regolamento di organizzazione e funzionamento dell`arpab

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regolamento di organizzazione e funzionamento dell`arpab
Regolamento di organizzazione e funzionamento
dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente
della Basilicata (A.R.P.A.B.)
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TITOLO I
Norme Generali
Art. 1
Natura giuridica e finalità dell’A.R.P.A.B.
1. L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata, denominata di seguito
A.R.P.A.B., è Ente di diritto pubblico istituito con la legge della Regione Basilicata 19 Maggio
1997 n. 27, come successivamente modificata ed integrata dalla Legge Regione Basilicata n. 13
del 1999 (in seguito denominata: legge istitutiva). Il presente Regolamento recepisce le
disposizioni normative di cui alla Legge della Regione Basilicata n. 11 del 14.07.2006 avente ad
oggetto : “Riforma e riordino degli Enti ed organismi subregionali”.
2. L’A.R.P.A.B. è dotata di personalità giuridica pubblica, di autonomia tecnico-giuridica,
amministrativa e contabile.
3. L’A.R.P.A.B. persegue come fine ultimo della sua attività il monitoraggio, il controllo e la
tutela ambientale finalizzati alla promozione di comportamenti e cultura orientati ad uno
sviluppo sostenibile.
Art. 2
Funzioni, attività, principi organizzativi
1. Per l’attuazione dei propri fini istituzionali e degli obiettivi programmatici l’A.R.P.A.B.
esercita le funzioni, i compiti, e le attività ad essa demandati dalla legislazione statale e regionale
vigente, individuabili nei seguenti:
a) funzione di controllo e accertamenti analitici;
b) funzione di monitoraggio e prevenzione;
c) funzione di informazione e comunicazione;
d) funzione amministrativa, per la gestione dell’Agenzia;
e) funzione di supporto tecnico a privati, enti ed imprese;
f) funzione di ricerca.
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2. L’organizzazione dell’A.R.P.A.B. è funzionale all’adempimento dei suoi fini istituzionali così
come enunciati nel presente regolamento e in conformità a quanto disposto nella legge istitutiva.
3. L’organizzazione dell’A.R.P.A.B. è improntata ai principi di:
a) valorizzazione e responsabilizzazione di ogni singolo operatore, nell’ambito delle
funzioni e mansioni di spettanza;
b) massima integrazione e coordinamento professionale ed operativo tra tutte le strutture
dell’Agenzia, da realizzarsi in primo luogo attraverso una cultura organizzativa basata sul
dialogo, il confronto, la collaborazione;
c)
separazione organizzativa e funzionale delle attività di controllo dalle attività di
consulenza e supporto tecnico a privati , enti ed imprese.
Art. 3
Sede e struttura complessiva
1. L’A.R.P.A.B. è costituita da una Struttura Centrale, con valenza regionale, e da due
Dipartimenti Provinciali che costituiscono le articolazioni dell’Agenzia sul territorio regionale e
che ai sensi della legge statale 61/94 e della legge regionale istitutiva sono posti alle dipendenze
funzionali delle Province.
2. La sede della Struttura Centrale è in Potenza. I Dipartimenti Provinciali hanno sede nelle città
capoluogo di Province e sono: il Dipartimento Provinciale di Potenza ed il Dipartimento
Provinciale di Matera.
3. A fronte di esigenze particolari o eccezionali il Direttore può stabilire la sede di Uffici e
Servizi
della
Struttura
Centrale
e/o
dei
Dipartimenti
provinciali
in
comuni diversi da quelli indicati al precedente comma.
4. La sede legale dell’A.R.P.A.B. è situata in Potenza, presso la sede della Struttura Centrale.
5. La Struttura Centrale si articola nelle seguenti macro aree: La Direzione (Settore
Amministrativo), il Settore Monitoraggio Ambientale e Territoriale nel cui ambito è attestata la
funzione della progettazione dei servizi, il Settore Epidemiologia ambientale ed i due
Dipartimenti Provinciali.
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6. La responsabilità dei settori, dipartimenti ed uffici è attribuita a personale con qualifica
dirigenziale mentre la responsabilità delle unità operative può essere attribuita anche a personale
non dirigente appartenente alla categoria D di cui al contratto collettivo nazionale di lavoro
2002-2005 del comparto “sanità” .
7. I principali livelli di responsabilità sono:
a) i settori della struttura centrale ed i Dipartimenti Provinciali;
b) gli uffici della struttura centrale e dei Dipartimenti Provinciali.
8. Il Direttore rappresenta l'unità di vertice della struttura organizzativa, a cui fa capo la
responsabilità complessiva di attuazione degli indirizzi e degli obiettivi stabiliti dai competenti
organi regionali nonché di sovraintendere alla gestione dell'Agenzia perseguendo livelli ottimali
di efficacia e efficienza. Egli garantisce inoltre, l'unità e il coordinamento tra le diverse strutture
dell'Agenzia.
9. Il Settore della struttura centrale ed il dipartimento provinciale rappresentano il livello della
struttura organizzativa a cui fa capo la responsabilità di presidiare una o più aree di bisogno tra
loro connesse attraverso la combinazione delle risorse di varia natura disponibili.
10. I settori della struttura centrale ed i dipartimenti provinciali costituiscono il punto di
riferimento per:
a) la gestione di insiemi di attività omogenee e/o connesse ;
b) l’elaborazione di programmi operativi di attività ;
c) la gestione delle risorse e la loro distribuzione all’interno del settore o del dipartimento;
d) la verifica e la valutazione dei risultati degli interventi;
e) le interazioni ed il coordinamento con la Direzione Generale.
11. L’ufficio rappresenta una suddivisione interna alla Direzione, al Settore Monitoraggio
Ambientale e Territoriale, al Settore Epidemiologia ambientale della struttura centrale ed al
Dipartimento Provinciale.
12. Gli Uffici svolgono la funzione di aggregazione di compiti ed attività complesse, tra loro
omogenei e/o affini.
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13. L’unità operativa rappresenta una suddivisione interna al settore ed all’ufficio e viene
individuata in relazione ad esigenze di efficienza operativa per lo svolgimento di procedimenti di
competenza del settore e/o dell’ufficio.
TITOLO II
STRUTTURA CENTRALE
Art. 4
Direttore e Strutture della Direzione
1. Il Direttore è il rappresentante legale dell’Agenzia ed esercita le funzioni attribuitegli dalla
legge e dal presente regolamento, garantendo il perseguimento delle finalità di istituto nel
rispetto dei criteri di efficacia ed economicità gestionale.
2. In particolare, il Direttore:
a) individua e promuove sinergie con gli interlocutori pubblici e privati dell’Agenzia per la
promozione e la tutela dell’ambiente in Basilicata;
b) effettua la pianificazione strategica dell’Agenzia, definendo obiettivi, piani e programmi
nella sua azione esterna e nel suo funzionamento interno, promuovendo l’integrazione di
tutte le strutture interne e diffondendo, all’interno dell’Agenzia, la cultura della qualità
totale, dell’orientamento alla soddisfazione dei bisogni del cliente-utente, della
collaborazione e dell’interdisciplinarietà;
c) definisce ed adotta la pianta organica;
d) definisce ed adotta i piani delle assunzioni.
3. Il Direttore svolge inoltre le seguenti funzioni:
a) esercita la funzione deliberativa tramite la quale conferisce efficacia e validità giuridica
agli atti di gestione dell’A.R.P.A.B. di sua competenza;
b) individua le unità organizzative ed i relativi responsabili competenti a provvedere,
attraverso propri atti dispositivi denominati “determinazioni”, alla gestione di determinati
affari, oggetti e procedimenti da lui preventivamente indicati;
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c) nomina, secondo i criteri previsti dal presente regolamento, i Responsabili di settore, i
Coordinatori dei Dipartimenti Provinciali, i Responsabili degli uffici e delle unità
operative;
d) organizza, ai sensi dell’art. 8 del D. Lgs. n. 626/1994 e successive modifiche ed
integrazioni, il Servizio di prevenzione e protezione che è utilizzato direttamente dal
datore di lavoro, per gli effetti dell’art. 9 del citato decreto;
e) provvede alla costituzione di gruppi di lavoro intersettoriali e/o interdipartimentali,
indicandone obiettivi, composizione, durata, modalità di funzionamento e responsabilità
dirigenziali;
f) svolge ogni altra funzione, compito ed attività a lui demandati dalla legislazione statale e
regionale vigenti e dal presente regolamento .
4. Nello svolgimento dei propri compiti il Direttore si avvale del contributo di tutte le strutture
dell’Agenzia ed è coadiuvato, in particolare, dal Responsabile Tecnico-scientifico con funzione
di coordinamento tecnico-scientifico, dalla Segreteria Generale, con funzione di staff della
Direzione, dai Responsabili di settore, dai Coordinatori dei dipartimenti provinciali.
5. Il Direttore si avvale inoltre, per l’attuazione dei programmi di attività, la definizione degli
indirizzi operativi, la valutazione dei risultati e l’organizzazione delle attività, della
collaborazione di un comitato tecnico-scientifico da egli stesso nominato e presieduto. La
composizione e il funzionamento del comitato tecnico-scientifico sono disciplinati dalla legge
istitutiva.
