capitolato speciale d`appalto con allegati
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capitolato speciale d`appalto con allegati
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA NEI NIDI D’INFANZIA, NELLE SCUOLE D’INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO E CENTRI ESTIVI COMUNALI DEI COMUNI DI PAVULLO NEL FRIGNANO, SERRAMAZZONI E POLINAGO. PERIODO 01.09.2016/31.08.2019 PREMESSE Il servizio di ristorazione scolastica si pone le seguenti finalità: funzione protettiva e preventiva; finalità educative - comportamentali, anche nella direzione della solidarietà sociale; garanzia di qualità totale del servizio, validità nutrizionale del pasto, rispetto della cultura alimentare locale; soddisfazione del gusto; percezione positiva del bambino nei confronti del pasto scolastico inteso come soddisfacimento delle proprie aspettative. In coerenza con tali obiettivi, si riportano di seguito le fonti normative e regolamentari e le linee guida a cui il presente capitolato fa riferimento e a cui dovranno fare riferimento i concorrenti per la predisposizione della loro offerta: Regolamento CE n. 178/2002 che stabilisce i principi e requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità Europea e fissa procedure per la sicurezza alimentare; Regolamento CE n. 852/2004 in materia di igiene dei prodotti alimentari; Regolamento CE n. 853/2004 in materia di igiene per i prodotti di origine animale; Regolamento CE n. 854/2004 in materia di organizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano; Regolamento CE n. 834/2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura di prodotti biologici; Regolamento CE n. 889/2008 “Modalità di applicazione del Regolamento CE 834/2007, relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici”; Regolamento (UE) N. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori e, per le parti non armonizzate da esso, il Decreto Legislativo 109/1992, in materia di etichettatura per i prodotti alimentari; DPR 7/04/1999, n.128 “Regolamento recante norme per l’attuazione delle Direttive 96/5/CE e 98/36/CE sugli alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati a lattanti e bambini”, modificato dal Decreto Ministero della salute e Ministero attività produttive 14/03/2005 e successivamente con Direttiva 2006/125/CE del 5 dicembre 2006; Decreto 09 aprile 2009, n. 82 Regolamento concernente l'attuazione della direttiva 2006/141/CE per la parte riguardante gli alimenti per lattanti e gli alimenti di proseguimento destinati alla Comunità Europea ed all'esportazione presso Paesi terzi; Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica - Ministero della Salute 2010; Legge Regione Emilia Romagna n. 29/2002 “Norme per l’orientamento dei consumi e nell’educazione alimentare per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva”; Legge Regione Emilia Romagna n. 1/2000, art. 17, comma 1, lettera e); Legge n. 488/1999, art. 59, comma 4; 1 Deliberazione della Giunta Regione Emilia Romagna n. 1015 del 07.07.2008 “Definizione della procedure di riconoscimento e registrazione per le imprese del settore alimentare applicative della normativa europea in materia di sicurezza alimentare”; Deliberazione di Giunta regionale n. 2114/2010 intervenuta al fine di recepire le Linee guida applicative del regolamento n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari e delle Linee guida applicative del regolamento n. 853/2004 sull’igiene dei prodotti di origine animale alimentari, oggetto degli accordi sanciti successivamente in sede di Conferenza Stato-Regioni rispettivamente e specificamente in data 29/03/2010 e in data 17/12/2010; Determinazione del Responsabile del Servizio Veterinario e igiene degli alimenti 13 novembre 2013, n. 14738 “Procedura per la registrazione e il riconoscimento delle attività e degli stabilimenti del settore alimentare, dei mangimi, dei sottoprodotti di origine animale (soa) e della riproduzione animale”; Linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia Romagna – Regione Emilia Romagna – collana contributi n. 56 – aprile 2009; Linee guida per l'offerta di alimenti e bevande salutari nelle scuole e strumenti per la sua valutazione e controllo, approvate con deliberazione della Giunta Regione Emilia Romagna n. 418/2012; Il valore nutrizionale ed educativo della ristorazione scolastica, documento elaborato dal Servizio Sanitario Regionale – Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena - Dipartimento di Sanità Pubblica, Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione, U.O. Nutrizione; Linee guida per il recupero, la distribuzione e l’utilizzo di prodotti alimentari per fini di solidarietà sociale “Ancora buono”, approvate con deliberazione della Giunta della Regione Emilia Romagna n. 367 del 24.03.2014. Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per la popolazione italiana (LARN) a cura della Società Italiana di Nutrizione Umana del 2014. . TITOLO I NORME E CARATTERISTICHE GENERALI DELL’APPALTO Art. 1 Oggetto dell’appalto L'appalto ha per oggetto l'organizzazione e la gestione del servizio di produzione, fornitura e somministrazione di pasti, nonché servizi accessori, destinati alla refezione scolastica: a) per i nidi d’infanzia ed i servizi educativi per la prima infanzia (spazio bambini e centro bambini e genitori), le scuole dell'infanzia, primarie e secondaria di primo grado e i centri estivi del Comune di Pavullo; b) per la sezione Primavera, le scuole dell’infanzia e primarie del Comune di Serramazzoni; c) per la scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del Comune di Polinago; per una durata complessiva di tre anni scolastici (dal 01/9/2016 al 31/8/2019) L’appaltatore dovrà provvedere, con propria organizzazione, con tutti i mezzi necessari e nel pieno rispetto di tutte le normative vigenti, alla preparazione dei pasti, alla loro consegna e somministrazione presso le diverse sedi come elencate al successivo art. 6. Di seguito si indicheranno con il termine “Amministrazione comunale ” sia il Comune di Pavullo, sia il Comune di Serramazzoni, sia quello di Polinago, per i servizi di loro competenza. Art. 2 – Durata ed organizzazione temporale dell’appalto L'appalto del servizio oggetto del presente capitolato ha durata di 3 (tre) anni scolastici, a far tempo dal 01/09/2016 e fino al 31/08/2019. L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà di riaffidare il servizio alla medesima impresa aggiudicataria, per ulteriori tre anni scolastici (01.09.2019/31.08.2022), ai sensi dell’art. 57, comma 5, lett. b) del D.Lgs n. 163/2006, previa adozione di apposito provvedimento amministrativo da parte del competente organo dell’Amministrazione comunale. 2 Allo scadere del contratto e nel caso in cui l’Amministrazione comunale non abbia ancora completato gli atti necessari per la procedura di aggiudicazione, l’impresa sarà tenuta a svolgere il servizio fino al subentro della nuova aggiudicataria. A tale fine l’Appaltatore è tenuto a continuare la gestione alle stesse condizioni stabilite dal contratto scaduto, per il tempo necessario all'ultimazione del nuovo procedimento di appalto. Il servizio dovrà essere garantito nei seguenti periodi temporali: • ristorazione nelle scuole d’infanzia, presso la Sezione primavera e nelle scuole primarie e secondarie di primo grado: per l’intero periodo definito dal calendario scolastico nei giorni della settimana comunicati ad inizio anno a cura del Servizio Scuola e determinati sulla base dell’organizzazione didattica. Il servizio potrà essere richiesto anche per eventuali particolari esigenze di fornitura in occasione di attività extrascolastiche, da definire a cura del competente Servizio Scuola comunale; • per i Nidi d’infanzia, lo Spazio Bambini e per il Centro bambini e genitori di Pavullo: per l’intero periodo di apertura dei servizi (orientativamente dal 1 settembre al 30 giugno): • per i centri estivi: per tutta da durata del servizio (orientativamente: mese di luglio di ogni anno). Art. 3 - Prezzi unitari posti a base di gara, importo complessivo a base di gara e valore stimato dell’appalto I prezzi unitari posti a base di gara, comprensivi di tutte le voci di costo, IVA esclusa, sono i seguenti: Tipologia di fornitura Unitario PASTO Nidi d’infanzia, Sezione Primavera, Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie, € 4,36 Scuole secondarie di 1°grado, Centri estivi Servizio di refettorio e somministrazione (per ogni pasto erogato) € 0,85 Colazione € 0,11 Merenda € 0,52 Merenda per il servizio Spazio Bambini € 0,63 L’importo complessivo a base di gara, per l’intero periodo contrattuale (01.09.2016/31.08.2019), è di € 3.306.435,55 (IVA esclusa) di cui: - € 2.325.955,12 (IVA esclusa) per i servizi a favore del Comune di Pavullo; - € 789.542,64 (IVA esclusa) per i servizi a favore del Comune di Serramazzoni; - € 190.937,79 (IVA esclusa) per i servizi a favore del Comune di Polinago. I costi della sicurezza da interferenze sono nulli. Non sono presenti prestazioni secondarie. Il valore stimato dell’appalto per i successivi tre anni scolastici (01.09.2019/31.08.2022), nel caso in cui l’Amministrazione comunale si avvalga della facoltà di riaffidare il servizio alla medesima impresa aggiudicataria, ai sensi dell’art. 57,comma 5, lett. b) del D.Lgs n. 163/2006, è di € 3.306.435,55 (IVA esclusa), per cui l’importo complessivo stimato dell’appalto è di € 6.612.871,10 al netto di IVA nelle forme di legge. Non è consentita la presentazione di offerte parziali. Art.4 – Organizzazione del servizio L’Appaltatore dovrà fissare una sede operativa, dotata di idoneo collegamento telefonico e fax e computer con collegamento internet, in funzione permanente dalle ore 7,30 alle ore 18,30 di ogni giorno di apertura del servizio. 3 Presso tale recapito deve essere reperibile personale in grado di assicurare le tempestive sostituzioni degli addetti e l’attivazione degli interventi di emergenza che dovessero rendersi necessari. Al medesimo recapito sono indirizzate pure le comunicazioni e le richieste di informazioni e/o interventi che i Comuni intendano far pervenire all’Appaltatore. Le date di effettivo inizio e termine dei servizi, come elencati al precedente art. 1, saranno comunicate annualmente a cura dei Servizi Scuola di ognuno dei tre Comuni. I Comuni si riservano comunque la facoltà di anticipare o posticipare i termini sulla base delle esigenze delle singole scuole o servizi. Giornalmente le singole sedi di consumo comunicheranno, entro le ore 9,30, il numero preciso dei pasti da fornire, suddivisi per tipologia, anche con le modalità previste al successivo art. 8. Per quanto riguarda le tipologie dei servizi da assicurare presso ogni plesso, si rimanda al successivo art. 6 . Art. 5 - Caratteristiche generali del servizio Il servizio consiste: - nella produzione e fornitura di pasti ai bambini e agli adulti che ne abbiano diritto dei Nidi d’infanzia e della sezione Primavera e ai frequentanti i centri estivi; - nella produzione, fornitura e somministrazione di pasti agli alunni e agli adulti che ne abbiano diritto, delle Scuole dell’Infanzia, delle Scuole Primarie e delle Scuole Secondarie di primo grado. Il servizio comprende inoltre, ove previsto: - la fornitura di colazioni e merende ai bambini dei Nidi e della sezione Primavera; - la fornitura delle merende ai bambini che frequentano le scuole d’infanzia e il Centro Bambini e Genitori; - la fornitura di una merenda speciale di metà mattina per lo ‘Spazio bambini’ del Comune di Pavullo n/F; - il trasporto dei pasti; - la predisposizione del refettorio e l’apparecchiatura dei tavoli nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado; - lo scodellamento, la porzionatura e la distribuzione dei pasti nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado; - la pulizia, il riordino dei tavoli, il lavaggio ed il riordino delle stoviglie, nonché la gestione dei rifiuti, nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Spetta all'impresa aggiudicataria del servizio la fornitura di tutto quanto necessario al servizio in oggetto, ivi compresi: - tovaglioli e tovagliette, - i detersivi e gli attrezzi per la pulizia e la sanificazione dei centri di somministrazione e di produzione pasti; - i detersivi per il lavaggio delle stoviglie utilizzate. I pasti dovranno essere serviti in contenitori plurirazione che dovranno essere trasportati in contenitori termici tali da assicurarne la conservazione, secondo quanto disposto dalle normative vigenti in materia. Il servizio di somministrazione dei pasti dovrà essere effettuato utilizzando, per tutti i plessi scolastici, piatti in ceramica, bicchieri di vetro infrangibile e posate in acciaio inox.; per i nidi d’infanzia dovranno essere utilizzati piatti e bicchieri in melamina. Tali materiali dovranno essere forniti dall’impresa aggiudicataria. Su richiesta della singola Amministrazione comunale potranno essere utilizzati piatti e bicchieri in melamina anche nelle scuole d’infanzia, senza alcun onere a carico dell’Amministrazione richiedente. 4 All'impresa aggiudicataria spetta di implementare e fare osservare il proprio sistema di controllo HACCP presso i centri di cottura e produzione pasti e in tutte le strutture e plessi scolastici dove i pasti vengono consumati a norma del Reg.(CE) n.852/2004, anche qualora il servizio di refettorio venga svolto con la collaborazione del personale dei nidi d’infanzia o delle scuole. Art.6 - Quantificazione presunta del servizio SERVIZI A FAVORE DEL COMUNE DI PAVULLO Il Comune di Pavullo nel Frignano dispone di due centri di produzione pasti, rispettivamente ubicati presso il polo scolastico Tonini - via Muratori n. 14 e presso il polo Infanzia/Primaria di via Ugo Foscolo 10/12, da utilizzare per la produzione dei pasti, secondo quanto indicato al successivo art.13. Altresì per le scuole primaria “De Amicis”, primaria “Da Vinci”, primaria “Corsini” e dell’Infanzia “Panini” e “Renno” i pasti potranno essere prodotti presso un centro in disponibilità all’impresa. A titolo puramente indicativo si riportano i seguenti prospetti quantitativi: NUMERO MEDIO PASTI GIORNALIERI E NUMERO COMPLESSIVO PRESUNTO PASTI PER L’INTERA DURATA TRIENNALE DEL CONTRATTO, PRESSO LE SCUOLE DI PAVULLO. !" ( # "$!% &"&'! '! % $"$%% " !! !"' & '! +! + %"+ ! %"!&+ +" !$ ,- '+ $ + "%'+ "'%$ +$"%%% !$ ,. ! # +" " ## !"!&$ !$ % !"'$# " %% &"&'! !$ ' " %! +"#$# &&" & $% $ " & +" #& $'" # $% ) * 1 * , # . ,/ ! . ,0 - . ,0 ## + . ,1 #' # ## !" & "&+# %"+!& #"# # $% +"#& "&'# !"$&& $% + "'#& && "%#& %& #$ %& '#(! %)'!!$ ($&'#($ 5 NUMERO COMPLESSIVO PRESUNTO COLAZIONI E MERENDE PER L’INTERA DURATA TRIENNALE DEL CONTRATTO PRESSO LE SCUOLE DI PAVULLO * + * + + , - - ++ * - 0 1 + 1 * . + */ + - ++ + )&'!! )&'!! &'#%& &'#%& 2 - 0 , - )('(&! 1 )")'(3! , ('$#! $ '#(3 )& ' #3 RIEPILOGO COMPLESSIVO PRESUNTO DELLE PRESTAZIONI PER L’INTERA DURATA TRIENNALE DEL CONTRATTO PRESSO LE SCUOLE DI PAVULLO * - 0 1 0 1 + , 1 )&'!! )")'(3! $"('&!( ('$#! (!#'%3( $ '#(3 ) &'$$ &'#%& 1 . . + 1 DENOMINAZIONE E SEDI SCUOLE – CLASSI, GIORNI E ORARI MENSE SCOLASTICHE Il dato sotto esposto è indicativo e potrebbe subire variazioni a seguito di modifiche nell’organizzazione scolastica, nella consistenza e nella composizione dell’utenza del servizio. 0 23 42 1 25 1 6 7 ) 2 8 , , 2 - % / 9 5 9% 3 1 ;211> 2 - ; 9 % , 2 - 3 9 & " + < " += " + < " + = %" + < ( 9 5 - / " += : ; / < 9 < 5 - < 7 6 # ,3"- / / 9 5 - 9 & " + = %" & < " + = %" & < " + = %" & < 7 ,. 9 - 3 5 " < + / 9 5 - < 7 , 9% - . 2 / 9 5 - < 7 . - / ,/2 1252 # 9 % . - ; ,0 - 1 & / 7 5 - / 5 9 < %9 + = 9 + < %9 & = 9 + < %9 & = 9 + < %9%& = 9 + < - < 7 . ,0 & / 5 31 . 3 . - ". 5 "- 9# ,12 9 %& 7 + / 5 - < 7 / ,3 - 3 . < 0 9 & 9++ $ < < 1 ) ( 3 0 5 75 2 %"&& = %" + SERVIZI A FAVORE DEL COMUNE DI SERRAMAZZONI Il Comune di Serramazzoni dispone di un Centro di Produzione Pasti attrezzato con n. 3 refettori per la somministrazione, situato presso la Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni, in Via Lago delle More – Serramazzoni che produrrà i pasti, serviti in loco, per gli alunni e gli adulti dei servizi: -Sezione Primavera aggregata alla scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro; -Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro; -Scuola Primaria di Serramazzoni Centro. Il Centro di Produzione Pasti produrrà inoltre i pasti veicolati per le scuole: -Scuola dell’infanzia di S.Dalmazio -Scuola Primaria di Varana. 7 In riferimento, invece al plesso scolastico: -Scuola Primaria di Selva si precisa che i pasti potranno essere prodotti presso un centro in disponibilità all’impresa. NUMERO MEDIO PASTI GIORNALIERI E NUMERO COMPLESSIVO PRESUNTO PASTI PER L’INTERA DURATA TRIENNALE DEL CONTRATTO PRESSO LE SCUOLE DI SERRAMAZZONI . 1 , "0 ,1 ,4 ( ,2 2 . . . 2 5 & # % & + % !# '+ ## + - $" !! !"% # '"&$ '" !& "&+# $"$ & )%"'& ( & " ## " %% %"& & %"+!& "& % )!')(! $" !! + "# % %&" '# % " %& #"# # !"$$% )(#')$( '% !$ !$ #! $% $% RIEPILOGO COMPLESSIVO PRESUNTO PRESTAZIONI PER L’INTERA DURATA TRIENNALE DEL CONTRATTO PRESSO LE SCUOLE DI SERRAMAZZONI 1 , 0 3'( 1 3)' ! + ##' $ 1 )$&' #( 1 3'( . 3&'$&# DENOMINAZIONE E SEDI SCUOLE – CLASSI, GIORNI E ORARI MENSE SCOLASTICHE Il dato sotto esposto è indicativo e potrebbe subire variazioni a seguito di modifiche nell’organizzazione scolastica, nella consistenza e nella composizione dell’utenza del servizio 0 23 42 1 25 1 . 6 7 ) / 8 9 5 - $ / 1 2 < " + = %" + < " + = %" + < 5 - < 7 . & 1 / 7 3 7 < "&& = "+& < 8 % / 9 "0 5 - < " + = %" + < 9&& < 7 . - % / 9 5 - . + / 9 9+& < 5 < - ? @ %"&& = %"+& ? @ 9+& < 7 SERVIZI A FAVORE DEL COMUNE DI POLINAGO Il Comune di Polinago dispone di una cucina attrezzata, ubicato presso il polo scolastico sito nel Capoluogo – via Sorbelli n.2, dove dovranno essere preparati i pasti per gli alunni e gli adulti presenti nelle scuole d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. A titolo puramente indicativo si riportano i seguenti prospetti quantitativi NUMERO MEDIO PASTI GIORNALIERI E NUMERO COMPLESSIVO PRESUNTO PASTI PER L’INTERA DURATA TRIENNALE DEL CONTRATTO PRESSO LE SCUOLE DI POLINAGO % A "/ . BC . ( - ( A. 9%=. C % # . 7 A. ( %=. % %"!!+ "&$$ "'#% !' % #"%# " !% $"$ + $ " && %& "+& #! 