curriculum vitæ - INFN

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curriculum vitæ - INFN
CURRICULUM VITÆ
Andrea Dainese
Padova, Italia
27 Agosto 1977
Italiana
Coniugato
via M. Mantua-Benavides 5, 35126 Padova, Italia
Tel: (+39) 339 7622789
Indirizzo Lavoro: INFN - Laboratori Nazionali di Legnaro,
viale dell’Università 2, 35020 Legnaro (Padova), Italia
Tel: (+39) 049 8068633, (+39) 049 8277106
Indirizzo e-mail: [email protected]
Nome:
Luogo di Nascita:
Data di Nascita:
Cittadinanza:
Stato Civile:
Indirizzo Abitazione:
luglio 1996: “Maturità scientifica” presso Liceo Scientifico “Ippolito Nievo” di
Padova, con voto 60/60.
ottobre 1996—luglio 2000: studente all’Università degli Studi di Padova, Facoltà di
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Corso di Laurea in Fisica. Curriculum di Fisica
Subnucleare Sperimentale.
giugno 1999—settembre 1999: Summer Student al CERN (European Laboratory for
Particle Physics), Ginevra – Svizzera, sotto la supervisione del Prof. E. Quercigh. Durante
questo periodo A.D. ha lavorato alla caratterizzazione della centralità in collisioni nucleo–
nucleo (esperimento WA97).
18 luglio 2000: Laurea in Fisica presso l’Università degli Studi di Padova con voto
110/110 “cum laude”.
Tesi di laurea: Dipendenza dalla centralità della produzione di stranezza in collisioni
nucleo–nucleo ad energie ultra-relativistiche. Relatore: Prof. Maurizio Morando.
novembre 2000—ottobre 2003: studente di dottorato in Fisica presso l’Università
degli Studi di Padova.
L’attività di ricerca di A.D., dettagliata nella sezione successiva, è stata condotta
nell’ambito della Collaborazione ALICE. ALICE (A Large Ion Collider Experiment) è un
esperimento, al Large Hadron Collider (LHC) del CERN, dedicato allo studio di collisioni
di ioni pesanti a un’energia nel centro di massa di ∼ 5.5 TeV per coppia nucleone–nucleone.
Durante gli anni 2002 e 2003 A.D. ha trascorso circa 18 mesi al CERN per lavorare in
collaborazione con il Dott. N. Carrer e il Dott. K. Safarik.
Nell’ambito del dottorato, A.D. ha seguito i corsi in Verifiche Sperimentali del Modello Standard, Fisica dei Rivelatori, Fisica Astro-particellare e Cosmologia, e sostenuti i
relativi esami.
18 dicembre 2003: dottorato di ricerca in Fisica conseguito presso l’Università degli
Studi di Padova con discussione della Tesi di dottorato:
Charm production and in-medium QCD energy loss in nucleus–nucleus collisions with
ALICE: a performance study. Relatore: Prof. Maurizio Morando.
novembre 2003—marzo 2004: collaboratore all’attività di ricerca presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Padova, nell’ambito dell’esperimento ALICE.
aprile 2004—dicembre 2005: assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Fisica
dell’Università degli Studi di Padova, con tema di ricerca Rivelazione di quark pesanti
nell’esperimento ALICE e responsabile scientifico Dott. F. Scarlassara.
novembre 2005: vincitore, come terzo classificato, di concorso nazionale dell’INFN
3N/R3/NUCL (gruppo 3: Fisica Nucleare) per l’assegnazione di 11 contratti a tempo
determinato (art. 36) da ricercatore, con durata quinquennale.
dal 21 dicembre 2005: ricercatore INFN (III livello) a tempo determinato, presso i
Laboratori Nazionali di Legnaro. Attività di ricerca svolta nell’ambito dell’esperimento
ALICE.
Associato all’INFN, presso la Sezione di Padova, da marzo 2000 a dicembre 2005, con
brevi interruzioni. Dipendente dell’INFN, presso i Laboratori Nazionali di Legnaro, dal
21 dicembre 2005.
Attività Didattica
• Didattica di supporto come assistente alle esercitazioni di laboratorio del Corso di
Fisica II per alcuni indirizzi della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi
di Padova (25 ore nel periodo 6 maggio– 16 giugno 2005).
• Didattica di supporto al Corso di Fisica 3F (Elettromagnetismo), tenuto dal Prof. G. Zumerle,
del 2◦ anno della Laurea Triennale in Fisica, Facoltà di Scienze MM.FF.NN. dell’Università
degli Studi di Padova (25 ore nel periodo 3 ottobre – 2 dicembre 2005 e 25 ore nel
periodo 2 ottobre – 1 dicembre 2006).
Attività di Ricerca:
Introduzione e Attività fino al 21/12/2005
L’area di ricerca di A.D. è la Fisica sperimentale delle collisioni di ioni pesanti ad alta
energia. L’obiettivo della Fisica degli ioni pesanti ad energie ultra-relativistiche è lo
studio della materia ad interazione forte in condizioni di elevata densità di energia; elevata
rispetto a quella che caratterizza la materia nucleare ordinaria.
Calcoli di cromodinamica quantistica (QCD) su reticolo predicono che a una temperatura critica dell’ordine di 170 MeV, corrispondente a una densità di energia εc ≃
1 GeV/fm3 , la materia nucleare attraversi una transizione di fase verso uno stato in cui
quark e gluoni sono deconfinati, il quark–gluon plasma (QGP).
Ci si aspetta che questa transizione di fase possa essere ottenuta in collisioni di ioni
pesanti ad alta energia, in cui si stima vengano raggiunte densità di energia al di sopra
del valore critico εc .
A.D. ha partecipato a esperimenti (WA97/NA57) dedicati alla misura delle abbondanze di particelle strane in collisioni di ioni pesanti al SPS del CERN, con energia nel cen√
tro di massa per collisione nucleone–nucleone, sNN , fino a 17.3 GeV [3,4,7,11,12,13,51,54].
L’aumento relativo della produzione di particelle strane e multi-strane in reazioni nucleo–
nucleo rispetto a reazioni protone–nucleo è stato proposto come segnatura della transizione
di fase al QGP.
Nell’ambito della tesi di Laurea, A.D. ha studiato la caratterizzazione della centralità
della collisione [7], in particolare considerando una nuova scala di centralità. La variabile
analizzata è la densità dei nucleoni partecipanti alla collisione, definita nel piano trasverso
alla direzione del fascio. Essa è stata confrontata con altre scale di centralità e applicata
ai dati sulla produzione di particelle strane dell’esperimento WA97.
Nell’esperimento ALICE, A.D. è responsabile dello sviluppo e dell’ottimizzazione delle
strategie di rivelazione per il mesone D 0 con open charm. Lo studio della produzione di
open charm in collisioni nucleo–nucleo a LHC consente di investigare in dettaglio i meccanismi di produzione e perdita di energia di quark pesanti nel mezzo ad alta densità
di energia formato nella fase iniziale della collisione. Inoltre, l’open charm è la naturale normalizzazione per la produzione degli stati di charmonio, le cui abbondanze sono
molto sensibili alla presenza di un mezzo deconfinato. La ricostruzione di decadimenti
esclusivi (adronici) di particelle con charm è il solo modo per ottenere una misura diretta
della loro distribuzione in momento trasverso, pT , oltre a essere un’analisi molto delicata
nell’ambiente ad alta molteplicità di una collisione centrale piombo–piombo a energia
√
sNN = 5.5 TeV, in cui ci si aspetta che circa 3000–4000 particelle cariche siano prodotte
per unità di rapidità.
L’attività svolta da A.D. nell’ambito del suo lavoro di tesi di dottorato [16] può essere
riassunta nelle seguenti quattro parti.
Definizione delle sezioni d’urto di produzione di quark pesanti e delle loro distribuzioni
cinematiche. Il programma HVQMNR di M. Mangano, P. Nason e G. Ridolfi per calcoli
perturbativi di cromodinamica quantistica è stato impiegato per ottenere e confrontare
risultati a diverse energie e per diversi sistemi ione–ione, includendo gli effetti nucleari
noti [23]. Il generatore di eventi Monte Carlo PYTHIA è stato tunato in modo da riprodurre questi risultati.
Studio degli aspetti sperimentali legati all’identificazione dei vertici di decadimento
di mesoni con charm. Dato che le particelle con charm hanno lunghezze di decadimento
di pochi decimi di millimetro, una precisa ricostruzione della topologia dell’evento nella
regione di interazione è necessaria per un programma di alta qualità di Fisica del charm.
