Periodico del Codacons
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Periodico del Codacons
IN QUESTO NUMERO: Pag.2…………… ROMA: MAXI-CASINO' A VIA VESPASIANO. CODACONS AFFILA LE ARMI LEGALI Tessera abbonamento € 50,00- n. 42– 14/20 ottobre 2013 Spedizione in abbonamento postale comma 20/c art.2 legge 662/96 Milano - Abbonamento, vaglia postale intestato a Codacons Nazionale Lombardia, Viale Abruzzi, 11 - 20131- Milano E-mail: mailto:[email protected] - Internet: www.codacons.it Periodico del Codacons Ambiente, Consumatori e Utenti Pag.2………… ALITALIA, LUPI: STATO NON HA MESSO UN EURO DELLE TASCHE DEI CITTADINI Pag.2…………… RAI: I TELESPETTATORI CHIEDONO CHIAREZZA SUI COMPENSI DI FABIO FAZIO E LUCIANA LITTIZZETTO Pag.3………… SOLDI AD ALITALIA: COME GETTARLI IN UN BUCO NERO PER SOPRAVVIVERE ALTRI TRE MESI Pag.4…………… IL CODACONS PORNOGRAFICO??? Pag.5………… ALITALIA: IL CODACONS SCRIVE ALL’ENAC. GARANZIE PER CHI HA ACQUISTATO VOLI A LUNGO TERMINE Pag.5………… AUTO: EUROPA + 5,5%; FIAT -3,4% IN EUROPA, PENALIZZATA DA -11,7% ITALIA Pag.6………… AVIARIA: FOCOLAIO NEL BRESCIANO, REGIONE "NESSUN ALLARME", MA HONG KONG ANNUNCIA DIVIETO IMPORT Pag.6……… OMS, LO SMOG TRA LE SOSTANZE PIÙ CANCEROGENE AL MONDO Pag.7……… SCIOPERO TRASPORTI: UN FALLIMENTO, MA FUNZIONA L'EFFETTO ANNUNCIO Pag.7……… SCUOLA : LA COMMISSIONE EUROPEA CANCELLA LE DISCRIMINAZIONI A DANNO DEI PRECARI LUDOPATIE COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ, 14 OTTOBRE 2013 ROMA: MAXI-CASINO' A VIA VESPASIANO. CODACONS AFFILA LE ARMI LEGALI DIFFIDA A COMUNE E QUESTURA E RICORSO AL TAR CONTRO LA NUOVA SALA GIOCHI NEL QUARTIERE PRATI ECONOMIA E FINANZA Il Codacons contesta fortemente quanto dichiarato oggi dal Ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, secondo cui lo Stato per la vicenda Alitalia "non ha messo un euro nelle tasche dei cittadini". E' vero esattamente il contrario - sostiene il Codacons - saranno proprio gli utenti, attraverso la societa' controllata al 100% dal Tesoro, Poste Italiane, a ripianare i debiti della compagnia aerea. L'intera operazione Alitalia spiega l'associazione - avra' effetti diretti sulla tasche dei cittadini italiani, e il ministro Lupi lo sa bene. Questo perche' lo sforzo economico di Poste andra' inevitabilmente ad intaccare i servizi universali gestiti dall'azienda, a tutto danno degli utenti, specie le fasce piu' deboli, che indirettamente si troveranno a pagare il prezzo dell'operazione. Il Codacons anticipa inoltre il contenuto di un esposto urgente alla Commissione Europea che l'associazione presentera' domani e nel quale si denuncia l'intervento di Poste italiane come un illegittimo aiuto di Stato. Si legge nell'esposto: "L’articolo 107 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (Trattato FUE) precisa i presupposti che devono essere presenti affinche' l'intervento costituisca un aiuto di Stato nel senso comunitario del termine. Tra le condizioni richieste figura l'origine statale dell'aiuto (aiuto concesso dallo Stato ovvero mediante risorse statali). Poste Italiane S.p.a. e' una societa' per azioni che nel caso di Alitalia acquista titoli azionari, ma l'assetto proprietario di Poste vede la partecipazione totalitaria del Ministero dell'Economia e delle Finanze, e l'attivita' di controllo contabile sono affidate a una Società' di Revisione e soggette al controllo della Corte dei Conti sulla gestione del bilancio e del patrimonio". Tale circostanza - afferma il Codacons - non solo smentisce quanto dichiarato oggi dal ministro dei trasporti Lupi, ma configura in vero e proprio aiuto di Stato pagato dall'intera collettivita'. COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ, 14 OTTOBRE 2013 OSSERVATORIO TV Il Codacons affila le armi legali contro la nuova maxi-sala gioco in via di apertura in Via Vespasiano a Roma, notizia riportata ieri dall'edizione romana del