Bomba sulla campagna elettorale
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Bomba sulla campagna elettorale
Mercoledì 30 aprile 2014 ANNO XLIX NUMERO 102 EURO 1,30 Bomba sulla campagna elettorale I giudici minacciano Berlusconi Al tribunale di sorveglianza non piace quel che il Cavaliere ha sostenuto in tv sulla sua condanna e ora «vagliano» se spedirlo agli arresti domiciliari. Assurdo: che lui si proclami innocente lo sapevano benissimo. Non possono impedirgli di dirlo agli elettori L’inchiesta di «Libero» di FILIPPO FACCI Le ridicole accuse degli alfaniani Fateci capire, signori giudici: quali frasi di Berlusconi stareste "vagliando"? Davvero dobbiamo credere che siate chiusi in una stanzetta a decidere che cosa il cittadino Berlusconi possa dire o non dire durante una campagna elettorale? Dobbiamo credere che potreste revocargli i servizi sociali per via delle risposte che ha dato in un paio di interviste? Interviste che gli domandavano - che strano anche di giustizia e di giudici? Voi magari state già rispondendo che questi "vagli" sono la vostra attività ordinaria, normale. Ma guardiamoci nelle palle degli occhi: qui di normale non c’è niente. Berlusconi non è un condannato normale, i servizi sociali che gli avete concesso non sono normali, e figurarsi se è normale che un condannato utilizzi il suo tempo (...) Clamoroso: ora Silvio è comunista AnchelaFinanza èunavittima diquestapolitica di MARCO GORRA a pagina 8 VIENI A TROVARCI ANCHE SUL SITO di MAURIZIO BELPIETRO Qualche sottufficiale della Guardia di Finanza si lamenta e telefona in redazione protestando per l’inchiesta di Libero e per le accuse che i lettori rivolgono alle Fiamme Gialle. Le argomentazioni dei reclami telefonici si possono dividere in due categorie: la prima si riassume in un’esortazione a non fare il gioco degli evasori, la seconda in una difesa del corpo di appartenenza, costretto a fare ciò che il dovere richiede e dunque anche ciò che a volte risulta poco piacevole. Di fronte alle obiezioni sarà dunque il caso di spiegare meglio le ragioni dei nostri articoli e gli intendimenti che vi sono sottesi. Questione numero uno, ossia la lotta all’evasione. Se abbiamo segnalato gli abusi nei confronti delle aziende e le vessazioni che spesso gli imprenditori sono costretti a subire, non è certo per fare un piacere a chi non paga le tasse. È vero che noi siamo per una riduzione delle imposte e non per il suo contrario, ritenendo sbagliato che lo Stato prosciughi i ricavi di chi crea ricchezza per poi sperperarli in sprechi e truffe varie. Ciò nonostante fino a che una tassa c’è, il contribuente è tenuto a pagarla e non ad evaderla. Criticare i metodi e le leggi che rendono il nostro Paese una specie di Stato di polizia fiscale, dunque non significa in alcun modo dare una mano ai furbi, ma semmai togliere un alibi dietro cui si nasconde chi non ha intenzione di rispettare la legge. Libero si è sempre battuto contro l’eccesso di tasse perché ritiene che di troppe imposte un Paese può morire. I salassi se praticati quotidianamente e senza buon senso mandano il soggetto al creatore e qui - parlando (...) segue a pagina 9 Stampella di Renzi? Forza Italia sbanda sulla «linea» di TOMMASO MONTESANO Campi di sterminio È Napolitano il vero negazionista di DAVIDE GIACALONE Sichiamano «negazionisti» quanti negano l’esistenza stessa della strategia di sterminio, che ha accompagnato l’incubo ideologico del XX secolo. Fra loro (...) segue a pagina 11 segue a pagina 3 a pagina 10 I finanzieri protestano: le distorsioni danneggiano anche noi Persino «Dracula» contro il fisco L’ex ministro Vincenzo Visco: «Troppa repressione, ma è colpa dei governi non dei militari» di BARBARA ROMANO «Solidarizzo pienamente con il maresciallo delle Fiamme Gialle». Vincenzo Visco, ex ministro delle Finanze dei governi Ciampi, Prodi e D’Alema, ribattezzato “Dracula” da Giulio Tremonti, ha letto (...) L’Agenzia mi ha dato ragione Cioè ho pagato «solo» la metà di ANDREA FARIANO a pagina 6 segue a pagina 2 La verità sul libro della Mazzucco letto nel liceo romano Altro scatto dell’ex ministro con Wojtyla, altro autogol Macchéanti-gay:a scuola un brano porno Foto tarocche: autorazzismo della Kyenge SORPRESE DI CARTA Luisella Costamagna a luci rosse nel mondo dei maschi di GEMMA GAETANI a pagina 15 di MARIO GIORDANO di SELVAGGIA LUCARELLI Se questo è squadrismo, ebbene: io sto con gli squadristi. Se questo è mettere all’Indice, ebbene: io sto con l’Indice. In parole semplici: sono d’accordo con chi ha deciso di denunciare i professori che hanno fatto leggere ai ragazzini di 14 anni diun liceo romano un libro che contiene passaggi osceni (...) I fatti: due giorni fa l’ex ministro Kyenge, ora candidata alle europee, posta sulla sua pagina facebook una foto di lei bambina in cui stringe la mano a Papa Wojtyla. Ovviamente, nel giorno in cui viene proclamato santo, con tanto di frase commossa a corredare il ritratto: «Oggi per me (...) segue a pagina 14 segue a pagina 17 IL VESCOVO BETTAZZI Previde le dimissioni di Ratzinger: le darà pure Bergoglio di CATERINA MANIACI a pagina 18 Prezzo all’estero: CH - Fr 3.00 / MC & F - €2.00 / SLO - € 2.00 2 PRIMO PIANO __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ perseguitati dal fisco L’ATTACCO «La Finanza è un corpo di qualità, ma se usato male fa danni. Con le strategie sbagliate si perseguitano imprenditori, partite Iva e professionisti» Pure per Visco è troppo «I blitz creano evasione» “ PAROLA DI FINANZIERE FORZATURE ■ Nel nostro lavoro ci sono delle forzature evidenti e imbarazzanti. Dietro alle verifiche ci sono enormi interessi economici. Il dato del recupero dell’imposta serve a molti, sia ai politici che ai finanzieri. Nella Guardia di Finanza il raggiungimento degli obiettivi legittima l’ottenimento dei premi incentivanti e gli stipendi stellari dei generali NORMATIVA ■ La normativa tributaria italiana è talmente ingarbugliata che si presta alla nostra logica del risultato ad ogni costo. Per noi è piuttosto semplice fare un rilievo visto che siamo aiutati da questa legislazione astrusa e abnorme, spesso contraddittoria e conflittuale. Nel nostro Paese è quasi impossibile essere in regola e, per chi lo sembra, ci prendiamo più tempo e spulciamo ogni carta L’ex viceministro all’Economia «solidarizza» col finanziere che ha raccontato quello che non va nelle fiamme gialle: «Adesso basta con i metodi repressivi. Ne parlerò con Renzi» ::: segue dalla prima BARBARA ROMANO (...) il memoriale del finanziere pubblicato sabato da Libero. Ed è inorridito. Le cose stanno come raccontato dal maresciallo della Guardia di Finanza? «Certo. Che la situazione sia così come racconta lui è sicuro. Magari non sempre, ma di certo in molti casi». Perché si verificano simili vessazioni? «L’evasione fiscale esiste ed è ancora molto massiccia, soprattutto in certi settori. Ma non ci si può accanire contro i contribuenti, anche se questi non vanno dipinti come se fossero tutti delle vittime». Colpa della Guardia di Finanza? «Io sono molto sensibile alle degenerazioni del sistema di lotta all’evasione fiscale denunciate nel memoriale di quel finanziere. Ma la colpa non è della Guardia di Finanza». Di chi allora? «Questa situazione è il risultato di linea di Tremonti e Befera. Quando nel 2008 noi andammo a casa, quello che abbiamo fatto fu smontato e demonizzato. Io avevo cercato di indurre i contribuenti a un comportamento migliore attraverso la tracciabilità dei pagamenti e l’incrocio dei dati. Senza aumentare le tasse. Anzi, riducendole: nel 2007 abbassai l’Irpeg dal 33% al 27,5% e l’Irap di mezzo punto. Risultato: i cittadini le tasse le pagavano, senza dover esercitare su di loro alcuna persecuzione». I blitz a Cortina e nelle altre località vip non le sono piaciuti? «Se uno fa il blitz a Cortina la gente si spaventa, paga per una settimana, poi ricomincia a evadere come e peggio di prima». Come se ne esce? «Creando un rapporto di collaborazione e dialogo tra fisco e contribuente, senza lasciarsi sfuggire chi prova a fare il furbo. Gli strumenti tecnici ci sono». Quelli giuridici no. «C’è un vuoto legislativo che andrebbe colmato. Ma è ilmetodo che è sbagliato: non può essere quello della repressione». Le sembra giusto compensare gli ufficiali della GdF in base al “fatturato” delle ispezioni? «Mi risultava che Tremonti avesse abolito gli incentivi,almeno nell’amministrazione tributaria. Probabilmente la Guardia di Finanza percepisce dei compensi aggiuntivi legati ai risultati alle ispezioni.È la strategia che è sbagliata: fatta di budget da realizzare,fatturati da portare a casa, carriere da lanciare. Quand'è così figuriamoci se ci si preoccupa della qualità della lotta all'evasione fiscale. Ma questa è la strategia di Tremonti». Il maresciallo parla di una task-force nella GdF che si occupa di fare previsioni di recupero d'imposta: il risultato finale deve essere tassativamente non inferiore all'anno precedente. Funzionava così anche quando lei era ministro delle Finanze? «Il risultato degli accertamenti sono quei 12-13 miliardi sbandierati da Befera, che ha detto: dobbiamo superarli. Ma non è così che funziona in realtà». Perché? «Metà di quei risultati è frutto di incroci automatici. Solo l’altra metà viene da accertamenti veri, che però riflettono semplicemente il normale funzionamento della macchina tributaria.E alcuni sono stati fatti anni prima, altri saranno contestati... quindi dentro quella cifra c'è di tutto. Il problema però non è aumentare la somma recuperata ma creare un rapporto tra amministrazione e contribuenti che sia sereno e di rispetto reciproco, come succede nei Paesi civili». Difficile che questo rapporto si instauri se gli avanzamenti di carriera funzionano come dice il «nostro» maresciallo. «Non so come funzionino le promozioni all’interno della GdF. Quello è un corpo militare, avrà la sua disciplina. Ma il problema non è questo. Loro fanno quello che dice il sistema politico. E se l’obiettivo è fare fatturato comunque, l’evasione non si ridurrà mai, anzi andrà peggiorando.Purtroppo da qualche anno anche gli uffici civilifunzionano così». Quando la GdF e l'Agenzia delle entrate sbagliano, nessuno paga. «La GdF è un corpo di altissima qualità. Usato bene funziona, usato male fa danni. Però è vero che accertamenti andrebbero fatti anche nell’amministrazione». Alla fine chi paga sono gli imprenditori, costretti a scucire vere e proprie tangenti di Stato al fisco. «Non solo gli imprenditori ma tutti i liberi professionisti e le partite Iva finiscono per essere perseguitati. Ma questo deriva dalle strategie sbagliate della destra, nate per cancellare la mia politica di lotta all’evasione fiscale». Lei è ossessionato dai suoi avversari politici. Ma la destra non è più al governo dal 2011 e il fisco oggi è più accanito che mai. «Questo perché i governi Monti e Letta non hanno fatto assolutamente niente, tranne che aumentare le tasse». E il governo Renzi? «Renzi ha iniziato adesso a concentrarsi sull’evasione fiscale. Certo, se sposa la politica della repressione finirà per sbagliare pure lui. Però mi sembra orientato meglio, l’ho sentito parlare di banche dati. Mi pare che si stia posizionando sulla mia linea. Avremo modo di parlarne a tu per tu, perché ci vedremo nei prossimi giorni». ::: CLAUDIO ANTONELLI ■■■ L'autodenuncia del finanziere,che tiene più alla coscienza che alla carriera, ha sollevato scalpore. Fa male sapere che il fine ultimo è molto spesso il gettito e non l'equità fiscale. Con tutto ciò che ne consegue in termini di vessazione per le aziende sane e -spesso- di impunità per i veri furbi. Per ciò sono arrivati tanti plausi da parte di imprenditori e di chi è addentro alle logiche della giustizia fiscale. Un voce forte oggi arriva dai 4500 giudici tributari, elemento fondamentale nel rapporto tra Stato e cittadino ma considerati spesso dal legislatore di serie B. Ben più in basso della giustizia penale e quella civile. «Da anni raccolgo malumori di chi, dentro la Guardia di Finanza o l'Agenzia delle Entrate, si sente costretto su input dei superiori a mettere in pratica norme che sono di fatto cavilli e che servono spesso a rendere più difficile la difesa fiscale e finiscono con il sostenere la logica del gettito», esordisce Franco Antonio Pinardi, Segretario Generale della Confederazione Unitaria Giudici Italiani Tributari C.U.G.I.T, che da anni non risparmia critiche al sistema e lavora per una vera riforma.Senza la quale «si corre il rischio di consentire ai nostri politicanti l'instaurazione di una lotta di classe dove la clava fiscale separerà la nostra società tra lavoratori dipendenti ed eva- Vincenzo Visco, ex vice dell’Economia con Prodi [LaPresse] Pinardi (segretario Cugit, giudici tributari) «Il sistema crea solo lotte di classe fra dipendenti e chi froda lo Stato» sori fiscali». Al contrario, aggiunge Pinardi, «la giustizia fiscale deve essere intesa quale superiore fonte di equità e legalità costituzionale e non essere ridotta quale strumento al fine di garantire il crescente sperpero del denaro pubblico». Insomma, la denuncia della confederazione dei giudici tributari riguarda la mancata terzietà del giudizio, la necessità di formare figure all'altezza dell'evoluzione dei contenziosi anche tra giudici togati. Tocca il sistema retributivo. Al fisso mensile di poche centinaia di euro si aggiunge una parte variabile a deposito della sentenza (circa 25 euro) più una proporzionale all'ammontare della causa discussa. La denuncia della categoria, infine, rigurada il ripristino del rispetto del cittadino chiamato a costitroppo elevatiper difendersi. «Inostri politici negli anni non solo hanno tradito i propri elettori contravvenendo agli impegni assunti, ma, violentando l'interpretazione letterale delle parole e aumentando ingiustificatamente il "contributo" da versare per accedere alservizio "giustizia",hanno fatto sìche questi sia diventato di gran lunga superiore all'effettivo costo sostenuto dallo Stato», spiega Pinardi ribadendo esattamente quanto detto nel corso dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2014. Il riferimento è all'abolizione della riscossione in pendenza di giudizio di primo grado. Un assurdo che presuppone a priori un'infallibilità del fisco e dei suoi accertamenti al contrario delle statistiche. Che nonostante lo sbilanciamento a favore dell'accusa vede l'amministrazione finanziaria soccombere almeno nel 50% dei casi. (Nel 2010 la PA soccombeva "solo" nel 31 per cento degli appelli depositati dal contribuente ed Equitalia il27,7%). Ilproblema è arrivare a sostenere tutti i processi e le lungaggini. Il tempo medio per formulare un giudizio di primo grado (dati Mef 2011) è circa due anni e mezzo (903 giorni), tra Nord e Sud lo scenario è variegato. Si va dai 264 giorni di Brescia, ai 441 di Milano e ai 328 di Torino, fino ai 1009 di Roma e ai2020 di Palermo.Ilvero collo di bottiglia, sempre a guardare le cifre del ministero, è 3 PRIMO PIANO __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ perseguitati dal fisco QUALI NUMERI? I miliardi iscritti nel bilancio dello Stato come recupero dell’evasione non sono redditi non dichiarati, ma frutto di errori formali Vanno cambiate le leggi per avere un fisco umano Se si vuole evitare di vessare un Paese, se si vuole che le persone per bene non vivano le tasse come un’estorsione organizzata, bisogna riformare il sistema. Tocca ai politici ::: segue dalla prima MAURIZIO BELPIETRO (...) di Fisco - è quel che in Italia si rischia. Riassumendo: non vogliamo in alcun modo dare copertura ideologica ai furfanti, auspichiamo solo un rapporto corretto tra Stato e contribuente. Questione numero due, ossia la demonizzazione delle Fiamme Gialle. Anche qui non vorremmo essere fraintesi. Noi non ce l’abbiamo affatto con gli appartenentialcorpo della Guardia di Finanza. Come abbiamo scritto, la maggior parte di loro fa con correttezza il proprio mestiere, se poi c’è qualche pecora nera (esiste in ogni famiglia, anche in quelle che portano la divisa grigia) pazienza: la si identifichi e la si spedisca fuori dal recinto ad occuparsi d’altro. Ciò che volevamo mettere in luce non era però l'atteggiamento della Gdf, ma ciò che è tenuta a fare, per regolamento e per legge. I finanzieri sono dei militari che obbediscono ad ordini superiori che vengono loro impartiti da organismi politici. Non è colpa loro se la legislazione fiscale è farraginosa e rovescia l’onere della prova a carico del contribuente e non viceversa. Né è colpa loro se una norma impone alcontribuente di versare il trenta per cento diciò che viene accertato anche se è pendente un ricorso presso i giudici tributari. Insomma, la Finanza non sarà simpatica a tutti, ma fa quello che le viene chiesto. Forse qualcuno lo farà con un eccesso di solerzia e magari vorrà anche primeggiare per ragioni di carriera, ma il problema prima che militare è politico. Sono i governi e il Parlamento che spingono perché si vada in cerca del pelo nell'uovo anche quando sull’uovo si sono pagate le tasse.Sono i ministriche richiedono diessere inflessibili anche quando è chiaro a tutti che non si è in presenza di un furbo che non vuole pagare le tasse, ma di persone oneste tradite da pratiche fiscali sempre più complesse. I premi di produzione (incassati dagli ispettori del Fisco) poi fanno il resto. Dunque, se si vuole evitare di vessare un Paese, se si vuole far sì che le persone per bene non vivano le tasse come un’estorsione legalizzata, bisogna cambiare la legge, perché è di tutta evidenza che i miliardi che ogni anno sono iscritti nel bilancio dello stato come recupero dell’evasione non sono redditi non dichiarati, ma in gran parte il frutto di errori formali, dunque un gettito straordinario e non strutturale. Il nostro ap- pello perciò non è rivolto alla Guardia di Finanza, affinché chiuda un occhio nei confrontidiartigiani,commercianti e imprenditori che sbagliano, ma alla politica. Tocca al Parlamento mettere mano alla legge. E non per favorire gli evasori, ma per tutelare il contribuente. Tempo fa un ministro del governo Prodi disse che pagare le tasse era un piacere. Può darsi, ma se lo stato non ti prende per il collo. Oggi un ex ministro sempre del governo Prodi condivide la nostra denuncia sui metodi della lotta all’evasione. Ma se tutti sono d'accordo, anche chi era considerato un Dracula fiscale, cosa aspetta Renzi a far rispettare il codice del contribuente e a cambiare la legge? [email protected] @BelpietroTweet “ PAROLA DI FINANZIERE LA CARRIERA ■ A fine anno i generali chiedono il dato dell’imposta evasa contestata e lo confrontano con quello dell’anno prima. Il risultato non può essere inferiore. Se il dato scende bisogna dar conto al reparto centrale di Roma del perchè si siano recuperati meno soldi e il comandante del reparto periferico rischia di vedersi bloccare la carriera. Per questo le nostre ricerche proseguono anche di fronte a evidenti illogicità LA MEDIADA il terzo grado di giudizio, cioè la Cassazione. «Anche per questo da sempre invochiamo una giustizia fiscale in cui la lite si svolga ad armi pari tra le parti, e non in dipendenza da una di esse, con grave vulnus per la terzietà del giudice», prosegue Pinardi. «Una giustizia che invece sta scivolando, giorno dopo giorno, attraverso leggi capestro per il contribuente verso un vero e proprio svuotamento dei poteri tipici del giudice, che vede svilito e compromesso il suo ruolo, divenuto quasi, se non esclusivamente, notarile, certificatorio di "accomodamenti" extragiudizialiimpostioltre che obbligatoriamente dalle norme, da un timore reverenziale verso una controparte resa più forte viepiù da norme scritte a suo favore». Il riferimento è palese: lo Stato. I progressivi aggiustamenti della legge che regola la materia (la 546 del 1992 in vigore dal'96) non hanno infatti risolto il conflitto d'interessiin cui versa la giustizia tributaria. In pratica, le commissioni giudicanti dipendono dal ministero dell’Economia. Esattamente come l'Agenzia delle Entrate e la società di riscossione Equitalia. Giulio Tremonti nel 2011 ha stabilito un'incompatibilità assoluta per chi in qualsiasi forma, anche se in modo saltuario, esercita la consulenza tributaria. Principio sacrosanto. Ma in assenza di una riforma complessiva è finito con lo sbilanciare il sistema ancora di più a favore dello Stato. L’iniziativa di Forza Italia «Ora un’indagine parlamentare» Gasparri: «Giusto fare controlli capillari e severi contro il nero, ma no al terrorismo applicato per strozzare le imprese già in affanno» ::: TOMMASO MONTESANO ■■■ «Un'indagine parlamentare per fare luce su quanto accade nella Guardia di Finanza». È quella che chiede Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, alla luce delle denunce di Libero sugli eccessi e le violazioni nella lotta all'evasione fiscale. «Le notizie su presunti comportamentivessatori della Gdf compiuti durante gli accertamenti fiscali sono sconcertanti», rincara la dose. E la sua collega Anna Maria Bernini,vicecapogruppo vicario a Palazzo Madama, aggiunge: «Giusto che le Fiamme Gialle facciano controlli capillari e severi per combattere l'evasione, ma questo non si deve tradurre in terrorismo applicato per strozzare le imprese, già in grave affanno». Per Gasparri, l’indagine parlamentare dovrà servire a fare chiarezza: «Per distinguere la corretta condotta della maggior parte degli appartenenti alle Fiamme Gialle, vanno posti i riflettori su quanto è emer- so. Su eventuali comportamenti errati e vessatori". Spiega il senatore forzista: «Chi agisce con correttezza non merita in alcun modo di essere accomunato in un giudizio complessivo negativo sulla base di quanto si legge». Da qui la necessità di attivare il Parlamento.L'indagine «serve proprio a capire se abusi ci sono stati, da parte di chi, quali direttive sono state impartite in tema di lotta all’evasione fiscale per colpire i soliti noti e non i grandi evasori pur di fare cassa e non far calare la media. Lo si deve in primo luogo alla Guardia di Finanza, la cui lunga storia non merita macchie». Forza Italia punta sulla difesa delle categorie vessate dalFisco per recuperare terreno nei sondaggi. Obiettivo: definire meglio la linea del partito in vista delle Europee. E la difesa di artigiani, imprenditori, professionisti e commercianti è da sempre il cavallo di battaglia del movimento di Berlusconi, a caccia del cambio di passo a tre settimane dallle urne. Assicura Anna Maria Bernini: «Ci siamo battuti, ci battiamo e ci batteremo sempre per l'abbattimento della spesa pubblica improduttiva e il conseguente abbassamento delle tasse. Questa sarà sempre la nostra ricetta liberale.Contro lo Stato tassatore implacabile e pessimo pagatore». La senatrice, che condivide l'allarme sul «terrorismo» delle Fiamme Gialle in occasione delle verifiche fiscali, rivendica i risultati ottenuti per un Fisco più equo: «In Parlamento ci siamo battuti con successo sulla mitigazione dei poteri di Equitalia, sulla morosità incolpevole e sul pagamento dell'Iva per cassa. Ci stiamo battendo per il pagamento dei debiti della PA e per la flessibilità in entrata nel mercato del lavoro». In ottica forzista,questo dovrebbe servire ad arginare l’offensiva del M5S: «Grillo fa imprenditoria della disperazione. Noi dobbiamo avere la forza di scendere sul territorio e parlare con la gente. Senza intermediari. Con i nostri elettori, ma non solo». ■ Si tratta di uno studio a tavolino che stabilisce il valore medio della verifica necessario per raggiungere gli obiettivi. Il tetto al di sotto del quale noi non possiamo proprio andare SPIETATEZZA ■ Gli imprenditori con noi sono sempre gentili, ci accolgono con il caffè e ci sopportano per settimane. A noi però non interessa: dobbiamo fare verbali a ogni costo 4 PRIMO PIANO __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ DECIMATI Oramai gli effettivi della Guardia di finanza sono circa diecimila unità in meno di quelle previste dagli organici. Le conseguenze sul pubblico sono evidenti perseguitati dal fisco I finanzieri si difendono: «Siamo vittime anche noi» “ PAROLA DI FINANZIERE FORZATURE ■ Nel nostro lavoro ci sono delle forzature evidenti e imbarazzanti. Dietro alle verifiche ci sono enormi interessi economici. Nella Gdf il raggiungimento degli obiettivi legittima l’ottenimento dei premi incentivanti e gli stipendi stellari dei generali NORMATIVA ■ La normativa tributaria italiana è talmente ingarbugliata che si presta alla nostra logica del risultato a ogni costo. Per noi è piuttosto semplice fare un rilievo visto che siamo aiutati da questa legislazione astrusa e abnorme Ci scrive il sindacato delle Fiamme gialle: «I governi ci tagliano i fondi ma pretendono risultati sempre maggiori. Se siamo duri coi contribuenti non è per colpa nostra» ■■■ Gentile direttore, il quotidiano da Lei diretto in questi giorniè tornato ad occuparsi dell’evasione fiscale, uno dei problemi più graviche affligge il nostro Paese e che ne impedisce uno sviluppo equo e solidale. Lo ha fatto prendendo spunto dalla lettera con la quale un anonimo collega Le esponeva le sue personali considerazioni. Al riguardo, vogliamo fornire ai suoi lettori il nostro punto di vista sull’attività che i finanzieri tutti giorni, con impegno e serietà,svolgono a favore della collettività. NON SOLO PICCOLI Non ci occupiamo solo di piccole realtà economiche,gran parte del nostro lavoro è legata al contrasto delle frodi e viene svolta più attraverso indagini giudiziarie che con lo svolgimento di ispezioni amministrative. La nostra attività in materia fiscale si incentra oramai, in modo significativo, su evasioni di tipo internazionale (esterovestizioni, transfer pricing, frodi carosello, eccettera). Le recenti decisioni di importanti gruppieconomici di chiudere le loro posizioni con il fisco attraverso il versamento, ciascuno, di centinaia di milioni di euro sono frutto del nostro lavoro. Come tutte le organizzazioni che siprefiggono livelli di efficienza,abbiamo obiettiviche dobbiamo conseguire. Tali obiettivi sono la formale demoltiplicazione di quelli che, annualmente, compongono l’azione dei governi che si succedono alla guida del Paese. GLI OBIETTIVI Tali obiettivi sono diventati via via più pressanti per due ordini di ragioni: - la Guardia di Finanza, dal 2001, non è più solo la «polizia delle tasse», ma anche l’organo che svolge controlli in materia di spesa pubblica,nonché dimerca- Non è lotta all’evasione ma lotta al lavoro Bell’articolo di sabato 26 in riferimento alla confessione del finanziere e alla cosiddetta lotta all’evasione. Sentite questa: un mio amico imprenditore si appoggia a due ditte di trasporti, i cosiddetti padroncini, che indicheremo con «A» e «B». La Finanza, dopo qualche settimana in azienda, si accorge di un errore: il mio amico sbaglia e fattura a «B» ciò che doveva essere fatturato ad «A». La «bellezza» di tre viaggi. to, sia di quello dei capitali che dei beni e dei servizi; - la progressiva riduzione del personale (mancano oramai 10.000 effettivi rispetto agli organici) e delle risorse per il funzionamento. SOTTO PRESSIONE Ne consegue che la struttura e le persone che la compongono sono sotto pressione perché tutti i governi hanno cercato, da un lato,di risparmiare sui costi, dall’altro, di incrementare i risultati in termini di gettito fiscale, di efficienza della spesa pubblica e di maggiore legalità nel funzionamento dei mercati. Nonostante ciò, continuiamo ogni giorno a fare il lavoro per cui siamo pagati,con serietà e professionalità, senza alcun accanimento o vessazione e nel solo obiettivo di tutelare gli interessi della collettività. Questo non significa, ovviamente, che va tutto bene: il sistema fiscale ha bisogno di riforme strutturali, la tassazione va ridotta, la legislazione va semplificata, occorre puntare decisamente sull’adempimento spontaneo e sulla prevenzione. In ogni caso, una cosa è certa: l’evasione fiscale va duramente contrastata in quanto socialmente inaccettabile, poiché mina alla base la giustizia nei rapporti fra i cittadini, prima ancora che fra cittadini e Stato. Questo Paese, purtroppo, e lo diciamo con cognizione di causa, vista la professione che svolgiamo, è affetto da forme di illegalità diffusa che attraversano settori tutt’altro che irrilevanti della nostra società. Giustificare in qualunque modo l’evasione vuol dire non comprendere che senza legalità non c’è speranza di futuro. Le nostre «visite» non fanno piacere: non lo possono fare. Men che meno possono far piacere i sequestri patrimoniali operati, peraltro, sempre a seguito delle decisioni dell’Autorità giudi- ziaria. Possiamo capire lo stato d’animo di alcuni lettori. CAPITECI Chiediamo a loro, però, di comprendere anche il nostro non facile ruolo in un Paese dove l’evasione fiscale è stata per troppo tempo considerata un peccato veniale e non una furto a danno degli onesti. Ci teniamo a precisare, altresì, che a differenza di quanto avviene per le Agenzie fiscali, i nostri stipendi, compresi quelli dei dirigenti, non sono in alcun modo legati alle verbalizzazioni. Non esiste una retribuzione di risultato, ovvero il nostro compenso non cambia se il controllo fiscale è positivo. Non solo, i nostri stipendi sono bloccati dal 2010, ciò vuol dire che se una persona meritevole nel frattempo ha migliorato la sua posizione, assumendo nuovi ruoli o responsabilità, continua a percepire la retribuzione che aveva nel 2010 a prescindere. Anche noi, come detto, auspichiamo riforme della legislazione fiscale e dell’apparato di con- trollo. Siamo disponibili al dialogo e al confronto con tutte le componenti sociali per migliorare la Guardia di Finanza, ma a una cosa teniamo: la nostra dignità! Non possiamo accettare di essere etichettati come coloro che chiedono «tangenti di Stato». Applichiamo leggi e direttive di uno Stato democratico,il quale appresta i rimedi necessari a tutelare la posizione di coloro che si ritengano ingiustamente lesi nei diritti. IL COCER DELLA GUARDIA DI FINANZA LE LETTERE L’amico mio chiarisce. Comunque, non ci sarebbe alcun danno all’Erario. La Finanza procede con una multa, tenendo conto del fatturato annuo dell’azienda (8 milioni di euro). Dopo due anni di tira e molla, quest’anno sembra si siano accordati per settantacinquemila euro. Più che lotta all’evasione questa mi sembra lotta al lavoro. Sergio Vestri Se la prendono sempre con gli indifesi Gentilissimo direttore, la ringraziamo e apprezziamo per la sensibilità mostrata al tema delbluff della lotta all’evasione. Le micro imprese e i micro professionisti e loro dipendenti, in caso di accertamento da studio di settore e conseguente accertamento con adesione o mediazione, sono costretti ad ascoltare e valutare proposte che rasentano molto spesso soglia della illegalità. Evitiamo di aprire anche la finestra sugli accertamenti notificati dai conces- sionari dei tributi comunali minori (altra piaga non adeguatamente considerata che colpisce sempre i più piccoli e noti). Giuseppe Schiavo - Sulmona viva tangente a uno stato ladro repressivo è illegale. Non la pago, questo è l’unico sistema. Basta. Saluti Rocco Fabio Oreste Torre di Mosto (Ve) Ho trovato la soluzione: non li pagherò più Arroganti con gli onesti Inefficienti con chi evade Buongiorno, sono un artigiano della provincia di Venezia.Realizzo decorazioni con saponi. Con la finanza ho risolto il problema... li aspetto con il bastone. Non li faccio entrare. Questo è l’unico mezzo che abbiamo noi grandi imprenditori. La Grande direttore, e grazie. Le vorrei brevemente raccontare quello che è successo alla nostra microimpresa. Niente di che, solo una frase riferitaci dalla funzionaria delle dogane alla fine del controllo: «È andata bene per voi e male per noi», riferendosi al 5 PRIMO PIANO __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ STORTURE L’ex finanziere: «È patologico che lo Stato pretenda di far cassa con la sola repressione. E troppo spesso Gdf e Agenzia delle entrate sono in contrasto» perseguitati dal fisco Il colonnello con «Libero»: «Sì, il sistema va riformato» Giuseppe Fortuna, Gdf in congedo: «Il Corpo è sotto pressione e a volte ne fanno le spese i cittadini. Ma il vero nodo è stabilire leggi più chiare» ::: GIACOMO AMADORI ■■■ Piano piano anche moltissimi militari della Guardia di Finanza si stanno schierando contro lo Stato di polizia fiscale denunciato in questi giorni dalla campagna di Libero. Li immaginiamo mentre montano sulle scrivanie e strappano i verbali «ingiusti» come in una scena dell’Attimo fuggente. Di certo da qualche giorno, a partire dalla base, è iniziato uno smottamento. La ribellione di chi non si sente più dalla parte dei cittadini o non vuole essere dipinto come il cattivo di turno. È indubbio che tra le Fiamme gialle l’inchiesta delnostro giornale sulle storture nella lotta all’evasione stia accendendo dibattiti e raccogliendo adesioni. Sul sito «Finanzieri Cittadini e Solidarietà» (www.ficiesse.it), «organizzazione civica» con oltre 4mila iscritti, quasi tutti militari in servizio e in congedo della Gdf, la «confessione» pubblicata dal nostro giornale del verificatore «pentito» ha fatto il botto. E ieri sera era stato letto da quasi 8.500 persone. La Ficiesse segue da giorni la campagna del nostro giornale sulle «tangenti di Stato». Nell’editoriale di ieri era scritto: «L’articolo di Libero è il segnale di un disagio concreto e di reali problemi nella Guardia di finanza. Basta con la politica degli struzzi: il Corpo ha bisogno urgentemente di riforme». Mentre il Comando generale della Guardia difinanza in questi giorni ha scelto di non commentare l’inchiesta del nostro giornale,colleghi ed ex colleghi in divisa, hanno deciso di non tacere: «Da quanto ci è dato sapere, per la conoscenza che abbiamo grazie ai numerosi soci in servizio nella Guardia di finanza, possiamo affermare che gran parte di quel che viene descritto corrisponda sostanzialmente alla realtà». Ecco fatto: un’associazione di finanzieri, una sorta di sindacato per il Corpo, certifica che le parole dell’ispettore di Libero sono sa- Attilio Befera è direttore dell’Agenzia delle entrate da giugno 2008. È anche presidente di Equitalia, società di riscossione creata nel 2006 (e della quale inizialmente Befera era amministratore delegato). Il suo stipendio annuo ammonta a 304 mila euro, ed è superiore a quello percepito da Barack Obama, presidente degli Stati Uniti d’America [Fotogramma] crosante. «I problemi evidenziati dall’anonimo Maresciallo sono assai spinosi e difficilmente emergono in un’organizzazione chiusa come quella militare, ma è bene che ormai si affrontino pubblicamente, senza fare gli struzzi mettendo la testa sotto la sabbia». Secondo i finanzieri della Ficiesse i contribuenti sono realmente vittime della fame di risultati dello Stato esattore: «Ciò che conta è la statistica (il famigerato Stat), cioè quanto viene segnalato, non quanto sarà realmente incassato». Per questo, ammettono alla Ficiesse, nei verbali non manca- Fortuna, sembra che voi finanzieri della Ficiesse approviate la campagna di «Libero». «Le confermo che il memoriale è sostanzialmente condivisibile. Noi da quindici anni chiediamo che la Guardia di finanza e l’Agenzia delle entrate non puntino solo sulla repressione, ma anche sulla prevenzione e sull’adempimento spontaneo. Se la repressione è l’unica cosa che conta si rischiano le distorsioni denunciate dal vostro maresciallo». Il «nostro maresciallo» definisce «tangenti di Stato» i pagamenti estorti ad alcune azien- Finanzieri schierati in uniforme [Fotogramma] no forzature: «Come è noto l’attività d’accertamento è in capo solo all’Agenzia, mentre la Gdf si limita a segnalare la presunta evasione. Ne può conseguire una deresponsabilizzazione da parte dei verificatori: si può segnalare il massimo possibile,anche magari grazie a forzate interpretazioni normative». Tra gli estensori dell’editoriale, un lavoro d’equipe, c’è l’ex segretario generale della Ficiesse Giuseppe Fortuna, sessantenne colonnello in congedo della Finanza e avvocato.L’ex ufficiale è anche direttore dello sportello pubblico della Ficiesse denominato «Efficienza, trasparenza e partecipazione». de. Sostiene che di fronte a un controllo il contribuente non abbia via di scampo. «Ma di quello che dice, secondo me, il punto di maggior rilievo è un altro: la vera stortura è che lo Stato faccia cassa solo con la repressione e ciò significa che bisogna spremere i contribuenti “liquidi”. Non discuto che i miliardi provenienti dalla lotta all’evasione facciano comodo, nel breve periodo,alle casse esangui dell’Erario, ma poiché questa caccia, come di fatto viene sollecitato agli uffici sul territorio, si concentra soltanto sui soggetti solvibili, finisce per creare forti difficoltà alle imprese, ostacola la creazione di nuovi posti di lavoro ed è iniqua. A causa di questa logica dell’incasso a ogni costo, alla fine si bussa sempre alla porta dei soliti noti». Il maresciallo denuncia una sorta di ossessione da parte dell’amministrazione pubblica per i numeri della presunta evasione. «Per me i numeri che devono contare sono in primo luogo quelli del gettito spontaneo delle imposte e non soltanto, com’è ora, i soldoni della lotta all’evasione, le “tangenti” legali, anche se non condivido la parola, di cui parla il maresciallo. Lo ribadisco: è patologico fare cassa con la sola repressione e per questo è indispensabile che il governo fissi come obiettivo prioritario dell’Agenzia delle entrate l’aumento del gettito naturale per ciascuna provincia,prevedendo che siano resinoti i target assegnati a ciascuna Direzione provinciale,dati sino a oggi tenuti sempre riservati». Che cosa altro condivide nelle parole del maresciallo? «Ha ragione quando dice che Guardia di finanza e Agenzia delle entrate cooperano molto poco e sembrano due mondi separati, se non addirittura in competizione, come ha dimostrato il blitz di Cortina. È vero pure che i finanzieri impiegati nell’attività di contrasto all’evasione sono un numero davvero esiguo (6mila su 60mila), mentre per fare prevenzione, informare i contribuenti e incoraggiare l’adempimento spontaneo bisognerebbe togliere personale dagli uffici». Il «nostro» verificatore parla anche di totale mancanza di stimoli, a fronte di molti rischi… «Anche su questo sono d’accordo con lui: purtroppo il Corpo non ha i mezzi per motivare i suoi agenti, neppure quelli più qualificati. Invece bisognerebbe remunerare in modo congruo le professionalità migliori, come il maresciallo della tributaria intervistato da Libero». “ PAROLA DI FINANZIERE LA CARRIERA ■ A fine anno i generali chiedono il dato dell’imposta evasa contestata e lo confrontano con quello dell’anno prima. Il risultato non può essere inferiore. Se il dato scende bisogna dar conto al reparto centrale di Roma del perché si siano recuperati meno soldi e il comandante del reparto periferico rischia la carriera SPIETATEZZA ■ Gli imprenditori con noi sono sempre gentili, ci accolgono con il caffè e ci sopportano per settimane. A noi però non interessa: dobbiamo fare verbali a ogni costo LE LETTERE fatto che la discrepanza oggetto del controllo, che risultava a loro, era stata dimostrata e smentita. Questo perché il senso dei suoi editorialiè inequivocabilmente vero: Forti e arroganti con i deboli ma onesti; inefficenti e deboli con i grandi evasori. Buona giornata e avanti così, come sta facendo. Alberto Avete dato voce alla rabbia di chi paga Caro Belpietro, complimenti per lo scoop che conferma quanto imprenditori e professionisti onesti che pagano le tasse sanno bene sulla loro pelle, ma è bene che anche l’opinione pubblica sappia e che si apra su questo tema un dibattito pubblico. In modo da avere maggiore consapevolezza sociale, tale da ribaltare l’ingiusta equazione che imprenditorie lavoratori autonomi sarebbero gliartefici dell’evasione. Le chiedo dunque di continuare in questa battaglia di verità e trasparenza e di richiedere al ministero dell’economia l’ammontare annuo dei premi erogati ai generali della Guardia di finanza. Se, per ragioni di privacy, venisse risposto che non possono rivelare i nomi, sarebbe sufficiente conoscere l’ammontare medio e la diffe- renza rispetto allo stipendio base. F.S. L’unica speranza è portarli in tribunale Egregio direttore, il quadro delineato è quello reale e lo sanno tutti gli operatori del settore. Il problema sono gli obiettivi monetari che devono raggiungere gli uffici e la mancanza di contrappeso dei funzionari dell’Agenzia (i quali non devono rispondere di nulla). L’unico modo per fermare questa situazione è fare causa ai funzionari dell’Agenzia che sottoscrivono accertamenti iniqui. Cioò è stato già fatto in un caso in Italia (avvocato Veneri Federico) e ho già intrapreso una seconda causa. Dopo aver vinto la causa è stato chiesto all’Agenzia un risarcimento da due milioni di euro. Grazie per i suoi articoli, Alberto Bari Parma Noi artigiani in balìa del terrorismo fiscale Complimenti per gli articoli su «Libe- ro», finalmente viene descritto lo stato d’animo con cui noiartigiani ogni mattina apriamo le nostre attività, cioè in balìa di uno Stato estorsore e inventore di mille tasse complicate al punto che qualsiasistrategia si scelga si è perseguibili. Un vero e proprio terrorismo fiscale. Continuo a chiedermi che senso abbia consumare la mia vita con una partita Iva sulle spalle e uno Stato delinquenziale che scialacqua ogni tipo di risorsa mentre il mio lavoro duro e faticoso mi dà pochi utili rispetto allo sforzo. Distinti saluti, Fabrizio 6 PRIMO PIANO __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ perseguitati dal fisco COME IL PIZZO Anche se avessi fatto ricorso, avrei dovuto saldare la multa. Poi, con calma, mi avrebbero rimborsato. A questo punto, meglio la mafia... Il fisco mi dà ragione, ma devo pagare Un imprenditore rassegnato: «L’ufficio Iva mi ha contestato 12mila euro anche se la legge era dalla mia parte Alla fine mi hanno fatto capire che mi conveniva cedere: loro hanno una percentuale su quanto recuperano» ■■■ Ecco la mia storia direttore. Ho una piccola azienda agricola in acquacoltura, mi occupo di allevare e trasformare il pesce d’acqua dolce. Per questa attività, iniziata nel 2000, avevo un piccolo laboratorio di macellazione che decisi di portare a norma Cee (il noto bollino blu). Il laboratorio ed i terreni su cui sorge l’azienda sono di mia proprietà e sono dati da me stesso in comodato d’uso gratuito (con regolare contratto) alla azienda affittuaria, cioè me stesso. Nel 2003, decido dunque fare gli investimenti, sia strutturali sia in attrezzature che si protraggono a tutto il 2004. Qualche hanno dopo (nel 2009 mi pare) l’ufficio Iva mi manda un verbale, in cui mi si dice che ho evaso l’imposta perchè ho fatto i lavori come ditta (tutto regolarmente fatturato e pagato) e non come proprietario e siccome si tratta di lavori straordinari, spettavano al proprietario degli immobili (sempre io). Mi si eleva una multa di 12.000 euro circa. A questo punto, conoscendo il mio carattere focoso, chiedo alla mia commercialista di andare lei all’ufficio Iva per capire cosa stia succedendo, munita di sentenze di vari Tar su cause simili che dicono che se i lavori sono inerenti all’attività dell’azienda, anche strutturali, possono essere fatti dalla azienda stessa e non dal proprietario dell’immobile. All’ufficio Iva le dicono che sì, abbiamo ragione noi, e per questo, la multa diventa la metà. Come, dico io, se ho ragione la multa diventa zero, non la metà. Quelli dell’Iva mi fanno sapere che or- FI DENUNCIA «Renzi calpesta anche lo statuto del contribuente» Una manifestazione contro l’eccessiva pressione fiscale a carico di aziende e famiglie [ANSA] mai il verbale è aperto, e per quel che riguarda loro, si può concludere solo o con il pagamento, o con un mio ricorso. Ricorso al quale loro faranno a loro volta ricorso (mi fanno sapere) fino al terzo grado di giudizio ma nel frattempo la multa sarà lievita a dismisura; poi, eventualmente, loro, con calma, rimborseranno. Inoltre, mi fanno sapere sempre loro, che questa è una pratica del 2003, e che se non voglio che aprano quella del2004 mi conviene pagare e tacere. Perchè tanto accanimento, chiedo io, special- mente su uno che sapete che non sta facendo il furbo? Perchè loro, mi fanno sapere, percepiscono in busta paga il 7 per mille di quanto riescono a recuperare come incentivo, e che quindi non ho speranza. Ho pagato. Ora direttore, mi dica lei, se ar- rivasse un mafioso, e mi chiedesse il pizzo per «salvaguardare» la mia attività, eventualmente io, in uno scatto di orgoglio, potrei anche denunciarlo. Questi qua, a chi li denuncio? Meglio la mafia a questo punto. Andrea Fariano il graffio Tanto fumo Ilgoverno ha posto la fiducia suldecreto legge sulle tossicodipendenze in discussione alla Camera. Il Pd dice che i «tempi sono strettissimi» e il voto finale dovrebbe arrivare oggi. Ncd, però, è molto critico: «Non si possono legittimare le droghe», ha detto la De Girolamo. «Il testo va modificato». Come per il decreto lavoro, anche con la cannabis la rivolta centrista finirà in fumo. Antonio Tajani a «L’Abitacolo» Il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, in auto con Franco Bechis per la registrazione de L’Abitacolo di Libero «La Finanza mostri i muscoli con i trafficanti di Scampia» ::: FRANCO BECHIS ■■■ Arriva a piedi con un amico: non ha più scorta, niente auto blu, e fosse solo quello... Sospeso anche lo stipendio. In Europa funziona così: Antonio Tajani era commissario ai Trasporti e vicepresidente della stessa commissione, ma si è candidato al Parlamento europeo e lì non è ammesso il doppio ruolo, di lotta e di governo: la campagna elettorale te la devi fare a spese tue. Arriva a piedi dunque all’appuntamento con L’Abitacolo, la trasmissione della web tv di Libero (sarà oggi in onda su www.liberoquotidiano.it). E si è letto tutte le puntate dell’inchiesta di Libero sulle tangenti di Stato, dalla confessione del maresciallo della Finanza alla reazione di lettori e imprenditori vessati inutilmente dal fisco. È da lì che iniziamo. «State facendo una battaglia sacrosanta», esordisce Tajani, «ed è tanto più importante farla in un momento in cui le imprese stanno morendo anche per responsabilità dello Stato... Sa, io sono responsabile della direttiva europea sul ritardo dei pagamenti...». Ma quel problema non c’è più: Matteo Renzi ha detto che paga tutto... «Renzi ha fatto promesse solenni.Disse che avrebbe pagato tutti i debiti della pubblica amministrazione con le imprese. E non mi pare che l’impegno sia stato mantenuto. Così le imprese continuano a sparire, mentre Equitalia e il fisco italiano le inseguono. Forse sarebbe meglio mandare controlli di Equitalia e della guardia di Finanza in qualche amministrazione pubblica o in qualche Regione del Sud dove si paga a 1.200 giornii fornitori per vedere quel che si combina». Le visite le fanno alle imprese invece. Per cercare di prendersi, come dice quel maresciallo della Guardia di Finanza, la «tangente di Stato»... «Lo Stato dovrebbe evitare di essere violento in questo modo. Deve essere forte, non violento. A me quelle ispezionimuscolari, i controlli fatti a sirene spiegate, i blitz nelle località alla moda sem- brano inutilmente muscolari e oltretutto inefficaci. Di evasione se ne recupera poca, invece si fanno fuggire turisti, clienti e imprenditori in un momento in cui già gli affari non vanno a gonfie vele». Quei blitz però diventano una bandiera da sventolare, dicono che è così che si recupera l’evasione... «Vogliono mostrare i muscoli? Vadano a Scampia a fare questi controlli. Sai quanto nero trovano da quelle parti? Tutta la contraffazione, la droga, l’illegalità. Lì c’è evasione vera, e oltretutto c’è anche danno alle imprese sane e all’occupazione. Le nostre città sono invase da extracomunitari che spacciano merce contraffatta. Comincino a prendere da lì, a smontare l’illegalità. Trovino i mandanti di questi poveri immigrati che sono solo l’anello finale della catena. Quelle sono cifre serie da recuperare per il fisco. Sono battaglie vere, più efficaci della propaganda a cui assistiamo». L’Agenzia delle Entrate però obietta che anche tanti imprenditori o «Il simpatico tassatore calpesta anche lo statuto del contribuente». La denuncia arriva dal senatore di Forza Italia, Pierantonio Zanettin che tra le pieghe del decreto sulla spending review ha scoperto una nuova trappola per le aziende. «Per finanziare il suo bonus fiscale di 80 euro, Renzi ci regala un’altra perla: dopo aver aumentato la tassazione sul risparmio delle famiglie, impone alle aziende che hanno rivalutato volontariamente i loro beni, come previsto dalla legge di stabilità 2013, di versare quanto dovuto in un’unica soluzione. Pochi mesi fa era stato concesso di versare le tasse in tre rate senza interessi e ora, a bilanci già chiusi, il simpatico tassatore cambia tutto». Una palese scorrettezza, denuncia il senatore azzurro perché «Renzi così calpesta brutalmente l’articolo 3 dello statuto del contribuente che prevede l’irretroattività delle norme tributarie e tradisce la fiducia dei cittadini che volontariamente hanno rivalutato i propri cespiti aziendali». commercianti non pagano le tasse... «Guardi, non voglio difendere gli evasori,cimancherebbe. Se qualcuno si sottrae al fisco, la caccia è giusta. Però certo lo Stato dovrebbe essere esemplare. Non puoi avere uno Stato che non paga le sue commesse e poi usa il pugno di ferro con i contribuenti. Se il professore a scuola dorme, non può certo pretendere che i ragazzi siano attenti in classe...». È uno Stato forte con i deboli e debole con i forti. Questo è evidente in Europa, dove l’Italia da anni sembra ostaggio delle politiche tedesche... «Guardi, la Germania fa i suoi interessi e ovviamente li sa fare bene. Sono gli altri che la lasciano fare. Ricordo che all’epoca di Blair, Aznar, Berlusconi e lo stesso Barroso c’era un fronte compatto grazie a cui la Germania non se la suonava e se la cantava come voleva. Berlusconi le cantò pure alla Merkel durante un summit del Partito popolare europeo». Veramente le ha cantate pure negli ultimi giorni. Mi sembra non con grande fortuna: ha fatto incazzare i tedeschi come mai. Lei ha sentito qualche suo collega di Berlino? «Sì, e molti miei colleghi hanno capito benissimo il senso delle parole di Berlusconi. Altri hanno versato benzina sul fuoco, strumentalizzando quelle parole. Su questo in prima fila è stato il candidato socialista alla guida della commissione, Martin Schulz...». Beh, è stato il Ppe quello più critico con Berlusconi... «Schulz ha distorto Berlusconi proprio per quello: vuole creare una spaccatura fra Forza Italia e il resto del Ppe, così le elezioni europee le vincono i socialisti e lui fa il presidente della nuova commissione...». Così lei Tajani non farà più il commissario... «Quello non lo farò comunque. Lo indica il governo italiano, e quindi il Pd. Sono i nostri avversari... No, io spero dal primo luglio di fare l’europarlamentare se gli elettori mi vorranno scegliere». __Mercoledì 30 aprile 2014__ 7 8 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: LE SFIDE DI SILVIO Campagna elettorale permanente LO SPOT CHOC IN SPAGNA Silvio non molla la presa sul Colle «Napolitano? È Profondo Rosso» A «Mattino 5» il Cav continua l’attaco dopo la grazia mancata. Poi picchia su toghe («quale democrazia?»), la Merkel («aridatece Kohl») e Grillo («simile a Stalin e Hitler»).Venerdì la prima seduta aiservizi sociali Caso Unipol Da Milano arrivano le motivazioni a orologeria ::: ENRICO PAOLI ■■■ Una delle regole auree delle precedenti campagne elettorali, almeno nella prima parte, era quella della “corrente alternata”. Mai sparare un buon colpo nello stesso giorno dell’avversario. Ma ora che il quadro è completamente cambiato, tan::: LUCIANO CAPONE to che nessuno dei due contendenti in campo - Silvio Berlusconi e Matteo Renzi per la precisio■■■ Il tema giustizia irrompe nelne - considera l’altro un nemico la campagna elettorale per le Euroma solo un avversario, la spina pee. La corte di Appello di Milano della corrente alternata è stata ha pubblicato le motivazioni della staccata. E allora avanti tutta sentenza di prescrizione di Silvio con quella continua, dato che il Berlusconi e suo fratello Paolo nelterzo incomodo - ovvero Beppe l’ambito della pubblicazione delGrillo -non concede pause a nesl’intercettazione Fassino-Consorte suno, nella convinzione che il legata al caso Unipol.Anche se Bertempo è poco e l’elettorato da lusconi non può essere giudicato conquistare è molto. E così menper la sopraggiunta prescrizione, tre il premier deborda a Porta a nelle motivazioni si legge che l’ex porta, ospite della trasmissione premier ha tratto «vantaggio nella diBruno Vepsa, l’ex Cavaliere inlotta politica» dalla pubblicazione contra i verticidella “Sacra Famidella trascrizione della celebre teleglia” di Cesano Boscone per defifonata in cui Piero Fassino chiede nire i dettagli del progetto di voall’allora presidente di Unipol Giolontariato che svolgerà presso la vanni Consorte: «Abbiamo una struttura. Si è trattato di «un inbanca?». contro strettamente riservato» Secondo il giudice estensore,Alche è avvenuto nel berto Puccinelli, centro di formaziosebbene non ci sia ne permanente delstato un interesse l’istituto, ma che di«ordine patrimoben presto è divenuniale» sipuò presuto «pubblico». Cermere «un interesse to, al leader di Forza di tipo diverso, Italia la strategia commisurato al non dispiace affatvantaggio acquisito, tanto che se la to nella lotta politisente cucita addosca». Per questa viso come uno dei cenda il leader di suoi tradizionali Forza Italia era sta- Piero Fassino [Ansa] doppiopetto blu, to condannato ad ma questa volta ha deciso di apun anno direclusione (il fratello Paplicarla seguendo uno schema liolo a due anni e tre mesi) il 7 marzo bero. scorso, pochi giorni prima della Insomma, ogni due o tre giorprescrizione del reato dichiarata il ni un bersaglio nuovo, anche se 31 marzo. Ora, entro i trenta giorni in questo costante voltar pagina previsti,la pubblicazione delle moc’è sempre spazio per il Quirinativazioni che, in questo caso, certale e il Nuovo centrodestra di Anmente non daranno alcun «vantaggelino Alfano.Obiettivi che restagio nella lotta politica» a Berluscono al centro del mirino, essendo ni.Le motivazioni,destinate a solle«cari» all’elettorato azzurro, ma vare molte polemiche, arrivano nel che deve iniziare a prendere conpieno della campagna elettorale findenza con il nuovo demone europea, per giunta a poche ore di da sconfiggere, essendo Beppe distanza dalla pubblicazione delle Grillo simile a Hitler, Robespiermotivazioni di uno stralcio del prore,Marx e Lenin.All’appello, fancesso Tarantini. Anche in quelle no notare gli osservatori, è manmotivazionii giudicihanno esprescato solo Pol Pot, ma non è detto so giudizi non proprio lusinghieri, che non torni utile nei prossimi più di ordine morale che giuridico, giorni. La campagna elettorale è su Silvio Berlusconi: «Emerge uno ancora lunga. Il cambio di passo sconcertante quadro della vita priil Cav lo ha sfoderato di buon’ovata di vari soggetti coinvolti nella ra,ospite di Mattino 5.