La UILCA sulla Stampa Banca Popolare di Milano faccia chiarezza

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La UILCA sulla Stampa Banca Popolare di Milano faccia chiarezza
La UILCA sulla Stampa
Banca Popolare di Milano faccia
chiarezza su SpA
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Corriere della Sera – 21 febbraio 2013 Bpm: Uilca, su 'spa' troppi aspetti da chiarire, banca non diventi preda Milano, 21 feb ‐ Per Bpm "abbandonare il modello cooperativo sarebbe una svolta epocale per cui devono servire ottimi e fondati motivi in termini di convenienza per i lavoratori". Lo sottolinea in una nota il segretario generale della Uilca, Massimo Masi. "Oggi ‐ aggiunge ‐ sono ancora troppi gli aspetti da chiarire per assumere una decisione in tal senso e per la Uilca e' basilare che non si disperda il patrimonio di partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa, ai suoi utili e alla sua governance costruito e sviluppato i tanti anni". "Ci chiediamo ‐ attacca ancora Masi ‐ se all'economia del nostro Paese sia piu' necessario un sistema di banche popolari legate al territorio o banche legate al capitale e agli investitori. Non vorremmo che la trasformazione in spa di Banca Popolare Milano sia strumentale per renderla piu' appetibile per eventuali compratori, casomai con la testa e il cuore all'estero, diventando cosi' facile preda". Per questo la Uilca "chiede una seria discussione con l'azienda per chiarire come sara' strutturata la governance, quale sara' il ruolo dei lavoratori in termini di decisione e partecipazione e sotto il profilo economico, facendo luce sui meccanismi con cui verrebbe sostituita l'attuale previsione di distribuzione annuale ai dipendenti del 5% dell'utile". La Uilca, rende noto Masi, "ha gia' riunito i propri organismi per una prima discussione di questo progetto". "Oggi occorre, possibilmente assieme alle altre organizzazioni sindacali ‐ prosegue ‐ condividere, coinvolgere e sentire, anche attraverso forme referendarie, il parere dei lavoratori che sono, da sempre, l'anima di questa banca". Com‐Ppa‐ 21‐02‐13 14:07:08 (0246) 5 Bpm, chiarezza su progetto SpA, pronti a
referendum lavoratori-Uilca
giovedì 21 febbraio 2013 15:19
MILANO, 21 febbraio (Reuters) - Pop Milano deve fare chiarezza sul ruolo riservato ai
lavoratori nell'ambito del progetto di trasformazione in SpA, che non deve essere
comunque uno strumento per rendere la banca una facile preda per eventuali
compratori, soprattutto esteri.
E' la posizione del sindacato Uilca secondo cui è necessario che il progetto venga
discusso dai lavoratori che dovranno esprimere un parere, anche attraverso un
referendum.
In un comunicato del segretario generale Massimo Masi, la Uilca sottolinea
come l'eventuale abbandono del modello cooperativo, che attualmente permette a
ogni dipendente di eleggere il CdS attraverso il voto capitario, sarebbe "una svolta
epocale" e per questo motivo "devono servire ottimi e fondati motivi in termini di
convenienza per i lavoratori".
Il sindacato ribadisce la propria disponibilità a valutare nuove proposte in tema di
governance "ma respinge qualsiasi tentativo di concentrare la discussione in merito
al nuovo progetto su quali e quanti saranno i posti da dividersi nelle strutture di
governance".
Il progetto allo studio, annunciato nelle linee generali dal CdG la scorsa settimana,
prevede la trasformazione della governance di Bpm in una SpA 'light' nella quale i
dipendenti avranno un peso rilevante all'interno dell'istituto e, attraverso una
Fondazione, potranno nominare alcuni componenti del Cds.
"Oggi sono ancora troppi gli aspetti da chiarire per assumere una decisione in tal
senso" prosegue Masi che lancia l'allarme: "Non vorremmo che la trasformazione in
SpA di Banca Popolare Milano sia strumentale per renderla più appetibile per
eventuali compratori, casomai con la testa e il cuore all'estero, diventando così facile
preda".
In particolare la Uilca chiede alla banca di Piazza Meda chiarimenti sul ruolo dei
lavoratori in termini di decisione e partecipazione e sui meccanismi con cui verrebbe
sostituita l'attuale previsione statutaria di distribuzione annuale del 5% dell'utile ai
dipendenti.
"Oggi occorre, possibilmente assieme alle altre organizzazioni sindacali, condividere,
coinvolgere e sentire, anche attraverso forme referendarie, il parere dei lavoratori
che sono, da sempre, l'anima di questa banca".
