interno prog okok 0910

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interno prog okok 0910
COMUNE DI PESARO
Indice
Informazioni e servizi per gli spettatori
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Calendario degli spettacoli per gli abbonati
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SILLABARI
di Goffredo Parise 13,14, 15 novembre 2009
Imperdibile appuntamento con il nuovo spettacolo di Paolo Poli. L’attore regista,
con il suo modo unico e inimitabile di fare teatro, mette in scena tra mille
trasformazioni i “Sillabari” di Goffredo Parise: piccoli poemi in prosa
e “quadretti d’umanità” considerati il capolavoro del grande scrittore.
OTELLO di William Shakespeare
MICHELINA di Edoardo Erba
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15, 16, 17 gennaio 2010
Novità assoluta di Edoardo Erba ispirata alla migliore commedia all’italiana
del cinema del dopoguerra. Un racconto di vita semplice, in prosa e in musica,
messo in scena con sviluppo imprevedibile da Alessandro Benvenuti.
Protagonista Maria Amelia Monti, qui attrice e cantante.
CYRANO DE BERGERAC di Edmond Rostand
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5, 6, 7 febbraio 2010
Acrobata della parola, funambolo del verso, poeta e libero pensatore, Cyrano
è uno dei personaggi più conosciuti e amati del teatro. Massimo Popolizio è ora
il suo magistrale interprete; magnificando, con la regia di Daniele Abbado,
la storia stupefacente e rocambolesca di Edmond Rostand.
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19, 20, 21 marzo 2010
Una rilettura contemporanea del testo di Goldoni e di Mirandolina, prototipo
della nuova concezione, nel teatro, del personaggio femminile. Cavallo di battaglia
per attrici italiane e straniere, la spiritosa “locandiera” è ora interpretata
da Elena Bucci, coautrice del progetto insieme a Marco Sgrosso.
DIE PANNE
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26, 27, 28 febbraio 2010
Quattro protagonisti in scena, tra cui Amanda Sandrelli, superbi nel rendere
i caratteri dei personaggi della “commedia all’italiana” di Angelo Longoni
che coglie vizi e difetti del nostro paese.Traendo spunto da un fatto tragico,
come l’omissione di soccorso a seguito di un incidente stradale.
LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni
4, 5, 6 dicembre 2009
Arturo Cirillo, premio Ubu 2004 e 2006, nella doppia veste di regista
e attore affronta l’opera di Shakespeare tra le più amate e rappresentate.
Una “tragedia della parola” che non finisce mai di stupire,
con Otello che ancora oggi ci interroga con il suo mistero.
COL PIEDE GIUSTO di Angelo Longoni
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di Friedrich Dürrenmatt 16, 17, 18 aprile 2010
Due affermati attori - Gian Marco Tognazzi e Bruno Armando - e la sapiente
regia di Armando Pugliese, per riproporre a teatro, tra il comico e il grottesco,
uno dei romanzi brevi più avvincenti di Friedrich Dürrenmatt.
Un racconto conturbante del 1956, ancora oggi possibile.
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Prezzo degli abbonamenti e dei biglietti
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Leggere il teatro
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Informazioni e servizi per gli spettatori
| Gli abbonati sono tenuti a rispettare date e orari del proprio turno di abbonamento
secondo il calendario pubblicato a pagina 06. | Si precisa che durante la stagione non sarà
in alcun caso possibile cambiare turno. | Lo spettatore deve essere sempre munito di
biglietto o abbonamento da esibire al personale di sala addetto al controllo. | Gli abbonamenti non sono nominativi e possono essere utilizzati da altre persone.Gli abbonamenti a tariffa ridotta possono essere utilizzati solo da persone aventi diritto alla medesima agevolazione. | Per motivi fiscali non è possibile alcun rimborso o indennizzo
per abbonamenti o biglietti non utilizzati, non è ugualmente possibile la sostituzione dei
medesimi in caso di smarrimento. | Cambi di posto. La Direzione si riserva la facoltà
di rimuovere poltrone o usufruire di palchi, anche se assegnati agli abbonati, qualora lo
richiedano particolari esigenze tecniche ed artistiche. In tali casi l’abbonato avrà diritto
a scegliere un altro posto disponibile per la medesima serata o per un’altra replica.
| Riprese audio e video.In Teatro è vietato effettuare riprese audio e video.Si prega pertanto
di non introdurre in sala macchine fotografiche, telecamere, registratori. | Telefoni. Gli spettatori sono pregati di spegnere i telefoni cellulari. | Nei locali del Teatro è vietato fumare. | Puntualità. Gli spettatori sono pregati di rispettare l’orario di inizio. A spettacolo iniziato non sarà possibile l’ingresso in platea fino al primo intervallo. I ritardatari
saranno sistemati nei posti eventualmente disponibili nei diversi ordini dei palchi.
