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Meccaniche robot
Tronical Tune
di Mario Giovannini
Il vecchio adagio «un chitarrista
passa metà della sua vita ad accordare e l’altra metà a suonare scordato», attribuito in varie declinazioni
a quasi tutti i grandi musicisti della
storia che abbiano imbracciato un
qualsiasi strumento a corda (ghirondisti compresi), sembrerebbe avere
i giorni contati. Il lancio della Robot
Guitar della Gibson qualche anno
fa, del resto, aveva incuriosto un po’
tutti: una chitarra che si accorda da
sola? Utile, inutile, imprescindibile,
gadget superfluo… il dibattito è infuriato per parecchio sulla Rete. Ora
che l’accordo di esclusiva tra Gibson
e Tronical è scaduto e il prodotto è
disponibile liberamente sul mercato,
la questione si ripropone. E ci tocca
da vicino, perché è utilizzabile anche
sulle acustiche, a condizione di non
usare scalature superiori alla .013.
Anzitutto chiariamo i dubbi più frequenti: no, le
letto, o almeno di pollice opponibile. Si smontano
meccaniche Tronical Tune non vanno bene su qua-
le meccaniche originali, si posiziona la piastra che
lunque chitarra. Sul sito del produttore è disponibile
ospita i controlli, si fanno passare le nuove mec-
una dettagliata lista dei modelli di chitarre che sono
caniche e si fissa il tutto con la dotazione di serie
compatibili con i tre modelli disponibili di Tronical
di viti, boccole e chiavi. Il montaggio delle corde ri-
Tune (uno per le 6 meccaniche in linea e due per le
chiede poi una certa attenzione: devono essere fat-
3 + 3). E di acustiche ce ne sono parecchie: Gibson
te passare per l’apposita scanalatura sul piloncino
e Taylor su tutte, ma anche Yamaha e Cort. Se ave-
e serrate con il ‘tappino’ bloccacorde applicato so-
te una Martin invece… Sono comunque disponibili
pra. Anche qui, niente di trascendentale. La batteria
anche delle ‘dime’ da scaricare e stampare, per ve-
al litio, garantita per 300 accordature, va caricata
dere ‘fisicamente’ se la vostra chitarra è adatta per
esternamente con l’apposito trasformatore fornito di
montarle. O tenerne eventualmente conto in fase di
serie e riposizionata nel suo vano.
Tronical Tune
zioni presenti molto numerose e quindi il tutto non è
particolarmente intuitivo. Prima di dire che non si
può fare ‘questo’ o ‘quello’, meglio guardare con
attenzione. Parlo per esperienza personale?
Assolutamente sì. Ma torniamo a noi: funzionano, eccome se funzionano. E funzionano
anche bene. I tempi di accordatura sono
in linea con quelli dichiarati dalla casa:
in 3-5 secondi la chitarra è a posto. E
le funzioni disponibili sono parecchie:
12 accordature alternative pronte,
più 6 a disposizione dell’utente.
È possibile regolare la velocità
di intervento delle meccaniche, in modo da adeguarlo ai
tempi di risposta della chitarra.
Gli strumenti non sono tutti uguali ed
è bene tenerne conto. Non è possibile
variare il pitch del La a 440 Hz, quindi
traslare di conseguenza tutte le accordature disponibili; ma nessuno vieta di
utilizzare un riferimento diverso (432 Hz
ad esempio, tanto per citarne uno a caso)
quando si definiscono i set custom.
che può abbreviare sensibilmente i tempi di risposta delle meccaniche, lasciano intravedere un interessante utilizzo creativo: cambiare accordatura,
magari più volte, all’interno di un brano… ci stava
lavorando Michael Hedges con Klein poco prima
Accessorio fondamentale? Assolutamente no,
soprattutto se, come Tommy Emmanuel, la vostra
massima espressione di accordatura alternativa è la
Dropped D. Ma se vi piace giocare con le accordature aperte, alternative, varie ed eventuali, potrebbe
essere un buon aiuto, sia per suonare sempre con
la chitarra ben accordata – e già non sarebbe poco
– che per abbreviare la durata dell’esibizione di un
buon quarto d’ora. Certo, se come Don Ross utilizzate almeno un centinaio di accordature differenti…
anche i robot hanno i loro limiti!
Le Tronical Tune sono funzionali, efficaci e di immediato utlizzo. E con un attento settaggio di base,
dell’incidente!
[email protected]
Importatore: Frenexport, Porto Recanati, www.
frenexport.it
Prezzo: € 299 (street price)
progettazione/realizzazione.
Abbiamo quindi optato per una ‘storica’ Taylor
E finalmente passiamo alla prova pratica, con una
410, che è stata utilizzata per l’esperimento. Il mon-
raccomandazione: bisogna leggerle, le istruzioni.
taggio, bisogna ammetterlo, è estremamente sem-
Non, come al solito, buttarsi a ‘spippolare’ alla come
plice. Alla portata di qualsiasi essere dotato di intel-
viene. Il display a disposizione è minuscolo, le fun-
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chitarra acustica 04 duemilaquattordici
chitarra acustica 04 duemilaquattordici