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RADIO • TELEVISIONE • VIDEO • MULTIMEDIA • POST-PRODUZIONE • AUDIO • ALTA FREQUENZA
Rivista mensile specializzata • N° 263 • 2007 • Anno XXX • ISSN 0394-0896
PUBBLICAZIONE DELLA MEDIA AGE SRL • VIALE S.MICHELE DEL CARSO, 11 • 20144 MILANO • TEL. 0243910135 • FAX 0243999112 • E-MAIL: [email protected] • INTERNET: WWW.MONITOR-RADIOTV.COM
Rapporto da Las
Vegas
megaNAB
Professionale
in palmo di mano,
la nuova Panasonic
Grafica e video digitale:
pioggia di novità in arrivo
da Adobe
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Anno XXX n. 263 - 2007
ISSN 0394-0896
4 Prime impressioni
dal NAB di Las Vegas
MediaAge srl
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9 Photoshow di Milano, conferme e
anticipazioni
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le emittenti radio tv in diretta nella rete da tutto il
mondo
(www.webcastitaly.com)
25 Audio per cinema, tv e DVD
(seconda parte)
28 La qualità come priorità per la
Snell & Wilcox
14 Professionale in palmo di mano
19 Video per tutti i gusti: Open House
di DigitalWide
22 Pioggia di novità da Adobe
29 Telos debutta con il Multi Channel
IP codec
29 Caccia a contenuti innovativi per
la televisione
32 Mixer Vista per il calcio di Sky
Prime impressioni
dal NAB 2007
4
Anche quest’anno più di centomila operatori si sono ritrovati in quel di Las
Vegas per partecipare al tradizionale appuntamento con il NAB, solo qualche migliaio in meno rispetto ai record stabiliti negli anni 2000 e 2001.
Circa 1.500 espositori hanno occupato
tutti i padiglioni del Las Vegas
Convention Center, lasciando soltanto
pochi spazi vuoti. La nuova divisione
settoriale ha dato più visibilità agli
stand del padiglione nord, solitamente riservati ai settori dell’audio e della
radio, dimostrando ancora una volta
le capacità organizzative dei promotori della manifestazione. Se la sono
cavata un po’ meno bene i responsabili delle affissioni esterne: gli enormi
cartelloni pubblicitari della Apple
appesi sulla facciata del padiglione
sud hanno resistito soltanto un giorno,
complice forse la pioggia mattutina e
una temperatura che nel primo pomeriggio ha raggiunto quasi i 30 gradi.
Per quel che si sente dire degli avvocati americani, non vorremo essere nei
panni dell’installatore.
L’importanza
del marketing
Se si dovesse stilare una classifica
delle novità di questa edizione del
NAB tenendo conto soltanto dell’interesse dimostrato dai visitatori, il primo
posto sarebbe occupato dalla Red, la
telecamera a risoluzione 4k che sembra sia finalmente sul punto di essere
commercializzata. La coda per assistere alla presentazione del materiale
girato da Peter Jackson (il regista de Il
signore degli anelli) con uno dei primi
prototipi ha cominciato a formarsi già
al primo giorno, pochi minuti dopo
l’apertura dei padiglioni, e si è protratta ininterrottamente fino alla fine.
È indubbio che, almeno in fatto di
marketing, quelli della Red Digital
Cinema non abbiano nulla da imparare: già il fatto di chiamare Mysterium il
sensore Cmos la dice lunga. Tutto l’interesse per questa telecamera nasce
dal fatto che per il solo corpo è stato
fissato un prezzo di 17.500 dollari, una
bazzecola se lo si rapporta al prezzo di
altre apparecchiature destinate ad
applicazioni di cinematografia elettronica. Per avere un sistema funzionante
non basta certo il corpo telecamera,
ma i prezzi dei vari accessori sono più
o meno allineati: per esempio, il set
delle cinque ottiche fisse può già
Lunghe code per la registrazione dei visitatori al primo giorno di apertura del NAB
Monitor n° 262 - 2007
essere ordinato per poco meno di
20.000 dollari, più o meno quanto si
spende per il noleggio di ottiche cinematografiche simili per un periodo di
qualche mese. Prezzi simili possono
essere praticati soltanto se si scommette di poterne vendere un numero
significativo, più nell’ordine delle
migliaia di unità, che delle centinaia,
ed è anche per questa ragione che
Red Digital Cinema ha già cominciato
ad accettare ordini nonostante non sia
ancora stata fissata una data certa per
la disponibilità dei primi prodotti.
Complice forse l’aria di Las Vegas,
capitale mondiale del gioco d’azzardo, non sono stati in pochi a piazzare
un ordine, con tanto di congruo
acconto. Difficile dire come andrà a
finire, per ora il fumo è tanto e, per
quel poco che si è visto finora, l’arrosto non sembra un granché.
Seguiremo con attenzione gli sviluppi
futuri e vi terremo informati.
Color grading per tutti
Il secondo posto in un’ipotetica classifica di gradimento da parte dei visitatori spetta a qualcosa di molto più tangibile, la versione 2 di Final Cut
Studio, la suite di programmi Apple
per il video e l’audio digitale. Oltre ai
numerosi miglioramenti, su cui torneremo più in dettaglio nel prossimo
numero di Monitor, la suite include ora
un software per il color grading, a cui
è stato affibbiato il nome non troppo
fantasioso di Color. Questo software
non è altro che il Final Touch della
Silicon Color, società acquisita lo scorso anno da Apple, un prodotto di classe elevata e che era commercializzato
in precedenza a prezzi dell’ordine
delle migliaia di dollari, se non delle
decine di migliaia.
Color supporta tutti i formati video
fino al 2k (immagini da 2.048 x 1.536
pixel con campionamento 4:4:4) e può
lavorare su due display, uno dei quali
può essere calibrato in modo da simulare il risultato che si otterrebbe in
proiezione o dopo il trasferimento su
pellicola. Per la correzione colore primaria, quella sull’intera immagine, è
possibile modificare le curve relative
alle singole componenti RGB o alla
luminosità. Per ogni sequenza si possono definire un massimo di otto cor-
Monitor n° 263 - 2007
Coda continua per assistere alle proiezioni del materiale girato co i primi prototipi della telecamera Red
rezioni colore secondarie, limitate cioè
a particolari zone dell’immagine. La
funzione di tracking incorporata permette di creare facilmente maschere
animate e gli effetti possono essere
applicati in successione e visualizzati
con una struttura ad albero.
Con Color, il color grading diventa
quindi un’operazione alla portata di
tutti o almeno di quanti dispongono
di un hardware adeguato ed è proprio
questo forse uno dei motivi per cui
Apple ha deciso di proporlo a costo
zero, includendolo nella suite Final
Cut Studio 2, venduta in Italia a 1.299
euro. Questa politica commerciale
sembra proprio che stia dando i suoi
frutti, almeno a giudicare dal notevole
numero di computer Apple presenti
negli altri stand del NAB e utilizzati
anche per applicazioni che di creativo
hanno ben poco, come il controllo
remoto delle matrici video nVision.
Il lancio di Final Cut Studio 2 ha fatto
passare un po’ in sordina l’altra novità
di Apple, Final Cut Server, un sistema
per il Media Asset Management
(MAM), vale a dire la catalogazione e
l’archiviazione del materiale audio e
video, basato su formati standard per 5
i metadata, come XMP o XML. Final
Cut Server è una vera e propria applicazione server, richiede quindi la versione Server di Mac OS X e i client
possono essere sia sistemi Mac che
Windows. Essendo un’applicazione
server, quando la si aggiorna non è
necessario procedere all’aggiornamento dei singoli client, un elemento
fondamentale per chi debba gestire
La telecamera Red con gli accessori minimi che la rendono effettivamente utilizzabile: anche così, il prezzo è comunque interessante
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Sempre al completo i posti a sedere nel teatro allestito da Apple per le presentazioni
strutture di dimensioni medio-grandi.
L’applicazione può effettuare automaticamente le eventuali conversioni di
metadata e generare miniature o
proxy, versioni in bassa risoluzione del
video. Rispetto ad altre soluzioni
MAM esistenti, Final Cut Server mette
a disposizione anche tutta una serie di
strumenti per la gestione dei flussi di
lavoro. Per esempio, il materiale può
essere raccolto in contenitori chiamati
Production che fanno solo riferimento
6 ai file originali, permettendo così a più
operatori di lavorare sullo stesso
materiale, senza dover creare inutili
duplicati. Le Production sono anche
un potente strumento per controllare
l’avanzamento delle fasi di produzione
e gestire quelle di verifica ed approvazione. Final Cut Server si occupa poi di
operazioni come la creazione automatica di copie di riserva o la conversio-
ne nei formati più adatti per la distribuzione, grazie all’integrazione con
Compressor. Una delle caratteristiche
più interessanti di Final Cut Server è
poi costituita dal prezzo, un migliaio di
dollari per la versione che supporta 10
client e il doppio per quella illimitata,
una frazione del prezzo di soluzioni
simili proposti da altre aziende.
Ingegneria genetica
La gestione dei flussi di lavoro è stata
certamente uno dei temi più caldi di
questa edizione del NAB e sono state
numerose le soluzioni presentate, ma
una fra tutte merita una segnalazione
particolare, la Genetic Engineering
della Quantel. Questa infrastruttura è
destinata in modo particolare alle
case di post-produzione e si basa sul
sistema di archiviazione GenePool,
Color è la maggiore novità della suite Final Cut Studio 2, lanciata in occasione del NAB
La zona dello stand Apple riservata alle demo di
Final Cut Server
capace di immagazzinare materiale
non compresso fino al formato 4k, al
quale possono accedere fino a tre stazioni Quantel collegate in fibra ottica
e stazioni di elaborazione di altri fabbricanti via Gigabit Ethernet (o 10
Giga come opzione). Il materiale risiede permanentemente nell’unità d’archiviazione centrale, che ha una capacità massima di 80 TB, ed è convertito
al volo nel formato necessario per la
lavorazione, senza che sia necessario
copiarlo sullo storage locale, tutto
questo grazie a Sam, il componente
che si occupa anche della conversione
degli spazi colore. Altro componente
chiave di Genetic Engineering è Max,
il cui compito è quello di gestire tutte
le operazioni di ingresso e uscita del
materiale, con interfacce HD-SDI single o dual link. I moduli software
opzionali Scribe ed Edit permettono
rispettivamente la creazione di titoli e
montaggi, con gestione di pan e scan
in tempo reale, mentre il modulo
QGrade permette il collegamento a
sistemi per la correzione del colore.
Per le dimostrazioni allo stand del
NAB, Quantel ha riprodotto una tipica
lavorazione digital intermediate: un
Arriscan registrava direttamente nel
GenePool al quale erano collegati un
sistema MTI per la rimozione di polvere e graffi, una postazione con il software Fusion della Eyeon per gli effetti
e un sistema Pablo per il color grading. Genetic Engineering era stato
messo alla prova in forma di prototipo
dalla Fotokem, una delle più impor-
Monitor n° 263 - 2007
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Una demo di Genetic Engineering, la soluzione Quantel per il lavoro in team
tanti case di post produzione cinematografica basata in California: i vantaggi riscontrati sono stati tali da indurla
immediatamente a dotarsi della soluzione proposta da Quantel.
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prodotto che dovrebbe arrivare nel
prossimo autunno sarà il camcorder
compatto XDCam EX, presentato al
NAB ancora in forma di prototipo non
funzionante. A quanto è dato di sapere, il camcorder utilizzerà tre CCD da
1/3 di pollice, sarà in grado di registrare video compresso in Mpeg-2 nei
formati 1080 e 720, in modalità interlacciata e progressiva, e sarà dotato di
funzionalità slow e quick motion. I due
slot per le card SxS saranno in grado
di garantire un’autonomia di registrazione di 120 minuti utilizzando due
schede da 16 GB, la capacità massima
prevista per la prima generazione di
queste schede.
L’altra novità scaturirà dall’accordo
annunciato proprio in occasione del
NAB da Ikegami e Toshiba che prevede lo sviluppo del camcorder GFCam,
del registratore da banco GFStation e
di una sua versione portatile. Queste
apparecchiature utilizzeranno come
li molto più abbordabili, sembra che
tutti i maggiori fabbricanti intendano
percorrere la via aperta da Panasonic,
a cominciare da Sony che si era sempre dimostrata molto critica sulle possibilità di utilizzare
questi supporti in
Voglia di memoria
ambiti professionali.
Per l’occasione, Sony
La formula è abbastanza semplice: la
ha sviluppato in colla8 capacità massima delle schede di
borazione
con
memoria a stato solido raddoppia
Sandisk il formato
ogni anno mentre il loro prezzo resta
SxS (pronuncia: S-byinvariato, quando non diminuisce.
