3. diventare un pilota - Istituto Comprensivo Santo Stefano di

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3. diventare un pilota - Istituto Comprensivo Santo Stefano di
Diventare un pilota
1.
Gli aerei che generalmente piloto per hobby sono i classici aerei da turismo.
La licenza di pilotaggio in mio possesso (CPL - Commercial Pilot License – ATPL Frozen), l’abilitazione al volo
strumentale (IR - Intrumental Rating), l’abilitazione al volo su aerei plurimotori (ME – Multi Engine) e il corso
introduttivo per gli aerei che vengono necessariamente pilotati da due piloti (MCC – Multi Crew
Coordination), mi permetterebbe di accedere direttamente ai così detti “corsi macchina”, o meglio chiamati
“Type Rating”. Quest’ultimi sono corsi specifici che ti permettono di volare su aerei di una certa complessità,
dai piccoli aerei a turbina, a quelli più importanti come l’Airbus 380.
2.
C’è da studiare abbastanza, tutto dipende dall’obiettivo che si ha e dal tipo di licenza che si vuole
ottenere; di conseguenza i percorsi formativi possono essere più o meno impegnativi. Diciamo però che un
buon pilota non smette mai di studiare perché deve mantenersi sempre aggiornato per poter volare in
sicurezza.
Una cosa che consiglierei a voi studenti è quella di imparare quanto più possibile già alla scuola dell’obbligo,
di conseguenza tutto diverrà più facile durante un corso di volo. Purtroppo nelle scuole da me frequentate
non si studiava l’inglese, e questo ben presto si è rivelato un grosso limite durante i miei corsi di volo.
3.
Quando iniziai a volare avevo 28 anni, quindi relativamente tardi, anche in virtù del fatto che in Italia
per volare con un aereo da turismo ne bastano 17 (16 anni negli Stati Uniti).
4.
Ci sono state cose che mi sono apparse indubbiamente difficili e altre meno. La parte teorica credo
sia per tutti i piloti un grosso ostacolo da superare, ma di fondamentale importanza per capire anche soltanto
come un aereo vola.
Le emozioni che ho provato sono indimenticabili per svariati motivi. Momenti di particolare emozione sono
quelli che ho provato durante il mio primo volo senza istruttore e quelli in assenza di visibilità dovuta alle
nuvole o perché svolti nelle ore notturne.
5.
Teoricamente non ci sono limiti di peso per gli aerei che potrei pilotare con i brevetti che ho
conseguito (ci sono però degli aerei che richiedono un “corso macchina” specifico che io non ho frequentato).
Il loro costo è molto variabile. Questo è un aereo con cui potrei volare e il suo costo si aggira ai 500.000 Euro.
6.
Ogni aereo ha il suo “Manuale di Volo” dove sono riportati tutti i limiti per quel tipo di macchina,
compresa l’intensità del vento. Prima di andare in volo ogni pilota deve, tra le varie cose, informarsi sulle
condizioni del tempo che potrebbe incontrare, assicurandosi così di non subire danni. Può accadere che il
vento o le condizioni meteorologiche non permettano di affrontare il volo.
7.
Ci sono stati momenti che proprio a causa del vento ho avuto difficoltà nel mantenere sotto controllo
l’aereo, ma aver frequentato diversi corsi, mi ha permesso di imparare a gestire anche le situazioni più
critiche.
8.
Non ho mai avuto degli incidenti in volo ma conosco piloti ai quali è successo.
9.
Ovviamente ogni aereo ha la sua autonomia e le relative velocità. Un piccolo aereo da turismo può
percorrere anche 800-1000 km, con una velocità di crociera dagli 80 nodi (150 Km/h) ai 140 (260 Km/h).
10.
Una cassetta di primo soccorso deve sempre essere presente a bordo e, nel caso in cui l’aereo debba
sorvolare una determinata porzione di mare, deve essere provvisto di salvagenti e di canotti. Il sedile per
l’espulsione in caso di incidente (Ejection Seat) viene generalmente montato solo su alcuni aerei militari o
sugli aerei ancora in fase sperimentale.
11.
Il limite di persone che posso portare a bordo dipende dal tipo di aereo, diciamo che un aereo da
turismo può portarne anche 10.
Si, mi è capitato di portare in volo dei bambini come voi. A Belluno spesso si presentano delle scolaresche
che chiedono all’Aero Club questa cosa.
12.
Qualche piccolo inconveniente mi è capitato. Alcuni amici hanno sofferto un po’ la turbolenza ma si
sono ripresi presto.
13.
In Italia ho volato tra svariati aeroporti, in primis quello di Belluno dove ho iniziato a volare.
Successivamente ho volato su gran parte degli aeroporti del nord Italia, da Trieste a Genova, quello più a sud
è stato quello di Ancona.
Ho volato anche sui cieli della Croazia e della Spagna, dove ho volato tutti i giorni per un mese intero, mentre
frequentavo un corso.
14.
Come descritto sopra non sono decollato solo da Belluno ma da diversi aeroporti.
15.
Ho volato qualche volta anche in aliante con alcuni amici, ed è stato molto divertente poter volare
senza il motore ma solo sfruttando la forza del vento. Non ho mai volato su un idrovolante ma con un
elicottero, come passeggero, diverse volte, e ho avuto anche l’occasione di poterlo pilotare per qualche
istante.
16.
Come parecchi bambini, da piccolo guardavo pure io gli aerei con un certo interesse, poi crescendo
la passione è rimasta ed ho deciso quindi di iscrivermi al primo corso di volo presso l’aeroporto di Belluno.
17.
I corsi più avanzati li ho seguiti proprio per poterne fare un giorno un lavoro, poi purtroppo per
svariati motivi non ho mai fatto questa scelta importante, forse anche perché l’attuale lavoro mi dà
comunque delle soddisfazioni.
Ciao ragazzi!!
Gerry