proposta di laboratorio : i saggi alla fiamma
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proposta di laboratorio : i saggi alla fiamma
Progetto di una UdA “flipped” Titolo: Il press roll Docente: Paolo Parolini Tipo di scuola: Liceo Musicale Materia: Esecuzione e interpretazione (Strumenti a Percussione) Classe: terza Scelta dell’argomento curricolare: (indicare l’argomento curricolare che si vuole affrontare con approccio flipped classroom, esempi: la struttura atomica della materia, la punteggiatura grammaticale, il Congresso di Vienna ecc.) Sviluppo della tecnica fondamentale del press roll attraverso lo studio di un esercizio/esempio pratico da suonare. Come si intende attivare l’interesse e la curiosità degli allievi: (indicare come si intende stimolare l’interesse, motivare e coinvolgere gli allievi in modo da renderli parte attiva nella costruzione delle conoscenze indicate. Tipicamente ciò avviene lanciando una sfida che può consistere nel porre una domanda a cui risponde oppure un problema da risolvere, oppure una ricerca da effettuare, un caso da analizzare in modo coinvolgente e motivante.) Propongo agli studenti di guardare la prima parte (fino a 2’55’’) di un video registrato e prodotto da me nel quale suono l’esercizio nr. 2 dal metodo di H. Knauer “Praktische Schule für Kleine Trommel”. Gli fornisco anche la partitura, che possono guardare durante l’esecuzione del video, e si trova nella descrizione della pagina YouTube o a questo indirizzo. In terza superiore del Liceo Musicale i ragazzi hanno già studiato approfonditamente la tecnica del double stroke roll (“rullo a doppi colpi”) e conoscono, almeno per averla sentita, vista e magari anche provata da soli, la tecnica del press roll. A cosa mi serve dunque il video di quell’esercizio? Serve a fargli ragionare su un particolare aspetto che è la chiave per una buona esecuzione del rullo pressato: la suddivisione, cioè il ritmo che si pensa mentre si esegue un rullo. Ora, la suddivisione dipende dalla velocità della pulsazione e dalla dinamica. I due problemi che pongo ai miei allievi per farli riflettere su questo concetto saranno dunque: 1) A quale velocità di metronomo ho deciso di eseguire questo esercizio nel video? (La velocità, al contrario delle dinamiche, non è esplicitata nella partitura dove si nota solo un’indicazione generica “langasam”, cioè “lento”.) 2) Per ogni rullo presente in partitura, cerca di capire quale suddivisione penso mentre suono nel video. Quali attività si intendono svolgere prima della lezione: (indicare se l’azione didattica proposta prevede attività preparatorie da svolgere prima della lezione d’aula. Ed esempio fruizione di risorse didattiche che costituiscano un quadro di riferimento, richiamino preconoscenze, attivino la curiosità oppure attività di verifica delle conoscenze già affrontate per mettere meglio a punto l’azione in classe. Indicare le risorse utilizzate.) Prima della lezione in classe, per risolvere il primo punto chiedo di munirsi di metronomo e, riascotando il video, di provare a trovare la pulsazione corretta, 45 BPM (beats per minute). Dunque una velocità molto lenta. Per risolvere in particolare il secondo punto, chiedo agli studenti di andare a riguardarsi bene la spiegazione del press roll, che ho reso disponibile in un video, il quale deve essere già stato visto e analizzato in classe almeno una settimana prima di approfondire l’aspetto di questa unità di apprendimento. La parte di video sulla quale chiedo di fare bene attenzione è l’ultima, da 9’47’’ a 12’17’’, dove spiego come la suddivisione che si pensa mentre si suona dipenda anche dalla dinamica. Poiché la soluzione soprattutto del secondo problema non è così immediata, metto a disposizione un forum sulla piattaforma moodle nel quale i vari studenti ai quali è stato affidato questo compito possono scambiarsi le proprie idee, prima di affontare la questione in classe insieme a me. Quali attività si intendono svolgere in aula: (indicare