3.244 2.760 35.208 9%= C- TOTALE RIEPILOGO COMPLESSIVO PRESUNTO PRESTAZIONI PER L’INTERA DURATA TRIENNALE DEL CONTRATTO PRESSO LE SCUOLE DI POLINAGO 0 1 1 . 1 + %"'$! %"'$! $'$)3 )%'&#$ 9 DENOMINAZIONE E SEDI SCUOLE – CLASSI, GIORNI E ORARI MENSE SCOLASTICHE Il dato sotto esposto è indicativo e potrebbe subire variazioni a seguito di modifiche nell’organizzazione scolastica, nella consistenza e nella composizione dell’utenza del servizio 0 23 1 25 42 1 6 % A "/ %=. A. =. BC - ( 7 / 9 9 D 8 < 9 5 - 5 - < " 3 7 < < < " . C- + ( 9% 7 ( A. %= C / 1 1 . . ) D D / D D < 2 1 &'9 & = &9 & . 9 + = %9%& 3 9%& #9 & . %9 & = 9&& . 9%& = 9&& Tali dati hanno valore indicativo ai soli fini della formulazione dell'offerta e non costituiscono obbligo e vincolo per l'Amministrazione comunale, potendo essi variare in relazione alla presenza degli alunni e degli adulti o per qualsiasi altra causa. In ogni caso, sia ai fini interpretativi che applicativi, prevarrà la seguente clausola: “la prestazione dei servizi in oggetto dovrà essere concordata con il servizio scuola di ogni singolo comune, che si riserva la facoltà discrezionale, orientata ad un miglior perseguimento del pubblico interesse, di modificare (aumentando, diminuendo, variando) anche in corso d’anno il numero dei pasti, le sedi, le caratteristiche del servizio di somministrazione in ragione del sopravvenire di nuove necessità, di diversa dislocazione delle refezioni, di mutata organizzazione temporale dell’attività didattica, di modifica della politica comunale relativa ai servizi oggetto del presente appalto, di differenti esigenze dei plessi scolastici, nonché di accordi con le istituzioni scolastiche in ordine all’utilizzo di personale statale ed infine in conseguenza a mutamenti delle disposizioni normative”. L’Appaltatore dovrà adeguarsi ad ogni variazione stabilita dal Servizio Scuola dell’Amministrazione comunale, ed il compenso sarà commisurato all’effettiva prestazione del servizio. L’Amministrazione si riserva la facoltà di estendere la fruizione del servizio ad altri utenti di altri servizi scolastici e/o educativi. In tal caso l’Appaltatore deve garantire la fornitura e la consegna, anche al di fuori delle sedi sopra elencate, dei pasti supplementari richiesti dall’Amministrazione, rispettando il menu fornito ed allo stesso prezzo, sì da assicurare uguali standard qualitativi, quantitativi, igienici e dietologici. Il numero dei pasti da fornire giornalmente alle diverse sedi verrà indicato dalle singole scuole nella sua entità precisa entro le ore 9,30 di ogni giorno del calendario scolastico secondo le modalità che saranno concordate con l'Amministrazione comunale. Entro lo stesso orario le scuole preciseranno altresì i pasti speciali da fornire. 10 Art. 7 - Estensione o riduzione delle prestazioni L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà di ridurre o aumentare i servizi alle condizioni contrattuali, fermo restando il rispetto di quanto previsto dall'art.11 del R.D. 2440/1923. L'Amministrazione comunale si riserva di affidare, ai sensi dell'art. 57, comma 5, lett.a) del D.Lgs 163/2006, all’impresa aggiudicataria, servizi complementari, il cui importo non potrà superare il 50% dell'importo del contratto principale. Art. 8 - Gestione prenotazione pasti Nel corso della durata contrattuale la prenotazione dei pasti, ove ritenuta necessaria dai Comuni per l’efficientizzazione del servizio, passerà dalla rilevazione cartacea alla rilevazione tramite un sistema informatizzato, con l’utilizzo in ogni plesso scolastico di un apposito dispositivo connesso con il centro pasti/cucina di riferimento. Mediante tale dispositivo, il personale della scuola prenoterà per ciascun bambino presente a mensa il pasto del giorno con possibilità di evidenziare la scelta di un pasto alternativo o in bianco. I menù speciali personalizzati, motivati da scelte religiose o da motivi di salute certificati, dovranno risultare già codificati nel programma e automaticamente identificabili dal centro pasti/cucina interessato. Il software e l’hardware necessari al sistema di prenotazione utilizzato saranno a carico dell’impresa aggiudicataria e devono essere tra le modalità più avanzate sul mercato. La stessa dovrà impegnarsi a rendere disponibili mensilmente il numero di pasti prenotati in un formato elettronico compatibile con il sistema di fatturazione dei Comuni. Art. 9 - Servizio di refettorio Il servizio di refettorio da svolgersi presso le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado comprende la predisposizione del refettorio, l’apparecchiatura tavoli, lo scodellamento, la porzionatura e la distribuzione dei pasti, la pulizia, il riordino dei tavoli, il lavaggio e il riordino delle stoviglie e la gestione rifiuti, nonché ogni altra operazione necessaria al corretto svolgimento del servizio. Detti servizi dovranno essere gestiti in via ordinaria dall’impresa aggiudicataria, che quindi dovrà perfezionare specifica registrazione ai sensi della Determinazione del Responsabile del Servizio Veterinario e igiene degli alimenti 13 novembre 2013, n. 14738, fatto salvo quanto previsto al successivo art. 58 concernente il subappalto. A carico della impresa aggiudicataria è altresì il lavaggio di tutti i contenitori utilizzati per il trasporto, nonché il lavaggio e il riassetto dei centri di produzione pasti. Tutti i servizi elencati sono interamente remunerati nel prezzo di aggiudicazione. Art.10 - Servizio di trasporto pasti All’Impresa appaltatrice spetta l’onere di trasportare i pasti prodotti nei centri di produzione pasti ai vari plessi scolastici di consumo. Il mezzo di trasporto deve essere idoneo, preferibilmente adibito esclusivamente al trasporto di alimenti e comunque conforme a quanto disposto dal Reg.(CE) 852/2004, con particolare riferimento all’allegato 1, cap. IV; deve inoltre essere perfettamente funzionante e in regola con quanto previsto dal vigente ordinamento per la circolazione stradale. Le spese di carburante per la conduzione del mezzo, nonché gli oneri per la manutenzione straordinaria e ordinaria dello stesso, sono a carico dell’impresa aggiudicataria. L’impresa aggiudicataria dovrà inoltre garantire, provvedendo settimanalmente alla sanificazione, il mantenimento dell’idoneità igienico-sanitaria del veicolo, in modo tale che dal medesimo non derivi insudiciamento o contaminazione crociata o da sostanze estranee, agli alimenti trasportati. Tale operazione deve essere conforme con quanto previsto dal Reg.(CE) 852/2004, con particolare riferimento all’allegato 1 cap. IV. Al fine di salvaguardare le caratteristiche organolettiche dei pasti, il tempo di percorrenza dal centro di produzione pasti all’ultimo punto di consumo raggiunto, non deve essere di norma superiore ai 40’ (quaranta minuti). L’Amministrazione potrà chiedere adeguamenti e aggiornamenti del piano in relazione a variazioni sui punti di destinazione o sugli orari e senza che ciò comporti variazioni del prezzo aggiudicato. 11 Art. 11 - Standard minimi di qualità del servizio Gli standard minimi di qualità sono quelli riportati nel presente capitolato e nei vari allegati che costituiscono parte integrante del medesimo. Tali standard sono considerati minimi. Art.12 - Garanzie di qualità L’impresa aggiudicataria deve acquisire dai fornitori e rendere disponibile all’Amministrazione comunale idonee certificazioni di qualità e dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti leggi in materia ed alle Caratteristiche merceologiche di cui all’allegato 1. TITOLO II STRUTTURE, ATTREZZATURE, ARREDI Art. 13 - Strutture, attrezzature ed arredi PER IL COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO La preparazione dei pasti dovrà avvenire nelle cucine ubicate presso il Polo scolastico Tonini in viale Muratori e presso il polo Scuole Primaria Foscolo / Infanzia M.Ventre sito in Via Foscolo di Pavullo, di proprietà del Comune di Pavullo, che saranno concesse in uso gratuito all'aggiudicatario del servizio con le relative attrezzature e arredi secondo quanto stabilito nei successivi articoli per tutta la durata del contratto, nonché nel centro/i produzione pasti in disponibilità dell’impresa aggiudicataria. L‘impresa aggiudicataria avrà l'obbligo : − di produrre presso la cucina del Nido/Scuola d’Infanzia "Tonini" i pasti destinati agli alunni e bambini dei Nidi Tonini e Amici dello Scoiattolo e della Scuola d’Infanzia Tonini. − di produrre presso la cucina delle scuole primaria Foscolo / infanzia M.Ventre di Pavullo i pasti destinati agli alunni di tali scuole; − di utilizzare per la produzione dei rimanenti pasti uno o più centri di produzione pasti collocati ad una distanza non superiore a Km.30 da ogni scuola destinataria del servizio al fine di garantire, attraverso tempestivo trasporto e rapida consegna dei pasti presso i plessi scolastici di consumo, la conservazione delle caratteristiche organolettiche degli alimenti, nel rispetto di quanto previsto al precedente art. 10. PER IL COMUNE DI SERRAMAZZONI La preparazione dei pasti dovrà avvenire nella cucina ubicata presso la Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro sita in Via Lago delle More – Serramazzoni, di proprietà del Comune di Serramazzoni, che sarà concessa in uso gratuito all'aggiudicatario del servizio con le relative attrezzature e arredi secondo quanto stabilito nei successivi articoli, nonché nel centro/i produzione pasti in disponibilità dell’impresa aggiudicataria. L’impresa aggiudicataria avrà l'obbligo di produrre presso la cucina della Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro i pasti destinati agli alunni della scuola dell’Infanzia stessa, della Sezione Primavera, della Scuola Primaria di Serramazzoni centro, della Scuola dell’Infanzia di S.Dalmazio e della Scuola primaria di Varana. Per la produzione dei pasti per la Scuola Primaria di Selva l’impresa aggiudicataria potrà utilizzare la suddetta cucina o, in alternativa, uno o più centri di produzione pasti collocati ad una distanza non superiore a Km.30 dalla scuola destinataria del servizio, al fine di garantire, attraverso tempestivo trasporto e rapida consegna dei pasti presso i plessi scolastici di consumo, la conservazione delle caratteristiche organolettiche degli alimenti, nel rispetto di quanto previsto al precedente art. 10. PER IL COMUNE DI POLINAGO La preparazione di tutti i pasti dovrà avvenire nella cucina ubicata presso il polo scolastico di via Sorbelli n. 2 Polinago, di proprietà del Comune, che sarà concessa in uso gratuito all’aggiudicatario del servizio con le relative attrezzature ed arredi secondo quanto stabilito nei successivi articoli. L‘impresa aggiudicataria, nei casi di necessità concordati con 12 l’Amministrazione comunale, potrà utilizzare altresì per la produzione dei pasti uno o più centri di produzione pasti collocati ad una distanza non superiore a Km. 30 dal polo scolastico destinatario del servizio, al fine di garantire, attraverso tempestivo trasporto e rapida consegna dei pasti presso i plessi scolastici di consumo, la conservazione delle caratteristiche organolettiche degli alimenti, nel rispetto di quanto previsto al precedente art. 10. Condizioni comuni L’impresa aggiudicataria, prima dell’inizio del servizio, pena la revoca dell’aggiudicazione, dovrà opportunamente documentare la disponibilità e dislocazione della/e detta/e struttura/e di produzione pasti e fornire tutte le certificazioni e le autorizzazioni, etc a dimostrazione dell'idoneità e della conformità alle normative igienico sanitarie e a ogni altra disposizione vigente in materia per tali strutture. L’impresa aggiudicataria dovrà essere in grado di fornire il servizio anche in caso di interruzione forzata della produzione dei pasti presso i centri produzione pasti di cui sopra dovuta a cause di forza maggiore, utilizzando per la produzione dei pasti necessari quotidianamente una o più strutture di produzione abilitate ed idonee ai sensi della normativa vigente, collocata/e entro il raggio di Km. 50 dalla sede del Municipio di Pavullo. ATTREZZATURE E ARREDI A titolo esemplificativo e non esaustivo, si rimanda alla visione dell’allegato 4 per una ricognizione complessiva delle attrezzature e arredi di proprietà dell’attuale appaltatore collocati nei vari centri di produzione e distribuzione pasti di proprietà dell’Amministrazione comunale e che dovranno essere reintegrati a cura e spese dell’impresa aggiudicataria. L’impresa aggiudicataria, inoltre, dovrà accollarsi la spesa per l’acquisto di tutto il materiale necessario alla normale somministrazione del pasto (stoviglie, utensili e tutto il materiale a perdere) senza alcun onere aggiuntivo da parte della Committenza. Il materiale di consumo è tutto a carico dell’impresa aggiudicataria, come il materiale a perdere. L'integrazione e la sostituzione di stoviglie, di utensili da cucina e delle attrezzature necessari alla somministrazione ed alla preparazione dei pasti sono a carico dell’impresa aggiudicataria. LOCALI, ATTREZZATURE E ARREDI - COMUNE DI PAVULLO N/F L’Amministrazione Comunale di Pavullo concede in uso gratuito e consegna alla impresa aggiudicataria, alle condizioni di cui ai successivi articoli e con decorrenza dalla data di inizio del servizio di ristorazione le due cucine, site presso il polo scolastico Tonini di via Muratori Pavullo e presso la Scuola primaria Foscolo /infanzia Ventre via Foscolo 10/12 Pavullo n/F e i locali per il frazionamento dei pasti siti presso le Scuole dell’Infanzia “Panini” e “Renno” e delle Scuole primarie “Da Vinci”, “De Amicis” e “Corsini”, nonché le attrezzature e gli arredi di proprietà del Comune ivi presenti necessari per la preparazione dei pasti e per lo svolgimento degli servizi accessori di refettorio. LOCALI, ATTREZZATURE E ARREDI - COMUNE DI SERRAMAZZONI L’Amministrazione Comunale di Serramazzoni concede in uso gratuito e consegna alla impresa aggiudicataria, alle condizioni di cui ai successivi articoli e con decorrenza dalla data di inizio del servizio di ristorazione la cucina, con annessi refettori, sita presso la Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro, Via Lago delle More - Serramazzoni e i locali per il frazionamento dei pasti siti presso la Scuola dell’Infanzia di S.Dalmazio e delle Scuole primarie di Selva e di Varana, nonché le attrezzature e gli arredi di proprietà del Comune ivi presenti necessari per la preparazione dei pasti e per lo svolgimento degli servizi accessori di refettorio. ATTREZZATURE E ARREDI - COMUNE DI POLINAGO L’Amministrazione Comunale di Polinago concede in uso gratuito e consegna alla impresa aggiudicataria, alle condizioni di cui ai successivi articoli la cucina sita presso il polo scolastico di 13 via Pertini n.2, nonché le attrezzature e gli arredi di proprietà del Comune ivi presenti necessari per la preparazione dei pasti e per lo svolgimento degli servizi accessori di refettorio. Condizioni comuni La concessione delle cucine e relativi impianti attrezzature e arredi suddette avrà la durata del contratto di cui al presente capitolato. Saranno inoltre a carico dell’impresa gli adempimenti previsti dall’art.6 del Reg. CE 852/2004. L’impresa aggiudicataria si impegna a non apportare modificazioni, innovazioni o trasformazioni alle strutture e alle attrezzature, senza la preventiva autorizzazione dell’Amministrazione comunale. I beni impiegati dovranno essere restituiti al termine del contratto nelle stesse quantità e stato in cui sono stati ricevuti. La riconsegna dovrà avvenire al momento della cessazione del contratto. L’impresa aggiudicataria ha la responsabilità della conservazione e della custodia di tutti i beni concessi per tutta la durata del contratto. Si impegna inoltre a non portare fuori dai locali scolastici, per nessun motivo, i beni avuti in consegna o i pasti rimasti, ed a riconsegnare al termine del contratto di appalto i beni avuti in consegna in buono stato e nelle stesse quantità, fatto salvo il normale stato di usura. Art. 14 - Inventario ed integrazioni alle attrezzature ed agli arredi di proprietà comunale L’inventario delle attrezzature di proprietà comunale è depositato presso il servizio scuola dell’Amministrazione comunale. La consegna dei locali, impianti ed attrezzature di cui al precedente articolo, sarà effettuata con appositi verbali redatti a cura ed alla presenza di un rappresentante dell’Amministrazione Comunale e di un rappresentante dell’impresa aggiudicataria. Tale adempimento dovrà essere ultimato prima dell’inizio del servizio. All’atto della stesura dell’inventario verrà effettuato un controllo circa lo stato di mantenimento e funzionamento del materiale che viene consegnato. Tutte le attrezzature che saranno risultate funzionanti dovranno essere riconsegnate alla scadenza del contratto dall’impresa aggiudicataria all’Amministrazione comunale nello stato in cui sono state ricevute. Le integrazioni alle attrezzature di proprietà comunale necessarie per lo svolgimento dei servizi in appalto saranno a totale carico dell‘impresa aggiudicataria. Tali integrazioni alle dotazioni dei centri di produzione dei pasti e/o dei terminali rimarranno di proprietà dell’impresa aggiudicataria e potranno essere da questa trattenute alla scadenza del contratto, ovvero potranno essere acquistate dall’Amministrazione Comunale ad un prezzo di stima del valore residuo concordato tra le parti. Art. 15 - Verifiche in base agli inventari di consegna In qualsiasi momento, a richiesta dell’Amministrazione Comunale e in occasione della scadenza contrattuale, le parti provvederanno alla verifica dell’esistenza e del buono stato di mantenimento di quanto avuto in consegna dall’Amministrazione Comunale. Eventuali sostituzioni o reintegro di materiale funzionante all’atto dell’inventario, che si rendano necessari sono a totale carico dell’Impresa aggiudicataria, che deve provvedere direttamente, entro 10 giorni dalla data di riscontro, al reintegro di quanto risulti mancante o non funzionante. Trascorso tale termine, in caso di inadempienza da parte dell’impresa aggiudicataria, l’Amministrazione Comunale provvederà alle sostituzioni e ai reintegri di materiale, dandone comunicazione scritta alla impresa aggiudicataria ed addebitandole le spese. Art. 16 - Manutenzione di locali concessi in uso, arredi, attrezzature La manutenzione ordinaria e straordinaria di arredi ed attrezzature e la manutenzione ordinaria dei locali avuti in concessione è a carico dell’impresa aggiudicataria che dovrà garantire la loro perfetta efficienza. La manutenzione è riferita a tutte le attrezzature, arredi e a tutti i locali di cui al presente Titolo II, concessi in uso a titolo gratuito dal Comune di Pavullo, dal Comune di Serramazzoni e dal Comune di Polinago. L’onere della manutenzione straordinaria dei locali compete all’Amministrazione comunale competente. 