DACF_2015_0161_QUESITI ( 157 KB )

Transcript

DACF_2015_0161_QUESITI ( 157 KB )
Chiarimenti relativi ai quesiti pervenuti con riferimento alla procedura di gara
DACF.2015.0161 per la fornitura di n. 88 autoscale polivalenti comprensiva del
servizio di full maintenance service per la durata di 6 anni, garanzia estesa a 6
anni e della prima verifica quinquennale.
Aggiornamento del 09/03/2016
Quesito 1
Riferimento al p.toII.2.2) Opzioni, del Bando di Gara laddove riporta “ E’ prevista una proroga di
48 mesi”, si prega chiarire a cosa si riferisca tale proroga.
Risposta:
E’ prevista una proroga del contratto, previo accordo tra le parti, per un periodo non
superiore alla durata originaria.
( rif. P.to II.3 Durata dell’appalto o termine di esecuzione – Durata in mesi: 48
(dall’aggiudicazione dell’appalto).
Quesito 2
Riferimento Par.II.6 “Condizioni generali di funzionamento e principali blocchi” Specifica veicolo ad
assili e veicolo a carrelli:
Dall’analisi delle specifiche tecniche, non si evince chiaramente qual è il fattore di contemporaneità delle
macchine operatrici (gru, piattaforma elevabile, terrazzino, falconi) nelle condizioni di utilizzo statico e
in marcia di lavoro. Si chiede pertanto di dettagliare quanto sopra.
Risposta:
APV ad assi:
• Uso contemporaneo di PLE e Gru - veicolo fermo;
• Uso contemporaneo di PLE e Gru con “Poligonatore (rulliera)” – marcia di
lavoro.
APV a carrelli:
• Uso contemporaneo di Terrazzino e Falconi - veicolo fermo;
• Uso contemporaneo di Terrazzino e PLE – marcia di lavoro;
• Uso contemporaneo di Terrazzino o PLE e Gru - veicolo fermo;
• Uso contemporaneo di Terrazzino o PLE e Gru con “Poligonatore (rulliera)” –
marcia di lavoro.
In conseguenza di quanto sopra, saranno adeguate le descrizioni delle ST Prestazionali
delle APV ad assi ed a carrelli nei punti di seguito riportati:
APV ad assi:
Piattaforma Elevabile - punto II.4.4.1;
Gru – punto II.4.4.2;
Marcia di Lavoro – punto II.6.2;
Movimentazione Piattaforma Elevabile – punto II.6.3;
Movimentazione della Gru – punto II.6.4.
APV a carrelli
Piattaforma Elevabile - punto II.4.4.2;
Gru – punto II.4.4.3;
Marcia di Lavoro – II.6.2;
Movimentazione del Terrazzino di Lavoro – II.6.3;
Movimentazione Piattaforma Elevabile – II.6.4;
Movimentazione della Gru – II.6.5;
Quesito n. 3
Riferimento Par. II.3.6 “Motorizzazione e trasmissione” – Specifica veicolo ad assili e veicolo a carrelli:
Premesso che il profilo di missione non prevede un utilizzo continuo a pieno carico del motore diesel, si
chiede di dettagliare il ciclo di lavoro effettivo nell’arco delle 8 h.
Risposta:
Profilo di missione delle APV ad assi ed a carrelli: Interventi di manutenzione della LdC.
Lavoro nelle 8 h delle APV ad assi ed a carrelli: N°2 cicli composti ognuno da:
•
2 h di trasferimento (all’80% della potenza massima);
•
2 h di lavoro (al 25% della potenza massima).
Quesito n. 4
Riferimento Par. II.3.7 “ Sistema di diagnostica” – Specifica veicolo ad assili e veicolo a carrelli:
Nella specifica si fa riferimento al sistema di diagnostica del veicolo posizionato in rack 19”, stampante,
elaboratore IBM compatibile, etc. Trattandosi di una soluzione superata e realizzata sulle autoscale
OREL MTH, si chiede di attualizzarla agli standard di architettura già adottati ed approvati sulle
recenti autoscale OCPC400 Tesmec.
