capitolato speciale d`appalto con allegati

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capitolato speciale d`appalto con allegati
Comune di Pavullo nel Frignano
Provincia di Modena
CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI
RISTORAZIONE SCOLASTICA NEI NIDI D’INFANZIA, NELLE SCUOLE D’INFANZIA,
PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO E CENTRI ESTIVI COMUNALI DEI COMUNI
DI
PAVULLO
NEL
FRIGNANO,
SERRAMAZZONI
E
POLINAGO.
PERIODO
01.09.2016/31.08.2019
PREMESSE
Il servizio di ristorazione scolastica si pone le seguenti finalità:
funzione protettiva e preventiva;
finalità educative - comportamentali, anche nella direzione della solidarietà sociale;
garanzia di qualità totale del servizio, validità nutrizionale del pasto, rispetto della cultura
alimentare locale;
soddisfazione del gusto;
percezione positiva del bambino nei confronti del pasto scolastico inteso come
soddisfacimento delle proprie aspettative.
In coerenza con tali obiettivi, si riportano di seguito le fonti normative e regolamentari e le linee
guida a cui il presente capitolato fa riferimento e a cui dovranno fare riferimento i concorrenti per
la predisposizione della loro offerta:
Regolamento CE n. 178/2002 che stabilisce i principi e requisiti generali della legislazione
alimentare, istituisce l’Autorità Europea e fissa procedure per la sicurezza alimentare;
Regolamento CE n. 852/2004 in materia di igiene dei prodotti alimentari;
Regolamento CE n. 853/2004 in materia di igiene per i prodotti di origine animale;
Regolamento CE n. 854/2004 in materia di organizzazione dei controlli ufficiali sui prodotti
di origine animale destinati al consumo umano;
Regolamento CE n. 834/2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura di
prodotti biologici;
Regolamento CE n. 889/2008 “Modalità di applicazione del Regolamento CE 834/2007,
relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici”;
Regolamento (UE) N. 1169/2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai
consumatori e, per le parti non armonizzate da esso, il Decreto Legislativo 109/1992, in
materia di etichettatura per i prodotti alimentari;
DPR 7/04/1999, n.128 “Regolamento recante norme per l’attuazione delle Direttive
96/5/CE e 98/36/CE sugli alimenti a base di cereali e altri alimenti destinati a lattanti e
bambini”, modificato dal Decreto Ministero della salute e Ministero attività produttive
14/03/2005 e successivamente con Direttiva 2006/125/CE del 5 dicembre 2006;
Decreto 09 aprile 2009, n. 82 Regolamento concernente l'attuazione della direttiva
2006/141/CE per la parte riguardante gli alimenti per lattanti e gli alimenti di
proseguimento destinati alla Comunità Europea ed all'esportazione presso Paesi terzi;
Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica - Ministero della Salute 2010;
Legge Regione Emilia Romagna n. 29/2002 “Norme per l’orientamento dei consumi e
nell’educazione alimentare per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva”;
Legge Regione Emilia Romagna n. 1/2000, art. 17, comma 1, lettera e);
Legge n. 488/1999, art. 59, comma 4;
1
Deliberazione della Giunta Regione Emilia Romagna n. 1015 del 07.07.2008 “Definizione
della procedure di riconoscimento e registrazione per le imprese del settore alimentare
applicative della normativa europea in materia di sicurezza alimentare”;
Deliberazione di Giunta regionale n. 2114/2010 intervenuta al fine di recepire le Linee
guida applicative del regolamento n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari e delle
Linee guida applicative del regolamento n. 853/2004 sull’igiene dei prodotti di origine
animale alimentari, oggetto degli accordi sanciti successivamente in sede di Conferenza
Stato-Regioni rispettivamente e specificamente in data 29/03/2010 e in data 17/12/2010;
Determinazione del Responsabile del Servizio Veterinario e igiene degli alimenti 13
novembre 2013, n. 14738 “Procedura per la registrazione e il riconoscimento delle attività
e degli stabilimenti del settore alimentare, dei mangimi, dei sottoprodotti di origine
animale (soa) e della riproduzione animale”;
Linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia Romagna – Regione Emilia
Romagna – collana contributi n. 56 – aprile 2009;
Linee guida per l'offerta di alimenti e bevande salutari nelle scuole e strumenti per la sua
valutazione e controllo, approvate con deliberazione della Giunta Regione Emilia
Romagna n. 418/2012;
Il valore nutrizionale ed educativo della ristorazione scolastica, documento elaborato dal
Servizio Sanitario Regionale – Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena - Dipartimento
di Sanità Pubblica, Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione, U.O. Nutrizione;
Linee guida per il recupero, la distribuzione e l’utilizzo di prodotti alimentari per fini di
solidarietà sociale “Ancora buono”, approvate con deliberazione della Giunta della
Regione Emilia Romagna n. 367 del 24.03.2014.
Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per la popolazione italiana
(LARN) a cura della Società Italiana di Nutrizione Umana del 2014.
.
TITOLO I
NORME E CARATTERISTICHE GENERALI DELL’APPALTO
Art. 1 Oggetto dell’appalto
L'appalto ha per oggetto l'organizzazione e la gestione del servizio di produzione, fornitura e
somministrazione di pasti, nonché servizi accessori, destinati alla refezione scolastica:
a) per i nidi d’infanzia ed i servizi educativi per la prima infanzia (spazio bambini e centro bambini
e genitori), le scuole dell'infanzia, primarie e secondaria di primo grado e i centri estivi del
Comune di Pavullo;
b) per la sezione Primavera, le scuole dell’infanzia e primarie del Comune di Serramazzoni;
c) per la scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado del Comune di Polinago;
per una durata complessiva di tre anni scolastici (dal 01/9/2016 al 31/8/2019)
L’appaltatore dovrà provvedere, con propria organizzazione, con tutti i mezzi necessari e nel
pieno rispetto di tutte le normative vigenti, alla preparazione dei pasti, alla loro consegna e
somministrazione presso le diverse sedi come elencate al successivo art. 6.
Di seguito si indicheranno con il termine “Amministrazione comunale ” sia il Comune di Pavullo,
sia il Comune di Serramazzoni, sia quello di Polinago, per i servizi di loro competenza.
Art. 2 – Durata ed organizzazione temporale dell’appalto
L'appalto del servizio oggetto del presente capitolato ha durata di 3 (tre) anni scolastici, a far
tempo dal 01/09/2016 e fino al 31/08/2019.
L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà di riaffidare il servizio alla medesima impresa
aggiudicataria, per ulteriori tre anni scolastici (01.09.2019/31.08.2022), ai sensi dell’art. 57,
comma 5, lett. b) del D.Lgs n. 163/2006, previa adozione di apposito provvedimento
amministrativo da parte del competente organo dell’Amministrazione comunale.
2
Allo scadere del contratto e nel caso in cui l’Amministrazione comunale non abbia ancora
completato gli atti necessari per la procedura di aggiudicazione, l’impresa sarà tenuta a svolgere
il servizio fino al subentro della nuova aggiudicataria. A tale fine l’Appaltatore è tenuto a
continuare la gestione alle stesse condizioni stabilite dal contratto scaduto, per il tempo
necessario all'ultimazione del nuovo procedimento di appalto.
Il servizio dovrà essere garantito nei seguenti periodi temporali:
• ristorazione nelle scuole d’infanzia, presso la Sezione primavera e nelle scuole primarie e
secondarie di primo grado: per l’intero periodo definito dal calendario scolastico nei giorni
della settimana comunicati ad inizio anno a cura del Servizio Scuola e determinati sulla
base dell’organizzazione didattica. Il servizio potrà essere richiesto anche per eventuali
particolari esigenze di fornitura in occasione di attività extrascolastiche, da definire a cura
del competente Servizio Scuola comunale;
• per i Nidi d’infanzia, lo Spazio Bambini e per il Centro bambini e genitori di Pavullo: per
l’intero periodo di apertura dei servizi (orientativamente dal 1 settembre al 30 giugno):
• per i centri estivi: per tutta da durata del servizio (orientativamente: mese di luglio di ogni
anno).
Art. 3 - Prezzi unitari posti a base di gara, importo complessivo a base di gara e valore
stimato dell’appalto
I prezzi unitari posti a base di gara, comprensivi di tutte le voci di costo, IVA esclusa, sono i
seguenti:
Tipologia di fornitura
Unitario
PASTO Nidi d’infanzia, Sezione Primavera, Scuole dell’Infanzia, Scuole Primarie,
€ 4,36
Scuole secondarie di 1°grado, Centri estivi
Servizio di refettorio e somministrazione (per ogni pasto erogato)
€ 0,85
Colazione
€ 0,11
Merenda
€ 0,52
Merenda per il servizio Spazio Bambini
€ 0,63
L’importo complessivo a base di gara, per l’intero periodo contrattuale (01.09.2016/31.08.2019),
è di € 3.306.435,55 (IVA esclusa) di cui:
- € 2.325.955,12 (IVA esclusa) per i servizi a favore del Comune di Pavullo;
- € 789.542,64 (IVA esclusa) per i servizi a favore del Comune di Serramazzoni;
- € 190.937,79 (IVA esclusa) per i servizi a favore del Comune di Polinago.
I costi della sicurezza da interferenze sono nulli.
Non sono presenti prestazioni secondarie.
Il valore stimato dell’appalto per i successivi tre anni scolastici (01.09.2019/31.08.2022), nel caso
in cui l’Amministrazione comunale si avvalga della facoltà di riaffidare il servizio alla medesima
impresa aggiudicataria, ai sensi dell’art. 57,comma 5, lett. b) del D.Lgs n. 163/2006, è di
€ 3.306.435,55 (IVA esclusa), per cui l’importo complessivo stimato dell’appalto è di
€ 6.612.871,10 al netto di IVA nelle forme di legge.
Non è consentita la presentazione di offerte parziali.
Art.4 – Organizzazione del servizio
L’Appaltatore dovrà fissare una sede operativa, dotata di idoneo collegamento telefonico e fax e
computer con collegamento internet, in funzione permanente dalle ore 7,30 alle ore 18,30 di ogni
giorno di apertura del servizio.
3
Presso tale recapito deve essere reperibile personale in grado di assicurare le tempestive
sostituzioni degli addetti e l’attivazione degli interventi di emergenza che dovessero rendersi
necessari.
Al medesimo recapito sono indirizzate pure le comunicazioni e le richieste di informazioni e/o
interventi che i Comuni intendano far pervenire all’Appaltatore.
Le date di effettivo inizio e termine dei servizi, come elencati al precedente art. 1, saranno
comunicate annualmente a cura dei Servizi Scuola di ognuno dei tre Comuni.
I Comuni si riservano comunque la facoltà di anticipare o posticipare i termini sulla base delle
esigenze delle singole scuole o servizi.
Giornalmente le singole sedi di consumo comunicheranno, entro le ore 9,30, il numero preciso
dei pasti da fornire, suddivisi per tipologia, anche con le modalità previste al successivo art. 8.
Per quanto riguarda le tipologie dei servizi da assicurare presso ogni plesso, si rimanda al
successivo art. 6 .
Art. 5 - Caratteristiche generali del servizio
Il servizio consiste:
- nella produzione e fornitura di pasti ai bambini e agli adulti che ne abbiano diritto dei Nidi
d’infanzia e della sezione Primavera e ai frequentanti i centri estivi;
- nella produzione, fornitura e somministrazione di pasti agli alunni e agli adulti che ne abbiano
diritto, delle Scuole dell’Infanzia, delle Scuole Primarie e delle Scuole Secondarie di primo grado.
Il servizio comprende inoltre, ove previsto:
- la fornitura di colazioni e merende ai bambini dei Nidi e della sezione Primavera;
- la fornitura delle merende ai bambini che frequentano le scuole d’infanzia e il Centro Bambini e
Genitori;
- la fornitura di una merenda speciale di metà mattina per lo ‘Spazio bambini’ del Comune di
Pavullo n/F;
- il trasporto dei pasti;
- la predisposizione del refettorio e l’apparecchiatura dei tavoli nelle scuole d’infanzia, primarie e
secondarie di primo grado;
- lo scodellamento, la porzionatura e la distribuzione dei pasti nelle scuole d’infanzia, primarie e
secondarie di primo grado;
- la pulizia, il riordino dei tavoli, il lavaggio ed il riordino delle stoviglie, nonché la gestione dei
rifiuti, nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
Spetta all'impresa aggiudicataria del servizio la fornitura di tutto quanto necessario al servizio in
oggetto, ivi compresi:
- tovaglioli e tovagliette,
- i detersivi e gli attrezzi per la pulizia e la sanificazione dei centri di somministrazione e di
produzione pasti;
- i detersivi per il lavaggio delle stoviglie utilizzate.
I pasti dovranno essere serviti in contenitori plurirazione che dovranno essere trasportati in
contenitori termici tali da assicurarne la conservazione, secondo quanto disposto dalle normative
vigenti in materia.
Il servizio di somministrazione dei pasti dovrà essere effettuato utilizzando, per tutti i plessi
scolastici, piatti in ceramica, bicchieri di vetro infrangibile e posate in acciaio inox.; per i nidi
d’infanzia dovranno essere utilizzati piatti e bicchieri in melamina. Tali materiali dovranno essere
forniti dall’impresa aggiudicataria.
Su richiesta della singola Amministrazione comunale potranno essere utilizzati piatti e bicchieri in
melamina anche nelle scuole d’infanzia, senza alcun onere a carico dell’Amministrazione
richiedente.
4
All'impresa aggiudicataria spetta di implementare e fare osservare il proprio sistema di controllo
HACCP presso i centri di cottura e produzione pasti e in tutte le strutture e plessi scolastici dove i
pasti vengono consumati a norma del Reg.(CE) n.852/2004, anche qualora il servizio di refettorio
venga svolto con la collaborazione del personale dei nidi d’infanzia o delle scuole.
Art.6 - Quantificazione presunta del servizio
SERVIZI A FAVORE DEL COMUNE DI PAVULLO
Il Comune di Pavullo nel Frignano dispone di due centri di produzione pasti, rispettivamente
ubicati presso il polo scolastico Tonini - via Muratori n. 14 e presso il polo Infanzia/Primaria di via
Ugo Foscolo 10/12, da utilizzare per la produzione dei pasti, secondo quanto indicato al
successivo art.13. Altresì per le scuole primaria “De Amicis”, primaria “Da Vinci”, primaria
“Corsini” e dell’Infanzia “Panini” e “Renno” i pasti potranno essere prodotti presso un centro in
disponibilità all’impresa.
A titolo puramente indicativo si riportano i seguenti prospetti quantitativi:
NUMERO MEDIO PASTI GIORNALIERI E NUMERO COMPLESSIVO PRESUNTO PASTI PER
L’INTERA DURATA TRIENNALE DEL CONTRATTO, PRESSO LE SCUOLE DI PAVULLO.
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DENOMINAZIONE E SEDI SCUOLE – CLASSI, GIORNI E ORARI MENSE SCOLASTICHE
Il dato sotto esposto è indicativo e potrebbe subire variazioni a seguito di modifiche
nell’organizzazione scolastica, nella consistenza e nella composizione dell’utenza del servizio.
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SERVIZI A FAVORE DEL COMUNE DI SERRAMAZZONI
Il Comune di Serramazzoni dispone di un Centro di Produzione Pasti attrezzato con n. 3 refettori
per la somministrazione, situato presso la Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni, in Via Lago delle
More – Serramazzoni che produrrà i pasti, serviti in loco, per gli alunni e gli adulti dei servizi:
-Sezione Primavera aggregata alla scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro;
-Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro;
-Scuola Primaria di Serramazzoni Centro.
Il Centro di Produzione Pasti produrrà inoltre i pasti veicolati per le scuole:
-Scuola dell’infanzia di S.Dalmazio
-Scuola Primaria di Varana.
7
In riferimento, invece al plesso scolastico:
-Scuola Primaria di Selva
si precisa che i pasti potranno essere prodotti presso un centro in disponibilità all’impresa.
NUMERO MEDIO PASTI GIORNALIERI E NUMERO COMPLESSIVO
PRESUNTO PASTI PER L’INTERA DURATA TRIENNALE DEL CONTRATTO
PRESSO LE SCUOLE DI SERRAMAZZONI
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RIEPILOGO COMPLESSIVO PRESUNTO PRESTAZIONI PER L’INTERA DURATA
TRIENNALE DEL CONTRATTO PRESSO LE SCUOLE DI SERRAMAZZONI
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SERVIZI A FAVORE DEL COMUNE DI POLINAGO
Il Comune di Polinago dispone di una cucina attrezzata, ubicato presso il polo scolastico sito nel
Capoluogo – via Sorbelli n.2, dove dovranno essere preparati i pasti per gli alunni e gli adulti
presenti nelle scuole d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
A titolo puramente indicativo si riportano i seguenti prospetti quantitativi
NUMERO MEDIO PASTI GIORNALIERI E NUMERO COMPLESSIVO PRESUNTO PASTI PER
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DENOMINAZIONE E SEDI SCUOLE – CLASSI,
GIORNI E ORARI MENSE SCOLASTICHE
Il dato sotto esposto è indicativo e potrebbe subire variazioni a seguito di modifiche
nell’organizzazione scolastica, nella consistenza e nella composizione dell’utenza del servizio
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Tali dati hanno valore indicativo ai soli fini della formulazione dell'offerta e non costituiscono
obbligo e vincolo per l'Amministrazione comunale, potendo essi variare in relazione alla presenza
degli alunni e degli adulti o per qualsiasi altra causa.
In ogni caso, sia ai fini interpretativi che applicativi, prevarrà la seguente clausola: “la prestazione
dei servizi in oggetto dovrà essere concordata con il servizio scuola di ogni singolo comune, che
si riserva la facoltà discrezionale, orientata ad un miglior perseguimento del pubblico interesse, di
modificare (aumentando, diminuendo, variando) anche in corso d’anno il numero dei pasti, le
sedi, le caratteristiche del servizio di somministrazione in ragione del sopravvenire di nuove
necessità, di diversa dislocazione delle refezioni, di mutata organizzazione temporale dell’attività
didattica, di modifica della politica comunale relativa ai servizi oggetto del presente appalto, di
differenti esigenze dei plessi scolastici, nonché di accordi con le istituzioni scolastiche in ordine
all’utilizzo di personale statale ed infine in conseguenza a mutamenti delle disposizioni
normative”.