6. Il Direttore può avvalersi infine, di esperti, fino ad un massimo di tre, con comprovata
esperienza in campo rispettivamente di contabilità pubblica, di diritto amministrativo e
legislazione ambientale e di tecniche di valutazione e controllo di gestione. Detti esperti possono
prestare la loro collaborazione oltre che al Direttore anche ai Responsabili di settore della
Struttura Centrale ed ai Coordinatori dei dipartimenti provinciali nelle forme e con le modalità
concordate con il Direttore.
7. Gli atti del Direttore sono sottoposti al controllo ed alla vigilanza del Collegio dei revisori
contabili, della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale nei casi e secondo le modalità
previste nella legge istitutiva e nelle disposizioni di cui alla Legge Regionale n. 11 del
14.07.2006.
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8. Il Direttore in caso di impedimento è sostituito dal Responsabile del settore amministrativo
nelle attività di gestione ordinaria; solo in caso di assenza del Responsabile amministrativo, il
Direttore è sostituito da un Dirigente individuato dal Direttore medesimo.
9. Sono alle dirette dipendenze del Direttore gli Uffici della Direzione e la seguenti unità
operative :
- la Unità Operativa “ Prevenzione e protezione”;
- la Unità Operativa “Certificazione ambientale ed attività tecniche”.
10. La Unità Operativa Prevenzione e protezione, utilizzata direttamente dal datore di lavoro,
prevede:
a) all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi ed all’individuazione
delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della
normativa vigente, sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale;
b) ad elaborare, per quanto di competenza, le misure preventive e protettive di cui all’art.
4 comma 2 lett. b del decreto legislativo n. 626/1994 e successive modificazioni ed
integrazioni;
c) ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività dell’Agenzia;
d) propone programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
e) ad assistere il Direttore in tutte le problematiche connesse alla tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro.
11. La Unità operativa “Certificazione ambientale ed attività tecniche” svolge tutte le attività
di studio e ricerca di competenza del sistema imprese attivandosi inoltre per la individuazione di
possibili soluzioni alle problematiche ambientali del sistema produttivo regionale, anche
attraverso l’elaborazione di progetti ed iniziative da proporre alle imprese e agli organi
competenti. Inoltre cura le relazioni con le imprese, diffondendo e promuovendo i risultati delle
proprie ricerche, delle esperienze nazionali ed internazionali in tema di tecnologie, processi e
prodotti a minor impatto ambientale, occupandosi in particolare di:
a) elaborazione e realizzazione di progetti volti alla promozione ed attuazione dei
regolamenti comunitari relativi all’EMAS ed al marchio Ecolabel e di altri strumenti
innovativi quali GPP, LCA, ISO, 14000, etc.;
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b) studio, elaborazione ed organizzazione di programmi e progetti per la riduzione del
consumo idrico, della produzione di rifiuti, del consumo energetico e più in generale
per l’assunzione di comportamenti ecologicamente corretti;
c) supporto tecnico ed informativo alle singole imprese, a gruppi di esse o loro
rappresentanze in merito a interpretazioni ed aggiornamento normativo, scadenzario e
iter procedurali, opportunità di finanziamenti e incentivi;
d) rilevazione, classificazione e mappatura GIS delle aziende presenti sul territorio
regionale in base ai loro aspetti ambientali;
e) progettazione, direzione, contabilità e collaudo lavori ed impianti ai sensi della
normativa vigente;
f) predisposizione di capitolati di appalto di lavori ed impianti;
g) gestione di gare di appalto di lavoro ed impianti e redazione di atti amministrativi
consequenziali;
h) stesura ed esecuzione contrattuali inerenti ai lavori ed impiantistica;
i) manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni immobili e degli impianti dell’Agenzia:
l) formulazione di pareri tecnici necessari alla predisposizione di atti amministrativi.
12. Della Direzione (Settore Amministrativo) fanno parte i seguenti Uffici:
a) L’Ufficio Segreteria Generale, Organizzazione e Sviluppo delle risorse umane;
b) L’Ufficio Bilancio e Provveditorato;
c) Ufficio Informazione, comunicazione ed educazione ambientale;
d) L’Ufficio Legale.
13. L’Ufficio Segreteria Generale, organizzazione e sviluppo risorse umane costituisce lo
staff del Direttore ed espleta le seguenti funzioni:
a) cura la gestione il protocollo informatico ed i flussi documentali dell’Agenzia;
b) predispone i regolamenti e le procedure interne necessarie alla correttezza della tenuta
degli atti;
c) predispone la redazione finale delle convenzioni di competenza dell’Agenzia ,
curandone la regolarità e trasparenza;
d) gestisce il Repertorio dell’Ente, l’Archivio generale degli atti amministrativi ed è
responsabile della gestione dell’Albo pretorio dell’A.R.P.A.B.;
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e) è responsabile della gestione del personale e dello sviluppo delle risorse umane; in
particolare gestisce i contratti di lavoro subordinato sia negli aspetti normativi che in
quelli economici;
f) cura e controlla l’affidamento delle consulenze, collaborazioni con ed incarichi
professionali al fine di verificarne la congruità;
g) cura i rapporti istituzionali con i professionisti che collaborano con l’Agenzia
(Avvocati delegati al patrocinio delle controversie, Nucleo di valutazione, Collegio
tecnico, Collegio dei Revisori dei Conti);
h) gestisce le relazioni sindacali nei cui confronti elabora strategie e politiche appropriate
al perseguimento degli obiettivi generali, a supporto delle decisioni della Direzione e
della contrattazione.
14. L’Ufficio “Segreteria Generale, organizzazione e sviluppo delle risorse umane” si compone
delle seguenti Unità operative:
- Unità Operativa “Segreteria direzionale”
- Unità Operativa “ Protocollo, servizi assicurativi ed autoparco”
- Unità Operativa “ Sviluppo organizzativo e legislativo delle Risorse Umane”
- Unità Operativa “Gestione economica, previdenziale ed assistenziale del personale”.
15. L’Unità Operativa “Segreteria direzionale” provvede a curare l’agenda del Direttore ed
ogni adempimento relativo alla funzione di Segreteria Direzione dell’Ente. Inoltre:
a) gestisce l’Albo pretorio dell’Agenzia curandone la regolarità e trasparenza;
b) cura la redazione finale dei provvedimenti amministrativi provvedendo alla
registrazione ed alla numerazione delle deliberazioni del Direttore ed agli adempimenti di
trasmissione agli organi di controllo;
c) gestisce tutte le attività relative alla repertoriazione degli atti;
d) cura tutti i rapporti istituzionali per conto del Direttore.
16. La Unità operativa “Protocollo, servizi assicurativi ed autoparco” gestisce gli automezzi
dell’Agenzia e gli autisti, cura le assegnazioni ed effettua il controllo di gestione sulle uscite;
inoltre, provvede alla manutenzione delle autovetture curando i rapporti con le ditte e le officine
autorizzate dall’Agenzia. Si occupa altresì, della gestione del sistema assicurativo dell’Ente
relativamente a tutte le attività di competenza dell’Agenzia che comportino aspetti di natura
assicurativa.
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17. L’Unità Operativa “ Sviluppo Organizzativo e legislativo delle Risorse Umane”:
a) cura e pianifica, nell’ambito della pianificazione strategica generale, le attività relative alla
gestione delle risorse umane, definendo annualmente i bisogni di reclutamento, le politiche di
sviluppo e formazione del personale, compresa la gestione dei fondi finalizzati alla formazione;
b) gestisce borse di studio, tirocini e stage; concorsi e selezioni; avvisi pubblici, procedure di
assunzione per chiamata, procedure di assunzioni in servizio, gestione mobilità interna ed
esterna;
c) cura e gestisce le relazioni con il personale interno dell’A.R.P.A.B., anche tramite logiche e
strumenti di internal marketing, al fine di individuare e proporre alla Direzione piani ed
interventi per l’incentivazione e lo sviluppo delle risorse umane;
d) istituisce, conserva e aggiorna il fascicolo personale;
e) gestisce le presenze e le assenze del personale, gli infortuni sul lavoro, orari di lavoro,
permessi sindacali e procedure disciplinari;
f) cura la progressione di carriera, valuta posizioni e prestazioni, fa l’analisi carichi di lavoro e
degli stati di servizio;
g) redige la contrattazione integrativa e studia i C.C.N.L.;
h) elabora e propone alla Direzione interventi utili al miglioramento del clima e della
funzionalità organizzativa e allo sviluppo della consapevolezza dei ruoli e della condivisione dei
valori della missione dell’Agenzia.
18. La Unità Operativa “Gestione economica, previdenziale e assistenziale del personale”
svolge le seguenti attività:
a) gestione del trattamento economico, incentivazioni e produttività, variabili stipendiali,
gestione pronta disponibilità, istruttoria straordinario, trattamento missioni, adempimenti
contributivi, previdenziali e fiscali del personale, cessione quinto dello stipendio;
b) rapporti con gli istituti assicurativi;
c) posizioni previdenziali, ricongiunzioni di servizi e riscatti, istruttoria pratiche di acconti di
pensione e pensione, premio fine servizio, equo indennizzo;
d) supporto tecnico-specialistico al dirigente nella contrattazione integrativa.
