mambassa - Comune di Cormano

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mambassa - Comune di Cormano
COMUNE DI CORMANO
PROVINCIA DI MILANO
Comunicato Stampa
MAMBASSA
ROCK POTENTE E SENSUALE
AL PARCO DI VILLA LA GIOIOSA
Giovedì 23 giugno
INGRESSO GRATUITO
Cormano, 22 giugno 2005 – Partita sabato 18 giugno la prima edizione di
"Cormano Altro Volume", rassegna breve ma intensa di musica dal vivo,
che ha visto trionfare i Vallanzaska e la loro alchimia di rocksteady, pop,
reggae, punk e rock. Pura adrenalina. Successo di pubblico, dunque,
elettrizzato dai loro testi ironici, irriverenti, quasi deliranti.
Ingresso libero anche domani sera nel parco di Villa La Gioiosa in via
Dante a Cormano (zona Ospitaletto – vicinanze uscita Milano-Meda). Gruppo
piemontese dalle chitarre graffianti e dal sound potente e sensuale, i
Mambassa si esibiranno giovedì 23 giugno alle 21.00 in una serata d’estate
calda, elettrizzante, divertente.
La rassegna musicale si concluderà sabato 25 giugno dalle 16.00, con
musica non-stop: bande locali, danze etniche guidate del dj Roberto Alessi.
MAMBASSA
I Mambassa nascono a Bra (Cn), nel 1995. La tradizione locale, a dispetto dei 27.000 abitanti, è solida, e
Torino è a due passi. A fondare la band sono due irrequieti divoratori di vinile di 23 anni, Fabrizio Napoli e
Stefano Sardo, in costante pendolarismo verso la Torino notturna, appunto, quella dei club e dei concerti.
Due chitarre, basso e batteria, l’organico è quello classico della rock band. Unica eccezione: la doppia
voce solista, che vira tutto in chiave pop, quasi surf. Nel ’96 il gruppo inizia una lunga e proficua
collaborazione con Max Casacci (Subsonica), che produce il disco di debutto, Umore Blu Neon, edito dalla
FRI records di Claudio Cecchetto. L’album esce nel giugno del 1997, pochi mesi dopo la vittoria di
“Indipendenti”, il più autorevole contest nazionale per band emergenti. Il suono è chitarristico, come
vuole l’organico e la formazione stilistica della band, ma sull’impianto elettro-acustico emerge una
componente soul molto personale, che permea l’atmosfera di tutto il disco. Con due singoli forti di un
massiccio airplay radiofonico (“Tracce” e la title-track), due video e una cover di impatto immediato
(“Pensiero stupendo”), i Mambassa portano il loro spettacolo in giro per l’Italia per un’ottantina di date.
Nel frattempo hanno cambiato il chitarrista e questo fattore, insieme all’esperienza live maturata in questi
mesi, spinge la band verso nuovi orizzonti stilistici. Con questa nuova impronta nascono le canzoni di 2M,
secondo lavoro del gruppo piemontese, dedicato alla boa del cambio di millennio, raccontato attraverso
piccole storie agrodolci di sconfitte e di delusioni. Caratterizzato dall'apporto hi-tech di Carlo Rossi,
l’album chiude una travagliata serie di vicissitudini contrattuali e discografiche, che li porta dalla Fri alla
Mescal di Nizza Monferrato, che pubblica il disco nel 1999. La critica segue il tutto con interesse ma le
radio ignorano e i Mambassa rimangono lì, un po' spersi tra vari cambi d'organico, un po' spaesati sul
terreno accidentato della discografia italiana. La band si rimette in discussione, abbandona la soluzione
della doppia voce solista e si compatta attorno alla figura di Stefano Sardo, autore dei testi e, assieme
all’amico Fabrizio Napoli, delle melodie. Nel 2002 esce Mi manca chiunque – il titolo è un omaggio a
D.F.Wallace -, il terzo capitolo della loro discografia: un album di canzoni maturo e malinconico, sorretto
da un sound più pieno ed emotivo che in passato (prodotto da Josh Sanfelici), un’antologia di piccole
storue fotografate con l'ironia un po' beffarda di chi non ha granché da perdere. Nello stesso anno,
Stefano dà alle stampe il suo debutto narrativo, “L’america delle kessler”, un “romanzo di formazione in
ventiquattr’ore”, edito da Arcana. Nel gennaio 2003 esce “Il cronista (e altre storie)”, un ep con inediti e
un video molto fortunato (della title track, firmato da Lorenzo Vignolo), che riceve premi e consensi. Sia il
video, che le 12 tappe come band di supporto nel trionfale tour dei Subsonica, riportano i Mambassa
all’attenzione generale. Forte di un repertorio ormai ricco e rodato, e con una line-up solida e affiatata
come mai prima d’ora, la band testa il proprio live-set di fronte a adunate di decine di migliaia di persone,
superando la prova a pieni voti (l’esperienza del tour coi Subsonica viene raccontata nel documentario
Spalle in Gamba, presentato nel 2004).
Nel girovagare del tour 2003 i Mambassa si imbattono in Davey Ray Moor (ex-leader dei Cousteau), che è
in tour in Italia con Cristina Donà, con cui la band condivide il palco del “Giffoni Film Festival”. Nasce lì
l’idea di una collaborazione, che si concretizza nel giugno 2004 con la registrazione di Mambassa, quarto
album della band di Bra. I Mambassa con Davey Ray Moor alla produzione trovano la dimensione
lavorativa congeniale e sfornano il loro disco più adulto e sorprendente. La sezione ritmica è potente e
sensuale, le chitarre graffiano e accarezzano dove serve, Stefano Sardo canta come non ha mai cantato:
la sua voce scandisce le liriche in faccia all’ascoltatore, senza mediazioni. Anticipato dal singolo e dal
video de L’antidoto, l’album esce il 22 ottobre 2004. Dal 29, i Mambassa sono di nuovo sulla strada, per
un nuovo tour italiano. In prospettiva, nel 2005, c’è l’idea di registrare con Moor una versione inglese del
disco.
Per informazioni:
Ufficio Stampa – Comune di Cormano
Annamaria Arcidiacono – [email protected]
Tel.: 02.66324233 – 349.2697221