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Anno 72 | n. 19 | 15 maggio 2016|
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(L. 27/2/2004 n°46) art.1,c.1/ NE-PD
Anno LXXII - n. 19 - 15 maggio 2016
Partecipo
e decido
Si avvicina un’importante tornata
elettorale: va ricordato a tutti il
valore della partecipazione per
contribuire a scelte che incideranno sulla nostra vita quotidiana. Insieme alle nuove forme di
partecipazione per rinnovare la
società, non pssiamo trascurare
quella di un rapporto costruttivo
e di fiducia tra i cittadini e i loro
rappresentanti. vedi pp. 2, 5-6, 14
CHIOGGIA 5-6
CAVARZERE 14
POLESINE15-16
Verso
il confronto
Oggi screening
gratuito
Le mosse
dell’Enel
Continuano le interviste ai
candidati-sindaco. Lunedì
23 dibattito in auditorium
con “Nuova Scintilla”.
Con “Cuore amico”
screening gratuito contro
il rischio cardiovascolare
oggi in piazza, ore 9-12.
Molte attese per il futuro
dalla conferenza (foto) di
mercoledì 11/5 al Centro
Visitatori sull’uso dell’area.
EDITORIALE
La “buona politica”
di Vincenzo Tosello
L’
esultanza del premier e del governo per l’approvazione definitiva
della legge sulle unioni civili, mercoledì sera, ha rivelato un aspetto della
politica non del tutto genuino se si pensa
che anche in questo caso Renzi è dovuto
ricorrere al voto di fiducia per assicurarsi
il risultato. La vicenda ha ricompattato il
Pd, diviso in tre Forza Italia, rinsaldato i
verdiniani con la maggioranza e creato
imbarazzo nel M5S che ha dichiarato il
suo “no” alla fiducia e s’è astenuto sul me-
rito. Ma c’è già chi si sta muovendo per
l’indizione di un referendum abrogativo...
In ogni caso, ora che sono riconosciuti i
diritti delle unioni omosessuali e in buona
parte anche quelli delle coppie di fatto omo o etero -, vorremmo invitare il governo a pensare un po’ di più e più seriamente, finalmente, anche a politiche familiari
più adeguate per le famiglie autentiche
- intendiamo per quelle fondate sul matrimonio tra un uomo e una donna -, che
rimangono il caposaldo imprescindibile di
una società. C’è proprio bisogno urgente
di una “buona politica” a tutti i livelli - nazionale, regionale, locale - per rilanciare la
vita e la speranza del Paese. Tra qualche
settimana si vota per le amministrative in
molte grandi città e anche in importan-
ti comuni, tra i quali - da noi - Chioggia,
Cavarzere e Rosolina. Contro il rischio di
disaffezione, assenteismo e astensionismo, è necessario uno scatto di partecipazione, partendo dalla convinzione che la
“politica vera” - quella cioè che non mira
al proprio interesse o ad una fetta di potere, ma si mette al servizio del bene di tutti
attraverso il dialogo e la collaborazione - è
un “vero bene”! Onestà, affidabilità, competenza sono attributi indispensabili per
chi intende cimentarsi con questa grande
sfida, anche nelle amministrazioni locali.
I numerosi candidati-sindaco e candidati-consiglieri delle tante liste presentate ci
auguriamo partano da questi presupposti.
E’ positivo, intanto, constatare - almeno
a Chioggia - un notevole sforzo di rinno-
Filiale di Chioggia
Viale Stazione, 53
tel 041 5500980
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vamento della scena politica e una significativa presenza di forze giovani. Mentre
va apprezzato e incoraggiato il coinvolgimento in prima persona, è necessario
mettere in guardia dalle tentazioni sempre in agguato, che portano lontano dagli
ideali autentici di disponibilità e di servizio. E a tutti noi elettori va ricordato che
abbiamo in mano le leve della democrazia:
non possiamo incorrere in scelte dettate
da interessi settoriali ma puntare a cogliere un progetto globale per il bene di tutti
V. T.
Filiale di Chioggia
Mercato Ittico
“Messaggio di Pentecoste
per noi cristiani”:
il vescovo Adriano a pag. 11
Via G. Poli. 1
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2
domenica 15 maggio 2016
nuova Scintilla
ATTUALITÀ
ECONOMIA
SCUOLA
Il novello Fondo Atlante ripropone un dibattito delicatissimo nel nostro Paese
La valutazione dei dirigenti scolastici predisposta dal Miur
È
V
Quale il ruolo dello Stato?
un dibattito che appassiona gli esperti economici, ma in realtà dalle
parole si è già passati ai fatti
pure in Italia: il ruolo dello
Stato nell’economia. Argomento delicatissimo nel nostro
Paese, reduce dai quasi 60 anni
dell’Iri: istituto nato in epoca
fascista per salvare il sistema
creditizio italiano da una serie
di fallimenti, divenne poi il
volàno della ricostruzione nel
Dopoguerra, e infine lo scatolone pubblico dove finivano
tutte le aziende decotte. Così lo
Stato si trovò a fare automobili
(la tragica esperienza dell’Alfa
Romeo), acciaio, barche, gelati
e merendine… Noi abbiamo
pian piano smobilitato la longa
manus pubblica nell’economia,
salva la proprietà di pacchetti
azionari in importanti aziende
strategiche (Eni, Enel, Terna,
Ferrovie, Poste…). In altri Paesi
occidentali – la Francia su tutti,
ma pure la Germania – la commistione Stato-privati è molto
diffusa e pesante. Si pensi alle
banche e all’industria automobilistica, dove Parigi è dentro
l’azionariato di Renault (quindi
pure di Nissan) e Peugeot.
Ma perché si torna a discutere di
un simile tema? Lo ha riportato
a galla il novello Fondo Atlante,
in realtà un coacervo di denaro
pubblico e privato sorto in breve
tempo per salvare alcune banche
e per tentare di risolvere la grana
dei troppi crediti inesigibili che attanaglia l’intero settore. Ma attraverso la Cassa Depositi e Prestiti
lo Stato italiano è già da tempo
attivo sul fronte di investimenti e
partecipazioni.
Quindi – nonostante la filosofia
comunitaria di non ingerenza
degli Stati nelle economie (principio come visto bellamente
ignorato) – la questione è in parte
già delineata. Ma esiste sempre il
problema degli aiuti indebiti, dei
soldi pubblici che possono falsare
la concorrenza, degli investimenti
che non sono tali ma sussidi più
o meno mascherati e più o meno
interessati ad un ritorno economico. Insomma “aiuti di Stato”, e
non va bene.
Ma se la spesa pubblica è un buon
investimento? Se soprattutto
latitano gli investimenti privati,
vero problema dell’Italia? Perché
di liquidità in giro ce n’è un Mar
Rosso, ma tutta ferma lì, in conti
correnti-depositi-Btp e al massi-
mo immobilizzata nel mattone.
Il “venture capital” tipico del capitalismo Usa, qui non sappiamo
nemmeno come tradurlo se non
come “prestito bancario” dietro
corpose garanzie. Ma è un’altra
cosa.
Quindi? La discriminante, come
al solito, è la qualità, soprattutto
quando di soldi (pubblici) ce ne
sono pochi da investire. Foraggiare i consumi e quindi l’industria
tramite bonus fiscali? Fare da leva
finanziaria a “venture capital”
nostrani? Usare fondi pubblici “a
garanzia” di un investimento? Intervenire direttamente in grandi
lavori tipo la vecchia Tav o il futuro cablaggio dell’intera nazione o
quasi?
Se ne può parlare. I tempi dello
Stato che butta soldi dalla finestra
producendo formaggini o mantenendo in vita aziende già defunte,
sembrano ormai definitivamente
superati. Il controllo mediatico, dei mercati finanziari, delle
istituzioni europee – politiche e
bancarie – ci garantiscono su questo fronte. Ma visto che le risorse
sono poche, il vero problema è
capire su quale tavolo giocarle, al
meglio, per vincere la partita.
Nicola Salvagnin
SOCIETÀ. Stanno sorgendo modi nuovi per promuovere il bene comune
I volti della partecipazione
L
a partecipazione nel nostro
Paese ha volti differenti. Ce
ne accorgiamo in vari modi,
quando incontriamo banchetti
elettorali in una piazza, quando osserviamo dei cittadini manifestare
per le strade di un Paese contro la
criminalità organizzata, quando
ammiriamo dei giovani armati di
ramazza e sacchi raccogliere rifiuti
in un parco pubblico. Partecipare
ha volti diversi, cosicché diventa
complesso dare un giudizio sull’interesse per il bene comune nella
nostra società. Sicuramente non è
sufficiente vedere i dati di partecipazione a una tornata elettorale,
che ci indicherebbero un continuo
aumento dei non votanti. Anche se
indica una questione di scarsa fiducia nelle forze politiche, come se un
rapporto si fosse deteriorato e in
un sistema democratico è un segno
di debolezza. Forse però bisognerebbe riflettere sulle modalità di
rapporto tra cittadini e loro rappresentanti, sulla capacità d’incidere
sui processi che portano alle decisioni e non soltanto al momento di
scegliere una soluzione o un’altra.
“La democrazia cambia aspetto a
seconda del tenore di vita, del bagaglio intellettuale e della cultura
dell’individuo che la crea”, scriveva
Pierré Bourdieu. Se le persone che
compongono la società cambiano
anche la vita democratica e i processi che la influenzano tendono
a modificarsi. Ci accorgiamo che
stanno sorgendo nuove forme di
partecipazione che mostrano modi
nuovi d’incidere per imprimere un
cambiamento nella società. Alcune
sono legate al mondo dell’economia
civile come il cash mob, iniziative
che tendono a premiare la responsabilità sociale o ambientale delle
aziende. Si tratta di darsi appuntamento per acquistare prodotti
in un punto commerciale, per promuovere la dimensione etica. Altre
per contrastare pratiche pericolose
come il gioco d’azzardo: con lo slot
mob si premiano i bar che tolgono
i videopoker, organizzando tornei
di biliardino o aperitivi presso
qualche locale. Altre forme di partecipazione si rintracciano nella
ricerca di alleanze che porta gruppi
di opinione o minoranze sociali a
costruire insieme proposte concrete per modificare alcune situazioni del sistema sociale come, ad
esempio, l’esperienza dell’Alleanza
contro la povertà dove tante realtà sociali che vanno dalla Caritas
ai sindacati hanno elaborato una
misura per introdurre un reddito
minimo in Italia e poi si sono fatti
sostenitori e portavoce di fronte
alle istituzioni politiche. C’è poi
un’attenzione essenziale per partecipare alla costruzione del bene
comune oggi come ha affermato
Papa Francesco: “Bisogna prestare
attenzione alla dimensione globale
per non cadere in una meschinità
quotidiana. Al tempo stesso, non è
opportuno perdere di vista ciò che
è locale, che ci fa camminare con i
piedi per terra” (EG 234).
Andrea Casavecchia
Scommessa da vincere
alutazione. È un elementochiave in qualsiasi processo
educativo e a scuola assume
tante sfumature differenti. Il nodo
cruciale, naturalmente, è quello di
tenere sotto controllo le dinamiche
di insegnamento-apprendimento,
verificando – ecco un altro termine
ineludibile – il loro svolgimento coerente con obiettivi dichiarati
e finalità attese. Verificare, controllare e infine valutare – cioè
esprimere un giudizio su quanto successo in base ai dati raccolti
e a ciò che si voleva raggiungere – fa parte propriamente del
“meccanismo” scolastico. E non solo.
A fine anno scolastico il meccanismo della verifica/valutazione
viene associato immediatamente alla questione voti/esami/
promozioni/bocciature. E probabilmente non se ne può fare a meno.
Perché valutare vuol dire anche ammettere successi o fallimenti,
vuol dire riconoscere di aver raggiunto o meno – e in che modo – i
traguardi stabiliti. Bisognerebbe tuttavia depurare in qualche modo
il concetto/processo di verifica/valutazione da una certa alea di
negatività che ne fa talvolta uno spauracchio. E cogliere piuttosto
la dimensione del processo, della dinamica positiva del cammino
verso i traguardi da raggiungere. In questa prospettiva l’errore,
l’insuccesso, la valutazione negativa restano tappe significative,
occasioni di revisione e di recupero. Alla fine, “un passo avanti”.
In buona sostanza, non bisogna “avere paura” della verifica/
valutazione.
Se questi sono ragionamenti di carattere generale, ci sono poi
le dinamiche concrete, i “fatti” della verifica/valutazione che
riguardano, in particolare, l’intero mondo scolastico e i suoi
protagonisti. Da tempo, ad esempio, si parla di valutazione dei
docenti e, tra l’altro, il cosiddetto concorsone altro non è che un
tentativo di verifica/valutazione proprio per loro, in vista, in
questo caso, dell’ingresso pieno della scuola (si potrebbe discutere
all’infinito sulla validità dello strumento e delle modalità, ma
qui non entriamo nella questione). Così come si parla spesso di
valutazione dei docenti in ordine al cosiddetto “merito”. Non si
tratta di questioni scontate: cosa valutare in concreto? E come? E
chi valuta? E via con le discussioni…
Nei giorni scorsi il ministero dell’Istruzione ha predisposto una
direttiva sulla valutazione dei dirigenti scolastici. “È necessario
– ha detto il ministro Giannini – attivare un sistema oggettivo e
trasparente di valutazione del loro operato che preveda incentivi
crescenti per chi raggiunge gli obiettivi di miglioramento della
propria scuola”. Valutazione che dovrebbe riguardare le competenze
gestionali e amministrative, la capacità di valorizzare il personale
scolastico, l’apprezzamento dell’operato dei dirigenti da parte della
comunità scolastica. “La valutazione dei dirigenti – ha spiegato
sempre il ministro – ha come obiettivo principale la loro crescita
professionale e, di conseguenza, il miglioramento della comunità
scolastica in cui operano”.
Nelle intenzioni è un passo avanti verso la Buona scuola e dovrebbe
valorizzare, tra l’altro, l’autonomia scolastica, dando attenzione
speciale alle diverse e singole realtà degli istituti. Bisognerà
vedere l’applicazione – come sempre – ma la direzione sembra
corretta. Anche nella prospettiva di un sistema scolastico che,
pur conservando specificità e ritmi diversi inevitabili, legati alle
diverse realtà italiane, cerca di mantenere standard comuni. È una
scommessa da vincere.
Alberto Campoleoni
CHIESA E SOCIETÀ
VOCI DELLA CHIESA. La “Riforma”
domenica 15 maggio 2016
nuova Scintilla
3
VOCAZIONI
Parla la vescova luterana Margot Kässmann, a proposito di Papa Francesco
I seminaristi del Nord Italia e nel Veneto
C
e attenzione pastorale
Sta dicendo chi sono i cristiani Tra calo numerico
inquecento anni fa la Riforma
di Lutero cambiò per sempre la
storia. Intervista alla vescova
luterana Margot Kässmann, ambasciatrice per l’Anno luterano della Chiesa
evangelica di Germania: “La Chiesa e la
società hanno continuamente bisogno
di essere riformate. Se guardiamo papa
Francesco, lui oggi sta riformando la
Chiesa cattolica” e “quello che fa, i gesti che compie in un
mondo secolarizzato che ha escluso Dio da sé, sono la testimonianza di cosa significa essere cristiani oggi”.
La Riforma di Lutero? A 500 anni di distanza, cattolici e luterani sono di nuovo chiamati dalla storia a
rimettere in discussione stili di vita e prassi consolidate per chiedersi se la Chiesa oggi è rimasta fedele
alle sue radici evangeliche ed è in grado di riproporre
la questione di Dio nelle società secolarizzate dell’Occidente. È la vescova luterana Margot Kässmann, ambasciatrice per l’Anno luterano della Chiesa evangelica
di Germania, a lanciare la provocazione indicando in
Papa Francesco un modello di “riformatore” del terzo
millennio. Margot Kässmann è a Roma per partecipare ad un convegno internazionale cattolico-luterano
promosso dal Pontificio Ateneo S. Anselmo, in vista
della commemorazione dei 500 anni della Riforma di
Lutero (1517-2017). “Martin Lutero – dice la vescova
– voleva riformare la sua Chiesa e non dividerla. Per
cui non avrebbe senso un giubileo della riforma che
segnasse delle demarcazioni”. Poi chiede: “Siamo in
grado di osare nel 2017 una revisione critica e considerare la Riforma come fatto complessivo nell’orizzonte internazionale ed ecumenico?”.
Che cosa si attendono i luterani dai cattolici in
questo anno di commemorazione della Riforma?
Sarebbe molto importante che la Chiesa cattolica
fosse parte di questa commemorazione perché la
Riforma è parte di una nostra storia comune. Non è
parte solo del mondo protestante ma è una storia che
ci interpella tutti. In Germania molti cattolici parteciperanno al programma.
Quale significato ha fare memoria di Lutero?
Lui voleva riformare la sua Chiesa, la Chiesa romana
cattolica. Tutti noi sappiamo che la Chiesa ma anche
la società hanno continuamente bisogno di essere
riformate. E se guardiamo a papa Francesco, lui oggi
sta riformando la Chiesa cattolica. Lutero ha cominciato la sua Riforma partendo dalla Bibbia. Penso sia
importante che ogni riforma riparta
dalla Bibbia.
Che cosa significa? Verso quale direzione dovrebbe andare oggi una
Riforma della Chiesa?
Penso che ogni processo di Riforma
ponga un interrogativo: ci chiede di
verificare se la Chiesa oggi è rimasta
fedele alle sue radici evangeliche. E
fu proprio quello che volle fare Lutero. La radice della
sua critica alla Chiesa del XVI secolo nasceva da questa
prospettiva. All’epoca, Lutero criticava il modo in cui
la Chiesa raccoglieva soldi per dare perdono ai peccati
ma questa pratica non era scritta nella Bibbia, Lutero
quindi voleva ripartire da una Chiesa che si ponesse
in accordo con la Bibbia. La Chiesa si era allontanata
dalla Bibbia. È la domanda che i luterani si pongono
ancora oggi: che cosa la Bibbia ci sta dicendo oggi?
E che cosa ci sta dicendo?
Chiede alle Chiese di essere segno di perdono. Ci sta
chiedendo di testimoniare che ognuno di noi può
perdonare l’altro per la sua colpa perché tutti abbiamo
una colpa per cui chiedere perdono. Soprattutto l’Europa occidentale oggi è colpevole per come si comporta con i rifugiati. Siamo colpevoli nei confronti delle
persone che muoiono nel Mar Mediterraneo perché
fuggono da una situazione senza speranza alla ricerca
di un futuro possibile. Siamo colpevoli perché abbiamo contraddetto le parole di Gesù che nel Vangelo di
Matteo, dice: “Chi accoglie voi, accoglie me”. Non è
quello che l’Europa sta facendo oggi.
Lei è donna, lei è un vescovo ed oggi è stata scelta per essere ambasciatrice per l’Anno luterano
della Chiesa evangelica di Germania. Qual è il
ruolo della donna nella Chiesa?
Nella Chiesa luterana diciamo che ogni persona che è
battezzata può essere prete, vescovo e Papa. Come luterani abbiamo una grande esperienza. Ne è un segno
il fatto che la Chiesa luterana ha donne vescovo.
Chi è papa Francesco?
Quello che fa, i gesti che compie in un mondo secolarizzato che ha escluso Dio da sé, sono la testimonianza di
cosa significa essere cristiani oggi. Lavare i piedi ai detenuti in un carcere; portare con sé famiglie musulmane;
andare a Lampedusa, a Lesbo e ovunque per incontrare
e visitare le persone che più sono nel bisogno. Questi
sono segni di autentico cristianesimo ecumenico.
M. Chiara Biagioni
SINODO. “Dall’ultimo banco” di Lucetta Scaraffia
C
risi di vocazioni?
È stata fatta un’inchiesta
sui seminaristi percorrendo l’Italia, da Palermo a Milano,
per scoprire le risorse e indagare
le crisi che stanno dietro ai numeri. Sono 2.753 i seminaristi
della Chiesa italiana, censiti al
31 dicembre 2014. Nell’arco degli
ultimi dieci anni rilevati, la flessione a livello nazionale è stata
pari a circa il 14%. I decessi di
sacerdoti sono stati 736 nel 2004
e 666 nel 2014, mentre gli abbandoni si sono mantenuti, più o
meno costanti, attorno ai 40 annui. A ciò si aggiunga il numero
delle ordinazioni, passate da 454
a 405 (-12%), e il totale dei sacerdoti diocesani, scesi da 33.684 a
32.174 (-4,7%). Nel complesso,
la diminuzione di seminaristi è
una realtà accertata ma il sistema
generale del clero italiano poggia
ancora su basi solide.
Nel Nord Italia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria, Lombardia e Triveneto sono le cinque Regioni ecclesiastiche che
sommano 883 seminaristi, ovvero il 36% del dato nazionale.
Giampaolo Dianin, rettore del
Seminario Maggiore Vescovile di
Padova. Le Chiese del Triveneto,
che complessivamente contano
284 seminaristi, mostrano una
“forte vivacità pastorale”, anche
se “negli ultimi decenni le fatiche
si sono fatte sentire”: “Ci sono,
inoltre, differenze tra diocesi
grandi e molto strutturate e altre
più piccole che da molto tempo
hanno già dovuto fare i conti con
un vistoso calo di vocazioni”.
I nuovi scenari pastorali, dunque,
esigono soprattutto che il prete
“sia capace di collaborare, di lavorare in rete con altri preti e con
i laici”. Al bambino che accede al
seminario minore, osserva don
Dianin, si è sostituito “il giovane
che dentro una vita parrocchiale
ricca e provocante entra in un
cammino di ricerca vocazionale
per approdare prima alle comunità propedeutiche e poi al seminario maggiore”.
A Padova sono pochi gli adulti
quarantenni, mentre i ragazzi
“hanno bisogno di lunghi percorsi di formazione non solo per
verificare la chiamata ma anche
per dare loro la ‘forma’ del pastoA colloquio con il rettore del Semi- re”. “Sono figli di questo nostro
nario Maggiore di Padova.
tempo – sottolinea il rettore
Triveneto:
– con le sue ricchezze e le sue
sfide per le diocesi.
fatiche, prima fra tutte quella di
“La figura classica del parroco
uscire da se stessi per donarsi e
con la sua parrocchia è supeimpegnarsi superando la logica,
rata dai fatti ed è subentrata
troppo limitata, della realizzazioquella di prete che, dentro un
ne personale”.
Dopo anni fiorenti, il Seminario
presbiterio e in comunione
sta ora attraversando un periodo
con altri sacerdoti e figure minon facile: nel 2000 erano 48 i
nisteriali, coordina, anima e
presiede una realtà più ampia e seminaristi, a cui si aggiungevano
8 stranieri e 4 frequentatori delle
complessa”. Ne è convinto don
comunità vocazionali. Oggi gli
studenti sono 29 e 2 i ragazzi in
attesa di entrare:
“Alcuni seminari del Triveneto
hanno numeri così esigui che ci
si interroga se si possa parlare di
ria. Ritardi, cecità, ottundimenti? Si legga, pon- una comunità formativa. Altri,
derandolo, il saggio e li si scopriranno descritti, come quello di Padova, stanno
documentati ma non isteriliti. Contengono tutti sperimentando oggi un calo numerico significativo che sta interil germe dell’annuncio evangelico, affidato per
pellando l’intera diocesi.
primo alle donne, che intendono far togliere
quel manto che i secoli hanno deposto sulle loro E poi ci sono le sfide formative,
cammini sempre più personalizvite concrete, siano esse di donne maritate o di
zati, la consapevolezza che sei
consacrate o di… single e mostrare il loro volto
anni sono pochi e che l’allungaperché “a portare uno sguardo critico sulla cultura omologata, e per rinnovare le identità sen- mento di molte dinamiche adoleza cadere in un futuro informe, serve un punto scenziali chiede molto più tempo
e pazienza. Le sfide della pastoradi vista femminile radicato nella tradizione cristiana. Ormai in molti – soprattutto giovani- si le, inoltre, inquietano i candidati
stanno accorgendo che la visione cristiana è l’u- al presbiterato. Il timore è quello
nica veramente libera, veramente rivoluzionaria di trovarsi a essere gestori di
tante strutture e parrocchie, di
rispetto ai pesanti condizionamenti culturali
vivere sempre di corsa per mille
ai quali siamo sottoposti. Ma solo se questa
visione è colta nella sua dimensione dinamica e incombenze senza riuscire ad
annunciare il Vangelo e a essere
creativa, aperta al punto di vista femminile”. E
per passare dall’utopia alla prassi? Guardare alle compagni di viaggio nella ricerca
donne e ascoltarle, lasciarle operare “è questo il di Dio”.
passo che attende la Chiesa oggi, passo a cui l’ha Nonostante i numeri, però,
condotta il paziente lavoro dello Spirito”. In una “cerchiamo di essere esigenti e
società in cui, attesta Augias, “la presenza di Dio di non lasciarci condizionare”
è diventata irrilevante”, perché Egli è “semplice- impostando un “lavoro puntuale
mente scivolato via, scomparso e pochi sembra- in preparazione alla domanda di
no rimpiangerlo”, Scaraffia apre alla storia, trop- ammissione e al diaconato”.
Previsti anche tirocini pastorali,
po spesso dimenticata o annullata, e richiama
le donne alla splendida battaglia dell’inutile, dal accompagnamento psicologico,
periodi di stage esterni.
sapore evangelico per quella Presenza.
Riccardo Benotti
Cristiana Dobner
Presenza delle donne nella Chiesa
L’
autrice richiama e amplia, in questo libro,
quanto affermato nel suo intervento al
Sinodo dei vescovi sulla famiglia dell’ottobre 2015: “Senza donne la Chiesa non può pensare il futuro, perché sono le donne che la tengono
in piedi e non accettano più di servire senza essere
ascoltate”.
“Probabilmente inutile”, scrive Corrado Augias.
Probabilmente inutili queste mie riflessioni.
L’inutile però attrae e fa riflettere. Si apparenta
con il gratuito e dona sfumature inedite e particolari alla scrittura e alla vita. Augias presenta
il saggio “brillante, argomentato con abilità e
competenza” di Lucetta Scaraffia dall’intrigante
titolo “Dall’ultimo banco” (Marsilio, Venezia
2016, pp. 109). Non sono memorie autobiografiche oppure amarcord letterario. Forse queste
non sarebbero inutili… L’inutilità è intrinseca
e ineludibile alla partecipazione al Sinodo dei
vescovi sulla famiglia? Certamente se il punto
di vista è siglato da un masculo (forse non maschilista e patriarcale ma pur sempre masculo)
che non tiene conto della resilienza femminile.
Scaraffia è donna. Intelligenza, cultura e prassi
di vita sono di donna. Da qui la forte responsabilità di gettare non una bomba nel campo della
Chiesa e neppure una bomba intelligente che
sa scegliere il proprio bersaglio (questa sì che
sarebbe intelligenza inutile e devastante), ma
il coraggio della donna che pensa da sé, che si
conosce libera da schemi e schermature e non
intende produrre macerie. La proposta è donna
perché conosce la maternità che produce in positivo e non ciancia vuota o critica demolitrice.