14 Qualora l’impresa non esegua gli interventi necessari, provvederà l’Amministrazione Comunale ponendone il relativo costo a carico dell’impresa inadempiente. Agli effetti del presente articolo si precisano le seguenti definizioni: MANUTENZIONE ORDINARIA: si intendono tutti i lavori preventivi periodici necessari a garantire il buono stato di funzionamento e di conservazione di locali, attrezzature, arredi, ivi comprese le sostituzioni dei pezzi soggetti a normale usura. In via esemplificativa e non esaustiva si intendono per manutenzione ordinaria delle attrezzature: - gli interventi sulle apparecchiature con puliture accurate, disincrostazione ed ingrassaggio e lubrificazione di tutte le parti interessate; - la revisione di rubinetterie, bruciatori, valvole di sicurezza, sportelli e tutto quanto attiene ai congegni meccanici ed automatici; - il controllo periodico generale delle componenti elettriche; - il controllo periodico generale delle componenti idrauliche; - il controllo periodico generale delle componenti meccaniche; - la sostituzione delle guarnizioni; - la sostituzione delle lampade; - la sostituzione di tutti i componenti usurati in seguito all’uso; - il controllo periodico e la sostituzione all’occorrenza dei dispositivi di sicurezza (es.termocoppie nei fuochi a gas, microinterruttori interbloccanti sulle attrezzature, etc.); - ogni altra prescrizione dell’AUSL relativa ad interventi di manutenzione ordinaria delle attrezzature. Per quanto concerne gli arredi si intendono compresi nella manutenzione ordinaria gli interventi relativi al mantenimento del buon funzionamento ed utilità degli stessi. Per quanto concerne i locali concessi in uso, in via esemplificativa e non esaustiva si intendono per manutenzione ordinaria: - il tinteggio completo da eseguirsi con cadenza minima triennale e ripristino periodico quando necessario; - il tinteggio dei termosifoni e degli infissi compreso il telaio delle zanzariere; - il controllo ed il mantenimento delle porte tagliafuoco e dei maniglioni antipanico, controllo e sostituzione di parti del pavimento e del rivestimento; - la pulizia e la sostituzione dei corpi illuminanti, degli impianti di illuminazione ordinaria e di emergenza; - riparazione e sostituzione della rubinetteria e apparecchiature dei servizi igienici in uso al personale; - ogni altra prescrizione dell’AUSL relativa ad interventi di manutenzione ordinaria dei locali. Per quanto riguarda i locali, inoltre, l’impresa aggiudicataria si impegna a comunicare il calendario preventivo dei lavori che intende effettuare nel corso dell’anno, entro il mese di aprile. I lavori debbono obbligatoriamente essere concordati e approvati dall’Amministrazione. È altresì richiesto che l’impresa aggiudicataria invii periodicamente (almeno ogni 6 mesi) al Servizio Scuola dei singoli Comuni comunicazione degli interventi di manutenzione ordinaria effettuati in ogni singola struttura con il consuntivo dei lavori e relativi costi effettuati evidenziando lo scostamento dal piano preventivo. Il piano di manutenzione dei locali, attrezzature, arredi automezzi adibiti al trasporto, sarà oggetto di valutazione in sede di gara. MANUTENZIONE STRAORDINARIA: si intende l’eliminazione di ogni difetto o guasto di attrezzature, impianti, arredi di proprietà dell’Amministrazione Comunale attraverso la riparazione o la sostituzione dei pezzi rotti o difettosi fino a ripristinare le normali condizioni di efficienza e di sicurezza. Il personale operante nella struttura ed i tecnici dell’Impresa Aggiudicataria sono tenuti a 15 segnalare tempestivamente ai Comuni ogni notizia che possa far ritenere indispensabile, urgente ed opportuno un intervento di manutenzione straordinaria, che rimane a carico dei singoli Comuni. Art. 17 - Accessi E’ consentito libero accesso nei locali concessi in uso gratuito al personale dell’Amministrazione Comunale o di altre imprese da essa autorizzate, ogni qualvolta si renda necessario. L’accesso agli incaricati dell’Amministrazione Comunale deve essere garantito in qualsiasi luogo e ora per esercitare il controllo dell’efficienza e della regolarità dei servizi. Nei magazzini e nei locali adibiti alla preparazione dei cibi non è consentito l’accesso al personale estraneo all’impresa aggiudicataria, fatta eccezione per gli incaricati della manutenzione e controllo dell’Amministrazione Comunale e dell’impresa aggiudicataria stessa. Ogni deroga e responsabilità restano a carico dell’impresa aggiudicataria. TITOLO III CARATTERISTICHE E MODALITA’ DI TRASPORTO DELLE DERRATE ALIMENTARI Art. 18 – Caratteristiche delle derrate alimentari e modalità di consegna L’Amministrazione comunale, in attuazione delle normative vigenti, promuove e privilegia l’impiego nella ristorazione scolastica di materie prime quali: prodotti biologici, a lotta integrata, DOP, IGP e tradizionali, prodotti a filiera corta locale, prodotti del commercio equosolidale. L’impresa aggiudicataria dovrà garantire l’utilizzo di derrate alimentari di prima qualità, nello scrupoloso rispetto delle norme igienico – sanitarie vigenti in materia, privilegiando, nella preparazione dei pasti, prodotti biologici, a lotta integrata, prodotti tipici e tradizionali locali, del commercio equo e solidale, prodotti a denominazione protetta, secondo le indicazioni fornite dalla L.R. 29/2002. Le Imprese concorrenti alla gara dovranno inoltre offrire prioritariamente prodotti del territorio che non devono percorrere lunghe distanze quale impegno per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra provocate dal trasporto (prodotti a filiera corta locale). Sono inserite in tale tipologia, ai fini del presente capitolato, le derrate prodotte con materie prime provenienti da una zona di produzione inserita nel territorio della Regione Emilia Romagna o distante non più di 150 chilometri dal luogo di consumo (Pavullo nel Frignano). E' tassativamente vietato l’uso di materie prime contenenti organismi geneticamente modificati (OGM). A richiesta dell’Amministrazione Comunale l’impresa aggiudicataria dovrà esibire la certificazione di provenienza dei prodotti e la dichiarazione che non contengono componenti geneticamente modificati. L’impresa dovrà attenersi al Regolamento CE 178/2002 relativo alla rintracciabilità di filiera nelle aziende agro-alimentari e alle successive norme emanate in materia di tracciabilità e rintracciabilità del prodotto nonché alle norme UNI in materia. Per quanto riguarda le caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari, si rimanda all’allegato n. 1 “Caratteristiche Merceologiche delle principali materie prime” del presente capitolato, di cui forma parte integrante e sostanziale. Le derrate alimentari servite dovranno in ogni caso essere conformi, oltreché alle caratteristiche merceologiche dell’allegato 1, alle tabelle di composizione e grammatura degli alimenti di cui all’allegato n. 2. 16 I prodotti eventualmente non indicati nelle tabelle dovranno comunque soddisfare tutte le leggi e i regolamenti vigenti sul territorio nazionale in materia di igiene degli alimenti, loro produzione e confezionamento. Il Comune può richiedere l’immediata sostituzione di quelle derrate che, anche da un esame sommario, saranno ritenute non idonee. In casi particolari, conseguenti a situazioni di emergenza igienico-sanitaria, il Comune si riserva di effettuare, a sua totale discrezione, sostituzioni e/o modifiche ai generi alimentari previsti per la preparazione dei pasti fino al ripristino della situazione di normalità. Si prescrive l’utilizzo dei seguenti prodotti da agricoltura biologica: Pasta di semola; Riso, orzo e farro; Legumi secchi: ceci, fagioli, lenticchie; Carne bovina; Patate e carote a rondelle surgelate; Passata di pomodoro e polpa di pomodoro; Confettura e polpa di frutta; Succhi di frutta; Orzo solubile, cacao in polvere, zucchero di canna, barrette di cioccolato; The, camomilla, karkadè. L’impresa concorrente, all'interno del progetto-offerta, deve indicare inoltre gli ulteriori prodotti provenienti da coltivazioni biologiche che intende inserire, quale miglioria, nel menu tipo (sia invernale che estivo). Gli alimenti proposti dovranno avere una frequenza continuativa e per tutta la durata del contratto. I Comuni si riservano, nel corso dell’esecuzione contrattuale, di richiedere alla impresa, qualora siano reperibili sul mercato con le medesime caratteristiche organolettiche richieste dal presente capitolato, la fornitura di ulteriori prodotti provenienti da coltivazioni biologiche rispetto a quelli prescritti da capitolato e a quelli eventualmente offerti in sede di gara quali varianti migliorative. Per la frutta e la verdura vengono richiesti, ove disponibili sul mercato, prodotti coltivati a lotta integrata e prodotti a filiera corta locale Si richiede che la fornitura del pane, per ogni Comune, sia effettuata da produttori situati all’interno del proprio territorio comunale. Altresì, ove possibile, per la fornitura Pasta fresca e/o ripiena, Prodotti da forno, Parmigiano Reggiano e Miele, si richiede che, oltre a garantire qualità e gradibilità del prodotto, siano prodotti all’interno del territorio di consumo. Generi rientranti nel principio della filiera corta locale, oltre a quelli prima indicati e a quelli eventualmente offerti in sede di gara quali varianti migliorative, potranno essere richiesti dai Comuni nel corso dell’esecuzione contrattuale senza alcun costo aggiuntivo. Si prescrive che The, Cioccolata e Zucchero di canna, di produzione biologica, vengano reperiti sul mercato equo-solidale.. Art. 19 – Etichettatura delle derrate Le derrate devono avere confezione ed etichettature conformi alle leggi vigenti, come specificato nell’allegato 1 al presente Capitolato. Le etichette dei prodotti biologici dovranno essere conformi a quanto previsto dal Reg.(CE) 834/2007, modificato dal Reg.(CE) 967/2008. Non sono ammesse etichettature incomplete o prive della traduzione in lingua italiana. L’etichettatura dei prodotti riconfezionati dalla impresa aggiudicataria deve contenere i seguenti dati: • nome del fornitore originario, qualora non fosse possibile indicare il nome del trasformatore; 17 • varietà e categoria di appartenenza (solo per frutta, verdura e uova); • natura del prodotto; • data di scadenza; • lotto di appartenenza; • data di confezionamento; • quantità. Le indicazioni sopra precisate possono essere contenute, in alternativa all’etichettatura, sul documento di trasporto, previa comunicazione della scelta ritenuta più idonea da parte dell’impresa aggiudicataria. Ogni fornitura di carne bovina deve essere accompagnata da dichiarazione attestante la provenienza della carne e le modalità di allevamento e produzione. Art. 20 - Modalità di trasporto degli alimenti Gli alimenti devono essere trasportati in conformità a quanto previsto dal Reg. (CE) 852/2004, con particolare riferimento all’allegato 1, cap. IV. Il pane deve essere trasportato in sacchi di carta o plastica microforata adeguatamente resistenti e a loro volta inseriti in ceste di plastica, la frutta e la verdura fresche in cassette o cartoni, o in sacchetti di plastica per alimenti, idoneamente chiusi. I mezzi di trasporto devono essere idonei e preferibilmente adibiti al trasporto esclusivo di alimenti e comunque conformi al Reg. (CE) 852/2004, con particolare riferimento all’allegato 1, cap. IV. Come già previsto all’art.10, è fatto obbligo all’impresa aggiudicataria di provvedere settimanalmente alla sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati, in modo tale che dai medesimi non derivino insudiciamento o contaminazione degli alimenti trasportati. Tale operazione deve essere effettuata conformemente alla procedura predisposta dall’impresa aggiudicataria. Art. 21 – Definizioni dei prodotti provenienti da colture particolari Ai fini del presente capitolato si danno le seguenti definizioni: Prodotti biologici: prodotti provenienti da fornitori che operano obbligatoriamente all’interno del regime di controllo e certificazione previsto dal Regolamento CE 834/2007 e relativi regolamenti attuativi e Regolamento CE n. 889/2008, assoggettati a uno degli organismi di controllo e certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Il prodotto deve essere munito di idonea certificazione che attesta la conformità del metodo produttivo al Regolamento CE e di etichettatura rispondente oltre che ai requisiti di legge in tema di etichettatura per i prodotti alimentari anche ai requisiti di etichettatura specifici per i prodotti biologici: nome del produttore preparatore o venditore, nome o numero di codice dell’organismo di controllo, codice di autorizzazione specifico per il prodotto, presenza del logo della UE che individua i prodotti biologici e indicazione del luogo in cui sono state coltivate le materie prime agricole di cui il prodotto e composto (“agricoltura UE” se di provenienza comunitaria, “agricoltura NON UE” se di provenienza da paesi terzi). Prodotti a lotta integrata: sono i prodotti ottenuti in conformità alla normativa vigente sui sistemi di produzione integrata e ai disciplinari di produzione integrata approvati dalle Regioni o province autonome, in possesso di idonea certificazione rilasciata da un ente terzo o in possesso di marchi di garanzia (esempio marchio “Qualità controllata” della Regione Emilia-Romagna, marchio “Agriqualita” della Regione Toscana, ecc…). Prodotti “DOP” (Denominazione di Origine Protetta), “IGP” (Indicazione Geografica Protetta): i prodotti DOP (marchio applicato ai prodotti per i quali tutto il processo produttivo, avviene in un’area geografica delimitata e nella quale si determina un legame univoco e specifico tra prodotto e territorio) e IGP (prodotti unici per gusto e tradizione che per loro caratteristiche inimitabili e inscindibili dal territorio hanno ottenuto dall’Unione europea la registrazione come Indicazione Geografica Protetta) devono provenire da fornitori che operano all’interno del regime 18 di controllo e certificazione previsto dal Regolamento CE n. 510/2006 e devono essere assoggettati a uno degli organismi di controllo e certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche agricole e forestali. I prodotti tradizionali sono quelli le cui procedure delle metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo e sono presenti nell’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali pubblicato annualmente a cura del Ministero per Politiche Agricole (d.lgs. n. 173/98, D.M. 350/99). Prodotti a filiera corta locale: sono inserite in tale tipologia, ai fini del presente capitolato, le derrate prodotte con materie prime provenienti da una zona di produzione inserita nel territorio della Regione Emilia Romagna o distante non più di 150 chilometri dal luogo di consumo (Pavullo nel Frignano). Prodotti del commercio equo e solidale: prodotti importati e distribuiti dalle Organizzazioni di commercio equo e solidale certificate dal WFTO o dal FLO o altri sistemi equivalenti. L’impresa aggiudicataria dovrà fornire un piano mensile che indichi i giorni della settimana, la tipologia dei prodotti e la quantità indicativa delle derrate da consegnare, rientranti nelle suddette fattispecie, onde consentire il controllo in ordine ai requisiti merceologici e alle quantità previste. TITOLO IV MENU Art. 22 - Menu I Menu sono articolati sulla base del grado di scuola o del tipo di servizio frequentato. I piatti proposti giornalmente dovranno corrispondere, per tipo, quantità e qualità a quelli indicati nei menu di cui all’allegato 3 a presente Capitolato o concordati dalle parti,. Costituiscono linee guide per la predisposizione dei menù di cui sopra, i menu-tipo di cui all’allegato 3 del presente Capitolato d’appalto, nonché i principi e gli orientamenti contenuti dei seguenti documenti: Linee guida per la sana alimentazione italiana (INRAN 2003); Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica - Ministero della Salute 2010; Legge Regione Emilia Romagna n. 29/2002 “Norme per l’orientamento dei consumi e nell’educazione alimentare per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva”; Legge Regione Emilia Romagna n. 1/2000, art. 17, comma 1, lettera e); Linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia Romagna – Regione Emilia Romagna – collana contributi n. 56 – aprile 2009; Linee guida per l'offerta di alimenti e bevande salutari nelle scuole e strumenti per la sua valutazione e controllo, approvate con deliberazione della Giunta Regione Emilia Romagna n. 418/2012; Il valore nutrizionale ed educativo della ristorazione scolastica, documento elaborato dal Servizio Sanitario Regionale – Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena - Dipartimento di Sanità Pubblica, Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione, U.O. Nutrizione; Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per la popolazione italiana (LARN) a cura della Società Italiana di Nutrizione Umana del 2014. E’ consentito, in via temporanea, una variazione dei menu in uso nei seguenti casi: guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto; interruzione temporanea della produzione per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni dell’energia elettrica, etc; avaria delle struttura di conservazione dei prodotti deperibili; blocco delle strutture in seguito ai risultati delle analisi preventive eseguite. Tale variazione dovrà in ogni caso venire effettuata e concordata con il personale dell’Amministrazione Comunale. 