo che si tratti dell’ultimo
tentativo per esaurire tutte le strade possibiliper un maggiore consenso. Certo passato questo mese, non ci sarà più nulla da ragionare. Bisognerà decidere». Piccardo ribadisce che per loro l’unico progetto possibile è quello sull’area di Lampugnano.
Più interlocutorio il commento di Yahya Pallavicini, imam di
via Meda. «Se si vuole una gestione comunitaria, come chiede
con forza l’assessore Majorino,
civogliono anche criteridigestione unitari. Il problema è che il
Comune attribuisce erroneamenteo una rappresentanza
quantitativa, errata, al Caim»- Insomma il progetto di Lampugnano può andare bene, «solo se sarà prevista una gestione congiunta»,altrimenti per Pallavicini meglio «investire sui centri già esistenti».
L’incontro tra idelegati musulmani e Majorino, che è durato
più di due ore, si è svolto nella
sede dei servizi sociali in Largo
Treves. Prima del termine, anche il segretario del Pd, Pietro
Bussolati, ha voluto lanciare un
appello alla pluralità, sulla scia di
quanto indicato anche dall’assessore. «Siamo favorevoli a un luogo di culto per i musulmani a Milano - ha detto il segretario. - Auspichiamo che il tavolo di confronto organizzato dall’assessore Majorino riesca a garantire la
L’OFFENSIVA DELLA MEZZALUNA
Sopra una preghiera comunitaria davanti al
Palasharp, a sinistra il progetto delle comunità
islamiche per la nuova moschea da costruire a
Lampugnano [Fotogramma]
possibilità di costruzione della
moschea in vista di Expo».
Per Bussolati, il punto cardine,è che «questa moschea diventi un simbolo dell’apertura di Milano attraverso una gestione pluralistica da parte delle varie realtà islamiche che si trovano in città.Riteniamo inoltre che sia indispensabile la massima trasparenza sulla provenienza dei fondi
per la costruzione». Insomma va
bene avere un minareto, ma dovrà essere di tutti (e non solo del
Caim, come invece prevede il
progetto più in voga in questo
momento anche a Palazzo Marino, che prevede la trasformazione dell’area di Lampugnano dove sorge il Palasharp in una grande moschea).
Certo le polemiche di qualche
giorno fa, dopo le dichiarazioni
IL GOVERNO: TONI DISCRIMINATORI
Chiede di sgomberare un campo rom
Leghista «censurato» da Palazzo Chigi
Il dipartimento delle Pari Opportunità si è mobilitato contro un
consigliere milanese e leghista di zona 8 Enrico Salerani, che non
pensava certo di sollevare un polverone quando, lo scorso marzo,
denunciava l’ennesimo campo rom in città. «A Roserio, nell’ex
fabbrica Selex Galileo, sono presenti ormai da diversi mesi alcuni
occupanti. Anche questa volta lasceranno sporcizia, degrado e malavita?» chiedeva Salerani. In risposta, il consigliere ha ricevuto
una lettera della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento pari opportunità - Unar con esplicita richiesta di «voler
considerare l'opportunità, per il futuro, di trasmettere alla comunità messaggi di diverso tenore, ispirati ai valori del dialogo e della
convivenza pacifica tra le persone indipendentemente dalla loro
origine nazionale». La censura, si legge nella lettera inviata a Salerani, è accompagnata dalla richiesta di «non alimentare stereotipi
e diffidenza nei confronti della popolazione rom».
M. BAR.
diPiccardo durante la manifestazione del 25 aprile, non hanno
aiutato nel preparare un terreno
favorevole alla conciliazione. Il
coordinatore del Coordinamento associazioni islamiche di Milano aveva scritto sulla sua bacheca Facebook che «andare alla
manifestazione del 25 aprile con
la bandiera israeliana significa insultare la resistenza».
Eppure la dichiarazione fuori
luogo non ha impedito che ieri il
Caim fosse rappresentato alvertice col Comune. Conferma il coordinatore Piccardo: «All’inizio
dell’incontro l’assessore ha voluto spiegare che le nostre diverse
opinioni,che restano tali, su questo tema non influiscono su questo tavolo, non c’entrano coldiritto di una comunità a un luogo di
culto».
Non si contano i cantieri aperti per migliorare la viabilità
intorno ad Expo: ognuno ha
una sua valenza, un suo perché.
L’interconnessione NordSud tra il Sempione e l’autostrada Milano-Torino è strategica perché collegherà il
quartiere direzionale di Expo
- che sta sorgendo in Cascina
Merlata con residenze, uffici
e parcheggi - con la porta sud
della Fiera di Rho-Pero.
«Dobbiamo lavorare sodo
perché il 30 aprile 2015 l’opera dovrà essere pronta», ha
detto l’assessore provinciale
Giovanni De Nicola durante
un sopralluogo svolto ieri pomeriggio. La strada, pronta al
15 per cento, costerà 37 milioni di euro divisi tra fondi Cipe, Provincia e Comune di Milano, Regione, Anas, Euro Milano. Garantirà l’accessibilità
sia al nuovo raccordo che collega Molino Dorino alla A8,
sia al villaggio Expo. «Il cronoprogramma è in ritardo in
molti cantieri perché purtroppo in questo Paese si procede a suon di ricorsi», ha detto il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà.
«Occorre dire basta alla burocrazia lunga semplificando le
nostre norme. Pensiamo alla
Pedemontana, dove i lavori
sono bloccati per mancanza
di fondi: il Cipe dovrebbe riconoscere le anticipazioni di
fiscalità come ha già fatto con
altri Enti».
«L’azienda che sta realizzando l’opera lavora a ritmi serrati e se occorre dividerà gli
operaisu tre turni - ha concluso De Nicola, - grazie a tutti
coloro impegnati affinché la
mobilità intorno a Milano sia
efficiente e sicura al di là di
Expo».
M. PIZ.
Sel aveva criticato l’immagine dei due Santi
Dopo i Papi sui ticket spunta il Quarto Stato
Per il primo maggio Atm stampa sui biglietti il quadro di Pelizza da Volpedo: «I tagliandi speciali aumentano le vendite»
::: FRANCESCO LOIACONO
■■■ Dopo il biglietto con l’immagine dei
due Papi canonizzati la scorsa domenica,
Atm ci riprova. In occasione del primo
maggio,l’azienda ditrasporto pubblico milanese emetterà un’altra serie di titoli di
viaggio da collezione raffiguranti «Il Quarto Stato», celebre dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo sull’emancipazione dei lavoratori, esposto al Museo del Novecento.