S), una scheda di
Panasonic è stata la prima a scommetmemoria che si può
tere su questo supporto di registrazioinserire direttamente
ne con la propria linea di prodotti P2,
negli slot Express
quando ancora i prezzi di queste scheCard, che nei notede erano a dir poco proibitivi ed è
book più recenti di Masaki Matsubara (presidente e ceo Ikegami) e Shunichi Kimura (corporastata premiata dal mercato. Ora che i
Apple e Sony sostitui- te vice president Toshiba) alla conferenza stampa in cui è stato annunciato
prezzi cominciano a raggiungere livelscono il classico slot PC Card. Il primo
supporto di registrazione i GFPak con
memorie flash che, nelle prime versioni, avranno una capacità compresa fra
16 e 64 GB. In alternativa, potranno
essere utilizzati anche GFPak contenenti un hard disk da 120 GB con
interfaccia standard Serial ATA. Il camcorder sarà dotato di tre sensori da
2/3 di pollice e potrà registrare nei formati 1080i o 720p, con compressione
MPEG-2 long GOP o I-frame-only e
formato MXF. Per quel che riguarda il
bitrate, dovrebbe essere al massimo
di 50 Mbps con campionamento 4:2:2.
Il prezzo previsto sarà nell’ordine dei
25.000 dollari, superiore quindi a quello dell’Infinity di Grass Valley, presentato ancora in forma non definitiva al
NAB, ma che non dovrebbe tardare
Il prototipo, ancora non funzionante, del camcorder Sony XDCam EX
ancora più di tanto.
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Photoshow 2007
conferme
e anticipazioni
La crisi delle fiere di settore in Italia ha interessato solo marginalmente l’edizione milanese del Photoshow che ha visto
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una leggera riduzione del numero di espositori, ma non quello dei visitatori.
Con la crisi che stanno attraversando
in Italia le fiere specializzate, l’appuntamento con il Photoshow era molto
atteso anche per verificare se la tendenza è oramai generalizzata. Per
quanto riguarda la fotografia, il focus
della manifestazione che si alterna
annualmente fra Milano e Roma, sembra proprio che non si possa parlare di
crisi, vista la folta partecipazione sia di
espositori che di visitatori. Sul fronte
del video c’è invece da segnalare l’as-
senza di diversi distributori presenti
all’ultima edizione romana e non soltanto di quelli provenienti dal centrosud Italia. Nel complesso, il
Photoshow 2007 ha comunque offerto
una panoramica sufficientemente
completa dell’offerta per il settore del
video professionale. Presenti in prima
persona i marchi più importanti
(Canon, JVC, Panasonic e Sony), non è
mancata qualche primizia piuttosto
interessante.
Una vera primizia: la videocamera in alta definizione AG-HPX500 della Panasonic
Monitor n° 263 - 2007
La sorpresa di Panasonic
Anticipando il lancio previsto per il
NAB, Panasonic Italia ha portato al
Photoshow 2007 i primi esemplari
delle videocamere AG-HSC1 e AGHPX500 (vedi Monitor 262). L’AGHSC1 è la prima videocamera con
caratteristiche professionali ad utilizzare il formato di registrazione AVCHD
che Panasonic propone in alternativa
al formato HDV scelto da altri fabbricanti (per una descrizione completa,
rimandiamo alla prova pubblicata su
questo stesso numero di Monitor).
Molto più interesse ha suscitato l’AGHPX500, non fosse altro che per il
prezzo, previsto al di sotto di 15.000
euro. Questa videocamera dispone di
tre CCD progressivi da 2/3 di pollice e
può registrare il video HD nei formati
1080i o 720p, anche a frame rate variabile da 12 a 60 fps, utilizzando come
supporto le schede di memoria a
stato solido P2, che sono già disponibili con una capacità massima di 16
GB. Grazie ai quattro slot presenti,
l’autonomia di registrazione per il
video HD è di oltre un’ora e fino a
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La linea si completa
Tutti i modelli di videocamere più recenti in mostra allo stand Sony
quattro volte tanto per il DVCPro in
standard PAL. L’impiego di sensori da
2/3 di pollice garantisce una vasta
scelta di ottiche di elevata qualità,
comprese quelle studiate in modo
specifico per le applicazioni di cinematografia elettronica, per le quali
l’AG-HPX500 prevede anche la possibilità di impostare due valori di
gamma Cine-Like. Tra le altre caratteristiche di rilievo, vale la pena ricorda10 re l’impiego di un convertitore A/D a
14 bit e il trattamento interno dei
segnali a 19 bit. In mostra al
Photoshow c’era anche il registratore
portatile AG-HPG10 per schede P2
che può essere collegato a un hard
disk esterno, utilizzabile per il backup
del materiale; oltre all’uscita HD-SDI, il
registratore dispone di uscite in composito e component ed è dotato di un
down-converter interno.
Debutto in pubblico
Il Photoshow ha segnato la prima
apparizione pubblica per l’Italia della
Sony HVR-V1 in formato HDV, le cui
consegne sono appena iniziate. Il
camcorder utilizza tre sensori Cmos da
1/4 di pollice di tipo ClearVid, vale a
dire con i pixel ruotati di 45 gradi
rispetto alla disposizione tradizionale,
ciascuno composto da 960 pixel per
1080 linee. In termini di risoluzione
delle immagini, le prestazioni sono
simili a quelle offerte dalla HVR-Z1,
mentre la sensibilità è leggermente
inferiore. L’altra differenza di rilievo è
la possibilità di registrare in modalità
progressiva a 25 frame al secondo
mentre meno interessante è la funzione Smooth Slow Rec, che permette di
registrare a velocità quattro volte
superiore a quella normale, ma riducendo sensibilmente la risoluzione
delle immagini. La linea ricalca quella
dei modelli PD150/PD170 per il formato DV e anche la disposizione dei
comandi è simile, caratteristica questa
che sarà sicuramente apprezzata da
quanti si accingono a sostituire uno di
questi modelli. In mostra allo stand
Sony anche la linea XDCam, compreso il camcorder F330 in alta definizione.
Con la GY-HD200 JVC completa la propria gamma di camcorder in formato ProHD
Con la disponibilità della GY-HD200,
presentata
ufficialmente
al
Photoshow, si completa la linea di
camcorder a tre CCD da 1/3 di pollice
della JVC in formato ProHD, un’estensione dell’HDV. Questo modello, al
pari della GY-HD251, è capace di registrare il video a 720 linee in modalità
progressiva a 24, 25, 30, 50 e 60 frame
per secondo. Il convertitore interno
mette a disposizione anche un’uscita
in component analogico non compressa a 1080i, ma si differenzia dal
modello superiore per l’assenza dell’uscita digitale HD-SDI. L’ottica standard è il solito Fujinon 16x, ma attualmente sono disponibili ottiche capaci
di fornire prestazioni più adeguate, sia
della stessa Fujinon che della Canon,
a prezzi però che sono anche parecchio superiori a quelli del solo camcorder. Come per gli altri modelli della
serie, il video può essere registrato
direttamente sul DR-HD100, un hard
disk portatile che garantisce un’autonomia di circa 7,5 ore e che può essere collegato direttamente a sistemi di
montaggio non lineare. Presentati
inoltre da JVC i nuovi monitor LCD da
20 e 24 pollici, disponibili con ingressi
HD-SDI e caratterizzati da un interessante rapporto qualità/prezzo.
Dischi a volontà
La registrazione del video digitale su
hard disk è una delle specializzazioni
di Antea che al Photoshow ha presentato diverse novità sul tema, a cominciare dalla versione del CitiDisk studiata in modo specifico per il collegamento alla Panasonic HVX200 che può
registrare fino a 2 ore in formato
Lo stand della Antea al Photoshow: la registrazione su hard disk è una sua specialità
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Versione dedicata del CitiDisk per la Panasonic AG-HVX200
DVCPro HD. Nonostante le ridotte
dimensioni, il CitiDisk dispone di una
batteria ricaricabile interna e può
essere alimentato con batterie esterne con tensione da 6 a 18 volt. Altra
interessante novità è costituita dal
QuickCapture A2D2 della nNovia che
supporta anche il formato HDV, oltre
al DV del suo predecessore. Questo è
un vero e proprio videoregistratore
digitale portatile con una capacità di
120 GB, dotato di ingressi e uscite
Ieee 1394 o in video composito e SVideo e interfaccia RS-422, con sup12 porto del protocollo Sony.
Caratteristiche simili per il QC HD
Deck che sfrutta come supporto di
registrazione hard disk estraibili o
memorie a stato solido contenute in
cartucce removibili, MediaPac, collegabili direttamente a un computer
con interfaccia USB o Ieee 1394. Per
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Il braccetto Genie Jib della Egripment; costruzione accurata e prezzo contenuto
l’impiego desktop, Antea ha presentato la linea di box esterni Stardom
che permette di realizzare sistemi Raid
molto economici, utilizzando hard disk
acquistabili separatamente. Gli hard
disk sono inseriti in cassetti estraibili
anche a caldo e le unità di storage si
possono collegare a personal computer dotati di interfacce USB, FireWire,
Scsi o Serial ATA.
Per i sistemi di montaggio
Casablanca, la novità è costituita da
Liberty, sistema basato su un notebook Toshiba dotato di schermo di
tipo touch-screen, utilizzabile quindi
per assicurare un accesso più immediato alle diverse funzioni di
SmartEdit. Annunciata anche in occasione del Photoshow l’imminente disponibilità per la piattaforma MacIntel
dei software Media 100 e Boris FX, distribuiti in esclusiva da Antea.
Tutto per la ripresa
Il comando zoom universale della Bebob e numerosi altri accessori proposti dalla Trans Audio video
adattatore, possono essere utilizzate
per alimentare anche i camcorder
Canon XL-H1 ed eventuali faretti a 12
V, come l’IDX LED X3-Lite.
Una posizione di rilievo era riservata
proprio ai diversi accessori disponibili
per la Canon XL H1: l’ottica grandangolare 6x, che affianca l’ottica standard 20x, il mattebox della Vocas, il
prompter della Autocue, i monitor
LCD della Marshall, treppiedi e sistemi di bilanciamento della Sachtler.
Altre novità presentate a Milano sono
il dolly Focus e il braccetto Genie Jib
della Egripment, che può anche essere montato su un treppiede ed ha
un’estensione di circa un metro con
un carico utile di 20 kg, nonché il
comando zoom universale Zoe-dvxl
della Bebob per tutti i camcorder
mini-DV, utilizzabile sia in modalità
Lanc che Dvx.
Dall’ottica al carrello
Presenza in forze per la Trans Audio
Lo zoom Angenieux 40x è stato il
Video che ha portato al Photoshow
pezzo forte presentato dalla
diverse novità, tra le quali le batterie
Panatronics al Photoshow: utilizzabile
modulari IDX Endura Elite. Queste
anche con camcorder a spalla, lo
batterie sono costituite da un involuzoom ha un peso di quasi 6 kg e una
cro contenente la parte elettronica e
lunghezza inferiore a 40 cm, compreso
da due moduli
estraibili agli ioni
litio, ciascuno con
una capacità di 71
Wh, caratteristica
questa che ne
rende possibile il
trasporto a bordo
degli aerei di
linea. Le batterie
IDX sono dotate
di attacco Vmount e, grazie
ad un apposito Ben in vista la piattaforma mobile della Aba allo stand della Panatronics
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testa fluida capace di supportare
un peso fino a 4
kg. La cartuccia
fluida incorporata
nella base di questi
monopiedi
permette di effettuare panoramiche molto dolci.
Nuovo
design
decisamente più
accattivante per
Ci vogliono spalle robuste per il nuovo zoom 40x della Angeniux
la testa video
501HDV dotata di sistema di controbiil duplicatore che estende la focale
lanciamento a molla escludibile, adatmassima a ben 1.200 mm. La versione
to per videocamere di peso che può
digitale mette a disposizione diverse
arrivare fino a 2,5 kg. Presenti allo
modalità di controllo per lo zoom e la
stand anche alcuni prodotti Vinten, tra
messa a fuoco, nonché la funzione
i quali la testa fluida Vector 900 per
anti-breathing per mantenere costancarichi utili fino a 90 kg, e i sistemi di
te l’inquadratura al variare della
stabilizzazione Handyman della ABC.
distanza di focalizzazione. In esposizione anche i prodotti della ABA, tra
Dall’audio al video
cui la piattaforma mobile che si instalNonostante le ridotte dimensioni
la in meno di 5 minuti e viene fornita
dello stand, sono state parecchie le
con 6 metri di binari; nonostante il
novità presentate al Photoshow dalla
peso ridotto, 5 kg, la piattaforma Billy
Edirol. Il recorder R-09 è un dispositivo
può reggere un carico utile di ben 150
tascabile per la registrazione audio di
kg.
eventi live che sfrutta come supporto
schede di memoria di tipo SD: con
Fluidità su un piede solo
una scheda da 2 GB si possono registrare fino a 2 ore di audio in formato
Il successo ottenuto dal monopiede a
WAV a 24 bit e oltre 12 ore con comcartuccia fluida 560B, ha indotto
pressione MP3 alla massima qualità.