L’Appaltatore dovrà adeguarsi ad ogni variazione stabilita dal Servizio Scuola
dell’Amministrazione comunale, ed il compenso sarà commisurato all’effettiva prestazione del
servizio.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di estendere la fruizione del servizio ad altri utenti di altri
servizi scolastici e/o educativi. In tal caso l’Appaltatore deve garantire la fornitura e la consegna,
anche al di fuori delle sedi sopra elencate, dei pasti supplementari richiesti dall’Amministrazione,
rispettando il menu fornito ed allo stesso prezzo, sì da assicurare uguali standard qualitativi,
quantitativi, igienici e dietologici.
Il numero dei pasti da fornire giornalmente alle diverse sedi verrà indicato dalle singole scuole
nella sua entità precisa entro le ore 9,30 di ogni giorno del calendario scolastico secondo le
modalità che saranno concordate con l'Amministrazione comunale. Entro lo stesso orario le
scuole preciseranno altresì i pasti speciali da fornire.
10
Art. 7 - Estensione o riduzione delle prestazioni
L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà di ridurre o aumentare i servizi alle condizioni
contrattuali, fermo restando il rispetto di quanto previsto dall'art.11 del R.D. 2440/1923.
L'Amministrazione comunale si riserva di affidare, ai sensi dell'art. 57, comma 5, lett.a) del D.Lgs
163/2006, all’impresa aggiudicataria, servizi complementari, il cui importo non potrà superare il
50% dell'importo del contratto principale.
Art. 8 - Gestione prenotazione pasti
Nel corso della durata contrattuale la prenotazione dei pasti, ove ritenuta necessaria dai Comuni
per l’efficientizzazione del servizio, passerà dalla rilevazione cartacea alla rilevazione tramite un
sistema informatizzato, con l’utilizzo in ogni plesso scolastico di un apposito dispositivo connesso
con il centro pasti/cucina di riferimento.
Mediante tale dispositivo, il personale della scuola prenoterà per ciascun bambino presente a
mensa il pasto del giorno con possibilità di evidenziare la scelta di un pasto alternativo o in
bianco. I menù speciali personalizzati, motivati da scelte religiose o da motivi di salute certificati,
dovranno risultare già codificati nel programma e automaticamente identificabili dal centro
pasti/cucina interessato. Il software e l’hardware necessari al sistema di prenotazione utilizzato
saranno a carico dell’impresa aggiudicataria e devono essere tra le modalità più avanzate sul
mercato. La stessa dovrà impegnarsi a rendere disponibili mensilmente il numero di pasti
prenotati in un formato elettronico compatibile con il sistema di fatturazione dei Comuni.
Art. 9 - Servizio di refettorio
Il servizio di refettorio da svolgersi presso le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado
comprende la predisposizione del refettorio, l’apparecchiatura tavoli, lo scodellamento, la
porzionatura e la distribuzione dei pasti, la pulizia, il riordino dei tavoli, il lavaggio e il riordino
delle stoviglie e la gestione rifiuti, nonché ogni altra operazione necessaria al corretto
svolgimento del servizio. Detti servizi dovranno essere gestiti in via ordinaria dall’impresa
aggiudicataria, che quindi dovrà perfezionare specifica registrazione ai sensi della
Determinazione del Responsabile del Servizio Veterinario e igiene degli alimenti 13 novembre
2013, n. 14738, fatto salvo quanto previsto al successivo art. 58 concernente il subappalto.
A carico della impresa aggiudicataria è altresì il lavaggio di tutti i contenitori utilizzati per il
trasporto, nonché il lavaggio e il riassetto dei centri di produzione pasti.
Tutti i servizi elencati sono interamente remunerati nel prezzo di aggiudicazione.
Art.10 - Servizio di trasporto pasti
All’Impresa appaltatrice spetta l’onere di trasportare i pasti prodotti nei centri di produzione pasti
ai vari plessi scolastici di consumo.
Il mezzo di trasporto deve essere idoneo, preferibilmente adibito esclusivamente al trasporto di
alimenti e comunque conforme a quanto disposto dal Reg.(CE) 852/2004, con particolare
riferimento all’allegato 1, cap. IV; deve inoltre essere perfettamente funzionante e in regola con
quanto previsto dal vigente ordinamento per la circolazione stradale.
Le spese di carburante per la conduzione del mezzo, nonché gli oneri per la manutenzione
straordinaria e ordinaria dello stesso, sono a carico dell’impresa aggiudicataria.
L’impresa aggiudicataria dovrà inoltre garantire, provvedendo settimanalmente alla sanificazione,
il mantenimento dell’idoneità igienico-sanitaria del veicolo, in modo tale che dal medesimo non
derivi insudiciamento o contaminazione crociata o da sostanze estranee, agli alimenti trasportati.
Tale operazione deve essere conforme con quanto previsto dal Reg.(CE) 852/2004, con
particolare riferimento all’allegato 1 cap. IV.
Al fine di salvaguardare le caratteristiche organolettiche dei pasti, il tempo di percorrenza dal
centro di produzione pasti all’ultimo punto di consumo raggiunto, non deve essere di norma
superiore ai 40’ (quaranta minuti).
L’Amministrazione potrà chiedere adeguamenti e aggiornamenti del piano in relazione a
variazioni sui punti di destinazione o sugli orari e senza che ciò comporti variazioni del prezzo
aggiudicato.
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Art. 11 - Standard minimi di qualità del servizio
Gli standard minimi di qualità sono quelli riportati nel presente capitolato e nei vari allegati che
costituiscono parte integrante del medesimo. Tali standard sono considerati minimi.
Art.12 - Garanzie di qualità
L’impresa aggiudicataria deve acquisire dai fornitori e rendere disponibile all’Amministrazione
comunale idonee certificazioni di qualità e dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle
vigenti leggi in materia ed alle Caratteristiche merceologiche di cui all’allegato 1.
TITOLO II
STRUTTURE, ATTREZZATURE, ARREDI
Art. 13 - Strutture, attrezzature ed arredi
PER IL COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO
La preparazione dei pasti dovrà avvenire nelle cucine ubicate presso il Polo scolastico Tonini in
viale Muratori e presso il polo Scuole Primaria Foscolo / Infanzia M.Ventre sito in Via Foscolo di
Pavullo, di proprietà del Comune di Pavullo, che saranno concesse in uso gratuito
all'aggiudicatario del servizio con le relative attrezzature e arredi secondo quanto stabilito nei
successivi articoli per tutta la durata del contratto, nonché nel centro/i produzione pasti in
disponibilità dell’impresa aggiudicataria.
L‘impresa aggiudicataria avrà l'obbligo :
− di produrre presso la cucina del Nido/Scuola d’Infanzia "Tonini" i pasti destinati agli alunni
e bambini dei Nidi Tonini e Amici dello Scoiattolo e della Scuola d’Infanzia Tonini.
− di produrre presso la cucina delle scuole primaria Foscolo / infanzia M.Ventre di Pavullo i
pasti destinati agli alunni di tali scuole;
− di utilizzare per la produzione dei rimanenti pasti uno o più centri di produzione pasti
collocati ad una distanza non superiore a Km.30 da ogni scuola destinataria del servizio
al fine di garantire, attraverso tempestivo trasporto e rapida consegna dei pasti presso i
plessi scolastici di consumo, la conservazione delle caratteristiche organolettiche degli
alimenti, nel rispetto di quanto previsto al precedente art. 10.
PER IL COMUNE DI SERRAMAZZONI
La preparazione dei pasti dovrà avvenire nella cucina ubicata presso la Scuola dell’Infanzia di
Serramazzoni Centro sita in Via Lago delle More – Serramazzoni, di proprietà del Comune di
Serramazzoni, che sarà concessa in uso gratuito all'aggiudicatario del servizio con le relative
attrezzature e arredi secondo quanto stabilito nei successivi articoli, nonché nel centro/i
produzione pasti in disponibilità dell’impresa aggiudicataria.
L’impresa aggiudicataria avrà l'obbligo di produrre presso la cucina della Scuola dell’Infanzia di
Serramazzoni Centro i pasti destinati agli alunni della scuola dell’Infanzia stessa, della Sezione
Primavera, della Scuola Primaria di Serramazzoni centro, della Scuola dell’Infanzia di S.Dalmazio
e della Scuola primaria di Varana.
Per la produzione dei pasti per la Scuola Primaria di Selva l’impresa aggiudicataria potrà
utilizzare la suddetta cucina o, in alternativa, uno o più centri di produzione pasti collocati ad una
distanza non superiore a Km.30 dalla scuola destinataria del servizio, al fine di garantire,
attraverso tempestivo trasporto e rapida consegna dei pasti presso i plessi scolastici di consumo,
la conservazione delle caratteristiche organolettiche degli alimenti, nel rispetto di quanto previsto
al precedente art. 10.
PER IL COMUNE DI POLINAGO
La preparazione di tutti i pasti dovrà avvenire nella cucina ubicata presso il polo scolastico di via
Sorbelli n. 2 Polinago, di proprietà del Comune, che sarà concessa in uso gratuito
all’aggiudicatario del servizio con le relative attrezzature ed arredi secondo quanto stabilito nei
successivi articoli. L‘impresa aggiudicataria, nei casi di necessità concordati con
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l’Amministrazione comunale, potrà utilizzare altresì per la produzione dei pasti uno o più centri di
produzione pasti collocati ad una distanza non superiore a Km. 30 dal polo scolastico destinatario
del servizio, al fine di garantire, attraverso tempestivo trasporto e rapida consegna dei pasti
presso i plessi scolastici di consumo, la conservazione delle caratteristiche organolettiche degli
alimenti, nel rispetto di quanto previsto al precedente art. 10.
Condizioni comuni
L’impresa aggiudicataria, prima dell’inizio del servizio, pena la revoca dell’aggiudicazione, dovrà
opportunamente documentare la disponibilità e dislocazione della/e detta/e struttura/e di
produzione pasti e fornire tutte le certificazioni e le autorizzazioni, etc a dimostrazione
dell'idoneità e della conformità alle normative igienico sanitarie e a ogni altra disposizione vigente
in materia per tali strutture.
L’impresa aggiudicataria dovrà essere in grado di fornire il servizio anche in caso di interruzione
forzata della produzione dei pasti presso i centri produzione pasti di cui sopra dovuta a cause di
forza maggiore, utilizzando per la produzione dei pasti necessari quotidianamente una o più
strutture di produzione abilitate ed idonee ai sensi della normativa vigente, collocata/e entro il
raggio di Km. 50 dalla sede del Municipio di Pavullo.
ATTREZZATURE E ARREDI
A titolo esemplificativo e non esaustivo, si rimanda alla visione dell’allegato 4 per una
ricognizione complessiva delle attrezzature e arredi di proprietà dell’attuale appaltatore collocati
nei vari centri di produzione e distribuzione pasti di proprietà dell’Amministrazione comunale e
che dovranno essere reintegrati a cura e spese dell’impresa aggiudicataria.
L’impresa aggiudicataria, inoltre, dovrà accollarsi la spesa per l’acquisto di tutto il materiale
necessario alla normale somministrazione del pasto (stoviglie, utensili e tutto il materiale a
perdere) senza alcun onere aggiuntivo da parte della Committenza.
Il materiale di consumo è tutto a carico dell’impresa aggiudicataria, come il materiale a perdere.
L'integrazione e la sostituzione di stoviglie, di utensili da cucina e delle attrezzature necessari
alla somministrazione ed alla preparazione dei pasti sono a carico dell’impresa aggiudicataria.
LOCALI, ATTREZZATURE E ARREDI - COMUNE DI PAVULLO N/F
L’Amministrazione Comunale di Pavullo concede in uso gratuito e consegna alla impresa
aggiudicataria, alle condizioni di cui ai successivi articoli e con decorrenza dalla data di inizio del
servizio di ristorazione le due cucine, site presso il polo scolastico Tonini di via Muratori Pavullo e
presso la Scuola primaria Foscolo /infanzia Ventre via Foscolo 10/12 Pavullo n/F e i locali per il
frazionamento dei pasti siti presso le Scuole dell’Infanzia “Panini” e “Renno” e delle Scuole
primarie “Da Vinci”, “De Amicis” e “Corsini”, nonché le attrezzature e gli arredi di proprietà del
Comune ivi presenti necessari per la preparazione dei pasti e per lo svolgimento degli servizi
accessori di refettorio.
LOCALI, ATTREZZATURE E ARREDI - COMUNE DI SERRAMAZZONI
L’Amministrazione Comunale di Serramazzoni concede in uso gratuito e consegna alla impresa
aggiudicataria, alle condizioni di cui ai successivi articoli e con decorrenza dalla data di inizio del
servizio di ristorazione la cucina, con annessi refettori, sita presso la Scuola dell’Infanzia di
Serramazzoni Centro, Via Lago delle More - Serramazzoni e i locali per il frazionamento dei pasti
siti presso la Scuola dell’Infanzia di S.Dalmazio e delle Scuole primarie di Selva e di Varana,
nonché le attrezzature e gli arredi di proprietà del Comune ivi presenti necessari per la
preparazione dei pasti e per lo svolgimento degli servizi accessori di refettorio.
ATTREZZATURE E ARREDI - COMUNE DI POLINAGO
L’Amministrazione Comunale di Polinago concede in uso gratuito e consegna alla impresa
aggiudicataria, alle condizioni di cui ai successivi articoli la cucina sita presso il polo scolastico di
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via Pertini n.2, nonché le attrezzature e gli arredi di proprietà del Comune ivi presenti necessari
per la preparazione dei pasti e per lo svolgimento degli servizi accessori di refettorio.
Condizioni comuni
La concessione delle cucine e relativi impianti attrezzature e arredi suddette avrà la durata del
contratto di cui al presente capitolato.
Saranno inoltre a carico dell’impresa gli adempimenti previsti dall’art.6 del Reg. CE 852/2004.
L’impresa aggiudicataria si impegna a non apportare modificazioni, innovazioni o trasformazioni
alle strutture e alle attrezzature, senza la preventiva autorizzazione dell’Amministrazione
comunale. I beni impiegati dovranno essere restituiti al termine del contratto nelle stesse quantità
e stato in cui sono stati ricevuti. La riconsegna dovrà avvenire al momento della cessazione del
contratto.
L’impresa aggiudicataria ha la responsabilità della conservazione e della custodia di tutti i beni
concessi per tutta la durata del contratto. Si impegna inoltre a non portare fuori dai locali
scolastici, per nessun motivo, i beni avuti in consegna o i pasti rimasti, ed a riconsegnare al
termine del contratto di appalto i beni avuti in consegna in buono stato e nelle stesse quantità,
fatto salvo il normale stato di usura.
Art. 14 - Inventario ed integrazioni alle attrezzature ed agli arredi di proprietà comunale
L’inventario delle attrezzature di proprietà comunale è depositato presso il servizio scuola
dell’Amministrazione comunale.
La consegna dei locali, impianti ed attrezzature di cui al precedente articolo, sarà effettuata con
appositi verbali redatti a cura ed alla presenza di un rappresentante dell’Amministrazione
Comunale e di un rappresentante dell’impresa aggiudicataria.
Tale adempimento dovrà essere ultimato prima dell’inizio del servizio. All’atto della stesura
dell’inventario verrà effettuato un controllo circa lo stato di mantenimento e funzionamento del
materiale che viene consegnato. Tutte le attrezzature che saranno risultate funzionanti dovranno
essere riconsegnate alla scadenza del contratto dall’impresa aggiudicataria all’Amministrazione
comunale nello stato in cui sono state ricevute. Le integrazioni alle attrezzature di proprietà
comunale necessarie per lo svolgimento dei servizi in appalto saranno a totale carico
dell‘impresa aggiudicataria. Tali integrazioni alle dotazioni dei centri di produzione dei pasti e/o
dei terminali rimarranno di proprietà dell’impresa aggiudicataria e potranno essere da questa
trattenute alla scadenza del contratto, ovvero potranno essere acquistate dall’Amministrazione
Comunale ad un prezzo di stima del valore residuo concordato tra le parti.
Art. 15 - Verifiche in base agli inventari di consegna
In qualsiasi momento, a richiesta dell’Amministrazione Comunale e in occasione della scadenza
contrattuale, le parti provvederanno alla verifica dell’esistenza e del buono stato di mantenimento
di quanto avuto in consegna dall’Amministrazione Comunale.
Eventuali sostituzioni o reintegro di materiale funzionante all’atto dell’inventario, che si rendano
necessari sono a totale carico dell’Impresa aggiudicataria, che deve provvedere direttamente,
entro 10 giorni dalla data di riscontro, al reintegro di quanto risulti mancante o non funzionante.
Trascorso tale termine, in caso di inadempienza da parte dell’impresa aggiudicataria,
l’Amministrazione Comunale provvederà alle sostituzioni e ai reintegri di materiale, dandone
comunicazione scritta alla impresa aggiudicataria ed addebitandole le spese.
Art. 16 - Manutenzione di locali concessi in uso, arredi, attrezzature
La manutenzione ordinaria e straordinaria di arredi ed attrezzature e la manutenzione ordinaria
dei locali avuti in concessione è a carico dell’impresa aggiudicataria che dovrà garantire la loro
perfetta efficienza.
La manutenzione è riferita a tutte le attrezzature, arredi e a tutti i locali di cui al presente Titolo II,
concessi in uso a titolo gratuito dal Comune di Pavullo, dal Comune di Serramazzoni e dal
Comune di Polinago.
L’onere della manutenzione straordinaria dei locali compete all’Amministrazione comunale
competente.
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Qualora l’impresa non esegua gli interventi necessari, provvederà l’Amministrazione Comunale
ponendone il relativo costo a carico dell’impresa inadempiente.
Agli effetti del presente articolo si precisano le seguenti definizioni:
MANUTENZIONE ORDINARIA: si intendono tutti i lavori preventivi periodici necessari a
garantire il buono stato di funzionamento e di conservazione di locali, attrezzature, arredi, ivi
comprese le sostituzioni dei pezzi soggetti a normale usura.
In via esemplificativa e non esaustiva si intendono per manutenzione ordinaria delle
attrezzature:
- gli interventi sulle apparecchiature con puliture accurate, disincrostazione ed ingrassaggio
e lubrificazione di tutte le parti interessate;
- la revisione di rubinetterie, bruciatori, valvole di sicurezza, sportelli e tutto quanto attiene ai
congegni meccanici ed automatici;
- il controllo periodico generale delle componenti elettriche;
- il controllo periodico generale delle componenti idrauliche;
- il controllo periodico generale delle componenti meccaniche;
- la sostituzione delle guarnizioni;
- la sostituzione delle lampade;
- la sostituzione di tutti i componenti usurati in seguito all’uso;
- il controllo periodico e la sostituzione all’occorrenza dei dispositivi di sicurezza (es.termocoppie
nei fuochi a gas, microinterruttori interbloccanti sulle attrezzature, etc.);
- ogni altra prescrizione dell’AUSL relativa ad interventi di manutenzione ordinaria delle
attrezzature.