«Gli italiavicenda, dalle ragazze sino all’alloni devono imparare ad avere para presidente del Consiglio». Il triura di lui, perché Grillo lo si vede bunale diBariinduce sulle "boccacanche dal modo in cui organizcesche nottate",esprimendo consiza la sua setta. Marx, Lenin e Staderazioni sulle donne trattate «colin diedero vita al regime comume semplici oggetti suscettibili di nista, il regime più accentratore, commercio a scopo sessuale». E più criminale e sanguinario delBerlusconidovrà trattenersidal crila storia. Grillo è il prototipo di ticare le decisioni dei giudici, altriquestisignori, Hitler compreso». menti il rischio che il Tribunale di Poi, siccome il Terzo Reich e la Sorveglianza ritiri l’affidamento ai Germania sono argomenti censervizi sociali diventa per lui semtrali della sua propaganda elettopre più concreto. il graffio Angelino ha perso l’aereo Alla fine hanno fissato un appuntamento per martedì mattina. Ma quella di ieri, per Sindacato autonomo di polizia e ministro dell’Interno è stata una giornata sull’ottovolante. Originariamente, Angelino Alfano aveva scelto di declinare per i troppi impegni l’invito al al congresso del Sap (conclusosi ieri sera con l’elezione a segretario generale di Gianni Tonelli). In giornata, complice il battage mediatico generato dai messaggi di saluto inviati da Matteo Renzi e Silvio Berlusconi (la sua telefonata ha ricevuto ovazioni), la decisione di tornare sui propri passi. Facile a dirsi, meno a farsi: troppo piena l’agenda del titolare del Viminale (tra le altre cose, c’era un appuntamento colcapo dello Stato in persona) e troppo stretti i tempi congressuali del Sap: blitz impercorribile, aereo che resta sulla pista e ci si deve accontentare di un contatto telefonico per fissare l’appuntamento della settimana prossima. rale, Berlusconi si fa mostrare una foto diAngela Merkel e commenta romanamente: «Aridatece Kohl». Mai far cadere un un argomento che ha prodotto buoni risultati. Quanto alpresidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, bastano due parole due: «Profondo Rosso». Ovviamente non mancano le toghe, anche se sono merce che scotta. «La senten- za contro di me un golpe senza carri armati». E dire che gli era stato detto, al momento della concessione dei servizi sociali, che se avesse detto qualcosa di storto sui giudici avrebbe potuto perdere il trattamento.In serata Berlusconi rilancia ulteriormente la sfida. «Ora ci sono dei pericoli più grandi di quelli che correvamo nel ’94, quando decisi di scendere in campo», sostiene l’ex premier, «oggi abbiamo ancora di fronte una sinistra che non è lontana da quello che era, non ha mai rinnegato la sua ideologia anche se si nasconde dietro volto di un nuovo personaggio». E siccome le idee sono quelle, nonostante il volto bonario di Renzi, Berlusconi rispolvera il mantra delle tasse: «Questa sinistra ha sempre avuto la mania delle tasse e questo governo lo ha confermato». E per fortuna che sulle riforme sono alleati. Forse è per questo che il premier incassa male l’affondo. «Ringrazio Berlusconi, non so se sono simpatico ma di sicuro non sono un tassatore». Di certo, però, è un osservatore se ha detto ai suoi di non «sottovalutare affatto il Cav». Soprattutto ora che è campagna elettorale continua, come la corrente. Trovata elettorale di Quagliariello&C Gli alfaniani sono andati in tilt: per loro Berlusconi è comunista ::: MARCO GORRA ■■■ La notizia è che, per la campagna elettorale delle Europee, la linea del Ncd nei confronti dell’avversario Silvio Berlusconi consiste nel dargli del comunista. «L’astio nei confronti del Ncd ricorda le campagne di denuncia e la guerra ai traditori della causa proletaria di leniniana memoria» (L’Occidentale, organo on line del partito); «Questi (di Berlusconi, ndr) sono atteggiamenti neocomunisti.Ineocomunisti del nuovo millennio sono quelli che utilizzano il linguaggio che i comunisti utilizzavano nel secolo scorso» (Gaetano Quagliariello); «L’uso della parola tradimento è tipico del lessico stalinista» (Fabrizio Cicchitto). Ora, tolte le obbligatorie congratulazioni agli esponenti alfaniani per avere riversato sulla testa del Cavaliere l’unico - l’unico - insulto che persino i più accesi nemici avevano sempre avuto ritegno ad utilizzare (erano riusciti a dargli persino dell’interista, ma fino al comunismo nessuno si era mai spinto) e preso atto di come il generoso sforzo non abbia ricevuto l’esposizione mediatica che meritava (nel florilegio di pesti, mafie e colpi di Stato di cui sta consistendo la campagna elettorale ci vuole ben altro che un semplice «comunista!» per non finire oscurati) restano da fare due osservazioni. La prima è riassumibile col vecchio detto popolare per cui le pere cadono vicino al pero. La spiegazione è la seguente: quello di dare, a cuore non sempre pesantissimo, del comunista all’avversario di turno è uno dei Gaetano Quagliariello è stato nominato all’unanimità coordinatore unico del Nuovo Centrodestra di Alfano [LaPresse] marchi di fabbrica più caratteristici di Berlusconi. Il quale in carriera ha etichettato come compagno praticamente chiunque gli si parasse davanti, mettendo spesso e volentieri nello stesso calderone rosso chi comunista era ed era sempre stato e chi mai c’era entrato nulla. Di più: l’attitudine berlusconiana a distribuire in giro patenti di bolscevismo con tanta disinvoltura era storicamente vista come parte integrante del bagaglio del Silvio meno istituzionale e più arruffapopolo che tanto faceva storcere il naso ad avversari ed - anche - a qualche sodale. Per dirlo in soldoni: la riscoperta di se stessi come «diversamente berlusconiani» da cui era originata la scissione del Ncd aveva preso abbrivio proprio dalla volontà di depurare il centrodestra da certi eccessi estremistici ormai divenuti intollerabili: come si faceva a rimanere in un partito il cui capo, oltre a parlar male dei giudici e del governo di larghe intese, seguitava a dare di comunista a questo e quello nemmeno fossero tutti la reincarnazione di Giancarlo Pajetta? E invece è finita come si è visto: nonostante l’abbandono della casa paterna per sovvenuta incompatibilità moderata, gli ex azzurridel Nuovo centrodestra alla prima occasio- ne utile hanno dimostrato di non essersi emancipati granché dal riflesso pavloviano per cui il modo migliore di rapportarsi all’avversario politico è quello di appiccicargli sulla schiena l’etichetta di comunista, e pazienza se l’appiccicando è uno che ha iniziato a combattere i comunisti in età scolare e da lì non ha più smesso. La seconda osservazione, invece, riguarda Berlusconi. Che da una vita è abituato a prendere d’anticipo gli attacchi e che, anche in questo, si è sovente dimostrato un passo avanti ai detrattori. Per averne conferma, soccorre l’archivio. 3 febbraio 2006, intervista dell’allora premier ad Italia Oggi. Titolo: «Compagno Berlusconi».Svolgimento:«Credo di avere una profonda sensibilità sociale e di avere sempre in testa la gente che ha più difficoltà»,rispondeva il Cav richiesto di spiegare come mai avesse fatto politiche fiscali assai più progressiste di quelle attuate dai governidell’Ulivo, «ho osato paragonarmialla politica di Blair e Clinton e questo è stato un altro motivo di critica nei miei confronti». E chi glielo doveva dire, al Cav, che chi allora lo difendeva dagli attacchi di chi voleva impedirgli di dirsi socialdemocratico sarebbe finito per dargli del comunista? 9 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: LE SFIDE DI SILVIO Le toghe spengono due canali Ira Mediaset: «Un incidente mortale» Questa volta a mettere i bastoni tra le ruote alla famiglia Berlusconi - divisione tv digitali - sono state le toghe iberiche, che hanno stabilito la chiusura imminente di due dei dieci canali del digitale terrestre di cui è in possesso Mediaset attraverso la controllata spagnola Mediaset España. A stabilirlo, lo scorso 27 marzo, è stata la Corte Suprema spagnola, che ha annullato l’assegnazione di un totale di nove frequenze del digitale terrestre, assegnate nel 2010 senza gara pubblica. Due di queste sono di Mediaset, che entro il 6 maggio spegnerà La Siete e La Nueve. Per i supremi giudici iberici, le licenze concesse all’epoca per Reale decreto avrebbero dovuto essere ratificate in accordo con la legge generale della Comunicazione Audiovisiva, che esige un concorso pubblico. In assenza di questo passaggio, i canali in questione sarebbero de facto “illegali” e quindi andranno verso la cessazione coatta delle trasmissioni. La decisione delle toghe ha trovato l’opposizione di tutti i gruppi privati coinvolti, ma Mediaset si è distinta per una campagna - manco a dirlo - televisiva “hard”. In pratica il Biscione ha mandato in onda uno spot animato in cui una famiglia felice attraversa una strada ignara dell’arrivo di una grossa berlina con i lampeggianti (un’auto blu, che qui però richiama la giustizia spagnola) che li investe: il bilancio - con tanto di slow motion sulle vittime sbalzate per aria - è di due decessi, rappresentati da una borsa e da delle cuffiette rimaste drammaticamente sul selciato. Il messaggio è inqeuivocabile: “Tra tutti le hanno uccise: in ricordo di La Siete e La Nueve”. Paolo Vasile, amministratore delegato di Mediaset in Spagna, aveva paragonato a marzo la chiusura di La Siete e la Nueve proprio a un “atropellón”, un “incidente mortale”. L’iniziativa ha ovviamente scatenato le reazioni indignate delle associazioni dei parenti di vittime della strada. Bomba sulla campagna elettorale I giudici vogliono processare il Cav all’infinito Il tribunale esamina gli ultimi attacchi sulla giustizia per decidere se spedirlo ai domiciliari. Ma non si può pretendere che taccia sulla condanna ::: segue dalla prima FILIPPO FACCI (...) non per reinserirsi nella società o per manifestare intenti riparatori, ma per condurre una campagna elettorale europea da ultimo premier regolarmente eletto di questo Paese. Non è che non sapeste e sapessimo tutto questo, non è che non avessimo anche scritto - Libero del 16 aprile - che i servizi sociali di norma si concedono solo a chi ha dato prova di «ravvedimento», e che questo ravvedimento in teoria è improponibile per chi si professi innocente come Berlusconi si è sempre professato. E proprio perché di normale non c’è niente e nessuno, appunto, alla fine è spuntata una soluzione "ragionevole" e nondimeno discrezionale, ad hoc, personalizzata su Berlusconi come tutta la giustizia che l’ha sempre riguardato: un’attività sociale compatibile col ruolo pubblico e politico che un bel pezzo di Paese gli riconosce. E allora dite un po’, che cosa vi aspettavate che dicesse, che cosa dovrebbe dire, ora? L’hanno condannato in un processo di non facile comprensione: dovrebbe dire che è giusto, che è colpevole, che non vede l’ora di ravvedersi e di reinserirsi? Si dice innocente da vent’anni: vi aspettavate che ora chiedesse i voti come frodatore fiscale? Ha in ballo due ricorsi: pensate che li abbia fatti perché si ritiene colpevole? Se Corrado Formigli (La7) gli chiede di giustizia, dite un po’, Berlusconidoveva rispondere «sto maturando un processo di revisione critica e di emenda che a tutt’oggi è in fieri», per usare il vostro linguaggio? Oppure doveva dare la sua «disponibilità ad attivarsi in termini di restituzione tangibile nei confronti della società civile danneggiata»? Forse no, forse è troppo: però, almeno, poteva evitare di provocare i suoi re- “ ::: COSA PREVEDE LA LEGGE ■ È ridicolo pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali LA FRASE INCRIMINATA ferenti: che però - dovete capirlo - non siete voi o solo voi, signori giudici, ma anche il Paese che l’ha votato e che potrebbe rivotarlo. La giustizia, intesa come problema italiano, non può essere ridotta a una privata questione tra ilcittadino Berlusconi e i giudici di sorveglianza: una questione di cui peraltro Berlusconi dovrebbe non parlare, o dovrebbe I PALETTI Nell’ordinanza con cui i giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano, il 15 aprile scorso, gli avevano concesso la misura alternativa agli arresti domiciliari vi era scritto che il leader di Forza Italia avrebbe dovuto mantenere «comportamenti nell’ambito delle regole della civile convivenza, del decoro e del rispetto delle istituzioni». E in caso di violazioni, o di nuovi "attacchi" ai giudici, la minaccia era implicita: Berlusconi avrebbe rischiato la revoca dell’affidamento in prova ai servizi sociali. LE PAROLE A RISCHIO «È ridicolo - aveva detto il Cavaliere durante l’intervista di Corrado Formigli a non pensarne come la pensa: del resto solo così potrebbe mantenere «comportamenti nell’ambito delle regole della civile convivenza, del decoro e del rispetto delle istituzioni», come recitava la vostra ordinanza. Oh, però Berlusconi poteva evitare di esprimersi in certo modo su chi è stato tanto buono con lui: «È ridicolo pensare il graffio Facce la grazia Fabrizio Cicchitto [Ftg] Una missiva a due mani di Gaetano Quagliariello e Fabrizio Cicchitto econsegnata all’Huffington Post come «chiusura tombale di una polemica distruttiva» sui «traditorio presunti tali» delPdl. Il succo? Caro Silvio - scrivono le ex colombe Pdl divenute uomini forti del Ncd di Alfano - se avessi seguito i nostri consigli avresti avuto la grazia. Che beffa, al Cav sarebbe bastato chiedere: «Fabrì, famme la grazia». Piazzapulita - pensare che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali». CARTELLINO GIALLO Tecnicamente ora il Cavaliere rischia una «diffida», un cartellino giallo che potrebbe anticipare una drammatica “espulsione” dalla misura alternativa agli arresti. Va però notato che non c’e un tetto di diffide codificato dalla legge oltre il quale automaticamente arrivi la revoca dell’affidamento in prova. Sta alla sensibilità dei singoli giudici stabilire quando la persona che sta scontando la pena abbia superato il limite. che si possa rieducarmi consegnandomi a dei servizi sociali e a dei colloqui quindicinali con assistenti sociali». Ha detto così. Frasi irrispettose, se non fosse per quel dettaglio: è tutto vero. È ridicolo pensare di "rieducarlo", e lo sappiamo tutti. Ma ufficialmente le sue parole sono un’infrazione alle regole e dunque rischia una cosiddetta "diffida": quante altre lo separerebbero dai domiciliari? Scherza col fuoco, Berlusconi: ieri l’ha detto pure - non richiesto, e sinceramente non utile - il vicepresidente del Csm Piero Vietti. Ha detto: «Chi pensa di far campagna elettorale utilizzando il presidente della Repubblica scherza col fuoco». Forse anche Napolitano fa parte del tribunale di sorveglianza. Ma Vietti, poveretto, rispondeva semplicemente a una domanda deigiornalisti: esattamente quello che ha fatto Berlusconi nei giorni scorsi. «Scherziamo coi fanti e lasciamo stare i santi», ha aggiunto Vietti, lasciando intendere che ai due santi più recenti, presto, potrebbe aggiungersene un terzo. Ma dove ci sono santi, spesso, ci sono martiri. Occhio, Berlusconi, a non farcelo diventare. IL PIZZINO DI VIETTI (CSM) «Silvio sul Quirinale scherza col fuoco» Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha tratto il dado: dopo le frasi di Berlusconi sull’affidamento ai servizi sociali (definito «ridicolo» dall’ex premier) ieri i magistrati hanno fatto sapere di stare «vagliando» le parole in questione per valutare se ci siano gli estremi per una revoca dei servizi sociali e la destinazione ai domiciliari del Cavaliere. Per ora nessuna decisione definitiva, ma Berlusconi rischia un «ammonimento» che sarebbe come un cartellino giallo sventolato davanti alla sua libertà. La brutta notizia fa il paio con il messaggio recapitato dal vice presidente del Csm - Michele Vietti - dopo le esternazioni berlusconiane - le ennesime - sul presidente della Repubblica Napolitano: «Chi pensa di fare campagna elettorale sul Presidente della Repubblica scherza con il fuoco: Napolitano è sempre stato e continua ad essere per tutti gli italiani la garanzia del corretto rispetto delle regole e dell’equilibrio dei poteri. Perciò - ha concluso - il consiglio è: giochiamo con i fanti e lasciamo stare i santi». Un consiglio che - arrivando dal vice capo dell’organismo di autogoverno dei magistrati di cui il capo supremo è proprio l’inquilino del Colle - è suonato a tutti, compreso al diretto interessato, come un avvertimento in piena regola. E non dei più beneauguranti, dato che è arrivato a poca distanza dall’avviso delle toghe meneghine. 10 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: LE SFIDE DI SILVIO La battaglia per i valori liberali «Libero» agita Fi: ora dobbiamo cambiare La paura di fuga con Grillo dell’elettorato azzurro scuote il partito:Renzici sta scippando le riforme.Ma tutti concordano:senza Silvio non si riparte ::: TOMMASO MONTESANO ■■■ Atteggiamento nei confronti di Matteo Renzi e linea politica di Forza Italia. L’editoriale di ieri del direttore di Libero, Maurizio Belpietro, «sull’appannamento generale della linea politica» del movimento azzurro, scuote i forzisti. Da Silvio Berlusconi in giù, lo stato maggiore e i gruppi parlamentari forzisti si interrogano sulla strada migliore da seguire per imprimere una sterzata alla rotta del partito. Lo stesso ex premier, che già da tempo riflette sulle conseguenze dell’abbraccio tra Forza Italia e Renzi,è rimasto colpito dalla lettera, il cui contenuto è stato riportato ieri dal nostro quotidiano, di un’elettrice di centrodestra. Elettrice delusa a tal punto dalla linea di opposizione soft di Forza Italia, da ipotizzare un voto al M5S alle prossime Europee.Dubbi,interrogativisulla bontà della rotta seguita finora, che Berlusconi avrebbe confessato ai suoi collaboratori. E che sono coincisi, ieri, con l’innalzamento dei toni contro il «Renzi tassatore». Di certo il dibattito interno al partito riprenderà con maggiore vigoreuna volta chiuse le urne delle Europee. Prima, osserva Gianfranco Rotondi, c’è da portare a casa il risultato: «Sotto il 20% siamo a rischio. Quindi assicuriamoci la salvezza e solo dopo discutiamo». gna elettorale, i miei colleghi dirigenti discutano come se fosse in atto un congresso. Basta con queste sedute soft di psicanalisi collettiva. In campagna elettorale si piazza la merce, non si discute di quale merce vendere». E la merce migliore di Forza Italia, «anzil’unica, è Silvio Berlusconi». L’auspi- ABBRACCIO MORTALE Per raggiungere la «salvezza», il deputato ex democristiano conosce solo una ricetta:palla al Cavaliere. «I voti li ha lui, senza Berlusconi Forza Italia non esiste». Quindi è inutile, aggiunge Rotondi, che in questa fase, «in campa- cio è che possa bastare, insieme a una rimodulazione del messaggio nei confronti di Renzi, per recuperare terreno nei sondaggi. Il difficile verrà dopo il voto. «Per vincere alle prossime Politiche, Berlusconi dovrà ritrovare le sue virtù di federatore. Dove la andiamo a cercare una nuova maggioranza di centrodestra? Invece l’ultimo Berlusconi si è chiuso, non risponde neanche più altelefono». La riflessione è aperta. «Agli elettori dobbiamo spiegare non solo quello che abbiamo fatto, ma soprattutto quello che intendiamo fare per il futuro», concludeRotondi.«In che modo glifaremo vedere la luce in fondo al tunnel? Mica ci votano per ricono- scenza». Giuseppe Galati, segretario della commissione Bilancio della Camera, mette il dito nella piaga:«La gestione del rapporto con Renzi è difficile.Da una parte,come rivendicato dallo stesso Berlusconi, il governo sta portando avanti temi e riforme tipicamente nostre.Dall’altra abbiamo la necessità, come uno deiprincipalipartitidiopposizione, di non enfatizzare troppo i risultatidell’esecutivo per non dare a Renzi una spinta ulteriore». Tutto questo in una campagna elettorale in salita, dove il «clima, a causa del crescente malcontento per la politica, non è favorevole». Tuttavia Forza Italia conta nel colpo di reni diBerlusconi:«Tradizionalmente, la campagna eletto- “ rale si scalda negli ultimi giorni». La speranza è che possa essere sufficiente per ottenere il risultato minimo. «Come partito non possiamo scendere sotto il 21/20%. Solo in questo modo possiamo pensare di trainare l’intera coalizione di centrodestra verso il 35%». NUOVA COALIZIONE Una coalizione che il Cavaliere deve necessariamente ricostruire. «Quel mondo che Berlusconi ha messo insieme nel 1994, deve ricompattarsi senza cadere nel populismo», chiosa Galati. Allo studio c’è da tempo l’opzione di dare vita ad una seconda edizione della Casa delle libertà, con dentro, oltre a FI, Nuovo centrodestra,Lega, Fratelli d’Italia e un possibile, nuovo soggetto centrista. Nel frattempo, guai ad avere complessi di inferiorità nei confronti di Renzi: «Noi la nostra riforma costituzionale l’avevamo approvata, completa,nel 2005. Non accettiamo lezioni». “ IL DISILLUSO IL FIDUCIOSO ■ Berlusconi non riuscirà a ripetere e riprendere i vecchi cavalli di battaglia: coi suoi fedelissimi di corte ha perso, da tempo ormai, ogni minima credibilità ■ Berlusconi dovrebbe divenire cantore di un coro a più voci restando il miglior assolo. E reinventarsi cogliendo l’anima più intima del popolo: delusioni e aspirazioni Silvio ha perso tempo ora punti sui giovani Anch’io, elettore di destra stradeluso da Berlusconi, farò come la signora Rossana, non so ancora chi voterò, pensavo Grillo ma ultimamente avverto tanta simpatia per la Lega di Salvini. Ho sempre difeso Berlusconi ma ormai da anni si è reso lui stesso indifendibile sotto ogni aspetto. Lei dice che Grillo ha fatto propri gli argomenti che per 20 anni sono stati il cavalli di battaglia di Berlusconi, ebbene sì, con l’aggravante che la destra in questi 20 anni non ha fatto niente di quanto promesso. Berlusconi non riuscirà a ripetere e riprendere i vecchi cavalli di battaglia, coi suoi fedelissimi giullari di corte, ha perso, da tempo ormai, ogni minima credibilità. Un’ultima cosa e poi la saluto, a destra c'è una persona perbene, il sindaco di Pavia, perché non puntare su di lui? Cordiali saluti. Giorgio Grisi Il Cav è il miglior solista e saprà reinventarsi Siano argomenti di propaganda elettorale rubati a Berlusconi o sia Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Sopra, il fondo del direttore Belpietro di ieri. [LaP] Il dibattito tra i nostri lettori “l’andare fino in fondo”, io vedo solo un oratore abilissimo a circuire italiani delusi esasperando la loro rabbia e la loro delusione. Del governo non ha voluto far parte, nel parlamento ci sta a modo suo, e concretamente? “Razzola” come meglio gli conviene. Il successo di Grillo è inquietante. Berlusconi non può rimanere unico aulodo, ma dovrebbe divenire cantore di un coro a più voci restando il miglior assolo. E quale miglior assolo, se altri lo copiano, sia lui a non copiare loro, a reinventarsi cogliendo l’anima più intima del popolo, le sue delusioni, le sue aspettative, e, credo, né Forza Italia né gli italiani che in lui hanno creduto e ancora vogliono credere, resteranno delusi. Maria Luisa Mazzocchi San Marino Le riforme vanno fatte, alla peggio con Renzi Lettore fedele di Libero, elettore di Berlusconi tranne le ultime elezioni, non condivido l’attuale linea politica anti-renziana del vostro gior- nale. A mio avviso Berlusconi ha un ruolo soltanto se appoggia apertamente e con decisione le riforme indicate da Renzi, nell’interesse del paese e suo. Mi spiego meglio: - La modernizzazione e snellimento della macchina dello stato deve essere l’obiettivo prioritario per fare uscire il paese dalla palude; - Renzi non può farlo da solo a causa dell’opposizione comunista all’interno del suo partito che si oppone ad ogni cambiamento; - Berlusconi da solo come riformatore non è credibile, non avendo fatto le riforme in vent’anni ed essendo attualmente indebolito per motivi di età e giudiziari; - Berlusconi deve quindi appoggiare apertamente Renzi per realizzare le riforme e prenderne parte del merito in caso di successo. In tal caso io tornerei a votare Berlusconi e non Renzi, perchè diffido della base comunista del Pd. Il Paese si avvierebbe in pochi anni verso un sano bipolarismo, essendo nel frattempo ripresa la fiducia degli elettori nella politica e svuotato il movi- mento di Grillo; -Se Berlusconi fa opposizione a Renzi e le riforme non vengono fatte, falliscono entrambi,viene decretata la fine dell’attuale sistema politico e il Paese piomba in un caos dove ha buon gioco Grillo con conseguenze imprevedibili. Enrico Brogi La distruzione grillina forse ci servirà da lezione Gentile Belpietro buongiorno. Sono d’accordo con lei sul fatto che gli elettori di Silvio non capiscono più. A mio parere non solo per le ragioni che Lei illustra con chiarezza nel suo editoriale.Il fatto è che Silvio ha tradito il suo popolo: un suo governo ha introdotto l’inversione della prova riguardo gli accertamenti della Gdf e dell’Agenzia delle Entrate, un suo governo ha pensato l’Imu, Forza Italia ha continuato a sostenere l’operato massacratore degli ultimi tre governi. Per tacere della gestione prima inerte e poi folle dei flussi di immigrazione clandestina. Non mi fido più. Non so se troverò il coraggio di votare Grillo alle imminenti elezio- ni. Ma ci sto pensando seriamente. Non mi illudo che il comico sia in grado di governare bene (sgravi per favorire il lavoro e quindi ridurre assistenzialismo e relativi costi, rivendicare la sovranità nella gestione della nazione, tornare a battere moneta, acquisire immigrazione solo se in qualità e numeri sostenibili, mettere davvero a dieta la bestia burocratica statale, e tanto altro..) ma per certo se vincerà queste elezioni non politiche farà casino! Dalle macerie si può ricostruire... Grazie per l’attenzione. Luca Sacquegna Se Forza Italia ha deluso meglio la destra del M5S Vorrei rispondere a Rossana: in tanti ci troviamo nella sua stessa situazione,ma non per questo ci lasciamo travolgere dall’onda grillina. Sanno solo sbraitare ed essere scurrili contro chi non la pensa come loro,non hanno ancora capito che il pensiero è libero e lo deve essere fino all’ultimo respiro. Rossana, se proprio non ti ritrovi più in Forza Italia, vota un altro partito che sta a destra e promette di fare ciò che, forse, il partito di Berlusconi ha dimenticato, non per demerito suo, ma per ciò che gli gira intorno. Pinuccia Cassani 11 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: LA CASTA ROSSA Berlusconi accusa i tedeschi, ma il presidente... Quando Napolitano era negazionista sui gulag e Solgenitsyn Quarant’anni fa l’esponente del Pci celebrava su «L’Unità» «l’immensa portata liberatrice della Rivoluzione d’ottobre» ::: segue dalla prima DAVIDE GIACALONE (...) ci sono storici, dirigenti politici e invasati vari. Come vedremo, ci sono negazionisti assai altolocati, speranzosi che le amnesie collettive cancellino le loro (vergognose) negazioni. Silvio Berlusconi ha completamente sbagliato bersaglio. Se la poteva risparmiare. Non condivido,ma capisco il senso della chiamata semplificatrice, ciò non toglie che riferirsi ai «tedeschi», in modo così generico, è un errore inammissibile. Tanto più che è inglese lo storico capofila dei negazionisti, David Irving. Mentre risale al 1970 il gesto dell’allora cancelliere tedesco, Willy Brandt, che si inginocchiò presso il ghetto di Varsavia. È vero, comunque, che dopo la riunificazione tedesca emersero sacche di giovani filo-nazisti, conservati come in una goccia d’ambra nella Germania comunista. Privi di libertà e schiavizzati dai sovietici immaginarono che il loro recente passato fosse migliore. In alcuni Paesi il negazionismo è considerato reato. Contro tali leggi ho quiscritto, perché l’infamia culturale e la corruzione della memoria non si combattono nei tribunali. La memoria, appunto. E l’uso politico della menzogna storica. C’è chi ha scritto, per contestare l’eroica testimonianza di Aleksandr Solženicyn, che «non possono inserirsi in una ricerca onesta e fruttuosa le tendenze, che sull’onda dell’ultimo libro di Solgenitsyn si vanno diffondendo, ad attribuire sommariamente a Lenin la responsabilità delle deformazioni e dei guasti della politica staliniana». Invece era ricerca non solo onesta, ma vera. I campi di sterminio sovietici nacquero prima di quelli nazisti, ad opera di Vladimir Il’ic Ul’janov, detto Lenin. Solženicyn lo chiamò Arcipelago Gulag, la «g» sta, in russo, per «lagerej»: lager. Forse ne avete sentito parlare. E c’è un ceppo comune,fra i lagerej sovietici e i lager nazisti: l’idea che quanti s’opponevano alla costruzione del regime perfetto, quanti erano diversi dall’uomo nuovo, e fra questi gli ebrei, gli zingari, gli omosessuali, dovessero essere cancellati dalla faccia della terra. Neilagerej non ci furono le camere a gas, perché non servivano. I sovietici non avevano fretta, avevano tempo, e nei lagerej siberiani ne uccideva più la fame e il ge- lo di quanti potessero smaltirne i forni. In questo bilancio infernale vincono i sovietici, che continuarono a lungo, dopo che i nazisti erano stati cancellati. L’autore delle parole citate, come di quelle che seguono, dileggiava il letterato russo,che era stato a lungo rinchiuso nei lager, nei campi di lavoro forzato, e che poi, grazie a una mobilitazione mondiale, era stato espulso dall’Urss. Lo dileggiava scrivendo che si era dedicato allo «shopping» per le vie di Zurigo, usando le «cospicue somme da lui accumulate, grazie ai diritti d’autore, nelle banche svizzere». Che raffinatezza! Condannandone le «rappresentazioni unilaterali e tendenziose della realtà dell’URSS, le accuse arbitrarie, i tentativi di negare l’immensa portata liberatrice della Rivoluzione (maiuscolo n.d.r.) d’ottobre, lo Negli anni Settanta Giorgio Napolitano, esponente del Partito comunista, voltava le spalle davanti alla persecuzione dei dissidenti sovietici [Imagoeconomica] straordinario bilancio di trasformazioni e di successi del regime socialista», ed «è questa negazione, fattasi via via sempre più cieca, che ha segnato la condanna diun’opera come quella di Solgenitsyn». Precisando che «del tutto fuorvianti, infine - oltre che manifestamente contrarie agli interessi supremidella pace -vanno considerate le posizioni di quanti vorrebbero “imporre” una “liberalizzazione” all’interno dell’URSS subordinando in modo inammissibile lo sviluppo del processo di “ ■ Innegabile il bilancio straordinario di successi dell’Urss CHE STATISTA distensione a non si sa quali mutamenti del regime politico e dell’ordinamento giuridico sovietico». Dunque, riassumendo, qui c’è il negazionismo del sistema concentrazionario e sterminatore del comunismo sovietico, l’esaltazione del valore positivo e liberatorio della rivoluzione comunista, l’avversione alle riforme di quel sistema, che, ove richieste, oltre tutto, avrebbero messo in pericolo la pace. Una grande e nobile pace, che dilìa pochi annici regalò lo schie- ramento dei missili nucleari SS20 puntati contro le nostre città.Cui l’Europa libera e democratica reagì accettando lo schieramento dei missili occidentali, destinati a contrastare quella minaccia. Decisione che ebbe la forza d’imporsi, in Italia, grazie a Bettino Craxi e Giovanni Spadolini e, in Germania, grazie a HelmutSchmidt.Fu la sinistra democratica europea a rispondere contro quell’eccesso di pace, mentre l’autore di quei giudizi, come tutti (dicasi tutti) i suoi compagni di partito montarono una durissima campagna d’opposizione. Ricevettero anche un telegramma di congratulazioni, firmato da Leonid Brežnev. Mentre i soldi sovietici, sporchi di sangue e in valuta statunitense, li ricevevano prima,durante e dopo, fino almeno al 1991. Molte di quelle mazzette andarono a cambiarle presso lo Ior, in Vaticano. Io devo essermi distratto, negli ultimi anni, ma, nel mentre si riscoprivano tutti europeisti, occidentalisti e liberali, mi sono sfuggite le scuse per questa storia vergognosa. E per chi avesse poca memoria, aggiungo il nome di chi quei pensieri concepì e scrisse: Giorgio Napolitano. È un articolo pubblicato dall’Unità, il 20 febbraio del 1974. Aveva 49 anni, non era un indottrinato bimbo vittima della propaganda, era un dirigente politico piuttosto maturo e, forse, consapevole. Mi espongo a qualche rischio, scrivendolo? Poco me ne cale. Oltraggio la figura del presidente della Repubblica? Non credo proprio. Semmai contrasto il continuo oltraggio alla memoria, alla storia, all’onestà intellettuale. Tutti noi abbiamo diritto di cambiare idea (a me non capita, sono monotono e non ho di che vergognarmi), tutti noi possiamo cadere in errori, anche colossali. Ma si ha il dovere di dirlo, di ripeterlo, di ricordarlo. E si chiede scusa. A me non pare che lo si sia fatto, mentre vedo che si tende a dar lezioni con il medesimo piglio, magari saliti su opposti pulpiti. www.davidegiacalone.it @DavideGiac 12 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: VERSO IL VOTO Matteo su Silvio: «Non ha interesse a rompere» Il boom di Grillo spaventa il Pd Renzi prepara un tour per l’Italia Allarme sondaggi al Nazareno, il premier va da Vespa e attacca: basta rinvii sulle riforme o mollo. Lo sfogo per il no alla partita del cuore: sono incazzato nero ::: ELISA CALESSI PASSERELLA A «PORTA A PORTA» ROMA ■■■ I suoi fedelissimi giurano che non esista alcun problema rispetto alle elezioni europee. «Prenderemo più delle Politiche e Grillo meno, vedrete», spande serenità Lorenzo Guerini, braccio destro e sinistro di Renzi per quanto riguarda il partito, sfrecciando in Transatlantico. Frase vera per la prima parte, il Pd, meno per la seconda. Così, almeno, secondo ilreport che Fabrizio Masia, della società Emg, fa arrivare ogni settimana sulla scrivania del premier. L’analisi di lunedì scorso ha messo in allarme i piani alti del Nazareno. Dalla ricerca risulta, infatti, che il Pd è al 32%, dunque ha perso 1,8 punti percentuali, che Forza Italia è tra il 19% e il 20%, quindi ha perso quasi un punto,ma soprattutto che ilMovimento Cinque Stelle è schizzato al 27%, guadagnando cioè 4 puntiin una settimana. Ma a preoccupare è il trend. Se continua così, potrebbe persino sorpassare ilPd, come aveva sostenuto per prima Alessandra Ghisleri, la sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi. Per il resto, Fratelli d’Italia è al 5%, l’Ncd al 5,5%. La Lega oscilla tra il 4 e il 4,5%, mentre la lista Tsipras e Scelta civica non raggiunge lo sbarramento. Dunqueè vero che ilPd potrebbe andare meglio rispetto alle elezioni politiche. Ma il problema è l’eventuale exploit di Beppe Grillo,che non solo stacca digran lunga Forza Italia,assestandosistabilmente come seconda forza, ma che si avvicina pericolosamente al Pd. Uno scenario che, come confida un renziano doc, è persino più temibile di un sorpasso da parte del M5S: «Se Grillo arriva a pochi punti da noi, la minoranza ci creerà un sacco di problemi. Mentre se ci supera, paradossalmente cisarebbe una reazione generale, scatterebbe l’unità nazionale contro il pericolo Grillo». Un ragionamento,appunto,paradossale, ma che dice di come la crescita del M5S preoccupi eccome l’inner circle renziano. Non perché sipensa che possa avere ripercussioni sulla stabilità del governo. «Renzi non conosce la parola “dimissioni”»,dice un suo fedelissimo.Più che altro si temono conseguenze sul dossier riforme. Perché se la fotografia fatta da Masia dovesse essere confermata,è chiaro che a Berlusconil’Italicum cosìcom’è non andrà più bene. «La legge elettorale»,si spiega tra i renziani, «è stata costruita su Pd e Fi. È ovvio che se Berlusconi arriva terzo e a una distanza così grande, vorrà rivedere le soglie. Perché dovrebbe regalare a Grillo il ballottaggio con noi?». Il possibile crollo di Forza Italia rischia,quindi, di rimescolare tutte le carte. E allungare i tempi. In ogni caso, l’allarme è suonato. Il premier Matteo Renzi durante la trasmissione «Porta a Porta» di ieri sera [Ansa] NUOVO UFFICIO Palazzo Chigi assume 10 persone per leggere le mail Tanto che ieri sera il premier si è convinto a fare una riunione su come organizzare la campagna elettorale, cosa che fin qui aveva sempre rimandato, preso dagli impegni del governo. L’idea è diunire Europee e Amministrative e quindidiorganizzare un tour che tocchi le principali città dove si vota,a cominciare da quelle che il Pd prova a riconquistare. Di sicuro, quindi, Renzi sarà a Prato e molto probabilmente anche a Sassuolo. Poi a Modena, a Reggio Emilia. Ma per ora è tutto in alto mare. «La campagna elettorale, per noi, è l’attività del governo», continua a ripetere il premier. Ilquale, per illustrare l’azione dell’esecutivo, punta sulla tv, più che sulle piazze. Ma anche queste non saranno trascurate. Ieri, intanto, è stato a Porta a Porta, dove ha ammesso a malincuore che la riforma del Senato non verrà approvata in prima lettura prima del 25 maggio, ma slitta al 10 giugno perché così hanno chiesto i senatori. «Per me va bene». Ma poi, basta. Perché «io non sono presidente del Consiglio perché ho vinto un concorso, sono qui per fare le cose. Se vogliono qualcuno che “abbui” le cose, devono trovarsi un altro». Dopo i toni concilianti usati in mattinata coi senatori, davanti alle telecamere,davanti cioè agli italiani, Renzi lancia l’ ultimatum: o si fanno o me ne vado. Un modo per ottenere due risultati: usare il proprio consenso, ancora alto, per “forzare” le resistenze interne e degli altri partiti, ma anche mo- strarsi agli italiani come quello che vuole cambiare, attorniato da un Palazzo che frena. In chiave anti-Grillo, ha rivendicato le riforme sui costi della politica messe in cantiere dal governo. «Meno politici in giro per avere meno giovani disoccupati». Di nuovo, a proposito del Senato, ha messo in chiaro dinon essere «un pasdaran, ma non resto attaccato alla sedia. Queste non sono le riforme di Matteo, alla fine un punto di incontro serve, ma non vorrei che tutto questo fosse per far tornare le indennità dei senatori». Quanto a Berlusconi, non romperà il patto: «Ha interesse a stare nel pacchetto riforme». Ha annunciato per oggi la presentazione della riforma della pubblica amministrazione, an- che se non ci sarà un provvedimento. «Molte cose faranno discutere». Si va dalla giustizia amministrativa fino alle retribuzioni e alla licenziabilità dei dirigenti. Anche se ha smentito che ci saranno «esuberi». Ma sarà una sfida difficile. «Ci vogliono i marines». A Berlusconi ha risposto di non sapere «se sono simpatico ma disicuro non sono un tassatore». L’obiettivo è cambiare sul serio le cose. «Se non riesco, mi fanno fuori politicamente». E ha annunciato per il 2 maggio lo sblocco dei fondi per la scuola. Quello che non ha potuto fare, invece,è giocare la partita delcuore. E in un video “rubato” di Repubblica.it, confida di non averla presa bene. «Sono incazzato nero». Il voto sul Senato slitta al 10 giugno La guerriglia dell’opposizione dem ora si sposta su lavoro e legge elettorale ::: ROMA ■■■ A costo di correzioni e slittamenti, ma Matteo Renzi è riuscito a evitare, per ora, la guerriglia interna sulla riforma del Senato. La trincea della minoranza, però, è solo spostata. Su altri due obiettivi: legge elettorale e decreto lavoro. Per una ragione che in molti vanno spiegando da giorni: non si può fare la guerra al premier su una riforma che prevede l’eliminazione dell’indennità per i senatori. Chi la capirebbe? Così ieri mattina l’assemblea con gli eletti del Pd a Palazzo Madama è andata liscia. Clima «costruttivo», a detta di tutti. Anche se a costo di un rinvio, come ha spiegato Renzi in serata da Bruno Vespa: l’approvazione in prima lettura si sposta al 10 giugno. Come ha detto il ministro Boschi, «entro il 25 mag- Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi [Imagoeconomica] gio potremmo terminare l’esame in commissione, la prossima settimana arriverà il testo base. Ma se dovessimo scavallare di una settimana o due, non è un dramma». Quanto ai contenuti, l’escamotage che ha messo tutti d’accordo è lasciare che siano le regioni a scegliere come individuare i rappresentanti da mandare in Senato. Renzi si è detto disponibile a eliminare i 21 senatori nominati dal capo dello Stato. «Li rivendico ma vedo che vengono considerati un’idea sbagliata». Come si è detto disposto a diminuire ilnumero di sindaci. Per ilpremier «sarebbe stato un valore». Ma pazienza. E anche sul resto, massima apertura. «Siamo convinti di punti fermi imprescindibili, ma ascoltiamo nel merito e nel metodo». Niente muro contro muro, come gli aveva suggerito Giorgio Napolitano. «Noi faremo tutti gli sforzi fino all’ultimo giorno per trovare un punto comune». Ma «se non si trova, sono pronto a fare un passo indietro. A tutti i costi io non ci sto». Basta, perciò, dire che «la nostra è una riforma autoritaria» non è così. EL. CA. Se le parole sono importanti, come diceva Nanni Moretti, la comunicazione lo è ancor di più. Soprattutto se il “verbo” da diffondere è quello del presidente del Consiglio Matteo Renzi. Al quale piace tanto dialogare con la “ggente” attraverso i social network. Ma siccome cinguettii e post vari non bastano, a Palazzo Chigi hanno deciso di creare un’apposita struttura per gestire, e smaltire in tempi rapidi, la centinaia di mail che arrivano ogni giorno nella casella di posta elettronica della presidenza del Consiglio. E così a Palazzo Chigi, dove l’abbondanza di personale non fa certo difetto, si sono messi alla caccia di dieci dipendenti da destinare a questo compito. Ovviamente chi deciderà di aderire all’iniziativa lo farà «in via esclusiva», nell’ambito degli uffici di diretta collaborazione del premier. Una bella occasione per tentare il salto di qualità, passando da un ufficio sconosciuto al piano nobile del premier. I requisiti richiesti sono capacità di valutazione e di comporre testi, attitudine al «problem solving», capcità di lavorare in team e, ovviamente, esperienza nei rapporti con le altre amministrazioni. Al comunicatore renziano, poi, è richiesta la conoscenza dell’inglese e la competenza nei vari programmi dei computer. Per proporsi i candidati avranno tempo sino al 7 maggio e se le candidature interne alla struttura di palazzo Chigi non dovessero risultare adeguate, con tutta probabilità, lo staff del premier incaricato di formare la squadra guarderà all’esterno. A partire da Firenze dove non mancano i comunicatori doc «cari» a Renzi. I prescelti, infatti, dovranno «esaminare le missive» ed «effettuare un’attenta valutazione dei contenuti». 