“Dall’ultimo banco”, non scelto perché allieva o
studentessa disinteressata e abulica, ma accettato perché, in fin dei conti, è pur sempre meglio
dell’esclusione e della distanza, lo sguardo della
donna fulmina, nel senso che illumina ma anche
denuncia, con il basso continuo di ben tre “senza” che introducono tre capitoli: senza storia;
senza sesso; senza futuro. Perché non depositare polvere su queste pagine e acquistarsi un last
minute per Maiorca? Perché “l’inutile” è molla
propulsiva, dimensione che non conosce sosta,
azione propositiva concreta che vuole, a tutti
i costi (il costo maggiore è la verità), insieme
smascherare i problemi taciuti (volutamente) e
indicare le strade per risolverli guardando alle
biografie profetiche di donne che hanno operato
proprio sul terreno scivoloso dell’“inutile” ma
con il gaudio nel cuore. Lo Spirito Santo infatti
si fa beffa dei nostri senza e suscita testimoni
di avvenuta emancipazione femminile, di valori
spirituali che si chiamano sante, di opere, reali
e concrete, per salvare la vita degli ultimi, dei
poveri e degli oppressi (maschi e femmine!).
L’istituzione, anche se ecclesiastica, rimane
istituzione, che è d’obbligo far pensare, per non
restare abbagliati da un cammino storico e sociale che muove passi da gigante senza rendersi
conto che ha i piedi di argilla perché senza sto-
4
domenica 15 maggio 2016
CHIOGGIA
nuova Scintilla
GRUPPO POETI CITTÀ DI CHIOGGIA
UNIONE EUROPEA
XXV Rassegna di poesia. Riconoscimenti e ringraziamenti.
A margine del convegno del 4 maggio in Auditorium
S
V
Per valorizzare la città
abato 7 maggio si è tenuta in Auditorium, a
Chioggia, la XXV Rassegna di poesia con declamazione di liriche in lingua e vernacolo,
del Gruppo Poeti Città di Chioggia. La presidente
Guidina Borella Lando dopo aver dato il benvenuto al sindaco, a mons. Tosello ed a mons. Zenna,
ha ripercorso la storia della sua Associazione
Culturale che, nata dalla volontà di sette persone,
è cresciuta nel tempo puntando sempre a valorizzare la nostra città attraverso la poesia. L’attività
intrapresa è stata intensa: concorsi, estemporanee, presentazione di poeti e delle loro opere, interventi nelle scuole. L’amore per la poesia, inteso
come un atto di fede nei confronti di un’espressione
che permette di comunicare emozioni con grande
potenza, ha portato una luce sul cammino della
società contemporanea. Dopo la lettura delle poesie delle scomparse amiche Roma Boscolo, Alberta
Camillin Chiozzi, Fabia Coppola Ravagnan e Sofia
Penzo, il sindaco Giuseppe Casson ha porto il suo
saluto ed ha riconosciuto il ruolo dell’associazione
nella storia della nostra città consegnando una
targa alla Borella Lando. Ad intervallare la declamazione delle liriche, presentati da Maria Teresa Aprile, la pianista Micaela Tiozzo, sempre disponibile
verso l’Associazione con la sua meravigliosa musica,
il soprano Sonia Visentin ed il baritono Clorindo
Manzato. Precedute dalla presentazione critica di
Guidina Borella Lando sono state lette le poesie di:
Maria Luisa Baldo, Liliana Bellemo, Guidina Lando
Borella, Giancarlo Boscolo Mezzopan, Chetti Buseghin, Antonio Cesarotto, Edda Cavallarin, Maria De
Sario Comparato, Olga Gallo Tiozzo, Achille Grandis, Bruna Migliorin, Lucia Penzo, Luciana Sambo,
Ester Tommasin, Maria Varagnolo e Rossana Veronese. Una poesia dedicata alla torre di Sant’Andrea
è stata consegnata al prof. Luciano Bellemo che ha
ricambiato con un modellino della torre. Ringraziamenti finali e consegna dell’Antologia per il loro
sostegno a: Mario Klein della rivista “Quatro ciacoe”, Carlo Albertini, Maria Alberta Fagioli Saletti,
Marina Carnacina, Stefania Lando, Micaela Tiozzo e
Dino Memmo, le cui illustrazioni si potevano ammirare esposte nell’Auditorium. I poeti hanno voluto
poi consegnare a Guidina Borella Lando un omaggio
a riconoscimento del suo impegno.
Nella Talamini
GIOVENTÙ MUSICALE. Concerto dell’8 maggio
Le “stagioni” dell’Europa
I
l Concerto che ha avuto luogo domenica 8 maggio all’Auditorium, interpretato da due giovani
musicisti, Samuele Telari e Andrea Pennacchi,
veri talenti della fisarmonica sia per la preparazione
tecnica che per la manifesta sensibilità artistica,
coltivate al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, ha
offerto, tra l’altro, l’opportunità di conoscere le potenzialità delle nuove tipologie di fisarmoniche, che
permettono di agire su entrambi i lati dello strumento con la più ampia possibilità di utilizzo tecnico-musicale. Ricchi di numerose esperienze e di prestigiosi
riconoscimenti internazionali, Telari e Pennacchi
hanno dimostrato in pieno il loro straordinario virtuosismo interpretativo nell’impegnativo programma. Ma ciò che più ha colpito è stato l’itinerario percorso, che ha avuto i propri capisaldi in brani come
la Sonata op. 15 di J. C. Bach, le Danze Ungheresi
4, 5, 6 di Brahms, l’Inverno di Vivaldi, il Rondò op.
14 di Mendelssohn e la fantasmagorica Balkan Rapsody del compositore contemporaneo Viatcheslav
Semionov. Una triangolazione di creatività musicale
che spazia senza vincoli tra le molteplici aree della
articolata realtà europea, metafora eloquente di una
ricerca di dialogo culturale a tutto campo. Ciò è straordinariamente importante per la coesistenza delle
culture che sono presenti in Europa e nel suo circondario; nel contempo, premessa essenziale per una
comprensione e pacifica coesistenza costruttiva sul
piano civile tra le molteplici collettività etniche.
La prossima manifestazione (sesta ed ultima della
presente 42ª Stagione Concertistica della Gioventù
Musicale) avrà luogo all’Auditorium San Nicolò Domenica 15 maggio alle ore 17.30. Si esibirà il musicista Gregorio Fracchia (chitarra).
Franco Frizziero
Il “prolifico” Gianni Zenna. Il “Giro ...in ...tondo”
La tredicesima commedia!
I
n pochi anni Gianni Zenna (Giancarlo Zennaro) ha “sfornato” ben
13 commedie, quasi tutte in dialetto: ambientate a Chioggia, in due
atti, di carattere popolare, rispecchiano mentalità e “modus vivendi”
di una popolazione, che si va trasformando rispetto a quella riesumata
dall’autore, ingenua ma ricca di spirito e di buon senso. Dalla prima,
“L’ombra de vin”, portata nei teatri del Veneto con successo anche per
merito della Compagnia “Il volto” diretta da Mimmo Puleo, all’ultima
“Giro…in…tondo”, destinata agli alunni delle elementari e medie inferiori. Qui attraverso il dialogo tra una maestra “nostalgica” e un anziano
bidello, l’autore rievoca giochi e
trastulli di un tempo col rimpianto
per passatempi ingenui che rendevano felice e spensierata la fanciullezza fino alla prima metà del ‘900.
Il dialogo scorre veloce e piacevole
con la rievocazione dettagliata dei
giochi. Il libro è stato distribuito ai
ragazzi delle elementari e forse la
commedia in un prossimo futuro
verrà messa in scena dopo il favorevole successo con cui è stata accolta e presentata.
a. p.
Motore di sviluppo
iviamo in un tempo nel quale innalzare muri è molto più facile
che gettare ponti. In questo quadro, secondo un’opinione
comune, l’Unione europea è considerata motivo di difficoltà
per i singoli e per i popoli. A partire da queste considerazioni, il 4
maggio si è tenuto nell’Auditorium San Nicolò un incontro pubblico
dal titolo “L’Unione europea motore di sviluppo”; ed è interessante
che, per quanto rivolto a tutti coloro i quali abbiano a cuore questo
tema, l’Amministrazione comunale, autorevolmente rappresentata
dal sindaco, avv. Giuseppe Casson, l’abbia pensato in modo
particolare per gli studenti del locale liceo, presenti all’avvenimento.
Occasione dell’evento è stato l’anniversario del Piano Schuman, a
seguito del quale, con l’opera di statisti quali De Gasperi, Adenauer e
Schuman, è stata fondata l’Europa unita. Portando un esempio tratto
dalla propria esperienza nell’incontro con esponenti dell’Unione
europea, il sindaco ha mostrato come essa non sia un soggetto
lontano, che si impone ai cittadini. In base alla pratica ha mostrato
come, ad esempio con riferimento alla pesca, le politiche europee
possano sostenere i cittadini quando i vari attori coinvolti facciano
costantemente la propria parte. Ciò perché l’Europa siamo noi.
Il prof. Lucio Gentilini, storico dell’età contemporanea, partendo
dal manifesto di Ventotene, ha delineato la necessità di superare
gli Stati nazionali in quanto, già negli anni ’40 del XX secolo, erano
considerati troppo piccoli per essere autosufficienti. Da ciò la
necessità di mettere in comune le risorse economiche. Tenendo conto
che una vera integrazione implica una moneta comune.
Il dott. Matteo Boscolo Anzoletti, assistente universitario a
Padova, ha mostrato come l’Unione europea sia stata sin da subito
essenziale per avere la pace in un continente lacerato dalla guerra
e dalla povertà. Ha quindi considerato come l’azione dell’Unione
europea sia incentrata sulla centralità della persona, come, ad
esempio, in materia di formazione, lavoro e impresa. Ha, quindi,
indicato alcune linee inclusive nei confronti di Paesi extraeuropei,
con misure di cooperazione attraverso la sussidiarietà.
Il dott. Francesco Paesanti, biologo consulente di Finpesca, con
riferimento alle vongole veraci biologiche, ha fatto un intervento che
parte dalla propria esperienza sul campo. E ha portato l’attenzione
dei presenti sulla necessità che la normativa europea metta a tema
la salvaguardia dell’ambiente e la salvaguardia della risorsa. Ciò per
avere un prodotto ittico di qualità che permane nel tempo.
Toccante è stato il canto dell’Inno alla Gioia di Beethoven, inno
ufficiale dell’Unione europea, da parte del Coro popolare chioggiotto,
diretto dal prof. Loris Tiozzo, direttore della banda cittadina e
uomo intriso di musica il quale, esplicitandone i tratti salienti, ne ha
spiegato il contenuto.
Riccardo Boscolo
Rotary Club di Chioggia
Ricordando Mario Perini
M
ario Perini era un “amico”, nel senso più autentico, un amico che ci mancherà. In sua
compagnia ci si sentiva subito coinvolti nella sua schietta cordialità, spontaneità, sincerità, nel
suo modo di essere persona semplice e gentile. Doti
umane preziose che solo le persone di animo nobile
possiedono. Abbiamo conosciuto la sua generosità,
la sua disponibilità verso gli altri, l’impegno profuso
nella professione, iniziata fin da giovanissimo, nella
totale dedizione alla famiglia, sempre pronto a prodigarsi in progetti
di solidarietà, tra cui le lezioni di diritto e politica economica presso
l’Università Popolare della terza età mai lesinando aiuto e consigli ai
numerosi partecipanti, un compito questo tenuto per molti anni che lo
rendeva orgoglioso. Attivo nel ruolo assunto all’interno del Rotary Club
di Chioggia, di cui era socio fin dal 1999, ne aveva ricoperto la carica di
tesoriere per diversi anni e quella di presidente nel 2009-10. Ricorderemo Mario come un uomo buono e generoso, uomo concreto che non
amava apparire. Un uomo che sapeva infondere serenità, dotato di una
naturale capacità di stabilire un rapporto basato su rispetto e lealtà.
Mario Perini resterà nella nostra memoria per quello che è stato, per
l’amicizia che ci ha donato, avendo sempre presente i suoi valori di vita,
nella famiglia, nella professione e nel Rotary.
A. G.
domenica 15 maggio 2016
CHIOGGIA
nuova Scintilla
5
VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE. Le nostre interviste ai candidati-sindaco
Candidata della coalizione di centrosinistra con tre liste
Barbara Penzo
B
Quali sono sinteticamente
le linee fondanti del suo
programma in caso di
elezione a sindaco?
«Il mio programma di
governo della città si articola
in tre punti cardine: difesa,
attacco e rilancio. La difesa è
intesa come tutela dei diritti
di cittadinanza, in primo
luogo quello del lavoro che,
come sindaco, sarà la mia
priorità assoluta. La difesa
si declina, poi, in un’ottica di
salvaguardia dei beni comuni.
L’attacco è rivolto a battersi
contro la degenerazione della
burocrazia, incentivando
pratiche amministrative
snelle, veloci e trasparenti.
Gli uffici comunali vanno
meglio coordinati fra loro, al
fine di ottenere una maggiore
collaborazione e una positiva
comunicazione interna. Il
rilancio, infine, è inteso come
una ripartenza complessiva
dell’economia locale, in una
visione d’insieme che sia
in grado di costruire una
nuova mentalità associativa,
cooperativa e sinergica, con
uno stretto rapporto tra
settore pubblico e privato.
Da sindaco, mi impegnerò,
anzitutto, per sostenere
l’edilizia, il turismo, la pesca,
la portualità e per favorire un
nuovo welfare che rimuova
ogni tipo di disagio sociale,
promuovendo così la centralità
della persona. È prioritario
Alessandro Ferro
A
lessandro Ferro è architetto, ha 41 anni,
sposato e padre di una bimba. Volto nuovo
nell’arena politica cittadina, lavora da 16
anni nel settore dell’edilizia. È stato molto attivo
all’interno del comitato cittadino di Sant’Anna, dove
ha ricoperto la funzione di vicepresidente, dal 2011 al
2014.
(a cura di a. p.)
arbara Penzo è
impegnata nel mondo
del volontariato. È
educatrice nel comune di
Venezia, ha 46 anni, e una
lunga esperienza nel settore
del sociale. Si è avvicinata
alla politica nel 2014 quando
ha rivestito per qualche
tempo la carica di assessore
tecnico all’ambiente, alle pari
opportunità e alla polizia
locale durante la prima giunta
Casson.
(a cura di a. p.)
Quali motivazioni l’hanno
indotta a candidarsi a
sindaco di Chioggia?
«Ho deciso di candidarmi
perché voglio impedire che
Chioggia cada nel baratro
dell’indifferenza e della cattiva
amministrazione. La politica,
per me, significa valori,
programmi, condivisione;
cioè mettere le persone
al primo posto. È mio
intento, attraverso pratiche
partecipative, coinvolgere il
cittadino nella gestione della
cosa pubblica e rilanciare
così, insieme, un progetto di
sviluppo per la nostra città.
La grande sfida è quella di
far diventare Chioggia un
laboratorio di buone pratiche e
buona politica. Ciò si può fare
solo perseguendo un dialogo
costante con le associazioni,
il mondo del volontariato, le
forze economiche e sociali, il
mondo culturale».
Candidato del Movimento 5 Stelle
valorizzare e difendere spazi ed
aree pubbliche, con l’attivazione
della videosorveglianza negli
angoli più a rischio. Sul fronte
dell’occupazione ritengo
indispensabile ridare lavoro
a chi l’ha perso, guardando in
particolar modo ai giovani.
Per quanto riguarda viabilità
e mobilità, il mio impegno è
quello di garantire bassi livelli
di inquinamento veicolare,
valorizzando il trasporto
pubblico e la rete ciclabile e
predisponendo nuovi parcheggi
scambiatori. Ritengo inoltre di
vitale importanza sostenere, a
tutti i livelli, la radicale messa
in sicurezza della Romea e
un secondo ingresso viario a
Sottomarina. Faremo poi ogni
sforzo per bloccare l’impianto
Gpl in Val Da Rio. Ogni aspetto
programmatico dovrà però essere
costantemente monitorato dai
cittadini attraverso incontri
periodici con la Giunta
Comunale”.
Come spiega la consistente
presenza femminile nella
“rosa” dei candidati alla
carica di sindaco?
«Si tratta, senz’altro, di un
importante passo in avanti
nella mentalità della nostra
classe politica che, dopo anni
di sterili annunci, ha avuto il
coraggio di scegliere delle donne
come interpreti di una nuova
stagione amministrativa. Il
centrosinistra, in particolare,
ha creduto e investito in me, ma
anche in tante donne giovani
e competenti, presenti in larga
misura nelle tre liste che mi
sostengono».
Per quale motivo, a suo
parere, l’elettore dovrebbe
votare per lei?
«A Chioggia c’è bisogno di aprire
una nuova stagione politica e
io intendo essere promotrice di
una fase di rinnovamento. Le
tre liste che mi sostengono (PD,
Movimento Civico Barbara Penzo
Sindaco e Chioggia Popolare)
propongono persone giovani,
con una grande determinazione,
cariche di entusiasmo e di
propositi concreti. Chioggia ha
bisogno di un passo in avanti
di qualità e sono sicura che i
cittadini crederanno nella bontà
del mio progetto».
Quali motivazioni l’hanno indotta a candidarsi
a sindaco di Chioggia?
“Troppo spesso ci si è lamentati, ed io per primo fin
da quando ero vicepresidente del comitato cittadino
di S. Anna, di come le Amministrazioni precedenti
non abbiano saputo risolvere i problemi che ancora
troviamo irrisolti. E allora perché non provarci
personalmente a sistemare le cose.
Del resto vengo dal mondo del lavoro, in particolare
da quello dei Cantieri, e fin dall’inizio della mia
attività lavorativa di architetto libero professionista,
ho seguito con grande responsabilità programmando
e gestendo tutte le attività sia tecniche che
amministrative proprie della Direzione Lavori. Tutto
questo mi ha fatto maturare molto e spero di poter
portare questo mio bagaglio professionale anche nella
gestione della macchina amministrativa”.
Quali sono sinteticamente le linee fondanti del
suo programma in caso di elezione a sindaco?
“L’obbiettivo principale che il Movimento 5 Stelle si
pone è far uscire la città dallo stato di isolamento e di
regressione in cui è piombata, ormai da troppi anni
a questa parte. Il nostro programma è molto ampio e
prevede, per ogni settore di interesse, tutta una serie
di interventi.
Gli interventi che di seguito riporto sono alcuni dei
punti principali:
- Opere Pubbliche: riqualificazione delle strutture
inutilizzate (es. Palazzo Renier, Colonia Turatti,
teatro Astra, Centro per minori fronte ospedale,
corte Salasco, Parcheggio via M. Polo, ecc...), con
miglioramento dell’arredo urbano riqualificando le
aree verdi, ma anche completando opere importanti
per una viabilità interna alternativa (parallela viale
Mediterraneo, Via F. Morosini, viabilità di Ca’ Lino),
con sviluppo dei collegamenti verso le frazioni,
attraverso la realizzazione del ponte sul Brenta.
- Turismo: rilancio del Turismo, con possibilità di
prolungare la stagione turistica (ora limitata ai soli
tre mesi estivi) attraverso un’offerta diversificata
con concerti, teatro, congressualità, mostre d’arte,
turismo enogastronomico, turismo marittimo,
turismo lagunare, oltre ad idonea cartellonistica
di valorizzazione e promozione del territorio e con
punti informativi per i turisti.
- Pubblica amministrazione: miglioramento
dell’efficienza della macchina comunale, attraverso
l’istituzione di un ufficio comunale preposto per
il Reperimento di fondi Europei e Regionali in
collaborazione
con al C.C.I.A.A.
con finalità di
recepire fondi
per interventi
diretti del
Comune, ed
offrire un
servizio di
informazione e
consultazione
per le p.m.i.
e rendere
possibile
l’accesso ai fondi
(troppi fondi
dell’Europa
sono persi). Ma anche sburocratizzazione, sportelli
on-line, velocizzazione delle pratiche, servizi ai
cittadini più rapidi e migliori.
- Economia: agevolazioni fiscali delle imposte
comunali per le nuove imprese per i primi anni.
Le attività produttive sono l’anima della città,
diversamente diventerebbe un dormitorio, serve
quindi incentivare/tutelare le attività, perché sono
occupazione, posti di lavoro.
Ma agevolazioni fiscali significa anche Riduzione
IMU per i terreni edificabili in comparti C/2: non è
comprensibile pagare per terreni che sono edificabili
solo nella carta”.
Come spiega la consistente presenza femminile
nella “rosa” dei candidati alla carica di sindaco?
“I vecchi partiti hanno bisogno di rinnovarsi dietro al
candido viso delle donne: per fare questo sfruttano
l’ondata rosa esaltando misure di cambiamento.
Purtroppo, però, dietro ciò si nascondono sempre i
soliti esponenti della vecchia politica. Ebbene, questo
non è fare largo alle donne, ma strumentalizzare la
figura della donna”.
Per quali motivi, a Suo parere, l’elettore
dovrebbe votare per Lei?
“Semplicemente perché noi siamo nuovi alla politica,
incensurati, credibili, onesti e competenti.
Semplicemente perché noi non abbiamo fatto, e
non faremo, nessuna alleanza con partiti e ciò ci
permetterà di essere svincolati da qualsiasi gioco di
potere.
Semplicemente perché la nostra campagna elettorale,
totalmente autofinanziata e dal costo irrisorio, ci
permetterà di essere liberi da qualsiasi compromesso
senza rendere conto ai soliti Poteri Forti.
Semplicemente perché è arrivato il momento di
voltare pagina e rilanciare la città.
E al grido di “Fuori i compromessi, con noi la
differenza” la città potrà veramente risorgere sotto
una buona stella, anzi sotto 5 Stelle.
A SOSTEGNO DI BARBARA PENZO
PARTITO DEMOCRATICO
Federico Resler, Marino Barbieri, Verbena Bellemo, Giorgio Boscolo
Berto, Enrico Boscolo Cucco, Valentina Dascanio, Giampaolo
Fabris, Edy Falcone, Giannina Furlan, Marco Gurin, Terry Manfrin,
Jonatan Montanariello, Silvano Naccari, Vincenzo Pelaggi, Corrado
Porzionato, Sabina Rampinelli, Emilia Spagno, Francesco Tiozzo
Caenazzo, Daniel Tiozzo Fasiolo, Martina Varagnolo, Cristian Vido,
Emanuel Vivian, Massimiliano Zucchelli, Carla Zucconi.
A SOSTEGNO DI
ALESSANDRO FERRO
MOVIMENTO 5 STELLE
Davide Penzo, Maria Chiara Boccato,
Giovanni Tiozzo Netti, Stefano Rossetti,
Genny Mantoan, Marco Veronese,
Luciano Passarella Donada, Endri Bullo,
Ilaria Lunardi, Gianluca Naccari, Elisa
Busetto, Valentina Boscolo Bragadin,
Nicola Salvagno, Matteo Finotto,
Daniela Sassi, Paola Landri, Claudia
Convento, Massimo Monaro, Daniele
Padoan, Paolo Bonfà.
BARBARA PENZO SINDACO
Alessandra Bianchi, Renata Boscolo Chio, Michela Boscolo Fiore,
Antonia Boscolo Moretto, Giancarlo Boscolo Moretto, Giuseppina
Chiereghin, Maida Chiereghin, Dario Condello, Roberto Doria,
Franco Fabris, Francesco Lusciano, Margherita Nordio, Elisa
I nomi degli altri candidati consiglieri delle
Padoan, Michela Penzo, Ezio Perini, Luca Spinadin, Mariuccia
varie liste a sostegno degli altri tre candidatiTasca, Giuliano Tiozzo Fasiolo, Andrea Voltolina, Venanzio Zanella.
sindaco sono riportati a pagina seguente.
CHIOGGIA POPOLARE CON BARBARA PENZO SINDACO
Palmiro Scalabrin, Eliana Ardizzon, Lorella Bighin, Rinaldo Bullo,
Thomas Campagnolo, Vasilli Cavaletto, Giuseppe Doria, Francesca
Pagan, Elena Pellegrin, Miriam Poli, Gessica Varagnolo, Mariella
Veronese, Luigina Vettorello, Mario Tartati, Fabrizio Tiengo,
Bernardo Lancia.
Lunedì 23 maggio alle 21
in auditorium comunale
Confronto tra i 5 candidati-sindaco
organizzato da “Nuova Scintilla”.
6 nuova Scintilla
domenica 15 maggio 2016
CHIOGGIA
VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Lunedì 23 maggio alle 21 il confronto-dibattito organizzato da “Nuova Scintilla”
L’esito è abbastanza incerto
C
i stiamo avvicinando a grandi passi verso
il 5 giugno, data fatidica che deciderà le
sorti “politiche” di piccoli e grandi comuni
italiani. Si tratta, a scorrere le varie liste, di una
ondata di rinnovamento e di ringiovanimento dei
ranghi da parte di tutti i partiti in lizza, di cui si
vedranno in futuro i frutti. In campo provinciale
sono 11 i comuni interessati, i cui elettori si
recheranno alle urne (in territorio diocesano
saranno chiamati al voto i comuni di Chioggia,
Cavarzere in provincia di Venezia e Rosolina nel
rodigino). Caratteristica di queste elezioni sono
le sfide interne agli schieramenti. Si contano oltre
800 candidati per i consigli comunali, ma la sfida
“clou” nel veneziano è indubbiamente quella di
Chioggia, dove è prevedibile il ballottaggio e dove
il sindaco uscente Giuseppe Casson se la vedrà
con quattro concorrenti. Anche a Cavarzere le
elezioni avranno
una loro particolare
rilevanza. Si nota
inoltre, scorrendo
le liste, la presenza
di molti sindaci
uscenti che si
rimettono in gioco
e che hanno finito
col rimescolare
le carte, con le
maggiori coalizioni
divise al loro
interno e i rispettivi
esponenti in
corsa per diverse
formazioni civiche.