19 L’impresa aggiudicataria dovrà fornire agli utenti materiale informativo relativo all'esatta composizione dei menu invernale ed estivo. Il costo del materiale informativo è compreso nel prezzo del pasto. Art. 23 - Variazione dei menu L’Amministrazione Comunale potrà apportare variazione ai menu in uso, anche su indicazione della competente Azienda Sanitaria Locale, sia sotto il profilo della tipologia dei cibi che sotto il profilo della grammatura delle derrate, senza variazioni del prezzo pattuito. Variazioni occasionali del menu da parte dell’impresa aggiudicataria devono essere di volta in volta concordate con l’ufficio preposto dell’Amministrazione Comunale. E' comunque facoltà dell'Amministrazione Comunale, previo accordo con l’impresa appaltatrice, provvedere a modificare i menu per migliorarne la qualità e la gradibilità. Per gli scopi suddetti l’impresa aggiudicataria dovrà mettere a disposizione dei Comuni di Pavullo nel Frignano, Serramazzoni e Polinago personale esperto in grado di elaborare le variazioni ai menu che verranno richieste dall'Amministrazione Comunale. Il costo delle suddette elaborazioni è a totale carico dell’impresa aggiudicataria. Art. 24 - Struttura del menu per bambini e adulti Colazione: per i bambini utenti dei nidi, della sezione primavera e delle scuole d’infanzia (secondo la tipologia indicata negli allegati menu) Pranzo: un primo piatto un secondo piatto un contorno pane frutta Merenda: per i bambini utenti dei nidi, della sezione primavera e delle scuole d’infanzia (secondo la tipologia indicata negli allegati menu). Bevande: ai bambini e agli adulti delle scuole dell’Infanzia, primarie e secondarie sarà somministrata acqua dell’acquedotto servita in caraffe di materiale adatto per uso alimentare provviste di coperchio. Altresì ai bambini utenti dei servizi alla prima infanzia verrà somministrata acqua oligominerale in bottiglia. Il Comune si riserva inoltre di richiedere, compresi nel prezzo di aggiudicazione, prodotti alimentari aggiuntivi al pasto in occasione di festività particolari, quali: Natale, Carnevale, Pasqua, chiusura anno scolastico, festività o iniziative particolari. Art. 25 - Cestini da viaggio I centri di cottura dovranno provvedere, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, alla fornitura di pasti freddi o cestini da viaggio o in casi particolari pasti in monoporzione, alle medesime condizioni economiche. I panini dovranno essere avvolti separatamente con involucro per alimenti ed avere la seguente composizione qualitativa e quantitativa: Cestini freddi per bambini della scuola primaria e secondaria primo grado • 3 panini da gr.50 ciascuno di cui 2 con prosciutto cotto o crudo 80 gr totali eventualmente farcito con una foglia di lattuga e 1 con formaggio semi-stagionato o Parmigiano Reggiano monodose (g 20); • 1 succo di frutta • 1 banana (media grandezza); • 1 fetta di torta tipo “casalingo” o merendina senza farciture e coperture (g 40/50); • acqua minerale cl. 50 in bottiglietta PET • 2 tovaglioli di carta • 1 bicchiere Cestini freddi per bambini della scuola d’infanzia • 2 panini (g 50) di cui 1 con prosciutto cotto o crudo (g 20) eventualmente farcito con una foglia di lattuga e 1 con formaggio semi-stagionato o Parmigiano Reggiano monodose (g 20); • 1 succo di frutta 20 • 1 banana (media grandezza); • 1 fetta di torta tipo “casalingo” o merendina senza farciture e coperture (g 40/50); • acqua minerale cl. 50 in bottiglietta PET • 2 tovaglioli di carta • 1 bicchiere Merenda: • 1 pacchetto crackers o grissini (g 25); • 1 brick succo frutta (ml 200). Art. 26 -Stagionalità Laddove non diversamente specificato, gli ortaggi freschi e i prodotti frutticoli freschi dovranno essere impiegati sulla base del criterio della stagionalità. TITOLO V TABELLE DIETETICHE E DIETE PARTICOLARI Art. 27 - Quantità delle vivande Nell’allegato 2 sono riportati tutti i pesi degli ingredienti previsti per la realizzazione di ogni singola porzione, al netto degli scarti di lavorazione e dei cali di peso dovuti allo scongelamento, sulla base delle indicazioni fornite dal documento ‘Linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia Romagna’ . Le quantità complessive di vivande da somministrare sono quelle risultanti dalle tabelle aumentate in misura non inferiore al 10% in ogni ingrediente, per consentire la normale somministrazione anche in caso, ad esempio, di caduta accidentale di pasti. Queste ultime condizioni non determinano variazioni del prezzo di aggiudicazione del pasto o del numero di pasti da fatturare che rimangono quelli effettivamente ordinati sulla base del numero di presenze. Tabelle pesi a cotto L’impresa aggiudicataria deve predisporre una tabella relativa ai pesi di ogni singola preparazione; tale tabella deve essere formulata per ogni menu stagionale e per tipologia di servizio (nido, infanzia, primaria, medie). Le tabelle dei pesi a cotto, relative al menu stagionale in vigore, devono essere fornite all’amministrazione comunale ed essere utilizzate sia dagli operatori addetti allo scodellamento che dagli organismi preposti al controllo del servizio, al fine di verificare la rispondenza tra le grammature a crudo e le effettive quantità poste in distribuzione. Art. 28 - Diete speciali L’impresa aggiudicataria dovrà fornire diete speciali per gli utenti affetti da patologie di tipo cronico o portatori di allergie alimentari, diete conformi ad esigenze etico religiose e diete per bambini nel periodo dello svezzamento. La predisposizione delle diete speciali deve avvenire da parte dell’impresa aggiudicataria per opera di un dietista e deve essere controfirmata dal medico curante dell’utente. Nel caso di utenti affetti da patologie croniche tipo: diabete infantile, morbo celiaco, obesità, dislipidemie, dismetabolismi etc., dovrà essere presentato un certificato medico di recente rilascio. Nel caso di utenti portatori di allergie alimentari dovrà essere obbligatoriamente presentato un certificato medico di recente rilascio. Le diete speciali possono essere predisposte per i bambini e per gli adulti che ne abbiano diritto, in quanto istituzionalmente addetti a prestare la propria opera presso le scuole stesse e che consumino il pasto a scuola. Le diete speciali dovranno essere fornite in singole vaschette monoporzione termosigillate contrassegnate col nome e cognome dell’utente, contenute a loro volta in contenitori termici; Spetta all’impresa aggiudicataria di integrare, se necessario, le attrezzature in dotazione per garantire il rispetto di tale disposizione, senza variazioni del prezzo di aggiudicazione. 21 Diete per il periodo dello svezzamento. Per i bambini che frequentano il Nido d’infanzia dovrà essere garantito il regime alimentare consigliato dal pediatra di base e comunque una dieta “personalizzata” in relazione all’introduzione graduale degli alimenti a seconda dell’età. L’impresa appaltatrice dovrà, pertanto, provvedere all’approvvigionamento dei prodotti necessari ad assicurare tale adeguata alimentazione (latte in polvere, crema di riso, biscotti speciali, omogeneizzati, liofilizzati, pastine, ecc.). Diete speciali motivate da convinzioni etico religiose. Su richiesta dell’utenza potranno essere predisposti menu conformi ad esigenze etnico religiose, vegetariane e ad eventuali altre caratteristiche particolari, ovvero per lo svolgimento di progetti di educazione alimentare, compatibilmente con l’attrezzatura e la struttura della cucina. Tali preparazioni dovranno essere contenute in vaschette monoporzioni termosigillate contraddistinte da simboli identificativi generici. La preparazione di dette diete deve avvenire con la supervisione di un dietista del medesimo Appaltatore Art. 29 - Diete in bianco L’impresa aggiudicataria deve provvedere alla predisposizione di diete in bianco, qualora venga fatta richiesta entro le ore 9,30 dello stesso giorno. Le diete in bianco, che non necessitano di certificato medico, sono costituite da pasta o riso conditi con olio extravergine di oliva e parmigiano, da una verdura (fresca o cotta) e da una porzione di carne magra ai ferri o prosciutto cotto o formaggio fresco, nonché da un frutto. Tali diete sono fornite esclusivamente per i bambini. Art. 30 - Menu alternativi Per i bambini che, nonostante l’azione educativa dell’insegnante, si rifiutino occasionalmente di mangiare il cibo proposto a menù, dovrà essere previsto un piatto sostitutivo composto da un primo in bianco o al pomodoro e da un secondo con formaggio fresco e/o parmigiano reggiano oppure prosciutto cotto/crudo oppure tonno (in alternanza), frutta e verdura; Art. 31 - Introduzione di nuovi pasti Qualora si introducano nuove e diverse preparazioni gastronomiche, l’impresa aggiudicataria deve presentare all’Amministrazione Comunale le grammature di tutti gli ingredienti dei piatti proposti sempre che esse non siano già previste nelle tabelle Dietetiche (Allegato n. 2) TITOLO VI IGIENE DELLA PRODUZIONE E DELLA SOMMINISTRAZIONE Art. 32 – Organizzazione lavoro per la produzione Il personale adibito alla preparazione di pasti deve preferibilmente fare uso di mascherine. Durante le lavorazioni dovranno essere prese tutte le precauzioni per evitare il rischio di contaminazione crociata. L’organizzazione del personale in ogni fase deve essere tale da permettere una esatta identificazione delle responsabilità e delle mansioni e un regolare e rapido svolgimento delle operazioni di produzione e confezionamento. Le operazioni critiche devono essere condotte secondo procedure note e documentate. Art. 33 – Modalità di preparazione dei pasti Il personale adibito all’esecuzione dei servizi dovrà osservare tutte le procedure igieniche disposte dalle normative vigenti ed in particolare quelle previste dal sistema di autocontrollo HACCP, finalizzate ad evitare rischi di contaminazione e possibili tossinfezioni alimentari. Le operazioni di preparazione, cottura, confezionamento presso i centri di produzione pasti in disponibilità dell’Appaltatore, devono essere effettuate secondo le modalità di seguito descritte, nonché secondo le indicazioni minime di cui all’allegato n. 2: 22 Tutti gli alimenti, ad eccezione della carne da utilizzare per le crocchette e del ragù per le lasagne, devono essere cotti nello stesso giorno in cui ne è prevista la distribuzione. Per il raffreddamento della carne da utilizzare per tali preparazioni deve essere usato l’abbattitore rapido di temperatura. Tutti i prodotti congelati e/o surgelati, ad eccezione delle verdure, debbono essere scongelati in celle frigorifere o frigoriferi a temperatura 0°C – 4°C prima di essere sottoposti a cottura. La porzionatura delle carni crude deve essere effettuata nella giornata del consumo o al massimo il giorno precedente. Gli operatori devono lavarsi le mani prima dell’inizio delle attività, passando dalla preparazione di un alimento ad un altro e dopo l’uso del WC. Devono essere usati piani separati per la preparazione di alimenti crudi e cotti, per carni bianche e rosse. Tali piani, al termine di ogni tipologia di lavorazione, devono essere accuratamente puliti e sanificati. Gli utensili devono giornalmente essere puliti e disinfettati. Sono tassativamente vietate preparazioni anticipate dei pasti. Gli ambienti devono essere protetti da insetti ed altri vettori. I rifiuti solidi urbani dovranno essere raccolti in appositi sacchi e convogliati, prima della preparazione dei pasti, negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Deve essere evitata la cottura di pezzi di carne, di qualsiasi specie animale, del peso superiore a 2 – 3 Kg. Sono tassativamente vietati ripetuti raffreddamenti e riscaldamenti di alimenti già cotti. I piatti freddi devono essere confezionati immediatamente prima del servizio e coperti con una pellicola per alimenti, quindi conservati ad una temperatura compresa fra 4°C e 10°C fino al momento della distribuzione. Al momento della preparazione dei piatti freddi e del confezionamento dei pasti devono essere utilizzati guanti a perdere e mascherine. E’ tassativamente vietato fumare all’interno del centro di cottura. I copricapo dovranno raccogliere completamente la capigliatura. I prodotti ortofrutticoli da consumare crudi dovranno essere lavati con soluzione disinfettante nel penultimo lavaggio. Per la cottura deve essere impiegato solo pentolame in acciaio inox o in vetro. Non può essere utilizzato pentolame in alluminio. E’ necessario cuocere le verdure ed i secondi piatti al forno o a vapore. E’ indicato aggiungere i grassi a crudo. La razione di carne e pesce deve essere possibilmente somministrata in un’unica porzione (una scaloppina, una limanda, una coscietta…). Il sale da cucina dovrà essere del tipo “iodato” ed il suo uso estremamente contenuto. E’ comunque tassativamente vietato utilizzare : • Alimenti prodotti con materie prime contenenti organismi geneticamente modificati (OGM) • Carne al sangue • Cibi fritti • Dado da brodo • Conservanti ed additivi chimici • Verdura, carne e pesce semilavorati o precotti Il comune si riserva di ordinare, qualora venga richiesto dall’AUSL per far fronte a straordinarie necessità di natura igienico-sanitaria, particolari interventi per il lavaggio dei prodotti ortofrutticoli o per l’eventuale sostituzione di derrate. E’ tassativamente vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati. Art. 34 – Organizzazione del servizio di somministrazione L’appaltatore deve garantire la somministrazione dei pasti previsti dai menu nelle quantità indicate nelle tabelle dietetiche. 23 Gli addetti al servizio dovranno svolgere ogni attività necessaria per la realizzazione di un servizio di qualità, da effettuare con puntualità, rigore, igienicità. In particolare dovranno essere eseguite le seguenti operazioni: Areazione dei locali del refettorio per il tempo necessario prima dell’inizio del servizio. Igienizzazione dei tavoli con appositi prodotti prima dell’apparecchiatura. Lavaggio accurato delle mani, utilizzo della divisa, pulita e decorosa, dotata di cartellino di riconoscimento. Apparecchiatura dei tavoli nei locali refettorio, con apposite tovagliette e tovaglioli monouso. Ricevimento dei pasti, controllo e trasferimento degli stessi, qualora la somministrazione non avvenga immediatamente, in appositi carrelli termo riscaldati già presenti e precedentemente accesi. Controllo della quantità del cibo mediante lettura delle etichette poste sui contenitori e controllo della corrispondenza tra i pasti prenotati e quelli ricevuti. Sospensione immediata della distribuzione, richiesta sostituzione cibi e segnalazione al servizio scuola del comune, qualora, all’atto dell’apertura dei contenitori, venissero appurate o anche solo avvertite modifiche nei caratteri organolettici (odori sgradevoli, colorazioni inusuali, presenze corpi estranei, ecc…) . Miscelazione dei cibi con i loro condimenti, con particolare attenzione ai primi piatti (minestre asciutte) e ai contorni. Porzionamento e somministrazione agli utenti. Distribuzione delle diete personalizzate, per le quali deve essere effettuato il medesimo controllo sulla corrispondenza e sulle caratteristiche di cui ai precedenti punti. Svolgimento del servizio di somministrazione con cura, attenzione e gentilezza, assecondando, in accordo con l’insegnante, i gusti personali. Al termine del pasto, sparecchiatura e pulizia dei tavoli, riassetto dei locali refettorio, pulizia e sanificazione di locali ed arredi, compresi quelli di eventuali cucine, nonché lavaggio di tutte le stoviglie utilizzate. Raccolta dei rifiuti solidi urbani in appositi sacchetti distinti per tipologia e convogliati nei contenitori per la raccolta differenziata. E’ tassativamente vietato scaricare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari. Rispetto dell’orario di inizio del pasto, come indicato dal Servizio Scuola sulla base delle comunicazioni dei Dirigenti Scolastici. Art. 35 - Piano di autocontrollo L’impresa deve attenersi a tutta la normativa vigente in materia, ed in particolare a quanto previsto dal Reg. CE N. 852/2004 riguardante l'igiene dei prodotti alimentari, e dovrà produrre ai sensi di tale normativa, all'inizio del servizio, il manuale "HACCP" applicato al presente appalto. Prima dell’inizio del servizio dovrà comunque essere prodotta tutta la modulistica che si intende utilizzare. Presso ogni cucina o terminale di cucina affidata in gestione e presso il proprio centro di cottura, l’impresa deve autonomamente effettuare e realizzare un piano di autocontrollo prima dell'inizio del servizio, pena la rescissione del contratto. L'autocontrollo deve essere effettuato in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. n. 193/2007 concernente l'igiene dei prodotti alimentari e dai Regolamenti comunitari in materia di igiene degli alimenti (“Pacchetto igiene”), con particolare riferimento al regolamento CE 852/2004, nonché il regolamento CE 178/2002 riguardante la rintracciabilità degli alimenti che contempla a titolo esemplificativo e non esaustivo le seguenti attività: l’esame dei processi di preparazione dei pasti, l’individuazione delle fasi potenzialmente critiche per la sicurezza degli alimenti e le norme di igiene della somministrazione dei pasti; l’esame dei processi di confezionamento e trasporto dei pasti e l’individuazione delle fasi potenzialmente critiche per la sicurezza degli alimenti; l’individuazione, l’applicazione e l’aggiornamento di adeguate procedure di sicurezza secondo i principi del sistema HACCP della vigente legislazione per i processi di cui sopra; predisposizione e aggiornamento di schede o altri strumenti a disposizione delle competenti 24 autorità di controllo dell’ASL per la dovuta informazione; realizzazione di adeguati interventi di formazione del personale addetto alla gestione della preparazione, confezionamento, trasporto e somministrazione dei pasti (compresi quelli di qualifica obbligatoria ex L.R. 11/2003). Tale Piano dovrà essere applicato a tutti i refettori nei quali sia prevista la distribuzione a carico dell’impresa appaltatrice. Art. 36 - Conservazione campioni Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, l’impresa aggiudicataria deve prelevare almeno 3 aliquote da 50 grammi ciascuna di prodotti somministrati giornalmente, riporli in sacchetti sterili, in triplice campionamento (uno per gli accertamenti effettuati dall’Autorità Sanitaria, uno per gli accertamenti effettuati dagli incaricati del Comune, uno a disposizione dell’impresa aggiudicataria) con l’indicazione della data di confezionamento e conservarli in frigorifero a temperatura di 4°C per le 72 ore successive. Sui sacchetti deve essere riportata la data e l’ora di prelievo. Le modalità di preparazione dei campioni sono le seguenti: primo piatto: pasta e salse in sacchetti separati al fine di consentire le analisi dei campioni dei prodotti tali e quali e non sulla preparazione già miscelata; risotti, minestre, pizze: campioni del prodotto completamente elaborato (mantecato, con aggiunta di cereali, condimenti, etc.); secondi piatti: campioni sul prodotto completamente elaborato (arrosto con sugo di cottura, frittata, spezzatino con ortaggi, etc.) contorni: campioni sul prodotto completamente elaborato, ma non condito (ortaggi crudi affettati, ortaggi cotti, etc.) pane: campioni sul prodotto tal quale. Art. 37 - Livello di qualità igienica La produzione dovrà rispettare gli standard igienici previsti dalle Leggi vigenti e dai limiti di contaminazione microbica. Art. 38 - Conservazione delle derrate I prodotti crudi refrigerati, in attesa di cottura, dovranno essere conservati in un’apposita cella ad una temperatura compresa tra 0°C e 4°C: Le uova non consumate il giorno stesso devono essere conservate in confezioni ben chiuse al fine di evitare rischi di contaminazione crociata. Su ogni confezione dovrà essere indicata e chiaramente leggibile la scadenza. Art. 39 - Riciclo E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati. TITOLO VII TECNOLOGIE DI MANIPOLAZIONE Art. 40 - Manipolazione e cottura Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, conformemente a quanto previsto dal Reg.