Dicembre - Gennaio 2015

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Dicembre - Gennaio 2015
Periodico dell’Associazione
FRATERNITA’ E SERVIZIO
Dicembre 2014 – Gennaio 2015
Pensiero
Se ho in mano una chiave, da qualche parte ci deve essere una serratura. Se ho in mano una mela, da qualche
parte ci deve essere una pianta che ha prodotto questo frutto. Se vedo una luce da qualche parte, ci deve
essere una fonte di energia che la tiene viva. I segni sono fatti così: in loro l’esser qualcosa e il rimandare a
qualche altra cosa, sono lo stesso. Una chiave, una mela, una luce esistono e sono realissime e
contemporaneamente dimostrano che ci deve essere una serratura, un albero e anche una fonte di energia.
Agli occhi del corpo si mostra solo la mela, è agli occhi dell’intelligenza che si dimostra l’albero. L’intelligenza
vive delle domande che abbiamo il coraggio di farci. Se di fronte alla mela non mi faccio domande, non capirò
mai che quella mela mi dimostra anche un albero e non scopro l’albero e il suo valore; quella che ho di fronte
sarà la prima e l’ultima mela con cui ho a che fare, (perché non mi dirà e non mi darà più nulla). Se non altro è
mio interesse farmi domande su ciò che vedo. Chiediamoci: Quanto mi interrogo? Quante domande mi
faccio? (Luca Diotallevi).
TESTIMONIANZE
UNA VOLONTARIA SI RACCONTA
Abito a Bagnoli di Sopra, non sono sposata e non ho un lavoro fisso, ho 53 anni. Sono entrata nella Casa Buon
Samaritano di Olmo di Bagnoli di Sopra, causalmente. Ero e sono amica di una ospite della Casa e cosi sono diventata
amica anche delle altre. Ho sentito il desiderio di stare vicino all’ospite di cui sopra, perché nonostante le difficoltà
aveva deciso col marito di tenere la loro creatura. Ho cominciato, un po’ alla volta, a frequentare sempre di più la casa a
entrare nelle loro problematiche, mi sono lasciata coinvolgere dalle loro necessità. Sono ormai due anni che sono
volontaria, ho visto tanti volti, ho sentito tante storie. Penso che sia la forza dello Spirito Santo e l’aiuto della Madonna
che mi spingono e mi sostengono a fare un servizio a volte piuttosto impegnativo. Poi credo nella persona umana con la
sua dignità pur nella diversità. Penso che il camminare insieme, per breve o lungo periodo, lasci dentro di loro questo
messaggio: siamo amate; e nella vita questo le aiuterà ad andare avanti meglio. Proprio ieri 8 dicembre ero in chiesa,
ascoltavo la messa e ho avuto questo pensiero: è l’amore che attira, bisogna amare per farsi seguire; come Gesù ci ha
amati e il suo amore ci attira e poi ci spinge ad amare. Certo i problemi sono tanti ad esempio con i bambini: dalla
semplice influenza, alla necessità di andare dalla pediatra, a un controllo all’ospedale; alla segnalazione, da parte degli
insegnanti dell’asilo o della scuola primaria, di problematiche di comportamento e di apprendimento. A volte sarebbe
opportuno parlare anche con i servizi sociali, per avere indicazioni utili; ma questo è tabù per le mamme: hanno paura
che portino loro via i bambini. Quanta fatica a convincerle anche per altri interventi. Ad esempio dopo varie discussioni
sono riuscita a portare un bambino dalla logopedista; poi la mamma è stata contenta vedendo i risultati.
Ho notato che le ospiti sono di tante etnie, ma una cosa le unisce e fa da collante tra loro: i figli; sono tanto attaccate a
loro, preoccupate di non perderli. Emilia Carossa
LA MIA PRESENZA IN FATTORIA
Sono ormai trascorsi più due anni dall’incontro con don Giuseppe nel quale ho conosciuto il progetto di realizzare a
Brugine in Via Arzerini “una Fattoria Solidale” insieme a delle famiglie e grazie alla ispirata disponibilità di Agostino
di alienare parte dei suoi beni mediante un atto di donazione al solo scopo di permettere il ricupero degli stessi
sottoutilizzati per svolgere al proprio interno attività e relazioni sociali di assistenza ed educazione.
