22.11.2016 Informazione Tecnica Sistemi Radianti 864621
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22.11.2016 Informazione Tecnica Sistemi Radianti 864621
7 7.1 TECNICA DI DISTRIBUZIONE Collettori in ottone Z - Ottone di alta qualità resistente alla dezincatura - Punti di collegamento a sede piana - Montaggio confortevole grazie alla disposizione sfalsata dei nippli di collegamento - Possibilità di collegamento contrapposto - Premontati su mensole Varianti - Collettore HKV-D Fig. 7-1 Campo d’impiego I collettori HKV-D vengono impiegati per la distribuzione e la regolazione delle portate negli impianti di riscaldamento/ raffrescamento a bassa temperatura. Essi vanno azionati con acqua di riscaldamento, secondo la VDI 2035. Se l’acqua di riscaldamento contiene particelle corrosive o impurità, è necessario utilizzare degli appositi filtri aventi maglie con una larghezza non superiore agli 0,8 mm, al fine di proteggere le regolazioni e gli apparecchi di misurazione. La pressione di esercizio massima consentita è di 6 bar ad una temperatura di 80°C. La pressione di prova massima consentita è di 8 bar ad una temperatura di 20°C. Accessori - Armadi collettore REHAU per montaggio sotto traccia UP-I 110 mm e UP-I 80 mm. - Set di regolazione a punto fisso per collettori in ottone da 1”. Caratteristiche - Valvole di regolazione micrometrica nella mandata - Termostato per azionatore REHAU nel ritorno - Rubinetto a sfera di collegamento nella mandata e nel ritorno - Terminale collettore con sfiato/scarico - Mensole zincate con inserti d’isolamento acustico - Misuratore di portata 0-6 l/min e Quickstop sulla mandata - Termostato con regolatore di portata nel ritorno. Collettori HKV-D 1” Dati tecnici Materiale Distributore/collettore Ottone Costituito da tubo in ottone separato NW 1" Circuiti di riscaldamento da 2 a 12 circuiti di riscaldamento (gruppi) HKV-D Un misuratore di portata con Quickstop per ogni circuito sulla mandata. Un termostato con regolatore di portata per ogni circuito nel ritorno. Tappi di sicurezza Con valvola di sfiato e rubinetto di riempimento scarico Distanza nippli di raccordo 45 mm Set di collegamento Per raccordo meccanico REHAU a tenuta per Eurokonus G ¾” Supporto/mensola Con isolamento acustico, per montaggio a parete ed in armadio Montaggio Nell’armadio collettore: Le mensole del collettore vengono fissate sui binari mobili. Il fissaggio dei collettori può essere spostato orizzontalmente e verticalmente. A parete: Il collettore viene fissato con il set di fissaggio in dotazione (4 tasselli S 8 + 4 viti 6 x 50) mediante i fori nella mensola. 128 Gruppo di collettori Lunghezza in mm Misura totale in mm 2 160 279 3 210 329 4 260 379 5 310 429 6 360 479 7 410 529 8 460 579 9 510 629 10 560 679 11 610 729 12 660 779 Misure per il collegamento collettore REHAU HKV-D 1” ¾" 62 55 materiale polimerico 50 ¾" ISO 228 210 1" IG 1" AG 57 L Fig. 7-2 Misure per il collegamento collettore REHAU HKV-D 1” 129 7.2 Collettori polimerici Sono disponibili le seguenti varianti: - Collettori polimerici P HKV-D - Collettori polimerici P HKV-D COOL 7.2.1 Collettori polimerici monoblocco P HKV-D Campo di applicazione I collettori per impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento P HKV-D vengono utilizzati per distribuire e bilanciare le portate nei circuiti chiusi degli impianti di riscaldamento e raffrescamento radiante all’interno degli edifici. Il montaggio dei collettori P HKV-D deve avvenire all’interno dell’edificio, al riparo dalle intemperie. Negli impianti con particelle corrosive o in presenza di sporco nell’acqua di riscaldamento è necessario installare un raccoglitore di impurità o un filtro con maglia di massimo 0,8 mm in modo da proteggere i dispositivi di misurazione e regolazione del collettore. La pressione di esercizio continua massima ammessa è di 4 bar. Accessori - Armadi collettori UP-I - Armadi collettori UP-I profondità minima 80 mm - Staffe 70 mm Dati tecnici Fig. 7-3 Collettore polimerico Z - Tecnopolimero ad alta qualità - Speciale gruppo di ingresso dotato di valvola di intercettazione, termometro e rubinetto di carico/scarico - Misuratori di portata (0 - 4 l/min) - Interasse stacchi 45 mm Descrizione Collettori polimerici da 1” realizzati in tecnopolimero. Campo di temperatura: -10 ÷ 82 °C. Pressione massima d’esercizio: 4 bar. Idonei sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. Il collettore polimerico è composto da: - collettore di mandata con flussimetri da 0 a 4 l/min e valvole di regolazione portata incorporate; - collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il comando elettrotermico; - valvole di intercettazione a sfera, comprensive di termometro e rubinetto di carico/scarico; - valvole di sfiato; - staffe di fissaggio alla cassetta o a muro da 95 mm (dotazione standard), da 70 mm (opzionali, per integrazione con armadi collettori profondità 80 mm). Interasse: 215 mm Attacchi principali: 1” Derivazioni: ¾” Filettatura esterna da ¾” di tipo Euroconus. Compatibile con raccordi ad anello avvitabili da 10,1 x 1,1 – 14 x 1,5 – 16 x 1,5 – 16 x 2,0 – 17 x 2,0 – 20 x 2,0. Raccordi meccanici per il fissaggio dei tubi non inclusi. 130 Materiale Collettore Circuito di risc./raffr. Raccordo valvole Interasse stacchi Filettatura esterna da ¾" di tipo Euroconus Interasse Tecnopolimero Composto da collettore di mandata con flussimetri da 0 a 4 l/min e valvole di regolazione di portata incorporate e collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il comando elettrotermico da 2 a 12 circuiti M30 x 1,5 mm 45 mm Per raccordo meccanico REHAU a tenuta 210 mm (con staffe in dotazione standard) 215 mm (con staffe 70 mm opzionali) Montaggio Nell’armadio collettore: Fissare i supporti del collettore ai binari scorrevoli dei profili. Il collettore può essere spostato verticalmente e orizzontalmente. Misure per il collegamento del collettore polimerico Fig. 7-4 Misure per il collegamento del collettore polimerico con staffe 95 mm (dotazione standard) Vie L Armadio UP Armadio UP-I 80 mm 2 220 3 265 4 310 Fig. 7-5 5 355 6 400 Misure per il collegamento del collettore polimerico con staffe 70 mm (opzionali, per montaggio in armadio UP-I 80 mm) 7 445 500 500 8 490 9 535 10 580 600 600 11 625 700 700 12 670 850 850 Prestazioni (con acqua, soluzioni glicolate) Materiali Collettore mandata corpo/inserti: parzializzatore: indice di portata: molla: maniglia: O-rings: attacco 3/4”: PAE777 PES POM AISI302 ABS NBR70 CW614N Collettore ritorno corpo/inserti: blocco termostatico: astina: molla: maniglia: O-rings: attacco 3/4”: PAE777 CW614N AISI303 AISI302 ABS NBR70 CW614N Kit (testata) valvola 1”: staffa/collare: viti: componenti in ottone: rubinetto scarico: O-rings: Ghiera CW617N PP C15 CW617N PA6 NBR70 PAE777 Max percentuale di glicole: Pressione di esercizio: Massima pressione di esercizio: Collaudo: Campo di temperatura: Attacchi principali: Derivazioni: Interasse stacchi: 50% 1,5÷2,5 bar 4 bar 7 bar -10÷82°C 1” x 1” 3/4” 45 mm 131 Collettore di ritorno Assemblaggio - componenti Fig. 7-8 Fig. 7-6 Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 Componenti del collettore polimerico Descrizione Valvola ottone 1” Rubinetto scarico Valvola sfogo aria Termometro Maniglia regolazione Corpo ritorno Corpo mandata Staffe complete di viti e collari 95 mm (dotazione standard) o 70 mm Collettore di ritorno Il corpo di ritorno è dotato di valvole di intercettazione incorporate. Mediante la valvola di intercettazione con manopola manuale, la portata ai singoli circuiti può essere ridotta fino alla completa chiusura del circuito stesso. La valvola è dotata di asta di comando in acciaio inossidabile in un pezzo unico, con tenuta a doppio O-ring. L’otturatore in gomma è appositamente sagomato per ridurre al minimo le perdite di carico e la rumorosità data dal passaggio del fluido, evitando il possibile incollaggio sulla sede di tenuta. Le valvole sono predisposte per l’applicazione di un comando elettrotermico (azionatore), per renderle automatiche su segnale da un termostato ambiente. Le valvole in ottone da 1”, complete di termometro e rubinetto scarico, vengono fissate ai corpi monoblocchi di mandata e ritorno tramite ghiera filettata. Ogni collettore assemblato è sottoposto a severi test atti a garantirne la funzionalità e la tenuta al passaggio dei fluidi. Collettore di mandata Il corpo di mandata è dotato di flussometro e valvola di regolazione portata. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore, la portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore desiderato, valore letto direttamente sul supporto graduato. La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del singolo circuito, nel caso di necessità. Fig. 7-7 132 Collettore di mandata aperto e chiuso APERTO Fig. 7-9 Collettore di ritorno aperto e chiuso CHIUSO Caratteristiche idrauliche Sistema di regolazione e diagramma perdite di carico ta da an m no o or ul rit od o ul -m d o A -m B A - modulo mandata regolatore - tutto aperto B - modulo ritorno termostatico - tutto aperto kv 2 2,9 Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar La portata espressa in l/min è leggibile direttamente sulla scala graduata da 0 a 4. 12 t lle Co vie 7÷ e tor ie 6v re tto lle Co 3÷ Collettore 3÷6 vie - tutto aperto Collettore 7÷12 vie - tutto aperto kv 20 16 Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar Fig. 7-10 Diagramma perdite di carico 133 7.2.2 Fig. 7-11 Collettori polimerici P HKV-D COOL Collettore polimerico P HKV-D COOL Z - Tecnopolimero ad alta qualità - Speciale gruppo di ingresso dotato di valvola di intercettazione, termometro e rubinetto di carico/scarico - Misuratori di portata (0 - 6 l/min) - Interasse stacchi 45 mm Descrizione Collettori polimerici da 1” 1/4 realizzati in tecnopolimero. Campo di temperatura: -10 ÷ 82 °C. Pressione massima d’esercizio: 4 bar. Idonei sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. Il collettore polimerico è composto da: - collettore di mandata con flussimetri da 0 a 6 l/min e valvole di regolazione portata incorporate; - collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il comando elettrotermico; - valvole di intercettazione a sfera, rubinetto di carico/scarico; - valvole di sfiato; - set termometri; - staffe di fissaggio alla cassetta a muro da 95 mm; - mascherine (passacavi) per azionatori elettrotecnici e per definizione dei singoli locali. Interasse: 214 mm Attacchi principali: G 1” Derivazioni: 3/4” Filettatura esterna da 3/4” di tipo Euroconus. Compatibile con raccordi ad anello avvitabili da 10,1 x 1,1 – 14 x 1,5 – 16 x 1,5 – 16 x 2,0 – 17 x 2,0 – 20 x 2,0. Raccordi meccanici per il fissaggio dei tubi non inclusi. 134 Campo di applicazione I collettori per impianti di riscaldamento e raffrescamento a pavimento P HKV-D COOL vengono utilizzati per distribuire e bilanciare le portate nei circuiti chiusi degli impianti di riscaldamento e raffrescamento radiante all’interno degli edifici. Il montaggio dei collettori P HKV-D COOL deve avvenire all’interno dell’edificio, al riparo dalle intemperie. Negli impianti con particelle corrosive o in presenza di sporco nell’acqua di riscaldamento è necessario installare un raccoglitore di impurità o un filtro con maglia di massimo 0,8 mm in modo da proteggere i dispositivi di misurazione e regolazione del collettore. La pressione di esercizio continua massima ammessa è di 4 bar. Accessori - Armadi collettori UP-I Dati tecnici Materiale Collettore Circuito di risc./raffr. Raccordo valvole Interasse stacchi Filettatura esterna da ¾" di tipo Euroconus Interasse Tecnopolimero Composto da collettore di mandata con flussimetri da 0 a 6 l/min e valvole di regolazione di portata incorporate e collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il comando elettrotermico da 2 a 16 circuiti M30 x 1,5 mm 45 mm Per raccordo meccanico REHAU a tenuta 214 mm Montaggio Nell’armadio collettore: Fissare i supporti del collettore ai binari scorrevoli dei profili. Il collettore può essere spostato verticalmente e orizzontalmente. Misure per il collegamento del collettore polimerico Fig. 7-12 Misure per il collegamento del collettore polimerico con staffe 95 mm (dotazione standard) N° vie L 2 255 3 300 4 345 5 390 6 435 7 480 8 525 9 570 10 615 11 660 12 705 13 750 14 795 15 840 16 885 Prestazioni (con acqua, soluzioni glicolate) Max percentuale di glicole: Pressione di esercizio: Massima pressione di esercizio: Collaudo: Campo di temperatura: 50% 1,5÷2,5 bar 5 bar 6 bar -10÷82°C Attacchi principali: Derivazioni: Interasse stacchi: 1” ½ x 1” ½ 3/4” 45 mm Assemblaggio - componenti Pos. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Descrizione Valvola ottone 1” Testata ottone 1” 1/2 Modulo testata Maniglia regolazione Modulo mandata Flussimetro Terminale Cappellotto copridado Sfogo aria manuale Blocchetto termostatico Maniglia pomolo regolazione Rubinetto di carico/scarico (completo) Termometro Modulo ritorno Staffe Le valvole in ottone da 1” vengono fissate alle testate in ottone di mandata e ritorno. Ogni collettore assemblato è sottoposto a severi test atti a garantirne la funzionalità e la tenuta al passaggio dei fluidi. Fig. 7-13 Componenti del collettore polimerico P HKV-D COOL 135 Collettore di mandata Il corpo di mandata è dotato di flussometro e valvola di regolazione portata. Mediante la valvola di regolazione con apposito otturatore, la portata ai singoli circuiti può essere regolata con precisione al valore desiderato, valore letto direttamente sul supporto graduato. La stessa valvola permette di effettuare la chiusura ermetica del singolo circuito, nel caso di necessità. Caratteristiche idrauliche ta da an o ul m od A -m APERTO no or rit od B Fig. 7-14 o ul -m CHIUSO Collettore di mandata aperto e chiuso A - modulo mandata regolatore - tutto aperto B - modulo ritorno termostatico - tutto aperto Collettore di ritorno kv 2 2,9 Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar 16 Fig. 7-15 Collettore di ritorno tt lle co Il corpo di ritorno è dotato di valvole di intercettazione incorporate. Mediante la valvola di intercettazione con manopola manuale, la portata ai singoli circuiti può essere ridotta fino alla completa chiusura del circuito stesso. La valvola è dotata di asta di comando in acciaio inossidabile in un pezzo unico, con tenuta a doppio O-ring. L’otturatore in gomma è appositamente sagomato per ridurre al minimo le perdite di carico e la rumorosità data dal passaggio del fluido, evitando il possibile incollaggio sulla sede di tenuta. Le valvole sono predisposte per l’applicazione di un comando elettrotermico (azionatore), per renderle automatiche su segnale da un termostato ambiente. vie 7÷ e or ie 6v re to let 3÷ l co collettore 3÷6 vie - tutto aperto collettore 7÷16 vie - tutto aperto Kv = portata in m³/h per una perdita di carico di 1 bar APERTO Fig. 7-16 136 Collettore di ritorno aperto e chiuso CHIUSO kv 20 16 Sistema di regolazione e diagramma perdite di carico 7.3 La portata espressa in l/min è leggibile direttamente sulla scala graduata da 0 a 6. 1 turn - Kv 0.48 0.75 turns - Kv 0.40 0.5 turns - Kv 0.32 0.25 turns - Kv 0.22 1.5 turns - Kv 0.66 2 turns - Kv 0.88 Fig. 7-18 Collettori preassemblati Collettori preassemblati polimerici I collettori preassemblati sono componenti dedicati alla realizzazione di un impianto radiante, svolgendo tutte le funzioni necessarie allo scopo; in particolare consentono: - Il collegamento idraulico, mediante raccordi a tenuta, dei terminali delle tubazioni costituenti i vari circuiti; - L’eventuale intercettazione e la necessaria taratura e verifica di tutte le portate; - Il collegamento idraulico per le tubazioni che alimentano i radiatori d’integrazione e/o deumidificatori (solo modelli PUNTO FISSO e MODULANTE 0/10V con CONNESSIONI DIRETTE); - La regolazione ed il mantenimento della temperatura impostata del fluido vettore; - L’alimentazione dei circuiti a temperatura diretta; - La verifica della portata dei singoli circuiti a pannelli radianti; - La verifica visiva della temperatura del fluido vettore. 2.5 turns - Kv 1.2 3 turns - Kv 1.48 3.5 turns - Kv 1.68 4 turns - Kv 1.8 100 FLOW RATE l/h Fig. 7-17 Diagramma perdite di carico 1000 Il dispositivo atto a preparare l’acqua alla temperatura desiderata (per il circuito dei pannelli) è costituito da una valvola miscelatrice a 3 vie, e può essere azionato da un attuatore termostatico con sensore a distanza o da un attuatore elettrico a seconda del modello. La portata necessaria ad alimentare il circuito dei pannelli viene erogata da un’elettropompa a portata variabile. Possono essere alimentati un massimo di 13 circuiti (MODULANTE 0/10V) o 12 circuiti (PUNTO FISSO) e 3 circuiti a temperatura diretta (radiatori di integrazione alimentati direttamente dalla caldaia o deumidificatori alimentati direttamente dal chiller). Ogni derivazione del circuito a pannelli radianti è predisposta per il collegamento meccanico di un azionatore elettrotermico (opzionale) comandato da un regolatore (Sonda, Termostato ambiente - opzionali) per consentire la regolazione della temperatura ambiente di ogni singolo locale; il collettore di distribuzione dei pannelli radianti (Polimerico) è dotato di misuratori di portata che permettono di regolare le portate. I singoli circuiti dell’impianto radiante possono essere dotati di attuatori elettrotermici che provvedono ad aprire/chiudere i circuiti. 137 Negli impianti con funzione solo Riscaldamento, gli attuatori possono essere azionati tramite termostato ambiente (opzionale) oppure tramite il dispositivo di regolazione NEA H (opzionale). La pompa può essere azionata tramite il Modulo Pompa (opzionale) che provvede a disattivarla in caso di chiusura di tutti gli azionatori. Negli impianti con funzione di Riscaldamento/Raffrescamento, gli azionatori e la pompa possono essere gestiti tramite il segnale delle sonde ambiente a temperatura (Sonda RT-HC) o temperatura/umidità (Sonda HT-HC o HC BUS Room Unit), attraverso una centralina di Regolazione (opzionale), Master MM-HC o HC BUS Manager. Per ulteriori dettagli in merito, si rimanda al capitolo Regolazione Riscaldamento/Raffrescamento. La serie dei collettori preassemblati è composta da quattro modelli base, le cui caratteristiche e funzionalità sono riassunte in tabella 7-1. Caratteristiche e funzionalità dei collettori preassemblati Modello Descrizione Punto Fisso Punto Fisso con connessioni dirette Modulante 0/10V Modulante 0/10V con connessioni dirette Gruppo premontato di regolazione Tab. 7-1 138 Descrizione generale Codici N° derivazioni e diametri Articolo N° derivazioni pannelli DN collettori pannelli 13620131001 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1” Collettore preassemblato con regolazione a punto fisso, cir13620231001 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1” colazione e distribuzione fluido 13620331001 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1” vettore per impianti radianti 13620431001 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1” (bassa temperatura). Il sistema 13620531001 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1” consente di alimentare e 13620631001 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1” regolare i singoli circuiti pannelli 13620731001 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1” con fluido a bassa temperatura 13620831001 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1” tarabile nel campo 20÷50°C. 13620931001 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1” Come il modello PUNTO FISSO, 13621031001 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1” ma completo di collettori per 13621131001 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1” alimentazione radiatori (n° 3 13621231001 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1” uscite DN ¾”) d’integrazione 13621331001 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1” (radiatori). 13621431001 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1” 13621531001 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1” 13621631001 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1” 13621731001 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1” 13621831001 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1” 13521931002 n°4 - ¾” EUROCONO DN 1¼” Collettore preassemblato con regolazione modulante 0/10V, 13522031002 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1¼” circolazione e distribuzione flu- 13522131002 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1¼” ido vettore per impianti radianti 13522231002 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1¼” (bassa temperatura). 13522331002 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1¼” Il sistema consente di alimen- 13522431002 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1¼” tare e regolare i singoli circuiti 13522531002 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1¼” pannelli con fluido a bassa n°11 - ¾” EUROCONO DN 1¼” temperatura tarabile nel campo 13522631002 13522731002 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1¼” 14÷50°C. 13522831002 n°13 - ¾” EUROCONO DN 1¼” n°4 - ¾” EUROCONO DN 1¼” Come il modello MODULANTE 13522931002 0/10V, ma completo di collettori 13523031002 n°5 - ¾” EUROCONO DN 1¼” per alimentazione a tempe13523131002 n°6 - ¾” EUROCONO DN 1¼” ratura diretta (n° 3 uscite DN 13523231002 n°7 - ¾” EUROCONO DN 1¼” ¾”) d’integrazione (radiatori, 13523331002 n°8 - ¾” EUROCONO DN 1¼” deumidificatori). 13523431002 n°9 - ¾” EUROCONO DN 1¼” 13523531002 n°10 - ¾” EUROCONO DN 1¼” 13523631002 n°11 - ¾” EUROCONO DN 1¼” 13523731002 n°12 - ¾” EUROCONO DN 1¼” 13523831002 n°13 - ¾” EUROCONO DN 1¼” 13622031001 Regolazione a punto fisso con connessioni dirette 13621931001 Regolazione a punto fisso 13622131001 Regolazione modulante 0/10V 13622231001 Regolazione modulante 0/10V con connessioni dirette 7.3.1 Valvola multifunzione a 6 vie Fluido primario alta temperatura Alimentazione circuiti a bassa temperatura Utenze a temperatura diretta Fig. 7-19 Valvola multifunzione La valvola multifunzione è una soluzione innovativa per la regolazione dei circuiti asserviti ad impianti a pannelli radianti. Il fluido vettore inviato dalla centrale termica viene regolato e reso disponibile per l’alimentazione alla temperatura desiderata mediante una valvola miscelatrice a tre vie azionata da un attuatore termostatico con sensore a distanza o attuatore elettrico con motore modulante 0/10V a seconda del modello, oppure deviato direttamente ai circuiti di alimentazione dei radiatori di integrazione o al circuito per il deumidificatore. Tutti i modelli di Collettori preassemblati sono dotati di termostato di sicurezza. La valvola multifunzione (nella versione a PUNTO FISSO) è costruita per garantire una sicurezza attiva al sistema in caso di avaria dell’attuatore termostatico. Le particolari conformazioni dei passaggi interni determinano caratteristiche idrauliche (Kv) differenziate nelle 3 vie della valvola miscelatrice: la portata massima del fluido primario ad alta temperatura è pari al 25% del totale di portata d’alimentazione dell’impianto a pannelli, e miscelata con il restante 75% di fluido a bassa temperatura proveniente dal circuito di ritorno dei pannelli. Ciò determina una sicurezza intrinseca all’impianto che garantisce che la temperatura di servizio ai pannelli non superi la soglia dei 55±3°C (alle condizioni di lavoro nominali). L’adozione della valvola multifunzione assicura: - Grande tranquillità nell’esercizio anche nell’eventualità di avaria o malfunzionamento della sonda dell’attuatore; - continuità del servizio all’utenza in caso di malfunzionamento con regolazione bloccata sul tutto aperto; - elevata accuratezza del sistema di regolazione temperatura del fluido in virtù dei Kv differenziati, evitando fastidiose pendolazioni della valvola che rendono di fatto la regolazione ON/OFF con conseguenti interventi del termostato di sicurezza. Altro elemento di grande rilevanza tecnica è la presenza, integrato nella valvola multifunzione, del disgiuntore idraulico. Si tratta di un passaggio che collega mandata e ritorno del circuito primario, tra i cui nodi la pressione differenziale è pressoché nulla: tale accorgimento idraulico evita qualsiasi effetto di disturbo, dovuto all’influenza in termini di prevalenza residua della pompa di rete con il circolatore a bordo dell’unità. Flussimetro di regolazione portata Tratto disgiuntore Termometro di controllo Circolatore a portata variabile Fig. 7-20 Valvola multifunzione 139 7.4 Modello PUNTO FISSO 7.4.1 Descrizione 7.4.2 Collettore polimerico preassemblato con regolazione a punto fisso Collettore preassemblato per impianti radianti, completo di: armadio metallico in lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia, piedi di montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per pavimento regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e chiusura. Collettore in polimero con gruppo di regolazione e pompaggio con valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle portate del circuito primario, valvola a 3 vie con regolazione a punto fisso mediante attuatore termostatico a sonda remota, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore idraulico, termometro di controllo temperatura del fluido primario, filtro, valvole di intercettazione, valvole di sfiato e carico-scarico impianto, connessioni in rame al collettore. Dotazione opzionale di guscio d’isolamento per tutti i componenti a contatto con temperatura diretta. Fig. 7-21 140 Modello punto fisso Componenti ingresso acqua dai pannelli radianti uscita acqua ai pannelli radianti Fig. 7-22 Modello punto fisso Fig. 7-23 Schema idraulico punto fisso 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Valvola a sfera 1” Valvola a sfera 1” Filtro Valvola di misura e regolazione Disgiuntore Valvola 3 vie Attuatore termostatico con sonda Valvola integrata multifunzione Circolatore a 3 velocità Corpo a 4 derivazioni Termostato di sicurezza 7.4.3 Dimensioni Fig. 7-24 Ingombri modulo punto fisso Modello Punto fisso Punto fisso Punto fisso Punto fisso Punto fisso Punto fisso Punto fisso Punto fisso Punto fisso Tab. 7-2 n° derivaz. (pannello rad.) 4 5 6 7 8 9 10 11 12 A mm 330 375 420 465 510 555 600 645 690 B mm 760 805 850 895 940 985 1030 1075 1120 Ingombri modulo punto fisso. Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative Dati tecnici Materiale corpo valvola, connessione pompa, collettori Coibentazione Massima temperatura ingresso primario (lato caldaia) Pressione nominale intero modulo Pressione massima di lavoro (dipendente dalle tubazioni) Temperatura Nominale d’ingresso (dalla caldaia) Campo di regolazione della temperatura pannelli Portata Nominale al collettore (pompa a giri variabili) Prevalenza Nominale al collettore (pompa a giri variabili) Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) Campo di misura e regolazione del flussimetro principale Massima temperatura raggiungibile nei circuiti radianti in sicurezza intrinseca (sistema in avaria, con temperatura primario 80°C) Rapporto massimo flusso primario (di caldaia) Campo temperatura termometri Connessione alla pompa Connessioni ai collettori DN uscite collettori circuiti radianti Tipo di valvola (riscaldamento) Tab. 7-3 Ottone EN12165 CW617N Opzionale 80°C 10 bar 4 bar 70°C 20÷50°C 1800 litri/h 25 KPa 15 kW 0÷16 l/min. (0÷960 l/h) 55°C 0.25 0÷80°C 1.1/2” 1” 3/4” eurocono Punto fisso Dati tecnici modulo punto fisso 141 7.5 Modello PUNTO FISSO con connessioni dirette 7.5.1 Descrizione Collettore polimerico preassemblato con regolazione a punto fisso e connessioni dirette Collettore preassemblato a doppia temperatura per impianti radianti e impianti ad alta temperatura, completo di: armadio metallico in lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia, piedi di montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per pavimento regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e chiusura. Collettore in polimero con gruppo di regolazione e pompaggio con valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle portate del circuito primario, valvola a 3 vie con regolazione a punto fisso mediante attuatore termostatico a sonda remota, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore idraulico, termometro di controllo temperatura del fluido primario, filtro, valvole di intercettazione, valvole di sfiato e carico-scarico impianto, connessioni in rame al collettore, collettore a 3 vie per circuito temperatura diretta (predisposto per azionatore elettrotermico). Dotazione opzionale di guscio d’isolamento per tutti i componenti a contatto con temperatura diretta. Fig. 7-25 142 Modello punto fisso con connessioni dirette 7.5.2 Componenti Fig. 7-26 Modello punto fisso con connessioni dirette Fig. 7-27 Schema idraulico punto fisso con connessioni dirette 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Valvola a sfera 1” Valvola a sfera 1” Filtro Valvola di misura e regolazione Disgiuntore Valvola 3 vie Attuatore termostatico con sonda Valvola integrata multifunzione Circolatore a portata variabile Corpo a 4 derivazioni Termostato di sicurezza Collettori mandata radiatori Collettori ritorno radiatori Valvola a sfera 3/4” Valvola a sfera 3/4” 7.5.3 Dimensioni Fig. 7-28 Ingombri modulo punto fisso con connessioni dirette Dati tecnici Modello Punto fisso + conn. dirette Punto fisso + conn. dirette Punto fisso + conn. dirette Punto fisso + conn. dirette Punto fisso + conn. dirette Punto fisso + conn. dirette Punto fisso + conn. dirette Punto fisso + conn. dirette Punto fisso + conn. dirette Tab. 7-4 n° derivaz. (pannello rad.) 4 5 6 7 8 9 10 11 12 A mm 330 375 420 465 510 555 600 645 690 B mm 800 845 890 935 980 1025 1070 1115 1160 Ingombri modulo punto fisso con connessioni dirette. A Il modello punto fisso si differenzia dal punto fisso con connessioni dirette in quanto non sono presenti i collettori per la connessione di radiatori. Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative. Materiale corpo valvola, connessione pompa, collettori Coibentazione Massima temperatura ingresso primario (lato caldaia) Pressione nominale intero modulo Pressione massima di lavoro (dipendente dalle tubazioni) Temperatura Nominale d’ingresso (dalla caldaia) Campo di regolazione della temperatura pannelli Portata Nominale al collettore (pompa a giri variabili) Prevalenza Nominale al collettore (pompa a giri variabili) Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) Campo di misura e regolazione del flussimetro principale Massima temperatura raggiungibile nei circuiti radianti in sicurezza intrinseca (sistema in avaria, con temperatura primario 80°C) Rapporto massimo flusso primario (di caldaia) Campo temperatura termometri Connessione alla pompa Connessioni ai collettori DN uscite collettori circuiti radianti Attacco di testa collettori per radiatori DN uscite collettori radiatori a 3 uscite Numero di attacchi collettori temperatura diretta Tipo di valvola (riscaldamento) Tab. 7-5 Ottone EN12165 CW617N Opzionale 80°C 10 bar 4 bar 70°C 20÷50°C 1800 litri/h 25 KPa 15 kW 0÷16 l/min. (0÷960 l/h) 55°C 0.25 0÷80°C 1.1/2” 1” 3/4” eurocono 3/4” 3/4” eurocono 3 Punto fisso Dati tecnici modulo punto fisso con connessioni dirette 143 7.6 Fig. 7-29 Collettore polimerico a bordo delle versioni PUNTO FISSO e PUNTO FISSO con connessioni dirette Collettore polimerico Dati tecnici - Materiale: tecnopolimero - Collettore: composto da collettore di mandata con flussimetri da 0 a 4 l/min e valvole di regolazione di portata incorporate e collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il comando elettrotermico - Disponibile in diverse taglie: da 4 a 12 circuiti - Raccordo valvole: M30 x 1,5 mm - Interasse stacchi: 45 mm - Filettatura esterna da 3/4“ di tipo Euroconus: per raccordo meccanico REHAU a tenuta (non compresi nella fornitura) - Interasse: 215 mm 7.7 Modello MODULANTE 7.7.1 Descrizione Collettore polimerico preassemblato con regolazione modulante 0/10 Volt Collettore preassemblato per impianti radianti, completo di: armadio metallico in lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia, piedi di montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per pavimento regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e chiusura. Collettore polimerico con gruppo di regolazione e pompaggio con valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle portate del circuito primario, valvola a 3 vie modulante, segnale di modulazione 0/10 Volt, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore idraulico, termometro di controllo temperatura del fluido primario, filtro, valvole di intercettazione, valvole di sfiato e carico-scarico impianto, connessioni in rame al collettore con predisposizione per alloggiamento sonde di mandata e ritorno, guscio d’isolamento per tutti i componenti a contatto con temperatura diretta. Fig. 7-30 7.7.2 Fig. 7-31 Modello modulante 0/10V Componenti Modello modulante 0/10V 1 Valvola a sfera 1” 2 Valvola a sfera 1” 3 Filtro 4 Valvola di misura e regolazione 5 Disgiuntore 6 Valvola 3 vie 7 Attuatore modulante 8 Valvola integrata multifunzione 9 Circolatore a portata variabile 10 Corpo a 4 derivazioni 11 Termostato di sicurezza Fig. 7-32 144 Schema idraulico modulante 0/10V 7.7.3 Dimensioni Fig. 7-33 Ingombri modulo modulante 0/10V Modello Modulante 0/10V Modulante 0/10V Modulante 0/10V Modulante 0/10V Modulante 0/10V Modulante 0/10V Modulante 0/10V Modulante 0/10V Modulante 0/10V Modulante 0/10V Tab. 7-6 n° derivaz. (pannello rad.) 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 A mm 304 349 394 439 484 529 574 619 664 709 B mm 714 759 804 849 894 939 984 1029 1074 1119 Ingombri modulo modulante 0/10V. Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative Dati tecnici Materiale corpo valvola, connessione pompa, collettori Coibentazione Massima temperatura ingresso primario (lato caldaia) Pressione nominale intero modulo Pressione massima di lavoro (dipendente dalle tubazioni) Temperatura Nominale d’ingresso (dalla caldaia) Campo di regolazione della temperatura pannelli Portata Nominale al collettore (pompa a giri variabili) Prevalenza Nominale al collettore (pompa a giri variabili) Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) Campo di misura e regolazione del flussimetro principale Massima temperatura raggiungibile nei circuiti radianti in sicurezza intrinseca (sistema in avaria, con temperatura primario 80 °C) Rapporto massimo flusso primario (di caldaia) Campo temperatura termometri Connessione alla pompa Connessioni ai collettori DN uscite collettori circuiti radianti Tipo di valvola (riscaldamento/raffrescamento) Tab. 7-7 Ottone EN12165 CW617N Inclusa nella fornitura 80 °C 10 bar 4 bar 70 °C Dipendente dalla logica modulante 1450 litri/h 24 KPa 11,5 kW 0 ÷ 26,6 l/min. (0 ÷ 1600 l/h) 55 °C 0.646 0 ÷ 80 °C 1.1/2” 1.1/2” 3/4” eurocono Modulante Dati tecnici modulo modulante 0/10V 145 7.8 Modello MODULANTE con connessioni dirette 7.8.1 Descrizione 7.8.2 Collettore polimerico preassemblato con regolazione modulante 0/10 Volt e connessioni dirette Collettore preassemblato per impianti radianti e impianti a temperatura diretta, completo di: armadio metallico in lamiera d’acciaio verniciato per il montaggio sotto traccia, piedi di montaggio regolabili in altezza, staffe, profilo di finitura per pavimento regolabile in profondità, infisso con sportello ad incastro e chiusura. Collettore polimerico con gruppo di regolazione e pompaggio con valvola multifunzione comprensiva di dispositivo di taratura delle portate del circuito primario, valvola a 3 vie modulante, segnale di modulazione 0/10 Volt, termostato di sicurezza a contatto, disgiuntore idraulico, termometro di controllo temperatura del fluido primario, filtro, valvole di intercettazione, valvole di sfiato e caricoscarico impianto, connessioni in rame al collettore con predisposizione per alloggiamento sonde di mandata e ritorno, collettore a 3 vie per circuito temperatura diretta (predisposto per azionatore elettrotermico), guscio d’isolamento per tutti i componenti a contatto con temperatura diretta. Fig. 7-34 146 Modello modulante 0/10V con connessioni dirette Componenti Fig. 7-35 Modello modulante 0/10V con connessioni dirette Fig. 7-36 Schema idraulico modulante 0/10V con connessioni dirette 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Valvola a sfera 1” Valvola a sfera 1” Filtro Valvola di misura e regolazione Disgiuntore Valvola 3 vie Attuatore modulante Valvola integrata multifunzione Circolatore a portata variabile Corpo a 4 derivazioni Termostato di sicurezza Collettori mandata radiatori Collettori ritorno radiatori Valvola a sfera 3/4” Valvola a sfera 3/4” 7.8.3 Dimensioni Fig. 7-37 Ingombri modulo modulante 0/10V con connessioni dirette Modello Modulante 0/10V + conn.dirette Modulante 0/10V + conn.dirette Modulante 0/10V + conn.dirette Modulante 0/10V + conn.dirette Modulante 0/10V + conn.dirette Modulante 0/10V + conn.dirette Modulante 0/10V + conn.dirette Modulante 0/10V + conn.dirette Modulante 0/10V + conn.dirette Modulante 0/10V + conn.dirette Tab. 7-8 n° derivaz. (pannello rad.) 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 A mm 304 349 394 439 484 529 574 619 664 709 B mm 751 796 841 886 931 976 1021 1066 1111 1156 Ingombri modulo modulante 0/10V con connessioni dirette. Le dimensioni inserite in tabella sono da ritenersi puramente indicative A Il modello modulante 0/10V si differenzia dal modulante 0/10V con connessioni dirette in quanto non sono presenti i collettori per la connessione di radiatori. Dati tecnici Materiale corpo valvola, connessione pompa, collettori Coibentazione Massima temperatura ingresso primario (lato caldaia) Pressione nominale intero modulo Pressione massima di lavoro (dipendente dalle tubazioni) Temperatura Nominale d’ingresso (dalla caldaia) Campo di regolazione della temperatura pannelli Portata Nominale al collettore (pompa a giri variabili) Prevalenza Nominale al collettore (pompa a giri variabili) Potenza Nominale (salto termico ~ 7K) Campo di misura e regolazione del flussimetro principale Massima temperatura raggiungibile nei circuiti radianti in sicurezza intrinseca (sistema in avaria, con temperatura primario 80 °C) Rapporto massimo flusso primario (di caldaia) Campo temperatura termometri Connessione alla pompa Connessioni ai collettori DN uscite collettori circuiti radianti Attacco di testa collettori per radiatori DN uscite collettori radiatori a 3 uscite Numero di attacchi collettori Temperatura diretta Tipo di valvola (riscaldamento/raffrescamento) Tab. 7-9 Ottone EN12165 CW617N Inclusa nella fornitura 80 °C 10 bar 4 bar 70 °C Dipendente dalla logica modulante 1450 litri/h 24 KPa 11,5 kW 0 ÷ 26,6 l/min. 0 ÷ 1600 l/h) 55 °C 0.646 0 ÷ 80 °C 1.1/2” 1.1/2” 3/4” eurocono 3/4” 3/4” eurocono 3 Modulante Dati tecnici modulante 0/10V con connessioni dirette 147 7.9 Collettore polimerico a bordo delle versioni MODULANTE 0/10V e MODULANTE 0/10V con connessioni dirette Δp-c (costante) H/m p/kPa Wilo-Yonos PARA RS 15/6, 25/6, 30/6 1-230V - Rp½, Rp 1, Rp 1½ 6 - 60 - 50 5 - 40 4 - 30 3 Fig. 7-38 Collettore polimerico Dati tecnici - Materiale: tecnopolimero - Collettore: composto da collettore di mandata con flussimetri da 0 a 6 l/min e valvole di regolazione di portata incorporate e collettore di ritorno con valvole di intercettazione incorporate predisposte per il comando elettrotermico - Circuito di risc./raffr.: da 2 a 16 circuiti - Raccordo valvole: M30 x 1,5 mm - Interasse stacchi: 45 mm - Filettatura esterna da ¾” di tipo Euroconus: per raccordo meccanico REHAU a tenuta - Interasse: 214 mm 2 - 20 1 - 10 0 0 1.0 1.5 0.2 0 2 0 0,5 2.0 0.4 4 2.5 3.0 0.6 6 0.8 8 Q/m3/h 0 Q/l/s Q/lgpm 10 P1/W6 40 20 0 Fig. 7-40 7.10 0.5 0 1,0 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h Area Δp-c (costante) Pompa di distribuzione Δp-v (variabile) H/m p/kPa Wilo-Yonos PARA RS 15/6, 25/6, 30/6 1-230 V - Rp½, Rp 1, Rp 1¼ 6 - 60 - 50 5 - 40 4 Fig. 7-39 Pompa ad alta efficienza WILO YONOS PARA RS 25/6 RKA I collettori preassemblati sono equipaggiati con la pompa di distribuzione WILO YONOS PARA RS 25/6 RKA, che presenta le seguenti caratteristiche: - YONOS PARA - Pompa ad alta efficienza RS - Corpo pompa inline in ghisa grigia 25 - Attacco filettato 25 (Rp1) 6 - Prevalenza massima in [m] con Q = 0 m³/h RKA - Versione con pulsante di comando per Δp-v, Δp-c - 30 3 2 - 20 1 - 10 0 0 0.5 0 0 1.0 1.5 0.2 2.0 0.4 2 4 2.5 3.0 0.6 6 0.8 8 Q/m3/h Q/l/s Q/lgpm 10 P1/W 40 20 0 0 Fig. 7-41 148 0,5 1,0 Area Δp-c (variabile) 1.5 2.0 2.5 3.0 Q/m3/h 0 7.11 Fig. 7-42 Cassette collettori versioni senza connessioni dirette Cassetta collettori N° derivazione pannelli Modello cassetta UP-I 8,5 (850 mm) UP-I 10 (1000 mm) UP-I 12 (1200 mm) UP-I 14 (1400 mm) 4 5 6 7 8 P-M M P P-M P-M P 9 10 11 12 P-M P-M P-M P-M 13 M Legenda M = Modulante 0/10V P = Punto Fisso 7.12 Fig. 7-43 Cassette collettori versioni con connessioni dirette Cassetta collettori N° derivazione pannelli Modello cassetta UP-I 8,5 (850 mm) UP-I 10 (1000 mm) UP-I 12 (1200 mm) UP-I 14 (1400 mm) 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 M P P-M P-M M P M P P-M P-M P-M M P M Legenda M = Modulante 0/10V con Connessioni Dirette P = Punto Fisso con Connessioni Dirette 149 7.13 Accessori per collettori polimerici Per l’ideale completamento dei collettori sono disponibili una serie di accessori: - Sonda esterna per ottenere una regolazione a temperatura variabile in funzione della temperatura esterna; - Set di termometri da collegare in corrispondenza delle valvole di intercettazione principali; - Termometri sul ritorno, per visualizzare la temperatura su ogni singolo circuito; - Raccordi meccanici per il collegamento con i tubi RAUTHERM S costituenti l’impianto di riscaldamento radiante (vedi tabella). Accessori per termoregolazione Per sfruttare al meglio le possibilità offerte dai collettori, è possibile interfacciare il collettore ai prodotti per la regolazione. Gli azionatori possono essere montati su tutti i collettori in gamma. Fig. 7-45 Azionatore Gli azionatori vengono montati sulla parte inferiore della valvola nel collettore modulare di distribuzione senza la necessità di utilizzare alcun adattatore e si caratterizzano per l’elevato risparmio energetico con potenza assorbita di 1 W. Fig. 7-44 Raccordi meccanici Tabella di scelta raccordi meccanici Tubo RAUTHERM S 10 x 1,1 14 x 1,5 16 x 1,5 16 x 2,0 17 x 2,0 20 x 2,0 Articolo 12005461001 12460441001 12663521001 12663521001 12506071002 12506171002 Fig. 7-46 Azionatore con microinterruttore ausiliario Gli azionatori con microinterruttore di fine corsa a 4 fili vengono installati sui collettori senza la necessità di utilizzare alcun adattatore e sono provvisti di un contatto ausiliario per comandi supplementari. Tabella di scelta testine elettrotermiche Articolo 13176051001 13176041001 13153731001 13153741001 150 Denominazione Azionatore Azionatore Azionatore con microinterruttore ausiliario Azionatore con microinterruttore ausiliario Alimentazione 24V 230V 24V 230V 7.14 Armadi collettori Realizzati in lamiera d’acciaio interamente verniciata colore bianco. Adatto per installazione ad incasso. Armadi collettori UP Include: - Dima da incasso nel muro con profilo di rinforzo; - Sostegno universale per collettore, regolabile in altezza e larghezza; - Piede di montaggio regolabile in altezza; - Profilo di rifinitura per pavimento regolabile in profondità; - Infisso con sportello ad incastro e chiusura; - Rete per un miglior fissaggio del rivestimento; - Staffe; - Barra DIN; - Confezione di minuteria per fissaggio staffe collettori. Fig. 7-47 Armadi collettori UP Ingombri Modello Altezza mm Larghezza mm Profondità mm Minima Massima Peso kg UP-I 5 750 500 UP-I 6 750 600 UP-I 7 750 700 UP-I 8,5 750 850 UP-I 10 750 1000 UP-I 12 750 1200 UP-I 14 750 1400 110 160 8 110 160 9 110 160 11 110 160 12 110 160 14 110 160 17 110 160 18 Tabelle per associazione degli armadi collettori Collettori senza regolazione Numero circuiti 2 3 4 5 Tipo di armadio UP-I 5 (500 mm) A-C-P A-C-P A-C-P A-C-P UP-I 6 (600 mm) UP-I 7 (700 mm) UP-I 8,5 (850 mm) UP-I 10 (1.000 mm) UP-I 12 (1.200 mm) UP-I 14 (1.400 mm) 6 7 C-P A P A-C 8 9 10 11 C-P A P A-C A C-P A C-P A 12 13 14 C-P A C C 15 16 C C Collettori con regolazione Numero circuiti Tipo di armadio UP-I 6 (600 mm) UP-I 7 (700 mm) UP-I 8,5 (850 mm) UP-I 10 (1.000 mm) UP-I 12 (1.200 mm) Legenda riferimenti A = Collettori in ottone HKV-D 2 3 4 A A 5 6 7 A A A 8 9 10 A A A 11 12 A A A C = Collettori polimerici serie P HKV-D COOL P = Collettori polimerici serie P HKV-D 151 Armadio collettore 80 mm per installazione sotto traccia Realizzati in lamiera d’acciaio verniciata in colore bianco nelle parti a vista. Armadio collettore da incasso per il montaggio sotto traccia. Include: cassetta per installazione a muro; cornice esterna con sportello ad incastro e chiusura; confezione di minuteria per fissaggio staffe collettori. Profondità regolabile da 80 a 130 mm. Utilizzabile in abbinamento ai collettori polimerici P HKV-D e alle staffe di sostegno da 70 mm (Art. 12093271001). Fig. 7-48 Modello Altezza mm Larghezza mm Profondità mm Minima Massima Peso kg Armadi collettori 80mm UP-I 5 750 500 UP-I 6 750 600 UP-I 7 750 700 UP-I 8,5 750 850 80 130 8 80 130 9 80 130 11 80 130 12 Tabella per associazione degli armadi collettori Numero circuiti Tipo di armadio UP-I 5 UP-I 6 UP-I 7 UP-I 8,5 2 3 4 5 6 7 P P P P P P Legenda riferimenti P = Collettori polimerici serie P HKV-D 152 8 9 P P 10 11 P P 12 P 8 8.1 REGOLAZIONE Fondamenti Normative I consumi energetici di un edificio vengono influenzati da una corretta realizzazione dell’impianto di riscaldamento, in particolare da: - Dimensionamento e progettazione - Manutenzione - Tecnologia di regolazione E’ possibile ottenere una notevole riduzione del consumo energetico annuo usando una regolazione adatta e installata a regola d’arte. Per questa ragione, il legislatore ha stabilito anche quali componenti di regolazione devono essere utilizzati per un funzionamento a risparmio energetico degli impianti di riscaldamento. La giusta tecnologia di regolazione Alla tecnologia di regolazione per impianti di riscaldamento può essere assegnato un duplice compito: - Regolazione della temperatura di mandata In questo caso ha il compito di mettere a disposizione la quantità di energia sufficiente in qualsiasi momento. Ciò avviene normalmente tramite l’elaborazione della temperatura esterna rilevata (curva di riscaldamento) in combinazione con una funzione di temporizzazione (funzionamento ridotto/normale). I gruppi di regolazione adatti a questi scopi sono descritti nelle pagine seguenti. - Regolazione per singoli vani Ha il compito di dosare la quantità di energia per ogni vano. Ciò avviene tramite il controllo della portata (pilotaggio degli azionatori per le valvole del circuito di riscaldamento). Anche in questo caso è necessaria una funzione di temporizzazione. Questa funzione permette un inutile spreco di energia attuando una riduzione delle temperature in ambiente come anche delle temperature di mandata durante le ore notturne o di non occupazione degli ambienti. Le tecniche di regolazione idonee sono descritte nei seguenti paragrafi. Note generali sulla regolazione d’impianti di riscaldamento a pavimento Un ambiente riscaldato a pavimento costituisce un sistema molto stabile grazie alla grande capacità di accumulo dell’energia termica. Ciò significa da un lato che oscillazioni brevi di temperatura, per esempio per un ricambio d’aria, vengono compensate in poco tempo; dall’altro lato, significa anche che il riscaldamento di un ambiente molto freddo richiede più tempo. Questa particolarità comporta esigenze speciali che la tecnologia di regolazione deve soddisfare: - Per evitare un surriscaldamento degli ambienti i regolatori utilizzati devono essere idonei alla loro funzione di regolazione per sistemi radianti. - Il riscaldamento e l’abbassamento della temperatura degli ambienti nei tempi giusti dovrebbero essere a controllo automatico per ottenere il massimo comfort con un minimo consumo d’energia. A I sistemi di regolazione REHAU sono studiati e costruiti per questo scopo, hanno un comportamento di regolazione adeguato al riscaldamento a pavimento e sono controllabili tramite programmi temporizzati. Effetto di autoregolazione L’effetto di autoregolazione si presenta in linea di massima in tutti i sistemi di riscaldamento. L’autoregolazione è dovuta al fatto che la potenza emessa dipende dalla differenza tra la temperatura della superficie riscaldante e la temperatura dell’ambiente. Una temperatura d’ambiente in aumento riduce perciò l’erogazione di calore, una temperatura in ribasso l’aumenta. Questo effetto di autoregolazione diventa più efficace quanto più piccola è la differenza tra la temperatura della superficie riscaldante e la temperatura dell’ambiente circostante. L’emissione aerica espressa in W/m2 (secondo UNI EN 1264-2) di una superficie di riscaldamento risulta dalla formula: qH = 8,92 (bH – bR) 1.1 con: qH = potenza calorifica della superficie/m2 atot. = coefficiente di trasmissione del calore bR = temperatura dell’ambiente bH = temperatura della superficie riscaldante Per il riscaldamento a pavimento una temperatura media della superficie di 25 °C ha così il suo massimo rendimento. Questo effetto, perciò, quando la temperatura di mandata è regolata nel modo giusto, favorisce il modo di funzionamento della regolazione della temperatura dell’ambiente, ma non la rende in alcun modo superflua. 153 [ C] Componenti del sistema - Pompa WILO YONOS PARA 25/6, interasse 130 mm, con termostato ad immersione per la limitazione della temperatura, cablato - Valvola termostatica ½”, campo di regolazione 20 - 50 °C, rilevamento temperatura mediante sonda ad immersione - Valvola di regolazione ½” per la regolazione della portata - Raccordo 90° con termometro e valvola di sfiato ½” - Raccordo 90° con rubinetto di riempimento/scarico ½” Δϑ = 3 K Δϑ = 5 K ϑH ϑR t Fig. 8-1 Fig. 8-1 Rappresentazione dell’effetto di autoregolazione: Potenza calorifica q = 55 W/m2 viene ridotta dall’effetto di autoregolazione q = 33 W/m2 bH temperatura della superficie riscaldante bR temperatura dell’ambiente ~ Aumento della temperatura d’ambiente a causa di una fonte termica esterna 8.2 Set di regolazione a punto fisso per collettori in ottone Descrizione - La regolazione della temperatura di mandata desiderata avviene tramite la valvola termostatica. - Il grado di apertura della valvola termostatica viene regolato tramite la temperatura rilevata alla sonda d’immersione dopo il collettore di ritorno. - Il limitatore di temperatura disinserisce la pompa di circolazione quando viene superata la temperatura massima impostata. Dopo il raffreddamento al di sotto della temperatura massima la pompa si inserisce automaticamente di nuovo. Comando della pompa Per il controllo della pompa di circolazione in funzione del fabbisogno, nel caso in cui vengano impiegati gli azionatori elettrotermici, l’alimentazione di rete del set di regolazione a punto fisso è telecomandato tramite il modulo pompa del distributore di regolazione NEA H e del RAUMATIC M. In questo modo la pompa di circolazione viene disinserita quando le valvole sono chiuse. Fig. 8-2 Set di regolazione a punto fisso Z - Possibilità di ampliamento di un impianto di riscaldamento a radiatori già esistente con il riscaldamento a pavimento REHAU - Regolazione della temperatura di mandata desiderata - Raccordo a guarnizione piatta per il collegamento con i collettori REHAU - Montaggio possibile a destra o a sinistra sul collettore in ottone da 1” HKV-D. Fig. 8-3 154 Set di regolazione a punto fisso REHAU con HKV-D Limiti della potenzialità calorifica La seguente tabella fa da punto di riferimento per la potenzialità calorifica raggiungibile in funzione della temperatura di mandata lato primario: Tmandata 50 °C 55 °C 60 °C 65 °C 70 °C Potenzialità calorifica max. 3,3 kW 4,7 kW 5,9 kW 7,2 kW 8,5 kW Montaggio Occorre osservare: - le normative UNI-CEI - le indicazioni contenute nelle istruzioni per il montaggio comprese nella fornitura V ATTENZIONE! L’installazione del sistema può essere eseguita soltanto da elettricisti qualificati. A Il tubo capillare della sonda termica non deve essere piegato. 1. Eseguire il montaggio in base allo schema dell’impianto (si veda la Fig. 8-4). 2. Per la regolazione del raccordo a vite del ritorno seguire le istruzioni di montaggio. Fig. 8-4 Schema dell’impianto A Per impianti con valvole di commutazione per la preparazione di acqua calda, possono sorgere problemi nel circuito idraulico, poiché qui viene chiuso il ritorno o la mandata lato primario. Verificare prima l’idoneità idraulica! 155 8.3 Stazione di regolazione termica a punto fisso o modulante 0/10V Descrizione generale Le stazioni di regolazione a PUNTO FISSO e MODULANTE 0/10V abbinabili con i collettori polimerici PHKV-D e PHKV-D COOL sono componenti dedicati alla realizzazione di un impianto a pannelli radianti, svolgendo tutte le funzioni necessarie allo scopo; in particolare consentono: - la regolazione ed il mantenimento della temperatura impostata del fluido vettore; - l’eventuale intercettazione e la necessaria taratura e verifica di tutte le portate; - il collegamento idraulico per le tubazioni che alimentano i radiatori d’integrazione e/o deumidificatori (solo modelli PUNTO FISSO e MODULANTE 0/10V con il gruppo di ritorno con CONNESSIONI DIRETTE Art. 12181511001); - il collegamento idraulico, mediante raccord Componenti del sistema 2 1 3 4 6 7 5 8 9 10 1 Curva con calotte da 1 1/2” e porta termostato 2 Termostato di sicurezza pre-tarato a 55 °C 3 Pompa Wilo RS 25/6, interasse 130 mm, con termostato ad immersione per la limitazione della temperatura cablato 4 Valvola termostatica con bulbo, campo di regolazione 20 - 50 °C 5 Servocomando modulante 0/10V a 24V, campo di regolazione 0 - 50 °C 6 Valvola 3 vie da 1” per la regolazione della portata 7 Raccordo “T” 3/4”F x 1”M x 1”M 8 Tubo con calotte da 1” 9 Valvola di ritegno da 3/4” 10 Gruppo ritorno con attacchi G 3/4” e collettore da 2+2 vie a temperatura diretta 156 Descrizione - Le stazioni di regolazione funzionano secondo il principio dello spillamento. - La regolazione della temperatura di mandata desiderata avviene tramite la valvola termostatica o modulante 0/10V. - Il grado di apertura della valvola termostatica viene regolato tramite la temperatura rilevata alla sonda d’immersione dopo il collettore di ritorno. - Il termostato di sicurezza disinserisce la pompa di circolazione quando viene superata la temperatura massima impostata. - Dopo il raffreddamento al di sotto della temperatura massima la pompa si reinserisce automaticamente. Pezzi di ricambio POS Descrizione 1 2 3 4 5 6 7 8 Curva con calotte Termostato di sicurezza Pompa Wilo RS 25/6 Comando termostatico Servocomando modulante 0/10V a 24V Valvola 3 vie Valvola di ritegno Gruppo ritorno senza A.T. Cod. Ricambio REHAU 1 2181411 001 1 2181431 001 1 2181441 001 1 2181451 001 1 2181461 001 1 2181471 001 1 2181481 001 1 2181491 001 Dati tecnici Pompa WILO (Larg. x Alt. x 240x450x110 Prof.) mm Sonda termica Ni1000 Tensione di 230 VAC alimentazione Temp. d’esercizio +110 °C max. ammiss. Temp. d’esercizio +15 °C min. ammiss. Press. d’esercizio 10 bar max. ammiss. Portata, Q max Prevalenza, H max Temperatura Liquido Pressione in funz., P max Potenza Temperatura Ambiente Interasse Valvola miscelatrice a 3 vie Materiale Valore Diametro nominale 5,0 m3/h DN 20 Valvolame Tubature O-Ring 3,3 m3/h 6,2 m da +2° C a +90° C 6 bar 3-45 W da 0° C a +57°C 130 mm Ottone Presso fuso Tubi in ottone EPDM-Elastomeri Ingombri Collettori polimerici P HKV-D COOL Numero circuiti L/mm 2 490 3 535 4 580 5 625 6 670 7 715 8 760 9 805 10 850 11 895 12 940 13 985 14 15 16 1030 1075 1120 Collettori polimerici P HKV-D Numero circuiti L/mm 2 460 3 505 4 550 5 595 6 640 7 685 8 730 9 775 10 820 11 865 12 910 157 8.4 Stazione di regolazione termica a punto fisso o modulante 0/10V e gruppo di ritorno con connessioni dirette Descrizione generale Le stazioni di regolazione a PUNTO FISSO e MODULANTE 0/10V abbinabili con i collettori polimerici P HKV-D e PHKV-D COOL sono componenti dedicati alla realizzazione di un impianto a pannelli radianti, svolgendo tutte le funzioni necessarie allo scopo; in particolare consentono: - la regolazione ed il mantenimento della temperatura impostata del fluido vettore; - l’eventuale intercettazione e la necessaria taratura e verifica di tutte le portate; - il collegamento idraulico per le tubazioni che alimentano i radiatori d’integrazione e/o deumidificatori (solo modelli PUNTO FISSO e MODULANTE 0/10V con il gruppo di ritorno con CONNESSIONI DIRETTE Art. 1218151 1001); - il collegamento idraulico, mediante raccordi a tenuta, dei terminali delle tubazioni costituenti i vari circuiti; - l’alimentazione dei circuiti a temperatura diretta; - il gruppo di ritorno con connessioni dirette (collettore da 2 vie) è predisposto per il collegamento degli azionatori elettrotermici REHAU art. 1217915 1001 e 230V e art. 1217916 1001 a 24V. - la verifica della portata dei singoli circuiti a pannelli radianti; - la verifica visiva della temperatura del fluido vettore. Componenti del sistema 2 1 4 3 5 Pezzi di ricambio POS Descrizione 1 2 3 4 5 6 7 8 Curva con calotte Termostato di sicurezza Pompa Wilo RS 25/6 Comando termostatico Servocomando modulante 0/10V a 24V Valvola 3 vie Valvola di ritegno Gruppo ritorno con collettore da 2+2 vie a temperatura diretta Cod. Ricambio REHAU 1 2181411 001 1 2181431 001 1 2181441 001 1 2181451 001 1 2181461 001 1 2181471 001 1 2181481 001 1 2181511 001 Dati tecnici Pompa WILO (Larg. x Alt. x 375x450x110 Prof.) mm Sonda termica Ni1000 Tensione di 230 VAC alimentazione Temp. d’esercizio +110 °C max. ammiss. Temp. d’esercizio +15 °C min. ammiss. Press. d’esercizio 10 bar max. ammiss. Portata, Q max Prevalenza, H max Temperatura Liquido Pressione in funz., P max Potenza Temperatura Ambiente Interasse Valvola miscelatrice a 3 vie Materiale 3,3 m3/h 6,2 m da +2° C a +90° C 6 bar 3-45 W da 0° C a +57°C 130 mm 7 6 9 8 10 1 Curva con calotte da 1 1/2” e porta termostato 2 Termostato di sicurezza pre-tarato a 55 °C 3 Pompa Wilo RS 25/6, interasse 130 mm, con termostato ad immersione per la limitazione della temperatura cablato 4 Valvola termostatica con bulbo, campo di regolazione 20 - 50 °C 5 Servocomando modulante 0/10V a 24V, campo di regolazione 0 - 50 °C 6 Valvola 3 vie da 1” per la regolazione della portata 7 Raccordo “T” 3/4”F x 1”M x 1”M 8 Tubo con calotte da 1” 9 Valvola di ritegno da 3/4” 10 Gruppo ritorno con attacchi G 3/4” e collettore da 2+2 vie a temperatura diretta 158 Descrizione - Le stazioni di regolazione funzionano secondo il principio dello spillamento. - La regolazione della temperatura di mandata desiderata avviene tramite la valvola termostatica o modulante 0/10V. - Il grado di apertura della valvola termostatica viene regolato tramite la temperatura rilevata alla sonda d’immersione dopo il collettore di ritorno. - Il termostato di sicurezza disinserisce la pompa di circolazione quando viene superata la temperatura massima impostata. - Dopo il raffreddamento al di sotto della temperatura massima la pompa si reinserisce automaticamente. Valore Diametro nominale 5,0 m3/h DN 20 Valvolame Tubature O-Ring Moduli A.T. Ottone Presso fuso Tubi in ottone EPDM-Elastomeri in poliammide Ingombri Collettori polimerici P HKV-D COOL Numero circuiti L/mm 2 530 3 575 4 620 5 665 6 710 7 755 8 800 9 845 10 895 11 935 12 980 13 14 15 16 1025 1070 1115 1160 Collettori polimerici P HKV-D Numero circuiti L/mm 2 500 3 545 4 590 5 635 6 680 7 725 8 770 9 815 10 860 11 905 12 950 159 8.5 Gruppi di pompaggio REHAU Dati tecnici Gruppi di pompaggio con valvola di miscelazione PGM Dimensioni H x B x T Interasse mandata e ritorno Temperatura di esercizio max. Pressione di esercizio max. Raccordo superiore Raccordo inferiore Lunghezza pompa Materiale isolamento Installazione Z - - Gruppi di pompaggio per circuiti di riscaldamento miscelati (PGM) e non miscelati (PG) Gruppo di pompaggio preconfezionato completo di guscio isolante Circolatori ad alta efficienza Valvole di ritegno integrate per evitare la circolazione a gravità Montaggio semplice e rapido Campo d’impiego In combinazione con la pompa di calore REHAU, il gruppo di pompaggio alimenta con acqua fredda/di riscaldamento un circuito di riscaldamento e/o riscaldamento misto/non misto. La temperatura di mandata del circuito di riscaldamento/raffrescamento viene impostata e regolata dal gruppo di miscelazione. Il gruppo di pompaggio REHAU è disponibile in due varianti con pompe di circolazione diverse. Viene fornito premontato e può essere integrato direttamente nell’impianto idraulico. In un gruppo di pompaggio con miscelatore, la temperatura di mandata viene regolata miscelando l’acqua di ritorno. Ciò avviene tramite la valvola miscelatrice a tre vie integrata, la cui posizione è regolata da un comando elettrico che mantiene la temperatura di mandata al valore richiesto. In questo modo è possibile azionare il circuito del sistema di riscaldamento radiante anche in presenza di temperature dell’accumulatore più alte con una temperatura di mandata più bassa. Per misurare la temperatura di mandata si utilizza il pozzetto porta sonda in cui inserire un apposito sensore. Componenti del sistema - Pompa di circolazione (con pompe ad alta efficienza PG 02, PGM 02 e PGM 03) - Miscelatore a 3 vie con motore (solo PGM) - Termometro nel circuito di mandata e ritorno - Dispositivi di intercettazione nel circuito di mandata e ritorno - Valvola di ritegno nella mandata sopra la pompa - Sensore di mandata 160 Pompa Tipo Wilo Prevalenza Portata Tensione Lunghezza Miscelatore a 3 vie Valore kvs in m3/h Segnale di comando Tensione Alloggiamento Termostatico 02 355 x 250 x 170 125 mm 95 °C 03 6 bar G 1½ con G 2 con filettatura filettatura esterna esterna G 1½ con filettatura esterna 180 mm EPP a parete Yonos Para 25/6 1-5,5 m Stratos 25/1-7 1-6 m v. grafico 230 V~ 50 Hz 180 mm Stratos 30/1-8 1-7 m 6,3 6,3 0-10 V 24 V Ottone 18 Gruppi di pompaggio senza valvola di miscelazione PG Dimensioni H x B x T Interasse mandata e ritorno Temperatura di esercizio max. Pressione di esercizio max. Raccordo superiore Raccordo inferiore Lunghezza pompa Materiale isolamento Installazione Pompa Tipo Wilo Prevalenza Portata Tensione Lunghezza 8.6 Separatori idraulici 355 x 250 x 170 125 mm 95 °C 6 bar G 1½ con filettatura esterna G 1½ con filettatura esterna 180 mm EPP a parete Stratos 25/1-7 1-6 m vedere grafico 230 V~ 50 Hz 180 mm Separatore idraulico compatto, in acciaio, pronto per l’installazione, dotato di valvola sfogo aria manuale, valvola drenaggio e riempimento, pozzetto portasonda diametro 6,5 mm, attacchi filetatti, staffe di fissaggio a parete, guscio isolante in EEP. Dati tecnici Separatore idraulico Portata m3/h DN Resa termica kW Pressione max. bar 1,5 m3/h 1,5 1 1/2" 17 6 4 m3/h 4 1 1/2" 44 6 10 m3/h 10 2" 114 6 161 8.7 Fig. 8-5 Sistema di Regolazione Nea Smart Sistema di regolazione Nea Smart Il sistema di regolazione della temperatura ambiente Nea Smart è dotato di moderna tecnologia, elevata efficienza energetica e design accattivante. È possibile controllarlo mediante smartphone, tablet o laptop ovunque vi troviate. L’installazione del sistema di entrambe le varianti, wireless e via cavo, è molto semplice e rapida. Caratteristiche: - Controllo mediante smartphone, tablet, laptop e PC - Disponibile in versione wireless e via cavo - Entrambi i sistemi si adattano perfettamente alle ristrutturazioni - Adatto a riscaldamento e raffrescamento - Efficienza energetica per il massimo comfort - Messa in servizio e utilizzo semplici - Termostato ambiente di elevata qualità con display LCD - Controllo fino ad un massimo di 56 locali - Possibilità di controllo a distanza mediante sistema di controllo remoto Applicazione I componenti del sistema Nea Smart si possono utilizzare per sistemi di riscaldamento e raffrescamento di superfici in ambienti chiusi. A Concetto di uniformità Il sistema Nea Smart R (versione wireless) e Nea Smart (versione via cavo) sono identici per quanto riguarda le funzioni di regolazione, il concetto di funzionamento e le procedure base di messa in servizio. Questa uniformazione offre vantaggi significativi nella progettazione e messa in servizio del sistema. 162 Caratteristiche del sistema Il sistema di regolazione Nea Smart è disponibile in due versioni: Nea Smart R: sistema wireless (230V) Nea Smart: sistema via cavo (24V) Entrambe le versioni disponibili – wireless o via cavo – sono adatte sia per nuove costruzioni che per ristrutturazioni. I cavi esistenti dei termostati ambiente tradizionali sono utilizzabili per la versione via cavo. Il sistema di regolazione Nea Smart si contraddistingue per l’installazione semplice e il comodo funzionamento. L’interfaccia Ethernet standard delle unità base permette di utilizzare e controllare il sistema tramite smartphone, tablet, laptop o PC sia dall’interno dell’abitazione che dall’esterno. Il sistema può essere ampliato mediante la connessione delle basi fino ad un massimo di 56 locali. 8.7.1 Componenti e struttura del sistema 8.7.1.1 Componenti del sistema wireless 8.7.1.3 Componenti del sistema via cavo - - Termostato ambiente D Nea Smart R (con display) Termostato ambiente Nea Smart R (con setpoint) Base Nea Smart R 230V Sensore remoto Nea Smart Azionatore 230V Antenna Nea Smart R Ripetitore Nea Smart R Termostato ambiente D Nea Smart (con display) Termostato ambiente Nea Smart (con setpoint) Base Nea Smart Sensore remoto Nea Smart Azionatore 24V 8.7.1.2 Struttura del sistema Nea Smart R – sistema wireless 8.7.1.4 Struttura del sistema Nea Smart – sistema via cavo Fig. 8-6 Fig. 8-7 Struttura del sistema di regolazione Nea Smart R 1 2 3 4 5 6 Termostato ambiente D Nea Smart R Termostato ambiente Nea Smart R Base Nea Smart R 230V Azionatore 230V Sensore remoto Nea Smart Collegamento Ethernet I termostati ambiente Nea Smart R sono facilmente regolabili mediante i canali della base Nea Smart R 230V. È possibile integrare i termostati ambiente Nea Smart R con sensore a distanza per il monitoraggio della temperatura del pavimento (opzionale). Gli azionatori elettrotermici si collegano alla base Nea Smart R. L’interfaccia Ethernet standard può essere collegata al router o direttamente a laptop o PC. Struttura del sistema di regolazione Nea Smart 1 2 3 4 5 6 Termostato ambiente D Nea Smart Termostato ambiente Nea Smart Base Nea Smart R 24V Azionatore 24V Sensore remoto Nea Smart Collegamento Ethernet I termostati ambiente Nea Smart si collegano alla porta di comunicazione della base Nea Smart 24V mediante una linea a 2 fili. In questo caso, è possibile scegliere liberamente il cablaggio, potendo generalmente utilizzare le linee esistenti. Tutte le altre caratteristiche e proprietà del sistema sono identiche a quelle del sistema Nea Smart R. 163 8.7.2 Descrizione dei componenti A Tutti i termostati ambiente descritti di seguito sono disponibili sia per il sistema wireless (Nea Smart R) che per il sistema via cavo (Nea Smart). 8.7.2.1 Termostato ambiente D Nea Smart (R) Fig. 8-8 Termostato D Nea Smart R / Termostato D Nea Smart - Involucro piatto installabile su scatola tonda da incasso o direttamente a muro - Ampio display (60 x 40 mm) retroilluminato su termostati D Nea Smart - Indicatore di stato a chiari simboli - Comando mediante manopola tasto - Temperatura di setpoint impostabile a intervalli di 0,2°C - Sensore remoto collegabile per il monitoraggio della temperatura del pavimento, la regolazione della temperatura ambiente e il controllo del punto di rugiada - Range di settaggio configurabile, temperatura di riduzione impostabile - Selezione di diversi modi operativi: Automatico, Normale, Ridotto e OFF opzionale (protezione antigelo) - I tasti possono essere bloccati 8.7.2.2 Termostato ambiente Nea Smart (R) Fig. 8-9 Termostato R Nea Smart / Nea Smart Termostato - Involucro piatto installabile su scatola tonda da incasso o direttamente a muro - Regolazione del setpoint - Temperatura di riduzione impostabile 164 8.7.2.3 Funzioni principali dei termostati ambiente D Nea Smart (R) / termostati ambiente Nea Smart (R) Riscaldamento Raffrescamento Setpoint provvisto di pianificazione Nea Smart (R) Base Display con indicatore di durata della temperatura ambiente, ora di sistema e stato operativo Comando mediante tasto manopola Setpoint / operazione di bloccaggio Sensore remoto collegabile Funzione protezione antigelo e protezione della valvola integrata Modalità Party e Vacanza impostabili sul dispositivo Termostati D Nea Smart (R) 9 9 Termostati Nea Smart (R) 9 9 9 *) 9 – 9 9 9 – – – 9 9 9 – 9 Funzione inclusa – Funzione non inclusa *) Nella versione sprovvista di display, l’attivazione della modalità di risparmio energetico è attivabile tramite la programmazione dell’orario. Il punto di regolazione per la modalità di risparmio energetico avviene ad una distanza configurabile dal setpoint impostato sul regolatore. 