19. L’Ufficio “Bilancio e provveditorato” svolge le seguenti attività:
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a) presidia
alla
gestione
economico-finanziaria
dell’A.R.P.A.B.
nell’ambito
della
pianificazione strategica predisposta dal direttore, alla quale partecipa con proposte e
pareri, inerenti soprattutto la razionalizzazione dei servizi, la qualificazione delle spese, lo
snellimento delle procedure;
b) è responsabile di tutte le attività di carattere contabile necessarie per la gestione
dell’A.R.P.A.B.;
c) sovrintende alla attività preparatorie dei bilanci annuali e pluriennali dell’A.R.P.A.B. che
saranno successivamente deliberati dal direttore;
d) individua e gestisce il sistema di controllo direzionale e di controllo di gestione;
e) sovrintende alla gestione patrimoniale dell’Agenzia ed all’approvvigionamento di prodotti,
servizi, materiali e beni strumentali all’esercizio dell’attività dell’A.R.P.A.B.
f)
cura i rapporti con i fruitori ed i clienti dei servizi erogati dall’A.R.P.A.B., per quanto
concerne gli aspetti contrattuali amministrativi, economici e contabili;
20. L’Ufficio Bilancio e provveditorato consta delle seguenti Unità operative:
- La Unità Operativa “ Contabilità e bilancio”;
- la Unità Operativa “ Patrimonio ed approvvigionamenti”.
21. La Unità Operativa “Contabilità e bilancio”:
a) predispone la redazione del bilancio annuale e pluriennale e garantisce tutte le attività
amministrative di carattere contabile necessarie alla gestione dell’A.R.P.A.B., nel rispetto
dei tempi, delle norme e delle procedure;
b) cura la contabilità economica tramite una corretta tenuta delle registrazioni contabili in
partita doppia per centri di costo, fornendo dei report periodici per il controllo di
gestione;
c) collabora all’analisi e alle elaborazioni connesse alle valutazioni economiche correlate al
controllo di gestione;
d) espleta tutti gli adempimenti fiscali e tributari;
e) gestisce la contabilità delle entrate (fatturazione attiva, riscossioni varie, finanziamenti
regionali, ecc.) e la contabilità delle uscite (fatturazione passiva, spettanze al personale
dipendente e/o convenzionato, pagamenti vari);
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22. L’Unità Operativa “Patrimonio e Approvvigionamenti”:
a) gestisce il patrimonio e tutte le attività riferibili ai beni mobili e immobili di proprietà e/o
uso dell’A.R.P.A.B., predispone proposte in merito all’acquisizione, cessione,
dismissione, locazione degli stessi;
b) cura gli approvvigionamenti e gli acquisti di prodotti, servizi, materiali e beni strumentali
all’esercizio delle attività dell’A.R.P.A.B., definendo le modalità di acquisto e
negoziazioni secondo i criteri di conformità alle leggi vigenti e di economicità e curando
la contrattualistica e i rapporti con i fornitori;
c) svolge le attività economali;
d) si occupa dell’inventario dei beni mobili ed immobili dell’Agenzia;
e) gestisce le gare per l’acquisizione di beni e servizi;
f) predispone i capitolati di appalto per la fornitura di beni e servizi.
23. L’Ufficio “Informazione, comunicazione ed educazione ambientale” cura la
“trasformazione” dei dati e delle informazioni disponibili sull’ambiente, sui rischi, sui risultati di
ricerche e di altre attività dell’A.R.P.A.B. in “prodotti e servizi” finalizzati a soddisfare le
esigenze e i fabbisogni informativi e formativi degli interlocutori esterni e dei clienti-utenti
attuali e potenziali. La realizzazione di tale fine si traduce nello svolgimento, tra le altre, delle
seguenti attività:
a) organizzazione degli eventi annualmente programmati, cura della loro realizzazione,
individuando le collaborazioni esterne, valutandone la performance al fine di realizzare
un “albo” di collaboratori accreditati per determinate iniziative, seguendone inoltre la
logistica, la promozione e ogni altra attività connessa;
b) programmazione e gestione di iniziative editoriali, quali newsletter, opuscoli informativi
e similari, appositamente studiati e progettati per rispondere alle esigenze di fasce più o
meno ampie di clienti-utenti;
c) gestione dei rapporti con i mezzi di informazione;
d) elaborazione di iniziative e campagne di educazione ambientale volte a sensibilizzare la
popolazione e in modo particolare i giovani verso le tematiche ambientali, incentivando
la partecipazione sociale ai processi di valutazione e gestione del rischio, del controllo e
della protezione ambientale;
e) promozione dell’immagine e dell’identità dell’A.R.P.A.B. attraverso la più capillare
informazione sui programmi e i risultati conseguiti;
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f) registrazione ed analisi costante dei risultati delle azioni di comunicazione ed
informazione condotte da A.R.P.A.B., tramite redazione di sistematici report da inviare al
Direttore;
g) definizione delle linee guida delle strategie di comunicazione e di relazione con la
stampa; individuazione ed elaborazione, in coerenza con le politiche adottate
dall’Agenzia, di piani e iniziative da proporre al Direttore in sede di redazione del piano
annuale di comunicazione, assieme alla definizione dei target delle specifiche campagne
e dei mezzi.
24. L’Ufficio Informazione, Comunicazione ed Educazione Ambientale si compone delle
seguenti Unità Operative:
- la Unità Operativa “Educazione alla sostenibilità ambientale”;
- la Unità Operativa “ Relazioni con il pubblico”.
25. La Unità operativa “Educazione alla sostenibilità ambientale”, sulla base della
rilevazione dei bisogni educativi espressi dal territorio, pianifica, progetta ed organizza attività di
educazione alla sostenibilità ambientale attraverso interventi informativi e formativi nelle scuole
di ogni ordine e grado, curando la realizzazione di materiale divulgativo audiovisivo e didattico e
la creazione di laboratori didattici su strumenti multimediali; aderisce inoltre a progetti educativi
nazionali nella rete agenziale.
26. La unità operativa “Relazioni con il pubblico” ha competenza in materia di:
a) servizi ai cittadini per agevolare il processo di partecipazione ai procedimenti
amministrativi ai sensi del capo terzo della legge 7.8.1990, n. 241 e successive
modificazioni ed integrazioni;
b) informazione sugli atti amministrativi, sui responsabili dei procedimenti e sui tempi di
conclusione degli stessi. In particolare l’Ufficio provvede:
a ricevere le osservazioni, denunce o reclami presentati in via amministrativa dagli
utenti o dai loro aventi causa o dagli organismi di partecipazione accreditati presso la
Regione Basilicata;
ad individuare ed adottare misure tese ad agevolare il rapporto con il pubblico per
l’esercizio del diritto di accesso e ad assicurare il coordinamento delle procedure di
accesso che coinvolgono più unità organizzative;
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al miglioramento dei rapporti con i cittadini, promuovendo iniziative volte alla
semplificazione e accelerazione delle procedure;
alla migliore diversificazione dei veicoli informativi necessari per corrispondere alle
richieste degli utenti.
27. L’Ufficio Legale è composto da avvocati iscritti all’Albo professionale secondo la normativa
vigente.
I professionisti, ancorché inseriti nelle strutture di appartenenza ed assoggettati alle normative
vigenti in materia di rapporto di lavoro subordinato, operano in piena autonomia ed esercitano
liberamente le loro peculiari funzioni di natura professionale nell’interesse esclusivo dell’Ente.
28. L’Ufficio Legale consta delle seguenti Unità Operative:
-
la Unità Operativa “Assistenza legale”;
-
la Unità Operativa “Contratti e Convenzioni”.
29. L’Unità Operativa “Assistenza legale” ha le seguenti competenze:
a) gestione del contenzioso amministrativo dell’Agenzia, anche in collaborazione con consulenti
e/o professionisti esterni;
b) supporto giuridico - legale a favore dei diversi Uffici dell’Agenzia;
c) assistenza giudiziale ed extragiudiziale nelle controversie, rappresentanza e difesa dell’Ente
nelle cause e negli affari dell’Ente stesso;
d) consulenza extragiudiziale connessa alla contrattualistica dell’Agenzia;
e) consulenza negli atti deliberativi dell’Ente;
f) recupero crediti agenziali.
30. L’ Unità Operativa “Contratti e Convenzioni” svolge le seguenti attività:
a) assistenza nella redazione di contratti di consulenza o di collaborazione di personale esterno;
b) assistenza nella istruttoria e predisposizione di convenzioni con Enti e con privati;
c) istruttoria dei procedimenti disciplinari riguardante il personale dipendente dell’Ente;
d) cura e verifica delle procedure in materia di privacy.
Art. 5
Coordinamento delle attività tecniche ed operative.
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1. Il Direttore si avvale di un esperto, interno che svolge le funzioni di Responsabile Tecnicoscientifico con il compito sovrintendere a tutte le attività tecniche ed operative di competenza
dell’Agenzia, fungendo innanzitutto da anello di congiunzione tra le strutture regionali
dell’A.R.P.A.B., garantendo l’attuazione degli indirizzi e delle linee d’azione stabiliti dal
direttore, gestendo gli aspetti operativi ad esso attribuiti e ricoprendo inoltre il ruolo di
“promotore e ideatore” di nuove iniziative che rispondono al meglio all’esigenza di monitorare
salvaguardare la qualità dell’ambiente in Basilicata.
2. Il Responsabile Tecnico-scientifico coordina le attività tecniche dei Settori della Struttura
Centrale e dei Dipartimenti provinciali.