La frequentazione settimanale di questo sito agreste prima offrendo la mia disponibilità come tecnico per il
completamento dei lavori della “Barchessa” e successivamente essendo stato accolto all’interno della comunità
“Mani Aperte” mi ha dato la possibilità di partecipare alla realizzazione di un progetto di fraternità e servizio,
occasione propizia per la mia crescita spirituale e sociale, arricchito dalla preghiera, dall’ascolto della Parola del
angelo nei cenacoli di preghiera al martedì e venerdì.
Sono convinto che, aldilà delle apparenze e delle convinzioni di ciascuno, si stia formando una comunità di famiglie
e volontari protesi ogni giorno a confrontarsi ciascuno con le proprie idee in una palestra di relazioni autentiche e
costruttive dove lo spirito di comunione forgerà, iniziative e soluzioni vere condivise da tutti. Tutto ciò compartecipi,
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famiglie e volontari, a promuovere un esercizio quotidiano di fraternità e servizio frutto di una maturata e
consapevole attenzione “all’altro”,” al bisognoso”, “all’ultimo”.
Ho potuto constatare con piacere in questo tempo l’accoglienza fatta dalla famiglia Buoso-Munegato di una
mamma con due bimbi e di Francesco lo studente che frequenta la facoltà di agraria a Legnaro, l’accoglienza di
Sima e sua moglie Stella assistiti con tanta premura nella casa da Agostino e tante altre iniziative promosse dalle
famiglie aperte al territorio che mi fanno ben sperare per gli anni futuri. Considero queste attività svolte come dei
“bagliori di luce”, “il volere farsi prossimo”, anticipatori di un sentire, sempre più perseguito e condiviso dalle
famiglie con i volontari, la comunione desiderata, ricercata e voluta nell’offrire un sevizio di relazioni sociali fraterne,
che nella gratuità dell’agire, riconoscono di essere dono per divenire “dono per gli altri”.
L’amicizia costituita con Agostino avvenuta prima con la mia accoglienza squisita e gratuita e poi con il praticare
ogni giorno una sincera e fraterna relazione ha posto in luce “il suo fare” sempre disponibile agli altri, immagine
concreta del discepolo del Maestro, testimonianza di umiltà concreta per me di saper essere dono di Dio e di
conseguenza di ascoltare e mettere in pratica quel monito della Madre di Gesù e nostra che dice a tutti i suoi figli,
“fate quello che vi dirà”, contento di essere servo obbediente non interessato ad altre vane glorie.
Le attività di laboratorio poste in atto per sostenere con il ricavato i costi certi di tasse per gli immobili da far fronte
ogni anno, le spese per le accoglienze e la manutenzione dei fabbricati della “Fattoria Solidale”, costituiscono un
impegno di tempo non certo modesto ed anche un risultato economico assai contenuto. Certo che in assenza di
prospettive più vantaggiose necessita accettare queste occasioni per favorire l’attenuazione dei costi. Agostino e il
sottoscritto continueranno a praticare questo “esercizio di carità” nei propri spazi di tempo nell’auspicabile speranza
che anche le famiglie col tempo, possano rendersi più disponibili, come hanno già iniziato a fare Simone e Cristina
Valenti, che ringrazio per la loro disponibilità, ovviamente con l’auspicio che presto si presentino opportunità
migliori. Franco Zanini
NOTIZIE
DALLA CASA DEL BUON SAMARITANO di OLMO
Nell’anno 2014, presso la Casa del Buon Samaritano si sono alternate diverse presenze di persone accolte. Attualmente
sono ospitate 4 mamme, 6 bambini ed una ragazza. 4 bambini frequentano la scuola materna, 1 la scuola elementare,
ed uno ha poco più di 1 anno. Per grazia di Dio, tutti gli ospiti non hanno presentato particolari problemi di salute. Le
mamme, fino a settembre sono state impegnate in un lavoro di assemblaggio. Dalla primavera sino all’autunno si sono
pure dedicate alla coltivazione dell’orto con ottimi risultati. Dall’inizio di novembre, sotto la maestria di Mariolina, si
sono dedicate al confezionamento di oggetti per il
mercatino di Natale a Bagnoli di Sopra.