Manfrotto a produrne una versione
Sempre per l’audio, Edirol ha presenmaggiorata con un’altezza massima di
tato il mixer digitale M-16DX con pro2 metri, il 561B, equipaggiato con una
cessamento del segnale a 24 bit e 96
kHz ed equalizzatore grafico a 16
bande; la presenza di una porta USB
2.0 ne permette l’utilizzo come interfaccia audio multitraccia e quattro dei
18 canali di ingresso sono dotati di
preamplificatori microfonici con alimentazione fantasma.
Sorgenti video analogiche in diversi
formati, alta definizione compresa,
possono invece essere miscelate con
il mixer video V-440HD. I quattro
ingressi accettano segnali compositi,
S-video, component o RGB con risoluzione fino a 1.280 x 1.024 pixel e all’uscita possono essere collegati schermi
HDTV con impresso component o display RGB, videoproiettori compresi.
Ogni effetto dispone di controlli dedicati sul pannello e l’interfaccia V-Link
permette il controllo remoto del mixer
Corrado Novi della Bogen Imaging con la versiovideo da strumenti musicali
ne maggiorata del monopiede a cartuccia fluida
Roland/Edirol.
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Stand minimale, ma numerose novità presentate
da Edirol al Photoshow 2007
13
Il compatto mixer audio digitale M-15DX della
Edirol
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T I T O L O
S E Z I O N E
Professionale
in palmo
di mano
Alta definizione anche per la compatta AG-HSC1UE, una videocamera in formato AVCHD che Panasonic
propone all’attenzione dei professionisti
Uno zoom 12x Leica Dicomar con stabilizzatore ottico equipaggia la compatta videocamera Panasonic
Sono molte le situazioni per le quali
può essere prezioso l’impiego di una
videocamera poco appariscente e
non soltanto per quegli operatori che
si trovano costretti ad operare in condizioni limite, come le zone di guerra.
Se poi il supporto di registrazione è
una minuscola scheda di memoria
14 flash, la possibilità per l’operatore di
riuscire comunque a nel proprio compito, anche nelle condizioni più difficoltose, è praticamente garantita.
Proprio a questo tipo di impiego ha
pensato Panasonic che propone la
AG-HSC1UE anche come una sorta di
ruota di scorta, da affiancare ai propri
modelli di fascia più alta.
Questa videocamera è la versione
professionale della HDC-SD1 presentata nello scorso autunno e destinata
al settore consumer. A parte il colore
scelto, un nero opaco invece del grigio chiaro dei modelli amatoriali, la
HSC1UE si differenzia per un equilibrio cromatico più simile a quello
degli altri modelli professionali, come
la AG-HVX200. La sensibile differenza
di prezzo, quasi un migliaio di euro in
più rispetto al modello consumer, è
poi giustificata dalla scelta di corredare la versione professionale di un hard
disk portatile da 40 GB, l’SD Media
Storage, che permette di scaricare il
contenuto delle schede di memoria
SDHC, il supporto di registrazione
scelto per questo camcorder. Proprio
l’assenza di parti mobili è un’altra
caratteristica che la può rendere parti-
colarmente adatta per gli impieghi più
gravosi. Al pari della sua controparte
consumer, l’AG-HSC1UE registra il
video HD in formato AVCHD, le cui
specifiche sono il frutto congiunto
della collaborazione fra due dei maggiori fabbricanti giapponesi, la stessa
Panasonic e Sony.
Potenzialmente superiore
Come il formato HDV anche il formato
AVCHD è stato studiato tenendo ben
presenti quali potevano essere le esigenze del mercato consumer. In linea
di principio, l’impiego del metodo di
compressione MPEG-4 AVC/H.264
garantisce un raddoppio dell’efficienza rispetto al metodo MPEG-2 su cui si
basa l’HDV, il che significa una qualità
visiva simile con un bitrate quasi
dimezzato. Purtroppo, questa sembra
essere la scelta preferita da tutti i fabbricanti: nonostante le specifiche del
formato AVCHD prevedano un bitrate
massimo di 24 Mbps, i modelli in commercio lo limitano a 13 Mbps. Come
conseguenza, non c’è da aspettarsi
che la qualità delle immagini possa
essere molto differente da quella
offerta dalle videocamere HDV, tenendo conto anche del fatto che i codec
utilizzati non sono così evoluti come
quelli che equipaggiano le videocamere HDV di ultima generazione.
Le specifiche AVCHD prevedono poi
sia il formato 1080i che il 720p, nonché
il 1080p a 24 fps, ma anche in questo
L’SD Media Storage è il complemento ideale della Panasonic AG-HSC1UE
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S E Z I O N E
Tutti i numeri del formato AVCHD
Video
Segnale video
1080/60i
720/60p
1080/50i
1080/24p
480/60i
720/50p
720/24p
576/50i
Pixel
1920_1080 1280_720
1440_1080
720_480
720_576
16:9
4:3, 16:9
4:3, 16:9
(orizzontali _ verticali)
Rapporto
d’aspetto
16:9
Tecnologia
di compressione
MPEG-4 AVC/H.264
Frequenza di
74.25MHz
campionamento 55.7MHz
per la luminanza
74.25MHz
4:2:0
Numero di bit
8 bit (luminanza/colore)
Tecnologia di
compressione
Dolby Digital (AC-3)
Bit rate
64 - 640 kbps
Canali audio
1-5.1 canali
Sistema
caso la scelta dei fabbricanti è circoscritta al 1080i anamorfico, cioè campionando 1.440 punti per ciascuna
linea invece degli effettivi 1.920, come
del resto accade anche per l’HDV. In
entrambi i casi, il campionamento è di
tipo 4:2:0, con tutte le limitazioni che
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13.5MHz
15
Tipo di
campionamento
Audio
13.5MHz
Linear PCM
1.5 Mbps (2 canali)
1-7.1 canali
MPEG-2 Transport Stream
questo comporta per quanto riguarda
la definizione del colore.
Il vantaggio di limitare il bitrate al
valore di 13 Mbps ha però come conseguenza l’aumento dell’autonomia di
registrazione, a parità di capacità del
supporto. Nel caso della Panasonic
AG-HSC1UE questo significa la possibilità di registrare circa 40 minuti di
video su una scheda di memoria di
tipo SDHC da 4 GB, che ha dimensioni simili a quelle di un francobollo.
Impostando la qualità minima, corrispondente a un bitrate di 6 Mbps, si
T I T O L O
Ben cinque microfoni sono collocati sulla parte
superiore superiore della videocamera
possono registrare fino a 90 minuti,
sempre su una scheda da 4 GB. Le
schede SDHC sono un’evoluzione
delle schede SD, ne condividono le
dimensioni e si differenziano da que16 ste per la capacità massima: mentre le
schede SD sono limitate a 2 GB, quelle SDHC possono arrivare fino a 32
GB. La videocamera Panasonic può
anche utilizzare schede di tipo SD purché siano in grado di garantire la
necessaria velocità di trasferimento
dati, caratteristica comune a quasi
tutte le schede più recenti. In commercio si trovano schede SD da 2 GB
S E Z I O N E
anche a meno di una ventina di euro e
le SDHC da 4 GB si possono acquistare per poco più di 50 euro.
Reperibilità e costo dei supporti di
registrazione non rappresentano quindi un limite per l’impiego professionale anche perché, come accennato in
precedenza, con la videocamera viene
fornito un hard disk da 40 GB alimentabile a batteria e dotato di uno slot
per le schede di memoria. Per copiare
l’intero contenuto di una scheda da 4
GB sono sufficienti una decina di
minuti e l’hard disk è dotato di un’interfaccia USB che ne permette il collegamento diretto a personal computer,
portatili compresi. L’unico problema,
almeno al momento, è rappresentato
dal formato di registrazione AVCHD:
Panasonic fornisce un semplice software che permette di riprodurre il
video e realizzare semplici montaggi a
tagli, ma non è prevista la conversione
in un formato facilmente utilizzabile
per altre lavorazioni. Questa operazione può però essere effettuata con il
converter della Canopus/Grass Valley,
utilizzato anche per le nostre prove.
Grazie a questo software, il video
viene ricompresso con il codec
Canopus HQ che utilizza un metodo
intra-frame (comprime cioè separatamente i singoli frame) con campionamento 4:2:2. Numerosi altri fabbricanti di software per il montaggio video
hanno comunque dichiarato l’intenzione di supportare questo formato
ed è prevedibile che entro breve l’of-
Dal connettore HDMI è possibile prelevare un segnale digitale HD non compresso
ferta sia destinata ad allargarsi sensibilmente. Tra le aziende impegnate
nel video digitale, l’unica assenza di
rilievo è finora rappresentata da
Apple.
Limiti e virtù
Fatte queste doverose premesse, passiamo ad esaminare un po’ più da vicino le caratteristiche della Panasonic
AG-HSC1UE. La prima cosa da segnalare è l’assenza di un mirino: l’unico
modo per controllare l’inquadratura è
ricorrere al display LCD da 3” che non
si è però dimostrato particolarmente
“brillante” nell’impiego in esterni,
soprattutto quando viene colpito
direttamente dalla luce del sole. Il
dover sempre ricorrere al display comporta poi un discreto consumo d’energia e l’autonomia di registrazione è
limitata a circa un’ora con la capacità
della batteria in dotazione, che è
anche l’unica utilizzabile, poiché trova
posto in un comparto chiuso da uno
sportellino situato sulla parte inferiore
della videocamera.
I sensori utilizzati sono tre CCD a scansione progressiva da 1/4 di pollice,
ciascuno composto da 560k pixel. Il
numero di pixel relativamente ridotto
dovrebbe garantire la ripresa anche in
condizione di luce scarsa e Panasonic
indica in 6 lux il valore minimo di illuminazione, utilizzabile però con un
guadagno di 18 dB, che provoca la
comparsa di una discreta quantità di
rumore nelle immagini. La scansione
progressiva permette di ridurre al
minimo la perdita di risoluzione verticale che è propria del formato interlacciato a 1080 linee scelto per la registrazione delle immagini. Forse sarebbe stato opportuno prevedere anche
il formato 720p, più adeguato alle
caratteristiche dei sensori e del metodo di compressione.
L’ottica è uno zoom Leica Dicomar 12x
con lenti asferiche e focale minima
corrispondente a quella di un grandangolare da 38,5 mm per fotocamere da 35mm. Lo zoom incorpora uno
stabilizzatore ottico delle immagini
che si è dimostrato molto efficiente,
paragonabile per prestazioni ai sistemi utilizzati da videocamere ben più
costose. Il risultato dell’accoppiata
ottica/sensori è una risoluzione di
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quasi 700 linee, prestazione analoga a
quella offerta dai più economici
modelli HDV professionali. Come
accennato in precedenza, l’equilibrio
cromatico è simile a quello tipico delle
videocamere professionali Panasonic,
ma non è possibile impostare differenti curve gamma. L’audio può essere
registrato in stereo o in formato Dolby
Digital 5.1, sfruttando i cinque microfoni presenti sulla parte superiore, la
qualità non può essere certo considerata adeguata per gli standard professionali, ma è comunque adatta per
rendere i suoni dell’ambiente. Un
microfono esterno può essere collegato al connettore minijack presente
sul fianco.
Facile connettività
Per il collegamento ad altre apparecchiature, la Panasonic AG-HSC1UE è
dotata di uscite in video composito, SVideo, component analogico e HDMI.
Con le prime, il video registrato in alta
definizione è convertito in standard
PAL mentre l’uscita digitale HDMI è
attiva anche in fase di registrazione,
per cui il video HD può essere regi18 strato in formato non compresso su un
personal computer, utilizzando una
scheda con ingressi HDMI come l’economica Intensity della BlackMagic. Per
controllare la riproduzione si utilizza
un piccolo joystick che serve anche a
selezionare le varie funzioni previste
dal menu di configurazione. Le miniature delle immagini corrispondenti a
ciascuna ripresa sono visibili sul display, a gruppi di otto alla volta.
S E Z I O N E
La videocamera dispone anche di
un’interfaccia USB che permette di
trasferire il contenuto della scheda ad
un personal computer, ma è decisamente più pratico utilizzare l’hard disk
SD Media Storage o anche un semplice lettore di schede di memoria. A differenza delle classiche registrazioni su
nastro, non si può contare sul timecode per le successive operazioni di
montaggio poiché le singole scene
sono individuate semplicemente da
una
numerazione
progressiva.
