Sfoglia Catalogo

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Sfoglia Catalogo
MISCELLANEA DI LIBRI,
STAMPE, DISEGNI, VEDUTE
& CARTE GEOGRAFICHE
dal XV al XX secolo
CATALOGO n. 341
LIBRERIA ANTIQUARIA BOURLOT - TORINO
dal 1848
MISCELLANEA DI LIBRI,
STAMPE, DISEGNI, VEDUTE
& CARTE GEOGRAFICHE
dal XV al XX secolo
CATALOGO n. 341
anno 2016
LIBRERIA ANTIQUARIA BOURLOT
di
Marco Birocco
fondata nel 1848
Via Po 7 - Torino - 10124 - Italia
telefono: +39. 011. 53.74.05
www.bourlot.it
[email protected]
P. iva: 09903700012 - Cod. fisc.: BRCMRC68D06L219X
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come da descrizione. Il formato è espresso in-folio o nelle sue frazioni, secondo
il metodo antico.
Le stampe, i disegni e i documenti sono garantiti originali ed autentici, lo stato
conservativo come da descrizione. Il formato è espresso in millimetri.
La vendita è per contanti, salvo diverso accordo.
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pacco è del committente.
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Responsabilità: Marco Birocco.
Redazione: Marco Birocco e Francesca Ricci.
LIBRI
1. EUSEBIO DI CESAREA. Chronicon id est temporum breuiarium incipit foeliciter: quem Hieronymus praesbiter diuino eius ingenio Latinum facere curauit. Venezia,
Erhardus Ratdolt, 1483 - 13 settembre (in fine).
p.a.r.
In-4°,182 cc. non num. (le cc. [1], [13] e [182] sono bianche).
Testo in latino, impaginato su una e due colonne, in caratteri tondi e gotici, impressi ad inchiostro rosso
e nero, le 12 cc. iniziali contengono “Tabula operis huius ...” indice delle parole degne di nota, con
grande capolettera “T”, altri decorativi capilettera in xilografia arricchiti da racemi bianchi su fondo
nero, molte tavole di sincronismi nel testo, al verso dell’ultima c. di testo colophon con dati tipografici
impressi in rosso con carattere gotico. All’angolo superiore destro di ogni c. troviamo una numerazione
manoscritta a china eseguita posteriormente e altre postille raffiguranti manine di antica mano e sottolineature qua e là.
Completo.
Legatura in piena pergamena rigida, creata riutilizzando fogli di antico antifonario, lasciando intravedere scritture gotiche e note musicali, tagli spruzzati rossi.
Interessante trattato diviso in due parti:
la prima contiene notizie storiche sugli
antichi popoli, la seconda è composta da
tavole di sincronismi, nella quale in modo
cronologico vengono collegati anno per
anno gli avvenimenti dei popoli.
Curiosamente nella tavola riguardante
l’anno 1457 si legge un elogio a Gutenberg
(inventore della stampa a caratteri mobili),
testimonianza del successo dell’arte tipografica in ogni parte del mondo.
Il Chronicon di Eusebio di Cesarea è un
importante testo storiografico, dettagliato e completo di interessanti informazioni che riassumono la cronologia
universale e biblica.
Eusebio di Cesarea (*Cesarea in Palestina
265 - †340 ca.) divenuto vescovo, fu considerato il padre della storia ecclesiastica.
Divenne inoltre consigliere dell’imperatore romano Costantino I.
Seconda edizione del Chronicon, dopo
quella di Milano del 1475 ca.
Secondo l’IGI si conservano solamente 60
esemplari della presente edizione.
Raro incunabolo perfetto in ogni sua parte.
cfr. BMC V 287; GOFF E 117; Arnim 127.
3
2. BOCCACCIO, Giovanni. Ameto. Milano, Alessandro Minuziano, 1520 - 10 giugno
(in fine).
€ 6.800
In-4°, 6 cc. non num. incluso il frontespizio, CIIII cc. num., 12 cc. non num. (qualche errore di numerazione).
Frontespizio, privilegio di papa Leone X, datato Roma 1
giugno 1520, privilegio di Francesco I, datato Milano 26
maggio 1520, dedicatoria di Andrea Calvo a Giouan Paulo di Roma, in fine “Osservationi di volgare grammatica”.
Completo.
Legatura coeva in pieno cuoio della seconda metà del Seicento, piatti muti, dorso a 6 comparti con fregi floreali,
filetti e titoli impressi in oro, tagli rossi.
La Comedia delle ninfe fiorentine o Ninfale d’Ameto di
Giovanni Boccacio è un’opera di carattere allegorico,
composta tra il 1341 e il 1342 e dedicata all’amico Niccolò di Bartolo del Buono.
Rara opera milanese, curata da Girolamo Claricio
(*Imola 1470 ca.- †1521), considerata completa se accompagnata dalle “Osservationi di volgare grammatica soura lo Ameto”, come il presente esemplare.
Esemplare ad ampi margini e in buono stato di conservazione.
cfr. Adams I 2124; Gamba 21; STC Italian 108.
3. OVIDIO. P. Ouidii Metamorphosis cum luculentissimis Raphaelis Regij enarrationibus.
Venezia, Giorgio Rusconi, 1521 - (in fine).
€ 4.400
In-folio, 10 cc. non num. incluso il frontespizio, 172 cc.
num.
Frontespizio impresso con caratteri rossi e neri entro
un’elaborata cornice, testo in latino, commentario inquadrato su due colonne, capilettera su fondo nero, una
rosa dei venti a piena pagina, numerose affascinanti illustrazioni incise su legno nel testo.
Completo.
Legatura cardinalizia in pergamena rigida della seconda
metà del Seicento, duplice filetto impresso in oro ai piatti con fregi floreali agli angoli interni, al centro stemma
cardinalizio, 6 comparti al dorso delineati da filetti, entro ognuno dei quali è stata impressa una stella, passanti
in pelle allumata visibili.
Non comune edizione figurata delle “metamorfosi”
del poeta romano Publio Ovidio Nasone, conosciuto più
semplicemente come Ovidio, nato
a Sulmona il 20 marzo 43 a.C. e morto a Tomi nel 18
d.C.
Ottimo esemplare in perfetto stato conservativo.
cfr. Sander 5324; Essling 233.
4
4. GIOVENALE, Decimo Giunio - PÈRSIO FLACCO, Aulo. Satyrae feliciori lima qvam privs impressae svnt. Lione, Guillaume Hyon, 1521 - giugno
(in fine).
€ 3.800
In-16°, 72 cc. num. incluso il frontespizio.
Titolo impresso in rosso all’occhietto e inserito entro ricca
bordura xilografica, testo in latino, capilettera istoriati entro
vignette, svariate postille raffiguranti manine.
Completo.
Affascinante legatura coeva in pieno cuoio, piatti con molteplici impressioni a secco floreali, verticali e orizzontali, appunto di antica mano al contropiatto posteriore.
Interessante raccolta di Satire del poeta latino Giovenale vissuto tra l’anno 50 e il 140 d.C. e del poeta romano
dell’età imperiale Pèrsio Flacco (*Volterra 34 - †Roma 62).
Esemplare in legatura d’epoca e buono stato conservativo.
cfr. Rénouard 315:57.
5. SANNAZARO, Iacopo. Arcadia del dignissimo
homo messer Iacobo Sannazaro gentilhuomo napolitano. Nouamente stampata et diligentemente corretta. Venezia, Nicolò de Aristotile detto Zoppino & Vicenzo di Paolo, 1524
- 10 settembre (in fine).
€ 3.200
In-8°, 76 cc. non num. inclusa la prima c. bianca e il frontespizio.
Appunti e note d’appartenenza manoscritte sulla prima e ultime cc., frontespizio con titoli entro cornice
xilografica, nella parte inferiore appunti anticamente cancellati, al verso xilografia a piena pagina, capilettera incisi su legno, in fine marca tipografica raffigurante
S. Nicola seduto con la mitra nella mano sinistra e nella mano
destra sorregge un libro dove sono adagiate tre palle d’oro, ai
suoi piedi una fedele inginocchiata.
Completo.
Stupenda legatura d’amatore dell’epoca in pieno cuoio,
piatti con molteplici cornici, filetti orizzontali e verticali, al
centro, entro campo rettangolare, motivi romboidali, il tutto
impresso a secco.
Il poeta Jacopo Sannazaro (*Napoli 1458 - †1530) è noto soprattutto come autore della presente opera, l’Arcadia, componimento pastorale in prosa e versi, dalla quale prese successivamente il nome l’omonima accademia, istituita a Roma alla
fine del Seicento. L’opera fu revisionata dall’autore diverse
volte prima della stesura definitiva. Interessante edizione del
cinquecento.
Buono stato conservativo dell’opera e della legatura.
cfr. Sander III-IV 6721; Essling 1883.
5
6. DEL POZZO, Paride. Duello: libro de re, imperatori, principi, signori, gentil’huomini,
& de tutti armigeri... Venezia, Pietro Nicolini da Sabbio, 1536 - gennaio (in fine). € 2.500
In-8°, 176 cc. num. (anziché 188).
Frontespizio con titoli inseriti entro decorativa cornice xilografica, testo in caratteri corsivi, alcune note di antica mano nel testo.
Completo.
Legatura di fine Settecento in piena pergamena rigida, piatti
muti, dorso con titoli e data manoscritti, passanti in pelle allumata visibili.
Opera del giurista italiano Paride Del Pozzo (*Castellammare di
Stabia 1413 - †Napoli 1493) dedicata interamente al duello. Del
Pozzo, professore dell’Università di Napoli, ebbe alti incarichi
nello stato napoletano, tentando la prima sistemazione organica
di istituti di diritto pubblico interno e internazionale.
In questo libro, l’autore assimila il duello ad un procedimento giudiziario. Il duello caratterizzerà gran parte della letteratura della prima metà del Cinquecento, fino a quando sarà sostanzialmente monopolizzata dai giuristi.
Rara edizione sconosciuta alle bibliogrfie, presente solo in Iccu.
Ottimo stato conservativo.
cfr. IT\ICCU\BVEE\002347.
7. GIAMBULLARI, Pier Francesco. De’l sito, forma, & misure, dello Inferno di Dante.
Firenze, Neri Dortelata, 1544.
€ 2.250
In-24°, 153 pagg. num. incluso il frontespizio, 15
pagg. non num.
Al frontespizio e al verso dell’ultima carta marca
tipografica raffigurante arca di Noé con sopra una
colomba con ramoscello di ulivo nel becco e motto
“L’acqua ch’io prendo giamai non si corse”, dedica
all’Eccellentiss. Cosimo De’ Medici, numerose xilografie nel testo di varie dimensioni, alcune a piena
pagina, in fine tavola delle cose notabili.
Completo.
Legatura del ’700 in piena pergamena semirigida,
piatti muti, lungo tutto il dorso titolo manoscritto a
china in ordinata grafia, tagli spruzzati rossi.
Trattato interamente dedicato a un singolo studio
post-classico, che afferma la supremazia della lingua
fiorentina nello sviluppo della lingua. Curiosamente
l’autore stampa tutti gli accenti necessari per ascoltare la pronuncia fiorentina della lingua italiana, un requisito molto prezioso per i filologi d’oggi.
Il letterato e storico fiorentino Giambullari (*Firenze 1495 - †1555), membro dell’Accademia Della
Crusca, dedica questo libretto al Duca di Firenze Cosimo De’ Medici.
Non comune edizione originale arricchita dalle incisioni su legno.
Ottima conservazione.
cfr. Gamba 1422; Sabin 27265; Brunet II 1582.
6
8. BOCCACCIO, Giovanni. Il Decamerone. Venezia, Agostino Bendone (Bindoni),
1545 - (in fine). p.a.r.
In-8°, 453 cc. num. incluso il frontespizio, 11 cc. non num.
Frontespizio con titoli racchiusi entro bordura xilografica formata da figure allegoriche-mitologiche,
10 vignette xilografiche nel testo, una per ogni giornata del Decamerone.
Legatura coeva in pieno cuoio, piatti riccamente decorati con cornici a più filetti e motivi fitomorfi impressi a secco, gigli
e decorazioni floreali in oro, dorso a 4 nervi con
fiore in ogni comparto, tagli riccamente cesellati
e dorati, due ex-libris al contropiatto anteriore.
Edizione molto rara, censita in solo due biblioteche italiane e mancante alle più importanti bibliografie
sull’argomento, compresa il Gamba.
Stupendo e fresco esemplare da amatore in perfetta
legatura dell’epoca, riccamente decorata e
con tagli finemente cesellati.
Perfetto stato conservativo della legatura e dell’opera in generale.
cfr. Graesse I 450; Bacchi della Lega 39.
9. VILLANOVA, Arnaldo Da. Opera utilissima di Arnaldo di Villa nuova di conservare la
sanità pur hora tradotta di latino in buona lingua italiana. Venezia, Michele Tramezzino,
1549.
€ 2.850
In-16°, 8 cc. non num. (ultima bianca) incluso il frontespizio, 136 cc. num.
Marca tipografica della Sibilla al frontespizio (Michele Tramezzino, stampatore veneziano, attivo dal
1539 al 1582), capilettera istoriati entro vignette e semplici,
dedicatorie, indice.
Completo.
Legatura dell’Ottocento in piena pergamena rigida muta,
nome dell’autore manoscritto al dorso, tagli spruzzati viola.
I Regimina sanitatis, testi contenenti le regole della salute,
fondamentalmente indirizzati a persone di rango sociale elevato, fornendo loro dei consigli atti ad evitare il rischio di una
malattia, redatti generalmente in latino, a partire dalla metà
del ’300, vengono tradotti o addirittura scritti in volgare, in
prosa, ma talora anche in facili versi memorizzabili. Prima
e non comune edizione in lingua italiana, composta e commentata dal medico e scrittore catalano Arnaldo da Villanova
(*València 1240 - †Genova 1312). Arnaldo ha avuto la capacità di riassumere il pensiero dietetico degli antichi reinterpretandolo attraverso le opere della letteratura araba.
L’impianto dell’opera è basato su tre parti: la prima sulle cose
che regolano la salute, sulle quali l’uomo può esercitare la
scelta, la seconda sulla dietetica e le virtù dei cibi ed una terza
sulle complessioni e sull’uso del salasso.
Ottima conservazione dell’opera.
cfr. Vicaire 305321; Westbury 13.
7
10. CARDANO, Girolamo. Hieronymi Cardani Medici Mediolanensis, de subtilitate
libri XXI. Parigi, Ex officina Michaelis Fezandat et Roberti Grandino, 1550.
€ 3.250
In-8°, 24 cc. non num. incluso il frontespizio, 312 pagg. num.
Frontespizio con note manoscritte e marca tipografica raffigurante serpente bruciato dalle fiamme che morde il dito di una
mano uscente dalle nuvole e motto “Neque mors venum”, testo
in latino, capilettera istoriati, al verso dedica ai lettori, dedica a
Ferrante Gonzaga, esteso indice, numerose illustrazioni xilografiche nel testo.
Completo.
Legatura coeva in pieno cuoio con cornici a più filetti impresse a
secco raccordate da gigli dorati, al centro dei piatti fregio dorato,
dorso a 5 nervi con ferri fitomorfi in oro.
Opera del matematico, fisico, medico e astrologo italiano Girolamo Cardano (*Pavia 1501 - †Roma 1576) impressa lo stesso
anno della prima edizione. Cardano è noto soprattutto per i suoi
contributi all’algebra. Progettò inoltre molti meccanismi, tra i quali la serratura a combinazione, la sospensione detta cardanica e il
giunto cardanico. Di grande interesse sono stati gli studi sull’idrodinamica. Pubblicò anche due opere di scienze naturali.
Nel presente trattato si occupa di elettricità, distinguendo, forse
per la prima volta, la forza elettrica da quella magnetica. L’opera pubblicata a Norimberga nel 1550, gli procurò fama tra i contemporanei. Strutturata come enciclopedia, è divisa in 21 libri che
comprendono nozioni di fisica, astronomia, metalli, pietre, piante, animali, uomini, scienze, arti, miracoli, demoni, sostanze prime, Dio e l’universo.
Edizione molto rara, non menzionata nelle bibliografie consultate, dove vengono citate la prima e
le successive edizioni.
Buona conservazione. Minima abrasione alle cerniere.
11. MUZIO, Girolamo. Egloghe del Mutio Iustinopolitano divise in cinque libri. Venezia, Gabriel Giolito De’
Ferrarij, 1550 - (in fine).
€ 1.950
In-16°, 128 cc. num. incluso il frontespizio.
Frontespizio con marca tipografica raffigurante una fenice sulle
fiamme che si sprigionano da anfora retta da due satiri con iniziali
G. G. F. e motto “De la mia morte eterna vita i vivo”, in basso
“Semper eadem”, testo in caratteri italici, capilettera istoriati e fregi xilografici, dedica al Signor Antonio D’Oria.
Completo.
Legatura del Seicento in pergamena rigida muta, dorso con titoli
manoscritti a china e nervi visibili.
Prima edizione di questa giolitina, formata da trentacinque
componimenti bucolici.
Girolamo Muzio, detto Giustinopolitano (*Padova 1496 - †La Paneretta 1576) poeta, moralista, letterato e teologo, tuttologo, cortigiano di Massimiliano I, del duca di Ferrara, del marchese del Vasto,
8
di Ferrante Gonzaga, del duca di Urbino, pubblicò Egloghe (1550), Rime diverse (1551), due interessanti
trattati (Il duello, 1550; Il gentiluomo, 1571). Scrisse anche sulla lingua e testi di argomento religioso.
Buona conservazione dell’opera. Minima abrasione alla legatura.
cfr. Gamba 1523.
12. DELLA CASA, Giovanni. Rime, et prose. Venezia, Nicolò Bevilacqua, 1558 - ottobre.
€ 6.000
In-4°, 6 cc. non num. incluso il frontespizio, 170 pagg. num., 2 cc.
non num. (errori di numerazione).
Frontespizio con fregi, carattere tondo e svariati capilettera istoriati entro vignette, dedica di Erasmo Gemini a Girolamo Quirino
e dedica ai lettori sempre di Erasmo, annotazione manoscritta a
china al verso dell’ultima carta.
Completo.
Legatura dell’Ottocento in piena pergamena rigida muta, dorso
con titoli impressi in oro entro tassello in pelle granata.
Importante edizione originale. Nelle Rime et Prose compare in
prima edizione il Galateo. Ha inizio a pag. 82 con il titolo: Trattato
di Messer Giovanni Della Casa.
Elegante e interessante compendio culturale, divenuto con gli anni
un rappresentativo insegnamento pratico e morale delle buone maniere, del cattolico italiano Monsignor Della Casa (*Borgo San
Lorenzo 1503 - †Roma 1556), impresso con gli stessi caratteri e
capilettera utilizzati da Paolo Manuzio per l’Accademia Veneziana.
Bell’esemplare ad ampi margini. Segnaliamo due restauri ben eseguiti sulla prima ed ultima carta che non disturbano il testo.
cfr. Gamba 278; Adams C 806.
13. MONTEMAGNO, Buonaccorso Da. Rime del Montemagno da Pistoia coetaneo del
Petrarca. Novellamente trovate e poste in luce. Roma,
Antonio Blado, 1559 - (in fine), legato con CINO DA PISTOIA. Rime di M. Cino da Pistoia iureconsulto e poeta
celebratissimo poste novellamente in luce. Roma, Antonio Blado, 1559 - (in fine).
€ 3.800
In-16°, 2 opere in un volume.
1ª opera: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 16 cc. num, 6 cc.
non num. (bianche).
Ritratto dell’autore al frontespizio, al verso sonetto del Cav. Sellori da Pistoia a Niccolò Pilli, dedica di Pilli a Francesco De’ Medici,
capilettera istoriati entro vignette.
Completo.
2ª opera: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 44 cc. num., 1 c.
non num.
Frontespizio, dedica di Pilli all’Illustrissimo Niccolò Gaetano di
Sermoneta, in fine dedica ai lettori, giustificazione e errori.
Completo.
9
Legatura in piena pergamena semifloscia riutilizzata, piatti che lasciano intravedere scritture gotiche,
dorso con tassello di carta contenete titoli e passanti in pelle allumata visibili, tagli cesellati e dorati.
Edizione originale, curata da Niccolò Pilli, dedicata a Francesco De’ Medici. Da una nota impressa
in fine si desume che le presenti “Rime” si ebbero per la maggior parte dal Varchi, altre dal Tolomei, dal
Gerio, dal Bencio e dal Gualteruzzi da Fano.
La Presunta data di stampa, 1559, ed il nome del curatore, Niccolò Pilli, figurano in fine all’epistola.
L’opera tradizionalmente, come la presente, è legata con le “Rime di Cino da Pistoia”, anche questa
in prima edizione.
Ottima conservazione dell’esemplare.
cfr. Brunet III 1850; Adams C 2032.
14. COLOMBO, Matteo Realdo. Realdi Columbi cremonensis, in Almo Gymnasio Romano Anatomici celeberrimi, De re anatomica libri XV. Venezia, Nicolò Bevilacqua,
1559 - 24 gennaio (in fine).
€ 9.000
In-folio, 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 269 pagg. num. (erroneamente numerate 169), 3 pagg.
non num.
Frontespizio con illustrazione xilografica a tutta pagina (attribuito al Veronese) e ex-libris manoscritto
a china nella parte inferiore sinistra, testo in latino, capilettera istoriati entro vignette, svariate postille
e sottolineature antiche eseguite a china, dedica a
Pio IV, in fine errata e marca tipografica al verso
del colophon raffigurata con serpente attorcigliato a bastone a forma di tau, sostenuto da mani
uscenti da nuvole, con motto “Vincent”.
Completo.
Legatura antica in piena pergamena rigida, piatti
con motivo romboidale impresso a secco contenente fregio centrale dorato e altri due ferri impressi in oro agli angoli esterni, nervi visibili al
dorso restaurato, arricchito da tassello in pelle
verde contenente il titolo, tagli goffrati.
Prima edizione di questa fondamentale opera
di medicina, di grande interesse, in particolare
nelle parti che riguardano la descrizione della
pleura, del peritoneo e del cristallino e per una
esaustiva spiegazione fisiologica della digestione.
Di questa edizione si conoscono due tirature,
la prima con la dedica a Paolo IV e la seconda,
come la presente, al suo successore Pio IV.
Matteo Realdo Colombo (*Cremona 1516 †Roma 1559) medico e scienziato italiano, fece
importanti scoperte nel campo dell’anatomia, in
particolare sulla circolazione polmonare, o piccola circolazione, che aprì la strada, qualche anno
dopo, alla scoperta della circolazione del sangue.
Buono stato conservativo. Frontespizio corto di margine nella parte alta e qualche brunitura sparsa su
poche carte.
cfr. Durling 992; Adams 2402; Norman I 501; Mortimer IT 19.
10
15. PICCOLOMINI, Alessandro. Della sfera del mondo: libri quattro in lingua Toscana. Venezia, Nicolò Bevilacqua, 1561.
€ 3.200
In-4°, 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 176
cc. num., 4 cc. non num. (errori di numerazione
alle cc. 107, 167 e 168).
Marca tipografica al frontespizio e al verso
dell’ultima carta raffigurante la Pazienza (donna
incatenata a una roccia sulla quale poggia una
sfera armillare), con motto “Superanda omnis
fortuna”, capilettera istoriati entro vignette e
semplici, dedica alla poetessa italiana Laudomia
Forteguerri, numerosi diagrammi incisi su legno
nel testo, 48 tavole xilografiche a piena pagina
raffiguranti le costellazioni e altrettante tabelle
numeriche nel testo, tavola delle materie in fine.
Completo.
Legatura in piena pelle maculata dell’epoca, doppio filetto impresso a secco ai piatti, dorso riccamente
decorato con filetti e ferri impressi in oro e titolo entro tassello in pelle granata, contropiatti pitturati con
motivi floreali, taglio di piede con titolo manoscritto e i restanti dorati.
Questo manuale astronomico, dedicato alla senese Laudomia Forteguerri (*Siena 1515 - †?), impresso
per la prima volta nel 1540, divenne molto diffuso ed apprezzato nel Cinquecento. L’utore, Alessandro
Piccolomini (*Siena 1508 - †1578) corteggiò per anni la poetessa.
L’opera venne composta negli anni del soggiorno padovano dell’autore come parte di un vasto programma di volgarizzamento della produzione scientifica antica, programma, lungamente dibattuto nelle
riunioni dell’Accademia degli Infiammati, delle quali Piccolomini faceva parte, che prevedeva che la
cultura scientifica non fosse più rivolta solamente a uomini letterati, ma venisse messa a disposizione di un più vasto pubblico, compreso il pubblico femminile.
Sesta edizione, la prima è del 1540, arricchita dalle mappe che raffigurano le costellazioni con le prime
riproduzioni stellari prive dei riferimenti mitologici. L’autore introdusse per la prima volta il sistema, poi adottato da Johann Bayer e da tutti i moderni astronomi, di utilizzare le lettere per contrassegnare le stelle.
Ottima conservazione dell’esemplare. Segnaliamo 2 segni di ossidazione della carta, dovuti all’inchiostro e non restaurati, al frontespizio.
cfr. Cantamess, 3459; Graesse V 281; Houzeau-Lancaster 2491.
16. MATTIOLI, Pietro Andrea. New Kreüterbuch mit den allerschönsten und artlichsten Figuren aller Gewechsz… Praga, Georg
Melantrich -Venezia, Vincenzo Valgrisi, 1563.
p.a.r.
In-folio, 38 cc. non num. inclusi il frontespizio e un ritratto, 575 cc. num.,
1 c. non num. (errori di numerazione alle pagg. 73, 252, 436, 437, 464,
485, 513 e 523).
Frontespizio in caratteri rossi e neri con marca tipografica, ripetuta al verso dell’ultima carta, testo in tedesco in caratteri gotici, grandi capilettera
e fregi, alcune note manoscritte anticamente, epistola dedicatoria, esteso
indice, ritratto dell’autore inserito entro ovale, molte illustrazioni a tre
quarti di pagina incise su legno, delle quali buona parte acquerellate a
mano all’epoca, raffiguranti piante, fiori, tuberi e frutti.
11
Completo.
Legatura coeva in piena pelle di
scrofa impressa a secco su assicelle di legno, piatti decorati
da 6 cornici concentriche di
cui 2 di rotella fitomorfa,
una con ritratti di santi a
mezzo busto riconoscibili
dai nomi entro riquadri
e 2 con ritratti entro medaglioni, tutte risultano
intervallate da cornici
composte da quadruplo
filetto, dorso a 5 nervi
con 2 tasselli di carta
recanti il nome dell’autore, il titolo, il luogo e l’anno di edizione, 2 ex-libris, uno al contropiatto anteriore, l’altro al verso del foglio di guardia anteriore.
Importante erbario italiano del Cinquecento, tradotto da Georg Handsch, qui in prima edizione
tedesca, illustrata con le grandi figure, del medico, botanico e umanista Pietro Andrea Mattioli
(*Siena 1501 - †Trento 1578). Il presente esemplare ha curiosamente una parte delle illustrazioni
acquerellate da antica mano. L’opera fu impressa per la prima volta in italiano a Venezia presso lo
stampatore Niccolò Bascarini nel 1544.
Testo e illustrazioni in ottimo stato conservativo. Minima lacuna al piatto anteriore e ai labbri.
cfr. Nissen 1310; IT\ICCU\TO0E\082397.
17. Li Statuti de la Corte de Mercadanti dell’Eccellentiss. Repub. di Lucca. Lucca, Ottaviano Guidoboni, 1610 - (in fine).
€ 1.800
In-folio, 5 libri in un volume. 16 cc. non num. incluso il frontespizio, 328 pagg. num. (qualche errore di numerazione e qualche
pagina risulta posposta).
Note di antica mano sulla prima carta bianca, frontespizio entro
decorativa cornice architettonica animata da figure allegoriche, decorazioni vegetali e floreali, sovrastata da stemma sormontato da
corona reale e sorretto da due ghepardi, contenente titoli e veduta
della città di Lucca, altri quattro frontespizi all’inizio di ciascun libro, numerosi capilettera istoriati e finalini in xilografia, svariate
postille manoscritte a china, in fine errori e correzioni.
Completo.
Legatura in piena pergamena semifloscia coeva, piatti e dorso muti,
tagli scuri.
Seconda edizione sugli statuti della Corte de Mercadanti della
città di Lucca.
L’Arte dei Mercatanti o Climala era una della Arti Maggiori tra le
corporazioni di arti e mestieri di Firenze. Il nome deriva da via Calimala, nel centro di Firenze, dove esistevano numerose botteghe dell’Arte. I soci di questa “Arte” che
importavano le materie prime, erano quindi dei veri imprenditori, che svolgevano attività di commercio.
Buono stato conservativo dell’opera. Lievi bruniture uniformi su qualche pagina.
cfr. Bibliografia delle edizioni giuridiche antiche in lingua italiana I 280.
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18. KIRCHER, Athanasius. Magnes sive de arte magnetica opus tripartitum. Roma,
Biagio Diversin e Zanobio Masotti, 1654.
€ 8.800
In-folio, 16 cc. non num. incluso il doppio
frontespizio, 618 pagg. num., 14 cc. non num.
(errori di numerazione alle pagg. 107, 465 e
611).
Primo front. interamente inciso con raffigurazioni esoteriche, secondo front. in caratteri
rossi e neri con grande marca tipografica raffigurante due cornici di alloro contenenti una
figura allegorica e un’imbarcazione, testo in
latino, svariati capilettera istoriati, testatine e
finalini xilografici, ritratto di Ferdinando IV
racchiuso in medaglione e sorretto figura mitologica sovrastata da corona su uno sfondo
urbano, seguito da dedica allo stesso, dedica al
lettore, proemio, indice degli autori presenti nell’opera, molte illustrazioni incise per lo più a piena
pagina, svariate tabelle, in fine esteso indice.
Completo.
Legatura di inizio Novecento in mezza pergamena, piatti in carta marmorizzata, dorso con titolo e data
impressi in nero, taglio di piede con titolo manoscritto.
Interessante e completo lavoro enciclopedico sul magnetismo, in terza e ultima edizione, rivista
e ampliata.
Il gesuita Athanasius Kircher (*Geisa 1602 - †Roma 1680) fu autore di molte opere dedicate a vari
campi del sapere, dalla filologia alla fisica, l’astronomia, la storia naturale, la matematica, la musica, la
geografia, l’egittologia, ecc. Tra le principali opere scientifiche ricordiamo la presente, Magnes sive de
arte magnetica, pubblicata per la prima volta nel 1631 solamente con 63 pagine. La seconda edizione
apparve a Colonia nel 1643.
Esemplare a grandi margini in buono stato di conservazione. La presente opera sovente si presenta su
carta ossidata e brunita.
cfr. Poggendorff I 1258-1259.
19. DELLA CASA, Giovanni. Rime, et prose. Firenze, appresso i Giunti, 1564.
€ 2.500
In-8°, 15 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 pag. non num., 295
pagg. num., 1 pag. non num.
Grande impresa xilografica dell’editore, raffigurante giglio fiorentino con in basso l’iniziale F in cornice figurata ai cinque frontespizi
[Rime et Prose -Tavola di tutte le desinentie - Oratione scritta a Carlo Quinto - Galateo overo dei costumi - Trattato degli uffici comuni
tra gli amici superiori, & inferiori],
ex-libris sulla prima e ultima carta, capilettera e fregi. Le Rime sono
dedicate da Gherardo Spini a Mario Colonna e la Tavola di tutte le
desinentie da Filippo Giunti a Laura Battiferra degli Ammannati. La
data in fine, in qualche esemplare è genuina MDLXIIII ed in qualche
altro, come il presente, è stato impresso per errore MDLIIII.
Completo.
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Legatura della prima metà dell’Ottocento, in mezza pelle color mattone e piatti in carta pitturata, dorso
riccamente decorato con titoli, festoni, filetti e stelle, il tutto impresso in oro.
Seconda edizione del cattolico italiano Monsignor Della Casa (*Borgo San Lorenzo 1503 - †Roma
1556), accresciuta rispetto all’edizione originale impressa a Venezia nell’ottobre del 1558 da Nicolò
Bevilacqua. Ai Giunti si deve la prima correzione, che nella sua prima edizione veneziana appare ancora in sospeso, a causa dell’inaspettata morte del religioso. La presente edizione a differenza delle
precedenti, contiene dei frontespizi propri.
Ottima conservazione dell’opera in generale.
cfr. Gamba 279; Adams C-808.
20. VALVERDE DE HAMUSCO, Juan De. Vivae imagines partium corporis humani.
Anversa, Christophe Plantin, 1566.
€ 9.000
In-4° grande, 154 pagg. num. (ultima bianca) incluso il frontespizio, 23 cc. non num.
Frontespizio con titoli inseriti entro cornice architettonica arricchita con figure allegoriche e
stemmi, testo in latino e disposto su due colonne,
capilettera istoriati in xilografia, dedicatoria, 42
tavole anatomiche a piena pagina, incise su rame
da Pieter e Franz Huys, dai disegni di Gaspare
Becerra (*1520 - †1570).
Completo.
Legatura in pergamena rigida del ’700, piatti
muti, dorso a 6 comparti con titoli impressi in
oro entro tassello bordeaux e fregi floreali dorati,
sguardie marmorizzate, tagli rossi.
Prima edizione belga, stampata ad Anversa da Plantin. Le tavole sono le stesse dell’edizione di
Roma del 1560 ma sono state incise da artisti fiamminghi.
Il Durling cita solo la seconda edizione del 1572.
Lo spagnolo Juan de Valverde (*1525 ca.- †1588 ca.) dopo gli studi condotti all’Universita di Padova,
divenne medico dell’Arcivescovo di Santiago Juan de Toledo e del Papa Paolo IV, dal quale ricevette
l’approvazione per la sua opera di anatomia.
Buono stato conservativo dell’opera. Piccole tracce di umidità e un segno di tarlo su poche carte e un
piccolo restauro marginale a pag. 170.
cfr. Norman Kat 2128; Choulant-Frank 206; Durling 4535.
21. GIORGI, Federico. Del modo di conoscere i buoni falconi, astori, e sparavieri, di essercitarli, e farli perfetti, di
governarli, & medicarli. Venezia, Gabriel Giolito De’ Ferrarij,
1567.
€ 2.150
In-8° piccolo, 111 pagg. num.incluso il frontespizio, 1 pag. non num.
(errori di numerazione alle pagg. 7, 107 e 108).
Frontespizio con marca tipografica raffigurante una fenice sulle fiamme
che si sprigionano da anfora retta da due satiri con iniziali G. G. F. e
motto “De la mia morte eterna vita i vivo”, in basso “Semper eadem”, al
verso nota manoscritta anticamente, testo in caratteri italici, capilettera
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istoriati e fregi xilografici, dedica al Marchese Carlo Gonzaga, tavola delle cose notabili, in fine dedica
ai lettori e marca tipografica raffigurante fenice rivolta al sole, su fiamme che si sprigionano da globo
alato recante iniziali G. G. F. e motto entro cartiglio “Semper eadem”.
Completo.
Legatura dell’ottocento in pieno marocchino verde, piatti con impressioni a secco romboidali, labbri
con doppio filetto dorato, dorso a 4 nervi con titolo e data impressi in oro, sguardie marmorizzate, unghiatura con cornice di rotella di foglie impresse in oro, ex-libris al contropiatto anteriore e un altro al
foglio di guardia anteriore di importanti collezioni.
La Falconeria, oltre ad offrire il suo aspetto venatorio, diventa protagonista in ambito culturale, letterario, politico e di costume. Scene di falconeria sono descritte in opere di Dante, Boccaccio, Brunetto
Latini e nel Poema del bresciano Federico Giorgi.
Quest’opera che trovò vasto consenso tra i maggiori falconieri del tempo è considerata rara.
Ceresoli considera quest’opera la 4ª edizione, la prima è del 1547.
Ottima conservazione.
cfr. Ceresoli 286; Souhart 217; Harting 268; Kreysig 153.
22. Statuta civitatis Montisregalis. Mondovì, Tipografia Torrentiniana, 1570.
€ 6.800
In-folio piccolo, 6 cc. non num. incluso il frontespizio, 324
pagg. num.
Frontespizio figurato con tre stemmi e note di possesso manoscritte anticamente, al verso marca tipografica raffigurante elefante in corona di foglie di quercia e motto “Principis
amor, civium felicitas”, testo in latino capilettera e fregi istoriati in xilografia, numerose postille e sottolineature di antica mano eseguite a china, prefazione in italiano di Giacomo
Ferrero (rappresentante di interessi della città di Mondovì dal
1440 al 1548, fu capitano di cavalli al servizio del Duca di
Savoia), indice su due colonne.
Completo.
Legatura in mezza pelle marrone di inizio Settecento, piatti
spruzzati con angoli in pelle, dorso con filetti dorati che delimitano i comparti e titoli impressi in oro entro tassello in
pelle scura, tagli rosso intenso.
Nel 1415 furono redatti gli Statuta Civitatis Montisregalis,
gli Statuti della città al fine di stabilire regole per il governo e
la vita civica, in relazione a Casa Savoia. A partire da questi
anni Mondovì ebbe uno sviluppo notevole, divenendo una
delle città più popolate del Piemonte. Nel 1560-61 la città
divenne sede dello Studio Generale, l’allora Università, che tuttavia, dopo una dura contesa legale, nel
1566 tornò a Torino, anche se fino al 1719 rimase a Mondovì la facoltà di assegnare il diploma di laurea.
Importante e testo statutario della città di Mondovì, redatto in forma manoscritta nel 1415 e
impresso con gli aggiornamenti, per la prima volta nel 1570.
Esemplare in buono stato di conservazione. Segnaliamo una piccola traccia di macchia a china sulle
pagg. 119-122.
cfr. Biblioteca del Senato della Repubblica . Catalogo della raccolta di statuti…, Roma, 1958, p . 389.
15
23. GRÉVIN, Jacques. De Venenis Libri duo. Anversa, Ex officina Christophori Plantini,
1571.
€ 1.950
In-4°, 10 cc. non num. incluso il frontespizio,
332 pagg. num., 5 cc. non num. (errori di numerazione alle pagg. 38, 39, 42, 43, 72 e 288).
Marca tipografica di Christophe Plantin al frontespizio, raffigurante un compasso accompagnato
dal motto latino “Labore et constantia”, ai lati
appunti manoscritti e in parte anticamente cancellati, al retro privilegio, testo in latino, svariati
capilettera istoriati, prefazione del traduttore Jeremias Martius, numerose illustrazioni xilografiche nel testo di Jehan de Gourmont su disegni
do Geoffroy Ballain, raffiguranti insetti, animali,
fiori e piante velenose, indice in fine.
Completo.
Legatura della fine del ’600 in piena pergamena
rigida, piatti muti, dorso con tassello di carta contenente titoli manoscritti e passanti in pelle allumata
visibili, foglio di guardia anteriore con nota di appartenenza manoscritta, taglio di piede con la scritta
“Grevini” manoscritta ad inchiostro bruno.
Jacques Grévin (*Clermont 1539 ca. - †Torino 1570), drammaturgo francese, fu autore di importanti
opere di medicina. Nel 1561 divenne medico e consigliere di Margherita di Savoia e morì presso la
sua corte a Torino.
Prima edizione latina di interessante trattato sui veleni, importante perché trattò per la prima
volta i serpenti ed i ragni velenosi.
Buono stato conservativo dell’opera. Qualche piccola traccia di umidità su poche carte centrali.
cfr. Brunet II 1737; Adams G 1244; Durling pag. 263 n° 2174.
24. ARETINO, Pietro. La prima [-seconda] parte de ragionamenti di M. Pietro Aretino
cognominato il flagello de principi, il veritiero, e’l divino… Bengodi (?), 1584 - (in fine).
€ 2.450
In-16°, 3 parti in un volume.
1ª parte: 5 cc. non num. incluso il frontespizio, 198 pagg. num. 1 c.
non num. (bianca).
Frontespizio con timbro impresso a secco, carattere italico, capilettera
istoriati e semplici, commento de «Il Barbagrigia», dedica di Aretino.
2ª parte: 3 cc. non num incluso il frontespizio, 340 pagg. num. (ultima
bianca).
Frontespizio, Pietro Aretino a Bernardo Vadaura, carattere italico, capilettera istoriati e semplici.
3ª parte: 118 pagg. num.
Carattere italico, capilettera istoriati e semplici, commento di Ser
Agresto da Ficaruolo, sopra la prima Ficata del Padre Siceo, «L’Herede di Barbagrigia stampatore» agli amatori delle scienze, dedica al S.
Molza e Annibale Caro, proemio, illustrazione xilografica raffigurante cintura di castità a pag. 90.
Completo.
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Legatura del XVII secolo in piena pergamena rigida, passanti in pelle allumata visibili al dorso con
titoli manoscritti a china. Due ex-libris al contropiatto anteriore.
Con la data 1584 al frontespizio furono pubblicate ben quattro varianti, tutte con diverso numero di
pagine e ben riconoscibili, tra le quali la presente, che viene classificata da Brunet come la terza,
distinguendosi dalle altre per la numerazione.
È l’opera letteraria che consegna la fama al suo autore, provocatoria allusione ai dialoghi sulle
questioni d’amore in voga nel Rinascimento.
Buona conservazione.
cfr. Brunet I 411; Parenti 35; Adams A-1581;. Graesse I 190; Gamba 1201.
25. TASSO, Torquato. Discorsi del signor Torquato Tasso. Dell’arte poetica; et in particolare del poema heroico. Et insieme il primo libro delle lettere scritte a diuersi
suoi amici, lequali oltra la famigliarità, sono ripiene di
molti concetti… Venezia, Giulio Vassalini, 1587. € 1.800
In-4°, 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 108 cc. num.
Frontespizio con marca tipografica raffigurane sole che scaccia
le nuvole in cornice figurata con motto “Frustra oppositæ”, note
manoscritte anticamente cancellate e timbro di proprietà, numerosi
capilettera istoriati entro vignette, testatine e finalini in xilografia,
dedica di Giovanni Battista Licinio a Scipione Gonzaga, dedica di
Giulio Vassalini ai lettori, elenco delle opere presenti nel volume,
tavola dei nomi presenti nelle lettere, testo in carattere tondo per i
“Discorsi” e in corsivo per le “Lettere”.
Completo.
Legatura in tutta pergamena muta dell’epoca, titolo manoscritto a china al dorso con passanti visibili in
pelle allumata, ex-libris al contropiatto anteriore, di importante collezione.
Edizione originale di questo trattato di estetica e di poetica, composto durante il primo periodo di
creazione della “Gerusalemme Liberata”.
La seconda parte del volume contiene oltre quaranta “Lettere poetiche” del Tasso, per lo più a Scipione
Gonzaga e ad altri personaggi del tempo.
L’opera si presenta in ottimo stato di conservazione.
cfr. Graesse VII 39; BMC 660; Adams T 228; Gamba 971.
26. BALDESANO, Guglielmo. La Sacra historia di S.
Mauritio Arciduca della Legione Thebea, et de’ suoi valorosi Campioni. Torino, Gio. Domenico Tarino, 1604.
€ 7.500
In-4°, 12 cc. non num. incluso il frontespizio, 530 pagg. num.,
numerazione da pag. 417 a pag. 423, 43 pagg. non num.
Frontespizio figurato con stemma di Carlo Emanuele di Savoia
a cui l’opera è dedicata, timbro di appartenenza e antica annotazione manoscritta, capilettera istoriati e semplici, dedica a Carlo
Emanuele, dedica ai lettori, dedica all’autore, elenco degli autori,
dei nomi e dei Santi, in fine tavola delle cose notabili.
Completo.
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Stupenda legatura “alla fanfara” alle armi di Carlo Emanuele I Duca di Savoia e Principe di
Piemonte in pieno marocchino granata dell’epoca, piatti finemente decorati con cornici a più filetti
con angoli floreali impressi in oro contenente stemma centrale dorato, labbri con fini decori impressi
in oro, dorso con titoli e decorazioni fitomorfe in oro, tagli dorati, ex-libris del Conte Prospero Balbo
(*1762 - †1837) al contropiatto anteriore.
Prima edizione in-4° e seconda in assoluto. La prima è del 1589 in-8°.
Bernardino Rossignoli (*Carmagnola 1547 - †Carmagnola 1613), canonico gesuita, è qui celato sotto
lo pseudonimo di Guglielmo Baldesano.
Buono stato conservativo.
cfr. Vinciana 4673; Melzi I 109; Graesse I 280.
27. OVIDIO. Le Metamorfosi di Ovidio, ridotte da Gio. Andrea dall’Anguillara in ottava rima. Di nuovo dal proprio Autore rivedute, & corrette. Con gli argomenti di M.
Francesco Turchi. Venezia, Nicolò Misserini, 1624 - (in fine).
€ 1.500
In-24°, 486 pagg. num. incluso il frontespizio, 2 cc. non num. (errori di
numerazione alle pagg. 190, 251, 259 e 466).
Frontespizio con marca tipografica raffigurata con ovale contenente una
vite colma di grappoli d’uva, qualche postilla manoscritta a china sulle prime e ultime c. bianche, capilettera e finalini, vignette xilografiche
all’inizio di ciascuno dei 15 libri delle Metamorfosi.