L’Inner Tracking System di ALICE è stato progettato in modo da fornire la precisione
richiesta. Usando i più recenti parametri sulla geometria e sulla risposta del rivelatore e gli
algoritmi di ricostruzione delle tracce, A.D. ha portato a termine uno studio sistematico
della risoluzione sul parametro d’impatto al vertice delle tracce, per diversi tipi di particelle
e diversi scenari di molteplicità, da collisioni piombo–piombo centrali a collisioni protone–
protone [25]. Per quest’ultimo caso, A.D. ha sviluppato e testato un algoritmo specifico
per la ricostruzione in tre dimensioni della posizione del vertice primario di interazione [24].
Definizione di una strategia per la ricostruzione esclusiva di mesoni con charm in ALICE e valutazione della resa in termini di intervallo di momento, precisione e accuratezza
della misura. Uno studio preliminare della ricostruzione di decadimenti D 0 → K − π + era
stato condotto per il Technical Proposal ed i Technical Design Reports di ALICE, usando
una descrizione schematica del rivelatore e delle sorgenti di fondo, e solo una significatività globale (integrata in momento) del segnale era stata stimata. A.D. ha migliorato la
strategia delineata in quei documenti e svolto una simulazione completa e realistica [1],
dalla generazione dei quark pesanti fino ad una stima delle incertezze statistiche e sistematiche sulla misura della distribuzione in momento trasverso dei mesoni D 0 in collisioni
Pb–Pb and pp.
Studio e simulazione dell’effetto di perdita di energia partonica. Elaborazione di una
strategia per portare a termine misure comparative di attenuazione e valutazione del
livello di sensitività raggiungibile. A.D. ha considerato uno dei più avanzati modelli
fenomenologici di perdita di energia partonica e calcolato, per diverse densità della materia
di quark e gluoni, gli effetti su mesoni con charm e su adroni prodotti da partoni senza
massa. Una descrizione dettagliata della geometria delle collisioni nucleo–nucleo e un
algoritmo per tenere conto della minore perdita di energia predetta per i quark pesanti
sono stati inclusi. I risultati dello studio sulla rivelazione del decadimento D 0 → K − π +
sono stati poi utilizzati per valutare il potenziale di ALICE per investigare il mezzo con
sonde pesanti [2,8]. Questa parte del lavoro è stata svolta in stretta collaborazione con il
gruppo della Divisione Teorica del CERN che si occupa di collisioni di ioni pesanti.
I risultati del lavoro di tesi sulle attese prestazioni di ALICE per la misura della produzione di particelle con charm in collisioni protone–protone sono stati utilizzati per uno
studio, in collaborazione con ricercatori dell’università di Jyväskylä e del LBNL di Berkeley, sulla possibilità di rivelare un interessante effetto di eccesso di produzione di quark
charm a basso momento trasverso, legato alla dinamica delle funzioni di distribuzione
partoniche nella regione di piccolo momento frazionario x in condizioni di alta densità di
gluoni [5].
Durante il 2004, A.D. ha approfondito lo studio della fenomenologia della perdita
di energia partonica. Questo effetto è ritenuto essere alla base del cosiddetto fenomeno
√
di “jet quenching” osservato per la prima volta in collisioni di ioni pesanti a sNN =
200 GeV al collisore RHIC, in termini di soppressione della produzione di particelle ad
alto momento trasverso e delle correlazioni azimuthali di tipo “di-jet”. Calcoli di QCD
mostrano che i partoni ad alta energia prodotti nella fase iniziale della collisione perdono
energia per radiazione di gluoni indotta dalla presenza del mezzo ad alta densità di carica
di colore che attraversano per una distanza di circa 3–4 fm prima di frammentare in
adroni. Elaborando il lavoro svolto nell’ambito della tesi di dottorato, A.D. ha messo a
punto, con alcuni collaboratori, un modello (PQM - Parton Quenching Model) che unisce
i più recenti risultati di QCD sul calcolo della perdita di energia con una descrizione
dettagliata della geometria delle collisioni nucleo–nucleo [6]. Il modello contiene un solo
parametro libero che fissa la scala della densità del mezzo e che è stato valutato sulla base
della soppressione ad alto momento misurata in collisioni oro–oro centrali a RHIC. Molte
altre osservabili legate al “jet quenching” misurate a RHIC, e la loro evoluzione al variare
della centralità della collisione, sono poi riprodotte dal modello senza introdurre nuovi
parametri. Estrapolando la densità del mezzo proporzionalmente all’atteso aumento nella
molteplicità di particelle cariche, il modello viene utilizzato per ottenere predizioni per
gli effetti del “jet quenching” all’energia di LHC, più elevata di un fattore 30 rispetto a
quella di RHIC. In un lavoro successivo [10], il modello viene utilizzato per studiare in
dettaglio la dipendenza della perdita di energia dalla massa partonica (per quark pesanti).
In collaborazione con il gruppo teorico sulla Fisica degli ioni pesanti del CERN, vengono
impiegati i risultati più recenti sugli effetti della massa e vengono calcolate predizioni per
la soppressione ad alto momento per mesoni con charm e con beauty alle energie di RHIC
e di LHC, e la soppressione viene confrontata con quella attesa per adroni contenti solo
quark leggeri. Viene mostrato che: 1) I mesoni D non risentirebbero di un grosso effetto
dovuto alla massa (modesta) del quark charm che subirebbe una perdita di energia simile
a quella di un quark leggero; di conseguenza, viene indicato il rapporto dei mesoni D sugli
adroni con quark leggeri, in funzione del momento trasverso, come un osservabile adatto
allo studio della dipendenza della perdita di energia dalla carica di colore del partone
(maggiore per i gluoni che frammentano in adroni con quark leggeri, rispetto al quark
charm che frammenta in mesoni D). 2) La maggiore massa del quark beauty determina
un effetto significativo di riduzione nella radiazione di gluoni e quindi nella soppressione ad
alto momento; l’osservazione sperimentale a LHC di una minore soppressione dei mesoni
B rispetto ai mesoni D fornirebbe una decisiva e necessaria conferma per lo scenario di
perdita di energia partonica come interpretazione degli effetti di “quenching”. Durante il
2005 sono stati pubblicati i primi risultati sulla soppressione ad alto momento di elettroni
da decadimenti di mesoni D e B a RHIC; questi risultati sono confrontati con le previsioni
in un articolo [15] in cui sono discusse in maniera approfondita le diverse fonti di incertezza
che entrano nel confronto dei dati con la teoria di perdita di energia.
Il modello PQM predice un effetto considerevole di perdita di energia partonica anche
per collisioni Pb–Pb all’energia del SPS, e misure di distribuzioni di momento trasverso
di pioni neutri nell’esperimento WA98 sembrano indicare una soppressione in collisioni
centrali rispetto a collisioni periferiche, in cui i partoni attraversano un mezzo di spessore
inferiore. L’esperimento NA57 può confermare le osservazioni di WA98, misurando il
fattore di modifica nucleare delle distribuzioni in momento trasverso in collisioni centrali
rispetto a collisioni periferiche per divesi tipi di particelle: KS0 , Λ, Λ e adroni di carica
negativa non identificati. A.D. si è occupato recentemente dell’analisi della produzione
di queste particelle, ottimizzando le strategie di selezione per ottenere segnali ad alta
purezza anche ad elevato momento trasverso. I risultati sono confrontati con quelli già
pubblicati alle energie del SPS e di RHIC, e con predizioni di modelli fenomenologici, tra
cui il modello PQM, in un articolo preparato da A.D. [11].
