[bso_f1 - 35] testata-bso/bresciaoggi/sp/05 07/13

Transcript

[bso_f1 - 35] testata-bso/bresciaoggi/sp/05 07/13
Sport 35
BRESCIAOGGI
Venerdì 7 Giugno 2013
BASKET/1. Domani serain Toscanainizialafinale play-offdi Lega2
LaCentrale alla carica
coni suoi«pionieri»
Lombardi,Loschi,Scanzi eStojkov sonoi quattro
chehanno iniziatolapreparazione conMartelossi
«Unsognoessere arrivatiqui manon ci fermiamo»
schi è la continuità lungo tutto l'arco dell'anno con alcune
giornate da autentico eroe: «È
una specie di sogno per me, come per il resto dei ragazzi: non
ci posso ancora credere - le sue
parole -. È il primo anno di Lega2 e non credevo si potesse arrivare a tanto».
E lo dice il primo giocatore
che ha firmato per la Leonessa, quando Brescia era un cantiere: «Conoscevo Martelossi,
mi sono fidato di lui e della
sua parola. Sapevo che per certi versi era una scommessa.
Non pensavo potesse essere
così vincente». E adesso finale. O meglio da domani sera:
«Siamo tutti carichi: guardateci in faccia (e mentre lo dice
Stojkov, Lombardi e Scanzi
sfoggiano il miglior sorriso di
sempre; ndr) e diteci se possiamo aver paura di giocarcela fino alla fine. Nessuna pressione, quella è tutta per Pistoia».
Alberto Banzola
ESEILGINOnazionale fuori dal
campo è timido e riservato
(«Non voglio parlare, l'ho fatto fino adesso ed ha portato bene») mentre in campo sta
esplodendo (raddoppiate le
sue medie di valutazione nei
play-off, con la punta di domenica di 21 punti di valutazione
in 14 minuti di utilizzo), Lo-
Stojkov,Loschi, coachMartelossi, Lombardie Scanzial raduno
La griglia play-off
QUARTI
0 Barcellona 84 93 73
106 95 88
3 Trento
3 BRESCIA
0 Forlì
99 97 87
70 87 79
SEMIFINALI
Trento
BRESCIA
81 75 62 79
84 73 79 87
FINALE
BRESCIA
Pistoia
3 Pistoia
1 Scafati
106 83 81 70
85 72 83 81
3 Casale Monferrato 82 69 73 76
1 Verona 72 59 85 67
Pistoia
82 72 72 67
CasaleMonferrato 76 57 85 54
FINALI
Gara 1 - 2: 8 e 10 giugno a Pistoia
Gara 3 ed ev. gara 4: 16 e 18 giugno a Brescia
Ev. Gara 5: 22 giugno a Pistoia
Tipografia Bresciaoggi
È la finale della Centrale del
Latte, la finale della squadra:
se c'è un coach che può essere
veramente orgoglioso di quanto fatto fino a qui è proprio Alberto Martelossi. I numeri parlano chiaro. Non solo quelli
del quintetto di partenza, però. Perché in questa fase delicata di stagione le vittorie sono figlie del gruppo, non merito del singolo giocatore.
E allora ogni singolo possesso, ogni passaggio, ogni tiro,
ogni canestro fanno la differenza, anche se non si è Jr Giddens o David Brkic. Perché il
gruppo parla anche di quei ragazzi che partono dal «pino»,
ossia dalla panchina come viene chiamata in gergo. Quei 4
che nelle foto di inizio stagione misero la propria mano sul
pallone assieme a Martelossi e
a…tanta fiducia. Andrea Scanzi, capitano coraggioso, Stevan Stojkov, giocatore più longevo di questa Centrale del
Latte, Eric Lombardi, incoscienza e spettacolarità allo
stato puro. E Federico Loschi,
quello più loquace e sfrontato,
amatissimo sesto uomo della
Centrale, trevigiano come Gino Cuccarolo, che proprio Loschi ha convinto a suon di sms
a seguirlo a Brescia.
