l`etichettatura
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Regolamento UE 1169/2011, denominazioni di origine e sicurezza alimentare ETICHETTATURA A cura di: U.L.S.S. n.16 di Padova Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Direttore: Dr. Rocco Sciarrone Autori: Dr. Rocco Sciarrone Dr. Stefania Tessari Dietista Marina Casazza Biologa Federica Quaglia LEGGERE UN’ETICHETTA Negli ultimi decenni, a fronte di un miglioramento della qualità igienico sanitaria degli alimenti, si assiste al progredire di “malattie croniche non trasmissibili” determinate da stili di vita inadeguati che un tempo erano quasi considerate rare. Il modo più semplice con il quale il consumatore può valutare la qualità di un alimento è la lettura corretta dell’etichetta, acquisendo la conoscenza del alimento acquistato. È importante leggerla con attenzione, sia neiprodotti alimentari confezionati che in quelli sfusi di gelateria, pasticceria, panetteria, gastronomia esposti nelle vetrine. Il consumatore per migliorare il proprio stile di vita deve possedere le conoscenze riguardo le principali tematiche di sicurezza alimentare. L’operatore del settore alimentare deve essere consapevole di produrre alimenti SICURI, cioè equilibrati in nutrienti e salubri. LEGGERE UN’ETICHETTA Il regolamento (UE) 1169/2011, entrato in vigore il 13 dicembre 2011, definisce le nuove norme in materia di etichettatura. Perché la nuova legislazione? • necessità di realizzare una normativa comune a livello europeo, applicata a tutti gli stati membri • semplificazione e armonizzazione della struttura normativa • riscontro con le esigenze dei produttori • aumento della tutela e dell’informazione dei consumatori Le norme sull’etichettatura diventano uguali per tutti i paesi dell’ Unione Europea e l’entrata in vigore della norma è simultanea. LE NOVITÀ? 1) INDICAZIONI SULLA PRESENZA DI ALLERGENI: necessarie anche per i cibi non imballati, ad esempio quelli venduti sfusi oppure somministrati nei ristoranti o nelle mense 2) TABELLA CON DICHIARAZIONE NUTRIZIONALE OBBLIGATORIA: dal 13\12\2016, che dovrà contenere le informazioni sul contenuto energetico e le percentuali di grassi acidi, grassi, saturi, carboidrati, zuccheri, proteine e sale, espresse per 100g o per 100ml di prodotto e potranno essere espresse anche in porzioni 3) ETICHETTE PIU' LEGGIBILI: con dimensione minima dei caratteri tipografici 4) DATA DI SCADENZA: riportata oltre che sull’imballo esterno, anche sull'incarto interno dei prodotti confezionati singolarmente 5) DIVIETO di INDICAZIONI FUORVIANTI SULLE CONFEZIONI: aspetto, descrizione e presentazione grafica dovranno essere più comprensibili per non confondere il consumatore. Il Regolamento detta nuove disposizioni sull’etichettatura dei prodotti: • Confezionati • Preimballati • Non preimballati (tra i quali rientrano sia i prodotti venduti sfusi che gli alimenti somministrati). Il Regolamento (CE) 1924/2006 relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari disciplina le indicazioni nutrizionali e sulla salute (claims) nell’etichettatura degli alimenti. LEGGERE UN’ETICHETTA Cos’è l’etichetta? “È qualunque marchio commerciale o di fabbrica, segno, immagine o altra rappresentazione grafica scritto, stampato, stampigliato, marchiato, impresso in rilievo o a impronta sull’imballaggio o sul contenitore di un alimento o che accompagna tale imballaggio o contenitore” (Art.1 Reg. 1169/2011) Da Ministero della Salute “Etichettatura degli alimenti. Cosa dobbiamo sapere” LEGGERE UN’ETICHETTA INDICAZIONI OBBLIGATORIE INFORMAZIONI FORNITE Denominazione dell'alimento Accanto alla denominazione deve essere indicato lo stato fisico nel quale si trova il prodotto o lo specifico trattamento che ha subito (ad esempio «in polvere», «ricongelato», «liofilizzato», «surgelato», «concentrato»,«affumicato»). Elenco degli ingredienti e relativa quantità Elenco di tutte le sostanze impiegate nella produzione, in ordine decrescente di peso. Allergeni evidenziati con caratteri differenti per dimensioni, stile o colore dagli altri ingredienti, per permetterne la rapida visualizzazione. Indicata l’origine