In collaborazione con i colleghi del gruppo ALICE di Padova, A.D. si è occupato di
preparare una strategia per la misura della soppressione di mesoni B, e per il confronto
con la soppressione degli adroni contenenti solo quark leggeri e con quella dei mesoni D. E’
stato condotto uno studio per la misura della produzione di particelle con open beauty (per
la maggior parte mesoni B) nel canale inclusivo di decadimento semi-elettronico, B → e+
X, in collisioni Pb–Pb centrali a LHC [14,26]. In particolare, A.D. ha curato la valutazione
della sensibilità della misura, in termini di errori statistici e sistematici sulla distribuzione
in momento trasverso degli elettroni da decadimenti di beauty. Un’altra parte dello studio
dei decadimenti B → e + X sviluppata da A.D. è l’estrazione della sezione d’urto di
mesoni B in funzione del minimo momento trasverso (pmin
T ), a partire dalla sezione d’urto
misurata degli elettroni da beauty in funzione del momento trasverso. In seguito, una
analoga analisi è stata effettuata per il caso di collisioni protone–protone a LHC [58], che,
come detto sopra, presentano problematiche diverse rispetto a collisioni nucleo–nucleo. E’
stata valutata anche la sensibilità della misura nel confronto con le predizioni teoriche di
produzione di beauty, basate sulla QCD perturbativa. Parte di questo studio è discusso
in una tesi di Laurea quadriennale — Carlo Bombonati, Prospettive per la misura della
produzione di beauty nell’esperimento ALICE a LHC, Università degli Studi di Padova,
10 ottobre 2005 — di cui A.D. è stato correlatore.
Attività Editoriale e Organizzativa
A.D. è stato membro dell’Editorial Board del Physics Performance Report (Volume II)
di ALICE [20]. A.D. è stato co-editore e co-autore della sezione Charm and beauty. In
particolare, A.D. è stato l’autore principale delle seguenti sotto-sezioni: Physics Motivations, Current experimental results on heavy-quark hadroproduction, Charm and beauty
production at the LHC, Charm reconstruction in the D 0 → K − π + channel, Perspectives
for the study of charm quenching, Testing QCD with charm production in pp collisions; e
co-autore della sotto-sezione Beauty detection in Pb–Pb collisions in the semi-electronic
decay channel.
A.D. è stato co-coordinatore e co-autore per le sezioni Heavy quark production in
Monte Carlo generators e Quarkonia and heavy flavour detection with the ALICE detector
del CERN Yellow Report Hard Probes in Heavy Ion Collisions at the LHC [17], sommario
finale dell’omonimo workshop (2001–2003) organizzato dalla Divisione Teorica del CERN.
A.D. è stato co-coordinatore per ALICE all’interno del gruppo di lavoro sui quark
pesanti del workshop DESY–CERN HERA and the LHC: a workshop on the implications
of HERA for LHC physics (2004–2005) ed è stato coinvolto nella stesura e nell’edizione
del riassunto delle attività del gruppo di lavoro, pubblicato come report congiunto DESY–
CERN [19]. In particolare, A.D. è stato co-editore e co-autore delle sezioni Experimental
aspects of heavy-flavour Physics at the LHC, Small-x effects in heavy-flavour production
e Benchmark cross sections for heavy-flavour production.
A.D. è stato promotore e co-organizzatore:
- della “Giornata di studio sulla produzione di charm e beauty in esperimenti rappresentati nella Sezione INFN di Padova”, tenutasi il 21 maggio 2004, il cui scopo è stato quello
di promuovere un confronto sulle esperienze maturate all’interno della Sezione negli esperimenti ALICE, CDF, DELPHI e ZEUS, che hanno affrontato, o prevedono di affrontare a
breve, misure di produzione di particelle con charm e beauty, in particolare in condizioni
di statistica non elevata;
- del “Mini-workshop: Jet Quenching and Heavy Flavour Production”, tenutosi il 29 settembre 2005 presso il Dipartimento di Fisica “G. Galilei” dell’Università degli Studi di
Padova.
A.D. è stato occasionalemente referee per Conference Proceedings di Journal of Physics
G: Nuclear and Particle Physics e Czechoslak Journal of Physics.
Partecipazione a Scuole e Conferenze
• “School of multiple particle production dynamics in strong interactions”, Trieste,
2001.
• “International Workshop on the Physics of Quark-Gluon Plasma”, Ecole Polytechnique, Palaiseau, Paris, 2001.
• “International Conference on Strange Quarks in Matter”, Frankfurt, 2001.
• “CTEQ school on QCD analysis and phenomenology”, Madison (WS), 2002.
• “Quark Matter 2002”, Nantes, 2002. Presentazione poster Detection of D 0 hadronic
decays at the LHC with ALICE.
• “Confinement and the Hadron Spectrum”, Brescia, 2002. Presentazione orale Detection of D 0 mesons via hadronic decays in Pb–Pb collisions at the LHC with
ALICE.
• “CMS International Workshop on Heavy-Ion Physics”, Delphi, 2003. Presentazione
orale ALICE Physics Performance.
• “International School of Subnuclear Physics”, Erice, 2003. Presentazione orale Probing the QGP with charm at LHC nella sessione New Talents, selezionata per la
pubblicazione negli atti della Scuola (World Scientific, Subnuclear Series).
• “Quark Matter 2004”, Oakland (CA - USA), 2004. Presentazione poster Study of
charm energy loss at the LHC with ALICE.
• “XXXIII Rencontres de Moriond: QCD and hadronic interactions”, La Thuile, 2004.
Presentazione orale Heavy QCD probes in heavy-ion collisions at the LHC: ALICE
performance.
• “Physics at LHC”, Vienna, 2004. Presentazione orale Studying charm production
and quenching with ALICE.
• “Hot Quarks: Workshop for Young Scientists on the Physics of Ultra-relativistic
Heavy-Ion Collisions”, Taos Valley (NM - USA), 2004. Presentazione orale Charm
quenching in heavy-ion collisions at the LHC.
• “International Conference on Strange Quarks in Matter”, Cape Town, 2004. Presentazione orale su invito Charm and beauty of the Large Hadron Collider.
• “Hadron Collider Physics Symposium 2005”, Les Diablerets, 2005. Presentazione
orale Open heavy-flavour production in ALICE.
• “Quark Matter 2005”, Budapest, 2005. Presentazione orale in sessione plenaria
Results from NA57. Presentazione poster Measuring beauty production via singleelectrons with ALICE. Co-autore, con G.E.Bruno, di presentazione poster RCP
√
for h− , KS0 , Λ and Λ in Pb–Pb collisions at sN N = 17.3 GeV . Co-autore, con
C.Loizides e G.Paic, di presentazione poster Leading-particle suppression and surface emission in high-energy nucleus–nucleus collisions. Co-autore, con N. Armesto,
M. Cacciari, C.A. Salgado e U.A. Wiedemann, di presentazione orale Heavy-to-light
ratios as a test of medium-induced energy loss at RHIC and the LHC (presentata
da N. Armesto).
• “PANIC 2005 (Particles and Nuclei International Conference)”, Santa Fe (NM USA), 2005. Presentazione orale su invito in sessione parallela Heavy-quark energy
loss at RHIC and LHC.
• “Heavy Ion Physics at the LHC”, Santa Fe (NM - USA), 2005. Presentazione orale
su invito Heavy quarks in view of the LHC.
• “1st ALICE Physics Week”, Erice, 2005. Presentazione orale D 0 meson reconstruction with ALICE. Presentazione orale Heavy flavour quenching studies with ALICE.
Seminari
• Strangeness production in heavy-ion collisions from SPS to RHIC. Seminario all’Università
di Padova, ottobre 2001.
• Detection of D 0 mesons in Pb–Pb with ALICE. Seminario all’Università di Heidelberg, novembre 2002.
• Heavy quark Monte Carlo generation in ALICE. Presentazione al CERN Workshop
“MC tools for the LHC”, luglio 2003.
• Detection of open charm in ALICE. ALICE Club al CERN, giugno 2003.
• Charm energy loss at the LHC with ALICE. Seminario all’Università di Jyväskylä,
novembre 2003.
• Charm energy loss at the LHC with ALICE. Heavy Ion Forum al CERN, dicembre
2003.
• Charm production and in-medium QCD energy loss in nucleus–nucleus collisions
with ALICE. A performance study. Discussione tesi di dottorato, Università di
Padova, dicembre 2003.
• Charm energy loss at the LHC with ALICE. Seminario a LBNL, Berkeley (CA),
gennaio 2004.
• Charm production at the LHC: theoretical predictions and experimental sensitivity.
HERA–LHC workshop, Heavy Quarks working group, CERN, marzo 2004.
• Produzione di charm e beauty in collisioni nucleo–nucleo: motivazioni e primi
risultati da RHIC. Seminario al Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova,
nell’ambito della “Giornata di studio sulla produzione di charm e beauty in esperimenti rappresentati nella Sezione INFN di Padova”, maggio 2004.
• Charm energy loss at the LHC with ALICE. Seminario al IKF, Università di Francoforte, giugno 2004.
• Charm enhancement at the LHC due to non-linear gluon evolution. HERA–LHC
workshop, Heavy Quarks working group, CERN, ottobre 2004.