A Chioggia i cinque candidati sindaco saranno
supportati da ben 14 liste. Il partito che ha operato
la maggiore rivoluzione è il Pd, che ha messo fuori
della porta quasi tutti i “big”. Lo stesso discorso
vale anche per “A Sinistra per Chioggia”, in cui l’ex
sindaco Fortunato Guarnieri ha deciso di tirarsi
fuori lasciando il posto a una giovane avvocatessa,
Letizia Campanaro. Una curiosità: Franco Cerilli, il
noto calciatore chioggiotto che a suo tempo militò
anche nelle file dell’Inter e del Lanerossi Vicenza
con Pablito Rossi, figura tra i candidati in appoggio
alla candidatura della Campanaro. Poche sorprese
nelle altre liste, con molti nomi dati per scontati
nelle liste del centrodestra della Segantin (Luciano
Serafini, Leonardo Ranieri, Fabrizio Boscolo Nale,
noti imprenditori). Il sindaco uscente Casson
gode dell’appoggio della Lega Nord con in testa il
“contestatore” Marco Dolfin oltre che di tre liste
civiche, formate quasi tutte da giovani oltre che
A SOSTEGNO DI MARCELLINA SEGANTIN
FORZA ITALIA
Rossano Biston, Luca Boscarato, Paolo Boscolo
Anzoletti, Samantha Boscolo Bello Sacchi, Beniamino
Boscolo Capon “Matteo”, Piergiorgio Boscolo Gnolo,
Giorgia Boscolo Manera, Sara Chiereghin, Paolo Dal
Gesso, Elio Dall’Acqua, Serena De Perini, Mauro Friso,
Giorgio Luppi, Catiuscia Modonese “Catia”, Laura
Padoan, Milo Penzo, Franco Perini, Ionut Giovanni
Pescarini, Mauro Ravagnan, Angelo Rizzi, Giorgio
Tiengo “Macia”, Adriano Tiozzo Pagio, Daniela Zodo,
Elisa Fabris “Veronica”.
LISTA FARE
Sandro Marangon, Alberto Elia, Massimo Boscolo
Zemelo, Anna Boscolo, Isabella Boscolo, Riccardo
Boscolo, Patrizia Boscolo Anzoletti, Daniele Boscolo
Bariga, Alberto Boscolo Berto, Mario Boscolo Bocca,
Francesca Boscolo Gioachina, Lara Boscolo Gnolo,
Elisa Doria, Dario Duse, Paola Ferro, Stefano Giada,
Marina Lanza, Massimo Nordio, Luigi Penzo, Paolo
Penzo, Stefania Scarpa, Roberta Schiavon, Ilenia
Tiozzo Compini, Marco Varagnolo.
FRATELLI D’ITALIA
Nicola Boscolo Pecchie, Armando Tiozzo Campanaro,
Francesco Tiozzo Lia, Ilenia Tiozzo Netti, Federico
Boscolo Cegion, Matteo Costa, Caterina Boscolo Palo,
da fuggiaschi da Udc e Ncd e da alcuni forzisti
contrari alla candidatura della Segantin, tra cui
l’ex consigliere Brunetto Mantovan oltre a Matteo
Penzo, Sandro Varagnolo, Renzo Donin e Claudio
Bullo. Una puntualizzazione fin da adesso si può
fare: mai come stavolta le elezioni a Chioggia sono
caratterizzate da un esito piuttosto incerto. E mai
un ballottaggio è stato tanto imprevedibile.
Riepilogando, questi i candidati sindaco con le
relative liste di sostegno:
Chioggia (Ve): Giuseppe Casson (Lega Nord,
Chioggia è libera, 100% Chioggia, Popolari e
riformisti); Barbara Penzo (Partito democratico,
Chioggia popolare, “Barbara Penzo sindaco”);
Alessandro Ferro (Movimento 5 Stelle); Marcellina
Segantin (Forza Italia, “Fare”, La Rete per il futuro,
Chioggiaviva, Fratelli d’Italia); Letizia Campanaro
(A Sinistra per Chioggia).
Cavarzere (Ve): Amedeo Bernello (Lista blu
Bernello sindaco); Pierfrancesco Munari (Lega
Nord “Munari sindaco”), Pier Luigi Parisotto (Lista
civica tricolore); Emanuele Pasquali (“Pasquali
sindaco. È ora di cambiare”); Enzo Salmaso (Lista
Quadrifoglio Salmaso sindaco); Henri Tommasi
(Siamo Cavarzere Tommasi sindaco); Alessandro
Zanierato (Movimento 5 Stelle).
Rosolina (Ro): Pako Massaro (Più Rosolina Pako
Massaro sindaco); Fulvia Fois (Fulvia Fois sindaco
per Rosolina); Franco Vitale (Con Franco Vitale
sindaco per Rosolina).
a cura di a. p.
L’atteso confronto-dibattito con tutti i cinque
candidati-sindaco di Chioggia, organizzato
come ad ogni tornata elettorale dal nostro
settimanale “Nuova Scintilla”, si terrà
LUNEDÌ 23 MAGGIO alle 21 in auditorium
comunale, aperto a tutta la cittadinanza.
Simone Perini, Dario Gallimberti, Fabiola Trovò,
Gregorio Santagati, Manuela Chiereghin, Giada
Bertotto, Natale Vianello detto Nini, Gianni Bello,
Sebastiano Corsini, Tiziana Bagalà, Francesca Penzo,
Emilia Lunetta, Nadia Boscolo Bomba, Daniela Tiozzo
Campanaro, Massimo Tiozzo Lia, Veronica Elisabeth
Penzo.
CHIOGGIAVIVA
Elena Ardizzon, Giuseppe Ardizzon, Tiziana Baudone,
Cristina Bordin, Alberto Boscarato, Michele Boscolo
Bragadin, Sandy Boscolo Capon, Fabrizio Boscolo
Nale, Silvia Cavallarin, Alessandra Fidelfatti, Anita
Mariotti, Ribana Maritan, Renzo Morato, Pierpaolo
Nordio, Daniel Nordio, Leonardo Ranieri, Riccardo
Ravagnan, Denis Rudellin, Luciano Serafini,
Massimiliano Tiozzo, Luca Tiozzo Cieli, Alessandro
Toso, Mattia Veronese, Elena Zennaro.
LA RETE PER IL FUTURO
Gianni Lucio, Valentina Ardizzon, Ketty Bertolin,
Carlo Boscarato, Massimo Carisi, Stefania Carraro,
Gianfranca Chiereghin, Daniele Dabalà, Mariacristina
Fabris, Fausto Frizziero, Elisabetta Gonella, Giovanni
Lucano, Roberto Moscheni, Luciano Narduzzi, Renato
Pagan, Stefano Penzo, Ismaele Salvagno, Enrico
Sarto, Silvia Sfriso, Mattia Turcato, Stefano Veronese,
Viviana Vianello, Stefano Vivian, Tiziano Voltolina.
ARTIGIANI ED ELEZIONI
Una ricetta per l’economia
G
li artigiani “suggeriscono” al futuro sindaco la ricetta per
rimettere in moto l’economia. Nei giorni scorsi l’Associazione
Artigiani ha lanciato alcune idee ai cinque candidati sindaco
per ridare ossigeno a una categoria portante della città. Da qualche
anno il settore edile langue, soffocato dalla crisi generale e dalla
concorrenza sleale di chi pratica secondi lavori in nero in barba a
qualsiasi norma vigente, sicurezza compresa. Il comparto potrebbe
riprendere quota con l’avvio di azioni di recupero dei centri storici.
Per farlo gli artigiani suggeriscono alcune soluzioni pratiche
come l’approvazione dei piani dei centri storici con l’accettazione
di tutte le osservazioni già presentate dall’organizzazione; il
recupero dei sottoportici con un progetto organico di rete tra
privati, amministrazione, associazioni di rappresentanza e
banche; una gestione dei plateatici organica con una rivisitazione
del mercato del giovedì; la semplificazione della gestione delle
piccole manutenzioni delle strade; stimoli per recuperare i locali
dei centri storici con fondi e detassazione. «Serve poi un piano
di sviluppo per la nuova imprenditoria», spiega Lazzaro Michele
Siviero, presidente degli Artigiani, «pensando a un incubatore che
agevoli la nascita di nuove imprese e accompagni quelle appena
costituite con spazi, attrezzature e servizi a condizioni agevolate
per ridurre gli oneri derivanti dall’avvio dell’attività. Questo può
avvenire anche recuperando edifici comunali attualmente in
disuso. Vanno poi varati progetti di recupero della cantieristica
e di aree sottoutilizzate stimolando l’imprenditoria giovanile e
femminile con un plafond economico e una detassazione degli
oneri comunali». Gli artigiani pensano anche a “smart city” con
una mobilità alternativa e la nuova tecnologia a supporto dei
servizi. «La sostenibilità ambientale», spiega Siviero, «è alla base
anche dello sviluppo turistico. L’innovazione e la tecnologia sono
i principali motori della crescita. Noi abbiamo già alcune idee da
proporre, come la creazione di distributori di energia elettrica, la
rivisitazione della segnaletica per agevolare gli spostamenti, una
maggiore attenzione alle manutenzioni per il risparmio energetico».
L’associazione suggerisce anche la costituzione di un tavolo
permanente per lo sviluppo economico del turismo, commercio e
artigianato come organismo consultivo e di confronto costante con
l’amministrazione per risolvere via via i problemi che si presentano.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
A SOSTEGNO DI GIUSEPPE CASSON
LEGA NORD
Marco Dolfin, Giuliano Boscolo Buleghin, Silvano Dianin, Gaetano
Doria, Lorenzo Nardo, Silvio Trevisan, Luca Casson, Laura Doria, Mara
Ferro, Fabio Girotti, Marcello Gorini, Angelo Mancin, Patrizia Marinucci,
Gabriele Meazzo, Marziano Pasello, Emanuela Sambo, Gianfranco
Scuttari, Silvano Siviero, Michela Alessia Tiozzo, Natalina Varini, Dino
Voltolina, Mirco Voltolina, Natalina Zanaga, Marianna Zennaro.
CHIOGGIA È LIBERA
Samuele Gambaro, Romina Tiozzo Compini, Sandro Varagnolo, Claudio
Bullo, Marco Lanza, Andrea Da Re, Gianluca Boscolo Bocca, Beatrice
Veronese, Renzo Donin, Erika Albertoni, Riccardina Boscolo Meneguolo,
Ferdinando Aprile, Domenico Zanni, Damiano Boscolo Chio, Alberto
Conforti, Andrea Mulonia, Gimmy Fabris, Barbara Boscolo Nale,
Francesca Donà, Fabiano Gibin, Brunetto Mantovan, Valda Perini,
Patrizia Boscolo Marchi, Carlo Guarda.
100% CHIOGGIA
Ilaria Perini, Annamaria Tarozzo, Francesco Maria Tiozzo, Federica
Tiozzo, Gianluca Mantoan, Elisabetta Scarpa, Enrico Veronese, Luca
Camuffo, Giovanni Dinarello, Nicola Tiozzo Pagio, Morris Bacci,
Caterina Dinarello, Giulia Spanio, Andrea Zennaro, Devis Bergamasco,
Chiara Perazzolo.
POPOLARI E RIFORMISTI
Daniele Tiozzo Brasiola, Luisa Boscolo Gnolo, Matilde Persevalli,
Roberto De Bei, Enrica Baiesi, Enrico Tasso, Luciano Bellemo,
Gianfranco Piva, Maria Angela Fontolan, Giovanni Di Giovanni,
Valentina Bullo, Claudia Cester, Oriano De Bei, Renata Bellemo, Angelo
Gregorucci, Maria Grazia Sturaro, Massimo Doria, Daniele Boscolo Boca,
Renato Sulprizio, Maurizio Chieregato, Ilaria Boscolo Gallo, Cosetta
Tiozzo Compini, Cristiano Boscolo Cegion, Matteo Boscolo Meneguolo.
A SOSTEGNO DI LETIZIA CAMPANARO
A SINISTRA PER CHIOGGIA
Inessa Baldin, Alberto Boscolo “Zemelo”, Lorenza Da Re, Francesco
Zennaro, Cristal Griguolo, Alessandro Pepe, Isabella Abbate, Franco
Cerilli, Maria Russo, Stefano Nordio, Stefania Merlin, Raimondo
Campus, Alessandra Turcato, Rocco Monsellato, Flaminia Sabia, Nicola
Signoretto, Clara Pagan, Francesco Orlando, Cristina Padoan, Pierangelo
Carisi, Gianfranco Scarpa.
domenica 15 maggio 2016
CHIOGGIA
GPL A CHIOGGIA
nuova Scintilla
7
IL FONDACO. “Chioggia Incontra 2016”
Sull’impianto di stoccaggio dovrà misurarsi la futura amministrazione
L’ultimo appuntamento sarà alla pinacoteca SS. Trinità
T
il medico Mario Melazzini
Questione di fondamentale rilevanza Luigi Amicone intervista
utto tace in merito alla costruzione di un
impianto di stoccaggio di gpl poco distante
dal terminal fluvio-marittimo di Chioggia e
dalle civili abitazioni. Si sa solo che la concessione
per questo tipo di impianti avrà la durata di
60 anni e non di 40. Non si sa chi abbia deciso
questo periodo di permanenza. Rimpallo di colpe
vicendevole, come sovente accade nella vicenda.
Tanto più che persone informate ci dicono che i
tre serbatoi dovrebbero arrivare a Chioggia alla
fine di maggio e poi non sarà più possibile evitare
il montaggio. L’unica speranza sta, come già detto,
nel parere della Salvaguardia che, in ossequio alla
sua denominazione, dovrebbe “salvaguardare”
l’ambiente e la sicurezza dei cittadini. Si potrebbe
anche tentare la via del convincimento con la
società interessata, la SocoGas SpA a spostarsi
dalla banchina A, anche se non sarà facile. Non si
riesce a capire come a Chioggia si sia creata una
situazione così critica, al contrario di Venezia, dove
il traffico di materiali pericolosi è distante dal resto
del traffico merci. Così come non si capisce perché
non si sia intervenuti prima su una questione
tanto importante per il nostro territorio e per la
nostra popolazione. Accanto alla giusta protesta
del segretario locale del Pd, c’è la promessa della
candidata sindaco Marcellina Segantin, una volta
entrata in carica, “di studiare tutte le carte relative
per capire come sia potuta accadere una cosa
simile”. Dal canto suo, Federico Resler, segretario
del Pd di Chioggia, commenta che “è senz’altro
gravissimo che sia stata avviata una costruzione
in mancanza delle prescritte autorizzazioni di
legge. Il sindaco si muove in ritardo - afferma - ,
in quanto avrebbe potuto e dovuto, già mesi fa,
bloccare l’iter autorizzativo dell’impianto. (…) Ora
si scopre oppositore fuori tempo massimo di questa
vera e propria bomba ecologica a due passi dal
centro cittadino. Stiamo valutando l’opportunità
di appellarci alla Direttiva Europea Seveso 3, sul
controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi
a impianti industriali con sostanze pericolose, al
fine di bloccare la costruzione del deposito di gpl”.
A tutti risponde il sindaco Giuseppe Casson che,
anche in riferimento alla fase di realizzazione di
un passo carrabile in Val da Rio per consentire
l’accesso delle autobotti, precisa che si tratta di
un accesso abusivo: “L’autorizzazione a eseguire
l’intervento non è mai stata rilasciata – ribadisce
Casson – per cui tutto ciò che è stato realizzato è
da ritenersi illegittimo. Siamo in attesa di riscontri
da parte della commissione di Salvaguardia e da
parte nostra riteniamo incompatibile un impianto
con quanto disposto dalla Legge speciale che tutela
la laguna vietando il passaggio di idrocarburi e
con la normativa che impone il rispetto di un
iter procedurale che riteniamo non essere stato
effettuato”.
a. p.
“SLOTMOB FEST” ANCHE A CHIOGGIA
Mattarella, affinché, in qualità di
garante della Costituzione, stimoli
l’opportunistico immobilismo degli organi spingendoli a legiferare
non vendere i prodotti dell’azzardo per togliere la concessione nella
(Slot, Vlt, Gratta e Vinci, lotterie
gestione dell’azzardo alle società
istantanee): come consumatori e
multinazionali, mosse da logiche
cittadini non possiamo non soste- esclusivamente di profitto. In Italia
nere chi, pur sul mercato, rinuncia in soli 20 anni il giro di denaro lea guadagni facili per non rovinare
gato al gioco d’azzardo è cresciuto
la vita ad altre persone. Contempo- in modo abnorme (88 miliardi di
raneamente in spazi vicini al locale euro solo nel 2015).
scelto si organizzano “giochi sani”, In Veneto l’evento è stato organizquali biliardino, ping-pong, giochi zato in varie città quali Belluno,
da tavolo ecc. per
sottolineare comunque il valore
del gioco come
bene relazionale e
per riappropriarci
come cittadini di
uno dei diritti e
delle prerogative
fondamentali
dell’uomo e della
donna: il poter
giocare. Oltre a questo, scopo della Treviso, Padova in una maratona
manifestazione nazionale era il
iniziata alle 5 del mattino e prolancio del Manifesto di democratrattasi per tutta la giornata, con
zia economica e la firma di una
la partecipazione di centinaia di
lettera da inviare al Presidente
persone.
Giochi sani vs gioco d’azzardo
S
abato 7 maggio si è svolto
in tutta Italia lo Slotmob
Fest, a cui ha aderito anche
Chioggia con l’iniziativa organizzata in Campo del Duomo a
partire dalle ore 18. Lo Slotmob
è un evento apartitico e aconfessionale attuato in oltre 40 città
in tutta Italia e anche a Chioggia
già nel 2015 con lo scopo di sensibilizzare al problema del gioco
d’azzardo e alle sue ricadute
sociali, tema questo di grande
attualità ed impatto anche nella
nostra città. In concreto consiste
nell’individuare uno o più locali
che per scelta non hanno accettato di installare le “slotmachines” e far convogliare in essi più
persone possibile per una piccola
consumazione (colazione, aperitivo ecc.). Il ricavato delle consumazioni costituirà il “premio”
per i titolari dei bar che, quali
testimoni di libertà e dignità,
hanno fatto la scelta economicamente molto penalizzante di
V
enerdì 20 Maggio, alle ore 18, presso la pinacoteca SS. Trinità di
Chioggia si terrà l’ultimo incontro di “Chioggia Incontra 2016”.
Ospite sarà Mario Melazzini, medico onco-ematologo e Presidente AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), che verrà intervistato da
Luigi Amicone, direttore del
settimanale Tempi.
Emozionante e intensa sarà
l’ultima serata di Chioggia
Incontra (e terza serata di Historiae) che prevede l’incontro
con Mario Melazzini. Presidente dell’Agenzia Italiana del
Farmaco, medico oncologo, già
assessore alla Sanità della Regione Lombardia è nato a Pavia
il 10 agosto 1958, sposato con tre figli. Nel 2003 gli viene confermata la
diagnosi di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica). A lui l’amico Ron ha dedicato la canzone L’uomo delle Stelle presentata al Festival di Sanremo.
Per respirare si aiuta con un ventilatore, per mangiare ha un sondino
nello stomaco, viaggia in carrozzina e dipende dagli altri, ma questo non
gli impedisce di far sentire la sua voglia di vivere nella sua triplice veste
di medico, politico e paziente.
Ha dovuto compiere un arduo lavoro su di sè dopo la diagnosi di SLA, ma
è arrivato a capire che la vita è un dono e come tale vale la pena viverla
sempre, ad ogni costo: “D’inguaribile c’è solo la mia voglia di essere”.
La serata è ad entrata libera fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il centro trasfusionale AVIS
riceve in dono un defibrillatore
D
omenica 8 maggio 2016, all’interno della 57ª Giornata del Donatore, è stato donato al Centro Trasfusionale Avis dell’ospedale di
Chioggia un defibrillatore. Questa donazione dimostra l’ottimo
rapporto di collaborazione che la sezione Avis ha con l’ospedale locale
e conferma come essa ponga sempre straordinaria attenzione alla prevenzione e all’educazione sanitaria.
Nella foto, da sinistra: il sindaco dott. Giuseppe Casson, il presidente Avis
Provinciale di Venezia dott. Giorgio Brunello, il presidente Avis di Chioggia
Nevio Boscolo Cappon, il dott. Gianluca Gessoni, la dott.ssa Gabriella Mazzaro, la consigliera regionale del Veneto Erika Baldin.
“CHIOGGIA CONTRO IL MELANOMA”
Preziosa opera di sensibilizzazione
L’
associazione di volontariato onlus “Chioggia contro il melanoma” si prefigge di
lottare contro il melanoma, malattia sempre più frequente anche nel territorio di
Chioggia, ma che se curata in tempo può risolversi con la definitiva guarigione. Ne è
presidente il dr. Marino Ioseffini. L’associazione ha inteso anche quest’anno farsi promotrice
di una campagna di sensibilizzazione e di informazione sul rischio e sulla prevenzione solare
diretta ai bambini delle classi seconde delle scuole primarie, culminata con la rappresentazione teatrale svoltasi il 29 aprile scorso, cui hanno partecipato tutte le classi suddette. Ciò
perché sono i bambini ad essere esposti ai rischi maggiori derivanti da un’esposizione sconsiderata al sole. Ai bambini è stata consegnata una semplice ma completa Guida da usare
per qualunque approfondimento che, tra le altre cose, riporta “Le fondamentali 10 regole
da rispettare al sole”; inoltre un CD con due canzoncine sull’esposizione solare, il cui testo è
riportato in copertina e infine per tutti i bambini una copia del fumetto con l’eroe Super Ado
che sconfigge Mel (il melanoma), a cui si è ispirata la rappresentazione teatrale del 29 aprile.
Nella Guida sono contenute le modalità di effettuazione dell’autoesame della pelle e la valutazione dei nei secondo la regola ABCDE (Asimmetria, Bordo, Colore, Dimensione, Evoluzione). Le regole e queste due tecniche rappresentano la più efficace, precoce e meno dispendiosa difesa da questa temibile patologia della cute.
a. p.
8 nuova Scintilla
domenica 15 maggio 2016
CHIOGGIA
ULSS 14
MARE E SPIAGGIA
prof. Spinato, con la équipe clodiense, “restituisce il volto” ad un giovane
Chioggia conquista la bandiera blu Ilcolpito
da un tumore benigno della parotide
per il terzo anno consecutivo
Nella ORL di Chioggia debutta
la chirurgia “maggiore”
C
hioggia conquista la Bandiera Blu
anche quest’anno, terzo consecutivo. L’ambito premio assegnato dalla
FEE è stato ritirato mercoledì mattina dal
sindaco nel corso della cerimonia ufficiale
che si è svolta a Roma al Consiglio Nazionale delle Ricerche.
“La bandiera blu, confermata per la terza
volta consecutiva al nostro litorale, premia
tutta la città coinvolta nel far proprie e
nel rispettare determinate buone pratiche
per la gestione sostenibile del territorio commenta il sindaco Giuseppe Casson –.
Il riconoscimento è uno sprone a lavorare
per migliorare la qualità
della vita sia dei turisti che
dei residenti. La FEE da
qualche anno ha scommesso su Chioggia. Assieme
abbiamo iniziato un percorso, tra i primi in Italia,
non solo con il settore
turistico ma anche con la
nostra marineria”.
“Il premio certifica la qualità delle nostre acque,
delle spiagge, dell’offerta
turistica, dei servizi e dei
progetti di tutela e di educazione ambientale - rileva l’assessore all’ambiente, Elena
Segato -. E’ un obiettivo che è stato raggiunto passo dopo passo con pazienza grazie anche al supporto dei nostri uffici. La
bandiera blu, assieme al riconoscimento
della bandiera verde assegnata dai pediatri
italiani alle spiagge a misura di bambino,
promuove il territorio ed è un’ottima
opportunità per una ulteriore crescita
del nostro movimento turistico”. Il programma Bandiera Blu, con il supporto e la
partecipazione delle due agenzie dell’ONU,
UNEP (Programma delle Nazioni Unite
per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo), è riconosciuto
in tutto il mondo ed ha come obiettivo la
promozione nei Comuni rivieraschi di una
conduzione sostenibile del territorio attra-
P
A favore dell’agricoltura familiare in Italia e nel mondo
rimo intervento a Chioggia di un tumore benigno della parotide. L’ORL della Ulss 14, che
fino a ieri si occupava di una chirurgia interventistica “minore”, oggi apre le porte anche a degli
interventi cosiddetti di chirurgia “maggiore” che necessitano, per la loro realizzazione e il buon risultato,
di personale altamente qualificato e di nuove tecnologie. A dare il via a questa importante novità è il prof.
Roberto Spinato, coordinatore del Dipartimento Interaziendale Provinciale di Otorinolaringoiatria, che
partecipa agli interventi che vengono programmati
a Chioggia unendosi alla équipe clodiense di Orl guidata da Massimo Mancini. In una delle ultime sedute
operatorie, proprio il prof. Spinato, insieme al dott.
Mancini, ha restituito ad un giovane di quarant’anni
il proprio volto fino al giorno prima compromesso dalla parotide ammalata: la più grande delle ghiandole salivari, posta anteriormente al padiglione auricolare e direttamente
collegata al nervo facciale. “La parotide si era ingrossata molto – ha spiegato il professore – fino a trasformarsi in una massa gommosa e tumefatta che comprimeva il nervo
facciale, appoggiandosi sul ramo marginale che innerva il labbro inferiore della bocca. Un
handicap estetico che procurava al paziente anche dolore e sempre più fatica nel cibarsi
regolarmente”. L’intervento di parotidectomia laterale è un intervento molto delicato che
deve essere eseguito da mani esperte e con l’ausilio di un microscopio all’avanguardia che
ha le sembianze di un paio di occhiali ingranditori. “Bisogna sapere intervenire su una
ghiandola – ha continuato Spinato – che è strettamente legata al nervo facciale, cioè quello che consente di muovere la muscolatura mimica facciale e che ci consente l’espressività
del volto. Un suo danneggiamento può causare una paresi o addirittura la paralisi facciale. Il paziente, quindi, non riuscirebbe più ad aprire bene la bocca, a corrugare la fronte, o
chiudere un occhio”. L’intervento, concluso con successo per il paziente, è stato eseguito
con un taglio estetico dietro l’orecchio e due giorni di ricovero. “Questo ottimo risultato
– ha concluso il direttore generale della Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – dimostra: uno, che
abbiamo visto giusto nella realizzazione di un dipartimento di ORL interaziendale della
provincia di Venezia (le professionalità e le tecnologie, in un rapporto di confronto e collaborazione reciproca, non rimangono risorse per un solo ospedale); due, che tale risultato è possibile quando alla guida di progetti così ambiziosi e importanti per la salute dei
nostri cittadini, poniamo professionalità del calibro del prof. Spinato, a cui vanno i miei
complimenti e tutta la mia gratitudine”.
