Continua - Centro di ricerca per il Trasporto e la Logistica
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News-Magazine n° 2 L‘approfondimento oltre un terzo dei morti nei Paesi a basso-medio reddito sono pedoni e ciclisti; Pedoni e Ciclisti la percentuale dei pedoni morti nel mondo varia dal 12% del Sud Est asiatico al 38% dell’Africa; quella dei ciclisti passa dal valore In media, il tempo speso giornalmente da ogni persona minimo del 3% dell’America all’8% del Pacifico 1 per spostarsi è pari a circa un’ora . Tuttavia, i mezzi di occidentale (Fig. 1). trasporto utilizzati per compiere gli spostamenti variano da Paese a Paese. In Europa, ad esempio, il 20-40% del tempo totale speso per spostarsi è impiegato per spostamenti effettuati in bicicletta o a piedi. In altri Paesi come l’Australia, il Canada e gli USA questa percentuale non arriva al 10%. Gli spostamenti in bicicletta sono privilegiati in Paesi come la Danimarca, la Svezia e l’Olanda, dove il rapporto tra abitanti e biciclette è di uno a uno e nei quali la bicicletta è considerata a tutti gli effetti un mezzo di trasporto rilevante che viene adoperato in maniera Fig. 1 – Percentuale di pedoni e ciclisti morti nel Mondo. significativa non solo per svago, ma anche per recarsi a In Europa, il numero di pedoni e ciclisti deceduti si sta lavoro. progressivamente riducendo. Tuttavia, la riduzione è Gli spostamenti a piedi sono di norma compiuti per brevi inferiore rispetto ad altre categorie di utenti, quali gli tragitti, per motivi di svago o per raggiungere negozi per 3 automobilisti. piccoli acquisti. Il numero di pedoni e ciclisti feriti a livello globale non è Purtroppo pedoni e ciclisti sono due categorie di utenti noto. Anche nei Paesi in cui vi sono statistiche più conosciute come “vulnerabili” perché, in caso di affidabili, queste, secondo l’OCSE, tratterebbero dati incidente con un veicolo a motore, sono quelle che di sottostimati, poiché non includerebbero gli incidenti in norma subiscono le conseguenze più gravi. bicicletta in cui nessun altro veicolo è stato coinvolto (come i casi in cui il ciclista è caduto, scivolato, o ha Dimensioni del fenomeno avuto una collisione con un ostacolo). 2 Il “Global Status Report on Road Safety 2013” della World Health Organization (WHO), descrive La situazione in Italia una In Italia, tra il 2001 e il 2012, la riduzione percentuale di situazione drammatica per la sicurezza stradale nel morti è stata, per i pedoni, del 45% e per i ciclisti del mondo e indica gli utenti vulnerabili come le categorie 21%. Al contrario, il numero di ciclisti feriti in incidenti più colpite, soprattutto nei Paesi a basso-medio reddito. stradali è aumentato del 48%, mentre il trend dei pedoni Infatti: feriti è rimasto pressoché invariato (-1%). Rispetto alla media europea, con riferimento all’anno 1 Cabello E., et al..(2010) Pedestrian safety data. In: Cost 358 Pedestrians’ Quality Needs, Final Report – Part B: Documentation in http://ec.europa.eu/transport/road_safety/specialist/index_en.htm 2 http://www.who.int/violence_injury_prevention/road_safety_status/2013 /report/en/ 3 http://ec.europa.eu/transport/road_safety/specialist/knowledge/pdf/bfs20 07_sn-kfv-1-3-pedestrians.pdf 1 News-Magazine n° 2 6 2010, l’Italia evidenzia una percentuale minore di pedoni Uno studio condotto su tre Paesi Europei ha individuato deceduti, mentre il dato dei ciclisti è in linea con il valore un tasso di mortalità minore per i bambini di Francia e europeo (Fig. 2). Olanda rispetto a quelli della Gran Bretagna. E’ stato dimostrato che questi ultimi trascorrono, infatti, più tempo su strade principali e molto trafficate rispetto ai Percentuale di pedoni e ciclisti morti sul totale 25% bambini degli altri due Paesi, e che più probabilmente 20% 20% sono accompagnati da altri bambini piuttosto che da 16% adulti. Esiste quindi un legame fra le caratteristiche delle 15% infrastrutture e del traffico nelle aree residenziali e le usanze nazionali, come quella che siano gli adulti ad 10% 7% 7 7% accompagnare i bambini a scuola . 