8.7.2.4 Specifiche tecniche termostati Nea Smart Termostati Termostati Nea Smart R Nea Smart Involucro bianco segnale (RAL 9003); Colore Schermo display (termostato D) nero, Involucro posteriore grigio nerastro (RAL 7021) ABS (involucro, base, manopola) Materiale PMMA (pannello del termostato D) 2 batterie alcaline LR03 AAA, 24V mediante linea Alimentazione durata della vita bus, protetto da inversione della batteria >2 anni di polarità Grado/Classe di protezione IP20 / III Tecnologia bus, Tecnologia wireless protetto da inversione Comunicazione 868 MHz, ca. di polarità bus a 2 fili, 25 m di portata in edifici lunghezza linea max. 500 m Larghezza x Altezza Termostato D: 86 x 86 x 26,5 mm x Profondità Termostato: 86 x 86 x 25,5 mm Dimensioni display Range di visibilità del display: (Termostato D) H x L: 40 x 60 mm Termostato D: da 5 a 30 °C Range di settaggio Termostato: da 10 a 28 °C Temperatura ambiente 0...50 °C Range umidità ambiente da 5 a 80%, non condensa Ambito di utilizzo in locali chiusi 8.7.2.5 Sensore remoto Nea Smart 8.7.2.6 Azionatore elettrotermico 230V / 24V Fig. 8-10 Fig. 8-11 Sensore remoto Nea Smart Ai termostati ambiente Nea Smart con display – termostati D Nea Smart e termostati D Nea Smart R – è possibile collegare il sensore remoto Nea Smart. Il sensore è configurabile come sensore di temperatura del pavimento o sensore di temperatura dell’ambiente. Come sensore di temperatura del pavimento può essere utilizzato per la conservazione della temperatura minima del pavimento in modalità riscaldamento. Se configurato come sensore di temperatura dell’ambiente, sostituisce il sensore integrato nel sistema di regolazione della temperatura ambiente, permettendo di installare il sistema di regolazione della temperatura ambiente in un altro locale. Ingresso del termostato D Nea Smart (R) può essere utilizzato anche per collegare il contatto libero da potenziale di un rilevatore del punto di rugiada. Collegando il contatto, viene attivato l’allarme del punto di rugiada e il sistema di raffrescamento della zona controllata dal termostato viene arrestato. Dati tecnici sensore remoto Nea Smart Lunghezza Diametro sensore Range temperatura utilizzo Grado di protezione Azionatore elettrotermico Gli azionatori elettrotermici REHAU a 230V vengono utilizzati per il sistema Nea Smart R (versione wireless), mentre gli azionatori REHAU a 24V vengono utilizzati per il sistema Nea Smart (versione via cavo). Caratteristiche: - Azionatore elettrotermico, normalmente chiuso - Efficienza energetica - Montaggio semplice - Possibilità di installazione a testa in giù - “Funzione First Open” per modalità di riscaldamento di superficie in fase di costruzione (prima del montaggio del termostato) - Possibilità di adattarsi a differenti valvole e collettori - Grado di protezione IP54 - Disponibile in versione 24V o 230V 3m 5 mm 0...50 °C IP67 165 8.7.2.7 Base Nea Smart R 230V / Base Nea Smart 24V Fig. 8-12 Base Nea Smart R 230V - Possibilità di connettere un massimo di 8 termostati Nea Smart R e Nea Smart - Controllo di 12 azionatori elettrotermici 24V (Base Nea Smart) e 12 azionatori elettrotermici 230V (Base Nea Smart R) - Installazione ed uso semplici ed intuitivi - Interfaccia Ethernet standard per l’integrazione del sistema nella rete domestica - Funzione Smart Start per l’ottimizzazione continuata del punto di inizio del riscaldamento dopo la fase di riduzione - Possibilità di ampliamento del sistema fino ad un massimo di altre 6 stazioni base via radio (solo in versione wireless) o tecnologia sistema bus - Collegamenti per pompa, termostato di limitazione temperatura e rilevatore del punto di rugiada - Morsettiera senza viti di fissaggio con sistema di collegamento a morsetto/spina - Fissaggio su barra DIN 166 Fig. 8-13 Base Nea Smart R 24V Funzionamento La base Nea Smart R 230V (versione wireless) e la base Nea Smart 24V (versione via cavo) sono le unità centrali e intelligenti, a cui è possibile connettere un massimo di 8 termostati. Alle basi si collegano gli azionatori REHAU per le valvole del collettore per impianti di riscaldamento. Le basi permettono la connessione alla pompa del circuito di riscaldamento, i generatori di calore e di freddo, il termostato di limitazione temperatura e il rilevatore del punto di rugiada. Mediante l’ingresso/la funzione CO è possibile selezionare la modalità "riscaldamento" o "raffrescamento". La configurazione della base si effettua mediante il display (per i termostati che ne sono dotati) così come, l’interfaccia Ethernet standard viene collegata ad un computer portatile o tramite connessione della base al router via LAN o WLAN nella rete domestica. Ampliamento del sistema mediante unità Slave È possibile collegare un massimo di 7 basi mediante sistema bus o a scelta nella versione wireless anche senza cavi. A Ogni base dispone di un server web dedicato. La scelta della base per l’accesso a Internet (accesso remoto) è possibile mediante l’inserimento di una password protetta sul portale REHAU. All’interno di un sistema vengono scambiate le informazioni generali: - Modalità di funzionamento “riscaldamento” o “raffrescamento” - Attivazione pompa del circuito di riscaldamento - Attivazione generatore di calore Fig. 8-14 Sistema con 4 basi complessivamente, collegamento delle basi mediante sistema bus (1), allacciamento delle basi al router mediante cavi di rete (2) Specifiche tecniche generali della base Nea Smart R 230V e della base Nea Smart 24V Base Nea Smart R 230V Comunicazione con i termostati Nea Smart Numero di termostati per base Numero di azionatori per base Possibilità di connessione azionatori Max. carico nominale di tutti gli azionatori Tensione operativa in scarica Messa in sicurezza Classe di protezione Grado di protezione Temperatura ambiente consentita Temperatura di conservazione consentita Umidità ambiente Larghezza x Altezza x Profondità Ambito di utilizzo Tab. 8-1 Base Nea Smart 24V Wireless, banda SRD a 868 MHz Bus a 2 fili, protetto da inversione di polarità 8 12 azionatori 230V 12 azionatori 24V 4 x 2 azionatori/canale, 4 x 1 azionatori/canale 24W 2,4W 1,4W T4AH, 5 x 20 mm T2A, 5 x 20 mm II IP20 da 0 °C a 60 °C da -25 °C a 70 °C da 5 a 80 %, non condensa 290 x 52 x 75 mm 370 x 52 x 75 mm In locali chiusi Specifiche tecniche della base Nea Smart R 230V e della base Nea Smart 24V 167 8.7.3 Indicazioni per la progettazione 8.7.3.1 Nea Smart (sistema via cavo, tecnica bus) A Il sistema Nea Smart via cavo richiede solo una linea a 2 fili per la comunicazione del termostato Nea con la base Nea Smart. È possibile scegliere qualunque topologia (eccetto quella ad anello). La polarità non interferisce nella connessione del termostato ambiente. Linee consigliate: Da basi Nea Smart a termostati Nea Smart: Linea consigliata: I (Y) St Y 2 x 2 x 0,8 mm consentita anche: Linea esistente con almeno 2 fili purché nel rispetto delle specifiche norme e regolamentazioni nazionali! Da basi Nea Smart a basi Nea Smart: Linea da usare: I (Y) St Y 2 x 2 x 0,8 mm Collegare lo schermo su entrambi i lati con la massa del dispositivo (GND) Da basi Nea Smart a Router: Cavo di rete Utilizzo di linee esistenti (ristrutturazione) In caso di utilizzo del cablaggio esistente di un termostato ambiente a 24V o 230V installato precedentemente, è assolutamente fondamentale assicurarsi che le linee esistenti vengano conseguentemente scollegate dall’alimentazione elettrica. Non è consentito portare in una linea una tensione di alimentazione di 230V e 24V. B 8.7.3.2 Nea Smart R (sistema wireless, tecnica radio) L’intercollegamento delle basi Nea Smart R è possibile in modalità wireless o mediante una linea di comunicazione come nella versione via cavo. Se si prevedono difficoltà relative al raggio di copertura, è consigliabile optare per la versione via cavo. È possibile che talune condizioni di costruzione sfavorevoli determinino una riduzione del raggio di copertura dei componenti radio previsto di 25 m. A Per rilevare la formazione di condensa nella modalità di raffreddamento, occorre considerare l’applicazione di rilevatori del punto di rugiada nei punti critici dell’impianto. 168 Fig. 8-15 Topologia lineare Fig. 8-16 Topologia a stella Fig. 8-17 Topologia ad albero Fig. 8-18 Topologia mista 8.7.3.3 Scambio di dati in un sistema multibase 8.7.3.4 Possibilità di collegamento alle basi Uscite: - Circuito di riscaldamento Per il circuito di riscaldamento è disponibile un contatto libero da potenziale. Nella configurazione si possono impostare: - Pompa ad elevata efficienza o standard - Circuito di riscaldamento per l’intero impianto (generale) o locale (ad un distributore) - Tempi di durata - Funzione di protezione delle pompe Fig. 8-19 Scambio di dati tra Master e Slave La base cosiddetta Master viene impostata dalla configurazione. Essa trasmette la modalità di funzionamento riscaldamento/raffrescamento (1) a tutte le basi Slave collegate. Essa riceve ed elabora i segnali di richiesta dalle basi Slave per il regolatore delle pompe e del generatore di calore e di freddo (2). - Generatore di calore/Generatore di freddo/Funzione pilota CO Contatto libero da potenziale. È possibile configurare lo sfasamento temporale e il tempo di coda del generatore di calore e di freddo. L’uscita del generatore di caldo/di freddo nel Master viene attivata in ciascun regolatore di calore e di freddo presente nell’intero impianto. L’uscita del generatore di calore/di freddo nelle basi Slave si attiva soltanto tramite comando su questa unità (generatore di calore/di freddo locale, decentrato). L’uscita può essere definita anche come segnale di commutazione caldo/freddo per altri dispositivi (funzione pilota). Ingressi: - Termostato di limitazione temperatura All’attivazione del termostato di limitazione temperatura, vengono chiuse tutte le valvole del collettore per impianti di riscaldamento collegati alle relative basi. - Timer esterno (ECO) Ingresso libero da potenziale. Mediante la chiusura di un contatto libero da potenziale, tutti i locali delle rispettive basi non controllati da un programma temporale interno vengono portati al modo ridotto. - Rilevatore del punto di rugiada Ingresso libero da potenziale. Mediante la chiusura di un contatto libero da potenziale, si attiva l’allarme di condensazione e tutte le valvole del collettore per impianti di riscaldamento collegate alle relative basi vengono chiuse. - Segnale di commutazione Riscaldamento/Raffrescamento (CO) Ingresso libero da potenziale nel Master. Il segnale commuta l’intero sistema in modalità “Raffrescamento”: - Tutte le basi Nea Smart collegate vengono commutate nella stessa modalità. 169 8.7.4 Installazione B L’impianto elettrico deve essere realizzato in conformità con le normative nazionali vigenti e con l’azienda elettrica locale di distribuzione dell’energia. Queste istruzioni richiedono una speciale competenza e abilitazione che corrisponda ad una delle seguenti professioni: installatori elettrici o ingegneri elettrici, in accordo con le norme internazionali e le equivalenti professioni del quadro normativo nazionale. - L’installazione del termostato può essere effettuata su scatole di derivazione da incasso a norma DIN 49073 o direttamente su muro. - La manutenzione delle basi Nea Smart deve avvenire in piena sicurezza personale. Posizione di installazione Per garantire un funzionamento privo di problemi ed un controllo efficace, il termostato ambiente Nea Smart deve essere montato ad una distanza di 130 cm dal pavimento in una zona priva di correnti d’aria. - Si prega di non installare il termostato vicino a fonti di calore, dietro a tende, né esposto alla luce diretta del sole, in zone con alti livelli di umidità. - Non posizionare il termostato su una parete esterna. - Per il cavo di collegamento del sensore remoto viene fornito un cavo specifico. La posizione del sensore deve essere tale da garantire un buono scambio termico tra il sensore e l’elemento da controllare. A I n caso di montaggio diretto a muro, si prega di notare che il cavo di collegamento passa a 10 mm dal punto centrale del termostato ambiente. I manuali di montaggio dei termostati ambiente e delle basi Nea Smart sono disponibili con le istruzioni per l’uso contenute nella confezione e sul sito www.rehau.it. 8.7.5 Messa in funzione e test di funzionamento La messa in funzione si compone dei seguenti passaggi: 1. Test di funzionamento e sblocco dell’azionatore 2. Assegnazione (Pairing) del termostato ambiente 3. Opzionale: Assegnazione di altre basi Nea Smart 4. Opzionale: Collegamento delle basi alla rete domestica A La procedura per la messa in funzione è identica per entrambe le versioni Nea Smart, wireless e via cavo. Per sbloccare la funzione First Open dell’azionatore, tutte le uscite delle basi Nea Smart vengono attivate dopo l’applicazione della tensione di esercizio per un periodo di tempo impostabile. Durante questo periodo, è già possibile l’assegnazione delle singole zone nel termostato. Per una più facile verifica dell’assegnazione del termostato, nei primi 30 minuti successivi all’accensione le basi si trovano nella “modalità installazione”. In questa modalità le basi reagiscono istantaneamente ai cambiamenti del setpoint nel termostato ai fini di un’immediata rilevazione dell’assegnazione mediante canale. Tale modalità può essere avviata anche mediante una verifica successiva del sistema spegnendo brevemente la tensione di esercizio. Fig. 8-20 170 Posizioni di installazione del termostato ambiente non idonee 8.7.6 Utilizzo dell’interfaccia integrata Il sistema Nea Smart può essere utilizzato e controllato mediante qualsiasi dispositivo collegabile ad internet (PC, laptop, tablet, smartphone). L’utente può, dunque, decidere se integrare il sistema esclusivamente nella rete domestica, impedendone l’accesso dall’esterno dell’abitazione, oppure con accesso via internet, e quindi da ogni parte del mondo. L’accesso al sistema via internet è reso sicuro grazie al server REHAU e protetto dall’inserimento di Username (nome utente) e Password. Per permettere l’accesso dall’interno dell’abitazione, occorre soltanto stabilire una connessione di rete tra la base Nea Smart e il router, senza ulteriori interventi sulla base. Sulla pagina di configurazione del router si può leggere l’indirizzo IP che il router ha assegnato alla base Nea Smart. A In assenza di un cavo di rete nel punto di installazione della base Nea Smart con il router, è tranquillamente possibile creare una connessione mediante i componenti disponibili in commercio, che comunicano tramite la linea di corrente esistente o WLAN. Per l’attivazione dell’accesso remoto alle basi Nea Smart, sono necessarie soltanto delle semplici operazioni sulla pagina del sistema della base Nea Smart e la registrazione sul server REHAU. L’accesso al sistema dall’esterno della rete domestica è possibile anche tramite il Vostro fornitore di energia, al fine di individuare l’origine di un errore in caso di problemi. Fig. 8-22 Controllo dei locali su smartphone Per ogni locale è possibile impostare via smartphone la temperatura desiderata, la modalità di funzionamento e il programma di durata. Legenda dei simboli: modalità programmata (attualmente attivo) Schermate e uso via internet modalità comfort, modalità diurna Accesso da smartphone Il server della base Nea Smart è in grado di rilevare quando si effettua l’accesso da smartphone, in modo da ottimizzare la modalità di visualizzazione. La schermata di accesso mostra la panoramica dei locali esistenti con l’attuale temperatura ambiente. Qualora il sistema sia in modo Vacanza, è possibile disabilitare tale modalità. modalità ridotta, modalità notturna Accesso da tablet, PC e laptop Tutti i siti qui menzionati sono accessibili via smartphone. A La schermata di riepilogo mostra lo stato attuale della base Nea Smart. In questo esempio, alla base è stato assegnato il nome “piano terra”. Fig. 8-21 Selezione dei locali su smartphone Fig. 8-23 Pagina di riepilogo 171 Nella schermata “piano terra” vengono mostrati i termostati presenti con le rispettive temperature attuali e desiderate, oltre al programma di durata definito. Tali parametri sono modificabili. Nella versione wireless vengono mostrati anche lo stato della batteria e la potenza di connessione. Nell’opzione menù “Programma/Vacanza” è possibile modificare i 4 programmi esistenti. Nell’esempio seguente è stato programmato il modo Vacanza dal 30.03.2015 al 08.04.2015. Fig. 8-24 Fig. 8-26 Schermata dei locali Nell’opzione del menù “Setup locale”, vengono definiti i valori della temperatura per ogni programma per le modalità Riscaldamento e Raffrescamento, così come la modalità Comfort (diurna) e il modo ridotto (notturna). In “Attiva modi” è possibile impostare l’attivazione nel locale di riscaldamento/raffrescamento o solo riscaldamento. Fig. 8-25 172 Setup dei locali Programma/Vacanza 8.8 Fig. 8-27 Sistema di regolazione radiante Nea Termostato ambiente Nea Z - - Design sviluppato da REHAU - Display LCD retroilluminato Facilità d’utilizzo Installazione semplificata Elevato comfort Disponibile in versione 24V e 230V 8.8.1 - Componenti del sistema Nea Termostato ambiente Nea H, Nea HT Distributore di regolazione Nea H (versione riscaldamento) Modulo Timer Nea Azionatori elettrotermici a 2 fili Azionatori elettrotermici a 4 fili con microinterruttore di fine corsa Termostato Nea - Involucro piatto installabile su scatola tonda, da incasso 502 o direttamente a muro. - Display retroilluminato. - Indicazione su display della modalità di funzionamento. - Comando tramite l’utilizzo di 3 tasti - Temperatura di setpoint impostabile a intervalli di 0,5°C. - Range di settaggio da 0°C a 37°C, temperatura di riduzione (Modo Ridotto) impostabile. - Al massimo 5 azionatori elettrotermici possono essere comandati da un termostato Nea. - Selezione di diversi modi operativi: Automatico, Normale, Ridotto e OFF. - I tasti possono essere bloccati. Funzioni principali dei termostati ambiente Nea Modalità riscaldamento Riduzione della temperatura ambiente (Modo Ridotto) tramite timer integrato Riduzione della temperatura ambiente (Modo Ridotto) tramite Modulo timer Nea Visualizzazione temperatura ambiente Visualizzazione data e ora Impostazione di 3 timer giornalieri Modalità Party e Vacanza Protezione antigelo e protezione azionatori Nea H - Nea HT Struttura del sistema Specifiche tecniche del termostato Nea Colore Alimentazione Assorbimento massimo Fig. 8-28 Componenti del sistema di regolazione Nea 230V: Termostato ambiente Nea Modulo timer Nea Distributore di regolazione Nea Azionatore Nea Il termostato ambiente Nea e gli azionatori elettrotermici sono collegati al distributore di regolazione Nea. Ad un distributore di regolazione si possono collegare fino a 12 azionatori elettrotermici controllati da 6 termostati ambiente Nea. Il Modulo timer Nea può essere utilizzato per controllare dall’esterno il passaggio dei termostati ambiente Nea al Modo Ridotto (riduzione impostabile della temperatura ambiente). A Applicazione I componenti del sistema Nea si possono utilizzare per sistemi di riscaldamento radiante in ambienti chiusi. Fusibile Classif. secondo protezione contro scosse elettriche N° max azionatori elettrotermici collegabili Grado di protezione Protezione antigelo Dimensioni frontali Dimensioni posteriori Spessore Temperatura di stoccaggio Condizioni di esercizio Impiego Nea 230 V Nea 24 V Coperchio frontale bianco (RAL 9016) involucro posteriore grigio antracite (RAL 7016) 230 V AC ±10 24 V AC -10 % % / +20 % 0,2 A (carico 1 A (carico resistivo) resistivo) T 0,63 A T1A Classe II Classe III 5 azionatori elettrotermici REHAU IP 30 5 °C 88 x 88 mm 75 x 75 mm 26 mm Da -20 °C a +60 °C Da 0 °C a +50 °C In ambienti chiusi 173 Distributore di regolazione Nea Fig. 8-29 Specifiche tecniche dei distributori di regolazione Distributore di regolazione Nea 230 V Tipo Distributore di regolazione Nea H 230 V Distributore di regolazione Nea H 230 V1) Distributore di regolazione Nea H 24 V Distributore di regolazione Nea H 24 V1) Modalità di funzionamento Riscaldamento Fusibile integrato T4AH Riscaldamento T4AH Riscaldamento T2A Riscaldamento T2A 1) senza modulo pompa integrato Tab. 8-2 Versioni Z - - Per la connessione di un massimo di 6 termostati Nea e 12 azionatori elettrotermici da 230 V AC o 24 V AC Morsettiera senza viti di fissaggio con sistema di collegamento a morsetto/spina Disponibile anche con modulo pompa integrato Per fissaggio su guide standard o fissaggio a parete in armadio di distribuzione Possibilità di impostare il Modo Ridotto dall’esterno per 2 programmi di riscaldamento con timer esterno Antistrappo integrato Morsetti disposti in modo chiaro e visibile. Distributore di Distributore di regolazione Nea H regolazione Nea H 230 V 24 V Colore Involucro posteriore: grigio scuro simile a RAL 7021; Coperchio frontale: grigio simile a RAL 7035 Alimentazione 230 V AC 24 V AC *) Corrente di attivazione Potenziale libero, relè, 230 V AC: 5A; per relè pompa **) 24 V DC: 1A Fusibile T4AH T2A Classif. secondo protezione Classe II Classe III contro scosse elettriche Numero max. di termostati 6 Numero max di azionatori 12 azionatori elettrotermici elettrotermici 2 Numero di terminali per i programmi orari ***) Grado di protezione IP 20 Protezione antigelo 5 °C Dimensioni, A x L x P 74 mm x 300 mm x 40 mm Temperatura ambiente 0 – 60 °C Umidità relativa Max. 80%, non-condensante Impiego In ambienti chiusi *) Necessario un trasformatore a 24 V opportunamente dimensionato. ** Solo nella versione con modulo pompa. ***) Richiesto modulo Timer Nea. Modulo Timer Nea Fig. 8-30 Modulo Timer Nea La funzione di timer è integrata all’interno di Nea HT. I termostati H, HT possono essere attivati anche dall’esterno attraverso il Modulo Timer Nea. Il Modulo Timer permette il controllo centralizzato settimanale del Modo Ridotto per tutti i termostati ambiente collegati al distributore di regolazione. Ogni termostato ambiente Nea può essere assegnato ad uno dei due programmi settimanali del Modulo Timer. Specifiche tecniche Modulo Timer Nea Alimentazione Intervalli memorizzabili Carica di riserva 174 230 V AC 84 10 anni Azionatori elettrotermici a 2 fili Azionatori elettrotermici a 4 fili con microinterruttore di fine corsa Z Z - - - - Azionatore elettrotermico, normalmente chiuso - Visualizzazione dello stato di apertura Facilità di installazione Funzione di prima apertura per avviare il circuito radiante in fase di costruzione (prima dell’installazione del regolatore) Possibilità di adattarsi a differenti valvole e collettori Disponibile in versione 24 V o 230 V Specifiche tecniche Alimentazione Corrente di attivazione Tensione operativa Versione Ciclo di apertura/ chiusura Corsa azionatore Forza azionatore Temperatura operativa Grado di protezione/ classe Cavo Dimensioni - - Azionatore elettrotermico con microinterruttore di fine corsa, normalmente chiuso Visualizzazione dello stato di apertura: led verde > azionatore alimentato; led blu > aperto Facilità di installazione Possibilità di adattarsi a differenti valvole e collettori Grado di protezione IP 54 Disponibile in versione 24 V o 230 V Specifiche tecniche Versione 230 V Versione 24 V 230 V, AC +10%... 24 V, AC, +20% … -10%, 50/60 Hz -10%, 0 - 60 Hz 300 mA per max. 250 mA per max. 200 ms 2 min 1,8 W Normalmente chiusa (NC) circa 3 min 3,5 mm 100 N ±5 % Da 0°C a 50°C IP 54/ Classe II 2 x 0,5 mm², lunghezza 1 m 50 x 51 x 38 mm (L x A x P) Alimentazione Corrente di attivazione Tensione operativa Versione Ciclo di apertura/ chiusura Corsa azionatore Forza azionatore Temperatura operativa Grado di protezione/classe Cavo Dimensioni Versione 230 V Versione 24 V 230 V, AC +10%... 24 V, AC, +20% … -15%, 50/60 Hz -15%, 0 - 60 Hz 300 mA per max. 250 mA per max. 200 ms 2 min 1,8 W Normalmente chiusa (NC) con microinterruttore di fine corsa circa 75 sec Circa 3 min 3,5 mm 100 N ±5 % Da 0°C a 50°C IP 54/ Classe II 4 x 0,5 mm², lunghezza 1 m 50 x 51 x 38 mm (L x A x P) 175 8.8.2 Cablaggio A A seconda del tipo di termostato e delle funzioni desiderate, è necessario utilizzare dei cavi con il seguente numero di fili: Senza timer esterno Con timer esterno Riscaldamento H 3 4 HT 3 4 Si noti che con l’utilizzo di un cavo con conduttore di protezione PE di messa a terra, il cavo di protezione (giallo/verde) può essere utilizzato solo per la messa a terra! Quando si collega il termostato Nea, il conduttore di protezione non deve essere utilizzato. - Si prega di non installare il termostato vicino a fonti di calore, dietro a tende e esposto alla luce diretta del sole, in zone con alti livelli di umidità. - Non posizionare il termostato su una parete esterna (chiusura verticale). - Per il cavo di collegamento del sensore remoto, viene fornito un cavo specifico. La posizione del sensore deve essere tale da garantire un buono scambio termico tra il sensore e l’elemento da controllare. A In caso di montaggio diretto a muro, si prega di notare che il cavo di collegamento passa a 19 mm dal punto centrale del termostato ambiente. 8.8.3 Possibili schemi di applicazione Per il cablaggio dei termostati Nea H e HT è raccomandato un cavo a 4 fili (un conduttore è destinato all’eventuale segnale di un timer esterno). Cavi e sezioni consigliati 24 V / 230 V In alternativa per 24 V1) Nea H / Nea HT NYM-O 4x1,5 Cavo a 4 fili Sezione almeno 1 mm² (fino a 40 m) Sezione almeno 1,5 mm² (fino a 70 m) 1) Si consiglia di utilizzare per il sistema a 24V i fili a conduttore rigido perché possono essere collegati senza capicorda direttamente alla morsettiera. - L’installazione del termostato può essere effettuata su scatole di derivazione da incasso a norma DIN 49073 o direttamente sul muro. - Deve essere previsto un fusibile dedicato al solo distributore di regolazione. - Per installazioni in bagni o ambiente simili, (come riportato nella DIN VDE 100 foglio 701) si dovrebbe preferibilmente utilizzare un sistema a 24V. Posizione di installazione Per garantire un funzionamento privo di problemi e un controllo efficace, il termostato ambiente Nea deve essere montato a una distanza di 130 cm dal pavimento in una zona priva di correnti d’aria. 130cm 176 Fig. 8-31 Componenti del sistema di regolazione Nea 230 V 1 3 2 4 Termostato Nea Azionatori elettrotermici Distributore di regolazione Nea Modulo Timer Nea Il termostato Nea, gli azionamenti termici e il Modulo Timer Nea (opzionale) sono collegati al distributore di regolazione Nea. Il distributore di regolazione Nea rende possibile un cablaggio del sistema sicuro e ben visibile nell’armadio dei collettori. Al distributore di regolazione possono essere collegati fino a 6 termostati e 12 azionatori. Per il controllo centralizzato del passaggio al Modo Ridotto, può essere utilizzato il Modulo Timer esterno (opzionale). 8.9 Sistema di regolazione RAUMATIC HC BUS Z - Adatto a tutti i sistemi radianti di riscaldamento/raffrescamento e relative combinazioni - Adatto per applicazioni residenziali e commerciali - Struttura modulare, flessibile ed espandibile - Controlla fino a 500 ambienti, fino a 50 temperature di mandata - La tecnologia Bus garantisce velocità di installazione e cablaggio - Garantisce un elevato comfort tramite: - una modalità di funzionamento totalmente automatica - integrazione di deumidificatori e fan coil - controllo delle temperature nei sistemi di riscaldamento e/o raffrescamento radiante (pavimento, parete, soffitto) - Alta efficienza energetica tramite autoregolazione delle fasi di riscaldamento e raffrescamento - Facile configurazione e pratico utilizzo - Visualizzazione opzionale via browser Web - Disponibili schede di comunicazione per BMS (sistemi domotici) Applicazioni Il sistema di regolazione REHAU RAUMATIC HC BUS può essere utilizzato per i sistemi di riscaldamento e raffrescamento in edifici residenziali e commerciali (es. termoregolazione masse di cemento). Il sistema ha le seguenti funzioni: - 8.9.1 Componenti del sistema HC BUS Manager Fig. 8-32 HC BUS Manager HC BUS Manager è l’unità di controllo principale per un segmento dell’installazione. In ambito residenziale è sufficiente un solo segmento e quindi è necessario adottare un solo HC BUS Manager. Per impianti come grandi edifici per uffici o complessi alberghieri, il sistema può essere ampliato fino ad un massimo di 9 HC BUS Manager. HC BUS Room Unit Attivazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento Regolazione di umidità e temperatura Controllo delle temperature di mandata Richiesta di riscaldamento e raffrescamento a caldaia, chiller o pompa di calore. Descrizione del sistema RAUMATIC HC BUS è un sistema di regolazione basato sulla tecnologia Bus. Tutti i componenti sono connessi via Bus con una conseguente riduzione dell’impegno per il cablaggio in impianti di grandi dimensioni. Grazie alla sua struttura modulare, il sistema garantisce soluzioni convenienti sia per edifici residenziali che per uffici. Un HC BUS Manager controlla un segmento, che può essere composto da un massimo di 50 locali. Il numero massimo di ambienti configurabili dipende da quanti componenti addizionali sono installati, come ad esempio deumidificatori o fan coil. In grandi installazioni si possono aggiungere altri HC BUS Manager che funzionano come moduli Slave. Ogni modulo Slave addizionale aggiunge al sistema lo stesso numero di connessioni del HC BUS Manager. Il sistema è espandibile fino ad un massimo di 1 modulo Master e 9 moduli Slave. Fig. 8-33 HC BUS Room Unit HC BUS Room Unit è la sonda di temperatura ed umidità ambiente. Si può installare in ambienti riscaldati e/o raffrescati. Attraverso la manopola e il display retroilluminato, l’utente può modificare la temperatura ambiente fino alla successiva riattivazione di un programma giornaliero. Il tasto “mode” permette di passare dalla modalità “Normale” alla modalità “Ridotto”. Con il tasto “standby” si può disattivare temporaneamente il riscaldamento o il raffrescamento. Il tasto ventilazione” può attivare un fan coil/integrazione collegata a quel locale. Questa funzione si può associare, ad esempio, ad un deuclimatizzatore REHAU: la funzione integrazione può essere gestita in raffrescamento anche manualmente attraverso il tasto ventilazione. 177 Modulo di controllo HC BUS Manager I moduli di controllo HC BUS Manager possono essere utilizzati con due finalità: Modulo-V: con quattro contatti puliti per azionatori elettrotermici, deumidificatori, deuclimatizzatori e fan coil o valvole di zona. Modulo-FT: per il controllo completo di un circuito miscelato (consenso pompa, valvola miscelatrice e sonde di mandata e ritorno). Fig. 8-34 178 Schema del sistema e configurazione Bus Struttura del sistema Il sistema può controllare da 1 a 10 segmenti. Ciascun segmento è controllato da un 1 HC BUS Manager e dunque è un’unità operativa indipendente. Il HC BUS Manager del segmento 1 è considerato come modulo Master e quindi coordina il funzionamento dell’intero sistema. I segmenti opzionali dal 2 al 9 sono controllati dal HC BUS Manager e funzionano come moduli Slave. Struttura della linea Bus HC BUS Manager controlla i dispositivi “HC BUS Room Unit” e i “Moduli di controllo HC BUS Manager” (Modulo-V / Modulo-FT) attraverso una linea detta Field Bus. I HC BUS Manager comunicano attraverso una linea detta Master/Slave Bus. Il Master/Slave Bus è la linea di collegamento tra i differenti segmenti. Il seguente schema mostra una configurazione Bus con un modulo Slave (2 segmenti). 8.9.2 Funzionamento del sistema Indicazioni generali sul funzionamento del sistema Il sistema HC RAUMATIC BUS controlla tutti i componenti dell’impianto di raffrescamento e riscaldamento. Le seguenti funzioni sono previste dal sistema: - Controllo della temperatura di mandata di differenti sistemi - Controllo delle temperature degli ambienti - Gestione dei livelli di umidità con i deumidificatori - Controllo dei fan coil - Attivazione della caldaia e del chiller I setpoint delle temperature ambiente e dei programmi orari dei deumidificatori e dei fan coil sono controllati dai programmi orari. In modalità automatica, il sistema sceglie la modalità operativa (neutrale/riscaldamento/raffrescamento) valutando le condizioni ambientali. La modalità operativa può anche essere controllata manualmente dall’utente. V Bagni, cucine e ambienti simili non devono essere raffrescati. Dato che in questi ambienti l’umidità può aumentare velocemente, il rischio di condensa sulle superfici raffrescanti è alto. Questa indicazione deve essere osservata durante la fase di configurazione. 8.9.2.1 Selezione modalità operative Modalità automatica In questa modalità il sistema commuta automaticamente la modalità neutrale / riscaldamento / raffrescamento valutando le condizioni ambientali esterne. Modalità manuale Le modalità operative “Solo riscaldamento” e “Solo raffrescamento” funzionano semi-automaticamente. Il sistema attiva la modalità operativa quando le condizioni ambientali lo richiedono. In modalità “Riscaldamento manuale” e “Raffrescamento manuale” l’attivazione del sistema avviene indipendentemente dalle condizioni ambientali. La protezione antigelo, invece, è sempre garantita. 8.9.2.2 Controllo della temperatura di mandata La temperatura di mandata del primo circuito miscelato è controllata dal HC BUS Manager (Master o Slave). Ciascuna delle 4 ulteriori temperature di mandata può essere controllata da un Modulo-FT. Un HC BUS Manager può gestire un massimo di 5 temperature di mandata. Le modalità operative delle temperature di mandata possono essere configurate per ciascun sistema di riscaldamento e raffrescamento radiante: - a pavimento - a parete - a soffitto - termoregolazione di masse di cemento (BKT, TABS) Il circuito a bassa temperatura può essere configurato anche unicamente per la funzione di riscaldamento o per quella di raffrescamento. I circuiti miscelati sono attivati solamente quando uno dei locali collegati al circuito miscelato richiede energia per riscaldare o raffrescare. Modalità riscaldamento In modalità riscaldamento, il setpoint della temperatura di mandata è calcolato in base ad un parametro legato al circuito miscelato, alla temperatura esterna filtrata e all’influenza dei locali pilota è possibile personalizzare le curve climatiche. Modalità raffrescamento In modalità raffrescamento, il setpoint della temperatura di mandata è calcolato in base alla parametrizzazione del circuito e sul più alto punto di rugiada rilevato dalle sonde ambiente. E’ possibile personalizzare la parametrizzazione di ciascun circuito miscelato. 8.9.2.3 Controllo della temperatura dei locali I setpoint dei locali (in modo Normale o Ridotto) sono definiti e controllati separatamente attraverso i programmi orari settimanali. L’utente può cambiare manualmente la modalità operativa e i setpoint attraverso la manopola e i tasti del HC BUS Room Unit. Qualsiasi cambio di setpoint rimane valido fino alla successiva riattivazione di un programma orario. Riscaldamento e raffrescamento possono essere effettuati tramite differenti sistemi radianti nella stessa stanza. Per esempio, nella medesima stanza si possono gestire pavimento e parete radianti in riscaldamento/raffrescamento e soffitto radiante in raffrescamento. La modifica dei setpoint dalle HC BUS Room Unit può essere anche limitata ad un range o bloccata: ad esempio in uffici o camere da letto dei bambini. 