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VALUTAZIONE COMPARATIVA per n. 1 posto di ricercatore universitario di ruolo per il settore scientifico-disciplinare L-LIN/11 Lingua e Letterature Anglo-Americane presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia (bandita con D.R. n. 1091 del 05/05/2005 - avviso pubblicato nella G.U. - 4° serie speciale – n. 38 del 13/05/2005) RELAZIONE RIASSUNTIVA La Commissione nominata dal Rettore dell'Università degli Studi di Perugia con proprio decreto n. 2767 del 11/11/2005 e composta da: • Prof. Clara BARTOCCI, membro designato; • Prof. Andrea MARIANI, membro eletto; • Dott. Roberto BIRINDELLI, membro eletto, si è riunita presso il Dipartimento di Lingue e Letterature Antiche, Moderne e Comparate della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Perugia nei giorni 1, 2, 14, 15, 16, 17 febbraio 2006 per l'espletamento della valutazione comparativa a n. 1 posto di ricercatore universitario di ruolo, settore scientifico-disciplinare L-LIN/11, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, indetta con D.R. n. 1091 del 05/05/2005 - avviso pubblicato nella G.U. - 4ª serie speciale - n. 38 del 13/05/2005. La Commissione è stata autorizzata con rettorale n. 184 del 02/01/2006 ad avvalersi di strumenti telematici di lavoro collegiale, ai sensi dell’art. 4 comma 12 del D.P.R. 23.3.2000 n. 117. La riunione preliminare si è svolta, per via telematica, il giorno 04/01/2006 dalle ore 11.00 alle ore 12.00. Nel corso della prima riunione la Commissione ha preso atto che nessuno dei Commissari è stato ricusato nel termine previsto dall’art. 3 – comma 16 – del D.P.R. 117/2000. La Commissione, presa conoscenza delle disposizioni di legge e regolamentari concernenti l'espletamento delle valutazioni comparative, ha individuato il presidente nella persona del prof. Andrea MARIANI ed il segretario nella persona del dott. Roberto BIRINDELLI. La Commissione ha deliberato i criteri di valutazione di cui all’Allegato 1 del Verbale 1. La Prof. BARTOCCI ha quindi comunicato agli altri Commissari l’elenco ufficiale dei candidati, trasmessogli in qualità di membro designato dagli uffici. I Commissari hanno dichiarato allora di non essere in rapporto di parentela o affinità sino al IV grado incluso tra di loro né con i candidati, e che non sussistono le cause di astensione di cui all’art. 51 del c.p.c. La Commissione ha stabilito il seguente calendario per lo svolgimento delle prove: • • • Prima prova scritta, alle ore 9.00 del giorno mercoledì 15/02/2006; Seconda prova scritta, alle ore 9.00 del giorno giovedì 16/02/2006; Prova orale, alle ore 9.00 del giorno venerdì 17/02/2006. La seduta per la valutazione del curriculum, dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche è stata effettuata i giorni 1 e 2/02/2006 e 14/02/2006. Nel corso della seduta la Commissione ha provveduto a sottoscrivere originale del verbale e dei relativi allegati della riunione preliminare, svolta per via telematica. La Commissione, accertato che i criteri generali fissati nella precedente riunione sono stati resi pubblici per più di sette giorni, ha iniziato la verifica dei nomi dei candidati. Si è proceduto quindi all’apertura di tutti i plichi inviati dai candidati all’Università di Perugia. La Commissione ha provveduto quindi a verificare per ciascun candidato l’ammissibilità alla valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche presentati, ai sensi dell’art. 3 del bando. Tutti i titoli e le pubblicazioni presentati sono stati ritenuti ammissibili. La Commissione ha provveduto a determinare quali pubblicazioni dei candidati non fossero valutabili in quanto non era determinabile l’apporto individuale del candidato, come esplicitato nel verbale 2. La Commissione ha iniziato quindi la valutazione del curriculum, dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche presentati dai candidati. Per ciascun candidato sono stati formulati i giudizi individuali e collegiali sul curriculum, sui titoli e sulle pubblicazioni scientifiche riportati nell’Allegato 1 al verbale 2. Per la prima prova scritta, svoltasi il giorno 15/02/2006 presso l’aula F del Dipartimento di Lingue e Letterature Antiche, Moderne e Comparate della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Perugina, sono risultati presenti i seguenti candidati: dottori MITRANO, PREZZAVENTO, PROIETTI, ROSSI, SERRAI, VALLONE. E’ risultato estratto il tema: “What we talk about when we talk about American exceptionalism”. Per la seconda prova scritta, svoltasi il giorno 16/02/2006 presso l’aula F del Dipartimento di Lingue e Letterature Antiche, Moderne e Comparate della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Perugina, sono risultati presenti i seguenti candidati: dottori MITRANO, PREZZAVENTO, PROIETTI, ROSSI, SERRAI, VALLONE. E’ risultato estratto il tema: Edgar A.Poe, “The Tell-Tale Heart”. Per ciascun candidato sono stati formulati i giudizi individuali e collegiali sulle prove scritte riportati nell’Allegato 1 al verbale 5. Si sono presentati alla prova orale, svoltasi il giorno 17/02/2006, i seguenti candidati: dottori MITRANO, PREZZAVENTO, PROIETTI, ROSSI, SERRAI, VALLONE. Per ciascun candidato sono stati formulati i giudizi individuali e collegiali sulla prova orale riportati nell’Allegato 1 al verbale 6. Dopo ampia discussione la Commissione ha formulato i giudizi complessivi finali su ciascun candidato riportati nell’Allegato 2 al verbale 6. La Commissione ha proceduto quindi alla valutazione comparativa dei candidati in conformità ai criteri di massima prestabiliti, come riportato nell’Allegato 3 al verbale 6. Infine, ai sensi di quanto disposto dall’art. 4 – comma 13 - del D.P.R. 117/2000, con deliberazione assunta all’unanimità, la Commissione ha indicato vincitore della valutazione comparativa per n. 1 posto di ricercatore universitario di ruolo, settore scientifico disciplinare L-LIN/11, Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Perugia, la dottoressa Mirella VALLONE, 2 La Commissione ha proceduto, quindi, alla stesura della presente relazione riassuntiva dei lavori svolti. Al termine delle operazioni concorsuali la Commissione ha trasmesso al Magnifico Rettore ed al Responsabile del procedimento la presente relazione, unitamente ai verbali e agli atti della valutazione comparativa, per gli adempimenti successivi. Fatto, letto, approvato e sottoscritto seduta stante. Perugia, li 17 febbraio 2006. LA COMMISSIONE: Prof. Andrea MARIANI ____________________________ Presidente Prof. Clara BARTOCCI ____________________________ Membro Dott. Roberto BIRINDELLI ____________________________ Segretario ESTRATTO ALLEGATO 1 al verbale n. 2 Giudizi individuali dei Commissari sul curriculum complessivo, i titoli e le pubblicazioni scientifiche dei candidati OMISSIS Profilo del candidato: MITRANO, Filomena Ha conseguito un MA a Rutgers (1988) e un Ph D sempre a Rutgers (1994). Nel 2003 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca presso l'Università di Roma "La Sapienza". 