13 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: VERSO IL VOTO Convergenze parlamentari M5s e Dem alleati dei giudici impuniti Bocciata in commissione Giustizia del Senato la responsabilità civile dei magistrati. Forza Italia infuriata ::: CHIARA PELLEGRINI ROMA ■■■ Ingiustizie, norme mal in- terpretate, processi-fiume ed erronee interpretazioni fatti e di prove,imputati accusatie poi scagionati. Nei tribunali italiani può accadere anche questo, eppure in caso di errore giudiziario il magistrato non paga. Tutto in nome della solita crociata contro Silvio Berlusconi. La campagna elettorale è ripiombata tra i lavoriparlamentari.Ieri infatti è stato bocciato ildisegno di legge sulle responsabilità civile delle toghe, voluto fortemente dal centrodestra. La norma non è passata grazie al non più insolito asse tra il Partito democratico e il Movimento a 5 stelle. I senatori del Pd, i grillini, gliex 5 stelle e Selhanno approvato in commissione Giustizia a Palazzo Madama, l’emendamento del M5S che cancella l’articolo 1, dunque il cuore del testo. Contrari invece FI, Nuovo Centro Destra, Scelta Civica e Lega. Ilcittadino non potrà rifarsi sul magistrato in caso di errore. Il centrodestra grida «al nuovo asse Dem-5 Stelle», parla anche di «toghe rosse che passano all’incasso», ma per il premier Matteo Renzi, che fa riferimento alla legge Vassalli del 1988, invece «la responsabilità civile dei magistrati già c’è», ma «finchè i toni saranno da derby ideologico e da campagna elettorale»non ci potrà essere «nessun intervento sulla giustizia». I grillini naturalmente gongolano e parlano di grande risultato. Per Enrico Cappelletti , capogruppo delM5S in Commissione giustizia, «abolendo l’articolo 1», spiega il grillino, «sono state soppresse le norme che minavano l'indipendenza della magistratura nel nostro Paese». Il Pd ::: ROBERTO PROCACCINI se la prende con FI che avrebbe forzato la mano per mettere subito ai voti la proposta di modifica. «Ilpresidente Nitto Palma si è irrigidito», ha spiegato l’esponente del Pd Sergio Lo Giudice, « rifiutando la nostra richiesta che invece era motivata anche dall’assenza del relatore Enrico Buemi. E così abbiamo deciso tutti insieme di votare l’emendamento soppressivo dei 5 Stelle». Anche se il destino del provve- dimento sembra ormai certo, FI insorge e annuncia battaglia. «In commissione Giustizia l’atteggiamento di Fi in futuro sarà diverso, c’è ormai una nuova maggioranza trasversale,diversa da quella dell’Aula, come già era accaduto in materia di omofobia e negazionismo», incalza Franco Caridello, esponente azzurro in commissione. Dopo aver salvato la Casta dei giudici i grillini, che dovevano, UNA SPIGOLA DA 2.478 EURO nelle premesse «aprire il Parlamento come una scatola di tonno», se la prendono invece, come d’abitudine con i giornalisti. Dopo gli elenchi on line tra giornalisti allineati e giornalisti nemiciora puntano a limitarne l’accesso nei corridoi del Transatlantico. Il Movimento 5 stelle, con una lettera inviata alla presidente della Camera Laura Boldrini da Luigi Di Maio (vicepresidente della Camera) e i due portavoce Riccardo Fraccaro e Laura Mannino,ha infatti chiesto che vengano disposte «regole più rigorose per l’accesso ai luoghi del Palazzo da parte di “gruppi di pressione”, ovvero i lobbisti ma anche da parte dei «giornalisti della stampa parlamentare». Non solo. Hanno chiesto ed ottenuto dall’ufficio di presidenza di poter istituire un gruppo di lavoro, composto dai questori e da un rappresentante di ciascun gruppo, per valutare una riforma dell' accesso alle sedi parlamentari. Non si è fatta attendere la replica dell’Associazione stampa parlamentare (Asp): «Solo il regime fascista cacciò i giornalisti dall' Aula», ha tuonato l’Asp che ha poi annunciato che si opporrà «in ogni modo a qualsiasi restrizione della trasparenza, accessibilità delle sedi istituzionali, come pure ad ogni ampliamento della discrezionalità della politica rispetto agli ingressidei giornalisti accreditati». Buonanno multato: «Boldrini coreana» A Gianluca Buonanno [nella foto Ansa], la spigola costa cara: 2.478 euro. È il prezzo della protesta inscenata il primo aprile dall’esponente leghista, che aveva agitato un pesce a Montecitorio. L’ufficio di presidenza della Camera lo ha punito con 12 giorni di sospensione. Non riceverà la diaria ma non demorde e commenta: «Laura Boldrini sarebbe la presidente della Camera ideale nella Corea del Nord». Un libro per Pontida L’Europa che piace a Salvini ■■■ «Chiamateci Eurorivoluzionari». La Lega Nord si avvicina all’appuntamento elettorale di fine maggio con l’obiettivo di rivoltare la Comunità Europea e le sue isti- «Alle urne un referendum tuzioni.Perno (coi francesidelFrontNational)diuna coalizione internazionale dieu- borato e strutturato i temi sui quali in queroscettici, il Carroccio si propone di rimet- sti anni gli eurodeputati leghisti hanno latere in discussione tutto: no alla moneta vorato con maggiore intensità». A trasforunica, protezione dei mercati e dei sistemi mare il pamphlet da guida orientativa a economici interni alla Ue, cambio di pas- vero e proprio programma politico per il so nella gestione dei flussi prossimo quinquennio all' migratori, stop al centraliEuroparlamento è l’intersmo di Bruxelles e, sopratvento di Matteo Salvini. Il tutto,attenzione alle idensegretario della Lega, catità e alle tradizioni delle polista in tutte le circoscriregioni che compongono zioni con già due mandati l’Ue. alle spalle da deputato a È scritto nero su bianco Bruxelles, nell'intervista ne La Nuova Europa (cache chiude La Nuova Eusa editrice il Cerchio, 10 ropa amplia e fa suoi i teeuro),libro-manifesto pomi portati avanti da Baralitico che verrà presentato na. il prossimo week-end alla Il libro di Barana [u. s.] «Quelle del 25 maggio tre giorni diPontida, tradinon saranno elezionieurozionale festa del partito quest’anno arriva- pee - dice Salvini - ma un referendum tra ta alla venticinquesima edizione. Autore chi ha assurto a suo idolo il dio mercato, la del testo (con la collaborazione di Nicolò finanza e la tecnocrazia, e chi pensa che Zavarise) è Francesco Barana, giornalista l’Europa siano i popoli,le lingue, le diversiveronese e membro dello staff della dele- tà, le culture e - aggiunge - la politica con la gazione leghista all’europarlamento. «Nel P maiuscola, che guida iprocessieconomilibro si parla di lavoro, famiglia, identità e ci anziché subirli». Il Carroccio si avvicina immigrazione - racconta Barana -. Ho ela- alla tornata elettorale raccogliendo segnali fra la finanza e i popoli». L’asse con Le Pen e Wilders positivi. L’ultimo sondaggio Swg fotografa il partito al 5,6 per cento: lontano dal 10,2 del voto del 2009, ma in crescita rispetto al 4,08 delle scorse politiche. «A differenza di altri non mi vergogno del passato - afferma Salvini, che da segretario sta conducendo l’opposizione al governo Renzi e ha lanciato la raccolta firme per i quesiti referendaricontro Euro, riforma Fornero e legge Merlin - quindi non cambiamo simboli, il nome, il progetto». Un cambiamento di posizione della Lega, però, c’è stato: «Da eurocritica, com’è sempre stata - sintetizza Barana -, è diventata eurorivoluzionaria». «L’Ue era una bellissima idea - rincara la dose Salvini -, ma oggi è diventata solo un mercato senza valori». Da forza politica investita di responsabilità di governo, il Carroccio ha avuto con le istituzioni comunitarie un rapporto «pragmatico», come lo definisce il segretario. «Ma adesso che abbiamo trovato alleati che la pensano come noi - conIl segretario del Carroccio Matteo Salvini [Fotogramma] MONTECITORIO Due settimane di sospensione per 23 grillini Due settimane di sospensione dai lavori di Montecitorio per ventitré parlamentari del Movimento 5 stelle. L’ufficio di presidenza della Campera dei Deputati li ha sospesi per un periodo di 15 giorni per aver impedito il funzionamento degli organi parlamentari e per aver impedito l’esercizio del diritto di voto ai loro colleghi. I fatti si erano svolti in Aula il 24 gennaio scorso durante la votazione della fiducia al dl Imu-Bankitalia. Le sospensioni scatteranno il 15 maggio prossimo e riguarderanno gli onorevoli (o cittadini, come preferiscono autodefinirsi loro) Barbanti, Baroni, Basilio, Battelli, Benedetti, Brugnerotto, Carinelli, Caso, Castelli, Colonnese, Dell’Orco, De Lorenzis, Frusone, Gallinella, Silvia Giordano, Liuzzi, Lorefice, Mantero, Pesco, Sorial, Spadoni, Terzoni e Vignaroli. Sono invece cinque deputati grillini sospesi per quattro giorni per aver occupato, il 4 dicembre 2013, i banchi del governo durante la discussione in Aula sul gasdotto Tap, il trans adriatic pipeline. Si tratta di Carinielli, Cominardi, Frusone, Lupo, Parentela e Pesco. tinua Salvini - è possibile cambiare e non più solo trattare». Chi sono gli alleati? Il Front National, come s’è già detto. Poi gli olandesi del Pvv di Geert Wilders, gli austriaci del Fpö (sigla dove ha militato fino al 2005 Jörg Haider). E ancora i fiamminghi del Vlaams Belang, gli inglesi dell’Ukip e i Democratici svedesi, con una strizzata d’occhio a Russia Unita di Vladimir Putin. I partiti, cioè, che vogliono «salvare le identità locali dall’omologazione comunitaria», illustra Barana nelsuo lavoro.E che,nella diversità diposizioni, sono uniti dalle strategie. Da un lato, afferma Salvini, ci sono i «nemici comuni» («L’euro e l’immigrazione dimassa»). Dall' altro i soggetti da tutelare: «Lavoro, società e famiglia». La casa comune europea, insomma, non va ristrutturata, ma ricostruita. Nello schema binario de La Nuova Europa (le argomentazioni di Barana e il sigillo di Salvini) le leve per cambiare l’Ue sono spiegate e ribadite. Rinunciare alla moneta unica e rendere protezionista l’impianto economico comunitario («liberista verso l’esterno, e dirigista all’interno»). Stop all’estensione verso i paesi dell’est Europa e no categorico alla Turchia. In questa tornata la Lega si gioca anche una fetta di futuro in Italia. Lo sa bene Salvini, che ora si rivolge anche ai meridionali:«L’autonomia - chiosa -è un’istanza sentita anche al Sud». 14 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: SINISTRA A LUCI ROSSE Il caso del liceo romano «Giulio Cesare» Ma quale omofobia a scuola Hanno letto un brano porno L’autrice ora grida alla censura anti-gay. Ma la verità è che hanno propinato a studenti di 14 anni un libro che contiene passaggi osceni. Ed è intollerabile ::: segue dalla prima MARIO GIORDANO IL PERSONAGGIO LE PRIME OPERE voro di Lev Tolstoj nella traduzione di Pietro Zvetere(...) degni dei peggior fumetti porMelania Gaia Mazzucco è una scrittrice nata nel mich (Garzanti,1989). Lei nega, sostenendo che evino.Adesso l’autrice diquesto capo1966. Nel 1996 pubblica il suo primo romanzo, «Il dentemente sono riaffiorati dal fondo della sua melavoro, Melania Mazzucco, si trabacio della Medusa» (Baldini & Castoldi), finalista al moria parola per parola stulla di tanta insperata pubblicità Premio Strega ’96. Seguono «La camera di Baltus» (Baldini & Castoldi, 1998), anch’esso finalista allo DA «UN GIORNO PERFETTO» A «LIMBO» e,dalla prima pagina di“RepubbliStrega, e «Lei così amata» (Rizzoli, 2000) che vince Nel 2005 pubblica «Un giorno perfetto», che nel ca”, si proclama vittima di un «atto tra l’altro il Superpremio Vittorini, il Premio Napoli e 2009 diventa un film per la regia di Ferzan Ozpetek. di grave intimidazione» e ovviaLe due opere successive sono dedicate alle vite del il Premio Bari per la narrativa mente della bieca «censura» antipittore veneziano Tintoretto e di sua figlia Marietta. gay. Non le par vero, a lei che di«VITA» E IL PREMIO STREGA Nel 2012 è la volta di «Limbo» e «Il bassotto e la Del 2003 è «Vita», romanzo che reinventa in chiave Regina» entrambi editi da Einaudi venne famosa per un plagio di fantastica la vera storia d’emigrazione in America del Tolstoj («Non ho copiato, è stato nonno paterno Diamante e dei suoi amici.Vincitore «SEI COME SEI» l'inconscio», si giustificò), di rilandello Strega, il romanzo ha grande fortuna all’estero L’ultimo romanzo della Mazzucco è «Sei come sei» ciare vendite e notorietà dell’ulti(Einaudi, 2013) in cui si descrive un rapporto omosesL’ACCUSA DI PLAGIO suale tra giovani calciatori. Un brano letto in classe è mo romanzo (“Sei come sei”, EiLa scrittrice viene accusata di aver inserito all’interno al centro dello scandalo scoppiato al liceo Giulio Cenaudi) con un po’ di vittimismo del romanzo «Vita» brani di «Guerra e Pace», capola- sare di Roma Melania Mazzucco nel 2003, quando vinse lo Strega [Lapresse] omosex a buon mercato. Tanto da arrivare a definire il suo scritto non trice, colta da egotismo da prima net leggono ben di peggio». Sicuro co. Dobbiamo proprio propinargli perché si tratta di un "animale sessolo utile ma «necessario». pagina, non esita a tirare in ballo che leggono di peggio. Ma un conOra, posto che di libri necessari l'«uccello in bocca» (sia detto con sualmente indeciso"fa un po'sorriparagoni arditi con Catullo, Mar- to è che lo leggano su Internet, un è pieno il macero, lascio ai lettori rispetto) e il «sapore dolce» della dere. Ma fin qui siamo nel campo ziale, l'Eneide e la Divina Comme- conto che glielo proponga la scuodelle opinioni. Far leggere ai ragazl'esegesidi quest'opera fondamen- fellatio? dia. Un po' esagerato, no? Se an- la. Sapete com'è, noi squadristi e Come vedete la «censura anti- zini del «sapore dolce» inghiottito tale. In uno dei passaggi chiave che Dante avesse mai scritto una oscurantisti siamo rimasti dell' gay» non c'entra «fino all'ultima goccia», invece, l'autricecosìdescrifrase banale come "infilò l'uccello idea che la scuola e la famiglia debnulla. Il libro della non è più un'opinione. È un'offeve il rapporto orale IL PASSAGGIO in bocca,aveva un odore penetran- bano ancora insegnare dei princiMazzucco va tolto sa. Un reato. E non importa di che tra due uomini nete di urina", glielo perdoneremmo pi sani, stabilire per esempio che dascuola non per- amore si tratta: eterosessuale, poligli spogliatoi, dopo ■ S’inginocchiò e perché attorno c'è un capolavoro. «Silvia rimembri ancor» è più poeché racconta di sessuale, omosessuale o minchiaun allenamento di poi con un guizzo Qui invece attorno alle pagine tico di «infilò l'uccello in bocca», e un amoreomoses- sessuale. Non fa differenza. Decalcio: «Si inginocfulmineo ficcò la hard, c'è “Sei come sei”, una spe- che la pornografia fa schifo e va evisuale, ma perché scritto così non è tollerabile. Non a chiò e poi con un cie di storiella da Liala omosex con tata anche se viene pubblicata nelne racconta in un scuola. guizzo fulmineo testa fra le gambe Christian e Yuma, la loro figlia Eva le pagine della Einaudi. Perché, si Dicono i professori giustificanmodo non adatto ficcò la testa fra le di Mariani e infilò dagli «occhi cangianti» e il Cigno capisce, i giovani crescono attraai ragazzini. An- dosi che sono poche pagine su gambe di Mariani l’uccello in bocca. verso la trasgressione, ma la traNero sessualmente indeciso. che su tutto il re- 240. Peggio mi sento. Quelle poe infilò l'uccello in E allora io sarò squadrista e sgressione non esiste se prima non sto c'è da discute- che pagine, probabilmente, sono bocca. Aveva un Aveva un odore oscurantista, ma continuo a do- esistono le regole. O meglio, se le odore penetrante La copertina del libro [web] re, per carità: de- state messe lì apposta, specchietto penetrante di mandarmi: con tutto quello che uniche regole che esistono sono scrivere come «fa- per le allodole ingenue, e saranno diurina, e un sapourina e un sapore c'è da leggere, proprio la Mazzuc- quelle per cui sotto l'insegna dei re dolce. Marianilo lasciò fare.Gio- miglia normale»quella con due pa- sicuramente le prime (forse le unico? Una che ha esordito copiando gay si può far passare qualsiasi imse lo inghiottì fino all'ultima goccia pà che per far nascere la figlia si che) che gli studenti leggeranno. dolce. Mariani lo Tolstoj(pardon: ispirandosiincon- mondizia,e chisi oppone è un biee sentìilsuo sapore in gola pergior- comprano l'utero di una gentile si- Comunque non è che il resto del lasciò fare. Giose lo sciamente) e che prosegue caval- co censore. Nel caso, ho fatto la ni…».Mi fermo qui, perché l'eleva- gnorina in Ucraina,forse è esagera- libro sia un capolavoro imperdibiinghiottì fino cando la moda omosessuale, sol- mia scelta e l'ho dichiarata all'inito talento artistico, la prosa elegan- to. E leggere che uno dei due geni- le, ne esistono altri molto migliori tanto perché fa tanto chic? Né vale zio: sto con i censori. E lascio agli te (notare le espressioni: «guizzo tori, rimasto «vedovo», apre un ri- e senza «guizzi fulminei» nascosti all’ultima goccia... l'argomento che «i ragazzi su Inter- altri l'immondizia. fulmineo» e «odore penetrante di storante dedicato al Cigno Nero tra le gambe (e fra le pagine). L'auurina») e l'intesa profondità spirituale dell'autrice non mi permettono ulteriori commenti. Mi sia consentita, però, almeno una domanda: se questo è un libro necessario per un ragazzino di 14 anni, come antologia scolastica che cosa sceglieranno? Le memorie hard di Moana Pozzi? Jurassik Pork? Venti::: BRUNO FERRARO* mila seghe sotto i mari? Alì Baba e i glia ideologica o religiosa. Parlerò da giurista neutrale e at- to di paternità. Sarà così anche in futuro? 40 guardoni? E alle elementari cotento ai problemi che ne derivano. 3. Andremo verso l’affitto dell’utero a pagamento? Mi sa cominceranno a leggere? Pippi ■■■ Prima i fatti. Presso l’ospedale Pertini di Roma, nel Allo scambio di embrioni si può porre rimedio pratico in auguro di no, per l’evidente ignominia di un uso abnorme Tettelunghe? O gli Aristocazzi? dicembre 2013 (ma il fatto è venuto alla luce nell’aprile vari modi, senza che ne derivino complicate vertenze giudi- del proprio utero con correlativo sfruttamento delle donne Ribadisco: sarò uno squadrista, 2014), gli embrioni di una coppia che aveva fatto ricorso alla ziarie (esempio aborto spontaneo della donna fecondata indigenti. Dopo il matrimonio per procura potremmo però sarò un sostenitore dell'Indice e fecondazione assistita (quindiomologa)sono statiimpianta- come a Torino nel 2004, aborto richiesto dalla stessa coppia avere la gravidanza per procura (sic!). forse pure un oscurantista. Ma se ti nell’utero di una donna diversa, probabilmente a causa di «beneficiata» che non vuole gli spermatozoi di un estraneo). 4. Finirebbero certamente nel nulla le polemiche relatisapessi che a mia figlia di 14 anni una quasi omonimia. Di qui le proteste, culminate in una In mancanza è facile prevedere ilrischio diuna causa risarci- ve alla registrazione di fecondazioni effettuate all’estero ed i un professore fa leggere libridelgedenunzia alla Procura di Roma, non potendo la coppia ac- toria promossa contro l’ospedale dalla coppia «danneggia- giudizi intentati contro i medici italiani. nere, io non solo lo denuncerei. cettare di vivere «con l’idea o il sospetto che ci sono i nostri ta», con il coinvolgimento - anche sotto il profilo penale - del 5. Potrebbe permanere il diritto all’anonimato del donaMa vorrei che non fosse più il suo bambiniin giro per l’Italia». Negli stessi giorni la Corte Costi- personale medico ed ausiliario colpevole dello scambio. Esi- tore esterno, di fronte all’evidente necessità di una verifica insegnante, seduta stante. Perché, tuzionale, intervenendo ancora sulla legge che nel 2004 ha ste un precedente noto a Modena nel 1996 con condanna di sanità sui gameti donati da persone che potrebbero essevedete,ilproblema non è la censudisciplinato la fecondazione assistita, ha completato la sua economicamente pesante del nosocomio cittadino. re affette da malattie sessuali? Direi di no, anzi auspico l’istira,è la scuola:l'opera fondamentaopera demolitrice. Dopo il divieto di produzione di più di tre Quanto alla fecondazione eterologa, giustamente il mini- tuzione di un registro dei donatori esterni. le della Mazzucco potrà trovare embrioni, l’obbligo di contemporaneo impianto di tutti gli stro della Salute ha sostenuto la necessità di una legge, per 6. I gameti non utilizzati potrebbero essere usati da altri spazio in tutte le librerie, in tutte le embrioni prodotti, il divieto di diagnosi preimpianto, la risolvere i problemi che si sono creati e che non trovano senza il permesso degli aventi diritto? No, va vietato. biblioteche,in tuttii circoliculturamannaia della Consulta si è abbattuta sul pilastro fonda- risposta nei codici vigenti. Ecco quali. 7. Dovrebbe essere garantito il diritto del nuovo nato di li,dappertutto, potrà scalare le clasmentale della legge, dichiarando illegittima la norma che 1. Il figlio nato da fecondazione eterologa appartiene al- accedere alle origini, a somiglianza di quanto avvenuto per sifiche, vincere i premi letterari, esvietava il ricorso alla fecondazione eterologa, cioè ad un do- la donna che l’ha partorito. Nulla questio se è la persona che la legge sull’adozione? Direi di sì. sere beatificata da Michele Serra e natore esterno di ovuli o spermatozoi. Esultanza dei «pro- ha fatto ricorso alla fecondazione, ma se è una donna che ha Una conclusione? Meglio la realtà resa possibile con la da Fabio Fazio, nessuno oserà gressisti» per la fine del turismo procreativo, la riduzione dei portato a termine una fecondazione per «conto terzi» e/o sentenza della Consulta o quella precedente in cui si distinobiettare a nulla. Ma permettete: a costi, l’allineamento ai Paesi «più progrediti», il superamen- con il marito di lei magari ignaro? gueva tra genitorialità naturale e genitorialità sociale (alias un ragazzino di 14 anni non sarebto di anacronistici steccati religiosi. Reazione di Famiglia 2. Qualora la fecondazione sia stata commissionata dal- adottiva)? be meglio far leggere qualcosa d'alCristiana che ha parlato di fecondazione selvaggia, «ultima la sola donna, senza il consenso o con l’opposizione del *Presidente Aggiunto Onorario tro? No, dico: già leggono così pofollia italiana». Lungi da me l’idea di combattere una batta- marito, quest’ultimo potrebbe effettuare il disconoscimenCorte di Cassazione “ ::: L’angolo della giustizia La nuova legge sulla fecondazione è necessaria e urgente. Per sette motivi 15 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ ::: SINISTRA A LUCI ROSSE ::: GEMMA GAETANI ■■■ Seppure sarebbero state più adatte strade rosse, Luisella Costamagna pubblica, per Mondadori Strade Blu, «Cosa pensano di noi». Gli uomini raccontano il sesso e le donne, un «viaggio dal Messico all’Alaska (passando per l’Isola di Pasqua)» nel pianeta dell’«animale» maschio e del suo habitat preferito, il sesso. Stupefatti? Lo eravamo anche noi, prima di leggere. Dopo, ancor di più. A firma della giornalista più severa della tv italiana - dopo Lilli Gruber, s’intende - ci si immaginerebbe la versione saggistica di una misandria, se non proprio assoluta, rivolta almaschio che si potrebbe definire «eroticamente berlusconiano», cioè con tratti sanamente goduriosi e testosteronicamente vitali. E invece ci si ritrova tra le mani un quaderno di interviste effettuate con la dolce pazienza di una geisha e, soprattutto, con una scioltissima conoscenza dell’universo sessuale contemporaneo. Che, diciamolo, non le si sarebbe attribuita buttando convinti la famosa mano sul fuoco. Luisella a luci rosse sviscera tutto lo sviscerabile, tanto che da una pagina all’altra del saggio ci si aspetta l’improvviso inserto narrativo di una scenetta alla Edwige Fenech dei bei tempi andati, in cui seduce uno dei maschi ingabbiati nel confessionale costamagnano del rapporto col sesso. Una Luisella assolutamente disinibita ci rivela, per esempio, che «”troia”, certe volte, puo essere semplicemente sinonimo, me lo hanno chiarito in diversi, di (uso le loro parole) “gran vacca”, “vera porca”, ossia una constatazione della libertà e della di- A sinistra, la giornalista Luisella Costamagna, 45 anni. Sopra, la copertina del suo ultimo libro [u.s.] Da Santoro al testosterone solo dito addosso, figurarsi altro altrove, perché: «Mi piacciono i film di guerra. Ma non è che parto volontario per l’Afghanistan». Il maschio esaltato dalla donna à la carte, la nuova versione della femmina-zerbino, perché, anche se la collega d’ufficio non gli piaceva così tanto, con la razionalità di un ragioniere considerava che «era comoda in tutto. Vicina, perché lavorava a un paio di stanze dalla mia, dieci ore al giorno. E poi a disposizione. Vale a dire che le andava bene tutto». Il seduttore seriale che «non avevo voglia di legarmi in nessun modo. Poi un anno mi sono trovato a passare la sera di Capodanno da solo in pizzeria con L’Espresso». Passi la pizza al posto del cotechino il31 dicembre,ma con L’Espresso, lo comprendiamo, no. Il transessuale che ci spiega una volta per tutte (alleluia) perché alcuni maschi lo cercano: «Avevo un cliente che veniva per fare praticamente una cosa sola: sesso orale. Per farmelo» (al di là di ogni retorica sulla presunta “femminilità all’ennesima potenza” del trans, con la quale Piero Marrazzo consolò le donne ferite e tentò di disorientare quelle di noi che avevano capito da sé che, a parità di femminilità, il trans, rispetto a noi, ha qualcosa in più). Ma il punto più ilare è quando Luisella veste i panni della seduttrice via chat per capire cosa cercano i maschi nella «donna virtuale»: «Lui: io sono nudo, anche tu vero?» Io: «di già??» Lui: «sì e mi sto toccando». Lui: «perché mi fai impazzire con quelle tettone». Non erano in videochat. No. Su questo, la mano sul fuoco ce la mettiamo. Con tutto il braccio. Rapporti a tre, fellatio, club privé La Costamagna regina del sesso Nel suo ultimo libro la giornalista sfata la sua immagine di donna algida E racconta l’erotismo visto (e vissuto) dagli uomini. Con dovizia di particolari sinvoltura sessuale della destinataria dell’aggettivo, della sua capacità di cercare e dare il piacere, cioeè, per quanto assurdo possa risultare, una valutazione tendenzialmente positiva». Un prima d’ora inaudito spirito «sexually sciallata» di quest’Arianna del labirinto maschile, per dirla parafrasando il tomo che Alfonso Luigi Marra dedicò alle donne, ci accompagna ovunque sia possibile, fino al limite del correct. Il sesso a tre, col maschio con ansia da prestazione: «E se scappo via disgustato? E se lui ce l’ha più grosso del mio?». Come il maschio vede il corpo della donna, con quello spaventato dalla vagina con le labbra così pronunciate che sembra una «donna-razza» che lo traumatizzerà a vita (santi numi, dovevano essere più grandi di quelle che ha in faccia Kristina Rei, la donna con le labbra rifatte più gonfie del mondo) e quello che pensa che il cunnilingus sia una cosa ripugnante perché le femmine, da lì, fanno anche la pipì (perché i maschino?). Quello che per superare l'eiaculazione precoce pensa al com- mercialista «che, intanto, è brutto come la morte. E poi mi vengono in mente le tasse. E ci metto di più». L’ex etero che ha fatto coming out e ora vede la femmina con un automatismo repulsivo incontrollabile: «Se dovessi toccare il piede di una donna, dopo mi laverei le mani. Con un uomo, no». Il maschio che trascina la sua compagna in quello che per tanti è il Bengodi erotico contemporaneo, ovvero il club privé, dopo averlo tanto sognato, e poi scopre di non sopportare che un altro le metta un 16 __Mercoledì 30 aprile 2014__ 17 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Il rapporto di Giovanni Pinto In arrivo 800mila immigrati «L’Italia è ormai al collasso» Il direttore immigrazione del Viminale: occorre un piano per accoglierne almeno 50mila Salvini: referendum sul reato di clandestinità. Il governo: Mare Nostrum diventi europeo ::: CATERINA MANIACI ROMA ■■■ Un «esercito» di migliaia e migliaia di disperati, senza nulla da perdere se non la vita, pronti a partire dalle coste africane perraggiungere, in un modo o in un’altro, l’Europa. E la prima tappa di questo viaggio è l’Italia. Sono 800mila immigrati, «se non di più». Dopo l’allarme lanciato nelle settimane scorse dalministro Alfano - che aveva parlato di «300-600 mila nuovi sbarchi» - arriva la conferma di Giovanni Pinto, direttore centrale dell’Immigrazione e della polizia delle frontiere presso il ministero dell’Interno. Anche se lo stesso Pinto, di fronte alle reazioni alla sua relazione,ha fatto una parziale marcia indietro. Le cifre, impressionanti,sono state fornite durante l’audizione delle commissioni Esteri e Difesa riunite di Palazzo Madama. Dure le parole di Pinto sul sistema di accoglienza dei migranti: «Il sistema dell’accoglienza è al collasso,non abbiamo più luoghi dove portarli e le popolazioni locali,non solo quelle siciliane,sono diciamo così indispettite da questi nuovi arrivi che disturbano anche le attività ordinarie». Tanto è vero che ora «ilViminale sta pensando ad un piano di accoglienza per 50 mila migranti, perché i 16 mila posti dello Sprar (il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) non sono sufficienti». Stando ai dati forniti, il 90 per cento di questi migranti è partito dalla Libia. Il che porta il discorso sull’operazione Mare Nostrum, con un giudizio parzialmente positivo: «Ha dato risultati eccellenti, anche se ha incrementato le partenze dalla Libia», ha detto il direttore centrale dell’immigrazione, con il risultato oggettivo che dopo la tragedia del 3 ottobre a Lampedusa «non abbiamo avuto più morti». Secondo Pinto, comunque, serve «una exit strategy da Mare Nostrum. Bisogna ripensare l’organizzazione delpattugliamento in mare». In dettaglio, sui costi, il dossier del Viminale dimostra che quelli sostenuti dall’operazione per i voli di trasferimento interno e per i voli di rimpatrio dei migrantisono «significativi»,ha continuato Pinto, perchè «ogni mese di pattugliamento costa 9 milioni e mezzo di euro. A questa somma vanno aggiunti, per il solo 2014, 1,27 milioni per i 31 voli charter di rimpatrio. Altri 2,5 milioni sono serviti per i volidi trasferimento interno deimigranti verso le varie lo- ::: LA SCHEDA DALl’1 GENNAIO 2014 Dall’1 gennaio a oggi sulle nostre coste sono arrivati 25mila migranti, più della metà di quanti ne arrivarono in tutto il 2013. Il 90% di loro parte dalla Libia. Il trend è in linea con quello record del 2011, quando ne arrivarono 63mila 800MILA IN ARRIVO Sulle coste nordafricane circa 800 mila persone sono pronte a mettersi in viaggio verso l’Europa. È il quadro disegnato ieri dai vertici del Viminale calità di destinazione. Questa ultima voce è stata coperta da finanziamenti europei, ma ora servono altri fondi». Il rapporto di Pinto ha scatenato puntualmente polemiche e reazioni. Molto dura quella del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri: «E’ pazzesco. Una vera e propria invasione che non siamo in grado di gestire. Quanto affermato dal Viminale è scioccante». E il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: «La Lega è pronta a denunciare Renzi e Alfano, perché non stanno facendo niente per fermare l’invasione. Quante malattie stanno tornando in Italia? Ora referendum per reintrodurre il reato di immigrazione clandestina». Critico anche il centristaPier Ferdinando Casini: «Mare nostrum ha salvato molte vite umane, ma così com’è non può continuare». L’immigrazione è il tema da mettere «al centro del dibattito europeo durante il semestre italiano», evitando «una battaglia ideologica» come quella della Lega, secondo Massimiliano Salini, candidato Ncd alle Europee, ma l’Europa «non può lasciare ai singoli Paesi la gestione dell’accoglienza e l’organizzazione del pattugliamento in mare». Basta con le strumentalizzioni a fini elettorali,ha ribadito anche ilsottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi, Marco Minniti,che però ha parlato «diun esodo biblico». Quindi «nel prossimo Consiglio europeo, che si terrà a giugno,l’Italia proporrà che la missione Mare Nostrum diventi internazionale», ha annunciato Minniti. A proposito della Libia, il premier Matteo Renzi ha dichiarato: «Bisogna che le Nazioni Unite si rendano conto che in Libia bisogna mandare un inviato speciale. Se riusciamo a mandare l’agenzia dei rifugiati sulle coste libiche, forse potremmo limitare gli sbarchi». Dopo le polemiche scatenate dalla sua audizione, il direttore centrale dell'immigrazione Pinto ha poi però fatto una parziale marcia indietro: «Tra i 600mila e gli 800mila sono in Libia, ma non è detto che siano pronti a partire. E poi vorrei assicurare tutti che la situazione è assolutamente sotto controllo.La situazione è complessa, ma stiamo gestendo tutto con la massima tranquillità e non c'è nessuna situazione di allarme». Le banane, i macachi Tutti pazzi per la banana, il web e i giornali intasati di gente che si sentiva parte di un evento collettivo che riscrive i codici della comunicazione eccetera: un bene, una cosa utile e simpatica entro certi limiti; una cosa stucchevole e comandata se invece, superati i limiti, diviene la bolla virtuale che è divenuta. Ora pare che la campagna fosse pronta da settimane e che si attendesse solo un incidente per innescarla: le magliette (25 euro) erano già pronte. A Repubblica non lo sapevano, e Francesco Merlo in un solo articolo è riuscito a citare Nietzsche, Lincoln, Josephine Baker, Tommie Smith, John Carlos, Harry Belafonte, Andy Warhol, Oliviero Toscani, Gargantua, Pantagruele, Woody Allen e naturalmente Berlusconi. Ma quello che conta è il pensiero, giusto? Anche se non è chiaro se un pensiero ci sia: l’impazzimento per la banana ha tutta l’aria di gigantesco riflesso conformista e di marketing che lascia tutto esattamente com’è, autoassolutorio e consolante: un po’ come quei “like” che milioni di persone cliccano su Facebook («sei contro la fame nel mondo? Clicca “Mi piace”») e contro i quali è partita la contro-campagna “liking isn’t helping” come a dire che no, non è vero che l’importante è solo partecipare o cliccare o mangiare banane. L’importante, il razzismo, è ignorarlo progressivamente, costruire delle generazioni che ne ignorino l’esistenza: non costruire dei mangiatori di banane (paganti) a esorcismo coordinato e continuativo. LE IMMAGINI A CONFRONTO Sopra, la prima fotografia pubblicata lunedì sul profilo Facebook dell’ex ministro all’Integrazione Cécile Kyenge in cui molti hanno visto un fotomontaggio, oltretutto maldestro: Papa Giovanni Paolo II, infatti, sembra avere tre mani. Di fronte alle critiche piovutele sul capo, la signora Kyenge ha risposto ieri pubblicando una nuova fotografia, ripresa - si legge sul web - dagli Archivi Vaticani. Immagine che dimostra come l’incontro tra la giovane futura ministra della Repubblica italiana e il pontefice polacco sia realmente avvenuto (si veda la foto in basso). Ma questa nuova fotografia è molto diversa dalla precedente, a cui d’altra parte assomiglia per alcuni elementi (la ragazza che sta accanto alla Kyenge e il volto della ministra); ma sono diversi lo sfondo, le posizioni delle ragazzine, gli abiti, il volto del Pontefice, la mano del Papa con e senza anello, le espressioni, gli orecchini. Soprattutto, a essere diversa è la stessa Cécile: nell’originale è una ragazzina dai tratti marcatamente afro, con mani scure e capelli ricci. In quella modificata i capelli sono praticamente rasati e l’aria è decisamente più europea [FB] ::: segue dalla prima SELVAGGIA LUCARELLI (...) una giornata emozionante».Il problema è che è stata una giornata emozionante anche per chi ha visto la foto, perché anche senza avere un master in photoshop, è subito evidente che quella foto è vera quanto uno zigomo della Ferilli. Io con le forbicine per le unghie e la colla stick dell’astuccio dei Pokemon di mio figlio, sarei riuscita a fare di meglio. Le avreiaggiunto pure Iron Man che sgranava il rosario sullo sfondo. Molti elementi risultano bizzarri in quella foto: intanto il fatto che il Papa abbia più mani di un ladro sulla metropolitana nell'ora di punta. Ne ha una che gli spunta dalla spalla sinistra,una che stringe a sua volta la mano piccola e deforme dell’alieno dell’area 51 incollata ad una povera ragazza inconsapevole e un’altra che stringe la mano della piccola Kyenge. La quale, a dirla tutta, mostra qualche elemento sospetto di troppo, oltre al suo precedente ministero. Intanto, il fatto che abbia il mento di Giuliano Ferrara, poi il collo del maglione eccessivamente APPUNTO di FILIPPO FACCI Lo scatto taroccato con Wojtyla L’autorazzismo della Kyenge: ritocco per sembrare meno nera largo, la testa scontornata in maniera decisamente rozza e un maglione che emana più luce di un primo piano di Paola Ferrari. Naturalmente, l’utilizzo criminale di photoshop non sfugge alla rete e ai commentatori della sua pagina facebook, che l’accusano in massa di fare bieca propaganda elettorale per accaparrarsi i voti dei cattolici. Del resto, chi usa gli 80 euro, chi Dudù, chi il Papa, non è che ci sia nulla di nuovo sotto il sole. Ilmeglio però deve ancora venire, perché la Kyenge è tenuta a dare una qualche spiegazione. E allora decide di zittire le malelingue che insinuano di essersi inventata l’incontro col Papa tirando fuori la foto originale. O meglio, quella che lei sulla sua pagina facebook (dopo aver rimosso quella tarocca) descrive come «foto originale dell’incontro col Papa. Archivi vaticani». E qui il mistero si infittisce perché la foto è, di fatto, un’altra foto. A parte qualche elemento simile (la ragazza che le sta accanto e forse il volto della Kyenge) sono diversi lo sfondo, le posizioni delle ragazzine intorno a lei, gli abiti, il volto del papa, la mano del Papa con e senza anello, le espressioni, gli orecchini, tutto. Ma, soprattutto, è diversa la Kyenge. Molto diversa. E questa è forse la faccenda più incredibile di questo ingenuo ta- roccamento. Nella foto originale, l’ex ministro è una ragazzina dai tratti marcatamente afro, con delle belle mani scure, una testa di capelli neri riccissimi e una veste bianca un po’ informe, modello prima comunione. Nella seconda i capelli sono praticamente rasati, le mani sono tagliate (se ne scorge solo una che stringe quella delPapa) e ilvestito viene convertito in un maglioncino bon ton da sciura milanese. Insomma, l’aria è decisamente meno afro e più europea. A questo punto, la domanda è: perché? Perché una donna che ha fatto, legittimamente, della lotta al razzismo la sua bandiera,posta una foto ridicolmente ta- roccata in cui lei sembra un po’ meno africana? Che bisogno c’era? Perché non dà una spiegazione decente? Se io pubblico una mia foto ritoccata so che è ritoccata, anche se il criminale che ci ha messo mano è uno del mio staff e non io. E non si può non spiegare come sono andate le cose.Perché io glielo dico, ex ministro. Viene da pensare che non ci sia solo un po’ di propaganda facile, ma anche dell’inquietante autorazzismo, nel suo gesto. Viene da pensare a Michael Jackson e al suo voler sembrare un po’ più bianco. Viene da pensare che nei giorni in cui tutti postano il selfie con la banana al grido di «siamo tutti scimmie!», lei posti una foto in cui sembri un po’ meno congolese. Ci dia una spiegazione seria del perché di quella foto tarocca. Illumini noi, non i suoi ritratti con photoshop. Grazie. 18 ITALIA __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ La Chiesa che cambia ::: CATERINA MANIACI ROMA ■■■ «A suo tempo si dimetterà. Previdel’addiodiBenedetto: «Anche Francesco si dimetterà» Prima farà quel che ha deciso di fare e poi si dimetterà. Penso che succederà tra quattro o cinque anni». Lo ha detto due giorni fa al programma di Radio2 Un giorno da pecora monsignor Luigi Bettazzi,vescovo emerito di Ivrea, alla domanda su possibili dimissioni di Papa Francesco. Monsignor Bettazzi profetico? Bisogna infatti ricordare che il vescovo già il 13 febbraio 2012 aveva preannunciato le dimissioni di Joseph Ratzinger, sempre durante il programma di Radio2. Previsione azzeccata, come poi la storia ha dimostrato. Non è stato l’unico, né il primo. Antonio Socci, proprio su Libero, il 25 settembre 2011 aveva scritto: «Per ora è una voce (un’ipotesipersonale diJoseph Ratzinger) e spero che non diventi mai una notizia. Ma poiché circola nelle più importanti stanze del Vaticano merita molta attenzione. In breve: il Papa non scarta la possibilità di dimettersi allo scoccare dei suoi 85 anni, ovvero nell’aprile del prossimo anno. Bambini filippini vestiti da papa durante una messa domenica scorsa a Manila [Ap] Che Ratzingerritenga possibile questa scelta è noto almeno do, uscito nel 2010, interpellato mettersi». Poi l’inimmaginabile è in un’intervista radiofonica, audal 2002, quando si dovette stu- dal giornalista Peter Seewald: accaduto, il Papa si è dimesso, fa- spica che un Pontefice «possa didiare l’eventualità con l’aggravar- «Quando un Papa giunge alla cendo così una scelta storica e ri- mettersi, come fanno i vescovi, si della malattia di Giovanni Pao- chiara consapevolezza di non es- voluzionaria, gli succede papa sarebbe positivo, perché permetsere più in grado fisicamente, psi- Francesco. Nel dicembre del terebbe di nominare successivalo II». Socci, tra le altre cose, citava cologicamente e mentalmente 2013 si torna a parlare di dimissio- mente gente più giovane». La quanto Ratzinger, diventato pa- di svolgere l’incarico affidatogli, ni papali. Guillermo Marcò, ex stessa ipotesi viene rilanciata da pa Benedetto XVI, ha dichiarato allora ha il diritto e in alcune cir- portavoce di Bergoglio quando Caroline Pigozzi, la giornalista nel libro- intervista Luce del mon- costanze anche il dovere di di- era arcivescovo di Buenos Aires, francese che ha firmato insieme Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, dice che Bergoglio potrebbe ritirarsi Non è l’unico a parlarne: l’esempio di Ratzinger rischia di diventare la regola PADRE LOMBARDI Riforma della Curia «Ci vorrà ancora almeno un anno» Il lavoro da compiere è ancora molto, cosicchè non bisogna attendersi che si concluda entro l’anno in corso, ma piuttosto nel successivo». Con queste parole il portavoce vaticano, padre Fdererico Lombardi, ha segnalato una tempistica più chiara per i tempi della Riforma della Curia che Papa Francesco intende realizzare e che è allo studio del Consiglio degli otto cardinali che ha iniziato lunedì mattina le riunioni del suo quarto incontro. «Il Santo Padre», ha aggiunto il portavoce vaticano, «partecipa per la maggior parte del tempo, a meno che abbia altri impegni di particolare importanza, come l’udienza di lunedì mattina ai reali di Spagna». al gesuita Henri Madelin Ainsi fait-il, un volume sulla figura di Francesco. Pigozzi aggiunge non solo il precedente di Benedetto XVI, ma anche la tradizione della Compagnia di Gesù. E sostiene che «Francesco abbia una visione tutta sua del potere, una visione gesuita e personale» e «il giorno che sente che non può andare oltre, che le forze lo stanno abbandonando, potrebbe andarsene, come ha fatto il suo predecessore». Questa potrebbe diventare «una nuova regola nel Vaticano». Nel caso in cui papa Francesco decidesse per le dimissioni si assisterebbe proprio al verificarsi di una nuova regola, anche se non scritta. Sarebbe infatti il secondo pontefice consecutivo a dimettersi. Diventerebbe non più un’eccezione, un fatto straordinario, ma una consuetudine e aprirebbe scenari da fiction: si potrebbe creare una sorta di papato parallelo, con i pontefici emeriti riuniti tutti nello stesso luogo, magari sempre in Vaticano, con conseguenze difficili da immaginare e da gestire.E se da un lato siavrebbe un Papa sempre nel pieno delle sue forze e non manipolabile dalla Curia, come è successo in alcunipapatidi lunga durata,dall’altro la stessa Curia potrebbe fare pressioni perché ilPontefice regnante si dimetta, adducendo una motivazione plausibile. Del resto, in epoche remote i Pontefici erano eletti “per sempre” e per farli scomparire dalla scena si usavano metodi poco ortodossi (vedi qualche avvelenamento o azioni anche più cruente). Nel futuro potrebbe bastare una firma su una lettera di dimissioni. 19 ESTERI __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Aiuti all’Iran, gli Usa contro Dubai e Cina ACCORDO CON L’AREA SCHENGHEN Moldavi liberi di girare senza visto L’attività sanzionatoria americana colpisce Dubai e la Cina per l’aiuto fornito all’Iran. La città capoluogo di uno dei sette Emirati Arabi Uniti è stata colpita dal tesoro di Washington per aver aiutato Teheran ad aggirare il blocco petrolifero, mentre otto società cinesi, legate al faccendiere Karl Lee, sono finite nel mirino del Tesoro Usa per aver esportato materiale missilistico in Iran. L’altra figura colpita è l’uomo d’affari di Dubai Saeed al-Aqili, e il suo omonimo gruppo, e un faccendiere che gravita tra Dubai e Pakistan, Anwar Kamal Nizami Niente più visti per entrare nello Spazio Schengen e 60 milioni di euro per portare avanti riforme politiche ed economiche: è il premio che spetta alla Moldova per aver scelto Bruxelles rispetto a Mosca. Da due giorni i cittadini della Moldavia possono entrare e soggiornare per 90 giorni nello Spazio Schengen senza più l’obbligo di visto. Una bella libertà di movimento per il Paese più povero del continente (il PIL pro-capite è di circa 2.500 euro, rispetto a quello della Romania che è di 6.700 euro) tanto che il premier Leanca ha dichiarato che il suo Paese punta a entrare nell’Ue nel 2019 [Lap] Il Parlamento libico assaltato da miliziani S.V. Chiamare Mosca nell’area di libero scambio La soluzionedellacrisiucraina è l’accordoeconomicocon Putin La Russia è aggressiva perché debole, le sanzioni peggiorano le cose. Proprio ieri Gazprom ha annunciato che venderà gas alla Cina. È lo scenario che l’Occidente non può permettersi ::: CARLO PELANDA ■■■ Il punto è che non possia- mo chiedere a Mosca di interrompere la ricostruzione dell’impero russo verso ovest senza darle in cambio un vantaggio. Non sarebbe un cedimento. Sarebbe la costruzione di un motivo per poi poter determinare condizioni di (ri)convergenza tra America, Ue e Russia che ora mancano. Quale motivo? La futura inclusione della Russia in uno spazio economico euroamericano. Mosca osserva con terrore la formazione di un’area di libero scambio atlantica che precorre un futuro mercato unico euroamericano - negoziati TTIP in corso - che poi si integrerà con uno analogo nel Pacifico (negoziati TTP) portando, nel tempo, alla creazione di un mercato globale delle democrazie asiatiche, americane ed europee che escluderà la Cina e, al momento, la Russia. In tale architettura geopolitica la Russia resterà isolata, indebolita e sempre più dipendente dalla Cina (è di ieri la notizia che Gazprom, in reazione alle sanzioni occidentali, firmerà già a maggio il contratto per rifornire la Cina di gas). Alla fine perderà la Siberia e l’influenza sull’Asia centrale, e sulle enormi risorse di ambedue, a causa dell’espansione cinese, lenta ed apparentemente non aggressiva, ma inesorabile. Mosca, esclusa dall’Occidente ed a rischio di essere mangiata da Pechino, ha scelto la soluzione di ricostruire l’impero esterno con lo scopo di resistere meglio alla pressione combinata dei nuovi imperi occidentale e cinese. Ha aumentato la pressione a ovest e ha meglio strutturato l’influenza sull’Asia centrale via creazione di un’area russo-centrica di libero scambio con incluso il rilevantissimo Kazakistan. Tale mossa,perdente,mi ricorda la reazione del Giappone negli anni ’30 alla politica di restrizioni attuata dall’America nei confronti di Tokyo. Il Giappone rispose con l’invasione della Cina e l’attacco a Pearl Harbour con lo scopo di formare un’area di dominio economico grande abbastanza da renderlo non dipendente da altre potenze.Ovviamente la reazione aggressiva fu dovuta al fatto che le élite nipponiche del tempo perseguivano un eccitato nazionalismo. Ma la combinazione tra élite nazionaliste e la trasformazione di un problema diplomatico in motivo di aggressione bellica sembra simile alla situazione corrente a Mosca. Con la complicazione che le élite russe hanno motivi concreti per non fidarsi di soluzioni diplomatiche con gli occidentali. Tra il 1991 e il 1999 una Russia in totale sfacelo non fu aiutata dall’Occidente, anzi alcun potenze tentarono di frammentarla. Dal 2000 Putin ricostruì l’impero interno con mezzi autoritari per frenarne la dissoluzione, ma fu additato come tiranno dalla stampa occidentale senza riconoscimento delle condizioni impervie che li giustificavano. Nel 2001, dopo l’11/9, Putin offrì a Bush un’alleanza per combattere il terrore, chiedendo il riconoscimento come potenza alla pari, ma ricevette un rifiuto e la conferma di un ruolo solo nominale e irrilevante nel G8. Per mostrare la rilevanza della Russia la portò nel fronte franco-tedesco contro l’azione americana in Iraq, con lo scopo dicreare un’ipotesi di Eurasia forte abbastanza per trattare alla pari con America e Cina. Ma la Germania rifiutò. Quando i prezzi dell’energia aumentarono Mosca pensò di aver trovato la solu- L’OFFENSIVA A ORIENTE I filorussi scatenati si prendono Lugansk Il presidente Turchynov: la polizia tradisce I separatisti hanno preso il controllo dell’ufficio del procuratore regionale a Lugansk, nell’est dell’Ucraina, e della sede del canale televisivo di Stato. Poche ore prima più di 3.000 manifestanti filo-russi avevano assaltato la sede del governo. Un’avanguardia di una ventina di militanti armati di spranghe aveva rotto i vetri delle finestre dell’edificio, che non era protetto dalla polizia, e una volta all’interno ha aperto i portoni per fare entrare gli altri. Tre settimane fa militanti filo-russi avevano assaltato la base locale delle forze di sicurezza ucraine. La facilità con cui avvengono queste operazioni ha fatto infuriare il presidente ucraino, Oleksandr Turchynov. In una nota, Turchynov se l’è presa con le forze dell’ordine che nell’est si sono mostrate «inerti, senza autorità e in alcuni casi perfino conniventi» coi separatisti. zione: far dipendere l’Europa occidentale dal gas russo e su questa base ri-tentare l’opzione Eurasia. Ma la recente convergenza euroamericana e la conseguente possibilità deglieuropei di rifornimenti alternativi toglie nuovamente forza al tentativo russo di essere parte rilevante diuna grande area. E secondo me questo è il motivo di fondo che spinge Putin a rifare impero «in solitario» e aggressivamente.Se così, la questione ucraina non potrà essere risolta da negoziati relativi alla sola Ucraina,costringendo i russia negoziare sotto la minaccia di sanzioni. Potrà essere risolta, invece, dall’apertura di una prospettiva di inclusione della Russia nel mercato globale delle democrazie, a date condizioni. La prima sarà il congelamento della questione ucraina, ma nell’ambito di un accordo implicito che favorisca l’espansione dell’influenza russa nell’Asia centrale per contenimento di quella cinese che è interesse congiunto russo ed occidentale. Non sarà facile lanciare tale soluzione a partire dalla frizione attuale né potranno farlo l’eccitata Mosca e la miope Washington. Ciò apre uno spazio di possibilità e responsabilità propositiva per Roma. Non solo, sarebbe fondamentale un’illuminazione che riunisca cattolici, ortodossi e riformati, come invocato da Giovanni Paolo II, per dare una base fortissima all’idea di un sistema unico tra Seattle e Vladivostok, passando per Lisbona. www.carlopelanda.com «Frasi contro l’islam» Da Winston a Weston, se in Inghilterra pronunci parole contro il fanatismo islamico, rischi di essere arrestato e considerato un razzista. A Winchester, nello Hampshire, Paul Weston, candidato alle elezioni europee e presidente del Liberty GB, partito antiimmigrazione, è stato arrestato sabato scorso con l’accusa di «incitamento all’odio razziale» per aver letto in pubblico un brano del libro di Winston Churchill, “The river war”.Nelsaggio,pubblicato nel1899 e relativo all’esperienza coloniale britannica in Sudan,Churchillesprimeva una condanna de- cisa dell’islam. Definiva questa religione «una forza retrograda» caratterizzata da «orribili maledizioni», criticava la «frenesia fanatica» e «l’apatia fatalista» degli islamici e giudicava una forma di «schiavitù... il fatto che neldiritto maomettano ognidonna debba appartenere a un uomo come sua proprietà assoluta». Il futuro premier inglese mostrava anche le conseguenze negative esercitate dall’islam sullo sviluppo socioeconomico e sull’etica individuale: «sistema agricolo trascurato», «metodi di commercio fiacchi», «insicurezza della proprietà privata» e «sensualismo degenerato». Paul Weston stava leggendo questi pas- Elezioni in India Oggi tocca a Sonia Occhi puntati in India sull’Uttar Pradesh, dove oggi si aprono i seggi in 14 collegi elettorali nella settima fase delle legislative indiane per il rinnovo della Camera bassa (Lok Sabha). Tra gli sfidanti nello Stato settentrionale, ci sono due pesi massimi della politica nazionale: il leader dei nazionalisti indù del Bharatiya Janata Party (Bjp), Rajnath Singh, e la presidente del Partito del Congresso, Sonia Gandhi. Complessivamente, sono quasi 139 milioni gli elettori chiamati alle urne, in sette Stati e due territori, per eleggere 89 rappresentanti per la Lok Sabha, nella tornata di voto più lunga nella storia dell’India moderna, che si concluderà il 12 maggio Winston Churchill. In un suo libro del 1899 espresse giudizi molto duri sulla religione islamica [Lap] Londra, se leggi Churchill finisci in galera ::: GIANLUCA VENEZIANI Miliziani armati hanno fatto irruzione e aperto il fuoco ieri all’interno del Parlamento libico a Tripoli, bloccando le operazioni di voto per l’elezione del nuovo premier. Lo ha riferito l’emittente al-Arabiya. Il bilancio dell’assalto è di diversi feriti. I deputati hanno quindi interrotto le operazioni di voto e abbandonato l’edificio. Secondo il portavoce del governo, Omar Hmeidan, i miliziani che hanno fatto irruzione nel Parlamento sono riconducibili a uno dei sette candidati che stamani non è riuscito a superare il quorum del 50% per essere eletto nuovo primo ministro saggi con un megafono davanti a una folla, quando una donna, trovando «disgustose» le sue parole, ha chiamato la polizia. Dopo unabreve discussione,gliagenti hanno arrestato il politico per non aver rispettato la loro richiesta di abbandonare la piazza e per «molestie religiose e razziali». Finito in cella, Weston è stato rimesso momentaneamente in libertà, ma avrà l’obbligo di presentarsi nuovamente davanti alla polizia il 24 maggio (e rischia una condanna fino a 2 anni). Il suo partito è schierato in prima linea nella lotta all’immigrazione. In un documento programmatico, il Liberty GB sostiene che «i problemipiù importantidel nostro tempo sono l’immigrazione di massa dal Terzo Mondo,la crescita continua delfondamentalismo islamico e la svendita della tradizionale cultura britannica da parte deiprogressisti». Questioni su cui Churchill, già un secolo fa, era stato buon profeta. 