Completo.
Legatura in pieno cuoio dell’epoca, piatti muti, dorso riccamente decorato con volute impresse in oro e titoli dorati, sguardie marmorizzate,
tagli rossi.
Celebre opera in formato mignon del poeta romano Publio Ovidio
Nasone, conosciuto più semplicemente come Ovidio, nato a Sulmona
il 20 marzo 43 a.C. e morto a Tomi nel 18 d.C, tradotta in ottave dal letterato italiano Giovanni Andrea dell’Anguillara (*Sutri 1517 - †1572 ?).
Ottima conservazione.
‎cfr. Brunet IV 294; Graesse IV 94.
28. Russia seu Moscovia itemque Tartaria. Leida, Ex Officina Elzeviriana, 1630.
€ 480
In-24°, 327 pagg. num. incluso il frontespizio, 9 pagg. non num.
Pregevole incisione al frontespizio animato da tre personaggi, testo in latino,
capilettera e fregi nel testo, indice in fine.
Completo.
Legatura di inizio Ottocento in piena pergamena rigida, ai piatti filetto impresso in oro con piccoli ferri agli angoli interni, dorso a 4 nervi con piccoli
fregi e titoli in oro entro tassello in pelle bordeaux, sguardie marmorizzate,
tagli rosso intenso.
Prima e interessante edizione elzeviriana, ricca di notizie geografiche, topografiche, politiche e popolari sull’impero Russo e sulla Tartaria.
Elzevier (o Elzeviro) fu una famiglia di editori, tipografi e librai, la cui attività si svolse fra gli anni 1583 e 1712, a Leida e ad Amsterdam. Quindici
membri della famiglia per oltre un secolo mantennero un primato nell’arte
18
tipografica e nel commercio librario, ottenendo fama in tutta Europa.
Perfetta conservazione.
cfr. Willems 336.
29. SALVIO, Alessandro. Il Puttino altramente detto, Il Cavaliero Errante del Salvio,
sopra il gioco di scacchi. Napoli, Gio. Domenico Montanaro, 1634, legato con Trattato
dell’inventione et arte liberale del gioco degli scacchi. Napoli, Gio. Domenico Montanaro,
1634.
€ 5.500
In-4°, 2 opere in un volume.
1ª opera: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 71
pagg. num., 1 pag. non num.
Frontespizio con grande stemma xilografico, capilettera, testatine e finalini in xilografia, dedica all’Illustrissimo Pietro Giordano Ursino, errori in fine.
Completo.
2ª opera: 8 cc. non num. incluso il frontespizio, 64
pagg. num.
Frontespizio con grande stemma xilografico, capilettera e fregi xilografici, dedica all’Illustrissimo Signore Mario di Bologna.
Completo.
Legatura in pergamena rigida dell’epoca, cornice con
angoli floreali impressa in oro ai piatti, contenente
rosone centrale sempre impresso in oro, passanti in
pelle allumata visibili, dorso con gigli e titoli dorati,tagli spruzzati rossi.
Durante il rinascimento e l’età barocca in Italia ed in
tutta Europa il gioco degli scacchi ebbe grande fortuna, divenendo una delle attrazioni più apprezzabili
nei palazzi e nelle corti delle grandi città ma anche
dei più modesti centri di provincia. Molti furono gli
scacchisti italiani che acquisirono fama grazie al talento espresso nel gioco e alle innovazioni apportate nello studio teorico e tecnico di questa disciplina.
Si distinse Alessandro Salvio (*Bagnoli Irpino 1575 ca. - †1640 ca.) frequentatore dei più importanti
salotti di Napoli, dove veniva acclamato per l’innato talento di giocare.
Il Puttino altramente detto, Il Cavaliero Errante del Salvio, sopra il gioco di scacchi, l’opera più importante dell’autore, è qui presente in prima edizione. Il Trattato dell’inventione et arte liberale del
giuoco degli scacchi, apparso in prima edizione a Napoli nel 1604 è in seconda impressione.
Entrambe le opere sono di grande rarità e in buono stato di conservazione.
cfr. Schachlitteratur 2236.
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30. SPIGELIO, Adriano. Bruxellensis equitis D. Marci, olim in Patavino Gÿmnasio
anatomiae et chirurgiae professoris primarii. Amsterdam, Joannis Blaeu, 1645.p.a.r.
In-folio, 2 tomi in un volume.
1° tomo: 4 parti.
1ª parte: 14 cc. non num. inclusi l’occhietto, il doppio frontespizio e 1 ritratto, 303 pagg. num., 15 pagg.
non num. (ultima bianca),
Occhietto, primo front. interamente inciso a piena
pagina con figure allegoriche, putti che sorreggono
drappo contenente i titoli e strumenti chirurgici adagiati su tavolo nella parte inferiore, testo in latino,
numerosi capilettera istoriati entro vignette e semplici, dedicatorie, finalini xilografici, ritratto dell’autore
inserito entro ovale, secondo front. con marca tipografica raffigurante sfera armillare fra due figure mitologiche e motto “Indefessus agendo”, esteso indice
in principio ed in fine.
2ª parte: 199 pagg. num. incluso l’occhietto, 1 pag.
non num. (bianca).
Occhietto, testo in latino, numerosi capilettera e finalini xilografici, dedica al lettore, 96 tavole incise su
rame a piena pagina con testo al verso.
3ª parte: 2 cc. non num. incluso l’occhietto, 48 pagg.
num., 1 tavola.
Occhietto, testo in latino, capilettera istoriati e finalini xilografici, 10 tavole incise su rame a piena pagina con testo al verso.
4ª parte: 1 c. non num., LXXXVI pagg. num. incluso l’occhietto, 3 cc. non num.
Occhietto con al verso indice dei capitoli, testo in latino, capilettera e finalini, 7 tavole incise su rame a
piena pagina con testo al verso e una intercalata nel testo, esteso indice in fine.
2° tomo: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 155 pagg. num., 9 pagg. non num. (ultima bianca).
Frontespizio con marca tipografica raffigurante sfera armillare fra due figure mitologiche e motto “Indefessus agendo”, testo in latino, capilettera e finalini, dedica al lettore, indice dei capitoli, 2 tavole
incise su rame a piena pagina con testo in latino al verso, esteso indice in fine.
Completo.
Legatura in piena pergamena rigida dell’epoca, piatti muti, dorso con titolo impresso in oro entro tassello marrone, nota manoscritta a china (£ 37.10) al contropiatto anteriore, tagli spruzzati.
Prima e rara edizione di importante corpus di chirurgia e anatomia, del medico, chirurgo e botanico fiammingo Adriaan van den Spieghel, noto anche come Adriaan van den Spiegel, Adrianus
Spigelius o Adriano Spigelio (*Bruxelles 1578 - †Padova 1625), illustrata da 116 tavole in gran
formato, intagliate con ricchi sfondi paesaggistici.
Buono stato conservativo delle tavole e dell’opera in generale. Minimi segni di umidità su poche carte.
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31. Gli Hercoli domatori de’ mostri et amore domatore degli Hercoli. Torino, Alessandro
Federico Cavalerij, 1650.
€ 2.750
In-8°, 78 pagg. num. incluso il frontespizio.
Frontespizio entro bordura tipografica, figurato con tre gigli impressi, capilettera istoriati in xilografia.
Completo.
Legatura dell’epoca alle armi del principe di Carignano
Tommaso Francesco di Savoia (*Torino 1596 - †1656) in piena
pergamena semifloscia, filetto impresso in oro ai piatti, agli angoli esterni gigli, al centro del campo stemma, passanti in pelle
allumata e segni di bindelle visibili, ex-libris impresso al foglio
di guardia anteriore.
Rara opera edita in occasione del matrimonio tra Enrichetta
Adelaide di Savoia e Ferdinando Maria di Baviera, avvenuto
a Torino l’11 dicembre 1650, dove vengono organizzati fastosi
festeggiamenti. Fanno da protagonista a questo evento i ricchi
addobbi, gli spettacoli ingegnosi e soprattutto la ricchezza degli
abiti, impreziositi con ricami in oro, argento e pietre preziose.
Dopo la cerimonia il gran banchetto di nozze, i fuochi d’artificio
ed i balli si protraggono per più giorni. Il 15 dicembre Filippo d’Agliè, musicista e coreografo di casa
Savoia, organizza un carosello che si svolge in piazza Castello “Gli Hercoli domatori de’ mostri et
Amore domatore degli Ercoli”.
Buono stato conservativo della legatura e dell’opera in generale. Segnaliamo un piccolo lavoro da tarlo
su qualche carta.
cfr. Collezione Simeom C 2407.
32. CARTESIO, Renato. Renati Descartes Epistolae: partim ab auctore Latino sermone
conscriptae, partim ex Gallico translatae. In quibus omnis generis quaestiones philosophicae
tractantur, & explicantur plurimae difficultates quae in reliquis ejus operibus occurrunt. Pars
prima [- secunda]. Amsterdam, Danielemen Elzevirium,1668.
€ 1.250
In-4°, 2 parti in un volume.
1ª parte: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 384 pagg. num. (ultima bianca).
Frontespizio con marca tipografica raffigurante Minerva accanto ad ulivo con civetta e motto “Ne
extra oleas”, testo in latino, capilettera istoriati e semplici, dedica al lettore, indice, illustrazioni e
diagrammi nel testo.
2ª parte: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 404 pagg. num., 2 cc. non num.
Frontespizio con marca tipografica raffigurante Minerva accanto ad ulivo con civetta e motto “Ne extra
oleas”, testo in latino, capilettera istoriati e semplici,
illustrazioni e diagrammi nel testo, in fine indice.
Completo.
Legatura dell’Ottocento in pergamena rigida, piatti muti,
dorso con titoli manoscritti, tagli rossi.
Prima edizione latina della raccolta completa delle “Epistolae” di Cartesio, stampata da Elzeviro.
Le Epistolae sono un vero e proprio compendio degli studi dell’autore, nelle quali viene trattato ogni
21
tipo di questione filosofica e scientifica. René Descartes conosciuto anche con il nome latinizzato di
Renatus Cartesius e in italiano come Renato Cartesio (*La Haye en Touraine 1596 - †Stoccolma 1650)
filosofo e matematico francese, diede fondamentali contributi a questi due campi del sapere.
Ottimo stato conservativo dell’opera.
cfr. Brunet II 611.
33. FALDA, Giovanni Battista - SPECCHI, Alessandro. Il nuovo teatro delle fabriche,
et edificii, in prospettiva di Roma moderna, sotto il felice pontificato di N.S. Papa Alessandro VII. Roma, Giovanni Giacomo De Rossi, 1665 - 1669.p.a.r.
In-folio oblungo, 4 parti in un volume.
1ª parte: 35 tavole num. incluso il frontespizio.
2ª parte: 17 tavole num. incluso il frontespizio.
3ª parte: 38 tavole num. incluso il frontespizio.
4ª parte: 52 tavole num. incluso il frontespizio.
4 frontespizi seguiti da 4 tavole dedicatorie tutte incise su rame, facenti parte della numerazione. 142 tavole a piena pagina incise su rame
dall’incisore, architetto e disegnatore Giovanni Battista Falda (*Valduggia 1643 - †Roma
1678) e dall’incisore e architetto italiano Alessandro Specchi (*Roma 1668 - †1729) che ha
poi continuato l’opera del Falda, pubblicando
a Roma nel 1699 il quarto volume intitolato “Il
quarto libro del nuovo teatro delli palazzi in
prospettiva di Roma moderna dato in luce sotto il felice pontificato di Nostro Signore Papa
Innocenzo XII”. Le tavole sono tutte animate
da personaggi in carrozza o passanti in abiti
dell’epoca, trasformando così la veduta prospettica in una reale raffigurazione del mondo urbano.
Opera completa.
Legatura in mezza tela percallina dell’Ottocento, piatti in carta marmorizzata con angoli in percallina,
dorso con tassello bordeaux contenente titoli impressi in oro, tassello in pergamena e filetti dorati, tagli
con barbe.
Falda con le sue incisioni di vedute contribuì da a divulgare un’immagine diversa e più intraprendente
della città di Roma, ricca di giardini, chiese, scenografiche fontane e palazzi illustri. Quest’opera evidenza le realizzazioni barocche della Roma moderna, divenne così scopo della produzione incisoria.
Opera di grande importanza poichè nessun artista aveva tentato prima di allora di rappresentare
in maniera così dettagliata ed ampia l’architettura rinascimentale della città di Roma.
Buono stato di conservazione delle tavole.
cfr. Berlin Katalog 2666; Cicognara 3865.
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34. LANA TERZI, Francesco. Prodromo ouero saggio di alcune inventioni nuove premesso all’arte maestra. Brescia, Rizzardi, 1670.
€ 9.000
In-folio, 4 cc. non num. incluso il frontespizio,
252 pagg. num., 20 tavole (qualche errore di numerazione).
Frontespizio con fregio, numerosi capilettera
istoriati, testatine e finalini in xilografia, dedica
dell’autore a Sua Maestà, indice, proemio, tabelle nel testo e in fine 20 dettagliate tavole incise
su rame e a piena pagina, fra le quali troviamo la
tavola della famosa nave aerostatica.
Completo.
Legatura in piena pergamena muta della fine del
’700, dorso a 6 nervi con filetti dorati e titoli impressi in oro al secondo comparto, tagli spruzzati
rossi.
Celebre prima edizione di questa ricercata opera, riconosciuta come il testo che ha fondato l’aeronautica moderna.
Francesco Lana de Terzi (*Brescia 1631 - †1687) descrive i primi concetti di volo basati sui principi
dell’aerostatica, formulando interessanti osservazioni e progetti.
La tavola che riproduce la macchina volante costituisce una delle prime raffigurazioni del genere del
periodo intermedio dell’aeronautica, fra la letteratura e l’attuazione scientifica, fra Leonardo e i fratelli
Joseph Michel e Jacques Étienne Montgolfier.
Stupendo esemplare in ottimo stato conservativo in generale.
cfr. Gamba 1953; Graesse IV 100; Riccardi II 12-13; Piantanida I 1661; Baille, Clocks and Watches,
81-82; Biblioteca aeronautica italiana 233-36.
35. MANOSCRITTO - BROCARDO, Anthonius. Alpha Ianuaque Reginae omnium
scientiarum idest logica aristotolis. 1672 - 1673 (in fine).
p.a.r.
In-8°, front., 268 pagg. num. (ultima bianca), (numerosi errori di numerazione da pag. 110 a pag. 199
e da pag. 210 alla fine).
Frontespizio in cornice a più filetti con titoli contornati da motivi vegetali e con in alto il monogramma
di Cristo, al verso disegno a piena pagina a più colori raffigurante la Beata Vergine, testo in latino, capilettera istoriati, testatine e finalini,
14 figure scientifiche e grafici a piena
pagina.
Manoscritto eseguito su carta, di fattura piemontese, scrittura in corsivo
di unica mano ad inchiostro bruno e
per la parte figurata ad inchiostro bruno, rosso, verde e giallo.
Completo.
Interessante manoscritto della seconda metà del seicento, di argomento medico, filosofico, esoterico
e di dialettica. Affascinante sotto
l’aspetto grafico per le complesse fi-
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gure, alcune animate, altre con disegni fitomorfi e altre ancora raffiguranti grafici, tutte eseguite a più
colori e inquadrate in doppie e triple cornici. Quasi ogni pagina è arricchita da grafiche di altrettanta bellezza e di grande impatto visivo, con ricchi capilettera istoriati, testatine e finalini.
Il monoscritto è stato scritto ed eseguito graficamente nel 1672 dal teologo e medico piemontese Anthonius Brocardo, come si evince da pag. 66 (fecit et scripsit) e da altre pagine dove è riportato il suo nome
e terminato nel 1673 (in fine). Sempre a pag. 66 è presente anche il nome dell’ecclesiastico Johannes
Anthonius Thouret, probabilmente consulente del Brocardo, autore nel 1661 del trattato Enchiridium
manuale medicinae.
Legatura coeva in pieno cuoio, piatti muti, dorso a 5 comparti con ferri fitomorfi impressi in oro, sguardie anteriori e posteriori con note di antica mano manoscritte, tagli spruzzati rossi.
Il manoscritto e la parte grafica si presenta in buono stato conservativo. Piccoli restauri abilmente eseguiti nella parte inferiore del dorso e agli angoli.
36. TESAURO, Emanuele - GIROLDI, Giovanni Pietro - FERRERO DI LAVRIANO,
Francesco Maria. Historia dell’Augusta Città di Torino. Torino, Bartolomeo Zappata,
1679 - 1712.
€ 3.500
In-folio, opera in 2 volumi.
I volume: 8 cc. non num. inclusa l’antiporta e il frontespizio, 514 pagg.
num., 11 cc. non num. (indice).
Antiporta incisa su rame da Giorgio Tasnière su disegno di Domenico
Piola raffigurante l’allegoria del fiume Po che sorregge una pergamena
contenente la pianta della città e l’allegoria di Torino, rappresentata nelle
fattezze del toro, nella parte superiore due putti reggono un cartiglio recante iscrizione latina, sullo sfondo scene di battaglia, frontespizio con
impresa tipografica, ripetuta al colophon, numerosi capilettera istoriati,
testatine e finalini in xilografia, dedica a Madama Reale e ai lettori, varie
approvazioni, in fine indice.
II volume: 8 cc. non num. inclusa l’antiporta e il frontespizio, 811 pagg.
num., 21 pagg. non num. (errori di numerazione da pag. 379 a pag. 382
e alle pagg. 388 e 389).
Si ripete al secondo volume la bellissima antiporta incisa su rame da Tasnière su disegno di Piola, frontespizio con marca tipografica, numerosi
capilettera istoriati, testatine e finalini in xilografia, dedica all’Altezza
Reale e ai lettori, approvazioni, alcune incisioni di Tasnière inserite nel
testo, raffiguranti monete sabaude, esteso indice in fine.
Opera completa.
Legature in pieno cuoio dell’epoca, piatti muti, dorsi a 7 comparti con
titoli, numerazione e decorazioni fitomorfe in oro, ex-libris dei marchesi
Romagnano, inciso da Tasnière, al contropiatto anteriore del primo volume e ex-dono manoscritto ai contropiatti anteriori di entrambi i volumi.
Edizione originale di importante e dettagliato trattato storico
dell’antica città di Torino, iniziato da Emanuele Tesauro (Torino 1592
- 1675) e dal Giroldi e completato, trent’anni dopo, da Francesco Maria
di Lavriano.
L’opera è resa ancora più preziosa dall’Ex dono di Carlo Amedeo
Romagnano, manoscritto e datato 1723 (fu sindaco di Torino nel
1726). I marchesi Romagnano, di stirpe arduinica, sono stati nel medioevo tra le più potenti famiglie feudali subalpine.
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Esemplare fresco e marginoso. Il piatto del primo volume risulta staccato e segnaliamo abrasioni alle
legature.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 59; Graesse VI 72; Lozzi II 5413; Vinciana 995. Brunet V
730.
37. BLAEU, Joannis. Theatrum Statuum Regiæ Celsitudini Sabaudiæ Ducis, Pedemontii Principis. Amsterdam, Hæredes Joannis Blaeu, 1682.p.a.r.
In-folio massimo, 2 volumi.
Opera completa in tutte le sue parti, composta da vedute prospettiche e a volo d’uccello altamente
scenografiche, raffiguranti Torino, paesi del Piemonte e della Savoia, piante, carte geografiche, ritratti
e allegorie.
I volume: frontespizio con l’impresa della stamperia di Blaeu (sfera
armillare), 1 allegoria del Piemonte, 1 c. di dedica a Carlo Emanuele
II, 1 stemma del ducato di Savoia sorretto da due leoni rampanti, altre
3 cc. di dedica, 1 ritratto del duca Carlo Emanuele II, 1 ritratto della
duchessa Giovanna Battista di Savoia-Nemours, accompagnati da 2 cc.
di testo descrittivo, 1 c. di dedica al lettore, 3 cc. di prefazione, 1 tavola
genealogica di Casa Savoia, 1 carta geografica del Piemonte adorna di
blasoni delle Contee, dei Marchesati e dei Principati, 124 pagg. num.
(ultima bianca), 1 c. non num. di indice e 66 tavole incise su rame, fuori
testo, la maggior parte a doppia pagina e alcune ripiegate.
II volume: frontespizio con l’impresa della stamperia di Blaeu (sfera
armillare), 1 allegoria della Savoia, 2 ritratti identici a quelli impressi
nel primo volume, accompagnati da 2 cc. di testo descrittivo, 3 cc. di
introduzione, 1 carta geografica della Savoia, adorna di blasoni delle
Contee, dei Marchesati e dei Principati, 166 pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num. di indice e 70 tavole incise su rame, fuori testo, la
maggior parte a doppia pagina e alcune ripiegate.
Legature dell’epoca in tutta pergamena con bordure e fregi floreali in
oro, grande decorazione centrale ai piatti, dorsi a 9 comparti con ferri
fitomorfi dorati e titoli impressi in oro entro tasselli in pelle bordeaux, tagli dorati.
Rara e monumentale prima edizione della più importante opera su Torino, il Piemonte e la
Savoia.
Le 136 tavole, finemente intagliate su rame, costituiscono lo straordinario corpus iconografico dedicato
alla regione.
Impresso per promuovere e far conoscere il Ducato
Sabaudo alle corti europee, mostrando e sottolineando l’eleganza architettonica delle piazze, la ricchezza
dei palazzi e la grande robustezza e la forza dei bastioni e delle cittadelle a difesa dei paesi e delle città.
Esemplare in ottima conservazione e ampi margini e
in stupenda legatura coeva.
cfr. L. Firpo, Theatrum Sabaudiae; A. Peyrot, Torino
nei secoli, tomo I, n° 62.
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38. MARTELLO, Pier Jacopo. Versi e prose. Roma, Francesco Gonzaga, 1710, legato con
Seguito del teatro italiano di Pier Jacopo Martello parte [-ultima]. Bologna, Lelio Dalla
Volpe, 1723.
€ 1.600
In-8°, 2 opere in un volume.
1ª opera: L’opera dovrebbe contenere: Degli occhi di Gesù libri sei;
Del volo; Della poetica sermoni. Qui è presente solo la prima parte
“Degli occhi di Gesù”.
20 pagg. num. inclusi l’antiporta, 2 tavole, 1 ritratto e il frontespizio,
135 pagg. num., 1 pag. non num.
Antiporta allegorica incisa su rame da Arnoldo Van Westerhout,
frontespizio con vignetta xilografica raffigurante occhio raggiante,
capilettera e finalini in xilografia, dedica al Cardinale Gozzadino, 8
tavole incise da Francesco Aquila raffiguranti Cristo tra le nubi, il
ritratto dell’autore inserito entro ovale in contesto bucolico e le altre di soggetto allegorico, in una curiosamente compare un tentativo
aeronautico, proemio, marca tipografica al verso dell’ultima pagina.
cfr.; Boffito I 276; Venturini 272-298; Duhem n° 92 e 101; IT\ICCU\
CFIE\005090.
2ª opera: 4 cc. non num. (bianche), 2 cc. non num. incluso 1 ritratto e
il frontespizio, 450 pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num.
L’opera dovrebbe contenere: La morte; Il Perseo in Samotracia; Il
Piato dell’H; A re malvagio consiglier peggiore; La rima vendicata;
Lo starnuto di Ercole; Il vero parigino italiano; Del volo dialogo. Qui
è presente solo l’ultima parte “Del volo dialogo”.
1 ritratto dell’autore inserito entro ovale in contesto bucolico, frontespizio in caratteri rossi e neri con
vignetta xilografica raffigurante occhio raggiante, 1 tavola allegorica a piena pagina, capilettera e finalini, dedica al nobile bolognese Marcantonio Sabatini, indice in fine.
cfr. Canterzani pag. 69 n° 12; IT\ICCU\UBOE\062065.
Stupenda veste dell’epoca in piena pelle marrone eseguita a piccoli ferri, piatti con cornici impresse
in oro e motivi fitomorfi mettono in risalto il grande rosone al centro del campo, dorso a 5 nervi riccamente decorato, sguardie marmorizzate, tagli dorati.
Pier Jacopo Martello, o anche Pietro Jacopo Martelli (*Bologna 1665 - †1727), poeta e drammaturgo
italiano fece i primi tentativi letterari nel campo della poesia e solamente nei primi anni del Settecento
incominciò a scrivere opere per il teatro.
Perfetta conservazione dell’opera in generale.
39. Novissimum Statutorum ac venetarum
legum volumen, duabus in partibus divisum Aloysio Mocenigo venetarum Principi. Venezia, ex Typografia Ducali Pinelliana,
1729.
€ 850
In-4°, 12 cc. non num. incluso il frontespizio,
302 cc. num., 115 pagg. num., 1 pag. non num.
(bianca).
Occhietto, al verso il leone di San Marco che
tiene la zampa sul Vangelo aperto con la scritta:
Pax tibi Marce Evangelista Meus, frontespizio
26
con marca tipografica raffigurante la Giustizia con la bilancia, la spada ed i leoni al suo fianco, testo
in latino e italiano, capilettera e fregi, dedica, ordine con il quale è disposto il volume, altra incisione
a piena pagina raffigurante anch’essa il leone di S. Marco, in fine “Pratica sommaria civile di tutte le
leggi dello Statuto Veneto”.
Legatura rimontata in piena pergamena d’epoca, piatti muti, dorso con titolo manoscritto ad inchiostro
bruno, passanti in pelle allumata visibili, tagli non perfettamente rifiniti.
La più completa opera sugli Statuti Veneti nella quale sono raccolte le leggi, gli ordini e i decreti
dal XI al XVIII secolo. Segnaliamo la mancanza di una piccola parte di testo nella parte inferiore della
c. 147.
Buona conservazione. Perdita di pergamena all’angolo inferiore destro del piatto anteriore.
cfr. Fontana III 295; Lozzi I 594.
40. CANALETTO, Giovanni Antonio - VISENTINI, Antonio. Urbis Venetiarum prospectus celebriores. Venezia, Giovanni Battista Pasquali, 1735 - 1751.p.a.r.
In-folio oblungo, 3 parti in un volume.
1ª parte: 4 cc. non num. inclusi il doppio
frontespizio e 1 tavola con due ritratti,
XIV tavole num.
Primo front. in caratteri rossi e neri con
vignetta allegorica con la scritta “Litterarum Felicitas” incisa da Visentini e ex-libris manoscritto a china, secondo front.
inciso all’acquaforte da Visentini con titoli racchiusi entro raffinata e decorativa
cornice contornata da figure allegoriche,
1 tavola incisa sempre da Visentini su disegno di Piazzetta con i ritratti di Canaletto e Visentini inseriti entro ovali, testo
in latino, indice disposto su due colonne, XIV tavole numerate, in primo stato, tutte incise all’acquaforte da Antonio Visentini tratte dai dipinti di Canaletto.
2ª parte: front., 12 tavole numerate.
Front. in caratteri rossi e neri con vignetta allegorica con la scritta “Litterarum Felicitas” e ex-libris
manoscritto a china, 12 tavole numerate, in terzo stato.
3ª parte: front., XII tavole numerate.
Front. in caratteri rossi e neri con vignetta allegorica con la scritta “Litterarum Felicitas” e ex-libris
manoscritto a china, XII tavole numerate, in terzo stato.
Opera completa.
Legatura dell’epoca in carta pitturata a mano con angoli in pelle, nell’angolo superiore destro del piatto
anteriore la scritta “G. Borioni”, dorso in pelle marrone a 5 nervi, dedica manoscritta firmata e datata al
foglio di guardia anteriore, che attesta l’acquisto effettuato il 1° ottobre del 1912 dal Sig. Borioni, tagli
rossi, ex-libris al contropiatto anteriore.
Esemplare a grandi margini, completo delle 38 vedute, divise in tre serie, ideate dal pittore e incisore italiano Giovanni Antonio Canal, meglio conosciuto come Canaletto (*Venezia 1697 - †1768) e
incise all’acquaforte da Antonio Visentini (*Venezia 1688 - †1782), noto soprattutto come incisore di
importanti opere, come la presente. Grazie a quest’opera si diffuse un’immagine della città lagunare e
del suo isolario.
Perfetto esemplare impresso su carta forte con filigrana e in primo stato nella sua prima parte e in
terzo stato nella seconda e nella terza parte, come si evince dalle bibliografie.
cfr. Berlin Katalog 2695; Cicognara 4113.
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41. COLLEZIONE ALMANACCHI PALMAVERDE. Torino, 1741 - 1886.p.a.r.
Importante e museale collezione di almanacchi Palmaverde, impressi a Torino tra il 1741 e il 1886
(l’ultimo Palmaverde fu stampato due anni dopo, nel 1888), tutti in stupenda e perfetta legatura coeva, alle armi, stemmi o con ricche decorazioni in oro, in argento e alcuni smaltati.
L’insieme dei volumetti ripercorre quasi centocinquanta anni di storia della città di Torino e del Piemonte.
Gli almanacchi, ricchi di informazioni pratiche e utili, si rivolgevano, ad un pubblico molto vasto,
interpretandone ogni tipo di esigenza: strumento di lavoro per il contadino che voleva conoscere l’andamento del clima e della luna, del commerciante che vi trovava date e luoghi delle fiere e dei mercati,
informazioni al cittadino sulla vita di corte e dei sovrani, sulla gerarchia ecclesiastica, sulla vita culturale, con brevi saggi di storia e letteratura e molto altro di argomento vario.
Connubio perfetto era quello del
piccolo formato (in-16°) e l’utilità
delle informazioni, che ne faceva
oggetti da portare sempre con sé.
L’almanacco, genere editoriale ormai scomparso, è stato sostituito
dall’agenda e dal calendario. La
parola deriva dall’arabo ‫ خانملا‬almanākh, “clima”.
Alcuni esemplari della collezione
posseggono pagine bianche fascicolate nel testo, per offrire al possessore spazio per annotazioni e
appunti personali.
Il Palmaverde nacque nel lontano
1722 presso l’editore Fontana e venne pubblicato fino al 1888; La palma (impressa sul frontespizio)
come emblema di pace e gloria., con il passare del tempo da La Palma Verde volse al maschile Il Palmaverde.
L’antiporta fu inizialmente incisa in xilografia, riutilizzata per diversi anni e qui, la collezione, ne offre una panoramica vasta e completa. Il primo modello rimase in uso fino al 1755. Il protagonista era
naturalmente il toro che simboleggia la città di Torino, con i segni zodiacali che lo rendono prospero,
Acquario e Gemelli, i fiumi che lo bagnano, il Po e la Dora e Superga.
Si ebbe un cambiamento nell’antiporta a partire dal 1834, presentando una raffigurazione di gusto
neogotico: un astronomo che osserva il corso delle stelle con un telescopio. La scena si svolge in un
loggiato aperto sullo sfondo di palazzo Madama e su una mensola appesa alla parete il toro da la sua
comparsa. La palma orna la tovaglia sulla quale poggia il telescopio. Via via l’antiporta scomparve
e iniziarono a far la loro comparsa le illustrazioni nel testo e il frontespizio col tempo perse anche la
stessa palma da cui aveva tratto il nome.
La presente raccolta, appartenuta in passato ad un collezionista, è stata esposta al pubblico dal 2011
fino al 2012 a Palazzo Madama a Torino, risquotendo notevole interesse da parte dei visitatori. A
testimonianza della mostra è stato stampato un ricco catalogo. La raccolta presenta varie tipologie di
legature: alle armi della città di Torino, Carignano, Carmagnola, armi varie di regnanti Sabaudi, importanti famiglie nobili piemontesi, aquila napoleonica, con emblema Mauriziano e dell’Ordine di San
Maurizio e Lazzaro, con monogrammi vari, decorazioni floreali, neogotiche, romantiche, neorococò…
La maggior parte sono in pelle, alcune rustiche, foderate con carta decorata (molto ricercate quelle di
produzione tedesca definite Brokatpapier e Bronzefirnispapier, che grazie all’uso dell’oro creavano
effetti preziosi di luce).
Ottimo stato di conservazione di tutti gli almanacchi.
cfr. La città in tasca-Un secolo di almanacchi Palmaverde, 2011.
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42. DOPPELMAYR, Johann Gabriel. Atlas coelestis in quo mundus spectabilis et in
eodem... Norimberga, Heredi Homann, 1742.p.a.r.
In-folio grande, 3 cc. non num. inclusa l’antiporta e il frontespizio, 30 tavole num.
Precede il frontespizio un’antiporta interamente incisa su rame da . J. C. Reinsperger su
disegno di J. J. Preisler, raffigurante Tolomeo,
Copernico, Keplero e Tycho Brahe con strumenti e rappresentazioni astronomiche, con titolo inserito entro grazioso cartiglio nella parte inferiore centrale, frontespizio con vignetta
calcografica rappresentante sole radiante con
motto “Numquam cessat”, indice delle tavole
su due colonne, 30 tavole incise su rame su
doppia pagina, acquerellate a mano all’epoca,
contenenti rappresentazioni del cosmo e osservazioni astronomiche.
Completo.
Legatura in pieno cuoio dell’epoca, dorso a 9 comparti con decorazioni floreali e titoli impressi in oro,
sguardie marmorizzate, tagli color rosso intenso.
Raro e suggestivo trattato di argomento astronomico in prima edizione.
Le tavole rappresentano diagrammi, schemi, visioni del cosmo, delle costellazioni e le raffigurazioni
delle teorie dei più grandi studiosi e astronomi della storia: Tolomeo, Copernico, Keplero, Tycho Brahe.
Johann Gabriel Doppelmayr (*1677 - †1750) matematico, cartografo e astronomo tedesco, fu membro
della Royal Society di Londra, dell’Accademia di Berlino, Vienna e San Pietroburgo. Pubblicò opere di
carattere scientifico e astronomico. Solamente nel 1742 completò il presente studio, l’Atlas Coelestis, completo capolavoro e concentrato di conoscenze ed esperienze sull’argomento.
Ottimo stato conservativo delle tavole e dell’opera in generale.
cfr. Graesse II 427.
43. Sacra Rituum Congregatione E~Mo, & R~Mo Dño Card… Roma, Rev. Cameræ Apostolicæ, 1743.
€ 5.300
In-folio, 8 parti in un volume (per ciascuna la numerazione ricomincia dal principio eccetto che per la 2ª mal numerata).
1ª parte: 3 cc. non num. inclusi il frontespizio, l’indice e 1 ritratto,
20 pagg. num.
2ª parte: inizio numerazione da pag. 113 a pag. 220.
3ª parte: 10 pagg. num. (ultima bianca).
4ª parte: 14 pagg. num. (ultima bianca).
5ª parte: 124 pagg. num.
6ª parte: 14 pagg. num.
7ª parte: 4 pagg. num.
8ª parte: 24 pagg. num.
Ricchi fregi nel testo e capilettera xilografici, ritratto del fondatore dei chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole
pie Giuseppe Calasanzio (*Peralta del Sal 1557 - †Roma 1648),
inciso a piena pagina e inserito entro decorativo cartiglio, svariate
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sottolineature, timbro in ceralacca e postille raffiguranti manine.
Legatura d’amatore, coeva, in marocchino rosso alle armi di Papa Benedetto XIV, ai piatti duplice cornice a rotella di foglie impresse in oro raccordate in diagonale, agli angoli festoni fitomorfi, al
centro armi, dorso a 6 comparti con titoli e fregi in oro, contropiatti in carta decorata Brokatpapier con
composizione di fiori e foglie, tagli dorati.
Benedetto XIV, nato Prospero Lorenzo Lambertini (*Bologna 1675 - †Roma 1758), fu il 247° Vescovo
di Roma, fu Papa della Chiesa Cattolica dal 17 agosto 1740 al 3 maggio 1758.
Insieme di testi di argomento religioso, oratorio e storico, inseriti in elegante legatura da esposizione
alle armi papali, eseguita all’epoca da abile atelier romano.
Ottima conservazione dell’esemplare. Leggera abrasione ai labbri.
44. NOLLET, Jean Antoine. Leçon de physique expérimentale. Parigi, Guérin, 1745 1764.
€ 1.800
In 8°, opera in 6 volumi.
I volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio,
LX pagg. num., 380 pagg. num. (ultima bianca).
Occhietto, 1 tavola incisa su rame in antiporta raffigurante personaggi che conversano in uno studio arredato con ripiani contenenti strumenti e apparecchiature, frontespizio con fregio tipografico,
testo in francese, capilettera e fregi xilografici, dedicatoria,
prefazione, 19 tavole incise su rame, fuori testo e più volte
ripiegate, tavola delle materie in fine.
II volume: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 489 pagg. num., 3 pagg. non num.
Occhietto, frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, capilettera e fregi xilografici, 20 tavole incise su rame,
fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie e privilegio in fine.
III volume: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 512 pagg. num.
Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, avviso al rilegatore,
capilettera e fregi xilografici, 19 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie in fine.
IV volume: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 536 pagg. num. (ultima bianca).
Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, avviso al rilegatore, capilettera e fregi xilografici,
14 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie in fine.
V volume: VII pagg. num. incluso il frontespizio, 1 pag. non num., 592 pagg. num.
Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, avviso, errata, avviso al rilegatore, capilettera e
fregi xilografici, 24 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie in fine.
VI volume: IV pagg. num. incluso il frontespizio, 528 pagg. num. (ultima bianca).
Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, avviso al rilegatore, capilettera e fregi xilografici,
20 tavole incise su rame, fuori testo e più volte ripiegate, tavola delle materie e correzioni in fine.
Opera completa.
Legature dell’epoca in piena pelle marrone, piatti muti, labbri con filetto impresso in oro, dorsi a 6
comparti con titoli, decorazioni floreali e bordure in oro, sguardie marmorizzate, tagli rossi, ex-libris
ai contropiatti anteriori.
Il fisico francese Jean Antoine Nollet (*1700 - †1770) contribuì a diffondere in Francia lo studio della
fisica con chiare ed ineressanti esperimenti, esposizioni e ragionamenti. Sperimentò i primi elettroscopi. Divenne membro dell’Académie Royale des Sciences di Parigi. Tra i suoi trattati ricordiamo
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il presente “Leçons de physique expérimentale”, pubblicato in sei volumi, il quale ottenne notevole
popolarità.
Prima edizione per i volumi 3, 4 e 6. Seconda edizione per i volumi 1, 2 e 5.
Perfetto stato conservativo delle tavole, delle legature e dell’opera in generale.
cfr. Isaac Benguigui, Théories électriques du XVIIIe siècle: correspondance entre l’abbé Nollet, Genève,
Georg, 1984.
45. CONDILLAC, Ètienne Bonnot De. Essai sur l’origine des connoissances humaines.
Amsterdam, Pierre Mortier, 1746.
€ 980
In-16°, opera in 2 volumi.
I volume: XXIV pagg. num. incluso il frontespizio, 266 pagg. num.
(ultima bianca).
Frontespizio con fregio tipografico e nota manoscritta a china, testo
in francese, capilettera, testatine e finalini xilografici, introduzione,
tavola dei capitoli.
II volume: 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 292 pagg. num.
Occhietto, frontespizio con marca tipografica e nota manoscritta a
china, testo in francese, capilettera, testatine e finalini xilografici.
Opera completa.
Legature in piena bazzana dell’epoca, piatti con filetto impresso a
secco, dorsi con titoli e numerazione in oro entro tasselli in pelle bordeaux e ricchi fregi floreali dorati, sguardie marmorizzate, tagli rossi.
Prima edizione de l’ “Essai sur l’origine des connoissances humaines” di Étienne Bonnot de Condillac (*Grenoble 1715 - †Beaugency 1780).
Condillac, frequentatore dei salotti letterari parigini, collaborò con
Diderot e Rousseau. Il suo nome, citato come autorità, figura spesso nelle pagine de l’Encyclopédie.
Le sue principali opere furono Saggio sull’origine delle conoscenze umane (1746), Trattato sui sistemi
(1749), Trattato sulle sensazioni (1754), Trattato sugli animali (1755), etc.
Buono stato conservativo. Leggere abrasioni alle cerniere.
cfr. Cioranescu I 20327; Tchemerzine III 474.
46. ROUSSEAU, Jean-Jacques. Du contrat social: ou principes du droit politique. Amsterdam, Marc-Michel Rey,
1762.
€ 1.150
In-12°, 1 c. non num. (bianca), front., VIII pagg. num., 202 pagg. num.,
1 c. non num. (bianca).
Frontespizio con fregio tipografico, testo in francese, svariati fregi e capilettera, avviso, indice.
Competo.
Legatura coeva in piena pelle marrone, dorso con fregi, filetti, titoli e
melograni impressi in oro, sguardie marmorizzate, tagli rosso intenso,
ex-libris al contropiatto anteriore.
La prima edizione del Contratto sociale di Rousseau apparve nel 1762 ad
Amsterdam, per i tipi di Marc-Michel Rey. Sono state censite ben undici
edizioni pirata nel 1762 e due nel 1763, tutte, tranne una, col luogo di
31
stampa falso, Amsterdam, per Marc-Michel Rey. La vignetta al frontespizio dell’edizione originale raffigura l’allegoria della Giustizia che regge una bilancia fra le mani e possiede i titoli impressi in rosso e nero.
Contraffazione della prima edizione del Contratto sociale (Du contrat social: ou principes du droit
politique) sicuramente la maggior opera del filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau (*Ginevra 1712
- †Ermenonville 1778).
Buona conservazione.
47. LOLLI, Giambattista. Osservazioni teorico-pratiche sopra il giuoco degli scacchi
ossia il giuoco degli scacchi esposto nel suo miglior lume. Bologna, Stamperia di S. Tommaso d’Aquino, 1763.
€ 2.900
In-folio, 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 632 pagg. num.
Frontespizio con marca tipografica, capilettera istoriati e decorazioni
tipografiche nel testo, dedica a Sua Eccellenza Fra Antonio Montecuccoli, elenco degli autori citati nell’opera, in fine indice, errori e correzioni.
Completo.
Legatura in cartonaggio muto dell’epoca, al dorso titoli manoscritti ed
etichetta di collocazione in carta, passanti in pelle allumata visibili, tagli con barbe, ex-libris del Castello di Duino al contropiatto anteriore.
Prima edizione di questo celebre e innovativo trattato sugli scacchi del conosciuto maestro scacchista italiano Giambattista Lolli
(*Nonantola 1698 - †1769).
Lo studio contiene analisi in merito alle aperture di partita di gioco
piano, la difesa dei due cavalli e del gambetto di re, con oltre 100 diagrammi di posizioni di finali.
Una curiosità tipografica è il fatto che troviamo all’interno dell’opera
degli ampi spazi vuoti, probabilmente lasciati per inserire delle scacchiere, che l’officina tipografica non ebbe modo di eseguire per diversi motivi, tra i quali, gli elevati costi
dell’editoria e l’esaurimento dei fondi prima che fosse stampato.
Perfetto e intonso esemplare a grandi margini e barbe.
cfr. Olschki-Choix 319-2600.
48. KEATE, George. The Alps. A poem. Londra, Robert and James Dodsley, 1763. € 1.500
In-8°, 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 27 pagg. num., 1 pag.
non num. (bianca).
Occhietto, frontespizio con grande vignetta incisa raffigurante due
personaggi in cotesto bucolico che sorreggono grande ovale contenente tre figure maschili, testo in inglese, avviso, dedica a Edward
Young.
Completo.
Legatura coeva in carta marmorizzata, cartella e custodia in tela percallina blu con titolo al dorso.
Raro e curioso poema sulle Alpi di George Kate (*1729 - †1797),
dedicato al poeta inglese Edward Young (*1683 - †1765).
Ottimo esemplare.
cfr. IT\ICCU\MILE\033094.
32
49. Collezione di provvidenze pontificie dipendenti dai concordati tra la Santa Sede e
S. M. sopra l’immunità e l’esercizio della giurisdizione ecclesiastica. Torino, Stamperia
Reale, 1770.p.a.r.
In-folio (mm 245 x 360), 88 pagg. num. incluso il frontespizio,
Frontespizio con grande fregio tipografico, testo ad ampi margini, numerosi capilettera istoriati in xilografia.
Completo.
Legatura coeva alle armi di Carlo Emanuele III, Duca di Savoia
e Re di Sardegna (*Torino 1701 - †1773) in pieno marocchino granata, la bordura floreale in oro ai piatti e fregi agli angoli mettono in
evidenza il grande stemma sabaudo con corona reale, sorretto da due
leoni rampanti con alla base due cannoni e arricchito da stendardi,
dorso con ricche decorazioni vegetali e floreali, sguardie marmorizzate, tagli dorati. Ex-libris di Cesare di Saluzzo al contropiatto anteriore.
Nel trattato, Papa Benedetto XIV trasmette a Mons. Merlini, Commissario Apostolico presso il Re di Sardegna Carlo Emanuele III, la
presente “Istruzione” con lo scopo di appianare le difficoltà insorte
durante il Pontificato di Benedetto XIII.
Importante legatura sabauda di grandi e insolite dimensioni, in
perfetto stato conservativo.
cfr. Manno I 1492; Francesco Malaguzzi, De Libris, n° 42.
