Valutazione rischio decubito
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Valutazione rischio decubito
EXPOSANITA’ 2016 Fiera di Bologna May 19th 2016 Valutazione Rischio lesioni da decubito IL FUTURO PROSSIMO DEI SISTEMI ANTIDECUBITO DALLA RICERCA ALLA PRATICA 1 Perché occuparsi delle Lesioni da Decubito Il range di prevalenza delle LDD va dal 12% al 19,7%; il range di incidenza va da 0% al 5,4% - Jenkis ML – O’Neal E: Pressure ulcer prevalence and incidence in acute care. Adv Skin Wound Care, 2010; 23 (12):556-9. Può rappresentare causa di morte Peggioramento della qualità di vita dell’ospite Aumento del tempo di ricovero Aumento del carico assistenziale Aumento dei costi 2 Il Progetto Aziendale del Gruppo KOS per le LdD La Best Practice Aziendale in tema di LdD - nasce dall’esigenza comune delle aziende ISS e RAA del Gruppo KOS di fornire a tutti gli operatori uno strumento di apprendimento delle conoscenze da condividere per l’operatività e l’aggiornamento continuo - per garantire uniformità del trattamento e creare una consapevolezza comune tra le varie figure professionali nelle differenti realtà operative 3 Il Progetto Aziendale del Gruppo KOS per le LdD A cura del Gruppo di Lavoro/GL Il GL è composto da Steering Committee e Gruppo Operativo/GO -Steering Committee: è costituito da dirigenti delle az. ISS e RAA, ha scelto i componenti del Gruppo Operativo ha individuato gli indicatori di valutazione del progetto -Gruppo Operativo è costituito da professionisti scelti nelle aziende coinvolte, elabora e aggiorna la BP az., mantiene in vita il progetto garantendo la diffusione dello stesso attraverso la formazione/aggiornamento a tutti gli operatori del Gruppo KOS 4 Contenuti e fasi della B.P. – componenti del GO Fig.1 All.1 5 Diagramma del processo di Valutazione Rischio LdD 6 STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE RISCHIO LDD Le scale di Valutazione Rischio LdD sono strumenti da tempo validati e il loro utilizzo è assai diffuso Il GL ha lasciato, in capo alle strutture/organizzazioni, la scelta tra la scala di Norton e la scala di Braden Scala di Norton - Il perché e il come - indaga: condizione fisica, mentale, attività fisica, mobilità, incontinenza - livelli di rischio: basso => 18, medio 18 - 14, alto 14 - 10, altissimo < 10 - tempi di somministrazione bassi: 1 minuto per paziente i dati derivano dall’osservazione o possono essere raccolti interrogando il paziente e i parenti o reperiti dalla documentazione clinica assistenziale 7 Scala di Norton: nasce nel 1962, modificata 1987 Parametro Condizione fisica Condizione mentale Attività fisica Mobilità Incontinenza Valutazione verbale Pt. Buona 4 Discreta 3 Cattiva 2 Pessima 1 Sveglio - cosciente 4 Apatico 3 Confuso 2 Stupore, incoscienza 1 Cammina liberamente 4 Cammina solo con qualche aiuto 3 Costretto su sedia 2 Costretto a letto 1 Illimitata 4 Limitata 3 Molto limitata 2 Immobile 1 Nessuna 4 Occasionale 3 Abituale urinaria 2 P U N T E G G I o Basso Rischio Medio Rischio Alto Rischio Altissimo Rischio > 18 tra 18 e 14 tra 14 e 10 < 10 8 STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE RISCHIO LDD Scala di Braden - Il perché e il come -indaga: 6 indicatori. Percezione sensoriale, umidità cute, attività fisica, mobilità, nutrizione, frizione, scivolamento -la scala numerica: per i primi 5 indicatori va da 1 a 4, mentre per l’ultimo da 1 a 3 (scivolamento) -livelli di rischio: nullo o lieve da 23 a17, medio alto da 16 a 6 -tempi di somministrazione: bassi meno di 1 minuto se si conosce il paziente i dati derivano dall’osservazione o possono essere raccolti interrogando il paziente e i parenti o reperiti dalla documentazione clinica assistenziale 9 Scala di Braden: nasce nel 1985 INDICATORI VARIABILI PERCEZIONE SENSORIALE: capacità di rispondere in maniera consa-pevole ai disturbi connessi all'aumento della pressione 1: com pletam ente