Nella foto: il prof Spinato con alcuni otorini della Ulss 14.
n’iniziativa che per il secondo anno vede la collaborazione di Coldiretti e di Campagna Amica, il Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, la diffusione nei Centri Missionari Diocesani della CEI e Antonello Fassari, attore da sempre
a fianco alla campagna, con Giancarlo Perbellini, chef pluristellato, come testimonial. 14
anni fa FOCSIV, la Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, scelse il riso, l’alimento tra i più consumati al mondo in particolare tra i più poveri,
come l’emblema di questa Campagna. Oggi quella iniziativa vede, nel fine settimana di
metà maggio, in 1.000 piazze, nei mercati di Campagna Amica e nelle parrocchie italiane
circa 4.000 volontari ad offrire pacchi di riso “Roma”, per una donazione minima di 5,00
Euro, 100% italiano della Filiera Agricola Italiana. Sono 38 gli interventi di agricoltura
familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini e,
in Italia il Villaggio solidale realizzato insieme a Coldiretti, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto
di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro nelle imprese agricole Coldiretti. Sono
106.000 i chili di riso presenti nelle piazze che hanno permesso a 4 aziende agricole italiane a conduzione familiare di non svendere ad un prezzo di sottocosto, ma anzi di ricevere il
giusto valore di quanto prodotto. In particolare, CO.MI.VI.S. sarà impegnata nella realizzazione del progetto “Alimentiamo la speranza!” per la realizzazione e l’avviamento di centri
nutrizionali e orti comunitari a Maputo - Mozambico in modo da garantire il pasto giornaliero ai 250 bambini e ragazzi che frequentano i corsi di sostegno scolastico e potenziare
l’agricoltura delle famiglie della zona. Sarà possibile contribuire alla campagna attraverso
l’acquisto del riso nei banchetti appositamente predisposti nelle piazze e davanti a moltissime chiese della Diocesi di Chioggia; in particolare, nella zona del Delta del Po, i banchetti
saranno presenti ad Adria, Taglio di Po, Rosolina, Loreo, Porto Tolle e nella frazione di
Santa Giulia (Porto Tolle). “Abbiamo RISO per una cosa seria” con i suoi pacchi di riso,
soprattutto, sottolinea l’alleanza tra i contadini del Nord e del Sud del mondo con i consumatori uniti da una visione condivisa che mette al centro le persone e il lavoro dei campi,
i territori e le tradizioni locali, le biodiversità e la salvaguardia dell’ambiente, lo sviluppo
sostenibile e il diritto di rimanere sulla propria terra e, allo stesso tempo, sostiene le piccole comunità rurali, promuove politiche favorevoli, assicura a tutti il diritto al cibo, divulga
la conoscenza del valore dell’agricoltura familiare come risposta alla crisi globale, ai cambiamenti climatici, alle emigrazioni. Dal 9 al 18 maggio si può donare al 45594 un SMS da
2 Euro al cellulare personale TIM, Vodafone, WIND, 3, Postemobile, CoopVoce e Tiscali o
da 2 o 5 Euro con una telefonata da rete fissa di casa TIM, Infostrada, Fastweb, Vodafone,
Tiscali e TWT, per sostenere con FOCSIV: il Villaggio solidale, realizzato in Puglia insieme
a Coldiretti, per dare ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale del pomodoro
nelle imprese agricole Coldiretti e 38 interventi di agricoltura familiare nelle aree più povere del mondo a sostegno di 114.248 famiglie di contadini. Media Partner della Campagna
sono Avvenire e TV 2000, mentre per il periodo compreso tra il 9 e il 15 maggio RAI Sociale ha concesso la settimana di raccolta fondi. Per il diritto al cibo e la dignità di chi lavora la
terra. www.abbiamorisoperunacosaseria.it #risoxunacosaseria
BREVI DA CHIOGGIA
* GIORNATA DEL DONATORE – Si è svolta domenica scorsa la 57ª Giornata del donatore con la partecipazione di avisini da tutto il Veneto, dalle Marche e dal Friuli. Sono stati
premiati i donatori più fedeli ed è stato consegnato un riconoscimento speciale ad Andrea
Boscolo Bocca, autista Actv, che alcuni mesi fa ha salvato una persona in piazzale Roma
a Venezia colpita da un attacco cardiaco. “Le donazioni – ha precisato il presidente Avis
Chioggia Nevio Boscolo Cappon, sono passate da 4.218 del 2014 a 4.431 nel 2015 con 43
nuovi soci che hanno fatto salire i generosi volontari a 2.257”.
* TORRE DI S. ANDREA – Congratulazioni sono giunte agli amici della Torre dell’Orologio da parte del governatore del Veneto Luca Zaia, per aver costruito insieme ai piccoli
alunni della scuola per l’infanzia “Madre Teresa di Calcutta”, una copia in legno dell’Orologio dei Dondi, il più antico ancora funzionante. “Bravissime le insegnanti e il Gruppo
culturale ‘Dondi dell’Orologio’ – scrive Zaia – che hanno consentito con la loro iniziativa
la trasmissione di una parte importantissima dell’identità cittadina”. Un breve servizio
filmato è stato anche trasmesso il 26 aprile scorso nelle edizioni delle 14 e delle 20.30 del
TG3 Veneto.
* FESTA DELLA RICONOSCENZA – Si è svolta in piazzetta Vigo domenica scorsa, a cura
dell’associazione InsiemeArte, la “Festa della riconoscenza” con l’allestimento di un mandala gigantesco e molto suggestivo.
* CANTIERE NAVALE ABUSIVO – È decisamente sproporzionato quel cantiere navale
costruito in Val da Rio, a sud dello scalo portuale, da una ditta (la Ciennecì), la quale ha
visto respinto il ricorso contro l’ordinanza comunale di abbattimento dello stesso. Ciò avverrà entro fine mese, ma sorprendentemente si è diffusa la notizia della costruzione nello
stesso sito di due mega yacht…
* AUMENTO TARI – Alle ripetute critiche mosse da varie parti al sindaco Giuseppe Casson in merito all’aumento del 10% della Tari (la tasse delle “scoasse”), lo stesso risponde
categoricamente: “Ho deciso io l’aumento e me ne assumo la responsabilità. Non c’erano
altre vie di mezzo: l’alternativa era l’interruzione del servizio in città (con le inevitabili conseguenze, ndr) con la città invasa da rifiuti”.
* PORTALI TURISTICI – Boom di visualizzazioni del video su YouTube riguardante
Chioggia: si parla di oltre 10.000. È stato realizzato dai giovani che gestiscono portali turistici www.chioggiasottomarina.it e www.sottomarina.net, che sta spopolando in rete. Si
contano mezzo milione all’anno di visitatori e più di 13.000 “mi piace” sulla pagina Facebook. Si possono ammirare gli scorci più belli della città attraverso una serie di immagini
suggestive che invitano a visitare una delle più belle città della costa adriatica in un indovinato connubio turismo-arte-economia-tradizioni.
*PONTILI DI APPRODO IN CANAL VENA - Con delibera della giunta comunale n. 222
del 25.11.2015 è stato finalmente approvato il progetto, predisposto dagli uffici comunali,
dei nuovi pontili e autorizzato da Sst, che ha quindi provveduto a svolgere la necessaria
procedura negoziata affidando infine l’appalto dei lavori. Termine per la consegna dei lavori: 70 giorni consecutivi, salvo interruzioni o imprevisti. Nessun onere è previsto a carico
dei concessionari dei posti-barca.
a. p.
verso una serie di indicazioni che mettono
alla base delle scelte politiche l’attenzione
e la cura per l’ambiente.
Info su http://www.bandierablu.org/common/index.asp.
COMUNITA MISSIONARIA DI VILLAREGIA - FOCSIV
Il 14 e 15 maggio, in piazza, nelle parrocchie e nei mercati
“Abbiamo RISO per una cosa seria”
U
VITA DIOCESANA
Padre Claudio, Parrocchia di Torpignattara, Roma.
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VITA DIOCESANA
LO SGUARDO PASTORALE
“LAUDATO SI’”
A conclusione degli incontri sull’enciclica del Papa
Le sfide delle famiglie Al di là del sole
I
l secondo capitolo dell’esortazione “Amoris laetitia” si chiude
con l’indicazione di alcune sfide cui sono sottoposte le famiglie
oggi. Anzitutto lo stile di vita che rende difficile se non impossibile il dialogo intergenerazionale ed educativo. “I genitori tornano
a casa stanchi e senza voglia di parlare, in tante famiglie non c’è più
neppure l’abitudine di mangiare insieme, e cresce una gran varietà
di offerte di distrazioni oltre la dipendenza dalla televisione”. Alcune piaghe sociali come la tossicodipendenza, l’alcolismo, il gioco
d’azzardo potrebbero essere prevenute da una famiglia capace di
comunicare regole buone di vita, ma in realtà la famiglia è debole
perché poco sostenuta dalla società e dalla politica. Le conseguenze
elencate dal papa sono davvero gravi: “famiglie distrutte, figli sradicati, anziani abbandonati, bambini orfani di genitori vivi, adolescenti
e giovani disorientati e senza regole…” e soprattutto “tristi situazioni
di violenza familiare, terreno fertile per nuove forme di aggressività
sociale”. Un’altra sfida è l’indebolimento della “famiglia come società
naturale fondata sul matrimonio” che avviene con il riconoscimento
delle “unioni di fatto o tra persone dello stesso sesso”. Non possono essere equiparate semplicisticamente al matrimonio: “Nessuna
unione precaria o chiusa alla trasmissione della vita ci assicura il
futuro della società”. Vanno certamente respinte “vecchie forme di
famiglia tradizionale caratterizzate dall’autoritarismo e anche dalla
violenza”, ma non per questo dobbiamo disprezzare il matrimonio
e la famiglia. Una sfida importante è invece quella di rinnovarne il
senso, che “risiede essenzialmente nella sua capacità di amare e di
insegnare ad amare”. Il papa introduce a questo punto una di quelle
sue affermazioni che hanno lo spessore di massime orientatrici: “Per
quanto ferita possa essere una famiglia, essa può sempre crescere a
partire dall’amore”. Sono stati fatti certamente dei passi avanti nella
difesa dei diritti della donna, ma certi “costumi inaccettabili” non
sono ancora del tutto sradicati: la “violenza”, i “maltrattamenti”, la
riduzione a “schiavitù”, “la grave mutilazione genitale in alcune culture”, “la disuguaglianza nell’accesso ai posti di lavoro dignitosi e ai
luoghi in cui si prendono le decisioni”. Lo sviluppo non ha portato
solo al superamento degli eccessi delle culture patriarcali, ma anche
a nuove forme di umiliazione della donna, come “la pratica dell’utero
in affitto e la strumentalizzazione e mercificazione del corpo femminile”. Il papa fa allora appello alle responsabilità dell’uomo “con
particolare riferimento alla protezione e al sostegno della sposa e dei
figli”. Troppo spesso egli è assente. La sua assenza può essere “fisica,
affettiva, cognitiva e spirituale” e “segna gravemente la vita familiare, l’educazione dei figli e il loro inserimento nella società”. Un’ultima
sfida viene individuata dalle varie forme con cui si manifesta l’ideologia “genericamente chiamata gender, che nega la differenza e la reciprocità naturale di uomo e donna. Essa prospetta una società senza
differenze di sesso, e svuota la base antropologica della famiglia”.
È significativo che il papa chiama “sfide” tutte queste situazioni, perché per i credenti non sono tanto mali da stigmatizzare ma provocazioni a “suscitare una creatività missionaria” e inviti a “liberare in
noi le energie della speranza traducendole in sogni profetici, azioni
trasformatrici e immaginazione della carità”.
don Francesco Zenna
I
l gruppo si è formato pian
piano dall’ottobre scorso,
una ventina circa di persone interessate ai contenuti
della Laudato si’, e ha concluso
la sua avventura con una cena
in fraternità presso l’Oratorio
dei padri Salesiani. Ascolto,
condivisione, dibattito, iniziative sul territorio e tanti
interrogativi hanno arricchito
la lettura dell’enciclica sulla
cura della casa comune. E ora?
Come maturare la conversione
chiesta dal Papa? Leggendo
gli ultimi paragrafi sulla spiritualità ecologica ci siamo
sentiti interpellati soprattutto
come credenti e come Chiesa
locale: quale educazione, con
quali mezzi, con che tempi? Si
vorrebbe un intervento chiaro
e diretto da parte della Chiesa
locale, ma poi ci si rende conto che la Chiesa locale siamo
anche noi e non solo i nostri
pastori, e che l’intervento non
può essere ideologico ma esperienziale. Tuttavia i membri
del gruppo hanno ritenuto opportuno allertare le comunità
cristiane di fronte al rischio che
il messaggio dell’enciclica cada
nella dimenticanza: interventi
omiletici, progetti catechistici,
contenuti dell’evangelizzazione
devono lasciarsi sollecitare dalle
analisi fatte dal papa, dalle sue
stesse denunce, così come dai
processi di cambiamento che egli
suggerisce. Si sottolineava che
molti uomini di buona volontà
potrebbero essere raggiunti dal
fascino del messaggio evangelico
proprio attraverso questa stimata
attenzione. È stato richiamato il
ruolo che possono svolgere le aggregazioni laicali maggiormente
impegnate nella costruzione della
convivenza umana e nel rispetto
della natura e dell’ambiente. Ci si
è soffermati soprattutto a interiorizzare la sorprendente proposta
di papa Francesco di crescere
nell’amore, nella fraternità universale, consapevoli che “abbiamo
bisogno gli uni degli altri, che
abbiamo una responsabilità verso
gli altri e verso il mondo, che vale
la pena di essere buoni e onesti”.
Non si tratta di edulcorare la
pillola dell’amara denuncia con
SAN GIUSEPPE DI CAVARZERE. Le Cresime e il 65° della consacrazione della chiesa
Giorno di festa per la comunità
D
TAGLIO DI PO. Chiesa parrocchiale S. Francesco d’Assisi. Le Comunioni
omenica 1° maggio a San
Giuseppe di Cavarzere il
vescovo Adriano Tessarollo, alla S. Messa delle 10.30,
ha impartito il sacramento della
Confermazione a 13 ragazzi e ragazze della seconda media.
In quella circostanza la comunità
ha festeggiato anche il 65° anniversario della consacrazione della ricostruita chiesa, avvenuta il
28 aprile del 1951 con il vescovo
Giacinto Ambrosi.
Il vescovo Adriano, durante l’omelia, ha spiegato ai cresimandi
che la confermazione è il modo
col quale proprio loro confermano la loro fede e le promesse
fatte dai loro genitori durante il
battesimo.
Inoltre, ricollegandosi al 65° anÈ iniziata poi la Messa con l’atto
penitenziale dei comunicandi: Au- niversario della consacrazione
rora Astolfi, Mirko Porzionato e la del sacro edificio, ha spiegato che
la chiesa non è solo una struttura
mamma Alessandra Pregnolato,
composta da quattro muri e un
continuata poi con il coinvolgimento di altri bambini e genitori. tetto, ma è un luogo dove tutti
possono vivere la propria fede e
Nel momento culminante della
sentirsi più vicini a Dio e sotto
celebrazione i comunicandi si
il Suo sguardo paterno e protetsono posti nel corridoio centrale
della chiesa e, uno alla volta, sono tivo.
saliti ai piedi dell’altare maggiore Al termine della celebrazione
per ricevere, da padre Luigi, Gesù liturgica, concelebrata con il
nell’Ostia consacrata. Al termine, parroco don Francesco Andrigo
ogni bambino ha preso una calla e e animata dal coro “S. Pio X”
l’ha portata all’altare del Santissi- diretto dal M° Gino Cappello, il
mo. Successivamente, padre Luigi vescovo Adriano ha benedetto la
chiesa, la cappella del crocifisso e
ha consegnato la pergamena-rila mostra storico-fotografica cucordo, un Tau francescano e un
rata dai giovani della parrocchia.
quadretto in legno con i simboli
La mostra sarà visitabile fino al
del pane e del vino, dono delle
prossimo 5 giugno.
catechiste. Poi la foto di gruppo
con bambini, catechiste e parroco La giornata di festa per la comunità di S. Giuseppe di Cavarzere
per ricordare la Prima Comuniosi è conclusa con un pranzo
ne, giorno importante per la vita
cristiana di 49 bambini e bambine conviviale presso i locali del Patronato.
della parrocchia.
Giannino Dian
R. Pacchiega
“Primo incontro” con Gesù per 49 bambini
C
hiesa parrocchiale di San
Francesco d’Assisi di Taglio
di Po centro gremita, domenica 1° maggio, per la Prima
Comunione di 49 bambini e bambine accompagnati dai genitori,
fratelli, nonni e tanti parenti ed
amici. Riuniti in oratorio San
Francesco, i comunicandi, accompagnati dalle catechiste Elena
Bovolenta, Oriana Picello, Nori
Bonsanto e Annalisa Veronese,
dal parroco padre Luigi Bettin con
i chierichetti, hanno fatto la loro
entrata, con una bianca calla in
mano, dalla porta centrale della
chiesa addobbata a festa con tanti
fiori bianchi ed hanno preso posto
in presbiterio attorno all’altare
maggiore, mentre il coro per giovani e il coro “Le Piccole Note” dirette dalla maestra Gessica Reddi,
suonavano e cantavano “Facciamo
festa”. “Cari bambini e bambine ha poi detto la catechista Annalisa
- la comunità vi dà il benvenuto
e partecipa con gioia a questo
momento molto importante della
vostra vita: oggi riceverete per la
prima volta Gesù nel sacramento
dell’Eucaristia”. “Vi ringraziamo
del vostro affetto - ha risposto la
bambina Ester - siamo molto contenti perché oggi riceveremo Gesù
ingenui correttivi di “bon ton” sociale, perché “un’ecologia integrale è fatta anche di semplici gesti
quotidiani nei quali spezziamo la
logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo”. L’amore,
infatti, “è anche civile e politico,
e si manifesta in tutte le azioni
che cercano di costruire un mondo migliore”. “L’amore sociale ci
spinge a pensare a grandi strategie che arrestino efficacemente il
degrado ambientale e incoraggino
una cultura della cura che impregni tutta la società”. Uno sguardo
specificamente cristiano porta
a considerare l’azione gratuita
dello Spirito, resa efficace anche
attraverso i sacramenti. Essi sono
“un modo privilegiato in cui la
natura viene assunta da Dio e trasformata in mediazione della vita
soprannaturale”. Attraverso la
natura e i suoi elementi, assunti
nel mondo della grazia, veniamo
ad incontrare la presenza di Cristo risorto e della Trinità tutta,
aprendo così l’orizzonte della storia a quei “cieli nuovi e terra nuova” verso cui siamo incamminati.
“Nell’attesa, ci uniamo per farci
carico di questa casa che ci è stata
affidata, sapendo che ciò che di
buono è in essa verrà assunto nella festa del cielo”.
franzenn
per la prima volta. Abbiamo bisogno che ci aiutiate con la vostra
preghiera, perché desideriamo
diventare ogni giorno migliori.
Aiutateci con il vostro esempio,
ad essere perseveranti nella volontà di vivere da buoni cristiani”.
VITA DIOCESANA
COMMENTANDO...
PAROLA DI DIO
Messaggio
di Pentecoste
per noi cristiani
Letture: At 2, 1-11; Salmo 103; Rm 8, 8-17; Gv 14,15-16.23b-26
I
l cristiano è colui che accoglie lo Spirito e si fa
docile alla sua azione per mezzo della fede.
Questo abbandonarsi all’azione dello Spirito
non è un atteggiamento passivo, ma è un continuo
progresso che si realizza ogni giorno in ciascun
credente nella pratica dell’amore a cui lo Spirito
spinge. La vita quotidiana del cristiano è faticoso
passaggio dall’uomo vecchio all’uomo nuovo.
Animati dal dono dello Spirito ricevuto in ogni
sacramento della fede cristiana, il credente si fa
docile a quello Spirito che lo guida e lo spinge ad
essere in Cristo una ‘nuova creatura’: “Ma voi non
così avete imparato a conoscere Cristo, se proprio
gli avete
dato ascolto
e in lui siete
stati istruiti,
secondo la
verità che è in
Gesù, per la
quale dovete
deporre
l’uomo
vecchio con
la condotta
di prima,
l’uomo che
si corrompe
dietro le
passioni
ingannatrici.
Dovete
rinnovarvi
nello spirito
della vostra
mente e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio
nella giustizia e nella santità vera”(Ef 4,20-24). Il
battezzato è chiamato a mettersi in obbedienza allo
Spirito in una vita che produce i frutti dello Spirito:
è questa la nostra santificazione, che non è riservata
a qualche ‘santo’, ma è possibilità offerta a tutti,
perché sia accettata. E’ questa la nostra risposta
di fede: accogliere il Dono dello Spirito e lasciarci
guidare dalla sua luce e dalla sua forza.
Il dono dello Spirito è frutto della Pasqua di Gesù,
morto e risorto per noi. Il riferimento alla passione
e morte di Cristo ricorda al cristiano che per
giungere alla vita nuova, libera da tutte le schiavitù
che rendono l’uomo schiavo delle ‘passioni’ che
deturpano la vita bella e libera dell’uomo, si
richiede lotta, sofferenza e mortificazione per
seguire l’impulso dello Spirito di Dio. Questo
ci fa capire anche il senso del sacramento della
Penitenza, faticoso cammino perché lo Spirito del
Signore Risorto costruisca in noi, nel tempo della
nostra storia personale , quella santificazione
alla quale ci chiama, nella misura in cui noi ci
lasciamo da Lui guidare e gli permettiamo di agire
in noi, senza resistergli. Quanto più ci apriamo
all’azione dello Spirito tanto più saremo da Lui
guidati ad immedesimarci in Cristo stesso e alla
sua obbedienza al Padre. “Sono stato crocifisso
con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo
vive in me. Questa vita che vivo nella carne io la
vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato
e ha dato se stesso per me” (Gal 2,20). L’esistenza
cristiana è comunione con il Figlio di Dio che
apre l’uomo all’amore gratuito e salvifico e che
si manifesta nell’imitazione dell’amore stesso di
Dio, manifestato in Cristo. Senza questo aiuto, o
rifiutando questi aiuti che vengono dall’alto, dove
troviamo la forza di vivere una vita libera e degna da
‘Figli di Dio’? Senza la forza di Dio non ci troveremo
soli nella lotta contro ogni ‘seduzione del male’? Per
questo san Paolo ci ricorda che “Dove c’è lo Spirito
lì c’è la libertà”(2Cor 3,17)’! E’ l’augurio che rivolgo
ad ognuno, accompagnato dalla preghiera, in questa
Pentecoste.
+ Adriano Tessarollo
domenica 15 maggio 2016
Pentecoste
Io pregherò il Padre ed egli
vi darà un altro Paraclito
At 2,1-11. “Li udiamo parlare nelle nostre lingue delle
grandi opere di Dio”.
Pentecoste è la festa del compimento delle promesse. I
profeti Ezechiele, Geremia,
Gioele… avevano annunciato
i tempi nuovi come tempi dello Spirito. Gesù stesso aveva
annunciato ai suoi discepoli
il dono dello Spirito, Forza
dall’Alto, Maestro interiore,
Guida alla verità. Ora tutto
questo giunge a compimento per tutta la comunità dei
credenti nel Risorto, riunita tutta assieme. Come? Dio si manifesta in maniera
percettibile all’uomo attraverso i suoi sensi (udire e vedere). Una forza potente
investe il luogo dove la comunità è ‘seduta’ nell’atteggiamento di chi è in ascolto
e in preghiera. Il vento forte è simbolo di forza e potenza travolgente. Segue poi
l’immagine del fuoco, simbolo della presenza di Dio (roveto ardente) come forza
che purifica, che illumina, riscalda. Da un solo fuoco si dipartono molte ‘lingue’:
uno solo è lo Spirito che è dato a tutti membri della comunità. Il risultato è che
tutti furono “colmati di Spirito Santo”. L’effetto è “cominciarono a parlare… nel modo
in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi…”. Il frutto dello Spirito è quello
di annunciare “le grandi opere di Dio” a tutti i popoli. Lo Spirito abilita la Chiesa
all’evangelizzazione dei popoli. Come al solito gli avvenimenti di rivelazione divina provocano lo stupore e l’interrogativo. Ma di fronte a quegli eventi ognuno
è chiamato a fare le sue scelte. La missione a cui lo Spirito abilita la Chiesa è di
annunciare le grandi opere di Dio a tutte le culture, farsi comprendere nel loro
linguaggio e non pretendendo di uniformare tutte le culture al suo unico linguaggio, proprio di un tempo o di un luogo.
Salmo 103. “Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra”.
Tutto ciò che esiste, diventa lode nella cuore e nella voce di chi prega: “Benedici
il Signore, anima mia, Signore mio Dio, quanto sei grande… quanto sono grandi, Signore, le tue opere… La Gloria del Signore sia per sempre, gioisca il Signore delle sue
opere…Voglio cantare al Signore finché ho vita…la mia gioia è nel Signore… benedici il
Signore, anima mia”. Ma chi prega risale a lodare l’origine di tutto. Così l’inno attribuisce tutto ciò che esiste al Signore, il Dio dell’alleanza. Tutte le creature sono
vivificate dal soffio del Creatore, quello Spirito che crea la vita e continuamente
la rinnova. In quel soffio vitale e creatore la Chiesa riconosce lo Spirito della Pentecoste che rigenera l’uomo nuovo a immagine del Figlio.
Rm 8, 8-17.“Lo stesso Spirito, insieme al nostro spirito, attesta che siamo
figli di Dio”.
Nel capitolo ottavo della Lettera ai Romani l’apostolo traccia le coordinate della
nuova vita del credente trasformato dallo Spirito Santo. Attraverso la fede in
Cristo riceviamo lo Spirito che genera in noi la vita. Quale vita? Paolo distingue
una vita ‘secondo la carne’ e una vita ‘secondo lo Spirito’. Questa seconda è la
vita spirituale. Quali le sue caratteristiche? Chi non vive questa vita spirituale
non può “piacere a Dio”. La nuova identità del credente in Cristo deriva dal fatto
che lo Spirito di Dio abita in lui e lo rende partecipe della vita del Risorto che
significa una qualità di vita nuova, liberata dal peccato e dalle conseguenze del
peccato: egoismi, desideri e passioni contrari alla legge del Signore. Come la risurrezione di Gesù è stata opera del Padre per mezzo dello Spirito ‘vivificante’,
così la nuova condizione del credente in Cristo è opera del Padre per mezzo del
medesimo Spirito. Il credente entra così nella vita trinitaria, la vita di Dio: non
più soggetta al peccato e alla morte, ma vita di obbedienza allo Spirito e partecipazione alla sua vita divina, di ‘figli di Dio’ adottati come fratelli di Cristo. Per
questa unione con lui e grazie a Lui possiamo ‘gridare’ a Dio confidenzialmente:
“Abbà”, “papà”. La figliolanza ci libera dal peccato e dalla paura. Essa si manifesterà pienamente quando condivideremo con Gesù la sua eredità: sia il nostro
essere partecipi alle sue sofferenze come pure l’essere partecipi della sua risurrezione e vita divina..
Gv 14,15-16.23b-26. “Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paraclito…”.