'Teaching assistant' presso Rutgers (1988-1994) e assegnista di ricerca presso La Sapienza (2003-2004). Giudizio del Commissario Andrea Mariani Come si evince dal curriculum e dall’elenco delle pubblicazioni, la Dott. Mitrano si è occupata di teoria della critica, di rapporti tra testo e contesto storico-ideologico, di linguistica e didattica della lingua, di arte, di poesia, di narrativa, producendo vari interventi brevi, note, interviste, nonché alcuni saggi più impegnati. Fra questi ultimi, si segnalano quello su Tender Buttons di Stein (1998) e quello su “Theoretical Effects” (2000-2001). L’annunciato volume, Gertrude Stein: Woman without Qualities, esula dai termini della presente valutazione comparativa. Giudizio del Commissario Clara Bartocci La candidata ha pubblicato articoli di vario genere, quasi tutti in inglese, mostrando un’ottima padronanza della lingua e molteplici interessi. Un saggio ben argomentato su Tender Buttons di Gertrude Stein testimonia del suo vivace interesse per questa celebre scrittrice d’avanguardia, cui ha dedicato una monografia purtroppo non valutabile in questa sede perché in corso di stampa al momento della domanda. Giudizio del Commissario Roberto Birindelli 3 Candidata di sicura esperienza didattica, si è distinta in una serie di saggi nell'ambito dei gender studies, con particolare attenzione alla produzione di Gertrude Stein, in merito alla quale evidenzia una sicura expertise. OMISSIS Profilo del candidato: PREZZAVENTO, Paolo Il candidato ha conseguito il titolo di dottore di rcierca nel 1996 ed ha usufruito di un assegno post-doc (1999-2001). Ha spesso soggiornato per ricerca negli Stati Uniti. Giudizio del Commissario Andrea Mariani Il Dott. Prezzavento si distingue per la sua attività di traduttore (che l’ha visto impegnato negli anni in versioni di saggi critici, di narrativa, per es. Ph. K. Dick, 2001-2003, di poesia: Ashbery, 1997), di recensore, di autore di articoli di vario impegno, in un arco di tempo che va dal 1997 al 2005. I suoi interessi appaiono molto vari e comprendono il neostoricismo e la fantascienza, le avanguardie e i discorsi intorno al canone, il postmoderno e il teatro, sempre, peraltro, all’interno del XX secolo. Non si possono non citare, almeno, il saggio su Eliot e il neostoricismo (2001), quello su Bloom e Shakespeare (2002), quello intitolato “Burn, Hollywood, Burn” (2005), che è un’acuta analisi di The Day of the Locust. Quanto a Ashbery, uno degli autori su cui il Dott. Prezzavento ha più riflettuto, resta fondamentale l’Introduzione al poema Flow Chart, che appunto presenta, introduce e offre le coordinate perché il lettore italiano possa orientarsi in tale denso reticolo di segni e significati. All’Introduzione segue la traduzione dell’intero magnum opus, un’impresa ardua, lodevole, che supera in genere gli ostacoli e le opacità offerte dal testo di partenza. Il volume Il principe in incognito legge il rapporto tra Eliot e Ashbery soprattutto dalla prospettiva del dialogo arte/scrittura, concentrandosi, tuttavia, pur sempre sul poeta più recente, di cui analizza con competenza (oltre alla poesia) i saggi di critica d'arte, così significativi per la ricostruzione della sua poetica. Giudizio del Commissario Clara Bartocci Il candidato si è dedicato intensivamente alla traduzione di corposi testi sia letterari che saggistici e ha scritto numerose recensioni che dimostrano molteplici interessi. La sua produzione scientifica verte principalmente sulle avanguardie del primo e secondo Novecento. Oltre a due saggi su Pynchon, ha scritto – tra l’altro – su Eliot e il neostoricismo; ha curato la pubblicazione delle poesie di Ashbery (Flow Chart e Fragment), che ha anche tradotto, dimostrando capacità critica e sensibilità linguistica. Il suo libro, intitolato Il principe in incognito, è dedicato alla poesia di Ashbery vista in relazione a quella di Eliot, ma soprattutto nei suoi punti di contatto con la pittura del Novecento (dal dadaismo e surrealismo all’espressionismo astratto). Prendendo spunto dagli ultimi studi sul rapporto tra letteratura e arti visive, il candidato procede ad un’analisi complessiva della poesia e della pittura modernista e postmodernista avvalendosi soprattutto degli articoli di critica d’arte scritti da Ashbery tra il 1947 e l’87, visti come tappa fondamentale per l’evoluzione della stessa poetica di Ashbery. Lo studio è ben articolato e non manca di acute osservazioni. Giudizio del Commissario Roberto Birindelli L'elenco delle pubblicazioni e l'esame delle stesse permette di individuare delle molteplicità di interessi che vanno dalla fantascienza (in particolare Philip K. Dick, Samuel R. Delany e Richard Matheson) al neo-storicisimo, all'avanguardia letteraria nell'opera di John Ashbery e Thomas Pynchon, autori sui quali ha presentato numerose comunicazioni a convegni di studio. Ricco di stimoli e di sicuro interesse appare il volume Il principe in incognito, uno studio sul rapporto tra arti visive e letteratura in ambito modernista e post-modernista. Profilo del candidato: PROIETTI, Salvatore 4 Ph D conseguito presso la McGill University di Montreal (1998) e dottorato di ricerca presso l'Università di Roma "La Sapienza" (1999). Già 'Teaching assistant' presso McGill, è ora docente di ruolo di lingua inglese nelle scuole superiori. Giudizio del Commissario Andrea Mariani L'ampiezza degli interessi del Dott. Proietti l'ha portato a pubblicare su argomenti e autori diversi, come la fantascienza, le origini della poesia anglo-canadese, la teoria e la storia della critica, Thomas Wolfe, Royall Tyler, il postmoderno. Alcuni dei titoli costituiscono recensioni, brevi interventi, presentazioni. Sono presenti, poi, diversi saggi complessi, dai quali emergono le due aree di interesse precipuo: appunto il periodo pre- e post-rivoluzionario, e il genere della fantascienza; entrambi il candidato investiga con consapevolezza storica e corrette coordinate metodologiche. Si vedano, in particolare, i saggi su Clifford e Levin (1999), sull'attore nel ciberspazio (2005), la cura di Walden (con pregevole introduzione) e i due volumi Storie di fondazione (2002) e Hippies (2003). I numerosi interventi su Ph. K. Dick ne analizzano, di volta in volta, l'insufficienza di distopia e metafisica, il rapporto con la transcodificazione filmica, l'autoriflessività sui miti americani e la dimensione metanarrativa. Il saggio su Santayana e Shakespeare dice cose molto interessanti anche sull'America prima e dopo la genteel tradition. Il volume Storie di fondazione presenta una panoramica organica di un periodo cruciale per la storia della cultura americana, che include autori e generi poco frequentati anche negli Stati Uniti. Per ogni tema si cerca di individuare un punto di vista originale, che permetta di valorizzare la specificità dei testi, senza che il discorso appaia frammentario o generico. Il recente Hippies, per ricostruire le molteplici storie della cultura e della controcultura degli anni Sessanta, costruisce un ampio mosaico di discorsi che si intersecano (ideologie che risalgono al passato, politica, musica, poesia, arti figurative, moda) e presenta una galleria di ritratti e di episodi significativi, mentre punta a un'idea sintetica del senso complessivo di quanto viene minutamente descritto. Giudizio del Commissario Clara Bartocci Il Dott. Proietti si è occupato intensivamente della letteratura di fantascienza in lingua inglese e italiana, scrivendo saggi su Delany, Gibson, Dick, Bradbury, Clifford, Le Guin e alcune voci enciclopediche. In un saggio, l’autore, dopo aver ricondotto l’immagine del cyberspace al celeberrimo passo di Nature in cui Emerson si descrive come “a transparent eyeball … uplifted into infinite space”, legge Plus di McElroy e The Body Artist di DeLillo come una critica sotterranea intertestuale alla retorica della trascendenza attraverso la disincarnazione. Altri articoli riguardano Eliot e Frye, la fortuna di Shakespeare in America e la narrativa di T. Wolfe sempre in rapporto alla fantascienza. Un lungo saggio del candidato passa, invece, in rassegna le origini della poesia anglo-canadese, nelle sue forme arcadico-pastorali o di satira politica. Alla letteratura americana degli anni post-rivoluzionari