Utilizzando il software fornito a corredo per il trasferimento sull’hard disk
del personal computer, le scene sono
raccolte in cartelle a cui è automaticamente assegnato come nome la data
della ripresa.
L’alternativa è quella di copiare il girato sull’hard disk e servirsi poi del convertitore Canopus: in questo modo si
ottengono file in formato Avi compressi in modalità intra-frame, che
hanno però dimensioni quasi dieci
volte superiori a quelle dei file originari. Il materiale convertito può essere
elaborato senza problemi con il software Edius della stessa Canopus
oppure con altri programmi di montaggio video, come Adobe Premiere.
È prevedibile che in un futuro abbastanza prossimo, il formato AVCHD
sarà supportato da un maggior numero di software, rendendo quindi più
agevole la realizzazione dei montaggi,
un passaggio obbligato per l’impiego
professionale di una videocamera
come la Panasonic AG-HSC1UE.
I connettori dorati per le uscite video analogiche e l’ingresso microfonico
Notizie in breve
Tecnologie video:
notizie su YouTube
Green Media, la media company di XALTIA, ha
annunciato la creazione di un proprio canale
dedicato su YouTube. PRIMO TV, il canale televisivo focalizzato sul mondo della tecnologia, telecomunicazioni, innovazione e life style, già diffuso su Mobile TV, 3G Videoportal, WebTV e IPTV
da oggi è disponibile per gli utenti di tutto il
mondo sul sito di YouTube.
Verranno diffuse le edizioni quotidiane del
videogiornale “Videonews Up-date”: finestre di
informazioni, condotte da Giorgia Cenni, sulle
novità, i pareri, le notizie, il mercato, gli operatori, la tecnologia in un format costruito direttamente dai principali protagonisti dei settori più
innovativi. Tutte le edizioni di Videonews Update sono inoltre disponibili sul portale di Libero
e di Alice.
XALTIA è ornitore di servizi a valore aggiunto
per telecomunicazioni, broadband, internet e
televisione, soluzioni e piattaforme tecnologiche
per multimedia delivery. Le sue tecnologie,
applicazioni e servizi vengono utilizzate dai
principali operatori di telecomunicazioni mobili e
broadband nazionali ed internazionali. Ogni
giorno milioni di utenti, media company, content
provider e broadcasters radiotelevisivi utilizzano
i servizi, piattaforme tecnologiche e le affermate applicazioni di XALTIA. La società si pone come
riferimento per operatori di telecomunicazioni,
media company, content provider, broadcasters
e aziende per lo sviluppo di progetti, applicazioni e servizi a valore aggiunto. Realizza la convergenza tra mondo delle telecomunicazioni
mobili, broadband, televisione e web, offrendo
prodotti e soluzioni applicative.
GreenMedia è la media company di XALTIA,
dedicata alla produzione, distribuzione di contenuti e format specifici per i digital new media.
Gestisce il canale televisivo PRIMO, su Mobile TV
3G, Videoportali UMTS, WebTV, IPTV,
Mediacenter MS e TV Satellitare. L’offerta di
GreenMedia riguarda: produzioni televisive per
digital new media, digital format Hi-Q vertical
content e distribuzione di format.
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Monitor n° 263 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
Video un po’
per tutti i gusti
Numerosi i prodotti presentati all’Open House organizzata da DigitalWide, la dinamica azienda operante nell’area milanese
Dai sistemi di montaggio basati su
Apple Final Cut o schede Matrox fino
ai sistemi Quvis per il cinema digitale
c’erano parecchi prodotti da vedere
in funzione all’Open House della
DigitalWide che ha coinvolto nell’evento anche rappresentanti di 3G
Videogroup, Cintel, Media Alliance,
Newtek e Trans Audio Video.
L’iniziativa, giunta alla sua seconda
edizione, si inquadra perfettamente in
quella che è l’attività che ha contraddistinto negli ultimi anni l’operato dell’azienda di Muggiò: proporre soluzioni piuttosto che limitarsi a vendere
prodotti.
Nel caso di Apple, per esempio, il
sistema proposto all’Open House era
costituito da due postazioni con i software Final Cut Studio e Shake, collegate in Fibre Channel ad un Xserve, il
tutto gestito da Xsan, il software
Apple per lo Storage Area Network
basato su un file system a 64 bit. Il collegamento alle apparecchiature video
era affidato alle schede Kona della
Aja. Della stessa azienda erano in
Monitor n° 263 - 2007
dimostrazione anche le schede Xena
per la piattaforma Windows, dotate di
ingressi e uscite digitali non compresse a 10 bit anche HD, abbinate ai software Adobe.
Sempre per la piattaforma Windows,
3G Videogroup, oltre a presentare un
sistema basato sulla scheda Matrox
RT.X2, ha annunciato la prossima disponibilità della versione SD. Le presta-
L’Open House della DigitalWide, un’occasione per vedere in funzione prodotti già affermati e alcune primizie
19
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In arrivo anche una versione a sei ingressi per il TriCaster della Newtek
zioni sono simili, eccettuato il supporto per il formato Hdv nativo che può
comunque essere utilizzato per montaggi in standard Pal. I sistemi basati
sulle schede Matrox sono in grado di
velocizzare numerose funzionalità del
software Adobe Premiere Pro, con il
20 quale si integrano in modo perfetto.
La scheda RT.X2 SD sarà fornita senza
il software Adobe Premiere Pro e avrà
un prezzo di 749 euro.
Per quel che riguarda Newtek,
all’Open House si potevano apprezzare le funzionalità di SpeedEdit, il soft-
ware per il montaggio video SD e HD
offerto ad un prezzo di 495 euro.
Annunciata anche la disponibilità del
box Sdi con audio embedded per il
Video Toaster 4 e di una versione a sei
ingressi del sistema di produzione live
TriCaster, il cui lancio è previsto per il
prossimo Nab.
Oltre alla telecamera Canon XL H1,
per la quale è ora disponibile anche la
nuova ottica grandangolare 6x, Trans
Audio Video proponeva la gamma di
monitor Lcd della Marshall, compren-
dente modelli che vanno da 3,5” fino
a 23”, e la serie di custodie rigide
della PortaBrace.
Una soluzione per il Digital Asset
Management, MediaXplorer, è stata
poi presentata all’Open House da
Media-Alliance: caratteristiche particolari del sistema sono l’uso estensivo
dell’Xml Unicode, che permette di
supportare qualsiasi lingua e di modificare dinamicamente la struttura del
database. MediaXplorer può essere
utilizzato per catalogare qualsiasi tipo
di contenuto digitale ed è possibile
scegliere fra diversi formati compressi
per il browsing del materiale
audio/video.
Infine, il sistema Acuity era il pezzo
forte della Quvis: questo registratore a
disco sfrutta lo standard DCI
Jpeg2000 per registrare circa 90 minuti di materiale in formato 2k o due ore
di video HD in formato 1.920 x 1.080
pixel, con una qualità perfettamente
adatta alla proiezione su grandi schermi.
... in breve
Teko Telecom e Metasystem
Teko Telecom entra a far parte del gruppo
Metasystem, leader mondiale nei settori: Automotive, Energia / UPS, Telematica, Broadcasting
L'utilizzo delle sinergie del gruppo permetterà
una migliore implementazione delle nuove tecnologie.
Il potenziamento delle capacità produttive e di
ricerca e sviluppo contribuiranno all'ottimizzazione dei tempi di realizzazione delle nuove
linee di prodotto rispondenti alle aspettative del
mercato. www.tekotelecom.it
Ritorna il marchio Itelco
MediaXplorer, la soluzione per il Digital Asset Management proposta da Media Alliance
Luca Tomassini & Partners, il Gruppo Franco
Bernabè, Albedia Group e il fondo d’investimento Golden Mouse, gestito da Value Partners,
hanno rilevato il marchio Itelco, simbolo dell’azienda italiana leader nel broadcasting radiotelevisivo mondiale fin dagli anni '60.
Con l’acquisizione del marchio nasce Itelco SpA
specializzata in sistemi di videocomunicazione,
wireless broadband, telecomunicazioni mobili e
broadcasting radiotelevisivo.
La neonata società si avvarrà dell'esperienza di
altre aziende specializzate in 'alta frequenza'
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Carlo Viale, marketing manager di Adobe Italia, e Giuseppe Verrini, managing director per il sud Europ
Pioggia di novità da Adobe
In arrivo le nuove versioni di tutti i software per la grafica e il video digitale,
ora disponibili sia per la piattaforma Windows che Mac Os
Creative Suite 3 è il marchio che accomuna tutte le nuove versioni dei prodotti che Adobe ha scelto di presentare in un sol colpo, “il più importante
annuncio nei 25 anni di storia della
società, una pietra miliare per il settore creativo”, come ha voluto sottolineare Bruce Chizen, ceo di Adobe. Al
22 sesto posto nella classifica dei produttori di software, Adobe investe in
ricerca e sviluppo circa il 20% del proprio fatturato, che nel 2006 ha raggiunto la ragguardevole cifra di 2,5
miliardi di dollari. Questi investimenti
l’hanno portata a dominare il mercato
della produzione di documenti in
forma elettronica con il formato pdf di
Acrobat e quello della distribuzione
dei contenuti multimediali con Flash,
oltre ad affermarsi come il numero
uno nel settore dei software per i professionisti della grafica e del video.
La famiglia di prodotti per il video
digitale, raccolti nella Creative Suite 3
Production Premium comprende ora
ben nove prodotti: Premiere Pro CS3
per il montaggio video, After Effects
per la creazione di effetti e grafica animata, SoundBooth per la creazione di
basi musicali e il trattamento dell’audio, Encore per l’authoring di Dvd,
Photoshop Extended per il ritocco
delle immagini, Illustrator per la creazione di grafica vettoriale, Flash per la
distribuzione di video sul Web,
OnLocation per la registrazione su
disco e Ultra per la gestione di set virtuali. Questi ultimi due programmi
sono frutto della recente acquisizione
della Serious Magic, che li commercia-
Premiere Pro Cs3 sarà disponibile anche per i Mac con processore Intel
lizzava con i nomi DV Rack e Ultra 2:
sostanzialmente si tratta degli stessi
prodotti e inizialmente saranno disponibili solo per la piattaforma Windows
XP e Vista. I singoli programmi potranno essere acquistati anche separatamente, ma la convenienza dell’intera
suite, proposta a un prezzo di 2.199
euro, è tale da rendere ben poco
appetibile l’acquisto disgiunto, anche
per gli utenti Macintosh: sommando il
prezzo di After Effects Cs3 con quello
di Photoshop Cs3, due strumenti largamente utilizzati per la post-produzione, l’importo risultante supera
abbondantemente il prezzo dell’intera
suite.
La novità più rilevante di Premiere Pro
è una completa revisione del codice
sorgente, che si traduce in un miglioramento complessivo nell’esecuzione
delle singole funzioni, a cominciare
dalla gestione dell’audio che non è
più necessario renderizzare in molte
occasioni. Migliorata anche la gestione della velocità di riproduzione delle
clip, che può essere variata nel tempo,
per ottenere effetti di accelerazione e
decelerazione: per questa funzione,
Premiere Pro utilizza lo stesso motore
di After Effects, che continua però ad
offrire più possibilità di controllo sul
risultato finale. Tra le numerose novità
merita una segnalazione la possibilità
di sostituire una clip nella timeline,
mantenendo tutte le impostazioni
assegnate in precedenza. Parecchie
poi le modifiche apportate al modulo
di esportazione per Flash, compresi il
supporto per lo standard H.264 e la
possibilità di simulare accuratamente
la riproduzione sui diversi dispositivi
portatili, cellulari e palmari, funzione
questa gestita da Device Central.
Eliminata, invece, la possibilità di creare direttamente Dvd, affidata a
Encore, che è ora offerto gratuitamente in bundle con Premiere Pro. La
creazione di dischi in formato Blu-Ray
è una delle novità di Encore e, almeno
per il momento, non è previsto il supporto per lo standard concorrente,
HD-Dvd.