| Guardaroba. Il servizio di guardaroba è gratuito. | Ascensori. Il Teatro è dotato di
ascensori che consentono di raggiungere il III ordine ed il loggione. | Attenzione:
Motivi tecnici o cause di forza maggiore potrebbero determinare variazioni del programma, delle date e/o degli orari di inizio delle rappresentazioni. Eventuali variazioni
saranno tempestivamente comunicate mediante la lettura e l’affissione di avvisi in Teatro,
comunicati su Internet, su stampa e radio locali.In caso di definitivo annullamento dello
spettacolo il relativo biglietto verrà rimborsato. Qualora non fosse possibile il recupero
o la sostituzione dello spettacolo annullato, verranno rimborsate anche le rispettive
quote agli abbonati. | La Direzione ringrazia gli abbonati che, impossibilitati ad assistere alla rappresentazione, comunicheranno al teatro la disponibilità del proprio posto.
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Calendario degli spettacoli per gli abbonati
14 novembre 2009
15 novembre 2009
SILLABARI
SILLABARI
SILLABARI
4 dicembre 2009
13 novembre 2009
5 dicembre 2009
6 dicembre 2009
OTELLO
OTELLO
OTELLO
15 gennaio 2010
16 gennaio 2010
17 gennaio 2010
MICHELINA
MICHELINA
MICHELINA
5 febbraio 2010
febbraio 2010
CYRANO DE BERGERAC
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7 febbraio 2010
CYRANO DE BERGERAC
26 febbraio 2010
febbraio 2010
COL PIEDE GIUSTO
19marzo 2010
28 febbraio 2010
COL PIEDE GIUSTO
20 marzo 2010
21 marzo 2010
LA LOCANDIERA
LA LOCANDIERA
LA LOCANDIERA
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APRILE 2010
DIE PANNE - OVVERO
LA NOTTE PIU’ BELLA
DELLA MIA VITA
APRILE 2010
DIE PANNE - OVVERO
LA NOTTE PIU’ BELLA
DELLA MIA VITA
turno
A
venerdì ore 21.00
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COL PIEDE GIUSTO
CYRANO DE BERGERAC
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turno
B
sabato ore 21.00
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APRILE 2010
DIE PANNE - OVVERO
LA NOTTE PIU’ BELLA
DELLA MIA VITA
turno
C
Attenzione:
sono possibili variazioni
della data e dell'orario
di inizio degli spettacoli,
per cause tecniche
o di forza maggiore.
Si invitano gli abbonati
a prestare
particolare attenzione
ai manifesti delle singole
rappresentazioni
esposti in teatro.
domenica ore 17.00
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venerdì 13, sabato 14 novembre ore 21.00
domenica 15 novembre ore 17.00
Produzioni Teatrali Paolo Poli - Associazione Culturale
SILLABARI
due tempi di Paolo Poli da Goffredo Parise
Con Paolo Poli
e con Luca Altavilla, Alfonso De Filippis,
Alberto Gamberini, Giovanni Siniscalco
Scene Emanuele Luzzati
Luci Francesco Barbagli
Costumi Santuzza Calì
Consulenza musicale Jacqueline Perrotin
Aiuto regia e coreografia Alfonso De Filippis
Prodotto con il contributo di Regione Toscana Sistema Regionale dello Spettacolo
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo
Regia Paolo Poli
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Il colore dei sentimenti
| E’ un tributo alla “quotidianità” di un’Italia a cavallo degli anni Quaranta
e Sessanta, trascolorata nel ricordo e animata da piccole storie di persone
comuni, lo spettacolo che Paolo Poli - padrone ancora una volta di mille
identità, irridente, magnifico - porta quest’anno in scena con il suo modo
unico e inimitabile di fare teatro. L’omaggio divertito a un grande letterato
- Goffredo Parise, che Paolo Poli conobbe personalmente - e ai suoi Sillabari,
considerati all’unanimità il capolavoro dello scrittore. | Parise mise mano due
volte (nel 1972 e nel 1982) alla sua bella raccolta di “poesie in prosa” che si
presenta, con ordine alfabetico, come una carrellata di tutte o quasi
le casistiche sentimentali che colorano l’esistenza umana: amori, tradimenti,
allegria, speranze, disillusioni, dolore, incanto. Raffigurati nelle vicende umili
e alte di uomini, donne, vecchi e bambini che tutti insieme formano un quadro
di vita del Novecento ma che potrebbero vivere ovunque, tanto universale è la
loro esistenza. | Un mondo di sentimenti “essenziali” raccontato da Parise con
tale freschezza e grazia da diventare uno dei momenti più fulgidi dell’intero
panorama letterario italiano. | Dei 54 piccoli gioielli che costituiscono i Sillabari
Paolo Poli ne ha scelti una ventina per il suo spettacolo; trovando nella
raccolta un serbatoio di personaggi, caratteri, identità cui donare nuova vita
e nuova esistenza in palcoscenico. Uno scrigno della memoria non soltanto
personale ma anche di un’intera generazione, da cui fare scaturire vestiti alla
marinara, giochi, marsine, trucchi, merletti; e con loro bambini attoniti, ufficiali
di marina, zitelle, vedove allegre, donne svampite e sole. | Con una serie
inarrestabile di scene e quadri da varietà dove l’attore si diverte molto
a stupire il pubblico con i suoi trasformismi, la mimica perfetta, la recitazione
accurata. | Un album di figurine intatte che si avvale, su una colonna sonora
di canzonette, anche di un vivacissimo quartetto di attori ballerini e delle
ambientazioni di Emanuele Luzzati, capolavori di scenografia che rimandano
alla grande pittura del Novecento. E dei costumi sorprendenti di Santuzza Calì
che tra ironia e kitsch accentuano il clima di giocosa ironia di queste
sfaccettature dell’esistenza.