50. Antiphonarium Romanum. Venezia, Niccolò Pezzana, 1770.
€ 3.600
In-folio grande, 3 parti in un volume.
1ª parte: 476 pagg. num.
2ª parte: C pagg. num. (ultima bianca).
3ª parte: 10 cc. manoscritte non num.
Antifonario romano impresso su carta, con testo liturgico in latino
a caratteri gotici rossi e neri, numerosi capilettera rossi e finalini
xilografici, notazioni musicali su tetragramma. Nella seconda parte
alle pagg. XXVII e XXXVIII sono state apportate delle modifiche manoscritte all’epoca, mentre troviamo delle altre correzioni
dell’ottocento alle pagg. XXXIX e XL. Le ultime 10 cc. sono state
interamente manoscritte ad inchiostro nero.
Legatura d’epoca in cuoio scuro, su supporto di assicelle in legno,
provvista di elementi in ottone, quali: borchie, cantonali, fermagli
e placche, cornice a rotella fitomorfa impressa in oro ai piatti, dorso
a sei nervi con titolo e filetti in oro, fogli di guardia rinnovati, tagli
rossi.
Antifonario da esposizione, in ricca legatura d’epoca di fattura
italiana, impresso dallo stampatore veneziano Pezzana.
Buon stato di conservazione. Piccoli restauri abilmente eseguiti su
qualche carta.
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51. DRURY, Dru. Illustrations of natural history. Wherein are exhibited upwards of
two hundred and forty figures of exotic insects, according to their different genera.
Londra, printed for the author, 1770 - 1782.
€ 5.250
In-4°, opera in 3 volumi.
1° volume: XXVII pagg. num. incluso il
frontespizio, 1 pag. non num., 1 tavola
num., 130 pagg. num., 2 cc. non num.
Frontespizio, testo in inglese e francese
disposto su due colonne, prefazione, avviso al lettore francese, 1 tavola in bianco
e nero e altre 50 tavole num. e acquerellate a mano all’epoca raffiguranti farfalle,
insetti e coleotteri, indice ed errata in fine.
2° volume: VIII pagg. num. (ultima bianca) incluso il frontespizio, 1 tavola num.,
90 pagg. num., 1 c. non num.
Frontespizio, testo in inglese e francese
disposto su due colonne, prefazione, 50
tavole num. e acquerellate a mano all’epoca raffiguranti farfalle, insetti e coleotteri, indice ed errata in fine.
3° volume: XXVI pagg. num. incluso il frontespizio, 1 tavola num., 76 pagg. num., 1 c. non num.
Frontespizio, testo in inglese e francese disposto su due colonne, prefazione, 50 tavole num. e acquerellate a mano all’epoca raffiguranti farfalle, insetti e coleotteri, indice ed errata in fine.
Opera completa.
Legature di inizio Novecento in mezza pelle granata, piatti marmorizzati, dorsi con filetti dorati e tasselli in pelle verde contenenti titoli e numerazione in oro, sguardie marmorizzate, tagli spruzzati.
Importante e completo trattato di storia naturale, in prima edizione, del naturalista ed entomologo inglese Drury (*1725 - †1804). Capolavoro scientifico sugli insetti esotici, realistico e preciso
nei dettagli, corredato da 150 tavole finemente acquerellate a mano all’epoca, completo della tavola
tecnica, sovente mancante, che mostra le parti dell’insetto (antenne, ali, occhi, ecc.).
Perfetta conservazione delle tavole e dell’opera in generale.
cfr. Nissen ZBI 1160; Horn & Schenkling 5267.
52. DELLA PORTA, Antonio Maria. Discorso in favore della inoculazione del vajuolo. Milano, Giuseppe Galeazzi, 1774. € 1.250
In-8°, 48 pagg. num. incluso il frontespizio.
Frontespizio figurato con marca tipografica xilografica e timbro di appartenenza in ceralacca rossa, dedica dell’autore a Don Lodovico.
Completo.
Legatura in pieno cartonaggio del ’900, piatti muti, titoli manoscritti a china
lungo tutto il dorso.
Trattato sulla vaccinazione del vaiolo, malattia che ha sterminato milioni
di persone nei secoli passati, contenente diversi metodi per la cura.
Ottima conservazione.
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53. FOLLINI, Giorgio. Teoria elettrica brevemente esposta ad uso della studiosa gioventù. Ivrea, Ludovico Franco, 1791.
€ 2.800
In-8°, 164 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 2 cc.
non num., 2 tavole rip.
Occhietto, frontespizio, dedica dell’autore a S.A.R. il Duca d’Aosta, svariati capilettera e fregi, in fine indice e 2 tavole incise su
rame più volte ripiegate.
Completo.
Stupenda legatura piemontese dell’epoca, eseguita a piccoli
ferri, alle armi di Vittorio Amedeo III (*Torino 1726 - †Moncalieri 1796) in piena pelle verde oliva, sui piatti cornice esterna
a tre filetti, ampia bordura con spiralette, fogliami e piccoli ferri
stilizzati, altra cornice a ferri fitomorfi, al centro del campo armi,
il tutto impresso in oro, labbri con dentellature dorate, dorso con
titolo e nome dell’autore, motivi floreali e vegetali, sguardie blu
cobalto, tagli dorati, al contropiatto anteriore traccia di ex-libris.
Prima edizione del presente trattato del settecento sull’elettricità, dell’abate Giorgio Follini, professore di filosofia, fisica e
geometria nel Seminario metropolitano di Torino.
Perfetto stato conservativo della legatura, delle tavole e dell’opera in generale.
cfr. Francesco Malaguzzi, De Libris, n° 44.
54. DENINA, Carlo. Delle Rivoluzioni d’Italia. Torino, Società de’ Libraj, 1791. € 650
In-16°, opera in 6 volumi.
1° volume: frontespizio, 16 pagg. num., 1 c. non num., VIII pagg. num., 344 pagg. num.
Frontespizio con marca tipografica allegorica, vita dell’Abate Denina scritta dal Barone Vernazza, prefazione, indice in fine.
2° volume: 442 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 c. non num.
Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.
3° volume: 394 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 c. non num.
Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.
4° volume: 348 pagg. num. incluso il frontespizio.
Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.
5° volume: 327 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 pag. non num.
Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.
6° volume: 2 parti in un volume.
1ª parte: 264 pagg. num. incluso il frontespizio.
Frontespizio con marca tipografica allegorica.
2ª parte: 96 pagg. num. incluso il frontespizio.
Frontespizio con marca tipografica allegorica, indice in fine.
Opera completa.
Legature dell’epoca in piena bazzana, piatti muti, dorsi riccamente decorati con ferri fitomorfi impressi
in oro e titoli dorati entro tasselli in pelle verde, sguardie marmorizzate, tagli rossi.
L’Abate Carlo Denina (*Revello 1731 - †Parigi 1813) presbiterio e storico piemontese, destituito dalla
cattedra universitaria, fu ospite Potsdam alla corte di Federico II di Prussia. Successivamente a Parigi
divenne bibliotecario al servizio di Napoleone.
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Opera di argomento storico-italiano, impressa in prima edizione nel 1769-70 a Torino presso i fratelli
Reycends, stampata solamente in tre volumi. Nella presente edizione il sesto e ultimo volume contiene
la continuazione delle Rivoluzioni d’Italia dal 1713 fino al 1792 sotto il titolo di Italia Moderna.
L’opera si presenta in buono stato di conservazione.
55. LA FONTAINE, Jean. Fables choisies, mises en vers, par
la Fontaine. Torino, Imprimerie Nationale, an II [1794]. € 320
In-16°, 324 pagg. num. incluso il frontespizio.
Frontespizio con ex-libris manoscritto anticamente, testo in francese,
indice in fine.
Completo.
Legatura coeva in mezza pelle marrone, piatti marmorizzati, dorso con
ferri fitomorfi impressi a secco, titoli e greche in oro, tagli spruzzati.
Un classico delle favole del poeta francese Jean de La Fontaine
(*Château-Thierry 1621 - †Parigi 1695) curiosamente impresso a Torino nel 1794.
Rara edizione.
Ottima conservazione della legatura e dell’opera in generale.
cfr. Catalogue collectif de France Cod. biblio A7310.
56. Raccolta di documenti e editti imperiali napoleonici. Torino - Parigi, 1798 - 1816. € 1.250
In-4°, l’opera contiene complessivamente 93 documenti numerati a mano nell’angolo superiore, alcuni
manoscritti a china in chiara e ordinata grafia e indice in fine anch’esso manoscritto.
La maggior parte sono stati impresi a Torino presso la Stamperia Reale. Molti sono stati ripiegati e
presentano segni di piega originali, altri sono redatti in più fogli.
Insieme di editti d’epoca napoleonica, la maggior parte imperiali, di argomento politico, militare, tasse,
imposizioni varie, curiosità testamentari di Napoleone e di Maria Antonietta d’Austria, festeggiamenti
e molto altro.
Curiosamente sono state inserite due grandi incisioni originali ripiegate, la prima impressa da Stagnon
su disegno di Carlo Randon raffigurante il Tempio della Concordia eretto in Torino in occasione dei
fuochi d’artificio per l’anniversario della battaglia di Marengo (14 giugno 1800), la seconda impressa
da Ferdinando Monsignore, raffigurante l’arco trionfale eretto nel giardino Nazionale di Torino, sempre per l’occasione dell’anniversario della stessa
battaglia.
Stemmi araldici su alcuni frontespizi, testatine e
ornamentali capilettera.
Legatura dell’Ottocento in mezza pelle marrone, piatti in carta spruzzata con angoli rinforzati
in pelle, dorso con tassello rosso contenente la
scritta “Melange diverse” impressa in oro e filetti
dorati, tagli spruzzati blu.
Corposo e interessante insieme di editti e documenti, redatti in epoca imperiale napoleonica.
L’opera si presenta in buono stato di conservazione.
36
57. MICHAUD, Joseph. Histoire des progrès et de la chûte de l’Empire de Mysore, sous
les Règnes d’Hyder-Aly et Tippoo-Saïb. Parigi, Giguet & C., 1801.
€ 900
In-8°, opera in 2 volumi.
1° volume: 395 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 pag. non num.
Occhietto con al verso firma anticontraffazione, antiporta con ritratto del sultano Tippoo inciso su rame,
frontespizio, testo i francese, 1 carta geografica dell’India fuori testo e più volte ripiegata, 1 veduta incisa
all’acquatinta fuori testo più e volte ripiegata, 2 piante
incise su rame fuori testo e più volte ripiegate, in fine
tavola delle materie.
2° volume: 451 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 5 pagg. non num. (le pagg. 77, 78, 171 e 172 sono state
invertite; errori di numerazione alle pagg. 227 e 323).
Occhietto, frontespizio, testo in francese, 1 carta geografica fuori testo e più volte ripiegata, in fine
tavola delle materie e notizie sulle novità della libreria Giguet & C.
Opera completa.
Legature coeve in piena bazzana marrone chiaro, piatti con cornice a un filetto impressa a secco che racchiude in caratteri corsivi dorati, il nome della famiglia dei Conti Caissotti di Chiusano, dorsi con molteplici filetti e piccoli soli dorati, titoli in oro entro tasselli bordeaux, numerazione entro ovali in pelle verde,
sguardie marmorizzate, tagli spruzzati, tasselli di appartenenza bibliotecaria ai contropiatti anteriori.
L’opera contiene la storia dei sovrani di Mysore durante una serie di guerre combattute in India nelle
ultime tre decadi del XVIII secolo tra il suddetto regno e gli inglesi della Compagnia britannica delle
Indie Orientali, un rapporto sulla conquista napoleonica in Egitto in relazione all’India, le lettere di
Bonaparte a Tippoo Saïb. Descrive inoltre le religioni, i costumi, la legislazione indiana e le relazioni
commerciali e politiche con l’Europa.
Prima edizione.
Bell’esemplare in buono stato conservativo, appartenuto alla famiglia dei Conti Caissotti di Chiusano.
cfr. Chadenat 1934; Monglond V 671.
58. PONZIANI, Domenico Lorenzo. Il giuoco incomparabile degli scacchi sviluppato
con nuovo metodo. Venezia, Simone Occhi, 1801.
€ 850
In-8°, VIII pagg. num. incluso il frontespizio, 384 pagg. num. (errori di
numerazione alle pagg. 226, 317, 332).
Frontespizio, dedica dell’autore, indice in fine.
Completo.
Legatura in mezza pergamena rigida del ’900, piatti in carta marmorizzata con angoli in pergamena, dorso a 5 comparti con titoli impressi in oro
entro tassello granata e filetti dorati, tagli con barbe.
Trattato del sacerdote, professore di diritto e teorico di scacchi Domenico Lorenzo Ponziani (*Modena 1719 - †1796), pubblicato anonimo per
la prima volta nel 1769 a Modena.
Seconda edizione.
Opera in buono stato di conservazione.
cfr. Olschki-Choix 2623; Melzi I 463.
37
59. DURANDI, Jacopo. Della Marca d’Ivrea tra le Alpi, il
Ticino, l’Amalone, il Po. Per servire alla notizia dell’antico
Piemonte Ttranspadano. Torino, Bernardino Barberis, 1804.
€ 1.350
In-4°, 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 132 pagg. num.
Frontespizio, capilettera e fregi tipografici, tavola dei capitoli, errata,
in fine indice dei luoghi.
Completo.
Legatura in carta editoriale gialla, piatti muti, tagli con barbe.
Libro raro e ricercato di argomento storico e geografico sul Canavese, toccando i vicini confini quali la Valle d’Aosta e il torinese.
Il vercellese Jacopo Durandi (*Santhià 1739 - †Torino 1817) fu giurista e autore di opere assai significative di storia piemontese.
Ottimo esemplare.
cfr. Perret 1456.
60. CAMPE, Joachim Heinrich. Voyages et conquêtes de Colomb ou la découverte de
l’Amérique. Parigi, Cordier e Legras, 1810.
€ 530
In-24°, opera in 6 volumi.
1° volume: XVI pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 196 pagg. num.
Occhietto, 1 tavola posta in antiporta raffigurante lo sbarco di Colombo, frontespizio, testo in francese,
avviso dell’editore, prefazione dell’autore, una xilografia intercalata nel testo raffigurante la terra.
2° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, 180 pagg. num.
Occhietto, 1 tavola in antiporta raffigurante gli abitanti del Nuovo Mondo e gli Europei, frontespizio,
testo in francese.
3° volume: 1 tavola rip., 180 pagg. num. (ultima bianca) incluso il frontespizio.
Frontespizio, 1 carta geografica dell’America Meridionale più volte ripiegata, testo in francese, 1 tavola
fuori testo raffigurante sacrifici umani da parte degli indiani per venerare le divinità.
4° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, 192 pagg. num. (ultima bianca).
Occhietto, 1 tavola in antiporta raffigurante il Conquistatore Cortéz che osserva la tortura inflitta all’Imperatore Guatimozino, ossia fu posizionato sopra una grata di ferro con sotto i carboni ardenti, frontespizio, testo in francese.
5° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, 178 pagg. num.
Occhietto, 1 tavola in antiporta raffigurante un indiano che si ribella agli spagnoli, frontespizio, testo in
francese, una xilografia nel testo con la rappresentazione di venti contrari.
6° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio, 172 pagg. num.
Occhietto, 1 tavola in antiporta raffigurante
un discendente degli Inca del Perù inginocchiato ai piedi del Conquistatore Pizarro,
frontespizio, testo in francese.
Opera completa.
Legature coeve in piena pelle maculata, filetto impresso in oro ai piatti che racchiude
altra cornice floreale, dorsi riccamente decorati con titoli, nomi degli autori, numerazione, filetti, racemi e ferri impressi in oro,
sguardie e tagli marmorizzati, tassello di
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appartenenza al contropiatto anteriore del primo volume.
Quinta edizione di opera, difficile a trovarsi completa come la presente, saltuariamente si trovano sul
mercato i singoli volumetti. Vengono narrate le vicende di tre conosciuti “Conquistadores”: Cristoforo Colombo che nel 1492 raggiunse il continente americano, Hernán Cortéz e Francisco Pizarro,
noti invece per le loro vittorie contro gli imperi del Messico e del Perù.
Buona conservazione delle tavole, delle legature di tutti e sei i volumi e dell’opera in generale.
61. MILLIN, Aubin Louis. Voyage en Savoie, en Piémont, a Nice, et a Gènes. Parigi, C.
Wessermann, 1816.
€ 1.000
I volume: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il
frontespizio, VI pagg. num., II pagg. num., 376
pagg. num.
Occhietto, frontespizio figurato con arco di Augusto, testo in francese, capilettera, dedica all’Abate Juan Andrès, avviso, tavola dei capitoli in
fine.
II volume: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e
il frontespizio, 416 pagg. num. (ultima bianca).
Occhietto, frontespizio figurato con vignetta incisa, testo in francese, capilettera, tavola delle
materie in fine.
Opera completa.
Legature dell’epoca in mezza pelle marrone,
piatti marmorizzati, dorsi con titoli, numerazioni
e filetti impressi in oro, sguardie e tagli marmorizzati, ex-libris ai contropiatti anteriori.
Edizione originale dedicata all’Abate Juan Andrès, bibliotecario del Re e Segretario dell’Accademia
Reale di Napoli. Millin pubblicò la storia del suo soggiorno in Savoia e in Piemonte fornendo descrizioni e dettagli su molte città e paesi, tra i quali Chambéry, Torino, Genova e Nizza.
Ottima conservazione dell’opera.
cfr. Brunet III 1723; Fossati-Bellani 473.
62. NOUGARET, Pierre Jean Baptiste. Beautés de l’Histoire de la Savoie et de Genève,
du Piémont, de la Sardaigne, et de Gênes. Parigi, Cretté, 1818.
€ 800
In-16°, 460 pagg. num. incluso il frontespizio.
Frontespizio inserito entro bordura tipografica, testo
in francese, introduzione, 8 tavole incise su rame,
fuori testo e a piena pagina, raffiguranti episodi storici, indice in fine.
Legatura coeva in piena pelle zigrinata blu, cornice
decorativa impressa in oro ai piatti, labbri con motivi
dorati a nido d’ape, dorso con decorazioni in oro e
titolo, unghiature con onde impresse a secco.
Prima edizione dell’opera di Pierre Jean Baptiste
Nougaret (*La Rochelle 1742 - †Parigi 1823), in seguito ristampata nel 1821.
Tra le incisioni, la più importante è posta a pagina
39
19 e raffigura la discesa dal Moncenisio con la famosa “Ramasse” (i viaggiatori venivano fatti
salire su rozze slitte e portati a grande velocità per la ripida discesa, che veniva chiamata la pista delle
ramasse, perché tale era il nome delle slitte.
Bella legatura e ottimo stato conservativo dell’opera.
cfr. Perret 3221.
63. GILLY, William Stephen. Narrative of an excursion to the mountains of Piemont and
researches among the Vaudois, or Waldenses. Londra, C. & J. Rivington, 1824. € 2.100
In-4°, 1 tavola, XX pagg. num. incluso il frontespizio, 1 c. non num., 1 tavola ripiegata, 280
pagg. num. (ultima bianca), CCXXIV pagg. num.
Frontespizio, testo in inglese, dedicatoria, prefazione, contenuti dell’opera, errata, 2 grandi carte
topografiche delle valli, fuori testo e più volte
ripiegate, 10 vedute litografiche e 3 facsimili di
documenti, estesa appendice in fine.
Completo.
Legatura in piena pelle, piatti con motivi romboidali impressi a secco, dorso con titoli, decorazioni e filetti impressi in oro, nota di antica mano al centro del contropiatto anteriore.
Prima edizione della relazione del viaggio del pastore anglicano Gilly nelle Alpi Cozie, il quale
contribuì a far conoscere il popolo Valdese delle valli del Piemonte e del Delfinato e spinse l’Inghilterra e gli altri paesi europei a promuovere azioni in aiuto.
Buona conservazione dell’opera in generale. Dorso e parte della legatura restaurati.
cfr. Perret 1924; ACL 129.
64. BONINO, Giovanni Giacomo. Biografia medica piemontese. Torino, Tipografia Bianco, 1824. € 600
In-8°, opera in 2 volumi.
1° volume: 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, 1 ritratto e il
frontespizio, XXXIX pagg. num., 3 pagg. non num., 459
pagg. num., 1 pag. non num.
Occhietto, antiporta con ritratto di Giovanni Argenterio inciso su rame da Chianale, frontespizio, dedicatoria, introduzione, lezioni accademiche di Balbo sulla storia dell’Università di Torino, indice degli articoli in fine.
2° volume: VIII pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 624 pagg. num.
Occhietto, antiporta con ritratto di Ambrogio Bertrandi inciso su rame da Chianale, frontespizio, dedicatoria, indice
degli articoli in fine.
Opera completa.
Legature in mezza pelle
verde dell’epoca, piatti muti in tela percallina verde, dorsi con filetti, greche, titoli, numerazione e fregi
impressi in oro, tagli spruzzati blu.
Edizione originale e rara biografia medica piemontese, dalle origini ai primi anni del XIX secolo.
40
L’opera si presenta completa in tutte le sue parti e in buono stato di conservazione.
cfr. Manno-Promis I 1129; Wellcome II 199; Fumagalli 6504.
65. LEVATI, Carlo Ambrogio. Storia di Milano compendiata. Milano, Società Tipografica de’Classici Italiani, 1827.
€ 680
In-16°, front., 188 pagg. num.
Frontespizio figurato con vignetta allegorica, prefazione, indice in fine.
Completo.
Legatura coeva in mezza pelle verde, piatti marmorizzati, dorso a 5 nervi
con impressioni a secco e titoli dorati, sguardie marmorizzate, tagli non
rifiniti.
Il letterato Carlo Ambrogio Levati (*Biassono 1790 - †Pavia 1841), insegnò all’università di Pavia e scrisse anche di latino e di greco. Nella
disparata produzione del Levati le costanti sono la storia e la letteratura.
Tra il 1825 e il 1827 sono stati editi alcuni compendi storico-culturali di
discreta diffusione.
Esemplare intonso in perfetto stato di conservazione.
cfr. IT\ICCU\LO1E\004821; Melzi III 409.
66. Chronologia Summorum Rom. Pontificum in qua habentur verae eor. effig.es…
Roma, Fratelli Trevi per la Calcografia Camerale, 1830 circa.
€1.600
In-folio grande, stampa formata da 18 fogli e legata in
un volume, incisa a tecnica mista acquaforte e bulino,
con centinaia di ritratti di pontefici inseriti entro tondi,
ognuno accompagnato da didascalia.
I ritratti sono numerati da 1 a 252, ma alcuni non sono
stati numerati (come gli ultimi due ed il primo che raffigura Cristo). In fine dopo la raffigurazione dell’ultimo
Papa al tempo, sono inserite 21 cornici tonde lasciate
vuote, allo scopo di ospitare i successivi pontefici.
Completo.
Legatura coeva in mezza pergamena, piatti in cartonaggio blu con angoli rinforzati in pergamena, tassello muto
al piatto anteriore.
Pregevole raccolta dei ritratti dei pontefici, da San
Pietro (*Betsaida 2-4 - †Roma 69), considerato il primo
Papa della Chiesa cattolica a Pio VIII (*Cingoli 1761
- †Roma 1830) il 253° vescovo di Roma, Papa dal 31
marzo 1829 alla morte. Tutte le tavole sono state eseguite da abili maestri incisori.
Buono stato conservativo del documento.
41
67. ’L Testament neuv dë Nossëgnour Gesu-Crist: tradout in lingua piemonteisa. Londra, dai torchj di Moyes, 1834.
€ 900
In-8°, 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 480 pagg. num.
Frontespizio, testo in dialetto piemontese, disposto su due colonne, molti capilettera,
oltre ai 4 vangeli l’opera contiene atti e lettere degli Apostoli e Apocalissi di San Giovanni.
Completo.
Legatura in piena pelle marrone dell’epoca, piatti muti, dorso con titoli in oro inseriti
entro tassello marrone, tagli blu.
Edizione originale della traduzione in piemontese.
Buono stato di conservazione dell’opera.
68. ADAM, Victor - MAURIN, Nicolas Eustache. Histoire de Napoléon. Parigi, H. Jeannin, 1835 - 1840 circa.
€ 1.850
In-folio grande, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e 1 ritratto, 12 tavole num.
Frontespizio riccamente illustrato con grande aquila napoleonica che sovrasta il tutto, sullo sfondo si
intravede la statua dell’Imperatore ed in primo piano stendardi, armi, rami di alloro, cappello e spada,
ritratto di Napoleone a piena pagina racchiuso entro ricca bordura contornata da oggetti: armi, stemmi,
stendardi con i nomi delle battaglie, il Codice Napoleonico,
una carta geografica della Francia, l’alloro, la Sfinge, etc., 12
tavole eseguite in litografia da Lemercier presso Jeannin, su
disegni di Victor Adam e Nicolas Eustache Maurin (Maurin
si disegnò i ritratti), ogni tavola possiede il timbro impresso a secco dello stampatore. Le dodici tavole raffigurano le
battaglie e le imprese dell’Imperatore, dalla giovane età alla
morte e i ritratti dei suoi generali.
Completo.
Legatura coeva in mezza pelle amaranto, piatti marmorizzati con angoli in pelle, dorso a 5 nervi riccamente decorati
con motivi romboidali, fregi, filetti e titolo in oro, sguardie
marmorizzate.
Opera iconografica, finemente illustrata dalle dettagliate
litografie dell’abile artista francese Victor Adam (*1801
- †1866), presentata come un album storico-cronologico
della vita, delle battaglie, conquiste e degli avvenimenti
di Napoleone I.
Ottimo stato conservativo della legatura e dell’opera in generale. Sporadiche tracce di foxing sparse qua e là.
42
69. BONNAZ, Felice. Herbier des Alpes. Torino, 1837 - 1838.
€ 9.200
In-folio, raccolta di piante secche (hortus siccus) con titoli in latino e francese,
informazioni sulle località e le date di raccolta manoscritte a china.
Interessante documento scientifico dedicato dall’autore alle Altezze Vittorio
Emanuele II (Torino 1820 - Roma 1878)
e suo fratello il Duca Ferdinando di Genova, appositamente assemblato per la
loro istruzione. È risaputo che i due Reali
possedevano un fervido interesse per le
scienze naturali e la botanica.
L’insieme comprende una catalogazione
di centinaia di specie, raccolte negli anni
1837 e 1838 provenienti dal Moncenisio, Susa, Monte Tabor, Colle dell’Iseran, Giaglione, Bardonecchia e Valle Stretta, Novalesa e dal Monte Pirchiriano.
Dal presente documento di Bonnaz, venne successivamente impressa un’opera curata ed illustrata dal
botanico ed entomologo Giulio Camus, nato a Magni-en-Vexin nel 1847 e morto a Torino nel 1917 (cfr.
Malpighia anno X, 1896).
Fogli sciolti contenuti entro legatura coeva in piena pelle blu scuro, alle armi sabaude e con superlibros
di dono ai duchi di Savoia e Genova, firmata da Jouy, piatti riccamente decorati con molteplici cornici
impresse in oro e a secco con titoli e stemma al piatto anteriore e grande rosone centrale su quello
posteriore, dorso arricchito da ferri fitomorfi, filetti, data e la scritta Bonnaz, il tutto impresso in oro.
L’erbario secco (hortus siccus) è una raccolta di piante essiccate, applicate su fogli di carta che documenta la presenza delle specie in un dato territorio e permette uno studio comparato con campioni di
altre aree.
L’uso di campioni essiccati per lo studio e il riconoscimento delle piante inizia agli albori del XVI
secolo. Tappa importante che rappresentò una svolta determinante per gli studi botanici. Alla fine del
XVIII secolo le etichette dei campioni degli erbari si arricchirono di informazioni sulle località e le date
di raccolta.
La presente raccolta è appartenuta alla Biblioteca del Principe Tommaso Duca di Genova.
Buono stato conservativo dell’intera collezione e della legatura.
cfr. De libris, Cinquecento anni di bibliografia in Piemonte, pag. 268.
70. MARENESI, Ercole Luigi. Dizionario pittoresco della storia naturale e delle manifatture. Milano, Borroni e Scotti,
1839 - 1845.
€ 1.800
In-8°, opera in 6 volumi.
I volume: 2 parti in un volume. La prima parte del
volume (con data 1839) è stata spostata in fine,
prima dell’appendice; 542 pagg. num. inclusi l’occhietto e il doppio frontespizio, 1 c. non num., 16
pagg. num. (ultima bianca) 2 cc. non num., 14 tavole, 138 pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num.
43
Frontespizio (datato 1841) interamente inciso su rame, raffigurante una folta vegetazione che circonda
una cornice contenente titoli e due animali sotto di essa, un coccodrillo e un cavallo, introduzione, 1
grande tavola ripiegata contenente il prospetto della classificazione dei corpi naturali, testo disposto su
due colonne. Occhietto, primo frontespizio interamente inciso su rame raffigurante animali vari e un
cacciatore, secondo frontespizio (datato 1839), dedica a Luigi Manzoni, prefazione, spiegazione delle
tavole, 14 tavole litografiche finemente acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse
specie di animali, in fine appendice e elenco delle tavole.
II volume: 754 pagg. num. inclusi l’occhietto e il doppio frontespizio, 20 tavole.
Occhietto, primo frontespizio interamente inciso, raffigurante una folta vegetazione animata da diversi
animali e uomini primitivi, secondo frontespizio, testo disposto su due colonne, 20 tavole litografiche
acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali.
III volume: 832 pagg. num. incluso il frontespizio (il primo frontespizio inciso è stato legato nel primo
vol.).
Frontespizio, testo disposto su due colonne, 16 tavole litografiche finemente acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali.
IV volume: 778 pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il doppio frontespizio, 20 tavole.
Occhietto, primo frontespizio interamente inciso, raffigurante una folta vegetazione animata da diversi
animali e da due personaggi, secondo frontespizio, testo disposto su due colonne, 20 tavole litografiche
finemente acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali.
V volume: 524 pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il doppio frontespizio, 12 tavole.
Occhietto, primo frontespizio interamente inciso su rame, raffigurante una folta vegetazione animata
da diversi animali con imbarcazioni sullo sfondo, secondo frontespizio, 1 tavola fuori testo, incisa su
rame e 12 tavole litografiche finemente acquerellate a mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse
specie di animali.
VI volume: 634 pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il doppio frontespizio, 74 pagg. num.,
1 c. non num. (bianca), 10 tavole.
Occhietto, primo frontespizio interamente inciso su rame, raffigurante ghiacciai popolati da animali
polari, frontespizio, in fine conclusione, sommario e 10 tavole litografiche finemente acquerellate a
mano all’epoca “a la gomme” raffiguranti diverse specie di animali.
Legature in pieno cartonaggio marmorizzato del ’900, dorsi con tasselli in pelle nera contenenti titoli
e numerazione in oro.
Dizionario di storia naturale, di fattura italiana, arricchito da dettagliate tavole che illustrano
con scene fantasiose la natura, le scoperte ed i manufatti dell’uomo, tutte incise su rame da Gaetano
Bonatti e finemente acquerellate a mano a “la gomme” da A. Bagnetti e G. Curti.
Ottimo stato conservativo delle tavole, delle legature e dell’opera in generale.
71. Per le feste celebrate in Torino in occasione delle auguste nozze delle LL. AA. RR. Vittorio Emanuelle Duca
di Savoia con Adelaide Francesca Arciduchessa d’Austria.
Plausi poetici. Roma, Tipografia Salviucci, 1842. €
1.400
In-4°, 5 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 30 pagg.
num., 2 cc. non num.
Occhietto, frontespizio figurato con immagine allegorica, capilettera
istoriati e semplici, bei finalini, dedica di Giuseppe Alborghetti a Sua
Maestà Carlo Alberto Re di Sardegna, in fine note.
Completo.
Pregevole legatura dell’epoca alle armi dello sposo Vittorio Emanuele di Savoia, in pieno marocchino verde, piatti con duplice corni-
44
ce di filetti dorati che racchiude una ricca decorazione a fogliame e fiori e altre cornici con greche impresse in oro, al centro scudo sabaudo argentato e cimato con corona reale, dorso riccamente decorato
con motivi impresi in oro, sguardie in carta seta rosa, tagli dorati.
Perfetto stato conservativo dell’opera in generale.
72. DESOR, Pierre Jean Édouard. Excursions et séjours dans les glaciers et les hautes
régions des Alpes, de M. Agassiz et de ses compagnons de voyage. Neuchâtel, J. J. Kissling - Parigi, L. Maison, 1844.
€ 1.200
In-8°, XVI pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il frontespizio, 638 pagg. num., 1 c. non
num.
Occhietto, antiporta con 1 ritratto in litografa di Agassiz, frontespizio, testo in francese, prefazione, indice,
6 litografie fuori testo tra cui le vedute dell’Hotel des
Neuchâtelois e Les Wetterhörner, in fine spiegazione
delle tavole, tavola alfabetica ed errata.
Completo.
Legatura in mezza pelle marrone dell’epoca, piatti
in tela marrone chiaro, dorso decorato e titolato in
oro, tagli spruzzati.
Prima edizione. Nell’opera, dove vengono descritte le ricerche scientifico-alpinistiche effettuate dall’autore, in compagnia dei suoi colleghi scienziati Agassiz, Studer ed Escher.
Desor (*1811 - †1882) naturalista d’origine tedesca, fu per circa vent’anni collaboratore e compagno
di viaggio di Agassiz (*1807 - †1873). Escher e Studer, sono considerati tra i fondatori della moderna
geologia alpina.
A volte si trova legato assieme a “Nouvelles excursions et séjours dans les Glaciers” di Desor, impresso
nel 1845 (disponibile, vedi n° 73).
Trattato ricercato, in buono stato conservativo. Segnaliamo un restauro al dorso.
cfr. Perret 1313; ACL 88; Garimoldi 67.
73. DESOR, Pierre Jean Édouard. Nouvelle excursions et séjours dans les Glaciers.
Neuchâtel, J. J. Kissling - Parigi, L. Maison, 1845.
€ 1.000
In-8°, VIII pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 266 pagg. num., 2 tavole rip.
Occhietto, frontespizio, testo in francese, prefazione, indice, 3 tavole incise fuori testo e più volte
ripiegate (“une carte des Glaciers de l’Oberland
Bernois, une carte géologique de ces mèmes contrées, une coupe idéal du Système Alpin”), in fine
spiegazione delle tavole.
Completo.
Legatura firmata Laurenchet in mezza pelle
marrone, piatti in carta marmorizzata, dorso riccamente decorato con ferri fitomorfi impressi a secco
e titoli dorati entro tassello in pelle marrone scuro.
45
Prima edizione.
L’opera si trova sovente legata assieme a “Excursions et séjours dans les glaciers et les hautes régions
des Alpes” di Desor, impressa nel 1844 (disponibile, vedi n° 72).
Perfetta conservazione delle tavole e dell’opera in generale.
cfr. Perret 1314.
74. TALAMINI, Gianfrancesco. Della Santissima Sindone e lavanda dei piedi. Torino,
Tipografia Baricco e Araldi, 1846.
€ 1.750
In-4° piccolo, 32 pagg. num. inclusi l’antiporta e il frontespizio.
Raffigurazione del Sacro Lino in antiporta, frontespizio, dedica dell’autore a Carlo Alberto, dedica ai lettori, in fine finalino raffigurante la Santa
Croce.
Completo.
Legatura goffrata, di lusso, in velluto rosso, con decorazioni neorococò, al centro dei piatti stemma sabaudo sorretto da leoni rampanti,
sguardie marmorizzate, tagli dorati.
Rara opera sulla Santa Sindone, impressa a Torino, arricchita dalla
raffigurazione fronte e retro del lenzuolo, a piena pagina.
Perfetta conservazione dell’esemplare, in bella veste.
cfr. IT\ICCU\TO0\1263096.
75. Raccolta delle principali vedute di Venezia. Venezia, Paolo Ripamonti Carpano, s.d.
(1850 circa).
€ 950
In-8° oblungo, front., 12 tavole.
Frontespizio figurato con il leone di San Marco,
12 raffinate vedute di Venezia, su disegni
di Marco Moro (*1817 - †1855), ogni tavola ha
il soggetto inquadrato all’interno di cornice tipografica, nella parte inferiore doppio titolo, in
italiano a sinistra e francese a destra.
Completo.
Legatura coeva in piena tela percallina verde con
decori impressi a secco, al piatto anteriore titolo
centrale in oro, dorso in pelle verde con fregi floreali e filetti dorati, ex-libris all’angolo superiore
destro del foglio di guardia anteriore.
Albumetto raffigurante Venezia e le sue piazze, finemente intagliato da abile artista.
Ottimo stato di conservazione delle tavole e dell’opera in generale.
46
76. Album di disegni. 1850 - 1862.
€ 5.200
Album in formato oblungo mm. 620 x 450, contenente n° 37 disegni originali eseguiti su carta bristol
a matita, all’acquarello e china, molti ravvivati con biacca, di varie dimensioni (mm 390 x 280 circa il
foglio), applicati su carta spessa.
Suggestivi disegni di abili e differenti artisti dell’Ottocento, la maggior parte italiani, alcuni datati tra il 1850 ed il 1862, raffiguranti vedute di città e paesi italiani, alcuni riconoscibili, paesaggi
bucolici e alpini, tutti con firme manoscritte agli angoli inferiori. Quasi tutti i disegni sono animati da
personaggi e animali. I villaggi sono immersi nella natura e nella quiete.
Legatura coeva in mezza pelle marrone scuro, piatti in percallina color vinaccia con angoli in pelle,
sguardie in carta seta bianca.
Buono stato conservativo.
77. ADDISON, Thomas Richards. American scenery, illustrated. New York, Leavitt and
Allen, 1854.
€ 1.050
In-4°, 310 pagg. num. inclusi l’occhietto e il secondo frontespizio.
Occhietto, frontespizio, testo in inglese, elenco delle illustrazioni, prefazione, indice, 32 tavole incise su acciaio (compreso il primo frontespizio interamente inciso e figurato a piena pagina con titoli), fuori testo e tutte protette da velina di protezione originale, raffiguranti vedute e scorci americani.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in piena pelle marrone, bei fregi e belle cornici
nere impresse a secco con titoli in oro al centro dei piatti anteriore e posteriore, dorso decorato con ferri impressi a secco ed in rilievo e titoli in oro,
foglio di guardia anteriore con dedica manoscritta, tagli dorati.
Suggestiva opera iconografica e descrittiva degli Stati Uniti d’America,
ideata da Thomas Richard Addison (*1820 - †1900), in prima edizione,
completa di tutte le tavole ed in perfetto stato di conservazione.
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78. WILLS, Alfred. Wanderings among the high Alps. Londra, Richard Bentley, 1856.
€ 950
In-8°, XVIII pagg. num. inclusi l’occhietto e il
frontespizio, 1 c. non num., 384 pagg. num.
Occhietto, frontespizio, testo in inglese, dedica
dell’autore a Auguste Balmat, prefazione, indice,
errata, 4 tavole eseguite in litografia a due tinte,
fuori testo e a piena pagina, raffiguranti paesaggi
di montagna e alpinisti, appendice in fine.
Completo.
Legatura restaurata in tela percallina verde, decorazioni floreali impresse a secco ai piatti, dorso
originale applicato ed ornato con fregi e titoli in
oro, sguardie nere, tagli non perfettamente rifiniti.
Alfred Wills (*Birmingham 1828 - †Londra 1912) magistrato, scrittore e alpinista, fu presidente
dell’Alpine Club dal 1862 al 1864. Le sue opere, caratterizzate da una nuova sensibilità e visione
positiva nei confronti della montagna, sono considerate una pietra miliare per l’alpinismo: Nel 1856
dedica il suo maggior successo Wanderings among the High Alps, alla guida alpina Balmat, con la quale
effettuò l’ascensione al Monte Bianco.
Prima edizione. Ricercata opera per l’aspetto iconografico.
Buono stato conservativo dell’opera.
cfr. Perret 4582.
79. DUCOMMUN, Jules-César. Un excursion au Mont-Blanc. Ginevra, Librairie Georg,
1859.
€ 450
In-8°, 32 pagg. num. incluso il frontespizio
Frontespizio, testo in francese, in fine 3 deliziose tavole eseguite in litografia (la prima con due vedute) firmate F.C. (Francio Chomel), raffiguranti
l’ascesa al Dôme, Rochers Rouges e all’Aguille de Goûter.
Completo.
Brossura editoriale con titoli inseriti entro cornice tipografica.
Relazione, in seconda edizione, dedicata alla salita al Monte Bianco,
arricchita da tre tavole firmate. Il contenuto è equivalente alla prima
dell’anno precedente.
Esemplare intonso in buono stato conservativo.
cfr. Perret 1417.
48
80. TUCKETT, Elizabeth. How we spent the summer or a voyage en zig zag in Switzerland and Tyrol. Londra, Longman, Green, Longman, Roberts and Green 1864.
€ 1.100
In-folio oblungo, 3 cc. non num. incluso il frontespizio, 40 cc. num.
Frontespizio figurato animato da molti personaggi, testo in inglese, elenco dei personaggi, una
carta geografica, ogni carta è composta da sei o
più vignette commentate.
Completo.
Legatura editoriale di in cartonaggio arancione
figurato, dorso in pelle bordeaux.
Seconda edizione di questo pittorico album
eseguito in litografia e realizzato con vignette
commentate. L’itinerario nella parte italiana
si snoda tra i più bei paesaggi di montagna del
Tirolo e delle Dolomiti venete. Impresso come
fosse un manoscritto, è molto simile agli album di Rodolphe Töpffer.
Buona conservazione.
cfr. Perret 4341.
81. BERNARDI, Jacopo - SANTINI, Pietro. Pinerolo e circondario. Vedute principali
fotografiche con illustrazioni storiche. Pinerolo, Giuseppe Chiantore, 1865.
€ 3.600
In-folio oblungo, 2 cc. non num. incluso il frontespizio, 192 pagg. num., 1 c. non num., XXIV tavole
num.
Frontespizio figurato con piccola foto della città di Pinerolo, dedica degli editori ai Rappresentanti del
Municipio di Pinerolo, notizie storiche scritte da Jacopo Bernardi, accompagnano il testo 24 interessanti fotografie originali all’albumina di Pietro Santini, applicate su cartoncino all’epoca, tutte eseguite
con “macchina da campagna” in prospettiva frontale, alcune protette da veline originali, indici in fine.
Legatura in mezza pelle verde coeva, piatti in tela percallina verde, tassello romboidale contenente
il titolo impresso in oro al centro del piato anteriore, dorso con filetti, ricche decorazioni fitomorfe
e titolo in oro.
Completo.
Questo album su Pinerolo e dintorni, eseguito nei primi anni della storia fotografica e presentato
da Jacopo Bernardi, mise in evidenza il laboratorio di Santini.
Pietro Santini, padre (*Firenze 1824 - †Pinerolo 1889) esercitò la professione di fotografo nel capoluogo toscano. Più tardi, a Pinerolo fondò uno studio, prima in via del Seminario (che più tardi prenderà
il nome di via Sommelier),
continuando a mantenere, per
alcuni anni, ancora la sede fiorentina di via dei Banchi. Nel
1865 si trasferì in via Saluzzo
e nello stesso anno fu nominato membro della Società Fotografica Italiana.
Una favorevole recensione
apparsa sulla Gazzetta di Saluzzo nel 1865 dà rinomanza
49
al lavoro di Santini “Le vedute sono scelte con raro accorgimento di artista, e alcune presentano, fedelmente ritratti, i più splendidi paesaggi che genio di pittore potrebbe sognare…”
L’album fu donato ad Umberto I di Savoia (*Torino 1844 - †Monza 1900) per le nozze con Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia (*Torino 1851 - †Bordighera 1926) nel 1868.
Santini nel 1884, partecipò all’Esposizione Nazionale di Torino e nel 1891 fu nominato da Umberto
I Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia. L’attività dello studio passò al figlio, anch’egli di nome
Pietro (1872-1917), fino al 1917, nella sede di viale Vittorio Emanuele II.
Ottima conservazione delle foto.
82. WEY, Francis. La Haute Savoie. Récits de voyage e d’histoire. Parigi, Hachette - Ginevra, Terry, Pilet & Cougnard, 1866.
€ 8.200
In-folio grande, opera in 2 volumi.
I volume: 4 cc. non num. incluso il frontespizio, 1
tavola, 46 pagg. num.
Frontespizio in caratteri rossi e neri con veduta
del castello di Annecy, dedica a “A Son Altesse le
Prince Imperial”, 23 tavole disegnate ed eseguite
in litografia a due tinte da Henry Terry, raffiguranti località, castelli, panorami montuosi e lacustri
dell’Alta Savoia, ognuna accompagnata da testo
descrittivo in francese.
II volume: occhietto, continuazione della numerazione da pag. 47 a pag. 119.
Occhietto, 27 tavole disegnate ed eseguite in litografia a due tinte da Henry Terry, raffiguranti località, castelli, panorami montuosi e lacustri dell’Alta Savoia, seguite da testo in francese.
Completo.