5% Sebbene tutti i bambini siano molto vulnerabili, alcuni presentano un maggior rischio d’incidente di altri. Ad 0% Pedoni Italia EU19 esempio, nel Regno Unito, nella fascia d’età dai 5 agli 11 Ciclisti anni, i maschi hanno, rispetto alle femmine, un rischio Fig. 2 – Ripartizione percentuale del numero di morti per modo di doppio di morire o di rimanere feriti gravemente in un trasporto in Italia e nella UE19 nel 2010 (Fonte: CARE). incidente. Caratteristiche dei coinvolti Pedoni e ciclisti anziani Le fasce d’età che registrano la più alta percentuale di Oltre una certa età, una causa importante dell’elevato pedoni e ciclisti deceduti sono i bambini e gli anziani. tasso di mortalità di ciclisti e pedoni è la vulnerabilità del Sono infatti i bambini (in particolare al di sotto dei 12 fisico. Il rischio di lesioni gravi è, infatti, a parità di forze anni) e gli adulti di età superiore ai 75 che si spostano d’impatto, più alto negli anziani rispetto alle fasce di età maggiormente a piedi. L’uso della bicicletta è, invece, più giovani. rilevante soprattutto per gli adolescenti (12-17 anni di Secondo studi olandesi , uno dei motivi per cui i ciclisti età). 8 anziani sono coinvolti più spesso degli altri ciclisti in 4 incidenti con autovetture, è legato soprattutto alle Pedoni e ciclisti giovani difficoltà che incontrano i ciclisti anziani a completare I bambini sono prevalentemente coinvolti in incidenti che alcune manovre alle intersezioni, in particolare quelle che si verificano nel tardo pomeriggio, quando stanno comportano l’attraversamento di correnti veicolari. tornando a casa a piedi o mentre giocano all’aperto. Il coinvolgimento di pedoni anziani è sovra-rappresentato Diversi studi britannici hanno mostrato che, nella nel caso di attraversamento di strade ampie, a più corsie maggior parte degli incidenti, al momento dell’impatto, il 9 e doppio senso di marcia . bambino investito stava correndo o non prestava 5 attenzione al traffico . 6 Bly, P., Dix, M. & Stephenson, C. (1999) Comparative study of European child pedestrian exposure and accidents. MVA Ltd., London. 7 OECD (2004). Keeping children safe in traffic Organisation for Economic Cooperation and Development OECD, Paris. 4 8 Wegman, F.C.M. & Aarts, L. (Eds.) (2006) Advancing sustainable safety. Chapter 12: Cyclists and pedestrians (p.155-162). SWOV Institute for Road Safety Research, Leidschendam 5 Sentinella, J., & Keigan, M. (2005) Young adolescent pedestrians' and cyclists' road deaths: analysis of police accident files. Prepared for the Department for Transport, Road Safety Division. TRL Report; No. 620 Goldenbeld, Ch. (1992) Ongevallen van oudere fietsers in 1991 [Accidents of older cyclists in 1991]. R-92-71. SWOV Institute for Road Safety Research, Leidschendam.. 9 Oxley, J., Corben, B., Fildes, B., O'Hare, M. & Rothengatter, T. (2004) Older vulnerable road users: measures to reduce crash and injury risk. MUARC Report No. 218. Accident Research Centre MUARC, Monash University, Clayton, Victoria. Transport Research Laboratory TRL, Crowthorne, Berkshire. 2 News-Magazine n° 2 Rischio d’incidente Rischio d’infortunio Contribuiscono ad aumentare il rischio di incidente, per La massa incide in modo rilevante sull’esito degli queste due categorie di utenti, diversi aspetti connessi sia incidenti. Nei sinistri che coinvolgono pedoni e ciclisti, a comportamenti pericolosi da parte degli utenti stessi, circa l’80% si verifica con auto, camion e autobus. Nei che a carenza del sistema infrastrutturale. Paesi Bassi, quasi un terzo delle persone gravemente Ciclisti e pedoni possono agire in maniera imprevedibile ferite in caso di collisione con un camion sono ciclisti. (ad esempio, attraversando