La vita come “ opera ” d`eccellenza e invenzione del reale Papà
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La vita come “ opera ” d`eccellenza e invenzione del reale Papà
La vita come “ opera ” d’eccellenza Papà quando potrò ritornare i taumaturghi giusti ti e invenzione del reale a suonare? “Presto, non appena avranno rimessa in sesto”. Furono queste le ultime parole tra “padre” e “figlia” si accinge a descrivere una storia e da qui ci vera. Abbandonata da tutti dopo la morte del papà, che, in vita, da lontano si è battuto affinchè non fosse lasciata allo sfacelo e all’incuria, fulcro di polemiche tra intellettuali propensi a lasciare un segno nel paesaggio e ambientalisti i quali preferivano un paesaggio invariato, riposa oggi tra cielo e terra della Costiera Amalfitana. Realizzata in più riprese, interrotte da diverse battaglie legali le quali ne hanno infiltrazioni d’acqua, favorito l’incrementare delle mettendo in canaline luce dell’intonaco, soli venti preoccupazione dall’inaugurazione, del per adottivo, noto padre di lo scostamento timore di ed che desta impossibilitato volare, scrive sociologo in Italia, manutenzione aspetto che, le sue veci per supervisionare e lo stato e l’opera è sofferente già in fase puerile, a mesi raggiungerla, le in modo al nel padre da prendere controllare costantemente estetica dell’opera e la rispondenza degli arredi alle sue volontà, pensati in vista della forte immaginazione studio del Sud America di tutto italiano di immaginato onde le che poltrone, differenti l’uno avuto nel proprio un luogo mai visto, un paesaggio inestimabile del aveva mare splendore. Il padre aveva simulate dall’altro, dai colori delle ciascuna di esse riportava una diversa sfumatura di blu in modo tale che, la vista complessiva, desse l’ impressione dinamica dell’ onda del mare; sedute, un aveva immaginato, a destra delle grande oblò per platea, il mare nelle vedere vero, variazioni dell’opera è infine, il cielo, e, poi, davanti alla quello che, prima, aveva immaginato di blu delle sedute. Il progetto stato pari a una gestazione difficoltosa, ma, vederlo nascere, ha cancellato, di colpo, pensieri e dolori precedenti. Il papà diceva: “Iniziando i disegni di progetto ho subito avvertito che questa non era un’opera facile da progettare. Il terreno irregolare, stretto, con un’ inclinazione trasversale affatto a un’opera costosa movimenti di terra non punto di molto accentuata… non pensavo che potesse necessari secondo l’opera spiccava il cui sensuale figura per data la sua propria distesa in dal ignorato forma di un momento che, all’interno di una persone, fianco, massima scatola si tutto per per uno sbalzo contenere quattrocento, e raggiunge un di cavi tesi in circa un numero palco di hobby, una Il delle padre diceva: mie allegrie, creatrice che il cemento armato sedici modesto dimensioni opera emblema della musica, massima tradizione della che la ospita. cieca della copertura a volta a sbalzo che non acciaio i quali lavorano Il una il paesaggio non poggia su pilastri, ma viene tenuta da grossi metri. sinuosa, rappresentava su in cemento bianco e con notevoli bellezza. La sinuosità nella linea curva altre esistenti originale femminile dovute, poteva essere la disegno realizzata completamente trasparenze, il parterre l’inclinazione data. E il progetto ha cominciato a sorgere…” . Diversa dalle morbida, dei e perciò ho assunto come partenza la decisione di localizzare esattamente zona, implicare di medie, città “L’architettura è un creare la forma nuova e suggerisce, scoprirla, moltiplicarla, inserirla nella tecnica più Questo è per dell’architettura” un’opera me e inventare qui in primis d’avanguardia. lo spettacolo ci è riuscito, dando immaginata, in quanto vita ad progettata senza avere mai visto il luogo in cui avrebbe avuto sede, e poi costruita credo su proprie architettonico delle montagne propri fiumi, delle cielo e indicazioni, di linee del suo curve e paese, del corpo L’architettura diventa risultati estrosi, ma d’acqua dei delle nuvole del della sua donna materia messa nella demiurgo visionario e ricco di un sensuali, quelle corso onde dell’oceano, del dettate dal preferita. mani di un fantasia, che non eccede in che sorprende nella semplicità di forme curve e materiali di scarso impatto visivo, lasciando campo libero accinge a all’effetto guardare intellegibile, ossia le che desta dentro ciascuno che si proprie proprio della opere mente con sguardo e non solo del senso visivo. A guidare il “parto” dell’opera non è la sola intelligenza, non è in quanto, detto alla l’unico strumento del maniera sapere. Bergsoniana, Essa è mirata al raggiungimento del risultato, è come le forbici di un sarto che ritagliano confezionare di un vestito l’abito; e, solo un sarto prima di tagliare e quindi si è atto analitico serve a le maniche è per lo ritagliare quella porzione ha preso in considerazione, per fare che siccome l’intelligenza più analitica, essa procederà a del reale che la parte proprio come fa del vestito. Ma, il sarto, la stoffa, l’ha considerata nell’insieme servito della intuizione dell’intelligenza. Nel dell’opera è impossibile dire che caso rapporto che precede ogni del demiurgo esiste tra la propria intuizione e la propria intelligenza, è come volesse imparare a nuotare gettandosi in acqua prima di nuotare: che si impara a nuotare. In fatte nonché una di dell’utopia fantasia al meraviglioso bellissima in città, architettura è la papà ricerca di affiora come un di gente; la natura pur avendo del mare, ad un il mondo è architetture la necessità nella vita perché “la mondo migliore”. pagine è evidente che, “l’uomo del tropico” sa forte debito con e con il In queste di avere un pianeta ferito dalla pensato ad una piazza sotto edificio poggiato su pilastri, appeso dice è solo una serie di interviste raccolte in un testo dal titolo “ ingiusto”, se si ad un di non aver il livello soffitto e non realizzato quello che avrebbe dovuto, cioè, essere utile al prossimo. Secondo lui l’architettura utile e lo può deve e può trasformarsi in fare attraverso la qualcosa di bellezza. La bellezza serve, la bellezza blocca chiunque per strada, la bellezza fa riflettere, pensare e intrecciare interessi davanti a un mondo sempre più ingiusto. Siccome viviamo abbiamo smesso di sognare un’epoca in cui e immaginare e per questo siamo sprofondati in grosse difficoltà, non ci resta che osare e inventare. papà Il progetti di Brasilia e lo nozze anno questione architettura ha sua età segno architettonico del assenza di conformità, ogni regola firmando concependo l’intera novatanove anni. A meno di un possibile grande umiltà, capire che, dietro il padre statica o c’è tanto esercizio artistica e coraggio di lasciare libera supera fatto in vita convogliando in seconde di morte è lo ha grandiosi, rifatto alla tenera dalla in la della altro, libertà l’immaginazione che banale e relativa concezione di della “bello”, sua opera fino a giungere al riconoscimento maggiore che, per quanto concepita straordinariamente dal connubio con madre natura, non è l’Auditorium descritto, ma Oscar è d’eccellenza e unica forma la di Niemeyer vita, invenzione a Ravello prima come “opera” della realtà.