Il Diario del Lavoro – 21 febbraio 2013 BPM Uilca, si faccia chiarezza su Spa
“La Banca Popolare di Milano continua a lavorare intorno al progetto che
vorrebbe portare alla trasformazione dell'azienda da cooperativa in
società per azioni, che potremmo definire light, vista l'intenzione di
riservare comunque una partecipazione congrua al capitale delle
lavoratrici e dei lavoratori”. Lo scrive la Uilca in una nota.
“Ma questa impostazione – si legge - è ancora insufficiente per
comprendere pienamente la portata dell'operazione e quale sarebbe il
reale ruolo riservato ai lavoratori, in alternativa a quello attuale, che
prevede la possibilità di ognuno di partecipare all'elezione del consiglio
di sorveglianza tramite il principio del voto capitario (un dipendente un
voto), che per noi è prioritario e garanzia del mantenimento dello spirito
cooperativistico dell’istituto milanese”.
La Uilca dichiara di “essere sempre disponibile a confrontarsi su
proposte innovative, ma respinge qualsiasi tentativo di concentrare la
discussione in merito al nuovo progetto su quali e quanti saranno i posti
da dividersi nelle strutture di governance”.
“Il ruolo del sindacato, sostiene la Uilca, “non è quello di avere posti
negli organismi, ma di avere garanzie che i lavoratori possano
continuare a scegliere e non subiscano penalizzazioni, anche di natura
economica”.
“Abbandonare – prosegue - il modello cooperativo sarebbe una svolta
epocale per cui devono servire ottimi e fondati motivi in termini di
convenienza per i lavoratori”. “Oggi sono ancora troppi gli aspetti da
chiarire – conclude - per assumere una decisione in tal senso e è
basilare che non si disperda il patrimonio di partecipazione dei lavoratori
alla vita dell'impresa, ai suoi utili e alla sua governance costruito e
sviluppato i tanti anni”. (LF)
IL MONDO / economia / 21 Febbraio 2013
Bpm/ Uilca: Su progetto Spa fare chiarezza su
ruolo lavoratori
Non sia strumentale per renderla più appetibile per compratori
Milano, 21 feb. Sul progetto di trasformazione della
Banca Popolare di Milano da cooperativa in Società per Azioni "si
faccia chiarezza sul ruolo riservato ai lavoratori e sul futuro
dell'azienda nel contesto economico italiano". E' quanto chiede
in una nota la Uilca.
"Abbiamo già dichiarato di essere sempre disponibile a
confrontarsi su proposte innovative - spiega l'associazione
sindacale - ma respingiamo qualsiasi tentativo di concentrare la
discussione in merito al nuovo progetto su quali e quanti saranno
i posti da dividersi nelle strutture di governance.
Il ruolo del sindacato non è quello di avere posti negli
organismi, pertanto non ci interessano logiche spartitorie, ma
vogliamo garanzie che i lavoratori possano continuare a scegliere
e non subiscano penalizzazioni, anche di natura economica".
Secondo la Uilca abbandonare il modello cooperativo "sarebbe una
svolta epocale per cui devono servire ottimi e fondati motivi in
termini di convenienza per i lavoratori". "Non vorremmo conclude - che la trasformazione in SpA sia strumentale per
renderla più appetibile per eventuali compratori, casomai con la
testa e il cuore all'estero, diventando così facile preda". Bpm: Uilca, su progetto Spa fare
chiarezza su ruolo lavoratori
Milano Finanza - Economia & politica 21 febbraio 2013
Sul progetto di trasformazione della Banca Popolare di Milano
da cooperativa in Società per Azioni "si faccia chiarezza sul
ruolo riservato ai lavoratori e sul futuro dell'azienda nel contesto
economico italiano". E' quanto chiede in una nota la Uilca.
"Abbiamo già dichiarato di essere sempre disponibile a
confrontarsi su proposte innovative", spiega l'associazione
sindacale, "ma respingiamo qualsiasi tentativo di concentrare la
discussione in merito al nuovo progetto su quali e quanti
saranno i posti da dividersi nelle strutture di governance. Il ruolo
del sindacato non è quello di avere posti negli organismi,
pertanto non ci interessano logiche spartitorie, ma vogliamo
garanzie che i lavoratori possano continuare a scegliere e non
subiscano penalizzazioni, anche di natura economica".
Secondo la Uilca abbandonare il modello cooperativo "sarebbe
una svolta epocale per cui devono servire ottimi e fondati motivi
in termini di convenienza per i lavoratori". "Non vorremmo che la
trasformazione in SpA sia strumentale per renderla più appetibile
per eventuali compratori, casomai con la testa e il cuore
all'estero, diventando così facile preda".