3. Il Responsabile Tecnico-scientifico, in particolare provvede all’espletamento delle seguenti
attività:
• cura il coordinamento tecnico-scientifico dell’agenzia;
• predispone con il Direttore il programma annuale di attività dell’A.R.P.A.B. e la
conseguente relazione annuale;
• assume la responsabilità della qualità e dell'efficienza tecnica ed operativa dei Settori e
dei Dipartimenti provinciali;
• governa e sovrintende alle attività tecniche dell' Agenzia ai fini organizzativi ed
ambientali;
• promuove, programma, progetta e produce servizi connessi alle attività tecnicoscientifiche dell' A.R.P.A.B.;
• avvia e mantiene i rapporti con il mondo scientifico ed accademico;
• coordina e predispone la Relazione sullo Stato dell' Ambiente.
Art. 6
Settore Monitoraggio Ambientale e Territoriale.
1. Il settore presidia le attività tecnico-scientifiche di analisi, controllo e tutela delle principali
matrici ambientali, attraverso:
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a) l’emanazione di linee guida e modelli per l’esecuzione delle prestazioni, istruttorie tecniche, di
vigilanza ed ispezione;
b) la predisposizione di protocolli di indirizzo;
c) la interpretazione delle normative relative agli ambiti di competenza, traduzione delle stesse in
progetti operativi;
d) la progettazione, organizzazione e coordinamento di programmi e campagne volte al controllo
e alla tutela delle matrici ambientali;
e) la gestione e manutenzione delle Reti di monitoraggio;
f) l’analisi dei dati ambientali e territoriali e gestione degli ai fini della costruzione di modelli
revisionali;
g) l’analisi e valutazione delle metodologie di bonifica on-site ed off-site ed applicazione delle
metodologie di analisi di rischio nel corso di contaminazione antropica e naturale;
h) la realizzazione, presso la struttura centrale dell’A.R.P.A.B., di un sistema informativo
regionale sull’ambiente che costituisca il riferimento regionale del sistema informativo nazionale
ambientale, si raccordi ed operi in collaborazione con sistemi informativi delle provincie,dei
comuni, delle ASP e funzioni da nodo di integrazione e di scambio per la condivisione di dati e
informazioni ambientali a tutti i livelli istituzionali, interagendo anche con soggetti diversi dalle
pubbliche amministrazioni come Università, centri di ricerca, associazioni ed enti privati.
2. Il Settore è articolato nelle unità organizzative indicate al successivo comma le quali,
nell’ambito delle disposizioni interne impartite dal Dirigente Responsabile, svolgono in
particolare, con riferimento alla tematica di competenza, le seguenti attività:
a) studio e ricerca sui fattori di inquinamento, di rischio e le forme di tutela;
b) interpretazione delle normative di riferimento;
c) recepimento di progetti e iniziative di emanazione regionale e nazionale e traduzione degli
stessi in piani e programmi operativi;
d) progettazione di iniziative e campagne specifiche;
e) realizzazione e coordinamento dei progetti di monitoraggio per le parti inerenti la tematica
ambientale presidiata .
3. Il Responsabile del settore:
a) dirige e coordina le attività del settore, nei limiti e secondo le direttive previste dal
Responsabile Tecnico-scientifico;
b) predispone, in coerenza con i piani e gli obiettivi dell’Agenzia, i programmi di attività
del settore verificandone periodicamente lo stato di avanzamento;
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c) effettua proposte e coadiuva il Responsabile Tecnico-Scientifico nella elaborazione di
piani, programmi, indirizzi e direttive;
d) coordina ed assicura il pieno utilizzo delle risorse professionali e strumentali assegnate;
e) presidia e garantisce il corretto svolgimento di tutte le attività che afferiscono al settore;
f) cura i rapporti con gli Enti e le Istituzioni di riferimento;
g) relaziona trimestralmente sullo stato di attività del Settore;
h) propone la ripartizione degli Uffici;
i) dà attuazione alle disposizioni del Direttore in materia di prevenzione e protezione degli
infortuni e della salute, garantendo altresì ai dipendenti del Settore l’informazione, la
formazione e la dotazione dei mezzi di protezione per la prevenzione degli infortuni e la
tutela della salute negli ambienti di lavoro.
4. Il settore “Monitoraggio Ambientale e Territoriale si compone delle seguenti unità
organizzative:
a) l’Unità operativa “ Grandi rischi industriali”;
b) l’ Unità operativa “ Gestione reti di monitoraggio”;
c) l’ Unità operativa “Rischi idropluviometrici”;
d) l’Ufficio “ Sistema Informativo Territoriale”.
5. L' U.O. Grandi Rischi Industriali svolge le attività relative ai seguenti aspetti:
a) sicurezza impiantistica in ambienti di vita;
b) elaborazione di modelli di simulazione per la definizione di modalità di intervento in
situazioni critiche con riferimento ai rischi industriali;
c) supporto tecnico-scientifico agli organi preposti alla valutazione e alla prevenzione dei
rischi di incidenti rilevanti connessi ad attività produttive.
6. Le unità operative Gestione Reti di monitoraggio e Rischi idropluviometrici afferiscono
direttamente al Responsabile del Settore. In particolare, la U.O. Gestione reti di monitoraggio
coordina i sistemi di rilevamento in continuo sul territorio regionale per le principali matrici
ambientali. La unità operativa inoltre, costituisce il principale riferimento agenziale per lo studio
delle problematiche legate alla qualità dell’aria, il monitoraggio dell’elettromagnetismo, la
qualità delle risorse idriche etc. Le attività della U.O. possono essere così rappresentate:
•
individuazione, sviluppo ed applicazione della metodologia per la determinazione dei
fattori di pressione ambientale;
17
•
sviluppo ed applicazione della modellistica ambientale a scopi descrittivi, valutativi e
revisionali;
•
raccolta, analisi, validazione ed elaborazione dei dati ambientali rilevati e loro
trasmissione alla struttura agenziale responsabile dell’attività di reporting ambientale.
7. La Unità Operativa “Rischi idropluviometrici” è responsabile delle attività connesse alla
gestione della rete meteo-idro-pluviometrica regionale, in particolare curando l’elaborazione dei
dati in tempo reale e da remoto, definendo le procedure di acquisizione, validazione,
archiviazione e diffusione. Le attività sono rappresentate da una fase di previsione ed una fase di
monitoraggio al fine di fornire un servizio di supporto alle autorità competenti alla gestione delle
emergenze ambientali ed alle necessità operative della Protezione Civile. Le funzioni relative
alla prima fase riguardano la previsione degli eventi metereologici – pioggia, neve, vento etc- e
la valutazione del livello di criticità sul territorio regionale. La attività di monitoraggio, invece, si
basa sull’osservazione qualitativa e quantitativa dell’evento meteoidrologico in atto e la
previsione a breve scadenza dei relativi effetti.
8. L’Ufficio SIT e Modellazione dati ambientali ha il compito di ricercare, raccogliere ed
elaborare i dati ambientali regionali per elaborare delle carte tematiche che ne forniscano la
rappresentazione spaziale attraverso l’utilizzo della tecnologia GIS. In particolare svolge le
seguenti attività:
•
Acquisizione, archiviazione e gestione dei dati ambientali;
•
Realizzazione di GIS di interesse agenziale;
•
Attività istruttoria inerente alle tematiche ambientali;
•
VIA e VAS.
9. L’Ufficio SIT si compone delle seguenti Unità operative:
- La Unità operativa “ Valutazione e compatibilità ambientale”;
- La Unità operativa “Progetti strategici e internazionali”;
- La Unità operativa “CED”.
10. L’Unità Operativa “Valutazione e compatibilità ambientale” sotto la diretta
responsabilità del Dirigente dell’Ufficio SIT e modellazione dati ambientali è preposta allo
svolgimento dei seguenti compiti:
18
a) attività di controllo sulla realizzazione di progetti sottoposti a procedura di Valutazione
di Impatto Ambientale e a Screening;
b) attività di supporto tecnico-scientifico alla Regione Basilicata per:
- istruttoria di progetti sottoposti a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e/o ad
Autorizzazione Integrata Ambientale;
- istruttoria di piani e programmi sottoposti a procedura di Valutazione Ambientale
Strategica;
c) definizione di indici ed indicatori di sintesi relativi alla qualità delle risorse, all’impatto
della pressione antropica sulle stesse ed all’efficacia/efficienza delle misure di protezione
e di ripristino effettuate.
11. L’Unità Operativa “Progetti strategici e internazionali” svolge le seguenti funzioni:
•
Coordinamento di progetti agenziali specifici e strategici volti alla prevenzione delle
sensibilità territoriali e al monitoraggio degli impianti cumulativi derivanti dai grandi
interventi di trasformazione del territorio regionale;
•
Coordinamento e gestione di attività dirette a promuovere la partecipazione dell’Agenzia
a progetti di respiro nazionale ed internazionale, con particolare riferimento alle politiche
comunitarie in essere, in tema di scambio e di trasferimento di competenze in materia
ambientale;
•
Predisposizione di gruppi di studio e di lavoro interdisciplinari su specifici progetti per
l’approfondimento di tematiche inerenti allo studio degli ambienti sensibili e alle criticità
territoriali regionali.