La possibilità di importare modelli tridimensionali e di intervenire sui filmati sono le novità più interessanti di
Photoshop Cs3 Extended. Interventi
come l’eliminazione di particolari
indesiderati o l’aggiunta di elementi
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Nuove funzionalità di animazione del testo con After Effects Cs3
Soundbooth Cs3, il nuovo software Adobe per il trattamento dell’audio
Accurata simulazione di cellulari e palmari con Device Central
grafici ai singoli frame di una
sequenza possono essere effettuati servendosi di tutti gli strumenti messi a disposizione dal
programma. Gli stili assegnati ai
livelli di Photoshop, come
ombre sfumate o bagliori, pos-
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sono essere importati in After
Effects Cs3, il programma di
riferimento per la creazione di
grafica animata che ora offre
anche strumenti completi per
la gestione del colore, compresa la simulazione dei risultati
ottenibili dopo il trasferimento su pellicola. La creazione di forme vettoriali con funzioni di ripetizione
automatica e la deformazione delle immagini con
le mesh sono altri strumenti messi a disposizione
dalla nuova versione di After Effects.
Soundbooth è invece un programma totalmente
nuovo che prende il posto di Audition, software
che continuerà comunque ad essere aggiornato.
Compito del programma è la creazione di basi
musicali, a partire da una vasta libreria di generi
diversi, nonché effettuare interventi di precisione
sull’audio. Particolarmente interessante la possibilità di visualizzare lo spettro in frequenza di una clip
audio in modo da riuscire ad evidenziare suoni
indesiderati ed eliminarli, senza influire minimamente sul resto. Soundbooth può essere lanciato
direttamente dalla timeline di Premiere Pro e, una
volta completata la lavorazione dell’audio, le variazioni si riflettono automaticamente nel programma
di montaggio video.
La registrazione live del video proveniente da una
videocamera Dv o Hdv sull’hard disk del computer,
tipicamente un portatile, può essere gestita con
OnLocation. Questo programma non ha subito
particolari variazioni rispetto al DV Rack originariamente sviluppato dalla Serious Magic e conserva
anche l’originale interfaccia grafica, parecchio
diversa da quella degli altri programmi della suite
Adobe. Oltre alla simulazione degli strumenti 23
video, OnLocation mette a disposizione le funzioni
di pre-registrazione e di time-lapse. Interfaccia grafica immutata anche per Ultra, il software per la
gestione live degli effetti di chroma-key, che mette
a disposizione un discreto numero di set virtuali
preconfezionati.
Con la suite si ha poi a disposizione Bridge, un
potente strumento per la ricerca del materiale
archiviato, e le funzioni Dynamic Link e Clip Notes,
già presenti nella precedente versione della suite.
Con Dynamic Link non è necessario, per esempio,
effettuare il render di un’animazione creata con
After Effects prima di poterla inserire nella timeline
di Premiere Pro o utilizzarla come menù per un Dvd
con Encore mentre Clip Notes permette di generare documenti in formato Acrobat, eventualmente
contenenti una versione a bassa risoluzione del
progetto al quale si sta lavorando, molto utili per
semplificare le fasi di revisione: a questi documenti
possono essere aggiunte note che possono poi
essere visualizzate direttamente sulla timeline.
La disponibilità della Creative Suite 3 Production
Premium è prevista entro la prossima estate, anche
per la versione in lingua italiana, e fino ad allora i
futuri acquirenti dell’attuale versione avranno la
possibilità di effettuare l’aggiornamento gratuito.
Aggiornamenti a pagamento, ma a condizioni
abbastanza vantaggiose, sono previsti per quanti
utilizzano attualmente anche uno solo dei programmi presenti nella suite.
T I T O L O
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L’audio nel cinema,
in televisione e nei DVD
di Rolando Alberti, Rolando Bertini
seconda parte
Concludiamo in questo numero il nostro breve excursus sull’audio multicanale Surround dal cinema ai formati domestici, passando obbligatoriamente
“attraverso” l’esperienza di Marinastudios.
Riassunto
L’avvento delle tecnologie multicanale
quali Dolby Digital, Dolby Surround o
DTS nei prodotti consumer, ad esempio sistemi Home Theatre o DVD, ma
anche la televisione stereo o surround,
richiedono una particolare attenzione
nel processo dell’audio originariamente realizzato per la pellicola.
24 L’ascolto in ambito casalingo è, infatti,
totalmente diverso da quello cinematografico e richiede vari adattamenti
tecnici per poter essere goduto a
pieno dall’utilizzatore finale, mantenendo le caratteristiche iniziali del mix
cinematografico.
Questo documento ha il compito di
evidenziare le differenze tra l’audio
finalizzato al cinema e quello finalizzato al mercato consumer, con l’intento
di illustrare le soluzioni utilizzate da
Marinastudios per adattare l’audio
cinematografico all’utilizzo casalingo,
sia esso televisivo che DVD, attraverso
il processo CSCM (Cinema Sound
Conforming for Multimedia).
Abbiamo posto a Rolando Alberti,
studio Manager di Marinastudios alcune domande
sull’audio
del cinema
per meglio
orientarci in
questo complesso settore.
Nella prima
parte di questo articolo
Rolando Alberti
abbiamo affrontato argomenti quali le
differenze tra ambienti di ascolto cinematografico e domestico, la compatibilità dei diversi formati audio nel
cinema e cosa succede nel Downmix
verso il DVD, la trasmissione televisiva
e la videocassetta. Su questa strada
abbiamo descritto le avventure dell’audio in fase di sincronizzazione e
parlato del il processo CSCM
Audio multicanale
Quali è l’iter che l’audio del cinema
deve subire per una perfetta compatibilità nei vari media domestici?
Nel mondo televisivo l’utilizzo di
audio multicanale sta muovendo ora i
suoi primi passi e le infrastrutture
dedicate alla post-produzione brancolano per la maggior parte in una sorta
di nebbia tecnologica. Non è facile
infatti adeguare delle sale di mix nate
per l’audio mono o stereo alle nuove
tecnologie multicanale poiché tale
adattamento richiede non solo capitali elevati ma anche una notevole esperienza nel trattamento dell’audio che
va ben al di là di una semplice codifica o di un bit budgeting. Gli step
necessari a garantire che l’audio originale cinematografico sia perfettamente compatibile con l’utilizzo domestico sono i seguenti:
* I sei (o sette) canali della colonna
sonora originale, risultato del mix
cinematografico prima della codifica
ottica, vengono acquisiti in una workstation audio. Questo passaggio
avviene ovviamente nel dominio digi-
tale per garantire che durante il trasferimento non vi siano degenerazioni
del segnale originale. Inoltre in tal
modo si garantisce anche che i livelli
generali delle tracce audio siano esattamente quelli utilizzati per la codifica
cinema ottica originale.
* Nel caso in cui la velocità del film
telecinemato e l’audio siano diverse, è
possibile eseguire la ri-sincronizzazione dell’audio alla nuova velocità del
video. Tale evenienza è applicata nel
caso in cui il trasferimento in telecine
sia stato senza conversioni di frame
rate. In caso contrario, vengono riassegnati i canali audio in funzione del
tipo di codifica richiesta e le tracce
vengono ri-equalizzate per compensare gli effetti dell’equalizzazione originale in curva X-cinema.
* E’ molto importante che queste
operazioni siano effettuate in una sala
mix dotata di un sistema di ascolto
non solo affidabile, trasparente ed allo
stato dell’arte, ma anche in grado di
confrontare la situazione di ascolto
cinema con quella televisiva o multimediale, al fine di compensare in
modo corretto le differenze di equalizzazione e di dinamica. Tale tipo di
regia viene progettata tenendo conto
dell’utilizzo di materiale audio surround che non può correttamente
essere gestito in una normale sala stereo o di post-produzione televisiva in
quanto l’influenza dell’ambiente è
totalmente diversa rispetto a quella di
una sala progettata per il multicanale.
Inoltre, ai fini della corretta riproduzione del materiale cinematografico nella
sua versione originale, è importante
che la sala sia dotata di un sistema di
ascolto surround diffuso (tipo cinema)
e di uno puntuale (tipo Home Theatre)
in modo da poter verificare le differenze di ascolto tra i due sistemi e
consentire ai fonici di avvicinarsi il più
possibile al sound originale cinematografico. Anche il volume di ascolto
sarà lo stesso del cinema (85dBC con
picchi a 105dBc) in modo da non perdere nulla delle informazioni originali
e nel contempo adeguarle all’ascolto
Home Theatre che ha generalmente
volumi più bassi ed un range dinamico
più limitato. In questo contesto la certificazione PM3 di Lucasfilm THX
Monitor n° 263 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
garantisce che tutte le condizioni di
ascolto e di confronto siano ottimali
così come lo sarà il risultato.
* Sfortunatamente le “stanze” in cui si
effettua il DVD authoring non solo non
hanno questo tipo di certificazione ma
spesso non sono dotate nemmeno di
un adeguato sistema di ascolto.
Questo spiega perché la maggior
parte dei DVD “soffrono” di grossi
problemi nell’audio.
* Non tutti gli utenti finali, siano essi
televisivi o DVD, dispongono di un
sistema Home Theatre completo in
grado di gestire 5.1 canali. Ad esempio non è infrequente trovare sistemi
Home Theatre non dotati di Sub
Woofer, oppure non dotati di decoder
Dolby Digital ma con le sole uscite
Dolby Surround Pro-Logic o Pro-Logic
II. Occorre poi tenere presente tutta
quella fascia di utenti che non è dotata assolutamente di alcun sistema di
decodifica, ma utilizza apparecchi stereo o monofonici. Questo fatto causa
alcuni problemi di incompatibilità tra i
vari formati di ascolto che possono
Monitor n° 263 - 2007
fortunatamente essere risolti e corretti
prima della fase di codifica finale dell’audio a condizione che la sala di
mastering sia dotata di un sistema in
grado di emulare la “reazione” di vari
sistemi di ascolto al cosiddetto
“downmix”.
In questa fase di controllo, oltre alla
correzioni di tutte le eventuali incompatibilità, vengono anche effettuate
due importanti funzioni legate alla
codifica Dolby Digital che sono rispettivamente il cosiddetto Dialnorm e
l’inserimento dei metadati.
Senza entrare in dettagli troppo tecnici per questa sede diciamo che queste
due operazioni consentono sia l’ottimizzazione di effetti e musiche in funzione dei dialoghi. la conseguenza è
che questi ultimi risultano sempre
25
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le per questo utilizzo in qualsiasi condizione.
Il parere di Cristiano Solari Titolare di Marinastudios
“Purtroppo nel corso degli anni il nostro paese ha perso molta credibilità
a livello internazionale. Le cause principali si possono individuare nella
scarsa professionalità di alcuni operatori e in una gestione troppo “famigliare” delle proprie strutture ben lontana dalla mentalità industriale tipica delle grandi aziende straniere.
La nostra missione aziendale è quella di offrire un’organizzazione industriale al pari dei grandi complessi internazionali in una location tra le più
ammirate al mondo. Altro obiettivo primario di Marinastudios è l’offerta
al mercato interno ed internazionale di tutti i servizi correlati alla postproduzione audio proponendo le stesse possibilità offerte in Gran
Bretagna ed in USA nello sviluppo e realizzazione di audio surround associato alle immagini. Televisione
digitale, Digital cinema, Internet a larga banda, DVD ed in generale tutte le possibili applicazioni al di fuori
dell’ambito strettamente cinematografico sono il nostro target principale.
L’offerta si basa su tecnologie allo stato dell’arte e su forti alleanze strategiche con partners internazionali
di primo piano. In aggiunta alla struttura tecnologica ed alle risorse umane, Marinastudios propone anche
servizi di consulenza relativi all’audio surround. La nostra filosofia è quella di promuovere e diffondere
in Italia l’utilizzo delle tecnologie multicanale ad ogni livello, sia creando un cultura specifica coinvolgendo gli organi di informazione di settore, sia fornendo a tutti gli operatori un punto di riferimento qualificato con l’obiettivo di aprire insieme nuove opportunità di business per tutto il comparto della post-produzione audio.”
intelligibili, a prescindere dalle situazioni di ascolto, e malgrado la gestio26 ne del canale LFE che varia in funzione del tipo di decoder finale.
La seconda sarà invece utilizzata per la
versione 5.1 del DVD e per la messa in
onda in 5.1 nel caso il broadcaster sia
digitale.
* Una volta verificata la compatibilità
del materiale si passa alla fase di codifica utilizzando degli encoder hardware Dolby nei quali i sei canali sono
multiplexati tra loro insieme ai metadati ed al relativo timecode. In questa
fase sono eseguite due codifiche contemporanee: quella Dolby Surround e
quella Dolby Digital. La prima, analogica, sarà poi utilizzata sia per la versione Surround del DVD che per la
messa in onda televisiva nel caso in cui
il broadcaster usi una rete analogica.
* La fase finale, contestuale alla codifica, è il passaggio su Digital Betacam.