Legature dell’epoca in mezza pelle marrone, piatti in tela percallina color mattone, con cornici imprese
a secco, dorsi a 6 comparti con filetti, titoli e numerazione in oro, sguardie marmorizzate.
Prima edizione illustrata con 50 splendide tavole litografiche, del pittore paesaggista e litografo
Henry Terry (*1818 - †1880). Il testo apparve un anno prima presso Hachette.
Ottima conservazione dell’esemplare a grandi margini. Minime fioriture marginali nelle pagine di testo.
cfr. Perret 4548; ACL 335; Mathws 319.
83. TEJA, Casimiro. Da Torino a Roma. Ventitré anni di viaggio. Torino, 1871.
€ 680
In-8° a leporello (cm 18 x 360), una nota a stampa firmata con timbri e 29 litografie originali di Casimiro Teja.
Litografia a fisarmonica, della lunghezza di
metri 3,60, la quale illustra il periodo del
Risorgimento “Ventitré anni di viaggio”,
dal 1848 al 1871, dai primi moti, attraverso
Torino capitale d’Italia, poi Firenze e alla
definitiva proclamazione di Roma capitale.
Con questa tavola Teja illustra in forma
umoristico-caricaturale il cammino risorgimentale degli italiani, con una filastrocca
50
alfabetica lungo tutta la parte inferiore.
Completo.
Legatura editoriale con titoli e vignetta litografica al piatto anteriore, al piatto posteriore pubblicità
editoriali, la scritta in tonalità rossa “Da Torino a Roma” lungo tutto il dorso.
Casimiro Teja, disegnatore nato a Torino nel 1830 e morto nel 1897, dopo aver seguito in patria i corsi
dell’Accademia Albertina, divenne noto come caricaturista, collaborando con il Fischietto e ad altri
giornali umoristici. Ottenne gran successo solo dopo il 1856, quando passò al Pasquino, fondato l’anno
precedente da Cesana e Piacentini. Tre anni dopo ne divenne il direttore.
Rara storia del Risorgimento arricchita da eroi popolari: Gianduia, del quale oggi rimane l’immagine esteriore, legata al carnevale, al cioccolato e al vino, eppure la sua storia gloriosa s’intreccia con
quella del nostro Risorgimento, in quanto simbolo del popolo piemontese. Cavour con il suo panciotto
e gli occhialini, l’immancabile Garibaldi, Massimo d’Azeglio con i suoi impertinenti baffetti e molti
altri personaggi.
Esemplare completo della legatura che nei pochi esemplari riscontrati risulta mancante. Piccolo
restauro all’angolo superiore sinistro del cartonaggio editoriale.
84. COVINO, Andrea. De Turin à Chambéry ou les Vallées de la Dora Riparia et de
l’Arc et le tunnel des Alpes Cottiennes. Torino, Luigi Beuf, 1872.
€ 800
In-8°, 1 tavola rip., X pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il frontespizio, 196 pagg.
num. (ultima bianca), 1 c. non num., 1 tavola rip.
Occhietto con timbro di appartenenza, frontespizio, testo in francese, prefazione, numerose xilografie nel testo, 5 carte geografiche fuori testo, di
cui 4 più volte ripiegate.
Completo.
Legatura in brossura editoriale figurata con titoli
in caratteri rossi e neri, tagli con barbe.
Quarta edizione della traduzione francese. La
prima è del 1871.
Importante guida storico-documentaria, corredata da molte incisioni e interessanti carte geografiche.
Esemplare con barbe. Due piccole mancanze agli angoli superiori della brossura.
cfr. Perret 1156.
85. Souvenir d’Italie. Turin. Torino, Gio. Batt.ª Maggi, 1873 - 1878.
€ 380
In-8° a leporello (cm 211 x 17), 18 fotografie originali.
L’album raccoglie 18 fotografie originali all’albumina, applicate su cartoncino, eseguite presso l’editore Giovanni Battista Maggi tra il 1873 e il 1878 e venduto a Genova in piazza Corvetto 1 presso
Gaetano A. Costa (come si evince dal timbro impresso al verso di alcune foto).
Interessanti vedute di scorci torinesi, alcune
con titoli manoscritti nella parte inferiore: panorama della città preso dal Monte dei Cappuccini,
Stazione Centrale e piazza Carlo Felice, palazzo
Reale, palazzo Madama, Sala d’Armi, piazza Castello con la Statua dell’Alfiere, Galleria Subalpi-
51
na, piazza Carignano, via Po, il castello del Valentino, convento e Monte dei Cappuccini, ecc.
Si notano in questi scatti le trasformazioni urbanistiche, sociali e culturali che hanno caratterizzato gli ultimi anni dell’Ottocento.
Abbiamo attribuito un range di data di esecuzione dell’album, tra il 1873 e il 1878, per i seguenti motivi
di riferimento alle fotografie: Nel 1869 la comunità ebraica, per mancanza di fondi, fece terminare i
lavori della Mole Antonelliana, inizialmente concepita come nuovo tempio israelitico e in una raffigurazione troviamo la struttura con un il tetto piatto provvisorio. I Murazzi sono stati progettati e costruiti
dopo il 1873 dall’ Ing. Tommaso Prinetti e in una delle foto compaiono appunto i Murazzi (opera di
contenimento fluviale con strada lungo fiume e scale di accesso).
Custodia editoriale in percallina color tortora con titolo impresso in oro al piatto anteriore.
Ottimo stato conservativo.
86. VIOLLET-LE-DUC, Eugène Emmanuel. Le Massif du Mont Blanc. Parigi, J. Baudry,
1876.
€ 700
In-8° grande, XV pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 280
pagg. num.
Occhietto, frontespizio, testo in francese, introduzione, 112 figure incise su legno e 16 tavole fuori testo (che seguono la numerazione delle
figure inserite nel testo), indici in fine.
In questo esemplare manca la grande carta geografica.
Legatura coeva in mezza pelle verde scuro, piatti e sguardie marmorizzate, dorso a 5 comparti con titoli impressi in oro, tagli punteggiati.
Opera rara è sovente mancante della carta geografica perché contenuta
a parte dentro custodia editoriale.
Edizione originale.
L’architetto francese Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc (*Parigi 1814
- †Losanna 1879) è conosciuto soprattutto per i suoi restauri di edifici
medioevali, in particolare per quello della cattedrale di Notre-Dame.
Manifestò inoltre un grande interesse per la montagna, la geologia,
l’anatomia, la botanica e la mineralogia. Nel presente trattato viene
studiata in modo approfondito la struttura geodesiaca del massiccio e
vengono riportati e disegnati i rilievi ai tempi primitivi della loro formazione.
Buono stato conservativo dell’opera.
cfr. Perrett 4481; ACL 326; Rean 176.
87. DAVID, J. Villa della Regina. Torino, 1877
- 1878.
€ 3.200
In-folio oblungo, album contenente 14 fotografie originali all’albumina, applicate su robusto cartoncino,
realizzate dal fotografo parigino J. David. La prima
pagina ospita 1 incisione originale su acciaio, impressa da A. H. Payne nel 1840 circa, raffigurante la città
di Torino vista dalla Villa della Regina.
Legatura siglata in basso a destra “J.David, 50 rue
Gravel, Levallois, Paris”, in piena tela percallina verde scuro, piatti arricchiti da spighe agli angoli, titolo
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impresso in oro su quello anteriore, scritta “Album” in oro al dorso, sguardie in carta seta bianca, tagli
dorati, tracce di fermagli in ottone.
Interessante escursione fotografica raffigurante Villa della Regina situata sulla collina di Torino.
Le foto illustrano, per la quasi totalità, gli esterni e i dettagli della Villa della Regina all’epoca.
Curiosa è la parte che ritrae le allieve dell’Istituto Nazionale per le Figlie dei Militari Italiani
(Ente dedicato alla cura, all’educazione e all’istruzione professionale delle figlie dei militari in condizioni di bisogno). L’Istituto, per il quale fu probabilmente realizzato questo unico album, venne fondato
nel 1866 per iniziativa della Marchesa Maria Luisa del Carretto di Santa Giulia con il contributo di
Vittorio Emanuele II (1820-1878). Nel 1868, in attesa del completamento della sistemazione della Villa
Della Regina, donata da Vittorio Emanuele II, avvenne l’inaugurazione ufficiale nell’ex convento delle
Cappuccine, oggi scomparso, in Via Roma 28 angolo via dell’ Arcivescovado. Nel 1869 viene inaugurata la sede principale alla Villa della Regina e negli anni a seguire ebbe un continuo spostamento e
ridimensionamento, fino alla scomparsa definitiva nel 1982.
Affascinante testimonianza fotografica torinese, non descritta e riscontrata in testi o fonti consultate, di
poco posteriore al celebre album realizzato dal fotografo Le Lieure.
Buono stato di conservazione dell’insieme.
88. GORRET, Amé - TEJA, Casimiro. Victor Emanuel sur les Alpes. Torino, F. Casanova,
1878.
€ 750
In-16°, 99 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 pag. non
num., 1 carta geografica rip.
Occhietto, frontespizio con marca tipografica in caratteri rossi e neri,
dedica di Gorret ad Alessandro Emilio Martelli, dedica al Cav. R. H.
Budden, 8 litografie fuori testo e a piena pagina raffiguranti Vittorio
Emanuele II in tenuta da caccia, scene venatorie, l’accampamento di
Orvieille, il castello di Sarre, paesaggi, ecc., il tutto eseguito da Casimiro Teja, cui si debbono anche i capilettera, le graziose testatine e i
finalini, in fine indice e 1 carta geografica della Valle d’Aosta più volte
ripiegata.
Completo.
Legatura in brossura editoriale, al piatto anteriore filetto rosso inquadrante il titolo in caratteri rossi e neri e una xilografia raffigurante il
sovrano a cavallo, altra vignetta al centro del piatto posteriore. Ex-libris
al controopiatto anteriore.
Prima edizione di quest’opera dedicata a Vittorio Emanuele II,
grande amante della caccia e della montagna, arricchita dalle deliziose litografie di Casimiro Teja (*Torino 1830 - †1897) e da una carta geografica.
Gorret (*Valtournenche 1836 - †Saint-Pierre 1907), presbitero e alpinista italiano, il 1° agosto del 1861
(lo stesso anno in cui ricevette gli ordini) mentre saliva a Champorcher incontrò il Re Vittorio Emanuele II di Savoia (*Torino 1820- †Roma 1878), ed intesse subito una grande amicizia in seguito alla
passione comune per la montagna.
Esemplare in perfetto stato conservativo.
cfr. Perret 1988; ACL 131; A. Peyrot, Valle d’Aosta nei secoli I 362.
53
89. YRIARTE, Charles. Venise. Histoire-art-industrie-la ville-la vie. Parigi, J. Rothschild,
1878. € 1.050
In-folio, XII pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1
c. non num., 328 pagg. num.
Occhietto, frontespizio con grande cornice istoriata contenente
titoli in caratteri rossi e neri, numerosi capilettera, testatine e
finalini, testo in francese, sommario, 525 illustrazioni, comprese 50 fuori testo e alcune a colori, raffiguranti: paesaggi, chiese, palazzi, personaggi, monumenti, statue, ritratti,
ecc., indici in fine.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in piena tela percallina rossa,
piatto anteriore riccamente decorato con impressioni in oro e
nero, cornice a triplo filetto con angoli floreali che racchiude
altrettanti cornici, titoli centrali e immagine di imbarcazione, al
piatto posteriore cornice a più filetti in oro che racchiude raffigurazione di un angelo con corona e bandiere, dorso in pelle
rossa a 6 comparti entro ognuno dei quali si trovano decorazioni fitomorfe e titoli dorati, sguardie in carta seta bianca, tagli
dorati.
Charles Yriarte (*Parigi 1832 - †1898) scrittore francese con origini spagnole, studiò architettura e nel
1856 divenne ispettore degli edifici. Successivamente si arruolò nell’esercito spagnolo per lavorare
in le “Monde Illustré”, per questo giornale viaggiò molto in Spagna e in Italia e nel 1862 ne divenne
editore. Dal 1871 dedicò il suo tempo ai viaggi.
Ottimo esemplare.
90. VERNE, Jules. Parigi, Bibliothèque d’Éducation et de Récréation J. Hetzel - Collection
Hetzel, 1880 circa - 1902.
€ 280 - 680
Jules Verne, italianizzato in Giulio Verne,
(Nantes 1828 - Amiens 1905) scrittore di
storie per ragazzi, è oggi considerato tra i
più influenti autori di romanzi scientifici
e padre della moderna fantascienza.
Diffusi in Francia e in Inghilterra nella
seconda metà dell’Ottocento, i cartonnages, destinati perlopiù a libri per l’infanzia, libri premio, strenne, almanacchi,
erano per la maggior parte coperti in tela
e in carta. La decorazione veniva sempre
eseguita mediante placca. Molti cartonnages privilegiano soggetti figurativi.
Sono ricercate dai collezionisti le edizioni Hetzel su tela sovente rossa con motivi
policromi, che danno il nome alle varie
serie con i loro soggetti.
54
•
Voyages et aventures du Capitaine Hatteras. Les Anglais au
Pôle Nord - Le Désert de
Glace.
In-4°, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 468
pagg. num. (ultima bianca).
Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina,
frontespizio con vignetta, testo in francese, 150 illustrazioni xilografiche nel testo di Riou, indice in fine.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo
rosso, del tipo “à la bannière” (anche conosciuta come cartonnage bicolore au ballon), realizzata da Lenègre su disegno
di Souze. Piatto anteriore con titolo in oro inserito entro ampio
drappo blu e intorno illustrazioni impresse in oro e nero raffiguranti animali esotici, palloni aerostatici, un battello e una locomotiva, dorso con filetti, riquadri con volute ornamentali e titoli,
il tutto in oro, marca tipografica centrale e ferri impressi a secco
al piatto posteriore, sguardie marmorizzate, tagli dorati.
Poche volte Verne ha chiuso i suoi libri con un episodio tragico
come la pazzia del capitano Hatterras; e l’atmosfera da incubo
che accompagna tutta la vicenda fa di questo uno dei migliori
romanzi ispirati alle imprese polari.
Buona conservazione dell’esemplare.
cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 111;
Gondolo Della Riva.
•
Les Enfants du Capitaine Grant.
In-4°, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 624
pagg. num.
Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina,
frontespizio con vignetta, testo in francese, nel testo 172 illustrazioni di Riou incise da Pannemaker, tavola delle materie in fine.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, del tipo “à la bannière”
(anche conosciuta come cartonnage bicolore au ballon), realizzata da Lenègre su disegno di Souze, (la prima edizione in cartonaggio policromo è del 1876, su fondo blu cobalto). Al piatto anteriore titolo in oro inserito entro ampio drappo blu e intorno illustrazioni impresse in oro e nero raffiguranti animali esotici, palloni aerostatici, un battello e una locomotiva, dorso con filetti, riquadri
con volute ornamentali e titoli, il tutto in oro, marca tipografica centrale e ferri impressi a secco al
piatto posteriore, sguardie azzurre, tagli dorati.
Buono stato conservativo della legatura e dell’opera in generale.
cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 111; Gondolo Della Riva.
Vingt Mille Lieues sous les Mers.
In-4°, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 434 pagg. num., 5 cc. non num.
Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina, frontespizio figurato con vignetta,
testo in francese, 111 illustrazioni xilografiche nel testo di Hildibrand, su disegni di De Neuville e
Riou, in fine tavola delle materie e catalogo editoriale.
Completo.
Perfetta legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, del tipo “au po-
•
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trait collé”, realizzata da Lenègre su disegno di Souze. Piccolo
ritratto fotografico di Verne inclinato al centro del piatto anteriore, tutt’intorno mongolfiere, il battello volante di Robur il Conquistatore, piante e animali esotici, strumenti nautici e scientifici
e il titolo, dorso figurato con un faro e scene a carattere nautico e
titoli, al piatto posteriore marca editoriale e fregi ornamentali in
nero, sguardie azzurre, tagli dorati. All’angolo inferiore destro
del contropiatto posteriore etichetta del tempo della libreria torinese Casanova.
Ottima conservazione della legatura polycrome e dell’opera in
generale.
cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 111;
Gondolo Della Riva.
•
Face au drapeau - Clovis Dardentor.
In-4°, 2 parti in un volume.
1ª parte: 4 cc. non num. inclusi il doppio occhietto e il doppio
frontespizio, 222 pagg. num. (ultima bianca).
Primo occhietto, primo front. figurato con due vignette, secondo occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina e velina di protezione originale, secondo front. con vignetta, testo
in francese, 42 illustrazioni di L. Benett e 6 tavole cromotipografiche fuori testo e a piena pagina,
indice in fine.
2ª parte: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 244 pagg. num., 4 cc. non num.
Occhietto con dedica autografa dell’autore ai suoi piccoli figli, impressa, al verso xilografica a
piena pagina e velina di protezione originale, frontespizio con vignetta, testo in francese, 45 illustrazioni di L. Benett e 6 tavole cromotipografiche fuori testo e a piena pagina, in fine indice e
catalogo editoriale.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, del tipo “à le mappemonde” (anche conosciuta come au globe doré), firmata da Engel. Nella parte superiore il titolo appeso
alle catene dorate e nella parte inferiore la dicitura “Voyages Extraordinaires” impressa in nero
entro globo terrestre dorato, arricchiscono il piatto palloni aerostatici, ancore e strumenti nautici,
dorso figurato con un faro e scene a carattere nautico e titoli, al piatto posteriore marca editoriale
e fregi ornamentali in nero, sguardie azzurre, tagli dorati. All’angolo superiore destro del contropiatto posteriore etichetta del tempo della libreria torinese Casanova.
Prima edizione collettiva illustrata dei due romanzi, contemporanea all’edizione originale in-8°
grande.
Buono stato conservativo.
cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 67; Gondolo Della Riva.
•
L’Ile Mystérieuse.
In-4°, 3 c. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 616 pagg. num.
Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina, raffigurante la brossura originale della prima edizione dell’opera (1874), frontespizio figurato con vignetta, testo in francese, 1
pianta dell’Isola Lincoln con al verso il ritratto di Verne, 154 illustrazioni xilografiche nel testo di
Barbant, su disegni di Jules Férat, in fine tavola delle materie.
Completo.
Perfetta legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, firmata da Engel,
(la prima edizione in cartonaggio policromo è del 1894), piatto anteriore riccamente figurato con
i titoli in oro, piatto posteriore con cornice a più filetti impressa in nero, contenente grande marca
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tipografica centrale, dorso riccamente decorato, sguardie azzurre, tagli dorati, antica nota di appartenenza al foglio di guardia
anteriore.
Ottimo esemplare in perfetta legatura polycrome, di grande fascino per le incisioni che illustrano l’opera, frutto della maestria
del conosciuto e abile artista Férat.
cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 67;
Gondolo Della Riva.
•
Le Village Aérien - Les Histoires de Jean-Marie Cabidoulin.
In-4°, 2 parti in un volume.
1ª parte: 4 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 234
pagg. num., 1 c. non num.
Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina,
frontespizio figurato con vignette, testo in francese, adornano il
testo molte xilografie di George Roux, 6 tavole cromotipografiche fuori testo e a piena pagina e 1
carta geografica, in fine indice.
2ª parte: 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 218 pagg. num., 1 c. non num.
Occhietto con al verso illustrazione xilografica a piena pagina, frontespizio con vignetta, testo
in francese, xilografie di George Roux nel testo, 6 tavole cromotipografiche fuori testo e a piena
pagina e 1 carta geografica, in fine indice.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in percallina policroma su fondo rosso, del tipo “à le mappemonde” (anche conosciuta come au globe doré), firmata da Engel. Nella parte superiore il titolo appeso
alle catene dorate e nella parte inferiore la dicitura “Voyages Extraordinaires” impressa in nero
entro globo terrestre dorato, arricchiscono il piatto palloni aerostatici, ancore e strumenti nautici,
dorso figurato con un faro e scene a carattere nautico e titoli, al piatto posteriore marca editoriale e
fregi ornamentali in nero, sguardie azzurre, tagli dorati.
Ottima conservazione della legatura polycrome e dell’opera in generale.
cfr. Flety Julien, Dictionnaire des relieurs français, pag. 67; Gondolo Della Riva.
91. BUTLER, Samuel. Alps and Sanctuaries of Piedmont and the Canton Ticino. Londra, David Bogue, 1882.
€ 700
In-8°, VIII pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 376 pagg. num., 1 c. non num.
Occhietto, 1 tavola incisa all’acquaforte protetta da velina originale, frontespizio con ovale contente Santa Maria della Neve, testo
in inglese, prefazione, indice, introduzione, numerose illustrazioni
xilografiche nel testo, in fine pagina di pubblicità editoriale.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in tela percallina marrone, al piatto anteriore e posteriore raffigurazione della Sacra di San Michele costruita
sullo sperone roccioso del monte Pirchiriano, con titoli in oro e nero
sui piatti, dorso titolato, sguardie in carta azzurra.
Seconda edizione di questa guida illustrata agli edifici religiosi
del Piemonte e del Canton Ticino. In questo diario di viaggio, lo
scrittore inglese Samuel Butler (*Langar Rectory 1835 - †Londra
1902), oltre a descrivere i posti che visitò nel corso di diverse estati,
scrisse riflessioni personali sulle genti, gli atteggiamenti religiosi e
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le tradizioni locali. Accanto al testo troviamo i suoi schizzi che ci fanno ripercorrere e assaporare la
tranquillità di incantevoli luoghi. La prima edizione apparve nel 1881.
Ottima conservazione.
cfr. IT\ICCU\RML\0142869
92. COLLODI, Carlo. Le avventure di Pinocchio: Storia di un burattino. Firenze, Felice
Paggi, 1883.p.a.r.
In-8° piccolo, 236 pagg. num. inclusa l’antiporta e il frontespizio.
Antiporta figurato con Pinocchio in primo piano e figure ai
lati, frontespizio, 62 illustrazioni xilografiche nel testo eseguite da Enrico Mazzanti, compresa quella a piena pagina
in antiporta.
Completo.
Brossura originale figurata con titoli entro bordura tipografica. Cofanetto rigido in carta marmorizzata con tassello contenente la scritta “Pinocchio 1883”.
«C’era una volta...- Un re! - diranno subito i miei piccoli
lettori. No ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un
pezzo di legno…» così inizia la fiaba dello scrittore e giornalista italiano Carlo Collodi (Carlo Lorenzini all’anagrafe)
(*Firenze 1826 - †1890), illustrata da Enrico Mazzanti (*Firenze 1850 - †1910).
Prima e introvabile edizione di questo celebre libro
italiano per bambini e per
adulti, apparso inizialmente e parzialmente a puntate,
nelle prime tre annate del
“Giornale dei Bambini”, tra
il luglio del 1881 e il gennaio
1883. Fu ristampato innumerevoli volte, in considerazione del grande successo
ottenuto negli anni, illustrato
dai più importanti artisti del
mondo del novecento e tradotto in tutte le lingue.
Esemplare ben conservato
con minimo segno di brunitura uniforme al frontespizio e su poche carte e due
strappi (1,5 e 2 cm.) ben
restaurati tra le pagine.
cfr. Parenti, Prime edizioni
italiane, pag. 316.
58
93. DAL VERME, Luchino. Giappone e Siberia. Note d’un viaggio nell’estremo Oriente
al seguito di S.A.R. il Duca di Genova. Milano, F.lli Treves, 1885.
€ 950
In-folio, 4 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 488
pagg. num. (ultima bianca).
Occhietto, frontespizio con marca tipografica in caratteri rossi e neri,
prefazione alla prima edizione, 229 incisioni di cui 60 a piena pagina, molte carte geografiche nel testo e 3 fuori, comprese 2 eseguite in
litografia, più volte ripiegate e acquerellate a mano all’epoca, raffiguranti: la prima carta l’itinerario da Tokio a Kiyoto e Osaka attraverso
il Giappone, la seconda carta l’itinerario attraverso la Siberia dal Mar
del Giappone a San Pietroburgo, indice delle incisioni in fine.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in tela percallina rossa, piatto anteriore
ornato con ricche cornici vegetali impresse in nero, che mettono in
risalto il grande titolo contornato da ferri e draghi impressi in oro,
cornice impressa a secco al piatto posteriore, dorso con titolo dorato
e fregi floreali nero e oro, sguardie marmorizzate.
Prima edizione illustrata del viaggio in Giappone e in Siberia, compiuto da Del Verme a bordo
della pirocorvetta ad elica della Real Marina, Vettor Pisani.
Luchino Dal Verme (*Milano 1838 - †Roma 1911), militare, scrittore e uomo politico italiano. Capitano
durante la terza guerra d’indipendenza, raggiunse il grado di tenente maggiore. Deputato al Parlamento
dal 1896, fu sottosegretario alla guerra e poi ministro nel gabinetto di Rudinì. Lasciò il servizio militare
nel 1898 per continuare la vita politica.
L’opera si presenta in buono stato di conservazione. Qualche minima brunitura tipica della carta.
94. CUNNINGHAM, Carus Dunlop - ABNEY, William De Wiveleslie. The Pioneers of
the Alps. Londra, Sampson Low, Marston, Searle e Rivington, 1887.
€ 1.350
In-folio, X pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 c. non
num., 287 pagg. num., 1 pag. non num.
Occhietto, frontespizio con vignetta, testo in inglese, dedica al Membro Onorario dell’Alpine Club Francis Ottiwell Adams, prefazione,
contenuti e elenco di chi ha contribuito all’opera, numerose illustrazioni nel testo, alcune a piena pagina e 23 tavole di ritratti in héliogravure (o fotoincisione) fuori testo, tutte protette da veline parlanti,
esteso indice in fine.
Completo.
Legatura coeva in piena tela percallina rossa, titoli impressi in oro al
piatto anteriore e lungo tutto il dorso, tagli non perfettamente rifiniti.
Prima edizione, interessante e unica sotto l’aspetto iconografico. Le
fotoincisioni, di alta qualità e definizione, mostrano i ritratti dei
pionieri dell’alpinismo. È stata minuziosamente curata da Carus
Dunlop Cunningham e da William De Wiveleslie Abney.
Lo scienziato inglese Abney (*Derby 1843 - †Folkestone 1920) si occupò di chimica e di ottica fotografica e con altri studiosi inventò, tra il 1878 e il 1879, un’emulsione rapida che rese possibile la fotografia
istantanea, inoltre nel 1880 inventò l’idrochinone, il rivelatore ancora oggi usato.
Ottima conservazione delle tavole e dell’opera in generale.
cfr. Perret II 1173.
59
95. LAURIE, André. Les exilés de la terre. Parigi, J. Hetzel, s.d. (1888).
€ 750
In-4°, 2 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 406 pagg.
num, 5 cc. non num.
22 xilografie fuori testo.
Occhietto figurato a piena pagina al verso, frontespizio con vignetta
tipografica, testo in francese, 79 immagini disegnate da George Roux,
comprese 22 fuori testo, indice e pubblicità editoriali in fine.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in piena tela percallina rossa, piatto anteriore riccamente decorato con illustrazioni e scritte impresse in oro,
nero, rosso, grigio e blu, in primo piano è raffigurato un personaggio che scruta il cielo attraverso un cannocchiale, al piatto posteriore
marca tipografica centrale impressa in nero, dorso figurato con titoli,
sguardie blu, tagli dorati.
Edizione originale di romanzo anticipatore dei viaggi nello spazio,
del giornalista, scrittore e politico francese André Laurie, pseudonimo
di Paschal Grousset (*Corte 1844 - †Saint-Mandé 1909). Collaboratore di Jules Verne, scrisse romanzi firmandosi con un diverso nome, poiché essendo anarchico era
ricercato dalle autorità francesi. Il racconto cerca fantasticamente di avvicinare la luna alla terra per
sfruttare i suoi minerali e a tale scopo costruisce nel Sahara, una gigantesca elettrocalamita. L’effetto
però risulta opposto al previsto, perché la calamita ed un pezzo del Sahara vengono proiettati sulla luna.
Ottima conservazione.
96. CARLE, Giuseppe. Le origini del diritto romano. Ricostruzione storica dei concetti
che stanno a base del diritto pubblico e privato di Roma. Torino, Fratelli Bocca Editori,
1888.
€ 400
In-8°, 2 parti in 2 volumi.
1ª parte: front., 352 pagg. num.
Frontespizio con marca tipografica, qualche appunto manoscritto a lapis qua e là nel testo.
2ª parte: VIII pagg. num. incluso il frontespizio, continuazione della numerazione da pag. 353 a pag.
633.
Frontespizio con marca tipografica, dedica al Rettore dell’Università di Bologna, prefazione, postille
manoscritte a lapis, esteso indice in fine.
Completo.
Legature in mezza pelle viola dell’epoca con piatti in carta marmorizzata, dorsi con titoli impressi in
oro, titolo manoscritto a china al foglio di guardia anteriore del primo volume.
Il filosofo italiano Giuseppe Carle (*Chiusa di Pesio 1845 - †Torino 1917) insegnò filosofia del diritto
all’Università di Torino dal 1872 alla sua morte. Fu presidente dell’Accademia delle Scienze di Torino, socio dell’Accademia Dei Lincei, senatore e esponente del positivismo italiano.
Buono stato conservativo dell’opera.
60
97. LALLEMAND, Charles. Tunis et ses environs. Parigi, Ancienne Maison Quentin,
1892.
€ 600
In-folio, 3 cc. non num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 246
pagg. num. (ultima bianca), 1 c. non num.
Occhietto, frontespizio con marca tipografica in caratteri rossi e neri,
testo in francese, dedica dell’autore al Ministro Massicault, 150 illustrazioni a colori nel testo di varie dimensioni di Charles Lallemand,
raffiguranti belle vedute, moschee, abitazioni, personaggi, ecc., in
fine indice e marca tipografica centrale sull’ultima carta.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in piena tela percallina azzurra, piatti riccamente decorati con molteplici cornici impresse in oro e nero con
titoli sempre in oro, dorso a 6 comparti formati da filetti che limitano
volute e foglie collegate e titoli in oro, sguardie grigie, tagli dorati.
Nuova edizione, la prima edizione è del 1890.
Dettagliato viaggio in Tunisia, dove vengono descritti, raffigurati
e approfonditi, diversi argomenti: folcrore, costumi, i luoghi, le
usanze, ecc.
Charles Lallemand (*1826 - †1904) scrittore e disegnatore, fondò nel 1903 la rivista “La vigne et le
vin en Gironde” e scrisse diversi libri durante i suoi viaggi in Africa del Nord, in particolare in Tunisia.
L’opera si presenta in buono stato di conservazione.
cfr. Dictionnaire de biographie des hommes célèbres de l’Alsace, 1910.
98. BRISAY, Enrico De - SALGARI, Enrico - JOB. Spada al vento. Torino, G. B. Paravia
& C., s.d. (1895).
€ 680
In-4°, 269 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 1 pag.
non num.
Occhietto, antiporta e frontespizio figurati, molte illustrazioni nel testo, alcune a piena pagina incise da Michelet su disegni di Job, indice
dei capitoli in fine.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in tela rossa, figurata con illustrazione
policroma raffigurante uomini infilzati da una spada e titoli attorno,
cornice impressa a secco al piatto posteriore, dorso con titoli e figura
di uomo in uniforme, tagli rossi. Foglio di guardia anteriore con timbro di possesso e ex-libris disegnato da Antonio Rubino.
Romanzo avventuroso, in prima edizione italiana. La prima
parte dell’opera è ambientata a Torino, presso la locanda “il Toro
d’Argento”. La conclusione della vicenda avviene al castello di Avigliana.
Le tavole sono di Job, creativo illustratore di libri per la gioventù,
pseudonimo di Jacques-Marie-Gaston Onfray De Bréville (*1858 †1931).
L’incisione finale (al verso della pag. 269) potrebbe anche essere interpretata come autoritratto umoristico di Salgari, con due teste innestate su busti a forma di penne.
Salgari, a quell’epoca già molto conosciuto, oltre che costituire un formidabile traino, poteva essere anche una garanzia. Attenzione, Enrico, non Emilio Salgari. E qui si può fantasticare finché si vuole. Si sa
61
con quale spregiudicatezza Salgari ricorresse a pseudonimi per firmare le sue opere quando si trattava
di aggirare il contratto di esclusiva con questo o quell’editore.
Buona conservazione dell’opera in generale.
cfr. Sarti, pag. 123, n° 89.
99. WHYMPER, Edward. Chamonix and the Range of Mont Blanc. Londra, John Murray,
1896.
€ 680
In-8°, 24 pagg. num., XIV pagg. num., 1 c. non num., 189 pagg. num., 3 pagg. non num., 1 tavola rip.,
continuazione della numerazione della prima parte dell’opera, da pag. 25 a pag. 40, 1 c. non num.
Pubblicità editoriali alle prime e alle ultime pagine, frontespizio, testo in inglese, introduzione,
indice, numerose illustrazioni e 3 tavole fuori
testo più volte ripiegate, compresa una grande
carta del Monte Bianco.
Legatura in tela bordeaux dell’epoca, al piatto
anteriore applicazione di brossura originale figurata con titoli, titoli e filetti in oro al dorso.
Rara guida in edizione originale, in seguito tradotta varie volte in francese.
Abile scrittore oltre che disegnatore, Whymper (*Londra 1840 - †Chamonix 1911) ha pubblicato nei
racconti delle sue ascensioni alcune delle pagine più celebri dell’alpinismo eroico dell’epoca vittoriana,
arricchendole di stupende incisioni.
Esemplare in ottimo stato di conservazione.
cfr. Perret 4561; Neate pag. 170, W 60.
100. JAVELLE, Jean-Marie-Ferdinand-Émile. Souvenirs d’un Alpiniste. Losanna, E.
Payot, 1897.
€ 380
In-16°, VI pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio, 412 pagg.
num. (ultima bianca), 1 c. non num. (alcune pagine sono state legate
in modo errato, tra le pagg. 16 e 17 compaiono le pagg. da 49 a 64).
Occhietto con una dedica manoscritta datata 1903, frontespizio, testo
in francese, prefazione sulla seconda edizione, indice in fine.
Completo.
Legatura editoriale di lusso in piena tela percallina verde figurata, su
tutta la superficie del piatto anteriore immagine di montagna inserita
entro curiosa cornice formata da rami e titoli impressi in oro, decorazione fitomorfa impressa in nero al centro del piatto posteriore, dorso
a 6 comparti con titoli e fregi floreali dorati, sguardie in carta decorata
con tema floreale.
Terza edizione di questo gioiello della letteratura di montagna,
dell’alpinista e professore Jean-Marie-Ferdinand-Émile Javelle
(*1847 - †1883). La prima edizione è del 1886.
L’opera si presenta in buono stato conservativo.
cfr. Perret 2357.
62
101. MATHEWS, Charles Edward. The annals of Mont Blanc. Londra, T. Fischer Unwin,
1898.
€ 850
In-8°, XXIV pagg. num. inclusi l’occhietto, 1 tavola e il frontespizio,
367 pagg. num., 1 pag. non num., 1 tavola rip.
Occhietto, frontespizio con vignetta paesaggistica in caratteri rossi
e neri, testo in inglese, dedicatoria, prefazione, contenuti dell’opera,
elenco delle illustrazioni, accompagnano il testo numerose illustrazioni in bianco e nero, eseguite su carta patinata, 6 tavole in héliogravure (o fotoincisione), compresa quella in antiporta, fuori testo,
tutte protette da veline parlanti e 1 carta geografica del Monte Bianco
ripiegata in fine e preceduta da indice.
Completo.
Legatura editoriale in tela percallina color verde oliva, figurata con
impressione in oro al piatto anteriore, titoli dorati al dorso, tagli non
perfettamente rifiniti.
Prima edizione di importante studio sul Monte Bianco.
Esemplare ricercato ed in ottime condizioni.
cfr. Perret 2863.
102. RAMUZ, Charles Ferdinand - BILLE, Edmond. Le village dans la montagne. Losanna, Payot & C., 1908.
€ 900
In-folio, 3 cc. non num. inclusi l’occhietto, il frontespizio
e 1 tavola, 260 pagg. num.
Occhietto, frontespizio figurato in caratteri rossi e neri
con giustificazione al verso, testo in francese, l’opera è
arricchita da 54 incisioni di Charles Montbaron su disegni
di Edmond Bille e 4 glyptographies fuori testo, tratte dai
dipinti dello stesso artista, raffiguranti paesaggi e costumi
di montagna, indice in fine.
Completo.
Legatura editoriale illustrata con titoli al piatto anteriore
e al dorso, sguardie in carta colorata con tema floreale,
margini non perfettamente rifiniti.
Edizione originale dell’album dello scrittore Charles
Ferdinand Ramuz (*Losanna 1878 - †Pully 1947), riccamente illustrato dall’artista svizzero Edmond Bille
(*Valangin 1878 - †Sierre 1959).
Buono stato conservativo dell’opera.
cfr. Perret 3573.
63
103. CARROLL, Lewis - RACKHAM, Arthur. Nel Paese delle meraviglie. Bergamo,
Instituto Italiano D’Arti Grafiche Editore, s.d. (1908).
€ 780
In-8°, 6 cc. non num. inclusi l’antiporta, 1 tavola e il frontespizio,
152 pagg. num. (ultima bianca).
Occhietto con la scritta “Prima edizione italiana” al verso, frontespizio illustrato, indici, numerose illustrazioni nel testo, alcune
a piena pagina, 13 tavole a colori, fuori testo di Arthur Rackham,
protette da veline originali parlanti, riproducenti quelle realizzate
per l’edizione del 1907 da William Heinemann di Londra e da
Doubleday Page & C. di New York.
Completo.
Legatura editoriale in piena tela percallina blu notte, con titoli
e illustrazioni al piatto anteriore e al dorso raffiguranti creature
fantastiche di Lewis Carroll, sguardie figurate.
Prima edizione italiana illustrata da Rackham (*Londra 1867
- †Limpsfield 1939), con la traduzione di Emma Cagli.
Perfetto stato conservativo.
104. RIVIÈRE, Paul-Louis. Une promenade au pays de la science. Parigi, Delagrave,
1926.
€ 600
In-4°, 240 pagg. num. inclusi l’occhietto e il frontespizio.
Occhietto, frontespizio con marca tipografica, testo in francese,
127 illustrazioni xilografiche nel testo.
Completo.
Bella legatura editoriale di lusso in piena tela percallina blu, illustrazioni policrome e titoli ricoprono tutto il piatto anteriore,
dorso figurato con titoli in oro e nero, sguardie grigie, nota manoscritta al foglio di guardia anteriore.
Quarta edizione rivista ed aggiornata. L’autore vuole far percorrere ai suoi “giovani lettori” una passeggiata nella terra della
scienza, con interessanti descrizioni sulle forze della natura, le
locomozioni terrestri, marittime e fluviali, la conquista dell’aria,
varie invenzioni, compresa la fabbricazione dei diamanti, profumi e scoperte come la radio.
Ottimo stato di conservazione.
64
105. LARIGAUDIE, Guy De - SAMIVEL. La légende du ski. Parigi, Delagrave, 1940.
€ 150
In-4°, 114 pagg. num. (ultima bianca) inclusi l’occhietto e il frontespizio, 3 cc. non num.
Occhietto con al verso elenco di opere dell’autore e di Samivel, frontespizio con vignetta e giustificazione al verso, testo in francese, 4 tavole
a colori fuori testo di Samivel, compresa quella in antiporta, illustrazioni dello stesso artista in bianco e nero, alcune a piena pagina, indice
in fine.
Completo.
Legatura in piena tela blu, al piatto anteriore ottimamente conservata e
applicata, la bella brossura figurata a colori di Samivel, tassello di carta
con titolo al dorso, sguardie in carta azzurra, tagli con barbe.
Prima edizione di interessante trattuato per ragazzi sulla storia
dello sci.
Samivel pseudonimo pseudonimo di Lévi Sam, secondo Bénézit, e di
Paul Gayet-Tancrède, secondo Perret, (*Parigi 1907 - †Grenoble 1992) fu un alpinista ed esploratore,
scrittore ed apprezzato illustratore, specializzato in soggetti di montagna.
Esemplare intonso, in ottime condizioni.
cfr. Perret 3884.
106. CEREGHINI, Mario. Il nostro sci club. Milano, Görlich, 1946.
€ 60
In-8° grande, 111 pagg. num. incluso il frontespizio, 1 pag. non num.
Frontespizio con giustificazione al verso, avvertenza, prefazione, ironiche illustrazioni di Cereghini, accompagnate da titoli o battute spiritose sullo sci.
Completo.
Legatura in cartonaggio azzurro con sovracoperta editoriale figurata.
Opera in chiave caricaturale sullo sci, dell’architetto Mario Cereghini (*Lecco 1903 - †Madesimo 1966), il quale si dedicò al tema
montano con una ricerca vasta ed articolata.
Buono stato.
107. Monaco dans sa splendeur. 19 Avril 1956. Monaco, Les Editions Raoul Solar,
1956.
€ 350
In-4°, 240 pagg. num. inclusi l’occhietto, la dedica e il frontespizio (le prime XLVIII sono contrassegnate con numerazione romana), 3 cc. non num. (ultima bianca).
Occhietto, dedica in onore della dinastia regnante all’epoca, frontespizio e testo impresso in caratteri
rossi e neri, 15 litografie a colori di Luis Vidal Molné (*Barcellona 1907 - †Monaco 1970), numerose
illustrazioni fotografiche in bianco e nero nel testo, giustificazione in fine.
Completo.
65
Legatura alle armi reali del Principato di Monaco, lo scudo sostenuto da due monaci armati è losangato di rosso, drappo rosso e
corona reale dorata, titoli dorati al dorso e monogramma dei Reali
sormontato da corona reale.
Opera edita nel 1956 in occasione del matrimonio tra il principe
Ranieri III (*Monaco 1923 - †2005) e la principessa consorte di
Monaco Grace Patricia Kelly (*Filadelfia 1929 - †Monaco 1982).
Quest’opera che mostra le bellezze del principato in tutto il
suo splendore è resa unica dalla dedica del principe datata
1956, manoscritta ad inchiostro blu al foglio di guardia anteriore.
Esemplare n° 4140, su 8000 numerati, impresso su “Velin spécial
de Renage”.
Buona conservazione.
66
CARTE GEOGRAFICHE
Presso la libreria sono disponibili carte geografiche originali raffiguranti le regioni italiane e del mondo, impresse da cartografi e stampatori diversi dal XV al XIX secolo.
Le mappe qui di seguito descritte rappresentano solamente una minima parte del materiale
presente in bottega.
108. TABULA EUROPAE QUINTA. Venezia, Girolamo Porro, 1558.
€ 380
Incisione originale eseguita su rame, testo in latino al verso (mm 175 x 135 l’impressione più
margini).
Impressa a Venezia nel 1558 da Girolamo Porro
e inserita nell’opera di Giovanni Antonio Magini
“Descrittione Universale della terra”, tratta dalle
tavole di Claudio Tolomeo.
Rara carta geografica della metà del Cinquecento, raffigurante l’Italia, inserita entro cornice graduata.
G. Porro disegnatore e incisore di carte geografiche, nato a Padova nel 1520 e morto nel 1604 fu
il primo a pubblicare l’atlante in formato ridotto
di Mercatore e di Magini.
Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione.
cfr. Skelton, History of Cartography, pag. 265.
109. EUROPAE. Anversa, Abraham Ortelius - Plantin, 1592.
€ 1.500
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca, testo in latino al verso (mm
465 x 345 l’impressione più margini).
Impressa ad Anversa nel 1592 dal cartografo
Abraham Ortelius, presso lo stampatore Plantin
e inserita nell’opera “Theatrum Orbis Terrarum”.
Interessante carta geografica raffigurante
l’Europa. In alto a sinistra un toro e una figura
allegorica sovrastano una lapide contenente la
scritta “Europae”.
Il Theatrum Orbis Terrarum (Teatro del mondo) è
considerato il primo e completo atlante della cartografia moderna, impresso ad Anversa in prima
edizione da Abraham Ortelius (*Anversa 1527 †1598) nel 1570.
Ottima conservazione e vivace coloritura coeva. Cornice in legno scuro con fascia interna pitturata
nera.
cfr. Koeman III, Ort. 27B.
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110. AFRICAE TABULA NOVA. Anversa, Abraham Ortelius - Plantin, 1592.
€ 1.500
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a
mano all’epoca, testo in latino al verso (mm 465 x
345 l’impressione più margini).
Impressa ad Anversa nel 1592 da Abraham Ortelius,
presso lo stampatore Plantin e inserita nell’opera
“Theatrum Orbis Terrarum”.
Affascinante e dettagliata carta geografica raffigurante l’Africa. Mostri marini e scenografico cartiglio
nella parte inferiore sinistra arricchisco la tavola.
Perfetto stato conservativo della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in legno scuro con fascia
interna pitturata nera.
cfr. Koeman III, Ort. 27B.
111. STATO DI MILANO. Bologna, Fabio Magini, 1620.
€ 750
Incisione originale eseguita su rame (mm 465 x 350
l’impressione più ampi margini).
Impressa a Bologna nel 1620 da Fabio Magini, dai
disegni del padre, l’astronomo e cartografo Giovanni
Antonio Magini (*1555 - †1617).