Risposta:
Architettura del “Sistema di diagnostica” delle APV ad assi ed a carrelli: Standard di
architettura attualizzata (vedi bozza di seguito):
La gestione statistica cronologica del funzionamento dell’APVc deve consentire di
visualizzare gli allarmi e le attività (i comandi operatore) con il dettaglio per l’ultimo
anno, del mese, del giorno e dell’ora.
Il software impiegato per realizzare l’ambiente di sviluppo, i sistemi operativi ed i
linguaggi di programmazione utilizzati per la scrittura delle procedure devono essere, per
quanto possibile, conformi agli standard di mercato più diffusi.
I programmi devono essere facilmente modificabili e devono essere previsti con una
parametrizzazione estesa di variabili e coefficienti, sia interni di programma, sia di
calcolo ed elaborazione, compresi i formati di stampa e le visualizzazioni a video.
Con idonea password devono poter essere impostate le funzionalità del sistema di
autodiagnostica, in modo da stabilire quali tra gli avvisi e gli allarmi emessi
contemporaneamente all’emissione di un segnale acustico, debbono essere trasferiti
all’unità di elaborazione per essere visualizzati anche sui monitor del sistema.
L’elaboratore del sistema di diagnostica deve avere le caratteristiche più evolute tra quelle
reperibili sul mercato al momento della realizzazione del sistema di autodiagnostica.
I monitor del sistema di diagnostica devono essere collocati in posizione facilmente
accessibile e visibile per gli operatori.
La visibilità dei monitor deve essere ottimale e garantita in ogni condizione di
illuminazione esterna.
II.3.7
Sistema di Diagnostica
L’APVc deve essere equipaggiata da un sistema di autodiagnostica che deve monitorare:
la piattaforma di lavoro, il terrazzino di lavoro, il braccio gru, gli impianti (elettrico,
oleodinamico, e pneumatico, ecc.), il pantografo ed eventuali altre attrezzature.
Il sistema deve effettuare la registrazione e la gestione statistica e cronologica degli
allarmi, delle configurazioni di funzionamento (parametri impostati, soglie, ecc.) e dei
comandi dell’operatore.
Il sistema dovrà consentire la rappresentazione a video ed il salvataggio in formato
stampabile della sequenza degli eventi registrati.
La memorizzazione degli eventi deve permettere di ricostruire la sequenza degli eventi
stessi, anche in caso di degrado del sistema stesso, con un dettaglio minimo per mese
precedente.
Il sistema di diagnostica deve monitorare lo stato degli impianti e delle situazioni di
lavoro, con particolare attenzione alla sicurezza.
Tutti i dispositivi mobili (piattaforma, gru, pantografo, ecc.) che possono fuoriuscire dal
profilo limite e quelli (porte, cancelli, scale, ecc.) che, per uso improprio, possono
arrecare pericolo all’operatore devono essere monitorati.
La funzionalità, i guasti e gli allarmi monitorati dal sistema di diagnostica devono essere
riportati a video con indicazioni chiare e univoche per l’interpretazione immediata da
parte dell’operatore.
Il sistema di diagnostica dell’APVc deve in particolare assicurare:
- La registrazione cronologica dei dati sull’impiego dell’APVc in fase di lavoro;
- L’acquisizione dei dati e dei parametri di stato e di funzionamento delle principali
parti che ne contraddistinguono gli aspetti operativi e di sicurezza per il personale;
- L’elaborazione e la presentazione in tempo reale dei dati acquisiti e delle
informazioni ottenute, con possibilità per gli operatori di richiedere visualizzazioni
anche parziali;
- Il riepilogo delle anomalie di funzionamento e la gestione di archivi storici
sull’impiego e sul funzionamento delle apparecchiature;
- L’accesso all’acquisizione/lettura dei dati e all’interrogazione/trattamento degli
archivi, differenziato per almeno tre tipologie di password;
- L’archiviazione dei dati su un unico supporto magnetico.