Due canali audio sono utilizzati per
ospitare lo stream Dolby Digital, che
non è un segnale audio ma una serie
di dati numerici, e due sono utilizzati
per ospitare la codifica Dolby
Surround che è invece un segnale
audio analogico. Ovviamente il timecode dell’audio sarà lo stesso delle
immagini già presenti sul Digital
Betacam nel momento in cui il film era
stato originariamente telecinemato,
assicurando in tal
modo il perfetto
sync tra immagini e
suono. Al termine
del passaggio la
videocassetta è
pronta per essere
trasmessa sia su
televisioni analogiche che su televisioni digitali, terrestri o satellitari, con
la sicurezza di una
qualità audio idea-
* Lo stream utilizzato per la codifica
Dolby Digital è anche riversato sotto
forma di file AC3 su un CD-Rom che,
una volta copiato nella stazione di
DVD authoring, sarà associato al relativo file video precedentemente
acquisito dal Digital Betacam. In questo modo si ha la garanzia assoluta
che dopo la codifica nessun intervento indesiderato sarà più possibile sul
materiale codificato oltre che a non
dover temere che la stazione di DVD
authoring non sia dotata di opportuni
sistemi di ascolto e verifica del materiale audio che a quel punto risulta già
perfettamente masterizzato, codificato e conformato.
Possiamo trarre alcune considerazioni
finali?
Molte release di film su DVD attualmente in commercio soffrono di grossi problemi legati all’audio che spaziano da una scorretta distribuzione dei
canali audio a codifiche realizzate
senza tenere conto delle condizioni di
ascolto effettive in ambiente casalingo. Sul lato televisivo i problemi sono
ancora maggiori ed evidenti ed anche
in questo caso buona parte di essi
possono essere prevenuti proprio grazie ad una sessione di mastering
CSCM. Una delle obiezioni che più
frequentemente vengono poste è che
i budget a disposizione per la realizzazione delle versioni televisive e DVD
sono già abbastanza gravati dai costi
di riversamento e codifica e che non è
il caso di aggiungere ulteriori voci di
costo. Questa affermazione non trova
però fondamento se si prendono in
considerazione la tipologia di mercato
a cui questi prodotti sono destinati e
le sue prospettive future.
Nel caso del DVD è innegabile che
tale supporto sia soggetto ad una diffusione esponenziale e che gli utenti
sono molto attenti alla qualità del prodotto. In tale contesto l’audio, così
come del resto le immagini, che non
siano in grado di sfruttare a pieno le
potenzialità del mezzo, non contribuiscono certo all’acquisto da parte del
consumatore che è in generale molto
preparato e le cui aspettative di quali-
Monitor n° 263 - 2007
T I T O L O
tà sono generalmente piuttosto precise. Non dimentichiamo infatti che
molto spesso l’acquisto di un film in
DVD è successivo alla visione al cinema e se nel contesto cinematografico
lo spettatore ha avuto determinate
sensazioni, il minimo che si aspetta è
di rivivere anche a casa le stesse emozioni.
Se si considera che per ragioni oggettive l’ambiente casalingo non è generalmente conformato alla fruizione
“ideale” di un film, si capisce bene
quanto sia importante disporre di un
audio che tenga conto di questo tipo
di utilizzo. Il semplice riversamento su
DVD non basta e la prova sono le
numerose riviste che spessissimo pubblicano recensioni tecniche decisamente negative rispetto ai prodotti
realizzati in Italia ed i forum utenti su
Internet nei quali le lamentele sono la
norma.
Dal punto di vista televisivo occorre
guardare agli scenari che si stanno
Monitor n° 263 - 2007
S E Z I O N E
configurando
sul fronte della
TV digitale che
sta diventando
una realtà sempre più diffusa.
Se fino a poco
tempo fa bastava fornire al
broadcaster
una versione
telecinemata
sia di immagini
che di audio,
questo non sarà più possibile a breve
poiché, come abbiamo visto, le versioni digitali dell’audio cinematografico sono cosa ben diversa da quelle
per i media elettronici.
Alla luce di queste considerazioni, il
mastering CSCM si traduce in un concreto risparmio poiché con una sola
sessione si rendono disponibile tutte
le versioni per i media elettronici, non
solamente attuali, ma anche futuri,
tenendo sempre in considerazione
quegli utenti che pur non disponendo
delle ultime tecnologie hanno comunque diritto alla fruizione dello spettacolo. Basta pensare ad esempio alla
quantità di film ancora soggetti a contratti televisivi che richiedono una loro
versione tecnologicamente più avanzata per poter continuare ad essere
trasmessi. In quest’ottica il mastering
CSCM singifica non solo creare nuove
opportunità commerciali sul fronte dei
diritti, ma anche realizzare una versione definitiva per qualsiasi uso futuro.
Perché Marinastudios si qualifica
come struttura ideale in tutte le fasi di
post produzione che abbiamo descritto?
Marinastudios nasce dalla diretta collaborazione con Dolby e Lucasfilm
THX, con la convinzione che l’audio
meriti tutta l’attenzione possibile.
Come spesso ha affermato George
Lucas “Il suono costituisce il 50% di un
film” ed è sulla base di questa affermazione che Marinastudios si propone al mercato come punto di riferimento dell’industria cinematografica.
Ai Marinastudios ci si occupa solo ed
esclusivamente di audio ed il livello
tecnologico e di specializzazione del
personale non ha pari in Italia.
L’azienda vanta numerosi primati tra
cui quello di disporre della prima regia
in Sud Europa THX-PM3 dedicata alla
realizzazione di audio multicanale per
televisione e DVD, quello di essere in
grado di trattare materiale audio in
Dolby Digital Surround EX e di essere
stata la prima ad utilizzare in Italia il
formato professionale broadcast
Dolby E anticipando largamente i
trend Europei della televisione digita- 27
le. La cura maniacale per i dettagli tecnici, il continuo investimento in ricerca
e sviluppo a fianco di partners strategici come Dolby e THX, e il personale
altamente qualificato ed esperto
fanno di Marinastudios il partner ideale dell’industria cinematografica che
guarda alle nuove tecnologie e cerca
nuove opportunità di crescita del proprio business nei nuovi media.
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La qualità come priorità
Il settore della MobileTV continua a suscitare un notevole interesse fra gli
operatori della televisione e della telecomunicazioni e proprio a questi si
rivolge Snell & Wilcox con il sistema Protus Ph.C.
28
La linea di mixer Kahuna si completa con un rack compatto per le versioni a 1 o 2 M/E
Il settore della MobileTV continua a
suscitare un notevole interesse fra gli
operatori della televisione e della telecomunicazioni e proprio a questi si
rivolge Snell & Wilcox con il sistema
Protus Ph.C. Definito “video image
conditioning system”, questo prodotto non si limita semplicemente a
ricomprimere il segnale video, ma
sfrutta raffinate tecniche per garantire
risultati di qualità superiore o ridurre il
bitrate. Sfruttando tecnologie ben collaudate nelle apparecchiature di
punta della casa inglese, il sistema
mette a disposizione strumenti per la
riduzione del rumore, il ridimensionamento delle immagini con deinterlacciamento e compensazione del movimento e la conversione del rapporto
d’aspetto. Protus Ph.C permette
anche di ristabilire la sincronizzazione
del labiale e di correggere il colore,
intervenendo selettivamente sulle
scene più scure, spesso problematiche da visualizzare su dispositivi porta-
tili.
Per quanti necessitano soltanto di uno
standard converter, Snell & Wilcox
proporrà al Nab la versione software
dell’Alchemist Ph.C, forse il miglior
prodotto di questo genere attualmente disponibile sul mercato. Rispetto
alla versione hardware, il sistema può
operare su materiale già in formato
digitale, permettendo così di eliminare in molti casi la necessità di dover
convertire il video in banda base
prima di poter effettuare la conversione, a tutto vantaggio dello snellimento dei flussi di lavoro. Estremamente
facile da utilizzare, il sistema può convertire video, audio e metadata dagli
standard televisivi a 50 Hz a 60 Hz o
viceversa.
Sarà presentata al Nab anche la workstation iCR per il repurposing automatico dei contenuti. Questa workstation
integra le funzionalità per il conditioning delle immagini, il controllo della
qualità e la conversione nei diversi formati adatti a messa in onda, riproduttori portatili o distribuzione su web. La
possibilità di trattare il materiale in
parallelo permette di contenere al
massimo i tempi di lavorazione.
Infine, la serie di mixer video Kahuna
potrà contare su un’elettronica più
compatta, sei rack unit, per le versioni
a 1 o 2 M/E, per le quali saranno disponibili anche pannelli di controllo di
dimensioni ridotte. I nuovi modelli
condividono le caratteristiche dei precedenti, compreso il modulo Impakt
per la creazione di effetti 3D Dve oltre
alla possibilità di miscelare liberamente segnali SD e HD.
Le notizie del
broadcast
Le notizie più aggiornate per gli addetti ai
lavori del settore radiotelevisivo europeo
www.monitor-radiotv.com
In arrivo una versione solo software dell’Alchemist Ph.c, lo standard converter della Snell & Wilcox
Monitor n° 263 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
Notizie
in breve
Telos ha debuttato al NAB con
Multi-Channel IP Codec
Il nuovo Zephyr iPort può trasportare 8
canali stereo su QoS IP links.
Telos System, il creatore del codec
MPEG per il broadcast, ha presentato
questo anno in occasione della fiera di
NAB l’ultimo nato della famiglia
Zephyr: Zephyr iPort MPEG Gateway,
un nuovo codec che riesce a trasportare fino a 8 canali audio bi-direzionale stereo, utilizzando Qualità-ofService (QoS) garantito dalle reti IP.
Proprio come ISDN rivoluzionò il
broadcasting 10 anni fa, l’IP lo sta
facendo portandolo ad un livello
superiore.
Considerando che sempre di più i
fonici contano sui contenuti generati,
non solo dagli studi interni ma anche
da un mix di programmazione interna
ed esterna, Zephyr iPort offre un
modo semplice ed efficiente della
divisione multi canale del low-delay
con una ottima qualità audio tra apparecchi collegati a distanza, utilizzando
IP.
Zephyr iPort è equipaggiato con una
interfaccia Livewire™ e quando viene
usato come parte di una rete IPAudio, trasporta 8 canali di audio stereo e in più assicura il controllo tra i
due siti equipaggiati Livewire su un
link IP. Collegare iPort ad una rete
Livewire è facile: serve solo un cablo
Ethernet; niente convertitori, interface
o connettori. Mentre per l’uso standalone fuori dalla rete, Zephyr iPort può
essere accoppiato.
Zephyr iPort è senza dubbio il più
user-friendly codec fino ad ora realizzato. Le reti Livewire avvertono in
modo continuo la presenza di sorgenti audio attive, così la rete “conosce”
quando loro sono disponibili. iPort
elabora questa informazione in modo
che ogni volta che un collegamento di
codec è stabilito, compaia immediata-
Monitor n° 263 - 2007
mente sulla rete. Tutto quello che il
bordo-op della sezione comandi deve
fare è di assegnare la sorgente di
codec ad un fader, l'audio fluirà automaticamente in entrambi i sensi.
iPort di Zephyr può essere usato
anche per le applicazioni dove la codifica e/o la decodifica del MPEG è
necessaria per delle trasmissioni su
canali IP, quali collegamenti STL,
Internet streaming, uplinks satellite,
via cellulari ecc. L'uso efficiente da
parte di iPort del Livewire I/O unito ai
molteplici codec in un singolo dispositivo 2U assicura un costo più basso
per canale, confrontato con i multiple
single-channel codecs.
Vista la varietà dei collegamenti remoti disponibili, gli utenti iPort di Zephyr
hanno una selezione vasta dei protocolli di collegamento da cui scegliere.
Ci sono scelte standard di Layer 2, di
Layer 3, di AAC e di aacPlus del
MPEG. In più low-delay AAC-LD e
high-efficiency low-delay AACLD+HE, entrambi con protezione speciale di errore di resilienza che assicura una bassa probabilità di perdita
casuale del pacchetto. iPort di Zephyr
inoltre include AAC-HE+PS (High
Efficiency + Perceptual Stereo) ed è il
codec più bit-efficente disponibile ad
oggi, permettendo il funzionamento
stereo meno a 32kbps.
www..feel.it
15 giugno 07, Forum Europeo
sulla Televisione Digitale a Lucca
Atteso da tutta la Comunita' Digitale
continentale, il Forum Europeo sulla
Televisione Digitale si terra' presso
l'Auditorium di S. Romano in Lucca, il
15 Giugno 2007.
I temi principali della edizione 2007
saranno: Alta Definizione, Iptv, Dvbh e
Web Tv; le Aree All Digital ed i
Gemellaggi Digitali; Contenuti per la
Tv; l'Europa Digitale.