20 ATTUALITÀ __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Torna la distinzione fra «leggere» e «pesanti» Ma la droga è reato? A discrezione dei giudici Con la nuova legge sarà il magistrato a valutare l’uso personale, la quantità consentita e la soglia dello spaccio: caos assicurato ::: CHIARA PELLEGRINI ROMA ■■■ È passata ieri alla Camera, con 335 voti favorevoli e 186 contrari, la fiducia che il governo ha posto sul decreto legge sulle tossicodipendenze, ma già si annuncia battaglia al Senato. I nodi da sciogliere e i punti controversi,infatti, sono molteplici a partire dal ruolo dei giudici nel comminare le sanzioni. Spetterà infatti ai magistrati misurare l’entità della pena in base alla qualità e alla quantità della sostanza spacciata e in base ad altre circostanze del caso concreto. Morale, lo stesso spacciatore o consumatore occasionale, il confine è sempre più labile, potrà farla franca o essere punito a seconda che si trovi davanti ad un giudice frikkettone o ad un magistrato di vedute meno ampie. Sarà il pm infatti a dover valutare la questione dell’uso personale, il superamento dei livelli di soglia fissati dal ministero della Salute, le modalità di presentazione delle sostanze stupefacenti, il peso e persino il confezionamento. Che cosa prevedono le nuove norme e cosa cambia dal precedente decreto Fini-Giovanardi? FARMACI OFF LABEL LA SCHEDA PICCOLO SPACCIO La cessione illecita di piccole dosi di stupefacenti sarà punita con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa da mille a 15mila euro. In pratica, la riduzione della pena evita la custodia cautelare in carcere; l’arresto sarà possibile solo in caso di flagranza. Il reato non distingue tra droghe leggere e pesanti, spetterà al giudice decidere l’entità della pena in base a qualità e quantità della sostanza spacciata LAVORI UTILI In caso di piccolo spaccio o altri reati minori commessi da un tossicodipendente il giudice puòapplicare, anzichè detenzione e multa, la pena del lavoro di pubblica utilità NUOVE TABELLE Sono cinque, la I e III raggruppano le droghe pesanti, la II e la IV quelle leggere. L’ultima riguarda i medicinali SPINELLI Nella tabella delle droghe leggere confluiscono tutte le cannabis. Tutte le droghe sintetiche rientrano invece nella tabella I sulle droghe pesanti Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin [LaPresse] la condanna detentiva. nabis, rientrano invece nella tabella I sulle droghe pesanti. TABELLE E SPINELLI Sono cinque, la I e III raggruppano le droghe pesanti, la II e la IV quelle leggere. L’ultima riguarda i medicinali. Nella tabella delle droghe leggere confluiscono tutte le cannabis, senza distinzione tra indica, sativa, ruderalis o ibride. Ma tutte le droghe sintetiche riconducibili per struttura chimica o effettitossicologici altetraidrocannabinolo (Thc),il principale principio attivo della can- USO PERSONALE L’acquisto o la detenzione di sostanze per uso personale non ha rilevanza penale. Restano ferme le sanzioni amministrative (qualila sospensione della patente, delporto d’armi, del passaporto o del permesso di soggiorno) che avranno però durata variabile a seconda che si tratti di droghe pesanti (da 2 mesi a un anno) o leggere (da uno a 3 mesi). Completamente riscritto, poi, l’articolo sull’utilizzo off label, ovvero fuori indicazione. La nuova versione, infatti, non prevede l’obbligo di sperimentazione da parte dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) e offre un’ampia possibilità di accesso a farmaci più economici rispetto a quelli utilizzati per le stesse cure secondo le indicazioni del bugiardino. Il via libera finale sul provvedimento arriverà oggi alla Camera ma già si annuncia battaglia al Senato. Il nodo è quello della “cannabis”. L’idea di differenziare la cannabis naturale da quella contenuto in laboratorio non convince. Secondo Eugenia Roccella del Nuovo Centro destra «la cannabis in pianta è oggi quasi tutta ogm e dunque con contenuto di Thc analogo a quello della cannabis sintetizzata, considerata nella tabella delle droghe pesanti». Fuori dai palazzi della politica è significativo il “no” della Comunità diSan Patrignano: «Non vogliamo rassegnarci alla cultura della normalizzazione della droga», scrivono in una nota. PICCOLO SPACCIO La cessione illecita di piccole dosi di stupefacenti sarà colpita con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa da mille a 15mila euro. In pratica, la riduzione della pena evita la custodia cautelare in carcere; l’arresto facoltativo sarà possibile solo in caso di flagranza. Il reato non distingue tra droghe leggere e pesanti. Il piccolo spacciatore potrà usufruire del nuovo istituto della messa alla prova e dei lavori di pubblica utilità. Tale sanzione alternativa deve essere chiesta dall’imputato e ha una durata equivalente al- ::: CLAUDIA OSMETTI SAN PATRIGNANO «Normalizzare lo sballo, un’assurdità» «Siamo fortemente contrari alla linea che emerge dal testo in fase di approvazione [e poi approvato, ndr] alla Camera dei Deputati, talmente debole e minoritario da costringere il governo a porre la fiducia su una tematica delicata e controversa come quella delle droghe». È la presa di posizione della Comunità di San Patrignano, impegnata da oltre 35 anni «in prima linea» nel recupero di giovani tossicodipenti. «Non vogliamo rassegnarci alla cultura della normalizzazione della droga scrive la Comunità in una nota -. Augurandoci che il Senato ci ripensi, ci facciamo promotori di un movimento che unisca tutte le realtà che credono fortemente in una società libera da ogni dipendenza». Chiede la comunità più nota d’Italia: «Come è possibile pensare di inserire la cannabis geneticamente modificata, con percentuali di principio attivo sino a 20 volte superiori a quella naturale, nella tabella due ideata per classificare le “droghe leggere”? O credere che sia giusto non punire penalmente il piccolo spaccio, quando è noto a tutti che i pusher, primo contatto con le sostanze per i nostri figli, girano con quantità minime di droga proprio per evitare l’arresto?». Spesso, sì, ma non sempre: i ricorsi italiani presentati a Strasburgo in tema di carceri, ■■■ Un mese. Il 29 maggio l’Italia dovrà infatti, sono sensibilmente aumentati dopagare una maxi penale a causa della situa- Detenuti rinchiusi nel carcere milanese di San Vittore, una delle strutture più sovraffollate d’Italia [Fotogramma] po la sentenza Torreggiani. Se prima del zione «disumana e degradante» delle 2013 se ne contavano «solo» 600, già nostre carceri. Ce lo impone l’Europa, alla fine dell’anno scorso erano saliti a anzi la Corte di Strasburgo, che l’anno circa 2.500. Un incremento di cui ocscorso ci ha condannato.Perché le nocorre tener conto. stre prigioni - dice la Cedu - non garanE che cosa sta facendo il nostro Paese tiscono ai detenutiuno spazio vitale acper evitare di metter mano al portafocettabile, considerato che sotto i 3 meglio, visto che alla coscienza è più diffitri quadri a testa si parla di «tortura». cile? Niente o quasi. Il decreto svuota Insomma,tra un mese toccherà inizia- Fra un mese scade il termine fissato da Strasburgo, poi scatteranno penali e risarcimenti ai detenuti carceri non contiene grosse misure re a sborsare risarcimenti a destra e a strutturali in grado di sanare una volta manca. E sembra difficile che la situazione specie, di circa 100mila euro a favore dei 7 me nelle quali rientrerebbero anche strutper tutte la situazione. Norme come quella ::: I NUMERI possa cambiare nei prossimi giorni. Pro- detenutiche in quell’occasione hanno cer- ture non agibili o in via di ristrutturazione, sul braccialetto elettronico subordinato alprio ierial Palazzo d’Europa è stato presen- cato un giudice in Europa (non trovandolo si deduce che i detenuti in eccesso nelle la disponibilità della polizia giudiziaria o la tato il rapporto riferiinItalia):qualcosaco- nostre carceri siano 11.858. Ora, moltiplimessa alla prova deilavori socialmente utito al2012:inumerisome 14.285 euro a te- cando la quota di ciascun ricorrente così li per i reati fino ai 4 anni, non hanno una numero di detenuti reclusi in Italia a no di quelli cui andasta.Questa però è so- come indicata da Strasburgo per ognideteportata incisiva. D’altro canto, amnistia e fronte di 100 posti «regolari»: la mere poco fieri. Con lounaprima pronun- nuto in eccesso, la sentenza Torreggiani indulto restano ancora tabù per un sistedia europea è di 98 reclusi ogni 100 145,4 detenuti ogni cia, che potrebbe in- potrebbe costare all’Italia quasi 170 milioma giustizia che preferisce ipotizzare la coposti ufficialmente previsti. In Europa 100 posti le prigioni nescare una serie di ni di euro (169.391.530, per la precisione). struzione dinuove carceri (con tutte le consoltanto la Serbia fa peggio di noi italiane sono le ultiricorsi analoghi. E questo solo se prendiamo in consideratraddizioni del caso: anche ammesso che me dell’Unione EuroStando agli ultimi zione inumeri in eccedenza - ma nella prain un mese sia possibile, sorgono problemi pea (dove invece la datidelDap (ilDipar- tica è difficile individuare chisia fisicamendi natura concreta. Il personale di polizia risarcimento stabilito dalla Corte Euromedia è di 98 su 100), timento dell’ammini- te il recluso di troppo. In ogni caso, se lo addetto dove lo si prende? E con che soldi pea a favore di 7 detenuti italiani che mentre se si allarga lo strazione penitenzia- Stato dovesse rimborsare l’intera popolalo si paga?) piuttosto che cercare altre solusi sono rivolti a Strasburgo per denunciare la condizione carceraria sguardo ai 47 Paesi ria) attualmente so- zione carceraria, la cifra da sborsare lievitezioni. che compongono il no presenti in Italia rebbe fino a sfiorare di poco il miliardo Ma Matteo Renzi si è detto positivo. DiConsiglio d’Europa 60.167 carcerati a (854.485.595 euro). chiarando che, dopo le elezioni, metterà peggio di noi fa sol- Il ministro Andrea Orlando [Oly] fronte di una capienCerto,sitratta di numeriindicativi. Anzimano al sistema giustizia. Peccato che, numero di carcerati reclusi in Italia, a tanto la Serbia. za a pieno regime di tutto perché non è detto che le scrivanie con il voto in programma il 25 maggio, il fronte di una capienza massima di 48.309 posti. Se solo quelli «di tropMa quanto ci costerà quest’inadeguatez- 48.309 posti «a norma». Sorvolando su al- dei magistrati verranno inondate di richiepremier avrà solo tre giorni per impostare po» chiedessero il risarrcimento, l’Itaza? La sentenza Torreggiani dell’8 gennaio cune precisazioni sollevate dai Radicali ste di risarcimento. Anzi, il timore di evenuna riforma che questo Paese non vede da lia dovrebbe pagare 170 milioni 2013 ha stabilito un indennizzo, nel caso di che hanno messo in discussione queste sti- tuali «ritorsioni» spesso frena i carcerati. trent’anni. Sovraffollamento, solo la Serbia peggio di noi Sulle carceri l’Italia rischia un miliardo 145,4 100.000 60.167 21 ATTUALITÀ __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Il delitto di Perugia «Nessuna orgia con Meredith E Amanda diede il colpo letale» Pubblicate le motivazioni della sentenza dell’appello bis che condanna la Knox e Sollecito: «Quella sera ci fu un litigio, il movente non fu il sesso». Ma in sette anni è l’ennesima capriola dei giudici ::: ALESSANDRO DELL’ORTO ■■■ Dopo aver provato a con- LA VICENDA L’OMICIDIO vincerciperanni- facendo immaIl 1º novembre 2007 Merediginare chissà quale scenario a luth Kercher, studentessa ingleci rosse e torbidi, pericolosi, giose di 22 anni in Italia nell’amchi vietati ai minori - che l’omicibito del progetto Erasmus presso l’Università di Perudio di Meredith Kercher altro gia, viene ritrovata morta non fosse che la conseguenza di con la gola tagliata nella sua un’orgia finita male, ecco - ops, camera da letto, nella casa che sorpresa - una nuova versioche condivide con altri stune. No, non è così. Scusate, era denti a Perugia tutto sbagliato: nell’omicidio delIL PROCESSO la ragazza inglese, avvenuto a PePer l’omicidio viene condanrugia nella notte del 1º novemnato in via definitiva con rito bre 2007, il sesso non c’entra nulabbreviato Rudy Guede, ivoriano, e, in primo grado, cola,sorry.Nulla di nulla e siè trattame concorrenti nell’omicito solo di un semplice litigio. A dio, Amanda Knox, statunidirlo - ufficialmente - sono le motense, e Raffaele Sollecito, tivazioni della condanna di italiano, ai tempi dell’omiciAmanda Knox (28 anni e sei medio fidanzati da sei giorni si)e Raffaele Sollecito (25 anni) scritte dalla Corte d’assise d’appello di Firenze. Tradotto, per i giudici Amanda e la vittima litigarono con una «progressiva aggressività», vi fu la violenza sessualediGuede su Meredith, ma «non è credibile che fra i quattro ragazzi Meredith Kercher aveva 20 anni [Ansa] fosse iniziata L’APPELLO un’attività sessuale di gruppo». E I presunti coautori del delitto ancora. Sono stati i due ex fidanvengono successivamente aszati a colpire la studentessa inglesolti in appello per non avere se al collo e l’ultimo fendente, commesso il fatto (relativamente all’omicidio, mentre quello che ha provocato la morla sola Knox viene condannate, è stato inferto da Amanda. ta a tre anni di carcere per caGià, si cambia ancora parere e lunnia nei confronti di Patrinon stupitevi se dentro di voi la ck Lumumba, accusato ingiufaccenda si fa ancora meno chiastamente dell’omicidio e risultato completamente estrara, non ce la fate proprio a farvi neo) un’opinione minimamente equilibrata e non sapete più che penLA CASSAZIONE sare. State tranquilli, siete in buoLa Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso della Procuna compagnia. Perché Amanda ra Generale di Perugia, il 26 e Raffaele sono stati condannati marzo 2013 annulla la senin primo grado (a 26 e 25 anni) tenza assolutoria d’appello e come concorrenti nell’omicidio rinvia gli atti alla Corte d'Assi(Rudy Guede è stato condannato se d’Appello di Firenze a 16 anni dopo il rito abbreviato CORTE ASSISE APPELLO per concorso in omicidio e vioIl 30 gennaio 2014 la Corte lenza sessuale con sentenza deld’Assise d’Appello conferma la Corte di Cassazione). Amanda la colpevolezza degli imputati condannando Amanda a e Raffaele, però, in appello poi so28 anni e 6 mesi e Raffaele a no stati assoltiper non avere com25 anni di reclusione messo il fatto (relativamente all’o- ::: RITA CAVALLARO I TRE CONDANNATI Nella foto grande la statunitense Amanda Knox, che ora ha 26 anni. Qui sopra, a sinistra, Raffaele Sollecito, 30 anni: era il fidanzato di Amanda ai tempi dell’omicidio. I due sono stati condannati rispettivamente a 28 anni e sei mesi e 25 anni. Qui sopra a destra Rudy Guede, 28 anni [Splash, Ansa] micidio, la Knox è stata invece condannata a tre anni di carcere per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, accusato ingiustamente dell’omicidio e risultato completamente estraneo). Amanda e Raffaele, poi, si sono visti annullare la sentenza dalla Corte di Cassazione, che ha accolto il ricorso della Procura Generale di Perugia e ha rinviato gli atti alla Corte d’Assise d’Appello diFirenze. Amanda e Raffele,infine, lo scorso 30 gennaio 2014 sono stati condannati rispettivamente a 28 anni e 6 mesi e 25 anni di reclusione. Con sorpresina finale, ora: le motivazioni. Eccole. Secondo la ricostruzione dei giudici, Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudi Guede «collaborarono tutti per il fine Franzoni, slitta scelta su arresti domiciliari che si erano proposti: immobilizzare Meredith e usarle violenza». Guede era animato dall’«istinto sessuale», Amanda e Sollecito da «volontà di prevaricazione e di umiliazione di Meredith» che poi fu accoltellata. «Ad un certo punto della sera gli eventi precipitarono - scrivono - la ragazza inglese venne aggredita da Amanda Marie Knox, da Raffaele Sollecito, ilquale spalleggiava la propria ragazza, e da Rudy Hermann Guede, e costretta all’interno della propria camera ove avvennero le fasi finali dell’aggressione e dell’accoltellamento». La Corte ritiene che «l’arma che produsse la ferita nella parte destra del collo fosse impugnata da Raffaele Sollecito e l'altra lama - si spiega nelle motivazioni - quella che produssela ferita estesa sulla parte sinistra del collo [...] e che provocò la morte di Meredith Kercher sia stata da impugnata da Amanda Marie Knox. Si tratta delcoltello sequestrato all'interno dell'abitazione di Raffaele Sollecito». Per quanto riguarda il movente,secondo igiudici la sera dell’omicidio,una «situazione di apparente normalità potrebbe essere stata rotta dall’accendersi della discussione» tra Meredith e Amanda «che si inserì in un contesto in cui sia per le condizioni psicofisiche degli imputati» - che si erano «raccolti in intimità, facendo anche uso di stupefacente» - sia per il livello di esasperazione cui era giunta la convivenza fra le ragazze, si ebbe una progressione di aggressività,all’interno della quale può collocarsi la condotta di violenza sessuale.Secondo la corte la violenza corrispose, per quanto attiene a Rudy Hermann Guede, alla «soddisfazione di un proprio istinto sessuale maturato in tale contesto». E Renzi telefona alla madre del ragazzo: «Solidarietà» ■■■ Un applauso lungo 5 minuti per Il sindacato applaude gli agenti che uccisero Aldrovandi gli agenti che uccisero Federico Aldrovandi. L’ovazione è andata in scena durante la sessione pomeridiana del Congresso nazionale del Sap, il sindacato autonomo di Polizia, che si è tenuto a Rimini ieri. Alla riunione erano presenti tre dei quatto agenti condannati in via definitiva per la tragica morte del 18enne, avvenuta il 25 settembre del2005 a Ferrara, durante un controllo in un parco. Paolo Forlani, Luca Pollastri e Enzo Pontani, ai quali il 21 giugno del 2012 la Corte di Cassazione ha inflitto la pena di tre anni e sei mesi (tre coperti dall’indulto) per eccesso colposo in omicidio colposo, dopo aver scontato la condanna so- no stati riammessi in servizio e ieri sono stati invitati al congresso del Sap. Proprio per i tre colleghi, i delegati del sindacato si sono alzati in piedi e hanno dato vita a un applauso di solidarietà che è andato avanti per cinque minuti. L’episodio ha scatenato l’indignazione della mamma di Federico, Patrizia Moretti. «Sono allibita, è una cosa terrificante» hadetto la donna, «non so se quelle mani che applaudono mi fanno più paura o ribrezzo. Forse entrambe le cose», ha precisato. «Come fanno i tutori dell’ordine ad applaudire questi agenti condannati?»,s’è domandata Patrizia,che ha ag- Il momento degli applausi [Ansa] giunto: «Cosa significa? Che si sostiene chi uccide un ragazzo in strada? Chi ammazza i nostri figli? È estremamente pericoloso». La mamma di Federico ha lasciato pure un commento su Facebook: «Il Sap applaude a lungo i condannati per l’omicidio di mio figlio: provo ribrezzo per tutte quelle mani. Pansa era lì?», si è chiesta. In realtà il capo della polizia, Alessandro Pansa, che era intervenuto al congresso ore prima dell’ovazione per parlare di nuove regole nella gestione dell’ordine pubblico e per annunciare quella che potrebbe essere una vera e propria rivoluzione nella gestione delle Bisognerà attendere ancora quasi due mesi per sapere se la domanda di detenzione domiciliare avanzata da Annamaria Franzoni, che sta scontando 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele, sarà accolta o meno. Il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha infatti disposto un nuovo rinvio, chiedendo ulteriori integrazioni e approfondimenti al prof. Augusto Balloni, autore della perizia psichiatrica. È stata dunque fissata una nuova udienza il 24 giugno, nella quale saranno presentati approfondimenti sulla perizia psichiatrica sulla donna che ha ucciso suo figlio Samuele, a Cogne, nel 2002. Santona mummificata Indagate otto persone La Procura di Cuneo ha chiuso le indagini preliminari sul caso di Graziella Giraudo, la “santona” di Borgo San Dalmazzo trovata mummificata lo scorso ottobre nella casa in cui conviveva con la consuocera. Otto persone sono state indagate: cinque - i famigliari più stretti - per occultamento di cadavere e tre per favoreggiamento. Per la procura la “santona” e la consuocera gestivano un gruppo di preghiera. I famigliari hanno sempre negato le accuse. Detenuti evadono a Monza e Bollate Un detenuto marocchino di 39 anni è evaso dal carcere di Monza. A comunicarlo sono stati i carabinieri, i quali hanno fatto sapere che l'allarme è stato lanciato attorno alle 13.30 di oggi. L'uomo è uscito dal penitenziario per svolgere un'attività esterna ma non si è presentato sul luogo di lavoro. Deve scontare una pena per stupefacenti che terminerà nell'agosto 2015. Altra evaasione è quella , a poche ore di distanza da quella del marocchino, è quella di altro detneuto, stavolta un detenuto tunisino, Ballouti Moncef. Il quale - a detta di quanto riferisce il sindacato di polizia penitenziaria Osapp - sarebbe dovuto rientrare lunedì nel carcere di Bollate nel milanese dopo un permesso premio, non si è ripresentato. Era stato condannato per omicidio e doveva scontare la sua pena fino al 2020. piazze più calde, aveva già lasciato Rimini quando i poliziotti si sono lanciati nell’applauso. Commenti negativi anche sui social network, sia sulla pagina della mamma di Federico, sia su Twitter, segnati con l’hashtag #vialadivisa, nome di un movimento che, lo scorso 15 febbraio a Ferrara, aveva chiesto, nel corso di una manifestazione, la radiazione degli agenti coinvolti nella vicenda. I poliziotti,invece, sono stati riammessi in servizio, pur se con compiti impiegatizi e lontani da Ferrara. Il premier Matteo Renzi ha chiamato la Moretti, e le ha offerto tutta la vicinanza sua e dell'esecutivo per «l'indegna vicenda». La Moretti, a RaiNews24, ha commentato la telefonata : «Mi ha aiutato molto sapere che quella parte della politica mi è vicina». 22 __Mercoledì 30 aprile 2014__ Borsa Milano-FTSE Mib Gli indici grafica a cura di centimetri.it ::: Borsa Londra-FTSE 100 21.976,84 +2,15% Panino e listino Gli aumenti di Carige e Mps sono occasioni da non perdere ::: BUDDY FOX ■■■ «MIB 50.000, è il titolo del un allenatore fosse stato un bromio nuovo libro»: esordisce con ker avrebbe detto: «Penso che la consueta esuberanza l’anali- per guadagnare in Borsa bisosta Francesco Caruso, lancian- gna comprare azioni». E bisodo subito un target pirotecnico. gna farlo in fretta, aggiungo io e Boskov diceva: «Un grande gio- prima che l’arbitro fischi la fine catore vede autostrade dove al- della partita (il rialzo), aspettantri solo sentieri», chissà cosa do troppo si rischierà sì di tirare, avrebbe pensato di Caruso che ma di fare solo degli autogol. È per Piazza Affari l’autostrada la sempre 23.000 il primo obiettivede addirittura a 4 corsie. È vo. ORO: Caruso lo definisce «la martedì 15 Aprile, le borse sono in chiusura, giornata rosso pe- valvola di depressurizzazione sante(-2%), nuovamente graffia- dei mercati», non più correlato ta dalle zampate dell’orso russo, né all’inflazione e né alla deflaall’auditorium della PopMilano zione. Non è più un mercato insi confrontano 4 operatori di teressante. EURO/DOLLARO: per Cecemercato: Caruso, Cecere, ClaudiaSegre e Lupotto,ognuno pro- re questo è un cross ingabbiato, tagonista di un settore diverso. un continuo non evento, ma si Si dibatte di diverse tematiche, sta caricando una molla direzioma le principali rimangono Bor- nale. Più di un rialzo dell’euro, è se e spread. Il ribasso odierno probabile un rafforzamento del sembra non spaventare nessu- dollaro. BE: Baggio diceva «è sempre no, ma se per alcuni (Caruso) è un’occasione di acquisto, per al- meglio far correre la palla, la paltri (Cecere) potrebbe essere il la non suda». In Borsa potrempreludio di una situazione che mo tradurre «ititolialrialzo bisova a complicarsi. Se Caruso po- gna lasciarli correre, invece di sudare comprantrebbe essere do e vendendo». definito un pitE la Be corre, da tore dell’analisi sola. L’importantecnica, Cecere te però è averla. ne è l’architetR C S : to, più attento e Blackrock che da meno impulsiWall Street sbarvo, entrambi ca a Piazza Affari hanno in testa è come cervo che una visione rialesce di foresta. zista per MilaPiù che il cervo di no, ma è il disegno a essere dif- A.Profumo di Mps [Ansa] Boskova me sembra il lupo di Wall ferente: Caruso con la spietatezza dell’animal Street perché oggi la finanza spirit dichiara «forte correzione, americana ha molta fame di Itaprima del gran rialzo», l’auto- lia. Non solo le big e le star che strada a 4 corsie; mentre Cecere oggi splendono, ma anche qualè più parsimonioso e raffinato, che stella oggi un po’ appannaun’analisi più sofisticata che ri- ta.RCS peresempio, da oggiCaipercorregliultimi 40 annidiBor- ro è un po’ più pesante e non si sa, e che trova una situazione si- possono escludere altre sorpremile a quella attuale nel se prima dell’assemblea di mag1994/96,«se fosse così», sintetiz- gio. Meglio esserci. CARIGE E MPS:«La Borsa itaza,«il mercato entrerà in una palude (ampio laterale) fino a di- liana è fortemente collegata alcembre 2015, per poi ripartire a l’andamento dei bancari e questo non è accettabile» sbotta Cerazzo fino al 2018». La previsioni tranquillizza cere che per un attimo evade molti, ma non il sottoscritto, che dalla sua dimensione serafica. il rialzo lo vede già avviato da Una situazione che per l’analimolti mesi. Cecere è un perso- sta non può perdurare a lungo, naggio riservato, a fine conferen- ma prima che avvenga il camza cerco difermarlo per farglino- biamento, volente o nolente dai tare la mia analisi e gli chiedo: bancari noi prescindiamo e gli «Ma non crede che la “palude” aumenti di Carige e Mps semda lei indicata sia quella già vista brano quelle occasioni che sivetra la metà 2011 e la metà 2013, dono poche volte nella vita, spee il rialzo sia già in corso?» «Spe- cie se questa è avviata all’estinriamo che abbia ragione» è la ri- zione. TISCALI: «La partita finisce sposta, ma non mi soddisfa. Boskov diceva «pallone entra quan- quando arbitro fischia» diceva il do Dio vuole», chissà se anche saggio di Novi Sad e in Sardegna, al quartier generale di Carialzo sarà quando Dio vorrà. PIAZZA AFFARI: «Io penso gliari, la partita è appena iniziache per segnare bisogna tirare ta. in porta», se Boskov invece di [email protected] Borsa Parigi-CAC 40 6.769,91 Petrolio - al barile 4.497,68 +0,83% +1,04% Euro/Dollaro 109,12 $ +0,45% -0,25% 1,3826 Il risiko dei cieli Arriva l’offerta di Etihad E spunta Alitalia-Air Berlin La lettera degli arabi al vaglio del cda della Magliana. «Handelsblatt» scrive che Abu Dhabi fonderà la compagnia con la controllata tedesca ::: EUGENIO FACCI PRIMO TRIMESTRE ■■■ Mentre iverticiAlitalia stan- no valutando la lettera di Etihad arrivata ierisera riguardo a un possibile investimento in Italia della compagnia degli Emirati, si prospetta una possibile fusione della compagnia della Magliana con AirBerlin.La fusione potrebbe salvare Alitalia (dandole nuova forma)ma segnerebbe la fine diun’epoca,togliendo ognirimanente influenza del governo italiano sulla nostra ex compagnia di bandiera. Etihad vuole continuare ad espandersi globalmente tramite investimenti in compagnie europee e accordi strategici, e le difficoltà di Alitalia sono una grande occasione per il gruppo degli Emirati.L'Italia rappresenta infatti l'ottavo mercato al mondo in termini di biglietti venduti, e Etihad ha una presenza ancora molto limitata nel nostro paese a confronto dei suoi maggiori concorrenti (Emirates e Qatar Airways). Alitalia aiuterebbe Etihad a convogliare passeggeri dall'Europa verso l'hub di Abu Dhabi, e una possibile fusione tra Alitalia e Air Berlin (almomento di proprietà di Etihad al 29%) rafforzerebbe nel vecchio continente la presenza della compagnia emirata, che già ha un accordo di code-sharing con Air France/Klm. Se la fusione andasse in porto l'influenza del governo su Alitalia verrebbe diluita quasi del tutto. L'andamento nei prossimi mesi dei negoziati tra Alitalia ed Etihad (che probabilmente insisterà su tagli ai costi e liberalizzazione di Linate) indicherà se il governo italiano è pronto a cedere il passo in questo senso. Le difficoltà per una fusione tra L’utile Eni è in calo ma supera le attese Il titolo balza del 3% Nel primo trimestre dell’anno Eni ha realizzato un utile netto di 1,30 miliardi di euro, in calo del 15,6% rispetto al primo trimestre del 2013. L’utile netto adjusted si è attestato a 1,19 miliardi in diminuzione del 14,3%. Lo rende noto la società. Il calo dell’utile netto adjusted, evidenzia la società, «riflette la minore performance operativa e l’incremento di 3 punti percentuali del tax rate adjusted consolidato, determinato dal settore Exploration & Production a causa della maggiore incidenza sull’utile ante imposte dei paesi a più elevata fiscalità». I dati rilasciati ieri, migliori delle attese degli analisti, ha spinto il titolo. Eni ieri ha chiuso in rialzo del 2,95% a 18,86 euro. Air Berlin e Alitalia sarebbero però notevoli. Le due compagnie hanno flotte molto diverse, un fattore che aumenta di molto i costi e che risulterebbe insostenibile se la nuova compagnia volesse competere con vettori low-cost.Nelcaso invece Etihad volesse strutturare una fusione a livello alto contro gli altri tre grandi gruppi europei (Lufthansa e i gruppi British Airways/Iberia e Air France/Klm) allora la flotta risulterebbe inade- guata per il lungo raggio, tradizionalmente il settore più redditizio per i vettori. Un possibile ulteriore ostacolo è rappresentato dall'integrazione del personale, dato che le due linee operano secondo due diversi sistemi di turni di lavoro e stipendi che sarebbe difficile integrare. Se la fusione procedesse, è probabile che Air Berlin dovrebbe rinunciare alla sua partecipazione all'alleanza globale OneWorld en- trando invece in SkyTeam, alleanza di cui fanno parte sia Alitalia che Air France/Klm (con cui Etihad potrebbe sviluppare "un accordo che va oltre il code-sharing" secondo le dichiarazioni dell'Ad di Klm). Etihad,che già detiene il 29% di Air Berlin, ha anche annunciato questa settimana di aver iniettato tramite obbligazioni altri 300 milioni di euro nel vettore tedesco (su 450 di aumneto). Il titolo sale del 3,7% Al mercato piace l’ipotesi scorporo di Alfa Romeo da Fiat ■■■ È ottima la reazione in borsa (+3,70%) al piano del gruppo Fiat di creare un'entità legale indipendente per Alfa con bilancio separato. Anche se a Torino le bocche rimangono cucite sembra funzionare la strategia che Marchionne vuole seguire per lo storico marchio di Arese: rilanciare ed elevare il brand Alfa per andare a competere direttamente con nomi come Bmw e Audi. Le indiscrezionisu Alfa sono state pubblicate dalla rivista Automotive News, e dovrebbero essere ufficializzate il 6 maggio durante la presentazione stampa di Marchionne riguardo alla strategia aziendale di tutto il gruppo Fiat/Chrysler. Secondo i piani Alfa Romeo farà debuttare sul mercato 6 nuovi modelli a partire dal 2016. I nuovi modelli saranno due Suv, due berline, un coupè e una sportiva a due posti. Le nuove auto saranno prodotte in Italia,ed in particolare quattro dei sei nuovi modelli dovrebbero uscire dagli stabilimenti di Cassino e Mirafiori. La “strategia del lusso” del gruppo Fiat fa infatti proprio leva sull'appeal internazionale del made in Italy, un vantaggio a cui Marchionne non vuole rinunciare. Parlando ilmese scorso a Ginevra l'Ad ha infatti detto che «le Alfa vanno prodotte in Italia, con motore italiano. L'Alfa appartiene all'Italia». L'obbiettivo in particolare è di usare gli stabilimenti italiani delgruppo, dove c'è capacità inutilizzata e dove negli anni scorsi si sono accumulate perdite, per produrre vetture destinate principalmente all'esportazione. Le versioni di punta dei modelli saranno motorizzate Ferrari, con un propulsore derivato dal V6 sviluppato dalla casa di Maranello per Maserati. La «strategia di fascia alta» del gruppo ha già iniziato a dare i suoi frutti con il marchio Maserati, che l'anno scorso è riuscito ad aver un margine diprofitto del 10,3% rispetto ai ricavi, un margine molto più alto rispetto al 3,4% registrato dal gruppo Fiat in totale. EU. FA. 24 __Mercoledì 30 aprile 2014__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it ■■■ Saipem si è aggiudicata un con- tratto da South Stream Transport B.V. per fornire i lavori di supporto alla costruzione della seconda linea del gasdotto sottomarino South Stream per un valore totale di circa 400 milioni di euro. Lo annuncia il gruppo in una nota. L’intero progetto del gasdotto sottomarino South Stream consiste in quattro condotte parallele, lunghe 931 chilometri A Saipem un nuovo contratto da South Stream ciascuna,che attraverseranno il Mar Nero dalla Russia alla Bulgaria e che saranno posate fino a 2.200 metri di profondità. Sulla base di questo contratto, Saipem realizzerà i lavori di supporto aggiuntivi inclusi l’ingegneria, il coordinamento dei cantieri di stoccaggio, la pre- disposizione degli attraversamentisottomarini dei tubi e il collegamento del gasdotto sottomarino alle sezionidi approdo attraverso i cosiddetti «tie ins». I lavori di supporto relativi alla costruzione della seconda linea saranno completati alla fine del 2016. L’accordo costituisce un addendum al contratto principale per la prima linea del progetto del gasdotto sottomarino South Stream, firmato il 14 marzo 2014. South Stream Transport B.V. è una joint venture internazionale fra Gazprom (50%), Eni (20%), EDF (15%) e Wintershall (15%). Questo primo contratto vale 2 miliardi di euro. Gli accordi Primo trimestre Dopo la perdita del 2012, Mediaset rivede l’utile. Nella foto, il vicepresidente della compagnia, Piersilvio Berlusconi (a sinistra) con il presidente Fedele Confalonieri [Ansa] I profitti di Sorin saliti a 9,9 milioni ::: NINO SUNSERI ■■■ Mediaset non si abbandona al- l’ottimismo sulle prospettive dell’economia italiana e delsettore media, ma è pronta a investire dopo anni di spending review puntando sul progetto di sviluppo internazionale della pay Tv, che non è in vendita ma potrebbe aprirsi a un partner internazionale. È questo, in sintesi, il messaggio che i manager delgruppo hanno voluto dare agli azionisti chiamati ad approvare il bilancio 2013 chiuso con un risultato netto positivo di 8,9 milioni dopo la traumatica perdita del 2012. Dopo qualche mese di valutazioni, Mediaset ha annunciato che intanto intende portare avanti l’integrazione tra le attività pay di Mediaset in Italia (Mediaset Premium) e quelle spagnole, dove tramite Mediaset Espana il gruppo controlla il 22% di Digital Plus. «La nostra volontà è fare la newco, poi decideranno i cda di Mediaset e Mediaset Espana che stanno lavorando sul valore da allocare al veicolo», ha detto in conferenza stampa il vicepresidente Piersilvio Berlusconi chiarendo in sostanza che l’operazione non è più in fase di studio ma che si farà. Premium dunque, ha sottolineato più volte il manager, «non è in vendita», ma alla luce del progetto di sviluppo delle attività pay in Italia e Spagna «avere un partner industriale che lavori con noi è una cosa che guardiamo favorevolmente». I contatti ci sono, da tempo, con «numerosi gruppi internazionali» che si sono mostrati interessati a Premium. «Non sono stati firmati accordi vincolanti»,ha sottolineato ilvicepresidente che però ha glissato sulla possibilità di intese non vincolanti già raggiunte. La stampa ha parlato in particolare di memorandum di intesa stretti con Canal Plus di Vivendi e con la tv del Qatar Al Jazeera per l’avvio della due diligence. Nessun nome è emerso sui soggetti con cui Mediaset «sta dialogando» e si è anzi più volte sottolineato che «le opzioni sul tavolo sono tante». Resta aperta, in particolare, la questione di Digital Plus, dove la quo- Il Biscione torna in utile Mediaset da Premium: «Aperti a partnership» Via all’integrazione tra le attività pay Tv di Italia e Spagna Piersilvio Berlusconi: «Non le vendo, ma cerco alleati» ta di Mediaset Espana potrebbe crescere se decidesse di esercitare, con o senza l’altro socio di minoranza Telefonica, il diritto di prelazione sulla partecipazione di maggioranza in mano a Prisa. «In termini generali, possiamo dire che chiunque voglia crescere in Europa nella pay Tv deve passare da noi», ha sintetizzato Piersilvio Berlusconi. MERCATINO Stabile nel 2013 il consumo di carni avicole ma da inizio della crisi è salito del 9 per cento ALIMENTARE Unaitalia - l’associazione che rappresenta la quasi totalità delle aziende del comparto avicolo - presenta i dati 2013: stabili, con un leggerissimo calo, produzione (-0,2%) e consumi (-0,3%). Ma i consumi di carni avicole registrano una crescita del +9 per cento da inizio crisi economica. Il settore si conferma completamente autosufficiente nell’approvvigionamento: il 99 per cento del pollo mangiato in Italia è made in Italy. Per il 2014 si prospetta un leggero aumento delle produzioni totali. Il contesto resta comunque ancora difficile. Il presidente Fedele Confalonieri ha parlato di un utile «fragile» come la ripresa dell’economia italiana. «Il clima è importante (...), ma i dati invitano alla prudenza, la pubblicità non ha ancora smesso di decrescere. Ora si intravede,in primavera,un mercato più dinamico e una lieve tendenza al più. Nei fatti, i nostri ricavi dobbiamo considerarli ancora stabili e l’aver ridimensionato i costi, insieme ad alcune operazioni finanziarie ben riuscite e al miglioramento del debito, ci consente anche diriprendere a investire», ha detto Confalonieri. L’ad Giuliano Adreani si aspetta che il 2014 sia «un anno leggermente migliore del 2013». Intanto i primi tre mesi di raccolta in Italia (Publitalia) sono intorno a -1%, nei primi quattro «ci stiamo avvicinando alpareggio in un mercato nel complesso ancora negativo», ha detto. Sale del 5% la raccolta per il patron di La7 Cairo al 3,7% di Rcs: «Io consigliere? Se me lo chiedono...» ■■■ «La mia quota in Rcs è salita di circa lo 0,8%, sono passato dal 2,84% al 3,68%». Lo afferma Urbano Cairo, presidente del gruppo Cairo Communication a margine dell’assemblea degliazionisti. «In Rcs io sono un socio e nulla di più. Alla nomina di consigliere non ho mai pensato, non me l’ha proposto nessuno», ha detto Cairo rispondendo ai giornalisti che gli chiedono se sia disposto a portare la sua esperienza in Rcs. «Se me lo proponessero ci penserei», precisa Cairo, «ma al momento non ho ricevuto proposte di questo genere. Non ho parlato con nessuno e non c’è niente con Saipem riguardano la progettazione e la costruzione della linea 1 e la costruzione della condotta sottomarina per le quattro pipeline. I lavori di costruzione, annuncia la società, inzieranno a giugno del 2014. La costruzione sottomarina invece inizierà nell'autunno del 2014. Ieri il titolo ha chiuso in rialzo dello 0,82% a 19,68 euro. in ballo». Il fondatore del gruppo Cairo communication aggiunge poi di non sapere se la «settimana prossima prenderò parte all’assemblea di Rcs. Ma ci tengo a sottolineare che «è un’azienda a cui sono legatissimo, visto il mio passato: se sono nato come imprenditore - aggiunge - è anche merito di questa azienda». Ma «ho già molto da fare qui», ha aggiunto Cairo, negando il suo ingresso nel cda del gruppo editoriale. Secondo il patron di “La7”, sono i bilanci positivi delle società del suo gruppo a fare sì che l’editore sia chiamato in causa per la guida di Rcs. Durante l’assemblea, alcuni azionisti gli chiedevano conto del motivo per cui sia stato più volte nominato come possibile timoniere della società che edita il Corriere. «L’amico Diego Della Valle lo dice perché, a livello di periodici, in Italia credo siano poche le aziende con i bilanci in positivo», ha detto il patron del gruppo. E i numeri sembrano dargli ragione. La raccolta pubblicitaria ha registrato una tendenza positiva, con una «crescita nel trimestre gennaio-marzo di oltre il 5%». Certo, per «quanto riguarda i nostri settimanali e mensili c’è stato un andamento un po’ meno buono, ma abbia- ■■■ Il cda di Sorin ha approvato i risultati del primo trimestre che registrano ricavi per 176,3 milioni di euro, in crescita dell’1,8% (a parità di tassi di cambio) rispetto al primo trimestre 2013. L’ebitda nel primo trimestre 2014 ammonta a 26,8 milioni, pari al 15,2% dei ricavi, rispetto ai 26,3 milioni, pari al 14,7% dei ricavi nel primo trimestre 2013. Il risultato netto si attesta a 9,9 milioni rispetto ai 5 milioni nel primo trimestre 2013. Il risultato netto rettificato è pari a euro 10,8 milioni, in crescita del 18,3% rispetto ai 9,1 milioni di euro nel primo trimestre 2013, con un impatto negativo derivante dai tassi di cambio pari a circa euro 2,4 milioni. «Siamo soddisfatti dell’andamento del primo trimestre, che registra ricavi in linea con la parte alta della guidance»,ha commentato Andrè-Michel Ballester, amministratore delegato di Sorin Group. «Il Cardiac Surgery continua a riportare una performance positiva, trainata dal segmento cardiopolmonare e dalla penetrazione di PercevalTM;il Cardiac Rhythm Management ha comunque registrato un miglioramento nel trend dei ricavi». Moda Cedola Ferragamo a 0,4 euro (+21%) ■■■ L’assemblea degli azionisti di Salvatore Ferragamo Spa ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2013 della capogruppo,così come presentato dal consiglio di amministrazione dello scorso 11 marzo, che chiude con un utile netto del periodo pari a 105,5 milioni di euro e ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a 0,40 euro per azione (in aumento del 21% rispetto all’esercizio precedente). La prima data utile per lo stacco della cedola sarà il 19 maggio, con pagamento a decorrere dal 22 maggio 2014. L’assemblea ha quindi approvato la destinazione della restante parte dell’utile di esercizio pari a 38,1 milioni a riserva straordinaria. Lo scrive la società in una nota. Nel corso dell’assemblea è stato inoltre presentato il bilancio consolidato relativo all esercizio 2013 del Gruppo Salvatore Ferragamo. L’assemblea ha inoltre confermato in dodici il numero dei componenti del consiglio di amministrazione, così come determinato dall’assemblea ordinaria della società in data 26 aprile 2012 e ha confermato nella carica di membro indipendente del cda della società Lidia Fiori. Buona la raccolta nel primo trimestre per Cairo. Dividendo 2013 a 0,27 euro [Fotogramma] mo registrato un mese di aprile molto positivo che ha quasi completamente recuperato il negativo del primo periodo». E poi ha ricordato che, «se vedete ilbilancio del 2013 ci sono quasi 75 milioni di euro di ricavi dalle edicole». Non male in un mercato editoriale che soffre. L’assemblea ha poi approvato la distribuzione del dividendo di 0,27 euro per azione. «Per quanto riguarda “La7” la nostra politica è quella di abbassare i costi, mantenendo alta la qualità dei prodotti. Ne sono un esempio le riconferme di Crozza e diSantoro, che erano in scadenza, della Gruber e della Bignardi», ha concluso. __Mercoledì 30 aprile 2014__ 25 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Profumo (Mps): nessuna garanzia di avere soci stabili Banca Mediolanum conferma stime 2014 in crescita ■■■ Non c’è «nessuna garanzia» che Banca Mps ■■■ Nonostante il primo trimestre di quest’an- possa trovare «azionisti stabili», perché «l’unico vero modo per difendere un’azienda è cercare di essere estremamente redditizi e di valere molto». Lo ha detto Alessandro Profumo, presidente di Mps, durante la conferenza stampa seguita all’assem- blea dei soci che ha appovato il bilancio 2013. «Altre forme di difesa - ha aggiunto Profumo - hanno sempre fatto morire le aziende». «Se la Fondazione Mps non è intervenuta in assemblea è anche un modo per segnare un cambiamento rispetto al passato», ha concluso Profumo. no abbia registrato una raccolta netta inferiore ai primi tre mesi del 2013, Mediolanum continua a scommettere su afflussi netti annui superiori a quelli dell’anno scorso, sia a livello complessivo, che per fondi e gestioni. Lo ha detto ieri, nel cor- ::: so dell’assemblea degli azionisti, l’amministratore delegato di Banca Mediolanum Massimo Doris. La raccolta netta totale del periodo gennaiomarzo è stata pari a 857 milioni dai 717 milioni del primo trimestre 2013 e, per i fondi, a 809 milioni contro 1 miliardo. Commento Se BlackRock investe in Borsa è (per ora) una buona notizia ::: BRUNO VILLOIS Politica e credito Idea Gros Pietro per Intesa Il Pd vuole un’altra banca Grandi manovre tra le fondazioni per la governance del primo istituto italiano. Addio al duale entro l’anno e Bazoli in uscita. Si muove Renzi ::: FRANCESCO DE DOMINICIS na: col passaggio al «sistema monistico», in effetti, ce ne sarebbe una di troppo tra consiglio ■■■ Sale la tensione per le verifiche sui bilan- di sorveglianza, oggi guidato da Giovanni Baci delle banche del Vecchio continente. Una zoli (82 anni a dicembre), e consiglio di gestiodoppia morsa - quella dell’Eba e della Bce - ne, in mano a Gian Maria Gros Pietro (72 anche può avere ripercussioni sugli istituti del no- ni). Con quest’ultimo indicato a sorpresa costro Paese,forse chiamati a ulteriori ricapitaliz- me probabile, nuovo presidente «unico» della zazioni se gli 11,5 miliardi di euro già messi sul prima banca italiana. Sarebbe una clamorosa piatto non saranno sufficienti a superare i test rivoluzione che vedrebbe Bazoli lasciare la tolda di Intesa dopo oltre 30 anni europei. Ieri la European ai piani alti del sistema bancabanking authority e la Banca rio della Penisola. centrale di Mario Draghi hanSta di fatto che «l’ipotesi no dato un colpo sull’acceleraGros Pietro» pare trovare un tore, stringendo la morsa sugli certo gradimento,anche politiasset quality review (Aqr) che co. Soprattutto fra le prime lipotrebbero far muovere,in annee del Partito democratico, ticipo rispetto alla tabella di particolarmente attive in quemarcia,altre tessere dello scacsta fase. Fra i più irrequieti ci chiere finanziario tricolore. sarebbe il sindaco di Torino, Gli occhi degli addetti ai laPiero Fassino (cui fa riferimenvori sono puntati, in particolato la Compagnia Sanpaolo), re, su IntesaSanpaolo: i conti G. Gros Pietro [LaPresse] che nelle ultime settimane sono in ordine,ma balla il delicato dossier della governance. Il primo azioni- avrebbe intensificato gli incontri con esponensta di Ca’ de Sass, la Compagnia Sanpaolo, po- ti bancari torinesi. Voci rimbalzate fino a Rotrebbe suggerire di anticipare l’addio al siste- ma, dove viene fatto notare che