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venerdì 4, sabato 5 dicembre ore 21.00
domenica 6 dicembre ore 17.00
Teatro Stabile delle Marche -Teatro Eliseo - Nuovo Teatro srl
OTELLO
di William Shakespeare
traduzione di Patrizia Cavalli
Con Salvatore Caruso, Arturo Cirillo,
Michelangelo Dalisi, Rosario Giglio, Danilo Nigrelli,
Monica Piseddu, Luciano Saltarelli, Sabrina Scuccimarra
Scena Dario Gessati
Costumi Gianluca Falaschi
Musica Francesco De Melis
Luci Pasquale Mari
Assistente alla regia Tonio De Nitto
Regia Arturo Cirillo
Personaggi e interpreti
Otello
Desdemona
Cassio
Iago
Emilia
Roderigo
Il Doge, Montano,
Bianca
Brabanzio, Araldo,
Ludovico
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Danilo Nigrelli
Monica Piseddu
Michelangelo Dalisi
Arturo Cirillo
Sabrina Scuccimarra
Luciano Saltarelli
Salvatore Caruso
Rosario Giglio
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Il luogo del tradimento
| Un nuovo Otello per il pluripremiato Arturo Cirillo (premio “Associazione
Nazionale Critici di Teatro” e premio “Ubu miglior regia” con L'ereditiera nel
2004, premio “Ubu miglior attore non protagonista” con Le intellettuali nel
2006, premio Vittorio Mezzogiorno nel 2009), sensibile attore e regista
partenopeo che, con multiforme talento, si propone al pubblico con piglio
attuale, mai banale e scontato. | Sottile e profonda è la sua lettura del
capolavoro di Shakespeare tra i più amati e rappresentati: un’opera che non
finisce mai di stupire e che, etichettata come dramma della gelosia, vede dalla
seconda metà del Novecento la critica interrogarsi sui temi della tragedia
(gelosia, odio, invidia, tradimento, discriminazione razziale, amore, follia?)
e mettere perfino in dubbio chi ne sia il vero protagonista. | C’è Otello, il
Moro di Venezia ossessionato dal tradimento della sua giovane moglie, c’è Iago
che insinua diabolicamente il dubbio, ci sono Cassio e Desdemona, contraltari
necessari dello spirito del male. Personaggi complessi, che reagiscono in modo
imprevedibile alle vicende e ne subiscono l'influenza, modificando non solo le
proprie idee, ma anche il proprio modo di essere. | “L’Otello è la tragedia della
parola, dice il regista e attore Arturo Cirillo che interpreta Iago, tutto nasce da
un racconto e si gioca tra pochi individui che si confrontano ossessivamente
tra loro. Iago li trova già tutti pronti, sembra che non aspettassero altro,
bastano poche parole e la macchina si mette in moto… E’ il maschile davanti al
femminile o viceversa, due mondi che si ignorano. | Una tragedia satirica (vi è
anche un clown)... un letto disfatto e spesso deserto. Un sentimento covato,
malato irrealizzato. La gelosia esiste dal momento che la si nomina, poi, come un
tarlo, come una frase musicale continuamente ripetuta, non ti abbandona più”.
scaturisce dal Progetto “Shakespeare in città” curato dal Teatro Stabile delle
Marche che vede impegnati quest’anno gli artisti Carlo Cecchi (regista di
riferimento del Teatro Stabile) e Arturo Cirillo (allievo dello stesso Cecchi) in due
produzioni (Sogno di una notte di mezza estate e Otello) legate a Shakespeare:
autore teatrale che oggi, dopo quattro secoli dalla nascita non cessa di soprenderci
per la complessità, la bellezza, la varietà e la modernità dei personaggi e delle trame.