L’iniziativa, che durerà quattro giorni a
partire da domani, fa parte di una strategia
anticipata da Atm la scorsa settimana. L’azienda aveva difatti annunciato che i biglietti con i volti stilizzati di Giovanni XXIII
e Giovanni Paolo II, proclamati santi da Papa Francesco domenica scorsa, sarebbero
stati solo i primi di una serie di emissioni
speciali da realizzare per celebrare «le più
importantioccasioni o glieventi più significativi». Detto fatto, a neanche una settimana di distanza Atm ha mantenuto le promesse. Anche grazie alla «versatilità del sistema tecnologico che consente di modificare rapidamente il layout dei biglietti senza costi aggiuntivi», come spiegano dall’a-
::: L’INIZIATIVA
EMISSIONI SPECIALI
La nuova strategia di Atm è di realizzare biglietti speciali in occasione di
«eventi significativi», resa possibile
grazie alla versatilità del sistema tecnologico e senza alcuna spesa aggiuntiva
LA CANONIZZAZIONE
I primi tagliandi da collezione sono stati emessi in occasione della santificazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo
II, celebrata da Papa Francesco la scorsa
domenica
LE POLEMICHE
Il consigliere milanese di Sel Luca Gibillini aveva criticato la scelta del Comune
e di Atm parlando di una «presa di posizione culturale, politica e religiosa» in
contrasto con una città laica come Milano
FESTA DEI LAVORATORI
Da domani fino al 4 maggio saranno in
vendita i biglietti speciali raffiguranti
«Il Quarto Stato», celebre dipinto di
Giuseppe Pellizza da Volpedo esposto
al Museo del Novecento, simbolo dell’emancipazione dei lavoratori
Il quadro stilizzato che sarà stampato domani sui biglietti Atm [Omnimilano]
zienda. Con questa nuova serie di titoli di
viaggio, acquistabile presso le tradizionali
rivendite, si vuole ripetere il successo di
quella dedicata ai due Papi santi: «Il gradimento della precedente emissione è stato
molto alto - spiegano da Atm - e il volume
di vendite è stato di molto superiore rispetto a quello registrato in analogo periodo
dell’anno con biglietti normali». La speran-
za, questa volta, è che il passaggio dal sacro
al profano possa tenere a freno le polemiche. L’emissione dedicata ai Papi, infatti, è
stata duramente criticata dal consigliere di
Sel Luca Gibillini, che ha addirittura presentato un’interrogazione all’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran e ad Atm
parlando di una «presa di posizione culturale, politica e religiosa».
CRONACA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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Sindaco criticato anche dal braccio destro Limonta
Pisapia onora Ramelli. Compagni in rivolta
Giuliano omaggia il giovane Msi ucciso nel ’75: «Ora una pacificazione nazionale». Sel e Prc furiosi: «Parole fuori luogo»
::: SALVATORE GARZILLO
■■■ Il dubbio sulla partecipazio-
ne delsindaco Giuliano Pisapia resiste fino alle 15.01, quando l’avvocato arancione appare all’ingresso
delvialetto.Perfino l’imperturbabile avversario Riccardo De Corato
sembra sorpreso, anche se le frasi
pronunciatelunedìdalprimo cittadino lo avevano convinto che si sarebbe presentato. Pisapia, infatti,
aveva risposto a un’affermazione
provocatoria del capogruppo FdiAn Marco Osnato con una domanda sibillina:«Chiti dice che non andrò alla commemorazione di Ramelli?». Ed eccolo lì, con l’assessore Pierfrancesco Maran e alcuni
consiglieri di maggioranza, serio,
senza fascia tricolore, preceduto
dalla corona di fiori. Stringe la mano a De Corato e poi si ferma con
tutto il gruppo davanti alla lapide
che ricorda il 19enne del Fronte
della gioventù morto per un brutale pestaggio.
Un minuto disilenzio per omaggiare un ragazzo di destra che non
c’è più, lui con un passato vicino
alla sinistra extraparlamentare.
Poi di nuovo sul vialetto a rispondere alle domande deicronisti.«Bisogna arrivare alla pacificazione
nazionale e far sì che fatti simili
non accadano più – ha detto Pisapia - C’è scritto sulla lapide di Ramelli e vale più di molte parole. Mi
auguro che la mia presenza e quella degli assessori comunali possa
servire per evitare che questo pomeriggio sorgano problemi non
tanto per l’ordine pubblico ma in
tema di convivenza nella città tra
chi ha idee opposte. Se segnali comequesto possono essere utiliperché fatti simili non accadano più,
ci sarà sempre il mio impegno». E
il segnale di Pisapia è stato così forte da far infuriare anche una parte
del suo elettorato e dei suoi più
stretti“compagni”.«Ilsindaco è andato a commemorare Ramelli,
non ci trovo niente di male, diverso sarebbe se fosse andato stasera.
Ha deciso di ricordare una persona morta, come Sindaco di tutta la
città – ha scritto su Facebook il consigliere di Sel in Comune, Mirko
Mazzali - Però il termine pacificazione nazionale non si può sentire,
perché troppo generico. La pacificazione nazionale con chi fomenta il razzismo e la xenofobia, la superiorità di una razza tu non la
puoi fare. O si spiega bene di cosa
si parla, oppure si rischia di fare
confusione. Il gesto ci stava, la frase no». Ancor più dura la nota di
Rifondazione Comunista: «Caro
Sindaco, cosìcome abbiamo fortemente condiviso nei giorni scorsi
le tue parole contro la parata nazistoide non possiamo politicamente condividere le tue parole sulla
pacificazione nazionale», dicono
Anita Sonego e Matteo Prencipe.
«Con chi fomenta ogni giorno la
caccia xenofoba nei nostri quartieri e organizza il nuovo nazi-fascismo non c’è pacificazione alcuna.
Non ci si pacifica con chi ha valori
antiteticialla Costituzione».La sinistra estrema chiede la stessa presenza istituzionale riservata a Ramelli per la commemorazione di
Alberto Brasili (il25 maggio) e Gaetano Amoroso (oggi alle 18), due
“compagni” uccisi nel ’75 e ’76,
con la speranza «dinon essere considerate vittime di serie B come è
IL GESTO E LE POLEMICHE
Pisapia alla lapide per Ramelli. In alto De Corato, e sotto
il consulente Limonta e il consigliere Sel Mazzali [Ftg]
accaduto negli anni passati». Stessa richiesta viene anche dal braccio destro di Pisapia,Paolo Limonta, che, presente al corteo degli antagonisti, ha aggiunto: «D’accordo
con la scelta di commemorare Ramelli,ma doveva condannare nuovamente la manifestazione di piazzale Susa (organizzata dai movimenti di destra, ndr).