anche il prema duale (il doppio board) per tornare già en- mier, Matteo Renzi, vorrebbe avere un peso tro quest’anno - e non nel 2016 alla scadenza specifico nella partita di Intesa con la scusa dei vertici - a un solo consiglio di amministra- dell’azzeramento del sistema dualistico e delzione. Mossa che farebbe saltare una poltro- l’inevitabile rimescolamento delle carte. Il pre- mier può contare su un altro socio della banca, la Cassa di risparmio di Firenze guidata da Jacopo Mazzei, iscritto fra i renziani della prima ora. Prende dunque corpo l’idea di trovare un’alternativa a Bazoli, anche perché a palazzo Chigi hanno preso nota del legame fortissimo tra il banchiere bresciano e l’ex premier, Enrico Letta. Nei corridoi felpati delle fondazioni si respira l’aria dei momenti cruciali: telefoni bollenti e riunioni riservate, nelle quali si percepisce che sul nome di Gros Pietro stanno convergendo pezzi da novanta dell’establishment politico-finanziario italiano. Il presidente del consiglio di gestione di Intesa viene considerato un «candidato di garanzia» per tutti: grande navigatore di cda, piace tanto agli ambienti torinesi quanto ai cosiddetti «poteri forti romani», specie all’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone. Non solo. Anche la fondazione Cariplo, terzo azionista di Ca’ de Sass dietro gli americani di Blackrock, potrebbe accettare il piano e dare l’assenso al cambio della guardia alvertice della banca. C’è da scommettere, tuttavia, che Bazoli non si farebbe mettere alla porta senza puntare ipiedi. Ma con l’ok di Giuseppe Guzzetti, numero uno di Cariplo e dell’Acri (l’associazione delle fondazioni) il cerchio si chiuderebbe. E forse qualcosa di più. twitter@DeDominicisF Oggi il cda per decidere il prezzo Via libera Consob all’aumento di capitale di PopMilano ■■■ La Consob ha dato il via libe- ra all’aumento di capitale da 500 milioni Bpm. Lo comunica lo stesso istituto in una nota annunciando che l’operazione inizierà lunedì 5 maggio per concludersi giorno 23. I diritti d’opzione saranno negoziati fino al 16 maggio. Ilconsiglio digestione della banca si riunirà oggi pomeriggio per deliberare «in merito alle condizioni definitive dell’offerta compreso il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni». Ieri il titolo ha fatto un balzo del 5,4% e questo è di buon auspicio per il successo dell’operazione. Ma è possibile che la bocciatura della riforma della governance andata in onda nella scorsa assemblea non incida sul prezzo dell’aumento. Tuttavia il momento dei mercati continua ad essere digrande euforia e ciò aiuterà l’operazione di rafforzamento del capitale. Tanto più che la bocciatura non sembra tanto frutto di una volontà deliberata dei soci quanto legata alla maniera un po’ approssimativa con cui è stata organizzata la convocazione degli azionisti. In aula non c’è stata una maggioranza contraria alla riforma com’era accaduto con l’introduzione del voto telematico che preparava la strada alla trasformazione in Spa. Semplicemente non è stato raggiunto il quorum minimo per la modifica dello statuto. Sempre oggi, secondo le previsioni, la banca verserà altri 500 milioni alla Bce, chiudendo così una tranche di finanziamento - per complessivi 750 milioni - ottenuto con i prestiti straordinari varati da Draghi. Una parte da 250 milioni infattiera stata restituita pochigiorni fa, il 23 aprile. A questo punto la macchina è pronta per partire:dalla prossima settimana si vedrà chi si farà sotto per sottoscrivere le azioni, anche se occorrerà aspettare la fine dell’operazione per conoscere nomi e percentuali di eventuali nuovi azionisti. E per vedere se e in quale misura Raffaele Mincione seguirà l’aumento nella banca in cui ora ha il 7%. L’uscita di Bonomie poiquella delCreditMutuellelasciano ampio spazio a nuovi arrivi. ■■■ La fiducia degli italiani che risale e raggiunge i livelli del 2010, anno in cui, dopo i primi due disperanti annidi crisi, siaccese una luce che, purtroppo, durò poco, e al quale fece seguito una caduta, senza paracadute, della nostra economia reale. Ma anche la fiducia degli investitori internazionali, che ricominciano, neanche tanto timidamente, a puntare, non solo sui titoli pubblici, ma anche sui corporate bond e, in alcuni casi come quello di BlackRock, ad entrare in maniera massiccia nell’azionariato, così da costituirne un vero riferimento soprattutto per i titoli bancari, sono due ottime notizie per le prospettive del nostro paese. Il colosso americano, che gestisce oltre 4300 miliardidi dollari di attivi, primo fondo al mondo, con oltre 10 mila dipendenti diretti e una presenza in oltre 30 paesi del mondo, i più importanti a livello globale, è entrato pesantemente sul suolo italico, facendo man bassa di titoli bancari:5% diIntesa, secondo azionista, dopo la compagnia San Paolo, e con quasi un punto in più della Cariplo, altrettanto in Unicredit; quasi il 7% del Banco Popolare e poco oltre il 3% di MPS, poi un 5% in Telecom e altrettanto in Azimut e intorno al 7%, in alcuni altri titoli minori, ma ad alto potenziale di redditività. A sentire il vertice del numero uno del risparmio gestito, l’attuale fase di presenza, nei titoli citati, è esclusivamente da ricondursi alla potenzialità di crescita e quindi di capacità profittevole. Chissà, forse è vero, o forse i passi effettuati sono i primi per arrivare a posizioni, se non di controllo, sicuramente di forte peso decisionale. Non può essere certamente ritenuto casuale, che per la prima volta nella sua storia, il vertice di BlackRock si riunisca, per tre giorni, in terra italica e che, alcuni dei maggiori protagonisti della nostra finanza abbiano incontrano i loro top manager. L’attenzione del fondo Usa, in verità, anche in tempi passati e non certo luminosi, non aveva mai disdegnato l’Italia, anzi posizioni nell’azionariato, mai sotto il 5%, erano state assunte in gruppi come Generali, Atlantia, Me- diaset e Fiat Industrial, la dismissione periodiche hanno comunque sempre fatto realizzare rotonde plusvalenze al fondo. Quindi non c’è da stupirsi per la massiccia presenza, però adesso che le cose tendono a mettersi un meglio per l’Italia e le banche maggiori hanno aumentato il loro coefficienti di solvibilità ai livelli più alti d’Europa, Il fondo ha ritenuto opportuno posizionarsi, prima di possibili ingenti aumenti dei corsi azionari. Il fatto di avere un gigante di tali dimensioni, nell’azionariato delle nostre maggiori banche, è comunque un elemento significativamente positivo, per almeno due la ragioni che sono il rafforzamento della credibilità, delnostro credito, almeno per i livelli dipunta e poiattenua ilpeso delle fondazioni e la loro ingerenza localistica nelle decisioni. Certo che se la percentuale si raddoppiasseo triplicasse, distanziando ampiamente gli altri maggiori azionisti, allora, in un periodo di così profonda riorganizzazione dell’intero sistema bancario italiano, non che ci sarebbe da preoccuparsi,ma certo le logiche che porterebbero a questi importanti aumentiaprirebbero a domande suiprocessidecisori che e su chi verrebbe incaricato a guidarli. Il sistema bancario in generale con le oltre 800 banche, delle quali il 90% gestisce esclusivamente clientela locale e la metà del restante 10% solo interregionale, sta pagando pesantemente gli effetti delle crisi, con gli oltre 160 miliardi di euro di crediti inesigibili, appurati e definiti tali,e un’altra elevata percentuale, ancora difficilmente stimabile, che potrebbe rimpinguarne, e non di poco, il già esorbitante numero. La riorganizzazione in corso oltre che sulla diminuzione del numero di dipendenti punta anche alla dismissione di sportelli. In termini di sviluppo, le nostre prime 40 banche hanno tutte le condizioni per essere, in tempi medi, di nuovo redditizie e in grado disvolgere in misura rilevante la loro parte, per dare impulso alla ripresa e al rilancio dell’economia reale. Una situazione che certamente attira investitori di grandi dimensioni e apre loro scenari di interessante prospettiva. 26 __Mercoledì 30 aprile 2014__ Mercato Azionario AZIONI PREZZO VAR% PREZZO CHIUSURA SU PR. RIF. MED. PON. MINIMO 2013/2014 MASSIMO 2013/2014 VAR% PR. UF. DAL 30/12/13 A ACEA ACOTEL GROUP ACQUE POTABILI ACSM-AGAM AEDES AEFFE AEGON AEROPORTO DI FIRENZE AGEAS AHOLD KON AION RENEWABLES ALCATEL-LUCENT ALERION ALLIANZ AMBIENTHESIS AMPLIFON ANIMA HOLDING ANSALDO STS ANTICHI PELLETTIERI ARENA ASCOPIAVE ASTALDI ASTM ATLANTIA AUTOGRILL AUTOS MERIDIONALI AXA AZIMUT A2A 10,3 20,32 1,046 1,327 0,0489 0,868 6,55 13,4 31,25 14 0,621 2,894 3,708 124,5 0,6405 4,67 4,338 7,72 0,082 0,0056 2,296 7,86 12,16 19,01 6,95 16,35 19,18 22,58 0,882 -1,9 0,2 1,22 0,2 1,82 1,79 0,07 -0,92 2,92 0,22 1,88 -3,97 1,08 -0,73 -0,19 -0,17 -0,25 3,94 3,04 2,9 0,85 1,85 10,3363 20,1911 1,046 1,3186 0,0489 0,8511 6,5274 13,357 31,2563 14 0,6221 2,8678 3,6889 123,523 0,6502 4,6764 4,3247 7,6984 0,082 0,0057 2,303 7,8272 12,2201 18,8373 6,9304 16,2133 19,1033 22,5285 0,8769 7,995 19,86 0,756 1,05 0,04 0,737 6,2 9,63 30,66 12,4 0,621 2,6 3,234 116,9 0,49 3,996 4,05 7,51 0,082 0,0054 1,781 6,61 10,7 16,52 6,12 15 17,8 19,82 0,7835 10,96 23,16 1,121 1,375 0,057 0,906 6,96 13,68 33,37 14,05 0,621 3,388 3,958 134 0,685 4,89 4,4 8,52 0,082 0,007 2,326 7,91 12,95 19,16 7,675 17,33 20,53 26,67 1,029 24,47 3,25 39,65 26,38 21,95 23,82 -4,59 39,66 0,48 7,44 -11,39 13,05 -4,16 30,61 15,65 -1,66 1,82 28,2 2,68 5,74 16,55 13,19 3,35 -4,62 13,87 3,7 23/06/14 26/05/03 02/05/06 26/05/14 07/05/07 18/05/09 15/08/13 12/05/14 26/04/13 22/04/14 24/05/10 04/06/07 16/06/14 08/05/14 11/06/12 12/05/14 B CARIGE B CARIGE RSP B DESIO BRIA RNC B DESIO E BRIANZA B IFIS B INTERMOBILIARE B M.PASCHI SIENA B P DI SONDRIO B P EMILIA ROMAGNA B POP ETRURIA E LAZIO B POP MILANO B POP SPOLETO B PROFILO B SANTANDER B SARDEGNA RSP BANCA GENERALI BANCO POPOLARE BASF BASICNET BASTOGI BAYER BB BIOTECH B&C SPEAKERS BCA FINNAT BE BEGHELLI BENI STABILI BEST UNION COMPANY BIALETTI INDUSTRIE BIANCAMANO BIESSE BIOERA BMW BNP PARIBAS BOERO BOLZONI BON FERRARESI BORGOSESIA BORGOSESIA RSP BREMBO BRIOSCHI BRUNELLO CUCINELLI BUZZI UNICEM BUZZI UNICEM RSP 0,524 1,8 2,79 3,27 15,39 3,468 0,25 5,165 8,53 0,8465 0,7225 1,794 0,4284 7,18 10,88 22,8 15,01 82,7 2,4 2,86 101,4 121,2 8,395 0,526 0,4984 0,493 0,6435 2,196 0,6845 0,746 6,465 0,4199 91,1 55,9 21,39 3,92 29,73 0,884 1,15 27,12 0,121 20,89 12,99 7,62 -0,19 -2,17 0,36 0,37 -0,06 2 0,93 1,18 3,14 -0,41 5,4 0,54 1,92 1,97 1,74 2,74 2,1 1,42 2,32 -0,33 -0,77 0,57 0,1 2,07 0,7 0,37 3,48 0,13 1,02 1,43 1,62 1,45 1,37 -1,01 -0,23 9,73 2,46 -0,33 0,1 0,08 0,26 0,5266 1,8071 2,7939 3,2449 15,4329 3,4259 0,2496 5,1497 8,455 0,8508 0,7022 1,7955 0,4277 7,1262 10,9006 22,6683 14,8617 82,6152 2,3962 2,8253 100,5299 121,208 8,3305 0,5253 0,4984 0,4909 0,6439 2,1861 0,6963 0,7488 6,4106 0,4167 90,5104 55,6438 21,236 3,9464 29,8863 0,8704 1,0586 27,2094 0,1206 20,8953 12,9966 7,6186 0,39 1,037 2,038 2,2 11,57 3,112 0,1655 4,028 6,5 0,51 0,43 1,794 0,2012 6,245 9,53 21,22 8,9731 75,7 2,12 0,823 90 109,1 6,49 0,4 0,259 0,4152 0,4913 1,489 0,224 0,498 5,13 0,3785 79,55 53,85 20 2,928 28 0,8425 0,95 18,88 0,078 19,1 12,71 6,73 0,67 2,296 3,154 3,38 16,35 3,69 0,2845 5,445 9,645 1,04 0,7575 1,794 0,4755 7,19 11,78 25,11 15,78 83,5 2,546 3,87 104,3 147,4 8,64 0,599 0,5 0,654 0,66 2,236 0,93 0,845 6,83 0,45 94 60,85 21,48 4,13 38,98 0,934 1,17 28,8 0,147 26,25 15,15 8,05 17,75 67,6 36,9 49,04 18,84 11,23 42,53 23,33 22,91 64,69 60,56 114,84 9,95 12,16 1,29 42,2 5,62 3,36 247,51 -0,98 5,03 33,25 65,93 91,54 16,05 31,33 47,48 204,9 50,71 22,79 9,12 6,55 -1,06 6,95 36,59 -14,74 -1,67 19,92 38,51 60,05 -19,13 -0,92 7,48 21/05/12 21/05/12 05/05/14 05/05/14 28/04/14 05/05/08 18/05/09 05/05/14 21/05/12 16/04/12 23/05/11 09/05/11 05/05/14 14/04/14 05/05/14 19/05/14 23/05/11 05/05/14 18/06/12 CAD IT CAIRO COMMUNICATION CALEFFI CALTAGIRONE CALTAGIRONE EDITORE CAMPARI CAPE LIVE CARRARO CARREFOUR CATTOLICA ASSICURAZIONI CELL THERAPEUTICS CEMBRE CEMENTIR HOLDING CENTRALE DEL LATTE TO CHL CIA CICCOLELLA CIR CLASS EDITORI CNH INDUSTRIAL COBRA COFIDE COGEME SET CONAFI PRESTITO’ CR BERGAMASCO CR VALTELLINESE CREDEM CREDIT AGRICOLE CRESPI CSP INTERNATIONAL 5 6,17 1,548 3 1,332 6,285 0,077 3,128 28,25 17,74 2,252 11,57 7 3,81 0,0543 0,2841 0,3789 1,116 0,3803 8,435 1,048 0,531 0,0481 0,591 21,03 1,695 7,35 11,37 0,0257 1,852 0,4 0,73 0,91 2,74 0,3 1,37 1,18 1,89 1,55 -0,67 3,97 -2,77 0,57 -0,05 2,26 -1,46 -0,55 -0,36 -0,18 0,9 -0,66 1,05 -2,23 2,04 0,89 0,14 1,25 1,48 5,0191 6,1859 1,5378 2,9781 1,3329 6,2742 0,0759 3,1386 28,2582 17,7871 2,2831 11,6122 6,9827 3,8042 0,0542 0,2879 0,3744 1,1222 0,3803 8,4116 1,056 0,5324 0,049 0,5893 20,9382 1,6908 7,3607 11,3421 0,0251 1,8332 4,6 5,78 1,429 1,995 1,05 5,71 0,055 2,926 25,23 17,74 1,47 8,6 4,238 1,751 0,044 0,2521 0,3015 1,032 0,2101 7,57 0,5635 0,5215 0,0481 0,59 14,37 1,13 5,66 9,195 0,0257 1,31 5,3 7,72 1,67 3 1,344 6,32 0,0874 3,332 29,41 19,68 3,11 11,9 7,44 6 0,061 0,3096 0,4149 1,22 0,422 8,8 1,09 0,571 0,0481 0,6475 22,07 1,749 7,78 11,94 0,0257 1,852 8,93 3,61 5,31 47,93 23,56 3,37 37,5 3,3 -1,09 -9,49 68,44 28,7 68,19 118,34 22,3 12,69 26,3 -2,36 83,81 1,81 87,31 -5,09 -2,23 29,42 24,08 26,4 22,72 40,62 06/05/13 12/05/14 19/05/14 19/05/14 21/05/12 19/05/14 B C D DADA DAIMLER DAMIANI D’AMICO DANIELI & C DANIELI & C RSP DANONE DATALOGIC DEA CAPITAL DELCLIMA DE’LONGHI DEUTSCHE BANK DEUTSCHE TELEKOM DIASORIN DIGITAL BROS DMAIL GROUP 3,568 67,75 1,548 0,6585 26,04 17,33 52,2 9,5 1,335 1,548 15,44 32,1 11,8 29,55 3,22 4,118 -0,34 1,12 -0,77 -0,23 1,2 1,58 1,6 -0,13 -0,58 2,23 3,6 -0,03 -2,19 -1,48 3,5761 67,6671 1,5587 0,6582 26,0296 17,3549 52,2 9,4648 1,3445 1,5405 15,5537 32,165 11,7206 29,6715 3,2101 4,1115 4,2 71,1 1,8 0,7335 26,83 18,07 53,65 9,655 1,38 1,55 16,41 40,1 12,83 35,69 3,802 4,69 19/05/14 26/05/08 24/07/00 12/05/14 12/05/14 05/05/14 19/05/14 21/05/12 14/04/14 02/05/14 23/06/14 30/04/14 24/03/14 28/04/14 19/05/14 06/05/02 25/06/12 12/05/14 04/07/11 19/05/14 05/08/13 16/05/14 21/05/13 26/04/10 19/05/14 19/05/14 19/08/81 04/02/08 12/05/14 19/05/03 19/05/14 19/05/14 19/05/14 05/05/08 24/04/14 19/05/14 19/05/14 19/05/14 05/05/14 11/05/09 21/05/01 21/05/12 10/05/10 22/04/14 21/05/12 06/05/13 14/04/14 07/05/12 19/05/14 20/06/11 19/05/03 09/06/14 4,82 7,03 25,85 1,78 4,37 6,65 0,38 14,73 5,12 21,79 30,08 -7,71 -5,07 -13,32 44,52 3,47 10/04/14 07/04/14 04/11/13 04/11/13 02/05/13 12/05/14 28/04/14 23/05/14 16/05/14 19/05/14 03/12/12 19/05/08 2.193,5 84,7 37,7 101,7 49,6 93,2 1.033,7 121,1 73.489,4 1.668,6 10,8 6.706,9 161,6 56.510,6 59,4 1.047,7 1.300,6 1.389,6 3,7 9,9 538,2 773,6 1.070,1 15.698,2 1.768,1 71,5 40.070,1 3.234,7 2.763,2 1.139,5 4,6 36,8 382,6 828,2 541,7 2.886,2 1.591,6 2.847,5 183,9 2.333,4 53,4 290,1 83.008,5 71,8 2.631,2 2.647,4 76.342,7 146,4 50,9 77.504,3 1.436,2 92,3 190,9 67,2 98,6 1.233,1 20,5 51,3 25,4 177,1 15,1 54.841,8 50.986,2 92,8 101,9 167,2 33,5 1 1.811,2 95,3 1.420,5 2.147,9 310,2 44,9 483,4 19,4 360,4 166,5 3.650,3 24,9 143,9 19.913,5 1.007,5 336,9 196,7 1.113,8 38,1 12,2 26,2 68,4 886,4 40,1 11.413 101,7 381,9 3 27,5 1.298,1 815 2.443,1 25.313,5 4,1 61,6 59,5 65.350,1 127,9 277,9 1.064,5 700,6 26.820,5 555,2 409,3 231,5 2.308,3 18.324,6 51.463,6 1.653,3 45,4 6,3 E PREZZO VAR% PREZZO CHIUSURA SU PR. RIF. MED. PON. MINIMO 2013/2014 MASSIMO 2013/2014 VAR% PR. UF. DAL 30/12/13 DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE DATA (MLN/EURO) EDISON RSP EEMS EI TOWERS EL EN ELICA EMAK ENEL ENEL GREEN POWER ENERVIT ENGINEERING ENI E.ON ERG ERGYCAPITAL ESPRESSO ESPRINET EUKEDOS EUROTECH EXOR EXPRIVIA 0,967 0,442 41 23,1 1,975 1,054 4,124 2,06 4,73 50,3 18,86 13,88 12,45 0,163 1,685 7,71 0,7995 2,42 32,95 0,898 0,21 1,14 -0,61 0,3 0,05 5,51 2,28 0,39 -0,71 0,1 2,95 1,68 1,63 -0,73 1,51 2,39 2,5 0,83 1,63 0,22 0,9681 0,444 41,1086 23,2 1,9694 1,0378 4,0939 2,0572 4,7403 50,2872 18,7312 13,849 12,4284 0,1627 1,6738 7,6596 0,7923 2,3947 32,8221 0,8984 0,9555 0,3072 33,95 15,93 1,689 0,806 3,134 1,835 3,14 43,8 16,25 13,09 9,835 0,163 1,353 5,265 0,6185 1,829 28,16 0,7975 1,053 0,534 44 25,15 2,04 1,054 4,138 2,064 5,94 54,05 18,86 14,39 12,45 0,1879 1,952 8,045 0,855 2,642 33,01 0,995 -1,07 41,03 22,57 47,04 17,98 28,54 29,93 12,51 48,28 15,66 7,83 3,12 27,76 -6,32 23,9 43,58 27,11 33,04 13,97 8,39 14/04/14 FALCK RENEWABLES FIAT FIDIA FIERA MILANO FINMECCANICA FNM FULLSIX 1,381 8,83 3,37 7,355 6,665 0,656 2,698 1,1 3,7 0,9 -0,07 1,76 1,94 -0,07 1,3849 8,7666 3,3387 7,4063 6,6309 0,6535 2,698 1,332 6,58 2,42 6,88 5,445 0,486 2,624 1,49 9,07 3,57 8,56 7,355 0,688 3,198 6,56 48,53 42,8 8,96 21,07 36,1 2,9 19/05/14 18/04/11 20/05/02 07/05/12 23/05/11 09/06/14 402,4 11.044,6 17,3 310 3.853,4 285,3 30,2 0,0389 4,81 19 3,96 16,98 3,136 21,72 1,3 0,63 -2,61 1,56 -0,32 0,28 0,0386 4,7924 19,0245 3,976 16,9271 3,1438 21,69 0,0311 4,53 16,25 2,8 15,59 2,714 20,74 0,0435 5,025 20 4,336 17,43 3,486 23,98 12,75 1,26 10,85 43,37 -0,7 18,79 -1,99 15/05/06 26/05/14 10/10/14 30/04/12 19/05/14 20/05/13 19/05/14 83,9 216 41.679,2 57 26.435,7 812,9 3.780 2,152 -0,92 2,1513 1,63 2,172 30,42 02/06/14 3.058,7 0,6615 1,36 1,117 35,7 0,769 10,41 10,59 0,8445 10,09 0,4701 0,58 10,27 2,48 2,112 0,7725 2,104 1,25 2,104 1,901 8,805 5,65 32,3 22,45 9,1 1,77 1,49 4,39 -0,89 -0,1 1,92 -0,06 1,66 -3,07 -3,97 0,2 2,65 2,92 1,58 2,83 -0,56 -1,68 -1,07 -0,79 -1,52 -0,44 - 0,6733 1,3653 1,1191 35,8643 0,767 10,3491 10,5011 0,8413 10,0585 0,4726 0,5749 10,318 2,4571 2,0918 0,7611 2,1075 1,2479 2,0968 1,901 8,9013 5,7072 32,6957 22,443 9,1418 0,3803 0,86 0,609 27,7 0,4632 9,39 8,165 0,665 9,665 0,315 0,4121 8,77 1,783 1,457 0,6675 1,675 1,04 1,7181 1,489 6,285 3,45 25,1 14,68 7,23 0,86 1,36 1,34 39,22 0,79 11,26 11,56 1,02 10,9 0,485 0,61 11,23 2,588 2,138 0,83 2,126 1,34 2,4 2,11 9,73 6,2 34,98 22,9 9,36 73,62 57,23 85,24 27,5 65,02 8,44 33,38 31,03 0,9 47,09 42,3 17,78 38,24 44,36 17,05 25,09 12,31 24,52 27,58 41,56 65,2 31,57 55,26 25,52 07/04/08 19/05/14 28/04/08 26/05/14 21/05/12 20/05/13 19/05/14 14/08/08 09/05/11 09/05/11 19/05/14 19/05/14 19/05/14 18/06/01 26/05/14 23/06/14 28/05/12 02/02/09 02/06/14 02/06/14 23/06/14 23/06/14 03/06/13 29,8 473,3 48,4 1.314,8 261,9 1.183,3 5,4 19,8 20.798,5 162,4 29,1 1.118,2 38.460,8 1.969,4 4,9 59,2 1.477,2 36,9 15 1.559,5 595,7 716,5 366,9 354,5 JUVENTUS FC 0,244 -1,13 0,2449 0,2203 0,2544 8,69 04/11/02 245,9 KERING KINEXIA K.R.ENERGY 159,7 2,44 1,74 0,25 -0,49 4,19 158,6043 2,4518 1,7423 138,1 1,963 1,569 159,7 2,528 1,91 3,37 10,61 -10,31 21/01/14 02/06/14 20.210,9 52 57,6 LA DORIA LANDI RENZO LAZIO S.S. L’OREAL LUXOTTICA GROUP LVENTURE GROUP LVMH 6,19 1,414 0,5635 121,9 41,39 0,1445 140,3 0,65 0,5 -2,59 -0,81 1,85 -0,34 -1,61 6,1633 1,4707 0,5683 121,9 41,0853 0,1441 140,6943 3,924 1,197 0,4872 114,8 37,41 0,0496 121,5 6,36 1,574 0,64 128,9 42,52 0,1785 143,2 58,88 18,03 13,61 -4,02 6,26 195,5 5,81 30/06/14 23/05/11 191,9 159,1 38,2 73.434,1 19.785,3 15,4 68.738,2 MAIRE TECNIMONT MARR M&C MEDIACONTECH MEDIASET MEDIOBANCA MEDIOLANUM MERIDIE MID INDUSTRY CAPITAL MITTEL MOLESKINE MOLMED MONCLER MONDADORI MONDO TV MONRIF MONTEFIBRE MONTEFIBRE RSP MOVIEMAX MUNICH RE MUTUIONLINE 2,616 14,08 0,149 1,96 3,956 8,005 6,54 0,1488 10,75 1,82 1,442 0,745 12,69 1,312 1,99 0,4492 0,0362 0,171 0,0744 169,3 5,225 0,54 0,64 -2,42 0,31 3,18 1,33 1,55 0,13 -0,46 1,79 0,7 -0,47 0,71 -0,76 4,74 -1,25 -1,2 0,77 -0,48 2,6044 14,0763 0,1491 1,9565 3,9306 8,0033 6,517 0,1484 10,7498 1,8129 1,4582 0,7505 12,6819 1,3138 2,005 0,4457 0,0373 0,1671 0,0746 169,2882 5,2335 1,485 11,62 0,149 0,1696 3,444 6,31 6,165 0,078 8,5 1,609 1,216 0,5721 12,35 1,311 0,502 0,425 0,0362 0,171 0,0602 150,4 4,05 2,87 14,38 0,1685 2,3 4,332 8,41 7,145 0,1877 10,95 1,821 1,738 0,8487 16,35 1,539 1,99 0,6155 0,0362 0,171 0,1 169,3 5,25 60,49 16,56 -6,52 15,73 14,8 25,86 3,81 94,26 16,47 4,6 -9,88 -0,39 -19,68 -6,55 296,41 2,09 12,39 1,93 27,07 16/05/11 26/05/14 3,18 5,255 5,325 0,9 -0,93 0,38 3,4 - 3,2075 5,2603 5,4382 0,9095 2,726 3,464 5 0,69 3,566 6,06 6,02 0,943 15,64 46,38 -8,35 25 26/05/14 04/05/12 04/06/07 368,9 40,2 20.240,1 12,2 OLIDATA ORANGE 0,4918 11,18 -0,55 2,95 0,4942 11,1872 0,3776 8,755 0,532 11,18 25,4 23,33 10/05/04 06/12/13 16,7 29.228,4 PANARIAGROUP PARMALAT PHILIPS PIAGGIO PIERREL PININFARINA PIQUADRO PIRELLI E C. PIRELLI E C. RSP POLIGRAFICA S.FAUSTINO POLIGRAFICI EDITORIALE POLTRONA FRAU PRELIOS PREMUDA PRIMA INDUSTRIE PRYSMIAN 1,54 2,512 23,28 2,88 0,755 4,32 2,118 12,12 10,21 7,74 0,413 2,954 0,645 0,3527 13,95 18,58 1,32 0,32 1,26 -1,1 1,21 -1,14 0,76 0,92 -0,2 1,31 1,5 0,78 0,03 0,29 0,38 1,5203 2,5057 23,0951 2,8868 0,7496 4,3841 2,1228 12,1045 10,1579 7,6871 0,4121 2,956 0,6449 0,3557 13,9639 18,5943 1,26 2,46 22,99 2,122 0,517 3,198 1,8 10,92 8,8 5,9 0,2951 2,284 0,573 0,284 9,355 17,46 1,6 2,554 28,12 2,92 0,813 5,33 2,358 12,93 10,46 8,375 0,4534 2,954 0,764 0,4065 14,5 19,54 21,45 1,45 -11,95 19,4 49,8 39,81 18,19 -3,66 12,69 29,87 38,13 25,7 11,69 21,96 50,81 -0,69 11/05/09 19/05/14 07/05/13 20/05/13 69,8 4.585,8 22.637,7 1.039,7 35,8 130,3 105,9 5.766 125,1 9,2 54,5 414,4 327 66,2 146,2 3.987,1 F G GABETTI GAS PLUS GDF SUEZ GEFRAN GENERALI GEOX GTECH H HERA I I GRANDI VIAGGI IGD IL SOLE 24 ORE IMA IMMSI INDESIT INDESIT RSP INDUSTRIA E INNOVAZIONE ING GROEP INTEK GROUP INTEK GROUP RSP INTERPUMP INTESA SANPAOLO INTESA SANPAOLO RSP INVEST E SVILUPPO IRCE IREN ISAGRO IT WAY ITALCEMENTI ITALCEMENTI RSP ITALMOBILIARE ITALMOBILIARE RSP IVS GROUP J K L M N NICE NOEMALIFE NOKIA CORPORATION NOVA RE O P 20/05/13 19/05/14 26/05/14 02/06/14 23/06/14 19/05/14 05/05/14 07/07/14 19/05/14 02/05/14 19/05/14 21/05/12 05/05/14 23/06/14 23/04/12 29/04/14 19/05/14 29/04/02 14/04/14 22/04/02 21/05/12 19/11/12 19/05/14 11/05/09 28/02/11 23/06/14 23/05/11 10/05/04 22/05/06 20/05/02 19/05/03 02/05/14 05/05/14 23/05/05 05/08/13 16/06/14 16/06/14 08/05/00 21/05/07 26/05/08 21/04/08 20/06/11 26/05/08 22/04/14 106,5 19,3 1.158,8 111,4 125,1 172,8 38.779,4 10.300 84,2 628,8 68.540,7 27.773,9 1.871,5 27,2 694,2 404 14,2 85,9 8.113,3 46,6 799,3 936,7 70,6 3,6 4.672,9 6.893,3 4.816,7 7,7 45,4 160 306 172,1 3.172,5 323,4 52,6 67,4 4,7 4,4 1,5 34.944,2 206,4 Titoli di stato FTSE Mib Titolo 3,382 60,35 1,239 0,6265 22,91 16,07 48,8 7,7 1,207 1,18 11,86 31,11 11,06 29,02 2,18 3,888 AZIONI DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE DATA (MLN/EURO) Rif. in € ATLANTIA 19,01 AUTOGRILL 6,95 AZIMUT 22,58 A2A 0,882 B M.PASCHI SIENA 0,25 B P EMILIA ROMAGNA 8,53 B POP MILANO 0,7225 BANCO POPOLARE 15,01 BUZZI UNICEM 12,99 CAMPARI 6,285 CNH INDUSTRIAL 8,435 ENEL 4,124 ENEL GREEN POWER 2,06 ENI 18,86 EXOR 32,95 FIAT 8,83 FINMECCANICA 6,665 GENERALI 16,98 GTECH 21,72 INTESA SANPAOLO 2,48 LUXOTTICA GROUP 41,39 MEDIASET 3,956 MEDIOBANCA 8,005 MEDIOLANUM 6,54 MONCLER 12,69 PIRELLI E C. 12,12 PRYSMIAN 18,58 SAIPEM 19,68 SALVATORE FERRAGAMO 22,99 SNAM 4,35 STMICROELECTRONICS 6,865 TELECOM ITALIA 0,898 TENARIS 16,59 TERNA 3,918 TOD’S 101,6 UBI BANCA 6,94 UNICREDIT 6,565 UNIPOLSAI 2,688 WORLD DUTY FREE 9,82 25,69 YOOX Var.% Titolo 3,94 3,04 0,85 1,85 0,93 3,14 5,4 2,74 0,08 1,37 0,9 2,28 0,39 2,95 1,63 3,7 1,76 1,56 0,28 2,65 1,85 3,18 1,33 1,55 0,71 0,92 0,38 0,82 0,7 1,49 2,08 2,45 1,78 1,71 0,49 2,97 1,86 0,45 0,56 2,43 Ren. Titolo BOT 99,98 99,967 99,945 99,92 99,918 99,89 99,856 99,839 99,806 99,789 99,767 99,694 99,693 99,592 99,276 99,461 99,4 2,92 0,43 0,48 0,46 0,39 0,44 0,47 0,49 0,49 0,51 0,51 0,54 0,46 0,58 0,71 0,6 0,63 100,226 100,608 100,885 102,875 102,699 101,503 102,128 102,567 104,431 103,689 103,268 102,997 105,54 102,71 106,19 108,7 104,22 101,07 107,51 0,55 0,52 0,5 0,57 0,62 0,65 0,67 0,73 0,75 0,75 0,76 0,79 0,84 0,86 0,93 0,97 1,01 1,07 1,08 BTP BTP 01.06.2014 3,5% BTP 01.07.2014 4,25% BTP 1.8.2014 4,25% BTP 15.11.2014 6% BTP 1.2.2015 4,25% BTP 01.03.2015 2,5% BTP 15.04.2015 3% BTP 15.06.2015 3% BTP 15.07.2015 4,5% BTP 1.8.2015 3,75% BTP 01.11.2015 3% BTP 01.12.2015 2,75% BTP 15.04.2016 3,75% BTP 15.05.2016 2,25% BTP 1.08.2016 3,75% BTP 15.09.2016 4,75% BTP 15.11.2016 2,75% BTP 15.12.2016 1,5% BTP 01.02.2017 4% PREZZO VAR% PREZZO CHIUSURA SU PR. RIF. MED. PON. BTP 01.05.2017 4,75% BTP 01.06.2017 4,75% BTP 1.8.2017 5,25% BTP 01.11.2017 3,50% BTP 01.02.2018 4,5% BTP 01.06.2018 3,5% BTP 01.08.2018 4,5% BTP 01.12.2018 3,5% BTP 1.2.2019 4,25% BTP 01.03.2019 4,5% BTP 01.05.2019 2,5% BTP 01.09.2019 4,25% BTP 1.2.2020 4,5% BTP 01.03.2020 4,25% BTP 01.09.2020 4% BTP 01.03.2021 3,75% BTP 01.05.2021 3,75% BTP 1.8.2021 3,75% BTP 01.09.2021 4,75% BTP 01.03.2022 5% BTP 01.09.2022 5,5% BTP 01.11.2022 5,5% BTP01.05.2023 4,5% BTP 01.08.2023 4,75% BTP 15.09.2023 2,6% BTP 1.11.2023 9% BTP 01.03.2024 4,5% BTP 01.09.2024 3,75% BTP 01.03.2025 5% BTP 01.03.2026 4,5% BTP 1.11.2026 7,25% BTP 1.11.2027 6,5% BTP 01.09.2028 4,75% BTP 1.11.2029 5,25 BTP 01.05.2031 6% BTP 1.2.2033 5,75% BTP 01.08.2034 5% BTP 1.2.37 4% BTP 01.08.2039 5% Ultima rilev. 110,24 110,38 112,44 107,06 110,92 107,41 111,66 107,76 111,28 112,6 103,07 111,64 112,95 111,59 110,25 108,37 107,99 107,98 114,39 115,95 119,38 119,34 111,74 114,03 106,99 149,08 111,54 104,71 115,43 111,2 138,88 131,72 112,55 118,5 127,84 125,85 116,08 103,41 115,65 Ren. Titolo 1,22 1,26 1,29 1,4 1,46 1,58 1,6 1,71 1,74 1,74 1,84 1,92 2,09 2,11 2,23 2,41 2,48 2,52 2,55 2,7 2,84 2,89 2,98 2,99 1,8 2,99 3,12 3,2 3,29 3,36 3,43 3,54 3,64 3,71 3,8 3,84 3,88 3,8 4,03 Ultima rilev. BTP 01.09.2040 5% EUR BTP 15.09.2041 2,55% BTP 01.09.2044 4,75% 114,96 99,15 110,65 CCT 1.12.2014 CCT 01.09.2015 CCT-EU 15.12.2015 CCT 01.07.2016 IND CCT 1.03.2017 CCT-EU 15.06.2017 CCT-EU 15.10.2017 CCT-EU 15.04.2018 CCT-EU 01.11.2018 CCT-EU 15.11.2019 2,4977 1,6459 1,3255 0,9132 12,516 70,8752 0,2942 63,8494 0,71 0,3274 0,2066 1,0944 1,5216 27,4214 2,194 1,29 0,7095 0,4301 10,33 58,2 0,2635 54,35 0,5535 0,1856 0,1869 1,09 1,278 24,9 2,608 1,806 1,365 0,968 13,33 75,4 0,3645 65,9 0,775 0,381 0,2381 1,22 1,659 30,6 14,77 25,38 87,04 113,57 19,02 21,41 9,34 12,21 26,43 77,93 -5,1 -3,96 14,9 3,19 19/05/14 19/05/08 SABAF SAES GETTERS SAES GETTERS RSP SAFILO GROUP SAIPEM SAIPEM RCV SALINI IMPREGILO SALINI IMPREGILO RSP SALVATORE FERRAGAMO SANOFI SAP SARAS SAT SAVE SCREEN SERVICE SEAT PAGINE GIALLE SEAT PAGINE GIALLE RSP SERVIZI ITALIA SESA SIAS SIEMENS SINTESI SNAI SNAM SOCIETE GENERALE SOGEFI SOL SORIN SPACE STEFANEL STEFANEL RSP STMICROELECTRONICS 15,23 8,345 7,12 15,67 19,68 19,6 4,636 12,1 22,99 76,9 57,5 1,247 13,26 13,54 0,156 0,0017 1 5,42 13,17 8,425 94,05 0,1145 2,206 4,35 44,95 4,644 6,13 2,204 10,2 0,3975 146 6,865 -1,74 -0,83 -0,07 0,64 0,82 1,29 1,27 -0,82 0,7 -0,9 1,77 -0,16 1,61 -0,07 -0,19 -5,56 -0,55 -0,23 1,63 -0,05 0,7 5,15 1,49 4,46 0,39 -0,81 1,75 0,89 2,08 15,3928 8,3027 7,0942 15,6931 19,6774 19,6 4,6131 12,1911 23,0755 76,2477 57,4486 1,2475 13,1617 13,569 0,1546 0,0019 1 5,4207 13,1766 8,4609 93,6699 0,1137 2,1826 4,3212 44,6666 4,6657 6,1648 2,1966 10,2 0,3931 146 6,8034 12,42 6,88 6,7 14,19 15,43 16,22 4,288 11,98 20,5 69,3 53,9 0,8325 10,8 12,35 0,0605 0,0016 0,48 4,08 11,38 7,235 89,65 0,107 1,359 3,974 41,2 3,87 5,735 2,042 9,8 0,365 146 5,47 15,5 8,85 7,805 19,03 19,68 19,6 4,98 13,14 27,68 77,6 62,65 1,3 13,39 13,64 0,178 0,002 1 5,65 13,46 8,875 101,1 0,131 2,272 4,35 48,52 4,98 6,57 2,306 10,89 0,462 146 6,865 17,33 19,47 6,91 -7,82 26,48 14,62 -5,12 -4,35 -16,85 1,32 -9,45 50,06 20,55 8,93 160,43 11,11 36,11 11,33 16,77 -6,14 6,61 59,51 6,98 6,54 6,32 8,02 6,27 4,08 8,61 18,87 26/05/14 05/05/14 05/05/14 12/05/08 20/05/13 19/05/14 20/05/13 26/05/14 19/05/14 09/05/13 22/05/14 18/05/09 19/05/14 05/05/14 28/02/11 21/05/07 19/05/08 28/04/14 TAMBURI TAS TELECOM ITALIA TELECOM ITALIA RSP TELECOM ITALIA MEDIA TELECOM ITALIA MEDIA RSP TELEFONICA TENARIS TERNA TERNIENERGIA TESMEC TISCALI TOD’S TOTAL TREVI TXT E-SOLUTIONS 2,738 0,597 0,898 0,696 0,1321 0,666 12,14 16,59 3,918 2,24 0,738 0,0755 101,6 51,25 8,33 9,8 0,88 -0,08 2,45 2,73 -0,38 2,46 2,1 1,78 1,71 2 -0,81 1,62 0,49 2,09 -0,48 2,3 2,7291 0,5939 0,8953 0,6918 0,1325 0,666 12,14 16,5036 3,8976 2,2606 0,7413 0,0756 101,4429 50,8501 8,379 9,758 2,174 0,4731 0,7085 0,564 0,1223 0,1711 10,89 14,8 3,56 2,044 0,696 0,0422 90,7 41,54 6,19 9,05 2,81 0,65 0,898 0,7105 0,1469 0,666 12,5 17,16 3,936 2,364 0,9195 0,0795 120,1 51,25 8,48 22,82 19,56 26,22 24,55 22,32 4,43 280,57 3,23 4,47 7,87 3,23 -0,94 76,4 -16,31 15,14 32,43 8,05 26/05/14 05/05/03 22/04/13 22/04/14 24/04/06 24/04/06 18/05/12 19/05/14 23/06/14 19/05/14 26/05/14 19/05/14 02/06/14 07/07/14 19/05/14 390,9 24,9 12.048,5 4.194,2 191,1 3,7 57.118,7 19.585,1 7.875,1 84,3 79 140,5 3.109,9 121.555,2 584,7 115,9 UBI BANCA UNICREDIT UNICREDIT RSP UNILEVER UNIPOL UNIPOL P UNIPOLSAI UNIPOLSAI RSP A UNIPOLSAI RSP B 6,94 6,565 8,95 30,8 5,23 4,754 2,688 269,7 2,706 2,97 1,86 -0,56 0,29 0,38 0,3 0,45 -0,33 0,3 6,8746 6,5358 8,9753 30,6652 5,2306 4,7297 2,6857 270,2781 2,7155 4,84 5,36 7,8 27,46 4,086 3,63 2,182 173,2 2,022 7,52 6,825 9,5 30,91 5,74 5,07 2,856 280,4 2,8 40,6 22,03 14,38 4,62 20,4 29,54 14,58 50,25 31,61 19/05/14 19/05/14 19/05/14 07/05/14 19/05/14 19/05/14 19/05/14 19/05/14 19/05/14 6.258,1 38.062 21,7 52.813,6 2.322,1 1.300,1 6.050,4 344,4 1.020,7 VALSOIA VIANINI INDUSTRIA VIANINI LAVORI VITTORIA ASS VIVENDI 11,95 1,48 6,2 10,63 19,52 -1,24 0,68 0,32 -0,37 -0,15 11,9621 1,4885 6,1522 10,6307 19,52 10,4 1,192 4,99 8,6 18,61 12,15 1,524 6,47 10,75 21,26 18,79 22,42 19,92 23,89 1,88 05/05/14 19/05/14 19/05/14 12/05/14 14/05/13 124,9 44,6 271,5 716,2 22.842,4 0,001 -9,09 0,436 -11,02 0,097 0,4099 -0,39 0,1168 -1,85 0,885 -2,75 0,0248 5,98 0,0599 1,53 0,0549 7,65 0,0329 1,15 0,45 -6,25 0,2799 -1,76 0,315 1,466 0,14 2,91 -1,29 0,16 18,52 0,3673 -5,82 0,505 0,1 3,552 -0,95 1,49 0,7885 -0,19 0,3659 0,0006 0,0021 -4,55 1,303 0,3305 -4,23 0,3499 0,025 9,82 0,56 0,001 0,4696 0,0891 0,3905 0,1149 0,8877 0,024 0,0599 0,0591 0,0329 0,9992 0,4867 0,2652 0,3128 1,4649 2,9362 0,16 0,3344 0,5029 3,5324 1,49 0,7718 0,3659 0,0006 0,002 1,303 0,3418 0,3499 0,025 9,807 0,0008 0,09 0,0725 0,1585 0,099 0,791 0,0234 0,049 0,028 0,01 0,55 0,2 0,1574 0,085 1,411 0,76 0,135 0,3544 0,245 2,248 0,6115 0,304 0,224 0,0003 0,0021 0,25 1,069 0,148 0,03 0,025 9,3 0,0019 0,49 0,147 0,663 0,1271 1,06 0,032 0,087 0,0899 0,0406 1,3 0,48 0,38 0,4599 1,495 3,728 0,23 1,118 0,53 3,658 1,8 0,818 0,501 0,001 0,008 1,479 1,069 0,4299 0,36 0,025 10,83 -23,08 15,48 139,71 7,16 -18,81 -12,98 22,24 111,15 169,67 109,09 50,5 86,6 140,46 0,07 -58,73 115,81 38,75 143,66 94,69 30,73 50 -34,38 88,86 7,44 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 14/05/13 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 22.842,4 2.499,4 S T U V W WAR AEDES 09-2014 WAR AMBROMOBIL 14 WAR COMPAGNIA D RUOTA 2017 WAR CREVAL 2014 WAR D’AMICO 12-16 WAR ENERTRONICA 13-15 WAR ERGYCAPIT 16 WAR FIRST CAPITAL 2016 WAR HI REAL 2015 WAR IKF 10-14 WAR INDUSTRIAL STARS OF ITALY WAR IVS GROUP WAR MC-LINK 13-15 WAR NOEMALIFE 12-15 WAR PARMALAT 2015 WAR PRIMI SUI MOTORI 2015 WAR SACOM 13-16 WAR SAFE BAG 13-16 WAR SERV ITA 12-15 WAR SESA WAR SPACE 12-2015 WAR TAMBURI 2015 WAR TE WIND 18 WAR TISCALI 14 WAR ZUCCHI 11-14 WARR GGP 16 WARR GREENITALY1 WARR INNOVATEC 17 WARR SUN CAP 16 WARR VALORE IT H 15 WORLD DUTY FREE Y YOOX Z ZIGNAGO VETRO ZUCCHI ZUCCHI RSP 25,69 2,43 25,4332 23,33 34,75 -21,2 5,905 0,1124 0,25 -0,76 0,63 - 5,9346 0,112 0,2435 4,998 0,0723 0,185 6,315 0,145 0,308 19,53 53,97 35,14 CTZ 30.05.2014 CTZ 30.09.2014 CTZ 31.12.2014 CTZ 30.06.2015 CTZ 31.12.2015 CTZ 29.04.2016 99,969 99,776 99,6 99,125 98,6 98,221 0,49 0,54 0,6 0,73 0,86 0,9 101,329 103,1 105,62 104,65 104,11 103,21 105,55 103,01 104,2 107,6 100,04 104,52 103,58 111 100,62 0,78 0,81 0,12 0,81 1,09 0,38 1,22 0,65 0,93 1,64 1,42 1,95 2,11 2,3 68,9 703,2 39 73,2 2.603,6 20.116,6 111,4 597,2 116,3 26,8 167,5 144,5 17,7 14.388,4 28/04/14 10/05/13 13/05/02 22/04/14 19/05/08 19/06/06 17/04/14 28/04/14 29/01/14 18/03/93 24/07/00 19/05/14 29/05/13 29/04/13 19/05/14 08/05/06 08/05/06 24/03/14 175,7 122,4 52,5 976,1 8.684,7 2,2 2.074,3 19,5 3.871,7 101.163,9 70.481,4 1.185,9 130,7 749,3 21,6 27,3 0,7 148,5 185,3 1.916,7 85.980,8 4,8 257,7 14.710,1 26.103,7 548,7 556 1.055,1 132,6 33,6 0,3 6.252 1.507,3 12/05/14 01/08/05 19/05/08 519,6 42,8 0,9 Euribor ORO FINO (EURO/GR) 28.97 ARGENTO (EURO/KG) 376.67 LONDRA ($/ONCIA) 1297.26 ARGENTO LONDRA ($/ONCIA) 19.51 STERLINA V.C. 210.75 STERLINA N.C. (ANT.73) 211.98 STERLINA (POST.74) 211.98 KRUGERRAND 933.52 MARENGO ITALIANO 172.04 MARENGO SVIZZERO 170.63 MARENGO FRANCESE 170.15 MARENGO BELGA 170.08 MARENGO AUSTRIACO 170.08 20 MARCHI 211.12 CTZ DIVIDENDO CAPITALIZZAZIONE DATA (MLN/EURO) 1,12 2,92 2,55 2,79 -0,72 0,93 1,58 1,43 -0,63 -1,03 -0,43 -1 3,81 1,07 4,1 2,62 4,17 0,67 0,78 0,86 1,22 0,91 1,19 1,21 1,33 1,37 1,4 VAR% PR. UF. DAL 30/12/13 2,518 1,655 1,328 0,9395 12,45 70,6 0,295 63,85 0,708 0,3274 0,2065 1,09 1,527 27,49 Titolo 100,065 100,006 100,546 99,78 99,59 105,28 100,16 100,38 103,46 100,92 MASSIMO 2013/2014 RATTI RCS MEDIAGROUP RCS MEDIAGROUP RSP RCS MEDIAGROUP RSP B RECORDATI RENAULT RENO DE MEDICI REPLY RETELIT RICCHETTI RISANAMENTO ROMA A.S. ROSSS RWE Ren. CCT MINIMO 2013/2014 R Oro e monete Ultima rilev. BOT 14.05.2014 (365) BOT 30.05.2014 (182) BOT 13.06.2014 (364) BOT 30.06.2014 (179) BOT 14.07.2014 (367) BOT 31.07.2014 (181) BOT 14.08.2014 (365) BOT 29.08.2014 (182) BOT 12.09.2014 (364) BOT 30.09.2014 (183) BOT 14.10.2014 (365) BOT 14.11.2014 (365) BOT 12.12.2014 (364) BOT 14.01.2015 (365) BOT 13.02.2015 (364) BOT 13.03.2015 (364) BOT 14.04.2015 (365) AZIONI Denaro Lettera Titolo 31.16 449.62 1297.66 19.55 240.09 245.39 245.39 1010.86 195.79 194.29 190.31 188.97 188.97 239.33 360 365 1 SETT. 0.253 0.257 2 SETT. 0.255 0.259 3 SETT. 0.12 0.347 1 MESE 0.269 0.273 2 MESI 0.308 0.312 3 MESI 0.347 0.352 6 MESI 0.444 0.45 9 MESI 0.529 0.536 12 MESI 0.621 0.63 Cross rates Euro Euro Gran Bretagna Giappone Svizzera Danimarca Canada Norvegia Svezia USA 1,000 1,216 0,704 0,820 0,134 0,659 0,121 0,110 0,723 G. Bretagna 0,822 1,000 0,579 0,674 0,110 0,542 0,099 0,091 0,595 1,164 0,190 0,936 0,172 0,157 102,726 BTP INDICIZZATI BTPI 15.9.2014 2,15% BTP IT 26.03.2016 2,25% BTP IT 11.06.2016 BTPI 15.09.2016 2,1% BTP IT 22.10.2016 BTP IT 22.04.2017 BTPI 15.9.2017 2,10% BTP IT 12.11.2017 BTPI 15.09.2018 1,7% BTPI 15.09.2019 2,35% BTP IT 23.04.2020 BTPI 15.9.2021 2,1% BTPI 15.09.2024 2,35% BTPI 15.9.2026 3,1% BTPI 15.9.2035 2,35% Giappone 142,030 172,744 100,000 Svizzera 1,220 1,484 0,859 1,000 0,163 0,804 0,147 0,135 0,882 Danimarca 7,465 9,079 5,256 6,118 10,000 4,922 0,901 0,824 5,399 Canada 1,517 1,845 1,068 1,243 0,203 1,000 0,183 0,167 1,097 Norvegia 8,281 10,072 5,830 6,787 1,109 5,460 10,000 0,914 5,989 Svezia 9,056 11,013 6,376 7,423 1,213 5,971 1,094 10,000 6,550 Usa 1,383 1,682 0,973 1,133 0,185 0,912 0,167 0,153 1,000 su www.liberoquotidiano.it l'aggiornamento delle borse ogni venti minuti MOTORI __Mercoledì 30 aprile 2014__ 27 Il test/Opel Mokka 1.4 Turbo Cosmo Gpl-Tech 4x2 Il piccolo suv «brilla» anche a gas Ben equipaggiata in rapporto al prezzo, la tedesca è briosa come la versione turbo a benzina e più silenziosa della diesel ■■■ Le 24.000 unità vendute in Italia dal 2012, anno del debutto, ne fanno la Opel più richiesta. Non c’è dunque da stupirsi che la Mokka venga ora lanciata anche nella versione Gpl-Tech, equipaggiata di un impianto a gas “firmato” Landi Renzo e installato direttamente in fabbrica (la produzione sarà spostata dalla Corea alla Spagna per accorciare i tempi di consegna). La base tecnica è quella della 1.4 Turbo a benzina da 140 CV, della quale questa Mokka bifuel - grazie a una specifica messa a punto della centralina del motore - “replica” le prestazioni indipendentemente dal carburante utilizzato. La bombola del Gpl non intacca la capacità del bagagliaio perché è collocata nelvano della ruota di scorta (a sua volta rimpiazzata da un kit di riparazione); contiene 34 litri effettivi che, in aggiunta ai 53 del serbatoio della benzina, promettono un’autonomia complessiva di 1300 chilometri. La nuova variante del suv tedesco, che porta a dieci i modelli Opel alimentati a Gpl, è esteticamente indistinguibile dalle altre versioni. Una volta a bordo si nota il pulsante LPG nella consolle: serve per passare da un carburante all’altro e reca una spia che s’illumina quando si viaggia a gas. Già ordinabile,fino a tutto ilmesedi giugno la Mokka a Gplè scontata di 2.520 euro, indipendentemente dalfatto che siscelga la “ricca” Cosmo (del nostro test) oppure la Ego (in promozione a 20.900 euro). Nel primo caso sono di serie anche il “clima” bizona al posto di quello manuale, i sensori di distanza anteriori e posteriori, gli specchi riscaldabili e ripiegabili elettricamente oltre aifari e aitergicristallo ad attivazione automatica; invece l’Esp, i sei airbag, il cruise control, il limitatore di velocità in discesa, la radio con prese Aux/ Usb e Bluetooth e i cerchidi18 pollici, sono standard già per l’allestimento più accessibile. Fra gli optional c’è il navigatore. Tuttavia, a differenza delle altre versioni, non NOVITÀ DA OLTRE ATLANTICO I primi cinquant’anni della Ford Mustang La Opel Mokka 1.4 Turbo Cosmo Gpl-Tech, già in regola con la norma Euro 6 [u. s.] OPEL MOKKA Cilindrata cm3 Potenza CV/giri Velocità max km/h 0-100 km/h secondi Consumo medio km/litro Prezzo (Dati dichiarati dalla casa) 1364 140/6000 193 10,2 13,0 24.920 euro PERCHÉ SÌ Dotazione L’allestimento Cosmo offre di serie anche il “clima” bizona, i cerchi in lega di 18 pollici e i sensori di parcheggio (anteriori e posteriori) Silenziosità Il 1.4 bi-fuel turbo è insonorizzato a dovere, anche in accelerazione e a velocità sostenuta Sospensioni Un riuscito compromesso fra le esigenze del comfort e quelle della guidabilità PERCHÉ NO Cambio Penalizzato dal movimento poco fluido della leva Portabici Il serbatoio del gas non è compatibile col portabici FlexFix estraibile dal paraurti posteriore: questo pratico optional è riservato alle altre versioni Visibilità posteriore Il lunotto è piccolo e distante da terra. Acquistando il navigatore si ottiene anche la retrocamera P&G/L si può avere la trazione 4x4. Non ci sentiamo di giurare che la Mokka 1.4 Turbo Gpl-Tech raggiunga i 193 km/h di velocità massima dichiarata: lungo le statali intorno a Roma, teatro del nostro test, non è stato possibile verificarlo.Ma i 10,2 secondi promessi nello “0-100” appaiono credibili: vero che fino a 1500 giri il quattro cilindri sovralimentato è un po’ pigro, ma oltre i 2500 giri acquista verve. Il consumo è di 11,5 km/l a fronte dei 13 omologati.Buone notizie sul fronte del comfort, perché ilmotore è silenzioso anche ad andatura autostradale e le sospensionifiltrano a dovere le asperità,senza, per questo, essere cedevoli in curva. Da migliorare rimane il cambio, dagli innesti piuttosto contrastati,ma glisportivi sipossono consolare con la notevole precisione dello sterzo. Non considerando l’offerta-lancio, la Opel Mokka 1.4 Turbo GplTech costa quanto la 1.7 CDTI a gasolio, rispetto alla quale ha costi di gestione inferiori ed è meno rumorosa. Il confronto con la versione a benzina dalla quale deriva, la vede più cara di 1.500 euro.Elemento importantenella valutazione dei pro e dei contro è la classe d’omologazione: la Mokka a Gpl è l’unica della gamma a essere già in regola con la norma Euro 6, in vigore dal 1˚ settembre. E quindi, in prospettiva, “al riparo” da futuri blocchi del traffico. Oltre ad allestire una versione speciale, per il cinquantenario della Mustang la Ford ha ripescato una spettacolare trovata del 1965. Fu allora che la sportiva americana, lanciata il 16 aprile dell’anno precedente e destinata a diventare leggenda, fu esposta sulla terrazza dell’86˚ piano dell’Empire State Building. Oggi la storia si ripete, e la passerella a 381 metri dal suolo di uno degli edifici-simbolo della Grande Mela è tornata a ospitare una Mustang: quella “moderna”. Proprio come mezzo secolo fa, l’auto è stata suddivisa in tre sezioni per poter essere issata usando gli ascensori dello stabile, e poi riassemblata (con una procedura precedentemente simulata al computer). Rispetto all’antenata, l’ultima generazione della "muscle-car" Ford è più grande (18 cm in più di lunghezza e 10 di larghezza) e tecnologica, ma nell’abitacolo non mancano i richiami al passato, ancor più marcati nel caso della “50 Years Limited Edition” svelata al Salone di New York: oltre ai badge commemorativi, ci sono rivestimenti in pelle speciale e sedili con cuciture vintage. La base tecnica è quella dell’edizione 2015, forte di un 5.0 a otto cilindri a V da 420 cavalli, inviati - come tradizione vuole - alle ruote posteriori (di 19 pollici, come quelle davanti, e gommate Pirelli). Esclusive pure le due colorazioni disponibili: il Kona Blue oppure lo stesso Wimbledon White della Mustang numero 0001 di mezzo secolo fa. Al volante della Mercedes V 250 CDI BlueTEC Edition 1 Un gigante agile, per viaggiare in prima classe ■■■ Con l’imponente mascheri- na cromata e i fari dalla struttura complessa, la nuova Mercedes V si richiama alle recenti berline con la stella a tre punte “staccando”,in fatto di stile, la precedente Viano (solo la coda,con lucipiccole e verticali, tradisce la parentela con i veicoli commerciali).A muoverla c’è il noto 2.1 turbodiesel declinato in tre livelli di potenza: 136 cavalli (200 CDI, a partire da 41.320 euro), 163 CV (220 CDI) e 190 CV (250 CDI). Quest’ultimo, al momento l’unico omologato Euro 6,equipaggiala superaccessoriata (e cara) Edition 1 del nostro test. L’abitacolo con sei poltrone singole su tre file - le due alcentro ruotabili contromarcia per creare un salottino con tanto di tavolo estraibile - è accogliente. Assieme ai posti anteriori ventilati e regolabili elettricamente, la Edition 1 offre il lusso dei sedili in pelle; rivestita in finta pelle, invece, la parte superiore della plancia,per il resto realizzata in plastica lucida con effetto radica. La strumentazione è “ricca”, mentre il volante è troppo orizzontale e ricorda la posizione di guida deifurgoni.Lo schermo centralestile tablet di 8,4”, controllato da un mousetattile,permette di gestireradio, telefono, navigatore e “clima”; quest’ultimo è integrato dal sistema Comfortmatic per adeguare i flussi d’aria alla posizione del sole. Per quanto riguarda la sicurezza, troviamo ilmonitoraggio dell’ango- lo cieco dei retrovisori, l’assistenza al mantenimento della distanza dal veicolo che precede e il sistema che corregge la traiettoria in caso di forti raffiche di vento laterali. È parecchio anche lo spazio riservato ai bagagli: con la carrozzeria Long (514 cm di lunghezza) il volume di carico va da 1030 a 4060 litri; comoda la possibilità di accedere al vano sollevando soltanto l’ampio lunotto trapezoidale qualora non visia spazio per aprire ilportellone. Nei prossimi mesi sono attese l’ancor più generosa Extralong da 537 cm di lunghezza e la “piccola” Compact (490 cm). Ben supportato dall’efficiente cambio automatico a sette marce (di serie), il 2.1 da 190 cavalli non si Mercedes V Edition 1, mossa da un turbodiesel da 160 CV [u.s.] fa impensierire dai 2070 kg di peso. Al punto che la casa dichiara prestazioni elevate: solo 9,1 secondi nello “0-100” e 206 km/h di punta. Quanto al consumo, nell’uso reale i16,7 chilometricon un litro omologati si traducono in circa 12 (un discreto valore, che nel test abbiamo verificato con il computer di bordo). La guida è piacevolmente “di- namica”, soprattutto se s’imposta il sistema Agility - che influisce sull’assetto della vettura - in modalità Sport: in questo caso il rollio è modesto,e siriescono a sfruttare almeglio la precisione dello sterzo (oltretutto leggero da azionare) e l’aderenza delle gomme ribassate che guarniscono i cerchi in lega di 19” della Edition 1. 