Dettagliata carta geografica ricca di toponimi, raffigurante lo Stato di Milano. L’incisione è contenuta
nell’opera “Atlante geografico d’Italia”, composta da
61 tavole in foglio doppio, nel quale, procedendo da
Nord a Sud, sono delineate tutte le regioni d’Italia,
accompagnate da un commento di 24 pagine.
In alto a destra il titolo inserito in decorativo cartiglio.
Altro cartiglio in basso a destra contenente dedica all’Illustrissimo Duca di Feria.
Scala distanziometrica nell’angolo superiore sinistro.
Prima edizione.
Buono stato di conservazione.
112. REIPUBLICÆ GENUENSIS DUCATUS ET DOMINII, NOVA DISCRIP. Amsterdam, Joannes Jansonius, 1630 circa. €
1.200
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a
mano all’epoca, testo in tedesco al verso (mm 493 x
375 l’impressione più margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1630 circa da Joannes
Jansonius (*1588 - †1664), inserita nell’opera “Atlantis Maioris Appendix sive pars altera” e successivamente a partire dal 1633 inserita nell’atlante di Gerard
Mercator “Cosmographicae Meditationes”.
Carta geografica raffigurante la Liguria.
68
In basso al centro entro sontuoso e decorativo cartiglio il titolo sormontato da due grifoni alati che sostengono lo stemma, in basso a sinistra, scala distanziometrica. Rosa dei venti con riferimenti cardinali
e velieri animano la carta.
Perfetto stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in ciliegio scuro.
cfr. Koeman II Me 35.
113. NOVA TOTIUS TERRARUM ORBIS GEOGRAPHICA AC HYDROGRAPHICA
TABULA. Amsterdam, Henricus Hondius, 1630.
€ 6.800
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca, testo in latino
al verso.
Impressa ad Amsterdam nel 1630 da Henricus Hondius (*Amsterdam 1597 - †1651)
e inserita nell’atlante “Atlantis Maioris Appendix”.
Raro e pittorico e planisfero, di scuola
olandese del XVII secolo.
La tavola è arricchita agli angoli dai ritratti di Giulio Cesare, Tolomeo, Mercatore e
dello stesso cartografo Henricus Hondius.
La scena è animata da ricche allegorie degli
elementi naturali.
Lungo tutto il lato superiore il titolo.
Ottimo stato di conservazione della carta, dell’impressione e della splendida coloritura coeva.
cfr. Koeman II Me 31A.
114. ASIA NOVITER DELINEATA. Amsterdam, Guglielmus Blaeu, 1635.
€ 3.000
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca ai confini e nei particolari, testo in
latino al verso (mm 550 x 410 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1635 da Guglielmus Blaeu (*1571 - †Amsterdam 1638) e inserita nell’opera “Theatrum Orbis Terrarum”.
Rara carta geografica raffigurante l’Asia, ornata da una ricca bordura con nove
vedute di città nella parte superiore e ai
lati dieci vignette che mostrano coppie di
personaggi vestiti con abiti locali dei diversi regni che la compongono.
Oltre ai dettagli topografici, molti aspetti
decorativi e folcloristici arricchiscono la
carta: animali esotici tra i quali un elefante
a nord della fonte del Gange e a sud della
grande muraglia cinese. Un mostro marino
nel Pacifico e un tritone che soffia nella
conchiglia nell’Oceano Indiano assieme a
molti velieri.
Guglielmus Blaeu, cartografo, disegnatore
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e navigatore olandese, allievo di Tycho Brahe, fondò un’officina per la costruzione di globi nel 1599.
Poco tempo dopo iniziò a pubblicare anche carte geografiche, giungendo nel 1630 alla creazione del
primo atlante “Atlantis Appendix” e cinque anni dopo, della prima edizione in due tomi del “Atlas Novus”. Dopo la sua morte, nel 1638, a cura del figlio Johan si giunse nel 1662 alla pubblicazione del celebre “Atlas Maior” in 11 volumi. Nel 1672 un incendio distrusse l’officina e segnò la fine dell’attività.
Buono stato conservativo della carta, dell’impressione e del colore. Tavola montata con cornice a doppio vetro.
cfr. Koeman I BL 13 pag. 111.
115. DUCATO DI PARMA ET DI PIACENZA. Amsterdam, Henricus Hondius, 1640
circa.
€ 900
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a
mano all’epoca, testo in francese al verso (mm 495 x
385 l’impressione più margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1640 circa da Henricus
Hondius (*Amsterdam 1597 - †1651).
Dettagliata carta geografica raffigurante il territorio di Parma, Piacenza e le zone circostanti.
In basso a destra il titolo inserito entro sontuoso cartiglio arricchito da motivi vegetali, frutti e sfera armillare. In basso a sinistra scale distanziometriche entro
edicola.
Ottimo stato di conservazione.
116. RHENUS FLUVIORUM EUROPÆ CELEBERRIMUS. Amsterdam, Guglielmus
Blaeu, 1640.
€ 1.200
Incisione originale eseguita su rame, finemente acquerellata a mano all’epoca (mm
965 x 420 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1640 da Guglielmus Blaeu (*1571 - † 1638) e inserita
nell’opera “Theatrum Orbis Terrarum”.
Ricca carta geografia raffigurante il
corso del fiume Reno e i territori che
lambisce.
In alto a destra dedica entro decorativo cartiglio con figura femminile che regge una bilancia e stemma
nella parte superiore.
Altro ricco cartiglio in basso a destra contornato da animali e figure allegoriche, compreso bacco, nudo
e imberbe, seduto accanto ad un fauno.
Dieci stemmi in alto sinistra, affiancati da undici putti con scale distanziometriche sottostanti.
Ottimo stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore.
cfr. Koeman I BL 21 A pag. 127.
70
117. DANUBIUS FLUVIUS EUROPÆ MAXIUMUS. Amsterdam, Guglielmus Blaeu,
1640.
€ 1.200
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a Incisione originale eseguita su
rame, acquerellata a mano all’epoca (mm
965 x 415 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1640 da Guglielmus Blaeu (*1571 - †1638) e inserita
nell’opera “Theatrum Orbis Terrarum”.
Carta geografia raffigurante il corso del
fiume Danubio, i suoi affluenti e i territori circostanti.
Due decorativi cartigli rendono preziosa questa tavola. In alto a destra il titolo è animato dall’allegoria
dell’Europa e un Imperatore sul lato sinistro e sull’altro lato il sultano ottomano e l’Asia, che rappresenta la lunga lotta tra le due potenze per il controllo della regione. Le scale distanziometriche in basso
a sinistra sono contornate da divinità fluviali e putti, che rappresentano il possente fiume.
Ottima conservazione.
cfr. Koeman I BL 21 A pag. 127.
118. STATO DEL PIEMONTE. Amsterdam, Guglielmus & Johan Blaeu, 1640.
€ 900
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano
all’epoca, con testo in spagnolo al verso (mm 500 x 390
l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1640 da Guglielmus Blaeu
(*1571 - †1638) e Johan Blaeu (*1596 - †1673).
Carta geografica raffigurante il Piemonte centrale e sud.
In alto a destra decorativo cartiglio contenente il titolo con
testa di cervo nella parte superiore.
In basso a destra ricca edicola con scale distanziometriche,
sormontata da corona.
Buono stato di conservazione della carta, dell’impressione
e del colore.
cfr. Koeman I BL 35 A; Barrera, Il Piemonte nella cartografia del Cinquecento e Seicento, n° 24.
119. TERRITORIO DI CREMONA. Amsterdam,
Joannes Jansonius, 1647.
€ 900
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano
all’epoca, testo in tedesco al verso (mm 490 x 380 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1647 da Joannes Jansonius
(*1588 - †1664) e inserita nell’opera “Atlas Novus sive Theatrum Orbis Terrarum”.
Carta geografica raffigurante parte della Lombardia,
in particolare i territori di Cremona, Mantova, Crema
e Piacenza.
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In alto a destra titolo contenuto entro bellissimo cartiglio, vivacemente pitturato a mano all’epoca,
animato da putti, donna con spighe di grano in mano, uomo con falce e fasci di grano e uva. Nella parte
inferiore centrale del foglio, graziosa edicola con scale distanziometriche.
Perfetto stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore.
cfr. Koeman II Me 59.
120. PRINCIPATUS PEDEMONTII DUCATUS… Amsterdam, Joannes Jansonius,
1647.
€ 900
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano
all’epoca con testo in latino al verso (mm 530 x 415 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1647 da Joannes Jansonius
(*1588 - †1664), inserita nell’opera “Atlas Novus sive Theatrum Orbis Terrarum”.
Carta geografica raffigurante il Piemonte e una parte
della Liguria.
In basso a sinistra titolo entro sontuoso cartiglio. A destra
scale distanziometriche inserite dentro edicola decorata e
sormontata da un putto reggente un globo nella mano destra
e un compasso in quella sinistra.
Buono stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Minimo segno di ossidazione
al verso.
cfr. Koeman II Me 59.
121. ATLAS COELESTIS SEU ARMONIA MACROCOSMICA. Amsterdam, Andrea
Cellario - J. Jansonius - P. Schenk - G. Valk, 1660 - 1708.
€ 2.500 - 2.700 per singola stampa
Incisioni originali eseguite su rame, finemente acquerellate a mano all’epoca.
• Orbium planetarum terram complectentium scenographia (mm 500
x 430 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1660 da Joannes Jansonius e inserita nell’opera omonima
di Andrea Cellario. Rara carta celeste raffigurante 7 orbite planetarie, al centro delle
quali è posizionata la terra, più un cerchio
raffigurante i segni dello zodiaco. In alto a
destra e a sinistra titolo in latino entro drappi
sorretti da putti alati. In basso a sinistra una
sfera divisa in 12 cerchi più piccoli, entro la
quale è raffigurata la teoria Tolemaica, a destra quella di Ticho Brae.
Prima edizione.
• Planisphaerium arateum sive compages orbium mundanorum (mm 520 x 440 l’impressione
più ampi margini).
72
Impressa ad Amsterdam nel 1708 da Petrus Schenk e Gerard Valk, dai rami originali di Andrea Cellario.
Rara carta celeste raffigurante le orbite dei pianeti. Entro il cerchio più grande e più esterno vi sono i 12
simboli dello zodiaco, ai quali sono affiancate 12 figure umane corrispondenti. Al centro della sfera, la
terra. In alto a sinistra e a destra il titolo entro due ampi drappi sorretti da putti alati. In basso ai lati due
scene che rappresentano uomini di scienza intenti a studiare la terra.
Terza edizione.
• Typus aspectuum oppositionum et coniunctionum etz in planetis (mm 510 x 433 l’impressione
più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1708 da Petrus Schenk e Gerard Valk, dai rami originali di Andrea Cellario.
Carta celeste raffigurante le opposizioni e le congiunzioni tra i pianeti, il cerchio più esterno è diviso
in 12 parti entro ognuna delle quali si trova un segno dello zodiaco. In alto ai lati il titolo entro drappi
sorretti da putti alati. In basso ai lati due mezze lune, con diagrammi e figure allegoriche reggenti nastri
con scritte.
Terza edizione.
Andrea Cellario (*1596 - †1665) fu un celebre cartografo e astronomo del XVII secolo. Senza ombra
di dubbio, l’opera sua più famosa è la presente (dalla quale sono tratte le tavole proposte) l’Atlas Coelestis seu Armonia Macrocosmica, dove egli propone e compara tutte le teorie astronomiche, quella
tolemaica, copernicana e quella di Tycho Brahe, le descrive, le raffigura e ne presenta i vantaggi senza
mai affermare la supremazia di una sull’altra.
Rare e affascinanti carte astronomiche di gran pregio collezionistico.
Perfetto stato di conservazione degli esemplari.
cfr. Koemann II 32.
122. DUCATO OVERO TERRITORIO DI MILANO. Amsterdam, Guglielmus Blaeu,
1663.
€ 900
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano
all’epoca, con testo in olandese al verso (mm 510 x 385 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1663 da Guglielmus Blaeu
(*1571 - †1638), basata sulla cartografia di Giovanni Antonio Magini (*Padova 1555 - †Bologna 1617 e inserita nell’opera “Atlas Major”.
Carta geografica del territorio di Milano. In alto a sinistra
il titolo entro sontuoso cartiglio sorretto da due figure. Sotto
scala distanziometrica.
Ottimo stato di conservazione.
cfr. Koeman I, BL 58 [230] pag. 263.
123. ALTA LOMBARDIA, E STATI AD ESSA CIRCONVICINI. Roma, Giorgio Widman - Giovanni Domenico De Rossi, 1680.
€ 1.100
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca lungo i confini (mm 570 x 445 circa
l’impressione).
Impressa a Roma nel 1680 da Giorgio Widman, su disegno di Giacomo Cantelli da Vignola, presso lo
stampatore Giovanni Domenico De Rossi, inserita nell’atlante intitolato “Mercurio Geografico”.
Dettagliata carta geografica raffigurante la Lombardia, il Piemonte e la Liguria.
Nell’angolo inferiore sinistro, entro cartigli riccamente ornati, dedica di Giovanni Giacomo de Rossi al
73
lombardo monsignor Girolamo Peregrini, cameriere segreto di
papa Innocenzo XI, sormontata da uno stemma cardinalizio
e il titolo. In basso a destra legenda esplicativa dei simboli e
scale distanziometriche. Il margine è graduato su tutto il perimetro.
Giacomo Cantelli (*Vignola 1643 - †Modena 1695) fu geografo e bibliotecario di corte presso il Duca di Modena Francesco II.
Magnifico esemplare in nitida impressione su carta vergellata con filigrana con bussola.
124. IL PIEMONTE, SOTTO NOME DEL
QUALE VENGONO COMPRESI IL DUCATO D’AUOSTA, IL PRINCIPATO DI PIEMONTE, LA SIGNORIA DI VERCELLI, LI
MARCHESATI DI SUSA... Roma, Antonio
Barbey - Giovanni Domenico de Rossi, 1691.
€ 5.200
Incisione originale eseguita su rame su 4 fogli (mm
1063 x 840 l’impressione più margini).
Impressa a Roma nel 1691 da Antonio Barbey su disegno di Giacomo Cantelli presso Giovanni Domenico
de Rossi erede di Giovanni Giacomo de Rossi.
Importante carta geografica raffigurante il Piemonte, una minima parte della Lombardia e la Liguria
di Ponente.
In alto a sinistra entro cartiglio con stemma dedica Al
Cardinale Giovanni Franco Albani. In basso a sinistra
entro drappo con testa leonina legenda con 15 richiami In alto a destra scala distanziometrica. In basso a
destra titolo entro drappo sostenuto da due putti alati, accanto vascelli che navigano in acque marine.
Buono stato di conservazione.
cfr. Barrera, Il Piemonte nella cartografia del Settecento, n° 58.
125. PARTIE DU DUCHÉ DE MILAN LA
PRINCIPAUTÉ DE PIÉMONT LE MONTFERRAT ET LA REPUBLIQUE DE GENES. Parigi, Hubert Jaillot, 1692.
€ 1.200
Incisione originale eseguita su rame acquerellata a
mano all’epoca (mm 735 x 548 l’impressione più
ampi margini).
Impressa a Parigi nel 1692 presso lo stampatore Hubert Jaillot dai disegni di Nicolas Sanson.
Interessante carta geografica raffigurante la Liguria, molto dettagliata a livello topografico.
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Titolo extra margini nella parte superiore della lastra. In alto a destra decorativo cartiglio con putti e
stemma centrale sormontato da corona. In basso a destra scale distanziometriche entro edicola.
H. Jaillot (*Parigi 1632 - †1712), cartografo e stampatore francese del XVII secolo, collaborò con Sanson, stampando assieme e dopo la sua morte un certo numero di atlanti.
N. Sanson (*Abbeville 1600 - †Parigi 1667), geografo del Re di Francia, è considerato il fondatore
della scuola francese di cartografia. Disegnò e produsse oltre trecento mappe. Alla sua morte l’attività
cartografica proseguì in parte grazie al figlio, Guillaume Sanson (*Parigi 1633 - †1703).
Perfetto stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore.
cfr. Barrera, il Piemonte nella cartografia del Settecento, n° 7; Pastoureau 246.
126. PRINCIPAUTÉ DE PIEMONT SEIGNEUIRIE DE VERCEIL DUCHÉ OU
VAL D’AOUST MARQUISAT D’IVREÉ,
MARQUISAT DE SUSE COMTÉ D’AST,
COMTÉ DE TARANTAISE, LE CANAVEZ, COMTÉ DE MORIENNE ET LE
MONFERRAT. Parigi, Nicolas De Fer, 1693.
€ 3.900
Incisione originale eseguita su rame su 4 fogli, acquerellata a mano ai confini (mm 950 x 790 l’impressione più margini).
Impressa a Parigi nel 1693 da Nicolas De Fer
(*Parigi 1646 - †1720).
Importante carta geografica, raffigurante il
Piemonte e una parte della Liguria.
In alto al centro titolo in francese su festone. In
alto a destra scala distanziometrica entro drappo
con stemma alla base. In basso a destra cartiglio
decorativo con titolo accompagnato da figure allegoriche e corona sulla parte superiore. In basso a sinistra scena militare con descrizione della Contea di
Nizza. Nel margine centrale sinistro scale distanziometriche.
Perfetta conservazione.
cfr. Barrera, Il Piemonte nella cartografia del Settecento, n° 98.
127. NOVISSIMA DESCRIPTIO TABULÆ
GENERALIS DUCATUS SABAUDIÆ PRINCIPATUS PEDEMONTII … Amsterdam, Iustus
Dankerts, 1696.
€ 1.000
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano
all’epoca, (mm 591 x 505 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1696 da Iustus Dankerts
(*Amsterdam 1635 - †1701), inserita nell’Atlas del cartografo.
Carta geografica raffigurante il Piemonte, una parte
della costa ligure e della Lombardia.
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Titolo entro grande cartiglio, decorato con putti alati che sorreggono stemma, a lato scale distanziometriche entro edicola sormontata da putto che sorregge stemmi.
Buono stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Minimi restauri abilmente
eseguiti al verso, lungo i margini.
cfr. Koeman II Dan 3.
128. BELLI TYPUS IN ITALIA VICTRICIS AQUILÆ PROGRESSUS IN STATU
MEDIOLANENSIS ET DUCATU MANTUAE. Norimberga, Johann Baptist Homann,
1702 - 1725 circa.
€ 1.000
Incisione originale eseguita su rame acquerellata a mano
all’epoca (mm 545 x 470 l’impressione più margini).
Impressa a Norimberga tra il 1702 e il 1725 circa da
Johann Baptist Homann (*1664 - †1724).
Dettagliata carta geografica dell’Italia settentrionale
raffigurante i territori dello Stato Mediolanense e del
Ducato di Mantova. In particolare sono evidenziati gli
eventi militari sul territorio nel primo e secondo decennio del XVIII secolo, sottolineando le fortificazioni di
Milano, Pavia, Alessandria, Genova, Cremona, Mantova, Crema, Casale, Piacenza.
Scenografico cartiglio allegorico in basso a destra con titoli inseriti entro maestoso drappo, sormontato da aquila
e soretto da tre personaggi, uno dei quali sostiene a sua
volta una pianta di Mantova. Precede il cartiglio una piccola veduta della battaglia di Cremona.
Ottima conservazione della carta, del colore e dell’impressione.
129. L’ITALIE DIVISÉE EN SES ESTATS. Parigi, Peter Starckman, 1707.
€ 1.100
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 620 x
455 l’impressione più margini).
Impressa a Parigi nel 1707 da Peter Starckman, su disegno di Nicolas De Fer
(*Parigi 1646 - †1720) e inserita in “Atlas Curieux où le Monde représenté dans
les cartes générales et particulières du
Ciel et de la Terre”.
Carta geografica raffigurante l’Italia,
arricchita sui due lati dagli stemmi dei
principali stati che la componevano.
In alto al destra titolo entro ricco cartiglio. In basso a destra, entro edicola, scale distanziometriche.
Nella parte inferiore sinistra lapide contenente longitudini e latitudini dei principali luoghi.
Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in legno con venature rossicce.
76
130. LE PIEMONT SUIVANT LES NOUVELLES OBSERVATIONS. Leida, Pieter Vander Aa, 1714.
€ 300
Incisione originale eseguita su rame (mm 310 x 230 l’impressione più margini).
Impressa a Leida nel 1714 da Pieter Vander Aa.
Dettagliata carta geografica del Piemonte e dei territori
confinanti, la Savoia, la Provenza, il Delfinato e la Contea
di Nizza.
In alto a sinistra il titolo inserito entro ampio drappo e sullo
sfondo veduta animata da personaggi. Sotto scale grafiche.
Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione.
131. MAPPA GEOGRAFICA ESATTISSIMA DELLE PROVINCIE DEL TORTONESE, PAVESE ALESSANDRINO CONTENUTE DAL CORSO DEL FIUME PO, TANARO E TIDONE CON L’ADJACENTI MONTAGNE DELLA LIGURIA. Milano,
Marco Antonio Dal Re, 1720 - 1730 circa.
p.a.r.
Incisione originale eseguita su rame su 4 fogli
(mm 1016 x 735 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Milano nel 1720 - 1730 circa presso
l’incisore Marco Antonio Dal Re, tratta dal disegno di Joseph Chafrion.
Carta geografica di grande rarità raffigurante le province di Tortona, Pavia, Alessandria
e Asti, sconosciuta alle bibliografie e curiosamente ruotata di 180° rispetto al nord.
In alto a sinistra drappo sorretto da due putti contenente legenda. In alto a destra cartiglio raffigurante la Liguria di levante e la parte sud del Piemonte
con titoli. In basso a sinistra scala distanziometrica in miglia italiane sovrastata da figure allegoriche.
Marco Antonio Dal Re (*1697 - †?) si trasferì a Milano giovanissimo nel 1723 dopo un soggiorno a
Cremona, dove già svolgeva l’attività di incisore.
Joseph Chafrion (*1653 - †1698) trascorse la vita a Genova facendo l’incisore.
Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione.
132. INSULÆ ET REGNI SICILIÆ NOVISSIMA
TABULA. Amsterdam, Guillaume De L’Isle, 1725.
€ 1.500
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano
all’epoca (mm 590 x 500 l’impressione più margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1725 da Guillaume De L’Isle
(*1675 - †1726) su disegno di Joachim Ottens (1663 - 1719)
e inserita nell’opera “Atlas Major”.
Dettagliata carta geografica della Sicilia, inserita entro
cornice graduata ai margini.
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Lungo la parte superiore, su due righe, il titolo in latino. Curiosamente l’Etna è in eruzione assieme ad
innumerevoli dettagli topografici.
In basso a sinistra, entro riquadro carta geografica dell’isola di Malta e di Gozzo, con scale distanziometriche e legenda.
In basso a destra riquadro con ampia legenda e scale distanziometriche.
Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in legno biondo.
133. L’ITALIE PUBBLIÉE SOUS LES AUSPICES DE
MONSEIGNEUR LE DUC D’ORLEANS. Parigi, Jean
Baptiste Bourguignon D’Anville, 1743.
€ 1.200
Incisione originale eseguita su rame, su due fogli non uniti, acquerellata a mano all’epoca (mm 705 x 455 circa l’impressione di
ogni singolo foglio più margini).
Impressa a Parigi nel 1743 dal geografo e cartografo francese
Jean Baptiste Bourguignon D’Anville (*Parigi 1697 - †1782).
Imponente carta geografica dell’Italia.
Maestoso drappo in alto a destra animato da figure sacro e allegoriche: la Lupa mentre allatta Romolo e Remo, il Po adagiato tra
le acque e una figura femminile uscente da nubi e reggente croce
nella parte alta.
In basso a sinistra undici scale distanziometriche.
Perfetta conservazione della carta, dell’impressione e del colore.
134. CARTA GENERALE DELLE OPERAZIONI SEGUITE NELLA CAMPAGNA
DEL 1744 TRA L’ARMATA DI S. M. E QUELLA DE’ GALLISPANI. 1750 circa .€ 3.800
Disegno originale, eseguito a china e acquerello, firmato Bergalli
nell’angolo inferiore destro (mm 680 x 960 il foglio).
Dettagliata carta geografica manoscritta, della metà del settecento, raffigurante i territori del Piemonte occidentale e della Liguria di Ponente, dalla valle di Susa alla costa ligure, passando per
i territori di Cuneo, con i riferimenti militari dei combattimenti
avvenuti nel 1744 tra gli eserciti franco-spagnoli e i piemontesi.
In alto a destra il titolo seguito da un esteso indice esplicativo.
Nell’angolo inferiore destro scala distanziometrica affiancata da
timbro del Corpo di Stato Maggiore impresso a secco, ripetuto al
verso ma impresso in tinta blu. Rosa dei venti a destra.
La data dell’inizio dell’assedio, contro i bastioni della città di Cuneo è il 15 settembre 1744.
Il 29 settembre il Re arrivò da Saluzzo con 25000 uomini per soccorrere i 4089 soldati a difesa della città. Il 30 settembre l’esercito
si schierò a Madonna dell’Olmo e lì combatté una feroce battaglia
contro i nemici galloispanici, che pur uscendone vincitori, saranno
molto indeboliti. I ventuno giorni successivi di guerra furono più facili per i piemontesi e il 21 ottobre il
consiglio di guerra franco-spagnola decise di concludere l’assedio.
Importante documento storico e militare-cartografico in perfetto stato conservativo. Cornice in legno
del ’900 con borchie floreali in ottone ai quattro angoli.
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135. TAB. GEOGR. EUROPAE AD EMENDATIORA QUAE AD HUC PRODIERUNT
EXEMPLA IUSSU ACAD. REG. SCIENT. ET ELEG. LITT. PRUSS. DESCRIPTA.
Berlino, Christian Ludewig Kunst, 1760.
€ 500
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 390 x 340 l’impressione più
margini).
Impressa a Berlino nel 1760 presso lo stampatore Christian Ludewig Kunst e inserita nell’opera del
matematico Leonhard Euler (*Basilea 1707 - †San Pietroburgo 1783) “Geographischer Atlas bestehend
in 44 Land-Charten…”.
Carta geografica dell’Europa, inserita entro cornice graduata proveniente da uno dei primi atlanti
tedeschi ideati per uso scolastico.
Buono stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore.
136. TAVOLE ASTRONOMICHE. Parigi, Claude Buy de Mornas - L. C. Desnos, 1761.
€ 320 - 420 per singola stampa
Dodici incisioni originali eseguite su rame, acquerellate
a mano all’epoca su alcuni particolari (mm 535 x 365
l’impressione più margini).
Impresse a Parigi nel 1761 da Claude Buy de Mornas,
presso lo stampatore L. C. Desnos e inserite nell’opera “Atlas Méthodique et Elémentaire de Géographie et
d’Histoire”.
Tutte le tavole sono finemente incise e racchiuse in
una cornice attraversata da ghirlande di fiori e strumenti astronomici, accompagnate da due grandi colonne di
testo in francese e raffigurano i pianeti, sistemi planetari, eclissi di luna e di sole, diagrammi celesti, etc.
• Des planètes en particulier.
• Systême de Descartes.
• Centre du monde. Systême de Ptolomée et de Ticho-Brahe.
• Zônes.
• Histoire de la découverte des mondes nouveau et
inconnu.
• Diversità des ombres.
• Des planètes subalternes et de la paralaxe.
• De l’aërologie.
• Observations.
• Colures, tropiques, cercles polaires, et leurs usages.
• Explications des saisons.
• Des planètes.
Claude Buy de Mornas fu geografo del Re Luigi XVI e del Duca di Berry. Contribuì a facilitare lo
studio di questa scienza nel XVIII secolo.
Ottimo stato conservativo.
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137. LES ESTATS DE SAVOYE ET DE PIÉMONT. Parigi, Jean Dezauche, 1784. € 950
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano
all’epoca (mm 470 x 650 l’impressione più ampi margini
Impressa a Parigi nel 1784 dallo stampatore Jean Dezauche, utilizzando il rame originale del 1707 di Hubert
Jaillot (*Parigi 1632 - †1712).
Dettagliata e pittorica carta geografica del Piemonte e
della Savoia, eseguita con grande ricchezza di particolari.
In alto a destra titolo racchiuso entro sontuoso cartiglio,
con alla base la Dora e il Po, sovrastato da stemma e
corona Reale, sorretto da figure angeliche.
Lungo la parte inferiore la scritta “Le Duché d’Avost, la
Seigneurie de Verceil, le Marquisat d’Yvrée”.
Jean Dezauche impresse alcune carte geografiche traendo spunto dai rami originali degli innovativi cartografi
Guillaume De l’Isle (*1675 - †1726) e di suo genero Philippe Buache (*1700 - †1773).
Buona conservazione della carta, del colore e dell’impressione.
cfr. Barrera, Il Piemonte nella cartografia del Settecento, n° 80 (cita l’edizione del 1707).
138. TABULA PEDEMONTII ANTIQUI, ET MEDII ÆVI.
Torino, Pietro Amati e Pio Tela, 1811.
€ 400
Incisione originale eseguita su rame, intelata all’epoca (mm 480 x 655
l’impressione più margini).
Impressa a Torino nel 1811 da Pietro Amati e Pio Tela su disegno di
Lirelli.
Carta geografica del Piemonte.
In basso a destra il titolo inserito entro ovale. Sotto scale distanziometriche.
Perfetta conservazione della carta, dell’impressione e del colore.
139. CARTA GEOGRAFICA POSTALE DEL PIEMONTE SAVOJA
E GENOVESATO. Cremona, Luigi Demicheli, 1849.
€ 230
Incisione originale eseguita su rame (mm 340 x 340 l’impressione più
margini).
Impressa a Cremona nel 1849 presso Luigi Demicheli.
Carta geografica del Piemonte, della Savoia e del Genovesato.
Interessante è la classificazione delle strade in postali, secondarie, cavalcabili e le indicazioni delle stazioni e delle corse postali.
In alto a destra titolo contornato da volute.
Legenda entro riquadro posizionato nell’angolo inferiore sinistro. Scale distanziometriche nella parte
inferiore destra.
Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione.
80
140. CARTE MILITAIRE DES ALPES. Parigi, F. P. Michel, 1820.
€ 2.350
Incisioni origiali eseguite su rame, acquerellate a mano all’epoca ai confini e nei particolari,
formanti una grande carta di dimesnsioni totali
(mm 1920 x 1960).
Impressa a Parigi nel 1820 da F. P. Michel dai
disegni di J. B. S. Raymond.
Fogli intelati all’epoca più volte ripiegati e suddivisi in 13 parti numerate (mm 644 x 485 ogni
foglio).
Imponente grande carta topografica militare
delle Alpi comprendente i territori del Piemonte, della Savoia, della Contea di Nizza,
del Ducato di Genova e di Milano e le zone
confinanti.
12 mappe con contorni acquerellati a mano
all’epoca. La grande mappa è in scala 1:200.000
e comprende città, borghi, villaggi e strade.
Grande titolo entro riquadratura sistemato nella
parte sinistra della tavola num. 10. La tavola n°
13 è quella usata per l’assemblaggio, con titoli
in alto e al centro, due figure mitologiche contrapposte ai lati e scale distanziometriche lungo il lato inferiore.
Ottimo stato conservativo della carta, della tela e della custodia dell’epoca in cartonaggio marmorizzato.
141. LA CHAINE DU MONT-BLANC. Berna, fratelli Kümmerly, 1896.
€ 1.100
Incisione originale eseguita su acciaio, acquerellata a mano e intelata all’epoca (mm 1115 x 595 il
foglio).
Impressa a Berna nel 1896 dai fratelli Kümmerly, dai disegni dell’Ingegnere X. Imfeld e commissionata
dal presidente del Club Alpino Svizzero, Albert Barbey.
Carta topografica ricca di particolari raffigurante il massiccio del Monte Bianco e le zone
circostanti, con le misurazioni, i rilievi e i riferimenti topografici, ideata da una delle più
apprezzate guide alpine dell’epoca, Louis Kurz.
Nell’angolo inferiore destro i titoli in francese,
affiancati a sinistra da scala distanziometrica.
Abbreviazioni e osservazioni nella parte inferiore sinistra.
Nel presente esemplare sono state aggiunte le
curve di livello, come si evince nella parte inferiore della carta, dove compare l’annotazione.
Non menzionata nella bibliografia Priuli Noussan.
Ottima conservazione. Cornice in legno biondo.
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STAMPE DECORATIVE, DISEGNI, MAESTRI,
AFFICHES E VARIE
Presso la libreria sono disponibili stampe originali, litografie e disegni di vario argomento
e soggetto, eseguiti da artisti e maestri italiani e stranieri dal XV al XX secolo.
Gli esemplari qui di seguito descritti rappresentano solamente una minima parte del materiale presente in bottega.
142. MANTEGNA, Andrea. Baccanale con Sileno. 1470 - 1480 circa.
p.a.r.
Incisione originale eseguita a tecnica mista bulino e puntasecca (mm 445 x 290 il foglio).
Suggestiva incisione di maestro italiano, impressa tra il 1470 e il 1480 da Andrea Mantenga (*Isola di Carturo 1431 - †Mantova 1506) raffigurante momenti di beato abbandono ai vizi: Il Baccanale è
incentrato su un grasso Sileno, trasportato da due uomini e incoronato da un Satiro, mentre un secondo
sta salendo sulla schiena di un uomo. A sinistra e a destra si trovano due suonatori.
Lo sfondo scuro fa risaltare le figure chiare e i personaggi come rilievi scultorei.
Per l’analogia di forma e dimensioni si ipotizza che questo soggetto sia stato concepito dal Mantenga
come un tutt’uno con un’altra conosciuta opera: il “Baccanale con il tino”. La pozza di vino che si vede
nella parte bassa sinistra è la stessa che si trova all’estrema destra dell’altra stampa citata. Inoltre la
presenza alle estremità apposte di due figure che guardano verso l’esterno, un putto nella stampa con
il tino ed un suonatore di flauto in quella qui in esame, suggerisce l’impressione di una scena che si
sviluppa come una lunga esecuzione orizzontale.
Magnifica prova in nitida impressione, su carta vergellata con filigrana con piccolo cerchio.
Esemplare di notevole interesse per il soggetto raffigurato, in buono stato di conservazione. L’esemplare è stato rifilato al limite dell’impressione.
cfr. Landau-Boorsch 75.
82
143. DISEGNO. Centro Italia, Giuseppe Diamantini,
seconda metà del XVII sec. € 2.800
Disegno originale eseguito a inchiostro di seppia e matita, su
foglio spesso di carta (mm 245 x 365 il foglio).
Raffinato e complesso disegno attribuibile alla penna del pittore Giuseppe Diamantini.
Esecuzione grafica significativa e riconducibile alla personalità
dell’abile e conosciuto artista, al quale sono state dedicate alcune mostre in territorio italiano.
Giuseppe Diamantini (*Fossombrone 1621 - †1705) fu pittore
e incisore. All’artista sono attribuite 60 incisioni di argomento
mitologico, religioso e classico e alcuni capolavori di pittura e
affrescatura di alcune importanti chiese della città di Venezia.
Buono stato conservativo.
cfr. Benezit IV 545.
144. FIORI. Venezia, Vincenzo Valgrisi, 1568.
€ 250 per singola stampa
Xilografie originali finemente acquerellate a mano all’epoca.
Impresse a Venezia nel 1568 presso lo stampatore Vincenzo Valgrisi e inserite nell’opera del medico
e umanista Pietro Andrea Mattioli (*Siena 1501 - †Trento 1578) “Discorsi, nei sei libri della Materia
Medicinale di Pedacio Dioscoride Anazarbeo”.
Tavole delineate con arte ed ingegno da Giorgio Liberale da Udine e intagliate da Wolfang Meyerpeck.
Uno dei più importanti studi a fine curativo-farmacologico alla portata dei barbieri, degli erbolai e degli
speziali, oltre che dei medici e botanici.
Dettagliate raffigurazioni scientifiche di piante, fiori e erbe medicinali, con testo sottostante o sovrastante in italiano.
• Genestra.
• Camedrio.
• Apocino serpeggiante.
• Elice.
• Glasto domestico.
• Un’altra fumaria.
• Lichnide.
• Colchido florido.
• Xiride.
• Pitiusa.
• Semprevivo minore.
• Sidebite quarta.
• Hormino salvatico.
• Maro.
• Un altro verbasco.
• Ocimoide.
• Assenzo marino.
• Narciso.
• Filipendula.
Perfetto stato di conservazione della carta, dell’impressione e dell’acquarellatura di ogni singola tavola.
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145. LA PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE. Anversa, Pieter De Jode, 1590.
€ 250 per singola stampa
Incisioni originali eseguite al bulino, su carta
vergellata (mm 135 x 215 circa l’impressione
più margini).
Impresse ad Anversa nel 1590 da Pieter De
Jode e inserite nell’opera “Iesu Christi passionis et resurrectionis”.
Gli episodi riportati nelle tavole sono ispirati al ciclo della Passione di Cristo: la lavanda dei piedi, Gesù nel giardino degli Ulivi, il bacio di Giuda, Gesù deriso dai soldati,
Gesù inchiodato alla croce, Gesù morente…
Tavole di grande finezza pittorica e incisoria
eseguite da Pietro De Jode, detto il Vecchio,
disegnatore ed intagliatore, nato ad Anversa
nel 1570 e morto nel 1634, il quale apprese i
principi dell’incisione da Enrico Golzius. Perfezionò la tecnica in Italia dove incise rami di conosciuti
maestri. Tornato ad Anversa nel 1601 continuò ad incidere per artisti olandesi.
Ottima conservazione di ogni singola tavola.
cfr. Benezit VII 548.
146. L’ADORAZIONE DEI MAGI. Parigi, Lucas Vorsterman il giovane, 1655 - 1660 circa.
€ 1.350
Incisione originale eseguita all’acquaforte su
carta vergellata (mm 755 x 565 l’impressione
più margini).
Impressa a Parigi nel 1655 - 1660 circa da
Lucas Vorsterman il giovane (Anversa 1624 1667) su disegno di Pieter Paul Rubens (*Siegen 1577 - †Anversa 1640).
Raffinata esecuzione incisoria raffigurante
l’adorazione dei Magi, impressa da abile e
conosciuto artista fiammingo.
In primo piano, stanno in piedi San Giuseppe e la Beata Vergine che regge il Bambino,
il quale poggia la piccola mano sinistra sulla
testa calva del primo Re, che gli bacia il piedino. Accanto si nota altro Re dalla lunga barba
con il turbante in capo, alle sue spalle il terzo Magio che tiene la mani alla fascia, che lo cinge ed il suo
paggio soffia entro il turibolo per mantener accesa la fiamma.
Una miriade di dettagli naturalistici e di costume creano un effetto vibrante dove l’occhio dello spettatore si sposta da un particolare all’altro. I personaggi si sovrappongono in maniera festosa, creando un
insieme irreale e fiabesco.
Corre lungo il lato inferiore la dedicatoria e il titolo.
Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione. Cornice in ciliegio.
cfr. Benezit XIV 344.
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147. VIENI DI QUESTO CASCIO... NON TI DISPIACCIA IL PIACENTIN FORMAGGIO. Roma, Giuseppe Maria Mitelli, 1660.
€ 250
Incisione originale eseguita al’acquaforte (mm 205 x 290 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Roma nel 1660 da Giuseppe Maria Mitelli (*Bologna 1634
- †1718), tratta dall’opera “Di Bologna l’arti per via d’Anibal Caraci
disegnate, intagliate, et offerte [...] da Gioseppe Maria Mittelli”.
Esecuzione incisoria di qualità e finezza raffigurante un venditore
di formaggio.
Nella parte inferiore il titolo: “Vieni: di questo cascio havrai buon saggio,/Se vorrai saporir dolci bevande/Se vorrai regallar condir vivande/
Non ti dispiaccia il piacentin formaggio”.
Giuseppe Maria, figlio del pittore Agostino Mitelli fu a sua volta pittore, ma soprattutto fu uno dei più prolifici incisori del Seicento. Riprodusse a olio capolavori dei Carracci, del Guercino e di altri insigni
pittori bolognesi. Realizzò all’acquaforte una straordinaria quantità
di soggetti di ogni genere: scene di vita popolare, allegorie, giochi di
società, satire politiche, etc.
Buono stato conservativo della carta e dell’impressione. Piccolo restauro nella parte inferiore destra.
148. LORENZINI, Giovanni Antonio - PASINELLI, Lorenzo. San Giovanni predica nel
deserto. Bologna, 1690 - 1700 circa.
€ 1.550
Incisione originale eseguita all’acquaforte (mm 802 x 466 l’impressione più 2 - 3 cm di margine).
Impressa a Bologna nel 1700 circa
da Giovanni Antonio Lorenzini e
disegnata da Lorenzo Pasinelli.
Suggestiva prova di abile maestro
bolognese.
Giovanni Antonio Lorenzini (*Bologna 1665 - †1740) pittore e incisore di soggetti religiosi e classici, fu allievo di Lorenzo Pasinelli
(*1629 - †1700) disegnatore e pittore italiano del periodo barocco, rappresentante della scuola bolognese.
In primo piano il popolo entusiasta ed attento, colto dallo stupore, riunito e seduto fa da cornice a San
Giovanni che predica con lo sguardo rivolto verso la folla.
Lungo il lato inferiore dedica al senatore Franceso Ghisilieri.
Buona conservazione della carta e dell’impressione. Qualche segno di piega originale.
cfr. Benezit VIII 799.
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149. ARTI E MESTIERI. Amsterdam, Jan Luyken, 1694.
€ 100 per singola stampa
Venti incisioni originali eseguite su rame (mm 80 x 90 l’impressione più margini con testo).
Impresse ad Amsterdam nel 1694
da Jan Luyken o Johannes Luiken
(*Amsterdam 1649 - †1712) e inserite nell’opera “Spiegel van het
Menselyk Bedryf”, chiamata anche,
in versione più semplice “Afbeelding
der Menschelyke Bezigheden”.
Fini incisioni raffiguranti antichi
mestieri: il pasticcere, il produttore
di pergamena, il cappellaio, il fabbricante di rocchetti, il passamantiere, l’arrotino, il cestaio, il sellaio, il
lampionaio, il vetraio soffiatore, lo
spadaio, il mastro d’ascia, l’incisore,
il campanaro, il cordaio, lo scrivano,
il carradore, il predicatore, il fabbricante di clessidre e le lavoratrici al
telaio.
Nella realizzazione Jan Luyken fu
aiutato da suo figlio Caspar.
Le esecuzioni sono accompagnate da
titolo, testo descrittivo in olandese e
decorativo finalino.
Buono stato conservativo.
150. LA PASSION DES RICHESSES ESPRIMÉE DANS UN ESPRIT SATYRIQUE
PAR DES SATIRES AVARES. Parigi, Gérard Audran, 1700 circa.
€ 500
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata
a mano all’epoca (mm 375 x 230).
Impressa a Parigi nel 1700 circa da Gérard Audran, tratta dal dipinto di Claude Gillot.
Rappresentativa incisione raffigurante la passione per la ricchezza. I protagonisti sono il Dio
della ricchezza e satiri, in cerca di controllo e
potere.
La scena si svolge in un paesaggio bucolico.
Lungo il lato inferiore, su due colonne, descrizione della tavola, divisa dal titolo.
Gérard Audran (*Lione 1640 - †Parigi 1703) incise prendendo spunto da opere di Guercino, Caracci e Le Blanc. Assunse più tardi il ruolo di incisore
del re.
Buono stato conservativo della tavola, in coloritura coeva.
cfr. Benezit I 540.
86
151. RAMI ORIGINALI - FERRERO DI LAVRIANO, Francesco Maria. Augustae Regiæque Sabaudiæ Domus Arbor Gentilitiæ. Torino, 1702 - 1703.p.a.r.
Straordinario insieme formato da 32 rami originali della dimensione in-folio piccolo e dello spessore di mm 2.0 - 2.5 circa, di cui:
30 ritratti di circa mm 230 x mm 235, 01 frontespizio di circa mm
230 x 335 e 01 ritratto aggiunto di circa mm 260 x mm 310, usati
per stampare i ritratti dei Duchi, Principi e Conti Sabaudi, contenuti nella celebre opera di Ferrero di Lavriano intitolata “Augustae Regiæque Sabaudæ Domus Arbor Gentilitiæ”, impressa
a Torino da Giovanni Battista Zappata nel 1702 - 1703.
Alla collezione completa mancano, forse quattro lastre. Quest’opera, stampata nel 1702 - 03 è curiosamente anomala perché si presenta con diverse varianti. Il volume normalmente ha 32 ritratti più
01 frontespizio, più 01 dedica. Alcune volte ha 33 ritratti più 01
frontespizio, più 01 dedica, raramente ha 33 ritratti, più 01 frontespizio, più 01 dedica e in aggiunta 01 o 02 tavole con il medaglione
centrale vuoto e senza descrizione del personaggio.
Curiosamente la collezione è accompagnata da una vecchia fotografia (probabilmente degli anni ’50 circa.) raffigurante una famiglia
non riconosciuta, riunita attorno ad un tavolo con sullo sfondo le
suddette lastre di rame (ne sono presenti 36) incastonate entro una
robusta cornice saldamente fissata al muro.