• Physics potential of D-meson reconstruction with ALICE. Presentazione su invito al
“DIMUONnet, International Workshop on Heavy Flavours in Heavy-Ion Collisions”,
Clermont-Fd, dicembre 2004.
• Parton Energy Loss. Presentazione su invito al “I◦ Convegno sulla Fisica di ALICE”,
Catania, gennaio 2005.
• D 0 -meson reconstruction in pp and Pb–Pb collisions with ALICE. Presentazione al
“I◦ Convegno sulla Fisica di ALICE”, Catania, gennaio 2005.
• Suppression of light- and heavy-flavoured hadrons from RHIC to LHC. Heavy Ion
Forum al CERN, aprile 2005.
• Heavy-flavour Physics in heavy-ion collisions at the LHC. Seminario all’Università
di Padova, settembre 2005.
Attività di Ricerca dal 21/12/2005
Nel periodo successivo al 21/12/2005 (inizio del contratto quinquennale con l’INFN) A.D.
ha proseguito la sua attività di ricerca nell’ambito dell’esperimento ALICE. L’attività
svolta può essere schematizzata nei punti seguenti (descritti in dettaglio nel seguito):
• coordinamento delle attività di ALICE al centro Tier-2 “Legnaro–Padova” per il
Calcolo Grid presso i Laboratori Nazionali di Legnaro [59,61];
• coordinamento delle attività per l’allineamento dell’Inner Tracking System (ITS) di
ALICE [62];
• sviluppo e mantenimento del software per la ricostruzione di particelle con charm
nella parte centrale (“barrel”) dell’apparato ALICE;
• sviluppo e mantenimento degli algoritmi di ricostruzione delle tracce e dei vertici
nell’Inner Tracking System (ITS) di ALICE;
• partecipazione all’assemblaggio del Silicon Pixel Detector (SPD) di ALICE, per la
parte di test elettronici e funzionali dei sensori [60,63,66].
Coordinamento delle attività di ALICE al centro Tier-2 “Legnaro–Padova” per il Calcolo
Grid presso i Laboratori Nazionali di Legnaro.
Fin dal 2002 è in funzione presso i Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL) un prototipo
di centro di calcolo Grid di livello Tier-2 per l’esperimento CMS a LHC. A marzo 2006 il
centro è stato approvato dall’INFN come Tier-2 per CMS. Nel 2005 i gruppi ALICE della
Sezione di Padova e dei LNL hanno proposto di estendere il centro di calcolo dei LNL
in modo da farlo diventare un Tier-2 anche per l’esperimento ALICE. All’inizio del 2006
A.D. è stato nominato co-coordinatore delle attività ALICE al centro di calcolo Grid dei
LNL e si è occupato fin dall’inizio di far partire tali attività.
Nel modello di calcolo distribuito di ALICE, simile per questo aspetto a quello degli
altri tre esperimenti di LHC, i compiti dei centri Tier-2 sono: produzione e custodia di
eventi Monte Carlo, esecuzione di analisi non-programmate sottomesse da singoli utenti
sugli AOD (Analysis Object Data), test di analisi programmate dai quattro Physics Working Group su campioni parziali degli ESD (Event Summary Data) e degli AOD. In principio, i diversi Tier-2 svolgono attività indifferenziata e indipendente dalla loro posizione
geografica. Nei fatti, sarà naturale che alcune attività di calcolo siano indirizzate su siti
Tier-2 particolarmente convenienti dal punto di vista logistico, ad es. per la facilità di
interazione con i gruppi interessati. In questa ottica, il Tier-2 ALICE “Legnaro–Padova”
sarebbe sede anche dell’attività di calcolo legata alle attività di commissioning (allineamento dell’Inner Tracking System) e di Fisica (misura di produzione di quark pesanti) dei
gruppi ALICE della Sezione di Padova e dei LNL.
A febbraio 2006 è stata messa in funzione presso i LNL una “VO-box”, ossia un
computer dedicato al software specifico della Virtual Organization (VO) ALICE ed ai
suoi servizi Grid. Piccole produzioni di eventi Monte Carlo sono stata eseguite da A.D.
per testare la funzionalità del sito come Computing Element (CE) della VO ALICE.
Durante aprile-maggio 2006, il sito è stato incluso in una produzione su più larga scala
usando anche i siti di Torino e del CNAF; i dati prodotti sono stati trasferiti al CNAF e
salvati su nastro. Visto il successo di questi primi test, a partire da giugno 2006 il sito
dei LNL ha iniziato a partecipare al ALICE Physics Data Challange (PDC) 2006 con
circa 5 kSI2K di CPU (equivalenti a 4 “job slot”) dedicati ad ALICE, più l’utilizzo di
risorse di CMS nei periodi di disponibilità. Il tipico “job” di simulazione consiste nella
generazione di 100 eventi protone–protone, o 1 evento Pb–Pb, all’energia di LHC. Per
ogni evento le particelle sono trasportate attraverso il rivelatore, la cui risposta è simulata
includendo gli effetti di disallineamento e i canali morti o rumorosi, secondo i parametri
che sono letti direttamente nel database centrale di ALICE al CERN. I file prodotti sono,
al momento, trasferiti al CERN e salvati su nastro. Nel periodo giugno 2006 - febbraio
2007 la partecipazione al PDC06 è stata continua e A.D. si è occupato del controllo della
funzionalità del sito e della soluzione dei problemi legati ai servizi della VO-box, che
fa da interfaccia tra i nodi di calcolo e la Grid di ALICE. In questo periodo il numero
medio di “job” in esecuzione è stato di circa 30, corrispondenti a un contributo del 3% al
PDC06, per un totale di 156000 ore di tempo di CPU. Un rendimento cosı̀ elevato è stato
possibile grazie all’utilizzo delle risorse di CMS, quando disponibili, e ha dimostrato una
funzionalità del sito LNL pari a quella dei Tier-2 approvati per ALICE in Italia (Catania
e Torino).
Una prima acquisizione di risorse dedicate ad ALICE è sata effettuata nel novembre
2006. Sono stati comprati 10 nodi di calcolo a 4 “core”, per un totale di 40 “job slot” (54
kSI2K), e 7 TeraByte di disco per la conservazione dei dati (“storage”). I nuovi nodi di
calcolo sono entrati in uso nel febbraio del 2007. Il sito ha partecipato in maniera continua
ai PDC07 e PDC08 (in corso) di ALICE con un numero medio di “job” in esecuzione1
pari a 37 (molto vicino al numero di “job slot” disponibili) nel periodo febbraio 2007 febbraio 2008, per un totale di 290000 ore di tempo di CPU. In questo periodo l’utilizzo
di risorse di CMS da parte di ALICE è divenuto marginale. Tuttavia, il contributo di
Legnaro–Padova è stato paragonabile a quello dei due Tier-2 INFN approvati di Catania
e Torino.
La funzionalità di Storage Element (SE) è stata implementata nel periodo gennaio febbraio 2008, quando si è resa disponibile una soluzione che permettesse di usare per
CMS e per ALICE lo stesso protollo di interfaccia tra lo storage e la Grid (il protocollo,
denominato dCache, usato dalla Collaborazione CMS è stato adattato alle specificità della
Grid di ALICE). A.D. ha portato a termine con successo tutti i test necessari a permettere
la validazione del sito come SE per ALICE. Lo SE è già in uso per le analisi lanciate su
1
http://pcalimonitor.cern.ch/display?page=jobs per site&SiteBase=Legnaro
Grid dai singoli utenti (in particolare, viene utilizzato per le analisi di produzione di
charm degli utenti dei gruppi ALICE dei LNL e della Sezione di Padova), e verrà a breve
messo in produzione per il salvataggio dei dati Monte Carlo prodotti dal CE del sito di
Legnaro–Padova nell’ambito del PDC08 di ALICE.
Una seconda acquisizione di risorse è sata effettuata a dicembre 2007. Sono stati
comprati 5 nodi di calcolo a 8 “core”, per un totale di 40 “job slot” (75 kSI2K), e 7
TeraByte di disco. Le risorse verranno messe in produzione a marzo 2008, portanto la
dimensione del Computing Element a 130 kSI2K (80 “job slot”) e quella dello Storage
Element a 17 TeraByte.
Coordinamento delle attività per l’allineamento dell’Inner Tracking System (ITS) di ALICE.