Nel caso di degrado del sistema, devono sempre essere registrate almeno la
presenza/assenza e lo stato di servizio/fuori servizio di ciascuna unità di blocco,
con gli eventuali messaggi di autodiagnosi, il numero progressivo del rilevamento,
i riferimenti temporali di inizio e fine, ed il tempo di funzionamento.
Quesito n. 5
Riferimento Par. II.4.4.2 “Gru di servizio” – Specifica veicolo ad assili; Par. II.4.4.3 “ Gru di
servizio” – Specifica veicolo a carrelli:
Ai fini di valutare la stabilità dei veicoli, si chiede di dettagliare le posizioni massime raggiungibili dalla
gru (in altezza e sbraccio trasversale) in configurazione “Poligonatore”.
Risposta:
APV ad assi (punto II.4.4.2) ed a carrelli (punto II.4.4.3): Gru con “Poligonatore:
Altezza di almeno 8 m dal pdf e sbalzo (trasversale) di almeno 3 m dall’asse dell’APV.
Quesito n. 6
Riferimento Par. II.1 “Tab.1 –Caratteristiche principali dell’APV” – Specifica veicolo ad assili:
Limitatamente al veicolo ad assili, essendo il peso massimo ammissibile pari a 20 t per asse, la
prestazione di 5 t di portata utile richiesta comporterebbe un alleggerimento della APV, con una
conseguente diminuzione del momento stabilizzante per l’utilizzo delle macchine operatrici. Si chiede di
ridurre la portata utile del veicolo da 5 t a 3 t.
Risposta:
Considerando i carichi di norma utilizzati ed al fine migliorare la stabilità del mezzo
d’opera, il requisito verrà modificato riducendo la portata utile dell’APV ad assi a 3 t.
Quesito n. 7
Riferimento Par. 1.2. “Rodiggio” R_Fun_026- Specifica funzionale Mezzo d’opera TE (RFI DPR
SRD SR MO 01 M 06 A):
La fiche UIC 517 è applicabile a carri merci non automotori.
I nostri veicoli (automotori con trasmissione a piena aderenza) sono stati progettati con un sistema di
sospensioni a braccio oscillante, valutato ed approvato da VIS ed ANSF, già installato su veicoli dotati
di AMIS.
Qualsiasi altro sistema di sospensioni richiederebbe nuove prove di trazione e dinamica di marcia.
Si richiede pertanto di eliminare il requisito suddetto dalla specifica funzionale
Risposta:
La fiche UIC 517 è effettivamente valida per i carri. Si specifica tuttavia che, fatta
eccezione per la norma EN 14033, che in materia di sospensioni non definisce alcun
requisito specifico, non esistono riferimenti normativi per la progettazione e la
costruzione di mezzi d’opera. Inoltre, tenendo presente che i mezzi dotati di trazione
propria (locomotori) presentano un sistema di sospensione a doppio stadio, applicabile
per veicoli a carrelli, e che le soluzioni tecniche definite dalla sopra citata fiche sono
tecnicamente applicabili anche ai mezzi automotori, RFI ha scelto il sistema di
sospensione unificato che ha ritenuto più appropriato.
Tuttavia, si precisa che la sospensione individuata potrà essere adeguata all’applicazione
specifica prevedendo l’installazione di ammortizzatori/smorzatori aggiuntivi. Sarà
comunque possibile proporre soluzioni diverse, fermo restando che sia per le
sospensioni indicate in specifica, sia per le diverse soluzioni proposte, i parametri relativi
ai fattori di sicurezza e alla qualità di marcia dovranno essere migliorativi di almeno il
10% rispetto ai valori limite riportati nella norma EN 14363. Alcuni di tali parametri
saranno oggetto di punteggio tecnico nel disciplinare di gara e saranno comunicati in
sede di richiesta di offerta.
Quesito n. 8
Riferimento Par. 2 – 1.12 “ Varie” R_Fun_073 – Specifica funzionale Mezzo d’opera TE (RFI
DPR SRD SR MO 01 M 06 A):
Si chiedono chiarimenti relativi alle postazioni di lavoro realizzate in cabine chiuse all’interno della
sagoma di circolazione
Risposta:
Il requisito funzionale sarà eliminato in quanto non applicabile a tale tipologia di mezzo
d’opera.