Corriere della sera. "Faremo si tutto per impedire l'apertura di questa nuova sala da gioco - spiega il Presidente Carlo Rienzi - Oggi stesso presenteremo una formale diffida a Sisal, Questura e Comune di Roma , accogliendo le proteste di residenti e commercianti della zona e chiedendo di bloccare immediatamente i lavori. Se non otterremo risposte, ricorreremo al TAR del Lazio chiedendo la chiusura del nuovo casino'. Tali strutture, infatti, rappresentano un evidente pericolo sociale. Per loro stessa conformazione (assenza di luce naturale, macchinette e slot machine sparse ovunque con musica assordante, presenza di bar e alcolici, ecc) si prestano a distruggere la psiche dei giocatori, alimentando le dipendenze da gioco e portando alla rovina economica i singoli e le famiglie. Inoltre prosegue Rienzi - la presenza della sala Vlt in un quartiere residenziale ha effetti pregiudizievoli per il contesto urbano, la viabilita' e la quiete pubblica". "Il Campidoglio e la Questura non possono rimanere indifferenti di fronte alle richieste di aiuto dei cittadini e di fronte al grave allarme sociale rappresentato da queste nuove sale da gioco - prosegue Rienzi - e per questo devono revocare qualsiasi permesso concesso per l'apertura del nuovo casino' di via vespasiano". ALITALIA, LUPI: STATO NON HA MESSO UN EURO DELLE TASCHE DEI CITTADINI CODACONS: E' FALSO. SARANNO GLI UTENTI ATTRAVERSO POSTE A PAGARE IL COSTO DELL'OPERAZIONE 2 PARTE L'ESPOSTO ALLA COMMISSIONE EUROPEA PER GLI AIUTI DI STATO ALLA COMPAGNIA AEREA COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ, 14 OTTOBRE 2013 RAI: I TELESPETTATORI CHIEDONO CHIAREZZA SUI COMPENSI DI FABIO FAZIO E LUCIANA LITTIZZETTO ASSOLUTAMENTE ASSURDO QUANTO AFFERMATO IERI DA FAZIO: CODACONS NEWS n .42–14/20 ottobre 2013 NESSUNO PUO’ IMPEDIRE DI RENDERE PUBBLICO UN CACHET CODACONS E ASSOCIAZIONE UTENTI RADIOTELEVISIVI HANNO PRESENTATO QUESTA MATTINA UN’ISTANZA D’ACCESSO ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE: RENDEREMO PUBBLICI I REDDITI DI FAZIO, BENIGNI E LITTIZZETTO E I COMPENSI ELARGITI LORO DALLA RAI Duro attacco del CODACONS e dell’Associazione Utenti Radiotelevisivi al conduttore di Rai3 Fabio Fazio che ieri, nel corso della puntata di “Che tempo che fa”, ha rifiutato di fornire i dati circa il compenso percepito dalla rete di Stato. “Quanto dichiarato da Fazio ieri è assolutamente assurdo e falso – spiegano le due associazioni – nessuno può impedire per contratto di rendere pubblici i compensi, soprattutto se chi riceve il cachet decide di dare comunicazione di quanto percepito. Inoltre, la segretezza di cui ieri ha parlato Fazio viene cancellata di netto dal Fisco, dal momento che le denunce dei redditi sono pubbliche”. “Il Dg della Rai Luigi Gubitosi va nella direzione contraria alla trasparenza che l’azienda deve ai cittadini, principali finanziatori attraverso il canone – proseguono Codacons e Associazione Utenti Radiotelevisivi – Se quindi Gubitosi non è in grado di garantire tale trasparenza, farebbe meglio a dimettersi”. E sui compensi di Fazio, Littizzetto e Benigni le due organizzazioni hanno presentato questa mattina non solo un esposto alla Corte dei Conti contro la Rai, ma anche un’istanza d’accesso all’Agenzia delle Entrate per avere copia delle denunce dei redditi (che sono pubbliche) dei tre personaggi televisivi e risalire ai cachet elargiti loro dalla Rai. “E nnon appena avremo questi dati – concludono Codacons e Associazione Utenti Radiotelevisivi – sarà nostra cura divulgarli allo scopo di garantire massima trasparenza ai teleutenti”. TRASPORTI COMUNICATI STAMPA LUNEDÌ, 14 OTTOBRE 2013 SOLDI AD ALITALIA: COME GETTARLI IN UN BUCO NERO PER SOPRAVVIVERE ALTRI TRE MESI DEPOSITATO OGGI ESPOSTO CODACONS ALLA COMMISSIONE EUROPEA E PER LA CORTE EUROPEA SONO AIUTI DI STATO ANCHE I SOLDI ELARGITI DA SOCIETA’ CONTROLLATE DALLO