Chi ha apprezzato lo slancio di
Pisapia è stato De Corato: «Ci sono
volutitre anni, ma finalmente que-
“
■ Serve una pacificazione
nazionale, fatti simili non
accadano più
GIULIANO PISAPIA
■ No alla pacificazione
con chi fomenta la xenofobia
MIRKO MAZZALI (SEL)
sta volta il sindaco era presente alla cerimonia in ricordo di Sergio
Ramelli – ha detto il vice-presidente del consiglio comunale - la pacificazione si fa coi gesti e non con le
parole, e quello di oggi è stato un
gesto molto importante che va nella direzione giusta. Pisapia mi ha
detto che il prossimo anno intende fare una commemorazione più
significativa, dato che cadrà il
40esimo anniversario dell’assassinio di Sergio: ci conto. Dopo la de-
posizione della corona ai giardini
Ramelli, siamo andati a ricordare
Enrico Pedenovi. Il sindaco aveva
un impegno, ma sono stato onorato di poter dire io due parole in ricordo del sacrificio di Pedenovi. La
sera prima dell’omicidio, a opera
di un commando di Prima Linea,
ero con lui nella sede del Msi. La
mattina dopo seppi che gli avevano sparato mentre stava tranquillamente leggendo il giornale in macchina».
Il corteo rosso
Mille no global in marcia: «A morte i fascisti»
Centro blindato per la sfilata degli antagonisti. Assalto dei centri sociali alla sede di Forza Nuova in via Palmieri
CROCI CELTICHE AL PRESIDIO
Manifestazione della destra
per commemorare Sergio
Erano almeno un migliaio i partecipanti al
corteo di destra per ricordare Sergio Ramelli, morto il 29 aprile del 1975. I manifestanti
si sono ritrovati in piazzale Susa, e con il
calar del sole hanno acceso le torce a fuoco
e hanno cominciato a sfilare per le vie di
Milano fino a via Paladini, dove Ramelli abitava. Ordinati, come un piccolo esercito
schierato, i manifestanti imbracciavano il
tricolore. C’erano esponenti storici della destra e giovani appartenenti a movimenti come gli Hammerskins. Oltre alle bandiere
italiane sono comparse alcune croci celtiche; in particolare ne svettavano un paio su
uno striscione con scritto «onore ai camerati caduti». Inseguito i partecipanti hanno
deposto una corona commemorativa e
chiamato «l’appello» per Ramelli, Enrico
Pedenovi (il consigliere del Msi assassinato
nella sua auto) e Carlo Borsani, il gerarca
fascista fucilato dopo la liberazione nel ’45.
Ai nomi dei morti tutti i presenti hanno fatto il saluto romano. Sul posto, lungo tutta la
manifestazione, è rimasto presente un imponente spiegamento di forze dell’ordine.
::: FRANCESCO LOIACONO
■■■ Alla fine, le fosche previsioni della vigilia sono state in parte disattese.
L’anti-corteo organizzato da centri sociali e antagonisti, in risposta a quello
di matrice destrorsa per commemorare il giovane Sergio Ramelli - assassinato 39 anni fa da studenti di Avanguardia operaia - ha attraversato la città senza particolari problemi di ordine pubblico. Ma il bilancio di una giornata nata all’insegna della tensione ha fatto registrare, comunque, alcuni danni. Un
gruppetto di antagonisti, infatti, svincolatisi dal corteo principale, ha assaltato
la sede di Forza Nuova di via Palmieri,
distruggendone le vetrate.
Un gesto isolato, certo, ma che serve
a spiegare la comprensibile preoccupazione dei circa 700 agenti spiegati per
evitare che le due manifestazioni, organizzate a pochi chilometri di distanza
l’una dall’altra, entrassero in contatto.
Per evitare possibili problemi, le forze
dell’ordine hanno anche chiuso alcune strade, in maniera da creare una zona cuscinetto che separasse i due gruppi. Precauzioni che sono servite a far sì
che tutto, nel corteo, si svolgesse per il
meglio. Sono state circa un migliaio le
persone che si sono radunate ieri,intor-
Il corteo di sinistra che ha sfilato ieri per le vie del centro [Fotogramma]
no alle 19,in piazza Oberdan.Da lì hanno sfilato dietro a uno striscione che recitava «Milano 29 aprile: nazisti no grazie», raggiungendo prima piazza Risorgimento e poi corso Indipendenza.
Non sono mancati, come di consueto, cori e slogan urlati contro gli «avversari».Tuttavia, a parte qualche fumogeno e i caschi che accompagnano molte
manifestazioni degli antagonisti, non ci
sono stati problemi.
La tensione è rimasta confinata tra
slogan e simboli, senza sfociare in violenza, almeno nel corteo principale.
A contribuire al relativo svelenimen-
to di un clima che si era fatto rovente è
stato, forse, anche il gesto del sindaco
Giuliano Pisapia, che poco prima della
manifestazione si era recato ai giardini
Ramelli per rendere omaggio al giovane ragazzo morto. Un gesto accolto
con favore da tutto il centrodestra, e un
po’ più tiepidamente a sinistra. Anche
il braccio destro del sindaco, Paolo Limonta, presente al corteo antifascista,
ha avuto qualcosa da obiettare: «Bene
il gesto distensivo di Pisapia, ma avrebbe fatto meglio a rimarcare
l’inopportunità del corteo di piazzale
Susa».
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CRONACA
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Oggi la kermesse in Garibaldi
Festa in piazza per Expo
Bocelli canterà l’inno
scritto da Morricone
::: LEONARDO IANNACCI
FENOMENO URBANO
In alto una Fiat 500 del servizio Enjoy:
utilizzando il car sharing non si pagano
Area C e i parcheggi [Fotogramma]
La mania dei motori in condivisione
Boom di iscrizioni al car sharing
E debuttano le auto di Twist
Novantamila abbonati in città: da venerdì disponibili anche le 80 vetture Volkswagen
::: FABIO MANGINI
■■■ Twist lancia il guanto di sfida a
Enjoy e Car2Go. Il nuovo servizio di car
sharing percorrerà da venerdì 2 maggio
le strade della città. Ieri la presentazione
con ilsindaco Giuliano Pisapia e con l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran. «Da oggi Milano ha una marcia in
più» sostiene ilprimo cittadino.«Aggiungiamo un altro importante tassello al
mosaico della sostenibilità». Le auto blu
inaugurano la marcia del terzo operatore privato di car sharing milanese. Si
chiama Twist (Transport With Innovative Sustainable Technology) e sarà utiliz-
zabile attraverso lo smartphone grazie
ad una semplice App che individua ilveicolo più vicino e offre la possibilità diprelevarlo senza prenotazione e obblighi
sui tempi di riconsegna. Per poter usufruire delservizio basterà ritirare una tessera (gratis per il primo mese e successivamente al costo di 15 euro) presso le
filiali del partner commerciale Frigerio
Viaggi e registrarsi sul sito www.twistcar.
it.