12. La Unità Operativa Centro Elaborazioni Dati (CED), nell’ambito delle disposizioni
impartite dal Dirigente dell’Ufficio SIT, assicura la gestione operativa dei sistemi operativi
centrali e della rete territoriale in modo coerente con gli obiettivi assegnati e gli standards
operativi prefissati, fornendo livelli di servizio adeguati alle esigenze dell’ente, rispondendo
della manutenzione, delle prestazioni e dell’aggiornamento dei sistemi operativi, dei programmi
applicativi in uso, delle basi dati, e dell’aggiornamento costante e corretto della documentazione
gestionale; inoltre:
a) presidia la gestione della rete, nelle sue componenti hardware e software, assicurando
l’adeguatezza delle infrastrutture, la sicurezza e la riservatezza degli accessi abilitati ai
sistemi informativi;
b) elabora e propone il piano dei sistemi informativi, sia per quanto riguarda le strutture
centrali che quelle periferiche, seguendone le fasi di analisi e progettazione;
19
c) elabora e propone il budget degli investimenti e delle spese di progettazione e di
esercizio;
d) studia, ricerca e propone più avanzati sistemi di gestione e di lavoro, nonché iniziative e
programmi di formazione e aggiornamento volti a diffondere la comprensione e l’utilizzo
delle tecnologie informatiche all’interno dell’A.R.P.A.B.;
e) gestisce i data base ambientali, curandone la pianificazione, la progettazione,
l’installazione.
Art. 7
Il Settore Epidemiologia Ambientale
1. Il Settore svolge il precipuo compito di integrare le informazioni ambientali con quelle di
carattere sanitario, al fine di valutare la correlazione esistente tra ambiente e salute della
popolazione all'uopo svolgendo studi e ricerche epidemiologiche.
2. In particolare, il Settore epidemiologico sovrintende alle seguenti attività:
• studia gli effetti dei fattori ambientali e territoriali sulla salute umana, promuovendo
collaborazioni con Enti ed Istituzioni interessate;
• conduce, in collaborazione con l' Ufficio Comunicazione dell'Agenzia, attività di
educazione alla sostenibilità e fornisce il supporto tecnico-scientifico alle reti regionali che
operano in questo settore con particolare riferimento al sistema INFEA;
• svolge e promuove attività di diffusione e comunicazione sugli effetti di determinati fattori
di rischio ambientale, organismi geneticamente modificati, inquinamento atmosferico etc.
• predispone strumenti di supporto in periodi di criticità ambientale (onde di calore, pollini);
• conduce specifiche attività modellistiche e promuove studi integrati di valutazione degli
effetti dell'inquinamento atmosferico, acustico, elettromagnetico etc.
3. Il Responsabile del settore:
-
dirige e coordina le attività del settore, nei limiti e secondo le direttive previste dal
Responsabile Tecnico-scientifico;
- predispone, in coerenza con i piani e gli obiettivi dell'Agenzia, i programmi di attività del
settore verificandone periodicamente lo stato di avanzamento;
20
- effettua proposte e coadiuva il Responsabile Tecnico-scientifico nell'elaborazione di piani,
programmi, indirizzi e direttive;
coordina ed assicura il pieno utilizzo delle risorse professionali e strumentali assegnate;
- presidia e garantisce il corretto svolgimento di tutte le attività che afferiscono al settore;
- cura i rapporti con gli Enti ed Istituzioni di riferimento;
- relaziona trimestralmente alla Direzione sullo stato di attività del settore;
- propone la ripartizione degli Uffici;
- dà attuazione alle disposizioni del Direttore in materia di prevenzione e protezione degli
infortuni e della salute garantendo altresì ai dipendenti del Settore l'informazione, la formazione
e la dotazione dei mezzi di protezione per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute
negli ambienti di lavoro.
4. L'Ufficio “Patologie connesse al rischio ambientale ed industriale ” costituisce la struttura
operativa del settore “Epidemiologia Ambientale” con compiti di prevenzione dei danni
ambientali e sanitari e patologie connesse. In particolare l'Ufficio provvede a collaborare con
Enti ed Istituzioni di riferimento nella conduzione di studi epidemiologici per la valutazione dei
rischi associati ai diversi fattori di pressione ambientale. Svolge inoltre, attività di monitoraggio
di pollini e spore sul territorio regionale, offrendo altresì, collaborazione ai gruppi di lavoro e
coordinamento istituiti pre4sso le altre Agenzie Regionali e Provinciali e presso l'APAT
finalizzati alla costruzione di una rete nazionale di monitoraggio aereobiologico.
L'Ufficio “ Patologie connesse al rischio ambientale ed industriale ” si compone dell'U.O.
“Statistica Sanitaria” con compiti di rivelazione delle patologie correlate alla qualità delle
matrici ambientali, da svolgersi in collaborazione con l'APAT.
TITOLO III
STRUTTURA PERIFERICA
Art. 8
Dipartimenti Provinciali: sede, funzioni
1. I Dipartimenti Provinciali costituiscono le articolazioni territoriali dell’Agenzia posti alle
dipendenze funzionali delle Province.
21
2. I rapporti tra l’A.R.P.A.B. e le altre amministrazioni sono disciplinati mediante gli atti
convenzionali all’uopo previsti, dalla legge 61/94 e dalla legge regionale istitutiva dell’Agenzia
e successive modificazioni ed integrazioni.
3. Fatti salvi i predetti atti convenzionali, ai dipartimenti provinciali è demandato, per quanto di
competenza dell’A.R.P.A.B.:
a) lo svolgimento delle attività di ispezione, vigilanza e controllo ambientali, limitatamente
a quelle di carattere tecnico-scientifico e strumentale;
b) lo svolgimento delle attività tecnico-strumentali nel settore igienico-sanitario;
c) lo svolgimento delle attività di gestione del dipartimento e la gestione delle risorse
finanziare e strumentali assegnate;
d) il supporto tecnico-scientifico agli enti ed organi titolari di funzioni amministrative in
campo ambientale ed igienico-sanitario;
e) il supporto e collaborazione con la struttura centrale per la realizzazione di progetti di
monitoraggio, prevenzione, iniziative di informazione e comunicazione, nonché
progettazione di interventi e campagne di prevenzione.
4. Nell’esercizio dei compiti indicati al precedente comma ed in particolare per quanto riguarda
l’esercizio delle funzioni di controllo i dipartimenti provinciali godono di autonomia decisionale,
valutativa e tecnico funzionale nell’ambito della pianificazione strategica direttoriale.
5. Il Responsabile Tecnico-scientifico provvede, su attivazione del Direttore, ad emanare atti di
indirizzo e coordinamento idonei a garantire, tra l'altro, l'omogeneità dell'azione di entrambi i
dipartimenti, il razionale raccordo funzionale tra struttura centrale e strutture periferiche nonché
la proficuità dei rapporti di collaborazione con le province e con gli altri soggetti pubblici titolari
di funzioni amministrative in campo ambientale.
Art. 9
Il Coordinatore del Dipartimento Provinciale
1. Il Coordinatore del Dipartimento Provinciale, nei limiti delle competenze definite dal
direttore generale:
a) cura e coordina secondo gli indirizzi stabiliti dal Responsabile Tecnico-scientifico, la
programmazione annuale delle attività del Dipartimento, garantendone la realizzazione;
22
b) sovrintende agli aspetti contabili e finanziari del Dipartimento;
c) coordina e assicura il pieno utilizzo delle risorse professionali e strumentali assegnate;
d) presidia e garantisce il corretto svolgimento di tutte le attività tecniche, amministrative,
laboratoristiche, di controllo del Dipartimento, relativamente ai livelli quantitativi,
qualitativi, ai tempi e ai costi delle prestazioni erogate;
e) istituisce gruppi interni di lavoro e ne nomina i responsabili;
f) cura, nell’ambito delle direttive impartite dal Responsabile tecnico-scientifico, i rapporti
con l’Amministrazione provinciale, con i Dipartimenti di Prevenzione delle aziende ASL
e con altri Enti competenti in materia ambientale, adoperandosi per individuare ed
attivare sinergie, programmi ed iniziative congiunti, garantendo in particolare l’esercizio
coordinato ed integrato delle funzioni tra Dipartimento Provinciale dell’Agenzia e i
Dipartimenti di Prevenzione delle ASL;
g) garantisce agli enti competenti la formulazione di pareri tecnici concernenti interventi di
tutela e recupero ambientale nel territorio provinciale;
h) garantisce agli enti titolari delle funzioni amministrative in materia, il supporto tecnico
alle attività istruttorie per il rilascio di autorizzazione e l’approvazione di progetti
ricadenti in ambito provinciale;
i) propone alle amministrazioni competenti, nell’ambito delle competenze dell’Agenzia, le
misure cautelari, di emergenza o di comunicazione del rischio per la salute e per
l’ambiente che si rendono necessarie a livello provinciale;
j) relaziona trimestralmente alla Direzione sullo stato e sulle attività del Dipartimento;
k) propone al Direttore la ripartizione degli uffici;
l) dà attuazione alle disposizioni del Direttore in materia di prevenzione degli infortuni e
protezione della salute e garantisce ai dipendenti del Dipartimento l’informazione, la
formazione e la dotazione dei mezzi di protezione per la prevenzione degli infortuni e la
tutela della salute negli ambienti di lavoro;
m) garantisce la fluidità delle relazioni e degli scambi di informazione tra struttura centrale e
strutture del Dipartimento;
n) mantiene rapporti ed istituisce apposite forme di consultazione con i rappresentanti delle
Istituzioni locali, delle associazioni di categoria, di cittadini, nonché con tutti i portatori
di interessi collettivi operanti nell’ambito provinciale, al fine di raggiungere un costante
aggiornamento delle esigenze generali di prevenzione e controllo ambientale e recepire
proposte e suggerimenti.
23
2. Il Coordinatore del Dipartimento esercita le funzioni a tempo esclusivo e, in caso di
temporanea assenza, viene sostituito da uno dei dirigenti Responsabili di ufficio del
Dipartimento, da lui designato.