STATO E’ stato inviato oggi l’esposto del Codacons alla Commissione Europea, nel quale l’associazione dei consumatori denuncia il coinvolgimento di Poste Italiane nella vicenda Alitalia come un illegittimo aiuto di stato. Si legge nell’esposto: “Un "aiuto di Stato", rilevante ai sensi della normativa dell’Unione Europea, è un’agevolazione (sotto qualsiasi forma) concessa senza corrispettivo dallo Stato o mediante risorse statali, a soggetti, che svolgono attività economica su un determinato mercato, conferendo loro un vantaggio, in grado di incidere sugli scambi interni e di falsare o minacciare di falsare la concorrenza. A tal uopo la scrivente Associazione intende manifestare gravi preoccupazioni alla luce del possibile intervento di Poste Italiane S.p.a. nell’operazione Alitalia attraverso un esborso di 75 milioni di euro e l’acquisizione di una quota di Alitalia pari al 25%. Tale acquisizione azionaria non appare certamente come un affare per Poste dal momento che Alitalia, secondo il codice civile e le norme dell’ENAC, dovrebbe dimostrare continuità aziendale e quindi prova di non essere insolvente o illiquida, pertanto tale intervento potrebbe configurarsi come un aiuto attraverso risorse statali sotto la veste di acquisto di titoli. Infatti Poste Italiane s.p.a. è una società per azioni il cui assetto proprietario vede la partecipazione totalitaria del Ministero dell'economia e delle finanze e le attività di controllo contabile sono affidate a una Società di Revisione e soggette al controllo della Corte dei Conti sulla gestione del bilancio e del patrimonio. Occorre poi sottolineare come la decisione in merito all’intervento su Alitalia non sia stata decisa dal CdA di Poste Italiane, ma direttamente in ambienti politici, circostanza che potrebbe in futuro invalidare l’operazione. In 10 anni l'Alitalia e' costata ai contribuenti circa 5 miliardi e 187 milioni di euro; ha chiuso il suo diciannovesimo bilancio in passivo; il titolo azionario nel 2001 valeva 8,5 euro, oggi vale 0,4 euro. […] In materia di Aiuti di Stato la Commissione europea ha già in passato deferito l’Italia alla Corte di giustizia per il mancato rispetto di una sentenza che impone il recupero di aiuti illegali. La Commissione europea ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia per non aver eseguito una decisione della Corte di giustizia dell'Unione europea che ordina il recupero di aiuti di Stato illegali e incompatibili da imprese di servizi pubblici a prevalente capitale pubblico". CODACONS NEWS n .42–14/20 ottobre 2013 3 Il Codacons ha dunque chiesto alla Commissione Europea “di svolgere ogni opportuna indagine in considerazione a quanto sopra evidenziato, disponendo tutti i controlli del caso al fine di verificare, nella fattispecie, se lo stanziamento di risorse pubbliche a favore del Gruppo ALITALIA da parte di POSTE ITALIANE S.P.A. di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze sia avvenuto nel rispetto delle regole in materia di aiuti di Stato ex artt.107-108-109 trattato CE, al fine di garantire il funzionamento del mercato interno, per una migliore allocazione delle risorse pubbliche e ad una parità di trattamento delle imprese, siano esse pubbliche o private”. L’associazione sottolinea poi come già in passato la Corte di Giustizia Europea si sia espressa sugli aiuti concessi da società a partecipazione statale. L’impresa è sicuramente pubblica, ai fini della concessione degli aiuti di stato, quando i pubblici poteri abbiano il controllo maggioritario dei suoi organi in ragione della partecipazione azionaria, del possesso di quote o della titolarità dei poteri organizzatori loro conferiti. La Corte di giustizia ha inoltre chiarito che la distinzione tra aiuti concessi dagli Stati e mediante risorse statali “è intesa [...] a ricomprendere nella nozione di aiuto non solo gli aiuti