Il progetto è partito dalla giovane imprenditrice Alessandra Guaitamacchi,
direttore commerciale del Consorzio
Twist, il cui prossimo obiettivo «è quello
diestendere il servizio sulterritorio italia-
no raggiungendo quota 80mila abbonati entro la fine dell’anno». La flotta, composta inizialmente da 80 “Up” Volkswagen 1000, (a settembre saranno circa
500) offrirà una tariffa al consumo di 27
centesimi al minuto (comprensiva di assicurazione, manutenzione, carburante, parcheggio e pedaggio di Area C) e
promette di“confrontarsi” con due competitor colossi come Mercedes e Eni.
Ma quali sono le caratteristiche della
nuova flotta? L'intento è quello di offrire
un’automobile compatta ma versatile,
per tutta la famiglia.Per questo le city car
dispongono dicinque porte, cambio automatico, e sono omologate per quattro
posti. Il colore è l’azzurro. «Abbiamo
scelto questa tonalità brillante perché vogliamo ispirare simpatia», ha ribadito
Guaitamacchi. Sulla vettura spicca una
“S” come “super car sharing” ma soprattutto “sostenibilità”: meno emissioni di
CO2 nell’ambiente attraverso l’utilizzo
di un software studiato ad hoc, il cui brevetto è di proprietà di Twist srl.
Tra le novità più interessanti, soprattutto in vista di Expo, c’è la presenza di
un navigatore di bordo multilingue con
tablet e una voce guida che accompagnerà gli utenti verso i principali punti
d’interesse della città: musei, manifestazioni ed eventi.
■■■ Andrea Bocelli, Milano e il maestro Ennio
Morricone uniti per l’Expo 2015. Sarà la voce del
grande tenore toscano a fare da colonna sonora
all’evento che metterà l’anno prossimo Milano al
centro del mondo. «La forza del sorriso» è il titolo
del brano, scritto e interpretato da Bocelli e musicato dal maestro premio Oscar Morricone, che
verrà presentato stasera su Rai Uno, subito dopo
il Tg delle 20, nel corso del programma «Conto
alla rovescia a un anno da Expo 2015», condotto
da Antonella Clerici. In diretta da Piazza Gae Aulenti, Bocelli, accompagnato dall’orchestra della
Rai composta da 71 musicisti e 50 coriste, canterà
«La forza del sorriso» in anteprima mondiale.
Ilbrano è accompagnato da un video spettacolare, con immagini aeree della Milano storica del
Duomo e della Milano del futuro intorno a piazza
Gae Aulenti, nel quale il tenore interpreta il pezzo
al pianoforte al 39˚piano del Palazzo della Regione, uno degli edifici che disegna la nuova skyline
della città. Per le riprese del video sono stati utilizzati due elicotteri dotati di camere aeree speciali
e una gru. Nella clip alcune immagini ritraggono
Bocelli insieme alla moglie, Veronica, e a Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015.
«Stimolato da una melodia così ispirata e non
convenzionale ho voluto scrivere dei versi che invitino la gente a sorridere», racconta il tenore. «Il
sorriso è forse ciò che più scarseggia, ai giorni
nostri, in Italia. Eppure porta con sé una forza
micidiale,è contagioso e spinge all’ottimismo. Sono stato colpito dal fatto che, casualmente, proprio nei giorni in cui stavo elaborando i versi della
canzone, Papa Francesco abbia tenuto un’omelia ribadendo la potenza di tale espressione esteriore d’una gioia interiore». La canzone parla d’amore: «Un sentimento che ho inteso come universale, paterno, filiale o d’amante, amore che
s’incarna appunto nella forza di un sorriso la cui
scintilla si propaga e - come recita un verso della
canzone - ’tutto ciò che ti circonda,subito sorriderà con te’».
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CRONACA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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The Amazing Spider-Man 2
12.00-15.10-18.10-21.15
Violetta - Backstage Pass
12.40-14.55-17.10-19.30
Un fidanzato per mia moglie
12.40-15.10-17.40-20.00-22.20
Transcendence
12.40-15.30-19.35-22.20
Francesco da Buenos Aires
19.30-21.30
Rio 2 - Missione Amazzonia
12.10-14.30-16.50-19.10
Captain America: The Winter Soldier
22.10
Gigolo' per caso
12.55-15.40-17.55-20.10-22.25
Noah
13.10-16.10-19.10-22.10
Divergent
18.30-21.40
Rio 2 - Missione Amazzonia
12.40-15.00
The Amazing Spider-Man 2
20.10
The Amazing Spider-Man 2 3D
13.10-16.10-22.15
ORFEO MULTISALA
VIA S. PIETRO ALL'ORTO, 9 - TEL. 0276001214-899678903
Locke
14.50-16.45-18.40
20.30-22.15
10.30
15.00-17.45
19.35
VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802
GALL. DE CRISTOFORIS 3 - TEL. 02780390
ARCOBALENO FILMCENTER
Violetta - Backstage Pass
Gigolo' per caso
Still Life
Gigolo' per caso
Violetta - Backstage Pass
Noah
15.00-16.50-18.40-20.30-22.30
15.30-17.50-20.20-22.30
15.30-17.50-20.20-22.30
15.30-17.50-20.20-22.30
14.45-16.35-18.25
20.15
22.30
14.45
16.45-18.40-20.35-22.30
14.30-19.50
17.10-22.30
PALESTRINA
VIA PALESTRINA, 7 - TEL. 026702700
16.30-18.45-21.00
Francesco da Buenos Aires
PLINIUS MULTISALA
VIALE ABRUZZI, 28/30 - TEL. 0229531103
The Amazing Spider-Man 2
Gigolo' per caso
Grand Budapest Hotel
Un fidanzato per mia moglie
Rio 2 - Missione Amazzonia
Noah
Il centenario che salto’
UCI CINEMAS BICOCCA
15.00-17.30-20.00-22.30
15.00-16.50-18.40-20.30-22.30
15.30-17.30-20.20-22.30