Nel marzo 2007 A.D. è stato incaricato di organizzare e coordinare le attività per
l’allineamento dell’Inner Tracking System, che in quel momento, di fatto, non erano ancora
iniziate. A.D. ha preparato un piano di lavoro evidenziando i diversi compiti da coprire
e ha formato un gruppo di lavoro formato da una decina di persone di sei istituti che si
riuniscono mensilmente per una verifica dello stato delle attività2 .
Nella parte centrale (barrel) dell’esperimento ALICE, i principali rivelatori per la
ricostruzione delle tracce sono la Time Projection Chamber (TPC) e l’Inner Tracking
System (ITS). Quest’ultimo fornisce le prestazioni di ricostruzione dei vertici secondari
con alta precisione che consentiranno alla Collaborazione ALICE di portare a termine
un ricco programma di Fisica dei quark pesanti in collisioni protone–protone e Piombo–
Piombo a LHC. L’ITS consiste di sei strati cilindrici di rivelatori al silicio con tre diverse
tecnologie: rivelatori a pixel nei due strati più interni (SPD), rivelatori a deriva nei due
strati intermedi (SDD), e rivelatori a strip nei due strati più esterni (SSD). Ogni sistema
di tracciamento può essere considerato come un insieme di moltissimi moduli separati,
le cui posizioni reali risultano essere diverse rispetto alla situazione ideale (progetto), a
causa delle imprecisioni meccaniche che intervengono durante l’asseblaggio e l’integrazione
dei diversi componenti. Questi spostamenti della geometria reale rispetto a quella ideale possono arrivare a essere ben maggiori di 100 µm e, se non sono noti, causano una
forte degradazione delle prestazioni di tracciamento del rivelatore, e quindi anche delle
prestazioni sulla Fisica. Basti considerare che, per le tracce di alto momento, la risoluzione
di progetto sulla posizione della traccia estrapolata al vertice primario d’interazione è di
circa 11 µm. Per questo, è fondamentale “allineare” il rivelatore, cioè misurare gli spostamenti e le deformazioni per poter tenerne conto e applicare le dovute correzioni negli
algoritmi di ricostruzione delle tracce. L’allineamento dell’ITS verrà effettuato utilizzando le tracce ricostruite. La precisione da raggiungere per le procedure di allineamento
è stabilita richiedendo che l’effetto complessivo dei residui disallineamenti non-noti non
degradi le risoluzioni sui parametri delle tracce in maniera significativa. Per esempio, per
2
http://indico.cern.ch/categoryDisplay.py?categId=1486
i rivelatori a pixel, la cui risoluzione in posizione è di circa 12 µm nella direzione più
precisa, si può tollerare un disallineamento residuo di al più 8 µm. Il compito di allineare
l’ITS di ALICE è particolarmente impegnativo anche per l’elevato numero di gradi di
libertà in gioco, che sono quasi 13000 (6 gradi di libertà, 3 traslazioni e 3 rotazioni,
per ognuno dei 2198 sensori che compongono il rivelatore). La gran parte delle attività
di preparazione per l’allineamento dell’ITS sono svolte dai gruppi ALICE di Legnaro,
Padova e Trieste, sotto la coordinazione diretta di A.D. La strategia prevede di utilizzare
tracce prodotte da muoni cosmici (il run di presa dati con cosmici è iniziato a febbraio
2008), e, quando saranno disponibili, tracce prodotte in collisioni protone–protone (attese
per la fine dell’estate 2008). Si stanno preparando due metodi indipendenti, entrambi
basati sulla minimizzazione dei residui tra le tracce e i punti misurati sui sensori. Il primo
metodo usa il programma Millepede, in cui viene effettuata una minizzazione globale dei
residui per tutti i sensori e si estraggono tutti i parametri di allineamento (gradi di libertà dei sensori) simultaneamente. Il secondo metodo effettua una minimizzazione locale
per ognuno dei sensori e tiene conto delle correlazioni tra i parametri di allineamento dei
diversi sensori attraverso una procedura iterativa. Inoltre, si sta sviluppando un sistema
software per il monitoraggio dell’allineamento dei diversi strati dell’ITS da effettuarsi periodicamente durante la presa dati dell’esperimento. I risultati su campioni Monte Carlo
di eventi di muoni cosmici sono molto promettenti. Ci si aspetta di poter allineare la
maggior parte dei sensori del rivelatore a pixel (i due strati più interni dell’ITS) e parte
di quelli degli altri strati utilizzando un campione di cosmici corrispondente a circa due
mesi di presa dati.
Sviluppo e mantenimento del software per la ricostruzione di particelle con charm nella
parte centrale (“barrel”) di ALICE.
A.D. è il principale sviluppatore del software per la ricostruzione di decadimenti
adronici di particelle con charm. Raccogliendo e integrando i contributi di collaboratori di Bari e Torino, A.D. ha preparato il software per la ricostruzione, a partire dagli
AOD (Analysis Object Data) delle candidate nei canali di decadimento D 0 → K − π + ,
− +
D + → K − π + π + , Ds+ → K − K + π + , D ⋆+ → D 0 π + e Λ+
c → pK π . In questo momento è
in corso il test di questo software nell’ambiente Grid, utilizzando gli eventi Monte Carlo
prodotti durante i Physics Data Challenge di ALICE.
A.D. è uno dei due amministratori del software di ricostruzione e di analisi del Physics
Working Group Heavy Flavour and Quarkonia di ALICE. Gli amministratori hanno il
compito di raccogliere, controllare e inserire all’interno del framework di ALICE (AliRoot) le nuove parti di software prodotte dai componenti del working group. Inoltre,
mantengono sincronizzato il software del working group con gli sviluppi del resto di AliRoot, in particolare degli algoritmi di ricostruzione degli eventi e dei protocolli per l’analisi
distribuita su Grid.
Sviluppo e mantenimento degli algoritmi di ricostruzione delle tracce e dei vertici nell’Inner
Tracking System (ITS) di ALICE.
A partire da maggio 2007, A.D. ha preso in carico lo sviluppo degli algoritmi di
ricostruzione delle tracce nell’ITS. In questo ambito i principali compiti portati a termine
sono:
- preparazione della ricostruzione di eventi di muoni cosmici con il solo rivelatore ITS,
anche in condizioni di forte disallineamento (questa funzionalità è indispensabile per poter
allineare l’ITS usando le tracce);
- miglioramento delle correzioni per gli effetti di multiple scattering e perdita di energia
nel materiale del rivelatore, sulla base della descrizione dettagliata della geometria del
rivelatore stesso;
- implementazione della possibilità di tener conto dei canali morti o rumorosi durante il
tracciamento.
A riprova del suo ruolo centrale all’interno del gruppo di ricostruzione e del gruppo
software ITS, a febbraio 208 A.D. ha ricostruito per primo la traccia prodotta da un muone
cosmico nell’Inner Tracking System di ALICE. Quando ALICE registrerà i primi eventi di
collisioni protone–protone e, poi, Piombo–Piombo, A.D. sarà responsabile del “debugging”
degli algoritmi di ricostruzione e della loro ottimizzazione per massimizzare l’efficienza di
tracciamento e ottenere una risoluzione sui parametri di traccia prossima ai valori di
progetto. In particolare, A.D. sarà responsabile di ottimizzare, dopo l’allineamento, la
risoluzione sul parametro d’impatto delle tracce al vertice primario d’interazione, che è la
variabile centrale per la ricostruzione dei decadimenti di particelle con charm e beauty.
A.D. ha proseguito l’attività, iniziata nel 2003, di sviluppo degli algoritmi per la ricostruzione di vertici —vertice primario d’interazione e vertici secondari di decadimenti di
quark pesanti— usando le tracce. In questo ambito gli sviluppi recenti hanno riguardato:
- la determinazione della posizione e del profilo della regione di interazione dei fasci per
un dato “fill” di LHC, utilizzando la distribuzione spaziale dei vertici ricostruiti in tutti
gli eventi del “fill”;
- l’utilizzo dell’informazione sulla regione di interazione come vincolo per un secondo passo
di ricostruzione dei vertici dei singoli eventi; questa procedura permette di ottimizzare la
risoluzione raggiunta evento-per-evento;
- la possibilità di rimuovere dal vertice primario ricostruito il contributo delle tracce associate a decadimenti di particelle con charm, al fine di eliminare effetti sistematici nella
stima del parametro d’impatto delle tracce stesse;
- la ricostruzione del vertice primario anche utilizzando tracce ricostruite nella sola Time
Projection Chamber (TPC), che sarà effettuata all’inizio della presa dati, quando l’allineamento
dell’ITS non sarà ancora completato.
