- I.P.S.S.E.O.A. “Amerigo Vespucci”

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- I.P.S.S.E.O.A. “Amerigo Vespucci”
TESTIMONIANZA DI TATIANA BUCCI
Raccolta da Grimolizzi Michele
Le sorelle Andra e Tatiana Bucci sono nate a Fiume rispettivamente il 1 luglio 1939 e
il 19 settembre 1937 da padre di religione cattolica e madre di religione ebraica; la
cui famiglia, originaria della Bielorussia, si era trasferita nella città di Fiume per
mettersi in salvo dai pogrom zaristi dei primi del Novecento.
E’ presente al Viaggio della Memoria la sorella Tatiana che ci racconta la sua storia
dalla deportazione alla liberazione.
“Una sera i tedeschi entrarono a casa nostra accompagnati da chi aveva fatto la spia
e arrestarono noi due sorelle di 4 e 6 anni, mia nonna, mia mamma, mia zia e mio
cugino Sergio. Ci portarono alla Risiera di San Sabba, campo di raccolta di ebrei della
zona. Era il 28 marzo del 1944.
Due giorni dopo fummo deportate ad Auschwitz.
Mi ricordo che abbiamo viaggiato in un vagone bestiame. All’arrivo sulla banchina
della selezione mia madre continuava a ripetere ai guardiani tedeschi che noi
bambine eravamo battezzate. I cappottini che indossavamo e i due anni di
differenza ci facevano sembrare due gemelle. Questo è bastato a salvarci la vita. Nel
campo il “dott. Morte” compiva esperimenti sui bambini soprattutto gemelli. Ci
inviarono nel Kinderblock.
Mia madre e mia nonna furono inviate sull’altro lato della banchina. Mi ricordo che
a noi bambini ci portarono in una sauna, ci spogliarono e ci diedero degli altri abiti.
Poi il tatuaggio del numero sul braccio. 76483 e 76484 i nostri numeri di matricola.
Nei giorni successivi ogni tanto la mamma ci veniva a trovare e ci ripeteva sempre il
nostro nome, Alessandra e Liliana, ci ripeteva di ricordarlo e di non dimenticarlo
mai. Questo ci aiutò molto dopo la liberazione per trovare qualche parente, mentre
altri sopravissuti non ricordavano nemmeno come si chiamassero. Dopo un po’ la
mamma non venne più, allora l’avevamo pensata morta ma non abbiamo pianto.
Eravamo piccole e per noi la vita continuava. Ogni tanto vedevamo anche nostro
cugino Sergio. Era un bel bambino e su di lui il “dott. Morte” aveva già iniziato a fare
le visite antropometriche, misurazioni e prelievi del sangue. Un giorno la nostra
sorvegliante ci disse che se qualcuno ci avesse chiesto se volevamo incontrare la
nostra mamma bastava fare un passo avanti. Lei ci suggerì di rimanere immobili.
Quel giorno arrivò e Sergio nostro cugino fece quel passo in avanti. Non lo abbiamo
più visto. L’ultimo ricordo di nostro cugino è il suo sorriso mentre ci salutava dal
camion che lo portava via insieme agli altri 19 bambini desiderosi di rivedere la
mamma.
“Il 27 gennaio del 1945 fummo liberate dai russi e portate in un orfanotrofio vicino
Praga dove restammo fino al marzo del 1946. Poi ci trasferirono in un orfanotrofio in
Inghilterra. Due anni più tardi con l’aiuto della Croce Rossa Internazionale i nostri
genitori ci rintracciarono.”
“Dopo ho saputo di mio cugino Sergio e degli altri 19 bambini. Questi furono portati
al campo di concentramento di Neuengamme per un esperimento sulla tubercolosi
condotto dal dott. Heissmeyer. Da quanto mi risulta l’esperimento fallì. Gli alleati si
stavano avvicinando, allora nella notte tra il 20 e il 21 aprile, qualche giorno prima
della fine della guerra, Sergio e gli altri bambini furono trasferiti nella scuola
amburghese di Bullenhuser Damm, che da ottobre 1944 fungeva da sezione
distaccata del campo di concentramento di Neuengamme. Lì fu iniettato loro della
morfina e quindi impiccati alle pareti con ganci da macellaio. I corpi furono riportati
nel campo di concentramento di Neuengamme e lì cremati.
pogrom Violenta sollevazione popolare contro comunità ebraiche, in particolare nella Russia zarista, ma
anche in altre regioni dell’Europa orientale.
In Russia i p. («distruzione, devastazione»), iniziati a partire dal 1881-82, dopo l’attentato allo zar Alessandro
II, provocarono a danno degli Ebrei massacri e saccheggi, spesso perpetrati con la connivenza delle
autorità, sotto la spinta di motivazioni economiche (cancellazioni di debiti non pagati), mascherate con motivi
religiosi. Il ministro V. von Pleve organizzò p. a Chişinăunel 1903; durante la guerra civile seguita alla
rivoluzione bolscevica, grandi p. furono organizzati dagli eserciti ‘bianchi’ del generale A. Denikin nella
Russia meridionale, e il fenomeno si estese alla Polonia orientale. Conseguenza di ciò fu la massiccia
emigrazione di Ebrei verso la Palestina e gli Stati Uniti d’America.
Dott. Morte è il dottor Mengel Josef, è noto per i crudeli esperimenti medici e di eugenetica che svolse
nel campo di concentramento di Auschwitz, usando i deportati, compresi i bambini, come cavie umane.