Devo annunciare con soddisfazione che in questi
giorni sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione
del piano terra.
Ci stiamo attivando per
raccogliere i fondi necessari per avviare, in una
delle sale, un “Laboratorio di impresa” per le
donne economicamente e socialmente in difficoltà
e, in particolare, per le donne immigrate, con la
collaborazione della cooperativa sociale “E-Sfaira”
di Padova. Il salone più grande, invece, ospiterà il
Centro di Solidarietà territoriale, destinato a
percorsi di promozione e integrazione sociale,
(corsi per l’insegnamento di italiano, doposcuola,
corsi per badanti, per colf, ecc.). La vita della Casa prosegue con la preziosa collaborazione di molti volontari: Emilia,
Antonella, Luigi, Michela, Davide, Domenico, Lino, Fausto, Bruno, Anthony, Luca , che si alternano nelle varie mansioni.
Rivolgo a tutti i benefattori un grazie sincero; alle mamme ed ai bambini un augurio affettuoso di un futuro di speranza
e di consolazione. A don Giuseppe e a tutti Buon Natale.
Francesco Capuzzo, coordinatore e responsabile della struttura
DALLA CASA DEL BUON SAMARITANO DI LEGNARO
La casa del Buon Samaritano di Legnaro sta diventando sempre più un punto di riferimento per le persone in difficoltà.
Mentre al primo piano il Gruppo R continua l’accoglienza di chi è in difficoltà abitativa, al piano terra, ogni sabato, dei
volontari della Caritas parrocchiale sono a servizio delle persone che si rivolgono chiedendo di essere aiutate per
superare la difficile situazione creatasi spesso con la perdita del lavoro.
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Da gennaio a dicembre abbiamo aiutato 88 famiglie distribuendo 100 quintali di alimenti di prima necessità. Gran parte
degli alimenti circa il 75%l'abbiamo ricevuto dal banco alimentare, un altro 20% è stato acquistato con contributi di 2
aziende private il rimanente è stato raccolto in parrocchia durante la quaresima. Le persone aiutate sono tutte residenti
a Legnaro di qui il 30% di origine legnarese e il70% sono di provenienza straniera.
Anche a livello vicariale la casa del Buon Samaritano sta diventando un punto di riferimento. Durante il mese di
settembre e ottobre si sono tenuti 5 incontri di formazione per volontari per il centro di ascolto vicariale. Hanno
partecipato agli incontri ben preparati dagli operatori della Caritas diocesana una cinquantina di persone, di cui una
ventina si sono offerti per diventare operatori del Centro di Ascolto Vicariale che diventerà operativo già dal mese di
aprile. La casa del Buon Samaritano diventerà il luogo dove le persone del vicariato di Legnaro che si trovano in gravi
situazioni, si rivolgeranno per essere ascoltate, accompagnate e aiutate anche economicamente per uscire dalla
situazione in cui si trovano.
Possiamo confermare che la casa del Buon Samaritano ci sta dando molte opportunità per aiutare ed accogliere chi si
trova in gravi situazioni, realizzando così lo scopo per cui Fraternità e Servizio l’ha pensata e realizzata.
Pasqualino Martellato, coordinatore e responsabile della struttura.