L’ultima lastra, fuori numerazione, che raffigura Vittorio Amedeo
III, di dimensioni superiori e mai inserita nell’opera, è stata eseguita
negli anni successivi alla data di stampa del volume, 1702 - 1703.
Tutte le lastre tranne il frontespizio e l’ultima, sono numerate.
Molte lastre sul retro presentano alcune piccole prove di incisione.
Le lastre di rame sono le seguenti:
senza num.) Frontespizio.
2) Umberto.
3) Amedeo I.
4) Oddone.
5) Amedeo II.
6) Umberto II.
7) Amedeo III.
8) Umberto III.
9) Tommaso.
10) Amedeo IV.
11) Bonifacio Amedeo IV.
12) Pietro.
13) Filippo I.
14) Amedeo V.
15) Edoardo.
16) Aimone.
17) Amedeo VI.
19) AmedeoVIII.
20) Ludovico Amedeo VIII.
21) Amedeo IX.
87
22) Filiberto I.
23) Carlo I.
25) Filippo II.
26) Filiberto II.
27) Carlo III.
28) Emanuele Filiberto.
29) Carlo Emanuele.
30) Vittorio Amedeo I.
31) Francesco Giacinto.
33) Vittorio Amedeo II.
36) Dedica.
senza num.) Vittorio Amedeo III, su lastra più ampia, eseguita in
epoca posteriore.
Tutte si presentano in buono stato di conservazione, con segni di uniforme brunitura del metallo. Solamente la lastra usata per stampare il frontespizio, è stata pulita di recente.
152. DISEGNI A TEMPERA E ACQUERELLO - FIORI. 1720 - 1730 circa.
€ 1.200 per singolo disegno
Quattro disegni originali eseguiti a tecnica mista, acquarello e tempera (mm 330 x 460 circa
il foglio).
Raffinati e decorativi disegni di fattura piemontese, finemente dipinti da abile artista nella
prima metà del settecento. Le tavole raffigurano differenti specie di fiori.
Titoli manoscritti a lapis nella parte inferiore.
• Amaryllis Belladonna.
• Iris.
• Amaryllis Sarniensis.
• Fritillaria Imperialis Rubra.
Buono stato conservtivo della carta e della pittura. I fogli sono inseriti in cornici originali dell’Ottocento in ciliegio.
153. DISEGNO - TESTA DI PUTTO E
BAMBINO. Giovanni Pietro Ligari, 1720
- 1740 circa.
€ 2.500
Disegno originale in formato ovale, eseguito a
carboncino, sanguigna e gessetto tra il 1720 ed
il 1740, su carta forte vergellata, attribuito alla
penna di Giovanni Pietro Ligari (mm 340 x 210
circa il foglio).
Vibrante e piacevole studio, evidenziato
dall’intervento in sanguigna su alcuni particolari. In primo piano il putto di Ligari, dalla piccola bocca triangolare semiaperta, quasi compressa
88
dal turgore delle guance, dai capelli mossi disposti a ciocche. Nel disegno viene evidenziata grazia e
naturalezza. In secondo piano un bambino.
Giovanni Pietro Ligari o Ligario disegnatore e pittore di soggetti religiosi e ritrattista, nato a Ardendo
nel 1686 e morto a Sondrio nel 1752.
Buona conservazione del disegno. Cornice dell’Ottocento in legno pitturato in oro e argento, decorata
con motivi a onde, affiancate da foglie stilizzate.
cfr. Benezit VIII 659.
154. SCENE FIAMMINGHE. Parigi, Jean Moyreau, 1737 - 1752.
€ 700 per singola stampa
Incisioni originali eseguite al bulino, su carta vergellata con filigrana.
Impresse a Parigi tra il 1737 e il 1752 da Jean Moyreau (*Orléans
1690 - †Parigi 1762), tratte dai dipinti di Philips Wouverman (*Haarlem 1619 - †1668).
Lungo il lato inferiore di ogni tavola, il titolo e al centro stemma.
• Les bohemiens (mm 476 x 363).
Decorativa incisione raffigurante due uomini a cavallo in ambiente campestre, uno dei due regge un calice e l’altro tiene
accanto a se un cavallo. Intorno alcuni personaggi, accampati o
di passaggio. Sullo sfondo il rudere di un castello, a sinistra una
porzione di casa.
• Le travail du marechal (mm 480 x 367).
Incisione raffigurante un maniscalco intento a ferrare un cavallo, intorno due uomini trattengono l’animale ed altri osservano.
A destra una porzione di caseggiato abitato . A sinistra, in lontananza, un mulino a vento, case e
personaggi con animali.
• Le vin de l’etrier (mm 475 x 359).
Incisione ambientata in una stalla. All’interno sei cavalli, tre dei quali privi di cavaliere e alcuni
personaggi intenti in varie mansioni. A destra il piano si sposta verso l’esterno mettendo in luce un
paesaggio alberato in lontananza.
• Les marchands forains (mm 478 x 373).
Scenografica incisione raffigurante alcuni mercanti intenti nel loro lavoro. In primo piano, piccolo
ruscello dal quale si abbevera un cane. Sullo sfondo un caseggiato.
• Les maquignons a la foire (mm 480 x 364).
Raffigurazione di una fiera di cavalli, svolta in un ambiente campestre. In primo piano, diversi
personaggi occupati in varie mansioni. In lontananza si scorge un piccolo villaggio e un lago con
delle barche ferme sulla riva.
• Cavaliers du manege (mm 472 x 374).
Scena campestre con paesaggio alberato e carrozza trainata da cavalli.
• Retour de chasse et curée (mm 460 x 353).
Molti personaggi e animali in primo piano animano la scena. Scene come queste, che rappresentano momenti di vita semplice e popolaresca, erano assai apprezzate nella prima metà del XVIII
secolo.
• La grote du mareshal (mm 372 x 483).
L’incisione è caratterizzata da un ritmo vario: l’ansietà dei cani, la donna che sta per scendere dalla
scalinata, i cavalli con i loro padroni,un uomo in bilico su una scala di legno , sono tutti episodi che
comunicano un fremito trepidante a tutta la scena.
89
Port de mer (mm 477 x 366).
Un largo cielo sovrasta un paesaggio di grande suggestione, in cui figure di pescatori animano la
scena.
• La buvette des chasseurs (mm 457 x 355).
Tavola impressa con grande padronanza di tecnica, l’occhio può cogliere particolari sottili trattati
con estrema cura, soprattutto nelle teste degli animali che danno movimento e vivezza all’insieme.
• La cascade (mm 415 x 336).
Molto attento ai particolari, Moyreau precisa assai chiaramente il profilo dei colli, il fogliame,
l’erba dei prati, la cascata, con un segno sottile.
• La quartier des vivandiers (mm 479 x 380).
La scena è intrisa di grande energia ed un sottile e armonioso colloquio si stabilisce tra le donne ed
i soldati, giunti fino a loro per trovare accoglienza e cibo.
• Quartier de rafraichissement (mm 467 x 352).
Donne, uomini, bambini e animali popolano questa scena piena di elementi compositivi che arricchiscono l’insieme, come i boccali colmi d’acqua e le tende per gli accampamenti. Tutto concorre
a dare alla scena un senso fortemente realistico.
Ottimo stato di conservazione della carta e dell’ impressione, ampi margini.
cfr. Benezit IX 920.
•
155. LE MATIN - LE MIDY - L’APRÈS DINÉE - LE SOIR. Parigi, Jacques Philippe Le
Bas, 1740 - 1742.
€ 3.200 la serie
Incisioni originali eseguite su rame, su carta vergellata.
Impresse a Parigi tra il 1740 e il 1742 da Jacques
Philippe Le Bas (*Parigi 1707 - †1783), tratte dai
dipinti di Willem Jan Van Den Berghem (*1620
- †1683).
Serie di quattro stampe di soggetto fiammingo, impresse da abile e conosciuto artista francese, nella prima metà del XVIII secolo.
Le stampe raffigurano quattro diversi momenti
della giornata (mattino, ,mezzogiorno, pomeriggio e sera) e le attività ad esse connesse in diversi
ambienti.
• Le matin (mm 460 x 365 l’impressione più ampi margini).
• Le midy (mm 470 x 380 l’impressione più ampi margini).
• L’après dinée (mm 465 x 375 l’impressione più ampi margini).
• Le soir (mm 455 x 365 l’impressione più ampi margini).
Sotto ogni impressione oltre al titolo sono presenti dedicatorie.
Bella e raffinata serie completa e perfettamente conservata delle quattro parti del giorno.
cfr. Benezit VIII 372.
90
156. VEUE ET PORT DE MER DE FLANDRE. Parigi, Jacques Philippe Le Bas, 1746.
€ 1.200
Incisione originale eseguita su rame (mm 670 x 500
l’impressione più ampi margini).
Impresse a Parigi nel 1746 da Jacques Philippe Le Bas
(*Parigi 1707 - †1783), tratta dal dipinto di David Teniers (*Anversa 1610 - †Bruxelles 1690).
L’atmosfera serena di questa rara esecuzione, viene
rischiarata dalla luce intensa di una limpida giornata,
che consente di apprezzare la vista del porto. L’incisione è ravvivata dai gesti dei lavoranti in primo piano.
I pescatori intenti a tendere le reti imprimono alla
scena un vivo senso di animazione, insieme al gonfiarsi delle vele delle barche che solcano il mare.
Lungo il lato inferiore il titolo in francese con uno stemma nella parte centrale.
Esemplare dall’ottima inchiostratura, su carta vergellata con filigrana “aquila con corona” e scritta.
cfr. Benezit VIII 372.
157. SCENE FIAMMINGHE. Parigi, Jacques Philippe Le Bas, 1750 circa.
€ 1.000 per singola stampa
Incisioni originali eseguite su rame, su carta vergellata.
Impresse a Parigi nel 1750 circa da Jacques Philippe
Le Bas (*Parigi 1707 - †1783), tratte dai dipinti di David Teniers (*Anversa 1610 - †Bruxelles 1690).
Lungo il lato inferiore di ogni tavola, il titolo in francese con uno stemma nella parte centrale.
• Les philosophes bacchiques (mm 495 x 380
l’impressione più ampi margini).
L’incisione raffigura cinque uomini e una donna.
Due di questi personaggi sono seduti ad un tavolo, uno con un bicchiere alzato nell’intento di
fare un brindisi. Alle loro spalle, in piedi, c’è un
uomo che scruta i loro movimenti, altri due davanti ad un camino assorti nei pensieri. La donna, in
secondo piano, li osserva.
• Le chimiste (mm 495 x 375 l’impressione più ampi margini).
Scena raffigurante quattro personaggi al lavoro nel laboratorio chimico.
• La boudiniere (mm 495 x 375 l’impressione più ampi margini).
Scena molto animata. Una donna in primo piano che lavora la carne, quattro bambini che giocano
sulla destra e sette personaggi sullo sfondo, alcuni seduti attorno ad un tavolo altri in piedi intenti
a bere vino.
• Jeu de boule ou IVe, vûë de Flandre (mm 455 x 365 l’impressione più ampi margini).
Un gruppo di uomini intenti a giocare al gioco delle bocce, altri che osservano e dialogano. Il tutto
si svolge in un ambiente campestre.
Raffinate incisioni fiamminghe raffiguranti mestieri e divertimenti: il chimico, il macellaio, il baccanale e il gioco delle bocce.
Ottima conservazione delle incisioni, tutte con ampi margini e in nitida inchiostratura.
cfr. Benezit VIII 372.
91
158. CHIRURGIE. Parigi, Jacques François Benard, 1751.
€ 150 per singola stampa
Incisioni originali eseguite su rame (mm 225
x 355 l’impressione più margini).
Impresse a Parigi nel 1751 da Jacques
François Benard su disegni di Goussier, per
l’opera “Encyclopedie des arts et des metiers” di Denis Diderot (*1713 - †1784) e
Jean Baptiste D’Alembert (*1717 - †1783).
Dettagliate tavole tecniche di argomento
medico-chirurgico, raffiguranti: aghi, bisturi, sonde scanalate, spatole, pinze emostatiche, etc.
Ottimo stato di conservazione della carta e
dell’impressione, ampi margini.
cfr. Benezit II 85.
159. MEDICINA. Parigi, 1759.
€ 150 - 250 per singola stampa
Incisioni originali eseguite su rame.
Impresse a Parigi nel 1759 da abile artista
e inserite nell’opera “Traité d’Ostologie” di
Alexander Monro (*Londra 1697 - †Edimburgo 1767).
Le presenti incisioni hanno preso spunto dai
disegni dell’opera del medico e chirurgo italiano del Cinquecento, Andrea Vesalio “Humani corporis fabrica”.
Dettagliate e interessanti tavole anatomiche, finemente impresse nella seconda metà
del Settecento.
Buona conservazione.
160. PAESAGGI E SCENE DI VITA. Parigi, 1760 - 1770 circa.
Sei incisioni originali eseguite su rame, su carta
vergellata.
Impresse a Parigi nel 1760 - 1770 circa da Catherine Élizabeth Cousinet-Lempereur, Marie
Jeanne Ozanne Le Gouaz, Jean Jacques Le Veau,
Nicolas Dufour e Jacques Aliamet, tratte dai dipinti di Claude Joseph Vernet.
Lungo il lato inferiore di ogni tavola, il titolo in
francese e alcune con dedica attraversata da uno
stemma nella parte centrale.
• Le calme (mm 470 x 330 l’impressione più
ampi margini).
Il tratto leggero e arioso delle raffigurazioni,
92
€ 800 per singola stampa
così come la serenità dei soggetti, si amalgamano con il misurato realismo nella descrizione delle
vesti dei personaggi, delle imbarcazioni e delle ceste.
• Tems serein (mm 455 x 360 l’impressione più ampi margini).
L’incisione raffigura scogli affioranti che si affacciano sul mare, con velieri in mare. In primo piano, a destra vi sono figure di marinai e altri popolani.
• Le pêcheur encouragé (mm 505 x 415 l’impressione più ampi margini).
A destra, in primo piano, un uomo intento a pescare, mentre viene osservato ed incoraggiato da una
fanciulla. Suggestivo è lo scorcio delle case e del borgo sullo sfondo.
• Les amans a la pêche (mm 490 x 405 l’impressione più ampi margini).
Si noti la raffinatezza e, al tempo stesso, la familiarità dei due personaggi in primo piano che conversano. Si scorgono alcune barche in mare, e questo conferisce all’intera scena una tranquillità
quasi surreale.
• Vue des environs de Régio en Calabre (mm 470 x 365 l’impressione più ampi margini).
L’incisione raffigura un fiume nei dintorni di Reggio Calabria, dove uomini e donne si alternano in
maniera estremamente suggestiva a giovani pescatori intenti al lavoro.
• Les italienne laborieuses (mm 460 x 360 l’impressione più ampi margini).
In primo piano una consueta scena di alcune fanciulle che lavano i panni e di alcuni pescatori che
attraccano la barca.
Forse nessun pittore paesaggista o di marine ha mai trattato le figure umane come Claude Joseph Vernet
(*Avignone 1714 - †Parigi 1789), ossia come elementi primari delle scene rappresentate o comunque
considerandole fattori importanti della composizione. Il suo lavoro di paesaggista, sempre attento anche
ai fenomeni dell’aria, si combina con un vivo senso di armonia pittorica. Molti furono gli incisori che
riprodussero i suoi lavori.
Ottima conservazione.
cfr. Benezit I 197; IV 33; VIII 592; X 470.
161. PIEMONTESE D’ASTI. Parigi, Pierre Étienne Moitte, 1768.
€ 480
Incisione originale eseguita su rame, finemente acquerellata a mano
all’epoca (235 x 310 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Parigi nel 1768 da Pierre Étienne Moitte (*Parigi 1722 †1780) su disegno di Jean Baptiste Greuze.
Costume popolare femminile di Asti.
La protagonista è una giovane fanciulla che si specchia, indossa un
ampio grembiule azzurro e un comodo vestito e l’abitazione, ricca di
elementi, arricchisce l’insieme, come il cappello per la festa appeso
al muro, il baule aperto, una lanterna e uno strumento musicale. Tutto
dà alla scena un senso fortemente realistico.
Nella parte inferiore i titoli, a sinistra in italiano, ripetuti a destra in
francese.
Ottima conservazione della carta, del colore e dell’impressione.
cfr. Benezit IX 709; Collezione Simeom D 1988.
93
162. LE STAGIONI. Parigi, Amedeo Gabrielli, 1770 circa.
€ 800 la serie completa
Incisioni originali eseguite su rame, su
carta vergellata. (mm 155 x 215 circa
l’impressione di ogni singola stampa).
Impresse a Parigi nel 1770 circa da
Amedeo Gabrielli, tratte dai dipinti della pittrice svizzera Angelica Kauffman
(*Coira 1741 - †Roma 1807).
Stupenda e decorativa serie completa
delle quattro stagioni.
Nella parte inferiore di ogni tavola troviamo i titoli.
• Flora-Le printemps. La scena, carica di brio, è animata da tre giovani
donne, che si occupano di
confezionare ghirlande di fiori, per
salutare così l’arrivo della balla stagione.
• Ceres-L’eté. L’incisione coglie tre fanciulle, una di queste è china, pronta per raccogliere il fastelli.
Montagne chiudono l’orizzonte della scena.
• Pomona-L’automne. Tre volti dotati di forte espressività, evidenziano i capelli, che vengono intagliati
con un segno ricco di tocchi chiaroscurali. Una delle tre fanciulle tiene nella sua veste i frutti maturati e appena raccolti.
• Winter-L’hiver. Donne e bambini sono riuniti attorno al fuoco. Sulla destra una giovane fanciulla
scende velocemente le scale, pronta ad alimentare le fiamme, con le fascine di legna che porta tra
le braccia.
Buona conservazione della carta e dell’impressione.
cfr. Benezit V 790.
163. LE STAZIONI DELLA VIA CRUCIS. Venezia, Teodoro Viero, 1780 circa.
€ 4.500 la serie
Incisioni originali di scuola veneziana, eseguite all’acquaforte su carta
vergellata, applicate su supporti rigidi (mm 205 x 305).
Impresse a Venezia nel 1780 circa
da Teodoro Viero, il quale ha preso
spunto dalle rare acqueforti di Giandomenico Tiepolo (*Zianigo 1727 †Venezia 1804).
Rara serie completa delle quattordici stazioni della Via Crucis,
dell’abile artista veneto Teodoro
Viero.
1. Gesù viene condannato a morte.
2. Gesù viene caricato della croce.
94
3. Gesù cade per la prima volta.
4. Gesù incontra sua madre.
5. Gesù viene aiutato a portare la croce da Simone di Cirene.
6. Santa Veronica asciuga il volto di Gesù.
7. Gesù cade per la seconda volta.
8. Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme.
9. Gesù cade per la terza volta.
10. Gesù è spogliato delle vesti.
11. Gesù viene inchiodato sulla croce.
12. Gesù muore in croce.
13. Gesù è deposto sulla croce.
14. Il corpo di Gesù viene posto nel Sepolcro.
Ogni tavola possiede la descrizione a sinistra in latino, ripetuta a destra in italiano.
Giandomenico in questi fogli ricorda molto nelle invenzioni e nelle figure, le composizioni del padre
Giambattista Tiepolo (*Venezia 1696 - †Madrid 1770).
Teodoro Viero (*1740 - †1795), in giovane età si trasferì a Venezia e venne istruito all’arte dell’intaglio
da Marco Pitteri e da Francesco Bartolozzi.
Buona conservazione della serie, resa ancora più preziosa dalle cornici coeve in legno pitturato oro,
quasi tutte con vetro soffiato antico, tutte arricchite da croci inserite nella parte superiore centrale e
cordoncino per supportarle.
164. ROSE. Parigi, Pierre Joseph Redouté, 1802.
€ 600
Nove incisioni originali eseguite al pointillè a colori (mm 160 x 240 circa).
Impresse a Parigi nel 1802 da Pierre Joseph Redouté e inserite nella celebre opera
“Les roses”.
Raffinato esempio di micro-incisioni a
più colori.
Titoli nella parte inferiore, a sinistra in latino, ripetuto a destra in francese.
• Rosa muscosa.
• Rosa sulfura.
• Rosa turbinata.
• Rosa l’heritieranea.
• Rosa centifolia folicea.
• Rosa galilea caerulea.
• Rosa inermis.
• Rosa indica vulgaris.
• Rosa bifera macrocarpa.
Le tavole sono raffigurate con grande maestria, anche le più lievi sfumature dei colori dei petali hanno
una finezza senza pari.
Il pittore e botanico Pierre Joseph Redouté (*Saint-Hubert 1759 - †Parigi 1840) soprannominato “Raffaello dei fiori” divenne celebre per le pitture delle rose e in seguito per aver pubblicato due capolavori
d’incisione raffiguranti le varietà all’epoca conosciute dei suddetti fiori.
Perfetti esemplari in nitida impressione.
cfr. Nissen BBI 1599; Pritzel 7455.
95
165. L’AIR. Parigi, Jean Fils, 1810 - 1820 circa.
€ 1.200
Incisione originale eseguita all’acquatinta a più
colori, ripassata a mano all’epoca su alcuni dettagli (mm 420 x 320).
Impressa a Parigi nel 1810 - 1820 circa da
Achille Moreau, su disegno di Wexelberg, presso lo stampatore Jean Fils.
Delicata esecuzione incisoria che rappresenta uno degli elementi: l’aria.
Donne, uomini e bambini animano questa tavola. Molto attento ai particolari, Moreau precisa
chiaramente il profilo delle montagne, il paesaggio innevato, i camini fumanti e gli abiti dei
personaggi.
L’elemento aria è un simbolo sensibile della
vita invisibile, in quanto tale è un elemento purificatore, rappresenta la linea di demarcazione tra la
terra e il cielo, ma in questa impressione si percepisce una naturale spontaneità dell’elemento, animato
da una sensibilità pittorica impareggiabile.
Nella parte centrale inferiore la scritta “L’air” in tinta bianca.
Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice antica in noce.
cfr. Benezit IX 821.
166. NAPOLEONE - AUSTERLITZ-JENA-WAGRAM. Parigi, 1810 - 1815 circa. € 1.350
Incisione originale eseguita al pointillé (mm 790
x 625 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Parigi nel 1810 - 1815 circa a ricordo
delle vittoriose battaglie napoleoniche di Austerlitz, detta anche battaglia dei tre imperatori,
combattuta il 2 dicembre 1805, Jena che ebbe
luogo il 14 ottobre 1806 e Wagram, combattuta
tra il 5 e il 6 luglio 1809.
Napoleone in mezzo alla folla, visita gli accampamenti, si preoccupa dei feriti, riceve gli sconfitti e cavalca trionfante sul suo cavallo bianco.
Un’iscrizione su uno stendardo a sinistra ricorda
gli eventi.
L’azione, ripresa dopo le battaglie, ha sullo sfondo lo schieramento dei soldati francesi.
Al suolo caduti, feriti e oggetti persi nell’affronto: cappelli, armi, ecc.
Foglio in buono stato di conservazione, salvo qualche rinforzo cartaceo visibile al verso.
96
167. LA MARCHANDE DE BEURRE. Parigi, Basset, 1815
circa.
€ 250
Incisione originale eseguita al pointillè, acquerellata a mano all’epoca
(mm 165 x 225 il foglio).
Impressa a Parigi nel 1815 circa da Montalan, su disegno di Claude
Louis Desrais (*1746 - †1816), presso lo stampatore Basset.
Delicata incisione raffigurante una giovane venditrice di burro.
Bella la nota di luce intensa, quasi abbagliante, suscitata dalla bilancia
in primo piano, che esalta la suggestione dell’immagine.
Ottima conservazione della carta, dell’incisione e dell’acquerellatura.
168. NAPOLEONE - LA BATAILLE D’EYLAU-BATAILLE DE LA MOSKOWA. Parigi,
1815 circa.
€ 1.200 per singola stampa
Coppia di incisioni originali eseguite al pointillé.
Impresse a Parigi nel 1815 circa da Johannes Josephus Wolff (*Rotterdam 1779 - †?) e Hippolyte Lecomte (*Puiseaux 1781 - †Parigi 1857) su disegni di Carle Vernet (*Bordeaux 1758 - †Parigi 1836).
Nella parte inferiore delle due stampe, titoli su due righe, contornati da volute.
La Bataille d’Eylau (mm 695 x 560).
Pittorica esecuzione incisoria raffigurante
la vittoriosa battaglia di Eylau, uno degli
scontri più sanguinosi dell’esercito francese, combattuta l’8 febbraio del 1807. Nella
parte sinistra del foglio è raffigurato il Generale Jean Joseph Ange d’Hautpoul ferito
e supportato da un soldato. Al centro un Ufficiale di Cavalleria raffigurato con cappotto
foderato e cappello di pelliccia, diretto verso
i nemici. In lontananza, verso sinistra, Napoleone e i suoi ufficiali osservano la battaglia dalla collina.
• Bataille de la Moskowa (690 x 545 l’impressione più margini).
La stampa raffigura la vittoriosa battaglia di Borodino, conosciuta nella storiografia francese come
battaglia della Moscova, combattuta durante la campagna di Russia il 7 settembre 1812. In primo
piano napoleone sul suo destriero bianco.
Buona conservazione della carta e dell’impressione. Piccolo restauro marginale sinistro su uno dei due
fogli.
cfr. Benezit VIII 402; XIV 690.
•
97
169. NAPOLEONE. Londra, William Say, 1820.
€ 1.450
Incisione originale eseguita alla maniera nera, finemente miniata a
mano all’epoca, ripassata con segni di biacca su alcuni particolari
(mm 530 x 680 l’impressione più margini).
Impressa a Londra nel 1820 da William Say (*Lakenham 1768 †Londra 1834), tratta dal dipinto di Goubaud.
Fine esecuzione incisoria raffigurante Napoleone Bonaparte I
(*Ajaccio 1769 - †Isola di Sant’Elena 1821) assiso sul trono regale.
Nella parte inferiore il titolo.
Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Antica cornice Napoleone III in legno e stucco dorato e argentato.
cfr. Benezit XII 345.
170. REBUS - LES TRAVESTISSEMENTS POUR 1828. Lione, Giraud Frères e Gayet,
1828 - 1839.
€ 150
Incisione originale eseguita su rame (mm 280 x 375 l’impressione più margini).
Impressa a Lione tra il 1828 e il 1839 presso lo stampatore Giraud Frères e Gayet.
Raro foglio volante con 36 caselle contenenti rebus, con alternanza di lettere e
figure.
Tema interessante con diversi codici espressivi non sempre facilmente decifrabili.
Ogni casella possiede lettere messe bene in vista sotto personaggi, che permettono di comporre parole e frasi.
Buona conservazione del foglio.
171. VERISSIMO RITRATTO DEL SANTISS.º SUDARIO. Saluzzo, Lobetti Bodoni,
1829.
€ 1.650
Incisione originale eseguita su rame (mm 535 x 215).
Impressa a Saluzzo nel 1829 presso lo stampatore Lobetti Bodoni, dal rame originale del 1575 di Giovanni Testa (stampatore della corte sabauda nel XVI secolo) e inserita nell’opera di Antonio Martini
“La Passione di Nostro Signore
Gesù Cristo secondo li quattro
Evangelisti”.
Rara incisione raffigurante
l’esposizione della Sacra Sindone in Torino del 1578, in
occasione del suo trasporto
da Chambery, affinché la potesse venerare San Carlo Borromeo in visita al duca Ema-
98
nuele Filiberto, impressa dal rame originale dell’epoca.
Nella parte superiore ed inferiore centrale il titolo “Il Verissimo ritratto del Santiss.º Sudario del Nostro
Salvatore Giesu Christo”, al centro il Sacro Lino sorretto dai Vescovi di Aosta, Asti, Saluzzo, Pavia,
Vercelli e Savona, gli Arcivescovi di Torino, della Tarantaise e da San Carlo, ai lati vignette con Cristo
raffigurato e i simboli della Passione.
Buona conservazione della carta e dell’impressione. Segni di piega originali in tre punti.
cfr. L’Ostensione della S. Sindone del 1931, tav. XXII.
172. VENDITORE DI LATTE DI SOMARA A FIRENZE. Parigi, Ducarme, 1830. € 100
Litografia originale, acquerellata a mano all’epoca (mm 240 x 300 il foglio).
Eseguita a Parigi nel 1830 da Levilly, su disegno di Francesco Pieraccini,
presso il litografo Ducarme e inserita nell’opera “Collection de Costumes
des diverses Provinces du Grand Duchè de Toscane”.
Curiosa rappresentazione di un venditore di latte di somara, in compagnia di una giovane fanciulla.
In alto al centro la scritta “Grand Duché de Toscane”. Nella parte inferiore il
titolo, a destra in italiano, ripetuto a sinistra in francese.
Ottima conservazione.
cfr. Benezit VIII 599.
173. MANGIA MACCHERONI. Napoli, Gatti e Dura, 1833.
€ 300
Litografia originale, acquerellata a mano all’epoca (mm 230 x 300
il foglio).
Eseguita a Napoli nel 1833 dai litografi Gatti e Dura, su disegno
dello stesso Gaetano Dura.
Soggetto popolare. Personaggio che gusta un buon piatto di
maccheroni.
In basso al centro il titolo.
La presente tavola fa parte di una suite di 26 rare litografie. La raccolta ebbe grande successo e venne più volta ristampata aggiornando solo le date e inserendo nella didascalia la dicitura “Litografia
Gatti e Dura”, dando vita ad una fortunata società che produsse
molte serie fino al 1855.
Gaetano Dura (*Napoli 1805 - †1878) artista napoletano, fu apprezzato per le raffinate rappresentazioni di scene di vita popolare.
L’artista ha raffigurato in modo dettagliato i mercati, le processioni,
le feste, le danze, i viaggi sui calessi e le escursioni sul Vesuvio.
Ottimo stato di conservazione della carta, della litografia e del colore.
99
174. IL CARABINIERE REALE GIAMBATTISTA SCAPACCINO CADE SOTTO I
COLPI DEI FAZIOSI AL GRIDO DI VIVA IL RE. Torino, Jean Junck, 1834.
€ 500
Litografia originale.
Eseguita a Torino nel 1834 da Enrico Gonin (*Torino 1799 - †1856)
tratta dal dipinto di Francesco Gonin (*Torino 1808 - †1889), presso
il litografo Jean Junck. Attualmente l’olio su tela, si trova al Museo
Storico dell’Arma dei Carabinieri di Roma.
Rara litografia donata dal Re Carlo Alberto al Corpo dei Carabinieri Reali.
L’esecuzione litografica rappresenta il carabiniere Giambattista
Scapaccino a cavallo mentre, tornando da Chambery davanti alla
caserma di appartenenza di Echelles, circondato da uomini armati,
venne trafitto da due colpi di moschetto, cadendo vittima a soli
trentadue anni.
In alto al centro la scritta “Dono fatto al Corpo dei Carabinieri Reali” a ricordo del dipinto donato da Carlo Alberto.
Nella parte inferiore, su due colonne, spiegazione della scena.
Buono stato conservativo della litografia e della carta.
175. ÉPINAL - CURIOSITÀ, GIOCHI e SOLDATINI. Jean-Charles Pellerin, 1835 circa.
€ 35 - 150 per singola stampa
Litografie originali, acquerellate a mano all’epoca utilizzando
la tecnica “pochoir”, ossia con l’ausilio di mascherine.
Eseguite a Épinal nel 1835 circa da Jean-Charles Pellerin.
La celebre stamperia di Épinal, si trova nel capoluogo dei Vosgi (regione della Lorena), ed è tutt’ora in attività.
L’attività ebbe inizio sotto la direzione di Nicolas Pellerin
(*1703 - †1773), poi del figlio Jean-Charles (*1756 - †1836),
succedutogli nel 1779, e quindi del figlio di questi Nicolas
(*1793 - †1868) e del genero Pierre Germaine Vordet (*1787
- †1870).
La loro produzione di stampe popolari, ricevette un vigoroso
impulso a partire dalla metà dell’Ottocento in tutto il mondo, in concomitanza con l’affermarsi della
tecnica litografica.
Le litografie, che conservano il tratto semplice e netto dell’antica tecnica xilografica, sono acquerellate
con la vivace cromia propria d’Epinal, nei quattro consueti colori: l’azzurro, il rosso, il verde e il giallo
intenso che richiama l’oro.
• L’orologe de crédit (mm 385 x 285).
• Crédit est mort, les mauvais payeurs l’ont tué (mm
400 x 290).
• Le grand diable d’argent, patron de la finance (mm
380 x 285).
• Jeu de domino et de cartes (mm 430 x 330).
• Armée Italienne Volontaires (mm 290 x 395).
• Chasseurs Alpins Italiens (mm 300 x 405).
• Escadron des cent-gardes (mm 295 x 405).
• Armée Anglaise Infanterie (mm 295 x 405).
100
État Major de l’Armée Française
(mm 295 x 405).
• Armée Française Infirmiers (mm
290 x 405).
• Carabiniers Français (mm 295 x
405).
• Esercito Español (mm 300 x 435).
Buono stato di conservazione della carta
e del colore di ogni tavola.
•
176. ÉPINAL - NAPOLEONE. Jean-Charles Pellerin, 1835 circa. € 180 per singola stampa
Litografie originali, acquerellate a mano all’epoca utilizzando la tecnica “pochoir”
(mm 630 x 415 circa il foglio).
Eseguite a Épinal nel 1835 circa da Jean-Charles Pellerin.
Nella parte superiore centrale
di ogni tavola troviamo il titolo in francese e lungo la parte
inferiore la descrizione di essa, disposta su più righe.
• Passage du Pont d’Arcole.
• Vous êtes grande comme le monde!
• La colonne.
• Chacun son mètier.
• Débarquement de Napoléon.
• La Famille Imperiale.
• Apothéose de Napoléon.
Buona conservazione di ogni singola tavola.
177. VENDITORE DI CASTAGNE. Napoli, Gatti e Dura, 1835 circa.
€ 400
Litografia originale, finemente acquerellata a mano all’epoca (mm 225 x 205 il foglio).
Eseguita a Napoli nel 1835 circa dai litografi Gatti e Dura, su disegno dello stesso Gaetano Dura.
Decorativa litografia raffigurante un venditore di castagne.
Donne, uomini e bambini popolano questa scena, ricca di elementi compositivi che arricchiscono l’insieme, come i cesti
in vimini e il tegame fumante. Tutto concorre a dare alla scena un senso fortemente realistico.
In basso al centro il titolo.
Gaetano Dura (*Napoli 1805 - †1878) artista napoletano, fu
apprezzato per le raffinate rappresentazioni di scene di vita
popolare. L’artista ha raffigurato in modo dettagliato i mercati, le processioni, le feste, le danze, i viaggi sui calessi e le
escursioni sul Vesuvio.
Ottima conservazione.
cfr. Colas 919-920; Lipperheide 1299-1300.
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178. CARLO ALBERTO. Torino, Pautas, 1840.
€ 900
Litografia originale, eseguita con tecnica calligrafica e
applicata su supporto rigido di carta (mm 800 x 955).
Stampata a Torino nel 1840 da Gian Francesco Hummel presso il litografo Pautas.
Al centro del foglio un insolito esempio ritrattistico
di abile artista dell’Ottocento, raffigurante Carlo Alberto di Savoia-Carignano (*Torino 1798 †Oporto 1849) con l’esercito alle spalle.
Nove tondi, separati fra loro animano l’esecuzione:
sei distribuiti lungo i lati destro e sinistro contengono
stendardi e strumenti bellici, putti e allegorie di arti
varie (musica, scultura, pittura, astronomia) e tre nella
parte inferiore raffigurano il Po, la Dora e due leoni
con stemma sabaudo, che mettono in evidenza la dedica al Primo Segretario di Stato di S. M. Giuseppe
Francesco Angelo Maria Vincenzo Sebastiano Beraudo di Pralormo (*Torino 1774 - †1855).
Buona conservazione. Qualche gora di umidità sparsa.
179. INVENZIONI. Metz, Dembour e Gangel, 1840 circa.
€ 250 per singola stampa
Coppia di litografie originali, finemente acquerellate a mano all’epoca.
Eseguite a Metz nel 1840 circa, presso Dembour e Gangel.
• Les inventeurs et les inventions. (mm 340 x 445 il foglio).
Divertente esecuzione litografica composta da sedici vignette,
ognuna accompagnata da didascalia, raffiguranti curiose e
fantastiche invenzioni: spazzola
meccanica, cappello impermeabile per scarpe, crinolina gonfiabile, corsetto meccanico, sveglia
infallibile…
• Encore une crinoline!!! (mm 360 x 460 il foglio).
Quattordici vignette compongono il foglio, raffiguranti l’accessorio che non poteva mancare all’epoca in un guardaroba femminile: la crinolina.
La stamperia di Metz, meno conosciuta di quella di Épinal, fu attiva dal 1835 al 1892. Fondata da
Adrien Dembour, nel 1840 si associò con Nicolas Gangel.
Non tutti sanno che nel 1860 il 18% delle immagini diffuse sul territorio francese, arrivavano da Metz,
contro il 2% di Épinal.
Queste immagini ebbero in principio vocazione religiosa, ma nel tempo i temi si differenziarono toccando leggende e racconti, moda e narrazioni per fanciulli, canzoni popolari e storie locali.
Buona conservazione delle due tavole.
102
180. DONNA CHE BEVE. Parigi, Hyppolyte Prudhomme, 1850 - 1860 circa.
€ 280
Incisione originale eseguita all’acquaforte (mm 223 x 288 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Parigi nel 1850 - 1860 circa da Hyppolyte Prudhomme (*1793 - †1853) su disegno di Angiolo Tricca (*1817
- †1884), tratta dal dipinto di Gerard Terborch (*1617 - †1681).
Giovane donna in compagnia di un uomo, in interno domestico, ritratti in posizione laterale e frontale. In primo piano la
fanciulla, seduta, tiene nella mano destra una bottiglia piena
di vino, a forma di ampolla, nella sinistra un piccolo bicchiere.
Volge la testa all’indietro mentre sorseggia e assapora. Alla sua
destra l’uomo, appoggiato sul robusto tavolo, riposa.
Prevalgono i toni scuri che sottolineano per contrasto, nei punti
in cui la scena è illuminata, i volti espressivi dei protagonisti.
In basso al centro titolo e timbro impresso a secco.
Perfetta conservazione del foglio intonso.
cfr. Benezit XI 280.
181. S. GIOVANNI BATTISTA. Torino, Angelo Verdoni, 1851.
€ 400
Litografia originale, acquerellata a mano all’epoca “a la gomme” (mm 375 x 485 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1851 da Angelo Verdoni.
Incisione di riconosciuta rarità, la quale ritrae un soggetto popolare molto diffuso in area piemontese e valdostana: la raffigurazione del piccolo S. Giovanni Battista.
Nella parte inferiore sinistra è riportata la scritta “Torino Litografia Verdoni 1851” e alla sua destra l’indirizzo della sede
“Contrada di Po casa del Pozzo”.
Fra tutti i litografi torinesi che realizzarono stampe popolari i
Verdoni furono i più innovativi, sia per la facilità del linguaggio, sia per il basso costo che per le vivaci coloriture.
Angelo Verdoni, dopo il periodo d’apprendistato presso
Doyen, abbandonò il bulino e incominciò a produrre le sue
prime litografie di gusto popolare, molto apprezzate dal pubblico. Ebbe grande successo e le sue opere venivano considerate icone della fede, della preghiera e a volte semplicemente
motivo di sorriso.
Morì tra il 1864-65 e l’attività venne rilevata dalla vedova e dai figli. Sulle litografie in cui compare la
dicitura Fratelli Verdoni la sede continua a rimanere in via S. Tommaso 26, finché, nel 1873, ritroveremo il solo Carlo Verdoni in via Cavour 5.
Buona conservazione della carta, della litografia e del colore. Lieve uniforme brunitura marginale.
cfr. Collezione e catalogo a cura di Giulia e Guido Cavalli, La Stamperia Verdoni.
103
182. ABITAZIONI CAMPESTRI. Parigi, Monrocq & Becquet, 1855 circa.
€ 180 per singola stampa
Litografie originali a più colori (mm 350 x 270 circa il foglio).
Eseguite a Parigi nel 1855 circa presso le stamperie Monrocq e Becquet e inserite nell’opera “Habitations Champetres”.
Pittoresche architetture riproducenti abitazioni nei dintorni di Parigi, all’epoca del secondo impero.
Grande fascino è conferito alle immagini dai cieli ampi, che sovente si specchiano nei corsi d’acqua, e
l’inserimento di piccole figure umane.
Ottima conservazione della carta e del colore di ogni singola tavola.
183. CANALE CAVOUR. Torino, Alberto Luigi Vialardi, 1864.
€ 1.800
Nove fotografie originali all’albumina, applicate su cartoncino all’epoca (mm 540 x 430 compreso il
supporto).
Eseguite a Torino nel novembre del 1864 dal fotografo Alberto Luigi Vialardi.
Raccolta fotografica di notevole importanza, eseguita nei primi anni della storia fotografica, relativa ai lavori di costruzione del canale Cavour in Piemonte.
Interessante testimonianza di questa monumentale opera di argomento idraulico-ingegneristico.
Ogni fotografia reca manoscritto “Canale Cavour” nella parte centrale superiore. In basso al centro la
descrizione del luogo, la tipologia di lavoro e la data. Il nome dell’autore delle foto è manoscritto a
104
matita rossa, nell’angolo inferiore destro.
• Ponte Canale sul fiume Dora Baltea.
• Lavori di proseguimento per le fondazioni del sifone pel naviglio d’Ivrea.
• Prospetto della tomba sotto il torrente Elvo.
• Ponte Canale sopra il torrente Cervo.
• Ponte Canale sotto il torrente Marchiazza, acquedotto in curva e ponte per strada campestre.
• Tomba sotto il fiume Sesia e scaricamento annesso.
• Tomba sotto il fiume Sesia.
• Grande chiavica di derivazione delle acque dal fiume Po presso Chivasso.
• Tronco compiuto di canale alla progressiva 500 (larghezza metri 40).
Alberto Luigi Vialardi (*Torino 1833 - †1912) conosciuto fotografo torinese, attivo dal 1863 con sede
in piazza Vittorio Emanuele II al numero 9, dopo il 1866 anche con sede in via Matteo Pescatore 4.
Fu membro del Club Alpino Italiano. Nel 1863 documentò il traforo del Moncenisio. Sempre negli
anni ’60 dell’Ottocento curò un reportage sull’inaugurazione del canale Cavour dedicando l’album a
Vittorio Emanuele II. Più tardi, nel ’68 realizzò un album sul traforo del Frejus, dedicandolo sempre a
Vittorio Emanuele II.
L’opera del canale Cavour, fu affidata nel 1852 all’ingegnere Carlo Noè. La sua effettiva realizzazione
avvenne tra il 1863 e il 1866, dopo la proclamazione del Regno d’Italia e quando Cavour era già morto,
su impulso dei ministri Quintino Sella e Gioacchino Pepoli. Il canale Cavour, per parecchi decenni, fu il
fiore all’occhiello dell’ingegneria idraulica italiana ed europea. Ottima conservazione delle fotografie.
184. UNE LEÇON DE VELPEAU. Parigi, Lemercier, 1865 - 1870 circa.
€ 900
Litografia originale, applicata su
supporto di carta spessa all’epoca
(mm 590 x 460 il foglio).
Eseguita a Parigi nel 1865 - 1870
circa da Louis-Eugene Pirodon, su
disegno di Augustin Feyen-Perrin e
Claude Bernard, tratta dal dipinto di
L. Lhermitte, presso il litografo Lemercier.
Interessante esecuzione litografica.
Viene rappresentato l’anatomista
Alfred Armand Louis Marie Velpeau (*Brèches 1795 - †Parigi 1867)
mentre insegna e illustra l’anatomia umana nel 1864, all’Ospedale
della carità di Parigi (fondato nel
XVII secolo e chiuso nel 1935).
Gli altri personaggi presenti nella scena sono il pittore Armand Charnay, il Dott. Henri Liouville, lo
scrittore Armand Sylvestre, il pittore Augustin Feyen-Perrin e il Dott. Pierre Desfosses.
In basso al centro il titolo, sopra il nome delle persone raffigurate.
Ottima conservazione.
cfr. Benezit XI 19.
105
185. UCCELLI, ANATRE, CIGNI, AIRONI… Bruxelles, C. F. Dubois & A. Dubois, 1868 1872.
€ 150 per singola stampa
Litografie originali, acquerellate a mano all’epoca (mm 270 x 175 circa il foglio).
Eseguite a Bruxelles tra il 1868 e il 1872, dal naturalista belga Charles Frédéric Dubois (*1804
- †1867) e dal figlio Alphonse Joseph Charles
(*1839 - †1921), inserite nell’opera “Le Oiseaux
de l’Europe”.
Le litografie raffigurano oche, anatre, cicogne,
cigni, ecc. Ogni tavola è composta da uno o più
animali.
Lungo il lato inferiore centrale i titoli in francese
in carattere corsivo.