direttamente concessi dagli Stati ma anche quelli concessi da enti pubblici o privati, designati o istituiti dagli Stati” (CGCE, Viscido, cit., n. 13 e in precedenza cfr. CGCE, 24 gennaio 1978, C-82/77, Van Tiggele, in Racc.1978, I-25, n. 24-25; CGCE17 marzo 1993, C-72-73/91, Sloman Neptune, in Racc.1993, I-887, n. 19; Stardust Marine , cit., n. 23). OSSERVATORIO TV COMUNICATI STAMPA MARTEDÌ, 15 OTTOBRE 2013 IL CODACONS PORNOGRAFICO??? TACCIATO DI INDECENZA LO SPOT DI PROMOZIONE DELL’AZIONE DEL CODACONS CONTRO LA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA APPLICATA ILLEGITTIMAMENTE AI CONTRATTI DI TELEFONIA MOBILE. Pubblichiamo di seguito la lettera che ci è arrivata venerdì 11 ottobre 2013 da parte di una consumatrice che si è lamentata del nostro spot, andato in onda in tv (e visionabile anche su youtube) di promozione dell’azione del CODACONS per chiedere il rimborso della tassa di concessione governativa applicata illegittimamente ai contratti di telefonia mobile. 4 (http://www.codacons.it/articoli/illegittima_la _tassa_di_concessione_governativa_sui_contr atti_di_telefonia_mobile_parte_la_class_actio n_232501.html). Secondo la Sig.ra Pina XXXXX, della quale conserviamo l’anonimato come da sua richiesta, il nostro spot sarebbe schifoso, indecente e pornografico! Di seguito la risposta, alla suddetta lettera di protesta, con i chiarimenti forniti dal nostro Presidente Marco Ramadori. LETTERA DELLA SIGNORA PINA: Spettabile CODACONS, vi scrivo questa lettera per quanto di seguito. Ieri giovedì 10 ottobre 2013 alle ore 19.30 circa sul canale del digitale terrestre “Rete oro”, appena terminato il TgR, andava in onda uno spot che pubblicizzava una vostra azione collettiva. Nulla da dire sulle pubblicità per le campagne sul sociale tra cui sono comprese anche quelle delle Associazioni dei consumatori. Tuttavia vorrei esprimere veramente serie perplessità in merito all’oggetto dello spot ed al modo utilizzato. In questo schifoso spot, diffuso in fascia protetta, c’erano, infatti, scene con due signorine che più avvocatesse del CODACONS, davano l’idea di donne di facili costumi che non hanno fatto altro che evocare allusioni e pensieri pornografici. Secondo me e secondo la mia famiglia ciò ha superato ogni limite della decenza. Io mi chiedo come un’associazione dei consumatori, conosciuta a livello nazionale, come la Vostra, che dovrebbe impegnarsi rispettosamente e decentemente nella difesa dei cittadini, può abbassarsi ad un tale livello di mal costume. Della vostra azione collettiva non si è capito nulla, perché l’attenzione di noi spettatori (parlo per me e per la mia famiglia) stava unicamente sulle forme delle due ragazzette che tra le altre cose si esprimevano quasi come se stessero nel bel mezzo di un amplesso. I video porno lasciateli fare a Rocco Siffredi e pensate, invece, ad occuparvi di quello che veramente dovreste fare: azioni a tutela dei consumatori. Io e la mia famiglia siamo rimasti veramente allibiti e delusi e non ci saremmo mai aspettati un tale gesto dalla vostra Associazione. E’ veramente uno schifo e mi vergogno per voi. Pina XXXXX Vi prego di non pubblicare il mio cognome. P.S. Vi avverto che ho inviato la mia protesta già a tutti i maggiori quotidiani perché è giusto che tutti lo sappiano. CHIARIMENTI DEL NOSTRO PRESIDENTE MARCO RAMADORI: Cara Sig.ra Pina, Il nostro spot, volto a pubblicizzare la nostra azione collettiva per chiedere il rimborso della tassa di concessione governativa illegittimamente pagata per i contratti di telefonia mobile, non è affatto volgare come lei sostiene! Anzi! CODACONS NEWS n .42–14/20 ottobre 2013 Il nostro spot costituisce una denuncia sociale nonché una voluta e studiata provocazione per tutti i soldi sottratti indebitamente ai cittadini con questa assurda tassa. Quello che lei definisce “pornografico” pornografico in realtà