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U. Eco, La bustina di Minerva, Milano, Bompiani, 2000
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Vedo nel nuovo romanzo di Kurt Vonnegut (Hocus pocus, Bompiani) che il protagonista
decide di non usare parolacce e si limita a espressioni che (nella traduzione di Pier
Francesco Paolini) suonano come: “che pezzo di escremento!”, "che testa di pene!",
"siamo in una bella casa di tolleranza!". Un invito giunge opportuno in un momento in cui i
giornali registrano, da parte degli uomini politici, insulti da carrettiere, e sui teleschermi si
affacciano signori distinti che si appellano a vicenda con riferimenti espliciti a parti del
corpo solitamente coperte da biancheria detta, appunto, intima.
È vero che in questa stessa rubrica io avevo tempo fa rivendicato il diritto di usare la
parola stronzo in certe occasioni in cui occorre esprimere il massimo sdegno. Ma l'utilità
della parolaccia è appunto data dalla sua eccezionalità. Usare parolacce troppo sovente
sarebbe come riscrivere l'intero Signor Bruschino facendo battere soltanto gli archetti
contro i leggii, mentre gli altri strumenti tacciono. Mussolini, in un momento tragico della
storia d'Italia, disse in parlamento che avrebbe potuto fare di quell'aula sorda e grigia un
bivacco per i suoi manipoli, e la frase suonò drammaticamente minacciosa. Se avesse
detto (e tale era il senso della sua dichiarazione) "brutte facce di merda, avrei potuto
mettervela in culo come niente," o l'avrebbero trattato come un bullo, o si sarebbero
accorti che il condizionale era fuori luogo, perché l'evento si era già verificato.
Si è perduta quell’arte dell’ingiuria celebrata da Borges: (“Signore, vostra moglie, col
pretesto di tenere un bordello, vende stoffe di contrabbando!”), e pazienza. Ma almeno si
dovrebbe ritrovare un'arte della perifrasi. Ed ecco perché, a uso dei protagonisti della
politica e dello spettacolo, seguono alcune espressioni indubbiamente eleganti e forbite,
sotto il velame della cui elaborata stranezza gli esperti potranno riconoscere l'espressione
U. Eco, La bustina di Minerva, Milano, Bompiani, 2000
originaria, ben più volgare e consueta, che esse celano, senza peraltro eliminarne la forza
perlocutoria.
"Taccia, Lei, il cui viso avrebbe potuto essere definito da un noto maresciallo dell'Impero
nelle ultime ore della battaglia di Waterloo! ". "Ella ha una scatola cranica che più che alla
speculazione sarebbe atta alla riproduzione." "La invito a recarsi là dove potrebbe
opportunamente qualificarsi come partner passívo di un rapporto tra maschi adulti
consenzienti! " "La smetta, o segmento fusiforme del prodotto finale di un complesso
processo metabolico!" “Il tale, nel suo giorno natale, era unito da cordone ombelicale a
una signora che aveva saputo condurre la poliandria a manifestazioni quasi frenetiche."
"Verga sicula, che gran bella porzione di ghiandole di Bartolino e tube di Falloppio! "
"Quello? Dalla paura è pronto a secernere preterintenzionalmente, e senza aver prima
abbandonato i propri abiti, cellulosa, cheratina, residui biliari, muco, cellule epiteliali
desquamate, leucociti e batteri assortiti! " "Gustavo è solo un cinquanta per cento di
deliquio dei sensi ottenuto manualmente." "Silenzio, non imitate un luogo in cui si faccia
mercimonio di grazie della seconda metà del cielo! " "Indigenza scrofa, l'ho ricevuta in
vaso indebito!" "La prego, non mi deteriori quelli che l'etimologia latina vuole quali
testimoni! " "Come dice Dante, usava la parte terminale dell'intestino retto come strumento
per segnalazioni militari. " "Ragazzi, che operazione serramentaria! " "La baronessa? Ma
si dedica alla raccolta e accumulazione di gettoni che testimoniano della sua operosità e a
fronte dei quali riceverà un corrispettivo in denaro allo scadere della seconda settimana di
attività! " "Guardi, io di Lei e della sua opinione sottopongo a ripetute succussioni l'unica
borsa in pelle fornitami da natura, con tutto ciò che essa contiene! " "Ma la smetta di
adularmi! Lei è un soggetto le cui papille gustative hanno perduto ogni dimestichezza con
il cibo prima che esso abbia subito tutte le trasformazioni a cui viene sottoposto dal nostro
organismo onde far fronte alla curva generale dell'entropia! " "Se non la smette sono
disposto a interfacciare la parte inferiore delle mie Timberland con la sua zona perineale,
imprimendo all'intero suo corpo una forza propulsiva atta a farle percorrere un ampio
tragitto senza che Ella debba ricorrere ai consueti mezzi di deambulazione! " "Ha tutta la
mia riprovazione, o persona la cui parte posteriore inferiore del tronco necessiterebbe di
un intervento plastico a fini di restauro!" "Organo esterno dell'apparato genito-urinario
maschile a forma di appendice cilindrica inserita nella parte anteriore del perineo! Ho
perso il portafoglio! ".