PERÒ PISTOIA è stata costruita
per cullare sogni ambiziosi,
Brescia no: «Ma giunti a questo punto non fa differenza. Pistoia ha una grande squadra,
ma per molti versi è uguale a
noi. Pensa agli americani, per
esempio. E sotto canestro sarà
battaglia». E con la panchina
ancora protagonista: «Ci proveremo, potete starne sicuri. E
se me lo permettete vorrei ringraziare i 400 di Trento. Vedere così tanti tifosi è stato un brivido fortissimo!».
E i 400 di Trento che marceranno in numero forse ridotto
(ma neppure troppo) alla volta di Pistoia ( per gara-1 pullman esaurito, per gara2…quasi, mentre la prevendita per gara3 è stata presa d'assalto ieri
ed oggi si replica dalle 18,30 alle 20) hanno un sogno nel cuore: vedere Federico Loschi alla
quarta sirena arrivare sotto il
loro settore e cantare a squarciagola «Siamo al cinema» insieme a loro. •
© RIPRODUZIONERISERVATA
GinoCuccarolo, 25anni, guardia di220 centimetri dellaCentrale dellatteBrescia. FOTOLIVE
Laprevendita
Giàbruciati600biglietti
pergara-3alSanFilippo
Ègià febbrefinale a Brescia.
Perla primapartita al«San
Filippo»,prevista per domenica
16,alprimo giornodi
prevenditasonogià stati
bruciati600 biglietti.Ela
prevenditacontinueràoggi
dalle 18,30alle 20.
INTANTOprevenditaa gonfie
veleanche aPistoia. Domani
seraè prevista unamaxi
coreografiadella curva toscana
capitanata dalla«Baraonda
Biancorossa»che inoccasione
della partitaal SanFilippo cenò
gomitoagomito congli
Lapresidente GraziellaBragaglio
Irriducibili,quasile due tifoserie
sentisseronell'aria questofinale.
Pistoia siappresta aviverecon
entusiasmola finalepromozione
edè normalechetra esperienza,
BASKET/2. La Lenovodel campione bresciano battuta in gara-7 della semifinale play-off diserie A
Acea Roma
Lenovo Cantù
89
70
ACEA ROMA: Goss 16, Jones 14, Tambone,
Tonolli ne, Gorrieri, D’Ercole 8, Datome 9,
Bailey3,Taylor18, Lawal15, Czyz5,Lorant
1.Allenatore:Calvani.
LENOVOCANTÙ:Abass,Scekic8,Smithne,
Leunen8,Mazzarino5,Brooks6,Tyus4,Tabu 3, Ragland 16, Aradori 20, Cusin, Mancinelli.Allenatore:Trinchieri.
ARBITRI:Cicoria-Mattioli-Aronne.
NOTE:parziali18-16,42-32,61-53.Tiriliberi Acea 6/13, Lenovo 7/11. Usciti per 5 falli
nessuno.
ROMA
Questa volta la semplicità e la
freschezza di Pietro Aradori
non sono bastate a guadagnare l'ingresso alla serie finale
per lo scudetto di serie A
(89-70 il finale al PalaTiziano
di Roma): dopo la delusione
di gara-6, con la sconfitta del
Pianella che aveva riportato il
fattore campo a Roma, il logratese era stato chiaro: «Si può
giocare bene, si può giocar male. È lo sport! Non molliamo
mai».
Una dichiarazione vergata
con il sudore che aveva rafforzato il suo rapporto d'amore
con la tifoseria canturina, che
oramai ha eletto Pietro, autore ieri sera di 20 punti, suo idolo. E Pietro, primo giocatore
ad andare in doppia cifra ieri
sera non si è risparmiato mai,
anche quando la ragione diceva che la partita era andata,
mettendo anima e cuore sul
parquet del palasport esaurito
e cercando di spingere i suoi a
una rimonta impossibile: dopo un primo quarto punto a
punto, la Roma, guidata da un
Goss superbo, dal secondo
quarto in poi è stata super.