Le tavole si caratterizzano per essere state colorate a mano all’epoca, si sottolinea anche la struttura delle tavole, che prevede in primo piano l’uccello,
appena contornato da uno sfondo leggero e sfumato che da sostegno alla figura.
Buona conservazione della carta, della litografia e del colore.
cfr. Nissen IV B, 276; Fine Bird Books 7.
186. BASILICA VON SUPERGA BEI TURIN.
1870 - 1880 circa.
€ 580
Vassoio in metallo della seconda metà dell’Ottocento, laccato e litografato.
Decorativo vassoio in patina scura, con molteplici filetti
e motivi floreali in oro che rifilano il bordo esterno. All’interno veduta della Basilica di Superga con in primo piano
personaggi che animano la scena.
Buona conservazione. Qualche piccolissimo segno di uniforme brunitura del metallo.
187. CAVALLI. Parigi, Lemercier, 1870 circa.
€ 1.000 per singola stampa
Litografie originali a più colori, acquerellate a
mano all’epoca “a la gomme” (mm 695 x 520 il
foglio).
Eseguite a Parigi nel 1870 circa da Albert Adam
presso lo stampatore Lemercier.
Esecuzioni litografiche raffiguranti i cavalli da
corsa Magenta e Ceylon durante il gran premio di Parigi del 1865 e del 1866.
Lungo il lato inferiore titoli disposti su più linee
con la relativa descrizione del cavallo, del fantino e del proprietario.
Albert Adam (*Parigi 1833 - †1900) illustratore
e litografo fu figlio e allievo di Victor Adam. Per
106
entrambi gli artisti i cavalli da corsa furono la loro specialità.
Buono stato conservativo delle litografie. Qualche piccola traccia di foxing sparsa. Cornici in legno con
doppia decorazione a filo nero.
cfr. Benezit I 54.
188. THE ARMADA IS IN SIGHT. Londra, Paul Girardet, 1882.
€ 950
Incisione originale eseguita su rame, applicata su
cartoncino all’epoca (mm 965 x 725).
Impressa a Londra nel 1882 da Paul Girardet
(*Neuchâtel 1821 - †Parigi 1893), tratta dal conosciuto dipinto di Lucas Seymour (*Londra 1849
- †Blythburg, Suffolk 1923) del 1880.
Insolita incisione ritraente una partita di bocce. L’Armata spagnola si avvicina mentre i britannici giocano a Plymouth Hoe.
Titolo e didascalia su più linee nella parte inferiore.
Buona conservazione della carta e dell’impressione. Minima gora di umidità nella parte inferiore
marginale.
cfr. Benezit VI 173.
189. PIANTA DELLA STORIA D’ITALIA DAI TEMPI PIÙ REMOTI AL 1911 (1913).
Torino, Doyen, 1911.
€ 800
Litografia originale a più colori (mm 1235 x 2150 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1911 da Francesco Ravetti, presso la casa litografica Doyen di Luigi Simondetti, fondata nel 1832.
Curiosamente la data riportata al titolo è stata modificata da 1911 a 1913
e gli avvenimenti degli anni 1912-13 sono stati applicati successivamente
e sovrastano l’anno 1911.
Troviamo la firma originale di Ravetti, accompagnata da una sua piccola
foto dell’epoca, nella parte laterale alta, verso il lato sinistro del foglio.
Grande pianta, redatta dal professor Ravetti e dedicata a Vittorio Emanuele III e ai comuni italiani, in occasione del 50° anniversario dell’Unità
d’Italia.
La litografia riproduce una tavola cronologica degli eventi più significativi della storia d’Italia, dagli antichi popoli preromani fino al 1913,
sviluppandosi graficamente come un albero.
“L’arazzo commemorativo” venne distribuito alle scuole proprio nel
1911, ma in considerazione della dimensione e della fragilità, ne sono
rimasti intatti pochi esemplari.
La Biblioteca del Circolo Giuridico di Siena ne possiede uno.
Buona conservazione. Segni di piega attraversano verticalmente e orizzontalmente il foglio.
107
190. DUFY, Raoul. Amphitrite. Parigi, 1930.
€ 680
Incisione originale eseguita all’acquaforte, firmata in lastra
dall’artista (mm 135 x 195 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Parigi nel 1930 da Raoul Dufy presso lo stampatore Floury.
Incisione d’artista che ritrae un nudo di donna.
Raoul Dufy pittore francese nato a Le Havre nel 1877 e morto
a Forcalquier nel 1953. Studiò a l’École des beaux-arts di Le
Havre la pittura impressionista quindi, vivamente colpito dalla
mostra di Vincent Van Gogh (1901) e venuto a contatto con
Matisse (1905). Nel 1907 si volse a ricerche di costruzione
degli oggetti, con riferimento a Paul Cézanne e parallelamente
a Matisse e a Picasso. Fino al 1911 la sua pittura si distinse
per rigorosa severità. Svolse anche un’attività geniale e multiforme di decoratore: modelli di stoffe, cartoni per arazzi, illustrazioni per opere, ecc., e squisite decorazioni su ceramiche.
Ottima conservazione.
191. MENNYEY, Francesco. Paesaggi. Torino, 1940 - 1944.
€ 500 - 900 per singola stampa
Sei incisioni originali eseguite a tecnica mista acquaforte e acquatinta, firmate e numerate.
Impresse a Torino tra il 1940 e il 1944 da Francesco Mennyey.
Esecuzioni incisorie impresse con abile e fine tratteggio,
stampate in pochissimi esemplari, come tutte le impressioni
del pittore ed acquafortista torinese del Novecento, Mennyey
(*Torino 1889 - †1950).
• Torino. Interno villaggio medioevale (mm 330 x 250
l’impressione più ampi margini).
Pittorica veduta del castello medioevale del Valentino a
Torino e dell’interno del villaggio.
Esemplare n° 1 su 24 , segnato a matita in alto a destra. In
basso a destra la firma dell’artista e la data, a sinistra il
titolo.
• Camogli (mm 495 x 415 l’impressione più ampi margini).
Scenografica veduta del porticciolo di Camogli con velieri in primo piano.
Esemplare n° 9 su 10, segnato a matita in alto a destra. In basso a destra la firma dell’artista, a
sinistra il titolo.
• Bruzolo (mm 246 x 333 l’impressione più ampi margini).
Veduta del Castello di Bruzolo, situato in valle di Susa, uno dei più interessanti Castelli della Valle.
Con la sua struttura cinquecentesca ben conservata, racchiude diversi momenti significativi.
Esemplare n° 21 su 24, segnato a matita in alto a destra. In basso a destra la firma dell’artista, a
sinistra il titolo.
• Roddi d’Alba (mm 326 x 246 l’impressione più ampi margini).
Veduta del Castello di Roddi, adagiato sulla cima della collina, sovrasta maestosamente il borgo
del paese. La costruzione del Castello così come si presenta oggi risale alla fine del Trecento/inizio
108
Quattrocento.
Esemplare n° 18 su 24, segnato a matita
in alto a destra. In basso a destra la firma
dell’artista, a sinistra il titolo.
• Millesimo (mm 326 x 246 l’impressione più
ampi margini).
Veduta di Millesimo, antico borgo sulle rive
della Bormida, con “la gavetta” o “ponte
vecchio” in primo piano, raro esempio di
ponte altomedievale fortificato.
Esemplare n° 14 su 24, segnato a matita
in alto a destra. In basso a destra la firma
dell’artista, a sinistra il titolo.
• Pollenzo (mm 246 x 326 l’impressione più
ampi margini).
Veduta della chiesa di San Vittore situata a Pollenzo, in provincia di Bra, costruita negli anni Quaranta dell’Ottocento, in forme neogotiche da Ernesto Melano.
Esemplare n° 23 su 24, segnato a matita in alto a destra. In basso a destra la firma dell’artista, a
sinistra il titolo.
Queste rare incisioni originali, ci danno il senso della vera misura dell’arte di Mennyey, della magnifica
espressività del suo chiaroscuro, dell’energia del disegno e dei paesaggi ritratti, avvolti in un vivo senso
di luce. L’artista studiò all’Accademia Albertina e fu insegnante di tecnologia, scienze applicate all’arte
e tecniche incisorie nella Scuola Professionale per le Arti Grafiche di Torino. Esordì come pittore nel
1914, ma subito dopo la prima guerra mondiale si dedicò all’incisione (acquaforte, ma anche acquatinta, puntasecca e litografia). Parecchie sue opere sono patrimonio delle gallerie d’arte in Italia e all’estero e molte si trovano presso importanti collezioni private e all’Archivio Storico della città di Torino.
Buona conservazione delle tavole, in vecchie cornici in legno bruno.
192. PICASSO, Pablo. Dans l’Atelier. 12 marzo 1965.
€ 3.800
Incisione originale eseguita a tecnica mista, acquatinta e puntasecca (mm 322 x 222 l’impressione più ampi margini), firmata e numerata
dall’artista.
Impressa il 12 marzo del 1965, come si può dedurre dalla data in lastra eseguita in controparte, da
Pablo Picasso (*Málaga 1881 - †Mougins 1973).
Esemplare n° 37 tirato a 50 esemplari, firmato in
basso a destra a matita e numerato sempre a matita nella parte sinistra dall’artista spagnolo.
Nell’esecuzione riconosciamo a sinistra la modella nuda che regge la tela. Sulla destra il profilo di Picasso, che si è autoritratto mentre crea
l’opera.
La donna è per il celebre artista, madre, moglie, amante e figlia. È la modella del pittore. La figura della
donna è stata una liaison con la maggior parte delle sue opere.
Rappresentativa opera del più importante maestro della pittura del XX secolo.
Ottima conservazione dell’impressione e del foglio.
cfr. Georges Bloch, Pablo Picasso, pag.257, n° 1216.
109
193. AIME, Tino. In Val di Susa, 1970 circa.
€ 420
Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm 250 x 320
l’impressione più ampi margini).
Eseguita nel 1970 circa da Tino Aime (*Cuneo 1931 - attivo).
Esemplare n° 19 su 30, firmato a matita in basso a destra, numerato a sinistra e affiancato da titolo.
L’opera raffigura il Forte di Exilles in Val di Susa. Le abitazioni circostanti sono spolverate di neve.
Aime risiede a Bastia di Gravere in Val di Susa e questo incantevole territorio gli fornisce materiale prezioso di cui vivono
le sue opere. Dopo aver frequentato la Libera Accademia di
Torino sotto la guida di Idro Colombi inizia ad esporre come
scultore per poi dedicarsi alla pittura ed alla grafica di cui é interprete conosciuto anche in campo internazionale. Dal 1963
ad oggi ha esposto
incessantemente e conseguito riconoscimenti in Italia, Germania, Francia e Romania.
Ottimo stato conservativo.
194. COLLEZIONE DI EX-LIBRIS DAL XVII SECOLO AL XX SECOLO. dal XVII
al XX sec.
€ 1.100
102 ex-libris originali, di fattura
piemontese, italiana ed europea,
eseguiti con tecniche incisorie
differenti e di varie epoche dal
XVII al XX secolo.
Interessante insieme di ex-libris, di forme e dimensioni,
tutti impressi su carta ed eseguiti con tecniche diverse: xilografia, incisione su rame, acquaforte, acquatinta e litografia.
L’ex-libris è generato da una pulsione al particolare rapporto che unisce l’uomo ai suoi libri. È evidente
la volontà di lasciare traccia dell’avvenuto apparentamento del lettore con l’autore.
La collezione è custodita in una legatura in piena tela percallina marrone, piatti con ricca bordura vegetale impressa a secco, contenente la scritta “Album” impressa in argento su quello anteriore, tagli rossi.
Buono stato di conservazione dell’intera collezione.
110
VEDUTE E PIANTE TOPOGRAFICHE VARIE
Presso la libreria sono disponibili vedute e piante topografiche originali raffiguranti città italiane e
del mondo, impresse da stampatori e cartografi diversi dal XV al XIX secolo.
Le vedute e le piante qui di seguito descritte rappresentano solamente una minima parte del materiale presente in bottega.
195. PLAN DE FORT DE GELASSE EN PIEMONT. Parigi, 1630 circa.
€ 1.800
Incisione originale eseguita su rame
(mm 555 x 385 l’impressione).
Impressa a Parigi nel 1630 circa.
Veduta prospettica di estrema rarità del Forte di San Francesco a
Gravere in Valle di Susa. Sotto il
forte è ben delineato il villaggio della Bastia. In primo piano Refornetto
con la cappella. A sinistra la valle
della Braida che scende sull’Arnodera. Gelassa è il nome del torrente
che scorre nei pressi del forte.
Sopra il roccione che sovrasta la frazione di Bastia fu costruito nel 1592
il forte di San Francesco, su progetto
di Gabrio Busca, ingegnere militare di Carlo Emanuele I. Sfruttando il rilievo, venne realizzato un
semplice parapetto che correva sul bordo con delle torrette agli angoli.
Nell’angolo superiore sinistro il titolo e legenda entro decorativo cartiglio.
Nella bibliografia di A. Peyrot, Le valli di Susa e del Sangone, al n° 59 è raffigurata una tavola con
caratteristiche simili alla presente.
Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione. Restauro ben eseguito all’angolo superiore
destro.
196. VENETIA. Francoforte, Mattheus Merian, 1640.
€ 3.200
Incisione originale eseguita su rame (mm 710 x
305 l’impressione più margini).
Impressa a Francoforte nel 1640 da Mattheus
Merian “il vecchio” e inserita nell’opera di Martin Zeiller intitolata “Itinerarium Italiæ Nov-Antiquæ”.
Veduta a volo d’uccello della città di Venezia e
della laguna circostante. In alto al centro la sritta “Venetia”. Nella parte centrale destra stemma
della città sormontato da corona reale. Il porto e i canali sono delineati in dettaglio con un gran numero
di singoli edifici facilmente identificabili. Grandi velieri e navi mercantili, gondole e piccole barche da
pesca animano la tavola.
Mattheus Merian (*Basilea 1593 - †Francoforte 1650), trascorse gran parte della sua vita a Francoforte
111
dove, con suo figlio e con Martin Zeiller (*1589 - †1661), cartografo tedesco stampò la presente opera.
Buono stato di conservazione.
cfr. Cremonini, L’Italia nelle vedute, n° 26.
197. DESCRIZIONE DELLA CELEBERRIMA CITTÀ DI GENOVA. Bologna, Giacomo Pellegrino Longhi, 1699.
€ 4.000
Incisione originale eseguita su rame (mm 985 x 500 circa l’impressione più margini).
Impressa a Bologna nel 1699 da
Giacomo Pellegrino Longhi.
Veduta a volo d’uccello, di
grande rarità e sconosciuta alle
bibliografie, raffigurante la città di Genova vista dal mare.
Lungo il lato superiore centrale
il titolo e la data racchiusi entro
ampio drappo. Sul lato sinistro
stemma della città, su quello destro lo stemma è vuoto.
Nella parte inferiore, su 4 colonne, interessante descrizione storica e politica della città e della Liguria, dagli albori fino alla data di stampa. Curiosamente in fine: “Il paese d’intorno a Genoua, benche
aspro e sassoso, è grandemente fertile, come anche vignoble e quello della Liguria”.
Buono stato di conservazione. Segnaliamo brunitura uniforme su tutta la superficie e minimo segno di
tarlo nella parte alta sinistra.
La stampa è inserita in cornice antica, di legno in pittura dorata, con solido telaio e tiranti.
198. GENOA. Amsterdam, Pierre Mortier, 1705.
€ 4.500
Incisione originale eseguita su rame (mm 1000 x 440 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1705
da Pierre Mortier (*1661 - †1711)
e inserita nell’atlante “Het Nieuw
Stede Boek van Italie”.
Particolareggiata e rara veduta a volo d’uccello della città di
Genova vista dal mare.
Lungo il lato superiore centrale il
titolo in latino. In basso a destra
edicola contenente legenda con
105 richiami con i maggiori luoghi di interesse della città.
Ottimo stato di conservazione dell’impressione e della carta, ampi margini.
cfr. Cremonini, L’Italia nelle vedute, n° 55.
112
199. CARTA DE LA RIVERA DE GENOVA CON SUSVERDADEROS CONFINES Y
CAMINOS. C. E. d’Aderkas, 1747.p.a.r
Disegno originale firmato da C.
E. d’Aderkas e datato 1747 (mm
1955 x 862 più margini).
Eseguito a china a più colori e
acquerellato a mano all’epoca ai
confini e in alcuni particolari. La
carta è stata intelata all’epoca,
probabilmente per essere esposta.
Maestoso e importante manoscritto della Liguria, estremamente dettagliato e particolareggiato.
Questo documento cartografico assomiglia vagamente, per dimensioni e precisione geografica, alla
grande carta di Joseph Chafrion impressa nel 1685 ma con l’aggiunta di numerosi dettagli e toponimi e
inoltre si estende ulteriormente a nord verso il Piemonte.
Titolo in spagnolo sul lato superiore. In basso al centro, entro cartiglio, immagine allegorica con stemma, dedica e data, al di sotto scala distanziometrica in miglia italiane. In alto a sinistra, cartiglio con
descrizioni e riferimenti dei ducati e dei feudi. La carta è inserita in una cornice manoscritta graduata.
Documento in perfetto stato conservativo.
200. VEDUTE OTTICHE DI CITTÀ D’ARTE ITALIANE . Parigi, 1750 - 1760 circa.
€ 600 per singola stampa
Incisioni originali eseguite su rame, acquerellate
a mano all’epoca impresse su carta vergellata e
filigranata, alcune applicate su cartoncino.
Incise a Parigi nel 1750 - 1760 circa da artisti
diversi. Queste stampe furono eseguite per essere
viste mediante un apparecchio detto pantoscopio
o mondo nuovo, attraverso lenti e illuminate con
candele posizionate davanti o dietro a seconda
dell’effetto che si voleva creare: diurno o notturno.
Le scene sono sempre animate da personaggi a
cavallo, in carrozza o a piedi.
Nella parte superiore troviamo i titoli al negativo
e in quella inferiore titoli disposti talvolta su più linee o su due colonne.
• Venezia:
1. Vüe perspective de l’interieur du Palais du Doge de Venise.
2. Vüe du grand Canal, du Palais Balbori, du Pont de Rialto, et de la Fête des Gondoles a
Venise.
3. Vûe de la Place de St. Joseph avec le Temple de St. Nicolas à Venise.
4. Vue de la Place ou l’on tient les Foires et de l’Edifice moderne a Venise.
5. Vüe perspective de l’Eglise de St. Jean et St. Paul a Venise.
• Firenze:
1. La grande procession de Florence, le jour de la Fête de Dieu.
113
2. Vue du Prieure a Florence et du Palais du premier Magistrat, prise de la Place de l’Eglise
des Peres de l’Oratoire.
• Roma:
1. Vüe du Ponte et Chateau Saint Anges a Rome.
2. Vüe du Theatre de Marcellus, a Rome.
3. Vüe d’optique représentant le Palais de Pamphilius et la Place de Navone a Rome.
4. Magnifique Edifice, ou s’assembloit le Senat Romain, le quel joignoit le Palais Imperial.
5. Veüe du Pont St. Ange.
6. Vüe de la Place de Montecavallo a Rome.
Buono stato conservativo di ogni singola tavola.
201. THE RUSSIAN. Londra, J. Clark e M. Dubourg, 1815.
€ 750 per singola stampa
Quattro incisioni originali eseguite all’acquatinta, finemente miniate nei particolari (mm 400 x 300
l’impressione più margini).
Impresse a Londra nel 1815 da John Clark e M. Dubourg, disegnate da Monray e inserite nell’opera
“A picture of St. Petersburgh represented in a collection of interesting views, the city, the sledges, and
the people”.
Insieme di grande finezza e rarità che ritrae i mezzi di trasporto russi, inseriti nel paesaggio della
città di San Pietroburgo.
Si tratta di un mezzo di trasporto con origini addirittura più antiche di quelle del carro: la slitta venne
infatti usata ancor prima dell’invenzione della ruota e, prima che sulla neve, venne adoperata sul terreno
e sull’erba per scopi agricoli. Il suo impiego come mezzo da diporto, risale al XIV secolo.
Titoli in inglese e francese nella parte inferiore.
114
Efficace è l’accordo tenue dei colori, utilizzato per i paesaggi innevati, ravvivato da toni vivaci usati
per i personaggi.
• Russian Females entering a sledge.
• The winter russian travelling carriage.
• The russian sledge or public carriage.
• The stand of the hackney coachmen.
Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in legno marrone con decorazione a filo oro.
cfr. Benezit IV 770.
202. PANORAME DE MILAN - PANORAMA VON MAILAN. Zurigo, Keller & Fussli,
1817.
€ 2.200
In-8° a leporello, 4 tavole.
Questo album raccoglie una grande incisione originale eseguita su rame al tratto, delle dimensioni
di (mm 1955 x 195), raffigurante la città di Milano e da 3 particolari del Duomo, inserite in custodia
originale editoriale in carta marmorizzata con titoli entro ovali contrapposti, nella parte superiore in
francese, mentre in quella inferiore in tedesco.
• Panorame de Milan. Grande tavola a leporello raffigurante la veduta panoramica della città,
acquerellata in alcuni particolari, con la descrizione delle vie, piazze, chiese e altre residenze.
Nell’angolo superiore sinistro dedica manoscritta a china, datata 6 ottobre 1819.
• Veduta del Duomo di Milano. Veduta prospettica del Duomo con titoli disposti su due righe, in
italiano e in francese.
• L’interno del Duomo di Milano. Personaggi in primo piano che ammirano gli interni del Duomo,
raffigurati con grande maestria. Titoli disposti su due righe, in italiano e in francese.
• La cupola del Duomo di Milano. Sontuosi capitelli gotici presentano statue di santi e profeti che
mettono in risalto le grandi vetrate. Titoli in italiano lungo la parte inferiore.
Insolita veduta di grandi dimensioni (circa 2 metri di lunghezza) e particolare finezza, curata da
Henry Keller (*1778 - †1862) con grande maestria e dovizia di particolari.
Buono stato conservativo.
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203. VUE DU CONVENT DU GRAND S˕. BERNARD. Parigi, Lukas Weber, 1820 circa.
€ 3.000
Incisione originale eseguita all’acquatinta, finemente acquerellata a mano, applicata su supporto
di carta rigida all’epoca (mm 420 x 275 più supporto).
Impressa a Parigi nel 1820 circa da Lukas Weber
e disegnata dal vivo dallo stesso.
Esecuzione incisoria di estrema rarità raffigurante la veduta prospettica dell’Ospizio e del
lago del Gran San Bernardo, presa dal versante
italiano. Si nota la trasformazione della torretta
circolare sul lato est dell’Ospizio.
In primo piano personaggi ed animali animano
la scena.
L. Weber pittore e incisore svizzero, nato a Hottingen nel 1811 e morto a Zurigo verso il 1860.
Buono stato conservativo della carta, dell’impressione e del colore.
cfr. A. Peyrot, La Valle d’Aosta nei secoli, n° 141; Blondel pag. 12.
204. L’HOSPICE DU S˕. BERNARD. Basilea, Lukas Weber, 1825 circa.
€ 500
Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm 290 x 210
l’impressione più margini).
Impressa a Basilea nel 1825 circa da Lukas Weber (*Hottingen 1811 - †Zurigo 1860 ca.) su disegno di Anton Winterlin.
Veduta prospettica dell’Ospizio del Gran San Bernardo
presa dal versante italiano. In primo piano viandanti lungo
le rive del lago.
Perfetto stato conservativo della carta e dell’impressione.
cfr. A. Peyrot, La Valle d’Aosta nei secoli, n° 151.
205. PREMIÈRE ECHAPPÉE DE VUE SUR LE COUVENT DU GRAND S˕. BERNARD. Basilea, Jean-Pierre Lamy, 1827.
€ 680
Incisione originale eseguita all’acquatinta, finemente miniata
a mano, applicata su supporto di carta rigida all’epoca (mm
158 x 118 più supporto).
Impressa a Basilea nel 1827 da Jean-Pierre Lamy.
Esecuzione incisoria dell’Ospizio del Gran San Bernardo
con in primo piano le “maronier”, i Monaci dell’Ospizio ed
i cani alla ricerca dei bisognosi di soccorso.
Nella parte centrale bassa del supporto è stato applicato il titolo in francese, disposto su tre linee.
Ottima conservazione della carta, dell’impressione e del colore.
cfr. A. Peyrot, La Valle d’Aosta nei secoli, n° 158/13.
116
206. ARCO DELLA PACE IN MILANO. OPERA INVENTATA, DELINEATA, E DIRETTA DAL MARCHESE LUIGI CAGNOLA. Milano, Ferdinando Alberoli, 1830 circa.
€ 900
Incisione originale eseguita a tecnica mista acquaforte-acquatinta (mm 580 x 420 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Milano nel 1830 circa da Ferdinando Alberoli (*1781 - †1844) su disegno di Luigi
Cagnola.
Pittorica veduta dell’Arco della Pace o arco
trionfale di Milano, facente parte della antica
Porta Sempione, situato nel centro della vasta
area della piazza omonima.
L’opera venne progettata da Luigi Cagnola (*Milano 1762 - †Inverigo 1833). I lavori iniziarono
nel 1807 e furono diretti dallo stesso architetto.
I particolari sono curati nei minimi dettagli, come i personaggi che animano la tavola.
Nella parte inferiore, disposto su due linee, il titolo.
La presente esecuzione incisoria è arricchita da una dedica manoscritta e datata 1890, nella parte inferiore sinistra del foglio.
Buono stato conservativo della carta e dell’impressione.
207. LE COUVENT DU GRAND S˕. BERNARD.
Ginevra, Henri Charles Müller, 1830 circa.
€ 450
Incisione originale eseguita all’acquatinta, miniata a mano
all’epoca (mm 152 x 121 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Ginevra nel 1830 circa da Henri Charles Müller
(*1784 - †1845).
Fine veduta prospettica dell’Ospizio del Gran San Bernardo presa dal versante italiano.
In primo piano un gruppo di personaggi.
Perfetta conservazione della carta, dell’incisione e del colore.
208. TRANSPORT D’UN MALHEUREUX VOYAGEUR À L’HOSPICE DU GRAND S˕. BERNARD.
Basilea, Jean-Pierre Lamy, 1830 circa.
€ 300
Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm 195 x 160 più
margini).
Impressa a Basilea nel 1830 circa da Jean-Pierre Lamy.
Esecuzione grafica raffigurante il trasporto di un ferito
all’Ospizio del Gran San Bernardo. Sullo sfondo il lago e
la cima del Pain de Sucre (mt. 2919).
In basso al centro il titolo in francese, disposto su due linee.
Ottima conservazione della carta e dell’impressione.
117
209. CORMAYEUR (VALLEY OF AOSTA). Londra, William Day, 1832.
€ 2.200
Litografia originale eseguita su velina (mm 527
x 355 il foglio).
Eseguita a Londra nel 1832 da William Day (*1797
- †1845), su disegno di William Linton (*1791 †1876) e inserita nell’opera “Sketches in Italy”.
Rara veduta di Courmayeur con il Monte
Bianco sullo sfondo. In primo piano un pastore
con il suo gregge.
Nella parte inferiore centrale il titolo in inglese.
Il presente è un esemplare di lusso, impresso su
carta Cina.
Perfetta conservazione della litografia e della carta.
cfr. A. Peyrot, La Valle d’Aosta nei secoli, n°
188/4.
210. VEDUTE PIEMONTESI. Torino, Ajello e Doyen, 1836 - 1838.
€ 700 per singola stampa
Coppia di litografie originali, eseguite su velina.
Eseguite a Torino tra il 1836 e il 1838 da Enrico
Gonin e Pietro Righini, presso i litografi Ajello e
Doyen, inserite nell’opera edita da Pietro Marietti, dedicata alla Regina Maria Teresa moglie di
Carlo Alberto “Album Piemontese dedicato a S.
M. la Regina”.
• Susa vista dalla strada del Monte Cenisio
(mm 425 x 355 il foglio). Rara veduta prospettica
di Susa, presa dalla strada napoleonica del
Moncenisio e dominata dalla vetta del Rocciamelone.
Ben visibile nella tavola il campanile romanico della cattedrale di San Giusto. In primo
piano, a sinistra, il roccione di Santa Maria.
Sullo sfondo, a destra, è ben delineato il passo delle Finestre.
• Alba (mm 445 x 340 il foglio). Veduta prospettica di Alba presa dal Tanaro. L’antica origine della città,
Alba Pompeia, famosa in tutto il mondo per
i suoi vini ed i suoi tartufi, deriva da Pompeo
Strabone.
Esemplari di lusso eseguiti “sur papier de Chine”.
Capolavori della litografia romantica, in perfetta
conservazione.
cfr. A. Peyrot, Le Valli di Susa e del Sangone,
tomo I, n° 202.
118
211. LAGO DI COMO. Milano, Tommaso Genevresi, 1840 circa.
€ 4.500
Incisione originale eseguita all’acquatinta, miniata a mano all’epoca (mm 1050 x 375 compresi i margini).
Impressa a Milano nel 1840 circa da Francesco Citterio presso l’editore Tommaso Genevresi.
Pittorica e rara veduta panoramica del lago di Como presa dalle alture di Bellagio.
Citterio dimostra di avere un’abile mano nell’evidenziare la luminosità dei paesaggi in contrasto con
l’azzurro del cielo.
Raffinata coloritura dell’epoca eseguita a tempera da abile artista. Lungo il lato inferiore il titolo.
Ottimo stato di conservazione della carta e del colore, in cornice coeva dorata, con motivi fitomorfi e
onde.
cfr. Margheritis-Sinistri-Ivernizzi-Peverelli, Il lago di Como nelle antiche stampe, pag. 238, n° 508.
212. CASTELLI DEL PIEMONTE. Torino, J. Junck - f.lli Doyen - D. Festa, 1841 - 1847.
€ 250 - 300 per singola stampa
Litografie originali di scuola italiana (mm 555 x 430 ca. il foglio).
Eseguite a Torino tra il 1841 e il 1847 da Jean Junck, dai fratelli Doyen e da Demetrio Festa, su disegni
di Enrico Gonin, tratte da una delle più suggestive raccolte iconografiche sul Piemonte “Album delle
principali Castella Feudali della Monarchia di Savoia”, composta da 200 tavole, raffiguranti tutti i
principali castelli piemontesi.
Ogni castello è ripreso secondo il più tipico gusto romantico e ambientato in un paesaggio con animazione di personaggi.
119
Al margine inferiore di ogni tavola, troviamo il titolo del castello raffigurato e sovente l’indicazione
della nobile famiglia proprietaria dell’edificio.
Sono disponibili i principali castelli piemontesi, tutti in ottima conservazione.
Qui di seguito ne citiamo solamente alcuni.
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Castello di Barolo nella provincia d’Alba.
Castello di Barbaresco provincia d’Alba.
Castello di Castiglione-Falletto provincia
d’Alba.
Castello di Magliano nella provincia d’Alba.
Castello della Morra provincia d’Alba.
Castello di Novello provincia d’Alba.
Castello di Rivara provincia d’Ivrea.
Castello di Roddi provincia d’Alba.
Castello della Loggia provincia di Torino.
Castello di Trana provincia di Torino.
Castello di Santena nella provincia di Torino.
Castello di Romagnao provincia di Vercelli.
Castello di Sarre provincia d’Aosta.
Il pittore e litografo piemontese Enrico Gonin (*Torino 1799 - †1870), la famiglia è originaria di Giaveno, fratello del pittore ed acquafortista Francesco Gonin, dal quale ereditò l’arte della litografia, è
ricordato soprattutto per la presente raccolta di litografie. Collaborò inoltre con Felice Festa nell’introduzione a Torino della nuova tecnica, aprendo la prima casa litografica nel 1824 e in seguito con
Michele Doyen, il quale nel capoluogo piemontese aprì uno stabilimento nel 1832.
Perfetto stato di conservazione della carta e della litografia.
cfr. Manno-Promis I 1257.
213. HOSPICE DU GRAND S˕. BERNARD (COTÉ D’ITALIE). Parigi, Lemercier, 1845
circa.
€ 350
Litografia originale a più colori (mm 165 x 125).
Eseguita a Parigi nel 1845 circa da Armand Cuvillier
presso il litografo Lemercier.
Veduta prospettica dell’Ospizio del Gran San Bernardo, vista dal versante italiano.
Nella parte inferiore centrale il titolo in francese.
Perfetto stato conservativo.
120
214. L’ABBAZIA DI S. MICHELE DELLA CHIUSA. Milano, Giuseppe Bramati, 1846.
€ 480
Incisione originale eseguita su rame (mm 355 x 370 l’impressione più margini).
Impressa a Milano nel 1846 da Giuseppe Bramati e inserita
nell’opera di Pompeo Litta “Famiglie celebri italiane”.
Veduta prospettica della Sacra di San Michele presa da levante, costruita tra il 983 e il 987 sullo sperone roccioso del
monte Pirchiriano. L’Abazia, monumento simbolo del Piemonte
e situato all’imbocco della Valle di Susa, con la sua posizione
domina e sovrasta tutta la bassa Valle.
Lungo il lato inferiore, su tre righe, il titolo.
Buona conservazione.
cfr. A. Peyrot, Le Valli di Susa e del Sangone, tomo II, n° 226/1.
215. MILANO. Milano, Ronchi, 1848.
€ 4.150
Incisione originale eseguita all’acquatinta, miniata a mano all’epoca.
Impressa a Milano nel 1848 da Filippo Naymiller (*Milano 1804 - †Pavia 1863) presso lo stampatore
Ronchi.
La veduta della città di Milano, vista a volo d’uccello, è presa da una posizione elevata mettendo
in evidenza la più importante opera dell’architettura gotica italiana, il Duomo. La piazza è animata da
molti personaggi.
Particolareggiata e dettagliata coloritura coeva eseguita a tempera da abile artista, lungo il lato inferiore
il titolo in tinta rossa.
Ottimo stato conservativo della carta e perfetta conservazione del colore.
cfr. Arrigoni, Milano nelle vecchie stampe, n° 66.
216. LE GRAND S˕. BERNARD. L’HOSPICE, SOMMET DU PASSAGE (SUISSE).
Parigi, lemercier, 1850 - 1860 circa.
€ 1.900
Litografia originale su velina (mm 650 x 480 il foglio).
Eseguita a Parigi nel 1850 - 1860 circa su disegno di Léon Jean Baptiste Sabatier e Adolphe Jean Baptiste Bayot (disegnò le figure), presso il litografo Lemercier.
121
Esecuzione litografica di grande rarità, non menzionata
nelle bibliografie di riferimento, raffigurante l’Ospizio del
Gran San Bernardo, visto dal
versante italiano.
In primo piano un monaco e due
cani sulla riva del lago omonimo.
Titolo in francese nella parte inferiore centrale.
Buona conservazione della carta
e della litografia. Piccolo restauro abilmente eseguito.
cfr. Benezit XII 152.
217. ÉTUDES DE MŒURS. LA FINE FLEUR DU CRÛ. Parigi, Régnier, Bettanier.
Morlon, 1860 circa.
€ 850
Litografia originale a più colori (mm 620 x 490 il foglio).
Eseguita a Parigi nel 1860 circa da Régnier, Bettanier e
Morlon, tratta da un dipinto di Linder.
La tavola è composta da 6 personaggi che evocano
una situazione di amicizia e buon umore, tutti riuniti attorno un tavolo, brindano e si divertono con
un bicchiere di buon vino.
Buono stato conservativo. Qualche gora marginale.
Cornice in legno con vetro soffiato antico.
218. GOUACHE NAPOLETANA - VEDUTA DI
NAPOLI DELLA PARTE
DI LEVANTE. Napoli, 1860
- 1870 circa.
€ 3.300
Dipinto originale eseguito su
carta a tecnica gouache o guazzo
(mm 780 x 570 il foglio).
Eseguito a Napoli nel 1860 1870 circa da abile artista napoletano.
Scenografica e stupenda veduta
di Napoli con Castel Sant’Elmo
sullo sfondo.
In primo piano popolani in riva
122
al mare, danzano, cantano, mangiano, si percepisce così la tranquillità e l’accoglienza di questo luogo.
Un’ampia distesa del mare è animato da barche con pescatori, la città sullo sfondo.
Lungo il lato inferiore titolo manoscritto.
Gouache originale di grande formato e finezza pittorica. Piacevole il contrasto tra le tinte delicate
del tramonto e del pallido azzurro del mare con le tinte vivaci tipiche dell’abbigliamento popolare del
luogo.
Ottimo stato conservativo della carta e perfetta conservazione del colore. Cornice in legno pitturato.
219. THE VISO FROM THE SOUTH. Londra, Day and Son, 1867.
€ 900
Cromolitografia originale, apllicata su supporto di carta coevo
(mm 250 x 359 più supporto)
Eseguita a Londra nel 1867 da J. H. Lowes, tratta dall’acquarello
di Elijah Walton, presso il litografo Day and Son e inserita nell’opera “Peaks and Valleys of the Alps”.
Rara veduta del Monviso in stupenda cromia.
Titolo in inglese applicato nella parte inferiore centrale.
Perfetta conservazione.
cfr. Perret 4512; ACL 330; Neate W/11; Garimoldi 80.
220. LE DENT DU MIDI FROM ABOVE CHAMPERY. Londra, Day and Son, 1867.
€ 900
Cromolitografia originale, applicata su supporto di carta coevo
(mm 253 x 359 più supporto).
Eseguita a Londra nel 1867 da J. H. Lowes, tratta dall’acquarello
di Elijah Walton, presso il litografo Day and Son e inserita nell’opera “Peaks and Valleys of the Alps”.
Veduta dei Dents du Midi, visti da Champéry (Canton Vallese).
Titolo in inglese manoscritto, applicato nella parte inferiore sinistra.
Perfetta conservazione.
cfr. Perret 4512; ACL 330; Neate W/11; Garimoldi 80.
123
221. DIPINTO - LAGO MAGGIORE-ISOLA BELLA. 1870 circa.
€ 6.000
Dipinto originale eseguito ad
olio su tela con supporto in legno, firmato da Nikolaus Josef
Helm (*Wörth a.Main 1841 †Monaco 1912).
Suggestivo olio raffigurante
il Lago Maggiore con l’Isola
Bella in primo piano, eseguito
da conosciuto artista tedesco nel
terzo quarto dell’Ottocento.
Le tinte molto delicate mettono
in evidenza lo specchio d’acqua
in primo piano e tre personaggi
sulla riva.
Nell’angolo inferiore sinistro in
tinta rossa firma monogrammata
dell’autore.
Perfetto stato di conservazione del colore e della tela, cornice antica dorata su supporto di legno e
robusto telaio.
cfr. Benezit VI 880.
222. PANORAMA DELLA CONCA DEL MONCENISIO DALLE FRASERE BASSE
(2415). Milano, Vallardi, 1893 - 1894.
€ 750
Litografia originale (mm 770 x
250 il foglio).
Eseguita a Milano tra il 1893 e il
1894 presso lo stabilimento Vallardi e inserita nell’opera “Natura e Arte”.
Esecuzione litografica della
conca del Moncenisio, visto
dalle Frasere Basse.
In primo piano il lago, l’ospizio e verso destra il villaggio della Gran Croce e la piana di San Nicolao.
Sullo sfondo le montagne che fanno da cornice (il monte Clarey, la cima Parè, la punta Roncia, il Rocciamelone, ecc.) Lungo i quattro lati legenda con i riferimenti topografici per l’individuazione delle
località e delle montagne.
In basso al centro il titolo.
Buono stato conservativo della carta e della litografia. Qalche piccola traccia di foxing sparsa.
cfr. A. Peyrot, Le Valli di Susa e del Sangone, tomo II, n° 360/3.
124
TORINO, VEDUTE E PIANTE TOPOGRAFICHE
Presso la libreria sono disponibili planimetrie originali, vedute a volo d’uccello e di particolari della città di Torino, impresse e litografate da artisti e stampatori diversi dal XVI
al XX secolo.
Le stampe qui di seguito descritte rappresentano solamente una minima parte del materiale presente in bottega.
223. TURINO. Amsterdam, Jodocus Hondius, 1626.
€ 950
Incisione originale eseguita su rame, testo in latino al
verso disposto su due colonne (mm 250 x 180 l’impressione più margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1626 da Jodocus Hondius.
Rara pianta prospettica della città di Torino.
In alto al centro la scritta “Turino”, ripetuto nella parte
alta destra. A sinistra stemma sabaudo. Verso la metà
della parte sinistra cartiglio contenente altra scritta in
latino “Augusta Taurinorum in Sabaudia”.
Buono stato conservativo della carta e dell’impressione.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 19.
224. TORINO E DINTORNI - ASSEDIO DEL 1706. 1706 - 1710 circa.
p.a.r.
Disegno originale eseguito a china e acquerello (mm
540 x 750 il foglio).
Dettagliata e fine pianta topografica della città di Torino
e dei dintorni, durante l’assedio del 1706.
Documento di interesse museale, di gran qualità e
ricchezza grafica, eseguito da abile artista, nei primi
anni del ’700.
Molto interessanti risultano i dettagli che raffigurano
le truppe, le traettorie dei bombardamenti e gli schieramenti militari sia in attacco che a difesa della città.
Nell’angolo inferiore destro elaborato cartiglio con
volute e ghirlande che racchiudono l’indice, attorno
stendardi, armi, strumenti e oggetti per costruire fortificazioni.
Rosa dei venti in alto a destra.
Buona conservazione della carta e del disegno in splendida e forte coloritura coeva.
125
225. VEUE DE LA VILLE DE TURIN ET DE SES ENVIRONS. Amsterdam, Pierre
Mortier, 1704.
€ 2.000
Incisione originale eseguita su rame (mm 510 x
435 l’impressione più ampi margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1704 da Pierre Mortier su disegno di Charles Inselin.
Veduta prospettica della città di Torino vista
dalla collina all’altezza della Villa della Regina,
con il Monte dei Cappuccini nella parte sinistra.
In primo piano, un grande cartiglio, con a sinistra, la pianta della cittadella di Torino, a destra
la pianta di Carmagnola, entrambe racchiuse entro una corona di foglie d’alloro e poggianti su
due pilastri, al centro la pianta di Vercelli, con la
legenda di 5 richiami, in un trofeo di cannoni e
bandiere, sormontata da una testa di toro, cinta da
un nastro titolato: la Ville de Verceil en Piemont,
alla base piante di Verrua e di Montmelian.
Lungo la parte centrale inferiore il titolo con ai lati legenda con 27 richiami.
Perfetta conservazione della carta e dell’impressione.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 92.
226. LA VERGINE DEL ROSARIO. Roma, Giovanni Gerolamo Frezza, 1719.
€ 600
Incisione originale eseguita su rame (mm 355 x 470).
Impressa a Roma nel 1719 da Giovanni Gerolamo Frezza su disegno
di Giulio Cesare Grampin.
Singolare esecuzione incisoria con al centro la figura a pieno busto
della Vergine del Rosario con il Bambino, in gloria di angeli, venerata da San Domenico e da Santa Caterina, con la raffigurazione
della peste e della carestia dalla quale la Vergine ha preservato i
cittadini durante l’assedio del 1706.
Entro lapide, piccola veduta di Torino, con la rappresentazione della
battaglia, con in primo piano la carica della cavalleria che combatte
sullo sfondo della torre civica.
Titoli e iscrizione latina entro lapide nella parte centrale, attraversata
dalla stemma della città con il toro rampante.
Buona conservazione della carta e dell’impressione. Piccoli restauri
minuziosamente eseguiti e visibili solo al verso del foglio.
cfr. Collezione Simeom D 2289.
227. CARTE HISTORIQUE ET GEOGRAPHIQUE POUR INTRODUIRE À L’INTELLIGENCE DE L’HISTOIRE DE SAVOYE. Amsterdam, Henry Abraham Chatelain,
1719.
€ 680
Incisione originale eseguita su rame (mm 485 x 355 l’impressione più margini).
Impressa ad Amsterdam nel 1719 da Henry Abraham Chatelain.
126
Dettagliata tavola con un’interessante carta geografica del Piemonte e delle zone confinanti.
Arricchiscono il foglio una pianta topografica
della città di Torino in alto a sinistra e una veduta della Venaria Reale in alto a destra. Sono
stati inseriti cartigli contenenti i nomi degli Stati
facenti parte della Savoia. Lungo il lato superiore
il titolo. Tavola dei luoghi, delle province e degli stati nella parte bassa. Nell’angolo inferiore
destro la descrizione della presente con testo in
francese.
Interessante documento in buona conservazione.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, Tomo I, n° 108.
228. A MADAMA REALE MARIA GIOV.ª BATTA DI SAVOYA. Torino, Filippo Vasconi,
1721.
€ 5.000
Incisione originale eseguita su rame (mm 660 x 395 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Torino nel 1721 da Filippo Vasconi (*Roma 1687 ca. - †1730) su disegno dell’architetto
Filippo Juvarra (*Messina 1676 - †Madrid 1736).
Veduta prospettica di grande rarità raffigurante piazza San Carlo a Torino con le due chiese,
Santa Cristina e San Carlo.
La chiesa di Santa Cristina viene presentata con la
nuova facciata, disegnata
e progettata da Juvarra ed
eseguita nel 1717, la seconda con la facciata simile alla
precedente, comparsa un secolo più tardi.