(CE) 852/2004. Art. 41 - Operazioni preliminari. Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità di seguito descritte: 25 Legumi secchi: ammollo con 2 ricambi d’acqua. Nel caso di fagioli secchi l’acqua di cottura dovrà essere cambiata dopo il raggiungimento dell’ebollizione. I prodotti surgelati e confezionati vanno scongelati in frigo a temperatura tra 1° e 10° o direttamente in cottura. Il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata. La consegna delle carni (bovine, avicole, suine) dovrà essere effettuata con tagli già preparati per la cottura quali fettine, spezzatino, arrosto; tali preparazioni possono essere effettuate il giorno precedente il consumo. Le verdure da consumarsi cotte o crude e quelle miste per passati e minestre possono essere consegnate in tipologia IV gamma (prodotti ortofrutticoli pronti all’uso, già confezionati). E’ consentito l’impiego di verdure surgelate quali piselli e spinaci, mentre l’utilizzo di altri vegetali surgelati è subordinato alla mancata reperibilità sul mercato del prodotto fresco o in IV gamma. Gli alimenti cucinati devono essere mantenuti a temperature non inferiori a 60 -65°C fino al momento del consumo. E’ consentito l’approvvigionamento sul mercato di prosciutto già affettato sottovuoto; se l’affettatura avviene presso l’impresa aggiudicataria, può avvenire il giorno precedente il consumo solo in presenza di un flusso HACCP che preveda lo stoccaggio in cella frigorifera di tale alimento la notte precedente; il trasporto può avvenire sia in vaschette per alimenti termosaldate, sia in contenitori gastro norm in acciaio. Si consiglia l’uso di uova sgusciate pastorizzate. Art. 42 – Abbattimento della temperatura E’ ammessa la preparazione di alcune derrate il giorno precedente al consumo, purché dopo la cottura vengano raffreddate con l’ausilio dell’abbattitore rapido di temperatura secondo le normative vigenti, quindi poste in recipienti idonei e conservate in frigoriferi a temperatura compresa tra 1°e 4°C. Gli alimenti per i quali è consentita la cottura il giorno antecedente il consumo (e successivo abbattimento) sono: arrosti, brasati e bolliti. E’ tassativamente vietato raffreddare prodotti cotti a temperatura ambiente o sottoporli ad immersione in acqua. Art. 43 - Condimenti Tutte le preparazioni alimentari devono essere condite utilizzando olio extra vergine di oliva o burro. Per il condimento dei primi piatti, così come per le altre preparazioni, si deve utilizzare esclusivamente formaggio Parmigiano Reggiano. Per i condimenti a crudo delle pietanze, delle verdure e dei sughi, pietanze cotte e preparazione di salse, si dovrà utilizzare esclusivamente olio extravergine di oliva avente le caratteristiche prescritte dal D.M. 509 del 1987. TITOLO VIII QUALITA’ DELLE OPERAZIONI DI PULIZIA E SANIFICAZIONE Art. 44 - Pulizia e sanificazione Tutti i trattamenti di pulizia e sanificazione da eseguire presso i centri di produzione pasti al termine delle operazioni di preparazione, sono regolamentati da apposite procedure, elaborate dall’impresa aggiudicataria. Art. 45 - Caratteristiche dei detersivi I prodotti utilizzati per la pulizia e la sanificazione dovranno essere rispondenti alle normative nazionali ed europee e corredati dalle relative schede tecniche, tossicologiche e di sicurezza. Le operazioni di lavaggio e pulizia non devono essere eseguite contemporaneamente alle operazioni di preparazione degli alimenti. 26 Art. 46 - Divieti Durante le operazioni di preparazione e cottura dei pasti è assolutamente vietato detenere nelle zone di preparazione e cottura detersivi di qualsiasi genere e tipo. I detersivi e gli altri prodotti di sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta e conservati in locale apposito o in armadi chiusi. Art. 47 - Modalità di utilizzo dei detersivi Il personale impegnato nelle operazioni di sanificazione e pulizia deve attenersi a quanto previsto dalla normativa vigente ed agire conformemente alle procedure previste nel sistema di autocontrollo igienico-sanitario. I prodotti detergenti e sanificanti devono essere impiegati nelle concentrazioni e con le modalità indicate sulle relative schede tecniche. Art. 48 - Rifiuti I rifiuti solidi urbani dovranno essere raccolti in sacchetti e convogliati, prima della preparazione dei pasti, negli appositi contenitori per la raccolta. Nessun contenitore di rifiuti solidi urbani (sacchi, pattumiere, scatoloni o altro) deve mai essere depositato, neanche temporaneamente, fuori dei locali del centro di cottura, salvo diversa disposizione dell'Amministrazione Comunale. Detti contenitori dovranno essere conferiti direttamente nei cassonetti sulla pubblica via. E’ tassativamente vietato scaricare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari (lavandini, canaline di scarico) Le spese per il servizio di ritiro e smaltimento dei rifiuti, relativamente ai locali adibiti a produzione e confezionamento dei pasti, sono a carico dell’impresa aggiudicataria. L’impresa aggiudicataria si impegna a rispettare le norme e le regole dettate dal Comune in materia di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Art. 49 - Spogliatoi e servizi igienici I servizi igienici devono essere tenuti costantemente puliti e gli indumenti degli addetti devono essere sempre riposti negli appositi armadi. Per la pulizia delle mani devono essere impiegati sapone e salviette a perdere. TITOLO IX NORME CONCERNENTI IL PERSONALE Art. 50 - Personale dell’impresa aggiudicataria Per i servizi di preparazione, fornitura e somministrazione pasti, di cui al presente capitolato, l’Appaltatore utilizzerà esclusivamente proprio personale qualificato, idoneo a svolgere i compiti assegnati. L’impresa aggiudicataria dovrà presentare nell’offerta tecnica il numero, la qualifica, i tempi di impiego degli addetti che intende porre in servizio nei centri e nei terminali, al fine di garantire il normale svolgimento dei servizi oggetto del presente appalto. L‘impresa aggiudicataria, pena la decadenza dell’aggiudicazione, dovrà, entro 20 giorni dalla data di inizio del servizio, fornire dettagliato elenco nominativo delle persone che impiegherà nel servizio come titolari delle posizioni lavorative, con l’indicazione per ciascuno delle qualifiche professionali possedute con la data e il luogo di conseguimento. Tale elenco deve essere mantenuto aggiornato in caso di sostituzioni, anche temporanee. Tutto il personale adibito al servizio deve essere professionalmente qualificato e costantemente aggiornato sulle tecniche di manipolazione, sulle buone pratiche di lavorazione, sull’igiene della preparazione e somministrazione dei pasti, le metodologie HACCP e le norme in materia di sicurezza e di prevenzione infortuni, in conformità a quanto previsto dal Reg. (CE) 852/2004 e dal D.Lgs.81/2008, nonché dalla legislazione antecedente ancora in vigore. Il personale addetto alla preparazione dei pasti dovrà avere seguito, con esito favorevole, specifici corsi di formazione ed essere in possesso di sufficiente esperienza professionale. 27 L‘impresa aggiudicataria dovrà assicurare le prestazioni inerenti i servizi in appalto con proprio personale capace e fisicamente valido, regolarmente assunto ed avente i requisiti professionali e tecnici adeguati all’utilizzo e per il quale l’impresa solleverà il comune da qualsiasi obbligo e responsabilità per retribuzioni, contributi assicurativi e previdenziali, assicurazioni e libretti sanitari e i genere da tutti gli obblighi risultanti dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di lavoro. Responsabilità dell’impresa è il controllo del possesso delle certificazioni sanitarie previste dalle normative vigenti; le certificazioni dovranno essere conservate presso la struttura, a disposizione per la visione da parte del personale direttivo della struttura e di quello a ciò abilitato a norma di legge. I requisiti del personale devono essere comprovati dall’Appaltatore. Il personale, durante lo svolgimento dei servizi, deve tenere un comportamento irreprensibile ed agire nel rispetto dei comportamenti specifici richiesti nei servizi all’infanzia, assicurando l’osservanza della normativa sulla privacy, oltre a quelle di carattere igienico-sanitario. Il personale in servizio deve portare un tesserino di riconoscimento da fornire a cura dell’Appaltatore. L’Appaltatore inoltre deve assicurare la tutela indicata dalla normativa in materia di igiene e prevenzione degli infortuni, dotando il personale di indumenti appositi e mezzi di protezione individuali atti a garantire la massima sicurezza in relazione ai servizi svolti. I funzionari del Comune potranno svolgere i controlli e le verifiche che riterranno necessari per l’accertamento dei requisiti richiesti e l’impresa è tenuta a consentire la visione della documentazione inerente i rapporti contrattuali con dipendenti e soci impegnati nell’esecuzione dei servizi. Tutto il personale, nei confronti del quale l’Appaltatore si impegna a garantire formazione e aggiornamento adeguati, dovrà svolgere la propria attività con diligenza, correttezza, gentilezza nei confronti dell’utenza e collaborazione col restante personale sia comunale che statale collegato al servizio. L’impresa appaltatrice, nella figura del suo legale rappresentante, è responsabile della scelta e del comportamento del personale addetto alla preparazione, al trasporto ed alla distribuzione dei pasti e di quanto attiene ai rapporti di collaborazione tra il suo personale e quello comunale o statale avente diretta causa col servizio di refezione. L’impresa appaltatrice deve disporre di un responsabile del centro di produzione pasti in asporto in possesso si esperienza, almeno triennale, nella conduzione di servizi di refezione scolastica analoghi, per dimensione e caratteristiche, a quelli oggetto di gara, nonché di un referente responsabile dell’appalto, reperibile tramite linea telefonica diretta negli orari di tutti i giorni di esecuzione del servizio. L’impresa dovrà osservare nei riguardi del proprio personale le leggi, i regolamenti e le disposizioni previste nei contratti salariali previdenziali e assicurativi disciplinanti i rapporti di lavoro della categoria. L’impresa aggiudicataria si obbliga altresì ad applicare il contratto e gli accordi nazionali ed integrativi provinciali e aziendali, anche dopo la loro scadenza e fino alla loro sostituzione, disciplinanti i rapporti di lavoro di categoria. Tali contratti ed accordi vincolano l’impresa anche qualora la stessa non sia aderente alle associazioni stipulanti gli accordi o receda da essi, indipendentemente dalla struttura o dimensione dell’impresa stessa e da ogni altra qualificazione giuridica, economica o sindacale. L‘impresa appaltatrice e il suo personale dovranno uniformarsi a tutte le norme e disposizioni di servizio comunque emanate dal committente, non incompatibili con il presente capitolato. Art. 51 - Organico degli addetti L’impresa aggiudicataria deve individuare e comunicare all’Amministrazione comunale, entro 20 giorni dalla data di inizio del servizio, il nominativo del responsabile dell’esecuzione dell’appalto, nonché le figure tecniche con responsabilità organizzative che vengono impiegate per l’esecuzione dei servizi di cui al presente appalto. L’organico, per tutta la durata del contratto, deve essere quello dichiarato in fase di offerta dall’impresa aggiudicataria, come numero, mansioni, livello e monte ore. 28 Deve comunque essere sempre assicurata la presenza costante dell’organico dichiarato in fase di offerta. Tale consistenza deve essere riconfermata tramite elenco nominativo all’Amministrazione comunale con frequenza annuale. L’Amministrazione si riserva inoltre il diritto di chiedere all’impresa la sostituzione del personale ritenuto, per comprovati motivi, non idoneo al servizio; in tal caso l’impresa aggiudicataria ha l’obbligo di provvedere nel rispetto delle norme vigenti in materia e di procedere alla sostituzione senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere. L’appaltatore dovrà garantire al proprio personale la massima informazione circa le modalità di svolgimento dei singoli servizi e le norme contenute nel presente capitolato, sollevando pertanto il Comune da oneri di istruzione del personale incaricato. Art. 52 - Vestiario L’impresa aggiudicataria fornirà a tutto il proprio personale gli indumenti di lavoro prescritti dalle norme vigenti in materia di igiene, da indossare durante le ore di servizio. Art. 53 - Igiene del personale Il personale addetto alla manipolazione, preparazione, confezionamento, durante le ore di lavoro non deve indossare orecchini, anelli, braccialetti, collane e orologio e non deve avere smalto sulle unghie, al fine di evitare contaminazioni dei prodotti di lavorazione. Deve curare l’igiene personale e indossare gli indumenti previsti dalla legislazione vigente: camice di colore chiaro, cuffia per contenere la capigliatura. Per una corretta prassi igienica è consigliabile durante la preparazione dei pasti l’utilizzo della mascherina. Nella cucina e nelle aree di immagazzinamento degli alimenti, deve essere vietato tutto ciò che potrebbe contaminare gli alimenti stessi (mangiare, fumare, o qualsiasi altra azione non igienica); in tali aree non deve essere presente alcun prodotto medicinale. Art. 54 - Formazione ed addestramento Come indicato nel precedente art. 50, l’Impresa aggiudicataria deve garantire lo svolgimento di corsi di formazione e addestramento, allo scopo di informare dettagliatamente il proprio personale circa le circostanze e le modalità previste nel contratto per adeguare il servizio agli standard di qualità richiesti dal committente. A tali corsi potrà partecipare anche il personale dell’Amministrazione Comunale ed il personale adibito a funzioni di refettorio in servizio presso le scuole; a tale scopo l’impresa aggiudicataria informerà , con congruo anticipo, l’ufficio preposto dell’Amministrazione comunale circa i giorni e i luoghi dove si terranno i seminari. In particolare i temi trattati durante la formazione devono essere: -alimentazione e dietetica; -autocontrollo nella ristorazione collettiva e piano HACCP; -conservazione degli alimenti; -salute e sicurezza sul lavoro; -comportamento igienico del personale durante il lavoro. I temi trattati per l’addestramento dei trasportatori devono riguardare: • organizzazione e tempistica del servizio; • igiene degli automezzi e dei contenitori e autocontrollo; • temperatura di mantenimento del pasto trasportato; • situazione di emergenza. TITOLO X IMPEGNI IN CARICO DELL’IMPRESA AGGIUDICATARIA Art. 55 – Oneri inerenti il servizio Sono a totale carico dell’impresa aggiudicataria, e interamente compensate nel prezzo unitario di aggiudicazione del pasto e della sua somministrazione, nonché delle colazioni e delle merende, tutte le spese, nessuna esclusa, espresse e non espresse, relative: 29 • alla preparazione dei pasti, merende (dove previste), colazioni (dove previste), • al confezionamento dei pasti destinati alla refezione nei plessi scolastici; • al trasporto dei pasti dai centri di produzione pasti ai vari plessi scolastici di consumo; • alla predisposizione del refettorio e apparecchiatura tavoli, presso le scuola dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (solo per i pasti e dove previste); • scodellamento, porzionatura e distribuzione dei pasti presso le scuola dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (dove previsti); • pulizia, riordino dei tavoli, lavaggio e riordino delle stoviglie e gestione rifiuti, presso le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (dove previsti); • alla pulizia e al riassetto dei centri di produzione pasti e dei locali strettamente pertinenti, ivi compresi i servizi igienici utilizzati dal personale addetto alla preparazione dei pasti; • al lavaggio di stoviglie e posate (dove previsti); • al lavaggio dei contenitori per il trasporto utilizzati; • alla fornitura dei tovaglioli e delle tovagliette, dei detersivi e attrezzi per la pulizia e la sanificazione dei centri di produzione pasti; • alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature e manutenzione ordinaria dei locali dati in concessione. Art. 56 – Informazione ed educazione alimentare L’impresa aggiudicataria è tenuta a fornire agli utenti materiale informativo relativo all’esatta composizione dei menu. Il costo del materiale informativo si intende compreso nel prezzo del pasto. L’impresa Appaltatrice dovrà presentare, inoltre, un programma di educazione alimentare indirizzato agli utenti dei servizi in oggetto (bambini, adulti o bambini ed adulti insieme) che può comprendere attività di sensibilizzazione, laboratori di educazione alimentare (manipolazione di alimenti, preparazione di cibi) che anche richiedano la disponibilità all’utilizzo di cucine/terminali di cucina, la presenza del personale di cucina e altre figure professionali (es. dietiste) e la fornitura delle derrate alimentari necessarie alla preparazione dei pasti. Il progetto di educazione alimentare dovrà essere specificato nell’offerta tecnica presentata e sarà oggetto di valutazione in sede di gara. Tale programma educativo dovrà essere integrato funzionalmente con le attività di educazione e promozione della salute svolte dalle scuole da parte di altri enti ed istituzioni, con particolare riferimento all’attività dell’AUSL. Art. 57 – Programma di emergenza L’Appaltatore dovrà essere in grado di fornire il pasto, con le stesse caratteristiche previste nel presente Capitolato, anche in caso di interruzione o chiusura per un certo periodo della cucina o del Centro di produzione pasti, garantendo un pasto in asporto da un Centro di cottura o di confezionamento alternativo, comprese la colazione e la merenda. Le Imprese partecipanti dovranno indicare, in sede di gara, le modalità alternative di esecuzione del servizio qualora si verificasse una situazione di emergenza tecnica e/o organizzativa, la modalità e la strumentazione utilizzata per il trasporto ed ogni altra indicazione utile per valutare la capacità dell’impresa aggiudicataria nel fronteggiare situazioni complesse ed imprevedibili. Il centro pasti alternativo, utilizzato per le emergenze, deve essere ubicato ad una distanza non superiore a 50 Km dalla sede amministrativa del Comune di Pavullo nel Frignano, Piazza Montecuccoli, 1, Pavullo nel Frignano (MO). Il centro pasti alternativo deve avere la capacità di almeno 1.500 pasti al giorno da somministrare entro la fascia oraria 10,45/12,30 (13,00 in caso di necessità di doppio turno). La disponibilità del centro pasti alternativo dovrà essere comprovato dall’impresa aggiudicataria, prima dell’inizio del servizio, dalla seguente documentazione: 1. titolo di proprietà o disponibilità d’uso; 2. autorizzazione sanitaria; 3. layout del centro pasti. 