il candidato ha dedicato un libro, Storie di fondazione, in cui - sulla scia delle recenti storie letterarie a cura di Emory Elliott e Sacvan Bercovitch - procede ad una rivalutazione di autori a lungo esclusi dal canone: le opere degli esponenti della poesia neo-classica postrivoluzionaria vengono considerate come primo tentativo di costruire un corpus di letteratura laica della nuova nazione, mentre il romanzo (gotico, picaresco o sentimentale) viene letto come testimonianza dell’esistenza di conflitti e di soggetti esclusi o marginalizzati dalla repubblica delle lettere, che dimostrano come il potere riesca difficilmente a imporre le sue regole d’ordine su un mondo polifonico e pluralistico. Di taglio prettamente socio-culturale più che letterario è il secondo libro del candidato, Hippies, che racconta le molteplici vicende dei vari protagonisti degli anni Sessanta: minoranze, movimenti politici e studenteschi, utopie, idilli interrotti, culture underground e loro linguaggi, poesia beat e narrativa, musica, canzoni, dischi, film compongono un quadro molto particolareggiato delle forme e dei modi in cui si espresse la controcultura del tempo. Giudizio del Commissario Roberto Birindelli L'ordinato elenco delle pubblicazioni e l'esame delle stesse consente di formulare un giudizio di sicuro apprezzamento per un lavoro che abbraccia settori apparentemente difformi (fantascienza, critica sociale, antropologia, cyberculture, poesia anglo-canadese) ma che Proietti colloca nell'ampio alveo della controcultura, traendone spunti per numerose 5 comunicazioni a convegni e due utili monografie. In esse si apprezzano l’ampiezza della documentazione e la capacità di seguire nei più vari risvolti i territori prescelte le tematiche individuate. Hippies, in particolare, costituisce un utile documentazione su un periodo talvolta trattato da altri con piglio giornalistico, da altri con eccessiva attenzione al contesto storico. OMISSIS Profilo del candidato: ROSSI, Umberto Ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca presso la Terza Università di Roma (1994). È docente di ruolo di lingua inglese nelle scuole superiori. Giudizio del Commissario Andrea Mariani Il candidato ha concentrato la sua attenzione su un settore specifico degli American Studies, che egli vede, come dimostrano le sue pubblicazioni, appunto dalla prospettiva della fantascienza e della letteratura distopica. I suoi autori preferiti sono Ph. K. Dick e Jonathan Lethem, ch’egli traduce, introduce, commenta e legge contrastivamente e contestualmente. Molti dei numerosi interventi allegati sono assai brevi (due-tre pagine), mentre altri hanno la dignità di saggi impegnati e complessi. Il candidato presenta, inoltre, articoli su Heller, Ballard, Disch, Pynchon, Matheson, nonché traduzioni di Lansdale: tutti contributi che hanno il merito di informare e aggiornare sullo stato della critica nel settore in questione. Si auspicherebbe un allargamento degli interessi ad altri periodi, temi, autori (canonici o minori) e/o la pubblicazione di un volume organico sui temi a proposito dei quali il Dott. Rossi si è formato una indubbia competenza. Giudizio del Commissario Clara Bartocci Le sue pubblicazioni riguardano principalmente la science fiction di cui è acuto critico e divulgatore. Si è occupato prevalentemente di Philip Dick e di Jonathan Lethem, che ha tradotto e recensito, nonché di Eliot e Joseph Heller. La sua attività di ricerca non si è ancora concretizzata in un lavoro monografico di ampio respiro. Giudizio del Commissario Roberto Birindelli I numerosi saggi presentati mettono in evidenza l'interesse prevalente per autori che operano nel settore della Science Fiction (P.K. Dick, Jonathan Lethem, Joe R. Lansdale, Richard Matheson, Richard Powers) per i quali il candidato si è fatto importante tramite di conoscenza presso il largo pubblico (traduzioni, organizzazione di convegni, cura di uno specifico blog). Traspare comunque il suo desiderio di ampliare la gamma dei propri interessi culturali con saggi dedicati a tematiche eliotiane e al minimalismo di Mary Robison. Purtroppo questa variegata attività, portata avanti con lodevole impegno, non si è ancora potuta concretizzare in una monografia. OMISSIS Profilo del candidato: SERRAI, Roberto Dottorato di ricerca presso l'Università di Roma Tre (2002). Titolare di contratto di docenza presso l'Università di Siena (a partire dal 2002) e di assegno di ricerca presso l'Università di Firenze (pure dal 2002). Ha usufruito di borse di studio per ricerche all'estero (Detroit). Giudizio del Commissario Andrea Mariani Il Dott. Serrai è studioso maturo, padrone di strumenti critici e competenze testuali notevoli. Ha pubblicato saggi anche molto impegnati su un’ampia gamma di tematiche e su autori di epoche diverse, da H. P. Lovecraft (1992) al tardo Novecento (Vonnegut, 2004), attraverso B. Tarkington, T. Wilder, W. Faulkner. Si tratta, in alcuni casi, di brevi note, peraltro sempre molto puntuali, ma, in altri casi, di interventi di una certa ampiezza o di singolare impegno. 6 Particolarmente efficace appare il discorso proposto sulle traduzioni di Big Woods di Faulkner e l’analisi contrastiva tra Vonnegut e Whitman (in “Landscapes of Destruction”, 2004). Manca – ma verosimilmente non si farà attendere a lungo – un organico volume monografico. Giudizio del Commissario Clara Bartocci Il candidato presenta interessi diversificati e molteplici. I cinque saggi di più largo respiro, rispetto ai vari articoli comparsi su riviste e giornali italiani, riguardano autori come Lovecraft, Vonnegut, Faulkner e Harper Lee. Presenta inoltre trentasette voci scritte per il Dizionario dei Personaggi UTET, che testimoniano delle molte letture fatte, e numerose traduzioni anche di un certo prestigio. La sua ricerca non è però ancora esitata in un volume monografico. Giudizio del Commissario Roberto Birindelli La polimorfa attività di traduttore, compilatore e divulgatore di opere di autori marginali, pur rivelando un cospicuo interesse per aspetti poco noti della cultura anglo-americana, non si è ancora concretizzata in una monografia che concentri l'attenzione su uno specifico argomento. Appare studioso di sicuro avvenire, ma ancora in formazione. Profilo del candidato: VALLONE, Mirella Corso di perfezionamento in competenze testuali presso l'Università di Roma Tre (1994); dottorato di ricerca presso l'Università di Chieti (2000); borsa di studio post-doc (2000-2002). Ha svolto attività di ricerca all'estero (Buffalo, Harvard, Berkeley). Ha insegnato presso l'Università D'Annunzio di Chieti (master in anglistica e master in italianistica). Giudizio del Commissario Andrea Mariani Il giudizio sul curriculum, sui titoli e sulle pubblicazioni della Dott. Vallone non può che essere molto positivo. Le pubblicazioni consistono in alcuni saggi e recensioni e, soprattutto, nel volume Quella rara intensità: H. James tra narrativa e teatro (2003). I saggi si concentrano sulla narrativa, sia del secolo XIX (su alcuni racconti di Henry James), sia del XX (E. Welty) e documentano il possesso di sicuri metodi interpretativi, che regolarmente permettono l’approfondimento del testo preso in esame e la proposta di spunti nuovi, anche nel caso in cui i testi siano stati sottoposti a una pluriennale tradizione critica. Il volume si occupa di un tema assai dibattuto e, finora, in gran parte irrisolto, anche in ambito angloamericano, esaminandone, con acuta sensibilità al contesto storico-culturale, le premesse, e portando il discorso ai suoi esiti ultimi, alle soglie della contemporaneità e oltre; per esempio seguendo la dimensione