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venerdì 15, sabato 16 gennaio ore 21.00
domenica 17 gennaio ore 17.00
Teatro Stabile di Firenze
MICHELINA
commedia musicale di Edoardo Erba
musica Federico Odling
Con Maria Amelia Monti, Giampiero Ingrassia
e con Amerigo Fontani, Mauro Marino,
Gianni Pellegrino, Annalisa Amodio
Scene Tiziano Fario
Costumi Massimo Poli
Luci Laura De Bernardis
Aiuto regista Chiara Grazzini
Spettacolo prodotto da Roberto Toni
Regia Alessandro Benvenuti
Personaggi e interpreti
Michelina
Arturo Bonavia
Il cardinale Dorigo
Il superiore
Il segretario
Ercolina
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Maria Amelia Monti
Giampiero Ingrassia
Amerigo Fontani
Mauro Marino
Gianni Pellegrino
Anna Lisa Amodio
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L’Italia com’era
| Edoardo Erba è considerato uno dei talenti più brillanti e prolifici della sua
generazione. Poliedrico autore di Maratona di New York, Muratori, e Margherita
e il gallo (il primo tradotto in 8 lingue, il secondo un cult al settimo anno di
repliche, il terzo vincitore del premio Olimpici del Teatro per la migliore
novità), nel corso della stagione è presente nei teatri italiani con ben cinque
titoli tra cui Michelina: novità assoluta e sua prima commedia musicale che
offre un ritratto d’epoca tanto italiano, commovente e comico (Michelina è
ambientata nell’Italia di fine anni Quaranta sullo sfondo del mondo del varietà
e delle soubrette) quanto surreale e imprevedibile nella trama, da superare il
genere e definirsi moderna, per ritmo e originalità di sviluppo. | Una commedia
che pesca nelle nostre radici, con canzoni in perfetto stile, e che ispirata alla
commedia italiana del cinema del dopoguerra ci permette di ridere di un’Italia
che certamente è stata (ingenua, furbastra affamata) e che non siamo sicuri
che non sia più. | Musa ispiratrice del testo e mattatrice dello spettacolo
è Maria Amelia Monti, attrice comica di grande simpatia nonché compagna
di vita dell’autore; con la regia non convenzionale di Alessandro Benvenuti
l’attrice si rivela una sorpresa anche come cantante: interpretando il ruolo
di una mondina che grazie alle sue belle gambe si ritrova a fare la soubrette
per un impresario di balere di terz’ordine. | “Una specie di Gelsomina felliniana”
che genera con i suoi spiritosi compagni una rassicurante familiarità; presto
però smentita da eventi insospettabili al limite del possibile.Visto che l’autore,
con intenzioni spiazzanti e trasgressive chiama in causa addirittura un
Cardinale e una santa per dare pepe al racconto. | Lasciamo agli spettatori il
gusto della trama di questa storia divertente e leggera, che con i suoi momenti
di esilarante comicità ricostruisce l’atmosfera del dopoguerra fatta di disagi ma
anche di desiderio di rinascita e di vitalità. Dove si mescolano lustrini
e pailettes a tonache, santi e preghiere. E dove alla fine l’amore vince perché
quando ci sono l’amore e i santi, diventano possibili anche i miracoli.
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venerdì 5, sabato 6 febbraio ore 21.00
domenica 7 febbraio ore 17.00
Teatro di Roma
CYRANO DE BERGERAC
di Edmond Rostand
Con Massimo Popolizio
e con Stefano Alessandroni, Roberto Baldassari, Luca Bastianello,
Giovanni Battaglia, Luca Campanella, Dario Cantarelli, Simone Ciampi,
Andrea Gherpelli, Flavio Francucci, Davide Lora, Marco Maccieri,
Elisabetta Piccolomini, Mauro Santopietro,Viola Pornaro, Carlotta Viscovo
Scene Graziano Gregori
Costumi Graziano Gregori, Carla Teti
Suono Hubert Westkemper
Luci Angelo Linzalata
Coreografie Simona Bucci
Regista assistente Boris Stetka
Maestro d'armi Francesco Manetti
Assistente maestro d'armi Valentina Calandriello
Regia Daniele Abbado
Personaggi e interpreti
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Cyrano de Bergerac
Rossana, una Nobile
Cristiano di Nuevillette, un Nobile
Conte De Guiche
Ragueneau, un Nobile
Le Bret
Capitano Carbone, un Nobile
Montfleury, Lignière, un Cadetto
Lisa, una Nobile, una Suora
La Governante, una Nobile, una Suora
Bellarosa, un Cadetto
Visconte di Valvert, un Poeta,
un Cadetto, un Musicista
Il Seccatore, un Poeta, un Cadetto,
il Cappuccino
Un Nobile, un Poeta,
il Cadetto Bertrand, un Musicista
Un Nobile, un Poeta, un Cadetto
Un Nobile, un Cadetto
Massimo Popolizio
Viola Pornaro
Luca Bastianello
Dario Cantarelli
Stefano Alessandroni
Giovanni Battaglia
Andrea Gherpelli