15.30-17.50-20.10-22.30
15.00-17.30
20.00-22.30
15.30-17.50-20.10-22.30
VIALE SARCA, 336 - TEL. 892960
Cuccioli - Il paese del vento
Gigolo' per caso
The Amazing Spider-Man 2
Un fidanzato per mia moglie
The Amazing Spider-Man 2
Nymphomaniac - Volume 2
Rio 2 - Missione Amazzonia
Tracks - Attraverso il deserto
Locke
La sedia della felicita'
Oculus
Rio 2 - Missione Amazzonia
Divergent
Storia di una ladra di libri
Transcendence
Violetta - Backstage Pass
Locke
UCI CINEMAS CERTOSA
22.40
15.00-17.30-19.50-21.50
14.50-17.25-20.05-22.25
22.35
14.30-17.15-20.00
14.50-17.20
20.10-22.40
15.15-18.25-21.45
22.45
15.15-17.30-19.45
14.00
16.00-19.15-22.35
15.00-17.45-20.20-22.40
VIA STEPHENSON, 29 - TEL. 892960
Rio 2 - Missione Amazzonia
Transcendence
The Amazing Spider-Man 2 3D
The Amazing Spider-Man 2
Violetta - Backstage Pass
Gigolo' per caso
Un fidanzato per mia moglie
Noah
Captain America: The Winter Soldier
Il centenario che salto’
Francesco da Buenos Aires
17.15
19.50-22.40
18.30-21.40
17.00-19.10-22.10
17.20-19.40
22.30
17.25-19.45-22.10
18.00-21.15
22.35
20.00
SPAZIO OBERDAN CINETECA ITALIA
19.30-22.30
VIALE VITTORIO VENETO 2 - TEL. 0277406300
VIALE CONI ZUGNA, 50 - TEL. 0289403039
Violetta - Backstage Pass
Rio 2 - Missione Amazzonia
Gigolo' per caso
Rio 2 - Missione Amazzonia
Grand Budapest Hotel
The Amazing Spider-Man 2
The Amazing Spider-Man 2 3D
Captain America: Thhe Winter Solldiier
Francesco da Buenos Aires
Il mondo fino in fondo
Noah
Grand Budapest Hotel
Mr. Peabody e Sherman
Un matrimonio da favola
The Amazing Spider-Man 2 3D
Il centenario che salto’
Violetta - Backstage Pass
Barry, Gloria e i Disco Worms
The Amazing Spider-Man 2
Locke
14.00
17.10-20.00-22.20
15.45-19.00-22.15
14.45-17.35-20.00-22.35
14.00-17.10-20.25
19.40-22.25
14.40-17.05
14.00-16.45-19.50-22.35
14.20-16.50
20.05
22.45
14.00-16.35
16.50
14.00
20.00-22.45
14.30-16.40
20.00
Ciao America!
Maharishi Mahesh Yogi - Sage of a new generation
All Is Lost - Tutto e' perduto
HINTERLAND
ASSAGO
VIALE MILANOFIORI - TEL. 892960
17.00
19.00
21.15
UCI CINEMAS FIORI
Rio 2 - Missione Amazzonia
Il mondo fino in fondo
The Amazing Spider-Man 2
Noah
Un fidanzato per mia moglie
Il centenario che salto’
Il mondo fino in fondo
Divergent
Mr. Peabody e Sherman
Oculus
Violetta - Backstage Pass
The Amazing Spider-Man 2 3D
Gigolo' per caso
Rio 2 - Missione Amazzonia
The Amazing Spider-Man 2
Un fidanzato per mia moglie
Transcendence
Captain America: The Winter Soldier
Francesco da Buenos Aires
The Amazing Spider-Man 2
BELLINZAGO LOMBARDO
Turno diurno
Turno notturno
(dalle ore 21 alle ore 8,30)
p.za Clotilde, 1; p.za Cinque Giornate, 6; c.so S. Gottardo, 1; v.le Zara, 38;
v. R. Di Lauria, 22.
Aperte 24h: Via Boccaccio, 26; V.le Famagosta, 36; Stazione Garibaldi (P.za S,
Freud); p.le Stazione Porta Genova 5/3 ang. via Vigevano 45; v.le Lucania,
6; Corso Magenta, 96; v.le Testi, 90
Horror e comicità
Show all’Idroscalo
EVENTO Una preghiera per
illavoro che, purtroppo,manca. L’appuntamento è per
questa sera, alle 20.45, presso
la Galleria delle Carrozze della stazione Centrale (piazza
Duca d’Aosta). A presiedere
la veglia, dal titolo «Non lavorare stanca», ci sarà l’arcivescovo di Milano, il cardinale
Angelo Scola. Un momento
di preghiera insieme a chi ha
perso il lavoro,che avrà al centro l’episodio evangelico della
pesca miracolosa in cui Gesù
chiede a Simone e compagni
di gettare di nuovo le reti in
mare dopo una lunga notte di
infruttuosi tentativi. Oltre a
canti, preghiere, salmi, il programma dell’incontro prevede anche il racconto da parte
degli stessi protagonisti di alcune esperienze innovative
nate all’interno delle comunità cristiane per aiutare chi
non ha più un’occupazione e
un reddito.
Oggi, ore 20.45, staz. Centrale
Ingresso libero
La storica Fiera di Sinigaglia, che il Comune di Milano ha già declassato inserendola
nell’elenco dei “mercati settimanali scoperti”, a settembre dovrà lasciare l’attuale
sede nello scalo ferroviario di Porta Genova. La proposta in discussione in consiglio
di zona 6 è la divisione della stessa in due
sedi: una il sabato lungo Ripa di Porta Ticinese e l’altra la domenica in Mario Pagano. Una iattura per la maggioranza degli
operatori. Solo un genio poteva pensare di
dividere una Fiera storica in due tronconi
e in due giorni distinti. Questo è quello che
propone l’amministrazione di centrosinistra. Quello che però stona in questa storia
è che lo stesso Comune stia studiando la
trasformazione degli scali ferroviari, e guarda caso, qualche tempo fa, in una presentazione sulle possibili destinazioni dello
scalo di Porta Genova avevano preventivato la realizzazione di una piattaforma attrezzata per ospitare la Fiera di Sinigaglia.
Qualcosa non torna. Una parte del Comune prepara la divisione definitiva entro settembre e un’altra opta per una riqualificazione dell’area. Come spesso si dice: «Alle
volte la mano destra non sa cosa fa la sinistra».
Giuseppe Carlo Goldoni
e.mail
CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908
realizzazione dell'area pedonale. Foro Buonaparte
il traffico sarà difficoltoso causa modifica della viabilità.