Ascoltiamo due delle cinque promesse dello Spirito nel vangelo di Giovanni. E’
sottolineato il legame tra l’amore a Gesù e l’osservanza dei comandamenti(v. 15)
e il non amore a Gesù e la non osservanza della sua parola (v. 24). La conoscenza
e l’osservanza della parola di Gesù è strettamente legata al dono dello Spirito che
Gesù otterrà dal Padre per i suoi discepoli e che sarà presente nei loro cuori. Chi
lo accoglie nella fede potrà riceverlo ed esperimentarlo, diversamente da chi, per
la sua incredulità, non potrà né ricevere né esperimentare. Lo Spirito poi opererà
in continuità con quanto Gesù ha detto e fatto. Gesù ha già annunziato tutta la
Verità mentre era in mezzo a loro, ma ora, lo Spirito Paraclito donato dal Padre,
nel nome di Gesù “insegnerà… e ricorderà” tutto ciò che Gesù ha detto. Lo Spirito
guida i discepoli alla penetrazione progressiva della Parola di Gesù perché possano appropriarsene nella fede in maniera sempre più piena. Gesù ha portato la Rivelazione, lo Spirito opera nei credenti per l’intelligenza della fede. Gesù rimane
l’unico Rivelatore, ma l’azione dello Spirito permette alla Chiesa di appropriarsi
della Verità nella fede.
+ Adriano Tessarollo
nuova Scintilla
11
AGENDA DEL VESCOVO
Domenica 15 maggio, ore 10.15
in Cattedrale messa pontificale di
Pentecoste con cresima per i ragazzi
della parrocchia della cattedrale;
ore 15.00 in cattedrale presiede
celebrazione giubileo delle parrocchie
del Buon Pastore e Spirito Santo;
ore 18.00 s. messa e cresime nella
parrocchia di San Bartolomeo
Da lunedì 16 a giovedì 19 a Roma
per l’Assemblea annuale della CEI.
Venerdì 20, incontra un gruppo di
preti vicentini (ordinati nel 1985).
Sabato 21, ore 18.00 celebra s. messa
e cresime in San Giacomo per i ragazzi
dell’Unità pastorale.
Domenica 22 maggio, ore 10.00 a
Loreo presiede messa di Conclusione
del cammino di iniziazione cristiana:
sacramenti della Confermazione
e ammissione alla s. Comunione;
ore 16.00 in Cattedrale presiede
celebrazione giubilare per il Vicariato
di Cavarzere; ore 19.00 presiede
messa di iniziazione cristiana di una
‘catecumena’.
VICARIO GENERALE
Il vicario generale sarà presente nel
suo ufficio in Seminario martedì 17
e in Curia mercoledì 18 e venerdì
20. Lunedì 16, infatti, parteciperà
all’incontro del Collegio dei
Consultori e giovedì 19 al Corso di
formazione permanente del clero.
VEGLIA DI PENTECOSTE
Questo sabato 14 maggio alle 21, in
occasione dell’anno giubilare, il vescovo
Adriano presiede la Veglia diocesna
di Pentecoste in cattedrale per tutti
i fedeli, giovani e adulti, associazioni,
gruppi e movimenti.
ADULTI DI A. C.
Lunedì 16 maggio, alle ore 16.30,
presso il Seminario, si terrà il quinto
incontro diocesano degli adulti di
Azione Cattolica con il seguente tema:
“Pentecoste: l’incontro che invia”.
Relatore: Rodolfo Janes.
ROSARIO PERPETUO
Il “Gruppo del Rosario perpetuo” di
Chioggia invita all’incontro fissato
per giovedì 19 maggio alle 15.30
nella basilica di S. Giacomo: recita
del Rosario, celebrazione eucaristica e
preghiera di adorazione con intenzione
vocazionale.
DAL SEMINARIO
Alcuni “amici di viaggio” offrono al
Seminario €. 230,00 in memoria di
Renzo Perini. Un grazie di cuore,
assicurando il ricordo nella preghiera.
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12
domenica 15 maggio 2016
nuova Scintilla
VITA DIOCESANA
OSSERVATORIO DEL GIUBILEO
CHIOGGIA. Parrocchia dei Salesiani
Consulta della diocesi di Chioggia: è toccato alle Aggregazioni laicali
Attraverso la Porta Santa
L
o scorso sabato 7 maggio
le Aggregazioni laicali, facenti parte della omonima
Consulta della Diocesi di Chioggia, si sono date appuntamento
per vivere insieme il Giubileo
della Misericordia.
In uno sfolgorante pomeriggio
di sole associazioni e movimenti si sono dati appuntamento,
partendo poi da due differenti
punti: la chiesa di San Giacomo
e l’Oratorio dei Padri Salesiani;
ed hanno iniziato il loro cammino accompagnando i passi con
la recita del Santo Rosario per
giungere insieme al Sagraeto
dove il vescovo Adriano li attendeva e li ha così accolti.
La scelta di convergere da due
punti diversi, abbracciando in
maniera simbolica la città, voleva dimostrare che, pur nella diversità dei carismi, dei percorsi
personali della vita e dell’anima,
delle età e
delle provenienze, il desiderio comune è quello di
camminare
uniti nella
Chiesa per
portare ovunque la gioia
dell’incontro
con Gesù.
Si sono così ritrovati i membri
dell’Azione Cattolica, di Comunione e Liberazione, Rinnovamento nello Spirito, Cammino
Neocatecumenale, Movimento
dei Focolari, AVULSS, Apostolato della preghiera, MEIC, famigliari del clero, Centro volontari
della sofferenza ed altri che si
sono uniti.
Bella ed importante la presenza
degli Scout - Agesci Chioggia 1,
Masci e Salesiani cooperatori
- che hanno accolto con grande
attenzione le parole del vescovo
Adriano e sono stati segno di
speranza per noi tutti.
Nell’attraversare la Porta Santa e
meditare il percorso della Misericordia per poi vivere la celebrazione liturgica, le Aggregazioni
laicali hanno così suggellato il
proprio anno d’attività riaffidandosi a Lui e gioendo della Grazia
della sua Misericordia.
Cristina e Cesare Bellemo
I GIORNI
Il maggio delle mamme
N
on è difficile farsi catturare
dall’Amoris Laetitia, la
gioia dell’amore che
traspare dall’esortazione del
papa sulla famiglia. Vengono
presentate citazioni dalla prima
parte, dove la Bibbia è popolata
da famiglie di tutte le specie, a
cominciare dalla prima, quella di
Adamo, al quale il Signore concede
in dono quella che è veramente
‘la prima donna’ del mondo.
Il miracolo dell’unità avviene
“sia nell’abbraccio fisico, sia
nell’unione dei due cuori e della
vita e, forse, nel figlio che nascerà
dai due”, accolto e introdotto
alla fede attraverso i genitori.
Un cammino bello, vero, pieno
di attrattiva e di problemi, che
fa esclamare: “È la nostra vita”.
Una grande partita, giocata non
appena con uno o due giocatori
ma nell’intesa e nell’amicizia
tra genitori che si incontrano
accompagnando i ragazzi a scuola
e al catechismo; facendo magari
rifiorire anche l’oratorio, come il
‘giardino del gigante’ del famoso
racconto. I papà il più delle volte
rimangono sullo sfondo; chi
si muove, si agita e propone e
magari protesta sono le mamme,
pur intrigate con i lavori fuori
casa e le faccende familiari. Chi
conosce l’inventiva di una donna?
Ad onta della ripetuta accusa
di maschilismo affibbiata alla
Chiesa, tante manovre ecclesiali
e una serie infinita di intraprese
e di mansioni dipendono
dalle donne, spose e madri in
particolare. Non senza l’efficace
esercito delle Suore e di altre
donne consacrate, che esprimono
in modo intenso e delicato la
maternità, vissuta presso le
fragili sponde dell’infanzia,
dell’anzianità, dell’infermità fisica
e morale. Facendo la conta delle
donne sante della storia, dalla
Maddalena a Santa Caterina,
a Santa Teresa d’Avila, a Santa
Gianna Beretta Molla, il conteggio
non finisce mai. Senza dire il
numero di regine che hanno
influito su re e imperatori, a
partire da Sant’Elena madre
di Costantino, per allargare il
panorama alle mamme di santi,
come Mamma Margherita per don
Bosco, o alle accoppiate di moglie
e marito insieme. Altre mamme si
muovono nel cerchio più ristretto
del paese e della parrocchia,
disperse nel mondo, nell’impresa
senza fine della vita familiare e
comunitaria.
Nel frattempo, sembra che da tutti
i versanti si frantumi il perimetro
della famiglia e vada franando
il castello della maternità,
contaminati da invenzioni distorte
e corrotto da animi infedeli.
Eppure la maternità permane come
mistero dell’inizio, della novità,
della ripresa alla sorgente. “Abbi
cura della tua gioia; che nulla
ti tolga la gioia interiore della
maternità”, esorta papa Francesco.
Da una madre, Maria, è sorto per
tutta l’umanità l’uomo nuovo Gesù
Cristo. La sorgente non è seccata
scorrendo lungo le praterie della
storia. Anche il breve filamento
di freschezza nei volti delle madri
che gustano le pagine dell’Amoris
Laetitia, rinnova l’antica promessa.
don Angelo
Domenica 15 maggio, Pentecoste: il dono dello Spirito Santo,
Il fuoco vivo che discende
L
a solennità di Pentecoste che cade questa domenica
15 maggio - è una festa mobile, che dipende dalla data della
Pasqua. In questo giorno la Chiesa fa memoria della discesa dello
Spirito Santo, promesso da Gesù
ai suoi discepoli, nel 50° giorno
dopo la Pasqua, come ricorda
Luca. Si festeggia quindi la forza
che ha risuscitato il Cristo dalla
morte e segna l’inizio della diffusione del messaggio di Gesù, attraverso l’opera missionaria degli
apostoli. La ricorrenza è celebrata
con particolare rilevanza nell’Europa Centrale e in Italia, particolarmente nel Trentino-Alto Adige,
dove - a coronamento dei festeggiamenti - la domenica dopo
Pentecoste si onora il Sacro Cuore
di Gesù. La festa risale al 1796
quando la popolazione locale, per
scongiurare l’invasione da parte
delle truppe napoleoniche, fece
un voto al Sacro Cuore. Da allora,
per rinnovare la promessa fatta,
si svolgono ogni anno processioni
ricche di intensa religiosità, con
bande musicali, e numerosi fedeli
che sfilano spesso con i costumi
tradizionali. Contemporaneamente, al calar delle tenebre, sulle
cime dei monti vengono accesi
fuochi che vogliono sottolineare,
diversamente da quanto avviene
in altre località, la devozione della
popolazione verso il Sacro Cuore.
G. Aldrighetti
Festa popolare di Maria Ausiliatrice
Lo spirito di servizio
L
a festa di Maria Ausiliatrice è Festa Popolare: è
un momento privilegiato
e un bisogno essenziale per la
vita dell’Opera salesiana nel
territorio di Chioggia, capace
di coinvolgere persone che
si sentono di condividere in
diversi modi il Carisma salesiano. La festa ha lo scopo
di mettere insieme le diverse
forze e realtà umane presenti nell’Opera per far festa attorno a Colei
che è nostra Madre e conduce la nostra vita in mezzo alle vicissitudini e attraverso i tempi della storia stessa per portarci a Suo Figlio
Gesù. San Giovanni Bosco ci insegna che tutto è stato fatto dalla
Madonna. Potremmo quindi dire che tutto quello che facciamo in
concordanza con gli insegnamenti e l’esempio di Don Bosco, può a
pieno titolo essere detto “opera di Maria Ausiliatrice”. Per la ricorrenza vanno evidenziate le celebrazioni solenni del 24 maggio con
la S. Messa in onore di Maria Ausiliatrice e la Processione cittadina
del 31 maggio, con la presenza del Vescovo e l’affluire dei cristiani
delle diverse parrocchie della Vicaria. Attorno a questi due momenti
fanno da cornice altri eventi religiosi, culturali e di gioia oratoriana
caratterizzata dallo stand gastronomico, dalla musica e ballo, dalla
“ris-cia” e lotteria. È altresì un’occasione per contribuire in diversi
modi a raccogliere fondi per le opere parrocchiali e per l’oratorio. Il
metodo privilegiato per realizzare la Festa è quello della aggregazione e collaborazione tra adulti e giovani delle diverse realtà e forze
umane che condividono lo spirito educativo di don Bosco, in modo
da far emergere la coralità, l’armonia e lo spirito di servizio di tutti.
Ecco il programma della Festa Popolare 2016:
Lunedì 16 maggio, Rosario della pace, ore 21, chiesa dei Salesiani;
Inaugurazione Mostra Mariana visitabile fino al 5 giugno “Devozione mariana: Maria Ausiliatrice dal mondo a Chioggia”.
Sabato 21: ore 19.30, apertura stand gastronomico; ore 20.30,
“Pelaos S’balao”; ore 21.30 “Monica la danza della vita”, Balli di
gruppo.
Domenica 22: ore 10, Teatro Don Bosco, “Maria Madre di misericordia”, conferenza con d. Luis José Plascencia, docente di teologia
dogmatica all’U.P.S.; ore 15.30, “Processione acquea lungo il Lusenzo”; ore 19.30, apertura stand; ore 21, “Leon Elvis tribute”.
Martedì 24: ore 18.30, S. Messa in onore di Maria Ausiliatrice con
il Vescovo Mons. Dino De Antoni.
Sabato 28: ore 16, apertura giochi gonfiabili; ore 19.30 apertura
stand gastronomico; ore 21 “Noi con voi Pooh tribute band”.
Domenica 29: ore 16, giochi gonfiabili; ore 19.30 apertura stand
gastronomico; ore 21, “Urban Country”.
Martedì 31: ore 21, da Piazza Vigo, “Processione in onore di Maria
Ausiliatrice” con il Vescovo Mons. Adriano Tessarollo.
Mercoledì 1° giugno: ore 19.30, apertura stand gastronomico; ore
20.30, Sing Big Band; ore 21, “Dancing Caraibi”, karaoke e balli; ore
22.30, estrazione della lotteria.
In tutta questa importante esperienza di collaborazione non mancano a sorreggere le parole di Don Bosco stesso: “Quando è tempo,
correte, saltate, divertitevi pure finché volete ma per carità non fate
peccati!”. È la rivalorizzazione oggi del tempo libero nell’esperienza
educativa dell’oratorio dove il gioco in cortile diventa importante
momento di vita e salutare valvola di scarico. Per questo W Maria
Ausiliatrice e la Festa popolare!
Pia Donaggio
SOTTOMARINA. Parrocchia di San Martino
Verso il matrimonio
G
iovedì 5 maggio
2016, nella sala
Piasentini della
parrocchia S. Martino in
Sottomarina, si è concluso
il per-corso di preparazione
al matrimonio cristiano di
nove coppie di fidanzati
con una “pizzata” tutti in
compagnia che ha fortificato l’amicizia tra le coppie. Quest’anno gli
animatori del per-corso, don Pierangelo Laurenti e Marina e Claudio
Siviero, sono stati coadiuvati da due giovani coppie di neo sposi Valentina e Stefano Feliciani e Silvia e Terry Manfrin che a loro volta
avevano frequentato negli anni precedenti, ora felici di dare la loro
disponibilità. Alla “pizzata” è seguita la consegna delle dichiarazioni
di avvenuta partecipazione e ci si è dati appuntamento a domenica
29 maggio alla S. Messa delle 11.30 per la presentazione dei futuri
sposi alla comunità.
Marina Tenchella
VITA DIOCESANA
CAMMINO NEOCATECUMENALE
domenica 15 maggio 2016
nuova Scintilla
13
CONFRATERNITA DEI FLAGELLANTI
Parrocchia Spirito Santo. Ordinazione presbiterale di don Fabrizio Perini
A Loreo raduno dei “Fradèi” nella notte della vigilia della Trinità
G
N
“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente” Preghiera e penitenza
rande motivo di gioia per
la Diocesi di Chioggia,
l’ordinazione sacerdotale
di don Fabrizio Perini (nella foto),
avvenuta sabato 7 maggio nella
Cattedrale di Macerata, attraverso l’imposizione delle mani e la
preghiera consacratoria del Vescovo di Macerata, Mons. Nazzareno Marconi. Don Fabrizio,
nato 41 anni fa a Chioggia, era
entrato nel Seminario Missionario “Redemptoris Mater” di Macerata nel 2006, dopo un tempo
di discernimento vocazionale,
rispondendo alla chiamata di
donare la propria vita al Signore,
maturata negli anni attraverso
la vicinanza alla Chiesa e la sua
adesione al Cammino Neocatecumenale, nella parrocchia dello
Spirito Santo di Sottomarina.
Il Seminario di Macerata è uno
dei 107 seminari “Redemptoris
Mater” diffusi nel mondo. Essi
hanno la caratteristica di essere
diocesani, missionari ed internazionali perché, pur essendo
al servizio della diocesi che li
ospita, formano sacerdoti provenienti da diverse nazioni per la
missione di evangelizzazione in
ogni luogo della terra, secondo le
indicazioni del Concilio Vaticano II
e secondo il particolare carisma del
Cammino Neocatecumenale. Alla
celebrazione dell’ordinazione presbiteriale di don Fabrizio e di don
Manuel Fernando (dal Venezuela)
hanno partecipato come concelebranti il parroco e il viceparroco
dell’Unità Pastorale Buon Pastore e
Spirito Santo, don Antonio Chiereghin e don Matteo Scarpa, ed erano
presenti, vicini alle famiglie nella
chiesa festante, tanti amici e fratelli delle comunità neocatecumenali
di Chioggia.
Conosco Fabrizio da quando eravamo giovanissimi. Nella sua prima
omelia da presbitero, domenica
mattina, nella Parrocchia di Porto Recanati dove presta servizio,
don Fabrizio ha detto: “Chi poteva
immaginare che il Signore avesse
un progetto così grande e bello
per me?”. È vero, spesso la nostra
ragione e la nostra umana finitezza
ci impediscono di vedere che esiste
su ogni uomo un progetto di misericordia e di amore al quale tutti
siamo chiamati: “Grandi cose ha
fatto in me l’Onnipotente e Santo
è il suo nome”(Lc 1, 49-50), è stato
ripetuto durante la celebrazione di
ordinazione presbiteriale.
Ringraziamo il Signore per il dono
di ogni nuovo Sacerdote e perché,
in don Fabrizio Perini, ci ha ricordato che Lui solo è Colui che dà un
senso alla nostra vita, Lui solo è in
grado di sollevarci dalla nostra fragile umanità, Lui solo è fedele per
sempre.
Concetta Ricottilli
Don Fabrizio celebrerà a Sottomarina due Eucaristie: nella
parrocchia dello Spirito Santo,
domenica 22 maggio alle ore
10.30 e al Buon Pastore, domenica 29 maggio alle ore 11.
IN MEMORIA DI DON ANTONIO ZENNARO
Il ricordo di chi l’ha incontrato e ha condiviso con lui momenti di spiritualità
“...Non vi lascerò orfani”
“N
on sia turbato il vostro cuore… Vado
a prepararvi un
posto… Non vi lascerò orfani!”.
Queste importanti e significative
parole di Gesù risuonano da giorni nel mio cuore e lo vengono a
consolare per la mancanza di don
Antonio Zennaro, donandomi la
gioia e la certezza della sua nascita in Cielo. È stato grande l’amore
in don Antonio, talmente grande
che anche ora dal Cielo sicuramente starà pensando a noi, al
“suo” Popolo di Dio, che ha amato
così profondamente: “Perché dove
sono io, siate anche voi”, tutti
insieme con Gesù. Questo amore,
così esclusivo e così forte, don
Antonio lo ha testimoniato, fino
agli ultimi giorni, con la preghiera
di lode incessante, con la recita
continua del Rosario, sempre
sgranato tra le sue dita, davanti
al Santissimo, presente nel tabernacolo della cappellina della
Casa del Clero “San Giuseppe”, al
primo piano del Seminario. Circondato sempre dalle affettuose e
attente premure dei suoi confratelli e del personale che collabora
nel Seminario, è stato assistito
amorevolmente da loro, fino
all’ultimo respiro. Era preparato
a questa partenza verso il Cielo,
bramava ormai con tutto il suo
cuore unirsi in Paradiso nel Sacratissimo Cuore di Gesù e di Maria,
nei quali si abbandonava, perché
là sono celati i misteri della Misericordia di Dio. Ho conosciuto
don Antonio circa vent’anni fa,
nella Casa della Madonna del
Divino Amore mentre, durante
la convivenza mensile, nell’Oasi
della Pace, ero in preghiera con
i bambini della nostra comunità
neocatecumenale; lui saliva in
alto, fino all’Oasi, e veniva a benedirli con la sua squisita tenerezza:
era felice nel vedere quei bimbi in
preghiera. Poi alla fine del pranzo
conviviale era solito offrire personalmente alle famiglie il gelato,
innaffiato con il liquore per i
mariti: era per lui l’occasione per
parlarci e farci gustare la dolcezza
dell’accoglienza. Alcuni anni fa
l’ho rincontrato anziano nella
Casa del Clero e ringrazio Dio che
mi ha permesso di frequentarlo.
Gli sono grata per la sua gioia
spirituale che promanava nelle
celebrazioni eucaristiche, per il
suo entusiasmo quando poteva
partecipare con la sua carrozzella,
con tutte le sue forze, alle celebrazioni liturgiche in cattedrale con
tutto il clero diocesano, raccolto
intorno al suo tanto amato vescovo Adriano. Quanta gioia provava
nell’incontrare i suoi amici e i
suoi fratelli in Cristo! Aveva il
carisma, donatogli dallo Spirito
Santo, di contagiare con un’allegria interiore coloro che lo fermavano: per tutti aveva una parola
buona e un sorriso! Grazie, don
Antonio, per le tue preghiere, grazie per le litanie del Sacro Cuore e
la preghiera dell’Anima Christi che
mi hai fatto scoprire, grazie per
la tua gentilezza regale e paterna,
grazie per il tuo sorriso che mi faceva sentire sempre attesa ed accolta, grazie per le tue correzioni
sulle mie genuflessioni fatte male
e per le altre mie imperfezioni:
desideravi sempre il massimo della Bellezza, solo per rendere glo-
ria e lode al Signore, al Re dei Re.
Grazie per il tuo essere sacerdote
tutto di Dio fino alla fine! C’è silenzio ora nella Casa del Clero, c’è
silenzio in tutto il Seminario, c’è
silenzio nella Chiesa, c’è silenzio
nei nostri cuori. Ma presto sarà
Pentecoste e don Antonio non
vorrebbe mai vederci tristi. Arriva
lo Spirito Santo, l’Amore che si offre a noi con tutti i suoi sette doni
e con Lui arriva la consolazione.
Grazie, don Antonio, e, con te insieme, cantiamo: al Cielo, al Cielo,
al Cielo! Maranathà, vieni Signore
Gesù, Maranathà!
Maria Luisa Fidone
ella notte
di sabato21
maggio
si rivivrà a Loreo
l’antico rito che la
confraternita dei
Flagellanti della
Santissima Trinità
ripete immutato
dal 1608. Da varie
parti d’Italia i Fradèi raggiungono Loreo già nel primo pomeriggio
per la visita all’oratorio e per la confessione. Quest’anno la visita sarà
ancora più gradita poiché dopo gli interventi di restauro del 2010
risuonerà la campana del campanile restaurato in questi mesi grazie
alla Fondazione della Cassa di Risparmio. A mezzanotte precisa la
campana richiama in oratorio i confratelli che, guidati dal padre guardiano don Angelo Vianello e dal priore Oscar Fanton, si riuniranno
per il suggestivo rito della vestizione dei “novissi”, cerimonia aperta
a tutti. Ai piedi dell’altare i nuovi confratelli chiederanno di far parte
della “compagnia” ed aiutati dai padrini presentatori indosseranno per
la prima volta il caratteristico saio rosso, il cordiglio ed il cappuccio.
Dopo le invocazioni alla Santissima Trinità ed alle preghiere del Padre
Guardiano seguirà la lettura della “mariegola”: le regole che scandiscono l’appartenenza alla confraternita. Terminato questo rito i confratelli si recheranno nell’attiguo duomo dove, a luci spente ed a porte
chiuse, avrà inizio il rito segreto conosciuto solo ai Fradèi. Al termine
comporranno una rossa processione e seguendo il Cristo Crocefisso
raggiungeranno la chiesa dedicata alla Madonna del Pilastro, la più antica chiesa del Polesine per le preghiere a Maria. Ritorneranno in processione verso il loro oratorio passando prima per il camposanto per le
preghiere ai defunti. Raggiunto l’oratorio il padre guardiano celebrerà
la santa Messa della Festa della santissima Trinità ed il saluto e gli auguri del Priore chiuderanno questa notte di preghiera e di penitenza.
La confraternita nasce nel 1608 per volere del Vescovo di Chioggia
Lorenzo Prezzato, nel 1613, aumentando di numero, chiede ed ottiene di costruire un proprio oratorio, vera scuola di preghiera e scrigno
dove sono custodite numerose testimonianze artistiche. La notte del
21 maggio sarà una notte speciale che ricorderà nella preghiera anche
Gabriella Pacchiella che per lunghi anni si è occupata della distribuzione dei sai e custode attenta dei preziosi registri della confraternita,
un punto di riferimento per centinaia di confratelli che, sparsi per il
mondo e non potendo partecipare per vari motivi, si rivolgevano a lei
per il pagamento delle quote annuali e per le varie comunicazioni. Alla
confraternita dei Flagellanti di Loreo sono iscritte anche numerose
consorelle che non vestono alcun saio né possono partecipare ai riti
di preghiera. Ad oggi i Fradèi di Loreo rappresentano una delle poche
confraternite presenti nel nord Italia ed il richiamo si fa ancora sentire: anche quest’anno il rito della vestizione vedrà l’entrata di parecchi
nuovi confratelli desiderosi di aderire alle regole antiche che richiamano alla penitenza, alla preghiera ed alla carità. Per saperne di più
consigliamo la lettura del libro “I flagellanti della santissima Trinità”
opera dello storico Piergiorgio Bassan edita da Il Gerione nel 1976 ed
il libro “La confraternita della Santissima Trinità nel contesto della
venezianità di Loreo” di Enrico Bonafè edito in occasione dei 400 anni
Andrea Bellato
dell’oratorio da Nuova Scintilla.
Nella foto: la Confraternita con proprie insegne in occasione del pellegrinaggio giubilare alla cattedrale di Chioggia.
Comunità Missionaria di Villaregia. Il ricordo di mons. Antonio Zennaro “padre affettuoso”
Un dono prezioso
e ascoltare, per accompagnare e consigliare. L’allora
vescovo, sua ecc.za mons. Sennen Corrà, lo nominò
suo delegato presso la Comunità Missionaria e don
on la scomparsa di mons. Antonio Zennaro la Co- Antonio ha svolto con impegno, sollecitudine e dedimunità Missionaria di Villaregia ha perso un pa- zione questo suo compito, offrendoci la sua presenza,
dre affettuoso, un fratello attento, un caro amico. la sua competenza e il suo affetto. In tanti momenti
Don Antonio è stato per noi un dono prezioso lungo i
lo scambio tra noi è diventato preghiera alla presenza
numerosi anni in cui abbiamo
dello Spirito Santo.
camminato insieme. Gli inizi
Ormai avanti negli
della storia della Comunità
anni, ha continuato
Missionaria, nata e cresciuta
a serbare per noi panella diocesi di Chioggia fin
role di consolazione
dal 1981, sono da subito legae di benevolenza.
ti alla figura di don Antonio.