Quesito n. 9
Riferimento Sezione 2 “ Oggetto dell’appalto - Informazioni sui lotti” del Bando di Gara:
Ai fini della preventivazione, si richiede di specificare se il sottosistema di bordo STB-BL3 ed eventuali
ulteriori sistemi elettronici si intendono compresi nella fornitura dei veicoli o se saranno forniti da RFI in
conto montaggio.
Risposta:
Si conferma che il STB-BL3 verrà fornito in conto lavorazione da RFI, unitamente al
supporto per l’installazione. A carico del fornitore rimarranno la manodopera e i
materiali e gli accessori eventualmente aggiuntivi.
Quesito n. 10
Riferimento Sezione 2 “ Oggetto dell’appalto - Informazioni sui lotti” del Bando di Gara:
Ai fini della preventivazione, si richiede di separare il valore stimato del servizio di Full service dal
valore stimato totale della fornitura di ciascun lotto.
Si richiede inoltre di fornire la bozza del contratto relativa al Full service ( 6 anni, garanzia estesa a 6
anni e prima verifica quinquennale ).
Risposta:
RFI ha previsto la fornitura dei nuovi mezzi d’opera comprensiva del servizio di
assistenza globale per i primi sei anni. Pertanto, i pagamenti sono legati esclusivamente al
valore del bene fornito e dilazionati nel tempo e non sarà previsto un contratto distinto.
Le specifiche di manutenzione sono state definite con il documento cod. RFI-DPR-DIA
SMAD 02 N01 B, allegato al bando di gara.
Quesito n.11
Riferimento p.to III.2.3 a) “Capacità Tecnica “ del Bando di Gara:
Si chiede la valutazione del soddisfacimento del requisito richiesto al punto suddetto sulla base delle
informazioni contenute nel ns. documento.
Risposta:
Con riferimento al requisito di capacità tecnica, si precisa che la valutazione del
documento presentato sarà compito della Commissione di valutazione dei requisiti di
ammissione alla gara. Tuttavia, per maggiore chiarezza si specifica che per mezzi “tipo
autoscale”, si intendono mezzi automotori con almeno una delle seguenti sovrastrutture:
PLE, terrazzino, gru.
Quesito n. 12
Può essere considerata la cessione dei crediti ad altre società di factoring (di primario standing), oltre a
Fercredit S.p.A.?
Risposta:
I crediti derivanti dal contratto che verrà emesso a seguito della presente procedura di
gara, possono formare oggetto di cessione o di delegazione o di mandato all’incasso o
di qualsiasi altro atto di disposizione (“Cessione”) a favore di Fercredit Servizi Finanziari
S.p.A. - società del Gruppo FS Italiane - o di intermediari bancari e finanziari autorizzati
e vigilati dalla Banca d’Italia.
Quesito n. 13
Oltre alla cessione dei crediti possono essere consentite forme di anticipazioni finanziaria sul contratto?
Risposta
Non sono consentite forme di anticipazione finanziaria sul contratto.
Quesito n. 14
Riferimento p.to III.2.3 b)
Il requisito di capacità tecnica di cui al punto III.2.3., lett.b), prevede che il soggetto partecipante deve
aver ottenuto almeno un certificato di omologazione, rilasciato da Cesifer (J.1)/gestore Infrastruttura
della UE (compresa CH) o autorizzazione alla Messa in Servizio (AMIS) rilasciata da NSA o
Certificato di Autorizzazione CAC della S.O. Mezzi d’Opera di RFI relativi ai mezzi di propria
costruzione della stessa tipologia.
Si chiede di confermare se un documento ANSF “Autorizzazione alla Messa in Servizio sulla
Infrastruttura Ferroviaria Nazionale di un Automotore possa essere ritenuto valido ai fini del rispetto
del requisito di gara.