Traffico difficoltoso in: Viale Forlanini Enrico
(tratto da Repetti a Cavriana): traffico difficoltoso
in entrambi i sensi di marcia. Termine lavori previsto: 30 aprile 2015. S.S. 33 Del, Via Gallarate,
Molino Dorino: traffico difficoltoso in ingresso dal
Comune di Pero e dalla Tangenziale Ovest, per
modifica della viabilità, nell'ambito dei lavori Expo
2015. Probabili accodamenti nella fascia oraria
07.00 - 09.30. Termine previsto: 31 dicembre
2014. Traffico difficoltoso in entrambi i sensi di
marcia per lavori A2A Teleriscaldamento. Termine
lavori previsto: 22 giugno 2014. Via Primaticcio:
Traffico difficoltoso per lavori A2A. Termine lavori
previsto: 22 giugno 2014.
Veglia in Centrale
con il cardinale
No al mercato in Pagano
Sono bastate poche gocce di pioggia ed ecco riemergere quei vecchi fantasmi che
una città come Milano a stento riesce a
scrollarsi di dosso e relativi al dissesto delle
nostre strade. A pagare le conseguenze, ovviamente, sono i pedoni che zuppi d’acqua, oltre alle intemperie del tempo, devono fronteggiare anche le corse sfrenate delle automobili che sfrecciano in prossimità
delle pozzanghere. E non finisce qua: poi
ci sono i ciclisti, tanto cari alla nostra giunta, che devono farsi largo lungo i marciapiedi. E noi? Come dovremmo spostarci
in città?
Simona Macchi
e.mail
(dalle ore 8,30 alle ore 21,00)
■ CENTRO p.za Missori, 3; v. Broletto, 30; v. Cesare Correnti, 2; v.
Vincenzo Monti, 56; p.za Principessa Clotilde, 1; v.le Montenero, 37. ■
NORD v.le Certosa, 282; v. T. di Ravel, 19; v. Astesani, 43; v. Ornato 13/a;
v. Arbe, 65. ■ SUD p.za Angilberto II, 10; v. Pezzotti, 61; v. G. Govone, 29;
v. Saponaro, 34. ■ EST v. Spallanzani, 15/2; v. F.lli Lumière, 2; v. Celentano,
1; v.le Abruzzi angolo v. Sansovino, 1; v. Pordenone, 1; v. Modena, 25; v. Cima,
7; c.so. XXII Marzo, 52/7; v.le Monte Nero, 37. ■ OVEST c.so Colombo, 1;
v. Lorenteggio, 22; v. Inganni, 81; v. San Michele del Carso, 26; p.za de
Angeli, 1; p.za Rosa Scolari, 3; v. Vigevano, 45; v. Canonica, 6.
::: appuntamenti
Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi
Troppe strade allagate
Tracks - Attraverso il deserto
La sedia della felicita'
Grand Budapest Hotel
Il centenario che salto’
Nymphomaniac - Volume 1
Nymphomaniac - Volume 2
Chiusura al traffico: Viale Lodovico Scarampo: rallentamenti causa lavori stradali per Metropolitana
linea 5 secondo tratto. Termine dei lavori previsti
per il l’inizio del 2015. Via Nicola Fabrizi: Chiusura
al traffico della per l'effettuazione di strada di collegamento "Zara-Expo" - Termine dei lavori previsto: 30/11/14. Piazza XXIV Maggio: chiusura al
traffico delle vie Gorizia/Manusardi/Scoglio di
Quarto/Ascanio Sforza, che verranno disposte a
fondo chiuso. Sulla Cerchia dei Bastioni il traffico
sarà difficoltoso causa modifica della viabilità.
Termine lavori 30 settembre 2014. Via Vigliani
intersezione p.le Lotto sarà chiusa al traffico per
lavori metro 5. Il traffico verrà deviato all'intersezione con via Albani sui itinerari alternativi. Da
sabato 22 marzo al 15 luglio 2014. Attenzione:
Piazza Castello, chiusa al traffico nell'ambito della
Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected]
sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano“. Via posta vanno indirizzate a:
LiberoMilano - viale L. Majno 42, 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227
DEGRADO
Il centenario che salto’
Gigolo' per caso
Locke
La sedia della felicita'
■ CESARIANO - Viale Elvezia - zona 1
■ DE PREDIS - Via Tradate - zona 8
■ DI RUDINì - Via Rudinì - zona 6
■ ORBETELLO - Via Orbetello - zona 3
■ OSOPPO - Via Osoppo - zona 7
■ ROMBON - Via Rombon - zona 3
■ SAN MARCO - Via San Marco - zona 1
■ SEGNERI - Via Segneri - zona 6
■ TONEZZA - Via Tonezza - zona 7
■ TRAVERSI - Via Traversi - zona 8
■ UNGHERIA - Viale Ungheria - zona 4
■ VAL MAIRA - Via Val Maira - zona 9
Farmacie
C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445
17.30
19.55
22.05
19.30-22.20
17.10-22.35
17.15-19.50
22.30
19.30
17.10
22.35
17.30-19.45
17.10-22.15
22.40
17.00-20.15
17.00
20.10
17.00-22.40
19.40
19.30-22.30
19.20-22.30
ARCADIA
Rio 2 - Missione Amazzonia
17.20-20.10
Transcendence
22.35
Violetta - Backstage Pass
17.30-20.00
The Amazing Spider-Man 2
16.50-17.50-18.50-19.50-20.50-21.50-22.40
Noah
17.15-21.00
Nymphomaniac - Volume 2
22.50
Tracks - Attraverso il deserto
17.00-19.55-22.20
Gigolo' per caso
17.50-22.30
SPETTACOLO Arriva dalla
Spagna questo spettacolo itinerante che ha riscosso ovunque grande successo e ha impressionato anche «mostri sacri» dell’horror come il regista
Dario Argento.Sichiama «Circo de los horrores», è firmato
dal52enne galiziano Jesús Cesar Silva González, in arte Suso Silva, mimo-giullare che
dal 2007 interpreta le arti circensi in un modo tutto suo: le
ha intinte nell’horror più truculento, dando fondo all’immaginario cinematografico,
ma lasciando spazio anche a
molto humour. Tutti i personaggi, infatti, vampiri mummie e mostri vari, mostrano al
pubblico anche i loro aspetti
problematici, rivelando una
quotidianità inaspettata.L’appuntamento, rigorosamente
sconsigliato ai minori di 8 anni, è da stasera fino al 25 maggio alla circonvallazione Idroscalo di Segrate.