Partecipazione all’assemblaggio del Silicon Pixel Detector (SPD) di ALICE, per la parte
di test elettronici e funzionali dei sensori.
I due strati più interni dell’Inner Tracking System di ALICE, a 3.9 e 7.6 cm dalla linea
di fascio, costituiscono il Silicon Pixel Detector (SPD). Il Silicon Pixel Detector conta circa
9.8 milioni di celle sensibili (pixel), ragruppate in 240 sensori (detti “ladder”). I sensori
sono montati su una speciale struttura di supporto in fibra di carbonio dello spessore di
200 µm (CFSS), ottimizzata per minimizzare gli effetti di multiple scattering. La CFSS
è un supporto modulare composto da 10 settori. Ogni “ladder” incopora il sensore e
l’elettronica di lettura, per uno spessore totale di 350 µm di Silicio. Due “ladder” sono
incollati e collegati elettricamente a una base in Alluminio-Poliamide (che contiene le
linee di alimentazione e di controllo) per formare un mezzo piano, “half stave (HS)”. Due
HS sono allineati a formare un piano “stave” e incollati sulla CFSS. Ogni settore della
CFSS ospita 4 “stave” del layer esterno e 2 del layer interno, per un totale di 12 HS e 24
“ladder”. Ogni HS è collegato alla stanza di controllo attraverso 3 fibre ottiche che servono
per fornire i segnale di clock, configurazione e trigger, e per leggere i dati. Il montaggio
degli HS sui 10 settori è stato effettuato dai gruppi di Padova e Legnaro, presso i LNL. In
particolare, il gruppo di Legnaro si è occupato dei test degli HS durante la procedura di
assemblaggio. Gli HS sono stati testati in due modi: utilizzando degli impulsi elettronici
e utilizzando degli elettroni β (prodotti da una sorgente di 90 Sr a 37 Mbequerel). I
risultati dei test sono stati salvati su un database. I test sono stati eseguiti in tre fasi
del processo di montaggio: 1) all’arrivo degli HS presso i LNL, prima del montaggio,
utilizzando impulsi e sorgente, allo scopo di validare la funzionalità dopo il trasporto
dalla Sezione INFN di Bari; 2) dopo l’incollaggio sul supporto in carbonio, utilizzando gli
impulsi, per verificare che il sensore non sia stati danneggiato durante il montaggio; 3)
al completamento del settore con i 12 HS, utilizzando gli impulsi, per una prima verifica
del corretto funzionamento del sistema di raffreddamento (sistema evaporativo al Freon);
infatti, un HS acceso senza raffreddamento raggiungerebbe in 30 secondi una temperatura
superiore ai 50 ◦ C che lo danneggerebbe irrimediabilmente, il sistema di raffreddamento
contiene la temperatura entro i 30–35 ◦ C.
A.D. ha partecipato ai test degli HS durante il montaggio dei 10 settori del SPD. A
giugno 2007 i 10 settori sono stati integrati al CERN a formare il “barrel” SPD attorno
al tubo dei fasci e il “barrel” è stato inserito all’interno degli altri 4 strati dell’ITS.
Attualmente A.D. partecipa al controllo del rivelatore SPD durante la presa dati con
muoni cosmici.
Attività Editoriale e Organizzativa
A.D. è stato co-coordinatore per gli esperimenti di LHC all’interno del gruppo di lavoro
sui quark pesanti del workshop DESY–CERN HERA and the LHC: a workshop on the
implications of HERA for LHC physics (2006–2008).
A.D. è stato incaricato, da parte del NWO (Netherlands organization of scientific
research), del FOM (Netherlands foundation for fundamental research on matter) e della
Academy of Sciences of the Czech Republic, di fare da referee per proposte di progetti di
ricerca su misure di produzione di quark pesanti a LHC.
Partecipazione a Conferenze
• “Hot Quarks: Workshop for Young Scientists on the Physics of Ultra-relativistic
Heavy-Ion Collisions”, Villasimius (Ca), 2006. Presentazione orale ALICE perspectives for the study of charm and beauty energy loss.
• “Hard Probes 2006”, Asilomar (CA - USA). Presentazione orale su invito Charm
and beauty at the LHC.
• “International Workshop on Heavy Flavour in Heavy Ion Collisions at the LHC”,
Trento, 2006. Presentazione orale su invito Perspectives for heavy flavour quenching
studies with ALICE. Presentazione orale Energy dependence of c and b production
in the the LHC range. Presentazione orale Preparation for D 0 → Kπ analysis in
pp collisions with ALICE.
• “Workshop sui MC, le simulazioni, la Fisica a LHC”, Frascati (Rm), 2006. Presentazione orale Misura della produzione di heavy flavour nel barrel di ALICE.
• “High energy QCD: from RHIC to LHC” Workshop, Trento, 2007. Presentatione
orale su invito Measurement of heavy-flavour production down to low pT with ALICE.
• “2nd ALICE Physics Week”, Münster, 2007. Presentazione orale Preparation for the
D 0 analysis with ALICE. Presentazione orale Status of the B analysis with electrons
in ALICE. Presentazione orale Effect of heavy-quark energy loss on the single muon
pT spectrum. Presentazione orale Vertex reconstruction with tracks in ALICE.
• “Workshop in the honour of the 80th birthday of R.A. Ricci”, Legnaro (Pd), 2007.
Presentazione orale su invito ALICE Physics program.
• “2nd LHC Detector Alignment Workshop”, CERN, 2007. Presentazione orale ALICE first alignment plans.
• “International Conference on Strange Quarks in Matter 2007”, Levoca, 2007. Presentazione orale ALICE potential for heavy-flavour physics.
• “Workshop italiano sulla Fisica p–p a LHC”, Perugia, 2008. Presentazione orale
Misura della produzione di heavy flavour in ALICE.
Seminari
• Heavy quarks in view of the LHC. Presentazione su invito al “Meeting dell’Iniziativa
Specifica INFN RM31 (coord. Prof. L. Maiani)”, Firenze, febbraio 2006.
• Measurement of beauty production in the ALICE central barrel. Presentazione su
invito al “DIMUONnet, International Workshop on Heavy Flavours in Heavy-Ion
Collisions”, Alessandria, marzo 2006.
• Parton energy loss in heavy-ion collisions. Seminario all’Università di Padova, maggio 2006.
• Preparazione per la misura di D 0 nel canale adronico e B nel canale semi-elettronico.
Presentazione al “2◦ Convegno sulla Fisica di ALICE”, Vietri (Sa), maggio 2006.
• Heavy quarks in view of the LHC. Seminario su invito all’Università “Goethe” di
Francoforte, dicembre 2006.
• Heavy quarks in view of the LHC. Seminario su invito all’Università Tecnica di
Praga, novembre 2007.
• Hadronic charm in ALICE: introduction and D 0 → Kπ. Presentazione al “3◦
Convegno sulla Fisica di ALICE”, Frascati (Rm), novembre 2007.
• Preparation for the alignment of the ALICE Inner Tracking System. Presentazione
al “3◦ Convegno sulla Fisica di ALICE”, Frascati (Rm), novembre 2007.
• Il modello di calcolo di ALICE. Presentazione al “Workshop INFN sui Tier-2”,
Bologna, gennaio 2008.
• Heavy quarks in view of the LHC. Seminario su invito all’istituto NIKHEF (Amsterdam), già fissato per il 16 maggio 2008.
Padova, 20/02/2008
Pubblicazioni fino al 21/12/2005
Articoli e Conference Proceedings di A.D. (con referee)
1. N. Carrer, A. Dainese and R. Turrisi, Feasibility study for the detection of D 0 →
K − π + decays in Pb–Pb collisions at the LHC with ALICE, J. Phys. G 29 (2003)
575. Pubblicato a Londra (GB).
2. A. Dainese, Perspectives for the study of charm in-medium quenching at the LHC
with ALICE, Eur. Phys. J. C 33 (2004) 495 [arXiv:nucl-ex/0312005]. Pubblicato
ad Heidelberg (Germania).
3. F. Antinori et al., (NA57 Collaboration), Study of the transverse mass spectra of
strange particles in Pb–Pb collisions at 158A GeV/c, J. Phys. G 30 (2004) 823
[arXiv:nucl-ex/0403016]. Pubblicato a Londra (GB).