Marco Maccieri
Carlotta Viscovo
Elisabetta Piccolomini
Luca Campanella
Mauro Santopietro
Roberto Baldassari
Simone Ciampi
Flavio Francucci
Davide Lora
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La poesia di uno spadaccino
| Cosa succede se nel mettere in scena Cyrano de Bergerac si eliminano
le stoccate, le risse, il pennacchio, la folla, la carrozza, il convento? Nello
spettacolo allestito con profondità da Daniele Abbado e interpretato
magistralmente da Massimo Popolizio, il naso “semplicemente visibile” del
personaggio più conosciuto e amato del teatro, e insieme le suggestive scene
minimaliste con i costumi di fine Ottocento di Graziano Gregori, indicano
da subito la scelta del regista e dell’attore: togliere dalla commedia di Rostand
luoghi comuni, naturalismi e spettacolarità, con il preciso intento di restituire
al popolare eroe tutta la concretezza esistenziale contenuta nei versi di questo
capolavoro della letteratura ottocentesca. | Perché per Cyrano de Bergerac,
poeta e libero pensatore realmente vissuto in Francia nel XVII secolo e le cui
gesta Rostand rielabora nella commedia sullo sfondo di atmosfere
tardoromantiche - facendolo diventare oltre che rimatore e spadaccino,
personaggio esagerato, ironico, infelice, travolgente, nemico di ogni bassezza c’è l’esigenza di una scelta di stile, dice Daniele Abbado, prima della fascinazione
del personaggio. | Acrobata del pensiero e della parola, più che della spada
e del pennacchio, funambolo del verso, idealista, smargiasso, Cyrano ama senza
speranza Rossana, mescola arte e vita, si batte per una vera e profonda libertà
di poesia: tragicomico eroe in ogni gesto quotidiano ci suggerisce nuove
percorsi, è romantico sì ma anche straordinariamente moderno. | Allontanati
il contesto in cui lo ha collocato Rostand e i luoghi comuni della convenzione
teatrale (la versione usata è la traduzione in versi di Mario Giobbe, arricchita
con alcuni passaggi dei dialoghi del film di Jean-Paul Rappeneau con Gérard
Depardieu) lo spettacolo restituisce così centralità alle parole e al pensiero
dello smarrito e sensibile “suggeritore”. L’attenzione è tutta rivolta al
protagonista (anche se sono sedici gli interpreti della compagnia). | Un Cyrano
interpretato qui da uno dei più grandi talenti italiani, non picaresco e neanche
eroico piuttosto un guascone, un “pensatore scassato” senza speranza alcuna,
che Massimo Popolizio, con la sua abilità, restituisce con animo giocoso,
leggerezza e ironia.
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venerdì 26, sabato 27 febbraio ore 21.00
domenica 28 febbraio ore 17.00
Indie Occidentali
COL PIEDE GIUSTO
di Angelo Longoni
Con Amanda Sandrelli, Blas Roca Rey,
Eleonora Ivone, Simone Colombari
Scene Alessandra Panconi e Leonardo Conti
Costumi Marco Maria della Vecchia
Luci Stefano Stacchini
Regia Angelo Longoni
Personaggi e interpreti
Elena
Silvio
Anna
Bruno
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Amanda Sandrelli
Blas Roca Rey
Eleonora Ivone
Simone Colombari
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Una commedia all’italiana
| Titolo emblematico Col piede giusto che allude alla tendenza di fuga dalle
responsabilità che contraddistingue attualmente un’Italia in cui vige la legge
del più forte, del più potente. | Angelo Longoni, scrittore e drammaturgo che
firma regia teatrali, cinematografiche e televisive (tra i suoi lavori Naja) e che
spesso scrive di argomenti legati al sociale, con un testo di drammaturgia
impeccabile ci racconta una storia di pirateria stradale, gesto sempre più
frequente nel nostro paese fino a diventare l’emblema stesso della
disumanizzazione dei tempi che stiamo vivendo. | Parte da un evento tragico
– un incidente d’auto nel quale resta ucciso un uomo e il guidatore
terrorizzato fugge – ma trasforma ben presto il dramma in un’ironica e lucida
accusa dei nostri vizi più biechi. | Lo schema è quello di una graffiante
commedia all’italiana che ha la prerogativa di prendersi gioco e beffe di tutti i
difetti degli italiani; con toni comici e risate beffarde. Poiché non si tratta qui di
emarginati, extracomunitari o delinquenti abituati a fuggire per una vita vissuta
al limite dell’illegalità, come verrebbe voglia di pensare. L’autore dell’incidente
è infatti una persona per bene, un esponente dell’elite sociale ed economica
del paese che ha tutto dalla vita: moglie figli, ruolo politico, posizione elevata.