specifica di “oli vegetali” o “grassi vegetali”. Durabilità del prodotto: data di scadenza e termine minimo di conservazione (TMC) La data di scadenza, nel caso di prodotti molto deperibili, è preceduta dalla dicitura “Da consumare entro il” . Il TMC, nel caso di alimenti conservabili più a lungo, presenta la dicitura “Da consumarsi preferibilmente entro il”. Condizioni di conservazione ed uso Indicazioni per la conservazione ed un adeguato uso degli alimenti dopo l’apertura della confezione. Paese d’origine e luogo di provenienza Obbligatoria in precedenza per carni bovine, pesce, frutta e verdura, miele e olio extravergine di oliva, ed estesa ora a carni fresche e congelate di suini, caprini, ovini e specie avicole. Dichiarazione nutrizionale Obbligatorie le indicazioni su: valore energetico, grassi, acidi grassi saturi, carboidrati, zuccheri, proteine, sale. LEGGERE UN’ETICHETTA Quali sono gli allergeni? • cereali contenenti glutine • crostacei e prodotti a base di crostacei • uova e prodotti a base di uova • pesce e prodotti a base di pesce • arachidi e prodotti a base di arachidi • soia e prodotti a base di soia • latte e prodotti a base di latte • frutta a guscio cioè mandorle, nocciole, noci comuni, noci di acagiù, noci pecan, noci del Brasile, pistacchi, noci macadamia e prodotti derivati • sedano e prodotti a base di sedano • senape e prodotti a base di senape • semi di sesamo e prodotti a base di semi di sesamo • anidride solforosa e solfiti • lupino e prodotti a base di lupino • molluschi e prodotti a base di molluschi LEGGERE UN’ETICHETTA INDICAZIONI COMPLEMENTARI Diciture riportate Prodotti con quantitativo di caffeina superiore a 150mg/l, che non siano tè o caffè Indicazione “tenore elevato di caffeina” e dicitura “Non raccomandato per bambini e donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento”. Alimenti con aggiunta di fitosteroli e fitostanoli Dicitura “addizionato di steroli vegetali” o addizionato di stanoli vegetali”. Dolciumi o bevande con aggiunta liquirizia ad una concentrazione pari o superiore a 100 mg/kg o 10/mg/l Dicitura “contiene liquirizia” subito dopo l’elenco degli ingredienti. Il Regolamento (CE) 1924/2006 Cosa sono le INDICAZIONI NUTRIZIONALI E SULLA SALUTE? Attraverso l’etichetta degli alimenti, il produttore può valorizzare i propri prodotti. Il Regolamento (CE) 1924/2006 armonizza i “claims”, cioè le indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari, per assicurare al consumatore la veridicità e l’accuratezza delle informazioni Cos’è un’indicazione nutrizionale? Qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda che un alimento abbia particolari proprietà nutrizionali benefiche, dovute all’energia (valore calorico) che apporta, apporta a tasso ridotto o accresciuto o non apporta; e/o alle sostanze nutritive o di altro tipo che contiene, contiene in proporzioni ridotte o accresciute o non contiene. (Art. 2 Reg. 1924/2006) LEGGERE UN’ETICHETTA INDICAZIONI SULLA SALUTE Cos’è un’indicazione sulla salute? Qualunque indicazione che affermi, suggerisca o sottintenda l’esistenza di un rapporto tra un alimento o uno dei suoi componenti e la salute. (Art. 2 Reg. 1925/2006) Le indicazioni sulla salute sono consentite solo se sull’etichetta sono presenti le informazioni: • dicitura riguardante l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano • quantità di alimento e modalità di consumo necessarie per ottenere l’effetto benefico indicato. Le indicazioni sulla salute possono riguardare dichiarazioni inerenti a sostanze nutritive o di altro tipo che possono contribuire alla crescita, allo sviluppo e alle normali funzioni dell’organismo, e anche affermazioni sulla diminuzione del rischio di contrarre una malattia. LE DENOMINAZIONI DI ORIGINE Dal 4 gennaio 2016 entrano in vigore le nuove norme sull’etichettatura dei prodotti DOP, IGP e STG, come previsto dall’art. 59 del Reg. UE 1151 del 2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli ed alimentari. Tutti i prodotti riconosciuti come Denominazioni di origine protetta, Indicazioni geografiche protette o Specialità tradizionali garantite dovranno recare