Numero 11 - Novembre
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Numero 11 - Novembre
PROGETTO “Reparto di Maternità in Senegal” Come molti di voi sanno, da circa un anno l'ONG CPS sta lavorando ad unProgetto ambizioso: si chiama molto semplicemente PROGETTO MATERNITÀ proprio perché ha come scopo la costruzione di un Reparto Maternità presso il poliambulatorio nella città senegalese di MBOUR. Secondo l'UNICEF, ogni anno in Africa Sub-Sahariana più di mezzo milione di donne muoiono per complicanze evitabili del parto, mentre in circa dieci milioni sono presenti malattie, lesioni o infezioni che possono provocare sofferenza per tutta la vita. La CPS vuole cambiare le cose costruendo una SALA PARTO. Il Progetto è pronto, ciò che manca è una parte dei fondi ed attraverso la serata “La Notte del Faraone” che si terrà sabato 10 novembre alle ore 20 presso la Fondazione R.A.S. - Castellammare di Stabia, via salario 12 il divario sarà ancora più piccolo. Con un piccolo contributo di 10 euro aiuterai a rendere più sicuro PARTORIRE E NASCERE in Senegal. Sarà una bellissima serata fatta di ottima musica. Per ulteriori informazioni ed eventuali donazioni potete contattare i nostri uffici. Nuove norme sulle “merci deperibili” D.L. 1/2012 art. 62 Il settore agroalimentare inizia il percorso che vede l'obbligo di redigere il contratto scritto per la cessione di prodotti agricoli ed alimentari, occorre rispettare i termini di pagamento di 30 o 60 giorni a decorrere dalla fine del mese di ricevimento della fattura. I cambiamenti discendono dall'articolo 62 del decreto legge n. 1/2012, convertito nella legge n. 27/2012. Le nuove regole sono entrate in vigore il 24 ottobre. Tuttavia, la norma transitoria contenuta nel decreto attuativo dispone che la regolarizzazione formale dei contratti in corso può essere effettuata fino al 31 dicembre 2012. Assume particolare importanza la natura di prodotto deteriorabile che è tale quando la durabilità è inferiore a 60 giorni, così come stabilito dal produttore. Per i prodotti confezionati si deve fare riferimento alla data di scadenza non superiore a 60 giorni. Le carni sono sempre considerati prodotti deteriorabili come pure il latte. Sono solo tre i casi di esonero: si tratta dei conferimenti a cooperative, delle cessioni di prodotti agricoli istantanee, con contestuale consegna e pagamento del prezzo pattuito e delle cessioni effettuate nei confronti di consumatori finali e cioè soggetti che acquistano i prodotti per il proprio consumo e non in qualità di utilizzatore professionale. Ciò non esime ad esempio un negozio di macelleria che deve essere pronto a redigere il contratto in forma scritta quando cede le carni ad esempio ad un ristorante. Attenzione anche alle sanzioni; in caso di omissione nella redazione del contratto in forma scritta le parti possono essere chiamate a pagare una sanzione che va da 516 a 20.000 euro. In caso di ritardo nel pagamento dei corrispettivi la sanzione amministrativa è fissata da 500 euro a 500.000 euro ed infine in presenza di compimento di pratiche commerciali sleali la sanzione va da 516 a 3.000 euro.