improvvisamente per riuscire Questi incidenti si verificano quando il ciclista si trova nel a prendere un autobus). Questi comportamenti possono punto cieco dell’autista, mentre questi sta svoltando. esser dovuti a un’incapacità di percepire i rischi e/o a una Inoltre, tendenza ad assumere troppi rischi. Le cause possono autovetture per la protezione degli utenti vulnerabili, di risiedere sia in fattori temporanei, come la stanchezza o sistemi di protezione, e la presenza di difetti tecnici (della lo stato di ebbrezza, sia in fattori come la mancanza di bicicletta), esperienza, l’età, il sesso e la formazione. incidente mortale. Uno studio condotto nei Paesi Bassi Diversi studi hanno rilevato come il consumo di alcool sia ha evidenziato che i difetti tecnici/avarie della bicicletta un fattore rilevante anche negli incidenti con coinvolti sono stati ritenuti causa principale di incidente dal 7% pedoni e ciclisti. Circa due terzi dei pedoni morti tra le dei ciclisti aventi dai 12 anni in su. Nella maggior parte ore 22:00 e le 08:00 del mattino risulta aver bevuto. In dei casi, il funzionamento dei freni era scadente12. particolare, in un terzo è stato riscontrato un tasso La velocità aumenta sia il rischio d’incidente, sia il rischio 10 l’assenza di dotazioni incrementano di fortemente sicurezza il sulle rischio di alcolemico superiore a 150 mg/100ml . d’infortunio. Diversi studi hanno esaminato la relazione La mancanza di visibilità è un fattore che aumenta il tra la velocità d’impatto e la probabilità di morte del rischio d’incidente sia per i ciclisti che per i pedoni. La pedone. L’immagine seguente (Fig. 3) mostra la pericolosità aumenta al sorgere e al tramontare del sole probabilità di decesso di un pedone in collisione con un e durante la notte, soprattutto quando l'illuminazione veicolo all’aumentare della velocità di impatto 13 . pubblica è assente o scarsa. Inoltre, i ciclisti vengono rilevati con difficoltà da parte dei conducenti, soprattutto in quei Paesi dove la bicicletta è poco diffusa, perché questi ultimi non si aspettano di vedere un ciclista. La maggior parte degli incidenti che causano lesioni lievi e gravi a pedoni e ciclisti si verificano, comprensibilmente, nelle aree urbane. Nelle zone rurali, però, è superiore la percentuale dei decessi rispetto agli incidenti con lesioni lievi11. Questo dato può essere legato alle maggiori velocità, all’assenza di visibilità, ma anche alla mancanza di infrastrutture adeguate e riservate a pedoni e ciclisti. 12 Schoon, C.C. (1996) Invloed kwaliteit fiets op ongevallen; Een ongevallenanalyse aan de hand van een schriftelijke enquête [Impact of bicycle quality on accidents]. R-96- 32. SWOV Institute for Road Safety Research, Leidschendam. 13 Pasanen, E. (1991). Ajonopeudet ja jalankulkijan turvallisuus [Driving speeds and pedestrian safety]. Teknillinen korkeakoulu, Liikennetekniikka, Espoo. 10 Clayton, A.B., & Colgan, M.A. (2001) Alcohol and Pedestrians. Road Safety Research Report 20. Department for Transport, London. 11 OECD (1998) Safety of vulnerable road users. Organisation for Economic Cooperation and Development, OECD, Paris. 3 News-Magazine n° 2 parte degli automobilisti che dei pedoni14. Educazione e formazione L’educazione e la formazione vanno integrate in un approccio globale alla sicurezza e alla circolazione stradale. Gli elementi fondamentali da impartire a tutti gli utenti della strada, non solo alle categorie di utenti vulnerabili, sono: controllo del veicolo attraverso comportamento difensivo; Fig. 3 – Probabilità di morte in funzione della velocità di impatto. controllo Contromisure territoriale e educazione e formazione; veicoli e sistemi volti a prevenire un incidente o Education in Schools identifica e fornisce esempi di educazione alla sicurezza stradale e raccomanda che i professionisti in materia supportino gli insegnanti offrendo un programma