28 __Mercoledì 30 aprile 2014__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it A tu per tu di MATTIAS MAINIERO ::: lelettere [email protected] Le lettere via e-mail vanno inviate sottolineando nell’oggetto: “lettere“. Via posta vanno indirizzate a: Libero - viale L. Majno 42 - 20129 Milano, via fax al n. 02.999.66.264. BERLUSCONI dibile M5S che, a mio parere, sarebbe di distruzione e non di costruzione. Angelo Lorenzetti Trento In difesa del Cavaliere Napolitano, il salvatore mancato Egregio Dottor Mainiero, anche se è passato un po’ di tempo, desidero esprimerle un mio pensiero: durante la visita a Roma dell’uomo più potente del mondo, cioè Obama, lo stesso ha dichiarato che il nostro presidente è stato il salvatore dell’Italia. Ma può essere salvatore della Patria un uomo che si è fatto beffe della Costituzione instaurando il governo Monti (nominandolo prima senatore a vita), volendo un governo Letta (il più inutile) ed ora il governo Renzi (che non si sa come finirà)? Se questi sono i salvatori dell’Italia, Dio ce ne scampi. Alberto Tambani e.mail *** La risposta è semplice, caro Tambani: sì, teoricamente Napolitano potrebbe essere il salvatore della patria, e c’è chi lo considera tale. In pratica, non è il salvatore della patria. Mi spiego meglio: Giorgio Napolitano non ha commesso alcun golpe, e su questo non ci piove. Per come la vedo io, nessuna beffa alla Costituzione. Sicuramente, però, ha preso una decisione forte nel momento in cui non ha rinviato gli italiani alle urne e, usando le sue prerogative di presidente della Repubblica, ha cooptato Mario Monti nominandolo senatore a vita e poi affidandogli l’incarico di formare il governo (sia beninteso: governo nato con il voto di fiducia non di Napolitano ma dei parlamentari). E se Monti avesse sul serio raddrizzato le cose, come Napolitano e tanti di noi speravamo, l’inquilino del Colle sarebbe davvero passato alla storia come l’uomo che aveva posto fine all’incubo greco permettendo all’Italia di voltare pagina. Ma il governo Monti è stato quello che è stato. Poi, una volta andati al voto, tra accordi che si facevano e subito saltavano, liti, impuntature, diffidenze e via discorrendo, è nato il governo Letta, di nuovo senza alcun golpe, di nuovo con una decisione forte del Quirinale. Idem come sopra: se Letta avesse combinato qualcosa di buono, Napolitano sarebbe diventato un piccolo o grande eroe nazionale. E Letta ha portato quello che ha portato. Stesso discorso per Renzi, le cui presunte e miracolose capacità cominciano a rivelarsi per quello che sono: capacità di un politico come tanti altri, e basta. Possiamo concludere: Napolitano ha fatto tutto perfettamente secondo Costituzione. Tutto perfettamente in buona fede. E perfettamente agendo ha inguaiato la patria più di quanto la patria non fosse già stata inguaiata dai tanti Napolitano che perfettamente comportandosi hanno distrutto questo Paese. [Ansa] [email protected] segui la rubrica anche su www. Ho voluto risentire cosa il Cav ha detto a proposito dei campi di concentramento. Rilevo che il sig. Schulz a suo tempo insultò il leader del nostro governo, che i campi di concentramento ci furono, che i tedeschi hanno trucidato 6 milioni di ebrei e che non mi risultano manifestazioni di disapprovazione del popolo tedesco e che non ricordo di famiglie tedesche che dettero rifugio o ausilio agli ebrei. Punto. Ciò premesso oggi i tedeschi sono buoni, democratici etc. etc., ma come elettori di Hitler hanno la responsabilità morale di ciò che è successo, mentre gli italiani a rischio della vita si dettero da fare per aiutare gli ebrei. Punto. Mi risulta inoltre che la madre di Berlusconi e la famiglia molto fecero in favore di ebrei, mentre non so cosa fece la famiglia di Herr Schulz. Punto. Quindi ognuno ne tragga le conseguenze. Oscar Fenu e.mail RENZI/2 La lealtà del premier Tasse tante per tutti, soldi pochi per pochi. Questo è il governo di Renzi. Dopo tante promesse, avviene sempre il contrario di quello che dice, con la sua solita lealtà. Non ha dato nulla ai pensionati, che invece tassa ancora di più, addirittura sui conti correnti, accesi per ricevere la pensione, non per affari. Con la stessa lealtà, Renzi, che affermava di volere il voto di preferenza, ora vuole anche lui, come gli altri, nominare i parlamentari fra amici e servitorelli, come già ben sta facendo. Mario De Florio Caserta RENZI/3 Matteo Mani di Forbice, con abilità sartoriale, ha confezionato la revisione di spesa su misura per non danneggiare la Casta. Le ha dato un taglio diverso rispetto alle attese, tagliando i tagli e tagliandosi gli attributi agli occhi dell’opinione pubblica. Claudio Iona e.mail Matteo è debole Si incominciano ad intravedere segnali di debolezza per Renzi. C’è chi evidenzia che non ha forte consenso per non essere passato attraverso un esame elettorale nazionale; c’è chi sostiene che ha una maggioranza risicata o inesistente e che pertanto non sia in grado di fare le riforme; c’è chi asserisce che i provvedimenti promessi non potranno essere mantenuti e che si tratta solo di propaganda; c’è chi dice che è un gran imbonitore con vista corta perché non ha un programma di proiezione; c’è chi gli rimprovera che le riforme e la legge elettorale le concordi con un condannato; c’è chi lo accusa di non saper migliorare le condizioni economiche (toglie e rimette le tasse) e che non può aver peso politico in Europa. Se aggiungo che il capo dello Stato annuncia di volersene andare a casa,il quadro è completo. A questo punto o gli elettori danno una maggioranza assoluta ad uno dei due partiti storici principali, affinché possano alternativamente governare in autonomia, o si devono mettere nelle mani dell’impreve- CARCERI Come svuotare i penitenziari La Ue condanna l’Italia e la multa per non riuscire a risolvere il sovraffollamento delle carceri, però allo stesso tempo non ci aiuta a risolvere il problema degli immigrati che continuano a sbarcare nel nostro Paese. Una soluzione comunque ci sarebbe: trasferire altrove i tantissimi carcerati extracomunitari, in questo modo le carceri sarebbero svuotate ed in linea con le regole europee. Anna Tombacci e.mail EUROPEE Pensiamo bene a chi scegliamo Fratelli d’Italia, partito politico in corsa per le Europee, è l’unica Il sig. Italo Vitaletti - Libero di domenica 27 aprile - espone una verità evidente: non avendo a disposizione il doppio prezzo in lire/euro (se non per un molto limitato periodo), il popolo italiano si é “perso” e alla fine ha pagato il doppio del dovuto, tipico quindi di un popolo di ignoranti. Ovviamente non tutti. Chi non ha ritenuto di fare esporre il doppio prezzo, sapendo la specificità del popolo, aveva già provveduto a fare i suoi conti. Non capisco perché si dovrebbe essere fieri di essere italiani. Gino Vercesi e.mail LOTTO Estrazione del 29/04/2014 Bari 89 65 72 43 22 Cagliari 1 5 Firenze 2 78 76 21 11 Genova 58 15 34 21 78 Milano 34 20 89 Napoli 34 70 26 77 47 Palermo 24 79 26 56 16 Roma 3 Torino 77 60 68 79 58 Venezia 82 81 27 Nazionale 1 17 74 78 82 11 6 5 7 9 61 BUROCRAZIA Male diffuso ma evitabile 22 39 22 89 70 10eLOTTO 1 2 3 5 15 17 20 24 34 58 60 65 70 72 77 78 79 81 82 89 SUPERENALOTTO La combinazione vincente 27 - 33 - 40 - 52 - 76 - 86 Numero jolly: 62 Numero SuperStar: 17 QUOTE SUPERENALOTTO • Nessun ”6” (jackpot 16.254.143,45) • Nessun ”5+1” • Ai 6 ”5” vanno € 37.331,29 • Ai 521 “4” vanno € 439,97 • Ai 19.678 ”3” vanno € 23,03. QUOTE SUPERSTAR • Nessun “5 stella” • Ai 3 “4 stella” vanno € 43.997,00 • Ai 129 “3 stella” vanno € 2.303,00 • Ai 2.345 “2 stella” vanno € 100,00 • Ai 15.936 “1 stella” vanno € 10,00 • Ai 39.733 “0 stella” vanno € 5,00. • Montepremi: € 1.493.251,53 STAMPA DIRETTORE RESPONSABILE Maurizio Belpietro CENTRO SERVIZI EDITORIALI Srl - Via del Lavoro, 18 - Grisignano (VI) VICE DIRETTORI Massimo de’ Manzoni (vicario) - Franco Bechis Fausto Carioti - Pietro Senaldi MARTANO EDITRICE Srl - Viale delle Magnolie - Modugno (BA) REDAZIONE ROMA Via Trinità dei Pellegrini, 12 - 00186 Telefono: 06.999.333 - Fax: 06.999.66.443 Non sono fiero di essere italiano Anomalie nazionali DISTRIBUTORE PER L’ITALIA E L’ESTERO REDAZIONE MILANO e AMMINISTRAZIONE Viale L. Majno, 42 - 20129 Telefono: 02.999.666 - Fax: 999.66.264 BELPAESE/2 BELPAESE/1 PRESS-DI Distribuzione Stampa e Multimedia Srl DIRETTORE GENERALE Stefano Cecchetti prattutto a causa della chiusura all’accesso al credito da parte degli istituti bancari, questo nonostante siano costantemente aiutati da Bankitalia e Bce. Un’altra anomalia sono i concordati aumentati a dismisura e talvolta creati ad arte da imprenditori senza scrupoli anche in virtù di leggi troppo blande e permissive che penalizzano i creditori quasi obbligati ad accettare di vedere liquidato il loro credito con percentuali inferiori anche al 10 per cento. Rimo Dal Toso Padova Da qualche anno sono in aumento i fallimenti delle Pmi so- I tagli del Rottamatore RENZI/1 forza democratica di destra che ha buone speranze di superare lo sbarramento del 4%. In corsa anche nella mia regione, l’Abruzzo, dimostra non solo di essere una forza sana, ma anche una speranza per evitare la deriva a sinistra, proprio oggi che la stessa Francia torna ad essere il faro politico, con la Le Pen, per l’Europa. Ho insistito, con questo lungo preambolo, per richiamare l’attenzione sul fatto che non sempre le forze politiche, grandi nei numeri lo sono anche nelle finalità e nelle idee. Il coraggio di cambiare e non ricalcare i propri errori vale a volte più di tanti bla bla di professoroni, incollati alle poltrone della loro vanità. Prima di esprimere un voto, in democrazia, bisogna riflettere e non lamentarsi dopo: non serve! Leopoldo Chiappini Guerrieri Roseto degli Abruzzi (Teramo) LITOSUD SRL - Via Aldo Moro 2- Pessano con Bornago (MI) LITOSUD SRL - Via Carlo Pesenti 130 - Roma Da qualche anno tutti i politici dicono di voler rendere meno complicata la burocrazia anche per facilitare la vita di imprese e cittadini. E tutti ribadiscono che i costi della burocrazia sono enormi e dannosi per il Paese. Bene. Dato per scontato che la burocrazia è un male diffuso, bisogna ora capire come fare ad aggredirlo. E dato anche per scontato che la burocrazia altro non è che il lavoro dello Stato, le pratiche da sgrigare, il Fisco e il resto, mi sembra che questo cancro sia facilmente affrontabile. Basta fare nuove leggi e snellire. Si potrebbe anche istituire una commissione ad hoc e poi procedere sulla base dei consigli forniti dalla stessa commissione. Ma su questo punto tutti si dimostrano incapaci. A conferma del fatto che il vero problema non è la burocrazia, che si può migliorare, EDITORIALE LIBERO S.r.l. - Società Unipersonale SEDE LEGALE: Viale Luigi Majno, 42 - 20129 Milano CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE: Arnaldo Rossi CONSIGLIERI: Carlo Lancella - Stefano Cecchetti CERTIFICATO N. 7376 DEL 10/12/2012 ISSN 1591-0423 L’UNIONE SARDA S.p.A. Centro stampa - Via Omodeo, 5 - 09030 Elmas (CA) S.t.s. S.p.A. - Strada V zona industriale, 35 - Catania TESTATA: Opinioni nuove - Libero Quotidiano Contributi diretti legge 7 agosto 1990 n. 250 nº 102 anno XLIX Registrazione nº 8/64 del 22/12/1964 - Tribunale di Bolzano La tiratura di mercoledì 30 aprile 2014 è di 123.396 copie 29 __Mercoledì 30 aprile 2014__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it Filo diretto con Maurizio Belpietro vai su www.liberoquotidiano.it e clicca Su Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi. Posta prioritaria DI MARIO GIORDANO Il “made in Italy” che va scomparendo pizzeria d’asporto gestita interamente da egiziani, i miei parenti sono di ritorno da un ristorante non cinese ma gestito da cinesi, il sacrista della chiesa viene dal Burundi. Chiamo l’impresa edile e i muratori sono albanesi e rumeni, ad asfaltare la strada fuori casa ci sono operai dal Marocco. Chiedo a lei, com’è possibile dibattere continuamente accusando l’Europa di tutti i nostri mali quando i prodotti un tempo realizzati in Italia ora provengono dall’Asia e dai Paesi dell’Est? Prof. Renato Rovelli - Gallarate Caro Giordano, come abitudine innata, quando acquisto qualsiasi prodotto cerco l’etichetta per conoscere il Paese di produzione. Da questa osservazione noto che quasi nulla è rimasto di made in Italy, dall’abbigliamento al materiale di consumo, dagli interruttori alle lampadine, dal rastrello alla zappa, dal trapano alle forbici, dalle cornici alla colla, ecc.. Persino a scuola: zaini, astucci, palloni da basket e da rugby, tastiere, flauti, computer, stampanti, fotocopiatrici... nulla è made in Italy. Questa sera sono entrato in una ma la politica che non fa il suo lavoro. Antonio De Belli e.mail ROMA I miracoli della Capitale Roma: nonostante Marino, afflusso e deflusso regolare del milione di pellegrini. Questo è già un miracolo. Livio Cepollina e.mail ANTIDOTI Una commedia per curarci Troppi affronti e oltraggi dalla vita? Un rimedio c’è: la commedia. Meglio se di ascendenza teatrale. Dialoghi spiritosi e battute brillanti. Tono lieve e lieto fine. Romanticismo e buone maniere. Da “Cenerentola” a “Un colpo di fortuna”, da “Sabrina” a “Pretty woman”, da “Ho sposato una strega a Notting Hill”. Evasione, innocenti malizie e piacevoli sottintesi. Incontri galanti con vivaci e splendide dame. Dalla Day alla Monroe, dalla Ryan alla Roberts. Cose sempli- *** Caro professore, per metà quello che lei descrive è l’effetto della globalizzazione, per metà è effetto della nostra incapacità a gestirla. Cercare di fermare il vento con le mani è impossibile, e il vento in questi ultimi decenni spira decisamente verso l’integrazione planetaria di uomini, mezzi, prodotti. Ricordo che a metà degli anni Ottanta esordii sulle colonne del mio giornale di Torino, “Il nostro tempo”, con un’inchie- ci, tradizionali e “vissero felici e contenti”. Da “Susanna” a “My fair lady”, da “Quando la moglie è in vacanza” ad “A qualcuno piace caldo” fino a “Il Ciclone”. Sogni d’amore e di bellezza e senso dello stile. Se volete, un po’ antiquato, ma niente di polveroso. Ecco, ci restituiscono letizia e serenità. Ci ridonano pace e tranquillità, placando gli affanni. Perlomeno, per un po’… Ma le commedie si possono guardare più volte. In tanti l’hanno provato traendone conforto. Che aspettate, allora? Pierpaolo Vezzani Correggio (Reggio Emilia) MASSIMO AMMANITI La corbelleria del professore La raccontano sui giornali, la scrivono nei libri, la ripetono in televisione davanti a studentesse di quindici anni, e alla fine la gente finisce per credere alla piccola corbelleria scientifica. Durante la trasmissione “Pane quotidiano” condotta da Concita De Gregorio, il professor Massimo Ammaniti, parlando del suo libro “La nascita della intersoggettività”, ha affermato sta che aveva fortemente voluto quel grande direttore di Domenico Agasso (pensi un po’: la feci insieme a un altro allora giovane giornalista di nome Marco Travaglio…). S’intitolava: «Noi marocchini». Si raccontavano i primi arrivi di immigrati nella zona di Porta Palazzo. Oggi, mentre scrivo, leggo che il Viminale lancia l’allarme per il prossimo sbarco di 800mila persone sulle nostre coste. Lo vede? Come le dicevo: il vento è difficile da fermare. Però non è nemmeno il caso di esporsi alla bufera e farsi trascinare via, come stiamo facendo noi. La verità è, caro professore, che abbiamo completamente rinunciato a ogni difesa della nostra terra: abbiamo abdicato dal punto di vista economico, sociale, culturale e religioso. Da quanto tempo lo denunciamo inascoltati? Ora si vedono gli effetti. E, mi perdoni, non vorrei sembrarle fissato, ma in questo l’Europa ha una colpa gravissima perché a Bruxelles abbiamo dato molti poteri, rinunciando alla nostra sovranità nazionale. E Bruxelles che cosa ha fatto? Ha lasciato che ci sfondassero. Pure con una sottile soddisfazione, mi pare… che la madre si sveglia se il neonato respira male, mentre il padre continua a dormire. Trascrivo da La Repubblica del 28 maggio 2011: «Professor Ammaniti, poteva capitare anche a una madre di dimenticarsi così a lungo un figlio, tanto da farlo morire?». «No, non credo, le madri sempre, ma soprattutto nei primi anni di vita, hanno una sorta di sensore biologico, genetico, che le porta a ricordarsi dei figli in ogni caso. Anche in situazioni di forte stress e di giornate convulse. Basti pensare al classico esempio: se il neonato piange, la madre si sveglia mentre il padre continua a dormire». Il professore si era dimenticato della madre che a Merate, il 30 maggio del 2008, per distrazione lasciò in macchina la figlioletta di appena due anni per l’intera mattinata. La bimba morì. Era il giorno del suo secondo compleanno. Attilio Doni e.mail ENTRATE Lo sgravio era dovuto In merito all’articolo “Paga le tasse con 24 ore di ritardo: 395 euro di cartella”, pubblicato il 22 aprile su Libero, desideriamo precisare che il signor Zecchinato ha ottenuto lo sgravio perché ne ha il diritto e non per aver sollevato il caso sulla stampa. Avrebbe ottenuto lo stesso risultato rivolgendosi direttamente agli uffici dell’Agenzia delle Entrate. Il contribuente, infatti, aveva ricevuto il 18 luglio 2012 una comunicazione di irregolarità relativa alla dichiarazione dei redditi per il 2010. Aveva 30 giorni di tempo per pagare (entro il 18 agosto). Il pagamento è stato effettuato il 20 agosto. Le nostre procedure informatiche hanno rilevato il ritardo e fatto partire in automatico la comunicazione, quando, in realtà, una norma prevede che i versamenti e gli adempimenti fiscali con scadenza dall’1 al 20 agosto possono essere effettuati entro il giorno 20 dello stesso mese, senza alcuna maggiorazione (articolo 3-quater del Dl n. 16/2012). Di conseguenza, l’errore generato dalle procedure informatiche è stato annullato e i nostri uffici hanno provveduto allo sgravio della cartella. Agenzia delle Entrate Direzione Regionale del Veneto Area di Staff NORD: Perturbato un po' ovunque con precipitazioni frequenti e locali temporali, forti sulle pianure. Maggiori schiarite su ovest Piemonte e Ponente Ligure. Temperature massime sui 14/20˚. CENTRO: Peggiora gradualmente dal pomeriggio con rovesci frequenti e temporali in Umbria, regioni adriatiche, appenniniche e forti su Nord Toscana. Tempo più asciutto e soleggiato altrove. SUD: Cieli sereni o poco nuvolosi sulla maggior parte delle regioni salvo locali addensamenti sul basso Tirreno, tra ovest Campania e Calabria tirrenica, con qualche breve rovescio. NORD: Tempo migliore al mattino poi aumentano le nubi con rovesci sui settori alpini prealpini e al nord-est. La sera peggioramento più esteso. Clima più mite con 20/23˚ di giorno. CENTRO: Nuvolosità irregolare sulle regioni adriatiche e appenniniche con addensamenti e qualche rovescio sparso alternato a schiarite; tempo migliore e più soleggiato altrove. SUD: Più nubi per tutto il giorno sulla Campania e sulla Puglia con rovesci sparsi e qualche temporale, specie sulla Puglia al pomeriggio. Ampio soleggiamento sul resto del regioni. NORD: Cieli grigi su tutte le regioni con fenomeni spesso a carattere di rovescio e temporale. Qualche schiarita in più potrebbe aprirsi sulle media e alte pianure e sulle Alpi occidentali. CENTRO: Perturbato sulla Toscana, Marche e Umbria con rovesci e temporali. Piogge e rovesci diffusi anche altrove, moderati al mattino sulla Sardegna. Temperature massime previste tra 17 e 22˚. SUD: Prevale un ampio soleggiamento su buona parte dei settori salvo più nubi con rovesci su ovest e nord Campania e qualche piovasco sul centro-nord Puglia al pomeriggio. Temperature previste oggi PUBBLICITÀ Abbonamenti nazionali Direzione Generale Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02.3022 1/3837/3820 Fax 02.30223214 e-mail: [email protected] Per le filiali di competenza territoriale: www. system24. ilsole24ore . com PUBBLICITÀ ONLINE Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel. 02 30223003 Fax 02 30223058 e-mail: [email protected] www. websystem. ilsole24ore . com ● 12 mesi: 6 giorni ● 6 mesi: 6 giorni ● 3 mesi: 6 giorni ● 12 mesi: 5 giorni ● 6 mesi: 5 giorni ● 3 mesi: 5 giorni ● 12 mesi: 4 giorni ● 6 mesi: 4 giorni ● 3 mesi: 4 giorni ......................................€ 290 ......................................€ 155 ......................................€ 85 ......................................€ 250 ......................................€ 130 ......................................€ 70 ......................................€ 205 ......................................€ 105 ......................................€ 60 Il versamento dovrà essere intestato a: Editoriale Libero S.r.l. Viale L. Majno, 42 - 20129 Milano 800984824 MIN MAX Modalità di pagamento: ● versamento su C/C Postale n. 41953050 ● Bonifico banc. Unicredit s.p.a. Largo Angelo Fochetti 16, Roma IBAN: IT43B0200805346000500035665 ANCONA AOSTA BARI BOLOGNA Per l’attivazione si prega di inviare i dati precisi dell’intestatario dell’abbonamento, unitamente alla ricevuta del versamento effettuato, al Fax 02.999.66.279 Ufficio Abbonamenti e arretrati del quotidiano: Tel. 02.999.666 e-mail: [email protected] Orario: 10.00-12.30 (dal lunedì al venerdì) Arretrati del solo quotidiano: disponibili, salvo esaurimento scorte, le copie dell’ultimo anno. € 3,00 cad. con richiesta scritta, accompagnata dall’importo in valori bollati, indirizzata a Libero - Uff. Arretrati Viale L. Majno, 42 20129 Milano CAGLIARI CAMPOBASSO FIRENZE GENOVA L'AQUILA MILANO 11 9 10 13 11 6 12 13 9 13 18 12 20 20 22 17 20 17 16 15 MIN MAX NAPOLI PALERMO PERUGIA POTENZA PRATO ROMA FIUMICINO TORINO TRENTO TRIESTE VENEZIA 12 11 8 5 12 13 10 14 12 14 Dati meteo a cura de iLMeteo.it,elaborazione grafica centimetri.it 18 21 17 14 19 18 13 17 18 16 Firenze, prelievo di Dna per risolvere il mistero della Gioconda Laboratori per i bambini e mostre gratis alle Scuderie di Roma Al via nella Basilica della Santissima Annunziata a Firenze le operazioni per il prelievo del Dna dai resti mortali custoditi nella Cappella dei Martiri che accoglie i familiari di Lisa Gherardini del Giocondo, detta Monna Lisa, la presunta modella che ha ispirato In occasione della mostra Frida Kahlò, in corso alle Scuderie del Quirinale fino al 31 agosto prossimo, il Gioco delLotto,in collaborazione con iServizi Educativi Laboratorio d’arte dell’Azienda Speciale Palaexpo, intende avvicinare il grande pubblico all’arte con una il celebre dipinto della Gioconda di Leonardo da Vinci esposto al Louvre di Parigi. I prelievi sono stati realizzati alla presenza del prof. Giorgio Gruppioni, responsabile del Laboratorio di Antropologia ossea dell’Università di Bologna (sede di Ravenna). serie di iniziative gratuite: laboratori alle famiglie e due incontri aperti a tutti per conoscere l’artista, simbolo dell’avanguardia artistica della cultura messicana del ’900 e protagonista assoluta dell’arte del XX secolo. Si comincia domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17. Il libro «Ultimo requiem» Premiata ditta Rafele & figlio Gli archeologidel crimine Tra Portella delle Ginestre, via D’Amelio e il mito nero di Messina Denaro La famgilia di autori di fiction tv rende un romanzo l’Italia delle stragi ::: ALBERTO PEZZINI ■■■ Sono padre e figlio e scrivo- no insieme da sempre. Il loro terreno d'elezione sono le sceneggiature dove la scaletta è la regina dellavoro,ilbanco diprova con cui misurarsi prima di ogni esercizio. Il romanzo è stato un incontro quasi necessitato, come se dopo tante trame e complotti orditi per la Rai avessero sentito il bisogno di salire in superficie e respirare anche la libertà della letteratura. Per farlo hanno scelto un tema duro, ma non si sono lasciati impressionare. Parliamo di Mimmo e Nicola Rafele e del loro conturbante, incalzante Ultimo Requiem (Longanesi,pagg. 397, euro 16.40). E forse il primo romanzo che affronta il tema insoluto delle trame oscure che da sempre attraversano l'Italia senza trovare una risposta definitiva. Si comincia dalla strage di Bologna e da un picciotto della mafia al quale si ordina di recapitareuna valigia.L'uomo cozzerà nell'automobile di uno studente che diventerà magistrato per vendicare la donna della sua vita maciullata dalla bomba contenuta nella ventiquattrore. Un poliziotto,adorabile perdente, un notaio potentissimo, Matteo Sabato, il protagonista, un mafioso dotato di un'intelligenza sottile modellato sulla figura di Matteo Messina Denaro. Tutti fanno parte della storia d'Italia che i due autori usano per aiutare il loro romanzo a viaggiare verso una fine che ogni lettore è meglio si scopra da solo tanto è bastarda ed anche un po' vigliacca, figlia dell'arte di comporre sceneggiature come La Piovra. Dice Nicola il figlio: «Non abbiamo voluto scrivere ilsolito romanzo a chiave, dove la fantasia facesse da sparigliatutto. Abbiamo preferito mescolare e lasciare viciniben precisiriferimenti della realtà storica (in cui Andreottiè Andreotti per esempio) con i personaggi romanzeschi. I riferimenti storici sono tuttimolto dettagliati».In fondo, se uno ci pensa, quale sfondo migliore della storia d'Italia avrebbero potuto scegliere per un romanzo del genere ? Dalla strage di Portella delle Ginestre (1947) ad oggi, considerata la prima strage causata da una guerra repubblicana mai finita, non c'è stata soluzione per certi avvenimenti storici che ci hanno insanguinato. Aggiuge Mimmo , il padre: «Abbiamo presentato il libro qualche giorno fa. Al momento delle domande si è alzata una signora dichiaratasi molto colpita dal nostro romanzo. Quello che ci ha impressionato è stato sentirle dire come la realtà italiana, da Bologna ad Ustica, non si riesca mai a penetrare definitivamente. Quando sembra un brandello di verità venire alla luce co- me un reperto archeologico, scende subito la notte». Ci si domanda come un tema così intricato non abbia spaventato i due autori - rispettivamente marito e figlio di Lidia Ravera, l'autrice di un cult come Porci con le ali scritto a quattro Al «Photofestival» di Milano Gli scatti di Dondero «poeta del reportage» ■■■ Dal 2007 PhotoFestival si è affermato come l'appuntamento annuale più importante di Milano.E per un evento cosìspeciale,non poteva mancare Mario Dondero,una tra le figure più originali del fotogiornalismo contemporaneo. Decano dei fotoreporter milanesi, il «poeta del reportage», nato a Milano, ma di famiglia genovese,è l’autore di centinaia ritrattitra personaggipassatialla storia come SamuelBeckett,Jean PaulSartre, Maria Callas, Pasolini e gente comune incontrata nella vita di ognigiorno: dai soldati ai passanti, dai ragazzini per strada agli avventori nei locali. Tra i suoi scatti di classe, resteranno celebri e impressi nell’immaginario colletivo: Roland Topor (1959),Man Ray Parigi (1959),Pierpaolo Pasolini e sua madre fotografati nella loro casa al- l’Eur (1962), Il cameriere spagnolo (1978). Alcuni di questi capolavori, facenti parte il suo immenso e straordinario archivio, saranno esposti in occasione della personale a lui dedicata, dal titolo «Posso farle una foto?», allestita a partire dal prossimo 15 maggio negli uffici Adicorbetta di corso Magenta a Milano,nell’ambito della manifestazione fotografica che mette in scena 150 eventi diffusi nel capoluogo lombardo e aperti gratuitamente al pubblico. Durante la kermesse, giunta alla sua ottava edizione, ci sarà dunque la possibilità di esplorare la fotografia nei suoi molteplici aspetti: dal ritratto allo still life, dal reportage alla ricerca, creando una sorta di sinergia tra gli artisti e i loro fruitori. FABIO MANGINI EFFERATEZZE Sotto da sinistra: i Rafele; la strage di Capaci dove morì Giovanni Falcone; l’interrogatorio di Gesmundo sulla «Domenica del Corriere». A destra, via Osoppo, il 27 febbraio ’58 il giorno della «rapina del secolo» [Olycom] mani con Lucio Lombardi Radice. Risponde Mimmo:«Non abbiamo avuto paura. Ilnostro vero sforzo - e vorrei fosse chiaro - è stato di natura letteraria. Nel nostro libro, accanto ad una storia così dinamitarda come quella per cui la mafia finisce per governarci tutti, sta la forza altrettanto trascinante della letteratura. La differenza rispetto alle fiction televisive (tipo Le mani nella città su Canale 5) di oggi dove il plot è sempre lo scontro canonico tra buoni e cattivi è proprio questa:la capacità del romanzo di scavare più in profondità». Va bene, la letteratura ha in sé l' «allegria del racconto», ma certi temi sono durida digerire e da far digerire anche con l'arte magica del romanzo. Perché l'Italia non riesce a dire finalmente chi siano i colpevoli di alcune stragi di Stato che hanno massacrato decine di famiglie e continuano ad urlare nel silenzio ? Come ve lo spiegate ? Nicola fa un esempio. «L'origine del nostro libro è stata causale. Durante le ricerche per una fiction televisiva ci siamo imbattuti nel memoriale di Vincenzo Calcara, il pentito che avrebbe dovuto uccidere Paolo Borsellino. Le memorie si trovano su internet, sono allucinanti. La storia di Calcara ha narrato sembra ai limiti della fantascienza ma venne giudicata perfettamente attendibile dallo stesso Paolo Borsellino. In quelle pagine - che chiunque può consultare - si parla dicardinaliincapaci di dare l'estrema unzione a persone morenti, notai potenti come Richelieu ed uomini politici che mangiano insieme ad esponenti di Cosa Nostra. Quelle carte -la cosa più inquietante- a partealcuniusisparuti in processi di modesto spessore, non sono mai state utilizzate. Sembra quasi che nel momento in cui sisia sfiorato il regno deipoteri forti(noi chiamiamo l'Organo),sia arrivato una specie di contrordinedall'alto». Mimmo: «Certamente, manon solo.L'Italiaè stata da sempre percorsa da una guerra intestina, parallela. Dai tempi di Portella delle Ginestre, nel dopoguerra, c'è stata una lotta tra est ed ovest.L'Italia, già nel 1945, era un paese di confine, oltre il quale stava l'oriente. Era anche il luogo in cui faceva proseliti il più grande partito comunista dell'occidente. Il risultato è la guerra continua". Se questo libro fosse stato letto da Alfred Hitchock, siamo sicuri che avrebbe esclamato: è nato vivo. Come un infante vivo,parlerà molto presto. 31 CULTURA Modesta proposta Far fuori Pereira non per autarchia ma amor di patria __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Cosa aspettano, dal Ministro Franceschini al Sindaco Pisapia in giù, a rispedire al mittente il soprintendente designato del Teatro alla Scala Alexander Pereira? Sono settimane che va avanti la telenovela se abbia agito in modo incauto o piratesco nell'acquisto per il Teatro milanese di diversi allestimenti d'opera del Festival di Salisburgo, da lui stesso diretto. Sia come sia; ma è o no inaccettabile, da una tale autorità , un impiccio simile? Ieri La Stampa scriveva che «Pisapia prende (o perde) altro tempo». Il punto è che l'ac- quisto pare abbia contribuito a ripianare il bilancio di Salisburgo e, con «altre 'mosse' come alcuni cambi in corso di stagione" (secondo Milano Today), a far lievitare i costi d'un milione o giù di lì. Perché sopportare tanta fetenzia (o tanta incoscienza)? Dopo la soprintendenza di Lissner, che riassumiamo (per buon cuore) solo nella stupidissima bruttezza dell'ultima Traviata inaugurale e nell'arroganza (in oscena dose) d'aver dichiarato «persona non grata alla Scala» il massimo critico musicale vivente, Paolo Isotta, il Teatro dove spro- fonderà di più? E tutto questo per esser diventati di nuovo terra di conquista: la nostra «Cultura» è priva della minima dignità, prona a chiunque scimmiotti rivoluzioni nel salotto. Repetita iuvant: ringraziamo Iddio dell'occasione e nominiamo subito, a Milano, un soprintendente italiano. Ne abbiamo di straordinari: Corbani a Biscardi, Chiarot, Vlad, Fontana. Non è autarchia, ma amor proprio. NAZZARENO CARUSI Twitter @NazzarenoCarusi La biografia di Sandra Petrignani Quando l’anarchica Duras scoprì i gulag e fu cacciata dal Partito Comunista ::: PIER M. FASANOTTI «Via Osoppo, la rapina del secolo frutto del genio e senza sparare» Esce l’autobiografia di Arnaldo Gesmundo, la mente dell’assalto al furgone del 1958 con particolari sui complici e il commissario Nardone. «La gente in fondo ci ammirava» ::: EDOARDO MONTOLLI ■■■ Quando li presero, un mese più tardi, Indro Montanelli vergò sul Corriere della Sera poche frasi rimaste nella storia: «Ufficialmente sì,tuttiscrivono e proclamano che sono contenti, anzi entusiasti del fatto che i criminali siano stati smascherati in modo tale da togliere a chiunque la voglia di imitarli. Ma, sotto sotto, senza osare dirlo o dicendolo a bassa voce, la maggioranza tifava per i rapinatori ed è rimasta male quando ha appreso la notizia dell'arresto…I rapinatori di via Osoppo ci avevano dato l'illusione che l'Italia stesse uscendo da questo stadio arcaico. Nel campo del delitto, d'accordo.Ma cosa conta da cosa sicomincia? L'importante è cominciare». La chiamarono la rapina del secolo: bottino di 614 milioni di lire, 6 milioni di euro attuali, agguantati senza colpo ferire. Erano vestiti con tute blu da operai: un modo per confondere i ricordi. La mente che studiò il luogo ideale per l'assalto si chiama Arnaldo Gesmundo, meglio noto a radiocarcere come Jess il Bandito. E oggi, alla bellezza di 84 anni, ha scritto un libro sulla sua vita e su quella rapina, insieme al giornalista Matteo Speroni: Il ragazzo di via Padova, edito da Milieu, casa editrice milanese specializzata nella rivisitazione di vite criminali. Da Francis Turatello, il boss delle bische, a Kociss - il bandito veneziano, al secolo Silvano Maistrello-, li stanno mettendo in fila un po' tutti. Ma questa è una storia davvero diversa. Perché racconta la Milano dell'immediato dopoguerra, dove i ligera bazzicavano nei bar e la fame,appena fuori dalcentro storico,era quella atavica. Ed qui che la rapina del secolo prese forma. Era il 27 febbraio 1958, allora come oggi, giorno di paga. Le paghe stavano tutte in un furgone portavalori. Si presentarono in via Osoppo in sette: Arnaldo Gesmundo, Ugo Ciappina, Luciano De Maria, Ferdinando Russo detto Nando il terrone, Arnaldo Bolognini, Eros Castiglioni, Enrico Cesaroni. E fu questione di secondi: una macchina superò il furgone, zigzagando, un Leoncino Om lo speronò in un frontale. Un altro si affiancò, per caricare la grana. Uno tramortì il poliziotto di scorta. Due banditi, imbracciando i mitra, tennero alla larga la gente.Erano armatifino aidenti, ma per cacciare i curiosi non spararono un colpo. Li guardarono e con la bocca fecero solo i verso degli spari: «ta-ta-ta-ta». In realtà non ce n'era un gran bisogno. Perché tutti furono distratti dal particolare più geniale della rapina: l'auto che,piazzatasidietro alfurgone per impedirne la retromarcia, partì e andò a schiantarsi sul muro di fronte, portando lì tutti i curiosi. Quel particolare fu solo il frutto del caso.Al volante c'era proprio Gesmundo: «Un fatto fortuito.Avevo tenuto ifili delmotore dell'automobile allacciati per non perdere tempo. Montanelli pensava fosse telecomandata». Per stanarli, furono mobilitati tutti. Nelle periferie si raccontava che li avessero presi perché alcune delle compagne dei banditi uscirono improvvisamente di casa indossando pellicce, in quartieri dove non si sapeva nemmeno cosa fossero.«Invenzionigiornalistiche» sbotta Jess «fummo traditi dal ritrovamento nell'Olona delle tute blu e soprattutto da uno che ci denunciò, tale Pucci». Di certo, se per il mondo quella rapina divenne leggenda, per Jess si trasformò per sempre in un incubo. «Fui sempre perseguitato a causa di via Osoppo. Passai i guai pure in carcere.Quando, negli anni '70, le forze dell'ordine uccisero il mio amico Romano Perego, detto Fifì, durante un inseguimento dopo una rapina, la polizia venne a cercarmi a casa mia a Paderno Dugnano. Erano convinti che c'entrassi anch'io...Ma all'epoca io ero detenuto a Massae nei giorni del colpo mi trovavo a Regina Coeli per un processo». Jess non sparò mai. Ma nel libro sostiene di aver subito pestaggi inenarrabili dagli uomini del commissario Mario Nardone, un mito della polizia. «Era un sistema collaudato in tutti i commissariati di Milano. Quando ti interrogavano si alternavano poliziotti buoni a poliziotti cattivi. Nardone non si sporcava le mani, faceva fare tutto ad altri.. C'erano anche dei poliziotti che si rifiutavano di picchiare ma non facevano carriera...». Più avanti, però, i criminali iniziarono a spargere sangue. Arrivarono i tempi di Cavallero e di Vallanzasca. «Sempre pensato che non fossero professionisti. La violenza è sempre controproducente. Spesso agivano senza un programma ben congeniato. Bisogna sempre calcolare la via di fuga». Tempo di bilanci. C'è qualche colpo straordinario di cui sentì parlare e al quale si dispiacque di non aver mai partecipato? «La rapina per cui fui condannato, innocente. Quella di Strasburgo: sostituirono i lucchetti delle cassette di sicurezza di una banca e nottetempo trafugarono tutto. Poi ci fu un colpo intelligente fatto a Londra da alcuniinglesi. Grandioso. Entrarono di notte in una caveau di una banca piena di denaro. Sostituirono il denaro vero con banconote false e spararono il denaro vero in bussolotti attraverso la posta pneumatica. Non so se furono mai scoperti». Che pensa invece del crimine di oggi? «Ne penso male. La droga ha compromesso tutto. Troppa violenza immotivata». (nel '56) e ha scritto già sette romanzi.L'Indocina l'ha abbando■■■ Fortemente aggrappata a nata definitivamente nel '53. É due continenti, l'Asia e l'Europa. in viaggio col focoso amante GeE così anche a due città, Saigon, rard verso quello che la preponove è nata nell'aprile dicent'an- tente madre morente chiama «il ni fa, e Parigi, dove è morta e do- castello». L'auto percorre le strave l'hanno applaudita come nar- de del lutto incombente, lei parratrice, tra alti e bassi, tra paren- la a non finire, sbraita ricordi, intesi depressive,tra forti ossessio- veisce, piange quando le torna ni e passioni a cascata (le sono alla memoria il giorno in cui l'algida madame Donnadieu la stati attribuiti 300 amanti). Il coacervo di contraddizioni, scansò brutalmente da sé. Lei che potremmo semplificare con voleva solo tuffare la sua testolila parola duplicità, è evidente na nel morbidume del corpo nel viso di Marguerite Duras, che l'aveva generata, ma alla fiuna porcellana ben levigata, ne è accantonata come una micon due occhi distanti, una boc- serabile indocinese. Il figlio preca appena accennata e una fron- ferito è Henri, vanesio e pasticte ampia. In questi tratti c'è cione. I due sostano: negli alberghi l'estremo Oriente, come se davvero,bambina stracciona e ribel- o sui prati, invasi da una fame le, avesse impresso un marchio erotica totalizzante tutt'uno con somatico sul suo dentro e sul l'intimità mentale. La madre sasuo fuori. Duplicità anche nel rà sempre il fuoco che la brucia. nome: all'anagrafe non si chia- Ed ecco che lo scrivere diventa mava Duras-nome della terra tensione esagerata,come l'amodei suoi avi- ma Donnadieu, fi- re per la madre. Confida a un amico: "Se non glia di Marie inseavessiavuto la scritgnante in Indocina tura, sarei diventacon la frenesia didita pazza". L'alcol e ventare una miliola promiscuità, di naria. In quella cui abusa («per donna alta poco possederegliuomipiù di un metro e ni bisogna sedurcinquanta alberga li»), non la quietaanche la molteplicino. Vuole ascolto, tà, che la rende infantilmente.«Grisfuggevole come do.Amerò chiunun mimo di teatro. que ascolterà queTanto è vero che sto grido». Annota da bimba veniva chiamata Nenè, Duras nel 1991[web la Petrignani che «scrivere per lei simentre a Parigi risponde a un altro nome: Mar- gnificava la verità estrema, quella nascosta, che affiora quando got. Difficile definire i confini di intorno è il vuoto, il deserto del una personalità così complessa. pensiero, della compagnia, e reL'elenco e la descrizione dei fatti sta solo la parola, la più precisa, più salientidella sua vita non co- l'unica». Marguerite a Parigi viglierebbe il guizzo selvaggio e ve dentro la folla. Si sorprende e fantasioso che l'ha animata pri- si rallegra del Sessantotto, ne ma a Saigon poi nella capitale condivide gli ideali e la francese in mezzo ai nomi più visionarietà, l'anarchismo, il ribrillanti dell'intellighenzia. L'in- bellismo fatto premessa di tutto, venzione felice per capirla me- e pure le figure di riferimento glio è una biografia romanzata. storicamente più pericolose. L'ha scritta,con eleganza e robu- Acutamente ammette che il suo sta documentazione, la scrittri- approccio all'ondata giovanile ce e giornalista Sandra Petri- pecca di astigmatismo: lei non gnani in Marguerite (Neri Poz- ha più vent'anni. Si proclama za, 203 pagine, 16 euro). L'au- pervicacemente comunista pertrice affronta quello che, accen- ché si sente dalla parte dei povenando a un narratore, Philip ri e dei deboli. Lo ripete anche Roth ha chiamato «enigma». E dopo le incursioni dei carri sos’appiglia a una frase di un ro- vietici,la scoperta dei gulag,la femanzo della stessa Duras: «Pen- rocia strategica di Stalin. Il partiso che sia sempre molto difficile to la espelle, mostrando il muso non farsi i fatti degli altri». dell'ottusità, ferendo gli opposi«Quanto ti sbagli» disse Jacques. tori di striscio con pallottole ipo«Io trovo che bisogna sempre crite e medioborhesi. Vale per farsi i fatti degli altri». Ne è uscito Edith Piaf, «la puttana», vale un libro che ha ossa, muscoli e per la Duras, erotomane. E Martendini non solo di chi scrive ma guerite, attratta dai folli, dai criminali e dalle puttane, s'incurva soprattutto di chi è descritta. E questo «romanzo» (indica- sulle sui suoi fogli. Scrive. E s'imto come tale in copertina) inizia punta: «La mia unica certezza è quando Marguerite ha 42 anni il rifiuto». 32 __Mercoledì 30 aprile 2014__ 33 SPETTACOLI __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Esce il film «Locke» Una scena tratta dalla serie «Gomorra» che andra' in onda in Italia dal 6 Maggio su SkyAtlantic [Ansa]. La serie è già stata venduta all’estero Solo, in auto, col telefonino L’idea che fa il capolavoro ::: GEMMA GAETANI ::: FRANCESCA D’ANGELO ■■■ Romanzo criminale è stato "solo" l'antipasto. Il bello arriva adesso,più precisamente il 6 maggio alle ore 21.10, quando su Sky Atlantic HD debutterà la serie Gomorra. Un kolossal made in Italy che ha già conquistato 50 Paesistranieri, America compresa. Qui infatti la fiction andrà in onda con il titolo Gomorrah, distribuita dalla The Weinstein. Un caso, questo, quasi senza precedenti: fino ad ora solo i titoli angloamericani venivano compratisulla carta, ossia sulla sola base della sceneggiatura o del promo. Gomorra invece ha sbancato ancora prima di debuttare in patria. «Questo rappresenta una vera novità per il nostro mercato», conferma Andrea Scrosati Vice President Programming di Sky, «abbiamo ottenuto un incredibile riscontro sul piano internazionale. Questo dimostra che ilnostroPaese,oltre alla vivacità creativa che ci è sempre stata riconosciuta, vanta anche una vivacità produttiva e realizzativa di alto livello». Due i punti di forza. Il primo è, indubbiamente, l'argomento: il filone mafioso, o camorristico, tira sempre, tanto che sta diventando una bandiera del nostro mercato produttivo (con annesse polemiche di chi non vuole promuovere l'immagine di un'Italia "pizzo" e mandolino). Ma a conquistare è soprattutto il linguaggio utilizzato, tanto che per Variety il racconto vanterebbe un «grado di autenticità mai visto sino ad ora». E vedendo i primi due episodi della serie, presentati ieri in anteprima a Roma alla stampa, c'è da credergli. La sceneggiatura infatti è di ferro,grazie anche al contributo di Roberto Saviano: la serie si ispira al suo omonimo film e lo scrittore ha anche preso parte all'elaborazione del soggetto di serie. Il risultato è una storia dura, che non fa sconti alla camorra, mostrandola per quella che è: un mondo di violenza, faide, dove persino i legami di sangue soccombono sotto il peso dei regola- GOMORRA Il male visto dall’interno sbanca prima del debutto La serie sarà trasmessa da Sky, ma è già venduta in 50 paesi Per «Variety» possiede «un’autenticità mai vista finora» ::: LA SCHEDA LA STORIA In «Gomorra», serie tratta dal libro di Roberto Saviano, Pietro Savastano è uno dei boss più influenti del napoletano. Qualcuno però riesce a incastrarlo: Pietro viene arrestato dalla polizia e per il suo clan si apre una nuova era. A contendersi il potere sono la spietata moglie Imma, il figlio Genny e il camorrista Ciro, detto anche l'Immortale. Nel frattempo, infervora la faida contro il clan rivale di Salvatore Conte. I NUMERI La fiction ha contato trenta settimane di riprese, 156 location per gli interni e un budget di circa14 milioni di euro. Quasi 50 i Paesi che hanno comprato i diritti di messa in onda: tra questi, la Francia (Canal+), la Germania (SkyAtlantic), l'America Latina (Hbo) e anche gli Usa, dove la serie andrà in onda con il titolo «Gomorrah» menti di conti. Inoltre per garantire la massima aderenza al reale, ogni episodio viene visto dal punto di vista di un personaggio diverso: il primo, per esempio, attraverso gli occhi del camorrista Ciro, l'Immortale, mentre il secondo attraverso quelli del boss Pietro del clan dei Savastano, tra i più influenti del napoletano. Tre, infine, gli archi narrativi,affidati a tre registidiversi:Stefano Sollima, già registadella saga diRomanzo criminale, Francesca Comencini (Lo spazio bianco), Claudio Cupellini (Lezioni di cioccolato). «Credo che l'unico punto di vista possibile per raccontare la camorra sia quello interno», commenta Sollima, «Non puoi apporre un altro filtro, come per esempio lo sguardo di un detective o di un magistrato, perché questo presupporrebbe una visione morale«. L'ambizione della serie, infatti, è quella di restituire uno spaccato della camorra, senza addolcire la pillola con personaggi amabili, e lasciando i giu- diziallo spettatore.Lo stesso Saviano avrebbe chiesto questa unica garanzia agli autori: non indicare soluzioni, limitarsi a raccontare i meccanismi della realtà senza semplificarli ma senza nemmeno tradurli. «Non emerge alcun compiacimento per il male«, assicura il produttore di Cattleya Riccardo Tozzi,«la storia ha una dose diverità talmente forte che non permette il compiacimento ma afferma la verità in tutta la sua durezza. Raccontiamo il male fino in fondo, tanto che risulterà impossibile empatizzare con i personaggi della storia». Per i produttori e il network non ci sarebbe dunque nessun rischio di emulazione, E i personaggi, effettivamente, sono diversi da quelli di Romanzo Criminale: qui non c'è la bella vita romana, ma molta più malvagità. L'unica pecca dell'impianto scelto è che, affrancandosi da un punto di vista esterno e morale, si rinuncia di fatto a dare una dimensione di speranza alla storia. Tra nove biblioteche in tutto il mondo La grande caccia al tesoro per i testi dei Coldplay ::: LEONARDO IANNACCI ■■■ A tutto hanno pensato i fan dei Coldplay in queste ultime settimane meno che a una caccia al tesoro per saperne di più su Ghost stories. Questa la chiave scelta da Chris Martin per entrare nei meandri del nuovo attesissimo disco della band inglese, in uscita il 19 maggio. Avete capito bene: una caccia al tesoro come si faceva un tempo nelle feste parrocchiali o nelle domeniche in campagna. Per carpire i segretiche sicelano dietro le canzoni contenute nella track-list dell'album - Martin e i suoi compagni di pop si sono inventati questa idea da geni del marketing: per aumentare l'interesse attorno al disco hanno organizzato una caccia per svelare al mondo i testi ufficiali dei nove brani contenuti in Ghost Stories. La band non si è accontentata di un giochino semplice semplice a Londra e dintorni ma ha predisposto una colossale iniziativa che coinvolge i fan di tutto il mondo. Martin ha pensato di scrivere a mano i testi di ciascuna canzone e di nasconderli in nove biblioteche situate in altrettanti paesi. Un foglietto per ogni brano è stato nascosto in un libro: per trovarli iColdplay stanno fornendo su Twitter indizi e spunti simbolistici: roba da mettere in difficoltà persino il professor Robert Langdon, celeberrimo protagonista del Codice da Vinci e dell'ultimo Inferno, due tra i tanti best-seller di Dan Brown Sia le città che le biblioteche scelte dai Coldplay non sono state rese note per rendere ancor più misteriosa la caccia, così come i titoli dei libri in cui sono na- scosti. La band sta continuando a lanciare cinguettii criptati, specificando soltanto che i volumi scelti per la caccia sono in qualche modo collegati a storie di fantasmi. Una scelta che richiama il titolo dell' album ("Ghost Stories" appunto) e facilita in qualche modo la caccia. Non appena un foglietto viene trovato da un fortunato fan dentro un libro, può essere fotografato con uno smartphone e pubblicato su Twitter. Così gli amanti dei Coldplay verranno via via a conoscenza dei 9 testi delle canzoni di Martin. La spasmodica ricerca del tesoro ha coinvolto in poche ore milioni di fan sparsi in tutti e cinque i continenti: i Coldplay, difatti, sono una delle band più popolari. Anche in Italia i fan stanno partecipando alla caccia cercando di decifrare i cinguettii in codice della band. I primi indizi, diffusi mano che passano i minuti e le telefonate, Ivan si ritrova presso■■■ Ci voleva il regista Stephen ché coinvolto in un'impresa che si Knight per trasformare i due ele- rivela sempre più ardua, ma non mentipiù ordinari e quindi antici- demorde.Ilsuo capo,memorizzanematografici della coeva to in rubrica come Bastard, lo liquotidianità,sarebbe a dire iltem- cenzia, ma lui continua a guidare po che sipassa alla guida di un'au- telefonicamente Donal nella preto su alienanti strade a scorrimen- parazione del cantiere «perché la to veloce e le ormaiinevitabili tele- colata vada a buon fine». Fronteggia contrattempi dai rifonate a mezzo telefono cellulare che ne battono il ritmo, in uno svoltitanto drammaticiquanto cosplendido, piccolo ma grande mici, su quello come sugli altri film minimalista e filosofico che due suoi«terreni» in gioco.La motiene inchiodati allo schermo co- glie, ferita («Non riesco a credere che stiamo parlando di un'altra, è me un thriller. Se, come sosteneva Marshall come se fosse entrato un ladro in McLuhan, il mezzo è il messag- casa«) lo lascia. Il nascituro ha il gio, in Locke il mezzo telefonico e cordoneombelicale intorno alcolquello di locomozione personale lo, è necessario il cesareo, deve veicolano il chiaro messaggio che convincere Bethan, che non vuoattraverso quegli strumenti che ci le. Ce la fa. Sul cantiere, Donal va paiono seriali,inanimati,senza vi- in panico, scopre fratture nelle arta, ebbene no, ci passa eccome mature, inizia a bere, manca un' della vita: la nostra. Ivan, stacano- autorizzazione, ma Ivan riesce a vista capocantiere, smonta dal la- tenere testa a tutto. Lo anima la voro. È sera. A casa lo attendono rabbia nei confronti del padre, ormai morto, che lo la moglie Katririconobbemalvona, due figli, la lentieri in età partita. Alle 5,45 avanzata,colquadel giorno dopo le parla, immagidovrà condurre nariamente,guarla seconda più dando nello specgrande colata di chietto retrovisocalcestruzzo mai re, come se fosse avvenuta in Euroseduto sul sedile pa. Ma ha appeposteriore invero naricevutola televuoto. Come si fonata della dontrattasse di un na con la quale, «Locke» [u.s.] convitato, anzi, di complicidue bottiglie di vino, una sola volta ha tra- un trasportato di pietra. Ivan vuodito sua moglie: sta per partorire il le cancellare da sé le impronte gefiglio concepito quell'unica notte netiche di un padre in fuga da un passata insieme sette mesi avanti. figlio non desiderato, perché «La È fermo davanti al semaforo ros- via giusta non è scappare». La prova d'attore di Tom Harso. Al verde, potrà svoltare nella solita direzione e tornare vigliacca- dy nei panni di Ivan, 85 minuti gimente alla sua esistenza. Oppure rati in tempo reale, tre telecamere optare per raggiungere a Londra sulla Bmw, nessun altro attore in Bethan, nei confronti della quale scena, le telefonate con tutti gli alsente di doversi assumere la re- tripersonaggidelfilm chesnocciosponsabilità di non farle partorire lano la trama non preregistrate, solaun bambino lacuiprocreazio- ma recitate dagli attori in un mone è anche «colpa»" sua. Il verde tel poco lontano dall'autostrada, scatta. Ivan sterza in direzione colminimo dettaglio che glirendeva noto chiavrebbe chiamato perLondra. Decide anche di spiegare alla ché l'effetto realistico delle sue reasua famiglia e al suo capo il vero zioni fosse certo, è memorabile. Il motivo per cui quella notte non film, una via di mezzo tra diretta tornerà a casa e il mattino dopo cinematografica e improvvisazionon sarà al cantiere. Nonché di ne teatrale, è un capolavoro dei impartire tutte le istruzioni per la grandi risultati d'arte con pochi colata dell'indomani al suo sotto- mezzi. Soltanto nel minimalismo posto Donal. Unici mezzi per far filmico che sipuò davvero rifondatutto, automobile e telefono. Man re il cinema. Coldplay in concerto. Oggi organizzano una strana caccia al tesoro sull'account ufficiale Twitter dei Coldplay attraverso l'hashtag #lyricshunt, hanno portato a scoprire, per ora, soltanto il primo prezioso foglietto: un fan messicano ha scovato la busta col testo di Magic all'interno di una copia di A Christmas Carol di Charles Dickens nella biblioteca Vasconcelos di Città delMessico. Ma occhio, chi trova una delle buste può davvero trovare un tesoro. Una delle nove buste nascoste nelle biblioteche del mondo, oltre alle parole di una canzone, contiene anche un biglietto speciale per assistere in un posto privilegiato da Vip al concerto del Ghost Stories Tour a Londra: il fortunato fan che troverà questo biglietto esclusivo che consente diincontrare la band prima dello show potrà godersi in prima fila lo show alla Royal Albert Hall, l’1 luglio. 34 PALINSESTI __Mercoledì 30aprile2014__ RAI UNO RAI DUE RAI TRE CANALE 5 ITALIA UNO RETE QUATTRO LA 7 6.00 6.30 6.45 8.15 6.00 6.00 7.55 6.15 6.30 6.10 6.25 6.00 6.45 10.00 10.30 10.55 11.00 11.25 12.00 13.30 14.00 14.10 15.20 18.50 20.00 20.30 21.10 21.15 23.15 0.50 1.25 1.55 Euronews TG1 - Previsioni sulla viabilità CCISS Viaggiare informati Unomattina. Condotto da Duilio Giammaria ed Elisa Isoardi. Per il TG1 Paolo Di Giannantonio Che tempo fa (all'interno) Unomattina Storie Vere "Vivere in maniera "bizzarra"" Unomattina Verde Che tempo fa TG1 Unomattina Magazine "Ospite: Amedeo Minghi" La prova del cuoco. Condotto da Antonella Clerici TG1 TG1 Economia Verdetto Finale "La moglie invadente". Condotto da Veronica Maya La vita in diretta. Condotto da Franco Di Mare e Paola Perego L'eredità. Condotto da Fabrizio Frizzi TG1 Da Piazza Gae Aulenti a Milano Expo Milano 2015 - Conto alla rovescia (Dir.) Carosello Reloaded Firmato RaiUno Presentato da Valeria Milillo Hachiko - Il tuo migliore amico (Drammatico, 2009) con Richard Gere, Joan Allen, Jason Alexander. Regia di Lasse Hallström. Porta a Porta. Con Bruno Vespa TG1 Notte Che tempo fa Sottovoce Magazzini Einstein 8.35 10.00 11.00 11.55 13.00 13.30 13.50 14.00 16.15 17.00 17.45 17.50 18.15 18.45 20.30 21.00 21.10 23.55 0.10 1.20 1.30 2.15 Cartoon Flakes Due uomini e mezzo "Alan e Rose" con Charlie Sheen Desperate Housewives "Qualcuno ci ascolti" "Il gioco delle parti" con Teri Hatcher TG2 Insieme "Il caso Enrico Chico Forti" I Fatti Vostri. Condotto da Giancarlo Magalli, Adriana Volpe Dalla Camera dei Deputati Dichiarazione di voto finali sul decreto legge 20 marzo 2014, n. 36 (Dir.) TG2 Giorno TG2 Costume e Società Medicina 33 Detto fatto "Gli errori al volante". Condotto da Caterina Balivo Cold Case "In frantumi" con Kathryn Morris The Good Wife "Episodio pilota: Una nuova vita" con Julianna Margulies TG2 Flash L.I.S. Meteo 2 Rai TG Sport TG2 Squadra Speciale Cobra 11 "Il dossier" "Furto d'arte" con Erdogan Atalay TG2 - 20.30 Lol:-) con Réal Bossé The Voice of Italy 2 "Knockout - seconda parte". Condotto da Federico Russo con Valentina Correani. In giuria Raffaella Carrà, Noemi TG2 Il Musichione Rai Parlamento Telegiornale Prima tv Rai Hawaii Five-0 con Jack Lord Meteo 2 CANALI FREE DIGITALI Rai 4 Rai 5 16.35 Veronica Mars "Gioco pericoloso" con Kristen Bell 17.20 Rai News - Giorno 17.25 Robin Hood "Il male dei re" con Jonas Armstrong 18.10 Streghe "Hulkus Pocus" "Patto con il Destino" con Holly Marie Combs 19.40 Xena - Principessa guerriera "Xena e i dieci guerrieri" con Renée O’Connor 20.25 Heroes "Racconti ammonitori" con Milo Ventimiglia 21.10 L'avversario (Drammatico, 2002) con Daniel Auteuil, Géraldine Pailhas, François Cluze. Regia di Nicole Garcia. 