Per quanto concerne gli arredi si intendono compresi nella manutenzione ordinaria gli interventi
relativi al mantenimento del buon funzionamento ed utilità degli stessi.
Per quanto concerne i locali concessi in uso, in via esemplificativa e non esaustiva si intendono
per manutenzione ordinaria:
- il tinteggio completo da eseguirsi con cadenza minima triennale e ripristino periodico quando
necessario;
- il tinteggio dei termosifoni e degli infissi compreso il telaio delle zanzariere;
- il controllo ed il mantenimento delle porte tagliafuoco e dei maniglioni antipanico, controllo e
sostituzione di parti del pavimento e del rivestimento;
- la pulizia e la sostituzione dei corpi illuminanti, degli impianti di illuminazione ordinaria e di
emergenza;
- riparazione e sostituzione della rubinetteria e apparecchiature dei servizi igienici in uso al
personale;
- ogni altra prescrizione dell’AUSL relativa ad interventi di manutenzione ordinaria dei locali.
Per quanto riguarda i locali, inoltre, l’impresa aggiudicataria si impegna a comunicare il
calendario preventivo dei lavori che intende effettuare nel corso dell’anno, entro il mese di aprile.
I lavori debbono obbligatoriamente essere concordati e approvati dall’Amministrazione.
È altresì richiesto che l’impresa aggiudicataria invii periodicamente (almeno ogni 6 mesi) al
Servizio Scuola dei singoli Comuni comunicazione degli interventi di manutenzione ordinaria
effettuati in ogni singola struttura con il consuntivo dei lavori e relativi costi effettuati evidenziando
lo scostamento dal piano preventivo.
Il piano di manutenzione dei locali, attrezzature, arredi automezzi adibiti al trasporto, sarà
oggetto di valutazione in sede di gara.
MANUTENZIONE STRAORDINARIA: si intende l’eliminazione di ogni difetto o guasto di
attrezzature, impianti, arredi di proprietà dell’Amministrazione Comunale attraverso la riparazione
o la sostituzione dei pezzi rotti o difettosi fino a ripristinare le normali condizioni di efficienza e di
sicurezza.
Il personale operante nella struttura ed i tecnici dell’Impresa Aggiudicataria sono tenuti a
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segnalare tempestivamente ai Comuni ogni notizia che possa far ritenere indispensabile, urgente
ed opportuno un intervento di manutenzione straordinaria, che rimane a carico dei singoli
Comuni.
Art. 17 - Accessi
E’ consentito libero accesso nei locali concessi in uso gratuito al personale dell’Amministrazione
Comunale o di altre imprese da essa autorizzate, ogni qualvolta si renda necessario. L’accesso
agli incaricati dell’Amministrazione Comunale deve essere garantito in qualsiasi luogo e ora per
esercitare il controllo dell’efficienza e della regolarità dei servizi.
Nei magazzini e nei locali adibiti alla preparazione dei cibi non è consentito l’accesso al
personale estraneo all’impresa aggiudicataria, fatta eccezione per gli incaricati della
manutenzione e controllo dell’Amministrazione Comunale e dell’impresa aggiudicataria stessa.
Ogni deroga e responsabilità restano a carico dell’impresa aggiudicataria.
TITOLO III
CARATTERISTICHE E MODALITA’ DI TRASPORTO
DELLE DERRATE ALIMENTARI
Art. 18 – Caratteristiche delle derrate alimentari e modalità di consegna
L’Amministrazione comunale, in attuazione delle normative vigenti, promuove e privilegia
l’impiego nella ristorazione scolastica di materie prime quali: prodotti biologici, a lotta integrata,
DOP, IGP e tradizionali, prodotti a filiera corta locale, prodotti del commercio equosolidale.
L’impresa aggiudicataria dovrà garantire l’utilizzo di derrate alimentari di prima qualità, nello
scrupoloso rispetto delle norme igienico – sanitarie vigenti in materia, privilegiando, nella
preparazione dei pasti, prodotti biologici, a lotta integrata, prodotti tipici e tradizionali locali, del
commercio equo e solidale, prodotti a denominazione protetta, secondo le indicazioni fornite dalla
L.R. 29/2002.
Le Imprese concorrenti alla gara dovranno inoltre offrire prioritariamente prodotti del territorio che
non devono percorrere lunghe distanze quale impegno per la riduzione delle emissioni di gas ad
effetto serra provocate dal trasporto (prodotti a filiera corta locale). Sono inserite in tale tipologia,
ai fini del presente capitolato, le derrate prodotte con materie prime provenienti da una zona di
produzione inserita nel territorio della Regione Emilia Romagna o distante non più di 150
chilometri dal luogo di consumo (Pavullo nel Frignano).
E' tassativamente vietato l’uso di materie prime contenenti organismi geneticamente modificati
(OGM).
A richiesta dell’Amministrazione Comunale l’impresa aggiudicataria dovrà esibire la certificazione
di provenienza dei prodotti e la dichiarazione che non contengono componenti geneticamente
modificati.
L’impresa dovrà attenersi al Regolamento CE 178/2002 relativo alla rintracciabilità di filiera nelle
aziende agro-alimentari e alle successive norme emanate in materia di tracciabilità e
rintracciabilità del prodotto nonché alle norme UNI in materia.
Per quanto riguarda le caratteristiche merceologiche delle derrate alimentari, si rimanda
all’allegato n. 1 “Caratteristiche Merceologiche delle principali materie prime” del presente
capitolato, di cui forma parte integrante e sostanziale.
Le derrate alimentari servite dovranno in ogni caso essere conformi, oltreché alle caratteristiche
merceologiche dell’allegato 1, alle tabelle di composizione e grammatura degli alimenti di cui
all’allegato n. 2.
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I prodotti eventualmente non indicati nelle tabelle dovranno comunque soddisfare tutte le leggi e i
regolamenti vigenti sul territorio nazionale in materia di igiene degli alimenti, loro produzione e
confezionamento.
Il Comune può richiedere l’immediata sostituzione di quelle derrate che, anche da un esame
sommario, saranno ritenute non idonee. In casi particolari, conseguenti a situazioni di emergenza
igienico-sanitaria, il Comune si riserva di effettuare, a sua totale discrezione, sostituzioni e/o
modifiche ai generi alimentari previsti per la preparazione dei pasti fino al ripristino della
situazione di normalità.
Si prescrive l’utilizzo dei seguenti prodotti da agricoltura biologica:
Pasta di semola;
Riso, orzo e farro;
Legumi secchi: ceci, fagioli, lenticchie;
Carne bovina;
Patate e carote a rondelle surgelate;
Passata di pomodoro e polpa di pomodoro;
Confettura e polpa di frutta;
Succhi di frutta;
Orzo solubile, cacao in polvere, zucchero di canna, barrette di cioccolato;
The, camomilla, karkadè.
L’impresa concorrente, all'interno del progetto-offerta, deve indicare inoltre gli ulteriori prodotti
provenienti da coltivazioni biologiche che intende inserire, quale miglioria, nel menu tipo (sia
invernale che estivo). Gli alimenti proposti dovranno avere una frequenza continuativa e per tutta
la durata del contratto.
I Comuni si riservano, nel corso dell’esecuzione contrattuale, di richiedere alla impresa, qualora
siano reperibili sul mercato con le medesime caratteristiche organolettiche richieste dal presente
capitolato, la fornitura di ulteriori prodotti provenienti da coltivazioni biologiche rispetto a quelli
prescritti da capitolato e a quelli eventualmente offerti in sede di gara quali varianti migliorative.
Per la frutta e la verdura vengono richiesti, ove disponibili sul mercato, prodotti coltivati a lotta
integrata e prodotti a filiera corta locale
Si richiede che la fornitura del pane, per ogni Comune, sia effettuata da produttori situati
all’interno del proprio territorio comunale.
Altresì, ove possibile, per la fornitura Pasta fresca e/o ripiena, Prodotti da forno, Parmigiano
Reggiano e Miele, si richiede che, oltre a garantire qualità e gradibilità del prodotto, siano
prodotti all’interno del territorio di consumo.
Generi rientranti nel principio della filiera corta locale, oltre a quelli prima indicati e a quelli
eventualmente offerti in sede di gara quali varianti migliorative, potranno essere richiesti dai
Comuni nel corso dell’esecuzione contrattuale senza alcun costo aggiuntivo.
Si prescrive che The, Cioccolata e Zucchero di canna, di produzione biologica, vengano reperiti
sul mercato equo-solidale..
Art. 19 – Etichettatura delle derrate
Le derrate devono avere confezione ed etichettature conformi alle leggi vigenti, come specificato
nell’allegato 1 al presente Capitolato.
Le etichette dei prodotti biologici dovranno essere conformi a quanto previsto dal Reg.(CE)
834/2007, modificato dal Reg.(CE) 967/2008.
Non sono ammesse etichettature incomplete o prive della traduzione in lingua italiana.
L’etichettatura dei prodotti riconfezionati dalla impresa aggiudicataria deve contenere i seguenti
dati:
• nome del fornitore originario, qualora non fosse possibile indicare il nome del trasformatore;
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• varietà e categoria di appartenenza (solo per frutta, verdura e uova);
• natura del prodotto;
• data di scadenza;
• lotto di appartenenza;
• data di confezionamento;
• quantità.
Le indicazioni sopra precisate possono essere contenute, in alternativa all’etichettatura, sul
documento di trasporto, previa comunicazione della scelta ritenuta più idonea da parte
dell’impresa aggiudicataria.
Ogni fornitura di carne bovina deve essere accompagnata da dichiarazione attestante la
provenienza della carne e le modalità di allevamento e produzione.
Art. 20 - Modalità di trasporto degli alimenti
Gli alimenti devono essere trasportati in conformità a quanto previsto dal Reg. (CE) 852/2004,
con particolare riferimento all’allegato 1, cap. IV.
Il pane deve essere trasportato in sacchi di carta o plastica microforata adeguatamente resistenti
e a loro volta inseriti in ceste di plastica, la frutta e la verdura fresche in cassette o cartoni, o in
sacchetti di plastica per alimenti, idoneamente chiusi.
I mezzi di trasporto devono essere idonei e preferibilmente adibiti al trasporto esclusivo di
alimenti e comunque conformi al Reg. (CE) 852/2004, con particolare riferimento all’allegato 1,
cap. IV.
Come già previsto all’art.10, è fatto obbligo all’impresa aggiudicataria di provvedere
settimanalmente alla sanificazione dei mezzi di trasporto utilizzati, in modo tale che dai medesimi
non derivino insudiciamento o contaminazione degli alimenti trasportati.
Tale operazione deve essere effettuata conformemente alla procedura predisposta dall’impresa
aggiudicataria.
Art. 21 – Definizioni dei prodotti provenienti da colture particolari
Ai fini del presente capitolato si danno le seguenti definizioni:
Prodotti biologici: prodotti provenienti da fornitori che operano obbligatoriamente all’interno del
regime di controllo e certificazione previsto dal Regolamento CE 834/2007 e relativi regolamenti
attuativi e Regolamento CE n. 889/2008, assoggettati a uno degli organismi di controllo e
certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Il prodotto deve essere
munito di idonea certificazione che attesta la conformità del metodo produttivo al Regolamento
CE e di etichettatura rispondente oltre che ai requisiti di legge in tema di etichettatura per i
prodotti alimentari anche ai requisiti di etichettatura specifici per i prodotti biologici: nome del
produttore preparatore o venditore, nome o numero di codice dell’organismo di controllo, codice
di autorizzazione specifico per il prodotto, presenza del logo della UE che individua i prodotti
biologici e indicazione del luogo in cui sono state coltivate le materie prime agricole di cui il
prodotto e composto (“agricoltura UE” se di provenienza comunitaria, “agricoltura NON UE” se di
provenienza da paesi terzi).
Prodotti a lotta integrata: sono i prodotti ottenuti in conformità alla normativa vigente sui sistemi di
produzione integrata e ai disciplinari di produzione integrata approvati dalle Regioni o province
autonome, in possesso di idonea certificazione rilasciata da un ente terzo o in possesso di
marchi di garanzia (esempio marchio “Qualità controllata” della Regione Emilia-Romagna,
marchio “Agriqualita” della Regione Toscana, ecc…).
Prodotti “DOP” (Denominazione di Origine Protetta), “IGP” (Indicazione Geografica Protetta): i
prodotti DOP (marchio applicato ai prodotti per i quali tutto il processo produttivo, avviene in
un’area geografica delimitata e nella quale si determina un legame univoco e specifico tra
prodotto e territorio) e IGP (prodotti unici per gusto e tradizione che per loro caratteristiche
inimitabili e inscindibili dal territorio hanno ottenuto dall’Unione europea la registrazione come
Indicazione Geografica Protetta) devono provenire da fornitori che operano all’interno del regime
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di controllo e certificazione previsto dal Regolamento CE n. 510/2006 e devono essere
assoggettati a uno degli organismi di controllo e certificazione riconosciuti dal Ministero delle
Politiche agricole e forestali. I prodotti tradizionali sono quelli le cui procedure delle
metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultano consolidate nel tempo e sono
presenti nell’Elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali pubblicato annualmente a
cura del Ministero per Politiche Agricole (d.lgs. n. 173/98, D.M. 350/99).
Prodotti a filiera corta locale: sono inserite in tale tipologia, ai fini del presente capitolato, le
derrate prodotte con materie prime provenienti da una zona di produzione inserita nel territorio
della Regione Emilia Romagna o distante non più di 150 chilometri dal luogo di consumo (Pavullo
nel Frignano).
Prodotti del commercio equo e solidale: prodotti importati e distribuiti dalle Organizzazioni di
commercio equo e solidale certificate dal WFTO o dal FLO o altri sistemi equivalenti.
L’impresa aggiudicataria dovrà fornire un piano mensile che indichi i giorni della settimana, la
tipologia dei prodotti e la quantità indicativa delle derrate da consegnare, rientranti nelle suddette
fattispecie, onde consentire il controllo in ordine ai requisiti merceologici e alle quantità previste.
TITOLO IV
MENU
Art. 22 - Menu
I Menu sono articolati sulla base del grado di scuola o del tipo di servizio frequentato.
I piatti proposti giornalmente dovranno corrispondere, per tipo, quantità e qualità a quelli indicati
nei menu di cui all’allegato 3 a presente Capitolato o concordati dalle parti,.
Costituiscono linee guide per la predisposizione dei menù di cui sopra, i menu-tipo di cui
all’allegato 3 del presente Capitolato d’appalto, nonché i principi e gli orientamenti contenuti dei
seguenti documenti:
Linee guida per la sana alimentazione italiana (INRAN 2003);
Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica - Ministero della Salute 2010;
Legge Regione Emilia Romagna n. 29/2002 “Norme per l’orientamento dei consumi e
nell’educazione alimentare per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva”;
Legge Regione Emilia Romagna n. 1/2000, art. 17, comma 1, lettera e);
Linee strategiche per la ristorazione scolastica in Emilia Romagna – Regione Emilia
Romagna – collana contributi n. 56 – aprile 2009;
Linee guida per l'offerta di alimenti e bevande salutari nelle scuole e strumenti per la sua
valutazione e controllo, approvate con deliberazione della Giunta Regione Emilia
Romagna n. 418/2012;
Il valore nutrizionale ed educativo della ristorazione scolastica, documento elaborato dal
Servizio Sanitario Regionale – Azienda Unità Sanitaria Locale di Modena - Dipartimento
di Sanità Pubblica, Servizio di Igiene degli alimenti e della nutrizione, U.O. Nutrizione;
Livelli di Assunzione Raccomandati di Energia e Nutrienti per la popolazione italiana
(LARN) a cura della Società Italiana di Nutrizione Umana del 2014.
E’ consentito, in via temporanea, una variazione dei menu in uso nei seguenti casi:
guasto di uno o più impianti da utilizzare per la realizzazione del piatto previsto;
interruzione temporanea della produzione per cause quali sciopero, incidenti, interruzioni
dell’energia elettrica, etc;
avaria delle struttura di conservazione dei prodotti deperibili;
blocco delle strutture in seguito ai risultati delle analisi preventive eseguite.
Tale variazione dovrà in ogni caso venire effettuata e concordata con il personale
dell’Amministrazione Comunale.
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L’impresa aggiudicataria dovrà fornire agli utenti materiale informativo relativo all'esatta
composizione dei menu invernale ed estivo. Il costo del materiale informativo è compreso nel
prezzo del pasto.
Art. 23 - Variazione dei menu
L’Amministrazione Comunale potrà apportare variazione ai menu in uso, anche su indicazione
della competente Azienda Sanitaria Locale, sia sotto il profilo della tipologia dei cibi che sotto il
profilo della grammatura delle derrate, senza variazioni del prezzo pattuito. Variazioni occasionali
del menu da parte dell’impresa aggiudicataria devono essere di volta in volta concordate con
l’ufficio preposto dell’Amministrazione Comunale.
E' comunque facoltà dell'Amministrazione Comunale, previo accordo con l’impresa appaltatrice,
provvedere a modificare i menu per migliorarne la qualità e la gradibilità. Per gli scopi suddetti
l’impresa aggiudicataria dovrà mettere a disposizione dei Comuni di Pavullo nel Frignano,
Serramazzoni e Polinago personale esperto in grado di elaborare le variazioni ai menu che
verranno richieste dall'Amministrazione Comunale. Il costo delle suddette elaborazioni è a totale
carico dell’impresa aggiudicataria.
Art. 24 - Struttura del menu per bambini e adulti
Colazione: per i bambini utenti dei nidi, della sezione primavera e delle scuole d’infanzia
(secondo la tipologia indicata negli allegati menu)
Pranzo:
un primo piatto
un secondo piatto
un contorno
pane
frutta
Merenda: per i bambini utenti dei nidi, della sezione primavera e delle scuole d’infanzia (secondo
la tipologia indicata negli allegati menu).
Bevande: ai bambini e agli adulti delle scuole dell’Infanzia, primarie e secondarie sarà
somministrata acqua dell’acquedotto servita in caraffe di materiale adatto per uso alimentare
provviste di coperchio. Altresì ai bambini utenti dei servizi alla prima infanzia verrà somministrata
acqua oligominerale in bottiglia.