Il predetto certificato dovrebbe soddisfare il requisito di cui al punto III.2.3., lett.b), in quanto trattasi di
AMIS (autorizzazione alla messa in servizio) rilasciata per un mezzo d’opera; il suddetto veicolo infatti
è stato realizzato seguendo le specifiche di RFI per i mezzi d’opera.
Risposta:
Si precisa che il requisito di capacità tecnica è finalizzato ad attestare che il soggetto
partecipante abbia già seguito un processo di omologazione per un mezzo d’opera della
stessa tipologia, ossia mezzo di tipo automotore conforme alla EN 14033.
Quesito n. 15
Nel caso di partecipazione al bando di gara di un consorzio stabile, è possibile per le consorziate
partecipare anche se non ancora costituito?
Risposta:
Si, qualora si tratti di un Consorzio ordinario di concorrenti di cui all’art. 34 comma 1
lett. e) del C.A. e valgono le stesse disposizioni previste per i RTI.
Quesito n. 16
Riferimento p.to III.2.3 c)
Con riferimento al suddetto punto, l’ultimo paragrafo riporta” in caso di
avvalimento…….(omissis)…… occorre che quest’ultima sia in possesso di un certificato ISO
9001:2008 il cui campo di applicazione sia esteso almeno al settore della commercializzazione dei
mezzi d’opera”.
Qualora, in caso di avvalimento dei requisiti III.2.3 a) e III.2.3 b), l’impresa concorrente sia in possesso
del certificato ISO 900:2008, riferito al settore 22, questo si intende “esteso almeno al settore della
commercializzazione di mezzi d’opera”?
Risposta:
Anche in caso di avvalimento dei requisiti a) e b) di cui al p.to III.2.3. del bando, il
concorrente in possesso del certificato ISO 9001:2008
con l’estensione alla
progettazione e costruzione può partecipare.
Quesito n. 17
Specifica tecnica di fornitura RFI DPR DIT ST IFS XXX A – Autoscale Polivalenti ad
assi
Si chiede di confermare che la velocità nominale in composizione treno debba essere effettivamente di
120km/h anche per le autoscale ad assi e che quindi le prove dinamiche di marcia secondo la
EN14363 debba essere svolte ad una velocità maggiore uguale a 132km/h.
Risposta:
Si conferma che la velocità nominale in composizione treno è di 120km/h sia per le
APV ad assi sia per quelle a carrelli. Le prove di dinamica di marcia andranno eseguite in
conformità alla norma EN 14363.
Quesito n. 18
Si chiede di confermare che la motorizzazione debba essere conforme alla Direttiva 2004/26/EC Stage
IIIB EPA Tier IV Interim, in quanto al par.II.3.6 viene invece richiesta la conformità alle più recenti
normative applicabili che per questa categoria di motori dovrebbero essere Stage IV EPA IV Final.
Risposta:
Si specifica che la motorizzazione dovrà essere conforme allo Stage IV EPA IV Final.
Quesito n. 19
Specifica tecnica di fornitura RFI DPR DIT ST IFS XXX A – Autoscale Polivalenti ad assi
Par. II.3.3. Al suddetto paragrafo viene indicato che “le funzioni del freno di emergenza possono essere
svolte dal freno di stazionamento”, ma questa possibilità ci sembra in contrasto con le prescrizione della
normativa EN14033. Si prega precisare.
Risposta:
Tale paragrafo contiene un refuso e sarà modificato. Il freno di emergenza deve agire sul
freno indiretto, creando una forte depressione nella condotta principale del mezzo (e
dell’eventuale convoglio), al fine di consentire una frenatura rapida. Tale condizione non
può essere garantita dal freno di stazionamento che deve essere conforme al R_Fun_029
della specifica RFI DPR SRD SR MO 01 M06 A.
Quesito n. 20
Specifica tecnica di fornitura RFI DPR DIT ST IFS XXX A – Autoscale Polivalenti ad assi
Par. II.3.6. Le prestazioni di traino richieste nella Specifica Tecnica di fornitura non corrispondono a
quelle indicate nella Specifica dei requisiti funzionali (R_FUN_013 ed R_FUN_042). Si prega
precisare.