4. F. Antinori et al., (NA57 Collaboration), Energy dependence of hyperon production in nucleus–nucleus collisions at SPS, Phys. Lett. B 595 (2004) 68 [arXiv:nuclex/0403022]. Pubblicato ad Amsterdam (Olanda).
5. A. Dainese, R. Vogt, M. Bondila, K.J. Eskola and V.J. Kolhinen, D meson enhancement in pp collisions at the LHC due to non-linear gluon evolution, J. Phys. G 30
(2004) 1787 [arXiv:hep-ph/0403098]. Pubblicato a Londra (GB).
6. A. Dainese, C. Loizides and G. Paı́c, Leading-particle suppression in high-energy
nucleus–nucleus collisions, Eur. Phys. J. C 38 (2005) 461 [arXiv:hep-ph/0406201].
Pubblicato ad Heidelberg (Germania).
7. F. Antinori et al., (NA57 Collaboration), Multiplicity of charged particles in Pb–
Pb collisions at SPS energies, J. Phys. G 31 (2005) 321 [arXiv:nucl-ex/0406004].
Pubblicato a Londra (GB).
8. A. Dainese, Charm quenching in heavy-ion collisions at the LHC, proceeding con
referee della conferenza “Hot Quarks 2004”, J. Phys. G 31 (2005) S589 [arXiv:hepph/0501292]. Pubblicato a Londra (GB).
9. A. Dainese, Charm and beauty of the Large Hadron Collider, proceeding con referee
della conferenza “Strange Quarks in Matter 2004”, J. Phys. G 31 (2005) S781
[arXiv:hep-ph/0501293]. Pubblicato a Londra (GB).
10. N. Armesto, A. Dainese, C.A. Salgado and U.A. Wiedemann, Testing the color
charge and mass dependence of parton energy loss with heavy-to-light ratios at
RHIC and LHC, Phys. Rev. D 71 (2005) 054027 [arXiv:hep-ph/0501225]. Pubblicato in USA.
11. F. Antinori et al., (NA57 Collaboration), Central-to-peripheral nuclear modification
√
factors in Pb–Pb collisions at sN N = 17.3 GeV , Phys. Lett. B 623 (2005) 17
[arXiv:nucl-ex/0507012]. Pubblicato ad Amsterdam (Olanda).
12. F. Antinori et al., (NA57 Collaboration), Rapidity distributions around mid-rapidity
of strange particles in Pb–Pb collisions at 158-A-GeV/c, J. Phys. G 31 (2005) 1345
[arXiv:nucl-ex/0509009]. Pubblicato a Londra (GB).
13. A. Dainese for the NA57 Collaboration, Results from NA57, preparato per i proceedings della conferenza “Quark Matter 2005”, Nucl. Phys. A 774 (2006) 51 [arXiv:nuclex/0510001]. Pubblicato ad Amsterdam (Olanda).
14. A. Dainese, F. Antinori, C. Bombonati, M. Lunardon and R. Turrisi, for the ALICE
Collaboration, Measuring beauty production in Pb–Pb collisions at the LHC via
single electrons in ALICE, preparato per i proceedings della conferenza “Quark
Matter 2005”, Czech. J. Phys. 55 (2005) 1631 [arXiv:nucl-ex/0510083]. Pubblicato
ad Praga (Rep. Ceca).
15. N. Armesto, M. Cacciari, A. Dainese, C. A. Salgado and U. A. Wiedemann, How sensitive are high-pT electron spectra at RHIC to heavy quark energy loss?, Phys. Lett.
B 637 (2006) 362 [arXiv:hep-ph/0511257]. Pubblicato ad Amsterdam (Olanda).
Tesi di dottorato e Reports
16. A. Dainese, Charm production and in-medium QCD energy loss in nucleus–nucleus
collisions with ALICE. A performance study, Tesi di Dottorato, Università di Padova
(2003), arXiv:nucl-ex/0311004.
17. M. Bedjidian et al., Hard Probes in Heavy Ion Collisions at the LHC: Heavy Flavour
Physics, arXiv:hep-ph/0311048, incluso nel Report CERN-2004-009.
18. ALICE Collaboration, Physics Performance Report Volume I, CERN-LHCC 2003049, J. Phys. G 30 (2004) 1517.
19. J. Baines et al., Heavy quarks: summary report, arXiv:hep-ph/0601164, incluso nel
Report CERN-2005-014, DESY-PROC-2005-01.
20. ALICE Collaboration, Physics Performance Report Volume II, CERN-LHCC 2005030, J. Phys. G 32 (2006) 1295.
Note Interne ALICE
21. N. Carrer, A. Dainese and R. Turrisi, Feasibility study for the detection of D 0
hadronic decays in Pb–Pb collisions, ALICE Internal Note, ALICE-INT-2002-005
(2002). Pubblicata solo elettronicamente.
22. N. Carrer and A. Dainese, A parameterization of the Kalman filter tracking in the
ALICE TPC, ALICE Internal Note, ALICE-INT-2003-011 (2003). Pubblicata solo
elettronicamente.
23. N. Carrer and A. Dainese, Charm and beauty production at the LHC, ALICE Internal Note, ALICE-INT-2003-019 (2003), arXiv:hep-ph/0311225. Pubblicata solo
elettronicamente.
24. A. Dainese and M. Masera, Reconstruction of the interaction vertex in pp collisions at the LHC with ALICE, ALICE Internal Note, ALICE-INT-2003-027 (2003).
Pubblicata solo elettronicamente.
25. A. Dainese and R. Turrisi, Study of the track impact parameter resolution in ALICE, ALICE Internal Note, ALICE-INT-2003-028 (2003). Pubblicata solo elettronicamente.
26. F. Antinori, A. Dainese, M. Lunardon and R. Turrisi, Study of the ALICE performance for the measurement of beauty production in Pb–Pb collisions at the LHC
via the semi-electronic decay channel, ALICE Internal Note, ALICE-INT-2005-033
(2005).
Conference Proceedings di A.D. (senza referee)
27. A. Dainese for the ALICE Collaboration, Detection of D 0 mesons via hadronic
decays in Pb–Pb collisions at the LHC with ALICE, pubblicato in “Gargnano
2002, Quark confinement and the hadron spectrum” (2004) 464, World Scientific
[arXiv:nucl-ex/0401040]. Pubblicato a Singapore.
28. A. Dainese , Probing the QGP with charm at ALICE–LHC, pubblicato nei proceedings della “International School of Subnuclear Physics, 41st course, Erice 29
Aug – 7 Sep 2003”, Subnuclear Series, Vol. 41 (2005), World Scientific [arXiv:nuclex/0401002]. Pubblicato a Singapore.
29. A. Dainese for the ALICE Collaboration, Heavy flavours in heavy-ion collisions at
the LHC: ALICE performance, preparato per i proceedings dei “39th Rencontres
de Moriond on QCD and high-energy hadronic interactions, La Thuile, 28 Mar – 4
Apr 2004” [arXiv:nucl-ex/0405008]. Pubblicato in Vietnam.
30. A. Dainese for the ALICE Collaboration, Charm production and energy loss at the
LHC with ALICE, preparato per i proceedings della conferenza “Physics at LHC
2004”, Czech. J. Phys. 55 (2005) B367, [arXiv:nucl-ex/0409031]. Pubblicato a
Praga (Rep. Ceca).
31. A. Dainese for the ALICE Collaboration, Open heavy-flavour production in ALICE,
preparato per i proceedings della conferenza “Hadron Collider Physics Symposium
2005”, in stampa su Eur. Phys. J. C, [arXiv:nucl-ex/0510082]. In stampa ad Heidelberg (Germania).
Conference Proceedings di cui A.D. è co-autore (con referee).
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NA57, preparato per i proceedings della conferenza “Strange Quarks in Matter
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33. V. Manzari et al. (NA57 Collaboration), Hyperon yields in Pb–Pb collisions from
NA57 experiment, preparato per i proceedings della conferenza “Quark Matter
2002”, Nucl. Phys. A 715 (2003) 140. Pubblicato ad Amsterdam (Olanda).
34. D. Elia et al. (NA57 Collaboration), Results on 40A GeV/c Pb–Pb collisions from
the NA57 experiment, preparato per i proceedings della conferenza “Quark Matter
2002”, Nucl. Phys. A 715 (2003) 514. Pubblicato ad Amsterdam (Olanda).