E' prevista una sessione speciale dedicata ad un paese europeo. Per l'anno
2007, sara' la Spagna ad inaugurare la
serie di incontri, che continueranno
con Gran Bretagna, Francia,
Germania, Est Europeo, Scandinavia.
Confermate le presenze di importantissimi personaggi chiave della Tv italiana ed europea.
www..comunicaredigitale.it
Caccia ai contenuti innovativi per
il futuro della TV
Partecipazione da record alla 44° edizione del MIPTV featuring MILIA, che
si è svolto in aprile a Cannes.
Il totale dei partecipanti si è attestato
ad oltre 13.300 unità, il 9% in più dei 29
partecipanti della scorsa edizione. Il
numero delle Società partecipanti è
salito alla cifra record di 4.532 provenienti da 104 Paesi diversi, pari ad un
aumento dell’8%.
Anche i responsabili d’acquisto sono
aumentati del 7% a 3.816.
“ Il costante successo del MIPTV featuring MILIA riflette la crescente
importanza dei contenuti audiovisivi
per il settore” ha dichiarato Paul
Johnson, responsabile della divisione
televisiva della Reed Midem, la
Società organizzatrice della manifestazione. “Particolarmente significativa è
stata la partecipazione dei Paesi
Asiatici, delle Società operanti nel settore delle nuove tecnologie e di quelle della telefonia mobile e della pubblicità”.
Il programma delle conferenze, intitolato “Capture Innovation” si è articolato in 45 panels in quattro giorni, con
oltre 150 relatori. Sei capitani d’industria sono intervenuti illustrando la
loro visione sul futuro dei media. Tra
questi, Gerhard Zeiler, CEO di RTL
Group; Jana Bennett e Ashley
Highfield della BBC e Philip Rosedale,
fondatore del fenomeno ormai di
T I T O L O
dimensioni mondiali “Second Life”.
Il noto fotografo e produttore Yann
Arthus – Bertrand è stato premiato
durante una cena di Gala col primo
Green World Award “per il suo impegno per la protezione dell’ambiante”.
In questa edizione del MIPTV featuring MILIA si è tenuta anche la 2° edizione di “Content 360”, la gara che
premia giovani creativi con la commissione di applicazioni innovative ed
interattive per la telefonia mobile e la
banda larga. Quest’anno sono stati
scelti otto vincitori che si divideranno
il montepremi di 100.00 euro, destinato a finanziare i loro progetti.
30 Seconda edizione anche per
l’International Interactive Ammy
Awards, organizzato dal Reed Midem
con l’International Academy of
Television Arts & Sciences. Due vincitori ex-aequo – entrambi canadesi per il miglior programma interattivo:
Rigenesis Extended (Xenophile
Media) e Zimmer Twins (Zinc Roe
Design). Ancora canadese il miglior
canale interattivo, Bite Television,
mentre la BBC ha vinto il premio per il
miglior servizio televisivo interattivo
con la sua consociata BBCi.
Il Presidente e CEO dell’Academy,
Bruce Paisner, ha consegnato il premio Pioneer a Sophie Turner- Laing,
Amministratore Delegato di Sky
Entertainment, per “i significativi progressi che BSkyB ha ottenuto nell’area
della televisione interattiva”.
Molte le celebrità presenti a Cannes,
tra cui Sir Bob Geldof, Uri Geller, John
Waters e Spike Lee. Quest’ultimo ha
presentato il suo ultimo cortometraggio ‘Jesus Children of America’, la storia di una bambina di Brooklyn malata
di Aids, in occasione della sua partecipazione alla presentazione di
Babelgum, la nuova IPTV creata da
S E Z I O N E
Erik Lumer e Silvio Scaglia (già fondatore di Fastweb da cui è uscito pochi
giorni fa, cedendo il suo 18,7% alla
Swisscom ).
Il noto regista americano ha annunciato che offrirà ai propri fans l’opportunità di visionare footage tratto dai suoi
films - e mai mostrato prima in pubblico - proprio su Babelgum.
La 10° edizione del MIPDOC, il mercato dedicato ai documentati che precede il MIPTV featuring MILIA ha presentato 1.311 documentari di cui 944
totalmente inediti; il MIPDOC ha
nominato
8
“International
Trailblazers”, operatori della produzione documentaristica che hanno
lasciato il segno per il loro eccezionale lavoro nel settore.
Prossimo
appuntamento
sulla
Croisette per gli operatori della comunicazione in ottobre per il MIPCOM.
Arriva FMeXtra, tecnologia
digitale che non 'butta via'
i trasmettitori FM
Al NAB di Las Vegas di quest'anno i
visitatori europei hanno avuto modo
di ammirare gli sviluppi tecnici e commerciali del sistema HDradio negli
Stati Uniti. Si tratta della tecnologia
che rende la trasmissione radiofonica
digitale. Al contrario di altre simili sperimentazioni come il DAB, vengono
utilizzate le stesse frequenze (onde
medie e FM) già usate per le tradizionali emissioni radiofoniche, ma non
solo, i programmi sono trasmessi sia in
analogico che in digitale sulla stessa
frequenza, rendendo più facile la
transizione da analogico a digitale.
Con lo stesso concetto la ADVEN NL
di Verbania presenta in Italia la tecnologia FMeXtra.
La suddivisione della banda per le trasmissioni
FMeXtra
FMeXtra utilizza la porzione di banda
già prevista per le sottoportanti SCA
per inserire un segnale digitale che
contiene i programmi addizionali.
Non esistono problemi di compatibilità con il metodo di trasmissione
attualmente in uso. La trasmissione
digitale avviene contemporaneamente con la trasmissione analogica la
quale non subisce nessuna penalizzazione. Non è richiesta la sostituzione
dei trasmettitori in uso.
L’encoder FMeXtra
*L’ innovativo sistema di codifica permette di aggiungere due programmi
stereofonici o quattro programmi
monofonici all'interno del normale
canale di trasmissione FM.
*La particolarità consiste nell'inserire
al posto delle previste, ma di solito
inutilizzate, sottoportanti SCA un
segnale digitale codificato.
*Avanzati algoritmi brevettati permettono di trasmettere con qualità CD
due programmi audio addizionali,
unitamente alla normale programmazione analogica.
Monitor n° 263 - 2007
T I T O L O
*L'utente convenzionale dotato di sintonizzatori analogici non percepirà
alcuna differenza. La presenza del
segnale digitale risulterà ininfluente al
normale ascolto.
*L'utente che si doterà di ricevitori
adatti potrà ascoltare anche i programmi addizionali.
*I sintonizzatori digitali, in grado permettere la ricezione anche dei tradizionali segnali analogici, sono già disponibili.
www.fmextra.it
Il digitale terrestre in Sardegna
Nell’area vasta di Cagliari, (123
Comuni e circa 600 mila abitanti) dove
dal 1° marzo scorso Rai Due,
Retequattro e QOOB di Telecom Italia
Media trasmettono soltanto sul digitale terrestre, la penetrazione e l’utilizzo
di questa nuova Tv è dell'84,8% della
popolazione. I dati sono stati diffusi
oggi a Cagliari nel corso della Prima
Conferenza
organizzativa
del
Consorzio Sardegna Digitale sui servizi interattivi del Digitale terrestre in
Sardegna e sulla sua proponibilità in
Monitor n° 263 - 2007
S E Z I O N E
altre regioni italiane.
“Sono dati sicuramente confortanti e
da record – ha detto il coordinatore
del gruppo ricerche di Italia Digitale,
Alberto Sigismondi, che ha citato una
ricerca della Makno effettuata sul territorio cagliaritano. "Cinque mesi fa - ha
detto Sigismondi – un’altra ricerca stimava che il 67,7% della popolazione
dell'hinterland cagliaritano, avrebbe
potuto accedere al Digitale terrestre
ed il 62% in tutta la Sardegna. Ed oggi
siamo all’84,8%. E poiché gli abbonati
Sky rappresentano il 27% della popolazione siamo ad un 93,6% della penetrazione complessiva della Tv digitale
che comprende tutte le piattaforma
digitali (DTT, IPTV e SAT). Ancora un
vero record per la Sardegna, che sicuramente premia il lavoro del
Consorzio Sardegna Digitale, costituito – come è noto - da emittenti nazionali e regionali. I cui servizi interattivi
sono conosciuti dal 25% dei cittadini
mentre oltre 80 mila sardi li utilizzano
normalmente.
Inoltre il 47% utilizza il decoder digitale terrestre per vedere i canali nazio-
nali e regionali trasmessi anche con il
segnale analogico.
Secondo la stessa ricerca Macno è
diminuito sensibilmente anche il
numero di coloro che non usano il
decoder. Si è passati dal 26% di
novembre 2006 al 4% di oggi. Un dato
confermato anche dai dati dell'Auditel
per i canali che trasmettono in digitale. Si è passati dal 10% al 50% con una
crescita costante.
Altro dato molto confortante riguarda
l’interattività. Dalla ricerca è emerso
anche che a Cagliari e nei Comuni del
sud dell'isola tra il 55 e il 60% degli
utenti della Tv, utilizza almeno una
volta il tasto rosso per l'interattività, la
vera grande novità del digitale terrestre.
In proposito il presidente del
Consorzio Sardegna Digitale Andrea
Ambrogetti ha annunciato che tra
poco partiranno i nuovi servizi sulla tv
digitale terrestre in Sardegna. È già
stato elaborato un progetto con
l'Università di Cagliari per offrire servizi agli studenti che potranno verificare
la loro situazione amministrativa e
31
T I T O L O
quella degli esami dal televisore di
casa. Ed ancora con il Comune di
Cagliari verrà firmata un'intesa per il
rilascio dei certificati e il controllo e il
pagamento delle multe e da casa
sarà anche possibile acquistare
biglietti della Meridiana e della
Tirrenia, servendosi del televisore.
Destinato a diventare, con il digitale
terrestre. sempre più un elettrodomestico intelligente, che dal prossimo
settembre potrà consentire, in via sperimentale, anche l'acquisto e la consegna a domicilio dei libri di testo.
E per promuovere questi servizi interattivi e far proseguire la crescita non
solo della penetrazione ma anche dell’uso del digitale, è partità anche una
seconda campagna pubblicitaria "per
familiarizzare con il canale 50, un altro
canale dedicato esclusivamente ai servizi interattivi del Consorzio Sardegna
Digitale” Dopo pochi mesi - ha spiegato Ambrogetti - il 25% dei sardi
conosce il Consorzio e i suoi servizi,
mentre il 7% li utilizza o li ha utilizzati.
Sono dati significativi ed anche soddisfacenti di questa prima fase – ha
32 detto ancora Ambrogetti - ma occorre
fare di più. Quindi a maggio lanceremo la campagna pubblicitaria con
spot tv, inserzioni nei giornali e affissioni".
Insomma i digitale terrestre e il decoder non sono più oggetti misteriosi –
è stato ribadito nel corso della
Conferenza cagliaritana - ma semmai
uno strumento utile anche per la
Pubblica Amministrazione, che il digitale terrestre, con i progetti del TGovernment, avvicinerà sempre di
più comodamente ai cittadini.
Il primo encoder ad alta definizione con supporto hd completo
LSI Corporationha presentato il primo
encoder in tempo reale ad alta definizione (HD) con prestazioni e qualità in
grado di supportare il formato
1080p60, la risoluzione più elevata per
contenuti HD. Primo membro della
famiglia di prodotti Domino[X]TM Pro
di LSI, il DX-1810 è una piattaforma
scalabile e a “prova di futuro” che
supporta i formati di compressione
H.264, MPEG-2 e VC-1. L’elevata qua-
S E Z I O N E
lità di output del DX-1810 di LSI lo
rende una soluzione di codifica ideale
per l’emissione di programmi e per
sistemi di authoring in tempo reale
Blu-ray e HD DVD.
Con l’avvento di tecnologie di visualizzazione e TV digitale capaci di supportare video HD completo, i fornitori
di contenuti, gli operatori di servizio e
i produttori di sistemi stanno esplorando nuovi modi per offrire contenuti premium ai clienti. La piattaforma
DX-1810 raggiunge le prestazioni
richieste da una codifica 1080p60 di
alta qualità con il bit-rate più basso
possibile facendo leva sulla scalabilità
dell’architettura di elaborazione multimediale
Domino[X]
di
LSI.
Impiegando processori multimediali
interconnessi tramite speciali interfacce ad alta velocità, la piattaforma DX1810 può essere scalata per operare a
3.500 miliardi di operazioni per secondo (BOPS) o 3,5 teraoperazioni per
secondo (TOPS) per l’elaborazione
audio-video e 12 BOPS per l’analisi ad
alto livello delle immagini, il multiplexing statistico e le operazioni a livello
di sistema. La scalabilità della soluzione LSI permette l’aggiunta di ulteriori
processori multimediali per la pre-elaborazione a livello HD, quale il filtraggio temporale a compensazione di
movimento (MCTF) con cui migliorare
la qualità video o creare codificatori
HD a doppio o triplo passaggio per
applicazioni di broadcasting multicanale in condizioni di banda limitata.