Il Comune si riserva inoltre di richiedere, compresi nel prezzo di aggiudicazione, prodotti
alimentari aggiuntivi al pasto in occasione di festività particolari, quali: Natale, Carnevale,
Pasqua, chiusura anno scolastico, festività o iniziative particolari.
Art. 25 - Cestini da viaggio
I centri di cottura dovranno provvedere, su richiesta dell’Amministrazione Comunale, alla fornitura
di pasti freddi o cestini da viaggio o in casi particolari pasti in monoporzione, alle medesime
condizioni economiche. I panini dovranno essere avvolti separatamente con involucro per
alimenti ed avere la seguente composizione qualitativa e quantitativa:
Cestini freddi per bambini della scuola primaria e secondaria primo grado
• 3 panini da gr.50 ciascuno di cui 2 con prosciutto cotto o crudo 80 gr totali eventualmente farcito
con una foglia di lattuga e 1 con formaggio semi-stagionato o Parmigiano Reggiano monodose (g
20);
• 1 succo di frutta
• 1 banana (media grandezza);
• 1 fetta di torta tipo “casalingo” o merendina senza farciture e coperture (g 40/50);
• acqua minerale cl. 50 in bottiglietta PET
• 2 tovaglioli di carta
• 1 bicchiere
Cestini freddi per bambini della scuola d’infanzia
• 2 panini (g 50) di cui 1 con prosciutto cotto o crudo (g 20) eventualmente farcito con una foglia
di lattuga e 1 con formaggio semi-stagionato o Parmigiano Reggiano monodose (g 20);
• 1 succo di frutta
20
• 1 banana (media grandezza);
• 1 fetta di torta tipo “casalingo” o merendina senza farciture e coperture (g 40/50);
• acqua minerale cl. 50 in bottiglietta PET
• 2 tovaglioli di carta
• 1 bicchiere
Merenda:
• 1 pacchetto crackers o grissini (g 25);
• 1 brick succo frutta (ml 200).
Art. 26 -Stagionalità
Laddove non diversamente specificato, gli ortaggi freschi e i prodotti frutticoli freschi dovranno
essere impiegati sulla base del criterio della stagionalità.
TITOLO V
TABELLE DIETETICHE E DIETE PARTICOLARI
Art. 27 - Quantità delle vivande
Nell’allegato 2 sono riportati tutti i pesi degli ingredienti previsti per la realizzazione di ogni singola
porzione, al netto degli scarti di lavorazione e dei cali di peso dovuti allo scongelamento, sulla
base delle indicazioni fornite dal documento ‘Linee strategiche per la ristorazione scolastica in
Emilia Romagna’ .
Le quantità complessive di vivande da somministrare sono quelle risultanti dalle tabelle
aumentate in misura non inferiore al 10% in ogni ingrediente, per consentire la normale
somministrazione anche in caso, ad esempio, di caduta accidentale di pasti. Queste ultime
condizioni non determinano variazioni del prezzo di aggiudicazione del pasto o del numero di
pasti da fatturare che rimangono quelli effettivamente ordinati sulla base del numero di presenze.
Tabelle pesi a cotto
L’impresa aggiudicataria deve predisporre una tabella relativa ai pesi di ogni singola
preparazione; tale tabella deve essere formulata per ogni menu stagionale e per tipologia di
servizio (nido, infanzia, primaria, medie). Le tabelle dei pesi a cotto, relative al menu stagionale in
vigore, devono essere fornite all’amministrazione comunale ed essere utilizzate sia dagli
operatori addetti allo scodellamento che dagli organismi preposti al controllo del servizio, al fine
di verificare la rispondenza tra le grammature a crudo e le effettive quantità poste in distribuzione.
Art. 28 - Diete speciali
L’impresa aggiudicataria dovrà fornire diete speciali per gli utenti affetti da patologie di tipo
cronico o portatori di allergie alimentari, diete conformi ad esigenze etico religiose e diete per
bambini nel periodo dello svezzamento.
La predisposizione delle diete speciali deve avvenire da parte dell’impresa aggiudicataria per
opera di un dietista e deve essere controfirmata dal medico curante dell’utente.
Nel caso di utenti affetti da patologie croniche tipo: diabete infantile, morbo celiaco, obesità,
dislipidemie, dismetabolismi etc., dovrà essere presentato un certificato medico di recente
rilascio.
Nel caso di utenti portatori di allergie alimentari dovrà essere obbligatoriamente presentato un
certificato medico di recente rilascio.
Le diete speciali possono essere predisposte per i bambini e per gli adulti che ne abbiano diritto,
in quanto istituzionalmente addetti a prestare la propria opera presso le scuole stesse e che
consumino il pasto a scuola.
Le diete speciali dovranno essere fornite in singole vaschette monoporzione termosigillate
contrassegnate col nome e cognome dell’utente, contenute a loro volta in contenitori termici;
Spetta all’impresa aggiudicataria di integrare, se necessario, le attrezzature in dotazione per
garantire il rispetto di tale disposizione, senza variazioni del prezzo di aggiudicazione.
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Diete per il periodo dello svezzamento. Per i bambini che frequentano il Nido d’infanzia dovrà
essere garantito il regime alimentare consigliato dal pediatra di base e comunque una dieta
“personalizzata” in relazione all’introduzione graduale degli alimenti a seconda dell’età. L’impresa
appaltatrice dovrà, pertanto, provvedere all’approvvigionamento dei prodotti necessari ad
assicurare tale adeguata alimentazione (latte in polvere, crema di riso, biscotti speciali,
omogeneizzati, liofilizzati, pastine, ecc.).
Diete speciali motivate da convinzioni etico religiose. Su richiesta dell’utenza potranno essere
predisposti menu conformi ad esigenze etnico religiose, vegetariane e ad eventuali altre
caratteristiche particolari, ovvero per lo svolgimento di progetti di educazione alimentare,
compatibilmente con l’attrezzatura e la struttura della cucina. Tali preparazioni dovranno essere
contenute in vaschette monoporzioni termosigillate contraddistinte da simboli identificativi
generici. La preparazione di dette diete deve avvenire con la supervisione di un dietista del
medesimo Appaltatore
Art. 29 - Diete in bianco
L’impresa aggiudicataria deve provvedere alla predisposizione di diete in bianco, qualora venga
fatta richiesta entro le ore 9,30 dello stesso giorno. Le diete in bianco, che non necessitano di
certificato medico, sono costituite da pasta o riso conditi con olio extravergine di oliva e
parmigiano, da una verdura (fresca o cotta) e da una porzione di carne magra ai ferri o prosciutto
cotto o formaggio fresco, nonché da un frutto. Tali diete sono fornite esclusivamente per i
bambini.
Art. 30 - Menu alternativi
Per i bambini che, nonostante l’azione educativa dell’insegnante, si rifiutino occasionalmente di
mangiare il cibo proposto a menù, dovrà essere previsto un piatto sostitutivo composto da un
primo in bianco o al pomodoro e da un secondo con formaggio fresco e/o parmigiano reggiano
oppure prosciutto cotto/crudo oppure tonno (in alternanza), frutta e verdura;
Art. 31 - Introduzione di nuovi pasti
Qualora si introducano nuove e diverse preparazioni gastronomiche, l’impresa aggiudicataria
deve presentare all’Amministrazione Comunale le grammature di tutti gli ingredienti dei piatti
proposti sempre che esse non siano già previste nelle tabelle Dietetiche (Allegato n. 2)
TITOLO VI
IGIENE DELLA PRODUZIONE E DELLA SOMMINISTRAZIONE
Art. 32 – Organizzazione lavoro per la produzione
Il personale adibito alla preparazione di pasti deve preferibilmente fare uso di mascherine.
Durante le lavorazioni dovranno essere prese tutte le precauzioni per evitare il rischio di
contaminazione crociata.
L’organizzazione del personale in ogni fase deve essere tale da permettere una esatta
identificazione delle responsabilità e delle mansioni e un regolare e rapido svolgimento delle
operazioni di produzione e confezionamento.
Le operazioni critiche devono essere condotte secondo procedure note e documentate.
Art. 33 – Modalità di preparazione dei pasti
Il personale adibito all’esecuzione dei servizi dovrà osservare tutte le procedure igieniche
disposte dalle normative vigenti ed in particolare quelle previste dal sistema di autocontrollo
HACCP, finalizzate ad evitare rischi di contaminazione e possibili tossinfezioni alimentari.
Le operazioni di preparazione, cottura, confezionamento presso i centri di produzione pasti in
disponibilità dell’Appaltatore, devono essere effettuate secondo le modalità di seguito descritte,
nonché secondo le indicazioni minime di cui all’allegato n. 2:
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Tutti gli alimenti, ad eccezione della carne da utilizzare per le crocchette e del ragù per le
lasagne, devono essere cotti nello stesso giorno in cui ne è prevista la distribuzione. Per il
raffreddamento della carne da utilizzare per tali preparazioni deve essere usato
l’abbattitore rapido di temperatura.
Tutti i prodotti congelati e/o surgelati, ad eccezione delle verdure, debbono essere
scongelati in celle frigorifere o frigoriferi a temperatura 0°C – 4°C prima di essere
sottoposti a cottura.
La porzionatura delle carni crude deve essere effettuata nella giornata del consumo o al
massimo il giorno precedente.
Gli operatori devono lavarsi le mani prima dell’inizio delle attività, passando dalla
preparazione di un alimento ad un altro e dopo l’uso del WC.
Devono essere usati piani separati per la preparazione di alimenti crudi e cotti, per carni
bianche e rosse. Tali piani, al termine di ogni tipologia di lavorazione, devono essere
accuratamente puliti e sanificati.
Gli utensili devono giornalmente essere puliti e disinfettati.
Sono tassativamente vietate preparazioni anticipate dei pasti.
Gli ambienti devono essere protetti da insetti ed altri vettori.
I rifiuti solidi urbani dovranno essere raccolti in appositi sacchi e convogliati, prima della
preparazione dei pasti, negli appositi contenitori per la raccolta differenziata.
Deve essere evitata la cottura di pezzi di carne, di qualsiasi specie animale, del peso
superiore a 2 – 3 Kg.
Sono tassativamente vietati ripetuti raffreddamenti e riscaldamenti di alimenti già cotti.
I piatti freddi devono essere confezionati immediatamente prima del servizio e coperti con
una pellicola per alimenti, quindi conservati ad una temperatura compresa fra 4°C e 10°C
fino al momento della distribuzione.
Al momento della preparazione dei piatti freddi e del confezionamento dei pasti devono
essere utilizzati guanti a perdere e mascherine.
E’ tassativamente vietato fumare all’interno del centro di cottura.
I copricapo dovranno raccogliere completamente la capigliatura.
I prodotti ortofrutticoli da consumare crudi dovranno essere lavati con soluzione
disinfettante nel penultimo lavaggio.
Per la cottura deve essere impiegato solo pentolame in acciaio inox o in vetro. Non può
essere utilizzato pentolame in alluminio.
E’ necessario cuocere le verdure ed i secondi piatti al forno o a vapore.
E’ indicato aggiungere i grassi a crudo.
La razione di carne e pesce deve essere possibilmente somministrata in un’unica
porzione (una scaloppina, una limanda, una coscietta…).
Il sale da cucina dovrà essere del tipo “iodato” ed il suo uso estremamente contenuto.
E’ comunque tassativamente vietato utilizzare :
• Alimenti prodotti con materie prime contenenti organismi geneticamente modificati (OGM)
• Carne al sangue
• Cibi fritti
• Dado da brodo
• Conservanti ed additivi chimici
• Verdura, carne e pesce semilavorati o precotti
Il comune si riserva di ordinare, qualora venga richiesto dall’AUSL per far fronte a straordinarie
necessità di natura igienico-sanitaria, particolari interventi per il lavaggio dei prodotti ortofrutticoli
o per l’eventuale sostituzione di derrate.
E’ tassativamente vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati.
Art. 34 – Organizzazione del servizio di somministrazione
L’appaltatore deve garantire la somministrazione dei pasti previsti dai menu nelle quantità
indicate nelle tabelle dietetiche.
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Gli addetti al servizio dovranno svolgere ogni attività necessaria per la realizzazione di un
servizio di qualità, da effettuare con puntualità, rigore, igienicità. In particolare dovranno essere
eseguite le seguenti operazioni:
Areazione dei locali del refettorio per il tempo necessario prima dell’inizio del servizio.
Igienizzazione dei tavoli con appositi prodotti prima dell’apparecchiatura.
Lavaggio accurato delle mani, utilizzo della divisa, pulita e decorosa, dotata di cartellino di
riconoscimento.
Apparecchiatura dei tavoli nei locali refettorio, con apposite tovagliette e tovaglioli
monouso.
Ricevimento dei pasti, controllo e trasferimento degli stessi, qualora la somministrazione
non avvenga immediatamente, in appositi carrelli termo riscaldati già presenti e
precedentemente accesi.
Controllo della quantità del cibo mediante lettura delle etichette poste sui contenitori e
controllo della corrispondenza tra i pasti prenotati e quelli ricevuti.
Sospensione immediata della distribuzione, richiesta sostituzione cibi e segnalazione al
servizio scuola del comune, qualora, all’atto dell’apertura dei contenitori, venissero
appurate o anche solo avvertite modifiche nei caratteri organolettici (odori sgradevoli,
colorazioni inusuali, presenze corpi estranei, ecc…) .
Miscelazione dei cibi con i loro condimenti, con particolare attenzione ai primi piatti
(minestre asciutte) e ai contorni.
Porzionamento e somministrazione agli utenti.
Distribuzione delle diete personalizzate, per le quali deve essere effettuato il medesimo
controllo sulla corrispondenza e sulle caratteristiche di cui ai precedenti punti.
Svolgimento del servizio di somministrazione con cura, attenzione e gentilezza,
assecondando, in accordo con l’insegnante, i gusti personali.
Al termine del pasto, sparecchiatura e pulizia dei tavoli, riassetto dei locali refettorio,
pulizia e sanificazione di locali ed arredi, compresi quelli di eventuali cucine, nonché
lavaggio di tutte le stoviglie utilizzate.
Raccolta dei rifiuti solidi urbani in appositi sacchetti distinti per tipologia e convogliati nei
contenitori per la raccolta differenziata. E’ tassativamente vietato scaricare qualsiasi tipo
di rifiuto negli scarichi fognari.
Rispetto dell’orario di inizio del pasto, come indicato dal Servizio Scuola sulla base delle
comunicazioni dei Dirigenti Scolastici.
Art. 35 - Piano di autocontrollo
L’impresa deve attenersi a tutta la normativa vigente in materia, ed in particolare a quanto
previsto dal Reg. CE N. 852/2004 riguardante l'igiene dei prodotti alimentari, e dovrà produrre ai
sensi di tale normativa, all'inizio del servizio, il manuale "HACCP" applicato al presente appalto.
Prima dell’inizio del servizio dovrà comunque essere prodotta tutta la modulistica che si intende
utilizzare.
Presso ogni cucina o terminale di cucina affidata in gestione e presso il proprio centro di cottura,
l’impresa deve autonomamente effettuare e realizzare un piano di autocontrollo prima dell'inizio
del servizio, pena la rescissione del contratto. L'autocontrollo deve essere effettuato in
conformità a quanto previsto dal D.Lgs. n. 193/2007 concernente l'igiene dei prodotti alimentari e
dai Regolamenti comunitari in materia di igiene degli alimenti (“Pacchetto igiene”), con
particolare riferimento al regolamento CE 852/2004, nonché il regolamento CE 178/2002
riguardante la rintracciabilità degli alimenti che contempla a titolo esemplificativo e non esaustivo
le seguenti attività:
l’esame dei processi di preparazione dei pasti, l’individuazione delle fasi potenzialmente
critiche per la sicurezza degli alimenti e le norme di igiene della somministrazione dei pasti;
l’esame dei processi di confezionamento e trasporto dei pasti e l’individuazione delle
fasi potenzialmente critiche per la sicurezza degli alimenti;
l’individuazione, l’applicazione e l’aggiornamento di adeguate procedure di sicurezza
secondo i principi del sistema HACCP della vigente legislazione per i processi di cui sopra;
predisposizione e aggiornamento di schede o altri strumenti a disposizione delle competenti
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autorità di controllo dell’ASL per la dovuta informazione;
realizzazione di adeguati interventi di formazione del personale addetto alla gestione
della preparazione, confezionamento, trasporto e somministrazione dei pasti (compresi quelli di
qualifica obbligatoria ex L.R. 11/2003).
Tale Piano dovrà essere applicato a tutti i refettori nei quali sia prevista la distribuzione a carico
dell’impresa appaltatrice.
Art. 36 - Conservazione campioni
Al fine di individuare più celermente le cause di eventuali tossinfezioni alimentari, l’impresa
aggiudicataria deve prelevare almeno 3 aliquote da 50 grammi ciascuna di prodotti somministrati
giornalmente, riporli in sacchetti sterili, in triplice campionamento (uno per gli accertamenti
effettuati dall’Autorità Sanitaria, uno per gli accertamenti effettuati dagli incaricati del Comune,
uno a disposizione dell’impresa aggiudicataria) con l’indicazione della data di confezionamento e
conservarli in frigorifero a temperatura di 4°C per le 72 ore successive. Sui sacchetti deve essere
riportata la data e l’ora di prelievo. Le modalità di preparazione dei campioni sono le seguenti:
primo piatto:
pasta e salse in sacchetti separati al fine di consentire le analisi dei campioni dei prodotti tali e
quali e non sulla preparazione già miscelata;
risotti, minestre, pizze: campioni del prodotto completamente elaborato (mantecato, con
aggiunta di cereali, condimenti, etc.);
secondi piatti:
campioni sul prodotto completamente elaborato (arrosto con sugo di cottura, frittata, spezzatino
con ortaggi, etc.)
contorni:
campioni sul prodotto completamente elaborato, ma non condito (ortaggi crudi affettati, ortaggi
cotti, etc.)
pane:
campioni sul prodotto tal quale.
Art. 37 - Livello di qualità igienica
La produzione dovrà rispettare gli standard igienici previsti dalle Leggi vigenti e dai limiti di
contaminazione microbica.
Art. 38 - Conservazione delle derrate
I prodotti crudi refrigerati, in attesa di cottura, dovranno essere conservati in un’apposita cella ad
una temperatura compresa tra 0°C e 4°C:
Le uova non consumate il giorno stesso devono essere conservate in confezioni ben chiuse al
fine di evitare rischi di contaminazione crociata.
Su ogni confezione dovrà essere indicata e chiaramente leggibile la scadenza.
Art. 39 - Riciclo
E’ vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati.