in etichetta i loghi DOP, IGP, STG associati, secondo quanto stabilito dall’art. 12 e dall’art. 23 del medesimo regolamento. Le norme si applicano soltanto ai prodotti originari dei Paesi membri. DOC: è un marchio attribuito dall’Unione Europea a quei prodotti agricoli o alimentari le cui particolari caratteristiche qualitative sono esclusive della zona geografica in cui avviene tutto il processo produttivo. Secondo il regolamento CE 510/06, art. 2 comma 1 a), è “il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare: • originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese, •la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico, inclusi i fattori naturali e umani, e •la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata. IGP: prodotti agricoli e alimentari per i quali almeno una delle fasi di produzione, processazione o preparazione deve avvenire nella localizzazione geografica in questione. Secondo il Regolamento CE n. 510/06, art. 2 comma 1 b), è “il nome di una regione, di un luogo determinato o, in casi eccezionali, di un paese che serve a designare un prodotto agricolo o alimentare: • come originario di tale regione, di tale luogo determinato o di tale paese e • del quale una determinata qualità, la reputazione o altre caratteristiche possono essere attribuite a tale origine geografica e • la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono nella zona geografica delimitata.” LEGGI SULLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE STG: dicitura che si applica agli alimenti con caratteristiche tradizionali, come quelli di cui è dimostrato il consumo da almeno 25 anni, che hanno caratteristiche specifiche che li distinguono da prodotti della medesima categoria, e che sono prodotti secondo metodi tradizionali. Questa certificazione, disciplinata dal regolamento CE n. 509/2006, si rivolge quindi a prodotti agricoli che abbiano una specificità di metodo di produzione (piuttosto che di composizione) legata alla tradizione di una zona, ma che non sono necessariamente prodotti in tale area geografica. In accordo con la politica Europea relativa alla qualità dei prodotti agricoli, i produttori possono registrare e proteggere la denominazione dei prodotti inclusi in queste categorie. I prodotti registrati devono essere etichettati con i loghi corrispondenti. L’utilizzo dei loghi permette ai produttori di informare il consumatore sulla autenticità e qualità del prodotto, consentendogli quindi di effettuare una scelta consapevole. I PRODOTTI BIOLOGICI L’agricoltura biologica si prefigge di interferire il meno possibile con l’equilibrio naturale, garantendo però al tempo stesso produzioni di alimenti di elevata qualità, ed è supportata dai regolamenti CE n. 834/2007 e 889/2008 della legislazione europea. Le produzioni derivanti da agricoltura biologica devono recare il logo biologico dell’UE. BIO: la produzione biologica, disciplinata dal regolamento CE n. 834/2007 è un sistema globale di gestione sostenibile per l’agricoltura che si basa su: • adozione delle migliori pratiche colturali in termini di impatto ambientale • impiego responsabile dell’energia e delle risorse naturali come l’acqua, il suolo, la materia organica e l’aria • mantenimento di un elevato livello di biodiversità • applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere animale. SICUREZZA ALIMENTARE Contaminazione microbica degli alimenti INFEZIONI E TOSSINFEZIONI ALIMENTARI: • Infezioni di origine alimentare: dovute all’ingestione di alimenti contenenti da organismi patogeni o parassiti • Tossinfezioni: dovute all’ingestione di alimenti contenenti microrganismi patogeni e tossine microbiche. Principali microrganismi patogeni trasmessi dagli alimenti e principali fonti di contagio Escherischia coli Carne cruda o poco cotta, frutta e verdure crude, formaggi, salsicce, acqua Staphylococcus aureus Latte, panna, gelati, creme, dolci con panna o crema, budini, pesce, carne e prosciutto Campylobacter jejuni Latte non pastorizzato, pollame crudo o poco cotto, torte gelate, prodotti caseari, acqua Clostridium perfringens Cibi precotti insufficientemente refrigerati, pollame