23.20 Scandal "Una donna rifiutata" con Kerry Washington 0.05 You don't know Jack - Il dottor Morte (Biografico, 2010) con Al Pacino, John Goodman. Regia di Barry Levinson. 18.30 Musica sinfonica «Mendelsshon Bartholdy» 19.15 Musica sinfonica «Weber, Beethoven, Schubert» 20.40 Passepartout 21.15 Totem 22.10 Talenti del novecento 23.05 David Letterman Show. Condotto da David Letterman 23.55 Ghiaccio bollente Il Magazine Rai Storia 18.00 18.30 19.30 20.30 21.20 22.20 23.10 23.30 Rai 54 Res Tore Diario Civile Il tempo e la storia (Repl.) Diario Civile Italia in 4D R.A.M. Il tempo e la storia Rai Movie 17.45 Le avventure di Huck Finn (Avventura, 1993) con Jason Robards, Elijah Wood. Regia di S. Sommers. 7.00 7.30 8.00 10.00 10.45 12.00 12.25 12.45 13.10 14.00 14.20 14.50 15.00 16.00 16.05 16.10 19.00 19.30 20.00 20.10 20.35 21.05 23.15 0.00 1.00 1.05 RAI News Morning News Traffico Rassegna stampa italiana e internazionale TGR Buongiorno Italia TGR Buongiorno Regione Agorà. Condotto da Gerardo Greco Mi manda Raitre. Condotto da Elsa Di Gati Dalla Camera dei Deputati Dichiarazione di voto finali sul decreto legge 20 marzo 2014,n. 36 (Dir.) Meteo 3 TG3 TG3 Fuori TG Pane quotidiano "Viaggio nell'Italia che torna alla terra" Il tempo e la storia TG Regione - TG Regione Meteo TG3 - Meteo 3 TGR Leonardo Dalla Camera dei Deputati Question time (Dir.) TG3 L.I.S. TGR Piazza Affari Aspettando Geo TG3 TG Regione TG Regione Meteo Blob Pane quotidiano Un posto al sole Chi l'ha visto? "Il caso delle sorelline Schepp". Condotto da Federica Sciarelli Le storie di Chi l'ha visto?. Condotto da Federica Sciarelli TG3 Linea notte Meteo 3 Crash - impatto, contatto, convivenza "SAURA! Voci da una rivoluzione interrotta". Con Valeria Coiante 19.35 La seconda volta non si scorda mai (Commedia, 2007) con Alessandro Siani, Elisabetta Canalis. Regia di Francesco Ranieri Martinotti. 21.15 Una teenager alla Casa Bianca (Commedia, 2004) con Katie Holmes, Marc Blucas. Regia di Forest Whitaker. 23.00 L'amante inglese (Drammatico, 2009) con Kristin Scott Thomas, Sergi López, Yvan Attal. Regia di Catherine Corsini. Iris 16.05 Mari del Sud (Commedia, 2001) con Diego Abatantuono, Victoria Abril. Regia di Marcello Cesena. 17.50 Totò d'Arabia (Commedia, 1965) con Totò, Nieves Navarro, George Rigaud. Regia di José Antonio de la Loma. 19.25 Io l'ho visto 19.35 A-Team con George Peppard 20.20 Renegade con Lorenzo Lamas 8.00 8.45 11.00 13.00 13.40 14.05 14.10 14.45 16.05 16.15 17.10 18.50 20.00 20.40 21.10 23.30 1.30 2.00 2.35 4.15 Prima Pagina Traffico Borsa e Monete Meteo.it TG5 Mattina Mattino Cinque. Condotto da Federica Panicucci e Federico Novella TG5 - Ore 10 Meteo.it (all'interno) Forum. Condotto da Barbara Palombelli TG5 - Meteo.it Beautiful Grande Fratello CentoVetrine Uomini e Donne Grande Fratello Il segreto Pomeriggio Cinque. Condotto da Barbara d’Urso TG5 Minuti (all'interno) Avanti un altro. Condotto da Gerry Scotti TG5 - Meteo.it Striscia la Notizia La voce del'irruenza. Condotto da Ficarra e Picone Il segreto Angel Eyes Occhi d'angelo (Drammatico, 2001) con Jennifer Lopez, James Caviezel, Sonia Braga. Regia di Luis Mandoki. TGCom - Meteo.it (all'interno) TG5 Notte Rassegna Stampa Meteo 5 Striscia la Notizia La voce dell'irruenza (Replica) Uomini e Donne (Repl.) Crimini bianchi "La lista" con Daniele Pecci 21.10 Io l'ho visto 21.15 Oliver Twist (Drammatico, 2005) con Ben Kingsley, Frances Cuka, Barney Clark. Regia di Roman Polanski. 23.20 Io l'ho visto 23.25 Prima tv Iris December Boys (Drammatico, 2007) con Daniel Radcliffe, Lee Cormie, Christian Byers. Regia di Rod Hardy. La5 18.20 Extreme Makeover Home Edition. Condotto da Ty Pennington 19.20 Glee "L'occasione di una vita" con Matthew Morrison 20.20 Una mamma per amica "Il viaggio" con Lauren Graham 21.10 Flight 93 (Drammatico, 2006) con Brennan Elliott, Kendall Cross, Ty Olsson. Regia di Peter Markle. 22.55 Uomini e Donne. Con Maria De Filippi Cielo 18.00 Fratelli in affari 19.15 Affari al buio 7.00 7.30 8.30 9.30 10.05 11.05 12.10 12.25 13.00 13.40 14.00 14.10 14.35 15.20 16.15 17.15 18.05 18.30 19.20 20.20 23.00 23.55 1.30 Mediashopping Life Bites con Luca Solesin Friends "Il cervello nuovo" con Jennifer Aniston Vecchi Bastardi. Condotto da Paolo Ruffini (Repl.) Urban Wild (Repl.) Come mi vorrei. Condotto da Belen Rodriguez (Repl.) Dr. House - Medical Division "Genitore per caso" con Hugh Laurie Dr. House - Medical Division "Politica interna" con Hugh Laurie Cotto e mangiato Il menù del giorno Studio Aperto Meteo.it Sport Mediaset Grande Fratello Grande Fratello - Live I Simpson Dragon Ball Saga Vecchi Bastardi. Condotto da Paolo Ruffini Urban Wild Come mi vorrei. Condotto da Belen Rodriguez Prima tv I Simpson Studio Aperto Meteo.it C.S.I. "Il branco" con George Eads Calcio, UEFA Champions League 2013/2014 Semifinale. Gara di ritorno Chelsea - Atletico Madrid (Diretta) Speciale Champions League Le Iene. Condotto da Ilary Blasi, Teo Mammucari e la Gialappa's (Giorgio Gherarducci, Marco Santin e Carlo Taranto) Grande Fratello 20.15 Affari di famiglia 21.10 Patto di sangue Sorority Row (Horror, 2009) con Briana Evigan, Leah Pipes. Regia di Stewart Hendler. 23.15 Bad Teacher - Una cattiva maestra (Commedia, 2011) con Cameron Diaz, Lucy Punch. Regia di Jake Kasdan. MTV 19.50 Pranked 20.15 Prima tv Mtv New Girl "Test della fertilità" "Vasca da bagno" con Zooey Deschanel 21.10 Cyrus (Commedia, 2010) con John C. Reilly, Marisa Tomei, Jonah Hill. Regia di Jay Duplass, Mark Duplass. 23.10 The Valleys. Con Aron, Carley Canale Italia 14.00 Shopping in TV 20.30 W l'Italia. Condotto da Amadeus e V. Benatti 21.00 Cantando e Ballando 23.30 Cantando e Ballando - Story 7.20 8.15 9.40 10.45 11.30 12.00 12.55 14.00 15.30 16.30 16.40 18.55 19.35 20.30 21.15 24.00 1.30 2.30 Mediashopping Chips "L'angelo di Ponch - prima parte" con Erik Estrada Miami Vice "Cuore d'ombra" con Don Johnson Hunter "Un mestiere difficile" con Fred Dryer Carabinieri "Fedeli nei secoli" con Manuela Arcuri Ricette all'italiana TG4 - Meteo.it Un detective in corsia "L'educazione di Barbie" con Dick Van Dyke La signora in giallo "Un falco nella notte" con Angela Lansbury Lo sportello di Forum. Condotto da Barbara Palombelli Hamburg Distretto 21 "La posta in gioco" con Sanna Englund Ieri e oggi in tv Speciale Sciarada (Thriller, 1963) con Cary Grant, Audrey Hepburn, Walter Matthau. Regia di Stanley Donen. TGCom - Meteo.it (all'interno) TG4 - Meteo.it Il segreto Tempesta d'amore True Lies (Spionaggio, 1994) con Arnold Schwarzenegger, Jamie Lee Curtis, Tom Arnold. Regia di James Cameron. TGCom - Meteo.it (all'interno) Dentro la notizia "La canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II" Appuntamento con Eros Ramazzotti Ieri e oggi in tv Special 6.55 7.00 7.30 7.50 7.55 9.45 11.00 13.30 14.00 14.40 16.40 18.10 20.00 20.30 21.10 0.00 1.10 1.15 1.55 3.10 TGLa7 - Meteo Oroscopo - Traffico Movie flash Omnibus - Rassegna Stampa TG La7 Omnibus meteo Omnibus. Condotto da Andrea Pancani, Alessandra Sardoni Coffee Break. Condotto da Tiziana Panella L'aria che tira. Condotto da Myrta Merlino TG La7 TG La7 Cronache. Condotto da Bianca Caterina Bizzarri Le strade di San Francisco "La fuggiasca" "Paese straniero" con Karl Malden Il Commissario Cordier "Elezioni" con Pierre Mondy L'ispettore Barnaby "Debito di sangue" con John Nettles TG La7 Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber La Gabbia. Condotto da Gianluigi Paragone (Diretta) TG La7 Night Desk. Condotto da Flavia Fratello, Edgardo Gulotta Movie flash Otto e mezzo. Condotto da Lilli Gruber (Repl.) Coffee Break. Condotto da Tiziana Panella (Replica) L'aria che tira. Condotto da Myrta Merlino (Replica) CLASS TV Class TV (Canale 27 del digitale terrestre) 16.00 TG Giorno 16.40 BasketMania 18.10 I Cesaroni. Con Claudio Amendola, Elena Sofia Ricci 20.40 Distretto di Polizia 2 con Isabella Ferrari 22.25 Lo Schiaffo 23.15 BasketMania Class Cnbc (Canale 507 di Sky) 14.30 Bussola Economica 15.00 Linea Mercati Pomeriggio 17.00 Alert Mercati 18.00 Report - Il TG della Finanza 19.10 I Vostri Soldi 21.00 Missione Risparmio 22.00 Linea Mercati Notte 22.30 Italia Oggi TG Class Horse (Canale 221 di Sky) 17.00 Class Horse Tv Live 18.15 Special Class: Intervista a John Baumann 20.00 Special Class: FEI 5* Jundges Seminar 20.50 Saut Hermès 23.25 Class Horse TG Class TV Moda (Canale 180 di Sky) 14.00 Full Fashion Designer 16.00 Milano Models Il docu-reality sul mondo della moda 18.00 Full Fashion Designer 20.30 Fashion Dream 21.00 Full Fashion Designer 23.30 Ladies Class Life (Cubo Vision, Web Tv, IP tv) Design&Living Il gusto del Made in Italy Top Lot Le aste in diretta Ride&Drive Le novità per un viaggio straordinario My Tech La tecnologia utile Tempo di Lusso Vivere e conoscere ciò che fa la differenza Sapori&Profumi Ecco le eccellenze culinarie Art TV - Il mondo dell’arte Class Life 7 Il meglio del lifestyleVenezia PALINSESTI __Mercoledì 30 aprile 2014__ 35 SATELLITI I FILM LO SPORT TELEFILM SHOW E DOCUMENTARI RAGAZZI 15.25 Cena tra amici Con Patrick Bruel SCU 15.25 Il cacciatore di ex Con Gerard Butler SCC 15.55 Come ti ammazzo l'ex Con Heather Graham SCP 16.00 Piovono polpette SCF 16.30 Spider-Man 2 Con Tobey Maguire SCH 17.15 Una pura formalità Con Gérard Depardieu SCU 17.20 A Civil Action Con John Travolta SC CM 17.20 Sing Sing Con Enrico Montesano SCC 17.30 Il comandante e la cicogna Con Valerio Mastandrea SCP 17.35 Inkheart La leggenda di Cuore d'inchiostro Con Brendan Fraser SC1 17.40 Mandie e il Natale dimenticato Con Kelly Washington SCF 18.40 Sin City Con Jessica Alba SCH 19.10 Ruby Sparks Con Paul Dano SCU 19.10 Come d'incanto Con Amy Adams SCF 19.15 Infelici e contenti Con Renato Pozzetto SCC 19.20 La fredda luce del giorno Con Henry Cavill SC CM 19.25 Please Give Con Catherine Keener SCP 19.25 Hitchcock Con Anthony Hopkins SC1 21.00 In dreams Con Annette Bening SC CM 21.00 The Dancer Con Mia Frye SCP 21.00 Extended Version C'era una volta in America Con Robert De Niro SCU 21.00 Terapia d'urto Con Adam Sandler SCC 21.00 Ralph Spaccatutto SCF 21.10 La leggenda degli uomini straordinari Con Sean Connery SCH 21.10 Prima tv Nella casa Con Fabrice Luchini SC1 22.40 Colpi di fulmine Con Christian De Sica SCP 22.45 Dirty Teacher Con Josie Davis SC CM 22.45 Hook Capitan Uncino Con Dustin Hoffman SCF 22.50 Eurotrip Con Scott Mechlowicz SCC 23.00 Elysium Con Matt Damon SC1 23.05 The Punisher Con Tom Jane SCH 0.20 Venerdì 13 Con Jared Padalecki SC CM 0.30 L'amore dura tre anni Con Gaspard Proust SCP 0.30 Il dittatore Con Sacha Baron Cohen SCC 1.10 Spring Breakers Una vacanza da sballo Con Vanessa Hudgens SCU 1.10 Asterix e i Vichinghi SCF 1.15 Un sapore di ruggine e ossa Con Marion Cotillard SC1 1.25 X-Men - L'inizio Con James McAvoy SCH 2.00 Pronti a morire Con Sharon Stone SC CM 11.00 Biliardo, Snooker Mondiali 2014 Da Sheffield (Inghilterra) Quarti di finale (Diretta) ES 14.00 Ciclismo, Giro di Turchia 2014 4a tappa: Fethiye Marmaris (Diretta) ES 14.00 Basket, NBA 2013/2014 Playoff (Replica) SP2 14.00 Rubrica sportiva History Remix Milan vs Inter SP3 14.30 Calcio, UEFA Champions League 2013/2014 Semifinale. Gara di ritorno Bayern Monaco Real Madrid (Replica) SP1 14.30 Calcio, Bundesliga 2013/2014 32a giornata Schalke 04 - Borussia Mönchengladbach (Replica) SP3 14.55 Calcio femminile, Serie A 2013/2014 Torres - Verona RS1 15.30 Biliardo, Snooker Mondiali 2014 Da Sheffield (Inghilterra) Quarti di finale (Diretta) ES 16.40 Calcio, Serie B 2013/2014 36a giornata Latina - Palermo (Replica) SP3 17.30 Calcio, Serie A 2013/2014 Posticipo 35a giornata Sassuolo - Juventus (Sintesi) SP1 17.30 Automobilismo, Ferrari Challenge 2014 Monza: Coppa Shell Gara 2 (Replica) SP2 17.55 Calcio, Torneo Nereo Rocco 2014 Finale (Diretta) RS1 18.00 Calcio, UEFA Champions League 2013/2014 Semifinale. Gara di andata Atletico Madrid Chelsea (Sintesi) SP1 18.25 Rugby, Heineken Cup 2013/2014 Prima semifinale Saracens Clermont Auvergne (Replica) SP3 18.30 Calcio, UEFA Champions League 2013/2014 Semifinale. Gara di ritorno Bayern Monaco Real Madrid (Sintesi) SP1 18.30 Rubrica sportiva Mats Point ES 18.30 Rubrica sportiva Momenti di Golf SP2 19.00 Biliardo, Snooker Mondiali 2014 Da Sheffield (Inghilterra) Quarti di finale (Replica) ES 19.00 Rubrica sportiva History Remix Milan vs Inter SP1 19.00 Wrestling, WWE Superstars SP2 19.30 Rubrica sportiva Goal deejay SP1 19.55 Pallavolo femminile, Serie A1 2013/2014 Play Off Finale gara 1 Rebecchi Piacenza Yamamay Busto Arsizio (Diretta) RS1 20.00 Rubrica sportiva Champions League Prepartita (Diretta) SP1 20.00 Biliardo, Snooker Mondiali 2014 Da Sheffield (Inghilterra) Quarti di finale (Diretta) ES 20.00 Rubrica sportiva MotorSport SP2 20.10 Wrestling, WWE Domestic Raw SP3 20.30 Rubrica sportiva Highlights Heineken Cup SP2 2 20.40 Calcio, UEFA Champions League 2013/2014 Semifinale. Gara di ritorno Chelsea Atletico Madrid (Diretta) SP1 21.00 Rubrica sportiva Icarus SP2 21.30 Basket, NBA 2013/2014 Playoff (Replica) SP2 22.45 Rubrica sportiva Champions League postpartita (Diretta)SP1 22.45 Calcio, UEFA Champions League 2013/2014 Semifinale. Gara di ritorno Chelsea Atletico Madrid (Replica) SP3 23.00 Rubrica sportiva Watts ES 23.30 Rubrica sportiva (E' sempre) Calciomercato (Diretta) SP1 0.00 Biliardo, Snooker Mondiali 2014 Da Sheffield (Inghilterra) Quarti di finale (Replica) ES 20.30 The Big Bang Theory "La normalizzazione di Las Vegas" F 20.40 Wolfblood Sangue di lupo DY 20.50 I fantasmi di casa Hathaway "Un talento innato" NCK 21.00 Annika: Crime reporter "Il testamento di Nobel" FC 21.00 Prima tv Castle - Detective tra le righe "La discepola" FL 21.00 Finale di stagione - Prima tv Perception "Ossessione" F 21.05 Buona fortuna Charlie! "Mamma-Team" DY 21.10 Prima tv House of Cards Gli intrighi del potere "Chapter 5" SKA 21.15 I fantasmi di casa Hathaway "L'intervista magica" NCK 21.30 A tutto ritmo "Una proposta di matrimonio" DY 21.45 Drake & Josh NCK 21.50 Da Vinci's Demons "Ai confini del mondo" F 21.55 Life Bites "Auto nuova" DY 22.05 The Newsroom "Il 112° Congresso" SKA 22.10 Drake & Josh NCK 22.15 The Sleepover Club "Non c'è due senza tre" DY 22.45 Versione originale Glee "The Back-Up Plan" SKU 22.50 The Following "Il bene e il male" FC 22.50 The Big Bang Theory "La turbolenza del polpettone" F 23.00 I Jefferson "Mission: Incredible prima parte" FR 23.05 In Tour "www" DY 23.10 In Tour "Fan" DY 23.10 Versione originale Prima tv Il Trono di Spade "Oathkeeper" SKA 23.15 The Big Bang Theory "La spedizione monopolare" F 23.20 Life Bites "Il bacio di Pigy" DY 23.25 Life Bites "Tavolo riservato" DY 19.30 Prima tv Il boss della casa "Clueless Kitchen - Tsepelis" SKU 19.50 Affari di famiglia "Terminator Machine" THC 19.55 Prima tv Il boss della casa "Beginner Bathroom Baby Hineman" SKU 20.00 Affari a quattro ruote "6a stagione, episodio 5" D 20.00 I maghi del garage "Austin Re-Powered" NGC 20.15 Affari al buio "Una leggenda del rock" "La supremazia di Darrell" TH HC 20.55 Muoviti o muori "Aiuto, soffoco!" NGC 21.00 Affari a quattro ruote "Ford Fiesta XR2" D 21.05 Enigmi svelati "Piramidi" THC 21.10 Prima tv Face Off "Living Art" SKU 21.25 Muoviti o muori "Travolto dallo tsunami" NGC 21.55 Prima tv Project Runway Italia "Decima puntata: finale" FL 21.55 Prima tv Lupi di mare "Missione possibile" NGC 22.00 Prima tv Enigmi svelati "Sodoma e Gomorra" THC 22.00 Marchio di fabbrica D 22.00 Prima tv Face Off "Cosmic Circus" SKU 22.30 Marchio di fabbrica "11a stagione, episodio 4" D 22.45 Cosa ti dice il cervello? "Leader o seguace?" NGC 22.50 Quattro matrimoni in Italia "Quinta puntata" FL 22.50 Cospirazione extraterrestre "Cosa sanno i presidenti?" THC 22.55 Prima tv La febbre dell'oro "4a stagione, episodio 12" D 23.15 Cosa ti dice il cervello? "Il cibo del pensiero" NGC 23.40 Affari al buio "Una leggenda del rock" THC 23.40 Cosmos. Odissea nello spazio "L'origine degli elementi" NGC 15.25 Teen Titans Go! CN 15.45 The Cleveland Show "Cleveland il sordo" F 15.50 Scooby Doo Mystery Inc. CN 16.00 Spongebob NCK 16.10 American dad "Eredità contesa" F 16.30 Spongebob NCK 16.35 I Griffin "Stewie uccide Lois - prima parte" F 16.40 Adventure Time CN 16.55 Teenage Mutant Ninja Turtles NCK 17.00 I Simpson "Una coppia da Haw-Haw" F 17.25 I Simpson "Kill Gil, Volumi 1 e 2" F 17.25 Rabbids Invasion NCK 17.30 Lo straordinario mondo di Gumball CN 17.50 Spongebob NCK 17.55 Lo straordinario mondo di Gumball CN 18.15 Spongebob NCK 18.20 Nuova serie Uncle Grandpa CN 18.35 Adventure Time CN 18.40 Sanjay and Craig NCK 18.45 Nuovi episodi Regular Show CN 18.45 Disney Topolino "Panda-monio" DY 19.05 Spongebob NCK 19.15 I Simpson "La moglie acquatica" F 19.30 Spongebob NCK 19.35 Risatoon Lo straordinario mondo di Gumball CN 19.40 I Simpson "Vita da star" F 21.15 Regular Show CN 21.40 Adventure Time CN 22.05 Legion of Superheroes CN 22.30 Batman: The Brave and the Bold CN 22.35 Johnny Test NCK 22.55 Justice League CN 23.00 Johnny Test NCK 23.20 Green Lantern CN 23.25 Rocket Monkeys NCK LEGENDA CN Cartoon Network D Discovery Chan. 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Regia di Rosemary Rodriguez. 18.45 Hart of Dixie "Un romantico weekend" con Rachel Bilson 19.30 The Vampire Diaries "Una partita rosso sangue" "Legami familiari" con Nina Dobrev 21.15 Prima tv Pretty Little Liars "Chi c'è dentro la bara?" con Lucy Hale 22.05 The Originals "Papà tunde" con Joseph Morgan 23.00 Nip/Tuck "Rhea Reynolds" con Dylan Walsh 23.50 The Vampire Diaries "Mentre tu dormivi" con Nina Dobrev Premium Cinema Studio Universal Premium Calcio 15.45 Last Night (Drammatico, 2010) con Keira Knightley, Sam Worthington, Eva Mendes. Regia di Massy Tadjedin. 17.25 Anna Karenina (Drammatico, 2012) con Keira Knightley, Matthew Macfadyen, Jude Law. Regia di Joe Wright. 19.40 Le avventure del topino Despereaux (Animazione, 2008) Regia di Sam Fell, Robert Stevenhagen. 21.15 L'esercito delle dodici scimmie (Fantascienza, 1995) con Bruce Willis, Madeleine Stowe, Brad Pitt. Regia di Terry Gilliam. 23.25 Death Race (Azione, 2008) con Jason Statham, Joan Allen, Ian McShane. Regia di Paul W.S. Anderson. 15.50 Project Greenlight 16.25 Amori e disastri (Commedia, 1996) con Ben Stiller, Patricia Arquette, Téa Leoni. Regia di David O. Russell. 18.00 Who do You think You are? 18.50 Ipotesi di reato (Thriller, 2002) con Ben Affleck, Samuel L. Jackson, Doyle Gipson. Regia di Roger Michell. 20.40 Hollywood's best film directors 21.15 Kate & Leopold (Commedia, 2001) con Meg Ryan, Hugh Jackman, Liev Schreiber. Regia di James Mangold. 23.15 Low Budget 23.30 Occhi di Laura Mars (Thriller, 1978) con Faye Dunaway, Brad Dourif, Tommy Lee Jones. Regia di Irvin Kershner. 14.00 Sport Mediaset 14.35 Calcio, UEFA Champions League 2013/2014 Semifinale. Gara di ritorno Bayern Monaco Real Madrid (Replica) 16.25 Sport Mediaset 16.35 Calcio, UEFA Champions League 2013/2014 Semifinale. Gara di andata Atletico Madrid Chelsea (Replica) 18.30 Sport Mediaset 18.55 Highlights Lega Pro 19.15 Highlights serie A 19.45 Graffiti Tribù del Calcio 20.00 Champions League Live 20.45 Calcio, UEFA Champions League 2013/2014 Semifinale. Gara di ritorno Chelsea Atletico Madrid (Diretta) 22.40 Champions League Live 0.00 Sport Mediaset Giudice sportivo, tre turni a Felipe Il 20 maggio triangolare per Morosini Atp Monaco: Seppi al secondo turno Il giudice sportivo ha squalificato per tre giornate Felipe (Parma), che aveva colpito al volto un avversario. Un turno a Mustafi (Samp), Portanova (Genoa), Magnanelli (Sassuolo), Bardi e Rinaudo (Livorno), Bostjan,Frey e Hetemaj (Chievo), Cigarini (Atalanta),Nainggolan (Roma). Un triangolare per ricordare Piermario Morosini, morto in campo il 14 aprile 2012 a causa di un problema cardiaco. Si giocherà a Bergamo il 20 maggio: vi parteciperanno la rappresentativa Under 21 di Serie B e due squadre formate da ex compagni dello sfortunato calciatore. Andreas Seppi grazie al successo su Michael Berrer (6-3 7-5) accede al secondo turno del torneo di Monaco di Baviera: adesso affronterà il vincente del match tra Albert Ramos e Lleyton Hewitt. Fabio Fognini, testa di serie n.1 del torneo, esordirà contro il tedesco Dustin Brown. Domenica stracittadina con vista E-League Madunina che bilanci Inter e Milan è già iniziata. Thohir si accorda con Infront (80 milioni), promette due colpi e pensa a un Meazza senza terzo anello. Per Galliani tante grane: monte ingaggi, rosa da sfoltire e il probabile, salato esonero di Seedorf ::: FRANCESCO PERUGINI MATTEO SPAZIANTE ■■■ Fosse solo una questione calcistica, il derby di Milano si risolverebbe in una semplice lotta per l’Europa League. Ma nel capoluogo lombardo oggi pallone vuol dire innanzitutto soldi: quelli da trovare per tornare competitivi in Italia e in Europa. Erick Thohir li cerca dal suo primo giorno all’Inter e sta facendo passi da gigante, come dimostra l’accordo ufficializzato ieri con Infront (ma anche quello stretto con la Nike per il merchandising), che gestirà non solo gli sponsor, ma anche l’ospitalità legata alle aziende a San Siro. Un nuovo contratto che apre la caccia ai diritti tv asiatici e porterà nelle casse 80 milioni di euro nei prossimi 4 anni (il 50% in più delprecedente):soldi garantiti - anche se Infront non dovesse trovare nuovisponsor - che Thohir e Fassone sperano di far salire presto a 100/120 milioni totali. Un bel gruzzoletto che servirà per ottenere il rifinanziamento e lo spostamento delle garanzie bancarie da Moratti all’attuale patron, ma anche per il mercato. La conferma è arrivata dallo stesso Thohir, che ieri ha parlato di «due nuovi acquisti» a giugno. Niente nomi ancora, anche perché «è importante capire qualigiocatori resteranno»,le parole del magnate indonesiano, «aggiungeremo deigiocatori, probabilmente sulle fasce ma valuteremo anche centrocampo e attacco». Ripartendo dalla fiducia ad Icardi e Kovacic, «è importante crescere con loro». Infront gestirà anche la corporate hospitality di San Siro, ancora centrale nella mente di Thohir. Al punto che l’Inter potrebbe addirittura decidere di eliminare il terzo anello,riducendo la capienza di circa 20mila spettatori, in linea con la media di pubblico delle ultime stagioni (quest’anno 45mila tifosi a gara). Guarda a est invece il Milan nella speranza di veder arrivare nuovi soci. Il contratto con Emirates verrà rinnovato a giugno, altripotrebbero essere chiusi entro fine stagione, ma per quanto riguarda le quote la situazioneèancora nebbiosa (da seguire ilcinese Zong Quingzhou). La filosofia rossonera èstata ribadita ieri da Silvio Berlusconi che ha bollato come «fantasie altrui» le voci sulla cessione del club, a Peter Lim e non solo. La ricerca di un socio di A sinistra, Marco Bogarelli (presidente Infront) ed Erick Thohir, patron dell’Inter, dopo la firma dell’accordo. A destra, i due amministratori delegati del Milan, Adriano Galliani e Barbara Berlusconi [inter.it e Ansa] minoranza è complessa, soprattutto finché non saranno chiari i piani per lo stadio: è difficile dunque che arrivino soldi freschi entro l’estate. Così mentre sembra ormai segnato il destino di Seedorf in panchina - tutto da scoprire invece quello dei 10 milioni di euro lordi che la società gli ha promesso fino al 2016 - si fa sempre più scuro il quadro che attende il prossimo allenatore del Milan. Soprattutto se a ricevere l’incarico sarà Filippo Inzaghi, favorito numero 1. Nessuno vorrebbe mandarlo allo sbaraglio con una rosa non all’altezza, ma in una estate Galliani non potrà fare miracoli. Il 1˚ luglio il Milan si ritroverà in rosa circa 40 giocatori con i rientri dai prestiti: Vergara, Didac Vilà,Nocerino, Matri. Monte ingaggida sfoltire almeno del20% percoprire i mancati introiti Champions. Tra i risparmi non ci sarà però Cori territoriali, il club annuncia ricorso Il giudice chiude la curva nerazzurra Rovinata la festa d’addio di Zanetti ::: MILANO ■■■ Alla Milano del calcio le fe- ste d’addio per le bandiere non sembrano piacere. Dopo gli insulti della Curva Sud a Maldini nel 2009 , gli ultras dell’Inter stanno provando a mandare all’aria l’ultimo saluto ufficiale a Javier Zanetti (ma non solo), previsto per il 10 maggio contro la Lazio. Anzi, per ora ci sono riusciti. I cori contro i napoletani durante la sfida di sabato, infatti, hanno portato alla chiusura della Nord per due giornate (la seconda verrà scontata nel prossimo campionato). Quattro cori, «al 19’ e al 24’ del primo tempo, all’11’ ed al 13’ del secondo» si legge sul comunicato, che non permetteranno ai tifosi della curva diassistere all’ultima partita non solo del totem argentino, ma anche di giocatori che hanno fatto la storia come Milito, Samuel e Cambiasso (forse). Non sarà come fischiare ilproprio simbolo come fatto dai cugini, ma non il migliorcomportamento da chida anni canta «c’è solo un capitano». Che Zanetti sia giunto al traguardo comunqueè ormaiconfermat. A chiarire la situazione ci ha pensato ancora il presidente Thohir, a margine dell’evento con Infront: «Ci vedremo per capire il suo ruolo nel management al termine della stagione - le parole del magnate -. Fra noi c’è un’ottima intesa equesto è importante.È stato ed è un uomo importante per l’Inter,è un bene che luifaccia parte della società in futuro». Intanto però la chiusura della curva non ha certo lasciato felice il patron: «Dobbiamo rispettare la decisio- ne, allo stesso tempo è la cultura dei tifosi fare così. Non è razzismo, non si parla di colore della pelle,è solo diversità dicultura tra le città.È una legge,serve rispettarla. Però dobbiamo capire le tradizioni culturali. Io sono diverso e questo è il mio pensiero a riguardo». La decisione quindi della società pare quindi quella di fare ricorso, anche perché salutare Zanetti senza tifosi «sarebbe una tristezza per tutti noi e per il calcio in generale», ha dichiarato il dg nerazzurro Fassone, che ha poi proseguito: «L’ho presa male quando ho saputo, la mia predisposizione è di fare certamente ricorso». Il clima festoso non mancherà comunque, Kakà, deciso a rimanere. Dopo aver identificato il prossimo tecnico e scelto ilnuovo ds,dunque, Galliani dovrà prima sfoltire la rosa e poi rinforzarla in una sola estate. Una missione impossibile se non attraverso i sacrifici dei big: De Sciglio (valutato 20 milioni), Abate, Montolivo e Balotelli in caso di super Mondiale. E quasi certamente il mancato riscatto di Taarabt, il cui prezzo è già schizzato alle stelle. A meno che Seedorf con una vittoria nel derby - che manca dal 2011 non riconquisti il patron e costringa il calcio milanese a rifare i conti. L’EX INTERISTA Quaresma «trivelato» Furto da 250mila euro Brutta sorpresa per l’ex interista Ricardo Quaresma, ora al Porto. Mentre stava giocando la semifinale della Coppa di Portogallo persa con il Benfica ai rigori, i ladri gli hanno svaligiato casa: bottino da 250mila euro fra soldi, orologi, gioielli e scarpe da calcio. Javier Zanetti, 41 anni il prosismo 10 agosto. All’Inter dal 1995, è capitano dal 1999 dopo l’addio di Beppe Bergomi [LaP] soprattutto se l’obiettivo Europa League sarà centrato, visto che teoricamente dovrebbero mancare solo 7mila tifosi circa su 80mila che potrebbero presentarsi a San Siro. Resterebbe però una scelta difficile da spiegare, quella degli ultras. Più attenti a «combattere il sistema» (un sistema che già si è piegato visto che la norma sul razzismo è stata cambiata e verrà cambiata nuovamente per la prossima stagione) che a voler salutare il proprio capitano. Che la legge sia discutibile lo diciamo su queste pagine da mesi e mesi, stavolta bastava usare un po’ più di intelligenza. M. SPA. 37 SPORT __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ Striscione anti-Özil, tifosi meranesi rischiano maxi multa Galatasaray-Mancini, è capolinea: già pronto Lucescu MONACO (GER) Quattro tifosi meranesi del Bayern rischiano di dover risarcire alla loro squadra del cuore 100mila euro di danni per aver esposto, il 9 aprile scorso, durante la partita degli ottavi di finale di Champions con l’Arsenal, uno striscione anti-gay riferito a Mesut Özil: «Gay Gunners», la scritta. L’Uefa aveva infatti stabilito una multa di 10mila euro e la chiusura di una curva nella seguente partita a Mona- ISTANBUL (TUR) Nella prossima stagione Mircea Lucescu prenderà il posto di Roberto Mancini sulla panchina delGalatasaray. Secondo la stampa rumena l’accordo verbale è stato già raggiunto: l’attuale allenatore dello Shakhtar Donetsk (con cui ha vinto 7 campionati e la Coppa Uefa nel 2009) guiderà la formazione della capitale turca per i prossimi due anni. Si tratta di un ritorno, perché il tecnico - con ::: FRANCESCO PERUGINI MONACO DI BAVIERA (GER) ■■■ È più difficile ripetere la storia o scriverla? È la domanda che dà il senso a Bayern-Real: semifinale di ritorno per sorteggio, finale anticipata per destino. A Lisbona si scriverà l’ultimo atto contro Mou o Simeone, ma il colpo di scena di questa stagione europea arriva all’Allianz Arena. La cattedrale dei campioni d’Europa, infatti, incorona la maestà di Carlo Ancelotti: prima finale lontano dal Milan, quarta della carriera (ma senza Xabi Alonso squalificato: un bel guaio) che potrebbe valere quell’ambitissima “Decima” così a lungo bramata dai tifosi delle merengues. IlReala Monaco non ha maivinto, ma può accontentarsi del pareggio dopo l’1-0 del Bernabeu. “Catenaccio non è una parolaccia”, ha detto Ancelotti puntando sulle ripartenze con tutta la velocità di Bale e Ronaldo. Guardiola schiera tutta la potenza di fuoco rinunciando a Javi Martinez.Nelminuto di silenzio che precede la partita è bello immaginare Tito Vilanova al fianco dell’amico Guardiola e Vujadin Boskov idealmentedinuovo sulla panchina delReal Madrid: brividi esauriti, parola al campo. Chi si aspetta un autobus blanco davantialla porta diCasillas non conosce Carletto: le merengues cominciano altissime,sfidando l’incubo-Guardiola con pressing e personalità. Perché il Real non vuole più umiliarsi di fronte al tiki-taken di Pep. Così Carvajal si appiccica a Ribery, mentre il grande deluso del Pallone d’oro 2013 scompare al cospetto diCristiano Rolando:a posteriori,la scelta delvincitore viene giustificata. Invisibile anche Robben, oscurato da Coentrao. I fenomeni di Heynckes tornano in una notte gli incompiuti che avevamo imparato a conoscere. È Sergio Ramos ad abbattere a testate il superomismo dei bavaresi in 4’. Prima su angolo al 15’, poi su calcio di punizione di Di Maria toccato da Pepe: il difensore del Real vendica così a due anni di distanza quel rigore sparacchiato alle stelle in un’identica semifinale. In mezzo c’è solo il tempo per un’entrataccia di Dante su CR7 (solo giallo) e per il nervosismo dei tedeschi. Si capisce che la guerra psicologica l’ha vinta Ancelotti prima del fischio d’inizio, già dalla vittoria diumiltà delBernabeu. Si inchina il guardiolismo, picconato pure dalle critiche interne di Beckenbauer. Il contropiede si vede finalmente al 35’ ed è fatale: Bale brucia tutti, Ronaldo conclude alle spalle di Neuer.Golnumero 15 in questa edizione, nessuno come lui: battuti Altafini e soprattutto Messi. Dopo mezzora è 3-0, che diventa 4-0 all’89’ grazie alla punizione “furba” sotto la barriera diCristiano,che decolla a quota 16. Un mostro lui, un’altra partita perfetta per Carletto, all’altezza solo di quella contro lo United nel 2007 a San Siro. Le idee non si possono esportare e basta, i grandi allenatori sì. E il miglior tecnico d’Europa oggi è italiano. co. Altro striscione contestato dalla Uefa quello proKosovo («Diciamo no al razzismo e sì al Kosovo») che la settimana prima aveva giocato la sua prima amichevole internazionale contro Haiti (finita 0-0). Da qui, la rabbia del Bayern, che, come aveva già annunciato l’ad Karl-Heinz Rummenigge, sta per avanzare la richiesta danniverso itifosicon un risarcimento da 100mila euro. trascorsi anche in Italia - ha già allenato il Galatasaray vincendo nel 2002 il titolo turco. Mancini,invece,potrebbe lasciare igiallorossidopo una sola stagione,nonostante un contratto triennale: risultati scadenti e dissidi con la dirigenza alla base del probabile divorzio. Per lui si fa largo l’ipotesi Monaco, guarda caso il club - assieme al Gala che ha bussato alla porta del Milan per Balotelli. BAYERN UMILIATO: 0-4 Il capolavoro all’italiana di Carletto il conquistatore Il Real sbanca Monaco e va in finale di Champions. In gol Ramos e Ronaldo (doppiette) ma il merito è di Ancelotti. Contropiede e mentalità: così la «Decima» è davvero possibile BAYERN M.-R. MADRID 0-4 RETI: 16' pt e 20' pt Ramos, 34' pt e 44’ st Ronaldo. BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer 5; Lahm 6, Dante 5, Boateng 5, Alaba 5.5; Schweinsteiger 5.5, Kroos 5.5; Robben 5.5, Muller 5 (26’ st Pizarro sv), Ribery 5 (26’ st Götze sv); Mandzukic 5 (1' st Javi Martinez 6). All. Guardiola. REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas 6; Carvajal 6.5, Pepe 6.5, Ramos 8 (30’ st Varane sv), Coentrao 6; Xabi Alonso 6, Modric 6.5, Di Maria 7.5 (37’ st Casemiro sv); Bale 7, Benzema 6.5 (35’ st Isco sv), Ronaldo 8.5. All. Ancelotti. ARBITRO: Proença. NOTE: ammoniti Dante, Xabi Alonso. Cristiano Ronaldo, 29 anni, ieri ha segnato il 16˚ gol in stagione in Champions League: è record [Ansa] Il grande sconfitto Pep non è un fenomeno da esportazione Ha provato a stravolgere una macchina perfetta, ma ha fallito l’esame più importante: l’Europa ::: TOMMASO LORENZINI ■■■ L’eliminazione roboante del Bayern da quella Champions che aveva dominato, poco meno di un anno fa, è il grande fallimento di Pep Guardiola (nella settimana dell’addio all’amico Tito). Questo non vuol dire svignarsela dal carro del vincitore, ma è la constatazione che il suo calcio non è (ancora) da esportazione, che oltre altiki-taka,alsuo tiki-taka,c’è dipiù.Aspettando Mou, glielo ha spiegato Ancelotti - allievo di Liedholm - a colpi di contropiede e sopracciglio. Roba semplice, sublimata dagli interpreti. Pep ha accettato l’offerta che gli era stata fatta da Hoeness e Rummenigge, ben prima che quel furbastro di Heynckes svelasse al mondo la sua macchina perfetta. A giochi fatti, vale a dire dopo che il Bayern aveva portato a casa il triplete, forse Guardiola non avrebbe mai accettato. Certo,gli va dato atto di aver avuto coerenza. Ha provato comunque a stravolgere perricominciare, nessuna scopiazzatura ma fogli bianchi per un nuovo capitolo. Come direbbero quelli bravi, però, ha reso irriconoscibile «una squadra Pep Guardiola, mister del Bayern [Ansa] che giocava a memoria». E la mente vola alle scorribande di Ribery, al portar palla d’esterno diRobben che ipnotizzava i difensori,alle incursioni di Schweinsteiger, alle zampate dello sfortunato Mario Gomez spedito a Firenze perché non serviva. Tutto questo non esiste più, il “pan- zer Bayern” verticale, spietato, ma pragmatico e spettacolare allo stesso tempo, è stato messo in garage, Lahm a zonzo, Martinez inebetito. Al suo posto l’accerchiamento, il possesso, la finalizzazione riservata agli ultimi 16 metri. Il calcio di Pep è andato bene in una Bundesliga molto meno competitiva delle chiacchiaere messe in giro, era poesia quando si trattava di Messi, Xavi, Iniesta: ieri sera è apparso un football da post birreria,i giocatori smarriti perché privati diuno spartito certo. Eppure erano gli stessi che dominavano. Dove è l’errore? È nell’assunto che l’idea possa vincere sui giocatori, che al modulo ci si adatta, non che si adatta il modulo. Anche Sacchi, che del suo rigido impianto digioco ha fatto una rivoluzione, non poteva non permettere che la classe e la fantasia di Van Basten, Gullit o di un Baresi che si involava all’ala fossero imbrigliate. Una squadra muscolare e istintiva non deve pensare, deve agire. Per questo Heynckes con il Bayern ha vinto tutto, mentre Guardiola ha per la prima volta firmato un autogol. Pep cambierà tutto (e tutti) il prossimo anno? Chelsea-Atletico Una settimana per rimanere Special One LONDRA Fosse stato solo per gli innumerevoli trionfi, Josè Mourinho sarebbe stato solo un grande allenatore. E invece lui è lo Special One:unico, inimitabile, irripetibile. Perché non basta vincere per essere speciale: bisogna vedere da vicino, quasi accarezzare il fallimento, e poi evitarlo, schivarlo all’ultimo. Mou ne è un maestro: sulconfine sottilissimo che divide il successo dal flop, gli capita quasi sempre di rimanere dalla parte giusta ed evitare il precipizio. Chissà dove lo porterà questo finale di stagione, diviso tra la Champions e il rush finale in Premier. Che lui stesso ha riaperto, con il successo di Liverpool,adesso avantidisolidue punti.Solo Mou poteva,con un manipolo dipanchinari, rovinare la festa di Anfield, che aspetta palpitante il titolo da 24 anni. Ci è riuscito con il «bus parcheggiato davanti alla porta», la tattica che indispettisce gliesteti della pedata.Allo stesso modo ha progettato la qualificazione alla finale di Champions. A Madrid, è finita 0-0, tutti scontenti eccetto Mou. Oggi (ore 20.45, diretta su Italia 1 e Sky) ha bisogno necessariamente della vittoria per raggiungere la finale con il Chelsea per la prima volta. In casa i Blues hanno vinto 20 volte su 24 in stagione e il portoghese recupera anche pedine fondamentali: Cech e Terry,uscitimalconci a Madrid, potrebbero esserci, come Eto’o e Hazard, che all’andata non c’erano proprio. Certo, con un pareggio con gol Josè sarebbe a casa. Ma già altre volte ha trovato sulla sua strada gli spettri del fallimento, riuscendo a passarci sopra. E se ci riesci, allora puoi permetterti di ricordare gli «zeru tituli» dei tuoi avversari. NICOLA BORGHI 38 __Mercoledì 30 aprile 2014__ 39 SPORT __Mercoledì 30 aprile 2014__ commenta su www.liberoquotidiano.it @ La curva Maratona del Torino domenica ha esposto un lungo striscione commemorativo dei morti di Superga [Ansa] ::: FEDERICO DANESI TORINO ■■■ Ci sono tragedie di serie A e altre che iltempo allontana,cancellandone la memoria. Così succede che il Liverpool abbia commosso il mondo per commemorare i suoi morti a Hillsborough, non più tardi didue settimane fa, mentre da queste parti il Toro debba letteralmente volare per commemorare una tragedia che tutta Italia visse come sua 65 anni fa, ma che la Lega Calcio ha deciso d’ignorare per dovere di calendario. La pezza è arrivata in corsa,messa dalpresidente Cairo che ha deciso di affittare un volo charter che permetterà ai giocatori e allo staff, una volta esaurito l’impegno contro il Chievo, di rientrare in tempo record a Torino. Così dalle 20, orario assolutamente insolito per le abitudine tutte sabaude della Basilica di Superga che ai Savoia è tanto cara, comincerà la messa per ricordare la tragedia del 1949, quella squadra rimasta nella storia delcalcio mondiale e tutti gli altri, in primis giornalisti ed equipaggio del volo, che furono spazzati via dallo schianto. Tutto quello che aveva ottenuto il Toro dalla Lega era poter mettere il lutto al braccio e cominciare con un minuto di raccoglimento, perché c’è la regolarità del campionato da preservare. Ovviamente Beretta e compagnia l’hanno spiegato al Chievo ma lo spiegheranno anche a chi lotta per salvarsi insieme ai clivensi, come il Sassuolo che invece per dovere di Coppa Italia a Firenze sarà impegnato martedì sera. Oppure lo spiegheranno al Verona, che sta lottando con i granata per un posto in E-League e però,visto che l’Olimpico romano sabato sera sarà occupato dalla finale di cui sopra, con la Lazio giocherà lunedì. Un po’ come farà la Juve per celebrare il suo scudetto contro l’Atalanta, ad oltre 24 ore da quando scenderà in campo la Roma. Semplicemente per questo, anche se per loro è tutto, i tifosi del Toro hanno vissuto una settimana RABBIA GRANATA Superga può anche aspettare La Lega snobba il Grande Toro Basket Nba Il boss dei Clippers sospeso a vita per frasi razziste No allo spostamento per il match in casa del Chievo che cade nel 65˚anniversario Cairo farà rientrare la squadra con un volo speciale. Bruno: «Non c’è rispetto» di fibrillazione e da ieri mattina mi- la partita tutti assieme, non potennacciavano azioni do avere i propri di proteste clamoidoli sotto mano. rose. C’era chi proNon sarà così,perponeva di mandaché a rendere dire a Verona la Priversa l’ennesima mavera, alla faccia giornata dell’orgodel possibile sogno glio granata ci ha europeo, giusto pensato la società, per avere il piacere arrivando là dove di salire tutti assieil governo del calme sul Colle e chi cio non aveva sapiù semplicemen- Pasquale Bruno [web] puto guardare. te di montare un E un tifoso spemaxischermo a Superga per vivere ciale come Pasquale Bruno non può che esultare: «Il Torino è la leggenda del calcio italiano e lo devono capire tutti, anche se solo chi l’ha vissuto da dentro come me lo sa fino in fondo. È assurdo che si abbiacosì poca considerazionedella storia, capisco benissimo l’ira dei tifosi».Un Toro da Europa a luimette i brividi: «So che i tifosi domenica hanno invocato Amsterdam e la nostra finale persa con l’Ajax. Quando siamo tornati a Torino, all’aeroporto c’erano più di diecimila persone ad aspettarci e applaudirci. Questa è la gente del Toro, meriterebbe più rispetto». Ancora una volta il cuore della commemorazione, già dal mattino didomenica,saranno le rovine dello stadio Filadelfia, con un torneo di calcio a 5 per i Pulcini (in campo Toro,Novara e la Scuola Calcio guidata da Paolino Pulici), musica e incontri anche con rappresentanze del River Plate e del Benfica, che oggicon la squadra - alla vigilia della semifinale contro la Juve - salirà a Superga.È semplicemente che all’estero ci vedono in un altro modo, sanno cos’è la storia. Domani i venti anni dalla tragedia Senna campione anche in libreria La vicenda di Ayrton osservata e raccontata da mille angolazioni. Vi segnaliamo le uscite migliori ::: TOMMASO LORENZINI ■■■ Il destino di cambiare una disciplina è toccato a pochissimi: Ali nel pugilato,Maradona nel calcio,Tiger Woods nelgolf. Dopo Ayrton Senna, la F1 non è più stata la stessa, soprattutto per quel che riguarda la sicurezza. Ma ci voleva il sacrificio dell’ultimo degli ultimi (Roland Ratzenberger) e del più grande. Quella di stasera, 20 anni fa, sarebbe stata l’ultima notte di Ayrton: il 1˚ maggio se ne sarebbe andato. Una notte di pensieri e riflessioni, nella solita Suite 200 dell’Hotel Castello, dove il fratello Leonardo gli fa ascoltare un nastro che contiene registrazioni compromettenti di Adriane, la fidanzata così invisa alla famiglia. Quelle ultime ore ce le racconta Giorgio Terruzzi, che Senna lo ha conosciuto da vicino al pari di Leo Turrini, che fece il volo diretto a Senna, morto il 1˚ maggio 1994 [web] Rio seduto accanto alla bara diAyrton,voluta dal comandante in prima classe dopo aver fatto smontare 4 sedili, comunicando che si rifiutava di sistemare Senna nella stiva. E i passeggeri trascorsero il volo in processione a pregare e piangere sulla bara. E quanto sia ancora vivo il ricordo del brasiliano lo testimoniano le numerose uscite in libreria. Ve ne elenchiamo alcune, che raccontano la vita e la tragica fine, l’indagine sull’incidente e il controverso processo finito in prescrizione. Senna, il destino di un campione (Richard Williams, Sperling & Kupfer, euro 14,45); Senna, in viaggio con Ayrton (Leo Turrini, Imprimatur, euro 12,75); Suite 200. L’ultima notte di Ayrton Senna (Giorgio Terruzzi, 66th and 2nd, euro 12,75); Senna, cronaca di una tragedia (Franco Panortiti, Absolutely Free, euro 12,75); Immortale. Ayrton Senna campione di tutti (Beppe Donazzan, Ultra, euro 8,41); Ayrton Senna, le immagini del mito (Sergio Meda, Edizioni Capricorno, euro 9,90); «Lassù non ci sono muretti...» 1994-2014. Un ricordo lungo 20 anni (M. Cantelli, Il Nuovo Diario Messaggero, euro 10) Donald Sterling [Ansa] ::: VALERIO FELLETTI ■■■ Costano caro a Donald Sterling, 80 anni, proprietario dei Los Angeles Clippers, le frasi razziste resenote nei giorniscorsi. Il boss della squadra californiana è stato squalificato a vita dalla Nba (non potrà assistere a gare né ad allenamenti e nemmeno potrà entrare negli uffici della società), con una multa da 2.5 milioni didollarie verrà spinto a cedere ilteam.Sterling è finito nella bufera dopo la pubblicazione di un file audio sul sito TMZ di una telefonata con la sua compagna, una modella identificata come V. Stiviano: «Perché devi portare persone di colore alle mie partite? Puoi fare quello che vuoi, ti chiedo solo di non portare queste persone alle miepartite...Puoiammirare Magic Johnson in privato, ma non mettere la foto su Instagram e non portarlo alle mie partite». 