TITOLO VII
TECNOLOGIE DI MANIPOLAZIONE
Art. 40 - Manipolazione e cottura
Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard
elevati di qualità igienica, conformemente a quanto previsto dal Reg.(CE) 852/2004.
Art. 41 - Operazioni preliminari.
Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità di seguito
descritte:
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Legumi secchi: ammollo con 2 ricambi d’acqua. Nel caso di fagioli secchi l’acqua di
cottura dovrà essere cambiata dopo il raggiungimento dell’ebollizione.
I prodotti surgelati e confezionati vanno scongelati in frigo a temperatura tra 1° e 10° o
direttamente in cottura.
Il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata.
La consegna delle carni (bovine, avicole, suine) dovrà essere effettuata con tagli già
preparati per la cottura quali fettine, spezzatino, arrosto; tali preparazioni possono essere
effettuate il giorno precedente il consumo.
Le verdure da consumarsi cotte o crude e quelle miste per passati e minestre possono
essere consegnate in tipologia IV gamma (prodotti ortofrutticoli pronti all’uso, già
confezionati).
E’ consentito l’impiego di verdure surgelate quali piselli e spinaci, mentre l’utilizzo di altri
vegetali surgelati è subordinato alla mancata reperibilità sul mercato del prodotto fresco o
in IV gamma.
Gli alimenti cucinati devono essere mantenuti a temperature non inferiori a 60 -65°C fino
al momento del consumo.
E’ consentito l’approvvigionamento sul mercato di prosciutto già affettato sottovuoto; se
l’affettatura avviene presso l’impresa aggiudicataria, può avvenire il giorno precedente il consumo
solo in presenza di un flusso HACCP che preveda lo stoccaggio in cella frigorifera di tale
alimento la notte precedente; il trasporto può avvenire sia in vaschette per alimenti termosaldate,
sia in contenitori gastro norm in acciaio.
Si consiglia l’uso di uova sgusciate pastorizzate.
Art. 42 – Abbattimento della temperatura
E’ ammessa la preparazione di alcune derrate il giorno precedente al consumo, purché dopo la
cottura vengano raffreddate con l’ausilio dell’abbattitore rapido di temperatura secondo le
normative vigenti, quindi poste in recipienti idonei e conservate in frigoriferi a temperatura
compresa tra 1°e 4°C.
Gli alimenti per i quali è consentita la cottura il giorno antecedente il consumo (e successivo
abbattimento) sono: arrosti, brasati e bolliti.
E’ tassativamente vietato raffreddare prodotti cotti a temperatura ambiente o sottoporli ad
immersione in acqua.
Art. 43 - Condimenti
Tutte le preparazioni alimentari devono essere condite utilizzando olio extra vergine di oliva o
burro.
Per il condimento dei primi piatti, così come per le altre preparazioni, si deve utilizzare
esclusivamente formaggio Parmigiano Reggiano.
Per i condimenti a crudo delle pietanze, delle verdure e dei sughi, pietanze cotte e preparazione
di salse, si dovrà utilizzare esclusivamente olio extravergine di oliva avente le caratteristiche
prescritte dal D.M. 509 del 1987.
TITOLO VIII
QUALITA’ DELLE OPERAZIONI DI PULIZIA E SANIFICAZIONE
Art. 44 - Pulizia e sanificazione
Tutti i trattamenti di pulizia e sanificazione da eseguire presso i centri di produzione pasti al
termine delle operazioni di preparazione, sono regolamentati da apposite procedure, elaborate
dall’impresa aggiudicataria.
Art. 45 - Caratteristiche dei detersivi
I prodotti utilizzati per la pulizia e la sanificazione dovranno essere rispondenti alle normative
nazionali ed europee e corredati dalle relative schede tecniche, tossicologiche e di sicurezza.
Le operazioni di lavaggio e pulizia non devono essere eseguite contemporaneamente alle
operazioni di preparazione degli alimenti.
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Art. 46 - Divieti
Durante le operazioni di preparazione e cottura dei pasti è assolutamente vietato detenere nelle
zone di preparazione e cottura detersivi di qualsiasi genere e tipo. I detersivi e gli altri prodotti di
sanificazione dovranno essere sempre contenuti nelle confezioni originali, con la relativa etichetta
e conservati in locale apposito o in armadi chiusi.
Art. 47 - Modalità di utilizzo dei detersivi
Il personale impegnato nelle operazioni di sanificazione e pulizia deve attenersi a quanto previsto
dalla normativa vigente ed agire conformemente alle procedure previste nel sistema di
autocontrollo igienico-sanitario.
I prodotti detergenti e sanificanti devono essere impiegati nelle concentrazioni e con le modalità
indicate sulle relative schede tecniche.
Art. 48 - Rifiuti
I rifiuti solidi urbani dovranno essere raccolti in sacchetti e convogliati, prima della preparazione
dei pasti, negli appositi contenitori per la raccolta.
Nessun contenitore di rifiuti solidi urbani (sacchi, pattumiere, scatoloni o altro) deve mai essere
depositato, neanche temporaneamente, fuori dei locali del centro di cottura, salvo diversa
disposizione dell'Amministrazione Comunale.
Detti contenitori dovranno essere conferiti direttamente nei cassonetti sulla pubblica via.
E’ tassativamente vietato scaricare qualsiasi tipo di rifiuto negli scarichi fognari (lavandini,
canaline di scarico)
Le spese per il servizio di ritiro e smaltimento dei rifiuti, relativamente ai locali adibiti a produzione
e confezionamento dei pasti, sono a carico dell’impresa aggiudicataria.
L’impresa aggiudicataria si impegna a rispettare le norme e le regole dettate dal Comune in
materia di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.
Art. 49 - Spogliatoi e servizi igienici
I servizi igienici devono essere tenuti costantemente puliti e gli indumenti degli addetti devono
essere sempre riposti negli appositi armadi. Per la pulizia delle mani devono essere impiegati
sapone e salviette a perdere.
TITOLO IX
NORME CONCERNENTI IL PERSONALE
Art. 50 - Personale dell’impresa aggiudicataria
Per i servizi di preparazione, fornitura e somministrazione pasti, di cui al presente capitolato,
l’Appaltatore utilizzerà esclusivamente proprio personale qualificato, idoneo a svolgere i compiti
assegnati.
L’impresa aggiudicataria dovrà presentare nell’offerta tecnica il numero, la qualifica, i tempi di
impiego degli addetti che intende porre in servizio nei centri e nei terminali, al fine di garantire il
normale svolgimento dei servizi oggetto del presente appalto.
L‘impresa aggiudicataria, pena la decadenza dell’aggiudicazione, dovrà, entro 20 giorni dalla
data di inizio del servizio, fornire dettagliato elenco nominativo delle persone che impiegherà nel
servizio come titolari delle posizioni lavorative, con l’indicazione per ciascuno delle qualifiche
professionali possedute con la data e il luogo di conseguimento. Tale elenco deve essere
mantenuto aggiornato in caso di sostituzioni, anche temporanee.
Tutto il personale adibito al servizio deve essere professionalmente qualificato e costantemente
aggiornato sulle tecniche di manipolazione, sulle buone pratiche di lavorazione, sull’igiene della
preparazione e somministrazione dei pasti, le metodologie HACCP e le norme in materia di
sicurezza e di prevenzione infortuni, in conformità a quanto previsto dal Reg. (CE) 852/2004 e dal
D.Lgs.81/2008, nonché dalla legislazione antecedente ancora in vigore. Il personale addetto alla
preparazione dei pasti dovrà avere seguito, con esito favorevole, specifici corsi di formazione ed
essere in possesso di sufficiente esperienza professionale.
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L‘impresa aggiudicataria dovrà assicurare le prestazioni inerenti i servizi in appalto con proprio
personale capace e fisicamente valido, regolarmente assunto ed avente i requisiti professionali e
tecnici adeguati all’utilizzo e per il quale l’impresa solleverà il comune da qualsiasi obbligo e
responsabilità per retribuzioni, contributi assicurativi e previdenziali, assicurazioni e libretti
sanitari e i genere da tutti gli obblighi risultanti dalle disposizioni legislative e regolamentari in
materia di lavoro.
Responsabilità dell’impresa è il controllo del possesso delle certificazioni sanitarie previste dalle
normative vigenti; le certificazioni dovranno essere conservate presso la struttura, a disposizione
per la visione da parte del personale direttivo della struttura e di quello a ciò abilitato a norma di
legge.
I requisiti del personale devono essere comprovati dall’Appaltatore.
Il personale, durante lo svolgimento dei servizi, deve tenere un comportamento irreprensibile ed
agire nel rispetto dei comportamenti specifici richiesti nei servizi all’infanzia, assicurando
l’osservanza della normativa sulla privacy, oltre a quelle di carattere igienico-sanitario. Il
personale in servizio deve portare un tesserino di riconoscimento da fornire a cura
dell’Appaltatore.
L’Appaltatore inoltre deve assicurare la tutela indicata dalla normativa in materia di igiene e
prevenzione degli infortuni, dotando il personale di indumenti appositi e mezzi di protezione
individuali atti a garantire la massima sicurezza in relazione ai servizi svolti.
I funzionari del Comune potranno svolgere i controlli e le verifiche che riterranno necessari per
l’accertamento dei requisiti richiesti e l’impresa è tenuta a consentire la visione della
documentazione inerente i rapporti contrattuali con dipendenti e soci impegnati nell’esecuzione
dei servizi.
Tutto il personale, nei confronti del quale l’Appaltatore si impegna a garantire formazione e
aggiornamento adeguati, dovrà svolgere la propria attività con diligenza, correttezza, gentilezza
nei confronti dell’utenza e collaborazione col restante personale sia comunale che statale
collegato al servizio. L’impresa appaltatrice, nella figura del suo legale rappresentante, è
responsabile della scelta e del comportamento del personale addetto alla preparazione, al
trasporto ed alla distribuzione dei pasti e di quanto attiene ai rapporti di collaborazione tra il suo
personale e quello comunale o statale avente diretta causa col servizio di refezione.
L’impresa appaltatrice deve disporre di un responsabile del centro di produzione pasti in asporto
in possesso si esperienza, almeno triennale, nella conduzione di servizi di refezione scolastica
analoghi, per dimensione e caratteristiche, a quelli oggetto di gara, nonché di un referente
responsabile dell’appalto, reperibile tramite linea telefonica diretta negli orari di tutti i giorni di
esecuzione del servizio.
L’impresa dovrà osservare nei riguardi del proprio personale le leggi, i regolamenti e le
disposizioni previste nei contratti salariali previdenziali e assicurativi disciplinanti i rapporti di
lavoro della categoria.
L’impresa aggiudicataria si obbliga altresì ad applicare il contratto e gli accordi nazionali ed
integrativi provinciali e aziendali, anche dopo la loro scadenza e fino alla loro sostituzione,
disciplinanti i rapporti di lavoro di categoria. Tali contratti ed accordi vincolano l’impresa anche
qualora la stessa non sia aderente alle associazioni stipulanti gli accordi o receda da essi,
indipendentemente dalla struttura o dimensione dell’impresa stessa e da ogni altra qualificazione
giuridica, economica o sindacale.
L‘impresa appaltatrice e il suo personale dovranno uniformarsi a tutte le norme e disposizioni di
servizio comunque emanate dal committente, non incompatibili con il presente capitolato.
Art. 51 - Organico degli addetti
L’impresa aggiudicataria deve individuare e comunicare all’Amministrazione comunale, entro 20
giorni dalla data di inizio del servizio, il nominativo del responsabile dell’esecuzione dell’appalto,
nonché le figure tecniche con responsabilità organizzative che vengono impiegate per
l’esecuzione dei servizi di cui al presente appalto.
L’organico, per tutta la durata del contratto, deve essere quello dichiarato in fase di offerta
dall’impresa aggiudicataria, come numero, mansioni, livello e monte ore.
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Deve comunque essere sempre assicurata la presenza costante dell’organico dichiarato in fase
di offerta.
Tale consistenza deve essere riconfermata tramite elenco nominativo all’Amministrazione
comunale con frequenza annuale.
L’Amministrazione si riserva inoltre il diritto di chiedere all’impresa la sostituzione del personale
ritenuto, per comprovati motivi, non idoneo al servizio; in tal caso l’impresa aggiudicataria ha
l’obbligo di provvedere nel rispetto delle norme vigenti in materia e di procedere alla sostituzione
senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere.
L’appaltatore dovrà garantire al proprio personale la massima informazione circa le modalità di
svolgimento dei singoli servizi e le norme contenute nel presente capitolato, sollevando pertanto
il Comune da oneri di istruzione del personale incaricato.
Art. 52 - Vestiario
L’impresa aggiudicataria fornirà a tutto il proprio personale gli indumenti di lavoro prescritti dalle
norme vigenti in materia di igiene, da indossare durante le ore di servizio.
Art. 53 - Igiene del personale
Il personale addetto alla manipolazione, preparazione, confezionamento, durante le ore di lavoro
non deve indossare orecchini, anelli, braccialetti, collane e orologio e non deve avere smalto
sulle unghie, al fine di evitare contaminazioni dei prodotti di lavorazione. Deve curare l’igiene
personale e indossare gli indumenti previsti dalla legislazione vigente: camice di colore chiaro,
cuffia per contenere la capigliatura. Per una corretta prassi igienica è consigliabile durante la
preparazione dei pasti l’utilizzo della mascherina.
Nella cucina e nelle aree di immagazzinamento degli alimenti, deve essere vietato tutto ciò che
potrebbe contaminare gli alimenti stessi (mangiare, fumare, o qualsiasi altra azione non igienica);
in tali aree non deve essere presente alcun prodotto medicinale.
Art. 54 - Formazione ed addestramento
Come indicato nel precedente art. 50, l’Impresa aggiudicataria deve garantire lo svolgimento di
corsi di formazione e addestramento, allo scopo di informare dettagliatamente il proprio
personale circa le circostanze e le modalità previste nel contratto per adeguare il servizio agli
standard di qualità richiesti dal committente.
A tali corsi potrà partecipare anche il personale dell’Amministrazione Comunale ed il personale
adibito a funzioni di refettorio in servizio presso le scuole; a tale scopo l’impresa aggiudicataria
informerà , con congruo anticipo, l’ufficio preposto dell’Amministrazione comunale circa i giorni e i
luoghi dove si terranno i seminari.
In particolare i temi trattati durante la formazione devono essere:
-alimentazione e dietetica;
-autocontrollo nella ristorazione collettiva e piano HACCP;
-conservazione degli alimenti;
-salute e sicurezza sul lavoro;
-comportamento igienico del personale durante il lavoro.
I temi trattati per l’addestramento dei trasportatori devono riguardare:
• organizzazione e tempistica del servizio;
• igiene degli automezzi e dei contenitori e autocontrollo;
• temperatura di mantenimento del pasto trasportato;
• situazione di emergenza.
TITOLO X
IMPEGNI IN CARICO DELL’IMPRESA AGGIUDICATARIA
Art. 55 – Oneri inerenti il servizio
Sono a totale carico dell’impresa aggiudicataria, e interamente compensate nel prezzo unitario di
aggiudicazione del pasto e della sua somministrazione, nonché delle colazioni e delle merende,
tutte le spese, nessuna esclusa, espresse e non espresse, relative:
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• alla preparazione dei pasti, merende (dove previste), colazioni (dove previste),
• al confezionamento dei pasti destinati alla refezione nei plessi scolastici;
• al trasporto dei pasti dai centri di produzione pasti ai vari plessi scolastici di consumo;
• alla predisposizione del refettorio e apparecchiatura tavoli, presso le scuola dell’infanzia,
primarie e secondarie di primo grado (solo per i pasti e dove previste);
• scodellamento, porzionatura e distribuzione dei pasti presso le scuola dell’infanzia, primarie e
secondarie di primo grado (dove previsti);
• pulizia, riordino dei tavoli, lavaggio e riordino delle stoviglie e gestione rifiuti, presso le scuole
d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (dove previsti);
• alla pulizia e al riassetto dei centri di produzione pasti e dei locali strettamente pertinenti, ivi
compresi i servizi igienici utilizzati dal personale addetto alla preparazione dei pasti;
• al lavaggio di stoviglie e posate (dove previsti);
• al lavaggio dei contenitori per il trasporto utilizzati;
• alla fornitura dei tovaglioli e delle tovagliette, dei detersivi e attrezzi per la pulizia e la
sanificazione dei centri di produzione pasti;
• alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature e manutenzione ordinaria dei
locali dati in concessione.
Art. 56 – Informazione ed educazione alimentare
L’impresa aggiudicataria è tenuta a fornire agli utenti materiale informativo relativo all’esatta
composizione dei menu. Il costo del materiale informativo si intende compreso nel prezzo del
pasto.
L’impresa Appaltatrice dovrà presentare, inoltre, un programma di educazione alimentare
indirizzato agli utenti dei servizi in oggetto (bambini, adulti o bambini ed adulti insieme) che può
comprendere attività di sensibilizzazione, laboratori di educazione alimentare (manipolazione di
alimenti, preparazione di cibi) che anche richiedano la disponibilità all’utilizzo di cucine/terminali
di cucina, la presenza del personale di cucina e altre figure professionali (es. dietiste) e la
fornitura delle derrate alimentari necessarie alla preparazione dei pasti. Il progetto di educazione
alimentare dovrà essere specificato nell’offerta tecnica presentata e sarà oggetto di valutazione
in sede di gara. Tale programma educativo dovrà essere integrato funzionalmente con le attività
di educazione e promozione della salute svolte dalle scuole da parte di altri enti ed istituzioni, con
particolare riferimento all’attività dell’AUSL.
Art. 57 – Programma di emergenza
L’Appaltatore dovrà essere in grado di fornire il pasto, con le stesse caratteristiche previste nel
presente Capitolato, anche in caso di interruzione o chiusura per un certo periodo della cucina o
del Centro di produzione pasti, garantendo un pasto in asporto da un Centro di cottura o di
confezionamento alternativo, comprese la colazione e la merenda.
Le Imprese partecipanti dovranno indicare, in sede di gara, le modalità alternative di esecuzione
del servizio qualora si verificasse una situazione di emergenza tecnica e/o organizzativa, la
modalità e la strumentazione utilizzata per il trasporto ed ogni altra indicazione utile per valutare
la capacità dell’impresa aggiudicataria nel fronteggiare situazioni complesse ed imprevedibili.
Il centro pasti alternativo, utilizzato per le emergenze, deve essere ubicato ad una distanza non
superiore a 50 Km dalla sede amministrativa del Comune di Pavullo nel Frignano, Piazza
Montecuccoli, 1, Pavullo nel Frignano (MO).