non è. Ciò che è veramente pornografico e indecente, invece, è il pretendere il pagamento di una tassa illegittima. Ad ogni modo, considerato che dal nostro spot lei sostiene di non aver compreso nulla in merito alla nostra azione collettiva, colgo l’occasione per fornire qualche delucidazione a riguardo: La tassa di concessione governativa applicata ai contratti di telefonia mobile è stata dichiarata illegittima ed anacronistica da diverse Commissioni Tributarie italiane e pertanto non doveva essere pagata. Tutti coloro che quindi l’hanno illegittimamente versata hanno diritto al rimborso di quanto indebitamente corrisposto negli ultimi 3 anni. Rimborso che per un privato ammonta sino ad € 185,76 e per una società ammonta sino ad € 464,76. Per ottenere questo rimborso con il CODACONS è semplicissimo: come infatti ben spiegato dalle due protagoniste del nostro spot, è sufficiente contattarci al numero telefonico 895 895 9949 e, con una modica spesa di € 6,00 (iva inclusa), di iscrizione all’azione, è possibile ottenere la modulistica e le istruzioni per richiedere il rimborso. Si ricordi signora: la vera pornografia è il sopruso delle lobbies e non uno spot del CODACONS! Su questa riflessione la saluto. Marco Ramadori TRASPORTI COMUNICATI STAMPA MARTEDÌ, 15 OTTOBRE 2013 ALITALIA: IL CODACONS SCRIVE ALL’ENAC. GARANZIE PER CHI HA ACQUISTATO VOLI A LUNGO TERMINE VA EVITATO UN NUOVO CASO WINDJET. E A POSTE L’ASSOCIAZIONE CHIEDE UN PATRIMONIO SEPARATO PER EVITARE DANNI AGLI UTENTI Il Codacons si rivolge oggi all’Enac, chiedendo all’ente di farsi garante dei viaggiatori che hanno acquistato biglietti Alitalia. In questa delicata fase di incertezza, è necessario garantire i collegamenti Alitalia a lungo termine, e il rispetto dei diritti dei passeggeri – spiega l’associazione – Se la compagnia aerea non è in grado di assicurare la continuità dei collegamenti, l’Enac dovrà interrompere la vendita dei biglietti a lungo termine, e disporre il rimborso per chi ha già acquistato voli per i prossimi mesi. Ciò – prosegue il Codacons – nella sola ottica di offrire le necessarie garanzie agli utenti ed evitare il ripetersi di un nuovo caso Windjet che, come si ricorderà, coinvolse migliaia di passeggeri rimasti a terra a causa della sospensione di tutti i voli. In merito al salvataggio di Alitalia, poi, il Codacons chiede a Poste Italiane di creare un patrimonio separato, in modo da separare nettamente l’investimento in Alitalia dal business postale, evitando così ripercussioni negative per gli utenti dei servizi postali e per i risparmiatori dell’azienda, i quali potrebbero subire un peggioramento delle condizioni e dei servizi resi a seguito dell’operazione Alitalia. ECONOMIA E FINANZA COMUNICATI STAMPA MERCOLEDÌ, 16 OTTOBRE 2013 AUTO: EUROPA + 5,5%; FIAT -3,4% IN EUROPA, PENALIZZATA DA 11,7% ITALIA LEGGE STABILITÀ NON RIDÀ CAPACITÀ DI SPESA ALLE FAMIGLIE CONSUMATORI CHIEDONO CHIARIMENTI ALLO SPORTELLO CODACONS SU QUANDO SCATTA IVA AL 22% A settembre il mercato auto nei 27 Paesi Ue più Efta ha registrato un aumento del 5,5% su base annua. Non così per l'Italia, però, che, in controtendenza, registra un – 2,9%. Ancora peggio la Fiat che registra addirittura un -3,4%. Per il Codacons questi dati sono l'ennesima conferma del fatto che le imprese italiane sono in difficoltà non tanto per la crisi mondiale, ma soprattutto perché le famiglie italiane sono sull'orlo del fallimento e non fanno più acquisti. Non a caso la stessa Fiat registra a settembre valori positivi in alcuni mercati come Francia (+14%) e Spagna (+41,4%), mentre precipita in Italia con un -11,7%. Insomma anche le imprese italiane che stanno meglio e hanno la fortuna di essere trainate dalle esportazioni, non possono non risentire ed essere penalizzate dalle difficoltà del mercato interno. Ecco perché la priorità della legge di stabilità