IL GIOCO da 4 punti di Jordan
Taylor (79-59) è un chiaro segnale nel momento della rimonta che c'è poco da fare e a
poco serve che Aradori (migliore in campo e capace di intraprendere contro Gigi Da Tome una gara epica) non voglia
mollare fino alla fine.
Roma meritatamente in finale, Cantù a casa, dopo averci
provato, ma gambe e cervello
non vanno di pari passo. E così
dopo i due scudetti vinti a Siena con la Mens Sana Pietro
Aradori quest'anno in finale
non ci sarà, mentre questa se-
© RIPRODUZIONERISERVATA
BASKET/3. Inserie A
Cantùsi arrendea Roma
Sfumailsogno di Aradori
Nonbastailgrande cuoredel giocatorediLograto
autoredi 20 punti:infinaleva lasquadra capitolina
fattore campo afavoree piazza
storicamentelegataal basket
tuttii sitidiscommesse online
dianoibiancorossi favoriti per la
vittoria.Dopo aver persocontro
Brindisila scorsa stagioneè
normalechela GiorgioTesi Group
abbiavoglia dirifarsi e attendala
seriecon laCentrale pertentare la
scalataalla massimaserie.
Pistoia ha anchela
consapevolezzache lasquadra
biancazzurra nonfarà sconti come
ha commentatoRoberto Rullo:«Ci
aspettiamodiaffrontare una
Leonessacheverràal PalaCarrara
conl'intenzione dinon rendercila
vitafacile: dovremo esserebravi a
limitarlineimigliori giocatori».
Lapressione,inutile nasconderlo
è tuttosulle spalle diPistoia:«Non
dobbiamofarci coinvolgere,
dobbiamopensarea quello che
sarà incampoe restare
concentratisull'obiettivo». •
EVareseora
va all’assalto
delSiena
ra, dopo gara 7, potrebbe arrivare in finale la sua ex squadra, la Mens Sana Siena. Un
peccato per Pietro, che aldilà
di tutto è stato il giocatore più
continuo di una Cantù che nel
girone di ritorno si era persa
dopo la partenza di Markoishvili, salvo ottenere il lasciapassare per la semifinale scudetto dopo aver passato il turno contro Sassari dimostrando cuore e di aver pescato molto bene sul mercato con Joe
Ragland, ex Murcia. Resta una
stagione da protagonista assoluto, come già a Biella, prima
della parentesi dorata ma con
poco proscenio a Siena.
Ora il meritato riposo e poi la
nazionale con gli Europei in
Slovenia a settembre: chissà
che stavolta il suo ex coach e ct
della nazionale Simone Pianigiani non gli dia il giusto spazio, quello che va dato al miglior giocatore italiano. • A.B.
© RIPRODUZIONERISERVATA
PietroAradori, 24anni, assobresciano dellaLenovo Cantù
E questa sera, a Masnago, verrà fuori la seconda finalista al
termine della gara-7 di semifinale tra Cimberio Varese e
Montepaschi Siena. L’inerzia
sembra a favore della squadra
lombarda, visto che era sotto
3-1 ma è riuscita a vincere le
ultime due sfide e portarsi sul
3-3 in vista della decisiva sfida
di questa sera.
In gara 6 delle semifinali
playoff la Cimberio Varese era
passata a Siena con il punteggio di 82-80 al termine di una
partita intensa, come le cinque precedenti: sembrava tutto pronto per i tempi supplementari, ma con soli 62 centesimi a disposizione Sakota ha
trovato dall’angolo il canestro
della vittoria.
E ora Varese ha disposizione
la «bella» sul proprio campo
per raggiungere Roma e giocarsi la finale scudetto. Ma Siena, da anni, è abituata a sfide
di questa delicatezza e di questo livello. Sarà comunque
uno spettacolo davvero da
non perdere. •