lim itata: assenza di risposta agli stimoli dolorosi dovuta alla riduzione dello stato di coscienza o a sedazione Oppure: limitata capacità di avvertire gli stimoli dolorosi su gran parte della superficie corporea 2: m olto lim itata risponde solamente agli stimoli dolorosi. Non è in grado di comunicare il suo disagio se non gemendo o agitandosi. Oppure Ha un danno sensoriale che limita la capacità di percepire il dolore e il disagio sul 50% della superficie corporea 3: leggerm ente lim itata risponde ai comandi verbali ma non riesce a comunicare sempre i suoi disagi, oppure necessita di essere aiutato. Oppure Ha qualche limitazione sensoriale che limita la capacità di percepire il dolore o i disagi di una o due estremi 4: nessuna lim itazione risponde ai comandi verbali. Non ha deficit sensoriali che limitano la capacità di percepire e riferire il dolore o il disagio. M ACERAZIONE: grado 1: costantem ente um ida di esposizione della la cute è costantemente umida a causa della cute alla macerazione sudorazione, delle urine, etc. L'umidità viene riscontrata ogni volta che il soggetto viene mosso o ruotato 2: m olto um ida: la cute è spesso ma non sempre umida. Il pannolone o la biancheria viene cambiata almeno una volta per turno 3: occasionalm ente um ida: la cute è occasionalmente umida. E' richiesto un cambio della biancheria circa una volta al giorno 4: raram ente um ida la cute è normalmente asciutta, la biancheria viene cambiata secondo gli intervalli abituali in uso ATTIVITA': grado dell'attività fisica 2: in poltrona capacità di camminare molto limitata o assente. Non riesce a spostatre il suo peso, deve essere sollevato in poltrona o sulla corrozzella 3: cam m ina occasionalm ente cammina occasionalmente durante la giornata. Ma per distanze molto brevi. Con o senza aiuto. Passa la maggior parte del tempo a letto o in poltrona. 4: cam m ina di frequente cammina al di fuori della sua stanza almenno due volte al giorno e nella sua stanza almeno ogni due ore durante le ore diurne. M OBILITA': capacità di 1: com pletam ente im m obile 2: m olto lim itata variare e controllare la non riesce a produrre neppure piccoli movimenti riesce occasionalmente a fare piccoli posizione corporea del corpo e delle estremità senza assistenza movimenti corporei o delle estremità, ma non riesce a realizzare frequenti o significativi movimenti in modo indipendente 3: parzialm ente lim itata cambia frequentemente la posizione con minimi spostamentio del corpo. 4: lim itazioni assenti si sposta frequentemente e senza assistenza NUTRIZIONE: assunzione abituale di cibo 1: m olto povera non mangia mai un pasto completo raramente mangia più di un terzo di qualsiasi cibo. Due o meno porzioni di proteine al giorno. Assume pochi liquidi e nessun integratore. Oppure: è a digiuno o sostenuto solamente con fleboclisi o a dieta esclusivamente liquida per più di 5 giorni 2: probabilm ente inadeguata raramente mangia un pasto completo, generalmente mangia la metà dei cibi offerti. Le proteine assunte includono 3 porzioni di carne 3 latticini al giorno, occasionalmente integratori alimentari. Oppure riceve una quantità scarsa rispetto a quanto previsto come dieta liquida enterale (via SNG o PEG) 3: adeguata mangia più della metà dei pasti, 4 o più porzioni di proteine al giorno. Assume normalmente integratori Oppure Si alimenta artificialmente via SNG/PEG assumendo un quantitativo nutrizionale necessario. 4: eccellente mangia la maggior parte del cibo. Non rifiuta mai un pasto. Talvolta mangia tra i pasti. Non necessita di integratori FRIZIONE E SCIVOLAM ENTO 1: problem a richiede da moderata a completa assistenza nei movimenti. Scivola di frequente nel letto o nella poltrona. Spesso richiede riposizionamento con assistenza. Presenta spasticità, contratture, agitazione, che causano costante attrito contro il piano del letto o della poltrona 2: problem a potenziale si muove poco e necessita di una minima assistenza. Durante lo spostamento la cute fa attrito con le lenzuola o con il piano della poltona, occasionalmente può slittare 3: senza problem i apparenti si sposta nel letto e sulla sedia in modo autonomo ed ha una sufficiente forza muscolara per sollevarsi completamente durante i movimenti. 