Oggi, ore 21, Idroscalo
Ingresso: 14-34 euro
Grandd Buddapest Hotell
La sedia della felicita'
Un fidanzato per mia moglie
20.05
17.40-20.15-22.45
17.10-20.20-22.25
CERRO MAGGIORE THE SPACE CERRO MAGGIORE
VIA TURATI, 62 - TEL. 892111
The Amazing Spider-Man 2
Gigolo' per caso
Divergent
Francesco da Buenos Aires
Oculus
Captain America: The Winter Soldier
The Amazing Spider-Man 2
Violetta - Backstage Pass
The Amazing Spider-Man 2 3D
Grand Budapest Hotel
Noah
Un fidanzato per mia moglie
Transcendence
Ti sposo ma non troppo
Rio 2 - Missione Amazzonia
17.15-20.30
18.35-21.00
16.10
19.20-21.30
17.25
22.10
19.05-21.50-22.10
17.10-19.30
18.00-21.10
16.25-18.50-21.25
16.00-19.15-21.40
16.50-19.15-21.40
16.20-19.05-21.55
19.45
16.05-16.35
MELZO
ARCADIA MULTIPLEX
VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444
Un fidanzato per mia moglie
Transcendence
Violetta - Backstage Pass
The Amazing Spider-Man 2
Noah
Rio 2 - Missione Amazzonia
The Amazing Spider-Man 2 3D
20.20-22.30
22.40
20.00
20.00-22.20
22.10
20.15
21.30
MONZA
MULTISALA CAPITOL
VIA A. PENNATI 10 - TEL. 039324272
Locke
Grand Budapest Hotel
21.15
21.15
MONZA
MULTISALA METROPOL
VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128
The Amazing Spider-Man 2
Un fidanzato per mia moglie
Violetta - Backstage Pass
Gigolo' per caso
MONZA
21.00
20.15-22.30
20.30
22.30
MULTISALA TEODOLINDA
VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788
Tracks - Attraverso il deserto
La sedia della felicita'
Francesco da Buenos Aires
PADERNO DUGNANO
VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181
Tracks - Attraverso il deserto
Francesco da Buenos Aires
La sedia della felicita'
PADERNO DUGNANO
VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250
The Amazing Spider-Man 2 3D
Rio 2 - Missione Amazzonia 3D
Il centenario che salto’
Grand Budapest Hotel
Transcendence
Oculus
Violetta - Backstage Pass
Rio 2 - Missione Amazzonia
The Amazing Spider-Man 2
Noah
Gigolo' per caso
Rio 2 - Missione Amazzonia
The Amazing Spider-Man 2
Un fidanzato per mia moglie
The Amazing Spider-Man 2
I giovani del rock
al teatro Oscar
21.15
21.40
20.00
AREA METROPOLIS
17.00-19.15-21.15
17.30-21.00
19.00-22.30
LE GIRAFFE
17.30-20.30
17.30
20.10-22.30
18.15-21.00
17.30-20.00-22.30
22.30
17.30-18.00-19.30-20.30-21.30
17.40-19.40
22.00
17.30-20.30
17.50-20.30-22.30
18.00-20.00-22.00
19.15-22.00
17.50-20.30-22.40
18.00-21.15
MUSICA Una serata all’insegna del rock più giovane
di Milano. Tre band, Medulla, Colpi Repentini e NaGa,
salgono questa sera sul palcoscenico del teatro Oscar di
Milano (via Lattanzio, 58), all’interno della rassegna musicale «Invasione di campo».
Un progetto che porta la musica in teatro e fa interagire e
dialogare tra loro arti diverse, arrivato al suo secondo
anno di programmazione.
Tre giovani band, tre sfumature diverse del nuovo rock
italiano, si confronteranno
con il corpo della ballerina
contemporanea Federica Revello, che saprà raccontare
le loro contraddizioni, il loro
colore, il loro beat. In scena
si spazierà dal pop rock dei
Medulla alla canzone di
stampo cantautoriale dei
Colpi Repentini, passando
per le melodie articolate e le
chitarre distorte dei NaGa.
Oggi, ore 21, via Lattanzio 58
Ingresso: 5-15 euro
PIOLTELLO
UCI CINEMAS PIOLTELLO
VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960
Gigolo' per caso
Transcendence
The Amazing Spider-Man 2
The Amazing Spider-Man 2 3D
Noah
Rio 2 - Missione Amazzonia
Captain America: The Winter Soldier
Noah
Rio 2 - Missione Amazzonia
The Amazing Spider-Man 2
Divergent
Violetta - Backstage Pass
Francesco da Buenos Aires
Il centenario che salto’
Tracks - Attraverso il deserto
Un fidanzato per mia moglie
Il centenario che salto’
Nymphomaniac - Volume 2
Rio 2 - Missione Amazzonia
Grand Budapest Hotel
Il mondo fino in fondo
ROZZANO
17.30-20.00-22.20
17.00-22.30
17.20-19.4-520.30
18.30-21.30
19.30-22.30
17.00
22.30
16.55
20.00
19.20-22.30
22.15
17.30-19.55
19.30-22.30
17.00
17.10-19.50-22.30
17.20-20.00-22.20
19.45
17.00-22.30
17.30
20.00-22.30
17.15-19.45-22.15
THE SPACE CINEMA ROZZANO
C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111
Noah 3D
Rio 2 - Missione Amazzonia
The Amazing Spider-Man 2
Oculus
Il mondo fino in fondo
La sedia della felicita'
Gigolo' per caso
Captain America: The Winter Soldier
Divergent
Francesco da Buenos Aires
Rio 2 - Missione Amazzonia
Il centenario che salto’
Noah
Un fidanzato per mia moglie
The Amazing Spider-Man 2 3D
The Amazing Spider-Man 2
Rio 2 - Missione Amazzonia 3D
Grand Budapest Hotel
Transcendence
Violetta - Backstage Pass
SAN GIULIANO MILANESE
21.20
16.15
17.50-21.00
15.00-16.00-17.25
15.00-17.15-19.35-21.50
15.00-17.15-19.35-21.55
19.25-21.40
15.05-17.35-20.00
16.05
19.15-21.00
15.00-17.25-19.55
16.40-19.10-21.40
22.05
17.00-19.20-21.45
18.50-22.00
15.10-18.20-21.30
18.45
22.20
22.25
15.30-17.30-19.30
MOVIE PLANET
S.S. 9 VIA EMILIA, ANGOLO VIA TOLSTOJ - TEL. 899 552578 (PREN.)