avrebbe dovuto essere quella di ridare capacità di spesa alle famiglie italiane, ma, purtroppo, non è così! La riduzione del cuneo fiscale, ad esempio, non va tutta in busta paga ma viene utilizzata anche per ridurre il costo del lavoro delle imprese, disperdendo così gli effetti già scarsi di questa misura, CODACONS NEWS n .42–14/20 ottobre 2013 5 viste le poche risorse finanziarie impiegate dal Governo. Come dimostra la vicenda Fiat, che non vende auto nonostante l'aumento di produttività, le nuove regole in materia di straordinari, assenteismo, pause, diritto di sciopero, tutte cose per fare le quali la Fiat è addirittura uscita da Confindustria, le imprese non possono uscire dal tunnel fino a che gli italiani non hanno soldi per fare acquisti. In tal senso è vergognoso che il problema dell'aumento dell'Iva sia stato definitivamente accantonato. Come dimostrano le continue richieste di chiarimenti inviate allo Sportello auto del Codacons (per riceve la consulenza è sufficiente inviare un'email a: [email protected]), tutte su quando scatta l'aliquota Iva al 22%, ossia su quando si può considerare effettuata l'operazione e applicata la nuova aliquota, l'aumento dell'Iva non aiuta certo a rilanciare i consumi. ALIMENTAZIONE COMUNICATI STAMPA GIOVEDÌ, 17 OTTOBRE 2013 AVIARIA: FOCOLAIO NEL BRESCIANO, REGIONE "NESSUN ALLARME", MA HONG KONG ANNUNCIA DIVIETO IMPORT CODACONS CHIEDE PROVVEDIMENTI DRASTICI AL MINISTERO DELLA SALUTE MINIMIZZARE NON SERVE A NULLA Un focolaio di influenza aviaria è stato individuato in un allevamento di polli del bresciano. "Nessun allarme" scrive in una nota la Regione Lombardia che parla di "focolaio poco patogeno". Nel frattempo, però, Hong Kong ha decretato ieri il blocco delle importazioni del pollame da tutta la Lombardia. Il Codacons chiede chiarezza al Ministero della Salute e provvedimenti drastici. "E' perfettamente inutile minimizzare l'accaduto con i soliti comunicati rassicuranti, se poi vengono bloccate le importazioni addirittura dell'intera Lombardia, con danno economico per tutti gli allevatori. Se questo divieto venisse decretato anche da altre nazioni, il danno sarebbe ancora più grande" ha dichiarato Marco Donzelli, presidente del Codacons. Insomma per l'associazione di consumatori, invece di parlare di "allarmismi fuori luogo", "bassa patogenicità", "questione che non merita assolutamente di essere strumentalizzata", la Regione Lombardia farebbe bene ad incontrarsi con il Ministero della Salute per circoscrivere il fenomeno e adottare provvedimenti risolutivi. Quello che conta in questi casi, infatti, non è fornire 6 dichiarazioni rassicuranti, che appaiono inutili quanto fuori luogo e che poi, spesso, vengono smentite dai fatti, quanto adottare con prontezza misure drastiche per arginare la diffusione della malattia e tornare al più presto alla normalità. AMBIENTE COMUNICATI STAMPA GIOVEDÌ, 17 OTTOBRE 2013 OMS, LO SMOG TRA LE SOSTANZE PIÙ CANCEROGENE AL MONDO CODACONS: NEI PROSSIMI GIORNI VERRA’ DEPOSITATA AL TAR DEL LAZIO L’AZIONE COLLETTIVA PER CONTO DI 1.400 CITTADINI CHE HANNO ADERITO ALLA CLASS ACTION VOLTA AD OTTENERE I “DANNI DA SMOG” La decisione dello Iarc, l'agenzia sul cancro dell'Oms, di inserire gli inquinanti dell'atmosfera nel gruppo numero 1, quello dei sicuri cancerogeni, spiana la strada alla class action promossa dal Codacons per far ottenere ai cittadini il risarcimento dei “danni da smog”. “La decisione dell’Oms arriva alla vigilia del deposito al Tar del Lazio di un’azione collettiva promossa dalla nostra associazione, alla quale hanno aderito circa 1.400 cittadini – spiega il presidente Carlo Rienzi – Con questa azione, che nei prossimi giorni verrà presentata al Tar, i residenti dei 50 comuni più inquinati d’Italia, ossia quelli dove il livello delle polveri sottili dell’aria supera sistematicamente i valori limite imposti