Estratto dell`Introduzione

Transcript

Estratto dell`Introduzione
La Via Francigena da Canterbury alle Alpi
1.000 chilometri sulle orme di Sigerico. A piedi o in bicicletta.
Mille chilometri a piedi (o in bicicletta) sulle orme di Sigerico, l’arcivescovo di
Canterbury che nel 990 partì alla volta di Roma, lasciando per primo traccia
scritta di quello che, ancora oggi, è uno dei pellegrinaggi più famosi e amati.
Quaranta giorni lungo una strada millenaria ricca di fascino: dal verde Kent, il
“giardino d’Inghilterra”, fino in Francia, attraverso regioni suggestive come la
Champagne-Ardenne con i suoi grandi vigneti (ma non perdetevi la cattedrale
di Reims), o i boschi della Franche-Comté e la splendida cittadina medievale di
Besançon.
Proseguendo raggiungerete Losanna, in Svizzera, e da lì arriverete al piccolo
villaggio Bourg St-Pierre, ultimo centro abitato a pochi chilometri dal passo del
Gran San Bernardo, per ricongiungervi poi al tratto italiano della Via
Francigena.
Riccardo Latini
La Via Francigena da Canterbury alle Alpi
1000 chilometri sulle orme di Sigerico
Terre di Mezzo
Milano, 2011
ISBN: 978-88-6189-164-7
La Via di Sigerico: da Canterbury alle Alpi
(estratto dalla Introduzione)
Questa guida vuole colmare un vuoto ed è indirizzata a
tutti coloro si metteranno in cammino sul percorso che
Sigerico, arcivescovo di Canterbury, fece nel 990 per
andare a Roma dal Papa e ricevere l’investitura ufficiale
di primate della Chiesa Inglese.
Un percorso che, a torto o a ragione, oggi è diventato la
Via Francigena Ufficiale, anche se le strade che
conducevano a Roma prima e dopo di lui erano molte.
Qui troverete la proposta di un Cammino il più fedele
possibile a quanto la storia ci ha tramandato, lo scarno diario che Sigerico
tenne nel suo ritorno in Inghilterra dopo aver ricevuto l’investitura ufficiale dal
Papa.
Un percorso il più diretto possibile, suddiviso in 38/39 tappe - 1 in Inghilterra,
28 in Francia e 9/10 in Svizzera - fino al Passo del San Bernardo che immette
in Italia, per un totale di poco più 1.000 km.
Sigerico e il suo percorso
Si hanno poche notizie di Sigerico (Sigeric),
l’arcivescovo sassone che nel 990 si recò a Roma per
ricevere, come era in uso in quel tempo, da Papa
Giovanni XV il pallium, un semplice mantello di lana
bordato di nero e con una gran croce al centro, ma che
ne sanciva l’investiture ufficiale di primate della Chiesa
in Inghilterra. Come tutti i prelati di alto rango doveva
essere uomo colto e amante dei libri in quanto ne
raccolse in notevole quantità e che alla sua morte lasciò
in eredità alla Cattedrale di Canterbury.
Dalle scarne notizie che si sono pervenute
dalla Cronache Anglosassoni si legge che:
"Nell'anno 990 Sigerico fu consacrato
arcivescovo; nello stesso anno, si recò a
Roma per il pallio".
Cinque anni dopo il suo viaggio a
Roma:"Nell'anno 995 comparve la stella
chiamata 'cometa' e l'arcivescovo Sigeric
trapassò; Aelfric, vescovo del Wiltshire fu
scelto a succedergli".
Partito da Canterbury e attraversato il Canale della Manica a Dover (Dubris)
approda in continente al porto di Sumeran, nei pressi dell’odierna Wissant, e
percorre la via più veloce che segue la naturale direttrice che attraversa oggi le
moderne città di
Arras, Reims, Laon, Chalons en Champagne,
Langres, Besançon; supera i monti del Giura e scende verso il lago di Losanna,
attraversandone la città di Losanna e Montreux, seguendo il suo lungolago fino
a Vevey e poi da Villeneuve si immette nella valle del fiume Rodano che
conduce ai quasi 2.500 m del passo montano che in seguito prenderà il nome
di Gran San Bernardo, per entrare in Italia.
Sigerico, noto anche come il Serio, percorse le
antiche strade consolari romane sopravvissute agli
eventi della storia che erano ancora la via più diretta
e frequentata per Roma, ma non ancora nota come
Via Francigena, nome che le verrà dato solo qualche
secolo più tardi.
E’ certo che il suo, oltre ad essere un viaggio ufficiale,
era anche una opportunità per fare il pellegrinaggio,
come i suoi predecessori, verso la tomba di Pietro, e
perché lungo il percorso erano molte le città e
monasteri dove probabilmente sostò diversi giorni per
vedere reliquie e pregare.
Considerando le condizioni delle strade del tempo e con un nutrito seguito di
prelati, servitori e militari che ne garantivano la sicurezza, Sigerico,
probabilmente a dorso di mulo, poteva percorrere tra i 20 e i 25 km al giorno.