30 Art. 58 - Subappalto E' vietato cedere o subappaltare il servizio assunto con il presente appalto sotto la comminatoria dell'immediata risoluzione del contratto e della perdita della cauzione a titolo di risarcimento dei danni e delle spese causate all'Amministrazione comunale salvo maggiori danni accertati. Eventuali parziali subappalti riguardanti il servizio di trasporto pasti, l’apparecchiatura tavoli, la pulizia del refettorio, sono subordinati a specifiche preventive autorizzazioni dell'Amministrazione comunale, da concedersi come previsto dalle leggi in materia, con particolare riferimento all’art. 118 del D.Lgs. n. 163 del 12.04.2006 e successive modifiche ed integrazioni. In ogni caso l'Amministrazione comunale rimane estranea al rapporto contrattuale tra l'appaltatore e il subappaltatore, per cui tutti gli adempimenti e responsabilità contrattuali, nessuna esclusa, faranno carico all'appaltatore. I comuni di Pavullo nel Frignano, Serramazzoni e Polinago, non provvedono al pagamento diretto degli eventuali subappaltatori. Art. 59 – Assicurazioni È a carico dell’Appaltatore ogni responsabilità, sia civile che penale derivante allo stesso ai sensi di legge nell’espletamento dell’attività richiesta dal presente capitolato. A tale scopo l’Appaltatore si impegna a stipulare, con specifico riferimento al contratto e con una primaria compagnia di assicurazione operante almeno a livello nazionale, polizze RCT ed RCO nelle quali venga esplicitamente indicato che la Committenza viene considerata “terzo” a tutti gli effetti, secondo i seguenti massimali: R.C.T unico (per sinistro, persone cose) R.C.O. per sinistro R.C.O. per persona € 4.000.000,00 € 2.000.000,00 € 1.000.000,00 L’anzidetta polizza dovrà prevedere l’estensione dell’assicurazione alla responsabilità civile personale dei dipendenti. Restano ad esclusivo carico dell’impresa aggiudicataria l’importo dei danni rientranti nei limiti delle eventuali franchigie previste dalla prescritta polizza. Nella Responsabilità Civile verso Terzi (RCT) deve essere inserita la clausola di “Smercio”: è la responsabilità derivante al commerciante (grossista e/o dettagliante o comunque di coloro che svolgono attività con utilizzo di beni deperibili) che deve rispondere dei danni a terzi per difetti di conservazione delle merci soprattutto alimentari soggette a deperimento. Resta a carico della Committenza l’assicurazione dei danni cagionati dai locali sede dell’attività oggetto dell’appalto, nonché dai rispettivi beni contenuti, ove la responsabilità per tali danni non sia imputabile all’impresa Aggiudicataria né a soggetti dei quali la stessa debba rispondere a norma di legge. Tutti i massimali dovranno essere rideterminati in base agli indici ISTAT relativi al costo della vita, nell’eventualità che questi subiscano complessivamente un aumento superiore al 20% del dato iniziale. In caso di aggiudicazione, copia conforme delle polizze dovrà essere consegnata entro 15 giorni dalla comunicazione di avvenuta aggiudicazione. Le polizze devono essere esclusive per i servizi oggetto del presente appalto con esclusione di polizze generali dell’Appaltatore già attive. Art. 60 - Esercizio del diritto di sciopero In caso di sciopero dei propri dipendenti, l’impresa si impegna, in riferimento alle prestazioni di cui al presente capitolato, a rispettare le prescrizioni e modalità stabilite dal regolamento comunale relativi alla tutela erogativa dei servizi pubblici essenziali in caso di esercizio del diritto di sciopero, in particolare per quanto attiene i termini di preavviso e le modalità di informazione all'utenza. Qualora la comunicazione da parte dell’impresa avvenga dopo il termine delle 48 ore antecedenti l'inizio dello sciopero, verrà applicata una penale pari al 50% del costo dei pasti non forniti calcolata su un numero delle presenze del giorno precedente lo sciopero), fatta salva la facoltà 31 dell'Amministrazione di procedere all'acquisto, a totale carico dell’impresa appaltatrice, di alimenti alternativi al pasto non fornito. In caso di sciopero del personale scolastico, ne sarà data comunicazione all’impresa appaltatrice almeno 48 ore prima. Non essendo possibile quantificare preventivamente con esattezza il numero di scuole o di utenti interessati allo sciopero, è data facoltà all’impresa appaltatrice di modificare per quella giornata il menù previsto, sostituendolo con un menu semplificato. La mancata comunicazione dello sciopero nei tempi stabiliti consente all’impresa appaltatrice un accredito del 30% dei pasti prenotati, come riconoscimento delle spese che essa deve comunque sostenere. TITOLO XI NORME DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO Art. 61 – Misure a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro In applicazione del D.Lgs. n. 81/2008, l’Impresa aggiudicataria (ivi compresi eventuali subappaltatori) mette in campo tutte le misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto e cura gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, compresa ogni azione volta ad eliminare i rischi dovuti alle interferenze tra i lavori dei diversi soggetti che possono essere coinvolti nel processo di produzione e distribuzione del servizio. Resta fermo l’obbligo per l’esecutore di elaborare il proprio documento di valutazione dei rischi e di provvedere all’attuazione delle misure di sicurezza necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi specifici propri dell’attività svolta. La valutazione deve riguardare: • tutti i locali dei centri pasto dati in comodato compresi servizi igienici, spogliatoi, ecc.; • le zone presenti nelle scuole nelle quali l’impresa effettua la distribuzione dei pasti compresi i servizi igienici annessi e spogliatoi e qualsiasi altro locale scolastico di cui l’impresa faccia uso esclusivo. Con particolare riferimento alla fase di somministrazione dei pasti che si svolge nelle scuole, l’appaltatore riceve in uso i locali adibiti allo svolgimento di tutte le operazioni di preparazione propedeutiche alla porzionatura dei pasti e al lavaggio delle stoviglie, al cui interno potrà collocare tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento del servizio (lavastoviglie, scaldavivande, utensileria, ecc). L’appaltatore è responsabile della manutenzione e corretto utilizzo delle attrezzature. Il consumo dei pasti da parte dei bambini e del personale scolastico addetto alla vigilanza avviene nei refettori, dove l’ “impiattamento” dei cibi è effettuato dal personale dell’Appaltatore che cura anche le operazioni di preparazione dei tavoli e le successive operazioni di pulizia. In relazione alle suddette modalità di svolgimento del servizio, l’Impresa aggiudicataria e i datori di lavori delle scuole in cui sarà eseguito l’appalto (Dirigenti scolastici o loro delegati) elaboreranno un unico Documento di valutazione dei rischi da interferenze dell’intero complesso scolastico con inserita anche la regolamentazione dell’uso degli spazi presenti nelle scuole che saranno messi a disposizione dell’Impresa aggiudicataria per l’esecuzione del servizio e sui rischi anche specifici che verranno introdotti nei refettori in relazione allo svolgimento dell’attività di somministrazione dei pasti, in modo da definire congiuntamente le possibili interferenze. I rischi da interferenza (quali ad esempio la movimentazione carichi, il ribaltamento contenitori, lo scivolamento/inciampo del lavoratore, ecc.) non hanno comunque, per la loro natura, una rilevanza economica tale da incidere sugli oneri di sicurezza a carico dell’Impresa aggiudicataria. Al fine di favorire tali attività, prima dell’avvio dell’esecuzione del contratto, i Comuni indiranno una riunione con l’Impresa aggiudicataria e con le Istituzioni scolastiche, affinché possano fornirsi reciprocamente dettagliate informazioni sui rischi esistenti negli ambienti in cui il soggetto stesso è destinato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza. L’Impresa aggiudicataria è tenuta, nei confronti dei propri dipendenti, all’informazione e alla formazione sui rischi specifici propri, nonché sul corretto impiego delle attrezzature utilizzate, sulle misure di prevenzione e protezione da adottare per la tutela della sicurezza, della salute e dell’ambiente, ivi compreso l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali. 32 In via generale, fermo restando ogni altro accorgimento definito con le Istituzioni scolastiche, l’accesso di mezzi di trasporto nelle aree scolastiche dovrà avvenire in orari diversi da quelli stabiliti per l’accesso e per l’uscita dei bambini da scuola e comunque previa verifica della non presenza di bambini nell’area esterna interessata dal percorso dei mezzi. Dovranno essere adottate cautele nelle fasi di apertura dei cancelli di accesso all’area, in particolare se dotati di sistemi automatici di apertura, le operazioni di apertura e chiusura di detti cancelli dovrà avvenire sotto controllo visivo (fino a completa chiusura) di un addetto atto a verificare che non siano presenti persone nell’area di manovra o che non si introducano persone non autorizzate nell’area scolastica. In ogni caso la velocità di accesso e percorrenza di mezzi di trasporto nelle aree comunali e scolastiche dovrà essere limitata ai 10 km/h; il percorso dei mezzi riguarderà esclusivamente i percorsi indicati come carrabili. Nel caso in cui si verifichi un'emergenza, il personale dell’Impresa aggiudicataria dovrà attenersi alle disposizioni previste dai Piani di Emergenza e dalle Norme Comportamentali delle singole scuole, astenendosi dall'assumere iniziative personali o non coordinate. TITOLO XII CONTROLLO DI QUALITA’ Art. 62 - Diritto di controllo da parte dell’Amministrazione Comunale E’ facoltà dell’Amministrazione Comunale effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso all’impresa aggiudicataria e con le modalità che riterrà opportune, controlli per verificare la rispondenza del servizio fornito dalla stessa alle prescrizioni contrattuali del capitolato d’appalto. Art. 63 – Organismi preposti al controllo. Gli organismi preposti al controllo sono: i competenti servizi dell’AUSL, il personale incaricato dell’Amministrazione Comunale, nonché eventuali altre strutture specializzate indicate dalla stessa Amministrazione. Art. 64 – Controlli da parte del committente L’Amministrazione Comunale si riserva di effettuate tutti i controlli necessari per verificare l’esatto adempimento delle prestazioni indicate nel presente capitolato speciale. L’Amministrazione Comunale farà pervenire all’impresa aggiudicataria per iscritto le osservazioni e le eventuali contestazioni nonché i rilievi mossi a seguito dei controlli effettuati, comunicando altresì eventuali prescrizioni alle quali la stessa dovrà uniformarsi nei tempi stabiliti. L’impresa aggiudicataria non potrà addurre a giustificazione del proprio operato circostanze o fatti influenti sul servizio, che non siano stati preventivamente comunicati per iscritto all’amministrazione comunale. L’impresa sarà tenuta inoltre a fornire giustificazioni scritte in relazione alle contestazioni e ai rilievi dell’amministrazione comunale. Sono fatte salve le norme relative all’applicazione delle penali o alla risoluzione del contratto per inadempimento. L’Amministrazione Comunale ha la facoltà di commissionare ad una struttura di propria fiducia controlli sull’igienicità della produzione e sulle caratteristiche delle derrate, con analisi chimiche, microbiologiche, bromatologiche, ponendone le relative spese a carico dell’impresa aggiudicataria. Tali analisi non eccederanno di norma quattro controllo annuali. Le analisi chimiche, microbiologiche, bromatologiche commissionate dall’amministrazione comunale non sostituiscono quelle previste dai programmi di controllo qualità indicate in sede di offerta tecnica. Art. 65 – Esercizio dell’autocontrollo da parte dell’Impresa aggiudicataria. L’impresa aggiudicataria deve essere in possesso di un piano di autocontrollo documentato, attuando e mantenendo una o più procedure permanenti basate sui principi del sistema HACCP, ai sensi dell’art.5 del Reg.(CE) n.852/2004. 33 Art. 66 – Metodologia del controllo di qualità I tecnici effettueranno i controlli secondo le metodologie previste dalla normativa vigente e con le modalità che riterranno più idonee, anche con l’ausilio di apparecchio fotografico, riprese video ed asporto di campioni da sottoporsi successivamente ad analisi. L’ispezione non dovrà comportare interferenze nello svolgimento della produzione. Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime e comunque rappresentative della partita oggetto dell’accertamento. Nulla potrà essere richiesto all’Amministrazione Comunale per le quantità di campioni prelevati. Il personale dell’impresa aggiudicataria non deve interferire sulle procedure di controllo dei tecnici incaricati dall’Amministrazione Comunale. Art. 67 – Blocco delle derrate. I controlli effettuati dagli incaricati dell’Amministrazione Comunale potranno dar luogo al “blocco delle derrate” con l’eventuale variazione dei menu. Il blocco delle derrate potrà essere disposto dall’amministrazione comunale anche in via cautelare qualora si verifichino rischi di pregiudizio per la salute degli utenti dovute alla somministrazione di particolari alimenti. Art. 68 – Gradimento del Servizio e Commissione Mensa L’Amministrazione Comunale provvederà periodicamente alla diffusione tra gli utenti dei servizi di cui al presente appalto di un questionario attraverso cui verificare l’indice di gradimento del servizio. Le indagini di customer satisfaction verranno discusse da un’apposita “Commissione mensa”, costituita da rappresentanti di tutti i soggetti a vario titolo interessati alla refezione scolastica, organo che provvederà alla valutazione della soddisfazione degli utenti, con facoltà di proporre modifiche e/o integrazioni all’Amministrazione Comunale. TITOLO XIII PENALITA’ Art.69 – Penalità Le forniture dovranno essere in ogni caso garantite anche in occasione di maltempo od altre cause o circostanze. Salvo più gravi e diverse sanzioni previste dalle norme di legge e dal presente Capitolato la Committenza, a tutela delle norme ivi contenute e qualora le stesse vengano disattese con responsabilità dell’Appaltatore, applicherà le seguenti penalità detraendole direttamente dal primo pagamento utile: 1. per ogni violazione di quanto stabilito dai menù: € 400,00; 2. per ogni violazione di quanto previsto dalle tabelle merceologiche e nei limiti di contaminazione microbica: € 400,00; 3. per ogni caso di mancato rispetto delle grammature dei vari piatti accertato su almeno tre pesate della stessa preparazione: € 400,00; 4. per ogni mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie riguardanti la preparazione e la conservazione dei pasti, le modalità di trasporto e quant’altro previsto dalle vigenti disposizioni, sia per inadempienze accertate presso il Centro pasti sia per ogni inadempienza accertata presso la singola scuola e quant'altro disposto dal disciplinare del sistema HACCP: € 700,00; se la trasgressione è riferita alle modalità di trasporto, la penale sarà di € 700,00 per ogni mezzo di trasporto; 5. qualora il ritardo nella consegna dei pasti in asporto, rispetto all’orario previsto, sia superiore ai 15 minuti: € 400,00; 6. per ogni servizio del presente Capitolato, numero di personale non rispondente a quanto stabilito dal Capitolato o progetto presentato in fase di gara, per ogni unità mancante e per ogni giorno di inadempienza: € 700,00; 7. € 350,00 per il mancato rispetto di ogni norma relativa al personale; 34 8. per deficienze qualitative nei pasti erogati o per il mancato mantenimento della temperatura ai livelli prescritti dalla normativa vigente, anche riferito alle singole pietanze: € 750,00; 9. qualora le deficienze fossero tali da impedire il consumo dei pasti, le penali saranno pari al 20% dell’importo giornaliero della fornitura prevista per il giorno in cui si è verificata l’inadempienza, riservandosi il Comune di richiedere un piatto freddo alternativo; 10. € 