E che non si ferma di fronte a niente pur di salvaguardare se stessa. | Quattro
sono i personaggi sulla scena che danno vita alla vicenda (il guidatore, sua
moglie, il suo avvocato, la vedova della vittima), gruppo di attori affiatati per
Angelo Longoni (Simone Colombari, Eleonora Ivone, Blas Rocha Rey, Amanda
Sandrelli), oltre che amici nella vita. “Ognuno entusiasta di questo lavoro e
spesso motivato da un vissuto personale affine a quello narrato” dice l’autore
e regista. E tutti superbi nel rendere i quattro caratteri dei protagonisti, volti a
salvaguardare il proprio interesse, a ragione o torto. | “Allestiranno un gioco
di strategie e alleanze, si legge nella presentazione dello spettacolo,
che metterà in evidenza il fatto che alla fine, a vincere, in questo sistema
sociale, è sempre chi appartiene al gruppo più forte e strutturato. Chi ha gli
appoggi migliori, chi ha i mezzi per resistere agli urti della vita”.
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venerdì 19, sabato 20 marzo ore 21.00
domenica 21 marzo ore 17.00
CTB Teatro Stabile di Brescia – Le Belle Bandiere
LA LOCANDIERA
di Carlo Goldoni
Con Elena Bucci, Marco Sgrosso,
Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Gaetano Colella,
Nicoletta Fabbri, Roberto Marinelli
Luci Maurizio Viani
Suono Raffaele Bassetti
Costumi Marta Benini
Prodotto con il sostegno della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Ravenna
in collaborazione con il Comune di Russi
Progetto e regia Elena Bucci e Marco Sgrosso
Personaggi e interpreti
Il Cavaliere di Ripafratta
Il Marchese di Forlipopoli
Il Conte d’Albafiorita
Mirandolina, locandiera
Ortensia, comica
Dejanira, comica
Fabrizio, cameriere di locanda
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Marco Sgrosso
Gaetano Colella
Maurizio Cardillo
Elena Bucci
Nicoletta Fabbri
Daniela Alfonso
Roberto Marinelli
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L’eterno femminino
| Intelligente, acuta, spiritosa, pratica donna d’affari che si diverte a conquistare
il cuore di uomini presuntuosi (poi puntualmente rifiutati) e che intuisce ogni
menzogna, Mirandolina, la locandiera di Carlo Goldoni, è uno dei primi ritratti
di donna moderna che ci offre il teatro. | Nella commedia, tra le più riuscite di
Goldoni per l’armonia della costruzione, il ritmo, la capacità di ritrarre
l’ambiente e metterlo in relazione con i diversi personaggi, la minuziosa analisi
dei comportamenti, l’autore - recependo le istanze che emergono dal
pensiero illuminista del tempo - dimostra di affrontare con maturità il tema
dell’affermazione femminile; anche se dice amabilmente di aver voluto dare
esempio, con Mirandolina, di “barbara crudeltà” pensando a “codeste
lusinghiere donne, quando vedono ne’ loro lacci gli amanti, aspramente
trattarli...” Salvo poi dimostrare al pubblico, con l’immagine del personaggio
che la commedia ci rimanda, tutta la sua adesione all’intelligenza, al buon senso,
al fascino, alla capacità (di essere vigile e soddisfare ogni bisogno) che caratterizzano la protagonista. | Uguale fascino hanno subito gli attori e registi Elena
Bucci e Marco Sgrosso nel rileggere le pagine leggere e brillanti della
Locandiera dove alla spettacolarità di un intreccio a orologeria, dicono gli
autori, si contrappone senza mezzi termini una vivace guerra dei sessi, condita
al tempo stesso da una feroce ironia sui contrasti sociali e sul mutare dei
tempi e delle convenienze. | Fascino per la commedia, che lo stesso Goldoni
definisce “la più morale, la più utile, la più istruttiva” e per l’analisi dei
personaggi (che sembrano avere tutti bisogno di un atto miracoloso, amore,
matrimonio, accomodamento, come antidoto all’angoscia e ai loro sogni
infranti). E soprattutto fascino per Mirandolina che nella sua locanda (rivisitata
come una specie di bar notturno un po’ losco, un po’ rifugio e un po’ zattera
per naufraghi dell’esistenza) offre servizi concreti e incede come una regina
per confortare l’ansia di tutti. | Nei panni di Mirandolina recita Elena Bucci;
ruolo irresistibile per una brava attrice, con il quale si sono cimentate le più
grandi interpreti italiane e straniere; a cominciare dal Rina Morelli nella
leggendaria edizione del 1952 diretta da Luchino Visconti.
