Canoa Fluviale Martesana – Via Buonarroti, 59 Cernusco sul

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Canoa Fluviale Martesana – Via Buonarroti, 59 Cernusco sul
I LEZIONE
Sabato 16 / Gennaio
Presentazione corso eskimo e regolazioni di base
Visione dei materiali: canoa, pagaia, paraspruzzi, tappanaso, casco
Riscaldamento, in particolare spalle, busto e gambe
Ribaltamento con paraspruzzi e uscita dopo 5 secondi “autosalvamento”
Ambientamento, con ribaltamenti vincolati e aiutati dall’istruttore
Pagaiata
avanti: teoria (noSabato
gambe)23+ /pratica
II
LEZIONE
Gennaio
Riscaldamento
Prova di appoggio alto in entrambi i lati
Spingere appoggio fino a 180°
Ribaltamento con auto salvamento al bordo, e acquisizione sensibilità della canoa
Impostazione della monovra di eskimo
III LEZIONE
Sabato 6 / Febbraio
Riscaldamento
Prova di eskimo completo: posizione, spazzata, uscita.
Eventuale eskimo con pagaia agevolata da galleggiante.
Filmati subacquei per valutare problemi di impostazione
IV LEZIONE
Sabato 20 / Febbraio
Riscaldamento
Revisione degli errori nella manovra
Eskimo indipendente, sia da lato Sx che Dx
V LEZIONE
Sabato 6 / Marzo
Riscaldamento
Ripetizione e automazione dell’eskimo
Eskimo con attrezzatura: salvagente
Eskimo senza pre impostare la manovra, in velocità o improvviso
Eskimo senza la pagaia.
USCITA FIUME (Fiume a definirsi )
Domenica /Marzo
Riscaldamento
Se la temperatura lo consente esercizi di eskimo in corrente
giornata intera
Nero
= esercizi a secco/bordo piscina
Rosso = esercizi in acqua
Bicolore = entrambe modalità
USCITA NAVIGLIO
Visione Filmati per correzione errori
Da definire…
Pagaiata nel Naviglio
Domenica /Febbraio
AVVISO IMPORTANTE PER USCITE IN FIUME E NAVIGLIO
Ciascun partecipante deve munirsi del proprio pranzo al sacco. Consigliamo, inoltre,
di portare un paio di bottigliette di acqua (e/o bevanda energetica – non in lattina) e
di snack in confezioni impermeabili da tenere nelle tasche del salvagente.
Asciugamano, vestiti di ricambio e cappellino di lana. Portare lo stretto necessario in
termini di documenti personali, denaro e chiavi in quanto dovranno essere stivati
nelle sacche stagne degli istruttori (salvo non ne siate muniti).
Canoa Fluviale Martesana – Via Buonarroti, 59 Cernusco sul Naviglio
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L’ eskimo è una manovra inventata dagli eskimesi per ritornare in posizione di vogata dopo un capovolgimento.
Tutti i canoisti devono sapere eseguire l’eskimo per evitare di uscire dalla canoa.
Diventa una necessità quando in mare o in un lago ci si capovolge lontani da riva o nel fiume per evitare di nuotare/camminare
nel fiume, aumentando così il rischio di prendere colpi, accumulare freddo, o infilarsi a nuoto in situazioni potenzialmente pericolose :
buchi, nicchie o sifoni.
FONDAMENTALI PER ESEGUIRE L'ESKIMO:
AUTOSALVAMENTO
APPOGGIO ALTO
ESKIMO
Autosalvamento :
Si intende il riuscire a risolvere una situazione di “pericolo” autonomamente, senza l'aiuto di terzi.
Quindi uscire dal kayak indenni e possibilmente recuperando il materiale , pagaia e canoa.
Per eseguire correttamente la manovra e automatizzarla, la si deve eseguire con calma,
ripetutamente e avere un buona confidenza con l'acqua sia ferma che corrente.
.
Per l'esecuzione si assume la posizione di sicurezza, quindi con il kayak ribaltato si flette il busto
in avanti, mentre il torace e la testa vanno quasi in contatto
con la coperta del kayak.