performativa del testo e la teoria della voce sulla scena che, non a torto, vengono fatte risalire appunto alle riflessioni jamesiane. Emergono la serietà dell’impianto, la coerenza, la determinazione del discorso e non pochi tratti originali, che permettono di definire la monografia un contributo di notevole valore e un punto di riferimento per ogni eventuale ripresa dell’argomento. Giudizio del Commissario Clara Bartocci La produzione scientifica della candidata, oltre ad includere alcune buone recensioni e una traduzione, presenta un saggio su Eudora Welty che costituisce un contributo originale agli studi su questa scrittrice americana. Il resto delle sue pubblicazioni è incentrato sull’opera di Henry James. Due saggi analizzano rispettivamente, in chiave psicoanalitica, due celebri racconti, “Sir Edmund Orme” e “The Beast in the Jungle”, portando alla luce con lucidità e rigore metodologico la resa di tematiche fondamentali dell’universo jamesiano. La monografia su James, che ha per titolo Quella rara intensità, riguarda la produzione drammatica dell’autore che si intreccia inestricabilmente con il suo discorso critico sull’arte drammatica e con la sua produzione narrativa. Lo studio, che prende in esame anche i Notebooks, le lettere, i saggi e le Prefazioni, è molto originale in quanto copre un settore raramente affrontato dalla critica e mai in maniera così approfondita. Il libro dimostra non solo che la narrativa di James dopo il 1895 porta i segni dell’esperienza teatrale del famoso quinquennio 90-95, ma anche come essa abbia a sua volta influito sul teatro jamesiano del Novecento. L’analisi delle didascalie di cui 7 James corredò i suoi testi teatrali del 1907-09 mette in luce come esso si sia “narrativizzato” andando incontro alla generale tendenza verso la “epicalizzazione” propria del teatro del primo Novecento. Il capitolo dedicato al romanzo What Masie Knew (1997) evidenzia come tale testo sia una riflessione in fieri sul rapporto narrativa/arte drammatica, tanto che il suo adattamento teatrale ad opera di Ronconi, analizzato dalla candidata nell'appendice, può considerarsi una sorta di “dialogo a distanza tra lo scrittore americano e il regista italiano sulle tecniche e gli esiti della drammatizazione di testi narrativi”. L’argomentazione serrata di questo lavoro confina opportunamente nelle note osservazioni e spunti, che dimostrano comunque che la candidata ha saputo muoversi agilmente nella sterminata bibliografia su James avvalendosi dei più aggiornati strumenti metodologici. Giudizio del Commissario Roberto Birindelli La monografia Quella rara intensità: Henry James tra narrativa e teatro (2003) si fa apprezzare per la esemplare chiarezza con cui la Dott. Vallone riesce a dar conto non solo del lifelong flirting dell'autore con il teatro, ma anche dei molteplici intrecci tra testo teatrale e testo narrativo che caratterizzano il macrotesto jamesiano. Di particolare acume risultano le pagine dedicate all'analisi dell'adattamento di Daisy Miller, all'interno del quale viene messo nel dovuto risalto l'uso del “filtro narrativo” rappresentato dalla descrizione del Carnevale romano fatta da Hawthorne in The Marble Faun. L'interesse per la sonorità della voce (che James ha in comune con Browning) permette a Vallone di sottolineare l'esistenza di una indubbia consonanza fra controllo e abdicazione, tra presenza autoriale e desiderio di self-effacement che costituiscono la cifra caratteristica del teatro e della narrativa jamesiana. Il terzo capitolo, ove di tratta della messa in scena di What Maisie Knew, è un suggestivo preludio alla successiva appendice dedicata alla performance ronconiana. Dopo tanta dovizia di analisi, resta comunque non chiarito al lettore il motivo del mancato apprezzamento da parte del pubblico contemporaneo di un siffatto dispiegamento di talento. OMISSIS Giudizi collegiali della Commissione sul curriculum, i titoli e le pubblicazioni scientifiche dei candidati MITRANO, Filomena Giudizio della Commissione La Dott. Mitrano presenta la documentazione di numerosi titoli conseguiti in Italia e negli Stati Uniti, di serie ricerche e di periodi di didattica a livello universitario. Le pubblicazioni dimostrano i suoi molteplici interessi che vanno dalla linguistica ai gender studies, dalla teoria della critica all'arte. Notevole l'intervento su Tender Buttons di Stein (1998). Le pur apprezzabili competenze non sono ancora sfociate nella pubblicazione di una monografia. OMISSIS PREZZAVENTO, Paolo Giudizio della Commissione Il curriculum del candidato documenta titoli adeguati, la pluriennale attività di ricerca, i soggiorni di studio all’estero. Le numerose pubblicazioni, di diversa lunghezza, ma spesso seriamente impegnate, evidenziano una grande varietà d’interessi, pur sempre all’interno del XX secolo. Si citano i saggi su Eliot, su Bloom e i numerosi interventi sulla poesia e sulla poetica di Ashbery. Il Dott. Prezzavento è acuto interprete e lodevole traduttore del poeta newyorkese, che non manca di analizzare soprattutto dalla prospettiva dei rapporti poesia/arti figurative. PROIETTI, Salvatore Giudizio della Commissione Il curriculum del candidato presenta titoli adeguati, esperienze di ricerca e di insegnamento all’estero. Le pubblicazioni sono numerose, di vario impegno e percorrono ampi territori 8 della letteratura e della cultura statunitense ed anglo-canadese. Fra le cose migliori appaiono l’introduzione e la cura di Walden, nonché alcuni saggi su Philip K. Dick, uno degli autori su cui il candidato ha lavorato a più riprese e con particolare impegno, mettendone in risalto aspetti ideologici, contenutistici ed intertestuali. In conclusione, pur dedicandosi a settori anche disomogenei, il Dott. Proietti sa offrire spunti di riflessione e una documentazione ampia e corretta di sicura utilità. OMISSIS ROSSI, Umberto Giudizio della Commissione Il Dott. Rossi dimostra una pluriennale consuetudine con la ricerca in ambito americanistico e presenta diversi titoli valutabili positivamente. Le sue numerose pubblicazioni hanno talora carattere divulgativo, ma riescono regolarmente a rendere conto del panorama della produzione in un campo specifico quale quello della fantascienza postmoderna. Le competenze più evidenti riguardano Philip K. Dick e Jonathan Lethem, autori sui quali il candidato è intervenuto a più riprese. Si apprezzano peraltro le sue aperture su altri autori e tematiche affini (Heller, Pynchon). Non risulta abbia pubblicato alcun volume monografico. OMISSIS SERRAI, Roberto Giudizio della Commissione Il curriculum del Dott. Serrai evidenzia un'intensa attività di ricerca, vari soggiorni all'estero e incarichi di didattica a livello universitario. Si tratta di uno studioso maturo, autore di saggi di vario impegno e lunghezza, su un ampio ventaglio cronologico e tematico. Si segnalano soprattutto gli interventi su Lovecraft, su Harper Lee, su Faulkner, nonché lo studio dell'intertestualità tra Vonnegut e Whitman. Un'attività di ricerca così diversificata non ha prodotto un volume monografico. OMISSIS VALLONE, Mirella Giudizio della Commissione Il curriculum, i titoli e le pubblicazioni della Dott. Vallone documentano la figura di una studiosa matura, riflessiva, dall’impostazione metodologica molto solida. Sulla base di strumenti critici aggiornati e consapevoli, la candidata ha svolto approfondite ricerche che l’hanno portata a costruirsi serie competenze nel campo della narrativa del XIX e XX secolo, territorio nel quale ha pubblicato alcuni pregevoli saggi e il volume Quella rara intensità, dedicato al rapporto tra narrativa e teatro in