179 8.9.2.4 Ottimizzazione della fase di avvio di riscaldamento/raffrescamento 8.9.2.7 Visualizzazione / controllo remoto La scheda opzionale HC BUS Web Card offre una comoda visualizzazione e regolazione del sistema via browser web con un PC o smartphone, direttamente dal interno dell’edificio o tramite controllo remoto. L’interfaccia grafica è già stata precaricata nella scheda. Attraverso questa opzione il proprietario della casa può controllare lo stato del sistema di riscaldamento e raffrescamento o attivare una modalità operativa in qualsiasi parte del mondo si trovi. La Web Card può essere utilizzata dalle società di manutenzione per controllare il funzionamento del sistema, analizzare i problemi riscontrati dall’utente e ottimizzare il funzionamento del sistema regolando i parametri. Attraverso la funzione di registrazione dei dati si può effettuare una dettagliata analisi del funzionamento del sistema. Sono disponibili anche la Serial Card e la KNX Card per l’interfaccia con i sistemi BMS (controllo domotico). Nei programmi orari settimanali l’utente specifica gli intervalli di attivazione per il modo Normale. Questo significa che l’utente non deve preoccuparsi del tempo richiesto dal sistema per passare dal modo Ridotto a quello Normale e quindi raggiungere le condizioni di comfort. Infatti il sistema determina, automaticamente per ciascuna stanza, il momento ideale di avvio della fase di riscaldamento o di raffrescamento per raggiungere il setpoint senza anticipi o ritardi. Il sistema ricalcola ogni giorno la durata di questa fase, adattando automaticamente il suo funzionamento alle condizioni ambientali. 8.9.2.5 Deumidificazione Ad ogni locale può essere assegnato un deumidificatore (oppure lo stesso deumidificatore può servire più locali). Il deumidificatore è attivato in base al livello di umidità relativa e al punto di rugiada, ma solamente quando i programmi orari lo consentono. La deumidificazione al di fuori dei programmi orari può essere configurata per una seconda soglia di umidità relativa. I Moduli-V gestiscono il funzionamento dei deumidificatori. 8.9.2.8 Limiti del sistema Si possono connettere fino a 9 HC BUS Manager (Slave) per controllare fino a 500 locali. Fino a 15 moduli di controllo possono comunicare con un HC BUS Manager. 8.9.2.6 Funzionamento dei fan coil/integrazione Considerando che: - i Moduli-V (responsabili del controllo degli azionatori elettrotermici) sono normalmente installati all’interno della cassetta del collettore. - ogni Modulo-V ha 4 uscite digitali. - ogni uscita digitale può controllare fino a 12 azionatori. elettrotermici da 24V a 230V. Il totale delle stanze che possono essere controllate può essere ridotto in base alla struttura dell’impianto. Ogni ambiente può essere dotato di fan coil. I fan coil possono essere impostati per: - riscaldamento - raffrescamento - riscaldamento e raffrescamento. I fan coil vengono attivati solo in modo “Normale”, quando la temperatura della stanza è al di fuori di una banda di tolleranza regolabile attorno alla temperatura di setpoint del medesimo locale. Con il tasto “Ventilazione” dei controller Room Unit, i fan coil possono essere attivati manualmente dall’utente anche quando la temperatura è al di fuori di una banda di tolleranza attorno al setpoint. Mentre il fan coil è attivato, il tasto “Ventilazione” permette di mantenere attiva la funzione per 30 minuti. I Moduli-V gestiscono il funzionamento dei fan coil. Esempio N° temperature di mandata Locali Deumidificatori Fan coil *) *) 180 1 1 50 0 0 2 1 44 8 0 3 1 36 8 8 L’esempio mostra alcune possibili configurazioni di un HC BUS Manager e 15 moduli di controllo. 4 1 30 0 30 I deumidificatori con funzione di raffrescamento integrativo sono considerati come fan coil 5 2 32 8 8 6 2 28 0 28 7 2 36 10 0 8 2 26 10 10 9 3 16 10 16 10 3 26 0 26 8.9.3 Sonde e accessori Sonda di temperatura esterna AT-HC Pozzetto ad immersione IS-HC Fig. 8-35 Fig. 8-37 Sonda di temperatura esterna AT-HC Una sonda di temperatura esterna è necessaria per il funzionamento del sistema. Il sensore deve essere connesso al HC BUS Manager che funziona da Master del sistema. La sonda non deve essere esposta direttamente al sole o ad altri fattori che ne influenzino il funzionamento. Pozzetto ad immersione IS-HC Per sonde di temperatura mandata / ritorno FRT-HC. Sonda di temperatura mandata / ritorno FRTC-HC (a contatto) Sonda di temperatura mandata / ritorno FRT-HC (a immersione) Fig. 8-38 Sonda di temperatura mandata / ritorno FRTC-HC Sensore di temperatura cavo NTC. Può essere installata a contatto del tubo di mandata/ritorno. Fig. 8-36 Sonda di temperatura mandata / ritorno FRT-HC Per ogni temperatura di mandata deve essere prevista una relativa sonda di controllo. Per migliorare il funzionamento, è raccomandata un’ulteriore sonda per la temperatura di ritorno. Per queste sonde è necessario un pozzetto ad immersione. A Le sonde di temperatura di ritorno possono essere utilizzate per controllare la temperatura degli elementi riscaldati/ raffrescati che sono alimentati dal sistema. Ogni Modulo-V può accogliere fino a 4 sonde di temperatura di ritorno. Per ogni sonda può essere definita una temperatura minima e massima per la modalità di riscaldamento e una temperatura minima per la modalità di raffrescamento. 181 Sonda di temperatura ambiente RT-HC / Sonda di temperatura e umidità ambiente HT-HC HC BUS Manager o ai Moduli V/FT. In presenza di condensa il contatto che normalmente è chiuso, viene rilasciato. Il raffrescamento del circuito associato viene fermato e viene attivato il deumidificatore(i) collegato a quel locale. La sua applicazione è consigliata in un sistema a soffitto o parete. Valvola miscelatrice a 3 vie MV Fig. 8-39 Sonda di temperatura e umidità ambiente HT-HC Le sonde di temperatura RT-HC possono essere utilizzate in combinazione con HC BUS Manager e Moduli-V al posto dei HC BUS Room Unit. Questa scelta ha senso per i locali dove non è necessario e non è richiesto modificare il setpoint della temperatura. Le sonde di temperatura ambiente RT-HC (senza sensore umidità) non dovrebbero essere usate in ambienti raffrescati. Le sonde di temperatura e umidità HT-HC possono essere utilizzate solo in combinazione con HC BUS Manager utilizzando gli schemi predefiniti. Display D-HC Fig. 8-42 Valvola miscelatrice a 3 vie MV Regola la temperatura di mandata attraverso la miscelazione con acqua proveniente dal circuito di ritorno. Fornita completa di attuatore elettrico alimentato a 24V CA/CC, con controllo 0-10V. Sono disponibili i seguenti diametri: - valvola miscelatrice a 3 vie MV 20 Diametro nominale DN 20, valore kvs 5,0 m³/h - valvola miscelatrice a 3 vie MV 25 Diametro nominale DN 25, valore kvs 6,5 m³/h Transformatori VA Fig. 8-40 Display D-HC Il display semigrafico D-HC è opzionale e può essere utilizzato in aggiunta al display integrato nel HC BUS Manager. Segnalatore di condensa TPW Per la scelta dei trasformatori di sicurezza 230 Vac / 24 Vac secondo la norma EN 61558, per l’alimentazione dei seguenti componenti: - HC BUS Manager 8VA - Modulo di controllo HC BUS Manager 8VA - HC BUS Room Unit nella linea Field Bus 2VA - Azionatori elettrotermici a 24V (circa 1,5VA ciascuno) A La tensione di alimentazione dei dispositivi di controllo deve essere indipendente dall’alimentazione dei dispositivi attivati direttamente dal sistema di regolazione, ad esempio gli azionatori elettrotermici. V La potenza richiesta deve essere calcolata con attenzione. Evitare il sovraccarico dell’alimentazione ammessa. Questa potrebbe causare danni irreversibili al trasformatore. Fig. 8-41 Segnalatore di condensa TPW Il segnalatore di condensa TPW è indispensabile per il rilevamento della condensa dei punti critici della tubatura. Al massimo 30 segnalatori di condensa possono essere connessi al 182 8.9.4 Installazione e configurazione del sistema 8.9.4.1 Installazione dei componenti 27,95 B V Durante l’installazione dei dispositivi, la tensione di alimentazione deve essere disattivata. Il corretto cablaggio e rispetto delle polarità deve essere controllato con attenzione prima della riattivazione della tensione di alimentazione. V La posizione dei componenti di controllo del sistema deve essere verificata in accordo con le norme sugli impianti elettrici vigenti nel luogo di installazione (a.e. norme UNI, CEI,..). I componenti elettrici devono essere protetti da interferenze esterne. L’alloggiamento deve essere tale da proteggere i dispositivi dal contatto con le persone, la penetrazione di oggetti solidi, polvere, umidità e acqua. I dispositivi HC BUS Manager e i Moduli di controllo HC BUS Manager devono essere montati in un apposito alloggiamento per componenti elettrici. Condizioni operative Non installare i componenti in ambienti con: - Umidità relativa superiore al 90% - Temperature superiori a 60°C o inferiori a -10°C - Vibrazioni o urti - Acqua - Atmosfere aggressive ed inquinanti - Gas esplosivi o infiammabili - Forti campi magnetici e/o radiofrequenze - Ampie e rapide variazioni di temperatura - Polvere HC BUS Manager Il HC BUS Manager è predisposto per il montaggio su barra DIN secondo la DIN 43880 e la CEI 50022. Quando il Bus Manager HC viene installato in un quadro con anta trasparente, può essere gestito in sicurezza con il display integrato senza dover utilizzare il display esterno D-HC. È richiesta una tensione di esercizio di 24 Vac. 74 46,98 SEZIONE B-B 86 L’installazione, la messa in funzione e la manutenzione di tutti i componenti del sistema di regolazione devono essere eseguite da professionisti qualificati. Durante l’installazione dei componenti, si prega di osservare le norme di posa, installazione, antinfortunistiche e di sicurezza nazionali e internazionali e le informazioni allegate ai prodotti. B 2,5 86 28 Fig. 8-43 Dimensioni del HC BUS Room Unit A Per evitare delle cadute di tensione di alimentazione è consigliato di connettere un alimentatore 24 Vac a metà percorso della linea Field Bus. Questa soluzione è consigliata quando sono presenti sulla stessa linea Bus di collegamento più di 10 HC BUS Room Unit e la linea è lunga più di 100 m. In installazioni meno estese è sufficiente alimentare le HC Room Unit dal punto iniziale della linea Field Bus. Modulo di controllo HC BUS Manager Durante l’avviamento del sistema i moduli di controllo possono essere configurati come: Modulo-V: Il Modulo di controllo HC BUS Manager, se utilizzato come Modulo-V, dovrebbe essere installato dentro o vicino all’armadio collettore. In questo modo il cablaggio per il controllo degli attuatori sui collettori è minimizzato. Alimentazione 24 Vac. Modulo-FT: Il Modulo di controllo, se utilizzato come Modulo-FT, può essere installato all’interno della stessa cassetta che ospita il HC Bus Manager. In alternativa, se il circuito miscelato da regolare è situato in un’altra zona dell’edificio, il Modulo-FT può essere alloggiato in un’altra cassetta. Non è necessario utilizzare un quadro con anta trasparente perché non sono vi sono operazioni da effettuare direttamente sul dispositivo. Alimentazione 24 Vac. HC BUS Room Unit La HC Bus Room Unit deve essere installata in una scatola elettrica a incasso con un diametro minimo di 65 mm e un interasse tra le viti di 60 mm. La scatola deve avere una profondità minima di 31 mm. In alternativa può essere utilizzata una scatola da incasso 502. 183 Schede di comunicazione 8.9.5 HC BUS Web card La HC BUS Web card è inserita nello slot “serial card 1”del HC BUS Manager. La Web Card può essere connessa punto a punto ad un PC oppure più comunemente ad un router. Senza ulteriori configurazioni, la Web Card può essere attivata dall’interno dell’edificio tramite un PC o uno smarthphone come se fosse una normale pagina web. Il router deve essere configurato per l’accesso remoto, inoltre deve essere utilizzato un servizio web per l’accesso alla Web Card da remoto con un nome fisso. KNX Card e Serial Card In alternativa alla HC BUS Web card è possibile utilizzare una di queste schede di comunicazione da inserire nello slot “serial card1”. Verificare la compatibilità delle schede REHAU prima di procedere con l’installazione. Il progetto domotico non è a carico di REHAU. 8.9.4.2 Configurazione del sistema Attraverso una procedura guidata è possibile agevolare l’installazione del sistema di regolazione. La configurazione Wizard guida l’utente attraverso le fasi dell’installazione. La configurazione è composta dalle seguenti fasi: - Selezione del tipo di applicazione o di uno schema predefinito - Controllo dei dispositivi hardware - Definizione della struttura del sistema - Definizione e test degli ingressi/uscite del HC BUS Manager - Definizione della struttura di controllo della temperatura e dell’umidità delle stanze - Definizione e test degli ingressi/uscite dei Moduli di controllo HC BUS Manager (Moduli-V, Moduli-FT) - Definizione dei locali - Test di funzionamento - Abilitazione del sistema Personalizzazione del sistema e delle funzioni Il sistema RAUMATIC HC BUS offre la possibilità di personalizzare una serie di parametri, timer e funzioni. Si prega di consultare i manuali presenti nel DVD allegato al HC BUS Manager. Funzione Temperatura del locale Temperatura di mandata (circuito miscelato) Deumidificatore Deuclimatizzatore**) Fan coil/integrazione *) V Si prega di osservare: La struttura modulare del sistema permette una grande flessibilità del sistema. La tecnologia Bus permette di collegare i componenti (e una fonte di alimentazione) in qualsiasi punto dell’impianto dove è presente una linea Bus. È ammessa una certa tolleranza al di fuori di queste caratteristiche contro le imprecisioni nella fase di progettazione. Tuttavia è necessaria una progettazione dettagliata della linea e dei cavi Bus per connettere le sonde. È importante definire con attenzione se il sistema può essere realizzato con un solo segmento oppure se è necessario un segmento aggiuntivo, controllato da un modulo Slave. Si raccomanda la seguente procedura per verificare la corretta progettazione. Procedura per la selezione dei componenti A) Definizione delle funzioni Il primo passo prevede la definizione del totale di - locali riscaldati e/o raffrescati - temperature di mandata (circuiti miscelati) - deumidificatori - fan coil/integrazioni alla deumidificazione controllati dal sistema di regolazione. B) Calcolo dei Moduli V/FT necessari Il secondo passo prevede il calcolo del totale dei Moduli di controllo (V/FT) richiesti per la regolazione del sistema. È importante collocare i Moduli-V nella cassetta dei collettori o nelle vicinanze per ridurre al minimo il cablaggio. In questa maniera è possibile ottimizzare l’uso delle uscite dei Moduli-V. In un segmento del sistema controllato da un HC BUS Manager è possibile gestire un massimo di 15 Moduli V/FT, per un totale di 60 uscite digitali attivabili. La seguente tabella mostra il numero di uscite richieste per ciascuna funzione. Esempio: 10 stanze, 2 temperature di mandata (la prima è controllata dal Master), 4 deumidificatori, 2 fan coil Numero di uscite = 10 x 1 [stanze] + 1 x 4 [Moduli-FT] + 4 x 2 [deum.] + 2 x 1 [fan coil] = 10 + 4 + 8 + 2 = 24 24 uscite possono essere (teoricamente) gestite da 6 Moduli. V Se si utilizzano dei fan coil per deumidificare, bisogna prevedere due uscite e configurarli in avviamento come deumidificatori. Uscite utilizzate 1 Commento Prevedere 1 uscita per ciascun sistema presente nel locale (ad esempio riscaldamento a pavimento e raffrescamento a soffitto) *) Nessuna per la 1° temperatura di manda- La prima temperatura di mandata può essere controllata ta, 4 per le temperature addizionali dal HC BUS Manager/Slave. Ulteriori temperature di mandata, fino a 4, sono controllate dai Moduli-FT. 2 Entrambe le uscite devono essere collegate allo stesso Modulo-V. 3 Le uscite devono essere collegate allo stesso Modulo-V 1 Quando un locale è gestito da più di un sistema radiante, si deve prevedere 1 uscita per ciascun sistema presente. Quando uno stesso sistema è alimentato da più di un collettore (esempio grandi ambienti) allora serve un Modulo-V per ciascun collettore. Se ho riscaldamento a pavimento/raffrescamento a soffitto mi servono 2 uscite, una per ogni sensore di temperatura. Si intendono i deumidificatori con possibilità di integrazione sensibile in raffrescamento gestibile separatamente. **) 184 Istruzioni per la progettazione C) Realizzazione dei collegamenti elettrici Le seguenti prescrizioni devono essere rispettate: - Norme vigenti nel luogo di installazione - Stato dell’arte - Evitare interferenze sulla linea dei sensori - Lunghezza massima dei cavi in termini di caduta di tensione e di disturbi indotti - Le linee Bus di lunghezza superiore a 100 m devono essere terminate sul primo e sull’ultimo dispositivo con resistenze da 120 Ohm, ¼ Watt - Rispetto della topologia lineare del Bus (evitare ramificazioni e strutture ad anello). - Il collegamento Bus deve essere eseguito in serie. Numero 1 Dal dispositivo HC BUS Manager 2 HC Room Unit, HC Room Unit, Modulo-V, Modulo-FT Modulo-V, Modulo-FT (linea Field Bus) 3 HC BUS Manager, Sonda di temperatura RT/ Modulo-V, Modulo-FT sonda di temperatura e umidità HT 4 HC BUS Manager, Azionatori 24V/230V Modulo-V, Modulo-FT valvole a 2 punti 5 HC BUS Manager, Modulo-FT 6 HC BUS Manager, Dispositivi a 230V Modulo-V, Modulo-FT (pompe ecc.) HC BUS Manager HC BUS Manager (Master/Slave Bus) 7 Al dispositivo HC Room Unit, Modulo-V, Modulo-FT (linea Field Bus) Valvole miscelatrici 24V 0-10V o 10-0V V Tutti i cavi presenti nella seguente tabella sono solamente consigliati. É sempre necessario verificare la compatibilità dei cavi in casi di applicazione in ambienti specifici (linee di potenza, antenne radio, campi magnetici, ecc.). Rispettare le normative CEI vigenti per la scelta del corrugato. Sezioni conduttori AWG 20/22 (diametro da 0,64 a 0,81 mm, sezione da 0,32 a 0,51 mm²) schermato, doppino twistato, max. 500 m Note Rete Bus RS485, cavo twistato (doppino intrecciato) e schermato. 1 doppino può essere utilizzato per l’alimentazione 24V dei HC BUS Room Unit. AWG 20/22 (diametro da 0,64 a 0,81 Rete Bus RS485, cavo twistato doppino intrecciato) e mm, sezione da 0,32 a 0,51 mm²) schermato, doppino twistato, max. schermato. 500 m 2x0,75mm², schermato/ La linea delle sonde deve essere installata a distanza 4x0,75mm², schermato o 2x2x0,8mm² schermato twistato sufficiente dalle linee di potenza. I cavi con una lunghezza superiore a 50m devono avere un diametro maggiore. 2x0,75mm² Attenzione alla lunghezza o diametri maggiori della linea e al consumo di corrente! Gli attuatori REHAU sono dotati di cavo di cablaggio. 3x1,5mm² Attenzione alla lunghezza della linea e all’assorbimento di corrente! 3x1,5mm² Attenzione all’assorbimento di corrente! Rete Bus RS485, cavo twiAWG 20/22 (diametro da 0,64 stato (doppino intrecciato) e a 0,81 mm, sezione da 0,32 a schermato. 0,51 mm²) schermato, doppino twistato, max. 500 m 185 Fig. 8-44 Schema idraulico 186 Fig. 8-45 Panoramica del sistema 187 Fig. 8-46 Schema elettrico di alimentazione e linee di comunicazione Bus 188 Fig. 8-47 Schema elettrico del HC BUS Manager (Master) / HC BUS Manager (Slave) 189 Fig. 8-48 Modulo di controllo HC BUS Manager utilizzato come Modulo-V 190 Fig. 8-49 Modulo di controllo HC BUS Manager utilizzato come Modulo-FT 191 8.9.6 Dati tecnici 8.9.6.1 HC BUS Manager Il HC BUS Manager controlla via Bus un segmento del sistema di regolazione. Può essere collegato con altri 9 HC BUS Manager, ognuno dei quali controlla un segmento. Regolatore elettronico con 8 ingressi analogici, 2 uscite analogiche, 2 ingressi digitali, 7 uscite relé, display integrato, linea Field Bus integrata per il collegamento con Moduli di controllo HC BUS Manager e HC BUS Room Unit, linea Master/Slave Bus integrata per un massimo di 9 HC BUS Manager (come Slave). Software con le seguenti funzionalità: - Funzionamento con commutazione automatica o manuale delle modalità riscaldamento, neutrale e raffrescamento - Regolazione di una temperatura di mandata - Controllo fino a 4 circuiti miscelati addizionali attraverso 4 Moduli di controllo HC BUS Manager - Comunicazione via linea Field Bus con un massimo di 50 HC BUS Room Unit - Controllo di un massimo di 15 Moduli di controllo via linea Field Bus - Controllo di un massimo di 10 deumidificatori - Controllo di un massimo di 30 fan coil. Dati elettrici Tensione di esercizio: 24 Vac, +10/-15%, 50-60Hz o 48 Vdc / minimo 36V, massimo 72V Assorbimenti massimi: P= 6W / 8VA, Imax = 400mA Connettori a passo 5,08 mm a tensione nominale 250V, sezione del cavo: min. 0,25 mm² - max. 2,5 mm². Connettori a passo 3,81 mm a tensione nominale 160V, sezione del cavo: min. 0,25 mm² - max. 1,5 mm² Specifiche dei relé: Uscite relé NO1 e NO2: UL 873: 2,5 A resistivo, 2 A FLA, 12 A LRA, 250 Vac EN60730-1: 2 A resistivo, 2 A induttivo. Relé dal NO3 al NO7: UL 873: 1 A resistivo, 1 A FLA, 6 A LRA, 250 Vac EN60730-1: 1 A resistivo, 1 A induttivo. Precisione degli ingressi analogici: ± 0,3% del fondo scala. Caratteristiche speciali Dimensioni (L x A x P): 105x115x60 mm (6 moduli DIN) Montaggio DIN secondo le normative DIN 43880 e CEI EN 50022. Autoestinguenza: V2 (UL94) e 960°C (IEC 60695) Condizioni di esercizio: da -10 a 60°C, umidità relativa da 10% a 90% senza condensa. Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa da 10% a 90% senza condensa. Grado di protezione: IP40 solo per parte anteriore. 192 8.9.6.2 Modulo di controllo HC BUS Manager Con 4 ingressi analogici, 4 ingressi digitali, 4 uscite relé e 1 uscita analogica per l’ampliamento del HC BUS Manager con le seguenti funzionalità: - Modulo-V per il controllo degli azionatori elettrotermici sui collettori, deumidificatori e fan coil; - Modulo-FT per il controllo di un circuito miscelato addizionale. È possibile collegare fino ad un massimo di 15 Moduli di controllo HC BUS Manager ad 1 segmento controllato da 1 HC BUS Manager. Dati elettrici Tensione di esercizio 24 Vac +10/-15%, 50-60Hz o 28 V CC 10/-20%. Potenza assorbita massima: P= 6W Connettori a passo 5,08 mm a tensione nominale 250V, sezione del cavo: min. 0,25 mm² - max. 2,5 mm². Caratteristiche dei relé: UL 873: 2 A FLA, 12 A LRA EN60730-1: 2 A resistivo, 2 A induttivo. Caratteristiche speciali Dimensioni (L x A x P): 70x111x60 mm (4 moduli DIN) Montaggio DIN secondo le normative DIN 43880 e CEI EN 50022 Autoestinguenza: V0 (UL94) e 960°C (IEC 60695) Condizioni di esercizio: da -10 a 60°C, umidità relativa da 10% a 90% senza condensa Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa da 10% a 90% senza condensa Grado di protezione: IP20, IP40 solo per parte anteriore 8.9.6.3 HC BUS Room Unit Terminale ambiente attivo con sensore di temperatura e umidità, display retroilluminato, manopola di controllo dei parametri e dei setpoint, 4 tasti di gestione delle funzioni, 1 controllo fan coil, display con orologio e modalità stand-by. Ogni HC Bus Room Unit viene autoalimentata e comunica via linea Field Bus con il HC BUS Manager. La sonda necessita di scatole da incasso tonde con diametro 65 mm o scatola da incasso 502. Dati elettrici Tensione di esercizio 24 Vac +10/-15%, 50-60Hz Assorbimento massimo: 2 VA Caratteristiche speciali Dimensioni (L x A x P): 86x86x58,55 mm Condizioni di esercizio: da -10 a 60°C, umidità relativa da 10% a 90% senza condensa. Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa da 10% a 90% senza condensa. Grado di protezione: IP20. 8.9.6.4 Display D-HC (opzionale) Specifico per la rappresentazione delle condizioni dell’unità e per la regolazione da parte dell’utilizzatore, il display semigrafico è caratterizzato da retroilluminazione, monitor da 132x64 Pixel e 6 tasti funzione. Viene alimentato tramite modulo Master, con cavo telefonico. Il cavo incluso nella confezione è lungo 1,5 m; la lunghezza max. possibile del cavo non deve superare i 50 m. Grado di protezione IP40 Dimensioni (L x H x P): 156 x 82 x 31 mm 8.9.6.5 Sonde Sonda di temperatura esterna AT-HC - Sonda di temperatura NTC (10 kOhm, 1% a 25°C) - Grado di protezione IP54 - Costante di tempo in aria pari a 330 sec. - Dimensioni (L x H x P): 102 x 94 x 40 mm. Sonda di temperatura mandata/ritorno FRT-HC - Sensore di temperatura cavo NTC (10 kOhm, 1% a 25°C) - Grado di protezione IP68 - Lunghezza cavo di 1,5 m - Sonda nella boccola in metallo 6 x 52 mm. Sonda di temperatura mandata/ritorno FRTC-HC - Sensore di temperature cavo NTC (10 kOhm, 1% a 25°C), precisione pari a ± 1°C in un range di temperature tra -50°C e 90°C. - Grado di protezione: IP67. - Sensore in involucro in termoplastica 20 x 6 x 6 mm con morsetto di fissaggio da 110mm. - Cavo termoplastico piatto in gomma a 2 fili. - Lunghezza cavo 1,5 m. Sonda di umidità/temperatura HT-HC - Sonda combinata a parete per temperature da 0 a 50°C - Umidità 10-90% - Sensore di temperatura NTC con precisione pari a ±0,4°C a 25°C - Segnale di misurazione umidità relativa 0-1 V - Precisione umidità relativa di ±3% a 25°C - Grado di protezione IP30 - Alimentazione 12-24 V CA/CC - Dimensioni (L x H x P): 126 x 80 x 29 mm. Sonda di temperatura ambiente RT-HC - Sonda a parete per temperature da 0 a 50°C - Sonda di temperatura NTC con precisione di ±0,4°C a 25°C - Grado di protezione IP30 - Dimensioni (L x H x P): 126 x 80 x 29 mm. 8.9.6.6 Segnalatore di condensa REHAU TPW Specifico per la protezione dalla condensa. Fissaggio al tubo con espansore, diametro 15- 60 mm. - Contatto di commutazione 1 A, 24 V (95% con precisione ± 4%) e segnale di uscita di 0-10 V per umidità relativa del 70%- 85%. - Alloggiamento grigio chiaro, termoplastica antifiamma con segnalatore del punto di rugiada a molla. - Cavo di collegamento con fissaggio PG, lunghezza di 1,5 m, dimensioni 5 x 0,5 mm2. - Tensione di esercizio: 24 V CA/CC ±20% - Potenza assorbita: max 1 VA - Campo di misura: umidità relativa del 70-85% - Grado di protezione IP40 in base alla normativa EN 60529 - Dimensioni (L x H x P): 60 x 60 x 33 mm. Sonda di temperatura pavimento FT-HC - Sensore di temperatura cavo NTC (10 kOhm, 1% a 25°C) - Grado di protezione IP67 - Lunghezza cavo di 3,0 m - Sonda nella boccola in plastica 6 x 15 mm. Pozzetto ad immersione IS-HC - Pozzetto ad immersione 8 x 60 mm in acciaio inox per la sonda di temperatura cavo NTC - Filettatura esterna 1/4“ - Fissaggio PG7 - Grado di protezione IP68. 193 8.9.6.7 Valvola miscelatrice a tre vie REHAU 8.9.6.8 Schede di comunicazione - HC BUS Web card Scheda di comunicazione con server e pagine web integrate per la visualizzazione, la regolazione e il controllo remoto del sistema. Condizioni di esercizio: da -0 a 55°C, umidità relativa da 20% a 80% senza condensa. Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70°C, umidità relativa da 20% a 90% senza condensa. Interfaccia Ethernet: connettore RJ45 per Ethernet 10BaseT; utilizzare un cavo schermato Cat5, lunghezza max. 100 m. Memoria: 16 MB RAM, 8 MB Flash (3 MB disponibili per pagine web e dati utenti). CPU: ARM7 TDMI@74 MHz clock. Corpo di valvola di bronzo con filettatura esterna Corpo di valvola nichelato Asta di acciaio inossidabile Premistoppa con anello di guarnizione doppio Pressione nominale PN 16 Fornita completa di attuatore, dado per raccordi e guarnizione. Vavola MV 20 MV 25 *) Diametro nominale DN 20 0-10V DN 25 10-0V Fig. 8-50 Valvola miscelatrice a tre vie *) corpo di valvola non nichelato Attuatore per valvola miscelatrice - Fornita con LED per controllare la condizione di esercizio - Tempo ciclo 60 s - Alzata 4,5 mm - Spinta = 120 N - Alimentazione di tensione 24 V DC/AC - Assorbimento di potenza 5 VA - Corpo di plastica, colore grigio - Cavo di allacciamento 1,5 m - Grado di protezione IP40 in conformità alla EN 60529. kvs 5,0 m3/h 6,5 m3/h HC BUS Serial card Scheda di comunicazione RS485 Modbus per HC BUS Manager. Max baud rate 19200. Indirizzo impostabile dal HC BUS Manager. Condizioni di esercizio: da -10 a 60 °C; umidità relativa max 90% senza condensa. Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 70 °C; umidità relativa max 90% senza condensa. Dimensioni (mm): 60x29x20 Cablaggio (mm²): utilizzare un cavo AWG20/22 doppino twistato, schermato, sezione da 0,2 a 2,5 mm². HC BUS KNX card Scheda di comunicazione KNX per HC BUS Manager. La configurazione dei datapoints KONNEX viene effettuata tramite software KSet. Cablaggio: YCYM 1 x 2 x 0.8 mm² Condizioni di esercizio: da -10 a 60 °C; umidità relativa max 90% senza condensa. Condizioni di stoccaggio e trasporto: da -20 a 80 °C; umidità relativa max 90% senza condensa. 194 9 DEUMIDIFICATORI E DEUCLIMATIZZATORI A PARETE 9.1 Descrizione deumidificatori a parete Principio di funzionamento Z - Elevata capacità di deumidificazione - Funzionamento silenzioso - Prestazioni certificate da un Istituto indipendente - Facile utilizzo attraverso il regolatore REHAU per il riscaldamento e il raffrescamento - Facile collegamento idraulico e elettrico Campo di applicazione I deumidificatori a parete LE-W 14L/LE-W 24L consentono di deumidificare l’aria dell’ambiente eliminando il vapore acqueo in eccesso in modo da evitare la formazione di condensa sulle superfici raffreddate. I deumidificatori sono stati progettati per l’incasso a parete e l’immissione e la ripresa dell’aria avvengono nello stesso ambiente di installazione del deumidificatore. Grazie al funzionamento isotermico è possibile garantire una temperatura dell’aria emessa molto simile a quella dell’aria aspirata. Componenti del sistema - Deumidificatore REHAU LE-W 24L/14L - Telaio di installazione a parete REHAU LE-W 24L/14L - Griglia di copertura REHAU LE-W 24L/14L Fig. 9-1 Fig. 9-2 Principio di funzionamento Il deumidificatore aspira l’aria dell’ambiente attraverso la ventola (7) nella parte inferiore della griglia. L’aria passa prima attraverso il sistema di pre-raffreddamento (5), nel quale inizia ad essere raffreddata. Successivamente il calore dell’aria viene trasmesso all’evaporatore (4) del circuito interno di raffreddamento. Al di sotto della temperatura del punto di rugiada l’aria forma condensa. A questo punto l’aria raffreddata viene di nuovo riscaldata nel condensatore (2) per poi essere ulteriormente raffrescata attraverso il sistema di post-raffreddamento (6) prima di essere rilasciata. L’aria immessa nell’ambiente viene rilasciata nella parte superiore del deumidificatore. Vista del deumidificatore ad incasso a parete Fig. 9-3 Componenti del deumidificatore 195 9.2 Collegamenti deumidificatori a parete Collegamenti idraulici Il deumidificatore REHAU è dotato di un circuito alimentato ad acqua fredda proveniente dal collettore dell’impianto radiante o dalla macchina frigorifera che garantisce una migliore deumidificazione dell’ambiente. Sono presenti appositi raccordi di mandata e ritorno specifici per il collegamento di questo circuito (Fig. 9-3, Pos. f). Raccordi di mandata e ritorno: filettatura esterna da 3/8” (9 mm). La condensa che si forma durante il processo di deumidificazione deve essere eliminata attraverso l’apposito canale di scolo integrato nel deumidificatore (Fig. 9-3, Pos. e). Questo sistema di eliminazione è particolarmente vantaggioso: la condensa non deve essere infatti raccolta in un serbatoio, il quale andrebbe svuotato periodicamente. Raccordo al canale di scolo della condensa: filettatura esterna da 1/2”. Per i raccordi di mandata e ritorno è consigliabile utilizzare RAUTHERM S o RAUTITAN stabil che: - garantiscono la tenuta necessaria contro la diffusione dell’ossigeno - riducono la propagazione di rumore sulle tubazioni. La conduttura di scolo della condensa tra deumidificatore e canale deve integrare un sifone intercettatore, al fine di evitare la formazione di odori sgradevoli. REHAU consiglia l’utilizzo di RAUPIANO Plus, tubi estremamente semplici e rapidi da posare. V Il sifone deve essere installato in una posizione accessibile in modo da consentire l’esecuzione di eventuali interventi di pulizia. Collegamenti elettrici Il deumidificatore REHAU viene fornito già cablato. Sul luogo di installazione devono essere eseguiti solamente i collegamenti all’alimentazione elettrica (morsetti 1, 2 e 3, Fig. 9-4), oltre a quelli per il sistema di regolazione (4 e 5, Fig.9-4). La scatola di connessione si trova all’interno del deumidificatore (Fig. 9-3, Pos. c). Sono inoltre richieste le seguenti sezioni dei cavi elettrici: - Linea di allacciamento unità: 3 x 1,5 mm2 - Linea di controllo regolatore: 2 x 1,5 mm2 Il deumidificatore viene fornito da REHAU con un ponticello tra i morsetti 4 e 5, che deve essere rimosso per il collegamento della linea di controllo. 