Risposta:
Si specifica di considerare valide le prestazioni più restrittive, in quanto le specifiche
finali di fornitura saranno allineate in tal senso.
Quesito n. 21
Specifica tecnica di fornitura RFI DPR DIT ST IFS XXX A – Autoscale Polivalenti ad assi
Par. II.3.7. Alcune caratteristiche del sistema diagnostico contenute nella Specifica Tecnica di fornitura
per l’autoscala ad assi (vedi interfaccia “Windows”, compatibilità IBM, dimensioni rack, ..) non sono
presenti nella Specifica Tecnica di fornitura per l’autoscala a carrrelli. Si prega precisare che tali
caratteristiche sono valide per entrambe le tipologie di autoscale.
Risposta:
E’ stato inserito un nuovo paragrafo. Vedere risposta n. 4.
Quesito n. 22
Specifica tecnica di fornitura RFI DPR DIT ST IFS XXX A – Autoscale Polivalenti ad assi
a) Par. II.4.4.1. Si chiede di confermare che la piattaforma elevabile possa essere realizzata
attraverso un cestello porta persone da applicare alla gru di servizio del par.II.4.4.2, come si
potrebbe desumere dal descrittivo del campo di lavoro verticale del suddetto paragrafo.
b) Par. II.4.4.1. Si chiede se possibile realizzare alcuni dei comandi descritti per il pulpito della
piattaforma elevatrice con sistemi più moderni, equivalenti ma non uguali (per esempio
commutatore a chiave, potenziometro per velocità movimenti, …); si ritiene che alcuni dei
comandi descritto poco si adattino ai moderni radiocomandi magari dotati di display.
Risposta:
a)No. Sono chieste una PLE ed una gru di servizio;
b)Sì, purché nel rispetto della normativa applicabile e della logica e delle funzioni
chieste.
Quesito n. 23
Specifica tecnica di fornitura RFI DPR DIT ST IFS XXX A – Autoscale Polivalenti ad assi
Par. II.5.3. Si prega confermare che non debbano essere considerate prese pneumatiche in cabina dal
momento che il vano officina non è presente su questa tipologia di autoscala ad assi.
Risposta:
Si conferma.
Quesito n. 24
Nella specifica di fornitura sono descritti in modo altamente dettagliato tutti i comandi che devono essere
presenti nella varie postazioni di lavoro. Si chiede di precisare se è richiesto il rispetto totale di questi
requisiti o se possano essere accettate soluzioni equivalenti e più moderne rispetto a quelle descritte nella
specifica di fornitura che in alcuni case appaiono di tipo vetusto e superato.
NOTA: Molti delle precedenti quesiti sono validi anche per le autoscale polivalenti a carrelli
Risposta:
Sì, purché nel rispetto della normativa applicabile e della logica e delle funzioni chieste.
Quesito n. 25
Specifica tecnica di fornitura RFI DPR DIT ST IFS XXX A – Autoscale Polivalenti a
carrelli
Par. II.4.4.1
Si prega confermare la portata del terrazzino supplementare (numero di persone) e se queste persone
sono in aggiunta a quelle delle terrazzino principale.
Il comando di sollevamento del pantografo sembra essere richiesto sul pulpito del terrazzino di lavoro, ma
in questo modo gli operatori dovrebbero salire sul terrazzino con il pantografo di messa a terra ancora
abbassato; si ritiene che questa operazione comporti gravi rischi per gli operatori e che il pantografo debba
poter essere sollevato prima di accedere al terrazzino. Si prega precisare.
Sul pulpito del terrazzino è richiesto il comando freno diretto. Si esclude quindi ogni possibilità che
durante la fase di lavoro l’autoscala possa essere collegata ad altri mezzi che non potrebbero quindi essere
frenati dal terrazzino di lavoro. Si prega precisare.
Risposta:
Portata del terrazzino supplementare: n° 2 persone non aggiunte a quelle del terrazzino
principale.
