Scheda del libro

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Scheda del libro
Petali di ghiaccio. Romanzo
Strano quel padre che accompagna i figli in discoteca, e bravi i figli che lo accettano; e,
se poi si impegnano anche per scovargli una nuova moglie, allora non si capisce più nulla.
E invece è così naturale per Alessio, un metallurgico che si cimenta con il mestiere di
genitore e riesce a farsi amare.
Mare di Rimini e di Caorle sembra contrastare il bianco-grigio dei monti Urali dove una
candida dea, Natasha, vuole farsi latina soggiornando nelle Dolomiti.
Ma il demone dell’Amore vuole progettare a suo modo….
«…Improvvisa, sorge nel lettore un’autentica curiosità di conoscere e sentire la freschezza,
magica per quanto semplice, dell’anima montana che dimora in Alessio, delle conifere, dei fiori,
dei rigagnoli, dei fringuelli, dei “primi ammassi di neve perenne, simili a grigiastri “petali di
ghiaccio”, oppure la travagliata passionalità di un nostalgico bisogno di tradizioni, dalla vodka
dopo cena, all’astio verso Gorba•ov, alla frustrazione e l’impotenza di fronte a una Russia
dignitosa che non si vergogna di mostrare il suo degrado».
Dalla prefazione di Randa Gazy
«Petali di ghiaccio è quella che si dice un’opera dotata di anima: ha la semplicità di una storia
raccontata con discrezione, umiltà, ma anche con un’enorme quantità di sentimento, sentimento
che straripa e basta a sé».
Dalla prefazione di Randa Gazy
Incipit
- Papà, tieni questo foglietto e non perderlo. La ragazza che vedi in fondo alla pista mi ha detto
di darlo a te, ti spiegherò tutto dopo, adesso lasciami finire questo ballo: ascolta questa bella
canzone di Shania Twain, non farmela perdere, ciao! Ah, dimenticavo: vai a farti una Mazurka con
quelle vecchiotte, così non ti annoi e butti giù un po’ di pancetta.Prima di gettarsi nella mischia tentò di leggere, ma gli occhiali, ahimè, erano a casa e la luce era
troppo bassa.
“Cosa sarà poi di tanto importante?” borbottò tra sé “saranno le solite trovate di mia figlia
aspirante cubista, degna di quelle balorde caraibiche e russe che fanno certe strane danze”.
Alessio si avviò perplesso alla volta dell’altra pista, quella del liscio, degli “anziani”. Da tempo
teneva d’occhio una signora distinta, non tanto giovane per la verità, ma di classe, elegante e fine.
Però lo infastidiva vederla con la sigaretta in bocca.
Alta al punto giusto, bionda quasi naturale, occhi chiari e mani affusolate.
Troppo “signora”? troppo altera?
L’autore
Fulcio Bortot è nato a Belluno, dove vive tuttora.
Con le edizioni Campedèl ha già pubblicato:
• Storie dibarba e ièie. Racconti popolari del Bellunese
• Le terre del Conte. Vita contadina nel Bellunese
• Fiore di lino
• Di te ho pensiero. Stravagante viaggio nell’anima
“Nessuna fatica a identificare la personalità di Fulcio, la prima volta che l’ho visto: sguardo
lucido e ironico, dialettica affabile, grande senso pratico, non del tutto scisso, tuttavia, da una
tenera dolcezza di sognatore.
E dalle piccole cose che parlavano di lui, ho imparato ad apprezzarlo. La Capanna e l’Orto
amorevolmente curato in giardino, il suo passato di prosatore di novelle, le migliaia di Piccoli
Gesti che compie per i suoi figli…una parola giusta per descrivere il suo approccio alla vita è
intensità”.
Dalla prefazione di Randa Gazy a Petali di Ghiaccio
Dati tecnici del volume
9 7 (nome
8 8 8 9 0e 2cognome)
19191
Autore
Titolo:
Sottotitolo
Editore
Luogo di edizione
Data 1^ edizione
ISBN 13
Prezzo euro
pagine
formato
Prefazione
Fulcio Bortot
Petali di ghiaccio
Romanzo
Campedèl
Belluno
dicembre 2008
9788890219191
15.00
253
mm. 140x210
Randa Gazy