progressivo di educazione alla a ridurne le conseguenze; 15 sicurezza stradale (non solo colloqui occasionali) . l'uso di dispositivi di protezione come caschi da Veicoli e sistemi volti a prevenire un incidente o ridurne le bicicletta. conseguenze Pianificazione territoriale e progettazione stradale Le conseguenze per ciclisti e pedoni in caso di incidente Occorre una pianificazione a lungo termine per creare possono essere mitigate da una migliore progettazione dei cambiamenti radicali in grado di migliorare la dei veicoli e dallo sviluppo di sistemi ICT (Information and sicurezza e la mobilità degli utenti vulnerabili della Communication Technology). strada. Misure maggiormente attinenti alla pianificazione A urbana sono: livello europeo, è alto l’interesse verso una progettazione crash-friendly della parte frontale delle moderazione delle velocità a livello di area o autovetture, di barre di protezione laterali sui mezzi sistemi di moderazione del traffico; schemi comportamentali. Il manuale Good Practice Guidelines for Road Safety progettazione stradale; la comprensione e comunicazione tra gli utenti pedoni e ciclisti: attraverso della strada; adottate per ridurre il rischio d’incidente e d’infortunio di pianificazione situazioni comprensione delle condizioni della strada; Diverse sono le contromisure che possono essere delle pesanti creazione di reti pedonali e ciclabili integrate. 16 e di sistemi cooperativi per la prevenzione degli incidenti. Alcuni esempi sono: La moderazione delle velocità a livello di area, applicata tramite segnaletica stradale, va integrata da misure infrastrutturali. L’uso di sistemi di controllo delle velocità in tutta l’area può rappresentare un'alternativa valida. 14 Lynam, D., Nilsson, G., Morsink, P., Sexton, B., Twisk, D.A.M., Goldenbeld, C. & Wegman, F.C.M. (2005) An extended study of the development of road safety in Sweden, United Kingdom, and the Netherlands. Leidschendam, SWOV Institute for Road Safety Research / Crowthorne, Berkshire, Transport Research Laboratory TRL / Linköping, Swedish National Road and Transport Research Institute VTI. 15 OECD (2004). Keeping children safe in traffic Organisation for Economic Cooperation and Development, OECD, Paris. 16 Wittink (2001) Promotion of mobility and safety of vulnerable road Particolare attenzione deve essere posta, inoltre, alla progettazione dei percorsi sicuri per pedoni e ciclisti. Gli incroci tra pista ciclabile e strada non sembrano essere sempre compresi dai conducenti. Così come le zone di attraversamento in siti inappropriati possono indurre in users final report of the European research project PROMISING (Promotion of Measures for Vulnerable Road Users). D-2001-3. SWOV Institute for Road Safety Research, Leidschendam. confusione e ad assumere comportamenti a rischio sia da 4 News-Magazine n° 2 1) sistemi intelligenti a bordo-veicolo per proteggere Dispositivi di protezione gli Pedoni e ciclisti devono beneficiare di dispositivi che ne utenti deboli come l’airbag sul cofano dell’autovettura (Fig. 4) sviluppato nel progetto Save aumentino la visibilità. Cap; È raccomandato l’uso di indumenti retroriflettenti, e 18 accessori come bracciali o bande sugli zaini di scuola . In base alla Convenzione di Vienna, una bicicletta dovrebbe essere dotata di appositi dispositivi luminosi. In molti Paesi le biciclette non soddisfano tali regole; in alcuni, invece, i riflettori sono obbligatori anche sulle ruote, nella parte anteriore, e sui pedali. Uno studio olandese ha mostrato che il 37% dei ciclisti non utilizza 19 Fig. 4 – Airbag sul cofano dell’autovettura per la protezione in fase di le luci durante le ore di buio . impatto. In merito all’uso del casco, diversi studi sono stati 2) condotti sulla sua efficacia nella riduzione di lesioni alla sistemi portatili per la comunicazione tra pedoni e 20 testa e al volto . Studi effettuati