in bici senza sella

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in bici senza sella
IN BICI SENZA SELLA
di Giovanni Battista Origo, Sole Tonnini, Gianluca Mangiasciutti, Matteo
Giancaspro, Cristian Iezzi, Chiara De Marchis, Francesco Dafano
(In bici senza sella) REGIA: Giovanni Battista Origo, Sole Tonnini, Gianluca Mangiasciutti, Matteo Giancaspro, Cristian Iezzi, Chiara De
Marchis, Francesco Dafano. SCENEGGIATURA: Giovanni Battista Origo, Sole Tonnini, Gianluca Mangiasciutti, Matteo Giancaspro, Cristian
Iezzi, Chiara De Marchis, Francesco Dafano da un’idea di Alessandro Giuggioli. INTERPRETI: Riccardo De Filippis, Edoardo Pesce, Alberto
Di Stasio, Michele Bevilacqua, Luca Scapparone, Alessandro Giuggioli, Flavio Domenici, Stefano Ambrogi, Francesco Montanari, Emanuela
Mascherini, Alberto Gimignani, Ciro Scalera. FOTOGRAFIA: Tiziano Bernardini, Timoty Aliprandi, Davide Manca (Formato:
Panoramico/Colore). MUSICA: Francesco Catitti. PRODUZIONE: Tandem Filmtv Production, Amaro Srls, Tranchese Produzioni.
DISTRIBUZIONE: Zenit Distribution. GENERE: Commedia – Film a episodi. ORIGINE: Italia. ANNO: 2016. DURATA: 100’.
Quando si pedala in salita, non si può stare comodamente seduti, bisogna arrancare, tenere duro e sperare di
arrivare fino in cima. Una metafora efficace del cammino dei giovani verso l’occupazione: incognito e faticoso,
come andare In bici senza sella, come è titolato il film dei sette registi esordienti
che mettono insieme le loro forze per raccontare la situazione lavorativa italiana,
attraverso sei episodi. La preoccupazione di trovare lavoro, di avere un posto fisso
o rimanere precari a vita è uno degli argomenti più discussi. Il cinema così lo ha
recepito e diffuso abbondantemente negli ultimi anni. Da “Smetto quando voglio”
a “Quo vado?” e tanti altri. Chi ne fa un pretesto di trama, chi il punto focale della
narrazione, ma sembra che non si possa fare a meno di parlare del non lavoro in
Italia, soprattutto se si tratta di una commedia. Per questo motivo bisogna
riproporre il tema con originalità, presentando un punto di vista diverso, per non
cadere nella reiterazione e provocare la noia nello spettatore. In bici senza sella è
diviso in sei capitoli che presentando dal facchino, al neolaureato alla donna
incinta, fino ai non più giovani, racconta in chiave tragicomica la difficoltà oggi di
cercare e tenere un lavoro. Santo Graal vede come soggetti due precari che si
trovano davanti il famoso calice di Cristo. Devono scegliere se avere una vita
eterna in quell’incertezza che li contraddistingue o godersi il presente e quel che
sarà sarà. Si entra poi in un metaforico schieramento di bande ne I precari della
notte, dove appare per la prima volta la voce guida di una speaker, ripresentata negli ultimi due episodi. Di colore
rosso i precari, armati, quelli con il posto fisso e in nero i lavoratori in nero. Una lotta che si conclude sempre con
la fuga dei precari, una trasposizione fantasiosa, in un mondo in cui le allusioni sono nette, dai colori, ai costumi
ispirati ai Guerrieri di Walter Hill. Il terzo episodio è Curriculum Vitae: un silenzioso neolaureato si vede respinto
da tutti perché troppo preparato. Così non gli resta che un gesto estremo e un finale tragicomico. Crisalide è la
storia di una donna che, dopo aver ottenuto un contratto a tempo indeterminato, rimane incinta e deve
inventarsi le soluzioni più disparate per non essere licenziata. Arriviamo così a Il parassita, il corto più
strutturato, che racconta il disagio di un ragazzo, licenziato a causa del fallimento dell’azienda. Per sopravvivere
si rintana nella casa del capo e in incognito lo aiuta a salvare l’attività. Anche qui la vicenda prende un risvolto
inaspettato. Infine, Il posto fisso sembra una barzelletta nella quale due quarantenni trovano l’occasione della loro
vita. Alloggio e viveri non sono un problema, basta un periodo di formazione. Di cosa si tratta? Dirlo rovinerebbe
la sorpresa.
* In bici senza sella ha trovato un buon terreno su cui crescere, fa perno sulle preoccupazioni del pubblico,
scherzando sui drammi attuali e proponendo delle alternative fantasiose e fantastiche. Si ride, si sorride, si
riflette, si pensa all’oggi con una punta di amarezza. Il progetto rappresenta tutto quello che il cinema
indipendente vuole essere senza sempre riuscirci: un cinema fatto in squadra, con un entusiasmo e passione che
compensa i pochissimi mezzi, tecnicamente, visualmente, artisticamente e creativamente riuscito.
CINEMA NUOVA AURORA SANSEPOLCRO
Via Piero della Francesca 47 – 52037 SANSEPOLCRO
e-mail: [email protected] Telefono: 0575 1480629 www.aurorasansepolcro.it