Il centro pasti alternativo deve avere la capacità di almeno 1.500 pasti al giorno da somministrare
entro la fascia oraria 10,45/12,30 (13,00 in caso di necessità di doppio turno).
La disponibilità del centro pasti alternativo dovrà essere comprovato dall’impresa aggiudicataria,
prima dell’inizio del servizio, dalla seguente documentazione:
1. titolo di proprietà o disponibilità d’uso;
2. autorizzazione sanitaria;
3. layout del centro pasti.
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Art. 58 - Subappalto
E' vietato cedere o subappaltare il servizio assunto con il presente appalto sotto la comminatoria
dell'immediata risoluzione del contratto e della perdita della cauzione a titolo di risarcimento dei
danni e delle spese causate all'Amministrazione comunale salvo maggiori danni accertati.
Eventuali parziali subappalti riguardanti il servizio di trasporto pasti, l’apparecchiatura tavoli, la
pulizia del refettorio, sono subordinati a specifiche preventive autorizzazioni dell'Amministrazione
comunale, da concedersi come previsto dalle leggi in materia, con particolare riferimento all’art.
118 del D.Lgs. n. 163 del 12.04.2006 e successive modifiche ed integrazioni. In ogni caso
l'Amministrazione comunale rimane estranea al rapporto contrattuale tra l'appaltatore e il
subappaltatore, per cui tutti gli adempimenti e responsabilità contrattuali, nessuna esclusa,
faranno carico all'appaltatore.
I comuni di Pavullo nel Frignano, Serramazzoni e Polinago, non provvedono al pagamento diretto
degli eventuali subappaltatori.
Art. 59 – Assicurazioni
È a carico dell’Appaltatore ogni responsabilità, sia civile che penale derivante allo stesso ai sensi
di legge nell’espletamento dell’attività richiesta dal presente capitolato.
A tale scopo l’Appaltatore si impegna a stipulare, con specifico riferimento al contratto e con una
primaria compagnia di assicurazione operante almeno a livello nazionale, polizze RCT ed RCO
nelle quali venga esplicitamente indicato che la Committenza viene considerata “terzo” a tutti gli
effetti, secondo i seguenti massimali:
R.C.T unico (per sinistro, persone cose)
R.C.O. per sinistro
R.C.O. per persona
€ 4.000.000,00
€ 2.000.000,00
€ 1.000.000,00
L’anzidetta polizza dovrà prevedere l’estensione dell’assicurazione alla responsabilità civile
personale dei dipendenti.
Restano ad esclusivo carico dell’impresa aggiudicataria l’importo dei danni rientranti nei limiti
delle eventuali franchigie previste dalla prescritta polizza.
Nella Responsabilità Civile verso Terzi (RCT) deve essere inserita la clausola di “Smercio”: è la
responsabilità derivante al commerciante (grossista e/o dettagliante o comunque di coloro che
svolgono attività con utilizzo di beni deperibili) che deve rispondere dei danni a terzi per difetti di
conservazione delle merci soprattutto alimentari soggette a deperimento.
Resta a carico della Committenza l’assicurazione dei danni cagionati dai locali sede dell’attività
oggetto dell’appalto, nonché dai rispettivi beni contenuti, ove la responsabilità per tali danni non
sia imputabile all’impresa Aggiudicataria né a soggetti dei quali la stessa debba rispondere a
norma di legge.
Tutti i massimali dovranno essere rideterminati in base agli indici ISTAT relativi al costo della
vita, nell’eventualità che questi subiscano complessivamente un aumento superiore al 20% del
dato iniziale.
In caso di aggiudicazione, copia conforme delle polizze dovrà essere consegnata entro 15 giorni
dalla comunicazione di avvenuta aggiudicazione.
Le polizze devono essere esclusive per i servizi oggetto del presente appalto con esclusione di
polizze generali dell’Appaltatore già attive.
Art. 60 - Esercizio del diritto di sciopero
In caso di sciopero dei propri dipendenti, l’impresa si impegna, in riferimento alle prestazioni di
cui al presente capitolato, a rispettare le prescrizioni e modalità stabilite dal regolamento
comunale relativi alla tutela erogativa dei servizi pubblici essenziali in caso di esercizio del diritto
di sciopero, in particolare per quanto attiene i termini di preavviso e le modalità di informazione
all'utenza.
Qualora la comunicazione da parte dell’impresa avvenga dopo il termine delle 48 ore antecedenti
l'inizio dello sciopero, verrà applicata una penale pari al 50% del costo dei pasti non forniti
calcolata su un numero delle presenze del giorno precedente lo sciopero), fatta salva la facoltà
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dell'Amministrazione di procedere all'acquisto, a totale carico dell’impresa appaltatrice, di alimenti
alternativi al pasto non fornito. In caso di sciopero del personale scolastico, ne sarà data
comunicazione all’impresa appaltatrice almeno 48 ore prima. Non essendo possibile quantificare
preventivamente con esattezza il numero di scuole o di utenti interessati allo sciopero, è data
facoltà all’impresa appaltatrice di modificare per quella giornata il menù previsto, sostituendolo
con un menu semplificato. La mancata comunicazione dello sciopero nei tempi stabiliti consente
all’impresa appaltatrice un accredito del 30% dei pasti prenotati, come riconoscimento delle
spese che essa deve comunque sostenere.
TITOLO XI
NORME DI PREVENZIONE E SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
Art. 61 – Misure a tutela della salute e della sicurezza sul lavoro
In applicazione del D.Lgs. n. 81/2008, l’Impresa aggiudicataria (ivi compresi eventuali
subappaltatori) mette in campo tutte le misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro
incidenti sull’attività lavorativa oggetto dell’appalto e cura gli interventi di protezione e
prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, compresa ogni azione volta ad eliminare i
rischi dovuti alle interferenze tra i lavori dei diversi soggetti che possono essere coinvolti nel
processo di produzione e distribuzione del servizio.
Resta fermo l’obbligo per l’esecutore di elaborare il proprio documento di valutazione dei rischi e
di provvedere all’attuazione delle misure di sicurezza necessarie per eliminare o ridurre al minimo
i rischi specifici propri dell’attività svolta.
La valutazione deve riguardare:
• tutti i locali dei centri pasto dati in comodato compresi servizi igienici, spogliatoi, ecc.;
• le zone presenti nelle scuole nelle quali l’impresa effettua la distribuzione dei pasti compresi i
servizi igienici annessi e spogliatoi e qualsiasi altro locale scolastico di cui l’impresa faccia uso
esclusivo.
Con particolare riferimento alla fase di somministrazione dei pasti che si svolge nelle scuole,
l’appaltatore riceve in uso i locali adibiti allo svolgimento di tutte le operazioni di preparazione
propedeutiche alla porzionatura dei pasti e al lavaggio delle stoviglie, al cui interno potrà
collocare tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento del servizio (lavastoviglie,
scaldavivande, utensileria, ecc). L’appaltatore è responsabile della manutenzione e corretto
utilizzo delle attrezzature. Il consumo dei pasti da parte dei bambini e del personale scolastico
addetto alla vigilanza avviene nei refettori, dove l’ “impiattamento” dei cibi è effettuato dal
personale dell’Appaltatore che cura anche le operazioni di preparazione dei tavoli e le successive
operazioni di pulizia.
In relazione alle suddette modalità di svolgimento del servizio, l’Impresa aggiudicataria e i datori
di lavori delle scuole in cui sarà eseguito l’appalto (Dirigenti scolastici o loro delegati)
elaboreranno un unico Documento di valutazione dei rischi da interferenze dell’intero complesso
scolastico con inserita anche la regolamentazione dell’uso degli spazi presenti nelle scuole che
saranno messi a disposizione dell’Impresa aggiudicataria per l’esecuzione del servizio e sui rischi
anche specifici che verranno introdotti nei refettori in relazione allo svolgimento dell’attività di
somministrazione dei pasti, in modo da definire congiuntamente le possibili interferenze. I rischi
da interferenza (quali ad esempio la movimentazione carichi, il ribaltamento contenitori, lo
scivolamento/inciampo del lavoratore, ecc.) non hanno comunque, per la loro natura, una
rilevanza economica tale da incidere sugli oneri di sicurezza a carico dell’Impresa aggiudicataria.
Al fine di favorire tali attività, prima dell’avvio dell’esecuzione del contratto, i Comuni indiranno
una riunione con l’Impresa aggiudicataria e con le Istituzioni scolastiche, affinché possano fornirsi
reciprocamente dettagliate informazioni sui rischi esistenti negli ambienti in cui il soggetto stesso
è destinato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza.
L’Impresa aggiudicataria è tenuta, nei confronti dei propri dipendenti, all’informazione e alla
formazione sui rischi specifici propri, nonché sul corretto impiego delle attrezzature utilizzate,
sulle misure di prevenzione e protezione da adottare per la tutela della sicurezza, della salute e
dell’ambiente, ivi compreso l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali.
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In via generale, fermo restando ogni altro accorgimento definito con le Istituzioni scolastiche,
l’accesso di mezzi di trasporto nelle aree scolastiche dovrà avvenire in orari diversi da quelli
stabiliti per l’accesso e per l’uscita dei bambini da scuola e comunque previa verifica della non
presenza di bambini nell’area esterna interessata dal percorso dei mezzi.
Dovranno essere adottate cautele nelle fasi di apertura dei cancelli di accesso all’area, in
particolare se dotati di sistemi automatici di apertura, le operazioni di apertura e chiusura di detti
cancelli dovrà avvenire sotto controllo visivo (fino a completa chiusura) di un addetto atto a
verificare che non siano presenti persone nell’area di manovra o che non si introducano persone
non autorizzate nell’area scolastica. In ogni caso la velocità di accesso e percorrenza di mezzi di
trasporto nelle aree comunali e scolastiche dovrà essere limitata ai 10 km/h; il percorso dei mezzi
riguarderà esclusivamente i percorsi indicati come carrabili.
Nel caso in cui si verifichi un'emergenza, il personale dell’Impresa aggiudicataria dovrà attenersi
alle disposizioni previste dai Piani di Emergenza e dalle Norme Comportamentali delle singole
scuole, astenendosi dall'assumere iniziative personali o non coordinate.
TITOLO XII
CONTROLLO DI QUALITA’
Art. 62 - Diritto di controllo da parte dell’Amministrazione Comunale
E’ facoltà dell’Amministrazione Comunale effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso
all’impresa aggiudicataria e con le modalità che riterrà opportune, controlli per verificare la
rispondenza del servizio fornito dalla stessa alle prescrizioni contrattuali del capitolato d’appalto.
Art. 63 – Organismi preposti al controllo.
Gli organismi preposti al controllo sono: i competenti servizi dell’AUSL, il personale incaricato
dell’Amministrazione Comunale, nonché eventuali altre strutture specializzate indicate dalla
stessa Amministrazione.
Art. 64 – Controlli da parte del committente
L’Amministrazione Comunale si riserva di effettuate tutti i controlli necessari per verificare l’esatto
adempimento delle prestazioni indicate nel presente capitolato speciale.
L’Amministrazione Comunale farà pervenire all’impresa aggiudicataria per iscritto le osservazioni
e le eventuali contestazioni nonché i rilievi mossi a seguito dei controlli effettuati, comunicando
altresì eventuali prescrizioni alle quali la stessa dovrà uniformarsi nei tempi stabiliti.
L’impresa aggiudicataria non potrà addurre a giustificazione del proprio operato circostanze o
fatti influenti sul servizio, che non siano stati preventivamente comunicati per iscritto
all’amministrazione comunale.
L’impresa sarà tenuta inoltre a fornire giustificazioni scritte in relazione alle contestazioni e ai
rilievi dell’amministrazione comunale. Sono fatte salve le norme relative all’applicazione delle
penali o alla risoluzione del contratto per inadempimento.
L’Amministrazione Comunale ha la facoltà di commissionare ad una struttura di propria fiducia
controlli sull’igienicità della produzione e sulle caratteristiche delle derrate, con analisi chimiche,
microbiologiche, bromatologiche, ponendone le relative spese a carico dell’impresa
aggiudicataria.
Tali analisi non eccederanno di norma quattro controllo annuali.
Le analisi chimiche, microbiologiche, bromatologiche commissionate dall’amministrazione
comunale non sostituiscono quelle previste dai programmi di controllo qualità indicate in sede di
offerta tecnica.
Art. 65 – Esercizio dell’autocontrollo da parte dell’Impresa aggiudicataria.
L’impresa aggiudicataria deve essere in possesso di un piano di autocontrollo documentato,
attuando e mantenendo una o più procedure permanenti basate sui principi del sistema HACCP,
ai sensi dell’art.5 del Reg.(CE) n.852/2004.
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Art. 66 – Metodologia del controllo di qualità
I tecnici effettueranno i controlli secondo le metodologie previste dalla normativa vigente e con le
modalità che riterranno più idonee, anche con l’ausilio di apparecchio fotografico, riprese video
ed asporto di campioni da sottoporsi successivamente ad analisi. L’ispezione non dovrà
comportare interferenze nello svolgimento della produzione.
Le quantità di derrate prelevate di volta in volta saranno quelle minime e comunque
rappresentative della partita oggetto dell’accertamento.
Nulla potrà essere richiesto all’Amministrazione Comunale per le quantità di campioni prelevati.
Il personale dell’impresa aggiudicataria non deve interferire sulle procedure di controllo dei tecnici
incaricati dall’Amministrazione Comunale.
Art. 67 – Blocco delle derrate.
I controlli effettuati dagli incaricati dell’Amministrazione Comunale potranno dar luogo al “blocco
delle derrate” con l’eventuale variazione dei menu. Il blocco delle derrate potrà essere disposto
dall’amministrazione comunale anche in via cautelare qualora si verifichino rischi di pregiudizio
per la salute degli utenti dovute alla somministrazione di particolari alimenti.
Art. 68 – Gradimento del Servizio e Commissione Mensa
L’Amministrazione Comunale provvederà periodicamente alla diffusione tra gli utenti dei servizi di
cui al presente appalto di un questionario attraverso cui verificare l’indice di gradimento del
servizio.
Le indagini di customer satisfaction verranno discusse da un’apposita “Commissione mensa”,
costituita da rappresentanti di tutti i soggetti a vario titolo interessati alla refezione scolastica,
organo che provvederà alla valutazione della soddisfazione degli utenti, con facoltà di proporre
modifiche e/o integrazioni all’Amministrazione Comunale.
TITOLO XIII
PENALITA’
Art.69 – Penalità
Le forniture dovranno essere in ogni caso garantite anche in occasione di maltempo od altre
cause o circostanze.
Salvo più gravi e diverse sanzioni previste dalle norme di legge e dal presente Capitolato la
Committenza, a tutela delle norme ivi contenute e qualora le stesse vengano disattese con
responsabilità dell’Appaltatore, applicherà le seguenti penalità detraendole direttamente dal
primo pagamento utile:
1. per ogni violazione di quanto stabilito dai menù: € 400,00;
2. per ogni violazione di quanto previsto dalle tabelle merceologiche e nei limiti di contaminazione
microbica: € 400,00;
3. per ogni caso di mancato rispetto delle grammature dei vari piatti accertato su almeno tre
pesate della stessa preparazione: € 400,00;
4. per ogni mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie riguardanti la preparazione e la
conservazione dei pasti, le modalità di trasporto e quant’altro previsto dalle vigenti disposizioni,
sia per inadempienze accertate presso il Centro pasti sia per ogni inadempienza accertata
presso la singola scuola e quant'altro disposto dal disciplinare del sistema HACCP: € 700,00; se
la trasgressione è riferita alle modalità di trasporto, la penale sarà di € 700,00 per ogni mezzo di
trasporto;
5. qualora il ritardo nella consegna dei pasti in asporto, rispetto all’orario previsto, sia superiore
ai 15 minuti: € 400,00;
6. per ogni servizio del presente Capitolato, numero di personale non rispondente a quanto
stabilito dal Capitolato o progetto presentato in fase di gara, per ogni unità mancante e per ogni
giorno di inadempienza: € 700,00;
7. € 350,00 per il mancato rispetto di ogni norma relativa al personale;
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8. per deficienze qualitative nei pasti erogati o per il mancato mantenimento della temperatura ai
livelli prescritti dalla normativa vigente, anche riferito alle singole pietanze: € 750,00;
9. qualora le deficienze fossero tali da impedire il consumo dei pasti, le penali saranno pari al
20% dell’importo giornaliero della fornitura prevista per il giorno in cui si è verificata
l’inadempienza, riservandosi il Comune di richiedere un piatto freddo alternativo;
10. € 700,00 per ogni caso di ritrovamento di corpi estranei nella singola porzione, con ulteriore
penale di € 850,00 se il ritrovamento interessa più di una porzione, riservandosi il Comune di
respingere la fornitura con l’obbligo da parte dell’impresa appaltatrice di fornire un pasto
sostitutivo;
11. per ogni mancata erogazione o somministrazione dei pasti legati a diete speciali: €850,00;
12. per ogni erronea somministrazione dei pasti dietetici, fatta salva ogni eventuale e ulteriore
azione volta ad accertare la responsabilità dell’impresa appaltatrice: €1.500,00;
13. per ogni inadempienza nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali non previste nei
precedenti commi, la penale sarà rapportata, in ragione della gravità, all'importo delle prestazioni
mensili.
L'applicazione della penalità sarà preceduta da regolare contestazione scritta dell'inadempienza
da parte del Responsabile di Procedimento. A tale comunicazione, che potrà essere trasmessa
anche a mezzo fax, l’Appaltatore avrà facoltà di presentare le proprie contro deduzioni entro e
non oltre cinque giorni dalla notifica della contestazione stessa.
Le penali di cui sopra non troveranno applicazione esclusivamente nel caso in cui le contro
deduzioni presentate nei termini previsti, siano ritenute oggettivamente valide e fondate ad
insindacabile giudizio della Committenza.
Nel caso di applicazione della penale, l’importo addebitato verrà detratto nella prima liquidazione
utile.
Dopo tre penali contestate, per le quali non siano state date risposte esaustive, sarà facoltà della
Committenza rescindere il contratto ed aggiudicarlo alla seconda Impresa partecipante in
graduatoria con interdizione alla partecipazione dell’impresa già aggiudicataria a nuove gare
della Committenza per un periodo di almeno quattro anni.
Per l’applicazione delle disposizioni contenute nel presente articolo la Committenza potrà rivalersi
sulla cauzione, senza bisogno di formalità di sorta, salvo la facoltà di avanzare richieste di
risarcimento per danni ulteriori.
