[BSO_F1 - 18] TESTATA-BSO/BRESCIAOGGI/CR/04<UNTITLED

Transcript

[BSO_F1 - 18] TESTATA-BSO/BRESCIAOGGI/CR/04<UNTITLED
18 Cronaca
BRESCIAOGGI
Martedì 22 Maggio 2012
SANITÀ.Interventinell’ambitodelprogramma diintegrazionecon l’ospedaleSant’Orsolaacquisito dalla Fondazione
LaPoliambulanzasi rinnova
eallarga il Prontosoccorso
Nuovoaccessoda via Pinzoni
elavoridiampliamentoperfare
fronteallacrescitadegliaccessi
Nuovaanchel’elisuperficie
Lisa Cesco
Un nuovo ingresso, locali ampliati e più funzionali: il Pronto Soccorso della Fondazione
Poliambulanza si rinnova per
far fronte a un numero di accessi in crescita.
Dalle ore 7 di domani sarà
operativo per le ambulanze e i
pazienti il nuovo accesso da
via Don Pinzoni (finora l’ingresso era riservato solamente ai dipendenti e a chi dovesse accedere ai magazzini), che
sostituisce quello su via Bissolati.
«L’accesso sarà facilitato perché è molto più vicino alla strada pubblica, e diventerà strategico in base ai piani urbanistici del Comune, nei quali via
Don Pinzoni è destinata a svilupparsi collegandosi tramite
una bretella con la futura stazione del metrobus e agli snodi ad alto scorrimento della periferia sud della città, fino al casello Brescia centro», spiega il
direttore generale della Poliambulanza Enrico Zampedri.
Nella presentazione del rinnovato servizio, Zampedri era
accompagnato dal direttore
sanitario Alessandro Signorini, dal responsabile del Dipartimento emergenza urgenza
Achille Bernardini e dal responsabile del Pronto Soccorso Paolo Terragnoli.
L’ampliamento del Pronto
soccorso rientra fra le opere
programmate per l’integrazione complessiva delle attività
dell’ospedale Sant’Orsola, che
è stato acquisito dalla Fondazione Poliambulanza.
Entro la fine del mese di luglio saranno spostati in via Bissolati gli ultimi reparti ancora
presenti in via Vittorio Emanuele II, e a integrazione avvenuta la Poliambulanza disporrà di 570 posti letto, aumentando di pari passo gli accessi in
Pronto soccorso.
E, a proposito di accessi, dai
quasi sessantamila che si sono
registrati nel 2011 (dei quali
circa 1.500 in codice rosso),
già incrementati del 10 per
cento nei primi mesi del 2012,
si stima di arrivare a regime
con settantamila accessi all’anno.
In parallelo è stata realizzata
anche una nuova elisuperficie, che è già operativa e presto sarà abilitata anche al volo
notturno.
IL PRONTO SOCCORSO È stato
ampliato e riorganizzato grazie a un investimento di circa
un paio di milioni di euro, che
ha consentito l’allestimento di
una nuova «camera calda»
per l’accesso dei pazienti su
ambulanza, una nuova sala
d’attesa per i parenti e un nuovo triage per valutare la gravità dei casi.
Ilnuovo ingressoper leambulanzealpronto soccorsodellaPoliambulanza SERVIZIO FOTOLIVE
Ilnuovoingresso
saràattivo
dadomanialle7
Leambulanze
entreranno
daviaPinzoni
Lediversearee
delPronto
soccorso
potrannocontare
suspazi
piùcomodi
E’ stata ampliata anche l’Osservazione breve intensiva per
i pazienti che necessitano di essere valutati in un lasso di tempo più ampio, passando da 12
a 20 posti letto, di cui 6 sono
monitorizzati per svolgere funzioni di “Chest pain unit”, ovvero gestire in urgenza il dolore
toracico in caso di infarto, insufficienza respiratoria, ictus.
«Sono stati studiati percorsi
privilegiati – spiega Terragnoli -, in modo da ridurre al minimo il tragitto per i pazienti più
critici».
PIÙ IN GENERALE LE diverse
aree del Pronto soccorso potranno contare su spazi più comodi, dagli ambulatori alla
shock room, la sala per i codici
rossi di massima gravità, che
potrà accogliere 3 pazienti in
contemporanea rispetto ai 2
attuali.
IN ARRIVO C’È ANCHE una Tac
per gli esami urgenti. «In questo modo potremo rendere ancora più alta la qualità di assitenza dei pazienti e programmare un incremento della percentuale di ricoveri dal Pronto
soccorso, finora molto bassa»,
sottolinea Bernardini.
«L’obiettivo più generale,
che si completerà nell’arco dei
prossimi due anni, è quello di
spostare il baricentro dell’emergenza nell’area del Pronto soccorso – anticipa Signorini -, realizzando ad esempio
una zona di contiguità fra le sa-
BELLEARTI. L’Accademiahaaccolto l’artista egallerista
FIORESEHAMOSTRATOagli studenti molti suoi scatti, illustrando le tecniche utilizzate
ma soprattutto spiegando le
ragioni che lo hanno spinto
verso la realizzazione di quelle
immagini: «La ricerca artistica costa tante energie ma l’importante è il percorso che si fa,
perché quando si inizia non si
sa dove si arriva» ha dichiarato Fiorese, esprimendo la convinzione che «le Accademie di
Belle Arti siano dei luoghi privilegiati».
Inarrivoc’èanche
unaTacperesami
urgentiedèstata
realizzata
unanuovasala
diattesa
le parto e l’accettazione del
Pronto soccorso, per valutare
lo stato delle gestanti e decidere se avviarle subito alla sala
parto».