9 .3 Dopo aver eseguito correttamente tutti i collegamenti idraulici ed elettrici, è possibile mettere in funzione il deumidificatore. - Se si attiva il deumidificatore tramite il sistema di regolazione, la ventola inizia a girare. - Dopo circa 3-4 minuti si attiva anche il compressore. Il circuito di raffreddamento interno inizia a deumidificare l’aria. Funzione di sbrinamento Il deumidificatore REHAU è caratterizzato da una funzione automatica di sbrinamento specifica per l’evaporatore che, in base alle necessità, blocca il compressore per un determinato periodo di tempo, in modo da consentire lo sbrinamento. La ventola continua comunque a girare. Fissaggio e rimozione della griglia La griglia viene fissata sul lato posteriore attraverso i quattro ganci sul telaio in metallo; il peso stesso della griglia ne determina l’aggancio automatico. Per rimuovere nuovamente la griglia, sollevarla e staccarla dall’unità. È possibile montare la griglia anche quando il deumidificatore non è installato. V 196 Cablaggio scatola di connessione Per non pregiudicare prestazioni e funzionalità, evitare di ostruire o coprire il deumidificatore. Nella Fig. 9-5 sono indicate le distanze da tenere in considerazione Fig. 9-5 Fig. 9-4 Messa in funzione Distanza minima anteriore e a lato del deumidificatore 9.4 V Manutenzione e pulizia Per l’esecuzione degli interventi di manutenzione e pulizia è necessario scollegare il deumidificatore dall’alimentazione. Grazie alla manutenzione regolare del deumidificatore REHAU è possibile assicurare elevati livelli di prestazioni, sia in termini di funzionalità che di economicità. Esistono due diversi tipi di manutenzione che prevedono l’esecuzione regolare di alcune operazioni. Manutenzione mensile: Almeno una volta al mese è necessario rimuovere e pulire il filtro nella parte posteriore della griglia del deumidificatore soffiando aria nella direzione opposta al flusso normale. In ambienti polverosi è consigliabile pulire il filtro con una maggiore frequenza. Manutenzione annuale: La manutenzione annuale, che deve essere eseguita esclusivamente da personale qualificato, ad esempio partner di assistenza REHAU autorizzati, include le operazioni seguenti: - Controllo di tutti i collegamenti idraulici ed elettrici - Controllo del serraggio della bulloneria - Pulizia del sifone In caso di peggioramento delle prestazioni a seguito di lunghi periodi di utilizzo o eccessiva presenza di sporco negli scambiatori di calore del deumidificatore è necessario pulire l’unità con un compressore ad aria. Dopo aver rimosso la griglia, soffiare l’aria dalla parte anteriore all’interno dell’unità attraverso lo scambiatore di calore. L’elenco completo di tutte le operazioni di manutenzione/pulizia è disponibile sul manuale d’installazione. Conformità CE Il deumidificatore a parete REHAU è prodotto in conformità alle normative europee e riporta il marchio CE. 197 9.5 Deumidificatore a parete LE-W 14L Dati tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 65% U.R.) Massima potenza assorbita (a 35°C, 95% U.R.) Max. corrente assorbita (a 25°C, 65% U.R.) F.L.A. Corrente di spunto L.R.A. Portata d’aria (con filtro pulito) Livello pressione sonora Lps (a 3m in campo libero) Refrigerante R134a Controllo dello sbrinamento standard Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro Campo di funzionamento (temperatura) Campo di funzionamento (umidità relativa) Peso con cassero esclusa griglia Dimensioni del cassero L x H x P Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) Perdita di carico acqua di raffreddamento Dimensioni griglia frontale in legno (opzionale) L x H x P 230 V, 50 Hz 250 W 320 W 1,9 A 14.0 A 220 mc/h 34 db(A) 190 g elettronico 16 mm 10-32 °C 45 - 98 % 26 kg 402 x 622 x 203 mm 80 l/h 4 kPa 520 x 680 x 18 mm Prestazioni Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C Portata d’aria 220 m³/h Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 6,6 l/g 7,6 l/g 8,6 l/g 9,6 l/g 18 °C 6,8 l/g 7,8 l/g 8,8 l/g 9,8 l/g 16 °C 6,9 l/g 8,0 l/g 9,0 l/g 10,0 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C Portata d’aria 220 m³/h Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 5,4 l/g 6,2 l/g 7,0 l/g 7,8 l/g 18 °C 5,5 l/g 6,3 l/g 7,2 l/g 7,9 l/g 16 °C 5,6 l/g 6,4 l/g 7,5 l/g 8,2 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C Portata d’aria 220 m³/h Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 5,0 l/g 5,8 l/g 6,4 l/g 7,0 l/g 18 °C 5,2 l/g 6,0 l/g 6,6 l/g 7,2 l/g 16 °C 5,3 l/g 6,1 l/g 6,8 l/g 7,4 l/g 198 9.6 Deumidificatore a parete LE-W 24L Dati tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 65% U.R.) Massima potenza assorbita (a 35°C, 95% U.R.) Max. corrente assorbita (a 25°C, 65% U.R.) F.L.A. Corrente di spunto L.R.A. Portata d’aria (con filtro pulito) Livello pressione sonora Lps (a 3m in campo libero) Refrigerante R134a Controllo dello sbrinamento standard Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro Campo di funzionamento (temperatura) Campo di funzionamento (umidità relativa) Peso con cassero, esclusa griglia Dimensioni del cassero L x H x P Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) Perdita di carico acqua di raffreddamento Dimensioni griglia frontale in legno (opzionale) L x H x P 230 V, 50 Hz 390 W 450 W 3,0 A 20,0 A 300-280 mc/h 35 db(A) 445 g elettronico 16 mm 10-32 °C 45 - 98 % 34 kg 730 x 710 x 203 mm 180 l/h 12 kPa 830 x 830 x 20 mm Prestazioni Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C Portata d’aria 300 m³/h Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g 18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C Portata d’aria 300 m³/h Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g 18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g 16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C Portata d’aria 300 m³/h Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g 18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g 16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g 199 9.7 Deuclimatizzatore a parete LE-K-W 24L I deuclimatizzatori a parete sono studiati per essere abbinati ai sistemi radianti a pavimento/parete/soffitto e i sistemi di regolazione REHAU. Si differenziano dai normali deumidificatori per la possibilità di funzionare oltre che in deumidificazione, anche come climatizzatori. I deuclimatizzatori possono integrare la potenza termica in raffrescamento dei sistemi radianti immettendo aria raffreddata negli ambienti da climatizzare. Il sistema di regolazione RAUMATIC HC BUS può gestire separatamente le funzioni di deumidificazione ed integrazione, secondo logiche studiate per ottenere i livelli di comfort richiesti dall’utente. Particolarmente silenziosi, sono macchine dalle caratteristiche ideali per essere collocate in abitazioni, locali di media dimensione o locali commerciali. Funzionamento Questo apparecchio è un deu-climatizzatore che può funzionare come deumidificatore isotermico o come climatizzatore raffreddato ad acqua, specialmente realizzato per impianti di climatizzazione radiante. E’ dotato di due condensatori: uno raffreddato ad aria ed uno raffreddato ad acqua, che lavorano alternativamente. 1. Deumidificatore isotermico. Oltre ad un normale circuito frigorifero, costituito da evaporatore (=batteria di deumidificazione), Fig. 9-6 200 compressore, condensatore e capillare (dove il refrigerante perde pressione), nonché un ventilatore, ci sono delle batterie ad acqua che hanno lo scopo di aumentare l’efficienza e neutralizzare il calore che un normale deumidificatore produce. Un circuito dell’acqua del pavimento viene infatti collegato ai due connettori di ingresso acqua, che permettono l’alimentazione di due batterie alettate. La prima (pre-raffreddatore) è attraversata dall’aria in ingresso alla macchina e raffredda l’aria di circa 4-5 °C prima dell’ingresso al deumidificatore. La seconda (postraffreddatore), posta all’uscita del condensatore, sottrae all’aria parte del calore che si trova nel condensatore. Questa funzione si attiva al collegamento del contatto DH (vedere schema elettrico). 2. Deuclimatizzatore. Qualora un termostato o una sonda ambiente di un sistema di regolazione radiante (ad esempio il RAUMATIC HC Bus), rilevi una temperatura superiore a quella desiderata, il condensatore ad aria viene eliminato dal circuito frigorifero e sostituito da quello ad acqua; in questo modo tutto il calore verrà ceduto all’acqua, consentendo un significativo raffreddamento dell’aria immessa in ambiente. Questa funzione si attiva al collegamento del contatto T.C. (vedere schema elettrico). In questa configurazione, la macchina non può lavorare senz’acqua, o con acqua troppo calda, venendo in tal caso a mancare lo smaltimento del calore. Se ciò succede un pressostato di alta pressione protegge la macchina fermando il compressore. Tale pressostato va riarmato manualmente, per questa ragione è stato messo un ulteriore termostato (a riarmo automatico) con bulbo posto sul condensatore che interviene subito prima del pressostato. Il deumidificatore produce condensa che in certe situazioni può essere in forma di ghiaccio sulla batteria detta evaporatore. La macchina è perciò dotata di un sistema di sbrinamento che periodicamente arresta il compressore per un certo tempo in modo da consentire lo sbrinamento. Al primo avviamento il compressore parte in ritardo rispetto al ventilatore di un tempo di circa 3,5 minuti. Manutenzione Prima di iniziare un intervento di manutenzione, assicurarsi che il deumidificatore sia spento e l’alimentazione scollegata. Le operazioni devono essere eseguite da personale competente e specializzato. V La manutenzione periodica da eseguire sulla macchina consiste nella pulizia del filtro aria posto sulla griglia. Smontando la griglia, il filtro può essere pulito semplicemente soffiando aria in direzione opposta a quella del flusso normale, cioè dal filtro verso la griglia. Questa pulizia va eseguita una volta ogni due mesi, o più spesso in ambienti polverosi o in caso di uso intenso della macchina. Dopo alcuni anni, se si notano decadimenti nelle prestazioni o si vedono le batterie dietro la griglia molto sporche, è possibile pulirle usando aria compressa e soffiando dall’esterno verso l’interno della macchina. Non sono necessarie altre manutenzioni periodiche. Dati tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica 230 V, 50 Hz Potenza nom. media assorbita 390 W (a 25°C, 65% U.R.) Massima potenza assorbita 450 W (a 35°C, 95% U.R.) Max. corrente assorbita 3.0 A (a 25°C, 65% U.R.) F.L.A. Corrente di spunto L.R.A. 20.0 A Portata d’aria (con filtro pulito) 300-280 mc/h Livello pressione sonora Lps 35 db(A) (a 3m in campo libero) Refrigerante R134a 445 g Controllo dello sbrinamento standard elettronico Attacco sulla macchina per scarico condensa 16 mm (tubo di gomma) diam. Campo di funzionamento (temperatura) 10-32 °C Campo di funzionamento (umidità relativa) 45 - 98 % Capacità di raffrescamento totale (amb. 25°C, 1680 W 65%, acqua in/out 16/18°C, 280 mc/h) Capacità di raffrescamento sensib. (amb. 25°C, 980 W 65%, acqua in/out 16/18°C, 280 mc/h) Peso con cassero esclusa griglia 34 kg Dimensioni L x H x P 730 x 710 x 203 mm Portata acqua di raffreddamento (temp. 280 l/h ingresso 16°C) Perdita di carico acqua di raffreddamento 20 kPa Dimensioni griglia frontale in legno (opzionale) 830 x 830 x 20 mm LxHxP Prestazioni Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C Portata d’aria 300 m³/h Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g 18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C Portata d’aria 300 m³/h Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g 18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g 16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C Portata d’aria 300 m³/h Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g 18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g 16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g 201 10 10.1 DEUMIDIFICATORI E DEUCLIMATIZZATORI A SOFFITTO Deumidificatori a soffitto Z - Elevata capacità di deumidificazione - Funzionamento silenzioso - Facile utilizzo attraverso il regolatore REHAU per il riscaldamento e il raffrescamento - Altezza di montaggio ridotta Campo di applicazione I deumidificatori a soffitto LE-KD 24L/LE-KD 44L/LE-KD 60L consentono di deumidificare l’aria dell’ambiente eliminando il vapore acqueo in eccesso in modo da evitare la formazione di condensa sulle superfici da raffreddare. Descrizione Il deumidificatore è stato progettato per il montaggio a soffitto la distribuzione dell’aria deumidificata sarà canalizzata, verso gli ambienti, la ripresa direttamente nel punto di installazione. Grazie al funzionamento isotermico è possibile garantire una temperatura dell’aria emessa molto simile a quella dell’aria aspirata. Per quanto riguarda l’installazione, oltre al montaggio dell’unità stessa, devono essere eseguiti i collegamenti elettrici ed idraulici. Fig. 10-1 202 Vista del deumidificatore a soffitto Principio di funzionamento 3 8 5 4 2 6 7 9 1 10 Il deumidificatore aspira l’aria dall’ambiente attraverso la ventola (7) integrata dalla parte anteriore (lato aspirazione). L’aria passa prima attraverso il sistema di pre-raffreddamento (5), dove inizia ad essere raffreddata. Successivamente il calore dell’aria viene trasmesso all’evaporatore (4) del circuito interno di raffreddamento. Al di sotto della temperatura del punto di rugiada l’aria forma condensa. A questo punto l’aria raffreddata viene di nuovo riscaldata nel condensatore (2) per poi essere ulteriormente raffrescata attraverso il sistema di post-raffreddamento (6) prima di essere rilasciata. Alla fine del ciclo l’aria viene immessa nell’ambiente attraverso la parte posteriore del deumidificatore (lato mandata). 10.2 Collegamenti Collegamenti idraulici È necessario eseguire i collegamenti idraulici seguenti: - Raccordi di mandata e ritorno per il circuito alimentato ad acqua fredda con filettatura esterna da 3/8” (9 mm) - Canale di scolo della condensa in rame con diametro di 16 mm Fig. 10-3 Fig. 10-2 Cablaggio scatola di connessione Vista in sezione dei collegamenti Per i raccordi di mandata e ritorno è consigliabile utilizzare RAUTHERM S o RAUTITAN stabil che: - garantiscono la tenuta necessaria contro la diffusione dell’ossigeno - limitano la propagazione di rumore al sistema di raffreddamento. a b c d Uscita acqua Entrata acqua Scolo della condensa Scatola di connessione La conduttura di raccordo tra deumidificatore e canale deve integrare un sifone intercettatore all’interno dello scolo della condensa, al fine di evitare la formazione di odori sgradevoli. REHAU consiglia l’utilizzo dei tubi in rame RAUPIANO Plus, che oltre ad essere estremamente semplici e rapidi da posare, agevolano la realizzazione di un sifone. V Il sifone deve essere installato in una posizione accessibile in modo da consentire l’esecuzione di eventuali interventi di pulizia. Collegamenti elettrici Il deumidificatore REHAU viene fornito già cablato. Sul luogo di installazione devono essere eseguiti solamente i collegamenti all’alimentazione elettrica (morsetti 1, 2 e 3, Fig. 9-4), oltre a quelli per il sistema di regolazione (morsetti 4 e 5, Fig. 9-4). La scatola di distribuzione è posizionata sullo stesso lato dei collegamenti idraulici (vedere Fig. 10-2). Sono inoltre richieste le seguenti tubazioni: - Linea di allacciamento unità: 3 x 1,5 mm2 - Linea di controllo regolatore: 2 x 1,5 mm2 Il deumidificatore viene fornito da REHAU con un ponticello tra i morsetti 4 e 5 (allacciamento sistema di regolazione), che deve essere rimosso per il collegamento della linea di controllo. 203 10.3 Messa in funzione Dopo aver eseguito correttamente tutti i collegamenti idraulici ed elettrici, è possibile mettere in funzione il deumidificatore. - Se si attiva il deumidificatore tramite il sistema di regolazione, la ventola inizia a girare. - Dopo circa 3-4 minuti si attiva anche il compressore. 10.4 V Manutenzione e pulizia Per l’esecuzione degli interventi di manutenzione e pulizia è necessario scollegare il deumidificatore dall’alimentazione. Grazie alla manutenzione regolare del deumidificatore REHAU è possibile assicurare elevati livelli di prestazioni, sia in termini di funzionalità che economicità. Il circuito di raffreddamento interno inizia a raffreddare l’aria. Funzione di sbrinamento Il deumidificatore REHAU è caratterizzato da una funzione automatica di sbrinamento specifica per l’evaporatore che, in base alle necessità, blocca il compressore per un determinato periodo di tempo, in modo da consentire lo sbrinamento. La ventola continua comunque a girare. Esistono due diversi tipi di manutenzione che prevedono l’esecuzione regolare di alcune operazioni. Manutenzione mensile Consiste nel pulire il filtro sul lato aspirazione almeno una volta al mese. Per la pulizia è necessario estrarre il filtro dall’alloggiamento e soffiare aria nella direzione opposta al flusso normale. In ambienti polverosi è consigliabile pulire il filtro con una maggiore frequenza. Manutenzione annuale La manutenzione annuale, che deve essere eseguita esclusivamente da personale qualificato, ad esempio partner di assistenza REHAU autorizzati, include le operazioni seguenti: - Controllo di tutti i collegamenti idraulici ed elettrici - Controllo degli elementi di fissaggio del deumidificatore - Pulizia del sifone L’elenco completo delle operazioni di manutenzione annuale è disponibile sul manuale d’installazione. In caso di peggioramento delle prestazioni a seguito di lunghi periodi di utilizzo o eccessiva presenza di sporco negli scambiatori di calore del deumidificatore è necessario pulire l’unità con un compressore ad aria. Conformità CE Il deumidificatore a parete REHAU è prodotto in conformità alle normative europee e riporta il marchio CE. 204 10.5 Deumidificatore a soffitto LE-KD 24L Dati tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 65% U.R.) Massima potenza assorbita (a 35°C, 95% U.R.) Max. corrente assorbita (a 25°C, 65% U.R.) F.L.A. Corrente di spunto L.R.A. Portata d’aria (con filtro pulito) Livello pressione sonora Lps (a 3m in campo libero) vel. min. Refrigerante R134a Controllo dello sbrinamento standard Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. Campo di funzionamento (temperatura) Campo di funzionamento (umidità relativa) Peso Dimensioni del cassero L x H x P Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) Perdita di carico acqua di raffreddamento 230 V, 50 Hz 430 W 500 W 3.0 A 20.0 A 320-280 mc/h 38 db(A) 445 g elettronico 16 mm 10-32 °C 45 - 98 % 34 kg 660 x 260 x 802 mm 180 l/h 12 kPa Prestazioni Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 300 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g 18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 300 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g 18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g 16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 300 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g 18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g 16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g 205 10.6 Deuclimatizzatore a soffitto LE-KD 44L Dati tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. Corrente di spunto F.L.A. Portata d’aria (con filtro pulito) Contropressione max. (portata d’aria 580 mc/h) Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. Refrigerante R134a Controllo dello sbrinamento standard Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. Campo di funzionamento (temperatura,U.R) Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) Peso con cassero esclusa griglia Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) Perdita di carico acqua di raffreddamento 230 V, 50 Hz 780 W 880 W 4.9 A 30.0 A 520-580 mc/h 46 Pa 42 db(A) 630 g elettronico 16 mm 10-32 °C, 45 - 98 % 60 l/g 52 kg 858 x 310 x 708 mm 520 l/h 26 kPa Prestazioni Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 560 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 19 l/g 24 l/g 29 l/g 34 l/g 18 °C 25 l/g 30 l/g 39 l/g 47 l/g 16 °C 33 l/g 38 l/g 46 l/g 54 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 560 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 16 l/g 19 l/g 25 l/g 29 l/g 18 °C 19 l/g 26 l/g 32 l/g 38 l/g 16 °C 23 l/g 30 l/g 36 l/g 42 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 560 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 14 l/g 17 l/g 21 l/g 25 l/g 18 °C 17 l/g 21 l/g 25 l/g 30 l/g 16 °C 29 l/g 27 l/g 31 l/g 38 l/g 206 10.7 Deuclimatizzatore a soffitto LE-KD 60L Dati tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. Corrente di spunto F.L.A. Portata d’aria (con filtro pulito) Contropressione (alle condizioni nominali) Contropressione massima (alla max. velocità) al 90% della portata nom. Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. Refrigerante R134a Controllo dello sbrinamento standard Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro Campo di funzionamento (temperatura,U.R) Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) Capacità raffrescamento Totale in funz. “cooling” (amb. 25°C, 65%, acqua IN 10°C) Peso con cassero esclusa griglia Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) Perdita di carico acqua di raffreddamento 800 mc/h 230V, 50 Hz 840 W 980 W 5A 30.0 A 800 mc/h 65 Pa 100 Pa 48 db(A) 640 g elettronico 16 mm 10-32°C, 45-98% 120 l/g 3500 W 58 kg 858 x 310 x 708mm 700 l/h 25 kPa 1000 mc/h 230V, 50 Hz 890 W 1030 W 5,2 A 30.0 A 1000 mc/h 65 Pa 95 Pa 51 db(A) 640 g elettronico 16 mm 10-32°C, 45-98% 130 l/g 4000 W 60 kg 858 x 310 x 708mm 900 l/h 40 kPa Prestazioni Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 10 °C 36/38 l/g 44/48 l/g 56/60 l/g 64/70 l/g 16 °C 34/35 l/g 39/40 l/g 47/48 l/g 56/58 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 10 °C 34/38 l/g 42/46 l/g 52/56 l/g 56/60 l/g 16 °C 24/24 l/g 31/32 l/g 37/38 l/g 43/44 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 10 °C 26/27 l/g 34/37 l/g 37/40 l/g 43/50 l/g 16 °C 21/22 l/g 27/28 l/g 32/33 l/g 39/40 l/g 207 10.8 Deuclimatizzatore a soffitto LE-K-KD 24L Dati tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R.) Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. Corrente di spunto F.L.A. Portata d’aria (con filtro pulito) Contropressione max. (portata d’aria 280 mc/h) Livello press. sonora Lps (a 3 m in campo libero) min. vel. Refrigerante R134a Controllo dello sbrinamento standard Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. Campo di funzionamento (temperatura, U.R) Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) Capacità raffrescamento Totale in funz. “cooling” (amb.25°C 65%,acqua 16/18°C) Capacità raffrescamento sensibile in funz. “cooling” (amb. 25°C 65%, acqua 16/18°C) Peso con cassero esclusa griglia Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) Portata acqua di raffreddamento (temp. ingresso 15°C) Perdita di carico acqua di raffreddamento 230 V, 50 Hz 400 W 460 W 4.0 A 20.0 A 320-380 mc/h 40 Pa 39 db(A) 330 g elettronico 16 mm 10-32 °C, 45 - 98 % 34 l/g 1600 W 960 W 34 kg 756 x 260 x 802 mm 260 l/h 25 kPa Prestazioni Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C ( Portata d’aria 300 m³/h ) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 11,4 l/g 13,4 l/g 16,3 l/g 18,9 l/g 18 °C 14,1l/g 17,8 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 16 °C 18,0 l/g 21,8 l/g 25,9 l/g 29,3 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C ( Portata d’aria 300 m³/h ) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 9,4 l/g 11,6 l/g 14,0 l/g 16,7 l/g 18 °C 12,0 l/g 14,9 l/g 18,0 l/g 21 l/g 16 °C 13,5 l/g 17,5 l/g 20,6 l/g 24 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C ( Portata d’aria 300 m³/h ) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 8,0 l/g 10,4 l/g 12,5 l/g 14,4 l/g 18 °C 9,9 l/g 12,2 l/g 14,5 l/g 17,1 l/g 16 °C 11,6 l/g 15,1 l/g 17,5 l/g 21,1 l/g 208 10.9 Deuclimatizzatore a soffitto LE-K-KD 44L Dati tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. Corrente di spunto F.L.A. Portata d’aria (con filtro pulito) Contropressione max. (portata d’aria 580 mc/h) Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. Refrigerante R134a Controllo dello sbrinamento standard Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diam. Campo di funzionamento (temperatura,U.R) Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) Capacità raffrescamento Totale in funz. “cooling” (amb. 25°C, 65%, acqua 16/18°C) Capacità raffrescamento sensibile in funz. “cooling” (amb. 25°C, 65%, acqua 16/18°C) Peso con cassero esclusa griglia Dimensioni LxHxP (compreso quadro elettrico) Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) Perdita di carico acqua di raffreddamento 230 V, 50 Hz 780 W 880 W 4.9 A 30.0 A 520-580 mc/h 46 Pa 42 db(A) 630 g elettronico 16 mm 10-32 °C, 45 - 98 % 60 l/g 3000 W 1800 W 52 kg 858x310x708 mm 520 l/h 26 kPa Prestazioni Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 560 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 19 l/g 24 l/g 29 l/g 34 l/g 18 °C 25 l/g 30 l/g 39 l/g 47 l/g 16 °C 33 l/g 38 l/g 46 l/g 54 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 560 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 16 l/g 19 l/g 25 l/g 29 l/g 18 °C 19 l/g 26 l/g 32 l/g 38 l/g 16 °C 23 l/g 30 l/g 36 l/g 42 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 560 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 20 °C 14 l/g 17 l/g 21 l/g 25 l/g 18 °C 17 l/g 21 l/g 25 l/g 30 l/g 16 °C 29 l/g 27 l/g 31 l/g 38 l/g 209 10.10 Deuclimatizzatore a soffitto LE-K-KD 60L Dati tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica Potenza nom. media assorbita (a 25°C, 60% U.R., Acqua IN 16°C) Massima potenza assorbita (a 32°C, 95% U.R.) Max. corrente assorbita (a 32°C, 95% U.R.) F.L.A. Corrente di spunto F.L.A. Portata d’aria (con filtro pulito) Contropressione (alle condizioni nominali) Contropressione massima (alla max. velocità) al 90% della portata nom. Livello press. sonora Lps (a 3m in campo libero) min. vel. Refrigerante R134a Controllo dello sbrinamento standard Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro Campo di funzionamento (temperatura,U.R) Capacità di condensazione nominale (30°C - 80 %) Peso con cassero esclusa griglia Dimensioni L x H x P (compreso quadro elettrico) Portata acqua di raffreddamento (temp.ingresso 16°C) Perdita di carico acqua di raffreddamento 800 mc/h 230V, 50 Hz 840 W 980 W 5A 30.0 A 800 mc/h 65 Pa 100 Pa 48 db(A) 640 g elettronico 16 mm 10-32°C, 45-98% 120 l/g 58 kg 858 x 310 x 708 mm 700 l/h 25 kPa 1000 mc/h 230V, 50 Hz 890 W 1030 W 5,2 A 30.0 A 1000 mc/h 65 Pa 95 Pa 51 db(A) 640 g elettronico 16 mm 10-32°C, 45-98% 130 l/g 60 kg 858 x 310 x 708mm 900 l/h 40 kPa Prestazioni Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 27°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 10 °C 36/38 l/g 44/48 l/g 56/60 l/g 64/70 l/g 16 °C 34/35 l/g 39/40 l/g 47/48 l/g 56/58 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 25°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 10 °C 34/38 l/g 42/46 l/g 52/56 l/g 56/60 l/g 16 °C 24/24 l/g 31/32 l/g 37/38 l/g 43/44 l/g Capacità di condensazione alle diverse umidità relative in funzione della temperatura dell’acqua entrante alla portata nominale: Litri/giorno con TEMPERATURA ARIA ASPIRATA = 23°C (Portata d’aria 800/1000 m³/h) Umidità relativa 50 % 55 % 60 % 65 % Temp. Ingresso acqua 10 °C 26/27 l/g 34/37 l/g 37/40 l/g 43/50 l/g 16 °C 21/22 l/g 27/28 l/g 32/33 l/g 39/40 l/g 210 11 11.1 DEUMIDIFICATORE L-W-34/150 E DEUCLIMATIZZATORE L-K-W-34/150 CON RECUPERATORE DI CALORE Descrizione 11.2 Caratteristiche e componenti Struttura Tutte le unità sono realizzate in lamiera zincata. La vasca di raccolta condensa è presente in tutte le unità ed è realizzata in acciaio inossidabile. Recuperatore di calore Recuperatore di calore esagonale a flussi incrociati, ad alta efficienza, > 90% fino a 140 m³/h di portata, in accordo alle norme UNI EN 308 / EN 3141-7. Unità monoblocco per la Ventilazione Meccanica Controllata, costituita da un recuperatore di calore ad altissima efficienza, un sistema sofisticato di controllo di tutte le portate d’aria, incluso il ricircolo dell’aria ambiente ed un compressore frigorifero per la deumidificazione isotermica e – solo nella versione deuclimatizzatore – anche per il raffrescamento dell’aria. L’unità è dotata di controllo a microprocessore di tutte le funzioni. - Pressione di condensazione controllata e mantenuta a bassi valori per un’alta efficienza. - Recupero di calore con scambiatore ad alta efficienza (>90% sino a 140 m³/h di portata secondo norme UNI-EN308 e UNI-EN13141-7). - Ventilatori con girante a grande diametro e pale avanti per una ridotta rumorosità soprattutto alle basse frequenze, le quali difficilmente vengono assorbite da silenziatori e canalizzazioni. - Portata d’aria di espulsione variabile da 60 m³/h (compatibilmente con l’ambiente) a 150 m³/h mantenuta al valore costante impostato. - Funzione Booster: permette di incrementare, a richiesta, la portata d’aria di espulsione fino a 200 m³/h. - Controllo della ventilazione temporizzata (su due livelli – giorno/notte e su 6 fasce orarie) o in base alla qualità dell’aria. - Portata d’aria di immissione controllata e mantenuta in rapporto costante con quella di espulsione, pre-selezionabile da pannello di controllo. - Portata d’aria complessiva immessa nei locali variabile da 220 a 300 m³/h impostabile da pannello di controllo (parametri preimpostati dal service) e mantenuta a valore costante. - Sezione Free-cooling compatta (opzionale). - Silenziatore ventilatore immissione incorporato. - Pressostato segnalazione filtri sporchi. Circuito refrigerante Il gas refrigerante utilizzato in queste unità è R134a. Il circuito frigorifero è realizzato in conformità alle ISO 97/23 in materia di procedure di saldatura e alla regolamentazione PED. Il circuito frigorifero include: - Valvole Schrader per la manutenzione ed il controllo; - Un dispositivo di sicurezza per il controllo della pressione (in accordo con la normativa PED); - Il compressore; - Batterie di scambio. Condensatore ed evaporatore Batteria alettata É composta da tubi in rame ed alette in alluminio dotate di collari che garantiscono una spaziatura regolare. Il miglior trasferimento di calore è garantito dai collari che coprono completamente i tubi. Alette Sono prodotte tramite stampaggio ad alta precisione di lamine di alluminio o alluminio verniciato. La forma dell’aletta è leggermente ondulata per migliorare il coefficiente di scambio di calore senza introdurre grosse perdite di pressione dell’aria. L’ondulazione delle alette permette inoltre di drenare meglio l’acqua e riduce l’accumulo di polvere all’interno. Tubi Per gli scambiatori di calore sono utilizzati tubi in rame. I tubi sono adatti per la maggior parte dei refrigeranti primari in entrambe le condizioni calde e fredde di lavoro. 211 Compressore Il compressore è di tipo alternativo e presenta le seguenti caratteristiche: - Basso livello sonoro, funzionamento silenzioso; - Impiego del refrigerante HFC per la protezione dell’ambiente; - Elevata affidabilità e lunga durata. Ventilatore Sono utilizzati ventilatori di tipo centrifugo a portata costante con controllo di portata 0-10V. Questo particolare ventilatore controllato elettronicamente è del tipo a portata costante: ciò significa che in un ampio range di perdite di carico del circuito aeraulico la portata d’aria si mantiene pressoché costante al valore desiderato poichè il sistema di controllo adegua automaticamente la velocità del ventilatore. Sul ventilatore di mandata è presente inoltre un silenziatore incorporato nella macchina. Filtri aria Montati di serie a bordo macchina, realizzati in materiale sintetico, classe di filtrazione G4, in accordo alla norma UNI EN779 2002. Microprocessore e software La serie LW/LKW é dotata di serie di un controllo a microprocessore che gestisce e permette di regolare: - Portate di aria di rinnovo, espulsione, deumidificazione; - Funzione raffrescamento (solo versione LKW); - Funzione di free-cooling; - Pressione di condensazione del refrigerante; - Livello di CO2; - Tasso di umidità in ambiente. Dati tecnici Alimentazione elettrica Potenza elettrica assorbita nominale (*) Potenza elettrica assorbita massima Recuperatore di calore alta efficienza (***) Capacità di deumidificazione (*) Ventilatori a pale avanti modulanti EC ad alta efficienza Portata aria di espulsione Portata aria di espulsione con funzione Booster Portata aria di rinnovo Pressione statica disponibile ventilatore espulsione (*) Pressione statica disponibile ventilatore immissione (*) Raffrescamento sensibile (*) solo per versione L-K-W 34/150) Pressione sonora Lps (**) Portata acqua nominale (15°C) Perdita di carico nominale circuito acqua Refrigerante R134a (*) 230/1/50 V/Ph/Hz 450 W 540 W 90% fino a 140 m³/h di VMC 34 l/24h Fino a 320 m³/h 0-150 m³/h 200 m³/h 60-150 m³/h 150 Pa 150 Pa 1,18 kW 39 dB(A) 280 l/h 0,22 bar 425 g (**) (***) Conzioni Nominali con: Immisione aria esterna 140 m³/h 33°C 55% U.R., Ricircolo aria 140 m³/h 26°C 65% U.R. ingresso H2O 15°C. Secondo norma ISO 9614 Rif. 3 mt in campo libero. >90% sino a 140 m³/h di portata secondo norme UNI-EN308 e UNI-EN13141-7. 11.4 Prestazioni aerauliche Quadro elettrico Il quadro elettrico è realizzato in conformità alle normative di compatibilità elettromagnetica (2004/108 CEE) e alle norme di sicurezza elettrica per gli apparecchi in Bassa Tensione 2006/95 CEE. All’interno del quadro elettrico sono presenti i seguenti componenti: 1. Sezionatore con fusibili; 2. Terminali per il controllo in remoto; 3. Scheda elettronica di controllo dell’intera macchina. Aria di espulsione Pressione statica utile Pa Portata d'aria espulsa m³/h L’installazione deve prevedere un sezionatore generale, in accordo con le leggi locali e le norme. Potenza assorbita dai ventilatori con resistenze esterne di 60 Pa Test In fabbrica tutte le macchine vengono controllate, vengono accuratamente verificate la tenuta del circuito frigorifero, la dispersione del circuito elettrico ed effettuati i test funzionali della macchina. Standard tecnici Le macchine rispettano i requisiti stabiliti dalla direttiva della Comunità Europea 2006/95/EC del 12 dicembre 2006 sulla sicurezza degli apparecchi elettrici a basso voltaggio, dalla 2004/108/CE del 15 dicembre 2004 sulla compatibilità elettromagnetica e dalla 2006/42/ EC del 17 maggio 2006 sulla sicurezza macchine. La conformità è dichiarata in accordo ai seguenti standard: CEI EN 60335-2-40, CEI EN 55014-1, CEI EN 55014-2. 212 11.3 Aria di ricircolo Pressione statica utile Pa Portata d'aria totale (immissione + ricircolo) m³/h Aria di espulsione Portata d'aria Espulsa m³/h Potenza assorbita W 230 80 220 100 210 120 190 140 150 160 180 220 170 240 160 260 150 280 100 300 80 10 100 12 120 16 Aria di ricircolo (con Aria di Rinnovo 120 m3/h) 220 240 260 Portata d'aria totale (immissione + ricircolo) m3/h Potenza assorbita W 26 32 40 140 22 160 28 280 300 48 60 11.5 Dimensioni e pesi 828 1358 252 92 (249) Larghezza (mm) Profondità (mm) Altezza (mm) Peso (kg) 828 842 ENTRATA ACQUA USCITA ACQUA MANDATA ARIA (855) 808 ENTRATA ALIMENTAZIONE USCITA ARIA VIZIATA 1062 (1358) 0 Dimensioni di installazione Ingombri minimi per la manutenzione Gli ingombri qui riportati devono essere rispettati per permettere le normali operazioni di manutenzione e riparazione ordinaria e straordinaria. Se installata in un controsoffitto deve essere possibile l’accesso alla macchina per mezzo di appositi pannelli agevolmente rimovibili; una presa d’aria della superficie utile di almeno 800 cm² comunicante direttamente con la macchina deve essere realizzata per poter garantire alla macchina la corretta alimentazione di aria in funzione di deumidificazione. Devono essere sempre collegati lo scarico condensa (sifonato) e le tubazioni di andata e ritorno acqua refrigerata. ø15 ARIA DI RICIRCOLO ø150 INGRESSO ARIA ESTERNA ø150 INGRESSO ARIA VIZIATA ø150 SCARICHI CONDENSA 1235 1130 100 500 500 500 213 11.6 Collegamenti Collegamenti aeraulici Nella figura seguente sono indicati i collegamenti del circuito aeraulico della macchina. Al fine di garantire un funzionamento silenzioso e confortevole dell’impianto di ventilazione meccanica controllata si consiglia di utilizzare canali e bocchette dimensionate in funzione della portata di aria di immissione che nel funzionamento in fase di deumidificazione e/o integrazione termica potrà raggiungere valori di 300 m³/h . Fig. 11-1 Collegamenti aeraulici Collegamenti idraulici La macchina è dotata di due attacchi (3/8 M) per il collegamento al circuito idraulico. Il collegamento è consigliato eseguito al collettore dell’impianto radiante, dotato di valvole di intercettazione che consentano l’alimentazione della macchina solo in estate. La temperatura di alimentazione nominale dovrà essere di circa 15°C con una portata di 280l/h, ed in grado di vincere le perdite di carico del circuito idraulico interno alla macchina pari a circa 0,22 bar. Se la macchina viene equipaggiata con l’accessorio optional “touch screen display” sarà possibile utilizzare la funzione di integrazione termica (istallando l’apposito accessorio optional) anche in funzionamento invernale. Fig. 11-2 214 Collegamenti idraulici Collegamenti elettrici La macchina deve essere collegata alla rete di alimentazione (230v/1~/50Hz) rispettando le norme vigenti in materia di installazione e sicurezza e le indicazioni riportate nello schema elettrico allegato alla macchina per quanto concerne la posizione dei morsetti di alimentazione e comando. Controllo remoto Qualora non sia previsto l’utilizzo dell’accessorio opzionale “touch screen display” la macchina dovrà essere utilizzata per mezzo dei contatti digitali presenti nella morsettiera tramite i quali si comanda (es. da un sistema domotico) l’avviamento della macchina in funzione di ventilazione meccanica controllata, si attivano altre funzioni disponibili (deumidificazione, integrazione termica, ecc.) e si visualizzano gli allarmi. I contatti degli ingressi digitali sono situati nella morsettiera all’interno della scatoletta fissata al pannellino del quadro elettrico. Ad ogni ingresso digitale è dedicata una coppia di morsetti; ad ogni coppia è associato un numero di identificazione: - Ingresso digitale 1-1 gestisce ON/OFF della macchina; - Ingresso digitale 2-2 selezione modalità AUTOMATICA/MANUALE; - Ingresso digitale 3-3 selezione modalità DEUMIDIFICATORE; - Ingresso digitale 4-4 selezione modalità INTEGRAZIONE TERMICA; - Ingresso digitale 5-5 selezione modalità ESTATE/INVERNO; - Ingresso digitale 6-6 selezione modalità FREE COOLING; - Ingresso digitale 7-7 selezione modalià SONDA CO2; - Ingresso digitale 8-8 selezione modalità VENTILAZIONE; - Ingresso digitale 9-9 selezione modalità BOOSTER; - Ingresso digitale 10-10 selezione modalità GIORNO/NOTTE. Uscite digitali, segnali di allarme: - Uscita digitale 11-11. Allarme filtri sporchi: segnala che i filtri di aspirazione della VMC sono intasati. E’ chiuso quando i filtri sono puliti, è aperto quando sono sporchi o la scheda elettronica non è alimentata; - Uscita digitale 12-12. Allarme cumulativo: indica un malfunzionamento/guasto ad un componente della macchina. Si richiede l’intervento dell’assistenza per la risoluzione del problema. - Uscita digitale 13-13. Reset generale: quando la causa dell’allarme è risolta, per resettare la scheda basta chiudere e aprire il contatto. 