Per tutto questo noi
Fin dalle prime battute egli
missionari portiamo
è stato presente, attento e in
nel cuore un grazie
ascolto, insieme alla comunigrande e sincero per
tà nascente, di quanto il Situtto l’amore che don
gnore voleva dire e fare. Il suo
Antonio ha saputo
forte legame con lo Spirito
riversare sulla ComuSanto, che per tutta la sua vita ha amato e fatto amare, nità Missionaria di Villaregia, per la sua fedeltà alla
gli ha permesso di rimanere aperto al soffio della novità nostra amicizia e per averci insegnato a farla crescere
dello Spirito, lo ha reso capace di cogliere i segni di una e maturare in Dio.
G. P.
nuova opera nella Chiesa. La poca conoscenza non è
Nella foto: mons. Zennaro concelebra l’Eucaristia con
stata un ostacolo per questo uomo di Dio, per accogliere alcuni missionari a Villaregia (anno 2007).
C
14
domenica 15 maggio 2016
CAVARZERE
nuova Scintilla
VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
ASSOCIAZIONE “CUORE AMICO”
Una competizione record per il Consiglio comunale
Ben 7 i candidati a sindaco!
C
avarzere: 7 sono le liste
che si sono presentate
al “via” per le prossime
amministrative comunali del 5
giugno, con 112 candidati consiglieri (oltre ai 7 che puntano
alla carica di primo cittadino).
Questo su circa 11.000 elettori,
vale a dire 1 candidato consigliere ogni 98 votanti circa, e 1 ogni
126 residenti circa, compresi i
non votanti e i minori di età.
Tante liste e tanti candidati che
non possono non comportare
dispersioni di voti e quindi
abbassamento del quorum per
l’elezione del nuovo sindaco:
questa volta col sistema maggioritario semplice, alla prima
votazione, e conta. Cavarzere
è ormai sotto i 15.000 abitanti
(intorno ai 14.200) e basta un
voto in più a qualsiasi lista per
vincere la partita. Perciò certamente non mancheranno le
contestazioni e la riconta dei
voti, salvo che il distacco tra la
lista vincente e le altre non sia
incontestabile.
Questi i candidati a sindaco:
Amedeo Bernello, 49 anni,
consigliere della città metropolitana (Lista Blu); Pierfrancesco Munari, 34 anni, avvocato
(Lega Nord); Pierluigi Parisotto, 55 anni, ex sindaco (Lista
Tricolore); Emanuele Pasquali,
41 anni, consigliere uscente (Lista Fucsia); Enzo Salmaso, 67
anni, già vicesindaco e assessore
alla cultura (Lista Quadrifoglio);
Henri Tommasi, 38 anni, sindaco uscente (Lista civica con
Pd, Sel e Dcc); Alessandro Zanierato, 52 anni, nuovo volto
delle comunali (M5S).
L’impressione che si può trarre
dalle liste (che ci riserviamo di
pubblicare integralmente in altro numero) è che non solo si sia
proceduto in “ordine sparso” da
parte degli organizzatori, non
tenendo conto dei precedenti
orientamenti politici dei candidati (passati da destra a sinistra
e viceversa), ma che in qualche
caso si sia puntato su candidati
che hanno maggiore possibilità
BREVI DA CAVARZERE
* DANZA – La società culturale ACLED, aderente
alla Federazione nazionale scuola di danza, ha
organizzato per domenica 15 maggio, al teatro “T.
Serafin” di Cavarzere, con la partecipazione di “Arché
danza”, lo spettacolo “Il sogno di Clara” (tratto da
“Lo Schiaccianoci”). La serata, che avrà inizio alle ore
18, sarà diretta dal regista Arturo Cannistrà.
* FIORETTO – Per tutto il mese di maggio nelle
unità pastorali di Cavarzere, Ca’ Briani, Passetto e
S. Giuseppe, Villaggio Busonera e Boscochiaro, si
terrà il Rosario secondo il calendario esposto nelle
rispettive chiese e nei diversi centri di preghiera. Nel
duomo di S. Mauro il Fioretto ha luogo prima della
messa, al mattino alle ore 8.30 e il giovedì dopo la
messa delle 18; nella chiesetta del Centro Bakhita
“Madonna del Cenacolo” ogni sera alle ore 20.30.
* PRO LOCO – Il direttivo della Pro Loco di
Cavarzere ha rieletto alla presidenza la signora
Lina Figoni, che succede nella carica all’architetto
Maurizio Braga. La Figoni era già stata presidente
della Pro Loco dal 1999 al 2011 e poi aveva
affiancato come vice presidente Braga per due anni
(dimettendosi dal direttivo nel 2013). Alla vice
presidenza dell’associazione sono stati chiamati
Paolo Soncin e Ivana Orlandini. Segretaria è Moira
Cecchetto. I probiviri sono Marco Moretto, Renza
Sgobi e Turiddu Pastorello, revisori dei conti Ivana
Orlandin e Sandro Sacchetto. Del direttivo fanno
ancora parte Paolo Vettorello, Ida Cassetta, Maria
Cristina Ferrati, Lino Tordin, Claudia Permunian,
Fabio Sinaglia, Arianna Zanardo, Gianmatteo
Finotto, Cinzia Frezzato e Ketty Cecconello.
* PITTURA – Gelindo Baron espone le proprie
opere di pittura intitolate “Non chiedermi perché” a
Lendinara (Rovigo), presso la galleria “Signorini”. La
mostra è aperta fino al 14 maggio, dal mercoledì al
sabato, dalle ore 16.30 alle ore 19. Le opere di Baron
figurano in molte gallerie internazionali e in chiese
venete (anche a Cavarzere e Cona).
* POLACQUE – I soci di Polesine Acque, che
gestisce l’acquedotto di Cavarzere, hanno approvato
il bilancio consuntivo. L’utile netto è risultato di
€ 2 milioni, quello lordo di oltre € 4 milioni. Nel
bilancio vanno detratti € 1 milione e 700mila di
tasse. Le perdite della rete idrica, per le quali è in
programma un progetto di risanamento, si aggirano
complessivamente al 40%.
* BOSCOCHIARO – Il territorio di Boscochiaro,
tra l’Adige e il Gorzone, sarà messo in sicurezza
idraulica per evitare futuri allagamenti. La bonifica
sarà eseguita dal consorzio Adige Po. È previsto un
intervento sul canale San Pietro per aumentarne il
volume e raccogliere i flussi idrici provenienti dal
di raccattare voti tra parentele,
amicizie e conoscenze (cosa ovvia). 7 liste per Cavarzere segnano un record. E non resta che attendere l’impatto che avrà tra gli
elettori, in primis per il futuro del
paese (con i tanti e tanti problemi
che da anni ormai attendono una
soluzione confacente). Da rilevare, se ce ne fosse il caso, che due
soli sono i partiti che si sono presentati con il proprio simbolo e
che tutti gli altri hanno preferito
la scelta della lista civica… (forse
perché i partiti non godono più di
buona reputazione?)
Rolando Ferrarese
centro abitato. Il progetto prevede l’allargamento
dell’antico canale (che un tempo si dipartiva da
Cannaregio) fino alla confluenza con l’impianto
idrovoro di Cavanella. Il sindaco Tommasi assicura
che i lavori dovrebbero essere terminati entro l’anno.
SPORT – Bronzo per il cavarzerano Denis Braggion,
atleta e tecnico del Karate Shotokan, all’open di
Toscana, svoltosi al Palagolfo di Follonica: trofeo
internazionale dedicato a Nelson Mandela. Una
competizione di kumite tra le più dure.
* MOSTRA – Mostra di reperti aerei del secondo
conflitto mondiale, abbattuti e recuperati dal
sodalizio volontari della Romagna Air Finders;
organizzatrice della manifestazione con l’assessorato
alla cultura. La rassegna aperta sabato scorso presso
il foyer del teatro comunale “Serafin” rimarrà aperta
fino al 14 maggio (feriali ore 16-19 e festivi 1012 e 16-19). Sono esposti anche i resti dell’aereo
recuperati in località Ca’ Briani nell’ottobre del 2013.
È curata da Aurora e Alessia Mattiazzi.
* EMMANUEL – La cooperativa Emmanuel di
Cavarzere, in collaborazione con il Comune e la Pro
Loco e l’Istituto Comprensivo, ha organizzato per
il 28 e 29 maggio una festa in piazza del Municipio
(per festeggiare i suoi 20 anni di attività. Sono
previsti: torneo di calcio tra le cooperative del
territorio, esibizioni artistiche con musica; visita ai
laboratori di educazione sociale, stand gastronomico
ed estrazione di premi tra i partecipanti. Per i giochi
dei bambini saranno allestiti anche dei gonfiabili
giganti. Emmanuel gestisce, tra l’altro, centri diurni
e notturni per i disabili a Cavarzere, Adria e Taglio di
Po; una comunità alloggio, un gruppo appartamento,
centro di aggregazione giovanile, servizio educativo
domiciliare, percorsi di terapia assistita, oltre a un
progetto di ortoterapia ad Ariano nel Polesine.
* BIBLIOTECA – La biblioteca comunale di
Cavarzere (Palazzo Piasenti-Danielato) è aperta con
il seguente orario fino al 31 maggio: lunedì e martedì
ore 9-12 e 15-19; mercoledì ore 9-12; giovedì e
venerdì ore 9-12 e 15-19; il sabato ore 9-12. Volumi
in prestito per non oltre 30 giorni.
ECOCENTRO – Veritas, che gestisce la raccolta dei
rifiuti urbani di Cavarzere, ha sospeso il servizio di
ricevimento dei calcinacci dei cittadini all’ecocentro.
Motivo: potrebbero contenere resti di amianto. E ciò
in attesa di una circolare chiarificatrice del Ministero
dell’ambiente che disciplina la materia e la consegna.
Si teme che lo stop degli inerti all’ecocentro possa
comportare, nel caso si protragga nel tempo, un
diffuso abbandono in discariche non autorizzate,
a cielo aperto, con conseguente inquinamento
ambientale.
R. Ferrarese
Screening per tutti, nel piazzale del Municipio, il 15 maggio
Perchè la salute è importante
D
omenica 15 maggio dalle ore 9
alle 12 a Cavarzere nel piazzale di
fronte al municipio, l’Associazione Cuore Amico di Chioggia e Cavarzere
(che da quest’anno può contare su una
propria sede operativa presso la Cittadella
Sociosanitaria) effettuerà l’appuntamento
che ormai si ripete annualmente dello
screening. Gli esami che riguardano la valutazione del rischio cardiovascolare, della glicemia e della colesterolemia è gratuito. Volontari, medici
e infermieri saranno a disposizione dei cittadini per effettuare e valutare
i test e le misurazioni effettuate. Quest’anno le rilevazioni si arricchiscono perché ci sarà anche la collaborazione attiva dell’associazione Diabeti
di Chioggia e del reparto di Diabetologia di Chioggia. A fine mese poi,
e precisamente domenica 29 maggio, l’equipe di Cuore Amico sarà
anche a Pila (Porto Tolle) su richiesta della Cooperativa Pescatori di
quella realtà del Polesine.
Giuseppe Mainardi nominato Cavaliere di San Marco
Disponibilità al sociale
I
l 25 aprile scorso, nella prestigiosa
chiesa di San Francesco della Vigna
a Venezia, si è svolta l’investitura dei
nuovi Cavalieri di San Marco, una prestigiosa onorificenza che è stata assegnata
anche ad un cavarzerano, il dott. Giuseppe Mainardi. L’Associazione dei “Cavalieri
di San Marco”, è stata costituita nel 1920
dal gondoliere Pietro Grossi allo scopo di
richiamare e perpetrare i valori dell’antico ordine di cavalieri della Repubblica di
Venezia, segnalando e premiando quanti
si sono distinti in opere di bene a favore
della propria comunità. I Cavalieri di San
Marco sono oggi circa 1.300, provenienti da tutto il mondo. La loro
sede è nella sala San Pasquale, di fianco alla chiesa parrocchiale di San
Francesco della Vigna nel sestiere di Castello a Venezia. Una chiesa
molto cara ai veneziani perché qui si tramanda che Cristo sia apparso
a San Marco. Per entrare a far parte di questa prestigiosa Associazione bisogna avere delle doti di grande spessore, soprattutto morale,
con grande disponibilità verso il sociale, valore che il dott. Giuseppe
Mainardi ha sempre perseguito. Il dott. Mainardi svolge la sua attività
di medico-chirurgo presso il Pronto Soccorso della Casa di Cura “Madonna della Salute” di Porto Viro ed, inoltre, esercita anche come medico-odontoiatra sia a Cavarzere che ad Ariano nel Polesine. Nella motivazione che è stata letta in chiesa per la sua investitura è stato fatto
riferimento anche alla sua disponibilità e collaborazione attiva con
l’Associazione “Comitato della Croce” di Cavarzere che, ormai da diversi anni, si prodiga in iniziative umanitarie di solidarietà verso gli “ultimi” di questa nostra società. Il padrino del dott. Giuseppe Mainardi è
stato il mecenate chioggiotto Luciano Boscolo Cucco. Il presidente del
“Comitato della Croce”, cav. Fiorenzo Tommasi, così ha commentato la
notizia: “Esprimo compiacimento per questa nomina e congratulazioni al
dott. Mainardi per questo importante riconoscimento che fa emergere tramite le persone questo grande valore “Il bene”.
R. Pacchiega
Nella foto, da sx: Boscolo Luciano Cucco, il dott. Mainardi e Renzo Donin.
Prof. Gerosa all’apertura del prossimo anno dell’Università Popolare
Una presenza importante
I
l prof. Gino Gerosa non è potuto essere presente a Cavarzere, domenica 24 aprile, per un’urgenza che lo ha portato in sala operatoria e
non gli ha permesso di tenere la conferenza in programma. Questo il motivo del rinvio dell’incontro
che si doveva tenere a Cavarzere - Palazzo Danielato, in chiusura dell’anno accademico dell’Università
popolare, che prevedeva una conferenza del famoso cardiochirurgo. L’appuntamento non è cancellato ma solo rinviato, questo è quanto comunica il presidente dell’Università Popolare, prof. Fabrizio Zulian, il quale
informa di aver ricevuto in questi giorni una telefonata dal prof. Gerosa
che, scusandosi per la sua assenza, gli ha assicurato la sua presenza e
partecipazione, come ospite, della lezione di apertura del prossimo anno
accademico. Quindi, il prossimo autunno, precisamente domenica 9 ottobre, sarà possibile beneficiare della presenza a Cavarzere di questo illustre cardiochirurgo, responsabile del centro “V. Gallucci” di Padova, ed
insignito nel 1993 del prestigioso Alexis Carrel Award e autore nel 2015,
primo al mondo, di un intervento microinvasivo di bioprotesi valvolare
aortica e riparazione della valvola mitralica a cuore battente. Appuntamento rinviato alla mattina del 9 ottobre 2016, sempre presso la Sala
Convegni di Palazzo Danielato.
R. Pacchiega
domenica 15 maggio 2016
POLESINE
no della centrale termoelettrica Enel di Polesine Camerini,
la quale verbalmente era stata apprezzata e condivisa
ma mai firmata, quindi è rimasta una “sola e semplice”
proposta. Interessante è sapere che all’articolo 1 della
l futuro della centrale termoelettrica Enel di Porto
convenzione era scritto: “La convenzione ha per oggetto
Tolle doveva essere svelato, così si dice in ambienti
la collaborazione e la gestione congiunta del Centro Visite
bene informati di Taglio di Po e dintorni, nella non
e percorsi naturalistici esistenti all’interno della Centrale
ancora confermata conferenza stampa che i massimi
Termoelettrica... e che la valorizzazione dei percorsi e
dirigenti del colosso energetico avrebbero programmato della visitazione potrà essere incentivata attraverso la
per mercoledì 11 maggio nella sede del Centro visitatori presentazione congiunta di progetti rientranti all’interno
di Polesine Camerini a Porto Tolle. Per quel poco che sia- della programmazione regionale, nazionale ed europea. Le
mo riusciti a sapere si tratterebbe di un primo incontro
parti s’impegnano a valutare specifiche azioni congiunte
con una serie di “invitati” istituzionali e portatori d’indi valorizzazione del sito anche in termini ambientali e
teresse, oltre, evidentemente, gli organi di stampa, per
produttivi”. L’Enel avrebbe dovuto garantire “la disponipresentare il bando predisposto da Enel per un concorso bilità delle aree e dei fabbricati ben identificati tra i quali
di idee alla progettazione per l’utilizzo della vastissima
la mensa, il ristoro e servizi igienici, formare il personale
area di circa 400 ettari ormai dismessa. Questa operaalle proprie dipendenze per proposte di visitazione dei lozione, Enel l’ha già fatta per la centrale di Rossano Cala- cali produttivi al fine di favorire la visitazione della parte
bro, provincia di Reggio Calabria ed ora, nel calendario
di centrale non oggetto della convenzione e l’onere delle
di Enel, c’è Porto Tolle. Un’altra voce che circola insisten- utenze: acqua, energia elettrica, riscaldamento per il centemente a Taglio di Po è che uno dei possibili interessati tro visite”. Il Parco si sarebbe assunto l’onere, tra l’altro,
all’acquisto sia l’attuale patron del Delta Rovigo calcio,
in forma diretta o attraverso aziende o associazioni debiovvero Mario Visentini. Anche questa sembra sia protamente abilitate “di gestione del centro visite e relativi
prio una “voce isolata” perché non siamo riusciti a veri- percorsi ambientali di visitazione concordati con la relaficare se si tratti di una semplice chiacchiera da piazza.
tiva manutenzione ordinaria; all’organizzazione di eventi
Sta di fatto che più di un anno fa l’Ente Parco regionale
di carattere congressuale e di formazione nell’ambito della
Veneto, rappresentato da Mauro Giovanni Viti in qualità propria azione promozionale del territorio del Delta del
di commissario, aveva predisposto e presentato ad Enel Po”. Una convenzione che avrebbe dato impulso al turie al Comune di Porto Tolle una convenzione-tipo per la
smo di visitazione e quindi all’economia del territorio!
gestione del centro visite e percorsi ambientali all’interGiannino Dian
Cosa propone Enel?
I
Ricordati anche
i 28 morti di Nassiriya
C
on una semplice cerimonia, in occasione
della festa nazionale della Liberazione, sono
stati ricordati anche i 28 morti della strage
di Nassiriya (Iraq) del 12 novembre 2003, dei quali
19 italiani e fra questi 12 carabinieri, in missione di
pace, per aiutare la popolazione civile lacerata da una
guerra. Il giorno dei funerali scrisse con ammirazione
l’intellettuale francese Andrè Glucksman: “Un popolo
in lacrime, ma dignitoso e raccolto, si eleva all’altezza
del compito. Ha compreso che i sui carabinieri sono
stati assassinati in una terra lontana perchè l’Italia
ha insegnato all’Europa l’arte e la dolcezza di vivere
insieme in una società “civile”, sfuggendo alla legge
della sciabola e del ricatto terroristico”. Presenti il
sindaco Francesco Siviero con altri assessori, la Polizia
locale, la Protezione civile e altre associazioni, il
comandante della stazione dei Carabinieri maresciallo
Giuseppe Attisani ha reso onore ai caduti e deposto
una corona di alloro alla lapide all’entrata della
Caserma in viale J. F. Kennedy.
Giannino Dian
15
TAGLIO DI PO
EX-CENTRALE DI POLESINE CAMERINI
Conferenza stampa annunciata. E l’Ente Parco?
TAGLIO DI PO
nuova Scintilla
10 anni di Protezione Civile
I
l gruppo della Protezione Civile di Taglio di Po compie
10 anni. La festa di compleanno sarà sabato 28 maggio
2016. Del gruppo, che attualmente conta 39 agenti,
il sindaco Francesco Siviero è il presidente, mentre il
responsabile comunale è il vicecommissario della Polizia
Locale Maurizio Finessi e il coordinatore comunale è Ivano
Domenicale. La sede del Gruppo di Protezione civile, una
presenza davvero preziosa per la comunità tagliolese per
la miriade di servizi che svolge, non ultimo quello con una
squadra addestrata al servizio antincendi, indispensabile
per l’apertura di Sala Europa e altre feste che si effettuato
sul territorio, è nell’ex magazzino idraulico del Genio
Civile, via Trieste 46 a Taglio di Po centro, concesso in
comodato al Comune, per la quasi totalità degli spazi
sia esterni che interni. I cittadini, per informazioni e
comunicazioni hanno a disposizione il numero telefonico
0426 346844, oppure possono utilizzare, in qualsiasi
momento, l’indirizzo di posta elettronica protezione.
[email protected].
Questo il programma della festa: ore 9, in piazza IV
Novembre, alzabandiera e benedizione dei mezzi; ore
10, in sala Europa, via Dante n. 8, convegno sul tema “La
comunicazione in emergenza”; ore 13 pranzo.
Per ulteriori informazioni relative all’evento, gli interessati
possono contattare il numero 338 2233328 (risponde
Ivano Domenicale).
G. Dian
FESTA DELLA LIBERAZIONE A PORTO VIRO
- ha proseguito il sindaco - dalla
conquista della libertà da parte dei
nostri padri e nonni, i quali avevano in testa la visione di un mondo
n evento – ha introdotto la commemorazione
nuovo, migliore per noi quello che
il sindaco Giacon davanti a palazzo Arcangeli
ancor oggi si deve costruire per un
ex sede del Municipio di Donada e dopo aver
futuro, traendo insegnamento dal
deposto una corona davanti al Monumento ai Caduti e
passato affermando la centralità
alla lapide infissa nella parete del palazzo municipale - che dell’uomo”.
ha segnato la fine di uno dei periodi più cupi della nostra
La celebrazione è stata allietata
nazione e, al tempo stesso, la rinascita verso una nuova
dalla banda musicale cittadina
speranza di riscatto dalla devastazione della guerra e dalla diretta dal m° Uber Bressan che
prostrazione in cui il popolo italiano era stato ridotto dalla ha coinvolto i presenti con l’esefollia di un regime”. Il corteo in precedenza era entrato in
cuzione di brani storici e popolari
chiesa per la S. Messa preceduto dai gonfaloni delle associa- del tempo. Il comandante della
zione combattentistiche. Santa Messa celebrata dal parroco polizia locale Mario Mantovan e la
don Renato che poi ha distribuito ai rappresentanti delle
vicesindaco Silvia Gennari, prima
forze combattentistiche e ai rappresentanti delle Autorità di concludere la manifestazione,
politiche una immagine con foto e preghiera scritta da
hanno premiato – novità stimolanAlcide De Gasperi. A presenziare all’evento il comandante
te - quanti, tra i cinquanta alunni, hanno partecipato al concorso
della stazione dei carabinieri di Porto Viro il maresciallo
“Disegna la polizia locale”.
Emanuele Salvagnin, il vice comandante della guardia di
Francesco Ferro
finanza di Porto Levante Vincenzo Lagana, gli assessori
Preghiera di De Gasperi
Tania Azzalin, Alessandro Palli, Raffaella Bovolenta, il
“Perdonami, Signore, ma porto con me nelle mie occupazioni la Tua prepresidente del consiglio Ivano Vianello e al consigliere di
ghiera. Penetra tutta la mia attività, prega Tu nel mio lavoro e in tutta
maggioranza Rita Ferrari. “Sono trascorsi più di 70 anni
la donazione di me stesso.”
Celebrazione intensa
“U
BREVI DAL DELTA
* AUGURI AGLI SPOSI - [Taglio di Po]. Nella chiesa San
Francesco d’Assisi ha avuto luogo la cerimonia del matrimonio di Francesco Siviero con Giancarla Domenicale. La
notizia acquista una certa rilevanza e risonanza se aggiungiamo che lo sposo è il sindaco.
Evviva gli sposi!
* NUOTO SICURO PER I BAGNANTI: 17 BAYWATCH
- [Delta]. Dopo un severo corso di addestramento 17
concorrenti hanno ottenuto il brevetto di Baywatch, cioè
esperti ed abilitati al servizio balneare e salvamento acquatico in mare, nei laghi e nelle piscine.
Le lezioni teorico-pratiche del corso si sono tenute a Taglio
di Po, Porto Viro e Albarella.
* SPONSOR MARCEGAGLIA: PAVIMENTO PALESTRA
GRATIS - [Rosolina]. Il pavimento della palestra della
scuola “Marin Sanudo” necessita di essere rifatto. L’intera
spesa sarà sponsorizzata dalla Società Marcegaglia s.pa. di
Albarella.
* FUTURO INCERTO PER LA CENTRALE - [Polesine Camerini]. Il 24 maggio l’Enel renderà pubblico il bando per il
futuro delle 21 centrali elettriche italiane dismesse. Quella
di Polesine Camerini è una di quelle. La posizione dell’Enel è
questa: Sono in atto studi per identificare soluzioni alternative con la consapevolezza che non esiste una strategia unica
valida per tutti i casi. Quindi sempre più incerta rimane la
soluzione proposta dall’Ente Parco che, ancora un anno fa,
aveva proposto la valorizzazione dei percorsi del territorio e
l’utilizzazione dei servizi (mensa, ristoro. ...) della Centrale
ai fini di un organico progetto turistico.
dove nel 1944 i partigiani di Tito massacrarono 12 carabinieri. Tra di essi vi era anche il concittadino Antonio Ferro,
suonatore di clarino nella Filarmonica “Vincenzo Bellini”.
* TULLIO FERRO: UN SEGNO DI RICONOSCENZA [Loreo]. Nella sala consiliare - come già riferito più ampia* PSAF: INQUINAMENTO DELLE ACQUE - [Delta]. I
mente nel numero scorso - ha avuto luogo la consegna da
politici polesani si stanno attivando per richiedere alle Ulss parte del Comune di una targa in segno di riconoscenza al
e all’Arpav un continuo monitoraggio delle acque, compre- pittore e autore Tullio Ferro che, anche se attualmente resise quelle dei pozzi, a causa dell’allarme suscitato dalla noti- dente nel Garda, porta sempre nel cuore la sua Loreo, dove
zia della presenza di “psaf” (Sostanze Tossiche Perfluoroal- è nato nel 1931 ed ha lavorato all’Ufficio Protocollo. Sono
chiliche) nei corsi d’acqua polesani. Per quanto riguarda il una quarantina le opere di Tullio.
Delta, il livello dell’inquinamento delle acque a Taglio di Po
sarebbe giunto ad un limite da non superare.