e carne Listeria monocytogenes Insalate preconfezionate, latte crudo non pastorizzato, pasti precotti conservati freddi, pollame crudo, maionese, formaggi molli Protozoi Clostridium botulinum Toxoplasma gondii Frutta e verdura crude (Giardia lamblia ed Entamoeba histolytica), latte crudo (Cryptosporidium) Conserve, vegetali sott’olio non adeguatamente preparati, salumi artigianali Carne cruda o poco cotta, verdura, acqua, latte non pastorizzato SICUREZZA ALIMENTARE La conservazione degli alimenti CONSERVAZIONE IN DISPENSA: • adatta alla conservazione di prodotti non deperibili a breve termine e con basso contenuto di acqua, come pasta, riso, legumi secchi, farina. Assicurarsi che confezioni e contenitori siano integri, e di mantenere idonei livelli di aerazione, pulizia, scarsa umidità. • conservare gli olii in recipienti idonei come bottiglie scure, lontano da fonti di luce e di calore • per gli alimenti in scatola rispettare le indicazioni per la conservazione. Qualora all’apertura di un barattolo o di una scatola si dovesse riscontrare sull’alimento la presenza di muffe, gas, o altri segni di alterazione (aspetto, odore,..) scartare l’alimento senza assaggiarlo! CONSERVAZIONE IN FRIGORIFERO: • mantenere il frigorifero correttamente pulito e sbrinato, alle temperature raccomandate e senza riempirlo eccessivamente per consentire il passaggio dell’aria e mantenere la temperatura omogenea • limitare a qualche giorno la durata di conservazione di prodotti sfusi o provenienti da confezioni aperte • separare gli alimenti crudi da quelli cotti • riporre nei ripiani più alti (temperatura più bassa) latte e prodotti caseari, carne, pesce; lasciare le uova riposte nelle loro confezioni; nei ripiani più bassi riporre verdura e frutta, generalmente con carica microbica superiore agli altri alimenti (residui di terra..) CONSERVAZIONE IN CONGELATORE: • a – 18°C il congelatore, se mantenuto a temperature costanti, blocca la crescita dei microrganismi. • rispettare date di scadenza e, se si congela in casa un alimento, indicare la data • scongelare i prodotti cuocendoli direttamente in acqua bollente o comunque ad alte temperature, assicurandosi che la cottura sia completa; non scongelare a temperatura ambiente o in acqua. • non scongelare e poi ricongelare un alimento! SICUREZZA ALIMENTARE La cottura rende gli alimenti più sicuri: sopra i 75° C vengono inattivati la maggior parte degli organismi patogeni, però alcune spore batteriche e tossine termostabili possono resistere a queste temperature. Gli alimenti cotti sono inoltre più digeribili e più facilmente masticabili, più appetibili e più gradevoli al palato. Sono presenti inoltre effetti sfavorevoli come una diminuzione del valore nutritivo, o la produzione di sostanze nocive nella cottura a temperature troppo elevate (cottura alla griglia). Tecniche di cottura e modificazioni nutrizionali degli alimenti TECNICA DI COTTURA ASPETTI IGIENICI ASPETTI NUTRIZIONALI Cottura in acqua (lessatura) Distruzione di microrganismi patogeni e muffe ma non uccide le spore né tutte le tossine Perdita parziale di nutrienti dall’alimento al liquido di cottura Cottura a vapore Distruzione di microrganismi patogeni ma non uccide le spore né tutte le tossine Sapori e colori dell’ alimento inalterati; minor dispersione di nutrienti rispetto alla lessatura Cottura alla griglia Distruzione di batteri patogeni, di spore e inattivazione delle tossine Nelle parti carbonizzate formazione di sostanze tossiche e cancerogene Cottura al forno Distruzione di batteri patogeni, di spore e inattivazione delle tossine Alimenti particolarmente appetibili e ridotto uso di grassi Frittura Distruzione di batteri patogeni, di spore e inattivazione delle tossine Alimenti ipercalorici e poco digeribili; produzione di sostanze tossiche e cancerogene Cottura in forno a microonde Riscaldamento non uniforme, può accadere che l’alimento rimanga ad alte temperature per un tempo insufficiente a distruggere tutti i patogeni presenti nell’alimento Buona ritenzione dei principi nutritivi; velocità di cottura e riscaldamento dei cibi precotti, mantenimento del sapore