1: allettato confinato a letto 10 STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE RISCHIO LDD La scala di Valutazione Rischio, un volta scelta, viene somministrata: -ad ogni ingresso del paziente in struttura -aggiornata settimanalmente, in presenza di instabilità clinica del paziente (rischio medio/alto) -una volta al semestre, in paziente stabile (rischio basso) -il dato numerico della scala e il livello di rischio corrispondente non può essere esaustivo e può subire modifiche coerentemente alle reali condizioni cliniche del paziente -il documento viene redatto dall’operatore esperto, che condivide il risultato con l’equipe assistenziale e ne traccia il valore emerso -il dato rilevato va inserito nell’applicativo informatico di monitoraggio del fenomeno LdD (all’ingresso del paz.) -alla dimissione del paziente è consigliata la somministrazione della scala -la scala una volta compilata va conservata ed è parte integrante della documentazione clinica 11 Scala di Braden: chi, come, di quando perché compilarla Esercitazione – Simulazione un caso clinico La valutazione Rischio LdD non si esaurisce con la compilazione della scala scelta, ma comprende la rilevazione giornaliera e più volte nella giornata di altri numerosi item Il Processo di Valutazione ha inizio dalla proposta di ricovero Arrivo della proposta di ricovero di un paziente di 70 aa. Con protesi anca destra, dolore arto operato da 7 giorni, portatore di catetere vescicale a permanenza. Valutazione da parte dell’equipe multidisciplinare della proposta di ricovero: (direttore, medico, infermiere, altro). Parere positivo, si predispone per l’accoglienza. Non è necessario alcun presidio di prevenzione rischio LdD 12 Ingresso in reparto del paziente 1° GIORNO Ingresso e ricovero del paziente, sistemazione nella stanza di degenza. Accoglienza da parte dell’Infermiere e dell’Oss ispezione della cute in particolare delle prominenze ossee, raccolta dei dati anamnestici, compilazione della scala scelta - Norton, evidenza e tracciabilità del dato (documentazione sanitaria). Il risultato del punteggio assieme agli altri parametri conferma il parere sopra espresso. Il paziente non necessita di alcun presidio, verrà monitorato con l’osservazione quotidiana durante le attività di assistenza Parametro Condizione fisica Condizione mentale Attività fisica Mobilità Incontinenza Valutazione verbale Pt. Buona Discreta Cattiva Pessima Sveglio - cosciente Apatico Confuso Stupore, incoscienza Cammina liberamente Cammina solo con qualche aiuto Costretto su sedia Costretto a letto Illimitata Limitata Molto limitata Immobile Nessuna Occasionale Abituale urinaria Abituale urinaria e fecale 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 Totale punteggio: 18 13 2° GIORNO Comparsa di iperpiressia, dolore all’arto operato, impotenza funzionale; il medico prescrive obbligo a letto. Sono presenti criteri per una nuova somministrazione della scala. Il punteggio indica un alto rischio. Le misure di prevenzione da adottare sono: materasso antidecubito, verifica dell’incontinenza, mobilizzazione attiva e attiva assistita, rivalutazione giornaliera delle condizioni del paziente. Tracciabilità dei dati in documentazione sanitaria. Parametro Condizione fisica Condizione mentale Attività fisica Mobilità Incontinenza Valutazione verbale Pt. Buona Discreta Cattiva Pessima Sveglio - cosciente Apatico Confuso Stupore, incoscienza Cammina liberamente Cammina solo con qualche aiuto Costretto su sedia Costretto a letto Illimitata Limitata Molto limitata Immobile