* CULTURA (1): “TU MI HAI SALVATO LA VITA”
- [Porto Tolle]. Nella Sala della Musica, su iniziativa
* ULSS 19: NECESSITANO INFERMIERI - [Delta]. Una dell’Assessorato alla Cultura, Enrica Zerbin ha presentato il
nota sindacale fa presente all’Ulss 19 che all’ospedale di
suo libro “Tu mi hai salvato la vita”. L’autrice è originaria di
Adria vi è una carenza di almeno 12 infermieri. Ciò comScardovari-Bonelli.
porta elementi di disagio per gli altri operatori sanitari sia
per quanto riguarda l’orario di lavoro sia per il riposo setti- * CULTURA (2): COMPLETATO LO SPLENDIDO MUmanale. Il tutto con qualche svantaggio anche per i pazien- RALES - [Taglio di Po]. Gli alunni di 3ª della scuola
ti. Una soluzione proposta sarebbe quella di utilizzare le
media “Maestri”, sono orgogliosi di aver “aiutato” l’artista
graduatorie dell’Ulss 18 (Rovigo) e dell’Ulss 21 (Legnago). Melinda Sofcic nella realizzazione dell’artistico murales sul
muro perimetrale del parco giochi. Il progetto, coordinato
* ANTONIO FERRO: STORIA DEGLI ANNI TRAGICI DI con l’assessorato all’Ambiente, rientra nella quarta edizione
GUERRA - [Rosolina]. All’auditorium S. Antonio è stato del Festival d’Arte contemporanea dell’associazione DeltArpresentato il Libro “Planina Bala”, località della Slovenia
te.
A. Bullo
16
POLESINE
domenica 15 maggio 2016
nuova Scintilla
PORTO VIRO
CONSORZIO PESCATORI DEL POLESINE DI SCARDOVARI
Si auspica una serena svolta della vita associativa
Prossima assemblea dei delegati
I
n attesa che i vertici del Consorzio
tornino dal Canada per un viaggio-lavoro, si punta molto ai risultati che
scaturiranno dall’assemblea dei delegati
del Consorzio pescatori del Polesine di
Scardovari che si svolgerà mercoledì
18/5 presso la sede sociale. Sarà anche
l’occasione per fare il punto sulla recente
vicenda che ha visto la firma della nuova
convenzione che regola i rapporti, per
i prossimi tre anni, tra il Consorzio e la
Provincia. Superate le molte difficoltà
degli ultimi tempi, si sta guardando al
futuro con più serenità. Infatti oltre ad
un pacchetto di proposte che il presidente Roberto Finotello farà all’assemblea
dei delegati, saranno nominati i nuovi
vertici del Consorzio con un vice presidente che sarà espressione dell’Isola di
Ca’ Venier. Nello stesso tempo, si copierà
dal Comune eleggendo una specie di
“Giunta” formata da alcuni presidenti di
Cooperativa, con lo scopo di preparare
per il consiglio dei 14 presidenti, il lavoro
che attende il futuro del Consorzio cooperative pescatori del Polesine O.P. In
primis gli interventi sul Canarin, nella
zona di Santa Giulia vicino alla Sacca di
Scardovari, nella zona del Po di Tramontana in confine col Barbamarco di Pila, la
guardiania, la vivificazione delle lagune e
forse qualcos’altro.
Dicevamo del viaggio di lavoro in Canada
del Consorzio per iniziare un dialogo in
quel continente con lo scopo preciso di
portare il prodotto, vongola e mitili, in
quel grande mercato attraverso la cosiddetta “quarta gamma” che si riferisce al
prodotto sotto vuoto che, secondo le idee
degli attuali dirigenti, comporterebbe
la costruzione di una fabbrica avente lo
scopo, appunto, di preparare il prodotto
sotto vuoto per i nuovi mercati. Un altro
aiuto occupazionale quindi da parte della
pesca.
Non dimentichiamo pure che nel mese
di luglio 2015 è inoltre nato il Consorzio
di tutela della cozza Dop di Scardovari
che avrà il compito fondamentale di valorizzare e promuovere il nostro prodotto
tipico. È prevista una serie complessa di
iniziative che vanno dal controllo del rispetto del disciplinare di produzione sino
ad attività di promozione e lancio di questo straordinario prodotto. Non bisogna
dimenticare il grande successo all’Expo
Così il direttore del Cna di Rovigo
Finalmente Enel parlerà
“L’
annuncio dell’apertura del
bando per la riqualificazione
del sito della Centrale Enel
di Polesine Camerini è un fatto significativo” così ha dichiarato il direttore di Cna
Rovigo Monini. È infatti un fatto importante, da tutti chiesto da tempo, Sindaco
in primis, ma anche dal Pd locale e nazionale con il Governo a chiedere all’Enel di
non abbandonare il Delta dopo trent’anni
e più di attività che hanno visto una crescita economica di indiscusso valore sul
Polesine. Questo è stato riconosciuto da
tutti e se c’è stata la conclusione del suo
rapporto con il territorio perché il mondo
è cambiato è perché hanno vinto i fautori
del no alla riconversione a carbone pulito
della Centrale. Bene, si sta aprendo una
nuova storia del sito? Pare di sì. Enel con
la sua partner Futur-E provvederà dal 24
maggio all’avvio di una procedura finalizzata all’acquisizione e alla riqualificazione
della centrale stessa. Il primo passo si terrà appunto con la pubblicazione on-line
dell’invito a manifestare interesse per la
procedura per l’acquisizione e riqualificazione della Centrale. Il 3 ottobre sarà
invece il termine per la ricezione delle
proposte progettuali complete dell’offerta
vincolante di acquisto, secondo quanto
indicato nella lettera di procedura. Dal 3
ottobre prenderà avvio la fase di valutazione tecnica che culminerà, nella prima
metà di novembre, con il giudizio di
idoneità della commissione giudicatrice
appositamente costituita. All’esito della
valutazione degli offerenti, Enel potrà
avviare trattative individuali, senza alcun
obbligo di esclusiva, con gli offerenti selezionati. Questo il quadro della situazione
discussa in settimana presso il Centro
informazione di Enel all’interno della
Centrale di Polesine Camerini. La riunione promossa da Enel ha visto la presenza
di Milano in occasione della presentazione delle nostre eccellenze delle vongole e
dei mitili del Delta del Po, ospitata nello
spazio di Intesa San Paolo e tramite una
proficua collaborazione e sinergia con la
Camera di Commercio e il Consvipo con
il riconoscimento di “prodotto biologico”
per la vongola verace.
Da tutto si evince come il mondo della pesca sia in continuo movimento guardando
con fiducia al futuro ma, nello stesso
tempo, si prefigura un continuo contatto
con le istituzioni al fine di dare vita agli
interventi da troppo tempo sul tavolo per
la loro risoluzione.
Certo che anche il Consorzio dovrà fare
la sua parte e ci pare di capire che non
manchi la volontà di collaborazione,
dando una spallata ai troppi veleni che in
quest’ultimo periodo hanno caratterizzato la vita associativa del settore. Oggi
l’economia della pesca è troppo importante per cadere in critiche che poco hanno a
che fare con un settore importante dove
l’unità diventa necessità.
Anche il recente cambio di presidenti di
cooperativa è un segnale importante per
la categoria, guai a parlare di ricatti o,
peggio ancora, di interessi verso qualcuno. Non deve esistere proprio. Almeno
noi la vediamo così.
Luigino Zanetti
delle istituzioni, sindaco in testa, dell’industria, delle Associazioni, non sappiamo
se i sindacati sono stati invitati, manca
anche il Governo visto che il viceministro
Baretta segue da sempre le vicende. Lo
stesso Primo Ministro Matteo Renzi aveva annunciato che anche il vice Ministro
Enrico Zanetti sta seguendo la situazione. Non c’è la Regione. Non è una grande
novità, visto che negli anni precedenti
mai la Regione Veneto ha partecipato
convinta, se non a distanza, magari modificando un articolo dell’Ente Parco.
Chiudiamo il servizio citando ancora il
Cna di Rovigo che nel suo documento
afferma: “Al di là del bando, è necessario,
in ogni caso, che Enel rimanga una risorsa per il territorio, sia coinvolta nella
bonifica dell’area e svolga un ruolo di
main sponsor dell’area umida più vasta
d’Europa, riqualificata, contribuendo alla
valorizzazione e promozione del territorio, puntando a riposizionare l’area del
Delta ai fini turistici, tenendo conto delle
varie peculiarità (luoghi naturalistici, di
visitazione, località balneari)”.
L. Zanetti
Osservatorio locale
per il paesaggio
del Delta del Po
L
o sguardo fisso sull’iniziativa del
13 maggio programmata nella sala
Eracle dalle ore 14 alle 18. Iniziativa
presentata in Municipio di piazza della
Repubblica dal sindaco Giacon, dalla direttrice
dell’“Osservatorio locale per il paesaggio
Delta del Po” arch. Laura Mosca e dall’on.
Diego Crivellari. Un Ente, questo, costituito
il 29 settembre 2015 con la sottoscrizione del
“Protocollo di intesa” in adesione alla “Rete
regionale degli osservatori per il paesaggio” da
parte della Regione Veneto e dal Comune di
Porto Viro che di questo programma è capofila
di 9 comuni
del Polesine
(Adria,
Ariano nel
Polesine,
Loreo,
Papozze,
Porto Tolle,
Porto Viro,
Rosolina,
Taglio di Po)
e dell’Antico Dogado del Comune di Chioggia.
Osservatorio locale che fa riferimento al
“Contratto di Foce Delta del Po” per l’attuazione
della “Strategia nazionale Aree interne” che
prevede iniziative per il “Piano d’azione della
riserva di Biosfera Delta del Po” MAB-Unesco.
Venerdì 13 maggio, dopo il “Benvenuto” da
parte del sindaco Giacon e degli on. Crivellari
e Cristiano Corazzari, gli altri interventi sono
affidati a Fausta Bressani direttore della sezione
Beni culturali Regione Veneto e, a seguire,
Matelda Rheo (Università Iuav di Venezia),
Tessa Matteini (Iuav di Venezia dall’Università
di Firenze), Margherita Vanore (Iuav Venezia),
Philippe Pypaert (Coordinatore del programma
Mab UnescoVenice office). La vera e specifica
conferenza è affidata a Joan Noguè (Università
di Girona, Spagna) per illustrare l’esperienza
dell’Osservatorio del paesaggio di Catalogna.
Sono previsti interventi programmati e il
dibattito. Importante: la partecipazione
prevede Crediti formativi per l’Ordine degli
architetti, dei Dottori Agronomi, Forestali,
Geologi e Geometri. Nell’introduzione alla
Conferenza si chiarisce: “L’osservatorio è un
progetto ambizioso che oltre a essere contratto
di Foce si allargherà al Contratto di Costa e che
prevede attività per due anni”.
Francesco Ferro
FLASH DA PORTOTOLLE
* In settimana si è concluso l’anno accademico 2015-2016 dell’Università del tempo
libero con la cerimonia di consegna degli
attestati di partecipazione ai corsi. Sono stati
presenti l’assessore alla cultura Ielasi, il presidente della Pro Loco Pavanati. Nell’occasione
c’è stata una lezione-concerto tenuta da Antonio Pozzato, Alessandro Tessarin e Lorenzo
Mantovan.
Maestro del lavoro, presso la sala consiliare il bacino interessato è di circa 13.000 ettari di internazionale. Attualmente è in Israele per
di Palazzo Celio a Rovigo.
terreno coltivati da 1.250 aziende agricole.
una serie di opere e concerti. Zanellato abita
a Porto Viro e i suoi genitori sono di Porto
* Grazie all’impegno del Comune di Porto
* In occasione del mese dedicato alla Madon- Tolle.
Tolle, il gruppo “Giacche Verdi”, rappresenta- na, ogni settimana passerà nelle comunità la
to in Polesine da Sergio Leonardi, ha potuto statua della Madonna Pellegrina. Mer* Un appello dei consiglieri regionali Pd Aztrascorrere due giorni in sella al cavallo,
coledì 15 giugno pellegrinaggio a Roma in
zalin, Zottis e Guarda per intervenire sulla
oltre 100 con altrettanti cavalieri. All’interno giornata in occasione del Giubileo della mise- crisi della zootecnia: “In Veneto già perse
della Centrale ora dismessa, ma con uno stac- ricordia. A breve sarà pronto il volantino per mille stalle, va convocata una conferenza
co nella spiaggia di Polesine Camerini-Bal’iscrizione al Grest 2016, animazione estiva regionale e richiesta un’immediata interlo* Il 18° Parco in bici nel Delta del Po si
stimento. Due giorni davvero splendidi e a
dei bambini e ragazzi, in tutte le Unità pasto- cuzione con lo Stato”. Come a dire: Regione
svolgerà a Santa Giulia sabato 14 e domenica contatto con la natura. Curiosità: un cavallo rali del Comune di Porto Tolle. Rivolgersi ai
Veneto se ci sei batti un colpo...
15 maggio. Molte le iniziative, tra cui escur- s’è perso e solo all’ultimo minuto prima della rispettivi parroci.
sioni in bicicletta alla scoperta del territorio, partenza è stato trovato in un fosso di cam* Dopo l’assemblea dei soci del Gal che ha
bici+barca, raduno in notturna mountain
pagna. Tutto è comunque finito bene.
* A Pisa, grazie alla Fondazione Stella
stabilito l’ingresso del Comune di Corbola,
bike, corri in Sacca, camminata in compaMaris, sono state promosse due importanti sono diventati 31 i componenti del partenagnia, mostra fotografica, stand gastronomico * A tavola solo zucchero italiano. È
iniziative per sostenere un progetto di ricerca riato: 9 privati e 22 pubblici. Rispetto all’area
e mercatino degli hobbisti. Sempre a Santa
questa la sintesi dell’incontro avvenuto a
nel campo della psicoterapia per le famiglie
di operatività formata da 33 Comuni, sono
Giulia è programmata la 9ª sagra della cozza Pontelongo, sede dell’unico zuccherificio del di bambini e adolescenti. Nel corso della
ora 17 i Comuni soci del Gal. L’auspicio è che
dop dal 19 al 22 maggio. Info: Pro Loco di
Veneto, tra la Coprob, primo produttore di
due giorni, oltre a convegni per sostenere le prosegua il percorso di adesione, anche da
Porto Tolle 0426 81150.
zucchero in Italia, l’assessore regionale Pan, il varie iniziative, c’è stato un recital solidale
parte delle altre amministrazione, affinché
presidente di Coprob Gallerani e il sindaco di con la partecipazione del basso apprezzato
tutta la comunità partecipi attivamente allo
* Mercoledì 18 maggio in Provincia, alle ore Pontelongo Fiorella Canova. Alcuni dati per da Riccardo Muti, Riccardo Zanellato, una
sviluppo locale.
11, manifestazione per la 16ª Giornata del dire dell’importanza della bietola in Veneto: delle voci più importanti della lirica italiana e
L. Z.
SPAZIO RAGAZZI
CHIOGGIA. Istituto superiore “Cestari-Righi”
domenica 15 maggio 2016
nuova Scintilla
17
SANT’ANNA DI CHIOGGIA
Mostra nella scuola secondaria di I grado “B. Maderna”
“Cestary day 2016” il 16 maggio al don Bosco
Un “pieno” di vita... senza le droghe Robot, futuro presente
I
l 16 maggio 2016 al teatro
don Bosco di Chioggia in
occasione del “Cestari Day”
- giunto alla sua XV edizione –
si terrà l’incontro con Giorgia
Benusiglio che ci racconterà la
sua esperienza: per provare una
pastiglia di ecstasy ha rischiato di
morire. Ed ora questa sua vicenda
è diventata una lezione di vita ed
un libro intitolato “Vuoi trasgre-
dire? Non farti!” (ed. Paoline).
La giornata del 16 maggio è dedicata al concittadino Domenico Cestari cui è intitolata la scuola, con
un invito, rivolto in particolare
agli educatori, per dare una mano
ai giovani per costruire, con loro e
per loro, un mondo migliore.
Nella preparazione del Cestari
Day 2016 gli studenti, coordinati
dal dirigente scolastico dell’IIS
“Cestari-Righi” prof.ssa Antonella
Zennaro, dalla prof.ssa Marina
Bullo e con la collaborazione di
altri docenti, hanno messo in
gioco capacità, abilità e interessi,
per approfondire quest’anno un
tema di grande e purtroppo anche
drammatica attualità: la droga e le
sue nefaste conseguenze.
La manifestazione avrà inizio alle
ore 9.30.
ef
Istituto Comprensivo Chioggia 1 - Scuola dell’infanzia Padoan
La vera buona scuola
S
torie di Buona Scuola quotidiana… Eh, sì, questa è
la scuola dell’infanzia “Padoan” dell’Istituto Chioggia 1.
Quest’anno è stata affrontata la
tematica del cibo, dell’alimentazione, “Mai sazi di crescere”,
tema che può essere difficile da
trattare con bambini dai 3 ai 6
anni, ma non per le insegnanti
della nostra scuola. Non solo
fotocopie, disegni, manipolazioni… ma esperienza diretta,
quotidiana, dal vivo, e tutto
nel centro storico della nostra
Chioggia.
Non si sono tirate indietro
queste maestre: hanno portato
davvero la scuola nella realtà!
Sono uscite in macelleria, dal
fruttivendolo, al mercato del
giovedì, in pasticceria, al Cen-
tro Formazione Professionale per
fare la pizza, le centrifughe ed
imparare a preparare la tavola, ed
infine un vero e proprio laboratorio in una fattoria per impastare
ed infornare il pane.
Non è utopia, è realtà: sono bambini dai 3 ai 6 anni che si muovono in gruppo ordinati, accompagnati dalle loro maestre che si
spostano per Chioggia e dintorni,
perché la realtà va studiata dal di
dentro e la scuola per fare questo
apre le sue porte, deve uscire a
vedere e toccare direttamente.
Niente ferma il team di insegnanti della scuola dell’infanzia
“Padoan”, nemmeno una carrozzina, tutto è fattibile, non sempre
facile, ma tutti sono partecipi,
sempre nonostante le difficoltà
oggettive, tangibili, pratiche.
Non possiamo dimenticare le
famiglie che sostengono tutto
questo lavoro, fidandosi delle loro
insegnanti e affidando letteralmente i propri figli alle loro maestre in un clima di collaborazione
vera, sincera e totale.
In periodi di difficoltà e cambiamenti, si distingue la nostra piccola scuola del centro storico di
Chioggia, che nel silenzio forma i
nostri bambini a scoprire come è
bella la vita, com’è bello imparare
attraverso la scoperta.
Allora complimenti a tutti… insegnanti, ausiliari che partecipano
mantenendo i locali sempre in
ordine, pronti per le attività didattiche, dirigenza che permette
e sostiene il tutto con la parte burocratica per la sicurezza di tutti
e, perché no, anche ai noi genitori, che abbiamo scelto loro per il
bene dei nostri figli.
(n. s.)
G
rande entusiasmo all’inaugurazione della mostra
“Robot, il futuro presente”
il cui allestimento ha completato il
percorso della XII edizione di “Progetto Galileo”. Tanti i genitori in
palestra della scuola “Bruno Maderna” ad ascoltare i ragazzi che
hanno presentato il Progetto.
Era presente anche il sindaco
Giuseppe Casson che ha elogiato
alunni ed insegnanti per il lavoro
svolto, sottolineando l’importanza del titolo: “A me piace molto
il titolo – ha affermato il Sindaco
adattandolo alla situazione - perché voi ragazzi siete il nostro futuro”.
Il lavoro di Progetto Galileo ha permesso di fare scoprire quanto
importante sia oggi la robotica e come essa costringa a riflettere sui
suoi effetti nella società. Molto interesse ha destato il Gabinetto di
Robotica dove funzionavano robot ideati, costruiti e programmati
dagli alunni. In esso primeggiava Mindstorms EV3 della Lego, donato dall’Associazione Artigiani (CGIA) di Chioggia. Il percorso offriva
però molti altri spunti e curiosità: i Robot-pane donati dal panificio
Fratelli Tiozzo di Cavanella
d’Adige, l’anitra di Vaucanson che riproduceva il meccanismo della digestione, i
Mori di Venezia, esempio di
automi che segnavano l’ora,
la raffigurazione di molti
robot fino agli attuali Nao e
I-Cub, quindi la pista dell’intelligenza artificiale.
Il Progetto ha ricevuto gli
apprezzamenti del Dirigente
scolastico che ha puntualizzato: “Iniziative come queste dimostrano
l’importanza che la scuola ha nel territorio ed evidenziano un approccio didattico teso a fare collaborare ragazzi di età diverse”.
classe 2ªD SSS IG “Bruno Maderna” – Sant’Anna di Chioggia
CHIOGGIA. Per iniziativa di Arteven da questo venerdì 13 maggio a fino al 9 giugno: al don Bosco, all’auditorium e in Corso del popolo
Ritorna “Un palco per la scuola” - Vitamine creative
A
l nastro di partenza “Un palco per la scuola” – Vitamine creative 2016, un progetto di sostegno alle
scuole nella produzione di nuove idee per il teatro.
Il nuovo programma inizierà il 13 maggio e si concluderà
il 9 giugno in Corso del Popolo, di fronte al Municipio,
dove alle ore 18 ogni alunno riceverà un buono libri per
l’acquisto di testi scolastici ed una targa di partecipazione. La scorsa edizione ha visto coinvolte 3 scuole paritarie, 1 scuola dell’infanzia, 2 scuole primarie, 2 scuole
secondarie di 1° grado e 3 scuole secondarie di 2° grado,
un liceo classico, per un totale di circa 500 studenti.
Questo il calendario degli appuntamenti: 13 maggio,
ore 10, al teatro “Don Bosco” la scuola per l’infanzia
“Padoan” in “Aggiungi un posto a tavola”; 18 e 19
maggio, alle ore 20.45, al teatro “Don Bosco” la scuola
primaria “Gregorutti” in “Malefica”; 20 maggio, alle
ore 20.30, e 21 maggio, alle ore 11, all’Auditorium
comunale il liceo classico “G. Veronese” in “La moglie
del procuratore”; 26 maggio, ore 21, all’Auditorium la
scuola primaria “S. Todaro” e la scuola secondaria di
1° grado “G. Pascoli” in “La principessa dei 3 enigmi…
ovvero all’alba vincerò”; 27 maggio, ore 21, all’audito-
rium la scuola paritaria secondaria di 1° grado “Paolo
VI” in “Cinema, che passione!”; 3 giugno, ore 21, al
teatro “Don Bosco” la scuola paritaria “Padre Emilio
Venturini” in “Aggiungi un posto a tavola”; 6 giugno,
ore 19, all’auditorium la scuola primaria “G. Marchetti” in “Storia di una stella”; 9 giugno, ore 18, in Corso
del Popolo consegna targhe e riconoscimenti con laboratori, animazioni e giochi per tutti i ragazzi. Ingresso
libero. Per tutti gli appuntamenti di spettacolo l’ingresso è ad invito.
a. p.
18
domenica 15 maggio 2016
nuova Scintilla
CULTURA-TEMPO LIBERO
LIBRI E RIVISTE
Microscopio sui Seminari
U
na montagna di dati, un fiume di osservazioni
e sottolineature. Per 450 pagine questo
accuratissimo lavoro descrive ben più che
la condizione di vita dei Seminari e delle vocazioni
sacerdotali. Riassume e rielabora una teologia del
sacerdozio ministeriale e rilancia l’immagine del
prete come pastore d’anime. L’autore, munito di un
solido apparato di indagine scientifica e di conoscenza
teologica, accompagnato da buoni autori del passato
e del presente, è andato a indagare in tre zone d’Italia,
nord, centro, sud, la condizione dei seminaristi. Ne
misura la provenienza non solo geografica ma umana, il contesto e le dinamiche di
formazione, gli ideali perseguiti, gli esiti e tante altre cose che si possono rilevare
con numeri e classifiche, irrigidite nelle decine di tabelle, schemi e mappe. Ma non
si tratta solo di freddi dati. L’autore si è misurato con tutti (tutti!) i documenti
– emanati dalle Congregazioni vaticane e dai vescovi italiani - che riguardano la
formazione dei presbiteri, dal Concilio in poi, vagliandone l’evoluzione e mettendoli
a confronto con le scienze umane. Un lavoro immenso e puntiglioso che potrà essere
di grande giovamento e di opportuno indirizzo per gli educatori del Seminario e per
chiunque abbia un qualche interesse per la formazione sacerdotale.
Angelo Busetto
Roberto Reggi, Pedagogia delle vocazioni presbiterali. Analisi sociopsicopedagogica di terreno buono e spine vocazionali dei seminaristi maggiori
diocesani in Italia, Edizioni Messaggero, Facoltà Teologica del Triveneto, Padova
2016, pp. 464, € 35.
Zaccheo e la misericordia
N
ell’anno della misericordia è bello riprendere
con i ragazzi il racconto di Zaccheo, reso vivo
da una narrazione semplice che favorisce
l’identificazione del giovane lettore. I bei disegni di
questo album, lineari e sintetici, offrono alle parole lo
spazio della riflessione. Il racconto sfora il perimetro
evangelico, continuando la storia di Zaccheo, fino a
immaginarlo mentre raduna attorno a sé gli amici per
raccontar loro l’incontro che gli ha cambiato la vita.
a. b.
Eugenio Dal Pane, Zaccheo, ed. Itaca, Castel
Bolognese 2014, pp 24, € 12,00.
Giudizio e misericordia
U
na scorribanda nella politica, nella storia, nella teologia, nell’autobiografia, nel Concilio e nel post-Concilio,
sui vescovi e preti e laici. Con intraprendenza e disinvoltura – con l’occhio e le spalle rivolti ‘a sinistra’ – l’autore
descrive a manate la misericordia, inarcando la sua barca sulle
onde del Giubileo tuttora in corso. Il linguaggio è sciolto e rapido, i giudizi fin troppo veloci e tagliati, alcuni dei quali meriterebbero ulteriore verifica, sul piano pubblico come su quello
comunitario e personale, secondo lo stile un po’ demodé dei tempi della contestazione. Lo scritto gode dell’autorevolezza di una vasta esperienza anche internazionale
in operazioni che fanno capo alla Caritas. Un tratto che richiama l’attenzione del
lettore, pur nell’ambiguità di alcune valutazioni.
a. b.
Sandro Calvani, Misericordia, inquietudine e felicità, Ave, Roma 2016, pp
182, € 10.
GRANDI APPUNTAMENTI
Porcellane di pregio
L
a porcellana è forse il materiale che meglio di altri rievoca lo spirito e l’estetica del Settecento e proprio in questo secolo sorsero a Venezia ben quattro
manifatture di porcellane. Una di esse fu quella di Geminiano Cozzi (17281798), cui la Fondazione Musei Civici di Venezia dedica ora la prima retrospettiva
in assoluto, visibile a Ca’
Rezzonico a Venezia fino
al 12 luglio. La rassegna
presenta oltre 600 pezzi
provenienti da musei
italiani ed esteri oltre a
quelli custoditi in collezioni private. Dipanandosi
attraverso uno sviluppo
sia cronologico che tematico, il percorso espositivo
illustra l’evoluzione della
manifattura Cozzi e le
tipologie dei decori e dei vari oggetti, evidenziando da un lato una delle vicende
storico-artistiche più affascinanti del Settecento e presentando, dall’altro, uno
spaccato dell’attività manifatturiera dello stesso periodo che racchiude episodi di
sorprendente modernità.
a. p.