negli Stati Uniti, 17 veicoli (Fig. 5), sviluppati nel progetto Watch Over ; Europa, Australia e Nuova Zelanda indicano che i caschi da bicicletta sono molto efficaci per diminuire il rischio di lesioni cerebrali. Appendice Sia i pedoni che i ciclisti sono soggetti alle norme di circolazione definite nella Convenzione di Vienna. Oltre a queste norme, in alcuni Paesi, sono state definite delle regole integrative, ad esempio relative all’uso di dispositivi riflettenti o di protezione. Regole per il traffico pedonale Fig. 5 – Sistemi portatili per la comunicazione tra veicolo e pedone. Importante è Communication poi l’impiego Technology di Information (ICT). Questi Secondo la Convenzione di Vienna, i pedoni sono soggetti a norme specifiche definite nelle rispettive and legislazioni. sistemi La norma principale riguarda la possibilità per il pedone tecnologici per l’informazione e la comunicazione sono stati sviluppati per poter essere applicati sulle biciclette, sui veicoli, sull’infrastruttura e per essere utilizzati tramite web. Per un approfondimento sugli ICT si rimanda 18 OECD (2004). Keeping children safe in traffic Organisation for Economic Cooperation and Development OECD, Paris 19 AVV (2005). Road safety in The Netherlands: key figures edition 2005. AVV Transport Research Centre, Ministry of Transport, Public Works and Water Management, Rotterdam. all’articolo in questo numero: Valutazione degli impatti sulla sicurezza dei ciclisti di sistemi ICT . 20 17 Thompson, D.C., Rivara, F.P. & Thompson, R. (2005) Helmets for preventing head and facial injuries in bicyclists. The Cochrane Database of Systematic Reviews, 4. Karkhaneh, M., Kalenga, J-C., Hagel, B.E., & Rowe, B.H. (2006) Effectiveness of bicycle helmet legislation to increase helmet use: a systematic review. Injury Prevention, 12, pp. 76-82. Robinson, D.L. (2007) Bicycle helmet legislation: Can we reach a consensus? Accident Analysis and Prevention, 39, pp. 86-93. http://www.watchover-eu.org/ 5 News-Magazine n° 2 di utilizzare la carreggiata nel caso: [email protected] di trasporto di oggetti ingombranti che possano disturbare gli altri pedoni; di gruppi di pedoni accompagnati da un responsabile o formanti un corteo; di impossibilità di utilizzare marciapiedi o banchine. Altre raccomandazioni riguardano la fase di attraversamento della carreggiata da parte del pedone e le caratteristiche che la stessa deve avere per essere ben segnalata. Regole stradali e norme per i ciclisti Le norme e i regolamenti relativi al traffico, valide per i ciclisti, possono essere divisi in regolamenti relativi ai veicoli, regolamenti relativi all'uso del casco e regole del traffico. La Convenzione stabilisce che una bicicletta deve essere dotata di: 1) un freno efficiente; 2) una campana udibile ad una distanza sufficiente, senza altro dispositivo di segnalazione acustica; 3) un dispositivo di colore rosso riflettente nella parte posteriore, dispositivi luminosi di colore giallo o bianco nella parte anteriore ed una luce rossa nella parte posteriore. Paesi come la Germania e i Paesi Bassi, oltre tali condizioni necessarie per l’ammissione delle biciclette al traffico, hanno introdotto norme complementari, in materia di attrezzature obbligatorie, per garantire la visibilità dei ciclisti. In alcuni Paesi europei, negli ultimi anni il casco è diventato obbligatorio. A Malta, tale norma risale al 2004; in Svezia, il casco è diventato obbligatorio per i bambini fino ai 15 anni dal 2005. Lo stesso vale per Slovenia e Repubblica Ceca. In Spagna, l’obbligo del 21 casco riguarda le zone extraurbane . 21 ETSC (2005) The safety of vulnerable road users in the Southern, Eastern, and Central European countries (The “SEC Belt”). European Transport Safety Council ETSC, Brussels (Promotion of Measures for Vulnerable Road Users). D-2001-3. SWOV Institute for Road Safety Research, Leidschendam. 6