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AVEZZANO IL CENTRO Z2 Quattrocento alberi sul monte Salviano Il Comune: rotatorie e spartitraffico per strade più sicure La sicurezza nelle strade della città diventa la parola d’ordine per la giunta Floris. A quasi due anni dall’attivazione dell’anello a senso unico gli annunciati interventi stanno per essere completati. Sono stati aperti in questi giorni, su diverse strade della città, i cantieri per la realizzazione di spartitraffico, rotatorie e dossi artificiali che regoleranno e miglioreranno la viabilità nelle strade di Avezzano. È stata ultimata qualche giorno fa anche la rotatoria tra via Roma e via dei Laghi (zona ponte Romano) costata 17mila euro, che ha sostituito quella in plastica installata in modo sperimentale lo scorso aprile. «Abbiamo compiuto degli studi precisi in via Roma», ha spiegato il comandante della Polizia municipale, Luca Montanari, «e dopo alcuni aggiustamenti abbiamo tolto la rotatoria in plastica, installata in via sperimentale, e realizzato quella in cemento. La finalità della rotatoria provvisoria era quella di capire se il traffico di quella strada poteva convivere con la struttura», ha continuato Montanari, «nella settimana in cui abbiamo tolto la struttura in plastica ed eseguito i rilievi per realizzare quella in cemento abbiamo ricevuto decine di telefonate dei cittadini che si lamentavano perché senza la rotato- titraffico in cemento in via XX Settembre, via Montello, via Monte Velino e via Roma, dossi per rallentare la velocità tra via Roma e via Corradini e in via Mazzarino. Per le infrastrutture sono stati investiti complessivamente 77mila euro. Al via anche l’installazione in via sperimentale dei tutor. ria il traffico in via Roma era diventato insostenibile». Oltre alla rotatoria di via Roma sono stati aperti, inoltre, altri cantieri in via XX Settembre, via Montello, via Monte Velino dove verranno realizzati degli spartitraffico, tra via Roma e via Corradini e in via Mazzarino dove verranno realizzati i dossi per rallentare la velocità. Per questi interventi l’amministrazione ha stanziato 60mila euro. «L’operazione avviata in questi giorni», hanno affermato il sindaco Antonio Floris e l’assessore alla Viabilità Aureliano Giffi, «ha l’obiettivo di migliorare il livello di sicurezza sulle strade del Quadrilatero, rendere più agevole il traffico veicolare e ridurre il rischio di incidenti. La giunta ha dato anche l’ok all’installazione dei tutor. Gli strumenti di controllo elettronico della velocità», hanno concluso Floris e Giffi, «saranno installati, in forma sperimentale, su alcune strade. Dopo il periodo di prova i tutor, opportunamente segnalati per indurre gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità, verranno posizionati sulle strade maggiormente a rischio». Eleonora Berardinetti I lavori sono costati 77mila euro in arrivo anche i tutor A RIPRODUZIONE RISERVATA VII Piantati per ogni bimbo nato COME CAMBIA LA VIABILITA’ AVEZZANO. Arrivano gli spartitraffico sulle strade del Quadrilatero a senso unico e a doppia corsia. E torna la rotatoria in via Roma. Gli interventi, che nelle intenzioni dell’amministrazione comunale devono migliorare la viabilità in città, stanno prendendo forma in questi giorni. Previsti spar- VENERDÌ 9 DICEMBRE 2011 Montanari e l’assessore Giffi, in alto i lavori per la rotatoria in via Roma AVEZZANO. Quattrocento alberi verranno piantati sul monte Salviano a gennaio e febbraio del prossimo anno. La Riserva regionale del monte Salviano e l’associazione Ambiente e/è Vita, in collaborazione con il Comune di Avezzano e il Corpo forestale dello Stato, prendendo spunto dalla legge 113 del 1992 che obbliga il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato, presenteranno il progetto nel corso di un convegno che si terrà martedì 13 dicembre alle 10 al castello Orsini di Avezzano. “Un albero per amico”, questo il titolo dell’iniziativa, coinvolgerà gli studenti delle scuole elementari, medie e dell’Istituto professionale per l’Agricoltura e l’ambiente di Avezzano. «Un’iniziativa importante», ha dichiarato la direttrice della Riserva regionale del Monte Salviano, Brunella D’Alessandro, «gli alberi saranno piantumati dagli studenti che diventeranno responsabili della crescita e della tutela di ogni singolo albero, un ambiente ricco di alberi è una garanzia di un habitat equilibrato». Interverranno all’incontro esperti del settore che discuteranno dell’importanza del patrimonio arboreo e boschivo per la tutela della biodiversità e saranno proiettati video e foto della Riserva del Salviano. Il Pd: Neurochirurgia deve restare nella Marsica I consiglieri D’Amico e Di Pangrazio replicano a Galzio e difendono il senatore Lusi Il senatore Luigi Lusi AVEZZANO. «Neurochirurgia deve restare ad Avezzano». È quanto sostengono il vicepresidente del consiglio regionale, Giovanni D’Amico, e il consigliere Giuseppe Di Pangrazio. I due rappresentanti del Pd, poi, difendono il senatore Luigi Lusi. «La minaccia di querela per diffamazione del professor Galzio nei confronti del senatore Lusi» affermano D’Amico e Di Pangrazio «ci sembra non commisurata pienamente agli attacchi che l’istituzione di una sola unità operativa di neurochirurgia nell’ospedale di Avezzano ha avuto da parte del senatore Piccone e di tutto il centrodestra. Attacchi questi ultimi che ricordiamo portarono il direttore Silveri a minacciare le dimissioni. Appare paradossale