Rio 2 - Missione Amazzonia
Captain America: The Winter Soldier
The Amazing Spider-Man 2
Gigolo' per caso
Noah
Transcendence
Violetta - Backstage Pass
20,00
22,30
19,45-22,30
20,00-22,30
19,45-22,30
22,30
20,00
SESTO SAN GIOVANNI
SKYLINE MULTIPLEX
La sedia della felicita'
Grand Budapest Hotel
Gigolo' per caso
The Amazing Spider-Man 2
Rio 2 - Missione Amazzonia
Transcendence
Noah
Un fidanzato per mia moglie
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CRONACA
__Mercoledì 30 aprile 2014__
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Bergamo
MALPENSA IN BILICO
L’ultimo show di Gori
Ora vuole boicottare
le panchine anti-bivacco
Più voli a Linate
con Alitalia «araba»
Duello Lupi-Maroni
La squadra del candidato Pd svita i braccioli di ferro voluti da Fi e Lega
Il centrodestra: solo uno spot, quelle barriere le hanno chieste i negozianti
::: LUCA BASSI
■■■ Le panchine «anti-bivac-
co» di Bergamo, così come sono
state ribattezzate, continuano a
dividere politici, amministratori e
cittadini.Per questo lunedì pomeriggio il candidato di Patto Civico
Gianluca Spitalieri non si è fatto
fermare dalla pioggia battente e
ha pensato bene di rimuovere i
braccioli installati su alcune delle
panchine di viale Papa Giovanni
XXIII, cuore cittadino di Bergamo: di sua iniziativa, aiutato da
un compagno d’avventura, Spitalieri ha rimosso i bracci di ferro di
due panchine, per poi raggiungere Palazzo Frizzoni in cerca del
sindaco.
Il34enne candidato diPatto Civico per il momento se l’è cavata
con un verbale, ma rischia una
denuncia per danneggiamento
(reato che prevede anche la reclusione fino a un massimo di 12 mesi). La sua mossa ha esasperato
gli animi, regalando qualche ora
più tardi un consiglio comunale
infuocato,durante ilquale l’assessore alla Sicurezza Massimo Bandera ha avuto modo di rispondere alle critiche ricevute: «Se que-
::: LA VICENDA
I SEDILI
Il Comune di Bergamo ha installato alcune settimane fa
lungo viale Papa Giovanni 9
barriere di ferro al centro delle
panchine per impedire bivacchi e assembramenti notturni
di clochard
IL BLITZ
Gianluca Spitalieri, candidato
di centrosinistra al consiglio
comunale lunedì ha smontato
i bulloni a due panchine rimuovendo in segno di protesta i
braccioli, che ha poi portato a
Palazzo Frizzoni durante il consiglio comunale
LE REAZIONI
Dura la replica di Massimo
Bandera, assessore alla Sicurezza di Bergamo per il centrodestra che ha definito il gesto
«non democratico»
PASSERELLA
Giorgio Gori, candidato Pd alle prossime amministrative,
per sfruttare il caso si è fatto
fotografare mentre mangiava
una banana su una delle panchine, emulando il calciatore
brasiliano Dani Alves, diventato nei giorni scorsi un simbolo
della lotta al razzismo
SFIDA ELETTORALE
In alto il Pd Gori mentre
mangia una banana sulle
panchine anti-bivacco.
Lunedì un suo candidato
ne ha svitate due; sotto il
sindaco uscente di
centrodestra Franco
Tentorio [Fotogramma]
sta è la democrazia del Patto civico non voglio dargli peso. È esclusivamente un tentativo di farsi
propaganda elettorale».
La stessa accusa è stata rivolta
proprio a Bandera, che ha risposto:«L’iniziativa è stata annunciata un anno fa. L’arredo urbano
del viale è stato sistemato e non
abbiamo nemmeno fatto una
conferenza stampa per annunciare questo provvedimento. Non
credo mi si possa accusare di propaganda. Noi abbiamo dato tante risposte ai problemi di
marginalità e sono consapevole
che lasciare delle panchine su cui
sipuò dormire non è una soluzione. Stiamo lavorando tantissimo:
abbiamo attivato la convenzione
con i City Angels per aiutare i clochard della stazione, con la Caritas per togliere le prostitute dalla
strada, abbiamo appoggiato il
progetto Terre di mezzo. È stata
realizzata una mensa dei poveri e
prevista una croce rossa militare
con sostegno medico. Sono state
attivate le telecamere,la zona della stazione è stata riqualificata e
ora è presidiata dalle forze dell'ordine. Queste sono le nostre risposte». Nel solo viale Papa Giovanni
XXIII,su ventidue panchine totali
solo nove sono state dotate di
bracciolo centrale, mentre le altre
13 sono rimaste come prima.
Quelle diventate «anti-bivacco»
sono le sole posizionate a pochi
metri da bar e negozi: nei mesi
scorsi l’assessore alla Sicurezza
del Comune di Bergamo ha avuto dei confronti con i commercianti di viale Papa Giovanni XXIII.
Questiultimi hanno denunciato la presenza sempre più costante di gente poco raccomandabile
all’esterno delle loro attività. Era
stato chiesto di rimuovere direttamente le panchine ma, alla fine,
quella del bracciolo centrale su
una piccola parte diqueste è sembrata la soluzione migliore. Ieri,
per sfruttare il caso, Giorgio Gori
si è fatto fotografare mentre mangiava una banana - diventata simbolo di lotta al razzismo dopo il
caso-Dani Alves - su una delle
panchine dotate di bracciolo.
Scontro a colpi di dichiarazioni ravvicinate, ieri, tra il
governatore della Lombardia Roberto Maroni e il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Motivo del contendere la trattativa tra Alitalia
ed Etihad e le ripercussioni
che questa potrebbe avere
sugli scali milanesi di Linate
e Malpensa. A riscaldare gli
animi le voci su alcuni provvedimenti che il ministro Lupi starebbe firmando in vista
di Expo, che favorirebbero Linate a discapito di Malpensa.
«Expo non ha mai chiesto
agevolazioni per Linate,
quindi mi aspetto che non ci
siano penalizzazioni di Malpensa per favorire una compagnia straniera», ha detto
Maroni. La risposta del ministro Lupi è arrivata poco dopo: «Il governo ritiene che
Malpensa sia un aeroporto
strategico per l’Italia. Se si
vuole chiudere Linate si dica
che si chiude Linate. Io sono
perché Linate rimanga aperta, tanto per essere chiaro.
Basta piagnistei». Lupi ha
quindi affermato che Alitalia
ha ricevuto e sta valutando
la lettera di intenti di Etihad.
«Spero che questa telenovela di Alitalia e di Etihad si concluda rapidamente - ha commentato il presidente di Regione Lombardia - anche
perchè in base a questo come Regione decideremo se
intervenire o no nel capitale
Sea».
__Mercoledì 30 aprile 2014__