Lungo il lato inferiore la copiosa dedica alla Duchessa
Maria Giovanna Battista di
Savoia-Nemours
(*Parigi
1644 - †Torino 1724), attraversata da un grande stemma.
La stampa fu per Juvarra
un’iniziativa promozionale,
necessaria per far conoscere alla scena internazionale la sua importante opera torinese.
Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 127.
127
229. VUE ET REPRESENTATION DE LA BATAILLE DONNÉE DEVANT TURIN
LE 7 DE SEPTEMBRE 1706. L’Aia, Johann Van Huchtenburg, 1724.
€ 1.650
Incisione originale eseguita su rame (mm 570 x
450 l’impressione più ampi margini).
Impressa a L’Aia nel 1724 da Johann Van
Huchtenburg (*1647 - †1733).
Scena dell’assedio di Torino del 1706, inserita nell’opera di Jean Dumont intitolata “Bataille gagnées par le Serenissime Prince Eugène de
Savoye”.
In primo piano la cavalleria impegnata nella battaglia e sullo sfondo la città di Torino.
Lungo il lato inferiore il titolo e legenda con 10
richiami.
Ottimo esemplare.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 133.
230. VEDUTE DI TORINO. Bassano del Grappa, Remondini, 1770 circa.
€ 1.200 per singola stampa
Tre incisioni su rame, tutte acquerellate
a mano all’epoca (mm 400 x 270 circa il foglio).
Impresse a Bassano del Grappa nel 1770 circa
dallo stampatore Remondini.
Tutte le 3 stampe sono state incollate all’epoca su
supporto rigido di cartone e sul retro di ognuna è
stato applicato su tassello il titolo dell’opera, in
lingua francese, come dovrebbe essere presente
alla base di ogni singola incisione.
Queste tavole furono modificate per essere viste mediante un apparecchio detto pantoscopio
o mondo nuovo, attraverso lenti e illuminate con candele posizionate davanti o dietro.
Le stampe raffigurano 3 differenti vedute della città di Torino.
Ogni tavola viene offerta singolarmente e in buono stato conservativo.
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• Vüe de la façade du Chateau du côté de la grosse Doire avec l’illumination à Turin.
Veduta prospettica di piazza Castello con il Palazzo Madama visto dall’attuale via Garibaldi.
• Vüe du Chateau du Côsté de la Rüe du Po à Turin.
Veduta prospettica di piazza Castello con il Palazzo Madama, visto da via Po.
• Vüe de la Vigne de S.M. La Reine avec l’illumination à Turin.
Veduta prospettica della Villa della Regina sulla collina della città.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 198/2-198/3-198/4.
231. NUOVA PIANTA DELLA REALE CITTÀ
DI TORINO. Torino, Beltramo Antonio Re, 1775.
€ 2.300
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano
all’epoca (mm 460 x 600 l’impressione più margini).
Impressa a Torino nel 1775 da Beltramo Antonio Re.
Pianta topografica della città di Torino di grande rarità.
Lungo il lato superiore il titolo. In alto a sinistra stemma
della città. Lungo il lato sinistro ampia legenda con riferimenti delle chiese e dei luoghi sacri nella parte alta e nella
parte bassa nomi delle piazze, vie e palazzi. In basso a
sinistra iniziali dell’autore “B.A.R.”.
La parte più interessante è sicuramente il nome storico
riferito ad ogni isolato della città.
Ottimo stato di conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Cornice in ciliegio mogano.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli I, n° 205.
232. PROGETTO PER RICOSTRUZIONE DEL TEATRO CARIGNANO. Torino,
Francesco Benedetto Feroggio, 1787.
€ 2.000
Coppia di disegni originali
eseguiti a china e acquerello, firmati e datati su carta
vergellata e marca con giglio
(mm 515 x 350 circa i fogli).
Dettagliati e particolareggiati progetti architettonici, eseguiti a Torino il 21
giugno del 1787, dall’architetto Francesco Benedetto Feroggio.
Le tavole raffigurano: la sezione del primo piano delle logge disposte a ferro di cavallo del teatro Carignano di Torino e la sezione,
in tutta la sua altezza, dell’intera struttura, mettendo in evidenza tutti i dettagli costruttivi.
Nell’angolo inferiore destro di entrambi i fogli, a chiara e ordinata calligrafia, data e autografo dell’architetto.
Il Teatro Carignano è l’unico esempio in Torino di struttura teatrale settecentesca ancora esistente.
Il teatro fu costruito nel 1711 come teatrino “di famiglia”. Venne distrutto da un incendio nel 1786.
129
La nuova costruzione, commissionata a Giovanni Battista Ferroggio, il quale mise il figlio Francesco
Benedetto quale direttore dei lavori, venne inaugurata nel 1787. La nuova e innovativa realizzazione
avrebbe permesso di alzare o abbassare il palcoscenico a livello della sala, in occasione di manifestazioni o feste. Feroggio dotò inoltre il teatro di quattro ordini di palchi, venti al primo ordine, ventuno al
secondo e ventidue al terzo e quarto ordine.
Ottimo stato conservativo di entrambi i documenti.
233. ENTRÉE DES FRANÇAIS DANS TURIN LE 17 FRIMAIRE AN 7. Parigi, Pierre
Adrien Lebeau, 1799.
€ 1.550
Incisione originale eseguita all’acquaforte (mm
515 x 375 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Parigi nel 1799 da Pierre Adrien Le
Beau su disegno di Thomas Charles Naudet.
Rara veduta prospettica raffigurante Piazza delle
Erbe (attualmente Piazza Palazzo di Città).
In primo piano la parata militare che seguì l’ingresso delle truppe francesi in Torino al comando
del generale Joubert, il 7 dicembre 1798.
Preziosa prova di stampa impressa all’acquaforte pura, senza le finiture di tanti particolari
che si ritrovano nello stato definitivo, così come
si evince dall’esemplare raffigurato nel volume
di Ada Peyrot.
Perfetto stato di conservazione.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli I n° 244.
234. AUGUSTA TAURINORUM AB IMPIA GALLORUM SERVITUTE LIBERATA… Torino, Pietro Amati, 1799.
€ 500
Incisione originale eseguita su rame (mm 140 x 22 l’impressione più
margini).
Impressa a Torino nel 1799 da Pietro Amati su disegno di Francesco
Rebaudengo.
Rara incisione a ricordo della liberazione della città di Torino dai francesi, nel 1799.
Nella parte alta effigie della Madonna Consolata contornata da angeli e
festone con il canto di Isaia “Io proteggerò questa città e la salverò per
riguardo a me stesso e al mio servo Davide”, a destra dell’immagine è
raffigurato San Filippo Neri inginocchiato.
Nella parte inferiore sono raffigurate le principali chiese della città
(Consolata e Duomo) sotto i bombardamenti.
In basso al centro il titolo in latino disposto su quattro righe.
Buono stato di conservazione dell’incisione, in cornice.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 243.
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235. CITTÀ E TERRITORIO DI TORINO. Torino, fratelli Reycend, 1810.
€ 3.800
Incisione originale eseguita su rame (mm 490 x 630 l’impressione più margini).
Impressa a Torino nel 1810 da Antonio Maria Stagnon
(*Mondelli 1751 - †Torino 1805), su disegno di Carlo
Randoni, presso i fratelli Reycend.
Dettagliata pianta topografica della città di Torino e
dintorni con l’indicazione delle fortificazioni già demolite nel 1802 dalle truppe napoleoniche che avevano
occupato la città.
Lungo tutto il lato superiore il titolo. In alto a destra tavoletta con osservazione, sotto di essa aquila napoleonica.
Nell’angolo inferiore destro indice con 57 richiami e scala
distanziometrica.
Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 265.
236. TORINO. Vienna, Artaria, 1816.
€ 6.800
Incisione originale eseguita a tecnica
mista acquaforte-acquatinta, finemente
ripassata a mano all’epoca (mm 735 x
495 l’impressione più margini).
Impressa a Vienna nel 1816 da Karl Artaria.
Veduta prospettica di grande rarità
della città di Torino, vista dal piazzale antistante la chiesa del Monte dei
Cappuccini. Di grande interesse lo sviluppo di piazza Vittorio Emanuele (attualmente Vittorio Veneto). La visuale
si presenta senza fortificazioni, demolite
nel 1802 dalle truppe napoleoniche che
avevano occupato la città.
In basso al centro la scritta “Torino” contornata da volute.
È molto probabile che sia stato Giuseppe Pietro Bagetti (*Torino 1764 - †1831) a fornire all’editore
viennese Artaria, il disegno, anche se il suo nome non compare nell’incisione ma è presente la consueta
formula “disegnato dal vero nel 1816”.
Esistono esemplari a colori come il presente, ed esemplari allo stato di acquaforte pura, probabilmente
destinati alla coloritura.
Karl Artaria incisore nato a Mannheim nel 1792 e morto nel 1866. Nel 1816 fondò a Vienna lo stabilimento Kunst-und Buchhandlung Artaria und Fontaine, che diresse per molti anni. Si specializzò nella
stampa di vedute di città, soggetti militari, ritratti e carte geografiche che ebbero diffusione in tutto il
mondo.
Buono stato conservazione della carta, dell’impressione e del colore. Due minimi restauri abilmente
eseguiti, all’angolo inferiore sinistro e nella parte bassa destra.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 274/2°; Immagini della Collezione Simeom, pag. 136.
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237. PIAZZA CARLINA IN TORINO. Torino, Reycend, 1817.
€ 700
Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm
325 x 260 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Torino nel 1817 da Ferdinando Castelli su disegno di A. Duquesney, presso lo stampatore Reycend.
Veduta prospettica di piazza Carlo Emanuele II, detta comunemente dai torinesi “piazza
Carlina”.
Sullo sfondo, a sinistra, il palazzo del marchese
Ferrero d’Ormea, con facciata di Filippo Juvarra.
Sulla destra, l’Albergo Virtù, che aveva lo scopo di procurar ai giovani l’apprendimento di un
mestiere. Sempre sulla destra, in primo piano, la
cupola della chiesa di santa Croce, costruita sui disegni di Filippo Juvarra, con il campanile dell’architetto Gian Battista Borra. In questa piazza si teneva il
mercato del vino e al tempo del governo francese si giustiziavano con la ghigliottina i condannati a morte.
Nella parte inferiore i titolo, a sinistra in italiano, a destra in francese.
Perfetto stato di conservazione della carta e dell’impressione.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 278/8.
238. VERO RITRATTO DEL GLORIOSO MARTIRE S. VITTORIO VENERATO
NELLA CHIESA DELLO SPIRITO SANTO DI TORINO. Torino, Francesco Antonio
Gilodi, 1820 - 1830 circa.
€ 580
Incisione originale eseguita su rame (mm 305 x 455 l’impressione
più margini).
Impressa a Torino nel 1820 - 1830 circa da Francesco Antonio Gilodi, su disegno di Pietro Piffetti.
Esecuzione incisoria raffigurante San Vittorio Martire, venerato nella Chiesa dello Spirito Santo di Torino. Nella parte bassa
dell’Altare Maggiore sono presenti le reliquie del santo.
Animano la tavola cherubini e figure sacre come la Madonna che
sostiene il calice e la croce, l’arcangelo Michele e San Filippo Neri,
raffigurato nella parte inferiore centrale, entro cartiglio sormontato
da motto. Accanto alla figura di San Filippo, troviamo un’immagine
raffigurante una croce sorretta da due mani con i segni della Passione.
Nella parte inferiore il titolo in italiano e un’ode in latino.
Buono stato conservativo di questo raro documento relativo alla
Chiesa dello Spirito Santo.
239. VEDUTE DELLA BASILICA DI SUPERGA. Milano, Artaria, 1824.
€ 500 - 800
Undici incisioni originali, otto incise su rame e due eseguite all’acquatinta.
Impresse a Milano nel 1824 da Carl August Eckerlin, L. Ropp e Alessandro Angeli su disegni di Ambrogio Fumagalli, presso lo stampatore Artaria, facenti parte della raccolta intitolata “Chiese principali
d’Europa”.
132
Incisioni rappresentanti la Basilica di Superga, vista in prospetto
e all’interno, sezioni e piante, la
scultura commemorativa dedicata a
Carlo Emanuele III con il bassorilievo che rappresenta la battaglia di
Guastalla del 1734 e il monumento
funebre dedicato a Vittorio Amedeo
II, fondatore della Basilica e Duca di
Savoia, che otterrà il titolo di “Re di
Sardenga”.
Nella parte inferiore di ogni singola
tavola, i titoli in italiano, ripetuti accanto e/o sotto in francese.
• Veduta esterna della Basilica
di Superga.
• Veduta interna della Basilica di Superga.
• Spaccato del sotterraneo sulla linea E.F.
• Spaccato del sotterraneo sulla linea G.H.
• Pianta del sotterraneo della Basilica di Superga.
• Fianco del tempio.
• Spaccato sulla linea C.D.
• Spaccato sulla linea A.B.
• Elevazione geometrica della facciata.
• Monumento del Re Carlo Emanuele III.
• Monumento di Vittorio Amedeo II.
Perfetto stato di conservazione di questo rara raccolta, difficile trovarsi completa come la presente.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo I, n° 312/8, 312.
240. IL REGIO PARCO NEI DINTORNI DI TORINO. Torino, Reycend, 1826.
€ 700
Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm
315 x 245 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Torino nel 1824 da Alessandro Angeli su disegno di Marco Nicolosino (*Savigliano 1797 - †Torino 1856), presso lo stampatore
Reycend.
Veduta prospettica del Regio Parco visto dal
fiume Po, con gli edifici adibiti alla Manifattura Tabacchi.
Nella parte inferiore i titolo, a sinistra in italiano,
a destra in francese.
Perfetto stato di conservazione della carta e
dell’impressione.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 314/9.
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241. TORINO ATTUALE COI DECRETATI PROGETTI D’INGRANDIMENTO. Torino, Modesto Reycend, 1827.
€ 680
Litografia originale (mm 600 x 465 il foglio).
Eseguita a Torino da Felice Festa presso il litografo
Modesto Reycend.
Insolita pianta topografica della città di Torino
con una curiosa veduta prospettica della Gran
Madre di Dio ancora in fase di costruzione, inserita entro ampio drappo nella parte alta centrale. Interessante è la precisa segnatura dei numeri civici.
Ampia legenda lungo i lati destro e sinistro. In alto a
destra il titolo inserito entro ovale. In alto a sinistra
indice dei luoghi più significativi della città.
Buono stato di conservazione della carta e della litografia.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 329.
242. PONT ET PLACE DU PÔ. Torino, E. Engelmann, 1829.
€ 700
Litografia originale eseguita su velina (mm 450 x 310
il foglio).
Eseguita a Torino nel 1829 da E. Engelmann, su disegno di Jules Fréderic Villeneuve, facente parte della
raccolta intitolata “Souvenirs du Piemont”.
Veduta prospettica del ponte Vittorio Emanuele con parte della piazza omonima (attualmente
piazza Vittorio Veneto).
Nella parte inferiore centrale il titolo in francese.
Buona conservazione della carta e della litografia.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 342/1.
243. VEDUTA DI TORINO. Torino, Chirio e Mina, 1830.
€ 1.650
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a
mano all’epoca (mm 750 x 555 più margini).
Impressa a Torino nel 1830 da Giacomo Arghinenti
su disegno di Gaetano Lombardi, presso lo stampatore Chirio e Mina.
Rara veduta prospettica della città di Torino, contornata con notizie storico-geografiche della medesima.
La veduta è presa dalla piazzetta della Chiesa del
Monte dei Cappuccini. In primo piano il corteo reale che transita sotto l’arco di trionfo eretto ai piedi
della collina, presso la Gran Madre di Dio, nel giorno
dell’arrivo a Torino del Re Carlo Felice da Modena.
Nella veduta si distingue l’imponente alberata che nel 1826 venne distrutta per far posto a piazza Vittorio Emanuele.
134
Ottimo stato conservativo della carta e dell’impressione. Cornice in legno con rilievi in gesso, pitturata
a mano in oro.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 344 bis; Collezione Lanzone.
244. PROGETTO PER L’AMPLIAZIONE DEI VIALI DI PASSEGGIO SUL BALUARDO DI MEZZOGIORNO. Torino, Michele Ajello e Doyen, 1834.
€ 280
Litografia originale (mm 455 x 365 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1834 da Michele Ajello e Doyen
su disegno di Giovanni Capietti.
Pianta di progetto urbanistico, non completamente realizzato, del collegamento del Borgo Nuovo,
compreso tra le attuali vie Mazzini, Carlo Alberto,
Cavour, Giolitti, corso Cairoli, con la città vecchia.
In alto, a sinistra, il titolo e sotto di esso scale distanziometriche.
Il litografo Michele Ajello fu attivo a Torino nella prima metà del XIX secolo. Nel gennaio del 1833 aprì
uno stabilimento litografico in piazza Carignano 6. Il
26 novembre dello stesso anno, si associò con il litografo Michele Doyen ed il nuovo stabilimento prese il nome di Litografia Ajello e Doyen e tale società
durò fino al 1838.
Buona conservazione. Segni di piega originali in alcuni punti.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 378.
245. TOPOGRAFIA DELLA CITTÀ E TERRITORIO DI TORINO. Torino, Giovanni
Battista Maggi, 1840.
€ 1.450
Incisione originale eseguita su rame acquerellata a mano e intelata all’epoca (mm 695 x 755).
Impressa a Torino nel 1840 da Vittorio Angeli presso l’editore Giovanni Battista Maggi.
Pianta topografica della città di Torino e dei suoi
dintorni, di grande interesse.
Ogni casa, villa o cascina è contrassegnata da un
numero, il quale corrispondeva, in un elenco separato, al nome del proprietario.
In basso a destra il titolo, sopra scale distanziometrica. Legenda in alto a sinistra.
Importante pianta, poiché è l’unica, dopo quella
del Grossi del 1791, fatta con criterio scientifico, a
dare notizie precise per l’ubicazione degli antichi
palazzi, ville e cascine di Torino e della collina.
La tavola è stata redatta da Antonio Rabbini,
geometra considerato il precursore del catasto
moderno, il quale, in seguito, definì le basi del
catasto dello stato unitario.
Buono stato di conservazione. Cornice scura in
noce.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 429.
135
246. SAN GIOVANNI À TURIN. Parigi, Lemercier, 1840. € 700
Litografia originale (mm 283 x 432 il foglio).
Eseguita a Parigi nel 1840 da Léon Auguste Asselineau, su disegno di
Nicolas Marie Joseph Chapuy, presso lo stampatore Lemercier e inserita
nell’opera di M. Moret “Le Moyen Age pittoresque”.
Veduta prospettica del Duomo di Torino con piazza San Giovanni
animata da personaggi a cavallo e a piedi.
Lungo la parte superiore centrale la scritta in francese “Le Moyen Age
pittoresque”. In basso al centro il titolo e timbro impresso a secco.
Buona conservazione.
cfr. Ada Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 432.
247. TORINO - PIAZZA SAN CARLO. Parigi, Lemercier, 1845 circa.
€ 1.200
Litografia originale miniata a mano all’epoca a
“la gomme” da abile artista (mm 400 x 295 il
foglio).
Eseguita a Parigi nel 1845 circa da Charles Claude Bachelier e Adolphe Jean Baptiste Bayot su
disegno di Philippe Benoist, presso lo stampatore
Lemercier e inserita nell’opera di Félix Benoist
“L’Italie monumentale e artistique”.
Armoniosa e raffinata veduta prospettica di
piazza San Carlo con le chiese di Santa Cristina e San Carlo sullo sfondo.
Lungo il lato inferiore i titoli in lingua francese a
sinistra e in lingua italiana a destra.
Perfetto stato di conservazione della litografia e
del colore, ampi margini.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, n°486/3.
248. PIANTA DELLA CITTÀ DI TORINO. Firenze, V. Stanghi, 1845.
€ 750
Incisione originale eseguita su rame, acquerellata a mano all’epoca (mm 595 x 385 più ampi
margini).
Impressa a Firenze nel 1845 da V. Stanghi su
disegno di G. C. Castellini e inserita nell’opera
di Attilio Zuccagni Orlandini “Corografia fisica,
storica e statistica dell’Italia e delle sue isole”.
Pianta topografica della città di Torino.
In alto a sinistra il titolo contornato da volute.
Interessante risulta la legenda con indicata la
popolazione della città in differenti epoche,
in basso a sinistra e i luoghi e gli edifici prin-
136
cipali con 74 richiami nella parte superiore destra. In basso a destra l’elenco dei colori utilizzati con i
riferimenti. Timbro impresso a secco in basso a sinistra, sotto la dicitura “V. Stanghi inc.”.
Perfetto stato di conservazione, ampi margini. Cornice in noce scuro.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 480 (cita solo le vedute che interessano Torino).
249. SALA APPOSITAMENTE ERETTA SULL’AREA DEL CORTILE AL PIANO
DELLE GALLERIE DEL PALAZZO DELLA CITTÀ DI TORINO PEL BALLO
ONORATO… Torino, Gian Francesco Hummel, 1845.
€ 1.200
Litografia originale (mm 875 x 600 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1845 da Gian Francesco
Hummel e inserita nell’opera “Feste Torinesi
1842 per le nozze di S.A.R. Vittorio Emanuele
Duca di Savoia colla Principessa Maria Adelaide
Arciduchessa d’Austria”.
Suggestiva veduta prospettica della gran sala,
creata appositamente dall’ingegnere G. Barone, nel cortile del Palazzo di città, in occasione
del sontuoso ballo offerto dalla città di Torino
in onore degli sposi Vittorio Emanuele e Maria
Adelaide, la sera del 25 aprile del 1842.
La scena è animata da molti personaggi in costume da festa. Lungo il lato inferiore, su quattro righe il titolo.
Documento di grande rarità, in buono stato di conservazione. Piccolo restauro abilmente eseguito nella
parte inferiore destra.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 479/5.
250. PANORAMA DE TURIN. Milano, Genevresi, 1850 circa.
€ 1.050
Incisione originale eseguita all’acquatinta (mm
295 x 215 l’impressione più ampi margini).
Impressa a Milano nel 1850 circa da Francesco
Citterio presso lo stampatore Genevresi.
Pittorica veduta di piazza Castello, vista da
una posizione elevata. In primo piano Palazzo
Madama ripreso a ¾. Sullo sfondo Palazzo Reale. A sinistra la chiesa di San Lorenzo e i palazzi che affacciano sulla piazza. A destra il Teatro
Regio. Personaggi e carrozze animano la scena.
In basso al centro il titolo e le note tipografiche.
Nella tavola non compare il monumento dedicato
all’Esercito Sardo (Statua dell’Alfiere) che curiosamente è presente nell’esemplare di riferimento della bibliografia Ada Peyrot, ma non nel nostro. Il
monumento fu eseguito dall’artista Vincenzo Vela, donato dai milanesi ed inaugurato nel 1859.
La presente veduta ha preso spunto da un dagherrotipo: immagine presa mediante camera oscura, antenata della moderna fotografia presentata ufficialmente come invenzione nel 1839, non molti anni prima
dell’esecuzione del foglio in esame.
Perfetto stato di conservazione della carta e dell’impressione.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 593.
137
251. VEDUTA DELLA CHIESA DI S. GIOVANNI. Torino, Jean Junck, 1852.
€ 650
Litografia originale (mm 438 x 314 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1852 da Jean Junck su disegno
di Enrico Gonin e inserita nell’opera “Turin et ses
environs”.
Veduta prospettica della chiesa e del campanile
del Duomo di Torino.
In alto al centro la scritta Torino. Nella parte inferiore
i titoli, a sinistra in italiano, a destra in francese.
J. Junck litografo di origine francese, ma torinese
d’adozione. Fu attivo a Torino dal 1840 con lo stabilimento litografico in via Accademia delle Scienze.
Buono stato di conservazione della carta e della litografia
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, pag. 783,
n° 546/11.
252. TORINO. Milano, Tommaso Genevresi, 1860.
€ 2.800
Incisione originale eseguita all’acquatinta, finemente miniata a mano all’epoca (mm 550 x 290 compresi i margini).
Impressa a Milano nel 1860 da Giuseppe Giudici presso lo stampatore Tommaso Genevresi.
La tavola raffigura piazza Castello, vista da una posizione elevata, apprezzabile per l’ampio taglio orizzontale di grande effetto scenografico e per l’effetto di luce mattutina, basata sulle tonalità
bianco e azzurro.
In primo piano Palazzo Madama ripreso a ¾ con la statua dell’Alfiere. Sullo sfondo Palazzo Reale. A
sinistra la chiesa di San Lorenzo e i palazzi che affacciano sulla piazza. A destra il Teatro Regio. Animano la scena personaggi e carrozze.
In basso al centro la scritta “Torino” in tinta rossa.
Nella tavola compare il monumento dedicato all’Esercito Sardo, eseguito dall’artista Vincenzo Vela,
donato dai milanesi ed inaugurato nel 1859.
138
L’incisore Giuseppe Giudici nato a Cremona il 7 novembre 1794, fu allievo di Camillo Pacetti a Milano
e di Ignazio Maria a Torino. Lavorò inoltre per l’editore Ronchi di Milano.
Ottimo esemplare in fantastica e raffinata coloritura d’epoca.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 592.
253. PIANTA GEOMETRICA DELLA CITTÀ DI TORINO CON TUTTI GLI INGRANDIMENTI ESEGUITI OD APPROVATI. Torino, fratelli Doyen, 1860.
€ 380
Litografia originale (mm 575 x 395 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1860 da Edoardo Pecco
presso i fratelli Doyen.
Interessante pianta topografica della città di
Torino con raffigurati tutti gli ingrandimenti
eseguiti ed approvati fino all’epoca.
In basso a sinistra riquadro contenente il titolo e
scala metrica.
E. Pecco ingegnere civile, attivo a Torino nella
seconda metà del XIX secolo. Nel 1864 sostituì
l’ingegnere Barone nella carica di capo dell’Ufficio d’arte del Municipio di Torino.
Buona conservazione della carta e della litografia.
cfr. A. Peyrot, Torino nei secoli, tomo II, n° 583.
254. GRANDIOSA SCENA FINALE DELLO SPETTACOLO PIROTECNICO OFFERTO DAL MUNICIPIO DI TORINO LA SERA DEL 26 APRILE 1868. Torino, Paravia,
1868.
€ 520
Litografia originale (mm 440 x 308 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1868 da A. Moja, su disegno d’invenzione dello stesso artista, presso lo
stabilimento litografico Paravia, in occasione
delle nozze tra il Principe Umberto I di Savoia e
la Principessa Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia.
Fantastica veduta prospettica della città di Torino, divisa in due parti: nella parte superiore,
in primo piano il ponte Vittorio Emanuele I, popolarmente denominato “ponte di pietra”, Palazzo Madama e sullo sfondo la collina. Nella parte
sottostante la medesima prospettiva si presenta distrutta dopo lo spettacolo pirotecnico.
Lungo tutta la parte inferiore il titolo e descrizione del matrimonio reale.
Perfetta conservazione della carta e della litografia.
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255. PIANTA GENERALE DELLA CITTÀ DI TORINO APPROVATA DAL MUNICIPIO. Torino, A. Tinivella, 1875.
€ 730
Litografia originale (mm 615 x 855 il foglio).
Eseguita a Torino nel 1875 dal litografo G. Gualdi, presso l’editore
A. Tinivella.
Dettagliata pianta della città di Torino, compilata dai Geometri
Emilio Cabella e Firmino Caneparo.
Nella parte bassa sinistra il titolo sormontato da stemma della città,
subito sotto scala metrica e sopra elenco delle piazze. Lungo tutto il
lato inferiore elenco generale dei nomi corrispondenti al numero di
ciascun isolato. Nella parte laterale destra i nomi delle vie. Nell’angolo superiore destro l’indicazione delle tinte con i riferimenti dei
quartieri (ma curiosamente questo esemplare non è stato acquerellato).
Buono stato di conservazione della carta e della litografia. Piccole
gore sparse qua e là.
256. PIANTA DELLA CITTÀ E BORGHI DI TORINO COLLE SUE ADIACENZE.
Torino e Roma, Giovanni Battista Maggi, 1876.
€ 680
Incisione originale eseguita su rame (mm 725 x 560 l’impressione più ampi margini.)
Impressa a Torino e a Roma nel 1876 da Vittorio Angeli
presso l’editore Giovanni Battista Maggi.
Pianta topografica della città di Torino e dei suoi dintorni, in scala 1:9850, molto interessante risulta l’ampia
legenda con indicata la popolazione della città in differenti epoche e i luoghi e gli edifici principali.
In alto a sinistra il titolo contornato da volute, sotto scala
distanziometrica e legenda. Al centro la pianta della città.
Buono stato di conservazione della carta e dell’impressione.
cfr. Collezione Simeom D 114-115.
257. TURIN - ITALIE SEPTENTRIONALE. Parigi, Migeon, 1880 - 1885 circa.
€ 280
Incisione originale eseguita su acciaio, acquerellata a mano all’epoca (mm 525 x 365 il foglio).
Impressa a Parigi nel 1880 - 1885 circa da Ludvig August Smith (*Copenaghen 1820 - †1906)
su disegno di A. Bizet, presso lo stampatore
Migeon.
Carta geografica raffigurante l’Italia del nord e
centrale. In basso a sinistra curiosa veduta a
volo d’uccello della città di Torino con la Mole
Antonelliana ancora in fase di costruzione.
Ottima conservazione.
cfr. Benezit XII 913.
140
258. COPIA DEL PIANO REGOLATORE PER
L’AMPLIAZIONE DELLA CITTÀ OLTRE PO
A NORD DEL VIALE ALLA VILLA DELLA
REGINA. Torino, 1882.
€ 390
Litografia originale, acquerellata a mano all’epoca su alcuni particolari (mm 660 x 530).
Eseguita a Torino nel 1882.
Pianta topografica della città di Torino con raffigurati
tutti gli ingrandimenti oltre il Po approvati ed eseguiti
con Regio Decreto, il 22 febbraio 1882, nel quartiere
dell’attuale Borgo Po di Torino.
In alto a sinistra il titolo.
Buona conservazione della carta e della litografia.
259. CAROSELLO PER L’INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AD AMEDEO
DUCA D’AOSTA. Torino, Caramba e Gaido, 1902.
€ 400
Litografia originale a più colori (mm 880 x 445
il foglio).
Eseguita a Torino nel 1902 da Caramba e D.
Gaido (Caramba disegnò i costumi e Gaido litografò), allegata nel periodico “Strenna del Pasquino”.
Curiosa raffigurazione del Carosello avvenuto
nel 1902, in occasione dell’inaugurazione del
monumento ad Amedeo Duca d’Aosta.
Il monumento, collocato nella cornice naturale
del Parco del Valentino, fu inaugurato il 7 maggio 1902, in occasione della Prima Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna. L’ideazione fu dello scultore Davide Calandra, come si evince
nella parte inferiore destra del foglio in esame. La statua equestre alta cinque metri e pesante cinque
tonnellate e mezzo, venne fusa a Torino.
Sullo sfondo si intravede il profilo della Basilica di Superga.
Buona conservazione della carta e del colore. Cornice in legno con decorazione a filo oro.
141
INDICE DEGLI AUTORI,
TIPOGRAFI E ILLUSTRATORI
ABNEY, William De Wiveleslie: 94.
BENOIST, Philippe: 247.
ADAM, Albert: 187.
BERGALLI: 134.
ADAM, Victor: 68.
BERGHEM, Willem Jan Van Den: 155.
ADDISON, Thomas Richards:77.
BERNARD, Claude: 184.
AIME, Tino: 193.
BERNARDI, Jacopo: 81.
AJELLO, Michele: 210, 244.
BETTANIER: 217.
ALBEROLI, Ferdinando: 206.
BILLE, Edmond: 102.
ALIAMET, Jacques: 160.
BIZET, A.: 257.
AMATI, Pietro: 138, 234.
BLAEU, Guglielmus: 114, 116, 117, 118, 122.
ANGELI, Alessandro: 239, 240.
BLAEU, Joannis: 30, 37, 118.
ANGELI,Vittorio: 245, 256.
BOCCACCIO, Giovanni: 2, 8.
ANVILLE, Jean Baptiste Bourguignon D’:
BONINO, Giovanni Giacomo: 64.
133.
BONNAZ, Felice: 69.
ARETINO, Pietro: 24.
BRAMATI, Giuseppe: 214.
ARGHINENTI, Giacomo: 243.
BRISAY, Enrico De: 98.
ARTARIA, Karl: 236, 239.
BROCARDO, Anthonius: 35.
ASSELINEAU, Léon Auguste:
BUTLER, Samuel: 91.
AUDRAN, Gérard: 150.
CAGNOLA, Luigi: 206.
BACHELIER, Charles Claude: 247.
CAMPE, Joachim Heinrich: 60.
BAGETTI, Giuseppe Pietro: 236.
CANALETTO, Giovanni Antonio: 40.
BALDESANO, Guglielmo: 26.
CANTELLI, Giacomo Da Vignola: 123, 124.
BARBEY, Albert: 141.
CAPIETTI, Giovanni: 244.
BARBEY, Antonio: 124.
CARAMBA: 259.
BASSET: 167.
CARDANO, Girolamo: 10.
BAYOT, Adolphe Jean Baptiste: 216, 247.
CARLE, Giuseppe: 96.
BECQUET: 182.
CARROLL, Lewis: 103.
BENARD, Jacques François: 158.
CARTESIO, Renato: 32.
BENOIST, Félix: 247.
CASTELLI, Ferdinando: 237.
142
CASTELLINI, G. C.: 248.
DEMBOUR, Adrien: 179.
CELLARIO, Andrea: 121.
DEMICHELI, Luigi: 139.
CEREGHINI, Mario: 106.
DENINA, Carlo: 54.
CHAFRION, Joseph. 131, 199
DESNOS, L. C.: 136.
CHAPUY, Nicolas Marie Joseph: 246.
DESOR, Pierre Jean Édouard: 72, 73.
CHATELAIN, Henry Abraham: 227.
DESRAIS, Claude Louis: 167.
CHIRIO E MINA: 243.
DEZAUCHE, Jean: 137.
CINO DA PISTOIA: 13.
DIDEROT, Denis: 158.
CITTERIO, Francesco: 211, 250.
DOPPELMAYR, Johann Gabriel: 42.
CLARK, John: 201.
DOYEN: 189, 210, 212, 244, 253.
COLLODI, Carlo: 92.
DRURY, Dru: 51.
COLOMBO, Matteo Realdo: 14.
DUBOIS, Alphonse: 185.
CONDILLAC, Ètienne Bonnot De: 45.
DUBOIS, Charles Frédéric: 185.
COUSINET-LEMPEREUR, Catherine Éliz-
DUBOURG, M.: 210.
abeth: 160.
DUCARME: 172.
COVINO, Andrea: 84.
DUCOMMUN, Jules-César: 79.
CUNNINGHAM, Carus Dunlop: 94.
DUFOUR, Nicolas: 160.
CUVILLIER, Armand: 213.
DUFY, Raoul: 190.
DUMONT,Jean: 229.
D’ADERKAS, C. E.: 199.
DUQUESNEY, A.: 237.
D’ALEMBERT, Jean Baptiste: 158.
DURA, Gaetano: 173, 177.
DAL RE, Marco Antonio: 131.
DAL VERME, Luchino: 93.
ECKERLIN, Carl August: 239.
DANKERTS, Iustus: 127.
ENGEL: 90
DAVID, J.: 87.
ENGELMANN, E.: 242.
DAY and SON: 219, 220.
EULER, Leonhard: 135.
DAY, William: 209.
EUSEBIO DI CESAREA: 1.
DE FER, Nicolas: 126, 129.
DE L’ISLE, Guillaume: 132, 137.
FALDA, Giovanni Battista: 33.
DE ROSSI, Giovanni Domenico: 123, 124.
FEROGGIO, Francesco Benedetto: 232.
DEL POZZO, Paride: 6
FERRERO DI LAVRIANO, Francesco Maria:
DELLA CASA, Giovanni: 12, 19.
36, 151.
DELLA PORTA, Antonio Maria: 52.
FESTA, Demetrio: 212.
143
FESTA, Felice: 212, 241.
HOMANN, Johann Baptist: 128.
FEYEN-PERRIN, Augustin: 184.
HONDIUS, Henricus: 113, 115.
FREZZA, Giovanni Gerolamo: 226.
HONDIUS, Jodocus: 223.
FUMAGALLI, Ambrogio: 239.
HUCHTENBURG, Johann Van: 229.
FUSSLI: 202.
HUMMEL, Gian Francesco: 178, 249.
GABRIELLI, Amedeo: 162.
IMFELD, X.: 141.
GAIDO, D.: 259.
INSELIN, Charles: 225.
GANGEL, Nicolas: 179.
GATTI e DURA: 173, 177.
JAILLOT, Hubert: 125, 137.
GAYET: 170.
JANSONIUS, Joannes: 112, 119, 120, 121.
GENEVRESI, Tommaso: 211, 250, 252.
JAVELLE, Jean-Marie-Ferdinand-Émile: 100.
GIAMBULLARI, Pier Francesco: 7.
JOB: 98.
GILLOT, Claude: 150.
JODE, Pieter De: 145.
GILLY, William Stephen: 63.
JUNCK, Jean: 174, 212, 251.
GILODI, Francesco Antonio: 238.
JUVARRA, Filippo: 228.
GIORGI, Federico: 21.
GIOVENALE, Decimo Giunio: 4.
KAUFFMAN, Angelica: 162.
GIRARDET, Paul: 188.
KEATE, George: 48.
GIRAUD FRÈRES: 170.
KELLER, Henry: 202.
GIROLDI, Giovanni Pietro: 36.
KIRCHER, Athanasius: 18.
GIUDICI, Giuseppe: 252.
KÜMMERLY fratelli: 141.
GONIN, Enrico: 174, 210, 212, 251.
KUNST, Christian Ludewig: 135.
GONIN, Francesco: 174.
KURZ, Louis: 141.
GORRET, Amé: 88.
GOUSSIER: 158.
LA FONTAINE, Jean: 55.
GRAMPIN, Giulio Cesare: 226.
LALLEMAND, Charles: 97.
GREUZE, Jean Baptiste: 161.
LAMY, Jean-Pierre: 205, 208.
GRÉVIN, Jacques: 23.
LANA TERZI, Francesco: 34.
GUALDI, G.: 255.
LARIGAUDIE, Guy De: 105.
LAURIE, André: 95.
HELM, Nikolaus Josef: 221.
LE BAS, Jacques Philippe: 155, 156, 157.
HETZEL: 90, 95.
LE BEAU, Pierre Adrien: 233.
144
LE VEAU, Jean Jacques: 160.
MEYERPECK, Wolfang: 144.
LECOMTE, Hippolyte: 168.
MICHAUD, Joseph: 57.
LEMERCIER: 68, 184, 187, 213, 216, 246, 247.
MICHEL, F. P.: 140.
LEVATI, Carlo Ambrogio: 65.
MIGEON: 257.
LEVILLY: 172.
MILLIN, Aubin Louis: 61.
LHERMITTE, L.: 184.
MITELLI, Giuseppe Maria: 147.
LIBERALE DA UDINE, Giorgio: 144.
MOITTE, Pierre Étienne: 161.
LIGARI (o Ligario), Giovanni Pietro: 153.
MOJA, A.: 254.
LINTON, William: 209.
MONRAY: 201.
LIRELLI: 138.
MONRO, Alexander: 159.
LITTA, Pompeo: 214.
MONROCQ: 182.
LOBETTI BODONI: 171.
MONTALAN: 167.
LOLLI, Giambattista: 47.
MONTEMAGNO, Buonaccorso Da: 13.
LOMBARDI, Gaetano: 243.
MOREAU, Achille: 165.
LONGHI, Giacomo Pellegrino: 197.
MORET, M.: 246.
LORENZINI, Giovanni Antonio: 148.
MORLON: 217.
LOWES, J. H.: 219, 220.
MORNAS, Claude Buy De: 136.
LUYKEN, Jan (o Johannes Luiken): 149.
MORO, Marco: 75.
MORTIER, Pierre: 45, 198, 225.
MAGGI, Giovanni Battista: 85, 245, 256.
MOYREAU, Jean: 154.
MAGINI, Fabio: 111.
MÜLLER, Henri Charles: 207.
MAGINI, Giovanni Antonio: 108, 111, 122.
MUZIO, Girolamo: 11.
MANTEGNA, Andrea: 142.
MARENESI, Ercole Luigi: 70.
NAUDET, Charles: 233.
MARIETTI, Pietro: 210.
NAYMILLER, Filippo: 215.
MARTELLO, Pier Jacopo: 38.
NICOLOSINO, Marco: 240.
MARTINI, Antonio: 171.
NOLLET, Jean Antoine: 44.
MATHEWS, Charles Edward: 101.
NOUGARET, Pierre Jean Baptiste: 62.
MATTIOLI, Pietro Andrea: 16, 144.
MAURIN, Nicolas Eustache: 68.
ORTELIUS, Abraham: 109, 110.
MENNYEY, Francesco: 191.
OTTENS, Joachim: 132.
MERCATOR, Gerard: 108, 112.
OVIDIO: 3, 27.
MERIAN, Mattheus: 196.
OZANNE LE GOUAZ, Marie Jeanne: 160.
145
PARAVIA: 98, 254.
RUBENS, Pieter Paul: 146.
PASINELLI, Lorenzo: 148.
PAUTAS: 178.
SABATIER, Léon Jean Baptiste: 216.
PECCO, Edoardo: 253.
SALGARI, Enrico: 98.
PELLERIN, Jean-Charles: 175, 176.
SALVIO, Alessandro: 29.
PÈRSIO FLACCO, Aulo: 4.
SAMIVEL: 105.
PICASSO, Pablo: 192.
SANNAZARO, Iacopo: 5.
PICCOLOMINI, Alessandro: 15.
SANSON, Nicolas: 126.
PIERACCINI, Francesco: 172.
SANTINI, Pietro: 81.
PIFFETTI, Pietro: 238.
SAY, William: 169.
PIRODON, Louis-Eugene: 184.
SCHENK, Petrus: 121.
PITTERI, Marco Alvise: 163.
SEYMOUR, Lucas: 188.
PLANTIN: 20, 23, 109, 110.
SMITH, Ludvig August: 257.
PONZIANI, Domenico Lorenzo: 58.
SPECCHI, Alessandro: 33.
PORRO, Girolamo: 108.
SPIGELIO, Adriano: 30.
PRUDHOMME, Hyppolyte: 180.
STAGNON, Antonio Maria: 56, 235.
STANGHI, V.: 248.
RACKHAM, Arthur: 103.
STARCKMAN, Peter: 129.
RAMUZ, Charles Ferdinand: 102.
RANDONI, Carlo: 235.
TALAMINI, Gianfrancesco: 74.
RAVETTI, Francesco: 189.
TASSO, Torquato: 25.
RAYMOND, J. B. S.: 140.
TEJA, Casimiro: 83, 88.
RE, Beltramo Antonio: 231.
TELA, Pio: 138.
REBAUDENGO, Francesco: 235.
TENIERS, David: 156, 157.
REDOUTÉ, Pierre Joseph: 164.
TERBORCH, Gerard: 180.
RÉGNIER: 217.
TERRY, Henry: 82.
REMONDINI: 230.
TESAURO, Emanuele: 36.
REYCEND: 54, 235, 237, 240, 241.
TESTA, Giovanni: 171.
RIGHINI, Pietro: 210.
TIEPOLO, Giandomenico: 163.
RIVIÈRE, Paul-Louis: 104.
TINIVELLA, A.: 255.
RONCHI: 215.
TOLOMEO, Claudio: 108.
ROPP, L.: 239.
TRICCA, Angiolo: 180.
ROUSSEAU, Jean-Jacques: 46.
TUCKETT, Elizabeth: 80.
146
VALGRISI, Vincenzo: 16, 144.
VALK, Gerard: 121.
VALVERDE DE HAMUSCO, Juan De: 20.
VANDER AA, Pieter: 130.
VASCONI, Filippo: 228.
VERDONI: 181.
VERNE, Jules: 90.
VERNET, Carle: 168.
VERNET, Claude Joseph: 160.
VESALIO, Andrea: 159.
VIALARDI, Alberto Luigi: 183.
VIERO, Teodoro: 163.
VILLANOVA, Arnaldo Da: 9.
VILLENEUVE, Jules Fréderic: 242.
VIOLLET-LE-DUC, Eugène Emmanuel: 86.
VISENTINI, Antonio: 40.
VORSTERMAN (il giovane), Lucas: 146.
WALTON, Elijah: 219.
WEBER, Lukas: 203, 204.
WEXELBERG: 165.
WEY, Francis: 82.
WHYMPER, Edward: 99.
WIDMAN, Giorgio: 123.
WILLS, Alfred: 78.
WINTERLIN, Anton: 204.
WOLFF, Johannes Josephus: 168.
WOUVERMAN, Philips: 154.
YRIARTE, Charles: 89.
ZEILLER, Martin: 196.
ZUCCAGNI ORLANDINI, Attilio: 248.
147
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