Henry James. I saggi rileggono, fondamentalmente in chiave psicoanalitica, ma anche con attenzione al contesto e alla dimensione metanarrativa, due racconti (di cui uno molto noto) di James e uno di Eudora Welty, giungendo a conclusioni di una certa originalità. Originale è anche nell’impianto, nella struttura e nelle conclusioni, la citata monografia, che scioglie alcuni dei nodi principali con cui si è confrontata l’abbondante critica americana e italiana. Sono messi nel dovuto risalto i temi centrali della questione: l’uso del filtro narrativo, l’interesse per la sonorità della voce, la consonanza fra presenza autoriale e la sua “abdicazione”. Il volume si conclude con due interessanti sezioni dedicate a What Maisie Knew e ai problemi della sua messa in scena, fino a quella, recente, di Luca Ronconi. Allegato n. 1 al Verbale n. 5 Valutazione degli elaborati delle due prove scritte ELABORATI “A” 9 Giudizi individuali dei Commissari sulla prima prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. Informato, piacevolmente sintetico, ben documentato, il lavoro comprende l’intero arco di tempo dai Puritani alla contemporaneità, segnalando gli autori fondamentali e le ragioni dell’attualità della tematica e della funzione che può avere l’analisi di essa. Commissario Prof. Clara BARTOCCI L’elaborato rivela una piena padronanza del tema in oggetto; è svolto con rigore metodologico e con pregevole stringatezza. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Dopo aver fatto menzione di Hobsbaum e Benedict Anderson, elenca un’impressionante serie di personaggi che si sono cimentati con il problema in questione, ivi compreso O’Sullivan e la teoria del ‘manifest destiny’. Utilizza esempi tratti da Hawthorne, James, Twain, Whitman e altri, dando un’idea sintetica di cosa implichi l’eccezionalismo. L’elaborato è redatto in un inglese che si fa apprezzare a livello formale. Giudizi individuali dei Commissari sulla seconda prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. Lettura sintetica e dettagliata ad un tempo, ricca di spunti non banali; nella seconda parte il discorso si svolge talora secondo una serie di andirivieni che lo rendono meno stringente, pur includendo osservazioni pertinenti e informazioni necessarie all’indagine sul testo. Commissario Prof. Clara BARTOCCI Trattazione esauriente. Interpretazione personale e convincente del racconto di Poe. Qualche imprecisione nell’inglese. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Identifica correttamente il livello ironico del racconto, mettendo in rilievo il tono conversativo dello stesso. Discute il racconto in funzione della tecnica generale dell’autore con considerazioni interessanti ma talvolta poco rilevanti. La lingua è in generale corretta, con qualche imprecisione. Giudizi collegiali della Commissione sulla prima prova scritta: Lavoro molto ben documentato, che, facendo ricorso ad un argomentare sintetico, rivela rigore metodologico nel citare e utilizzare un gran numero di autori pertinenti al tema. Giudizi collegiali della Commissione sulla seconda prova scritta: Lettura accurata, ricca di idee talora di una certa originalità; l’interpretazione del racconto di Poe identifica correttamente alcuni livelli del testo, senza soffermarsi sulla dimensione stilistico-formale. La lingua, in generale corretta, presenta qualche imprecisione. ELABORATI “B” 10 Giudizi individuali dei Commissari sulla prima prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. Il lavoro appare accettabile, anche se in alcuni casi è un po’ troppo incentrato su certi autori, privilegiati rispetto ad altri più pertinenti; si sarebbe auspicata una panoramica un po’ più ampia e una prospettiva critica più incisiva. Commissario Prof. Clara BARTOCCI L’elaborato è un po’ vago nello stabilire le origini dell’eccezionalismo americano. L’argomentazione, un po’ slegata, si avvale delle critiche rivolte all’eccezionalismo, senza spiegare esaurientemente le forme e i modi in cui esso si esprime nella cultura americana. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Il candidato rintraccia le basi dell’eccezionalismo nella ossessione per il peccato originale e la distruzione delle culture pre-esistenti. Tratta di Williams e dell’”American Grain” in modo diffuso per poi passare a identificare nella bianchezza di Moby-Dick un esempio di tabula rasa. Menziona anche Pynchon e Vollman per poi utilizzare la poesia di Williams sulla carriola come immagine della tradizione rinnovata dal lavacro. Nel complesso un elaborato accettabile anche se un po’ prolisso. Giudizi individuali dei Commissari sulla seconda prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. Estremamente minuzioso, il lavoro segue il testo passo passo, a volte parola per parola, ma raramente ne approfondisce i nodi centrali o prende spunto da esso per sviluppare un discorso originale e per contestualizzarlo. Commissario Prof. Clara BARTOCCI L’elaborato insiste principalmente sul riassunto particolareggiato del testo, perdendo di vista la compattezza, qualità essenziale per lo stesso Poe e una problematica centrale al racconto come quella del ‘doppio’. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Si sofferma sul concetto di pazzia come stato mentale in grado di acutizzare la percezione sensoriale, della quale rintraccia esempi nel testo. La close reading gli permette di evidenziare l’intenzione autoriale di trasmettere al lettore identiche sensazioni, ma non coglie il valore metonimico dello “evil eye”. In seguito si dilunga nella trattazione parallela di “The Black Cat” con osservazioni interessanti ma poco pertinenti all’assunto. Giudizi collegiali della Commissione sulla prima prova scritta: Il lavoro, talora incentrato su determinati autori a discapito di altri, non coglie con assoluta correttezza le origini dell’eccezionalismo americano. Si apprezza il discorso su Williams e sulla bianchezza di Moby-Dick. Giudizi collegiali della Commissione sulla seconda prova scritta: La lettura segue attentamente il testo insistendo talora troppo sulla trama; si dilunga in richiami a volte pertinenti, a volte un po’ meno. 11 ELABORATI “C” Giudizi individuali dei Commissari sulla prima prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. Il discorso si svolge su un piano di sostanziale correttezza e di adeguata documentazione; si nota la capacità non solo di fornire ma dio elaborare le dovute informazioni, anche se la costruzione complessiva risulta in alcuni punti un po’ sfuocata. Commissario Prof. Clara BARTOCCI Qualche confusione tra Founding Fathers e Puritani e imprecisioni a proposito della Dichiarazione di Indipendenza e del Bill of Rights. Per il resto la trattazione dell’argomento appare scorrevole e non priva di spunti. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI L’elaborato è una interessante rassegna dell’eccezionalismo americano, dalle origini dell’utopia americana fino a Bush Junior. La lingua, per quanto talvolta imprecisa, appare complessivamente capace di piacevole espressività. Giudizi individuali dei Commissari sulla seconda prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. La lettura del testo è corretta, lineare, consequenziale e quindi, nell’insieme, si fa apprezzare; non sempre sente il desiderio di approfondire le idee migliori, che meritavano di essere non solo suggerite come ipotesi ma sviluppate come base di un esercizio di close reading in sintonia col testo stesso. Commissario Prof. Clara BARTOCCI Interpretazione personale del racconto, che ne mette comunque a fuoco le tematiche dominanti pur scostandosi talora dal testo. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Utilizza la teoria di Todorov per esprimere alcune appropriate considerazioni sul ruolo del fantastico in letteratura. Poi tratta dell’ambiguità trasmessa al lettore per effetto di una marcata mancanza di informazione testuale. Discute opportunamente del tema della pazzia, mettendo in evidenza l’utilizzo di alcune immagini che dovrebbero gettare luce sul testo. Nel complesso una trattazione accettabile, anche se non adeguatamente approfondita. Giudizi collegiali della Commissione sulla prima prova scritta: Il discorso è in genere corretto, a parte qualche non grave imprecisione; consiste in un’interessante rassegna elaborata in modo talora personale, in un inglese corretto e gradevole. Giudizi collegiali della Commissione sulla seconda prova scritta: La lettura del testo riesce spesso a indirizzarsi correttamente verso gli spunti più pertinenti e gratificanti a livello critico, che non sempre appaiono peraltro adeguatamente approfonditi. ELABORATI “D” 12 Giudizi individuali dei Commissari sulla prima prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. Il lavoro, risultato di un lodevole impegno, appare il frutto di sinceri interessi e di capacità riflessive di pregio: tuttavia l’insieme del discorso manca di metodo. Commissario Prof. Clara BARTOCCI In un buon inglese, l’elaborato prende spunto dagli eventi dell’11 settembre 2001 e cita esempi pertinenti legati al tema dell’eccezionalismo americano; non è messo bene a fuoco il senso di elezione di derivazione puritana come pure quello di “manifest destiny”. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Discute del ruolo degli Stati Uniti come “world guardian”, identificando nell’anti-americanismo una componente essenziale della modernità. Divide ordinatamente la trattazione in tre parti, rivelando una informazione wide-ranging che riesce a dare una rappresentazione sintetica di un complesso fenomeno. Espressione in lingua corretta. Giudizi individuali dei Commissari sulla seconda prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. L’analisi del testo è costellata di spunti di una certa originalità che, tuttavia, nonostante lo sforzo, in genere riuscito, di strutturare il discorso in modo sistematico (premessa, svolgimento, coda), appaiono talora esposte in modo disorganico. Commissario Prof. Clara BARTOCCI L’analisi del testo contiene alcune buone osservazioni e dimostra sensibilità critica; l’elaborato contiene parallelismi intertestuali non sempre ben giustificati. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Identifica correttamente il livello metanarrativo del testo per trattare del tema dello scambio dei ruoli fra carnefice e vittima che ritiene un esempio di “social bond”. Ciò permette al candidato di tracciare un interessante parallelo tra “muffled heart” e situazione dell’intellettuale nell’America di metà secolo. Giudizi collegiali della Commissione sulla prima prova scritta: Si osserva un sincero interesse per la tematica, che l’elaborato riesce a trattare talora in modo corretto e adeguato, talora in modo un po’ sfuocato, nonostante una struttura programmaticamente ordinata e un’informazione abbastanza ampia. Giudizi collegiali della Commissione sulla seconda prova scritta: La lettura ha un piglio di una certa originalità; si articola in modo talora rapsodico pur cogliendo, in altri casi, interessanti paralleli tra letteratura, società e ruolo dell’intellettuale. ELABORATI “E” Giudizi individuali dei Commissari sulla prima prova scritta: 13 Commissario Prof. Andrea MARIANI. L’ampio excursus, riccamente documentato, corretto, rischia talora di virare un po’ troppo sul versante storico-politico piuttosto che su quello storico-culturale; è comunque prova di sicura capacità di contestualizzare e seguire in varie, spesso suggestive direzioni la tematica proposta. Commissario Prof. Clara BARTOCCI Trattazione documentata, più che esauriente, che intreccia storia e letteratura dalle origini ai nostri giorni. L’elaborato avrebbe beneficiato di una maggiore stringatezza. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Scritto in un inglese fluido e leggibilissimo, il saggio appare ben congegnato. Dopo aver dato una definizione sommaria ma condivisibile di cosa si intende con eccezionalismo americano, ne discute le implicazioni letterarie, rintracciandone esempi precoci nella “fase transatlantica” di Henry James. Ciò gli permette di sostenere, in modo originale ma persuasivo, che ogni scrittore autentico deve essere “at home and homeless everywhere he lives”, atteggiamento che sta alla base della decisione di alcuni intellettuali di tagliare i ponti con l’eccezionalismo americano per recuperare il rapporto con la più normale Europa. La parte conclusiva è sostanzialmente orientata politicamente e stigmatizza la imposizione di una leadership americana basata su una pretesa superiorità etica. Di questo atteggiamento rintraccia esempi letterari in Pynchon e Heller. Giudizi individuali dei Commissari sulla seconda prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. L’accurata, puntigliosa e ricca analisi di tipo lessicale, intertestuale (col Macbeth), psicoanalitico, stilistico, tende qualche volta a una “over reading” del testo, considerandolo capostipite, modello ed esemplare di un’infinità di testi, tradizioni, generi e sottogeneri letterari. Commissario Prof. Clara BARTOCCI Lunga, complessa, centrata analisi del racconto condotta soprattutto a livello lessicale, con un ardito e suggestivo richiamo intertestuale al Macbeth. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Si impegna in un’analisi lessematica e quantitativa che gli permette di cogliere le implicazioni affettive del testo, con un opportuno riferimento alla nota teoria di Todorov. A volte si è colti da un’impressione di una verbosa pedanteria, che tuttavia non rende la lettura stancante, ma offre spunti di ampio interesse. E’ evidente la voglia di dimostrare la capacità di dire qualcosa di veramente personale su un testo che corrisponde ai propri interessi critici e di lettura. Giudizi collegiali della Commissione sulla prima prova scritta: Il lavoro parte da un’ampia contestualizzazione e percorre l’intero arco cronologico intrecciando con lodevole impegno storia, letteratura e politica. Il che gli consente di pervenire a livelli talora di pregevole significato. E’ scritto in un inglese fluido e godibile. Giudizi collegiali della Commissione sulla seconda prova scritta: L’analisi mette in campo strumenti critici di rilievo, con cui il testo viene decostruito a livello lessicale, stilistico, ideologico e intertestuale. Rivela una personalità critica matura. 14 ELABORATI “F” Giudizi individuali dei Commissari sulla prima prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. Il lavoro è di buon livello: considera i principali aspetti della tematica, ne approfondisce alcuni in modo personale, si muove bene nelle diverse fasi storiche considerate, segue l’intersecarsi fra storia letteraria, storia della cultura e delle idee. Commissario Prof. Clara BARTOCCI Trattazione esauriente e scorrevole, esplora la tematica dell’eccezionalismo dalle sue origini puritane alla letteratura contemporanea con esempi tratti anche dalla letteratura delle minoranze. Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Il ricorso a numerosi paragrafi conferisce all’elaborato un carattere falsamente frammentario e lo rende sovente di ardua lettura. L’elaborato identifica nell’autobiografia degli afroamericani un corretto esempio di eccezionalismo e ne tratta con appropriate considerazioni, senza pervenire a formulazioni di sicura originalità. Giudizi individuali dei Commissari sulla seconda prova scritta: Commissario Prof. Andrea MARIANI. Ottima, sensibile lettura, molto esauriente nel considerare il testo da vari e interessanti punti di vista; lo contestualizza soprattutto all’interno della poetica dell’autore, ma lo legge anche secondo i metodi del reader response criticism e con una pregevole applicazione di critica psicoanalitica. Commissario Prof. Clara BARTOCCI Commento coerente e serrato. Parte dalle considerazioni teoriche sulla short story fatte dallo stesso Poe per evidenziare il rapporto tra i vari elementi del testo. Mette inoltre a fuoco il ruolo del lettore e offre infine un’interpretazione in chiave psicoanalitica del racconto (lotta fra padre e figlio, oltreché fra conscio e inconscio). Commissario Dott. Roberto BIRINDELLI Dopo aver fornito una sintetica rassegna della critica, discute il racconto suggerendo una pluralità di approcci narratologici, senza trascurare il livello self-reflexive. L’abbondanza delle possibilità di lettura offerte si rivela un elemento che talora rischia di ostacolare il raggiungimento di un più profondo livello di analisi. Il linguaggio è scorrevole, con qualche imprecisione. Giudizi collegiali della Commissione sulla prima prova scritta: Si apprezza il lavoro per la sua capacità di considerare e approfondire i principali aspetti della tematica e di esplorarla in un ampio arco temporale, fornendo esempi pertinenti tratti anche dalle letterature delle minoranze. Si nota talora una difficoltà a condurre il discorso fino a livelli di più sicura originalità. Giudizi collegiali della Commissione sulla seconda prova scritta: 15 La sensibile e ad un tempo solida lettura prende in considerazione il racconto di Poe da molti, corretti punti di vista; dopo aver premesso una breve disamina della poetica dell’autore, essa mette in evidenza il rapporto tra i vari elementi del testo. Cita fonti critiche pregevoli e suggerisce una pluralità di approcci narratologici tra i quali il più interessante appare quello psicoanalitico. Allegato n. 1 al Verbale n. 6 Giudizi individuali dei Commissari sulla prova orale MITRANO, Filomena Giudizio del Commissario Andrea MARIANI In un ottimo inglese (addirittura migliore del suo italiano) la candidata espone i suoi principali interessi e le linee guida delle sue ricerche, anche di quelle a breve-media scadenza, confermando di privilegiare il XX secolo, in particolare la poesia modernista. Si tratta di una studiosa in via di formazione, con interessi e competenze ancora limitati, ma in grado di progredire. Giudizio del Commissario Clara BARTOCCI La candidata si esprime in un inglese molto scorrevole e difende con efficacia le linee metodologiche della sua ricerca. Mostra difficoltà nel colmare qualche lacuna relativa al periodo coloniale presente nel primo elaborato scritto. I suoi interessi appaiono circoscritti al Novecento. Giudizio del Commissario Roberto BIRINDELLI Si esprime in un inglese eccellente e rivela competenze di rilievo, comprendenti sia la poesia che la storia della critica, alle quali si affiancano interessi scientifici in corso di definizione. Giudizio collegiale della Commissione sulla prova orale L’inglese della candidata è ottimo. Alcune linee di ricerca appaiono promettenti. Si tratta, comunque, di una studiosa in via di formazione. PREZZAVENTO, Paolo Giudizio del Commissario Andrea MARIANI In un inglese non particolarmente scorrevole, il candidato risponde a domande, commenti e osservazioni mostrando capacità di orientamento e competenze specifiche di qualche rilievo. In alcuni casi il discorso di fondo, solitamente ben articolato, appare un po’ generico o non pienamente elaborato nei suoi vari aspetti. Giudizio del Commissario Clara BARTOCCI Il candidato risponde giustamente ad alcune domande sul primo elaborato da lui scritto. Si esprime in un inglese che presenta qualche imperfezione, ma nell’insieme è soddisfacente. I suoi interessi si concentrano sulla poesia del Novecento 16 Giudizio del Commissario Roberto BIRINDELLI Serio e riflessivo, si dimostra particolarmente interessato a proseguire le sue ricerche nel campo della poesia moderna. L’espressione inglese è un po’ carente. Apprezzabile l’idea di offrire un modulo sulla poesia da Whitman in avanti. Giudizio collegiale della Commissione sulla prova orale L’inglese del candidato presenta qualche impaccio. La discussione delle tematiche proposte si svolge in modo piuttosto soddisfacente sulla base di una personalità riflessiva, consapevole anche sul piano della didattica. PROIETTI, Salvatore Giudizio del Commissario Andrea MARIANI Il candidato si dimostra studioso in possesso di informazioni, metodi di lettura e competenze di sicura distinzione. Discute (in un inglese non sempre a livello del suo inglese scritto) vari argomenti relativi a diversi periodi della storia della civiltà americana, orientandosi soprattutto su tematiche di carattere storico-culturale. Un po’ in ombra rimangono temi più specificamente letterari, il che conferma la discrepanza rilevata fra la prima e la seconda prova scritta. Giudizio del Commissario Clara BARTOCCI Il candidato ha saputo rispondere efficacemente alle domande rivoltegli, anche se la sua esposizione orale appare a volte contratta e un po’ faticosa. Nel presentare i suoi progetti di ricerca e la sua metodologia didattica manifesta una spiccata tendenza a valorizzare quasi esclusivamente gli aspetti socio-culturali dei testi letterari, più che il loro valore estetico in una prospettiva che risulta a volte limitante. Giudizio del Commissario Roberto BIRINDELLI Si dimostra disponibile al dialogo, per quanto non sia sostenuto da una conoscenza ottimale dell’inglese orale, che tuttavia non gli impedisce di esporre il proprio punto di vista con una certa efficacia. Interessante la sua proposta di focalizzare la didattica sul tema della disobbedienza civile. Giudizio collegiale della Commissione sulla prova orale Nella prova orale il candidato conferma l’impressione derivata dalla lettura delle pubblicazioni e dei suoi elaborati scritti. Si tratta, senza dubbio, di uno studioso di lunga esperienza, con alcuni campi di sicura competenza e un taglio critico molto personale, tendente a valorizzare i testi come documenti socio-culturali. La padronanza dell’inglese orale non è completa. ROSSI, Umberto Giudizio del Commissario Andrea MARIANI Il Dott. Rossi dimostra di possedere coordinate che gli permettono di muoversi a suo agio nei territori che egli ha privilegiato come oggetto di studio e ricerca. Il suo inglese parlato appare deludente rispetto alla buona impressione che aveva destato quello delle prove scritte. All’evidente entusiasmo e alla ricchezza del dialogo impostato sugli autori da lui più 17 frequentati, non fa, talora, riscontro una sicura capacità di orientamento su tematiche, testi e contesti a lui meno congeniali. Giudizio del Commissario Clara BARTOCCI Il candidato, che si rivela persona matura e ben documentata, nell’esporre le ragioni che gli hanno finora impedito di pubblicare un volume monografico rivela uno spiccato interesse per la “letteratura di guerra”; tale interesse però, anziché focalizzarsi su alcuni aspetti o linee guida, sembra essere in continua espansione e forse per questo non ha ancora raggiunto una sistemazione organica. Il suo approccio alla didattica si è rivelato invece molto concreto e costruttivo. Giudizio del Commissario Roberto BIRINDELLI Candidato di sicura esperienza didattica, si dimostra più a suo agio nell’utilizzare l’inglese a livello di scrittura che non per esporre il proprio punto di vista. L’offerta di un modulo