Il calendario delle festività
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Il calendario delle festività
0060.calendario.qxd 27-03-2008 11:52 Pagina 222 Progetto Calendario Il calendario delle festività L’anno scolastico è un collage di attimi felici e di momenti difficili, di grandi e piccole conquiste e di qualche “incidente di percorso”, di attività, di compleanni, di feste… Com’è possibile tenere a mente tutto ciò? Eppure sarebbe bello poter almeno intravedere l’insieme dei giorni che ci attendono, per progettare il futuro scolastico. Così come ci piacerebbe voltarci indietro, di tanto in tanto, e soffermarci su un segno, su una piccola traccia di quanto accaduto. Per aiutarvi a fare tutto ciò, vi forniamo un calendario murale sul quale sono riportati tutti i mesi, secondo una scansione di anno scolastico (da settembre ad agosto dell’anno successivo). Questo cartellone murale è soprattutto uno strumento da personalizzare: potrete incollare gli sticker delle feste che troverete allegati a questa Guida, insieme a quelli dei compleanni degli alunni, delle uscite didattiche ecc. • Incollate gli sticker delle ricorrenze civili e delle festività religiose; potete per esempio indicare quelle segnalate nel calendario delle festività alle pagg. 226-233. • Indicate con gli sticker e un pennarello indelebile altri momenti importanti per la classe: i giorni di vacanza stazioni , eventuali uscite o manife- , i compleanni di alunni e insegnanti • Evidenziate gli inizi di stagione ( e giornate no … ) ed eventuali giornate sì della classe. Festività e religioni Spesso parlare di festività vuole anche dire parlare di religione. Questo può rivelarsi difficile, sia che si vogliano trasmettere le basi della religione cattolica a chi ne professa un’altra, sia, viceversa, che si debbano presentare credi differenti da quello da noi seguito. Eppure, se ognuno di noi (insegnanti e genitori, i bambini lo fanno già spontaneamente) avesse il coraggio di parlarne, con rispetto e con accoglienza, come di un elemento che fa parte dell’intimo di ogni persona, tralasciando, almeno all’inizio, il suo risvolto socioculturale e storico, forse capirsi sarebbe più facile. Qui di seguito proponiamo la sintesi di alcune delle religioni più seguite in Italia, le cui festività sono descritte nel calendario, senza la pretesa di essere esaurienti. Il confronto con persone che seguono queste fedi, adulti e bambini, sarà sicuramente di grande aiuto per trasmetterne lo spirito e per conoscere la grande varietà delle feste anche nelle tradizioni locali. La sintesi seguente è volutamente “semplice”, così che possiate utilizzarla direttamente per le eventuali spiegazioni in classe, in base alle vostre esigenze didattiche. 222 0060.calendario.qxd 19-02-2007 17:31 Pagina 223 Progetto Calendario L’Ebraismo La religione ebraica è una delle più antiche. Gli Ebrei credono in un unico Dio che ha creato il mondo, l’uomo e la donna, ma questi non gli ubbidirono e commisero così il peccato originale (il primo peccato). Dio allora li scacciò dal Paradiso Terrestre. Molto tempo dopo Abramo si recò nel territorio in cui si trova l’odierno Stato di Israele dove fece un patto con Dio: se gli Ebrei avessero seguito le sue leggi, egli li avrebbe “eletti”, scelti, quale suo popolo e li avrebbe salvati dal peccato originale. Alcune persone (i profeti), hanno raccontato che un giorno Dio porterà la pace e la giustizia inviando loro il Messia (mandato da Dio). Il testo sacro degli Ebrei, anche se non l’unico, è la Torah (i primi 5 libri della Bibbia) che racconta la storia degli Ebrei e del loro patto con Dio e che raccoglie le parole dei profeti. Nella Bibbia è raccontata anche la storia di come Mosè riuscì a far fuggire gli Ebrei dall’Egitto, dove erano tenuti come schiavi, e di come, attraversando il Mar Rosso e il deserto, dopo 40 anni riuscirono a raggiungere la Terra Promessa da Dio ad Abramo. Durante il viaggio Mosè ricevette da Dio i suoi comandamenti (leggi). La sinagoga è il luogo dove la comunità ebraica si raccoglie per pregare. Il giorno sacro, dedicato a Dio, è il sabato (dal tramonto di venerdì al tramonto del sabato). Il Cristianesimo Anche per i Cristiani esiste un unico Dio, creatore del mondo e padre di tutti gli uomini, ma essi credono anche che egli abbia mandato sulla Terra suo figlio Gesù (Cristo vuol dire “unto”, cioè scelto da Dio) per salvare tutti gli esseri umani. Gesù è nato circa duemila anni fa in Palestina, ha vissuto predicando l’amore tra tutti gli uomini, che sono fra loro fratelli, e la risurrezione per chi crede in Dio. È morto crocifisso (cioè inchiodato a una croce di legno perché temevano volesse diventare il re di quel territorio), ma dopo tre giorni, per i Cristiani, è risuscitato, cioè è tornato a nuova vita ed è salito in cielo con Dio suo Padre. I Cristiani credono che anche loro, alla fine del mondo, risusciteranno. I Cristiani credono nello Spirito Santo, che li aiuta a vivere secondo gli insegnamenti divini. Il testo sacro dei Cristiani è la Bibbia, divisa in Antico Testamento e in Nuovo Testamento, che raccoglie i Vangeli (“la buona novella”), cioè la narrazione della vita di Gesù e dei suoi insegnamenti, e di come gli Apostoli, i seguaci di Gesù più vicini a lui, furono inviati a diffondere il suo messaggio. La chiesa è il luogo della preghiera comune dei Cristiani, dove viene celebrata la Messa, la funzione religiosa che ricorda il sacrificio di Gesù per salvare gli esseri umani. Il giorno dedicato al Signore è la domenica (dall’antica parola dominus che vuol dire appunto “signore”). I Cristiani si dividono principalmente in Cattolici, Ortodossi e Protestanti: questi gruppi si separarono molto tempo fa perché non erano d’accordo su alcune questioni riguardanti la fede. Dei Protestanti fanno parte anche i Valdesi. La comunità valdese più ampia in Italia si trova in Piemonte. L’Islamismo Gli Islamici, o Musulmani, credono nello stesso Dio degli Ebrei e dei Cristiani. Abramo e Gesù sono, per loro, profeti, persone inviate per parlare agli esseri umani di Dio, che in arabo si dice Allah. 223 0060.calendario.qxd 19-02-2007 17:31 Pagina 224 Progetto Calendario Il profeta più importante è Maometto, nato circa 1500 anni fa (nel 570 d.C.), alla Mecca. A circa 40 anni ricevette la “Rivelazione”: l’ordine da Dio di predicare l’onestà, la carità verso i poveri e la bontà di Dio. Ma le persone ricche, per timore che le sue prediche rovinassero i loro affari, lo scacciarono ed egli dovette andare a Medina dove, diventato il capo religioso delle tribù che vivevano in quel luogo, disse che tutti gli uomini erano fratelli. Infine ritornò alla Mecca dove morì in pace anche con i suoi nemici. Il testo sacro dei Musulmani è il Corano (che significa “lettura”), nel quale Maometto fece scrivere le parole che Dio gli rivolse quando lo inviò per il mondo: è la parola di stessa di Allah. La moschea è il luogo della preghiera comunitaria islamica, riconoscibile dal minareto, l’alta torre da cui si diffonde il richiamo alla preghiera dei fedeli. Il giorno di festa è il venerdì. I Musulmani si dividono principalmente in due gruppi: sunniti e sciiti. L’Induismo Gli Induisti credono in molti dèi: i più importanti sono Brahma (il creatore del mondo), Vishnu (colui che conserva il mondo) e Shiva (che fa trasformare, cambiare il mondo), essi in realtà vanno immaginati come tre “modi di essere” di un unico dio. Gli Induisti pensano che Dio viva in ognuno di loro e che il compito principale della vita sia quello di cercarlo. La regola che devono seguire gli Indù si chiama Dharma, che però non è uguale per tutti, perché gli esseri umani vengono divisi in caste (gruppi) che devono seguire regole diverse e che hanno compiti differenti. Oggi, ufficialmente, le caste sono vietate, perché tutti possano avere le stesse possibilità nella vita e gli stessi diritti. Gli Indù credono che non si viva una sola volta, ma che, a seconda di come ci