Nessuna Occasionale Abituale urinaria Abituale urinaria e fecale 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 4 3 2 1 Totale punteggio: 13 14 Frequenza aggiornamento/compilazione scala e parametri di valutazione rischio LdD nel paziente in esame La scala di Norton è stata aggiornata al variare delle condizioni del paziente, in questo caso per due gg di fila; (in altri casi dipende dal punteggio del rischio, più alto il rischio più frequente la rivalutazione, nel migliore dei casi – basso rischio, la scala va somministrata all’ingresso, ogni sei mesi e alla dimissione) Altri importanti parametri vanno valutati giornalmente dal personale di assistenza come: l’osservazione quotidiana del paziente che comprende: - Ispezione della cute con particolare attenzione alle zone a rischio (dipende dalla posizione che assume il paziente) esempio non esaustivo: zona sacrale e iliaca, talloni e polpacci, dorso, nuca ed orecchie - igiene della cute: mantenere pulita, asciutta, idratata, ecc. - Tracciare e riferire il risultato dell’osservazione e la frequenza dell’osservazione stessa Ogni qualvolta si modifica il quadro clinico del paziente la scala di Norton viene aggiornata e integrata dai parametri rilevati nell’osservazione 15 Valutazione rischio LdD: chi fa che cosa Raccolta informazioni prima del ricovero: responsabile prima accoglienza Valutazione del paziente all’ingresso attraverso l’osservazione/ispezione, attuazione dei piani di lavoro e dei protocolli operativi: infermiere OSS Valutazione clinica, stadiazione, piano terapeutico e scelta del trattamento: medico, professionista esperto nel trattamento Valutazione assistenziale della mobilità, posture, bisogno di ausili e posizionamenti: fisiatra, fisioterapista, infermiere, OSS Predisposizione materiali/presidi, attuazione e controllo dei protocolli operativi, predisposizione piano di prevenzione del paziente: infermiere, referente LdD di struttura Scelta della scala di valutazione e dell’equipe dedicata al trattamento e monitoraggio della LdD: referente LdD di struttura 16 Differenti ruoli nel progetto LdD IL Referente LdD Il referente L.d.D di struttura è la figura incaricata dall’azienda: - con maggiore esperienza e competenza nella gestione delle lesioni cutanee, mantiene l’aggiornamento in tema di LdD, ha partecipato al percorso di formazione promosso dal GL, - interviene nella definizione dei ruoli dei professionisti facenti parte del progetto, mantiene i contatti con le figure professionali, i servizi della struttura coinvolti nel progetto assieme al GL - è il consulente in tema di LdD per la struttura e per il Gruppo di Lavoro - gestisce e valuta gli indicatori di costo/beneficio degli interventi scelti nel trattamento LdD - interviene nella formazione/aggiornamento del personale sanitario e del cargiver (pazienti, familiari, operatori sanitari) assieme al GL - è responsabile della diffusione della BP az. e del Piano formativo - è responsabile del monitoraggio attraverso l’alimentazione del database informatico e dell’analisi dei dati; estrapola, interpreta, confronta i report 17 Il personale sanitario e di assistenza Il personale sanitario e di assistenza: - è a conoscenza della diffusione del fenomeno LdD nella struttura - è a conoscenza della Best Practice az. e promuove la diffusione del progetto - è a conoscenza dei diversi ruoli presenti in organizzazione e collabora alla buona riuscita del progetto - partecipa alla formazione/aggiornamento predisposta per il proprio ruolo - mantiene il focus sul tema Rischio e Prevenzione - garantisce la corretta: osservazione, rilevazione, tracciatura, trasmissione dei dati rilevati nel rispetto dei ruoli definiti - applica le attività di valutazione rischio e di prevenzione restando aderente alla Best Practice e segnalando dove utili e necessari gli eventuali scostamenti 18 L’operatore responsabile del trattamento delle LdD