incentrato sul romanzo ottocentesco appare ben congegnata e sarebbe di sicura utilità per gli studenti del triennio. Giudizio collegiale della Commissione sulla prova orale Il candidato imposta bene il dialogo sulle tematiche proposte e lo conduce nel migliore dei modi nei campi delle sue competenze. Il suo interesse per la “letteratura di guerra” è suscettibile di concretizzarsi in un volume monografico, del quale si sente la mancanza. Dal punto di vista della didattica è sicuramente in grado di impostare discorsi utili e coinvolgenti con metodologia adeguata. SERRAI, Roberto Giudizio del Commissario Andrea MARIANI In un inglese attento e corretto il Dott. Serrai rende conto dei suoi interessi, di pregevoli spunti di ricerca, delle competenze acquisite e di una certa capacità di approfondimento di alcuni testi e autori. Meno sicuro appare nel chiarire alcuni concetti (il ruolo dell’oracolo, il ribelle come eroe), come se non fosse ancora pronto ad uscire allo scoperto e a confrontarsi con la più ampia comunità di studiosi. Giudizio del Commissario Clara BARTOCCI Il candidato espone le linee programmatiche di un volume monografico ancora in progress, il cui tema è sicuramente originale ma non privo di nodi il cui scioglimento appare complesso. L’esposizione in lingua inglese è controllata e corretta. Giudizio del Commissario Roberto BIRINDELLI Apprezzabile la dichiarazione di umiltà, che non impedisce di valutare favorevolmente l’originalità dei suoi interessi scientifici, ai quali andrebbe affiancata una maggiore concretezza e scioltezza espositiva. Di sicuro appeal per gli studenti la sua idea di un modulo sul ribelle come eroe. Giudizio collegiale della Commissione sulla prova orale Il Dott. Serrai dimostra di avere acquisito pregevoli competenze e di saper esporre con riflessione e chiarezza alcune linee di ricerca che dovrebbero sfociare in un volume 18 monografico. In qualche caso, un’immediata resa espositiva. tuttavia, all’originalità dell’impianto non corrisponde VALLONE, Mirella Giudizio del Commissario Andrea MARIANI In un inglese disinvolto e corretto, la candidata dà ampia prova di essere una studiosa matura e consapevole dei suoi mezzi. Discute con competenza le complesse tematiche cui si è da tempo dedicata, ma anche si dimostra in grado di affrontare tematiche nuove, partendo da alcuni nuclei essenziali della cultura americana per esplorare altri territori più o meno contigui. Il suo discorso è bene impostato nonché, ad un tempo, nitido e sfaccettato, diretto, reattivo e responsabile. Giudizio del Commissario Clara BARTOCCI La candidata sostiene con sicurezza la discussione sulla sua monografia e dimostra di sapersi muovere anche su altri terreni d’indagine (Eudora Welty, Paul Auster) su cui ha elaborato progetti di ricerca circostanziati ed originale. L’inglese è particolarmente curato, anche nella pronuncia. Nel suo approccio alla didattica si interroga opportunamente sul modo con il quale affrontare le tematiche anziché sui contenuti delle stesse, che appaiono tuttavia scelti con cognizione di causa. Giudizio del Commissario Roberto BIRINDELLI Il colloquio, oltre ad aver messo in luce l’originalità degli interessi di ricerca, ha rivelato ottime capacità espositive, che non lasciano dubbi circa la sua attitudine ad interagire con una classe, sia in italiano che in inglese. Condivisibile la preoccupazione per quanto riguarda i modi di insegnamento, più che i contenuti. Giudizio collegiale della Commissione sulla prova orale La candidata è in possesso di sicuri strumenti critici e di competenze non comuni, che le permettono di affrontare il dialogo su vari aspetti della cultura americana; dà conto delle sue ricerche in progress, confermando l’impressione di una studiosa matura, responsabile, che riflette su forme e contenuti anche della didattica. Il suo inglese è buono, con un piacevole accento americano. GIUDIZI COMPLESSIVI FINALI CANDIDATO: Filomena MITRANO Studiosa in via di formazione, ha pubblicato qualche saggio ben articolato; dimostra di sapersi orientare su alcune tematiche di rilievo che espone, sia a livello scritto che orale, in un ottimo inglese. Si attendono frutti adeguati alle premesse, che la sua partecipazione alla procedura di valutazione ha consentito di apprezzare. CANDIDATO: Paolo PREZZAVENTO Serio studioso e traduttore della poesia del Novecento, come testimoniano le pubblicazioni, alcune delle quali di pregio, ha prodotto degli elaborati scritti non esenti da imperfezioni. Nella prova orale ha in parte giustificato alcune riserve espresse dalla Commissione, mostrando una discreta capacità di orientamento anche su tematiche di non specifica competenza. 19 CANDIDATO: Salvatore PROIETTI Il candidato ha al suo attivo numerose pubblicazioni, alcune delle quali si distinguono per la capacità di contestualizzazione e per l’ampiezza della panoramica o della documentazione. Negli elaborati scritti conferma la sua maturità e il possesso degli strumenti critici, pur lasciando trasparire qualche ritrosia nel misurarsi con lo specifico letterario dei testi esaminati. L’esposizione orale è meno bene articolata e brillante di quella scritta. CANDIDATO: Umberto ROSSI Il Dott. Rossi, le cui pubblicazioni non presentano ancora una monografia, ha dimostrato di sapersi orientare con cognizione di causa attraverso un buon numero di tematiche, di generi, di testi. Sia nelle prove scritte, sia in quella orale ha dato prova di entusiasmo e di saper illustrare adeguatamente i suoi interessi, i progetti, le linee della ricerca. CANDIDATO: Roberto SERRAI La mancanza di un volume monografico non impedisce di apprezzare gli strumenti critici, le tematiche prescelte per l’indagine, alcuni buoni saggi prodotti dal candidato nell’arco degli anni. Le prove scritte e quella orale danno l’impressione di uno studioso riflessivo, in via di formazione ma vicino ad un salto di qualità. CANDIDATO: Mirella VALLONE La Dott. Vallone ha al suo attivo delle buone pubblicazioni, fra cui un’ottima monografia. E’ padrona di consapevoli strumenti critici, con cui è in grado di affrontare anche tematiche complesse. Si orienta bene nelle prove scritte e ancor meglio in quella orale, dimostrandosi studiosa matura, all’altezza di quanto richiesto dalla procedura di valutazione in oggetto. Allegato n. 3 al Verbale n. 6 Valutazione comparativa Alle prove della presente valutazione comparativa hanno partecipato alcuni candidati la cui figura è chiaramente quella di studiosi in via di formazione, nonché alcuni altri candidati che hanno al loro attivo diverse e autorevoli pubblicazioni e che, nelle diverse prove, hanno variamente dimostrato di possedere strumenti critici di pregio, varie competenze, capacità di orientamento, contestualizzazione e approfondimento di tematiche centrali alla disciplina oggetto del bando. La prova orale ha permesso inoltre di valutare, come previsto dai criteri di massima allegati al Verbale n. 1, il rigore del metodo scientifico adottato, il livello di padronanza della lingua anglo-americana, nonché le attitudini alla didattica e all’organizzazione della ricerca ai suoi massimi livelli. Poiché la procedura prevede che venga dichiarato vincitore il candidato che nell’insieme ha dato prova di essere il più autorevole e maturo, la Commissione all’unanimità dichiara di riconoscere tale figura nella candidata Mirella Vallone, che ha un profilo di alto livello, sia considerando le sue pubblicazioni, sia tenendo conto del modo in cui ha svolto le prove scritte, sia per come ha reagito agli stimoli proposti in occasione della prova orale, che non avrebbe potuto essere più convincente. 20