In questo modo si riduce la possibilità di collidere con il fondo del fiume e anche in caso di urto la
schiena e la testa sono protette dal salvagente e dal casco.
Diversamente, stendere la schiena sul fondo del kayak si offrirebbe la faccia al fondo del fiume.
Si sgancia il paraspruzzi tirando la maniglia, si appoggiano le mani ai fianchi della canoa, si sfila
prima il sedere e successivamente le gambe e si esegue una specie di capriola in avanti
Per eseguire la monovra correttamente bisogna ricordarsi di fare i movimenti lentamente e di
tirare la testa fuori per ultima.
APPOGGIO ALTO:
Per eseguire correttamente l'eskimo è importante aver automatizzato la manovra di appoggio alto in entrambi i lati.
Eseguendo l'appoggio alto in modo efficace , spesso si evita il ribaltamento e di conseguenza l'eskimo.
Per eseguirlo correttamente è importante sentirsi la canoa adosso, cioè che sia assettata correttamente per quanto riguarda
premicosce e sui fianchi.
puntapiedi,
In seguito ad uno sbilanciamento laterale è naturale cadere verso l'acqua con il corpo; per fermare la caduta e contrastarla, si esegue
l'appoggio alto.
Con il cucchiaio della pagaia rivolto verso l'acqua, si stende il braccio per circa la metà o 3/4 della sua corsa, quindi si tiene il gomito
flesso e l'altro gomito chiuso e vicino allo scafo.
Quando si ha il contatto con l'acqua, quindi una base di appoggio, si esegue una manovra di rotazione combinata con le ginocchia e il
bacino,scaricando il peso sulla pala in modo di raddrizzare lo scafo.
Durante la manovra, che dovrà essere eseguita con una certa rapidità, è importante che la pala non affondi e che prima si raddrizzi lo
scafo, successivamente busto e per ultimo la testa.
La manovra può essere eseguita perpendicolare allo scafo o partendo dalla punta o dalla coda.
Quando si affina la tecnica, l'appoggio alto viene automatizzato quasi come se fosse una pagaiata, ad esempio in fiumi di un certo volume
durante la pagaiata spesso ci si trova ad eseguire degli appoggi alti per sbilanciamenti dovuti a buchi o onde, ma eseguendo l'appoggio si
cerca di mantenere comunque la velocità e direzione della canoa, quindi integrando gli appoggi alla pagaiata propulsiva.
Quando si esegue un appoggio detto estremo è come se stessimo eseguendo un eskimo, ma senza eseguire una rotazione completa
dello scafo, ma solo di 180°.
Durante l’esecuzione degli appoggi, porre sempre molta attenzione nel mantenere “chiusa”
(cioè con il gomito basso) la posizione del braccio della pala in aria per proteggere l’articolazione scapolo omerale.
ESKIMO:
Definizione:
E’ l’azione di appoggio che si compie dopo un capovolgimento. Si effettua con il cucchiaio della pala dalla zona anteriore alla zona
centrale secondo una traiettoria circolare che permette di riportare il sistema uomo-canoa in assetto normale.
Esecuzione:
Nella posizione capovolta il busto è fortemente flesso in avanti ed in torsione verso il lato di lavoro. Il braccio della pala in acqua è disteso,
mentre l’altro è flesso allo scopo di posizionare la pagaia in superficie parallela e a contatto con lo scafo.
Dalla posizione descritta inizia il movimento circolare e pressorio della pala sull’acqua con un angolo di incidenza tale da impedirne
l’affondamento e creare così il miglior appoggio. Contemporaneamente inizia la rotazione dello scafo attraverso l’azione del bacino e degli
arti inferiori. Durante questa fase il busto determina il movimento della pagaia ed esce dall’acqua solo dopo il raddrizzamento dello scafo
effettuato dal movimento del bacino e degli arti inferiori.
Per eseguire correttamente la manovra è importante far scivolare il gomito flesso, che non lavora, sopra la coperta della barca mentre il
braccio esterno esegue la spazzata.
Come per le altre manovre è importante che si raddrizzi primo lo scafo, poi il corpo e successivamente la testa.
E’ consigliabile l’uso di maschera o occhialini con tappanaso…. E per i freddolosi una maglia termica.
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