40 __Mercoledì 30 aprile 2014__ BOOM DI AUTO IN CONDIVISIONE Iscritti in 90mila al car sharing Debuttano 80 auto di Twist FABIO MANGINI a pagina 45 OGGI LA FESTA IN PIAZZA AULENTI I NUMERI DI IERI ::: 4 Rapine ::: 50 Borseggi ::: 47 Furti in appartamenti e negozi ::: 39 Furti a bordo di auto Bocelli canta l’inno di Expo sulle note di Morricone ::: 6 Scippi ::: 1 Truffa ::: 8 Furti di autovetture ::: 6 Arresti LEONARDO IANNACCI a pagina 45 Redazione cronaca: viale Majno 42, 20129 Milano; telefono 02.999666; fax 02.99966227; email: [email protected]. Pubblicità: SYSTEM24, via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano; tel. 02.3022 1/3837/3820 - Fax 02.30223214 Mille no global in piazza: «A morte i fascisti» Pisapia omaggia Ramelli. E i compagni s’infuriano Giuliano onora il giovane Msi ucciso nel ’75: «Serve una pacificazione nazionale». Sel e Prc in rivolta: «Parole fuori luogo» ::: ■■■ Giuliano Pisapia rende omaggio alla lapide di Sergio Ramelli. Va a stringere la mano all’avversario Riccardo De Corato che sembra sorpreso, e poi si ferma con tutto il gruppo davanti alla lapide che ricorda il ragazzo di 19 anni del Fronte della gioventù ucciso dai militanti di Avanguardia Operaia: «Ora serve una pacificazione nazionale». «Ci sono voluti tre anni, ma finalmente questa volta il sindaco era presente alla cerimonia in ricordo di Sergio Ramelli», commenta Riccardo De De Corato. Il suo segnale è stato così forte da far infuriare i “compagni”: da Mirko Mazzali di Sel a Rifondazione Comunista denunciano «parole fuori luogo». Critiche perfino dal braccio destro Paolo Limonta. SALVATORE GARZILLO a pagina 43 Ilcommento Dopotreanni ungestocoraggioso dasindacoditutti ::: MICHELA RAVALICO ■■■ «Chil’ha detto che non ci vado?». Con questa frase, sibillina, il sindaco Giuliano Pisapia aveva risposto al consigliere diFratelli d’Italia,Marco Osnato, che lo invitava a partecipare alla commemorazione per Sergio Ramelli. Alla fine ci è andato davvero. Pisapia si è presentato affiancato da un nutrito gruppo di delegati del Pd milanese tra cui il segretario renziano Pietro Bussolati,il capogruppo in consiglio comunale Lamberto Bertolé e l’assessore alla Mobilità Pier Francesco Maran. Il suo gesto, che incontra il pieno plauso delle forze del centro destra, non piace a tutti a sinistra. Uno dei consiglieri più affezionati del sindaco,l’avvocato Mirko Mazzali di Sel (con cui è stato compagno di foro nella difesa della moglie e della figlia di Dax, un giovane dei centri sociali vittima di un’aggressione da parte di un ragazzo di destra), ha criticato la scelta delle parole. «Il termine pacificazione nazionale onestamente non si può proprio sentire», scrive Mazzali su Facebook. Pisapia, invece, non solo è andato in via Bronzino per presenziare alla deposizione della corona sulla lapide in ricordo di Ramelli,ma ha parlato di «pacificazione nazionale»,perché «questi fatti non accadano mai più». Una scelta controcorrente: nemmeno l’ex primo cittadino Letizia Moratti era mai andata (inviava sempre il vicesindaco, Riccardo De Corato), e solo una volta si era presentato il sindaco di Forza Italia, Gabriele Albertini. La decisione di ieri, che noi di Libero non possiamo che applaudire (in un editoriale una settimana fa lo avevamo invitato a partecipare per dimostrare di essere «il sindaco di tutti e non di una parte»), non è altrettanto compresa nel suo ambiente. « Si è giocato il mio voto per sempre», «Va a ricordare Ramelli per tentare la conciliazione, però non l’ho mai visto ad un corteo per Dax», sono alcuni commenti a caldo su Twitter. In dissenso anche Rifondazione: «Non possiamo condividere».Cosa lo abbia convinto lo sanno solo lui e la sua coscienza. È certo che alle prossime elezioni sarà costretto a rivedere la rosa degli alleati. A meno che, ma è solo un sospetto, non sia il primo vero passo per un ricollocamento al centro. Il centro di Matteo Renzi. CERIMONIA E POLEMICHE Il sindaco Pisapia rende omaggio a Sergio Ramelli nei giardini intitolati al ragazzo del Fronte della Gioventù ucciso dai militanti di Avanguardia Operaia nel 1975; sopra la marcia no global contro il corteo della destra [Fotogramma] Majorino: sì a un progetto unitario La squadra del renziano svita le barriere a Bergamo La giunta fa felici i musulmani «Via libera alla moschea tra un mese» L’ultimo show di Giorgio Gori: boicottare le panchine anti-bivacco ■■■ Fumata nera sulla moschea dopo due ore di vertice tra le comunità islamiche e l’assessore alWelfare,Pierfrancesco Majorino. Il Comune e i delegati musulmani si prendono un altro mese. Il prossimo incontro è previso il 29 maggio. «Registriamo un piccolo passo avantiper arrivare alla definizione di un progetto unitario che permetta a questa città di dotarsi di ■■■ Le panchine «anti-bivacco» di Bergamo infuocano lo scontro politico in vista delle prossime amministrative. Lunedì pomeriggio Gianluca Spitalieri, candidato di Patto Civico - lista che sostiene Giorgio Gori ha smontato i braccioli presenti in via sperimentale su alcune panchine del centro città. E ieri l’ex direttore di Canale 5 siè fatto fotografare,con tan- un luogo dedicato alla religione islamica», ha dichiarato Majorino. Il progetto dovrà essere a costo zero per il Comune, anche se non si esclude che la moschea possa sorgere su un’area pubblica (al contrario di quanto detto in passato). Piccardo del Caim ribadisce: «Per noi il progetto migliore è quello di Lampugnano». MICHELA RAVALICO a pagina 42 Al centro dell’Olimpia Samuels sanzioni per 1.700 euro Star del basket senza freni: 17 multe al volante in due mesi ::: MATTEO SPAZIANTE ■■■ Evidentemente le regole della strada non sono il piatto forte per Samardo Samuels. Il centro giamaicano dell’Ea7, infatti, ha pubblicato nella serata di lunedì su Instagram una foto dell’elenco delle multe che il Comune di Milano gli ha affibbiato negli ultimi due mesi. Ben 14 infrazioni tra il 30 gennaio e il primo marzo per un totale di 1.729 euro da versare nelle casse dell’amministrazione (che saranno trattenuti dal suo stipendio) e 8 punti che dovrebbero venir decurtati dalla patente del giocatore dell’Olimpia. Si va dai 546 euro (e 6 punti) per aver superato di 60km/h il limite di velo- cità ai 58 (e due punti) per aver parcheggiato in un posto riservato ai portatori di handicap, passando per i 4 ingressi di Area C non pagati da 376 euro, 6 divieti di sosta da 502 euro e due viaggi nella zona riservata ai mezzi pubblici da 188 euro. Multe non da poco per Samuels, che sul famoso social network (da dove ha poi eliminato la foto) ha commentato: «Guidare in Italia è orribile! Parliamo di 1729 euro di multe per il parcheggio in due mesi!». Saranno forse le difficoltà con il codice della strada ad aver spinto l'ex centro dei Cleveland Cavaliers verso l’uso della bicicletta, utilizzata dal giamaicano anche per presentarsi agli allenamenti. to di banana, proprio su una delle panchine contestate. L’assessore alla Sicurezza Massimo Bandera attacca: «È esclusivamente un tentativo difarsi propaganda elettorale, l’iniziativa èstata annunciata un anno fa e lasciare delle panchine su cui sipuò dormire non è una soluzione ai problemi di marginalità». LUCA BASSI a pagina 47 42 CRONACA __Mercoledì 30 aprile 2014__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it Vertice a Palazzo Marino IL SOPRALLUOGO La giunta fa felice l’islam «Via libera tra un mese alla nuova moschea» Cascina Merlata Pronta nel 2015 la bretella per Rho Majorino accelera sul minareto: «Sì a un progetto unitario delle comunità» Soddisfatti i musulmani. Piccardo: «Ora il Comune ci assegni il Palasharp» ::: MICHELA RAVALICO ■■■ Fumata nera dal primo in- contro tra le comunità islamiche milanesi e l’assessore al Welfare, Pierfrancesco Majorino, a cui il sindaco ha affidato il delicato compito di trovare una mediazione con le diverse anime diMaometto in città. E di fare sintesi sulla richiesta di costruzione di una moschea. Il Comune si prende un altro mese, e invita le comunità a trovare un accordo. «Il 29 maggio ci sarà un nuovo incontro, e per quella data le comunità islamiche milanesi sono state invitate a presentare un progetto unitario per una moschea in città - scrive in una nota Palazzo Marino - il progetto dovrà essere condiviso non solo nelle modalità di realizzazione e finanziamento ma anche di gestione democratica degli spazi di culto». Ottimista Majorino: «Oggi si è registrato quello che consideriamo un piccolo passo avanti per arrivare alla definizione di un progetto unitario per una moschea - ha dichiarato al termine dell’incontro - Il Comune di Milano è pronto a fare la sua parte, ma non intende impiegare risorse pubbliche». Soddisfatto anche il coordinatore del Caim, Davide Piccardo. «Abbiamo aspettato tre anni, possiamo attendere un altro mese - dice Piccardo Speriamo che si tratti dell’ultimo tentativo per esaurire tutte le strade possibiliper un maggiore consenso. Certo passato questo mese, non ci sarà più nulla da ragionare. Bisognerà decidere». Piccardo ribadisce che per loro l’unico progetto possibile è quello sull’area di Lampugnano. Più interlocutorio il commento di Yahya Pallavicini, imam di via Meda. «Se si vuole una gestione comunitaria, come chiede con forza l’assessore Majorino, civogliono anche criteridigestione unitari. Il problema è che il Comune attribuisce erroneamenteo una rappresentanza quantitativa, errata, al Caim»- Insomma il progetto di Lampugnano può andare bene, «solo se sarà prevista una gestione congiunta»,altrimenti per Pallavicini meglio «investire sui centri già esistenti». L’incontro tra idelegati musulmani e Majorino, che è durato più di due ore, si è svolto nella sede dei servizi sociali in Largo Treves. Prima del termine, anche il segretario del Pd, Pietro Bussolati, ha voluto lanciare un appello alla pluralità, sulla scia di quanto indicato anche dall’assessore. «Siamo favorevoli a un luogo di culto per i musulmani a Milano - ha detto il segretario. - Auspichiamo che il tavolo di confronto organizzato dall’assessore Majorino riesca a garantire la L’OFFENSIVA DELLA MEZZALUNA Sopra una preghiera comunitaria davanti al Palasharp, a sinistra il progetto delle comunità islamiche per la nuova moschea da costruire a Lampugnano [Fotogramma] possibilità di costruzione della moschea in vista di Expo». Per Bussolati, il punto cardine,è che «questa moschea diventi un simbolo dell’apertura di Milano attraverso una gestione pluralistica da parte delle varie realtà islamiche che si trovano in città.Riteniamo inoltre che sia indispensabile la massima trasparenza sulla provenienza dei fondi per la costruzione». Insomma va bene avere un minareto, ma dovrà essere di tutti (e non solo del Caim, come invece prevede il progetto più in voga in questo momento anche a Palazzo Marino, che prevede la trasformazione dell’area di Lampugnano dove sorge il Palasharp in una grande moschea). Certo le polemiche di qualche giorno fa, dopo le dichiarazioni IL GOVERNO: TONI DISCRIMINATORI Chiede di sgomberare un campo rom Leghista «censurato» da Palazzo Chigi Il dipartimento delle Pari Opportunità si è mobilitato contro un consigliere milanese e leghista di zona 8 Enrico Salerani, che non pensava certo di sollevare un polverone quando, lo scorso marzo, denunciava l’ennesimo campo rom in città. «A Roserio, nell’ex fabbrica Selex Galileo, sono presenti ormai da diversi mesi alcuni occupanti. Anche questa volta lasceranno sporcizia, degrado e malavita?» chiedeva Salerani. In risposta, il consigliere ha ricevuto una lettera della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento pari opportunità - Unar con esplicita richiesta di «voler considerare l'opportunità, per il futuro, di trasmettere alla comunità messaggi di diverso tenore, ispirati ai valori del dialogo e della convivenza pacifica tra le persone indipendentemente dalla loro origine nazionale». La censura, si legge nella lettera inviata a Salerani, è accompagnata dalla richiesta di «non alimentare stereotipi e diffidenza nei confronti della popolazione rom». M. BAR. diPiccardo durante la manifestazione del 25 aprile, non hanno aiutato nel preparare un terreno favorevole alla conciliazione. Il coordinatore del Coordinamento associazioni islamiche di Milano aveva scritto sulla sua bacheca Facebook che «andare alla manifestazione del 25 aprile con la bandiera israeliana significa insultare la resistenza». Eppure la dichiarazione fuori luogo non ha impedito che ieri il Caim fosse rappresentato alvertice col Comune. Conferma il coordinatore Piccardo: «All’inizio dell’incontro l’assessore ha voluto spiegare che le nostre diverse opinioni,che restano tali, su questo tema non influiscono su questo tavolo, non c’entrano coldiritto di una comunità a un luogo di culto». Non si contano i cantieri aperti per migliorare la viabilità intorno ad Expo: ognuno ha una sua valenza, un suo perché. L’interconnessione NordSud tra il Sempione e l’autostrada Milano-Torino è strategica perché collegherà il quartiere direzionale di Expo - che sta sorgendo in Cascina Merlata con residenze, uffici e parcheggi - con la porta sud della Fiera di Rho-Pero. «Dobbiamo lavorare sodo perché il 30 aprile 2015 l’opera dovrà essere pronta», ha detto l’assessore provinciale Giovanni De Nicola durante un sopralluogo svolto ieri pomeriggio. La strada, pronta al 15 per cento, costerà 37 milioni di euro divisi tra fondi Cipe, Provincia e Comune di Milano, Regione, Anas, Euro Milano. Garantirà l’accessibilità sia al nuovo raccordo che collega Molino Dorino alla A8, sia al villaggio Expo. «Il cronoprogramma è in ritardo in molti cantieri perché purtroppo in questo Paese si procede a suon di ricorsi», ha detto il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. «Occorre dire basta alla burocrazia lunga semplificando le nostre norme. Pensiamo alla Pedemontana, dove i lavori sono bloccati per mancanza di fondi: il Cipe dovrebbe riconoscere le anticipazioni di fiscalità come ha già fatto con altri Enti». «L’azienda che sta realizzando l’opera lavora a ritmi serrati e se occorre dividerà gli operaisu tre turni - ha concluso De Nicola, - grazie a tutti coloro impegnati affinché la mobilità intorno a Milano sia efficiente e sicura al di là di Expo». M. PIZ. Sel aveva criticato l’immagine dei due Santi Dopo i Papi sui ticket spunta il Quarto Stato Per il primo maggio Atm stampa sui biglietti il quadro di Pelizza da Volpedo: «I tagliandi speciali aumentano le vendite» ::: FRANCESCO LOIACONO ■■■ Dopo il biglietto con l’immagine dei due Papi canonizzati la scorsa domenica, Atm ci riprova. In occasione del primo maggio,l’azienda ditrasporto pubblico milanese emetterà un’altra serie di titoli di viaggio da collezione raffiguranti «Il Quarto Stato», celebre dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo sull’emancipazione dei lavoratori, esposto al Museo del Novecento. L’iniziativa, che durerà quattro giorni a partire da domani, fa parte di una strategia anticipata da Atm la scorsa settimana. L’azienda aveva difatti annunciato che i biglietti con i volti stilizzati di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, proclamati santi da Papa Francesco domenica scorsa, sarebbero stati solo i primi di una serie di emissioni speciali da realizzare per celebrare «le più importantioccasioni o glieventi più significativi». Detto fatto, a neanche una settimana di distanza Atm ha mantenuto le promesse. Anche grazie alla «versatilità del sistema tecnologico che consente di modificare rapidamente il layout dei biglietti senza costi aggiuntivi», come spiegano dall’a- ::: L’INIZIATIVA EMISSIONI SPECIALI La nuova strategia di Atm è di realizzare biglietti speciali in occasione di «eventi significativi», resa possibile grazie alla versatilità del sistema tecnologico e senza alcuna spesa aggiuntiva LA CANONIZZAZIONE I primi tagliandi da collezione sono stati emessi in occasione della santificazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, celebrata da Papa Francesco la scorsa domenica LE POLEMICHE Il consigliere milanese di Sel Luca Gibillini aveva criticato la scelta del Comune e di Atm parlando di una «presa di posizione culturale, politica e religiosa» in contrasto con una città laica come Milano FESTA DEI LAVORATORI Da domani fino al 4 maggio saranno in vendita i biglietti speciali raffiguranti «Il Quarto Stato», celebre dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo esposto al Museo del Novecento, simbolo dell’emancipazione dei lavoratori Il quadro stilizzato che sarà stampato domani sui biglietti Atm [Omnimilano] zienda. Con questa nuova serie di titoli di viaggio, acquistabile presso le tradizionali rivendite, si vuole ripetere il successo di quella dedicata ai due Papi santi: «Il gradimento della precedente emissione è stato molto alto - spiegano da Atm - e il volume di vendite è stato di molto superiore rispetto a quello registrato in analogo periodo dell’anno con biglietti normali». La speran- za, questa volta, è che il passaggio dal sacro al profano possa tenere a freno le polemiche. L’emissione dedicata ai Papi, infatti, è stata duramente criticata dal consigliere di Sel Luca Gibillini, che ha addirittura presentato un’interrogazione all’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran e ad Atm parlando di una «presa di posizione culturale, politica e religiosa». CRONACA __Mercoledì 30 aprile 2014__ 43 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Sindaco criticato anche dal braccio destro Limonta Pisapia onora Ramelli. Compagni in rivolta Giuliano omaggia il giovane Msi ucciso nel ’75: «Ora una pacificazione nazionale». Sel e Prc furiosi: «Parole fuori luogo» ::: SALVATORE GARZILLO ■■■ Il dubbio sulla partecipazio- ne delsindaco Giuliano Pisapia resiste fino alle 15.01, quando l’avvocato arancione appare all’ingresso delvialetto.Perfino l’imperturbabile avversario Riccardo De Corato sembra sorpreso, anche se le frasi pronunciatelunedìdalprimo cittadino lo avevano convinto che si sarebbe presentato. Pisapia, infatti, aveva risposto a un’affermazione provocatoria del capogruppo FdiAn Marco Osnato con una domanda sibillina:«Chiti dice che non andrò alla commemorazione di Ramelli?». Ed eccolo lì, con l’assessore Pierfrancesco Maran e alcuni consiglieri di maggioranza, serio, senza fascia tricolore, preceduto dalla corona di fiori. Stringe la mano a De Corato e poi si ferma con tutto il gruppo davanti alla lapide che ricorda il 19enne del Fronte della gioventù morto per un brutale pestaggio. Un minuto disilenzio per omaggiare un ragazzo di destra che non c’è più, lui con un passato vicino alla sinistra extraparlamentare. Poi di nuovo sul vialetto a rispondere alle domande deicronisti.«Bisogna arrivare alla pacificazione nazionale e far sì che fatti simili non accadano più – ha detto Pisapia - C’è scritto sulla lapide di Ramelli e vale più di molte parole. Mi auguro che la mia presenza e quella degli assessori comunali possa servire per evitare che questo pomeriggio sorgano problemi non tanto per l’ordine pubblico ma in tema di convivenza nella città tra chi ha idee opposte. Se segnali comequesto possono essere utiliperché fatti simili non accadano più, ci sarà sempre il mio impegno». E il segnale di Pisapia è stato così forte da far infuriare anche una parte del suo elettorato e dei suoi più stretti“compagni”.«Ilsindaco è andato a commemorare Ramelli, non ci trovo niente di male, diverso sarebbe se fosse andato stasera. Ha deciso di ricordare una persona morta, come Sindaco di tutta la città – ha scritto su Facebook il consigliere di Sel in Comune, Mirko Mazzali - Però il termine pacificazione nazionale non si può sentire, perché troppo generico. La pacificazione nazionale con chi fomenta il razzismo e la xenofobia, la superiorità di una razza tu non la puoi fare. O si spiega bene di cosa si parla, oppure si rischia di fare confusione. Il gesto ci stava, la frase no». Ancor più dura la nota di Rifondazione Comunista: «Caro Sindaco, cosìcome abbiamo fortemente condiviso nei giorni scorsi le tue parole contro la parata nazistoide non possiamo politicamente condividere le tue parole sulla pacificazione nazionale», dicono Anita Sonego e Matteo Prencipe. «Con chi fomenta ogni giorno la caccia xenofoba nei nostri quartieri e organizza il nuovo nazi-fascismo non c’è pacificazione alcuna. Non ci si pacifica con chi ha valori antiteticialla Costituzione».La sinistra estrema chiede la stessa presenza istituzionale riservata a Ramelli per la commemorazione di Alberto Brasili (il25 maggio) e Gaetano Amoroso (oggi alle 18), due “compagni” uccisi nel ’75 e ’76, con la speranza «dinon essere considerate vittime di serie B come è IL GESTO E LE POLEMICHE Pisapia alla lapide per Ramelli. In alto De Corato, e sotto il consulente Limonta e il consigliere Sel Mazzali [Ftg] accaduto negli anni passati». Stessa richiesta viene anche dal braccio destro di Pisapia,Paolo Limonta, che, presente al corteo degli antagonisti, ha aggiunto: «D’accordo con la scelta di commemorare Ramelli,ma doveva condannare nuovamente la manifestazione di piazzale Susa (organizzata dai movimenti di destra, ndr). Chi ha apprezzato lo slancio di Pisapia è stato De Corato: «Ci sono volutitre anni, ma finalmente que- “ ■ Serve una pacificazione nazionale, fatti simili non accadano più GIULIANO PISAPIA ■ No alla pacificazione con chi fomenta la xenofobia MIRKO MAZZALI (SEL) sta volta il sindaco era presente alla cerimonia in ricordo di Sergio Ramelli – ha detto il vice-presidente del consiglio comunale - la pacificazione si fa coi gesti e non con le parole, e quello di oggi è stato un gesto molto importante che va nella direzione giusta. Pisapia mi ha detto che il prossimo anno intende fare una commemorazione più significativa, dato che cadrà il 40esimo anniversario dell’assassinio di Sergio: ci conto. Dopo la de- posizione della corona ai giardini Ramelli, siamo andati a ricordare Enrico Pedenovi. Il sindaco aveva un impegno, ma sono stato onorato di poter dire io due parole in ricordo del sacrificio di Pedenovi. La sera prima dell’omicidio, a opera di un commando di Prima Linea, ero con lui nella sede del Msi. La mattina dopo seppi che gli avevano sparato mentre stava tranquillamente leggendo il giornale in macchina». Il corteo rosso Mille no global in marcia: «A morte i fascisti» Centro blindato per la sfilata degli antagonisti. Assalto dei centri sociali alla sede di Forza Nuova in via Palmieri CROCI CELTICHE AL PRESIDIO Manifestazione della destra per commemorare Sergio Erano almeno un migliaio i partecipanti al corteo di destra per ricordare Sergio Ramelli, morto il 29 aprile del 1975. I manifestanti si sono ritrovati in piazzale Susa, e con il calar del sole hanno acceso le torce a fuoco e hanno cominciato a sfilare per le vie di Milano fino a via Paladini, dove Ramelli abitava. Ordinati, come un piccolo esercito schierato, i manifestanti imbracciavano il tricolore. C’erano esponenti storici della destra e giovani appartenenti a movimenti come gli Hammerskins. Oltre alle bandiere italiane sono comparse alcune croci celtiche; in particolare ne svettavano un paio su uno striscione con scritto «onore ai camerati caduti». Inseguito i partecipanti hanno deposto una corona commemorativa e chiamato «l’appello» per Ramelli, Enrico Pedenovi (il consigliere del Msi assassinato nella sua auto) e Carlo Borsani, il gerarca fascista fucilato dopo la liberazione nel ’45. Ai nomi dei morti tutti i presenti hanno fatto il saluto romano. Sul posto, lungo tutta la manifestazione, è rimasto presente un imponente spiegamento di forze dell’ordine. ::: FRANCESCO LOIACONO ■■■ Alla fine, le fosche previsioni della vigilia sono state in parte disattese. L’anti-corteo organizzato da centri sociali e antagonisti, in risposta a quello di matrice destrorsa per commemorare il giovane Sergio Ramelli - assassinato 39 anni fa da studenti di Avanguardia operaia - ha attraversato la città senza particolari problemi di ordine pubblico. Ma il bilancio di una giornata nata all’insegna della tensione ha fatto registrare, comunque, alcuni danni. Un gruppetto di antagonisti, infatti, svincolatisi dal corteo principale, ha assaltato la sede di Forza Nuova di via Palmieri, distruggendone le vetrate. Un gesto isolato, certo, ma che serve a spiegare la comprensibile preoccupazione dei circa 700 agenti spiegati per evitare che le due manifestazioni, organizzate a pochi chilometri di distanza l’una dall’altra, entrassero in contatto. Per evitare possibili problemi, le forze dell’ordine hanno anche chiuso alcune strade, in maniera da creare una zona cuscinetto che separasse i due gruppi. Precauzioni che sono servite a far sì che tutto, nel corteo, si svolgesse per il meglio. Sono state circa un migliaio le persone che si sono radunate ieri,intor- Il corteo di sinistra che ha sfilato ieri per le vie del centro [Fotogramma] no alle 19,in piazza Oberdan.Da lì hanno sfilato dietro a uno striscione che recitava «Milano 29 aprile: nazisti no grazie», raggiungendo prima piazza Risorgimento e poi corso Indipendenza. Non sono mancati, come di consueto, cori e slogan urlati contro gli «avversari».Tuttavia, a parte qualche fumogeno e i caschi che accompagnano molte manifestazioni degli antagonisti, non ci sono stati problemi. La tensione è rimasta confinata tra slogan e simboli, senza sfociare in violenza, almeno nel corteo principale. A contribuire al relativo svelenimen- to di un clima che si era fatto rovente è stato, forse, anche il gesto del sindaco Giuliano Pisapia, che poco prima della manifestazione si era recato ai giardini Ramelli per rendere omaggio al giovane ragazzo morto. Un gesto accolto con favore da tutto il centrodestra, e un po’ più tiepidamente a sinistra. Anche il braccio destro del sindaco, Paolo Limonta, presente al corteo antifascista, ha avuto qualcosa da obiettare: «Bene il gesto distensivo di Pisapia, ma avrebbe fatto meglio a rimarcare l’inopportunità del corteo di piazzale Susa». 44 __Mercoledì 30 aprile 2014__ CRONACA __Mercoledì 30 aprile 2014__ 45 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Oggi la kermesse in Garibaldi Festa in piazza per Expo Bocelli canterà l’inno scritto da Morricone ::: LEONARDO IANNACCI FENOMENO URBANO In alto una Fiat 500 del servizio Enjoy: utilizzando il car sharing non si pagano Area C e i parcheggi [Fotogramma] La mania dei motori in condivisione Boom di iscrizioni al car sharing E debuttano le auto di Twist Novantamila abbonati in città: da venerdì disponibili anche le 80 vetture Volkswagen ::: FABIO MANGINI ■■■ Twist lancia il guanto di sfida a Enjoy e Car2Go. Il nuovo servizio di car sharing percorrerà da venerdì 2 maggio le strade della città. Ieri la presentazione con ilsindaco Giuliano Pisapia e con l’assessore alla Mobilità Pierfrancesco Maran. «Da oggi Milano ha una marcia in più» sostiene ilprimo cittadino.«Aggiungiamo un altro importante tassello al mosaico della sostenibilità». Le auto blu inaugurano la marcia del terzo operatore privato di car sharing milanese. Si chiama Twist (Transport With Innovative Sustainable Technology) e sarà utiliz- zabile attraverso lo smartphone grazie ad una semplice App che individua ilveicolo più vicino e offre la possibilità diprelevarlo senza prenotazione e obblighi sui tempi di riconsegna. Per poter usufruire delservizio basterà ritirare una tessera (gratis per il primo mese e successivamente al costo di 15 euro) presso le filiali del partner commerciale Frigerio Viaggi e registrarsi sul sito www.twistcar. it. Il progetto è partito dalla giovane imprenditrice Alessandra Guaitamacchi, direttore commerciale del Consorzio Twist, il cui prossimo obiettivo «è quello diestendere il servizio sulterritorio italia- no raggiungendo quota 80mila abbonati entro la fine dell’anno». La flotta, composta inizialmente da 80 “Up” Volkswagen 1000, (a settembre saranno circa 500) offrirà una tariffa al consumo di 27 centesimi al minuto (comprensiva di assicurazione, manutenzione, carburante, parcheggio e pedaggio di Area C) e promette di“confrontarsi” con due competitor colossi come Mercedes e Eni. Ma quali sono le caratteristiche della nuova flotta? L'intento è quello di offrire un’automobile compatta ma versatile, per tutta la famiglia.Per questo le city car dispongono dicinque porte, cambio automatico, e sono omologate per quattro posti. Il colore è l’azzurro. «Abbiamo scelto questa tonalità brillante perché vogliamo ispirare simpatia», ha ribadito Guaitamacchi. Sulla vettura spicca una “S” come “super car sharing” ma soprattutto “sostenibilità”: meno emissioni di CO2 nell’ambiente attraverso l’utilizzo di un software studiato ad hoc, il cui brevetto è di proprietà di Twist srl. Tra le novità più interessanti, soprattutto in vista di Expo, c’è la presenza di un navigatore di bordo multilingue con tablet e una voce guida che accompagnerà gli utenti verso i principali punti d’interesse della città: musei, manifestazioni ed eventi. ■■■ Andrea Bocelli, Milano e il maestro Ennio Morricone uniti per l’Expo 2015. Sarà la voce del grande tenore toscano a fare da colonna sonora all’evento che metterà l’anno prossimo Milano al centro del mondo. «La forza del sorriso» è il titolo del brano, scritto e interpretato da Bocelli e musicato dal maestro premio Oscar Morricone, che verrà presentato stasera su Rai Uno, subito dopo il Tg delle 20, nel corso del programma «Conto alla rovescia a un anno da Expo 2015», condotto da Antonella Clerici. In diretta da Piazza Gae Aulenti, Bocelli, accompagnato dall’orchestra della Rai composta da 71 musicisti e 50 coriste, canterà «La forza del sorriso» in anteprima mondiale. Ilbrano è accompagnato da un video spettacolare, con immagini aeree della Milano storica del Duomo e della Milano del futuro intorno a piazza Gae Aulenti, nel quale il tenore interpreta il pezzo al pianoforte al 39˚piano del Palazzo della Regione, uno degli edifici che disegna la nuova skyline della città. Per le riprese del video sono stati utilizzati due elicotteri dotati di camere aeree speciali e una gru. Nella clip alcune immagini ritraggono Bocelli insieme alla moglie, Veronica, e a Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015. «Stimolato da una melodia così ispirata e non convenzionale ho voluto scrivere dei versi che invitino la gente a sorridere», racconta il tenore. «Il sorriso è forse ciò che più scarseggia, ai giorni nostri, in Italia. Eppure porta con sé una forza micidiale,è contagioso e spinge all’ottimismo. Sono stato colpito dal fatto che, casualmente, proprio nei giorni in cui stavo elaborando i versi della canzone, Papa Francesco abbia tenuto un’omelia ribadendo la potenza di tale espressione esteriore d’una gioia interiore». La canzone parla d’amore: «Un sentimento che ho inteso come universale, paterno, filiale o d’amante, amore che s’incarna appunto nella forza di un sorriso la cui scintilla si propaga e - come recita un verso della canzone - ’tutto ciò che ti circonda,subito sorriderà con te’». 46 CRONACA __Mercoledì 30 aprile 2014__ @ commenta su www.liberoquotidiano.it TuttoMilano Mercati ■ PARETO - Via Pareto - zona 8 Oggi ■ VESPRI SICILIANI - Via Vespri siciliani - zona 6 ■ RANCATI - Via Rancati - zona 2 ■ BENTIVOGLIO - Via Bentivoglio - zona 7 ■ VIALE MONZA - Viale Monza - zona 2 ■ BORSI - Via Borsi - zona 6 ■ VAL DI LEDRO - Via Val di Ledro - zona 9 ■ CERMENATE - Via Cermenate - zona 5 ■ VITTORELLI - Via Vittorelli - zona 2 ■ DE CAPITANI - Via De Capitani-zona 9 ■ ZURETTI - Via Zuretti - zona 2 ■ FIAMMINGHINO - Via Fiamminghino - z. 3 Domani ■ GAETA - Via Gaeta - zona 9 ■ AMPERE - Via Ampère - zona 3 ■ GIUSSANI - Via Giussani - zona 6 ■ CALATAFIMI - Via Calatafimi - zona 1 ■ MARTINI - P.Le Martini - zona 4 ■ CALVI - Via Melloni - zona 4 ::: le lettere FIERA DI SINIGAGLIA Commenta anche su Fb e Twitter @liberomilano.it MILANO GLORIA MULTISALA ANTEO SPAZIOCINEMA VIA MILAZZO, 9 - TEL. 026597732 APOLLO SPAZIOCINEMA 15.30-17.50-20.15-22.30 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 15.00-16.50-18.40-20.30-22.30 14.40-16.35-18.30-20.30-22.30 13.00-15.30-17.50-20.10-22.30 13.00-15.30-17.50-20.20-22.30 13.00-15.30-17.50-20.30-22.30 13.00-15.30-17.50 20.10-22.30 13.00-15.00-17.30-20.00-22.30 VIALE TUNISIA 11 - TEL. 199208002 Grand Budapest Hotel Nymphomaniac - Volume 2 Rio 2 - Missione Amazzonia Gigolo' per caso 15.15-17.15-19.30-21.30 14,50-17.05-19.20-21.30 14,50-16,50 18,50-21,00 ARIOSTO VIA ARIOSTO, 16 - TEL. 0248003901 15.40-17.30-19.15-21.00 Ida ARLECCHINO BELTRADE 15.15-17.00-18.45-20.30-22.30 VIA OXILIA, 10 - TEL. 0226820592 I corpi estranei Tir Alla ricerca di Vivian Maier 15.15-20.00 17.00 18.30-21.45 CENTRALE MULTISALA VIA TORINO 30/32 - TEL. 02874826 Song 'e Napule Mister Morgan 15.00-17.30-20.00-22.30 15.00-17.30-20.00-22.30 CINEMAX SAN CARLO VIA ENRICO MOROZZO DELLA ROCCA, 12 - TEL. 02 48199689 Rio 2 - Missione Amazzonia Smetto quando voglio 17.30-20.00 21.50 COLOSSEO V.LE MONTE NERO, 84 - TEL. 0259901361-899678903 Grand Budapest Hotel Tracks - Attraverso il deserto The Amazing Spider-Man 2 Rio 2 - Missione Amazzonia Gigolo' per caso Violetta - Backstage Pass Un fidanzato per mia moglie 15.30-17.50-20.20-22.30 15.30-17.50-20.10-22.30 14.30-17.10-19.50-22.30 14.45 16.50-18.40-20.30-22.30 15.30-17.50 20.20-22.30 DUCALE MULTISALA PIAZZA NAPOLI 27 - TEL. 199208002 Grand Budapest Hotel Noah Nymphomaniac - Volume 2 The Amazing Spider-Man 2 The Amazing Spider-Man 2 3D Rio 2 - Missione Amazzonia Gigolo' per caso ELISEO MULTISALA 15.00-17.10-19.30-21.30 14,40 17.10-19.20-21,30 14.40-17.00-19.10 21.40 15.00-17,10 19,40-21,30 VIA TORINO 64 - TEL. 0272008219-899678903 Gigolo' per caso La sedia della felicita' Grand Budapest Hotel Il venditore di medicine 21.20 MEXICO La sedia della felicita' ODEON - THE SPACE CINEMA 16.00-18.00-20.00-22.00 VIA SANTA RADEGONDA, 8 - TEL. 892111 The Amazing Spider-Man 2 12.00-15.10-18.10-21.15 Violetta - Backstage Pass 12.40-14.55-17.10-19.30 Un fidanzato per mia moglie 12.40-15.10-17.40-20.00-22.20 Transcendence 12.40-15.30-19.35-22.20 Francesco da Buenos Aires 19.30-21.30 Rio 2 - Missione Amazzonia 12.10-14.30-16.50-19.10 Captain America: The Winter Soldier 22.10 Gigolo' per caso 12.55-15.40-17.55-20.10-22.25 Noah 13.10-16.10-19.10-22.10 Divergent 18.30-21.40 Rio 2 - Missione Amazzonia 12.40-15.00 The Amazing Spider-Man 2 20.10 The Amazing Spider-Man 2 3D 13.10-16.10-22.15 ORFEO MULTISALA VIA S. PIETRO ALL'ORTO, 9 - TEL. 0276001214-899678903 Locke 14.50-16.45-18.40 20.30-22.15 10.30 15.00-17.45 19.35 VIA SAVONA, 57 - TEL. 0248951802 GALL. 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Maharishi Mahesh Yogi - Sage of a new generation All Is Lost - Tutto e' perduto HINTERLAND ASSAGO VIALE MILANOFIORI - TEL. 892960 17.00 19.00 21.15 UCI CINEMAS FIORI Rio 2 - Missione Amazzonia Il mondo fino in fondo The Amazing Spider-Man 2 Noah Un fidanzato per mia moglie Il centenario che salto’ Il mondo fino in fondo Divergent Mr. Peabody e Sherman Oculus Violetta - Backstage Pass The Amazing Spider-Man 2 3D Gigolo' per caso Rio 2 - Missione Amazzonia The Amazing Spider-Man 2 Un fidanzato per mia moglie Transcendence Captain America: The Winter Soldier Francesco da Buenos Aires The Amazing Spider-Man 2 BELLINZAGO LOMBARDO Turno diurno Turno notturno (dalle ore 21 alle ore 8,30) p.za Clotilde, 1; p.za Cinque Giornate, 6; c.so S. Gottardo, 1; v.le Zara, 38; v. R. Di Lauria, 22. Aperte 24h: Via Boccaccio, 26; V.le Famagosta, 36; Stazione Garibaldi (P.za S, Freud); p.le Stazione Porta Genova 5/3 ang. via Vigevano 45; v.le Lucania, 6; Corso Magenta, 96; v.le Testi, 90 Horror e comicità Show all’Idroscalo EVENTO Una preghiera per illavoro che, purtroppo,manca. L’appuntamento è per questa sera, alle 20.45, presso la Galleria delle Carrozze della stazione Centrale (piazza Duca d’Aosta). A presiedere la veglia, dal titolo «Non lavorare stanca», ci sarà l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola. Un momento di preghiera insieme a chi ha perso il lavoro,che avrà al centro l’episodio evangelico della pesca miracolosa in cui Gesù chiede a Simone e compagni di gettare di nuovo le reti in mare dopo una lunga notte di infruttuosi tentativi. Oltre a canti, preghiere, salmi, il programma dell’incontro prevede anche il racconto da parte degli stessi protagonisti di alcune esperienze innovative nate all’interno delle comunità cristiane per aiutare chi non ha più un’occupazione e un reddito. Oggi, ore 20.45, staz. Centrale Ingresso libero La storica Fiera di Sinigaglia, che il Comune di Milano ha già declassato inserendola nell’elenco dei “mercati settimanali scoperti”, a settembre dovrà lasciare l’attuale sede nello scalo ferroviario di Porta Genova. La proposta in discussione in consiglio di zona 6 è la divisione della stessa in due sedi: una il sabato lungo Ripa di Porta Ticinese e l’altra la domenica in Mario Pagano. Una iattura per la maggioranza degli operatori. Solo un genio poteva pensare di dividere una Fiera storica in due tronconi e in due giorni distinti. Questo è quello che propone l’amministrazione di centrosinistra. Quello che però stona in questa storia è che lo stesso Comune stia studiando la trasformazione degli scali ferroviari, e guarda caso, qualche tempo fa, in una presentazione sulle possibili destinazioni dello scalo di Porta Genova avevano preventivato la realizzazione di una piattaforma attrezzata per ospitare la Fiera di Sinigaglia. Qualcosa non torna. Una parte del Comune prepara la divisione definitiva entro settembre e un’altra opta per una riqualificazione dell’area. Come spesso si dice: «Alle volte la mano destra non sa cosa fa la sinistra». Giuseppe Carlo Goldoni e.mail CORSO VERCELLI 18 - TEL. 0248008908 realizzazione dell'area pedonale. Foro Buonaparte il traffico sarà difficoltoso causa modifica della viabilità. Traffico difficoltoso in: Viale Forlanini Enrico (tratto da Repetti a Cavriana): traffico difficoltoso in entrambi i sensi di marcia. Termine lavori previsto: 30 aprile 2015. S.S. 33 Del, Via Gallarate, Molino Dorino: traffico difficoltoso in ingresso dal Comune di Pero e dalla Tangenziale Ovest, per modifica della viabilità, nell'ambito dei lavori Expo 2015. Probabili accodamenti nella fascia oraria 07.00 - 09.30. Termine previsto: 31 dicembre 2014. Traffico difficoltoso in entrambi i sensi di marcia per lavori A2A Teleriscaldamento. Termine lavori previsto: 22 giugno 2014. Via Primaticcio: Traffico difficoltoso per lavori A2A. Termine lavori previsto: 22 giugno 2014. Veglia in Centrale con il cardinale No al mercato in Pagano Sono bastate poche gocce di pioggia ed ecco riemergere quei vecchi fantasmi che una città come Milano a stento riesce a scrollarsi di dosso e relativi al dissesto delle nostre strade. A pagare le conseguenze, ovviamente, sono i pedoni che zuppi d’acqua, oltre alle intemperie del tempo, devono fronteggiare anche le corse sfrenate delle automobili che sfrecciano in prossimità delle pozzanghere. E non finisce qua: poi ci sono i ciclisti, tanto cari alla nostra giunta, che devono farsi largo lungo i marciapiedi. E noi? Come dovremmo spostarci in città? Simona Macchi e.mail (dalle ore 8,30 alle ore 21,00) ■ CENTRO p.za Missori, 3; v. Broletto, 30; v. Cesare Correnti, 2; v. Vincenzo Monti, 56; p.za Principessa Clotilde, 1; v.le Montenero, 37. ■ NORD v.le Certosa, 282; v. T. di Ravel, 19; v. Astesani, 43; v. Ornato 13/a; v. Arbe, 65. ■ SUD p.za Angilberto II, 10; v. Pezzotti, 61; v. G. Govone, 29; v. Saponaro, 34. ■ EST v. Spallanzani, 15/2; v. F.lli Lumière, 2; v. Celentano, 1; v.le Abruzzi angolo v. Sansovino, 1; v. Pordenone, 1; v. Modena, 25; v. Cima, 7; c.so. XXII Marzo, 52/7; v.le Monte Nero, 37. ■ OVEST c.so Colombo, 1; v. Lorenteggio, 22; v. Inganni, 81; v. San Michele del Carso, 26; p.za de Angeli, 1; p.za Rosa Scolari, 3; v. Vigevano, 45; v. Canonica, 6. ::: appuntamenti Vi invitiamo a scrivere lettere brevi. La redazione si riserva il diritto di tagliare o sintetizzare i testi Troppe strade allagate Tracks - Attraverso il deserto La sedia della felicita' Grand Budapest Hotel Il centenario che salto’ Nymphomaniac - Volume 1 Nymphomaniac - Volume 2 Chiusura al traffico: Viale Lodovico Scarampo: rallentamenti causa lavori stradali per Metropolitana linea 5 secondo tratto. Termine dei lavori previsti per il l’inizio del 2015. Via Nicola Fabrizi: Chiusura al traffico della per l'effettuazione di strada di collegamento "Zara-Expo" - Termine dei lavori previsto: 30/11/14. Piazza XXIV Maggio: chiusura al traffico delle vie Gorizia/Manusardi/Scoglio di Quarto/Ascanio Sforza, che verranno disposte a fondo chiuso. Sulla Cerchia dei Bastioni il traffico sarà difficoltoso causa modifica della viabilità. Termine lavori 30 settembre 2014. Via Vigliani intersezione p.le Lotto sarà chiusa al traffico per lavori metro 5. Il traffico verrà deviato all'intersezione con via Albani sui itinerari alternativi. Da sabato 22 marzo al 15 luglio 2014. Attenzione: Piazza Castello, chiusa al traffico nell'ambito della Le lettere via e-mail vanno inviate a: [email protected] sottolineando nell’oggetto: “lettere a LiberoMilano“. Via posta vanno indirizzate a: LiberoMilano - viale L. Majno 42, 20129 Milano; via fax al n. 02.999.66.227 DEGRADO Il centenario che salto’ Gigolo' per caso Locke La sedia della felicita' ■ CESARIANO - Viale Elvezia - zona 1 ■ DE PREDIS - Via Tradate - zona 8 ■ DI RUDINì - Via Rudinì - zona 6 ■ ORBETELLO - Via Orbetello - zona 3 ■ OSOPPO - Via Osoppo - zona 7 ■ ROMBON - Via Rombon - zona 3 ■ SAN MARCO - Via San Marco - zona 1 ■ SEGNERI - Via Segneri - zona 6 ■ TONEZZA - Via Tonezza - zona 7 ■ TRAVERSI - Via Traversi - zona 8 ■ UNGHERIA - Viale Ungheria - zona 4 ■ VAL MAIRA - Via Val Maira - zona 9 Farmacie C.C. LA CORTE LOMBARDA - TEL. 02954164445 17.30 19.55 22.05 19.30-22.20 17.10-22.35 17.15-19.50 22.30 19.30 17.10 22.35 17.30-19.45 17.10-22.15 22.40 17.00-20.15 17.00 20.10 17.00-22.40 19.40 19.30-22.30 19.20-22.30 ARCADIA Rio 2 - Missione Amazzonia 17.20-20.10 Transcendence 22.35 Violetta - Backstage Pass 17.30-20.00 The Amazing Spider-Man 2 16.50-17.50-18.50-19.50-20.50-21.50-22.40 Noah 17.15-21.00 Nymphomaniac - Volume 2 22.50 Tracks - Attraverso il deserto 17.00-19.55-22.20 Gigolo' per caso 17.50-22.30 SPETTACOLO Arriva dalla Spagna questo spettacolo itinerante che ha riscosso ovunque grande successo e ha impressionato anche «mostri sacri» dell’horror come il regista Dario Argento.Sichiama «Circo de los horrores», è firmato dal52enne galiziano Jesús Cesar Silva González, in arte Suso Silva, mimo-giullare che dal 2007 interpreta le arti circensi in un modo tutto suo: le ha intinte nell’horror più truculento, dando fondo all’immaginario cinematografico, ma lasciando spazio anche a molto humour. Tutti i personaggi, infatti, vampiri mummie e mostri vari, mostrano al pubblico anche i loro aspetti problematici, rivelando una quotidianità inaspettata.L’appuntamento, rigorosamente sconsigliato ai minori di 8 anni, è da stasera fino al 25 maggio alla circonvallazione Idroscalo di Segrate. Oggi, ore 21, Idroscalo Ingresso: 14-34 euro Grandd Buddapest Hotell La sedia della felicita' Un fidanzato per mia moglie 20.05 17.40-20.15-22.45 17.10-20.20-22.25 CERRO MAGGIORE THE SPACE CERRO MAGGIORE VIA TURATI, 62 - TEL. 892111 The Amazing Spider-Man 2 Gigolo' per caso Divergent Francesco da Buenos Aires Oculus Captain America: The Winter Soldier The Amazing Spider-Man 2 Violetta - Backstage Pass The Amazing Spider-Man 2 3D Grand Budapest Hotel Noah Un fidanzato per mia moglie Transcendence Ti sposo ma non troppo Rio 2 - Missione Amazzonia 17.15-20.30 18.35-21.00 16.10 19.20-21.30 17.25 22.10 19.05-21.50-22.10 17.10-19.30 18.00-21.10 16.25-18.50-21.25 16.00-19.15-21.40 16.50-19.15-21.40 16.20-19.05-21.55 19.45 16.05-16.35 MELZO ARCADIA MULTIPLEX VIA MARTIRI DELLA LIBERTA` - TEL. 0295416444 Un fidanzato per mia moglie Transcendence Violetta - Backstage Pass The Amazing Spider-Man 2 Noah Rio 2 - Missione Amazzonia The Amazing Spider-Man 2 3D 20.20-22.30 22.40 20.00 20.00-22.20 22.10 20.15 21.30 MONZA MULTISALA CAPITOL VIA A. PENNATI 10 - TEL. 039324272 Locke Grand Budapest Hotel 21.15 21.15 MONZA MULTISALA METROPOL VIA CAVALLOTTI 124 - TEL. 039740128 The Amazing Spider-Man 2 Un fidanzato per mia moglie Violetta - Backstage Pass Gigolo' per caso MONZA 21.00 20.15-22.30 20.30 22.30 MULTISALA TEODOLINDA VIA CORTELONGA 4 - TEL. 039323788 Tracks - Attraverso il deserto La sedia della felicita' Francesco da Buenos Aires PADERNO DUGNANO VIA OSLAVIA, 8 - TEL. 029189181 Tracks - Attraverso il deserto Francesco da Buenos Aires La sedia della felicita' PADERNO DUGNANO VIA BRASILE, 4 - TEL. 0291084250 The Amazing Spider-Man 2 3D Rio 2 - Missione Amazzonia 3D Il centenario che salto’ Grand Budapest Hotel Transcendence Oculus Violetta - Backstage Pass Rio 2 - Missione Amazzonia The Amazing Spider-Man 2 Noah Gigolo' per caso Rio 2 - Missione Amazzonia The Amazing Spider-Man 2 Un fidanzato per mia moglie The Amazing Spider-Man 2 I giovani del rock al teatro Oscar 21.15 21.40 20.00 AREA METROPOLIS 17.00-19.15-21.15 17.30-21.00 19.00-22.30 LE GIRAFFE 17.30-20.30 17.30 20.10-22.30 18.15-21.00 17.30-20.00-22.30 22.30 17.30-18.00-19.30-20.30-21.30 17.40-19.40 22.00 17.30-20.30 17.50-20.30-22.30 18.00-20.00-22.00 19.15-22.00 17.50-20.30-22.40 18.00-21.15 MUSICA Una serata all’insegna del rock più giovane di Milano. Tre band, Medulla, Colpi Repentini e NaGa, salgono questa sera sul palcoscenico del teatro Oscar di Milano (via Lattanzio, 58), all’interno della rassegna musicale «Invasione di campo». Un progetto che porta la musica in teatro e fa interagire e dialogare tra loro arti diverse, arrivato al suo secondo anno di programmazione. Tre giovani band, tre sfumature diverse del nuovo rock italiano, si confronteranno con il corpo della ballerina contemporanea Federica Revello, che saprà raccontare le loro contraddizioni, il loro colore, il loro beat. In scena si spazierà dal pop rock dei Medulla alla canzone di stampo cantautoriale dei Colpi Repentini, passando per le melodie articolate e le chitarre distorte dei NaGa. Oggi, ore 21, via Lattanzio 58 Ingresso: 5-15 euro PIOLTELLO UCI CINEMAS PIOLTELLO VIA SAN FRANCESCO, 33 - TEL. 892960 Gigolo' per caso Transcendence The Amazing Spider-Man 2 The Amazing Spider-Man 2 3D Noah Rio 2 - Missione Amazzonia Captain America: The Winter Soldier Noah Rio 2 - Missione Amazzonia The Amazing Spider-Man 2 Divergent Violetta - Backstage Pass Francesco da Buenos Aires Il centenario che salto’ Tracks - Attraverso il deserto Un fidanzato per mia moglie Il centenario che salto’ Nymphomaniac - Volume 2 Rio 2 - Missione Amazzonia Grand Budapest Hotel Il mondo fino in fondo ROZZANO 17.30-20.00-22.20 17.00-22.30 17.20-19.4-520.30 18.30-21.30 19.30-22.30 17.00 22.30 16.55 20.00 19.20-22.30 22.15 17.30-19.55 19.30-22.30 17.00 17.10-19.50-22.30 17.20-20.00-22.20 19.45 17.00-22.30 17.30 20.00-22.30 17.15-19.45-22.15 THE SPACE CINEMA ROZZANO C.SO PERTINI, 20 - TEL. 892111 Noah 3D Rio 2 - Missione Amazzonia The Amazing Spider-Man 2 Oculus Il mondo fino in fondo La sedia della felicita' Gigolo' per caso Captain America: The Winter Soldier Divergent Francesco da Buenos Aires Rio 2 - Missione Amazzonia Il centenario che salto’ Noah Un fidanzato per mia moglie The Amazing Spider-Man 2 3D The Amazing Spider-Man 2 Rio 2 - Missione Amazzonia 3D Grand Budapest Hotel Transcendence Violetta - Backstage Pass SAN GIULIANO MILANESE 21.20 16.15 17.50-21.00 15.00-16.00-17.25 15.00-17.15-19.35-21.50 15.00-17.15-19.35-21.55 19.25-21.40 15.05-17.35-20.00 16.05 19.15-21.00 15.00-17.25-19.55 16.40-19.10-21.40 22.05 17.00-19.20-21.45 18.50-22.00 15.10-18.20-21.30 18.45 22.20 22.25 15.30-17.30-19.30 MOVIE PLANET S.S. 9 VIA EMILIA, ANGOLO VIA TOLSTOJ - TEL. 899 552578 (PREN.) Rio 2 - Missione Amazzonia Captain America: The Winter Soldier The Amazing Spider-Man 2 Gigolo' per caso Noah Transcendence Violetta - Backstage Pass 20,00 22,30 19,45-22,30 20,00-22,30 19,45-22,30 22,30 20,00 SESTO SAN GIOVANNI SKYLINE MULTIPLEX La sedia della felicita' Grand Budapest Hotel Gigolo' per caso The Amazing Spider-Man 2 Rio 2 - Missione Amazzonia Transcendence Noah Un fidanzato per mia moglie Violetta - Backstage Pass The Amazing Spider-Man 2 3D 15.20-17.35-20.25-22.35 15.20-17.35-20.20-22.30 15.30-17.30-20.30-22.30 17.00-20.30-21.45 15.00-17.15-19.30 15.00-17.30-20.00-22.30 15.15-19.00-21.50 15.15-17.40-20.25-22.35 15.15-17.45-19.45-21.45 C/O CENTRO SARCA - TEL. 0224860547 15.15-19.20-22.10 CRONACA __Mercoledì 30 aprile 2014__ 47 @ commenta su www.liberoquotidiano.it Bergamo MALPENSA IN BILICO L’ultimo show di Gori Ora vuole boicottare le panchine anti-bivacco Più voli a Linate con Alitalia «araba» Duello Lupi-Maroni La squadra del candidato Pd svita i braccioli di ferro voluti da Fi e Lega Il centrodestra: solo uno spot, quelle barriere le hanno chieste i negozianti ::: LUCA BASSI ■■■ Le panchine «anti-bivac- co» di Bergamo, così come sono state ribattezzate, continuano a dividere politici, amministratori e cittadini.Per questo lunedì pomeriggio il candidato di Patto Civico Gianluca Spitalieri non si è fatto fermare dalla pioggia battente e ha pensato bene di rimuovere i braccioli installati su alcune delle panchine di viale Papa Giovanni XXIII, cuore cittadino di Bergamo: di sua iniziativa, aiutato da un compagno d’avventura, Spitalieri ha rimosso i bracci di ferro di due panchine, per poi raggiungere Palazzo Frizzoni in cerca del sindaco. Il34enne candidato diPatto Civico per il momento se l’è cavata con un verbale, ma rischia una denuncia per danneggiamento (reato che prevede anche la reclusione fino a un massimo di 12 mesi). La sua mossa ha esasperato gli animi, regalando qualche ora più tardi un consiglio comunale infuocato,durante ilquale l’assessore alla Sicurezza Massimo Bandera ha avuto modo di rispondere alle critiche ricevute: «Se que- ::: LA VICENDA I SEDILI Il Comune di Bergamo ha installato alcune settimane fa lungo viale Papa Giovanni 9 barriere di ferro al centro delle panchine per impedire bivacchi e assembramenti notturni di clochard IL BLITZ Gianluca Spitalieri, candidato di centrosinistra al consiglio comunale lunedì ha smontato i bulloni a due panchine rimuovendo in segno di protesta i braccioli, che ha poi portato a Palazzo Frizzoni durante il consiglio comunale LE REAZIONI Dura la replica di Massimo Bandera, assessore alla Sicurezza di Bergamo per il centrodestra che ha definito il gesto «non democratico» PASSERELLA Giorgio Gori, candidato Pd alle prossime amministrative, per sfruttare il caso si è fatto fotografare mentre mangiava una banana su una delle panchine, emulando il calciatore brasiliano Dani Alves, diventato nei giorni scorsi un simbolo della lotta al razzismo SFIDA ELETTORALE In alto il Pd Gori mentre mangia una banana sulle panchine anti-bivacco. Lunedì un suo candidato ne ha svitate due; sotto il sindaco uscente di centrodestra Franco Tentorio [Fotogramma] sta è la democrazia del Patto civico non voglio dargli peso. È esclusivamente un tentativo di farsi propaganda elettorale». La stessa accusa è stata rivolta proprio a Bandera, che ha risposto:«L’iniziativa è stata annunciata un anno fa. L’arredo urbano del viale è stato sistemato e non abbiamo nemmeno fatto una conferenza stampa per annunciare questo provvedimento. Non credo mi si possa accusare di propaganda. Noi abbiamo dato tante risposte ai problemi di marginalità e sono consapevole che lasciare delle panchine su cui sipuò dormire non è una soluzione. Stiamo lavorando tantissimo: abbiamo attivato la convenzione con i City Angels per aiutare i clochard della stazione, con la Caritas per togliere le prostitute dalla strada, abbiamo appoggiato il progetto Terre di mezzo. È stata realizzata una mensa dei poveri e prevista una croce rossa militare con sostegno medico. Sono state attivate le telecamere,la zona della stazione è stata riqualificata e ora è presidiata dalle forze dell'ordine. Queste sono le nostre risposte». Nel solo viale Papa Giovanni XXIII,su ventidue panchine totali solo nove sono state dotate di bracciolo centrale, mentre le altre 13 sono rimaste come prima. Quelle diventate «anti-bivacco» sono le sole posizionate a pochi metri da bar e negozi: nei mesi scorsi l’assessore alla Sicurezza del Comune di Bergamo ha avuto dei confronti con i commercianti di viale Papa Giovanni XXIII. Questiultimi hanno denunciato la presenza sempre più costante di gente poco raccomandabile all’esterno delle loro attività. Era stato chiesto di rimuovere direttamente le panchine ma, alla fine, quella del bracciolo centrale su una piccola parte diqueste è sembrata la soluzione migliore. Ieri, per sfruttare il caso, Giorgio Gori si è fatto fotografare mentre mangiava una banana - diventata simbolo di lotta al razzismo dopo il caso-Dani Alves - su una delle panchine dotate di bracciolo. Scontro a colpi di dichiarazioni ravvicinate, ieri, tra il governatore della Lombardia Roberto Maroni e il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Motivo del contendere la trattativa tra Alitalia ed Etihad e le ripercussioni che questa potrebbe avere sugli scali milanesi di Linate e Malpensa. A riscaldare gli animi le voci su alcuni provvedimenti che il ministro Lupi starebbe firmando in vista di Expo, che favorirebbero Linate a discapito di Malpensa. «Expo non ha mai chiesto agevolazioni per Linate, quindi mi aspetto che non ci siano penalizzazioni di Malpensa per favorire una compagnia straniera», ha detto Maroni. La risposta del ministro Lupi è arrivata poco dopo: «Il governo ritiene che Malpensa sia un aeroporto strategico per l’Italia. Se si vuole chiudere Linate si dica che si chiude Linate. Io sono perché Linate rimanga aperta, tanto per essere chiaro. Basta piagnistei». Lupi ha quindi affermato che Alitalia ha ricevuto e sta valutando la lettera di intenti di Etihad. «Spero che questa telenovela di Alitalia e di Etihad si concluda rapidamente - ha commentato il presidente di Regione Lombardia - anche perchè in base a questo come Regione decideremo se intervenire o no nel capitale Sea». __Mercoledì 30 aprile 2014__