dalla Ue, chiedono alle rispettive amministrazioni comunali un indennizzo di 2,.000 euro ciascuno per essere stati costretti a vivere in un ambiente inquinato e respirare aria malsana. Risarcimento che – spiega Rienzi – spetta loro anche in assenza di danni fisici certificati, e solo per il grave rischio subito, avvalorato oggi anche dall’Oms”. Il Codacons ricorda infine come ogni anno, solo in Italia, 8.500 persone muoiono a causa dello smog e dell’incapacità delle amministrazioni di garantire la salubrità dell’aria. TRASPORTI COMUNICATI STAMPA VENERDÌ, 18 OTTOBRE 2013 SCIOPERO TRASPORTI: UN FALLIMENTO, MA FUNZIONA L'EFFETTO ANNUNCIO CODACONS NEWS n .42–14/20 ottobre 2013 A MILANO ED IN LOMBARDIA TRASPORTI REGOLARI CODACONS CHIEDE DI RIVEDERE LA LEGGE SULLO SCIOPERO Lo sciopero dei trasporti di oggi è stato un fallimento dal punto di vista sindacale, considerato la scarsissima partecipazione dei lavoratori, salvo in pochissime città come Torino. In alcune realtà, come ad esempio Milano e la Lombardia, i trasporti sono stati finora più che regolari. Ma, come sempre, ha funzionato l'effetto annuncio, ossia i consumatori hanno dovuto comunque viaggiare con mezzi propri per prevenire il peggio. Eppure che fosse un fallimento era nelle premesse, sia per la mancata adesione delle principali sigle sindacali, sia perché, per quanto non abbiano ancora avuto il rinnovo contrattuale, gli autoferrotranvieri avranno proprio ora, ad ottobre, il secondo acconto sulla contrattazione, pari a circa 350 euro, sia perché alcuni, come i lavoratori di Trenord, hanno avuto proprio quest'anno il rinnovo contrattuale. Insomma, uno sciopero privo di senso che però ha finito, comunque, per danneggiare, come al solito, i consumatori , costringendo migliaia di pendolari a viaggiare con i mezzi propri. L'associazione di consumatori ricorda che nel 2012 sono stati proclamati 2.330 scioperi, in crescita circa del 5% rispetto ai 2.229 registrati nel 2011. Per il Codacons, essendo ormai passati 23 anni dall'introduzione della legge sullo sciopero, è giunta l'ora di una sua revisione, ad esempio per inasprire le sanzioni per i trasgressori, che, essendo troppo basse, oggi non rappresentano più un efficace deterrente, oppure per introdurre forme alternative di protesta, come lo sciopero del biglietto, per cercare di danneggiare economicamente in primo luogo il datore di lavoro e non i consumatori, come invece accade oggi. Vanno inoltre riveste ed estese tutte le fasce di rispetto attualmente previste dai codici di autoregolamentazione e dalle regolamentazioni provvisorie. SCUOLA COMUNICATI STAMPA SABATO, 19 OTTOBRE 2013 SCUOLA : LA COMMISSIONE EUROPEA CANCELLA LE DISCRIMINAZIONI A DANNO DEI PRECARI LE OSSERVAZIONI DELL’UE SPIANANO LA STRADA AI RISARCIMENTI IN FAVORE DEI DOCENTI A TERMINE Una recente segnalazione della Commissione Europea in tema di precariato spiana definitivamente la strada ai tanti precari della scuola italiani che attendono di ottenere giustizia dallo Stato Italiano. Nello specifico la Commissione Ue ha stabilito che non deve esserci alcuna discriminazione tra docenti precari e di ruolo a parità di lavoro svolto, segnalando come la legislazione italiana in tema di assunzione dei supplenti dalle graduatorie ad esaurimento non rispetti le misure imposte dalla clausola 5, punto n. 1, della direttiva UE, volta a limitare il ricorso a una successione di contratti a termine e quindi a impedire un abuso a danno dei lavoratori della scuola. Il ricorso continuativo a contratti a tempo determinato da parte dello Stato italiano violerebbe la stessa premessa dell’accordo quadro comunitario, volto a favorire la costituzione di rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Pertanto, non può ritenersi obiettivamente giustificata una legislazione nazionale che consenta il rinnovo di contratti a tempo determinato