Poiché il pantografo non è una terra di sicurezza (funzione assolta dai dispositivi di
cortocircuito) il pantografo può essere sollevato dagli operatori a mezzo del comando
posto sul terrazzino.
È possibile eliminare il comando del freno diretto sul pulpito del terrazzino in quanto il
controllo della marcia di lavoro (trazione o frenatura) è effettuato dal comando della
trasmissione idrostatica che nella posizione di “zero” a macchina ferma, deve comunque
inserire il freno di stazionamento.
Quesito n. 26
Specifica tecnica di fornitura RFI DPR DIT ST IFS XXX A – Autoscale Polivalenti a carrelli
Par. II.4.4.4
Nella descrizione non è chiaro il campo di lavoro dei falconi ed in particolare la loro posizione relativa
rispetto all’asse del mezzo e quindi alla posizione teorica della catenaria.
Richiedendo semplicemente una corsa utile di 400mm senza indicare il posizionamento dei falconi
rispetto all’asse del binario, la corsa richiesta potrebbe non essere idonea per poter operare sulla catenaria.
Si prega precisare.
Risposta:
Il campo di lavoro dei falconi è compreso in verticale tra 4,5 m a 8,5 m dal pdf.
L’escursione orizzontale deve coprire di norma una lunghezza di 400 mm (+/- 200 mm
rispetto all’asse del binario). Tuttavia, per garantire una maggiore operatività, il requisito
sarà aumentato a 600 mm (+/- 300 mm rispetto all’asse del binario).
Quesito n. 27
Specifica dei requisiti funzionali RFI DPR SRD SR MO 01 M06 A
Par.3. Al suddetto paragrafo viene richiesto che il mezzo posso essere utilizzato in composizione treno
senza restrizioni di velocità ma nella Specifica Tecnica di fornitura viene indicata la velocità in
composizione di 120km/h. Si prega precisare.
Risposta:
Si specifica che sia per il mezzo a carrelli che per quello ad assi, deve essere garantita una
velocità minima di 120 km/h in composizione a treno e di 100 Km/h in circolazione
autonoma.
Quesito n. 28
Specifica dei requisiti funzionali RFI DPR SRD SR MO 01 M06 A
Par.3.1. Confermare se il sistema tecnologico di bordo BL3 debba far parte della fornitura oppure venga
messo a disposizione da RFI.
Risposta:
Vedi risposta n. 9
Quesito n. 29
Specifica dei requisiti funzionali RFI DPR SRD SR MO 01 M06 A
R_FUN_013. Confermare che le capacità di traino indicate in questo paragrafo debbano essere
rispettate dal momento che sono in contrasto con quanto richiesto nelle specifiche tecniche di fornitura
Risposta
Vedi risposta n. 20
Quesito n. 30
Specifica dei requisiti funzionali RFI DPR SRD SR MO 01 M06 A
R_FUN_026. Riteniamo che questa richiesta sia troppo restrittiva in quanto individua un tipo di
sospensione specifica senza lasciare la possibilità di utilizzare sospensioni di tipo diverso anche più
performanti ed in grado di garantire le prestazioni di velocità richieste. Si prega precisare se possono
essere accettate anche sospensioni di tipo diverso.
Risposta:
Si precisa che la sospensione individuata potrà essere adeguata all’applicazione specifica
prevedendo l’installazione di ammortizzatori/smorzatori aggiuntivi. Sarà comunque
possibile proporre soluzioni diverse, fermo restando che sia per le sospensioni indicate
in specifica, sia per le diverse soluzioni proposte, i parametri relativi ai fattori di sicurezza
e alla qualità di marcia dovranno essere migliorativi di almeno il 10% rispetto ai valori
limite riportati nella norma EN 14363. Alcuni di tali parametri saranno oggetto di
punteggio tecnico nel disciplinare di gara e saranno comunicati in sede di richiesta di
offerta.