TITOLO XIV
PREZZI E PAGAMENTO PASTI
Art. 70 – Onnicomprensività dei prezzi
Nei prezzi unitari offerti dall’impresa aggiudicataria si intendono interamente compensati tutti i
servizi, le derrate, le prestazioni del personale, le spese e ogni altro onere, espresso e non
espresso dal presente capitolato.
Art. 71 – Revisione prezzi
Ai sensi dell’art.115 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. il contratto oggetto d’appalto, in quanto ad
esecuzione continuativa, è soggetto alla revisione annuale del prezzo, previa istruttoria condotta
dal/i Dirigente/i responsabile/i della Committenza sulla base delle rilevazioni dei costi
standardizzati determinati annualmente dall’Osservatorio dei contratti pubblici.
In assenza di pubblicazione dei dati di cui sopra, la revisione prezzi avviene secondo le modalità
seguenti:
- a partire dal secondo anno contrattuale i prezzi unitari contrattuali di aggiudicazione saranno
adeguati nella misura pari alla percentuale di aumento del costo della vita per le famiglie di operai
ed impiegati rilevata dall’ISTAT per l’anno precedente l’adeguamento.
- la rilevazione dell’indice ISTAT verrà calcolata sul periodo annuale con riferimento al periodo 31
maggio - 31 maggio successivo.
La Committenza in ogni caso si riserva la facoltà di verificare in ogni momento la congruità dei
prezzi e delle condizioni economiche offerte in sede di gara mediante apposite indagini di
mercato.
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Art. 72 – Pagamenti
Il pagamento del compenso dovuto, sulla base delle fatture elettroniche emesse mensilmente
dall’impresa appaltatrice, per la regolare esecuzione del contratto, avverrà, in considerazione
della oggettiva e particolare complessità del servizio oggetto del presente capitolato, entro 60
(sessanta) giorni, comprensivi dei tempi relativi alla procedura di verifica diretta ad accertare la
conformità dell’esecuzione e la regolarità contributiva dell’esecutore, dalla data di ricevimento
delle fatture; farà fede il timbro d’arrivo apposto dall’Ufficio Protocollo dell’Ente.
Per quanto concerne la fatturazione, il documento fiscale dovrà indicare:
- il numero di pasti, colazioni, merende, forniti per ciascun plesso scolastico, distinguendo alunni
ed adulti;
- il riferimento alle bolle di consegna che quotidianamente accompagnano il trasporto dei pasti e
che dovranno essere firmate dagli operatori che provvedono al ritiro;
- il prezzo unitario stabilito, distinto tra prezzo unitario relativo all’erogazione del pasto, prezzo
unitario relativo al servizio di somministrazione e aliquota IVA applicata.
Eventuali contestazioni sospenderanno il termine di cui sopra per la liquidazione della/e fattura/e
contestata/e.
Le Amministrazioni Comunali si riservano la facoltà di procrastinare il pagamento qualora
insorgano contestazioni circa l'ammontare.
Si stabilisce sin da ora che l’Amministrazione Comunale potrà rivalersi, per ottenere la rifusione
di eventuali danni già contestati all’impresa aggiudicataria, il rimborso di spese e il pagamento di
penalità, mediante ritenuta da operarsi in sede di pagamento dei corrispettivi di cui sopra.
Il corrispettivo è soggetto ad aliquota IVA in misura di legge.
Le fatture dovranno essere inviate al Servizio Ragioneria dei ciascuna Amministrazione
Comunale contraente.
Dovranno essere emesse distinte fatture per ciascuno dei seguenti servizi:
SERVIZI PER IL COMUNE DI PAVULLO N/F
Nido d’Infanzia Tonini
Nido d’Infanzia Scarabocchio
Scuola dell’Infanzia Tonini
Scuola dell’Infanzia M.Ventre
Scuola dell’Infanzia Panini
Scuola dell’Infanzia Renno
Scuola Primaria De Amicis
Scuola Primaria U. Foscolo
Scuola Primaria L. Da Vinci
Scuola Primaria A. Corsini
Scuola Secondaria di primo grado “R. Montecuccoli”
Centro estivo “Pollicino”
Centro estivo “Mary Poppins”
Centro estivo “Peter Pan”
SERVIZI PER IL COMUNE DI SERRAMAZZONI
Sezione Primavera aggregata alla Scuola dell’infanzia di Serramazzoni Centro
Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro
Scuola dell’Infanzia di S.Dalmazio
Scuola Primaria di Serramazzoni Centro
Scuola Primaria di Varana
Scuola Primaria di Selva
SERVIZI PER IL COMUNE DI POLINAGO
Scuola d’Infanzia A.Frank
Scuola primaria Perini
Scuola secondaria di primo grado Papini
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Restando inteso che, all’inizio di ogni anno scolastico, il servizio scuola comunicherà le eventuali
variazioni derivanti da modifiche intervenute nei plessi (nuove aperture, trasferimenti,
accorpamenti ecc…).
Art. 73 - Spese ed oneri accessori
Ogni singola Amministrazione comunale stipulerà il contratto con l’impresa appaltatrice per i
servizi di propria competenza. Il contratto sarà stipulato in forma pubblica amministrativa.
L’Amministrazione inoltre si riserva la facoltà di non procedere all’aggiudicazione ed alla
stipulazione del contratto fino a quando tutti gli atti inerenti l’appalto in questione e ad esso
necessari e dipendenti, hanno conseguito piena efficacia giuridica a norma di legge.
In caso di revoca dell'aggiudicazione per mancata presentazione dei documenti richiesti nel
termine stabilito o per altre ragioni ostative, l'Amministrazione si riserva di aggiudicare il contratto
al secondo classificato.
La stipulazione del formale contratto resta subordinata alle verifiche delle dichiarazioni prodotte e
sempre che non venga accertato a carico dell’aggiudicatario alcun limite o impedimento a
contrarre.
Tutte le spese relative al contratto di appalto e ad esso inerenti ed accessorie sono a carico
dell’impresa aggiudicataria.
Art. 74 - Cauzione definitiva
L’impresa aggiudicataria, prima della stipulazione del contratto, deve costituire la cauzione
definitiva di cui all’art. 113 del D.lgs. n. 163/2006, in uno dei modi stabiliti dalla Legge, nella
misura del 10% dell’importo del contratto al netto di Iva, a garanzia dell’esatto adempimento degli
obblighi derivanti dal presente Capitolato, dell’eventuale risarcimento dei danni, nonché del
rimborso delle spese che l’Amministrazione Comunale dovesse eventualmente sostenere
durante la gestione, a causa di inadempimento dell’obbligazione o cattiva esecuzione del servizio
da parte dell’impresa aggiudicataria, ivi compreso il maggior prezzo che l’Amministrazione
Comunale dovesse pagare qualora dovesse provvedere a diversa assegnazione dell’appalto
aggiudicato all’impresa aggiudicataria in caso di risoluzione del contratto per inadempienze della
stessa.
La garanzia fideiussoria è aumentata nei casi e con le modalità di cui all’art. 113, comma 1, del
D.lgs. 163/06.
La fideiussione bancaria o la polizza assicurativa deve prevedere espressamente la rinuncia al
beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all’eccezione di cui
all’art. 1957, comma 2, del c.c. nonché l’operatività della garanzia medesima entro 15 giorni a
semplice richiesta scritta dell’Amministrazione contraente.
Resta salvo per l’Amministrazione Comunale l’esperimento di ogni altra azione nel caso in cui la
cauzione risultasse insufficiente. L’impresa aggiudicataria è obbligata a reintegrare la cauzione di
cui l’Amministrazione Comunale abbia dovuto avvalersi, in tutto o in parte, durante l’esecuzione
del contratto.
La cauzione resterà vincolata fino al completo soddisfacimento degli obblighi contrattuali anche
dopo la scadenza del contratto.
Lo svincolo verrà autorizzato con apposito provvedimento da adottarsi entro e non oltre tre mesi
dalla scadenza del contratto in assenza di controversia.
Qualora l’impresa dovesse recedere dal contratto prima della scadenza prevista senza
giustificato motivo, il Comune avrà la facoltà di rivalersi su tutto il deposito cauzionale, fatta salva
ogni altra azione di risarcimento danni.
TITOLO XV
RISOLUZIONE, RECESSO E DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE
Art. 75 - Risoluzione del contratto
Oltre a quanto previsto dall'art. 1453 del Codice Civile per i casi di inadempimento alle
obbligazioni contrattuali, l'Amministrazione Comunale avrà la facoltà di risolvere il contratto con
37
tutte le conseguenze che tale risoluzione comporta, sia di legge, sia previste dalle disposizioni
del presente capitolato, nelle seguenti ipotesi:
• qualora si verificassero da parte dell’impresa appaltatrice inadempienze tali da rendere
insoddisfacente il servizio in funzione dei particolari scopi cui è destinato;
• in caso di inosservanza delle norme igienico-sanitarie nella conduzione dei centri di
produzione pasti;
• in caso di cessione dell'attività ad altri;
• in caso di mancata osservanza del divieto di subappalto,come previsto all'art.58;
• qualora si verificasse un caso di intossicazione alimentare accertato dalle autorità
sanitarie, riconducibile a comportamento doloso o colposo dell'impresa appaltatrice, fatta
salva ogni ulteriore responsabilità civile e penale;
• per interruzione non motivata del servizio;
• per inadempienze reiterate, per più di tre volte nel corso del medesimo anno scolastico,
che l’Amministrazione Comunale giudicherà non più sanzionabili tramite penali;
• utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione alle norme previste dal contratto e degli
allegati relativi alle caratteristiche merceologiche;
• violazione del divieto di somministrazione di prodotti contenenti OGM (organismi
geneticamente modificati).
In caso di risoluzione del contratto il Comune potrà scegliere:
• di far proseguire il servizio fino al periodo di un mese dall'avviso di risoluzione alle stesse
condizioni;
• oppure affidare il servizio a terzi per il periodo di tempo necessario a procedere al nuovo
affidamento del servizio, attribuendone gli eventuali maggiori costi rispetto ai corrispettivi
stabiliti nel contratto, all’impresa appaltatrice.
E' sempre comunque fatto salvo il diritto al risarcimento dei danni derivati dalle inadempienze,
potendo rivalersi l'Amministrazione Comunale su eventuali crediti dell’impresa, nonché sulla
cauzione, senza bisogno di diffide o formalità di alcun genere.
Art. 76 – Recesso dal contratto da parte dell’Amministrazione Comunale
L’Amministrazione comunale può recedere, in tutto o in parte, in qualsiasi momento, con
preavviso di almeno 20 giorni solari, da comunicare all’impresa appaltatrice con raccomandata
A.R. nei seguenti casi:
A) in qualunque momento dell’esecuzione, avvalendosi della facoltà consentita dall’art. 1671
del c.c. e per qualsiasi motivo, tenendo indenne l’impresa appaltatrice delle spese sostenute
e delle prestazioni rese;
B) per motivi di pubblico interesse, anche conseguenti al mutare degli attuali presupposti
giuridici e legislativi, o derivanti dalla modificazione delle attuali forme organizzative/gestionali
dei servizi interessati all’appalto, adottate dall’Amministrazione;
C) in caso di cessazione dell’attività o in caso di apertura di una procedura di concordato
preventivo o di fallimento a carico dell’impresa aggiudicataria.
Art. 77 - Recesso unilaterale dell’impresa
Qualora l’impresa appaltatrice dovesse recedere dal contratto prima della scadenza prevista
senza giustificato motivo, l’Amministrazione comunale procederà rivalendosi sull’incameramento
della fideiussione e, ove ciò non bastasse, agendo per il pieno risarcimento dei danni subiti.
Sarà inoltre addebitata all’impresa, a titolo di risarcimento danni, la maggiore spesa derivante
dall’assegnazione del servizio ad altri soggetti.
Art. 78 - Definizione delle controversie
Per la risoluzione di eventuali controversie le parti escludono il ricorso ad arbitrati e si rivolgono
unicamente all’Autorità Giudiziaria.
Il Foro territorialmente competente è quello del Tribunale di Modena.
Art. 79 - Elezione domicilio
38
Per tutti gli effetti del contratto giudiziali ed extragiudiziali, l’impresa aggiudicataria dovrà eleggere
domicilio presso la residenza dell’Amministrazione comunale.
TITOLO XVI
PRIVACY
Informativa sulla Privacy ai sensi art. 13 D.Lgs. 196/03.
Con la presente La informiamo, che il D.Lgs. 196/2003 e s.m. e i. garantisce che il trattamento
dei dati personali si svolga nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità
degli interessati, con particolare riferimento alla riservatezza, all’identità personale e al diritto alla
protezione dei dati personali. Il trattamento dei dati che intendiamo effettuare, pertanto, sarà
improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei Suoi diritti ed in particolare della Sua
riservatezza.
Ai sensi dell’art. 13 del Decreto citato, la informiamo che:
1) il trattamento ha le seguenti finalità: acquisizione delle informazioni necessarie alla valutazione
dell’idoneità morale e tecnico finanziaria dell’Impresa da Lei rappresentata ai fini della
partecipazione alla gara oggetto della presente procedura di aggiudicazione. In particolare il
trattamento sarà connesso all’eventuale instaurazione di rapporti contrattuali con questa
Amministrazione e per il tempo a ciò necessario.
2) il trattamento potrà comportare operazioni relative anche a dati sensibili, per i quali è
individuata rilevante finalità di interesse pubblico nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. n.
196/2003, secondo il regolamento comunale per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari
approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 116 del 19.12.2005 e successive
modifiche ed integrazioni.
3) Il trattamento degli stessi verrà effettuato manualmente (ad esempio, su supporto cartaceo)
e/o attraverso strumenti automatizzati (ad esempio, utilizzo procedure e supporti elettronici), con
logiche correlate alle finalità di cui al precedente punto 1) e, comunque, in modo da garantire la
sicurezza e la riservatezza dei dati.
4) Il conferimento dei dati ha natura obbligatoria per il conseguimento delle finalità di cui sopra; il
loro mancato, parziale o inesatto conferimento avrà come conseguenza l'impossibilità di dar
corso all’offerta.
5) I dati verranno comunicati e pubblicati in applicazione delle norme in materia di appalti
pubblici.
6) In relazione al trattamento Lei potrà esercitare i diritti di cui all’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003
(accesso ai propri dati personali, rettifica, aggiornamento cancellazione dei dati se incompleti,
erronei o raccolti in violazione di legge) avendo come riferimento il Responsabile del trattamento
degli stessi per il Comune individuato nel Direttore di Area competente a cui dovrà essere rivolta
l’istanza.
7) Il titolare del trattamento è il Comune di Pavullo nel Frignano, con sede in Piazza
Montecuccoli, n. 1 – 41026.
TITOLO XVII
ALLEGATI
Sono parte integrante e sostanziale del presente capitolato i seguenti allegati:
Allegato n. 1 – Caratteristiche Merceologiche delle principali materie prime
Allegato n. 2 – Articolazione e composizione dei menu e grammatura degli alimenti
Allegato n. 3 – Esempi di Menù
Allegato n. 4 – Elenco attrezzature da reintegrare
Allegato n. 5 – Informazioni sui rischi negli ambienti di lavoro
39
CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI
RISTORAZIONE SCOLASTICA NEI NIDI D’INFANZIA, NELLE SCUOLE D’INFANZIA, PRIMARIE
E SECONDARIE DI PRIMO GRADO E CENTRI ESTIVI COMUNALI DEI COMUNI DI PAVULLO
NEL FRIGNANO, SERRAMAZZONI E POLINAGO. PERIODO 01.09.2016 / 31.08.2019
ALLEGATO 1
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E SECONDARIE DI PRIMO GRADO E CENTRI ESTIVI COMUNALI DEI COMUNI DI PAVULLO
NEL FRIGNANO, SERRAMAZZONI E POLINAGO. PERIODO 01.09.2016 / 31.08.2019
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CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI
RISTORAZIONE SCOLASTICA NEI NIDI D’INFANZIA, NELLE SCUOLE D’INFANZIA, PRIMARIE
E SECONDARIE DI PRIMO GRADO E CENTRI ESTIVI COMUNALI DEI COMUNI DI PAVULLO
NEL FRIGNANO, SERRAMAZZONI E POLINAGO. PERIODO 01.09.2016 / 31.08.2019
ALLEGATO 4
77
)
)
)
Attrezzatura
Addolcitore
Armadietto personale 70X32 cm
Armadietto spogliatoio un anta 37x50
Armadio doppio CM 95
Armadio due ante 50x100 200 h cm
Armadio due ante scorrevoli 100x50
Armadio singolo 50X50 cm
Bilancia 15 Kg
Carrello 2 ripiani in acciaio inox 80 cm
Carrello 2 ripiani in acciaio inox cm 100
Carrello bagno maria 3 vasche
Carrello in acciaio inox a due ripiani CM 80
Carrello inclinito porta piatti
Carrelli neutro due ripiani 100x50
Carrello neutro due ripiani 80x50
Carrello pianetta
Carrello pulizia con portasacco
Carrello riscaldato Rieber 1000
Cuocipasta due vasche
Frigorifero 400 lt
Frigorifero a pozzetto 400 lt
Frigorifero BT un anta
Frigorifero domestico con congelatore
lavello una vasca con sgocciolatoio
lavastoviglie a capottina
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N.
1
3
5
3
3
1
9
1
2
5
1
1
1
8
1
3
3
1
1
1
1
5
2
1
1
Lavastoviglie carica frontale
lavello due vasche sgocciolatoio a destra 160
Pattumiera a pedale in acciaio inox
Pedana CAMBRO 90x53
Pensile 140 cm
pensile cm 120
Pensile due ante scorrevoli Angelo Po
Pianetta
Robot 3,7 lt
Tagliaverdure elettrico
Tavolo 3 ante scorrevoli 200 cm
Tavolo armadiato CM 160 con ante scorrevoli
Tavolo armadiato 180 cm
Tavolo con ante scorrevoli 180
Tavolo su gambe 110 con cassetto
Tavolo su gambe con cassetto 140 cm
Termosaldante manuale
Tritacarne grattugia elettrica
Tuttapiastra 70x70 Zanussi
3
1
4
2
2
1
1
2
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
)
77
Attrezzatura
Addolcitore
Affettatrice
Apriscatole da tavolo
Armadietto spogliatoio
Armadio detersivi due ante 95 x 50 cm h 214
Armadio di ferro due ante
Armadio dispensa due ante 95 x 50 cm h 214
Armadio due ante lamiera 100x45 180h
Armadio frigorifero due ante marca AIS
Armadio portapiatti due ante 120x67 h 200
Armadio singolo ad un anta
Armadio un anta doppio scomparto 50 x 50
Armadietto doppio 70x35
Banco refrigerato 260 cm quattro ante
Bilancia 12 Kg
Cappa aspirazione 100x100 cm per zona lavaggio
Carrello neutro in acciaio inox due ripiani 100x50
Carrello neutro in acciaio inox due ripiani 150x50
Carrello neutro in acciaio inox due ripiani 100x56
Cucina due fuochi
Fax
Frigorifero domestico con congelatore 200 lt
Frigorifero un anta
Lavastoviglie carica frontale
Lavatrice
Lavello due vasche su gambe con sgocciolatoio a DX 210 cm
Lavello una vasca 70x70
Lavello una vasca sgocciolatoio a sinistra
$
N.