INTANTO DA FINE gennaio il
punto nascita del Sant’Orsola
è stato unificato con quello della Poliambulanza, dove dall’inizio di maggio è attiva la Terapia intensiva neonatale e Neonatologia (che può contare
su sei posti letto), ed è stata potenziata l’area di emergenza
ostetrica, alla luce di numeri
in crescita.
Nei prossimi anni, d’altro
canto, in Poliambulanza si prevede di arrivare a tremila nuovi nati l’anno. •
© RIPRODUZIONERISERVATA
Il«Caminetto»
s’interrogasuicosti
dellapolitica
Ilfotografohasvelato storie etecnicheaglistudenti
Ierie oggilezioniaperte agenitori efuturialunni
«Sono sempre state le storie
che ci sono dietro ad ogni immagine ad attrarmi» ha poi affermato il fotografo, che di storie ieri mattina ne ha raccontate tante: dalla prima volta in
cui gli hanno chiesto il prezzo
di una sua fotografia alla volta
in cui portò un collega ad Assisi non sapendo che vi era appena stato il terremoto.
Lasalapericodici
rossidimassima
gravitàpotrà
accogliere
trepazienti
incontemporanea
ILSONDAGGIO. Otto domandesulsito
GliscattidiFiorese
nell’openday
di«SantaGiulia»
Racconto, condivisione e conoscenza di mondi nuovi: sono
queste le parole chiave intorno a cui Mauro Fiorese, fotografo, artista, gallerista, docente di fotografia, ha intavolato
la storia della sua vita e la storia della sua “fine art”, narrandola agli studenti dell’Accademia di belle arti Santa Giulia.
Tanti i consigli, diretti e velati, che il grande fotografo ha saputo dispensare ai ragazzi mostrando loro il lungo cammino fatto da quando ha intrapreso una carriera artistica di
rilievo, che lo ha portato a girare tutto il mondo e a fotografare i luoghi più belli del pianeta
e gli uomini più interessanti:
«bisogna essere sempre sintonizzati e carpire tutti i segnali
di fumo che la realtà ci invia
per essere colta; e poi bisogna
lasciare a chi guarda lo spazio
per completare l’immagine»
ha detto Fiorese.
Ilpronto soccorsopotràaccogliere più pazientiin codicerosso
Ed è effettivamente un privilegio l’occasione che l’Accademia «Santa Giulia» ha offerto
agli studenti degli istituti superiori di partecipare all’«Open
Day» organizzato nelle giornate di ieri e oggi, dando loro la
possibilità non soltanto di visitare la struttura che la ospita,
ma anche di partecipare attivamente ad alcune lezioni appositamente aperte agli interessati e che ricalcano le normali attività accademiche dell’offerta formativa della «Santa Giulia»: a partire dalle ore
9,30 anche oggi i docenti dell’Accademia terranno lezioni
aperte che hanno lo scopo di
mostrare ai ragazzi quali sono
le principali materie di studio
affrontate presso la scuola e di
venire a contatto anche con i
diversi metodi di studio e di
confronto che l’Accademia
promuove. • FE.PIZ.
© RIPRODUZIONERISERVATA
I quesiti: si va dall’abolizione
delle circoscrizioni al limite
dei due mandati. Province:
è giusta la soppressione?
Ilfotografo Mauro Fioreseieriall’accademia Santa Giulia FOTOLIVE
Glistudenti mentreassistonoalla «lezione» diFiorese FOTOLIBVE
In tempi di antipolitica imperante, il circolo culturale «Il
Caminetto» (apartitico ma di
area centrodestra) presieduto
da Mario Pellicanò propone
un sondaggio su costo e moralizzazione della politica. Una
decisione quasi temeraria,
che lascia pensare a risposte
scontate. Ma le otto domande
proposte sul sito www.circoloilcaminetto.it sono accompagnate da avvertenze e controindicazioni. A chi pensa di abolire le circoscrizioni si ricorda
che «sono il livello più vicino
ai cittadini e hanno sempre
permesso ai giovani di iniziare
un’esperienza politica», dice
Antonio D’Azzeo, socio e consigliere provinciale Pdl.
Insomma, è un modo per valutare la consistenza dello zoccolo duro di chi vuole solo sparare a zero. E «al di là delle facili demagogie di taluni, intende fare ragionare chi si accosta al dibattito politico - dice
Pellicanò -, evidenziando an-
che i rischi che la soppressione di alcuni enti e la diminuzione del numero degli eletti
possa causare l’allontanamento dei cittadini dalla politica e
privare di interlocutori che
debbano risolvere le problematiche del territorio».
I QUESITI RIGUARDANO l’abolizione delle circoscrizioni, appunto, la riduzione del numero di consiglieri negli enti locali, la soppressione delle Province, il limite massimo di due
mandati anche non consecutivi, l’indicazione preventiva della squadra di governo da parte
di candidati sindaco o presidente, l’abolizione dei doppi
incarichi, l’obbligo di dimettersi per chi lascia il gruppo politico con cui è stato eletto, il
limite massimo di 70 anni per
qualsiasi carica elettiva.
Alla fine, risultati del sondaggio alla mano, Il Caminetto organizzerà un incontro tra due
autorevoli esponenti di primo
piano della politica locale - anticipa il presidente - per analizzare i dati raccolti e «trarre
spunti per proporre soluzioni
su tali tematiche». • MI.VA.
© RIPRODUZIONERISERVATA