Quesito n. 31
Specifica dei requisiti funzionali RFI DPR SRD SR MO 01 M06 A
R_FUN_035. Confermare se sono ritenuti accettabili dispositivi di comando freno di tipo elettrico
equivalenti al rubinetto di comandi freno a 5 posizioni.
Risposta:
Sì, tali dispositivi saranno accettati purché unificati.
Quesito n. 32
Specifica dei requisiti funzionali RFI DPR SRD SR MO 01 M06 A
R_FUN_053. Si prega precisare la velocità richiesta per la via adiacente in modo da poter
dimensionare i vetri del parabrezza.
Risposta:
Non dovranno esserci limitazioni alla velocità del traffico sulla linea adiacente.
Quesito n. 33
Specifica dei requisiti funzionali RFI DPR SRD SR MO 01 M06 A
R_FUN_060 e seguenti. Riteniamo che questo requisito così come formulato sia irrealizzabile, in
quanto si richiede di poter comandare la trazione di mezzi d’opera delle più svariate tipologie, seppur
dotate di trasmissione idrostatica, e di diversi costruttori.
Riteniamo impossibile la sincronizzazione delle trasmissioni idrostatiche fra veicoli di tipo diverso senza
conoscere i protocolli di comando della trasmissione dei mezzi che dovrebbero essere messi in
composizione.
Inoltre senza la possibilità di eseguire prove sul campo, il requisito ci sembra altamente critico e
potenzialmente molto pericoloso.
Risposta:
Si conferma il requisito richiesto, specificando che la soluzione sviluppata dovrà essere
conforme alla normativa di riferimento e garantire il telecomando delle autoscale oggetto
di fornitura; qualora in futuro ci fosse l’esigenza di telecomandare mezzi di tipologia
differente o di diversi costruttori, l’eventuale implementazione del sistema fornito, per
garantire il corretto funzionamento, non è oggetto della presente gara.
Quesito n. 34
Specifica dei requisiti funzionali RFI DPR SRD SR MO 01 M06 A
R_FUN_074
Il requisito ci sembra irrealizzabile tenuto conto di quanto richiesto nelle specifiche tecniche di fornitura
(per esempio terrazzino).
Risposta
Il requisito è un refuso e sarà eliminato.
Quesito n. 35
Per quanto riguarda l’invio della documentazione, con quale modalità e a quale indirizzo deve essere
inviata? Se deve essere inviata per corriere, deve essere rispettata una divisione particolare delle buste, o
tutti i documenti possono essere inseriti in unica busta? Devono essere riportate diciture particolari
all’esterno della busta?
Risposta:
La documentazione va inserita in un unica busta, avendo cura di riportare sull’esterno
della stessa i seguenti dati: “Documentazione per la partecipazione alla procedura di
gara n. DACF.2015.0161 per la fornitura di n. 88 autoscale polivalenti comprensiva del
servizio di full maintenance service per la durata di 6 anni, garanzia estesa a 6 anni e
della prima verifica quinquennale”.
L’indirizzo è il seguente: DIREZIONE ACQUISTI – Via delle Scalo Prenestino, 25 00159 ROMA
Quesito n. 36
La cauzione provvisoria pari al 2% dell’importo del lotto al quale si partecipa, in quale fase deve essere
versata? Una volta che sarà inviata la lettera di invito ufficiale, quindi una volta conclusa la prequalifica
(se con esito positivo)?
Risposta:
La cauzione provvisoria a garanzia dell’offerta pari al 2% dell’importo associato ai CIG
dei lotti per cui si partecipa, deve essere costituita con le modalità che verranno
successivamente specificate nella lettera d’invito, che verrà inviata agli OO.EE
ammessi.
PRECISAZIONI SU QUESITO N. 15
Nel caso di partecipazione al bando di gara di un consorzio stabile, è possibile per le consorziate
partecipare anche se non ancora costituito?
Risposta:
No, è possibile partecipare come Consorzio non ancora costituito solo in caso di un
Consorzio ordinario di concorrenti di cui all’art. 34 comma 1 lett. e) del C.A. e valgono
le stesse disposizioni previste per i RTI.