3. Alla fine di ogni anno il Direttore verifica i risultati raggiunti dal Coordinatore del
Dipartimento Provinciale sulla base dei programmi di competenza, degli obiettivi definiti e delle
risorse assegnate.
Art. 10
Articolazione e strutture dei Dipartimenti Provinciali
1. Il Dipartimento Provinciale di Potenza è articolato in un’unità operativa amministrativa e sei
uffici tematici alle dirette dipendenze del coordinatore.
2. Gli Uffici del Dipartimento Provinciale di Potenza sono i seguenti:
a) Aria;
b) Risorse idriche, Alimenti e produzioni vegetali;
c) Suolo e Rifiuti;
d) Inquinamento acustico ed elettromagnetico;
e) Centro regionale amianto (C.R.A.);
f) Laboratorio Strumentale.
3. Il Dipartimento provinciale di Matera è articolato in un’unità operativa amministrativa e
sei uffici alle dirette dipendenze del coordinatore.
4. Gli Uffici del Dipartimento provinciale di Matera sono i seguenti:
a) Aria;
b) Risorse idriche, Alimenti, e produzioni vegetali;
c) Suolo e Rifiuti;
d) Inquinamento acustico ed elettromagnetico;
e) Centro regionale radioattività (C.R.R.);
f) Laboratorio Strumentale.
24
5. L’Unità operativa amministrativa del dipartimento provinciale cura tutti gli affari
amministrativi, contabili ed economali del Dipartimento medesimo in particolare con riguardo ai
seguenti aspetti:
• gestione contabilità del Dipartimento attraverso preventivi di analisi e prestazioni per conto
terzi, fatturazione e verifica situazione incassi, controllo di gestione;
• gestione piccoli acquisti di materiale di laboratorio – reagenti, vetrerie, materiale di
consumo, gas per laboratori per un importo max di 5.000,00 (cinquemila) Euro;
• gestione segreteria gruppi di lavoro interni al dipartimento ed afferenti a più uffici, quali
siti contaminati, provincia etc..
6. Gli Uffici svolgono le funzioni di analisi, campionatura e controllo relativamente alla tematica
di competenza, in coerenza e conformità alle linee guida, i protocolli procedurali e gli standards
vigenti, ivi compresi quelli eventualmente definiti dal Responsabile tecnico-scientifico. Essi
svolgono inoltre le seguenti attività:
a) relazionano mensilmente al Coordinatore del Dipartimento sull’andamento delle attività e i
risultati, segnalando situazioni critiche e formulando pareri e proposte per il miglioramento
dei servizi offerti;
b) si raccordano tra loro e con gli uffici della struttura centrale per quanto riguarda
metodologie, aspetti tecnici, interpretazione e attuazione di normative specifiche sulla
tematica presidiata;
c) partecipano alla realizzazione di progetti, iniziative e gruppi di lavoro interdisciplinari e
interprovinciali promossi dalla struttura centrale.
7. Gli Uffici Aria del Dipartimento provinciale di Potenza e Matera hanno le seguenti
competenze:
• attività di supporto tecnico-scientifico per il rilascio di autorizzazioni alle emissioni in
atmosfera da impianti industriali e da impianti da termodistruzione rifiuti;
• supporto alle attività di monitoraggio della qualità dell’aria con mezzi mobili e controllo
emissioni ai sensi delle vigenti normative in materia;
• supporto tecnico alle attività di controllo in ambienti di vita e lavoro;
• attività di collaborazione con Enti ed Istituzioni sulle problematiche ambientali, nonché
partecipazione a gruppi di lavoro interni ed esterni al Dipartimento.
8. Gli Uffici “Risorse Idriche, Alimenti, produzioni vegetali” di Potenza e Matera
sovrintendono alle seguenti attività:
25
• supporto tecnico e controllo sull’applicazione della normativa in materia di pesticidi;
• supporto tecnico e controllo di alimenti e bevande su campioni prelevati dai soggetti
istituzionali di riferimento;
• controllo e prelievi delle acque di balneazione ai sensi delle normative vigenti;
• controllo e prelevamento acque minerali e termali ed invasi a gestione potabile;
• supporto tecnico e controllo sull’applicazione della normativa in materia di acque
superficiali e sotterranee;
• supporto tecnico alle Aziende U.S.L. nel controllo acque potabili;
• contributi a gruppi di lavoro interni ed esterni al Dipartimento;
• controllo e prelievo campioni, relativamente al progetto regionale SINA.
9. Presso l’Ufficio Risorse Idriche, Alimenti e produzioni vegetali del Dipartimento Provinciale
di Potenza è istituito il “Centro Regionale di riferimento per la lotta alla legionella”, con
funzioni di prevenzione e controllo della legionellosi (legionella pneumpophila) nei differenti
ambiti di competenza. In particolare, in ottemperanza alle linee guida emanate dal Ministero
della Sanità in materia, la Unità Operativa è deputata:
• al monitoraggio delle strutture a rischio, in collaborazione con le Aziende Sanitarie;
• all’identificazione di eventuali variazioni nel trend;
• all’individuazione di cluster epidemici.
10. Presso l’Ufficio Risorse Idriche, Alimenti, Produzioni Vegetali e Laboratorio Strumentale
del Dipartimento di Matera, è istituita la Unità Operativa “Laboratorio di Microscopia e
microbiologia” con i seguenti compiti:
•
analisi degli alimenti, acque minerali e produzioni vegetali (per conto dell’Azienda
Sanitaria di Matera e di altri Enti);
•
analisi acque di balneazione e caratterizzazione delle acque idonee alla vita dei pesci e
dei molluschi;
•
analisi batteriologiche e saggi di tossicità per il progetto SINA ed applicazione
dell’Indice Biotico Esteso (IBE).
11. L’Ufficio Suolo e Rifiuti rispettivamente del Dipartimento provinciale di Potenza e di
Matera provvede a svolgere le seguenti attività:
26
•
supporto tecnico e controllo sull’applicazione della normativa in materia di scarichi da
impianti industriali e di termovalorizzazione rifiuti;
•
supporto tecnico e controllo in materia di discariche e rifiuti;
•
prelievi ed analisi di campioni di suolo ai sensi della normativa vigente in materia;
•
attività catasto rifiuti;
•
supporto tecnico e controllo sull’applicazione della normativa in materia di impianti di
depurazione.
12. Presso l’Ufficio Suolo e Rifiuti del Dipartimento Provinciale di Potenza è Matera è istituita
la Unità Operativa “Caratterizzazione di acque di scarico e suoli inquinati” con le seguenti
funzioni:
•
Monitoraggio e classificazione delle acque di scarico e percolati;
•
Valutazione e confronto dei risultati d’analisi coni limiti fissati dalla normativa vigente;
•
Valutazione delle concentrazioni limite dei contaminanti di acque e suoli dei siti da
bonificare.
13. L’Ufficio “Inquinamento Elettromagnetico ed Acustico” presente in entrambi i
dipartimenti, svolge attività in materia di rumore e campi elettromagnetici; in particolare con
riferimento alla tematica dell’inquinamento acustico provvede a:
•
effettuare misure in ambiente abitativo ed esterno derivante da rumore da traffico
veicolare, ferroviario e prodotto da attività lavorative e di servizio;
•
svolgere attività di polizia Giudiziaria su delega della Procura;
•
rilasciare pareri per le Pubbliche Amministrazioni per nuove attività che generano
fastidio acustico;
•
svolgere attività di natura consulenziale a privati secondo le modalità di cui alla legge
istitutiva dell’A.R.P.A.B.;
Con riguardo alla tematica relativa all’inquinamento elettromagnetico le attività dell’Ufficio
sono le seguenti:
•
misurazioni di campi elettromagnetici ai sensi della normativa vigente;
•
rilascio di pareri radi protezionistici autorizzativi ai sensi del d. lgs. n. 5 del 2003 per
nuove istallazioni e modifiche impianti tecnologici;
27
•
rapporti funzionali di collaborazione tecnica con Regione, Provincia ed Enti locali
attraverso la attuazione di rapporti convenzionali, come previsto dalla legge istitutiva; ;
•
collaborazione con Ispra e Agenzie regionali e provinciali in programmi di
intercalibrazione inter-misurazioni.
L’Ufficio “Inquinamento Elettromagnetico ed Acustica” cura altresì l’analisi sull’attività
estrattiva dei minerali di prima categoria di cui al Regio Decreto n. 1143 del 29.07.1927 e
successive modiche ed integrazioni con analisi in situ e di campioni.
14. Presso l’Ufficio “Inquinamento Elettromagnetico ed Acustico” del Dipartimento Provinciale
di Potenza e di Matera è istituita la Unità Operativa: “Campi Elettromagnetici
Radioprotezione”, con i seguenti compiti:
•
caratterizzazione e modellistica dei Campi Elettromagnetici e delle sorgenti di campo
elettromagnetico;
•
misura e monitoraggio dei livelli di campo elettrico e magnetico nell’ambiente esterno e
negli ambienti di vita;
•
misure in banda larga e banda stretta, alte e basse frequenze;
•
interazione tra sorgente e soggetti esposti;
•
tecniche di controllo, protezione e risanamento;
•
consulenze e misure radio protezionistiche;
•
rilascio pareri radio protezionistici.