Il suo viaggio di andata e ritorno quindi durò con molta probabilità circa
quattro mesi.
Dal breve scritto pervenutoci sembra che non restò a Roma a lungo perché,
dopo essere stato ricevuto dal Papa, in un paio di giorni visita ben 23 chiese:
“ Adventus archiespiscopi nostri Sigeric ad Romam: primitus ad limitem beati
Petri apostolic : deinde ad Sanctam Mariarn scolarn Anglorum : ad Sanctum
Lauren tium in craticula : ad Sanctum Valentinum in ponte Molui : ad Sanctam
Agnes: ad Sanctum Laurentium foris murum : ad Sanctum Sebastianum : ad
Sanctum Anasta sium : ad Sanctum Paulum : ad Sanctum Bonefatium : ad
Sanctam Savinam : ad Sanctam Mariam scolam Graecarn : ad Sanctam
Ceciliam : ad Sanctum Crisogo num : ad Sanctam Mariam Transtyberi : ad
Sanctum Pancratium. Deinde reversi sunt in domum. Mane ad Sanctam
Mariam rotundam : ad sanctos apostolos : ad Sanctus Johan nes in Laterane.
Inde reficimus cum domini apostolico Johanno : deinde ad Jerusa lem : ad
Sanctam Mariam majorem : ad Sanctum Petrum ad Vincula : ad Sanctum
Laurentium ubi corpus ejus assatus fuit”.
Subito dopo inizia il viaggio di ritorno “de Roma usque ad mare” di cui abbiamo
l’elenco di 79 località precedute da un numero latino. In realtà la numerazione
arriva fino a 80, ma accanto al numero 79 (LXXIX) non è indicato il nome della
località, probabilmente la mano a noi ignota che ha redatto quell’elenco ha
dimenticato di trascriverla oppure ha sbagliato la numerazione.
(Elenco per comodità è stato suddiviso tra i moderni stati)
Italia
“Iste sunt submansiones de Roma usque ad mare.”
I Urbs Roma - II Johannis VIIII - III Bacane - IV Suteria - V Furcari - VI Sce
Valentine - VII Sce Flaviane - VIII Sca Cristina - IX Aquapendente - X Sce Petir
in Pail - XI Abricula - XII Sce Quiric - XIII Turreiner - XIV Arbia - XV Seocine XVI Burgenove - XVII Aelse - XVIII Sce Martin in Fosse - XIX Sce Gemiane XX Sce Maria Glan - XXI Sce Peter Currant - XXII Sce Dionisii - XXIII Arne
Blanca - XXIV Aqua Nigra - XXV Forcri - XXVI Luca - XXVII Campmaior XXVIII Luna - XXIX Sce Stephane - XXX Aguilla - XXXI Puntremel - XXXII Sce
Benedicte - XXXIII Sce Moderanne - XXXIV Philemangenur - XXXV Metane XXXVI Sce Domnine - XXXVII Floricum - XXXVIII Placentia - XXXIX Sce Andrea
- XL Sce Cristine - XLI Pamphica - XLII Tremel - XLIII Vercel - XLIV Sca Agath XLV Everi - XLVI Publei - XLVII Agusta - XLVIII Sce Remei.
Svizzera
XLIX Petrecastel - L Ursiores - LI Sce Maurici - LII Burbulei - LIII Vivaec - LIV
Losanna - LV Urba - LVI Antifern.
Francia
LVII Punterlin - LVIII Nos - LIX Bysiceon - LX Cuscei - LXI Sefui - LXII Grenant
- LXIII Oisma - LXIV Blaecuile - LXV Bar - LXVI Breone – LXVII Domaniant LXVIII Funtaine - LXIX Chateluns - LXX Rems - LXXI Corbunei - LXXII
Mundlothuin - LXXIII Martinwaeth - LXXIV Duin - LXXV Atherats - LXXVI
Bruwaei - LXXVII Teranburh - LXXVIII Gisne - LXXIX (non è indicata) - LXXX
Sumeran».
Inghilterra
Nel testo che ci è pervenuto non sono indicate le tappe dalla sbarco sulla costa
Inglese a Canterbury e che con molta probabilità dovevano essere state
almeno due considerando la distanza da Douvres (Dover) a Cantorbéry
(Canterbury).
Oggi, grazie alle ricerche dello storico inglese Stubbs, ogni località di Sigerico è
stata identificata con sufficiente certezza. Rimane aperta la discussione per la
località di Antifern che Stubbs identificò in Yerdon les Bains (la Eburodunum
romana, importante città all’incrocio con altre vie) sul lago di Neuchatel in
Svizzera.
Altri storici invece indicano un’altra località, forse la moderna Juogne, sulla
strada di un altro antico tracciato romano lungo la valle di Vallorbe in Francia.
Delle settantanove località dell’itinerario sigericiano molte sono città piccole o
grandi che ritroviamo anche oggi, altre invece sono solo un piccolo nome su
una carta geografica che indica una antica chiesa con qualche casa attorno.
Estratto del manoscritto conservato nella British Library a Londra
con l’elenco delle località indicate da Sigerico.