l’operatore responsabile del trattamento LdD: - è il professionista medico o infermiere che interviene nella valutazione, stadiazione, prescrizione (solo medico), esecuzione del trattamento/medicazione delle LdD - ha conoscenze allargate in tema di LdD, - conosce in modo approfondito la Best Practice az. e ne favorisce la diffusione - ha competenza per la compilazione delle scale di valutazione rischio - ha competenza negli strumenti e nella scelta dei sistemi di trattamento/medicazioni e del loro utilizzo - ha competenza nella compilazione della scheda di trattamento a garanzia del corretto monitoraggio del fenomeno - partecipa alla formazione/aggiornamento predisposta per il proprio ruolo 19 Modalità di trasmissione della B.P. aziendale La Best Practice aziendale sarà reperibile in formato cartaceo ed elettronico in ogni struttura, sarà inoltre diffusa attraverso: - momenti di incontro nelle strutture, - formazione codificata e differente per i ruoli previsti nel progetto e precedentemente descritti - formazione on the job guidate da professionisti esperti nelle fasi del progetto: 1. valutazione del rischio LdD 2. attività di prevenzione LdD 3. valutazione stadiazione e trattamento LdD 4. monitoraggio e trattamento LdD - La B.P. sarà aggiornata in tutte le sue fasi rispettando i tempi stabiliti dal progetto 20 Esercitazione – Simulazione di un caso clinico Arrivo in reparto di un paziente di anni 56 con esiti di emorragia subaracnoidea . Pz vigile e responsivo con emiplegia dx -si alimenta per os; -non ha controllo sfinterico ed utilizza pannolone sia di giorno che di notte; -per gli spostamenti utilizza la corrozzina. SCALA DI BRADEN ALL'INGRESSO INDICATORI VARIABILI PERCEZIONE SENSORIALE: capacità di rispondere in maniera consa-pevole ai disturbi connessi all'aumento della pressione 1: com ple tam e nte lim itata: assenza di risposta agli stimoli dolorosi dovuta alla riduzione dello stato di coscienza o a sedazione Oppure: limitata capacità di avvertire gli stimoli dolorosi su gran parte della superf icie corporea 2: m olto lim itata risponde solamente agli stimoli dolorosi. Non è in grado di comunicare il suo disagio se non gemendo o agitandosi. Oppure Ha un danno sensoriale che limita la capacità di percepire il dolore e il disagio sul 50% della superf icie corporea 3: le gge rm e nte lim itata risponde ai comandi verbali ma non riesce a comunicare sempre i suoi disagi, oppure necessita di essere aiutato. Oppure Ha qualche limitazione sensoriale che limita la capacità di percepire il dolore o i disagi di una o due estremi 4: ne s s una lim itazione risponde ai comandi verbali. Non ha def icit sensoriali che limitano la capacità di percepire e rif erire il dolore o il disagio. M ACERAZIONE: grado 1: cos tante m e nte um ida di esposizione della la cute è costantemente umida a causa della cute alla macerazione sudorazione, delle urine, etc. L'umidità viene riscontrata ogni volta che il soggetto viene mosso o ruotato 2: m olto um ida: la cute è spesso ma non sempre umida. Il pannolone o la biancheria viene cambiata almeno una volta per turno 3: occas ionalm e nte um ida: la cute è occasionalmente umida. E' richiesto un cambio della biancheria circa una volta al giorno 4: raram e nte um ida la cute è normalmente asciutta, la biancheria viene cambiata secondo gli intervalli abituali in uso ATTIVITA': grado dell'attività f isica 2: in poltrona capacità di camminare molto limitata o assente. Non riesce a spostatre il suo peso, deve essere sollevato in poltrona o sulla corrozzella 3: cam m ina occas ionalm e nte cammina occasionalmente durante la giornata. Ma per distanze molto brevi. Con o senza aiuto. Passa la maggior parte del tempo a letto o in poltrona. 