15. Il Centro Regionale Amianto presente presso il Dipartimento di Potenza sovrintende alle
seguenti attività sull’amianto:
•
analisi, campionatura e controllo in coerenza e conformità alle linee guida, protocolli
procedurali e standards vigenti;
•
promozione, realizzazione e coordinamento di studi e ricerche sulle fonti di rischio,
anche attraverso rilevazioni, misurazioni, accertamenti analitici, con conseguente
elaborazione di una mappatura delle fonti di rischio;
•
realizzazione di specifiche campagne di controllo, prevenzione e riduzione del rischio;
•
progettazione e realizzazione di iniziative per la prevenzione ed il controllo sul territorio
regionale ;
•
collaborazione con gli Enti preposti alla predisposizione di piani di emergenza ed
informazione alla popolazione;
28
utilizzo della microscopia elettronica analitica – SEM/EDX- per la caratterizzazione del
•
particolato aereodisperso;
studio dei minerali asbestiformi presenti sul territorio lucano al fine di giungere alla
•
redazione di una carta tecnica dettagliata dei suoli e degli affioramenti rocciosi presenti.
16. Il Centro Regionale Amianto si compone della Unità operativa “Polveri e fibre” con compiti
di determinazioni analitiche e relative elaborazioni statistiche finalizzate alla ricerca
quali/quantitativa dell’amianto in tutte le matrici.
17. Il Centro Regionale Radioattività presente presso il Dipartimento di Matera, si occupa
delle seguenti attività:
•
monitoraggio della radioattività ambientale sul territorio regionale con prelievi di
matrici ambientali e con analisi su matrici alimentari, nell’ambito della rete nazionale
coordinata da APAT;
•
rete locale A.R.P.A.B. di monitoraggio della radioattività ambientale presso l’ITREC di
Trisaia secondo specifici protocolli operativi in relazione alla caratterizzazione del sito
nucleare, con prelievo ed analisi di laboratorio delle matrici ambientale ed alimentari
più rappresentative dell’impatto dell’ITREC sul territorio;
•
controlli tecnici sulle attività in corso e quelle programmate da parte di SOGIN per la
messa in sicurezza dell’impianto nucleare e dei rifiuti radioattivi dell’ITREC;
•
attività tecnica di intervento e di supporto alle Istituzioni per la prevenzione e la
gestione delle emergenze radiologiche e nucleari;
•
controlli sulla sorveglianza della radioattività ambientale presso la fonderia Ferriere
NORD di Potenza;
•
campionamenti ed analisi di radioattività su richieste di Enti ed Istituzioni;
•
attività di controllo sulle pratiche di detenzione, impiego, trasporto e smaltimento di
sorgenti di radiazioni ionizzanti, compresi i pareri tecnico-preventivi per i nulla osta
all’impiego di tali sorgenti alle Prefetture ed alle AUSL;
•
analisi di radioattività nei campioni di acqua potabile e negli alimenti;
•
campagne di campionamento ed analisi nelle abitazioni e su richiesta, nei luoghi di
lavoro sotterranei.
18. Presso l’Ufficio Centro Regionale di Radioattività è istituita la Unità Operativa “Gestione
del laboratorio radiochimico e di preparativa del CRR” con le seguenti funzioni:
29
•
organizzazione, pianificazione e gestione delle attività di campionamento sul territorio e
delle attività di preparativa e di trattamento radiochimico dei campioni ambientali,
alimentari e nucleari da sottoporre ad analisi di radioattività;
•
registrazione, classificazione e “protocollo” dei campioni in relazione alle analisi
richieste;
•
applicazione delle metodiche di preparativa e trattamento radio-chimico dei campioni,
secondo i protocolli operativi adottati dall’Ufficio;
•
preparative dei campioni per analisi di spettrometria alfa, beta e gamma;
•
organizzazione, verifica e controllo dello stato del laboratorio di “preparativa” e delle
attrezzature ivi impiegate;
•
verifica e controllo degli adempimenti di sicurezza e protezione del personale addetto ai
laboratori di “radiochimica” e di “preparativa”;
•
verifica e controllo dello stato di funzionamento delle centraline fisse di monitoraggio
della dose gamma ambientale;
•
preparativa degli standard radioattivi di calibrazione.
19. Presso entrambi i Dipartimenti di Potenza viene istituito l’Ufficio Laboratorio Strumentale
di Chimica analitica con compiti di preparativa e di svolgimento di analisi strumentali
complesse quali analisi cromatografiche e spettroscopiche etc. a servizio degli Uffici, che consta
della Unità operativa “Caratterizzazione chimica delle matrici ambientali e degli alimenti”,
con le seguenti attività:
•
messa a punto di metodiche analitiche sulle principali matrici ambientali, alimentari e
relative ad analisi chimiche;
•
partecipazione a circuiti interlaboratori.
TITOLO IV
DISPOSIZIONI SUL PERSONALE
Art. 11
Dotazione organica ed assegnazione del personale alle diverse strutture
30
1. La dotazione organica dell’Agenzia viene determinata dal Direttore ed approvata dai
competenti organi regionali secondo quanto previsto dall’art. 23, commi 1 e 2 della legge
istitutiva e dalla legge Regionale n. 11 del 14.07.2006.
Ai fini di tale determinazione sono fatte salve le norme concernenti la partecipazione sindacale.
2. La dotazione organica di cui al primo comma definisce i contingenti e le categorie nonché i
titoli di studio per l’accesso dall’esterno del personale da adibire alla Direzione, ai settori della
struttura centrale ed ai dipartimenti provinciali dell’Agenzia.
3. La dotazione organica dell’Agenzia è allegata al presente regolamento.
4. All’assegnazione del personale alle diverse unità organizzative
(uffici, servizi, unità
operative ) provvede il Direttore, sentiti i responsabili degli Uffici interessati.
5.
Analogamente il Direttore provvede ogni qual volta si renda necessario per esigenze
funzionali apportare alle suddette assegnazioni modifiche e variazioni.
Art. 12
Conferimento incarichi
1. Il Direttore dell’Agenzia è nominato secondo le procedure ed i criteri enunciati dalla legge
istitutiva dell’Agenzia. I poteri e le responsabilità del Direttore sono definiti dalla legge
istitutiva, come modificata dalla Legge regionale n.11 del 2006, e dal presente regolamento.
2. I Responsabili di settore della struttura centrale ed i Coordinatori dei dipartimenti provinciali
sono nominati dal Direttore e sono individuati tra persone con pregressa esperienza dirigenziale e
di adeguata qualificazione professionale con riferimento alla natura e alle caratteristiche delle
funzioni e delle attività da dirigere, all’esperienza ed ai risultati conseguiti in precedenza, alle
attitudini e caratteristiche professionali manifestate nel corso della loro carriera professionale. Il
rapporto di lavoro è a tempo pieno, disciplinato con contratto di diritto privato e con scadenza
pari a quella dell’incarico del direttore generale, salvo rinnovo.
31
3. I Responsabili d’ufficio della struttura centrale e dei dipartimenti provinciali sono nominati
dal Direttore, sentiti i Responsabili degli Uffici interessati e sono individuati tra i dipendenti di
livello dirigenziale in possesso di adeguata qualificazione professionale con riferimento a: natura
e caratteristiche delle funzioni e delle attività che vanno a dirigere, esperienza, risultati
conseguiti in precedenza, attitudini e caratteristiche professionali manifestate nel corso della loro
carriera professionale.
In mancanza di personale interno in possesso dei requisiti occorrenti, il Direttore conferisce i
relativi incarichi mediante contratto di diritto privato ad esterni all’A.R.P.A.B. previo
accertamento dei requisiti richiesti. L’incarico non potrà avere durata superiore a quella relativa
all’incarico del Direttore, salvo rinnovo.
4. I responsabili delle unità operative dei settori della struttura centrale e dei dipartimenti
provinciali sono nominati dal Direttore, sentiti i Responsabili degli Uffici interessati ed
individuati tra il personale dipendente in possesso dei requisiti richiesti dalla natura e
caratteristiche dell’incarico da svolgere.
5. In caso di assenza o di impedimento per un periodo non superiore a trentasei giorni di un
direttore di settore o di coordinatore di dipartimento le relative funzioni sono affidate dal
Direttore, ad interim e senza oneri, ad altro Dirigente responsabile o coordinatore mentre in caso
di assenza o impedimento di un responsabile di ufficio, di servizio o di unità operativa alle
relative sostituzioni temporanee provvedono analogamente il Responsabile di settore ed il
coordinatore di dipartimento interessato.
6. Il personale dell’A.R.P.A.B. con qualifica dirigenziale al quale non sia affidata la titolarità di
una unità organizzativa di livello dirigenziale viene preposto con provvedimento del Direttore,
sentiti i responsabili di settore e/o dipartimento interessati, a compiti di consulenza, studio e
ricerca , verifica e controllo o altri incarichi specifici determinati dal Direttore stesso.
ART. 13
Poteri e responsabilità dei dirigenti
1. I Responsabili di settore, i coordinatori di dipartimento provinciale ed i Dirigenti responsabili
di struttura rispondono dello svolgimento delle attività loro demandate, del raggiungimento degli
obiettivi concordati nonché dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali assegnate. In
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particolare ciascun responsabile, in relazione alla funzione ricoperta e nell’ambito delle proprie
competenze:
a) assicura ogni utile collaborazione al responsabile della struttura di appartenenza di livello
funzionale superiore;
b) dà esecuzione alle determinazioni del dirigente funzionalmente superiore;
c) formula proposte ed esprime pareri in ordine ai problemi ed ai bisogni ambientali
riferibili alla sfera di competenza della unità organizzativa di appartenenza;
d) partecipa in rappresentanza dell’A.R.P.A.B. a commissioni, comitati e gruppi di lavoro;
e) gestisce le risorse finanziarie, umane e strumentali assegnate all’unità organizzativa da
lui diretta e risponde dei risultati conseguiti;
f) assicura la trasparenza, speditezza e legittimità dei procedimenti di sua competenza.