11.7 Funzionamento integrazione termica. Le due modalità di funzionamento servono a controllare anche le temperature dell’acqua di ingresso alla macchina. I set di temperatura minima e massima dell’acqua in ingresso cambiano a seconda della stagione. Modalità riscaldamento (solo per macchine dotate di questa funzione opzionale) La modalità Riscaldamento può essere abilitata soltanto nella modalità Inverno. In tale modalità il compressore è sempre spento. Il riscaldamento viene regolato basandosi sui set di temperatura del giorno o della notte. La valvola a due vie modulante regola per portare la temperatura ambiente al set impostato. Fig. 11-3 Display touch screen Attraverso il display touch screen (accessorio opzionale) è possibile accedere ad una serie di funzioni che permettono di personalizzare il funzionamento della macchina adattandolo alle necessità dell’ambiente di installazione, quali: Avviamento ed arresto della macchina Selezione del modo di funzionamento automatico o manuale: in modalità Automatico la macchina funziona secondo la programmazione del Timer mentre in modalità Manuale la macchina smette di seguire l’orario e utilizzerà i parametri del set Giorno o Notte a seconda della scelta dell’utilizzatore. Selezione della modalità di funzionamento giorno / notte Nella modalità Manuale è possibile usare il tasto Giorno/Notte. Cambiando la modalità da Giorno a Notte cambiano i set dei quattro pulsanti in alto dello schermo: - Temperatura ambiente; - Umidità relativa ambiente; - Portata dell’aria di espulsione; - Portata dell’aria di rinnovo. Impostazione dell’ora e delle fasce orarie La programmazione del timer è settimanale. Per ogni giorno è possibile impostare sei fasce orarie. Ciascuna di queste fasce è caratterizzata dall’ora di attivazione e dalla modalità di lavoro. L’inizio di ciascuna fascia corrisponde alla fine della fascia precedente. Gestione funzione booster Questa funzione si utilizza per un ricambio rapido dell’aria in ambiente, quando il Booster viene attivato, il ventilatore di espulsione si porta alla massima velocità mentre la portata di rinnovo viene portata ad un valore preimpostato. Il tempo di durata del Booster é preimpostato. Modalità estate / inverno La macchina è pensata per funzionare sia in estate che in inverno; in quest’ultima stagione non c’è la necessità di raffreddare gli ambienti per cui, in modalità Inverno, la funzione cooler viene disabilitata. Con immissione attraverso il recuperatore di una portata d’aria fredda e secca non c’è neanche la necessità di deumidificare per cui nella modalità inverno il compressore resta sempre spento. Nella modalità Estate, invece, vengono abilitate tutte e tre le funzioni principali della macchina: ventilazione, deumidificazione ed Gestione allarmi Il display segnala la presenza di guasti o anomalie di funzionamento quali: Allarme filtri sporchi. Allarme cumulativo: segnala il malfunzionamento di un componente interno della macchina, richiede l’intervento dell’assistenza tecnica. Organi di controllo e sicurezza La macchina è equipaggiata con una serie di dispositivi di sicurezza quali: - Pressostato di massima: il pressostato di alta pressione arresta l’unità quando la pressione in mandata al circuito frigorifero supera un valore prefissato. Il riarmo è manuale e può avvenire solo quando la pressione è scesa al di sotto del valore indicato dal differenziale impostato. - Termostato antigelo: è un dispositivo che segnala al controllo elettronico la necessità di fermare la ventilazione per evitare che l’aria troppo fredda arrivi alla batteria di preraffreddamento ad acqua. Una volta che la temperatura in ingresso alla batteria sale e che l’allarme è stato riattivato da touch screen, viene ripristinato il normale funzionamento della macchina. - Dispositivi di controllo: 1) Sonda di qualità dell’aria o sonda CO2: tramite la sonda CO2 diventa possibile regolare in modo automatico la portata di aria in immissione/estrazione in funzione del tasso di CO2 rilevato dalla sonda. Quando gli ambienti non sono occupati il tasso di ventilazione viene ridotto ed automaticamente aumentato quando sono occupati ed aumenta la concentrazione di CO2 dovuta alle attività svolte dagli occupanti stessi. La sonda si installa a bordo macchina, un supporto ed un cablaggio appositi sono già predisposti in fabbrica. 2) Sonda di umidità: la macchina è dotata di un suo sensore di umidità interno ma può essere collegata anche ad un sensore di umidità esterno. Si possono utilizzare sensori funzionanti con segnale 0-10V oppure 4-20 mA da collegare ai morsetti della scheda di comando. 3) Sonda di temperatura: la macchina è dotata di una sonda di temperatura interna ma può essere collegata anche ad una sonda di temperatura esterna. La sonda di temperatura esterna deve essere una NTC 10k da collegare alla scheda di comando. 4) Kit free cooling: il kit free cooling permette, qualora le condizioni di temperatura esterna siano vantaggiose rispetto a quelle interne, di immettere aria esterna direttamente in ambiente senza che questa attraversi lo scambiatore di calore. Questa funzione viene gestita dal display touch screen, sia in funzionamento estivo che invernale. Il kit si monta esternamente alla macchina ed evita trafilaggi interni che ne possano ridurre l’efficacia. 215 12 12.1 RECUPERATORE DI CALORE AD ALTA EFFICIENZA WR 150 Descrizione 12.2 Componenti Telaio Costruito in lamiera galvanizzata a caldo assicura la massima resistenza contro la corrosione; i pannelli rimovibili assicurano facilità di manutenzione e ispezione. Vasca raccogli condensa Realizzata in acciaio inox, tubo scarico condensa Ø 16 mm. Unità monoblocco per la Ventilazione Meccanica Controllata, per installazione orizzontale, contenente un recuperatore di calore ad altissima efficienza (> 90%), estremamente silenzioso, ventilatori per l’immissione di aria fresca e l’estrazione di aria viziata dotati di girante a grande diametro, bassa velocità e altezza contenuta per permetterne l’installazione all’interno dei controsoffitti degli edifici residenziali. Manutenzione ordinaria (pulizia filtri) e straordinaria estremamente semplice. Può essere utilizzato sia come semplice unità per la ventilazione meccanica controllata, o con un apposito kit di adattamento, anche abbinato al deumidificatore (LE KD 24L/L-OV-24L) o al deuclimatizzatore (LE-K-KD 24L/L-K-OV-24L) a soffitto. Sono previsti come accessori opzionali un quadro elettrico per il controllo remoto della velocità ventilatori ed un dispositivo antigelo. Recuperatore di calore ad alta efficienza, > 90% fino a 125m³/h di portata, in accordo alla norma UNI EN 308 / EN 3141-7. Livello di rumorosità estremamente ridotto grazie alla forma delle pale dei ventilatori di grande diametro, emissioni sonore estremamente ridotte alle basse frequenze. Portata aria regolabile da 80 a 150 m³/h. 216 Ventilatore Tipo EC a controllo elettronico, girante di grande diametro e pale avanti garantisce una rumorosità estremamente contenuta alle basse frequenze. Filtri aria Montati di serie a bordo macchina, realizzati in materiale sintetico, classe di filtrazione G4, in accordo alla norma UNI EN779 2002. Test In fabbrica tutte le macchine vengono controllate, viene accuratamente verificata la dispersione del circuito elettrico ed eseguiti i test funzionali della macchina. Standard tecnici Le macchine rispettano i requisiti stabiliti dalla direttiva della Comunità Europea 2006/95/EC del 12 dicembre 2006 sulla sicurezza degli apparecchi elettrici a basso voltaggio.2004/108/CE del 15 dicembre 2004 sulla compatibilità elettromagnetica; 2006/42/EC del 17 maggio 2006 sulla sicurezza macchine. La conformità è dichiarata in accordo ai seguenti standard: CEI EN 60335-2-40, CEI EN 55014-1, CEI EN 55014-2. 12.3 Dati Tecnici Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica V/ph/Hz Potenza totale nominale assorbita (motore CA) Massima potenza assorbita (ventilatori alle massime velocità) Max. corrente assorbita Portata d’aria immissione = espulsione Portata d’aria nominale Pressione statica disponibile alla portata nominale lato immissione Pressione statica disponibile alla portata nominale lato espulsione Livello press. sonora a 3 m in campo libero, lato immissione (condiz. nominali) Livello press. sonora a 3 m in campo libero, lato espulsione (condiz. nominali) Attacco sulla macchina per scarico condensa (tubo di gomma) diametro Efficienza alla portata nominale secondo Norma UNI-EN 308 Efficienza alla portata nomin. con aria espulsa 20°C 50% U.R, immessa 0°C Attacchi Presa Aria esterna e Aspirazione Aria esausta (collari diametro): Attacchi Aria immessa trattata e Aria di espulsione (collari diametro): 12.4 Accessori Quadro di comando Il quadro di comando permette la taratura da remoto della velocità dei ventilatori di immissione/espulsione ed il bilanciamento delle portate di aria in funzione del tasso di ricambio aria ambiente richiesto. 12.5 230/1/50-60 46 W 54 W 0,3 A 80-150 mc/h 2x125 mc/h 40 Pa 60 Pa 39 db(A) 43 db(A) 16 mm 88,5% > 90% 150 mm x 2 150mm /100 mm x 2 Kit controllo antigelo Dispositivo antigelo per recuperatore WR 150, evita la formazione di ghiaccio ed il danneggiamento del recuperatore di calore in presenza di condizioni climatiche avverse. Schemi Disegno quotato / schema funzionale USCITA ESPULSIONE 740 ENTRATA IMMISSIONE ø150 ø1 00 50 ø1 50 0 ø10 750 278 50 ø1 ENTRATA ESPULSIONE USCITA IMMISSIONE Schema di installazione del recuperatore in abbinamento al deumidificatore LE KD 24L/ LE K KD 24L. ARIA RICIRCOLO 150 m3/h ARIA ESPULSA ARIA RINNOVO ARIA RIPRESA SERRANDE DI SOVRAPPRESSIONE RECUPERATORE 150 m3/h DEUMIDIFICATORE 300 m3/h ARIA MANDATA 217 13 13.1 DEUMIDIFICATORE L-OV-24L E DEUCLIMATIZZATORE L-K-OV-24L SENZA COMPRESSORE Descrizione Ventilatore Aria in ingresso Aria in uscita Recuperatore Batteria di deumidificazione Temperatura mandata = 11,5°C Portata = min. 250 l/h ΔP = 1,25 m c.a. Deumidificatore isotermico a soffitto, studiato per il funzionamento in combinazione con i sistemi radianti a pavimento, soffitto o parete ed i sistemi di regolazione REHAU. Questo deumidificatore si distingue per il particolare concetto costruttivo che non utilizza nessun compressore o circuito frigorifero. Totalmente esente da vibrazioni ed estremamente silenzioso, può essere utilizzato anche in “zona notte” o in ambienti in cui il comfort acustico sia prioritario. Alimentato con acqua refrigerata, proveniente dal medesimo refrigeratore d’acqua utilizzato per l’impianto di raffrescamento, migliora l’efficienza energetica dell’intero sistema. Particolarmente ecologico grazie all’eliminazione di gas HFC. La versione deuclimatizzatore si differenzia dai deumidificatori per la possibilità di funzionare oltre che in deumidificazione anche come climatizzatore. 13.2 Principi di funzionamento Principio di funzionamento deumidificatore All’interno della macchina un ventilatore (1) aspira l’aria di ricircolo proveniente dagli ambienti da deumidificare e la invia ad uno scambiatore aria-aria (2) dove subisce un preraffreddamento per poi attraversare lo scambiatore alimentato dall’acqua refrigerata dove avviene la condensazione del vapore acqueo in essa contenuto e quindi la deumidificazione. Successivamente l’aria, che sarebbe eccessivamente fredda per essere immessa in ambiente, attraversa ancora lo scambiatore di calore e viene riscaldata dall’aria in ingresso ad una temperatura che si avvicina a quella ambiente, facendo in modo che in ambiente venga immessa aria deumidificata ed a temperatura neutra, al fine di garantire il massimo comfort. 218 Principio di funzionamento deuclimatizzatore All’interno della macchina un ventilatore (1) aspira l’aria di ricircolo proveniente dagli ambienti da deumidificare e la invia ad uno scambiatore aria-aria (2) dove subisce un preraffreddamento per poi attraversare lo scambiatore alimentato dall’acqua refrigerata dove avviene la condensazione del vapore acqueo in essa contenuto e quindi la deumidificazione. Successivamente l’aria, che sarebbe eccessivamente fredda per essere immessa in ambiente, attraversa ancora lo scambiatore di calore aria-aria (2) e viene così riscaldata dall’aria in ingresso ad una temperatura che si avvicina a quella ambiente, facendo in modo che in ambiente venga immessa aria deumidificata ed a temperatura neutra. Se viene richiesta la funzione di climatizzazione una elettrovalvola (5) all’interno della macchina alimenta con acqua refrigerata la batteria di post raffreddamento e l’aria deumidificata prima di essere immessa in ambiente subisce un ulteriore raffreddamento. La potenza frigorifera ceduta all’aria immessa in ambiente, con le batterie alimentate da acqua alla temperatura di 11,5°C, è pari a 1600W. Batteria di post-raffreddamento Ventilatore Aria in ingresso Recuperatore Aria in uscita Elettrovalvola, apre in funzione di integrazione Batterie di deumidificazione/ integrazione Temperatura mandata = 11,5°C Portata = min. 450 l/h ΔP = 1,25 m c.a. 13.3 Dati tecnici Versione deumidificatore Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica V/ph/Hz Potenza elettrica assorbita alla vel.2 Potenza elettrica assorbita alla vel.3 Potenza elettrica assorbita alla vel.4 Potenza elettrica assorbita alla vel.5 Potenza elettrica assorbita alla vel.6 Livello di pressione sonora (a 3 m in campo libero) a vel. 3 Livello di pressione sonora (a 3 m in campo libero) a vel. 5 Capacita di condensazione nominale (amb. temp. 25°C 65% U.R.- Acqua 11,5°C) Portata d’aria nominale Pressione statica disponibile alla portata nominale lato immissione Portata acqua nominale temp. 11,5°C Perdita di carico circuito idraulico (portata 250 l/h) Versione deuclimatizzatore Caratteristiche tecniche e prestazioni Alimentazione elettrica V/ph/Hz Potenza elettrica assorbita alla vel.2 Potenza elettrica assorbita alla vel.3 Potenza elettrica assorbita alla vel.4 Potenza elettrica assorbita alla vel.5 Potenza elettrica assorbita alla vel.6 Livello di pressione sonora a 3 m in campo libero) a vel. 3 Livello di pressione sonora a 3 m in campo libero) a vel. 5 Capacita di condensazione nominale amb. temp. 25°C 65% U.R.- Acqua 11,5°C) Potenza di integrazione termica in raffrescamento Portata d’aria nominale Pressione statica disponibile alla portata nominale lato immissione Portata acqua nominale temp. 11,5°C Perdita di carico circuito idraulico (portata 250l/h) 13.4 230/1/50-60 20W 30W 36W 42W 52W 30dB(A) 35dB(A) Prestazioni Prestazioni in deumidificazione Il deumidificatore senza compressore è caratterizzato da grande elasticità di prestazioni. Come si evince dalle tabelle, la capacità di deumidificazione varia di poco al variare della portata di aria, al contrario aumenta di molto quando per un qualunque motivo le condizioni di temperatura ed umidità in ambiente aumentino anche di poco rispetto a quelle di progetto. Grazie a questa sua peculiarità in breve tempo si ristabiliscono le condizioni di umidità relativa ottimali, ad esempio un aumento dell’umidità relativa del 5% causa un aumento della deumidificazione del 25%, una diminuzione della temperatura di alimentazione di 1°C aumenta le prestazioni del 12% circa. 24l/g 300 m³/h 40 Pa Grafico e tabella prestazioni in deumidificazione con temperatura ambiente di 25°C 250 l/h 1,25 KPa 230/1/50-60 20W 30W 36W 42W 52W 30dB(A) 35dB(A) 24l/g 1,6 kW 300 m³/h 40 Pa 450 l/h 12,5 KPa Portata-temp. acqua Temp. u.r. in ambiente 25°C 65% u.r. 25°C 60% u.r. 25°C 55% u.r. Portata aria 300 Portata aria 250 mc/h mc/h 250 l/h 250 l/h 250 l/h 250 l/h 10,5°C 11,5°C 10,5°C 11,5°C Capacità di condensazione in litri/ giorno 27,9 24 25,4 22,2 22,2 19 19,7 17,2 16,4 14 15,6 12,3 219 Grafico e tabella prestazioni in deumidificazione con temperatura ambiente di 27°C 13.5 Dimensioni e pesi Dimensione attacchi acqua Dimensione tubo scarico condensa Dimensioni bocca aspirazione Dimensioni bocca mandata Larghezza x Profondità x Altezza Peso: deu / deuclima 40,0 35,0 30,0 1/2 “ M 12 mm 682 x 247 mm 682 x 222 mm 736 x 696 x2 89 mm 52 kg / 54 kg 25,0 286 20,0 15,0 10,0 27°C 65% 27°C 60% 27°C 55% ENTRATA LIQUIDO REFRIGERANTE USCITA LIQUIDO REFRIGERANTE Variazione della capacità di deumidificazione per diverse portate d’aria Portata aria m³/h 200 250 300 350 Variazione prestazione -12% -5% +5% Rumorosità Una delle principali caratteristiche di questa macchina è l’estrema silenziosità dovuta alla totale assenza di vibrazioni e rumori per effetto della mancanza del compressore. Il rumore in uscita dalla cassa metallica è quasi nullo (22dB), l’unico seppur debole rumore percepibile è quello dovuto al flusso d’aria, e può essere completamente eliminato con l’utilizzo del silenziatore (optional). Portata d’aria e rumorosità (3m in campo libero) alle diverse velocità del ventilatore e alle diverse contropressioni: Portata aria per diverse contropressioni Vel. Contropressione ventilatore 10 Pa 20 Pa 30 Pa Velocità 1 230 220 Velocità 2 260 240 210 Velocità 3 310 300 260 Velocità 4 340 310 290 Velocità 5 380 360 340 220 Rumorosità 40 Pa 180 220 270 300 26 dB(A) 30 dB(A) 32 dB(A) 35 dB(A) 37 dB(A) 664 696 ENTRATA ARIA DA DEUMIDIFICARE 735 756 Variazione della capacità di deumidificazione per diverse portate di aria Portata aria Portata aria 300 mc/h 250 mc/h Portata-temp. acqua 250l/h 250l/h 250l/h 250l/h 10,5°C 11,5°C 10,5°C 11,5°C Temp. u.r. in Capacità di condensazione ambiente in litri/giorno 27°C 65% u.r. 36,1 33,7 35,3 30,4 27°C 60% u.r. 30,4 27,1 27,9 24,6 27°C 55% u.r. 24,6 21,3 22,2 18,9 USCITA ARIA DEUMIDIFICATA ø10 Accessori 13.8 Silenziatore Il silenziatore da installare sulla mandata dei deumidificatori/deuclimatizzatori senza compressore permette di abbattere completamente ogni rumore garantendo la massima silenziosità di funzionamento . Collegamento idraulico Sul lato destro sono previsti gli attacchi per il collegamento dei tubi dell’acqua di raffreddamento e del tubo di scarico della condensa. Gli attacchi dello scambiatore devono essere collegati all’impianto di raffrescamento, in modo da garantire al deumidificatore una portata di acqua fredda (T=11,5°C) pari a 650 l/h con una caduta di pressione di 0,10 bar. Gli attacchi dell’acqua fredda sulla macchina sono 1/2” maschio e lo scarico condensa è un tubo in rame con diametro esterno d=10 mm. Il circuito idraulico all’interno della macchina è un circuito aperto: il collegamento elettrico consigliato ha un contatto di potenza da collegare all’eventuale valvola di zona o pompa di circolazione del circuito idraulico in modo da interrompere la circolazione dell’acqua quando le condizioni ambientali sono soddisfatte (vedere schema elettrico). È consigliabile integrare la conduttura di raccordo allo scarico condensa con un sifone, al fine di evitare la formazione di odori sgradevoli. Acqua 10,5 °C 950 1000 735 silenziatore 20 289 Dimensioni di ingombro con silenziatore Collegamenti 1050 13.6 900 20 Acqua 11,5 °C Acqua 12,5 °C 800 850 886 13.7 Installazione La macchina deve essere collegata ad un circuito alimentato con acqua fredda ad una temperatura di almeno 11,5°C con una portata di 250 l/h per il deumidificatore e di 450 l/h per il deuclimatizzatore, con una caduta di pressione di 1,25 kPa (0,125 bar), in genere tramite uno spillamento dell’acqua proveniente dalla macchina frigorifera che deve essere intercettato in inverno. Evitare di collegare la macchina al collettore dell’impianto a pavimento come usualmente avviene con i normali deumidificatori. Prevedere sempre un collegamento sifonato alla rete fognaria dell’edificio per lo scarico della condensa. Installare la macchina in posizione orizzontale rispettando le misure di ingombro necessarie agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria riportate nelle istruzioni di montaggio della macchina. Se installata in un controsoffitto deve essere possibile l’accesso alla macchina per mezzo di appositi pannelli agevolmente rimovibili, una presa d’aria della superficie utile di almeno 800 cm² comunicante direttamente alla macchina deve essere realizzata per poter garantire alla macchina la corretta alimentazione di aria in funzione di deumidificazione. 25 Fig. 13-1 26 Temperatura ambiente - °C 27 Grafico potenza frigorifera sensibile 221 Collegamenti elettrici La scatola elettrica è posta sullo stesso lato dove ci sono i collegamenti idraulici (lato destro). Per realizzare l’installazione come da descrizione fatta è necessario eseguire il collegamento elettrico come riportato in figura. I relé non sono compresi nella fornitura. Di seguito il funzionamento della macchina qualora venga rispettato lo schema. L’umidostato consente il funzionamento del deumidificatore quando l’umidità in ambiente è più alta del livello desiderato e il contatto elettrico dell’umidostato è chiuso. Il termostato attiva la circolazione dell’aria e la batteria di post-trattamento per effettuare la funzione cooling. Quando il termostato o l’umidostato attivano il funzionamento della macchina, i contatti della valvola di zona vengono messi in tensione a 230 V in modo da aprire l’eventuale valvola di zona del circuito idraulico o accendere la pompa di circolazione dedicata. Sul ventilatore è possibile impostare cinque differenti velocità, muovendo gli attacchi faston del regolatore di velocità, così da adeguare la macchina alle caratteristiche dell’utilizzatore. La velocità preimpostata è la velocità numero 4 con cui si ottengono 300 m3/h con una contropressione disponibile superiore ai 30 Pa. La macchina è anche predisposta per poter funzionare con due set di velocità, così da soddisfare le esigenze tipiche della zona notte, realizzando l’abbassamento notturno e riducendo di conseguenza i rumori. In questa soluzione l’ideale è avere un orologio per la commutazione. Lo schema da seguire per ottenere questi risultati è illustrato di seguito. Fig. 13-2 222 Schema elettrico 13.9 Manutenzione Manutenzione periodica L’unica manutenzione da eseguire periodicamente è la pulizia del filtro che va eseguita con frequenza variabile a seconda della polverosità dell’ambiente e della quantità di ore al giorno di effettivo funzionamento dell’apparecchio. Orientativamente per un uso normale la pulizia è sufficiente una volta al mese. Per un impiego in ambienti polverosi si può rendere necessaria una frequenza anche più che doppia. La pulizia va effettuata ponendo il filtro sotto il getto d’acqua di un normale lavandino nel verso contrario rispetto al flusso dell’aria: il pannello forato deve stare verso il basso in modo che l’acqua tenda a spingere il filtro verso il pannello stesso. Dopo alcuni anni di funzionamento può essere necessario pulire le batterie. Sarà allora importante utilizzare aria compressa per soffiare dall’esterno verso l’interno dell’apparecchio, utilizzando anche un aspirapolvere per asportare la sporcizia rimossa. 14 14.1 TERMOREGOLAZIONE DELLE MASSE DI CEMENTO Introduzione Generalità La tecnica innovativa dell’edilizia deve rispondere alle esigenze dell’architettura moderna e al desiderio crescente di maggiore comfort, tenendo conto dei fattori climatici e dell’uso sempre più diffuso dei sistemi elettronici per l’elaborazione dei dati. Un sistema d’avanguardia di raffrescamento e riscaldamento che soddisfa queste esigenze è la termoregolazione delle masse di cemento (BKT). Z - - Spese d’investimento ridotte - Massimo comfort e rendimento di alto livello “Raffrescamento dolce” senza correnti d’aria Ricambio d’aria ridotto in combinazione con impianti di aria condizionata Niente sindrome di sick-building Grazie all’attivazione di masse di accumulo le dimensioni dell’impianto frigorifero sono ridotte Temperature di mandata più basse con relativo risparmio energetico Possibilità di abbinamento con sistemi alternativi (geotermici) Fig. 14-1 Edificio storico Fig. 14-2 Installazione BKT Il principio Il principio della termoregolazione delle masse di cemento (BKT) si basa sullo sfruttamento dell’inerzia dei componenti dell’edificio. Questo principio si manifesta anche d’estate negli edifici storici, come castelli e chiese, con muri esterni molto spessi. Grazie alla notevole inerzia, le temperature interne rimangono confortevoli e fresche anche d’estate. I carichi termici all’interno sono assorbiti dalle strutture fredde. Questo comportamento di accumulo viene copiato mediante tubazioni che trasportano l’acqua di raffrescamento o di riscaldamento nelle strutture di cemento pieno della termoregolazione delle masse di cemento (BKT). Viene realizzato un accumulatore “infinito”. 223 14.2 Varianti del sistema 14.2.1 Moduli REHAU BKT Z - Montaggio rapido - Dimensioni variabili dei moduli - Sono disponibili geometrie standard e speciali Componenti del sistema - Moduli BKT - Casseforme BKT - Cavalletto distanziatore BKT - Ganci fissarete/fascette BKT - Guaina Fig. 14-3 Moduli REHAU BKT Fig. 14-4 Moduli REHAU BKT RAUFIX Fig. 14-5 REHAU BKT posa in opera Dimensioni dei tubi - RAUTHERM S 17 x 2,0 mm - RAUTHERM S 20 x 2,0 mm Grazie al preconfezionamento dei moduli BKT e la messa sotto pressione in fabbrica, i tempi di montaggio sono molto brevi. 14.2.2 REHAU BKT posa in opera Z - Flessibile adattamento circuiti BKT alla geometria degli edifici - Lunghezza dei circuiti BKT variabile - Semplice posa dei tubi Componenti del sistema - Tubo RAUTHERM S - Casseforme BKT - Tappo di chiusura per tubo aria compressa - Binario RAUFIX - Ganci fissarete/fascette BKT - Guaina - Giunto - Manicotto autobloccante - Nastro di protezione BKT Dimensioni dei tubi - RAUTHERM S 17 x 2,0 mm - RAUTHERM S 20 x 2,0 mm Grazie alla posa dei tubi direttamente in cantiere, i circuiti BKT possono essere adattati a qualsiasi geometria dell’edificio. 224 14.3 Progettazione 14.3.1 Condizioni preliminari A - - - - Un impiego efficace della termoregolazione delle masse di cemento è determinato dai seguenti fattori: Profilo di carico uniforme durante il periodo di riscaldamento e di raffrescamento Coefficiente di trasmissione del calore finestre UFinestre:1,0 fino a 1,3 W/m2K Fattore di trasmissione protezione contro il sole bprotezione: 0,15 fino a 0,20 Resa di riscaldamento ΦHL UNI EN 12831: da 40 a 50 W/m2 Resa di raffrescamento QK VDI 2078: fino a 60 W/m2 Solette grezze (materiale: calcestruzzo normale): Ssoletta grezza: da 25 fino a 30 cm Niente controsoffitti chiusi nelle zone attivate Sono consentite temperature ambiente flessibili nei giorni molto caldi - fino a ca. +27°C con impianti concepiti con aria condizionata supplementare - fino a circa +29°C con impianti con ricambio d’aria tramite finestre Utilizzatore omogeneo - utilizzatore uniforme - tipo di utilizzazione uniforme Niente regolazione per singoli vani, ma ripartizione dell’edificio in zone Parametri di funzionamento - Tmandata riscaldamento: +27 °C fino a +29 °C - Tmandata raffrescamento: +16 °C fino a +19 °C 14.3.2 Condizioni preliminari dell’edificio L’andamento equilibrato e uniforme del profilo di carico durante il periodo di riscaldamento e raffrescamento è la condizione base per l’impiego efficace della termoregolazione delle masse di cemento. I carichi interni, in condizioni normali, all’interno di un edificio adibito ad uffici, possono essere considerati costanti. Le oscillazioni di carico sono determinate da fenomeni meteorologici. Questi effetti negativi possono essere ridotti notevolmente mediante l’ottimizzazione dell’edificio nei punti seguenti: - Finestre - Protezione contro il sole: - Protezione con la trasmissione termica. A causa delle estese superfici vetrate degli uffici, un contributo considerevole alla riduzione del fabbisogno termico e al livellamento dell’andamento dei carichi termici è rappresentato da vetrate con coefficienti di trasmissione di calore U tra 1,0 – 1,3 W/m2K. Con protezioni esterne contro il sole con un fattore di trasmissione “b” di 0,15 - 0,20 l’effetto negativo dell’insolazione estiva nell’ambiente può essere ridotto fino all’85%. Veneziane in metallo, montate all’esterno, con un angolo di apertura di 45° hanno un fattore “b” di 0,15. Con protezioni contro il sole installate all’interno, per esempio tende in tessuto, questo effetto schermante non è raggiungibile. Con un miglioramento della protezione contro la trasmissione di calore delle parti esterne degli edifici si dovrebbe realizzare un fabbisogno di calore di 40 W/m2 e 50 W/m2 per edifici adibiti ad uffici. Con potenze medie di riscaldamento della termoregolazione delle masse di cemento comprese fra 25 W/m2 e 30 W/m2, si può raggiungere, a seconda della struttura dei solai, una copertura del fabbisogno di calore fino al 75%. Uffici di utilizzo comune hanno carichi termici in raffrescamento fino a 60 W/m2. Con potenze medie di raffrescamento della termoregolazione delle masse di cemento di 35 W/m2 - 50 W/m2, si può raggiungere, a seconda della struttura del solaio, una copertura fino all’80% del carico di raffrescamento. Condizioni ottimali per un sistema inerziale della termoregolazione delle masse di cemento si ottengono con spessori dei solai tra 25 cm e 30 cm. Per minimizzare la diffusione di vapore nella parte piena della costruzione, i solai attivi in cemento normale secondo DIN 1045 devono essere costruiti con densità tra 2,0 t/m3 e 2,8 t/ m3. Nelle zone attivate con solai grezzi, l’installazione di controsoffitti chiusi non è consentita. Il montaggio di controsoffitti a moduli aperti deve essere verificato fino in fondo per ogni singolo caso. Si raccomanda di prevedere delle misure acustiche nei grandi uffici. Controsoffitti fonoassorbenti non sono ammessi nelle zone attivate. In particolare nei grandi uffici e sale bisogna verificare se occorrono delle misure per ottimizzare l’acustica dell’ambiente. 14.3.3 Utilizzazione dell’edificio Durante il raffrescamento in giornate estremamente calde e soleggiate con temperature esterne di circa +32°C, l’utilizzatore dell’edificio deve permettere la variazione della temperatura operativa d’ambiente nelle zone soggiornali. Condizioni fondamentali per un concetto d’impianto con BKT si hanno con l’utilizzazione omogenea e uniforme dell’edificio. Il tipo di utilizzazione uniforme di un edificio, per esempio solo punto vendita o solo uffici, ha un effetto positivo sull’andamento uniforme dei carichi. Anche concetti d’impianti con BKT in edifici con utilizzatori diversi ai singoli piani sono realizzabili. Già nella fase di progettazione occorrono però chiarimenti approfonditi riguardo alla contabilizzazione delle spese di riscaldamento/ raffrescamento e alla ripartizione delle zone. 14.3.4 Tecnica dell’impiantistica edile Per ragioni di inerzia della termoregolazione delle masse di cemento non è possibile installare una regolazione per i singoli vani, come viene usata per sistemi di raffrescamento a soffitto. Però è possibile dividere l’edificio in zone di regolazione preposte con andamenti uniformi dei carichi. Dividendo l’edificio in una zona Nord e una zona Sud, si possono alimentare queste parti con temperature di mandata e portate diverse. Scegliendo la corretta temperatura di mandata si può evitare la forte sovraoscillazione della temperatura d’ambiente durante il riscaldamento. Per evitare la formazione di condensa sulle superfici attive della costruzione, in estate, la temperatura di mandata non deve essere inferiore ai +16 °C. 225 Superficie attiva dei moduli BKT, DM/EM, VA 15 Interasse di posa 150 mm/VA 15 I moduli REHAU BKT sono realizzati a progetto, nelle dimensioni indicate nelle tabelle. La dimensione va scelta in base ai seguenti criteri di posa: - Tipo di posa del tubo - Dimensione del tubo - Interasse di posa Largh. m Lungh. m 1,35 1,50 1,65 1,80 1,95 2,10 2,25 2,40 2,55 2,70 2,85 3,00 3,15 3,30 3,45 3,60 3,75 3,90 4,05 4,20 4,35 4,50 4,65 4,80 4,95 5,10 5,25 5,40 5,55 5,70 5,85 6,00 6,15 6,30 A Su richiesta sono disponibili dimensioni e geometrie speciali, diverse dai moduli standard. Fig. 14-6 Dimensioni di posa A B C D Lunghezza modulo: lunghezza attiva in m Lunghezza modulo con tubo: A-VA in m Larghezza modulo con tubo: D-VA in m Larghezza modulo: larghezza attiva in m Superficie attiva del modulo: A x D in m2 0,90 1,20 1,22 1,35 1,49 1,62 1,76 1,89 2,03 2,16 2,30 2,43 2,57 2,70 2,84 2,97 3,11 3,24 3,38 3,51 3,65 3,78 3,92 4,05 4,19 4,32 4,46 4,59 4,73 4,86 5,00 5,13 5,27 5,40 5,54 5,67 1,62 1,80 1,98 2,16 2,34 2,52 2,70 2,88 3,06 3,24 3,42 3,60 3,78 3,96 4,14 4,32 4,50 4,68 4,86 5,04 5,22 5,40 5,58 5,76 5,94 6,12 6,30 6,48 6,66 6,84 7,02 7,20 7,38 7,56 1,50 1,80 2,10 Superficie attiva m2 2,03 2,43 2,84 2,25 2,70 3,15 2,48 2,97 3,47 2,70 3,24 3,78 2,93 3,51 4,10 3,15 3,78 4,41 3,38 4,05 4,73 3,60 4,32 5,04 3,83 4,59 5,36 4,05 4,86 5,67 4,28 5,13 5,99 4,50 5,40 6,30 4,73 5,67 6,62 4,95 5,94 6,93 5,18 6,21 7,25 5,40 6,48 7,56 5,63 6,75 7,88 5,85 7,02 8,19 6,08 7,29 8,51 6,30 7,56 8,82 6,53 7,83 9,14 6,75 8,10 9,45 6,98 8,37 9,77 7,20 8,64 10,08 7,43 8,91 10,40 7,65 9,18 10,71 7,88 9,45 11,03 8,10 9,72 11,34 8,33 9,99 11,66 8,55 10,26 11,97 8,78 10,53 12,29 9,00 10,80 12,60 9,23 11,07 12,92 9,45 11,34 13,23 2,40 3,24 3,60 3,96 4,32 4,68 5,04 5,40 5,76 6,12 6,48 6,84 7,20 7,56 7,92 8,28 8,64 9,00 9,36 9,72 10,08 10,44 10,80 11,16 11,52 11,88 12,24 12,60 12,96 13,32 13,68 14,04 14,40 14,76 15,12 I valori sono riferiti alla superficie attiva Tipologie di posa Con i moduli REHAU-BKT a serpentina semplice/doppia viene utilizzato il tubo RAUTHERM S, con strato di sbarramento contro la diffusione d’ossigeno secondo DIN 4726, nelle dimensioni 17 x 2,0 mm o 20 x 2,0 mm. Le estremità del tubo sono chiuse ermeticamente con un tappo di chiusura per tubi per aria compressa e un tappo cieco. Questo avviene tramite il collegamento brevettato, non smontabile, a manicotto autobloccante EPO 339 248 BA. È possibile scegliere tra due tipi di posa - Serpentina doppia (DM) - Serpentina semplice (EM). 