4: cam m ina di fre que nte cammina al di f uori della sua stanza almenno due volte al giorno e nella sua stanza almeno ogni due ore durante le ore diurne. M OBILITA': capacità di 1: com ple tam e nte im m obile 2: m olto lim itata variare e controllare la non riesce a produrre neppure piccoli movimenti riesce occasionalmente a f are piccoli posizione corporea del corpo e delle estremità senza assistenza movimenti corporei o delle estremità, ma non riesce a realizzare f requenti o signif icativi movimenti in modo indipendente 3: parzialm e nte lim itata cambia f requentemente la posizione con minimi spostamentio del corpo. 4: lim itazioni as s e nti si sposta f requentemente e senza assistenza NUTRIZIONE: assunzione abituale di cibo 1: m olto pove ra non mangia mai un pasto completo raramente mangia più di un terzo di qualsiasi cibo. Due o meno porzioni di proteine al giorno. Assume pochi liquidi e nessun integratore. Oppure: è a digiuno o sostenuto solamente con f leboclisi o a dieta esclusivamente liquida per più di 5 giorni 2: probabilm e nte inade guata raramente mangia un pasto completo, generalmente mangia la metà dei cibi of f erti. Le proteine assunte includono 3 porzioni di carne 3 latticini al giorno, occasionalmente integratori alimentari. Oppure riceve una quantità scarsa rispetto a quanto previsto come dieta liquida enterale (via SNG o PEG) 3: ade guata mangia più della metà dei pasti, 4 o più porzioni di proteine al giorno. Assume normalmente integratori Oppure Si alimenta artif icialmente via SNG/PEG assumendo un quantitativo nutrizionale necessario. 4: e cce lle nte mangia la maggior parte del cibo. Non rif iuta mai un pasto. Talvolta mangia tra i pasti. Non necessita di integratori FRIZIONE E SCIVOLAM ENTO 1: proble m a richiede da moderata a completa assistenza nei movimenti. Scivola di f requente nel letto o nella poltrona. Spesso richiede riposizionamento con assistenza. Presenta spasticità, contratture, agitazione, che causano costante attrito contro il piano del letto o della poltrona 2: proble m a pote nziale si muove poco e necessita di una minima assistenza. Durante lo spostamento la cute f a attrito con le lenzuola o con il piano della poltona, occasionalmente può slittare 3: s e nza proble m i appare nti si sposta nel letto e sulla sedia in modo autonomo ed ha una suf f iciente f orza muscolara per sollevarsi completamente durante i movimenti. 1: alle ttato conf inato a letto Punteggio totale della scala di Braden all'ingresso è 14. Con tale punteggio in paziente si trova nella fasce medio-alta di rischio LDD quindi si provvede ad adottare ausili e presidi adatti,si stabilisce un programma per i posizionamenti a letto alternati alle alzate in carrozzina , si insegna al pz e ai famigliari l'importanza del cambio posturale sia a letto che in carrozzina e si mantiene monitorato la quantità dei cibi assunti. RIVALUTAZIONE DEL PAZIENTE Dopo 2 mesi di riabilitazione il paziente cammina autonomamente per la struttura aiutandosi con una stampella. Ha ripreso ad avere sia controllo urinario che sfinterico. Continua ad alimentarsi adeguatamente per os. INDICATORI VARIABILI PERCEZIONE SENSORIALE: capacità di rispondere in maniera consa-pevole ai disturbi connessi all'aumento della pressione 1: com pletam ente lim itata: assenza di risposta agli stimoli dolorosi dovuta alla riduzione dello stato di coscienza o a sedazione Oppure: limitata capacità di avvertire gli stimoli dolorosi su gran parte della superficie corporea 2: m olto lim itata risponde solamente agli stimoli dolorosi. Non è in grado di comunicare il suo disagio se non gemendo o agitandosi. Oppure Ha un danno sensoriale che limita la capacità di percepire il dolore e il disagio sul 50% della superficie corporea 3: leggerm ente lim itata risponde ai comandi verbali ma non riesce a comunicare sempre i suoi disagi, oppure necessita di essere aiutato. Oppure Ha qualche limitazione sensoriale che limita la capacità di percepire il dolore o i disagi di una o due estremi 4: nessuna lim itazione risponde ai comandi verbali. Non