2. I Responsabili di settore ed i coordinatori di dipartimento relazionano periodicamente al
Direttore sull’andamento delle attività del settore e del dipartimento e vengono valutati a fine
anno dal Direttore sui risultati raggiunti relativamente ai loro ambiti di competenza e di
responsabilità.
Analoghe relazioni sono tenuti a svolgere periodicamente i responsabili di ufficio della struttura
centrale e dei dipartimenti provinciali nei confronti dei rispettivi responsabili di settore o
coordinatori di dipartimento nonché gli altri responsabili di unità organizzative nei confronti dei
rispettivi dirigenti funzionalmente superiori.
Art.14
Revoca degli incarichi ed esercizio del potere sostitutivo
1. Tutti gli incarichi dirigenziali di cui al precedente art. 13 sono soggetti a revoca con
provvedimento motivato del Direttore. Relativamente ai responsabili di ufficio, di servizio e di
unità operativa i provvedimenti di revoca vengono assunti dal Direttore sentiti i diversi
responsabili organizzativi interessati.
2. Fatti salvi gli eventuali provvedimenti di revoca degli incarichi conferiti nonché
l’accertamento delle relative responsabilità, in caso di significativi ritardi o omissioni nella
gestione dei poteri conferiti ai responsabili di unità organizzative il direttore, previa diffida ad
adempiere entro congruo termine, ha facoltà di porre in essere in via sostitutiva gli atti di
competenza dirigenziale avvalendosi ove necessario di altra struttura dell’Agenzia e/o di esperti
esterni.
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Art. 15
Copertura dei posti in organico
Alla copertura dei posti di pianta organica annessa al presente regolamento si provvede secondo
le norme statali, regionali e dei contratti collettivi nazionali vigenti in materia.
Art.16
Comando e distacco del personale
Nel quadro dei rapporti con altri Enti pubblici può essere effettuato il comando o distacco di
personale di detti enti presso l’A.R.P.A.B. e di personale dell’A.R.P.A.B. presso tali Enti. I
relativi oneri economici sono a carico dell’Ente nel cui interesse è disposto il comando o
distacco.
Art.17
Ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria
Il Direttore, sentiti i coordinatori dei dipartimenti provinciali, individua gli operatori di detti
dipartimenti addetti alle funzioni di vigilanza e controllo ai quali attribuire la qualifica di
ufficiale di polizia giudiziaria, limitatamente all’esercizio di dette funzioni.
Gli operatori di cui al comma precedente sono muniti di apposito tesserino di riconoscimento
rilasciato dal Direttore.
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TITOLO V
Rapporti istituzionali e partecipazione sociale
Art. 18
Rapporti istituzionali
L’A.R.P.A.B. intrattiene rapporti di collaborazione (supporto, scambio di dati, conoscenze e
informazioni nonché fornitura di prestazioni e servizi di carattere tecnico-scientifico ricadente
negli ambiti di sua competenza), secondo le modalità definite da apposite convenzioni e accordi
di programma, con i seguenti soggetti istituzionali:
Regione Basilicata, Province, Comuni, Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, APAT e altre
ARPA –Sistema della rete nazionale agenziale-; Università, Enti di Ricerca pubblici e privati,
associazioni e altri enti pubblici e privati.
I suddetti rapporti sono definiti e regolamentati dalle disposizioni della legge regionale 19
maggio 1997 n. 27 (e successive modifiche ed integrazioni ) istitutiva dell’A.R.P.A.B..
Art. 19
Partecipazione sociale
La partecipazione sociale è strumento indispensabile per le attività di valutazione e gestione del
rischio e le attività di controllo e di protezione ambientale, nonché fonte di orientamento degli
obiettivi e dei programmi di attività dell’A.R.P.A.B..
La partecipazione è realizzata attraverso il coinvolgimento, nella predisposizione e nella verifica
dei programmi dell’Agenzia, delle organizzazioni e delle associazioni dei cittadini, delle
associazioni ambientaliste e dei consumatori, delle rappresentanze sociali degli imprenditori e
dei lavoratori, attraverso una conferenza convocata dal Direttore almeno una volta all’anno.
Tale conferenza ha come fine quello di contribuire alla definizione dei programmi di attività
dell’Agenzia, annuali e triennali, di segnalare situazioni critiche e formulare proposte e
suggerimenti in merito ad interventi operativi ed organizzativi volti al miglioramento della
protezione e del controllo ambientale.
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La partecipazione sociale viene agevolata e incentivata attraverso la più ampia e semplice
accessibilità possibile agli atti e alle informazioni inerenti le problematiche ambientali regionali
e le attività dell’A.R.P.A.B., garantita in particolare dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico
dell’Agenzia.
La partecipazione sociale a livello provinciale viene promossa e garantita dai Direttori dei
Dipartimenti Provinciali mediante una o più conferenze annuali analoghe, come fini e obiettivi, a
quella di cui al terzo comma del presente articolo, realizzate con la destinazione di apposite
risorse dell’A.R.P.A.B..
TITOLO VI
NORME TRANSITORIE E FINALI
ART. 20
Copertura dei posti di organico
Fatta salva la conclusione della fase di prima attuazione, alla copertura dei posti di pianta
organica annessa al presente regolamento si provvede secondo il seguente ordine
procedimentale:
-
inquadramento
nei
ruoli
dell’A.R.P.A.B.
del
personale
già
in
servizio;
-
Inquadramento del personale comandato o distaccato all’A.R.P.A.B. che a domanda e con
l’assenso dell’amministrazione di appartenenza chieda di essere trasferito nei ruoli dell’Agenzia
- Applicazione nei confronti del personale dell’Agenzia delle norme dei contratti collettivi che
disciplinano i passaggi tra categorie;
- Ricorso alla mobilità, secondo quanto previsto dall’art. 25, comma 2 della l.r. 27/97 ed alle
altre forme di mobilità previste dalla normativa vigente;
- Assunzioni tramite concorso pubblico e ricorso ad altre forme di assunzione previste dalla
normativa vigente, per la copertura dei posti che risultano in eccedenza
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ART. 21
Norme transitorie di adeguamento organizzativo e funzionale
1.
Nella fase di prima attuazione del presente regolamento il Direttore , al fine di adeguare
l’organizzazione alle reali risorse umane , strumentali e finanziarie disponibili nonché al fine del
conseguimento degli obiettivi programmatici annuali approvati dai competenti organi regionali
determina con propri atti quali delle unità organizzative previste dal regolamento medesimo
devono essere effettivamente attivate in aggiunta a quelle già operanti,quali devono essere
provvisoriamente attivate a livello organizzativo diverso da quello previsto, quali eventualmente
suddivise in unità di livello organizzativo inferiore e quali infine, per ragioni contingenti,
accorpate in via temporanea.
2.
Ai medesimi fini indicati al precedente comma il direttore può procedere con propri atti
alla revisione della pianta organica attraverso la trasformazione di posti vacanti purché tale
variazione non superi il limite numerico complessivo della dotazione approvata e non comporti
aumento dei costi. Delle modifiche di cui al presente comma relative alla pianta organica e di
quelle indicate al precedente comma relative all’assetto organizzativo il direttore generale ne dà
comunicazione ai sensi e per gli effetti della Legge regione Basilicata n.11 del 2006
3.
In attesa della copertura dei posti di pianta organica secondo l’ordine procedimentale
indicato all’art. 21 il Direttore, previo accertamento dei requisiti necessari può assegnare
incarichi di funzioni dirigenziali mediante stipulazione di contratti di diritto privato . Tali
incarichi sono a tempo determinato fino alla definizione delle ordinarie procedure previste dalla
normativa vigente per la copertura dei relativi posti e comunque non potranno avere durata
superiore a due anni, salvo rinnovo . Essi cessano in ogni caso sei mesi dopo la nomina del
direttore che sia subentrato a quello che ha conferito gli incarichi . A questi dirigenti si applicano
i criteri di valutazione previsti dalla normativa statale e regionale vigente in materia nonché le
specifiche norme stabilite nel contratto stipulato.
4.
In attesa della nomina da parte del direttore dei responsabili di settore della struttura
centrale il direttore stesso si sostituisce provvisoriamente ai predetti responsabili assumendo ed
esercitando direttamente i poteri e le responsabilità attribuiti ad essi dal presente regolamento .
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ART. 22
Norma finale
1.
Per quanto non disposto dal presente regolamento si applicano le disposizioni della legge
istitutiva, della legge n. 11 del 2006 nonché, in quanto compatibili, le disposizioni statali e
regionali vigenti nelle materie di competenza dell’Agenzia.
L'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Basilicata (A.R.P.A.B.) è preposta al
monitoraggio e al controllo dei fattori di rischio per la protezione dell'ambiente.
Informa la cittadinanza sullo stato dell'ambiente e promuove cultura e comportamenti coerenti
con i principi e gli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Promuove la sottoscrizione di accordi volontari, l'implementazione di sistemi di gestione
ambientale, il conseguimento di etichette ecologiche per il miglioramento dei processi produttivi
delle piccole e medie imprese e la semplificazione amministrativa.
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