35. L. Sandor et al. (NA57 Collaboration), Hyperon production at the CERN SPS:
results from the NA57 experiment, preparato per i proceedings della conferenza
“Strange Quarks in Matter 2003”, J. Phys. G 30 (2004) S129. Pubblicato a Londra
(GB).
36. F. Antinori et al. (NA57 Collaboration), Hyperon production in 40A GeV/c collisions from the NA57 experiment, preparato per i proceedings della conferenza
“Strange Quarks in Matter 2003”, J. Phys. G 30 (2004) S199. Pubblicato a Londra
(GB).
37. D. Elia et al. (NA57 Collaboration), Hyperon production in 158A GeV/c and
40A GeV/c Pb–Pb and p–Be collisions from the NA57 experiment, preparato per
i proceedings della conferenza “Nucleus–Nucleus 2003”, Nucl. Phys. A 734 (2004)
57. Pubblicato ad Amsterdam (Olanda).
38. F. Antinori et al. (NA57 Collaboration), Hyperon production in lead–lead interactions at 40A GeV/c and 160A GeV/c, preparato per i proceedings della conferenza
“Europhysics conference on High-Energy Physics 2003”, Eur. Phys. J. C 33 (2004)
S618. Pubblicato solo elettronicamente.
Conference Proceedings di cui A.D. è co-autore (senza referee).
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40. G. E. Bruno et al. (NA57 Collaboration), New results from the NA57 experiment,
[arXiv:nucl-ex/0305033].
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particles produced in Pb–Pb collisions at 158A GeV/c, eConf C030614 (2003) 032
[arXiv:nucl-ex/0311021].
43. F. Riggi et al. (NA57 Collaboration), Strange baryon production from the NA57
experiment at the CERN SPS, AIP Conf. Proc. 664 (2003) 303.
44. L. Sandor et al. (NA57 Collaboration), Strange baryon production in Pb–Pb interactions at CERN SPS, Acta Phys. Polon. B 35 (2004) 197.
45. L. Sandor et al. (NA57 Collaboration), Results on hyperon production from the
NA57 experiment, sottomesso a Heavy Ion Phys. [arXiv:nucl-ex/0404030].
46. T. Virgili et al. (NA57 Collaboration), Recent results from NA57 on strangeness production in p–A and Pb–Pb collisions at 40A GeV/c and 158A GeV/c, [arXiv:nuclex/0405052].
47. M. Lunardon, R. Turrisi, F. Antinori, A. Dainese and S. Moretto (for the ALICE
Collaboration), Perspectives for the measurement of beauty production cross section
at LHC with ALICE, preparato per i proceedings della conferenza “Phase transitions in strongly-interacting matter”, Nucl. Phys. A 749 (2005) 320. Pubblicato ad
Amsterdam (Olanda).
48. N. Armesto, M. Cacciari, A. Dainese, C.A. Salgado and U.A. Wiedemann, Heavyto-light ratios as a test of medium-induced energy loss at RHIC and the LHC,
preparato per i proceedings della conferenza “Quark Matter 2005”, Nucl. Phys. A
774 (2006) 589, [arXiv:hep-ph/0510284]. Pubblicato ad Amsterdam (Olanda).
49. A. Dainese, C. Loizides and G. Paic, Leading-particle suppression and surface
emission in nucleus-nucleus collisions, preparato per i proceedings della conferenza
“Quark Matter 2005”, Acta Phys. Hung. A 27 (2006) 245 [arXiv:nucl-ex/0511045].
In stampa a Budapest (Ungheria).
50. G.E. Bruno and A. Dainese, for the NA57 Collaboration, First measurement of
the strange particles RCP nuclear modification factors in heavy-ion collisions at the
SPS, preparato per i proceedings della conferenza “Quark Matter 2005”, Acta Phys.
Hung. A 27 (2006) 209 [arXiv:nucl-ex/0511020]. In stampa a Budapest (Ungheria).
Pubblicazioni dal 21/12/2005
Articoli e Conference Proceedings di A.D. (con referee)
51. F. Antinori et al., (NA57 Collaboration), Enhancement of hyperon production
at central rapidity in 158-A-GeV/c Pb–Pb collisions, J. Phys. G 32 (2006) 427
[arXiv:nucl-ex/0601021]. Pubblicato a Londra (GB).
52. A. Dainese, ALICE perspectives for the study of charm and beauty energy loss at
the LHC, proceeding con referee della conferenza “Hot Quarks 2006”, Eur. Phys. J.
C 49 (2007) 135 [arXiv:nucl-ex/0608005]. Pubblicato ad Heidelberg (Germania).
53. A. Dainese, Charm and beauty at the LHC, proceeding con referee della conferenza
“Hard Probes 206”, Nucl. Phys. A 783 (2007) 417 [arXiv:nucl-ex/0609042]. Pubblicato ad Amsterdam (Olanda).
54. F. Antinori et al. (NA57 Collaboration), Expansion dynamics of Pb-Pb collisions
at 40 A GeV/c viewed by negatively charged hadrons, J. Phys. G 33 (2007) 403
[arXiv:nucl-ex/0701020]. Pubblicato a Londra (GB).
55. A. Dainese, ALICE potential for heavy-flavour physics, proceeding con referee della
conferenza “Strange Quark Matter 2007”, in stampa su J. Phys. G, arXiv:0710.3052.
In stampa a Londra (GB).
56. Z. Conesa del Valle, A. Dainese, H.-T. Ding, G. Martinez Garcia, D.C. Zhou, Effect
of heavy-quark energy loss on the muon differential production cross-section in Pb√
Pb collisions at sN N = 5.5 TeV, sottomesso a Phys. Lett. B, arXiv:0712.0051.
57. S. Abreu et al., “Heavy Ion Collisions at the LHC - Last Call for Predictions”, report
dell’omonimo workshop, CERN, 2007, in stampa su J. Phys. G, arXiv:0711.0974.
A.D. è co-autore dei tre contributi: PQM prediction of RAA (pT ) and RCP (pT ) at
midrapidity in Pb-Pb collisions at the LHC; Nuclear suppression for heavy flavors
in Pb-Pb collisions at the LHC; RAA (pT ) and RCP (pT ) of single muons from heavy
quark and vector boson decays at the LHC. In stampa a Londra (GB).
Note Interne ALICE e contributi ai LNL Annual Report
58. F. Antinori, C. Bombonati, A. Dainese and M. Lunardon, Study of the√ALICE
performance for the measurment of beauty production in pp collisions at s = 14
TeV via displaced electrons, ALICE Internal Note, ALICE-INT-2006-011 (2006).
59. S. Badoer, S. Bagnasco, M. Biasotto, A. Dainese, S. Fantinel, G. Maron, L. Vannucci, Startup of activities for the candidate ALICE Tier-2 at INFN Laboratori
Nazionali di Legnaro, in LNL Annual Report 2006.
60. F. Antinori et al., The ALICE Silicon Pixel Detector: test and assembly, in LNL
Annual Report 2006.
61. S. Badoer, S. Bagnasco, M. Biasotto, A. Dainese, S. Fantinel, G. Maron, L. Vannucci, Status of the candidate ALICE Tier-2 at INFN Laboratori Nazionali di Legnaro, in LNL Annual Report 2007.
62. A. Dainese, M. Lunardon, S. Moretto, A. Rossi, Preparation for alignment of the
ALICE Inner Tracking System, in LNL Annual Report 2007.
63. F. Antinori et al., Tests, assembly and integration of the ALICE Silicon Pixel Detector, in LNL Annual Report 2007.
Conference Proceedings di cui A.D. è co-autore (senza referee).
64. N. Armesto, M. Cacciari, A. Dainese, C.A. Salgado, U.A. Wiedemann, Heavy quarks
as a test of medium-induced energy loss at RHIC and at the LHC, preparato per i
proceedings della conferenza “Strange Quark Matter 2006”, J. Phys. G 32 (2006)
S421. Pubblicato a Londra (GB).
65. H. T. Ding, A. Dainese and D. Zhou, Studying the energy loss of heavy quarks
√
via single muon production in Pb-Pb collisions at sN N = 5.5 TeV, preparato per
i proceedings della conferenza “Quark Matter 2006”, in stampa su Int. J. Mod.
Phys. E [arXiv:hep-ph/0702118]. In stampa a Singapore.
66. D. Fabris et al., The silicon pixel detector for ALICE experiment, preparato per i
proceedings della conferenza “7th Latin American Symposium on Nuclear Physics
and Applications”, AIP Conf.Proc. 947 (2007) 453.
Padova, 20/02/2008