che, chi nella sostanza ha delegittimato l’atto aziendale proposto, proprio in ragione del ruolo riconosciuto alla Unità complessa guidata da Galzio, venga sostituito dal professore stesso nella ipotesi diffamatoria al senatore Lusi. In effetti egli ha ribadito quello che gli esponenti del Pd hanno sempre sostenuto con assoluto rispetto dei ruoli e delle professionalità, in particolare del prof Renato Galzio; ovvero che occorreva mantenere una unità operativa, ancorché semplice e non complessa, ad Avezzano, in quanto le battaglie ultradecennali, tese a garantire il presidio neurochirurgico ad Avezzano, non possono essere burocraticamente depennate dal Piano operativo re- gionale e dall’atto aziendale. Appare dunque del tutto contraddittoria la posizione del professore, nel momento in cui interviene nell’ambito di una discussione istituzionale che vede in particolare nel senatore Piccone e nel centrodestra il suo vero elemento delegittimante. Sarebbe quindi il caso che il professore chiarisca perché ritenga responsabili di ledere alla sua figura professionale il senatore Lusi e il Pd, e non altri. Ribadiamo» concludono i consiglieri D’Amico e Di Pangrazio «che la soluzione deve essere individuata con il mantenimento di una unità operativa semplice dipartimentale di neurochirurgia, con propria autonomia, anche ad Avezzano». I PERSONAGGI STORICI DI AVEZZANO rcole Nardelli, figlio di Raffaele (docente universitario napoletano trasferitosi ad Avezzano), nasce nella nostra città il 13 febbraio 1876: nella vita si distinguerà per i saggi giornalistici in difesa della rinascita e lo sviluppo della sua città natale e per le spiccate doti di educatore, rinomato conferenziere ed attivissimo sindaco. Nel 1899 consegue la laurea in lettere presso l’università romana e, nel 1901, si dedica all’insegnamento presso le scuole del capoluogo marsicano. Prende subito parte all’attività politica e già nel 1905 è eletto consigliere comunale. Nel 1908, mentre è intensa e vivace l’attività del “popolare” Vincenzo Falcone e dei socialisti Antonio Jatosti e Tullio Cataldi, troviamo Nardelli al fianco di Camillo Corradini che sarà eletto a grande maggioranza. Nel lu- E Morì il 9 dicembre di 61 anni fa Oggi l’anniversario Nardelli, l’uomo della rinascita Si prodigò per la città dopo il terremoto del 1915 glio del 1914 si rinnova il consiglio comunale e Nardelli è nuovamente sui banchi consiliari assieme a Nicola Gallese, Bartolomeo Giffi, Giovanni Cerri e Silvio Bonanni. È uno degli animatori della rinascita di Avezzano dopo il devastante terremoto del 1915: rimarrà famosa la categorica affermazione contenuta in un suo articolo pubblicato, appena nove giorni dopo il disastro, su Il Giornale d’Italia “Avezzano risorgerà, com’è risorta Reggio, com’è risorta Messina, è la naturale sua posizione geografica quella che non solo lo permette, ma lo vuole!”. Del consiglio comunale che presiede, come sindaco, dal 1920 al 1924, fanno parte, tra gli altri, Francesco Amorosi (ex sindaco), Luigi De Simone (deputato al parlamento nazionale durante il fasci- smo), Antonio Jatosti (primo sindaco del dopoguerra) e Vincenzo Falcone (uno degli animatori prima del Partito Popolare e dopo della Democrazia Cristiana). Nell’aprile 1921, durante le agitazioni per la “vertenza Fucino” (si discute sulla ripartizione delle terre), ritroviamo Ercole Nardelli in prima fila, nella sua qualità di primo cittadino, in una riunione presso la Sottoprefettura di Avezzano: sono presenti i rappresentanti di “Casa Torlonia”, Luigi De Simone per l’Associazione Nazionale dei Combattenti, Filippo Carusi e Antonio Jatosti per la Camera del Lavoro, Rocco Amadoro e Vincenzo Falcone per l’Unione del Lavoro, Pietrantonio Palladini per la Lega dei Contadini di Pescina, Narciso Cavallini e Giulio Di Genova per la Società Romana Zuccheri. Il 5 aprile 1923, terminata la cerimonia per l’inaugurazione del nuovo edificio della stazione ferroviaria, Nardelli, dopo aver ringraziato le autorità, vuole dare un pubblico riconoscimento a Camillo Corradini per essersi impegnato alla rinascita di Avezzano e della Marsica. La folla, notando che Corradini tace, lo chiama ripetutamente: anche la scorta d’onore alza i berretti sulle canne dei moschetti. La sera stessa e nei giorni successivi si scatenerà una violenta repressione contro i fascisti che hanno applaudito, contro Corradini e i suoi amici, tra i quali Nardelli. A febbraio 1924, anche per effetto delle numerose intimidazioni, l’amministrazione cade e viene sostituita da un commissario prefettizio obbediente agli ordini del governo fascista in carica. Nel 1926 il Nostro, per non essere radiato dalla scuola, chiede la tessera fascista e ciò gli consente di fortificare la scuola ginnasiale al punto di facilitare, successivamente, l’istituzione del liceo statale, del quale sarà Preside. Sul finire degli anni Trenta il liceo diventa una fucina di giovani elementi antifascisti e Nardelli viene trasferito altrove. Nel 1941 torna nella sua città e, sebbene pensionato, la sua attività non registra soste. Sul finire degli anni Quaranta entra a far parte attivamente del Comitato per la Rinascita della Marsica: il 9 dicembre 1950, dopo aver concluso il suo infuocato e dotto intervento nell’aula consiliare del Comune di Avezzano, muore, improvvisamente ed in modo inatteso, tra la costernazione dell’intera città. Giovanbattista Pitoni (storico) In politica dal 1905 fu sindaco e preside del Liceo Classico