700,00 per ogni caso di ritrovamento di corpi estranei nella singola porzione, con ulteriore penale di € 850,00 se il ritrovamento interessa più di una porzione, riservandosi il Comune di respingere la fornitura con l’obbligo da parte dell’impresa appaltatrice di fornire un pasto sostitutivo; 11. per ogni mancata erogazione o somministrazione dei pasti legati a diete speciali: €850,00; 12. per ogni erronea somministrazione dei pasti dietetici, fatta salva ogni eventuale e ulteriore azione volta ad accertare la responsabilità dell’impresa appaltatrice: €1.500,00; 13. per ogni inadempienza nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali non previste nei precedenti commi, la penale sarà rapportata, in ragione della gravità, all'importo delle prestazioni mensili. L'applicazione della penalità sarà preceduta da regolare contestazione scritta dell'inadempienza da parte del Responsabile di Procedimento. A tale comunicazione, che potrà essere trasmessa anche a mezzo fax, l’Appaltatore avrà facoltà di presentare le proprie contro deduzioni entro e non oltre cinque giorni dalla notifica della contestazione stessa. Le penali di cui sopra non troveranno applicazione esclusivamente nel caso in cui le contro deduzioni presentate nei termini previsti, siano ritenute oggettivamente valide e fondate ad insindacabile giudizio della Committenza. Nel caso di applicazione della penale, l’importo addebitato verrà detratto nella prima liquidazione utile. Dopo tre penali contestate, per le quali non siano state date risposte esaustive, sarà facoltà della Committenza rescindere il contratto ed aggiudicarlo alla seconda Impresa partecipante in graduatoria con interdizione alla partecipazione dell’impresa già aggiudicataria a nuove gare della Committenza per un periodo di almeno quattro anni. Per l’applicazione delle disposizioni contenute nel presente articolo la Committenza potrà rivalersi sulla cauzione, senza bisogno di formalità di sorta, salvo la facoltà di avanzare richieste di risarcimento per danni ulteriori. TITOLO XIV PREZZI E PAGAMENTO PASTI Art. 70 – Onnicomprensività dei prezzi Nei prezzi unitari offerti dall’impresa aggiudicataria si intendono interamente compensati tutti i servizi, le derrate, le prestazioni del personale, le spese e ogni altro onere, espresso e non espresso dal presente capitolato. Art. 71 – Revisione prezzi Ai sensi dell’art.115 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. il contratto oggetto d’appalto, in quanto ad esecuzione continuativa, è soggetto alla revisione annuale del prezzo, previa istruttoria condotta dal/i Dirigente/i responsabile/i della Committenza sulla base delle rilevazioni dei costi standardizzati determinati annualmente dall’Osservatorio dei contratti pubblici. In assenza di pubblicazione dei dati di cui sopra, la revisione prezzi avviene secondo le modalità seguenti: - a partire dal secondo anno contrattuale i prezzi unitari contrattuali di aggiudicazione saranno adeguati nella misura pari alla percentuale di aumento del costo della vita per le famiglie di operai ed impiegati rilevata dall’ISTAT per l’anno precedente l’adeguamento. - la rilevazione dell’indice ISTAT verrà calcolata sul periodo annuale con riferimento al periodo 31 maggio - 31 maggio successivo. La Committenza in ogni caso si riserva la facoltà di verificare in ogni momento la congruità dei prezzi e delle condizioni economiche offerte in sede di gara mediante apposite indagini di mercato. 35 Art. 72 – Pagamenti Il pagamento del compenso dovuto, sulla base delle fatture elettroniche emesse mensilmente dall’impresa appaltatrice, per la regolare esecuzione del contratto, avverrà, in considerazione della oggettiva e particolare complessità del servizio oggetto del presente capitolato, entro 60 (sessanta) giorni, comprensivi dei tempi relativi alla procedura di verifica diretta ad accertare la conformità dell’esecuzione e la regolarità contributiva dell’esecutore, dalla data di ricevimento delle fatture; farà fede il timbro d’arrivo apposto dall’Ufficio Protocollo dell’Ente. Per quanto concerne la fatturazione, il documento fiscale dovrà indicare: - il numero di pasti, colazioni, merende, forniti per ciascun plesso scolastico, distinguendo alunni ed adulti; - il riferimento alle bolle di consegna che quotidianamente accompagnano il trasporto dei pasti e che dovranno essere firmate dagli operatori che provvedono al ritiro; - il prezzo unitario stabilito, distinto tra prezzo unitario relativo all’erogazione del pasto, prezzo unitario relativo al servizio di somministrazione e aliquota IVA applicata. Eventuali contestazioni sospenderanno il termine di cui sopra per la liquidazione della/e fattura/e contestata/e. Le Amministrazioni Comunali si riservano la facoltà di procrastinare il pagamento qualora insorgano contestazioni circa l'ammontare. Si stabilisce sin da ora che l’Amministrazione Comunale potrà rivalersi, per ottenere la rifusione di eventuali danni già contestati all’impresa aggiudicataria, il rimborso di spese e il pagamento di penalità, mediante ritenuta da operarsi in sede di pagamento dei corrispettivi di cui sopra. Il corrispettivo è soggetto ad aliquota IVA in misura di legge. Le fatture dovranno essere inviate al Servizio Ragioneria dei ciascuna Amministrazione Comunale contraente. Dovranno essere emesse distinte fatture per ciascuno dei seguenti servizi: SERVIZI PER IL COMUNE DI PAVULLO N/F Nido d’Infanzia Tonini Nido d’Infanzia Scarabocchio Scuola dell’Infanzia Tonini Scuola dell’Infanzia M.Ventre Scuola dell’Infanzia Panini Scuola dell’Infanzia Renno Scuola Primaria De Amicis Scuola Primaria U. Foscolo Scuola Primaria L. Da Vinci Scuola Primaria A. Corsini Scuola Secondaria di primo grado “R. Montecuccoli” Centro estivo “Pollicino” Centro estivo “Mary Poppins” Centro estivo “Peter Pan” SERVIZI PER IL COMUNE DI SERRAMAZZONI Sezione Primavera aggregata alla Scuola dell’infanzia di Serramazzoni Centro Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro Scuola dell’Infanzia di S.Dalmazio Scuola Primaria di Serramazzoni Centro Scuola Primaria di Varana Scuola Primaria di Selva SERVIZI PER IL COMUNE DI POLINAGO Scuola d’Infanzia A.Frank Scuola primaria Perini Scuola secondaria di primo grado Papini 36 Restando inteso che, all’inizio di ogni anno scolastico, il servizio scuola comunicherà le eventuali variazioni derivanti da modifiche intervenute nei plessi (nuove aperture, trasferimenti, accorpamenti ecc…). Art. 73 - Spese ed oneri accessori Ogni singola Amministrazione comunale stipulerà il contratto con l’impresa appaltatrice per i servizi di propria competenza. Il contratto sarà stipulato in forma pubblica amministrativa. L’Amministrazione inoltre si riserva la facoltà di non procedere all’aggiudicazione ed alla stipulazione del contratto fino a quando tutti gli atti inerenti l’appalto in questione e ad esso necessari e dipendenti, hanno conseguito piena efficacia giuridica a norma di legge. In caso di revoca dell'aggiudicazione per mancata presentazione dei documenti richiesti nel termine stabilito o per altre ragioni ostative, l'Amministrazione si riserva di aggiudicare il contratto al secondo classificato. La stipulazione del formale contratto resta subordinata alle verifiche delle dichiarazioni prodotte e sempre che non venga accertato a carico dell’aggiudicatario alcun limite o impedimento a contrarre. Tutte le spese relative al contratto di appalto e ad esso inerenti ed accessorie sono a carico dell’impresa aggiudicataria. Art. 74 - Cauzione definitiva L’impresa aggiudicataria, prima della stipulazione del contratto, deve costituire la cauzione definitiva di cui all’art. 113 del D.lgs. n. 163/2006, in uno dei modi stabiliti dalla Legge, nella misura del 10% dell’importo del contratto al netto di Iva, a garanzia dell’esatto adempimento degli obblighi derivanti dal presente Capitolato, dell’eventuale risarcimento dei danni, nonché del rimborso delle spese che l’Amministrazione Comunale dovesse eventualmente sostenere durante la gestione, a causa di inadempimento dell’obbligazione o cattiva esecuzione del servizio da parte dell’impresa aggiudicataria, ivi compreso il maggior prezzo che l’Amministrazione Comunale dovesse pagare qualora dovesse provvedere a diversa assegnazione dell’appalto aggiudicato all’impresa aggiudicataria in caso di risoluzione del contratto per inadempienze della stessa. La garanzia fideiussoria è aumentata nei casi e con le modalità di cui all’art. 113, comma 1, del D.lgs. 163/06. La fideiussione bancaria o la polizza assicurativa deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2, del c.c. nonché l’operatività della garanzia medesima entro 15 giorni a semplice richiesta scritta dell’Amministrazione contraente. Resta salvo per l’Amministrazione Comunale l’esperimento di ogni altra azione nel caso in cui la cauzione risultasse insufficiente. L’impresa aggiudicataria è obbligata a reintegrare la cauzione di cui l’Amministrazione Comunale abbia dovuto avvalersi, in tutto o in parte, durante l’esecuzione del contratto. La cauzione resterà vincolata fino al completo soddisfacimento degli obblighi contrattuali anche dopo la scadenza del contratto. Lo svincolo verrà autorizzato con apposito provvedimento da adottarsi entro e non oltre tre mesi dalla scadenza del contratto in assenza di controversia. Qualora l’impresa dovesse recedere dal contratto prima della scadenza prevista senza giustificato motivo, il Comune avrà la facoltà di rivalersi su tutto il deposito cauzionale, fatta salva ogni altra azione di risarcimento danni. TITOLO XV RISOLUZIONE, RECESSO E DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE Art. 75 - Risoluzione del contratto Oltre a quanto previsto dall'art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle obbligazioni contrattuali, l'Amministrazione Comunale avrà la facoltà di risolvere il contratto con 37 tutte le conseguenze che tale risoluzione comporta, sia di legge, sia previste dalle disposizioni del presente capitolato, nelle seguenti ipotesi: • qualora si verificassero da parte dell’impresa appaltatrice inadempienze tali da rendere insoddisfacente il servizio in funzione dei particolari scopi cui è destinato; • in caso di inosservanza delle norme igienico-sanitarie nella conduzione dei centri di produzione pasti; • in caso di cessione dell'attività ad altri; • in caso di mancata osservanza del divieto di subappalto,come previsto all'art.58; • qualora si verificasse un caso di intossicazione alimentare accertato dalle autorità sanitarie, riconducibile a comportamento doloso o colposo dell'impresa appaltatrice, fatta salva ogni ulteriore responsabilità civile e penale; • per interruzione non motivata del servizio; • per inadempienze reiterate, per più di tre volte nel corso del medesimo anno scolastico, che l’Amministrazione Comunale giudicherà non più sanzionabili tramite penali; • utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione alle norme previste dal contratto e degli allegati relativi alle caratteristiche merceologiche; • violazione del divieto di somministrazione di prodotti contenenti OGM (organismi geneticamente modificati). In caso di risoluzione del contratto il Comune potrà scegliere: • di far proseguire il servizio fino al periodo di un mese dall'avviso di risoluzione alle stesse condizioni; • oppure affidare il servizio a terzi per il periodo di tempo necessario a procedere al nuovo affidamento del servizio, attribuendone gli eventuali maggiori costi rispetto ai corrispettivi stabiliti nel contratto, all’impresa appaltatrice. E' sempre comunque fatto salvo il diritto al risarcimento dei danni derivati dalle inadempienze, potendo rivalersi l'Amministrazione Comunale su eventuali crediti dell’impresa, nonché sulla cauzione, senza bisogno di diffide o formalità di alcun genere. Art. 76 – Recesso dal contratto da parte dell’Amministrazione Comunale L’Amministrazione comunale può recedere, in tutto o in parte, in qualsiasi momento, con preavviso di almeno 20 giorni solari, da comunicare all’impresa appaltatrice con raccomandata A.R. nei seguenti casi: A) in qualunque momento dell’esecuzione, avvalendosi della facoltà consentita dall’art. 1671 del c.c. e per qualsiasi motivo, tenendo indenne l’impresa appaltatrice delle spese sostenute e delle prestazioni rese; B) per motivi di pubblico interesse, anche conseguenti al mutare degli attuali presupposti giuridici e legislativi, o derivanti dalla modificazione delle attuali forme organizzative/gestionali dei servizi interessati all’appalto, adottate dall’Amministrazione; C) in caso di cessazione dell’attività o in caso di apertura di una procedura di concordato preventivo o di fallimento a carico dell’impresa aggiudicataria. Art. 77 - Recesso unilaterale dell’impresa Qualora l’impresa appaltatrice dovesse recedere dal contratto prima della scadenza prevista senza giustificato motivo, l’Amministrazione comunale procederà rivalendosi sull’incameramento della fideiussione e, ove ciò non bastasse, agendo per il pieno risarcimento dei danni subiti. Sarà inoltre addebitata all’impresa, a titolo di risarcimento danni, la maggiore spesa derivante dall’assegnazione del servizio ad altri soggetti. Art. 78 - Definizione delle controversie Per la risoluzione di eventuali controversie le parti escludono il ricorso ad arbitrati e si rivolgono unicamente all’Autorità Giudiziaria. Il Foro territorialmente competente è quello del Tribunale di Modena. Art. 79 - Elezione domicilio 38 Per tutti gli effetti del contratto giudiziali ed extragiudiziali, l’impresa aggiudicataria dovrà eleggere domicilio presso la residenza dell’Amministrazione comunale. TITOLO XVI PRIVACY Informativa sulla Privacy ai sensi art. 13 D.Lgs. 196/03. Con la presente La informiamo, che il D.Lgs. 196/2003 e s.m. e i. garantisce che il trattamento dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità degli interessati, con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al diritto alla protezione dei dati personali. Il trattamento dei dati che intendiamo effettuare, pertanto, sarà improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei Suoi diritti ed in particolare della Sua riservatezza. Ai sensi dell’art. 13 del Decreto citato, la informiamo che: 1) il trattamento ha le seguenti finalità: acquisizione delle informazioni necessarie alla valutazione dell’idoneità morale e tecnico finanziaria dell’Impresa da Lei rappresentata ai fini della partecipazione alla gara oggetto della presente procedura di aggiudicazione. In particolare il trattamento sarà connesso all’eventuale instaurazione di rapporti contrattuali con questa Amministrazione e per il tempo a ciò necessario. 2) il trattamento potrà comportare operazioni relative anche a dati sensibili, per i quali è individuata rilevante finalità di interesse pubblico nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 196/2003, secondo il regolamento comunale per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 116 del 19.12.2005 e successive modifiche ed integrazioni. 3) Il trattamento degli stessi verrà effettuato manualmente (ad esempio, su supporto cartaceo) e/o attraverso strumenti automatizzati (ad esempio, utilizzo procedure e supporti elettronici), con logiche correlate alle finalità di cui al precedente punto 1) e, comunque, in modo da garantire la sicurezza e la riservatezza dei dati. 4) Il conferimento dei dati ha natura obbligatoria per il conseguimento delle finalità di cui sopra; il loro mancato, parziale o inesatto conferimento avrà come conseguenza l'impossibilità di dar corso all’offerta. 5) I dati verranno comunicati e pubblicati in applicazione delle norme in materia di appalti pubblici. 6) In relazione al trattamento Lei potrà esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003 (accesso ai propri dati personali, rettifica, aggiornamento cancellazione dei dati se incompleti, erronei o raccolti in violazione di legge) avendo come riferimento il Responsabile del trattamento degli stessi per il Comune individuato nel Direttore di Area competente a cui dovrà essere rivolta l’istanza. 7) Il titolare del trattamento è il Comune di Pavullo nel Frignano, con sede in Piazza Montecuccoli, n. 1 – 41026. TITOLO XVII ALLEGATI Sono parte integrante e sostanziale del presente capitolato i seguenti allegati: Allegato n. 1 – Caratteristiche Merceologiche delle principali materie prime Allegato n. 2 – Articolazione e composizione dei menu e grammatura degli alimenti Allegato n. 3 – Esempi di Menù Allegato n. 4 – Elenco attrezzature da reintegrare Allegato n. 5 – Informazioni sui rischi negli ambienti di lavoro 39 CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA NEI NIDI D’INFANZIA, NELLE SCUOLE D’INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO E CENTRI ESTIVI COMUNALI DEI COMUNI DI PAVULLO NEL FRIGNANO, SERRAMAZZONI E POLINAGO. PERIODO 01.09.2016 / 31.08.2019 ALLEGATO 1 !"#$% & & ' ' ( %"# ""$ ) * ' + & ++ & ' & + ' !! " ! # , ' & ' & & . & 0$"#$%%1 . . 234 ' !/ #$%%/ 01%#$%%1 + ) - ) ! , $ + + . & ( 4 $ #1#51' "16#$%%/ & ) & ' !% , ' & ' , ' & ' ' Conformità relative alle diverse tipologie di prodotto , & , + & & . . 00"#$%%0' 7 8 4 ++ 01/#$%%5 & 9 & & , 7 , (27 ,37 & 6 %#$%%!: . , - & & 8(,;,2 8 , - ' ++ 4 16%#"" 7 % $ : # ' & $$ : < '& :7 + ' ' '+ Prodotti origine animale ! " $ % # & '' Prodotti derivati dei cereali ( ) * * # * ' Prodotti Vegetali * ! * $ Prodotti vari ' :. :. ,- $ + & & : INDICE SCHEDE PRODOTTO + 51#"0' ( 4 & 7 2 8 ' :7 :* '= = > & : (. / 0 * , . . & '' * * * & & & & & ' &' () ?@ ?. ?. ? ?9 ?4 ?7 ?7 ?7 ? ?* & + & A 0 $ $ + () , + & ) & ' B & # /$#"$' . & < $%C $%C 16C ' 6%C & . & & & & ' * : 61 A & 16C ) < ( ( 7 & ) + 4 & & ' ' + 0%C # ' : ' # ! $ *& !% ' & 1 ' <& * ' ' + + <& "" & ' & 8 ' 3 < & & & & 1 7 < /6C < 4 7 + ' <& ' 7 & ) . <& < ' ' '& 8 ' * ' ' 1$C ; < & 7 '4 + & ' @ < 3 < & '4 ' '7 , & 0 '& + $ <& & <& ' , & +' , ) ?@ ?. ?9 ?* ?* ?7 ?7 ?7 ?@ /6C % ! !! ! ! * & # & & & & & & & & & & * , - ++ - + & ' 7 ' ' ' ) ) ' ' ) & ) , - ) + + ' & ' : ' ' ): 3 & & ' ' ' & + / + . ( . ! ( 8 % ! % ! !! * < D& ' ! % & & % & ! ' & E : < ' % ! ' < & % + * & ' ' % : .# ! /< : ' ! ( < ' < ! & & 0' ( , ) + !! ! + % ?9 ?* ?* ?* ! ! & , + ' . ' & ' ' . + 2 ' + + . ' , - ' ) $/ ' + ++ - ' ) & & #$ . + & . 