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
5
1
1
1
1
1
2
2
1
1
1
1
Mixer ad immersione
Omogeneizzatore
Pattumiera a pedale in acciaio inox
Pattumiera a pedale in plastica
Pattumiera carrellata a pedali
Pattumiera carrellata in acciaio inox
Pensile ante scorrevoli 140 cm
Pianetta 100x55
Pianetta in acciaio inox 56x91
Pozzetto 100x60 cm
Robot
Scaffale 4 ripiani 130x50
Scala 5 gradini
Tavolo ad ante scorrevoli 200 cm
Tavolo armadiato ante scorrevoli 180 cm
Tavolo su gambe con cassetto e ripiano 120 cm
Termosaldante manuale
Tritacarne grattugia elettrica
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
)
Attrezzatura
Affettatrice
Armadio portaoggetti 2 porte cm 95
Carrello a 2 ripiani in acciaio inox cm 80
Congelatore a pozzetto 115 cm
Congelatore a pozzetto 145X70 cm
Cuocipasta
Frigorifero digitale ad 1 porta LT.600
Lavastoviglie a carica frontale
Lavatoio 140X70 con rubinetto a pedale
Mixer ad immersione
Panca di sostegno aerata
Scaffalatura 107X40X200 5 ripiani
Scaffalatura 83X40X200 4 ripiani
Scaffalatura 83X40X200 5 ripiani
Tavolo in acciaio inox cm 140
Tavolo refrigerato 3 vani cm 138
Tritacarne grattugia elettrica
N.
1
1
1
1
1
1
2
1
1
1
1
2
1
1
1
1
1
1
CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI
RISTORAZIONE SCOLASTICA NEI NIDI D’INFANZIA, NELLE SCUOLE D’INFANZIA,
PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO E CENTRI ESTIVI COMUNALI DEI COMUNI DI
PAVULLO NEL FRIGNANO, SERRAMAZZONI E POLINAGO. PERIODO 01.09.2016 /
31.08.2019
ALLEGATO 5
INFORMAZIONI FORNITE DAL COMMITTENTE ALL’APPALTATORE IN MERITO AI RISCHI
PRESENTI NELL’AMBIENTE DI LAVORO AI SENSI DELL’ART. 26 COMMA 1 LETTERA B)
DEL D.LGS. 81/2008 E S.M.I.
Vengono fornite di seguito informazioni relative ai locali, agli impianti ed alla gestione delle
emergenze presso i poli scolastici nei quali è previsto lo svolgimento dell’attività lavorativa
dell’impresa affidataria del servizio di ristorazione, per renderla edotta dei rischi e delle misure
adottate per contenerli.
COMUNE DI PAVULLO NEL FRIGNANO
Sedi oggetto di appalto
L’appalto in oggetto consiste nell’affidamento del servizio ristorazione scolastica presso i seguenti
plessi:
• Plesso scolastico “Tonini” – Via Muratori, 10/12/14 e Via Tassoni, 23 – Pavullo n/F (sede della
scuola d’infanzia “Tonini” e dei nidi d’infanzia “Tonini” e “Amici dello Scoiattolo”);
• Plesso scolastico “Panini” – Via Montessori, 1 - S. Antonio di Pavullo n/F (sede della scuola
d’infanzia “S. Antonio” e del nido d’infanzia “Lo Scarabocchio”);
• Plesso scolastico di Renno – Via Pastenella, 2 – Renno di Pavullo n/F (sede della scuola
d’infanzia Renno);
• Plesso scolastico “Foscolo” – Via Foscolo, 10/12 – Pavullo n/F (sede della scuola d’infanzia
“M. Ventre” e della scuola primaria “U. Foscolo”);
• Plesso scolastico “De Amicis” – Viale Martiri, 61 – Pavullo n/F (sede della scuola primaria “De
Amicis”);
• Plesso scolastico “L. Da Vinci” – Via Boccaccio, 32/34 - S. Antonio di Pavullo n/F (sede della
scuola primaria “Da Vinci”);
• Plesso scolastico “Corsini” – Via Pertini, 20 - Verica di Pavullo n/F (sede della scuola primaria
“Corsini”);
• Plesso scolastico “R. Montecuccoli” – Viale Marconi, 17 – Pavullo n/F (sede della scuola
secondaria di primo grado “Montecuccoli”).
Note relative a tutti i plessi scolastici
Gli impianti e gli apparecchi di sollevamento (ascensori e montacarichi) presenti all’interno
dei plessi scolastici sono sottoposti a regolari controlli e manutenzione da parte del Comune di
Pavullo n/F.
Come dispositivi di protezione attiva antincendio in tutti i plessi scolastici sono presenti estintori
ed impianti di rivelazione ed allarme antincendio con rivelatori di fumo e pulsanti di allarme ad
attivazione manuale. Nei plessi di maggiori dimensioni (“Panini”, Foscolo”, “De Amicis”, “Da Vinci”
e “Montecuccoli”) sono presenti idranti ed un attacco per automezzi VVFF; nel plesso “Tonini” sono
presenti i naspi in sostituzione degli idranti. Tutte le attrezzature e gli impianti antincendio vengono
sottoposti a regolare controllo e manutenzione a carico dell’Ente tramite ditte specializzate nel
settore. In tutti i plessi scolastici è installata la segnaletica di sicurezza.
Tutte le attrezzature utilizzate per la preparazione ed il porzionamento pasti dovranno risultare a
norma dal punto di vista antinfortunistico ed essere sottoposte ad idonea manutenzione,
adeguamento ed eventuale sostituzione. A questo scopo l’impresa aggiudicataria dovrà effettuare
un costante monitoraggio delle attrezzature in oggetto e garantirne l’adeguatezza nel tempo,
effettuando gli interventi di manutenzione ordinaria a proprio carico e segnalando all’Ente gli
interventi di competenza di quest’ultima.
Plesso scolastico “Tonini” – Via Muratori, 10/12/14 e Via Tassoni, 23 – Pavullo n/F
Il plesso scolastico “Tonini” è sede di servizi destinati a bambini di età inferiore a 3 anni, con il
nido ”Tonini” ed altri servizi (Centro Bambini Genitori e Spazio Bambini) a gestione comunale, il
nido d’infanzia “Amici dello Scoiattolo” gestito da Domus Assistenza Soc. Coop. Soc. ed un centro
pasti autonomo.
Al piano rialzato del fabbricato si trovano i locali adibiti alla preparazione pasti, il blocco servizi e
locali per adulti, gli spazi del nido “Amici dello Scoiattolo”; al piano terra si trovano i locali della
scuola d’infanzia, separati dal nido tramite un corridoio; al primo piano si trovano i locali del nido
“Tonini”.
Presso il polo scolastico “Tonini” è attivo anche un impianto di rilevazione gas in cucina ed in
centrale termica.
Il controllo e la manutenzione di tutti i dispositivi antincendio di pertinenza dei locali
preparazione pasti è a carico dell’impresa affidataria del servizio di ristorazione.
Plesso scolastico “Panini” – Via Montessori, 1 - S. Antonio di PAVULLO n/F ed annesso
nido “Lo Scarabocchio”
All’interno del polo scolastico “F.C. Panini” hanno sede, in ambienti non comunicanti fra loro, la
scuola dell’infanzia ”Panini” ed una sezione che ospita il nido “Lo Scarabocchio” a gestione
comunale. L’edificio si sviluppa su due piani, un piano terra ed un piano primo. E’ presente un
ascensore che collega i piani terra e primo solo nella parte di pertinenza della scuola d’infanzia
“Panini” che occupa tutti i locali del piano terra e di parte del primo piano. La restante parte del
primo piano è occupata dal nido “lo Scarabocchio”.
Plesso scolastico di Renno – Via Pastenella, 2 – Renno di Pavullo n/F
Nel plesso scolastico di Renno di Pavullo n/F ha sede la scuola dell’infanzia “Renno”, in un edificio
comprendente solo un piano terra.
Plesso scolastico “Foscolo” – Via Foscolo, 10/12 – Pavullo n/F
Nel polo scolastico “Foscolo” hanno sede la scuola dell’infanzia “M. Ventre”, che si sviluppa su due
piani (piano terra e primo) e la scuola primaria “Foscolo” anch’essa su due piani (piano
seminterrato e piano terra), collegate internamente tra loro. I piani della scuola d’infanzia e
primaria sono collegati con scale interne e sono presenti nel plesso anche impianti di
sollevamento.
$
Plesso scolastico “De Amicis” – Viale Martiri, 61 – Pavullo n/F
Nel polo scolastico “De Amicis” di Pavullo n/F ha sede l’omonima scuola primaria in un edificio che
si sviluppa su quattro piani comprendenti piano terra, piano primo, piano secondo e sottotetto,
quest’ultimo utilizzato esclusivamente come archivio. I piani sono collegati fra loro da una scala e
da un ascensore.
Plesso scolastico “L. Da Vinci” – Via Boccaccio, 32/34 - S. Antonio di Pavullo n/F
Nel polo scolastico in oggetto ha sede la scuola primaria “L. Da Vinci”, al cui interno si trova un
ascensore. L’edificio si sviluppa su tre piani, il piano seminterrato, piano terra e primo piano.Nei
pressi del plesso scolastico si trova la palestra in un immobile separato dal plesso scolastico.
Plesso scolastico “Corsini” – Via Pertini, 20 - Verica di Pavullo n/F
Nel polo scolastico di Verica ha sede la scuola primaria “Corsini”. L’edificio comprende un piano
terra ed un piano seminterrato: i locali scolastici occupano il piano terra ed al piano seminterrato si
trovano altri spazi.
Scuola media “R. Montecuccoli” – Viale Marconi, 17 – Pavullo n/F
Nel plesso scolastico “R. Montecuccoli” di Pavullo n/F ha sede la scuola media “Montecuccoli”, in
un edificio comprendente quattro piani: piano seminterrato, piano terra, piano primo e piano
secondo. I vari piani sono collegati fra loro da scale interne e da un ascensore che non raggiunge il
seminterrato. Nel plesso sono presenti anche montascale. All’interno del polo scolastico è
presente una palestra situata all’interno del plesso ed un’altra palestra in una struttura separata
dall’edificio scolastico situata in adiacenza alla scuola.
COMUNE DI SERRAMAZZONI
Sedi oggetto di appalto
L’appalto in oggetto consiste nell’affidamento del servizio ristorazione scolastica presso i seguenti
plessi:
• Plesso Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro – Via IV Novembre n. 193-195 e Via Lago
delle More n. 76 – Serramazzoni (sede della scuola d’infanzia “Serramazzoni Centro” e del
servizio alla prima infanzia “Sezione Primavera”);
• Plesso San Dalmazio – Via San Dalmazio n. 1453 e 1543 – San Dalmazio di Serramazzoni
(sede della Scuola d’Infanzia “S. Dalmazio” e della Scuola Primaria “Pascoli”);
• Plesso Scuola Primaria “Zerbini”– Via Selva n. 93 – Selva di Serramazzoni (sede della scuola
primaria di Selva);
• Plesso Scuola Primaria “Orlandi” – Via Vandelli Monte, 51 – Varana di Serramazzoni (sede
della scuola primaria di Varana);
Note relative a tutti i plessi scolastici
Gli impianti elettrici, di riscaldamento, di produzione di acqua calda sanitaria e di gas metano,
presenti negli stabili, sono muniti di certificazioni di conformità e vengono sottoposti a verifiche
periodiche e manutenzione da parte di ditte specializzate incaricate dal Comune.
1
Gli impianti ascensori, elevatori e servoscala presenti all’interno dei plessi scolastici sono
sottoposti a regolari controlli e manutenzione da parte di ditta specializzata incaricata dal Comune
di Serramazzoni.
Come dispositivi di protezione attiva antincendio in tutti i plessi scolastici sono presenti estintori.
Nelle scuole di maggiori dimensioni (Scuola primaria Serramazzoni, scuola d’infanzia
Serramazzoni e polo scolastico San Dalmazio) sono presenti idranti ed un attacco per automezzi
VVF; Tutte le attrezzature e gli impianti antincendio vengono sottoposti a regolare controllo e
manutenzione da parte di ditta specializzata incaricata dal Comune. In tutti i plessi scolastici è
installata la segnaletica di sicurezza.
Tutte le attrezzature utilizzate per la preparazione ed il porzionamento pasti dovranno risultare a
norma dal punto di vista antinfortunistico ed essere sottoposte ad idonea manutenzione,
adeguamento ed eventuale sostituzione. A questo scopo l’impresa aggiudicataria dovrà effettuare
un costante monitoraggio delle attrezzature in oggetto e garantirne l’adeguatezza nel tempo,
effettuando gli interventi di manutenzione ordinaria a proprio carico e segnalando all’Ente gli
interventi di competenza di quest’ultima.
Plesso Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro – Via IV Novembre n. 193-195 e Via Lago
delle More n. 76 – Serramazzoni
Nel plesso scolastico Scuola dell’Infanzia Serramazzoni Centro ha sede la scuola dell’infanzia
“Serramazzoni Centro ” e il servizio alla prima infanzia “Sezione Primavera”. L’edificio è articolato
su due piani. A seguito di verifiche strutturali sull’edificio, nel corso dell’estate 2015 è stato attuato
l‘ intervento di consolidamento statico alle travi portanti del primo piano. Nel piano terra del corpo
centrale dell’edifico è collocato il Centro di produzione pasti di Serramazzoni e n. 3 refettori per la
somministrazione dei pasti per la Scuola dell’Infanzia di Serramazzoni Centro (primo turno) e della
Scuola Primaria di Serramazzoni Centro (Secondo turno). Per il servizio educativo alla prima
infanzia “Sezione Primavera” la somministrazione dei pasti (prodotti dall’attiguo Centro di
produzione pasti) è organizzata all’interno della sezione.
Plesso San Dalmazio – Via San Dalmazio n. 1453 e 1543 – San Dalmazio di Serramazzoni
Nel plesso scolastico San Dalmazio ha sede la scuola dell’infanzia “San Dalmazio ”, in un edificio
comprendente solo un piano terra, e la scuola Primaria “Pascoli” in un edificio contiguo strutturato
su un piano terra ed un primo piano. Presso la scuola dell’infanzia è presente un locale per il
ricevimento dei pasti veicolati e il frazionamento pasti. La refezione scolastica è organizzata in una
porzione del salone della scuola dell’Infanzia.
Plesso Scuola Primaria “Zerbini”– Via Selva n. 93 – Selva di Serramazzoni (sede della
scuola primaria di Selva);
Nel plesso scolastico Scuola Primaria “Zerbini” ha sede la scuola Primaria “Zerbini”, in un edificio
comprendente un piano terra ed un primo piano. Al piano terra è presente un locale per il
ricevimento dei pasti veicolati e il frazionamento pasti. La refezione scolastica è organizzata in un
apposito locale refettorio, su due turni dalle ore 12 alle ore 14.
Plesso Scuola Primaria “Orlandi” – Via Vandelli Monte, 51 – Varana di Serramazzoni (sede
della scuola primaria di Varana);
Nel plesso scolastico Scuola Primaria “Orlandi” ha sede la scuola Primaria “Orlandi”, in un edificio
comprendente un piano terra, un primo ed un secondo piano. Al piano terra è presente un locale
per il ricevimento dei pasti veicolati e per frazionamento pasti. La refezione scolastica è
organizzata in un apposito locale refettorio, in un unico turno.
/
COMUNE DI POLINAGO
Sede oggetto di appalto
L’appalto in oggetto consiste nell’affidamento del servizio ristorazione scolastica presso il plesso
scolastico unico di Polinago che comprende la scuola d’infanzia “A. Frank”, Scuola Primaria
“G.Papini “ e Scuola Secondaria di primo grado “P. Perini”;
Note relative al plesso scolastico
L’impianto di sollevamento (ascensore) presente all’interno del plesso scolastico è sottoposto a
regolari controlli e manutenzione da parte del Comune di Polinago.
Come dispositivi di protezione attiva antincendio nel polo scolastico sono presenti estintori.
Sono presenti idranti.
Tutte le attrezzature e gli impianti antincendio vengono sottoposti a regolare controllo e
manutenzione a carico dell’Ente tramite ditte specializzate nel settore. Nel plesso scolastici è
installata la segnaletica di sicurezza.
Tutte le attrezzature utilizzate per la preparazione ed il porzionamento pasti dovranno risultare a
norma dal punto di vista antinfortunistico ed essere sottoposte ad idonea manutenzione,
adeguamento ed eventuale sostituzione. A questo scopo l’impresa aggiudicataria dovrà effettuare
un costante monitoraggio delle attrezzature in oggetto e garantirne l’adeguatezza nel tempo,
effettuando gli interventi di manutenzione ordinaria a proprio carico e segnalando all’Ente gli
interventi di competenza di quest’ultima.
Polo scolastico sito nel Capoluogo – via Sorbelli n. 2 – Polinago
Nel plesso scolastico del Capoluogo che comprende tre piani, ha sede la scuola dell’infanzia “A.
Frank ”, al piano terra, la scuola Primaria “P. Perini” al primo piano e scuola Secondaria di Primo
grado “G. Papini” al secondo piano.
I piani sono collegati fra di loro da una scala e da un ascensore.
Nel plesso scolastico al piano terra si trova la palestra.
La distribuzione dei pasti è organizzata in un apposito locale refettorio al piano terra, su tre turni
dalle ore 11.45 alle ore 14.00.
Il locale adibito alla preparazione pasti è situato al piano terra, attiguo alla refezione. L’impresa
dovrà garantire il controllo di tutti i dispositivi antincendio di pertinenza dei locali preparazione
pasti effettuando gli interventi di manutenzione ordinaria a proprio carico e segnalando all’Ente gli
interventi di competenza di quest’ultimo.
6