BOULEVARD
Transcript
BOULEVARD
BOULEVARD BOULEVARD: 1803, "passeggiata, larga strada piantata con alberi che corre intorno a una città (sulla posizione degli antichi bastioni)". 1792, "il boulevard di… "che serve da protezione; bastione, baluardo" 1365, bolevers "opera di difesa" diventa "una collinetta erbosa fiancheggiata da un parapetto di opera muraria" Dictionnaire Le Robert "Una volta che voi avete messo il piede là, la vostra giornata è perduta se voi siete un uomo di pensiero. E' un sogno d'oro e una distrazione invincibile. Si è al tempo stesso soli e in compagnia. (…) Il boulevard, che non somiglia mai a sé stesso, risente di tutti gli sbalzi di Parigi, ha le sue ore di melanconia e di gaiezza, le sue ore tranquille e le sue ore tumultuose " La nascita del boulevard è legata alla distruzione delle antiche mura fortificate. Il suo tracciato circolare si spiega quindi con la sua natura di antico limite. dazio dei Fermiers Généraux. Questa cinta di mura, lunga 24 Km, è punteggiata dai dazi di Ledoux e bordata a un livello inferiore da un ampio boulevard esterno largo 60 m. (1B) L'esempio di Parigi è illustrativo. In effetti, nel 1670, Luigi XIV fa edificare, sulla cinta delle mura di Carlo V (1360/1646), un largo mail (ampia strada, viale), "boulevart" (2). Questa infrastruttura segue il concetto di giro di città. Larga 19 tese (37m), è abbellita da due file di alberi e da un terrapieno centrale e conserva il suo dislivello iniziale, poiché il fossato esterno è trasformato in strada più bassa. Dopo l'assedio del 1815 sono edificate, tra il 1841 e il 1845, le "fortificazioni di Thiers" di 34 km, con un intermurale largo 40 m, i "boulevards des Maréchaux" (1C), rendendo omaggio ai grandi marescialli dell'Impero. Dal 1853 al 1870, Haussmann rivoluziona la rete viaria imponendo un modello di strade alberate, per il passeggio e il traffico veicolare. Il boulevard, associato all'avenue, diventa l'armatura della città moderna su più di 80 km. La popolazione vi affluisce, attirata dalla fama dei suoi numerosi teatri. L'avvento dei cosiddetti "boulevardiers"* mostra la notorietà di questo nuovo spazio pubblico. Queste nuove strade urbane hanno nel loro sottosuolo tutte le reti tecniche, come è illustrato nelle numerose tavole di Alphand (5) . Per di più, esse sono il supporto di una griglia di aree verdi. L'unificazione e la normalizzazione della viabilità si esprime attraverso la scelta di uno stesso tipo di arredo urbano. Lo "stile haussmaniano" fa scuola all'estero. Così, nel 1880, per la ricostruzione di Lisbona gli Nel XVIII secolo, il termine "boulevart" diventa "boulevard". Luigi XIV, nel XVII secolo, in seguito all'annessione dei sobborghi SaintVictor, Saint Marcel, SaintJacques e Saint-Germain, fa costruire i "boulevards du midi" ("viali del sud") (1A) riprendendo così il concetto di mail (ampia strada o viale) piantato, aggiungendovi prestigiose attrezzature quali Les Invalides (edificio destinato ad ospitare gli Invalidi di guerra), l'Observatoire royal (l'Osservatorio reale) e l'ospedale La Salpetrière. Nel 1784, per delimitare il perimetro della capitale, è programmata la barriera del H. de Balzac. architetti e gli ingegneri francesi di Ponts e Chaussées s'ispirano al concetto della passeggiata pubblica realizzando una vasta rete di "Avenidas Novas". All'inizio del XX secolo, città germaniche, come Vienna, Francoforte o Metz, hanno già sperimentato un'urbanistica di espansione seguendo i principi del Ring (3). Il Ring, associando aree verdi e strade larghe, costituisce una transizione tra gli antichi sobborghi e il centro. Il secondo modello proposto, "la cintura verde", viene dall'Inghilterra: è Londra che sviluppa la cosiddetta "Green Belt", costituita di parchi e squares. Nel 1904, in seguito al concorso lanciato internazionale per trattare la questione della riconversione delle "fortificazioni di Thiers", Hénard propone l'applicazione del principio del "boulevard a redans" (a dentello) (4). Tra le due guerre si vede realizzare la massiccia costruzione di Habitats Bon Marché (HBM), ovvero di alloggi economici, lungo i "boulevards des Maréchaux". Sul posto delle "fortificazioni di Thiers" viene creato il boulevard periferico (1957/1973)(1D), il cosiddetto le "Périphérique". Realizzato seguendo i principi del Movimento Moderno, questo boulevard segna ancora oggi il confine amministrativo di Parigi. Riservato alla circolazione rapida degli automobilisti e vietato ai pedoni, il modello viene largamente diffuso con il nome di circonvallazione esterna. Questa strada rapida circonda l'agglomerazione per decine di chilometri. Pur se evita il traffico veicolare attraverso la città, essa tuttavia genera rilevanti fastidi dovuti al rumore e all'inquinamento atmosferico. Il suo tracciato per altro non tiene conto del paesaggio, privilegiando il progetto stradale rispetto al progetto urbano. "Le boulevard urbain" è una delle recenti risposte a questa constatazione, come è dimostrato dall'esempio del trattamento della RN 314 nel settore della Défense, a Nanterre (6) . A Barcellona, le "Rondas"(7) (o circolari) tendono a umanizzare le strade a grande velocità, mischiando traffico veloce e spazio paesaggistico pubblico. Il principio dei contro-viali, delle strade laterali di servizio o dei giardini pubblici affiancati da un muro-schermo sono elementi costitutivi di realizzazioni miranti a conciliare il pedone, il veicolo e un quadro di vita urbana di maggiore qualità. *Boulevardier - il téâtre de boulevard è il teatro di boulevard, ossia un teatro leggero; boulevardier = che ha le caratteristiche del teatro dei boulevard, di una comicità leggera e abbastanza popolaresca (nota di G. Jalongo, traduttrice delle fiches in italiano). V. AVENUE, CEINTURE VERTE, COURS, MAIL, PROMENADE, RAMBLAS, RING, ROCADE, RONDAS, RUE, TOUR DE VILLE, VOIE URBAINE.