DALLA CASA DELLA CARITA’ SAN BENEDETTO
Grazie alla ristrutturazione interna avvenuta nel 2012, Casa san Benedetto ha potenziato la ricettività di accoglienza. Le
stanze al piano terra ospitano attualmente 6 persone adulte. Le stanze al primo piano sono prevalentemente dedicate
all'accoglienza di ospiti con prole. Sono al momento 5 mamme e 6 bambini, più una donna singola. La struttura quindi,
con i suoi totali 18 ospiti è ben movimentata...
Fortunatamente l'attività all'interno si avvale del prezioso contributo di alcuni volontari che si adoperano a tempo perso
di offrire il loro aiuto compatibilmente con la competenza di ciascuno.
I volontari sono: Marta e Iole che si occupano
della distribuzione e della spesa ogni sabato
mattina.
Gabriella, Giuliana, Monica e Antonella che si
dedicano al laboratorio per la creazione di
oggettistica varia da vendersi ai vari mercatini
della zona per recupero fondi destinati al
pagamento delle rette scolastiche dei Bambini.
Rosalba, che conduce il corso di lingua italiana
settimanalmente. Anna, medico, per la cura e
l'assistenza delle ospiti. Giancarlo si interessa
principalmente ad intrattenere i contatti con gli
istituti
scolastici
per
l'inserimento
e
l'affiancamento dei bimbi a scuola/asilo. Stefano, presente praticamente ogni giorno, è dedito alla manutenzione della
casa, al coordinamento dei lavori per conto terzi (quando attivi), nonché ogni eventuale altra necessità immediata,
essendo la persona più presente presso la struttura. Carla segue la parte amministrativa ed é persona di riferimento per
i volontari. Gabriella gestisce anche la distribuzione del vestiario in ricezione e distribuzione. Loreta, contribuisce
settimanalmente con l'apporto di viveri (pane). Paolo, fornisce la casa di viveri provenienti dal banco alimentare. Anche
quest'anno, come gli anni precedenti, è attiva la collaborazione con i comuni di Bastia e Cervarese. Per iniziativa delle
Acli, i volontari della protezione civile riforniscono la casa di pasti in esubero provenienti dagli istituti scolastici dei
comuni suindicati. È inoltre consolidata la collaborazione con la Caritas della zona, grazie al cui interessamento e
contributo economico, tutti i bambini ospiti della casa hanno avuto l'opportunità di essere inseriti nelle scuole/asili della
zona. Prezioso contributo è quello elargito dall'associazione A. I. S. C.O., in particolare nella persona del presidente,
Dott. Paolo Piotto, che ha provveduto in toto all'inserimento nella scuola materna di una bimba ospite della casa.
Tutti noi facciamo quanto possibile per incrementare il numero dei volontari, cercando di sensibilizzare a questa realtà i
residenti della zona, speriamo con esiti proficui, quantomeno futuri.
Un doveroso e sentito ringraziamento tutti i collaboratori e tutte le associazioni sopra menzionati per il loro contributo
senza il quale casa san Benedetto non potrebbe proseguire nella sua opera di carità.
Carla Andriolo, coordinatrice
DALLA FATTORIA SOLIDALE
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L’8 Dicembre abbiamo festeggiato il nostro secondo compleanno! Ebbene sì, sono già trascorsi due anni da quando
tutte e cinque noi famiglie della Fattoria Solidale abbiamo iniziato questa avventura insieme al nostro carissimo
Agostino. Abbiamo scelto questa data come compleanno perché dopo i primissimi difficili momenti del trasloco,
proprio in questo giorno abbiamo fatto la nostra prima esperienza, per così dire, del settimo giorno! Nonostante gli
scatoloni fossero ancora ovunque e le cose da fare indefinibili... scegliemmo di fare un WE comunitario andando a
visitare un’altra comunità. I nostri programmi
tuttavia furono totalmente disfatti a causa di una
grandissima bufera di neve che venne proprio in quei
giorni e così ci trovammo felicemente bloccati a
casa. Quel giorno il nostro riposo fu segnato da
momenti di gioco e divertimento con i nostri figli, da
risate e gioia di stare insieme, lo sentimmo davvero
come il nostro inizio, perché percepimmo quello che
il salmista intendeva dire con le parole “com’è bello
che i fratelli stiano insieme, è come unguento che dal
capo discende giù sulla barba di Aronne”. Pace e
gioia. Che bello! E anche quest’anno abbiamo
festeggiato!