le metodologie didattiche che si intendono utilizzare in classe: lezione frontale, lavoro di gruppo, apprendimento fra pari, studio individuale per consentire agli allievi di rispondere alla sfida proposta e costruire le conoscenze richieste, indicando anche diverse metodologie e più fasi successive.) In aula, attraverso l’approccio laboratoriale tipico della lezione di strumento musiale, io e l’allievo analizziamo insieme le risposte che lui ha pensato. Per quanto riguarda la velocità della pulsazione non dovrebbero esserci stati problemi, ma siccome la velocià è molto lenta, è anche possibile che il risultato in termini di BPM si discosti di poco da quello esatto. Se la differenza tra risposta corretta e ipotesi dell’alunno fosse veramente grande, gli chiederei di suonare l’esercizio a quella velocità e lo confronterei con il video su YouTube, facendogli notare come le due esecuzioni non siano uguali. Per il secondo punto chiedo all’allievo di eseguire l’esercizio applicando le suddivisioni che lui ritiene di avere “percepito” nella mia esecuzione. Se le suddivisioni sono corrette, noteremo insieme come il rullo “funzioni” mentre se saranno scorrette percepiremo durante l’esecuzione un rullo scarno (e quindi ragioneremo come la suddivisione sia insufficiente) o al contrario un rullo troppo “pressato” (e quindi come la suddivisione penata sia troppo fitta). Se ci fossero dei momenti in cui gli è risultato impossibile capire quale suddivisione io abbia suonato, gli chiederò: “quale suddivisione penseresti tu se dovessi suonare questo passo?”. Per rispondere, lo studente deve prima pensare e poi provare. Io interevengo per dare feedback e consigli. Quali attività di verifica degli apprendimenti concludono l’attività didattica: (indicare quali strumenti di valutazione formativa e sommativa si ritiene di dover attuare per verificare e consolidare gli apprendimenti e lo sviluppo di competenze.) Giunti alla conclusione dell’analisi di questo esercizio, chiedo all’allievo di prepararne l’esecuzione per la settimana successiva, dopo tutte le indicazioni di cui abbiamo parlato in aula. I criteri di valutazione gli saranno resi noti fornendogli una rubrica dove avrò indicato 4 dimensioni (correttezza della pulsazione, correttezza ritmica, rispetto delle dinamiche e qualità del rullo) e i criteri per valutarle a seconda del livello. In che modo l’approccio proposto differisce dal suo approccio tradizionale? (indicare i vantaggi dell’approccio scelto rispetto all’approccio tradizionale e mettere in luce le differenze.) L’approccio scelto differisce da quello tradizionale perché parte da un lavoro che deve essere fatto sul pezzo prima di ascoltarlo in aula dal professore. Di solito infatti la “spiegazione” di un esercizio o di un brano viene fatta in aula e all’allievo è richiesto di portare il brano pronto da suonare per una o due settimane successive. Tutte le problematicità vengono di solito analizzate durante la prima esecuzione dello studente, allungando lo studio di un brano di almeno un’altra settimana. Il vantaggio da questo punto di vista è dunque il fatto che lo studente possa arrivare in aula con le idee già più o meno chiare rispetto a come dovrà suonare un certo brano. Inoltre lo sviluppo di alcune tecniche esecutive richiede a volte l’analisi “a tavolino” di alcuni aspetti specifici. In questo caso per applicare correttamente il press roll in questo esercizio bisognava decidere prima quale suddivisione pensare per ogni rullo, e questo era facilitato dallo studio del video della mia esecuzione. Di solito invece il professore dà indicazioni relativamente generiche all’alunno e corregge la prima volta che questo esegue l’esercizio. Il fatto poi di confrontarsi sulla piattaforma moodle con i propri compagni consente di risolvere alcune questioni legate all’esecuzione musicale ancor prima di chiedere al professore, che per definizione spiega “peggio” rispetto al gruppo dei pari degli studenti (importanza del peer tutoring).