“Con l’aumento di popolarità del VC1 fra i fornitori di contenuti per il materiale in alta definizione, il fatto che LSI
ora offra codifica HD in tempo reale
per VC-1 è uno sviluppo importante
per l’industria,” ha dichiarato Tim
Harader, senior business development
manager della sezione Consumer
Media Technology di Microsoft.
“VC-1, tramite Windows Media Video,
continua a essere il formato video
dominante su Internet e per l’emissione aziendale, oltre che per servizi
molto diffusi quali il Live Marketplace
di Xbox e i principali formati ottici
quali HD DVD.”
“Comprendiamo le difficoltà dei
nostri clienti broadcasting e siamo lieti
di poter offrire una famiglia di prodotti che risolvano le loro necessita sia
immediate che future,” ha detto Bob
Saffari,” direttore marketing senior,
dell’area Advanced Video Products di
LSI Corporation. “A differenza di soluzioni che supportano solo uno standard con capacità limitate, la piattaforma di codifica HD scalabile DX1810 di LSI è programmabile, flessibile ed è dotata delle prestazioni elevate di cui hanno bisogno i nostri clienti
per fornire le migliori soluzioni H.264,
MPEG-2 e VC-1. Con circa 3,5 TOPS di
potenza d’elaborazione, i nostri clienti
possono sviluppare e personalizzare
algoritmi sofisticati che diano loro un
vantaggio concorrenziale.”
Per garantire che un cosi’ alto livello di
prestazione non venga superato, il
DX-1810 di LSI ha un’architettura programmabile con API comuni. Questa
caratteristica semplifica l’aggiornamento della qualità di codifica e riduce il bit-rate dell’output a mano a
mano che vengono applicati miglioramenti agli algoritmi di codifica H.264,
MPEG-2 e VC-1, o per supportare
nuovi formati di compressione non
appena divengono disponibili. Per
ridurre il rischio di sviluppo e i costi a
livello di sistema il DX-1810 di LSI è
retrocompatibile con altre soluzioni di
codifica LSI, e permette il riutilizzo di
sofware già realizzati.
http://dominox.lsi.com.
Studer Vista 5 a SKY Italia
E' stata Sky Italia ad acquisire una
delle prime consolle Studer Vista 5
consegnate in Italia: il mixer digitale è
ora in uso nel programma Diretta Gol,
che si occupa del campionato di calcio di Serie A e della UEFA
Champions League.
Nella sede di SKY a Cologno, la consolle è stata installata in uno studio
dedicato appositamente all'audio,
accanto alla redazione, dove 16 commentatori operano su monitoraggi
separati, ognuno su un match diverso.
Tutti gli incontri sono preparati qui: i
segnali provenienti dai vari stadi vengono mixati con i commenti dallo studio e preparati per la trasmissione in
broadcast.
Le dimensioni ridotte del mixer e
poche e semplici connessioni hanno
permesso alla equipe di tecnici SKY di
completare l'installazione della postazione in soli 10 giorni.
Monitor n° 263 - 2007
T I T O L O
S E Z I O N E
Custodia per camera Panasonic
L'area di lavoro a 32 fader è divisa in
due livelli, nei quali 16 canali sono
dedicati ai commenti e 16 ai segnali
dagli stadi.
I VCA sono usati per gestire ogni
commento del match dallo studio con
l'audio proveniente dallo stadio corrispondente, tutti con differenti livelli. In
totale, più di 50 connessioni da diversi OB van rendono questo un processo estremamente complesso.
In realtà, con il mixer Vista 5 è possibile tenere sotto controllo sino a 52 output contemporaneamente usando la
funzione standard Vistonics screen,
ed è possibile accedere e operare
sino a 240 canali in qualsiasi ordine: il
sistema Vistonics permette il controllo
istantaneo di qualsiasi funzione di tutti
i canali collegati.
Marco Stucchi, coordinatore tecnico
dello studio, ha spiegato "Il Vista 5 è
la migliore scelta per le nostre necessità; l'interfaccia Vistonics è estremamente facile e semplice da usare e
rappresenta l'ideale per un ambiente
ad alto stress come il nostro, dove 16
eventi distinti vivono in simultanea".
In più, Stucchi ha precisato come
imparare ad usare la consolle sia stato
estremamente semplice, anche grazie
al fatto che molte funzioni sono in
comune con lo Studer D-950 MkII, una
consolle digitale che SKY utilizza da
tempo.
http://www.adtweb.it/
Ewa Marine
per i più recenti camcorders HD
Panatronics è diventata recentemente
distributore ufficiale dei prodotti ewamarine dedicati all’area del video professionale.
Le custodie protettive ewa-marine,
impermeabili e progettate per essere
usate anche sott’acqua (sia salata che
dolce), o in presenza di sabbia, fango
e insomma in tutte le condizioni estreme, sono ora disponibili anche per i
camcorders di più recente uscita,
come ad esempio Panasonic AG-HVX
200 HD, le nuove Canon HDV HX-A1E
e XL-H1 e tutti i camcorders professionali e mini DV Sony, a partire
dall’HVR-Z1
Queste custodie protettive garantiscono massima protezione all’equipaggiamento anche in condizioni
molto difficili di lavoro per l’operatore,
e sono leggere e molto pratiche da
utilizzare.
Custodia per Canon XL-1 HDV
Monitor n° 263 - 2007
La linea attuale di prodotti ewa-marine copre una ampia gamma di utilizzi
e destinazioni, come ad esempio:
* telecamere professionali
* macchine fotografiche SLR (AF e
manuali)
* macchine fotografiche compatte
* videocamere
* telefoni cellulari
* radio VHF
* documenti, mappe ecc.
* walkman e diskman
Per Panatronics, la possibilità di distribuire anche i prodotti ewa-marine rap- 33
presenta un ulteriore passo in direzione di quella completezza di servizio
che da sempre ci sforziamo di offrire
agli operatori del settore audio/video
professionale.
www.panatronics.it
Adobe acquisisce Scene 7
Adobe Systems Incorporated ha
annunciato la firma dell'accordo definitivo riguardante l'acquisizione di
Scene7, azienda leader nell'innovazione tecnologica dei servizi per il delivery multimediale real-time. Adobe
prevede di ampliare ulteriormente
questa gamma di servizi di publishing
interattivi estendendo parallelamente
la presenza online delle proprie tecnologie principali per la creatività.
"Scene7 ha svolto un ottimo lavoro
nello sviluppare un sofisticato sistema
per il delivery online di risorse dinamiche e immagini ad alta fedeltà", ha
affermato John Loiacono, Senior Vice
President of Creative Solutions di
Adobe. "Questa acquisizione ci permetterà di fare leva su una solida infrastruttura Internet per ampliare ulte-
T I T O L O
riormente il portafoglio dei prestigiosi
clienti di Scene7 e migliorare ancor di
più la disponibilità online delle nostre
tecnologie utilizzate da milioni di creativi in tutto il mondo".
Aziende e organizzazioni di fama
mondiale hanno già scelto la tecnologia Scene7 per automatizzare l'implementazione e la fruizione di capacità
multimediali come ingrandimento,
dimensionamento dinamico, personalizzazione e cataloghi dinamici interattivi. Tra i clienti Scene7 figurano Sears,
Macy’s, Levi Strauss & Co., Zillow.com,
Anthropologie, OTTO UK, Lands’ End
e QVC.
www.scene7.com
Nuovi proiettori Sony 4k
Sony Europe ha presentato i proiettori SRX-R210 e SRX-R220, ultimi arrivati
nella gamma 4K SXRD™ (Silicon X-tal
Reflective Display). I due modelli
hanno rispettivamente una luminosità
di 18.000* e 10.000 ANSI Lumen e si
aggiungono alla famiglia di proiettori
SXRD, offrendo agli utenti una gamma
34 completa di funzionalità per applicazioni di digital cinema.
Sulla scia del successo ottenuto dal
prototipo utilizzato per le presentazioni europee in 4K del film “Il codice Da
Vinci”, l'inizio delle consegne del
modello high-end SRX-R220 è atteso
per il mese di luglio. Progettato per il
D-Cinema, il proiettore è in grado di
visualizzare contenuti 2K e 4K su
schermi con un'ampiezza fino a 20 m.
Con un design identico a quello del
modello SRX-R220, il proiettore SRXR210 è in grado di offrire immagini
ottimali su una vasta gamma di schermi, utilizzando lampade diverse a
seconda delle dimensioni degli stessi;
in questo modo, è possibile proiettare
immagini con una luminosità di 48
cd/m2 su schermi fino a 14 m di
ampiezza utilizzando una lampada da
2 KW e su uno schermo fino a 17 m
con una lampada da 3 KW. Il modello
SRX-R210 sarà disponibile ad agosto.
“Sony ha ascoltato le esigenze dei
professionisti del settore e ha sviluppato la tecnologia SXRD sulla base dei
loro feedback. I nuovi proiettori sono
progettati per integrarsi nelle cabine
di proiezione standard con un'apertura regolare, e possono operare nella
S E Z I O N E
stessa cabina insieme a un proiettore
cinematografico”, ha dichiarato Eric
Siereveld, Head of Digital Cinema,
Sony Europe. “Questi proiettori ad
alta risoluzione rispondono alle esigenze degli utenti che desiderano
proiettare immagini con una risoluzione che garantisca agli spettatori un'esperienza di visione unica”.
www.sony.it
www.sony-europe.com
Il ricevitore digitale terrestre
in miniatura
Dimensioni minime, installazione guidata, guida elettronica dei programmi
(EPG), split screen a 9 immagini e 1000
canali memorizzabili. Queste le principali caratteristiche del nuovo ricevitore digitale terrestre SRT50 che
Fracarro lancia in questo periodo sul
mercato.
Si tratta di un apparecchio poco più
grande di un connettore SCART che,
grazie appunto alle sue minime
dimensioni, può essere utilizzato per
tutti quei prodotti a muro, come TV
LCD o al plasma o schermi piatti, che
necessitano quindi di particolari e
“piccole” strumentazioni di supporto.
Innovative e molteplici sono le possibilità in termini di servizi offerti: il ricevitore presenta un menù interattivo
grazie al quale l’utente può eseguire
autonomamente e con estrema semplicità, se pur guidato, la prima installazione. Il ricevitore SRT50 supporta,
inoltre, la EPG, la guida elettronica ai
programmi: è possibile cioè ricevere
sulla tv di casa testi informativi supplementari riguardanti i programmi ed
ottenere così informazioni aggiuntive
che saranno tenute in memoria per un
massimo di sette giorni.
Tra le caratteristiche innovative del-
l’apparecchio, troviamo lo split screen,
ovvero la possibilità di vedere contemporaneamente sullo schermo fino
a 9 canali, visualizzati a mosaico su 9
differenti riquadri.
Un passo in più, dunque, nella qualità
e nell’aggiornamento dei prodotti
progettati e distribuiti da Fracarro:
sempre con un occhio attento al cliente, sempre al passo con l’evoluzione
della tecnologia.
www.fracarro.com
Video Progetti S.r.l.
(www.videoprogetti.it) distributore
esclusivo di apparecchiature elettroniche per la
produzione, post-produzione ed archiviazione di
immagini e suoni
Ricerca
Per le propria sede di Milano la seguente figura
professionale:
Addetto ai Servizi Generali
(rif. asg)
L'attività, svolta principalmente nella sede di Milano
della Video Progetti può prevedere dei brevi viaggi nel
territorio nazionale.
La posizione prevede mansioni nella logistica e nella
segreteria generale
La sede di lavoro è Milano.
Il candidato ideale dovrà essere in possesso dei seguenti requisiti:
* Ottima capacità di relazione e predisposizione al lavoro di gruppo
* Diploma di Segretaria/o di Azienda o equivalenti
* Ottima conoscenza di Microsoft Office in particolare Word &
Excel & Outlook
* Buona conoscenza della lingua inglese scritta e parlata
Costituirà titolo preferenziale l’esperienza almeno biennale in posizione analoga con una buona conoscenza dei
principi elementari della contabilità aziendale.
Saremmo lieti di entrare in contatto con persone dinamiche e intraprendenti . Saranno valutate tanto le candidature di soggetti Junior quanto le candidature di altri
soggetti.
Si offrono retribuzioni sicuramente commisurate al mercato, integrate da interessanti benefit.
Le persone interessate possono inviare un
Curriculum Vitae a [email protected] .
Monitor n° 263 - 2007
MONITOR
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