226 Rispetto allo schema di posa a serpentina semplice, il tipo di posa a serpentina doppia presenta un profilo termico più uniforme su tutta la superficie dei moduli. Soprattutto per moduli grandi la distribuzione delle temperature negli elementi strutturali risulta più omogenea e le temperature sulle superfici degli elementi sono più uniformi. L’interasse di posa è di 15 cm (VA 15). Ogni modulo REHAU BKT è fornito con due tubi di allacciamento, uno per la mandata e uno per il ritorno (lungh. 2 m ciascuno). Per il trasporto i tubi di allacciamento sono fissati sul bordo dei moduli. Il fissaggio del tubo RAUTHERM S sulle griglie per cemento armato avviene in fabbrica per mezzo di apposite fascette di fissaggio. A Su richiesta è possibile realizzare tubature di allacciamento di lunghezza fuori standard. Fig. 14-9 Rappresentazione schematica del collegamento a collettore 1 2 3 4 5 6 Fig. 14-7 Modulo REHAU BKT DM Mandata Ritorno Valvola di regolazione e chiusura Collettore ad attacchi laterali Valvola di chiusura Circuito BKT Sistema a ritorno inverso (metodo Tichelmann) Con questo sistema il collegamento di ogni circuito BKT avviene direttamente con le tubazioni di distribuzione. Per la chiusura, lo scarico e la regolazione si consiglia l’impiego di valvole di arresto e valvole di regolazione. Grazie alla posa dei tubi con il sistema a ritorno inverso (Tichelmann), la perdita di carico è quasi uniforme. Per il dimensionamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori: - perdita di carico max. di 300 mbar per ogni circuito BKT - circuiti BKT di dimensioni quasi uguali Fig. 14-8 Modulo REHAU BKT EM 14.3.5 Varianti di collegamento idraulico A La compensazione idraulica del circuito BKT e dell’intera rete di tubazioni è necessaria per qualunque tipologia di collegamento. Collegamento collettori Analogo al riscaldamento/raffrescamento a pavimento, il collegamento dei circuiti BKT alla rete di tubazioni di distribuzione può avvenire tramite un collettore BKT. Per la chiusura e la regolazione si consiglia l’impiego di valvole di arresto e valvole di regolazione. Per il dimensionamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori: - perdita di carico max. di 300 mbar per ogni circuito BKT - circuiti BKT di dimensioni quasi uguali Fig. 14-10 Rappresentazione schematica del metodo Tichelmann 1 2 3 4 5 Mandata Ritorno Valvola di regolazione e chiusura Valvola di chiusura Circuito BKT 227 Sistema a tre tubi Per garantire una maggiore flessibilità della termoregolazione delle masse di cemento BKT in funzione del carico di riscaldamento/ raffrescamento richiesto, si utilizza il sistema a tre tubi. Qui è possibile scegliere (commutazione mediante una valvola a tre vie) tra due diversi livelli di temperatura di mandata. Il sistema ha un ritorno in comune. Per il dimensionamento bisogna tenere conto dei seguenti fattori: - perdita di carico max. di 300 m bar per ogni circuito BKT - circuiti BKT di dimensioni quasi uguali Fig. 14-11 Rappresentazione schematica del collegamento con il sistema a tre tubi 1 1a 2 3 4 5 6 7 14.4 Mandata 1 Mandata 2 Ritorno Valvola di regolazione e chiusura Collettore ad attacchi laterali Valvola di chiusura Valvola a tre vie Circuito BKT Potenze Struttura solai [m] 0.015 0.100 20.5˚C Zona Riscaldamento Tambiente : 20 °C Tmandata: 28 °C Tritorno : 25 °C Raffrescamento Tambiente : 26 °C Tmandata: 18 °C Tritorno: 21 °C Pavimento 25.4˚C 0.025 Soletta 0.250 [m] 0.020 0.100 24.0˚C 23.0˚C 20.6˚C 25.2˚C Totale Pavimento 0.025 Soletta 0.250 24.0˚C [m] 0.010 0.070 21.3˚C Totale 23.0˚C Pavimento 24.3˚C Soletta 0.280 [m] 0.010 0.020 23.7˚C 23.2˚C Totale 20.6˚C 25.2˚C Pavimento 24.0˚C 23.0˚C 0.100 Soletta 0.250 Totale Potenze statiche medie in W/m2 (superficie attiva) Tappetto 228 Piastrella Pannello legno Isolamento Gettata Pavimento doppio Cemento Tubo RAUTHERM S 17 x 2,0 VA15 14.5 Montaggio in cantiere A La termoregolazione delle masse di cemento (BKT) deve essere effettuata da personale specializzato facente parte dell’impresa esecutrice dei lavori. 1. Montaggio delle casseforme - Posizionare sul livello inferiore dell’armatura e fissare le casseforme, con i chiodi che vengono forniti insieme alle casseforme, secondo i disegni di montaggio. - Incorporare sul livello inferiore dell’armatura, realizzata dall’impresa edile. A Fig. 14-12 Punto 1 - Montaggio delle casseforme I disegni di montaggio si riferiscono agli assi/punti di riferimento dell’edificio. 2. Montaggio serpentina BKT-S - Posizionare le serpentine BKT-S sull’armatura. - Fissare le serpentine BKT-S per mezzo degli appositi ganci all’armatura inferiore. A Montaggio della serpentina a S solo per moduli BKT. Per i moduli BKT-RAUFIX è prevista esclusivamente la posa diretta sull’armatura inferiore. 3. Montaggio Moduli BKT - Posizionare e fissare i moduli BKT. - Posare e fissare le tubazioni di collegamento. - Infilare completamente le tubature di allacciamento nelle casseforme. 4. Esecuzione della prova a pressione - Effettuare il controllo visivo. - Estrarre le tubature di allacciamento dalle casseforme. - Eseguire la prima prova a pressione con aria compressa. La pressione di prova dev’essere di almeno 6 bar. - Infilare completamente le tubature di allacciamento nelle casseforme e fissarle. - Supervisionare i lavori per la gettata in calcestruzzo. - Effettuare una seconda prova a pressione dopo aver prelevato la cassaforma del livello inferiore. A Fig. 14-13 Punto 2 - Montaggio serpentine BKT-S Fig. 14-14 Punto 3 - Montaggio Moduli BKT La posa manuale del sistema BKT in cantiere avviene analogamente all’installazione di un impianto di riscaldamento industriale. Fig. 14-15 Punto 4 - Esecuzione della prova a pressione 229 14.6 Fig. 14-16 Rete di armatura Fig. 14-18 Cassetta di collegamento BKT La rete di armatura BKT è composta da tondini in acciaio per cemento armato e piedini termoplastici, che servono per posizionare ad altezza idonea, all’interno del solaio, i relativi moduli BKT. La rete deve appoggiare sulle casseforme. Sovrapponendo i moduli BKT è garantito un semplice montaggio. Presa di collegamento, incluso coperchio, serve per collegamento di pannelli a soffitto radiante o altri dispositivi di raffrescamento. Materiale Diametro tondino acciaio Ø Altezza complessiva 230 Cassetta di collegamento BKT Componenti del sistema BSt 500/550 5,5 mm 70 – 200 mm Materiale Lunghezza Larghezza Altezza Colore cassetta Colore presa polimero, privo di alogeni 115 mm 115 mm 90 mm grigio bianco Ganci fisserete BKT Attrezzo per torsione Fig. 14-17 Ganci fisserete BKT Fig. 14-19 Attrezzo per torsione Il gancio fissarete BKT è costituito da un filo metallico rivestito di materiale polimerico. Viene usato per fissare i moduli BKT alla rete di armatura BKT. È anche possibile usarlo per la termoregolazione delle masse di cemento in opera. L’attrezzo per torsione in metallo con rivestimento in materiale polimerico viene impiegato per torcere rapidamente e a regola d’arte i ganci fissarete BKT. Viene usato durante i lavori di fissaggio per i moduli BKT e per la termoregolazione delle masse di cemento montate in opera. Materiale Diametro Ø Lunghezza Colore Materiale Lunghezza Diametro Ø Colore Filo rivestito di materiale polimerico 1,4 mm nero 140 mm Acciaio 310 mm 30 mm nero Cassaforma BKT Binario RAUFIX Fig. 14-20 Cassaforma BKT Fig. 14-22 Binario RAUFIX La cassaforma BKT in polietilene antiurto serve per realizzare il passaggio dei tubi di allacciamento dei moduli BKT attraverso il solaio di cemento armato. Può essere utilizzata come cassaforma singola e, grazie a connettori integrati, anche come cassaforma multipla. Il binario RAUFIX senza ganci a uncino in plastica serve per fissare i tubi BKT sulle coperture degli elementi prefabbricati in calcestruzzo. La posa dei tubi può essere effettuata a meandro semplice o doppio. Sono possibili interassi di posa di 5 cm e multipli. Materiale Lunghezza Larghezza Altezza Diametro tubo Ø Materiale Diametro tubo Ø Lunghezza Colore PE 400 mm 50 mm 60 mm 17 x 2,0 / 20 x 2,0 PP 17 x 2,0 / 20 x 2,0 1 m (collegabile) Nero Fascette Tappo cieco Fig. 14-21 Fascette REHAU Fig. 14-23 Tappo cieco La fascetta in poliammide serve per fissare i moduli BKT alla rete di armatura BKT. È anche possibile usarlo per la termoregolazione delle masse di cemento in opera. Il tappo cieco serve a chiudere le estremità dei tubi e viene montato sui tubi RAUTHERM S mediante la tecnica di collegamento a manicotto autobloccante. Materiale Lunghezza Larghezza Colore Materiale Diametro tubo Ø PA 178 mm 4,8 mm Naturale Ottone 17 x 2,0 / 20 x 2,0 231 Guaina Manometro Fig. 14-24 Guaina Fig. 14-26 Manometro La guaina in polietilene viene impiegata nelle zone dei giunti di dilatazione. È possibile utilizzarla anche per l’uscita delle tubazioni di allacciamento sul lato superiore della soletta di cemento armato. Il manometro viene impiegato insieme con il nipplo ad innesto per le prove a pressione. Le prove a pressione devono essere eseguite in cantiere prima della gettata di calcestruzzo e dopo l’asportazione delle casseforme del piano inferiore. Materiale Diametro esterno Ø Diametro interno Ø Colore 232 PE 19/23/29 mm 24/29/34 mm nero Materiale Lunghezza Attacco Acciaio 40 mm R ¼" Raccordo di collegamento per tubo aria compressa Nipplo ad innesto per aria compressa Fig. 14-25 Raccordo di collegamento per tubo aria compressa Fig. 14-27 Il raccordo di collegamento per tubi di aria compressa serve per la prova a pressione in cantiere e viene montata in fabbrica sui moduli BKT mediante il collegamento a manicotto autobloccante. Con il relativo tubo RAUTHERM S i moduli BKT vengono posati e collegati in cantiere. Il nipplo ad innesto per aria compressa viene usato insieme con il manometro per la prova a pressione. Le prove a pressione devono essere eseguite in cantiere prima della gettata di calcestruzzo e dopo la rimozione delle casseforme del piano inferiore. Materiale Diametro tubo Ø Lunghezza Materiale Lunghezza Attacco Ottone 17 x 2,0 / 20 x 2,0 59/58 mm Nipplo ad innesto per aria compressa Ottone 33 mm Rp ¼" A Manicotto autobloccante Tutti i collegamenti a manicotto autobloccante nel cemento devono essere rivestiti con il nastro di protezione secondo DIN 18560. Materiale Larghezza Lunghezza Colore PVC morbido 50 mm 33 m rosso Trasporto dei moduli BKT Fig. 14-28 Manicotto autobloccante Il manicotto autobloccante, in ottone zincato, viene fissato a compressione sul portagomma assieme al tubo RAUTHERM S. Questo collegamento è inscindibile e permanentemente a tenuta stagna secondo DIN 18380 (VOB). Materiale Diametro tubo Ø Lunghezza Ottone zincato 17 x 2,0 / 20 x 2,0 20 mm Fig. 14-31 Strutture di trasporto BKT Raccordo d’unione Il trasporto dei moduli BKT avviene su apposite strutture di trasporto direttamente in cantiere. I moduli vengono appesi e assicurati, in più strati, sui bracci di sostegno. Le strutture di trasporto sono idonee al trasporto con gru in cantiere e possono essere prese con un elevatore a forca. Dopo lo scarico dei moduli, le strutture ritornano alla REHAU con il trasporto a collettame. Le strutture di trasporto REHAU rappresentano il massimo livello di sicurezza e corrispondono alla direttiva CE macchine 89/392/CEE, appendice II A, alla direttiva macchine 93/44/CEE, considerando le norme EN 292 e DIN 15018, parte 1 e 2. Sono inoltre soggette ad una verifica annuale. Fig. 14-29 Raccordo d’unione Il raccordo d’unione viene utilizzato per il collegamento delle estremità dei tubi per la termoregolazione delle masse di cemento montate in opera. Assieme al manicotto autobloccante è garantito il collegamento inscindibile e permanentemente a tenuta stagna secondo DIN 18380 (VOB). Materiale Diametro tubo Ø Lunghezza 17 x 2,0 / 20 x 2,0 Ottone zincato 53 mm Nastro di protezione BKT Dati tecnici Lunghezza Larghezza Altezza Materiale Peso 4,0 m 1,0 m 2,2 m 235 kg Acciaio verniciato V Attenzione! Le strutture di trasporto BKT devono essere trasportate in cantiere e nella zona di costruzione soltanto con carico assicurato. Fig. 14-30 Nastro di protezione Il nastro di protezione in PVC morbido serve per proteggere il collegamento REHAU manicotto autobloccante contro il contatto diretto con il cemento secondo DIN 18560. 233 15 15.1 Fig. 15-1 APPLICAZIONI SPECIALI Riscaldamento REHAU di fabbricati speciali Riscaldamento a pavimento in un capannone industriale Z - - Montaggio semplice e veloce - Superficie del pavimento piacevolmente tiepida Curva termica uniforme Basse velocità dell’aria Niente polvere che circola Nuove possibilità creative per l’architettura d’interni Basse temperature d’esercizio Adatto a impianti con pompe di calore e impianti solari Nessun costo di manutenzione Collettore REHAU tipo industriale Fig. 15-2 Collettore REHAU tipo industriale Collettore e distributore sono composti da tubi in ottone con valvola di sfiato e rubinetto KFE. Possibilità di intercettare ogni singolo circuito di riscaldamento tramite un rubinetto a sfera nella mandata e una valvola a micro regolazione (per la compensazione idraulica di ogni circuito) nel ritorno. Montato al muro su mensole robuste, zincate, fonoassorbenti. Fascette Componenti - Collettore tipo industriale - Set valvole di arresto - Fascetta - Binario RAUFIX - Binario RAILFIX - Chiodo di fissaggio Dimensioni dei tubi - RAUTHERM S 20 x 2,0 mm - RAUTHERM S 25 x 2,3 mm Accessori di sistema - Isolante perimetrale - Condotto curvato Descrizione Il riscaldamento di fabbricati industriali viene montato nel piano di fondazione in cemento armato e posato con distribuzione dei tubi a serpentina. Nella soluzione standard i tubi di riscaldamento vengono fissati con fascette sugli elementi dell’armatura e collegati ai collettori tipo industriale. 234 Fig. 15-3 Fascette Per il fissaggio appropriato dei tubi di riscaldamento sugli elementi di armatura del piano di fondazione. Materiale Resistenza alle temperature PA -40 fino a +105 °C Binario RAUFIX Chiodi di fissaggio Fig. 15-4 Fig. 15-6 Binario RAUFIX Chiodi di fissaggio Binario di fissaggio in polipropilene per il bloccaggio del tubo RAUTHERM S 20 x 2,0 mm. Chiodi integrati sul lato inferiore. Allungabile nelle due direzioni grazie al collegamento ad incastro integrato. Per il fissaggio dei binari RAUFIX/RAILFIX all’isolamento. Spessore minimo dell’isolante 40 mm. Interasse di posa possibili Sollevamento tubo Larghezza Lunghezza Colore Lunghezza Distanza tra le punte 5 cm e multipli 5 mm 50 mm 1000 mm Binario RAILFIX Condotto curvato Fig. 15-5 Fig. 15-7 Binario RAILFIX Rosso 50 mm 20 mm Condotto curvato Binario di fissaggio in PVC per il bloccaggio del tubo RAUTHERM S 25 x 2,3 mm. Per curvare in maniera precisa il tubo di riscaldamento per l’allacciamento al collettore. Interasse di posa Sollevamento tubo Larghezza Lunghezza Materiale Colore Resistenza alle temperature 10 cm e multipli 10 mm 50 mm 4000 mm Poliammide nero da -5°C a +60°C 235 15.1.1 Montaggio A Per un montaggio che non presenti problemi, è necessario armonizzare gli interventi di coloro che prenderanno parte ai lavori! - Posa dell’isolamento e copertura con l’apposito foglio di PE (“Strati di separazione e scorrimento” a pagina 216) - Montaggio dei supporti e delle reti inferiori (da parte dell’impresa edile). - Se il progetto prevede il tipo di costruzione speciale “Tubi in zona neutra” (vedere “Strutture del pavimento”), vengono montati i cavalletti e cestini speciali. - I tubi di riscaldamento vengono posati secondo il progetto e collegati ai collettori. - I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati. - Esecuzione della prova a pressione. - Completamento dell’armatura superiore. - Gettata di calcestruzzo per il completamento del piano di fondazione. A Nelle basi in cemento armato con fibre d’acciaio l’armatura classica (reti in acciaio, tondini in acciaio) viene sostituita con fibre in acciaio. Per poter garantire interassi di posa dei tubi di riscaldamento secondo il progetto occorre l’inserimento di altri elementi di fissaggio. La soluzione più semplice viene offerta dal binario RAUFIX per i tubi RAUTHERM S 20 x 2,0 e dal binario RAILFIX per i tubi RAUTHERM S 25 x 2,3 mm (vedere fig. 15-10). Su richiesta i binari di fissaggio possono essere sostituiti con una rete metallica. 1 2 Raccomandiamo la presenza dell’installatore durante la fase di gettata del calcestruzzo. Fig. 15-8 15.1.2 Progettazione Strutture del pavimento Il riscaldamento per fabbricati industriali può essere inserito nei piani di fondazione in cemento armato, calcestruzzo precompresso, cemento armato con fibre d’acciaio e calcestruzzo preconfezionato (con cemento come legante). Fa eccezione il cemento cilindrato e tutti i tipi di calcestruzzo bitumoso (posati a freddo o a caldo). La tipologia d’uso del fabbricato industriale e i relativi carichi mobili e utili non hanno nessuna influenza sul dimensionamento del riscaldamento, ma soltanto sul dimensionamento statico del piano di fondazione. Per questa ragione il dimensionamento del piano di fondazione in cemento deve essere fatto soltanto da un ingegnere specializzato, che deve tenere conto delle sollecitazioni summenzionate, della qualità del sottosuolo e della profondità dell’acqua di falda. L’ingegnere stabilisce anche il posizionamento dei tubi di riscaldamento nel piano di fondazione e la disposizione dei giunti di dilatazione. Per piani di fondazione armati con reti in acciaio di solito possiamo usare l’armatura inferiore come supporto per i tubi, cioè i tubi di riscaldamento vengono fissati con le fascette direttamente sulle reti del piano inferiore di armatura. Successivamente vengono montati i distanziatori (cestini) e le reti superiori di armatura. Questa soluzione standard (vedi figura 15-8) presenta alcuni vantaggi: - montaggio facile - nessun costo supplementare per elementi di supporto per i tubi - maggiore “libertà per forature”. Se l’ingegnere richiede la posa dei tubi di riscaldamento nella posizione neutra, dobbiamo ricorrere alla soluzione speciale (vedere Fig. 15-9). I tubi di riscaldamento vengono montati sui tondini trasversali dei distanziatori per le reti di armatura posate di seguito. Questi ultimi fungono anche da distanziatori per le reti di armatura posate di seguito. 236 Piano di fondazione in cemento armato con fibre d’acciaio; costruzione standard con tubi di riscaldamento montati sulla rete di armatura inferiore 1 Piano di cemento armato 2 Base di fondazione 1 2 Fig. 15-9 Piano di fondazione in cemento armato con reti in acciaio; costruzione speciale con tubi di riscaldamento montati al centro del piano di fondazione 1 Piano di cemento armato 2 Base di fondazione 1 2 Fig. 15-10 Piano di fondazione in cemento armato con fibre d’acciaio; costruzione standard con tubi di riscaldamento montati su binari di fissaggio 1 Piano di cemento armato 2 Base di fondazione Strati di separazione e scorrimento Per impedire la penetrazione dell’acqua usata per l’impasto nello strato di isolamento o nello strato portante senza legante, questi vengono coperti con uno strato di separazione (ad esempio uno strato un foglio in polietilene). Per evitare l’attrito tra il piano di fondazione e lo strato portante vengono inseriti dei cosiddetti strati di scorrimento (per esempio due strati di fogli in polietilene). Di solito lo strato di separazione e/o scorrimento viene posato da parte dell’impresa edile. Se per un piano di fondazione viene gettato il calcestruzzo in più riprese (a causa della capacità dell’impianto di betonaggio) si formano i cosiddetti “giunti del giorno”. - I giunti di dilatazione separano il piano di fondazione da altri elementi costruttivi (pareti, fondazioni, ecc.) e dividono solai più grandi in zone più piccole. - I giunti limitati (parziali) prevengono l’incrinatura incontrollata del piano di fondazione. Isolamento termico Al par. 1 commi 1 e 2 del Regolamento sul Risparmio Energetico RREn in vigore dal febbraio 2002 viene operata una distinzione fra: - Edifici dalle temperature interne normali - Edifici dalle temperature interne basse I giunti di dilatazione possono essere eseguiti in modo “incavigliato” (libertà di movimento solo sul piano dell’incavigliatura) o in modo “non incavigliato” (libertà di movimento in tutte le direzione). Il tipo e la posizione delle fughe vengono stabiliti dell’ingegnere competente. Negli edifici dalle temperature interne normali (RREn, par. 2, commi 1 e 2, ovvero che registrano temperatura interne di 19°C e oltre, riscaldati per più di 4 mesi all’anno) la resistenza termica dell’isolamento sotto il plinto di fondazione Rλ (UNI EN 1264 parte 4) non deve essere superiore ai seguenti valori: A I giunti di dilatazione devono essere fatti passare solo attraverso le tubature. È necessario proteggere i tubi di riscaldamento che attraversano i giunti. - per pavimenti soprastanti vani riscaldati Rmin ≥ 0,75 (m2 · K)/W - per pavimenti soprastanti vani non riscaldati, situati a distanza dai vani riscaldati e verso il terreno Rmin ≥ 1,25 (m2 · K)/W - per pavimenti soprastanti spazi aperti - 5 °C > Td ≥ -15 °C Rmin ≥ 2,00 (m2 · K)/W - possibilità di aumento nel caso in cui il livello delle acque sotterranee fosse ≤ 5 m. Fig. 15-11 Giunto di dilatazione, senza caviglia con tubo di isolamento 100-% L’autorità competente ai sensi del diritto vigente (a livello nazionale o regionale) può comunque sopprimere, previa istanza il presente requisito (EnEV par. 17) in casi in cui la severità dovesse essere infondata e/o inammissibile. Negli edifici dalle temperature interne basse (EnEV, par. 2, commi 1 e 2, 3 ovvero dalle temperature interne maggiori di 12°C e minori di 19°C, riscaldati per più di 4 mesi all’anno) il EnEV non pone requisiti particolari. In questo caso valgono i valori minimi per le resistenze termiche codificati nella norma DIN 4108-2. Secondo la tabella 3, righe 7, 8 e 10 il valore relativo alla resistenza termica non deve essere minore di 0,90 (m2 · K)/W per cui Rmin ≥ 0,90 (m2 · K)/W. Fig. 15-12 Giunto di dilatazione, con caviglia con guaina di protezione Impermeabilizzazione della costruzione L’impermeabilizzazione della costruzione (contro l’umidità del terreno, acqua con o senza pressione) deve essere progettata ed eseguita secondo DIN 18195. Normalmente l’impermeabilizzazione della costruzione viene fatta dall’impresa edile. Disposizione dei giunti Per compensare i movimenti (ad esempio, dilatazione termica) del piano di fondazione in cemento e per neutralizzare sollecitazioni interne vengono inseriti dei giunti di dilatazione e/o giunti parziali. Fig. 15-13 Giunto parziale, giunto del giorno con guaina di protezione 237 Dimensionamento La determinazione dei parametri per l’esercizio del riscaldamento a pavimento per fabbricati industriali avviene con l’aiuto dei diagrammi della distribuzione dei carichi. I diagrammi sono determinati in conformità con DIN 4725. Diversamente dal riscaldamento dei pavimenti, le eventuali zone perimetrali sono state determinate in base allo schema seguente. B/ 4 ϑa ϑa ϑi B Sistemi di posa Normalmente, non viene utilizzato lo schema classico di posa a spirale. La tipologia di posa a serpentina offre delle possibilità migliori di adattamento (cioè senza collisioni) al percorso dei cavalletti di supporto. La caduta della temperatura (nel piano di riscaldamento e sulla superficie) può essere compensata posando i tubi di mandata e di ritorno in parallelo. Secondo la necessità, i circuiti di riscaldamento possono essere posati separatamente o parallelamente. Con la disposizione parallela di più circuiti di riscaldamento si forma una zona con una temperatura uniforme della superficie. Allo stesso tempo si evita la compensazione della pressione al collettore poiché la lunghezza dei circuiti posati in questo è praticamente uguale. L/4 L ϑi Fig. 15-16 Divisione in zone Zona centrale Fig. 15-14 Circuiti di riscaldamento separati Fig. 15-15 Circuiti di riscaldamento posati in parallelo (formazione di zone) 238 Zona perimetrale ϑa 15.2 Riscaldamento a pavimento per strutture sportive 15.2.1 Sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità superficiale Fig. 15-17 Sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità superficiale Z - Descrizione Il sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità superficiale rende possibile il riscaldamento di palestre con un pavimento elastico secondo le norme DIN V 18032-2 e DIN EN 1264 (Sistema speciale). Tutte le piastre del sistema a secco sono costituite da polistirolo espanso EPS e adempiono ai requisiti della norma DIN EN 13163. Il lato superiore dei pannelli è dotato di lamiere in alluminio per la trasmissione di calore e per il fissaggio dei tubi di riscaldamento. I punti di rottura predeterminati garantiscono un rapido e semplice adeguamento a misura dei pannelli in cantiere. I pannelli di curvatura vengono impiegati per la deviazione dei tubi di riscaldamento nelle zone confinanti con pareti. Per la transizione da VA 12,5 cm a VA 25 cm si usa il pannello intermedio. Per una migliore trasmissione del calore nella zona dei pannelli di riempimento, deviazione e transizione, queste sono dotate di una lamiera di chiusura. - Posa rapida e senza lesioni grazie alle lamiere di trasmissione del calore applicate in fabbrica Rapido e semplice adeguamento a misura grazie a punti di rottura predeterminati Nessun sollevamento delle lamiere al momento della posa dei tubi di riscaldamento Elevata resistenza meccanica al calpestio Basso spessore del sistema Componenti del sistema - Pannello di posa - VA 12,5 - VA 25 - Pannello di curvatura - VA 12,5 - VA 25 - Pannello intermedio - Pannello di riempimento - Tagliascanalature - Lamiera di chiusura Tubi utilizzabili - RAUTHERM S 16 x 2,0 mm - RAUTITAN stabil 16,2 x 2,6 mm Fig. 15-18 Pannelli di posa interasse 12,5 Fig. 15-19 Pannelli di posa interasse 25 Fig. 15-20 Pannello di curvatura interasse 12,5 Fig. 15-21 Pannello di curvatura interasse 25 Accessori - Isolamento perimetrale - Foglio di copertura - Materiali per l’isolamento A Il sistema a secco per pavimento sportivo con elasticità superficiale è particolarmente sensibile alla precisione di progettazione e di dimensionamento. È imprescindibile una collaborazione fra architetto, disegnatore, costruttore del pavimento sportivo e gestore, per rispondere a tali esigenze elevate. Per ogni immobile la progettazione avviene separatamente, in accordo fra l’architetto e il produttore del pavimento sportivo. Fig. 15-22 Pannello intermedio 239 I pannelli di riempimento sono previsti per le seguenti zone: - zone circostante il collettore (ca. 1 m) - zone in cui vi sono sporgenze, colonne, aperture di ventilazione, ecc. - per riempire superfici vuote non rettangolari. L’attrezzo tagliascanalature viene solitamente utilizzato in cantiere allo scopo di realizzare guide individuali per tubi di riempimento. Fig. 15-23 Pannello di riempimento Fig. 15-24 Tagliascanalature Dati tecnici Pannelli di sistema/ Denominazione Materiale lastra Lunghezza Larghezza Spessore Conducibilità termica Resistenza termica Resistenza a compressione al 2 % Classe del materiale da costruzione, secondo DIN 4102 Comportamento all’incendio, secondo UNI EN 13501 240 Pannelli di posa interasse 12,5 e 25 cm EPS 035 DEO dh con lamiera in alluminio per la trasmissione di calore 1000 mm 500 mm 30 mm 0,035 W/mK 0,78/0,82 m2K/W 45,0 kPa B2 E Pannelli di curvatura interasse 12,5 e 25 cm / Pannello intermedio EPS 035 DEO dh Pannello di riempimento EPS 035 DEO dh 250 mm 500 / 375 mm 30 mm 0,035 W/mK 0,71/0,78 m2K/W 45,0 kPa B1 E 1000 mm 500 mm 30 mm 0,035 W/mK 0,85 m2K/W 60,0 kPa B1 E Montaggio V ATTENZIONE Pericolo di ustioni e di incendi! - Non toccare mai la lama di taglio calda dell’apparecchio per incidere le guide per i tubi. - Non lasciare senza sorveglianza l’apparecchio per incidere le guide per i tubi nello stabilimento. - Non appoggiare mai l’apparecchio per incidere le guide per i tubi su superfici infiammabili. A In caso di impiego di strati di isolamento aggiuntivi, tenere conto dei seguenti punti: - È necessario rispettare le prescrizioni delle norme DIN V 18032-2. - Adempiere alle direttive del produttore del pavimento sportivo. A Tutti gli accessori di altri produttori, compreso il riporto a secco, devono essere approvati dal produttore degli elementi della gettata a secco per l’impiego in combinazione con il sistema a secco. 1. 2. 3. 4. 5. Installare l’armadio collettore. Montare il collettore. Fissare l’isolante perimetrale. Posare il pannello isolante. Tagliare eventuali passaggi per singoli tubi nei pannelli di riempimento utilizzando il tagliascanalature. 6. Collegare un’estremità del tubo al collettore. 7. Posare i tubi di riscaldamento nelle scanalature predisposte dei pannelli del sistema a secco. 8. Collegare l’altra estremità del tubo al collettore. 9. Nel caso in cui vengano effettuati dei collegamenti a manicotto autobloccante nella zona dei pannelli di curvatura, essi vanno premuti fino ad essere a filo con la quota superiore del pannello di posa. Se la giunzione avviene nella zona dei pannelli di posa, i collegamenti vanno inseriti nel pannello tagliando la lamiera a conduzione termica con la troncatrice alla mola. 10. Posare il foglio di copertura sul sistema a secco al di sopra del tubo. 11. Posare al di sopra del tubo la pellicola di copertura REHAU sul sistema a secco di pavimento elastico. Fig. 15-25 Esempio di un piano di posa per il sistema a secco di pavimento elastico 1 2 3 4 5 6 Pannello di posa interasse 12,5 Pannello di posa interasse 25 Pannello di curvatura interasse 12,5 Pannello di curvatura interasse 25 Pannello intermedio Pannello di riempimento Requisiti minimi di isolamento in conformità con UNI EN 1264-4 A Questi requisiti minimi di isolamento sono richiesti indipendentemente dall’isolamento previsto dalle EnEV per l’involucro di edifici. A Su solai con travi in legno, per evitare il pericolo di formazione di muffa, usare soltanto protezioni traspiranti (es. cartone al sodio o cartone catramato). 12. Fare aderire il foglio di copertura o la protezione contro le infiltrazioni alla striscia saldata nella parte inferiore dell’isolante perimetrale. 13. Proteggere il sistema di riscaldamento prima della posa del pavimento con una copertura adeguata (lamiera in acciaio zincata di 2 x 0,6 mm oppure pannelli di truciolato da 3,2 mm). 241 Prove termotecniche Il sistema a secco di pavimento elastico è stato sottoposto a prove termotecniche e certificato, in conformità alla norma UNI EN 1264. Numero di registrazione: 7 F 339-F EPS 035 DEO dh, 30 mm Numero di registrazione: 7 F 340-F 1 2 3 4 5 6 EPS 035 DEO dh, 30 mm 7 7 8 8 Fig. 15-26 Sistema a secco con tubo di riscaldamento RAUTHERM S inserito 1 2 3 4 5 6 7 8 U Linoleum 4 mm Compensato di betulla 2 x 9 mm PU speciale – strato elastico 15 mm Lamiera di acciaio zincata 2 x 0,6 mm Pellicola 0,2 mm Sistema a secco REHAU Isolamento addizionale Sottofondo piano All’atto della progettazione e del montaggio del sistema a secco di pavimento elastico è necessario rispettare le prescrizioni delle norme UNI EN 1264, parte 4 e DIN V 18032-2 nonché le indicazioni delle direttive BVF (associazione di categoria per riscaldamento a pavimento) attuali. 242 1 2 3 4 5 6 Fig. 15-27 Sistema a secco con tubo di riscaldamento RAUTHERM S inserito 1 2 3 4 5 6 7 8 Linoleum 4 mm Compensato di betulla 2 x 9 mm PU speciale – strato elastico 15 mm Pannello di truciolato 3,2 mm Pellicola 0,2 mm Sistema a secco REHAU Isolamento addizionale Sottofondo piano 15.2.2 Sistema con collettore standard Pannello di isolamento preforato Fig. 15-28 Collettore standard sistema SBH Fig. 15-29 Pannello di isolamento preforato Z - - Posa rapida - Superficie del pavimento piacevolmente tiepida Risparmio energetico grazie all’alta quota di irraggiamento Niente polvere che circola Correnti d’aria molto ridotte La costruzione del pavimento non viene condizionata dalla tipologia di fissaggio dei tubi Grazie al disaccoppiamento, nessun effetto negativo sulle caratteristiche flettenti del pavimento Costi di investimento minori rispetto ad altri sistemi di riscaldamento Il riscaldamento a pavimento per strutture sportive richiede una progettazione con calcoli di altissimo livello. La collaborazione tra architetto, progettista, produttore del pavimento e cliente è indispensabile per poter rispondere a tali elevate esigenze. La progettazione viene sempre fatta in base alle necessità di ogni caso specifico. Questo pannello di isolamento è in PUR espanso duro, privo di gas nocivi, rivestito (in Alluminio) sui due lati con uno strato antidiffusione. Il pannello d’isolamento fa parte del gruppo 025 di conducibilità termica con un valore di calcolo di 0,025 W/mK, secondo DIN 4108. Secondo la norma DIN 4102, il pannello ha un’infiammabilità normale (materiali da costruzione B2). Il pannello di isolamento è fornito preforato. Per questa ragione è necessario stabilire chiaramente le dimensioni del modulo della costruzione del pavimento già in fase di progettazione. In questo modo vengono evitati lavori di taglio lunghi, complicati e imprecisi da eseguire in cantiere. Binario RAUFIX Componenti - Pannello di isolamento preforato - Binario RAUFIX 16/17/20 - Chiodo di fissaggio Dimensioni dei tubi - RAUTHERM S 20 x 2,0 mm Fig. 15-30 Binario RAUFIX Accessori - Collettore - Armadio collettore Il binario RAUFIX è un elemento di fissaggio in polipropilene che permette interassi di posa di 5 cm e multipli. Uncini sulla parte superiore della clip di fissaggio sul binario RAUFIX garantiscono il fissaggio sicuro dei tubi. Il dispositivo di sicurezza sul raccordo ad innesto consente un collegamento rapido e sicuro dei binari RAUFIX lunghi 1 m. 243 Chiodi di fissaggio Fig. 15-31 Chiodi di fissaggio Grazie alle punte a forma speciale del chiodo, il fissaggio del binario RAUFIX sul pannello di isolamento è molto sicuro. Il pannello forato del binario RAUFIX serve da alloggiamento per i chiodi di fissaggio. Montaggio 1. Montare l’armadio collettore e installare il collettore REHAU. 2. Posare in opera i pannelli di isolamento preforati 3. Posare i binari RAUFIX con i chiodi di fissaggio applicati a una distanza di 40 cm l’uno dall’altro. 4. Collegare i tubi RAUTHERM S al collettore. 5. Posare i tubi RAUTHERM S in base allo schema di posa. 6. I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati. 7. Esecuzione della prova a pressione. Dopo la messa in opera della protezione contro l’umidità vengono posati i pannelli di isolamento preforati. La posa avviene secondo le istruzioni del produttore del pavimento flettente ad angoli predeterminati. Mettendo i pannelli d’isolamento uno vicino all’altro, bisogna far attenzione alle dimensioni del modulo dei piedini di sostegno. Successivamente i binari RAUFIX vengono fissati con i chiodi di fissaggio (distanza tra un binario e l’altro, 1 m). 244 Nelle zone di curvatura dei tubi, i binari devono essere fissati a forma di stella per garantire il bloccaggio sicuro dei tubi. Si raccomanda di iniziare la posa dei tubi di riscaldamento nel canale più esterno del modulo di posa. I tubi di riscaldamento vengono pressati nelle sedi previste del binario, direttamente dal rotolo. Durante la posa in opera bisogna far attenzione all’ancoraggio e alle uscite nel pavimento per attrezzature sportive. In queste zone la posa in opera viene eseguita in collaborazione con il costruttore del pavimento elastico. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 A Fig. 15-32 Struttura del riscaldamento a pavimento flettente 1 Posa rivestimenti 2 Piastra di distribuzione carico (pannello di masonite, compensato o ecologico) 3 Foglio PE 4 Assito 5 Doppio elemento elastico - elementi flettenti 6 Binario RAUFIX 7 Pannello di isolamento preforato 8 Piedino di sostegno (per esepio per l’isolamento. H. min. 105 mm) 9 Impermeabilizzazione Fig. 15-33 Rappresentazione schematica per il riscaldamento di pavimenti flettenti con collettore standard 245 15.2.3 Sistema con collettore a ritorno inverso Fig. 15-34 Collettore con sistema a ritorno inverso REHAU-SBH Z - - Posa rapida - Superficie del pavimento piacevolmente tiepida Risparmio energetico grazie all’alta quota di irraggiamento Niente polvere che circola Correnti d’aria molto ridotte La costruzione del pavimento non viene condizionata dal modo di fissaggio dei tubi Grazie al disaccoppiamento, nessun effetto negativo sulle caratteristiche flettenti del pavimento Costi di investimento minori rispetto ad altri sistemi di riscaldamento Il riscaldamento a pavimento per strutture sportive richiede una progettazione con calcoli di altissimo livello. La collaborazione tra architetto, progettista, produttore del pavimento e cliente è indispensabile per poter rispondere a tali elevate esigenze. La progettazione viene sempre fatta in base alle necessità di ogni caso specifico. Pannello di isolamento preforato REHAU Fig. 15-35 Pannello di isolamento preforato REHAU Questo pannello di isolamento è in PUR espanso duro, privo di gas nocivi, rivestito (in Alluminio) sui due lati con uno strato antidiffusione. Il pannello d’isolamento fa parte del gruppo 025 di conducibilità termica con un valore di calcolo di 0,025 W/mK, secondo DIN 4108. Secondo la norma DIN 4102 il pannello ha un’infiammabilità normale (materiali da costruzione B2). Il pannello di isolamento è fornito preforato. Per questa ragione è necessario stabilire chiaramente le dimensioni del modulo della costruzione del pavimento già in fase di progettazione. In questo modo vengono evitati lavori di taglio lunghi, complicati e imprecisi da eseguire in cantiere. Binario RAILFIX Componenti - Pannello di isolamento REHAU preforato - Binario RAILFIX REHAU - Chiodo di fissaggio REHAU - Collettore a ritorno inverso REHAU Fig. 15-36 Binario RAILFIX Dimensioni dei tubi - RAUTHERM S 25 x 2,3 mm 246 Con il binario RAILFIX si possono realizzare interassi di posa di 10 cm e multipli. Viene utilizzato come distanziatore preciso per l’interasse dei tubi. Chiodi di fissaggio Montaggio 1. Posare in opera i pannelli di isolamento preforati. 2. Posare i binari RAILFIX con i chiodi di fissaggio applicati a una distanza di 40 cm l’uno dall’altro. 3. Posare in opera, allineare e collegare i collettori a ritorno inverso. 4. Posare i tubi RAUTHERM S in base allo schema di posa. 5. Allacciare i circuiti di riscaldamento posati con collettori a ritorno inverso. 6. I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati. 7. Eseguire la prova a pressione. Fig. 15-37 Chiodi di fissaggio Grazie alle punte a forma speciale del chiodo, il fissaggio del binario RAILFIX sul pannello di isolamento è molto sicuro. Il pannello forato del binario RAILFIX serve da alloggiamento per i chiodi di fissaggio. Collettore a ritorno inverso I tubi di distribuzione sono composti da tubi RAUTHERM FW 40 x 3,7 mm e pezzi stampati che vengono montati con la tecnica di collegamento a manicotto autobloccante. Servono per l’allacciamento dei tubi RAUTHERM S 25 x 2,3 mm. L’assemblaggio avviene in opera in base a disegni dettagliati secondo i dati di cantiere. Dopo la messa in opera della protezione contro l’umidità vengono posati i pannelli di isolamento preforati. La posa avviene secondo le istruzioni del produttore del pavimento flettente ad angoli predeterminati. Mettendo i pannelli d’isolamento uno vicino all’altro, bisogna far attenzione alle dimensioni del modulo dei piedini di sostegno. Successivamente i binari RAILFIX vengono fissati con i chiodi di fissaggio (distanza tra un binario e l’altro, 1 m). Nelle zone di curvatura dei tubi, i binari devono essere fissati a forma di stella per garantire il bloccaggio sicuro dei tubi. Assemblando i collettori a ritorno inverso bisogna fare attenzione a montare gli elementi nell’ordine esatto. Per questo è necessario seguire i rispettivi disegni. Si raccomanda di iniziare la posa dei tubi di riscaldamento nel canale più esterno del modulo di posa. I tubi di riscaldamento vengono pressati nelle sedi previste del binario, direttamente dal rotolo. Durante la posa in opera bisogna far attenzione all’ancoraggio e alle uscite nel pavimento per attrezzature sportive. In queste zone la posa in opera viene eseguita in collaborazione con il costruttore del pavimento elastico. 1 2 A 3 4 5 6 7 8 9 Fig. 15-38 Collettore a ritorno inverso 1 Manicotti autobloccanti: 40x3,7 pezzi 2 Raccordo a T: 40x3,7 – 25x 2,3 – 40x3,7 Fig. 15-39 Struttura del riscaldamento a pavimento flettente 1 Posa rivestimenti 2 Piastra di distribuzione carico (pannello di masonite, compensato o ecologico) 3 Foglio PE 4 Assito 5 Doppio elemento elastico - elementi flettenti 6 Binario RAILFIX 7 Pannello di isolamento preforato 8 Piedino di sostegno (per esempio per l’isolamento H. min. 105 mm) 9 Impermeabilizzazione 247 Fig. 15-40 Rappresentazione schematica per il riscaldamento di pavimenti flettenti con collettore a ritorno inverso 248 15.3 Riscaldamento per aree pubbliche 15.3.1 Struttura del fondo I tubi di riscaldamento, posati in parallelo, vengono installati soprattutto in piani di fondazione in cemento armato, raramente in uno strato di sabbia (per esempio per le passeggiate) e collegati con i collettori di tipo industriale. Se i tubi di riscaldamento sono affogati in un soletta di cemento armato, il riscaldamento REHAU per aree pubbliche è realizzato come il riscaldamento dei fabbricati industriali. Fig. 15-41 Riscaldamento di un parcheggio Z - Montaggio semplice e veloce - Strade, parcheggi, passi carrai, passeggiate, ecc. Senza ghiaccio e (su richiesta) senza neve. - Basse temperature d’esercizio - Adatto a impianti con pompe di calore e impianti solari - Nessun costo di manutenzione Componenti del sistema - Collettore tipo industriale - Set valvole di arresto - Fascetta - Binario RAUFIX - Binario RAILFIX - Chiodo di fissaggio Dimensioni dei tubi - RAUTHERM S 20 x 2,0 mm - RAUTHERM S 25 x 2,3 mm Accessori di sistema - Tubo curvato Descrizione del sistema Il riscaldamento per aree pubbliche viene impiegato per tenere libere da ghiaccio e neve superfici come: - Strade e parcheggi - Eliporti - Passi carrai - Passeggiate - ecc. Ciò significa: la costruzione di lastre in cemento armato, la disposizione dei giunti, l’impiego degli strati di separazione e di scorrimento e i sistemi di posa e lo svolgimento del montaggio sono identici. Normalmente, si rinuncia all’isolamento termico sotto la base in cemento. In questo modo l’inerzia del riscaldamento aumenta, il che è praticamente sinonimo di funzionamento continuo. Vantaggio di questa soluzione: sfruttiamo la capacità di accumulo di calore del sottofondo (si forma un’isola di calore). Per la posa in opera dei tubi di riscaldamento in uno strato di sabbia vengono utilizzati soprattutto i binari RAUFIX/RAILFIX come distanziatori per i tubi. Il grande svantaggio di questa soluzione è la conducibilità termica della sabbia quando si asciuga. Per questa ragione la temperatura d’esercizio richiesta aumenta e l’effettività del riscaldamento diminuisce. Si dovrebbe quindi evitare l’installazione dei tubi di riscaldamento in uno strato di sabbia sotto uno strato di rivestimento duro e impermeabile (pavimentazione in pietra naturale, in conglomerato cementizio). Dimensionamento Siccome l’emissione di calore di una soletta in cemento che si trova all’aperto dipende molto dalle condizioni meteorologiche, occorre calcolare la potenze e le relative temperature d’esercizio in base alle necessità di ogni caso specifico. Per una rapida determinazione della potenza della centrale di riscaldamento per mantenere la superficie senza ghiaccio si può partire da una potenza specifica del riscaldamento per aree pubbliche di q = 150 W/m2. Sistemi di posa Anche qui, come per il riscaldamento a pavimento per fabbricati industriali, i tubi vengono posati in parallelo con distribuzione a serpentina. V Attenzione! Danni causati dal gelo Tutti i riscaldamenti per aree pubbliche funzionano con antigelo. A Per il calcolo della perdita di carico bisogna tenere conto dell’influenza dell’antigelo sull’aumento della perdita di carico! Fig. 15-42 Riscaldamento per aree pubbliche - Riscaldamento di una rampa (rappresentazione schematica per la posa in opera) 249 Montaggio A Per lo svolgimento del montaggio senza problemi occorre il coordinamento dei lavori delle imprese incaricate già durante la fase di progettazione! 1. Posare il foglio (strato di separazione). 2. Montaggio dei supporti e delle reti metalliche inferiori. 3. Se il progetto prevede il tipo di costruzione speciale “Tubi in zona neutra”, vengono montati i cavalletti e cesti speciali. 4. Installazione dei collettori di tipo industriale nei punti previsti. 5. I tubi di riscaldamento vengono posati secondo il progetto e collegati con i collettori. 6. I circuiti di riscaldamento sono lavati, riempiti e disareati. 7. Esecuzione della prova a pressione 8. Completamento dell’armatura superiore. 9. Gettata di calcestruzzo per il completamento del piano di fondazione. A 250 Raccomandiamo la presenza dell’installatore durante la fase di gettata del calcestruzzo. 15.4 Riscaldamento per superfici erbose Fig. 15-43 Campo di gioco riscaldato Fig. 15-44 Posa del drenaggio sul campo da gioco Z - - Montaggio semplice e veloce - Manto erboso senza ghiaccio e neve Basse temperature d’esercizio, adatto all’impiego di pompe di calore e impianti solari Nessun problema per la crescita dell’erba Nessun intralcio per la manutenzione del tappeto erboso Nessun costo di manutenzione Componenti - Collettore a ritorno inverso - Binario RAILFIX Dimensioni dei tubi - RAUTHERM 25 x 2,3 mm Fig. 15-45 Posa dei tubi per il riscaldamento Campo d’impiego Il riscaldamento per superfici erbose viene impiegato per avere campi da calcio di erba naturale e sintetici sempre senza ghiaccio e neve. Descrizione del sistema Il riscaldamento per superfici erbose è una variante speciale del riscaldamento per aree pubbliche. I circuiti di riscaldamento, costituiti dal tubo RAUTHERM 25 x 2,3mm vengono installati in parallelo e allacciati ai tubi di distribuzione mediante la tecnica di collegamento a manicotto autobloccante. Come distanziatore è utilizzato il binario RAILFIX. I tubi di distribuzione vengono dimensionati in base alle esigenze di ogni progetto specifico e forniti come pezzi speciali. La medesima lunghezza di tutti i circuiti, le dimensioni dei tubi di distribuzione e l’utilizzo del collettore secondo il principio Tichelmann, garantiscono una distribuzione uniforme della temperatura superficiale su tutto il campo da calcio. Fig. 15-46 Posa dei rotoli d’erba 251 15.5 Collettore tipo industriale Z - Collettore costituito da tubo in ottone da 1¼”, 1½” o 2” - Cappellotto mandata e ritorno con rubinetto KFE e sfilato - In mandata valvole compatte (valvola termostato per collettore IVT) e nel ritorno valvole di microregolazione con collegamenti con anello di tenuta o EUROKONUS - Montato a muro su mensole zincate e fonoassorbenti (secondo DIN 4109). Campo di applicazione I collettori industriali vengono installati per la distribuzione e la regolazione della portata volumetrica in sistemi di riscaldamento/raffrescamento radiante a bassa temperatura. I collettori industriali devono essere utilizzati in conformità con la norma VDI 2035. Negli impianti con particelle corrosive o presenza di sporco nell’acqua calda è necessario installare nel sistema di riscaldamento un raccoglitore di impurità o un filtro con maglie larghe max. 0,8 mm, in modo da proteggere le apparecchiature di misurazione e regolazione del collettore. La pressione di esercizio continua ammessa è di max. 6 bar a un temperatura di 80° C. La pressione di prova massima è di 10 bar a un a temperatura di 20° C. Panoramica Descrizione Scarichi Equipaggiamento mandata Equipaggiamento ritorno Tubo di collegamento Collegamenti Numero di circuiti collegabili Distanza media tra gli scarichi 1) 252 Collettore 1¼” IVK ½" valvole compatte valvole di microregolazione RAUTHERM S 17 x 2,0 / 20 x 2,0 EUROKONUS 1) 2 fino 12 IVKE ¾" valvole compatte valvole di microregolazione RAUTHERM S 17 x 2,0 / 20 x 2,0 EUROKONUS1) 2 fino 12 Collettore 1½” IVKK ¾" valvole compatte valvole di microregolazione RAUTHERM S 25 x 2,3 con anello di serraggio 2 fino 12 55 mm 75 mm 75 mm Gli azionatori REHAU da 230 V adatti per collettori tipo industriale IVT devono essere ordinati separatamente 15.5.1 Collettore tipo industriale 1 ¼” IVK 15.5.2 Collettore tipo industriale 1 ½” IVKE Fig. 15-47 Collettore industriale 1 ¼” IVK Fig. 15-49 Collettore industriale 1 ½” IVKE - Valvole compatte sulla mandata - Valvole di regolazione micrometrica sul ritorno - EUROKONUS 17 x 2,0 / 20 x 2,0 mm - Valvole compatte sulla mandata - Valvole di regolazione micrometrica sul ritorno - EUROKONUS 17 x 2,0 / 20 x 2,0 mm Tipo IVK 2 IVK 3 IVK 4 IVK 5 IVK 6 IVK 7 IVK 8 IVK 9 IVK 10 IVK 11 IVK 12 Tab. 15-1 Articolo 246609-001 246619-001 246629-001 246639-001 246649-001 246659-001 246669-001 246679-001 246689-001 246699-001 246709-001 Lunghezze costruttive B e peso Fig. 15-48 Dimensioni B mm 220 275 330 385 440 495 550 605 660 715 770 Peso kg 4,12 4,96 5,81 6,65 7,50 8,34 9,19 10,03 10,88 11,72 12,57 Tipo IVKE 2 IVKE 3 IVKE 4 IVKE 5 IVKE 6 IVKE 7 IVKE 8 IVKE 9 IVKE 10 IVKE 11 IVKE 12 Tab. 15-2 Articolo 248760-001 248770-001 248780-001 248790-001 248800-001 248810-001 248820-001 248830-001 248840-001 248850-001 248860-001 B mm 285 360 435 510 585 660 735 810 885 960 1035 Peso kg 5,6 7,2 8,8 10,4 12,0 13,6 15,2 16,8 18,4 20,0 21,6 Lunghezze costruttive B e peso Fig. 15-50 Dimensioni 253 15.5.3 Collettore tipo industriale 1 ½” IVKK Fig. 15-51 Collettore industriale 1 ½” IVKK - Valvole compatte sulla mandata - Valvole di regolazione micrometrica sul ritorno - Collegamento anello di serraggio 25 x 2,3 mm Fig. 15-52 Dimensioni Tipo IVKK 2 IVKK 3 IVKK 4 IVKK 5 IVKK 6 IVKK 7 IVKK 8 IVKK 9 IVKK 10 IVKK 11 IVKK 12 Tab. 15-3 254 Articolo 248870-001 248880-001 248890-001 248900-001 248910-001 248920-001 248930-001 248940-001 248950-001 248960-001 248970-001 Lunghezze costruttive B e peso B mm 285 360 435 510 585 660 735 810 885 960 1035 Peso kg 5,6 7,2 8,8 10,4 12,0 13,6 15,2 16,8 18,4 20,0 21,6 16 APPENDICE Protocollo per la prova a pressione del sistema REHAU di riscaldamento/raffrescamento a pavimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Protocollo per l’avviamento (prima accensione impianto) del sistema di riscaldamento/raffrescamento a pavimento . . . . . . . . . . . . . Protocollo di messa in funzione per sistemi di riscaldamento/raffrescamento a parete . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 1. Prova a pressione . . . . . . . . . . . . . . . Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 2. Prova a pressione . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 256 Pag. 257 Pag. 258 Pag. 259 Pag. 260 255 Protocollo per la prova a pressione del sistema REHAU di riscaldamento/raffrescamento a pavimento 1. Caratteristiche dell’impianto Potenza della caldaia: Produttore: Luogo d’installazione: Pressione max. d’esercizio: Temperatura max. d’esercizio: 2. Prova a pressione eseguito a. Chiudere il rubinetto a sfera sul collettore b. Riempire i circuiti di riscaldamento uno dopo l’altro e sciacquare le tubazioni c. Togliere l’aria all’impianto d. Applicare una pressione di prova: 2 per pressione d’esercizio, ma minimo 6 bar (secondo UNI EN 1264 parte 4) e. Applicare la pressione nuovamente dopo 2 ore, poiché è possibile una perdita di pressione dovuta alla dilatazione dei tubi f. Tempo di prova 12 ore g. La prova a pressione è stata superata se in nessun punto delle tubature è uscita acqua e la pressione di prova non è scesa più di 0,1 bar l’ora Avvertenza: Quando viene eseguita la gettata, ci deve essere la pressione max. d’esercizio per poter notare subito eventuali perdite. 3. Conferma La prova di tenuta è stata eseguita a regola d’arte. Non si è verificata nessuna perdita e non si è presentata alcuna deformazione permanente sui componenti. 256 Luogo Data Committente Installatore/idraulico Protocollo per l’avviamento (prima accensione impianto) del sistema di riscaldamento/raffrescamento a pavimento Secondo UNI EN 1264 parte 4, le gettate anidritiche e in calcestruzzo devono essere riscaldate prima di posare i rivestimenti del pavimento. Per gettate di calcestruzzo questo riscaldamento deve iniziare al più presto dopo 21 giorni, per gettate anidritiche, in base alle indicazioni del produttore, al più presto 7 giorni dopo aver terminato i lavori di gettata. Una riduzione dei tempi di asciugatura sopraindicati e/o modifiche della sequenza delle fasi di riscaldamento (temperatura, numero e durata delle fasi di riscaldamento) richiedono un’autorizzazione scritta da parte del produttore e/o dell’esecutore della gettata prima dell’inizio del riscaldamento. Progetto: Impresa installatrice dell’impianto di riscaldamento: Impresa che esegue la gettata: Sistema REHAU per la posa: Tubo REHAU (tipo/dimensione nominale/interasse di posa): Tipo di gettata: Gettata di calcestruzzo spessore cm Gettata anidritica spessore cm Data dell’esecuzione della gettata: Temperatura esterna prima dell’inizio del riscaldamento funzionale: Temperatura d’ambiente prima dell’inizio del riscaldamento funzionale: 1. Temperatura di mandata impostata tra 20-25 °C e mantenuta costante per 3 giorni: iniziato il: finito il: 2. Mantenere la temperatura di mandata max. ammissibile per almeno 4 giorni (senza abbassamento di notte): iniziato il: In caso di disfunzioni: finito il: Riscaldamento interrotto il: Difetti riscontrati: Eseguito riscaldamento funzionale senza difetti: Si No Committente: Luogo, Data Firma Installatore dell’impianto: Luogo, Data Firma Avvertenza: Dopo aver terminato le operazioni del primo riscaldamento non è assicurato che la gettata abbia raggiunto il grado di umidità necessaria per il rivestimento. Perciò il posatore del rivestimento deve verificare il grado di manutenzione della gettata. 257 Protocollo di messa in funzione per sistemi di riscaldamento/raffrescamento a parete Cliente: Progetto: Parte della costruzione: Impresa che esegue i lavori: Committente: 1. Prova a pressione La prova di tenuta dei circuiti di riscaldamento/raffrescamento a parete viene eseguita immediatamente prima dei lavori di intonacatura e/o prima dei lavori di stuccatura in caso di sistema REHAU ad elementi a parete prefiniti, ed è garantita da una prova a pressione con acqua. La tenuta stagna è stata accertata, non si è verificata nessuna deformazione permanente o nessuna perdita nei componenti. Conferma dell’impresa esecutrice della prova (data, timbro, firma): 2. Riscaldamento funzionale per intonaci a cemento o a gesso, oppure stucchi o intonaci Il riscaldamento funzionale serve per il controllo del funzionamento dell’impianto di riscaldamento a parete. Il riscaldamento funzionale può essere eseguito al più presto 21 giorni dopo l’applicazione dell’intonaco o dello stucco. E’ necessario rispettare le indicazioni e direttive del produttore dell’intonaco o dello stucco impiegato. Il riscaldamento funzionale inizia con una temperatura di mandata di 25 °C, che deve essere mantenuta per 3 giorni. Dopodiché viene impostata la temperatura di mandata massima e viene mantenuta per 4 giorni. Produttore dell’intonaco: Tipo d’intonaco/stucco: Il riscaldamento funzionale avviene prima durante dopo l’esecuzione dei lavori d’intonaco Inizio dei lavori d’intonacatura il: (Data) Fine dei lavori d’intonacatura il: (Data) Inizio del riscaldamento funzionale il: (Data) Temperatura di mandata iniziale di °C mantenuta fino al: Temperatura di mandata aumentata gradualmente a fasi da Temperatura di mandata max.: °C (Data) (Kelvin) raggiunta il: (Data) Temperatura di mandata max. mantenuta fino al (Data) Riscaldamento funzionale terminato il: (Data) Riscaldamento funzionale interrotto: dal Il riscaldamento funzionale non è stato interrotto al (Data) (in caso affermativo segnare con crocetta) L’impianto di riscaldamento a parete è stato omologato per l’esercizio continuo con una temperatura di mandata di con una temperatura esterna di °C. Conferma (data, timbro, firma) Committente: 258 Installatore dell’impianto: °C Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 1. Prova a pressione Protocollo per il controllo visivo e la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento e dei moduli BKT REHAU e per la termoregolazione delle masse di cemento montata in opera prima della gettata in calcestruzzo Progetto: Via: CAP/Località: 1. Controllo visivo Il controllo dei moduli/circuiti BKT citati nella tabella comprende i seguenti criteri: 1.) Fissaggio e posizionamento delle casseforme in base a disegni di montaggio validi 2.) Posa dei moduli o dei tubi in base ai disegni di montaggio 3.) Fissaggio e posa delle tubazioni di collegamento, nonché inserimento completo delle stesse nelle casseforme 4.) Nessun danno o perdita visibile nei moduli/circuiti BKT 2. Prova a pressione La prova a pressione si riferisce ai moduli/circuiti BKT indicati nella tabella a) Introdurre il fluido di prova (la pressione di prova deve essere due volte la pressione d’esercizio o almeno pari a 6 bar). b) Applicare la pressione nuovamente dopo 2 ore, poiché è possibile che si verifichi una perdita di pressione dovuta alla dilatazione dei tubi. c) Tempo di prova 12 ore d) La prova a pressione è stata superata se in nessun punto delle tubature è fuoriuscito il fluido di prova e la pressione di prova non è scesa di più di 1,5 bar. Avvertenza: Durante l’intera procedura di messa in opera della gettata in calcestruzzo i moduli/circuiti BKT devono essere mantenuti alla pressione di prova, in modo che eventuali perdite possano essere riconosciute tempestivamente. Modulo Nr. Parte della Piano costruzione Modulo Lungh. Largh. Posizione di montaggio Pressione Tipo m m modulo BKT/circuito BKT verificata bar Osservazioni 3. Conferma Il controllo visivo e la prova a pressione sono stati svolti a regola d’arte, in conformità con il protocollo di prova. Luogo: Data: Impresa esecutrice BKT: Direzione lavori TGA/Committente: 259 Protocollo per la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento / 2. Prova a pressione Protocollo per il controllo visivo e la prova a pressione relativo alla termoregolazione delle masse di cemento e dei moduli BKT REHAU e per la termoregolazione delle masse di cemento montata in opera dopo della gettata in calcestruzzo Progetto: Via: CAP/Località: 1. Controllo visivo Il controllo dei moduli / circuiti BKT indicati nella tabella comprende i seguenti criteri: 1.) Stato dei tubi di allacciamento 2.) Stato delle chiusure dei tubi per aria compressa 2. Prova a pressione La prova a pressione si riferisce ai moduli/circuiti BKT indicati nella tabella a) Controllo della pressione registrata durante la prima prova b) La prova a pressione è stata superata se in nessun punto delle tubature è fuoriuscito il fluido di prova e la pressione registrata durante la prima prova non è scesa di più di 1,5 bar c) Se la pressione di prova è diminuita di più di 1,5 bar, la prova a pressione dev’essere ripetuta Modulo Nr. Parte della Piano costruzione Modulo Lungh. Largh. Posizione di montaggio Pressione Tipo m m modulo BKT/circuito BKT verificata bar 3. Conferma Il controllo visivo e la prova a pressione sono stati svolti a regola d’arte, in conformità con il protocollo di prova. Luogo: Impresa esecutrice BKT: Direzione lavori TGA/Committente: 260 Data: Osservazioni 17 NORME, PRESCRIZIONI E DIRETTIVE U La realizzazione di impianti/tubazioni deve avvenire in conformità con tutte le disposizioni nazionali e internazionali vigenti in materia di posa, installazione, sicurezza e prevenzione degli infortuni nonché secondo le istruzioni fornite nelle presenti Informazioni tecniche. In questa Informazione Tecnica si fa riferimento alle seguenti norme, prescrizioni e direttive: Devono essere inoltre rispettate tutte le leggi, le norme, le direttive e le prescrizioni applicabili (ad es. DIN, EN, ISO, DVGW, TRGI, VDE e VDI), le disposizioni in materia di salvaguardia dell’ambiente, i regolamenti delle associazioni di categoria e le linee guida fornite dagli enti pubblici locali incaricati dell’erogazione del servizio. DIN 1055 Effetti sulle strutture portanti Per i campi di applicazione non contemplati in queste Informazioni tecniche (applicazioni speciali) contattare direttamente l’ufficio tecnico REHAU. Per una consulenza completa rivolgersi alla filiale REHAU più vicina. DIN 15018 Gru Le istruzioni di progettazione e montaggio variano in base al prodotto REHAU specifico utilizzato. Di ciascun prodotto vengono fornite per estratto le norme e le disposizioni generalmente vigenti. Fare sempre riferimento alla versione più recente delle direttive, delle norme e delle disposizioni. Rispettare inoltre ogni altra norma, disposizione e direttiva in materia di progettazione, installazione e funzionamento degli impianti di acqua potabile, di riscaldamento e idrotermosanitari. DIN 1045 Strutture portanti in calcestruzzo UNI EN 1186 Gessi per l’edilizia UNI EN 16892 Tubi in polietilene reticolato ad alta densità (PE-X) – Caratteristiche generali del prodotto, collaudo DIN 16893 Tubi in polietilene reticolato ad alta densità (PE-X) – Dimensioni DIN 18180 Pannelli in cartongesso DIN 18181 Pannelli in cartongesso nell’edilizia DIN 18182 Accessori per la lavorazione di pannelli in cartongesso UNI 11424 Posa dei sistemi in cartongesso UNI EN 14195 Componenti di intelaiature metalliche per sistemi a pannelli di gesso Definizioni, requisiti e metodi di prova UNI EN 13964 Controsoffitti - Requisiti e metodi di prova DIN 18195 Impermeabilizzazione degli edifici 261 UNI 10462 - UNI 10463 Elementi edilizi – Tolleranze dimensionali UNI EN 12354 Acustica in edilizia DIN 18350 VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia Parte C: Condizioni tecnico-contrattuali generali per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia – Intonacatura e stuccatura DIN 4725 Riscaldamento a pavimento con acqua calda – Sistemi e componenti DIN 18380 VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia Parte C: Condizioni tecnico-contrattuali generali per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia – Impianti di riscaldamento e impianti centralizzati per il riscaldamento dell’acqua DIN 18380 (VOB) VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia Parte C: Condizioni tecnico-contrattuali generali per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia – Impianti di riscaldamento e impianti centralizzati per il riscaldamento dell’acqua DIN 18557 Malta premiscelata in fabbrica DIN 49019 Condutture per impianti elettrici e accessori DIN 49073 Scatole di connessione in metallo e materiale isolante per il montaggio incassato di accessori di installazione e prese di corrente DIN 50916-2 Collaudo di leghe di rame; prova di resistenza alla fessurazione da corrosione con ammoniaca; collaudo dei componenti DIN 18560 Pavimenti nell’edilizia DIN 50930-6 Corrosione dei metalli – Corrosione di materiali metallici all’interno di tubazioni, serbatoi e apparati dovuta all’azione dell’acqua Parte 6: Conseguenze sulla potabilità dell’acqua DIN 1988 Regole tecniche per impianti di acqua potabile (TRWI) DIN 68 800 Protezione del legno nell’edilizia DIN 2000 Impianto centralizzato di fornitura dell’acqua potabile – Principi e requisiti degli impianti idrici: progettazione, costruzione, funzionamento e manutenzione degli impianti di erogazione dell’acqua potabile UNI EN 10088 Acciai inossidabili UNI EN 10226 Filettature di tubazioni per accoppiamento a tenuta sul filetto DIN 3546 Valvole di intercettazione per impianti di acqua potabile in terreni e fabbricati UNI EN 12164 Rame e leghe di rame – Barre per torneria DIN 3586 Elementi di chiusura termica automatica per gas – Requisiti e prove UNI EN 12165 Rame e leghe di rame – Materiale per fucinatura DIN 4102 Comportamento al fuoco di componenti e materiali da costruzione UNI EN 12168 Rame e leghe di rame – Barre forate per torneria DIN 4108 Isolamento termico nell’edilizia UNI EN 12502-1 Protezione di materiali metallici contro la corrosione – Raccomandazioni sulla valutazione della probabilità di corrosione in impianti di distribuzione e di deposito di acqua UNI EN ISO 140 Acustica – Misura dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edifici UNI EN ISO 717 Acustica – Valutazione dell’isolamento acustico in edifici e di elementi di edifici 262 DIN 4726 Riscaldamento a pavimento con acqua calda e collegamenti al radiatore – Tubazioni in materiale polimerico UNI 9154 Edilizia – Partizione e rivestimenti interni. Guida per l’esecuzione mediante lastre di gesso rivestito su orditura metallica UNI EN 1264 Sistemi di riscaldamento/raffrescamento radiante UNI EN 12828 Impianti di riscaldamento negli edifici – Progettazione dei sistemi di riscaldamento ad acqua UNI EN 12831 Impianti di riscaldamento negli edifici UNI EN 12831-1 Impianti di riscaldamento negli edifici – Metodo di calcolo del carico termico di progetto UNI EN 13163 Isolanti termici per l’edilizia – Prodotti di polistirene espanso UNI EN 13164 Isolanti termici per l’edilizia – Prodotti di polistirene espanso estruso UNI EN 13165 Isolanti termici per l’edilizia - Prodotti di poliuretano espanso rigido (PUR) ottenuti in fabbrica UNI EN 13171 Isolanti termici per l’edilizia – Prodotti di fibre di legno UNI EN 13501 Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione UNI EN 13813 Massetti e materiali per massetti – Materiali per massetti – Proprietà e requisiti UNI EN 14037 Strisce radianti a soffitto alimentate con acqua a temperatura minore di 120°C UNI EN 14240 Ventilazione degli edifici – Soffitti freddi – Prove e valutazioni (rating) UNI EN 14291 Soluzioni che producono schiuma per il rilevamento di perdite su impianti a gas UNI EN 14336 Impianti di riscaldamento negli edifici – Installazione e messa in servizio dei sistemi di riscaldamento ad acqua calda UNI EN 15377 Impianti di riscaldamento – Progettazione degli impianti radianti di riscaldamento e raffrescamento, alimentati ad acqua, integrati in pavimenti, pareti e soffitti. UNI EN 442 Radiatori e convettori UNI EN 520 Pannelli in cartongesso UNI EN 60529 Gradi di protezione degli involucri UNI EN 806 Specifiche relative agli impianti all’interno di edifici per il convogliamento di acque destinate al consumo umano UNI EN ISO 15875 Sistemi di tubazioni di materie plastiche per impianti di acqua calda e fredda – Polietilene reticolato (PE-X) UNI EN ISO 6509 Corrosione di metalli e leghe metalliche – Prova di resistenza alla dezincatura delle leghe di rame e zinco UNI EN ISO 7730 Ambienti termici moderati. Determinazione degli indici PMV e PPD e specifica delle condizioni di benessere termico DIN V 4108-6 Isolamento termico e risparmio energetico negli edifici DIN VDE 0100 (riepilogo) Impianti elettrici degli edifici Costruzione di impianti ad alta tensione Costruzione di impianti a bassa tensione DIN VDE 0100-701 Costruzione di impianti a bassa tensione – Requisiti per stabilimenti, locali e impianti particolari – Parte 701: Locali con vasche da bagno o docce DIN VDE 0298-4 Utilizzo di cavi e conduttori isolati per impianti ad alta tensione DIN VDE 0604-3 Sistemi di canali a parete e a soffitto per impianti elettrici; canali al battiscopa DVGW G 459-1 Allacciamenti di impianti a gas domestici per pressioni di esercizio fino a 4 bar; progettazione e costruzione DVGW G 260 Qualità del gas DVGW G 465-4 Rilevatori e strumenti di misurazione della concentrazione del gas per il monitoraggio degli impianti a gas 263 DVGW G 600 / DVGW-TRGI 2008 Regole tecniche per impianti a gas VDI 2035 Misure di prevenzione dei danni in impianti di riscaldamento dell’acqua DVGW G 617 Principi di calcolo per il dimensionamento delle tubazioni degli impianti a gas VDI 6023 Igiene degli impianti di acqua potabile DVGW GW 393 Estensioni (raccordi per tubi) in leghe di rame per impianti a gas e impianti di acqua potabile – Requisiti e prove DVGW VP 305-1 Regolatore di portata del gas per impianti a gas DVGW VP 625 Raccordi per tubi e giunzioni per condutture interne del gas in tubi multistrato secondo DVGW-VP 632 – Requisiti e prove DVGW VP 626 Raccordi per tubi e giunzioni per condutture interne del gas in polietilene reticolato (PE-X) secondo DVGW-VP 624 – Requisiti e prove DVGW W 270 Proliferazione di microrganismi nei materiali a contatto con l’acqua potabile DVGW W 291 Pulizia e disinfezione degli impianti di erogazione dell’acqua DVGW W 534 Raccordi per tubi e giunzioni negli impianti di acqua potabile DVGW W 551 Tubature e impianti per il riscaldamento dell’acqua potabile Direttiva 98/83/CE del Consiglio del 3 novembre 1998 sulla qualità delle acque destinate al consumo umano Direttiva macchine (89/392/CEE) e successive modifiche ISO 228 Filettature di tubazioni per allacciamento non a tenuta sul filetto ISO 7 Filettature di tubazioni per allacciamento con tenuta sul filetto TRF Regole tecniche per impianti a gas liquido 264 VOB Capitolato d’appalto per i lavori pubblici nel settore dell’edilizia Note ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ ............................................................................................................................................................ 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E’ vietata in particolar modo la traduzione, la ristampa, lo stralcio di singole immagini, la trasmissione via etere, qualsiasi tipo di riproduzione tramite apparecchi fotomeccanici o similari nonché l’archiviazione informatica senza nostra esplicita autorizzazione. Se è previsto un impiego diverso da quelli descritti in questa Informazione Tecnica, l’utilizzatore deve contattare REHAU e, prima dell’impiego, chiedere espressamente il nulla osta scritto della REHAU. Altrimenti l’impiego è esclusivamente a rischio dell’utilizzatore. In questi casi l’impiego, l’uso e la lavorazione dei nostri prodotti sono al di fuori delle nostre possibilità di controllo. Se nonostante tutto, dovesse sorgere una controversia su una nostra responsabilità, questa sarà limitata al valore dei prodotti da noi forniti e impiegati da Voi. Diritti derivati da dichiarazioni di garanzia non sono più validi in caso d’applicazioni non descritte nelle Informazioni Tecniche. REHAU S.p.A. 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