Tornando al presente e riguardando questo tempo
trascorso fino ad oggi, personalmente posso dire che
sono accadute così tante cose nuove nella mia vita che mi sembra trascorso molto, ma molto più tempo…
La vita qui in fattoria per me è davvero speciale a partire dal paesaggio della natura e dei campi che vedo subito la
mattina aprendo i battenti per poi proseguire con i nostri animali: Schizzo che accoglie tutti con qualche abbaiata e
Balotelli il cane di Agostino, Lulu la gattina che in sei mesi ha fatto due cucciolate ed ora … è di nuovo incinta, gli
asinelli Siro, Montis e Susy, le galline e l’ultimo arrivato Momo un piccolo coniglietto; ma non è solo questo a
renderla speciale, sono soprattutto le relazioni di affetto e familiarità che ci legano tra famiglie e con Agostino. E’
bello sapere di non essere soli, sapersi sostenuti nel bisogno e non, sapere che anche nelle difficoltà e
incomprensioni, che possono capitare, c’è comunque uno sguardo benevolo gli uni verso gli altri, c’è il desiderio di
comprendersi e di andarsi incontro, di aiutarsi. E’ bello lavorare insieme per rendere più bello e accogliente questo
luogo, questa Terra d’Incontro…e la Fattoria è davvero un luogo di incontri!
In questi due anni abbiamo avuto modo di incontrare molti volti di adulti e bambini che non fossero solo i nostri 26;
abbiamo organizzato diverse feste stagionali per celebrare insieme ad amici, vicini, simpatizzanti e …curiosi, il
nostro senso di gratitudine alla vita e ai doni ricevuti; abbiamo avuto modo di ospitare diversi gruppi parrocchiali
sia di ragazzi, che di giovani e adulti; abbiamo poi svolto alcuni laboratori (lanterne per San Martino, candele con la
cera d’api, musica con il cirle drum,..); infine, ma non meno importanti, sono state le nostre piccole ospitalità e
accoglienze in famiglia e qualche volta in biblioteca, per mancanza di posti adeguati: qualche famiglia di passaggio,
alcune mamme con bambini, un signore brasiliano e altri … amici e non. Le testimonianze, le proposte che
cerchiamo di organizzare e le ospitalità ci sono di grande stimolo per riflettere sulla nostra esperienza e ci aiutano di
volta in volta a fare il punto della situazione.
Ora stiamo lavorando per la ristrutturazione di casa Santa Rita sia attraverso la ricerca fondi, sia fisicamente perché i
nostri uomini si sono improvvisati demolitori e muratori con l’aiuto di un caro amico geometra; si desidera ricavare
dei nuovi spazi che potrebbero servire per varie necessità della Fattoria.
Sicuramente ci sarebbero molte altre cose da dire e da raccontare ma lascio alla vostra curiosità il compito di
spingervi a venire a trovarci. Buon cammino a tutti e un augurio speciale per queste feste natalizie,
Cristina della famiglia Buoso, segretaria di Fraternità e Servizio
COME AIUTARE L’ASSOCIAZIONE
Conto Corrente Postale n. 35336452 intestato all’Associazione Fraternità e Servizio Onlus;
Conto Corrente Bancario IBAN: IT 02 W062 2512 1631 0000 0006 990 Cassa di Risparmio del Veneto.
Destiniamo il 5 per mille, inserendo nell’apposito modello il Codice fiscale 0
2257610283
Associazione FRATERNITA’ E SERVIZIO. Sede Legale: Via Due Palazzi 16 – 35136 PADOVA
Tel. 049 8900506 (Sede); cell. 3485493053 (d. Giuseppe)
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