Un tocco di Nordest nell`iPad (Corriere della Sera)
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Un tocco di Nordest nell`iPad (Corriere della Sera)
Un tocco di Nord-Est nell' iPad Le concerie diventano hi-tech Page 1 of 1 ACCEDI Archivio Storico Home < Opinioni CULTURA Economia SEGUICI SU Cerca nell'Archivio storico Invia query MILANO Cultura Spettacoli Sport Le città Salute Scienze Motori Viaggi 27ora CAMBIA Archivio ARCHIVIO STORICO IL «GRUPPO DANI» DI ARZIGNANO APPROFONDIMENTI. IL SOSTEGNO DEL COMMERCIO ESTERO ALL' OCCUPAZIONE Un tocco di Nord-Est nell' iPad Le concerie diventano hi-tech Nell' élite dei fornitori della Apple Quest' anno Apple ha preso un' iniziativa del tutto nuova per la sua storia. Per la prima volta, ha pubblicato una lista di 150 «fornitori» che rappresentano il 97% delle spese in «materiali, manifattura e assemblaggio» dei suoi prodotti. Quella lista è un catalogo dell' élite industriale del pianeta, frutto della selezione operata da un gruppo che nel 2011 ha guadagnato 400 mila dollari per dipendente. Nella lista di Apple figurano gruppi come Sony, Panasonic o Samsung. Poi compaiono tre aziende italiane, una delle quali è STMicroelectronics; le altre due invece hanno nomi che forse non ci si aspetterebbe in quella lista di imprese tecnologiche. Gruppo Dani e Gruppo Peretti: medie aziende di conceria pellami di Arzignano, Vicenza. Entrambe producono gli astucci nei quali vengono custoditi decine di milioni di iPad in tutto il mondo. Non era scontato trovare due imprese di Arzignano nella lista di Apple, se non altro perché ottenere una commessa dal gruppo di Cupertino per moltissimi resta un sogno irraggiungibile. Pur di ottenere un contratto dalla Apple, migliaia di imprenditori si presentano ogni anno ai suoi cancelli da tutto il mondo. Dani e Peretti invece non hanno dovuto impegnarsi poi molto benché, contattato per questo articolo, il Gruppo Peretti preferisce non commentare. Il motivo della sua discrezione è semplice: ossessionata dal rischio di spionaggio industriale, la Apple pretende riservatezza assoluta dai suoi fornitori. Anche per questo motivo i contratti di subfornitura di Cupertino sono quasi sempre il risultato di una selezione durissima. Non però per il Gruppo Dani, perché è stata la stessa Apple ad avvicinare l' azienda di Arzignano e chiederne la collaborazione. La Dani è nata nel 1950 come piccola conceria di distretto; oggi ha circa 500 dipendenti e un fatturato di 140 milioni di euro. Da anni fornisce rivestimenti in pelle al settore auto in Germania (Audi, Volkswagen, Bmw) e collabora con marchi del lusso come Bottega Veneta, Gucci, Prada o Hermès. È stata la prima azienda conciaria al mondo a calcolare le emissioni a effetto serra dei suoi prodotti. Ma Giancarlo Dani, amministratore delegato e seconda generazione del gruppo familiare, riconosce che ad aver attratto l' attenzione della Apple è stata anche un' altra caratteristica: l' azienda è rimasta radicata ad Arzignano, eppure ha investito per tempo nella sua presenza internazionale. Dani ha un ufficio commerciale a Flanders, in New Jersey, e un altro a Guangzhou, Repubblica popolare cinese. Trovarsi vicino al cuore produttivo della Apple in Asia e al quartier generale del gruppo negli Stati Uniti ha creato le condizioni per una commessa che molti altri avrebbero fatto di tutto per ottenere. Forse era inevitabile che la Apple si rivolgesse ad Arzignano per gli astucci dell' iPad: da qui viene l' 1% del Pil italiano e il 10% in valore della produzione mondiale di pelle. A differenza di altri settori, la concorrenza asiatica qui è meno forte perché nella conceria la manodopera incide sui costi molto meno della materia prima. Ma ciò non significa che Dani possa continuare sempre così, senza cambiare. Magari affrontando la Borsa? «Siamo veneti, nati nei sottoscala - frena Dani -. Per la Borsa bisogna essere puliti e lavati. Ma noi lo siamo, perché i grandi fornitori chiedono già di vedere i nostri bilanci: pensando in piccolo non si cresce». RIPRODUZIONE RISERVATA **** 3 10% Le aziende italiane che compaiono nella lista dei 150 fornitori di Apple: una sorta di catalogo dell' élite industriale del pianeta. Oltre a STMicroelectronics ci sono il gruppo Dani e il gruppo Peretti La quota della produzione mondiale di pellami conciati realizzata nel distretto vicentino di Arzignano. La Dani, nata nel 1950, conta oggi circa 500 dipendenti e fattura 140 milioni di euro l' anno Fubini Federico Pagina 6 (19 agosto 2012) - Corriere della Sera Ogni diritto di legge sulle informazioni fornite da RCS attraverso la sezione archivi, spetta in via esclusiva a RCS e sono pertanto vietate la rivendita e la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi modalitá e forma, dei dati reperibili attraverso questo Servizio. É altresì vietata ogni forma di riutilizzo e riproduzione dei marchi e/o di ogni altro segno distintivo di titolarità di RCS. 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