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venerdì 16, sabato 17 aprile ore 21.00
domenica 18 aprile ore 17.00
Indie Occidentali - Neraonda
DIE PANNE - OVVERO
LA NOTTE PIU’ BELLA
DELLA MIA VITA
di Friedrich Dürrenmatt
Traduzione Italo Alighiero Chiusano
Adattamento Edoardo Erba
Con Gian Marco Tognazzi, Bruno Armando,
Giovanni Argante, Franz Cantalupo,
Lydia Giordano con la partecipazione di Lombardo Fornara
Scene Andrea Taddei
Costumi Silvia Polidori
Luci Angelo Ugazzi
Regia Armando Pugliese
Personaggi e interpreti
Alfredo Traps, rappresentante generale dell’Efestion
Kurt Zorn, pubblico ministero in pensione
Abram Werge, giudice in pensione
Jack Kumme, avvocato difensore in pensione
Rolly Pilet, boia in pensione
Simone, nipote del giudice
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Gian Marco Tognazzi
Bruno Armando
Giovanni Argante
Lombardo Fornara
Franz Cantalupo
Lydia Giordano
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L’innocenza non esiste
| Uno spazio scenico interamente occupato da una scenografia massiccia
che è al tempo stesso sala da pranzo e aula di “tribunale della coscienza”.
E’ questo lo sfondo su cui si muovono, in un crescendo di toni che vanno
dal leggero al comico, all’angosciante, al tragico, gli insoliti personaggi di
Die Panne- Ovvero la notte più bella della mia vita, romanzo breve di Friedrich
Dürrenmatt. | Uno dei più bei racconti del Novecento europeo, afferma
Edoardo Erba che ha realizzato, per la regia di Armando Pugliese,
l’adattamento teatrale di questo testo scritto dal narratore e drammaturgo
elvetico nel 1956. Un racconto simbolo che ci mette a confronto con temi
esistenziali molto cari all’autore, come quello della giustizia e della libertà o
della legittimità di pensieri e azioni. | La sala di cui si parla è quella di una bella
villa svizzera dove tre giuristi in pensione passano il tempo a ricostruire gli atti
di celebri processi. Il protagonista è un fortunato rappresentante di tessuti che
trova accoglienza nella casa dopo una panne (un guasto alla sua auto); e che
coinvolto anche lui nel singolare passatempo, tra succulenti piatti, ottimo vino
e corteggiamenti alla segretaria, vede infine processata la sua stessa vita
e smascherato il suo delitto perfetto. | Sin dall’inizio la narrazione innesca
un dispositivo congegnato e caricato come un orologio svizzero: l’azione prima
divertente e giocosa e poi avviata verso un fatidico epilogo, coinvolge
lo spettatore nello stesso modo in cui cattura il protagonista; i personaggi,
in un’atmosfera carica di cinismo, da raffinati bontemponi diventano a poco a
poco simbolo di storture e perbenismo. | In questo gioco surreale e spietato
che il regista Armando Pugliese porta in scena tra risate e sguardi ammiccanti,
gli interpreti sono “efficaci, spassosi, preparatissimi nel recitare e rimarcare
i loro ruoli già così definiti”. Primo fra tutti Gian Marco Tognazzi davvero
molto bravo nel fare scivolare la platea all’interno di questo grottesco
e doloroso processo; e Bruno Armando fantastico oratore e personaggio
su cui ruota l’intero racconto.
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Biglietti
Abbonamento a 7 spettacoli
Posto di platea e posto di palco di I e II ordine settore centrale (palchi 8-18)
Ridotto per spettatori oltre 65 anni
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
€ 168,00
€ 147,00
€ 98,00
€ 84,00
Posto di platea e posto di palco di I e II ordine settore centrale (palchi 8-18)
Ridotto per spettatori oltre 65 anni
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
€
€
€
€
Posto di palco di I e II ordine settore laterale (palchi 1-7/19-25)
e posto di palco di III ordine settore centrale (palchi 8-18)
€ 140,00
Posto di palco di I e II ordine settore laterale (palchi 1-7 / 19-25)
e posto di palco di III ordine settore centrale (palchi 8-18)
€ 22,00
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
€ 91,00
€ 77,00
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
€ 17,00
€ 13,00
Posto di palco di III ordine settore laterale (palchi 1-7 /19-25)
e posto di palco di IV ordine settore centrale (palchi 8-18)
€ 112,00
Posto di palco di III ordine settore laterale (palchi 1-7 / 19-25)
e posto di palco di IV ordine settore centrale (palchi 8-18)
€ 18,00
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
Posto di palco di IV ordine settore laterale (palchi 1-7 / 19-25)
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
€
€
€
€
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
Ridotto per spettatori fino a 19 anni
Posto di palco di IV ordine settore laterale (palchi 1-7 / 19-25)
Ridotto per spettatori fino a 29 anni
Loggione
€
€
€
€
€
Precedenza nei posti palco
L’assegnazione dei posti di prima o seconda fila all’interno dei palchi di qualsiasi ordine,
indicata con le prime lettere dell’alfabeto, viene stabilita dall’ordine di precedenza
nell’acquisto di abbonamenti e/o biglietti.
Riduzioni
Le riduzioni sono concesse dietro presentazione di un documento di identità,
tale documento potrà essere richiesto anche all’ingresso in sala.
La riduzione su abbonamenti e biglietti prevista per gli spettatori fino a 29 anni è valida
anche per spettatori disabili ed eventuali accompagnatori.