si comporta in una vita, ci si reincarni (si torni a vivere) in una persona migliore o peggiore, a volte persino in un animale. Se si riesce a migliorare sempre, rinascita dopo rinascita, si può infine non rinascere più. Gli Indù hanno numerosi libri sacri, il più antico è il Rig-Veda, c’è poi il Ramayana che narra la storia del dio Rama e il Bhagavadgita che parla di Krishna. Gli Indù hanno molti posti per la loro preghiera; nelle case, di solito, viene riservato un angolo o una stanza dove davanti alla statua di una divinità vengono dette preghiere, accesi bastoncini profumati e donati fiori e cibi. Il Buddismo I Buddisti non hanno un dio, come accade nelle altre religioni: il loro modello di vita è Buddha, che vuol dire “il risvegliato”. Egli visse circa 2500 anni fa nell’attuale Stato del Nepal (in Asia) e, secondo i Buddisti, prima viveva in un cielo tutto suo. Un giorno di primavera decise di scendere sulla Terra sotto forma di elefante bianco, simbolo di eleganza e dignità, e riempì di gioia tutti coloro che gli erano vicini. Durante la sua vita fece tre viaggi importanti e vi incontrò dei personaggi che lo portarono a riflettere sul modo di vivere suo e degli altri. In una notte di profonda meditazione capì che si doveva smettere con la violenza e rinunciare ai desideri inutili: era diventato il “risvegliato”. Tutti i Buddisti desiderano raggiungere il Nirvana, cioè la pace completa dove non c’è dolore. I loro libro sacro si chiama Tripitaka (“tre canestri”) e contiene le regole per la vita dei monaci, la storia di Buddha e le sue prediche e l’insieme degli insegnamenti buddisti. I Buddisti “pregano” davanti a un’immagine del Buddha, davanti alla quale vengono posti fiori e candele. 224 0060.calendario.qxd 19-02-2007 17:31 Pagina 225 Progetto Calendario Avvertenze Quando affronterete questi argomenti, ricordate che, oltre alle cinque presentate, esistono molte altre religioni, o correnti religiose, di pari importanza per chi le professa. Inoltre vi sono persone che non credono in alcun dio (atei) o che ritengono non si possa conoscere ciò che sta “oltre” la realtà che ci circonda (agnostici): teniamone conto, quando proponiamo in classe attività legate agli aspetti religiosi. Nelle pagine seguenti troverete un elenco di festività, scelte tra quelle più celebrate in Italia, sia religiose sia civili. In particolare, tra le festività religiose ne sono state inserite anche alcune che interessano piccole comunità o comunità locali. Abbiamo accennato anche a feste (Capodanno cinese, Festa Internazionale dei Rom…) di popolazioni che contano numerosi rappresentanti in Italia e quindi anche tra gli alunni. Tra le festività civili si sono privilegiate quelle che possono essere maggiormente comprese dai bambini, ma soprattutto quelle che possono suscitare momenti di discussione e confronto utili per la crescita e lo sviluppo di una personalità aperta al mondo e rispettosa dei diritti di tutti. Tramite una rapida indagine attraverso i motori di ricerca del web è possibile trovare calendari che riportano un gran numero di feste, rappresentanti una notevole varietà di popolazioni e religioni, che potrebbero risultare utili per integrare peculiarità e interessi della classe. Le festività non cattoliche sono state posizionate all’interno del calendario con riferimenti temporali indicativi, sulla base di calcoli relativi all’anno 2006-2007. Va tenuto presente, quindi, che in anni diversi alcune di esse possono cadere in altri periodi; di anno in anno, gli stessi alunni, con la collaborazione delle rispettive famiglie, potranno fornire utili precisazioni in merito alle celebrazioni proprie delle religioni cui appartengono. Legenda festività e ricorrenze festività cristiana festività buddista festività cattolica festività cinese festività ebraica festività rom festa nazionale festività islamica festività curda ricorrenza civile festività indù festività valdese festività laica festività india (peruviana) 225