L’uomo del futuro
C
hi è, secondo Affinati, “l’uomo del futuro”?
Indubbiamente l’indimenticato don
Lorenzo Milani, sulla cui figura è uscito di
recente un altro volume, segno che è un prete
non solo del presente, ma anche del futuro.
Prete degli ultimi e straordinario italiano,
tante volte rievocato ma spesso frainteso,
non smette di interrogarci, anche alla luce di
quanto va ripetendo il nostro papa Francesco.
L’autore ripercorre le strade della sua avventura
breve ma fulminante, da Firenze a Milano, a
Montespertoli, a Castiglioncello, a San Donato di
Calenzano e finalmente a Barbiana, incredibile
teatro della sua rivoluzione. In questo libro non
si trova soltanto la storia dell’uomo, ma la sua
eredità spirituale nelle contrade del pianeta dove
alcuni educatori isolati,
insieme ai loro alunni,
senza sapere chi egli
fosse, lo trasfigurano
ogni giorno: sono
maestri, teppisti
berlinesi, adolescenti
arabi, italiani di Ellis
Island, quando gli
immigrati eravamo noi,
suore di Pechino pronte
ad accogliere i più
sfortunati, per finire ai preti romani, che sembrano
aver dimenticato, per fortuna non tutti, la severa
lezione impartita dal priore di Barbiana.
A. P.
Eraldo Affinati, L’uomo del futuro. Sulle strade
di don Lorenzo Milani, Mondadori Ed., Milano,
2016, pp. 177, € 15,30.
L’uso intelligente degli schermi
I
l libro di Serge Tisseron, psichiatra e dottore in psicologia, “si propone di
guidare i lettori verso un uso intelligente degli schermi”. Il testo parla di
televisione, computer, tablet, videogiochi e affronta tematiche educative
e sociali importanti. Affronta i concetti di intimità, interiorità, estimità, identità
personale, prossimità fisica, condivisione e molti altri ancora, fornendo a genitori,
insegnanti ed educatori in genere informazioni utili e spunti di riflessione. L’autore
ha affrontato il tema avvalendosi di esempi; il suo approccio è di tipo problematico
e presuppone il coinvolgimento attivo delle singole persone (adulte), della società
civile e delle istituzioni. Nella presentazione Pier C. Rivoltella mette in evidenza
che il testo di Tisseron fa parte di un programma, “insieme ad un sito, a un
manifesto scaricabile, a degli incontri e dei laboratori con gli educatori e i bambini”, e sottolinea che il testo
si conclude proprio con “cinque schede-esempio” a cura di Laura Comaschi. L’autore parla, nel libro, della
formula “3-6-9-12” che sta ad indicare “le quattro tappe fondamentali della vita del bambino” e le ritiene
“un valido spunto per capire a che età e con quali modalità introdurre gli schermi nella vita dei bambini”.
Dedica spazio, evidenziandola bene, anche all’esistenza di interessi commerciali “che si appoggiano su
una comunicazione pubblicitaria aggressiva e ingannevole”. Sostiene, inoltre, che “gli schermi digitali
rappresentano in qualche modo una via di fuga dai problemi e dalle sofferenze che contraddistinguono
la vita quotidiana”. Con ciò non intende demonizzarli, ma suggerirne un uso corretto e utile; non è da
contrapporre la cultura del libro a quella digitale, ma conviene “proporre pratiche virtuose piuttosto che
continuare a denunciare i pericoli” di un uso errato. Ad ogni buon conto, prima dei 24 mesi di vita del
bambino non si può parlare di programmi “adatti”, quindi l’uso di qualsiasi tipo di schermo non andrebbe
proprio preso in considerazione. Per scoprire come non procurare danni inutili, sarebbe opportuno leggere
questo libro e consigliarlo ad altri.
Alfreda Rosteghin
Serge Tisseron, Diventare grandi all’epoca degli schermi digitali, ed. La Scuola, Brescia 2016,
pp.150, euro 11,00
COSTUME & SOCIETÀ
Binari in foto
pata come unico mezzo d’informazione quotidiana
se si escludono i telegiornali, leggono gli articoli
in merito e ne discutono ridendo. Una bravata
quelle che si facevano ai loro tempi di gloria,
Il selfie che sfida la velocità, il buon come
pensano, ma allora non esisteva il megafono della
senso e la pazienza
rete e la pazzia del momento si esauriva una volta
fatto il giro della comitiva. Oggi la comitiva è una
a ogni evento può scaturire una nuova
comunità mondiale e il contagio è capillare. Tutto
moda: la particolare acconciatura della
è iniziato dopo gli ultimi casi di cronaca che hanno
modella più pagata del pianeta che ha
visto coinvolti ragazzi troppo sbadati che hanno
raccolto i capelli alla bell’e meglio per scendere
attraversato i binari con la musica nelle orecchie
a comprare l’olio extravergine d’oliva per l’unico
e lo sguardo perso, senza rendersi conto del pepiatto di pasta che può concedersi nella settiricolo. Pensare che anche la cronaca nera possa
mana, una frase o un modo di dire pronunciato
ispirare nuove mode è macabro, ma non sconvolge
ripetutamente da un’attrice durante l’intervista a nessuno. Ormai ci sia aspetta l’impensabile e se si
cuore aperto nel contenitore domenicale della tv dovesse scongiurare il rischio ispirazione non si
di Stato, il singolare modo di annodare il foulard dovrebbe più parlare né scrivere di nulla. Ciascuno
esibito dal rapper del momento che fingeva di
è libero di mettere a rischio la propria vita come
tentare di cammuffarsi durante una passeggiata meglio crede, c’è chi lo fa per mestiere e missione
col cane per le vie del centro di Milano. C’è semsalvando quella dei propri simili e chi lo fa per
pre un pubblico attento, desideroso di nuove
sfida pomeridiana, con l’unico scopo di passare il
tendenze per spezzare la monotonia, pronto ad
tempo. «Ci annoiavamo», rispondono poi, quanassorbire qualsiasi cosa, a catturare il dettaglio
do la tragedia è consumata. Ma si spera che nella
per farlo diventare un tormentone. Che sia una
maggior parte dei casi la noia non occluda troppo
canzone ridicola, un intercalare, un abbinamento la materia grigia e che prestino attenzione a non
di colori o un gesto senza significato, basta che
coinvolgere chi non ha nessuna intenzione di
accomuni più persone possibile, che sia condiprendere parte all’esperimento. Difficile che ciò acvisibile, che faccia sentire parte di un collettivo
cada nel trend del momento che rischia di diventachi si sente di non appartenere davvero a nulla.
re l’incubo di tutti i macchinisti, perché se si tratta
E a volte si perde il senso della misura. Ne è un
di un treno merci con velocità ridotta il margine
esempio la sfida che sta coinvolgendo tanti rautile aumenta notevolmente, ma se il bersaglio
gazzi che poi, immancabilmente, fanno mostra
scelto è un treno veloce è questione di attimi.
del proprio coraggio sulle pagine dei social con
Qualcuno è già stato fermato e multato, qualcun
annessa foto: farsi un selfie in mezzo alle rotaie
altro si è preso un bel calcio nel sedere dal capostacon il treno che sta per arrivare alle loro spalle. Gli zione. E passerà anche questa.
anziani, gli unici che ancora usano la carta stamRosmeri Marcato
D
CULTURA-TEMPO LIBERO
CAVARZERE - Karate Shotokan
Devis Braggion entra
a far parte dell’ANAOAI
D
evis Braggion, tecnico e alfiere
dell’Asd Karate Shotokan Cavarzere, è stato recentemente
insignito con l’ennesima onorificenza
per la sua luminosa carriera sportiva: è
diventato un socio dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia
(ANAOAI). Riconosciuta dal CONI come
“Associazione Benemerita di interesse
sportivo”, l’ANAOAI è riservata agli
sportivi che abbiano indossato almeno
una volta la maglia azzurra delle rappre-
sentative nazionali di discipline riconosciute dal Comitato Olimpico.
Ad essa si accede tramite domanda
e l’ammissione è subordinata ad una
rigorosa valutazione del curriculum
sportivo del richiedente: in particolare,
per entrarvi, gli atleti devono aver partecipato alle Olimpiadi o ai Giochi Olimpici Invernali o aver indossato la maglia
azzurra partecipando in rappresentanza
ufficiale dell’Italia o essere stati qualificati Azzurri dalle rispettive Federazioni
sportive o che aver conseguito primati
mondiali o continentali riconosciuti dalle Federazioni Sportive Internazionali.
“È un grande onore per me far parte
dell’ANAOAI – afferma Braggion – e ringrazio in primis il mio maestro Ettore
Mantovan e tutti gli atleti della Shotokan Cavarzere che mi hanno permesso di raggiungere traguardi sportivi tali
da poter essere ammesso come socio di
una così importante associazione”.
Nella lettera inviata a Braggion
dal Presidente Nazionale è scritto:
“l’Associazione Nazionale Atleti
Olimpici e Azzurri d’Italia conta
oltre 10.000 associati, atleti che
come te hanno con onore rappresentato l’Italia nel mondo, uniti
dal grande ideale dello sport”.
Infatti, tra gli scopi dell’ANAOAI,
c’è la volontà di consolidare le
tradizioni dello sport olimpico
ed azzurro ed esaltarne lo spirito
come stile e concezione di vita e
quello di stimolare con iniziative idonee
l’avviamento dei giovani alla pratica
sportiva, mettendo a disposizione di
tutti gli organismi sportivi la collaborazione specifica degli atleti olimpici e azzurri d’Italia: quest’ultima è una grande
opportunità che avrà senz’altro delle
ricadute molto positive per i giovani
praticanti della Shotokan Cavarzere.
Nicola Ruzza
CHIOGGIA. Personal Best Agkai
Di nuovo sugli scudi
Grande riconferma alla World Cup Iaksa
2016 a San Marino
C
on la partecipazione alla World Cup Iaksa
2016 svoltasi a San Marino sabato 30 aprile
e domenica 1° maggio si è conclusa la fase
di qualificazione per la formazione della squadra
azzurra che parteciperà a fine settembre 2016 ai
Campionati Mondiali WKU (World Karate e Kickboxing Union) ad Orlando in Florida (USA). Notevole la prestazione degli atleti del Personal Best
di Chioggia diretti dal M° Walter Meneghini che,
pur presentando tra le proprie file delle new
entry, hanno saputo conquistare nelle varie
specialità del Karate Point, del Kata e nel
Semi contact un bottino di tutto rispetto
composto da ben 11 ori 9 argenti e 8 bronzi.
Riconferma in azzurro per Alberto Cavallarin, Gianluca Vianelli, Leonardo Tiozzo, Paolo Ferraris e Nicola Salvagno tutti vincitori
sia nei campionati regionali che nel Campionato Italiano ed ora, dopo la riconferma
nella World Cup IAKSA, avranno l’onere e
l’impegno di preparare a dovere la partecipazione ai Campionati Mondiali per difendere
in maniera adeguata i colori azzurri della
nazionale. Medaglia d’oro nel Point Karate
anche per Sara Gavagnin che pur conquistando la
qualificazione in azzurro è costretta alla rinuncia
per motivi di studio (esami universitari).
Buona anche la prestazione di alcuni giovanissimi
outsiders con l’oro De Bei Giorgio e di Zennaro
Filippo ed il bronzo di Giada Aleandro nei kata e
l’oro di Martina Zennaro nel point Karate.
Purtroppo bisogna però evidenziare che sebbene la
gara del sabato (Semi contact, Kata e Point Karate)
pur proseguendo con gestioni arbitrali a dir poco
discutibili ha comunque visto la sua conclusione,
la domenica, per il settore Kumite, si è verificato il
PROGETTO ARTE POLI
Seminario di Chioggia
Vetrate artistiche ed arredi liturgici
domenica 15 maggio 2016
nuova Scintilla
19
totale fallimento dell’organizzazione.
Prima la mancanza inspiegabile di arbitri ufficiali, poi l’intervento di alcuni (pseudo tecnici
esperti) che si sono dimostrati ampiamente
incapaci e in totale malafede, che provocavano
la ribellione del team francese, del team di San
Marino e del Team dell’AGKAI che prontamente ritiravano i propri atleti annullando la loro
partecipazione. Quindi, al palmares del team di
Chioggia, pur contando molti podi, mancano
totalmente quanti sarebbero potuti venire anche
dalla partecipazione nel settore Kumite.
Dispiaciuto il M° Meneghini per quanto successo, soprattutto per essere stato costretto a
ritirare la squadra dalla competizione, cosa mai
successa in oltre 40 anni di attività agonistica e
ancora di più dispiaciuto per aver scelto la partecipazione a San Marino rinunciando ad una
trasferta che sarebbe stata di gran lunga più
adeguata con la partecipazione ai British Open
a Birmingham (Inghilterra). Ora, gli impegni del
Personal Best di Chioggia sono rivolti ad alcune
competizioni promozionali del settore Freestyle,
ma soprattutto alla preparazione degli esami di
passaggio di grado previsti a fine mese e come
già detto alla meticolosa preparazione in vista
dei mondiali negli Stati Uniti.
Foto: il team di Chioggia.
Progetto Arte Poli è un atelier
artistico unico dove più di 60
professionisti tra architetti, artigiani
e tecnici, guidati dall’artista Albano
Poli, disegnano e creano opere
d’arte per progetti individuali o
chiavi in mano.
Dalla materia prima alla volontà
dell’uomo: come nella antiche
botteghe rinascimentali l’artista
e i suoi assistenti si muovono
abilmente tra pittura e scultura,
utilizzando differenti materiali per
creare opere che si distinguono
per bellezza e ingegno.
Un autentico amore e la devozione
per le infinite espressioni dell’arte
liturgica ha portato le opere di
Progetto Arte Poli in tutto il mondo.
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20
domenica 15 maggio 2016
nuova Scintilla
SPORT
CALCIO. SERIE D
La Clodiense chiude penultima
C’
era il terzultimo posto
da difendere, platonico quanto si vuole, ma
estremamente importante in fase
di eventuale ripescaggio. La Clodiense però perde a Bellaria per
3-1, si fa sorpassare proprio dai romagnoli e chiude così mestamente
il campionato al penultimo posto
che significa retrocessione diretta
(i granata erano comunque già retrocessi matematicamente domenica scorsa) e minori possibilità di
ripescaggio. Certo hanno pesato molto le assenze e soprattutto lo scarico di tensione
dovuto alla batosta anche morale subita sette giorni prima, ma non è certo adesso
che la Clodiense ha compromesso la propria stagione. Le ultime giornate di campionato avevano fatto sperare in una clamorosa rimonta ma francamente l’impresa era
talmente difficile da rasentare l’impossibile. Un campionato però è composto da 38
partite, molte delle quali (ben 25!) perse e quindi non è certo oggi o domenica scorsa
che i lagunari sono retrocessi. Forse per la matematica ma la salvezza va costruita domenica dopo domenica non nelle ultime sette partite. Ci hanno poi pensato gli arbitri
a dare la mazzata finale alla squadra. Anche a Bellaria la squadra ha subito gli strali del
direttore di gara subendo due rigori (di cui uno molto dubbio) e ancora due espulsioni.
Ed è quella dei cartellini rossi purtroppo una costante di questa stagione. Qualcuno
forse è stato anche esagerato, ma quando si subiscono così tante espulsione bisogna
farsi un bell’esame di coscienza. La squadra ha pagato una campagna acquisti fatta e
rifatta per almeno tre volte, un pessimo girone di andata (solamente 7 punti) ed una
serie di cambi in panchina (Rossi, Mattiazzi, Rocchi, Mattiazzi) che non ha certo giovato all’economia della squadra. Dunque la retrocessione va valutata a monte e non
certo alla foce quando ormai è difficile deviare il corso del fiume. È E’ una retrocessione dura da accettare perché riporta al punto di partenza di cinque anni fa quando la
squadra, con il marchio Clodiense, nacque con la benedizione dell’Amministrazione
Comunale partendo proprio l’Eccellenza. La promozione in Serie D aveva fatto ben
sperare, ma la retrocessione riporta punto e a capo le cose esattamente come un lustro
fa ed un progetto tutto da riconsiderare. (nella foto lo stadio “Ballarin”)
Daniele Zennaro
CALCIO. Play off e play out. Ca’ Emo salvo!
Tagliolese, il sogno continua
M
entre la Serie D chiude con l’ultima giornata di campionato, che non ha portato
nulla di buono per le nostre squadre, sono iniziati i play off ed i play out nei campionati regionali. Iniziamo comunque con la Serie D per dire che il Delta Rovigo, nonostante la tripletta del capocannoniere del girone Pera, non riesce a battere il Forlì
che impone al “Gabrielli” un pareggio per 3-3 che tiene fuori dai play off i bianco azzurri.
Chiude malamente anche la Clodiense, già matematicamente retrocessa la settimana
scorsa, che perde anche a Bellaria e viene scavalcata in classifica proprio dai romagnoli.
Granata che chiudono così al penultimo posto ed un mesto ritorno in Eccellenza. In Prima Categoria sono iniziati i play off ed è della Tagliolese il grande colpo di giornata. I
giallorossi infatti si impongono in casa del Pontecorr con un secco 3-0, grazie alla doppietta di Kevin Benazzi ed al gol di Trombin e volano al turno successivo dove incontreranno
l’Azzurra Due Carrare. Per il titolo di categoria, invece, il Porto Viro si sbarazza dell’Arcella con un netto 2-0 (Vendemmiati e Poncina) ed accede al turno successivo. In Seconda
Categoria la Turchese sbatte fuori dai play off il Pettorazza in virtù di un rigore di
Padoan. Per quanto riguarda i play out clamorosa vittoria per 5-0 del Ca’ Emo, che così si
salva, sulla Zona Marina. A segno per il Ca’ Emo: Pellegrini, Donà (2), Mancini e Aceto.
Per il titolo di categoria esce di scena in maniera rocambolesca il Porto Tolle che con il
Montinello Novo va in vantaggio per 4-1 ma poi, quando perde per infortunio Pregnolato
che costringe i rossoblù a rimanere in dieci avendo esaurito i cambi, si fa incredibilmente
rimontare e addirittura perde per 5-4 venendo così eliminato.
(dan.ze.)
CANOA. Il presidente nazionale Bonfiglio elogia il CKC
Campioni veneti sul Lusenzo
D
omenica 1° maggio nella “piazza d’acqua” del Lusenzo, si è svolta l’annuale gara regionale di canoa olimpica organizzata dal Canoa Kayak Chioggia. La manifestazione valida
per l’assegnazione del titolo di Campione Veneto fondo m. 5.000 ed il “Canoagiovani”
m. 2000 e 200, ha visto la partecipazione di 290 atleti in rappresentanza di 26 società del Veneto e del nord Italia. Per la prima volta sul campo di regata clodiense c’è stata la presenza del
presidente della Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK) Luciano Bonfiglio, che ha avuto parole di elogio per il CKC per l’organizzazione e per la grande partecipazione. Nella gara di casa i
nostri atleti conquistano 2 titoli regionali e 16 medaglie. Campioni veneti: Alessandro Boscolo
Chio K1 ragazzi m. 5.000, Luca Boscolo Meneguolo nel K1 junior m. 5000. Medaglia d’oro:
Alessandro Comparato e Mattia Marangon nel K2 cadetti A m. 2.000; Luca Polello K1 cadetti A
m. 2.000; Alessandra Cavallarin K1 cadetti B m. 2.000; Gianluca Cavallarin K1 allievi A m. 200.
Argento: Riccardo Boscolo Chio e Edoardo Boscolo Nale K2 ragazzi m. 5.000; Leonardo Borsoi
K1 junior m. 5.000; Miriam Palonta K1 cadetti A m. 2.000; Riccardo Chiereghin K1 cadetti A
m. 2.000; Federico Ravagnan K1 allievi A m. 200. Bronzo: Ivano Marella K1 junior m. 5.000;
Riccardo Boscolo Bocca K1 allievi A m. 200; Sara Zanetti K1 Senior m. 5.000. Hanno tagliato
il traguardo: Federico Boscolo Chio; Federico Boscolo Cegion; Alessia Boscolo Marchi; Filippo
Boscolo Marchi; Mattia Boscolo Marchi; Andrea Lanza; Matteo Ravagnan; Marta Scarpa; Riccardo Veronese; Giorgia Voltolina. Il trofeo “IX Memorial Domenico Bergo” premio all’atleta
più giovane al canoista Federico Ravagnan del Canoa Kayak Chioggia.
M. Bergo
SERIE A - B- 1a DIVISIONE
Prova d’orgoglio
V
ittoria di prestigio in una domenica molto particolare per l’Hellas Verona che supera in casa 2-1 una Juventus rimaneggiata, ma pur sempre temibile. Gli scaligeri,
già retrocessi da due giornate, hanno cercato di onorare il centravanti Luca Toni che,
proprio domenica scorsa, ha disputato l’ultima gara della sua ventennale carriera. Anche la
Juventus sembra aver contribuito alla serata, visto che i bianconeri hanno giocato in sordina, quasi a non voler rovinare la festa di Verona ad un campione che è entrato di diritto
nella storia degli scaligeri come miglior attaccante in serie A di tutti i tempi. Il Chievo ha
chiuso la stagione in trasferta con una netta sconfitta 3-0 a Roma, contro una formazione
alla ricerca disperata del secondo posto in classifica. In serie B vittoria decisiva in chiave salvezza per il Vicenza che supera in rimonta la Virtus Entella 2-1 e chiude la pratica salvezza
con due giornate d’anticipo. Decisivo per i berici è stato il cambio di allenatore a marzo. Da
quando è approdato Lerda il Vicenza ha tenuto, infatti, una media promozione che lo ha
allontanato dallo spettro dei play-out. In Prima Divisione si è disputata l’ultima giornata.
Il Cittadella ha chiuso la stagione con l’ennesima prova di forza andando a vincere 3-2 in
trasferta a Bolzano contro l’Alto Adige. Vittoria casalinga per il Padova che si congeda dal
pubblico amico con una goleada, 4-0 all’Alessandria. Peccato per la prima parte di stagione
che ha visto i biancoscudati in grossa difficoltà. Nel girone di ritorno, con un po’ più di continuità, si potevano raggiungere anche i play-off. Pareggio 2-2 in trasferta per il Bassano
atteso, ora, dagli spareggi per ottenere la promozione in serie B. Oggi già al via proprio gli
spareggi della Lega Pro che vedono il Bassano affrontare in trasferta, in gara unica, il Lecce,
formazione che ambisce al salto di categoria. In serie A ultima gara della stagione per le
nostre portacolori. Il Chievo riceve il Bologna, mentre il Verona sarà l’ago della bilancia in
chiave salvezza visto che affronterà il Palermo non ancora sicuro della permanenza in serie
A. In serie B il Vicenza affronta in trasferta il pericolante Latina.
Classifica serie A: Juventus 88; Napoli 79; Roma 77; Inter 67; Fiorentina 61; Sassuolo 58;
Milan 57; Lazio 54; Chievo 49; Genoa 46; Torino 45; Empoli 43; Atalanta 42; Bologna 41;
Sampdoria 40; Udinese 39; Palermo 36; Carpi 35; Frosinone 31; Verona 28.
Classifica serie B: Crotone 79; Cagliari 77; Pescara 68; Trapani 67; Bari, Spezia 65; Novara,
Cesena 62; Entella 61; Brescia, Perugia 54; Ternana, Avellino 49; Vicenza 48; Ascoli 46; Pro
Vercelli 43; Salernitana, Modena, Latina, Lanciano 42; Livorno 38; Como 30.
Classifica Prima Divisione: Cittadella 76; Pordenone 65; Bassano 62; Alessandria 57; Padova
54; Cremonese 53; Reggiana 52; Feralpi 50; Pavia 49; Sudtirol 44; Renate 43; Giana, Lumezzane 42; Pro Piacenza 39; Cuneo, Mantova 34; Albinoleffe 20; Pro Patria 7.
Franco Fabris
CALCIO PORTOTOLLESE. Ma ...anche Basket
Va meglio per gli Amatori...
A
spettando notizie sul futuro delle varie società di calcio del territorio, seguiamo le
ultime vicende del calcio che conta. Per la verità è rimasto solo in campo il Porto
Tolle 2010 per le finali del titolo Veneto. Non è andata bene per gli uomini di Tessarin come seguiremo dal tabellino. Meglio invece è andata all’altra... Portotollese Amatori calcio Uisp che nella coppa provinciale si sbarazza della Giovane Cerea.
Intanto a Porto Tolle nasce una nuova società di pallacanestro che sarà ricevuta venerdì
20 maggio alle ore 20 presso la sala consiliare. Si tratta di “Basket Porto Tolle” formata da
un gruppo che ha “parlato e giocato” molto di basket in questi anni e che ora ha ritenuto
di metterci la faccia partecipando ai vari campionati che il settore annovera sia in provincia che nel Veneto. Sentiremo meglio in occasione della presentazione della società.
Tra la fine di maggio e giugno partiranno poi i due tornei nazionali di calcio riservati agli
allievi e giovanissimi, a Scardovari e a Porto Tolle.
Finali titolo Veneto. Pol.Mottinello Nuovo-Porto Tolle 2010: 5-4. Non si sono giocati i supplementari o i calci di rigore. È proprio il risultato della normale partita in cui i biancoazzurri di Tessarin hanno incontrato a Galliera Veneta i biancorossoneri del Mottinello per i
quarti di finale regionali. Un calo tecnico che capita proprio alla fine di tutto e il Porto Tolle è riuscito ad incassare ben 4 gol in quindici minuti come il cartellino poi dirà. Una gara
in cui oltre ai nove gol, vi sono stati due espulsi, Battocchio e Baratella, infortuni e tutti i
cambi previsti. Difficoltà anche per “fare” la squadra, soprattutto da parte di Tessarin. Si
sta ancora mangiando le mani Tessarin se pensiamo che alla mezz’ora della ripresa il Porto
Tolle vinceva 4-1, poi un tornado ha messo ko i portotollesi. Per questo risultato, partita
unica, il Porto Tolle torna a casa e si riposa fino alla preparazione d’agosto per affrontare
poi la Prima categoria. Questi i giocatori del Porto Tolle 2010 scesi in campo: Veronese,
Feggi, Azzalin, Marangon, N. Passarella, Rossi, Bergamin, Soncin, Pregnolato, Ferro, Simeoni, Grandi, L. Passarella, Baratella. Le reti: 24’pt Pierato, 38’ Ferro, 44’ Grandi; 10’ e
19’ Grandi, 31’ Turcato. 35’ Geremia, 44’ e 45’ Sartore
Coppa Amatori Uisp, Semifinale. Portotollese-Giovane Cerea 3-1. Ci ha pensato il giovane
Kelvin Ibolo a liquidare con tre reti i veronesi. Lo stesso risultato della gara d’andata e una
bella prova di squadra. Così si va in semifinale per incontrare questo sabato alle ore 16, in
un campo da stabilire, la Pol.Quad.Rottanova.
Luigino Zanetti