84,00
70,00
91,00
56,00
15,00
12,00
14,00
10,00
7,00
Vendita biglietti
Salvo diversa indicazione, i biglietti per i posti disponibili saranno messi in vendita il giorno precedente
la prima rappresentazione presso la biglietteria del Teatro Rossini (P.le Lazzarini, tel. 0721 387621)
con orario 9.30-12.30 / 16.30-19.30; dal secondo spettacolo in cartellone sarà anche possibile
l’acquisto di biglietti per tutti gli spettacoli in programma fino al termine della stagione.
Vendita on-line
Una parte dei posti disponibili viene messa in vendita on-line, l’acquisto si può effettuare
visitando i siti: www.amat.marche.it www.charta.it www.comune.pesaro.pu.it.
L’acquisto on-line comporta un aggravio del costo del biglietto in favore del gestore del servizio.
Posto di platea
e posto di palco
di I e II ordine
settore centrale
(palchi 8-18)
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25,00
22,00
19,00
15,00
Posto di palco
di I e II ordine
settore laterale
(palchi 1-7/19-25)
e di palco di III ordine
settore centrale
(palchi 8-18)
Posto di palco
di III ordine
settore laterale
(palchi 1-7/19-25)
e posto di palco
di IV ordine
settore centrale
(palchi 8-18)
Posto di palco
di IV ordine
settore laterale
(palchi 1-7/19-25)
Loggione
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Leggere il teatro
| Goffredo Parise Sillabari
Sillabari di Goffredo Parise è pubblicato dall’editore Adelphi (2004).
Di Paolo Poli segnaliamo Siamo
tutte delle gran bugiarde scritto
assieme a Giovanni Pannacci
(Perrone editore, 2009).
| William Shakespeare Otello
Fra le edizioni più recenti: con la
traduzione di Agostino Lombardo
(Feltrinelli, 2003); a cura di
Gabriele Baldini (Rizzoli, 2004); a
cura di Sergio Perosa pubblicato
da Garzanti nel 2007.
| Edoardo Erba Michelina
Di Edoardo Erba (www.edoardoerba.it) segnaliamo Sei commedie in commedia (Vaiolo, Margarita e
il Gallo, Muratori, Animali nella nebbia, La notte di Picasso e Intervista) e
Maratona di New York e altri testi
(che contiene anche Venditori,
Dejavue, Buone Notizie e Senza
Hitler) pubblicati da Ubu Libri.
Vizio di Famiglia e Curva cieca sono
pubblicati nelle edizioni Ricordi
Teatro, altri lavori sono comparsi su pubblicazioni e riviste specializzate.
| Edmond Rostand
Cyrano de Bergerac
Del Cyrano de Bergerac segnaliamo
tre diverse uscite, tutte del 2009,
degli editori: Feltrinelli, Rizzoli
(nella storica traduzione di Mario
Giobbe) e Rusconi.
| Angelo Longoni
Col piede giusto
Di Angelo Longoni (www.angelolongoni.it) sono stati pubblicati
numerosi testi ma non è ancora
disponibile la pubblicazione di Col
piede giusto.
| Carlo Goldoni La locandiera
La locandiera di Carlo Goldoni si
può leggere nell’edizione Einaudi
(1981) e in quelle più recenti pubblicate dagli editori Marsilio nel
2007 a cura di Sara Mamone e
Teresa Megale, e dall’editore
Garzanti nel 2008.
| Friedrich Dürrenmat
Die Panne
La panne è stato pubblicato da
Einaudi nel 2007 a cura di Eugenio
Berardi che ha anche curato il
volume sul teatro del grande
drammaturgo svizzero che contiene: Sta scritto; Il cielo; Romolo il grande; Il matrimonio del signor
Mississippi; Un angelo è sceso a
Babilonia; La visita della vecchia
signora; Frank V; I fisici; La meteora; Re
Giovanni; Play Strindberg; Ritratto di
un pianeta; Il complice; La dilazione;
Achterloo. (Einaudi 2002)
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TEATROLTRE è promosso dagli Assessorati alla Cultura dei Comuni di Pesaro e Urbino,
e dalla Fondazione Teatro dell Fortuna - Fano in collaborazione con la Provincia di Pesaro e Urbino e l’Amat
TEATROLTRE
2010
DA FEBBRAIO A MAGGIO 2010 LA SESTA EDIZIONE DELLA RASSEGNA
CHE OSPITA IMPORTANTI ESPERIENZE DELLA SCENA CONTEMPORANEA.
UN PALCOSCENICO “GRANDE 3 CITTÀ” PER ACCOGLIERE
SPETTACOLI DI TEATRO, MUSICA E DANZA, ESPRESSIONE DEI
LINGUAGGI PIÙ INNOVATIVI DEL PANORAMA ITALIANO ED EUROPEO.