ha deficit sensoriali che limitano la capacità di percepire e riferire il dolore o il disagio. M ACERAZIONE: grado 1: costantem ente um ida di esposizione della la cute è costantemente umida a causa della cute alla macerazione sudorazione, delle urine, etc. L'umidità viene riscontrata ogni volta che il soggetto viene mosso o ruotato 2: m olto um ida: la cute è spesso ma non sempre umida. Il pannolone o la biancheria viene cambiata almeno una volta per turno 3: occasionalm ente um ida: la cute è occasionalmente umida. E' richiesto un cambio della biancheria circa una volta al giorno 4: raram ente um ida la cute è normalmente asciutta, la biancheria viene cambiata secondo gli intervalli abituali in uso ATTIVITA': grado dell'attività fisica 2: in poltrona capacità di camminare molto limitata o assente. Non riesce a spostatre il suo peso, deve essere sollevato in poltrona o sulla corrozzella 3: cam m ina occasionalm ente cammina occasionalmente durante la giornata. Ma per distanze molto brevi. Con o senza aiuto. Passa la maggior parte del tempo a letto o in poltrona. 4: cam m ina di frequente cammina al di fuori della sua stanza almenno due volte al giorno e nella sua stanza almeno ogni due ore durante le ore diurne. M OBILITA': capacità di 1: com pletam ente im m obile 2: m olto lim itata variare e controllare la non riesce a produrre neppure piccoli movimenti riesce occasionalmente a fare piccoli posizione corporea del corpo e delle estremità senza assistenza movimenti corporei o delle estremità, ma non riesce a realizzare frequenti o significativi movimenti in modo indipendente 3: parzialm ente lim itata cambia frequentemente la posizione con minimi spostamentio del corpo. 4: lim itazioni assenti si sposta frequentemente e senza assistenza NUTRIZIONE: assunzione abituale di cibo 1: m olto povera non mangia mai un pasto completo raramente mangia più di un terzo di qualsiasi cibo. Due o meno porzioni di proteine al giorno. Assume pochi liquidi e nessun integratore. Oppure: è a digiuno o sostenuto solamente con fleboclisi o a dieta esclusivamente liquida per più di 5 giorni 2: probabilm ente inadeguata raramente mangia un pasto completo, generalmente mangia la metà dei cibi offerti. Le proteine assunte includono 3 porzioni di carne 3 latticini al giorno, occasionalmente integratori alimentari. Oppure riceve una quantità scarsa rispetto a quanto previsto come dieta liquida enterale (via SNG o PEG) 3: adeguata mangia più della metà dei pasti, 4 o più porzioni di proteine al giorno. Assume normalmente integratori Oppure Si alimenta artificialmente via SNG/PEG assumendo un quantitativo nutrizionale necessario. 4: eccellente mangia la maggior parte del cibo. Non rifiuta mai un pasto. Talvolta mangia tra i pasti. Non necessita di integratori FRIZIONE E SCIVOLAM ENTO 1: problem a richiede da moderata a completa assistenza nei movimenti. Scivola di frequente nel letto o nella poltrona. Spesso richiede riposizionamento con assistenza. Presenta spasticità, contratture, agitazione, che causano costante attrito contro il piano del letto o della poltrona 2: problem a potenziale si muove poco e necessita di una minima assistenza. Durante lo spostamento la cute fa attrito con le lenzuola o con il piano della poltona, occasionalmente può slittare 3: senza problem i apparenti si sposta nel letto e sulla sedia in modo autonomo ed ha una sufficiente forza muscolara per sollevarsi completamente durante i movimenti. 1: allettato confinato a letto 25 Punteggio della scala di Braden alla rivalutazione 21. Con tale punteggio il pz rientra nella fascia a basso rischio di ldd quindi si potranno sostituire i presidi e gli ausili (ad esempio si sostituirà il materasso antidecubito con un materasso in poliuretano ecc....),si continua con l'educazione del pz e dei famigliari riguardo l'importanza dei cambi posturali a letto e di un'adeguata alimentazione.