non solo per la sostituzione di personale temporaneamente assente ma anche per la copertura di vacanze nell’organico, e spetta al giudice nazionale pronunciarsi sull’interpretazione del diritto interno e verificare se tali condizioni ricorrano. Né nella scuola possono applicarsi regole diverse da quelle applicate negli altri settori. Per la Commissione Ue l’esigenza di trasparenza e imparzialità nel reclutamento del personale si pone negli stessi termini che per gli altri impieghi pubblici, dove è necessario prevedere le stesse misure effettive e dissuasive che permettano l’applicazione della normativa comunitaria, anche di natura risarcitoria. Se le osservazioni della Commissione dovessero essere condivise dalla Corte di Lussemburgo, sarebbe superata la sentenza della Cassazione e migliaia di precari potrebbero ottenere o la stabilizzazione o cospicue sentenze risarcitorie dai tribunali del lavoro italiani, almeno fino a quando continueranno a essere assunti su posti vacanti e disponibili – spiega il Codacons - Il giudice nazionale ha l’obbligo di applicare integralmente il diritto dell’Unione disapplicando le disposizioni eventualmente contrastanti della legge interna o interpretandole in modo da consentire l’attuazione del diritto dell’Unione. L’associazione ricorda agli insegnanti precari del nostro paese che possono chiedere giustizia, e risarcimenti economici, aderendo al ricorso promosso dall’associazione sul sito www.codacons.it @@@@@@@@@@@@@@@@@ CODACONS NEWS n .42–14/20 ottobre 2013 7 La pubblicazione “Codacons News” è iscritta all’elenco speciale, annesso all’Albo dei giornalisti di Milano e registrata presso il Tribunale di Milano n.609. Codacons News viene distribuito nei mercati rionali gratuitamente. -Non contiene pubblicità - Abbonamento annuale €50,00 da versare attraverso vaglia postale intestato a: Codacons Nazionale Lombardia, Viale Abruzzi, 11 - 20131 Tel. 02.29419096 - 02.29408196 Direttore responsabile: Giuseppe Ursini Coordinamento editoriale: Marco Donzelli Comitato di redazione: Stefano Zerbi, Pietro Valentini, Nicola Basilico COLLEGIO DI PRESIDENZA CODACONS (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori) Carlo Rienzi Marco Maria Donzelli Marco Ramadori Giuseppe Ursini E’ un’associazione nata nel 1986 e volta al perseguimento SEDI SPORTELLO SULLA CITTA’ di un mirato rapporto tra l’uso individuale e collettivo BARI 0805214974 delle risorse umane ed un razionale sviluppo della BOLOGNA 051313536 società, improntato al rispetto della dignità della persona CAMPOBASSO 0874438564 umana e della salvaguardia dell’interesse fondamentale CATANIA 095370437 della salute e della sicurezza, attuale e futura delle CATANZARO 0961795760 CIVITANOVA MARCHE (MACERATA) singole persone. 0733813960 L’associazione ha inoltre la finalità di tutelare, con ogni GENOVA 0102474526 mezzo legittimo, gli interessi dei consumatori e degli FIRENZE 0557875390 utenti nei confronti dei soggetti pubblici o privati, MILANO 02862438 produttori e/o erogatori di beni e servizi (art.7 Statuto MARANO D’ISERA (TRENTO) 0464409175 Codacons). MATERA 0835388833 MESTRE (VENEZIA) 0412701210 Il Codacons è un’associazione di volontariato ai sensi NAPOLI 0815530966 della legge 266/91, per la difesa dell’ambiente e dei PERUGIA 0755052353 consumatori, è riconosciuta ai sensi della legge 349/1986 PESCARA 0854981243 Istitutiva del Ministero dell’Ambiente, è un’organizzazione PORDENONE 0434521228 Direttore responsabile: non lucrativa di utilità sociale ai sensi del d.lgs. 460/1997 ROMA 063725809 Giuseppe ed è membro del Consiglio Nazionale dei Consumatori e Ursini SALERNO 089252433 SASSARI 079232613 Utenti al Ministero dell’Industria ai sensi della legge Coordinamento editoriale: TORINO 011487816 281/98 Marco Donzelli Comitato di redazione: Stefano Zerbi, Marcello Andreozzi, Gabriella Arcuri, Romana D’Ambrosio.