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PERIODO 01.09.2016 / 31.08.2019 ALLEGATO 4 77 ) ) ) Attrezzatura Addolcitore Armadietto personale 70X32 cm Armadietto spogliatoio un anta 37x50 Armadio doppio CM 95 Armadio due ante 50x100 200 h cm Armadio due ante scorrevoli 100x50 Armadio singolo 50X50 cm Bilancia 15 Kg Carrello 2 ripiani in acciaio inox 80 cm Carrello 2 ripiani in acciaio inox cm 100 Carrello bagno maria 3 vasche Carrello in acciaio inox a due ripiani CM 80 Carrello inclinito porta piatti Carrelli neutro due ripiani 100x50 Carrello neutro due ripiani 80x50 Carrello pianetta Carrello pulizia con portasacco Carrello riscaldato Rieber 1000 Cuocipasta due vasche Frigorifero 400 lt Frigorifero a pozzetto 400 lt Frigorifero BT un anta Frigorifero domestico con congelatore lavello una vasca con sgocciolatoio lavastoviglie a capottina ,) N. 1 3 5 3 3 1 9 1 2 5 1 1 1 8 1 3 3 1 1 1 1 5 2 1 1 Lavastoviglie carica frontale lavello due vasche sgocciolatoio a destra 160 Pattumiera a pedale in acciaio inox Pedana CAMBRO 90x53 Pensile 140 cm pensile cm 120 Pensile due ante scorrevoli Angelo Po Pianetta Robot 3,7 lt Tagliaverdure elettrico Tavolo 3 ante scorrevoli 200 cm Tavolo armadiato CM 160 con ante scorrevoli Tavolo armadiato 180 cm Tavolo con ante scorrevoli 180 Tavolo su gambe 110 con cassetto Tavolo su gambe con cassetto 140 cm Termosaldante manuale Tritacarne grattugia elettrica Tuttapiastra 70x70 Zanussi 3 1 4 2 2 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 ) 77 Attrezzatura Addolcitore Affettatrice Apriscatole da tavolo Armadietto spogliatoio Armadio detersivi due ante 95 x 50 cm h 214 Armadio di ferro due ante Armadio dispensa due ante 95 x 50 cm h 214 Armadio due ante lamiera 100x45 180h Armadio frigorifero due ante marca AIS Armadio portapiatti due ante 120x67 h 200 Armadio singolo ad un anta Armadio un anta doppio scomparto 50 x 50 Armadietto doppio 70x35 Banco refrigerato 260 cm quattro ante Bilancia 12 Kg Cappa aspirazione 100x100 cm per zona lavaggio Carrello neutro in acciaio inox due ripiani 100x50 Carrello neutro in acciaio inox due ripiani 150x50 Carrello neutro in acciaio inox due ripiani 100x56 Cucina due fuochi Fax Frigorifero domestico con congelatore 200 lt Frigorifero un anta Lavastoviglie carica frontale Lavatrice Lavello due vasche su gambe con sgocciolatoio a DX 210 cm Lavello una vasca 70x70 Lavello una vasca sgocciolatoio a sinistra $ N. 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 5 1 1 1 1 1 2 2 1 1 1 1 Mixer ad immersione Omogeneizzatore Pattumiera a pedale in acciaio inox Pattumiera a pedale in plastica Pattumiera carrellata a pedali Pattumiera carrellata in acciaio inox Pensile ante scorrevoli 140 cm Pianetta 100x55 Pianetta in acciaio inox 56x91 Pozzetto 100x60 cm Robot Scaffale 4 ripiani 130x50 Scala 5 gradini Tavolo ad ante scorrevoli 200 cm Tavolo armadiato ante scorrevoli 180 cm Tavolo su gambe con cassetto e ripiano 120 cm Termosaldante manuale Tritacarne grattugia elettrica 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 ) Attrezzatura Affettatrice Armadio portaoggetti 2 porte cm 95 Carrello a 2 ripiani in acciaio inox cm 80 Congelatore a pozzetto 115 cm Congelatore a pozzetto 145X70 cm Cuocipasta Frigorifero digitale ad 1 porta LT.600 Lavastoviglie a carica frontale Lavatoio 140X70 con rubinetto a pedale Mixer ad immersione Panca di sostegno aerata Scaffalatura 107X40X200 5 ripiani Scaffalatura 83X40X200 4 ripiani Scaffalatura 83X40X200 5 ripiani Tavolo in acciaio inox cm 140 Tavolo refrigerato 3 vani cm 138 Tritacarne grattugia elettrica N. 1 1 1 1 1 1 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 1 1 CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA NEI NIDI D’INFANZIA, NELLE SCUOLE D’INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO E CENTRI ESTIVI COMUNALI DEI COMUNI DI PAVULLO NEL FRIGNANO, SERRAMAZZONI E POLINAGO. PERIODO 01.09.2016 / 31.08.2019 ALLEGATO 5 INFORMAZIONI FORNITE DAL COMMITTENTE ALL’APPALTATORE IN MERITO AI RISCHI PRESENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO AI SENSI DELL’ART. 26 COMMA 1 LETTERA B) DEL D.LGS. 81/2008 E S.M.I. Vengono fornite di seguito informazioni relative ai locali, agli impianti ed alla gestione delle emergenze presso i poli scolastici nei quali è previsto lo svolgimento dell’attività lavorativa dell’impresa affidataria del servizio di ristorazione, per renderla edotta dei rischi e delle misure adottate per contenerli. COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO Sedi oggetto di appalto L’appalto in oggetto consiste nell’affidamento del servizio ristorazione scolastica presso i seguenti plessi: • Plesso scolastico “Tonini” – Via Muratori, 10/12/14 e Via Tassoni, 23 – Pavullo n/F (sede della scuola d’infanzia “Tonini” e dei nidi d’infanzia “Tonini” e “Amici dello Scoiattolo”); • Plesso scolastico “Panini” – Via Montessori, 1 - S. Antonio di Pavullo n/F (sede della scuola d’infanzia “S. Antonio” e del nido d’infanzia “Lo Scarabocchio”); • Plesso scolastico di Renno – Via Pastenella, 2 – Renno di Pavullo n/F (sede della scuola d’infanzia Renno); • Plesso scolastico “Foscolo” – Via Foscolo, 10/12 – Pavullo n/F (sede della scuola d’infanzia “M. Ventre” e della scuola primaria “U. Foscolo”); • Plesso scolastico “De Amicis” – Viale Martiri, 61 – Pavullo n/F (sede della scuola primaria “De Amicis”); • Plesso scolastico “L. Da Vinci” – Via Boccaccio, 32/34 - S. Antonio di Pavullo n/F (sede della scuola primaria “Da Vinci”); • Plesso scolastico “Corsini” – Via Pertini, 20 - Verica di Pavullo n/F (sede della scuola primaria “Corsini”); • Plesso scolastico “R. Montecuccoli” – Viale Marconi, 17 – Pavullo n/F (sede della scuola secondaria di primo grado “Montecuccoli”). Note relative a tutti i plessi scolastici Gli impianti e gli apparecchi di sollevamento (ascensori e montacarichi) presenti all’interno dei plessi scolastici sono sottoposti a regolari controlli e manutenzione da parte del Comune di Pavullo n/F. Come dispositivi di protezione attiva antincendio in tutti i plessi scolastici sono presenti estintori ed impianti di rivelazione ed allarme antincendio con rivelatori di fumo e pulsanti di allarme ad attivazione manuale. Nei plessi di maggiori dimensioni (“Panini”, Foscolo”, “De Amicis”, “Da Vinci” e “Montecuccoli”) sono presenti idranti ed un attacco per automezzi VVFF; nel plesso “Tonini” sono presenti i naspi in sostituzione degli idranti. Tutte le attrezzature e gli impianti antincendio vengono sottoposti a regolare controllo e manutenzione a carico dell’Ente tramite ditte specializzate nel settore. In tutti i plessi scolastici è installata la segnaletica di sicurezza. Tutte le attrezzature utilizzate per la preparazione ed il porzionamento pasti dovranno risultare a norma dal punto di vista antinfortunistico ed essere sottoposte ad idonea manutenzione, adeguamento ed eventuale sostituzione. A questo scopo l’impresa aggiudicataria dovrà effettuare un costante monitoraggio delle attrezzature in oggetto e garantirne l’adeguatezza nel tempo, effettuando gli interventi di manutenzione ordinaria a proprio carico e segnalando all’Ente gli interventi di competenza di quest’ultima. Plesso scolastico “Tonini” – Via Muratori, 10/12/14 e Via Tassoni, 23 – Pavullo n/F Il plesso scolastico “Tonini” è sede di servizi destinati a bambini di età inferiore a 3 anni, con il nido ”Tonini” ed altri servizi (Centro Bambini Genitori e Spazio Bambini) a gestione comunale, il nido d’infanzia “Amici dello Scoiattolo” gestito da Domus Assistenza Soc. Coop. Soc. ed un centro pasti autonomo. Al piano rialzato del fabbricato si trovano i locali adibiti alla preparazione pasti, il blocco servizi e locali per adulti, gli spazi del nido “Amici dello Scoiattolo”; al piano terra si trovano i locali della scuola d’infanzia, separati dal nido tramite un corridoio; al primo piano si trovano i locali del nido “Tonini”. Presso il polo scolastico “Tonini” è attivo anche un impianto di rilevazione gas in cucina ed in centrale termica. Il controllo e la manutenzione di tutti i dispositivi antincendio di pertinenza dei locali preparazione pasti è a carico dell’impresa affidataria del servizio di ristorazione. Plesso scolastico “Panini” – Via Montessori, 1 - S. Antonio di PAVULLO n/F ed annesso nido “Lo Scarabocchio” All’interno del polo scolastico “F.C. Panini” hanno sede, in ambienti non comunicanti fra loro, la scuola dell’infanzia ”Panini” ed una sezione che ospita il nido “Lo Scarabocchio” a gestione comunale. L’edificio si sviluppa su due piani, un piano terra ed un piano primo. E’ presente un ascensore che collega i piani terra e primo solo nella parte di pertinenza della scuola d’infanzia “Panini” che occupa tutti i locali del piano terra e di parte del primo piano. La restante parte del primo piano è occupata dal nido “lo Scarabocchio”. Plesso scolastico di Renno – Via Pastenella, 2 – Renno di Pavullo n/F Nel plesso scolastico di Renno di Pavullo n/F ha sede la scuola dell’infanzia “Renno”, in un edificio comprendente solo un piano terra. Plesso scolastico “Foscolo” – Via Foscolo, 10/12 – Pavullo n/F Nel polo scolastico “Foscolo” hanno sede la scuola dell’infanzia “M. Ventre”, che si sviluppa su due piani (piano terra e primo) e la scuola primaria “Foscolo” anch’essa su due piani (piano seminterrato e piano terra), collegate internamente tra loro. I piani della scuola d’infanzia e primaria sono collegati con scale interne e sono presenti nel plesso anche impianti di sollevamento. $ Plesso scolastico “De Amicis” – Viale Martiri, 61 – Pavullo n/F Nel polo scolastico “De Amicis” di Pavullo n/F ha sede l’omonima scuola primaria in un edificio che si sviluppa su quattro piani comprendenti piano terra, piano primo, piano secondo e sottotetto, quest’ultimo utilizzato esclusivamente come archivio. I piani sono collegati fra loro da una scala e da un ascensore. Plesso scolastico “L. Da Vinci” – Via Boccaccio, 32/34 - S. Antonio di Pavullo n/F Nel polo scolastico in oggetto ha sede la scuola primaria “L. Da Vinci”, al cui interno si trova un ascensore. L’edificio si sviluppa su tre piani, il piano seminterrato, piano terra e primo piano.Nei pressi del plesso scolastico si trova la palestra in un immobile separato dal plesso scolastico. Plesso scolastico “Corsini” – Via Pertini, 20 - Verica di Pavullo n/F Nel polo scolastico di Verica ha sede la scuola primaria “Corsini”. L’edificio comprende un piano terra ed un piano seminterrato: i locali scolastici occupano il piano terra ed al piano seminterrato si trovano altri spazi. Scuola media “R. Montecuccoli” – Viale Marconi, 17 – Pavullo n/F Nel plesso scolastico “R. Montecuccoli” di Pavullo n/F ha sede la scuola media “Montecuccoli”, in un edificio comprendente quattro piani: piano seminterrato, piano terra, piano primo e piano secondo. I vari piani sono collegati fra loro da scale interne e da un ascensore che non raggiunge il seminterrato. Nel plesso sono presenti anche montascale. All’interno del polo scolastico è presente una palestra situata all’interno del plesso ed un’altra palestra in una struttura separata dall’edificio scolastico situata in adiacenza alla scuola. COMUNE DI SERRAMAZZONI Sedi oggetto di appalto L’appalto in oggetto consiste nell’affidamento del servizio ristorazione scolastica presso i seguenti plessi: • Plesso Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro – Via IV Novembre n. 193-195 e Via Lago delle More n. 76 – Serramazzoni (sede della scuola d’infanzia “Serramazzoni Centro” e del servizio alla prima infanzia “Sezione Primavera”); • Plesso San Dalmazio – Via San Dalmazio n. 1453 e 1543 – San Dalmazio di Serramazzoni (sede della Scuola d’Infanzia “S. Dalmazio” e della Scuola Primaria “Pascoli”); • Plesso Scuola Primaria “Zerbini”– Via Selva n. 93 – Selva di Serramazzoni (sede della scuola primaria di Selva); • Plesso Scuola Primaria “Orlandi” – Via Vandelli Monte, 51 – Varana di Serramazzoni (sede della scuola primaria di Varana); Note relative a tutti i plessi scolastici Gli impianti elettrici, di riscaldamento, di produzione di acqua calda sanitaria e di gas metano, presenti negli stabili, sono muniti di certificazioni di conformità e vengono sottoposti a verifiche periodiche e manutenzione da parte di ditte specializzate incaricate dal Comune. 1 Gli impianti ascensori, elevatori e servoscala presenti all’interno dei plessi scolastici sono sottoposti a regolari controlli e manutenzione da parte di ditta specializzata incaricata dal Comune di Serramazzoni. Come dispositivi di protezione attiva antincendio in tutti i plessi scolastici sono presenti estintori. Nelle scuole di maggiori dimensioni (Scuola primaria Serramazzoni, scuola d’infanzia Serramazzoni e polo scolastico San Dalmazio) sono presenti idranti ed un attacco per automezzi VVF; Tutte le attrezzature e gli impianti antincendio vengono sottoposti a regolare controllo e manutenzione da parte di ditta specializzata incaricata dal Comune. In tutti i plessi scolastici è installata la segnaletica di sicurezza. Tutte le attrezzature utilizzate per la preparazione ed il porzionamento pasti dovranno risultare a norma dal punto di vista antinfortunistico ed essere sottoposte ad idonea manutenzione, adeguamento ed eventuale sostituzione. A questo scopo l’impresa aggiudicataria dovrà effettuare un costante monitoraggio delle attrezzature in oggetto e garantirne l’adeguatezza nel tempo, effettuando gli interventi di manutenzione ordinaria a proprio carico e segnalando all’Ente gli interventi di competenza di quest’ultima. Plesso Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro – Via IV Novembre n. 193-195 e Via Lago delle More n. 76 – Serramazzoni Nel plesso scolastico Scuola dell’Infanzia Serramazzoni Centro ha sede la scuola dell’infanzia “Serramazzoni Centro ” e il servizio alla prima infanzia “Sezione Primavera”. L’edificio è articolato su due piani. A seguito di verifiche strutturali sull’edificio, nel corso dell’estate 2015 è stato attuato l‘ intervento di consolidamento statico alle travi portanti del primo piano. Nel piano terra del corpo centrale dell’edifico è collocato il Centro di produzione pasti di Serramazzoni e n. 3 refettori per la somministrazione dei pasti per la Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro (primo turno) e della Scuola Primaria di Serramazzoni Centro (Secondo turno). Per il servizio educativo alla prima infanzia “Sezione Primavera” la somministrazione dei pasti (prodotti dall’attiguo Centro di produzione pasti) è organizzata all’interno della sezione. Plesso San Dalmazio – Via San Dalmazio n. 1453 e 1543 – San Dalmazio di Serramazzoni Nel plesso scolastico San Dalmazio ha sede la scuola dell’infanzia “San Dalmazio ”, in un edificio comprendente solo un piano terra, e la scuola Primaria “Pascoli” in un edificio contiguo strutturato su un piano terra ed un primo piano. Presso la scuola dell’infanzia è presente un locale per il ricevimento dei pasti veicolati e il frazionamento pasti. La refezione scolastica è organizzata in una porzione del salone della scuola dell’Infanzia. Plesso Scuola Primaria “Zerbini”– Via Selva n. 93 – Selva di Serramazzoni (sede della scuola primaria di Selva); Nel plesso scolastico Scuola Primaria “Zerbini” ha sede la scuola Primaria “Zerbini”, in un edificio comprendente un piano terra ed un primo piano. Al piano terra è presente un locale per il ricevimento dei pasti veicolati e il frazionamento pasti. La refezione scolastica è organizzata in un apposito locale refettorio, su due turni dalle ore 12 alle ore 14. Plesso Scuola Primaria “Orlandi” – Via Vandelli Monte, 51 – Varana di Serramazzoni (sede della scuola primaria di Varana); Nel plesso scolastico Scuola Primaria “Orlandi” ha sede la scuola Primaria “Orlandi”, in un edificio comprendente un piano terra, un primo ed un secondo piano. Al piano terra è presente un locale per il ricevimento dei pasti veicolati e per frazionamento pasti. La refezione scolastica è organizzata in un apposito locale refettorio, in un unico turno. / COMUNE DI POLINAGO Sede oggetto di appalto L’appalto in oggetto consiste nell’affidamento del servizio ristorazione scolastica presso il plesso scolastico unico di Polinago che comprende la scuola d’infanzia “A. Frank”, Scuola Primaria “G.Papini “ e Scuola Secondaria di primo grado “P. Perini”; Note relative al plesso scolastico L’impianto di sollevamento (ascensore) presente all’interno del plesso scolastico è sottoposto a regolari controlli e manutenzione da parte del Comune di Polinago. Come dispositivi di protezione attiva antincendio nel polo scolastico sono presenti estintori. Sono presenti idranti. Tutte le attrezzature e gli impianti antincendio vengono sottoposti a regolare controllo e manutenzione a carico dell’Ente tramite ditte specializzate nel settore. Nel plesso scolastici è installata la segnaletica di sicurezza. Tutte le attrezzature utilizzate per la preparazione ed il porzionamento pasti dovranno risultare a norma dal punto di vista antinfortunistico ed essere sottoposte ad idonea manutenzione, adeguamento ed eventuale sostituzione. A questo scopo l’impresa aggiudicataria dovrà effettuare un costante monitoraggio delle attrezzature in oggetto e garantirne l’adeguatezza nel tempo, effettuando gli interventi di manutenzione ordinaria a proprio carico e segnalando all’Ente gli interventi di competenza di quest’ultima. Polo scolastico sito nel Capoluogo – via Sorbelli n. 2 – Polinago Nel plesso scolastico del Capoluogo che comprende tre piani, ha sede la scuola dell’infanzia “A. Frank ”, al piano terra, la scuola Primaria “P. Perini” al primo piano e scuola Secondaria di Primo grado “G. Papini” al secondo piano. I piani sono collegati fra di loro da una scala e da un ascensore. Nel plesso scolastico al piano terra si trova la palestra. La distribuzione dei pasti è organizzata in un apposito locale refettorio al piano terra, su tre turni dalle ore 11.45 alle ore 14.00. Il locale adibito alla preparazione pasti è situato al piano terra, attiguo alla refezione. L’impresa dovrà garantire il controllo di tutti i dispositivi antincendio di pertinenza dei locali preparazione pasti effettuando gli interventi di manutenzione ordinaria a proprio carico e segnalando all’Ente gli interventi di competenza di quest’ultimo. 6